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August 17, 2017 | Author: croccocarmine | Category: Reflexology, Vertebral Column, Shoulder, Circulatory System, Massage
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riflessologia plantare e della mano

MAPPA DEL PIEDE Riflessologia del Piede e della Mano

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Riflessologia Plantare e della Mano STORIA La Riflessologia trova una sua collocazione scientifica agli inizi del 1900 ad opera di un medico americano W. Fitzgerald che ne codificò le prime corrispondenze di carattere anatomico, successivamente dopo molte sperimentazioni in America ed in Europa, si definì una mappa delle zone riflesse. Il massaggio zonale ha origine con l’uomo, in quanto l’uomo primitivo per potersi curare aveva a disposizione solo le sue mani ed il suo istinto che lo spingeva a sfregarsi la parte colpita se provava dolore, l’uomo compie questo gesto senza considerare l’importanza del suo significato, il fatto di sfregare il punto doloroso evidenzia la presenza che nel nostro corpo esiste un circuito di impulsi nervosi. Si considera la riflessologia come una evoluzione della "terapia zonale" Le origini risalgono a 5000 anni fa, in Cina, si trova traccia di questa pratica medica in pitture egizie risalenti al 3000 a.C., che illustra come i piedi venissero massaggiati con un metodo ben preciso. Anche tribù egli Indiani d’America e tribù primitive africane utilizzavano una forma di riflessologia In Europa si ha il primo testo sulla Riflessologia ad opera di Adamus e A’tatis, qualche anno dopo a Lipsia anche il Dottor Bell pubblicò un libro sull’argomento, M ail vero sviluppo si deve a William H. Fitzgerald medico e chirurgo americano, in seguito a sperimentazioni, fu lui che divise il corpo in 10 segmenti longitudinali che si accoppiavano opportunamente al numero delle dita delle mani e dei piedi Il Dottor Edwin F. Bowers collaborò con Fitzgerald e in seguito pubblicò numerosi articoli, altri che si occuparono di questa pratica furono il Dottor George Starr White e il Dottor Joe Riler e la moglie Elisabeth Riler. Altra pioniera fu la Dottoressa americana Eunice D. Ingham poi Signora Stopfel la quale scrisse dei libri in merito all’argomento. Il suo metodo poneva una particolare attenzione sui riflessi dei piedi. In Gran Bretagna la riflessolgia giunse grazie a Doreen E. Bayly che conosceva la Signora Ingham e fondò negli anni ’60 una scuola di riflessologia

LE 10 LINEE ZONALI DEL CORPO Le 3 ZONE TRASVERSALI Per facilitare la RICERCA DEI PUNTI, sono tracciate TRE LINEE IMMAGINARIE che creano una ulteriore suddivisione in senso ORIZZONTALE. Linea 1, Quella del CINGOLO SCAPOLARE, è posta alla BSE DELLE DITA, vi si trovano le STRUTTURE del CAPO e del COLLO La linea uno si trova alla base delle falangi, vi si trovano i riflessi di CAPO e COLLO, e si trovano nella zona delle dita Linea 2, Quella della VITA al di sotto delle costole, è situiata tra le ossa lunghe e brevi del piede si chiama COSTALE INFERIORE, comprende tra la zona 1 e 2, le strutture del torace e della parte superiore dell’addome, è posta alla base delle ossa metatarsali, vi si trovano i riflessi del TORACE e della parte superiore dell’ADDOME, Linea 3, Quella del pavimento PELVICO, o del CINGOLO PELVICO, delimita le zone del calcagno, è la zona tra la linea 2 e 3 ed interessa le strutture dell’addome e della pelvi, la linea 3 attraversa le ossa tarsali fino alle ossa della caviglia, malleolo interno ed esterno, i riflessi dell’addome e della pelvi si trovano nella zona sopra le ossa tarsali e intorno alle ossa della caviglia Le 10 ZONE LONGITUDINALI Si ha una prima suddivisione delle zone del corpo in 10 LINEE VERTICALI, che partendo dalla testa arrivano alle estremità e che collegano gli organi nella loro esatta collocazione anatomica, gli organi presenti nella PARTE DESTRA del corpo sono rappresentati nella MANO e nel PIEDE DESTRO, gli organi della PARTE SINISTRA nel PIEDE e nella MANO SINISTRA. La ZONA 1, si estende dall’alluce fino al capo e quindi lungo il braccio fino al pollice La ZONA 2, si estende dal secondo dito del piede fino al capo e quindi giù fino all’indice La ZONA 3, si estende dal terzo dito del piede fino al capo e quindi giù fino al dito medio La ZONA 4, si estende dal quarto dito del piede fino al capo e quindi giù fino all’anulare La ZONA 5, quella più esterna si estende dal quinto dito del piede fino al capo e quindi giù fino al mignolo

