Zero Limits - Joe Vitale

April 6, 2017 | Author: Antonio | Category: N/A
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ZERO LIMITS Lo straordinario sistema hawaiano per gioire di una vita meravigliosa in cui tutto è davvero possibile Introduzione Il segreto dell'universo Nel 2006 scrissi un articolo dal titolo "Il terapeuta più strano del mondo". Rigua rdava uno psicologo che aveva aiutato a guarire un intero reparto di criminali m alati di mente senza averli mai incontrati per una seduta. Usava un insolito met odo di guarigione delle Hawaii. Fino al 2004 non sapevo nulla di lui e del suo m etodo. Feci delle ricerche per due anni prima di riuscire a incontrarlo. Poi imp arai il suo metodo e scrissi quell'articolo ormai famoso. L'articolo circolò tantissimo in internet. Venne inserito in molti newsgroup e spedito via e-mail a un sacco di gente diversissima. Ai miei utenti di www.mrfire.com piacque molto e lo inoltrarono a decine di migliaia di altri navigatori della rete, oltre ai loro familiari e ai loro amici. Stimo che circa cinque milioni di persone abbiano visto quell'articolo. Chiunque lo leggesse faceva fatica a crederci. Alcuni ne erano ispirati, altri rimanevano scettici. Ma tutti volevano saperne di più. Questo libro è il risultato del loro desiderio e della mia ricerca. Anche se foste degli esperti dei cinque passi di Attractor Factor, il mio precedente libro, potreste non cogliere le incredibili intuizioni che sto per rivelarvi qui, almeno non al primo colpo d'occhio. Il semplice meto do che sto per condividere con voi in questo libro vi aiuterà a capire perché sono s tato in grado di ottenere dei grandi risultati senza, in realtà, sforzarmi sul serio. Eccone alcuni:  Il mio programma audio The Power of Outrageous Marketing venne realizzato dalla casa produttrice Nightingale-Conant dopo aver s messo di bussare alla loro porta per dieci anni.  Come ho fatto a passare senza nessun piano da senzatetto a povero, a scrittore c he fatica ad affermarsi, a scrittore pubblicato, ad autore di best seller, a guru del marketing on-line?  Il mio desiderio di avere una BMW Z3 mi fece venire l'ispirazione per un'idea di marketing in internet che nessuno aveva avuto prima e che mi ha fatto guadagnare 22.500 dollari in un gior

no e 250.000 dollari in un anno.  Quando ero al verde e nel mezzo di un divorzio, il mio desiderio di comprare una tenuta sulle colline del Texas e di stabilirmi là mi spinse a creare un nuovo business da 50.000 dollar i in un giorno.  Il mio dimagrimento di trenta chili avvenne dopo essermi arreso ed essermi apert o a un nuovo modo di realizzare i miei desideri.  Il mio desiderio di diventare lo scrittore del best seller di maggior successo mi portò a diventarlo con un libro che non avevo mai pensato d i scrivere e che non era nemmeno una mia idea.  La mia partecipazione al film di successo The Secret avvenne senza chiedere, implorare, progettare o orchestrare niente.  Nel novembre del 2006 e nel marzo del 2007 partecipai al programma Larry King Li ve senza avere mai avuto l'idea di farlo.  Mentre scrivo queste parole, i boss di Hollywood stanno discutendo se portare il mio libro Attractor Factor sullo schermo e altri stanno trattando per darmi un programma televisivo. La lista potrebbe continuare, ma penso di aver reso l'idea. Ci sono molti miracoli che accadono nella mia vita. Il punto è: perché accadono? Ero un barbone. Oggi sono un autore di best seller, una celebrità di internet e un multimilionario. Cosa mi è accaduto per creare tutto questo successo? Sì, ho seguito i miei sogni. Sì, ho preso l'iniziativa. Sì, sono stato perseverante. Ma non ci sono molte altre persone che hanno fatto le stesse cose e non hanno raggiunto il successo? Cosa c'è di diverso? Se guardate con occhio attento i risultati che ho elencato, potrete notare che n essuno di essi è stato realizzato direttamente da me. Infatti, quello che hanno in comune è uno spirito di pianificazione divina, con me stesso come partecipante a volte maldis posto.

Lasciate che mi spieghi in un altro modo: verso la fine del 2006 insegnavo a un seminario chiamato "Oltre la Manifestazione" (www.beyond manifestation.com), fortemente influenzato da quello che avevo imparato dopo ave r scoperto il misterioso terapeuta hawaiano e il suo metodo. In quel seminario chiesi ai partecipanti di elencare tutti i modi che conoscevano per scoprire o attrarre qualcosa nella loro vita. Parlarono di affermazioni, visualizzazioni, intenzioni, metodi di consapevolezza corporea, tecniche di libertà emozionale (EFT). Parlarono di come sentire il risultato finale, come sceneggiare, come intercettare e di m olte altre cose. Quando il gruppo ebbe catalogato tutti i modi che erano venuti fuori, chiesi se quei metodi funzionavano sempre e senza eccezione. Tutti furono d'accordo nel dire che non funzionavano sempre. "Bene", dissi, "e perché?". Nessuno aveva la risposta. Poi diedi il colpo di grazia con questa osservazione: "Tutti quei modi hanno delle limitazioni", dichiarai. "Sono giocattoli con cui gioca la vostra mente per farvi continuare a pensare ch e siete voi i responsabili. La verità è che non lo siete, e i veri miracoli arrivano quando lasciate perdere i giocattoli e avete fede in un luogo che si trova dent ro di voi dove ci sono zero limiti". In seguito dissi che il posto dove vogliamo essere nella vita è oltre quei giocattoli, un posto oltre il chiacchiericcio della mente e dove stare con quello che chiamiamo il Divino. Continuai spiegando che ci sono almeno tre stadi nella vita, prima quello della vittima, poi quello del creatore della propria vita e alla fine, se siete fortunati, quello del servitore del Divino. In quest'ultimo stadio, di cui parlerò più avanti, avvengono miracoli incredibili e quasi senza il vostro sforzo. Oggi ho avuto un colloquio con un esperto di focalizzazione sugli obiettivi che voleva iscriversi al mio programma Hypnotic Gold (www.hypnoticgold.com). Ha scritto una dozzina di libri e venduto milioni di copie. Sa insegnare alla gente come definire i propri obiettivi. Gran parte della sua filosofia gira attorno all'avere un desiderio bruciante di ottenere qualcosa. Ma questa è una strategia incompleta. Gli ho chiesto cosa suggerisce a chi non può tro vare una motivazione, non dico per raggiungere, ma anche soltanto per

definire un obiettivo. "Se lo sapessi", ha esordito, "sarei capace di risolvere la maggior parte dei problemi del mondo". Ha continuato dicendo che devi essere assetato di vittoria per raggiungere un ob iettivo. Se non lo sei, non manterrai la disciplina di cui hai bisogno per conce ntrarti su quello e per lavorarci sopra. "Ma cosa succede se non sei abbastanza assetato di vittoria?", ho chiesto. "Non raggiungerai l'obiettivo". "Come fai a diventare assetato di vittoria o motivato?". Non ha saputo rispondere. E questa è la fregatura. A un certo punto, tutto l'auto-aiuto e i programmi per de finire gli obiettivi falliscono. Si trovano in difficoltà di fronte al fatto che se qualcuno non è pronto a raggiungere un obiettivo, non ha l'energia necessaria per manifestarlo. E smette. Tutti hanno fatto l'esperienza di prendere con risolutezza una decisi one e di dimenticarla il giorno dopo. Le buone intenzioni c'erano, ma qualcosa di più profondo non era allineato con i desideri consci. Allora come si fa a prendersi cura di quello stato più profondo che non è "assetato di vittoria"? Ecco l'utilità del metodo hawaiano che imparerete in questo libro. Aiuta a ripulire l'inconscio, il luogo dove si insediano i blocchi. Aiuta a dissolvere i programmi nascosti che vi trattengono dal realizzare i vostri desideri, che riguardino la salute, i soldi, la felicità o altro. Accade tutto dentro di voi. Spiegherò tutto questo nel libro che state tenendo tra le mani. Per ora riflettete su questo: c'è un passo nel libro di Tor Norretranders The User Illusion che riassume l'essenza della radicale trasformazione mentale che state per intraprendere: "L'universo i niziò quando il nulla si vide allo specchio". In poche parole, Zero Limits parla del ritorno al livello zero, dove niente esiste ma tutto è possibile. Al livello zero non ci sono pensieri, parole, fatti, memorie, programmi, valori. Non c'è nulla. Ma un giorno il nulla vide se stesso allo specchio e voi nasceste. Da allora, avete creato e inconsciamente assorbito e accettato credenze, programmi, memorie, pensieri, parole, fatti e altro ancora . Molti di questi programmi risalgono

all'inizio dell'esistenza stessa. Lo scopo di questo libro è aiutarvi a sperimentare la meraviglia attimo dopo attim o. Da lì, i miracoli come quelli che ho descritto accadranno anche nelle vostre vite. Saranno tutti vostri, saran no semplicemente meravigliosi, magici. La mia esperienza del viaggio su questa astronave spirituale verso il potere olt re la comprensione è pressoché indescrivibile. Ho successo al di là dei miei sogni più i nconcepibili. Ho nuove capacità e il livello del mio amore per me stesso e per il mondo raggiunge uno stato di comprensione che le parole spesso non sanno descrivere. Vivo in un quasi costante stato di incanto. Mettiamola così: tutti hanno una lente attraverso la quale guardano il mondo. Reli gioni, filosofìe e terapie, scrittori, oratori e guru: tutti percepiscono il mondo attraverso una particolare struttura mentale. Quello che imparerete in questo libro è come usare una nuova lente per dissolvere tutte le altre. E una volta riusciti in questo, v i troverete nel posto che chiamo zero limiti. Vi prego di essere consapevoli che questo è il primo libro nella storia a rivelare questo metodo di guarigione hawaiano aggiornato e chiamato Identità del Sé Ho'opono pono. Ma sappiate anche che questa è solo l'esperienza di un uomo: la mia. Il libro è stato scritto con la benedizione del terapeuta che mi ha insegn ato questo metodo incredibile, ma tutto ciò che segue è stato scritto attraverso la mia lente sul mondo. Per comprendere pienamente l'Identità del Sé Ho'oponopono dovreste fare un corso di un weekend e sperimentarlo in prima perso na - i corsi sono elencati nel sito www.hooponopono.org e www.zerolimits.info. Infine, l'essenza di questo libro può essere riassunta in una frase, una frase che imparerete a usare, una frase che rivela il segreto ultimo dell'universo, una frase che voglio dire adesso a voi e al Divino: "Ti amo". Prendete un biglietto e sedetevi. Il treno per la vostra anima sta per partire. Tenetevi stretto il cappello. Vi amo Aloha no wau ia oe Dottor Joe Vitale

(Ao Akua) Austin, Texas www.mrfire.com L'AVVENTURA INIZIA La pace sia con voi, tutta la mia pace. - O ka Maluhia no me oe, Ku'u Maluhia a pau loa. Nell'agosto del 2004, alla convention annuale della Società Nazionale degli Ipnoti zzatori, stavo parlando presso il mio stand. Mi piacevano la gente, l'evento, l'energia e la rete di contatti. Ma non ero preparato per la cosa che avrebbe cambiato la mia v ita e che sarebbe iniziata quel giorno. Il mio amico Mark Ryan era con me. Anche lui è un ipnoterapeuta. È molto aperto, curioso e penetrante quando si tratta di esplorare la vita e i suoi misteri. Spesso discutevamo per ore intere. Parlavamo dei nostr i eroi nel campo della terapia, da Milton Erickson* a sciamani meno noti. Durante una di queste conversazioni, Mark mi sorprese chiedendomi: "Hai mai sentito parlare di quel terapeuta che cura le persone senza nemmeno vederle?". La domanda mi lasciò secco. Sapevo dell'esistenza di curatori psichici e guaritori a distanza, ma Mark sembrava suggerire qualcosa di diverso. "È uno psicologo che ha curato un intero ospedale psichiatrico pieno di criminali malati di mente, ma senza averne mai visto nemmeno uno". "Cosa ha fatto?". "Ha usato un sistema di guarigione hawaiano chiamato ho'oponopono". "Ho... ho... cosa?". Chiesi a Mark di ripetere la parola una dozzina di volte. Mai sentita prima. Mark non sapeva la storia o il metodo abbastanza per dirmi di più. Ammisi che ero curioso ma confessai di essere anche scettico. Pensai che fosse una leggenda metropolitana. Curare la gente senza vederla? Ah sì, sì, certo... Mark continuò raccontandomi questa storia: "Per circa sedici anni, sono andato al Monte Shasta, in California, in cerca di me stesso. Là, un amico mi diede un piccolo opuscolo di carta bianca e inchiostro blu che non ho mai dimenticato. Era un articolo su questo terapeuta hawaiano e sul suo metodo. Ho letto l'articolo più e più volte negli anni. Non parlava di quello che faceva eff

ettivamente il terapeuta, ma sosteneva che curava le persone con quel metodo". "Ce l'hai ancora l'articolo?", chiesi. Volevo leggerlo. "No, non lo trovo più", disse Mark. "Ma qualcosa mi ha detto di raccontartelo. So che non mi credi ma ne sono affascinato quanto te. An ch'io ne voglio sapere di più". Passò un anno. Nei mesi compresi tra quella convention e la successiva, navigai un po' in internet senza però trovare nulla su un terapeuta che curi le persone senza vederle. Certo, ci sono informaz ioni su guaritori a distanza, senza la presenza della persona da curare, ma avev o capito che il terapeuta hawaiano non faceva questo. Come avrei imparato dopo, non c'era nessuna distanza nel tipo di guarigione che faceva. E soprattutto, non sapevo come scrivere hooponopono per cercarlo su inte rnet. Così lasciai perdere. Poi, alla convention successiva del 2005, Mark mi menzionò nuovamente il terapeuta . "Hai trovato niente su di lui?", mi chiese. "Non so il suo nome, e non so come si scrive quel ho-hoqualcosa", gli spiegai. "Quindi non ho trovato niente". Mark è un tipo intraprendente. Ci prendemmo una pausa, tirai fuori il mio portatile, trovammo una connessione internet e iniziammo a ce rcare. Non ci mettemmo molto a trovare il principale e unico sito ufficiale per ho'oponopono a www.hooponopono.org. Lo esaminai e vidi qualche articolo che mi diede una rapi da panoramica di quello che stavo per conoscere. Trovai una definizione di ho'oponopono: "Ho'oponopono è un metodo per liberarsi di energie interiori nocive e permettere l'accesso a pensieri, parole, fatti e azioni del Divino". Non avevo idea di cosa volesse dire e cercai ancora. Trovai questo: "Per dirlo i n modo semplice, ho'oponopono significa 'aggiustare' o 'correggere un errore'. S econdo gli antichi hawaiani, l'errore sorge da pensieri contaminati da ricordi d olorosi. Ho'oponopono offre un modo per lasciare andare l'energia di questi pensieri dolorosi, o di questi errori, che provocano squilibrio e malattia". Interessante, sì. Ma cosa significa? Esplorando il sito, cercando informazioni sul misterioso psicologo che curava le persone senza vederle, appresi che esiste una forma attualizzata di ho'oponopono chiamata Identità del Sé attraverso Ho 'oponopono (SITH).

Non feci finta di sapere cosa voleva dire. E Mark nemmeno. Eravamo compagni di e splorazione. Il nostro portatile era il cavallo con cui galoppavamo per le aree selvagge di quella terra nuova. Cercavamo risposte. Digitavamo ansiosamente. Trovammo un articolo che spiegava alcune cose: Identità del Sé attraverso Ho'oponopono Essere responsabile al 100% dei problemi dei miei pazienti Del dottor Ihaleakala Hew Len e Charles Brown, massaggiatore terapeuta Negli approcci tradizionali alla risoluzione dei problemi e alla cura, il terapeuta affronta le cose con la convinzione che la radice del problema sia nel suo paziente, non dentro di sé. È convinto che la sua responsabilità sia di aiutare il paziente ad affrontare il suo problema. Queste convinzioni possono aver portato al fallimento sistematico di tutta la professio ne di curatore? Per risolvere efficacemente i problemi, il terapeuta deve voler essere responsabile al 100% della situazione problematica, cioè deve voler v edere che la sorgente del problema sono pensieri erronei in lui stesso, non nel suo paziente. Sembra che i terapeuti non notino mai che ogni volta che c'è un problema loro sono sempre presenti! Essere responsabile al 100% della creazione del problema permette al terapeuta di essere responsabile al 100% della sua soluzione. Usando l'approccio aggiornato di ho'oponopono, un procedimento di pentimento, perdono e trasmutazione sviluppato da Kahuna Lapa'au Morrnah Nalamaku Simeona, un terapeuta è in grado di trasformare i pensieri erronei in se stesso e nel suo paziente in perfetti pensieri d'AMORE. I suoi occhi sono pieni di lacrime. Dei solchi profondi le chiudono gli angoli della bocca. "Sono preoccupata per mio figlio", sospira Cynthia. "È tornato a drogarsi". Mentre racconta la sua storia dolorosa inizio a ripulirmi dei miei pensieri erronei che sono diventati il suo problema. Quando i pensieri erronei nel terapeuta, nella sua famiglia, nei suoi parenti e nei suoi avi sono rimpiazzati da pensieri amorevoli , questo accade anche nel suo paziente. Il procedimento aggiornato di ho'oponopono

permette al terapeuta di operare direttamente dalla Sorgente Originaria, che può trasformare i pensieri erronei in AMORE. I suoi occhi si sono asciugati. I solchi attorno alla bocca si sono ammorbiditi. Sorride, il sollievo albeggia sul suo viso. "Non so perché, ma mi sento meglio". Non lo so nemmeno io. Davvero. La vita è un mistero, ma non per l'AMORE, che sa tutto. Lascio semplicemente andare e ringrazio L'AMORE da cui provengono tutte le benedizioni. Nel risolvere i problemi con il procedimento aggiornato di ho'oponopono, il terapeuta inizialmente collega La sua Identità, la sua Mente con la Sorgente Originaria, che altri chiamano AMORE o DIO. A connessione avvenuta, il terapeuta chiede all'AMORE di correggere i suoi pensieri erronei che sono diventati il problema, prima per lui e poi per il suo paziente. La richiesta è un metodo di pentimento e perdono da parte del terapeuta: "Mi dispiace per i miei pensieri erronei che hanno provocato il problema a me e al mio paziente, ti prego, perdonami". In risposta alla richiesta del terapeuta di pentimento e perdono, l'AMORE inizia il processo mistico di trasmutazione dei pensieri errone i. In questo processo di correzione spirituale, per prima cosa l'AMORE neutraliz za le emozioni erronee che hanno provocato il problema, siano il risentimento, la paura, la rabbia, la vergogna o la confusione. Successivamente, l'AMORE libera i pensieri dalle energie neutralizzate, lasciandoli in uno stato di vuoto, di vera libertà. Quando i pensieri sono vuoti, liberi, L'AMORE li riempie di se stesso. Il risultato? Il terapeuta rinasce, restituito all'AMORE, e così il paziente e tutti coloro che sono coinvolti nel problema. Nel paziente, dove c'era disperazione c'è AMORE. Nella sua anima, dove c'era oscurità ora c'è la Luce curativa dell'AMORE. Il corso di Identità del Sé attraverso Ho'oponopono insegna alle persone chi sono, come risolvere i loro problemi passo dopo passo e come rinascere ed essere restituiti all'AMORE. L'addestramento inizia con una lezione di due ore. Ai partecipanti viene data una panoramica su come i loro pen

sieri si concretizzino in problemi spirituali, mentali, emozionali, fisici, rela zionali e finanziari per loro e per i loro familiari, parenti, avi, amici, vicini e colleghi. Nel corso viene insegnato agli studenti cos'è un problema, dove si colloca, come risolvere diversi tipi di problemi usando più di venticinque tipi di procedimenti e come prendersi veramente cura di se stessi. Viene data un'enfasi decisiva all'essere responsabili al 100% di se stessi, di ciò che accade nella propria vita e della risoluzione dei problemi senza sforzo. La cosa meravigliosa del procedimento aggiornato di Ho'oponopono è che in ogni momento si incontra nuovamente se stessi e si apprezza sempre di più, ogni volta che si usa il metodo, il rinnovato miracolo dell'AMORE. Conduco la mia vita e le mie relazioni secondo le seguenti intuizioni: 1. L'universo fisico è una concretizzazione dei miei pensieri. 2. Se i miei pensieri sono negativi, essi creano una realtà fisica negativa. 3. Se i miei pensieri sono perfetti, essi creano una realtà fisica che trabocca di AMORE. 4. Sono responsabile al 100% per la creazione del mio universo fisico così com'è. 5. Sono responsabile al 100% per la correzione dei pensieri negativi che creano una realtà malata. 6. Non c'è qualcosa che si possa dire essere fuori di me. Tutto esiste come pensiero nella mia mente. Mark e io leggemmo l'articolo e ci chiedemmo quale dei due autori fosse il terapeuta che cercavamo: Charles Brown o questo dottor Hew Len? Non lo sapevamo. Non potevamo saperlo. E chi era questa Morrnah menzionata nell'articolo? E cos'era, per cortesia, questa Identità del Sé H o-ho-qualcosa? Continuammo a leggere. Trovammo qualche altro articolo che gettava luce su ciò che stavamo cercando. C'erano delle frasi rivelatrici come la seguente: "L'Identità del Sé attraverso Ho'oponopono non vede i problemi come esperienze terribili ma come opportunità. I problemi sono sol o ricordi che ritornano per darci

un'altra possibilità di vedere con gli occhi dell'AMORE e di agire partendo dall'ispirazione". Ero curioso ma non capivo bene. I problemi sono "memorie che ritornano"? Ah... C osa stavano cercando di spiegare gli autori dell'articolo? Di che aiuto era stat o questo ho-ho-qualcosa per il terapeuta? E comunque, chi era questo terapeuta? Trovai un altro articolo di un giornalista, Darrell Sifford, che aveva scritto sul suo incontro con la creatrice del metodo ho-po-qualcosa. I l suo nome era Morrnah ed era una kahuna, ovvero una detentrice di segreti. Quello che questa Morrnah faceva per aiutare le persone era "fare appello al divino creatore di nostra elezione 'attraverso la divinità contenuta in ogni perso na [...] che è veramente un'estensione del creatore divino'". Forse voi ne capite qualcosa. A quel tempo io no. E nemmeno Mark. Apparentemente , questa Morrnah, diceva qualche parola, come una preghiera, che aiutava la gent e a guarire. Mi feci un appunto mentale per individuare quella preghiera ma in q uel momento avevo un altro obiettivo: trovare il terapeuta e imparare il suo met odo di guarigione. Il mio desiderio di saperne di più e incontrare questo terapeut a sciamanico stava diventando sempre più intenso. Anche se dovevamo proprio tornar e al nostro stand della convention, lasciammo un po' correre per continuare la n ostra ricerca. Basandoci sugli articoli e sul sito internet, arguimmo che il terapeuta che volevamo trovare si chiamava Ihaleakala Hew Len. Chissà qual era il nome e quale il cognome. Non avevo idea di come pronunciarlo. Non sapevo dove localizzarlo. Il sito non dava alcuna informazione su come contattarlo. Mark e io cercammo informazioni su Google, ma non ne uscì niente. Cominciammo a chieder ci se questo etereo terapeuta fosse un'invenzione, oppure un pensionato o addirittura fosse morto. Chiusi il portatile e tornai alla convention. Ma l'avventura era cominciata. NOTA * Psichiatra statunitense (1901-1980) e teorico dell'ipnosi clinica. N.d.t. ALLA RICERCA DEL TERAPEUTA PIÙ STRANO DEL MONDO Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia. - CARL JUNG Di nuovo a casa, appena fuori Austin, in Texas, non riuscivo a scrollarmi di dos

so la storia del terapeuta che curava le persone senza vederle. Qual era il suo metodo? Chi era? La storia era tutta una bufala? Dato che lavoro nell'ambito dello sviluppo personale da circa vent'anni, attività documentata nei miei libri Adventures Within e Attrac tor Factor, non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno il fatto che sentivo di doverne sapere di più. Sono sempre stato curioso. Ho passato sette anni con un guru controverso. Ho intervistato mentori dell'auto-aiuto e saggi, scrittori e oratori, mistici e maghi della mente; a causa del successo dei libri che ho pu bblicato, posso definire amici molti dei migliori esperti nel campo dello sviluppo umano. Ma non riuscivo a farmi uscire dalla testa la storia di quel terapeuta. Era qualcosa di diverso, era un passo in avanti. Dovevo saperne di più. Così continuai a indagare. In passato ho assunto investigatori privati per ritrova re persone scomparse. Lo feci quando scrissi The Seven Lost Secrets of Success s ul genio della pubblicità Bruce Barton. Ero disposto ad assumere un professionista anche per scovare il dottor Hew Len, quando accadde una cosa strana. Un giorno, mentre facevo l'ennesima ricerca su di lui, vidi il suo nome in un sito internet. Non so perché non era uscito nelle ricerche precedenti, ma eccolo lì. Non c'era un numero di telefono, ma si poteva richiedere una consulenza per e-ma il. Sembrava un modo insolito di fare terapia, ma in questi tempi di internet tutto è permesso. Pensando che fosse il modo migliore per creare un primo contatto, gli inviai un'e-mail attraverso il sito. Ero emozionato oltre misura e non riuscivo ad aspettare la sua risposta. Cosa avrebbe detto? Avrebbe scritto qualcosa di illuminante? Mi avrebbe curato v ia e-mail? Quella notte feci fatica a dormire, ero così smanioso di sentirlo. Il mattino seguente rispose: Joe, grazie per la tua richiesta di un consulto. Di solito, i consulti vengono fatti via internet o via fax. La persona che lo richiede mi deve dare informazioni sulla natura del problema o della preoccupazione. Io elaboro le informazioni e medito per avere indicazioni dal Divino. Poi comunico via e-mail ciò che ho ricevuto durante la meditazione.

Oggi, mentre ero fuori a pranzo, un avvocato hawaiano mio cliente mi ha inviato via fax delle informazioni da visionare. Dopo averle elaborate, gli dirò cosa ho ricevuto dal Divino in meditazione. Informazioni sulla natura del mio lavoro si possono trovare all'indirizzo www.hooponopono.org. Contattami quando vuoi per vedere cosa può funzionare per te. Ti auguro Pace oltre ogni comprensione. Pace dell'io Dottor Ihaleakala Hew Len Era un'e-mail strana. Parlava al Divino? Gli avvocati lo consultavano? Non ne sa pevo abbastanza per poter esprimere un giudizio su di lui e sui suoi metodi, ma di certo volevo saperne di più. Decisi subito di chiedere un consulto via e-mail. Costava quindici dollari, che per me non erano niente. Finalmente ero sul punto di sentire qualcosa dal tanto cercato psicologo che faceva miracoli! Ero emozionato! Mi misi a pensare a cosa potevo chiedergli. La vita mi stava andando bene. Avevo i libri, il successo, macchine, case, una compagna, la salute e la felicità che cercano tutti. Avevo perso trenta chili e mi sentivo benissimo, ma dovevo scendere di altri cinque pe r terminare la dieta. Poiché stavo ancora lottando con il peso, decisi di chiedere una consulenza su quel tema al dottor Hew Len. Rispose nel giro di ventiquattr'ore con la segue nte e-mail: Joe, grazie per la tua risposta. Quando ho guardato ho sentito: "Lui sta bene". Parla al tuo corpo. Digli: "Ti amo come sei. Grazie per stare con me. Se ti sei sentito maltrattato da me in qualche modo, ti prego, perdonami". Poi fermati e durante il corso della giornata torna a trovare il tuo corpo con amore e gratitudine: "Grazie per trasportarmi. Grazie per respirare. Grazie per il battito del nostro cuore". Guarda al tuo corpo come al compagno della tua vita, non come a un servo. Parlagli come parleresti a un bambino piccolo. Sii amichevole con lui. Lui ama molto l'acqua per poter funzionare meglio. Forse senti fame, ma lui ti sta dicendo che ha sete.

Bere Acqua Blu Solarizzata trasforma i ricordi, i problemi che si ripetono nella mente subconscia (il Bambino), e aiuta il corpo a lasciare andare e ad affidarsi a Dio. Prendi una bottiglia di vetro blu. Riempila d'acqua del rubinetto. Chiudila con un sughero o con del cellophane. Mettila al sole o sotto una lampada a incandescenza per almeno un'ora. Poi bevi l'acqua, risciacqua il tuo corpo con l'acqua dopo la doccia. Adopera l'acqua blu solarizzata per cucinare, lavare i vestiti, farti il caffè o la cioccolata e per qualsiasi altro uso. La tua e-mail è di un'elegante semplicità, un dono senza pari. Forse potremmo risentirci ancora, come compagni di viaggio, aprendoci la strada di ritorno a casa. Ti auguro pace oltre ogni comprensione. Pace dell'io, Ihaleakala La pace del suo messaggio mi piacque, ma mi lasciò con la voglia di saperne di più. Era questo il modo in cui dava i consulti? Era così che aveva curato quelle persone all'ospedale psichiatrico? Allo ra mancava qualcosa. Dubito che la maggior parte delle persone avrebbero accettato la sua e-mail come un verdetto d efinitivo sul tema della perdita di peso. Dirmi che stavo bene non risolveva proprio nulla. Gli scrissi ancora chiedendo maggiori informazioni. Ecco la sua risposta: Joe, La pace inizia con me. I miei problemi sono ricordi che tornano nel mio subconscio. I miei problemi non hanno nulla a che fare con nessuno, con nessuna situazione, con nessun luogo. Sono ciò che Shakespeare descrisse in un suo sonetto come "pianti già pianti". Quando vivo ricordi che riproducono i problemi posso scegliere. Posso rimanerne coinvolto o posso chiedere alla Divinità di lasciarli andare con la trasmutazione, riportando così la mia mente al suo stato originario di vuoto, di libertà dalla memoria. Quando sono libero dalla memoria, io sono il mio Sé Divino, proprio come mi creò la Divinità: a sua esatta somiglianza.

Quando il mio subconscio è al livello zero, esso è senza tempo, sconfinato, infinito, immortale. Quando i ricordi dettano legge, esso è impigliato nel tempo, nello spazio, nei problemi, nell'incertezza, nel caos, nel pensare, lottare, organizzare. Permettendo ai ricordi di comandare, non ho più né chiarezza nella mia mente né sintonia con la Divinità. Se non c'è sintonia, non c'è i spirazione. Se non c'è ispirazione, non c'è scopo. Operando con le persone, chiedo sempre alla Divinità la trasmutazione dei ricordi che nel mio subconscio si ripetono come percezioni, pensieri e reazioni a essi. Dal livello zero, la Divinità diffonde l'Ispirazione nella mia mente subconscia e conscia, permetten do alla mia Anima di sperimentare le persone come le sperimenta la Divinità. Operando con la Divinità, i ricordi che nel mio subconscio hanno subito una trasmutazione cambiano anche nel subconscio di tutte le menti, e non soltanto delle persone ma anche del regno minerale, animale e vegetale e di tutte Le forme di esistenza visibili e invisibili. Che meraviglia comprendere che la pace e la libertà iniziano con me. Pace dell'io Ihaleakala Be', non avevo ancora capito. Decisi di chiedergli se potevo lavorare con lui, scrivere un libro su quello che faceva. Mi sembrava un modo che poteva funzionare per fargli rivelare i segreti dei suoi metodi e sapere di più sugli anni in cui aveva lavorato all'ospedale psichiatrico. Dissi che questo avrebbe aiutato gli altri e che avrei fatto io gran parte del lavoro. Scrissi la mia e-mail e aspettai. Rispose dicendo: Joe, "la pace inizia con me". L'umanità ha accumulato continui ricordi degli altri come persone che hanno bisogno di aiuto e assistenza. Ricordi che creano una dipendenza. L'Identità del Sé attraverso Ho'oponopono (SITH) libera il nostro subconscio da questi ricordi che vengono rielaborati come percezioni e che ci dicono che i problemi sono "là fuori", non dentro di noi. Ognuno di noi porta con sé i suoi "pianti già pianti". I ricordi dei problemi non hanno niente a che fare con la gente, i

luoghi, le situazioni. Sono opportunità per diventare liberi. Lo scopo del SITH è ricondurre l'identità e il ritmo naturale di ciascuno nell'Intelligenza Divina. Ristabilendo questo ritmo originale, il livello zero si apre e l'anima viene infusa di ispirazioni. Di solito, la gente che ha sperimentato il SITH vuole poi condividere con gli altri, allo scopo di aiutarli, le informazioni che ha. Non è f acile liberarsi dall'idea di: "Io posso aiutarli". Ma "spiegare" il SITH agli al tri non libera dai ricordi dei problemi. Fare il SITH invece sì. Se la nostra intenzione è di ripulirci dai nostri "pianti già pianti", staremo bene noi ma anche tutti e tutto. Quindi scoraggiamo la gente dal condividere il SITH con gli altri, ma La incoraggiamo a liberarsi dalle preoccupazioni per gli altri, liberando se stessi per primi e gli altri poi. "La pace inizia con me". PDI Ihaleakala Be', ancora non avevo capito. Gli scrissi di nuovo, chiedendo se potevo chiamarlo al telefono. Dissi che lo volevo intervistare. Era d'accordo. Fissammo un appuntame nto di lì a pochi giorni, per il venerdì successivo. Ero così entusiasta che scrissi a l mio amico Mark Ryan per raccontargli le novità. Finalmente stavo per parlare con il misterioso sc iamano delle Hawaii di cui mi aveva accennato anni prima. Anche lui era entusiasta. Entrambi eravamo curiosi di sapere cosa avremmo imparato. Ma non sapevamo ancora niente di quello che ci aspettava. LA NOSTRA PRIMA CONVERSAZIONE Tutti gli uomini scambiano i limiti del loro campo visivo per i limiti del mondo. - ARTHUR SCHOPENHAUER Finalmente, parlai per la prima volta con il dottor Hew Len il 21 ottobre 2005. Il suo nome completo è dottor Ihaleakala Hew Len, ma mi disse di chiamarlo "E". Sì, come la lettera dell'alfabeto. Va bene, lo farò. Parlammo per un'ora al telefono. Gli chiesi di raccontarmi tutta la storia del suo lavoro come terapeuta. Mi spiegò che aveva lavorato all'ospedale pubblico delle Hawaii per tre anni. Il reparto dove tenevano i criminali

squilibrati era pericoloso. Gli psicologi lasciavano il lavoro dopo un mese. Il personale o si ammalava o se ne andava. In quel reparto la gente camminava con le spalle al muro per paura di essere attaccata dai pazienti. Non era un luogo piacevole per vivere, p er lavorare o per fare visite. Il dottor Hew Len, o "E", mi disse di non avere mai visitato i pazienti, di non avere mai fatto consulti con loro. Aveva esaminato le loro cartelle cliniche e, facendolo, lavorava su se stesso. C on quel lavoro su se stesso i pazienti cominciarono a guarire. Tutto questo diventò ancora più interessante quando appresi quello che mi raccontò in seguito: "Dopo pochi mesi, ai pazienti che erano incatenati fu concesso di camminare in libertà", mi disse. "Ad altri che erano in cura con farmaci molto pesanti vennero ridotte le dosi. E quelli che sembravano non avere nessuna possibilità di essere rilasciati vennero liberati". Ero impressionato. "E non è tutto", continuò. "Il personale cominciò ad apprezzare il proprio lavoro. L'assenteismo sparì. Alla fine avevamo più dipendenti del necessario perché i pazienti venivano rilasciati e il per sonale veniva regolarmente al lavoro. Oggi quel reparto è chiuso". E qui arrivò la mia domanda da un milione di dollari: "Cosa faceva dentro di sé per provocare il cambiamento in quelle persone?". "Semplicemente purificavo la parte di me che condividevo con loro", disse. Eh? Non capivo. Il dottor Hew Len mi spiegò che totale responsabilità della tua vita significa che tutto in essa, semplicemente perché è nella tua vita, è d i tua responsabilità. In senso letterale, il mondo intero è una tua creazione. Wow. Questa è dura da mandare giù. Essere responsabile di quello che faccio e dico è una cosa. Essere responsabile di quello che fa o dice chiunque sia nella mia vita è un'altra. Sì, la verità è questa: se vi assumete la totale responsabilità della vostra vita, allor a tutto quello che vedete, ascoltate, toccate, assaporate o in qualche modo sper imentate è di vostra responsabilità perché è nella vostra vita. Questo significa che i terroristi, il presidente, l'economia, tutto quello che v ivete e non vi piace, sono lì per essere guariti da voi. In un certo senso, loro n

on esistono, sono solo proiezioni della vostra interiorità. Il problema non è loro, è vostro. E per cambiarli, dovete cambiare voi stessi. So che è difficile da comprendere, e ancora di più accettarlo o viverlo. Accusare è mo lto più facile che assumersi la responsabilità. Ma parlando con il dottor Hew Len iniziai a capire che per lui e in ho'oponopono la guarigione significa amare se stessi. Se volete migliorare la vostra vita, dovete curarla. Se volete curare qualcuno, anche un criminale malato di mente, dovete c urare voi stessi. Chiesi al dottor Hew Len come affrontava la propria guarigione. Cosa faceva esattamente quando guardava le cartelle cliniche di quei pazienti? "Semplicemente continuavo a ripetere 'mi dispiace' e 'ti amo' ", mi spiegò. Tutto qui? Tutto qui. Amare se stessi è il miglior modo per migliorare se stessi, e migliorare se stessi vuol dire anche migliorare il proprio mondo. Quando il dottor Hew Len, o "E", lavorava all'ospedale, rigirava qualunque cosa gli capitasse alla Divinità chiedendo che venisse lasciata andare. Aveva sempre fiducia e aveva sempre funzionato. Il dottor Hew Len si ch iedeva: "Cos'è successo in me per provocare questo problema e cosa posso fare per eliminarlo dentro di me?". Sembra che questo metodo di guarigione dall'interno all'esterno sia ciò che viene chiamato Identità del Sé Ho'oponopono. Sembra anche che ci sia una versione più vecchia di ho'oponopono che fu fortemente influenzata dai missionari alle Hawaii. Implicava un mediatore che aiutava le persone a risolvere i loro problemi parlandone e, quando erano in grado di affrontare il problema da sole, esso svaniva. Ma l'Identità del Sé Ho'oponopono non ha bisogno di un mediatore. Accade tutto dentro d i voi. Ero curioso e sapevo che con il tempo ne avrei capito di più. Il dottor Hew Len non aveva ancora del materiale sul suo metodo. Mi offrii di aiutarlo a scrivere un libro ma non

sembrava interessato. C'era un vecchio video disponibile che ordinai. Mi disse anche di leggere The User Illusion di Tor Norretranders, e dato che sono un fanatico di libri andai subito su internet a ordinarlo sul sito di Amazon. Quando arrivò, lo divorai. Il libro sostiene che le nostre menti consce non hanno la più pallida idea di cosa stia succedendo. Norretranders scrive: "Il fatto è che in o gni secondo, milioni di bit di informazione ci inondano attraverso i nostri sens i. Ma le nostre coscienze processano al massimo solo quaranta bit al secondo. Milioni e milioni di bit sono ridotti a un'esperienza conscia che non contiene praticamente nessuna informazione". Come ho sentito dire dal dottor Hew Len, poiché non abbiamo nessuna vera consapevolezza di ciò che sta succedendo in un momento dato, tutto quello che possiamo fare è cambiare tutto e avere fede. Riguarda sempre il 100% di responsabilità per tutto quello che c'è nella nostra vita: tutto. Lui dice che il su o lavoro è di ripulirsi. E basta. Quando si ripulisce, il mondo si ripulisce perché lui è il mondo. Tutto ciò che è fuori di lui è proiezione e illusione. Sebbene suonasse un po' junghiano, nel senso che ciò che si vede all'esterno è la zona d'ombra della propria vita, in realtà quello che il dottor Hew Len sembrava descrivere era oltre tutto questo. Sembrava riconoscere che tutto è uno specchio di noi stessi, ma diceva anche che è nostra responsabilità mettere in ordin e tutto quello che sperimentiamo connettendoci interiormente al Divino. Per lui, l'unico modo per sistemare qualsiasi cosa esteriore è dire "ti amo" al Divino, che può essere def inito come Dio, Vita, Universo o con qualsiasi altro nome di quel potere supremo e collettivo. Wow. Questa si che era una conversazione. Il dottor Hew Len non mi conosceva da molto, ma mi stava dedicando molto del suo tempo. E mi stava confondendo. Aveva quasi settantanni e probabilmente era un guru per qualcuno e un pazzo per qualcun altro. Ero emozionato per aver parlato al dottor Hew Len per la prima volta, ma non ero soddisfatto. Non avevo capito del tutto quello che mi aveva detto e sarebbe stato veramente facile rifiutarlo o lasciar perdere. Ma mi intrigava troppo la storia di come aveva usato il suo m etodo per curare quelli che venivano dati per spacciati, senza speranza, come i criminali malati di ment

e. Sapevo che a breve avrebbe fatto un seminario e gli chiesi informazioni. "Cosa ne ricaverò?". "Ne ricaverai quello che hai", disse. Be', suonava come quel vecchio ritornello orientaleggiante degli anni Settanta: quello che avrai è quello che dovresti avere. "Quante persone ci saranno al seminario?", chiesi. "Io continuo a ripulirmi quindi ci saranno solo le persone pronte a essere là", di sse. "Una trentina, una cinquantina. Non lo so mai". Prima di chiudere la nostra conversazione chiesi a "E" cosa significava la sigla alla fine della sua e-mail. "PDI vuol dire pace dell'io. È la pace che oltrepassa ogni comprensione". A quel tempo non capivo cosa volesse dire. Oggi è perfettamente sensato. LA SCONCERTANTE VERITÀ SULLE INTENZIONI La nostra vita interiore soggettiva è ciò che conta veramente per noi esseri umani. Tuttavia sappiamo e comprendiamo relativamente poco di come sorga e di come funzioni nella nostra conscia volontà di agire. - BENJAMIN LIBET, MINO TIME Dopo la prima telefonata con il dottor Hew Len, ero ansioso di saperne di più. Gli chiesi del seminario che avrebbe fatto qualche settimana più tardi. Non fece nulla per convincermi ad andare. Disse che si ripuliva costantemente, per cui solo la gente giusta ci andava. Non voleva una folla. Voleva cuori aperti. Era certo che la Divinità (la sua parola preferita per descrivere quel potere più grande di tutti noi ma che è tutti noi) avrebbe organizzato le cose al meglio. Chiesi al mio amico Mark Ryan, che per primo mi aveva parlato del dottor Hew Len, se voleva venire. Gli offrii di pagargli il viaggio, come regalo per avermi raccontato di quel miracolo e di quell'uomo che faceva miracoli. Mark accettò, naturalmente. Feci qualche altra ricerca prima del viaggio. Mi chiedevo se il metodo di questo terapeuta avesse a che fare con lo huna, un popolare metodo di guarigione delle Hawaii. Scoprii che non avevano alc un punto in comune. Huna è il

nome che Max Freedom Long, un imprenditore diventato scrittore, diede alla sua versione dello spiritualismo hawaiano. Sosteneva di av ere appreso una tradizione segreta da amici hawaiani mentre lavorava come insegnante alle Hawaii. Nel 1945 fondò l'Assoc iazione Huna e più tardi pubblicò una serie di libri, di cui il più popolare fu The Se cret Science Behind Miracles. Anche se affascinante, il lavoro di Long non aveva nulla a che fare con il terapeuta su cui stavo facendo delle inda gini. Come stavo iniziando a capire, il terapeuta praticava qualcosa di cui Long non aveva nemmeno sentito parlare, almeno non nel modo in cui il dottor Hew Len lo faceva. Più leggevo e apprendevo, più diventavo curioso. Era difficile aspettare il giorno in cui avrei preso l'aereo per incontrare il guari tore di persona. Volai a Los Angeles, mi trovai con Mark e poi andammo a Calabasa, in California. Prima però, Mark mi mostrò Los Angeles e ci divertimmo molto. Ma quello che volevamo era incontrare l'uomo di cui avevamo sentito così tante cose. Durante la colazione facemmo delle chiacchierate profonde e stimolanti, ma quello che volevamo era partecipare al seminario. Quando andammo verso la sala dell'evento trovammo una fila di una trentina di persone. Cercavo in continuazione di stare sulla pun ta dei piedi per vedere oltre le teste degli altri. Volevo vedere il guaritore. Volevo vedere l'uomo misterioso. Volevo vedere il dottor Hew Len. Quando alla fi ne riuscii ad arrivare alla porta, il dottor Hew Len mi salutò. "Aloha, Joseph", disse dandomi la mano. Parlava dolcemente ma con carisma e auto revolezza. Indossava un paio di pantaloni Dockers, scarpe da ginnastica, una camicia aperta e una giacca formale. Aveva anche un cappellino da baseball, che più tardi seppi e ssere il suo tratto distintivo. "Aloha, Mark", disse al mio amico. Ci fu una breve conversazione, ci chiese notizie sul volo, quanto tempo ci voleva dal Texas a Los Angeles e cose del genere. Quell'uomo mi piacque dal primo momento. Qualcosa della sua serena sicur ezza e del suo modo di essere da grande vecchio mi fece sentire delle corrispondenze con lui. Al dottor Hew Len piace essere puntuale. Quando il seminario iniziò, chiamò subito m e. "Joseph, quando cancelli qualcosa dal tuo computer, dove

va a finire?". "Non ne ho idea", risposi. Tutti risero. Sono sicuro che nessuno lo sapeva. "Quando eliminate qualcosa dal vostro computer, dove va a finire?", chiese all'aula. "Nel cestino", gridò qualcuno. "Esattamente", disse il dottor Hew Len. "È ancora nel vostro computer, ma non in vista. I vostri ricordi sono così. Sono ancora in voi, ma non li vedete. Quello che dovete fare è cancellarli completamente e permanentemente". Lo trovai affascinante, ma non avevo idea di cosa significasse o di dove stesse andando a parare. Perché avrei dovuto voler cancellare permanentemente i miei ricordi? "Ci sono due modi per vivere la vostra vita", spiegò il dottor Hew Len. "A partire dai ricordi o dall'ispirazione. I ricordi sono vecchi programmi che si ripetono. L'ispirazione è il Divino che vi dà u n messaggio. Voi volete partire dall'ispirazione. L'unico modo di sentire il Divino e ricevere l'ispirazione è di ripulirsi dai ricordi. L'unica cosa che dovete fare è ripulirvi". Il dottor Hew Len dedicò molto tempo a spiegare come il Divino sia il nostro livello zero, dove noi abbiamo zero limiti. Niente ricordi. Niente identità. Nient'altro che il Divino. Nella nostra vita ci sono momenti in cui visitiamo lo stato di zero limiti, ma per la maggior parte del tempo siamo pieni di spazzatura, ciò che chiamiamo ricordi, che ci consuma. "Quando lavoravo all'ospedale psichiatrico e guardavo le cartelle dei pazienti", ci raccontò, "sentivo un dolore dentro di me. Quella era una memoria condivisa. Era un programma che provocava il compo rtamento che avevano avuto i pazienti. Non avevano il controllo di questo. Erano preda di un programma. Quando sentii il programma, lo ripulii". Ripulire divenne il tema ricorrente. Ci spiegò vari modi per farlo, molti dei quali non posso rivelarli qui perché sono confidenziali. Dovete fare un corso di ho'oponopono per impararli (vedi www.hooponopono.org). Ma ecco il metodo di pulizia che il dottor Hew Len usava di più, usa ancora e che uso anch'io.

