Teorie Dello Sviluppo Psicologico Patricia H Miller 2

August 28, 2022 | Author: Anonymous | Category: N/A
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Riassunto libro: “Teorie dello sviluppo psicologico”  CAPITOLO 1 – 1 –  La teoria degli stadi cognitivi di Piaget e i neopiagetiani Vita di Piaget Jean Piaget nasce a Neuchâtel, in Svizzera, S vizzera, nel 1896. Dopo la laurea in scienze naturali e il dottorato in zoologia studia psicologia e psichiatria a Zurigo e a Parigi. Già in questa fase matura il suo progetto: spiegare lo sviluppo del pensiero infantile (infanzia) sulla base del principio biologi co dell’adattamento. Dal 1921 lavora a Ginevra presso l’Istituto J.J. - J. Rousseau, prestigioso centro di ricerca sullo sviluppo infantile e sull’educazione. Dal 1925 insegna psicologialaall’Università di Neuchâtel 1929 inmorale, quella poi di Ginevra. Qui mediante compie ricerche sullo sviluppo del linguaggio, rappresentazione del mondoe enel il giudizio approfondite osservazioni sistematiche sui propri figli. In seguito  – anche  – anche attraverso studi di matematica, logica e fisica  –  – fonda  fonda una nuova scienza, l’epistemologia genetica, che indaga l’evolversi dell’attività conoscitiva attraverso gli stadi dello sviluppo infantile. A partire dal 1952 insegna anche alla Sorbona (Parigi). Muore nel 1980. 1)  1)  Epistemologia genetica: ramo della filosofia che si occupa oc cupa dello studio della conoscenza. Secondo la visione di Piaget, l’epistemologia riguarda il problema della relazione tra soggetto agente o pensante e gli oggetti della sua esperienza. Genetico: si riferisce non a quanto è innato, ma allo sviluppo e all’emergere,  pensava di trovare risposte alle domande epistemologiche, studiando i cambiamenti evolutivi nei processi pr ocessi di conoscenza e nell’organizzazione della conoscenza. Egli studia le principali categorie del pensiero: tempo, spazio, causalità e quantità, categorie ovvie per un adulto, ma non altrettanto ovvie per un bambino. Piaget può essere definito un epistemologo sperimentale: formulò ipotesi empiriche che potevano essere verificate. Il suo tipo di epistemologia è un incrocio tra filosofia e metodo scientifico. Conoscenza: Piaget concepì la conoscenza come un processo piuttosto che uno stato, un evento o una relazione fra conoscente e conosciuto (un bambino conosce e comprende una palla o un sonaglio attraverso le sue azioni su di esso, siano esse fisiche o mentali). La conoscenza che il bambino ha del mo mondo ndo cambia con lo sviluppo del suo sistema cognitivo. La conoscenza, infine, non è oggettiva, perlomeno finché non si raggiunge lo stadio finale in un certo dominio. 2)  2)  Approccio biologico: secondo Piaget l’intelligenza è adattamento all’ambiente, ipotizza che le modalità del funzionamento psicologico coinvolte in questo adattamento siano universali, ossia comuni a tutti gli gl i uomini. La crescita cognitiva è molto simile alla crescita embriologica: una struttura organizzata diventa via via più differenziata col passare del tempo. La biologia non ha condotto, però, Piaget, verso una neuroscienza dell’intelligenza.   dell’intelligenza. 3)  3)  Strutturalismo: Gli strutturalisti si interessano delle relazioni che si instaurano tra il tutto e le parti e tra uno stato precedente e uno seguente. Secondo Piaget con lo sviluppo cambia la natura delle strutture mentali, le strutture cognitive di un bambino sono SCHEMI. Schema = pattern organizzato di comportamento, ripetibile e generalizzabile che riflette un modo particolare di interagire con l’ambiente. l’ambiente. A mano a mano che lo schema comincia a differenziarsi, il bambino classifica gli oggetti distinguendoli in “oggetti che si succhiano” e  e “oggetti che non si succhiano”. È importante sottolineare che: i bambini costruiscono attivamente queste schemi e che Piaget accentua il sentimento di necessità che accompagna l’acquisizione di una struttura cognitiva.  cognitiva.  4)  4)  Approccio stadiale: lo sviluppo cognitivo passa attraverso una serie di stadi. Stadio = periodo di tempo in cui il pensiero e il comportamento del bambino in diverse situazioni, riflettono un tipo particolare di struttura mentale. 5 caratteristiche dell’approccio stadiale di Piaget: Piaget:   Uno stadio è una totalità strutturata in stato di equilibrio .   Ciascuno stadio deriva dallo stadio precedente, lo incorpora (integrazione gerarchica tra stadi) e lo

trasforma e prepara lo stadio successivo: una volta che un bambino raggiunge un nuovo stadio, non ha più

 

a disposizione lo stadio precedente, nonostante rimangano delle abilità precedenti, cambia la loro

 

posizione o ruolo nell’organizzazione diventa posizione nell’organizzazione diventa impossibile la regressione ad uno stato precedente, poiché questo non è più presente. Questa nozione è in contrasto con la teoria stadiale di Freud, secondo cui una persona pers ona sopraffatta dall’ansietà può regredire ad uno stato precedente. precedente.     Gli stadi seguono una sequenza invariante: devono procedere in un determinato ordine e non si può saltare nessuno stadio.   Gli stadi sono universali : in generale tutte le persone variano nella velocità con cui progrediscono tutti gli stadi ma Piaget ipotizza che tutti gli stadi si trovino nello stesso ordine in tutte le persone del mondo.   Ciascuno stadio include una preparazione ad essere e un essere vero e proprio : c’è un periodo di preparazione iniziale (di transizione dallo stadio precedente, ha strutture instabili, scarsamente organizzate) e un periodo finale di raggiungimento (struttura stabile, generalizzata e ben organizzata). 5)  5)  Metodologia: Metodo clinico  metodo utilizzato nei primi tempi con bambini di età prescolare e scolare. Consiste in un’interazione verbale a catena tra sperimentatore e bambino: lo sperimentatore inizia ponendo una domanda, ma le domande che pone in seguito sono guidate dalla risposta che il bambino ha dato alla domanda precedente. Diario di osservazione Piaget e la moglie Valentine Va lentine (psicologa) tennero un diario dove riportavano le osservazioni sui loro figli durante lo svolgimento di normali attività. Descrizione degli stadi  

Le età di riferimento di ciascuno stadio stadio sono approssimative in quanto l’età con cui i bambini progrediscono attraverso gli stadi può variare in qualche misura. 1.  1.  PERIODO SENSO-MOTORIO (0-2 (0-2 anni): l’essere umano alla nascita possiede una serie di riflessi e modalità ereditarie di interazione con l’ambiente (tendenza di organizzazione e adattamento all’ambiente propria del pensiero). Nonostante il neonato non sappia nulla dell’ambiente, in lui c’è il potenziale per conoscere qualsiasi cosa. Il bambino costruisce attivamente un modello del mondo, attraverso il sistema sensoriale (percettivo) e motorio (movimenti fisici). Questo periodo si caratterizza per tre aspetti fondamentali: ti po sensoriale e motorio;   La risposta del bambino piccolo alla realtà è di tipo   Il bambino reagisce al presente immediato, non fa progetti e non si propone scopi;   Il bambino non ha una rappresentazione interna degli oggetti, non possiede immagini mentali né parole che possono essere manipolate mentalmente. Il bambino si costruisce un immagine del mando attraverso 6 stadi:   Stadio 1 modificazione dei riflessi  (0-1  (0-1 mese): un neonato è un fascio di riflessi (risposte fisse attivate da stimoli particolari). Una volta che i riflessi sono stati attivati un buon numero di volte, essi gradualmente cominciano a modificarsi. Comportamenti come succhiare, afferrare e guardare non rimangono al livello di riflessi ma possono essere prodotti anche spontaneamente. Secondo Piaget c’è una tendenza innata per gli esseri umani ad esercitare le loro abilità. Questi schemi (in un senso molto limitato perché il riflesso si modifica poco) continuano a rafforzarsi, a generalizzarsi per tutto il restante periodo senso motorio.   Stadio 2  reazioni circolari primarie  (1-4 (1-4 mesi): grazie alle reazioni circolari primarie c’è uno sviluppo diffuso e rapido degli schemi. Reazioni circolari primarie = movimento che viene ripetuto più volte e diventa, così, circolare: il bambino scopre per caso un risultato iinteressante nteressante da qualche suo comportamento e allora tenta di ottenerlo o ttenerlo nuovamente. Una volta che il comportamento e il corrispondente risultato sono ripetuti con successo, si può dire che si forma un’ABITUDINE un’ABITUDINE.. N.B. Il compimento di reazioni circolari primarie sembra essere accompagnato da un senso di piacere.   Stadio 3 reazioni circolari secondarie (4-8 mesi): queste reazioni sono dirette verso l’esterno. Per caso il bambino fa qualcosa che porta a un risultato interessante nell’ambiente circostante: scuote un sonaglio e questo produce rumore. N.B. L’integrazione di visione e prensione è particolarmente utile per sviluppare reazioni circolari.   Stadio 4  coordinazione degli schemi secondari  (8-12   (8-12 mesi circa): i bambini giungono a combinare i loro schemi in modi complessi, si può vedere il sorgere della pianificazione e dell’intenzionalità. Quando vuole raggiungere uno scopo non immediatamente accessibile, il bambino utilizza util izza gli schemi che già possiede ma  

 

li applica a una situazione nuova. Questa nuova sequenza di comportamenti è composta da: uno schema che costituisce un comportamento strumentale (un mezzo) e uno schema che costituisce un comportamento finalizzato. Gli schemi ora sono mobili e possono essere usati a piacere per raggiungere una grande varietà di fini.   Stadio 5  reazioni circolari terziarie (12 (12-18 18 mesi circa): il bambino varia un’azione per vedere il risultato. Esperienze per vedere: interesse per la novità. Piaget ha individuato tre condotte tipiche di questo stadio: a. a.   Supporto: avvicinare un oggetto lontano attirando a sé il supporto su cui è poggiato: tira la coperta per ottenere un oggetto che vi sta sopra; b. b.   Cordicella Cordicella:: usa una cordicella come prolungamento dell’oggetto per entrarne in possesso. c. c.   Bastone: utilizzato come uno strumento per raggiungere oggetti collocati fuori del campo di prensione del bambino.   Stadio 6  invenzione di mezzi nuovi mediante combinazioni mentali   (18-24 mesi): il pensiero del bambino comincia a diventare sotterraneo: l’esplorazione materiale, esterna diventa esplorazione mentale menta le interna. Il bambino può utilizzare simboli mentali per rappresentare oggetti ed eventi. In questo periodo la rappresentazione di un evento ne permette la rievocazione in un secondo momento. La comparsa della rappresentazione porta con sé un’ulteriore conseguenza: nel momento in cui attribuisce attri buisce agli oggetti una permanenza reale, il bambino percepisce anche il proprio corpo come un oggetto in mezzo agli altri, rappresenta se stesso e immagina i propri spostamenti nello spazio come se li vedesse dall’esterno. dall’esterno.   Conquiste nel periodo senso-motorio         

 

Il bambino apprende le proprietà degli oggetti e le loro relazioni in modo attivo: attraverso azioni manifeste cioè attraverso una logica dell’azione.  dell’azione.  Le strutture cognitive diventano più strettamente organizzate: il bambino coordina gli schemi e li applica per risolvere situazioni nuove. I comportamenti diventano via via più intenzionali. Il sé si va gradualmente gradualmente differenziando dall’ambiente.  dall’ambiente.  Permanenza dell’oggetto: dell’oggetto: serie di attribuzioni condivise circa la natura degli oggetti e le loro caratteristiche. Il processo di acquisizione della permanenza dell’oggetto occupa oc cupa l’intero periodo senso motorio:  motorio:  

N.B. I concetti di tempo, spazio, causalità, sono strettamente legati al concetto di oggetto poiché gli oggetti esistono, si muovono e influenzano altri oggetti in un campo spazio- temporale. 2.  2.  PERIODO PRE-OPERATORIO (2-7 anni circa)  In questo periodo è come se il bambino ricominciasse tutto daccapo: le conquiste che ha avuto nel mondo delle azioni, ora le deve risviluppare nel mondo delle rappresentazioni mentali perché alla fine dei due anni il bambino conquista le rappresentazioni. Le azioni sensomotorie diventano rappresentazionali. Le principali manifestazioni dell’attività rappresentativa sono:  sono:    Imitazione differita  = il bambino riproduce un modello qualche tempo dopo (ore o giorni) che l’ha percepito.   Funzione semiotica = abilità di servirsi di un oggetto o di un evento al posto di un altro: un significante evoca un significato. Ci sono dei precursori all’uso di significanti: es. imitazione. imitazione .   Linguaggio = per riferirsi a oggetti, persone, situazioni assenti, il bambino mostra di saper utilizzare schemi verbali per designare una realtà che si rappresenta mentalmente. N.B. Imitazione, gioco simbolico e linguaggio hanno in comune il fatto che si riferiscono a una realtà non percepita in quel momento, ma evocata. Due tipi di significanti:

  Simboli  =  = somiglianza con gli oggetti o gli eventi che sostituiscono; spesso compaiono nel gioco simbolico. o c ’è una relazione arbitraria: non è facile per un bambino afferrare l’idea   Segni  = tra segni e oggetti (eventi) c’è o

secondo cui le parole o altri segni sono assegnati in modo arbitrario agli oggetti.

 

 

Pensiero rappresentativo è più veloce e mobile, può avere a che fare col passato, col presente e col futuro a un tempo e può ricombinarsi nelle sue parti per creare idee che non hanno un riferimento con la realtà. Piaget sostiene il punto di vista secondo cui è lo sviluppo del pensiero rappresentativo che rende possibile usare le parole. Lungo tutto lo sviluppo il pensiero precede il linguaggio; ma il linguaggio può aiutare lo sviluppo cognitivo. Il linguaggio può dirigere l’attenzione del bambino su nuovi oggetti o nuove relazioni nell’ambiente, presentargli dei punti di di vista conflittuali. I bambini non hanno ancora acquisito le operazioni mentali reversibili, ma sono caratterizzati da: A) EGOCENTRISMO:

1) Differenziazione incompleta di sé e del mondo; 2) Tendenza a capire ed interpretare il mondo dal proprio punto di vista (non comprensibile il punto di vista di un’altra persona come p.e. la prospettiva diversa di una persona che guarda lo stesso oggetto da un punto prospettico diverso e considerare gli altri già al corrente di ciò che egli pensa).

Nel gruppo i bambini parlano come separatamente senza preoccuparsi di mettere in relazione il proprio pensiero con quanto sta dicendo un altro (monologo collettivo). In seguito l’egocentrismo si affievolirà, ma non sparirà mai completamente. B)  RIGIDITÀ DI PENSIERO: il pensiero è statico, congelato e capace di cogliere solo una certa caratteristica

considerata saliente per un oggetto trascurando le altre (= centrazione). Centrazione ed egocentrismo sono simili perché non consentono una visione generale e forniscono una visione distorta del mondo. Il bambino si  focalizz  focalizza a sugli stati trascurando le trasformazioni, considera solo il “prima” e il “dopo”: mancanza di reversibilità (p.e. riversare il liquido l iquido mentalmente nel contenitore precedente). Ma verso la fine del periodo pre-operazionale, il bambino comincia a liberarsi da queste impossibilità e sviluppa: 1) Funzione ovvero la capacità di porre in relazione 2 fattori in relazione di causa-effetto (p.e. nella carrucola se tiro una corda l’altra si accorcia);  accorcia);  2) Regolazione ovvero la capacità di valutare val utare una grandezza in funzione di un’altra (p.e. quantità d’acqua presente in un contenitore considerandone il livello o la larghezza del contenitore); 3) Identità ovvero la possibilità che un oggetto cambi la sua apparenza senza cambiare la sua identità (p.e. maschera della strega che non fa diventare effettivamente streghe). C) RAGIONAMENTO SEMI-LOGICO: tentativo da parte del bambino di spiegare fenomeni a lui ancora sconosciuti

mediante pensieri slegati che evocano modelli che gli sono familiari (p.e. la luna è viva, la neve esiste per giocarci…).   giocarci…).

D) COGNIZIONE SOCIALE LIMITATA:

a) Difficoltà di porsi in relazione con la società (ruoli e comunicazione) a causa dell’egocentrismo;  dell’egocentrismo;    b) Confondere eventi umani con eventi naturali; c) Trascurare fattori interni quali p.e. l’intenzionalità l’intenzionalità di una colpa commessa (è più colpevole il bambino che rompe 15 bicchieri nel cercare di aiutare la mamma piuttosto di quello che ne rompe uno cercando di rubare un biscotto dalla credenza).

3.  3.  PERIODO DELLE OPERAZIONI CONCRETE (7-11 anni circa)  Operazione = azione interiorizzata che fa parte di una struttura organizzata. Grazie alla capacità di servirsi di operazioni, le rappresentazioni non sono più isolate o semplicemente giustapposte. Il bambino è meno egocentrico, ma a volta ha difficoltà nell’assumere nel l’assumere la  

 

prospettiva altrui; nei giudizi morali comincia a prendere in considerazione le intenzioni e in questo periodo i bambini cominciano a distinguere le loro diverse identità sociali. N.B. Le operazioni sono ancora CONCRETE e possono essere applicate solo ad oggetti concreti!!! 4.  4.  PERIODO DELLE OPERAZIONI FORMALI (11-15 anni circa)  operazioni mentali applicate anche ad affermazioni puramente verbali o logiche, ipotetiche e astratte. Il pensiero è diventato veramente logico, astratto e ipotetico: “concettualmente possibile”.  possibile”.  È capace di porre ipotesi e verificarle nella realtà (p.e. problema del pendolo: l’adolescente considera la varianti, le mette in relazione, modifica i valori e scopre relazioni). Isola in modo sistematico i fattori critici e tratta con proposizioni al posto di oggetti. Il pensiero formale si acquisisce nella vita quotidiana e non è necessario un insegnamento diretto. Piaget identifica un sistema di 16 operazioni binarie esistenti nell’organizzazione cognitiva dell’adolescente che c he pone in correlazione secondo modelli logico-matematici. Sono acquisite tutte le capacità astratte necessarie per affrontare temi inerenti i ruoli sociali , la morale, ecc. L’egocentrismo comporta l’idealizzazione del potere del pensiero e il sottovalutare sottovalutare gli aspetti pratici che non consentono il raggiungimento di utopie sociali. Solitamente questa fase termina con l’acquisizione di un lavoro fisso. L’adolescente è capace di riflettere sul proprio pensiero (p.e. “lui pensa che io penso che lui sta pensando pensand o a lei”). Sono completate le strutture cognitive.  cognitive.   UNA PANORAMICA Cognizione dell’oggetto nei vari periodi  

Periodo sensomotorio Semplice stimolo che alimenta un riflesso € campo d’operazione su cui agire € esiste indipendentemente dall’osservatore.  dall’osservatore.  Periodo preoperazionale Validità semiotica (simula un altro oggetto), conserva la sua identità (e quantità) anche se può cambiare aspetto, classificabile assieme ad altri oggetti dello stesso tipo. Periodo delle operazioni concrete Rappresentazione dell’oggetto dell’oggetto manipolata mentalmente: i cambiamenti sono reversibili, l’oggetto è inseribile in una classe di ordinamento secondo una certa variabile.  variabile.   Periodo delle operazioni formaliTutte le possibilità dell’oggetto possono essere esaminate in maniera scientifica. PERCEZIONE Si sviluppa in maniera quantitativa. Piaget distingue la  percez  percezione ione dalla cognizione: la percezione arriva fino alle operazioni semi-reversibili (periodo preoperazionale) mentre la cognizione co gnizione permette di raggiungere le operazioni reversibili (periodo operazionale). La percezione è approssimativa e non dà certezza ed è un sottosistema delle strutture intellettuali che la condizionano. Piaget si concentra su illusioni visive, stima della lunghezza delle linee o dimensione degli oggetti : alcuni degli errori dovuti alla centrazione su alcuni aspetti vengono in periodo successivo corretti da una più attenta e varia analisi degli stimoli. I lavori inerenti la percezione sono presentati in modo rigoroso e preciso. Ciò rappresenta un’eccezione.   un’eccezione. Memoria processo attivo di comprensione, non uno stato passivo e statico.

Esperimento condotto da Piaget e Inhelder: mostrarono ai bambini una fila di 10 bastoncini di diversa lunghezza, che erano stati ordinati secondo la loro dimensione. Una settimana più tardi chiesero ai bambini di disegnare a mente i bastoncini secondo l’ordine visto in precedenza:  precedenza:    Bambini di 3-4 anni: disegnavano una fila di bastoncini tutti della stessa lunghezza.   Bambini di 5-6 anni: disegnavano bastoncini alcuni alti e altri bassi. 

 

 

  Bambini di 7 anni: la maggior parte dei bambini era in grado di disegnare correttamente i bastoncini.



Secondo l’ord l’ordine ine il bambino può ricordare una serie ordinata solo quando ne abbia raggiunto una comprensione completa. 6 mesi più tardi i bambini furono chiamati nuovamente a disegnare quei bastoncini senza mostrargli nuovamente la serie: il 75% di essi disegnò delle serie cognitive più avanzate. Secondo Piaget questo miglioramento è spiegabile se si assume che i bambini durante questi mesi sono progrediti cognitivamente. N.B. Piaget stesso afferma che la memoria non è sempre affidabile. Metamemoria: ricordo di un evento come veramente vissuto costruito invece sulla base di un mero racconto (p.e.

fenomeno del racconto inventato della bambinaia di Piaget sul presunto tentativo di rapimento). Meccanismi di sviluppo Piaget ha riconosciuto che è importante non solo descrivere gli stadi cognitivi ma anche

spiegare come e perché il bambino si sviluppa attraverso questi stadi. I cambiamenti di tipo stadiale sono dovuti a micro-sviluppi che sono, a loro volta provocati da invarianti funzionali (= funzioni intellettive che operano attraverso lo sviluppo):   Organizzaz Organizzazione ione cognitiva =

tendenza del pensiero a essere costituito di sistemi le cui parti sono integrate in modo da formare un tutto. Questi sistemi sono coordinati: il neonato ha strutture distinte per succhiare oggetti e per afferrarli e solo in un secondo momento queste due strutture si o organizzano rganizzano per coordinare la prensione di un oggetto con il fatto di portarlo alla bocca per succhiarlo. Ci sono dei parallelismi tra le attività di tipo psicologico e quelle di tipo fisiologico.

  Adattamento cognitivo = tutti gli organismi hanno una tendenza innata ad adattarsi all’ambiente.

N.B. ’organizzazione è inseparabil è inseparabilee dall’adattamento, sono i due aspetti complementari di un meccanismo unico: N.B. LL’organizzazione l’organizzazione è la parte interna del ciclo, l’adattamento è l’aspetto esterno. Soltanto adattandosi alle cose il pensiero organizza se stesso e soltanto organizzando se stesso il pensiero struttura le cose. L’adattamento implica due processi complementari: complementari : A. A.   Assimilazione = processo per cui la realtà viene adeguata all’organizzazione cognitiva che si ha a disposizione: le persone applicano ciò che sanno al fine di comprendere proprietà di oggetti ed eventi. B. B.   Accomodamento = modifiche che avvengono nell’organizzazione cognitiva cognit iva conseguentemente alle esigenze della realtà. Si verifica verifica per l’impossibilità delle strutture esistenti di interpretare in modo soddisfacente un particolare oggetto o evento: la conseguente riorganizzazione del pensiero porta ad assimilare l’esperienza in un modo diverso e più adeguato. N.B.  N.B.  Assimilazione e accomodamento sono in così stretta relazione che Piaget talvolta definisce l’adattamento proprio come un equilibrio tra assimilazione e accomodamento. Secondo Piaget possono essere accomodati solo eventi o caratteristiche moderatamente diverse: non sono possibili grossi balzi perché non saremmo in grado di colmare il vuoto. I fallimenti nel “capire” l’oggetto o l’evento si traducono in piccoli aggiustamenti cognitivi o accomodamenti, che consentono al bambino di progredire a un livello cognitivo leggermente più avanzato, avvicinandosi un po' di più alla realtà.   Equilibrazione cognitiva  =

assimilazione e accomodamento implicano l’esistenza di questa terza invariante di base. Ogni organismo si sforza di raggiungere raggiungere un equilibrio con l’ambiente e al proprio interno. Quando l’assimilazione e l’accomodamento sono coordinati in modo bilanciato c’è equilibrio. L’equilibrio, comunque, è dinamico, vi è un’attività costante ma bilanciata.  bilanciata.  Piaget sembra avere in mente almeno tre lassi di tempo quando applica il concetto di equilibrio:

 

1.  C’è equilibrazione quando assimilazione e accomodamento sono un’azione nelle attività attività quotidiane dei bambino. 2.  2.  Ciascun periodo o stadio termina con un’equilibrazione.  un’equilibrazione. 

