Stampa Fronimo 154 3 Colonne PDF

February 11, 2023 | Author: Anonymous | Category: N/A
Share Embed Donate


Short Description

Download Stampa Fronimo 154 3 Colonne PDF...

Description

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 53

recensioni 

dischi  Margarita Escarpa   A través de los siglos

Musiche di Mario CastelnuovoTedesco Opera Tres,

CD

1045-ope, 2008

 www.operatres.com

 Javier Somoza, autore dell’eccellente saggio che accompagna questo ottimo CD, individua nella danza il  filo rosso che collega i pezzi incisi da Margarita Escarpa, spagnola di Madrid, esponente di spicco della scena chitarristica internazionale e già vincitrice di numerosi concorsi internazionali tra cui il GFA americano. È una lettura legittima – quella della danza, intendo dire – ma perfino un poco riduttiva, perché è ben vero che Margarita ci offre una rilevante quantità di pezzi dal titolo coreutico, ma è anche vero che nel programma – integralmente dedi-

cato a Mario Castelnuovo-Tedesco  – spiccano anche alcune interpretazioni, raffinatissime e particolarmente espressive, di brani che con la danza non hanno propriamente un rapporto diretto; penso al Rondò op.129 e al Capriccio Diabolico,

pone i brani in fattori primi e poi li sintetizza rivestendoli di passione o di vigore, di malinconia o di rimpianto, di nostalgia o di gioia, di oscurità o di luce…  Archivia  Arch iviato to il diff difficil icilee Ron  Rondò dò d’apertura, la chitarrista castigliana ci ac-

ad esempio… È proprio col  Rondò op. 129 che si apre il disco: Margarita sfodera fin da subito le sue armi migliori, un suono avvolgente e vitale, un senso del fraseggio e dell’articolazione di prim’ordine, una curatissima attenzione al pensiero musicale dell’autore. Merita forse spendere una parola in più su quest’ultimo elemento: CastelnuovoTedesco era senz’altro un compositore di grandissima preparazione tecnica, e gli aspetti compositivi della sua arte lo dimostrano fino nelle più recondite strutture dei suoi pezzi; non una nota è messa a caso o senza un ben determinato progetto, e la bravissima interprete iberica pare cogliere proprio questi aspetti più tecnicamente strutturati (è forse la sua anima scientifica a consentirglielo, visto che la Escarpa ha anche una Laurea in Matematica…) per reinterpretarli, filtrandoli attraverso la propria delicata sensibilità. L’interpretazione dettagliata e caratteristica, è a nostro parere l’elemento di maggiore spicco nel CD che stiamo commentando: Margarita sembra partire infatti da una attenta analisi tecnica e musicale dei pezzi; scom-

compagna attraverso i Secoli con le celebri Variations , lussuosa “opera prima” per chitarra del compositore fiorentino. Belli i contrasti agogici tra i movimenti di questa  vera e propria Suite – più che un ciclo di Variazioni –, bellissima l’irresistibile pulsazione del Fox-Trot. E poi gli Appunti op. 210, non quelli più visitati e famosi del primo fascicolo (l’unico che l’autore poté cesellare nei particolari con l’aiuto del suo illustre committente Ruggero Chiesa) ma quello delle Danze, antiche e moderne, del secondo fascicolo, pezzi poco noti ai più (non certo a noi che fummo allievi e amici di Chiesa!) e sovente da rielaborare nella scrittura, ma che riservano eccellenti sorprese:  valgaa per tutti  valg tut ti l’ap passiona pass iona to e sensuale Tango qui reso dalla Escarpa con perfetta intenzione musicale. E ancora un altro ciclo importante, quello di  Escar  Escarramán ramán op. 177, ispirato al personaggio picaresco di Cervantes (e di altri letterati da Quevedo in poi) e alle danze che lo stesso Escarramán enumera in uno degli Intermezzi cervantini (viene opportunamente riportato il testo nel booklet ). ). Spicca, tra tutti i movimenti, l’agilità e la

53

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 54

freschezza che la Escarpa dimostra ne  La Guardia Cuydadosa, pezzo di notevole difficoltà tecnica, ma come non provare un “brivido triste” anche durante l’ascolto della accorata Gallarda? E infine Capriccio

grale degli Studi di Angelo Gilardino.  Avendo il sottoscritto avuto la ventura di leggere in passato tutti i sessanta Studi del compositore  ve  verc rcel el le lese se po poss sso o ga rant ra ntir iree ch chee Porqueddu può, a ragion veduta,

sogni o alle visioni (e forse in certi pezzi a tinte particolarmente  folk  si sente un certo “eccesso di accademismo”) ma nel complesso è una scelta interpretativa che declina i messaggi artistici del com-

 Diabolico  Diabolic o e Tarantella, nella versione “segoviana” che tutti da sem-

essere considerato autentico tano” della chitarra!unPer i sei CD“tidi Barrios – più o meno trecentottanta minuti di musica – Porqueddu si è avvalso della “collaborazione” di tre diverse chitarre, ha utilizzato due diverse locations (due chiese) ed ha impiegato un arco di tempo di circa diciannove mesi (dal febbraio 2009 al settembre 2010). Insomma già soltanto queste cifre possono dare un’idea dell’in vestimento di energie profuso. I sei CD contengono tutti i brani solistici conosciuti di Barrios, così come compaiono nell’edizione in due volumi curata da “Rico” Stover

positore paraguayo con esemplare chiarezza. Confessiamo anche di avere scoperto un Barrios inedito, quello dei pezzi qui incisi per la prima volta, tra le cui pieghe si nascondono momenti di grande interesse e di buona statura musicale. La nostra assoluta preferenza si conferma però per quei brani di ispirazione originale, che risentono probabilmente di una grande passione per il romanticismo pianistico e che si pongono a nostro avviso ai vertici della sua produzione, siano essi influenzati da accenti folkloristici o meno. Il bellissimo Choro

per la Mel Bay, cioè in ordine alfabetico, enumerati nei diversi dischi indipendentemente dallo stile o dai contenuti. Sarebbe però stato difficile raggruppare in altra maniera, magari più sistematica o logica, i 104 pezzi. La produzione di Barrios è effettivamente classificabile secondo stili piuttosto diversi tra loro: ci sono i brani di ispirazione popolare, quelli che si richiamano a epoche e linguaggi antichi, quelli di più pura ispirazione romantica, e ancora, trasversalmente, brani pensati come Studi, brani “da concerto”, pezzi intimisti e forme di danza. Insomma, un vero crogiuolo di musica che conosce per la prima volta una fotografia grandangolare a trecentosessanta gradi. Fin qui numeri e dati: ora le impressioni. Ciò che colpisce fin da subito è l’eccellente qualità della registrazione: il suono di Porqueddu, lirico, definito ed energico, tratteggia senza reticenza le melodie di Barrios, declama con grande bra vura le pagine del più puro virtuosismo, spoglia di eccessivi orpelli le pagine più kitsch per restituirne l’essenza musicale. Non è una lettura che concede troppo ai

da Saudade , alcuni degli  Estudios , la mendelssohniana Barcarola Julia  Florida, La Catedral – naturalmente naturalmente  –, i bellissimi  Preludi , specie quelli in tonalità minori, la  Mazurca  Apassionata (sic!). Probabilmente

pre conosciamo (probabilmente la registrazione del CD è stata realizzata prima ancora che fossero disponibili in edizione moderna le  versioni ripubblicate nel rispetto dei manoscritti); le pagine più languide e malinconiche del Capriccio conoscono qui una lettura davvero emozionante da parte della interprete iberica, e l’aggraziata leggerezza della Tarantella pare perfettamente in sintonia col sorriso che Margarita rivolge ai suoi ammiratori dalla retro-copertina del booklet  allegato al CD. E da oggi c’è senz’altro un ammiratore in più, l’autore di queste note…  Francesco Biraghi 