Ci sono semplicemente quattro frasi da dire e ripetere in continuazione, senza pause, indirizzandole al Divino. "Ti amo". "Mi dispiace". "Ti prego, perdonami". "Grazie". Durante il primo seminario di quel weekend, la frase "ti amo" diventò parte delle mie chiacchiere mentali. Proprio come quando vi svegliate con una canzone in testa, mi sarei svegliato sentendo "ti amo" nel cervello. Che lo dicessi consciamente o meno, er a là. Era una bella sensazione. Non sapevo se mi stava ripulendo da qualcosa, ma lo facevo comunque. Come poteva ess ere dannoso, in qualunque modo o forma, un "ti amo"? A un certo punto, il dottor Hew Len indicò ancora me e chiese: "Joseph, come fai a sapere se qualcosa è un ricordo o un'ispirazione?". Non capii la domanda e glielo dissi. "Come fai a sapere se qualcuno che soffre di cancro se l'è fatto venire da solo o se gli è stato dato dal Divino come una prova per aiutarlo?". Rimasi in silenzio per un momento. Cercai di elaborare la domanda. Come sai se una cosa viene dalla tua mente o da quella del Divino? "Non ne ho idea", risposi. "Nemmeno io", disse il dottor Hew Len. "Ecco perché dovete costantemente ripulire, ripulire, ripulire. Dovete ripulire tutto perché no n avete idea di cosa sia un ricordo e cosa un'ispirazione. Ripulite per arrivare a un posto dove ci siano zero limiti, un posto che è il livello zero". Il dottor Hew Len sostiene che le nostre menti hanno una visione ridotta del mondo e che quella visione non è solo incompleta ma anche inesatta. Questo concetto non mi convinse fino a quando non presi in mano il libro di Guy Claxton The Wayward Mind. Claxton parla di esperimenti che provano che il nostro cervello ci dice cosa fare prima che decidiamo consciamente di farlo. In un famoso esperimento, il neuroscienziato Benjamin Libet applicò a de lle persone un'apparecchiatura per elettroencefalogramma (EEG) che mostrava cosa succedeva

nei loro cervelli. Risultò che prima che il soggetto avesse l'intenzione cosciente di fare qualcosa c'era un'impennata di attività cerebrale. Questo provava che l'intenzione veniva dall'inconscio e solo successivamente entrava nella consapevolezza conscia. Claxton scrive che Libet "scoprì che l'intenzione di muoversi appare circa un quin to di secondo prima che il movimento inizi, ma che un incremento di attività nel c ervello appare inequivocabilmente circa un terzo di secondo prima dell'intenzione!". Nel suo libro Del desiderio. Che cosa vogliamo e perché, William Irvine sostiene che "esperimenti come questi suggeriscono che le nostre scelte non si formano in modo conscio e razionale. Al contrario, traboccano dall a nostra mente inconscia e quando finalmente raggiungono la superficie della coscienza ne prendiamo possesso". Benjamin Libet stesso, l'uomo che condusse quegli esperimenti controversi e rive latori, scrisse nel suo libro Mind Time: "L'apparizione inconscia di un'intenzione ad agire non può essere controllata consciamente. Solo il suo compimento finale come atto motor io può essere consciamente controllato". In altre parole, può sembrare che il forte desiderio di prendere in mano questo libro provenga da una vostra scelta conscia ma, in realtà, prima il vostro cervello ha mandato il segnale di raccoglierlo e poi la vostra mente conscia ha proseguito con un'intenzione dichiarata, del tipo: "Questo libro sembra interessante. Penso che lo prenderò". Avreste potuto scegliere di non prendere questo libro, cosa che avreste razionalizzato i n qualche altro modo, ma non potete controllare l'origine del segnale stesso che vi stava spingendo a fare quell'azione. So che è difficile da credere. Secondo Claxton, "nessuna intenzione si genera nella coscienza, nessun piano si trova là. Le intenzioni sono premonizioni, icone che lampeggiano agli angoli della coscienza per segnalare cosa sta probabilmente per accadere". Apparentemente, una chiara intenzione non è altro che una chiara premonizione. La cosa che mi crea qualche problema è questa: da dove viene quel pensiero? Questo è davvero sconvolgente. Poiché avevo scritto sul potere dell'intenzione nel m

io libro Attractor Factor e ne avevo parlato nel film The Secret, arrivare a cap ire che le mie intenzioni non sono affatto una scelta fu per me uno shock. Sembr a che quello che stavo facendo quando definivo un'intenzione fosse semplicemente verbalizzare un impulso già partito dal mio cervello. La domanda allora diventa: cosa o chi spinge il mio cervello a inviare l'intenzi one? Infatti, più tardi chiesi al dottor Hew Len: "Chi è responsabile?". Rise e diss e che adorava quella domanda. Va bene, ma qual è la risposta? Confesso che ero ancora confuso sulle intenzioni. Avevo perso trenta chili con un atteggiamento mentale deciso e affermando la mia intenzione di dimagrire. Allora avevo dichiarato un'intenzione o avevo solamente risposto al segnale di perdere peso m andato dal mio cervello? Era un'ispirazione o un ricordo? Scrissi per chiederlo al dottor Hew Len. Rispose così: "Allo Zero non esiste niente, Ao Akua, nessun problema, nemmeno il bisogno di intenzioni. Le preoccupazioni per il peso sono solamente ricordi che tornano, e questi ricordi rimuovono lo Zero, cioè te. Per tornare a Zero, a te, bisogna che la Divinità cancelli i ricordi che stanno dietro le preoccupazioni per il peso. Solo due leggi determinano l'esperienza: l'Ispirazione dalla Divinità e la Memoria immagazzinata nella Mente Subconscia. La prima è completamente nuova, la seconda è vecchia. Si dice che Gesù abbia affermato: "Cercate prima il Regno [lo Zero] e tutto il resto vi sarà dato in più [l'Ispirazione]". Zero è dove tu e la Divinità dimorate, il luogo "da dove e dal quale tutte le benedizioni (prosperità, salute e pace) fluiscono". PDI Dottor Hew Len Per quello che potevo capire, il dottor Hew Len guardava le intenzioni passate e andava alla fonte, il livello zero dove ci sono zero limiti. Da là, si sperimenta la memoria o l'ispirazione. La preoccupazio ne per il peso è una memoria. L'unica cosa da fare è amarla, perdonarla ed esserle g rati. Ripulendola vi assicurate che il Divino abbia una possibilità di arrivare co n un'ispirazione.

Quello che sembra essere vero è che il mio desiderio di mangiare troppo, che mi ha fatto essere obeso per gran parte della mia vita, era un programma. Scaturisce dal mio inconscio. Fino a quando no n viene ripulito, resta là e continua ad affiorare. E se continua ad affiorare, devo continuare a essere consapevole della mia scelta: mangiare troppo o no. Questa finisce per essere la battaglia di una vita intera. Non è divertente. Sì, si può annullare la tendenza a viziarsi dicendo di no. Ma ovviamente , questo richiede un'enorme energia e disciplina. Nel corso del tempo, dire no al vizio può diventare una nuova abitudine. Ma che inferno la strada per arrivarci! Invece, ripulendo il ricordo, un giorno questo sparirà. Poi, il desiderio di mangiare troppo non arriverà più in superficie. Resterà solo la p ace. In breve, l'intenzione era uno straccio sporco rispetto all'ispirazione. Quando continuavo con ostinazione a voler fare qualcosa, continuavo a lottare con ciò che è. Quando smisi per fare spazio all'ispirazione, la mia vita venne trasformata. Non ero ancora sicuro che questo fosse il modo in cui effettivamente funzionava il mondo ed ero ancora confuso sul potere dell'intenzione. Per cui decisi di continuare a esplorare. Ero a cena con Rhonda Byrne, la creatrice e produttrice del film di successo The Secret. Le chiesi una cosa che da tempo desideravo sapere: "Hai avuto tu l'idea del film o l'hai ricevuta?". Sapevo che aveva ricevuto l'ispirazione per il trailer del film, un caso di marketing virale diffusissimo e ora famoso (vedi www.thesecret.tv). Una volta mi disse che l'idea per il trailer le era venuta all'improvviso, in qualche secondo. Lo realizzò in dieci minuti. Chiaramente aveva ricevuto una specie di ispirazione che aveva portato alla realizzazione del più efficace trailer della storia. Ma volevo sapere se l'idea per l'intero film le era venuta da un'ispirazione o se sentiva di averlo fatto per altre ragioni. Questo era il punto cruciale del mio interesse sulle intenzioni. Stavamo stabilendo intenzioni che facevano la differenza o stavamo ricevendo idee che più tardi avremmo chiamat o intenzioni? Le chiesi questo mentre cenavamo. Rhonda rimase a lungo in silenzio. Aveva lo sguardo vacuo e contemplando la mia domanda cercava dentro di sé la

risposta. Alla fine parlò. "Non lo so bene", disse. "Di sicuro fu l'idea a venire da me, ma io la realizzai, feci il lavoro. Per cui direi che la feci accadere". La sua risposta fu rivelatrice. L'idea arrivò a lei, il che significa che arrivò come ispirazione. Poiché il film è così forte, ben fatto e intelligentemente commercializzato posso solo credere che tutto sia una manifestazione del Divino. Sì, c'era del lavoro da fare e Rhonda lo fece. Ma l'idea venne come un'ispirazione. È interessante che, con il film già nelle sale da molti mesi e con il passaparola su di esso che stava raggiungendo proporzioni storiche, Rho nda scrisse un'e-mail a tutti i protagonisti dicendo che da quel momento il film aveva una vita propria. Più che definire intenzioni stava rispondendo alle chiamate e raccogliendo le opportunità. Un libro stava uscendo. Larry King stava r ealizzando uno speciale in due puntate basato sulle idee del film. Una versione audio stava per uscire. I sequel erano già in lavorazione. Quando venite dal livello zero dove ci sono zero limiti non avete bisogno di intenzioni. Semplicemente ricevete e agite. E i miracoli accadono. Comunque, potete bloccare l'ispirazione. Rhonda avrebbe potuto dire no a quella spinta che le diceva di realizzare il film. Ecco dove entra in gioco il libero arbitrio. Quando l'idea di fare qualcosa appare nella vostra mente, che abbia origine dall'ispirazione o dalla memoria, se siete consapevoli dell'impulso, potete scegliere di agire o meno. Nel suo libro The Mind and the Brain, Jeffrey Schwartz sostiene che la vostra volontà conscia, il vostro potere di scegliere, può bloccare l'impulso che è iniziato nel vostro subconscio. In altre parole, potete avere l'impulso di prendere in mano questo l ibro ma, se volete, potete annullare quell'impulso. Questo è il libero arbitrio, la libera volontà o, come dice Schwartz, la "libera non-volontà". Egli scrive che "negli ultimi anni, Libet ha fatto sua la nozione che il libero arbitrio funga da portinaio per i pensieri che scaturiscon

o dal cervello e non si è sottratto alle implicazioni morali di questo". William James, il leggendario psicologo, sentiva che il libero arbitrio si esercita dopo l'impulso a fare qualcosa e prima di farlo veramente. Di nuovo, potete dire sì o no. Ci vuole molta lucidità per vedere l'alternativa. Quello che mi insegnava il dottor Hew Len era che attraverso la pulizia costante di tutti i pensieri, che venissero dall'ispirazione o dalla memoria, sarei stato molto più capace di scegliere cosa era giusto in un dato momento. Cominciai a vedere che la mia perdita di peso si era verificata perché avevo scelt o di non obbedire alla memoria o all'abitudine che mi spingeva a mangiare di più e a muovermi meno. Scegliendo di n on seguire quegli impulsi che danno assuefazione, stavo azionando la mia capacità di esercitare la libera volontà, o la libera non-volontà. In altre parole, l'impulso a mangiare troppo era una memoria, non un'ispirazione. Veniva da un programma, non dal Divino. Stavo ignorando o annullando il programma. Da quello che avevo capito, il dottor Hew Len avrebbe suggerito come miglior approccio di amare il programma fino al suo dissolvimento, quando sarebbe rimasta soltanto la Divinità. Ancora non capivo bene tutto questo ma ascoltavo, e scelsi di non escludere niente solo perché era qualcosa di nuovo. Non avevo idea di cosa c'era in serbo per me. QUALI ECCEZIONI? Io sono la storia di quello che pensate di vedere.  BYRON KATIE, ALL WAR BELONGS ON PAPER L'evento di quel fine settimana fu più intenso di quanto mi aspettassi. Il dottor Hew Len spiegò che qualsiasi cosa si cerchi e si sperimenti - qualsiasi - è dentro di noi. Se volete cambiare qualcosa fatelo dentro, non fuori. Il concetto generale è la responsabili tà totale. Non c'è nessuno da accusare. Tutto è voi. "Ma quando qualcuno viene violentato?", chiese una persona. "O se c'è un incidente d'auto? Non siamo responsabili di tutto ciò, vero?". "Avete mai notato che quando avete un problema, voi siete lì?", chiese il dottore. "Tutto riguarda una responsabilità al 100% per qualsi asi cosa. Senza eccezioni. Non ci sono scappatoie che vi liberino da qualcosa ch e non vi piace. Siete responsabili di tutto questo, di tutto". Anche quando lavorava all'ospedale psichiatrico e vedeva assassini e stupratori,

si assumeva la responsabilità. Capiva che agivano in base alla memoria, a un prog ramma. Per aiutarli, doveva rimuovere i ricordi. E l'unico modo per farlo era ripulendoli. Questo è ciò che intendeva quando diceva che non vedeva mai i pazienti in sedute ter apeutiche. Guardava le loro cartelle cliniche e diceva silenziosamente al Divino: "Ti amo", "Mi dispiace", "Ti prego, perdonami" e "Grazie". Faceva quello che sapeva di dover fare per aiutare i pazienti a tornare a uno stato di zero limiti. Mentre il dottor Hew Len faceva questo dentro di sé, i pazienti guarivano. Il dottor Hew Len spiegò: "Per dirlo in modo semplice, ho'oponopono significa 'aggiustare' o ' correggere un errore'. In hawaiano, ho'o vuol dire 'causa' e ponopono 'perfezione'. Secondo gli antichi hawaiani, l'erro re sorge da pensieri contaminati da ricordi dolorosi. Ho'oponopono offre un modo per liberare l'energia di questi pensieri dolorosi, o di questi errori, che provocano squilibrio e malattia". In breve, ho'oponopono è semplicemente un metodo per risolvere i problemi. Ma agisce completamente dentro voi stessi. Questo metodo nuovo e migliorato fu creato da Morrnah, l'amata kahuna che lo insegnò al dottor Hew Len nel novembre del 1982. Il dottor H ew Len aveva sentito parlare di una donna che faceva dei miracoli e che teneva conferenze presso ospedali, scuole e addirittura alle Nazioni Unite. La incontrò, la vide guarire sua figlia dal fuoco di sant'Antonio e lasciò tutto per studiare con lei e imparare il suo metodo di guarigione semplificato. Poiché in quel periodo il dottor Hew Len aveva anche dei problemi con la moglie, lasciò anche la famiglia. Non è così insolito. Ci sono un sacco di storie di gente che lascia la famiglia per studiare con un maestro spirituale. Il dottor Hew Len voleva imparare il metodo di Morrnah. Ma non accettò subito i suoi modi strani. Si iscrisse a un corso tenuto da lei e uscì dopo tre ore. "Parlava agli spiriti e sembrava matta", disse. "Così me ne andai". Tornò una settimana più tardi, pagò la retta di nuovo e cercò di fare un'altra lezione con lei. Non ci riuscì ancora. Tutto quello che insegnava sembrava così folle per la sua mente accademica che uscì dal seminario ancora una volta.

"Tornai una terza volta e mi trattenni per l'intero fine settimana", mi disse. "Pensavo sempre che fosse una pazza ma qualcosa di lei parlò al mio cuore. Rimasi con lei fino alla sua scomparsa nel 1992". Secondo il dottor Hew Len e altri, il metodo di Morrnah, interiore e autogestito , faceva miracoli. Le sue preghiere eliminavano in qualche modo ricordi e progra mmi semplicemente recitandole. Sapevo che volevo imparare quella liturgia e che non mi sarei arreso finché non l'avessi appresa. Morrnah accennò al suo metodo in un articolo che scrisse per il libro I Am a Winne r. "Ho usato il vecchio sistema da quando avevo due anni, ne ho aggiornato il procedimento mantenendo l'essenza' dell'antica saggezza'". Mabel Katz, nel suo piccolo libro The Easiest Way, dice: "Ho'oponopono è un metodo di perdono, pentimento e trasformazione. Ogni volta che usiamo uno dei suoi strumenti, ci assumiamo il 100% di responsabilità e chiediamo perdono (per noi stessi). Impariamo che tutto ciò che appare nella nostra vita è solo una pr oiezione dei nostri 'programmi'". Mi chiedevo in cosa differiva il metodo di Identità del Sé Ho'oponopono aggiornato da Morrnah dal tradizionale ho'oponopono. Il dottor Hew Len lo spiegò così: Identità del Sé attraverso Ho'oponopono La soluzione del problema è interpersonale. Solo voi e l'io siete coinvolti. Solo voi siete fisicamente presenti. Pentimento dell'io. Perdono dall'io. Ho'oponopono tradizionale La soluzione del problema è interpersonale. Una persona esperta fa da mediatore con tutti i partecipanti per la soluzione del problema. Tutti quelli coinvolti nel problema devono essere fisicamente presenti. Ogni partecipante deve pentirsi davanti agli altri

e la persona esperta media per evitare contrasti. Ogni partecipante deve chiedere perdono agli altri partecipanti. Nel tradizionale ho'oponopono, la persona esperta, addestrata alle dinamiche del la risoluzione dei problemi, ha la responsabilità di verificare che tutti abbiano la possibilità di dire ciò che vedono come problema. Questo è sempre un momento di contrasti nel tradizionale ho'oponopono, perché ogni partecipante vede il problema in modo diverso. Devo ammettere che mi piace il nuovo metodo aggiornato, perché tutto accade all'interno della persona. Non avete bisogno proprio di nessun o. Questo per me ha più senso. Poiché ero un allievo di insegnanti junghiani come l' autrice di best seller Debbie Ford (The Dark Side ofthe Light Chasers), avevo già capito che il luogo del cambiamento è dentro di noi e non l'ambiente o un'altra persona. "Nel metodo aggiornato di Ho'oponopono", continuò il dottor Hew Len, "Morrnah fu condotta a inserire le tre parti del sé, che sono la c hiave dell'Identità del Sé. Queste tre parti, che esistono in ogni molecola di realtà, sono chiamate Unihipili (bambino/subconscio), Uhane (madre/conscio) e Aumakua (padre/superconscio). Quando questa 'famiglia interiore' è armonica, la persona è a ritmo con la Divinità. Con questo equilibrio, la vita comincia a fluire. Così, Ho'oponopono aiuta a ritrovare un equilibrio, prima nell'individuo e poi in tutt a la creazione". Continuò spiegando altre cose di questo metodo incredibile: "Ho'oponopono è veramente molto semplice. Per gli antichi hawaiani tutti i problemi iniziano come pensiero. Ma avere un pensiero non è il problema. Allora qual è il problema? È che tutti i nostri pensieri sono impregnati di ricordi dolorosi, ricordi di persone, luoghi o cose. "L'intelletto non può risolvere i problemi lavorando da solo, perché sa solo organizzare. Organizzare le cose non è affatto risolvere i problemi. Avete bisogno di lasciarli andare! Quando fate Ho' oponopono, ciò che accade è che la Divinità si prende il pensiero doloroso e lo neutralizza o lo purifica. Non purificate la persona, il luogo o la cosa. Neutralizzate l'energia

che associate a quella persona, a quel luogo o a quella cosa. Quindi il primo s tadio di Ho'oponopono è la purificazione di quell'energia. "Allora accade qualcosa di meraviglioso. Quell'energia non viene solo neutralizzata, ma viene anche rilasciata, così c'è uno spazio completamente nuovo. I buddisti lo chiamano il Vuoto. Il passo fina le è di permettere alla Divinità di entrare e di riempire di luce il vuoto. "Per fare ho'oponopono non avete bisogno di sapere quale sia il problema o l'errore. Tutto quello che dovete fare è notare qualsiasi proble ma stiate vivendo fisicamente, mentalmente, emotivamente o quel che sia. Una vol ta notato, la vostra responsabilità è di iniziare immediatamente a ripulire, a dire: 'Mi dispiace. Ti prego, perdonami' ". Facendo delle ricerche su Morrnah, trovai anche un dvd di interviste con lei e alla fine individuai la preghiera che recitava per curare le persone, che le vedesse o meno. La liturgia era la seguente: Creatore divino, padre, madre e figlio in uno [...] Se io, la mia famiglia, i miei parenti e i miei avi abbiamo offeso te, la tua famiglia, i tuoi parenti e i tuoi avi con pensieri, parole, fatti e azion i, dall'inizio della nostra creazione al presente, ti chiediamo perdono [...] La scia che questo pulisca, purifichi, liberi e tolga tutti i ricordi, i blocchi, l e energie e le vibrazioni negative e trasformi queste energie indesiderate in pu ra luce [...] Lei è fatto. Non capivo come questo schiudesse la guarigione all'interno, ma capivo che si ba sava sul perdono. Apparentemente Morrnah, e ora il dottor Hew Len, sentivano che chiedendo perdono noi apriamo la strada alla manifestazione della guarigione. Quello che bloccava il nostro bene ssere non era altro che mancanza d'amore. Il perdono gli apre le porte per perme ttergli di ritornare dentro di noi. Trovai il tutto affascinante. Non ero sicuro di come ho'oponopono potesse aiutar e me, voi o i malati di mente. Ma continuai ad ascoltare. Il dottor Hew Len cont inuò spiegando che dobbiamo prenderci il 100% di responsabilità per le nostre vite, senza eccezio ni, senza scuse, senza scappatoie. "Vi immaginate cosa succederebbe se tutti noi sapessimo di essere responsabili al 100%?", chiese. "Dieci anni fa feci un patto con me stesso, mi ripromisi che mi sarei regalato

una coppa di gelato enorme, con cioccolato fondente e panna, così grande da star m ale, se solo fossi riuscito a non giudicare nessuno per un giorno intero. Non so no mai stato in grado di farlo! Noto che me ne accorgo più spesso, ma non riesco a far passare un giorno". Bene, finalmente sapevo che era umano. Potevo identificarmi con la sua confessio ne. Per quanto lavoro abbia fatto su me stesso, vengo ancora innervosito da persone e situazioni che vorrei fosser o diverse. Sono molto più capace di tollerare la maggior parte delle cose che accadono nella mia vita, ma sono anche lontano dall'essere totalmente amorevole in ogni frangente. "Ma come faccio a farlo capire alla gente, a far capire che siamo tutti responsabili al 100% dei problemi?", chiese. "Se volete risolvere un problema, lavorate su voi stessi. Se il problema riguarda, p er esempio, un'altra persona, chiedetevi: 'Cosa sta succedendo in me che fa sì che questa persona mi dia fastidio?'. La gente si manifesta nella vostra vita solo per darvi fastidio! Se lo sapete potete superare ogni situazione. Come? Semplice: 'Mi dispiace per qualsiasi cosa stia succedendo. Ti prego, perdo nami' ". Proseguì spiegando che se siete un massaggiatore terapeuta o un chiropratico e qua lcuno viene da voi con un dolore alla schiena, la domanda da farsi è: "Cosa c'è dentro di me che si manifesta come il mal di schiena di questa persona?". Questo è un modo completamente nuovo di guardare alla vita, che fa girare la testa. Probabilmente, in parte spiega come mai il dottor Hew Len fosse in grado di curare tutti quei criminali malati di mente. Non lavorava su di loro, ma su se stesso. Continuò spiegando che nel cuore siamo tutti puri, senza programmi o memorie e nem meno ispirazioni. Quello è il grado zero. Là ci sono zero limiti. Ma vivendo, proprio come qualcuno prende un raffreddore, prendiamo dei programmi e dei ricordi. Non siamo cattivi quando prendiamo un raffreddore, ma dobbiamo fare quel che è necessario per eliminarlo. I programmi sono uguali. Li prendiamo. Quando vediamo un programma i n qualcun altro, lo prendiamo anche noi. Il modo per uscirne è ripulirsi. Il dottor Hew Len disse: "C'è un modo per uscire dai

problemi e dalle malattie per chiunque abbia la volontà di essere responsabile al 100% della creazione della sua vita in ogni momento. Nell'antico metodo di guarigione hawaiano ho'oponopono, l'individu o chiede all'Amore di correggere gli errori dentro di lui. Voi dite: 'Mi dispiace. Ti prego, perdonami per qualsi asi cosa stia succedendo dentro di me e che si manifesta come problema'. Poi è res ponsabilità dell'Amore trasformare gli errori interiori che si manifestano come pr oblemi". Aggiunse: "Ho'oponopono non vede i problemi come esperienze terribili ma come opportunità. I problemi sono solo ricordi che si ripetono e che si manifestano per darci un'altra possibilità di vedere con gli occhi dell'amore e di agire partendo dall'ispirazione". Ancora una volta, non posso condividere i dettagli più profondi del corso. Non sch erzo. Dovetti impegnarmi per iscritto a non rivelarli. Principalmente per proteg gere la privacy dei partecipanti. Ma posso dirvi questo: tutto gira attorno all'assunzione di totale responsabilità per la vostra vita. So che l'avete già sentito prima. E anch'io. Ma non l'avete mai portato al livello onnicomprensivo insegnato nel corso. Completa responsabilità significa accettare tutto, anche la gente che entra nella vostra vita e i loro problemi, perché i loro problemi sono i vostri problemi. Sono nella vostra vita, e se vi prendete la piena responsabilità della vostra vita, allora dovete prenderv i la piena responsabilità anche di quello che loro vivono. (Rileggetelo. Vi sfido a farlo). Questo è un concetto che spacca la testa, apre la mente, fa venire i crampi al cervello. Viverlo vuol dire trasformare la vostra vita come non avete fatto mai. Ma anche solo afferrare l'idea della responsabilità al 100%, per non parlare di accettarla, va oltre ciò che la maggior parte di noi è pronta a fare. Tuttavia, una volta che l'avete accettata, la domanda successiva è come trasformar e voi stessi per far sì che cambi anche il resto del mondo. Il solo modo sicuro è con "ti amo". Quello è il codice che sblocca la guarigione. Ma lo usate su di voi, non sugli altri. I loro problemi sono i vostri problemi, ricordatelo, per cui lavorare su di loro non vi aiuterà. Loro non hanno bisogno di cure, voi l'avete. Dovete curare voi stessi. Siete la sorgente

di tutte le esperienze. Questa è l'essenza del metodo Ho'oponopono adattato al presente. Andate avanti e rimuginate su di essa per un po'. E mentre lo starete facendo, io continuerò semplicemente a dire "ti amo". Uno dei punti chiave di questo corso di un fine settimana è che voi state agendo o dalla memoria o dall'ispirazione. La memoria è pensare, l'ispirazione è permettere. La maggior parte di noi vive di ricordi. Non siamo consci di essi perché non siamo fondamentalmente consci, punto. In questo modo di vedere il mondo, il Divino invia un messaggio dall'alto in basso, nella vostra mente. Ma se i ricordi stanno operand o, cosa che fanno quasi sempre, non sentite l'ispirazione e non agite in base a essa. Il risultato è che il Divino non vi lascia una sola parola. Siete troppo occupati con il rumore della vostra testa per sentirlo. Il dottor Hew Len fece qualche schizzo per chiarire i suoi punti (vedi il diagramma sullo Stato del Vuoto). Uno era un triangolo. Disse che eravamo noi, gli individui. Al suo centro non c'è altro che l a Divinità. Quello è il livello zero dove ci sono zero limiti. Dalla Divinità riceverete l'ispirazione. Un'ispirazione viene dal Divino, ma un ri cordo è un programma nell'inconscio collettivo dell'umanità. Un programma è come una c redenza, una programmazione che condividiamo con altri quando la notiamo in loro. La nostra sfida è ripulire tutti i programmi per ritornare al livello zero, dove l'ispirazione può sorgere. Il dottor Hew Len dedicò molto tempo a spiegare che i ricordi sono condivisi. Quando scoprite una cosa che non vi piace in qualcuno, l'avete anche voi. Il vostro lavoro è ripulirla. E facendolo, e ssa lascerà anche l'altra persona. In verità, alla fine lascerà il mondo. "Uno dei programmi più insistenti del mondo è l'odio delle donne verso gli uomini", annunciò il dottor Hew Len. "Continuo a ripulirlo ed è come strappare le erbacce da un enorme campo che ne è pieno. Ogni erbaccia è una parte del programma. C'è un radicato odio verso gli uomini da parte delle donne. Dobbiamo amarlo per lasciarlo andare". Non capii molto di tutto questo. Sembrava un altro modello o un'altra mappa del mondo. Ogni psicologo, ogni filosofo e ogni religione ne ha uno. Mi interessa pe rché sembra

che possa aiutare a curare l'intero pianeta. In fondo, se il dottor Hew Len può curare un intero reparto di criminali malati di mente, cos'altro è possibile? Ma il dottor Hew Len fece notare che ho'oponopono non è facile. Necessita di impegno. "Questo non è un approccio alla vita in stile Mc Donalds", disse. "Questa non è la finestrella di un fast-food per automobilisti che ricevono subito quello che ordinano. Dio non prende ordini. Ci vuole una focalizzazione c ostante sul ripulire, ripulire, ripulire". Raccontò storie di persone che avevano usato il metodo del ripulire per fare cose che altri potrebbero credere impossibili. Uno di questi r acconti era su un ingegnere della NASA che andò da lui per un problema che avevano con un razzo. "Poiché era venuta da me, mi considerai parte del problema", spiegò il dottor Hew Le n. "Così, mi ripulii. Dissi 'mi dispiace' al razzo. Più tardi, quando l'ingegnere tornò, mi disse che il razzo in qualche modo si era corretto da solo in volo". Fare ho'oponopono aveva influito sul razzo? Il dottor Hew Len e l'ingegnere la pensano così. Parlai all'ingegnere, e lei mi disse che era impossibile per il razzo correggersi da solo. Qualcos'altro doveva essere successo, simile a un miracolo. Per lei era stato fare le pulizie con il dottor Hew Len ad aiutare. Non posso dire che mi bevvi completamente la storia, ma devo anche ammettere che non ho altre spiegazioni per ciò che accadde. Un uomo venne da me durante una pausa del corso e disse: "C'è un famoso personaggio del marketing in internet che si chiama come lei". Non capivo se stava scherzando, quindi dissi: "Davvero?". "Sì, ha scritto molti libri di marketing spirituale e scrittura ipnotica. E un tip o simpatico". "Sono io", dissi. Il signore sembrava molto imbarazzato. Mark Ryan aveva ascoltato l'intera conver sazione e la considerò esilarante. Non importava se la gente sapesse o no della mia celebrità su internet, dato che v enivo conosciuto in aula. Il dottor Hew Len mi chiamò così tante volte durante il corso che la

gente pensava volesse distinguermi dagli altri. Una persona chiese: "Siete parente del dottor Hew Len?". Risposi di no e chiesi perché pensava che potessi esserlo. "Non lo so, è solo che sembra che si sia concentrato su di lei". Non mi sentii mai scelto in maniera negativa. Mi piacevano quelle attenzioni e p ensai che servivano ad aiutarmi personalmente, dato che il dottor Hew Len sapeva che avevo scritto dei libri e a vevo un seguito in internet. Sono sicuro che una parte di lui sapeva che se aves si raccolto questo messaggio di guarigione, sarei stato in grado di aiutare molte persone. A quel tempo, non sapevo che lui, ispirato dal Divino, mi stava preparando a diventare un guru. Ma non un guru per il mondo, un guru per me stesso. TI AMO Quando siete prima di tutto il vostro Sé, non vi può essere negato niente che sia perfetto, pieno, completo e giusto per voi. Essendo prima di tutto il vostro Sé, automaticamente sperimentate la perfezione nella forma di pensieri, parole, fatti e azioni del Divino. Permettendo ai vostri pensieri tossici di stare davanti a tutto, automaticamente sperimentat e l'imperfezione nella forma di malattie, confusione, risentimento, depressione, giudizio e povertà. - DOTTOR IHALEAKALA HEW LEN Assorbii il messaggio del dottor Hew Len meglio che potei, ma c'era molto altro che volevo e dovevo imparare. Sono sempre stato bravo a fare la spugna e a "catturare" le idee semplicemente permettendomi di rimanere aperto a esse. In quel primo corso iniziai a sentire che il mio unico compito nella vita è dire "ti amo" a qualunque cosa mi passi davanti, che la veda come buona o cattiva. Più riuscivo a dissolvere i programmi limitanti che avevo visto e sentito, più potevo raggiungere il livello di zero limiti e portare pace al pianeta attraverso me stesso. Mark ebbe qualche difficoltà in più ad afferrare il messaggio del seminario. Continu ava a volerlo inserire in uno schema logico. Mi stava diventando chiaro che la mente non ha alcuna idea di cosa succede, per cui cercare di trovare una spiegazione logica era una soluzione sbagliata in se stessa e

destinata a fallire. Il dottor Hew Len sottolineò ripetutamente che per la mente conscia sono disponibili quindici bit dei quindici milioni che sono presenti in ogni momento. Non abbiamo nessuna possibilità di comprendere tutti gli elementi in gioco nelle nostre vite. Dobbiamo lasciare andare. Dobbiamo fidarci. Ammetto che molto di tutto questo mi sembrava folle. A un certo punto, durante il corso, un signore disse di aver visto una grande porta aperta su un muro e persone morte che fluttuavano attraverso di essa. "Sai perché stai vedendo questo?", chiese il dottor Hew Len. "Perché prima abbiamo parlato di spiriti", disse qualcuno. "Esattamente", riconobbe il dottor Hew len. "Li attraete parlandone. Ma non avet e bisogno di guardare altri mondi. Avete abbastanza da fare per stare in questo momento e in questo mondo". Non vidi nessun fantasma. Non sapevo come interpretare quelli che li avevano vis ti. Mi è piaciuto il film Il sesto senso, ma come film. Non volevo spiriti che apparissero e mi rivolgessero la parola. Apparentemente, tutto questo è normale per il dottor Hew Len. Raccontò la storia del suo lavoro all'ospedale psichiatrico e di quando senti va gli sciacquoni dei bagni che partivano da soli a mezzanotte. "Quel posto era pieno di spiriti", disse. "Molti pazienti erano morti in quel reparto negli anni precedenti ma non sapevano di essere morti. Erano ancora là". Ancora là a usare i bagni? Sembra di sì. E come se non fosse strano abbastanza, il dottor Hew Len continuò spiegando che se parlate a qualcuno e notate che i suoi occhi sono quasi del tutto bianchi con una pellicola opaca attorno ag li angoli, allora è un posseduto. "Non cercate nemmeno di parlargli", ammonì. "Piuttosto, ripulitevi e sperate che c iò rimuova l'oscurità e gli ridia il controllo". Sono di mente abbastanza aperta, ma questo parlare di spiriti, anime possedute e fantasmi che usano i bagni di notte

era un po' troppo anche per me. Tuttavia, tenevo duro. Volevo conoscere i segret i fondamentali della guarigione per poter aiutare me e altri a raggiungere la pr osperità, la salute e la pace. Non mi sarei mai aspettato di dover attraversare il mondo invisibile e di dover entrare nel crepuscolo per ottenerli. In un altro momento del corso eravamo a terra a fare degli esercizi per espandere l'energia nei nostri corpi. Il dottor Hew Len mi chiamò verso di lui. "Quando guardo questa persona vedo tutta la fame dello Sri Lanka", mi disse. La guardai anch'io ma vidi solo una donna che faceva stretching sul tappeto. "Abbiamo così tanto da ripulire", disse il dottor Hew Len. Malgrado la mia confusione, feci del mio meglio per praticare quello che avevo c apito. La cosa più facile da fare era semplicemente dire sempre "ti amo". E così feci. Quando una sera andai al bagno, sentii l'inizio di un'infezione urinaria. Dissi "ti amo " al Divino mentre sentivo l'infezione. Presto me ne dimenticai e al mattino seg uente non c'era più. Continuai a dire "ti amo" mentalmente, ripetutamente, senza badare a cosa stava succedendo, bello, brutto o semplicemente diverso. Sta vo facendo del mio meglio per ripulire tutto in quel momento, che ne fossi consa pevole o no. Ecco un piccolo esempio di come funziona. Un giorno qualcuno mi mandò un'e-mail che mi turbò. In passato avrei affrontato la cosa lavorando sui miei punti emozionali più delicati o cercando di ragionare con la persona che aveva mandato q uel brutto messaggio. Quella volta decisi di usare il metodo del dottor Hew Len. Continuai a dire silenziosamente "mi dispiace" e "ti amo". Non lo dicevo a qualcuno in particolare. Stavo semplicemente evocando lo spirito d'amore per curare dentro di me ciò che stava creando o attraendo le circostanze esterne. Nel giro di un'ora ricevetti un'altra e-mail dalla stessa persona. Si scusava per il suo messaggio precedente. Tenete presente che non feci nessuna azione esteriore per ricevere quelle scuse. Non gli risposi nemmeno. Ma dicendo "ti amo", in qualche modo curai dentro di me il limitante programma nascosto a cui partecipavamo entr ambi. Praticare questo metodo non significa avere sempre risultati

immediati. Il punto non è ottenere risultati, ma ottenere pace. Quando usate il metodo, spesso ottenete prima di tutto i frutti che volete . Per esempio, un giorno uno dei miei impiegati sparì. Doveva consegnare del lavoro per un progetto importante e con una scadenza prossima. Non solo non aveva finito, ma sembrava essere sparito dal pianeta. Non la presi molto bene. Anche se allora conoscevo già il metodo del dottor Hew Len, mi risultò difficile dire "ti amo" quando tutto quello che volevo dire era "voglio ucciderti". Quando pensavo al mio impiegato diventavo rabbioso. Tuttavia, continuai a dire "ti amo", "ti prego, perdonami" e "mi dispiace". Non lo dicevo a nessuno. Lo dicevo per dirlo. Certamente non sentivo amore. In verità, mi ci vollero tre giorni di questo procedimento per arrivare vicino a uno stato di pace dentro me stesso. E quello fu il momento in cui il mio impiegato si rifece vivo. Era in prigione. Chiamava per chiedere aiuto. Glielo diedi e continuai a dire "ti amo" mentre mi occupavo di lui. Non avevo visto risultati immediati ma l'aver trovato la pace interiore era stato un risultato sufficiente per farmi felice. E in qualche modo, a quel punto, anche il mio impiegato lo aveva avvertito. Fu quando chiese a un secondino di usare il telefono per chiamarmi. U na volta al telefono, riuscii ad avere le risposte che cercavo per completare il mio progetto urgente. Quando frequentai quel primo corso di ho'oponopono condotto dal dottor Hew Len, lui lodò il mio libro Attractor Factor. Mi disse che ripulendomi le vibrazioni del mio libro sarebbero aumentate e che leggendolo tutti lo avrebbero percepito. Vale a dire che se fossi migliorato io, anche i miei lettori sarebbero migliorati. "E i libri che sono stati venduti e sono già nelle mani di qualcuno?", chiesi. Il mio libro era stato un best seller con svariate edizioni e stava uscendo in edizione economica. Ero preoccupato per le persone che avevano già una copia del mio libro. "Quei libri non sono ancora nelle mani di nessuno", spiegò sbalordendomi ancora un a volta con la sua saggezza mistica. "Sono ancora dentro di te".

