LE PANNOCCHIE DEL MAIS ERANO COSI GRANDI… Preparati base per l’agricoltura organica
LE PANNOCCHIE DEL MAIS ERANO COSI GRANDI… Preparati base per l’agricoltura organica Primo lavoro di redazione e raccolta delle informazioni: Janis Corda e Eric Vides Borrel Adattamento e revisione: Cecilia Erna Gutierrez González e Susanna Debenedetti Disegno grafico: Jesús Cruz Caba Illustrazioni: Ana Laura Toledo Vásquez Revisione editoriale: Hector Veyna Rodríguez Traduzione e revisione del testo in italiano: Susanna Debenedetti, Nuria Poveda, Paola Galdi, Matteo Mancini, Enrica Lia. Supervisione: Jairo Restrepo Rivera Questo materiale si puó riprodure liberamente attraverso qualsiasi mezzo elettronico o meccanico, purchè con finalità non lucrative e previo avviso agli autori scrivendo a
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INDICE INTRODUZIONE
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COSA CI DÀ OGNI INGREDIENTE?
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I CONCIMI ORGANICI FERMENTATI Bocashi Sottoprodotto del Bocashi
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I BIOFERTILIZZANTI Biofertilizzante supermagro semplice Accumulatore di microrganismi Biofertilizzante elaborato con accumulatore di microrganismi Sciroppo biofertilizzante
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SOLUZIONI MINERALI PER IL TRATTAMENTO DI INSETTI E MALATTIE
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SOLUZIONI FREDDE Poltiglia Bordolese all’1% Poltiglia Bordolese all’1% arricchito con permanganato di potassio Poltiglia Bordolese all’1% arricchita con soluzione zolfo-calcio Soluzione visosa Brodo arricchito con bicarbonato di sodio
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SOLUZIONI CALDE Soluzione Zolfo-calce o soluzione zolfata Soluzione zolfo-calce o pasta zolfocalcica arricchita con solfato di zinco Soluzione silicio-zolfo-calce Soluzione di cenere Emulsione di cenere
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INTRODUZIONE Questi preparati, fondamentali per il lavoro di recupero del suolo e il miglioramento delle coltivazioni, offrono la possibilità di sfruttare nel miglior modo possibile le risorse disponibili. Considerando che luoghi distinti hanno condizioni e risorse diverse per preparare i concimi, è importante capire la funzione di ogni ingrediente per sostituirlo con un altro simile nel caso in cui fosse necessario. Proprio come fanno le buone cuoche quando non hanno a disposizione un ingrediente per preparare un piatto succulento. In generale, raccomandiamo che si rispettino le proporzioni degli ingredienti principali; d´altra parte, per praticare l’agricoltura organica bisogna osservare e sperimentare costantemente, utilizzando ciò che il luogo offre. Per queste ragioni è opportuno provare i preparati in una piccola zona del campo per poi applicarli a tutta l´area di produzione. Inoltre, è molto utile condividere dubbi e risultati con altre persone in modo da poter trovare insieme la soluzione migliore. Sarà l’esperienza a definire le quantità e gli ingredienti più idonei all’elaborazione e all’uso di questi preparati.
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COSA CI DA’ OGNI INGREDIENTE? Acqua Nei concimi, permette di mescolare gli ingredienti e aiuta a distribuire uniformemente il tasso di umidità tra tutte le parti del preparato. In questo modo si creano le condizioni per uno sviluppo armonioso dell’attività e della riproduzione dei microrganismi necessari alla trasformazione e preparazione del concime. Nei biofertilizzanti, amalgama tutti gli elementi del composto, è il mezzo liquido in cui si realizza tutto il processo di trasformazione. Molti microrganismi presenti nella fermentazione vivono più uniformemente nel liquido, dove i nutrienti (vitamine, enzimi, peptidi, ecc) si trasferiscono o si trasformano con più facilità.
Calce Contribuisce all’equilibrio dell’acidità tanto nella fermentazione dei concimi come nella preparazione delle soluzioni minerali. Inoltre reagisce con lo zolfo, rendendolo solubile (nel caso della soluzione zolfo-calce). Per i preparati si deve usare calce viva, calce per la costruzione della migliore qualità o idrossido di calcio, mentre non deve assolutamente essere utilizzata la calce agricola o il cemento bianco, soprattutto nella preparazione delle soluzioni minerali.
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Carbone Migliora le caratteristiche fisiche del suolo permettendo una miglior distribuzione delle radici, una migliore aerazione e un maggior assorbimento dell’umidità e del calore (energia). Grazie al suo alto grado di porosità, aumenta l’ossigenazione dei concimi, facilita l’attività dei microrganismi, conserva, filtra e libera nutrienti e agisce come un regolatore di temperatura del suolo, aumentando la resistenza delle radici alle basse temperature notturne. Si raccomanda di triturare bene il carbone prima di mescolarlo agli altri ingredienti.
Cenere E’ un’importante fonte di sali minerali che, oltre ad attivare e arricchire la fermentazione, nutrono e fertilizzano il suolo e le piante. Il concime Bocashi può essere migliorato utilizzando farina di roccia al posto della cenere.
Letame E’ la principale fonte di azoto. Migliora la qualità e la fertilità del suolo con alcuni nutrienti come fosforo, potassio, calcio, magnesio, zinco, rame e boro. In generale, il letame migliora le condizioni biologiche, chimiche e fisiche del suolo. Il letame di vacca fresco apporta microrganismi viventi che sono essenziali per iniziare il processo di fermentazione del biofertilizzante. Fornisce i semi (o inoculi) del lievito,
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dei funghi e batteri che hanno la funzione di digerire e trasformare quei nutrienti presenti nel composto in alimenti facilmente assimilabili per le piante.
Lettiera Quando si decompone, crea gli alimenti necessari per nutrire e consentire la riproduzione dei microrganismi responsabili della trasformazione della sostanza organica nel cibo disponibile per le piante. E’ necessario che la lettiera sia molto diversificata e di buona qualità, perché un’alta diversificazione di specie di foglie corrisponde a una maggiore varietà di microrganismi. Inoltre è raccomandabile utilizzare lettiera raccolta in prossimità della zona dove poi si utilizzerà il preparato: esiste in natura una memoria biologica, anche detta ¨distanza genetica¨.
Latte o siero di latte Essendo ricchi di aminoacidi, vitamine, grassi e proteine, forniscono le condizioni ideali che permettono la moltiplicazione dei microrganismi. Si consiglia di utilizzare il siero di latte principalmente nella preparazione di biofertilizzanti e per i preparati da spruzzo.
