UNI EN 12620 2008
March 14, 2017 | Author: Marezzulli | Category: N/A
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UNI EN 12620 2008...
Description
Documento contenuto nel prodotto Costruzioni - CALCESTRUZZO - Laboratori - edizione 2010. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
NORMA E U R OP E A
Aggregati per calcestruzzo
UNI EN 12620
SETTEMBRE 2008 Versione italiana del dicembre 2009
Aggregates for concrete
La norma specifica le proprietà degli aggregati e dei filler ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, artificiali o riciclati miscelati per essere utilizzati nella confezione di calcestruzzi che soddisfano i requisiti della UNI EN 206-1 compresi i calcestruzzi destinati alle pavimentazioni stradali e alla produzione di prefabbricati.
TESTO ITALIANO
La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 12620:2002+A1 (edizione aprile 2008). La presente norma sostituisce la UNI EN 12620:2003.
ICS UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio, 2 20137 Milano, Italia
91.100.15; 91.100.30
© UNI Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI. www.uni.com UNI EN 12620:2008
Pagina I
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PREMESSA NAZIONALE La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 12620:2002+A1 (edizione aprile 2008), che assume così lo status di norma nazionale italiana. La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente federato all’UNI UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calcestruzzi e Cemento Armato La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è entrata a far parte del corpo normativo nazionale l’11 settembre 2008.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi. UNI EN 12620:2008
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EUROPEAN STANDARD NORME EUROPÉENNE EUROPÄISCHE NORM
EN 12620: 2002+A1
ICS
Supersedes EN 12620:2002
April 2008
91.100.15; 91.100.30
English version
Aggregates for concrete
Gesteinskörnungen für Beton
Granulats pour bétons
This European Standard was approved by CEN on 1 August 2002 and includes Corrigendum 1 issued by CEN on 26 may 2004 and Amendment 1 approved by on 16 February 2008. CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references concerning such national standards may be obtained on application to the CEN Management Centre or to any CEN member. This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the CEN Management Centre has the same status as the official versions. CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Romania, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.
EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION COMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels
© 2008 CEN
All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide for CEN national Members.
Ref. No. EN 12620:2002+A1: 2008: E
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INDICE PREMESSA
1
1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2
2
RIFERIMENTI NORMATIVI
2
3
TERMINI E DEFINIZIONI
3
4 4.1 4.2
REQUISITI GEOMETRICI 4 Generalità...................................................................................................................................................... 4 Dimensioni degli aggregati .................................................................................................................. 4 Dimensioni degli stacci per la specificazione delle classi granulometriche .............................. 5 Granulometria ............................................................................................................................................. 5 Requisiti generali di granulometria ......................................................................................................... 6 Limiti generali e tolleranze granulometriche per aggregati grossi agli stacci intermedi........ 6
prospetto
1
prospetto
2
prospetto
3
prospetto
4
Tolleranze sulla distribuzione granulometrica tipica dichiarata dal produttore per aggregati fini di uso generale ................................................................................................................... 7
prospetto
5
Tolleranze sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato naturale 0/8 mm ........................................................................................................................................... 7
prospetto
6
Requisiti granulometrici per aggregati misti ......................................................................................... 8
prospetto
7
prospetto
8
prospetto
9
prospetto
10
prospetto
11
Requisiti di granulometria del filler .......................................................................................................... 8 Forma dell'aggregato grosso .............................................................................................................. 8 Categorie per i valori massimi d'indice di appiattimento.................................................................. 9 Categorie per i valori massimi d'indice di forma ................................................................................. 9 Contenuto di conchiglie nell'aggregato grosso ......................................................................... 9 Categoria per valore massimo di contenuto di conchiglie negli aggregati grossi ................... 9 Contenuto di polveri................................................................................................................................. 9 Categorie per valori massimi di contenuto in polveri ..................................................................... 10 Qualità delle polveri .............................................................................................................................. 10
4.3
4.4
4.5 4.6 4.7 5 5.1 5.2 prospetto
12
prospetto
13
prospetto
14
prospetto
15
prospetto
16
prospetto
17
prospetto
18
prospetto
19
prospetto
20
5.3 5.4
5.5 5.6 5.7
5.8
6 6.1
REQUISITI FISICI 10 Generalità................................................................................................................................................... 10 Resistenza alla frammentazione dell'aggregato grosso ................................................... 10 Categorie per i valori massimi dei coefficienti Los Angeles ........................................................ 11 Categorie per i valori massimi di resistenza all'urto ....................................................................... 11 Resistenza all'usura dell'aggregato grosso ............................................................................. 11 Categorie per i valori massimi di resistenza all'usura ................................................................... 11 Resistenza alla levigabilità e all'abrasione dell'aggregato grosso da utilizzare per strati di usura .................................................................................................................................... 11 Categorie per i valori minimi di resistenza alla levigabilità .......................................................... 12 Categorie per i valori massimi di resistenza all'abrasione superficiale.................................... 12 Categorie per i valori massimi di resistenza all'abrasione da pneumatici chiodati .............. 12 Massa volumica del granulo e assorbimento d'acqua ....................................................... 12 Massa volumica in mucchio ............................................................................................................. 13 Durabilità..................................................................................................................................................... 13 Categorie per i valori massimi di resistenza al gelo/disgelo........................................................ 13 Categorie per la massima degradabilità al solfato di magnesio ................................................ 13 Classificazione dei costituenti di aggregati riciclati grossi ............................................... 14 Categorie dei costituenti di aggregati grossi riciclati ...................................................................... 14 REQUISITI CHIMICI 15 Generalità................................................................................................................................................... 15 UNI EN 12620:2008
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6.2 6.3 prospetto
21
prospetto
22
prospetto
23
6.4
Cloruri .......................................................................................................................................................... 15 Composti contenenti zolfo ................................................................................................................ 15 Categorie per i valori massimi del contenuto di solfati solubili in acido .................................. 15 Categorie per i valori massimi di contenuto di solfato idrosolubile degli aggregati riciclati ........ 16 Altri costituenti ......................................................................................................................................... 16 Categorie per l’influenza di materiali idrosolubili derivati da aggregati riciclati sul tempo di inizio presa della pasta cementizia ........................................................................... 16
6.5
Contenuto di carbonato negli aggregati fini per strati di usura delle pavimentazioni di calcestruzzo ...................................................................................................... 17
7 7.1 7.2 7.3
VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ Generalità .................................................................................................................................................. Prove di tipo iniziale ............................................................................................................................. Controllo di produzione di fabbrica ..............................................................................................
8 8.1 8.2
DESIGNAZIONE 18 Designazione e descrizione ............................................................................................................. 18 Informazioni aggiuntive per la descrizione di un aggregato ........................................... 18
9
MARCATURA ED ETICHETTATURA
18
ILLUSTRAZIONE DEI REQUISITI GRANULOMETRICI PER LE CLASSI GRANULOMETRICHE DEGLI AGGREGATI GROSSI PIÙ COMUNI
19
APPENDICE (informativa)
A
17 17 17 17
prospetto A.1
Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle classi granulometriche di base più la serie 1 della dimensione dei granuli (in millimetri) ............................................................................................................................................... 19
prospetto A.2
Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle classi granulometriche di base più la serie 2 della dimensione dei granuli (in millimetri) ............................................................................................................................................... 19
APPENDICE (informativa)
B
GUIDA ALLA DESCRIZIONE DI GROSSEZZA/FINEZZA DEGLI AGGREGATI FINI
20
prospetto B.1
Grossezza o finezza in base alla percentuale passante allo staccio da 0,500 mm............ 20
prospetto B.2
Grossezza o finezza in base al modulo di finezza ......................................................................... 20
APPENDICE (normativa) prospetto
C C.1
TOLLERANZE GRANULOMETRICHE RIDOTTE SULLA GRANULOMETRIA TIPICA DICHIARATA DAL PRODUTTORE PER L'AGGREGATO FINE
21
Tolleranze ridotte sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato fine ....... 21
APPENDICE (normativa)
D
VALUTAZIONE DEI FINI
22
APPENDICE (informativa)
E
GUIDA PER L'UTILIZZO DEGLI AGGREGATI NEL CALCESTRUZZO
23
APPENDICE (informativa)
F
NOTE PER LA GUIDA ALLA RESISTENZA AL GELO/DISGELO DEGLI AGGREGATI
prospetto
APPENDICE (informativa) APPENDICE (normativa)
F.1
Categoria di severità del gelo/disgelo in relazione al clima e alla destinazione d'uso ................
24 25
G
GUIDA RELATIVA AGLI EFFETTI DI ALCUNI COSTITUENTI CHIMICI DEGLI AGGREGATI SULLA DURABILITÀ DEL CALCESTRUZZO NEL QUALE SONO INCORPORATI
26
CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA
29
H
prospetto H.1
Frequenze minime di prova per le proprietà generali ................................................................... 33
prospetto H.2
Frequenze minime di prova per le proprietà specifiche alla destinazione d'uso.................. 33
prospetto H.3
Frequenze minime di prova per le proprietà adeguate ad aggregati di provenienza particolare ................................................................................................................................................... 34
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APPENDICE (informativa)
ZA
prospetto ZA.1a prospetto ZA.1b
PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE
35 Scopo e requisiti rilevanti ........................................................................................................................ 36 Scopo e requisiti rilevanti ........................................................................................................................ 37
prospetto ZA.2a
Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di sicurezza (dove sia richiesto l'intervento di terzi) ..................................................... 38
prospetto ZA.2b
Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi senza alti requisiti di sicurezza (dove non sia richiesto l'intervento di terzi) .............................................. 38
prospetto ZA.3a
Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 2+) ................................................................................................................................... 38
prospetto ZA.3b
Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 4) ...................................................................................................................................... 38
figura
ZA.1
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il sistema 2+ ................................................................................................................................................ 41
figura
ZA.2
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 2+ .............................. 42
figura
ZA.3
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il sistema 4 .................................................................................................................................................. 43
figura
ZA.4
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 4 ................................ 44
BIBLIOGRAFIA
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45
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PREMESSA Il presente documento (EN 12620:2002+A1:2008) è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 154 "Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI. Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro ottobre 2008, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro ottobre 2008. Il presente documento include l'aggiornamento A1, approvato dal CEN il 2008-02-16. Il presente documento sostituisce la EN 12620:2002. Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) dell'UE. Per la corrispondenza con la(e) Direttiva(e) UE, vedere l'appendice informativa ZA che è parte integrante del presente documento. La presente modifica introduce i punti relativi agli aggregati riciclati. Tali punti rimandano a nuovi metodi di prova, contenuti nel prEN 933-11, nelle EN 1744-5, EN 1744-6 ed EN 1367-4. Le presenti norme sono in avanzata fase di preparazione. Le appendici A, B, E, F, e G sono informative, le appendici C, D ed H sono normative. La presente norma include una bibliografia. I requisiti per altri fini e usi degli aggregati saranno specificati nelle norme europee seguenti: EN 13043
Aggregates for bituminous mixtures and surface treatments for roads, airfileds and other trafficked areas
EN 13055-1
Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for concrete, mortar and grout
prEN 13055-2
Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for unbound and bound applications
EN 13139
Aggregates for mortar
prEN 13242
Aggregates for unbound and hydraulically bound materials for use in civil engineering work and road construction
EN 13383-1
Armoustone- Specification
prEN 13450
Aggregates for railway ballast
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
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1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma europea specifica le proprietà di aggregati e filler ottenuti mediante la lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati per la confezione di calcestruzzo. Si applica ad aggregati aventi massa volumica dopo essiccazione in stufa maggiore di 2,00 Mg/m3 (2 000 kg/m3) per tutti i calcestruzzi, compreso il calcestruzzo in conformità alla EN 206-1 e il calcestruzzo utilizzato in strade o altre pavimentazioni e per l'utilizzo in prodotti prefabbricati di calcestruzzo. Si applica anche ad aggregato riciclato avente massa volumica compresa tra 1,50 Mg/m3 (1 500 kg/m3) e 2,00 Mg/m3 (2 000 kg/m3) con le debite precauzioni e aggregato fine riciclato (4 mm) con le debite precauzioni. Essa specifica inoltre le caratteristiche relative a un sistema di gestione della produzione degli aggregati e alla valutazione della conformità dei prodotti alla presente norma europea. La presente norma non riguarda i filler da utilizzare come costituenti del cemento, o diversi dai filler inerti per calcestruzzo.