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Ogni zona si estende sia sul lato anteriore che posteriore, la parte destra corrisponde alla parte destra del corpo, la parte sinistra alla parte sinistra del corpo, con gli organi corrispondenti STRUTTURA DEL PIEDE Ogni piede è formato da 26 OSSA, collegati alle ossa ci sono 19 MUSCOLI, e 107 LEGAMENTI, ogni piede possiede 14 FALANGI, che sono le ossa delle dita, ogni dito tranne l’alluce che ne ha 2 è formato da 3 ossa. A partire dalle dita verso il CALCAGNO si trovano 5 OSSA METATARSALI, ognuna delle quali è collegata ad un dito, le restanti ossa del piede sono le OSSA TARSALI, formate da 3 OSSA CUNEIFORMI, 1 OSSO CUBIFORME, 1 OSSO NAVICOLARE, l’ASTRAGALO, e l’OSSO del CALCAGNO. Nel piede esistono 7200 terminazioni nervose che attraverso la spina dorsale ed il cervello sono collegate con tutte le parti del corpo. PIEDE La struttura del piede è rappresentata da queste 26 ossa e relative articolazioni, avvolte da legamenti, formazioni di natura connettivale e tendinea, estremamanete solide che hanno la funzione di tenere saldamente legate le ossa, queste formazioni chiamate APONEUROSI, costituiscono insieme alle ossa la struttura del piede, alle volte esistono delle MALFORMAZIONI congenite, ereditarie o acquisite o traumatiche che possono provocare tumefazioni o versamenti articolari che scatenano risposte dolorose, in questi casi non si tratta di sofferenza degli organi collegati alle zone dolenti. Spesso proprio a causa della corrispondenza delle zone riflesse, una malformazione del piede si può ricollegare all’organo ad essa collegato. In quanto un piede malato può creare delle alterazioni alla struttura ossea, in quanto induce un cattivo assetto della colonna vertebrale per vizi di deambulazione e di postura Il piede può no solo avere dei problemi di struttura ossea e muscolare, ma anche soffrire di ispessimento del tessuto connettivo che si presenta sotto forma di DURONI, di CALLI, OCCHI DI PERNICE, VERRUCHE ecc. Ma esistono anche delle alterazioni che sfuggono ad una indagine esteriore ma che si manifestano proprio con il dolore provocato dalla PRESSIONE della zona colpita. Un dolore del piede va minuziosamente analizzato COME VUSUALIZZARE GLI ORGANI NEL PIEDE Per visualizzare gli organi basta proiettare su entrambi i piedi l’intera sagoma del copro umano e detta proiezione avviene sui due piedi intesi come unità di cui la parte centrale rappresenta il centro del nostro corpo. Ci sono quindi diverse proiezioni del piede che si chiamano Zona Plantare Zona dorsale Zona laterale Zona mediale Nella ZONA MEDIALE sono rappresentati tutti gli ORGANI CENTRALI del nostro corpo Nella ZONA LATERALE sono rappresentati tutti gli ORGANI ESTERNI Un altro punto di riferimento è costituito dalla zona dorsale dove c’è la struttura ossea del piede, che riflette sempre una zona relativa all’apparato SCHELETRICO. Nella zona PLANTARE, ovvero nella parte molle sono riflessi tutti gli ORGANI INTERNI come il CUORE, il FEGATO, i POLMONI, l’APPARATO DIGERENTE Le MALATTIE PIU’ FREQUENTI DEI PIEDI SONO : Neuroma di Morion, irritazione del nervo che irradia il terzo ed il quarto dito del piede e che provoca una risposta dolorosissima CALLI e BORSITI PLANTARI che si possono avvertire solo attraverso una palpazione profonda e che non sono evidenti La SPINA CALCANEALE, che dà dolore al CENTRO e sulla parte MEDIALE del CALCAGNO La FIBROSI CISTICA La METATARSALGIA da sovraccarico Le PERIOSTITI IMPORTANTE: prima di eseguire un massaggio accertarsi che non esistano eczemi, verruche, o funghi della pelle che potrebbero infettare chi praticherà il massaggio Prima verificare visivamente la condizione del piede.