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Lievito Essendo ricchi di aminoacidi, vitamine, grassi e proteine, forniscono le condizioni ideali che permettono la moltiplicazione dei microrganismi. Si consiglia di utilizzare il siero di latte principalmente nella preparazione di biofertilizzanti e per i preparati da spruzzo.
Zuccheri Forniscono l’energia necessaria ai microrganismi per poter realizzare il lavoro di decomposizione della materia. Gli zuccheri sciolti in acqua facilitano il processo di fermentazione della materia organica in sostanze nutritive digeribili per le piante (sono il carburante della fermentazione, come il fuoco che consente la cottura dei cibi per facilitare la digestione). Sono ricchi di potassio, calcio, fosforo, magnesio e micronutrienti, come il boro, lo zinco, il manganese e il ferro. Nei paesi tropicali si usa la melassa della canna da zucchero. In Europa si può usare lo zucchero, il miele o della frutta non più commestibile perché in avanzato stato di maturazione.
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Crusca (intera o farina) di riso, grano o mais È un ingrediente ricco di vitamine complesse che stimolano l’attivazione di ormoni della crescita, aumentando la fermentazione nei concimi. Inoltre è ricco di carboidrati, proteine, minerali (azoto, fosforo, potassio e magnesio). Questi componenti sono molto importanti perché costituiscono un alimento di base per i microrganismi responsabili della decomposizione della sostanza organica (un processo indispensabile perché questa possa essere assimilata dalle piante). La crusca migliore è quella di riso.
Stoppie di grano o mais Si integrano ai concimi triturandole finemente: facilitano la aerazione, l’assorbimento di umidità e la ritenzione di nutrienti, aumentano l’attività dei microrganismi del suolo. Forniscono la struttura al concime e al suolo, oltre a consentire una migliore penetrazione delle radici.
Minerali (zolfo, rame, borace, magnesio, zinco, etc.) Attivano e arricchiscono la fermentazione, nutrono e fertilizzano il suolo e rafforzano le piante. Questo riduce gli attacchi di parassiti, malattie e funghi: gli insetti arrivano alle piante quando c’è uno squilibrio minerale, quindi le piante ben nutrite sono più forti.
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Quando si utilizza cenere o farina di rocce si incrementa la presenza di minerali, tanto nelle soluzioni minerali quanto nei concimi e nei biofertilizzanti.
Zolfo Aiuta ad ottenere un equilibrio nutrizionale nelle piante. Si possono aggiungere fino a 40 kg di zolfo per ettaro direttamente nel fertilizzante (ad esempio nel Bocashi). Lo zolfo da solo non è solubile in acqua (nelle sluzioni tipo zolfocalcio deve essere accompagnato con la calce e l’ausilio del calore in modo che possa dissolversi).
Terra Consente l’integrazione di tutti i componenti del concime e distribuisce l’umidità, è l’ambiente favorevole per lo sviluppo di attività microbiologica (indispensabile per una buona fermentazione). Ha la capacità di trattenere e filtrare i nutrienti e rilasciarli in modo che possano essere assimilati dalle piante. Per la preparazione del Bocashi la terra migliore è quella argillosa perché ricca di minerali essenziali per lo sviluppo delle piante. In alcuni casi è necessario setacciarla in modo da togliere pietre, zolle e legno.
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I CONCIMI ORGANICI FERMENTATI
Bocashi (in giapponese, fermentazione precotta) Il Bocashi è un concime organico fermentato i cui ingredienti si ottengono dal calore generato durante la sua preparazione. Questo tipo di concime è usato con successo da contadini in molte località. Gli ingredienti possono cambiare a seconda delle condizioni di ogni luogo, per questo è importante conoscere il processo generale della sua preparazione e a cosa serve ogni ingrediente. I migliori ingredienti sono quelli che si hanno a portata di mano.
Usi Il Bocashi rigenera la terra, alimenta il suolo, aumenta la profondità delle radici e fertilizza le piante perché contiene diversi tipi di sostanze nutrienti solubili (macro e micronutrienti) immediatamente disponibili.
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Utensili • Pale. • Forconi. • Secchi.
Ingredienti Per preparare 60 sacchi di concime (quantità necessaria per un ettaro di terreno a ortaggi o cereali) • 20 sacchi di letame.
• 20 sacchi di residuo (stoppie e foglie) macinato di mais.
• 20 sacchi di terra.
• 1 sacco di crusca di riso, grano o farina di mais
• 4 kg di zucchero.
• 1 o 2 sacchi di carbone vegetale in pezzi piccoli, si può usare anche cenere o polvere di roccia (25 kg per tonnellata di concime ottenuto).
• 1 kg di lievito granulato per pane
• Acqua.
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Preparazione Preparazione del luogo in cui realizzare il concime: Per proteggere il concime da sole, vento e pioggia (fattori che alterano la fermentazione e la qualità finale del fertilizzante), è necessario prepararlo in uno spazio coperto. Questa copertura, che può essere realizzata con un telone plastico, una stoffa impermeabile o qualunque altro materiale, deve rimanere separata dalla superficie del concime per evitare un eccesso di umidità e una fermentazione in assenza di ossigeno (anaerobica). Il pavimento può essere di mattoni, cemento o terreno ben compattato con canalette laterali per impedire l’accumulo di umidità.
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Mescoliamo gli ingredienti!
a) Sciogliere lo zucchero in 20 litri d’acqua, quindi aggiungere il lievito e mescolare. Conservare la miscela ottenuta in un recipiente. b) Disporre sul pavimento il contenuto dei sacchi, fino a finirli, per strati nel seguente ordine: Primo strato: 10 centimetri (un sacco) di residuo di mais. Secondo strato: 10 centimetri (un sacco) di terra.
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Terzo strato: 10 centimetri (un sacco) di letame. Quarto strato: 3 pale di crusca o farina di mais. Quinto strato: 4 pale di carbone in pezzi molto piccoli Tra uno strato e l’altro inumidire, poco a poco, con la miscela di zucchero e lievito sciolti in acqua.
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c) Girare tre volte con la pala questo mucchio finché la miscela sarà uniforme. Mentre si sta girando e mescolando il composto, inumidire con acqua (solo in questo momento si può aggiungere l’acqua) fino ad ottenere la giusta umidità; eccessiva o scarsa umidità rovinano il composto.