Cristiano Porqueddu  Ag  A g u s t í n B a r r i o s M a n g o r é . Complete Music for Solo Guitar  Brilliant Classics, 9204 (Box 6 Cd), 2010

Inaspettato e ponderoso giunge sulla nostra scrivania il cofanetto di sei CD dedicati a Barrios (Agustín), una formidabile realizzazione di Cristiano Porqueddu per Brilliant Classics, etichetta – non a caso –  specializzata in integrali, monografie et similia. Il chitarrista nuorese non è del resto nuovo a imprese mirabolanti: basta ricordare l’inte-

54

la titanica impresa di Porqueddu è invece più utile per scoprire pezzi forse di minore impegno artistico ma di grande effetto strumentale, che ancora non si erano affacciati al repertorio corrente: penso alla deliziosa Dia  Diana na Guaraní  Guaraní , o al primo dei centoquattro brani, intitolato semplicemente  A mi  madre , o alla oscura  Romance de  la india muerta. L’interpretazione di Porqueddu risente beneficamente, come già accennato, di una formazione musicale solida e accademica, che gli consente di districarsi meglio nei brani più strutturati ma che non gli impedisce di essere convincente anche quando i colori più intensi vengono centellinati con apollinea parsimonia. Nessun momento di fatica o di incertezza tecnica, controllo sempre eccellente del suono e del ritmo, grande virtuosismo al bisogno. Insomma un’impresa non solo eccezionale dal punto di vista tecnico-strumentale, ma anche per-

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 55

fettamente a fuoco sul piano della sapienza interpretativa e della godibilità all’ascolto. Siamo certi che i sei CD di Porqueddu faranno parlare di sé nei quattro angoli del globo.

spagnola con qualche rara concessione alla letteratura tedesca del tempo. L’altro repertorio è quello eseguito dal liuto chiamato oggi “barocco” (francese con undici ordini di corde, tedesco con undici/tredi-

tiche che resero peculiari le musiche delle diverse scuole (italiana, francese, tedesca), ma anche e soprattutto nella profonda rivoluzione che investì la manifattura di corde permettendo un’evoluzione

 Francesco Biraghi 

ci ordini) poiché si occupacon della letteratura sei-settecentesca la caratteristica accordatura detta “in Re minore”. Ovviamente, in ogni periodo la letteratura era dedicata a uno strumento chiamato semplicemente “liuto” e non si pensava alla storiografia musicale; il repertorio del liutista era quindi assai più limitato, cronologicamente, di quello odierno.

I bassi vengono accordati dia-

degli strumenti. Come lo studioso produttore di dimostra corde storiche Mimmo Peruffo, alla fine del secolo XVI dalle corporazioni di cordai vennero sviluppate almeno tre tipologie di corde: cantini, molto rigidi, con tensione molto vicina al limite di rottura; toni medi più elastici, con il limite di rottura decisamente più lontano; bassi molto più elastici, che permette vano una tenuta di suono maggiore e una dimensione della corda di diametro nettamente inferiore a quello delle corde di costruzione precedente. Una documentazione importante, proviene, ad

tonicamente L’accordatura rinascimentale proposta è quella del liuto tenore. Per il liuto rinascimentale, infatti, lo schema dell’accordatura è inteso per intervalli; a lunghezza vibrante più corta corrispondeva una nota di intonazione più alta in quanto anche i liuti, come la maggior parte degli strumenti rinascimentali, erano basati sull’estensione delle voci umane (soprano, contralto, tenore e basso); lo schema di accordatura del liuto barocco rispecchiava in vece una reale estensione dei suoni. Le frequenze di riferimento variavano ovviamente da luogo a luogo e ce lo testimoniano, ad esempio, altri strumenti come gli organi; oggi, convenzionalmente, l’accordatura barocca è basata su un La a 415 HZ. Uno dei motivi per cui nei tre secoli di vita del liuto si mantenne l’uso dell’intavolatura risiede proprio nella facilità di passare da un’accordatura all’altra, senza porsi troppi problemi di lettura delle note reali. Le cause della trasformazione del liuto attorno alla fine del XVI secolo e nelle prime decadi di quello successivo sono da ricercarsi non solo nelle acuite necessità este-

esempio, dall’iconografia musicale caravaggesca (Michelangelo Merisi detto il Caravaggio 1571-1610): mi riferisco al Suonatore di Liuto nelle due versioni conservate rispetti vamente a San Pietroburgo Pietrob urgo e a New York. Per fare un’analogia con la vita odierna, l’invenzione di processori veloci e di schermi piatti ha permesso in pochi anni di cambiare la dimensione, l’aspetto e le prestazioni dei computer. Allo stesso modo, l’invenzione di corde con caratteristiche meccaniche diverse rispetto alle precedenti permise di modificare la morfologia degli strumenti aumentandone le prestazioni soprattutto verso il registro basso: il liuto in poco tempo ebbe un numero maggiore di bassi e divenne perfino “attiorbato”; senza l’invenzione di queste nuove tecnologie, anche il liuto barocco francese sarebbe rimasto con sei ordini di corde. L’introduzione delle corde filate, avvenuta in seguito verso la metà del secolo XVII, modificò ancora l’uso di certi strumenti a favore di altri. Nel corso del XVI secolo si sperimentarono marginalmente delle scordature (cordes avalées ) ma in Italia, anche nel periodo settecen-

Sigrun Richter , liuto Les accords nouveaux I: Pierre  Gaultier “Les Oeuvres”, Rom 1638  AMBITUS,  AMB

97828. 1989

Ordini: 1°  Acc. Rin.le: Sol1  Acc. Bar.ca: Fa1

Les accords nouveaux II: Mé-  zangeau, Dubuisson, Chevalier, Bouvier, Dufaut   AMBITUS,  AMB

97911

Sfogliando le critiche e le recensioni dei dischi di liuto o frequentando i concerti del settore, ci imbattiamo in musiche e strumenti che propongono fondamentalmente due repertori: rinascimentale e barocco. Quello rinascimentale, intenso come sinonimo di cinquecentesco, è basato sulle musiche della scuola italiana, francese, inglese,

2° 3° Re1 La Re1 La

55

4° Fa Fa

5° 6° Do Sol Re La

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 56

tesco, lo strumento mantenne quasi sempre la stessa accordatura “rinascimentale”, pur aumentando il numero degli ordini con un massimo di quattordici. In Francia, in vece, si verificò una graduale e ir-

ni ’70 trovò però radici nelle scuole inglese, capeggiata da Diana Poulton, e tedesca che privilegiarono la riscoperta di altri repertori; quello di transizione tra le due accordature cominciò a essere affron-