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DEPOSITI DI CRISTALLI, sono dei depositi di calcio simili a sabbia che si possono avvertire mentre si trattano alcune zone del piede, in genere sono dei depositi di calcio che il trattamento aiuta a frantumare e ad espellere attraverso il flusso sanguigno GONFIORE ALLA CAVIGLIA, disturbi circolatori e problemi ai reni e al cuore, lo stesso dicasi per la presenza di piccoli cuscinetti alla base delle dita sulla parte anteriore del piede sinistro PELLE SECCA, disturbi ormonali NON TRATTARE in presenza di : Osteoporosi, artrite a mani o piedi, diabete, trombosi, flebiti, gravidanza, cancro, inchi fa chemioterapia, cure ormonali e radioterapia, trattare mani o piedi a seconda dello stato di salute, non trattare in presenza di verruche Iniziare con il piede in migliore stato di salute Il SISTEMA NERVOSO è il centro di comando di tutte le attività corporee sia fisiche che psichiche, gli organi sensoriali esterni ed interni forniscono dati ai centri nervosi superiori e dirigono le loro risposte attraverso i nervi motori fino ai muscoli. Il sistema nervoso e la PELLE hanno origine dal foglietto embrionale esterno chiamato ECTODERMA, e questo significa che la pelle ed il sistema nervoso avendo la medesima origine sono intimamente legati, ed è per questo che massaggiando la pelle si agisce in profondità sul sistema nervoso. I riflessi sono delle risposte che vengono sollecitate da particolari stimoli. A livello della corteccia cerebrale i piedi e le mani occupano un’area più vasta rispetto ad altre zone del corpo, le mani sono utili in caso di emergenza, o per l’auto massaggio , ma la zona più adatta e ricettiva è proprio quella plantare, il piede rappresenta un punto focale del sistema circolatorio e vascolare, la suola del piede è come una spugna, la SPUGNA di LEJART che viene compressa ad ogni passo ed è la spinta che porta il ritorno circolatorio verso l’alto. La circolazione è costituita da un impulso arterioso che diretto verso il basso può essere facilitato dalla forza di gravità ed è apportatore di nutrimeno ai tessuti e da un ritorno venoso che avviene contro la forza di gravità e che è favorito dalle vene che fanno da gradini, la stimolazione die punti riflessi attiva la pompa piede che è il nostro cuore periferico, un massaggio plantare da un effetto benefico a tutto l’organismo, ogni singolo organo viene proiettato per via riflessa sul piede, e quindi la sua stimolazione attiva la funzionalità sia in senso energetico che circolatorio. La stimolazione plantare, fatta anche da un profano è comunque benefica sia a livello distensivo che psicologico, purchè non sia eseguito in modo troppo pesante, prolungato o doloroso. Da tenere presente, sempre che la persona è una entità unica, e che quindi in nessun tipo di terapia esiste una formula valida per tutti. E’ possibile che toccando le diverse zone del piede suscitare una risposta dolorosa La fase del massaggio consta di DUE MOMENTI, la ricerca del PUNTI DOLENTI e il MASSAGGIO VERO E PROPRIO. La fase della RICERCA avviene attraverso una palpazione dei punti riflessi che verrà esercitata in modo deciso e profondo con il polpastrello del pollice inclinato a circa 70 gradi E’ necessario anche fare una indagine sulla persona sulla sua condizione PSICO-FISICA presente e passata, per valutare cosi che tipo di trattamento sarà bene eseguire e valutare cosi anche l’intensità, la frequenza e la durata del massaggio. Non esisto delle regole ma si possono eseguire degli schemi di massima IMPORTANTE Il riflessologo