Per controllare l’umidità si usa la prova del pugno: si prende un pugno del composto e lo si stringe. Si ha la giusta umidità quando aprendo la mano il composto si sfalda naturalmente e lascia la mano umida. Se quando apriamo la mano il composto si sgretola immediatamente significa che manca d’acqua; se stringendo il pugno scorre acqua tra le dita, il composto ha troppa acqua. Per correggere l’eccesso di acqua si aggiunge il residuo di mais o terra asciutta.
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Fermentazione Una volta finito di mescolare tutti gli ingredienti, si forma un cumulo che raggiunge al massimo, nei primi giorni, 1,40 m di altezza. All’inizio si raggiungono temperature anche di 70ºC che possono danneggiare il concime. Per evitare che ciò accada, nei primi tre giorni bisogna raffreddare il concime rimescolandolo due volte al giorno com’è stato spiegato sopra. Al secondo giorno di fermentazione, la prima cosa da fare è controllare che non si senta odore di marcio e che non vi siano molte mosche. Dal quarto giorno si rimescola una sola volta. La temperatura del concime deve essere controllata giornalmente introducendovi la mano o con un termometro: non deve superare i 60ºC. In caso di temperatura troppo alta si consiglia di rimescolare due volte al giorno. La fermentazione dura dai 12 ai 15 giorni. In questo intervallo di tempo il concime organico fermentato ha già raggiunto la maturità e la sua temperatura si livella con quella dell’ambiente circostante; il colore è grigio chiaro con un aspetto sabbioso secco e di consistenza sciolta. Bisogna ricordare che durante la fermentazione la miscela deve rimanere all’ombra ed è fondamentale non aggiungere altra acqua, in modo che il concime perda poco a poco l’umidità e il calore.
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Applicazione
Questo concime deve essere sempre interrato, ricoperto da uno strato di terra.
Coltura
Dose per serre
Applicazione nel terreno Da 3 a 5 tonnellate per ettaro (metterne un pugno nel solco in cui sono piantati i semi e poi ricoprirlo con della terra).
Mais
Colture in serra.
1 parte di composto per 4 di terra (20% di concime, 80% di terra). Per la semina in semensaio si può applicare il Bocashi puro
Ortaggi
50-80 grammi in ogni buco di ortaggio (la stessa dose 8 o 12 giorni più tardi). Spargere intorno alla piantina e ricoprire con terra.
Pomodoro
Metterne 250-500 grammi intorno alla piantina e ricoprire con terra.
Fruttifere in vivaio
Preparazione delle piantine in fitocella: 2 parti di Bocashi per 3 parti de terra (40% di concime, 60% di terra).
Trapiantata la pianta in un a buca di 50 x 50 x 50 cm, mettere il fertilizzante puro, utilizzandone fino a 5 kg per buca.
Per rimineralizzare i suoli si possono anche applicare 2-3 tonnellate di polvere di roccia per ettaro ogni 3 - 4 anni.
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Raccomandazioni Come accumulare e mantenere il letame per fare il concime organico? Per la preparazione del Bocashi è meglio utilizzare letame con bassa umidità (semisecco). Per conservare il letame che si userà per la preparazione del fertilizzante si raccomanda di mescolarlo con stoppia e metterlo in sacchi proteggendoli dal sole e dalla pioggia. Che fare se la temperatura del preparato supera i 60ºC? Rigirare la miscela fino ad abbassare la temperatura, non aggiungere acqua in nessun caso. Perché è meglio tenere all’ombra il composto? Perché la luce ed il calore riducono l’attività microbiologica, cioè uccidono i microrganismi necessari al processo di fermentazione. Che cosa succede se gli ingredienti non sono ben secchi? Non è essenziale che tutti gli ingredienti siano completamente asciutti. Quando sono umidi, è sufficiente aggiungere meno acqua alla miscela. La cosa importante è che, una volta finito di mescolarli, si misuri l’umidità con la prova del pugno. NOTA. A esta receta se puede añadir un costal de cal agrícola o cal de construcción para bajar la acidez del abono o equilibrarla.
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Sottoprodotto del bocashi Questo preparato si può realizzare quando, nella fase di fermentazione del Bocashi, si crea un “arco biologico” (strato di colore bianco cenere che si forma nella parte superiore del cumulo) composto da microrganismi prodotti dal concime stesso.
Usi Questo preparato si usa per rafforzare le difese naturali delle piante contro malattie e infezioni.
Utensili
Ingredientes
• Secchio di 10 litri. • Bidone o vasca di 100 litri. • Pala. • Pompa manuale ad aspersione.
• 2 kg di arco biologico. • 110 litri di acqua. • 2 ½ kg di zucchero
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Preparazione Raccogliere 2 kg di arco biologico e scioglierli in un secchio con 10 litri d’acqua e 0,5 kg di zucchero. Lasciare riposare questa miscela all’ombra per alcune ore. Filtrare il liquido e scioglierlo in 100 litri d’acqua insieme a 2 kg di zucchero
Applicazioni Preparare la mattina e applicare la sera dopo il tramonto. Spruzzare sulle foglie, preferibilmente nella pagina inferiore delle stesse, dal basso all’alto per favorirne l’assorbimento.
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I BIOFERTILIZZANTI
Biofertilizzante supermagro semplice A scue`nu (ciò che fa crescere in lingua mixteco)
Uso Serve per alimentare le piante per via fogliare. Grazie ai suoi nutrienti essenziali (minerali, vitamine, lievito, ormoni vegetali, etc.) stimola la crescita delle piante oltre a proteggerle dall’attacco di insetti e malattie.
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Utensili • Bidone di 200 litri di capacità con coperchio sigillante.
• Bastone di legno di dimensioni adeguate per mescolare gli ingredienti nel bidone.
• valvola da mezzo pollice.
• Tubo di plastica trasparente da mezzoo pollice di diametro e 50 cm di lunghezza.
• Bottiglia trasparente.
• Anello metallico di mezzo pollice.
Ingredienti • 40-50 kg di letame di mucca fresco (è preferibile che sia di mucche che si alimentano al pascolo). • 2-4 kg di zucchero.
• 3 kg di cenere o polvere o farina di roccia di diverse pietre.
• 180 litri di acqua. • 2-4 litri di latte o siero di latte.
• 100 -200 gr di lievito (un po’ di più se il letame non è freschissimo).