In poche parole, non esiste un "fuori da me". Ci vorrebbe un libro intero per spiegare questa tecnica avanzata con la profondità che merita, ed è questo il motivo per il quale sto scrivendo questo testo con il consenso del dottor Hew Len. È sufficiente dire che ogni volta che volete migliorare qualcosa nella vostra vita, dalla situazione economica a quella affet tiva, c'è solo un posto dove guardare: dentro voi stessi. A quel corso, non tutti afferrarono ciò di cui stava parlando il dottor Hew Len. Quasi alla fine dell'ultimo giorno, iniziarono a bombardarlo di domande, tutte poste usando la parte logica della mente, come ad esempio: "Come può influire sulle altre persone il mio ripulirmi?". "Dove va a finire il libero arbitrio in tutto questo?". "Perché tanti terroristi ci attaccano?". Il dottor Hew Len era silenzioso. Sembrava guardare proprio me che sedevo in fon do alla stanza. Sembrava frustrato. Considerando che tutto il suo messaggio era che non c'è nessun "là fuori", che è tutto dentro di noi, probabilmente sentiva che la mancanza di comprensione da parte di tutti rifletteva la sua propria mancanza di comprensione. Sembrava che stesse per sing hiozzare. Posso solo immaginare che stesse dicendo a se stesso: "Mi dispiace. Ti amo". Al corso notai che molta gente aveva nomi hawaiani anche se non sembrava hawaiana. Mark e io chiedemmo spiegazioni. Ci dissero che se ne sentivi il desiderio, il dottor Hew Len poteva darti un nuovo nome. L'idea era di identificarsi con un nuovo io per arrivare a non averne nessuno e fondersi con la Divinità al li vello zero. Conoscevo il potere di un nuovo nome. Nel 1979 diventai Swami Anand Manjushri. E ra il nome che mi aveva dato il mio maestro di quel tempo, Bhagwan Shree Rajneesh. In quell'epoca, quando stavo ancora lottando con il mio passato e con la povertà e ce rcando il senso delle cose, il nuovo nome mi aveva aiutato a ricominciare. Lo us ai per sette anni. Era naturale chiedermi se il dottor Hew Len volesse o potesse darmi un nuovo nom e. Quando glielo chiesi, disse che avrebbe verificato con la Divinità. Quando sente l'ispirazione comunica quello che ha ricevuto. Circa un mese dopo quel primo seminario, mi

scrisse: Joe, l'altro giorno ho visto una nuvola sorgere nella mia mente. Ha iniziato una trasformazione del suo sé, rivoltandosi lentamente e diventando di un giallo soffice. Poi, come un bambino che si stira aprendo gli occhi nell'invisibilità del buio, ha disteso il suo sé. Dall'invisibilità è emerso il nome Ao Akua, "Pio". Oggi, ho ricevuto un'e-mail con questa citazione: "O Dio che mi dai la vita, dammi un cuore pieno di gratitudine". Ti auguro pace oltre ogni comprensione. Pace dell'io. Ihaleakala Mi piaceva molto il nome Ao Akua ma non avevo idea di come pronunciarlo. Così gli scrissi chiedendo aiuto. Ecco cosa mi rispose: Joe, A è il suono della lettera a in papà O è il suono della lettera o in Oh. K è il suono della prima lettera e in cucina. U è il suono della lettera u in blu. Pace dell'io Ihaleakala Ero in grado di capire e dilettarmi del mio nuovo nome. Non l'ho mai usato in pubblico, ma quando scrivevo al dottor Hew Len lo adottavo . Più tardi, quando iniziai il mio blog on-line su www.joevitale.com, firmai "Ao Akua". Solo poche persone mi chiesero perché. Mi piaceva perché sentivo che stavo chiedendo alla Divinità di ripulire il mio blog usando una frase che per me significava il saluto d'addio della nuvola per vedere Dio. Mentre l'addestramento del fine settimana stava installando "ti amo" nella mia testa, almeno temporaneamente, volevo di più. Scrissi al dottor Hew Len per chiedergli se voleva venire in Texas a parlare di ho'oponopono a un piccolo gruppo di amici. Era il m io piano per avere da lui altre informazioni. Avrebbe preso un aereo per il Texa s e sarebbe stato mio ospite. E mentre stava da me, avrei estratto dal suo cervello quello che sap eva, anche come aveva curato un intero reparto di criminali malati di mente. Il

dottor Hew Len acconsentì e mi scrisse: Joe, grazie per esserti preso il tempo di chiamarmi. Non era necessario ma L'hai fatto. Te ne sono grato. Vorrei farti una proposta per la visita informale a Austin in febbraio. Forse il tema generale dell'incontro potrebbe essere una specie di rassegna sui vari approcci alla soluzione dei problemi che hai affrontato nel tuo libro Adventures Within: Confessions of an Inner World Jo urnalist. Immagino te come qualcosa di più di un intervistatore e me come qualcosa di più dell'intervistato. La chiarezza è così importante quando si veicolano informazioni, qualsiasi sia la fo rma che prendano. Per esempio, c'è più confusione nel definire un problema che la su a causa. Come si può risolvere un problema quando non si è chiari su cosa sia? Dove va individuato il problema per essere elaborato? Nella mente (ma che cos'è)? O dove la maggior parte delle persone crede che sia, cioè nel corpo? O in entrambi? Forse in nessuna di queste sedi. C'è poi anche la questione di chi o cosa risolve i problemi. ! Come hai detto nel tuo libro, è difficile tenere a bada i giudizi proprio quando si cerca di risolvere i problemi usando dei metodi come quello della "Scelta" o del "Dibattito". Sono i giudizi o le convinzioni il vero problema? Lasciamo che il problema emerga e che lo vedano tutti. Il nostro incontro informale non dovrebbe riguardare metodi e concetti buoni o cattivi, giusti o sbagliati. Dovrebbe evitare la ricorrente mancanza di chiarezza. Tu e io daremmo un importante aiuto se facessimo chiarezza, anche soltanto un po'. Ovviamente, ogni momento porta con sé i suoi ritmi e flussi. Alla fine, per parafrasare Bruto nella tragedia di Shakespeare Giulio Cesare: "Dovremo aspettare la fine del giorno per vedere come tutto cambia". E così faremo noi. Dimmi cosa pensi di questo modo di organizzare l'incontro. Non sono legato a esso tanto quanto lo era Bruto alla morte. Pace Ihaleakala

Dissi in giro velocemente della cena privata con il dottor Hew Len e me. Pensavo che cinque o sei persone sarebbero venute. Invece, quasi cento dimostrarono interesse. E settantacinque pagarono pe r riservare il loro posto a una simpatica cena. Il dottor Hew Len mi sorprese chiedendomi la lista di tutti quelli che sarebbero venuti all'evento. Voleva purificare su di loro. Non ero sicuro di quello che volesse dire ma gli inviai la lista. Mi rispose dicendo : Grazie per la Lista, Ao Akua. È solo per ripulire, per avere la possibilità di ripulire e di essere puliti con Dio. E allora, o anima mia, vivi pur su l'inedia del corpo, e lascia ch'esso si strugga, pur d'accrescer la tua dovizia; compra l'eternità vendendo ore di vana feccia; nutriti interiormente, e non ostentar sfarzo al di fuori; così tu ti nutrirai della Morte che si ciba d'uomini, e una volta uccisa la Morte, non saremo più mortali. Che la pace sia con te, Ihaleakala Quando andai a prendere il dottor Hew Len che era arrivato a Austin, iniziò subito a farmi delle domande sulla mia vita. "Il libro che hai scritto sulla tua vita (si riferiva ad Adventures Within) rive la che hai fatto molte cose diverse per cercare la pace", esordì. "Quale ha funzio nato veramente?". Ci pensai e dissi che tutte avevano un valore ma che forse il metodo della "Scelta" era il più utile e sicuro. Spiegai che è un modo per mettere in discussione le proprie convinzioni e capire cosa sia reale. "Quando metti in dubbio le convinzioni, cosa ti rimane?. "Cosa ti rimane?", ripetei. "La chiarezza sulla scelta". "E da dove viene quella chiarezza?", chiese. Non sapevo dove volesse andare a parare. "Perché una persona può essere ricca pur rimanendo stupida?", mi chiese all'improvvi so. Mi aveva colto di sorpresa con quella domanda. Volevo spiegare che ricchezza e stupidità non si escludono. Non è scritto da nessuna parte che solo gli angeli sono ricchi. Forse la persona odiosa ha chiarezza sul denaro e può essere ricca pur restando spiacevole. Ma in quel momento non riuscivo

a trovare le parole. "Non ne ho idea", confessai. "Non penso che si debba cambiare personalità per essere ricchi. Devi solo avere delle convinzioni che accettano la ricchezza". "Da dove vengono quelle convinzioni?", chiese. Essendo stato al suo corso sapevo che la risposta era: "Sono programmi che la gente raccoglie vivendo". Cambiò di nuovo argomento dicendo che ero uno scrittore veramente ipnotico. Stava iniziando a considerare l'idea di un mio libro su ho'oponopono. "Sei pronto? Vuoi che lo scriva adesso?", chiesi. "Vediamo come va il weekend ", disse. "A proposito, come organizziamo questa cena?", chiesi. Avevo sempre voluto avere il controllo della situazione per essere sicuro di fare tutto bene e che la gente avesse ciò che voleva. "Non pianifico mai", disse. "Confido nella Divinità". "Ma parlerai prima tu, prima io o cosa? Hai un'introduzione che vuoi che io legg a per te?". "Vedremo", disse. "Non pianificare niente". Questo mi fece sentire a disagio. Mi piace sapere cosa ci si aspetta da me. Il dottor Hew Len mi spingeva nell'oscurità. O forse verso la lu ce. Non ne ero sicuro in quel momento. Continuò dicendo qualcosa di più saggio di qu anto a quel tempo potessi comprendere: "Nella nostra esistenza, attimo dopo attimo, noi esseri umani siamo inconsapevoli di una costante e incessante resistenza alla vita. Que sta resistenza ci mantiene in uno stato costante e incessante di estraniamento d alla nostra Identità del Sé, dalla Libertà, dall'Ispirazione e soprattutto dal Creator e Divino. Semplicemente, siamo gente estraniata che vaga senza scopo nel deserto della propria mente. Non siamo capaci di prestare attenz ione al precetto di Gesù Cristo 'Non resistete'. E non siamo consapevoli di un altro precetto: 'La pace inizia con me'. "La resistenza ci mette in un costante stato di ansietà e di impoverimento spirituale, mentale, fisico, economico e materiale", aggiunse. "A differenza di Shakespeare, non siamo consapevoli del fa tto che, invece di fluire, viviamo in uno stato di costante resistenza. Per ogni bit di coscienza

che sperimentiamo, almeno un milione di bit sono inconsci. E quel solo bit è inuti le alla nostra salvezza". La serata si preannunciava affascinante. Chiese di vedere la stanza dove avremmo fatto la cena. Era un'ampio salone all'ultimo piano di un hotel nel centro di Austin. La direttrice era gentile e ci lasciò entrare. Il dottor Hew Len chiese se potevamo restare soli. Acconsentì e ci lasciò. "Cosa noti?", mi chiese. Mi guardai attorno e dissi: "La moquette ha bisogno di una pulita". "Che impressione hai?", chiese. "Non c'è giusto o sbagliato. Quello che percepisci tu potrebbe non essere ciò che percepisco io". Mi rilassai e mi concentrai su quel momento. Improvvisamente percepii molto traf fico, stanchezza, oscurità. Non sapevo bene cosa fosse o significasse, ma lo espressi al dottor Hew Len. "La stanza è stanca", disse. "La gente viene e va e non la ama mai. Ha bisogno di riconoscimento". Pensai che fosse un po' strano. Una stanza che ha sentimenti come una persona? Vabbè, pazienza. "Questa stanza dice che il suo nome è Sheila". "Sheila? È il nome della stanza?". "Sheila vuole sapere se ci piace". Non sapevo come rispondere. "Dobbiamo chiedere il permesso di fare il nostro incontro qui", disse. "Quindi s to chiedendo a Sheila se per lei va bene". "Cosa dice lei?", chiesi sentendomi un po' stupido per la domanda. "Dice che va bene". "Ottimo", replicai ricordando che il deposito che avevo versato per il salone non era rimborsabile. Continuò a spiegare: "Una volta ero in un salone per prepararmi a una conferenza e stavo parlando alle sedie. Chiesi: 'C'è qualcuno che ho dimenticato? Qualcuno ha un problema di cui mi devo far carico?'. Una delle sedie disse: 'Sai, c'era un tizio seduto su di me oggi, durante un seminario precedente, che

era economicamente nei guai e ora mi sento come morta!'. Quindi ripulii il problema e vidi la sedia raddrizzarsi. Poi sentii: 'Ok! Sono pronta per affrontare il prossimo tizio!'". E adesso parla alle sedie? In qualche modo lasciai la mia mente aperta per ascoltare altre cose su quel suo procedimento così insolito. Continuò a spiegare: "Quello che effettivamente cerco di fare è di istruire la stanza. Dico alla stanza e a tutto ciò che contiene: 'Volete imparare a fare Ho'oponopono? Dopotutto, me ne andrò presto. Non sarebbe bello se poteste fare questo lavoro per voi stessi?'. Qualcosa dice sì, qualcosa dice no e qualcosa dice: 'Sono troppo stanco!'". Ricordai che molte culture antiche consideravano tutto come vivo. Nel libro Clearing, Jim PathFinder Ewing spiega che i luoghi spesso hanno energie bloccate. Non dovrebbe essere troppo folle immaginare che stanze e sedie abbiano sentimenti. Era certam ente un pensiero che allargava la mente. Se la fisica è corretta quando dice che è solo l'energia che crea ciò che noi percepiamo come solido, allora parlare alle stanze e alle sedie potrebbe essere soltanto un modo per riorganizzare quell'energia in qualche nuova forma più pulita. Ma le sedie e le stanze che rispondono? A quel tempo, non ero ancora pronto per questo. Il dottor Hew Len guardò il profilo della città fuori dalla finestra. I grandi edifici, la sede del governo, il panorama mi sembrava bello. Ma al dottor Hew Len non piaceva. "Vedo lapidi", disse. "Questa città è piena di morti". Guardai fuori dalla finestra. Non vidi tombe. Né morti. Vidi una città. Di nuovo, stavo imparando che il dottor Hew Len usava in qualsiasi momento entrambe le parti del suo cervello, e così poteva vedere le costruzioni come metafore e parlare loro per come le vedeva. Ma io no. Semplicemente dormivo con gli occhi aperti. Ci fermammo nella stanza forse per mezz'ora. Per quel che posso dire, il dottor Hew Len gironzolò ripulendo la stanza, chiedendo perdono, amando Sheila e ripulendo, ripulendo, ripulendo. A un certo punto fece una telefonata. Disse alla sua interlocutrice dov'era, des crisse il posto e chiese le sue impressioni. Sembrava ricevere conferme. Quando

spense il telefono ci sedemmo a un tavolo a parlare. "La mia amica dice che questa stanza ci lascerà fare la nostra cena qui se la amiamo", mi disse. "E come facciamo ad amarla? ". "Semplicemente dicendole 'ti amo' ", rispose. Sembrava sciocco. Dire "ti amo" a una stanza? Ma feci del mio meglio. Precedentemente avevo imparato che perché funzioni non si deve nec essariamente sentire l'amore, si deve solo dire "ti amo". E così feci. Dopo averlo detto un po' di volte, si inizia effettivamente a sentirlo. Dopo pochi minuti di silenzio, il dottor Hew Len disse altre parole sagge: "Quello che tratteniamo individualmente, ricordi o ispirazioni che siano, ha un impatto immediato e assoluto su tutto, dall'umanità ai regni minerale, vegetale e animale. Quando in una mente subconscia un ricordo è trasformato in zero dalla Divinità, è trasformato in zero in tutte le menti subconscie, in tutte!". Fece una pausa e continuò: "Così, ciò che in ogni momento accade nella tua anima, Joseph, accade in tutte le anime nello stesso momento. Che meraviglia capirlo. E ancora più meraviglioso, comunque, è apprezzare il fatto che tu puoi fare appello al Creatore Divino per cancellare d el tutto le memorie nel tuo subconscio e sostituirle nella tua anima e in quelle di tutti con pensieri, parole, fatti e azioni della Divinità". Cosa rispondere a tutto questo? Tutto quello che potevo pensare era: "Ti amo". A CENA CON IL DIVINO Il nuovo Ho'oponopono aggiornato, un metodo di pentimento, perdono e trasmutazione, è la richiesta all'Amore di liberarci da energie nocive e di rimpiazzarle con se stesso. L'Amore lo fa fluen do attraverso la mente, iniziando con la mente spirituale, il superconscio. Poi continua il suo flusso attraverso la mente intellettuale, la mente conscia, liberandola dalle energie del pensiero. Finalme nte, si dirige verso la mente emozionale, il subconscio, liberandola da pensieri di emozioni nocive e riempiendola

di se stesso. - DOTTOR IHALEAKALA HEW LEN Più di settanta persone vennero alla cena privata con il dottor Hew Len e me. Non pensavo ci fosse un interesse così grande per un maestro così insolito. Vennero ad Austin in aereo dall'Alaska, da New York e da altri posti. Qualcuno arrivò in auto dall'Oklahoma. Non riuscivo a capire perché fossero venuti così in tanti. Alcuni erano curiosi. Alcuni erano fan dei miei libr i, come Attractor Factor, e volevano fare i passi successivi con me. Non sapevo ancora cosa dire. Non sapevo ancora da dove cominciare. Il dottor Hew Len sembrava a suo agio fluendo con le cose. Durante la cena tutti ascoltarono con attenzione ogni sua parola. L a seguente esperienza è della mia amica Cindy Cashman (che sta programmando di ess ere la prima persona che si sposa nello spazio: vedi www.firstspacewedding.com). Era sabato 25 febbraio 2006. Andai a Austin per sentire parlare il dottor Hew Len. Mi sedetti vicino a lui durante la cena. Il suo messaggio è di essere responsabili al 100%. Fui testimone di grandi movimenti di energia. Una donna al nostro tavolo continuava a lamentarsi di un uomo che non aveva chiamato l'ospedale quando lei aveva avuto un attacco d'asma. Il dottor He w Len fece una pausa e disse: "Sono interessato soltanto a te e ho sentito che hai bisogno di bere più acqua e c he questo ti aiuterà con l'asma". L'energia della donna si spostò subito dal lamento alla gratitudine. Ero entusiasta di poter vedere quel cambiamento perché notai quanto stavo giudicando silenziosamente quella donna dicendo tra me e me: 'Non fa altro che lagnarsi'. Volevo allontanarmi dalla gente che si lamenta. Quello che fece il dottor Hew Len, invece, fu prendere l'energia negativa e trasformarla ra dicalmente in energia positiva, energia d'amore. Poi, tirai fuori la mia bottiglia d'acqua. Indicando l'acqua dell'hotel, dissi a l dottor Hew Len: "Qui l'acqua non e molto buona'.". E il dottor Hew Len mi disse: "Ti rendi conto di cosa hai appena fatto?". Quando disse questo, capii immediatamente di aver appena mandato energie negative all'acqua. Wow!Di nuovo, ero grata per essere di ventata consapevole di quello che

facevo. Il dottor Hew Len mi stava raccontando che si ripulisce sempre, intendendo dire che quando la donna si stava lamentando di quell'uomo, l ui si era chiesto: "Cosa c'è in me che ha fatto emergere questo in lei? Come posso essere responsabile al 100%?". Mandò la sua energia in alto, al Divino, e disse: "Grazie, ti amo, mi dispiace". Ascoltò il Divino dire: "Dille di bere più acqua". Mi disse anche: "So come purificare, così sia lei che io avremo ciò di cui abbiamo bisogno". Parlava a Dio e Dio parlava loro. Quando sono purificato, diceva, vedo tutti com e li vede Dio. Chiesi al dottor Hew Len se potevo prendere un appuntamento con lui, ma disse di no, perché il Divino gli aveva detto che avevo già una conoscenza interiore. Per me fu una piacevole conferma sentirlo dire questo. Dopotutto, il messaggio di quella sera fu chiaro: 1. Avevo assistito a come il dottor Hew Len trasformò l'energia di quella signora dal lamento alla gratitudine. 2. Avevo visto come avevo giudicato la signora e l'acqua. 3. Avevo capito il sistema che usa per ripulirsi e quanto sia potente per tutti noi. 4. Dovevo ricordare di dire "grazie" e "ti amo"più spesso. Iniziai la cena spiegando schiettamente come avevo saputo del terapeuta misterioso che aveva curato un intero reparto di criminali malati di mente. Tutti erano attenti. Invitai la gente a farci delle domande mentre il dottor Hew Len e io facevamo i nostri discorsi, proprio come Socrate e Platone devono aver fatto, solo che mi sentivo più plastilina che Platone. Il dottor Hew Len iniziò dicendo: "La gente fa domande come: 'Be', cosa mi dice dei valori? E delle emozioni? Cosa mi dice di tutta quella roba?'. Io non mi occupo di quelle cose. Non mi occupo di quelle stupidaggini del tipo 'come'è che...'. Ma voi me lo chiederete, per cui me ne dovrò occupare! Ma è come se toccass i qualcosa che subito mi brucia e mi fa ritirare la mano. Così, quando accade qualcosa, o anche prima, ho già tolto la mia mano.

"Prima di entrare in questa stanza (questa stanza è sacra) le ho parlato. Le ho chiesto il suo nome, perché un nome ce l'ha. Poi le ho detto: 'Sei d'accordo se vengo dentro?'. La stanza ha detto: 'Va bene, puoi entrare'. Ma mettiamo che la stanza avesse detto: 'No, scusa il linguaggio ma sei un tipo di merda'. Allora, come in quella vecchia frase sui medici ('Cura te stesso!'), avrei dovuto guardare a me stesso e fare ciò che era necessario, così che quando fossi entrato lo avrei fatto pulito e senza problemi, almeno per un momento". Lo interruppi per mettere tutti a proprio agio. Volevo che tutti sapessero chi fosse il dottor Hew Len e il motivo del nostro incontro. Quello che stavamo facendo era spontaneo e senza struttura. Dissi a tutti di rilassarsi e di restare aperti. Con il dottor Hew Len non sai mai cosa sarà detto o fatto. Chiese a tutti perché si prende il cancro al seno. Nessuno seppe rispondere. E nemmeno lui. Fece notare che ci sono milioni di bit di informazione che fluttuano in ogni momento, ma che non siamo c onsapevoli di più di venti bit alla volta. Era un suo tema ricorrente. Ma era l'essenza del suo messaggio: non sappiamo proprio ciò che succede. "La scienza non ha certezze su cosa accada nella nostra vita", disse. "A causa dello zero, anche la matematica è poco chiara. Alla fine del suo libro Zero: La storia di un'idea pericolosa, Charles S eife conclude: 'Tutti gli scienziati sanno che il cosmo si generò dal nulla e che ritornerà al nulla, da dove è venuto. L'universo inizia e finisce con lo zero'". Il dottor Hew Len continuò: "Quindi ho riportato a zero l'universo della mia mente. Non ci sono dati in lei. Vuoto, purezza: ci sono vari modi di definirlo. Non mi importa come lo chiamate. La mia mente è a zero adesso. Non importa cosa sta arrivando. An che quando non ne sono nemmeno consapevole, il processo di cui sto per parlare v a costantemente e incessantemente verso lo zero, per cui posso essere là, allo zer o". Mi rendevo conto che la maggior parte delle persone erano avvinte dal dottor Hew Len, ma alcuni, come me, erano ancora al buio. Il dottor Hew Len continuò dicendo: "Solo quando la vostra mente è a zero la creazione può aver luogo, e si chiama 'ispirare'. In hawaiano questo 'ispirare' è chiamato Ha. "Allora, se non siete mai stati alle Hawaii, vi dirò che la

parola Ha significa 'ispirazione'. Wai è 'acqua. Ih 'il Divino'. Hawaii è 'il respiro e l'acqua del Divino'. Questa è la parola Hawaii. La parola stessa è un processo di purificazione, così, ovunque io sia, controllo e dico, per esempio, prima di entrare in una stanza: ' Cos'è che non conosco e che devo ripulire? Non ho la minima idea di cosa stia succedendo, allora cosa devo fare?'. Quindi, se applico un processo di purificazione chiamato 'Hawaii', questo acquisirà dei dati di cui nemmeno io sarò consapevole, ma questo mi porterà a zero. "Solo a zero... e dovete capire che la mente, dei due padroni, può servirne solo u no alla volta. Servirà quello che sta succedendo nella vostra mente, che è chiamato memoria, o servirà l'ispirazione". Questa storia stava diventando sempre più affascinante. Da là, il dottor Hew Len andò ancora più a fondo. "L'Intelligenza Divina è il luogo da cui trae origine tutta l'ispirazione, ed è in voi! Non è là fuori da qualche parte. Non dovete andare da nessuna parte. Non dovete cercare nessuno là fuori. È già in voi! Il livello successivo è chiamato superconscio. È abbastanza semplice. Gli hawaiani lo chiamano Aumakua. Au vuol dir e 'attraverso tutto lo spazio e il tempo', makua sta per io spirito santo o un dio'. Il che significa che c'è una par te di voi che è senza tempo e c'è una parte di voi che non ha limiti. Quella parte d i voi sa perfettamente cosa sta succedendo. "Poi c'è la mente conscia. Gli hawaiani la chiamano Ubane. E poi c'è il subconscio. Gli hawaiani lo chiamano Unihipili. "Allora, una delle cose più importanti di cui essere consapevoli è la domanda: 'Chi sono io?'. Quello che stiamo dicendo, quello che sto condividendo con voi, è che la vostra identità consiste di q uesti elementi della mente. Dunque, è importante sapere che questa mente è vuota! Qu esta mente è zero. Allora chi siete voi? Siete un Essere Divino, che è lo zero. Allora, perché dovreste voler essere zero? "Quando siete zero, tutto è disponibile! Tutto! Questo vuol dire che siete stati creati a immagine del Divino. Sarò chiaro su questo perché io sento certe cose ma voglio che siate voi a essere purificati dal Divino. "Quindi, voi siete stati creati a immagine del Divino. Questo significa che siete stati creati da un lato vuoti e dall'altro infiniti.

Non appena siete disposti a lasciare andare la spazzatura e a essere vuoti, imme diatamente ciò che accade è che l'ispirazione riempie il vostro essere e siete liberi. Non dovete nemmeno saperlo di essere liberi, perché per la maggior parte del tempo non lo saprete. 'Dov'è? Dov'è? Sono ripulito! Dai, dimmi dov'è? Lavorerò di più'. Per la maggior parte del tempo non lo saprete! "Quando l'intelletto rimane impigliato e si blocca, oh, esso si blocca sempre di più. È ciò che gli hawaiani chiamano, scusate il linguaggio, Kukai Pa'a. Qualcuno sa cosa significa Kukai Paa?. Significa stitichezza intelle ttuale". Una persona chiese: "Ma se vengo provocato da un'altra persona, sta dicendo che sono io, e non l'altro, che ha bisogno di essere corret to?". "Se siete provocati da qualcuno, non è da quella persona che venite provocati!", dichiarò il dottor Hew Len. "State reagendo a quel ricordo che sta sorgendo. Ecco cosa vi sfida. Non l'altra persona. "Ho lavorato con gente che odiava il marito o la moglie. Una donna una volta disse: 'Penso di andare a New York. Avrò migliori possibilità'. Poi sentii il Divino dire: 'Be', ovunque vada, si porterà dietro questa sensazione!'". Il dottor Hew Len poi spiegò che, quando qualcuno lo contatta per una terapia, guarda a se stesso, non alla persona che ha chiamato. "Per esempio, recentemente mi chiamò la figlia di una donna di novantadue anni. Mi disse: 'Mia madre ha da molte settimane un dolore fortissimo alle anche'. Mentre mi parlava, facevo questa dom anda alla Divinità: 'Cosa c'è in me che provoca il dolore di questa donna?'. E poi ho chiesto: 'Come posso correggere quel problema dentro di me?'. Le risposte a queste domande arrivarono e feci quello che mi era stato detto. "Circa una settimana più tardi la donna mi chiamò e disse: 'Mia madre ora si sente meglio!'. Questo non significa che il problema non si ripresenterà, perché ci sono spesso molteplici cause per quello che sembra essere lo stesso problema. Ma continuo a lavorare su di me, non su di lei". Un'altra persona fece una domanda sulla guerra d'oltremare. Voleva sapere se ne

fosse responsabile. Più esattamente, voleva sapere cosa stava facendo il dottor He w Len per la guerra. "Oh, mi considero responsabile!", dichiarò il dottor Hew Len senza mezzi termini. "Ripulisco ogni giorno ma non posso dire che ho intenzione di farlo e che voglio che quello si prenda cura della guerra. Solo Dio sa cosa può succedere. Ma sto facendo la mia parte, che è ripulire, un po' come sgombrare un ospedale. Alle Hawaii non abbiamo più un reparto dell'ospedale psichiatrico per gente omicida. Non c'è più! Ho fatto la mia parte al meglio che potevo. Forse, se avessi ripulito di più avremmo avuto migliori risultati. Sono umano e faccio il meglio che posso". Mi accorsi che il dottor Hew Len si stava affaticando e intuii che voleva concludere la serata. Era stato un momento notevole per tutti. Ma quella serata fu solo l'inizio. La mattina dopo la conferenza e la cena, molte persone fecero colazione insieme, incluso me, il dottor Hew Len, Elizabeth McCall (autrice di The Tao of Horses) e qualcun altro. Ogni volta che sono vicino al dottor Hew Len comincio a stare tranquillo dentro. Forse sento il livello zero, forse no. Chi lo sa? Ma a un certo punto ebbi l'improvvisa ispirazione di organizzare un incontro dur ante un fine settimana e chiamarlo "Il weekend della Manifestazione". Non so da dove venne l'idea. Almeno non lo sapevo in quel momento. Ora so che fu un'ispirazione della Divinità. Ma durante la colazione sembrava un'idea buona che non volevo. Ero occupato con progetti, viaggi, promozioni, gare di fitness e molto altro. Non avevo certo bisogno di qualcos'altro da fare. Cercai di resistere all'idea. Decisi di aspettare per vedere se andava via da sola. Non successe. Tre giorni dopo l'avevo ancora in testa. Il dottor Hew Len mi disse che se un'idea rimane ancora dopo numerose purificazioni, bisogna agire in base a essa. Così scrissi ciò che diventò l'e-mail meno chiara e fluente della mia vita e la inviai a tutto l'elenco dei miei contatti. Con mia sorpresa, una persona rispose e si iscrisse per l'incontro tre minuti dopo il mio invio. Doveva essere là davanti al suo computer, quasi in attesa di qualcosa da me.

Il resto delle iscrizioni fu altrettanto semplice. Volevo solo venticinque persone per quell'incontro. Era una limitazione che mi ero fatt o da solo, semplicemente perché sentivo che sarebbe stato più facile parlare a venti cinque persone che a venticinquemila. E poi non avevo mai fatto prima quel seminario. Infatti, non avevo idea di come farlo. Parlai al dottor Hew Len dell'ispirazione e delle mie preoccupazioni. "Il mio unico consiglio è di non pianificare", disse. "Ma io pianifico sempre", spiegai. "Scrivo i miei discorsi, creo dei grafici in Power Point e preparo materiale informativo. Mi sento meglio quando so dove vado a parare nei miei discorsi". "Ti sentirai meglio quando ti fiderai del fatto che il Divino si prende cura di te", confutò. "Faremo delle purificazioni su questo". Sapevo cosa voleva dire: poiché quel fatto era entrato nel campo della sua esperienza, era qualcosa che anche lui doveva purificare. Di nuo vo, tutto era condiviso. Una volta che ce ne rendiamo conto, la vostra esperienz a è la mia esperienza e viceversa. Feci del mio meglio per non pianificare l'incontro. A un certo punto mi arresi alle mie paure e realizzai un manuale da distribuire a tutti. Ma non lo usai e non lo guardai mai. E a nessuno importò. Iniziai l'incontro dicendo: "Non ho idea di cosa fare a questo incontro". Tutti risero. "No, davvero", dissi. "Non so cosa dire". Tutti risero di nuovo. Poi continuai raccontando a tutti del dottor Hew Len, di ho'oponopono, e di come la frase "voi create la vostra realtà" significasse di più di quanto avessero mai pensato. "Se qualcuno fa parte della vostra vita ma questo non vi piace", spiegai, "è una cosa che avete creato voi. Se create la vostra realtà, allora avete creato anche lui". Quel fine settimana fu meraviglioso. Ancora oggi, quando guardo la foto di grupp o di quell'incontro, sento l'amore che condividemmo tutti. Potete vedere quella foto sul sito www.beyondmanifestation.com. Ma questo era solo l'inizio per me. Avevo ancora molto da imparare.

TESTIMONIANZE Dovete andare nel buio per far sorgere la vostra luce. - DEBBIE FORD, THE DARK SIDE OF THE LIGHT CHASERS Con quella cena e quel weekend della Manifestazione, molte persone fecero dei pa ssi avanti notevoli. In questo capitolo potete leggere le loro storie e farvi un 'idea del potere del metodo ho'oponopono. Ecco quella di Louis Green: Caro Joe, voglio ringraziarti ancora per aver organizzato la serata con il dottor Hew Len. Grazie anche a Suzanne per tutti i dettagli, incluso l'ordine di una cena vegana all'hotel Hyatt. È stato piacevole sedersi vicino a te e a Nerissa e conoscere voi e le altre meravigliose persone al vostro tavolo. Mi sono sentito un privilegiato per avere un posto di fronte al dottor Hew Len dove ascoltarlo e per la sua grazia e la sua generosità nel darmi consigli rispondendo alle mie domande. Le due settimane successive a quella serata mi hanno portato molte esperienze in credibili, che condivido volentieri con te. Una cosa che dovevo ricordare a me stesso è che, per aiutarmi, il dottor Hew Len aveva chiesto l'autorizzazione al Divino, e mentre mi sforzavo di fare ho'oponopono il più possibile (che in realtà fu sporadicamente), stavo ancora beneficiando delle sue p reghiere. Ho ricevuto la richiesta di inviare delle storie sulla serata con il dottor Hew Len subito dopo aver ascoltato le registrazioni La prima esperienza che citerò e l'e-mail di Suzanne che ci invitava a inviarle storie e reazioni alla serata con il dottor Hew Len. Avevo acquistato Life's Missing Instruction Manual e scaricato da inter net l'mp3 della serata con il dottor Hew Len e con te. Avevo letteralmente appena finito di ascoltare di nuovo la reg istrazione, quando trovai l'e-mail di Suzanne. La mia causa legale diventò un caso nazionale senza pubblicità La seconda esperienza è davvero incredibile. Avevo una nuova causa legale da depositare prima di partire per Austin il 23 febbraio. Non

facevo a tempo a passare all'ufficio postale prima della partenza, quindi la sp edii il mattino seguente da un ufficio postale di Austin (il 24 febbraio). Inspi egabilmente, i miei documenti andarono persi nella spedizione e non arrivarono a destinazione per essere depositati fino al 6 marzo. Faccio parte di un gruppo on-line di avvocati in difesa dei consumatori. Venerdì scorso, di pomeriggio, un avvocato del Connecticut pubbli cò un breve riassunto di un caso che era stato depositato a Canadian County, in Oklahoma. Chiedeva se l'avev ano depositato i miei colleghi di Luisa. Quasi svenni. Era il mio caso. Le risposi e chiamai il suo ufficio per verificare come l'avesse trovato. Poi, impiegai l'ora successiva cercando di tr ovare qualcosa su Google. Senza fortuna. Mi rispose con un'e-mail dicendo che si era iscritta a un servizio on-line chiamato Courthouse News Service (www.courthousenews.com) ch e ha dei free-lance (e probabilmente degli spioni) che monitorano casi e opinion i legali di tutto il Paese e riportano gli sviluppi più importanti, significativi o semplicemente intriganti. La sinossi di un paragrafo* apparve sulla prima schermata, colonna di destra, del sito web, e non avevo affatto pubblicizzato il caso. Ironicamente, il padre del cliente era passato dal mio ufficio quel giorno e avevo dovuto rassicurarlo che ero profondamente convinto c he avevamo un caso solido da portare a giudizio. Mi fa andare fuori di testa pen sare che tra migliaia di casi che sono depositati ogni giorno, il mio sia diventato una notizia. Una cena che ho organizzato con partecipanti raccolti all'ultimo minuto faccio parte del gruppo locale di vegetariani e i nostri incontri mensili sono d i solito il secondo sabato del mese. Quando controllai con il presidente se per l'incontro di marzo il posto fosse stato fissato, scoprii che non era stato organizzato nulla. Mi offrii come volontario per risolvere la cosa. Martedì 28 febbraio andai al miglior ristorante della mia lista per scoprire che la proprietaria era fuori città fino al 3 marzo, ma il personale mi disse che le avrebbero detto di chiamarm i non appena fosse tornata in città. Capii che non avrebbe funzionato. Il giorno seguente, mercoledì 1 marzo, andai a un ristorante tailandese che aveva aperto da pochi mesi. Parlai

al direttore e chiesi se potevano preparare un buffet vegetariano. Gli dissi che , basandomi sulla mia esperienza, venti persone sarebbero state sicure e una buo na affluenza sarebbe stata un po' sopra i trenta. Disse che potevano farlo, ma c he voleva cento dollari di deposito per assicurarsi, nel caso nessuno fosse venuto, di coprire le spese per l'acquisto di molto più cibo del solito. Guardai il menù, era un affare incredibile: sushi vege tariani, zuppa, quattro antipasti, dessert e tè per otto dollari. Disse che avrebb e verificato con il proprietario e io avrei dovuto organizzarmi per il deposito. Il 2 marzo potevo confermare. Scrissi un breve comunicato che il presidente poteva prendere e mettere nel nostro bollettino e glielo inviai via e-mail. La cena sarà per sabato 11 marzo. Risponda, se vuole partecipare, entro giovedì 9 marzo alle or e 17. Normalmente, il nostro presidente fa uscire il bollettino mensile un paio di giorni prima o dopo il primo del mese. La maggior parte degli associati lo riceve via e-mail, alcuni via posta tradizionale. Lo inviamo anche ai negozi di cibi macrobiotici e alle biblioteche. Questa volta, il presidente non aveva tempo per far uscire il bollettino e praticamente inviò l'e-mail che io gli avevo mandato come comunicato la sera di domenica 5 marzo. Gli avvisi via posta tradizionale vennero imbucati lunedì, quando non c'era servizio di spedizione. Stavo iniziando a pensare che saremmo stati fortunati ad arrivare a venti persone per quella cen a. Lunedì, le conferme iniziarono ad arrivare poco alla volta. Prima da un paio di persone. Poi qualcuno confermò martedì, così pensai che avr emmo avuto il minimo di tredici che garantiva il deposito. Ma con il mercoledì le adesioni cominciarono a fioccare come non mai. A fine giornata eravamo arrivati a trentasette. Pensai che avremmo potuto avere il prob lema opposto, così chiamai il direttore del ristorante e chiesi qual era la capaci tà del locale. Fino a sessantacinque, disse. Le adesioni continuarono a pervenire giovedì, e quando arrivammo alla nostra scadenza eravamo arrivati a cinq uantacinque. Quel giorno non fui molto efficiente al lavoro perché ero molto entusiasta e concentrato a con trollare le mie e-mail in continuazione (sarà stato il fattore di attrazione?). Ch iamai il direttore e chiesi se potevano gestire un tale numero di persone. "Cert

o", disse. Il martedì sera ho lezione di cabala e quella sera tornai a casa dopo le nove. Controllai telefono ed e-mail: avevo ricevuto altre prenotazioni. Arrivavamo a sessantasette. Cominciai a pensare ser iamente a cosa fare con quel flusso di gente. Escogitai un rimedio: volevo prova re a contattare gli ultimi iscritti che imploravano di partecipare per chiedere loro di venire u n po' più tardi. Altre adesioni arrivarono venerdì e sabato. Arrivammo al numero sba lorditivo di settantacinque. Era un successo pazzesco! Non tutti quelli che si iscrissero parteciparono e qualcuno che non aveva dato l'adesione apparve (un classico). L' energia nel ristorante era incredibile, dato che avevamo riempito ogni sedia del locale. Questo fece una grande impressione su molta gente che veniva per la prima volta ai nostri in contri. Alcuni dei veterani, soci fondatori dieci anni prima, dissero che era il record di presenze dell'associazione. Scaglionare gli arrivi funzionò perfettamente. Alcuni vennero p er cena e dovettero spostare altre cose che volevano fare il sabato sera. Più tard i ci sarebbe stato posto. La gente del ristorante era comprensibilmente contenta perché non si era mai visto un gruppo così numeroso. Miracoli con l'auto a noleggio Per andare ad Austin noleggiai un'auto; non volevo sciupare la mìa. Confrontai i prezzi e mi resi conto che il noleggio per una settimana costava come quello da mercoledì a lunedì. Su internet trovai un b uon prezzo per un'auto di medie dimensioni, che pensavo sarebbe stata più confortevole di un'auto compatta. Quando andai all'agenzia di noleggio, vidi che cerano solo pochi veicoli disponibili. Notai che avevano due Chevy HHR arancioni con un bel look aggressivo. Quando andai al banco mi dissero che non avevano nessuna auto media da noleggiar mi. Chiesi se potevo avere una HHR e dissero di sì anche se, per qualche motivo, era classificata come un'auto gr ande. Pensai che poteva essere simpatico noleggiare un'aggressiva auto arancione per andare ad Austin, dato che è uno dei colori scolastici dell'Università del Texas, dove ho studiato. Ma guidando dall'agenzia al mio ufficio, mi resi conto

che, se l'auto aveva un aspetto esterno simpatico, all'interno era tutta rovinata. Volevo riportarla indietro. Ma avevo bisogno dell'auto per a ndare in ufficio e fare delle commissioni. Non potevo riconsegnarla durante il g iorno. Contattai l'agenzia per scambiare l'auto con una berlina più convenzionale, ma dissero che n on l'avevano a disposizione e che forse avrei avuto più fortuna il mattino seguente. Feci i bagagli a notte fonda e all'alba. Quando andai alla macchina per metterci la mia valigia, scoprii con orrore che la portiera del passeggero era strisciata. Naturalmente rifiuto sempre di fare l'assicurazione extra e non ricordavo di aver visto l'ammaccatura il giorno prima, così pensai di essere stato fregato. Dovevo andare avanti, tenermi stretta l'auto per una settimana e vedere cosa sarei riuscito a escogitare. Partii molto più tardi del previsto, attorno alle 12 e 30 di giovedì, e arrivai ad Austin alle 1 8 e 30. Passiamo a sabato sera, ore 17, un'ora prima di quando volevo essere all'hotel per l'incontro conjoe e il dottor Hew Len. Avevo impiegato troppo tempo a preoccuparmi dell'ammaccatura e di cosa dove vo fare. Ero in un centro commerciale nella parte settentrionale di Austin e cer cavo senza fortuna una macchina fotografica digitale usa e getta. Di ritorno all'automobile per andare all'hotel, stava diventando buio e cera una pioggia battente. Mi fermai su un posto per prepararmi al traffico di una strada affollata, quando sentii un colpo improvviso. Ero stato tamponato. Immediatamente pensai: 'Oh merda, prima l'ammaccatura sulla portiera e adesso an che questo. Tra un'ora ho una cena che ho già pagato e ho bisogno di tempo per una doccia e per cambiarmi'. Per di più, ero in una zona di traffico intenso, e di sabato sera. Uscii dalla macchin a con i fogli della registrazione dell'agenzia in mano. Trovai un giovane uomo di colore sulla strada. "Le mie gomme", disse. "Devo cambiare le go mme. Non sono riuscito a fermarmi". 'Non è una bella cosa da dire a un avvocato', pensai. Dissi: "Merda, questa è un'auto a noleggio!". Andammo verso il lato posteriore della HHR per verificare il danno. Guardammo tutti e due stupiti. "Non c'è nessun danno", disse il tipo. "Non c'è nessun danno. Sia lode a Gesù!". Essendo ebreo, lo trovai divertente, ma guardai meglio e

non potevo crederlo. Aveva ragione, non cera alcun danno. La macchina sembrava fatta di plastica pieghevole. Sapevo che mi sarei spazientito, ma non volevo rimanere lì a farne un dramma. Volevo tornare al mio albergo. Ci stringemmo la mano e andammo ognuno per la sua strada. Riuscii ad andare a cena e a sedermi al tavolo di Joe e Nerissa. Feci seriamente un po' di Ho'oponopono per l'ammaccatura sulla portiera. Smisi d i fare qualsiasi altra cosa per quel problema fino a un paio d'ore prima della scadenza per la consegna dell'auto senza penale. Cercai nell'elenco telefonico e trovai un posto che riparava ammaccature senza verniciatura. Il car rozziere mi fece un preventivo di novantacinque dollari, ma disse che ci avrebbe messo qualche ora per fare il lav oro. Questo mi avrebbe messo nella situazione di dover pagare la penale, cosa che volevo proprio evitare. Chiesi co sa fare e la risposta venne chiaramente. Sii onesto. Chiama l'ufficio del nolegg io e confessa. Se mi volevano obbligare a riparare l'auto, almeno avrei avuto una stima del costo. Chiamai e il tipo al telefono mi disse di non ripararla ma di portarla da loro, così potevano controllare nel loro schedario per verificare le ammaccature. Dissi: "Va bene". Riportai la macchina e la lasciai parcheggiata in una corsia di emergenza. La signora dell'assistenza clienti iniz iò a fare la scansione del codice a barre e a leggere i dati della HHR. Le dissi cos'era successo e lei mi mandò all'ufficio per grandi veicoli. Trovai il tipo con cui avevo parlato al telefono che digitò il numero di identificazione dell'auto sul suo computer. Miracolo numero due: il danno era an notato sui loro schedari. Non ne ero responsabile. Alleluia! L'avevo scampata bella! A mia sorella hanno offerto il lavoro dei suoi sogni Una settimana dopo il corso conjoe e con il dottor Hew Len mi chiamò mia sorella. È vicepresidente di divisione di una grande e nota azienda. Era stata contattata da un selezionatore di personale per verificare se poteva essere interessata a quello che lei descriveva come il lav oro dei suoi sogni. Non voleva darmi dettagli al telefono. Ma mi mandò via e-mail la descrizione del lavoro che le aveva inviato l'agenzia di selezione. Ero stupefatto. Diciamo solo che l'azienda è una

marca di lusso, e tutto quello che dovrei fare è dire una sola parola, il nome dell'azienda: quello direbbe tutto. Qualche mese dopo venne assunta! Ecco un'altra storia: Mentre frequentavo un seminario di tre giorni del Landmark Forum nell'ottobre de l 2006, la via diretta alla guarigione dijoe arginò letteralmente i miei fiumi di lacrime. Il pianto senza fine apparve durante l'esercizio chiamato "stare con la gente" o qu alcosa del genere. Per "stare con la gente" il conduttore del seminario aveva di viso settantaquattro persone in quattro file. Poi, una fila alla volta, a turno, stare con la gente voleva dire solo guardarsi negli occhi senza parlare. Ero nel la fila tre. Il conduttore del seminario chiamò la fila uno per andare sul palco e mettersi di fronte a noi, il pubblico. Ci guardavano seduti nei nostri posti. E noi guardava mo loro. Poi la fila due fu chiamata sul palco, a un passo dalla fila uno ma di fronte a essa. Furono lasciati lì a guardarsi negli occhi per tre minuti. Poi la fila due venne fatta scendere dal palco per tornare ai propri posti. Di nuovo, la fila uno fu lasciata sul palco a guardarci e noi a guardare loro sul palco. Più mi avvicinavo al mio turno sul palco, più mi rendevo conto di essere tesa, ma no n capivo perché. Le mie mani iniziarono a sudare e notai anche che non stavo mai ferma sulla sedia. Il compito che mi aspettava sembrava abbastanza facile. Ho sempre a vuto, in tutta la mia vita, un grande contatto visivo durante le conversazioni, sia con estranei che con amici. Sarebbe andata bene. Poi ricordai che al mio primo seminario di Landmark il conduttore ci aveva raccontato della prima volta che aveva fatto quell'esercizio. Disse che quando aveva partecipato all'esercizio, più di ve nt'anni prima, le sue ginocchia tremavano così forte che un assistente del seminar io gli mise la giacca tra le gambe per attenuare il rumore. Ricordando quello che aveva detto, sentii che volevo lasciare la stanza. Mi diss i che non avevo bisogno di continuare l'esercizio, che ero già brava a guardare le persone negli occhi! Ma sapevo che lasciare la stanza non sarebbe stato permesso. Quindi rimasi seduta, sudando e agitandomi sulla sedia.

