Tony-Buzan-Usiamo La Testa Mnemo Tecniche
February 15, 2017 | Author: Nicola Saraceni | Category: N/A
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Figur a I . l l c e r v e l l o .
Da quando scrissiil capitolo introduttivo sul cervello lrcr f a prima edizioneinglesedi Usiamo la testa (1974),le ricerchein questocampo hanno portato a nuove ed emozionanti scoperte.lnvece di sottolineare,come feci allora, che i risultatipiu importanti eranostati conseguitinelI'ultimo secolo,potrei ora dire che solo negli ultimi dieci anni si d registratoun vero e proprio progressonell'ambito degli studi sul cervello.Per quanto questoritardo possa apparirestraordinariose si considerache la comparsa sulla terra dell'homo sapiensrisale a tre milioni e mezzo di anni fa, d solo da cinquecentoanni che il genereumano conosceI'ubicazionedel cervello.Immaginiamo per un istantedi ignoraredove si trovi il nostro cervello;se un ha potenziali e capacitd maggiori di quello che pensavamo. Alcuni esempi chiariranno il concetto. La maggior parte delle disciplinescientifiche,anchese riguardanti campi diversi, ruota attorno allo studio della mente.I chimici hanno un particolareinteresseper le complessestrutture chimicheche esistonoe interagiscononelle nostre menti; i biologi sono semprein lotta con Ie funzioni biologiche del cervello; i fisici trovano paralleli con le loro ricerche sulle estremepossibilitd dello spazio; gli psicologistanno tentandodi comprenderela mentein modo completoe trovano I'esperienzafrustrantecome setentasserodi mettereun dito su una piccola goccia di mercurio; matematici che hanno elaborato modelli per i pii sofisticaticomputere per I'universointero ancoranon hanno trovato una formula per le operazioniche hanno luogo nelle nostre menti, regolarmente,giorno dopo giorno. Quello che siamoriuscitia scoprirein questiultimi dieci anni d che il nostro cervelloe diviso in due parti, ciascuna delle quali svolgeattivitd mentali molto diverse;i modelli potenziali del cervellosono risultati inoltre molto piu estesi di quanto si pensassealla fine degli Anni Sessantae abbiamo anchecapito che il cervelloha bisognodi tipi dialimenti molto differenti, selo si vuole mantenerein vita (v. fig. 2). Nei laboratori della California, fra la fine degli Anni Sessanta e I'inizio degliAnni Settanta,furono avviatedelle 4
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Figura 2. Prospetto frontale delle due parti del cervello e delle relative fu n zi o n i .
ricercheche avrebberocambiatola storiadella nostracomprensionedel cervelloumano; quellestessericercheavrebbero condotto Roger Sperry, del California Institute of Technology,al Premio Nobel e avrebberorecatoa Robert Ornstein fama mondiale per il suo lavoro sulle onde del t cervello e sulla specializzazionedelle funzioni. I4' Furono proprio Sperry e Ornsteina scoprireche le du6" parti del cervello, o i nbstri due cervelli, collegati da un sistemastraordinariamentecomplessodi fibre nervosechiamato Corpus Callosum, hanno a che fare con tipi diversi di attivitd mentale. Nella maggior parte delle personela parte sinistradel cervelloriguarda Ia logica, il linguaggio,il ragionamento, la consequenzialitit,I'analisi e tutte quelle attivita cosiddette 1000/6
A pagina47 trovereteun grafico da riempireche potrir indicarvi come si comporta la vostra memoria dopo che il periodo di apprendimentod stato completato.La linea verticalea sinistrasegnail punto in cui ha termine il vostro apprendimento;non ci sonolineeverticalia destra perchdsi ritienecheil < dopo > potrebbeinteressare un certo periodo di anni! La linea in bassorappresenta la mancanzadi capacithdi ricordarerispettoa quel periodo; la linea in alto rappresentauna perfetta capaciti di ricordare. I grafici della figura l5 indicanoil giudiziodi tre personesullapropria memoriadopo I'apprendimento. Figura 15. Tre esempi di grafici che riproducono le condizioni della memoria dopo che un periodo d'apprendimento e stato completato.
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a punto nel tempo in cui finisce I'apprendimento
B. Il soggetto pensa che la sua memoria sia costante per un breve periodo e poi diminuisca con estrema rapiditi.
direzione del tempo >
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a punto nel tempo in cui finisce I'apprendimento
I giorno
A. Il soggettopensadi averdimenticatoquasitutto in un periododi tempo molto breve.
42
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a punto ncl temPo in cui finisce I'apprendimento
I giorno
C. Il soggetto pensa che la sua memoria sia costante per un breve periodo e poi diminuisca gradatamente, fissandosi a un certo livello.
43
Come nel caso del Test 2le alternativesono molte; si vada ora a pagina 47 e si completi il grafico in modo che rispetti in maniera piir fedelepossibilequello che, a giudizio del lettore, sembraessereil proprio modello normale per quanto riguarda la possibilitd di dimenticare. Per la riuscitadell'eserciziod necessariotenerepresenteche nulla deveaccadere,in seguitoal vostro periodo di apprendimento. che servada richiamo dell'informazione assimilata.
Risposte ai test e altre domande Test 1: risposte Nel risponderealle domande evitate di riguardare la lista originale. l. Trascrivete,nell'ordine, quante piu parole possibile.
Test 4 Avete di fronte una lista di parole con accantodei numeri. Come per il Test I leggeteogni parola una volta, coprendolevia via con un cartoncino mentre scorretela lista. L'obiettivo di questo eserciziod quello di ricordare a quali numeri sono accostatele parole:
4 bicchiere 9 poltiglia
2. Quante paroledall'inizio della lista avetericordato prima di commettere il primo errore?
3 . Riuscitea ricordare delle parole che apparisseropii di una volta sulla lista? Scrivetequelle che ricordate.
