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SCHEDE TECNICHE DI PRODOTTO
DRENAGGIO E GEOTECNICA CONSERVAZIONE DEL SUOLO INGEGNERIA NATURALISTICA CONSOLIDAMENTO IDROGEOLOGICO ARCHITETTURA E PAESAGGIO REGIMAZIONI IDRAULICHE PROTEZIONE PARAMASSI
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www.borghiazio.com TERRE RINFORZATE PREASSEMBLATE FAST-TER® Le Terre Rinforzate sono uno strumento costruttivo geotecnico molto utilizzato nella realizzazione di rilevati in terra per opere di contenimento di sottoscarpa e di controripa in ambito stradale, di versante, ferroviario e idraulico. Il concetto fondamentale che sta alla base di questa tecnica costruttiva è quello di inserire un rinforzo di date caratteristiche di resistenza e rigidezza che consente di migliorare la resistenza al taglio disponibile nell’ammasso terreno/struttura. Elevando sensibilmente le caratteristiche resistenti, rispetto al solo terreno, si possono realizzare rilevati in terra ad alto angolo. La terra rinforzata agisce come struttura di contenimento flessibile e a basso impatto ambientale che consente di limitare gli ingombri della struttura in rilevato. Gli elementi costitutivi di una terra rinforzata sono essenzialmente il rinforzo strutturale planare, il paramento frontale esterno rinverdibile ed il terreno. Il Sistema preassemblato FAST-TER® è caratterizzato da rinforzi strutturali in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo con rivestimento in lega Zinco-Alluminio ed estrusione in polimero plastico (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006). La maglia esagonale che forma la struttura è a doppia torsione tipo 8x10. La struttura presenta frontalmente ed alla base un pannello esterno in rete elettrosaldata galvanizzata in lega di ZN.AL5%. I due elementi sono collegati a “cerniera” tramite punti metallici a formare un elemento rigido frontale snodato. La funzione di ritenzione del terreno, sul paramento frontale rinverdibile, è svolto da una biorete antierosiva tessuta in fibra di cocco 100% biodegradabile a maglia aperta. Il paramento rinverdibile viene posizionato alla giusta angolatura di progetto mediante staffe metalliche triangolari presagomate e preassemblate alla struttura. Il sistema FASTTER® copre angoli tra 50° e 70°. Tutti gli elementi del sistema FAST-TER® sono forniti preassemblati, presagomati ed a misura secondo le specifiche di progetto. La formazione del corpo della terra rinforzata avviene tramite rullatura e compattazione del terreno; la stesa avviene per strati di altezza massima pari a 30 cm e per un totale pari all’interasse tra gli elementi planari di rinforzo strutturale. Il rinverdimento del sistema si attua mediante utilizzo di terreno vegetale posto immediatamente a tergo del paramento esterno e con idonea idrosemina a spessore o impianto di talee di specie arbustive autoctone. Il sistema di terre rinforzate preassemblato FAST-TER® presenta diversi vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali: • i pannelli di irrigidimento esterni in RES sono zincati in lega di ZN.AL5% ad elevata durabilità e gradevole impatto visivo • la biorete esterna di cocco garantisce la ritenzione del terreno e una ottima germinazione dell’idrosemina • i rinforzi planari in rete metallica a doppia torsione garantiscono elevate caratteristiche di rigidezza e assenza di deformazioni per creep • il sistema preassemblato consente un significativo abbattimenti dei tempi e dei costi di posa in opera • il FAST-TER® è un sistema preassemblato “in sicurezza” che evita tagli o lesioni alle mani e agli occhi in cantiere
Foto 1 – Pannello preassemblato FAST-TER®
Foto 2 – Impiego del sistema preassemblato FAST-TER® nella realizzazione di un allargamento stradale di sottoscarpa
Foto 3 – Impiego del sistema preassemblato FAST-TER® nella realizzazione di un rilevato paramassi ad alto angolo (80°)
DIMENSIONAMENTO La Borghi Azio® S.p.A. fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico progettuale armonizzato alle “Norme Tecniche per le Costruzioni” (NTC2008) mediante l’utilizzo del software dedicato FAST-TER®PROJECT 1.0. Foto 4 – Impiego del sistema preassemblato FAST-TER® nella realizzazione di una barriera visiva e fonoassorbente Rev. 2 del 01/07/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE Il Sistema FAST-TER® è interamente preassemblato e viene realizzato con elementi strutturali in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). Il filo utilizzato nella produzione del Sistema FAST-TER® è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione è applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni degli elementi modulari Sistema FAST-TER® sono indicate nelle Tabelle 1-4 di seguito riportate. CARATTERISTICHE DEL FILO Tutti i test sul filo sono eseguiti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione dei gabbioni e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 4 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico: in aggiunta alla protezione galvanica il filo è sempre rivestito in fase di produzione con polimero conforme alle EN-10245-3
TABELLE DIMENSIONI E ANGOLI
Foto 5 – Realizzazione di uno svincolo di uscita presso la tangenziale sud di Parma con Sistema FAST-TER® ®
1. Tabella delle dimensioni degli elementi tipo FAST-TER N con filo 2,70int./3,70est. mm con zincatura ZN.AL5% e rivestimento polimerico del filo metallico Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L=Lunghezza Rinforzo (m)
W=Larghezza (m)
H=Interasse (m) / inclinazione
3,00
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60°
4,00
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60°
5,00
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60°
6,00
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60°
7,00
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60° ®
2. Tabella delle dimensioni degli elementi tipo FAST-TER S con filo 2,20int./3,20est. mm con zincatura ZN.AL5% e rivestimento polimerico del filo metallico Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L=Lunghezza Rinforzo (m)
W=Larghezza (m)
H=Interasse (m) / inclinazione
2,50
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60°
3,00
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60°
4,00
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60°
5,00
3,00
0,75 a 70° / 0,68 a 60°
3. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
8 x 10
80
+16% / -4%
8 x 10
80
+16% / -4%
Fig. 1 – Elementi strutturali del Sistema FAST-TER®
4. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Diametro interno filo metallico φ mm.
2,70 2,20
3,40
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06
0,07
Quantità minima di rivestimento galvanico (gr/m2)
245 230
265
Fig. 2 – Geometria e dimensioni base dell’elemento
Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
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www.borghiazio.com NAIL-GABIONS (GABBIONI CHIODATI) La realizzazione di strutture di consolidamento e rinforzo come gabbionate, muri in c.a., terre rinforzate, palificate vive, soil nailing, etc. sono opere diffusamente utilizzate nella realizzazione di muri di sostegno di sottoscarpa e di controripa. Esse sono applicate in ambito di consolidamento di versante, di sistemazione montana e forestale, di allargamento stradale, ferroviario e protezione spondale idraulica. In particolar modo in ambito idraulico di protezione spondale, stradale montano o di allargamento e rifacimento della carreggiata (sottoscarpa e controripa) non sempre tali tecniche, da sole, rappresentano la soluzione ottimale di intervento che consenta di ottenere contemporaneamente un’opera solida che realizza un consolidamento profondo, drenante, facilmente rinverdibile e poco impattante. I muri di sostegno classici in calcestruzzo o cemento armato (quando non staticamente necessari) rappresentano un’opera “in grigio” per la quale non è auspicabile il diffuso utilizzo per limiti di integrazione ambientale e paesaggistica. Le palificate vive soffrono di limiti tecnici applicativi che ne restringono fortemente l’applicabilità all’ambito dell’Ingegneria Naturalistica limitandone l’utilizzo a problematiche geotecniche di modesta entità. La realizzazione di terre rinforzate, in alcuni contesti, quali ad esempio gli allargamenti stradali di controripa, risulta particolarmente onerosa per la necessità di sbancamenti a danno di litologie in posto. Altre tipologie di opere possono rivelarsi particolarmente onerose per la necessità di realizzare forti sbancamenti di alloggiamento e opere di mascheramento e mitigazione successive alla posa. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA La nuova tecnologia Nail-Gabions (sistema che abbina gabbioni e chiodatura del terreno) rappresentano un efficace strumento geotecnico che permette di realizzare opere miste di sostegno-rinforzo. La struttura di sostegno a gravità in gabbioni è abbinata ad elementi di ripartizione e distribuzione delle sollecitazioni. L’elemento di ripartizione è studiato per lavorare solidalmente con chiodature di rinforzo dei terreni (chiodi o barre autoperforanti) per rendere solidale l’opera a gravità con l’elemento di chiodatura. La struttura di rinforzo in profilato di ferro zincato ha forma specificamente studiata per lavorare come elemento a trave orizzontale. L’elemento di rinforzo a trave orizzontale presenta un foro in corrispondenza dell’incrocio delle diagonali della parete posteriore del gabbione, attraverso il quale praticare e far passare l’elemento di chiodatura del terreno. Per le caratteristiche stesse di assemblaggio e costruzione del gabbione l’intera struttura lavora, grazie alle legature e agli elementi di connessione interni, come muro monolitico chiodato. Tale tecnologia realizza un presidio geotecnico drenante che presenta caratteristiche di lavoro come muro a gravità e caratteristiche di miglioramento geotecnico del terreno attraverso la resistenza a taglio e trazione offerta dalle chiodature. Anche l’opera in gabbioni riceve un notevole miglioramento geotecnico nei confronti di possibili meccanismi di rottura per scivolamento e rottura globale. Inoltre tali opere possono essere facilmente rinverdite con inserimento di talee durante le fasi costruttive oppure tramite utilizzo di Gabbioni Verdi predisposti con tasche vegetative. FINALITÀ TECNICHE • interventi in zone con scarsi spazi di lavoro (controripa e sottoscarpa stradale) • intervento senza interruzione della viabilità • riduzione degli scavi in terreni potenzialmente buoni • consolidamento profondo e drenante con valenza estetica e facilmente mitigabile
Foto 1 – Dettagli delle strutture di rinforzo e connessione gabbione-chiodo
Foto 2 – Opera di consolidamento di una pendice in frana con Nail-Gabions rinverditi con tasche vegetative
Foto 3 – Opera di consolidamento e rettifica di tracciato stradale realizzata con Nail-Gabions e Gabbioni Verdi
Rev. 1 del 17/02/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE I gabbioni a scatola sono strutture prismatiche realizzate in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). I gabbioni sono riempiti in opera con pietrame per creare una struttura flessibile, permeabile e monolitica. Il filo utilizzato nella produzione del gabbione a scatola è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). I gabbioni Borghi sono certificati con Marcatura CE in conformità della norma europea ETA 090413. Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei gabbioni sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. CARATTERISTICHE DEL FILO Tutti i test sul filo sono eseguiti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione dei gabbioni e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 4 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito in fase di produzione con polimero conforme alle EN-10245-3
Fig. 1 – Struttura di rinforzo e connessione
1. Tabella delle dimensioni dei gabbioni a scatola con filo 2,70int./3,70est. mm con zincatura ZN.AL5% e rivestimento polimerico per estruzione Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L= Lunghezza (m)
W=Larghezza (m)
H=Altezza (m)
1,50
1
1
2,00
1
1
3,00
1
1
4,00
1
1
1,50
1
0,5
2,00
1
0,5
Fig. 2 – Sezione e prospetto tipo di opera in gabbioni chiodati
2. Tabella delle dimensioni dei gabbioni a scatola con filo 3,00 mm con zincatura ZN.AL5% Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L= Lunghezza (m)
W=Larghezza (m)
H=Altezza (m)
1,50
1
1
2,00
1
1
3,00
1
4,00
1
1
1,50
1
0,5
2,00
1
0,5
1
3. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
8 x 10
80
+16% / -4%
2,70int./3,70est.