2
Nota 1
Gli aggregati utilizzati nelle costruzioni dovrebbero essere conformi a tutti i requisiti della presente norma europea. Il mandato M/125 "Aggregati" comprende, oltre ad aggregati naturali e industriali comuni e tradizionali, aggregati riciclati e alcuni materiali provenienti da fonti nuove e non comuni. Gli aggregati riciclati sono compresi nelle norme, e i relativi nuovi metodi di prova sono in fase avanzata di preparazione. Per materiali non comuni provenienti da fonti secondarie, tuttavia, il lavoro di normalizzazione è iniziato solo recentemente ed è necessario più tempo per definire in modo chiaro le origini e le caratteristiche di tali materiali. Nel frattempo, tali materiali non comuni; quando sono immessi sul mercato come aggregati, devono essere completamente conformi alla presente norma e ai regolamenti nazionali per le sostanze pericolose (vedere appendice ZA della norma), a seconda del loro impiego previsto. Caso per caso, sulla base dell’esperienza derivante dall’impiego del prodotto, ulteriori caratteristiche e requisiti possono essere specificati e definiti in specifici documenti contrattuali.
Nota 2
Le proprietà degli aggregati leggeri sono specificate nella EN 13055-1:2002.
RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). EN 196-2:2005
Methods of testing cement - Part 2: Chemical analysis of cement
EN 932-3
Tests for general properties of aggregates - Procedure and terminology for simplified petrographic description
EN 932-5
Tests for general properties of aggregates - Common equipment and calibration
EN 933-1
Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of particle size distribution - Sieving method
EN 933-3
Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of particle shape - Flakiness index
EN 933-4
Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of particle shape - Shape index
EN 933-7
Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of shell content - Percentage of shells in coarse aggregates
EN 933-8
Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of fines - Sand equivalent test
EN 933-9
Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of fines - Methylene blue test
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3
EN 933-10
Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of fines - Grading of fillers (air jet sieving)
prEN 933-11
Tests for geometrical properties of aggregates - Part 11: Classification test for the constituents of coarse recycled aggregates
EN 1097-1
Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of the resistance to wear (micro-Deval)
EN 1097-2:1998
Tests for mechanical and physical properties of aggregates Methods for the determination of resistance to fragmentation
EN 1097-3
Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of loose bulk density and voids
EN 1097-6
Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of particle density and water absorption
EN 1097-8:1999
Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of the polished stone value
EN 1097-9
Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of the resistance to wear by abrasion from studded tyres - Nordic test
EN 1367-1:2007
Tests for thermal and weathering properties of aggregates Determination of resistance to freezing and thawing
EN 1367-2
Tests for thermal and weathering properties of aggregates Magnesium sulfate test
EN 1367-4
Tests for thermal and weathering properties of aggregates Determination of drying shrinkage
EN 1744-1:1998
Tests for chemical properties of aggregates - Chemical analysis
EN 1744-5
Tests for chemical properties of aggregates Determination of acid soluble chloride salts
EN 1744-6
Tests for chemical properties of aggregates - Part 6: Determination of the influence of recycled aggregate exctract on the initial setting time of cement
ISO 565:1990
Test sieves - Metal wire cloth, perforated metal plate and electroformed sheet - Nominal sizes of openings
-
Part
5:
TERMINI E DEFINIZIONI Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni seguenti.
3.1
aggregato: Materiale granulare utilizzato in edilizia. L'aggregato può essere naturale, industriale o riciclato.
3.2
aggregato naturale: Aggregato di origine minerale che è stato sottoposto unicamente a lavorazione meccanica.
3.3
aggregato misto: Aggregato consistente in una miscela di aggregati grossi e fini. Nota
Può essere prodotto senza separare le frazioni grosse da quelle fini oppure può essere prodotto combinando gli aggregati grossi e fini.
3.4
aggregato industriale: Aggregato di origine minerale derivante da un processo industriale che implica una modificazione termica o di altro tipo.
3.5
aggregato riciclato: Aggregato risultante dalla lavorazione di materiale inorganico precedentemente utilizzato in edilizia.
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3.6
filler: Aggregato, la maggior parte del quale passa allo staccio di 0,063 mm, che può essere aggiunto ai materiali da costruzione per conferirne determinate proprietà. Nota
3.7
Per la definizione di "fini", vedere 3.12.
dimensione dell'aggregato: Descrizione dell'aggregato in temini di dimensione inferiore (d ) e superiore (D ) dello staccio espressa come d /D. Nota
3.8
Questa designazione ammette la presenza di alcune particelle trattenute sullo staccio superiore (sopravaglio) e di particelle passanti allo staccio inferiore (sottovaglio).
aggregato fine: Designazione attribuita all'aggregato più fine la cui dimensione superiore D è minore o uguale a 4 mm. Nota
L'aggregato fine può provenire dalla naturale disgregazione di roccia o ghiaia e/o dalla frantumazione di roccia o ghiaia o dalla lavorazione di aggregati industriali.
3.9
aggregato grosso: Designazione attribuita all'aggregato più grosso la cui dimensione superiore D è maggiore o uguale a 4 mm e la cui dimensione inferiore d è maggiore o uguale a 2 mm.
3.10
aggregato naturale 0/8 mm: Designazione attribuita all'aggregato naturale di origine glaciale e/o fluviale con D minore o uguale a 8 mm. Nota
3.11
Tale aggregato può anche essere prodotto mediante miscelazione di aggregati lavorati.
lotto: Quantità di produzione, quantità consegnata, quantità di consegna parziale (carico di vagone ferroviario, carico di autocarro, carico di una nave) o cumulo prodotto in una sola volta in condizioni presumibilmente uniformi. Nota
In caso di processo continuo, la quantità prodotta durante un periodo specificato dovrebbe essere considerata come lotto.
3.12
polveri: Classe granulometrica di un aggregato che passa allo staccio di 0,063 mm.
3.13
categoria: Livello di una proprietà di un aggregato espressa come intervallo di valori o come valore limite. Nota
3.14
Non c'è alcuna relazione fra le categorie di proprietà diverse.
granulometria: Distribuzione granulometrica delle particelle espressa come percentuale in massa dei passanti a una determinata serie di stacci.
4
REQUISITI GEOMETRICI
4.1
Generalità La necessità di sottoporre a prova e dichiarare tutte le proprietà specificate in questo punto deve essere limitata in funzione della particolare applicazione, destinazione d'uso e all'origine dell'aggregato. Se richiesto, devono essere effettuate le prove specificate in 4 per la determinazione delle proprietà geometriche appropriate.
4.2
Nota 1
Qualora il valore di una proprietà sia richiesto, ma non definito da limiti specificati, il valore dovrebbe essere dichiarato dal produttore come appartenente ad una categoria XXDichiarata, per esempio, nel prospetto 8 un valore di 55 per l'indice di appiattimento corrisponde a FI55 (Valore dichiarato).
Nota 2
Qualora una proprietà non sia richiesta, può essere utilizzata una categoria "Nessun requisito".
Nota 3
Si può trovare una guida alla scelta di categorie adatte a specifiche applicazioni nelle disposizioni nazionali vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.
Dimensioni degli aggregati Tutti gli aggregati devono essere descritti in termini di dimensioni dell'aggregato tramite la designazione d/D eccetto per i filler che devono essere specificati come filler e devono rispondere ai requisiti di granulometria specificati in 4.3. UNI EN 12620:2008
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Le dimensioni dell'aggregato devono essere specificate da una coppia di stacci scelti dalla serie di base, o dalla serie di base più la serie 1, oppure dalla serie di base più la serie 2 nel prospetto 1. La combinazione di dimensioni della serie 1 e della serie 2 non è consentita. Le dimensioni degli aggregati devono avere D/d non minore di 1,4. prospetto
1
Dimensioni degli stacci per la specificazione delle classi granulometriche
Nota
Serie di base mm
Serie di base più serie 1 mm
Serie di base più serie 2 mm
0 1 2 4 8 16 31,5 (32) 63
0 1 2 4 5,6 (5) 8 11,2 (11) 16 22,4 (22) 31,5 (32) 45 63
0 1 2 4 6,3 (6) 8 10 12,5 (12) 14 16 20 31,5 (32) 40 63
Le dimensioni arrotondate che appaiono fra parentesi possono essere utilizzate come descrizioni semplificate delle dimensioni dell'aggregato.
4.3
Granulometria
4.3.1
Generalità La granulometria dell'aggregato, determinata in conformità alla EN 933-1, deve soddisfare i requisiti di cui in 4.3.1 fino a 4.3.6, in funzione delle sue dimensioni d/D. Nota
Qualora aggregati di massa volumica significativamente diversa siano miscelati è necessario fare attenzione per evitarne la segregazione. Quando si valutano aggregati nell'ambito di un sistema di controllo di produzione di fabbrica, almeno il 90% delle granulometrie, prelevate da lotti diversi entro un periodo massimo di 6 mesi, deve rientrare nei limiti specificati in 4.3.2. fino a 4.3.6 per le tolleranze sulle granulometrie tipiche dichiarate dal produttore.
4.3.2
Aggregati grossi Tutti gli aggregati grossi devono rispondere ai requisiti generali di granulometria specificati nel prospetto 2, in funzione della loro designazione granulometrica d/D e delle categoria scelta nel prospetto 2.
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prospetto
2
Requisiti generali di granulometria
Aggregato
Dimensione
Percentuale passante in massa
Categoria G d)
2D
1,4 D a) b)
D c)
d b)
d /2a) b)
D /d ≤2 o D ≤11,2 mm
100 100
da 98 a 100 da 98 a 100
da 85 a 99 da 80 a 99
da 0 a 20 da 0 a 20
da 0 a 5 da 0 a 5
GC85/20 GC80/20
D /d >2 e D >11,2 mm
100
da 98 a 100
da 90 a 99
da 0 a 15
da 0 a 5
GC90/15
Fine
D ≤4 mm e d = 0
100
da 95 a 100
da 85 a 99
-
-
GF85
Naturale 0/8
D = 8 mm e d = 0
100
da 98 a 100
da 90 a 99
-
-
GNG90
Misto
D ≤45 mm e d = 0
100 100
da 98 a 100 da 98 a 100
da 90 a 99 da 85 a 99
-
-
GA90 GA85
Grosso
a) b) c)
d)
Laddove gli stacci calcolati non corrispondano esattamente ai numeri di staccio di cui alla ISO 565:1990 serie R 20, si deve scegliere la dimensione di staccio più vicina. Per calcestruzzo a granulometria discontinua o altri utilizzi speciali possono essere specificati requisiti aggiuntivi. La percentuale passante a D può essere maggiore del 99% in massa, ma in tal caso iI produttore deve documentare e dichiarare la granulometria tipica agli stacci D, d, d /2 e agli stacci intermedi fra d e D della serie principale più quelli della serie 1 oppure della serie principale più quelli della serie 2. Stacci consecutivi con un rapporto minore di 1,4 volte possono essere esclusi. Altre norme relative a prodotti aggregati fissano requisiti diversi per le categorie.
Per aggregati grossi dove: a)
D >11,2 mm e D/d >2; oppure
b)
D ≤11,2 mm e D/d >4,
devono applicarsi i requisiti aggiuntivi (i) e (ii) per la percentuale passante allo staccio di dimensione intermedia:
prospetto
3
i)
tutte le granulometrie devono rientrare nei limiti generali indicati nel prospetto 3;
ii)
il produttore deve documentare e, su richiesta, dichiarare la granulometria tipica passante allo staccio di dimensione intermedia e le tolleranze selezionate dalle categorie di cui al prospetto 3.
Limiti generali e tolleranze granulometriche per aggregati grossi agli stacci intermedi
D /d
Staccio di dimensione intermedia
50
FI15 FI20 FI35 FI50 FIDichiarato
Nessun requisito
FINR
Qualora sia richiesto, l'indice di forma determinato in conformità alla EN 933-4 deve essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 9 in funzione della particolare applicazione o destinazione d'uso. prospetto
9
4.5
Categorie per i valori massimi d'indice di forma Indice di forma
Categoria SI
≤15 ≤20 ≤40 ≤55 >55
SI15 SI20 SI40 SI55 SIDichiarato
Nessun requisito
SINR
Contenuto di conchiglie nell'aggregato grosso Qualora sia richiesto, il contenuto di conchiglie nell'aggregato grosso, determinato in conformità alla EN 933-7, deve essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 10 in funzione della particolare applicazione o destinazione d'uso. prospetto
4.6
10
Categoria per valore massimo di contenuto di conchiglie negli aggregati grossi Contenuto di conchiglie %
Categoria SC
≤10 >10
SC10 SCDichiarata
Nessun requisito
SCNR
Contenuto di polveri Il contenuto di polveri, determinato in conformità alla EN 933-1, deve essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 11. Il contenuto di polveri nel filler deve rispondere ai requisiti di cui al prospetto 7.
