Tercios

December 16, 2017 | Author: Andrea Carlucci | Category: Infantry, Army, Cavalry, Military Service, Spain
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Descripción: XVIth century soldiers of fortune...

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76 ; .+

DAI MERCENARI AGLI ESERCITI PERMANENTI Nel XV sec. il soldato a cavallo, del quale abbiamo già esaminaio i punti deboli sul campo di battaglia, e gli eserciti di grande esperienza, ma limitati, dei condottieri,

che serviva per catturare e squarciare i cavalli nemici.

Alla

battaglia di Nancy, il duca Carlo di Borgogna fu colpito da un'alabarda che gli spezzò il cranio in due. I picchieri e gli alabardieri erano scortati dalla fanteria arrr.ata di balestre e piÌr tardi di pistole; questi soldati, noti come «balestrieri», precedevano la falange dei soldati armati di picca, sviando così il fuoco del nemico. Gli Svizzeri erano spesso meschini e insubordinati, oltre che spietati. Dopo la battaglia di Novara seguì un massacro di centinaia di mercenari tedeschi che avevano fatto progionieri: non era rimasto piÌr nulla del cavalleresco metodo dei condottieri

divennero antiquati di fronte alle fanterie solide e spietate dei cantoni svizzeri e dei loro emuli tedeschi, i Lanzichenecchi. Un aspetto interessante dal punto di vista dello studio dello sviluppo dell'uomo combattente è la velocità con la quale queste forze mercenarie persero la loro supremaz;n sul campo di battaglia contro gli Spagnoli, che formavano una forza organizzata su nuove basi nazionali, sistema che sarebbe diventato modello per gli eserciti europei dei secoli a venire. Gli Svizzeri ebbero in Europa una grande rinomanza per la loro velocità di marcia e per le loro indubbie qualità di combattenti. Machiavelli nella sua Dell'arte della guerra disse di loro: "Mai altre truppe furono altrettanto sollecite nella marcia, o nel preparare la formazione per la battaglia, e questo accade perché essi non sono appesantiti dalle armature)). Grazie alla loro mobilità essi riuscivano a superare i loro nemici e a imporre la battaglia prima che quelli fossero pronti. La leggerezza delle loro armature era stata imposta, in origine, dalla mancanza dimezzi dei cantoni svizzeri. Nel XV sec. il mercenario svizzero indossava un copricapo d'acciaio, un pettorale e talvolta delle piastre metalliche per la protezione delle braccia. La maggior parte preferiva combattere senza armatura e contare invece sulla propria abilità di attacco come miglior metodo di difesa. Quasi tutti i soldati vestivano soltanto una giacca di pelle, gli elmi erano riservati agli ufficiali, come del resto anche le gorgiere e i gambali, e i cavalli, dai quali pero gli ufficiali smontavano per combattere. Gli Svizzeri combattevano in colonne con lunghe picche ed alabarde, in una formazione simile alla falange dei Greci, formando un mazzo di picche. L'alabarda non era

italiani.

I mercenari svizzeri, nonostante l'iniziale loro compattezza. persero gradualmente l'esemplare disciplina che li

lunga come la picca, ma raggiungeva almeno i2 m e mezzo ed era dotata di una punta d'acciaio che andava assottigliandosi fino alla cima, dove vi era una punta o gancio Nella pagina accanto, alabardiere syizzero e fante spagnolo. Lo svizzero della metà del XV sec., con il suo tipico elmo agganciato alla cintura, è il meglio armato. Lo spagnolo indossa un'armatura della metà del XVI sec. Qui a destra, lancieri svizzeri afJiontano a piedi il fiore della cavalleria borgognona nella famosa battaglia del Granson del 1476.

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contraddistingueva. In origine essi avevano combattuto per difendere la patria e in seguito, pur conservando l'ardimento, divennero mercenari e poco fidati: la loro struttura di comando, ad esempio, non era certo adatta a lunghe campagne all'estero. Comandanti e capitani venivano eletti dalle loro truppe. Anche la fanteria era stata rovilata dai successi: troppo sicura delle proprie capacità e non sufficientemente sicura invece dei propri ufficiali, spesso rifiutava gli ordini che non trovava giusti. In circostanze sfavorevoli essa era la prima a mettersi contro gli ufficiali invece di sostenerli. Alla battaglia di Novara, gli Svizzeri, posti sotto notevole pressione, gridavano: .Dove sono gli uffrciali, i prigionieri, gli uomini con doppia paga? Fateli uscire a guadagnarsi i loro soldi una volta tanto: oggi combatteranno in prima linea". Gli ufficiali obbedirono a questo ordine e il capo dei mercenari svizzeri, Winkelried del cantone di Unterwalden, fu uno dei primi a cadere sul campo. Lavita degli ufficiali mercenari svizzeri non era facile: la rivalità tra i vari cantoni inaspriva la tensione tra uf{iciali e soldati, le truppe di un cantone non obbedivano a comandanti provenienti da altri cantoni, non esisteva la minima unità

Spagna, Gonzalo de C6rdoba basò la propria tattica proprio su questo principio. I suoi uomini erano armati di una corta spada, un piccolo scudo rotondo e uno scudo leggero, che serviva per parare i colpi delle picche. I fanti spagnoli indossavano un copricapo d'acciaio leggero, un pettorale, uno schienale e dei gambali. Tuttavia, nonostante il vantaggio tecnico e tattico fosse basilare per il successo degli Spagnoli, la durata della loro supremazia dipese soprattutto dalla superiorità della loro disciplina e della loro or ganizzazione. NeI XVI e nei primi anni del XVII sec., l'impero spagnolo era uno dei piir ricchi e dei piìr vasti dell'Europa occidentale-

Creato in origine da alleanze basate su una serie di matrimoni, esso venne mantenuto unito e ingrandito grazie ad una macchina militare unica a quei tempi. L'esercito spagnolo fu il primo a essere organrzzato direttamente dallo stato: non si trattava di un vero e proprio esercito tazionale, dato che i contingenti di mercenari stranieri supera-

vano di gran lunga il numero di quelli spagnoli, ma tutti venivano arruolati direttamente datrlo stato, costituendo così un'istituzione molto cer;traltzzata. Non sempre tuttavia il risultato pratico era positivo, in quanto né il sistema di comunicazioni di quel tempo, né la disciplina permettevano di sviluppare quella che, in teoria, era una splendida organizzazione. Lo spagnolo si guadagnò tuttavia la

di comando. Tutto ciò non favorì la durata della supremazia mtTitare svizzera. L'imperatore Massimiliano I, ispirato dai successi militari degli Svizzeri, formò un corpo permanente.di fanti e li addestrò nello stesso modo degli Elvetici: si trattava dei Lanzichenecchi o uomini delle pianure, mentre gli Svizzeri erano uomini delle montagne. Erano armati di picche ed alabarde e divisi in compagnie di 300 uomini, ognuna comandata da un capitano, con tenenti e sottotenenti in subordine. Alla hne delregno di Carlo Y iLanzi-

fama di miglior soldato del XYI secolo.

Pierre BrantÒme, esaminando spagnolo del 1566,

lo

un corpo di

spedizione

descrisse come (
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