 Anche il repertorio subì un mutamento. Nel corso della prima metà del secolo XVII in Francia cessarono gradualmente le pubblicazioni di polifonie vocali attestandosi sulla sequenza di tre danze, con

reversibile cordatura e trasformazione nella morfologianell’acdello strumento che portò all’affermazione di vari tipi di liuto tra cui quello del ritratto di Mouton di François de Troy, Parigi, 1690, da noi analizzato nella recensione del disco di Franco Pavan (“il Fronimo” n. 146, aprile 2009). Del liuto a tredici ordini, perno della letteratura barocca tedesca, ci siamo in vece occupati nelle diverse recensioni sul liutista canadese Michel Cardin, autore della registrazione del “Manoscritto di Londra” di Weiss. Con  Les Accords Accords Nouveaux Nouveaux I e II  di Sigrun Sigrun Richter Richter ci imbattiam imbattiamo o in

tato esecutori conaqualche no didagli ritardo rispetto quello anelisabettiano o barocco tedesco. Come dice la Richter stessa “è 

caratteristiche ben Corrente, diverse l’una dall’altra: Allemanda, Sarabanda, fatte a volte precedere da un Preludio, che poteva essere tranquillamente improvvisato dall’esecutore stesso senza necessariamente essere scritto. Sono danze che perdono gradualmente l’obbiettivo coreografico fino a diventare una mera speculazione musicale e intellettuale. Particolarmente Particolarmen te interessante il repertorio proposto dalla Richter perché con un disco considera l’aspetto monografico di un autore, Pierre Gautier, mentre con l’altro svolge invece una panoramica

un lavoro sistematico che porta alla luce un repertorio ancora tutto da scoprire: quello del periodo di transizione, riferibile temporalmente alla prima metà del secolo XVII ad opera di suonatori francesi. È questo il periodo in cui si sperimentarono diverse soluzioni alternative all’accordatura rinascimentale, prima dell’affermazione definiti va del liuto in “Re minore”. minore”. Le prime pubblicazioni sistematiche moderne del repertorio francese cominciarono negli anni ’50 con una collana che s’intitolava Corpus   Des Luthistes França Français  is  a cura del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) a Parigi. Sul repertorio francese nel corso delle sue  varie trasformazio trasformazioni ni vennero vennero pubblicati: Robert Ballard,  Prem  Premier ier LLivre  ivre  1611 nel 1963;  Deu  Deuxiè xième me livre  liv re  1614  e  Pièces diverses  nel 1964; Oeuvres de Dufaut nel 1965 seguite dalle Oeuvres di Mésangeu fino alla pubblicazione di André Souris e Monique Rollin, Oeuvres de Chancy,  Bouv  Bo uv ie r, Be ll ev il le , Du bu is so n, Chevalier nel 1967. Altre opere, an-

che teoriche, vennero alla luce in seguito e molte altre fonti furono accessibili tramite i microfilm. La riscoperta moderna del liuto negli an-

 stata la curiosità a farmi esplorare le vicissitudini dei compositori   francesi quando vollero creare un  proprio stile nuovo. Così ho seguito la loro strada sperimentando i  liuti a 10 e 11 ordini; in questo modo ho potuto seguire una nuova corrente espressiva nel preludio non misurato, nello stile brisé , nei  cambi timbrici del liuto nel corso delle nuove tonalità e accordature. Nelle mie future ricerche intendo continuare la ricerca su questo nuovo repertorio, di gran valore, ma attualmente inesplorato.

Cerchiamo allora di capire le varie maniere di intonazione del liuto, teorizzate non solo dai liutisti, ma anche da trattatisti come Marin Mersenne che parla di  Accords extraordinaires  o da editori come Pierre Ballard, Imprime  Imprimeur ur d dee la mu sique du Roi, con la sua pubblicazione Tablature de Luth de différens auteurs, sur les accords nouveaux del 1631.

Elenchiamo, tanto per rendere un’idea della complessità dell’argomento, alcune delle principali intonazioni usate dagli autori e, quindi, dalla Richter nella sua incisione. Ordini: 1° Fa1 Fa1 Fa  1

Sol1 Fa1

2° Re1 Re1 Re1 Re1 Re1

3° Sib Si Si() Si La

4° 5° Sol Re Sol Re Sol Re Sol Re Fa Re

6° La() La La La La

L’ultima delle accordature sarà quella che prevalse nella seconda metà del secolo in Francia per restare anche stabilmente nella letteratura tedesca nel corso di tutto il secolo XVIII. 56

sul mondo circostante con compositori come Mézangeau, Dubuisson, Chevalier, Bouvier e Dufaut. Pierre Gaultier, uno dei molti Gau(l)tier liutisti del tempo (alcuni dei quali erano imparentati fra loro), pubblicò a Roma nel 1638 un’intavolatura firmata come  Pi er erre  re  Gaultier Orleanois  e dedicata sia all’ambasciatore Duca di Crumau sia al Papa Urbano VIII. Oltre alla dedica, firmata ovviamente da un “umilissimo & obbediente Servitore”  ,, la prefazione in francese contiene sia un avviso al lettore sia una serie di avvertimenti sull’uso dei simboli di abbellimento. Questo facilita l’esecutore che però dovrà possedere la conoscenza della terminologia di base come accent o tremblement  e sapere già dove collocarli e come svilupparli. Gli suggerisce cioè quella che è e sarà una delle caratteristiche costanti e già consolidate della musica francese barocca, vale a dire l’indicazione sistematica e precisa degli abbellimenti; al lettore resta il compito di estenderne il significato nel contesto del brano. Nelle 116 pagine del  volume si susseguono susseguono  suites  e brani singoli con l’indicazione dell’intonazione esatta dello strumento.

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Se nel repertorio inciso Dufaut e Mézangeau sono tra i compositori più conosciuti, vere perle musicali nascono anche da quelli meno noti come Nicolas Bouvier, con la Suite  in Re minore e i  Branles , oppure con Dubuisson con  Point  d’Orgue, Allemanda e Corrente  di profonda complessità e durata. Nei due dischi la Richter pone in luce tutta la seduzione idiomatica del liuto francese, imperniata su una estrema attenzione alla melodia che si impone, infarcita di abbellimenti, nelle difficoltà dello stile brisé . Le inégalités , gli accordi arpeggiati, il fraseggio, la cura nella realizzazione degli infiniti abbellimenti, le variazioni nei ritornelli, si alternano anche a momenti di puro virtuosismo nella Chaconne o nella Bata  Bataille ille di Gautier, resi con la necessaria padronanza e sprezzatura. La critica inglese ha elogiato senza condizioni questa pubblicazione e noi ci sentiamo pienamente di sottoscrivere il buon gusto, la padronanza dello stile e il piacere, anche di risorse culturali, che i due dischi offrono. La Richter utilizza in pieno le sfumature elargite dai due bellissimi liuti impiegati: un 10 ordini Joh. Georg Houcken e un 11 ordini di Nico  van der Waals. E a proposito di questo grande maestro liutaio, ricordo come egli sia uno dei grandi pionieri della rinascita del liuto. Ancor oggi attivissimo sulla scena liutaria, resta un punto di riferimento per la bellezza della fattura, la nobiltà del suono, la cultura personale espressa con la perfetta conoscenza di varie lingue e la signorilità con cui egli incarna la figura del decano dei costruttori di liuto. Per concludere ricordiamo che Sigrun Richter e Nico  van der Waal Waalss hanno hann o aperto ape rto a Monterone/Sestino, provincia di  Arezzo, un centro di studio e di ricerca sul liuto nel quale organizzano corsi, incontri e mostre. (www.sigrunrichter.de). Giorgio Ferraris

Pagina 57

musiche  Joaquín Turina  Obra para Guitarra 

Urtext a cura di Marián Álvarez Benito Schott, ED 9540, 2010

Tra le composizioni scritte per chitarra nella prima parte del secolo scorso, quelle di Joaquín Turina (1882-1949) sono ormai riconosciute come appartenenti a quello che si potrebbe definire lo standard qualitativo più elevato per l’epoca: non è un caso se queste opere ruvide ed immediate abbiano tardato, malgrado fossero pubblicate, ad essere pienamente accettate dai chitarristi contemporanei mentre un completo ed incondizionato riconoscimento è arrivato dagli interpreti più importanti del secondo dopoguerra. La prestigiosa casa editrice tedesca Schott pubblica in un unico volume le opere complete per chitarra del compositore andaluso. Delle cinque composizioni originali per chitarra di Turina, già quattro facevano parte del catalogo Schott in quanto pubblicate tra il 1926 e il 1935 in 4 fascicoli separati della Edition Andrés Segovia. La Sevillana op. 29, prima composizione in ordine di tempo, inizialmente – dal 1927 – ha circolato in una edizione madrilena (Edición 57