8 x 10
80
+16% / -4%
3,00
4. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Filo legatura (mm)
Diametro interno filo metallico φ mm.
2,70 3,00
3,40 3,90
2,20 2,20
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06 0,07
0,07
0,06
Quantità minima di rivestimento galvanico(gr/m2)
245 255
265 275
230
Foto. 1 – Opera realizzata con Nail-Gabions con chiodatura del corso centrale di gabbioni con barre FeB44k di lunghezza 5 metri e diametro 32mm
5. Tabella dimensioni e pesi della struttura di connessione Elemento
Dimensioni (mm)
Struttura ad H
H=850mm; W=970mm
Spessori min. (mm) 6,00
Flange laterali
H=850mm; W=60mm
5,00
Pistra centrale
H=100mm; W=250mm
10,00
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www.borghiazio.com GABBIONI VERDI Il diffuso utilizzo di opere in gabbioni e gabbioni rinverditi in contesti che vanno da quello fluviale a quello collinare montano, per arrivare a quello urbano, ha dimostrato che l'evoluzione dell'ambiente nel tempo, tende ad aumentare progressivamente i fattori di stabilità statica delle strutture. Ciò avviene in conseguenza del consolidamento del terreno per effetto simultaneo del drenaggio e della crescita di vegetazione. La vegetazione, attraverso lo sviluppo delle parti aeree, contribuisce a intercettare e smaltire le acque meteoriche e, attraverso la crescita dell'apparato radicale, ad aumentare le forze resistenti tramite l'azione di rinforzo delle radici e la sottrazione di parte dell'acqua circolante nel terreno. A seguito della crescita vegetativa vi è inoltre una forte diminuzione dell'impatto ambientale. Nel tempo la vegetazione arriva ad inglobare completamente le strutture in gabbioni creando anche microhabitat locali. Si tratta quindi di strutture che bene si prestano all'utilizzo di tecniche finalizzate alla rivegetazione attraverso lo sviluppo di essenze sia erbacee che arbustive. La creazione di tasche vegetative in corrispondenza del paramento frontale dei muri in gabbioni rappresenta una tecnica classica dell’Ingegneria Naturalistica. La caratteristica di permeabilità vegetazionale delle opere in gabbioni è ampiamente riconosciuta ma la possibilità di utilizzare elementi appositamente concepiti consente di abbreviare sensibilmente i tempi di inserimento ambientale. I Gabbioni Verdi sono strutture rinverdibili realizzate in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo con rivestimento in lega Zinco-Alluminio (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006) in maglia esagonale a doppia torsione tipo 8x10. Il Gabbione Verde possiede una speciale tasca strutturata preassemblata con la funzione di realizzare un elemento "vivo" frontale, si possono così realizzare opere di sostegno di Ingegneria Naturalistica solide, calcolabili ingegneristicamente e ad elevata valenza ambientale. Le tasche del Gabbione Verde sono rivestite internamente con materiale geotessile o biotessile ritentore ed esternamente con biotessili naturali. Vengono riempite in fase realizzativa con terreno vegetale reperito in sito e successivamente rinverdite con semine erbacee oppure con messa a dimora di piantine in fitocella o di essenze vegetali arbustive autoctone. Le opere di sostegno in gabbioni rispetto alle classiche opere in grigio presentano diversi vantaggi: • ammettono spostamenti e deformazioni anche di rilevante entità senza perdere la funzionalità statica e le caratteristiche estetiche • in virtù della porosità non ostacolano la circolazione idrica di falda e svolgono una efficace azione drenante • possono essere facilmente ed efficacemente rinverdite La flessibile robustezza dei gabbioni e l’elevato potere drenante conferiscono ai muri di sostegno così realizzati lo status di miglior struttura per la mitigazione di fenomeni franosi fino a profondità di 4-5 metri in terreni limo-argillosi con elevato tenore d’acqua. DIMENSIONAMENTO La progettazione delle opere in gabbioni deve avvenire secondo i criteri stabiliti per i muri di sostegno a gravità tradizionali, con riferimento agli stati limite elencati al Cap. 6.5.3.1.1 del D.M. 14.01.2008 (NTC2008) validi sia per le condizioni statiche che per quelle pseudo-statiche. La Borghi Azio® S.p.A. fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico sia in fase progettuale che cantieristica e fornisce gratuitamente copia del software aggiornato alle “Norme Tecniche per le Costruzioni” contenute nel D.M. 14.01.2008.
Foto 1 – Operazioni di posa e assemblaggio di Gabbioni Verdi nel consolidamento e drenaggio di una pendice detritica
Foto 2 – Piantumazioni di piantine in fitocella all’interno delle tasche vegetative preassemblate
Foto 3 – Dettaglio del paramento frontale di un’opera di sostegno in Gabbioni Verdi colonizzata spontaneamente dalla vegetazione
Rev. 1 del 17/02/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE I Gabbioni Verdi sono strutture prismatiche realizzate in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). I gabbioni sono riempiti in opera con pietrame per creare una struttura flessibile, permeabile e monolitica. Il filo utilizzato nella produzione del gabbione a scatola è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). I gabbioni Borghi sono certificati con Marcatura CE in conformità della norma europea ETA 090413. Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei gabbioni sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. CARATTERISTICHE DEL FILO Tutti i test sul filo sono eseguiti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione dei gabbioni e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 4 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito in fase di produzione con polimero conforme alle EN-10245-3
Fig. 1 – Struttura aperta del gabbione a scatola
1. Tabella delle dimensioni dei gabbioni a scatola con filo 2,70int./3,70est. mm con zincatura ZN.AL5% e rivestimento polimerico per estruzione Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L=Lunghezza (m)
W=Larghezza (m)
H=Altezza (m)
1,50
1
1
2,00
1
1
3,00
1
1
2,00
1
0,5
Fig. 2 – La figura illustra le principali dimensioni standard delle tasche vegetative del Gabbione Verde l – w – h = 0,30x1,00x0,30 l – w – h = 0,50x1,00x0,30
2. Tabella delle dimensioni dei gabbioni a scatola con filo 3,00 mm con zincatura ZN.AL5% Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L=Lunghezza (m)
W=Larghezza (m)
H=Altezza (m)
1,50
1
1
2,00
1
1
3,00
1
1
2,00
1
0,5
3. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
8 x 10
80
+16% / -4%
2,70int./3,70est.
8 x 10
80
+16% / -4%
3,00
4. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Filo legatura (mm)
Diametro interno filo metallico φ mm.
2,70 3,00
3,40 3,90
2,20 2,20
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06 0,07
0,07
0,06
Quantità minima di rivestimento galvanico(gr/m2)
245 255
265 275
230
5. Tabella dimensioni e tipologie delle tasche vegetative preassemblate Tipologia
Dimensioni (mm)
Ritentore interno
Tessuto esterno
standard
300x300
TNT
Biorete Cocco
standard
300x500
TNT
Biorete Cocco
standard
300x300
Biorete Cocco
Biorete Cocco
standard
300x500
Biorete Cocco
Biorete Cocco
fuori standard
varie dimensioni
su richiesta
su richiesta
Foto 1 – Barriera fonoassorbente realizzata con gabbioni rinverdibili e piantumazioni di essenze rampicanti e coprisuolo
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www.borghiazio.com MURI DI SOSTEGNO IN GABBIONI Le strutture in gabbioni sono opere diffusamente utilizzate nella realizzazione di muri di sostegno di sottoscarpa e di controripa in ambito di consolidamento di versante, stradale, ferroviario, idraulico ed architettonico. I gabbioni sono strutture scatolari realizzate in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo con rivestimento in lega Zinco-Alluminio e/o polimero plastico (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006) La maglia esagonale che forma la struttura è a doppia torsione tipo 8x10. Le strutture scatolari vengono riempite in cantiere con pietrame di idonee caratteristiche e pezzatura (fra 15 e 25 cm. preferibilmente ciottolo di fiume o spaccato da cava compatto e resistente non gelivo e non friabile). L’inerte deve essere posato in modo tale da garantire il raggiungimento delle corrette caratteristiche di peso, porosità, forma della struttura e mutuo incastro del materiale lapideo (non sono idonei materiali di forma troppo regolare come pietre squadrate, mattoni o blocchetti). La struttura in gabbione sfrutta la mutua interazione tra pietrame e rete metallica, agendo come un insieme solidale e monolitico. Risultano quindi fondamentali le quantità e qualità delle legature interne che permettono al sistema la corretta ed efficace ripartizione delle spinte e dei carichi. I muri in gabbioni agiscono come strutture di sostegno a gravità che realizzano una elevata funzione di drenaggio delle acque. Le caratteristiche proprie di flessibilità e drenaggio dei gabbioni conferiscono ai muri di sostegno così realizzati lo status di miglior struttura per la mitigazione di fenomeni franosi fino a profondità di 4-5 metri in terreni limoargillosi con elevato tenore d’acqua. E’ sempre buona norma prevedere opere accessorie di collettamento e smaltimento delle acque captate dalle strutture in gabbioni. Le gabbionate possono essere rinverdite con inserimento di talee durante le fasi costruttive oppure possono essere predisposte con una specifica tasca vegetativa pre-assemblata (Gabbione Verde). Le talee dovranno essere di specie autoctone idonee al sito con portamento arbustivo, di lunghezza tale da assicurare il radicamento nel terreno. La realizzazione di opere combinate di Ingegneria Naturalistica con gabbioni e talee ha una importante funzione di mitigazione dell’impatto ambientale, inserimento paesaggistico e miglioramento della funzionalità geotecnica nel tempo (drenaggio e rinforzo diffuso degli impianti radicali).
