Roberto Giacobbo - Chi Ha Veramente Costruito Le Piramidi e La Sfinge
March 23, 2023 | Author: Anonymous | Category: N/A
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INTRODUZIONE Quella sera Zahi Hawass diceva cose irripetibili. In collega-mento via satellite dalla piana di Giza, il sovrintendente del-le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino e della Sfinge, ave-va perso quasi subito il sorriso duro ma affabile con cui si era presentato ai telespettatori di Raitre. E se non fosse stato per la
carnagione naturalmente olivastra, avresti detto che l'illustre ospite egiziano era ormai rosso infatti in viso.aveva Rossopreso e non vergogna. rossodidicelebrare furore. La trasmissione unadibrutta piega:Era invece la grandezza dei faraoni del-la quarta dinastia, come il sovrintendente sperava, Misteri aveva dato spazio alle recenti "teorie alternative" per le quali non è affatto scontato che le tre piramidi di Giza e la Sfinge risalgano al 2700 a. C., anzi, ci sono alcuneprima interessanti addirittura nel 10500 di Cristo.ragioni per pensare che siano state fatte Da chi? Questo era un altro discorso e comunque era impossibile farlo con Hawass perché non sentiva ragioni. Secondo lui si doveva credere alla teoria ufficiale sulle piramidi senza una prova certa, come un atto di fede. E cosi, al senso di sgomento e mistero che avverte chiunque osservi quella meraviglia 'divina", il sovrintendente di Giza rispondeva con nuovi dogmi. «Le teorie passanoo come la sabbia, passan sabbia, rest restano ano le piramidi», piramidi», aaveva veva de detto tto Hawass Hawass all'inizi all'inizioo della trasmissione. Due ore dopo, men-tre l'inviato di Misteri a Giza lo costringeva ad aprire una botola sotto le zampe anteriori della Sfinge - di cui lui aveva appena negato l'esistenza - Hawass aveva ormai perso la pazienza e stava facendo di tutto per met metter teree in diffico difficoltà ltà l'inter l'interpre prete te della della Rai con imprecaz imprecazioni ioni di cui però in Italia si accorsero solo i pochi telespettatori che conoscevano l'arabo, visto che, ovviamente, non vennero tradotte. Quella sera, era il 14 aprile 1997, Hawass diceva cose irripetibili forse perché presagi pre sagiva va lo scandalo scandalo che quel quella la dire diretta tta tv avrebbe avrebbe crea creato to nel suo paese. paese. Dal mattino seguente, infatti, per settimane i giornali egiziani sono stati occupati dalla polemic pol emicaa sulla sulla vera data di cost costruz ruzione ione delle delle pirami piramidi. di. Da tutto tutto il mo mondo ndo sono giunti al Cairo messaggi via Internet per invitare le autorità egiziane «a smetterla di coprire la verità». Parallelamente, fra gli egiziani è cresciuto e si è fatto forte
un inedito sentimento archeologico-nazionale: la paura di essere derubati delle pir pirami di. «Questa «Que vice vicenda nda è solo una manovr mandella ovraa degli israe israelia liani» ni», , ha accu accusato sato - in un amidi. momento di sta scarsa lucidità - il ministro cultura, Faruq Hosni. In verità, se in questa storia c'è un colpevole, questo va ricercato negli Stati Uniti, nell'America della Grande Depressione. Il suo nome era Edgar Cayce, ed era nato in Kentucky nel 18771. Nella sua vita, verità e leggenda si mescolano finoasse a diventare Sigiata narra, esempio, che al Edgar bast bastasse dorm dormire ire con cuna on la lacosa te testa stasola. aappog ppoggiat a a un unper li libro bro per conos conoscer cerne ne giovane iill conten contenuto. uto. A 21 anni divenne improvvisamente - e inspiegabilmente - muto, ma presto ci si accorse che in stato di ipnosi la voce gli tornava. Le sue predizioni ipnotiche lo resero famoso. Un giorno, in uno di questi sonni, Cayce parlò con un abitante di Atlantide. Il giovane disse di avere 14 anni e narrò di una civiltà prospera e avanzatissima che fu colpita da una catastrofe attorno al 10500 a. C. Da allora Cayce ha continuato a parlare di Atlantide lasciando il mondo con una predizi pre dizione one:: gli archivi archivi di quella quella soci società età fant fantasti astica ca sara saranno nno tro trovati vati a Giza Giza,, tra le pirami pir amidi di e la la Sfi Sfinge. nge. Disse Disse anche anche una da data ta precis precisa: a: tra tra i11996 i11996 e il 1998. 1998. Ci siam siamo, o, insomma. Allora, concluse, inizierà la fine del mondo. Niente Nie nte paur paura. a. Alcune Alcune del delle le moltissi moltissime me cose pre predett dettee da Cay Cayce ce si sono sono poi avverate (per esempio la morte di Roosevelt e Kennedy durante la loro preside pre sidenza) nza),, ma almeno almeno altrett altrettante ante si son sonoo rivela rivelate te vere vere e proprie proprie cantonat cantonate, e, o comunque cosi superficiali e vaghe da essere insignificanti. E ciononostante, la sua predizione su Atlantide e Giza ha fatto molti proseliti, soprattutto negli Stati Uniti, dove una potente Fondazione legata al suo nome, la Cayce Foundation, ha giocato e sta giocando un ruolo oscuro in alcune scoperte di questi ultimi anni. Dopo un lungo periodo di calma, infatti, nel 1993 le cose a Giza si sono improvvisamente rimesse in moto, dando avvio a un misterioso intrigo