non è un medico, non prescrive e non diagnostica, si basa sulle diagnosi del medico e si propone solo di riequilibrare l’organismo nella sua totalità. Il massaggio può essere o stimolante o rilassante a seconda delle esigenze, rilassante per una persona tesa e stressata, stimolante per una persona depressa, per rilassare i passaggi sanno lenti, armonici, dolci, senza abbandonare bruscamente la presa, sulle zone del plesso solare dell’ipofisi, delle surreni si esercita una pressione circolare con andamento verso l’esterno dei piedi, verso sinistra sul piede destro, verso destra sul piede sinistro. Evitare di insistere sugli organi e apparati per dare più spazio al rilassamento e alla respirazione, per stimolare, il massaggio sarà più veloce e le pressioni più ritmate e profonde, le manovre saranno su plesso solare, ipofisi, surrenali, con pressioni vicine e ravvicinate abbastanza energiche simili ad un movimento come se si premesse un tasto, All’inizio del trattamento si prende il piede della persona e si vedrà se è caldo, sudato, freddo, molliccio liscio o calloso, poi si procede alla fase della RESPIRAZIONE, si afferra un piede con entrambe le mani e si esercita un movimento di trazione verso di sé nel momento in cui il paziente inspira, poi si rilascerà il piede quando il paziente espira, questa sequenza di movimenti, rilassa, ossigena, grazie al ritmo respiratorio armonico ed equilibrato, va ripetuto una decina di volte, è un ottimo esercizio per i polmoni, per le zone addominali, per il diaframma, alla chiusura del trattamento eseguire un movimento di flessione ed estensione del piede, impugnare i piedi e fare dei movimenti di fine massaggio, per facilitare il ritorno venoso. Se c’è una risposta dolorosa, significa che in quel momento c’è uno squilibrio energetico o una carenza o esiste una predisposizione di quell’organo ad ammalarsi.

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Il nostro corpo si può ammalare per un errato regime alimentare, per un tipo di vita sregolato, il dolore nelle zone del piede è un campanello d’allarme, un DOLORE di MEDIA INTENSITA’ segnala la presenza di un DISTURBO LATENTE, se il DOLORE è piu DECISO vuol dire che c’è già un disturbo in atto. In questo caso l’indagine dovrà essere più precisa ed approfondita, un dolore molto localizzato solo raramente denota una malattia, ma spesso denota una contrattura del piede. I questo caso l’indagine andrà estesa a tutto l’apparato relativo all’organo in questione, se c’è la presenza di un dolore nella zona del fegato, saranno certamente dolenti anche lo stomaco e l’intestino e comunque ci saranno altri segnali che confermeranno l’affezione epatica. Se il dolore provocato dalla pressione somiglia a quello di un’unghia dovrà indurci a considerare che nella zona c’è un processo infiammatorio o una situazione di emergenza. In questi casi sarà bene di affidarsi anche ai controlli diagnostici del medico curante prima di qualsiasi massaggio, ed è proprio dalla tempestività che dipende la vita di una persona. TECNICHE DI PRESSIONE POLLICE CHE CAMMINA DITO CHE CAMMINA MASSAGGIO CIRCOLARE LISCIATURA PIZZICOTTO La Pressione esercitata varia da caso a caso. TECNICHE DI MASSAGGIO TORSIONE IMPASTAMENTO STIRAMENTO MASSAGGIO CIRCOLARE con le dita LISCIATURA La TORSIONE aiuta a rilassare le mani e i piedi stirando i muscoli, è seguita dall’IMPASTAMENTO che rilassa l’organismo e stimola l’energia vitale STIRAMENTO, significa estendere i muscoli, ha la funzione di consentir una maggiore libertà di movimento alle ossa, questa tecnica