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prospetto
11
Categorie per valori massimi di contenuto in polveri Aggregato Aggregato grosso
Aggregato naturale 0/8 mm
Aggregato misto
Aggregato fine
4.7
Staccio da 0,063 mm Percentuale passante in massa
Categoria f
≤1,5 ≤4 >4
f1,5 f4 fDichiarato
Nessun requisito
fNR
≤3 ≤10 ≤16 >16
f3 f10 f16 fDichiarato
Nessun requisito
fNR
≤3 ≤11 >11
f3 f11 fDichiarato
Nessun requisito
fNR
≤3 ≤10 ≤16 ≤22 >22
f3 f10 f16 f22 fDichiarato
Nessun requisito
fNR
Qualità delle polveri La dannosità delle polveri nell'aggregato fine, compreso il filler, deve essere valutata in conformità all'appendice D.
5
REQUISITI FISICI
5.1
Generalità La necessità di sottoporre a prova e dichiarare tutte le proprietà specificate nel presente punto deve essere limitata in base alla particolare destinazione d'uso o all'origine dell'aggregato. Qualora richiesto, le prove specificate in 5 devono essere eseguite per determinare le proprietà fisiche appropriate.
5.2
Nota 1
Quando il valore di una proprietà è richiesto ma non definito da limiti specificati, il valore dovrebbe essere dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarato, per esempio, nel prospetto 12 un valore di 60 per il coefficiente Los Angeles corrisponde a LA60 (Valore dichiarato).
Nota 2
Qualora non sia richiesta una proprietà, può essere utilizzata una categoria "Nessun requisito".
Nota 3
Si può trovare una guida alla scelta di categorie adatte a specifiche applicazioni nelle disposizioni nazionali vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.
Resistenza alla frammentazione dell'aggregato grosso Qualora richiesto, la resistenza alla frammentazione deve essere determinata in termini di coefficiente Los Angeles, come specificato nella EN 1097-2:1998, punto 5. Il metodo di prova Los Angeles deve essere la prova di riferimento per la determinazione della resistenza alla frammentazione. Il coefficiente Los Angeles deve essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 12 in funzione della particolare destinazione d'uso.
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prospetto
12
Categorie per i valori massimi dei coefficienti Los Angeles Coefficiente Los Angeles
Categoria LA
≤15 ≤20 ≤25 ≤30 ≤35 ≤40 ≤50 >50
LA15 LA20 LA25 LA30 LA35 LA40 LA50 LADichiarato
Nessun requisito
LANR
Qualora richiesto, la resistenza alla frammentazione per urto, determinata in conformità alla EN 1097-2:1998, punto 6, deve essere dichiarata in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 13 in funzione della particolare applicazione o destinazione d'uso. prospetto
13
5.3
Categorie per i valori massimi di resistenza all'urto Valore d'urto %
Categoria SZ
≤18 ≤22 ≤26 ≤32 >32
SZ18 SZ22 SZ26 SZ32 SZDichiarato
Nessun requisito
SZNR
Resistenza all'usura dell'aggregato grosso Qualora richiesta, la resistenza all'usura dell'aggregato grosso (coefficiente micro-Deval MDE) deve essere determinata in conformità alla EN 1097-1. Il coefficiente micro-Deval deve essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 14 in funzione della particolare applicazione o destinazione d'uso. prospetto
14
Categorie per i valori massimi di resistenza all'usura Coefficiente micro-Deval
Categoria MDE
≤10 ≤15 ≤20 ≤25 ≤35 >35
MDE10 MDE15 MDE20 MDE25 MDE35 MDEDichiarato
Nessun requisito
MDENR
5.4
Resistenza alla levigabilità e all'abrasione dell'aggregato grosso da utilizzare per strati di usura
5.4.1
Resistenza alla levigabilità (valore di levigabilità - VL ) Qualora richiesta, la resistenza alla levigabilità dell'aggregato grosso da utilizzare per strati di usura (valore di levigabilità - VL ) deve essere determinata in conformità alla EN 1097-8.
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La resistenza alla levigabilità deve essere dichiarata in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 15. prospetto
15
5.4.2
Categorie per i valori minimi di resistenza alla levigabilità Valore di levigabilità
Categoria VL
≥68 ≥62 ≥56 ≥50 ≥44 Valori intermedi e valori 0,8
AS0,2 AS0,8 ASDichiarato
Nessun requisito
ASNR
≤1,0 >1,0
AS1,0 ASDichiarato
Nessun requisito
ASNR
Scorie d'altoforno raffreddate in aria
6.3.2
Zolfo totale Se richiesto, il contenuto di zolfo totale degli aggregati e dei filler, determinato in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 11, non deve superare: a)
il 2% di S in massa per scorie d'altoforno raffreddate in aria;
b)
l'1% di S in massa per aggregati diversi da scorie d'altoforno raffreddate in aria.
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Sono necessarie precauzioni speciali se nell'aggregato è presente la pirrotite (forma instabile di solfuro di ferro FeS). Qualora sia riconosciuta la presenza di questo minerale, deve essere applicato un contenuto totale massimo di zolfo (S) di 0,1%.
6.3.3
Contenuto di solfato idrosolubile degli aggregati riciclati Se richiesto, il contenuto di solfato idrosolubile degli aggregati riciclati determinato in conformtià alla EN 1744-1 deve essere dichiarato in conformità alla categoria specificata nel prospetto 22. prospetto
22
Categorie per i valori massimi di contenuto di solfato idrosolubile degli aggregati riciclati Contenuto di solfato idrosolubile Percentuale in massa
Categoria SS
≤0,2
SS0,2
Nessun requisito
SSNR
6.4
Altri costituenti
6.4.1
Costituenti che alterano la velocità di presa e di indurimento del calcestruzzo Gli aggregati e i filler che contengono sostanze organiche e di altro tipo in proporzioni tali da alterare la velocità di presa e di indurimento del calcestruzzo devono essere valutati per l'effetto sul tempo di presa e sullo sviluppo della resistenza alla compressione in conformità alla EN 1744-1:1998, 15.3. Le proporzioni di questi materiali devono essere tali da non: a)
aumentare il tempo di presa dei provini di malta di oltre 120 min;
b)
diminuire la resistenza a compressione di oltre il 20% a 28 giorni.
La presenza di sostanze organiche deve essere determinata in conformità alla EN 1744-1:1998, 15.1 (determinazione del contenuto di sostanza umica). Se i risultati della prova rilevano la presenza di un alto contenuto di sostanza umica, deve essere determinata la presenza di acido fulvico in conformità alla EN 1744-1:1998, 15.2. Se in queste prove il liquido surnatante è più chiaro dei colori normalizzati, gli aggregati devono essere considerati esenti da sostanze organiche. Nota 1
Alcuni composti inorganici che decolorano il liquido surnatante nella prova del contenuto di sostanza umica non influenzano negativamente la presa e l'indurimento del calcestruzzo.
Nota 2
Gli zuccheri non influenzano il colore dello strato liquido surnatante nella prova del contenuto di sostanza umica o nella prova dell'acido fulvico. Se si sospetta la presenza di zuccheri o materiali simili, l'aggregato dovrebbe essere sottoposto a prova utilizzando provini di malta (vedere EN 1744-1:1998, 15.3). Si dovrebbero applicare i requisiti del tempo di presa e della resistenza a compressione precedentemente indicati. Se richiesto, la presenza di contaminanti leggeri che alterano la velocità di presa e indurimento del calcestruzzo deve essere sottoposta a prova in conformità alla EN 1744-1. Se richiesto, gli aggregati riciclati devono essere sottoposti a prova per valutare l’influenza dei materiali idrosolubili da essi derivati sul tempo di inizio presa della pasta cementizia in conformtià alle EN 1744-6. La variazione del tempo di inzio presa, te, deve soddisfare i requisiti del prospetto 23.
prospetto
23
Categorie per l’influenza di materiali idrosolubili derivati da aggregati riciclati sul tempo di inizio presa della pasta cementizia Variazione del tempo di inizio presa, te (min)
Categoria (A)
≤10 ≤40 >40
A10 A40 ADichiarato
Nessun requisito
ANR
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Due prove di screening per rilevare la presenza di sostanza organica sono d’impiego comune, la prova dell’idrossido di sodio e la prova dell’acido fulvico (vedere punti 15.1 e 15.2 della EN 1744-1:1998). Entrambe le prove possono essere applicate agli aggregati riciclati. Se il liquido surnatante in queste prove è più leggero delle colorazioni normalizzate gli aggregati possono essere considerati privi di sostanza organica. Nota 3
Gli zuccheri non influenzano il colore del liquido surnatante nella prova dell’idrossido di sodio o dell’acido fulvico. Qualora si sospetti la presenza di zuccheri o materiali zuccherini l’aggregato dovrebbe essere sottoposto a prova utilizzando la prova dell’estratto di acqua (vedere EN 1744-6). Dovrebbero essere applicati i requisiti per l’influenza sul tempo di presa precedentemente esposti.
Nota 4
I costituenti degli aggregati riciclati che potrebbero influenzare negativamente la velocità di presa e di indurimento del calcestruzzo possono essere inorganici e pertanto non rilevabili mediante i procedimenti indicati nel punto 15.3 della EN 1744-1:1998. Per gli aggregati riciclati dovrebbero essere utilizzati i procedimenti indicati nella EN 1744-6.
6.4.2
Costituenti che influenzano la stabilità di volume della scoria d'altoforno raffreddata in aria
6.4.2.1
L'aggregato di scorie d'altoforno raffreddate in aria non deve presentare alcuna disintegrazione del silicato dicalcico quando sottoposto a prova in conformità alla EN 1744-1:1998, 19.1.
6.4.2.2
L'aggregato di scorie d'altoforno raffreddate in aria non deve presentare alcuna disintegrazione del ferro quando sottoposto a prova in conformità alla EN 1744-1:1998, 19.2.
6.5
Contenuto di carbonato negli aggregati fini per strati di usura delle pavimentazioni di calcestruzzo Qualora si richieda il controllo del contenuto di carbonato negli aggregati fini per l'utilizzo in strati di usura di calcestruzzo, il contenuto di carbonato deve essere determinato come specificato nella EN 196-2:2005, punto 5, con la porzione di prova preparata in conformità alla EN 1744-1:1998, 12.3 e i risultati devono essere dichiarati.
7
VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ
7.1
Generalità Il produttore deve effettuare le prove iniziali (vedere 7.2) e il controllo di produzione di fabbrica (vedere appendice H) per garantire che il prodotto sia conforme alla presente norma europea e dichiarare i relativi valori.
7.2
Prove di tipo iniziale Le prove di tipo iniziale relative alla destinazione d'uso devono essere eseguite per controllare la conformità ai requisiti specificati nelle circostanze seguenti: a)
si deve utilizzare una nuova fonte di aggregati;
b)
quando subentra una modifica importante nella natura delle materie prime o nelle condizioni di trattamento che possono influenzare le proprietà degli aggregati.
I risultati delle prove iniziali devono essere documentati come punto di partenza per il controllo della produzione di fabbrica relativa a quel materiale. Ciò deve includere in particolare l'identificazione di ogni costituente che può emettere radiazioni oltre il normale livello di fondo, ogni costituente che può rilasciare idrocarburi poliaromatici o altre sostanze pericolose. Se il contenuto di uno qualsiasi di tali costituenti supera i limiti stabiliti in base alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dell'aggregato, devono essere dichiarati i risultati delle prove iniziali.
7.3
Controllo di produzione di fabbrica Il produttore deve aver installato un sistema di controllo di produzione di fabbrica rispondente ai requisiti dell'appendice H.
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Le registrazioni tenute dal produttore devono indicare quali procedimenti di controllo della qualità sono in atto durante la produzione dell'aggregato. Nota
La forma di controllo applicata a qualsiasi aggregato dipende dall'impiego previsto e dalle regolamentazioni sul suo impiego.
8
DESIGNAZIONE
8.1
Designazione e descrizione Gli aggregati devono essere identificati nei termini seguenti: a)
8.2
origine e produttore - se il materiale è stato ripreso da un deposito devono essere indicati sia l'origine sia il deposito;
b)
tipo di aggregato (vedere EN 932-3 e per aggregato riciclato: "aggregato riciclato");
c)
per aggregato riciclato, la classificazione del costituente secondo il prospetto 20;
d)
dimensione dell’aggregato.