I orologio 6 sedia l0 tappeto
4. Quante paroletra le ultime cinque riuscitea ricordare?
5 carta E pietra 3 arancio 7 banana 2 cielo
Andate ora a pagina48 e rispondetealle domande nell'ordine richiesto.
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5 . Ricordatequalchevoce della lista che differisca in particolare maniera dalle altre?
6. Quante parole della parte centraledella lista ricordate che non avetegiir trascritto nelle rispostealle domande precedenti?
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Test 2: risposte
Test 3: risposte
Nel grafico qui di seguitoriprodotto tracciate,come negli esempidella figura 14, la linea che rappresentala vostra capacitddi ricordare durante un periodo d'apprendimento.
Riempiteil grafico sottostante,comenegliesempidella figura 15, cercandodi riprodurreil modo in cui ritenete che la vostra memoria funzioni dopo che un periodo di apprendimentoe terminato.
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punto nel lempo in cui finisce I'apprcndimenlo
47
La memorianel corsodell'apprendimento.Discussionedei Testle2
Test 4: risposte Troveretedi seguitouna seriedi numeri dall'l al 10. Trascrivetea fianco di ogni numero la parola originariamente abbinata. I numeri non sono stati compilati nell'ordineprecedente. Evitate di riguardarela lista finch6 lo spaziosottostante non sia stato riempito al meglio.
t0
Il Test I permettedi capireil funzionamentodellamemoria duranteun periodo di apprendimento,dando per scontatochela comprensionerimangasufficientemente costante(le parole nella lista non erano < difficili >). In questotest quasi tutti hanno i seguentirisultati: si ricordanoda due a otto paroleposteall'inizio dellalista; la maggiorpartedelleparolecheappaionopiir di una volta (in questocaso( il )), ( e ), < di >); una o due delle ultime cinqueparole;la parolao la fraseched fuori dalla norma(in questocasoMohammedAli). Sonoinvecepoche le parole della parte centraleche vengonoricordate. I risultati di questotest dimostranoin manierasingolare chela memoriae la comprensionenon funzionanonella stessamanieracol passaredel tempo: mentretutte le dirczionc dcl lcmpo
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a punto ncl tcmpo in cui inizis I'apprcndimcnto
Figura 16. Col passaredel tempo, la capaciti di ricordare le nozioni che vengono assimilate tende a peggiorare progressivlmente a meno che la mente non si conceda delle pause adeguate.
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49
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parolevengonocapite,soltantoalcunesonoricordate.La differenzatra il funzionamentodellamemoriae quellodella comprensioneci permettedi capirecomemai molte personescopronodi non riuscirea ricordarequasinulla dopo ore e ore di studio. La ragioneprincipaleconsistenel fatto che,con il passare del tempo,la memoriatendea peggiorareprogressivamente, a menochela mentenon abbia dei brevi intervallidi riposo. Cosi il graficorichiestonel Test2 risulterdpiir complessodei sempliciesempidati. Sardprobabilmentean-
chepiir complessodel grafico cheavetetracciatosul funzionamentodellavostramemoriaduranteil periododi apprendimento.La mediadei punteggirisultanti dal Test I produceun grafico simile a quello della figura 17. Dal grafico risulta chiaro che in circostanzenormali e in una situazionedi comprensionecostanteabbiamola tendenzaa ricordaremaggiormenteall'inizio e alla fine dei periodi di apprendimento;a ricordaremaggiormentequelle voci chesonoassociateper ripetizione,per senso,per ritmo, ecc.;a ricordaremaggiormente le cosechesonosin-
direzione del tempo > dirczionc dcl tempo > curva di memoria quando non sono presi intervalli per 2 orc
punti alti di memoria
curva di memoria quando sono presi adeguari inrervalli .iposo
a punto ncl tcmpo in cui inizia I'apprendimcnto
I ora
2 ore punto nel tcmpo tn cui a finisce I'apprendimento
Figura 17. La memoria durante I'apprendimento. Il grafico raffigura come ricordiamo di piri all'inizio e alla fine di un periodo di studio. La memoria i anche maggiore quando le cose da ricordare sono associate o legate (A, B e C) e quando le cose sono straordinarie o uniche (0).
50
.6 punto nel tempo in cui inizia I'apprendimento
I ora
curva di mcmoria quando non sono presi intervalli e lo srudio continua per piit di due ore
2 orc punto nel tempo in cui a finisce I'apprendimento
Figura 18. La memoriaduranteI'apprendimento- con e senzaintervalli. il periododi studiocompresotra l'20 e i 40 minuti 0 il momento in cui il ropporto comprensione-memoriai migliore./r-..
5l
golari o uniche; e a ricordare considerevolmentemeno le nozioni che incontriamo nella parte centraledi un periodo di apprendimento. Se la capacitd di ricordare dovesseesseretenuta a un livello accettabile,sarebbenecessariotrovare il punto in cui la memoria e la comprensionefunzionano in maggior armonia. Nelle situazioninormali il punto si ritrova in un intervallo di tempo tra i venti e i quaranta minuti. Un periodo piu breve non di alla mente un tempo sufficiente per assorbirel'organizzazionee il ritmo della materia di studio e uno piir lungo dd per risultato un declino continuo della quantitd di informazioni ricordate (v. fig. l8). Se la durata di un periodo di studio e di due ore - una lezione,la lettura di un libro, I'ascolto di una registrazione-, d utile organizzarebrevi intervalli nel corso delle due ore. In questomodo la curva della memoria pud mantenersialta e le si pud impedire diprecipitare nelle ultime fasi dell'apprendimento. Questi brevi intervalli garantiranno otto momenti relativamentealti di memoria con quattro piccole cadute nel mezzo. Ognuno di questi abbassamentidella memoria risulteri minore di quello che si sarebbeverificato senon fosserostati utilizzati degli intervalli. Gli intervalli; inoltre, sono utili come momenti di riposo. Annulleranno la tensionemuscolaree mentale che inevitabilmentesi accumula durante i periodi di concentrazione.