consente ai piedi di distendersi, visto che sono sempre costretti nelle scarpe ed accumulano tensione. Il MASSAGGIO CIRCOLARE con le DITA aiuta a rilassare La LISCIATURA auta a sciogliere la tensione AMBIENTE PER IL TRATTAMENTO Ambiente e atmosfera adatta per avere il massimo del benessere, è bene avere un lettino da massaggio, o un letto, o una poltrona, per fare stare la persona comoda e rilassata, anche chi massaggia deve stare in una posizione comoda e naturale. L’operatore siede ai piedi della persona da trattare. Si stacca il telefono, è importante che la persona che pratica il massaggio sia rilassata, in perfetta forma fisica e priva di pensieri negativi, non lavorare mai dopo un pasto pesante o nei momenti di grande stanchezza POSIZIONE per il TRATTAMENTO E’ bene utilizzare una poltrona, perché sul lettino il piede tende a mantenere un certo stato di tensione e in questo modo il terapeuta può anche vedere l’espressione del viso della persona da trattare REGOLE DI BASE PER IL TRATTAMENTO Evitare di fare il massaggio e chiedere che la persona si limiti ad un pasto frugale Evitare di fare il massaggio alle donne durante i primi giorni del periodo mestruale specie per chi ha flussi abbondanti, se ci sono mestruazioni scarse o irregolari un massaggio leggero non molto prolungato può aiutare a facilitare il flusso. Evitare il massaggio in presenza di gonfiori pronunciati a livello del piede o delle caviglie e se esistono delle contratture di tipo traumatico, se ci sono delle infiammazioni il massaggio va eseguito solo per via riflessa e mai direttamente sulla zona interessata, un piede gonfio prima di un massaggio va decongestionato, con bagni, impacchi, applicazioni di argilla. Evitare il massaggio se la persona è agitata, preoccupata, intimorita, è bene in questo caso spiegare di che cosa si tratta per

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stabilire un rapporto di reciproca confidenza e fiducia e poi procedere ad una serie di manovre di rilassamento Evitare il massaggio nei primi mesi di gestazione, in presenza di gravidanze a rischio ESAME DEI PIEDI Si esamina dei piedi la conformazione, la temperatura, il colore, PIEDI FREDDI, sinonimo di cattiva circolazione PIEDI CHE SUDANO MOLTO squilibri ghiandolari COLORE DELLA PELLE BLUE o ROSSA, disturbi di circolazione EPIDERMIDE SECCA, squilibrio ghiandolare Bisogna anche esaminare la presenza di DURONI, CALLI, spesso dovuti a scarpe non adatte, ZONE INDURITE NEL PIEDE possono indicare anche una postura non corretta, ovvero una errata distribuzione del peso corporeo che si concentra su un’ara particolare provocando un ‘ispessimento cutaneo ( spesso è utile andare da un callista per sistemare queste anomalie) vesciche, screpolature, verruche, piede d’atleta, cicatrici, gonfiore, vene varicose. Attenzione alle VERRUCHE perché sono contagiose.non trattare quella zona le zone che presentano VENE VARICOSE, non vanno tratte Le zone che presentano CICATRICI, vanno massaggiate dolcemente Un GONFIORE all’interno della CAVIGLIA, è sinonimo di disturbi interni. Piedi TESI, indicano tensione generale Piedi poveri di TESSUTO MUSCOLARE, indicano fiacchezza generale CAMBIAMENTI della STRUTTURA OSSEA dei piedi, indicano disturbi del flusso di energia agli organi corrispondenti a quel punto. DITA a MARTELLO, indicano disturbi nella zona del capo, dei seni paranasali, e dei denti Un’ UNGHIA INCARNITA, può essere collegata a mal di testa o emicranie Una INFIAMMAZIONE DELL’ALLUCE, può indicare un problema a livello del collo, cervicale o tiroideo I PIEDI