Foto 1 – Muro in gabbioni a consolidamento e drenaggio di un corpo gravitativo di materiali limoso-argillosi saturi.
Foto 2 – Opera di contenimento e protezione idraulica di un rilavato di approccio ad un attraversamento sul Fiume Aniene.
Le opere di sostegno in gabbioni rispetto alle classiche opere in grigio presentano diversi vantaggi: • ammettono spostamenti e deformazioni sensibili senza perdere di funzionalità statica • in virtù della porosità non ostacolano la circolazione idrica di falda e svolgono una efficace azione drenante • possono essere facilmente ed efficacemente rinverdite DIMENSIONAMENTO La progettazione delle opere in gabbioni deve avvenire secondo i criteri stabiliti per i muri di sostegno a gravità tradizionali, con riferimento agli stati limite elencati al Cap. 6.5.3.1.1 del D.M. 14.01.2008 (NTC2008) validi sia per le condizioni statiche che per quelle pseudo-statiche. Si ricorda inoltre che il gabbione applicato in ambito idraulico necessita anche di adeguate valutazioni tecniche e funzionali in base alle proprie caratteristiche di resistenza alle tensioni di trascinamento. La Borghi Azio® S.p.A. fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico sia in fase progettuale che cantieristica e fornisce gratuitamente copia del software aggiornato alle “Norme Tecniche per le Costruzioni” contenute nel D.M. 14.01.2008.
Foto 3 – Serie di briglie trasversali in gabbioni sul torrente Guadarolo – Ligonchio (RE). Si noti la protezione della gaveta con rivestimento in tondo di legname.
Rev. 1 del 17/02/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE I gabbioni a scatola sono strutture prismatiche realizzate in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3) (fig.3). I gabbioni sono riempiti in opera con pietrame per creare una struttura flessibile, permeabile e monolitica. Il filo utilizzato nella produzione del gabbione a scatola è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). I gabbioni Borghi sono certificati con Marcatura CE in conformità della norma europea ETA 090413. Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei gabbioni sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione dei gabbioni e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito con polimero plastico conforme alle EN-10245-3 TABELLE PESI E MISURE 1. Tabella delle dimensioni dei gabbioni a scatola con filo 2,70int./3,70est. mm con zincatura ZN.AL5% e rivestimento polimerico per estruzione
Fig. 1 – Struttura aperta del gabbione a scatola
Fig. 2 – Caratteristiche dimensionali del gabbione
Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L=Lunghezza (m)
W=Larghezza (m)
H=Altezza (m)
1,50
1
1
2,00
1
1
3,00
1
1
4,00
1
1
1,50
1
0,5
2,00
1
0,5
2. Tabella delle dimensioni dei gabbioni a scatola con filo 3,00 mm con zincatura ZN.AL5% Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L=Lunghezza (m)
W=Larghezza (m)
H=Altezza (m)
1,50
1
1
2,00
1
1
3,00
1
1
4,00
1
1
1,50
1
0,5
2,00
1
0,5
Fig. 3 – Maglia metallica a doppia torsione
3. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
8 x 10
80
+16% / -4%
2,70int./3,70est.
8 x 10
80
+16% / -4%
3,00
4. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Filo legatura (mm)
Diametro interno filo metallico φ mm.
2,70 3,00
3,40 3,90
2,20 2,20
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06 0,07
0,07
0,06
Quantità minima di rivestimento galvanico(gr/m2)
245 255
265 275
230
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www.borghiazio.com NUOVO SISTEMA GABBIODREN®T PANNELLO DRENANTE PREFABBRICATO AD ELEVATE PRESTAZIONI IDRAULICO-MECCANICHE CON TUBO DRENO FESSURATO PREASSEMBLATO INTERNAMENTE ALLA BASE DEL PANNELLO La nuova tecnologia Gabbiodren®T è stata studiata e sviluppata in affiancamento alla tecnica ormai classica del Gabbiodren®. Lo scopo tecnico è quello di estendere ulteriormente le potenzialità applicative del Sistema Gabbiodren® attraverso l’aumento della capacità di deflusso idrico, in termini di quantità e velocità di smaltimento delle acque raccolte dalle reti drenanti. L’introduzione del tubo alla base del pannello consente un efficace raccolta e un rapido smaltimento delle acque verso i recapiti intermedi e di valle come, ad esempio, pozzetti di raccordi e ispezione, vasche di raccolta, fossi e canali. La nuova tecnologia Gabbiodren®T trova applicazione dei sistemi di drenaggio complessi realizzati attraverso l’impianto di un sistema cosiddetto a “lisca di pesce”. In questo caso esiste un collettore centrale di drenaggio che lavora anche come linea principale di smaltimento delle acque che vengono raccolte attraverso una serie di bracci drenanti “secondari” che confluiscono in esso. In questi casi il pannello drenante preassemblato con il tubo consente un aumento della capacità di smaltimento della linea centrale, in tal modo questo collettore centrale non si trova sovraccaricato idraulicamente dai singoli contributi delle trincee afferenti. Un altro caso tipico di applicazione di tale tecnica è nelle linee drenanti sub-parallele alle curve di livello impostate ad angolo molto basso rispetto alle isoipse. In questi drenaggi longitudinali per linee parallele definiti “a pettine” si realizzano linee drenanti con estensioni solitamente rilevanti che possono arrivare a parecchie centinaia di metri. Le singole linee di drenaggio pertanto presentano un accumulo progressivo di portata da monte verso valle dovuto principalmente ai bassi gradienti idraulici disponibili. L’introduzione del pannello preassemblato con tubo fessurato mantiene una forte capacità di smaltimento delle portate con alte velocità di flusso lungo la linea di drenaggio. La tecnica classica prevede l’aumento della sezione drenante con conseguente aumento di risorse economiche; l’utilizzo della tecnologia Gabbiodren®T consente di ottenere i medesimi risultati in maniera economicamente vantaggiosa.
Figura 1 – Pannello drenante prefabbricato Gabbiodren®T – schema
Foto 1 – Pannello drenante Gabbiodren®T nella bonifica di un versante per la realizzazione di un campo fotovoltaico
L’utilizzo di trincee drenanti Gabbiodren®T trova largo impiego anche nella protezione di abitati e insediamenti industriali, in agricoltura e nel drenaggio di piste da sci. L’utilizzo in agricoltura si è rivelato particolarmente efficace nei vigneti e nei frutteti dove consente di mantenere stabili e drenati i terreni, assicurando lo smaltimento delle acque meteoriche e mantenendo il suolo in condizioni idonee al transito dei mezzi agricoli. In ambito edilizio il sistema drenante Gabbiodren® T viene utilizzato come presidio per la captazione e lo smaltimento delle acque in eccesso presenti nei terreni causa di infiltrazioni, danni estetici e talvolta strutturali. In tutti questi contesti l’utilizzo dei pannelli Gabbiodren®T assicura il minor impegno economico, logistico e ambientale, evitando la mobilizzazione e lo stoccaggio di pesanti carichi di inerti.
Foto 2 – Gabbiodren®T dimensioni 200x50x30, ideale per la bonifica agraria e per il controllo del livello di falda nei vigneti
Rev. 3 del 30/07/12
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA STRUTTURA Il nuovo Sistema Gabbiodren®T che affianca i Sistemi Gabbiodren® e Gabbiodren® FORTE è stato studiato e concepito per la realizzazione di trincee drenanti ad elevata capacità di smaltimento idraulico con tubo drenante fessurato preassemblato internamente alla base del pannello. Il Pannello prefabbricato Gabbiodren®T è formato, nella sua componente strutturale, da uno scatolare metallico prismatico realizzata in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). Il filo utilizzato nella produzione del Gabbiodren® è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi o per applicazioni in discarica o in presenza di correnti galvanica nel terreno (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06).
Fig. 2 – Caratteristiche del Pannello Gabbiodren® e dimensioni standard
CARATTERISTICHE DEL FILO Tutti i test sul filo sono eseguiti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione delle reti metalliche e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito in fase di produzione con polimero conforme alle EN-10245-3 CARATTERISTICHE DEL TESSUTO STANDARD Geotessile tessuto monofilamento 100% polietilene alta densità con massa areica: ≥ 100 g/m2; diametro efficace di filtrazione O90: 300 μm (±10%); permeabilità normale al piano: 0,18 m/s (180 l/m2∙sec); resistenza a trazione long. max: 22 kN/m; resistenza a trazione trasv. max: 12 kN/m; allungamento long. max: 35%; allungamento trasv. max: 20%; resistenza a punzonamento statico: 2,2 kN. Differenti tipologie di geotessuto di filtrazione/separazione possono essere impiegate su specifica indicazione del Progettista in relazione al vaglio granulometrico del terreno da drenare.
