Nuovo Qui Italia Più. Corso di lingua italiana per stranieri. Libro.pdf

April 17, 2017 | Author: suvorov2014 | Category: N/A
Share Embed Donate


Short Description

Download Nuovo Qui Italia Più. Corso di lingua italiana per stranieri. Libro.pdf...

Description

Alberto Mazzetti Patrizia Manili Maria Rosaria Bagianti

Corso di lingua italiana per stranieri Libro per lo studente Livello intermedio/avanzato B2-C1

+ CD AUDIO

Alberto Mazzetti Patrizia Manili Maria Rosaria Bagianti

NU0VO QUI ITALIA PIÙ

Corso di lingua italiana per stranieri Libro per lo studente Livello intermedio/avanzato B2-C1

© 2007 by Mondadori Education S.p.A., Milano Tutti i diritti riservati www.mondadorieducation.it

Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche. Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

Redazione: Lucia Ermice Progetto grafico e impaginazione: Patrizia Innocenti Ricerca iconografica: Alberto Mori Copertina: Cristina Rainoldi Immagini di copertina: Archivio Mondadori Education

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Avvertenza: Occasionalmente, possono essere visibili in questo testo nomi, confezioni e marchi commerciali di prodotti. Non abbiamo ritenuto opportuno eliminarli per non rendere le immagini e i testi irreali e “falsi” e quindi didatticamente inefficaci. Peraltro non esiste alcun rapporto di nessun genere con i relativi produttori. L’autore e l’editore non intendono cioè sostenere che i prodotti fotografati o menzionati siano migliori o peggiori di altri, né indirettamente consigliarne o sconsigliarne l’acquisto. I riferimenti a nomi e marchi commerciali sono da intendersi sempre come riferimenti a marchi e prodotti registrati dalle rispettive società anche se, per semplicità di grafia, si è omessa la relativa indicazione.

Nell’eventualità che passi antologici, citazioni o illustrazioni di competenza altrui siano riprodotti in questo volume, l’editore è a disposizione degli aventi diritto che non si sono potuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, in caso di cortese segnalazione, a eventuali non voluti errori e/o omissioni nei riferimenti relativi.

Per informazioni e segnalazioni: Servizio Clienti Mondadori Education e-mail [email protected] numero verde 800 123 931

Presentazione

a benevola accoglienza che Qui Italia più ha ricevuto presso gli insegnanti di lingua italiana come L2 ci ha spinti ad aggiornare il testo, tenendo conto dei suggerimenti e dei consigli scaturiti durante gli incontri avuti presso Università straniere, Istituti Italiani di Cultura ed altre istituzioni all’estero. Il testo risulta in larga parte rinnovato sia nella presentazione dei testi autentici sia nell’aggiunta di materiale audio. La prima unità è preceduta da un’unità di collegamento (unità 0) al livello di competenza B2, che secondo le direttive del Consiglio d’Europa, si riferisce al raggiungimento di una competenza linguistico-comunicativa di livello intermedio, in cui gli apprendenti sono in grado di comprendere i punti fondamentali di testi anche abbastanza complessi, di interagire con scioltezza e spontaneità e di esprimere opinioni personali su argomenti di attualità. La varietà dei testi autentici presentati mette in contatto gli utenti, oltre che con l’italiano standard, anche con quella varietà d’italiano dell’uso medio parlato e scritto molto libero e disinvolto, che si ascolta alla radio e alla televisione, che ricorre nei discorsi delle classi colte e appare nella stampa quotidiana o nello scritto di media formalità. Riteniamo opportuno che colui che studia la lingua nel suo Paese d’origine e non può usufruire di una immersione totale, sia a livello linguistico che culturale, si trovi a contatto con quella lingua italiana d’uso che riflette diverse varietà e si intreccia con tratti linguistici che possono avere una funzione sociale e situazionale. Giunto ad un certo livello della competenza linguistica, il discente dovrebbe avere la consapevolezza che ogni testo orale e scritto pos-

L

siede dei tratti peculiari che ne fanno riconoscere la tipologia , per cui si richiede continuamente agli utenti di individuare la struttura testuale e linguistica del brano proposto, il suo legame con il contesto e le convenzioni sociali, secondo una strategia che implica l’identificazione del destinatario, della situazione, la scelta di registro. In considerazione del fatto che la competenza linguistico-comunicativa corrisponde alla capacità di usare la lingua in contesto, ci siamo basati sulla scelta pedagogica di una grammatica che si propone di essere «funzionale e operativa», che descriva e spieghi i mezzi linguistici in relazione ai loro usi reali nello scambio comunicativo. Si tratta di un insegnamento della grammatica di tipo induttivo, in cui il docente guida gli studenti alla scoperta delle regole, senza tuttavia escludere il richiamo all’aspetto normativo della lingua attraverso riflessioni grammaticali e metalinguistiche, le quali sono assolutamente indispensabili qualora ci si rivolga ad adulti perfettamente in grado di comprendere ragionamenti e regole astratte, di sfruttare strategie di apprendimento. Integrano il Nuovo Qui Italia più: – il quaderno di esercitazioni (utile anche per prepararsi alle prove delle certificazioni della lingua italiana); – la guida per l’insegnante dove abbiamo illustrato il panorama sociolinguistico dell’italiano contemporaneo e il principio metodologico che ci ha guidati, che si basa su due aspetti fondamentali: il rispetto per le sequenze del processo acquisizionale e la mediazione fra l’analisi formale e l’analisi funzionale. GLI AUTORI

III

La mappa del libro Esercizi per l’ampliamento del lessico con l’uso del DIZIONARIO

Apertura dell’Unità con indicazione degli obiettivi

Esercizi a scelta multipla per la comprensione del testo

Articoli tratti dalle principali testate italiane

I modi di dire più comuni

Siti Internet per ascoltare la voce degli autori Brano di autore italiano contemporaneo Biografia e bibliografia

Esercizi di comprensione del testo a risposta aperta

IV

Glossario

Schede grammaticali

Esercizi di varia tipologia

Esempi tratti dalla pubblicità

Rubriche grammaticali

Esercizi di comprensione e ascolto

Esercizio finale di ricapitolazione grammaticale

Sintesi grammaticale di fine Unità

Il lavoro a coppie su materiali autentici per il potenziamento delle abilità orali

V

INDICE Unità d’ingresso

La nuova 500, pagg. 2,4 La canzone italiana: Volare di Modugno, pag. 6

Made in Italy

Argomento

Unità



1

● ●

Il presente

Unità







2

● ●

Jogging, pag. 8 Test: E tu che tipo di atleta sei?, pag. 11 Tempo libero degli italiani, pag. 12 Low cost, pag. 18 Palestra o piscina?, pagg. 24-25

Il cioccolato è di moda, pag. 26 Il cioccolato nella storia, pag. 30 Al ristorante, pag. 39

Il nome

Unità



3

● ●

L’articolo

Unità





4

● ●

Vacanze, pag. 40 La Sardegna, pagg. 40, 41, 42 Sagra e tradizione: Preci in Umbria, pag. 47 Un fine settimana in Umbria, pagg. 48-49

Ho sognato… un viaggio, pag. 52 Improvviso risveglio, pag. 58 Gita a Matera e a Lecce, pagg. 64-65

Il passato prossimo. L’imperfetto

Unità



5

● ● ●

Il futuro

● ●

Unità I verbi riflessivi



6

● ● ● ● ●

VI

Progetti, programmi, previsioni, pag. 66 San Vito Lo Capo, pag. 68 Previsioni del tempo, pag. 69 Il cappotto di astrakan, pag. 71 L’amica americana, pag. 74 Programmi televisivi, pagg. 78-79 Pronto?, pag. 80 Gli innamorati, pag. 83 Il drogato da telefonino, pag. 86 Tecnofobie, pag. 89 Test: I benefici delle vacanze, pag. 91 SMS, pag. 93

INDICE

Categorie della funzione comunicativa ● ● ●

● ● ●

Raccontare e descrivere le abitudini Chiedere, dare informazioni Come si dice, pag. 9

Raccontare Comprendere e dare istruzioni Esprimere preferenze

Strutture grammaticali ● ● ●

● ● ● ●

● ● ●

Descrivere foto Chiedere, dare informazioni Come si dice, pag. 46

● ● ● ●

● ● ●

Raccontare e riassumere una storia, una favola Esprimere un parere Come si dice, pag. 57

● ● ● ● ● ●

● ● ● ●

● ● ●

Formulare progetti, previsioni, promesse Fare programmi Esprimere un dubbio Come si dice, pag. 70

Comunicare una notizia Scrivere e rispondere a un SMS Come si dice, pag. 87



● ●

● ● ●

Presente indicativo (uso), pagg. 10, 14 Presente indicativo (morfologia), pagg. 21-23 Forma progressiva (stare + gerundio), pag. 17

Il nome (uso), pag. 28 Formazione del plurale, pagg. 29, 30, 35-36, 38 Plurali irregolari, pag. 33 Formazione del femminile, pagg. 36, 37, 38

L’articolo (uso), pagg. 43, 44, 45 L’articolo determinativo, pag. 51 L’articolo indeterminativo, pag. 51 Preposizioni articolate, pag. 51

Passato prossimo (uso), pag. 54 Passato prossimo (morfologia), pag. 54 Uso degli ausiliari essere e avere, pagg. 54-55 Imperfetto indicativo (uso), pagg. 59-60 Imperfetto indicativo (morfologia), pag. 63 Trapassato prossimo, pagg. 61, 63 Futuro semplice e futuro anteriore (uso), pagg. 7273 Futuro semplice (morfologia), pag. 76 Futuro anteriore (morfologia), pag. 77

Verbi riflessivi (uso), pagg. 82, 84, 88 Verbi riflessivi (morfologia), pag. 92 Particelle pronominali riflessive, pagg. 85, 90

VII

INDICE Argomento ●

Unità

7

● ● ●

Il passato remoto





Unità

8

● ● ●

L’aggettivo



Unità

9

● ●

Donna di Porto Pim, pag. 94 Il re che doveva morire, pag. 97 Una canzone lunga un secolo, pag. 99 La canzone di Marinella, pag. 100 Festival della letteratura di Mantova, pagg. 104-105 Le sfilate di moda, pagg. 106-107 Uno stilista italiano, pagg. 108-109 Piccola pubblicità, pag. 111 Risveglio, pag. 116

Una nonna scrive alla nipote, pag. 122 Un attore più maturo, un uomo più saggio, pag. 129 Stasera andiamo al cinema, pagg. 138-139

I pronomi

Unità



10

L’imperativo

Unità

11

12

● ● ●

● ● ● ●



13

La forma impersonale VIII





I pronomi relativi

Unità





Comparativi e superlativi

Unità



● ● ● ●

Se una notte d’inverno un viaggiatore, pag. 140 10 consigli del farmacista, pag. 147 Una donna sola (Dal film Pane e tulipani), pag. 149 Una visita medica, pag. 155 Record e primati, pag. 156 Sessanta anni della Vespa, pag. 158 Olandesi i giganti del mondo, pag. 160 Situazione traffico, pag. 169

Le stagioni della vita, pag. 170 Gioventù e vecchiaia, pag. 170 Una poetessa italiana: Alda Merini, pagg. 174-175 Un padre, pagg. 176-177 Un autore che piace ai giovani: Federico Moccia, pag. 179 Vita e società, pagg. 180-181 Matrimoni in crisi profonda, pag. 184 Lavoro non fisso a stabile, pag. 185 Speciale giovani, pag. 187 Cerco lavoro, pagg. 188-189

INDICE Categorie della funzione comunicativa ● ●

Descrivere, raccontare una storia, una favola Trarre conclusioni

Strutture grammaticali ● ● ●

● ● ● ●

Esprimere gusti e preferenze, fare proposte Descrivere e definire le qualità di oggetti e persone Comprendere e comporre annunci economici Come si dice, pag. 112

● ● ● ● ● ●

● ●





Come si scrive una lettera formale e informale, pag. 124 Come si dice, pagg. 118, 134

● ● ● ● ● ● ●

● ● ● ●

● ●

Dare consigli, istruzioni, ordini Persuadere e dissuadere Individuare la funzione dei messaggi Come si dice, pag. 146 Stabilire confronti Come si dice, pag. 165

● ● ● ●

● ● ● ● ●



Descrivere, argomentare

● ●

● ● ●

Come si scrive un curriculum vitae Descrivere, argomentare, dare consigli Come si dice, pag. 183

● ● ●

Passato remoto (uso), pag. 96 Passato remoto (morfologia), pagg. 102, 103 Trapassato remoto, pag. 103

Aggettivi possessivi, pag. 117 Aggettivi possessivi (uso), pagg. 117, 118 Aggettivo qualificativo (uso), pagg. 112, 113, 114 Aggettivo qualificativo (posizione), pag. 114 Aggettivo qualificativo bello, pag. 114 Aggettivi e pronomi possessivi, dimostrativi indefiniti, interrogativi, esclamativi (sintesi), pag. 120 Aggettivi numerali, pag. 120 Aggettivo sostantivato, pag. 121 Verbo piacere, pag. 124 Pronomi diretti, pagg. 125, 126 Pronomi indiretti, pagg. 124, 126, 127 Pronomi combinati, pag. 132 Pronomi e particelle pronominali, pag. 132 Pronomi (posizione) pagg. 133, 140, 141 Pronomi ed enfasi, pag. 142 Imperativo (uso), pag. 144, 146 Imperativo (morfologia), pag. 144 Imperativo (forma negativa), pag. 146 Imperativo e pronomi, pag. 151 I gradi dell’aggettivo, pag. 159 Superlativo assoluto, pagg. 164-165 Grado comparativo e superlativo dell’avverbio, pag. 164 Comparativi e superlativi organici, pag. 165 Parole alterate, 167 Pronomi relativi (uso), pag. 172 Pronomi relativi (morfologia), pag. 179

Si impersonale, pag. 183 Si impersonale passivo, pag. 183 Forme impersonali, pag. 186

IX

INDICE Argomento

Unità



14

Il modo condizionale

Unità

● ● ●



15

● ●

Scuola e famiglia, pagg. 190-191 Giallo al Colosseo, pag. 193 Il cappotto di astrakan, pag. 195 Andiamo a teatro, pagg. 200-201

Ancora scuola e famiglia pag. 202 Effetti personali, pag. 207 Un ragazzo, pag. 214

Il modo congiuntivo

Unità



16

● ●

Cosa volevo fare da grande, pagg. 224-225 Ti ho sposato per allegria, pag. 232 Un corso di restauro, pag. 237

Periodo ipotetico

Unità



17

La forma passiva

Unità

● ● ● ●



18



Era una serata tranquilla?, pagg. 238-239 I danni dell’alcol, pag. 241 Il risparmio energetico, pag. 243 Come fare un buon caffè, pag. 246 Mostre da non perdere, pag. 249

Il cappotto di astrakan, pag. 250 L’eredità dello zio Guido, pag. 254

Modi indefiniti

Unità



19

Discorso diretto e discorso indiretto X



Ti prendo e ti porto via, pagg. 262-263 Intervista a due attori italiani: Sergio Rubini e Margherita Buy, pag. 268

INDICE Categorie della funzione comunicativa ● ● ● ● ● ●

● ●



Descrivere Esprimere desideri, possibilità e rimpianti Esprimere incertezza, dubbio Fare richieste Esprimere ironia, meraviglia, indignazione Come si dice, pag. 190

Esprimere un parere personale, un giudizio Esprimere sentimenti di gioia, timore, speranza, dispiacere Descrivere

Strutture grammaticali ● ● ●

● ● ● ● ● ●

● ● ●

● ● ●

● ● ● ●

Esprimere desideri Formulare ipotesi, possibili e impossibili Descrivere

Esprimere preferenze e necessità Dare consigli, istruzioni Come si dice, pag. 247

Raccontare Esprimere un’opinione Argomentare Come si dice, pagg. 251, 255

● ● ●

● ●

● ● ● ● ●

● ●

Raccontare Riferire una conversazione, un dialogo





Modo condizionale (uso), pagg. 194, 197 Condizionale presente (morfologia), pag. 198 Condizionale passato (morfologia), pag. 199

Modo congiuntivo (uso), pagg. 210, 211, 215, 217 Congiunzioni che reggono il modo congiuntivo, pag. 214 Congiuntivo ed enfasi, pag. 218 Ordine delle parole, 219 Congiuntivo presente e passato (morfologia), pag. 222 Congiuntivo imperfetto e trapassato (morfologia), pag. 223 Periodo ipotetico, pagg. 228, 229, 230, 236 Magari, pagg. 230, 234 Marcatori, 235

Forma passiva (uso), pag. 240 Forma passiva (morfologia), pag. 248

Infinito presente e passato, pag. 252 Gerundio presente e passato, pag. 256 I modi infinitivi e i pronomi atoni, pag. 259 Participio presente e passato, pag. 259 Modi indefiniti (sintesi), pag. 261

Trasformazione dei verbi nel passaggio dal discorso diretto all’indiretto, pagg. 264-265, 266, 271 Trasformazione degli indicatori di spazio e di tempo, pag. 266

XI

Unità

d’ingresso

MADE in Italy A i modelli storici

gadget e omaggi

L’INVASIONE La centralissima Piazza Vittorio è stata “invasa” da vecchi modelli, dalla Nuova 500 C del 1957 all’ultima prodotta, la 500 R del 1972, da quella con i colori del carretto siciliano a quella rivestita di conchiglia. Tutte in piazza per celebrare il cinquantesimo compleanno dell’utilitaria di casa Fiat e il debutto della nuova 500.

PER GRANDI E BAMBINI Curiosi e appassionati, adulti e bambini, hanno affollato Piazza Castello, addobbata a festa, per dare la caccia ai tanti gadget ideati appositamente per il lancio della nuova 500. La piazza ha anche offerto giochi per i bambini, esibizioni musicali e un maxischermo per vedere in diretta le immagini della festa sul Po.

Presentata l’utilitaria, 25 mila le prenotazioni. Montezemolo: l’Avvocato ne sarebbe orgoglioso

Il Fiat day per la nuova 500 Fuochi d’artificio, revival

Una festa in stile Olimpiadi e la reginetta scende sul Po TORINO. (…) Nel nome c’è già tutto, il nome di una macchina che poi è un numero, ma anche cinquant’anni di storia italiana, e un pezzo di città che sembrava andata, perduta, fuoristrada, la fabbricona quasi chiusa, semi morta. Invece la Fiat ha poi trovato la sgommata e Torino pure, e adesso eccole insieme sul lungo Po come i fidanzati che vanno a passeggiare il sabato pomeriggio. (…) Per non fare torto alle sue due graziose e amate figlie, quella vecchia (si chiama

2

Cinquecento) e quella bambina (pure lei si chiama così), la festa ha diviso il tempo e lo spettacolo in parti uguali. Metà memoria e metà novità. Si parte con le canzonette degli anni Sessanta, la musica del cuore della famiglia italiana sulla strada delle ferie, Mina e Battisti ma soprattutto Mimmo Modugno, e si arriva agli uomini fiamma che volano sull’acqua (dicesi “jet ski acrobatico”). La partenza è romantica, l’arrivo tecno. la Repubblica, 5 luglio 2007

Altri modelli e accordi in arrivo Obiettivo: il podio mondiale dell’auto 28,5 mld

3,5 mln

IN BORSA A Piazza Affari il gruppo torinese capitalizza 28,5 miliardi

LE VETTURE La Fiat vuole produrre 3,5 milioni di vetture entro il 2010

25mila

120mila

LE PRENOTAZIONI La nuova utilitaria ha già 25mila prenotazioni

LA PRODUZIONE Le 500 costruite nel 2008 saranno 120mila

utilitaria autovettura costruita secondo criteri di praticità e di economicità di prezzo e di consumi

il francobollo speciale L’INIZIATIVA DELLE POSTE Il ministro delle Telecomunicazioni Paolo Gentiloni ha mostrato a Luca Cordero di Montezemolo il francobollo emesso da Poste Italiane per celebrare i cinquant’anni della 500

il Financial Times LA RINASCITA DELLE ICONE Ieri anche il Financial Times ha dedicato una pagina alla nuova utilitaria. Il quotidiano finanziario parla di “rinascita di un’ icona della strada”. L’articolo sulla presentazione del nuovo modello ha anche un richiamo in prima pagina che titola, in italiano, “Viva la Cinquecento!”

cui salgono gli atleti vincitori per le preicona immagine miazioni sgommata partenza veloce podio pedana di legno rialzata su capitalizzare trasformare in capitale

Al lavoro! 1.

2.

il lancio (pubblicitario)

il premier italiano

Prodi

Gianni Agnelli

debuttare

presentazione al pubblico di un prodotto attraverso la campagna pubblicitaria

fare torto (a qualcuno)

presentarsi al pubblico per la prima volta

l’Avvocato

fare uno sgarbo a qualcuno

Scrivi il significato delle parole fabbricona e canzonetta e scrivi altre parole con lo stesso suffisso di cui conosci il significato: fabbricona ...................................................................................................... canzonetta .....................................................................................................

3.

3. Quale obiettivo si propone la Fiat per i prossimi anni? ........................................................................................................ ...................................................................................................................... 4. Quali modelli della Fiat 500 sono stati presentati a Torino? .......................................................................................... ......................................................................................................................

Dopo aver letto attentamente l’articolo proposto, unisci ogni voce al significato corrispondente:

Rispondi alle seguenti domande: 1. Quale importante manifestazione si è svolta a Roma il 4 luglio? ............................................................................. 2. Perché il lancio della nuova Cinquecento rappresenta la “rinascita italiana”? .................................................. ......................................................................................................................

