Esercizi Di Fonologia
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esercizi di fonologia...
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Esercizi di Fonologia 1) a) Le seguenti coppie di parole sono coppie minime fonologiche dell’italiano. Senza guardare una tabella dell’IPA, indica i tratti articolatori di ciascuna coppia di fonemi individuata, come nell’esempio. Es.
Arde – Arte
/d/ occlusiva dentale sonora VS /t/ occlusiva dentale sorda
Passo – Tasso Colto – Colmo Cielo – Gelo Gnocco – Sciocco Lenza – Lenta Tomo – Uomo Arco – Archi Vento – Vanto b) Allo stesso modo indica i tratti articolatori dei fonemi individuati dalle due seguenti coppie minime. Secondo te le due opposizioni sono del tutto comparabili? Basso – Sasso Basso – Passo 2) Scrivi in IPA le seguenti parole scientifico asceta Svezia pazienza ingerire aspide pagliericcio 3) Dati i seguenti gruppi di suoni, prova a indicare i tratti distintivi necessari per identificarli e differenziarli tra loro, come nell’esempio: /t
d
s
z/
-il gruppo è identificato dalla combinazione di tratti: [+anteriore][+coronale][-ril. ritardato] -i suoni sono distinguibili in base ai tratti: [+/- continuo] e [+/- sonoro] a)
/p
b
f
v/
b)
/r
l
m
n/
c)
/f
v
s
z/
d)
/g
u
o/
2
4) Partendo dai fenomeni descritti in seguito, indica il processo in atto mediante una regola fonologica. Usa le matrici di tratti per indicare i suoni. a) In Kalenjin (un gruppo di lingue parlate in Kenya, della famiglia Nilo-Sahariana) le consonanti /p/ e /k/ diventano /b/ e /g/ in posizione intervocalica. Il fenomeno è chiaramente osservabile per es. alla terza persona dei verbi: da nap ‘cucire’ si ha nabeet ‘cuce’; da luk ‘combattere’ si ha lugeet ‘combatte’. Un elemento importante da osservare è che il fenomeno non riguarda /t/, che rimane invariato: kuut ‘soffiare’, kuuteet ‘soffia’. b) In inglese /t/ diventa /s/ quando precede /i/ (secre[t] VS secre[s]y; regen[t] VS regen[s]y; emergen[t] VS emergen[s]y). Si tratta di un processo lessicale che coinvolge alcune basi lessicali e morfemi derivazionali, come nei casi elencati. Indica la regola senza preoccuparti di questo aspetto. 5) Data la seguente regola fonologica, questa indica un processo fonologico presente in italiano o in alcune varietà di italiano? [+continuo] [+anteriore] [+coronale] [-sonoro] [-ril. ritardato]
→
[-continuo] [+ril. ritardato]
/
[+conson.] [+sonorante]
6) Prova a rappresentare la Legge di Grassmann mediante una regola fonologica. 7) a) Rappresenta mediante una regola il processo diacronico per cui /k; g/ in latino sono passate a /tʃ; dʒ/ davanti a /i, e, ɛ/ in italiano. b) Che tipo di processo fonologico è? c) Prova a modificare la regola per il francese alla luce di coppie come: italiano gamba, francese jambe; italiano gatto (da lat. cattus), francese chat. 8) In alcuni dialetti inglesi parole come chimney ‘camino’ sono pronunciate come se fossero scritte chimley. Prova a rappresentare con una regola questo mutamento. Di che tipo di processo fonologico si tratta? 9) Trascrivi in IPA le seguenti parole facendo attenzione a indicare accento e durata. trasferimento gradasso articolazione Gianicolo raffinatezza pegno angolazione archibugio 10) Individua due sillabe impossibili perché le consonanti del loro onset o coda violano la distribuzione prevista dalla scala di sonorità; individua poi due sillabe, possibili per la scala di sonorità, ma contrarie alla fonotassi dell’italiano e quindi impossibili in tale lingua.