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La memoria dopo un periodo di apprendimento.Discussione del Test 3 e risposte Nel Test 3 si richiedevaal lettore di riempire un grafico che indicasseil funzionamento della propria memoria dopo che un periododi studioera statocompletato.Sono stati dati esempi rappresentatividel modo in cui diverse personehanno risposto a questo test. C)ltrea quelle schematizzatenegli esempi, le risposte generalmenteincludevano: linee rette con precipitazioni repentine;variazioniattorno alla flessionepiu rapida, allo zero per cento, o a percentualicomunquemolto basse;variazioni attorno una flessionemeno brusca; e variazioni con risalitee flessionidi vario grado (v. fig. l9). La veriti sorprendentedel problema e che nessunodegli esempimostrati precedentemente e nessunadelle ipotesi prese in considerazioneerano corretti. Hanno tutti trascuratoun elementoparticolarmentesignificativo: la capacitirdi ricordare dopo un periodo.di studio inizialmenteaumentae soltanto in seguitodiminuisce,disegnandouna bruscacurva concavache poi si ammorbidiscesenzamai toccareI'estremitdinferiore del grafico (v. fig. 20). Quando si sarh verificato questo breve innalzamento non sard difficile capirne la ragione: proprio nel momento in cui un periodo di apprendimentoha termine, il cervello non ha ancora avuto il tempo per integrarele nuove informazioni assimilate,specialmentele ultime. Ha bisogno di alcuni minuti per operare le interconnessionidella nuova materia e poi < assorbirla >. La flessioneche seguealla breve curva in alto d molto brusca nelle ventiquattro ore successivea un periodo di studio di un'ora, almeno I'ottanta per cento delle informazioni dettagliateva perduta. Questaenormecaduta della quantite di nozioni ricordatedeveesserepreyenuta,e questo d possibilese si utilizzano tecnichedi ripasso adatte.
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I giorno
Figura20. Il graficoindicacomela memoriaumanasubiscauna flessioneversoI'alto per un breveperiododopo I'apprendimento,per poi diminuirerapidamente(l'EOper centodei dettaglivengonodimenticati in ventiquattroore).
N I Memoria e ripasso Se il ripassod ben organizzato,il grafico della figura l8 ne risulta modificato e la memoriapud esseremantenuta al pit alto livello raggiuntodopo chelo studiod stato completato.Per ottenerequestorisultato d necessario intraprendere un precisoprogrammadi ripassi,mettendoli pratica in semprepoco prima che la memoriacominci a diminuire. Per esempio,il primo ripassodovrebbeavvenire circa dieciminuti dopo un periododi apprendimento di un'ora e dovrebbedurare dieci minuti. Il ripassoconserverdla memoriaper un giorno, quando dovrebbesopravvenireil successivo ripassodi una durata compresa 55
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direzione del tempo > tempo trascorso
l' ripasso (dopo l0 minuri)
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3o ripasso - I settimana
4' ripasso 5o ripasso ulteriori ripassi -lmese se necessari -6mesi
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areadi conoscenza del soggetto che ripassa
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I giorno
2 giorni
Figura 21. Il grafico raffigura come un ripasso intervallato in maniera adeguafapud mantenerela memoria a un livello costantementealto.
moria in generale.Qualunqueinformazionenuova, setrascurata, non sari trattenuta a un livello conscio e non contribuiri alla formazione di nuove connessionimnemoniche. La memoria d un procedimentoche si basa sull'associazionee sulla relazione;meno elementici sono nel < deposito della memoria >>,minore sarirla possibilitdper elementi nuovi di essereregistrati e collegati. Per una persona che ripassa,invece, i vantaggi sono enormi. Quanto piir il soggettocura il proprio corpus di informazioni, tanto maggioresari Ia sua capaciti di assimilare nozioni nuove e utilizzare quelle gid acquisite.Al momento dello studio, la crescentequantiti delle conoscenzea sua disposizionegli permetterirdi assorbiremolto piu facilmentele informazioni nuove (v. fig. 2l). Il procedimentod molto simile a quello della palla di neve che rotola: quanto piir la palla di neve rotola tanto piu rapidamentesi ingrossa,continuando a rotolare per I'impeto della propria azione.
Ripasso, capacith mentale ed etir Si ritiene normalmenteche i punteggidel Ql, la capacitd di ricordare, I'abilith nel coglierei rapporti spaziali, la velocitirpercettiva,la rapiditd di giudizio, I'induzione, il collegamentodi figure diverse,la memoria associativa, il livello e la prontezzaintellettuali, I'elasticiti semantica, I'intelligenzaformale e generale,ecc. diminuiscano dopo aver raggiunto il loro apiqein un'etd che varia tra i diciotto e i venticinqueanni (v. fie. 22). Nonostantela validitd di questi dati, due importanti fattori devono esserepresi in considerazione. l. Il declino delle capacitirmentali nel corso della vita oscilla tra il cinque e il dieci per cento. Se lo si considera in rapporto alle enormi capacitirdel cervello risulterd insignificante. 58
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25
50
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Figura22. Il grafico indica i risultati standard della valutazionedelle attitudini mentali nel casodel soggettoche invecchia.Si ritiene che dopo aver raggiunto I'apice nel periodo compresotra i diciotto e i venticinque anni, approssimativamente, le attitudini mentali subiscanoun declino lento ma regolare.
