TONAZZI. Liuto, Chitarra, Vihuela - Intavolatura e Letteratura
May 2, 2017 | Author: dgomez170 | Category: N/A
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r. Pertanto negli esempi precedenti - per le gia esposte ragioni di praticitil (vedi p. 12) - abbiamo preso in considerazione I'accordatura del liuto in mi. Comunque, nella tav. JI riportiamo le aItezze dei suoni relative alle quattro principali accordature del liuto (in re, in mi, in sol e in la). Nella tavola figuran o soltanto i primi 6 cori, ma, dovendo lrascrlvere un'intavolatura con un maggior numero di cori sulla tastiera, conoscendo I'accordatura di quelli eccedenti il 6.0, bastera tener presente che l'ordine alfabetico delle lettere e in stretta relazione con la rispettiva progressione cromatica dei suoni. Esempio: a = coro a vuoto, b = mezzo tono sopra, e un tono sopra, ecc. Qui di seguito riportiamo alcuni aspetti grafici di lette re che si pOs sano incontrare nelle intavolature traneesi rinascimentali e baroeche, sia a stampa che manoscritte, e che ci sembrano di non 3¡;evole individuazione:
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(1) Ovviamenle si tralla del coro piiI grave, quelIo che noi chiamiamo seSlo.
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(1) Ad es ., ANTOlNE FRANCISQUf. , Le Iréso r cI 'Orp/¡ée, Parigi 1600, usa 9 cod; JEAN· BAPTlSTE BESARD. T heiQlIT/l i hClrm(.mictli. Culonia 1603 e Novus parluS. Augu sta 1617, ne usa ri speltivamente 9 ..: 10; ROBERT BALLARD, Díver· ses pitces mises sur le luth . Premier livre, Parigi 161 J. nc usa 10. (2) Ad eso, in Airs de dilférenls authe«,s , Premier livre, Parigi -1608, GABRIEL BATAILLE. usando 9 cori , ne raddoppia all'uttavn soltante gli ullimi 4 (etal 6.0 in poi); ROBERT DOWlAND, Var;el;. uf IUl e-les.ntare su una letteratura di primo piano. Con le__ a_mp!iate ri~prse del proprio registro grave, il liutomvenne píU· lunzionale nella realizzazione del basso continuo nelIa musica d'insieme, ma anche in questo nuovo molo incontrb la concorrenza della tiorba e del chitarrone che ad es so furono preferiti sia ··peí--Ie loro sonorita piu robuste e sia per la loro tecnica esecutiva meno complessa_ Cosi, in sintesi, si spiega il declino dell'antico strumento che in Italia, nel corso ~_el_S.e}~ento,. perdette sempre piu terreno, fino a scomparire del tutto. . . , Tra le piu importanti raccolte per tiorba ~ chitarrone ricordiamo In/avolatura di l"iorba nella quale si contengono 12 sonale da camera per ~i rba sola col basso per il c/avicembalo (Bologna, 1669) di Giovann· Pittoni, di Giovanni Girolamo Kapsberger (esecutore e composj ore tedesco che qui ricordiamo perché opero in Italia) Libro p.Timo d'in/avola/ura di chi/arone (Venezia, 1604), e di Alessandro Piccinini Intavolatura di liuto, e/ di chi/arrone (Bologna, 1623). i JI II Trio per Leu/o-,-Yiolin'!...!.J}!Y1o, il Trio per leuto, Violino e \ Basso N. 5 come il Concer/o con2 violini,-Leulo.e Basso di Antonio Vlv~78·-T74i), pur nelÍa -¡oro-préiiosita, 'dovrebbero ·essere de; mvO"ti"(l) commissionati da un anacronistico suonatore di liuto. Dalla numerazione originale dei Trii si arguisce che Vivaldi ne avrebbe composti almeno cinque.