4.

Completa con le parole date in ordine sparso: fiume canzonette storia manifestazione mondo utilitaria festa autovetture lancio

Il 4 luglio si è svolta a Torino un’importante .................................... per il ............................................... della nuova Cinquecento. Erano presenti molti personaggi importanti del ........................ ............................................ della politica e dello spettacolo. La presentazione della nuova ............................................ è stata accompagnata dai vecchi modelli, dal 1957 al 1972, per ricostruire cinquant’anni di ................................................... italiana. Dal revival, con le ................................................ degli anni Sessanta alla tecnologia: la Fiat prevede la produzione di 3,5 milioni di ............................... entro il 2010. La .............................................. di Torino, storia e spettacolo nello stesso tempo, si è svolta lungo il ................................................... Po con effetti molto suggestivi.

3

Unità d’ingresso

B

IN VIAGGIO CON NOI Come la Fiat 500 anche l’Autostrada del Sole compie 50 anni. Io donna, per celebrare i due simboli del boom economico italiano, guiderà in esclusiva la Nuova 500 in un viaggio da Milano a Napoli

MANIA

2007 Nuova 500

Ci sono ancora la capote , il cruscotto tondo, i sedili ribaltabili pronti ad amori clandestini (ma per una generazione più alta). L’auto simbolo della riscossa postbellica (e ora del boom di Borsa) della Fiat rinasce il 4 di luglio. Già battezzata “la city car più sexy del mondo”

1957

1959

1960

1960

500 Sport

500 D

500 Giardiniera

capote tetto apribile di automobili cruscotto pannello nella cabina di guida, in cui sono installati gli strumenti di comando e di controllo clandestino segreto, nascosto

5.

Dopo aver letto l’articolo, scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: sedili ribaltabili .................................................................. ........................................................................................................ una generazione più alta .......................................... ........................................................................................................ la riscossa postbellica ................................................ ........................................................................................................ fare il verso (a qualcuno) ......................................... ........................................................................................................

4

6.

Scrivi le domande per le seguenti risposte: 1. ...................................................................................................................? L’auto simbolo della ripresa economica italiana. 2. ...................................................................................................................? La city car più sexy del mondo. 3. ...................................................................................................................? Il design è fedele al vecchio modello. 4. ...................................................................................................................? Le informazioni arrivano in digitale.

Made in Italy inata il quattro di luglio. Mercoledì a Torino, esattamente 50 anni dopo, torna il mitico cinquino Fiat e il mondo l’attende perché è difficile pensare negli ultimi tempi a un altro esercizio di italianità altrettanto riuscito ancor prima che metta la prima (marcia): la Nuova 500 è italiana, troppo italiana. Quasi una provocazione. Perché non è solo questione di stile, con il design della nipote che fa il verso alla nonna, dal cruscotto tondo, dove però le informazioni arrivano in digitale con tanto di attacco iPod. (…) Democratica, non comune 500: nonostante costi una decina di stipendi minimo (mentre nel 1957 a un operaio ne bastavano sette) ci farà sentire come allora, popolo ma non massa, insomma italiani.

6. Il team della rivista Io donna festeggerà i 50 anni della 500 e dell’Autostrada del Sole, guidando la nuova autovettura da Milano a Napoli. 7. La festa di Torino si è svolta tra revival e fuochi d’artificio. 8. La Nuova 500 ha ancora la capote e il cruscotto tondo. 9. Nel 2008 saranno costruite 120mila autovetture. 10. La Nuova 500 è più cara di quella vecchia, ma ci fa sentire molto italiani.

R

8.

Osserva attentamente la seguente pubblicità:

“La nuova Fiat appartiene a tutti noi.”

Io donna, 30 giugno 2007

Esprimi la tua opinione sui seguenti argomenti:

1965-1972

1972-1975

500 F1

500 R

7.

Rileggi attentamente i testi A e B e scrivi vicino ad ogni numero delle seguenti frasi la lettera A se l’informazione si riferisce al testo A, la lettera B se l’informazione si riferisce al testo B: 1. Secondo Montezemolo, l’Avvocato Agnelli sarebbe stato orgoglioso del lancio della Nuova 500. 2. La Nuova 500 ripete lo stile della «nonna» ma con un’alta tecnologia. 3. Anche l’Autostrada del Sole compie 50 anni. 4. Secondo il premier italiano la Nuova 500 rappresenta una rinascita italiana. 5. Per celebrare i 50 anni della 500 un nuovo francobollo è stato emesso dalle Poste italiane.

Che cosa pensi dello slogan pubblicitario che accompagna il lancio della Nuova 500? .................................... ................................................................................................................................. Penso che ..................................................................................................... ................................................................................................................................. Perché, secondo il tuo parere, «la nuova Fiat appartiene a tutti gli italiani»? ...................................................................... ................................................................................................................................. Secondo me ................................................................................................ ................................................................................................................................. Credi che nel tuo Paese un’auto simile avrebbe lo stesso successo? ................................................................................... ................................................................................................................................. Penso di no, perché .............................................................................. ................................................................................................................................. Penso di sì, perché ................................................................................. ................................................................................................................................. Hai mai visto la vecchia 500? Dove, in Italia o nel tuo Paese? Che impressione ne hai ricevuto? Racconta ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

5

Unità d’ingresso

V olare oh, oh!

Cinquant’anni fa Modugno e Migliacci composero Nel blu dipinto di blu, un successo planetario IL TESTO Franco Migliacci è l’autore del testo di Nel blu dipinto di blu ispirato a un quandro di Chagall

“Io, Mimmo, Chagall e una canzone folle” Com’è andata esattamente? «A quell’epoca abitavo a Roma, in via Vittoria. Modugno era un amico generoso, di consigli e soldi, guadagnava già benino, cantava, recitava, appariva in televisione. Allora lui, che aveva la macchina, mi propose di andare al mare. La mattina dopo alle 10 ero a piazza del Popolo, pronto. Lo aspettai per ore, ma Mimmo non si fece vedere. (…). Allora tornai a casa, in tasca avevo solo 300 lire e decisi di comprarmi una bottiglia di Chianti per sbronzarmi . Mi addormentai e al risveglio, ancora mezzo addormentato, guardai due riproduzioni di Chagall attaccate sulla parete. Una era La femme au coq rouge con il gallo rosso che vola nel cielo blu, l’altra era La peintre et son modelle, col pittore che ha la faccia dipinta di blu. E lì vennero fuori le prime parole».

ROMA – Poche canzoni hanno avuto un destino così fragoroso . Era il 30 gennaio del 1958 e quando per la prima vol“Dovevamo ta l’Italia vide Modugno canta- andare al mare, ma io mi re Nel blu dipinto di blu fu ubriacai come un torna- e al risveglio…” do. Nello spazio di tre minuti fu spazzata via la vecchia Italia della difficile ricostruzione postbellica. Era l’inizio del boom economico, e quel grido liberatorio, a braccia aper“Sulla parete te, corrispondec’erano due va al desiderio riproduzioni di collettivo di cominciare, finalChagall mente, a volare. col cielo blu” Franco Migliacci, l’autore del celebre testo, ricorda ancora l’emozione di quel giorno (…). «la canzone fu scritta alcuni mesi prima di quell’irripetibile Sanremo, in un afoso giorno di luglio del 1957, esattamente cinquant’anni fa».

NEL BLU DIPINTO DI BLU

Penso che un sogno così non ritorni mai più Mi dipingevo le mani e la faccia di blu Poi d’improvviso venivo dal vento rapito E incominciavo a volare nel cielo infinito… Volare… oh, oh! Cantare…. oh, oh, oh, oh! Nel blu, dipinto di blu. Felice di stare lassù

6

fragoroso rumoroso (riferito al successo della canzone) afoso (riferito al tempo, all’aria) caldo e soffocante sbronzarsi ubriacarsi

Made in Italy

9.

10.

Dopo aver letto attentamente l’articolo proposto, volgi al femminile i seguenti nomi e i rispettivi articoli: maschile

femminile

il cantante il pittore l’ubriaco l’autore l’amico il compositore il musicista

.......................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................

Completa il seguente testo con l’uso dei tempi passati:

Domenico Modugno (cantare) ........................................................... per la prima volta Nel blu dipinto di blu al Festival di Sanremo del 1958. (essere) ........................................................... l’anno della ripresa economica e quella canzone, cantata a braccia aperte, (corrispondere) ........................................................... al desiderio comune degli italiani di cominciare a volare dopo la crisi della guerra. Migliacci, l’autore del testo, (scrivere) ........................................................... le parole della canzone un anno prima, una sera in cui (essere) ........................................................... molto arrabbiato con il suo amico Modugno che (dimenticarsi) ........................................................... di passarlo a prendere con la macchina. Rimasto da solo, Migliacci, molto arrabbiato, (ubriacarsi) ........................................................... e (addormentarsi) ....................................... Al risveglio, guardando un quadro di Chagall che (rappresentare) ........................................................... un pittore con la faccia dipinta di blu, (cominciare) ........................................................... a scrivere le parole. L’autore non (amare) ........................................................... molto quella canzone, (pensare) ........................................................... che (essere) ........................................................... un po’ folle, ma a Modugno (piacere) ........................................................... molto. I due amici (litigare) ........................................................... molto prima di completare la canzone che (avere) ........................................................... un successo strepitoso in Italia e in tutto il mondo.

11.

Completa il seguente testo con l’uso delle preposizioni semplici e articolate:

Quando vado .............. Italia, mi piace comprare un sacco .............. cose. Certo, non posso comprare una Ferrari né tutte le giacche .............. Armani che vorrei o le scarpe .............. Gucci che .............. le mie tasche sono troppo care, ma mi piace andare .............. migliori ristoranti .............. gustare i piatti tipici e .............. ordinare una bottiglia .............. ottimo vino. L’ultima volta che sono stato .............. Italia, .............. Toscana, sono ritornato .............. mio Paese .............. due bottiglie .............. Brunello .............. Montalcino e .............. parecchie scatole .............. cioccolatini: i Baci Perugina. La prossima volta che avrò l’occasione .............. tornare .............. Italia, vorrei comprare dei cd .............. musica italiana. Prenderò .............. mio padre le canzoni .............. Modugno e .............. Celentano e, .............. me, dei cd .............. Jovanotti e .............. Zucchero.

12.

2

Ascolta e rispondi:

A che ora viene trasmesso il notiziario ..................................................................................................................................................................................... Come si intitola ............................................................................................................................................................................................................................................. Quanto dura..................................................................................................................................................................................................................................................... In quale città italiana arriverà il tecnico rilasciato dai guerriglieri ..................................................................................................................... Quanti tecnici sono ancora prigionieri ...................................................................................................................................................................................... Quali sono le regioni d’Europa colpite dall’uragano........................................................................................................................................................ A quale velocità soffia il vento..........................................................................................................................................................................................................

7

Unità

Il presente

1  Strutture grammaticali 

Presente indicativo Stare con gerundio Aggettivi indefiniti: ogni e qualche Funzioni comunicative Raccontare e descrivere abitudini Dare informazioni

Un’ora di «jogging» ogni mattina

ITALO CALVINO

@

Tutte le mattine prima dell’ora dei miei corsi io faccio un’ora di jogging, cioè mi metto la tuta olimpionica ed esco a correre perché sento il bisogno di muovermi, perché i medici me l’hanno ordinato per combattere l’ obesità che mi opprime, e anche per sfogare un po’ i nervi . In questo posto durante la giornata se non si va al campus, in biblioteca, o a sentire i corsi dei colleghi o alla caffetteria dell’università, non si sa dove andare; quindi l’unica cosa da fare è mettersi a correre in lungo e in largo sulla collina, tra gli aceri e i salici , come fanno molti studenti e anche molti colleghi. Ci incrociamo sui sentieri fruscianti di foglie e qualche volta ci diciamo: «Hi!», qualche volta niente perché dobbiamo risparmiare il fiato . Anche questo è un vantaggio del correre rispetto agli altri sport: ognuno va per conto suo e non ha da rendere conto agli altri .

Nato a Santiago de Las Vegas, vicino all’Avana (Cuba), nel 1923 da genitori italiani, Italo Calvino è però sempre vissuto in Italia. Dopo studi regolari e laurea in lettere, si è dato giovanissimo all’attività letteraria: del 1947 è il suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno. Seguono Ultimo viene il corvo, Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente, I Racconti. Nel 1979, dopo sei anni di silenzio, pubblica Se una notte d’inverno un viaggiatore, il suo lavoro più sperimentale. L’autore costruisce in queste pagine una struttura complessa e raffinata: gioca con il lettore e lo trascina in dieci storie diverse, che si interrompono ad ogni capitolo.

http://www.italica.rai.it/argomenti/grandi_narratori_900/ nella pagina dedicata a Italo Calvino, oltre alla biografia e alle schede dedicate ad alcune opere, la registrazione di una intervista televisiva.

8

Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Torino, Einaudi, 1979

tuta olimpionica l’indumento che si indossa per fare sport (ginnastica), per correre obesità eccessivo aumento del peso corporeo sfogare i nervi scaricare la tensione nervosa acero albero d’alto fusto salice albero che si trova in luoghi umidi e lungo i corsi d’acqua incrociarsi incontrarsi provenendo da direzioni diverse fruscìo (da frusciare) rumore lieve e prolungato prodotto da cose leggere (es.: il fruscìo delle foglie, di un vestito di seta) fiato respiro rendere conto a qualcuno dare spiegazioni a qualcuno

Il presente

Al lavoro! 1.

sport .................................................................................................................. shopping ........................................................................................................ presto ............................................................................................................... tardi ....................................................................................................................

Scegli la risposta giusta: Dove lavora il protagonista del brano? a in un bar b all’università c in una biblioteca

4.

Che lavoro fa esattamente? a l’insegnante b il medico c il bibliotecario Quando fa jogging? a tutte le sere b solo qualche volta c tutte le mattine Perché? a sente il bisogno di muoversi b per stare all’aria aperta c per stare insieme agli altri Chi va a correre? a studenti e professori b compagni di squadra c gli impiegati dell’università Perché il protagonista preferisce fare jogging piuttosto che altri sport? a è uno sport di squadra b può chiacchierare con i suoi amici mentre corre c in questo sport ognuno va per conto suo

2.

Dopo aver riletto attentamente il testo presentato e averne individuato l’argomento descrivi con poche parole: – la personalità del protagonista – l’ambiente in cui vive

3.

Scrivi delle frasi con il verbo fare seguito dalle seguenti parole: ginnastica colazione sport shopping presto tardi .

Esempio: fare jogging ➞ faccio jogging ogni mattina al parco. ginnastica ..................................................................................................... colazione ........................................................................................................

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: vivere per conto proprio ............................................. correre in lungo e in largo ........................................ non rendersi conto ........................................................ chiedere il conto .............................................................. non fiatare ............................................................................

5.

Inserisci in ogni frase il verbo adatto, scegliendolo tra questi qui elencati: presenta vive dicono facciamo vengo gira . a Non sono qui per me, ............. per conto di Marisa. b No, Elisa non abita più qui, ormai ......................................

per conto suo. c Attento a te! Domani ................................................. i conti! d Non si ........................................ belle cose sul tuo conto! e .................................................. in lungo e in largo, ma non

ha ancora trovato quello che cerca. f Quando il cameriere arriva mi ............................................

un conto astronomico.

C OME Ho corso tanto! Sono senza fiato!

si

D I C E

Si dicono certe cose sul tuo conto!

Oggi pago io! Metti tutto sul mio conto. Non sono qui per me, sono qui per conto di Francesco.

Amico mio, così non va. Domani facciamo i conti!

9

Unità 1 6.

Completa il testo con i verbi mancanti (con il soggetto alla terza persona singolare): Tutte le mattine prima dell’ora dei suoi corsi ....................... ......................................................................... un’ora di jogging, cioè si ........................................................................ la tuta olimpionica ed .................................................................................... a correre perché ............................................................................ il bisogno di muoversi, perché i medici gliel’hanno ordinato per combattere l’obesità che l’............................................................ e anche per sfogare un po’ i nervi. In questo posto durante la giornata se non si ...................................... al campus, in biblioteca, o a sentire i corsi dei colleghi o alla caffetteria dell’università non si ................................................ dove andare. Quindi l’unica cosa da fare .................................................. mettersi a correre in lungo e in largo sulla collina, tra gli aceri e i salici come ................................................................ molti studenti e anche molti colleghi. Si ..................................... sui sentieri fruscianti di foglie e qualche volta si ....................................................... «Hi!», qualche volta niente perché .......................................................... risparmiare il fiato. Anche questo ......................................................................... un vantaggio del correre rispetto agli altri sport: ognuno ........................................................................ per conto suo e non .................................................................................. da rendere conto agli altri.

7.

8.

Racconta una tua piacevole abitudine di un qualsiasi momento della giornata (nel tempo presente): La domenica

➔ .............................................................................

Ogni mattina

➔ .............................................................................

Ogni sera

➔ .............................................................................

Tutti i giorni

➔ .............................................................................

Completa: Di solito .......................................................................... . Mi piace molto .................................................., .................................................., perché .................................................................................... . Se non vado .................................................. allora ................................................ . Qualche volta ................................................................................. e perciò .................................................................................... . Normalmente succede che ................................................................. e così ............................................. . Ogni volta che .............................................................................. torno a casa contento.

10

Occhio… agli aggettivi indefiniti: ogni e qualche giorno

Tutti

i giorni

Tutte

le volte

Alcuni

giorni

Alcune

volte

o

Ogni volta giorno Qualche

o volta

SAI CHE COS’È… il presente indicativo? Il presente indicativo è il tempo della contemporaneità fra il momento dell’azione, del fatto o della situazione che esso esprime e il momento in cui si parla. Infatti il testo presentato a pag. 8 si riferisce alle abitudini sportive del protagonista che durano ancora nel momento in cui egli racconta. Questo presente può essere definito abituale o iterativo ed è usato sia per raccontare azioni o fatti che si succedono nel tempo con la stessa frequenza e ripetitività, sia per esprimere una consuetudine presente (che si riferisce anche al passato e probabilmente al futuro). Esempio:

«Un po’ di vino? – No, grazie. Non bevo». (Non ho mai bevuto vino e quasi certamente non ne berrò in futuro)

Il tempo presente, in questo uso, può quindi esprimere delle verità generali. Esempio:

«Gli italiani bevono troppo caffè» «Ai golosi piacciono i dolci» «Fumare è dannoso per la salute».

Il presente

TEST

E tu, che tipo di atleta sei?

Rispondi sinceramente alle domande, poi controlla se il profilo ti si addice.

1.

Hai appena fatto una bella faticata, che cosa provi? a b c

2.

stanchezza soddisfazione molto appetito

9.

Nel tempo libero preferisci: a b c

10.

Che cosa significa per te una vittoria? a b c

un’emozione forte un fatto normale nulla di importante

4.

11.

mangiare una pizza giocare con gli amici guardare la TV

non mi interessano sono troppo forti per me li posso battere

Che cosa fanno i ragazzi nella foto? a b c

8.

un ambiente da scoprire una vetta da scalare un panorama da fotografare

Che cosa pensi dei tuoi avversari? a b c

7.

Vuoi raggiungere il tuo obiettivo, quindi: a b c

giaguaro elefante tartaruga

Di che cosa potresti fare a meno? a b c

6.

un abbigliamento adatto a fare sport un vestito poco elegante un indumento comodo per stare in relax

ti impegni molto fai delle rinunce hai pazienza

Che cosa è per te la montagna? a b c

5.

La tuta da ginnastica è: a b c

3. Che animale preferisci? a b c

leggere un libro stare all’aria aperta praticare uno sport

uno sforzo inutile uno sport mettono alla prova le loro forze

Un prato verde ti fa venire voglia di: a b c

camminare lungo il sentiero correre liberamente stenderti a riflettere

Adesso somma i punteggi associati alle tue risposte e, sulla base del punteggio complessivo ottenuto, leggi il profilo corrispondente 1 2 3 4 5 6

a=1

b=3

c=2

a=3

b=1

c=2

a=3

b=2

c=1

a=2

b=3

c=1

a=2

b=1

c=3

a=2

b=1

c=3

7 8 9 10 11

a=1

b=3

c=2

a=2

b=3

c=1

a=1

b=2

c=3

a=3

b=2

c=1

a=3

b=1

c=2

PROFILI Da 11 a 18 punti Pantofole e divano. Sei il classico tipo tutto riposo e tranquillità. Di faticare proprio non ne vuoi sapere e lo sport ti interessa seguirlo solo in TV, se non hai niente di meglio da fare Da 19 a 26 punti Atletico/a ma senza eccessi. L’attività fisica e quella sportiva ti attirano, anche se non sono la cosa più importante della tua giornata. Da 27 a 33 punti Grande atleta. Puoi dedicarti a qualsiasi sport. Complimenti!

11

Unità 1 PARRUCCHIERE

CULTURA

BINGO

SPORT

DISCOTECA

Per i servizi alla persona, come andare dal parrucchiere, gli italiani hanno speso 8 miliardi di euro nel 2004

La spesa delle famiglie italiane per quanto riguarda le attività ricreative e quelle culturali è triplicata dal 1970

Nel 2003 sono state vendute 870 milioni di cartelle per oltre un miliardo di euro, il giro di affari nel 2004 è salito del 23 per cento

Il 23 per cento della popolazione italiana adulta frequenta regolarmente la palestra, l’8,7 centri per la cura del corpo

Per entrare in discoteca gli italiani hanno speso 600 milioni di euro, il fatturato dei locali notturni cala del 6%

Indagine Censis-Fipe. Boom del gioco d’azzardo, in crescita outlet e centri commerciali. Calano discoteche e locali.