Foto 3 – Applicazione nel controllo dell’oscillazione dei livelli di falda con bassi gradienti disponibile per la linea di deflusso
CARATTERISTICHE DEL NUCLEO DRENANTE Materia prima polistirolo espanso con densità non inferiore a 10kg/mc a molecola vergine di prima produzione non rigenerato, imputrescibile e chimicamente inerte all’acqua con dimensioni minime degli elementi di 10x20 mm CARATTERISTICHE DEL TUBO FESSURATO Il tubo interno al Gabbiodren®T fessurato radialmente è a doppia camera con interno liscio in polietilene a bassa densità ed esterno corrugato in polietilene ad alta densità. Il diametro esterno nominale del tubo standard è pari a 160mm. Foto 4 – L’ordine e la pulizia della zona di stoccaggio dei materiali in cantiere danno buona rappresentazione delle caratteristiche di praticità e gestione del Sistema Gabbiodren®
Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
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www.borghiazio.com SISTEMA GABBIODREN® La realizzazione di trincee drenanti a gravità è una tecnica utilizzata nel drenaggio, nel consolidamento dei terreni e nella stabilizzazione di frane superficiali fino a 6-7 metri di profondità. Lo scopo di un intervento con trincee drenanti è quello di realizzare all’interno del terreno una linea a forte permeabilità attraverso la quale far convergere ed allontanare le acque circolanti. In virtù della differenza di pressione esistente all’interfaccia tra trincea drenante e mezzo geologico in posto, si innesca un moto di filtrazione che porta all’abbattimento delle sovrapressioni neutre e alla diminuzione del tenore di acqua nel terreno. La riduzione delle pressioni interstiziali comporta il consolidamento e il miglioramento delle caratteristiche geotecniche di resistenza di taglio disponibile nei terreni. L’utilizzo di trincee drenanti Gabbiodren® trova largo impiego anche nella protezione di abitati e insediamenti industriali, in agricoltura e nel drenaggio di piste da sci. L’utilizzo in agricoltura si è rivelato particolarmente efficace nei vigneti e nei frutteti dove consente di mantenere stabili e drenati i terreni, assicurando lo smaltimento delle acque meteoriche e mantenendo il suolo in condizioni idonee al transito dei mezzi agricoli. In ambito edilizio il sistema drenante Gabbiodren® viene utilizzato come presidio per la captazione e lo smaltimento delle acque in eccesso presenti nei terreni causa di infiltrazioni, danni estetici e talvolta strutturali. In tutti questi contesti l’utilizzo dei pannelli Gabbiodren® assicura il minor impegno economico, logistico e ambientale, evitando la mobilizzazione e lo stoccaggio di pesanti carichi di inerti. I pannelli drenanti Gabbiodren® possono essere impiegati in numerosi interventi di drenaggio in alternativa al classico sistema ghiaia+tubo+tessuto delle trincee tradizionali. Ogni pannello prefabbricato è costituito da uno scatolare metallico esterno realizzato in filo di acciaio zincato tessuto in maglia metallica esagonale. Lo scatolare metallico è rivestito internamente con un geotessile di filtrazione/separazione e contiene al suo interno una leggerissima massa porosa e drenante formata truccioli di resina sintetica di polistirolo espanso, imputrescibile e chimicamente inerte all’acqua. Alla base dei pannelli drenanti può essere applicata una guaina in polietilene avente la funzione di favorire lo smaltimento delle acque drenate ed evitare dispersioni. L’impiego di pannelli drenanti prefabbricati offre molteplici vantaggi: • riduzione dei volumi e dei pesi trasportati rispetto ai materiali inerti utilizzati per le tradizionali trincee drenanti • consente lavorazioni anche su aree instabili o inaccessibili • grande facilità di movimentazione grazie alla leggerezza dei pannelli (trasportabili manualmente) • massima sicurezza in cantiere in quanto i pannelli sono assemblati fuori scavo e calati in trincea dall’esterno, senza la necessità che gli operai effettuino lavorazioni in scavo • grande velocità di posa in opera • possibilità di scegliere il tessuto di separazione e filtrazione più idoneo allo specifico problema geotecnico e idrogeologico • elevata flessibilità e modularità del sistema che permette la realizzazione di drenaggi con configurazioni variabili
Foto 1 – Pannello drenante prefabbricato Gabbiodren®
Foto 2 – Trincea assemblata con pannelli Gabbiodren® pronta per essere calata nella trincea di scavo a sezione obbligata
Foto 3 – Avanzamento dello scavo e contestuale posa della linea drenante assemblata in sicurezza immediatamente a fianco della trincea
Rev. 3 del 30/07/12
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA STRUTTURA Il Pannello prefabbricato Gabbiodren® è formato, nella sua componente strutturale, da uno scatolare metallico prismatico realizzata in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). Il filo utilizzato nella produzione del Gabbiodren® è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi o per applicazioni in discarica o in presenza di correnti galvanica nel terreno (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). CARATTERISTICHE DEL FILO Tutti i test sul filo sono eseguiti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione delle reti metalliche e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito in fase di produzione con polimero conforme alle EN-10245-3 CARATTERISTICHE DEL TESSUTO STANDARD Geotessile tessuto monofilamento 100% polietilene alta densità con massa areica: ≥ 100 g/m2; diametro efficace di filtrazione O90: 300 μm (±10%); permeabilità normale al piano: 0,18 m/s (180 l/m2∙sec); resistenza a trazione long. max: 22 kN/m; resistenza a trazione trasv. max: 12 kN/m; allungamento long. max: 35%; allungamento trasv. max: 20%; resistenza a punzonamento statico: 2,2 kN. Differenti tipologie di geotessuto di filtrazione/separazione possono essere impiegate su specifica indicazione del Progettista in relazione al vaglio granulometrico del terreno da drenare.
Foto 4 – Il pannello Gabbiodren® viene utilizzato per realizzare in modo sicuro e rapido drenaggi per la bonifica in campo edilizio dove esistono esigui spazi di lavoro
Fig. 1 – Caratteristiche del pannello drenante e dimensioni standard
CARATTERISTICHE DEL NUCLEO DRENANTE Materia prima polistirolo espanso con densità non inferiore a 10kg/mc a molecola vergine di prima produzione non rigenerato, imputrescibile e chimicamente inerte all’acqua con dimensioni minime degli elementi di 10x20 mm
Fig. 2 – Pannello drenante prefabbricato Gabbiodren® – schema
Fig. 6 – Realizzazione di drenaggio diffuso sul pendio con trincee a pannelli Gabbiodren® nella bonifica e consolidamento idrogeologico per l'impianto di un campo solare fotovoltaico
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www.borghiazio.com SISTEMA GABBIODREN® tipo FORTE PANNELLO DRENANTE PREFABBRICATO AD ELEVATE PRESTAZIONI IDRAULICO-MECCANICHE CON RIEMPIMENTO IN TRUCCIOLI TUBOLARI IN HDPE I pannelli drenanti Gabbiodren® tipo FORTE possono essere impiegati in numerosi interventi di drenaggio, in alternativa al classico sistema ghiaia+tubo+tessuto non tessuto delle trincee tradizionali. Ogni pannello prefabbricato è costituito da uno scatolare metallico esterno realizzato in filo di acciaio zincato tessuto in maglia metallica esagonale. Lo scatolare metallico è rivestito internamente con un geotessile di filtrazione/separazione e contiene al suo interno una leggerissima massa porosa e drenante formata da trucioli tubolari anch’essi in polietilene ad alta densità imputrescibile chimicamente inerti. Alla base dei pannelli drenanti può essere applicata una guaina in polietilene avente la funzione di favorire lo smaltimento delle acque drenate ed evitare dispersioni. L’utilizzo di pannelli drenanti Gabbiodren® tipo FORTE è particolarmente utile quando le condizioni di sollecitazione sul corpo drenante risultano essere molto intense ed il piano di imposta profondo. Infatti, grazie all’elevata resistenza meccanica e deformativa del nucleo e dello scatolare metallico, il drenaggio risulta particolarmente resistente a tensioni di taglio e schiacciamenti, sia verticali che orizzontali. Grazie a tali caratteristiche, il pannello mantiene elevatissime capacità di smaltimento idraulico anche quando sottoposto a forti pressioni di esercizio. Una applicazione particolarmente interessante del Sistema Gabbiodren® tipo FORTE risulta l’utilizzo in discarica per il drenaggio di percolati o di acque circolanti nel corpo di discarica a forte carico inquinante. Infatti l’inerzia chimica del polietilene che forma il filtro e il nucleo drenante consentono questo tipo di applicazione, inoltre anche la struttura metallica che forma lo scatolare di contenimento può avere un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi. In tutti questi contesti l’utilizzo dei pannelli Gabbiodren® tipo FORTE assicura il minor impegno economico, logistico e ambientale, evitando la mobilizzazione e lo stoccaggio di pesanti carichi di inerti. L’impiego di pannelli drenanti prefabbricati offre molti vantaggi: • riduzione dei volumi e dei pesi trasportati rispetto ai materiali inerti utilizzati per le tradizionali trincee drenanti • consente lavorazioni anche su aree instabili o inaccessibili • massima sicurezza in cantiere in quanto i pannelli sono assemblati fuori scavo e calati in trincea dall’esterno, senza la necessità che gli operai effettuino lavorazioni in scavo • grande velocità di posa in opera • elevata flessibilità e modularità del sistema che permette la realizzazione di drenaggi con configurazioni variabili • grande facilità di movimentazione grazie alla leggerezza dei pannelli (trasportabili manualmente) • possibilità di scegliere il tessuto di separazione e filtrazione più idoneo allo specifico problema geotecnico e idrogeologico
Foto 1 – Pannelli drenanti Gabbiodren® tipo FORTE F100/17 stoccati in “pacconi” di 5 elementi
Foto 2 – Applicazione in frana con notevoli problematiche geotecniche e sollecitazioni
Foto 3 – Applicazione dei Pannelli drenanti Gabbiodren® tipo FORTE nel drenaggio di percolati particolarmente aggressivi al piede di una discarica di accumulo di fanghi inquinanti
Rev. 2 del 01/07/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA STRUTTURA IL Pannello prefabbricato Gabbiodren® tipo FORTE è formato nella sua componente strutturale da una struttura metallica prismatica realizzata in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). Il filo utilizzato nella produzione del Gabbiodren® è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). CARATTERISTICHE DEL FILO Tutti i test sul filo sono eseguiti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione delle reti metalliche e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 4 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito in fase di produzione con polimero conforme alle EN-10245-3 CARATTERISTICHE DEL TESSUTO STANDARD Geotessile tessuto monofilamento 100% polietilene alta densità con massa areica: ≥ 100 g/m2; diametro efficace di filtrazione O90: 300 μm (±10%); permeabilità normale al piano: 0,18 m/s (180 l/m2∙sec); resistenza a trazione long. max: 22 kN/m; resistenza a trazione trasv. max: 12 kN/m; allungamento long. max: 35%; allungamento trasv. max: 20%; resistenza a punzonamento statico: 2,2 kN. Differenti tipologie di geotessuto di filtrazione/separazione possono essere impiegate su specifica indicazione del Progettista in relazione al vaglio granulometrico del terreno da drenare.