Informazioni aggiuntive per la descrizione di un aggregato La necessità di altre informazioni dipende dalla situazione e dalla destinazione d'uso, per esempio:
Nota
9
a)
un codice per collegare la designazione alla descrizione;
b)
qualsiasi altra informazione aggiuntiva necessaria per identificare un aggregato particolare.
Al momento dell'ordine l'acquirente dovrebbe informare il produttore di tutti i requisiti speciali associati ad una particolare destinazione d'uso e di tutte le informazioni supplementari di cui potrebbe avere bisogno non contemplate nel prospetto ZA.1a e nel prospetto ZA.1b.
MARCATURA ED ETICHETTATURA La bolla di consegna deve contenere almeno le informazioni seguenti:
Nota
a)
designazione;
b)
data di spedizione;
c)
numero di serie della bolla;
d)
numero della presente norma europea.
Per la marcatura CE e l'etichettatura, vedere punto ZA.3.
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APPENDICE (informativa) prospetto
A ILLUSTRAZIONE DEI REQUISITI GRANULOMETRICI PER LE CLASSI GRANULOMETRICHE DEGLI AGGREGATI GROSSI PIÙ COMUNI A.1
Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle classi granulometriche di base più la serie 1 della dimensione dei granuli (in millimetri) Valore di d
Rapporto Dimensione/ D /d Dimensione intermedia
2,8
4,0
5,6
8,0
11,2
Limiti superiore e inferiore e tolleranze per gli stacci intermedi (Percentuale passante in massa)
2
4
5,6
8
11,2
16
22,4
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
Dimensione Dimensione intermedia
2/5,6 -
4/11,2 -
5,6/16 11,2
16/45 31,5
22,4/63 45
Dimensione Dimensione intermedia
2/8 -
4/16 8
Dimensione Dimensione intermedia
2/11,2 5,6
4/22,4 11,2
5,6/32 16
8/45 22,4
Dimensione Dimensione intermedia
2/16 8
4/31,5 16
5,6/45 22,4
8/63 31,5
Dimensione Dimensione intermedia
2/22,4 11,2
4/45 22,4
5,6/63 31,5
8/22,4 11,2/31,5 16 22,4
5,6/22,4 8/31,5 11,2 16
11,2/45 22,4
Limiti superiore e inferiore
16/63 31,5
11,2/63 31,5
Tolleranze sulla granulometria tipo dichiarata dal produttore GT15
GT17,5
da 25 a 70
±15
-
da 25 a 70
-
±17,5
da 25 a 70
-
±17,5
da 25 a 70
-
±17,5
da 25 a 70
-
±17,5
Nota 1 La casella ombreggiata indica dimensioni comunemente non utilizzate. Nota 2 In presenza di un trattino, il corrispondente staccio di dimensione intermedia non è applicabile.
prospetto
A.2
Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle classi granulometriche di base più la serie 2 della dimensione dei granuli (in millimetri)
Rapporto Dimensione/ D /d Dimensione intermedia
Valore di d 2 mm
2,5
3,15
4
5
8
10
Dimensione Dimensione intermedia
4
6,3
Limiti superiore e inferiore e tolleranze per gli stacci intermedi (Percentuale passante in massa)
8
10 mm
mm
mm
mm
4/10 -
6,3/16 11,2
8/20 14
6,3/20 14
16
20
mm
mm
16/40 31,5
Limiti superiore e inferiore
Tolleranze sulla granulometria tipo dichiarata dal produttore GT15
GT17,5
da 25 a 70
±15
-
da 25 a 70
±15
-
da 25 a 70
-
±17,5
da 25 a 70
-
±17,5
Dimensione Dimensione intermedia
2/6,3 -
4/12,5 8
Dimensione Dimensione intermedia
2/8 -
4/16 8
Dimensione Dimensione intermedia
2/10 5
4/20 10
Dimensione Dimensione intermedia
2/16 8
4/31,5 16
da 25 a 70
-
±17,5
Dimensione Dimensione intermedia
2/20 10
4/40 20
da 25 a 70
-
±17,5
10/31,5 22,4 8/31,5 16
6,3/31,5 16
10/40 20
20/63 45 16/63 31,5
8/40 20
Nota 1 La casella ombreggiata indica dimensioni comunemente non utilizzate. Nota 2 In presenza di un trattino, il corrispondente staccio di dimensione intermedia non è applicabile.
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APPENDICE (informativa)
B GUIDA ALLA DESCRIZIONE DI GROSSEZZA/FINEZZA DEGLI AGGREGATI FINI I prospetti B.1 e B.2 vengono riportati come ausilio agli specificatori che desiderano descrivere ulteriormente la grossezza o la finezza degli aggregati fini. Uno a scelta dei prospetti, ma non entrambi, possono essere utilizzati per tali descrizioni. Nei prospetti B.1 e B.2, gli aggregati fini classificati grossi sono indicati dalla lettera C, gli aggregati fini classificati medi dalla lettera M e gli aggredati fini classificati fini dalla lettera F. Inoltre, in caso si scelga il prospetto B.1, è aggiunta una P dopo la C, la M o la F per la percentuale passante allo staccio da 0,500 mm (per esempio, granulometria media MP ). Analogamente, in caso si scelga il prospetto B.2, è aggiunta una F dopo la C, la M o la F per il coefficiente di finezza (per esempio, granulometria fine FF ).
prospetto
B.1
Grossezza o finezza in base alla percentuale passante allo staccio da 0,500 mm Percentuale passante in massa
prospetto
B.2
CP
MP
FP
da 5 a 45
da 30 a 70
da 55 a 100
Grossezza o finezza in base al modulo di finezza Modulo di finezza CF
MF
FF
da 4,0 a 2,4
da 2,8 a 1,5
da 2,1 a 0,6
Il modulo di finezza (FM ) è utilizzato per controllare la costanza. Laddove richiesto in aggiunta, il modulo di finezza FM di una consegna dovrebbe rientrare nei limiti del modulo di finezza dichiarato FM ± 0,50 o entro altri limiti specificati. Nota
Il modulo di finezza (FM ) è generalmente calcolato come somma delle percentuali in massa cumulative di trattenuto sugli stacci seguenti (mm) espresso come percentuale, ossia Σ { ( >4 ) + ( >2 ) + ( >1 ) + ( >0,5 ) + ( >0,25 ) + ( >0,125 ) } FM = ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------100
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APPENDICE (normativa) prospetto
C TOLLERANZE GRANULOMETRICHE RIDOTTE SULLA GRANULOMETRIA TIPICA DICHIARATA DAL PRODUTTORE PER L'AGGREGATO FINE C.1
Tolleranze ridotte sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato fine Dimensione dello staccio
Nota
Tolleranze come percentuale in massa di passante
mm
0/4
0/2
0/1
4 2 1 0,250 0,063
±5 ±10 ±10 ±3
±5 ±10 ±15 ±5
±5 ±15 ±5
Vedere 4.3.3.
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APPENDICE (normativa)
D VALUTAZIONE DEI FINI I fini possono essere considerati non nocivi quando si verifica una delle 4 condizioni seguenti: a)
il contenuto totale di fini dell'aggregato fine è minore del 3% o di altro valore in base alle disposizioni valide sul luogo di impiego dell'aggregato;
b)
il valore dell'equivalente in sabbia (SE ), quando ottenuto secondo la EN 933-8, supera un limite inferiore specificato;
c)
la prova del blu di metilene (MB ), secondo la EN 933-9, dà un valore di blu minore di un limite particolare specificato;
d)
c'è equivalenza di prestazione rispetto ad un aggregato il cui utilizzo soddisfacente è noto, oppure si ha evidenza di un utilizzo soddisfacente senza problemi.
I requisiti di conformità per le prove dell'equivalente in sabbia e del blu di metilene della frazione granulometrica 0/2 mm devono generalmente essere espressi con una probabilità del 90%. Nota
Non è possibile fissare limiti precisi, universalmente validi, finché non si disporrà di ulteriore esperienza sull'utilizzo dei metodi di prova per differenti tipi di aggregati fini in alcune parti dell'Europa. I limiti e/o le categorie dovrebbero essere stabiliti sulla base dell'esperienza di requisiti esistenti per materiali utilizzati localmente in modo soddisfacente, coerentemente con le disposizioni vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.
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APPENDICE (informativa)
E GUIDA PER L'UTILIZZO DEGLI AGGREGATI NEL CALCESTRUZZO
E.1
Resistenza alla frammentazione dell'aggregato grosso
E.1.1
Generalmente gli aggregati hanno una resistenza più alta rispetto al calcestruzzo e, per combinazioni di aggregati e cemento con o senza additivi, che abbiano prestazioni soddisfacenti documentate, le resistenze normali di controllo determinate sul calcestruzzo prodotto, generalmente forniscono una guida sufficiente alla resistenza dell'aggregato. Tuttavia, se è richiesto calcestruzzo con una resistenza molto alta, può essere necessario considerare la resistenza dell'aggregato.
E.1.2
Un aggregato di categoria LA15, LA20 o SZ18 è richiesto solo in casi speciali (per esempio zone dove sono utilizzati pneumatici chiodati o per speciali requisiti di rivestimento di strade regionali).
E.1.3
Un aggregato di categoria LA30 o SZ22 può essere richiesto per pavimentazioni stradali e rivestimenti di pavimenti soggetti a sollecitazioni da urto. Aggregati con coefficienti Los Angeles maggiori di 40 dovrebbero essere valutati in base all'esperienza di utilizzo acquisita.
E.2
Resistenza al gelo/disgelo
E.2.1
La resistenza al gelo/disgelo del calcestruzzo è funzione del grado di saturazione in acqua, dei materiali componenti e delle loro proporzioni nel calcestruzzo. Il contenuto di aria inglobato è un fattore particolarmente importante ed è quindi essenziale valutare la resistenza al gelo/disgelo del calcestruzzo sottoponendo a prova campioni del calcestruzzo.
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APPENDICE (informativa)
F.1
F NOTE PER LA GUIDA ALLA RESISTENZA AL GELO/DISGELO DEGLI AGGREGATI
Generalità La suscettibilità di un aggregato al deterioramento da gelo/disgelo dipende principalmente dal clima, dalla destinazione d'uso, dal tipo petrografico e dalla distribuzione dimensionale dei pori all'interno dei granuli dell'aggregato.
F.1.1
Clima La severità del deterioramento è relativa alla frequenza dei cicli di gelo/disgelo, all'ampiezza termica tra il gelo e il disgelo, e al grado di saturazione dei granuli dell'aggregato.
F.1.2
Destinazione d'uso Gli aggregati sono suscettibili a deterioramento da gelo/disgelo in condizioni ambientali parzialmente o completamente saturate o in condizioni di forte umidità. Il rischio di deterioramento aumenta in modo significativo laddove l'aggregato è esposto all'acqua di mare o all'azione di sali disgelanti.
F.1.3
Tipo petrografico La resistenza al gelo/disgelo è legata alla resistenza dei granuli dell'aggregato e alla distribuzione dimensionale dei pori o ad altre discontinuità all'interno dei granuli.
F.2
Prove
F.2.1
Prove indicative Le prove in grado di fornire una indicazione della suscettibilità al gelo/disgelo includono o l'esame petrografico o una delle prove fisiche qui di seguito indicate. Gli aggregati che rispondono ai requisiti di una di queste prove possono essere considerati resistenti al gelo/disgelo.
F.2.2
Esame petrografico Un esame petrografico dell'aggregato in base al procedimento specificato nella EN 932-3 può fornire una indicazione sulla presenza di granuli a debole resistenza meccanica e/o altamente assorbenti che possono essere suscettibili di deterioramento da gelo/disgelo. Laddove si osservi o si sospetti la presenza di tali granuli, una delle prove fisiche indicate in F.2.3 e F.2.4 può essere utilizzata per valutare la resistenza al gelo/disgelo dell'aggregato. Aggregati fragili derivati da rocce fortemente alterate e alcuni conglomerati e brecce possono includere per esempio tutti o alcuni dei materiali seguenti: scisto, micascisto, fillite, gesso, marna, scisto argilloso, selce porosa, basalto poroso alterato o granuli debolmente cementati da minerali argillosi.