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Preparazione Preparare un bidone con il sistema “acchiappagas”: perforare il coperchio per installare una valvola a pressione sigillandola bene allo stesso (non deve esserci la possibilità di passaggio d’aria) e collocare su di essa un tubo di plastica (anch’esso deve combaciare perfettamente con la valvola). All’estremità del tubo si assicura con un filo una bottiglia piena d’acqua. In questo modo i gas che si creano nel bidone possono uscire senza far entrare aria. Una volta preparato il bidone, eseguire le seguenti operazioni:
1. Mescolare energicamente, all’interno del bidone, lo sterco e la cenere o farina o polvere di roccia in 100 litri di acqua, fino ad ottenere una miscela omogenea. 2. Sciogliere lo zucchero in mezzo secchio di acqua calda, aggiungere il lievito e poi il latte; mescolare e aggiungere il tutto al composto nel bidone. Mescolare energicamente in modo che gli ingredienti si amalgamino bene.
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3. Aggiungere acqua pulita per arrivare a 180 litri circa, e mescolare nuovamente il tutto. Fare attenzione a non riempire completamente il bidone, lasciare lo spazio necessario per la formazione di gas.
4. Chiudere ermeticamente il bidone con il coperchio, in modo da non far uscire né entrare aria e collocare il sistema “acchiappagas”.
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Fermentazione Una volta chiuso il bidone e collocato il sistema “acchiappagas”, comincia un processo di fermentazione di tipo anaerobico, cioè senza la presenza né di aria né di ossigeno; per questa ragione è molto importante controllare che sia chiuso ermeticamente. Lasciar riposare il bidone all’ombra, protetto dai raggi solari e dalla pioggia, sotto un tetto o un albero, per almeno 30 giorni senza mai togliere il tubo dalla bottiglia con acqua (attenzione: controllare che l’acqua non evapori e che l’estremità del tubo sia sempre inserita nell’acqua). Se tutto funziona bene si può lasciare fermentare per più tempo, ottenendo un biofertilizzante migliore. Il processo di fermentazione si sviluppa correttamente quando, una volta chiuso il bidone, iniziano a uscire bolle dal tubo o il livello di acqua nel tubo è più basso di quello nella bottiglia. Bisogna fare questa osservazione il giorno stesso o quello successivo. Il processo potrebbe rallentare nel caso in cui la temperatura ambiente sia bassa.
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Dopo un mese è possibile aprire il bidone per verificare l’odore e il colore della miscela. Non deve esserci odore di marcio e il colore deve essere marrone chiaro tendente al beige e non tendente al blue, nero o viola. Il cattivo funzionamento del preparato può essere dovuto all’entrata d’aria provocata dall’aver tolto il tubo dalla bottiglia, o dal non aver chiuso ermeticamente il coperchio, o anche a causa di piccole fessure nel raccordo tra la valvola, il coperchio e il tubo. Altro fattore che può influire è la qualità degli ingredienti (come lo sterco di vacche non sane o in cura di antibiotici, nutrite con alimenti industriali o che stiano pascolando in prati trattati con prodotti chimici). La cattiva riuscita del preparato può essere anche determinata da un ritardo nella fermentazione. Se il biofertilizzante non fermenta correttamente, conviene tapparlo nuovamente e aspettare alcuni mesi fino a che l’odore e il colore siano migliorati e poi applicarlo diluito in acqua direttamente nel terreno e sul fogliame. Non si ottiene lo stesso risultato, ma nutre ugualmente il suolo.
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Applicazione Una volta pronto, diluire il biofertilizzante in acqua nelle seguenti proporzioni: • 1 litro di biofertilizzante in 15 litri d’acqua • da 1 a 2 litri di biofertilizzante in 20 litri d’acqua, cioè una diluizione dal 5 al 10% • da 5 a 10 litri di biofertilizzante in 100 litri di acqua, cioè una diluizione dal 5 al 10% Applicare a spruzzo sulle foglie la mattina presto o la sera dopo il tramonto. Inoltre può essere utilizzato per fertilizzare il terreno, applicandolo sul terreno prima della semina. Per fertilizzare le piante, inizialmente si raccomanda di applicarlo ogni 15 giorni alla pagina inferiore delle foglie. È necessario controllare che la pompa utilizzata non sia contaminata da veleni chimici. Il biofertilizzante può essere applicato in qualsiasi stadio di sviluppo delle piante e in qualsiasi tipo di colture: ortaggi, fiori, agrumi, cereali, pomodoro, ecc. Aiuta a nutrire le piante, le protegge dagli attacchi di insetti e malattie e allo stesso tempo nutre il terreno.
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Raccomandazioni Cosa fare se non si ottengono 50 chilogrammi di sterco fresco in un solo giorno? Accumulare ogni giorno il letame fresco in un bidone, coprirlo, senza mescolarlo, con un sottile strato di zucchero e tappare. Il giorno dopo effettuare la stessa operazione fino ad ottenere il letame necessario. Qual è il miglior letame per la preparazione del biofertilizzante? Il miglior letame è quello freschissimo, appena espulso dalla vacca Cosa ci permette ottenere un buon fertilizzante? • Una buona qualità degli ingredienti. • Una buona fermentazione. • Un buon uso degli elementi, cioè, seguire i passi indicati per una buona elaborazione.
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Accumulatore di microrganismi teku cana (vita in movimento, in mixteco)
Usi Questo preparato è usato per attrarre e riprodurre i microrganismi necessari a decomporre il suolo, che lavorano come “cuochi” nella trasformazione della sostanza organica in nutrienti facilmente assimilabili dalle piante. Questo prodotto, che si applica ai biofertilizzanti, velocizza il processo di decomposizione della sostanza organica (questa diventa cibo per le piante solo se decomposta). Inoltre, applicato direttamente sulle foglie le rinforza e le protegge dai parassiti. Si può anche usare come integratore alimentare del bestiame: favorisce la digestione, migliora il processo di fermentazione della ruminazione e aumenta l’efficienza dell’impiego dell’alimento.
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Utensili • Bidone pulito di 200 l di capacità con coperchio sigillante. È importante non riutilizzare contenitori che abbiano contenuto sostanze chimiche o veleni perché è impossibile rimuovere i residui tossici. • Pala per mescolare gli ingredienti. • Bastone di legno per compattare il composto.
Ingredienti • 2 sacchi di lettiera (è lo strato superficiale del suolo forestale, costituito da piccoli pezzi di foglie, cortecce, rami, fiori, frutta e altri elementi vegetali, decomposti o semi-decomposti) che non contenga foglie verdi. • 1 sacco di crusca di riso, o di frumento o farina di mais. • kg di zucchero sciolto in circa 5 litri d’acqua.
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Preparazioni 1. Mescolare, al di fuori del bidone, la lettiera e la crusca di riso o grano(o la farina di mais).