Fig. 1 – Struttura e composizione del Pannello Gabbiodren® tipo FORTE
Fig. 2 – Caratteristiche del pannello drenante e dimensioni standard
CARATTERISTICHE DEL NUCLEO DRENANTE Materia prima polietilene ad alta densità in elementi tubolari cavi di dimensioni minime 13x35 mm, chimicamente inerte
Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
Borghi Azio® S.p.A. - 42020 S. Polo d'Enza (RE) Tel. 0522-873193 – Fax 0522-873267 e-mail:
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www.borghiazio.com SISTEMA PREACCOPPIATO ANTIEROSIVO GEOCOMPOSITO R.E.C.S.® ll sistema R.E.C.S.® (Reinforced Erosion Control System) consiste in una gamma di Geocompositi per la realizzazione di opere di protezione, conservazione e rinverdimento del suolo. I Geocompositi sono costituiti da rete metallica a doppia torsione a maglia esagonale pre-accoppiata in fase di produzione con bioreti biodegradabili 100% naturali in agave o cocco oppure geotessuti metallici o polimerici. Il sistema R.E.C.S.® si completa di opere complementari o accessorie quali chiodature, tirantature in funi d'acciaio, picchettature, idrosemine, etc. al fine di realizzare sistemi di protezione antierosiva e rinforzi corticali. Le tecniche del rivestimento e del rinforzo corticale, vengono utilizzate al fine di impedire o limitare i fenomeni erosivi che portano alla deformazione della coltre superficiale. Esse sono inoltre utili per proteggere le scarpata dai fenomeni di degradazione di origine esogena come vento, pioggia, ruscellamenti, azioni gelo disgelo che, agendo progressivamente nel tempo, tendono a compromettere l’integrità dell’intero ammasso. Il sistema R.E.C.S.® viene impiegato per realizzare interventi di tipo passivo o attivo che agiscono direttamente sulle litologie interessate, realizzando una mitigazione degli effetti erosivi di disgregazione e degradazione superficiale, allo scopo di ottenere un miglioramento delle caratteristiche di resistenza meccanica dell'ammasso (chiodi, tiranti, rivestimento e tirantatura di reti metalliche, etc.). La rete metallica a doppia torsione svolge la funzione di opporsi, in funzione delle proprie caratteristiche di resistenza e rigidezza, alle tensioni deformative che si sviluppano nella zona corticale dell’ammasso roccioso o terroso. Tramite i sistemi di rinforzo corticale le tensioni assorbite dalla rete vengono trasmesse, attraverso chiodi o tiranti, alla porzione più profonda dell’ammasso, avente migliori caratteristiche geotecniche. La rete metallica da sola non offre però la necessaria protezione rispetto all'erosione della frazione medio-fine del terreno; a ciò risulta funzionale l’impiego contestuale di bioreti e altri materiali di sintesi di idonee caratteristiche. Principali applicazioni del sistema R.E.C.S.®: rinforzo corticale, controllo dell’erosione superficiale e rinverdimento di scarpate in terra con inclinazione elevata, di terreni sciolti, di pareti in rocce alterate o miste a terreno. Le specifiche caratteristiche delle bioreti in termini di grammatura, apertura della maglia e materiali, sono stati scelti in quanto: • offrono la giusta copertura per consentire la ritenzione delle parti fini dei terreni • garantiscono un idonea insolazione alle essenze idroseminate permettendone la germinazione (anche al di sotto delle reti) • permettono buona ritenzione e rilascio idrico • sono un ideale supporto a protezione e ritenzione dell’idrosemina
Foto 1 – Fasi iniziali si stesa e posa in opera del Geocomposito R.E.C.S.® in un intervento di rinforzo corticale di un pendio in forte erosione
Foto 2 – Realizzazione del sistema di chiodatura per l’ancoraggio del rinforzo corticale mediante utilizzo di fioretto tipo Toyo e barre autoperforanti di diametro Ø32mm
DIMENSIONAMENTO La Borghi Azio® S.p.A. fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico in fase progettuale.
Foto 3 – Intervento a regime dopo le fasi di idrosemina e inerbimento. Si noti la diffusa copertura vegetale che funge da protezione verso i fenomeni di dilavamento e perdita di suolo
Rev. 1 del 17/02/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE La rete metallica utilizzata per il Sistema R.E.C.S.® è realizzata in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). Il filo utilizzato nella produzione della rete metallica a doppia torsione è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei rotoli R.E.C.S.® sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione delle reti e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito con polimero plastico conforme alle EN-10245-3
Foto 1– R.E.C.S.® AGAVE 700 gr/mq
Foto 2 – R.E.C.S.® COCCO 700 gr/mq
TABELLE PESI E MISURE 1. Tabella delle Tipologie e caratteristiche della gamma del Sistema R.E.C.S.® Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%); la langhezza del rotolo di Geocomposito è sempre L=2,00m
Tipologia R.E.C.S.
®
R.E.C.S.
®
Agave
R.E.C.S.
®
Cocco
R.E.C.S. R.E.C.S.
®
®
R.E.C.S.
Tipologia materiale antierosivo
Mass Areica materiale antierosivo (gr/mq)
Agave
735
Cocco
700
MET
Rete metallica zincata a tripla torsione
300
GSFT
Geogriglia tessuta in PET ad alta resistenza
200
Geotessile tessuto in PET ad alta resistenza
150
®
GS
3. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
8 x 10
80
+16% / -4%
2,70
Foto 3 – R.E.C.S.® MET
4. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Diametro interno filo metallico φ mm.
2,70
3,40
2,20
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06
0,07
0,06
Quantità minima di rivestimento galvanico(gr/m2)
245
265
230
5. Tabella dei piani di carico del Geocomposito R.E.C.S. Tipologia R.E.C.S. R.E.C.S.
®
Agave
R.E.C.S.
®
Cocco
R.E.C.S.
®
R.E.C.S.
MET
®
GS
®
Filo legatura (mm)
®
Dimensione Rotolo (m)
motrice (6,5m)
bilico centinato (13,60m)
2x50
3000mq
6500mq
2x50
2500mq
5500mq
2x50
3800mq
8800mq
2x50
4000mq
9000mq
Foto 4 – R.E.C.S.® GS
Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
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www.borghiazio.com GEOCOMPOSITO ANTIEROSIVO IDRAULICO R.E.C.S.® IDRO Il Sistema R.E.C.S.® IDRO è una particolare tipologia di protezione antierosiva specificatamente studiata per l’utilizzo in ambito idraulico, esso viene utilizzato nella realizzazione di opere di protezione, stabilizzazione e rinverdimento di scarpate fluviali quando queste abbiano la necessità di essere preservate dalle azioni erosive del flusso idraulico. Altri ambiti applicativi possono essere il consolidamento e l’inerbimento di scarpate nella realizzazioni di opere idrauliche di contenimento quali argini, riprese arginali, argini in froldo, ringrossi arginali, casse di espansione, casse di laminazione, sfioratori, etc. Le reti metalliche a doppia torsione utilizzare in ambito idraulico si trovano ad operare per la maggior parte della loro vita utile in condizioni umide o di immersione e devono pertanto essere in grado di sopportare un notevole stress chimico e fisico. Per tale motivo il geocomposito R.E.C.S.® IDRO presenta, oltre alla zincatura zinco-alluminio ZN.AL5% del filo, anche il rivestimento in polimero estruso di spessore nominale 0,50mm a protezione del filo metallico. Il geocomposito R.E.C.S.® IDRO è quindi realizzato in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo, di diametro 2,20mm e con rivestimento in lega Zinco-Alluminio e polimero plastico con diametro finale 3,20mm (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006). La maglia esagonale che forma la struttura è a doppia torsione tipo 6x8. Il geocomposito R.E.C.S.® IDRO viene utilizzato nei rinverdimenti delle coperture idrauliche in Materassi Metallici; tali tecniche possono essere semplicemente applicate realizzando la copertura in materasso (solo base) avendo cura di intasare i vuoti tra il pietrame con terreno vegetale reperito in posto. Come coperchio di chiusura è necessario utilizzare un geocomposito tipo RECS® IDRO preaccoppiato in rete metallica (avente le stesse caratteristiche della rete del materasso) e bioreti tessute come agave e cocco. In questo modo le coperture rinverdiscono in maniera molto veloce e naturale, utilizzando infatti il terreno vegetale reperito in posto si utilizza un elemento già ricco di sostanze vitali e essenze autoctone perfettamente integrate ad adatte al sito. DIMENSIONAMENTO La progettazione di un’opera idraulica richiede la determinazione delle sollecitazioni di progetto a seguito dello studio delle caratteristiche del regime idraulico e dei parametri di scabrezza e di resistenza alle tensioni tangenziali ammissibili dalle coperture di progetto. Dato che le opere combinate a basso impatto consentono rapidi ed efficaci rinverdimenti sono opportune verifiche a regime che tengano conto dello sviluppo vegetativo sulle sponde e della conseguente perdita di sezione utile di deflusso.
Foto 1 – Geocomposito antierosivo per applicazioni idrauliche R.E.C.S.® IDRO realizzato in rete metallica a doppia torsione maglia 6x8 (ZN.AL5% e rivestimento polimerico) e biorete tessuto in cocco
Foto 2 – Realizzazione di un canale con rivestimento d’alveo in Materassi Metallici e protezione spondale antierosiva in
R.E.C.S.® IDRO
Borghi Azio® S.p.A. fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico e software per il dimensionamento delle strutture di protezione idraulica
Foto 3 – Situazione del canale a due anni di distanza dalla realizzazione dei rivestimenti idraulici Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i Rev. 1 del 17/02/11 medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE La rete metallica utilizzata per il Sistema R.E.C.S.® IDRO è realizzata in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 6x8 (UNI EN 10223-3). Il filo utilizzato nella produzione della rete metallica a doppia torsione è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega eutettica di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione viene applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei rotoli R.E.C.S.® IDRO sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione delle reti dei geocompositi R.E.C.S.® e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo è rivestito con polimero plastico conforme alle EN-10245-3
Foto 1 – Realizzazione di una vasca di laminazione con Materassi Metallici rinverditi con intasamento di terreno vegetale e copertura in geocomposito R.E.C.S.® IDRO
TABELLE PESI E MISURE 1. Tabella delle Tipologie e caratteristiche della gamma del Sistema R.E.C.S.® IDRO Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%); la langhezza del rotolo di Geocomposito è sempre L=2,00m ®
Tipologia R.E.C.S. IDRO
Tipologia materiale antierosivo
Mass Areica materiale antierosivo (gr/mq)
R.E.C.S.
®
IDRO Cocc o
Cocco
700
R.E.C.S.
®
IDRO Agave
Agave
735
Foto 2 – Vasca di laminazione a lavori ultimati con protezione spondale antierosiva per tutta la quota di altezza sponda in geocomposito R.E.C.S.® IDRO
2. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo
Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
6x8
60
+16% / -4%
2,20
3. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Filo legatura (mm)
Diametro interno filo metallico φ mm.