La prima volta che la mia fila venne chiamata sul palco fu per stare a un passo da un'altra fila e guardarla negli occhi. 'Uh! Non devo guardare cinquanta persone ma solo una', pensai. Venimmo posizionati e il conduttore del seminario iniziò a guidarci nel processo di tre minuti di scoperta di sé. Nei primi dieci secondi piangevo sen za controllo, zampillavo e non sapevo perché. Non potevo fermare il pianto. Ogni volta che guardavo la compagna di fronte a me singhiozzavo. "Fila tre, preg o, uscite alla vostra sinistra", sentii. "Grazie", dissi alla mia compagna e me ne andai. Cosa cavolo mi era successo? Dovevo ascoltare cosa mi diceva la mia voce interiore ma non avevo sentito nulla! Ero soltanto annientata, senza parole. Non avevo imparato niente! Che tipo di es ercizio era quello? Ero confusa, imbarazzata, e me ne andai per riflettere sulla mia esperienza mentre l'esercizi o continuava sul palco davanti a me. "Fila tre, prego, alzatevi, girate a destra e andate sul palco". La mia mente gridò: Aaaargh! Noo, ancora!'. Ora la mia fila era di fronte alla gente seduta fuori dal palco. Questa volta sopravvissi ai tre minuti perché non guardai le persone che mi guardavano. La fila quattro venne fatta salire sul palco e una nuova compagna era di fronte a me, a un passo dal mio viso. Questa volta ero faccia a faccia con una gentile e anziana signora che mi sorrideva timidamente. "Ok, questa volt a ce la farò ", mi dissi. Ma poi le lacrime iniziarono a sgorgare non appena l'esercizio iniziò. Ogni volta che guardavo negli occhi la mia compagna di esercizio le lacrime iniziavano a scendere e mi giravo da un'altra parte. Lei cercava garbatamente di consolarmi, dicendomi che sarebbe an dato tutto bene. Ero imbarazzata e confusa dalle mie lacrime inspiegabili. Il conduttore del seminario ci stava dic endo di ascoltare cosa c'era nelle nostre teste, cosa dicevamo a noi stessi. Ma la mia voce era muta. Poi ricordai all'improvviso che, invece di cercare di ascoltare i miei pensieri, potevo riempire la mia testa di altri pensieri. In ogni caso la mia voce interi ore non mi parlava. Quando mi misi in testa dei pensieri migliori di quelli che cerano già, guardai di nuovo la mia compagna di esercizio e pensai: grazie, ti amo, grazie, mi dispiace, ti amo, grazie. Mi sentii immediatamente confortata e piena di stima e

amore per la donna di fronte a me. Mi sentivo meglio e le lacrime cessarono. La guardavo e non grondavo di lacrime. Sorprendentemente, la mia compagna di esercizio cominciò a piangere. Le lacrime co minciarono a rigare il suo viso e la sua testa iniziò ad agitarsi avanti e indietro mentre sussurrava: "Adesso fai piangere me". Io continuavo a mandarle i miei pensieri i ntimi: "Grazie. Ti amo. Mi dispiace. Ti prego, perdonami. Grazie". E così via. Poi lei venne portata via dal palco e ri masi davanti a cinquanta persone a cui era stato detto di guardare e valutare me e la mia fila. Ma in quel momento ero in uno stato di totale pace interiore ed ero in grado di guardare le persone che mi guardavano. Infatti, le osservavo io. Guardavo solo la gente che mi guardava. Mi sentivo mol to meglio! Potevo essere me stessa con degli estranei! Amavo tutti e veramente l i apprezzavo. Poco dopo, l'esercizio fu completato e il seminario continuò. Poi ci fu una breve pausa. Quella donna gentile che era stata la mia ultima compagna di esercizio mi cercò e parlammo della nostra esperienza. Le dissi che ovviamente ero impaurita dalle persone ma che non l'avevo mai saputo. Mi disse che aveva sentito una vera connessione tra noi e continuò dicendo che il seminario aveva aiutato anche lei perché aveva capito di aver passato un periodo di difficoltà nell'accettare l'amore degli altri. Be', era ovvio che dovevo condividere con lei la tecnica di guarigione che avevo usato per smettere di piangere quando eravamo insieme sul palco. Cominciò a piangere. Ci abbracciammo e ci separammo per continuare la nostra pausa. Nerissa Oden TheVideoQueen.com All'inizio di quest'anno scoprii che una mia dipendente si prendeva delle commissioni sulle vendite più grandi di quanto doveva. Era una perdita di centinaia di dollari per me e per la mia piccola attività economica. Lei rifiutò di assumersi la responsabilità di quelle azioni. È una che lavora sodo e che nella nostra piccola città non avrebbe trovato un altro incarico con cui guadagnare i soldi che guadagnava con me. Ebbi compassione per lei, ma ero anche molto arrabbiata e offesa. Nei giorni seguenti non riuscivo a parlarle se non di

temi strettamente lavorativi e potevo guardarla a malapena. Non sapevo cosa fare . Mi rivolsi ajoe e quello che accadde fu davvero sorprendente. Mi ringraziò per a verlo cercato. Poi mi fece fare delle cose specifiche per purificare l'energia. Per prima cosa, dovevo capire che attraevo io le situazioni, cosa non facile da fare ma essenziale per il procedimento. Poi dovevo perdonare me stessa, la mia dipendente e l'energia che circondava il problema. Poi dovevo definire delle nuove intenzioni per cambiare la situazione e iniziare a ripetere le parole di guarigione del dottor Hew Lem "Mi dispiace. Ti prego, perdonami. Ti amo". Il risultato fu straordinario. Scrissi a joe la seguente nota dopo aver terminato il procedimento: Caro Joe, i tuoi suggerimenti erano proprio giusti. Dopo averli letti dovevo andare in auto da Wimberley ad Austin e ho fatto tutti i passi che mi hai detto di fare. È stato semplicemente fantastico. Ci ho messo un sacco di tempo a capire che avevo veramente attratto io la cosa e ho perdonato me, la mia dipendente e l'energia attorno a noi. Ho definito nuove intenzioni e ho ripetuto quel fenomenale metodo di guarigione hawaiano molte volte. Quando ho raggiunto Austin ho sentito come se mi avessero tolto una tonnellata di mattoni dal petto e dallo stomaco. Dopo aver seguito i suggerimenti di Joe, l'energia si spostò completamente dentro di me. La rabbia e il dolore se ne erano andati. Era veramente incredibile. Il clima lavorativo adesso è buono anche con la mia dipendente. Suzanne, se qualcuno mi chiedesse se questo metodo funziona davvero, direi che funziona a meraviglia! Victoria Schaefer Editore, Pedal Ranch Publications Wimberley, Texas Ecco la testimonianza di Denise Kilonsky di Shreveport, in Louisiana. Questo è un sogno che ho ricevuto nell'ottobre 2006 e che si applica perfettamente a Ho'oponopono. Vidi un mondo senza prigioni perché, come risultato della filosofia Ho'oponopono, non ce n'era alcun bisogno. La semplicità del messaggio di Ho'oponopono che fu condiviso dal dottor Hew Len, Joe, me e altri che lo praticano era accolta

in tutto il mondo con programmi e seminari. Questi programmi insegnavano alla ge nte, specialmente ai bambini, come amare se stessi e, facendo ciò, come amare gli altri. Nel sogno vidi me stessa insegnare in molti seminari a cui partecipavano migliaia di persone. In questi incontri ispiravo le persone a ricordare la loro natura divina, chi fossero realmente e cosa fare per essere quella persona. Per non dimenticare che amare era la loro vera natura. In quel sogno vidi un adolescente che faceva parte di una banda puntare la pistola alla testa di un altro ragazzo della banda, minacciando di sparargli. Il giovane sotto minaccia aveva appena partecipato al seminario che avevo tenuto nella sua scuola. Continuava a parlare di un miracolo e voleva che anche la sua combriccola lo sperimentasse. Ma non ne potevano più di sentirne parlare! In quel seminario, ricordò la sua vera natura. Cercava di condividere la sua scoperta con i compagni della sua gang, che si sentirono minacciati dal suo messaggio perché era tutto troppo semplice e sembrava troppo facile, una presa in giro. Vedete, nel seminario a cui aveva partecipato, questo ragazzo era salito sul pal co e mi aveva sparato alla pancia. Mentre giacevo a terra, con il sangue e l'energia vitale che uscivano dal corpo, mi portarono il ragazzo, lo abbracciai e gli sussurrai all'orecchio: "Ti prego, perdonami. Ti amo". Morii tra le sue braccia, abbracciandolo con tutto l'amore che avevo. In quel momento, il ragazzo ricevette il messaggio. Abbracciando il m io corpo morto, mi sussurrò singhiozzante e tra le lacrime: "Tiprego, perdonami. T i amo". In quel momento, la forza vitale tornò nel mio corpo e venimmo riempiti entrambi da u na meravigliosa luce dorata, così potente che tutti i partecipanti al seminario (e per chilometri attorno a noi) p otevano percepire l'amore che avevamo generato insieme. Quando questa energia d'amore veniva notata da chi ne era toccato, essa cresceva sempre più e si diffondeva. Ma non tutti erano disposti a notarla. Il giovane membro della banda che è il protagonist a di questa storia, quello che aveva puntato la pistola alla testa di suo fratel lo, non aveva intenzione di notare e ricevere amore. Il ragazzo salvato gli diss e:

"Ti prego, perdonami. Ti amo", e lo abbracciò e lo amò come se stesse amando e abbracciando tutte le parti più oscure di se stesso. E poi accadde! Entrambi vennero riempiti da uno splendore dorato di energia d'am ore e l'altro ragazzo necessitò del tempo per notarlo e per ricevere questo amore che gli veniva dato. Quando lo ricevette disse al suo compagno: "Ti prego, perdonami. Ti amo, fratello. Ti prego, perdonami". Indovinate cosa accadde poi? Lo splendore dorato di energia d'amore che li circondava crebbe sempre più. Riempì la stanza e toccò tutti i membri della banda, che notarono l'amore e lo ricevettero, e poi uscì per le strade e si riversò per chilometri e chilometri. Altri lo notarono e questa energia d'amore dorato crebbe e viaggiò ancora fino a riempire l'intero globo. Questa è l'Età dell'Oro, l'Età dell'Amore. Ecco perché ci è stato dato in dono Ho'oponopono, per ricordarci chi siamo e che la nostra vera natura è amare. Tutti vogliamo soltanto essere amati. È un bel sogno, non è vero? La storia di Ho'oponopono sarebbe un bel film. Penso al film Un sogno per domani e all'influenza che sta avendo nel mondo. Il mondo è pronto per Ho'oponopono. Nei primi sette giorni dopo il primo weekend sulla Manifestazione conjoe Vitale, faticavo a tenere il conto dei miracoli che erano accaduti. Come una spugna, as sorbivo tutta l'energia, le lezioni e il messaggio, e i miei obiettivi continuavano a realizza rsi alla velocità della luce. Menzionerò solo alcuni risultati concreti. Nuovi clienti si accalcavano. Nuovi contratti sembravano arrivare dal nulla. Venni contattata per entrare in innumerevoli società. La mia lista di offerte è aumentata del 300% nel momento in cui scrivo. Sono stata invitata a parlare come persona di successo un buon numero di volte e non riesco a stare al passo con tutte le incredibili idee ispirate che mi cadono dal cielo. E pensare che solo tre mesi fa ero una sconosciuta nel mio settore. Tutto è accaduto senza imposizioni, senza provarci e senza un reale sforzo da parte mia. Tutto è fluito verso di me facilmente, senza fatica,

abbondantemente. Adesso, quando ho un'idea ispirata, agisco immediatamente e sono stupita dai risultati. Spesso ho usato il "metodo di cancellazione" ho'oponopono per far crescere la mi a attività esponenzialmente. Muoio dalla voglia di vedere cosa sarà la prossima cosa che creerò, mentre continuo a ripulire, ripulire, ripulire. Grazie Joe, grazie dottor Hew Len! Eternamente grata, Amy Scott Grant www.thesuccessmethod.com www.newsuccess.org Joyce McKee ha scritto: L'anno scorso ho accettato un nuovo ruolo: mi sono presa cura di mia madre. Mia madre aveva traslocato dalla sua vecchia casa per avvicinarsi a noi, alle sue figlie, in parte perché la vita ci aveva messo di fronte ad alcune prove. Poco dopo, alla mia matriarca, forte come una roccia, vennero diagnosticati un'insufficienza cardiaca congestizia e un tumore polmonare a picc ole cellule. Con un atteggiamento meraviglioso e tenero, scelse di vivere quello che le rimaneva con le sue figlie. Decise di non affrontare un trattamento contro il cancro all'età di ottantotto anni. Quindi i medici ci dissero che non le rimaneva molto da vivere. Lo scorso maggio partecipai a un weekend "oltre la Manifestazione" con Joe Vital e e imparai la pratica Ho'oponopono del dottor Hew Len. Ero molto interessata. R imasi molto colpita dagli incredibili risultati che ottenne con i criminali malati di mente entrando dentro di sé per ripulire e purificare se stesso. L'universo è così generoso e quando l'alunno e pronto fornisce il maestro. I tempi erano perfetti. In quel weekend la mia domanda principale era: "Cosa posso fare per aiutare mia madre nel suo percorso verso la morte?". Ero disposta a farmi avanti per riconoscere all'universo che ero responsabile al 100% della mia vita, di tutta la mia vita, includendo mia madre. Così feci quello che avevo imparato. Andai dentro di m e e ripulii e purificai in continuazione. Gli effètti su mia madre e su di me furono semplici ma belli. Lei rimase sempre lucida, senza dolore e indipendente fino alla fine. Sì, c'erano ancora piccole crisi quando aveva

bisogno dei medicamenti forniti dall'ospedale, ma poteva affrontare quelle situazioni tra le comodità di casa senza correre in clinica. Erano momenti di addestramento al trapasso che ci preparavan o per il momento finale, quando avrebbe raggiunto l'altra riva. Il regalo più grande fu che visse bene fino alla fine e oltre le previsioni. Ogni mattina si sorprendeva di svegliarsi e mi salutava con un solare: "Indovina un po', ho un altro giorno a disposizione!". Ci fu tempo per scambiarsi parole d'amore e per divertirsi insieme. Ci fu tempo per preparare veramente la sua dipartita. Vissi senza paura il processo di mia madre che ci lasciava. Lei sapeva dove sare bbe andata, e anch'io. Quando cerano momenti di tensione per il suo respiro affa nnato, vedevamo la grazia di Dio e non cera paura. Wow, che regalo! La pratica Ho'oponopono, insieme alle mie preghiere, ha cambiato il mio modo di vedere la vita. La sensazione di potere che sperimentai e che vivo ancora è meravigliosa. Sapere che posso avere un ruolo attivo non solo nella mia vita ma anche in quella degli altri mi fa cerca re costantemente, attimo dopo attimo, la Sorgente di Tutto. Ecco un'altra storia: Quando partecipai al weekend sulla Manifestazione, nel maggio del 2006, mi sentivo ancora emotivamente ed economicamente sofferente per un contratto da 1,2 milioni di dollari con una compagnia petrolifera multimilionaria che si interruppe a metà strada. Successe per molte questioni interne alla compagnia. Di ritorno a casa e per giorni interi dissi: "Ti amo. Mi dispiace. Ti prego, perdonami. Grazie". Un paio di giorni dopo il mio ritorno iniziai a sentirmi debole, starnutivo e tossivo. Sapevo che era il mio corpo che si liberava. Poco dopo ebbi una conversazione con un esperto di marketing durante la quale ci fu un cambiamento dentro al mio corpo e nella percezione della situazione con la compagnia petrolifera. Mi chiese semplicemente qual era la somma di denaro più grande che un cliente mi avesse dato in un anno per aiutarlo a ridurre il dolore causato dal luogo di lavoro. Gli dissi 600.000 dollari e lui disse: "Wendy, ecco, dai. Puoi usarli per costruire un impero. Quanta gente può dirlo?". In un attimo fui in

grado di vedere tutto il bene invece di tutto il male. Invece di notare solo i 200.000 dollari che non mi avevano pagato, ero in grado di vedere il valore dei 600.000 che mi avevano pagato. Riuscii a capire che concentrarsi sugli aspetti positivi accendeva la mia passio ne e questo ispirava le mie idee immediatamente. Una luce si accese ed ero merav igliata da qualcosa di enorme che era appena successo dentro di me. Era come se ci fosse una luce che mi circondava e che si estendeva ben oltre i miei paraggi. Per due anni avevo fatto la vittima ed ero stata arrabbiata con la gente della c ompagnia che aveva fatto quello che aveva fatto. E in un istante li stavo ringraziando. Poco dopo mi venne un dolore alla gamba sinistra. Non riuscivo a capire cos'era successo. Provai di tutto: massaggi, stretching, bagni caldi. Poi andai da un dottore di medicina cinese che "lesse" il mio corpo e mi disse che avevo avuto un grande stress e che il dolore era leg ato al meridiano della cistifellea, il meridiano della rabbia. L'energia era bloccata e questo provocava il mio dolore. Mi fece quattro trattamenti di energia per liberare la rabbia bloccata e il dolo re lasciò il mio corpo. Il mio corpo aveva trattenuto la rabbia che avevo provato verso la compagnia petrolifera, e quando la mia percezione cambiò, la rabbia era pronta per andarsene: era solo bloccata! Mesi dopo questa esperienza scoprii che il mio referente nella compagnia petrolifera, a cui era stato detto di rompere il contratto con me, aveva rifiutato di indispettire un'altra persona e si era lice nziato. Quel reparto è stato chiuso e i servizi che io davo sono stati presi in co nsegna da un altro reparto. Questa purificazione di energia mi ha aperto la strada per finire il mio e-book e per lanciare il mio sito web www.getinsideyourcomfortzone.com. L'uscita dell'e-book mi ha dato opportunità a cui non avevo nemmeno pensato. Insegnare alla gente come eliminare il dolore del lavoro al computer è sempre stato un mio sogno. Finora mi è stata data l'opportunità di essere l'ergonomista per tre popolari siti web, di rispondere a domande sull'ergonomia e di commercializzare il mio ebook, dei servizi e altri programmi. Delle aziende di ottime dimensioni mi chiamano per

consulenze con i loro dipendenti a cui insegno come eliminare il dolore. I contr atti sono piccoli e veloci così ho tempo di sviluppare tutte le nuove ispirazioni che continuano a venirmi. Inoltre, essendo un'istruttrice certificata e riconosciuta di attrazione strategica, ora sto insegnando la Legge d'Attrazione a www.theunivers allawofattraction.com. La scoperta decisiva che feci subito dopo quel weekend fu quasi completamente dovuta a Ho'oponopono. Mi ha aiutato a ripulirmi dal vecchio per fare spazio al nuovo. Non c'è altra spiegazione. Wendy Young Ed ecco un'altra storia ancora: Come mediatore e consulente, uno dei maggiori ostacoli che cerco di far superare o di far attraversare ai miei clienti è il dramma. In La profezia di Celestino, di James Redfield, il concetto di "dramma controllato" è definito così: "Dobbiamo affrontare il nostro mod o particolare di controllare gli altri. Ricordate, la Quarta Illuminazione rivela che gli esseri umani si sono se mpre sentiti a corto di energia e hanno cercato di controllarsi a vicenda per ac quisire l'energia che fluisce tra le persone". Introdurre questo concetto in un modello di intervento più deciso ha dato alla mia tecnica alcune intuizioni, soprattutto in casi in cui i clienti erano distolti dai loro scopi e dai loro risultati. Joe Vitale mi fece conoscere per primo Ho'oponopono, anche se forse non lo sa. Per cui da una parte ho il concetto di dramma o dramma controllato e dall'altra, come mediatore e consulente, ho bis ogno di uno strumento equivalente, non solo per capire il cliente ma anche per assisterlo fino al pieno impiego delle sue capacità. "Tornare a zero" era lo strumento che non avevo ancora perfettamente individuato prima che il dottor Vitale mi portasse nel mondo del d ottor Hew Len. Nel mondo occidentale, specialmente negli Stati Uniti, la nostra cultura di massa e i suoi messaggi invasivi sono tutti programmati per spostarci da noi stessi ve rso le gratificazioni momentanee del folle mondo consumista in cui viviamo. "Da zero a 100 all'ora": non c'è slogan migliore per definire il movimento emotivo di un mondo che dipende dal consumo.

Quello che Ho'oponopono mi ha aiutato a capire è che la guarigione e il vero appagamento arrivano spostandosi "da 100 all'ora a zero". Molte costruzioni metafisiche contengono l'idea di "distacc o", ma non mi è mai sembrato un concetto completo o perfetto. In certi momenti, ce rcare di raggiungere il completo distacco sembra semplicemente sciocco. Ora, comunque, con il concetto di tornare a zero ho veramente capito la dinamica del distacco e come arrivarci. Sono passati dieci mesi da quando ho avuto la fortuna di incontrare il dottor Hew Len alla cena con Joe all'ultimo piano dell'hotel Hyatt con la vista sul Colorado River. Molto è cambiato in me e n ella vita della mia famiglia. Tutti i miei familiari stanno facendo improvvisame nte grandi cambiamenti nelle loro consuetudini e stanno scoprendo che hanno mani festato i loro sogni su grande scala. I miei suoceri hanno acquistato una casa da mezzo milione di dollari per andare in pensione, una casa che è uno dei posti più sereni in cui sia mai andato (proprio sotto la strada della casa di Joe). Mia madre ha attraversato grandi difficoltà fisiche ed emotive per trovarsi alla fine sposata di nuovo ed entusiasta della sua nuova storia d'amore. Improvvisamente ho avuto un flusso di entrate che mi ha allontanato da un livello che non mi permetteva di coltivare e di dimostrare le mie forze migliori. Mio padre, un giovanotto di settantadue anni, ha finalmente spezzato le catene del ricatto economico che lo facevano andare come pendolare da Houston a Prudhoe Bay, in Alaska (la quinta città più a nord del mondo) ogni sei settimane. Uno dei miei più vecchi amici ha completamente ribaltato una vita molto ostile al cambiamento ed è venuto a Austin, dove attualmente sta aprendo una sua azienda e vive con tutta un'altra prospettiva. Mio cognato sta finalmente tornando nella s ua città. Mia cognata e suo marito stanno traslocando dalla periferia a una loro proprietà da sogno. Mia nipote, che quest'anno ha appena iniziato la scuola superiore, è già stata in una serie televisiva di prima serata ed e stata nominata reginetta della stagione. A sua madre è stato appena offèrto l'affare più vantaggioso della sua vita. Tutto questo è iniziato ed è fiorito dal febbraio del 2006, quando sentii parlare per la prima volta di Ho'oponopono. Improvvisamente la mia vita quotidiana è tornata a essere piena di esperienze divertenti e colorate, dopo diciassette anni di vit

a seriosa e tetra. La vita è un'abitudine, quindi ho acquisito l'abitudine a una buona vita. Non sono in nessun modo un esperto di Ho'oponopono. È ancora una cosa nuova per me e non faccio previsioni su dove mi porterà. Sono grato al dottor Vitale che mi ha rivelato il mondo di Ho'opo nopono attraverso la presentazione che ne ha fatto il dottor Hew Len pochi mesi fa. Che sia nella mia vita personale con la mia splendida moglie o nella mia vita professionale, raggiungere il livello zero, prendersi la responsabilità al 100%, scusarsi e chiedere perdono sono scelte potenti che hanno avuto un forte impatto nella mia vita. Grazie Joe, grazie dottor Hew Len. Bruce Burns www.yourownbestgood.com Caro Joe, voglio dirti davvero grazie per aver portato il dottor Hew Len a Austin. Il programma è stato fantastico e mi ha dato nuove conoscenze sulla vita e su come le leggi universali governano la nostra sa lute e la nostra felicità. Ti prego, permettimi di spiegarti di più. Prima di tutto, voglio dire che certamente non sono un esperto di pratica di Ho'oponopono. Per cui perdonami se sto analizzando troppo quello che abbiamo condiviso, ma questo è quello che mi sono po rtato via dopo l'esperienza di una sola serata. Il dottor Hew len ha parlato molto di una cosa cara al mio cuore, l'arte di andare allo zero. Infatti, questo sembra essere il punto centrale di Ho'oponopono. Praticando arti marziali e insegnando qigongper molti anni, sono arrivato a considerare questa capacità di ripulire e svuotare la mente (andando allo zero) come uno dei più grandi doni conosciuti dall'umanità. Il dottor Hew len ci ha ricordato l'importanza di vivere in uno stato di apertura, ripulendo le nostre reazioni interiori e andando allo zero. Ero completamente d'accordo con il suo sguardo sulla vita ed emozionato dal fatto di incontrare un altro essere umano in questo pianeta con cui condividere delle verità che sono arrivato ad amar e. Nell'arte e nella pratica di qigong (un esercizio di arte marziale per l'energia interiore), c'è un modo specifico di

respirare e di far circolare l'energia interiore del corpo. Gli antichi maestri di arti marziali avevano scoperto che ci sono leggi universali che operano dentro i nostri corpi e quando impariamo come muovere quell'energia interiore in modo circolare possiamo produrre livelli molto alti di salute e innalzare fortemente la nostra coscienza. Questo processo è spesso definito come orbita microcosmica. (In sostanza, inspirando dirigiamo l'energia della forza vitale contenuta nel respiro dalla fronte fino alla regione del basso ventre, una zona conosciuta come Dan Tien. Poi incanaliamo l'energia su pe r la spina dorsale e infine di nuovo alla fronte. Questo processo crea un'orbita microcosmica dentro il nostro corpo energetico, migliorando la nostra salute e la nostra coscienza). Quando il dottor Hew Len ha usato un grafico per spiegare Ho'oponopono e ha most rato come la comunicazione e la coscienza tra le persone fluiscano meglio se sono circolari, sono stato subito colpito dalla similitudine con l'orbita microcosmica. Era davv ero entusiasmante vedere come l'universo funzioni con circolarità in un modo che n on avevo pensato prima. Con lo schema che ha disegnato, ho finalmente capito come il più de lle volte cerchiamo di relazionarci alle persone in modo bidirezionale e lineare . Parliamo con gli altri, argomentiamo, mediamo, accusiamo e così via, e tutto questo accade su una direttrice orizzontale. Ma ho notato che muovendosi su una traiettoria completamente differente possiamo provocare dei grandi cambiamenti e stabilire connessioni più profonde con altri e sseri umani: questa traiettoria è il circolo. Per me, il grafico del dottor Hew Len ha dimostrato che andando prima allo zero, sotto il livello conscio della mente, possiamo abbandonare le nostre reazioni e i nostri attaccamenti a quello che percepiamo. Possiamo allora innalzarci al livello del superconscio e alla fine bussare alla porta della con sapevolezza divina. Il Divino può portare le nostre intenzioni pure e amorevoli verso l'altra persona, fondamentalmente insinuandosi dalla porta di servizio della sua mente conscia, e permettendo una connessione e una relazione pura e non filtrata. Quello che posso dire è che funziona meglio di qualsiasi altra cosa. Per esempio, proprio la settimana scorsa ero a una riunione d'affari e la persona dall'altra parte del tavolo

chiedeva delle cose che inizialmente ho percepito come ingiuste ed egoiste. Mi s ono visto irrigidirmi dentro e mi sono ricordato il grafico e il beneficio del m ovimento circolare, così ho deciso di non lottare più e di lasciar correre. Innanzitutto mi sono connesso con il mio respiro e sono andato allo zero. Sentivo dentro di me la mia consapevolezza innalzarsi (proprio come nell'esercìzio di qigong che ho descritto prima) e la mia disposizione è cambiata immediatamente. Se avessi espres so quello che sentivo dentro avrei detto: "Ti amo e ti sostengo. Ti prego, perdonami per essere stato duro con te. Come posso aiutarti a sentirti sicuro e a far sì che otteniamo quello che vogliamo?". Poi è accaduto qualcosa di incredibile: il mio amico (non vedevo più quella persona come un nemico o una minaccia) ha iniziato a cambiare, d iventando molto più aperto e ricettivo, come se avesse smesso di lottare in qualch e conflitto interiore. In un quarto d'ora trovammo una soluzione al nostro prece dente dilemma, una soluzione perfetta per entrambi e che mai sarei riuscito a co ncepire nelle condizioni mentali precedenti. Quando i misteri della vita si rivelano, inizi a vedere come tutto sia connesso. Tutto viene da leggi universali e una di esse è la circolarità. Nel film The Secret ricordo che dici: "All'universo piace la velocità ". Vorrei aggiungere che all'universo piace anche la circolarità, (c) (c), e la vita certamente fluisce sen za intoppi quando sai in che direzione vuole andare il cerchio. Per cui grazie a ncora, Joe. Il grafico che ha usato il dottor Hew len per spiegare Ho'oponopono è stato così utile. Vedere il processo in un grafico mi ha dato una grande intuizione e un meraviglioso strumento da usare quando sto forzando le cose invece di lasciarle andare e di rispondere alle situazioni dal livello zero. Cari saluti, Nick "Tristan" Truscott, Sensei www.senseitristan.com www.auwayszen.com Ogni giorno, da quel weekend di maggio sulla Manifestazione, dico "ti amo, mi di spiace, perdonami, grazie". Niente è cambiato tanto da poterlo facilmente osservare, classificare o applaudire, dato che attualmente ho una vita meravigliosa.

Naturalmente, vorrei un sacco di soldi per andare a trovare senza problemi le mi e figlie e le loro famiglie nel Queensland e mio fratello a Parigi, o per portar e mio marito a fare il giro in treno dei suoi sogni. E mi piacerebbe che i miei romanzi potessero intrattenere il mondo intero. Ma questi sarebbero regali minori rispetto a quello che ho adesso. Il cambiamento invisibile è incredibile. Quando dico "mi dispiace", mi sento veramente responsabile per qualunque cosa ci sia nella mia coscienza in quel momento. Non posso più separarmi dalle persone che non sono d'accordo con me. Non mi sono mai sentita così connessa. Mi dispiace in particolare per quello che sto facendo in Iraq. Non mi piace telefonare ma sto chiamando in tutto il Paese nel caso io possa cambiare quello che sto facendo in Iraq. Mi aiuta a guarire. Poiché mi sento perdonata, sento molta gratitudine. Un blackout su Deer Canyon Road Tardo pomerìggio, un silenzio improvviso L'assenza di elettrici ronzii può dare umanità Mi sentivo viva, elettricamente Non c'è corrente in nessuna stanza in nessuna casa in tutta la strada Nessun segnale che torni Facemmo un bagno caldo cenammo all'aperto con vino e formaggio parlando sottovoce e guardando le stelle Un blackout su Deer Canyon Road adArroyo Grande, in California, insolito, prezioso, non come un blackout a Buffalo o Baghdad. Evelyn Cole La scrittrice con tutta la mente www.write-for-wealth.com Dopo aver appreso Ho'oponopono dal dottor Hew Len e dal dottor Vitale, ho riscontrato che i miei affari sono costantemente in purificazi one. Quando purifico e torno allo zero, i miei affari vanno via lisci. Purifico

e torno allo zero in continuazione, il dottor Hew Len mi ha insegnato come fare. Ho portato una collega dal dottor Hew Len e dal dottor Vitale e abbiamo scoperto di avere così tanto in comune che quella sera stessa siamo usciti insieme. Otto mesi dopo siamo più innamorati che mai. Il segreto è stare con gente con gusti affini, perdonare e trasformare. Grazie, dottor Hew Len e dottor Vitale, per aver reso accessibile Ho'oponopono a molta gente. E grazie an che per aver creato il luogo perfetto per conoscere l'amore della mia vita. Chris "il tizio dell'abbondanza" Stewart www.theprosperityguy.com Il viaggio a Austin fu come una vacanza dopo mesi passati girovagando con il mio spettacolo. Lasciarsi Houston alle spalle era qualcosa di più di una pausa di ventiquattro ore dall'universo totalizzante di uno spettacolo itinerante. Era l'arrivo di una resa dei conti che avrebbe riordinato la mia realtà anche prima che iniziasse la cena di presentazione che il dottor Joe Vitale aveva organizzato. Erano passati dei mesi dall'ultima volta che avevo ascoltato una presentazione d i Ho'oponopono da parte del dottor Ihaleakala Hew Len, un anno e mezzo per essere esatti. Anche se non avevo mai incontrato Joe Vitale prima, gli fui grata per aver portato Ihaleakala in un posto raggiungibile in auto rendendomi più semplice partecipare. Mentre il paesaggio cambiava e le piccole cittadine del Texas scorrevano dai finestrini sulla rotta per Austin, sorsero pensieri di altre presentazioni di Ho'oponopono e mi tornarono in mente cose che avevo dimenticato. Tornai alla prima volta che sentii Ihaleakala: sentendolo leggere la preghiera iniziale in hawaian o mi erano venuti i brividi alla schiena. Ricordai come mi ero procurata un contratto per un libro due settimane dopo il mio primo corso di Ho'oponopono, semplicemente andando a una r iunione di editori, parlando e lasciando il mio biglietto da visita. Due giorni dopo un editore mi chiamò e mi chiese di portargli delle idee per un libro che stavano progettando. Ebbi il contratto per la fine del mese. Mentre Austin si avvicinava, riflettevo anche su quel momento in cui un veterina rio di Montreal mi aveva comunicato la triste notizia che la mia amata gatta, Ma ya, aveva un linfoma intestinale. Non si sapeva se avrebbe vissuto abbastanza da permetter

mi di portarla via dalla clinica. Quando venne lasciata andare, il veterinario p ensò che con un po' di fortuna avrei avuto qualche settimana per dirle addio. Contattai Ihaleakala e gli chiesi l'aiuto di una purificazione speciale, qualcos a che purificasse quella splendida creatura da qualsiasi cosa avesse preso da me . Ora è passato un anno e tre mesi dalla diagnosi fatta a Maya. Non potevo immaginare, quando mi preparavo alla sua imminente dipartita, che mesi più tardi e molti chilometri più lontano sarebbe stata ancora con me nel tour. Incontrare ancora Ihaleakala ad Austin era come risalire in superficie dopo esser stata sott'acqua, una di quelle esperienze di "ritorno nel mondo". Tuttavia fu anche un'immersione immediata nella più profonda pratica d i cambiamento della vita che avessi fatto in venticinque anni di ricerche su tut to: buddismo, tradizioni spirituali celtiche, psicoterapia tradizionale, analisi dei sogni (in cui ero anche brava), lavoro sull'energia e anche il culto Wicca. Ed eccomi ad Austin, di nuovo faccia a faccia con Ho'oponopono, una filosofia, u na tradizione che praticamente ha spazzato via le pratiche, le procedure e le attività analitiche senza fine che avevo diligentemente studiato così a lungo per capire, migliorare me stessa e vivere la vita che sono venuta a vivere. Devo ammettere che c'era una parte di me pronta a correre tra coloro che non avevano mai conosciuto Ho'oponopono per dire loro: "I o l'ho già fatto ", ma cominciai a ripulirmi e questa assurdità (la memoria) sparì. Quella sera, prima che il dottor Vitale introducesse Ihaleakala, una rivelazione mi colpì come un lampo, facendomi alzare dal tavolo dove ero seduta e correre al bagno per soffocare le lacrime. In quel momento ad Austin, in una stanza con vista sul centro della città, Ho'oponopono avvolse il mio essere ed ebbi un momento di chiarezza quando seppi che non volevo più andare in tour di nessun tipo. Sei settimane dopo, Maya e io st avamo andando a ovest, verso Los Angeles, per entrare in una nuova casa al Topanga Canyon, che si materializzò appena in tempo quando la persona che stava per prenderla decise di rinunciare. Sono passati altri sette mesi e proprio la settimana scorsa, mentre esitavo sul limitare di un altro cambiamento significativo, lessi una fra se che Ihaleakala aveva scritto: "Zero è la casa base". Mi ripulii e invertii la r

otta della vita che avevo tenuto fino a quel momento e ora posso dire che non caddi. Grazie per questa opportunità di condividere i cambiamenti, le rivelazioni e le ri flessioni su Ho'oponopono che sono emerse dal mio viaggio ad Austin in febbraio. PDI Elizabeth Kaye McCall Prima di apprendere e applicare il metodo, avevo dei problemi in molti aspetti d ella mia vita: un marito che non credeva in me e nella mia capacità di impiantare un'attività fiorente, un lavoro che era molto lontano dal successo e la sensazione di essere completamente da sola nella ricerca di sogni e obiettivi più grandi. Durante il weekend con Joe, quando imparai il metodo, incontrai una giovane donna che aveva interessi e obiettivi simili ai miei e ci accordammo per aprire un'attività insieme. Fu un grande succes so e in due mesi passai da un'attività zoppicante a una florida. Stiamo lavorando al nostro prossimo progetto. Sento come se fossimo state grandi amiche da anni e non da mesi. La trasformazione migliore e più significativa è che anche prima del d ecollo della mia attività, il rapporto con mio marito è cambiato in poche settimane. Ho usato il metodo ogni volta che mi sentivo a disagio nella nostra relazione e improvvisamente mio marito rileggeva i miei e-book, facendomi domande e condividendo le sue esperienze. Si è assunto più re sponsabilità al lavoro e ora ha un rinnovato senso di orgoglio e di amore per se s tesso che aggiunge qualcosa di frizzante al nostro rapporto! Ho piena fiducia e sicurezza in me e su ciò che mi si presenta davanti. E tutto questo con un semplice metodo di pochi minuti al giorno. Grazie! Karrie King Autrice di The Red Hot Bedroom (www.redhotbedroom.com) Creatrice di Joy ful spaces (www.joyfulspaces.com) Ho'oponopono va indietro nel tempo Amo gli animali. Tantissimo. Non mi occupo soltanto del mio, li amo tutti. Anni fa, un amico mi solleticò dicendomi di andare sul