2. Sciogliere lo zucchero in circa 6 litri d’acqua ed aggiungerla alla miscela descritta sopra.
3. Mettere quanto ottenuto nel bidone.
4. Compattare il composto con un bastone dando colpi verticali, dall’alto verso il basso. 5. Chiudere il bidone ermeticamente. È importante non utilizzare bidoni che abbiano contenuto sostanze chimiche.
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Fermentazione Una volta chiuso il bidone, lasciare fermentare il preparato per 30-45 giorni all’ombra. Si tratta di una fermentazione anaerobica, ovvero in assenza di ossigeno, per questa ragione è necessario che il bidone non abbia alcun buco e che si sigilli per bene il coperchio. È probabile che il coperchio del bidone si gonfi: questo indica che sta avvenendo la fermentazione. Il bidone deve rimanere chiuso fino al termine della fermentazione (non aprire mai il bidone prima dei 30-45 giorni necessari alla finalizzazione del processo).
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Applicazione Dopo il tempo di fermentazione, l’accumulatore di microrganismi può essere utilizzato in diversi modi: 1. Come fertilizzante (applicazione fogliare). Preparare un altro bidone con il sistema “acchiappagas”: perforare il coperchio per installare una valvola a pressione sigillandola bene allo stesso (non vi deve essere la possibilità di passaggio d’aria) e collocando su di essa un tubo di plastica (anch’esso deve combaciare perfettamente con la valvola). All’estremità del tubo assicurare con un filo una bottiglia piena d’acqua. In questo modo i gas che si creano nel bidone possono uscire senza far entrare aria. Sciogliere 10 kg dell’accumulatore di microrganismi in 100 litri d’ acqua. Lasciare fermentare per 8-10 giorni, trascorsi i quali, diluire 8-10 litri del fermentato ottenuto in 100 litri di acqua, aggiungendo 2,5 l di zucchero sciolto in acqua. Aspergere questa soluzione con una pompa manuale preferibilmente nella pagina inferiore delle foglie delle piante, al mattino o nel tardo pomeriggio.
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2. Per migliorare la qualità del Bocashi . Per ogni tonnellata di Bocashi, utilizzare 20 kg di questo accumulatore di microrganismi miscelandolo col concime stesso. È importante aggiungerlo al Bocashi quando quest’ultimo è completamente pronto: mettendolo quando il concime raggiunge alte temperature si uccidono i microrganismi contenuti nell’accumulatore. 3. Come integratore per l’alimentazione del bestiame (migliora la digestione dei ruminanti, ricostruisce la flora ruminale e stimola l’attività dei batteri). Si raccomanda di aggiungere alla dieta giornaliera degli animali le seguenti quantità di accumulatore: 200-300 grammi per le vacche adulte di circa 500 kg; 50 grammi per i maiali; 30 grammi per capre e pecore; 20 grammi per i conigli; 10 grammi per i polli. 4. Nella preparazione di compost con rifiuti organici. Aggiungere uno strato di accumulatore su ognuno degli ingredienti del compost. Questa applicazione aiuta ad eliminare l’odore e favorire la decomposizione della frazione organica. 5. Per rimuovere il puzzo di porcili e pollai. Applicare un sottile strato del preparato nel suolo.
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Biofertilizzante elaborato Con accumulatore di microrganismi Questo preparato è un eccellente biofertilizzante simile al supermagro semplice, nel quale lo sterco di mucca viene sostituito dall’accumulatore di microrganismi. L’elaborazione e l’applicazione sono le stesse.
Utensili • Bidone di 200 litri di capacità con coperchio sigillante • Valvola per tubo di plastica da un pollice e mezzo di diametro da adattare al coperchio. • Tubo di plastica da un pollice e mezzo di diametro e 50 cm di lunghezza. Il tubo deve aderire alla valvola, e va stretto a quest’ultima con un anello metallico • Anello metallico da mezzo pollice. • Bottiglia trasparente. • Bastone per mescolare gli ingredienti nel bidone.
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Ingredienti • 20 kg di accumulatore di microrganismi. • Acqua necessaria per completare 180 litri del preparato. • 6 litri di siero di latte. • 2 litri di acqua e zucchero. • 3 chilogrammi di farina o polvere di roccia (ingrediente aggiuntivo, non indispensabile per l’elaborazione del biofertilizzante)
Preparazione • Mescolare energicamente gli ingredienti nel bidone. • Preparare il coperchio con il sistema “acchiappagas” Chiudere ermeticamente il bidone e inserire il tubo di plastica nella bottiglia (il bidone non deve essere riempito fino all’orlo, lasciare uno spazio di 15 centimetri circa per la formazione dei gas). Questo biofertilizzante si usa, si lascia fermentare e si applica come il supermagro semplice..
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Sciroppo biofertilizante Uso Si usa principalmente per alberi da frutto e si elabora con i rifiuti di polpa di frutta che possono essere ottenuti nei mercati, durante feste e riunioni.
Utensili
Ingredienti
• Bidone con coperchio. • Rubinetto di plastica o rame. • Base circolare (il cui diametro deve essere poco più piccolo di quello interno del bidone) di legno, metallo o plastica con perforazioni. • Una pietra con un peso sufficiente per schiacciare la polpa.
• Zucchero. • Rifiuti di polpa di frutta. • Polvere di roccia o cenere.
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Preparazione del bidone • IInstallare il rubinetto di plastica in un lato del bidone ad un’altezza che permetta di estrarre lo sciroppo quando sarà pronto. • Montare il sistema “acchiappagas” nel coperchio del bidone.. (ver páginas 36-37).
Preparazione della base circolare • Preparare una base circolare che possa essere inserita nel bidone. Fare diversi buchi che permettano di far passare il liquido che si ottiene dalla fermentazione della polpa.
Preparazione del composto Mettere nel bidone strati di polpa di frutta di circa 15 centimetri e coprire ogni strato con zucchero fino a riempire il bidone. Se se ne ha l’opportunità aggiungere 50 grammi di polvere di roccia o cenere in ogni strato.
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Collocare la base perforata con sopra una pietra pesante, in modo da permettere che questa scenda mentre avanza il processo di decomposizione. Chiudere ermeticamente il bidone e installare il tubo e la bottiglia del sistema “acchiappagas”.
Fermentazione
Applicazione
Dopo 30-40 giorni è possibile utilizzare lo sciroppo biofertilizzante.
Sciogliere 7-10 litri di sciroppo biofertilizzante in 100 litri d’acqua e applicare direttamente nella pagina inferiore delle foglie in modo da facilitarne l’assorbimento. Le applicazioni possono essere fatte con una pompa a mano al mattino molto presto o la sera dopo il tramonto, preferibilmente quando la luna è tra il quarto crescente e piena.