F.2.3
Assorbimento d'acqua Quando l'assorbimento d'acqua dell'aggregato determinato in conformità alla EN 1097-6 non è maggiore dell'1%, l'aggregato può essere considerato resistente al gelo/disgelo. Tuttavia, molti aggregati soddisfacenti presentano valori di assorbimento d'acqua più elevati. Per esempio, alcuni calcari e arenarie Giurassiche presentano frequentemente valori di assorbimento maggiori del 4%, mentre scorie d'altoforno, calcari Permiani, dolomiti e arenarie del Carbonifero presentano di frequente valori di assorbimento maggiori del 2%, tuttavia tali materiali possono ancora avere un'adeguata resistenza al gelo/disgelo.
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Per alcuni aggregati contenenti una parte di selce microporosa, la differenziazione fra durabilità al gelo/disgelo soddisfacente e non soddisfacente può essere meglio valutata mediante misurazioni della massa volumica piuttosto che dell'assorbimento d'acqua.
F.2.4
Altre prove indicative La resistenza al gelo/disgelo di un aggregato può essere valutata per mezzo di una prova di resistenza al gelo/disgelo in conformità alla EN 1367-1 o per mezzo di una prova al solfato di magnesio in conformità alla EN 1367-2. La prova al solfato di magnesio è considerata la più appropriata per situazioni in cui l'aggregato possa essere esposto ad acqua marina o a sali disgelanti. Nota
In condizioni estreme di clima freddo e/o saturazione di sale o saturazione di sale disgelante, prove che utilizzano una soluzione di cloruro di sodio o di urea come riportato dettagliatamente nella EN 1367-1:2007, appendice B, possono risultare più appropriate. È anche possibile verificare la resistenza al gelo/disgelo di un aggregato utilizzando una prova su calcestruzzo. La prova al solfato di magnesio non è idonea per aggregati riciclati con frazioni di cemento legato.
F.3
Scelta della categoria Laddove sia disponibile una documentazione di prestazione soddisfacente di un aggregato in condizioni d'utilizzo similari all'uso previsto, l'aggregato può essere ritenuto accettabile. Nei casi in cui non sia disponibile una documentazione di prestazione soddisfacente e si reputi necessario procedere con le prove, le condizioni ambientali, la destinazione d'uso e il clima possono essere utilizzati per scegliere una categoria appropriata dal prospetto F.1. La categoria scelta può quindi essere utilizzata congiuntamente a 5.7.1 per definire il livello di resistenza al gelo/disgelo richiesto o la stabilità al solfato di magnesio. prospetto
F.1
Categoria di severità del gelo/disgelo in relazione al clima e alla destinazione d'uso Condizioni ambientali
Clima Mediterraneo
Senza gelo o secco Saturazione parziale, senza sale Saturazione, senza sale Sale (acqua di mare o superfici stradali) Campi di aviazione a)
Non richiesto Non richiesto Non richiesto F4 o MS35 F2 o MS25
Continentalea)
Atlantico Non richiesto F4 o MS35 F2 o MS25 F2 o MS25 F1 o MS18
Non richiesto F2 o MS25 F1 o MS18 F1 o MS18 F1 o MS18
La categoria continentale potrebbe essere applicata anche all'Islanda, a parti della Scandinavia e a zone montuose soggette a severe condizioni climatiche invernali.
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APPENDICE (informativa)
G GUIDA RELATIVA AGLI EFFETTI DI ALCUNI COSTITUENTI CHIMICI DEGLI AGGREGATI SULLA DURABILITÀ DEL CALCESTRUZZO NEL QUALE SONO INCORPORATI
G.1
Cloruri
G.1.1
Cloruri negli aggregati naturali I cloruri possono essere presenti negli aggregati, solitamente come sali di sodio e potassio, la quantità presente dipende in larga misura dall'origine dell'aggregato. Tali sali contribuiscono al contenuto totale di cloruri e alcali nel calcestruzzo. Per ridurre al minimo il rischio di corrosione dell'armatura incorporata è prassi usuale limitare la quantità totale di ioni cloruro apportata da tutti i materiali costituenti il calcestruzzo. È probabile che il contenuto di ioni cloruro idrosolubili sia molto basso negli aggregati estratti da giacimenti nell'entroterra. Laddove sia possibile dimostrare che il contenuto di cloruro in tali materiali non è maggiore dello 0,01%, tale valore può essere utilizzato nel procedimento di calcolo basato sul contenuto massimo di cloruro nei materiali costituenti il calcestruzzo.
G.1.2
Cloruri negli aggregati riciclati Per aggregati riciclati, in particolare quelli contenenti calcestruzzo indurito o malta, i cloruri possono essere combinati nell’alluminato di calcio e altre fasi. I cloruri combinati sono difficilmente estraibili con acqua nei procedimenti descritti al punto 7 della EN 1744-1:1998 anche qualora si polverizzi finemente il campione prima dell’estrazione. Nella maggior parte degli aggregati riciclati, i contenuti di ioni cloruro sono presumibilmente bassi. Il contenuto di cloruro solubile in acido, determinato in conformità alla EN 1744-5, porta probabilmente ad una sovrastima della disponibilità di cloruri ma dovrebbe essere utilizzato per calcolare il contenuto di ioni cloruro del calcestruzzo. Ciò consente un margine aggiuntivo di sicurezza.
G.2
Solfati I solfati negli aggregati possono dare origine ad una espansione dirompente del calcestruzzo. Un contenuto importante del solfato nella scoria cristallina d'altoforno è incapsulato nei suoi granuli e pertanto non ha alcun ruolo nelle reazioni di idratazione del cemento. È per tale ragione che è tollerabile una proporzione più alta di solfati nella scoria. In determinate condizioni, altri composti di zolfo presenti negli aggregati possono ossidarsi a solfati nel calcestruzzo. Ciò può dare origine ad una espansione dirompente del calcestruzzo. I solfati idrosolubili negli aggregati riciclati determinati in conformità alla EN 1744-1 sono essenzialmente solfati potenzialmente reattivi (per esempio intonaco di gesso) e possono provocare la rottura per espansione del calcestruzzo.
G.3
Reazione alcali-silice
G.3.1
Reazione alcali-silice con aggregati naturali Certi aggregati possono reagire con gli idrossidi alcalini presenti nei fluidi dei pori del calcestruzzo. In condizioni sfavorevoli e in presenza di umidità ciò può condurre a espansione e successiva fessurazione o rottura del calcestruzzo. La forma più comune di reazione si verifica fra gli alcali e determinate forme di silice (reazione alcali-silice). Un'altra forma meno comune di reazione è la reazione alcali-carbonato.
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In assenza di precedente esperienza a lungo termine di una assenza di una reattività distruttiva di una particolare combinazione di cemento e aggregato, può essere necessario prendere una delle precauzioni seguenti: -
limitare il contenuto totale di alcali nella miscela di calcestruzzo;
-
utilizzare un cemento con basso contenuto effettivo di alcali;
-
utilizzare una combinazione di aggregati non reattivi;
-
limitare il grado di saturazione in acqua del calcestruzzo.
Qualora la conformità ad uno dei procedimenti sopra descritti non sia possibile, la combinazione di aggregati e cemento può essere valutata utilizzando le regolamentazioni vigenti nel luogo di utilizzo. Qualora gli aggregati siano importati, l'acquirente dovrebbe tenere in considerazione l'esperienza nel Paese di origine. Nota
G.3.2
Per ulteriori informazioni, vedere CEN Report CR1901 "Regional specifications and recommendations for the avoidance of alkali-silica reactions in concrete".
Reazione alcali-silice con aggregati riciclati L’impiego di aggregati riciclati può influenzare l’idoneità delle precauzioni sopra riportate. Per gli aggregati di calcestruzzo riciclato, è necessario accertarsi che il calcestruzzo originale non contenga aggregato reattivo (o reagente) e, qualora il contenuto di alcali del nuovo calcestruzzo (o del cemento in esso contenuto) sia limitato, occorre determinare e prendere in considerazione il contenuto di alcali degli aggregati di calcestruzzo riciclato. Per gli aggregati riciclati in genere è opportuno considerare il materiale come aggregato potenzialmente reattivo, se non altrimenti stabilita la non reattività. In entrambi i casi dovrebbe essere considerata la possibilità di varietà compositiva imprevedibile.
G.4
Costituenti che influenzano la finitura superficiale del calcestruzzo Qualora l'aspetto della superficie del calcestruzzo rappresenti una caratteristica essenziale, gli aggregati non dovrebbero contenere materiali in proporzioni tali da influire sfavorevolmente sulla qualità o durabilità della superficie. Nota
Dato che percentuali molto basse in massa di impurezze negli aggregati possono avere un effetto considerevole sulle superfici di finitura del calcestruzzo, si dovrebbe prestare attenzione alla idoneità della fonte degli aggregati per la loro particolare destinazione d'uso. La proporzione di impurezze organiche leggere, determinata in conformità alla EN 1744-1:1998, 14.2, non dovrebbe generalmente superare: a)
lo 0,5% in massa per l'aggregato fine; oppure
b)
lo 0,1% in massa per l'aggregato grosso.
Qualora la superficie del calcestruzzo rivesta importanza, la proporzione di impurezze organiche leggere, determinata in conformità alla EN 1744-1:1998, 14.2, non dovrebbe generalmente superare: a)
lo 0,25% in massa per l'aggregato fine; oppure
b)
lo 0,05% in massa per l'aggregato grosso.
In alcune situazioni, per esempio calcestruzzo faccia a vista, può essere necessario concordare ulteriormente i livelli di impurezze organiche leggere. Alcuni costituenti degli aggregati possono influire sfavorevolmente sulla superficie di finitura del calcestruzzo causando, se presenti vicino alle superficie del calcestruzzo, macchie, variazioni di colore, rigonfiamento, o vaiolature. Il solfuro di ferro reattivo e la lignite sono due esempi di materiali che possono influenzare in tal modo il calcestruzzo.
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G.5
Costituenti che influenzano la presa e l'indurimento del calcestruzzo Altri costituenti degli aggregati possono influenzare sfavorevolmente la velocità di idratazione del cemento alterando la velocità di presa e indurimento del calcestruzzo. Materiali umici e derivati dello zucchero sono due esempi di sostanze che hanno tale effetto. Anche minerali argillosi possono influenzare sfavorevolmente la velocità di sviluppo della resistenza, la resistenza e la durabilità del calcestruzzo nel quale sono incorporati. I costituenti degli aggreagati riciclati che potrebbero influenzare negativamente la velocità di presa e indurimento del calcestruzzo possono essere inorganici e pertanto non rilevabili mediante i procedimenti indicati al punto 15.3 della EN 1744-1:1998. Per gli aggregati riciclati dovrebbero essere utilizzati i procedimenti indicati nella EN 1744-6.
G.6
Costituenti delle scorie d'altoforno raffreddate in aria Alcuni costituenti delle scorie d'altoforno raffreddate in aria possono influenzarne sfavorevolmente la stabilità di volume se utilizzati come aggregati per calcestruzzo. Tuttavia, è meno probabile che la scoria d'altoforno raffreddata in aria derivante da moderne unità di produzione sia in tal senso poco stabile.
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APPENDICE (normativa)
H.1
H CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA
Introduzione La presente appendice specifica un sistema di controllo della produzione di fabbrica per gli aggregati al fine di garantirne la conformità ai relativi requisiti della presente norma. La prestazione del sistema di controllo della produzione di fabbrica deve essere valutata in base ai principi descritti nella presente appendice.
H.2
Organizzazione
H.2.1
Responsabilità e autorità Occorre definire la responsabilità, l'autorità e le relazioni tra tutto il personale addetto alla gestione, esecuzione e controllo delle attività legate al sistema qualità, incluso il personale che necessita di libertà organizzativa e autorizzazione per:
H.2.2
a)
iniziare azioni atte a prevenire il verificarsi della non conformità del prodotto;
b)
identificare, registrare e intervenire in caso di eventuali deviazioni di qualità del prodotto.
Rappresentante della direzione per il controllo della produzione di fabbrica Per ogni impianto di produzione degli aggregati, il produttore deve nominare una persona alla quale conferire l'autorità necessaria per garantire l'attuazione e il rispetto di tutti i requisiti indicati nella presente appendice.
H.2.3
Revisione da parte della direzione Il sistema di controllo della produzione di fabbrica adottato per soddisfare i requisiti della presente appendice deve essere controllato e revisionato ad intervalli stabiliti da parte della direzione per garantirne la continua adeguatezza ed efficienza. Le registrazioni di tali revisioni devono essere conservate.
H.3
Procedure di controllo Il produttore deve redigere e tenere aggiornato un apposito manuale relativo al sistema di controllo della produzione di fabbrica che stabilisca le procedure per mezzo delle quali vengono soddisfatti i requisiti del controllo della produzione di fabbrica.