Il tempo libero tra ristoranti e palestre Nel 2003 spesi 114 miliardi, quaranta per mangiare fuori casa

12

In tempi di consumi in calo e ristrettezze, il settore continua a produrre ricchezza Frequentati dal 23% degli italiani gli oltre cinquemila centri per il fitness

che coinvolge ogni anno più di 4 milioni di persone con un giro d’affari di due miliardi di euro – il passo successivo per molti è direttamente in palestra. In Italia sono più di 5mila, frequentate regolarmente dal 23 per cento degli italiani adulti mentre l’8,7 per cento della popolazione si reca in centri per la cura del corpo come i 7600 centri estetici: per un totale di 18 miliardi di appassionati e 10 miliardi di fatturato .

narciso persona innamorata di sé bicipite muscolo del braccio o della coscia smaltire (i chili) eliminare gradualmente propensione disposizione, inclinazione naturale, attitudine, talento fatturato l’insieme delle fatture emesse da un’azienda, quindi della merce venduta in un anno enoturismo turismo legato al vino Osserva attentamente il fatturato del tempo libero in Italia. Quanto fattura il tempo libero

Fonte: Elaborazione Censis-Fipe

Consumi alimentari fuori casa

40 miliardi

Palestre e centri di cura del corpo

10 miliardi

Enoturismo

2 miliardi

Bingo

1,5 miliardi

Locali notturni

1,4 miliardi

Stabilimenti balneari

1,2 miliardi

Factory Outlet Center

656 milioni

Casinò

557 milioni

Terme

317 milioni

Parchi divertimento

300 milioni

Circuito del golf

100 milioni

Totale

58.030.000.000

la Repubblica, 5 luglio 2005

ROMA. Altro che popolo di poeti, navigatori e santi! Gli italiani nel tempo libero sembrano soprattutto dei narcisi golosi stando alle statistiche del Censis e Fipe (…) Bravi come nessuno ad assaporare il buon cibo, il vino d’annata e a cercare la qualità della vita tra lucidi bicipiti e caccia del benessere di corpo e spirito. Pronti a spendere 114 miliardi di euro all’anno per il tempo libero, di cui 40 miliardi in cibarie al ristorante e bar e altri 10 a sudare in palestra o nei centri estetici cercando di smaltire i chili guadagnati. Con una netta propensione al gioco d’azzardo, sempre più affascinati dagli outlet e dai centri commerciali, vere e nuove cattedrali del consumo, ma con qualche rinuncia sul fronte delle notti passate in discoteca. In tempi di crisi, consumi in calo e ristrettezze, l’economia del tempo libero sembra essere il settore che ancora regge e produce ricchezza e lavoro (…). Quei 114 miliardi di euro impiegati nel tempo libero disegnano le preferenze di una nazione che ha destinato 50 miliardi di euro in viaggi e turismo, altri 44 per soggiorni in alberghi e ristoranti e 20 per le attività ricreative, culturali e sportive. E se la passione per il cibo e la voglia di stare assieme si sposa con la curiosità, la scoperta delle cucine etniche e il turismo legato al vino –

Il presente

Al lavoro! 9.

Dopo aver letto attentamente l’articolo, rispondi alle seguenti domande:

11.

Scrivi che cosa preferiscono fare gli italiani nel tempo libero ......................................................................................................... ................................................................................................................................ Descrivi con qualche aggettivo come appaiono gli italiani nella descrizione della giornalista ............................ ................................................................................................................................

Che cosa fanno gli italiani dopo il lavoro? ................................................................................................................. .................................................................................................................

Come cercano di tenersi in forma?

12.

................................................................................................................. .................................................................................................................

per il tempo libero gli italiani spendono circa 114 miliardi di euro

.................................................................................................................

per mangiare fuori casa (ristorante, bar e altro) ............ ................................................................................................................................ per la cura del corpo e lo sport .................................................... ................................................................................................................................ per il turismo legato al vino (enoturismo) ............................ ................................................................................................................................ per il bingo ................................................................................................... ................................................................................................................................ per il gioco d’azzardo ........................................................................... ................................................................................................................................ per discoteche e locali notturni ................................................... ................................................................................................................................ per fare shopping in outlet e centri commerciali .......... ................................................................................................................................ per centri benessere e termali ..................................................... ................................................................................................................................ per i parchi divertimento ................................................................... ................................................................................................................................

.................................................................................................................

Quanto spendono per viaggi e turismo? ................................................................................................................. .................................................................................................................

Secondo le statistiche gli italiani frequentano meno discoteche e locali notturni. Dove preferiscono andare? ................................................................................................................. .................................................................................................................

Perché l’economia del tempo libero produce ricchezza?

.................................................................................................................

10.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: altro che popolo di poeti, navigatori e santi! ......................................................................................................... cattedrali del consumo ............................................... ......................................................................................................... tempi di ristrettezze ....................................................... .........................................................................................................

Scrivi delle frasi compiute in relazione alle voci illustrate nella tabella della pagina a fronte.

Esempio:

Dove preferiscono fare shopping?

.................................................................................................................

Dopo aver riletto attentamente l’articolo:

13.

Immagina di essere un giornalista e scrivi un breve articolo (non più di 120 parole) per commentare i risultati di un’indagine sul tempo libero nel tuo Paese. ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

13

Unità 1 IL PRESENTE INDICATIVO Il presente indicativo può indicare fatti sempre veri. Esempio: «La Terra gira intorno al Sole»; «Tutti dobbiamo morire». In questo caso esso è veramente senza tempo, cioè atemporale, perché qualifica fatti e situazioni perennemente validi, come succede nei proverbi, nelle sentenze e negli aneddoti. Esempio: «Chi dorme non piglia pesci»; «La legge è uguale per tutti». Il presente storico (o narrativo) può sostituire il tempo passato nella narrazione dei fatti storici e nelle favole. Esempio: «Dante nasce a Firenze nel 1265» «Un giorno una volpe incontra un lupo e…». Si usa anche quando si vuole raccontare un fatto accaduto nel passato per farlo rivivere nel presente, per renderlo più attuale e quindi più interessante agli occhi di chi ascolta o legge. Esempio: «Un giorno torna all’accampamento Duca: era stato via con i suoi tre cognati per una delle loro spedizioni misteriose». (Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno) Questo uso, oltre che essere frequente nel parlato «Finalmente ieri sera ho rivisto Antonio e sai cos’è successo? Lui mi guarda in modo strano e poi fa finta di non riconoscermi». è tipico delle cronache giornalistiche, come dimostrano questi articoli di giornale:

Nuovo Sacher, dopo l’esibizione a sorpresa del regista romano. “Il film in sala sino al 3 dicembre”

Moretti canta e l’orchestra resta Prorogata la proiezione con concerto della band di Piazza Vittorio Alla fine ha cantato. A furor di popolo. Dopo giorni di insistenza e fughe dall’uscita di sicurezza, mercoledì sera Nanni Moretti è salito sul palco del Nuovo Sacher e (…) ha intonato Insieme a te non ci sto più, colonna sonora di Bianca e La stanza del figlio. la Repubblica, 1° dicembre 2006 CRONACA

Ladri in tabaccheria, ucciso un cliente 14

NAPOLI (…) Ore 20, via degli innamorati a Giugliano in Campania, grosso centro dell’interland napoletano. La tabaccheria sta per chiudere, all’interno c’è il commesso, il trentacinquenne C. D. V.: all’improvviso piombano all’interno tre persone. Hanno i

passamontagna e le pistole in pugno: “ Dacci tutto quello che hai”. E D. V., terrorizzato, ubbidisce. Prende i mille euro in contanti dell’incasso e li consegna ai malviventi. la Repubblica, 24 novembre 2006

Il presente

Il presente indicativo può sostituire il tempo futuro (presente profuturo) quando si riferisce: a) ad un’azione imminente (vicina nel tempo). Esempio: «Domani facciamo festa!» «Siediti – diceva frattanto Alberto – vengo subito» (Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini) b) a fatti che devono necessariamente accadere. Esempio: «Ah già! Domani è domenica»; «Fra un mese è Natale». c) ad azioni e fatti che, pur lontani nel tempo e nello spazio, colui che parla o scrive ha già realizzato nelle sue intenzioni. Esempio: «Un giorno o l’altro me ne vado!»; «Quando smetto di lavorare voglio girare il mondo» «Giuro che prima o poi ti spacco il muso!».

Osserva i vari usi del presente indicativo:

PRESENTE ABITUALE Ristorante, palestra e viaggi. Ecco i passatempi degli italiani SAINT VINCENT – A tavola o sulla cyclette. Tra un piatto di spaghetti o ad un corso di aerobica. Ma anche in giro per il mondo. È soprattutto così che gli italiani preferiscono trascorrere il loro tempo libero. www.Repubblica.it, 4 luglio 2005

PRESENTE ATEMPORALE

Chi la fa l’aspetti

Il lupo perde il pelo ma non il vizio

PRESENTE NARRATIVO Si ferma per un panino e non si avvede che la donna scende dall’auto

Dimentica la moglie per 500 km La perde a Roma-Orte, se ne accorge a Cantù 15

Unità 1 PRESENTE PROFUTURO Cronache

Il racconto dell’attrice a una rivista iberica: “Nozze entro la fine di dicembre” INSIEME Gina Lollobrigida, 79 anni, e il compagno Javier Rigau, 45, imprenditore spagnolo, durante un ballo a Montecarlo nel 2005. La coppia si sposerà entro l’anno. Per l’attrice sarà il secondo matrimonio.

La Lollobrigida: «Mi sposo» Lui ha 34 anni meno di lei È spagnolo. «Stiamo insieme (in segreto) dall’84». Corriere della Sera, 19 ottobre 2006

PRESENTE NARRATIVO

Caccia a Bisio, la RAI offre 4 milioni di euro ROMA. Quattro milioni di euro l’anno per convincere Claudio Bisio a Sanremo (…) Ieri il direttore

di Rai Uno ha confermato il suo interesse per Bisio, invitando a casa sua il manager dell’attore. la Repubblica, 24 maggio 2005

PRESENTE STORICO Una canzone lunga un secolo. Le mille vite di “’O sole mio” La canzone nasce nel 1898. Iuri Gagarin, il primo uomo nello spazio, il 12 aprile 1961, nei 90 minuti in orbita, canta a squarciagola “’O sole mio” nel microfono. la Repubblica, 27 ottobre 2006

16

Il presente

PRESENTE PRO FUTURO

la Repubblica, 1° dicembre 2006

SPETTACOLI ELEVISIONE

Il 12 dicembre debutta al regio di Torino l’opera con i recitativi (in italiano) preparati dallo scrittore. Che ci spiega il perché A t t enz i one

!

Il presente indicativo può esprimere un’azione continuativa in cui indica una consuetudine che sussiste. Esempio: «Che lavoro fa Antonio? – Insegna all’università»; «Luisa legge molto».

Può indicare anche un’azione continuativa progressiva che si svolge nel momento in cui si parla. Esempio: «Che cosa fai in questo momento? – Ascolto (= sto ascoltando) la musica».

In questo caso, nella lingua italiana, è possibile, ma non necessario, usare la forma perifrastica stare + gerundio. Colui che parla o scrive preferisce ricorrere a questa forma quando vuole indicare che l’azione è in pieno svolgimento (non è ancora compiuta). Esempio: «Ciao Luisa! Che cosa stai facendo? – Sto scrivendo una lettera» «Dove vai? – Sto andando a casa» «Sta’ zitto! Non voglio essere disturbato mentre sto parlando!».

Occhio…

al presente quando indica un’azione iniziata nel passato (recente o lontano) che dura ancora oggi. Nelle seguenti frasi l’uso del presente è d’obbligo: Ti aspetto Fumo Conosco Antonella

da

mezz’ora vent’anni due anni

Le stesse frasi assumono un’enfasi maggiore nella seguente costruzione: È Sono

mezz’ora vent’anni sei mesi

aspetto! che fumo! studiamo l’italiano

17

Unità 1 Prodotti di qualità a basso prezzo, da oggi a Roma la prima fiera

Tutto cominciò con gli aerei, ora già si parla di economia del futuro

COMPAGNIE AEREE

Tutto è iniziato con i vettori aerei: si calcola che 1 volo su 8 sia low cost, nel 2010 si arriverà a 1 su 4. Passeggeri quintuplicati in 5 anni.

SCARPE DA GINNASTICA

La star della pallacanestro Usa Stephen Marbury ha lanciato la sneaker Starbury One ad appena 14,98 dollari.

VESTITI DA SPOSA

Banchetto, bomboniere, partecipazioni, abito bianco, magari da H&M: attraverso internet è possibile organizzare nozze a basso costo.

TUTTO PER LA CASA

Auto, vestiti, mobili e hotel ecco la spesa formato low cost ROMA (…) L’industria dei costi bassi ne ha fatti di progressi da quando uscirono le prime linee aeree in cui nessuno ci credeva: poche lire (allora agli inizi dei Novanta) per un viaggio a Londra o Madrid. Ora la Ryanair la prende anche Tony Blair per le sue trasferte ufficiali, altro che ripiego per studenti squattrinati . Il fatto è che in appena dieci anni pagare meno non significa avere meno, ma servizi e oggetti di crescente qualità. Ikea lo spiega bene: buon design per le masse. Magari case tutte uguali, però graziose e senza fare mutui.(…) In Italia funziona, si calcola un giro d’affari attorno ai 70 miliardi di

euro, ma sui dati bisogna ancora mettere un bollo ufficiale. Da oggi fino a domenica proprio questo vuole fare la prima fiera del low cost organizzata a Roma (…) Rispetto a prima non è più tanto la griffe a convincere all’acquisto, ma un prodotto di qualità a prezzi giusti. Da comprare dove e quando è meglio(…) i viaggi sono solo l’inizio della storia, il seguito sono automobili, assicurazioni, scarpe, parquet, articoli per neonati e pure l’abito e nozze comprese. Un albergo al centro di Londra come l’Hoxton a una sterlina e le sneaker delle star (Starbury one) a 15 dollari. (…)

Nel 2005 Ikea Italia ha fatturato 1,1 miliardi di euro (+ 24,3%). Il nostro paese rappresenta per il colosso svedese il 5,5% del totale delle vendite.

AUTOMOBILI

La Renault ha lanciato la prima utilitaria low cost, la Dacia Logan, a meno di 8 mila euro. Arrivano anche i Suv Jeep e Dodge Skoda.

HOTEL

la Repubblica, 23 novembre 2006

ripiego soluzione, rimedio di emergenza di solito inadeguato squattrinato senza un soldo, senza nessuna risorsa finanziaria griffe (nel linguaggio della moda) firma o marchio di uno stilista

Da settembre a Londra il centrale hotel Hoxton offre camere singole e doppie a una sterlina a notte, l’equivalente di 1,50 euro.

Al lavoro! 14.

Leggi di nuovo l’articolo e scrivi: il significato dell’espressione low cost in italiano ............................................................................................................................................................. quali prodotti gli italiani comprano low cost ......................................................................................................................................................................... che cosa vuole fare la prima fiera del low cost organizzata a Roma .............................................................................................................. ...........................................................................................................................................................................................................................................................................

18

Il presente

15. Collegando le parole dei due elenchi, scrivi delle frasi riferite al testo letto: Il «consumatore intelligente», tipico del low cost È possibile organizzare attraverso Internet Si vuole mettere un bollo ufficiale L’industria dei costi bassi La compagnia Ryanair

nozze a basso costo nasce con i viaggi aerei compra prodotti di qualità a prezzi giusti è stata una delle prime compagnie aeree a volare low cost su un giro d’affari di 70 miliardi di euro

16. Completa il seguente testo con il presente indicativo dei verbi dati in ordine sparso: volare offrire vendere aprire parlare servire vendere . Da oggi si ................................ a Roma la prima fiera del low cost. Gli italiani ................................ low cost già da molto tempo. Alcuni, specialmente studenti, hanno cominciato a comprare biglietti aerei a prezzi stracciati più di dieci anni fa ed ora si ................................ di economia del futuro. La Ryanair ................................ biglietti a basso costo dagli anni Novanta, la ditta svedese Ikea sono diversi anni che ................................ mobili e tutto quello che ................................ per la casa a prezzi imbattibili e quest’anno, dal mese di settembre, l’hotel Hoxton di Londra ................................ camere singole e doppie a 1,50 euro al giorno. Facciamo quattro chiacchiere?

– – – – –

17.

Hai mai viaggiato low cost? (Abitualmente? Qualche volta?) Se non lo hai mai fatto, ti piacerebbe farlo? (No, perché… Sì, perché…) Che cosa hai comprato o ti piacerebbe comprare low cost? Dai più importanza alla griffe o alla qualità? Sei un «consumatore intelligente»? (Sì, perché… No, perché…

Trasforma le frasi secondo gli esempi:

Abbiamo cominciato a volare low cost quindici anni fa

La famosa attrice italiana e il suo fidanzato si sono conosciuti ventidue anni fa

1

Esempio 1

1

Esempio 2

Ha smesso di fumare cinque mesi fa Ho smesso di bere vino un anno fa Abbiamo cominciato a studiare la lingua italiana sei mesi fa Hanno smesso di lavorare tanto tempo fa Hai cominciato a lavorare qui dieci anni fa

Voliamo low cost da quindici anni

La famosa attrice italiana e il suo fidanzato si conoscono da ventidue anni

.................................................................................................................... .................................................................................................................... .................................................................................................................... .................................................................................................................... .................................................................................................................... .................................................................................................................... .................................................................................................................... .................................................................................................................... .................................................................................................................... ....................................................................................................................

19

Unità 1 18. Trasforma le frasi seguenti secondo l’esempio: È un’ora che ti aspetto

1

Sono anni che te lo dico! Sono due ore che siamo qui! È un giorno che non mangiamo! Sono due settimane che non mi telefonate! È un secolo che aspetto questa occasione!

Ti aspetto da un’ora

.......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................

19. Completa con le preposizioni semplici e articolate: L’attrice Gina Lollobrigida entra ................................ club ................................ donne “anta” che hanno baby fidanzati. Oggi le donne si mantengono bene, c’è il culto ................................ corpo, ................................ 40 anni sono ................................ piena forma, sono ancora ................................ pieno ................................ bellezza. Il baby marito più famoso ................................ mondo è Aston Kutcher, 28 anni, sposato ................................ l’attrice Demi Moore, 43, e altre attrici, anche italiane, stanno ................................ uomini più giovani. Gina Lollobrigida fa ................................ serio. E si sposa. La sua relazione ................................ l’imprenditore iberico dura ................................ ventidue anni, come lei stessa ha rivelato .............. intervista riportata .................. rivista spagnola Hola!

20. Completa il seguente dialogo: Antonio: Giorgio: Antonio: Giorgio: Antonio: Giorgio: Antonio: Giorgio: Antonio: Giorgio: Antonio: Giorgio: Antonio: Giorgio: Antonio: Giorgio:

20

Ciao Giorgio, come stai? ............................................................................, ............................................................................? Anch’io sto bene, grazie. Dove stai andando? ............................................................................, ............................................................................? Mi piacerebbe molto venire con te a fare una passeggiata, ma gli esami sono vicini e devo andare in biblioteca a studiare. Perché non ci vediamo la prossima settimana? ............................................................................, ............................................................................? Bene! Sono proprio contento. Accetto l’invito con molto piacere. Non conosco la tua casa in campagna. Dove si trova? È molto lontana? ........................................................................................................................................................................................................................................... Allora è abbastanza vicina. Sono solo venti minuti di macchina da qui. Non è difficile arrivarci. ..........................................................................., ............................................................................? Eh sì! Finalmente ho una macchina. È una macchina di seconda mano, ma va benissimo. ............................................................................, ............................................................................? D’accordo. Facciamo giovedì sera alle otto. Ti porto qualcosa di buono per cena. Preferisci del buon vino o un dolce? ............................................................................, ............................................................................ Va bene. Allora ci penso io! A presto… e grazie! ...........................................................................................................................................................................................................................................