internazionale che ha per protagonisti spregiudicati affaristi, archeologi dilettanti eIn apocalittici quell'annomiliardari. - il 1993 appunto - si sono verificati tre fatti nuovi i cui effetti si fanno sentire ancora oggi. Il primo. A marzo, l'ingegnere tedesco Rudolf Gantenbrink riesce a esplorare uno canali della Grande piramide un piccolo robottermina meccanizzato con dei telecamera incorporata. Upuaut, utilizzando questo il nome del robot, la sua passeggi pass eggiata ata davanti davanti a una porta porta di marmo marmo con due ma manigl niglie. ie. Fiutato Fiutato lo scoop scoop,, Gantenbrink chiama i giornalisti e raccontala sua scoperta prima di avvertire l'Autorità archeologica egiziana. Un'infrazione al codice non scritto dell'archeologia che gli costa l'esclusione da ulteriori esplorazioni su Giza. Gantenbrink capisce di aver sbagliato e come gesto riparatore offre il suo robot agli egiziani perché si convincano dell'esistenza della porta. E la aprano. Lí per lí gli egiziani rispondono di essere molto occupati «e comunque non c 'è nessuna porta» por ta».. Ma imp improvv rovvisam isamente ente nel marzo marzo del 1996; tre anni dopo la "scoperta" di Gantenbrink, proprio Zahi Hawass dichiara che la porta è di grande interesse e sarà aperta da una missione canadese finanziata dalla Amtex Corporation, che nel frattempo ha raccolto dieci milioni di dollari per la diretta televisiva dell'e-vento. Sull'Egitto si riaccendono i riflettori. Sempre nel 1993, l'egittologo indipendente John Anthony West (una ex guida turistica, secondo lo sprezzante giudizio di Hawass) termina due anni di ricerche sulla Sfinge compiute con il geologo Robert Schoch e il sismologo Thomas Dobecki. Le conclusioni di Schoch sono che il corpo della Sfinge è stato eroso dall'acqua alla fine dell'era glaciale, quando grandi piog-
Panoramica di Giza vista da nord verso sud, con la Grande piramide in primo piano. pia no. ge si abbatterono sul Sahara piú di 12.000 anni fa (il monumento risalirebbe perci perciò ò altunnel 10500inesplorati a. C:). Mentre Do Dobecki becki afferma afferma cherettangolare sotto sotto la Sfinge sareb sarebbero bero diversi che portano a una stanza di 25cipiedi sotto le zampe anteriori del monumento. È lí l'archivio di Atlantide predetto da Cayce? Qualcuno se lo chiede ma, nel frattempo, West e la sua squadra vengono espulsi dall'area di Giza. Il provvedimento è formalmente ineccepibile: West non èalegato ad alcuna istituzione universitaria e quindiHawass non può autorizzato effettuare ricerche sulla piana. Ma a infastidire eraessere stato soprattutto uno speciale della tv americana NBC che legava le misteriose stanze, individuate da West sotto la Sfinge, ad Atlantide. Il filmato - ma questo
si scoprirà solo piú tardi - è stato in parte finanziato da un certo Boris Said per conto della ARE, l'Association for aResearch and che Enlightment, unaorganizzazione multimiliardaria con sede Virginia Beach ha per scopo indovinate un po'? - la diffusione delle profezie di Cayce. E di nuovo i seguaci di Cayce tornano alla ribalta nel 1996, quando le autorità egiziane concedono una licenza di un anno -per ricerche da effettuarsi con l'ausilio di radar, nella piana Giza - a undigruppo sostenuto seguace dalla Florida State University, finanziato dalla di fondazione un miliardario di Cayce, Joseph Schor. Il terzo e ultimo fatto del 1993 è solo apparentemente mino-re. Il 16 marzo, alle 3 e 30Hancock, del mattino, giornalista Graham già ilautore di un inglese best seller internazionale sul Sacro Graal, pagandoo una serie di `mazzette" pagand `mazzette" ai custod custodii egiziani, egiziani, sfida la legge e scala la Grande piramide, dando cosi inizio a una inchiesta grazie alla quale pubblicherà un libro rivoluzionario sulle origini del mondo, Le impronte degli Dei, dove si parla - nat naturalm uralmente ente - della cciviltà iviltà di Atl Atlantide antide.. «A costruire le piramidi non sono stati né gli abitanti di Atlantide né gli extraterrestri», ribatte il ministro egiziano Faruq Hosni, che insiste sul complotto israeliano e medita vendetta. «Non possiamo ignorare queste chiacchiere, dobbiamo attaccarle decisamente. Gli israeliani hanno fatto cosi già con la Palestina; ripetendo che era loro, sono riusciti a prendersela. A furia di ripeterlo con le piramidi, la gente crederà che sono loro anche quelle.» E mentre il governo del Cairo si prepara ad aprire un sito su Internet per sfidare `gli eretici" sul loro terreno preferito, Zahi Hawass giura che non ci sono altri misteri. «Se ci fossero, ne avremmo già trovato traccia.»
Ma Hawass non si offenderà se diciamo che di misteri nella piana di Giza ce '
ne sonoun invece moltissimi. Quella vi proponiamo cinque tappe, viaggio-inchiesta che che prova a rispondereè un alleavventura cinque in domande classiche del giornalismo: dove, chi, come, quando e perché.
Le piramidi sono certamente la piú importante e diffusa forma architettonica in cui si sono espresse le civiltà antiche. Ce ne sono in Egitto e in Messico, in Perù e recentemente ne sono state scoperte alcune in Siberia' e persino alle Gi a è al cen centro tro della massa te terrestre rrestre,, Maldive. Ma quando parliamo del mistero delle piramidi, qui non parliamo di tutte le piramidi del mondo. E nemmeno di tutte le quasi 100 piramidi egizie costruite da 42 faraoni. A noi interessano solo quelle di Giza e, fra tutte quelle della piana, la nostra storia riguarda
soltanto monumenti tradizionalmente attribuiti a Cheope, Chefren e Micerino,i itre faraoni della quarta dinastia (2789-2716 a.C.). La scelta di campo è solo apparentemente riduttiva. Infatti questo straordinario complesso - assieme alla Sfinge - costituisce l'unica delle Sette meraviglie del mondo ancora in piedi3 e ad oggi nessuno è stato in grado di dimostrare - al di là dì ogni ragionevole dubbio - chi le ha costruite, quando, come e perché. Senza anticipare risposte che saranno date nei prossimi capitoli, fin d'ora possiamo possia mo però mettere in evidenza che la piana di Giza, dal punto di vista geografico, non è un posto qualunque e anzi la posizione delle tre piramidi sembra essere stata individuata da una civiltà che aveva conoscenze scientifiche sorprendenti. sorprendenti. E. stato infatti calcolato che la Grande piramide di Cheope poggia al centro esatto della massa terrestre, cioè all'incrocio fra il meridiano e il parallelo che "coprono" la maggior porzione di terra4. In questo senso, dunque, la Grande