Daniel) e dal 1964 ad oggi in una edizione americana (Columbia Music CO, Washington). La nuova edizione è curata da Marián Álvarez Benito ed è presentata come un urtext, e quindi basata su si una soladel fonte. Nel nostro caso tratta manoscritto definitivo dell’autore, eccezion fatta per la Sonata op. 61 e l’ Homage   Homage  à Tárrega basata, in mancanza del manoscritto autografo, su un testo redatto da un copista collaboratore di Turina. Il volume, di oltre sessanta pagine, ci permette dunque di conoscere queste opere così come erano prima della revisione di Andrés Segovia. La definisco “revisione pubblicata” perché Segovia collaborò alla stesura dei pezzi fin dalla loro nascita e questi antichi manoscritti sono già il frutto di un la voro di approfondito scambio di idee tra compositore e chitarrista. Non a caso esse ci giungono in manoscritti quasi interamente eseguibili senza ulteriori modifiche. La differenza con altre composizioni coeve di cui conosciamo antichi manoscritti è che, nel nostro caso, l’autore si preoccupò di redigere una versione definitiva e in quasi tutti i dettagli eseguibile. Malgrado ciò all’atto della pubblicazione Segovia intervenne comunque sui testi di Turina in maniera significativa e aggiunse una minuziosa diteggiatura. Il lettore curioso di  valutare l’apporto di Segovia ad un testo di Turina potrà leggere il mio recente articolo sulla Sevillana e la sua storia editoriale pubblicato su questa rivista. [N.d.  [N.d.R.: R.: cfr. F. Zigante, Zigante, La Sevillana di Joaquín Turina e le sue due edizioni  ,, “il Fronimo”, Fronimo”, n. 149, gennaio 2010, p. 7-17.]  Il caso della Sevillana è certamente estremo anche perché Segovia la suonò per tutta la vita e la sottopose a manipolazioni continue nel tempo. La parte letteraria del libro è bilingue (Castigliano e Inglese) ed è costituita da una ampia Intr  Introdu oducci cción ón, le  Notas criticas  e infine le  Notas  aclaratorias . Nell’introduzione tro-

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 58

 viamo una breve nota biografica su Turina, una presentazione storica e delle fonti per ogni brano. Le Note critiche occupano una decina di pagine e consistono in uno studio sugli interventi di revisione

di fraseggio, accenti e colori che saranno sicuramente di grande stimolo anche per coloro che suonano questi brani da molti anni. Tra le scelte che per forza di cose Marián Álvarez Benito ha do-

La mia risposta in entrambi i casi è negativa. Non credo che un testo siffatto, puro, senza diteggiatura, senza alcuna altra indicazione che le note e l’articolazione possa essere ritenuto sufficiente per un

che Segovia sui etesti per pubblicarli conoperò Schott Columbia. Marián Álvarez Benito tuttavia non presenta tutte le differenze tra manoscritti ed edizioni bensì un campionario scelto e ordinato in base alla natura dell’intervento. Così abbiamo: Cambios Rítmicos , Cambios  que Afectan a la Dinámica, Cambios  que Afectan a la Articulación , Cambios Que Afectan al Tempo e infine Otros cambios . L’ultima sezione del volume,  Notas aclaratorias , riferisce degli interventi di Marin Álvarez Benito su alcune imprecisioni e lapsus calami  presenti nei manoscritti. Sulla parte storica non ci soffermeremo più di tanto: l’unico rilievo che può essere mosso è che certamente Segovia non aspettò il 1932 per eseguire in pubblico il  Fandanguillo  Fandanguill o scritto nel 1925. Il fatto che la curatrice non abbia tro vato una prova di un recital di Segovia con il brano prima del 1932 è sicuramente dovuto alla difficoltà nel reperire tutti i programmi che il maestro suonò e mi pare ancora più improbabile ipotizzare (sulla base di ricerche di cui non si menziona il riferimento bibliografico) che l’onore della prima sia toccato a Regino Sainz de la Maza nel 1928. Segovia non attendeva mai tanto tempo prima di suonare un brano che decideva di includere nel suo repertorio e, infatti, risulta che egli incise per la EMI il  Fandanguill  Fandanguillo o il 20 maggio 1927. La nuova stampa delle musiche è di qualità grafica esemplare e il lavoro della curatrice è eccellente: il testo è presentato senza aggiunte di diteggiatura e restituisce l’integralità dei dettagli che l’autore ave va annotato con precisione maniacale. La musica ne esce notevolmente arricchita di dettagli dinamici,

 vuto attuare, l’unica che  veramente perplesso è unmiFalascia bequadro all’inizio di battuta 83 del primo movimento della Sonata op. 61. Se è vero che il Fa bequadro si trova anche nel manoscritto non autografo preso in esame è anche  vero che nell’edizio nell’edizione ne revisionata da Segovia il Fa risulta diesis in perfetta simmetria con quello che accadrà a battuta 101 nella ripresa. Soffermandomi sulla questione ho poi notato che Marián Álvarez Benito menziona un articolo di Angelo Gilardino dove l’autore non rileva questa differenza: da tale dettaglio la curatrice deduce che Gilardino sarebbe in possesso di un supposto manoscritto autografo. È dunque bastata una verifica con l’illustre collega per appurare che egli aveva un manoscritto identico a quello non autografo usato per la nuova edizione con la sola intestazione cambiata. Sarebbe stato a questo punto necessario verificare il manoscritto (se esiste ancora) consegnato da Segovia a Schott: infatti è noto che Segovia ricopiava le sue revisioni per consegnarle all’editore ma è anche vero che in alcuni casi i manoscritti venivano riletti e corretti dall’autore stesso; nessuno può perciò escludere (anzi lo riterrei probabile) che Turina non abbia riletto anche le bozze di stampa. Sono pertanto dell’opinione che il Fa naturale sia un lapsus  calami di un copista disgraziatamente promosso oggi al rango di testo definitivo. Conclusa la disamina della nuo va edizione, rimangono però alcuni quesiti. Questa edizione può essere messa in mano ad uno studente che si cimenta per la prima  volta con tale repertorio? E, più in generale, la nuova edizione manda in pensione definitivamente le  vecchie edizioni edizioni Schott e Columbia?

chitarrista in pensare formazione. infatti come che Sarebbe uno stile, un mondo fatto di un’idea ben precisa di suono e di fraseggio, possa essere ridotto alla sola messa in fila dei dati che l’autore ha  voluto trasmetterci nei suoi manoscritti. Gli interventi e le diteggiature di Segovia sono così inutili da poter essere abbandonati a cuor leggero o addirittura non conosciuti dall’interprete? Non credo, anzi ritengo che siano essi stessi portatori di un’estetica, fraseggio e suono appunto, che fanno parte integrante del mondo di Turina e senza la quale questa musica rimarrebbe in qualche qualche modo depaupedepauperata. Se per la musica barocca o del primo Ottocento siamo ormai quasi tutti orientati ad un ricerca interpretativa che tenga conto della prassi esecutiva dell’epoca, perché mai per la musica del primo Novecento dovremmo assumere un atteggiamento apparentemente più obiettivo e razionale e buttare alle ortiche tutto ciò che è “prassi esecutiva”? Certo gli interventi di Segovia vanno anch’essi “interpretati” e riletti criticamente: gli sfoltimenti di note che, per esempio, si trovano nella vecchia edizione della  Rafaga op. 53 appaiono oggi privi di senso. Tuttavia le revisioni di Segovia contengono scelte di diteggiatura che non possono essere lette esclusivamente sul piano della meccanica chitarristica ma assumono di per sé un significato estetico: di fatto sono già un’interpretazione. Perciò ritengo che la nuova edizione non permetterà di dimenticare le vecchie revisioni di Segovia: semmai ci permetterà di leggerle con maggiore consapevolezza, magari accordandole pienamente alla volontà di Turina.