2,20
2,70
2,20
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06
0,06
0,06
Quantità minima di rivestimento galvanico (gr/m2)
230
245
230
Foto 3 – Rinverdimento delle coperture antierosive ad un anno dalla fine dei lavori
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www.borghiazio.com RETI E SISTEMI PARASASSI Il fenomeno del distacco, rotolamento e caduta di masse litoidi rappresenta uno dei più pericolosi ed improvvisi fenomeni di dissesto idrogeologico. Le aree colpite da tali fenomeni sono spesso oggetto di attività antropiche (infrastrutture, strade, abitati, etc.) e richiedono pertanto idonei presidi geotecnici di intervento per la salvaguardia e la protezione della popolazione, soprattutto nelle aree montane e collinari. Le opere di protezione paramassi vengono solitamente divise in due categorie: • Opere attive: interventi che agiscono direttamente sulle litologie interessate realizzando una mitigazione degli effetti erosivi di disgregazione e degradazione superficiale (rivestimenti antierosivi, rivestimenti corticali, drenaggi, etc.) oppure un miglioramento delle caratteristiche di resistenza meccanica dell’ammasso (chiodi, tiranti, rivestimento e tirantatura di reti metalliche, etc.) • Opere passive: interventi per intercettare, rallentare e pilotare la caduta dei massi con reti paramassi (reti, barriere, valli paramassi) Le soluzioni tecniche impiegate in tali interventi prevedono spesso l’utilizzo di reti a doppia torsione che possono essere utilizzate contestualmente ad altri elementi come chiodi, tiranti, funi in trefoli d’acciaio, bullonature e piastre di ripartizione. Le reti metalliche a doppia torsione con maglia esagonale vengono diffusamente utilizzate nella realizzazione di opere parasassi attive e passive per la mitigazione del rischio e il consolidamento di pareti rocciose principalmente in contesti di controripa in ambito stradale, ferroviario e infrastrutturale in genere. Le reti parasassi sono realizzate in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo con rivestimento in lega ZincoAlluminio e/o polimero plastico (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006) La maglia esagonale che forma la struttura è a doppia torsione e si possono avere due tipologie dimensionali: tipo 8x10 e tipo 6x8. DIMENSIONAMENTO Borghi Azio® SpA fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico per il dimensionamento degli interventi con rete paramassi
Foto 3 – La foto mostra l’effetto di ritenzione della rete e del reticolo di funi su blocchi distaccati
Foto 1 – Installazione di un intervento paramassi in parete, legatura dei teli di rete a doppia torsione
Foto 2 – Dettaglio di un intervento in parete realizzato con rete paramassi, chiodatura e tirantatura con funi in trefoli in acciaio
Foto 4 – La foto mostra l’effetto di ritenzione della rete e del reticolo di funi su blocchi distaccati
Rev. 1 del 17/02/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE La rete parasassi utilizzata negli interventi in parete è realizzata in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 oppure tipo 6x8 (UNI EN 10223-3). Il filo utilizzato nella produzione della rete parasassi è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei rotoli sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione delle reti metalliche e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito con polimero plastico conforme alle EN-10245-3
Fig. 1 – La figura propone due possibili schemi tipologici di intervento di rinforzo corticale,il primo con raster di chiodatura 3x3m ed il secondo con raster 6x3m
Fig. 2 – Caratteristiche dimensionali della maglia metallica a doppia torsione utilizzabile negli interventi parasassi
TABELLE PESI E MISURE 1. Tabella delle Tipologie e caratteristiche standard maglia/filo Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Rete in maglia 8 x 10 filo 2,70/3,70 galvanizzato ZN.AL5% e rivestimento polimerico Diametro interno filo ø mm.
2,70
3,40
Tolleranza filo (±) ø mm.
0,06
0,07
245
265
Quantità min. galvaniz. gr/m
2
Rete in maglia 8 x 10 filo 3,00 galvanizzato ZN.AL5% Diametro interno filo ø mm.
3,00
Tolleranza filo (±) ø mm.
0,06
Quantità min. galvaniz. gr/m
2
255
3,90 0,07 275
Rete in maglia 6 x 8 filo 2,70 galvanizzato ZN.AL5% Diametro interno filo ø mm. Tolleranza filo (±) ø mm. Quantità min. galvaniz. gr/m
2
2,70
3,40
0,06
0,07
245
265
2. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
8 x 10
80
+16% / -4%
2,70
8 x 10
80
+16% / -4%
3,00
6x8
60
+16% / -4%
2,70
3. Tabella delle Dimensioni e Pesi dei rotoli Tipologia Rete
Altezza (m)
Lunghezza (kg)
8 x 10 filo 2,70/3,70
2
50
8 x 10 filo 2,70/3,70
3
50
8 x 10 filo 3,00
2
50
8 x 10 filo 3,00
3
50
6 x 8 filo 2,70
2
50
6 x 8 filo 2,70
3
50
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www.borghiazio.com MATERASSI METALLICI IDRAULICI All’interno delle sistemazioni idrauliche con prodotti realizzati in rete metallica o doppia torsione, meritano sicuramente un approfondimento gli impieghi con Materassi Metallici. Il Materasso metallico è costituito da una struttura di rete metallica a doppia torsione a maglia esagonale, avente forma parallelepipeda, di notevole ampiezza e piccolo spessore, divisa in più celle (tasche) aventi la funzione di aumentarne la funzionalità idraulica e la robustezza. I rivestimenti realizzati con Materassi svolgono una funzione di rivestimento antierosivo nei confronti dell’azione delle correnti a protezione delle sponde fluviali e delle arginature. Sono opere di rivestimento sottili (da 17 a 30 cm.) capaci di adattarsi ad un gran numero di situazioni e geometrie. Vengono principalmente impiegati nella protezione di canali, e nella realizzazione di opere per la protezione idraulica ed il ripristino eco-ambientale in corsi d’acqua naturali o artificiali o di altre strutture idrauliche (torrenti, fiumi, canali di bonifica, casse di espansione, sbarramenti e dighe in terra, zone umide), per la difesa di arginature soggette ad erosione per azione lenta e continua delle acque. E’ inoltre possibile l’utilizzo di tali tecnologie abbinate a sistemi impermeabilizzanti (es. membrane) dove sia necessario un rivestimento impermeabile con capacità di rinverdimento. I Materassi Metallici sono strutture scatolari realizzate in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo con rivestimento in lega Zinco-Alluminio e/o polimero plastico (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006) La maglia esagonale che forma la struttura è a doppia torsione tipo 6x8. I Materassi Metallici se adeguatamente progettati e concepiti rappresentano una efficace tecnica di Ingegneria Naturalistica. Le tecniche di rinverdimento dei Materassi Metallici in ambito idraulico possono essere semplicemente applicate realizzando la copertura in materasso (solo base) avendo cura di intasare i vuoti tra il pietrame con terreno vegetale reperito in posto. Come coperchio di chiusura è necessario utilizzare un geocomposito tipo RECS® IDRO preaccoppiato in rete metallica (avente le stesse caratteristiche della rete del materasso) e bioreti tessute come agave e cocco. In questo modo le coperture rinverdiscono in maniera molto veloce e naturale, utilizzando infatti il terreno vegetale reperito in posto si utilizza un elemento già ricco di sostanze vitali e essenze autoctone perfettamente integrate ad adatte al sito.
Foto 1 – Fasi di posa di un rivestimento in Materassi Metallici. Si nota la disposizione delle gabbie, il riempimento con pietrame e la chiusura dell’elemento con rotoli di rete
Foto 2 – Rivestimento di un argine golenale in materassi idraulici dopo il rinverdimento spontaneo
DIMENSIONAMENTO La progettazione di un’opera idraulica in materassi richiede la determinazione delle sollecitazioni di progetto a seguito dello studio delle caratteristiche del regime idraulico e dei parametri di scabrezza e di resistenza alle tensioni tangenziali ammissibili dalle coperture di progetto. Dato che le opere in materassi consentono rapidi ed efficaci rinverdimenti sono opportune verifiche a regime che tengano conto dello sviluppo vegetativo sulle sponde. Borghi Azio® SpA fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico e software per il dimensionamento delle strutture in materassi idraulici
Foto 3 – Sistemazione ambientale di un canale realizzato con rivestimento al fondo in Materassi Metallico e rivestimento delle scarpate in geocomposito tipo RECS® IDRO Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti. Rev. 1 del 17/02/11
Borghi Azio® S.p.A. - 42020 S. Polo d'Enza (RE) Tel. 0522-873193 – Fax 0522-873267 e-mail:
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE I Materassi Metallici sono strutture scatolari realizzate in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 6x8 (UNI EN 10223-3) (fig.2). I Materassi Metallici sono riempiti in opera con pietrame per creare una struttura flessibile, permeabile e monolitica. Il filo utilizzato nella produzione dei Materassi Metallici è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). I gabbioni Borghi sono certificati con Marcatura CE in conformità della norma europea ETA 09-0413. Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei Materassi Metallici sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione dei materassi e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico: in aggiunta alla protezione galvanica il filo è rivestito con polimero plastico conforme alle EN-10245-3
Fig. 1 – Caratteristiche dimensionali del Materasso Metallico
Fig. 2 – Maglia metallica a doppia torsione
1. Tabella delle dimensioni dei Materassi Metallici con filo 2,20int./3,20est. mm con zincatura ZN.AL5% e rivestimento polimerico per estruzione Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L=Lunghezza (m)
W=Larghezza (m)
H=Altezza (m)
3,00
2,00
0,17
3,00
2,00
0,23
3,00
2,00
0,30
4,00
2,00
0,17
4,00
2,00
0,23
4,00
2,00
0,30
5,00
2,00
0,17
5,00
2,00
0,23
5,00
2,00
0,30
2. Tabella delle dimensioni dei Materassi Metallici con filo 2,20 mm con zincatura ZN.AL5% Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L=Lunghezza (m)
W=Larghezza (m)
H=Altezza (m)
3,00
2,00
0,17
3,00
2,00
0,23
3,00
2,00
0,30
4,00
2,00
0,17
4,00
2,00
0,23
4,00
2,00
0,30
5,00
2,00
0,17
5,00
2,00
0,23
5,00
2,00
0,30
Fig. 3 – Sezione tipologica di intervento spondale realizzato con Materasso Metallico e Geocomposito tipo RECS ® IDRO
3. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
6x8
60
+16% / - 4%
2,20int./3,20est.
6x8
60
+16% / - 4%
2,20
4. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Diametro interno filo metallic o φ mm.