Presente indicativo (io) (tu) (lui/lei/Lei) (noi) (voi) (loro)

le ca

t Sin

e si

i grammat

-are

-ere

-ire

-ire

am-o am-i am-a am-iamo am-ate am-ano

tem-o tem-i tem-e tem-iamo tem-ete tem-ono

part-o part-i part-e part-iamo part-ite part-ono

fin-isco fin-isci fin-isce fin-iamo fin-ite fin-iscono

Essere (io) (tu) (lui/lei/Lei) (noi) (voi) (loro)

Avere sono sei è siamo siete sono

(io) (tu) (lui/lei/Lei) (noi) (voi) (loro)

ho hai ha abbiamo avete hanno

I verbi che finiscono in -care e -gare per mantenere le consonanti velari /k/ e /g/ hanno bisogno di una h davanti ad -e ed -i.

dimenti-care pa-gare

➞ ➞

dimentichiamo (dimenticheremo) paghi (pagherai)

I verbi che finiscono in -ciare e -giare perdono la i davanti alla desinenza che comincia per i ed e. comin-ciare man-giare

➞ ➞

cominci, cominciamo (comincerò) mangiamo (mangeremo)

I verbi che hanno nel tema (o radice) il dittongo uo lo conservano in sillaba tonica (accentata). suonare muovere

➞ ➞

io suòno io muòvo

Lo semplificano in o quando l’accento si sposta sulla desinenza e la sillaba diventa atona (senza accento).

suonare muovere

➞ ➞

soniamo movete

21

Unità 1 Nel verbo sedere, che ha l’accento sulla desinenza (sedére), quando l’accento si sposta sulla radice, la prima e diventa tonica e si forma il dittongo ie. mi siedo, ti siedi, si siede, si siedono ma ci sediamo, vi sedete I verbi che finiscono in -gnare e -gnere conservano la i della desinenza -iamo. ba-gnare inse-gnare spe-gnere

➞ ➞ ➞

bagniamo insegniamo spegniamo

I verbi in -gliere (come togliere, cogliere, scegliere, sciogliere, ecc.) perdono il suono palatale della desinenza dell’infinito nella 1ª persona singolare e nella 3ª plurale del presente indicativo per assumere quello gutturale. sce-gliere ➞ io scelgo, loro scelgono ma tu scegli, lui sceglie, noi scegliamo, voi scegliete

Alcuni verbi in -cere, nella 1ª persona singolare e nella 3ª plurale, inseriscono la i fra la radice e la desinenza. cuo-cere pia-cere ta-cere

➞ ➞ ➞

cuocio, cuociono e così anche i verbi piaccio, piacciono taccio, tacciono

I verbi in -urre (come tradurre, condurre ecc.) non sono regolari: il presente indicativo di quelli che terminano in -urre è: tradurre



traduco, traduci, traduce, traduciamo, traducete, traducono

di quelli che terminano in -orre (come porre, imporre, supporre ecc.) è: porre



pongo, poni, pone, poniamo, ponete, pongono

di quelli che terminano in -arre (come trarre, contrarre, attrarre, distrarre ecc.) è: trarre

22



traggo, trai, trae, traiamo, traete, traggono

Il presente • Sintesi grammaticale

Forme irregolari (io) (tu) (lui/lei/Lei) (noi) (voi) (loro)

(io) (tu) (lui/lei/Lei) (noi) (voi) (loro)

(io) (tu) (lui/lei/Lei) (noi) (voi) (loro)

(io) (tu) (lui/lei/Lei) (noi) (voi) (loro)

(io) (tu) (lui/lei/Lei) (noi) (voi) (loro)

Potere

Volere

Dovere

posso puoi può possiamo potete possono

voglio vuoi vuole vogliamo volete vogliono

devo (debbo) devi deve dobbiamo dovete devono (debbono)

Andare

Stare

Dare

Fare

vado vai va andiamo andate vanno

sto stai sta stiamo state stanno

do dai dà diamo date danno

faccio fai fa facciamo fate fanno

Sapere

Dire

Uscire

Udire

so sai sa sappiamo sapete sanno

dico dici dice diciamo dite dicono

esco esci esce usciamo uscite escono

odo odi ode udiamo udite odono

Venire

Tenere

Salire

vengo vieni viene veniamo venite vengono

tengo tieni tiene teniamo tenete tengono

salgo sali sale saliamo salite salgono

Valere

Rimanere

Morire

valgo vali vale valiamo valete valgono

rimango rimani rimane rimaniamo rimanete rimangono

muoio muori muore moriamo morite muoiono

23

3 Dopo aver ascoltato il dialogo, completa la seguente griglia: personaggi

Chi?

professioni

oggetto

Che cosa fa? Di che cosa parlano?

tempo

luogo

Quando?

Da dove?

....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... .......................................

Completa il seguente testo: Marco ha deciso di fare un po’ di ................................................................................. e telefona alla palestra Klab Conti per chiedere ............................................................. . Paola, la ................................................. della palestra, gli offre molte opportunità: di frequentare corsi mensili, ............................, semestrali o di fare un ................................................................. annuale. La palestra si trova ........................................................... al centro storico e Marco potrà andarci in autobus oppure ........................................................, Marco ha diritto ad una ................................. perché è studente universitario e decide di .................................................................. per un mese. Paola gli chiede di ................................................................................ una fototessera, un certificato ............................................................................... e il tesserino ........................................................................ .

P A L E S T R A

Sono disponibili ai desk i listini completi che prevedono particolari condizioni per: • • • •

famiglie over 60 studenti fino a 23 anni teen agers fino a 18 anni

24

Per accedere alle attività • Certificato medico • Fototessera ORARIO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ SABATO 10.00-13.00

Conti Abbonamento a partire da 84 euro al mese

9.00-22.00

Piscina

PROGRAMMA ADULTI Orari segreteria Dal lunedì al venerdì orario 10.00-21.00 Sabato orario 10.00–19.00 Via Chiantigiana 28 Firenze, tel. 055 6530000 Bus: 31, 32 (20 minuti dal centro storico) Ampio parcheggio Il nostro bar è aperto dalle ore 10.30 alle ore 20.00 con possibilità di consumare anche a pranzo gustosi panini, pizzette, primi caldi e insalate

◗ ◗ ◗ ◗

MARCELLINO an

S

Indicazioni generali dei corsi ◗ 2 foto formato tessera ◗ è obbligatorio l’uso della cuffia ◗ è vietato entrare con le scarpe negli spogliatoi inserimento nei corsi in qualunque momento in base alla disponibilità non sono previsti né recuperi né sospensioni la direzione non risponde degli oggetti smarriti o trafugati lasciati negli spogliatoi è vietato fumare all’interno dell’impianto ACQUAGYM È RICHIESTO UN BUON GALLEGGIAMENTO; PROVA OBBLIGATORIA IL MARTEDÌ E IL GIOVEDÌ ORE 19:15-20:00 (SOLO PER TURNI SPECIALI)

GIORNI

SOFT

ENERGY

19:15 –10:00

21:30 – 22:15

STRONG 19:15 – 20:00 19:15 – 20:00 20:00 – 20:45 20:45 – 21:30

Lun/Mer/Ven Mar/Gio

20:00 – 20:45 21:30 – 22:15

Lun/Mer Lun/Ven 10 Lezioni 20 Lezioni 30 Lezioni

20:45 – 21:30

19:15 –10:00 COSTI 58,00 Euro 130,00 Euro (anziché 136,00 Euro) 180,00 Euro (anziché 204,00 Euro)

ACQUAGYM A INGRESSI TESSERA A SCALARE DI 10 INGRESSI DA USUFRUIRE LIBERAMENTE NEI SEGUENTI TURNI

Regole in sala attrezzi ◗ Durante l’allenamento è necessario utilizzare un asciugamano da posizionare sulle attrezzature (per motivi di igiene personale e di rispetto verso gli altri soci) ◗ L’allenamento è consentito solo con calzature pulite e idonee (è vietato, ad es., allenarsi scalzi o in ciabatte) ◗ È vietato l’uso del telefono cellulare nella zona cardio-fitness e della suoneria all’interno delle sale ◗ È obbligatorio riporre gli attrezzi (manubri, tappetini, step, cavigliere ecc.) al loro posto.

Lun/Mar/Mer/Gio/Ven 10 Lezioni

13:15 – 14:00 14:00 – 14:45 68,00 Euro + carta servizi 15 Euro validità 2007

14:45 – 15:30

NUOTO MASTER Stagione 2007/2008 Dal Lunedì al Sabato Martedì e Giovedì

12:00 – 15:00 20:45 – 22:15

Domenica 09:30 – 12:30 COSTO: 300,00 Euro + Quota Associativa

Regolamento Gruppo Master Per poter accedere ai Master è necessario effettuare una prova con il responsabile – È obbligatorio il certificato medico non-agonistico – La corsia riservata è solamente la N. 2 – La tessere deve essere sempre consegnata prima dell’ingresso in acqua.

Dopo aver osservato attentamente il programma della Palestra Klab Conti gli studenti si scambiano a turno informazioni su:

LAVO R O

A C O PPI E

tariffe – offerte speciali – che cosa serve per iscriversi – trasporti pubblici – le regole da seguire in palestra – l’orario dei corsi. Dopo aver letto il programma della piscina San Marcellino gli studenti si scambiano a turno informazioni su: gli orari di segreteria – gli orari del bar – le regole da seguire in piscina – le indicazioni e i costi dei vari corsi.

25

Unità

Il nome

Chicand chocolate IL CIOCCOLATO È DI MODA: FESTIVAL, MOSTRE, MANIFESTAZIONI, SCUOLE DI CUCINA, LIBRI E ROMANZI È SEMPRE PIÙ CIOCCOLATOMANIA, NERO, BIANCO, AL LATTE, FONDENTE, PURCHÉ SIA CIOCCOLATO

2  Strutture grammaticali 

Il nome Formazione del femminile Formazione del plurale Plurali irregolari Funzioni comunicative Raccontare, comprendere e dare istruzioni

Conoscete qualcuno a cui non piaccia il cioccolato? Impossibile, è una passione universale. Per venire incontro ai desideri dei suoi innumerevoli fan nascono ovunque scuole dedicate all’arte cioccolatiera e iniziative in onore del cibo degli dei. Come Eurochocolate, appena concluso a Perugia, o il Festival del Cioccolato a Serravalle, o la fontana di cioccolato allestita a Torino. E ancora, saggi e romanzi sull’argomento. E poi, master in cioccologia…

CHE VOGLIA! IMPARA L’ARTE E … FARE I CIOCCOLATINI SARÀ UN GIOCO DA RAGAZZI Premessa: a me non piace cucinare. Ma sono una golosa DOC. E per i dolci sarei disposta a fare qualsiasi cosa. Anche un master in cioccologia, a organizzarlo è la scuola del cioccolato Perugina di Perugia che da due anni mette a disposizione di tutti gli appassionati della materia dei corsi. Per trovare l’aula attrezzata a maxicucina il metodo è uno: seguire il profumo di cioccolato. In un attimo sono dentro: mi infilo il grembiule , accendo la piastra elettrica, tiro fuori il mestolo e la lezione ha inizio. (…) Seguo punto per punto le indicazioni dello chef e non mi resta che riempire lo stampo , metterci il ripieno, farlo raffreddare per 10 minuti e sperare di aver fatto tutto giusto. La prova del nove è una sola, girare lo stampo e vedere se i cioccolatini si staccano. Incrocio le dita e … ce l’ho fatta! Ne restano solo 4 o 5 che con un colpetto da maestro lo chef fa staccare. Un unico rimpianto: per fare 30 cioccolatini ci ho impiegato 2 ore, per mangiarli neanche mezz’ora! Però ne è valsa la pena: parola di esperta. allestito preparato grembiule indumento che si indossa sopra gli abiti Gioia, novembre 2006

per proteggerli mestolo arnese da cucina di legno o altro, usato per mescolare i cibi stampo attrezzo da cucina per contenere cibi che, cuocendo o raffreddandosi, ne prendono la forma

Il nome

Al lavoro! 1.

Scegli la risposta giusta:

3.

Quali sono le iniziative in onore del cioccolato? a la proiezione del film La fabbrica di cioccolato b non ci sono iniziative c libri, mostre, master di cucina in varie parti d’Italia

preparare gustare piacere nascere concludere allestire organizzare

A che cosa ha partecipato la giornalista che ha scritto questo articolo? a a una gara di abilità culinaria b a una corsa campestre c a un master in cioccologia Come ha fatto a trovare l’aula attrezzata a maxicucina? a ha chiesto un po’ in giro b ha seguito il profumo c l’ha trovata per caso Che cosa ha preparato? a un pollo arrosto con patate b dei cioccolatini ripieni c la cioccolata calda Qual è stato il risultato? a è stata costretta a buttare tutto b molto buono c non lo sa

2.

4.

5.

6.

........................................................................................................

..............................., ..............................., ...............................,

Scrivi altri nomi dello stesso tipo: .............................................................. ..............................................................

Riassumi l’articolo proposto: ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

........................................................................................................

golosa DOC ........................................................................

...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ......................................................................

Rileggi il testo e scrivi i nomi che rimangono invariati al plurale:

......................................................... .........................................................

il cibo degli dei ..................................................................

........................................................................................................

........ ........ ........ ........ ........ ........ ........

festival, .............................., ..........................., .................... .............................., ..........................., .................... .............................., ...........................,

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo:

sarà un gioco da ragazzi ...........................................

Scrivi i nomi, preceduti dall’articolo determinativo, che derivano dai seguenti verbi presenti nel testo:

7.

Inserisci i nomi appropriati:

iniziative cioccolato amica successo chef cioccolatini dolci momento master giornalista

la prova del nove ............................................................. ........................................................................................................ incrocio le dita ................................................................... ........................................................................................................ ce l’ho fatta .......................................................................... ........................................................................................................ ne è valsa la pena ........................................................... ........................................................................................................

Una ........................................... che lavora per il settimanale Gioia ha frequentato a Perugia il ................................... in “cioccologia”. Dal .................................. che le piacciono molto i .................................., in particolare il cioccolato, ha voluto provare a preparare degli squisiti .......................................... con l’aiuto dello ..................... . Non è stato molto facile, ma alla fine ha avuto il .................. sperato. La nostra ............................. non è la sola ad amare il ........................, anzi è una passione universale! Per questo motivo nascono ............................................... come mostre, festival, scuole di cucina e anche romanzi e saggi.

27

Unità 2 8.

La parola “giornalista” viene dalla parola giornale + il suffisso -ista. Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, tutti i nomi di professione che conosci, che hanno la terminazione in -ista: il / la giornalista, ....................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................

Facciamo quattro chiacchiere?

Quale tipo di cioccolato preferisci? .............................................................................................................................. Quali sono i dolci tipici del tuo paese? Ce ne sono anche a base di cioccolato? ................. ................................................................................................................................................................................................................... Sono presenti iniziative che hanno per tema il cioccolato nel tuo paese?................................... ...................................................................................................................................................................................................................

SAI CHE COS’È… il nome? Cioccolato, scuola, aula, Perugia, limone, lezione... tutte queste parole sono nomi. Ma com’è difficile dare una definizione di ‘nome’! È infinita la varietà di quello che il nome può indicare: persone, cose, animali, concetti, idee, fatti, entità reali e irreali, sentimenti. Il nome o sostantivo che identifica una singola persona o un singolo luogo appartiene alla classe dei nomi propri. Esempio: Anna; Paolo; Roma; Svizzera. I nomi comuni sono quelli che si riferiscono a una specie o ad una categoria di persone, di animali, di oggetti, di idee. Esempio: ragazzo; banco; scuola; giornale; gatto; socialismo ecc. I nomi collettivi si riferiscono ad un gruppo di esseri umani, di animali, di oggetti. Esempio: la folla; il popolo; il gregge; la mobilia Quando il nome indica realtà materiali, come tavolo, uomo, cane, è concreto; quando indica un concetto che solo la mente può rappresentare è astratto. Esempio: fantasia; pace; libertà; amore ecc. Un nome può essere di genere maschile o femminile in relazione ad una distinzione reale corrispondente al sesso maschile o femminile, come nel caso di: maestro-maestra; re-regina; gatto-gatta; padre-madre ecc. o ad una distinzione grammaticale che non ha nessuna spiegazione logica perché è dovuta ad una pura convenzione. Anche in questo caso non è difficile riconoscere il genere maschile o femminile del nome sia per la sua terminazione, sia per l’articolo maschile o femminile che quasi sempre lo accompagna. Esempio: la favola, il sogno, la sedia, il tavolo, la lezione, il giornale, il fiume, la sete

28

Il nome

Occhio…

al plurale dei nomi!

Singolare maschile



-o

femminile



-a

maschile e femminile



-e

maschile e femminile

➚ ➞ ➘

-ista

maschile



-cida

la maestra

-tà

femminile

➚ ➞ ➘

-tù

i giorni le maestre

➞ -e

la sedia

le sedie

il giornale il paese la nazione la chiave

i giornali i paesi le nazioni le chiavi

lo specialista il suicida la specialista la suicida

la crisi la sintesi la diagnosi l’oasi l’ipotesi

-i

i maestri

➞ -i

il giorno

-a



➞➚ ➘

il maestro

il poeta l’astronauta il tema il problema il panorama

femminile

maschile

Plurale

la facoltà l’università la virtù la servitù



il caffè



il bambù

➞ -i



➚ ➘







➚ ➘

-isti, -cidi

-iste, -cide

gli specialisti i suicidi le specialiste le suicide

-i

i poeti gli astronauti i temi i problemi i panorami

-i

le crisi le sintesi le diagnosi le oasi le ipotesi

-tà

-tù

-è ➞ ➚ ➘ -ù

le facoltà le università le virtù le servitù i caffè i bambù

29

Unità 2 RICORDA CHE… alcuni nomi di persona di genere femminile in -a riferiscono più spesso ad uomini che a donne:

la

spia guida guardia sentinella recluta



le

spie guide guardie sentinelle reclute

Allo stesso modo alcuni nomi di genere maschile in -o si riferiscono a donne, come il nome delle cantanti:

il

contralto soprano mezzosoprano



i

contralti soprani mezzosoprani

In questo caso bisogna fare l’accordo con il genere grammaticale del nome. Esempio: Il soprano è stato molto bravo (riferito a donna) La guida è molto esperta (riferito a uomo e donna) La guardia è molto attenta (riferito ad un soldato).

Così il nome persona che, di genere femminile, può riferirsi a uomo o a donna. Esempio:

IL CIOCCOLATO NELLA STORIA

Luisa è Franco

30

una cara persona

obbiamo al popolo degli Olmechi del Centro America il merito di aver dato il via alla coltivazione della pianta di cacao. Circa 2000 anni fa i Maya, provenienti dal Guatemala, si impossessano delle terre degli Olmechi e realizzano delle vere piantagioni (150 d.C.). Nello Yucatan si diffonde l’uso del cacao come moneta di scambio (600 d.C.) e la civiltà del luogo raggiunge il culmine del proprio splendore (700 d.C.). Nel periodo compreso fra il 900 e il 1000, gli Aztechi, dopo aver sottomesso i Maya, elevano il cacao a simbolo della loro cultura, con il nome di Dio del cioccolato.

D

Il nome

Al lavoro! 9.

Scrivi il significato della seguente espressione: prendere in considerazione ............................................................ ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

10.

Nel 1502 Cristoforo Colombo conosce il cacao, che riceve in una coppa d’oro come dono al primo incontro con gli indigeni. Questi misteriosi semi non lo colpiscono in modo particolare. Sarà invece lo spagnolo Hernán Cortés, arrivato in Messico nel 1519 per conquistare l’impero azteco, a capire l’importanza di questo elemento così energetico e, rientrando in patria, porta in dono al suo re le fave di cacao e gli strumenti per preparare la nuova bevanda che ben presto diventa di gran moda fra nobili, borghesi ed ecclesiastici spagnoli. Nel 1589 in Spagna si aprono i primi laboratori per la lavorazione delle fave di cacao e saranno Belgio e Olanda (sotto il dominio spagnolo) a divenire le sedi più adatte. Il cacao sarà così conosciuto e apprezzato in tutta l’Europa. All’inizio del 1900 nascono specialità come baci, pralines e cioccolatini ripieni. Nel 1941 il cioccolato diventa alimento base per le truppe americane per il suo apporto energetico. Nel 2000 nascono un po’ dappertutto associazioni, club, scuole, tutti all’insegna del “cibo degli dei”.

Completa la griglia:

Quando?

Chi?

Che cosa succede?

Dove?

150

I Maya

realizzano vere piantagioni di cacao

Centro America

600

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

700

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

900/1000

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

1502

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

1519

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

1589

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

1900

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

1941

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

2000

............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ............................... ...............................

Nicoletta Negri, Cioccolato, che passione

dare il via iniziare, cominciare culmine grado massimo apporto contributo

31

Unità 2 11.

Scrivi il plurale dei seguenti nomi: la coltivazione........................................................................................... la pianta ........................................................................................................ la piantagione .......................................................................................... lo scambio................................................................................................... la civiltà ........................................................................................................ lo splendore ............................................................................................. il simbolo...................................................................................................... il dio ................................................................................................................ la coppa .......................................................................................................

12.

il seme ............................................................................................................................. l’energetico .................................................................................................................. il nobile ........................................................................................................................... il borghese ................................................................................................................... l’ecclesiastico ............................................................................................................ la lavorazione ............................................................................................................. la sede ............................................................................................................................. l’associazione ............................................................................................................ il club ................................................................................................................................

Racconta la storia del cioccolato e poi scrivila: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

13.

Unisci con le frecce ogni verbo al sostantivo, creando un’espressione significativa: dedicare dare organizzare gustare seguire frequentare fare cambiare

14.

una mano un master il tempo carriera un corso di cucina una festa idea un caffè

Dopo aver ascoltato attentamente, completa la seguente griglia:

4

Torta di mele

ingredienti

esecuzione

utensili

cottura

..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

gradi ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

32

tempo ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

Il nome

15. Completa con le preposizioni:

Occhio…

Il cacao nella geografia: dove si coltiva Asia, Africa, Caraibi e America Latina sono i paesi ................................................................................................ grandi piantagioni ..................................................... cacao. ..................................................... queste zone ..................................................... globo, le piante ..................................................... cacao, alte tre metri, crescono ............................................ ombra ...................................... imponenti alberi tropicali. Le condizioni climatiche, che vedono stagioni piuttosto uniformi, permettono ............................................... piante ..................................................... cacao ........................................ fiorire praticamente tutto l’anno. Il nome .......................................... frutto ..................................................... cacao è cabosside. Ha una forma oblunga ................................................................. dimensioni .......................................................................... un ananas. La raccolta ............................................ cabossidi si effettua durante tutto l’anno ma ci sono due periodi più importanti: aprile-maggio e ottobre-novembre.

a quei nomi di genere maschile in -o che diventano di genere femminile nel plurale, con desinenza in -a: l’

uovo

uova

paio

paia



miglio il

centinaio

miglia le

centinaia

migliaio

migliaia

riso (ridere)

risa (ridere)

… e a: MILLE

euro

due

MILA

euro

Nicoletta Negri, Cioccolato, che passione

RICORDA CHE… ci sono alcuni nomi che hanno un doppio plurale; al plurale maschile hanno un significato, al plurale femminile un altro: i cigli (di una strada) i gridi (dell’animale) il ciglio il grido le ciglia (dell’occhio) le grida (dell’uomo) i muri (della casa) il muro

i labbri (di una ferita) il labbro

le mura (della città) gli ossi (degli animali) l’osso

le labbra (della bocca) i corni (strumenti musicali) il corno le corna (dell’animale)

le ossa (dell’uomo)

i fondamenti (di una scienza)

i bracci (della poltrona) il braccio le braccia (dell’uomo)

il fondamento le fondamenta (di una casa)

i diti (singolarmente: i diti pollici) il dito le dita (nell’insieme: la mano ha cinque dita) Non cambiano di significato: i ginocchi il ginocchio

gli orecchi l’orecchio

le ginocchia

le orecchie

33

Unità 2 A t t enz i one

!