58

 Frédéric Zigante 

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

libri  Salvatore Lombardi - Piero Viti  Il duo flauto e chitarra. Storia  e Repertorio. Catalogo comple-  to delle opere dall’Ottocento a  oggi.

Michelangeli editore, Milano, 2010.

Salvatore Lombardi, flautista, e Piero Viti, chitarrista, entrambi campani, suonano insieme da più di  venticinque  venticinq ue anni e costituiscono costitui scono dunque un duo di apprezzabile longevità artistica. La ricerca sulla letteratura per il loro ensemble strumentale è nata dal naturale desiderio di ampliare il proprio repertorio ed è venuta crescendo e intensificandosi nel corso di questi  venticinque anni di comune atti vità. Da qui la riscoperta e la riproposizione in sede concertistica di opere a lungo trascurate o dimenticate, che è andata di pari passo con la richiesta di nuovi la vori per il duo flauto-chitarra ri volta ai compositori contemporanei. Frutto di venticinque anni di attività è ora questo agile volumetto di 96 pagine contenente il primo tentativo di catalogazione dell’intero repertorio pr flauto e chitarra dall’Ottocento ad oggi.

Pagina 59

Come ben sappiamo, la conoscenza storico-musicologica della letteratura per e con chitarra si arricchisce praticamente di giorno in giorno grazie alle acquisizioni di nuove opere e alle nuove edizio-

cento, quindi come un punto di inizio e non di arrivo. Certamente questi sono problemi che verranno meglio sviluppati e risolti in un’auspicabile seconda edizione dell’opera: e meglio ancora in un’edi-

ni La diffusione planetaria musicali. di internet ha facilitato enormemente la circolazione delle musiche e lo scambio di conoscenze tra musicisti e musicologi, ed è dunque giusto che ogni tanto si faccia il punto, così come hanno fatto i nostri due musicisti, su un settore specifico della letteratura strumentale, cercando di inventariare il repertorio conosciuto in quel determinato momento. Imprese di questo genere corrono sempre il rischio che qualche cosa venga dimenticata per strada, e qualche altra (o molte altre) si renda disponibile immediatamente dopo la pubblicazione del testo. Si tratta di un rischio inevitabile, specialmente se ci si occupa di un repertorio che  va dal diciannovesimo secolo ad oggi e che dunque si arricchisce continuamente di nuove pubblicazioni. È chiaro che un catalogo di questo genere dovrebbe poter essere sempre aggiornato in tempo reale e quindi la sua versione ideale sarebbe quella on line . La versione cartacea, per quanto ampia e ben documentata, fissa la situazione delle conoscenze ad un dato momento, il che rende poi quasi automatica la necessità di nuo ve edizioni, che ci auguriamo seguiranno negli anni a venire, comprendenti aggiunte e correzioni di eventuali errori. Gli autori sono del resto ben consci, com’è ovvio, di tutti questi problemi: da qui l’in vito rivolto a colleghi e semplici appassionati affinché segnalino errori ed omissioni presenti nel volume. Non staremo dunque qui a segnalare tutto quello che ci sembra mancante o opinabile nei criteri di catalogazione in un libro che coscientemente si pone come un primo inventario del repertorio flauto-chitarra a partire dall’Otto-

on line  zione possa accogliere, ovviamenteche previo accurato vaglio critico, i contributi di quanti  vorranno fornire ulteriori informazioni alla ricerca. Ciò che esiste nelle biblioteche pubbliche del mondo è ormai in larghissima parte catalogato. Meno nota è ovviamente la consistenza dei fondi privati di amatori e collezionisti che spesso possiedono copie uniche di opere altrimenti da considerare perdute. Il volume fornisce l’elenco di un gran numero composizioni, molte delle quali presumibilmente ignote anche a molti musicisti attivi nel settore. Questo da solo basta già a spiegarne la sua utilità pratica. Per ciò che riguarda l’impostazione più propriamente scientifica della catalogazione, molte cose andrebbero migliorate e modificate, naturalmente avendo molto più spazio a disposizione. Nella sua attuale versione, il catalogo è funzionale ad una prima ricerca sul repertorio, il che presumibilmente costituiva fin dall’inizio il suo principale scopo. Il catalogo delle opere per flauto e chitarra è preceduto da una concisa ma utile analisi del repertorio concepito esplicitamente per l’ensemble dei due strumenti, con brevi cenni storici sui principali compositori (chitarristi e non) che ad esso si sono dedicati. Si tratta dunque di un lavoro assai pratico, di facile consultazione, che potrà essere utile a quanti vogliano essere meglio informati sul repertorio a disposizione del duo flautochitarra: il che potrebbe essere anche il punto di partenza, sia detto per inciso, per un’ulteriore in vestigazione sull’intero repertorio cameristico con chitarra.

59

 Danilo Prefumo

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 60

novità editoriali e discografiche

musiche Editions Henry Lemoine, Paris • Celso Machado, 6 Melodias Afrobrasileiras  per 2 e 4 chitarre • Jean-Pierre Grau,  Prélude, tarentelle et habanera • Thierry Tisserand , Couleurs latines  • David Lacroix , 11 études pour la beauté des gestes   Ut Orpheus Edizioni, Bologna  • Carlo de Nonno,  3 piccole  Suites • Jorge Omar Kohan,  5 Estudios  Tangueros  Editions Orphée, Columbus, OH,  U.S.A. • Carlos Barrientos,  Bomb  Bomba a Pa’ Yo!  Yo!  • Ilya Shatrov (1879-1952), On the   Hills of Manchuria Manchuria.. Canzone russa

che ha conosciuto una grande popolarità trascritta qui in due versioni: per chitarra a 6 corde e per la chitarra russa a 7 corde. •  Joseph Haydn, The “Creation”   Fugue. Sor nel suo Metodo ha trascritto per voce e chitarra l’inizio dell’oratorio “La Creazione”. Il chitarrista e compositore statunitense Mark Delpriora tenta la trascrizione per chitarra sola “nello stile di Fernando Sor” della Fuga dello stesso oratorio. Guitar Solo Publications, U.S.A. • Marco Pereira,  Nostalgicas 1-5 

Bèrben, Ancona 

• Alexandre Tansman,  Hommage  à Manuel de Falla per chitarra e orchestra da camera (1954). Re visione di Angelo Gilardino, Luigi Biscaldi, Frédéric Zigante. Orchestrazione di Angelo Gilardino. Partitura con allegato CD contenente la registrazione computerizzata (a cura di Ermanno Brignolo) in due  versioni: completa e minus one . Heinrichshofen, Wilhelmshaven  • Kurt Schumacher,  Fine & Gentle. 12 Elegante Stücke für Gitarre  Edition Margaux, Berlin  • Edvard Grieg,  Lyriske stykker op.