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Francia Le_.prime intavolature fr.!'.~.cesi .di _Iiuto che si conoscono sono quelle stampate aa Pierre Attaingnant a Parigi nel 1529 (Tres breue et familiere introduction) e nel 1530 (Dixhui/ basses dances ... Le tou/ reduy/ en tabulature du lutz). Oltre ad istruzioni sulla tecnica esecutiva, esse comprendono trascrizioni di CanzoñT ed afie di danza per voce e liuto; vi sono presenti" ·anche Pieludi e i primi raggruppamenti di danze (Basse dance-Recoupe-Tordion, in cui il Recoupe e una semplice suddivisione della Basse dance e il Tordion - equivalente francese del SaltarelIo e della Gagliarda - la danza conclusiva del tri ttico). JI mantovano Alberto da R~a, dopo ayer fatto parte del gruppo di liutisti milanesi (da Milano, Borrono, ecc.) ed ayer fatto pubblicare sue composizioni in raccolte di Francesco da Milano ed altri, fu musico alla corte di Francia nel qual Paese, col nome di Albert de Rippe, d"opii la sua morte furono stampate a Parigi, tra il 1552 e il 1562, due ser[e_ dicillqu"" li.l>.Üsia.~c!lna: una dall'editore Fezandat e l'altra··aar:e Roy e Ballard. Nelle due serie soltanto il primo libro e identico. Segnaliamo le pubblicazioni edite dal Fezandat: Premier (Second, Troisieme, Quatriesme, Cinquiesme) livre de /abulature de leu/ (1552-1555). Le sue danze sistemate alIa maniera italiana, le sue Fantasie e le sue trascrizioni ebbero grande diffusione in Francia dove esercitarono non poca influenza. (1) A cura. ,dio_o Gian Fqmcesco -Malipi,ero, le tre composizioni (rispcttivamen.l~~F. XVI ,n . .3 e n. 4, e f· XII n. 15) SQno edite dall'Istitulo Italiano Antonio Viva1di'...."RTcor¿fí. ·Milano 1949.
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Villette vlcmo a Vienne sempre nel Delfinato. Eccellente esecutore, lascio una importante produzione che al suo tempo fu molto apprez· zata e diffusa, che pero apparve sparsa in raccolte in altó autori. I suoi lavori, come quelJi di Denis, godettero fama anche in Inghil· terra (egli fu il primo liutista francese a comporre delle Ciaccone molto analoghe ai Grounds inglesi). Denis, nato a Mars igJia nel 1603 circa, mon nel 1672 a Parigi dove, come abbiamo visto, anch'egli aveva formato degli allievi. A lui si devono i Pieces de luth sur Irois dilferens modes nouveaux (Parigi, s.a.) e R élhorique des Dieux (pervenuto manoscritto). Nella prima intavolatura si troyano - per la prima volta in Francia - . le Suites chiaramente delinea te che, di soJito, cosi si snodano: ·1 P¡'eludio, Pavana, piu Correnti coriref,úivi Doubles, Sarabán'd a (l Giga~ "iñ 'quesT'éipéra son o molto interessanti le is truzioni offerte 'dalJ'autore, specie riguardo agli abbellimenti. Nella raccolta mano· scritta, invece, egli presenta una nutrita serie di arie di danza con titoli letterariamente concepiti come ad esempio: La Dédicasse, La Coquel/e virluose, L'Homicide, ecc. In genere le composizioni di Denis, al pari di quelle di Ennemond, rappresentano il meglio di quanto in Francia e stalo scdtto per liuto nella seconda meta del seco XVII e si fanno notare s pecialmente in cerli loro atteggiamenli preziosi come in altri raccoltamente pensosi. Di Denis si conos ce pure un 'opera postuma, cioe il Livre de lablal"re des pieces de lulh (Parigi, 1672 circa) pubblicato dalla Veuve Gaultier, ossia dalla vedova Gaultier. La raccolta comprende 23 pezzi di Denis e 15 di Ennemond e, dal titolo dell'opera, si apprende che i due erano stati cugini. Dltre ad Ennemond e Denis che con le loro opere si imposero per quasi tutto il secolo, della dinastia dei Gaultier vanno ancora ricordati Jacques, detto il Gaultier de Londres e Pierre