 

3.  3.  L’intero corso dello del lo sviluppo cognitivo può essere considerato come un processo di equilibrazione, a mano a mano che il bambino progredisce verso forme di equilibrio sempre migliori. La forma di equilibrio più completa viene raggiunta con le operazioni formali. Posizione rispetto alle questioni evolutive Piaget adotta una prospettiva nuova, una prospettiva organismica. Teoria organismicaassunti di base:  

Lo sviluppo è comprensibile all’interno della della storia evolutiva delle specie.

 



L’organismo attraverso o gli scambi con l’ambiente  il bambino esplora, verifica e valuta senza sosta. è attivo e si modifica attravers   Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture che non sono innate. I bambini sono intrinsecamente motivati, sono totalità autoregolate e organizzate nel loro sforzo di mantenere un equilibrio dentro se stessi e con co n l’ambiente.  l’ambiente.  Sviluppo quantitativo e sviluppo qualitativo 

 = si verificano quando schemi, operazioni o altre abilità cognitive diventano più solidi,   Cambiamenti quantitativi  = più facilmente attivabili, più efficienti e coerenti. Uno sviluppo quantitativo è anche l’aumento del numero di schemi o abitudini nel repertorio del bambino o il numero di fatti a sua disposizione.   Cambiamenti qualitativi   = rendono possibili i cambiamenti quantitativi, una volta compreso il concetto di inclusione di classe, il bambino può apprendere velocemente a classificare e mettere in relazione contenuti diversi, quali animali, persone, piante, forme e colori. A loro lo ro volta i cambiamenti quantitativi possono preparare la via a ulteriori cambiamenti qualitativi (parlare coi coetanei e con adulti espande la conoscenza del bambino e mostra i limiti del livello di comprensione corrente). Natura e cultura Piaget è un’interazionista, tutti i fenomeni psicologici sono so no il risultato dell’influenza reciproca di

fattori innati (strutture fisiche, riflessi, maturazione fisica e invarianti funzionali) ed esperienza. Lo sviluppo è determinato da questi fattori:   Maturazione fisica = maturazione fisica del SN, del sistema muscolare, crea possibilità nuove per il sistema cognitivo e, a sua volta, richiede alcuni aggiustamenti da parte del sistema stesso (es. camminare).   Esperienza con il mondo fisico = Piaget si sofferma soprattutto sull’esperienza logico – matematica: riflessione rivolta alle proprie azioni sugli oggetti piuttosto che riflessione sugli oggetti stessi. educativo . Un bambino può trarre beneficio   Esperienza sociale = effetto dell’ambiente culturale ed educativo. dall’esperienza degli altri e dalle discussioni. Sicuramente, però, per poter trarre beneficio il bambino deve



essere a un livello cognitivo adeguato ad assimilare le informazioni. L’esperienza sociale può essere anche negativa. N.B. Anche nel caso si potesse provare che alcune o tutte le sequenze identificate da Piaget sono universali, ci si dovrebbe aspettare comunque qualche variazione nella velocità secondo cui si progredisce attraverso gli stadi cognitivi. Tale variazione variazione può essere dovuto a differenze relative alla maturazione fisica, all’esperienza fisica o all’esperienza sociale.  sociale.  

  Equilibrazione  = funge da legame e da controllo dell’interazione tra fattori innati ed esperenziali. La maturazione, l’esperienza con l’ambiente fisico e l’influsso dell’ambiente sociale sono costantemente causa di disequilibrio temporaneo. Ciò spinge il sistema cognitivo ad aggiustarsi e, ristabilendo r istabilendo l’equilibrio a raggiungere un livello più alto.

APPLICAZIONI TEORIA DI PIAGET Gli educatori educatori hanno applicato la teoria di Piaget all’istruzione:  all’istruzione:     Nozione di prontezza (readiness) = il bambino può trarre profitto dall’istruzione solo se è cognitivamente pronto ad assimilarla alle sue strutture cognitive attuali o ad accomodare le sue strutture dell’esperienza. de ll’esperienza.  



 

 

  L’apprendimento ha maggiore probabilità di verificarsi quando il bambino vi partecipa attivamente; per i bambini che non hanno ancora raggiunto le operazioni formali, quando gli insegnanti presentano i problemi in maniera concreta piuttosto che astratta.   Gli insegnanti dovrebbero proporre i concetti in una specifica sequenza di passi evolutivi.



N.B.  Piaget ha criticato la tipica valutazione N.B.  valutazione scolastica che si basa sulle risposte corrette piuttosto che sui sui processi processi di pensiero utilizzati dal bambino per formulare le sue risposte. Valutazione della teoria Punti di forza: Riconoscimento del ruolo centrale svolto dalla cognizione.

Fino agli anni ’50 i ricercatori interessati ai bambini si trovavano molto spesso negli istituti per l’infanzia, nei reparti r eparti di pediatria, piuttosto che nei dipartimenti di psicologia. Questi psicologi dello sviluppo erano interessati: malnutrizione, ritardo fisico e mentale, difficoltà di apprendimento e disturbi emotivi. A causa di questa separazione mentale e ideologica gli psicologi dello sviluppo avevano un piede in laboratorio ed uno nella vita reale: a quel tempo gli psicologi evolutivi erano interessati a raccogliere dati normativi (descrizioni di quale comportamento ci si deve aspettare in ciascuna età) non c’era spazio per l’approccio descrittivo di tipo naturalistico na turalistico adottato da Piaget. Purtroppo, però, i suoi scritti furono tradotti in inglese molto tardi, da Flavell. Berlyne cercò di integrare la teoria dell’apprendimento e la teoria di Piaget.  Piaget.  Fine anni ’70 ’70--inizio anni’80: le teorie di Piaget P iaget influenzarono la ricerca. Piaget ha messo in luce fenomeni evolutivi nuovi, molti dei quali ci colpiscono: 1.  1.  I bambini agiscono come se non si aspettassero che gli oggetti sono permanenti; 2.  2.  I bambini di età prescolare credono che gli oggetti, cambiando disposizione, possano cambiare di numero e giudicano la gravità di un’azione dall’entità del danno che ne è derivato.  derivato.   3.  3.  I bambini pensano a una grande quantità di cose. Piaget non ha affrontato solo il campo dello sviluppo cognitivo, ma ha esplorato anche in altri campi: sviluppo sociale, sviluppo emotivo, apprendimento. Inoltre è entrato nel merito anche di altre discipline: epistemologia, filosofia della scienza e educazione. La validità ecologica della teoria è più convincente convincente per quanto riguarda l’infanzia che per gli stadi successivi dello sviluppo. Quando studia i periodi successivi all’infanzia, Piaget tende a interrompere il flusso del comportamento con domande o ponendo problemi fin dall’inizio.  dall’inizio.   P iaget è un facile bersaglio a causa della metodologia, dell’ampia portata e dei suoi legami Punti di debolezza Piaget con la biologia e la filosofia: Supporto inadeguato alla nozione di stadio. Décalage orizzontali : Piaget ha riconosciuto che una struttura potrebbe essere applicata solo ad una particolare

area di contenuto e potrebbe richiedere ri chiedere di essere costruita più volte per diversi domini durante uno stadio. Questi dècalage si verificano quando un concetto generale emerge prima in alcuni compiti e solo successivamente in altri (es. conservazione della sostanza di solito si sviluppa un anno o due prima della conservazione del peso). La variabilità degli stadi è ampia, mentre Piaget ha indicato ampia la variabilità dei periodi di transizione. Piaget, inoltre, non ha spiegato in modo soddisfacente cosa determina l’applicabilità di una struttura ad una particolare area di contenuto. N.B. È difficile dire se la nozione di stadio sia errata o solamente incompleta: oggi si pensa che Piaget aveva ragione nel parlare di sequenze di sviluppo, ma aveva torto nel riferirsi agli stadi come strutture globali e coerenti. Flavell  Analisi della nozione di stadio e suggerisce alcune modifiche:

  I cambiamenti qualitativi di tipo stadiale sembrano connessi causalmente con cambiamenti quantitativi.   Lo sviluppo di un’abilità cognitiva è un processo che si prolunga nel tempo. I bambini potrebbero raggiungere la piena maturità funzionale di uno stadio solo dopo che lo stadio è ufficialmente concluso.



 

 

  Due concetti possono cominciare il loro sviluppo allo stesso momento ma completarlo in tempi diversi.   Gli elementi cognitivi di un particolare partico lare stadio possono, alla fine, diventare strettamente organizzati e interrelati all’interno di uno stadio vero e proprio, anche se non c’è sincronia nel corso di tutto lo stadio.  stadio.     Nella performance cognitiva ci sono tipi diversi di omogeneità e eterogeneità: ci può essere più omogeneità cognitiva nel pensiero spontaneo e quotidiano che nelle situazioni di verifica e ce ne può essere di più in alcuni domini che in altri. 

Neo-piagetiani, approccio dell’elaborazione dell’informazione, approcci modulatori, approcci evoluzionisti, Neo-piagetiani, approcci della teoria della teoria. Il modo più ragionevole per usare la nozione piagetiana di stadio potrebbe essere quello di guardare a cambiamenti di tipo stadiale ristretti a un’area di contenuto delimitata. Ciascun dominio potrebbe svilupparsi in maniera indipendente dagli altri e così avremmo una conoscenza dominio-specifica. Spiegazione inadeguata dei meccanismi dello sviluppo Andrebbero chiariti non solo i criteri di definizione dello stadio ma anche i meccanismi di transizione, sia entro uno stadio che da uno stadio all’altro. Inoltre non è chiaro come il fatto di rendersi conto di una contraddizione possa portare il bambino alla soluzione che la risolve. Il solo fatto di sapere che una cosa è sbagliata non individua la causa del problema. Inoltre i bambini piccoli non sembrano molto abili nell’individuare nell’individuare le incoerenze logiche. Un modo per studiare i meccanismi di cambiamento è offrire delle esperienze e vedere se causano un cambiamento cognitivo. Piaget non era molto convinto che valesse la pena di insegnare intensivamente dei concetti al bambino e pensava che ogni volta che si insegnava qualcosa ad un bambino, questo bambino era trattenuto dall’inventarlo e, quindi, dal comprenderlo del tutto. Anche se si trovasse che un addestramento basato su uno dei meccanismi di sviluppo individuati da Piaget (ad es. il conflitto cognitivo) causa l’acquisizione del concetto, ciò non basta a provare che nella vita reale i progressi dei bambini avvengo attraverso quel meccanismo. Quando un training di studio ottiene un esito positivo questo risultato potrebbe essere basato su meccanismi diversi da quelli che lo sperimentatore pensava di avere fornito. Non viene specificatamente spiegato perché una particolare esperienza di training provochi cambiamenti in alcuni bambini e non in altri. Necessità di una teoria della performanceManca qualcosa, la spiegazione dettagliata del modo in cui le strutture

sono tradotte in specifiche strategie di risoluzione dei problemi entro un particolare contesto. I fattori che potrebbero spiegare almeno in parte la lentezza, la gradualità, le irregolarità dello sviluppo esteso dei concetti (es. può darsi che la prima fragile forma di concetto possa essere utilizzata solo se non richiede al bambino troppa memoria, capacità attentive e abilità verbali). Una teoria della prestazione analizzerebbe il modo in cui i bambini usano le loro strutture cognitive, una prova di conservazione del numero richiede che il bambino passi attraverso un certo numero di fasi man mano che gli stimoli entrano in contatto con le operazioni mentali. Piaget negli ultimi anni con i suoi colleghi ha iniziato a prestare più attenzione al modello di prestazione, studiando “conoscenze procedurali” strategie per catturare le informazioni rilevanti. Scarsa attenzione allo sviluppo sociale ed emotivo Piaget riteneva importantissime le influenze sociali ed emotive

sullo sviluppo cognitivo: le influenze sociali forniscono nuove informazioni da assimilare e le emozioni sono forze energetiche che stanno dietro alla cognizione (un bambino che ha la passione per il calcio imparerà molte cose di questo). Nonostante Nonostante l’importanza che egli attribuiva a questi aspetti, non vi ha prestato moltissima attenzione. Inoltre ha sottostimato il ruolo dei fattori storici e sociali. Sottostima delle abilità 

Baillargeon: a 4 mesi i bambini restavano sorpresi se uno schermo sembrava passare attraverso una scatola (in quel momento non visibile) che avevano visto lì prima. Altri studi hanno rilevato la precocità dei bambini in aree come la comprensione di concetti fisici, causalità, tempo, soluzione di problemi, numero e categorizzazione. Una delle principali controversie riguarda quando il i l bambino acquisisce la rappresentazione. I bambini potrebbero non essere in grado di esprimere in parole le loro idee oppure potrebbero possedere il concetto di conservazione ma non  

 

sapere dare dare un’adeguata spiegazione per le loro risposte oppure capiscono che quando un adulto interroga due volte il bambino sulla quantità (prima e dopo la trasformazione) potrebbe indurre il bambino a pensare di dover cambiare la risposta. Gli psicologi hanno fatto dei tentativi per trovare delle procedure non verbali: Gelman ha trovato che i bambini di 3 anni si accorgono e mostrano segni di sorpresa quando il numero dei topolini di pezza cambia. La sottostima potrebbe derivare anche da procedure troppo complesse: Martin Hughes ha trovato un nuovo 

compito perinosservare l’egocen trismo: ragazzo e il poliziotto poliziotti cercano un ragazzo e si collocanosperimentale di volta in volta posizioni l’egocentrismo: diverse, ma sempre in modo che ci sia un due settore che essi non possono vedere. Anche bambini di età prescolare indicano correttamente il settore in cui il ragazzo deve nascondersi per non essere visto dai poliziotti. Questo compito è più semplice di quello di Piaget, soprattutto perché la situazione è realistica e ha senso per il bambino, inoltre stimola la sua immaginazione e lo motiva. N.B. Ricerche come questa dimostrano che condizioni facilitanti possono anticipare la prestazione corretta, ma non negano che l’egocentrismo ci sia.  sia.  Conclusione più interessante: le competenze precoci potrebbero mostrare versioni meno avanzate rispetto alle competenze che Piaget diceva che i bambini avevano: la comprensione apparente della permanenza dell’oggetto negli infanti potrebbe riflettere una competenza più percettiva che concettuale. Piaget: evitare di compiere “errori falsi positivi”  concludere che il bambino possiede il concetto quando in realtà

non lo ha. Per questo utilizzava spesso del materiale complesso perché pensava che così co sì solo il bambino che aveva necessità del concetto, poteva riuscire a trovare la soluzione. compiere “errori falsi negativi” concludere che il bambino non Psicologi nordamericani e britannici: evitare di compiere possiede il concetto quando invece ce l’ha.  l’ha.  Inadeguatezza metodologiche e stilistiche Piaget ha osservato i suoi tre figli: basso numero di soggetti, errori che

sono possibili quando si osservano i propri figli, mancanza di due osservatori indipendenti, mancanza di controllo sull’ambiente. Metodo clinico, ha clinico, ha alcuni svantaggi:  

Pericolo che lo sperimentatore guidi il bambino troppo o troppo poco con le sue domande.   Pericolo che a bambini diversi siano poste domande leggermente diverse. N. B. Lo stess.o Piaget si è reso conto di questi problemi. Inoltre, i suoi resoconti non consentono al lettore di valutare la ricerca: non no n riferisce il numero di soggetti utilizzati, la loro razza, il livello socio-economico e i dettagli della procedura sperimentale. Le modificazioni di Piaget alla sua teoria  Dopo che sono stati tradotti i suoi ultimi lavori, il Piaget classico si è

modificato:   Negli ultimi anni Piaget diede meno importanza agli stadi. Egli cominciò a vedere lo sviluppo come meno simile ad una successione di passi e ipotizzò periodi di transizione più lunghi tra gli stadi; crebbe la sua attenzione per i meccanismi di cambiamento cognitivo e soprattutto per il processo di equilibrazione e lavorò di più sull’assimilazione, accomodamento, feedback all’azione e astrazione riflettente (i bambini costruiscono nuova conoscenza portando ciò che sanno da un livello più basso ad uno più alto e riorganizzandolo a questo livello più elevato). o  Ha elaborato anche un nuovo modo di descrivere i cambiamenti evolutivi, sia all’interno di uno uno stadio sia tra tutti gli stadi. Ha esteso il ruolo delle possibilità (il modo in cui le cose possono essere) e le procedure (strategie) nel processo o  di sviluppo. o  Una caratteristica importante dell’equilibrazione è la contraddizione. contraddizione. o

 

 

  I cambiamenti più radicali di Piaget riguardano il suo modello logico- matematico del pensiero: aveva intenzione di ristrutturare l’intera l’intera architettura logica della teoria ma morì. Egli cercava di mettere insieme:   Logica dei significati.   Teoria delle categorie.

o

I neo –  piagetiani   piagetiani  Sono un gruppo di psicologi evolutivi.

l ivello al successivo: Case attribuisce Robbie Case Case, come Piaget, ha esaminato i cambiamenti cognitivi da un livello gran parte cambiamenti crescente capacità della memoria di capacità. lavoro. IlLa principale meccanismo di sviluppo nondièquesti l’equilibrazione ma laalla crescita di efficienza nell’usare le proprie capaci tà può capacità aumentare in due modi: I.  I.  II.  II. 

La pratica di un’abilità (es. contare) la rende la  rende più veloce e automatica e libera capacità precedentemente richieste. La maturazione del cervello aumenta la quantità di informazioni che il bambino può maneggiare in molti compiti diversi.

Case vede il bambino come un solutore di problemi, che utilizza strutture di controllo come strumenti. Queste strutture usano processi: per esempio, nel contare il bambino stabilisce uno scopo (determinare il numero di oggetti), genera procedure di conteggio per raggiungerlo, ne valuta il successo, annota la sequenza che ha avuto successo e integra le procedure di conteggio riuscite. Nei suoi tentativi di risolvere i problemi, il bambino esplora oggetti, osserva e imita altre persone e interagisce con altre persone nel risolvere il problema. Case affronta il dibattito: strutture cognitive generali vs compito-specifiche. “Strutture concettuali centrali”: meno generali delle strutture piagetiane ma più generali di quelle richieste da un singolo compito. Ogni struttura concettuale co ncettuale centrale è un sistema rappresentazionale di un dominio di conoscenze che dovrebbe permettere al bambino di applicare quella conoscenza a tutti i compiti di quel dominio. I cambiamenti specifici per livello, insieme con l’aumento l’aumento di capacità, a loro volta possono contribuire a cambiamenti nella struttura concettuale centrale per quel dominio. Un bambino può mostrare lo stesso livello di pensiero in diversi compiti perché i compiti ricadono nella stessa struttura concettuale centrale oppure i compiti potrebbero cadere in diverse strutture concettuali centrali (numero, spazio e pensiero sociale) ma coinvolgere la stessa quantità di capacità. Kurt Fischer  Fischer concorda con Case per molti aspetti ma si focalizza sulla variabilità cognitiva e sulle attività

del bambino nel contesto socio-culturale. Diversamente da Piaget, egli sottovaluta la costanza tra tr a comportamenti. Teoria dell’abilità dinamica = aiuta a capire come e perché si verificano le variazioni. Secondo Fischer le variazioni

sono dovute al contesto: è più probabile che un bambino abbia un concetto avanzato di numero e lo usi, se è cresciuto in un ambiente che sostiene lo sviluppo e l’uso di questa abilità. Ogni bambino ha una gamma evolutiva di sviluppo. Il più alto livello di abilità a cui può funzionare autonomamente, con un sostegno basso, è il suo livello funzionale. Il livello di funzionamento mentale del bambino ha a che fare con l’adattamento l’adattament o del bambino al suo ambiente. Studiando le azioni del bambino nel contesto, contest o, Fischer cerca di mappare le “strutture dinamiche” del comportamento umano. Sviluppo come rete costruttiva: diversamente dai gradini di una scala, le maglie di una rete non sono fissate in un

ordine determinato ma sono il prodotto congiunto dell’attività costruttiva dell’attività costruttiva del creatore della rete e del contesto in cui è costruita. I vari fili rappresentano i diversi percorsi lungo cui una persona si sviluppa in diversi domini (permanenza dell’oggetto, gioco di finzione).  finzione).  N.B.   Case e Fischer concordano che lo sviluppo sviluppo a volte può apparire stadiale e altre volte no, no, a volte generale generale e N.B. a volte specifico per dominio. Poiché i bambini diversi incontrano ambienti diversi che determinano diversi tipi di integrazione di abilità, essi possono seguire diversi percorsi evolutivi per la stessa abilità. Allo stesso modo, un  

 

comportamento apparentemente anormale, a volte riflette un percorso di sviluppo non normativo, non necessariamente una psicopatologia: i bambini abusati non sono semplicemente inabili socialmente ma sviluppano percorsi cognitivi e sociali alternativi altern ativi per far fronte all’abuso.  all’abuso.  CAPITOLO 2 – 2 –  Le teorie psicanalitiche di Freud e di Erikson  Sigmund Freud  e  e Erik Erikson hanno entrambi affermato che lo sviluppo della personalità passa attraverso una

serie di stadi: in ciascuno stadio il bambino deve far fronte a certi conflitti stimolati in larga misura da cambiamenti biologici. FREUD  Biografia Freud nacque a Friburgo, in Moravia nel 1856. Quando aveva 4 anni la sua famiglia si trasferì a Vienna. Quando entrò nella scuola di medicina, pensava di dedicare tutta la sua vita alla ricerca scientifica ma le difficoltà economiche glielo impedirono. Seguì, allora, la strada della neurologia, occupandosi del trattamento dei disturbi nervosi. Freud fu ben presto affascinato dall’isteria e, il fatto che Charcot riuscisse a produrre sintomi di isteria nella gente per mezzo della suggestione ipnotica, rivelava come la malattia avesse una base psicologica. Egli, quindi, cominciò ad usare l’ipnosi con i suoi pazienti. In seguito sperimentò quella che Breuer chiamava la “cura pa parlata”. rlata”.   Freud non ha mai visto un bambino, ma la sua teoria è annoverata tra le teorie dello sviluppo perché risale ri sale a teorie normative: riesce a costruire una teoria stadiale completamente evolutiva. La teoria di Freud non è basata sulla ricerca empirica. Orientamento generale della teoria Uno dei grossi meriti della psicoanalisi è l’aver introdotto l’idea che esiste

un continuum tra sviluppo normale, tipico e sviluppo atipico. Ci sono 6 caratteristiche generali della te teoria: oria: APPROCCIO DINAMICO = Iceberg: Freud fu il primo a sostenere che la maggior parte del comportamento   manifesto è motivato da pensieri, rappresentazioni, pulsioni inconsce. La maggior parte dei processi mentali sono inconsci. L’iceberg indica che solo la punta sono le manifestazioni consapevoli, quello che è coperto rappresenta quello che non è accessibile. Determinismo psichico: tutti i comportamenti sono spiegabili. I comportamenti più bizzarri (lapsus, riardi ripetuti, dimenticanze, sogni) sono spiegabili attraverso un significato ed è in quei comportamenti che si rende noto l’inconscio. Alla base di tutto il funzionamento psichico vi è un’energia un’e nergia psichica. Energia psichica  = energia che scorre e determina il comportamento mentale; è un’energia molto duttile che noi utilizziamo nelle relazioni con gli altri; viene investita dall’individuo per qualche “oggetto” (persona, attività, oggetto). Principio di piacere  = quando è possibile l’energia viene scaricata scaricata senza indugio: ho famemangio. Principio di realtà= vengono scaricate piccole quantità di energia, ma solo dopo un lasso di tempo e seguendo una via indiretta: l’apparato mentale esamina la realtà e valuta varie azioni possibili da fare prima di permettere all’energia di scaricarsi (es. un bambino arrabbiato dice al suo amico che è arrabbiato, invece di picchiarlo). L’energia psichica è: pulsione, libido, tensione. Le pulsioni p ulsioni sono due: pulsione di vita (libido) e pulsione di morte (desturbo). Ciascuna di queste pulsioni è caratterizzata da:   Fonte: origine biologica (punto in comune con Piaget). Le pulsioni nascono in zone del nostro corpo.   Scopo: rimuovere il bisogno bi sogno fisico, eliminare la tensione e provare piacere.