12. Trascrizione per tre chitarre di Utz Grimminger. Edizioni Esarmonia, Capua (CE) • Raffaele Iervolino, Tarande’  op.

11 • Raffaele Iervolino, Sonata Eduardo (Sonata trascendentale) op. 26  Verlag Neue Musik, Berlin  • Thomas Buchholz,  Repetitorium

dischi  Beijing Guitar Duo (Meng Su &  Yameng Wang) •  Maracaíp  Maracaípe. e. Le due chitarriste ci-

nesi, che dopo gli studi in Cina si sono perfezionate con Manuel Barrueco, eseguono musiche di Radamés Gnattali (Suite Retratos ) e 60

Sergio Assad ( Remembr  Remembranc ance,So e,Sonata nata,,  Aquarelle, Jobiniana n. 1, Maracaípe ) per una e per due chitar chitarre. re. TONA TONAR R MU MUSI SIC C, TONAR 91201 91201  www.tonarmusic.com

Petri Kumela  • Carl Philipp Emanuel Bach. Transcriptions for guitar. Le tra-

scrizioni sono dell’esecutore stesso.  ALBA,  ABCD 244  www.alba.fi Marco Sartor  •  Red. Si tratta della registrazione

premio per la vittoria al JoAnn Falletta Internationall Guitar Concerto ComInternationa petition 2008. Il chitarrista uruguaiano suona musiche di Abel Fleury,  John Dowland, M. M. Ponce, D. Scarlatti, Tom Eastwood, F. Sor e Nikola Starcevic. FL FLEU EUR R DE SON SON CL CLAS ASSI SIC CS, FDS 57998  www.fleurdeson.com  Juuso Nieminen  • The Latin American Album.

Musiche di Barrios, Sagreras, Lauro, Guastavino, Villa-Lobos. TERRAVOX , TVXCD-006  www.terravox.fi Duo Trekel-Tröster  • Nor  North th to South. South. Musik Musik aus Ame Amerik rika. a.

Musiche per mandolino e chitarra di Frederic Hand, G. Gershwin,  J. William Williams, s, Eduardo Eduardo Angulo, Angulo, Rogerio Rogerio Dentelio, Egberto Gismonti, Celso Machado, M. D. Pujol. THOROFON, CTH 2571

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 61

corsi e concorsi 

concorsi   XI Concorso chitarristico “Città  di Voghera”

 Voghera, 14-15 maggio 2011 Scadenza Scade nza iscrizioni: iscrizioni: 25 aprile Categorie divise per età (fino a 8, 9, 10, 12, 15, 18 anni e senza limiti di età). Previste categorie anche per due chitarre, gruppi di chitarre e per formazioni da camera con chitarra. Per informa informazioni: zioni: Chitarrorchestra Chitarrorchestra Città di Voghera, via Montebianco 18, 27058 Voghera (PV). E-mail: [email protected]  www.chitarrorchestra.it  VIII Concorso Europeo di Chitarra Classica "Città di Gorizia". Premio Enrico Mercatali 

Gorizia, 27-29 maggio 2011 Categorie divise per età (fino a 11, 13, 16, 19 anni), concertisti senza limite di età, duo-trio-quartetto, chitarra con altro strumento e ensemble di chitarre. Montepremi: € 20.000. Scadenza iscrizioni: 9 maggio. Per informazioni: Centro Chitarristico “M. Giuliani”, Corso Italia 51, 34170 Gorizia. Tel. 328 9464270; fax 0481 2531154; e-mail: concorso @ccmg.it  www.ccmg.it/concorso III Conco Concorso rso interna internaziona zionale le “F. Carulli”

Roma, 28-29 maggio 2011 Senza Limite di età.

Scadenza iscrizioni: 20 maggio. Il concorso prevede due categorie: I solisti; solisti; II musica musica da camera (duo di chitarre; canto/chitarra;  vi ol in o/ ch it itar ar ra ; vi ol a/ ch it itar ar ra ; flauto/chitarra; trio o quartetto; chitarra e archi). Eliminatoria (Catt. I e II); a) una composizione di F. Carulli a scelta; b) un programma programma a libera scelta della durata di 15’ circa. Finale (Catt. I e II): programma a libera scelta della durata di 15’ circa composto da brani originali per chitarra, liuto o vihuela (escluso XXI sec.). Possibile Possibile utilizzare utilizzare strumenti filologici. Giuria Giu ria:: Goran Goran List Listes, es, Stefan Stefano o Magliaro, Stefano Palamidessi, Gianfranco Sordi, Eleonora Vulpiani. Per informa informazioni: zioni: concorsofcarulli concorsofcarulli @gmail.com Rassegna/Concorso Giovani  Promesse “Antica Contea di  Civenna”

Civenna (CO), 2 giugno 2011 Scadenza iscrizioni: 20 maggio. Programma libero per tutte le categorie. Cat. A (nati (nati dal 2001): 2001): 6’ max. Cat. B (nati (nati dal 1998); 1998); 9’ max. Cat. C (nati (nati dal 1995): 15’ max. Cat. D (nati (nati dal 1992): 18’ max. Musica d’insieme (gruppi composti da un massimo di 10 elementi). Per determinare la categoria di appartenenza si fa la media dell’età dei componenti. Cat. A (nati (nati dal 1996): 10’ max. 61

Cat. B (nati (nati dal 19 1991): 91): 15’ max. Cat. C (nati dal 1986): 20’ max. Per informazion informazioni: i: Agimus-Lom Agimus-Lom-bardia, via Statale 75, 23829 Varenna (LC), Italia.  XVII Conco Concorso rso Inte Internaz rnazional ionale e "Giovani Chitarristi"

Mottola (TA), 7-10 luglio 2011 Cat. A (solisti nati fino al 1999): 5’ a scelta. Cat. B (solisti nati dal 1996 al 1998): 8’ a scelta. Cat. C (solisti nati dal 1991 al 1995) 10’ a scelta. Scadenza iscrizioni: 10 giugno. Per informazioni: Accademia della Chitarra, Via Vito Sansonetti 64, 74017 Mottola (TA). E-mail: info @mottolafestival.com  www.mottolafestival.com

 XVII Conco Concorso rso Inte Internaz rnazional ionale e di chitarra 

Mottola (TA), 7-10 luglio 2011 Limite Limi te di età: 35 anni. Scadenza iscrizioni: 10 giugno. Eliminatoria: a) uno Studio scelto tra i 20 Studi di Sor/Segovia; b) 8’ a libera scelta. Semifinale: una composizione scelta tra le seguenti: N. Paganini, Grande  Sonata in La maggiore ; M. Giuliani, Gran Sonata Eroica, Sonata op. 15,  Rossiniane   Rossin iane ; F. Sor Sonata op. 22, Sonata op. 25; J. Turina, Sonata;  Antonio José, Sonata; M. Castelnuovo-Tedesco, Sonata; H. VillaLobos, Suite Populaire Brésilienne ;  A. Ginastera Ginastera Sonata op. 47; A. Gi-

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 62

lardino, Sonata n. 1, Sonata n. 2; L. Brouwer, Sonata; D. Bogdanovic,  Jazz Sonata Sonata; R. Dyens,  Libra SonaSonatine ; M. D. Pujol,  Elegía por la muerte de un tanguero. Finale: programma a libera scel-

 XLIV Concorso Intern Internazional azionale e “M. Pittaluga”

ta della durata di 25’. Montepremi: € 5000, concerti. Per informazioni: Accademia della Chitarra, Via Vito Sansonetti 64, 74017 Mottola (TA). E-mail: info @mottolafestival.com  www.mottolafestival.com

Eliminatori Elimi natoria: a: programma programma di 2022’ comprendente il Vals  op. 8 n. 4 di Agustín Barrios. Semifinale: Programma di 40-43’ 40-43’ comprendente brani di stili diversi e almeno uno scelto fra: A. Barrios,  La Catedral  oppure Un sueño en

 Alessandria, 26 settembre - 1 ottobre 2011 Limite Limi te di età: 30 anni. Scadenza iscrizioni: 31 agosto.

la floresta.