Il frutto ➞ i frutti (maschile) si usa in senso figurato: È

il frutto

Sono

i frutti

del mio lavoro

oppure quando indica i frutti che sono ancora sull’albero; es.: «È un albero carico di frutti». La frutta (femminile singolare) è quella già colta dall’albero, che di solito compriamo al negozio; es.: «Ho comprato due chili di frutta»; «Mangio molta frutta».

16. Scrivi accanto ad ogni nome il corrispettivo maschile o femminile: il conte ........................................................................................................ lo scultore ................................................................................................ lo zingaro .................................................................................................. l’elefante ................................................................................................... la suora ...................................................................................................... la consorte ............................................................................................... il dottore .................................................................................................... il farmacista ............................................................................................ il pediatra .................................................................................................. il commerciante ...................................................................................

17.

la collega ............................................................................................................ la poetessa ....................................................................................................... la pittrice ............................................................................................................. il custode ........................................................................................................... la suocera .......................................................................................................... la fotografa ....................................................................................................... l’imperatore ...................................................................................................... l’astrologo .......................................................................................................... il pasticciere .................................................................................................... la ricercatrice ..................................................................................................

Leggi attentamente le seguenti parole e riscrivile aggiungendo, solo quando è possibile, il suffisso -ista: professione, giornale, sindacale, ideale, maschile, reale, igiene, bambino, speciale, auto, arte, musica, funzione, emigrazione, sano, integrale, politico, pessimo, collezione, opportuno, comune, facile, sociale, chitarra, complicato, progresso, difficile. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................

18.

Scrivi dei nomi maschili e femminili, derivati dai verbi elencati qui sotto, con terminazione in -tore/-trice o in -ante/-ente. leggere ➞ lettore/lettrice; cantare ➞ cantante collaborare, lavorare, scrivere, calcolare, dipingere, scolpire, vendere, comporre, giocare, scommettere, amministrare, commerciare, ricercare, cantare, dirigere, abitare, agire, smacchiare, usare, viaggiare, perdere, sciare, visitare, chiedere, mandare. -tore/-trice ........................................................................................................................... ...........................................................................................................................

34

-ante/-ente ..................................................................................................................................... .....................................................................................................................................

Formazione del plurale

le ca

t Sin

e si

i grammat

singolare (il libro)

➞ -i

(i libri)

femminile ➞ -a

(la borsa)

➞ -e

(le borse)

maschile e ➞ -e femminile

(il giornale)

maschile

maschile

➞ -o

plurale

(la parete)

-a (l’atleta) ➞ -ista (il giornalista) -cida (l’omicida)

-a (l’atleta) femminile ➞ -ista (la giornalista) -cida (l’omicida) maschile

➞ -ìo

(lo zìo, il mormorìo)

(i giornali) ➞ -i

(le pareti)

➞ -i

(gli atleti) (i giornalisti) (gli omicidi)

➞ -e

(le atlete) (le giornaliste) (le omicide)

➞ -ìi

(gli zìi, i mormorìi)

(conservano la i nel plurale quei nomi maschili in cui la i è tonica, cioè accentata: ì) maschile

➞ -io

(l’armadio, il bacio)

➞ -i

(gli armadi, i baci)

(se la i non è tonica non s’aggiunge la i nel plurale) femminile ➞

-cìa -gìa

(la farmacìa) (la bugìa)

-cìe -gìe

(le farmacìe) (le bugìe)

(conservano la i nel plurale i nomi femminili in cui la i è tonica) -cia femminile ➞ -gia

(la camicia) (la ciliegia)

➞ -cie ➞ -gie

(le camicie) (le ciliegie)

(conservano la i nel plurale i nomi femminili in cui -cia e -gia sono preceduti da vocale) -cia femminile ➞ -gia

(l’arancia) (la pioggia)

-ce ➞ -ge

(le arance) (le piogge)

(perdono la i nel plurale quei nomi femminili in cui -cia e -gia sono preceduti da consonante) maschile

-co ➞ -go

ma:

maschile ma:

➞ -ico fico antico

(il cuoco) (il lago)

-chi ➞ -ghi

(i cuochi) (i laghi)

(greco) (austriaco)



(greci) (austriaci)

(il medico) (l’amico) (il politico)

➞ -ici

(i medici) (gli amici) (i politici)



fichi antichi

35

Unità 2 singolare femminile ➞

-(i)ca (la barca) (l’amica) -ga (la maga)

plurale ➞

-che -ghe

(le barche) (le amiche) (le maghe)

maschile

(il filologo) ➞ -logo (lo speleologo)

➞ -logi

(i filologi) (gli speleologi)

maschile

(il catalogo) ➞ -logo (il dialogo) (il monologo)

(i cataloghi) ➞ -loghi (i dialoghi) (i monologhi)

Il plurale -logi si riferisce a persone, mentre si preferisce aggiungere una h (-loghi) nei nomi riferiti a cose.

Formazione del femminile I nomi che al maschile terminano in

-o

il figlio il gatto il casalingo l’impiegato lo zio

I nomi che al maschile terminano in il padrone il signore -e(-iere) il cameriere l’infermiere Alcuni nomi che al maschile terminano in

-a -e

il poeta il duca il profeta il conte il principe il professore

I nomi che al maschile terminano in

-tore

ma:

il direttore il collaboratore il pittore lo scrittore l’ambasciatore l’attore il dottore

36

formano il femminile con la desinenza

-a

la figlia la gatta la casalinga l’impiegata la zia

formano il femminile con la desinenza -a

la padrona la signora la cameriera l’infermiera

formano il femminile con il suffisso

-essa

la poetessa la duchessa la profetessa la contessa la principessa la professoressa

formano il femminile con il suffisso

-trice

la direttrice la collaboratrice la pittrice la scrittrice l’ambasciatrice l’attrice la dottoressa

Il nome • Sintesi grammaticale

Restano invariati al femminile i nomi maschili che terminano in -ista -cida

il professionista il suicida

alcuni nomi maschili che terminano in il collega l’astronauta -a il pediatra l’atleta i nomi maschili che terminano in il cantante -ante il negoziante -ente il parente il dirigente ma:

-ista -cida

la professionista la suicida

-a

la collega l’astronauta la pediatra l’atleta

-ante -ente

la cantante la negoziante la parente la dirigente

lo studente l’elefante

la studentessa l’elefantessa

I nomi che al maschile terminano in il difensore il possessore il trasgressore

-sore

formano il femminile (partendo dalla radice dell’infinito del verbo corrispondente) con il suffisso -itrice

la difenditrice (difend-ere) la posseditrice (possed-ere) la trasgreditrice (trasgred-ire)

Rimangono invariati alcuni nomi in il

-e

la

nipote custode consorte

Sono casi particolari: genere maschile

genere femminile

genere maschile

genere femminile

genere maschile

genere femminile

eroe

eroina

papà

mamma

uomo

donna

re

regina

padre

madre

maschio

femmina

zar

zarina

marito

moglie

fratello

sorella

dio

dea

genero

nuora

frate

suora

celibe

nubile

37

Unità 2 RICORDA CHE… alcuni nomi maschili in ➞ -o e in ➞ -e si comportano come quei nomi maschili in -a che aggiungono al femminile il suffisso -essa. Questo suffisso potrebbe conferire al sostantivo un’intonazione ironica, in particolar modo se usato per alcune professioni. Nell’italiano contemporaneo si tende a lasciare il nome al maschile anche se riferito a donne. Esempio: l’avvocato (anziché l’avvocatessa) Luisa Rossi; il vigile urbano (anziché la vigilessa) Paola Guerri. Anche la parola presidente, riferita a una donna, si lascia spesso invariata: il presidente o la presidente.

Nomi invariabili singolare femminile

➞ -ie

ma:

femminile

➞ -o

ma:

la specie la serie la carie

plurale ➞ -ie

la superficie la moglie

le superfici le mogli

la foto la radio la moto l’auto

le foto le radio le moto le auto

➞ -o

la mano l’eco (femminile)

maschile e femminile

➞ -i

maschile e femminile

➞ —

il tabù la città la virtù

➞ -a

il vaglia il cinema il gorilla il sosia il boia

maschile

le specie le serie le carie

il brindisi

le mani gli echi (maschile) ➞ -i

la crisi

i brindisi le crisi

➞ —

i tabù le città le virtù

➞ -a

i vaglia i cinema i gorilla i sosia i boia

Sono invariabili i monosillabi: il re ➞ i re, la gru ➞ le gru, il tè ➞ i tè.

Nomi stranieri I nomi stranieri restano invariabili: il week-end ➞ i week-end; il bar ➞ i bar; lo sport ➞ gli sport; la chance ➞ le chance; il film ➞ i film

A t t enz i one

!

all’aggettivo pari che, come i suoi composti impari e dispari, è invariabile. Esempio:

In Italia non ci sono pari opportunità nelle faccende domestiche per le donne e gli uomini.

38

COP A O R LAVO

Stasera vai a cena fuori con alcuni amici.

PI E

Siete indecisi tra due ristoranti segnalati da Slow food.

ARGOMENTI ● Slow food ● Menu ● Prezzi ● Giorno e Orari di apertura ● Dove si trovano ● Prenotare

La torre di gnicche Enoteca con mescita e cucina Piaggia San Martino, 8 Arezzo, Tel. 0575 352035

Chiuso il mercoledì Orario: 12.00-15.00/18.00-01.00 Ferie: 2 settimane in gennaio, 1 in luglio Coperti: 30 + 20 esterni Prezzi: 18-25 euro vini esclusi Si accettano carte di credito e Bancomat

Torta di semolino al cioccolato I NGREDIENTI ● 250 grammi di pasta frolla ● 1 litro di latte ● 100 grammi di zucchero ● 50 grammi di burro ● 150 grammi di semolino ● 2 uova ● scorza di arancio ● un pizzico di sale Far bollire il latte con la scorza d’arancia, il burro e lo zucchero. Aggiungere il semolino a pioggia e cuocere per circa 10 minuti. Lasciare intiepidire e aggiungere i tuorli d’uovo e gli albumi montati a neve. Versare il composto nello stampo già imburrato e foderato di pasta frolla. Guarnire con una crema al cioccolato e cuocere in forno a 180°. Freddare.

A pochi passi dalla splendida piazza Vasari, meglio nota come piazza Grande, il locale ha un’unica saletta arredata semplicemente, con tavoli di legno e sedie impagliate, nonché un piccolo dehors estivo sistemato sui gradoni a fianco del palazzo delle Logge. Tipica “osteria nuova”, mostra una grande attenzione al vino: le etichette della carta, curata con passione, sono circa 800, con un occhio di riguardo alla produzione locale e un buon servizio anche a bicchiere. Lucia, aiutata in sala da Stefano, cucina piatti legati alla tradizione toscana, in particolare aretina. È quasi obbligatorio aprire con i tipici salumi della regione, accompagnati da un ricco assortimento di crostini e crostoni. I primi sono soprattutto minestre brodose: zuppa di cipolle, acquacotta casentinese, pappa al pomodoro. Si può proseguire con i classici e ormai rarissimi grifi all’aretina (spezzatino di muso di vitello), la trippa, il polpettone, il baccalà in umido. Per quanto riguarda i formaggi, la scelta è incentrata su pecorini e caprini dell’Appennino serviti con marmellate fatte in casa; ottima anche la selezione di oli extravergini. Tra i dolci preparati da Lucia ci sono la torta di riso, quella farcita con mascarpone e cioccolato, la crostata di pere e ricotta, la mousse di ricotta con crema di limone e scaglie di cioccolato, la torta di semolino al cioccolato.

Mangiando mangiando Osteria Piazza Matteotti, 80, Greve in Chianti, Tel. 055 8546372

Sotto i portici della magnifica piazza centrale di Greve si trova questo minuscolo locale: l’arredo è di buon gusto, e la piazza fa da scenario al dehors per la bella stagione. In sala Mirna presenta a voce il menù del giorno: alcune preparazioni variano secondo stagione, mentre la carta è impostata sulla tradizione grevigiana. Dalla cucina a vista Salvatore Toscano manda i suoi piatti dai buoni ingredienti e, pur operando in un luogo dove il turismo di massa condiziona molto le scelte dei ristoratori, non rinuncia ai sapori autentici: quelli toscani, con incursioni nella sua terra di origine, la Sicilia. Si può iniziare con i crostini toscani, la fettunta, il carpaccio di filzetta di cinta senese oppure con i salumi della vicina macelleria Falorni. Si prosegue con i primi asciutti che utilizzano una pasta artigianale locale: garganelli sul sugo

di cinta senese, pappardelle sul cinghiale, rigatoni guanciale cipolla e pomodoro, tagliatelle al sugo toscano. Ma anche ottimi spaghetti al pomodoro, acciughe e finocchietto selvatico. Tra le zuppe: pappa al pomodoro e ribollita. Per i secondi, a parte le ricche insalate, è d’obbligo puntare sulle ottime carni autoctone: gran tegame in umido di cinta senese con fagioli bianchi, peposo alla fornacina, filetto di manzo lardellato, bistecca alla fiorentina. In alternativa, il baccalà in padella ai pomodori passiti. Per i dolci, chiedete quelli del giorno. La carta dei vini è essenziale, ma non mancano bottiglie – soprattutto del Chianti Classico – che possono soddisfare tutte le esigenze. Chiuso il lunedì Orario: mezzogiorno e sera Ferie: variabili Coperti: 25 + 35 esterni Prezzi: 20-25 euro vini esclusi Carte di credito MC, Visa, Bancomat

Unità

L’articolo

3  Strutture grammaticali 

Articolo determinativo e indeterminativo Preposizioni articolate Funzioni comunicative Persuadere attraverso slogan pubblicitari, chiedere e dare informazioni, descrivere foto

, UN MARE DI VACANZE a Sardegna, un’isola ove la natura ha dispensato con dovizia i suoi doni. Spiagge di sabbia finissima lambita da un mare di smeraldo trasparente; un paradiso di colori e profumi unico nel Mediterraneo. La Sardegna vi aspetta con i suoi tesori inimitabili.

L

Grande Concorso

VINCI LA SARDEGNA inviandoci il più bel pensiero o la più bella immagine della nostra isola

Sardegna, un mare di vacanze. REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Ente Sardo Industrie Turistiche via Mameli 97, Cagliari Sardegna Italia

dispensare distribuire generosamente dovizia abbondanza, ricchezza lambire bagnare leggermente

4040

Cagliari

L’articolo

Al lavoro!

5.

Golfo

In queste foto abbiamo .......... immagini di .......... paradiso. Possiamo ammirare .......... mare limpidissimo e chiaro, dove si può fare .......... bagno senza problemi. Non ci sono troppe barche che inquinano .......... mare e non c’è .......... grande folla di bagnanti che sporca .......... spiagge. .......... sabbia è fine e bianca come quella delle isole del Pacifico. .......... unici due bagnanti che vediamo nella foto grande sono veramente fortunati. Si godono .......... pace, .......... silenzio e .......... colori meravigliosi che .......... natura ha donato a quest’isola veramente stupenda. .......... costa è famosa anche per .......... fondali marini, ricchi di pesci e di coralli. Tutto questo costituisce .......... forte richiamo per .......... amanti degli sport subacquei e per .......... turisti che cercano .......... tranquillità e .......... contatto con .......... natura.

Costa Smeralda

Castelsardo

Tempio Pausania

Calangiànus

Porto Torres

O

Golfo Olbia

di Olbia

E Lago del Coghin

Ozieri

Siniscola

Alghero

S

Golfo di

Orosei

Nuoro

Bosa

Macomer

Golfo di

Orgòsolo Abbasanta

Lago Omode

Stagno di

Arbatax Lanusei

Oristano

T I R R E N O

«Sardegna, un mare di vacanze» è lo slogan pubblicitario che l’Ente per il turismo della Regione sarda ha ideato per promuovere il turismo estivo. Inventa altri slogan usando le seguenti espressioni:

Completa il seguente testo:

La Maddalena

Santa Teresa Gallura

Golfo Aranci

Sassari

................................................................................................................................. .................................................................................................................................

i o a c i f B o n

Palau Porto Cervo

Descrivi quello che vedi nella foto grande, a pagina precedente:

Immagina di partecipare al Grande Concorso «Vinci la Sardegna», e scrivi un bel pensiero sull’isola:

d i

Arzachena

D I

Golfo di Oristan

Barùmini

Sant'Antonio di Santadi

San Gavino Monreale

Gùspini

M A R

Un mare di .................................................................................................... ................................................................................................................................. Un sacco di .................................................................................................. ................................................................................................................................. Un mucchio di ............................................................................................ .................................................................................................................................

4.

B o c c h e

N

................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

3.

Osserva attentamente la cartina della Sardegna:

Lago del Flumendo

Tertenia

Lago Mulargi

M A R

Che cos’è la Sardegna? .................................................................... Dove si trova? ............................................................................................ Quali sono i tesori naturali dell’isola? ..................................... ................................................................................................................................ Che cosa si può fare in Sardegna? ......................................... ................................................................................................................................

2.

6.

Rispondi alle seguenti domande:

S A R D E G N A

1.

Villacidro Decimomannu Assèmini

Iglesias

Cagliari

Carbonia Capoterra Sant'Antioco

7.

Golfo di Palmas

Golfo di Cagliari

Villasimìus

M A R M E D I T E R R A N E O

Leggi attentamente il seguente testo:

La Sardegna è un’isola. Al nord della Sardegna c’è la Corsica, a est il mar Tirreno, ad ovest il mar di Sardegna e a sud il mar Mediterraneo. Le città più importanti della Sardegna sono Cagliari, il capoluogo, Sassari, Nuoro, Oristano e Olbia. I traghetti arrivano nei porti di Cagliari, di Olbia e di Porto Torres. A nord-est si trova la famosa Costa Smeralda, paradiso dei turisti ricchi e famosi. Porto Cervo, Porto Torres e Santa Teresa di Gallura sono conosciuti in tutto il mondo. Le altre città sono meno famose, ma piene di fascino. L’intero sud e tutta la provincia di Cagliari, oltre a una terra ancora vergine, offrono ai turisti molti motivi di richiamo: cultura, arte, archeologia. Il clima è mite d’inverno e caldo d’estate. La vegetazione è ricca di vigneti, oliveti, frutteti, alberi di sughero. Sono tipici del sud i prodotti artigianali fatti con il sughero.

41

Unità 3 8.

Rispondi alle seguenti domande: Che cosa c’è a nord della Sardegna? ........................................................................................................................................................................................ E a sud?............................................................................................................................................................................................................................................................... Dove si trova il mar di Sardegna? .................................................................................................................................................................................................. E il mar Tirreno?............................................................................................................................................................................................................................................ Qual è il capoluogo di regione? ...................................................................................................................................................................................................... Dove si trova? ................................................................................................................................................................................................................................................ Che cos’è la Costa Smeralda? ......................................................................................................................................................................................................... Che cosa offre ai turisti la provincia di Cagliari? ............................................................................................................................................................... Com’è il clima? .............................................................................................................................................................................................................................................. Com’è la vegetazione al sud della Sardegna? .................................................................................................................................................................... 3

2

1

5 4

9.

Completa la descrizione delle foto presentate: a ......... foto n. 1 rappresenta .......... panorama di Cagliari. b ......... foto n. 2 ritrae .......... complesso nuragico più importante dell’isola. .......... sua costruzione si fa risalire tra ..........

1400 e .......... 1420 avanti Cristo. c Nella foto n. 3 vediamo .......... lavori d’artigianato fatti con .......... paglia. d .......... foto n. 4 riporta .......... festa popolare, cioè .......... sagra. e .......... foto n. 5 ritrae .......... scavi archeologici che si trovano a sud di Cagliari.

10.

Con i dati raccolti sulla Sardegna, completa la seguente griglia:

capoluogo di regione

città più importanti

porti più importanti

richiami turistici

prodotti artigianali

vegetazione

............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ la costa più famosa

............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................

42

L’articolo

SAI CHE COS’È… l’articolo? L’articolo è una parola che accompagna il nome: la casa nuova, l’orologio a pendolo, un libro usato. L’articolo precede sempre il nome (o sostantivo) e fa diventare sostantivi tutte le parole che lo seguono: aggettivi, avverbi, verbi e congiunzioni. «Il bello è relativo»; «Il troppo storpia» «Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare»; «Non ho capito bene il perché». L’articolo concorda con il genere e il numero del nome che accompagna ed è di due tipi: determinativo e indeterminativo. Articolo determinativo Maschile Femminile Singolare Plurale Singolare Plurale il lo

i gli

la l’

le le

Articolo indeterminativo Maschile

Femminile

un uno

un’ una

L’articolo indeterminativo non ha il corrispettivo plurale; per indicare il plurale indeterminato l’articolo si può omettere oppure si può usare l’articolo partitivo dei, degli, delle o l’aggettivo indefinito alcuni, alcune: alcuni amici degli Sono andato al lago con alcune amiche delle

Occhio…

alla funzione dell’articolo!