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Raccomandazioni • Non usare noccioli o semi di frutta (pesca, albicocca, susina, ecc). • Nel caso in cui non fosse possibile ottenere la quantità di polpa di frutta necessaria per riempire il bidone in una sola volta, si possono accumulare gradualmente gli strati (nel corso di una settimana) coprendoli con dello zucchero. È anche possibile utilizzare un bidone più piccolo per riempirlo rapidamente.
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SOLUZIONI MINERALI PER IL TRATTAMENTO DI INSETTI E MALATTIE
SOLUZIONI FREDDE Poltiglia bordolese all’1%
Uso Questa soluzione fredda, la cui base è di solfato di rame, è eccellente nel trattamento di malattie causate da funghi. È ottima per controllare molti funghi come per esempio la ruggine degli agrumi, la ruggine gialla del grano, la ruggine del fagiolo, l’alternariosi e l’oidio, e altri tipi di funghi come l’antracnosi. È molto efficace in colture di pomodoro, melanzana, pomodoro verde ed altre solanacee.
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Utensili • 1 contenitore di plastica con capacità di 100 litri. • 1 secchio di plastica con capacità di 20 litri. • 1 bastone di legno per mescolare il composto.
Ingredienti • 1 kg di solfato di rame. • kg di calce viva o idratata (calce da costruzione) o idrossido di calcio. • 100 litri d’acqua.
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Preparazione 1. Sciogliere 1 kg di solfato di rame in 10 litri d’acqua nel secchio di plastica piccolo. 2. Sciogliere 1 chilogrammo di calce in 90 litri d’acqua pulita nel contenitore di plastica grande. 3. Dopo aver sciolto i due ingredienti separatamente, mescolare, aggiungendo il preparato di solfato di rame al preparato di calce (si deve sempre versare il preparato del solfato di rame in quello della calce e mai la calce disciolta in acqua sul preparato di solfato di rame). Girare con la pala fino a far amalgamare bene gli ingredienti.
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Aplicazione Applicare direttamente sulle foglie delle piante. Nel caso in cui si presenti una malattia grave, può essere utilizzato senza essere diluito, altrimenti si consiglia di diluire con acqua per evitare di bruciare le colture più sensibili, secondo i seguenti suggerimenti.
Coltivazione
Uso
Dose
Cipolla, aglio, pomodoro, barbabietola ed altri.
Diluizione 3:1 (tre parti di poltiglia e una parte di acqua).
Fagiolo, fagiolino, cetriolo, cavolo.
Diluizione 1:1 (una parte di poltiglia e una parte di acqua).
Pomodoro e patate.
Dopo che le piante hanno raggiunto 30 cm di altezza, applicare ad intervalli di 7 -10 giorni.
Diluizione 2:1 (due parti di poltiglia e una parte di acqua).
Agrumi
Contro l’antracnosi e l’oidio
RAspergere le piante dopo ogni fioritura. Se il danno
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è abbastanza grande si può applicare due volte: una prima della fioritura e un’altra quando i due terzi dei petali sono caduti. Ciliegio, melo, pesco, pero e susino.
Controlla malattie causate da funghi, principalmente entomosporiosi
Spruzzare con poltiglia bordolese o soluzione zolfocalcio soprattutto dopo la potatura, fino alla comparsa dei primi frutti.
Fico.
Controlla principalmente la ruggine
Applicare dalla comparsa delle gemme alla maturazione dei frutti. Nel periodo di potatura e postraccolta gli alberi sono trattati con pasta e soluzione zolfo-calce
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Raccomandazioni • È opportuno preparare la poltiglia e usarla immediatamente. • Utilizzare la poltiglia non oltre i tre giorni dalla preparazione. • Non usare contenitori metallici per la preparazione. • Non mescolare la poltiglia con le mani, si devono usare pale di legno. • Non applicare a piante molto piccole, recentemente germinate e in fioritura. • Non utilizzare attrezzature con le quali si siano aspersi prodotti chimici.
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Poltiglia bordolese 1% Arricchito con permanganato di potassio Uso Si raccomanda in caso di forti attacchi simultanei di funghi come la peronospera, l’oidio e la ruggine. Inoltre è utilizzato in caso di gravi attacchi di alternariosi che compromettono gli ortaggi e in particolare pomodoro, patata e peperoncino.
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Utensilios
Ingredienti
• 2 contenitori di plastica (uno con capacità di 100 l, l’altro può essere più piccolo). • Bastone di legno.
• 100 litri di poltiglia bordolese. • Permanganato di potassio (la quantità dipende dall’avanzamento della malattia: 25 grammi nel caso di poche piante colpite, 50 grammi quando la malattia sta crescendo, 125 grammi quando la malattia è in uno stadio più avanzato).
Preparazione Diluire il permanganato di potassio in acqua ed aggiungerlo alla poltiglia bordolese appena pronta.
Aplicazione Si applica in una concentrazione di 1:1 (una parte di soluzione e una di acqua) e si spruzza direttamente sulle foglie.
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Poltiglia bordolese all’ 1% Arricchita con soluzione zolfo-calcio Uso Si raccomanda in caso di gravi attacchi di ruggine e alternaria, in caso di attacchi di alternariosi e marciume radicale, che riguardano soprattutto gli ortaggi, ed in particolar modo le colture di pomodoro, patata e peperoncino.
Utensilios
Ingredienti
• Contenitore di plastica con capacità di 100 litri. • Bastone di legno.
• 100 litri di poltiglia bordolese all’1%. • 4 litri di soluzione zolfo-calcio.
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Preparazioni Aggiungere 4 litri di soluzione zolfo-calcio a 100 litri di poltiglia bordolese e mescolare con un bastone o pala di legno.
Aplicazione Questa soluzione si deve usare immediatamente dopo essere stata preparata e va applicata sulle foglie. Quando la malattia è molto avanzata può essere utilizzata direttamente senza essere diluita, se il problema è meno grave si applica con una concentrazione di 1:1 (una parte di brodo e una parte di acqua). Nota. Questa soluzione rappresenta un’alternativa alla poltiglia bordolese all’1% arricchita con permanganato di potassio, visto che risulta più semplice reperire gli ingredienti per questo preparato.
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Soluzione visosa Uso Questa soluzione è raccomandata per le colture carenti di sali minerali e per combattere le malattie provocate da funghi, soprattutto nel mais, nelle fruttifere e negli ortaggi.