Claxica 2011

Castel d’Aiano (BO), 22-24 luglio 2011 Senza limiti di età. Scadenza iscrizioni: 24 giugno. Eliminatoria: programma libero della durata di 15’. Finale: programma libero di 25’ contenente almeno due brani di diversi periodi e stili. Per informazioni: tel. 3934753056; e-mail: [email protected]  www.ousiarmonica.it

Finale: un concerto per chitarra Finale: chitarra e orchstra scelto fra: M. Giuliani, Concerto op. 30; 30; F. Carulli, Carulli,  Petit  concert de société  op . 14 140 ; L . Brouwer, Concerto elegiaco. Per informazioni: Comitato promotore Concorso “M. Pittaluga”, Piazza Garibaldi 16, 15121 Alessandria. Tel. 0131 253170; fax 0131 235507;; e-mai 235507 e-mail: l: concorso@pitt [email protected]  www.pittaluga.org

corsi 

 Accademia Musicale Chigiana 

Siena Periodo: 4-30 luglio Docente: Oscar Ghiglia Per informazioni: Accademia Musicale Chigiana, via di Città 89, 53100 Siena. Tel. 0577 22091; fax 0577 288124; 288124; e-mail: [email protected]  Volterra Project 

 Volterra (SI) Periodo: 10-18 luglio Docenti: Antigoni Goni, Margarita Escarpa Per informazioni: [email protected]  www.volterraguitar.org  XIX International International Abel Carlevaro “Gitarre & Nature” Festival 

Erlbach (Germania) Periodo: 17 luglio-24 luglio Docente: Docent e: Eduardo Eduardo Fernández Per informazioni: informazioni: info@gitarreun info@gitarreund d natur.de  www.gitarreundnature.de Master class

 XXXVI Concorso Internazionale di Gargnano

Gargnano (BS), 1-3 settembre 2011 Limite di età: 35 anni. Eliminatoria: a) S. L. Weiss, Sarabande  dalla Suite “L’infidèle” (Chiesa, Suite XXV, p. 268); b)  Joaquín Rodrigo,  En los trigales. Semifinale Semi finale:: a) a) J. S. Bach, una delle Suites  per liuto o  Preludio,  Fuga e Allegro BWV 998; b) esecuzione di uno o più brani a libera scelta, originali per chitarra, della durata complessiva non superiore a 10’. Finale: esecuzione di un programma a libera scelta, originale per chitarra, comprendente opere dell’Ottocento classico e del Novecento della durata di 25-30’. Pr Prem emi: i: 1° 4.200 €; 2° 1.80 1.8000 €; 3 ° 8 0 0 €. Per informazioni: Incontri chitarristici di Gargnano, via Roma 47, 25084 25084 Gargnano Gargnano (BS). (BS). Tel. 0365 7988207, 0365 72625; fax 0365 71354.

Master class di chitarra 

Bari Periodo: 29-30 aprile 2011 Docente: Flavio Cucchi Per informazioni: tel. 347 6052769; e-mail:: orchestradefall e-mail orchestradefalla@fastwe [email protected] bnet.it Master class di chitarra 

Roma, Museo Nazionale dell’Alto Medioevo Periodo: 25-26 maggio Docente: Goran Listes Per informazioni: tel. 338 3424297; e-mail: [email protected]  www.concorsocarulli.altervista.org  www.concorsocarulli.altervista. org Master class di chitarra 

“Casa Luisa e Gaetano Cozzi”, Zeo Branco, Treviso Periodo: Perio do: 19-28 giugno giugno Docente: Docent e: Carlos Carlos Bonell  Assistente Francesca Rossetto Scadenza iscrizioni 15 giugno. Per informazioni: informazioni: Associazione Associazione  Artepensiero,  Artepen siero, via Zermanes Zermanesee 42, 31100 Trevis Treviso; o; tel. 377 377 407 4073788; 3788; email: [email protected] 62

 Avezzano (AQ) Periodo: 1-4 agosto Docente: Lorenzo Micheli Per informazioni: Associazione Musicale “Il Fabbro Armonioso”, Corso della Libertà, 61 67051  Avezzano  Avezzan o (AQ); tel. 0863.21731; 0863.21 731; fax 0863.455549; e-mail: [email protected] Cluster 2011

Convitto regionale F. Chabod,  Aosta Periodo: Perio do: 20-28 agosto agosto Docenti:: Lucia Pizzutel, Docenti Pizzutel, Marco Silletti Scadenza iscrizioni: 30 luglio. Per informazioni: informazioni: Associazione Associazione Tamtando, Rég. Amérique 33, 11010 Quart (AO). Tel. 338 4367016, 339 4327308; e-mail: [email protected]  VII Corso estivo di musica rinascimentale, barocca e classica 

Parzanica (BG) Periodo: Perio do: 21-28 agosto agosto Docente: Docent e: Paolo Cherici Cherici (liuto)

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Il corso è aperto anche ai chitarristi. Per informazioni: informazioni: tel. 035 917080, 347 8863567; e-mail: e-mail: yamafadi@ yamafadi@ gmail.it

Pagina 63

 Veroes. (Alle ore 15 mostra di liuteria). Per informazioni: informazioni: tel. 02 55187286.  www.ateneodellachitarra.it  www.ateneodellachitarra. it Biblioteca Vigentina, Corso di por-

Incontri chitarristici di Gargnano

Gargnano (BS) Periodo: Perio do: 21-31 agosto agosto Docente: Oscar Ghiglia (chitarra), Elena Papandreou (assistente), Massimo Lonardi (interpretazione della musica rinascimentale e trascrizione di intavolature). Per informazioni: Incontri chitarristici di Gargnano, via Roma 47, 25084 25084 Gargnano Gargnano (BS). (BS). Tel. 0365 7988207, 0365 72625. E-mail: [email protected] Corsi musicali estivi di perfezionamento

Moneglia (GE) Periodo: Perio do: 24 agosto-2 settembre settembre Docente: Docen te: Aldo Minella Minella Per informazioni: Associazione Musicale “Felice Romani”, tel. 0185 49487 (ore 19-20), 338 9198750; email: [email protected] III International Music Campus Porziano Musica 

Porziano d’Assisi (PG) Periodo: 28 agosto-3 settembre Docente: Leopoldo Saracino  Assistente: Thomas Ellis Per informazioni: [email protected]  www.porzianomusica.org

appuntamenti 

ta Vigentina 15 • 4 apri aprile le (ore (ore 18.15), 18.15), Marc Marco o Panzarino • 11 gi giugno ugno (or (oree 16), 16), Marco Marco Panzarino  Asti 

Centro Culturale San Secondo, ore 18 • 10 apr aprile, ile, Pablo Lentini Lentini Riv Rivaa Per informazioni: tel. 0141 354030; e-mail: [email protected]

Liechtenstein 

• 2-9 lu luglio, glio, “Ligita201 “Ligita2011”. 1”. Co Corsi, rsi, laboratorio di flamenco, laboratorio di liuteria, concerti, concorso (limitato ai partecipanti effettivi dei corsi). Partecipano: Duo Assad, Alvaro Pierri, Carlo Domeniconi, Paul O’Dette, Stefan Hackl, Atanas Ourkouzounov, Tania Chagnot, Mariano Martin e altri. Per informazioni: www.ligita.li