sito The Animal Rescue, www.theanimalrescue.com. Andando sul sito e cliccando su "sfama un animale che ne ha bisogno", si può finanziare l'acquisto del cibo per gli animali custoditi in asili. Ogni click fornisce un sesto di ciotola per quei poveri affamati. Un click al giorno fa la differenza. Ho visitato quel sito ogni giorno, senza tregua, negli ultimi cinque anni. Un sabato mattina, stavo mettendo in ordine le mie e-mail e mi sentivo bene, sen tivo che stavo facendo la mia parte, anche "sfamando gli animali che ne hanno bisogno". Notai una foto mandata da uno sponsor del sito. Vidi un animale in gabbia che cercava in qualche modo di mangiare attraverso le sbarre. Sembrava così malato e smunto che nemmeno tutta la sua pelliccia soffice poteva nascondere la sua sofferenza. Infatti, sembrava terribilmente emaciato, tanto ch e non riuscivo a capire che razza di animale era! Era un orso? Un procione? Sinceramente non lo sapevo. Per la verità n on volevo guardare più da vicino. La mia paura mi diceva che avrei soltanto ricordato quanto dolore esiste nel mondo e che non c'era molto che io potessi fare. Tuttavia, guardare da un'altra parte non mi avrebbe fatto sentire meglio. Sentivo un travolgente bisogno di mettermi in sintonia con quell'animale. Lo sentivo che mi chiamava, che mi chiedeva di svegliarmi e d i prestargli attenzione. Quando guardai più da vicino scoprii con orrore che ciò che stavo vedendo erano orsi in cattività, tenuti nelle loro gabbie per decenni e fin o alla loro fine. Gli orsi vivono in gabbie poco più grandi di loro per facilitare la "mungitura". L a bile viene estratta attraverso un taglio fatto nell'addome dell'orso e nella cistifellea, dove essa viene immagazzinata dopo essere stata emessa dal fegato attraverso il dotto epatico. Per raccogliere la bile viene inserito un tubo in questa apertura, o v iene spinta sulla cistifellea una stecca d'acciaio in modo da far colare la bile su una bacinella. Due volte al giorno, vengono raccolti da ogni orso tra i 10 e i 20 millilitri di bile. La WSPA (Società mondiale per la protezione degli animali) denuncia che degli investigator i hanno visto gli orsi gemere, sbattere le teste sulle sbarre e morsicarsi le za mpe durante la

mungitura. Il tasso di mortalità è del 50-60%. Quando gli orsi, dopo qualche anno, non producono più bile, vengono spostati in un'altra gabbia dove o vengono lasciati morire di fame o sono uccisi per le loro zampe e per la cistifellea. Le zampe d'orso sono considerate una bontà. (http://en.wikipedia.org/wiki/Bile__bear) Sentii male allo stomaco ed ebbi un riflesso del ginocchio per liberare la rabbia verso questi bracconieri ignoranti. Mi ci volle tutta la mia disciplina per ricordarmi che il disprezzo e l'accusa non cambiano mai una persona e che fortunatamente, grazie al dottor Joe e al dottor Hew Len, avevo qualcosa di molto migliore nella mia borsa degli att rezzi: Ho'oponopono. Iniziai a recitare la frase: "Mi dispiace. Ti prego, perdonami. Ti amo. Grazie". Mentre ripetevo il mantra in continuazione, visualizzai i cuori degli allevator i di orsi riempiti d'amore, discernimento e compassione. Li vidi illuminarsi qua ndo la mia informazione passò dentro di loro. Presero contatto con la loro consapevolezza. Innalzando il livello della loro coscienza e con nessun'altro da accusare per il sangue sulle loro man i se non se stessi, li immaginai cadere sulle ginocchia angosciati, implorando D io e gli orsi di concedere loro la grazia e il perdono per le torture e le sofferenze che avevano provocato a quelle splendide creature. Poi, li vidi liberare tutti gli orsi per dare loro i farmaci, le cure e le attenzioni di cui avevano urgentemente bisogno e infine liberarli di nuovo. Molti di voi non sanno, come io non sapevo, che la bile degli orsi è stata usata per secoli. Oggi viene impiegata nel vino, nello shampoo e nelle medicine. Il peso enorme che sta dietro a questa tragedia non riguarda soltanto la cura del presente: il mio lavo ro di purificazione andò indietro nel tempo, per secoli e secoli. C'erano centinai a d'anni di dolore da curare. Questa esperienza mi consumò. Per molte ore, quel giorno, non potei concentrarmi i n nient'altro e continuai a ripetere: "Mi dispiace. Ti prego, perdonami. Grazie. Ti amo". La pesantezza di questo dolore generale era ineluttabile e innegabile. Ero consumata dall'angoscia. Ed ero in lutto. Era come se fossi quello che aveva catturato quegli orsi e avessi le chiavi delle loro prigioni. Mio marito e io abbiamo deciso che una volta alla settimana ci comportiamo da fi danzati. Quel giorno mi invitò al

cinema. Ero ancora molto addolorata e non avevo voglia di uscire. Ma sapevo che non aveva alcun senso dire: "No, grazie. Non me la sento p roprio, sono preoccupata per gli orsi". Tenendomi per me il mio lavoro di purificazione, accettai di uscire con lui. Andammo a vedere Solo due ore, con Bruce Willis. Non potevo sapere che il tema di quel film sarebbe stato molto simile a quello che stavo già sperimentando. Il messaggio principale del film era: "La gente può cambiare". Durante tutto il film praticai Ho'oponopono. In una scena notai un autobus sullo sfondo e la pubblicità sulla sua fiancata mostrava la foto di un orsetto e le parole sotto erano: "Dai amore". Il mio precedente insegnamento mi avrebbe detto che quello era un "sogno a occhi aperti". Quello attuale direbbe: "Continua a fare ciò che stai facendo. Sei sulla strada giusta!". È questo il modo i n cui l'universo ci parla? Così mi piace pensare. Era un altro segnale per me che gli allevatori di orsi non avevano bisogno della mia rabbia per cambiare, avevano bisogno solo del mio amore. Gli orsi avevano bisogno del mio amore. Il mondo ha bisogno del nostro amore. L'amore cambia le persone e non c'è eccezione a questa regola. Dare amore in una situazione pericolosa, brutta o di sopraffazione è l'unica cosa che p ossiamo fare se cerchiamo una guarigione senza drammi e un cambiamento duraturo. Non è sempre facile, ma questa è l'eterna risposta: amore. Quando la mia tensione eccessiva iniziò a scemare e il giorno si dileguò nella notte, la nausea, l'ansietà, il senso di colpa, il dolore e la tristezza che sentivo prima finalmente iniziarono a placarsi. Ma continuai con Ho'oponopono fino a quando caddi addormentata. Non molto tempo dopo, un giorno passavo accanto al televisore quando sentii la notizia del recente salvataggio di un orso. Nel profondo del mio cuore sapevo che quel messaggio era per me, che er a la conferma di come si possa veramente fare la differenza in qualsiasi parte d el mondo, indipendentemente da dove viviamo. Anche quando siamo al cinema mangiando pop corn. Grazie, dottor Joe e dottor Hew Len e a tutti quelli prima di voi, grazie per il messaggio di Ho'oponopono che ci avete portato per risvegliarci e per farci sapere che noi abbiamo il potere di g uarire il mondo e di fare la differenza. Il nostro lavoro qui è solo cominciato.

Vi prego, ricordateci sempre di: Non ferire nessuno. Amare tutto. Amare tutti. Ho'oponopono viaggia nel tempo... Suzanne Burns www.thankyouth.com La mia eterna ricerca di una cura per l'asma è finita... Una notte misteriosa, dopo più di cinquantanni, l'asma e le allergie terminarono, improvvisamente e magicamente. Data: 25 febbraio 2006. Quel giorno, mentre mi rilassavo con un pranzo tex-mex ad Austin sentii un'accelerazione in me. Oh, era molto misteriosa, come se stess e succedendo qualcosa in cui io ero in qualche modo manovrata. Un'onda d'amore m i travolse e poi ripresi il pranzo. La sera, nel salone dell'hotel dove avvenne l'incontro, l'aria diventò elettrica, c'era un indescrivibile pulsare di entusiasmo. Il dottor Hew Le n, l'oratore, finì per sedersi al mio tavolo. Durante la cena gli raccontai di un' esperienza che avevo avuto con l'asma, che poi usò per aprire il suo discorso. Conoscevo il modello di cura spirituale hawaiana huna ma non la metodologia di guarigione attraverso il perdono e la filosofia che sta al centro, che il dottor Hew Len spiegò in dettaglio. Ci disse che stava ripulendo tutti noi che eravamo a quella cena attraverso la lettura dei nostri nomi e ottenendo la chiarezza e l 'unità con noi. Lo faceva esprimendo amore per ogni persona e chiedendo perdono pe r ogni azione sbagliata consciamente o inconsciamente, dal passato o dal present e, suo o dei suoi antenati, a noi e ai nostri predecessori, fino all'inizio del tempo e delle prime forme di vita. Wow! E un sacco di roba da ripulire per tornare ad avere una vera relazione divina e nella Divinità. Il giorno dopo, il miracolo si svelò e apparve a portata di mano. Dovevo incontrare a pranzo il mio mentore (del Programma Esecutivo di Adde stramento di Joe Vitale) e sua moglie. Prima non ci eravamo mai conosciuti di persona dato che io non vivo in città. Dovevo camminare per qualche isolato per raggiunger e il ristorante e mi resi conto che non avevo bisogno dell'inalatore durante la camminata.

Questo era molto strano e fu il primo indizio. Mi fecero notare la distanza della mia auto parcheggiata e dissi loro che forse non avevo più l'asma e che sembrava proprio che fosse così. Più tardi, quella sera, ebbi il piacere di cenare con il dottor Hew Len e parlammo della guarigione di Ho'oponopono e del fatto che da qu el momento, avendo fatto l'esperienza della sua efficacia con l'asma, potevo aiu tare altri con questo problema. Parlò anche dell'importanza di bere acqua prima di ogni pasto per liberarsi delle tossine e per sbarazzarsi del caos dell'ambiente di casa. Ma il meglio doveva ancora venire. Sono passati sei mesi da allora, e anche se ho avuto la bronchite mi sono rimessa senza medicine. Non ho mai ansimato o avuto bisogno dell'inalatore o di medicine per l'asma di nessun genere. Da allora sono stata in case con gatti, cani e uccelli per ore senza dover usare l'inalatore. I miei polmoni sono perfettamente puliti e per la prima volta posso respirare profondamente e pienamente. Wow! Dottor Hew Len, sebbene lei non la definisca una guarigione e non definisca se s tesso un guaritore, ma direbbe piuttosto che l'universo e la mia anima hanno fat to tutto, la ringrazio comunque; e grazie a Joe Vitale per aver condiviso con noi una notte di magiche guarigioni con il dottor Hew Len! Ve ne sarò per sempre grata. Martha Snee www.translimits.com Ed eccone un'altra ancora: Un irlandese incontra Aloha Dieci anni fa iniziai a studiare me stesso usando Ho'oponopono. Arrivai all'appr endimento di questo metodo hawaiano per risolvere iproblemi dopo anni di studi dei sistemi asiatici di guarigione, di arti marziali e di lavori sull'energia. Per quanto riguarda la mia ricerca di ciò che può essere definito come illuminazione, ero passato con fatica attraverso varie esperienze difficili. Essendo irlandese, cerco sempre la prova del nove, cioè i risultati inv ece di parole fumose, ed essendo cresciuto nel sud di Boston, in Massachusetts ( un quartiere bello tosto, di classe operaia irlandese, dove il rumore degli spari e delle sirene della polizia era normale

come i cinguettii degli uccelli della città), le opportunità di ottenere una conoscenza metafisica dell'universo non capitavano spesso. Quindi, avendo avuto la possibilità di assistere a una conferenza gratuita, mi tuffai nell 'opportunità di conoscere questo modo hawaiano di intendere la vita. Quello che trovai fu molto diverso da ciò che conoscevo. Molti sistemi usano e muovono l'energia, come si muovono i pezzi sulla scacchiera. Ho'oponopono, invece, mi aprì gli occhi su come eliminare in me stesso gli elementi negativi che si manifestano come situazioni problematiche, rimuovendo del tutto gli scacc hi. Ero a dir poco incuriosito. In quel momento non colsi molti concetti perché erano nuovi per me. Ma, alla fine della conferenza, decisi di dare una possibilità a quei due strumenti che mi erano stati dati in dono. Iniziai a usarli più che potevo durante il giorno e nella mia pratica di massaggio per verificarne di persona la validità. In passato, avevo praticato Tui Na, una specie di massaggio medico cinese, e nel corso del tempo, il mio punto di vista e la mia comprensione dei trattamenti avevano iniziato a cambiare. Prima d i usare quegli strumenti, basandomi sulle tradizioni asiatiche dell'energia e dei meridiani avevo una comprensione chiara di cosa non andava in un paziente. Ma da quando usai que gli strumenti, notai che la mia comprensione del come e del perché cambiò e che non corrispondeva più a ciò che avevo imparato precedentemente, come se trattassi aspetti che non avevano relazione con il problema che il cliente mi aveva manifestato. Eppure, agendo così, i clienti ebbero risultati quasi immediat i su varie tematiche. Non c'è bisogno di dire che dentro di me iniziò una lotta con le mie conoscenze precedenti e che iniziai a comprendere qualcosa di più di questa forma d'arte hawaiana che iniziava a schiudersi. La primavera seguente, parteci pai a un corso completo e iniziai ad applicare veramente i metodi e le pratiche. Un giorno ricevetti una telefonata da un cliente che chiamerò J, una psicologa esp erta. Mi chiese di vedere una sua paziente per la quale era molto preoccupata (la chiamerò F), a cui era stata diagnosticata una psicosi maniaco-depressiva, che aveva tent ato il suicidio più volte e a causa della quale aveva temuto per la sua stessa sicurezza. Dissi a J: "Non ho mai fatto nulla per te". Rise e mi disse: "So che

puoi aiutarla. Devi aiutarla. Se non lo farai, non ce la farà ". Acconsentii. Alla fine della telefonata, J disse anche che una volta F era stata aggredita da un massaggiatore terapeuta. Mi chiesi: "Cosa farò per aiutare questa donna?". Quella sera, quando rincasai, sedetti per un po' chiedendomi cosa potevo fare. C ome potevo cambiare le cose a quel livello? Dopo un po' di introspezione, Ho'oponopono!, Ho'oponopono! continuava a risuonare nella mia mente come un disco rotto. Così iniziai a usare quegli strumenti come non avevo mai fatto. Mi sforzai al massimo prima, durante e anche dopo ogni seduta, senza mai dire a F del mio segreto. Durante i nostri incontri, l'ambulatorio era pieno di buon umore e l'aria aveva una pace profonda mentre purificavo. Per farla breve, F si riprese completamente ed ora è una donna efficiente e capace di gestire la vita. È la prova vivente che se ci assumia mo la responsabilità al 100% le situazioni possono veramente cambiare. Anche la mia attività di massaggiatore è cambiata e maturata e ora raramente tocco q ualcuno. Attualmente, mi trovo a guidare attraverso la vita, qualche volta accelerando troppo, stupito da dove mi può portare la purificazione. È stato semplice? No, ma apprezzo veramente tutte l e situazioni che mi hanno fatto capire chi sono. Dopo tanti anni come volontario alla Foundation of 1, Inc. Freedom ofthe Cosmos il mio punto di vista è semplice: ci saranno sempre problemi familiari, stress, opinioni, guerre. In una forma o n ell'altra verranno fuori e all'inizio è difficile accettarlo. Adesso, invece di di re: "Perché a me?" (inducendo una risposta di colpevolezza), dico: "Sono responsabile" (senza colpa), e semplicemente uso gli strumenti che ho e lascio che Dio faccia il resto. È un lavoro duro da fare. Ho detto duro? Sì, ma sono convinto che qualcosa di delicato stia accadendo, qualcosa di cui non possiamo comprendere la completezza perché ci sono molte realtà che in noi coesistono nello stesso momento. Non dovremmo sprecare il tempo con i come, i perché o i quando, ma semplicemente "fare". Agendo così, ci liberiamo di noi stessi. Quando usciamo da noi stessi, in qualsiasi modo, per accusare, reagire, lamentarci, piagnucolar e e così via, perdiamo di vista il tema che ci riguarda davvero, e cioè la nostra po

ssibilità di liberarci del problema che è dentro di noi. Se accusiamo o critichiamo, ci disconnettiamo (come se non pagassimo la rata della televisione via cavo e zapi, niente programmi preferiti). La scelta per noi è tra l'essere presuntuosi e depressi o semplicemente andare avanti senza giudicare il nostro bene più prezioso, il sé. Se durante la purificazione mi dovessi sbagliare, mi alzo, mi ignoro e inizio nuovamente: è un'altra possibilità per verificare la validità del metodo. Grazie. Brian Om Collins NOTA * La Chevrolet di Yukon e la Fifth Third Bank sono state citate per frode al tribunale di Canadian County, in Oklahoma, da un uomo con capacità mentali limitate che dice di aver vinto un premio con il "gratta e vinci" a Yukon. Quando ha reclamato la sua vincita è stato trattenuto per cinque ore, vivendo un incubo per le pressioni a comprare che si sono trasformate nell'obbligo di acquistare un nuovo autocarro, che gli imputati non gli hanno lasciato restituire il giorno seguente. COME OTTENERE DEI RISULTATI PIU' RAPIDAMENTE Voi non dite "tiprego, perdonami" al Divino perché il Divino abbia bisogno di sentirlo; lo dite perché voi ne avete bisogno. - DOTTOR IHALEAKALA HEW LEN Nonostante tutte le prove che avete letto nel capitolo precedente, avevo ancora i miei dubbi. Dissi al dottor Hew Len che non vedevo sempre dei risultati immediati dopo la purificazione. Disse: "Se tu potessi vedere la serie di risultati delle tue purificazioni e di quelle degl i altri ne rimarresti impressionato. E faresti più purificazioni ancora. Tieni gli errori del mondo nella tua anima, come faccio io. Shakespeare è veramente incredibile nelle sue intuizioni: 'O povera anima, centro di questa mi a terra peccaminosa / [soggioga] queste forze ribelli che ti rivestono...' (Sonetto 146)". Shakespeare nota che la ragione (l'intelletto) causa la follia, la confusione, l 'incertezza:

Dissennatamente rincorsa, e appena avuta. Dissennatamente odiata, come un'esca, ingoiata Messa apposta per far ammattire chi ci casca... Sonetto 129 Shakespeare nota il problema dei ricordi: Quando al dolce pensiero silenzioso Aggiungo il ricordo di cose passate Sospiro per la mancanza di tante cose desiderate E per vecchie pene rinnovate lamento lo spreco del mio tempo più caro Allora mi affliggo di afflizioni ormai passate, e di pena in pena tristemente ripasso il conto infelice di pianti già pianti che ancora pago come non l'avessi mai pagato. Sonetto 30 Morrnah nota quale sia lo scopo del dono della vita da parte della Divinità: Purifica, elimina, elimina, e trova il tuo Shangri-La. Dove? Dentro di te. Shakespeare e Morrnah sono messaggeri di intuizioni sul mistero dell'esistenza. Avevo la mente più aperta che potesse avere una persona, almeno una persona chiamata Joe Vitale o addirittura Ao Akua. Ma non comprendevo ancora l'essenza di ciò che il dottor Hew Len stava cercando di dirmi. Eppure resistetti. Ricordai cosa avevo scritto nei miei primi libri: la confusione è quello stato mer aviglioso che precede la chiarezza. Be', ero in quello "stato meraviglioso". Molti terapeuti vengono dal dottor Hew Len lamentandosi perché si sentono male o incapaci di aiutare le persone che incontrano. Posso capirli. Ho iniziato un programma di allenamento ai miracoli a l sito www.miraclescoaching.com e voglio che i miei allenatori capiscano che per guarire gli altri bisogna curare se stessi. Gli altri, infatti, sono già perfetti. Il dottor Hew Len lo spiegò in un'e-mail come questa: Il fine settimana scorso, durante una lezione pomeridiana a Calabasas, in California, uno studente in Identità del Sé attraverso Ho'oponopono, improvvisamente si mise a gridare mentre stavo parlando:

"Mio Dio. Adesso so perché ho male allo stomaco quando curo i miei pazienti. Ho volutamente preso su di me le loro disgrazie. E non devo farlo. Posso ripulirle ed eliminarle". Lo studente aveva intuito cose che i "guaritori" non intuiscono. Quello che non capiscono è che il paziente è perfetto. Il paziente non è il problema. Il problema è quello che Shakespeare chiama "vecchie pene rinnovate" che causano "lo spreco del mio tempo più caro". Il problema sono i ricordi di errori che riemergono nel Subconscio (Unihipili) che il "guaritore" ha in comune con il paziente. L'Identità del Sé attraverso Ho'oponopono è un metodo di risoluzione dei problemi basato sul pentimento, il perdono e la trasmutazione che tutti possono applicare a se stessi. È un procedimento per chiedere alla Divinità di trasformare in zero, in niente, i ricordi di errori in Unihipili. Questo è valido anche per voi. I ricordi di errori nel vostro Unihipili sono problemi che riaffiorano, che siano il vostro peso, vostro figlio o altro. E la mente conscia, l'intelletto, non ha indizi, non ha idea di cosa stia succedendo. Stando così le cose, Ho'oponopono richiede alla Divinità interiore di convertire a zero qualsiasi ricordo stia riaffiorando in Unihipili. Va notata una cosa. Aspettative e intenzioni non hanno nessun impatto sulla Divinità. La Divinità farà tutto a suo modo e a suo tempo. Se non capivo ancora tutto questo, avevo però compreso la forza che ha dire "ti amo". Sembrava sufficientemente innocente. Che danno potev a venire dalla ripetizione di "ti amo"? Nessuno. Di fatto, zero. Come spiegò una volta il dottor Hew Len: "Per aprire la strada al flusso dell'abbondanza divina bisogna innanzitutto cancellare i ricordi. Fino a quando i ricordi (blocchi, limitazioni) sono presen ti nel Subconscio, essi impediscono alla Divinità di darci il nostro pane quotidia no"'. Iniziai a sentire che questo strumento per purificare, ripulire ed eliminare con le parole "ti amo" dovevo condividerlo con il mondo. Poiché ho uno sguardo suffic ientemente imprenditoriale per vederci una merce, ne parlai con uno dei miei soc i, Pat O'Bryan, per realizzare un prodotto audio del metodo. Fu subito d'accordo. Mentre lui scriveva la musica, io registrai le

quattro frasi e le annotai per il sito web (la potete trovare all'indirizzo www. milagroresearchinstitute.com/iloveyou.htm). Quel sito e quell'audio diventarono un best seller. Ma mi faceva sentire meglio ancora delle vendite il fatto che stavamo aiutando la gent e a risvegliarsi e a riconoscere il potere di un semplice metodo di pulizia. Imm aginate il pensiero di migliaia di persone che dicono "ti amo"! Anche Mark Ryan, l'amico che per primo mi aveva parlato del misterioso terapeuta che aveva curato i criminali malati di mente, realizzò con me un prodotto basato sulle intuizioni del dottor Hew Len. Mark e io abbiamo sviluppato un DVD subliminale. L'idea è di rendere il cambiamento facile e senza sforzo. Tutto quello che dovete fare è mettere il DVD in un lettore, sedervi e guardarvi lo spettacolo. Sono stori e raccontate da Mark o da me con una musica originale. A livello conscio, si vedono ambientazioni meravigliose, come isole e nuvole. Quello che consciamente non si vede sono messaggi subliminali che appaiono sullo schermo solo per un attimo. Questi messaggi sono come dei telegrammi al vostro inconscio. Fanno lampeggiare le paro le necessarie per aiutarvi a liberarvi di qualsiasi risentimento per permettervi di sentire l'amore. Tutto il DVD è progettato per aiutare a perdonare e ad amare di nuovo (vedi www.su bliminalmanifestation.com). Questo prodotto è stato concepito per aiutare la gente a ripulirsi dai blocchi negativi interiori. Una volta purificati si è più vicini a sperimentare la beatitudine dello stato di zero limiti. Stavo comprendendo che mentre continuavo a ripulire le idee venivano da me. Iniziai a chiamare questa cosa Marketing Ispirato. In passato avevo provato a creare un nuovo prodotto mescolando idee o prodotti già esistenti. Ma da quel momento trovavo molto più effic ace e meno stressante permettere semplicemente alle idee di venire da me. Tutto quello che dovevo fare a quel punto era agire in base a esse. È così che Pat e io abbiamo creato la registrazione di "ti amo". È così che Mark e io abbiamo creato il DVD subliminale. Le idee apparivano nella mia mente e agivo in base a esse. Se vi fermate a considerare cosa implica tutto ciò, potreste rimanerne stupefatti. Quello che sto dicendo è che anche soltanto continuare a ripulire è più importante di

tutto il resto. Quando ripulite, le idee vi vengono date. E alcune di loro potrebbero farvi diventare molto, molto ricchi. Il dottor Hew Len dà molti procedimenti di sua creazione per fare purificazioni senza sosta. Uno di questi è un simbolo che un giorno venne da lui durante un'ispirazione. Eccolo: Stampò il simbolo sul suo biglietto da visita e ne fece degli adesivi e delle spillette (vedi www.businessbyyou.com). La parola Ceeport significa "purifica, elimina, elimina mentre ritorni al porto, il livello zero".* Poiché oggi sono convinto che purificare sia l'unico modo per avere risultati più rapidi, indosso due spillette. Ho messo l'adesivo con il simbolo su tutto: la mia auto, il mio computer, il mio portafog li, i miei attrezzi da ginnastica. Me lo attaccherei anche in fronte se non sape ssi che sembrerebbe un po' strano. Naturalmente, potrei sempre farmi un tatuaggio. Un giorno, quando il dottor Hew Len venne a trovarmi per discutere di questo libro, gli mostrai il mio biglietto da visita. Un amico mi aveva fotografato davanti alla mia ultima automobile, una Pa noz Esperante GTLM 2005, un'auto sportiva di lusso, assemblata a mano e realizza ta vicino ad Atlanta. Sapevo che nella foto apparivo sicuro e probabilmente irradiavo ricchez za, ma non avevo idea di quanto potente fosse l'immagine (vedi qui sotto la foto di Francine e me sul mio biglietto da visita). "Questo è uno strumento di purificazione", disse il dottor Hew Len dopo averlo guardato per un po'. "Puoi ripulire ricordi e negatività passando il tuo biglietto da visita sulle cose, sulle persone, su te stesso". Che fosse giusto o sbagliato, mi sentii meglio rispetto al mio biglietto da visita e più che intenzionato a passarlo sopra alle persone. Subito ondeggiai il biglietto attorno al mio corpo per purificarmi da ogni negatività vicino a me. Il dottor Hew Len abbozzò un sorriso che si trasfor mò in una risata. Disse che il logo della Panoz, un rilievo con un mulinello in stile yin-yang e un trifoglio in mezzo, era anch'esso uno strumento di purificazione. Fissò i colori del logo rosso, blu e bianco con il trifoglio verde e disse che era un potente simbolo di purificazione. Poiché amo la mia Panoz e la guido abbastanza spesso, pe

nsare che mi ripuliva mentre sedevo su di lei mi fece sorridere. La cosa più bella riguardo al mio biglietto da visita è che c'è una foto della mia macchina con il logo della Panoz proprio lì sul cofano. Così il mio biglietto da visita è uno strumento di doppia purificazione. Sono sicuro che sono dialoghi come questo che fanno pensare alla gente che il dottor Hew Len sia pazzo. Ma che la pensiate così o no, i risultati che io e altri stiamo avendo con strumenti di purificazione "pazzi" come il biglietto da visita o il simbolo Ceeport sono reali. Elencarli qui non cambierebbe molto, se la vostra mente è scettica. Dopotutto, sapere di gente che attacca adesivi con la scritta Ceeport nei loro uffici per aumentare le vendite probabilmente sembra ottuso o al massimo superstizioso. Be', forse è l'effetto placebo: funziona perché c redete che funzioni. Ma se è così, allora dico di continuare a farlo. Marvin, per esempio, un venditore di cui leggerete nel prossimo capitolo, sta rompendo tutti i record di vendita di auto di lusso. Mi disse di avere attaccato gli adesivi Ceeport "ovunque". "Li ho attaccati sotto la scrivania, sul soffitto, sul computer, sulla caffettie ra, sotto le auto, nello showroom, nella sala d'attesa e in molti altri posti", disse. "Non ho nemmeno uno sconto per comprare questi adesivi. Ne compro centinaia e li attacco ovunque ". Forse è la sua fiducia nello strumento di purificazione che lo fa funzionare. O forse lo strumento fa tutto da sé. Chi lo sa? Un dottore una volta mi disse: "Tutte le medicine hanno sia proprietà che effetti placebo". Se il mio biglietto da visita è un placebo, è molto meno costoso di altri. Io dico: se funziona, fallo. Ripulisci, ripulisci, ripulisci. NOTA * Ceeport è una contrazione di "Clean, Erase, Erase while returning back to Port". N.d.t. COME OTTENERE PIÙ PROSPERITÀ Io sono l'"Io". Owau no ka "Io".

Il mio successivo seminario con il dottor Hew Len fu diverso dal primo. Il messa ggio era ancora di ripulire ed eliminare programmi o ricordi, ma il suo approcci o fu ancora più rilassato e informale. Iniziò tenendo in mano una palla da baseball e chiedendo qual era lo scopo del gioco. "Arrivare alla casa base", disse qualcuno. "Vincere", disse un altro. "Tenere gli occhi sulla palla", dissi io. "Esattamente!", rispose il dottor Hew Len con il suo forte accento hawaiano. "Pe r vincere o per arrivare alla casa base, dovete tenere sempre gli occhi sulla palla. Ma cos'è la palla da baseball della vostra vita?". Tutti rimasero in silenzio. "Il respiro", disse qualcuno. "Questo momento", disse qualcun altro. Il dottor Hew Len si rese conto che non stavamo comprendendo e allora offrì una ri sposta: "La palla da baseball è la Divinità", disse. "Dovete restare concentrati sul tornare allo zero. Niente ricordi, niente programmi. Zero". Ripulire. Ripulire. Ripulire. Siete qui solo per ripulire o non ripulire. Potete scegliere ciò che vi piace, ma non potete decidere se lo otterrete o no. Confidate che la Divinità faccia ciò che è giusto per voi. Potreste saperlo meglio della Divinità? Difficilmente. Lasciate scorrere. Ripulire. Ripulire. Ripulire. "La mia intenzione è di essere in sintonia con l'intenzione del Divino", dissi al dottor Hew Len. "Buon per te, Joseph". Le intenzioni sono limitazioni. Decidete di volere un parcheggio proprio vicino. Ve lo ripromettete. Ma la Divinità ve lo fa trovare a p iù di un chilometro di distanza. Perché? Perché avete bisogno di camminare di più. Lasciate scorrere. Ripulire. Ripulire. Ripulire. Passai altri due giorni con il dottor Hew Len. Tredici persone erano nella stanza. Tutto si concentrava su come i problemi accadono. "Avrete sempre dei problemi", dichiarò. Resistetti a questa frase ma la trascrissi comunque. Ripulire. Ripulire. Ripulire. "I problemi sono ricordi che tornano", disse. "I ricordi

sono programmi. Non sono solo vostri. Sono in comune. Un modo per liberare la memoria è mandare amore alla Divinità. La Divinità ascolta e risponde, ma nel modo e nel momento migliori per noi. Voi scegliete ma non decidete. È la Divinità a decidere". Non capivo. Ripulire. Ripulire. Ripulire. Marvin, un tipo felice e sorridente delle Filippine, si alzò e spiegò che vendeva auto di lusso per 150 milioni di dollari all'anno senza cercare di vendere niente a nessuno. Tutto quello che faceva era ripulire. "Tutto quello che faccio è dire 'ti amo' per tutto il giorno", spiegò nel suo ingles e con un accento marcato. "Pulisco mentre ascolto le persone. Tutto quello che f accio è ripulire, ripulire, ripulire. Ripulire sempre". "Non hai mai nessuna intenzione?", chiesi con scetticismo. Pensavo che almeno in tendesse vendere macchine, visto che era il suo lavoro. "Mai", rispose. "Nessuna aspettativa. Arrivo al lavoro e pulisco". Ripulire. Ripulire. Ripulire. Passai due giorni ascoltando storie di purificazione da gente normale come voi e me. Ma è così difficile da accettare. Soltanto pulire dicen do "ti amo" e il mondo cambia? E si vendono più macchine? E si fanno più soldi? Eh? "Siete voi i responsabili di tutto questo", dice il dottor Hew Len. "Tutto è dentro di voi. Tutto. Senza eccezioni. Voi dovete ripulirlo o non sarà ripulito". Ripulire il terrorismo? Ripulire. Ripulire. Ripulire. Ripulire l'economia? Ripulire. Ripulire. Ripulire. Ripulire (dite voi cosa)? Ripulire. Ripulire. Ripulire. "Se fa parte della vostra esperienza, sta a voi ripulire", dice il dottor Hew Len. Quando feci una pausa per telefonare a casa e sapere come stavano Nerissa e i nostri animali, lei mi sbalordì dicendomi che aveva passato l'intera giornata a farmi una sorpresa. Aveva una lunga lista di cose da fare, e mettersi a fare qualcosa per me non sembrava verosimile. "Che cos'è?", chiesi. "Una grande sorpresa".

"Dimmi". "Non indovineresti nemmeno in un milione di anni", disse. "Non farmi indovinare. Non ho un milione di anni". Prima di svelarvi cosa mi disse, lasciatemi tornare indietro un secondo. Nerissa era molto stressata per tutti quei progetti che portava avanti. Non poteva continuare così. Stava lavorando a un video per me e a un altro per un cliente. Creava software c he voleva promuovere. Aveva anche i nostri animali domestici e la casa a cui badare mentre ero fuori. Non aveva tempo nemmeno per pianificare la sua giornata, figurarsi per i suoi progetti personali. Quindi immaginate la mia sorpresa quando mi disse: "Ho disfatto il tuo armadio e l'ho rifatto". Ripulire. Ripulire. Ripulire. Ero sbigottito. Pulire il mio armadio non era nella sua lista delle cose da fare e nemmeno nella mia. "Ho tirato giù tutti i tuoi vestiti, ho tolto le mensole e ne ho rimesse di nuove, ho riappeso i vestiti, messo nelle grucce quelli che avevi buttato là, e messo a posto quelli sul pavimento". Per me era uno shock come se mi avesse fatto un assegno di... diciamo cinque milioni di dollari. Era incredibile. "Cosa te l'ha fatto fare?", chiesi. "Era da un po' che lo volevo fare", rispose. Voleva farlo? Forse. Non aveva tempo. Ma questo apparve dal nulla. Il dottor Hew Len dice che quando vi ripulite dai ricordi quello che arriva è l'ispirazione. Sembrava che Nerissa fosse stata ispirata a pulire il mio armadio. È una metafora e la prova che la purificazione interiore porta a risultati esteriori. Non potete decidere cosa sarà il risultato esteriore. Di nuovo: potere scegliere ma non decidere. Più tardi nella stanza d'albergo del dottor Hew Len, ci sediamo come maestro e dis cepolo. Solo che è lui che tratta me come maestro. "Joseph, tu sei uno dei dieci comandamenti". "Cos'è che sono?". Sono lusingato, ma ammetto di non avere idea di cosa stia dicendo.

"Sei venuto qui per aiutare il risveglio del Divino nella gente", spiega. "La tua scrittura è ipnotica. È un tuo dono. Ma c'è di più". "Di più?". Ripulire. Ripulire. Ripulire. "Tu sei l'uomo G degli affari", dice. "Sai cos'è?". Non ne ho idea e glielo dico. "Sei il Gesù degli affari", dice, "l'ispiratore del cambiamento". Mentre parla, penso sia meglio tenere questa conversazione segreta. Nessuno ci c rederebbe mai. Almeno non io. Ripulire. Ripulire. Ripulire. "Quando ero con Morrnah", dice riflettendo sugli anni passati con la kahuna che gli insegnò la forma moderna di Ho'oponopono che lui insegna oggi, "per i primi cinque anni pensavo che fosse pazza. Ma poi, un giorno, quel pensiero se ne andò". Lo stile del dottor Hew Len è errante, poetico, visionario. Sembra usare i lati de stro e sinistro del cervello contemporaneamente, mentre tutti noi ci appoggiamo su una o sull'altra parte. Passa dal dirmi che sono il salvatore degli affari a raccontarmi di Morrnah. A suo modo, è ipnotico. Ne sono attratto. Voglio di più. "C'è una corona attorno alla tua testa, Joseph", dice vedendo qualcosa che io non vedo e non sento. "È fatta di simboli monetari, come le aquile". Per qualche ragione sento la necessità di mostrargli un anello che indosso. È un anello di oro massiccio, vecchio di 2.500 anni, dall'antica Roma. Lui apre la mano e lo appoggio sul suo palmo. "La parola sull'anello è in latino", gli spiego. "Fidem vuol dire fede". Mentre tiene l'anello, il dottor Hew Len resta silenzioso. Sembra che stia ricevendo immagini o impressioni. Rimango anch'io quieto mentre lui sembra cercare di sintonizzarsi sull'anello. "Eri un grande oratore in una vita precedente", dice. "Ma venisti assalito e assassinato. Questo anello sta curando quel ricordo per te". Interessante. Spesso ho avuto dei flash su di me come leggendario oratore del passato, ma oggi ho paura di parlare in pubblico perché in passato sono stato ucciso dopo un

discorso. Penso si tratti di un ricordo progettato dall'ego, non di una vita passata. In qualche modo il dottor Hew Len mi fa notare il ricordo tenendo il mio anello. "Lo indosso raramente", confesso. "Indossalo sempre", dice. Lui fìssa l'anello. "È sorprendente", dice. "Questo anello venne indossato da un guaritore che sapeva bene il valore di 'conosci te stesso". Resto affascinato. Il dottor Hew Len ha l'aura di un mare calmo in una tempesta di realtà. Mentre il mondo turbina, lui rimane fermo. Parla dal cuore, accettando qualsiasi cosa arrivi o venga detta. Mi fissa e mi guarda i piedi. "Joseph, mio Dio, dovrei sedermi ai tuoi piedi", dice mosso spontaneamente da quello che vede in me. "Sei come gli dei". Ripulire. Ripulire. Ripulire. "Siamo qui solo per ripulire", ricorda a me e a tutti coloro che sono al corso di addestramento. "Ripulite sempre, incessantemente, ripulitev i da tutti i ricordi per permettere al Divino di ispirarci a fare quello che sia mo venuti a fare". Ripulire. Ripulire. Ripulire. Durante il corso capisco che ho ripulito uno dei miei libri e non un altro. Ho passato del tempo amando Attractor Factor, che è diventato un best seller. Ma non ho amato molto There's a Customer Born Every Minute, un altro libro mio che non ha venduto così bene. Lo capisco con un lampo di energia che mi risale la spin a dorsale. Ecco perché non è andato bene come gli altri libri. Quando frequentai il primo corso imparai che potevo usare la gomma in fondo alla matita per aiutare la purificazione. Dovevo tambure llare la cosa interessata con la gomma. Ecco tutto. È un simbolo, se non un fatto, di ricordi purificati. Presi una copia del mio nuovo libro di quel momento Life's Missing I nstruction Manual, e ci misi la matita sopra. Ogni giorno, per mesi, lo tamburel lai con la matita. Quando ci passavo vicino, mi fermavo, prendevo la matita e tamburellavo con la gomma sul libro. Ditemi pure che sono fuori di testa, ma psicologicamente innescava in me la voglia di ripulire ogni r icordo attinente al libro. Be', quel libro diventò subito un best seller e in clas

sifica rimase al numero uno per quattro giorni. Grandi aziende ne comprarono migliaia di copie. Wal-Mart ne fece scorta, il settimanale Womans Day lo recensì. Ma non avevo fatto nessuna purificazione su There's a Customer Born Every Minute. Il libro era uscito, era arrivato vicino all'elenco dei best seller senza però entrare nei primi dieci. Avevo anche organizzato grandi trovate pubblicitarie per spostare l'attenzione sul libro. L'attenzione c'era stata, ma non vendite immediate. Lo dissi al dottor Hew Len. "Nella tua mente, inzuppa il libro in un bicchiere d'acqua e frutta", consigliò. " So che è folle. Ma segnati la data di oggi, inzuppa il libro nell'acqua, e guarda ciò che accade". Mi sorprese anche chiedendomi di Oprah.* "Vuoi andare al suo show?". Balbettai che mi sarebbe immensamente piaciuto. A quel tempo non ero ancora stato al Larry King Live,** così il programma di Oprah sembra va proprio un bel salto in avanti. "Devi essere ripulito perché vada bene", avvisò. Ripulire. Ripulire. Ripulire. "Due autori sono andati e non è andata bene", spiegò. "Non voglio che vada male", dissi. "Quando andrai da Oprah, sarà per le sue ragioni, non per le tue", disse. "Mi suona molto profondo", commentai. "Devi toglierti l'idea che le persone facciano le cose per te. Le fanno per se stessi. Tutto quello che devi fare è ripulire". Ripulire. Ripulire. Ripulire. Prima di lasciare il dottor Hew Len al suo viaggio, gli chiesi ancora degli anni che aveva passato come psicologo all'ospedale per criminali malati di mente. "Voglio che ti sia chiara una cosa", mi disse. "Non fu facile e non lo feci da solo". Smisi di volerne sapere di più. Molto di più. Ripulire. Ripulire. Ripulire. Sembra che tutti quelli che fanno Ho'oponopono abbiano una storia ipnotica da raccontare. Per esempio: Gentile dottor Hew Len, recentemente ho frequentato il gruppo di Ho'oponopono a Filadelfia. Voglio ringraziarvi di cuore, profondamente e

umilmente, per avermi ricordato la strada verso Casa. Sono eternamente grata al Divino, a lei e a tutti coloro che l'hanno aiutata in quest o lavoro di insegnamento. Ciò che segue e una specie di testimonianza in risposta al corso, che voglio condividere con quelli che potrebbero interrogarsi sul potere di Ho'oponopono. Se fosse utile far conoscere la mia testimonianza, vi prego di farlo. Se non lo fosse, gettatela pure e che la mia gratitudine sia sufficiente. Dal profondo del cuore, grazie a tutti voi. Che Dio vi conceda pace, saggezza, salute e una lunga vita in cui ripulire e andare a Casa. Tanto, tanto amore e benedizioni, Dana Hayne Testimonianza sul gruppo di Ho'oponopoono di Filadelfia Il dottor Hew Len iniziò il corso con un ragionamento e dei disegni. Espose la cosmologia di Ho'oponopono. Ci chiese: "Chi siete? Lo sapete?". Insieme esplorammo l'incredibile realtà zero dei nostri veri Sé, che e eterna, illimitata, totale, completa, vuota e da cui tutta la pace viene emanata. La chiamò "Casa". Poi esplorammo con lui la natura della domanda: "Quale il problema? ". "Avete mai notato", chiese, "che ovunque ci sia un problema ci siete anche voi? Vi dice niente questo?". Come il vecchio Socrate, ci coinvolse nel processo, convincendoci con domande e risposte. Non immaginavo che il dottor Hew Len stesse esumando con destrezza ricordi e giudizi nascosti per ripulire e tra sformare. Presa nella rete, alzai la mano, feci domande e commenti. Ma quando ormai la gio rnata stava per finire, cominciai a sentire come se, a ogni mia domanda, il dottor Hew Len mi mancasse di rispetto. Ogni risposta mi irritava e mi sentivo pubblicamente sv ergognata e umiliata. Arrivati a domenica mattina, ero così arrabbiata con il dottor Hew Len che volevo andare via. Lo consideravo un arrogante, uno che vuole controllare e dominare tutto. Mi sedetti tutta agitata, inviperita e pronta a urlare. Non sapevo se volevo prendere e andarmene. Mi alzai e andai al bagno, perché temevo di scoppiare a piangere lì in aula. Mi sedetti su uno di quei contenitori pieni di ammoniaca e sentii la furia in cui si era trasformata la mia rabbia. Oh, sentivo una furia omicida. Una par

te di me non voleva lasciare andare quella furia. Ma qualcos'altro continuava a spingermi a d ire "perdonami, perdonami, ti amo". Continuai e continuai a dirlo alla mia furia. Poi capii che questo non era un sentimento nuovo. Avevo già sentito prima la stessa furia infiltrarsi e mascherarsi, come una piccola bruciatura sul fondo della mia coscienza, quando mio marito mi mortificava e ogni volta che la mia matrigna aveva insistito a dire che aveva ragione lei. Oh sì, era una di quelle che usava le parole per far diventare bianco il nero, confondendo il cuore innocente di una bambina. E poi capii. Ci arrivai. Ha ha! Ecco! Questo è un vecchio ricordo, la trave nell'occhio, la trave che conficco nel cuore degli altri. Questa è la spada della memoria che tengo nel cuore e trascino nel mio "adesso " e con cui uccido gli altri: il dottor Hew Len, mia madre, mio marito, Bush, Saddam Hussein, chiunque possa accusare e uccidere. Questo è ciò di cui parla il dottor Hew Len, il nastro a ciclo continuo che non smette mai di suonare. Non me ne andai. Tornai alla sala della conferenza e provai una calma profonda per il resto della giornata. Continuai a ripetere in s ilenzio: "Mi dispiace. Ti prego, perdonami. Grazie. Ti amo". Dopo quello che mi era successo, nelle risposte del dottor Hew Len alle mie domande sentii solo amore e nessuna delle emozioni precedenti. Lui non era cambiato affatto. In me, invece, qualcosa sì. Poco dopo il mio ritorno alla sala, il dottor Hew Len ci fece partecipi di una sua esperienza quando conobbe Ho'oponopono. Aveva abbandon ato il corso non una ma tre volte, pensando ogni volta che l'insegnante era pazza e perdendo la rata del corso. Sapeva quello che stavo pensando? Sapeva che quasi me ne ero andata perché pensavo che fosse pazzo? Durante la pausa successiva, mi avvicinai cautamente al dottor Hew Len. Spiegò molto amabilmente che il ricordo antico e spesso ripetuto della dominanza maschile aveva alzato la testa. Spiegò ch e questa era una memoria comune a molti e c'era bisogno di grande persistenza e diligenza per curarla. Solo quando tornai a casa iniziai a capire la profondità della mia guarig ione al corso.