2. Le personeche hanno preso parte agli esperimentiche hanno dato per risultato questecifre scoraggiantierano state educatein maniera tradizionale e, nella maggior parte deicasi, non avevanoutilizzatotecnicheadeguate per I'apprendimento, il ripasso e la memoria. La figura 22 mostra come questo tipo di < condizionamento > mentaleavrebbedovuto mantenersia un livello molto bassoper un numero crescentedi anni. In altre parole le reali capacitdintellettuali del soggettosarebbero rimaste ( congelate in magazzino >>.Non d sorprendente 59
che una mente cosi inutilizzata peggiorileggermentedopo venti, trenta, quarant'anni di cattivo utilizzo, o addirittura di non utilizzo; d sorprendente,semmai, che riesca a funzionare come funziona! Se, d'altra parte, la mente fosseusatain modo continuativo e le sue capacitirfossero sempre pii sviluppate, I'effetto sul grafico in rapporto all'etd risulterebbesconvolgente.Un esempiod fornito da quelle personegid anziane che rimangono attive e intraprendentirifiutandosi
di ammettere un peggioramentodovuto al passaredegli anni. Molto spessola loro capaciti di ricordare d totale, e il grado di comprensionee,assimilazionedi conoscenze nuove superadi gran lunga quello di menti altrettantovivaci, ma piir giovani e con minore esperienza. Studiandoil funzionamentodella mente umana si d erroneamenteritenuto che il declinoche sopraggiungecon I'et2rsia < naturale >>e inevitabile.In realti uno studio piu approfondito dei soggettiesaminatipermetterebbedi scoprire che le capacitdmentali potrebberoessereaccresciute invece che peggiorate. Sistemispecialidi memoria: mnemonica(Test 4)
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Figura 23. I grafici come quello riporlato alla figura 22 sono basati su statistichedi personeche hanno seguito metodi di apprendimento tradizionali. Un essereumano, per natura, tenderebbea migliorare le suecapacithcon I'eth se i suoi metodi di apprendimentoassecondassero e coadiuvasseroil funzionamenlo nalurale del cervello.
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Fin dai tempi degli antichi greci ci sono stati casi di individui che impressionavano i loro simili dando prove di memoria veramentesorprendenti.Costoro erano in grado di ricordareelenchidi centinaiadi nomi, prima in un ordine, poi nell'ordineinversoe infine in qualsiasiordine; date e numeri; nomi e facce.Erano anche capacidi esibirsiin specialiimpresemnemonichecome quelladi memorizzare in modo perfetto intere aree del sapere. Nella maggior parte dei casi questi soggetti utilizzavano specialitenichedi memorizzazione,definite mnemoniche.Tradizionalmentequestetecnichevenivanoconsiderate alla streguadi semplicitrucchi, e solo recentementesi d cambiata opinione al riguardo. Ci si d resi conto che i metodi che danno la possibilitirdi ricordarequalcosapiir facilmente nello stadioinizialee che permettonopoi e piir velocemente di conservarele nozioni acquisiteper un tempo piu lungo devono esserequalcosadi piu che semplici trucchi. Le attuali conoscenzesul modo in cui funziona la nostra mentedimostranoche questetecnichesono in effetti strettamentecollegateai meccanismidi basedel cervello. Di conseguenzasi d cominciato a usarlee insegnarlenelle come aiuti inteuniversitire nellescuole.considerandole 6l
grativi nei procedimenti di apprendimentogenerale.I risultati ottenuti nel campo della memoria sono davveronotevoli, e la gamma delle tecniche d vasta. In questo capitolo illustrero la teoria di base delle diversetecnichemnemonichee presenterdun sistemamolto sempliceche permette di ricordare fino a dieci elementi. Assumiamo che i dieci elementisiano i sesuenti: I 2 3 4 5 6 7 8 9 l0
tavolo pium a gatto foglia ragazza arancia aulomobile matita camicia poker
Per ricordare questevoci d necessariodisporredi qualche sistemache ci dia la possibilitedi usareil potere associativo della memoria, in modo da metterein relazionei vari elementicon i numeri corrispondenti. Il miglior sistemad quello del numero-rima,in cui a ogni numero corrispondeuna parola in rima. Le parole chiavein rima sono: I Bruno 2 bue 3re 4 5 6 7 E 9 l0
matto lingue dbi ghette risotto Giove gr ec i,
(
Per ricordare la prima lista di parole d necessariocollegarlein qualcheparticolaremaniera con le parole chiave 62
in rima con i numeri. Se I'associazionefunziona sara facile risponderea una domanda del tipo: < Quale parola e collegata al numero tre?>>.In primo luogo si ricorderi automaticamentela parola chiave in rima con il numero, ciod < re )); successivamente si ripercorrerd il cammino delI'associazionere-gatto arrivando a ricordare la parola richiesta (v. fig. 24). La cosaimportante in questocome in ogni altro sistema mnemonicod di assicurarsiche la parola chiavee quella da ricordare siano associatein modo totale e certo. Per ottenerequesto risultato, l'associazionedeve avereuna o pit delle seguenticonnotazioni: - Esagerata.L'immagine che risulta dall'associazione deve dare un'idea di eccezionalitd. - Assurda. L'elementocomico e umoristicostimola la memoria. - Sessuale.Seil sessopuo in qualchemodo servireda spunto, mettetecelo. - Volgare.Anche le coseoscenesono ricordate con eccezionalefacilitd. - Sensuale.Stessocaso del sesso;i sensielementaridel corpo contribuiranno a formare un'immagine indelebile. -- Mobile. Un'immaginc che si muove rimane impressa piu a lungo di una statica. - Colorata. Un colore brillante e bizzarro non si dimentica. - Fonlasiosa. La fantasia aiuta sempre. * Pura. I due elementi dovranno esserecollegati con il minore utilizzo di parole possibili. I legami troppo elaborati. astratti o confusi sono un ostacolo. E importante, nel corso del processoassociativo,avere un'immaginementalemolto chiara davanti al nostro occhio interiore. Per ottenerequestorisultato d utile chiudere gli occhi e proiettare I'immagine sulla parte interna della palpebra. Proviamo a farlo con le dieciparole del nostro esempio:
63
num.
1
2
3
4
BUE
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MATTO
5
6
7
8
DEI
CHETTE
RISOTTO
9
10
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BRI.JNO
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LINGUE
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I
II
I
I
TAVOLO
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CATTO
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F OGLIA
RAC|AZZA
ARANCIA
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Figura 24. Il sistemamnemonico numero-rima.