Le pulsioni muovono tutto il nostro comportamento; il rapporto tra pulsioni e comportamento è indiretto e non immediato. Pulsioni fuse: le pulsioni non sono mai visibili in modo puro, non sono mai scisse una dall’altra. Freud introduce il concetto di “AMBIVALENZA” =  = tutte le relazioni oggettuali con l’oggetto sono caratterizzate sempre da una dose di pulsione di vita e una dose di pulsione di morte. Esempi di pulsioni fuse sono: compensazione (una persona si rifà del fallimento subito in un campo) e la sublimazione (un oggetto con uno scopo culturalmente o moralmente più elevato è il sostituto dell’oggetto desiderato). desiderato ). Zona erogena: zona del corpo cor po fortemente investita dalle pulsioni; da la zona erogena si sposta a seconda della fase di età, visto che il corpo osifrustrazioni: sviluppa: ciascuno stadio è caratterizzato una zona erogena. La zona erogena diventa la fonte di soddisfazioni esse stimolano  

 

la mente e nasce così un bisogno: cercare soddisfazione e sfuggire dalle frustrazioni, avviene uno scambio continuo tra mente e corpo. 

Super-Io   APPROCCIO STRUTTURALE Es - Io - Super-Io

Strutture psichiche: sono tre istanze psichiche, tre componenti della personalità di tutti gli individui. Sono generate dalle pulsioni. Fanno da mediazione tra comportamento e pulsioni, consentono all’individuo di mediare tra pulsioni (organiche) e la realtà (con i vincoli imposti da essa). Le strutture più importanti sono: Es, Io, SuperIo. a. a.   ES prima struttura psichica che si costituisce. È presente fin dalla nascita e rimane presente per tutta la vita; è la sede delle pulsioni ed è quasi tutto inconscio. È la fonte principale dell’energia psichica. Essendo inconscio, le manifestazioni più quotidiane dell’Es, si hanno attraverso i sogni, l’immaginazione, i comportamenti compulsivi che tendono ad essere ripetuti e il sintomo. Funziona secondo il principio di piacere: tutto e subito. Processo di pensiero primario: aumenta la resistenza alla frustrazione, la soddisfazione se non arriva direttamente può essere ricercata attraverso l’immaginazione allucinatoria, attraverso pensiero primario. primario. b.  b.  IO subentra successivamente. successivamente. L’Io e il SuperSuper-Io derivano tutti e due dall’energia dell’Es. dell’Es . LL’Io ’Io ruba energia all’Es   per costituirsi: l’istanza fisica dell’Io deriva dall’indebolimento dell’Es. L’Io fa da all’Es fa  da mediatore tra Es e Super-Io. Rapporto Es-Io: cavallo-cavaliere: cavallo-cavaliere: il cavallo dà l’energia per muoversi, il cavaliere decide la meta e dirige il movimento del cavallo. Molto Mo lto spesso, però, succede che il cavaliere lascia andare l’animale dove vuole.  vuole.   = dosi moderate di modo frustrazione promuovono lo sviluppo. Freud sottoporreUn il bambino bambino aFrustrazione piccole frustrazioni può fare in che il bambino si renda conto di Secondo non essere onnipotente. con moderate dosi di frustrazione acquista maggiore sicurezza in se stesso perché di fronte ad un vincolo pensa che può superarlo (“Se gli vuoi bene, digli di no”).  no”).   l a realtà: modi più Principio di realtà= ricerca della soddisfazione di un bisogno attraverso la mediazione con la realistici della soddisfazione delle pulsioni (controllo degli sfinteri: acquisisce via via la capacità di controllo). Processi di pensiero secondario: sono più razionali, organizzati, integrati e logici del pensiero del processo primario. Sono processi consapevoli che tutti mettiamo in atto per apprendere, per adattarci alla realtà: razionalità, pensiero logico, memoria, percezione, problem solving. NB. L’Io è al servizio di tre maestri tirannici: Es, NB. Es, Super-Io e mondo esterno. Meccanismi di difesa: processi protettivi, adattativi dell’Io che abbiamo tutti. L’individuo ha bisogno di difendersi dall’angoscia che deriva dalle dal le pulsioni impellenti dell’Es. dell’Es. Freud e sua figlia Anna, hanno identificato 5 meccanismi di difesa principali:   Formazione reattiva: reattiva: quando un’emozione che si prova è diventata troppo fort fortee viene esternato il contrario.   Rimozione Rimozione:: l’evento, l’emozione, la pulsione viene rimosso, depositato nell’inconscio o nel preconscio. Sembra basarsi sul non principio “Quello che non non si sa non può far male”: se i pensieri ansiogeni non possono salire in superficie, si ha angoscia. o  Proiezione: quando siamo arrabbiati con una persona, proiettiamo su di lei la rabbia. Regressione:: Se l’angoscia del presente è troppo forte da sopportare, ci si ritira in tempi più semplici, in cui   Regressione c’erano minori  minori controlli.   Fissazione: fissazione in un determinato stadio, lo sviluppo di una componente della personalità si ferma. Può verificarsi:   Se la modalità di soddisfacimento del momento è così gratificante che il soggetto non vuole abbandonarla;   Se la fase successiva fa troppa paura. Quando i meccanismi di difesa sono messi in atto in modo sistematico diventano disadattavi perché essi sono “deformazioni della realtà”.  realtà”.    SUPER-IO  nasce dall’Es nel momento in cui viene superato il complesso di Edipo /Elettra. /Elettra . Il Super-Io non sono solo le norme, i valori del genitore dello stesso sesso, ma deriva anche dalle norme, pensieri e idee di entrambi i genitori. Il Super-Io è costituito da:   Coscienza: divieti, proibizioni dei genitori.   Io ideale: aspettative dei genitori sui figli, quello che noi pensiamo che i genitori si aspettino da noi.   

 

IL Super-Io Super-Io si contrappone sia all’Es che all’Io: ricompensa, ricompensa, punisce  punisce a fa richieste; cerca di liberarsi sia del principio di piacere sia del principio di realtà; vigila non solo sul comportamento ma anche sui pensieri dell’Io in quando, dal suo punto di vista, il pensare è cattivo così come il fare. Il Super – Super – io  io rappresenta per la società il modo per raggiungere l’ordine. l’ordine.   Complesso di Edipo= È un sentimento forte verso il padre; il bambino maschio investe tutta la sua energia psichica sul pene e quindi avverte il proprio padre come rivale e percepisce la madre come oggetto di amore. Freud pensa che sia questo complesso sia universale. La risoluzione del complesso avviene rimuovendo l’ostilità verso il padre e investendo sulla figura paterna: identificazione con il padre genera la formazione del Super-Io: il bambino introietta le norme del padre. Complesso di Elettra: questo complesso, per la femmina, è un po’ più complesso: l’oggetto d’amore all’inizio è la mamma (come per tutti i bambini) e, quindi, ad un certo punto la femmina deve cambiare l’oggetto di amore. Per il resto il complesso di Elettra è speculare a quello di Edipo. Relazioni strutturaliLa personalità non è suddivisa in Es, Io, Super-Io, ma è una totalità organizzata. Il SuperIo, per esempio, si mescola all’Es ed è intimamente legato ad esso: nel complesso comp lesso di Edipo, infatti, ci sono forti spinte da parte dell’Es che rendono necessario lo sviluppo del Super -Io e successivamente il Super-Io controlla queste spinte. In circostanze normali i tre sistemi lavorano insieme come una squadra in relativa armonia. Io occupa il posto centrale in questa relazione strutturale: si trova in mezzo a tutti i conflitti che si creano tra Es e Super-Io. Super-Io. L’Io deve obbedire e allo stesso tempo controllare l’Es, Super-io Super-io e la realtà esterna.   APPROCCIO TOPOGRAFICOLa mappa della mente mostra tre regioni: 1)  Inconscio  = consiste principalmente in pensieri e sentimenti rimossi e, quindi, sconosciuti. Questo materiale non è in grado di aprirsi un varco alla coscienza senza cambiamenti quali un aumento delle pulsioni, un indebolimento indebolimento delle difese dell’Io o la guida di un  un   terapeuta. 2)  2)  Preconscio = può diventare conscio. È molto più vicino al conscio che all’inconscio. all’inconscio.   3)  3)  Conscio = sinonimo di ciò di cui una persona è consapevole in un dato momento. È uno “stato fuggevole” perché i pensieri possono rapidamente andare avanti e indietro dal preconscio al conscio. Dal momento che occorre dell’energia perché un pensiero possa entrare nell’ambito della coscienza, solo pochi pensieri possono essere consci in un dato momento. 

Es, Io e Super-Io Super-Io (struttura) sono in relazione con l’inconscio, il preconscio e il conscio (topografia). Tutto ciò che fa parte dell’Es risiede nell’inconscio. NB. NB.   La mente del bambino è quasi completamente inconscia. Con il procedere dell’età, il preconscio e il



 

 



 



 

conscio occupano un territorio mentale sempre più ampio: tuttavia anche nell’adulto l’inconscio resta l’area più estesa. APPROCCIO STADIALEFreud ha fatto due affermazioni audaci sullo sviluppo umano: Le prime esperienze sono cruciali. Sia il comportamento normale che quello anormale hanno le loro radici nei primi anni. Freud scoprì che solitamente dietro a una personalità disturbata ci sono esperienze sessuali traumatiche e non risolte durante la fanciullezza. Freud fu un grado di ricostruire la sequenza di stadi della fanciullezza, in base alle sessioni con i suoi pazienti. Lo sviluppo è segnato da 4 stadi distinti e da un periodo di latenza. Ogni stadio è definito nei termini della parte del corpo su cui sono centrate le pulsioni. Ogni stadio presenta nuovi bisogni; il modo in cui questi bisogni sono (o non sono) soddisfatti, determina non solo il modo in cui è raggiunta la soddisfazione sessuale, ma ance il modo in cui il bambino si rapporta agli altri e come si sente nei confronti di se stesso. stesso. Diversità con Piaget: A)  Il passaggio da stadio a stadio è biologicamente determinato e si verifica indipendentemente dal fatto che quanto doveva succedere nello stadio precedente sia stato completato o meno. B)  Secondo Freud, anche se uno stadio viene costruito sul precedente, non ne prende completamente il posto: possono essere conservate modalità primitive di soddisfazione (quando l’abitudine di succhiare il pollice persiste nell’età prescolare).  prescolare). 

 

Piaget: Gli stadi seguono un ordine invariante. Per Freud l’ordine in variante deriva quasi Aspetti comuni con Piaget: interamente dalla maturazione fisica; per Piaget deriva non solo dalla maturazione maturazio ne fisica ma anche da esperienze fisiche e sociali e da modalità innate di funzionamento mentale. CONTINUUM NORMALE-ANORMALE  Freud ricavò le prime informazioni sul funzionamento normale dell’inconscio dagli studi sull’isteria. Il comportamento anormale mise in luce il modo di ope operare rare della coscienza in persone normali: l’unica differenza era che nei casi di anormalità il mondo interno interno è proiettato all’esterno. Secondo lui i meccanismi di pensiero sono gli stessi nelle persone normali e nelle persone isteriche. Quando la realtà diventa troppo dolorosa o gli impulsi dell’Es si intensificano, alla fine falliscono i frenetici tentativi dell’Io dell’Io di non tenere il contatto con la realtà o di fortificare le barriere contro l’Es o il Super Super-io -io sintomi nevrotici o psicosi. MOTODOLOGIA Metodi:     Associazioni libere: richiede che il paziente riferisca verbalmente il suo corrente flusso di pensiero. Il paziente si rilassa di solito sul famoso divano, in una stanza tranquilla; Freud si sedeva vicino alla testa del paziente, ma fuori dalla sua vista e lo istruiva a riferire ogni pensiero, per quanto banale potesse sembrare, senza omettere o censurare niente. Questo stato di rilassamento favoriva una diminuzione del controllo da parte dell’Io sui pensieri inconsci. Se il paziente restava in silenzio, Freud poteva porre una un a domanda. Freud pensava che ogni evento psicologico avesse a vesse un significato e se un pensiero conduceva ad un altro pensiero, una ragione c’era. gal la quando un individuo dorme. Durante i sogni, infatti,   Analisi dei sogni: il materiale più inconscio viene a galla i controlli psicologici sono addormentati e permettono così l’espressione dei pensieri disturbanti e il dei desideri.   soddisfacimento Transfert: particolare tipo di relazione che si sviluppa tra paziente e analista durante la terapia. Il paziente



vede nell’analista qualche persona importante della sua infanzia (come un genitore) e trasferisce sull’analista i sentimenti e le reazioni che provava per questa persona.   Controtransfert: quello che il terapeuta avverte e vorrebbe mettere in atto come reazione al transfert (es. una persona dice: “vengo da lei ma non penso che servirà a nulla”; il terapeuta potrebbe rispondere “Allora vada via”, invece dovrebbe capire che ch e forse la persona è sfiduciosa. Anche il controtransfert deve essere analizzato dal terapeuta ma non agito (se il paziente si innamora del terapeuta, egli non deve cedere). Descrizione degli stadi   1.  STADIO ORALE (0-1 anno) Le esperienze orali presentano al bambino il piacere e il dolore del mondo. Le attività orali provocano piacevoli sensazioni erotiche sulle labbra, sulla lingua e sulle mucose della bocca, non necessariamente connesse alla soddisfazione della fame. Le tensioni sessuali sono piacevoli se vengono soddisfatte, ma diventano dolorose se non sono appagate: può capitare che un oggetto preferito (capezzolo o biberon), non sia presente nel momento in cui il bambino lo desidera; egli lo deve aspettare, cosa che risulta frustrante e angosciosa. Potrebbe abbandonarsi al soddisfacimento allucinatorio del desiderio ma il soddisfacimento non è completo. I genitori insegnano ai bambini come soddisfare le proprie pulsioni in modi accettabili per la società. Ci sono almeno 5 modalità di funzionamento orale: 1)   Assumere  = il bambino trova piacere nell’assumere cibo; diventa un adulto che prende o acquisisce con voracità conoscenza o potere e incorpora o si identifica con altre persone significative. 2)   Attaccare = cercare di rimanere attaccato al seno; quando esso viene allontanato potrebbe portare il bambino alla determinazione e all’ostinazione. all’ostinazione.   3)  Morsicare = prototipo della distruttività, del cinismo e della dominanza. 4)  Sputare = diventa un rifiuto. all’introversione.   5)  Chiudere la bocca = porta al rifiuto, al negativismo, all’introversione. Relazione madre-figlio  Freud proclama che l’importanza della madre è particolarissima, inconfrontabile come primo e più forte oggetto d’amore che servirà da prototipo per tutte le successive relazioni amorose in entrambi i sessi. Per Freud Freud anche l’attaccamento ha i suoi pericoli: se l’attaccamento per la madre è troppo forte, il bambino può diventare troppo dipendente dalla madre e angosciato da un suo possibile rifiuto. In seguito potrebbe diventare una persona che dipende dagli altri. Winnicott : la differenziazione graduale dell’infante dalla madre è necessaria per poter avere un chiaro senso di  

 

sé e, più tardi, delle relazioni interpersonali normali. Il bambino che comincia a camminare ha dei sentimenti ambivalenti circa la sua crescente indipendenza e, in casi particolarmente gravi, un errato processo di individuazione può sfociare in una psicosi infantile. 2.  STADIO ANALE (1-3 anni circa)  I nuovi bisogni di questo stadio danno avvio a nuovi conflitti fra il bambino e il mondo; il modo in cui il bambino li risolve differenzia e cristallizza ulteriormente la struttura della personalità. Naturalmente non cessano del tutto le espressioni di bisogni orali. Il bisogno fisiologico di defecare crea una tensione che viene alleviata dalla defecazione ma la società, rappresentata dai genitori, esige che il bambino si abitui ad utilizzare il vasino e che, quindi, si autocontrolli il suo desiderio di gratificazione immediata viene frustrato. Il modo in cui il bambino si adatta alle richieste che gli vengono poste sono influenzati da molte variabili (età in cui ha inizio l’addestramento alla pulizia, quanto sia rigido o rilassato, quale sia l’atteggiamento della l’atteggiamento della madre riguardo alla all a defecazione). Il bambino può diventare un adulto sporco o irresponsabile oppure un adulto pulito, ordinato, estremamente controllato. 3.  STADIO FALLICO (3-5 anni circa) 

 

 

(possesso/assenza del fallo): la stimolazione nell’area genitale provoca tensioni e, se Zona erogena = genitali (possesso/assenza le tensioni sono alleviate, dà piacere. Il problema sorge quando la spinta sessuale è diretta verso il genitore di sesso opposto. Bambinocomplesso di Edipo: paura del bambino di perdere perde re l’oggetto di potere a causa del padre che è un rivale. Il bambino ha talmente tanta paura che rimuove l’angoscia di castrazione e si identifica con il padre. Bambina femmina complesso di Elettra: la bambina si sente minacciata dalla madre meno di quanto il maschio non si senta minacciato dal padre, sviluppa un’identificazione più debole con la madre. N.B.   L’angosciadi diElettra.  castrazione portaavviene del complesso di Edipo; l’invidia del pene, invece,  porta all’inizio N.B.  In realtà avall’uscita viene sempre un’identificazione con entrambi i genitori.  genitori. del complesso Elettra. pubertà) Periodo di calma relativa: le pulsioni sessuali sono rimosse e 4.  PERIODO DI LATENZA (5 anni-inizio pubertà) non emerge alcuna area del corpo che sia fonte di eccitamento. Il bambino “dimentica” le pulsioni sessuali e le fantasie dei suoi primi anni, rivolgendo i suoi pensieri alle attività scolastiche e a giochi con bambini dello stesso sesso. In questo periodo vengono acquisite nuove abilità a bilità cognitive e assimilati valori culturali. c ulturali. L’energia sessuale continua a scorrere ma è ora incanalata verso interessi sociali. L’io e il Super-Io Super-Io si rafforzano. 5.  STADIO GENITALE (adolescenza) Gli impulsi sessuali ricompaiono con pieno vigore, a causa dei cambiamenti fisiologici. Zona erogena: genitali dell’altro sesso: sesso: proiezione non più auto centrata (centrata su di sè) ma etero centrata (la zona erogena sono genitali dell’altro sesso).  sesso).  L’amore diventa più altruistico e viene rivolto minore interesse all’autosoddisfacimento. all’autosoddisfacimento. La scelta del partner è influenzata dagli atteggiamenti e dal quadro quadro sociale sviluppato nei primi anni. Meccanismi di sviluppo Per Piaget lo sviluppo procede a causa di disturbi del sistema (disequilibrio), per Freud

squilibrio determinato da pensieri densi di emozioni, piuttosto chericettivo da informazioni sul mondo fisico. Illosistema di èequilibrio per Freud è meno aperto che per Piaget (meno verso le oggettive informazioni esterne); nel sistema di Freud c’è maggiore resistenza al cambiamento: l’energia cambia sempre la forma ma mai  la quantità. Freud identifica diverse fonti di conflitto o di sconvolgimento psicologico:   Maturazione = comporta cambiamenti nel sistema nervoso, sviluppo motorio, cambiamenti ormonali, pulsionali. l’immediata espressione dei   Frustrazioni esterne = provengono da persone o eventi che non permettono l’immediata bisogni, costringono il bambino a ritardare e a ridirigere la sua carica caric a di energia.   Conflitti interni = sorgono da una lotta tra Es, Io e Super-Io.   Inadeguatezze personali = abilità, conoscenze, competenze o esperienze di cui la persona necessita ma di cui è carente. di amore.   Angoscia = quanto il bambino anticipa un dolore fisico o psicologico: es. paura di perdere l’oggetto di amore. Tutti questi elementi causano uno stato di tensione che il bambino tenta di correggere secondo il principio di piacere e principio di realtà. Posizione rispetto alle questioni evolutive Freud: persona = individuo pienamente corporeo che vive in un mondo

di realtà e in parte in un mondo di finzione, assediato da conflitti e contraddizioni ma pure capace di pensieri e azioni razionali, mosso da forze di cui ha scarsa conoscenza. Questa è un’immagine un’imma gine che contrasta fortemente con quella di Piaget. Per Freud l’uomo psicologico è una totalità vagamente organizzata. Nonostante l’uomo sia passivo in quanto viene spinto all’azione delle pulsioni, egli è attivo nei suoi tentativi di far fronte ad esse e mantenere uno stato di equilibrio. Per Freud i bambini agiscono spinti dalle pulsioni mentre per Piaget lo fanno perché sono intrinsecamente attivi e autoregolati. Sviluppo qualitativo e quantitativo  Freud ha l’idea che lo sviluppo implichi un cambiamento   qualitativo; c’è un cambiamento nell’aspetto della pulsione sessuale e un cambiamento qualitativo anche nell’organizzazione psicologica all’apparire di nuove acquisizioni (meccanismi di difesa, SuperSuper-Io). C’è qualche cambiamento quantitativo quando il bambino bambino nel crescere mostra una graduale rafforzamento dell’Io, del Super-Io Super -Io e dei vari meccanismi di difesa. Natura e cultura  Freud è un interazionista: le pulsioni derivano dalla natura biologica dell’uomo, ma il modo in cui si esprimono è sempre modificat modificato o dall’ambiente sociale.  sociale.  Che cosa si sviluppa?  Si sviluppano le strutture Es, Io, Super-Io, che incanalano, rimuovono e trasformano l’energia sessuale.  sessuale.   

 

 Applicazioni   Applicazioni   Il messaggio di Freud per i genitori è di essere sensibili ai conflitti tra Es, Io e Super-Io del loro

bambino e cercare di fornire né troppa né troppo poca soddisfazione alle sue pulsioni. L’affermazione di Freud che le persone possono rimuovere i loro ricordi dolorosi per anni è stata ripresa nei recenti trattati clinici e legali sul ricordo di abusi sessuali durante l’infanzia che emerge in alcuni adulti dopo decenni. Freud ritenne improbabile che ci fossero così tanti genitori viennesi che c he avevano abusato sessualmente dei loro figli e vide tali ricordi come fantasie o percezioni distorte da desideri sessuali. sessuali. Punti di forza della teoria:   Scoperta dei fenomeni evolutivi   ha scoperto alcuni concetti chiave: stadi dello sviluppo; strutture psichiche, motivazione inconscia, importanza delle esperienze precoci.   Centrazione sul pensiero non logico i processi di pensiero irrazionali sono importanti quanto quelli razionali e sono più studiati, quindi è più probabile che si verifichino. Freud direbbe che i bambini non pensano solo alla nozione di quantità, alle relazioni spaziali, alla giustizia, agli agl i oggetti e alla causalità. Essi tentano anche di capire e di adattarsi mentalmente alla violenza cui sono esposti. Punti di debolezza:   Scarsa verificabilità delle affermazioni cruciali concernenti lo sviluppo: i metodi comportano 3 difficoltà principali: 1.  Secondo Freud l’uso di questi metodi richiede che lo sperimentatore abbia fatto il training psicoanalitico ma sono poche le persone qualificate per verificare la teoria e coloro che lo sono tendono ad essere dei credenti.

2.  Freud scriveva delle note sulle sessioni psicoanalitiche dopo che queste erano finite, spesso a ore di distanza: è possibile ricordarsi in maniera selettiva solo ciò che rientra r ientra nel proprio quadro teorico oppure c’è possibilità che il paziente sia influenzato dalle domande poste poste dal terapeuta.