H.3.1
Controllo documenti e dati Il controllo documenti e dati deve includere tutta la documentazione e i dati ritenuti importanti in base ai requisiti della presenta norma, relativi all'acquisto, alla lavorazione e ispezione dei materiali e dei documenti del sistema di controllo della produzione di fabbrica. La procedura concernente la gestione dei documenti e dati deve essere riportata nel manuale di controllo della produzione riguardante le procedure e le responsabilità per l'approvazione, l’emissione, la distribuzione e l’amministrazione dei documenti e dei dati interni ed esterni e la preparazione, l’emissione e la registrazione delle modifiche da apportare alla documentazione.
H.3.2
Servizi in subappalto Se una qualsiasi parte dell'attività è subappaltata da parte del produttore, deve essere stabilito un mezzo di controllo. Il produttore deve mantenere la responsabilità generale per tutte le parti di attività subappaltate.
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H.3.3
Conoscenza delle materie prime Si deve disporre di una documentazione dettagliata circa la natura delle materie prime, la loro origine e, se necessario, una o più mappe che illustrino il luogo e il piano di estrazione. È responsabilità del produttore garantire che, qualora siano identificate eventuali sostanze pericolose, il loro contenuto non superi i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti sul luogo di utilizzo dell'aggregato. Nota 1
La maggior parte delle sostanze pericolose definite nella Direttiva del Consiglio 76/769/CEE non è generalmente presente nelle principali fonti di aggregati di origine minerale. Si sottolinea tuttavia all'attenzione del produttore di aggregati la nota ZA.1 dell'appendice ZA. Inoltre, per aggregati riciclati occorre un controllo documentato dell’apporto di materie prime da riciclare.
Nota 2
Nota 3
H.4
I procedimenti per il controllo dell’apporto per il riciclo dovrebbero identificare: -
la natura della materia prima;
-
origine e luogo di provenienza;
-
il fornitore e l’agente di trasporto.
Per aggregati riciclati come orgine è sufficiente indicare lo stabilimento di produzione.
Gestione della produzione Il sistema di controllo della produzione di fabbrica deve soddisfare i requisiti seguenti: a)
esistenza di procedure per l'identificazione e il controllo dei materiali; Queste possono includere procedure per la manutenzione e la regolazione delle apparecchiature di processo, per il controllo o le prove dei materiali campionati durante il processo per le modifiche al processo in caso di cattivo tempo, ecc.
Nota
b)
devono esserci procedure per identificare e controllare tutti i materiali nocivi identificati in H.3.3 per garantire che non superino i limiti in conformità con le disposizioni vigenti nel luogo di utilizzo degli aggregati;
c)
devono esserci procedure per garantire che il materiale sia messo a magazzino in modo controllato e che l'ubicazione dell'immagazzinamento e il relativo contenuto siano identificati;
d)
devono esserci procedure per garantire che il materiale prelevato dal magazzino non sia deteriorato in modo tale da comprometterne la conformità;
e)
il prodotto deve essere identificabile fino al punto vendita per quanto riguarda la provenienza e il tipo.
H.5
Ispezioni e prove
H.5.1
Generalità Il produttore deve mettere a disposizione tutte le necessarie apparecchiature e il personale addestrato per l'esecuzione delle ispezioni e delle prove richieste.
H.5.2
Apparecchiatura Il produttore deve essere responsabile del controllo, della taratura e della manutenzione delle apparecchiature di ispezione, di misurazione e di prova. L'accuratezza e la frequenza di taratura devono essere conformi alla EN 932-5. L'apparecchiatura deve essere utilizzata in conformità alle procedure documentate. L'apparecchiatura deve essere identificata in modo univoco. Le registrazioni di taratura devono essere conservate.
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H.5.3
Frequenza e ubicazione dei controlli, dei campionamenti e delle prove La documentazione di controllo della produzione deve descrivere la frequenza e la natura dei controlli. La frequenza del campionamento e delle prove, se richiesto, deve essere effettuata per le caratteristiche rilevanti specificate nei prospetti H.1, H.2 e H.3. Nota 1
Le frequenze di prova sono generalmente relative ai periodi di produzione. Un periodo di produzione è definito come una intera settimana, mese o anno di giorni lavorativi di produzione.
Nota 2
I requisiti per il controllo della produzione di fabbrica possono comprendere l'ispezione visiva. Qualsiasi anomalia indicata da questi controlli può portare ad un aumento nella frequenza di esecuzione delle prove.
Nota 3
Quando il valore misurato si avvicina a un limite specificato, può essere necessario aumentare la frequenza delle prove.
Nota 4
In condizioni speciali, la frequenza delle prove può diminuire al disotto di quanto riportato nei prospetti H.1, H.2 e H.3. Tali condizioni potrebbero essere: a)
sistema di produzione altamente automatizzato;
b)
esperienza di lungo termine sulla regolarità di proprietà speciali;
c)
fonti ad alto grado di conformità;
d)
applicazione di un Sistema di Gestione della Qualità dotato di misure eccezionali per la sorveglianza e il monitoraggio del processo di produzione.
Il produttore deve preparare un programma di frequenza delle prove tenendo conto dei requisiti minimi di cui ai prospetti H.1, H.2 e H.3. I motivi della diminuzione delle frequenze di prova devono essere riportati nel documento di controllo della produzione di fabbrica.
H.6
Registrazioni I risultati del controllo della produzione di fabbrica devono essere registrati in modo da includere i punti di campionamento, le date e gli orari e il prodotto sottoposto a prova, corredati di altre informazioni importanti, per esempio le condizioni atmosferiche. Nota 1
Alcune caratteristiche possono essere condivise da vari prodotti, nel qual caso il produttore, sulla base della propria esperienza, può ritenere possibile applicare i risultati di una prova a più di un prodotto. Ciò si verifica in particolare quando un prodotto è ottenuto mediante combinazione di due o più classi granulometriche diverse. La distribuzione granulometrica o la purezza dovrebbero essere controllate qualora possano essere variate le caratteristiche intrinsiche. Qualora il prodotto ispezionato o sottoposto a prova non soddisfi i requisiti stabiliti nella specifica, o nel caso ci siano indizi in tale senso, occorre fare una nota nelle registrazioni dei provvedimenti intrapresi per risolvere la situazione (per esempio eseguendo una nuova prova e/o adottando misure per correggere il processo di produzione). Devono essere incluse le registrazioni richieste da tutti i punti della presente appendice. Le registrazioni devono essere conservate per tutto il periodo prestabilito.
Nota 2
H.7
Per "periodo prestabilito" si intende il periodo per il quale si devono conservare le registrazioni in conformità alle regolamentazioni vigenti nel luogo di produzione.
Controllo del prodotto non conforme In seguito ad una ispezione o a una prova che indichi che un prodotto non è conforme, il materiale in questione deve essere: a)
riprocessato; o
b)
destinato ad altra applicazione per la quale è idoneo; oppure
c)
rifiutato e marchiato come non conforme.
Tutti i casi di non conformità devono essere registrati dal produttore, esaminati e, se necessario, devono essere intraprese azioni correttive.
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Nota
H.8
Le azioni correttive possono includere: a)
indagini sulla causa di non conformità, incluso un esame del procedimento di prova ed attuando tutti i necessari aggiustamenti;
b)
analisi di processi, operazioni, registrazioni di qualità, rapporti di servizio e reclami dei clienti per individuare ed eliminare le potenziali cause di non conformità;
c)
dare inizio ad azioni preventive per far fronte ai problemi a un livello corrispondente ai rischi incontrati;
d)
attivare controlli per garantire che siano prese efficaci misure correttive;
e)
attuare e registrare modifiche ai procedimenti risultanti dalle azioni correttive.
Movimentazione, stoccaggio e condizionamento delle aree di produzione Il produttore deve adottare tutte le misure necessarie per il mantenimento della qualità del prodotto durante la movimentazione e lo stoccaggio. Nota
Tali misure dovrebbero tenere in considerazione quanto segue: a)
la contaminazione del prodotto;
b)
la segregazione;
c)
la pulizia dell'apparecchiatura di movimentazione e delle aree di stoccaggio.
H.9
Trasporto e imballaggio
H.9.1
Trasporto Il sistema di controllo della produzione di fabbrica da parte del produttore deve identificare il campo della propria responsabilità in relazione allo stoccaggio e alla consegna. Nota
H.9.2
Se gli aggregati sono trasportati sfusi può essere necessario coprire o insilare gli aggregati al fine di ridurne la contaminazione.
Imballaggio Se gli aggregati sono imballati, i metodi e i materiali utilizzati non devono contaminare o deteriorare l'aggregato al punto da modificarne significativamente le proprietà rispetto allo stesso aggregato prima dell'imballaggio. Eventuali precauzioni da adottare a tale scopo durante la movimentazione e lo stoccaggio dell'aggregato imballato devono essere riportate sull'imballaggio o sui documenti da accompagnamento.
H.10
Addestramento del personale Il produttore deve stabilire e tenere aggiornate le procedure che riguardano l'addestramento di tutto il personale coinvolto nel sistema di produzione di fabbrica. Devono essere conservate le relative registrazioni sull'addestramento.
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Frequenze minime di prova per le proprietà generali
prospetto H.1
Proprietà
Punto
Note/riferimenti
Metodo di prova
1
Granulometria
4.3.1 4.3.6
2
Forma dell'aggregato grosso
4.4
La frequenza di prova si applica agli aggregati EN 933-3 frantumati. La frequenza di prova per ghiaia EN 933-4 non frantumata dipende dall'origine e può essere ridotta.
3
Contenuto di fini
4.6
EN 933-1
1 alla settimana
4
Qualità dei fini
4.6
EN 933-8 EN 933-9
1 alla settimana
5
Massa volumica e assorbimento d'acqua dei granuli
5.5
EN 1097-6
1 all'anno
6
Reattività alcali-silice
5.7.3
a)
Quando richiesto e in caso di dubbio
7
Descrizione petrografica
8.1
EN 932-3
1 ogni 3 anni
b)
Quando richiesto e in caso di dubbio
8
b)
Sostanze pericolose In particolare:
H.3.3 H.4
EN 933-1 EN 933-10
Frequenza minima di prova
Solo quando richiesta in conformità alle condizioni specificate nell'appendice D.
b)
1 alla settimana 1 al mese
Emissioni di radioattività Rilascio di metalli pesanti Rilascio di carburi poliaromatici a) b)
In conformità alle disposizioni vigenti nel luogo di impiego. Salvo diversa specifica, solo quando necessario ai fini della marcatura CE (vedere appendice ZA).
prospetto H.2
Frequenze minime di prova per le proprietà specifiche alla destinazione d'uso
Proprietà
Punto
Note/riferimenti
Metodo di prova
Frequenza minima di prova
1
Resistenza alla frammentazione
5.2
Per calcestruzzo ad alta resistenza
EN 1097-2
2 all'anno
2
Resistenza all'usura
5.3
Solo aggregati per strati di usura
EN 1097-1
1 ogni 2 anni
3
Resistenza alla levigabilità
5.4
Solo aggregati per strati di usura
EN 1097-8
1 ogni 2 anni
4
Resistenza all'abrasione superficiale
5.4.2
Solo aggregati per strati di usura
EN 1097-8:1999, appendice A
1 ogni 2 anni
5
Resistenza all'abrasione da pneumatici chiodati
5.4.3
Solo in zone dove sono utilizzati i pneumatici chiodati
EN 1097-9
1 ogni 2 anni
6
Gelo/disgelo
5.7.1
EN 1367-1 oppure EN 1367-2
1 ogni 2 anni
7
Contenuto di cloruri
6.2
Per aggregati marini vedere prospetto H.3
EN 1744-1:1998, punto 7 1 ogni 2 anni
8
Contenuto di carbonato di calcio
6.5
Aggregato fine per strati di usura di calcestruzzo
EN 1744-1:1998, 12.3 EN 196-2:2005, punto 5
UNI EN 12620:2008
1 ogni 2 anni
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prospetto H.3
Frequenze minime di prova per le proprietà adeguate ad aggregati di provenienza particolarea)
Proprietà
Punto
1
Contenuto di conchiglie
4.5
2
Stabilità di volume - Ritiro per essiccamento
5.7.2
3
Contenuto di cloruro
6.2
4
Composti contenenti zolfo
6.3
5
Note/riferimenti Aggregati grossi di origine marina
Metodo di prova
Frequenza minima di prova
EN 933-7
1 all'anno
EN 1367-4
1 ogni 5 anni
Aggregati di origine marina Aggregati riciclati
EN 1744-1:1998, punto 7 EN 1744-5
1 alla settimana 2 all'anno
Scorie d'altoforno e aggregati riciclati Aggregati diversi da scorie d’altoforno raffreddate all’aria ed aggregati riciclati
EN 1744-1:1998, punto 12
2 all'anno
EN 1744-1:1998, punto 12
1 all'anno
Sostanze organiche: 6.4.1 - contenuto di sostanza umica - acido fulvico (quando il contenuto di sostanza umica indicato è alto) - prova di resistenza comparativa tempo di presa - impurezze organiche leggere
EN 1744-1:1998, punto 15.1 1 all'anno EN 1744-1:1998, punto 15.2 1 all'anno EN 1744-1:1998, punto 15.3 1 all'anno EN 1744-1:1998, punto 14.2 2 all'anno
6
Disintegrazione del silicato dicalcico
6.4.2.1
Solo scorie d'altoforno
EN 1744-1:1998, punto 19.1 2 all'anno
7
Disintegrazione del ferro
6.4.2.2
Solo scorie d'altoforno
EN 1744-1:1998, punto 19.2 2 all'anno
8
Influenza sul tempo di inizio presa 6.4.1 del cemento
Solo aggregati riciclati
EN 1744-6
2 all'anno
9
Costituenti di aggregati grossi riciclati
5.8
Solo aggregati grossi riciclati
prEN 933-11
1 al mese
10 Massa volumica e assorbimento d’acqua dei granuli
5.5
Solo aggregati grossi riciclati
EN 1097-6
1 al mese
11 Contenuto di solfato idrosolubile
6.3
Solo aggregati riciclati
EN 1744-1
1 al mese
a)
Per aggregati riciclati come origine può essere considerato lo stabilmento di produzione.