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Parole chiave in rtma
greci - poker Sono stati gli antichi greci a inventare il gioco del poker; siatepure volgari nell'immaginarechecosasi giocavano. Con un po' di pratica questo sistemapermetteredi ricordare elenchiformati da dieci parole semprediverse;le parole chiave in rima restanocostanti, mentre le associazioni cambiano. Come abbiamo gi?rdetto esistono molti altri sistemi mnemonici,altrettantosemplicie facili da usare.Sono particolarmenteutili il Major System,che di la possibilitddi ricordarepiir di mille elementicon il metodo numero-rima e il sistemanome-visoche aiuta a evitare I'imbarazzante e diffusa abitudine di non riuscire a ricordare i nomi e le facce delle personeincontrate. l0
Parole chiave e concetti del ricordare Abbiamo visto come la memoria d in primo luogo un procedimento che si basa su associazionie collegamenti e che in gran parte fa capo a parole e concetti chiave adeguatamenteintrodotti. I tre capitoli che seguonosono dedicati alle parole chiave e ai modelli di collegamentocreativi che, a loro volta, hanno strettamentea che fare con Ia pratica del ricordare e la memoria. Quanto i stato espostoin questo capitolo dovrir essereriesaminatodopo aver letto i capitoli seguenti' Il prospettodella paginaa fianco vipermetterd di esercitarvi col sistemamnemonico numero- rima.
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Parole collegate
4 Gli appunti
A: PAROLE CHIAVE a a a
Esercizio sulle parole chiave; risposte tipiche Parole e concetti chiave per creare e ricordare La memoria: differenze tra appunti tradizionali e appunti in forma di parole chiave. All'avanguardianel campo degli appunti: dalle parole chiave alle mappe mentali
Esercizioe discussione lmmaginate che il vostro hobby sia leggereracconti e che ne leggiatealmento cinque al giorno, prendendo appunti in modo da non dimenticarli. Immaginatepoi di utilizzare un sistemadi archivio a schedeche vi consentadi ricordare esattamenteogni racconto. A ciascunocorrisponderd una schedaautore-titolo e una schedaper i capoversi. In queste schede-capoversoregistrate una parola o espressionechiave principale e una secondaria.Le parolelespressionichiave sono presedirettamentedal testo, oppure sono di vostra creazione:in ogni caso risultano particolarmenteefficaci nel riassumereil contenuto del racconto. lmmaginate ancora che il vostro decimillesimoracconto sia Kusa-Hibari di Lafcadio Hearne, e che la vostra scheda autore-titolo sia gid pronta. Leggeteora il racconto alla pagina seguente.Ai fini dell'esercizioinseritenell'appositospazioa pagina 76 due parole o sequenzedi parole che esprimanorispettivamente I'idea principale e quella secondariae che siano atte a stimolarela memoria nell'ambito del capoversostesso.Lavorate soltanto sui primi cinque capoversi.
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Kusa-Hibari di Lafcadio Heurne La suagabbiae alta esattamente due pollici giapponesi ed e larga uno e mezzo:la punta del mio mignolo riesce appenaa passareattraversola porticina di legnoche si apre ruotandosu un perno. Lui pero ha una quantitddi spazio all'inte.rnodellagabbia,spazioper passega disposizione giare,saltare,volare.E cosipiccoloche, persinoguardando molto attentamenteattraversole paretidi garzabruna, lo si intravedeappena.Devo sempregiraree rigirarela gabbia parecchievolte e in piena luce prima di riuscirea scoprire dov'd. Di solito lo trovo che si riposa in uno degli angoli superiori,aggrappatoa testain giu al suo soffitto di garza. Provatea immaginareun grillo grossopiu o meno come una comune zanzara,con le antennemolto piu lunghe del corpo, e cosi fini da potersidistingueresoltantoconlroluce. Il suo nome giapponesed Kusa-Hibari,allodoladei praa dodici ti. Il suo valoredi mercatoequivaleprecisamente centesimi,e ciod molto piir del suo pesoin oro. Dodici centesimi per un cosino cosi insignificante!... Di giorno dorme, oppure medita, quandonon d occupato con la fetta di melanzanafrescao di cetriolo che ogni mattina bisognacacciareaforza dentro la gabbia...tenerlo pulito e dargli da mangiaree abbastanzaproblematico:se lo vedeste,potrestepensareche e assurdodarsi tanta pena piccola. per una creaturacosi paradossalmente Ma al tramonto la sua anima infinitesimasi desta,e allora la stanzasi impregnapian piano di una musicadelicata e irreale,incredibilmentedolce: un sottilegorgoglio, un trillo argentinocomedi minutissimicampanellielettrici. Con I'avanzaredell'oscuritdil suono si fa ancora piu dolce,talvolta raggiungeuna tale intensitdche la casaintera pare vibrare assiemea questarisonanzafatata. Altre volte, invece,si assottigliasemprepiir fino a diventare un filo di voce, il piu impercettibileche si possaimmagi1)