3.  C’è un bassa probabilità che la ricostruzione che un adulto fa dell’infanzia e dei propri sogni possa essere del tutto accurata. Freud stesso era consapevole della non affidabilità dei resoconti verbali. Sono stati fatti numerosi tentativi di verificare la teoria di Freud, sia da un punto di vista clinico (utilizzando ipnosi o test proiettivi), sia da un punto di vista sperimentale, questo approccio però è stato criticato perché non verificherebbe adeguatamente la teoria (esperienze a lungo termine ed emotivamente forti non possono essere riprodotte in laboratorio). Eccessiva attenzione alla sessualità infantile: la risposta di Freud ai suoi critici fu che non facevano altro che rimuovere le memorie sessuali infantili. ERIK ERIKSON

Mentre secondo Freud L’io difende e inibisce la personalità, secondo i neo neo--freudiani l’Io la integra e la organizza.  organizza.  White: individua soddisfacimenti che l’Io trae dall’esplorazione o dalla competenza nell’eseguire bene  bene  un compito, che sono indipendenti dai soddisfacimenti soddi sfacimenti dell’Es.  dell’Es.  Biografia Nasce nel 1902 a Francoforte, in Germania. Nonostante non avesse alcuna laurea, diventò il primo analista infantile di Boston. Ebbe interessi vari: studiò le crisi da battaglia in soldati americani disturbati, durante la seconda guerra mondiale; le pratiche di allevamento infantile in uso presso i Sioux, il gioco in bambini normali e disturbati, le conversazioni di adolescenti. Orientamento generale della teoria  Erikson accetta le nozioni di base della teoria freudiana. Egli, però, ha allargato la teoria freudiana sviluppando una serie di 8 stadi psicologici che si estendono lungo tutto il corso della vita, elaborando metodi che vanno al di là della situazione psicoanalitica strutturata. Tema principale: Io. Obiettivo: studio dello sviluppo dell’identità dell’Io. dell’Io. Stadi psicosociali  Aggiunse una dimensione psicosociale alla teoria dei Freud sullo sviluppo psicosessuale. Prospettiva psicosociale = la maturazione fisica ha ripercussioni personali e sociali. La maturazione porta con sé

una nuova abilità che apre al bambino nuove possibilità ma che aumenta anche le richieste che la società gli fa (es. parlare invece di piangere per dire qualcosa). Lo sviluppo psicosociale è connesso alla cultura in due modi: 11-   Anche se i bambini in tutte le culture passano attraverso la stessa sequenza di stadi, ogni cultura rivela un modo diverso di guidare e promuovere il comportamento del bambino a ogni età. 2-  C’è relatività culturale anche all’interno di una cultura, col passare del tempo. Pr Princ incipio ipio epigenetico. Lo sviluppo psicosociale progredisce secondo il principio epigenetico = si sviluppa secondo un progetto che in  

 

parte è innato, dettato dalla genetica, ma la forma che via via assume varia a seconda del contesto. Ogni parte ha il suo periodo particolare di evoluzione, fino a quando tutte le parti non sono venute a formare un insieme funzionante. La personalità diventa sempre più differenziata mano a mano che si dispiega in un particolare ambiente. Con la maturazione il bambino passa attraverso una serie di crisi psicologiche e si espande la gamma di relazioni sociali significative. La maturazione e le aspettative concorrono a creare 8 crisi (problemi che il bambino deve risolvere). Ciascun  problema  problem a diventa particola particolarmente rmente evidente evidente in un un determinato determinato stadio del ciclo ciclo di vita, ma ma compare in qualche modo attraverso tutto lo sviluppo. Se le crisi dell’infanzia non hanno avuto una soluzione soddisfacente, la persona continuerà a combattere le stesse battaglie anche in seguito: Erikson afferma che non è mai troppo tardi per risolvere qualsiasi crisi. IdentitàIl tema principale della vita, vita, secondo Erikson è l’identità. Identità = sforzo inconscio verso la continuità

di un carattere personale, comprensione ed accettazione sia del sè che della propria società. Se tutto va bene, alla fine di ciascuno stadio il senso di identità del bambino viene riconfermato a un livello nuovo. L’identità subisce una trasformazione da uno stadio all’altro e le precedenti forme di identità influenzano in fluenzano le forme successive. Diverse componenti determinanti il processo di costruzione dell’identità:  dell’identità:     Datazione biologica.   Organizzazione esperienza personale.   Ambiente culturale. Crisi di identità perdita di identità osservata in soldati della seconda guerra mondiale. Erikson riscontrò gli stessi problemi in adolescenti disturbati che erano in guerra con la società e riconobbe che l’identità è un problema centrale nei nostri tempi.  Ampliamento psicoanaliticaErikson diede il suo contributo a tre metodi per lo studio dello  Ampliamento della psicologia psicoanalitica

sviluppo: 1.  1.  Osservazione diretta dei bambini. 2.  2.  Confronti tra diverse culture. 3.  3.  Psicobiografie: analisi dello sviluppo psicosociale di persone famose, che mostrano come un individuo singolo possa rappresentare la preoccupazione centrale di una società in un particolare momento storico. Descrizione degli stadi Erikson divide l’intero ciclo vitale in 8 età dell’uomo (8 periodi critici in cui raggiungono l’apice alcuni punti critici che interessano l’Io lungo tutta tut ta la vita).

STADIO 1: FIDUCIA vs SFIDUCIA (0-1 anno): Senso fondamentale di fiducia = fiducia essenziale in altre persone e fiducia in se stessi. Sensazione che c’è una qualche corrispondenza tra i propri bisogni e il proprio mondo. Il lattante che ha un senso di fiducia può 1. 

 

 

prevedere che la madre gli darà da mangiare quando ha fame e sarà in grado di tollerare che la l a madre scompaia dalla sua vista, dal momento che è fiducioso nel suo ritorno. Il bambino sviluppa fiducia in se stesso sentendo che altri lo accettano e accrescendo la familiarità con i suoi bisogni corporei. Il bambino alla nascita ha un sorriso endogeno (piacere dettato interiormente); a 2 mesi si sviluppa il sorriso sociale: sorride per stimolazioni esterne. Tuttavia è necessario anche sviluppare in tutte le età un po’ di sfiducia, al fine di riuscire a percepire un disagio o un pericolo incombente e, quindi riuscire a discriminare le persone oneste e disoneste. Modalità relazionale:   Dare: il bambino che ha sviluppato una fiducia, sarà orientato al dare.   Avere: il bambino che ha avuto poco riconoscimento dei propri bisogni, oppure un riconoscimento incostante oppure una mamma iperprotettiva (non ascolta i bisogni del bambino ma risponde prima che esso chieda), sarà orientato all’avere: chiedere chiedere sempre cibo, attenzioni, bisogno che qualcuno li riempia. 2.  STADIO 2: AUTONOMIA vs VERGOGNA E DUBBIO (2-3 anni). Il bambino acquista una maggiore indipendenza fisica e psicologica; compaiono nuovi punti vulnerabili: angoscia di separazione dai genitori, paura di non essere sempre capace di controllo anale e perdita della stima di sé quando effettivamente fallisce. L’atteggiamento L’atteggiamento che il contesto ha nei confronti del controllo degli sfinteri ha dei risvolti che incidono sulla personalità del bambino:   Controllo rigido: contesto pretende un controllo precoce, forzato, in situazioni non adeguate, con poca flessibilità  il bambino sviluppa senso di vergogna-dubbio. Dubbio: dubbio relativo a ciò che so fare! Vergogna: trovarsi completamente esposto agli sguardi altrui ed essere consapevole di essere guardato. L’espressione più immediata della vergogna è l’impulso a nascondersi il volto. volto.   Controllo flessibile, adeguato alla situazione bambino sviluppa autonomia.   Trattenere: vergogna o dubbio   Lasciare andare: autonomia L’ambivalenza trattenere/lasciare andare si manifesta ma nifesta anche nei comportamenti. N.B. Vergogna o dubbio sono comunque personalità tipiche. In questo stadio il bambino incontra i primi indizi relativi alla legge della società. 3.  STADIO 3: INIZIATIVA vs SENSO DI COLPA (4-5 anni). Il bambino, ora è convinto di essere una persona, ma deve ancora scoprire che “genere” di  persona sta per diventare.   Bambino che ha sviluppato fiducia e autonomia avrà più possibilità di avere Iniziativa.   Bambino con sfiducia e vergogna o dubbio senso di colpa. Identificazione con i genitori = fondamentale in questo stadio. Erikson accetta l’idea di  di  Freud secondo cui i bambini raggiungono l’identificazione secondo il complesso di Edipo, ma pone maggiore accento sulle componenti sociali rispetto a quelle sessuali. Ora i genitori sono introiettati, a seconda di come le norme vengono interiorizzate si sviluppano diverse forme di Super-Io:   Super-Io molto forte senso di colpa: coscienza eccessivamente severa che punisce fantasie sessuali e pensieri comportamenti immorali. Super-Ioonormale iniziativa. prefigg ersi degli scopi e portarli avanti.   Fare: intromettersi, prendere l’iniziativa, prefiggersi 4.  STADIO 4: INDUSTRIOSITÀ vs INFERIORITÀ (6 anni-pubertà). Il bambino ora vuole entrare a far parte del mondo più vasto della conoscenza e del lavoro. Il grande evento sta nell’entrata a scuola.  scuola.  Esperienze positive danno al bambino un senso di industriosità, di competenza e padroneggia mento: il bambino si sforza di fare del bene e di completare quanto ha cominciato. Questo stadio differisce dai primi tre perché è un periodo più calmo, un tempo di latenza psicosessuale. Modalità relazionale = fare le cose: è il periodo in cui si stringono amicizie e si impara a fare le cose. (adolescenza).  5.  STADIO 5: IDENTITÀ E RIFIUTO vs DIFFUSIONE DELL’IDENTITÀ (adolescenza).  Ci sono rapidi cambiamenti psicologici che producono un nuovo corpo che ha bisogni sessuali sconosciuti. Questi cambiamenti forzano i giovani a prendere in considerazione co nsiderazione una varietà di ruoli: ci sono due compiti fondamentali per l’adolescente:  l’adolescente:   

uno stile di vita personale, un modo di relazionarsi con se stesso e con gli altri che egli senta come   Trovare adeguato.



  Costruire relazioni valide con il suo ambiente sociale: trovare un posto accettabile nella rete dei ruoli sociale;



 

 

trovare una collocazione. Secondo Erikson, l’adolescente utilizza 2 meccanismi per assolvere a questi compiti:  compiti:     Identificazione  =

assunzione di alcuni ruoli, comportamenti, norme che sono proprie di altre persone. L’assunzione è più o meno consapevole (i modelli o gli idoli adolescenziali sono modelli importanti che non devono essere sottovalutati).   Sperimentazione  = non è un apprendimento osservativo, ma c’è un’esplorazione: partecipazione temporanea a determinate attività o comportarsi secondo determinate regole in accordo alle aspettative di

un determinato settore dell’ambiente sociale. Attività consapevole tramite tram ite la quale un adolescente capisce che cosa gli si addice (apprendimento strumentale). Identità acquisita: se l’adolescente riesce a integrare le varie identificazioni e fa un SINTESI ORIGINALE. La sintesi porta anche ad una perdita: mi piace quel modello ma non sarò mai come lui! Un individuo ha acquisito un’identità autonoma quando:  quando:  o  Percepisce se stesso e la continuità della propria esistenza nel tempo e nello spazio (coerenza e continuità) o  Gli altri riconoscono la sua continuità (reciprocità). Identità diffusa: se l’adolescente non riesce a integrare le varie identificazioni e, quindi, utilizza i pezzetti in diverse situazioni oppure prende un solo modello e segue solo quello. 6.  STADIO 6: INTIMITÀ e SOLIDARIETÀ vs ISOLAMENTO (prima età adulta). solo se durante il 5° stadio il giovane ha costruito un’identità integrata, è possibile che si stabilisca   Intimità: solo un’intimità con altre persone (o anche con se stesso). Le relazioni, accrescendo l’identità personale, fanno avanzare la crescita della personalità.   Isolamento: se un giovane ha paura di perdersi in un altro, sarà incapace di fondere la propria identità con quella di un’altra persona.  persona.  Modalità relazionale: trovarsi nell’altro/ fondersi nell’altro.  nell’altro.   7.  STADIO 7: GENERATIVITÀ vs STAGNAZIONE E AUTOASSORBIMENTO (età adulta media).   Generatività = desiderio di prendersi cura degli altri (non necessariamente fare figli); avere le energie di prendersi cura degli altri e pensare alle generazioni future. La semplice messa al mondo di figli, non garantisce che il genitore svilupperà un senso di generatività. Prerequisiti: fede nel futuro, credere nella specie e capacità di curarsi degli altri.   Autoassorbimento: più centrato su di sé. Modalità relazionale: prendersi cura di../non prendersi cura di.. 8.  STADIO 8: INTEGRITÀ vs DISPERAZIONE (tarda età adulta).   Integrità: coerenza, come se guardasse il film della sua vita e pensasse che ne è valsa la pena, senza avere troppi rimorsi.   Disperazione: non trova un filo conduttore della propria vita, un continuo rimorso, senso di colpa. Modalità relazionale: essere attraverso l’essere stato.  stato.  Meccanismi di sviluppo I meccanismi di sviluppo di Erikson, comprendono molti dei meccanismi individuati da

Freud. Erikson vede lo sviluppo come la risoluzione di conflitti derivati da forze opposte. Gioco  = meccanismo di sviluppo elaborato da Erikson: uso dell’immaginazione per tentare di padroneggiare la

realtà e adattarsi ad essa, per esprimere emozioni, per ricreare situazioni passate o immaginare situazioni future e per sviluppare nuovi modelli di esistenza. Problemi che non possono essere risolti nella realtà, si possono risolvere attraverso giochi con bambole, drammatizzazione, sport, arte, giochi di costruzione. Il gioco non è limitato ai bambini. Posizione rispetto alle questioni evolutive Erikson, come Piaget, ha una visione più ottimistica della natura umana: bambini e adulti non solo cercano di evitare il dolore, ma cercano anche attivamente di sviluppare un senso positivo di identità. Come Freud, Erikson crede che sia la natura a determinare la sequenza degli stadi e a stabilire i limiti entro cui opera l’allevamento del bambino ma se l’eredità assicura il sorgere di certe crisi, è l’ambiente che determina come esse vengono risolte. Erikson, inoltre, non accetta l’idea freudiana che c he lo sviluppo sia completato dopo i primi 5 anni di vita.  Applicazioni   Oggi i consulenti continuano a basarsi sul suo lavoro sull’adolescenza soprattutto per aiutare i  Applicazioni   

 

giovani a prendere decisioni decisioni personali e occupazioni di successo. Valutazione della teoria 

Punti di forza:   Ampliamento della teoria psicoanalitica. Una cornice psicoanalitica più ampia, ha rappresentato una base preziosa per consulenze e terapie.   Ampia portata della teoria: ampia prospettiva che egli offre del comportamento del bambino. Nonostante molti psicologi dello sviluppo dichiarano di apprezzare questa posizione alla fine il comportamento del bambino è sempre studiato in isolamento. Punti di debolezza:   Mancanza di sistematicità: la teoria di Erikson consiste in una connessione vaga di osservazioni, generalizzazioni empiriche e affermazioni teoriche astratte, astratte, è difficile esporre le sue affermazioni in un modo che possa essere verificato.   Mancanza di meccanismi specifici dello sviluppo: Erikson non spiega affatto in dettaglio come il bambino passi da uno stadio all’altro o anche come egli risolva le crisi entro uno stadio.  stadio.   La ricerca eriksoniana contemporanea Diversamente da Piaget e Freud, Erikson ha sottolineato il perdurare

dello sviluppo lungo l’intera esistenza e così ha stimolato stimo lato lavori successivi sullo sviluppo nell’arco nell’arco di vita (ciclo di vita). Teoria di Guichard La scuola non influenza solo la rappresentazione che l’adolescente ha di sé, ma anche il suo progetto di vita. Guichard critica il disinteresse che le teorie psicologiche hanno per il ruolo di formazione del se e dello sviluppo giocato dalla scuola nei processi di crescita. Scuola = specchio strutturato e strutturante. Strutturato = nella scuola imparo a vedermi; la scuola ha delle norme (struttura), l’adolescente si  si vede all’interno di una cornice. Strutturante = modifica il modo che l’adolescente ha di vedersi, conoscersi, prendere coscienza dei propri limiti limiti,, la scuola dà delle griglie di lettura di se stessi e dell’ambiente.  dell’ambiente.  La scuola mette in atto un processo proc esso sommario categorizzazione: adolescente adatto per lo studio e adolescente a dolescente adatto per il lavoro, crea negli adolescenti un modo di vedersi fuorviante. Orientare = consentire ai ragazzi di finire la scuola pensando a sé stesso come un capitale di competenze: solo se so di avere competenze, so di non averne altre. Il capitale di competenze deve essere utilizzato a tutti gli ordini di scuola. CAPITOLO 3 – 3 –  Vygotskij e l’approccio socioculturale  LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ  Cenni biografici  Vygotskij nacque nel 1896 in una famiglia di intellettuali ebrei di Russia; aveva una buona cultura. Vygotskij, Lurija, Leontiev: troika della scuola di Vygotskij: costruirono con entusiasmo una nuova psicologia basata sul marxismo. Nei primi anni ’30, Vygotskij Vygotskij fu vittima della lotta politica che avvenne durante il governo Stalin: il governo lo accusò di essere uno psicologo borghese dello stampo di Piaget: il suo interesse per i test di intelligenza era considerata come una perversione psicologica ed era denunciata dal partito comunista. 1934: “Pensiero e Linguaggio” verrà conosciuto in Occidente solo dopo la sua morte che avvenne nello stesso anno per tubercolosi. Orientamento generale della teoria.   Caratteristiche principali: BAMBINO – ATTIVO-IN  ATTIVO-IN –  – UN  UN –  – CONTESTO.  CONTESTO. Gli psicologi socioculturali considerano 1.  UNITÀ DI BASE DI STUDIO: BAMBINO – il bambino-in-un-contesto. Contesto  = la cultura più ampia in cui i bambini vivono e anche gli effetti del bambino nel contesto immediato. Il bambino non è un organismo universale e costante che opera nel vuoto. La mente è per sua natura sociale e allo stesso tempo i fanciulli esercitano un’influenza sulla loro loro cultura. I socioculturalisti ritengono che i bambini si comportano in certi modi perché hanno bisogni ed obiettivi pertinenti all’ambiente. L’acculturazione non è qualcosa che succede ai bambini: è qualcosa che i bambini fanno. I bambini approfittano delle opportunità offerte dalla cultura partecipando da protagonisti ad attività culturalmente organizzate come riti, narrazioni e strutture familiari. Molto dello sviluppo consiste in cambiamenti nel modo in cui i bambini partecipano alle attività offerte da una cultura. La cultura si esprime attraverso routine familiari e societarie; usa simboli condivisi come le immagini, i concetti e le narrazioni per  

 

dare senso all’esperienza. La cultura è in gran parte la risposta di un gruppo al proprio contesto ecologico e fisico, che privilegia certe forme di attività economica (es. agricoltura o caccia): a loro volta queste attività influenzano una particolare organizzazione sociale e divisione del lavoro, che si riverberano nelle pratiche educative dei bambini. Vygotskij e colleghi  illustrazione di come il cambiamento socio-economico e culturale porti a quello psicologico. Esperimento naturale: furono coinvolti contadini analfabeti che lavoravano in piccole fattorie sotto un feudatario. I contadini cominciarono a lavorare secondo pratiche di coltivazione collettiva che richiedevano di riunirsi per pianificare la produzione e per prendere altri tipi di decisioni: essi impararono anche a leggere e scrivere. diceva loro che tutti orsi nell’estremo erano bianchi, non riuscivano a dire comePrima fosseseunsi orso all’estremo Nordgliperché dicevano diNord non averlo mai vistoi contadini ( ragionamento solamente pratico). Dopo un’istruzione scolastica, invece, divennero capaci di considerare problemi astratti e rispondere in modo logico. La ricerca più recente ritiene che l’istruzione e l’addestramento possono semplicemente aver insegnato ai  ai   contadini ad usare il loro pensiero astratto in contesti in cui prima non lo usavano. 2. 

ZONA PROSSIMALE = distanza tra il livello attuali di sviluppo così come è determinato dal problem -solving autonomo e il livello più alto di sviluppo potenziale così come è determinato attraverso il problem -solving sotto la guida di un adulto o in collaborazione con i propri pari più capaci. Questa zona è lo scarto che esiste quando mettiamo un bambino a risolvere un problem – problem – solving  solving e quando il bambino interagisce con un'altra persona più competente di lui nel problem-solving. problem-solving. L’altro si basa sulla competenza che il bambino già possiede e gli presenta compiti e stimoli che richiedono un livello di capacità lievemente superiori. Ogni cultura ha il suo proprio “curriculum culturale”: i bambini in varie culture apprendono capacità culturalmente apprezzate; gli adulti compiono conbuoni i bambini attività quotidiane cheura. favoriscono le capacità percettive necessarie per sopravvivere o ottenere risultati in quel tipo di cultura. cult

Processo di cambiamento    Vygotskij: lo sviluppo può essere compreso solo osservando direttamente il processo di cambiamento: il processo è più importante del prodotto.   Rogoff: non occorre che gli adulti istruiscano esplicitamente i bambini nel corso di interazioni faccia facc ia a faccia; i fanciulli possono imparare a distanza dagli adulti già capaci, osservando le attività giornaliere in cui non c’è l’intenzione di insegnare.  insegnare.  Partecipazione guidata = un bambino e un adulto collaborano in attività quotidiane di soluzione di problemi. Gli adulti guidano i bambini nella partecipazione a queste attività. I bambini condividono il punto di vista e i valori del partner più esperto, offrono il loro punto di vista e affrontano un processo di aggiustamento per condurre i loro concetti ad un terreno comune. Apprendistato culturale = fornisce ai principianti una via d’accesso sia agli aspetti manifesti dell’abilità che ai più nascosti processi  di= pensiero. l’apprendimento all’interno della zona di sviluppo svi luppo prossimale è possibile in parte per Intersoggettività l’esistenza dell’intersoggettività (modo comune di vedere le cose che si basa sull’esistenza di un punto su cui concentrare l’attenzione e una meta che il bambino e la persona più competente condividono tra loro: “Ora “ Ora organizzeremo le cose per categorie: sai, proprio come quando mettiamo i cucchiai nel cassetto delle posate!”. posate!”.     Scaffolding = molte persone esperte sostengono temporaneamente le abilità emergenti di un bambino, adattando il grado del loro sostegno in base alla quantità di aiuto necessario al bambino. N.B. Il comportamento del bambino influenza il comportamento dell’adulto quanto quello dell’adulto influenza il comportamento del bambino: essi collaborano!!! N.B. La zona di sviluppo prossimale può riferirsi riferirsi ad ogni situazione in cui un’attività sta portando i bambini oltre il loro attuale livello di funzionamento. 3. 

INTERPSICHICO E INTERPSICHICO: ORIGINI DEL FUNZIONAMENTO MENTALE UMANO: l’interazione tra il bambino e l’adulto o un altro fanciullo più grande, grande , sul piano interpsichico (da mente a mente) viene internalizzata nella mente del nel bambino sul piano intrapsichico (all’interno della nel mente). funzione intellettuale superiore acquisita corso dello sviluppo fa la l a sua comparsa due volte corso Ogni dello sviluppo: prima tra le persone come categoria interpsichica e poi nelle menti come categoria intrapsichica. Es. la

 

 

memoria prima ha uno sviluppo interpsichico (la comunità ricorda agli uomini quello che devono fare) poi l’uomo sviluppa delle strategie st rategie che porta ad un livello successivo: intrapsichico. Lo spostamento dall’interpsichico all’intrapsichico :  

Spiega perché il bambino attivo in un contesto è la più piccola unità di studio possibile: l’attività intrapsichica non può essere separata separata dall’attività dall’attività interpsichica tra i bambini e le persone del loro contesto sociale.   L’internalizzazione dei processi sociali può essere osservata durante lo spostamento del bambino

attraverso la zona di sviluppocon prossimale. I bambini interagiscono mentalmente con se stessi così come avevano fatto in precedenza altre persone. N.B. Sia Vygotskij che Piaget consideravano importante l’internalizzazione dell’interazione del bambino con il mondo ma: o  Vygotskij : dava rilievo all’interazione sociale.  sociale.  o  Piaget : era più interessato interessato alle azioni motorie sugli oggetti fisici. Nonostante riconoscesse l’influenza delle altre persone sullo sviluppo del bambino, egli sottolineò l’internalizzazione delle regolarità nelle interazioni motorie con gli oggetti fisici. I processi e le strutture intrapsichiche non riproducono quelle interpsichiche in maniera perfetta: i processi interpsichici vengono trasformati durante il processo di internalizzazione (es. il linguaggio interno è una versione abbreviata e personale di quello esterno). Rogoff : appropriazione  = i bambini determinano attivamente ciò che trattengono dagli scambi sociali. 4. 

FUNZIONAMENTO MENTALE MEDIATO DA STRUMENTI FORNITI DALLA CULTURA: gli uomini raggiungono l’autocontrollo partendo dall’esterno, attraverso degli strumenti. Gli strumenti Gli  strumenti possono essere: Creati: strumenti artificiali (aratro, computer); b.  Superiori: sistemi simbolici (linguaggio, numeri).

a. 

Strumenti psicologici: sistemi linguistici e di numerazione, scrittura, diagrammi, mappe, … 

Le persone usano gli strumenti psicologici per controllare il i l pensiero o il comportamento. Gli strumenti psicologici trasformano le funzioni mentali elementari (capacità mentali che abbiamo in comune con altri animali) in funzioni mentali superiori (attenzione volontaria e pensiero logico e astratto). Le funzioni mentali superiori usano il linguaggio e altri sistemi di simboli per pensare in modo volontario a questi oggetti ed usarli nel risolvere problemi. Strumenti culturali: collegano i bambini attraverso le loro attività, al mondo fisico e sociale. La cultura crea questi strumenti per aiutare le persone a dominare l’ambiente: vengono passati ai bambini durante gli scambi sociali ed a loro volta gli strumenti formano le menti dei bambini. LINGUAGGIO: per Vygotskij è lo strumento psicologico importante perché c i libera dall’esperienza ci percettiva immediata e ci permette di rappresentare ilpsico non logico visto, ilpiù passato, il futuro. Il linguaggio trasforma anche il modo in cui i bambini usano gli strumenti tecnici e ha modificato il modo in cui cu i gli adulti interagiscono l’uno con l’atro e allevano i bambini. Le comunicazioni verbali possono risultare maggiormente necessarie nelle culture in cui i bambini vengono separati dagli adulti ed hanno scarse opportunità di osservare e partecipare alle loro attività occupazionali e ricreative: l’uso della mediazione verbale per risolvere problemi è prevalente nel mondo industrializzato occidentale. 5. 

