Roccati_una Lettera Inedita Dell'Antico Regno

December 27, 2017 | Author: Imhotep72 | Category: Ancient Egypt, Egyptology, Egypt, Papyrus, Palaeography
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Egypt Exploration Society

Una Lettera Inedita dell'Antico Regno Author(s): Alessandro Roccati Source: The Journal of Egyptian Archaeology, Vol. 54 (Aug., 1968), pp. 14-22 Published by: Egypt Exploration Society Stable URL: http://www.jstor.org/stable/3855898 . Accessed: 14/10/2013 09:38 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

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UNA LETTERA INEDITA DELL'ANTICO REGNO Di ALESSANDRO ROCCATI

ALCUNIanni or sono, durante una sua visita al Museo di Torino, il prof. Cerny mi addit un vetro polveroso, riferendolo ad una 'lettera dell'Antico Regno'. Piu tardi, cortesia dei conservatori, i prof. Scamuzzi e il prof. Curto, ho potuto grazie alla co consultare ripetutaene mente ii documento, ottenendoneoin ultimo i permesso di pubblicazione; cosicche, quantunque lo studio receda tuttora di fronte ad ardue difficolta, mi pare di porgere ii mio tentativo in omaggio al Maestro dell'ieratico, per sciogliere insieme un debito di riconoscenza. Trattasi di alcuni brandelli di papiro, i due frammenti maggiori dei quali, coperti da nitida scrittura ieratica in colonne verticali, si raccordanonella parte piiuguasta in un solo complesso, fornendo l'uno la meta superiore delle linee, l'altro quella inferiore, non senza lasciare grossi buchi al centro. La pagina cosi ottenuta raggiunge un'altezza di cm. 21,8 (conforme alle dimensioni, cm. 21-24, osservate per i papiri dell'Antico Regno),' mentre in larghezzamisura cm. 25 sovrapponendosia due fogli la cui giuntura si riconosce sotto la linea i i. Il principio e mutilo e si trova in parte nei frustuli; uno di essi si connette al testo principale per mezzo della linea che descrive il margine superiore; sul suo verso affioranosegni estremamente cancellati, eventualmente l'indirizzo, conforme ad una praticanotata solo dalla fine della VI dinastia; con questa sola eccezione, la scrittura non e vergata che sul lato con fibre orizzontali. L'insieme nello stato attuale ha assunto colore bruno rossastro, con sensibili variazioni locali.2 Rimangono tracce di una decina di pieghe, indicanti che la lettera fu chiusa cominciando dal fondo; e in tale condizione fu probabilmentescoperta. In alto a destra, sopra il margine, era la data orizzontale, ridotta ora all'indicazione del giorno. Sotto il margine, orizzontalmente, e notato ii nome del destinatario preceduto dai suoi titoli (in lacuna), come nelle lettere P. Bulaq 83 e P. Berlino 8869.4 P2possibile che uno dei frammentinon collocati (riprodottonella fotografia)contenesse il nome del mittente, scritto secondo l'uso verticalmente all'inizio. Oltre a questa indicazione e probabile che non piu di due colonne siano perdute. Margini, verticali alla fine dello scritto, occorronosu altri esemplari,ma e peculiaredella missiva torinese il margine orizzontale superiore, che ne provoca il singolare sviluppo in senso longitudinale. II nuovo testo, per la data che sara verificata con osservazioni fraseologiche e J. Cerny, Paper and Books in Ancient Egypt, 14 sq. Sull'associazione di due colorazioni attuali in uno stesso foglio di papiro, cf. G. Moller, Hieratische Paldographie, I, 5, n. I. 3 A. Mariette, Les Papyrus egyptiens du Muse'e de Boulaq (Parigi 1871), 10, no. 8; K. Baer, ZAS 93 (i966), i sq. Cf. Scharff, ZAS 59 (1924), 22 e nota 2. 4 P. C. Smither, YEA 28 (1942), 16-19. 2

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UNA LE'l'T'ERA INEDITA DELL'ANTICO REGNO

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paleografiche,si aggiunge all'esigua rassegna che ne offre l'Antico Regno,' e, con ogni verisimiglianzaal gruppetto che raduna il lungo governo di Pjpj II, ma, a differenzadi quei documenti, per ognuno dei quali si ricorda il luogo del rinvenimento, manca per esso una precisa indicazione d'archivio sulla provenienza. Incerta e pure l'identificazione secondariacon il numero di catalogo I890, che menziona due frammentiepistolari assimilabili forse alla lettera presente, se non fossero descritti come opistografi. D'altronde la prima riproduzione fotografica disponibile nel Museo risale all'inizio del '900.2 La notevole affinita della paleografia con quella dei papiri di Elefantina potrebbe indurre a cercare rapporti con quel gruppo, trovato da indigeni nel i896.3 Se la lettera torinese e realmente menzionata nel Catalogo del 188I questo tentativo fallirebbe; mentre, anche se essa fu acquistata dallo Schiaparelli4sul mercato antiquario di Tebe, mancano connessioni di sorta a carattereonomastico o toponimico con il fondo di Elefantina. Rimane la menzione di Rizeiqat nella lettera, che sembra ancorarlaal nomo tebano, una soluzione in accordo anche con le somiglianze paleografiche. Fuori dal tono convenzionale e schematico dei documenti ufficiali, tra le lettere che spiccano per originalita del contenuto (richiesta d'assistenza,proteste contro l'amministrazione, denuncia di crimini, ecc.), l'argomento della missiva di Torino non delude, prospettando una scena rurale che la avvicina al tenore delle lettere del piu tardo .Hk-nht,s echeggiante delle insolite minacce di un burbero superiore. Come nelle comunicazioni di Hk;-nht, lo stile omette ogni cerimonia, introduce i due attori con 'io' e 'tu' senza mezzi termini, e coglie con efficaciala situazione. Sotto questo aspetto e forse non casuale l'abbondanzadi locuzioni finora attestate solo dal Medio Regno, perche la lettera torinese si inserisce nel contesto di trasformazionee di rottura con il passato, che in parecchi documenti datati a Pjpj II rivela strutture proprie gia del nascente medio-egiziano. Traduzione I .... di 3.a 2. (A) ... Mmj.b

3. NP dice: 4. ...

5. 6. ... arareper(?)... 7. ...