L’articolo determinativo • indica qualcosa che già conosciamo o che abbiamo appena nominato. In «È arrivato il direttore» ci riferiamo al direttore della ditta in cui lavoriamo, in «Mi presti la penna?» mi riferisco alla tua penna; • può indicare qualcosa di ben definito, oggetti unici anche in natura: il sole, la luna, il cielo, il petrolio, l’oro ecc.; • può precedere, in altri contesti, un nome che si riferisce ad un’intera classe di oggetti (persone, animali ecc.): Esempio: «Il computer non potrà mai sostituire l’uomo» «Il cane è l’amico più fidato dell’uomo».

43

Unità 3 •

Può assumere valore distributivo nel significato di ogni. Esempio: «Andiamo in piscina il (ogni) lunedì» «L’ (= ogni) inverno andiamo in montagna, l’ (= ogni) estate al mare». • Può assumere il significato dell’aggettivo dimostrativo quello (più raramente questo). Esempio: «Ecco il (= quel) libro che mi hai chiesto» «Quale dolce vuoi?» «Dammi il (= quello) meno calorico» «Abbiamo organizzato la gita per il (= questo) finesettimana».

L’articolo indeterminativo • indica che il nome seguente ha un valore generico, indeterminato. In «Mi dai una penna?» non mi riferisco ad una penna in particolare, ma ad una qualsiasi; • può introdurre un argomento nuovo (non nominato prima) nella comunicazione. In «Ho prenotato un viaggio» si tratta di un viaggio ben determinato, ma del quale l’ascoltatore non sa ancora nulla; • può assumere valore di tanto, talmente, così grande, con intonazione enfatica o in funzione esclamativa. Esempio: «Ho una fame che non ci vedo» «Che caldo! C’è un sole che spacca le pietre!» «Dammi un’altra coperta, ho un freddo!». • quando precede il nome di un personaggio famoso si riferisce ad una sua opera o ad un suo design e non al personaggio stesso. Esempio: «È un Guttuso»; «Ho comprato un Armani». Nelle frasi negative un, uno, una rafforzano la negazione assumendo il significato di nemmeno uno, neanche una, solo/soltanto uno/a. Esempio: «Non ho saputo rispondere una (= una sola o neanche una) parola» «Quello studente non ha fatto un (= nemmeno un) esercizio!».

Al lavoro! 11.

Scrivi l’articolo determinativo maschile o femminile davanti ai seguenti sostantivi e poi volgi al plurale:

............. ............. ............. ............. ............. .............

singolare

plurale

scimpanzé gnomo scala unghia zio studio

...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ......................................................................

44

.

............. ............. ............. ............. .............

singolare

plurale

scena sceriffo ospite pseudonimo incendio

...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ......................................................................

L’articolo

12.

Scrivi l’articolo indeterminativo maschile o femminile davanti ai seguenti sostantivi e poi volgi al plurale:

............. ............. ............. ............. ............. .............

singolare

plurale

barca orologiaio psichiatra sciarpa armadio sciopero

...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ......................................................................

A t t enz i one

.

............. ............. ............. ............. .............

singolare

plurale

studente aula iena zaino esercizio

...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ......................................................................

!

Al femminile singolare l’articolo sia determinativo che indeterminativo ha due forme: la, una davanti a consonante: la/una casa, la/una scala; l’, un’ davanti a vocale: l’/un’amica. Al femminile plurale l’articolo ha solo la forma le: le case, le scale, le amiche. Al maschile singolare e plurale l’articolo sia determinativo che indeterminativo ha varie forme: • al singolare, davanti a vocale, ha le forme l’/un: l’amico, un amico, che al plurale diventa gli: gli amici, (degli) amici; • al singolare prende la forma forte lo (plur. gli), uno (degli) se: – precede un nome che inizia con una s seguita da un’altra consonante. Esempio: lo schiaffo, lo scialle, uno show, gli studenti, gli specchi, gli sciatori, (degli) show – precede un nome che inizia con z o con gn. Esempio: lo zero, lo zio, lo gnomo, gli zeri, gli zii, gli gnomi – precede un nome che comincia con ps o pn. Esempio: lo pneumatico, uno pneumologo anche se l’uso oscilla tra il e lo (il pneumatico e lo pneumatico) – precede un nome che comincia con y seguito da una vocale. Esempio: lo yogurt (in stranierismi come lo yacht). L’articolo maschile, davanti a consonante semplice o altri gruppi consonantici, prende la forma debole il (plur. i), un. Esempio: il viaggio, il clima, un sogno, un whisky, i viaggi, (dei) sogni

RICORDA CHE… Non si apostrofano gli articoli plurali maschili gli e degli davanti ai nomi che cominciano per a, e, o, u (si preferisce non apostrofare questi articoli anche davanti ai nomi che cominciano per i). Esempio: degli amici; gli esami; gli orologi; degli uomini; gli italiani; degli imbecilli.

45

Unità 3 Articolo determinativo o indeterminativo?

13.

Completa le seguenti frasi usando l’articolo giusto: 1. Non dimenticherò mai ..................... giorno che ti ho incontrato. 2. È arrivato ..................... tecnico che deve riparare il televisore? 3. Finalmente, ..................... giorno, dopo tanto tempo, ho rivisto quel professore. 4. Ora ti racconto ..................... storia. 5. Fa ..................... ingegnere in un’industria del Nord. 6. Scusami, è stato ..................... sbaglio.

7. 8. 9. 10. 11.

Hai messo ................. sale e ................. olio nell’insalata? Sei venuto con ..................... macchina di tuo padre? Dammi ..................... bottiglia di vino. Prendi ..................... bottiglia del vino. Sai? Carlo mi ha regalato ..................... libro per ..................... mio compleanno. 12. Fa molto freddo: mettiti ..................... cappotto. 13. Non possiamo partire: c’è ..................... sciopero dei mezzi pubblici. 14. Marco è in ospedale, ha avuto ..................... incidente stradale.

C OME Marco non sta più qui, ha cambiato lavoro. Eccolo! è arrivato il campione!

A t t enz i one

!

Non si mette l’articolo con gli aggettivi possessivi che precedono i nomi di parentela al singolare, come: padre, madre, sorella. Esempio: mio padre, sua madre, tua sorella

14.

Ho cambiato idea: domani non vengo alla gita.

Ho un sonno…!

• • • • • • • • •

1. Ha avuto ........................ possibilità di cambiare lavoro, ma non ha accettato. 2. Vuoi ........................ cioccolatino al liquore? 3. Ti prego, dammi ancora ........................ possibilità! 4. Ti preparo ........................ ottimo caffè. 5. ........................ caffè italiano per me è troppo forte, preferisco ........................ americano.

46

si

D I C E

No, questo per me è troppo caro, scelgo il più economico.

Faccio jogging la domenica mattina.

Articolo NO Ha reagito con coraggio Mi guarda con odio Guida con prudenza Lo cura con amore È rimasto senza soldi È veramente senza amici Ho fame Ho sete Ho paura

Completa le seguenti frasi usando l’articolo giusto:

Al lavoro!

Quel quadro è di grande valore. È un Picasso!

Articolo SÌ • Ha reagito con il coraggio di un leone • Mi guarda con l’odio di un nemico • Guida con la prudenza dei principianti • Lo cura con l’amore di una madre • È rimasto senza un soldo • È veramente senza un amico • Ho una fame da lupo • Ho una sete! • Ha una paura matta di perdere l’aereo

6. Ho assaggiato ........................ cioccolato squisito. 7. Ho avuto ........................ paura! 8. Ho ........................ sensazione che tutto andrà bene, vedrai! 9. C’è ........................ macchia di caffè sulla tua giacca. 10. In questo periodo faccio ........................ strani sogni. 11. ........................ ultimi film che ho visto erano molto interessanti. 12. Questo è ........................ lavoro che fa per te. Hai tutti ........................ requisiti necessari.

L’articolo

Preci {Perugia} Il paesino umbro con la sagra “Pane, prosciutto e fantasia” festeggia l’antica tradizione della norcineria ll’interno dei confini dell’Umbria, cuore verde d’Italia, si trova la dolce Val Castoriana, con fiumi, colline e boschi incantati. (…) Le testimonianze del passato segnano uno dei luoghi più interessanti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove la sapienza dell’uomo si è espressa non solo con la chirurgia (nel minuscolo paese di Preci nel 1500 ventisette famiglie di medici oculisti e chirurghi acquistarono fama in tutto il mondo per la loro nobile arte), ma anche

A

con l’arte della gastronomia. (…) Qui a Preci “Pane, prosciutto e fantasia” festeggia l’antica tradizione della norcineria che ha il suo vanto nel prosciutto di Norcia. Oltre 100 gli espositori che faranno assaggiare al pubblico il prosciutto in abbinamento ai vini doc della regione ed ai prodotti tipici umbri, dal formaggio al tartufo. E poi artisti di strada e cantori delle antiche ballate popolari nelle piazze e nei vicoli medievali. I Viaggi di Repubblica, 15 giugno 2006

acquistare fama diventare famoso sagra festa popolare che celebra un evento del raccol-

vanto pregio, merito abbinamento accostamento funzionale di due

to o dell’annata (sagra del vino, sagra del prosciutto ecc.) norcineria locale destinato alla lavorazione e alla vendita della carne di maiale

elementi (di colori, di sapori, di cibo e di vino ecc.) vicolo minuscola via cittadina

15. Dopo aver letto attentamente l’articolo proposto completa le domande e le risposte con gli articoli mancanti: • Che cosa possiamo fare questo fine settimana? ........................................................................... gita a Preci • Dove si trova Preci? Preci è ............................ piccolo paese che si trova nel cuore verde dell’Umbria tra colline, fiumi e boschi. • Perché questo paesino è diventato famoso? Per ............ arte della chirurgia e della gastronomia • Che cosa si svolge a Preci dal 30 giugno al 2 luglio? ................... sagra del prosciutto • Che cos’è ........... la sagra del prosciutto? È ............ manifestazione che festeggia ....................... antica tradizione della norcineria. • Perché ............. sagra si chiama “Pane, prosciutto e fantasia”? Perché ............ espositori fanno assaggiare non solo .......... pane e ............ prosciutto, ma anche altri prodotti umbri come ............. formaggio e ................... tartufo e gustare .................. vini in abbinamento al cibo, e poi ........... cantori delle antiche ballate popolari intrattengono ............. visitatori nelle piazze e nei vicoli medievali.

47

Unità 3 16. Completa le frasi inserendo gli articoli determinativi o indeterminativi solo quando è necessario: ............ insegnante di mia figlia ............ docente al Politecnico di Torino ............ insegnante di scuola media

La signora è Mio fratello frequenta

............ facoltà di medicina ............ università ............ corso di specializzazione

Sua cugina ha sposato

.......... ricco industriale ............ miliardario ............ presidente della società

Ho ricevuto

Antonio è

Ho incontrato

............ soldi dell’eredità ............ soldi che mi hai mandato ............ soldi da uno zio ............ architetto scelto per i lavori di restauro ............ architetto ............ architetto famoso ............ vecchi amici ............ amici di mio fratello ............ amici che non vedevo da molto tempo

RICORDA CHE… l’aggettivo dimostrativo quello e l’aggettivo qualificativo bello quando si trovano prima del nome, si comportano come l’articolo determinativo maschile: singolare:

plurale:

17.

il libro lo zaino l’orologio i libri gli zaini gli orologi

quel libro è un bel libro quello zaino è un bello zaino quell’orologio è un bell’orologio quei libri sono (dei) bei libri quegli zaini sono (dei) begli zaini quegli orologi sono (dei) begli orologi

Ma... ATTENZIONE alle frasi: «Bello quell’orologio! – Eh, sì, è proprio un bell’orologio». «Dove hai comprato quel bello zaino che avevi l’altra sera? – Bello vero? Me l’hanno regalato».

Completa il seguente articolo con le preposizioni semplici e articolate:

Classifica dei centri italiani secondo i giudizi della stampa estera: al secondo posto Urbino, seguita da Siena

TURISMO? GLI STRANIERI VOTANO ASSISI, BOCCIATE ROMA E FIRENZE 1

2

3

iccoli e famosi. Patrimonio ...............Unesco. Borghi italiani, amati ed esaltati ............... stampa estera. Assisi ............... primo posto, scrive il Times of India “patria ............... San Francesco”............... la sua Umbria “patrimonio culturale e artistico mondiale”. E Urbino, “città ASSISI • La Basilica .............. URBINO • Palazzo ideale .......... Italia”, scrive il SIENA • Piazza San Francesco .............. Assisi, ducale .............. Urbino, del Campo .............. Siena Sydney Morning, contrapposta il simbolo .............. cittadina che gli stranieri giudica- affollata .............. occasioumbra. no la «città ideale». .......... Firenze “ che sembra quane .............. Palio. si persa sotto il peso ............... turismo, mentre Urbino gode ............... una vera intimità, offrendo ............... pubblico grandi opere pittoriche e architettoniche”. Poi Siena, che secondo il Guardian incanta ............... le sue stradine, piene ............... drogherie, boutiques e caffè, ............... l’odore ............... aglio e pasticcini.

P

48

L’articolo • Sintesi grammaticale

18. Completa con le preposizioni semplici e articolate:

t Sin

e si

Articolo determinativo singolare

le

Domani andremo .......... stadio .......... vedere la partita .......... calcio. Non andare ........ Claudia ........ mani vuote! Portale almeno una scatola ........ cioccolatini o un mazzo ......... fiori! Quando la mamma esce .......... casa, i bambini mettono tutto .......... disordine. Ho regalato un orologio .......... oro .......... mio fidanzato .......... il suo compleanno. Vengo .......... università .......... la borsa piena .......... libri. Ieri sera siamo rimasti .......... nostri amici .......... parlare .......... politica. Rosanna è stata molto gentile .......... noi, invitiamola .......... cena .......... miglior ristorante .......... città. Oggi non ho niente .......... fare, voglio andare .......... giro .......... le vie .......... centro. Il medico ha ordinato .......... mia zia .......... mangiare .......... meno. Peter ha già studiato la lezione .......... italiano ed ha già fatto gli esercizi .......... domani. Il nostro amico ha un sacco .......... soldi, ha comprato un appartamento .......... 300 mila euro. Non posso prendere niente .......... mangiare, ho problemi .......... linea. Il treno proveniente .......... Milano .......... Ancona viaggia .......... trenta minuti .......... ritardo. Lo studente seduto .......... primo banco viene .......... una piccola città .......... Austria. Prima .......... andare .......... piscina, devo comprare il costume .......... bagno. Preferisce passare le vacanze .......... mare piuttosto che .......... montagna. Partirò .......... Parigi .......... il treno .......... dodici. Ho lasciato la macchina .......... parcheggio .......... università.

ca

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18.

i grammat

Articolo indeterminativo

singolare

plurale bambini i ➚ ➘ viaggi

➚ studente lo ➙sbaglio ➘ zio ➘ zaino

➚ studenti gli ➙ sbagli ➘ zii ➘ zaini

l’ ➙amico ➘ esame

gli ➙ amici ➘ esami

uno

➚ bambina la ➙scatola ➘ zia l’ ➙amica ➘ isola

➚ bambine ➚ scatole le ➙ zie ➘ amiche ➘ isole

➚ bambina una ➙scuola

femminile

maschile

bambino il ➚ ➘ viaggio

plurale

fiore un ➚ ➘ viaggio

fiori (dei) ➚ ➘ viaggi

amico un ➚ ➘ esame

amici (degli)➚ ➘ esami

➚ studente ➘ zaino

un’ ➙amica ➘ isola

➚ studenti (degli) ➘ zaini (delle)

➚ bambine ➙ scuole ➙ amiche ➘ isole

Preposizioni articolate DI A DA IN SU

IL

LO (L’)

LA (L’)

I

GLI

LE

del al dal nel sul

dello (dell’) allo (all’) dallo (dall’) nello (nell’) sullo (sull’)

della (dell’) alla (all’) dalla (dall’) nella (nell’) sulla (sull’)

dei ai dai nei sui

degli agli dagli negli sugli

delle alle dalle nelle sulle

49

Veduta di Preci

Cerca di convincere i tuoi amici a venire con te a Preci alla Sagra del prosciutto il prossimo fine settimana. • • • • • •

Firenze

che cosa si svolge a Preci dal 30 giugno al 2 luglio come ci si arriva che cosa si può fare dove si può andare a dormire dove si può andare a mangiare che cosa si può comprare

Gubbio

Perugia

Assisi

Foligno Todi

Spoleto Preci Norcia Cascia

Orvieto

Terni

Roma

Un antico borgo sulle colline

Le fonti del Clitunno

50

La “verde” Umbria

Tempo: 1h23 (circa) di cui 40 min su strade a scorrimento veloce Distanza: 96 km di cui 56 km su strade a scorrimento veloce e su strade piacevoli Costo carburante 10.04 EUR Uscire da Perugia e prendere RA6 in direzione di: E45 TERNI CESENA A1 ROMA Seguire la direzione: ASSISI FOLIGNO CESENA Per 7 km (circa 11 minuti) continuare su: SS3BIS / E45 Seguire la direzione: ASSISI FOLIGNO Passaggio in prossimità di Ospedalicchio Passaggio in prossimità di Santa Maria degli Angeli

Seguire sempre la direzione: FOLIGNO EST– SPOLETO – NORCIA –MACERATA – ROMA In prossimità di Foligno, continuare su: SS3 e prendere l’uscita in direzione: CASCIA NORCIA Continuare su: SS 685 Si passa Sant’Anatolia di Narco Continuare su: SS 209 / SR 209 9.5 km Si attraversa il borgo di Triponzo Girare a destra: SP 476 4 km Arrivo: Preci, centro (da www.michelin.it)

Agriturismo

DOVE MANGIARE

DOVE DORMIRE

&

RELAIS LE TRE VASELLE

Bed breakfast

AGRITURISMO

Una dimora seicentesca in uno scenario agreste con una accoglienza familiare ed elegante. Anche oasi benessere con piscina, sauna e idromassaggio

NONNA ROSA

L’agriturismo sorge all’interno di un’azienda agricola di 50 ettari. Dispone di 11 camere ed una piscina. Il ristorante offre piatti tipici, ottimi vini prodotti in azienda

Prezzi: doppia da 200 euro Via Garibaldi 48, Torgiano Tel. 075 98 80447

Nonna Rosa e la nipote Federica accolgono gli ospiti in camere arredate con mobili provenienti da mercatini di antiquariato e rigattieri locali Prezzi: doppia da 60 euro Fiano di Abeto Norcia Tel. 0743 938024

RISTORANTE

OSTERIA

AGLI SCACCHI

Pernottamento e prima colazione 26 euro, completa 50 euro. Spoleto- Frazione Crocemarroggia Tel. 074 353737

in un edificio del ‘500 carni locali, tartufi, lenticchie di Castelluccio, farro

Prezzo medio 25 euro bevande escluse. Quartiere Scacchi 12, Preci

COSA COMPRARE Norcineria Fratelli Alesi

Situata di fronte all’ingresso delle fonti del Clitunno, il ristorante è ospitato in struttura dell’800. La cucina propone piatti di tradizione umbra. Da segnalare la carta dei vini. Prezzo medio 20 euro

Prosciutto e norcinerie a regola d’arte

51 Via Roma 46, Preci

Unità

Il passato prossimo. L’imperfetto

4  Strutture grammaticali 

Passato prossimo Uso degli ausiliari essere e avere Imperfetto indicativo Trapassato prossimo Funzioni comunicative Raccontare e riassumere una storia Esprimere un parere

QUATTRO SALTI TRA LE STELLE Anousheh Ansari, miliardaria di 39 anni, ha speso 18 milioni di euro per una vacanza di undici giorni in orbita

nousheh Ansari è A tornata dalla sua odissea nello spazio.

L’affascinante e ricca manager statunitense di origine iraniana, 39 anni, è stata la prima donna a fare la turista fra le stelle. Il 18 settembre è decollata a bordo di una capsula russa Soyuz (assieme a due astronauti veri) alla volta della stazione spaziale internazionale ed è atterrata nella steppa russa undici giorni più tardi. E ora racconta a Gente tutte le emozioni e le curiosità della sua straordinaria avventura. Questi quattro passi fra le folle stelle valevano la somma di 20 milioni di dollari (circa 18 milioni di euro)? Certo. Non ho rimpianti. La vacanza nello spazio ha superato le mie aspettative. È sempre stato il mio sogno, un sogno senza prezzo. Da tempo sono appassionata del cosmo. Un giorno, poi, ho sentito che il miliardario Denis Tito si era regalato un volo su una Soyuz. Da quel momento ho fatto di tutto per partire.

Per un viaggio del genere non basta sborsare 18 milioni di euro, occorre anche superare dei test fisici. La preparazione al volo, lunga sei mesi, è stata, in effetti, molto dura. In febbraio mi sono trasferita in Russia e ho iniziato l’allenamento. Quando stava nella cabina della Soyuz, pronta a partire, ha avuto un po’ di paura? Ho provato un misto di agitazione e di calma. Ha visto 32 tramonti e altrettante albe al giorno: che impressione si ha a guardare la Terra vivere in modo così accelerato? È magnifico. Si vede la Terra come una cosa sola: non ci sono più nazioni, frontiere, popoli. Questo tipo di volo diventerà accessibile a tutti? Una compagnia canadese, una britannica e una americana lavorano già a viaggi suborbitali. Così nei prossimi dieci anni i prezzi saranno tra i 20 mila e i 40 mila euro.

decollare sollevarsi in volo steppa vasta pianura povera di acque folle pazzo sborsare pagare in contanti

Il passato prossimo. L’imperfetto

Al lavoro! 1.

in orbita ................................................................................... ........................................................................................................ ........................................................................................................ odissea nello spazio ...................................................... ........................................................................................................ ........................................................................................................ senza prezzo......................................................................... ........................................................................................................ ........................................................................................................