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APPENDICE (informativa)
ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE
ZA.1
Scopo e caratteristiche principali La presente norma europea e la presente appendice ZA sono state elaborate nell'ambito di un mandato1) conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio. I punti della presente norma europea, riportati nella presente appendice, soddisfano i requisiti del mandato, conferito dalla Direttiva Europea relativa ai Prodotti da Costruzione (89/106/CEE). La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità degli aggregati e dei filler trattati nella presente norma europea per gli impieghi ivi previsti; deve essere fatto riferimento alle informazioni di accompagnamento della marcatura CE. AVVERTENZA: È possibile applicare ad aggregati e filler che rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente appendice altri requisiti e altre Direttive UE, che non ne influenzano l'idoneità all'utilizzo previsto. Nota
1)
In aggiunta ai punti specifici relativi a sostanze pericolose contenute nella presente norma possono esservi altri requisiti applicabili ai prodotti che rientrano nel suo scopo e campo di applicazione (per esempio legislazione europea trasposta e leggi nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Per poter rispondere alle disposizioni della Direttiva UE relativa ai prodotti da costruzione, tali requisiti devono, inoltre, essere conformi ai tempi e luoghi di applicazione. Nota: una banca dati informativa relativa alle disposizioni europee e nazionali sulle sostanze pericolose è disponibile al sito web Construction su EUROPA (CREATE, cui si accede via http://europa.eu.int).
M125 "Aggregati", come emendato.
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prospetto ZA.1a
Scopo e requisiti rilevanti
Prodotto:
Aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali di origine naturale, fabbricati o riciclati e miscele di tali aggregati rientranti nello scopo e campo di applicazione della presente norma Destinazione d'uso: Preparazione del calcestruzzo da utilizzare in costruzioni, strade e altre opere d'ingegneria civile Caratteristiche essenziali
Requisiti richiesti dalla presente norma e/o da altre norme
Livello/i e/o classe/i:
Note
Forma, dimensione e massa volumica dei granuli
4.2 43 4.4 5.5
Dimensione dell'aggregato Granulometria Forma dell'aggregato grosso Massa volumica dei granuli e assorbimento di acqua
Nessuna Nessuna Nessuna Nessuna
Designazione (d /D) Tolleranza/categoria Categoria Valore dichiarato
Pulizia
4.5
Contenuto di conchiglie nell'aggregato grosso Polveri
Nessuna
Categoria
Nessuna
Categoria Categoria
4.6 Resistenza alla frammentazione/frantumazione
5.2
Resistenza alla frammentazione Nessuna dell'aggregato grosso
Resistenza alla levigabilità/abrasione/usura
5.3
Resistenza all'usura dell'aggregato grosso 5.4.1 Resistenza alla levigabilità 5.4.2 Resistenza all'abrasione superficiale 5.4.3 Resistenza all'abrasione da pneumatici chiodati
Nessuna
Categoria
Nessuna Nessuna
Categoria Categoria
Nessuna
Categoria
5.8
Costituenti di aggregati grossi riciclati 6.2 Cloruri 6.3.1 Solfati solubili in acido 6.3.2 Zolfo totale
Nessuno
Categorie
Nessuno Nessuno Nessuno
6.3.3 Contenuto di solfato idrosollubile degli aggregati riciclati 6.4.1 Costituenti di aggregati naturali che alterano la velocità di presa e indurimento del calcestruzzo 6.4.1 Influenza sul tempo di inizio presa del cemento (aggregati riciclati) 6.5 Contenuto di carbonato negli aggregati riciclati per strati di usura delle pavimentazioni di calcestruzzo
Nessuno
Valore dichiarato Categoria Passa/non passa rispetto al valore di soglia Categoria
Composizione/contenuto
Nessuno
Passa/non passa rispetto al valore di soglia
Nessuno
Categoria
Nessuno
Valore dichiarato
Stabilità di volume
5.7.2 Stabilità di volume - ritiro per Nessuno essiccamento 6.4.2 Costituenti che influenzano la Nessuno stabilità di volume della scoria d'altoforno raffreddata in aria
Passa/non passa rispetto al valore di soglia Passa/non passa rispetto al valore di soglia
Assorbimento di acqua
5.5
Valore dichiarato
Massa volumica dei granuli e Nessuno assorbimento di acqua
Sostanze pericolose Emissione di radioattività (aggregati Nota in ZA.1 sopra derivanti da fonti radioattive H.3.3 Conoscenza delle materie destinati a calcestruzzo per edifici) prime Rilascio di metalli pesanti H.4 Gestione della produzione Rilascio di idrocarburi poliaromatici Rilascio di altre sostanze pericolose
Nessuna
Terzo paragrafo di ZA.3
Durabilità al gelo/disgelo
5.7.1 Resistenza al gelo/disgelo dell'aggregato grosso
Nessuna
Categorie
Durabilità alla reazione alcali-silice
5.7.3 Reattività alcali-silice
Nessuna
Valore dichiarato
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prospetto ZA.1b
Scopo e requisiti rilevanti
Prodotto: Filler ottenuti dalla lavorazione di materiali di origine naturale, fabbricati o riciclati e miscele di tali aggregati Destinazione d'uso: Preparazione del calcestruzzo da utilizzare in costruzioni, strade e altre opere d'ingegneria civile Caratteristiche essenziali Finezza/granulometria e massa volumica dei granuli
Requisiti richiesti dalla presente norma e/o da altre norme 4.3.6 Filler 5.5
Composizione/contenuto
Livello/i e/o classe/i Nessuna
Massa volumica dei granuli e Nessuna assorbimento di acqua
6.2 Cloruri 6.3.1 Solfati solubili in acido 6.3.2 Zolfo totale
Nessuno Nessuno Nessuno
6.4.1 Costituenti che alterano la Nessuno velocità di presa e di indurimento del calcestruzzo Pulizia
4.6
Polveri
Nessuna
Stabilità di volume
5.7.2 Stabilità di volume - ritiro per Nessuno essiccamento 6.4.2 Costituenti che influenzano la Nessuno stabilità di volume della scoria d'altoforno raffreddata in aria
5.7.1 Resistenza al gelo/disgelo dell'aggregato grosso
Passa/non passa rispetto al valore di soglia Valore dichiarato Valore dichiarato Categorie Passa/non passa rispetto al valore di soglia Passa/non passa rispetto al valore di soglia Categoria Passa/non passa rispetto al valore di soglia Valore dichiarato
Terzo paragrafo di ZA.3
Rilascio di altre sostanze pericolose Nota in ZA.1 sopra H.3.3 Conoscenza delle materie prime H.4 Gestione della produzione Durabilità al gelo/disgelo
Note
Nessuna
Categoria
Il requisito nei riguardi di una determinata caratteristica non è applicabile in quegli Stati Membri (SM) che non possiedono alcuna regolamentazione per tale caratteristica, per l'utilizzo previsto del prodotto. In questo caso i produttori che immettono i propri prodotti sul mercato di questi SM non sono obbligati a determinare o dichiarare la prestazione dei propri prodotti relativamente a questa caratteristica e possono utilizzare l'opzione "Nessuna Prestazione Determinata" (NPD) nelle informazioni che accompagnano la marcatura CE (vedere ZA.3). L'opzione NPD non può, tuttavia, essere utilizzata qualora la caratteristica sia soggetta a un livello di soglia.
ZA.2
Procedure per l'attestazione di conformità degli aggregati e dei filler
ZA.2.1
Sistema/i di attestazione di conformità I sistemi di attestazione di conformità per gli aggregati e i filler indicati nel prospetto ZA.1a e nel prospetto ZA.1b, in conformità alla decisione della Commissione 98/598/CE del 9 ottobre 1998 come riportati nell'appendice 3 del mandato M125 "Aggregati", come emendato, sono illustrati, per l'/gli utilizzo/i previsto/i indicato/i, nei prospetti ZA.2a e ZA.2b. Il sistema di attestazione di conformità per gli aggregati e i filler indicati nel prospetto ZA.1a e nel prospetto ZA.1b, in conformità alla decisione della Commissione 96/579/CE del 24 giugno 1996 come riportato nell'appendice 3 del mandato M125 "Aggregati", è illustrato, per l'/gli utilizzo/i previsto/i indicato/i, nei prospetti ZA.2a e ZA.2b.
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prospetto ZA.2a
Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di sicurezza2) (dove sia richiesto l'intervento di terzi)
Prodotto/i
Destinazione d'uso
Livello/i o classe/i
Attestazione del/i sistema/i di conformità
Aggregati per calcestruzzo, malta e In costruzioni, strade e altre opere di malta per iniezione ingegneria civile
-
2+
Filler per calcestruzzo, malta e malta per iniezione
-
2+
In costruzioni, nella produzione di elementi prefabbricati, per strade e altre opere di ingegneria civile
Sistema 2+: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Appendice III.2.(ii), Prima possibilità, includente la certificazione di controllo della produzione di fabbrica approvato tramite un ente autorizzato, sulla base dell'ispezione iniziale e del controllo della produzione di fabbrica, nonché della continua sorveglianza, valutazione e approvazione del controllo della produzione di fabbrica.
prospetto ZA.2b
Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi senza alti requisiti di sicurezza2) (dove non sia richiesto l'intervento di terzi)
Prodotto/i
Livello/i o classe/i
Attestazione del/i sistema/i di conformità
Aggregati per calcestruzzo, malta e In costruzioni, strade e altre opere di malta per iniezione ingegneria civile
-
4
Filler per calcestruzzo, malta e malta per iniezione
-
4
Sistema 4:
Destinazione d'uso
In costruzioni, nella produzione di elementi prefabbricati, per strade e altre opere di ingegneria civile
Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Appendice III.2.(ii), Terza possibilità.
L'attestazione di conformità degli aggregati e dei filler dei prospetti ZA.1a e ZA.1b deve essere basata sulla valutazione delle procedure di conformità indicate nei prospetti ZA.3a e ZA.3b, derivanti dall'applicazione dei punti della presente norma europea qui riportati. prospetto ZA.3a
Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 2+) Compiti
Compiti per il produttore
Compiti per l'ente autorizzato
Contenuto del compito
Punti da applicare
Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F)
Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti 7.3 del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
Prove di tipo iniziale
Tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
Certificazione di Ispezione iniziale della C.P.F sulla base della fabbrica e del C.P.F
Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti 7.3 del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
7.2
Sorveglianza continua, Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti 7.3 valutazione, approvazione del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b del C.P.F.
prospetto ZA.3b
Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 4) Compiti
Compiti per il produttore
2)
Contenuto del compito
Punti da applicare
Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F)
Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti 7.3 del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
Prove di tipo iniziale
Tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
7.2
I requisiti di sicurezza sono definiti dagli Stati Membri nelle loro leggi, regolamenti e disposizioni amministrative nazionali.