piramide segna il vero centro del mondo. Si tratta solo di una fortunata coincidenza, oppurevoluto gli antichi erano in grado di individuare con esattezza quel punto e hanno sottolinearlo costruendoci sopra le piramidi? ' La geologia poi ha dimostrato che la piana di Giza è l unico posto dell'Egitto dove era possibile edificare monumenti tanto pesanti senza che il terreno sprofondasse: proprio sotto le piramidi, infatti, c'è una montagna di granito. EUna anche questa potrebbe una fortunata coincidenza... volta deciso il puntoessere esattosolo in cui edificare le tre piramidi, gli antichi non le hanno orientate "a caso", ma hanno dimostrato una perizia che noi oggi, molte migliaia di anni dopo, faremmo fatica a confermare. Le quattro facce della Grande piramide, infatti, guardano quasi esattamente verso il nord, il '
sud, l’est l ovest del èmondo. Secondo recenti di calcoli, differenza con il polo norde magnetico di appena tre minuti grado,la uno scostamento insignificante (0,015 %) visto che il piú riuscito tentativo moderno di orientare un edificio, l'Osservatorio astronomico di Parigi, registra una distanza dal nord magnetico di sei minuti. Come hanno fatto i faraoni egiziani ottenere tanta precisione? Non con il compasso, che ancora non era stato ainventato. Certo, potrebbe trattarsi dell'ennesima fortunata coincidenza5`. Oppure no? NOTE ' La scoperta di piramidi siberiane è recentissima. All'inizio del 1997 una
spedizione di autorevoli studiosi russi ha annunciato il ritrovamento di alcune piramidi chedirisalgono IV sec. a.C.ica I monumenti, intatti, si trovanofunerarie nella valle Sentelek,alnella repubbl repubblica autonoma diancora Altai, una delle regioni più impenetrabili della Russia. Secondo le prime dichiarazioni degli studiosi, le piramidi siberiane avrebbero la tipica struttura a gradoni delle piramidi azteche e maya, con la sommità piatta. Per il momento archeologi ritengono che siano gli Sciti gli autori dei monumentigli siberiani. 'Quelle trovate all'iniziocostruzioni del 1997 di alleforma Maldive non sono propriamente piramidi, ma misteriose piramidale su cui gli esperti non 3 si sono ancora pronunciati. Le altre sono i giardini pensili di Babilonia, la statua di Zeus a Olimpia, ilil tempio di Artemide a Efeso, il mausoleo di Alicarnasso, il colosso di Rodi e faro di Alessandri Alessandria. a. `Tale incrocio si verifica ovviamente anche in un altro punto della Terra, ma questo cade nell'Oceano Pacifico dove, evidentemente, non era possibile costruire nulla. 5 A proposito della posizione delle piramidi, alcuni studiosi hanno evidenziato anche il fatto che tirando le due diagonali nord-est, nord-ovest della Grande piramide si forma un cono che racchiude esattamente il delta del Nilo. Anche qui: a meno di voler credere che gli schiavi abbiano camminato per miglia e miglia per misurare l'esatta posizione del fiume rispetto a Giza, si tratta di una coincidenza cosi fortunata che fa nascere il sospetto che gli antichi egizi potessero vedere l'area dall'alto. Chi ha fatto le piramidi? I faraoni naturalmente. Celo hanno insegnato a scuola, ce lo ripetono le guide turistiche quando andiamo a visitare Giza, ce lo ribadisce - minacciosamente - Zahi Hawass. Il fatto è che non esistono prove inconfutabili. Dentro le piramidi di Giza non sono state trovate mummie,
oggetti, graffiti in qualche modo riconducibili a Cheope, Chefren e Micerino. Certo, è possibile anzisecoli. probabile che illecaliffo tre piramidi siano state saccheggiate nel corso- del Nel 820- d.C. arabo Al Mamun fu il primo ad aprirsi un varco con la forza nella Grande piramide, e dopo di lui centinaia di cacciatori di tesori l'hanno violata. Ma è credibile che da qualche parte non sia rimasta neppure "la firma" '
dell'autore di unadavanti tale meraviglia? poi nascondersi al mondo? Si può costruire un opera cosi gigantesca e al ' «Una prova c è», ha detto Hawass alla tv italiana. E ha spacciato come una novità la vecchia firma trovata nella piramide di Cheope nel 1837. La storia è questal. Un ufficiale britannico piuttosto spregiudicato, il colonnello Richard Howard-Vyse, di perforare spallenella della Grande Sfinge alla ricerca di dopo chissàavere cosa,invano stava tentato procedendo con glilescavi piramide quando - grazie a una carica di esplosivo - scopri una nuova "camera", poi passata alla storia come la Camera di Wellington. Purtroppo la stanza era desolatamente vuota, e sarà stato per la delusione che la sera il colonnello di lincenziare suo capoFatto esploratore, assumendonedecise uno che aveva famasudi due averepiedi menoil scrupoli. sta che, tornando nella Camera di Wellington la mattina seguente con il nuovo esploratore, Howard-Vyse si accorse che la stanza non era vuota, ma c'erano dei geroglifici disegnati con un pigmento rosso che indicavano chiaramente il nome del faraone Cheope in arabo, Raufu. Il messaggio era piú o meno questo: gli operai di Cheope ringraziano. Gli operai? Ma la scrittura dei geroglifici non era appannaggio solo dei sacerdoti? Comunque altre scritte simili vennero scoperte subito dopo in una nuova stanza, la Camera di Campbell che si trova sopra quella di Wellington.