2.

Rispondi alle seguenti domande: Quando è partita per lo spazio Anousheh Ansari? ...... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Quando è ritornata? .............................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Quanto costa questo viaggio? ...................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Che cosa è necessario fare prima di partire? .................. ................................................................................................................................. Com’è la preparazione al volo? .................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Quanto costerà un simile viaggio nel futuro? .................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

3.

Scrivi il contrario dei seguenti aggettivi presenti nel testo: ricco .................................................................................................................. primo ................................................................................................................ vero .................................................................................................................... straordinario ............................................................................................... lungo .................................................................................................................

4.

................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .............................................................................................................................. . Per questa vacanza nello spazio ................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .............................................................................................................................. . Dopo un viaggio di undici giorni .................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .............................................................................................................................. .

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo:

Racconta l’articolo che hai letto e poi scrivi: Il sogno di una ricca manager americana era .................. ................................................................................................................................. .............................................................................................................................. . Finalmente ................................................................................................... ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

5.

Descrivi le sensazioni e le emozioni che la signora Ansari ha provato nello spazio: Quando stavo per partire .................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .............................................................................................................................. . Mi sentivo ....................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .............................................................................................................................. . La Terra ........................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .............................................................................................................................. .

Facciamo quattro chiacchiere?

Ti piace viaggiare? Perché?............... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... Quale tipo di viaggio preferisci? Perché? ....................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... Che cosa pensi del viaggio che ha fatto la signora Ansari? ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................

53

Unità 4 SAI CHE COS’È… il passato prossimo? È il tempo passato che indica un’azione conclusa, avvenuta nel passato, i cui effetti possono perdurare nel presente. Si forma con il presente di avere o essere + il participio passato del verbo. ho hai ha abbiamo avete hanno sono sei è siamo siete sono

A t t enz i one

comprato

un lettore DVD

venduto

la casa al mare

dormito

fino a tardi stamattina

-ARE

-ERE

-IRE

andato/a caduto/a partito/a andati/e caduti/e partiti/e

al cinema per le scale con il vagone letto in pizzeria nella trappola per la Spagna

-ATO

-UTO

-ITO

➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞

sceso scoperto scritto spento speso tradotto visto venuto

!

Alcune forme di participio passato sono irregolari: accendere aprire chiedere chiudere correggere correre decidere dire

➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞

acceso aperto chiesto chiuso corretto corso deciso detto

fare leggere mettere nascondere porre prendere rimanere rispondere

➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞

fatto letto messo nascosto posto preso rimasto risposto

scendere scoprire scrivere spegnere spendere tradurre vedere venire

RICORDA CHE… i verbi avere ed essere oltre che la funzione di predicato («ho un cane», «sono in casa») svolgono anche la funzione di ausiliari: uniti ad un participio passato formano il passato prossimo e tutti gli altri tempi composti. Quando il verbo ausiliare è avere il participio passato normalmente non si accorda («ho mangiato una bistecca»); quando il verbo ausiliare è essere il participio passato si accorda sempre nel genere e nel numero («sono andato/a a sciare»; «siamo partiti/e alle cinque»). Si formano con l’ausiliare essere: • i tempi composti dei verbi riflessivi e pronominali. Esempio: «mi sono annoiato/a»; «ti sei divertito/a»; «non ci siamo accorti/e» • i tempi composti di quasi tutti i verbi impersonali. Esempio: «è accaduto»; «è successo»; «è bastato»; «è sembrato»; «non è servito»; ecc.

54

Il passato prossimo. L’imperfetto

• i tempi semplici e composti della forma passiva. Esempio: «Sarò accompagnato/a da mio padre»; «Sono stato/a interrogato/a». Nei tempi composti dei verbi «atmosferici» accanto alle forme «è piovuto»; «è nevicato»; «è grandinato» si è diffuso anche l’uso di avere. Esempio: «ha piovuto»; «ha nevicato»; «ha grandinato» Si formano con l’ausiliare avere i tempi composti dei verbi transitivi, ossia quei verbi che ammettono un complemento oggetto diretto. Esempio: «Ho mangiato un gelato»; «Ho studiato la grammatica». Questi verbi, talvolta, possono essere usati anche senza il complemento oggetto espresso. Esempio: «Ho studiato all’Università per stranieri»; «Ho mangiato molto». I tempi composti dei verbi servili dovere, volere, potere si formano con l’ausiliare richiesto dall’infinito seguente. Se quest’ultimo è l’infinito del verbo essere i verbi dovere, volere, potere prendono l’ausiliare avere. Osserva le seguenti frasi:

Ho

Ho studiato tutto il giorno dovuto voluto studiare tutto il giorno potuto

Ho

dovuto voluto potuto

Sono partito/a per la Francia dovuto/a Sono voluto/a partire per la Francia potuto/a

essere

presente

Per i verbi intransitivi non è possibile dare una regola generale; i verbi intransitivi di direzione hanno solitamente l’ausiliare essere: «sono andato/a»; «sono entrato/a»; «sono partito/a» ecc. Ma sono intransitivi anche verbi che prendono l’ausiliare avere: «ho ballato»; «ho camminato»; «ho viaggiato»; i quali indicano comunque movimento, ma senza una direzione precisa. Si consiglia comunque l’aiuto del dizionario specialmente nel caso di verbi come correre che può indicare una direzione («sono corso a casa») o semplicemente un movimento («ho corso per un’ora») o quei verbi che possono essere usati sia transitivamente che intransitivamente: nell’uso transitivo formano i tempi composti con l’ausiliare avere, nell’uso intransitivo con l’ausiliare essere. Ho corso

come un matto in questi giorni

Sono corso/a (sono andato/a di corsa)

Ho

cominciato finito

un corso di specializzazione

Il concerto

Ho

salito sceso

le scale di corsa

Sono

è

salito/a sceso/a

in ufficio

cominciato finito

con un notturno di Chopin

in ascensore

55

Unità 4

Al lavoro! Essere o avere?

6.

Completa con i verbi al passato prossimo: 1. Spesso Luigi balla in discoteca per tutta la notte. Anche sabato scorso (ballare) ...................... ................................ fino all’alba. 2. Attenzione! Con questo asfalto viscido è facile cadere! Poco fa un signore (cadere) ........... ............................................. e (fratturarsi) .......... ......... .................................. un piede. 3. Quando (noi andare) ..................... .............................. a Firenze il mese scorso, (passare) ...................... .......................... una intera mattinata alla Galleria degli Uffizi. (Noi potere ammirare) ................. ........................ ............................i capolavori del Botticelli, del Caravaggio e di altri grandi pittori. 4. (Io camminare) ............................... ............................. in lungo e in largo per le viuzze medievali della città antica. 5. Per festeggiare il nostro anniversario di matrimonio (noi cenare) ..................... .................................. in un piccolo ristorante in riva al lago. 6. Non (io potere venire) ..................... ...................... .......................... al cinema con voi perché (io dormire) ............... ..................................... tutto il pomeriggio. 7. – Che bella abbronzatura! Dove sei stata? – (Io passare) .................. ........................ un po’ di giorni in montagna: (partire) ................... ....................................... per Cortina venerdì e (tornare) ................. ............................................. ieri sera. 8. – Splendido il tuo nuovo cabriolet! Eh! Mi (costare) ................... ........................................... un occhio, ma sono soddisfatto. 9. In quella difficile situazione, (noi dovere) ......................... ............................................................ essere molto prudenti. 10. Ieri la lezione (cominciare) ................... ...................................... alle 9 e (finire) ..................... ...................................... alle 11. 11. Mamma, (noi finire) ........................... ......................................... tutti i compiti, possiamo fare merenda e poi scendere in cortile a giocare? 12. Ieri sera lo spettacolo (finire) ..................... ............................ molto tardi. 13. (Tu volere) ................. ....................... uscire con quel tempaccio e così (tu prendere) ......... .................... un bel raffreddore! 14. Anche se sono a dieta, non (io potere) .................. ...................................................... fare a meno di assaggiare quel dolce. 15. – Dove (tu andare) .................. ..................................... ieri pomeriggio? – (Io andare) .................... .......................................... in piscina, (nuotare) ...................... .............................................. un’oretta e poi (tornare) ....................... .......................................................... a casa. 16. Appena (io sapere) ................. .................................... dell’incidente, (correre) ................ ..................................... all’ospedale. 17. (Noi salire) ...................... ............................................ a piedi perché l’ascensore non funzionava. 18. Paolo è molto sportivo: anche stamattina (lui correre) .................... .................................... per un’ora nel parco. 19. Il Sindaco (volere) .................... .......................................... essere presente alla cerimonia.

7.

Completa con i verbi al passato prossimo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.

Fa’ presto, il film (cominciare) ............................. già ............................................................... . (Tu passare) .................................... ........................................................ i documenti al capufficio? È molto giovane, (cominciare) .................................... ........................................................ appena il liceo. (Noi passare) ................................................... ............................................... per il centro per guardare le vetrine dei negozi. Aspettami, non (io finire) ................................. ancora .............................................. i compiti. Fa freddo, la temperatura (diminuire) .................................. ..................................................................... . Purtroppo le vacanze (finire) ........................................................................... . È ora di tornare al lavoro! Ieri non (potere) ............................................... .................................... venire alla tua festa perché non avevamo la macchina. (Io addormentarsi) ................................ ................................................... molto tardi ieri sera perché (tornare) ....................................... .......................................... a casa dopo mezzanotte. 10. (Piovere) ....................................... ....................................... tutto il giorno poi (tornare) .......................... ................................. il sole. 11. Peter, da quando abita in Italia, (cambiare) .................................... ................................................... le sue abitudini.

56

Il passato prossimo. L’imperfetto

12. Negli ultimi anni i prezzi (aumentare) .............................................. ....................................... vertiginosamente. 13. Hai visto come (diventare) .............................................. bravo quello studente? Il mio giudizio su di lui (cambiare) .................................................... ........................................................... completamente.

8.

Completa con le preposizioni semplici e articolate: A chi deve rivolgersi un italiano che desidera viaggiare nel cosmo? La procedura è la stessa che è stata seguita ............................................ signora Ansari: bisogna rivolgersi .................................. Space Adventures, l’unica “linea aerea” ........................................ lo spazio, che ha sede .................................... Arlington, ........................................... Virginia. La persona interessata si dovrà recare ............................................... Koroliov, la “Città ........................................... stelle”, ...................................... nord-est .................................. Mosca, presso il Gagarin cosmonauts training center ......................................... verificare la sua idoneità fisica e psichica. Se supera i test, dovrà poi essere addestrato ............................................... almeno otto mesi nello stesso centro. .............................................. termine il turista può essere lanciato nello spazio.

C OME Dormi bene e sogni d’oro.

Che mare! Che spiaggia! È stata veramente una vacanza da sogno. Ho acquistato un appartamento; non è proprio la casa dei miei sogni ma sono contenta.

9.

si

D I C E

Io chiedo scusa? Ma nemmeno per sogno!

Si sono sposati un mese fa e così hanno coronato il loro sogno d’amore.

Completa il seguente testo con il passato prossimo e l’imperfetto:

Un’unione poco felice La luna e il sole (sposarsi) ............................................. in primavera: (sembrare) ............................................. che fosse un’unione felice, ma il sole (cominciare) ............................................................ ad uscire di casa di buon’ora e invece la luna verso sera; perciò non (incontrarsi) ....................................................................... mai più. La luna (andare) ..................................................... a spasso con gli amici e, se (vedere) ..................................................... qualche conoscente, (nascondersi) ..................................................... dietro le nuvole. Una sera la luna (fare) ..................................................... due passi a braccetto di una nuvola, (guardare) ..................................................... le stelle e (dirsi) ..................................................... dolci parole d’amore perché (credere) ..................................................... che nessuno le vedesse. Ma è arrivato lo zio tuono che (brontolare) ................................................. : «Se tu fossi stata una persona per bene, saresti rimasta con tuo marito invece di passeggiare di notte in cattiva compagnia! Vergogna! Non farti più vedere!». E, arrabbiato, le (dare) ..................................................... un ceffone così violento che (dividere) ..................................................... la luna a metà. Gianni Rodari, Favole al telefono, Torino, Einaudi, 1989

57

Unità 4

“E

lei come si chiama?” “Aspetti, ce l’ho sulla punta della lingua.” Tutto è cominciato così. Mi ero risvegliato da un lungo sonno, oppure non ero sveglio ma stavo sognando. Era uno strano sogno, privo di immagini, popolato di suoni. (…) Qualcuno mi proiettava una luce negli occhi, ma dopo la luce era di nuovo il buio. Sentivo gente che parlava intorno a me, volevo gridare e avvertirli che ero lì. Avevo frammenti di pensieri, certo mi stavo svegliando ma non potevo muovermi. (…) Mi sembrava di nuotare nel mare, mi sentivo vicino alla spiaggia ma non ce la facevo a raggiungerla. Nessuno mi vedeva e la marea mi riportava via. Poi una schiarita . Lui era davanti a me, anche se lo vedevo ancora come un’ombra. Mi sentivo la testa arruffata , come se mi fossi svegliato dopo aver bevuto troppo. Credo di aver mormorato qualcosa a fatica. Mi ha sorriso con comprensione: “Ma ora apra bene gli occhi e provi a guardarsi intorno. Capisce dove siamo?” Ora lo vedevo meglio, aveva un camice bianco. Ho girato lo sguardo, e riuscivo a muovere anche la testa: la stanza era sobria e pulita, pochi mobiletti di metallo e colori chiari, io ero a letto. Dalla finestra, tra le veneziane abbassate, veniva una lama di sole. Ho sussurrato “Siamo … in un ospedale e lei … lei è un dottore. Sono stato male?” “Sì, è stato male, ma ora ha ripreso conoscenza. Coraggio. Scusi se le faccio qualche domanda. Quante dita le sto mostrando?” “Quella è una mano e quelle sono le dita. E sono quattro. UMBERTO ECO Sono quattro?” Nato ad Alessandria nel 1932, è pro“Certo. E quanto fa sei fessore ordinario di Semiotica e presiper sei?” de della Scuola Superiore di Studi Umanistici presso l’Università di Bolo“Trentasei, è ovvio.” gna. Nel 1980 ha esordito nella narra“Complimenti. Sembra tiva con Il nome della rosa, seguito da Il che la sua memoria sia pendolo di Foucault, L’isola del giorno prima, Baudolino e da La misteriosa in ottimo stato. A propofiamma della regina Loana. sito, e lei come si chiama?” Ecco, lì ho esitato . Ephttp://www.radio.rai.it/storiadellaradio puoi ascoltare la voce di Umberto Eco in una intervista pure ce l’avevo sulla punUmberto Eco, La misteriosa fiamma della regina Loana, “impossibile” a Beatrice di Dante Alighieri ta della lingua! Milano, Bompiani, 2004

@

privo che manca di qualcosa, senza qualcosa popolato pieno di gente frammento piccola parte schiarita rasserenamento, miglioramento arruffato confuso

10.

mormorare dire a bassa voce, sussurrare sobrio semplice veneziana tenda a lamine di plastica, inclinabili a piacere sussurrare dire a bassa voce, mormorare esitare essere o mostrarsi perplesso, dubbioso, incerto

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: ce l’ho sulla punta della lingua ....................................................................................................................................................... non ce la facevo a raggiungerla ................................................................................................................................................... una lama di sole ......................................................................................................................................................................................... riprendere conoscenza ........................................................................................................................................................................

58

Il passato prossimo. L’imperfetto

11.

Rispondi alle seguenti domande: Com’era il sogno del protagonista? ......................................... ................................................................................................................................. Chi ha visto per primo, quando si è svegliato?.................. ................................................................................................................................. Dove si trovava? ....................................................................................... ................................................................................................................................. Qual era la cosa che non ricordava? ....................................... .................................................................................................................................

12.

Scrivi il contrario dei seguenti aggettivi: lungo .......................................... strano ........................................ popolato .................................. arruffato .................................. sobrio .........................................

13.

pulito ............................................... chiaro .............................................. abbassato ................................... ottimo .............................................

Formula un titolo appropriato al brano letto: ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

14.

Descrivi con parole tue: le sensazioni del protagonista durante il suo lungo risveglio: .........................................................................................................

l’ambiente in cui si trova .................................................................... ................................................................................................................................. come si comporta il medico ........................................................... ................................................................................................................................. Facciamo quattro chiacchiere?

Che cosa è successo al protagonista, secondo te? Perché si trova in ospedale e non ricorda chi è? Formula delle ipotesi. ....................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... ........................................................................................................................................... Abbiamo letto l’inizio del romanzo! Riuscirà a ritrovare completamente la memoria? Come? Quando? Immagina come continuerà e finirà questa storia. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

SAI CHE COS’È… I’imperfetto indicativo? È un tempo «non perfetto», cioè non compiuto, che segnala un’azione passata nel suo svolgimento, nella sua durata, senza esprimere il momento d’inizio o di conclusione. «Quando arrivò la notizia, Andrea faceva colazione». (Serianni, pag. 394). In questa frase non sappiamo in quale momento della colazione fosse Andrea quando è arrivata la notizia, sappiamo solo che la colazione era in svolgimento ed è stata interrotta dall’azione puntuale espressa dal passato (remoto) arrivò. In questo uso l’imperfetto è spesso preceduto da mentre, quando e può indicare un’azione che si svolge contemporaneamente ad un’altra espressa a sua volta dall’imperfetto. Esempio: «Mentre Andrea faceva colazione, suo padre leggeva il giornale». Come il presente indicativo viene definito il tempo «della contemporaneità» nel senso che esprime la contemporaneità tra il momento del fatto e il momento della parola, cioè dell’esecuzione della frase (Serianni, pag. 393), possiamo analogamente definire l’imperfetto il «presente del passato» (Fornaciari, pag. 174). Infatti, per «i suoi valori aspettuali di incompiutezza e di duratività», è tipico delle descrizioni di stati, situazioni, qualità che si riferiscono al passato. Esempio: «Il cielo era limpido e chiaro e risplendeva un sole caldo e lucente» «Al cinema l’altra sera non c’era quasi nessuno» «Mario ha ritardato quasi un’ora: avevamo appuntamento alle sette ed è arrivato alle otto meno un quarto» «Sono tornato a casa presto, perché mi sentivo poco bene» «Non avevo fame e perciò non ho mangiato»

59

Unità 4 Quando l’imperfetto è usato per segnalare il carattere ripetuto e abituale di un’azione passata ed è accompagnato da espressioni temporali come spesso, sempre, di solito, ogni giorno, ogni volta ecc., si chiama IMPERFETTO ITERATIVO. Esempio: «Quando ero giovane viaggiavo più spesso» «Da bambino odiavo la scuola» «In vacanza mi alzavo sempre tardi» «Quando ero a Parigi ogni giorno compravo un giornale francese» Se l’azione è ripetuta ma non abituale, usiamo un tempo perfetto, compiuto (passato prossimo o remoto), e non il tempo imperfetto. Esempio: «Quando eravamo al mare, andavamo in discoteca molto spesso; solo due o tre volte siamo andati al cinema» Anche l’imperfetto, come il presente, può essere NARRATIVO (o STORICO o CRONISTICO) quando viene usato per raccontare fatti ed azioni compiuti. In questo uso, che sembra contrario alla sua natura aspettuale e durativa, ha il particolare effetto stilistico di «prolungare la durata dell’azione espressa dal verbo, immobilizzandola agli occhi del lettore» (Serianni, pag. 395) ed è perciò tipico dello stile letterario. Esempio: «Dante nasceva a Firenze e moriva a Ravenna» «Nel 1968 scoppiava la contestazione studentesca» (Dardano,1986, pag. 242). Così anche nelle cronache giornalistiche. Esempio: «Nel 1887 nasceva a Rio de Janeiro Heitor Villa Lobos» (la Repubblica, 19 giugno 1987, in Serianni, cit., pag. 315)

RICORDA CHE… è sempre più frequente, nell’italiano medio parlato e scritto, usare l’imperfetto con un valore modale diverso da quello proprio dell’indicativo, che è il modo della realtà e dell’obiettività. L’imperfetto, in questo uso, si riferisce ad azioni che non si sono realizzate o a fatti che non hanno avuto luogo e si sostituisce al condizionale passato. Esempio: «Potevi (= avresti potuto) studiare di più» «Se ti sentivi così male, potevi (= avresti potuto) chiamare un medico, no?» «Non dovevi (= avresti dovuto) disturbarti, sei stato molto gentile a venire». È lo stesso uso dell’imperfetto «irreale» (secondo Serianni, pag. 396) con cui si sottolinea l’ipotetica conseguenza di un fatto che non ha avuto luogo, ed è frequente nei «periodi ipotetici marcati in senso colloquiale». Esempio: «Se lo sapevo, non venivo» (al posto di: «Se lo avessi saputo, non sarei venuto»). Si riferisce invece al tempo presente l’uso modale dell’IMPERFETTO DI MODESTIA (o DI ATTENUAZIONE), con cui si esprime un desiderio presente attenuato da «un tono di apparente rinuncia» come nella frase: «Ecco... io venivo per parlarti» o «Volevo fare un’osservazione… scusate», come se il soggetto parlante volesse dire: «volevo dire questo, ma, se non è possibile, non importa» (Serianni, pag. 395).