METODOLOGIA: i metodi devono catturare la natura dinamica dello sviluppo e dell’interazione sociale. sociale.   Valutazione dinamica dei livelli di sviluppo potenziale dei bambini: piuttosto che un solo esame statico dei livelli reali. La valutazione dinamica misura mi sura direttamente la prontezza e il potenziale di apprendimento dei bambini.   Metodi di studio della zona di sviluppo prossimale: o  Fornire una singola informazione e osservare i miglioramenti del bambino. o  Ferrara, Brown, Campione: fornire una serie di informazioni sempre più specifiche e determinare quante ne servivano al bambino per risolvere ri solvere il problema.

  Metodo micro genetico = metodo più generale utilizzato per studiare lo sviluppo guardando al cambiamento



durante una o più sessioni sperimentali. Questo metodo è stato successivamente utilizzato dagli psicologi

 

 

dell’elaborazione dell’informazione.   Metodi dell’osservazione convenzionale: utilizzati per studiare diadi o gruppi sociali più estesi in contesti quotidiani piuttosto che un bambino da solo.   Etnografie: descrizioni interpretative di una cultura. N.B I ricercatori devono mettere grande attenzione nella scelta dei metodi per valutare le capacità in culture diverse dalle proprie. Alcune persone possono essere capaci di pensiero astratto ma semplicemente ritenere più utili per alcune attività della vita quotidiana altri modi di pensare! I gruppi culturali differiscono nel funzionamento cognitivo non tanto rispetto ai processi di cui sono in possesso, ma per i contesti in cui li utilizzano. Shweder: due metodi generali per fare ricerca in altre culture:   Iniziare da ciò che la gente fa e poi esplorare le conseguenze o i correlati di alcuni modi di partecipazione. Partire da qualche aspetto del funzionamento cognitivo e chiedere (sempre con procedure etnografiche o   sperimentali) cosa potrebbe stabilire o mantenere quel tipo di mentalità. Esempi di ricerca vygotskijanaEsempi derivati direttamente dalla teoria di Vygotskij:

  LINGUAGGIO EGOCENTRICO ED INTERIORE. All’inizio pensiero e

linguaggio sono indipendenti: es. balbettio.  balbettio.   o  2 anni: pensiero e linguaggio cominciano a fondersi: il linguaggio ha fin da subito una funzione sociale (interpsichica): le parole hanno un significato cognitivo. o  3 anni: il linguaggio si differenzia in interpersonale ed egocentrico:   Interpersonale: linguaggio che il bambino usa per comunicare con gli altri.   Egocentrico o privato: attraverso il linguaggio egocentrico il bambino impara a parlare con se stesso. Non è un linguaggio sociale difettoso ma è un linguaggio che il bambino usa per parlare con se stesso quando è di fronte a difficoltà: è una prima forma di pensiero. o

  7-8 anni: il linguaggio egocentrico diventa interiore. N.B. Anche nell’età adulta, però, troviamo alcune volte il linguaggio scisso dal pensiero (dire un numero di telefono) o viceversa (andare in bicicletta). Il linguaggio egocentrico non scompare mai del tutto: occasionalmente gli adulti lo usano per dirigere le loro attività in compiti difficili. Differenze Vygotskij vs Piaget:   Vygotskij: il linguaggio privato aiuta il bambino a governare le proprie attività di soluzione dei problemi e

o

diventa linguaggio interiore. Linguaggio e pensiero hanno un inizio indipendente e poi si fondano parzialmente: come risultato il linguaggio da una fortissima spinta alla cognizione. o  Piaget: linguaggio privato riflette semplicemente l’incapacità del bambino di fare proprio il punto di vista dell’altro. Il linguaggio privato non alcuna utilità e ad un ccerto erto punto sparisce. Egli pensava che la ccognizione ognizione fosse precedente e più vasta del linguaggio.   SVILUPPO DEI CONCETTI: anche le più elevate funzioni mentali in origine sono sociali. Metodo della doppia stimolazione (applicazione dell’approccio micro genetico): al bambino viene dato un compito in cui può scegliere determinati materiali. Progettò un gruppo di 22 blocchetti di legno di diverso colore, forma, altezza e grandezza (blocchi di Vygotskij). Sul fondo di ciascuno c iascuno vi è una di queste 4 parole senza senso: bik, cev, mur o lag. Bik appare su tutti i blocchetti corti e larghi, al di là del colore e della forma. Cev su tutti quelli corti e stretti, mur su tutti quelli alti e stretti e lag su tutti quelli alti e larghi. Lo sperimentatore prima sparge i blocchi a caso di fronte al bambini, poi ne gira uno per mettere in evidenza il nome. Al fanciullo viene chiesto di scegliere tutti i blocchi che pensa siano dello stesso tipo finchè il bambino scopre quali caratteristiche definiscono la parole. La collezione iniziale, la risposta del bambino alle correzioni e l’efficienza nel trovare una soluzione indicano il suo livello cognitivo. Tre stadi di sviluppo concettuale: 1.  Categorie non organizzate( es. raggruppamento fatto a caso); 2.  Complessi (blocco simile al blocco vicino ma non una categoria che li riunisca tutti). 3.  Concetti (selezione corretta sulla base dell’altezza e della grandezza: è possibile perché il bambino può usare la parola senza senso per astrarre dimensioni e scoprire analogie). Concetti scientifici = concetti logici: i bambini possono usarli coscientemente e in modo deliberato perché ne sono distanziati. Concetti spontanei = concetti concreti e intuitivi basati sull’esperienza quotidiana. quotidiana. Esempi di ricerca contemporanea associati agli approccio socioculturali (nonostante Vygotskij abbia condotto pochi di questi lavori).

 

 

  SOLUZIONE COLLABORATIVA DI PROBLEMI: gli studiosi dello sviluppo si sono particolarmente interessati alla

soluzione collaborativa di problemi tra genitore e bambino o tra due coetanei. Le collaborazioni tra pari differiscono da quelle genitore- bambino perché le competenze sono più simili e il conflitto può essere più frequente che con un genitore (che di solito è più paziente). Come nelle collaborazioni genitori-bambino, il processo critico è la comprensione condivisa dell’obiettivo dell’attività. Gli obiettivi della collaborazione sono diversi tra le culture.   RICERCA TRANSCULTURALE: contribuisce alla nostra comprensione dello sviluppo in due sensi: o  Identifica sia le caratteristiche universali sia i meccanismi attraverso cui la cultura influenza lo sviluppo, mostrando ciò che ègeneralizzazione specifico di ciascuna   Previene l’eccessiva dellecultura. nostre scoperte.  scoperte. 

o

  SOCIALIZZAZIONE ATTRAVERSO LA NARRAZIONE. Narrazione : strumento di socializzazione che preserva

il sistema morale della cultura. I temi culturali sono espressi non solo nelle narrazioni condivise dall’intera cultura ma anche dalle narrazioni personali all’interno delle famiglie. Le conversazioni tra genitori e figli comunicano anche aspettative culturali sui ruoli di genere. Le narrazioni non solo trasmettono valori e significati culturali ma contribuiscono anche alle abilità cognitive dei bambini, ai sistemi di memoria, alle rappresentazioni del tempo e all’abilità all’abilità di comunicare.  comunicare.  Nelson: aiutano i bambini a sviluppare un senso di sé (attraverso ricordi autobiografici con gli adulti), permette ai bambini di ottenere una teoria della mente (paragonando i loro pensieri e credenze a quelli di altri), quest’ultima prospettiva contrasta con le spiegazioni prevalenti della teoria della mente che pone l’accento su moduli innati. Meccanismi di sviluppo Vygotskij: sviluppo segue un processo dialettico: tesi, antitesi e sintesi.

Ilpsicologicoconflitto può manifestarsi all’inte all’interno rno di ciascuna dimensione (es. conflitto tra padre e figlio nella dimensione individuale oppure conflitto razziale nella dimensione sociologica culturale). Siccome ognuno di questi fattori è sottoposto a cambiamenti, essi influenzano tutti gli altri fattori ed è influenzato da essi (es. una malattia seria (cambiamento biologico interiore) può ostacolare la carriera e causare tensioni familiari (dimensione psicologico individuale). Lo sviluppo è un processo che dura tutta la vita, dove si cerca di risolvere gli inevitabili conflitti tra questi fattori e all’interno di ciascuno di essi. Per Vygotskij ciò che produce cambiamento nel corso dello sviluppo è: impegnarsi in attività e compiti progressivamente più complessi ed interiorizzare l’interazione l’interaz ione sociale e gli strumenti psicologici. Più recentemente i ssocioculturisti ocioculturisti si sono anche interessati al progresso progresso cognitivo derivante dall’interazione tra coetanei, con conoscenze e livelli di abilità paragonabili: queste diadi permettono un contributo più equo ed evitano lo squilibrio inevitabile nelle diadi di adi adulto-bambino. La natura umana gli esseri umani sono persone in un contesto, i bambini trasformano cognitivamente le loro

esperienze sociali piuttosto che interiorizzarle passivamente. Sviluppo qualitativo vs sviluppo quantitativoLo sviluppo è sia qualitativo che quantitativo, con periodi di calma che si alternano a periodi di crisi. Nonostante i socio culturisti di solito non diano degli stadi di sviluppo, non sono contrari ad essi: Cole e Cole hanno fatto una descrizione di stadi dove in ogni cambiamento, cambiamenti biologici, sociali e comportamentali causano una riorganizzazione del modo in cui i bambini interagiscono con l’ambiente.  l’ambiente.  Natura e cultura  Considerano intrecciate natura e cultura: anche le influenze biologiche sono mediate dalla

cultura (es. l’effetto che il sesso del neonato dipende dalla costruzione sociale del significato di questo fatto biologico: la nascita di una bambina spesso suscita commenti degli adulti e questi atteggiamenti culturali sul futuro della bambina vincolano e organizzano le sue esperienze presenti e creano quindi una profezia che si auto adempie). Che cosa si sviluppa ? Dal punto di vista ontogenetico: si sviluppa un bambino attivo in un contesto culturale.

Lo sviluppo non ha un punto di arrivo ideale: dipende dagli obiettivi di ogni singola cultura.

 

 

 Applicazioni   Applicazioni    

La teoria di Vygotskij e le altre teorie socioculturali hanno sottolineato l’importanza dell’istruzione per lo sviluppo umano: Vygotskij considerava la scuola come il modo in cui una cultura trasforma in concetti intuitivi del bambino in concetti (scientifici) (scientifici) astratti. È difficile stabilire se la scolarizzazione scolarizzazione abbia effetti significativi sullo sviluppo cognitivo generale perché bambini non scolarizzati che sembrano avere prestazioni basse, potrebbero semplicemente non avere familiarità con il linguaggio e le procedure valutative: le regole del gioco della valutazione.   La nozione di sviluppo prossimale ha importanti implicazioni sul modo di valutare l’abilità del bambino: un misurare l’intelligenza non dovrebbe valutare quello che il bambino comprende ora ma quello chetest puòper capire con un aiuto. Le valutazioni dinamiche spesso rivelano sottostimate valutazioni standard.   Alcune scuole hanno acquisito alcune tecniche di apprendimento cooperativo in cui un coetaneo più avanzato fa da tutor ad uno che si trova più indietro oppure alcuni coetanei collaborano per la soluzione di un problema. Valutazione della teoria Punti di forza:

Attenzione per il contesto socioculturale: è l’unica teoria dello sviluppo che collega la psicologia ad idee   Attenzione provenienti dalla storia, dalla sociologia, dall’economia, dalle scienze politiche, dalla linguistica, dalla biologia, dall’arte e dalla letteratura.  letteratura.    In Integrazione tegrazione tra apprendimento e sviluppo: Vygotskij sosteneva che è l’apprendimento a guidare lo sviluppo. Quando i bambini imparano qualcosa essi raggiungono un più alto livello di sviluppo; allo stesso tempo il loro livello evolutivo influenza la disponibilità ad apprendere un nuovo concetto.   Sensibilità alla diversità di sviluppo: gli psicologi socioculturali riconoscono sia le differenze individuali 

all’interno di una cultura, sia le differenze tra culture.  culture.  Punti di debolezza:   Indeterminatezza della nozione di zona di sviluppo prossimale . Paris e Cross hanno notato due principali

ambiguità o limiti nel concetto di sviluppo prossimale:   Conoscere soltanto l’ampiezza della zona nei bambini non fornisce un quadro accurato della loro capacità e stile d’apprendimento; d’apprendimento; il loro attuale livello di sviluppo paragonato ad altri bambini della stessa età e il grado di motivazione.   La zona di sviluppo presenta problemi di misurazione: se un bambino necessita di aiuto nel pronunciare le parole durante la lettura, un altro ha bisogno di essere aiutato nel collegare le idee tra le frasi e il terzo ha bisogno solo di un incoraggiamento, hanno bisogno dello stesso numero di suggerimenti ma hanno zone ampie uguali? Inoltre rimangono poco chiari i processi psicologici precisi coinvolti nell’interiorizzazione dell’interpsichico in intrapsichico. Infine, gran eparte sulladell’affettività zona di sviluppo madre e il bambino e poche volte la diade di coetanei si sa delle moltoconoscenze poso sul ruolo nellariguarda zona di la s viluppo. sviluppo.   Insufficiente attenzione alle questioni evolutive: abbiamo bisogno di un resoconto più orientato in senso evolutivo sia dei contesti che dei bambini. Per i contesti abbiamo poche descrizioni di contesti di bambini di varie età o livelli di sviluppo e per quanto riguarda i bambini bisognerebbe interessarsi di più ai loro bisogni, ai loro interessi in ogni età perché influenzano la natura degli ambienti che cercano e gli effetti che un particolare ambiente ha su di loro. Senza una spiegazione di come lo sviluppo cognitivo influenzi i processi e i risultati della collaborazione, non abbiamo un’idea chiara del modo in cui i processi di apprendimento e sviluppo operino, ad esempio,n nella zona di un bambino di 2 anni rispetto ad uno di 8. Vygotskij ha prestato prestato anche poca attenzione al ruolo della maturazione fisica. L’idea generale è che il livello evolutivo cognitivo e fisico del bambino influenza: o  Contesti in cui egli entra; o  La natura dei processi socio cognitivi coinvolti nell’interazione diadica;  diadica;   o  L’effetto degli eventi socio storici su di lui.  lui.  Difficoltà nello studio dei contesti storico-culturali: l’osservazione delle diadi genitori-bambini -bambini bimbo   grande-bimbo piccolo sono difficili e richiedono tempo. Le ricerche transculturaligenitori richiedono viaggiocostosi, un profondo apprendimento dell’altra cultura, un’attenta traduzione dei materiali e la selezione dei



 

 

ricercatori più adatti.   Mancanza di compiti prototipici che rivelino fenomeni evolutivi interessanti: nessun compito proto tipico dell’approccio socioculturale ha colpito l’immaginazione degli attuali studiosi dello sviluppo e stimolato un’ulteriore produzione di ricerche. Anche quando faceva esperimenti, Vygotskij descriveva le proprie procedure in modo molto sommario e presentava pochi o nessun dato, affidandosi a riepiloghi generali. Egli diresse la sua energia verso l’apertura di nuove linee di ricerca, piuttosto che esaminare compiutamente una qualsiasi area. Questo rende improbabile che si verifichi un forte aumento della ricerca socioculturale. Inoltre potrà non emergere mai una descrizione sistematica, coerente e ben documentata dello sviluppo in una



singola area. Conclusioni   Nella traduzione, qualcosa si perde della teoria di Vygotskij: ciò di cui la psicologia evolutiva contemporanea necessitava da lui era la sensibilità per il contesto sociale dello sviluppo e questo è ciò che ha preso. Ci sono tre aspetti principali che sono stati ignorati:   Molta della ricerca socioculturale attuale guarda a come la situazione influenza il comportamento: non comincia con il bambino in un contesto come unità di base.   La nozione di zona di sviluppo prossimale è stata tolta dal suo contesto sociopolitico.   Molti studi recenti sulla zona di sviluppo che vengono presentati come ispirati a Vygotskij sono poco più che studi tradizionali dell’interazione madremadre - bambino. Gli studi realmente vygotskijani devono:   Considerare sia il comportamento adulto che quello del bambino e il modo in cui ognuno si adatta alla precedente risposta dell’altro;  dell’altro;  dell’adulto.    Valutare ciò che il bambino può fare sia da solo che con l’aiuto dell’adulto.     

Osservare il graduale spostamento di responsabilità dall’adulto bambino nel corso della seduta.  seduta. Valutare come l’adulto struttura il processo di apprendimento, apprendim ento,alcerca di portare il bambino ad un  livello cognitivo leggermente superiore. adulto-bambino.   Esaminare come la cultura e la sua storia plasmano la natura dell’interazione adulto-bambino.

DIFFERENZE VYGOTSKIJ – VYGOTSKIJ – PIAGET  PIAGET EDUCAZIONE

PIAGET Bambino attivo, curioso Educare = far fare esperienza ai bambini Le risposte che mi devo aspettare sono condizionate dalla struttura cognitiva biologicamente determinata.

VYGOTSKIJ Bambino attivo che costruisce l’apprendimento l’apprendimento   Non parla di situazione cognitiva Scoperta: non è solo disequilibrio cognitivo ma è mediato socialmente: è possibile condividerlo con altri in vari modi. Sono mediati socialmente sia la problematica che la soluzione.

Educazione = appendere facendo

Il maestro deve fornire indizi, istruzioni adatti alle com ete etenze nze del bam bambin bino. o.

Educazione basata sulla scoperta Non bisogna trasmettere concetti, rinforzare risposte esatte ma fornire situazioni e materiali per sperimentare.

Incoraggiare il bambino a mettere in atto i comportamenti che è in grado di attivare

CAPITOLO 4 – 4 –  La teoria dell’apprendimento sociale  Teoria dell’apprendimento = dell’apprendimento = è venuta da molti ricercatori che hanno lavorato per un periodo di oltre 60 anni. Ha conferito rispettabilità scientifica alla psicologia dello sviluppo. La teoria dell’apprendimento si è sviluppata ed ha avuto la sua maggiore influenza in territorio americano; è diventata parte della cultura americana e si è introdotta anche nella lingua con definizioni come “comportamentismo”, “modificazione del comportamento”.  comportamento”. 

 

 

Teoria dell’apprendimento sociale  sociale = versione della teoria dell’apprendimento che influenza nel n el modo più evidente le attuali teorie e ricerche sullo sviluppo. Comportamentismo   Watson: il fine della psicologia dovrebbe essere quello di predire e controllare il

comportamento manifesto, non descrivere e spiegare gli stati di coscienza. Watson considerava i bambini come “pezzi di argilla” che venivano plasmati dall’ambiente. dall’ambiente.   Le teorie dell’apprendimento ebbero un’influenza così grande perché avevano trovato per la psicologia, una realtà psicologica che poteva essere studiata in modo conveniente e perché perc hé hanno dato origine poi a dei procedimenti di ricerca di gruppo che potevano indagare tale realtà con buone speranze di ottenere risultati significativi. Skinner: Walden Two: romanzo dove la società utopistica era pensata come una società dove i bambini sarebbero

stati allevati da ingegneri del comportamento, specializzati nel condizionamento operante. I comportamenti desiderati sarebbero stati incoraggiati dal rinforzo, quelli non desiderati sarebbero stati scoraggiati. Le teorie dell’apprendimento cominciarono ad avere i primi problemi alla fine degli anni ’50’50 -anni ’60: lo scontento proveniva:   Dall’interno: centinaia di studi sull’apprendimento verbale non avevano portato ad una spiegazione soddisfacente della memoria o dell’apprendimento e nuove ricerche indicavano che c’erano dei limiti alle leggi dell’apprendimento, limiti stabiliti della predisposizione biologica.  biologica.    Dall’esterno: attacco di Chomsky, modello di acquisizione del linguaggio di Skinner; concezioni alternative dell’apprendimento (elaborazione dell’informazione, grammatica trasformazionale di Chomsky, teoria 

cognitiva di Piaget). Anni ’60: fu dimostrato sperimentalmente che un’ampia gamma di comportamenti di neonati e bambini poteva diventare più frequente se veniva rinforzata, soprattutto se i rinforzi erano di tipo sociale (sorrisi, attenzioni, lodi da parte di altre persone). Prime ricerche sull’apprendimento dei bambini  I bambini venivano sottoposti al condizionamento operante oppure a quello classico: dovevano risolvere problemi di apprendimento discriminativo o addirittura vagavano in labirinti cercando premi (al posto del formaggio). La conclusione di queste ricerche era che i bambini hanno le stessi leggi dell’apprendimento di tutto il resto della popolazione. Si notò la differenza tra bambini e ratti: i bambini riuscivano a denominare gli attributi degli oggetti (colore, dimensioni) ed usare queste denominazioni come guida per apprendere quale attributo avrebbe fatto loro ottenere un rinforzo. I ricercatori utilizzavano stimoli astratti, senza significato perché volevano avere una misurazione pura, non contaminata da un precedente apprendimento. Fine anni ’60: molti studiosi dello sviluppo capirono che forse era più produttivo studiare direttamente lo sviluppo dell’attenzione, del linguaggio linguaggio e del pensiero, piuttosto che c he tramite compiti di apprendimento.  – alta nelle città N.B. Un grosso limite fu che gran parte della ricerca fu condotta su brillanti bambini di classe medio – alta universitarie.  Apprendimento sociale  Prima teoria dell’apprendimento sociale ebbe origine nel 1930 all’Università di Yale. I  Apprendimento

pionieri nella teoria dell’apprendimento sociale: Mowrer, Miller, Dollard, Dol lard, Sears.  Sears.  I teorici dell’apprendimento sociale presero una parte interessante e importante del contenuto della teoria freudiana (dipendenza, aggressività, formazione della coscienza, meccanismi di difesa) ma cercarono delle spiegazioni del comportamento nei principi dell’apprendimento S-R S -R (stimolo- risposta). Dollard   e Miller : interessati a sviluppare sviluppare una psicoterapia basata sulla teoria dell’apprendimento sociale: se il

comportamento nevrotico viene appreso, dovrebbe essere anche disimparato. Socializzazione  = punto importante su cui si è focalizzata la teoria dell’apprendimento sociale, processo per p er cui la

società cerca di insegnare ai bambini a comportarsi come un adulto ideale che appartiene a quella società.  

 

 Allpert : un bambino veniva posto in una stanza piena di giochi e gli veniva chiesto di accudire un criceto che era

posto in una scatola senza coperchio: se il bambino si dirigeva verso i giochi, il criceto scompariva attraverso il doppio fondo della scatola. Questo esperimento è stato utilizzato per misurare la coscienziosità: il tempo trascorso prima che il bambino disubbidisse, la sua reazione emotiva alla disubbidienza, il fatto di confessare o meno. I teorici dell’apprendimento sociale suggeriscono che vi sono delle importanti pulsioni apprese (aggressività e dipendenza) che sono derivate da pulsioni biologiche primarie: il bisogno di mangiare spinge ad una pulsione di dipendenza.  e Dollard : si posero il compito di dimostrare che una delle forze più potenti della socializzazione Imitazione  Miller  e èimitativi, l’imitazione. La tendenza generale all’imitazione viene appresa vengono ri comportamenti attraverso un processo di condizionamento operante. Dueperché concetti di Freudrinforzati vengono va esposti secondo una nuova prospettiva:  

Identificazione con il genitore dello stesso sesso: avviene per buona parte tramite un apprendimento osservativo. Il bambino controlla anche il proprio comportamento ripetendo a se stesso le dichiarazioni approvazione o disapprovazione del genitore (gli adulti a volte vo lte lodano un maschietto perché è tutto suo padre).   Meccanismi di difesa: possono essere acquisiti osservando gli altri ad usare queste difese. Bandura  e Walters: dimostrarono che comportamenti relativamente nuovi possono essere acquisiti semplicemente guardando nuovi modelli, senza che l’osservatore debba produrre una reazione esplicita o debba essere rinforzato.