Si era finalmente trovata la prova che era Cheope il faraone che aveva fatto costruire la piramide? ll colonnello britannico era certo di essersi guadagnato un posto nella storia, e solo successive ricerche hanno permesso di appurare che quelle scritte sono un clamoroso falso. Per primo fu Samuel Birch, del British Museum, a dubitare della loro veridicità: alcuni geroglifici - disse - sembravano di un'epoca successiva a Cheope,equando non c'erano più del disegni mauna scrittura corsiva; altri erano sconosciuti indecifrabili; e il nome faraone volta compariva storpiato in Rauca, un errore che nessun sacerdote avrebbe mai commesso. Che cosa era successo davvero nella piramide all 'arrivo del colonnello 2
britannico? studiosoper eretico come Zechariah Sitchinpoco a indovinarlo; anche se laFusuaunosimpatia gli extraterrestri lo rende accetto allae scienza, la ricostruzione che ha proposto appare molto probabile, visti anche gli "strafalcioni" grammaticali trovati nella Grande piramide. Insomma, sostiene Sitchin in un suo libro, Howard-Vyse quelle scritte se le era fatte da finta solo, scoperta, e per questo avevaessere licenziato il suomentre capo esploratore sera prima della per non osservato costruiva unlafalso storico. La storiella finisce qua. Se ne possono leggere versioni dettagliate in moltissimi libri. Quello che colpisce è il fatto che Zahi Hawass abbia sentito il bisogno di "vendere" come nuova scoperta e prova decisiva una scritta che quasi nessuno considera piú credibile. Davvero gli egiziani non hanno niente di meglio per dimostrare che le tre piramidi di Giza vanno attribuite a Cheope, Chefren e Micerino? Per la verità, c'è un altro argomento che viene considerato decisivo per
attribuire a Cheope la paternità della "sua" piramide: la Barca del Sole. Accanto alla trovato Grandeunpiramide, nascosto pesanti lastroni, nel 1954 è stato sarcofagolato chesud, conteneva unasotto barca di legno smontata in 1.500 pezzi. Secondo la mitologia egizia, la barca - che oggi è stata ricostruita ed è visibile nel punto in cui venne scoperta - serviva per il viaggio del faraone defunto verso il dio Ra, il Sole. Si dice: l'esistenza della Barca dimostra essere che lavero piramide appartiene faraone. In realtà, secondo noi, potrebbe il contrario. Infatti, al la Barca si trova fuori della piramide e non dentro, mentre, per esempio, nella tomba di Tutankhamon tutti gli oggetti del faraone sono stati trovati dentro le stanze e non fuori. Insomma, se Cheope avesse davvero fatto costruire la sua piramide, poteva far mettere la Barca delle tante spazio "non certo. dopo Se invece - per dire - inlauna piramide se lastanze, fosselotrovata già mancava fatta", allora, essersene impadronito, può aver deciso di metterci accanto il sarcofago con la sua s ua Barca solare. Tra l'altro, basta andare sul posto per accorgersi che il taglio dei lastroni che coprivano la Barca è molto piú grossolano di quello della piramide. Come se ciche fosse una mano diversa.se la sia "trovata' farebbe saltare Certo, immaginare Cheope la piramide sulla sedia molti egittologi. Ma ragioniamo un istante su questa ipotesi. Quando Cheope sale al trono, le piramidi già c 'erano, "dono" di una precedente civiltà. I faraoni della quarta dinastia si limitano a "scoprirle", riescono cioè a entrarci, e già questo deve essere stato un successo perché non era facile creare una apertura fra le rocce usando solo attrezzi in legno e rame. A quel punto, non conta piú chi materialmente le ha fatte costruire, i faraoni se ne impadroniscono, le fanno abbellire (come dimostrano certi lavori fatti alla base), ne scoprono le stanze segrete. Questo spiegherebbe anche perché
Micerino - che dei tre fu il piú ricco - ha la piramide piú piccola: semplicemente, essendo gli toccò rimasta Possibile? Chissà. Forseilèterzo, il momento di l'ultima chiedersipiramide come sono statelibera'. costruite, le piramidi.
NOTE 'Vediriah C. Wilson C. Wilson, , Da Atlanti Atlantide deyala Sfinge Sfinge, ,, Piemm Piemme, e, 1997, pp pp.60 .60son, sgg.op.cit., 2V 2Vedi edi Zechariah Zecha S Sitchi itchin, n, The Stairway Stairwa to heaven heaven, 1980, 1 980, cit. I In n C. Wilson, Wil op.c it., pp.7l-73. 'Anche che accanto alla piramide di Micerino sonodella statiBarca recentemente trovati dei lastroni potrebbero custodire il sarcofago dell'ultimo faraone della quarta dinastia. Come sono state costruite le piramidi di Giza? Nessuno lo sa con certezza. E questo " buco nero" della storia dell'umanità è il vero punto di partenza del mistero. Se infatti non si riesce a rintracciare la tecnica grazie alla quale gli antichi hanno realizzato questi monumenti, diventa incerta anche la paternità dei chiaramente: se risultasse evidente le piramidi statemedesimi. edificate Più utilizzando tecniche che i faraoni dellache quarta dinastiasono non conoscevano, allora il merito della settima meraviglia del mondo non si potrebbe più p iù attribuire automaticamente automaticame nte a Cheop Cheope, e, Chefren e Micerino. Ma in questo modo cambierebbe anche il quando sono state innalzate le piramidi (non durante la quarta e il non pe perch rché, é, il delle motivo per cui sono state costruite (se le hanno fatte dinastia); altri, magari erano tombe come si è sempre ritenuto). Il mistero delle piramidi si presenta insomma come una equazione a più incognite ed è proprio risolvendo il come che si può arrivare a dimostrare il
quando, il perché e alla fine il chi ha fatto le piramidi al di là di ogni ragionevole dubbio. Allora, come sono state edificate le piramidi? La difficoltà della risposta sta nel fatto che ancora oggi sarebbe difficile ricostruire qualcosa di simile alla Grande piramide di Cheope. Lo studioso inglese Colin Wilson sostiene che il lavoro di muratura richiesto supera quello che è stato necessario a costruire '
tutte le cattedrali, le chiese eKenji le cappelle medievaliche, d Europa; mentre uno studente di college americano, Alt, ha calcolato tagliando in cubetti da un piede la pietra utilizzata per le tre piramidi di Giza, si arriverebbe a coprire i due terzi della circonferenza terrestre. Si tratta, insomma, di un'opera gigantesca. Ma fermiamoci un istante davanti alla Grande è quella che piùma ha quando attirato fule costruita attenzioni studiosi. Oggipiramide, ha perso che qualcosa in altezza, eradegli alta 145 m e 75 cm'; i quattro lati sono lunghi circa 230 m ciascuno; e i suoi 230 gradini hanno una pendenza di circa 52 gradi. Tutte queste cifre in sé non ci dicono molto, ma combinate assieme ci danno come risultato un "edificio" che ha diun New volume trenta volte al leggendario Empire State Building York e che puòsuperiore contenere agevolmente al suo interno San Pietro e un altro paio di cattedrali europee. Sempre l'americano Kenji Alt ha calcolato che con la pietra della Grande piramide si potrebbe fare una autostrada a otto corsie da San Francisco a New York. Le immense dimensioni non svelano ancora il mistero del come sono state costruite le piramidi. Fin qui, infatti, nulla vieta di pensare che possano essere stati gli schiavi a farle. C'erano da spostare 2.300.000 blocchi di pietra? Gli schiavi lo hanno fatto, è stata la risposta che abbiamo letto per anni sui libri di
scuola2. cosa peròdisi vista complica quando si passa esaminare i monumenti di Giza daLaun punto ingegneristico, comea ha fatto appunto un ingegnere, Robert Bauval, autore di una delle piú intriganti teorie "alternative" sulle piramidi. Il punto è: quei due milioni di blocchi di pietra, del peso di almeno un paio di tonnellate ciascuno, non andavano semplicemente spostati, ma ' dovevano essere sollevati fino aiLe145 di caltezza Grandeegizi piramide. Come è stato possibile riuscirci? grumnon erano edella gli utensili erano di morbido rame. Insomma, da soli questi blocchi non si mettevano a volare per posarsi a 1 00 e piú metri di altezza. Da questa evidenza sono fiorite molte ipotesi. La piú nota è quella della rampa verticale.