2,20
2,70
Filo legatura (mm) 2,20
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06
0,06
0,06
Quantità minima di rivestimento galvanic o(gr/m2)
230
245
230
Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
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www.borghiazio.com MATERASSI IDRAULICI RINVERDIBILI MATECO® Il Materasso MATECO® rappresenta una novità nel novero delle tecniche di Ingegneria Naturalistica in ambito idraulico. Rispetto al tradizionale Materasso Metallico si configura come una importante innovazione tecnica e applicativa, soprattutto sotto il profilo dell’inserimento ambientale e del risparmio di materiali inerti. Le principali differenze sono così riassumibili: • le celle del Materasso MATECO® che si trovano normalmente al di sopra del livello delle acque vengono preassemblate internamente con un filtro geotessile ritentore e successivamente riempite con terreno vegetale • viene limitato l’utilizzo di materiale lapideo alle sole celle che si trovano sempre in condizioni di sommersione • il coperchio di chiusura nella porzione da rinverdire è costituito da Geocomposito tipo RECS® IDRO preaccoppiato in rete a doppia torsione in lega di ZN.AL5% e biotessile naturale ad alta resistenza (agave o cocco) I rivestimenti realizzati con Materassi MATECO® svolgono una funzione di rivestimento antierosivo nei confronti dell’azione delle correnti a protezione delle sponde fluviali e delle arginature. Sono opere di rivestimento e rinverdimento con spessori da 17 a 30 cm. capaci di adattarsi ad un gran numero di situazioni e geometrie. Vengono principalmente impiegati nella protezione di canali e nella realizzazione di opere per la protezione idraulica ed il ripristino eco-ambientale in corsi d’acqua naturali o artificiali o di altre strutture idrauliche (torrenti, fiumi, canali di bonifica, casse di espansione, sbarramenti e dighe in terra, zone umide), per la difesa di arginature soggette ad erosione per azione lenta e continua delle acque. E’ inoltre possibile l’utilizzo di tali tecnologie abbinate a sistemi di impermeabilizzazione (geomembrane e membrane bentonitiche) dove sia necessario un rivestimento impermeabile con capacità di rinverdimento. Un tipico esempio di tale applicazione è la realizzazione di rivestimenti spondali di laghetti montani artificali per l’innevamento delle piste da sci. In tali applicazioni è possibile realizzare il rinverdimento delle corone dei laghetti creando al contempo una via di fuga contro cadute accidentali all’interno dell’invaso. I Materassi MATECO® sono strutture scatolari realizzate in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo con rivestimento in lega Zinco-Alluminio e/o polimero plastico (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006). La maglia esagonale che forma la struttura è a doppia torsione tipo 6x8.
Foto 1 – Fasi di posa in opera del Materasso MATECO®, riempimento differenziato delle tasche con pietrame e con terreno vegetale
Foto 2 – Opera finita dopo un mese dal termine dei lavori, inizia la germinazione (n.b.: si è eseguita solo una leggera semina a spaglio)
DIMENSIONAMENTO La progettazione di un’opera idraulica in Materassi MATECO® richiede la determinazione delle sollecitazioni di progetto a seguito dello studio delle caratteristiche del regime idraulico e dei parametri di scabrezza e di resistenza alle tensioni tangenziali ammissibili dalle coperture di progetto. Dato che le opere in Materassi MATECO® consentono rapidi ed diffusi rinverdimenti sono opportune verifiche a regime che tengano conto dello sviluppo vegetativo sulle sponde e della conseguente perdita di sezione di deflusso. Borghi Azio® SpA fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico e software per il dimensionamento delle strutture in materassi idraulici
Foto 3 – Opera rinverdita a 5 mesi dal termine dei lavori
Rev. 1 del 17/02/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE I Materassi MATECO® sono strutture scatolari realizzate in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 6x8 (UNI EN 10223-3) (fig.3). I Materassi MATECO® sono riempiti in opera con pietrame per creare una struttura flessibile, permeabile e monolitica. Il filo utilizzato nella produzione dei Materassi MATECO® è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei Materassi MATECO® sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione dei materassi e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico: in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito con polimero plastico conforme alle EN-10245-3
Fig. 1 – Caratteristiche applicative e differenziazione delle tasche del Materasso MATECO®
TABELLE PESI E MISURE 1. Tabella delle dimensioni dei Materassi Metallici con filo 2,20int./3,20est. mm con zincatura ZN.AL5% e rivestimento polimerico per estruzione Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L= Lunghezza (m)
W= Larghezza (m)
H= Altezza (m)
Tasche rinverdibili
3,00
2,00
0,17
1-2
3,00
2,00
0,23
1-2
3,00
2,00
0,30
1-2
4,00
2,00
0,17
1-2
4,00
2,00
0,23
1-2
4,00
2,00
0,30
1-2
5,00
2,00
0,17
1-3
5,00
2,00
0,23
1-3
5,00
2,00
0,30
1-3
Fig. 2 – MATECO®
Caratteristiche
dimensionali
del
Materasso
2. Tabella delle dimensioni dei Materassi Metallici con filo 2,20 mm con zincatura ZN.AL5% Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L= Lunghezza (m)
W= Larghezza (m)
H= Altezza (m)
Tasche rinverdibili
3,00
2,00
0,17
1-2
3,00
2,00
0,23
1-2
3,00
2,00
0,30
1-2
4,00
2,00
0,17
1-2
4,00
2,00
0,23
1-2
4,00
2,00
0,30
1-2
5,00
2,00
0,17
1-3
5,00
2,00
0,23
1-3
5,00
2,00
0,30
1-3
Fig. 3 – Maglia metallica a doppia torsione
3. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
6x8
60
+16% / -4%
2,20int./3,20est.
6x8
60
+16% / -4%
2,20
4. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Filo legatura (mm)
Diametro interno filo metallico φ mm.
2,20
2,70
2,20
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06
0,06
0,06
Quantità minima di rivestimento galvanic o(gr/m2)
230
245
230
Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
Borghi Azio® S.p.A. - 42020 S. Polo d'Enza (RE) Tel. 0522-873193 – Fax 0522-873267 e-mail:
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www.borghiazio.com SISTEMI ANTINUTRIA/ANTIGAMBERO Un problema sempre più sentito negli ultimi anni riguarda l’intenso fenomeno di popolamento territoriale da parte di specie selvatiche, spesso alloctone o introdotte a scopo di allevamento o di caccia, particolarmente invasive dal punto di vista ambientale. Tali specie, insistendo su un territorio naturale impreparato (ambienti naturali e specie autoctone non in grado di competere) o fortemente antropizzato (insediamenti urbani, comparti industriali, terreni agricoli), sono spesso causa di danni ecologici ed economici. Tra le varie specie le più diffuse e temute sono la nutria (Myocastor coypus) e il gambero della Louisiana (Procambarus clarckii). La nutria affida la propria sopravvivenza e il proprio adattamento ecologico ad una intensa attività di scavo operata in zone umide con acque a lento corso o stagnanti, paludi, acquitrini, canali naturali o artificiali, risaie, laghi e stagni costieri salmastri. La grande capacità di costruire tane, tipica di questa specie, può portare all’indebolimento e alla destrutturazione di ampie porzioni di argini o di sponde fluviali, spesso concause o cause scatenanti di eventi di rotta e alluvioni. Esse sono in grado di scavare gallerie sotterranee anche molto complesse e ramificate, raggiungendo la profondità di diversi metri. Sul nostro territorio la nutria è segnalata in tutto il sub-areale padano, nei bacini e sottobacini del Po, Arno e Tevere e quindi diffusamente presenti in Toscana, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Friuli, Marche, Lazio, Abruzzo e Campania. Un sistema particolarmente efficace ed economico per il contenimento dei danni derivati dall’attività faunistica consiste nell’utilizzo di idonee reti metalliche, al fine di proteggere le infrastrutture (soprattutto quelle idrauliche) e le colture, dalle attività di scavo realizzando dei presidi passivi. Tali presidi passivi hanno la funzione di inibire alle popolazioni selvatiche porzioni di territorio particolarmente sensibili, senza procurare danni agli animali ma costringendoli a cambiare abitudini ecologiche. La Borghi Azio® SpA ha studiato particolari prodotti e geocompositi in rete metallica a doppia torsione che forniscono soluzioni tecniche a basso impatto ambientale per l’intervento mirato ad ognuna delle specifiche problematiche. Borghi Azio® SpA fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico per la realizzazione e il dimensionamento per una gamma di sistemi tecnici specifici a protezione del danno faunistico
Foto 1 – Ingresso di una tana di nutra del diametro di circa 50 centimetri
Foto 2 – Intervento di consolidamento e protezione antinutria/antigambero su Canale Molinella, MN (gentilmente Consorzio Bonifica Fossa Di Pozzolo – Mantova, Direttore Dott. Cesare Bozzacchi, Ing. Oliviero Zucchini)
Foto 3 – La foto illustra la situazione del canale a sette mesi dalla realizzazione dell’intervento. La tipologia di geocomposito utilizzata antinutria/antigambero è in rete metallica in maglia 6x8 filo 2.20/3.20 ZN.AL5% e plasticata preaccoppiato con georete tessura in PET ad alta tenacità (maglia 3x3mm)
Rev. 1 del 17/02/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE Il Sistema di protezione faunistica Antinutria è realizzato in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 6x8 (UNI EN 10223-3). Il filo utilizzato per la realizzazione della rete antinutria è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione viene applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei rotoli sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione delle reti e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico: in aggiunta alla protezione galvanica il filo è rivestito con polimero plastico conforme alle EN-10245-3
Foto 4 – Fasi realizzative dell’intervento in sponda destra; posa del geocomposito e presidio al piede
TABELLE PESI E MISURE 1. Tabella delle Tipologie e caratteristiche standard maglia/filo Rete ANTINUTRIA in maglia 6 x 8 filo 2,20/3,20 galvanizzato ZN.AL5% e rivestimento polimerico Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Diametro interno filo ø mm.
2,20
2,70
Tolleranza filo (±) ø mm.
0,06
0,06
Quantità min. galvaniz. gr/m
230
245
2
Foto 5 – Situazione del canale prima dell’intervento
Geocomposito ANTINUTRIA/ANTIGAMBERO in maglia 6 x 8 filo 2,20/3,20 galvanizzato ZN.AL5% e rivestimento polimerico Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Diametro interno filo ø mm.
2,20
2,70
Tolleranza filo (±) ø mm.