Gaultier (Gaul· tier d'Orléans, che pero forse non fu paren te degli altri tre). Tra i continuatori della scuola forma tasi attorno ai Gaultier ciliamo Du But, '.Du Fauh e Fran,ois Pine!. Questi ullimi hanno lasciato composizioni per lo piu sparse in varie raccolte manoscrilte. Inoltre in Jacques Gallot (Pieces de luth , Parigi (670), come nei precedenti autori, si continua a Irovare della musica descrittiva , pero vi si denola una maggior cura per il genere cantabile. Ma ormai in Francia , come gia era avvenulo in Italia, il liuto riesee a . difendersi sempre meno dalla concorrenza degli altri stru· meiiii e cio~, tiorba,c"tavicembalo e chitarra. Gia nel 1660 era uscito a Parigi il Mélhode pour apprendre iacilmerll. b. /oucher la théorbe Sur la basse con/inue di Nicolas Fleury e, sempre con lo scopo di insegnare a realizzare il basso continuo sulla tiorba, appar· yero ahri traltati ancora; senza conlare che aquesto strumento venivano dedica te anche altre pubblicazioni come ad esempio il Livre de théorbe (Parigi, s.a.) di Henry Grenerin. Nonostante due vani tentativi compiuti dal Perrine per risol· levare le sortí del liuto con la pubblicaz ione di due raccolte (nel 1679 e 1680) in notazione musicale anziché col sistema dell'intavola· 120
tura, le fortune dello strumento erano ormai tramontate: anche se a Parigi, nel 1699, usciva ancora una intavolatura di un cerio in le· resse, ossia Pieces de luth sur dilferents modes di Charles Mouton. j'
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Gennania e Paesi di Ilngua tedesca In Germania la pri.ma pubblicazione per liuto avviene nel 1512, ossia a soh cinque anni di di s tanza dalla prima edizione liutistica itaiiana uscita a Venezia coi tipi de l Pelrucci . Si tratta di una rac· colta che allinea melodie (quasi tutte anonime) per organo ed altre, in minor numero, per liuto solo e per voce a liulo. Ne e autore .. , Arnold Schlick ·.che, col ti"tolo TabulaluYén"'ét1icher Lobgesang und . Lii!Tér';;T'ha"arfidata all'editore Peter SchOffer di Magonza. La di stó · buzione delle parlí nelle canzoni per voce e liuto ¡, analoga aquella giil operata dal Bossinensis, cioe il superius viene affidato alla voce e le rimanenli parti (tenore e basso) sonO eseguite dallo s trumento che, in certl casi, evita la tenuta di qualche suono troppo prolungato sostituendolo con figurazioni (diminuzioni) piu adalle alle proprie caratteristiche foruche . A Hans Judenkünig si devono due libri pubblicati a Vienna: Vlilis el compendiósá-iíiiroduclio (ci¡'ca 15Í5·1519) e Ain schone kun· stliche vnderweisung (1523). Composti con scopi ctidattici , comrren· dono anche componimenti italiani . "l1 liuto vi e trallato solislicamente ed anche con la voce (analogamente a quanto era giá stato fatto dallo Schlick). É interessante SOlloli,neare la presenza del Priamel (equi. valente tedesco del Preludio e del Ricercare) in cui lo svolgimento delle imitazioni , per merito appunto dello Judenkünig, lascia inlra· vedere delle tendenze verso un equilibrio form a le piu accenluate che nello Spinacino. Il liutaio e liutista Hans Gerle, autore di Mu sica Te«sch (Norim· berga, 1532, 1537 e, col tit~lo ' Musica und Tabulalur, ivi 1546), di Tabulalur aufl die Laullen (ivi, 1533) e di Ein newes sehr künstlichs Laulenbuch (ivi, 1552), interessa sia per la didattica dello strumento (Musica Teusch), sia perché (Ein l1ewes ... Laulenbuch) diffonde io Germania composizioni di Bianchini , da Crema, da Milano, Borrono e Rolla. Ma iI carattere internazionale d.e l.leraccolte liutistiche viene messo in evidenza anche da (H~~s' Newsidleri (o Neusiedler) (1508. 