LA RAMPA VERTICALE L'ipotesi è che gli egizi avessero costruito una rampa sulla quale facevano scivolare i blocchi di pietra sfruttando il limo viscido del Nilo (oppure delle
slitte di legno). di piú facile.umane, Se non che, per averedovuto una pendenza accettabile per la Nulla forza delle braccia u mane, la rampa avrebbe crescere in lunghezza man mano che la piramide saliva in altezza, col risultato che giunti in cima alla Grande piramide - la rampa avrebbe dovuto essere lunga circa un miglio, con un volume tre volte superiore a quello della piramide e "
"
una struttura (altrimenti non aavrebbe retto il peso blocchi di pietra). La cosa piena appare poco credibile chiunque, tranne che adei Zahi Hawass, il responsabile della piana, il quale nella famosa diretta tv con l'Italia ha affermato che il ritrovamento di una rampa di una decina di metri è la prova
che gli antichi egizi ne avessero costruita una lunga un miglio! LA RAMPA A SPIRALE Una variante della prima teoria è quella della rampa a spirale. La rampa, in questo caso, avrebbe girato attorno alla piramide man mano che la
costruzione di questa procedeva. Calcolando una pendenza - ragionevole del 10%, si pensa che a sei schiavi sarebbe stato possibile spostare massi di sei tonnellate. Pregi: si elimina la fantascientifica rampa lunga un miglio. Difetti: ' l eccessiva pendenza (ovviamente maggiore che nella teoria precedente) e le curve a gomito rendono arduo far scivolare blocchi di molte tonnellate senza scivolare a propria volta restando schiacciati dai blocchi'. A meno di avere delle conoscenze tecniche già molto avanzate e che escludono che un'opera come questa possa essere stata affidata alla sola s ola forza bruta degli schiavi. GLI OPERAI QUALIFICATI Davanti a simili contestazioni, recentemente gli egittologi ufficiali hanno proposto una seconda variante che ha il pregio di basarsi su importanti ritrovamenti archeologici. Nei cantieri di Giza del 2700 a.C., sostiene questa teoria, la direzione dei "
"
lavori era a una di avanzatissima operai qualificati numerosedonne, che affidata utilizzavano unasquadra tecnologia avanzatissim a di cui, tra peròcui - purtroppo non sono rimaste tracce. In compenso, sarebbero rimaste le prove dell'esistenza di questi abilissimi capimastro. Alle porte di Giza, infatti, sono stati trovati i resti di una cittadella
con abitazioni, forni per il pane e un cimitero (un privilegio, quest'ultimo, di " cui non godevano gli schiavi). E tale recente scoperta, secondo Zahi Hawass, sarebbe La Prova" che tutti aspettavano. Questo almeno ha sostenuto il responsabile delle piramidi, durante la diretta via satellite con la tv italiana, evitando però di rispondere ad alcune semplici obiezioni che erano proprio li, davanti a lui, sulla piana di Giza. Si tratta delle
piccole, malferme, modeste non piramidi della quinta dinastia. Come è possibile che operai tanto qualificati abbiano insegnato ai loro figli a costruire le piramidi come il dio Ra comanda? co manda? Sarebbe come immaginar immaginaree che le prossime generazioni tornino a comunicare col gesso e a muoversi in bici, dimenticando computer e automobili. Insomma, fu detto ad Hawasscome quellaoperai, sera inmatv,dovevano gli operaiessere del 2700 a.C. saranno anche stati qualificati degeneri come genitori visto che non erano stati capaci di insegnare nulla ai loro figli4. L'illustre egiziano non rispose nulla. MASSI TONDI Ma il vero punto debole della teoria di Hawass sugli operai qualificati è che - ancora una volta - manca di spiegare la tecnica usata per costruire le piramidi. Il punto è sempre lo stesso: stesso : come hanno fatto gli antich antichii a sollevare blocchi di svariate tonnellate a 100 e piú metri di altezza? Confer mando implicitamente l'inadeguatezza delle teorie precedenti, il 21 marzo del 1997 l'ingegnere inglese Dick Perry ha annunciato al mondo di avere trovato la risposta. Secondo Perry i blocchi non furono spinti dagli schiavi su slitte di legno, ma fatti rotolare. Il problema è che i cubi non rotolano. Calcoli alla mano,
però,, l'ingegnere però l'ing egnere di Cambri Cambridge dge ha dimost dimostrato rato che su quatt quattro ro lati del blocco bloc co pote potevano agevolmente applicati dei di supporti supun porti ddii legno leg no se micircolari, in modovano da far assumere essere al blocco la forma cilindro. A semicircolari, quel punto, con l'aiuto di alcune funi, il gioco era fatto. Dando per assodato che per costruire la piramide di Cheope ci vollero 20 anni, e ipotizzando un realistico numero di ore lavorative durante il giorno, Perry ha uno calcolato che la minuti. collocazione dei blocchi di pietra si succedesse al ritmo di ogni cinque Realistico? Un'impresa di costruzioni giapponese ha chiesto a Perry di dimostrare con i fatti la sua intuizione, e l'ingegnere sarebbe riuscito a far spostare blocchi di due tonnellate e mezzo da una squadra di 20 persone al ritmo record di uno al '
minuto. Il tutto con l aiuto di funi e supporti semicircolari. IL MODELLO DI LEGNO Neglii stessi Negl stess i giorni giorn i in cui Perry annunciava annun ciava al mondo la sua scoperta, un
egittologo dilettante italiano presentava al programma tv distate Piero Angela, Quark, Quar k, un suo modellino che «spiega finalmente finalm ente come sono costruite le piramidi». In tv non era chiaro chiar o il funzi funzionamen onamento to di ques questo to marchi marchingegno ngegno per soll sollevare evare blocchi blocch i di molte tonnellat tonne llate, e, ma qualche settimana piú tardi, davanti alla troupe di Misteri il modellino è crollato sotto il peso di un paio 5