Rinforzo vicariante = apprendimento avviene senza un comportamento esplicito: un bambino che vede la maestra

lodare sempre un altro bambino perché si impegna molto nello studio, cerca di imparare quel comportamento. Orientamento generale della teoria   La teoria dell’apprendimento comprende molte teorie. L’orientamento si

focalizza sulla teoria dell’apprendimento sociale (TAS) ma ne rintraccia anche le radici nella teoria dell’apprendimento tradizionale (TAT).  (TAT).  Teoria tradizionale dell’appr endimento endimentoEnfatizza le influenze ambientali, non biologiche sul comportamento ma

ammettono, però, che vi sono dei limiti a quanto una specie può apprendere. Apprendimento= cambiamento più o meno permanente nel comportamento che ha luogo come risultato della

pratica. Tradizionalmente l’apprendimento è stato diviso in due:  due:  

  Condizionamento classico: comincia con un riflesso, uno stimolo incondizionato (capezzolo portato alla bocca)

o

provoca una risposta incondizionata (suzione). Lo stimolo condizionato (vista del biberon) avviene subito prima che il biberon venga offerto al bambino. Dopo che la vista del biberon e la suzione si sono ripetutamente presentate insieme, la semplice vista del biberon provoca suzione.

  Condizionamento operante: la modificazione del comportamento comportamento è l’applicazione dei principi del

o

condizionamento operante ai comportamenti non desiderabili che si verificano naturalmente (capricci, ritiro sociale, mancanza di linguaggio nell’autismo). Harris, Wolf, Baer : presero in osservazione un bambino molto chiuso che passava quasi l’80% del suo tempo alla scuola materna, da solo. Le loro osservazioni rivelarono che il bambino stava da solo perché riceveva attenzioni mentre quando era in compagnia non riceveva attenzioni. Mentre Freud era interessato alle alle ansie profonde sottostanti, i teorici dell’apprendimento, cercano di cambiare il comportamento. Secondo Freud, però, questo comportamento causerebbe solo il sintomo, non la causa del problema. Se si elimina un sintomo, può apparirne un altro. Per i teor ici dell’apprendimento, lo sviluppo implica l’accumulo di risposte condizionate di tipo operante o classico.  classico.   Teoria moderna dell’apprendimento sociale Mantiene l’interesse per l’apprendimento ma ne amplia il concetto

in due modi:  

 

1.  Si interessa principalmente al comportamento sociale e al contesto sociale del comportamento: anche i comportamenti sociali si possono spiegare secondo i principi dell’apprendimento. Anche i comportamenti di natura non sociale sono influenzati dal contesto sociale in cui hanno luogo (tentativi di un ragazzo di imparare a suonare il piano possono essere rinforzati dai genitori, ma rinforzati negativamente dai sui compagni di squadra).

2.  Amplia i tipi di apprendimento che devono essere spiegati: in particolar modo riconobbero l’importa nza dell’apprendimento osservativo. I bambini potrebbero mostrare di aver appreso qualcosa attraverso l’osservazione solo molto più tardi ed imparare tramite l’osservazione è fondamentale in quei casi dove provare direttamente avrebbe molti rischi. Modellamento astratto  = astrarre una regola generale dopo aver osservato dei comportamenti specifici. Il

bambino, nell’imparare a giocare a calcio, estrae gradualmente dei concetti generali di azioni di gruppo nel gioco. Nel corso dell’apprendimento osservativo, il bambino prova a riprodurre i comportamenti che ha visto e riceve un feedback rispetto a quanto il suo comportamento rispecchi quello da lui imitato. N.B Rinforzi o punizioni non sono necessari perché si verifichi l’apprendimento osservativo: quando la c apacità di apprendere tramite osservazione si è completamente sviluppata, non si può impedire ad una persona di apprendere quello che ha visto (Bandura, Ross, Ross: esperimento di Bobo). N.B. N.B.  L’aggressività di tipo fisico era maggiore nei maschi rispetto alle femmine: le femmine apprendono dai modelli altrettanta aggressività dei machi, ma normalmente non manifestano l’aggressività a meno m eno che non venga chiesto loro di farlo. Questo Q uesto perché solitamente comportamenti aggressivi sono inibiti di più nelle femmine cche he nei maschi.  Ambiente  Teoria tradizionale dell’apprendimento. Ambiente -Persona-Comportamento  Ambiente = insieme di stimoli che

possono avere diversi ruoli: possono servire come segnali per l’instaurarsi del rinforzo se viene data la risposta appropriata; possono legarsi a degli stimoli incondizionati e alla fine provocare delle risposte condizionate; possono funzionare come punizione o rinforzo. Gli stimoli controllano il comportamento determinando quale comportamento ha luogo, quando e dove. L’ambiente L’ambi ente non cambia solo la frequenza del comportamento, ma anche la sua forma attraverso il modellamento (i piccioni non giocano a ping-pong per natura ma è possibile po ssibile modificare il loro comportamento dando rinforzo al comportamento che si avvicina di più al comportamento desiderato). Teoria moderna dell’apprendimento sociale   Ambiente : uno dei molti fattori che influenza il comportamento.

L’apprendimento avviene con l’interazione di:  di:  Caratteristiche biologiche e psicologiche della persona (P) Ambiente (A) Comportamento (C) Bandura: ci sono tre tipi di ambienti: Ambiente imposto: forzato sulle persone che non possono controllarne la presenza ma hanno un controllo su come interpretarlo (i bambini sono costretti ad andare a scuola ma possono prendere la scuola positivamente o meno).   Ambiente selezionato: quella parte dell’ambiente potenziale che le persone esperiscono effettivamente (uno studente può trarre vantaggio da attività extracurricolari e impegnarsi in esperienze di gruppo, un altro invece può non farlo).   Ambiente creato: ambienti che i bambini costruiscono con i loro comportamenti (il bambino può perfezionarsi in un’abilità e questo può creare un ambiente positivo intorno a lui che lo loda e lo apprezza).  apprezza).   

        

Comportamento acquisito  Teoria tradizionale dell’apprendimento Strategia riduzionista  =Consiste nel suddividere un comportamento

complesso in unità semplici per studiarle e poi rimetterle insieme di nuovo. Le unità più semplici sono associazioni:  

 

prima si devono studiare le associazioni più semplici, poi creare associazioni più complesse e poi forse anche gerarchie di associazioni. Durante lo sviluppo le associazioni S-R si possono rafforzare, indebolire o concatenare con altre associazioni. Teoria moderna dell’apprendimento socialequando i bambini hanno acquisito nuovi comportamenti osservando

vari modelli, possono combinarli per formare comportamenti più complessi oppure, basandosi su vari comportamenti osservati in precedenza, è possibile apprendere subito dei comportamenti complessi nella loro interezza. Interesse per il comportamento osservabile  Teoria tradizionale dell’apprendimentoL’oggetto di studio è il comportamento osservabile (piuttosto che le

strutture mentali o l’esperienza consapevole). Il comportamento osservabile è disponibile all’osservazione all’oss ervazione di tutti e può essere misurato obiettivamente. i nfluenzano la scelta di quello che viene osservato, Teoria moderna dell’apprendimento sociale I fattori cognitivi influenzano il modo in cui viene percepita quella quella persona o quell’evento, quell’evento, il modo in cui è organizzata organizzata questa nuova informazione per il futuro, il fatto che l’apprendimento osservativo abbia un effetto duraturo e in cosa consista l’effetto stesso.  stesso.  Sottoprocessi alla base dell’apprendimento tramite osservazione, secondo Bandura:

  Processi attentivi = l’attenzione è controllata:  controllata:  

o

-  - 

Dalla caratteristiche del modello Dalle caratteristiche dell’osservatore  dell’osservatore 

  Processi di ritenzione: l’evento deve essere trasformato in simboli. Bandura insiste sul fatto che non è

o

necessario che la rappresentazione del modello sia strutturalmente simile al suo comportamento.

  Processi di produzione: grazie al feedback ricevuto nel monitoraggio dell’esecuzione, i bambini possono

o

modificare la loro risposta iniziale.

  Processi motivazionali motivazionali: i bambini tendono a imitare comportamenti i cui risultati sono visti come desiderabili.

o

Autoefficacia(self-efficacy): è stata messa in risalto da Bandura: la percezione che una persona ha  Autoefficacia  Autoefficacia  Autoefficacia(self-efficacy)

della propria competenza nell’agire sul proprio ambiente. È la convinzione sulle proprie capacità di organizzare ed eseguire la sequenza delle azioni richieste per raggiungere un obiettivo dato. I bambini possono anche avere le abilità necessarie per padroneggiare un compito, ma se non si percepiscono in grado di usare realmente le proprie abilità, possono fallire. Collins: proposto difficili problemi matematici a bambini con alta o bassa autoefficacia in matematica. I bambini molto efficaci attribuiscono il loro fallimento al fatto di non essersi impegnati a sufficienza, i bambini con un basso senso di efficacia, attribuiscono il loro insuccesso alla loro scarsa abilità. Il lavoro sull’autoefficacia ha due implicazioni importanti: importanti:  

I giudizi di efficacia più favorevoli allo sviluppo sono forme di lieve sovrastima perché motivano i bambini a cimentarsi in compiti leggermente difficili che potrebbero affinare le loro capacità.

 

Un’autoefficacia elevata è fondamentale per resistere resistere nella fase del rifiuto.

Nel corso dello sviluppo i bambini si costruiscono gradualmente una conoscenza della propria efficacia in situazioni diverse, a partire da 4 tipi principali di informazione:

 

 

1. 

Successo o fallimento avvenuto in precedenza.

2. 

Esperienze vicarie (provate vedendo altri).

3. 

Persuasione verbale: gli altri parlano al bambini con la convinzione che egli abbia l’abilità di realizzare il suo scopo.

4. 

Altre informazioni: eccitazioni, ansia, fatica, dolore fisico.

N.B.  Per

tutte e 4 le fonti di informazione, informazione, i cambiamenti evolutivi influenzano l’accuratezza con la quale i bambini possono elaborare l’informazione.  l’informazione. 

Efficacia personale  = senso di poter determinare effetti nell’ambiente. A questa efficacia contribuiscono anche la

differenziazione del sé dagli altri durante l’infanzia e l’accurato confronto con gli altri durante la fanciullezza. Nel corso della vita cambiano gli aspetti dell’autoefficacia più importanti. L’autoefficacia è correlata all’elaborazione dell’informazione di Bandura perché in  in  questa elaborazione possono esserci delle distorsioni: le persone che tendono a sottolineare e a ricordare le caratteristiche negative della propria prestazione possono sottostimare la propria efficacia. Efficacia collettiva = convinzione condivisa dal gruppo sulla propria capacità di produrre effetti di valore attraverso

azioni collettive. Bandura crede che l’efficacia collettiva politica nelle comunità locali e nazionali, possa portare a cambiamenti che affrontano problemi sociali come scuole scadenti, analfabetismo, cattive pratiche sanitarie. Metodologia   Teoria tradizionale dell’apprendimento  il metodo di studio preferito è, quindi, quello dell’esperimento in

laboratorio, di piccole dimensioni e rigidamente controllato. Questo portò i ricercatori a sviluppare apparecchiature o paradigmi adatti: Skinner box o baby box. La maggior parte degli studi di laboratorio sull’apprendimento richiede un certo numero di soggetti in ciascuna delle condizioni esaminate e il confronto delle condizioni valutando le caratteristiche dei gruppi. A volte, però, gli studi sul condizionamento operante, esaminano i cambiamenti da una prova all’altra in uno stesso soggetto (A-B-A). (A -B-A). Teoria moderna dell’apprendimento sociale  Conserva lo spirito metodologico della TAT. Esempi di ricerca evolutiva: evolutiva: giudizio morale e ruoli di genere. Giudizio morale  

Piaget diceva che ciò che il bambino può imparare sulla morale dipende dal suo livello cognitivo. I teorici dell’apprendimento sociale invece, prendono in considerazione con molta attenzione attenzione come il giudizio morale del bambino sia determinato dalla particolare situazione, dalla storia passata del bambino e dalla particolare area di contenuto. Essi spiegano i cambiamenti evolutivi nel giudizio morale con: cambiamenti di criteri di giudizio nei bambini (intenzioni), quantità di danno provocato e conseguenze di lunga durata, le norme personali del bambino, le proibizioni degli adulti, la punizione o i premi attesi e l’influenza dei compagni. In alcune situazioni il i l bambino da dei giudizi soggettivi (basati sulle intenzioni), mentre in altre situazioni i suoi giudizi sono obiettivi (basati sulla quantità del danno) e questo vale dall’età prescolare all’età adulta. adulta.   L’aumento di giudizi di tipo soggettivo in funzione dell’età, riflette la crescente crescente esposizione a modelli che danno giudizi soggettivi (è più probabile che nel punire un bambino i genitori gli spieghino le loro ragioni se ha 8 anni, piuttosto che 3). cultura . Quando i bambini Sviluppo dei ruoli di genere   L’acquisizione dei ruoli di genere pervade ogni cultura. acquisiscono la consapevolezza del significato sociale legato al genere, prestano maggiore attenzione ai comportamenti rilevanti per il genere e li regolano maggiormente, soprattutto in gruppi misti: le femmine apprendono che gli altri disapprovano la loro aggressività fisica e fanno soprattutto uso di aggressività verbale. Dall’età di 3-4 3-4 anni, i bambini disapprovano i maschi che danno da mangiare e cullano le bambole e le femmine che giocano con i camioncini. L’autoefficacia entra in gioco gi oco in molti modi: riguarda il probabile successo nell’intraprendere occupazioni prevalentemente maschili o femminili (vero particolarmente verso i campi che richiedono abilità matematiche: le donne tendono a sottostimare le loro abilità in questo campo).  

 

Meccanismi di sviluppo Non tutti sono d’accordo nel ritenere che la teoria dell’apprendimento sociale o qualsiasi

attuale teoria dell’apprendimento sia veramente una teoria evolutiva. L’interesse dei teorici dell’apprendimento sociale si concentra sui processi di cambiamento, contrariamente a Piaget e Freud (interessati ai cambiamenti strutturali durante gli stadi dello sviluppo infantile). Bandura, però, ha identificato un certo numero di variabili evolutive:

  Maturazione fisica: di scarso interesse per i teorici dell’apprendime dell’apprendimento nto sociale.



  Esperienza nel mondo sociale: provoca lo sviluppo in due modi principali:   Il bambino, interagendo con gli altri, acquisisce un repertorio di comportamenti, impara in quali situazioni



essi sono appropriati.

  Dai bambini più grandi che osservano un modello, ci si aspetta che apprendano nuove abilità complesse



rapidamente e con un minimo di istruzioni verbali.

  Sviluppo cognitivo: le conoscenze che i bambini hanno del mondo e di se stessi si sviluppano attraverso



l’esperienza diretta degli effetti prodotti dalle proprie azioni e l’esperienza vicaria degli effetti prodotti dalle azioni di altri. L’attenzione, la memoria e l’organizzazione cognitiva del bambino sono soggette a cambiamenti radicali durante lo sviluppo. C’è maggiore probabilità, inoltre, che inoltre, che bambini più grandi ripetano verbalmente ciò che hanno osservato. Bandura evidenzia l’abilità crescente a tradurre le osservazioni in simboli e ricombinarli: i simboli possono essere ripetuti e poi conservati in memoria in modo più efficiente delle immagini visive. Posizione rispetto alle questioni evolutive La natura umana: per anni la teoria dell’apprendimento è stata usata

come l’esempio di teoria che adottava una visione meccanicistica del comportamento umano. Il modello meccanicistico, però, non riflette riflette accuratamente il punto di vista della moderna teoria dell’apprendimento sociale per cui le persone sono organizzate in sé, proattive, autoriflessive e autoregolate (si propongono delle norme, si rinforzano quando agisce in accordo con queste e usano dei meccanismi di controllo per giudicare la riuscita dell’apprendimento osservativo e per costruire l’autoefficacia).  l’autoefficacia).  Bandura: pensa che le persone sono coinvolte attivamente nel loro stesso processi di sviluppo e apprendimento

(secondo lui il bambino non apprende in modo automatico semplicemente guardando o ascoltando gli altri). Per Bandura, al contrario di Piaget, non è importante la struttura dello scambio tra bambino e ambiente, ma piuttosto l’informazione acquisita come risultato di questo scambio.  scambio.  Visione dell’essere umano come razionale o irrazionale: ir razionale:     Piaget : bambino diviene più logico mano a mano che le sue strutture mentali vengono a riflettere la realtà.

  Freud  e  e Bandura: assegnano un ruolo più ampio al pensiero illogico e irrazionale, forse perché il loro interesse

è centrato sugli eventi sociali e carichi di emotività. Per Bandura il bambino può pensare logicamente o illogicamente a seconda dei tipi di modelli che ha incontrato nelle situazioni di risoluzione di problemi. Sviluppo quantitativo e qualitativo  Sia la TAT che la TAS, vedono lo sviluppo come un processo di cambiamento

quantitativo, in cui degli episodi di apprendimento si accumulano gradualmente nel tempo. Bandura ritiene che la ricerca degli stadi sia controproducente perché gli stadi distraggono l’attenzione dalle differenze individuali e dalla varietà dei comportamenti nei diversi ambienti. Secondo Bandura sono migliori le analisi volte a individuare quali sottocapacità sono necessarie per produrre un certo comportamento o una conoscenza. Natura e cultura 

TAT: all’inizio considerava la giovane mente come una lavagna pulita su cui scrivere. In seguito questa concezione si è evoluta verso una posizione più moderata: il bambino è malleabile, ma entro certi limiti.  

 

TAS: Bandura: causalità causalità triadica reciproca. Da notare che la biologia non pone solo dei vincoli all’apprendimento, ma lo rende possibile: la capacità di apprendimento dell’organismo è innata e si è evoluta come un modo per sopravvivere in un ambiente che cambia. Che cosa si sviluppa?   Sono pochi i comportamenti universali: quelli che si possono trovare con certezza in ogni

cultura. Quello che è universale nello sviluppo è l’abilità di imparare osservando o ascoltando altre persone o, in alcune società, prestando attenzione a personaggi della televisione e dei libri.  Applicazioni  ioni   Gli psicologi hanno usato la teoria dell’apprendimento per modificare molti problemi di  Applicaz

comportamento; si sono inoltre preoccupati dell’apprendimento da parte dei bambini dell’aggressività osserva osservata ta in televisione e del ruolo svolto dall’efficacia collettiva nel portare avanti il cambiamento sociale. I genitori in famiglie normali e in famiglie problematiche differiscono nell’abilità a imporre la disciplina: nelle famiglie ben funzionanti i genitori stabiliscono conseguenze specifiche per le disubbidienze del bambino e le applicano con coerenza; nelle famiglie disfunzionali, invece, il bambino apprende che i genitori possono reagire in modo esplosivo alle disobbedienze e fare vaghe minacce di punizione ma non daranno seguito a queste minacce. Bandura e Walters i ragazzi adolescenti spesso provengono da famiglie privilegiate di classe media: i genitori di

questi ragazzi, infatti, tendono a scoraggiare l’aggressività dei figli nei loro confronti ma ad   incoraggiare l’aggressività verso i coetanei.  coetanei.  Valutazione della teoria La valutazione si concentra sul TAS di Bandura. Punti di forza: Interesse per le influenze situazionali sul comportamento: il comportamento di una persona può

variare da una situazione all’altra a seconda dei modelli e dei rinforzi che compaiono in ciascuna situazione, e delle esperienze precedenti avute dalla persona in queste situazioni. Rosenthal   e  Zimmerman: i piagetiani hanno trascurato il ruolo dell’apprendimento osservativo nell’acquisizione del concetto di conservazione. Alcuni tipi di conservazione sono modellati e rinforzati più frequentemente di altri. Non solo le influenze sociali più prossime come la pressione dei pari o quella genitoriale, modellano lo sviluppo, ma anche le istituzioni più ampi e i sistemi di credenze (es. tattica terroristica, stereotipi sessuali e razziali, modellamento transculturale per mezzo delle trasmissioni via satellite, pornografia). Bandura:

  Processi cognitivi caldi: aspetti emotivi, motivazionali del pensiero (bambino che pensa a come far piacere ai propri genitori).   Processi cognitivi freddi: si rivolgono alla natura del pensiero, senza considerazione per il suo aspetto emotivo.



Verificabilità: anche gli oppositori della teoria dell’apprendimento ammettono che essa è probabilmente la teoria

psicologica con maggiori possibilità di verifica. C’è una proporzione maggiore di concetti difficilmente concetti  difficilmente verificabili nella teoria di Bandura, rispetto alle TAT (rappresentazione simbolica, modellamento astratto, aspettative). Punti di debolezza Analisi inadeguata dello sviluppo cognitivo: la conoscenza sembra consistere di un magazzino

di regolarità empiriche che sono state osservate. Bandura non ha ancora dato una spiegazione dettagliata di come lavorino esattamente i processi cognitivi. Bisogna ancora approfondire il modo in cui è organizzato il pensiero dei bambini e il modo in cui tale organizzazione cambia durante lo sviluppo. Bandura prende in considerazione una posizione intermedia: i bambini hanno conoscenze specifiche per dominio; essi costruiscono schemi (come quelli di genere) e tramite il modellamento astraggono caratteristiche comuni da parecchi eventi in relazione tra loro. Questa descrizione dei cambiamenti cognitivi è importante perché il modo in cui un comportamento osservato viene interpretato in ciascun momento dello sviluppo è sicuramente influenzato dal modo in cui le conoscenze del bambino sono organizzate. I teorici dell’apprendimento sociale riconoscono che il livello di sviluppo influisce su ciò che viene appreso durante l’osservazione ma non sono in grado di fornire una spiegazione dettagliata di questo processo.  

 

Descrizione inadeguata in ambienti naturali: sappiamo come agiscono le variabili che producono cambiamenti di

breve durata in laboratorio, ma non come esse agiscono nell’ambiente naturale. Il contributo della teoria sarebbe molto maggiore se i ricercatori esaminassero i modelli e le variabili contingenti di rinforzo che si trovano abitualmente negli ambienti tipici di ciascuna fase dello sviluppo (sembra che gli anziani, per ottenere rinforzi, debbano spesso imparare ad essere dipendenti, non indipendenti). La t eoria eoria dell’apprendimento sociale oggi   La teoria dell’apprendimento sociale ha raggiunto il suo picco di

influenza sulla psicologia dello sviluppo negli anni ’60’60 - ’70 ma nonostante oggi sia inclusa nella maggior parte dei resoconti dello sviluppo, pochi studi sono direttamente stimolati da questa teoria. Anche i recenti lavori sull’autoefficacia si sono focalizzati sugli adulti, e si sono orientati di rado allo sviluppo infantile. Gli studiosi dello sviluppo, di solito, riservano l’espressione “cognizione sociale” per il pensiero dei bambini al di fuori del quadro di Bandura. Anche se la ricerca moderna all’interno delle teorie dell’apprendimento qualche volta coinvolge i bambini, specialmente nella modificazione di gravi problemi di comportamento, questo lavoro rimane isolato i solato dalle principali correnti della psicologia dello sviluppo. CAPITOLO 5- Teoria dell’elaborazione dell’informazione  Negli ultimi 30 anni, l’approccio dell’elaborazione dell’informazione, con la rivoluzione cognitivista, si è diffuso silenziosamente nel campo dello sviluppo cognitivo e attualmente è uno degli approcci più importanti. L’elaborazione dell’informazione non è una teoria unica, ma è piuttosto un quadro di riferimento che caratterizza un gran numero di programmi di ricerca. I ricercatori che seguono questo orientamento studiano il passaggio delle informazioni attraverso il sistema cognitivo: input- elaborazione-output. Gli psicologi dell’elaborazione dell’informazione esaminano quali processi mentali vengono applicati dal bambino all’informazione e di conseguenza come essa venga trasformata, manipolata e usata. Ci sono una varietà di approcci all’interno del campo della teoria. La principale distinzione riguarda il grado di serietà con cui i vari approcci prendono il computer come modello: m etafora vaga che aiuta i ri ricercatori cercatori a riflettere sui processi   Modello hard-core: il computer serve come una metafora usati dal soggetto per rappresentarsi, immagazzinare e risolvere problemi relativi a parole.   Modello soft-core: il ricercatore adotta il linguaggio informale. Es. uno studio in cui viene presentata ad alcuni bambini una serie di figure, mentre ad altri bambini viene presentata una lista di parole che denominano quelle stesse figure. Il ricercatore mette poi a confronto la memoria dei bambini nelle due condizioni di solo-figura o solo-parola solo-parola e prova a dedurre quali processi mentali sono stati applicati all’input nell’intervallo di tempo dai bambini nei due gruppi.  gruppi.  Storia della teoria  L’elaborazione dell’informazione è la prima grossa teoria della cognizione adulta che sia

emersa da quando la psicologia dello sviluppo è diventata scienza sperimentale. Anni ’40’40- ’50: cambiamenti responsabili della trasformazione della psicologia sperimentale dell’adulto:  dell’adulto:    Crisi del neo-comportamentismo:   Il neo-comportamentismo neo-comportamentismo portava ad avere informazioni sull’apprendimento in laboratorio ma non ad una comprensione del pensiero della vita quotidiana fuori dal laboratorio. linguaggio, gio, era sbagliato   Chomsky: sosteneva che il modo in cui la teoria dell’apprendimento vedeva il linguag perché si focalizzava sull’output sull’output linguistico. Secondo Chomsky, invece, l’essenza l’essenza del linguaggio è rappresentata dall’insieme di regole astratte che non sono osservabili.  osservabili.    Progressi tecnologici della società cambiarono in modo irreversibile il pensiero degli psicologi: la seconda guerra mondiale portò gli psicologi fuori dai laboratori perché serviva il loro aiuto per migliorare l’uso di armi a rmi ed equipaggiamenti bellici. Gli ingegneri che lavoravano sui sistemi di comunicazione svilupparono la nozione di “canali di comunicazione” che furono presi come metafora come  metafora per il pensiero umano, gli psicologi non solo furono invogliati a parlare della mente, ma ebbero anche un linguaggio per farlo. Newell  e  e Simon: le capacità logiche delle persone potevano essere simulate attraverso programmi appropriati di computer.