3 11) La cosiddetta “legge RUKI” è un processo fonologico diacronico che ha interessato diverse lingue indoeuropee; si riferisce a un cambiamento da [s] a [ʃ] (con ulteriori possibili sviluppi) dopo i seguenti suoni: le consonanti [r, k, g] e le semi-vocali [ɪ̯ , u̯ ]. a) Descrivi il fenomeno mediante una regola fonologica; b) Che tipo di fenomeno è? c) Osserva il contesto di applicazione della regola. I suoni che provocano il processo sono una classe naturale? 12) Scrivi la regola per cui in giapponese /t/ viene realizzato come [ts] davanti a /u/. Che tipo di fenomeno è? 13) Scrivi la regola per cui le occlusive sorde in inglese sono pronunciate con una leggera aspirazione se si trovano all’inizio di parola (es. pin /ˈpɪn/ → [ˈpʰɪn]). 14) Le regole fonologiche possono essere utilizzate anche per indicare le restrizioni fonotattiche di una lingua; completa la regola che indica come una consonante a inizio di parola seguita da una occlusiva possa essere solo /s/ o /z/ in italiano standard. [-sillabico] [+consonantico] → … / … 15) Molte lingue meso-americane condividono la proprietà di desonorizzare /l, r, ɪ̯, u̯ / in fine di parola (ottenendo un tipo di suono assente in tutte le lingue indoeuropee tranne il gallese). Prova a indicare il processo mediante una regola fonologica. 16) Dividi in sillabe le seguenti parole, indicando la struttura sillabica di ogni sillaba: dietrologia affascinante crudeltà feudatario giraffa amplificatore ringraziamento splendore 17) Rappresenta con una regola il processo per cui in svedese il nesso germanico originario /nk/([ɲk]) diventa /kk/ (cfr. drikka ‘bere’ rispetto a ingl. to drink, oppure takka ‘ringraziare’ rispetto a ingl. to thank). Che tipo di fenomeno fonologico è? 18) In Micmac, una lingua algonchina, [p] e [b] non sono fonemi separati ma allofoni. In particolare [b] compare in contesto intervocalico. Mostra questa distribuzione attraverso una regola fonologica.
4 Soluzioni
1a) passo-tasso sorda
/p/ occlusiva bilabiale sorda
VS
/t/ occlusiva dentale (più precisamente alveolare)
colto-colmo
/t/ occlusiva dentale sorda
VS
/m/ nasale bilabiale
cielo-gelo
/tʃ/ affricata post-alveolare sorda
VS
/dʒ/ affricata post-alveolare sonora
(n.b. in questo caso l’affricata sorda è resa nell’ortografia dell’italiano con il digramma mentre quella sonora con l’unico simbolo ; nella pronuncia standard non c’è una semiconsonante /j/ dopo /tʃ/: tʃɛlo) gnocco-sciocco
/ɲ/ nasale palatale
VS
/ʃ/ fricativa post-alveolare sorda
(n.b. in questo caso entrambi i suoni sono resi graficamente mediante combinazioni di lettere: e ) lenza-lenta
/ts/ affricata alveolare sorda
VS
/t/ occlusiva dentale sorda
tomo-uomo
/t/ occlusiva dentale sorda
VS
/w/ approssimante labio-velare (sonora)
arco-archi /o/ vocale posteriore semichiusa arrotondata arrotondata vento-vanto arrotondata
VS
/ɛ/ voc. anteriore semiaperta non arrotondata
VS
/i/
/a/
voc.
anteriore
chiusa
non
centrale
aperta
non
voc.