diTutto chili ciò ... potrebbe non significare molto. Il modellino si può ulteriomente perfeziona perfe zionare, re, i massi tondi "stondare", si può scoprire che gli operai di Hawass erano geni con figli deficienti e dimostrare che la rampa a spirale
avrebbe agevolmente retto al peso di molte tonnellate. Tutto si può ancora fare per dimostrare che Cheope, Chefrendi edare Micerino hanno davvero costruito le loro piramidi. Ma prima per scontato questa conclusione, occorre qualche informazione supplementare. La prima ce la dà Robert Bauval, l'ingegnere l'ingegnere autore del best seller Il mistero 5 di Orione . Studiando la Grande piramide Bauval si è accorto che i blocchi piú leggeri, diciamo cosi, quelli da due a cinque tonnellate, si trovano alla base della costruzione, mentre i blocchi più pesanti, che superano le 15t ciascuno, si trovano in alto. A quota 100 metri. Qual è il motivo di questa scelta? Si tratta di un clamoroso (e stupido, lasciatecelo dire) spreco di forze o, al contrario, di una straordinaria dimostrazione di potenza? Qualunque sia la risposta esatta, l'osservazione di Bauval mette in crisi le teorie precedenti: le rampe, le slitte, i legnetti, i cilindri appaiono clamorosamente inadeguati quando il peso dei blocchi portati in cima si moltiplica tra l'altro l'altro senza una ragione apparente per otto, dieci volte. Fin qui abbiamo affrontato i problemi della costruzione della Grande piramide pira mide come se si trattasse tratt asse di una mera questione ques tione di poten potenza za (dimensioni (dimen sioni per peso peso). ). Ma l'accu l'accurate ratezza zza del lavoro fatto è altre altrettant ttantoo mister misteriosa iosa.. Infatti Infatt i " " non siamo soltanti davanti alla piú imponente montagna artificiale che la storia ricordi, ma a un "edificio" di una precisione mai piú riscontrata nelle civiltà successive. I lati della piramide di Cheope sono lunghi 230 m ciascuno «con un margine di errore di gran lunga inferiore a quello che si esigerebbe oggi da architetti moderni nella costruzione, poniamo, di un palazzo destinato a
uffici di medie dimensioni», sostiene il giornalista inglese Graham Hancock, il quale la tiGrande scalata misurata pers personalme onalmente7 nte7. . Con questi ques risul risultati: tati: piramide il lato nordl'ha misura 230 m ee 25,05 25, 05 cm; il lato ovest, 230 m e 35,65 cm; il lato est, 230 m e 39,05 cm; infine il lato sud, 230 m e 45,35 cm. Margine di errore fra il lato più lungo e il lato più corto: 0,1%! Identica, maniacale precisione, si riscontra nei quattro angoli, tutti incredibilmente prossimi alla perfezione dei 90° (sudest: 89° 56'e 27 "; nordest: 90°, 3' e 2 "; sudovest: 90° e 33"; nordovest: 89°, 59' e 58 5 8"). Inoltre, all'interno della piramide, fra un blocco di pietra e l'altro, sono stati scoperti dei provvidenziali "cuscinetti d'aria" che hanno consentito alla struttura di resistere lungo, nonostante di singolare, temperatura smottamenti geologici.tanto Tuttoasommato, una periziasbalzi davvero vistee anche le rozze piramidi realizzate dalle dinastie successive... Uno dei grandi misteri a proposito della costruzione delle piramidi, riguarda il sarcofago rosso trovato nella Camera del re della piramide di Cheope. Il primo a scoprirlo fu il si califfo arabo Al-Mamun, gli storici narrano del suo disappunto quando imbatté in questo grandee oggetto in granito invece che negli agognati tesori. Certo confuso dalla delusione patita, pati ta, Al Mamun non ebbe modo di accorgersi accor gersi che aveva davan davanti ti una autentica meraviglia dal punto di vista tecnico. Per esempio, per le dimensioni: il suo volumecoincidenza esterno (2332,8 l) ilè sarcofago esattamente doppio" con del volume interno. È un'altra oppure fu il"tagliato una precisione maniacale? E soprattutto, quali utensili avevano gli antichi egiziani per lavorare il granito con tanta perizia? L'archeologo Flinders Petrie sostiene che per ottenere questi risultati fosse necessaria una sega circolare
in bronzo tempestata di diamanti, che poteva essere fatta ruotare con dei lacci attorno a un 8albero. Oppurequalcuno una specie di trapano 500 volte veloce di quelli moderni . Ma davvero è disposto a credere chepiúi faraoni della quarta dinastia disponessero di strumenti tanto sofisticati? In ogni caso, nessuno è mai stato in grado di dimostrarlo. dimostrarlo. Ricapitoliamo: alla ricerca dei veri autori delle piramidi, finora abbiamo scoperto deve di diunapietra civiltà che aveva trovato modo per sollevare che decine di trattarsi tonnellate a grandi altezze, che siil concedeva margini di precisione severissimi, che lavorava il duro granito come se fosse argilla e che ha avuto la "fortuna" (?) di costruire il suo monumento piú importante nel centro esatto della Terra, orientandolo verso il vero polo nord magnetico. tutto ciò prima affrontare uno degli argomenti da sempre piú Diciamo affascinano i neofiti e glidiappassionati dilettanti ma che piúche fanno arrabbiare gli studiosi e l'accademia. Le coincidenze numeriche. Il tema è controverso, ma alcuni numeri sono effettivamente strabilianti. Li citiamo cosi come vengono riportati in molti libri sull'argomento. Il primo: l'altezza Grande piramide, 145 m cm, moltiplicata perdal un milione, dà - condella grande approssimazione - lae 75 distanza della Terra Sole. Il secondo: il peso della stessa piramide, 5.273.000 t, moltiplicato per un miliardo, dà il peso della Terra. Il terzo: il perimetro della piramide diviso per la metà dell'altezz d ell'altezzaa dà il famoso 3,14, il Pi greco, un valore - il rapporto fra la ilcirconferenza e il raggio un cerchio - che saràdella scoperto molti secoli dopo regno di Cheope. E nondifinisce qui: l'altezza Grande piramide coincide con il livello medio dell'altitudine dei continenti terrestri sul mare; la temperatura interna è esattamente la temperatura media della Terra; e la curvatura dei quattro lati (si, la Grande piramide è l'unica a essere