Durante il weekend, il dottor Hew Len ci diede gli strumenti per la trasformazio ne, strumenti completamente opposti all'intellettualismo. Senza aspettarmi dei r isultati, con diligenza ma scettica, dissi "goccia di rugiada", presi la mia matita e tamburellai il foglio di carta su cui avevo scritto tre parole, parole che rappresentavano dei problemi per me: "computer", "figlio" e "marito". Di nuovo, non avrei saputo il potere di quelle parole fino al mio ritorno a casa. Quando rincasai, mio marito e mio figlio mi accolsero sorridenti e dissero: "Indovina cosa abbiamo preso mentre eri via?". "Un computer nuovo?", provai a buttar lì. Avevamo avuto problemi con il computer, che resisteva, non mento, a ore e ore di lavoro da parte dei tecnici che erano venuti a casa, a tal punto che stavo seriamente pensando che ci fosse qualcosa di brutto come u n fantasma o qualche spiritello. Cosa più importante, avevamo avuto molti conflitt i familiari nelle settimane precedenti, dovuti ai capricci del nostro computer. Non mi interessavano i computer, ma volevo l'armonia. Rimasi un po' sorpresa quando sia mio marito che mio figlio dissero che sì, avevano comprato un computer nuovo. Fino alla sera prima avevano concordato di aspettare altri sei mesi per prenderne uno con il nuovo processore da 64 bit. Poi mi dissero: "Indovina che tipo". Scorsi la lista nella mia mente: Dell, HewlettPackard, Sony, Gateway, Compac e così via. Citai ogni tipo di computer a cui si possa pensare. "No, no, no", dicevano a ogni mio tentativo. "Mi arrendo!", urlai. Colui che da trentanni è mio marito, è un tipo deciso. Ha una volontà di ferro, che quando è focalizzata e cosciente è davvero di una determi nazione fantastica. Quando non è così cosciente, questa determinazione può sembrare più che altro testardaggine e niente e nessuno può smuoverlo. Era stato un fedele sostenitore del PC, e niente, proprio niente, avrebbe cambiato la sua opinione. Quindi, quando mi gridarono: "Apple!", avreste potuto raschiarmi via dal pavimento. Vedete, originariamente avrei voluto un Ap ple, ma a casa nostra un computer del genere era permesso come la carne di maiale in una casa di ebrei ortodossi. Può sembrare insignificante per qualcuno. Ma sono sposata da trentanni, e per tren tanni il mio matrimonio ha attraversato di tutto, nel bene e nel male, e abbiamo

lottato insieme per un obiettivo comune di unità ed eguaglianza. Questa scelta ap parentemente incoerente sul computer rappresentava un "posate le armi" che solo chi e coinvolto nella battaglia può riconoscere. Voglio dire che se mi aveste detto che la Cina aveva liberato il Ti bet, non mi sarei sorpresa di più. Ricordai di aver alzato la matita mentalmente dicendo "goccia di rugiada"e tamburellando "marito", "computer"e "figlio". Trentanni di conflitti potevano dissolversi così velocemente e senza sfo rzo? Dire "mi dispiace", "perdonami", "grazie" e "ti amo"poteva trasformare una vita di conflitti esteriori con le figure dell'autorità: la madre, la compagnia telefonica e il marito? Quello che so è che sono passate due settimane dal corso. Faccio tutti i giorni più scrupolosamente che posso quello ch e mi ha insegnato il dottor Hew Len. Mio figlio è malato da molto tempo e ora mio marito e io parliamo di cose che ero solita tenere represse e nascoste. Oh, e la notte scorsa ha detto: "Sai amore, se ti va potresti prendere uno di quei p ortatili tutto per te". NOTE * Oprah Winfrey è una famosa conduttrice di talk show. N.d.t. ** celebre talk-show televisivo della CNN. N.d.t. LE MENTI SCETTICHE VOGLIONO SAPERE Lo scopo della vita è di tornare all'Amore, in ogni momento. Per realizzare questo scopo, l'individuo deve riconoscere di essere responsabile al 100% della creazione della sua vita per quello che è. Deve riuscire a vedere che sono i suoi pensieri a creare quello che la sua vita è in ogni momento. Iproblemi non sono le persone, i luoghi e le situazioni, ma i pensieri che abbiamo su di loro. Si deve arrivare a capire che non esiste affatto un "là fuori". - DOTTOR IHALEAKALA HEW LEN Come ho già accennato precedentemente, una volta scrissi un articolo dal titolo "I l terapeuta più strano del mondo" e lo pubblicai nel mio blog. Lo aggiunsi al mio sito web www.mrfire.com e venne pubblicato anche nel libro di David Riklan 101 Great Ways to Improve Your Life. Questo articolo diventò il più diffuso e discusso che avessi mai scritto. La gente lo pubblicava nei newsgroups, lo inoltrava agli amici,

lo spediva al proprio elenco di indirizzi di posta elettronica e a quelli pubblici, e così via. Sembrava che il suo messaggio ispirasse chiunque. Fu quell'articolo che catturò l'attenzione del mio editore, Jo hn Wiley & Sons, e che mi portò a scrivere questo libro per voi. Ma quell'articolo non piacque a tutti. Un po' di gente credeva che nessuno, nemmeno uno psicologo, potesse curare dei criminali malati di mente in un ospedale. Una persona scrisse al dottor Hew Len e chiese delle pr ove. Voleva conoscere fatti concreti riguardo alle esperienze del dottor Hew Len all'ospedale psichiatrico. E per la verità anch'io. Ecco cosa scrisse il dottor Hew Len nella sua dettagliata risposta: Questa storia, come molte altre, ha bisogno di alcuni chiarimenti. È vero che: 1. Trascorsi molti anni come psicologo a contratto all'ospedale pubblico delle H awaii, una struttura psichiatrica gestita dal ministero della salute dello stato delle Hawaii. 2. Dal 1984 al 1987 passai tre anni come psicologo dello staff dell'ospedale, venti ore alla settimana, in un reparto di alta sicurezza che ospitava pazienti maschi che avevano commesso atti criminali come omicidi, stupri, abuso di droghe, violenze a persone e proprietà. 3. Quando entrai nel reparto di alta sicurezza nel 1984 come psicologo dello staff, tutte le celle di isolamento erano piene di pazienti violenti. 4. Ogni giorno nel reparto c'erano molti pazienti con polsi e caviglie legati con costrizioni metalliche per evitare atti di violenza tra di loro. 5. Nel reparto, la violenza tra pazienti e quella contro il personale erano una cosa normale. 6. I pazienti non venivano coinvolti nel loro processo di cura e riabilitazione. 7. Non esistevano attività lavorative riabilitative interne al reparto. 8. Non esistevano attività, passatempi o occupazioni fuori dal reparto.

9. Le visite dei familiari al reparto erano estremamente rare. 10. A nessun paziente era concesso di uscire dal reparto di alta sicurezza senza permesso scritto dello psichiatra e solo con caviglie e polsi legati. 11. Il soggiorno di un paziente medio durava anni e il costo era, credo, attorno ai 30.000 dollari all'anno. 12. In quel reparto i congedi per malattia del personale erano molto numerosi. 13. L'ambiente era tetro e trascurato. 14. Il personale era composto principalmente di gente meravigliosa e altruista. 15. Quello che ho descritto è probabilmente comune a molti reparti psichiatrici in altre zone del Paese. Quando lasciai il reparto e la struttura nel 1987: 1. Le celle di isolamento non erano più in uso. 2. Le costrizioni metalliche ai polsi e alle caviglie non erano più in uso. 3. Gli atti violenti erano estremamente rari e in genere riguardavano i nuovi pazienti. 4. I pazienti si occupavano di se stessi responsabilmente, inclusa l'organizzazione dei loro spazi, del lavoro e dei servizi legali prima di uscire dal reparto e dalla struttura. 5. C'erano attività ricreative come il tennis e lo jogging fuori dal reparto e non richiedevano l'approvazione dello psichiatra o costrizioni ai polsi e alle caviglie. 6. Erano iniziate attività lavorative come il lavaggio di automobili fuori dal reparto, senza l'approvazione dello psichiatra e senza costrizioni ai polsi e alle caviglie. 7. Il lavoro interno al reparto consisteva nel cuocere al forno dei dolci e pulire le scarpe. 8. C'erano visite al reparto da parte delle famiglie. 9. I congedi per malattia del personale non erano un problema cronico. 10. La situazione materiale del reparto migliorò molto perché la gente se ne prese cura, venne ritinteggiato e c'era una manutenzione. 11. Il personale del reparto era più motivato nel sostenere i pazienti a essere responsabili al 100% di se stessi. 12. Il tempo trascorso tra l'ingresso e l'uscita dall'ospedale

si ridusse considerevolmente, da anni a mesi. 13. La qualità di vita sia dei pazienti che del personale cambiò radicalmente passando da un clima detentivo a un clima familiare, dove le persone erano solidali una con l'altra. Cosa feci io personalmente come psicologo del reparto? Applicai ogni giorno il metodo di pentimento, perdono e trasformazione dell'Identità del Sé attraverso Ho'oponopono per qualsiasi cosa sperimentassi come problema consciamente o inconsciamente, pr ima, durante e dopo essere stato al reparto. Non prescrissi alcuna terapia né visitai i pazienti del reparto. Non frequentai nessuna assemblea del personale sui pazienti. Presi su di me il 100% della responsabilità per ripulire le cose che mi avevano causato dei problemi come psicologo del reparto. Sono una creazione dell'IO SONO, perfetto, come tutti e tutto. Quello che è imperfetto sono le fesserie, i ricordi che reagiscono, che risuonano come giudizi, risentimento, rabbia, irritazione, e solo Dio sa quanta altra m...a sopporta l'Anima. Pace dell'Io, Dottor Ihaleakala Hew Len, Presidente Emerito The Foundation of 1, Inc. Freedom of the Cosmos www.hooponopono.org Anche se stavo ancora imparando a fare ho'oponopono, a volte lo insegnavo ad altri se sentivo che erano disposti ad ascoltarlo. Naturalmente, la disponibilità non era loro, ma un riflesso di me stesso. Più diventavo sereno e pulito, più lo diventava la gente attorno a me. Ma è una cosa dura da accettare. È più facile voler cambiare l'esteriorità che quello che abbiamo dentro. A Maui, un agente immobiliare ci portò a vedere delle case. Lungo la strada parlam mo molto di guarigione, di spiritualità, del film The Secret e di sviluppo personale. Fu molto interessante, ma durante il nostro giro accadde qualcosa di illuminante. L'agente aveva letto il mio articolo ora famoso sul dottor Hew Len e sul processo di guarigione hawaiano ho'oponopono che aveva usato per c

urare un intero reparto di criminali malati di mente. Come tutti, l'agente immobiliare fu entusiasta dell'articolo. Come tutti, non lo capì completamente. Mentre giravamo in macchina nella bella isola di Maui, sentii l'agente lamentarsi di una casa che non riusciva a vendere. Il compratore e il venditore stavano litigando con molta rabbia, risentimento e altro. La ven dita si era impantanata in questi bisticci e non si sarebbe chiusa presto. L'agente era ovviamente frustrato da tutto ciò. Ascoltai per un po' e poi mi sentii ispirato a parlare. "Le piacerebbe sapere come gestirebbe questa situazione il dottor Hew Len usando ho'oponopono?", chiesi. "Sì!", esclamò l'agente, indubbiamente curioso. "Lo voglio proprio sapere. Dica". "Oh, questa è bella", disse Nerissa. "Be', non sono il dottor Hew Len", iniziai, "ma sto scrivendo un libro con lui e sono stato addestrato da lui. Quindi penso di sapere cosa farebbe". "Mi dica!". "Quello che fa il dottor Hew Len è guardare dentro di sé per trovare la cosa in comune con l'esperienza che vede fuori di sé", dissi. "Quando lavorava all'ospedale psichiatrico, guardava le cartelle dei pazienti. Che sentisse o meno repulsione per i loro att i, non si occupava delle persone ma delle sensazioni che lui provava. Quando ave va ripulito quello che c'era dentro di sé, loro iniziavano a ripulirsi e a guarire". "Mi piace", disse l'agente. "Molti non hanno idea di cosa significhi responsabilità", continuai. "Pensano attraverso la categoria di colpa. Quando crescono e diventan o più consapevoli, iniziano a pensare di essere responsabili per quello che fanno e che dicono. Oltre a ciò, quando diventi ancora più consapevole, puoi capire che sei responsabile di ciò che tutti fanno e dicono, semplicemente perché sono parte della tua esperienza. Se crei la tua realtà, allora crei tutto quello che vedi, anche le parti che non ti piacciono". L'agente immobiliare stava sorridendo e annuendo. Continuai a parlare. "Non importa cosa facciano il venditore e il compratore in questa situazione", dissi. "Ciò che conta è quello che fai tu. Il dottor Hew Len semplicemente ripete 'ti amo', 'mi

dispiace', 'ti prego, perdonami', 'grazie'. Non lo dice alle persone, lo dice al Divino. Il concetto è quello di ripulire l'energia in comune". "Lo farò", disse l'agente. "Ma non lo fai per ottenere qualcosa", continuai. "Lo fai perché è così che si ripulisce l'energia in comune affinché nessuno debba mai sperimentarla di nuovo. È una purificazione, e non smetti mai di farla". Feci una pausa. L'agente sembrò capire. I suoi occhi erano spalancati e il suo sorriso ampio. "Se emerge nella tua consapevolezza", continuai, "allora sta a te ripulire e curare. Poiché hai portato la situazione del venditore e del compratore alla mia attenzione, anch'io devo ripulirla. Ora è parte della mia esperienza di vita. Se sono il creatore della mia esperienza, allora è qualcosa di cui anch'io sono responsabile". Lasciai sedimentare tutto questo mentre continuavamo il nostro giro per vedere altre case a Maui. Qualche giorno più tardi mi arrivò un'e-mail dall'agente immobiliare. Diceva che stava continuando a usare il metodo del dottor Hew Len. Ecco come funziona. È tutto amore. È costante. E siete totalmente responsabili. Un giorno stavo insegnando a un seminario con Mindy Hurt, che dirige la Chiesa dell'Unione a Wimberley, in Texas. Si chiamava "Il segreto dei soldi". Insegnai il metodo di purificazione ho'oponopono. Poi, un signore mi venne a dire: "Ho qualche problema a dire 'mi dispiace' e 'ti prego, perdonami' ". "Perché?", chiesi. Non mi era mai capitato. Ero curioso. "Non riesco a immaginare un Dio amorevole o una Divinità che abbia bisogno della m ia richiesta di perdono", disse. "Non penso che il Divino debba perdonarmi di niente". Ci pensai e più tardi seppi quale risposta avrei dovuto dargli: "Non stai dicendo quelle frasi per essere perdonato dalla Divinità, le stai dicendo per ripulirti. Le dici alla Divinità

ma servono a ripulire te". In altre parole, il Divino ti sta già inondando d'amore. Non ha mai smesso. Al livello zero, dove ci sono zero limiti, c'è uno stato di amore puro, o almeno questa è la descrizione più verosimile che si po ssa dare. C'è, è là. Ma non tu, tu non ci sei. Quindi, dicendo 'ti amo, mi dispiace, t i prego perdonami, grazie', state ripulendo i programmi in voi che vi impediscono di essere allo stato puro: amore. Di nuovo, il Divino non ha bisogno del vostro ho'oponopono, ma voi avete bisogno di farlo. Recentemente ho ricevuto da una cara amica un'e-mail che stringe il cuore. Mi chiede: "Cosa diresti a qualcuno che avesse letto il tuo libro, visto The Secret, letto il tuo blog ogni giorno, avesse fatto del suo meglio, ma fosse ancora abbattuto, infelice e fallimentare? Continuo ad avere problemi su problemi. Non finiscono mai. Cosa gli diresti?". Ho sentito il suo dolore. Dopotutto, a un certo punto della mia vita sono stato un senzatetto. Ho lottato con la povertà per un decennio. Il mio successo "a scoppio ritardato" ci ha messo vent'an ni a saltar fuori. So cosa vuol dire sentirsi come se si stesse affondando nelle sabbie mobili. Cosa direste a una persona così? In passato le avrei dato delle soluzioni. Le avrei detto di leggere The Magic ofBelieving di Claude Bristol, di guardare sette volte The Secret, di immaginare come avrebbe voluto che fosse la sua vita, di prendersi ogni giorno del tempo per meditare, di lavorare sul tema dell'autosabotaggio. Ma questo è un approccio frontale al cambiamento. Ho imparato, e il dottor Hew Len lo può confermare, che quell'approccio funziona rara mente. Allora cosa rimane? Come facciamo ad aiutare qualcuno che è bloccato e che soffre? Secondo ho'oponopono, l'unico modo è ripulendo se stessi. Le persone che vengono da me, inclusa quella che mi ha scritto, hanno un programma in comune con me. L'hanno preso come un virus men tale. Non ne hanno colpa. Si sentono intrappolate e messe all'angolo. Posso lanciare loro una fune, ma il più delle volte non la useranno, o la useranno per impiccarsi.

Allora cosa fare? Tutto quello che posso fare è purificare me stesso. Quando mi purifico, loro vengo no purificati. Quando ripuliamo i programmi che condividiamo, tutta l'umanità ne trae beneficio. Questo è tutto quel lo che faccio oggi. Il dottor Hew Len, in quella prima telefonata tanto tempo fa, mi disse che era la prima cosa che faceva: "Tutto quello che faccio è ripulire, ripulire, ripul ire". Tutto quello che faccio è dire "ti amo", "mi dispiace", "ti prego, perdonami", "grazie". Il resto è in mano alla Divinità. Non penso che questo sia spietato, anzi, penso sia la cosa più sincera e profonda che io possa fare. Ed è quello che faccio anche ora, mentre sto scrivendo queste parole. Alla fine, pensate a questa battuta spirituale finale: poiché adesso la storia del la persona che mi ha scritto è parte anche della vostra esperienza, questo signifi ca che la guarigione dipende anche da voi. Dopotutto, se siete voi a creare la v ostra realtà, dovete aver creato voi anche questa situazione, dato che ora è parte d ella vostra realtà. Vi suggerisco di usare la frase "ti amo" per curarla. Se voi vi curate, la persona che mi ha scritto e tutti quelli che condividono quel programma staranno meglio. SCEGLIERE È UNA LIMITAZIONE Possiamo fare appello alla Divinità, che conosce i nostri progetti personali, per curare tutti i pensieri e i ricordi che in questo momento ci trattengono. MORRNAH SIMEONA Nell'ottobre 2006 il dottor Hew Len venne ad Austin per passare qualche giorno insieme a me. Quando andai a prenderlo all'aeroporto, com inciammo subito a parlare della vita, di Dio, di programmi, di purificazione e di molto altro. Mi chiese cosa stavo facendo in quel periodo, gli dissi quanto ero entusiasta. "C'è un film in cui un personaggio dice: 'Certa gente è sveglia e vive in un costante stato di meraviglia'. Sono proprio vicino a quello stato", dissi. "Ci sono magie e miracoli in questa vita che mi fanno sentire al legro". "Dimmi di più", mi incalzò. Gli dissi della mia nuova macchina, che adoro. È una macchina sportiva di lusso, una Panoz Esperante GTLM

del 2005. Sono auto fatte dalla famiglia Panoz. Sono tutte assemblate a mano, firmate dalle persone che le hanno fatte, e con un nome proprio. La mia si chiama Francine. Sapevo che il dottor Hew Len avrebbe apprezzato l'amore messo nell'auto e il fatto che veniva trattata come una persona. Per lui, tutto è vivo. Gli dissi che uno degli effetti della mia partecipazione al film The Secret fu che venni invitato al Larry King Live. Volle sapere com'era Larry King. Glielo dissi. King è diretto, amichevole, sveglio. Mi p iaceva. Continuai raccontandogli del successo dei miei libri, come Attractor Factor e Life's Missing Instruction Manual. Dopo pochi minuti si accorse che ero completamente pervaso di energia. "Cosa pensi sia cambiato in te da quando hai fatto la prima pratica di ho'oponopono?". Ci pensai per un momento e dissi: "Ho smesso di controllare tutto. Lascio andare . Tutto ciò che faccio è ripulire, eliminare e mantenere l'intenzione di andare a zero". Mi diede una pacca sulla spalla e mi sorrise in un modo che fissò quel momento, riconoscendo che quello era giusto per me. Ci avvicinammo alla mia macchina e dopo pochi metri si fermò e mi fissò. "C'è una specie di rimbalzo nel tuo passo", disse quasi stupefatto. "Cammini con le molle". "Be', sono felice di vederti", dissi. Andammo a cena e gli dissi che ero veramente avvilito dal fatto che il mio libro su P. T. Barnum, There's a Customer Barn Every Minute, non stava andando bene. "Joseph, devi amarlo". Volevo che il mio libro vendesse e non capivo cosa avesse a che fare l'amore con questo. "Joseph, se avessi tre bambini e uno di loro andasse male a scuola, gli diresti che sei avvilito per questo?". "No", risposi e subito ebbi un'intuizione. Il mio libro per me è un figlio, e stavo dicendo che non era in gamba come gli altri miei figli. Lo sentii a un livello tale che quasi iniziai a piangere al ristorante. "Capisci, Joseph", disse il dottor Hew Len. "Devi amare

tutti i tuoi figli". Cominciai a sentirmi male per aver allontanato mio "figlio" che non andava bene alla scuola della vita. Ero veramente dispiaciuto. Iniziai a dire mentalmente al Divino "ti amo", "mi dispiace", "ti prego, perdonami" e "grazie", mentre mantenevo la sensazione del mio libro nel cuore. Più tardi, quando andai a casa e vidi il libro, lo presi e me lo portai al cuore, abbracciandolo, amandolo, chiedendo perdono per non averlo apprezzato per la sua semplice esistenza. Stavo portando il dottor Hew Len verso casa mia, nella zona di Wimberley, quando disse che vedeva un elfo in me. "Cosa?". "Un elfo", ripeté. Mi sono abituato al fatto che lui veda cose che io non vedo. Non li definisce poteri psichici, ma solo svelamenti del momento. "L'elfo ha occhi e orecchie grandi. Vuole restare dentro e non andare in pubblico". "Questa è la parte di me che vuole stare a casa a lavorare al computer e non interagire con le persone". "Comunque c'è un'altra parte di te che ama i riflettori". "Due terzi di me vogliono andare al Larry King, a Oprah e avere attenzioni", confessai, "ma un'altra parte vuole starsene per conto suo" . "Il tuo elfo ti farà essere ragionevole", spiegò il dottor Hew Len. "La gente che vuole solo la celebrità impazzisce. La gente che vuole solo vivere in una caverna è troppo modesta. Tu sei equilibrato ". Più tardi, quel giorno, raccontai alla mia amata Nerissa dell'elfo. "Come si chiama la parte di te a cui piace stare su un palcoscenico?", chiese. "Non so". Ci pensò su per un momento e disse: "Penso si chiami Folletto". "Folletto?". "Sì, Folletto. Gli sta bene". Risi e dovetti darle ragione. Il giorno dopo, quando dissi al dottor Hew Len che Nerissa aveva chiamato la mia parte

estroversa Folletto, rise di gusto e disse che gli sembrava perfetto. "Il folletto ama la luce", cantò. Il giorno dopo l'arrivo del dottor Hew Len, andai a un appuntamento che avevo co n lui. Lo trovai seduto a un tavolo con due pensionate messicane che sembravano pendere dalle sue labbra. Mi fece ce nno di avvicinarmi. Ordinai un caffè e mi stavo sedendo accanto a lui quando mi fe rmò chiedendomi di sedermi su una sedia più lontana, di fronte alle due donne. "Racconta a queste signore cosa fai", mi disse. Dissi loro dei miei libri, della mia apparizione cinematografica e del mio sforz o di aiutare le persone a trovare la felicità. "Racconta come affronti i problemi", disse. "In passato cercavo di risolvere i problemi, che fossero miei o di qualcun altro. Oggi invece li lascio stare, ma mi ripulisco dai ricordi che li hanno provocati. E quando lo faccio, i problemi si risolvono e mi sento bene". "Joseph, puoi fare un esempio?". "Mia sorella è un tormento per me", confessai. "È stata disoccupata, è stata derubata in casa, hanno usato la sua carta di credito. Non è felice e questo mi tormenta. Ho cercato di aiutarla invian dole denaro, libri, film e anche il lettore di DVD per vederli. Non fa nessuno s forzo per cambiare. Ma adesso io non cerco più di cambiarla". "Cosa fa?", chiese una delle due signore. "Lavoro su di me", dissi. "Ora capisco che ciò che le accade non ha niente a che f are con quello che sta facendo. È un programma che viene riprodotto, la memoria, e lei è presa nella rete. È come se avesse preso un virus. Non è un suo errore. E poiché lo sento, poiché sono addolorato per lei, condivido lo stesso programma. Devo ripulire. E se lo faccio, il programma uscirà anche da lei". "Cosa fa per ripulire?". "Quello che faccio è dire in continuazione 'ti amo', 'mi dispiace', 'ti prego, perdonami' e 'grazie' ". Il dottor Hew Len spiegò che nella semplice frase "ti amo" ci sono tre elementi che possono cambiare tutto: la gratitudine, il rispetto e l a trasmutazione. Continuai a spiegare quello che pensavo accadesse. "Le frasi che dico sono come parole magiche che aprono

i lucchetti dell'universo. Quando le dico, e vengono fuori come una poesia, sto aprendo me stesso al Divino, purificandomi ed eliminando tutti i programmi che n on mi permettono di essere nel qui e ora". Il dottor Hew Len disse che gli piaceva come descrivevo il metodo di purificazione ho'oponopono. "Dire che qualcuno ha preso un virus è corretto", disse. "È un programma che c'è nel mondo e l'abbiamo preso. Quando qualcuno ce l'ha e voi lo notate, l'avete anche voi. L'idea è di prendersene la responsabilità al 100%. Quando vi purificate, purificate tutti da quel programma". Fece una pausa e aggiunse: "Ma ci sono un sacco di programmi. Sono come erbacce sullo zero. Per arrivare a zero limiti dobbiamo purificare più di quanto possiate immaginare". Le signore sembrarono capire e questo mi sorprese. Stavamo parlando di concetti che spremevano il cervello, ma sembravano identificarsi con essi. Non potevo fare a meno di chiedermi se non stessero semplicemente sintonizzandosi sulla lunghezza d'onda del dottor Hew Len, come un diapason che emette una parti colare nota avvertibile nell'ambiente circostante. Andai con il dottor Hew Len a fare due passi. Era una passeggiata di un chilomet ro nell'aria fresca del mattino, su una polverosa strada di ghiaia. C'erano dei caprioli attorno a noi. A un certo punto ci imbattemmo in un branco di cani che abbaiavano contro di noi ma continuammo a camminare e a parlare. Improvvisamente il dottor Hew Len fece ondeggiare la mano verso di lo ro, come per benedirli, e disse: "Vi amiamo". I cani smisero di abbaiare. "Tutti noi vogliamo essere amati", disse. "Tu, io, anche i cani". Un piccolo cane dietro gli altri se ne uscì con un timido guaito. Non potevo smettere di pensare che dicesse "giusto", o forse "grazie". O addirittura "anch'io vi amo". Le nostre conversazioni erano sempre stimolanti. A un certo punto il dottor Hew Len mi fece andare fuori di testa spiegandomi che l'unica scelta nella vita è tra ripulire o non ripulire. "Vieni dalla memoria o dall'ispirazione", spiegò. "È tutto". Risposi: "Ho sempre detto alle persone che possono scegliere di venire dall'ispi

razione oppure no. Quello è il libero arbitrio. Il Divino manda un messaggio e tu puoi agire in base a esso oppure no. Se lo fai, tutto va bene. Se non lo fai, potresti avere dei problemi". "La tua scelta sta nel ripulire o meno", disse. "Se sei ripulito, allora quando arriva l'ispirazione non fai altro che agire. Non ci pensi. Se ci pensi, stai co nfrontando l'ispirazione con qualcos'altro, e questo qualcos'altro è un ricordo. Pulisci la memoria e non a vrai scelta. Avrai solo l'ispirazione e agirai in base a essa senza pensarci. È co sì". Uh! Questa intuizione mi colpì davvero. Mi sentii male per aver scritto e parlato della scelta come libero arbitrio, mentre in quel momento stavo imparando che il libero arbitrio significa essere a ncora incastrati nella memoria. Quando siete al livello zero e ci sono zero limi ti fate soltanto ciò che è lì per voi. Ecco tutto. "È come se fossimo dentro una grande sinfonia", spiegò il dottor Hew Len. "Ognuno di noi ha uno strumento da suonare. Anch'io ne ho uno. I tuoi lettori ne hanno altri. Nessuno è uguale. Perché il concerto sia realizzato e sia godibile, ognuno deve suon are la sua parte e non quella di altri. Abbiamo dei problemi quando non prendiamo il nostro strumento o pensiamo che altri ne abbiano di migliori. Questa è la memoria". Iniziai a capire che un concerto ha tecnici, organizzatori e una squadra per le pulizie. Tutti hanno un ruolo. Pensai anche ai diversi tipi di persone che conoscevo e che sembravano non sapere come erano arrivate al successo. Prendete James Caan, il famoso attore de Il Padrino e della serie televisiva Las Vegas. L'ho incontrato molte volte. La sua celebrità è per lui un mistero tanto quanto lo è per me e per voi. È un attore intelligente, leggendario. Ma tutto quello che fa è essere se stesso. Recita il suo ruolo nella sceneggiatura dell'universo. Lo stesso si può dire di me. Certa gente che mi incontra si comporta come se fossi una specie di guru. Se mi hanno visto nel film The Secret o hanno letto uno dei miei libri, specialmente Attractor Factor, pensano che io abbia una linea diretta e privata con Dio. La verità è che sto solo suonando il mio strumento nel concerto della vita. Quando recitate il vostro ruolo e io recito il mio, il mondo funziona. È quando ce

rcate di essere me o io cerco di essere voi che sorgono i problemi. "Chi decide tutti questi ruoli?", chiesi al dottor Hew Len. "La Divinità", disse. "Lo zero". "Quando vennero stabiliti?". "Molto prima che io e te apparissimo anche solo come amebe". "Significa forse che non c'è nessun libero arbitrio? Che siamo incastrati nei nostri ruoli?". "Hai un libero arbitrio totale", disse. "Stai creando tanto quanto stai respirando, ma per vivere allo zero devi lasciar perdere tutti i ricordi". Devo ammettere che non capii del tutto. Ma la parte che afferrai fu che il mio lavoro è suonare il mio strumento. Se lo suono, allora nel puzzle della vita sono un pezzo che ha trovato il suo posto. Ma se cerco di stare in un'altra zona del puzzle non andrò bene e l'intera figura non riuscirà. "La tua mente conscia cercherà di intendere tutto", chiarì il dottor Hew Len. "Ma la tua mente conscia è consapevole solo di quindici bit di informazione quando ci so no quindici milioni di bit in ogni momento. La tua mente conscia non ha la minima idea di cosa stia accadendo". Non era molto confortante. Almeno non per la mia mente conscia. Come ho accennato prima, una volta insegnai a un seminario chiamato "Il segreto dei soldi". Dissi a tutti che avrebbero avuto soldi se si fossero ripuliti. Se erano al verde, non erano purificati. Lo dissi al dottor Hew Len che concordò con me. "I ricordi possono portare via il denaro", disse. "Se sei purificato rispetto al denaro, ne avrai. L'universo lo dà se tu lo accetti. Ma i ricordi che riemergono lo tengono lontano o non te lo fanno vedere". "Come ti purifichi?". "Continuando a dire 'ti amo' ". "Lo dici al denaro?". "Puoi amare il denaro, ma è meglio dirlo al Divino. Quando sei a zero, hai zero li miti e anche il denaro può venire da te. Ma quando sei nella memoria glielo impedi sci. Ci sono molti ricordi attorno al denaro. Quando li ripulisci, sono ripuliti per tutti".

Entrammo in un locale e ordinammo del caffè. Quando ci sedemmo il posto era tranquillo, ma poco a poco la gente iniziò a entrare e diventò più affollato e rumoroso. L'energia crebbe. "Hai notato?", chiese. "C'è fermento nel locale", dissi. "La gente sembra più felice". "Siamo entrati, abbiamo portato i nostri sé purificati e il posto lo sente", disse. Mi raccontò di quando andava nei ristoranti in Europa. Gli affari di quei locali andavano a rilento ma dopo la sua visita, andavano meglio. Lo provò in diversi posti per vedere se succedeva la stessa cosa. Sì, succedeva. Poi andò dal proprietario di un ristoran te e disse: "Se entriamo e il suo locale va meglio ci darà da mangiare gratis?". I l proprietario fu d'accordo. Il dottor Hew Len ebbe spesso pasti gratis solo per il fatto di stare nel locale. Notai che regalava del denaro. Entrammo in un piccolo negozio. Comprò degli oggett i di vetro colorato per degli amici. Gettò un biglietto da venti dollari sul banco e disse: "E questi sono per lei!". Il commesso sembrava sorpreso, naturalmente. Ma lui aggiu nse: "È solo denaro!". Più tardi, al ristorante, io diedi una lauta mancia alla cameriera. Mi fissò a bocca aperta. "Non posso accettarli", disse. "Sì che puoi", ribattei. Poi mi venne l'idea per un prodotto che sapevo mi avrebbe fatto fare molti soldi. Il dottor Hew Len mi fece notare: "L'universo ti ricompensa per la tua generosità. Ti ritorna ciò che hai dato. Ti ha dato l'ispirazione. Se non fossi stato generoso, non te l'avrebbe data". Ah, ecco il vero segreto dei soldi. "Noi americani ci dimentichiamo che proprio sui nostri soldi c'è scritto 'confidiamo in Dio' ", disse il dottor Hew Len. "L'abbiamo stampato sulle banconote ma non ci crediamo". A un certo punto il dottor Hew Len mi chiese dell'azienda alimentare che avevo fondato con un medico e un nutrizionista. L'avevamo creata per commercializzare Cardio Secret, una formula naturale che abbassa il colesterolo (vedi www.cardiosecret.com). Il dottor Hew Len aveva collaborato con me per il nome de

l prodotto e della ditta. Era curioso di sapere come erano andate le cose. "È tutto in sospeso al momento", dissi. "Ho chiesto a un avvocato della FDA, l'agenzia per gli alimenti e i medicinali del Ministero della Salute, di verificare il nostro sito web e le nostre confezioni. Stiamo aspettando la sua risposta. Ma lavorando su questo pro dotto, mi è venuta l'idea per uno ancora più interessante, una cosa che ho chiamato Fit-A-Rita". Continuai spiegando che Fit-A-Rita è un cocktail margarita naturale (vedi www.fita rita.com). L'idea mi venne mentre bevevo al bar con gli amici. In quel periodo lavoravo a progetti di fitness e cu lturismo, per cui bere un margarita era qualcosa di raro e speciale. Mentre ne s orseggiavo uno dissi: "Ci vorrebbe un margarita per culturisti". Nel momento in cui lo dicevo, mi resi conto che era una buona idea. "Buon per te, Joseph", disse il dottor Hew Len. "Non eri troppo attaccato al primo prodotto e non volevi che le cose andassero a modo tuo, così il Divino ti ha dato un'altra idea per fare soldi. Troppa gente si rinchiude in un'idea e cerca di farla entrare a tutti i costi nelle proprie aspettative, ma quello che fanno è blo ccare la vera ricchezza che vorrebbero avere. Buon per te, Joseph, buon per te". Aveva ragione, ovviamente. Finché resto aperto alle idee del Divino, continuano ad arrivare. Oltre al Fit-A-Rita ricevetti l'idea per dei "sottopiatti purificatori". Sono dei sottopiatti dove appoggiare il cibo per pu rificarlo e purificarvi prima di mangiare (vedi www.clearingmats.com). Ma non mi fermai lì. Anche il dottor Hew Len ricevette un'idea. "Non ho mai visto un sito web che purifica la gente mentre sta lì seduta a guardar lo", mi disse. "Facciamolo così il sito per il nostro libro. Quando la gente ci accede, si purifica con quello che infondiamo nel sito". Lo facemmo proprio così. Visitate www.zero limits.info. Non c'è limite alla quantità di idee e di denaro che si può ricevere quando lasciate stare i vostri bisogni e permettete a tutto di venire da voi. La chiave, come sempre, è solo continuare a ripulire, ripu lire, ripulire. "Cosa dovrebbero fare i terapeuti quando incontrano i loro pazienti?", chiesi volendo indagare su dei metodi specifici per aiutare la gente a guarire. "Solo amarli", rispose il dottor Hew Len.

"E se qualcuno viene da te veramente traumatizzato e non ce la fa a superare quel momento?", chiesi volendo mettere all'angolo il dot tor Hew Len e forzarlo a tirare fuori qualche metodo che io potessi usare. "Quello che vogliono tutti è essere amati", disse. "Non è per caso ciò che vuoi? Se ami quella persona non importa cosa dici o cosa fai". "Per cui potrei essere junghiano, freudiano, reichiano o qualsiasi altra cosa?". "Non ha importanza", sottolineò. "Ciò che importa è che tu ami la persona perché è parte di te, il tuo amore la aiuterà a eliminare, purificare e ripulire i programmi attivati nella sua vita". Non mi accontentai della risposta, anche se potevo capirne il senso. "Ma se qualcuno è proprio clinicamente pazzo?". "C'era una donna considerata schizofrenica che veniva da me", iniziò. "Le chiesi di raccontarmi la sua storia. Devi capire che qualsiasi cosa lei o chiunque altro mi racconti non è il tema vero. La loro storia è la loro interpretazione conscia degli eventi. Quello che sta realmente accadendo è fuori dalla loro portata. Ma ascoltare la storia è il punto di partenza". "Cosa disse?". "Mi raccontò la sua storia e ascoltai. Nella mia mente continuai a dire al Divino 'ti amo', certo che qualunque cosa dovesse essere purificata lo sarebbe stata. A un certo punto mi disse il suo nome per esteso, era uno di quei nomi doppi, con il trattino". "Tipo Vitale-Oden?". "Esattamente. Sapevo che era parte del problema. Quando si ha un nome diviso questo crea una personalità divisa. Aveva bisogno di appropriarsi del suo nome di nascita". "Le chiedesti di cambiare legalmente il suo nome?". "Non era necessario arrivare a tanto", spiegò. "Dicendo a se stessa che il suo nome era di una sola parola iniziò a rilassarsi e a sentirsi nuovamente integra". "Ma cosa provocò il cambiamento in lei, il cambio di nome o il tuo ripetere 'ti amo'?". "E chi lo sa?".