1563), il musicista tedesco piu importarlie tra que lli fin qui nominati . Proveniente da Presburgo (l'a nlica capitale dell'Ungheria, l'attuale Bratislava), divenne cilladino di Norimberga. Ha lascialO un 'o pera articolala in due volumi: Ein newgeordent kÜl1sllich Lautenbuch in z""een Th eyl gethe.vlt e Der ander Theyl des Laulenbuchs (ambedue stampati a Norimberga nel 1536). Nell'insieme le due raccoHe presen· tano carattere antologico e, mentre nella prima parte della prima troviamo versioni liulisliche di esplicito índirizzo didattico, nella seconda parte le Irascrizioni di lavori vocali e, specie i Preambeln, denotano qualitil artistiche veramenle rímarchevoli. É import~nt~ sottolineare I'efficacia e il guslo con cuí Newsidler, con d~lIe d,ml' 121
nuzi~ni (fioriture, Kolora/uren, Blumen), supplisce all'inadeguatezza del huto a mantenere suoni prolungati (specie nelle trascrizioni di musiche polifoniche). Dello stesso pregio e iI secondo volume (Der ander Theyl ... ) che allinea trascrizioni e riracimenti di composizioni organistiche e polifoniche (Josquin, Isaac, J. Mouton, Compere, Obrecht, ecc.). Al Newsidler si devono anche altre opere tra cui Ein newes Lau/enbüchlein mi/ vil schiinen Liedern (Norimberga, 1540) che, composto con intenti didattici, presenta composizioni in ordine progressivo di difficolta. GIi si devono inoltre non meno di altri cinque libri, tutti usciti a Norimberga tra il 1544 e il 1549. Hans Newsidler ha composto passt di danza e ne ha elaborati anche altri di paesi stránieri (Italia, Francia, ecc.). A volte certe sue danze, o danze da lui elabora te, sono veramente gustose. DeI luden T~mz .~!!lza degli Ebr_~j) in Ein newgeorden/ ... , 1536, add.irTtt"~ra, dovrebbe costituire iI primo esempio di satira in musica. Qui il musicista, con grottesco anche se non sottile umorismo, crea un'atmosfera quasi esotica con dissonanze che ricava ricorrendo iiUii" bitonaJita. Si tratta, insorriITiii;"di Iiriguaggio musicale da ventesirriCi secolo. Der luden Tanz, come in genere le danze di Newsidler, "si snoda prima con rítffiOt;inario (Hott/anz) e poi con ritmo ternario (Haupff auf). Tali accoppiamenti si hanno anche in altri autori tedeschi e Ji possiamo trovare indica ti coi termini Vor/anz (danza iniziale) e Nac.h/anz (danza conclusiva). Di solito la seconda componente del dlttlco e una vanante della prima. In genere si tratta di accoppiamentl che gia erano stati faui iD Italia . Simon Gintzler, che ru al servizio del cardinale di Trento, con la sua In/abola/ura de lau/o (Venezia, 1547) dimostra di subire I'inf1uenza degli italiani non taDto per il sistema dell'intavolatura (stampata a Venezia e quindi italiana), ma, soprattutto per la fisionomia dei suoi Ricercari i cui temi presentano la dovuta e caratterizzante incisivita. Con Laullen Buch, von mancherley schiinen und lieblichen S/ucken mi/ ~weyen Lau/len zusamen zuschlagen, ossia con J'opera in due voluml dI Wolff Heckel, come avverte iJ titolo, ci troviamo di fronte a composizioni iDtavolate per due liuti (soprano e tenore). L'opera, uscita a Strasburgo sia nel 1556 che nel 1562, contiene pezzi e danze tedesche, itaJiane e francesi assieme ad altre anonime. Pero, eccetto I'interesse strumentale, e di scarso valore artistico. Per liuto solo e per voce e liuto nel 1558 usci ad Heidelberg un'altra "antologia, anche questa a carattere internazionale. Il SUD autore, Sebastian Ochsenkhun, la intitolo Tabula/urbuch auff die Lau/en mcludendovi Motetti e Canzoni da lui elaborati con perizia e profonda sensibiJita. "Per il particolare valore di questa sua opera, Ochsenkhun merita un posto di primo piano tra i Jiutisti tedeschi. Nella seconda meta del seco XVI il Jiuto in Germania vede aum"e ntata la sua difhisione e iI SUD prestigio, cosi vengono stampale a1lre raccolte tra cui ricordiamo Ein' schon Tabula/urbuch autt die Lau/en (Zurigo, 1563) di RudoJf Wyssenbach, Das ers/e Buch newerlessner ... (Slrasburgo, 1572) e Das ander Buch newerlessner ... (ivi, l573), ambedue di Bernhard Jobin. Ma, come altre raccolte, anche quesle per lo phi conlinuano ad allineare composizioni e rifa-