(n.b. in realtà la /a/ dell’italiano è di norma pronunciata con articolazione anteriore, ma questo non è problematico dal punto di vista fonologico perché non ci sono lingue che distinguono tra una vocale centrale aperta e una vocale anteriore aperta, per cui anche in IPA non ci sono due simboli diversi per distinguerle) 1b) basso-sasso
/b/ occlusiva bilabiale sonora
VS
basso-passo
/b/ occlusiva bilabiale sonora
VS
/s/ fricativa alveolare sorda /p/ occlusiva bilabiale sorda
Le due opposizioni non sono del tutto analoghe: nel primo caso si distinguono due suoni che non hanno alcun elemento in comune, nel secondo due suoni che sono identici per modo e luogo di articolazione e si differenziano solo per la sonorità (come evidenziato dai colori). Questo mostra che, considerando anche solo il livello articolatorio, le opposizioni fonematiche possono basarsi su elementi interni dei suoni. La teoria fonologica ha tra i suoi scopi quello di rendere esplicito il meccanismo che regola la rappresentazione mentale dei suoi da parte dei parlanti. Questa è una delle ragioni per cui si adotta la nozione di tratto distintivo. 2) (n.b. non è indicata la posizione dell’accento né la geminazione) -ʃentifiko -aʃɛta
5 -zvɛtsja -patsjɛntsa -iɲdʒerire (n.b. nell’italiano settentrionale molto spesso la nasale in questi contesti è velare ŋ) -aspide -paʎeritʃo 3a) /p b f v/: I suoni sono individuati dai tratti [+ consonantico; +anteriore; -coronale] e si differenziano per i tratti [+/-continuo; +/-sonoro] 3b) /r l m n/: I suoni sono individuati dai tratti [+consonantico; +sonorante; + anteriore] e si differenziano per i tratti [+/-continuo; +/-laterale; +/-coronale] n.b. Il tratto [+anteriore] serve per escludere le altre consonanti sonoranti /ʎ, ŋ, ɲ/. 3c) /f v s z/: I suoni sono individuati dai tratti [+consonantico; +continuo; +anteriore] e si differenziano per i tratti [+/-sonoro; +/-coronale] 3d) /g u o/: I suoni sono individuati dal tratto [+arretrato] e si differenziano per il tratto [+/consonantico] ed eventualmente anche [+/-sillabico] (ma è un’informazione superflua nel caso dell’italiano visto che non esistono consonanti con il tratto [+sillabico]. Ovviamente /u; o/ hanno anche le specificazioni di tratti proprie delle vocali, ma una volta fatta la prima distinzione tra /g/ consonante e /u; o/ vocali non è strettamente necessario esplicitarle. 4a) /p, k/
→
/b, g/
[+consonantico] [-sonoro] [-continuo] [-coronale]
/
V_V
→
[+sonoro]
/
[+sillabico]_[+sillabico]
Il tratto importante da specificare è [-coronale] perché serve a distinguere il comportamento di /p, k/ da quello di /t/.
4b) /t/
→
/s/
/
_/i/
6 [+consonantico] [-sonoro] [-continuo] [-ril. ritardato] [+anteriore] [+coronale]
→
[+continuo]
/
_[+sillabico] [+alto]
5) La regola descrive un fenomeno effettivamente presente in italiano (per la precisione si tratta di un caso di rafforzamento consonantico), per cui dopo sonorante le sibilanti originarie diventano affricate (pag. 69 del manuale): ‘salsa’ pronunciato [ˈsaltsa] ‘corsa’ pronunciato [ˈkortsa] ‘ansia’ pronunciato [ˈantsja] 6) [-continuo] [+aspirato] [-sonoro]
→
[-aspirato] /
(C)V$[+aspirato]
n.b. Il tratto [+/-aspirato] è rilevante per il greco antico, ma non in altri casi, come per es. per l’italiano; nell’indicazione del contesto è stata inserita una consonante facoltativa (C) perché la legge di Grassmann colpisce anche aspirate in onset ramificati, ma è comunque un’indicazione opzionale; è invece rilevante indicare il confine di sillaba; per semplicità nel contesto si è indicato solo il tratto [+aspirato] della consonante che provoca la dissimilazione, ma non sarebbe errato indicare tutta la matrice di tratti. 7a) [-continuo] [+arretrato] [-anteriore]
→
[+ril. ritardato] [+coronale] [-arretrato] [-anteriore]
/
[+sillabico] [-arretrato]
7b) Il cambiamento rilevante è l’inversione del valore del tratto [arretrato] ([ril. ritardato] e [coronale] sono conseguenti), quindi il fenomeno, la cosiddetta palatalizzazione delle velari, è una forma di assimilazione: la velare si assimila alla vocale successiva per il tratto [-arretrato].
7c)
10 In francese il processo ha compiuto un passo in più e le velari sono diventate fricative; per questo, invece di usare [ril. ritardato], è sufficiente invertire anche il valore di [continuo]; n.b. il tratto [-anteriore] rimane: [-continuo] [+arretrato] [-anteriore]
→
[+continuo] [+coronale] [-arretrato] [-anteriore]
/
[+sillabico] [-arretrato]
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