Lodi 

“Stagione internazionale di chitarra classica 2011”, Tempio Civico Incoronata, ore 17 • 10 ap april rile, e, Berta Berta Roja Rojass Chiesa Santa Chiara Nuova, ore 21.15 • 13 ma maggio ggio,, Massimo Massimo Delle Delle Cese Cese • 10 ggiugno iugno,, Esdras Esdras Madda Maddalon lon Cortile Liceo P. Verri, ore 21.15 • 8 lu luglio, glio, Virginia Virginia Luque  Aula Magna Liceo P. Verri, ore 21.15 • 16 se settemb ttembre, re, A Anabel nabel MonteMontesinos Per informazioni: [email protected] Bari 

Hotel Sheraton, ore 21 • 28 april aprile, e, Flavio Flavio Cucchi Cucchi Per informazioni: tel. 347 6052769; e-mail:: orchestradefalla e-mail orchestradefalla@fastweb @fastwebnet.it net.it

Milano

“Incontri con la chitarra”. In ricordo di Rocco Peruggini. Palazzina Liberty, ore 20.45 • 2 apr aprile, ile, SoloDuo (Matteo (Matteo Mela Mela & Lorenzo Lorenzo Micheli). Micheli). Apre il concerto Serena Saloni. • 9 april aprile, e, Luigi Luigi Attademo Attademo..  Apre il concerto Betty Trevisan

• 20 ma maggio, ggio, Ensemble Ensemble Classi Classica ca Trio (Fabio Spruzzola, chitarra; Romano Pucci, flauto; Ivano Brambilla, clarinetto e mandolino) con l’Orchestra d'archi "Guido d'Arezzo".

 Trento

Conservatorio di Musica “F. A. Bonporti”, Auditorium, ore 20.30 • 17 magg maggio, io, Gianluca Gianluca Nicol Nicolini, ini, flauto-Fabrizio flauto-Fabrizi o Giudice, chitarra Pozzuolo Martesana (MI)

Chiesa di S. Francesco, ore 21

63

Castell’Arquato (PC)

Festival chitarristico “Città di Castell’Arquato” • 7-12 luglio, luglio, Partecip Partecipano: ano: Piera Dadomo, Vincenzo Torricella (corsi di chitarra), Giuseppe Pepicelli (chitarra e metodo Feldenkrais), Tilman Hoppstock (masterclass), William Kenengiser (masterclass e concerto l’8 luglio). Per informazioni: tel. 338 6078817; e-mail: [email protected] Rotenburg (Germania)

• 17-24 luglio, luglio, “Rotenburg “Rotenburg Guitar Festival 2011”. Corsi per dilettanti e professionisti, musica da camera, orchestra di chitarre, laboratori, concerti. Partecipano: Hans Wilhelm Kaufmann, Thomas MüllerPering, Raphaella Smits, Dirk Lemmermann. Per informazioni: Rotenburg Guitar Festival c/o H. W. Kaufmann,  Va  V a g t s t r . 6 , D - 2 8 2 0 3 B r e m e n , Germania. Tel: 0049 421 433 0812; e-mail: info@rotenburger-gitarren woche.de  w  www ww .r ot en b ur ge r- gi ta rr e n woche.de

 

02 Fronimo 154 3 colonne

21-03-2011

13:18

Pagina 64

la bottega della chitarra 

Questa rubrica è riservata alle  comunicazioni dei nostri abbonati. Gli annunci dovranno essere inviati a “il Fronimo”, Fronimo”, via Orti 14, 20122 (Mi). I non abbonati dovranno inviare, insieme all’annuncio, la fotocopia dell’avvenuto versamento dell’importo relativo all’abbonamento.

 Vendo chitarra Ramírez, anno 1999, modello Especial, tavola in abete, fasce e fondo in palissandro indiano, ben tenuta. Amplificata con un sistema Fishman molto bello. 󲂬 2000. Tel. 333 8555746; destefano.paolo@ gmail.com  Vendo chitarra chitarr a Novelli , anno 1992, diapason 64 cm., fasce e fondo in acero, tavola in abete. 󲂬 1500. Tel. 347 7559959. Chitarra romantica Gennaro Fabricatore, 1808, Napoli, ottima suonabilità, restaurata di recente, ottime condizioni per l’età, bassi profondi e presenti, cantini dolcissimi, tastiera stretta ma suonabile. Si può provare a sud Milano. Email: [email protected]  Vendo  Ven do splendid splendidaa chitarra chitarra Luciano Lovadina , anno 2006, diapason 650 mm, piano in abete rosso di Val di Fiemme e fasce e fondo in palissandro brasiliano. Preziose decorazioni in madreperla. Con custodia rigida VGV. 󲂬 3.800. La chitarra è disponibile per provarla a

Pa dova ed eventua l mente a Brescia o Vercelli. Vercelli. Tel. 349 3620309; 3620309; e-mail: [email protected]  Vendo  Vend o i seguenti seguenti strumenti strumenti:: chitarchitarra  Alan Wilcox (1979) con meccaniche Alessi in avorio, 󲂬 4500; chitarra Bernabé E-2 (1991), 󲂬 1500; tiorba  Giuseppe Tumiati (2002), 󲂬 2500. Tel. 329 9734131; e-mail e-m ail:: fabio_ri fabio_rizza zza @alice.it  Vendo  Ven do chitarra chitarra Daniel Friederich  in abete, anno 1959 e Vicent  Vicente e Ar Arias ias 1874, tutta originale e perfettamente restaurata: trattative private; inoltre  Vicente Orange, anni ‘40, restaurata, 󲂬 2000. Documentazione fotografica su richiesta. E-mail: [email protected]

 Vendo chitarra Renato Barone, anno 1998, diapason 650 mm. Tavola in cedro, fondo e fasce in palissandro indiano. Ottimo stato. Suono potente e definito, eccellente suonabilità. Custodia Hiscox inclusa. Si può provare a Novara o a Milano. 󲂬 2.500. E-mail: sabella862@ yahoo.it  Vendo chitarra del liutaio spagnolo  Ar tu ro Sa nz an o , anno 2009. Tavola armonica in abete, fondo e fasce in dalbergia, tastiera/manico in ebano. Suono caldo e cristallino. Ottima potenza sonora, equilibrio polifonico. Condizioni ottime, 󲂬 3000 (compresa custodia rigida). Tel. Tel. 347 1895562; e-mail; [email protected]

 Vendo Ramirez classe 1a  (da concerto) del 1976. Tel. 338-9625943  Vendo chitarra Scandurra  copia Torres, Torres, perfetta perfetta,, un anno anno di vivita. Fasce e fondo Palissandro Brasiliano chiaro, piano armonico abete, abet e, interno interno fasce fasce cipresso, cipresso, meccaniche Schaller. Diapason 645 mm, suono chiaro e potente. 󲂬 7000 (prezzo d’acquisto). Tel. 349 5200782.  Vendo chitarra Luigi Locatto, anno 2004. Tavola armonica in abete, fondo e fasce in palissandro brasiliano, diapason 64. 󲂬 4.500. Tel. 0142 925722, 334 1969999 (Pier Angelo). 64

1° premio: $ 7000 Termine per la presentazione della prova eliminatoria: 31 luglio

 www.barriosworldwide  www .barriosworldwide.com .com

View more...

Comments

Copyright ©2017 KUPDF Inc.
SUPPORT KUPDF