Utensilios
Ingredientes
• Contenitore di plastica con capacità di 20 litri. • Vasca di plastica con capacità di 100 litri. • Bastone di legno..
• 600 g di solfato di zinco. • 400 g di solfato di magnesio. • 400 g di borace. • 500 g di solfato di rame. • 500 g di calce da costruzione o idrossido di calcio. • 100 litri di acqua.
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Preparazione 1. Sciogliere in un secchio di plastica con 20 litri d’acqua il solfato di rame, lo zinco, il magnesio e il borace. 2. Diluire la calce in un bidone con 80 litri d’acqua e mescolare con un bastone.. 3. Versare i solfati nel bidone dove si è sciolta la calce con l’acqua (mai il contrario) girando costantemente il preparato con il bastone. 4. Applicare immediatamente.
Aplicazione Applicare direttamente sulle foglie subito dopo la preparazione. Può essere utilizzato ogni 30 giorni, ma è importante non applicarlo nel momento della fioritura. Si può usare zucchero diluito o sapone nella soluzione per migliorare l’aderenza alle foglie della soluzione.
Dose Nella maggior parte delle colture si applica senza diluire, nel caso di patate e ortaggi, si utilizza una diluizione 1:1 (per una preparazione di 100 litri di preparato da applicare si utilizzano 50 litri di soluzione “visosa” e 50 litri d’acqua)..
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Brodo arricchito Con bicarbonato di sodio Uso Si usa contro vari tipi di funghi, come l’oidio, che colpiscono principalmente le colture di zucca, cetriolo, vite, melone, anguria, fragola, fagiolo, fagiolino, fava, pomodoro, peperone e cipolla. La sua preparazione è molto semplice e poco costosa.
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Materiali
Ingredienti
• Vasca. • Bastone di legno.
• 100 litri d’acqua. • 1 kg di bicarbonato.
Preparazione Mescolare il bicarbonato in acqua e agitare fino a ottenere un composto omogeneo e trasparente.
Applicazione Si applica sulle foglie (immediatamente dopo la sua preparazione) senza diluirlo.
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SOLUZIONI CALDE Soluzione zolfo-calce o soluzione zolfata
Uso Le soluzioni preparate con lo zolfo aiutano a risolvere alcune carenze nutrizionali e malattie nelle colture. Questa soluzione controlla più di 40 malattie con buoni risultati, ad esempio diversi acari che danneggiano le piante come il ragno rosso, altri insetti come afidi, tripidi, cocciniglie, defoliatori. Ottimo anche nel controllo delle malattie fungine. Particolarmente indicato per le piante da frutto. Inoltre, è possibile utilizzarla per il trattamento contro le zecche e rogna dei bovini .
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Limitazioni Non si applica quando le colture sono in fioritura e neanche nelle cucurbitacee, quali melone, anguria, cetriolo, zucca ecc, perché sono molto sensibili a questo composto e si possono bruciare. Non può neanche essere usato su germogli di qualunque coltura.
Utensili • Vasca o pentola metallica con una capacità di 100 litri. • Contenitore di plastica (per mescolare calce e zolfo). • Legna a sufficienza per fare un buon fuoco per 30/40 minuti.
Ingredienti
(per preparare 100 l di soluzione zolfo-calce): • 100 litri d’acqua bollente. • 20 kg di zolfo. • 10 kg di calce da costruzioni, calce viva o idrossido di calcio (non usare gesso, cemento bianco o calce agricola).
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Preparazione 1. Far bollire 100 litri di acqua, mantenendo un fuoco forte per tutto il tempo di preparazione. Si dovrà tenere a parte altra acqua calda per poter aggiungerla a mano a mano che evapora.
2. Nel contenitore di plastica, mescolare 20 kg di zolfo con 10 kg di calce. 3. Una volta che l’acqua bolle, versare con cura il composto di zolfo e calce. 4. Mescolare costantemente con un bastone per 25-35 minuti fino a quando il composto raggiunge un colore vinaccia o mattone scuro e lo zolfo e la calce si sono sciolti completamente. Se ciò non avviene, continuare a mescolare con fuoco intenso, perché la soluzione è migliore se preparata a temperature elevate.
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5. Per mantenere sempre i 100 litri d’acqua, considerando l’evaporazione, è importante averne sempre di bollente da aggiungere. 6. Dopo aver completato la preparazione, lasciar raffreddare, filtrare e conservare in contenitori scuri (color ambrato o di plastica opaca) in modo da proteggere il composto dalla luce diretta. Per evitare il contatto con l’ossigeno che rimane nella bottiglia, aggiungere alla fine un po’ di olio da cucina per formare un sigillo di protezione e tappare con cura. 7. Sul fondo della vasca che è stata usata per la preparazione rimane la pasta zolfo calcica, che è un sedimento sabbioso colore verde-giallo composto dalla calce e dallo zolfo che non si sono mescolati. Tale pasta può essere usata per cicatrizzare le ferite da potature. Anche questo preparato deve essere conservato in contenitori ben chiusi e con l’aggiunta di un po’ di olio da cucina per impedirne il deterioramento.
Conservazione È possibile conservarlo da sei mesi a un anno in luoghi ombreggiati e in contenitori scuri.
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Applicazione Si consiglia di diluire 5-7 litri di soluzione zolfo-calce in 100 litri d’acqua: in una pompa da 20 litri è necessario mezzo litro di soluzione. Applicare sulle foglie, preferibilmente sulla pagina inferiore delle stesse. Il momento migliore per l’applicazione è la mattina, prima che il sole sia forte, o dopo il tramonto. Le dosi possono variare secondo il tipo di coltura, pertanto è importante sperimentare prima di estenderne l’utilizzo. Ecco alcuni suggerimenti:
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Dose
Coltivazione
0,5 litri in 20 litri d’acqua.
Cipolla, fagiolo
2 litri in 20 litri d’acqua.
Alberi da frutto specialmente agrumi con problemi di acari, come il ragnetto rosso.
0,75 litri in 20 litri d’acqua.
Cipolla e aglio con pidocchi e tripidi.
1 litro in 20 litri d’acqua.
Fagiolo e pomodoro con pidocchi e tripidi.
Raccomandazioni per l’uso della pasta zolfocalcica La pasta zolfocalcica si usa per il trattamento di tronchi e rami di alberi che sono stati attaccati principalmente dalle cocciniglie o soffrono una qualche forma di cancro, soprattutto negli agrumeti. Aiuta la cicatrizzazione di alberi appena potati e innestati.