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ZA.2.2
Dichiarazione di conformità CE Per aggregati e filler sotto il sistema 2+: Una volta ottenuta la conformità alle condizioni della presente appendice e una volta che l'ente autorizzato ha redatto il certificato menzionato di seguito, il produttore o il suo agente designato nella EEA deve elaborare e conservare una dichiarazione di conformità che autorizzi il produttore ad apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere: -
nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante autorizzato designato nell'EEA, e luogo di produzione;
-
descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego, …) e una copia delle informazioni di accompagnamento della marcatura CE;
-
disposizioni a cui il prodotto è conforme (appendice ZA della presente EN);
-
condizioni particolari applicabili all'uso del prodotto (per esempio disposizioni per l'impiego del prodotto in determinate condizioni, ecc.);
-
numero del certificato di accompagnamento del controllo della produzione di fabbrica;
-
nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto del produttore o del suo rappresentante autorizzato.
La dichiarazione deve essere accompagnata da un certificato di controllo della produzione di fabbrica redatto dall'ente autorizzato che, oltre alle informazioni di cui sopra, deve contenere quanto segue: -
nome e indirizzo dell'ente autorizzato;
-
numero del certificato di controllo della produzione di fabbrica;
-
condizioni e periodo di validità del certificato, se necessario;
-
nome e qualifica della persona incaricata di firmare il certificato.
La dichiarazione sopra citata deve essere presentata nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato Membro in cui il prodotto deve essere impiegato. Per aggregati e filler sotto il sistema 4: Una volta ottenuta la conformità alla presente appendice, il produttore o il suo agente con sede nella EEA deve elaborare e conservare una dichiarazione di conformità (dichiarazione di conformità CE) attestante che il produttore può apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere: -
nome e indirizzo del produttore, o di un suo rappresentante autorizzato con sede nella EEA, e luogo di produzione;
-
descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego) e una copia delle informazioni di accompagnamento della marcatura CE;
-
disposizioni a cui il prodotto è conforme (ZA della presente EN);
-
condizioni particolari applicabili all'uso del prodotto (per esempio disposizioni per l'impiego del prodotto in determinate condizioni, ecc.);
-
nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto del produttore o del suo rappresentante autorizzato.
La dichiarazione sopra citata deve essere presentata nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato Membro in cui il prodotto deve essere impiegato.
ZA.3
Marcatura ed etichettatura CE Il produttore o il suo rappresentante autorizzato con sede nella EEA è responsabile dell'applicazione della marcatura CE. Il simbolo di marcatura CE da applicare deve essere conforme alla Direttiva 93/68/CE e deve figurare sull'etichetta, sull'imballaggio o sui documenti commerciali di accompagnamento, per esempio una bolla di consegna. Il simbolo di marcatura CE deve essere accompagnato dalle informazioni seguenti: -
numero di identificazione dell'ente di certificazione (solo per prodotti sotto il sistema 2+);
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-
nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore;
-
le ultime due cifre dell'anno di applicazione della marcatura;
-
numero del certificato del controllo della produzione di fabbrica (se necessario);
-
riferimento della presente norma europea;
-
descrizione del prodotto: nome generico, materiale, dimensioni, ... e impiego previsto;
-
informazioni sulle caratteristiche essenziali rilevanti elencate nei prospetti ZA.1a o ZA.1b come segue: -
valori dichiarati e, se pertinente, livello o classe/categoria (inclusa l'indicazione "passa" per i requisiti di "passa/non passa", se necessario) da dichiarare per ciascuna caratteristica essenziale come indicato nelle "Note" del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b, e
-
"Nessuna prestazione determinata" per caratteristiche ove ciò sia rilevante.
L'opzione "Nessuna prestazione determinata" (NPD) può non essere utilizzata nel caso in cui la caratteristica sia soggetta a un livello di soglia. Altrimenti l'opzione NPD può essere utilizzata qualora e laddove la caratteristica, per una data destinazione d'uso, non sia soggetta a requisiti di prescrizione. In aggiunta alle informazioni specifiche, relative alle sostanze pericolose precedentemente menzionate, il prodotto dovrebbe essere inoltre accompagnato, nei tempi e nei luoghi richiesti e nella forma appropriata, da una documentazione che elenchi ogni altra legislazione su sostanze pericolose di cui si rivendichi la conformità, nonché eventuali informazioni richieste da tali legislazioni. Nota
Non è necessario menzionare la legislazione europea in assenza di deroghe nazionali. Le figure ZA.1, ZA.2, ZA.3 e ZA.4 forniscono esempi di informazioni da indicare su etichetta, imballaggio e/o documenti commerciali.
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figura
ZA.1
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il sistema 2+ Marcatura di conformità CE, costituita dal simbolo "CE" indicato nella Direttiva 93/68/CEE
01234
Numero di identificazione dell'ente di ispezione
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050
Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore
08
Ultime due cifre dell'anno di applicazione della marcatura
0123-CPD-0456
Numero del certificato CE
EN 12620
N° della norma europea
Aggregati per calcestruzzo
Descrizione del prodotto e
Forma dei granuli Granulometria Massa volumica dei granuli Pulibilità Qualità dei fini
Valore dichiarato Designazione Valore dichiarato
Contenuto di conchiglie Resistenza alla frammentazione/frantumazione Resistenza alla levigabilità Resistenza all'abrasione Resistenza all'usura Composizione/contenuto Composizione aggregato grosso riciclato Cloruri Solfati solubili in acido Zolfo totale Contenuto di solfato idrosolubile dell’aggregato riciclato Costituenti che alterano la velocità di presa e indurimenti del calcestruzzo
Categoria Categoria
(per esempio SC10) (LA15)
Categoria Categoria Categoria
(PSV56) (AAV10, AN30) (MDE20)
Categorie
(Rc90, XG0,2)
Valore dichiarato Categoria Categoria Categoria
(% C ) (per esempio AS0,2) (per esempio SNR) (SS0,2)
Contenuto di carbonato Stabilità del volume Ritiro per essiccamento Costituenti che influenzano la stabilità di volume della scoria d'altoforno essicate all’aria Contenuto di carbonato Assorbimento di acqua Emissione di radioattività Rilascio di metalli pesanti Rilascio di idrocarburi poliaromatici Rilascio di altre sostanze pericolose Durabilità al gelo/disgelo Durabilità alla reazione alcali-silice
Valore dichiarato
(FI ) (d/D ) (Mg/m3)
informazione sul prodotto e sulle caratteristiche regolamentate
Passa/non passa valore di soglia (%) e Categoria (MB, SE )
Passa/non passa valore di soglia (Tempo di indurimento in minuti e resistenza a compressione S %) Influenza dell’aggregato riciclato sul Categoria (A25) tempo di inizio presa del cemento (% CO2)
Passa/non passa valore di soglia (% WS) Valore dichiarato (Aspetto)
Valore dichiarato (% CO2) Valore dichiarato (% WA) Valori dichiarati come richiesto Valori di soglia validi nel luogo di impiego Per esempio sostanza X: 0,2 µm3 (F o MS ) Valore dichiarato Valore dichiarato come richiesto
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figura
ZA.2
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 2+
Marcatura di conformità CE, costituita dal simbolo "CE" indicato nella Direttiva 93/68/CEE
01234
Numero di identificazione dell'ente di ispezione
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050
Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore
08
Ultime due cifre dell'anno di applicazione della marcatura
0123-CPD-0456
Numero del certificato CE
EN 12620
N° della norma europea
Aggregati per calcestruzzo
Descrizione del prodotto e
Finezza/granulometria
Valore dichiarato
Massa volumica dei granuli Composizione/contenuto Cloruri Solfati solubili in acido Zolfo totale
Valore dichiarato
Pulizia Stabilità di volume Ritiro per essiccamento Costituenti che influenzano la stabilità di volume della scoria d'altoforno raffreddata in aria Rilascio di altre sostanze pericolose
Valore dichiarato Categoria Passa/non passa rispetto al valore di soglia Passa/non passa rispetto al valore di soglia Passa/non passa rispetto al valore di soglia Valore dichiarato
(% passante in massa) (Mg/m3)
informazione sulle caratteristiche regolamentate
(% C ) (per esempio AS0,2) (% S ) (% passante, % in massa, MB, SE) (% ritiro per essiccamento) (aspetto visivo, fessurazione o disintegrazione visiva)
decreto X AA/nn (anno-mese-giorno)
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figura
ZA.3
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il sistema 4
Marcatura di conformità CE, costituita dal simbolo "CE" indicato nella Direttiva 93/68/CEE
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050
Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore
08
Ultime due cifre dell'anno di applicazione della marcatura
EN 12620
N° della norma europea
Aggregati per calcestruzzo
Descrizione del prodotto e
Forma dei granuli Granulometria Massa volumica dei granuli Pulibilità Qualità dei fini Contenuto di conchiglie Resistenza alla frammentazione/frantumazione Resistenza alla levigabilità Resistenza all'abrasione Resistenza all'usura Composizione/contenuto Costituenti di aggregato grosso riciclato Cloruri Solfati solubili in acido Zolfo totale Contenuto di solfato idrosolubile dell’aggregato riciclato Costituenti che alterano la velocità di presa e di indurimento del calcestruzzo
Valore dichiarato Designazione Valore dichiarato
(FI ) (d/D ) (Mg/m3)
Passa/non passa valore di soglia e Categoria Categoria Categoria
(%) (MB, SE ) (per esempio SC10) (LA15)
Categoria Categoria Categoria
(PSV56) (AAV10, AN30) (MDE20)
Categorie
(Rc90, XG0,2)
Valore dichiarato Categoria Categoria Categoria
(% C ) (per esempio AS0,2) (per esempio SNR) (SS0,2)
informazione sul prodotto e sulle caratteristiche regolamentate
Passa/non passa valore di soglia (Tempo di indurimento in minuti e resistenza a compressione S%) (A25) Influenza dell’aggregato riciclato sul Categoria tempo di inizio presa del cemento Valore dichiarato (% CO2) Contenuto di carbonato Stabilità di volume Passa/non passa valore di (% WS) Ritiro per essiccamento soglia Valore dichiarato (Aspetto) Costituenti che influenzano la stabilità di volume delle scoria d'altoforno essicate all’aria Valore dichiarato (% WA ) Assorbimento di acqua Valori dichiarati come richiesto Emissione di radioattività Valori di soglia validi nel luogo di Rilascio di metalli pesanti impiego Rilascio di idrocarburi poliaromatici Per esempio sostanza X: 0,2 µm3 Rilascio di altre sostanze pericolose (F o MS ) Valore dichiarato Durabilità al gelo/disgelo Durabilità alla reazione alcali-silice Valore dichiarato come richiesto
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figura
ZA.4
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 4
Marcatura di conformità CE, costituita dal simbolo "CE" indicato nella Direttiva 93/68/CEE
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050
Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore
08
Ultime due cifre dell'anno di applicazione della marcatura
EN 12620
N° della norma europea
Aggregati per calcestruzzo
Descrizione del prodotto e
Finezza/granulometria
Valore dichiarato
Massa volumica dei granuli Composizione/contenuto Cloruri Solfati solubili in acido Zolfo totale
Valore dichiarato
Pulizia
Stabilità di volume Ritiro per essiccamento Costituenti che influenzano la stabilità di volume della scoria d'altoforno raffreddata in aria Rilascio di altre sostanze pericolose
Valore dichiarato Categoria Passa/non passa rispetto al valore di soglia Passa/non passa rispetto al valore di soglia
Passa/non passa rispetto al valore di soglia Valore dichiarato
(% passante in massa) (Mg/m3)
informazione sulle caratteristiche regolamentate
(% C ) (per esempio AS0,2) (% S ) (% passante, % in massa, MB, SE ) (% ritiro per essiccamento) (aspetto visivo, fessurazione o disintegrazione visiva)
decreto X AA/nn (anno-mese-giorno)
UNI EN 12620:2008
© UNI
Pagina 44
Documento contenuto nel prodotto Costruzioni - CALCESTRUZZO - Laboratori - edizione 2010. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
BIBLIOGRAFIA EN 206-1
Concrete - Specification, performance, production and conformity
EN 13055-1:2002
Lightweight aggregates - Part 1: Lightweight aggregates for concrete, mortar and grout
CR 1901
Regional specifications and recommendations for the avoidance of damaging alkali silica reactions in concrete
UNI EN 12620:2008
© UNI
Pagina 45
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UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio, 2 20137 Milano, Italia
Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
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