nare. Eppure, alta o bassache sia, quella voce conserva una forza di penetrazioneche ha qualcosadi inquietantc... L'atomo canta cosi per tutta la notte: tace soltanto all'alba, quando le campanedel tempio annuncianoil giorno. E il suo minuscolocanto d un canto d'amore, un amore indefinitoper qualcosadi invisibilee sconosciuto. E praticamenteimpossibileche in questasua vita abbia mai visto o conosciutoqualcosa.Neppurei suoi antenati,generazionie generazionifa, possonoaversaputoqualcosadella vita notturna nei campi, del significatod'amore del canto. Le loro uova si schiudevanoin un vasod'argilla, nella bottegadi un mercantedi insetti,e da quel momento la gabbiaera la loro unica abitazione.Ma lui canta il canto della sua razza comelo si cantavamiliardi di anni fa, ed d un canto cosi perfetto che si direbbeconoscail significato di ogni nota. Di sicuronon lo ha imparatoda nessuno: d un cantochevienedalla memoriaorganica,una memoria profonda e vaga che appartienea milioni e milioni di vite, e la sua larva gid cantavasullecolline, tra I'erba bagnatadalla rugiadanotturna. Allora il canto gli recava amore e morte. La morte e ormai dimenticata,restasoltanto I'amore. Ed e per questoche canta: per una sposa che non verra. Cosi, il suo desiderioe inconsciamente retrospettivo: il suo grido e rivolto alla polveredel passato,e un richiamo indirizzatoal silenzioe agli dei affincheconcedanoal tempo di ritornare...Cli amanti umani fanno esattamente lo stesso,senzasaperlo.Dicono che la loro illusionee un ideale,e questoloro ideale,dopo tutto, non e che il simbolodi un'esperienza dellarazza,uno spettrodellamemoria organica.Il presentedei vivi ha ben poco da spartire con tutto cio... Forseanchequestoatomo ha un ideale, o almeno un fondamentodi ideale. In ogni caso, il suo minuscolodesideriod costrettoa emettereinvano il suo lamento. D'altronde,non d certo colpa mia. Mi avevanoavvert)
tito che se gli avessidato una compagnaavrebbecessato di cantaree sarebbemorto presto.Tuttavia, notte dopo notte, il suo trillo senzarisposta,dolce e supplichevole, mi colpivacome un rimprovero.Alla fine divento un'ossessione, una calamite,un tormento per la mia coscienza. Ccrcaidi comprareuna femmina,ma la stagioneera troppo avanzata:. non c'erano piu Kusa-Hibari in vendita, n6 maschin6 femmine.Il mercantedi insettiavevariso nel dire: < Sarebbedovuto morire attorno al ventesimogiorno del nono mese>. Era giir il secondogiorno del decimo mese. Ma il mercantedi insetti non sapevache io nello studio ho una buona stufa, e che la temperaturasi manteneva la mia costanteal di sopradei venti gradi. Di conseguenza, allodola dei prati cantaancoraadessoche siamo vicini alla fine dell'undicesimomese,e spero di mantenerlain vita fino all'inizio del grandefreddo. Comunque,tutti quelli sono probabilmentegid morti: non della sua generazione potrei trovargli una compagnan6 per amorene per forza. da solo E sedovessiliberarloper consentirglidi cercarsela neppureuna notte, fosseanchecosi non sopravviverebbe fortunato da sfuggire,duranteil giorno, alle insidienaturali del giardino,alle formiche,ai centopiedi,agli spaventosi ragni di terra. mese,mentreero Ieri sera,il ventinovedell'undicesimo come sedutoa tavolino mi e presauna stranasensazione, un'impressionedi vuoto nella stanza.Allora mi sono accorto che la mia allodoladei prati taceva,contrariamente al suo solito. Mi sono avvicinatoalla gabbia silenziosae l'ho trovato morto vicino a un pezzodi melanzanasecca, dura e grigia come una pietra. Era evidenteche non era stato nutrito per tre o quattro giorni. Eppure soltantola notte precedenteaveva cantato cosi meravigliosamente bene.E io stupidoche Io avevocredutopiu felicedel solito. Era il mio allievo Aki, che ama gli insetti,a nutrirlo tutti i giorni. Ma Aki e andatoin campagnaper una settimana,e l'incaricodi prendersicura dell'allodoladei prati d passatoad Hana, la cameriera.Non e molto sensibile, 1A
Hana la cameriera.Dice che non d vero che si e dimenticata del piccolino;il fatto e che non c'eranopiu melanzane. E non le e mai passatoper la mentedi sostituirlecon una fetta di cipolla,o di cetriolo!... Ho rivolto paroledi biasimocontro Hana la cameriera.e lei si e mostratadoverosamente contrita. Ma la musicafatata ormai taceva, e il silenzioe colmo di rimprovero, e la stanzae fredda, nonostantela stufa. E assurdo...Ho resoinfeliceuna poveraragazzaa causa di un insettogrossoquanto metd di un granellod'orzo! Lo spegnersidi quell'esistenza cosi infinitesimalemi ha turbato piu di quanto ritenessipossibile...Certo, anche soltantopensarealle necessitd di una creatura - persino le necessitd di un grillo - puo insensibilmente suscitare un interesse dell'immaginazione, un attaccamentodi cui si divienecoscientisoltantoquandoil rapporto si spezza.Epoi, nelsilenziodella notte, I'incantodi quellavoce delicataavevaesercitatosu di me un potere enorme.Mi parlavadi un'esistenza minuscola,chedipendevadallamia volontd e dal mio piacereegoistico,quasi potessielargire favori come un dio. E mi dicevache quell'atomodi larva nella sua gabbietta,e l'atomo di larva dentro di me, erano uniti per semprenella profonda vastitddell'essere... E poi pensarea quellacreaturinaaffamata e assetata,notte dopo notte, giorno dopo giorno, mentrei pensieridel suo dio e custodeeranodediti a intessere sogni!. .. E comeaveva cantatocoraggiosamente fino alla fine, nonostantetutto. Una fine atroce,si era persinodivorato le zampe!...Che gli dei concedanoil perdono a tutti noi, soprattuttoad Hana la cameriera! Dopo tutto, perd, divorarsile zampeper la fame non e quanto di peggiopossaaccaderea una creaturaperseguitata dal dono del canto. Vi sono < grilli > umani che pur di cantaresarebberodispostia divorarsi il cuore.