 

 

Scienza cognitiva = misto di psicologia cognitivista, scienza del computer, filosofia, neuroscienze e linguistica.

Fine anni ’60: ’60: la psicologia dello sviluppo iniziava a riconoscere le potenzialità poten zialità dell’elaborazione delle informazioni per studiare il pensiero dei bambini. L’elaborazione dell’informazione era attraente perché permetteva studi sperimentali controllati, al pari della teoria dell’apprendimento ma forniva anche una nuova metodologia, un linguaggio e una metafora per studiare lo sviluppo del pensiero. Orientamento generale della teoria  L’uomo come strumento di elaborazione dell’informazione: gli psicologi

dell’informazione fanno un’analisi fase per fase di ciò che una persona fa con le informazioni. I bambini di età diversa, o di livelli cognitivi diversi, si trovano in stati diversi: ciascuno di essi viene inferito dai ricercatori in base alla relazione tra input e output. Così ogni livello evolutivo è caratterizzato da una particolare relazione inputoutput e i cambiamenti evolutivi consistono nell’andare da una di queste relazioni all’altra.  all’altra.  Modelli: diagrammi di flusso attraverso i quali il teorico comunica le proprie affermazioni relative a struttura o architettura delle mente. Processi di controllo: hanno la funzione di dirigere le attività da eseguire in ciascuno stadio di elaborazione; seguono tutto quanto avviene in ogni parte del sistema e sovrintendono affinché l’intero sistema lavori in armonia.   Sviluppo come modificazione modificazione: come Piaget, la teoria dell’elaborazione dell’informazione, vede le attività del bambino come portatrici di cambiamento nel suo pensiero, attraverso un processo di auto modificazione: es. quando il bambino prova diverse strategie e vede qual è la migliore comincia ad usarla più spesso della altre= impara a selezionare.   Sviluppo cognitivo: nello spiegare lo sviluppo cognitivo l’approccio pone l’enfasi sulle  sulle “prestazioni” piuttosto che sulla competenza. Gli aumenti quantitativi non generano trasformazioni qualitative e, pertanto, la natura dei processi cognitivi non cambia in funzione dell’età. I processi di sviluppo sono: o dell’età;     Capacità di base di elaborare: diventa più esaustiva col crescere dell’età; o  Strategie di elaborazione: diventano più complesse, sofisticate sofisti cate e potenti in funzione dell’età.  dell’età.    Analisi del compito: analisi attenta del compito che adulti o bambini devono affrontare, sia esso sperimentale o della vita reale. Analizzando ciò che il compito richiede, il ricercatore può distinguere tra i comportamenti che il bambino produce perché sono necessari per adattarsi al compito in questione e quelli che produce perché le sue abilità di elaborazione sono inadeguate. I teorici dell’elaborazione dell’informazione sono propensi a credere che il bambino acquisisca acquisis ca un insieme di regole o strategie specifiche di un particolare dominio: un’attenta analisi dei diversi compiti chiarisce come mai il bambino possa applicare una regola a certi compiti e non ad altri.  Aspetto comune tra teoria teoria dell’elaborazione dell’informazione e teoria teoria dell’apprendimento:   Entrambi scompongono compiti o comportamenti nelle loro componenti elementari;   Entrambi sono molto interessati alla natura degli stimoli del compito.

Metodologia   tipicamente usano metodi sperimentali rigorosi: a volte gli esperimenti tendono ad essere

microscopici (spesso prendono in esame eventi molto brevi); spesso esaminano variabili temporali (in quanto si crede che ogni attività mentale richiede una certa quantità di tempo e, quindi, sotto certe condizioni si può pensare che più è lungo il tempo che passa tra l’input e l’output, più sono le attività cognitive che si stanno compiendo). La configurazione di risposte corrette o sbagliate in vari tipi di prove rivela la regole, o le regole, che il bambino sta usando per risolvere il problema. Siegler : Metodo micro genetico: ai bambini vengono proposte molte prove dello stesso tipo di problema: ci possono essere sessioni multiple nell’arco di settimane o mesi. Questi sistema rivela i cambiamenti momento per momento nelle prestazioni cognitive del bambino. Il metodo permette ai ricercatori i cambiamenti direttamente mentre avvengono. Solitamente i bambini mostrano comportamenti di “esitazione” sulla prova, appena prima di dare una risposta con una nuova strategia. Altri due due strumenti utilizzati dai teorici dell’elaborazione dell’informazione: dell’informazione:   o  Modelli sottoforma di diagrammi di flusso; o  Simulazione col computer: tentativo di scrivere un programma che sia sufficientemente specifico, accurato e completo da generare g enerare un output simile a quello cche he produrrebbe un essere umano.  

 

Procedura per arrivare ad una simulazione :

1)  Psicologo raccogli descrizioni del modo in cui la gente risolve un particolare problema; 2)  Ricercatore prova a scrivere una serie di regole o procedimenti che il bambino o un gruppo di bambini ha

usato per ordinare. 3)  Scrive un programma per il computer che dia istruzioni basate su questa serie di regole. 4)  Corregge di volta in volta il programma finché non ottiene un modello soddisfacente. 5)  Infine può sviluppare un modello più generale che spieghi il comportamento in un insieme più ampio di compiti. Principali approcci evolutivi   Lo studio dell’elaborazione dell’informazione nei bambini è un’impresa varia e multiforme: alcuni psicologi dell’elaborazione dell’informazione usano lettere lampeggiate brevemente su uno schermo, mentre altri lasciano lo stimolo a disposizione per mezz’ora; mezz’ora; alcuni guardano ai tempi di reazione, altri si interessano delle spiegazioni date dal bambino su come ha risolto un problema. Programmi di ricerca svolti dagli approcci della teoria dell’informazione circa alcuni ambiti di sviluppo: sviluppo:    C’è la credenza credenza diffusa che i bambini abbiano poca memoria; la memoria è diventato così uno 1.  MEMORIA C’è

degli argomenti più studiati dagli psicologi dell’elaborazione delle informazioni. La memoria coinvolge tre momenti principali: dell’informazione.  A.  Codifica dell’informazione.  B.  Immagazzinamento. C.  Recupero. Munich Longitudinal Study: studio longitudinale di 10 anni con vari tipi di compiti di memoria: la prestazione

comparativa di memoria, un bambino in un che particolare di memoria poca relazione sua prestazione altri compiti di sembra le abilitàcompito di memoria siano inaveva qualche modo legatecon allolaspecifico compito.in 4 fattori principali che causano i cambiamenti evolutivi nella memoria :

Alcune attività di memoria non richiedono sforzo e sono apparentemente automatiche mentre altre richiedono strategie. Strategie: attività controllate dal soggetto, messe al servizio di uno scopo mnemonico (es. ripetersi più volte un numero di telefono per ricordarlo). Flavell, Beach, Chinsky : chiesero ai bambini piccoli di ricordare l’ordine in cui lo sperimentatore aveva indicato

diverse figure e oggetti. Durante l’intervallo fra la presentazione e la prova di ricordo, veniva abbassato sugli occhi del bambino il visore di un elmetto spaziale in modo che non potesse vedere le figure, pochi bambini di 5 anni reiterarono il materiale, a 7 anni reiteravano più spesso e a 10 anni la maggior parte reiteravano. Keeney, Flavell, Cannizzo: esistenza di un legame diretto tra reiterazione e memoria:   Quei bambini che spontaneamente reiterarono ricordarono più elementi;   Quando lo sperimentatore indusse i bambini che non avevano reiterato a dire il nome degli oggetti durante

l’intervallo tra la presentazione e la prova di ricordo, essi riuscirono a reiterare in modo proficuo.  proficuo.   Deficit di produzione: i bambini piccoli possiedono strategie appropriate ma non sanno quando e come usarle. N.B. Anche dopo che i bambini hanno sviluppato e usano strategie più complesse, essi continuano ad affinarle. Ornstein, Naus, Liberty : la reiterazione verbale diventa più sistematica e organizzata nel corso dello sviluppo. Deficienza di utilizzazione della strategia: i bambini producono buone strategie che, sorprendentemente, non li

aiutano a ricordare. Conoscenza: la memoria non è un processo mentale separato dal resto della cognizione. Quindi:    

È più probabile che i bambini ricordino materiale che conoscono e possono comprendere. Via via che il bambino diventa conoscitore del mondo e possiede un magazzino sempre più ampio di

oggetti, eventi e persone, il suo ricordo migliora. Unaconoscenze conoscenzasu esperta aiuta il ricordo ri cordo dei bambini in diverse aree. Una buona base di conoscenze permette al  

 

bambino di accedere automaticamente agli elementi da ricordare perché essi sono collegati. Inoltre, una buona base di conoscenza, conos cenza, potrebbe facilitare il ricordo ad un’appropriata strategia, che a sua volta facilita il ricordo. Siegler : i contenuti familiari servono da palestra per esercitare abilità cognitive emergenti. La memoria dei bambini riflette anche le loro convinzioni, atteggiamenti e aspettative sociali ed è influenzata, anche, da stereotipi razziali: bambini di 7 e 10 anni ricordavano che un personaggio a loro noto per essere potente, si era comportato in modo duro in una storia ascoltata 3 settimane prima, quando, in realtà, si era comportato come un debole. La memoria creativa è un sottoprodotto dello sviluppo cognitivo. Script = rappresentazioni mentali coerenti e generalizzate g eneralizzate di una serie di eventi cche he avvengono in un dato preciso

ordine temporale nella vita di ogni giorno: descrivono cosa si suppone che accada in certe situazioni e portano il bambino ad aspettarsi che si verifichino determinati eventi in un certo ordine. Se questo ordine viene violato, i bambini possono esserne confusi (Es. un bambino di 2 anni cui una sera fu fatto il bagno prima di cena invece che dopo, si arrabbiò molto perché credeva che quella sera non avrebbe mangiato). Metamemoria: conoscenza sulla memoria. È un tipo di meta cognizione (conoscenza su ogni aspetto del pensiero umano). Durante lo sviluppo si impara a capire che talvolta è necessario compiere uno sforzo supplementare o fare qualcosa di speciale al fine di ricordare e si impara a ccapire apire anche che certi fattori facilitano o ostacolano la memoria. Relazione tra conoscenza della memoria e comportamento di memoria : a primo acchito sembra banale e scontato il fatto che vi sia una relazione tra conoscenza della memoria e comportamento di memoria (se il bambino pensa che la memoria sia automatica non mette in atto nessuna strategia e, quindi, ricorda meno). In realtà, però, la relazione non è così scontata: la conoscenza non porta necessariamente all’utilizzazione della conoscenza: è più probabile che i bambini continuino ad usare una strategia se la ritengono responsabile del successo ottenuto in un compito e comprendono perché la strategia li ha aiutati. Capacità : lo SPAN di memoria cresce con la maturazione fisica del cervello. Inoltre, quando le abilità cognitive

sono messe in pratica, esse diventano più automatiche e così richiedono meno capacità. Quando i bambini diventano lettori esperti, riconoscono le parole più velocemente: migliore efficienza nell’usare la nell’usare la stessa quantità di capacità, aumento capacità. Dopo aver prodotto la strategia i bambini piccoli hanno meno capacità residua per la memorizzazione e, quindi, ricordano meno! Orientamenti attuali sullo sviluppo della memoria : oggi ci sono studi su altre aree: I bambini sanno riportare

accuratamente i comportamenti degli altri di cui sono stati testimoni? I bambini più grandi o gli adulti possono ricordare eventi avvenuti prima dell’apprendimento del linguaggio? Quanto precocemente i bambini acquisiscono la memoria? I genitori ed i bambini piccoli come costruiscono ricordi autobiografici dei primi eventi vissuti? 2.  STRATEGIE   Ricerca micro genetica di Siegler : ricerca sul modo in cui i bambini sviluppano nuove strategie nel corso di diversi problemi e sessioni. Ad ogni età, un bambino usa strategie diverse da un problema ad un altro dello stesso tipo, o anche per lo stesso problema in giorni successivi. Il bambino, tendenzialmente, usa una strategia veloce a basso sforzo su problemi facili, mentre tende ad essere più accurato e lento ed utilizza strategie più complesse con compiti più difficili. Con il tempo aumenta l’uso  l’uso   delle strategie più efficienti e diminuisce l’uso delle strategie meno efficienti e scopre nuove strategie. Possono costruire una nuova strategia subito dopo averne usata con successo una già esistente! Questi abbandoni temporanei di strategie possono essere utili perché aiutano il bambino a mantenere vive le vecchie strategie mentre ne scopre di nuove. Anche se alcune volte i bambini ricevono degli insegnamenti espliciti sulle strategie oppure imitano adulti che utilizzano queste strategie; altre volte sono proprio i bambini ad utilizzare una nuova strategia durante la risoluzione di un problema. Alcuni bambini appaiono molto intuitivi nelle loro scoperte, altri, invece i nvece non riescono a capire che hanno messo in atto una nuova soluzione. S coperta delle Strategie (SCADS): mostra molti degli schemi osservati Siegler : Modello di Simulazione di Scelta e Scoperta nei bambini: il modello, come un bambino, prova varie strategie e registra i successi o i fallimenti. Il feedback

influenza la conseguente scelta di una strategia. strategia . L’associazione tra il problema e la risposta si rafforza e diventa possibile fare semplicemente una risposta memorizzata, a basso sforzo.  

 

Strategie di raggruppamento dell’informazione selettiva Visto che il mondo dei bambini è ricco di informazioni,

una parte importante dello sviluppo, è apprendere cosa è importante e cosa non è importante. Negli studi relativi all’informazione selettiva, un bambino siede di fronte ad una scatola con degli sportelli: su metà degli sportelli sono disegnate delle sbarre di d i una gabbia (per indicare che li dietro ci saranno degli animali), sull’altra metà degli sportelli è disegnata una casa. Viene chiesto a metà dei bambini di trovare degli animali e all’altra metà di trovare degli oggetti casalinghi in 30 secondi. I bambini di età prescolare aprono ogni sportello, anche quelli che non c’entrano. I bambini più grandi, invece, aprono solo gli sportelli che riguardano ciò che devono trovare.  trovare.   Contesto socioculturale del comportamento strategicoLa cultura incoraggia ad acquisire certe strategie

piuttosto che altre e dà l’opportunità di mettere in pratica le strategie di valore. Alcuni ricercatori hanno osservato il comportamento strategico in coppie di bambini: quando le coppie lavoravano insieme per risolvere problemi, riuscivano di più nella soluzione e davano le spiegazioni più chiare. N.B. Quando i bambini cominciano ad acquisire la conservazione, è difficile che riescano ad adottare una prospettiva non conservatrice: paradossalmente sono in grado di riaverla se sono conservatori da più tempo. 3.  REGOLE PER LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI: chiedersi quali regole usano i bambini per risolvere i problemi. Siegler  ha  ha identificato 4 regole: I.  Il bambino prende in considerazione solo il numero di pesi II.  Il bambino prende in considerazione solo il numero di pesi, a meno che questo non siano uguali su entrambi i bracci; allora prende in considerazione anche la distanza. III.  Il bambino esamina sia il peso che la distanza ma non sa fare previsioni nel caso in cui su un lato ci siano più pesi e sull’altro i pesi siano più distanti.  distanti.  IV.  Il bambino può misurare l’esatto contributo dato dal peso e dalla distanza. Siegler e Chen: trovarono che quello che i bambini di 4 anni portavano con sé all’inizio (età, regole iniziali, c odifica iniziale del compito) influenzava ciò che potevano apprendere,siccome apprendere,siccome l’83% dei bambini di 4 anni non poteva codificare correttamente la distanza dei pesi, essi non potevano capire che la distanza influiva sul problema. PRODUZIONE E SIMULAZIONI CONNESSIONISTE DI SOLUZIONE DI PROBLEMI: ci sono due principali modelli che hanno cercato di simulare lo sviluppo cognitivo: 7 A. A.   Sistemi di produzione Klahr, Wallace, Siegler, Simon, Newell : programmi di computer consistenti in sistemi di produzione per simulare la soluzione di problemi nei bambini. Le regole di soluzione del problema della bilancia sono state tradotte in un programma per computer:   Tradurre le 4 regole nel diagramma di flusso.   Un sistema di produzione è costituito da due strutture principali:   Memoria dichiarativa = conoscenza che è rilevante per l’attuale situazione di soluzione del problema. problema.     Memoria di produzione  = insieme di regole di condizione-azione (produzioni) che serve a cambiare l’insieme di informazioni attivato in quel momento nel si sistema stema cognitivo. (VEDI PAG 272) B.   Sistemi B. connessionisti come il cervello, un sistema connessionista è formato da nodi elementari e unità paragonabili ai neuroni: le reti neuronali. Per i connessionisti tutte le reti neurali sono importanti: come nel cervello, la forza di ogni connessione data dipende dalla frequenza delle attivazioni tra i due elementi della connessione: con l’esperienza certe unità sono costantemente attivate e così diventano fortemente associate. Lo scopo è quello di mostrare che differenti distribuzioni di connessioni corrispondo a diversi livelli di conoscenza in bambini di età diverse. L’apprendimento avviene quando lo schema di connessioni cambia al variare della forza relativa delle connessioni. I connessionisti hanno costruito modelli evolutivi per diverse aree (es. apprendimento della seconda lingua, concetto di permanenza dell’oggetto, ragionamento causale).  causale).   APPRENDIMENTO ENTO E INTELLI INTELLIGENZA GENZA  Sternberg: teoria triarchia dell’intelligenza (collegare generale e libro  APPRENDIM

sviluppo pag 265- 266) Meccanismi di sviluppo  Siegler : ha contribuito alla concettualizzazione dei meccanismi di sviluppo

identificando tre temi nel comportamento del bambino:

 



 

 

Cambiamenti nel pensiero sono onnipresenti durante l’infanzia, non avvengono solo in determinati momenti di transizione.

  I bambini mostrano variabilità e possono avvicinarsi al compito in molti modi diversi.   I bambini devono scegliere costantemente tra modi alternativi al ternativi di pensare. 

Siegler : Modello delle onde sovrapposte: le strategie, come le onde, si sovrappongono e il bambino continua a

usare una vecchia strategia anche dopo che ha iniziato a sviluppare una strategia nuova. Alcune onde non diventano mai le prominenti ma comunque influenzano le altre. Attraverso l’esperienza il bambino apprende che alcune strategie sono più adattive di altre e quindi le mantiene (seleziona). I teorici dell’elaborazione delle informazioni hanno identificato almeno 4 meccanismi di sviluppo: 1.  Automatizzazione  = es. quando un bambino ha contato 5 dita sulla mano tante volte, il processo diventa automatico e quando vede la mano dice subito 5! L’automatizzazione può causare il cambiamento cognitivo nei problemi sull’addizione liberando capacità per altre attività cognitive.  cognitive.  2.  Codifica delle caratteristiche dell’ambiente = dell’ambiente = possono incoraggiare i bambini a notare e usare informazioni diverse. Quando le informazioni contraddicono le credenze di una persona (anche adulta), la persona può avere difficoltà a vedere e codificare quello che ha davanti correttamente. 3.  Generalizzazione  = un bambino applica una strategia di addizione a problemi nuovi con una struttura simile. 4.  Costruzione di strategie = quando un bambino ha una intuizione sul problema e prova un nuovo approccio. I teorici dell’elaborazione dell’informazione hanno usato usato tre tecniche principali per lo studio del cambiamento:

a)  Modelli micro genetici b)  Studi comportanti addestramenti: mettono in luce quali tipi di esperienze producono cambiamenti nello

sviluppo. c)  Programmi di computer che si auto modificano: nei sistemi di produzione il cambiamento avviene quando il sistema crea nuovi prodotti o modifica quelli esistenti. Questi cambiamenti possono avvenire quando i bambini analizzano i loro ricordi del comportamento precedente e i suoi risultati. Quando nessuna produzione funziona funziona nella situazione presente, entra in gioco l’ANALOGIA: il sistema cerca una situazione simile trovando un esempio di produzione che funzionava con un obiettivo simile. Posizione rispetto alle questioni evolutive  

(inputLa natura umanaLa teoria dell’elaborazione dell’informazione ha una visione meccanicistica (inputelaborazione- output) ma allo stesso tempo organismica (esistenza di un’organizzazione complessiva e carattere carattere   attivo dell’organismo). La teoria è stata criticata di aver proposto un organismo organism o passivo probabilmente perché i modelli e le metafore che adotta sembrano suggerire passività. È vero che si reagisce all’input secondo una modalità che passa sotto il nome di “elaborazione dal basso verso l’altro” (bottom(bottom-up) e che, quando l’elaborazione  l’elaborazione è automatica, l’organismo può essere considerato passivo; ma è anche vero che c’è una elaborazione top -down (dall’alto verso il basso). Gli esseri umani sono attivi anche in quanto sono dei sistemi in grado di auto modificarsi. Sviluppo qualitativo e quantitativo La maggior parte di queste teorie pone l’accento sullo sviluppo qualitativo

di tipo stadiale ma individuano anche cambiamenti di tipo qualitativo più di quanto non facciano le teorie dell’apprendimento sociale.  sociale.  Lo sviluppo quantitativo influisce nell’aumento del numero di elementi che vengono ricordati, della quantità di informazioni nella memoria semantica e dell’applicazione sempre più efficiente delle strategie. Nei sistemi connessionisti, un rafforzamento quantitativo può portare a superare una soglia, producendo un nuovo comportamento che appare come qualitativamente diverso dal comportamento precedente. Natura e cultura Natura e cultura interagiscono per produrre il cambiamento. Influsso della natura: sviluppo

neurologico, tendenza tendenza innata verso un’elaborazione economica, non ridondante ed efficiente, predisposizione del sistema ad elaborare alcuni tipi di stimoli come l’input linguistico.  linguistico.  Che cosa si sviluppa?  Brown si sviluppano tre aspetti:

  Conoscere: sviluppo della conoscenza sul mondo;   Conoscere la propria conoscenza: meta cognizione; 

 

 

  Conoscere come conoscere: sviluppo delle strategie.



modi:    Applicazioni   Applicazioni  I ricercatori hanno applicato la teoria all’educazione in tre modi:  1. 