"Ma lo voglio sapere", dissi. "Ho iniziato un corso di addestramento ai miracoli al sito www.miraclescoaching.com. Voglio essere sicuro che i miei istruttori dicano e facciano le cose giuste per poter aiutare davvero la gente". Continuò spiegando che i terapeuti pensano di essere qui per aiutare o salvare le persone. Ma in realtà il loro lavoro è guarire se stessi dai programmi che vedono nei loro pazienti. Quando quei ricord i vengono cancellati nel terapeuta, vengono cancellati anche nei pazienti. "Non importa quello che tu o i tuoi istruttori dite o fate, sempre che continuiate ad amare la persona con cui siete", spiegò di nuovo. "Ricorda, la persona che vedi è il tuo specchio. Quello che prova è a nche in te. Purifica il programma condiviso ed entrambi starete bene". "Ma come faccio?". "Ti amo", disse. Sto iniziando a sentire un tema di fondo, qui. Ho cercato di capire come funziona il mondo fin da quando ero in grado di leggere i fumetti e i libri per ragazzi. "Superman" e "Flash" er ano decisamente facili da capire. Oggi ho a che fare con scienza, religione, psi cologia e filosofia, oltre ai miei vagabondaggi mentali. Proprio quando credo di avere il controllo di una cosa, arriva un altro libro che mette in crisi la mia visione del mondo. Questa volta stavo leggendo Consciousness Speaks di Balsekar quando sentii un mal di testa che arrivava. Se dovessi riassumere a parole il suo messaggio per un uomo confuso dalla lettura del libro, direi che nulla di ciò che facciamo viene dal lib ero arbitrio. Tutto viene spinto attraverso di noi. Pensiamo di essere agenti co nsci. Ci sbagliamo. Quello è il nostro ego che parla. Per certi versi, siamo delle marionette con l'energia del Divino in noi che tira i fili. Provate a pensare: io sono quello che ha scritto Attractor Factor, un libro che spiega un metodo in cinque passi per avere, fare o essere ogni cosa vogliate. Io e altri abbiamo usato il metodo per attrarre ogni cosa, dai soldi alle macchine, da una moglie a lla salute, dal lavoro a quello che volete. Si tratta solo di dichiarare la vostra intenzione e poi di agire in base a ciò che vi capita o fuoriesce da dentro per manifestarlo. In breve, siet e il burattinaio e il mondo è il vostro burattino. Quindi, come faccio a far convivere nella mia testa queste

due filosofie apparentemente contrastanti senza impazzire? Penso che funzioni così: prima di tutto, viviamo in un mondo guidato dalle convinzioni. Qualsiasi cosa crediate, quella convinzione funziona. Vi accompagnerà durante tutto il giorno. Inserirà le vo stre esperienze in una cornice di sensazioni che abbiano un senso per voi. E se apparisse nella vostra vita qualcosa che non sembra concordare con il vostro programma di convin zioni e con il vostro modo di vedere il mondo, trovereste il modo per razionaliz zarlo e forzarlo ad adattarsi. Altrimenti prendereste il valium. In secondo luogo, non posso fare a meno di chiedermi se entrambe le filosofie siano giuste: siamo i burattini e i burattinai. Ma questo funziona solo quando usciamo dalle nostre abitudini. È la nostra mente che ci porta a bere troppo, a mangiare troppo, ad avere fretta, a mentire, a rubare e anche a passare troppo tempo a preoccupa rci di come funziona il mondo. Le nostre menti vanno nella direzione del flusso naturale delle cose. Le nostre menti sanno di essere destinate a fallire e non lo possono sopportare, quindi costruiscono delle dipen denze piacevoli per cercare di sopravvivere. In realtà, qualsiasi cosa essa sia, l a vostra mente è l'interferenza che vi impedisce di sperimentare la beatitudine di questo momento . Quand'è così, allora tutte le tecniche di purificazione di cui ho parlato come terzo passo in Attractor Factor servono ad aiutarvi a togliere l'interferenza dal piano del Divino. Per esempio, quando usate un metodo come la Tecnica di Libertà Emotiva (l'approccio alla vita in cui si evitano i problemi), dissolvete il tema che vi sta creando problemi. Ma poi cosa succede? Poi fate un'azione positiva. Be', non avreste fatto quell'azione in ogni caso? Non è perché sapevate che c'era un problema da cui iniziare? In altre parole, la spinta ad agire vi è stata inviata dal Divino e la vostra ansietà al riguardo era l'interferenza. Togliete l'interferenza e tornerete a essere uniti al Divino, il che significa che siete di nuovo il bu rattino e il burattinaio. Allora proviamo a riassumere quello che almeno per me oggi ha un senso: siete venuti a questo mondo con un dono dentro di voi. Potete averlo saputo subito oppure no. Potreste non saperlo nemme no adesso. A un certo punto lo percepite dentro di voi. Ora, la vostra mente lo

vuole giudicare. Se la vostra mente lo giudica male, andrete in cerca di terapie, metodi, droghe, dipendenze varie per affrontarlo, nasconderlo, risolverlo, lasciarlo andare o p er accettarlo. Ma quando avrete eliminato quell'interferenza che vi impedisce di agire in base al vostro dono, allora agirete in base a esso. In poche parole, sarete il burattino del Divino, ma il burattinaio della vostra vita. La vostra scelta è seguire il flusso oppure no. Quello è il libero arbitrio, la libera volontà. C'è chi la chiama "libera non-volontà" perché la vostra vera decisione è agire sulla base dell'impulso oppure no. Anche il grande showman e venditore P. T. Barnum, del quale ho scritto nel mio libro There's a Customer Born Every Minute, lo sapeva. Lui agiva. Fece grandi cose. Ma obbediva sempre a un ordine più elevato. Sulla sua lapide c'è scritto: "Sia fatta non la mia volontà ma la Tua". Agiva in base alle sue idee senza interferenze della sua mente e lasciava che i risultati fossero quello che erano, confidando che tutto fosse parte di qualcosa di più grande in mano all'universo. Fu in grado di lasciare andare mentre agiva. E questo è il quinto passo del mio libro Attractor Factor. Stasera ho capito il mondo (penso). Domani non lo so. Ho ancora voglia di un po' di fumetti. "Tutti hanno un dono", mi disse il dottor Hew Len durante una delle nostre passeggiate. "E Tiger Woods?", chiesi sapendo già la risposta ma volendo andare più in profondità. "Sta giocando la sua parte nel gioco del Divino". "E se iniziasse a insegnare a giocare a golf ad altri?". "Non ci riuscirà mai", disse il dottor Hew Len. "Il suo compito è di giocare a golf, non di insegnarlo. Quello è il compito di qualcun altro. Ognuno ha la sua parte". "Anche un usciere?". "Sì! Ci sono uscieri e netturbini che amano il loro lavoro", disse. "Non lo credi perché immagini te stesso nei loro ruoli. Ma nemmeno loro possono giocare il tuo ruolo". Improvvisamente ricordai un passo da un vecchio corso di sviluppo personale: "Se Dio ti avesse detto cosa fare, lo

faresti e saresti felice. Be', quello che stai facendo è ciò che Dio vuole che tu faccia". Il punto è non opporre resistenza al proprio ruolo. Potrei desiderare di essere una cantautrice come Michelle Malone, o un attore come James Caan, o un culturista come Frank Zane, o uno scrittore come Jack London. Potrei anche essere abbastanza bravo a c omporre canzoni, recitare, allenarmi, scrivere romanzi. Ma il mio ruolo è quello di ispiratore. Scrivo libri per risvegl iare la gente o, per essere esatto, per risvegliare me stesso. Quando risveglio me, risveglio voi. SIGARI, HAMBURGER E L'UCCISIONE DEL DIVINO Ripulire aiuta a ridurre l'ipoteca sulla vostra anima. - DOTTOR IHALEAKALA HEW LEN Un giorno il dottor Hew Len voleva mangiare qualcosa. Era lunedì sera, in una piccola città dove tutti sono occupati a intrattenere i turisti nel weekend e spesso i ristoranti sono chiusi per turno il lunedì. C'era solo un posto aperto che mi veniva in mente, Burger Barn un locale che vendeva hamburger. Non volevo nemmeno nominare il posto, perché pensavo che il dottor Hew Len non gradisse del cibo del genere. Inoltre, con il cambiamento nel mio stile di vita e le mie nuove abitudini alimentari, non osavo nemmeno avvicinarmi a un fast-food. Ma glielo dissi comunque. "Un hamburger? Meraviglioso!", disse lui con entusiasmo. "Ne sei sicuro?", chiesi. "Oh, sì! Adoro i buoni hamburger". Andammo verso quel locale e parcheggiammo. Entrammo e ci sedemmo. Il menù non dava grandi possibilità di scegliere qualcosa di sano. "Un doppio hamburger con doppio formaggio su pane bianco", ordinò il dottor Hew Len. Ero sbalordito. Secondo me quel cibo era un attacco diretto al cuore. Carne? For maggio? Pane bianco? Non riuscivo a crederci. E non riuscii a credere che anch'i o ordinai la stessa cosa. Pensai che se andava bene per lo sciamano, andava bene anche per me . "Non sei preoccupato per la carne, il formaggio e il pane?", gli chiesi.

"Niente affatto", disse. "Ogni mattina, per colazione mangio un hot dog con carne piccante. Adoro quella roba". "Davvero?". "Non è il cibo a essere pericoloso", mi spiegò. "È cosa pensi del cibo a esserlo". Avevo già sentito quell'idea, ma non ci avevo mai creduto. Mi sembrava una grande invenzione. Ma forse mi sbagliavo. Continuò a spiegare: "Prima di mangiare qualunque cosa, mentalmente dico al cibo: 'Ti amo! Ti amo! Se sto portando in questo pranzo qualcosa che potrebbe farmi stare male mentre la mangio, non dipende da te! E nemmeno da me! Qualcosa lo scatena e voglio esserne responsabile!'. Poi mi godo il pranzo, perché è purificato". Ancora una volta la sua intuizione mi sconvolse e mi risvegliò. Avevo passato tant o tempo a leggere di salute e raccomandazioni sul cibo da diventare tanto parano ico da non potermi godere un semplice hamburger. Decisi di ripulirmi da questo. Quando arrivarono le ordinazioni, mangiammo con grande piacere. "Questo hamburger è il migliore che abbia mai mangiato", disse. Era così entusiasta che mandò a chiamare il cuoco per congratularsi. Il cuoco non era abituato a gente che lo ringraziasse per i suoi hamburger belli fritti. Non sapeva cosa dire. E nemmeno io. Quando portai il dottor Hew Len a fare un giro della mia casa, inclusa la palestra, trattenni il fiato. Tengo dei sigari in palestra. Sembra ironico allenarsi al mattino e fumare la sera, ma questa è la mia vita. Mi preoccupava che il dottor Hew Len potesse dire qualcosa sul fatto che fumavo. Gli mostrai i vari tipi di attrezzi, le foto sui muri di famosi culturisti e i c ertificati che avevo ricevuto alle gare di fitness a cui avevo partecipato. Cerc ai di stare alla larga dai sigari sedendo su una panchina. Ma lui li notò. "Cosa sono?", chiese. "Sigari", dissi con un sospiro. "Fumi mentre ti alleni?". "No, no, fumo di sera", spiegai. "È il mio momento di meditazione. Mi siedo fuori, fumo e provo gratitudine per

la mia vita". Rimase in silenzio per un po'. Mi aspettavo che sciorinasse tutte le statistiche che dimostrano perché fumare fa male. Poi parlò. "Penso che sia una bella cosa". "Davvero?", chiesi. "Penso che dovresti fumare un sigaro con la tua Panoz". "Cosa intendi dire? Farmi una foto davanti a Francine con un sigaro in mano?". "Forse, ma stavo pensando che potresti fumare mentre la lucidi o la spolveri". "Pensavo mi avresti preso in giro per il fatto di fumare", gli dissi alla fine. "C'è chi legge il mio blog, nota che ho menzionato i sigari e mi scrive che introduco tossine nel mio corpo e che mi faccio del male". "Penso che queste persone non abbiano mai sentito parlare dell'usanza degli indi ani d'America di passarsi la pipa della pace", disse, "o del fatto che in molte tribù fumare è un rito di passaggio e un modo per unirsi, condividere ed essere una famiglia". Ancora una volta stavo imparando che il segreto per il dottor Hew Len è amare tutto. Quando lo fate, le cose cambiano. Fumare è dannoso qua ndo pensate che lo sia, gli hamburger sono dannosi quando pensate che lo siano. Come per qualsiasi cosa, nelle antiche tradizioni hawaiane tutto inizia nel pensiero e il più grande guaritore è l'amore. Finalmente iniziavo a capire quell'uomo e quanto importante sia andare al livell o di zero limiti. Ma non tutti percepivano le cose come me. Una sera andai a una teleconferenza e raccontai a tutti delle mie esperienze con il dottor Hew Len, quelle di cui vi ho parlato qui. Ascoltarono attentamente. Fecero domande. Sembravano capire ciò ch e stavo spiegando. Ma con mia grande sorpresa, alla fine della comunicazione ripresero il loro normale modo di pensare. Mentre tutti erano d'accordo sul fatto che ci si d ebba prendere il 100% della responsabilità della nostra vita, stavano ancora parla ndo degli altri. Mentre tutti erano d'accordo sul fatto che il metodo di purificazione che il dot tor Hew Len mi aveva insegnato era

efficace, tornarono alle loro vecchie abitudini. Una persona disse: "Non voglio dire che sono dispiaciuto perché qualsiasi cosa dic a dopo 'sono' quello è ciò che divento". Volevo dire: "Bene, possiamo ripulire questo", sapendo che la sua frase era solo una convinzione. Ma dissi soltanto: "Il dottor Hew Len dice di fare qualsiasi cosa funzioni per voi". Ammetto che inizialmente mi sentii frustrato. Ma poi capii che anch'io dovevo ripulire quella cosa. Dopotutto, se mi assumo la responsabilità al 100% di ciò che vivo, io vivo anche quello. E se l'unico strumento per purificare è "ti amo", allora devo ripulire ciò che vedo negli altri, poiché ciò che vedo negli altri è in me. Questa può essere la parte più difficile da capire di ho'oponopono. Non c'è niente fuo ri di voi. Tutto è in voi. Qualsiasi cosa sperimentiate, la sperimentate dentro di voi. Una persona mi sfidò su questo tema chiedendomi: "E i cinquanta milioni di persone che hanno votato per un presidente che non mi piace ? Ovviamente non ho niente a che fare con le loro azioni!". "Dove sperimenti quei cinquanta milioni di persone?", chiesi. "Cosa intendi dire con dove li sperimento?", ribatté. "Ne ho letto e li ho visti in televisione, ed è un dato di fatto che abbiano votato per lui". "Ma dove sperimenti tutta questa informazione?". "Nella mia testa, come notizie". "Dentro di te, giusto?", chiesi. "Be', elaboro l'informazione dentro di me, sì, ma loro sono fuori di me. Non ci sono cinquanta milioni di persone dentro di me". "In realtà sì", dissi. "Ne fai esperienza in te, quindi non esistono se non guardi dentro te stesso". "Ma posso guardare fuori e vederli". "Li vedi dentro di te", dichiarai. "Qualsiasi cosa elabori è in te. Se non la elabori, non esiste". "È quella storia dell'albero che cade nella foresta e che non fa rumore se non c'è nessuno che lo ascolta?". "Esattamente". "Ma questo è folle".

"Esattamente", dissi. "Ma è la strada verso casa". Poi decisi di metterlo alla prova un po' di più. Chiesi: "Sei in grado di dirmi quale sarà il tuo prossimo pensiero?". Rimase in silenzio per un momento. Voleva spiattellare una risposta, ma non ci riuscì. "Nessuno può prevedere il suo prossimo pensiero", spiegai. "Puoi verbalizzarlo sol o quando arriva, ma il pensiero in sé sorge dal tuo inconscio. Non hai il controllo su di esso. La sola scelta che hai è quando il pensiero appare, ed è quella di agire di conseguenza o di non farlo". "Non ti seguo". "Puoi fare un sacco di cose quando il pensiero sorge, ma è stato generato nel tuo inconscio", spiegai. "Per purificare l'inconscio e avere pensieri migliori, devi fare qualcos'altro". "Per esempio?". "Be', sto scrivendo un libro intero sull'argomento", risposi riferendomi al libr o che state leggendo. "E cosa c'entra con cinquanta milioni di persone fuori di me?". "Non sono più fuori di te di quanto lo siano i tuoi pensieri", dissi. "Tutto è dentr o di te. Quello che puoi fare è ripulire per sgomberare il magazzino di pensieri nella tua mente. Quando hai ripulito, i pensieri che sorgono sono più positivi, produttivi e anche amorevoli". "Continuo a pensare che tutto questo sia strampalato", disse. "Ripulirò anche questo", risposi. È molto probabile che non l'abbia mai capito. Ma se voglio andare a zero limiti, devo prendermi la piena responsabilità per il fatto che lui non ci sia arrivato. La sua memoria è la mia memoria. Il suo programma è il mio programma. Il fatto che me lo abbia detto significa che lo condivido con lui. Quindi, se mi purifico da questo, anche lui verrà purificato. Mentre scrivo queste cose, nei miei pensieri sto dicendo "ti amo": dietro le parole, dietro lo scriverle, dietro il computer, dietro la m ia vita pubblica. Il mio dire "ti amo" mentre lavoro, scrivo, leggo, gioco, parl o o penso è il mio tentativo di non smettere mai di purificare, eliminare e ripuli re tutto ciò che sta tra me e lo zero. Riuscite a sentire l'amore?

Una mattina il dottor Hew Len disse che aveva visto un logo per me che conteneva un quadrifoglio. "Il quarto petalo è d'oro e a forma di lingua", disse. Dedicò parecchi minuti a descrivere quello che vedeva nella sua me nte, o dappertutto. Non so da dove prendesse la sua visione. E nemmeno lui lo sa peva. "Devi trovare un artista che abbozzi il logo per te", disse. Più tardi andammo a fare una passeggiata in città. Pranzammo e poi andammo a vedere un po' di negozi. Nel primo c'erano dei manufatti di vetro colorato. Eravamo ent rambi impressionati. Mentre ammiravamo il suo lavoro, la negoziante disse: "E se aveste bisogno di un logo o di un disegno, possiamo farlo". Il dottor Hew Len sorrise e si voltò verso di me, mentre io sorridevo e mi voltavo verso di lui. Arrivare da zero vuol dire sincronia. Mentre stavo scrivendo questa sezione del libro, dovetti interrompermi per essere intervistato per un altro film. È sul genere di The Secret, ma focalizzato su come diventare sani attraverso i propri pensieri. Iniziai l'intervista dicendo che i pensieri non sono così importanti come il non averne. Cercai di spiegare lo stato di zero limiti, in cui invece di guarirvi per conto vostro permettete al Divino di farlo. Non capivo bene perché stessi dicendo quelle cose. Una parte di me metteva in dubbio la mia sanità. Ma seguii il flusso. Quando la telecamera si spense, la donna che aveva monitorato tutto mi confessò ch e lei curava la gente entrando nello stato zero. Risultò essere un medico che in quel periodo curava gli animali entrando in uno stato di zero limiti, senza pensieri, in presenza dell'animale m alato. Mi mostrò fotografie di cani con la cataratta e quelle dopo il trattamento in cui erano co mpletamente guariti. Ancora una volta, il Divino stava provando che il Divino stesso, non io, ha tutto il potere. Io posso solo ripulire per poterlo udire e obbedire. Ieri sera ho passato un'ora e mezza al telefono con un autore di best seller e guru dell'auto-aiuto. Sono stato un suo fan per anni. Adoro tutti i suoi libri. Ammiro il suo messaggio. Poiché anche a lui piace il mio lavoro, alla fine ci siamo conosciuti e abbiamo parlato. Ma ero sbalordito dal tema della nostra conversazione.

Questo esperto di sviluppo personale mi raccontò una terrificante storia vera accaduta negli ultimi due anni. Era stato vittima di abusi da parte di una persona che amava. Mentre lo ascoltavo, mi chiedevo come poteva definirsi una vittima quando il suo messaggio pubblico era di assumersi la responsabilità della propria vita. Cominciò ad albeggiare in me l'idea che quasi tutti, anche gli esperti di auto-aiu to che cercano di insegnarci come vivere (incluso me stesso), non hanno la minima idea di quello che stanno facendo. Manca ancora un pezzo del puzzle. Arrivano a un punto in cui pensano che quello che in passato ha funzionato per loro, in futuro funzionerà sempre e per tutti. Ma la vita non è così. Siamo tutti diversi e la vita continua a cambiare. Proprio quando pensate di aver capito qualcosa, arriva un nuovo strappo e la vostra vita sembra fuori portata di nuovo. Il lavoro del dottor Hew Len ci insegna a lasciare andare e a confidare nel Divino mentre ci ripuliamo costantemente da tutti i pensieri e le esperienze che emergono sulla strada dell'ascolto del Divino. Con questo lavoro continuo possiamo ripulire i programm i dalle erbacce per poter gestire meglio la vita, facilmente e volentieri. Mentre stavo ascoltando la storia delle tristi avventure dello scrittore di auto-aiuto, continuai a dire "ti amo" al Divino in silenzio, dentro la mia mente. Quando lui finì di parlare, sembrava più leggero e felice. Come ci ricorda sempre il dottor Hew Len: "Il Divino non è un portinaio. Non chiedete delle cose, semplicemente ripulitevi". Mi piaceva passare il tempo con il dottor Hew Len. Non sembrava mai infastidito dalle mie domande. Un giorno gli chiesi se ci fosse qualche metodo avanzato di purificazione. Dopotutto, aveva fatto ho'oponopono per più di venticinque anni. Sicuramente dovev a aver creato o ricevuto qualche altro metodo per ripulire i ricordi oltre a "ti amo". "Cosa fai attualmente per ripulire?", chiesi. Ridacchiò e disse: "Uccido il Divino". Ero sbalordito. "Uccidi il Divino?", ripetei chiedendomi cosa volesse dire. "So che anche l'ispirazione è a un passo dal livello zero", spiegò. "Mi è stato detto che devo uccidere il Divino per

essere a casa". "Ma come fai a uccidere il Divino?". "Continuo a ripulire", disse. Sempre, sempre, sempre, si torna all'unico ritornello che guarisce tutte le ferite: "Ti amo, mi dispiace, ti prego perdonami, grazie". Alla fine del 2006, mentre ero in Polonia, a Varsavia, decisi di presentare l'idea di zero limiti e del livello zero al mio pubblico. Ero andato là a parlare per due giorni del marketing ipnotico e del mio libro Attractor Facto r. Trovai persone mentalmente aperte, amorevoli e intenzionate a imparare. Quind i insegnai quello che adesso sto condividendo con voi qui, e cioè che siete responsabili di tutto nella vostra vita e che il modo per curare qualsiasi cosa è con un semplice "ti amo". Sebbene il pubblico avesse bisogno di un traduttore, sembrava assorbire ogni mia parola. Ma una persona mi fece una domanda interessante: "La gente qui in Polonia passa tutto il giorno a pregare Dio e ad andare in chiesa, tuttavia abbiamo avuto guerre, la nostra città fu bombardata da Hitler, abbiamo vissuto sotto la legge marziale per anni e abbiamo sofferto. Perché quelle preghiere non hanno funzionato e cosa c'è di diverso in questo metodo hawaiano?". Feci una pausa per pensare alla risposta giusta, e avrei voluto che il dottor Hew Len fosse lì per aiutarmi. In quel momento diedi questa risposta: "La gente non ottiene ciò che dice, ma ciò che sente. La maggior parte delle persone che pregano non crede che sarà ascoltata o aiutata. La maggior parte delle persone prega per disperazione, il che significa che attira quello che prova: più disperazione ancora". Il mio interlocutore sembrò capire e accettare la mia risposta. Annuì. Ma quando tor nai negli Stati Uniti, scrissi al dottor Hew Len e gli chiesi cosa avrebbe risposto. Mi inviò la seguente e-mail: Ao Akua, grazie per l'opportunità che mi dai di purificare qualunque cosa accada in me sperimentando la tua domanda. Due anni fa, a un corso che tenni a Valencia, in Spagna, un'americana si fece avanti. "Mio nonno era malato di cancro", mi disse durante la pausa. "Pregai per lui, chiesi che non morisse, ma è morto comunque. Perché?".

"Hai pregato per la persona sbagliata", dissi. "Avresti fatto meglio a pregare per te stessa, chiedendo perdono per qualsiasi cosa tu stessi provando dentro di te per la malattia di tuo nonno". La gente non riesce a vedere se stessa come la sorgente delle proprie esperienze. Raramente le preghiere riguardano ciò che sta accadendo dentro a colui che prega. Pace dell'io Ihaleakala La totale onestà della sua risposta mi piacque. Ancora e ancora, il suo tema è che n iente è fuori di noi. Quando la gente prega, agisce come se non avesse potere e responsabilità. Ma in ho'oponopono siete completamente responsabili. La "preghiera" serve a chiedere perdono per q ualsiasi cosa in voi abbia provocato le circostanze esterne. La preghiera è una riconnessione con il Divino. Il resto è avere fiducia che il Divino vi curi. E quando guarite, succede anche fuori di voi. Tutto, senza eccezioni, è dentro di voi. Larry Dossey lo ha detto bene nel suo libro Healing Words: "In questo periodo ab biamo bisogno di ricordare che la preghiera, nella sua funzione di ponte verso l'Assoluto, non fallisce mai. Funziona il 100% delle volte, a meno che noi non impediamo la sua realizzazione dimenticandoci di essa". C'era una cosa che mi preoccupava del mio lavoro con il dottor Hew Len. Mentre crescevo e avevo delle intuizioni, mi preoccupava che tutti i miei libri precedenti fossero sbagliati e sviassero le persone. In Attractor Factor, per es empio, elogiavo il potere dell'intenzione. E alcuni anni dopo aver scritto quel libro, sapevo che l'intenzione è un gioco da sciocchi, un giocattolo dell'ego, e c he la vera sorgente del potere è l'ispirazione. Sapevo anche che il grande segreto della felicità è accordarsi con la vita, non controllarla. Troppa gente, me incluso , visualizzava e faceva dichiarazioni per manipolare il mondo. Ormai sapevo che non era necessario. È molto meglio seguire il flusso e pur ificare costantemente qualsiasi cosa venga fuori. Iniziai a sentirmi come dev'essersi sentito Neville Goddard. Neville è uno degli s crittori mistici che preferisco. I suoi primi libri riguardavano la creazione della propria realtà trasformando "le s ensazioni in fatti". In libri come The Law and the Promise, definisce questa cre azione "la legge", e

si riferisce all'abilità di influenzare il mondo con le sensazioni. "La promessa" è l'arrendersi a ciò che la volontà divina ha in serbo per voi. Neville iniziò la sua carriera insegnando come ottenere ciò che si vuole con quello che chiamava "immaginazione risvegliata". La breve descrizione di quella frase è la citazione favorita di Neville: "Immaginare crea la realtà". Il suo primo libro era intitolato At Your Command, che io aggiornai successivamente. Nel libr o spiegava che il mondo è davvero "ai vostri ordini". Dite al Divino, a Dio ciò che volete e vi sarà dato. Ma Neville, nei suoi ultimi anni, dopo il 1959, si era aperto a un potere più grande: quello di lasciare andare e di lasciare che il Divino operasse attraverso di lui. Il fatto è che non poteva ritirare dalla circolazione i suoi primi libri come un costruttore di automobili può ritirare un'auto difettosa. Non so se la cosa lo abbia turbato. Penso di no. Li lasciò nel mondo, perché sentì che "la legge" era utile per aiutare le persone a superare i colpi inferti dalla vita. Ma io volevo ritirare i miei libri. Sentivo che sviavano le persone. Dissi al dottor Hew Len che mi sentivo come se stessi dando un cattivo servizio al mondo. "I tuoi libri sono come pietre per guadare un fiume", mi spiegò il dottor Hew Len. "Lungo il cammino, la gente è su pietre diverse. I tuoi libri parlano loro da dove sono. Quando hanno usato quel libro per crescere, sono pronte per il successivo. Non devi ritirare nessun libro. Sono tutti perfetti". Quando pensavo ai miei libri, a Neville, al dottor Hew Len e a tutti i lettori del passato, del presente e del futuro, tutto quello che potevo dire era "mi dispiace, ti prego perdonami, grazie, ti am o". Ripulire, ripulire, ripulire. LA VERITÀ DIETRO LA STORIA Non è colpa tua, ma è tua responsabilità. - DOTTOR JOE VITALE Non ero ancora del tutto soddisfatto. Non sapevo ancora tutta la storia del lavoro del dottor Hew Len all'ospedale psichiatrico. "Non vedevi mai i pazienti?", gli chiesi di nuovo un giorno. "Mai?". "Li vedevo nell'atrio, ma non ne vidi mai uno nel mio

ufficio", disse. "Una volta uno mi disse: 'Potrei ucciderti, lo sai'. Replicai: 'Scommetto anche che potresti fare proprio un bel lavoretto'". Il dottor Hew Len continuò dicendo: "Quando iniziai a lavorare all'ospedale pubblico con i criminali malati di mente, c'erano tre o quattro aggressioni al giorno tra i pazienti. Ne avevamo circa trenta all'epoca. La gente era incatenata, messa in isolamento o r inchiusa nel reparto. Dottori e infermieri camminavano per le sale con la schien a contro il muro per timore di essere aggrediti. Dopo soltanto due mesi di purificazione, ci fu un ra dicale miglioramento: niente mani legate, niente isolamento ed era permesso lavo rare, fare sport e girare liberamente". Ma cosa fece esattamente per iniziare questa trasformazione? "Dovetti assumere dentro di me la completa responsabilità per la comparsa dei prob lemi fuori di me", disse. "Dovetti purificare i miei pensieri inquinati e sostit uirli con l'amore. I pazienti non avevano niente che non andasse. Gli errori erano dentro di me". Il dottor Hew Len spiegò che i pazienti e anche tutto il reparto non sentivano amore. E allora amò ogni cosa. "Guardai i muri e vidi che dovevano essere tinteggiati", mi disse. "Ma la nuova pittura non avrebbe attaccato, si sarebbe screpolata subi to. Quindi dissi ai muri che li amavo. Poi, un giorno, qualcuno decise di dipingerli e questa volta la pittura fece presa". Suonava strano, per non dire altro, ma mi stavo abituando a questo genere di dis corsi. Alla fine dovetti fargli la domanda che mi inquietava di più. "Vennero rilasciati tutti i pazienti?". "Due di loro no, mai", disse. "Furono trasferiti. Ma il resto del reparto guarì". Poi aggiunse qualcosa che mi aiutò veramente a capire la forza di quello che aveva fatto. "Se vuoi sapere com'era in quegli anni, scrivi a Omaka-O-Kala Hamaguchi. Lavorò co me assistente sociale mentre ero là". Lo feci. Mi rispose così: Caro Joe, grazie per questa opportunità.

Sappi che sto scrivendo con Emory Lance Oliveira, un'assistente sociale che lavo rò al reparto con il dottor Hew Len. Come assistente sociale mi assegnarono al reparto criminale aperto da poco all'o spedale psichiatrico pubblico delle Hawaii. Questo reparto era chiamato Unità chiusa di massima sicurezza (CISU). Ospi tava prigionieri-pazienti che spesso avevano commesso delitti brutali (assassinio, stupro, aggressione, rapina, molestie sessuali) e a cui erano stati diagnosticati gravi disturbi mentali. Alcuni dei prigionieri-pazienti non erano stati giudicati colpevoli a causa dell'infermità mentale, ma erano comunque stati destinati al rep arto; alcuni erano decisamente psicotici e avevano bisogno di cure, alcuni erano là per essere esaminati e aiutati e per decidere la loro capacità di andare avanti (per esempio la loro capacità di capire le accuse contro di loro e di parte cipare alla loro difesa). Alcuni erano schizofrenici, altri maniaco-depressivi, altri ritardati mentali, altri ancora psicopatici o sociopatici. C'erano anche q uelli che cercavano di convincere i tribunali di essere in una o in tutte le categorie che ho elencato. Erano tutti rinchiusi nel reparto ventiquattr'ore al giorno ed era concesso loro di uscire, scortati e legati a caviglie e polsi, solo per motivi medici o legal i. La maggior parte della giornata la passavano in celle di isolamento, stanze chiuse con pareti e soffitto di cemento, con un bagno chiuso e senza finestre. Molti di loro erano imbottiti di farmaci. Le attività che potevano fare erano poche e frammentate. Gli "incidenti" erano all'ordine del giorno: pazienti che aggredivano lo staff, pazienti che aggredivano altri pazienti, casi di autoaggre ssione o tentativi di fuga. Anche gli "incidenti" del personale erano un problem a: manipolazione dei pazienti, droghe, congedi per malattia, problemi di stipendio, conflitti con i colleghi, ricambio continuo di psicologi, psichiatri e amministratori, proble mi idraulici ed elettrici, e così via. Era un posto intenso, volubile, depressivo e feroce. Nemmeno le piante crescevano. Anche quando venne trasferito in una nuova palazzina, più sicura e con un'area ricreativa recintata, nessuno si aspettava che cambiasse veramente qualcosa. Quindi, quando arrivò "ancora un altro psicologo", si pensava che avrebbe cercato di movimentare un po' le cose,

che avrebbe provato a organizzare un programma all'avanguardia e infine che se n e sarebbe andato così come era arrivato, canticchiando. Invece, questa volta era il dottor Hew Len e, oltre a essere amichevole, sembrava non fare quasi nulla. Non faceva esami, accertamenti, diagn osi, non forniva terapie e non faceva nessun test psicologico. Arrivava spesso i n ritardo e non partecipava alle riunioni sui casi clinici o alla stesura della documentazione legale. Invece, praticava uno "strano" metodo di Identità del Sé Ho'o ponopono (SIH) che aveva a che fare con il prendersi il 100% di responsabilità per se stessi, osservando solo se stessi, e lasciando che venissero rimosse le energie negative e non volute dentro di sé. La cosa più strana di tutte era che questo psicologo sembrava sempre a suo agio e addirittura divertirsi!Rideva molto, scherzava con i pazienti e con il personale , e sembrava godersi veramente quello che faceva. Tutti sembravano ricambiare il suo affetto e il suo divertimento, anche se non sembrava lavorare molto. E le cose cominciarono a cambiare. Le celle di isolamento cominciarono a svuotar si, i pazienti stavano diventando responsabili delle loro necessità e iniziarono anche a pianificare e implementare programmi e progetti che li riguardavano. Le dosi di medicinali stavano scendend o e ai pazienti veniva concesso di lasciare il reparto senza essere legati. Il reparto diventò vivo, più calmo, più sicuro, più pulito, più attivo, più divertente e produttivo. Le piante iniziarono a crescere, i problemi idraulici quasi sparirono, gli episodi di violenza divennero rari e il personale sembrava più armonioso, rilassato ed ent usiasta. Più che problemi di mancanza di personale e di congedi per malattia, il p roblema diventò perdere il posto per eccesso di personale. Due momenti in particolare mi colpirono più di altri. C'era un paziente paranoico e gravemente ossessivo, che aveva ferito seriamente molte persone in ospedale e fuori e che era entrato e uscito dal reparto molte volte. Quella volta venne mandato al CISU per un omicidio. Avevo paura di lui. Mi venivano i capelli dritti ogni volta che si avvicinava. Fu quindi con mia grande sorpresa che, un anno o due dopo l'arrivo del dottor Hew Len, quando lo vidi camminare verso di me senza ess ere legato, i miei capelli non si drizzarono. Era come se lo notassi soltanto, s

enza giudizi, anche quando passammo così vicini da sfiorarci le spalle. Non avevo la mia solita reazio ne di essere pronta a scappare. Notai che sembrava calmo. In quel tempo non lavo ravo più al reparto, ma dovevo capire cos'era successo. Appresi che per un periodo non era stato in isolamento né legato e l'unica spiegazione era che qualcuno del personale stava facendo ho'oponopono, il metodo che il dottor Hew Len aveva cond iviso con loro. L'altro episodio accadde mentre stavo guardando il telegiornale. Avevo preso un giorno di riposo per rilassarmi. Una notizia riguardava l'apparizione in tribunale di un paziente del CISU che aveva molestato sessualmente e ucciso una bambina di tre o quattro anni. Il paziente era stato internato poiché ritenuto incapace di intendere e di sostenere un processo. Venne esaminato e valutato da molti psichiatri e psicologi e gli venne fatta una diagn osi che, di nuovo, gli avrebbe con tutta probabilità procurato un verdetto di assoluzione per infermità mentale. Non sarebbe dovuto andare in prigione e sarebbe stato sottoposto al regime meno restrittivo dell'ospedale, con la possibilità della libertà condizionata. Il dottor Hew Len aveva interagito con questo paziente, che alla fine chiese che gli fosse insegnato il metodo di Identità del Sé Ho'oponopo no e, a quanto si dice, era molto costante nella sua pratica, da buon ex ufficia le dei marines. Venne data l'autorizzazione a procedere e venne chiamato in tribunale per la sua deposizione. Se la maggior parte dei pazienti e dei loro avvocati avevano optato, e probabilm ente sempre opteranno, per la dichiarazione di infermità mentale, questo paziente non lo fece. Il giorno prima di andare in tribunale licenziò il suo avvocato. Il pomeriggio successivo, era in tribunale davanti al giudice e proclamava umilmente e con rammarico: "Sono responsabile, mi dispiace". Nessuno se lo aspettava. Ci volle qualche attimo prima che il giudice capisse cos'era successo. Avevo giocato a tennis con il dottor Hew Len e con questo paziente due o tre vol te, e anche se era stato educato e pieno di riguardi, lo avevo giudicato. Ma in quel momento, sentii solo tenerezza e amore per lui e percepii un grande cambiamento in tutta l'aula del tribunale. Le voci del giudice e degli avvocati

erano gentili e tutti coloro che gli stavano attorno sembravano guardarlo con so rrisi di tenerezza. Fu un momento particolare. Quindi quando il dottor Hew Len chiese se un pomeriggio, dopo il tennis, a qualc uno di noi sarebbe piaciuto imparare ho'oponopono, mi feci avanti con entusiasmo , aspettando con ansia che la partita di tennis finisse. Sono passati quasi vent'anni e sono ancora impressionata da quello che appresi: era la Divinità che agiva attraverso il dottor Hew Len all'ospedale pubblico delle Hawaii. Sono eternamente grata al dottor Hew Len e allo "strano" metodo che portò. In ogni caso, se per caso se lo sta chiedendo, il paziente venne dichiarato colpevole e fu in un certo senso ricompensato dal giudice, che accettò la sua richiesta di scontare la sua pena in una prigione federale nel suo stato natale, dove poteva stare vicino a sua moglie e ai suoi figli. Inoltre, anche se sono passati quasi vent'anni, questa mattina ho ricevuto una t elefonata dal precedente segretario del reparto, che voleva sapere se il dottor Hew Len sarebbe disponibile a riunirsi con il vecchio staff, gran parte del qual e è già in pensione. Ci troveremo tra un paio di settimane. Chi sa cosa può succedere? Terrò le mie antenne alte per altre storie. Pace, O.H. Ecco, il dottor Hew Len aveva veramente fatto un miracolo all'ospedale. Praticando l'amore e il perdono, trasformò della gente senza speranz a e che era considerata spazzatura dalla società. Questo è il potere dell'amore. Naturalmente, volevo saperne ancora di più. Terminata la prima stesura di questo libro, lo inviai al dottor Hew Len per una revisione. Volevo che lo controllasse con cura. Volevo an che che riempisse tutti i buchi nella storia dei suoi anni all'ospedale psichiatrico. Una settimana dopo mi scrisse la seguente e-mail: Ao Akua, questo è un messaggio confidenziale, per te e solo per te. Nasce dalla mia lettura del manoscritto di Zero Limits. Avrei altri commenti da fare, ma te li invierò in un'altra e-mail. "Hai finito", disse Morrnah senza essere enfatica. "Finito cosa?", risposi.

"Con l'ospedale alle Hawaii". Anche se intuivo la finalità del suo commento, in quel giorno d'estate nel luglio del 1987 dissi: "Devo avvisare con almeno due settimane di anticipo". Naturalmente non lo feci. Non se ne era mai parlato. E nessuno all'ospedale lo chiese. Non tornai mai all'ospedale, nemmeno quando venni invitato alla mia festa d'addio. I miei amici la fecero senza di me. I regali d'addio vennero spediti all'ufficio della Foundation of 1 dopo la festa. Mi era piaciuto stare all'unità criminale dell'ospedale pubblico, mi erano piaciute Le persone che avevo incontrato in reparto. A un certo punto, non so quando, da psicologo dello staff diventai membro della famiglia. Per tre anni e per venti ore alla settimana, al reparto vissi intimamente con il personale, i pazienti, le regole, i poliziotti, le combriccole e forze visibili e invisibili. Ero là quando le celle di isolamento, le costrizioni metalliche, i medicinali e al tre forme di controllo erano modi normali e accettati di operare. Ero là quando l'uso delle celle di isolamento e delle costrizioni metalliche a un certo punto semplicemente svanì. In che momento? Nessuno lo sa. Anche la violenza fisica e verbale svanì quasi completamente. La drastica riduzione dell'uso dei medicinali avvenne da sola. A un certo punto, chissà quando, i pazienti lasciarono il reparto per andare a fare attività lavorative senza essere legati e senza avere bisogno dell'approvazione medica. La trasformazione nel reparto da un clima di follia e tensione a un clima di ser enità avvenne semplicemente, senza sforzo conscio. Il passaggio dalla cronica mancanza a un eccesso di personale avvenne da sé. Quindi, vorrei che fosse chiaro che nel reparto ero un membro attivo e intimo della famiglia. Non uno spettatore. No, non feci nessuna terapia. Non feci test psicologici. Non andai alle riunioni del personale. Non partecipai a conferenze su casi particola ri. Ma venni comunque coinvolto intimamente nel lavoro. Ero presente quando si fece il primo progetto di lavoro

interno al reparto: preparare dei dolcetti da vendere. Ero presente quando si fece la prima attività fuori dal reparto: l'autolavaggio. Ero presente quando iniziò il primo programma ricreativo fuori dal reparto. Non esercitai nessuna delle abituali funzioni di uno psicologo del personale med ico, ma non perché pensassi che fossero inutili. Non lo feci per qualche ragione che non conosco. Tuttavia, vissi il reparto e partecipai alla cottura dei dolcetti, al tennis e al jogging fuori dal reparto. Ma più di ogni altra cosa, feci la mia purificazione, prima, durante e dopo ogni visita al reparto, ogni settimana per tre anni. Ogni mattina, ogni sera e in ogni momento in cui qualcosa del reparto mi veniva in mente, ripulivo qualsiasi cosa stesse accadendo in me. Grazie. Ti amo. Pace dell'io Ihaleakala Mi piacque molto questa ulteriore chiarificazione. Rivelava l'umiltà del dottor Hew Len e spiegava quello che aveva fatto e non fatto mentre e ra all'ospedale. Gli risposi chiedendo il suo permesso di includere l'email qui nel libro, per co ndividerla con voi. Mi rispose con una sola parola, quella che speravo scrivesse: "Sì". Non avevo ancora finito di imparare da quell'uomo incredibile. Decidemmo che avr emmo iniziato a condurre insieme dei seminari e che saremmo stati coautori di questo libro. Ma almeno conoscevo la storia completa di come era riuscito a curare un intero r eparto di criminali malati di mente. Lo aveva fatto come fa qualsiasi cosa: lavorando su se stesso. E lavora su se stesso con due semplici parole: "Ti amo". Questo, naturalmente, è lo stesso metodo che voi e io possiamo usare. Se dovessi riassumere in poche frasi il metodo moderno di Identi tà del Sé attraverso Ho'oponopono che insegna il dottor Hew Len, direi: 1. Ripulite continuamente. 2. Agite in base a idee e opportunità che sorgono nel cammino.