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cimenti di lavori di autori" tedeschi, rrancesi e italiani. Con Tabula/ura continens insignes e/ selec/issimas quasque can/iones ... (Francororte sull'Oder, 1573) del prussiano Mattheus Waisselius (cioé Waissel) - come gia era avvenuto con Johann Wecker (1552) - troviamo la serie Pass'e mezzo-Padovana-Saltarello, oltre a Preambeln e Fantasie. Nelle sue altre raccolte, tutte pubblicate a Francoforte sull 'Oder nel 1592 (Tabula/ura allerlei küns/licher Preambuln; Lau/enbuch darinnen van der Tabula/ur; Tabula/ura gu/er gemeiner Ten/ze) si incontrano Fantasie, Gagliarde , Villanelle tedesche (pero del tutto simili a quelle ilaliane), NapoJitane e, quel che pi" interessa, serie di danze pi" ampliate con I'aggiunta dell'AlIemanda cui segue pure una variazione ritmica, ossia la Nach/anz (o Sprung). Come abbiamo visto fin qui, ben poche sono le raccolte in cui figurano le danze prettamenle ledesche, e, tra quelle in cui questi passi di danza son o assenti, ricordiamo aleune pubblicazioni di Sixtus Klirgel (Novae, elegan/issimae, gallicae, i/em el i/alicae can/ilenae, Strasburgo 1574 e Lau/enbuch vi/er newerlessner ... , Strasburgo 1586). In Klirgel abbondano le trascrizioni di lavor; vocali . Melchior Newsidler, parente del citato Hans, dopo ayer pubblicato a-Venezlii- rief156'6 due raccolte col sistema d'inlavolatura italiaDO (/1 primo libro in/avola/ura di liu/o; 1/ secondo libro in/avola/ura di liuto), col -sistema tedesco pubblico neI 1573 a Strasburgo (a cura di Benedetto Drusina) Tabulatura continens praestantissimas ... Inoltre, sempre a Strasburgo, egli lascio iI TeiUsch Lau/enbuch (1574) ancora col sistema tedesco dopo ayer lasciato, nel 157l a Lovanio, il Thea/rum musicum compilalo col sistema francese in coIlaborazione col Kargel. I liutisti tedeschi che operarono dopo Waissel, salvo poche eccezioni, usarono il sislema d'intavolatura francese, cosi Adrianus Denns rece stampare con questo tipo di grafia, a Colonia iI suo Florilegium (1594) che, assieme a Fantasie, comprende per lo pi" arie per voce e liulo, quasi tutte di autori ilaliani. Sempre col sistema francese redassero le loro opere tutti gli altri Iiutisti che citeremo da qui in avanli. Nel 1615, a Strasburgo, use! Hortus musicali novus di Elias Mertel. Si tratta di un 'opera rilevante non fosse altro che per iI nutrito numero di Preludi e Fantasie, oltre a Canzoni di autori tedeschi, inglesi, francesi ed italiani. Sempre nel 1615, di Georg Leopold Fuhrmann, usel a Norimberga Testudo gaUo-germanica che, compilata sia in intavolatura francese che tedesca, contiene Preludi, Fantasie, Ricercari ed anche arie e passi di danza di compositori dell 'Europa musicale di allora, Polonia compresa. Tra i libri stampali in GermaDia, oltre al Thesaurus gratiarum (Francoforte sul M~no, l622) di Johann Daniel Mylius, vanno ricordati soprattutto quelli di Esaias Reusner (1636-1679), uno dei pi" importaoti liutisti tedeschi deIla seconda meta del seco XVII. Con lui la Suite per liulO venne improntata alla maniera francese comprendendo di solito quattro movimenti (Allemanda, Corrente, Sarabanda e Giga), ma talvoIta anche cinque (AIIemanda, Corrente, Sarabanda. Gavotta e Giga). Tra le sue opere ricordiamo: Deliliae /estudinis