Istruzione in classe su “apprendere come apprendere”: gli insegnanti in segnanti insegnano ai loro alunni come scegliere le strategie migliori per apprendere. 2.  Identificare le abilità cognitive necessarie per completare ogni parte con successo in ogni fase dell’elaborazione.   dell’elaborazione. 3.  Differenze individuali nella conoscenza dei bambini. Un’importante applicazione della ricerca sulla memoria è quella sui sui bambini testimoni oculari di abusi sessuali: i ricercatori solitamente studiano le testimonianze in due modi:   Creano situazioni sperimentali che riproducono alcuni elementi della situazione, senza esagerare e far rivivere completamente il trauma al piccolo. moderatamente traumatiche (es. puntura del dottore).   Studiano esperienze comuni, non di abuso, che sono moderatamente Valutazione della teoria Punti di forza:   Abilità di esprimere la complessità del pensiero;   Precisa analisi della performance e del cambiamento; Caratteristica comune con l’approccio piagetiano: entrambi cercano di spiegare spieg are come i concetti più avanzati si formano da quelli precedenti e più semplici.   Rigore metodologico: usano stringenti e precisi metodi sperimentali. Punti di debolezza:   Insufficienza dei modelli e delle metafore: il modello può descrivere in modo adeguato l’output umano ma non esprimere esprimere come pensa davvero l’uomo. Il modello, è difficile e lungo da costruire e, quindi, ce ne sono pochi. Inoltre, i modelli tendono ad essere altamente specifici e limitati solo a determinati comportamenti e sono più utili a spiegare le scoperte precedenti piuttosto che a scoprire cose nuove. Le metafore sull’elaborazione delle informazioni, informazioni, come tutte le metafore, possono provocare problemi.   Problemi relativi alla spiegazione dello sviluppo: I teorici dell’elaborazione hanno abbastanza trascurato il lavoro sull’infanzia e nonostante abbiano contribuito molto alla conoscenza dei mecca nismi di sviluppo, sono poco chiari i dettagli. Un aspetto importante da spiegare è se lo sviluppo cognitivo nella fanciullezza è equivalente al cambiamento di un adulto che diviene più esperto in una data area. Gli adulti hanno strategie sofisticate di apprendimento che permettono loro di spostarsi più velocemente dallo stadio di principiante a quello di esperto. Al contrario, gran parte del cambiamento nei bambini è dovuto all’acquisizione di nuove regole, concetti o abilità cognitive, piuttosto che al riordinamento di quelli vecchi.   Mancanza di interesse per il contesto in cui si verifica il comportamento: l’immagine che si ha del bambino è quella di una mente razionale, isolata e decontestualizzata. L’approccio si è focalizzato sui meccanismi di elaborazione messi in gioco in una determinata situazione o durante lo svolgimento di un compito, piuttosto che sull’azione reciproca tra esigenze o possibilità presenti in una situazione più complessa e i bisogni, scopi e abilità della persona.

CAPITOLO 6 – 6 –  La teoria etologica e le altre teorie evoluzionistiche Psicologia evoluzionista  = rintraccia le origini della psicologia umana nell’adattamento all’ambiente dei nostri antenati. Teoria etologica = ha fornito i principali fondamenti teorici per una prospettiva evoluzionistica sullo sviluppo. Storia della teoria  Etologia: deriva dagli zoologi tedeschi del 1700-1800 che studiarono scientificamente i

comportamenti innati: il concetto di evoluzione fu rafforzato dalle faticose osservazioni di Darwin. L’etologia   cominciò ad esistere come disciplina autonoma nel 1930 con gli zoologi europei Lorenz e Timbergen. L’etologia include molte discipline: psicologia comparata, genetica del comportamento, psicologia fisiologica, ecologia del comportamento, biologia evoluzionistica, neuropsicologia. Eibl-Eibesfeldt : fu uno dei primi a stabilire una connessione formale tra psicologia ed etologia. Bowlby : anni ’50: passò da un approccio freudiano ad uno etologico nello studio dell’attaccamento sociale tra il neonato e chi si prede cura di lui. Gli psicologi di orientamento etologico hanno esteso questo approccio ad altre  

 

aree del comportamento dell’infante.  dell’infante.  Sociobiologia = studio delle basi biologiche di tutto il comportamento sociale. Si interessa delle strutture sociali piuttosto piutt osto che dell’individuo singolo. Orientamento generale della teoria  L’etologia è caratterizzata da quattro concetti di base, che appartengono

soprattutto all’etologia classica (quella di Lorenz, Timbergen e Eibl-Eeibesfeldt): Eibl-Eeibesfeldt):   Comportamento innato specie-specifico: i comportamenti innati sono essenzialmente gli stessi in tutti i membri di una specie, sono ereditari e sono adattivi. Un comportamento è innato se ha queste caratteristiche: Presenta una forma stereotipata (come una sequenza di azioni che non variano) in più individui di una specie.   È presente senza che ci sia stata una importante esperienza precedente.   È universale per la specie.   Una volta stabilito, rimane relativamente slegato dall’esperienza e dall’apprendimento. Alcuni comportamenti innati non sono presenti dalla nascita, ma appaiono più tardi come conseguenza della maturazione fisica. I comportamenti innati sono chiaramente specie- specifici: hanno luogo in tutti i membri della specie. Se anche altre specie mostrano quel comportamento, allora è possibile dedurre due cose:   Potrebbe esserci una relazione tra le due specie.   Il comportamento può essersi evoluto indipendentemente nelle due specie, forse perché vivevano in ambienti fisici simili e avevano gli stessi bisogni. Due tipi di comportamenti innati sono particolarmente rilevanti:   Riflessi: risposte a stimoli.   Coordinazioni ereditarie: complesso comportamento innato che favorisce la sopravvivenza delle specie. È una sequenza geneticamente programmata di azioni motorie coordinate che c he ha origine nel sistema nervoso centrale da meccanismi ereditari specifici. Una coordinazione ereditaria viene suscitata da stimolo segnali specie-specifici. etologi sostengono solo che N.B.  Anche l’apprendimento viene ritenuto importante: la maggior parte degli etologi è necessario prima capire il comportamento innato e dopo studiare come viene modificato dall’ambiente.   dall’ambiente. Waddington: ha proposto un modello per mostrare come i meccanismi biologici di regolazione controllano il corso dello sviluppo, permettendo permettendo nello stesso tempo la modifica dello sviluppo da parte dell’ambiente.  dell’ambiente.   

Cambiamento to filogenetico = cambiamento che avviene in una specie nel corso di Prospettiva evoluzionistica Cambiamen molte generazioni. Cambiam Cambiamento ento ontogenetico = cambiamento evolutivo che ha luogo durante la vita di un

individuo. Il corso dello sviluppo di un individuo segue uno schema che è stato acquisito dalla specie in quanto ne facilitava la sopravvivenza. Non sempre, però, appare ovvio quale sia il valore di sopravvivenza di un comportamento innato: ad esempio: un comportamento può portare alla morte di singoli individui, ma aumentarne le possibilità di sopravvivenza della specie) - La moderna teoria evoluzionista combina la teoria darwiniana sulla selezione naturale con la genetica delle popolazioni. Predisposizioni ad apprendere: la biologia può sia attivare che vincolare l’apprendimento. La predisposizione ad

apprendere comprende:   Periodi sensibili o critici   Periodo di capacità di apprendimento generali e specifiche: il patrimonio genetico include, soprattutto negli esseri umani, una capacità generale impressionante, di imparare dall’esperienza.  dall’esperienza.  Culture: sono state create per adattarci meglio: ogni cultura è trasmessa alla generazione seguente per mezzo dell’imitazione e di altre forme di apprendimento e, quindi, anche l’adattamento culturale ha la sua origine biologica. Capacità specifiche: applicate ad un particolare dominio: es. Nell’uomo, Chomsky pensa che la predisposizione ad apprendere il linguaggio, sia un esempio di capacità specifica. Metodologia etologica: ci sono due metodi generali per studiare il comportamento:

 

 

A. A.   Osservazione naturalistica: osservazione degli animali nel loro ambiente tipico. La funzione di un comportamento può essere capita solo se si vede come si adatta all’ambiente naturale della specie per soddisfare i bisogni dell’animale. Gli etologi quando studiano un organismo, seguono una particolare sequenza di fasi: 1) 1)   Sviluppano un etogramma: descrizione estesa e dettagliata del comportamento di una specie nel suo ambiente naturale. 2) 2)   Gli etologi classificano questi comportamenti a seconda della loro funzione, in che modo essi incoraggiano la sopravvivenza. Gli etologi spesso identificano la funzione dopo aver determinato quali specie esibiscono oppure no il comportamento in questione e poi trovano cosa differenzia queste specie (es. Si può trovare il legame madre-bambino madre-bambino solo nelle specie in cui i piccoli sono indife indifesi). si). 3) 3)   Gli etologi confrontano il modo in cui un dato comportamento funziona nelle varie specie. 4) 4)   Gli etologi usano esperimenti di laboratorio per determinare le cause immediate del comportamento dei primi tre passaggi. 5) 5)   Gli etologi hanno aumentato il potere del metodo osservativo filmando col videotape le loro osservazioni. Sperimentazione di laboratorio: per un etologo un comportamento ha sia una causa filogenetica sia una causa immediata. Studio di deprivazione: classico esperimento etologico: determina se un comportamento è innato o appreso: l’animale viene privato di specif iche iche esperienze che potrebbero essere importanti per il comportamento che si sta studiando. I contributi alla psicologia dello sviluppo dell’uomo  Gli etologi sono interessati alle stesse caratteristiche di

comportamenti adattivi degli esseri umani che compaiono negli altri animali: alimentazione, comunicazione, interazione genitore-figlio, genitore-figlio, riproduzione. Lo studio dei bambini è stato centrato soprattutto sull’attaccamento del neonato, ma si è esteso recentemente per includere l’organizzazione tra compagn compagnii e la soluzione di problemi. L’attaccamento tra il bambino e la figura maternaLa teoria di Bowlby .

Siccome la seconda guerra mondiale aveva lasciato molti bambini orfani, c’era un interesse per gli effetti della deprivazione materna. Bowlby : fece osservazioni su neonati separati per lungo tempo dalle madri e queste osservazioni lo fecero concludere che un attaccamento sociale precoce tra neonato e caregiver, è cruciale per uno sviluppo normale. Egli suggerì che l’attaccamento al caregiver si è evoluto pe perché rché favorisce la sopravvivenza del cucciolo impotente, proteggendolo dai predatori o dall’essere esposto agli elementi. Negli animali i cuccioli usano l’odore della madre o il calore del nido per tenersi in contatto con lei. Molti dei riflessi del neonato servono a questa funzione (es. movimento di abbraccio in risposta ad uno stimolo forte o alla mancanza di sostegno). Per il neonato sono fondamentali i meccanismi di segnalazione (pianto, balbettio, sorriso) grazie ai quali l’infante viene protetto e accudito. accu dito. La ricerca conferma l’idea di Bowlby che i comportamenti di segnalazione siano innati: anche i nati ciechi, il sorriso sociale verso le 6dall’ingegneria settimane come i bambini neonati. Bowlbyinfatti, usò laacquisiscono teoria dei sistemi di controllo tratta dal l’ingegneria come modello per spiegare in quale modo l’attaccamento forma un sistema organizzativo. I sistemi di controllo sono orientati allo scopo ed usano il feedback per regolare il sistema al fine di raggiungere questo scopo. Un sistema di controllo semplice è il termostato : mantiene una particolare temperatura ambientale (scopo),

confrontando la temperatura del momento (feedback) con la temperatura desiderata. Bowlby propone che l’azione dei geni provochi lo sviluppo del sistema ma che il sistema sviluppato sia abbastanza flessibile per adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente, entro certi limiti stabiliti. Nell’attaccamento umano i neonati hanno uno scopo: raggiungere un grado accettabile di vicinanza all’adulto: quando il bambino si accorge che l’adulto l’adulto è troppo lontano (feedback), egli corregge questo stato piangendo o avvicinandosi a gattoni. Bowlby si basa molto sulle osservazioni di bambini, ma gran parte della ricerca recente sull’attaccamento stimolata dalla sua teoria, fu condotta in laboratorio. Bowlby ha successivamente incorporato alcuni aspetti della della teoria dell’elaborazione dell’informazione: le prime relazioni sociali soddisfacenti possonodiessere spiegate in parte daicontinuamente principi generalistimolato dell’attenzione es. se il comportamento di attaccamento un bambino piccolo viene ma nonselettiva: soddisfatto, soddisfatto,  

 

alla fine egli esclude dal livello consapevole il vedere, pensare o sentire cose che normalmente attiverebbero questo comportamento. La responsività degli adulti nei confronti dei bambini piccoli  

Anche gli adulti sono predisposti biologicamente a sviluppare l’attaccamento: il comportamento di attaccamento dell’adulto può essere stimolato da comportamenti di segnalazione o anche solo dall’aspetto del bambino (la testa grande in rapporto al corpo, la fronte larga, gli arti corti e occhi occ hi grandi secondo Lorenz stimolano sentimenti materni). Anche il sorriso dell’infante può suscitare attenzioni degli adulti: è stato suggerito che il significato adattativo del sorriso del neonato potrebbe essere quello di gratificare una madre sfinita e stanca dall’accudimento.  dall’accudimento.  Gli studi delle reazioni di adulti e bambini a immagini di bambini o verso bambini veri si sono basati su misure fisiologiche (allargamento della pupilla o cambiamenti nella frequenza cardiaca); misure del comportamento (numero di interazioni con il cucciolo), misure di self-report (valutare la piacevolezza delle facce). Le ragazzine di 12-13 anni che avevano già avuto le mestruazioni valutavano le immagini di bambini piccoli più positivamente di quanto facessero ragazzi della stessa età o ragazze più piccole. Nonostante questo, non è detto che le donne abbiano più responsività ma incidono anche: le aspettative culturali e i fattori sociali. Klaus e Kennel : vi può essere un periodo di sensibilità per il legame durante le prime ore dopo la nascita: i due autori confrontarono due gruppi di madri e neonati: il gruppo di controllo seguiva il solito procedimento ospedaliero di attaccamento; il gruppo sperimentale passava più ore insieme subito dopo la nascita. Esaminando i neonati un mese più tardi, le madri del gruppo con più ore di attaccamento iniziale, tenevano più in braccio il piccolo ed erano pronte a calmarlo nei momenti di bisogno. All’età di 5 anni, inoltre, i bambin i avevano un risultato migliore nei test di QI. Prospettive contemporanee sull’attaccamento I bambini piccoli hanno la tendenza a prestare attenzione alle

persone e fin da neonati preferiscono guardare delle facce piuttosto che oggetti inanimati. Essi preferiscono, inoltre, i volti femminili valutati dagli adulti come attraenti; sembrano predisposti ad apprendere come discriminare l’odore della madre da quello degli altri (anche le madri riescono a riconoscere il neonato dall’odore).   dall’odore). Mary Aisworth: si è occupata occupata principalmente del ruolo del genitore g enitore verso il quale si è sviluppato l’attaccamento, che dovrebbe costituire una base sicura (Test della Strange Situation). I bambini aumentano le loro possibilità di sopravvivenza se possono adattarsi alle loro particolari condizioni di allevamento: se, a causa di pressioni ambientali (es. scarsità di cibo), i genitori non possono o non vogliono investire molto nella cura dei piccoli, allora un attaccamento resistente o evitante può essere più adattivo.

Interazione tra coetanei  Le interazioni sociali dei bambini non riguardano solo la famiglia ma anche il gruppo

dei pari. Gerarchia di dominanza: schema di relazioni sociali per la soluzione del conflitto sociale, che implica la

distribuzione del potere tra i membri gruppo, attraverso implicite. Queste gerarchie di dominanza costituiscono anche l’ambiente socialedel in cui il bambino nasceregole nasce. . Le gerarchie di dominanza influenzano inoltre il modo in cui la madre tratta i figli (le madri di alto rango sono più liberali). Strayer e Strayer : osservarono le gerarchie di dominanza nei bambini: ripresero col videotape il gioco libero di un gruppo di bambini in età prescolare verso la fine dell’anno scolastico: attacchi fisici, gesti di minaccia, lotte per un oggetto o per una determinata posizione. Il bambino che alla fine di questi scontri esce vittorioso viene considerato più dominante. L’analisi delle delle videoregistrazioni mise in luce nel gruppo una gerarchia di dominanza relativamente rigida e stabile. Anche se i maschi davano inizio alle lotte più spesso delle femmine, nel complesso non erano però più in alto di queste ultime nella gerarchia. Il fatto che si verificasse una bassa frequenza di contrattacchi, sta a indicare che la gerarchia stabile di dominanza riduce al minimo l’aggressività. La ricerca ha suggerito che azzuffarsi può permettere ai maschi di valutare l’un l’altro la relativa forza, u na base per le gerarchie di dominanza, e di fare esperienza di ruoli dominanti e subordinati. L’approccio etologico contrasta fortemente con l’interesse della teoria dell’apprendimento per come il bambino venga influenzato dal rinforzo. Sociobiologi: si sono interessati a sviluppare dei modelli genetici per delineare una base biologica del comportamento altruistico, in particolare per mostrare in quel modo il sacrificio di sé può essere adattivo per la

 

 

specie. Alcuni etologi hanno intuito che i comportamenti pro sociali in realtà possono essere una forma di competizione per le risorse (es. i bambini quando iniziano a frequentare la scuola elementare iniziano a rifiutare i coetanei dominanti aggressivi e molti bambini capiscono che devono esprimere la loro dominanza in un modo più sottile). Charlesworth: Egli ha studiato il ruolo che giocano cooperazione e competizione nello stabilire la dominanza e quindi l’accesso alle risorse in bambini dai 4 agli 8 anni: il comportamento cooperativo porta a risultati in eguali per i bambini nel gruppo. Alcuni bambini sono più bravi ad ottenere risorse risp rispetto etto ad altri. I perdenti o non capivano l’inganno e l’ingiustizia, o erano incapaci o disinteressati a cambiare la situazione. Charlesworth ha osservato questi schemi in tutte le culture e ne ha dedotto, quindi, l’universalità. l’universalità.   Fattori predittivi dell’efficacia nell’ottenere risorse: età, genere (i maschi ottenevano più risorse e usavano comportamenti più fisici delle femmine), rango di dominanza nel gruppo in classe (l’alto (l’alto rango aumentava la possibilità di spingere gli altri a cooperare coo perare in modo da portare benefici a se stessi). Mantenimento di una distanza preferenziale tra sé e un’altra persona: il desiderio di prevenire che una certa persona si avvicini troppo è stato studiato in molte culture. Soluzione di problemi  Charlesworth: osservò le reazioni di bambini in età prescolare a barriere (blocchi)

incontrate nella vita di tutti i giorni. In ciascun caso il problema si riferisce ad una relazione tra il bambino e l’ambiente: l’amb iente: i bambini di 3,5-4 3,5- 4 anni affrontavano circa 18 problemi all’ora e li risolvevano solo nel 33% dei casi: i blocchi sociali erano molto più frequenti. L’autore ha osservato molti più blocchi fisici e dell’informazione in bambini portatori di handicap rispetto a quelli normali. La ricerca etologica di Charlesworth studia la funzione ed il significato etologico dell’uso spontaneo dell’intelligenza da parte del bambini.  bambini.  Recenti spiegazioni evoluzioniste dello sviluppo  Attualmente la psicologia evolutiva tende ad incorporare le

prospettive biologico - evoluzioniste nelle spiegazioni dello sviluppo. Neuroscienze:: durante lo sviluppo la competizione tra gruppi di neuroni porta all’estinzione di certi neuroni e Neuroscienze alla sopravvivenza e al rafforzamento di altri. Gli studiosi dello sviluppo hanno cominciato a costruire modelli più complessi di interazione tra geni e ambiente, dopo i recenti progressi dello sviluppo e la crescente influenza delle teorie sulla persona - nel contesto. Questi modelli sottolineano la bidirezionalità: bidirezionalità: i bambini selezionano attivamente e cambiano l’ambiente mentre l’ambiente influenza loro. Ci sono principalmente 3 prospettive evoluzioniste che influenzano attualmente la psicologia dello sviluppo: tr a evoluzione 1.  Psicologia cognitiva evoluzionista: i meccanismi cognitivi possono essere il legame mancante tra e comportamento umano: l’evoluzione può aver portato a cambiamenti nel cervello che hanno cambiato il pensiero che, a sua volta, ha cambiato il comportamento. L’organismo deve prestare attenzione, att enzione, codificare, elaborare, e attivare le informazioni rilevanti per sopravvivere e riprodursi. L’evoluzione forma, così,immagazzinare i meccanismi neurali che stanno alla base della cognizione. 2.  Trasmiss Trasmissione ione culturale, cognizione sociale e teoria della mente : culturale: anche l’adattamento culturale ha basi biologiche. Tomasello: considera la a.  Trasmissione culturale: trasmissione culturale come un meccanismo, evolutosi biologicamente, che consente al singolo organismo di fruire della conoscenza e delle abilità acquisite dalla specie nel corso di intere generazioni. sociale: attualmente un’area di ricerca molto attiva è quella che riguarda le somiglianze e b.  Cognizione sociale: differenze tra cognizioni sociali degli uomini e dei primati. Secondo Tomasello però, solo gli uomini possono intraprendere l’apprendimento culturale.  culturale.  c.  Teoria della mente. Le persone autistiche hanno difficoltà ad interagire con le altre persone: essi hanno scarse prestazioni in compiti sulle teorie della mente accessibili a bambini di 4-5 anni. I soggetti a sindrome di Down, invece, hanno alte prestazioni ai test di teoria della mente. 3.  Immaturità cognitiva: a volte l’immaturità potrebbe avere dei vantaggi:  vantaggi:  a.  Una fanciullezza lunga può essere essenziale per apprendere tutto quello che è necessario per b. 

 

 

sop sopravvivere ravvivere all’età dellascarsa riproduzione in un ambiente complesso e in rapido I bambini piccoli hanno meta cognizione, solitamente sovrastimano le cambiamento. proprie prestazioni: questo

atteggiamento incoraggia nell’intraprendere attività un po’ oltre oltr e il livello di abilità attuale in modo da fare esperienze valide. Egocentrismo:: non solo limita la comprensione e l’interazione sociale, ma può aiutare in vari modi (es. c.  Egocentrismo può aiutare i bambini piccoli a ricordare). d.  Limitazione quantità di informazioni linguistiche: avendo poca quantità di informazioni linguistiche da elaborare, è acquisire il linguaggio. Meccanismi di sviluppo  Gli etologi accentuano l’importanza dei processi biologici come meccanismi dello

sviluppo. Tutti questi meccanismi biologici, però, interagiscono con l’esperienza.  l’esperienza.  Posizione rispetto alle questioni evolutive  La natura umana.

L’essere umano è un animale sociale con certe caratteristiche specie-specifiche: specie -specifiche: è un organismo biologico evoluto entro una particolare nicchia ambientale. Lorenz: natura meccanicistica del comportamento (si è ispirato al modello dei riflessi e al modello idraulico). Bowlby : natura organismica: organismica: l’essere umano agisce spontaneamente per soddisfare le richieste richieste provenienti dall’ambiente.. dall’ambiente Sviluppo qualitativo e sviluppo quantitativo L’etologia ammette cambiamenti sia qualitativi che quantitativi:

c’è un cambiamento qualitativo quando la maturazione biologica procede fino al punto in cui uno stimolo segnale fa scattare una coordinazione ereditaria mai comparsa prima (es. attaccamento espresso prima attraverso il pianto e il sorriso e più tardi muovendosi a carponi verso la madre). Natura e cultura  I teorici etologici sono interazionisti: il genotipo e l’ambiente collaborano per produrre

cambiamenti nel bambino durante corsocuidella sua vita. In unevolvere certo senso bambini ereditano solo  i geni ma anche l’ambiente atteso, quello ilentro la specie ha fatto queli particolare insiemenon di geni. geni.  Che cosa si sviluppa?    I comportamenti più importanti da sviluppare sono i comportamenti specie-specifici

essenziali per la sopravvivenza. Il focus della teoria è stato sugli universali di una data specie.  Applicazioni  ioni  Il lavoro etologico sull’attaccamento ha avuto il maggior impatto sugli argomenti della vita re ale  Applicaz

come orfani, adozione, asili nido, separazione prolungata dalla madre, primi contatti tra madre e bambino. La ricerca contemporanea sull’attaccamento ha identificato problemi relazionali nell’arco di vita derivanti da disordini nelle prime relazioni tra madre e bambino. Valutazione della teoria Punti di forza:   Contributi teorici: l’etologia allarga la nostra prospettiva su che cosa costituisca una speciazione dello

sviluppo.   Contributi metodologici:

il contributo più importante dell’etologia è il suo  suopossono   metodo di osservazione del comportamento nel contesto naturale: le osservazioni etologiche essere combinate produttivamente con i tradizionali metodi di laboratorio o test di intelligenza. etologica dell’attaccamento proposta da Bowlby ha messo in   Contributi di contenuto: la spiegazione etologica discussione la teoria dell’apprendimento e ha stimolato centinaia di studi, non solo sull’attaccamento ma anche su argomenti ad esso collegati: periodi di sensibilità e successive competenze sociali, ricerca sull’interazione tra pari.

Punti di debolezza:   Limiti teorici: l’etologia descrivi più di quanto spiega: concludere che il bambino acquisisce un

comportamento perché è in un periodo di sensibilità non spiega perché l’organismo sia predisposto a cert e esperienze in un dato momento piuttosto che in un altro. Es. attraverso quali meccanismi i bambini apprendono e comprendono l’esistenza della gerarchia di dominanza tra pari? Una linea di ricerca recente ha mostrato che lo sviluppo del ragionamento transitivo (A>B
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