PIATTI, privi dell’arco plantare sono da collegare ad un problema della spina dorsale, i bambini hanno i piedi piatti, l’arco plantare si sviluppa nei primi 6 ani di vita, se si riscontra negli adulti, significa indebolimento dei muscoli e dei tendini che sostengono le ossa che costituiscono gli archi dei piedi Le OSSA CUNEIFORMI APPIATTITE, indicano possibile problema a livello dell’intetsino tenue ALLUCE VALGO, è una vescica infiammata e contenente liquido, posta sopra la protuberanza ossea situata all’estremità esterna della giuntura, alla base dell’alluce. Questo disturbo tende a verificarsi in chi ha le giunture deboli delle dita dei piedi, oppure in chi porta scarpe strette o inadatte, con tacco e punta stretta. Questa infimmazione della base dell’osso dell’alluce deforma il dito che si sposta verso l’interno del piede e si accavalla alle altre dita GELONI, sono una infiammazione dovuta al freddo, danno prurito, gonfiore ed ulcerazioni PIEDE CAVO, arco plantare anomalo, dovuto a squilibrio muscolare o conseguenza di una poliomelite PIEDE D’ATLETA, è provocato da un FUNGO, che si sviluppa sotto o tra le dita tra il 4 e il 5, la pelle si sfalda e da prurito, se vengono compite le unghie queste diventano gialle, spesse e si sfaldano PIEDE DEFORMATO DA TALISMO, piede distorto e la persona poggia sul TALLONE, condizione congenita per posizione del feto nell’utero materno SINDROME DEL CANALE DEL TARSO, si ha un dolore intermittente e intenso dovuto ai nervi che sono intrappolati nella caviglia, il problema peggiora stando in piedi o camminando ESSENZIALE, indossare calzature comode , di misura giusta e con la punta arrotondata , camminare a piedi nudi per lasciar fluire l’energia , tagliare regolarmente le unghie per non avere unghie incarnite, andare da un callista per i calli e i duroni perché questi ispessimenti producono effetti negativi sulle zone riflesse, le unghie tagliate male possono indurre cefalee PRIMA DEL TRATTAMENTO Cospargere i piedi con un velo di TALCO, per asciugare l’eventuale sudore e permettere alle mani di scivolare meglio, non usare olii perché rendono la cute troppo unta e scivolosa..

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DURATA DEL TRATTAMENTO Il massaggio non deve durare più di 45 minuti equamente suddivisi in entrambi i piedi, fanno eccezione i casi in cui :la persona sia molto nervosa o abbia avuto reazioni eccessive dopo la prima seduta in questo caso si farà un trattamento più dolce, più breve e più ravvicinato, invece di 45 minuti due volte la settimana, fare 15 minuti a giorni alterni. In presenza di un bambino o di una persona anziana, ridurre i tempi del trattamento e ravvicinare le sedute In presenza di persona molto malata e debole per una grave malattia, perché in terapia, il massaggio può essere di aiuto sotto controllo medico e fatto con grande prudenza. La durata della seduta nei bambini o neonati dura molto di meno. FREQUENZA DEL TRATTAMENTO Cadenza bisettimanale, nelle prime due settimane, ed in seguito una volta la settimana per 6 settimane Se non ci sono casi particolari in genere 10 sedute sono sufficienti per riequilibrare Gli stati acuti sono i più veloci da risolvere, mentre le affezioni cronicizzate richiedo più tempo e pazienza ed una stimolazione più energica. Spesso i primi evidenti miglioramenti si hanno dopo 3 sedute Se si è in presenza di disturbi alla schiena saranno necessari due trattamenti la settimana. Ma in genere si consiglia un solo trattamento alla settimana per dare
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