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Parole o frasi chiaveche esprimonoidee principali e secondariein Kusu-Hibari: pr inc ipale
secondaria
Ao
capoverso
5 " ca p o ve r so
l o c apov c r s o 2 ' ' c apov c r s o -l' capoverso
sottile gorgoglio la casa pare vibrare forza di penetrazione a l l 'a l b a
Amore d 'a m o r e l e co l l i n e M o r te
vi ta n o ttu r n a m e r ca n ted 'i n se tti significato amore e morte
Di tutte le parolefornite dagli studentisono statescelte, per ciascunasezione,le seguenti:
-l'' cnpoverso 5 ' c apov er s o
Qui di seguitotrovereteparolee frasi chiavecampione ricavatedagli appuliti di studentiche hanno eseguito questoesercizioin precedenza. Confrontatelebrevemeni risultati. le vostre e te con analizzate Parole e frasi chiave suggeritedagli studenti pr inc ipale
secondaria
l ' c apov er s o
la s ua gabbia por t a di legno sot'l'ittodi garza pic c olo ins et t o
due pollici giapponesi ruotando su un perno una quantita di spazio s c o p r i r e d o v 'e '
2" capoverso
grillo peso ln oro ant enne Kus a- Hibar i
allodola dei prati dodici centesimi mercato insignificante
3" capoverso
dorme t ener lo pulit o e d a r g l i da mangiare occupato assurdo
melanzanafresca
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anlma m u si ca ca m p a n e l l ie l e ttr i ci a to m o
pena medita piccola
p r i n ci p a l e
secondaria
I " capoverso
p o r ta d i l e g n o
sco p r r r ed o v'd
2o capol'erso
p e so i n o r o
m e r ca to
3 o ca p o ve r so
occupato
pena
4 'ca p o ve r so
anlnla
a l l 'a l b a
5 'ca p o ve r so
An r o r e
vl ta n o ttu r n a
ln seguitosi e chiestoagli studentidi spiegareperch6, nell'ambitodell'esercizio, eranostatescelteproprio quelle paroleo frasi e non altre. In generele rispostecontenevano locuzionidel genere:< belleimmagini )), (( stimolano la fantasia), ( descrittiva)), ( appropriata), < utile per ricordare)), (( evocatrice) e cosi via. Solo uno studentesu cinquantaha capito il perchedi quellascelta:ai fini dell'eserciziola serieera un disastro. Per comprendernela ragione,bisognaimmaginareil momento in cui, a qualcheanno di distanzadalla lettura, andretea consultarenuovamentegli appunti allo scopo di ricordareil racconto. Immaginateche alcuni amici vi abbiano giocato un tiro mancino e abbiano tirato fuori dall'archiviole schede-titolo di qualcheracconto,sfidandovi a ricordarneautoree titolo. Non avretealcunospun-
to di partenza per capire a quale racconto le schedesi riferiscanoe vi dovreteaffidare interamentea esseaffinche vi restituiscanole immagini giuste. probaNel caso dellg parole chiavesopra selezionate bilmente saretecostrettia collegarlein un determinato generica, modo. ( Porta di legno >, che d un'espressione acquisterduna sfumatura< gialla > nel momento in cui leggerete< scopriredov'd >. Le due espressioni che seguono, ( pesoin oro )) e ( mercato >, confermerannola vostra idea,aggiundendoun ulterioretocco di intrigo e suggerendoun'attivitd criminale.Le tre parole seguenti,( occupato )), (( pena > e < anima )), potrebberocondurvi a supporreche uno dei personaggi,forse I'eroestesso,si trova in difficoltir. Cosi la tensioneaumentavia via che la trama si arricchiscee ci si avvicina< all'alba )), ovviamente un momentoimportantee ricco di suspense. Le ultime due chiavi,( amore > e < vita notturna >, potrebberoaggiungereun tratto romantico o piccanteall'intera vicenda.Il che costituirebbeun incentivoa passarein rassegnale restanti parole chiave,alla ricercadi ulteriori avventureed emozioni! Avrete cosi creato un racconto nuovo e interessante,senzaricordarvi nulla di quello originale. Per qualchestranomotivo, parole che allora parevamo decisamente efficaci non si sono dimostrateadatte a richiamarealla memoriail racconto.Questosi spiegaprendendo in considerazione la differenzatra i due ordini di parole chiave,quelleper ricordaree quelle per creare,e il modo in cui esseinteragisconoquando d trascorsoun certo lassodi tempo. Una parola o espressione chiavefunziona come un imbuto che inghiotteun'ampia sferadi immagini particolari. All'occorrenzaessariemetteautomaticamentequelle stesseimmagini. In generesitratta di un verbo o di un sostantivoforte, circondatosecondoil casoda (altri) aggettivi o avverbi chiave(v. fig. 25).
i ltl()rnla/tonc
la inlor rll.l/i{!ilr
In! h rotl ir a
lc rien)a..L ilo.rxl.
\crlg(tilo
nallo.tc\\o
rul(tilltli(rrDcrl ordinc
In rlri \o
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Figura 25. Schemaraffigurante le parole chiave per ricordare.
Una parolacreativad una parola particolarmente evocatrice,che stimola la formazionedi immagini. Tuttavia essae assaipiir genericadi quanto non lo sia una parola chiave per ricordare,che e inveceorientata in una direzione ben precisa.Parole come ( trasudare>>e )evocaimmagini dift'crentia secondadi chi la leggco I'ascolta.Una persona il cui colore prcf'eritoc il vcrdepotra immaginareil verde delle foglic, mentre chi prcdiligeiI marrone penserAalla bellezzadell'autunno.Qualcunoche si sia ferito cadendo della pauda un albero assoceraalla foglia la sensazione provare serie di emopotra tutta una ra. Un giardiniere' le foglie e al penvcder piacere crescere di zioni legateal pianta. quando dalla cadono rastrellare doverle siero di Si potrebbecontinuareall'infinito senzariuscircancora chc ciascunlettore a completarela sferadelleassociazioni puo collegareal proprio concettodi foglia. Ogni cervellod, per sua natura, nello stessotempo creativo e creatoredi senso,e lo d in manieraesclusivaalmeno quanto le immagini che crca per se stesso.Di conseguenzail cervellosaririnclinea ( raccontarsi> storieinteressantie piacevoli,comc ci accadein sogno,sia a occhi aperti sia durante il sonno. A questopunto i motivi del fallimentodelleparoleper crearee per ricordaresceltein Kusa-Hibarl dovrebberoesserepiu evidenti.Nel trovarsidi fronte a ciascunaparola pluridirezionale, la menteha automaticameno espressione gli di collegamento,quelli piu uncini tra ovvii te raccoltoi di immagini, oppure numero maggior che ispiravanoun mente e stata guidata la Percio senso. maggior avevano in direzionedella creativitirpiuttosto che della memoria' ma ben Il raccontoche sene d ricavatoera si interessante, poco valido ai fini di ricordareI'originale.