0,06
0,06
Quantità min. galvaniz. gr/m
230
245
2
2. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
6x8
60
+16% / -4%
2,20
3. Tabella delle Dimensioni e Pesi dei rotoli Tipologia Rete
Altezza (m)
Lunghezza (kg)
ANTINUTRIA
2
50
ANTINUTRIA/ANTIGAMBERO
2
50
Foto 6 – Situazione del canale dopo l’intervento
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www.borghiazio.com GABBIONI CILINDRICI I gabbioni cilindrici sono strutture rinforzate in rete metallica che vengono riempite in cantiere con pietrame al fine di creare strutture flessibili e permeabili da utilizzare nei rivestimenti spondali di fiumi, nelle sottofondazioni di opere spondali in gabbioni e materassi o in opere di emergenza (ringrossi e rinfianchi arginali, controllo di sifonamenti di argini e fontanazzi). I gabbioni cilindrici sono strutture “a sacco” realizzate in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo con rivestimento in lega Zinco-Alluminio e/o polimero plastico (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006). La maglia esagonale che forma la struttura è a doppia torsione tipo 8x10. I gabbioni cilindrici sono provvisti di barrette di rinforzo inserite durante la fabbricazione per facilitarne la chiusura durante l’installazione. Le gabbionate spondali realizzate con gabbioni cilindrici possono essere rinverdite con inserimento di talee durante le fasi costruttive oppure possono essere predisposte con prerivestimenti in materiali tessuti come bioreti o georeti al fine di realizzare gabbioni cilindrici riempiti di terra da rinverdire in opera. La realizzazione di opere combinate di Ingegneria Naturalistica con gabbioni cilindrici e talee ha una importante funzione di mitigazione dell’impatto ambientale, inserimento paesaggistico e miglioramento della funzionalità geotecnica ed idraulica nel tempo (aumento delle resistenza alle tensioni di trascinamento offerta dalle coperture e rinforzo diffuso degli impianti radicali).
Foto 1 – Realizzazione di un gabbione cilindrico e alloggiamento sul cucchiaio benna per posa in opera
Le opere di protezione spondale in gabbioni cilindrici rispetto alle altre opere classiche (scogliera, palificata, pietrame sciolto, etc…) presentano diversi vantaggi: • la struttura risulta intimamente legata e quindi ammette spostamenti e deformazioni sensibili senza perdere di funzionalità idraulica e senza disarticolarsi • in virtù della porosità non ostacolano la circolazione idrica di falda e le opere risultano pertanto perfettamente “trasparenti” rispetto alle dinamiche delle oscillazioni di falda e di tirante idraulico • possono essere facilmente ed efficacemente rinverdite con aumento delle prestazioni nel tempo Borghi Azio® SpA fornisce ai progettisti interessati supporto tecnico e software per il dimensionamento delle strutture di protezione spondale in gabbioni.
Fig. 1 – Schema tipologico per la regolarizzazione del sottofondo per una protezione spondale idraulica in gabbioni
Foto 2 – Intervento di consolidamento di sponda con gabbioni cilindrici
Foto 3 – Realizzazione di intervento di protezione idraulica di sponda con gabbioni cilindrici
Rev. 1 del 17/02/11
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www.borghiazio.com CARATTERISTICHE TECNICHE I gabbioni cilindrici sono strutture “a sacco” realizzate in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). I gabbioni sono riempiti in opera con pietrame per creare una struttura flessibile, permeabile e monolitica. Il filo utilizzato nella produzione del gabbione cilindrico è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega di Zinco e Alluminio (ZN.AL5%). Successivamente alla galvanizzazione può essere applicato sul filo, mediante estrusione in fase di produzione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi (Linee guida alla redazione dei capitolati con rete metallica a doppia torsione. Consiglio Superiore dei LLPP 12/05/06). Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia, rete e le dimensioni dei gabbioni sono indicate nelle Tabelle di seguito riportate. FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione dei gabbioni e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione compresa tra 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Cons. Sup. LLPP 12/05/06) • Allungamento: L’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza • Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: Le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 • Adesione del rivestimento galvanico: secondo UNI EN 10244-2 • Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può essere rivestito con polimero plastico conforme alle EN-10245-3
Fig. 1 – Caratteristiche dimensionali del gabbione cilindrico
TABELLE PESI E MISURE 1. Tabella delle dimensioni dei gabbioni cilindrici con filo 2,70int./3,70est. mm con zincatura ZN.AL5% e rivestimento polimerico per estruzione Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L= Lunghezza (m)
D=Diametro (m)
V=Volume (mc)
2,00
0,95
1,41
3,00
0,95
2,12
2,00
0,65
0,66
3,00
0,65
0,99
Fig. 2 – Sezione tipo di intervento spondale con gabbioni cilindrici pre-rivestiti riempiti con pietrame e terreno vegetale e poi piantumati
2. Tabella delle dimensioni dei gabbioni cilindrici con filo 3,00 mm con zincatura ZN.AL5% Tutte le misure e le dimensioni sono nominali (Tolleranze: ± 5%)
L= Lunghezza (m)
D=Diametro (m)
V=Volume (mc)
2,00
0,95
1,41
3,00
0,95
2,12
2,00
0,65
0,66
3,00
0,65
0,99
3. Tabella combinazioni standard della Maglia - Filo Maglia tipo
D (mm)
Tolleranza
Diametro filo (mm)
8 x 10
80
+16% / -4%
2,70int./3,70est.
8 x 10
80
+16% / -4%
3,00
4. Tabella tipologie standard diametri dei fili Filo maglia (mm)
Filo bordatura (mm)
Filo legatura (mm)
Diametro interno filo metallico φ mm.
2,70 3,00
3,40 3,90
2,20
Tolleranza filo (±) φ mm.
0,06 0,07
0,07
0,06
Quantità minima di rivestimento galvanico(gr/m2)
245 255
265 275
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Foto 1 – Intervento di consolidamento al piede di una sponda con opere di Ingegneria Naturalistica in gabbioni cilindrici prerivestiti e talee di salice
Borghi Azio® S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
Reti Faunistiche E’ un prodotto BORGHI AZIO S.p.A.
Nel corso degli ultimi decenni si è assistito ad un intenso fenomeno di ripopolamento territoriale, o popolamento ex novo, da parte di specie selvatiche autoctone e alloctone, spesso introdotte a scopo venatorio o di allevamento. Tali specie, insistendo su un territorio naturale impreparato a tale escalation (ambienti naturali e specie autoctone non in grado di competere) o fortemente antropizzato (terreni agricoli, colture di pregio, insediamenti urbani, comparti industriali) sono spesso causa di danni ecologici ed economici. Tra le numerose specie le più diffuse e temute sono il cinghiale (Sus scrofa scrofa), la nutria (Myocastor coypus), il gambero della Louisiana (Procambarus clarckii) e l’istrice (Hystrix crestata). Questi animali si trovano in condizioni ottimali e, senza competitori o predatori naturali, proliferano indiscriminatamente tanto che sull’intero territorio nazionale si sente parlare sempre più spesso di “danni agricoli da cinghiale” e “rotture di argini da nutria o istrice”. In particolare la rapida e intensa espansione geografica che ha caratterizzato il cinghiale negli ultimi decenni, ha comportato la sua comparsa in aree intensamente sfruttate dal punto di vista agricolo. In queste situazioni si è verificato un progressivo aumento dei danni alle colture. Un sistema particolarmente efficace ed economico per il contenimento dei danni derivati dall’attività faunistica consiste nell’utilizzo di idonee reti metalliche, al fine di proteggere le infrastrutture (soprattutto quelle idrauliche) e le colture, dalle attività di scavo realizzando dei presidi passivi. Tali presidi passivi hanno la funzione di inibire alle popolazioni selvatiche porzioni di territorio particolarmente sensibili, senza procurare danni agli animali ma costringendoli a cambiare abitudini ecologiche o areale. Borghi Azio SpA ha studiato particolari prodotti e geocompositi in rete metallica a doppia torsione che forniscono soluzioni tecniche a basso impatto ambientale per l’intervento mirato ad ognuna delle specifiche problematiche. Mettiamo a disposizione degli Enti e dei Progettisti una gamma di sistemi tecnico-progettuali di intervento a protezione del danno faunistico come: • • •
SISTEMI ANTICINGHIALE SISTEMI ANTINUTRIA SISTEMI ANTIGAMBERO
Foto 1 – Esemplare adulto di cinghiale (Sus scrofa scrofa)
Foto 2 – Rete metallica in trafilato di ferro in maglia esagonale a doppia torsione utilizzata in campo faunistico
CARATTERISTICHE TECNICHE La rete metallica utilizzata negli interventi di protezione faunistica è a doppia torsione con maglia esagonale tipo 6x8 o 8x10 in accordo alle UNI – EN 10223-3. Il filo utilizzato nella produzione della rete metallica è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega eutettica di Zinco-Alluminio (5%) – cerio-lantanio. Successivamente può essere applicato sul filo, mediante estrusione, un rivestimento in polimero plastico per consentire una maggiore protezione e durabilità in ambienti particolarmente aggressivi sia fisicamente che chimicamente. Al fine di irrobustire la struttura e consentire le legature tra i pannelli i bordi longitudinali sono rinforzati con un filo avente un diametro maggiore. Le specifiche standard e le tolleranze di filo, maglia e rete, le dimensioni e le misure dei teli sono indicate nelle Tabelle 1-3 di seguito riportate. Foto 3 – Reti di protezione faunistica impiegate nel Parco Regionale di Migliarino di San Rossore – Massacciuccoli (PI)
Borghi Azio S.p.A. - 42020 S. Polo d'Enza (RE) Tel. 0522-873193 – Fax 0522-873267 e-mail:
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Reti Faunistiche E’ un prodotto BORGHI AZIO S.p.A.
FILO Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia. • Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione della rete paramassi e del filo di legatura dovranno avere una resistenza a trazione di 350-550 N/mm² (UNI EN 10223-3 e Linee Guida Consiglio Superiore del LLPP 12/05/06 per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione). Le tolleranze sul filo (Tabella 3) trovano riscontro nelle disposizioni della UNI EN 10218 (Classe T1) •
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Allungamento: l’allungamento non deve essere inferiore al 10%, in conformità alle UNI EN 12223-3. I test devono essere effettuati su di un campione di almeno 25 cm di lunghezza Rivestimento galvanico a caldo ZN.AL5%: le quantità minime di lega ZN.AL riportate nella Tabella 3 soddisfano le disposizioni delle UNI EN 10244-2 Adesione del rivestimento galvanico: dopo avvolgimento per sei volte attorno ad un mandrino avente diametro pari a 4 volte quello del filo o su se stesso il filo non dovrà presentare screpolature o sfaldarsi per effetto dello sfregamento con le dita (UNI EN 10244-2) Rivestimento Polimerico (eventuale): in aggiunta alla protezione galvanica il filo può avere un rivestimento con polimero plastico conforme alle EN-10245-3
Fig. 1 – Maglia metallica a doppia torsione
Borghi Azio S.p.A. si riserva il diritto di modificare e aggiornare, in qualunque momento, i dati e le prestazioni dei prodotti in relazione alle attività di ricerca e sviluppo degli stessi. Non si assume alcuna responsabilità riguardo i dati e le indicazioni tecniche fornite, in quanto i medesimi vanno intesi come indicazioni di massima che tendono unicamente a conseguire l’impiego ottimale dei prodotti.
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