leggermente curva) corrisponde al valore in gradi della curvatura terrestre... Complessivamente, ha 1:43.200 calcolato della Hancock, rappresentazi rappresentazione one in scala Terra. la Grande piramide è una Solo coincidenze? Certo, possono essere tutte coincidenze, come sostengono gli studiosi piú accreditati. I quali, a chi manifesta almeno dei sani dubbi, replicano con la storiella della cabina telefonica inglese, le cui '
" dimensioni serie moltiplicate per dati valori provocherebbero un ancora che piú strabiliante di "coincidenze (portando alla conclusione paradossale " " la scritta Phone sia in realtà il messaggio di una civiltà antichissima, magari i Fenici...). Ma se è vero quello che scriveva la regina del giallo, Agatha Christie,
ovvero che una una coincidenza, duesiamo coincidenze due coincidenze e trecoincidenza coincidenzeè sono un indizio, qui davantisono a una, serie di indizi che ci impongono di indagare il prossimo enigma. Quando sono state costruite le piramidi? NoTE 1Il professor Vittorio Castellano - in una cortese e severa nota agli autori sostiene che l'altezza originaria fosse 146 m e 59 cm, ma non siamo riusciti a trovare questo valore in altre fonti. 2
«Sappiamo con certezza nellaa costruzione piramide di Cheope furono impiegati 10.000 che operai turni di tredella mesi», Ibrahim Refat, " ' " Polemiche all ombra delle piramidi , in Gal Galileo ileo,, numero citat citato. o. 3 ' A proposito dello scivolamento, un ricercatore dell università di Chicago, Mark Lehner, ha messo in evidenza la particolarità della tana, una roccia
molto dura quando è secca, ma facilmente spaccabile con un piccone, e molto scivolosa quando è bagnata. Questa scivolosità avrebbeHow resothe possibile lo spostamento dei massi delle piramidi. Vedi su Internet, pyramids were built. 4 Per la verità alcuni seri studiosi non ritengono affatto incredibile che tra il sapere della quarta e quello della quinta dinastia ci sia stato un brusco salto all'indietro. professor Vittoriorichieda Castellano che la realizzazionePer di esempio un'opera ilcome le piramidi una sostiene organizzazione sociale ed economica cosi rigida che è impossibile mantenerla a lungo. E cita le rivolte che segnarono la fine della quarta dinastia (colloquio con gli autori). '
'Per l esattezza, la troupe Misteriunaaveva chiesto riprendere marchingegno costruito per di simulate piramide di 4dimpoter (quello mostrato ila Quark era per una piramide di 40 centimetti), ma l'egittologo rispose che era crollato e che aveva bisogno di un ulteriore perfezionamento. Il servizio poi non era piú stato mandato in onda per non smentire la prestigiosa trasmissione Rai di Angela della settimana precedente 'Corbaccio, 1997. 'Di G. G . Hanc Hancock ock leggi Le impro impronte nte ddegli egli D Dei, ei, Corbaccio, 11997. 997. ' 'Lo sostiene l utensilista Christopher Dunn citando una società dell'Illinois specializzata nella lavorazione del granito (vedi C. Wilson, op. cit.). Tra '
'
l altro, illosarcofago rossohanon è l unico manufatto egizio checon si presti a simili dubbi: stesso Petrie trovato ciotole in diorite incise straordinaria precisione.
E la Sfinge? Se fosse proprio la soluzione del suo millenario enigma a portarci vicini alla verità sulle piramidi? La tradizione la attribuisce al regno del faraone Chefren1, il successore di Cheope. AI contrario delle piramidi, qui non si tratta di blocchi di pietra spostati e alzati chissà come, ma di una statua gigante2 scavata nella roccia. Una statua di cosa? Su questo ci sono pochi dubbi: è la statua di un leone3. Il corpo è chiaramente quello di un leone, la testaPerché no. Laquesta testa potrebbe essere quella di un faraone, magari lo stesso ma Chefren. scelta? Tra l'altro, osservando il monumento con piú attenzione, ci si accorge che la (piccola) testa umana non ha alcuna relazione con le dimensioni del (grande) corpo leonino. Ancora un mistero, dunque. Chi ha veramente fatto la Sfinge? E perché? E, soprattutto, la testa e ilIlcorpo essere fatti in(o epoche diverse? primopotrebbero ad affermare chestati la Sfinge meglio, il suo corpo) potrebbe essere piú vecchio di 8.000 anni, fu l'egittologo indipendente Renè Schwaller de Lubicz, il quale notò che l'erosione della statua non era dipesa dal vento e dalle tempeste di sabbia, ma dall 'acqua. Acqua nel deserto? L'intuizione di de Lubicz accolta con scetticismo per ìn un Egitto, motivo aevidente: c'era (edelle non c'è) unafu tale abbondanza di acqua parte lanon stagione inondazioni del Nilo. Ma de Lubicz sosteneva anche altro: non era stata dell'acqua stagnante, disse, a erodere il corpo della Sfinge, bensí dell'acqua piovana. piov ana. E per ritrovare ritrov are delle grandi grand i piogg pioggee in Egitt Egitto, o, conc concluse luse,, biso bisognava gnava La Sfin Sfinge ge guar guarda da la cost costel ella lazi zion onee de dell le leon one: e: è il 1050 10500 0 a. a.C. C.