3. Ripulite continuamente. È tutto. Può essere la creazione della strada più breve verso il successo. Può essere la via della minore resistenza. Può essere il cammino più diretto verso il livello zero. E tutto inizia e finisce con una magica frase: "Ti amo". Questo è il modo per entrare nell'area di zero limiti. E sì, vi amo. Epilogo I TRE STADI DEL RISVEGLIO Qui sulla Terra il mio lavoro è duplice. Il primo è fare ammenda. Il secondo è risvegliare la gente che potrebbe essere addormentata. Quasi tutti sono addormentati! Il solo modo per risvegliarli è lavorare su me stesso. - DOTTOR IHALEAKALA HEW LEN L'altro giorno un giornalista mi ha chiesto: "Dove si vede da qui a un anno?". In passato gli avrei dato un sincero resoconto di quello che speravo di raggiungere. Avrei parlato dei miei piani, dei miei obiettivi e delle mie intenzioni. Gli avrei detto dei libri che volevo scrivere o di cose che volevo essere, fare, creare o comprare. Ma a causa di tutto il lavoro che ho fatto con il dottor Hew Len, non stabilisco più obiettivi e intenzioni e non faccio più progetti per il futuro. Quindi ho risposto con la verità di quel momento: "Ovunque sarò, sarà molto meglio di quanto io possa immaginare adesso". Quella risposta è più profonda di quanto possiate notare in un primo momento. È venuta dall'ispirazione. La risposta mi ha sorpreso mentre la dicevo. Rivela anche dov'è la mia mente in questi giorni: sono più interessato a questo momento che al prossimo. Se do attenzione a questo momento, tutti quelli futuri si svolgeranno davvero bene. Come dissi una volta al dottor Hew Len: "La mia intenzione in questi giorni è di onorare l'intenzione del Divino". Pochi minuti fa ho girato la domanda del giornalista e la mia risposta a un amico. Gli è piaciuta. Sta facendo ho'oponopono con me da qualch e mese e può capire la verità finale: quando lasciate andare il vostro ego e i suoi desideri, permettete a qualcosa di migliore, il Divino, di guidarvi. Questo nuovo essere che sono, questa nuova comprensione, sono parte della mia in

tensità, della mia energia. Non è successo in una notte, naturalmente. Ma dicendo "ti amo" e altre frasi sono stato condotto a una maggiore consapevolezza, ciò che qualcuno potrebbe chiamare un risveglio, o addirittura illuminazione. Sono riuscito a capire che esistono almeno tre stadi di questo risveglio e che sono quasi una mappa del viaggio spirituale della vita . Essi sono: 1. Siete una vittima. Praticamente siamo nati tutti con una sensazione di impotenza. La maggior parte di noi resta con quell'idea. Pensiamo che il mondo sia lì pronto a catturarci: il governo , i vicini, la società, i cattivi in qualsiasi forma si manifestino. Non sentiamo di avere alcuna influenza. Siamo l'effetto causato dal resto del mondo. Ci lagniamo , ci lamentiamo, protestiamo e ci uniamo in gruppi per lottare contro chi è respon sabile di noi. A parte qualche festa di tanto in tanto, la vita, in generale, è una noia. 2. Avete le cose sotto controllo. A un certo punto vedete un film come The Secre t che vi cambia la vita, o leggete un libro come Attractor Factor o The Magic of Believing e vi rendete conto del vostro potere. Capite il potere di definire delle intenzioni. Capite il potere che avete di visualizzare ciò che volete, di agire e di raggiungerlo. Iniziate a sperimentare un po' di magia e qualche bel risultato. La vita, in generale, inizia a sembrare davvero bella. 3. Vi risvegliate. A un certo punto, dopo lo stadio due, iniziate a capire che le vostre intenzioni sono limitazioni. Iniziate a capire c he con tutto il potere che avete scoperto non siete ancora in grado di controlla re tutto. Iniziate a comprendere che, quando vi arrendete a un potere superiore, i miracoli tendono ad accadere. Iniziate a lasciare andare e ad avere fede. Inizia te a esercitare, momento dopo momento, una consapevolezza della vostra connessio ne con il Divino. Imparate a riconoscere l'ispirazione quando vi arriva, e ad agire in base a essa. Capite che potete scegliere ma non potete controllare la vostra vita. Capite che la miglior cosa da fare è essere in armonia con ogni momento. A questo stadio, i miracoli accadono, e vi meravigliano continuamente. Vivete, in generale, in

un costante stato di stupore, meraviglia e gratitudine. Sono entrato in questo terzo stadio, per ora, e forse anche voi. Poiché siete venuti con me in questo viaggio, lasciatemi spiegarvi ancora il mio risveglio. Può aiutare a prepararvi per quello che sperimenterete presto, o a capire meglio quello che state già viven do. Nel primo seminario che feci con il dottor Hew Len mi potei affacciare sul Divino. Durante quei primi giorni con lui fermai il mio brusio mentale. Accettai tutto. C'era pace dietro la comprensione. L'amore era il mio mantra. Era la canzone che suonava sempre nel mio cervello. Ma lo sguardo sul Divino non si fermò lì. Ogniqualvolta fossi in presenza del dottor Hew Len sentivo pace. Sono sicuro che era l'effetto diapason. Il suo tono influenzava il mio. Mi portava nell'armonia con la pace. Nel secondo seminario iniziai ad avere ciò che qualcuno chiamerebbe flash psichici. Vedevo le aure. Vedevo angeli attorno alle persone. Ricevetti delle immagini. Ricordo ancora di aver visto gat ti invisibili attorno al collo di Nerissa. Quando glielo dissi, lei sorrise. Che l'immagine fosse reale o meno, sicuramente alterò il suo umore. Era raggiante. Il dottor Hew Len vede spesso punti di domanda che fluttuano sulla testa delle persone: gli indicano chi interrogare durante un eve nto. Quando vede simboli o esseri invisibili sa di sembrare folle. "Gli psichiat ri", aggiunge, "rinchiuderebbero chiunque dicesse cose del genere". Ha ragione, naturalmente, ma quando avviene un risveglio, non si guarda indietro . Nel mio primo corso "Oltre la Manifestazione", lessi i campi energetici di alcune persone. Erano tutti sbalorditi. Non posso dire che sia stato un regalo più di quanto sia stato un'apertura. Una parte del mio cervello precedentemente in utilizzata si accese. Ora i miei occhi vedono, se li lascio fare. Dissi al dotto r Hew Len: "Tutto sembra che mi parli. Tutto sembra vivo". Sorrise con aria d'intesa. Nel periodo del mio secondo corso "Oltre la Manifestazione" ebbi un'altra esperi enza di satori. Satori è un lampo di illuminazione, un assaggio del Divino. È come se una finestra si aprisse e per un attimo vi fondeste con la sorgente della vita. È difficile da spiegare come descrivere un fiore da

un altro pianeta. Ma vedere che potevo sparire e sperimentare lo stato di zero l imiti mi trasformò. Quell'esperienza è una pietra miliare per me. Posso richiamarla e tornarci. Su un livello, questo è meraviglioso perché è il mio biglietto di ritorno alla beatitudine, ma su un altro livello, è solo un altro ricordo che mi trattiene dallo sperimentare questo istante. Tutto quello c he posso fare è continuare a ripulire. A volte, quando sono in riunione, mi rilasso, deconcentro gli occhi e sono in gr ado di vedere la verità dietro una situazione. È come se il tempo si fermasse o almeno rallentasse. Quello che poi pe rcepisco è l'arazzo sottostante alla vita. È un po' come grattare via la parte super ficiale di un dipinto e scoprire sotto di esso un capolavoro. Chiamatela come volete, visione psichica, visione a raggi x o visione divina. Io direi che "Joe Vitale" (e anche "Ao Akua") sparisce nel livello zero o che i miei occhi lo percepiscono. Ci sono zero limiti. C'è soltanto l'essere. In quel luogo non c'è confusione. Tutto è chiarezz a. Non vivo in quello stato. Torno ancora alla cosiddetta realtà. Ho ancora delle sfide. Quando Larry King mi chiese se avessi dei giorni storti, risposi di sì. Li ho ancora. Il dottor Hew Len ha detto che avremo sempre dei problemi. Ma ho'oponopono è una tecnica per risolverli. Finché ripeto "ti amo" al Divino e continuo a ripulire, ritorno al luogo di zero limiti. Il segnale che viene dallo zero, se cerchiamo di metterlo in parole, è "amore". Quindi dire senza posa "ti amo" ci aiuta a sintonizzarci. Ri peterlo aiuta a neutralizzare i ricordi, i programmi, le convinzioni e le limita zioni che intralciano la strada del vostro risveglio. Mentre continuo a ripulire, continuo a sintonizzarm i con la pura ispirazione. Mentre agisco in base a quell'ispirazione, accadono m iracoli migliori di quanto abbia mai immaginato. Tutto ciò che devo fare è non mollare. Certa gente crede di cogliere la voce dell'ispirazione dando attenzione al tono delle voci che sente nella testa. Un amico una volta disse: "Conosco la differenza tra la voce del mio ego e quella dell'ispirazione perché l'ego ha fretta e l'ispirazione è più gentile ".

Penso che questo sia fuorviante. Una voce che sembra dura e una che sembra delicata sono sempre voci dall'ego. Anche adesso, mentre leggete queste parole, state parlando a voi stessi. State mettendo in discussione quello che state leggendo. Siete arrivati a identificarvi con quella voce e a pensare che siete voi. No, non lo è. La Divinità e l'ispirazione stanno dietro quell e voci. Continuando a praticare ho'oponopono, avrete sempre più chiarezza su cosa sia veramente l'ispirazione e cosa non lo sia. Come ci ricorda sempre il dottor Hew Len: "Questo non è un approccio alla guarigione come andare in un fast-food. C'è bisogno di tempo". Aggiungerei che il risveglio può accadere in qualsiasi momento. Anche mentre leggete questo libro. O passeggiando. O accarezzando un ca ne. La situazione non conta. Conta il vostro stato interiore. E tutto inizia e f inisce con una bellissima frase: Ti amo . Appendice A I principi di base di Zero Limits La Pace per sempre, ora ed eternamente. Ka Maluhia no na wa a pau, ke'ia wa a mau a mau loa aku. 1. Non avete idea di cosa stia succedendo. È impossibile essere consapevoli di tutto ciò che accade dentro e attorno a voi, consciamente e inconsciamente. Il vostro corpo e la vostra mente si regolano da soli anche adesso, senza che voi ne siate consapevoli. Nell'aria ci sono numerosi segnali invisibili, dalle onde radio a forme-pensiero di cui non a vete affatto una percezione cosciente. Siete davvero i co-creatori della vostra realtà anche adesso, ma sta accadendo inconsciamente, senza una conoscenza o un controllo cosciente. Ecco perché potete avere tutti i pensieri positivi che volete, ma essere ancora al verde. La vostra mente conscia non è il creatore. 2. Non avete il controllo su tutto. Ovviamente, se non sapete tutto ciò che sta accadendo, non potete nemmeno controllarlo. È una fantasia dell'ego credere che voi possiate spingere il mondo a fare le cose al posto vostro. Poiché il vostro ego non può vedere

molto di ciò che accade nel mondo in questo momento, non è saggio lasciare decidere a lui cosa sia meglio per voi. Potete scegliere, ma non avete il controllo. Potete usare la vostra mente conscia per iniziare a scegliere quello che preferite vive re, ma dovete essere distaccati dalla possibilità di viverlo o meno, dal come e dal quando. Il segreto è arrendersi. 3. Potete curare qualsiasi cosa vi capiti. Qualsiasi cosa appaia nella vostra vita, non importa come sia arrivata, è pronta per essere curata, semplicemente perché adesso è dentro al vostro radar. L'idea è che ciò che si sente si può guarire. Se lo potete vedere in qualcun altro e vi infastidisce, allora è lì pronto per essere guarito. O, come mi è stato detto, Oprah una volta dichiarò: "Se puoi individuarlo, è tuo". Potete non sapere perché sia nella vostra vita o come ci sia arrivato, ma potete lasciarlo andare perché ora ne siete consapevoli. Più curate ciò che arriva e più sarete chiari nel manifestare ciò che vi piace, perché starete liberando energia bloccata da usare per altre cose. 4. Siete responsabili al 100% per tutto ciò che sperimentate. Ciò che accade nella vostra vita non è colpa vostra ma è vostra responsabilità. Il concetto di responsabilità personale va oltre ciò che dite, fate e pensate. Include ciò che gli altri dicono, fanno e pensano e che arriva nella vostra vita. Se vi assumete la totale responsabilità di ciò che capita nella vostra vita, a llora quando appare qualcuno con un problema è anche un vostro problema. Questo è legato al punto 3, che stabilisce c he potete curare qualsiasi cosa vi capiti. In breve, non potete accusare niente e nessuno per la vostra rea ltà presente. Tutto ciò che potete fare è prendervene la responsabilità, che significa accettarla, farla propria e amar la. Più curate ciò che capita, più vi sintonizzate con la sorgente. 5. Il vostro biglietto per il luogo di zero limiti dice: "Ti amo". Il lasciapassare che vi conduce alla pace oltre ogni comprensione, dalla guarigi one alla manifestazione, è la semplice frase "ti amo". Dirlo al Divino purifica qu alsiasi cosa in voi e vi permette di sperimentare il miracolo di

questo momento: zero limiti. Il concetto è quello di amare tutto. Amare il grasso in eccesso, la dipendenza, il problema con il figlio, il vicino o il marito: amare tutto. L'amore trasforma l'energia bloccata e la libera. Dire "ti amo" è l'"apriti sesamo" per sperimentare il Divino. 6. L'ispirazione è più importante dell'intenzione. L'intenzione è un gioco della mente, l'ispirazione è una direttiva del Divino. A un certo punto vi arrenderete e inizierete ad ascoltare, piuttosto che chiedere e aspettare. L'intenzione è cercare di controllare la vita basandosi sulla visione limitata del l'ego, l'ispirazione è ricevere un messaggio dal Divino e agire in base a quello. L'intenzione funziona e porta ris ultati, l'ispirazione funziona e porta miracoli. Quale preferite? Appendice B Come curare voi stessi (o chiunque altro) e trovare salute, prosperità e felicità Ecco due modi collaudati di ho'oponopono per guarire se stessi (o chiunque altro) da qualsiasi cosa. Ricordate che quello che vedete negli altri è anche in voi, per cui tutte le guarigioni sono autoguarigioni. Voi e nessun altro dovete usare questi metodi. Il mondo intero è nelle vostre mani. Prima di tutto, questa è la preghiera che Morrnah recitava per aiutare a guarire c entinaia se non migliaia di persone. È semplice ma potente: Creatore divino, padre, madre e figlio in uno [...] Se io, la mia famiglia, i miei parenti e i miei avi abbiamo offeso te, la tua famiglia, i tuoi parenti e i tuoi avi con pensieri, parole, fatti e azion i, dall'inizio della nostra creazione al presente, ti chiediamo perdono [...] La scia che questo pulisca, purifichi, liberi e tolga tutti i ricordi, i blocchi, l e energie e le vibrazioni negative e trasformi queste energie indesiderate in pu ra luce [...] E che questo si compia. In secondo luogo, il modo in cui al dottor Hew Len piace curare è dire prima "mi dispiace" e "ti prego, perdonami". Lo dite per riconoscere che qualcosa, senza sapere cosa sia, è entrato nel vostro sistema corpo-mente. Non sapete come ci sia arrivato e non avete bisogno di saperlo. Se siete sovrappeso, avete semplice mente preso il programma che vi fa diventare così. Dicendo "mi dispiace", rivelate al Divino che volete il perdono dentro di voi per qualsiasi cosa vi sia arrivata. Non state ch

iedendo al Divino di perdonarvi, state chiedendo al Divino di aiutarvi a perdona re voi stessi. Poi dite "grazie" e "ti amo". Quando dite "grazie", esprimete gratitudine. Mostr ate la vostra fiducia nel fatto che il problema sarà risolto per il più alto bene di tutti gli interessati. Il "ti amo" trasforma l'energia da bloccata a fluente. V i riconnette con il Divino. Poiché il livello zero è di amore puro e ha zero limiti, arriverete a quel livello esprimendo amore. Cosa succede dopo dipende dal Divino. Potreste essere ispirati ad agire in un certo modo. Qualunque cosa sia, fatelo. Se non avete le idee chiare sull'azione da intraprendere, usate questo metodo di guarigione anch e per la vostra confusione. Quando vi sarete purificati, saprete cosa fare. Questa è una versione semplificata dei metodi chiave di guarigione del moderno ho'oponopono. Per capire meglio il processo dell'Identità del Sé attraverso Ho'oponopono, iscrivetevi a un corso (vedi www.hooponopono.org). Per sapere cosa facciamo insieme il dottor Hew Len e io, visita il sito www.zerolimits.info. Appendice C Chi è responsabile? Dottor Ihaleakala Hew Len Grazie per stare con me durante la lettura di questa appendice. Ve ne sono grato . Amo l'Identità del Sé attraverso Ho'oponopono e la cara Morrnah Nalamaku Simeona, Kahuna Lapa'au, che con benevolenza lo condivise con me nel novembre 1982. Questo articolo è basato su pensieri annotati nel mio taccuino nel 2005. 9 gennaio 2005 I problemi possono essere risolti senza sapere cosa cavolo stia succedendo! Capirlo e apprezzarlo è un grande sollievo e una gioia per me. Risolvere i problemi, che è uno degli scopi dell'esistenza, è ciò di cui si occupa l'Identità del Sé attraverso Ho'oponopono. Per risolvere i proble mi, devono essere fatte due domande: chi sono io? e: chi è responsabile? La comprensione della natura del cosmo inizia con l'intuizione di Socrate: "Cono sci te stesso". 21 gennaio 2005 Chi è responsabile?

Molta gente, compresi gli scienziati, si occupa del mondo come entità fisica. Le attuali ricerche sul DNA per trovare cause e rimedi per le cardiopatie, il cancro e il diabete sono un ottimo esempio. La legge di causa ed effetto: il modello fisico Causa Effetto Causa DNA imperfetto Effetto cardiopatie Causa DNA imperfetto Effetto cancro Causa DNA imperfetto Effetto diabete Fisica problemi fisici Fisica problemi ambientali L'intelletto, la Mente Conscia, crede di essere il risolutore dei problemi e di avere il controllo su ciò che accade e su ciò che viene sperimentato. Nel suo libro The User Illusion: Cutting Consciousness Down to Sue, il giornalista scientifico Tor Norretranders disegna una figura ben diversa della Coscienza. Cita delLe ricerche, in particolare quelle del professor Benjamin Libet, dell'Università della Californ ia a San Francisco, che dimostrano come le decisioni siano prese prima che La Coscienza se ne appropri e come l'intelletto non ne sia consapevole, pur credendo di decidere. Norretranders cita anche altre ricerche che dimostrano che l'intelletto è conscio solo di quindici o venti bit di informazione al secondo ris petto ai milioni di bit che sfuggono alla sua consapevolezza! Ma se non è l'Intelletto o la Coscienza a essere responsabile, chi lo è? 8 febbraio 2005 I ricordi che tornano definiscono ciò che sperimenta la Mente Subconscia. Essa li sperimenta indirettamente, per imitazione e ripetizione. Si comporta, ve de, sente e decide esattamente ciò che dettano i ricordi. Come mostrano molte ricerche, anche la Mente Conscia agisce in base ai ricordi che tornano e senza consapevolezza. La legge di causa ed effetto: Identità del Sé Ho'oponopono Causa Effetto Causa Ricordi sperimentati nella Mente Subconscia Effetto: Fisico: cardio patie

Causa Ricordi sperimentati nella Mente Subconscia Effetto: Fisico: cancro Causa Ricordi sperimentati nella Mente Subconscia Effetto: Fisico: diabet e Causa Ricordi sperimentati nella Mente SubconsciaEffetto: Problemi fisici : corpo Causa Ricordi sperimentati nella Mente SubconsciaEffetto: Problemi fisici : mondo Il corpo e il mondo risiedono nella Mente Subconscia come creazioni dei ricordi ripetuti, raramente come ispirazioni. 23 febbraio 2005 La Mente Conscia e la Mente Subconscia, compresa l'Anima, non generano idee, pensieri, sensazioni e azioni proprie. Come detto precedentemente, sperimentano indirettamente, attraverso i ricordi ripetuti e le ispirazioni. Ma gli uomini possono costruire le cose a modo loro liberi dagli scopi delle cose stesse. - WILLIAM SHAKESPEARE È fondamentale capire che l'Anima non genera esperienze per proprio conto, che vede come vedono i ricordi, sente come essi sentono, si comporta come essi si comportano e decide come essi decidono. O, raramente, vede, sente, si comporta e decide come vede, sente, si comporta e decide l'Ispirazione! Per risolvere i problemi è cruciale capire che il corpo e il mondo non sono i problemi, ma gli effetti, le conseguenze della ripetizione dei ricordi nella Mente Subconscia! Chi è il responsabile? O povera anima, centro di questa mia terra peccaminosa, [soggioga] queste forze ribelli che ti rivestono, perché mai ti struggi dentro e soffri fame, ostentando all'esterno con tanto sfarzo? - WILLIAM SHAKESPEARE, sonetto 146 12 marzo 2005 Il Vuoto è il fondamento dell'Identità del Sé, della Mente, del cosmo. È lo stato che precede l'infusione dell'Ispirazione alla Mente Subconsc ia da parte della Divina Intelligenza (vedi figura C.1). Il ripetersi dei ricordi si sostituisce al Vuoto dell'identità del Sé, impedendo la manifestazione dell'Ispirazione. Per

rimediare a questa sostituzione, per ristabilire l'Identità del Sé, i ricordi devono essere trasformati in vuoto dall'Intelligenza Divina attraver so la trasmutazione. Purifica, elimina, elimina e trova il tuo Shangri-La. Dove? Dentro di te. - MORRNAH Nalamaku Simeona, Kahuna Lapa'au Né torri di pietra, né mura di ottone battuto, né celle senz'aria, né possenti catene di ferro, possono rinchiudere la forza dello spirito. - WILLIAM SHAKESPEARE, DRAMMATURGO 22 marzo 2005 L'esistenza è un dono dell'Intelligenza Divina, e il dono è dato con il solo proposito di ristabilire l'Identità del Sé attraverso la risoluzione dei problemi. L'Identità del Sé Ho'oponopono è una versione aggiornata di un antico metodo hawaiano di risoluzione dei problemi basato sul pentimento, il perdono e la trasmutazione. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato. - GESU' SECONDO IL VANGELO DI LUCA, 6-37. Ho'oponopono comporta la piena partecipazione di tutti i quattro membri dell'Identità del Sé (Intelligenza Divina, Mente Superconscia, Mente Conscia e Mente Subconscia) a un lavoro comune, come fossero un'unica entità. Ogni membro ha la sua parte e la s ua funzione specifiche nel risolvere i problemi dei ricordi che si ripetono nella Mente Subconscia. La Mente Superconscia è libera dalla memoria, intoccata dai ricordi che si ripetono nella Mente Subconscia. È sempre unita all'Intelligenza Divina. Tuttavia, l'intelligenza Divina si muove e così si muove la Mente Superconscia. L'Identità del Sé agisce in base all'Ispirazione e alla memoria. Solo una di esse, memoria o Ispirazione, può avere il controllo della Mente Subconscia in un momento dato. L'Anima dell'Identità del Sé serve un solo padrone alla volta, di solito le spine della memoria invece che la rosa dell'Ispirazione (vedi figura C.2). 30 aprile 2005 Sono colui che consuma in se stesso

le sue pene. Il Vuoto è il terreno comune, l'equalizzatore di tutte le Identità del Sé, sia "animate" che "inanimate". È il fondamento indistruttibile e senz a tempo dell'intero universo, visto e non visto. Riteniamo che alcune verità siano di per sé evidenti: che tutti gli uomini sono stat i creati uguali. - THOMAS JEFFERSON, DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DEGLI STATI UNITI D'AMERICA Il ripetersi dei ricordi toglie l'Identità del Sé dalla sua posizione naturale, rimuovendo l'Anima della Mente dalla sua sede innata nel Vuoto e nell'Infinito. Sebbene i ricordi si sostituiscano al Vuoto, non possono distruggerlo. Come può essere distrutto il nulla? Una casa divisa da se stessa non sta in piedi. - ABRAHAM LINCOLN 5 maggio 2005 Affinché l'Identità del Sé sia tale in ogni momento è necessario un continuo Ho'oponopon o. Come i ricordi, un incessante Ho'oponopono non può mai andare in vacanza. Un incessante Ho'oponopono non può mai ritirarsi. Un incessante Ho'oponopono non può mai dormire. Un incessante Ho'oponopono non può mai fermarsi perché... ...nei tuoi giorni di felicità tieni a mente che il male sconosciuto [i ricordi che tornano] lavora di nascosto!  GEOFFREY CHAUCER, I RACCONTI DI CANTERBURY 12 maggio 2005 La Mente Conscia può iniziare il metodo Ho'oponopono per lasciare andare i ricordi o può farsi coinvolgere da essi con accuse e pensieri (vedi figura C.3). 1. La Mente Conscia inizia il metodo di soluzione dei problemi Ho'oponopono, una richiesta all'Intelligenza Divina di trasformare i ricordi in Vuoto. Riconosce che il problema è il ripetersi dei ricordi nella sua Mente Subconscia, e che è responsabile di essi al 100%. La richiesta scende dalla Mente Conscia alla Mente Subconscia (vedi figura C.4). 2. Il flusso della richiesta scende verso la Mente Subconscia e rimescola dolcem ente i ricordi per la trasmutazione. Poi la richiesta risale dalla Mente Subcons cia verso

la Mente Superconscia. 3. La Mente Superconscia rivede la richiesta e fa i cambiamenti opportuni. Poiché è sempre sintonizzata con l'Intelligenza Divina, ha la capacità di rivedere e fare dei cambiamenti. La richiesta viene poi inviata all'Intelligenza Divina per una revi sione e considerazione finale. 4. Dopo aver rivisto la richiesta inviata dalla Mente Superconscia, l'Intelligenza Divina invia l'energia per la trasformazione giù verso la Mente Superconscia. 5. L'energia per la trasformazione fluisce poi dalla Mente Superconscia alla Mente Conscia. 6. Poi fluisce dalla Mente Conscia alla Mente Subconscia. L'energia per la trasformazione prima di tutto neutralizza i ricordi designati. Le energie neutralizzate vengono poi depositate in un magazzino, lasciando un Vuoto. 12 giugno 2005 I pensieri e le accuse sono ricordi che tornano (vedi figura C.2). L'Anima può essere ispirata dall'Intelligenza Divina senza nemmeno sapere cosa cavolo stia succedendo. L'unico requisito per l'Ispirazione, la creatività divina, è che l'Identità del Sé sia l'Identità del Sé. Perché sia l'Identità del Sé bisogna purificare i ricordi incessantemente. I ricordi sono compagni costanti della Mente Subconscia. Non la lasciano mai and are in vacanza. Non la lasciano mai andare in pensione. I ricordi non finiscono mai il loro incessante ripetersi! Il racconto dell'uomo di legge O dolore improvviso che sei sempre nei paraggi della beatitudine mondana! Spolverata di amarezza è la fine della gioia in ogni attività terrena! Il dolore colma il fine verso cui tendiamo. Per la tua salvezza pensa che non è di poco conto, e nei tuoi giorni di felicità tieni a mente che il male sconosciuto lavora di nascosto! - GEOFFREY CHAUCER, I RACCONTI DI CANTERBURY Per liberarsi dei ricordi una volta per tutte, dovete purificarli fino in fondo

una volta per tutte. Nel 1971, in Iowa, impazzii d'amore per la seconda volta. La cara M, nostra figlia, nacque. Quando guardavo mia moglie prendersi cura di M, mi sentivo ancora più innamorato di entrambe. Avevo due persone meravigliose da amare. Quell'estate, dopo aver terminato gli studi in Utah, mia moglie e io dovevamo scegliere: tornare a casa alle Hawaii o continuare gli studi universitari in Iowa. Iniziando a vivere in Iowa, si presentarono subito due ostacoli. Primo, M non aveva mai smesso di piangere da quando l'avevamo portata a casa dall'ospedale! Secondo, iniziò il peggiore inverno del secolo in Iowa. Per settimane intere, ogni mattina dovevo scalciare dall'interno il fondo della porta d'entrata del nostro appartamento e martellarne i bordi per rompere il ghiaccio che ci imprigionava da fuori. Attorno al suo primo anno di età, apparvero delle macchie di sangue sulle coperte di M. Solo adesso che lo scrivo capisco che il suo pianto continuo era la sua reazione ai gravi problemi della pelle che le furono diagnosticati più tardi. Piansi per molte notti guardando impotente il sonno irregolare di M che si gratt ava. Le medicine agli steroidi non riuscivano ad aiutarla. All'età di tre anni, il sangue gocciolava dalle screpolature sulle parti incavate dei gomiti e delle ginocchia di M. Il sangue colava dalle ferite fino alle dita di mani e piedi. Uno strato di pelle dura e spessa ricopriva l'interno delle braccia e il collo. Un giorno, nove anni più tardi, dopo essere tornati alle Hawaii, stavo rincasando in auto con M e sua sorella. Improvvisamente, senza una decisione conscia, mi ritrovai a girare la macchina e ad andare verso il mio ufficio a Waikiki. "Oh, cari, siete venuti a trovarmi", disse Morrnah tranquillamente mentre noi tr e entravamo nel suo ufficio. Mentre riordinava delle carte sulla scrivania, alzò lo sguardo su M. "Vuoi chiedermi qualcosa?", le disse delicatamente. M distese le braccia, rivelando gli anni di dolore che erano incisi su di esse come su pergamene fenicie. "Ok", fu la risposta di Morrnah, e chiuse gli occhi. Cosa stava facendo? La creatrice dell'Identità del Sé Ho'oponopono stava facendo Ide

ntità del Sé Ho'oponopono. Un anno più tardi, tredici anni di sanguinamenti, cicatrici, dolore e medicazioni finirono. Uno studente di Identità del Sé Ho'oponopono 30 giugno 2005 Lo scopo della vita è di essere l'Identità del Sé come l'ha creata la Divinità, a sua somiglianza: Vuoto e Infinito. Tutte le esperienze della vita sono l'espressione di ricordi che tornano e di Ispirazioni. La depressione, i pensieri, le colpe, la povertà, l'odio, il risentimento e il dolore sono "pianti già pianti", come ha scritto Shakespeare in uno dei suoi sonetti. La Mente Conscia deve fare una scelta: può iniziare un'incessante pulizia o può perm ettere ai ricordi di ripresentare incessantemente dei problemi. 12 dicembre 2005 La Coscienza che opera da sola ignora il più prezioso regalo dell'Intelligenza Divina: l'Identità del Sé. E così, non sa cosa sia veramente un problema. Questa ignoranza diventa inefficacia nel risolvere il problema stesso. La povera Anima è lasciata all'incessante e inutile dolore per tutta la sua esistenza. Che tristezza. La Mente Conscia ha bisogno di essere risvegliata al dono dell'Identità del Sé, "una ricchezza oltre ogni comprensione". L'Identità del Sé è indistruttibile ed eterna come il suo Creatore, l'Intelligenza Divina. La conseguenza dell'ignoranza è La falsa realtà del la povertà, della malattia, della guerra e della morte, incessanti e insensate, che si perpetuano di generazione i n generazione. 24 dicembre 2005 La materia è l'espressione di ricordi e di Ispirazioni che hanno luogo nell'Anima dell'Identità del Sé. Cambiate Lo stato dell'Identità del Sé e lo stato del mondo fisico cambierà. Chi è responsabile: Le Ispirazioni o il ripetersi dei ricordi? La scelta è nelle mani della Mente Conscia. 7 febbraio 2006 (un salto nel 2006) Ecco quattro metodi di Identità del Sé Ho'oponopono per risolvere i problemi. Possono essere usati per ristabilire

l'Identità del Sé svuotando i ricordi che ricreano i problemi nella Mente Subconscia: 1. "Ti amo". Quando l'Anima vive i problemi riproposti dai ricordi, dite loro mentalmente o in silenzio: "Vi amo, cari ricordi, vi sono grato per l'opportunità che mi date di liberare tutti voi e me". "Vi amo" può essere ripetuto tranquillamente in continuazione. I ricordi non vanno mai in vacanza, non si ritirano a meno che non li ritiriate voi. "Vi amo" può essere usato anche se non siete consci dei problemi. Per esempio, può essere usato prima di iniziare qualsiasi attività: prima di fare o rispondere a una telefonata o prima di entrare in macchina per andare da qualche parte. Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano. - GESU' SECONDO IL VANGELO DI LUCA 6-27 2. "Grazie". Questo metodo può essere usato insieme o al posto di "ti amo". Come per "ti amo", può essere ripetuto mentalmente in continuazione. 3. Acqua blu solarizzata. Bere molta acqua è un meraviglioso metodo per risol vere i problemi, in particolare se è acqua blu solarizzata. Prendete un contenitore di vetro blu senza coperchi metallici. Versateci dell'acqua del rubinetto. Mettete il contenitore al sole o sotto una lampada incandescente (non una fluorescente) per almeno un'ora. Dopo che l'acqua si è solarizzata può essere usata in molti modi. Bevetela, cucinate con essa, risciacquatevi con essa dopo un bagno o una doccia. La frutta e la verdura adorano essere lavate con l'acqua blu solarizzata! Come per i metodi "ti amo" e "grazie", l'acqua blu solarizzata svuota la Mente Subconscia dai problemi dati da ricordi che tornano. Per cui beveteveli via! 4. Fragole e mirtilli. Questi frutti svuotano dai ricordi. Possono essere mangiati freschi o secchi, come marmellate, gelatine e anche come sciroppi sui gelati! 27 dicembre 2005 (un passo indietro nel 2005) Qualche mese fa mi è venuta l'idea di un glossario "parlante" dei "personaggi" ess enziali nell'Identità del Sé Ho'oponopono. Potete familiarizzare con loro a piacimen

to. Identità del Sé: Sono l'Identità del Sé. Sono composta da quattro elementi: l'Intelligenza Divina, la Mente Superconscia, la Mente Conscia e la Mente Subconscia. Le mie fondamenta, il Vuoto e l'Infinito, sono una replica esatta della Divina Intelligenza. Intelligenza Divina: Sono l'Intelligenza Divina. Sono l'Infinito. Creo le Identità del Sé e le Ispirazioni. Trasformo i ricordi in Vuoto. Mente Superconscia: Sono la Mente Superconscia. Sorveglio la Mente Conscia e la Mente Subconscia. Rivedo e faccio gli opportuni cambiamenti alle richieste Ho'oponopono all'Intelligenza Di vina che iniziano nella Mente Conscia. Sono intoccata dal ripetersi dei ricordi nella Mente Subconscia. Sono sempre fus a con il Creatore Divino. Mente Conscia: Sono la Mente Conscia. Ho il dono della scelta. Posso permettere ai ricordi incessanti di decidere Le esperienze mie e della Mente Superconscia o posso iniziare a lasciarli andare con un Ho'oponopono incessante. Posso chiedere istruzioni all'Intelligenza Divina. Mente Subconscia: Sono la Mente Subconscia. Sono il magazzino di tutti i ricordi accumulati dall'inizio della creazione. Sono il luogo dove le esperienze vengono sperimentate come ricordi che si ripetono o come Ispirazioni. Sono il luogo dove il corpo e il mondo risiedono come ricordi che si ripetono o come Ispirazioni. Sono il luogo dove i problemi vivono come ricordi che tornano. Vuoto: Sono il Vuoto. Sono le fondamenta dell'Identità del Sé e del Cosmo. Sono il luogo dove le Ispirazioni escono dall'Intelligenza Divina, dall'Infinito. I ricordi che si ripetono nella Mente Subconscia si sostituiscono a me, precludendo il flusso di Ispirazioni dall'Intelligenza Divina, ma non mi distruggono. Infinito: Sono l'Infinito, l'Intelligenza Divina. Le Ispirazioni fluiscono da me come fragili rose nel Vuoto dell'Identità del Sé, facilmente sostituite dalle spine dei ricordi. Ispirazione: Sono l'Ispirazione. Sono una creazione dell'Infinito, l'Intelligenz a Divina. Mi manifesto dal Vuoto nella Mente Subconscia. Vengo sperimentata come qualcosa di

completamente nuovo. Memoria: Sono la Memoria. Sono la documentazione nella Mente Subconscia delle esperienze passate. Quando vengo sollecitata, riproduco esperienze passate. Problema: Sono il problema. Sono un ricordo che ripete un'esperienza passata nella Mente Subconscia. Esperienza: Sono l'esperienza. Sono l'effetto di ricordi che ritornano o di Ispirazioni nella Mente Subconscia. Sistema operativo: Sono il sistema operativo. Faccio funzionare l'Identità del Sé con il Vuoto, l'Ispirazione e la Memoria. Ho'oponopono: Sono Ho'oponopono. Sono un antico metodo hawaiano di risoluzione dei problemi, aggiornato per l'uso moderno da Morrnah Nalamaku Simeona, Kahuna Lapa'au, riconosciuta come Tesoro Vivente delle Hawaii nel 1983. Sono composto di tre elementi: pentimento, perdono e trasmutazione. Sono la richiesta all'Intelligenza Divina di svuotare i ricordi per ristabilire l'Identità del Sé. Inizio nella Mente Conscia. Pentimento: Sono il pentimento. Sono l'inizio del metodo Ho'oponopono iniziato nella Mente Conscia come richiesta all'Intelligenza Divina di trasformare i ricordi in Vuoto. Con me, la Mente Conscia riconosce la sua responsabilità per i problemi provocati dai ricordi che si ripetono nella Mente Subconscia, per averli creati, accettati e accumulati. Perdono: Sono il perdono. Con il Pentimento, sono la richiesta della Mente Conscia al Creatore Divino di trasformare i ricordi nella Mente Subconscia in Vuoto. La Mente Conscia non è solo addolorata, chiede anche perdono all'Intelligenza Divina. Trasmutazione: Sono la trasmutazione. L'Intelligenza Divina mi usa per neutralizzare e lasciare andare al Vuoto i ricordi nella Mente Subconscia. Sono disposta a essere usata solo dall'Intelligenza Divina. Ricchezza: Sono la ricchezza. Sono l'Identità del Sé. Povertà: Sono la povertà, lo spazio dei ricordi. Mi sostituisco all'Identità del Sé, imp edendo l'infusione dell'Ispirazione dall'Intelligenza Divina alla Mente Subconsc ia! Prima di terminare questo incontro con voi, vorrei ricordare

che, se state considerando di fare un corso di un fine settimana di Identità del Sé Ho'oponopono, leggere questa appendice soddisfa i prerequisiti per partecipare a una conferenza del venerdì. Vi auguro pace oltre ogni comprensione. O Ka Maluhia no me oe. La pace sia con voi, dottor Ihaleakala Hew Len Presidente emerito The Foundation of 1, Inc. Freedom ofthe Cosmos Bibliografia Bainbridge, John. Huna Magic. Los Angeles: Barnhart Press, 1988. . Huna Magic Plus. Los Angeles: Barnhart Press, 1989. Balsekar. Consciousness Speaks. Redondo Beach, CA: Advaita Press, 1993 (ed. it. La coscienza parla, Astrolabio Ubaldini 1996). Berney, Charlotte. Fundamentals of Hawaiian Mysticism. Santa Cruz, CA: The Cross ing Press, 2000. Besant, Annie. Thought Forms. New York: Quest Books, 1969. Blackmore, Susan. Consciousness: An Introduction. New York: Oxford University Pr ess, 2004 (ed. it. Coscienza, Codice 2007). Brennert, Alan. Moloka'i. New York: St. Martin's Griffin reprint edition, 2004. Bristol, Claude. The Magic of Believinng. New York: Pocket Books, 1991. Canfield, Jack, etaal. Chicken's Soup from the Soul of Hawaii: S tories ofAloha to Create Paradise Wherever You Are. Deerfield Beach, FL: Health Communications, 2003. Carlson, Ken. Star Manu. Kilauea, HI: Starmen Press, 1997. Claxton, Guy. Hare Brain, Tortoise Mind: How intelligence Increases When You Thi nk Less. New York: Harper Collins, 1997. . The Wayward Mind: An Intimate History of the Unconscious. London: Abac us, 2005. Dossey, Larry. Healing Words: The Power of Prayer and the Practice of Medicine. New York: HarperCollins, 1993. Elbert, Samuel H. Spoken Hawaiian. Honolulu: University of Hawaii Press, 1970. Ewing, Jim Path Finder. Clearing: A Guide to Liberating Energies Trapped in Buil dings

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(La Chiave) La Legge di Attrazione funziona davvero? Qual è la chiave mancante per attrarre tutto ciò che desiderate? Qual è il segreto? The Key è la risposta a tutto questo e svela il segreto perduto per attirare salute, ricchezza, successo, felicità. Scritta da un guru dell'auto-aiuto, Maestro di The Secret, questa meravigliosa guida di vita svela una serie di metodi potenti ed efficaci per ottenere molto di più in tutti i campi della vita. The Key è uno dei più importanti e rivoluzionari libri di crescita personale degli ultimi anni: pubblicato in 21 Paesi, può essere considerato il com pletamento di The Secret. Joe Vitale ci offre per la prima volta la chiave manca nte per attirare salute, benessere e felicità, rivelando dieci valide strategie pe r superare definitivamente le convinzioni autolimitanti, le "controtendenze", idee e opinioni che riducono il nostro potenziale e attirano ciò che non vogliamo invece di ciò che realmente desideriamo. The Key vi apre un nuovo universo di possibilità. The Key svela una serie di metodi potenti ed efficaci per avere molto di più in ogni campo della vita. Usate queste stupefacenti strategie per spalancare le porte segrete che sono dentro di voi e vedrete che magicamente accadranno cose meravigliose. La Chiave del successo è in questo libro e dentro di voi. Girate La Chiave e fate il primo passo verso la libertà e il totale appagamento. Joe Vitale EXPECT MIRACLES Come trasformare la tua vita in ciò che hai sempre sognato "Ti sfido a rimetterti in gioco. Che tu ci creda o meno, puoi davvero scegliere di cambiare e di permettere ai miracoli di entrare nella tua vita. "Ti sei mai chiesto perché i consigli che ricevi sembrano non funzionare? Come puoi aspettarti dei miracoli nella tua vita quando ti sembra di non riuscire neppure ad arrivare fino a sera? Per gran parte della mia carriera ho aiutato la gente a capire com e migliorare la propria vita e come vivere i

propri sogni. Ho incontrato anche molte persone convinte che le cose non sarebbero mai andate per il verso giusto e che tutto quello che di grande e meraviglioso capita agli altri non sarebbe mai capitato a loro. "Il mondo dello sviluppo personale sembra invaso dall'idea che i pensieri positivi cambino la vita. Ma questa è solo una parte della soluzione. Credo che una forte fiducia legata all'azione sia la vera chiave. Puoi cercare di convincerti di essere felice, ma se la tua mente è piena di opinioni autolimitanti che sostengono il contrario, non farai nessun progresso. L'unico modo per vivere veramente i tuoi sogni è ripulirti da queste tendenze e assumere il totale controllo della tua felicità. Allora imparerai a lasciare che i miracoli accadano ogni giorno della tua vita". - Joe Vitale Edizioni Il Punto d'Incontro Via Zamenhof 685, 36100 Vicenza, Tel. 0444 239189 www.edizionilpuntodincontro.it

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