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Dose
Coltivazione
1 kg in 2 litri d’acqua
In alberi potati di recente per stimolarne la cicatrizzazione, applicare con un pennello direttamente sulla ferita.
1 kg in 3 litri d’acqua
In qualsiasi specie di albero che abbia problemi di cocciniglie e altri insetti, applicare con pennello direttamente sul tronco e sui rami.
1 kg in 3 litri d’acqua
In alberi da frutto coperti da muschio e licheni, raschiare prima con una spazzola metallica per pulire i tronchi e dopo applicare con pennello la pasta diluita.
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Soluzione zolfo-calce o pasta zolfocalcica Arricchiti con solfato di zinco
Uso Questa pasta è molto efficace contro i tumori che colpiscono soprattutto le colture di agrumi e pesche.
Utensili
Ingredienti
• Vasca. • Bastone di legno.
• 1 parte di solfato di zinco. • 5 parte di pasta zolfocalcica.
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Preparazione Mescolare il solfato di zinco in un recipiente con l’acqua e alla fine unire la pasta zolfocalcica o la soluzione zolfo-calcio. ATTENZIONE: si deve prestare molta attenzione a preparare questo composto, è molto caustico, quindi conviene proteggere gli occhi e usare sempre un bastone per miscelare.
Applicazioni Pulire il tronco malato con una spazzola metallica e quindi applicare la preparazione con un pennello. Nel caso in cui la miscela sia troppo densa si può diluire con acqua per diffondere più facilmente con il pennello.
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Soluzione silicio-zolfo-calce Uso Rafforza le foglie delle piante, rendendole più spesse e proteggendole da attacchi di insetti, soprattutto succhiatori. Questa soluzione, si differenzia dalla zolfo-calce perché protegge ulteriormente le foglie, rendendole più resistenti grazie all’alto contenuto di silicio e potassio che apporta la cenere.
Restrizioni Allo stesso modo della soluzione zolfo-calce, non deve essere utilizzata su colture della famiglia delle cucurbitacee (melone, cetriolo, anguria, zucca e zucchine, ecc.) e neanche in periodo di fioritura o di gemme e germogli di qualsiasi tipo di coltura
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Utensili
Ingredienti
• Vasca con capacità di 100 litri. • Contenitore di plastica. • Legna.
• 100 litri d’acqua bollente. • 20 kg di zolfo. • 5 kg di cenere. • 5 kg di calce da costruzioni o idrossido di calcio.
Preparazione 1. Bollire 100 litri d’acqua mantenendo un fuoco forte per tutto il tempo di preparazione. Tenere sempre a portata di mano acqua calda per poterla aggiungere a mano a mano che quella nella vasca evapora.
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2. Mescolare nel contenitore di plastica 20 kg di zolfo, 5 kg di calce e 5 kg di cenere.
3. Una volta che l’acqua bolle, versare accuratamente la miscela di zolfo, calce e cenere. 4. Mescolare costantemente con un bastone per un periodo di circa 30- 45 minuti e poi togliere dal fuoco. 5. Per mantenere sempre i 100 litri d’acqua, è importante avere sempre acqua bollente per aggiungerla quando necessario. 6. Quando si toglie dal fuoco, la soluzione assume un tono più scuro. Lasciar riposare. Una volta fredda, è possibile applicarla immediatamente. Può anche essere riposta in contenitori scuri. Ricordare che prima di tappare si deve mettere un po’ d’olio per evitare che si ossidi..
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Applicazione Applicare sulla pagina inferiore delle foglie, la mattina presto o la sera dopo il tramonto, utilizzando una pompa non contaminata da veleni chimici.
Dose Sciogliere 1 litro del preparato in 15 litri d’acqua o da 7 a 10 litri in 100 litri d’acqua, se è necessario, si possono aggiungere 2 kg di zucchero sciolto (questa quantità corrisponde ai 100 litri d’acqua) come aderente.
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Soluzione di cenere Usos La cenere contiene potassio e silicio, che sono molto efficaci nel controllo della mosca bianca, delle cocciniglie, degli afidi e degli insetti succhiatori e defoliatori. La soluzione di cenere può essere combinata alle applicazioni di biofertilizzanti e alle soluzioni minerali fredde. Questa soluzione aderisce bene alle foglie rafforzandone la protezione.
Materiali
Ingredienti
• Vasca o pentola metallica con capacità di 100 litri. • Legna per fare un fuoco che duri dai 30 ai 40 minuti.
• 2 kg di sapone (può essere sapone di Marsiglia o sapone neutro) in piccoli pezzi o in squame. • 20 kg di cenere. • 100 litri di acqua bollente.
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Preparazione
1. Mettere l’acqua a bollire nella vasca o pentola.
2. Aggiungere le cenere e il sapone (a pezzettini) in acqua bollente per 15 minuti fino a che si sciolga il sapone
3. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare
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Applicazione Una volta fredda, la soluzione è pronta per l’uso. Ciò che rimane può essere usato in un’altra occasione. Questa soluzione funziona per tutte le coltivazioni e viene applicata nella pagina inferiore delle foglie, la mattina presto o nel pomeriggio dopo il tramonto con una pompa non contaminata da veleni chimici.
Dose • Diluire 1 litro di soluzione in 20 litri d’acqua o utilizzare da 5 a 10 litri di soluzione di cenere in 100 litri d’acqua. • Aggiungere 2 kg di zucchero sciolto in acqua o di melassa come aderente (per 100 litri di miscela).
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Emulsione di cenere Uso È usata per controllare gli insetti di corpo squamosi e per il controllo delle cocciniglie. Si usa anche per disinfettare i tagli di potatura.
Restrizioni Non applicare mai questa emulsione in alberi da frutto quando sono in fioritura o in crescita vegetativa.
Materiales
Ingredientes
• Vasca o pentola metallica con capacità di 100 l. • Legna per fare un buon fuoco per 15 minuti.
• 100 litri d’acqua. • 20 kg di cenere. • 2 kg di sapone. • 2 litri di petrolio o cherosene o olio vegetale.
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Preparazione 1. Mettere l’acqua a bollire nella vasca o pentola.
2. Aggiungere la cenere e il sapone (in pezzettini o squame) all’acqua bollente e girare per 15 minuti fino a sciogliere il sapone.
3. Togliere dal fuoco e lasciare riposare un momento per poi aggiungere il petrolio o cherosene o olio vegetale.
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Applicazione Diluire 1-2 litri di emulsione cenere in 100 litri d’acqua per applicare direttamente nelle ferite delle potature. È preferibile applicare questa emulsione in inverno, durante il riposo vegetativo.