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(s.l. • .'667). Musikaliseher Blumenslrauss (Brema. 1673) e Neue LauI~n!ruehle (BerlIno. 1676). 1 liutisti a lui posteriori arricchirono ullenormente la Su,te anteponendole un Preludio e. piu spesso. inseren. dovl altn mov,menti. COSI Jacques Bittner (piu probabilmente Jakob Buttner) COI suo, P,éces de hl/h (s.l.. 1682) inizio sempre COn un PreludIo ed mtrodusse 01 Mmuetlo e la Ciaccona. . In German.ia si c~ltivarono pure la tiorba. il chitarrone e I'angehca senza pero che Il huto ne rIsen tisse per la loro concorrenza. (Di Kapsperger e delle sue opere per chitarrone abbiamo giá fatto cenno delineando la storia della letteratura Iiutistica in Italia). Musicallsehe GemÜlhs-Ergolzung oder Arien ... (Dresda. 1689). di Jacob Kre~berg. d,mostra u!teriormente l'interesse tedesco per i vari stru_ mentl che. accanto al huto. sano appunto I·angelica. la viola da gamba e la chltarra (qu, nel ruolo di realizzare il basso continuo). Il liuto. sempre meno accoppiato alla voce. verso la fine del Seicento viene pero impiegato nella musica d'insieme dove svolge il ruol0 di concertante. ruolo che 10 strumento manterrá anche nel secolo successivo nei paesi di lingua tedesca e ceca. COSI il Laulhen[(onzer/ (Vienna. 1699) di Ferdinand Ignaz Hinterleithner. comprende :hecl Su,tes (Partien) per liuto. violino e basso e. in composizioni di Johann Georg We,chenberger (1677-1740). il Iiuto pure concerta con strument, ad arco. Con Wenzel Ludwig Edler von Radolt (Die Al/er Treuesle ...• Vienna 1701) vengono impiegati due Iiuti assieme ad un \.0 violino o flauto. un 2.0 violino O viola da gamba e basso. Inoltre dive.rsi manoscritli ci tramandano lavori di August Kühnel (tre Con: certl per l,uto. vIola da gamba e basso) e di Ernst GotUieb Baron (1696-1760) (musica per liuto e flauto;due Concerti per liuto. violino ~ cello). Ma a Baron si deve soprattutto l'importante trattato sul huto Hlslonsch-Theore/iseh und Prac/isehe Unlersuchung des Inslrumenl~ der Laulen (Norimberga. 1727). oltre ad una nutrita produzione ~er huto solo. produzione che. in linea generale. non era cessata con 1 appanre della mUSlca concertante. Pertanto possiamo citare iI cante Jo~n Anton Logy (circa 1643-(721) che pero. oltre che per liuto solo ha composto anche per chitarra. Guzinger. Adam Falckenhagen (Sei Sonale d, /rulo 5010 Op. l. s.l.. 1740; Sei Partile á liulo S%. opera secunda. Llpsla 1746). David Kellner (XVI auserlesene Laulen-Slücke Amburgo 1747) e. tra i compositori universalmente noti. W.el~ ~'U!i'tlrQ_Sui!~. P!'.L~!a.Y)~ºi..dO o¡¡¡;ture Iiuto) (1) e!Ql¡¡wn ~ebas-'k~!.JJ.~ che. 10 notazlOne musicale. oltre ad ayer usato il Huto n~lla_l.-oh.qnnespassion e nella Trauer.Musik. ha composto un Prel.udIO. un..a Fuga. Pr:eludio-Fuga-Allegro e qualtro Suiles. Citiamo ~ itlIiann Ludwig Krebs (1713-mio). unodeCpl"':¡ émin~ti allievi di Bach. ~~r I SUOI due Concerti (ambedue per LiUlo eoneer/alo. Violino primo. IOhno secando. VLOla con Vloloneello) e. tra i Iiutisti compositori di alto prestIgIO strumentale. Sylvius Leopold Weiss (2) (1686-1750) con (1) Cfr.
Diderich Buxtehude, vier Suiten für Clal);ch ord oder Laule
~erSodTa~ulalUr ~berrragen
und herulI sgegeb en von 80 LUNDGREN.
nng Muslkforlag. Co penaghen. . (2) efr. Silvius Leopold Weis.en, Ancona). (6) Segnaliamo la riedizione a rura di María Gangi e CarIo Carfagna, 8erben, Ancona.
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rinnovamento chitarristic0¡rlIrinC¡paJme¡¡te al catalano:Ferna~dO Sor \ (1778-1839) e al madrileDo Dionisio AguadOJ (1784-1849)_ Di -
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