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tornare indietro di moltissimi anni'era ... glaciale. Sí, esatto, proprio al 10500 a.C., la data indicata da Cayce, la fine dell
Senza esagerare, l'ipotesi di de Lubicz - se dimostrata - è davvero in grado '
di cambiare la storia umanità, perché lascia egiziana. intendere Insomma, l'esistenza «porta di una civiltà evoluta molti dell millenni prima di quella dritti ad Atlantide», come scrisse nel 1979 un entusiasta john Anthony West, che sarebbe poi diventato famoso per la sua interminabile querelle con le autorità egiziane proprio sui misteri della Sfinge. Servonodella dellestoria, prove, spostare indietro le lancette macerto, intantoperosserviamo che l'ideacosi chedecisamente il corpo della Sfinge risalga al 10500 a.C. risolverebbe la faccenda - altrimenti incomprensibile - del restauro del monumento. Secondo gli storici fu il re Tutmosi IV ad occuparsene, nel 1425 a.C. Ma c 'era davvero bisogno di un restauro monumento pochi secoli di vita? E stato calcolato che se la Sfingepersi un fosse erosa alcon ritmo necessario per giustificare un restauro importante dopo alcune centinaia di anni, sarebbe scomparsa completamente prima dell'inizio del Rinascimento. Ha invece un'altra forza logica l'ipotesi che la Sfinge avesse già 8.000 anni circa quando il faraone Chefren ne decise un primo restauro facendo - con l'occasione - costruire una
Sopra: La processione e le stelle della cintura di Orione. A lato: Le piramidi e le stelle
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della cintura di Orione nel 10450 a. C., prospetto meridiano.
piccola picc ola test testaa a sua immagine immagin e e somiglianza. Ma anche ammesso che la Sfinge sia stata costruita nel 10500 a.C., per quale misterioso miste rioso motivo qualcuno avrebbe deciso di costruire di risposta un leone prop proprio rio li,laa statua Giza? La rispo sta è nel cielo. La Sfinge infatti ha la stessa forma della costellazione del Leone. Basta prendere qualunque manuale astrologia per accorg accorgersen ersene. e. Il di punto è che nel 10500 a.C. il Sole sorgeva proprio prop rio nella costellazi coste llazione one del Leone. Questo vuoi dire che la Sfinge, che è stata costruita con lo sguardo rivolto verso est, il giorno
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dell'equinozio di primavera del 10500 a.C. vedeva sorgere, dietro il Sole, la costellazione del Leone, cioè sé stessa. Tutto ciò, naturalmente, non dimostra scientificamente che la Sfinge sia stata costruita 8.000 anni prima di quanto stabilito dalla tradizione. Ma perché dovrebbe essere scontato che l'abbia fatta realizzare piuttosto il faraone Chefren, posizionandola a oriente, con la forma di un leone, la forma della costellazione del Leone che la Sfinge non "vedevi' più da molti secoli, e per di piú con una piccola e buffa testa di uomo? Vista con gli occhi delle stelle, la
Sfinge ci appare invece come un orologio millenario, un grande indicatore temporale con le lancette puntate su un'epoca misteriosa: l'era del Leone, il 10500 a.C. Questa data ritorna ossessivamente negli studi sulle piramidi: pira midi: Cayc Caycee la indic indicòò come il periodo perio do della dell a costruzion cost ruzionee dei monumenti e della fine di Atlantide, e
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abbiamo appena visto che il cielo di quegli anni ci mostra proprio la costellazione di un Leone sorgere davanti alla Sfinge. Ma le sorprese non finiscono qui. Il cielo del 10500 a.C. presenta un'altra incredibile coincidenza: l'allineamento fra le tre piramidi e le tre stelle della cintura di Orione. I monumenti di Cheope, Chefren e Micerino, infatti, non sono sulla stessa retta. La piramide di Micerino è leggermente spostata rispetto all'asse sud-ovest dellenelaltre e, stelle precisamente, sta diunOrione po' piú a nord. Parallelamente cielo,due le tre della cintura assumono la stessa posizione. posizione. Che cosa c'entra con tutto ciò il 10500 a.C.? C'entra moltissimo: in quell'epoca le tre stelle erano cosi vicine alla Terra come non lo sono piú state. Il primo ad accorgersene stato l'ingegner Bauval, l'autore dele Mistero di Orione, una tesi èsull'origine delleRobert piramidi affascinante controversa. Infatti, se da un punto di vista astronomico è corretto affermare che la distanza delle stelle dalla Terra non muta mai, per effetto della precessio prec essione ne degli equinozi, equi nozi, col passare dei millenni si ha l'impressio l'impressione ne ottica diIlavere le stelle piúè oinmeno vicine a noi. ragionamento realtà molto piú semplice di quanto appaia. La precessione - detto in parole poverissime - è quel fenomeno per cui la Terra, ruotando sul suo asse, "sbarella " un po', come una trottola scarica. Questo comporta il fatto che le stesse stelle noi le vediamo piú basse sull'orizzonte o piú alte neldura cielo. fossero unoperyo-yo. completo nonperè brevissimo, benCome 26.000seanni: 13.000 salire Ilsu ciclo nel cielo e 13.000 tornare sull'orizzonte. È solo un effetto ottico, d'accordo, ma è un fatto incontrovertibile che proprio nel 10500 a.C. le tre stelle della cintura di Orione erano nel loro punto piú basso sull'orizzonte, dando l'impressione agli abitanti
della Terra di essere "vicinissime"5. Ma chi erano allora gli abitanti della Terra? Forse i cittadini di Atlantide 6? Diciamo subito che prove scientifiche dell'esistenza di questa civiltà fantastica non se ne sono mai trovate, e il mondo accademico in genere considera un'eresia il solo accennare a un'età dell'oro dell'uomo. Ma la leggenda di questi "giganti " si tramanda dalla notte dei tempi. Il primo a scriverne Platone che, nel dialogo Crizia, racconta la storia di questi eccellenti fuingegneri e architetti che dicostruirono una città avveniristica, circondata da canali concentrici di acqua, dove vissero felici finché un giorno si misero contro Zeus e... Purtroppo il resto del libro è andato perduto e non sappiamo come è finita. Ma in un altro dialogo, il Timeo, sempre Platone racconta che l'Europa, nel 9600arrivando a.C. gli abitanti di Atlantide combatterono violentemente contro a stanziarsi nel nord Africa dove la civiltà fu sommersa dalle acque del diluvio universale. Ma sono stati davvero gli abitanti di Atlantide gli autori della settima meraviglia del mondo? Se la risposta è sí, perché hanno fatto le piramidi, perchéé atre, perch di laquel quelle le dimensioni, dimensioni , perché con quell'allineamento, quell'allin eamento, perché Giz aperché Giza e perché per ché Sfi Sfinge? nge? Insomma, è il momento di rispondere alla prossima domanda. Perché? NOTE Il nome di Chefren compare, tra l'altro, in una delle tre stele che stavano in un piccolo tempio trovato tra le zampe anteriori della Sfinge al tempo del re Tutmosi IV (1425 a.C.)
2 È lunga 240 piedi e alta 66, ,
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