8. ... Micha dettoche haifattoseminared 9. unamisuradi farroda seminanel nomoieracompolita( ?)e..

che ha aratofquestoMmjg

Alla lista del Baer, loc. cit., si aggiungano documenti da Nag' ed-Deir nel Museo di Boston, il piu recente dei quali, databile all'VIII dinastia, e pubblicato dal Simpson, in JEA 52 (1966), 39-52. 2 Neg. E 238, 239 (Schiaparelli); B 37 (Farina); B 769 (Curto). 3 A. Erman - F. Krebs, Aus den Papyrus der KoniglichenMuseen (Berlino 1899), 9I; Hieratische Papyrus aus den KdniglichenMuseen zu Berlin, II (Lipsia x9II), Vorwort. 4 Nel ricordo del prof. Botti e del prof. Cerny, i migliori conoscitori della papiroteca torinese, la lettera e associata al nome dello Schiaparelli. 5 T. G. H. James, The Hekanakhte Papers and other Early Middle Kingdom Documents (New York 1962).

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ALESSANDRO ROCCATI

io. accanto all'amico (unico),h superiore dei profeti Xi di (?) Rizeiqat,i i i. sotto la direzionek dell'amico unico Sm;j.l Ora, quando l'amico unico Sn-k;w 12. sia venuto in questo nomo,m io (mi occupero6?)dentron il podereo I3. a lavorarePi terreni asciuttiq con il farro di ciascunor ed il suo orzo meridionale. Ora, 14. se sei cattivos (nell'esecuzione?),t presentero querelau davanti al I5. nobile, ... del distretto, deputato Y, insegnandotiv quanto son bruttew

i6. la trasgressionex e l'insolenzaYdei cattivi. 17. Orbene,z sta attentoaaai magistratibbche io faro I8. in modo che non ti piacera.cc

Commento filologico a. L'inizio e perito. E attraente l'ipotesi che il mittente si celi nello sd&wtjbjtj menzionato sul frammentino minore, ma le incertezze di lettura impediscono di confermarlo. b. II destinatario e apparentemente Mmj: un diminutivo di K;(j)-gm(j).n(.j) e N(j)-rnh-Hnmw(H. Junker, in ZAS 63 (1928), 63). I1 nome ricorreancoranella lettera (1. 9), quando e accostato ad altre persone. c. dd.n.f n(j) wnt rd(j) n k (stt) e tipica formula epistolare, cf. le lettere di Jzzj: dd.n.khr hm(.j)wnt.krjrt 'hai detto a mia Maesta che farai', sk tw dd.k hr hm(j) wnt.kr . . . 'dici a mia Maesta che. . .' Urk. I, 62, I. 3,-e di Pjpj II: dd-n'k r md4t.ktn wnt jn(j).n.k 'hai detto nella tua lettera che hai portato' Urk. I, 128, II. 15. d. stj: Wb. IV, 347, 5. L'ideogramma del seminatore si ritrova in Coffin Texts, I, 364 C; 366 c. La lettura 'seminare'e confermatadall'oggettomm,per il qualeil Gardiner, in WilbourPapyrus, ii, 113 sq. riscontro un significato analogo a bdt con riferimento alla seminagione. I1 vocabolo compariva gia nell'AR nella raffigurazionedi granai, Wb. II, 58, 9, ma il presente e l'unico contesto esplicito. Per l'uso della misura hk;t nell'AR, cf. Rev. d'eg. 15 (I963), 141-2. e. Nhn: l'identificazione dell'ideogrammae meramente ipotetica a causa della lacuna, e poggia su forme del segno nella tomba di Moalla, il testo piu vicino nel tempo e nello spazio alla lettera che ne fornisca un modello, cf. P. Montet, Geographiede l'1gypte ancienne, II (Parigi 1961), 40. Si tratta del resto di un nomo (il terzo d'Alto Egitto) confinante con Gebelein, unito a questa citta da strette relazioni politiche e culturali bene attestate nell'eta successiva. f. sk;: siccome le lacune nella linea 6 e nella linea 9 appaiono complementari, la lettura di questo verbo e probabile e favorita dal contesto agricolo, nonostante la difficolta paleografica del determinativo; altrimenti il segno dell'aratro seguito dal pezzo del terreno e l'ortografia normale in Hk4-nht (es.: I rt., I. 4), si ritrova a Nag' ed-Deir (Dunham, Stelae, n. 84), e nei Sarcofagi(CoffinTexts, III, 287 b: B 5 C). Come richiamato dal James, HekanakhtePapers (New York I962), I8, 3, sk; vale 'coltivare': 'araree seminare'. g. Mmj pn: il dimostrativo pn accompagna spesso nomi di persone gia note o menzionate, cf. numerosi esempi nel papiro giuridico di Elefantina, ZAS 6i (1926), 7i; e Edel, Altag. Gram., ยง I86. h. smrmr hm(w)-ntrsta per smrwrt(j)mr hm(w)-ntr, cf. H. Fischer, Inscriptionsfrom

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