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l iigt r r a 2ll. Ralligr r r az ioncdi , , c o l l e g a m e n t is h a g l i a l i > l r a u n a s e r i e d i par olc c hiav c .
Le parole chiaveper ricordareavrebberocostrettola mentea effettuarei collegamentigiusti nella giustadirezione,consentendole cosi di ricreareil raccorrtoanchese questoera statodimenticatoagli effettidi ogni altro scopo.
Figur a 29. l) ir ez i' ne s eguit adalle g i u s t ea s s 'c i a z i o n iq u a n d 's i i f a t to uso di parole chiave adalte a slimolare la memoria.
Appunti a chiave e appunti tradizionali Il corpo centraledella memoria di un individuo ha la medesimanatura che e alla basedi concettichiave. Non si tratta, come spessosi ritiene,di un procedimentoletterale, parola per parola. Quando una personadescriveun libro cheha letto oppureun luogocheha visitato,non < rilegge> gli elementia partire dalla propria memoria. Al contrario,si esprimeattraversoun sommarioin forma di concettichiave,schizzandoi personaggi,gli avvenimenti e i luoghipiu importantie aggiungendo via via dettaglidescrittivi.Nello stessomodo ciascunaparola o espressione chiaveriporta in superficieun intero bagagliodi esperien82
ze e sensazioni.Pensatea esempioall'insiemedi immagini che invadono la nostra mentequando leggiamola parola < bambino >. In che modo, allora, I'accettazione di questi fatti riguardanti la memoria in forma di concettichiaveinfluiscesull'atteggiamento che assumiamonei confronti della strutturazionedegli appunti? Siamo cosiabituati a esprimercioralmenteo per iscritto facendouso di parole, da esserciformati I'errato pregiudizio secondocui la tipica strutturaa periodi e il metodo miglioreper ricordareconcettie immaginiverbali.Di conseguenzala stragrandemaggioranzadegli studenti,e persino degli universitariad alto livello, ha semprepresoappunti seguendoil comune metodo < letterario>, sul generedi quelloriportatonell'esempio alla pagina85. In esso sono riprodotti gli appunti di uno studenteuniversitario giudicati < buoni > dal suo professore. Le ultime novitirnel campo dei concettichiaveb della memoriahannodimostratocomein questotipo di appunti il novantaper centodelleparolesia irrilevanteallo scopo di ricordarequalcosa.Esaminandopiu da vicino gli appunti tradizionali,la cifra, chee gid spaventosamente alta, sale ulteriormente: paroleche non hannonesl. Si perdetemponel registrare sun pesoai fini della memoria(perditastimata:9090). 2. Si perde tempo nel rileggerequestestesseparole fondamentalmenteinutili (perdita stimata: 90Vo). 3. Si perdetempo nel cercarele vere parole chiave,poichd di solito non sono contrassegnate in alcun modo e si confondono con altre parole inutili. 4. I collegamentitraparole chiavesono interrotti dalle parole che le separanoI'una dall'altra. Come sappiamo, la memoria funziona per associazioni e qualunqueinterferenzacausatada paroleinutilizzabilia tale scopo indebolirdi collegamenti. 5. Ogni parolachiaved separatain sensotemporaledalle 83
parole che la seguono.Una volta letta una parola o un'espressione chiaveci vorrd almeno qualchesecondo prima di passarealla parola seguente.Quanto piu aumentail periododi tempo che intercorretra i collegamenti,tanto piu diminuiscela possibilitddi operare collegamentiappropriati. 6. Le parole chiavesono separatein sensospazialedalla distanzachele dividel'una dall'altrasullapagina.Come accadcnel casodel tempo, quanto piu aumentala distanzatra ciascunaparola, tanto piu si riduce I'eventualitd che si possaveriiicareun collegamentoadeguato. Un buon consigliopuo esserequellodi esercitarsi a selezionareparoleed espressioni chiavetra gli appunti presi in precedenza durantealtri periodidi studio.A questoproposito sard anche utile riassumerequestocapitolo sotto forma di appunti a chiave. Inoltre si potrannoriprenderein considerazione parole chiavee parolecreativealla lucedelleinformazioni fornite nel capitolo sulla memoria,in particolarenellasezione dedicataalle tecnichemnemoniche.Nello stessomodo si potrh riesaminare il capitolosullamemoriaalla lucedelle informazioni fornite da questocapitolo,ponendoancora una volta I'accentosui rapporti e le somiglianzetra tecniche mnemoniche.concettichiave e concetticreativi. poi un'altra imporIl grafico riepilogativosuggerisce tante considerazione. Nel caso degli appunti in forma di chiaveil ripassod notevolmenteagevolato,in quanto consentedi sciuparemeno tempo e di ricordarein maniera piu completa.I collegamentipiu deboli si potranno inoltre rafforzare piu agevolmentedurante la fase iniziale. lnfine, i collegamentitra parole e concettichiavedevono sempreesseremessiin risalto. Dove e possibile,d meglio evitaresemplicilisteo sequenze di parolechiave.Nel capitolo seguentesarannoapprofonditi metodi che sono all'avanguardianelcampo dei collegamentitra parolechiave e nel campo della loro schematizzazione. 84
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