60

Il passato prossimo. L’imperfetto

SAI CHE COS’È… il trapassato prossimo? È un tempo passato anteriore ad un altro tempo passato. Possiamo definirlo come «il passato del passato». Esempio: «Ieri pomeriggio alle cinque, quando hai telefonato, nessuno ti ha risposto, perché in quel momento io dormivo, mia sorella studiava e mia madre era già uscita». Ieri

Domani

hai telefonato – ha risposto dormivo– studiava

era già uscita

TRAPASSATO

Oggi

PASSATO (prossimo o imperfetto)

PRESENTE

FUTURO

Al lavoro! 15. Completa con i tempi al passato: Il protagonista di questo romanzo (risvegliarsi) ......................... all’ospedale dopo un incidente d’auto. Per molto tempo (rimanere) .......................................... in uno stato confusionale: non (sapere) .......................................... se (essere) ................................. sveglio o (stare) .............................................. sognando: (vedere) ................................................; un po’ di luce ma poi… il buio; (sentire) .......................................... delle voci ma poi… il silenzio. Finalmente la situazione (migliorare) ................................................., (riprendere) ....................................................... conoscenza, (vedere) ................................................ il medico e (capire) .......................................... di trovarsi in ospedale. Ma, brutta sorpresa, (perdere) .......................................... la memoria autobiografica, non (sapere) ............................................ più il suo nome, non (riconoscere) .............................................................................................. la moglie e le figlie, non (ricordare) ................................................................................................................... nulla dei suoi genitori e della sua infanzia, anche se (potere) ..................................................................... recitare tutte le poesie che (leggere) ............................................................................... in vita sua!

16. Volgi al passato il seguente testo, già presentato a pag. 8, trasformando le abitudini presenti del protagonista in abitudini passate:

Un’ora di «jogging» ogni mattina Tutte le mattine prima dell’ora dei miei corsi io faccio un’ora di jogging, cioè mi metto la tuta olimpionica ed esco a correre perché sento il bisogno di muovermi, perché i medici me l’hanno ordinato per combattere l’obesità che mi opprime, e anche per sfogare un po’ i nervi. In questo posto durante la giornata se non si va al campus, in biblioteca, o a sentire i corsi dei colleghi o alla caffetteria dell’università non si sa dove andare; quindi l’unica cosa da fare è mettersi a correre in lungo e in largo sulla collina, tra gli aceri e i salici come fanno molti studenti e anche molti colleghi. Ci incrociamo sui sentieri fruscianti di foglie e qualche volta ci diciamo: «Hi!», qualche volta niente perché dobbiamo risparmiare il fiato. Anche questo è un vantaggio del correre rispetto agli altri sport: ognuno va per conto suo e non ha da rendere conto agli altri. Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Torino, Einaudi, 1979 .............................................................................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................................................................................

61

Unità 4 17.

Completa le seguenti frasi con i tempi passati: 1. Ieri, quando tu (telefonare) ...................................., nessuno ti (rispondere) ..........................., perché in quel momento io (dormire) ...................................... e mio fratello non (essere) ............................... in casa: (uscire) .......................... per andare a ritirare un pacco. 2. La settimana scorsa (io volere) ............................................... andare a fare quel viaggio con i miei amici, ma (arrivare) ............................................... i miei genitori e così (dovere) .................................... cambiare programma. 3. Quando (io entrare) ................................. in classe, la lezione (cominciare) ...................................... già e il professore (spiegare) .......................................................... l’imperfetto. Lui mi (guardare) ........................................................... ma non mi (rimproverare) .................................................................. . 4. Quando (io arrivare) ........................................................... alla stazione alle sette e un quarto, il treno non (esserci) ............................................................ più. Secondo il nuovo orario (partire) .................................................. già alle sette e cinque. (Io dovere) ........................................... aspettare un’ora e mezzo e poi (prendere) ..................................... il treno successivo. 5. Dove (tu lasciare) ................................. il libro che ti (io prestare) .................................... la settimana scorsa? Io ti (raccomandare) ................................ di non perderlo! 6. Quando Luigi è arrivato a casa mia, io (studiare) ............................. e i miei (parlare) .............................. con alcuni amici. Lui (dire) .................................... che non (volere) ............................................... disturbare e perciò (andare) ................................... via subito. 7. L’altro giorno, quando (io entrare) ............................... in quella pizzeria, qualcuno mi (salutare) ................................. ma io non gli (rispondere) ........................................................................ . (Essere) ..................................................... Carlo, io non lo (riconoscere) ........................................................ subito perché (lui perdere) ................................................... almeno dieci chili. (Essere) ...................................................... così magro! 8. Quando (io andare) ................................................. a Firenze, (volere) ................................................. comprare un vestito, ma (essere) ........................................................ così caro! Non (potere) ............................................... comprarlo perché (finire) .................................................... tutti i miei risparmi. 9. Se ti (sentire) .................................................. così male, (potere) ................................................ chiamare il medico, no? Perché non lo (chiamare) .................................................? 10. Ieri, alla festa, Paolo (essere) ...................................... ubriaco fradicio. Quando lo (io vedere) ................................... in quello stato, lo (accompagnare) .............................................. a casa in macchina. Stamattina mi (dire) ........................................ che ieri (lui bere) ...................................................... molto. 11. Quel giorno che (io andare) ............................................... in piscina, non (fare) .................................... il bagno perché l’acqua (essere) ................................................. troppo fredda.

18. Completa il seguente dialogo fra Paola e Ingrid: Paola Ingrid

Che cosa (tu fare) ................................................................. domenica scorsa? (Essere) ................................. una giornata brutta, fredda e piovosa; (io essere) ................................. molto delusa perché (fare) ................................. tanti progetti per quel giorno: (volere) ................................. visitare un po’ la città e fare una bella passeggiata in campagna, invece (dovere) ................................. rimanere in casa. Non (sapere) ................................. che cosa fare e il tempo non (passare) ................................. mai. Poi (io avere) ................................. un’idea: (accendere) ................................. la TV: (temere) ................................. di capire ben poco, invece (esserci) ................................. un bel film che (vedere già) ................................. nel mio Paese e che (ricordare) ................................. abbastanza bene. Mentre (guardare) ................................. il film (essere) ................................. molto soddisfatta perché (potere) ................................. capire quasi tutto. Quando il film (finire) ................................., (dire) ................................. a me stessa: «Brava! Continua così e l’italiano non avrà più segreti per te!». Sono contenta per te! Io, invece, (provare) ................................. a leggere un giornale italiano, un quotidiano che (comprare) ................................. in un momento di ottimismo, ma più (leggere) ................................. e meno (capire) ................................. . Così (chiudere) ........................................... il dizionario, (ripiegare) ................................. il giornale e (andare) ....................................... ad ascoltare un bellissimo concerto. Che felicità! La musica è un linguaggio universale!

Paola

62

Imperfetto indicativo essere

Quando

ero eri era eravamo eravate erano

all’estero,

le

i grammat telefonare

avere

telefonavo telefonavi telefonava telefonavamo telefonavate telefonavano

avevo avevi aveva avevamo avevate avevano

spesso a casa perché

nostalgia

Forme irregolari

sentire sentivo sentivi sentiva sentivamo sentivate sentivano

ca

t Sin

e si

il peso della solitudine

fare

(facere) facevo

dire

(dicere) dicevo

bere

(bevere) bevevo

tradurre (traducere) traducevo

porre

(ponere) ponevo

trarre

(trahere) traevo

Trapassato prossimo avevo avevi aveva avevamo avevate avevano ero eri era eravamo eravate erano

conosciuto

un mese fa la ragazza che era ieri da Paolo.

uscita da pochi minuti dal parrucchiere, quando si è messo a piovere a dirotto. uscite

63

Dopo aver ascoltato attentamente, rispondi alle seguenti domande:

5

Che cosa c’è di speciale a Lecce domenica prossima? ............ .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. Che cosa hanno preparato i bambini per questa festa?............. .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. Come potranno divertirsi i bambini? ........................................................... .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. Che cosa potranno fare gli adulti?............................................................... .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. Che cosa fanno le persone che accompagnano nelle visite guidate? ........................................................................................................................... .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. Quanto costa? .............................................................................................................. .................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................

Con un/a amico/a organizzi una gita a Matera: • come arrivare (aereo, treno, auto) • cosa visitare e perché?

LAVO R O

A C O PPI E

COME ARRIVARE In auto:

In treno: In aereo:

64

da Bari la statale 96 porta a Matera in circa 56 chilometri. Da Potenza, che si raggiunge con la A3 da Napoli, si prende la statale 407 Basentana fino a Ferrandina, quindi la statale 7 fino a Matera. da Bari con le Ferrovie Apulo Lucane si arriva a Matera in un’ora e mezzo circa. l’aeroporto più vicino è Bari Palese che dista 70 chilometri.

Gita a… LE CHIESE RUPESTRI Uno dei più grandi tesori artistici e architettonici di Matera sono le chiese rupestri, scavate nel tufo fin dal Medioevo dalle varie comunità religiose, come i benedettini e i monaci basiliani. Ne sono state catalogate 150, nell’abitato e nei dintorni, abbellite da affreschi e con un’architettura spesso complessa. Tra le più belle, in città la Madonna de Idris, San Giovanni in Monterrone con interessanti affreschi, San Pietro Barisano e il Convento di Sant’Antonio. La Madonna della Virtù e San Nicola dei Greci ospitano in estate importanti mostre di scultura.

MUSEO NAZIONALE Nel seicentesco palazzo Lanfranchi è stato inaugurato pochi anni fa il museo nazionale d’arte medievale e moderna che espone opere d’arte sacra. Da non perdere il museo archeologico nazionale Domenico Ridola che ospita una ricca collezione di reperti preistorici, in particolare corredi funerari provenienti dalla necropoli della zona.

LA CIVILTÀ DI IERI IN UN MUSEO Un palazzotto ristrutturato nel Sasso Barisano ospita il Museo Laboratorio della civiltà contadina. In 400 metri quadrati sono ricostruiti ambienti e mestieri di un tempo legati al lavoro dei campi, ma anche alle attività artigianali che animavano gli antichi rioni: arrotino, sellaio, calderaio, maestro d’ascia e molti altri. Oltre alla ricostruzione di ambienti come una cantina e una tipica casa sono esposti oggetti e utensili di uso quotidiano nelle sale degli attrezzi agricoli, del grano e della tessitura. Il museo è aperto sabato e domenica, e gli altri giorni solo su prenotazione.

IL PARCO DELLA MURGIA MATERANA Uno spettacolare paesaggio, solcato da gravine e grotte, punteggiato di chiese rupestri, villaggi preistorici, masserie fortificate: è il parco regionale delle chiese rupestri del Materano. Per conoscere a fondo questo e altri tesori rivolgersi a: Matera turismo che organizza con le sue guide escursioni tra storia, architettura e natura (per buoni camminatori ci sono anche trekking di 15 chilometri).

Da Bell’Italia, ottobre 2003

65

Unità

Il futuro

5  Strutture grammaticali Futuro semplice e anteriore  Funzioni comunicative Formulare progetti, fare programmi

■ In Sicilia sul set della fiction diretta da Alberto Sironi

■ L’attore: “Girerò altri due episodi a ottobre e abbandonerò la serie”

■ “Devo molto all’eroe di Camilleri, ma è tempo di cambiare”

M

ONTALBANO

giro di BOA Zingaretti: lascio il commissario SAN VITO LO CAPO (TRAPANI). Il “ giro di boa ” come il titolo del romanzo dello scrittore Andrea Camilleri, lo è anche per l’interprete televisivo del commissario Montalbano, Luca Zingaretti. «Dopo Par condicio e Giro di boa, in autunno mi aspettano gli ultimi due episodi della serie», annuncia l’attore . «Tutte le cose belle finiscono, anche Montalbano. Come dice Camilleri: “Per un attore l’importante è entrare in scena, ma è ancora più importante uscire di scena”».

6666

Zingaretti, lei deve molto a Montalbano. È vero. Magari farò la figura del naïf ma non credevo, quando abbiamo iniziato, che sarebbe andata così bene. Quando seppi che un produttore cercava il protagonista corsi a comprare i libri, tra l’altro Camilleri era stato mio insegnante. Rimasi fulminato: era un personaggio ricco, scritto benissimo. Ma il percorso lo abbiamo fatto tutto, fino alla fine: cos’altro potrei dare a Montalbano? A ottobre gireremo La

strategia del ragno e Il gioco delle tre carte, poi basta. Cosa succederà della serie? Non so se il personaggio continuerà a vivere con un altro attore, io ho voglia di vivere altre esperienze. Se non lo faccio adesso, nel pieno della maturità artistica, non lo farò mai più. Lascio nel momento in cui mi sento comodo nel personaggio, al massimo livello. Certo è un rischio. Lo stesso che ho corso quando andai a fare il provino per Montalbano, con gli amici che mi

Il futuro

dicevano: “Non lo fare, perché ce lo rovini”. Non assomigliavo al personaggio creato da Camilleri. Adesso lettori e spettatori lo immaginano come me, con la mia faccia (…). Ci vuole coraggio a lasciare un personaggio come questo. Potrebbe continuare a interpretarlo facendo altro. Non sarebbe la stessa cosa. Ciclicamente, nella mia vita, devo voltare pagina . È successo col teatro quando stavo nella compagnia di Luca Ronconi. Rinnovarsi è l’unico modo per capire dove puoi arrivare, metterti alla prova . Ora vorrei provare con un genere che adoro, il documentario. Dica la verità, vuole tornare al cinema? Non ho mai sofferto di complessi d’inferiorità nei confronti del cinema, il mio filmetto all’anno l’ho sempre fatto, ho fatto televisione al top, era di qualità cinematografica. L’incontro con Roberto Faenza, che le ha affidato il ruolo di don Puglisi, è stato importante? Sì. È un regista magnifico: vuole che un attore tiri fuori il suo punto di vista, si confronti, e poi lo guida. Montalbano cosa le ha lasciato? Mi ha fatto riflettere su me stesso, sulla vita. Quando ho iniziato, non sapevo di dover fare una serie, poi è arrivato il successo, la consapevolezza. Se prima mi chiamavano commissario per

Un successo Rai cominciato nel ’99 La serie del commissario Montalbano con la regia di Alberto Sironi, tratta dai libri di Andrea Camilleri (Sellerio editore) debutta nel 1999 su RaiDue con il Ladro di merendine e la Voce del violino, seguita da 7 milioni di spettatori (25% di share). Si grida al miracolo: è cinema in TV. Arrivano La forma dell’acqua e Il cane di terracotta. lLa serie (La gita a Tindari e Tocco d’artista) è promossa su RaiUno: sfiora i 10 milioni di spettatori (oltre 8 in replica). I lettori di Camilleri applaudono, chi non conosce i libri corre a comprarli. È boom di turisti sui luoghi di Montalbano: l’immaginaria Vigàta viene individuata da Ricceri nella zona di Marina di Ragusa. Meta di pellegrinaggi: la tonnara di Scopello, Ragusa, San Vito Lo Capo.

strada, adesso sono Zingaretti. Sono cresciuto. Lascio Montalbano, come quando finisce un amore. Non è colpa di nessuno. Il personaggio non dà segni di stanchezza, sono io che sento di dover scendere dalla barca. Progetti? A ottobre gli ultimi due Montalbano, poi ho un futuro da inventare. la Repubblica, 10 giugno 2005

giro di boa giro obbligatorio che le imbarcazioni devono fare intorno al galleggiante che delimita il percorso; fig. essere alla svolta decisiva, ad un momento di verifica voltare pagina cambiare modo di vivere, di comportarsi mettersi alla prova dare dimostrazione di valore, di coraggio

ANDREA CAMILLERI Nato nel 1925 a Porto Empedocle in Sicilia, vive a Roma, dove è regista teatrale e televisivo. Esordisce come romanziere nel 1978 con Il corso delle cose. Ha pubblicato romanzi polizieschi di grandissimo successo (sei milioni e mezzo di copie vendute solo in Italia e 120 traduzioni in tutte le lingue) ambientati nell’immaginaria cittadina di Vigàta, il cui protagonista è il commissario Montalbano. Nel 2002 è uscito il volume con il titolo Storie di Montalbano.

Al lavoro! 1.

Rispondi alle seguenti domande: Chi è il commissario Montalbano? ............................................ ................................................................................................................................. Chi ha creato il suo personaggio? ............................................ ................................................................................................................................. Chi ha interpretato il ruolo di Montalbano nelle fiction televisive? ...................................................................................................... .................................................................................................................................

Perché Luca Zingaretti vuole voltare pagina? ................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Quali altri episodi girerà in ottobre? ......................................... ................................................................................................................................. Che cosa farà quando avrà terminato le riprese di La strategia del ragno e Il gioco delle tre carte? .................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

67

Unità 5 2.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: entrare in scena .................................................................................................................................................................................................................. uscire di scena ..................................................................................................................................................................................................................... fare la figura del naïf ....................................................................................................................................................................................................... scendere dalla barca ......................................................................................................................................................................................................

3.

Completa con i verbi al futuro:

I progetti di Luca Zingaretti Dopo che (girare) ............................................ Par condicio e Giro di boa l’attore (finire) ............................................ di girare gli ultimi episodi della serie e poi il commissario Montalbano (uscire) ............................................ di scena. Zingaretti non sa se il personaggio (continuare) ............. ............................................ a vivere, ma anche se gli deve molto, per lui è tempo di cambiare. L’attore non sa che cosa (fare) .................................................................. nel futuro, che è ancora tutto da inventare. Tra i suoi progetti non c’è solo quello di tornare al cinema per fare altri film, ma anche di girare un documentario. Una cosa è certa: (abbandonare) ............................................ la serie di Montalbano e (inventarsi) ............................................ qualcosa che sicuramente gli (piacere) ....................................................................... .

o rm le Pa

San Vito Lo Capo Trapani

un caratteristico borgo marinaro in provincia di Trapani. Le case sono di pietra, la vegetazione rigogliosa: alberi di gelso e di fico, essenze e fiori mediterranei: dall’alto si domina un panorama stupendo. Poco lontano la riserva dello Zingaro e la Tonnara di Scopello. Oggi San Vito è un famoso centro di attrazione turistica per il mare cristallino, la buona cucina e il buon vino. www.sanvitoweb.com San Vito Lo Capo Stazione ferroviaria: Castellammare del Golfo a 55 km Aeroporti: Palermo a 90 km, Catania a 345 km Indicazioni stradali: a 80 km dal casello Castellammare del Golfo sulla autostrada Palermo-Trapani

È

4.

Completa con i verbi al futuro:

Programmi Questa estate (andare) ......................... in vacanza in Sicilia, nella provincia di Trapani, a San Vito Lo Capo. Non so ancora se (prendere) ......................... l’aereo o il treno, ma so che (partire) ......................... nel mese di luglio. (venire) ......................... con me un amico che è un esperto subacqueo. Lì (potere) ......................... fare immersioni perché c’è un famoso centro diving.

68

Il futuro

DOMANI IN ITALIA

MATTINA

Residua nuvolosità tra Lombardia nordorientale e Triveneto con isolati temporali in Friuli, nubi in addossamento alla Valle d’Aosta; stratificazioni medioalte in transito tra la Sardegna e parte del Sud, bello altrove. Temperature: in calo, ma ancora alte al Sud. Venti: occidentali in sensibile rinforzo.

POMERIGGIO

Nuvolosità irregolare al Centrosud per il passaggio di nuvolosità medio-alta, nubi in scorrimento nel settore alpino, con sporadici rovesci tra Dolomiti e Alpi Carniche. Bel tempo nel resto del Nord. Temperature: in progressiva flessione ovunque, ma resta ancora molto caldo al Sud e in Sicilia. Venti: sostenuti occidentali.

PROSSIMI GIORNI Mercoledì tempo in generale assolato su quasi tutto il paese, con addensamenti solo nel settore alpino e al Nordest ove saranno possibili brevi temporali. Si attenua il caldo anche al Centrosud, grazie a venti più freschi e sostenuti dai quadranti occidentali. Giovedì nubi in transito al Nordest e sul medio Adriatico, con qualche isolato temporale nel settore alpino orientale, per il resto bel tempo.

5.

Dopo aver attentamente osservato le previsioni meteorologiche sull’Italia, riscrivile usando il tempo futuro: Domani mattina ci (essere) ....................................... residua nuvolosità in Lombardia, nelle zone interne e in Valle d’Aosta (arrivare) ....................................... nubi, (verificarsi) ....................................... possibili isolati temporali in Friuli. La temperatura non (subire) ....................................... variazioni notevoli. Domani pomeriggio il tempo (peggiorare) ................................ al Nordest e sulle Alpi. La temperatura (diminuire) ....................................... ovunque; ma (restare) ..................................... ancora molto caldo al Sud e in Sicilia. Nei prossimi giorni: mercoledì il tempo (restare) ....................................... assolato su quasi tutto il Paese, il caldo si (attenuarsi) .......................................al Centrosud. Giovedì (potere) ....................................... verificarsi rovesci e temporali sulle Alpi orientali.

6.

Dopo aver ascoltato attentamente, collega nel modo giusto i fenomeni atmosferici alle regioni italiane:

6

7.

nebbia

Alpi e Liguria

sole

Sardegna

nebbioso

cagliaritano

nubi

Nord

pioggia

Sicilia

soleggiato

Centro, Toscana, Umbria e litorale marchigiano

piogge e temporali

Sud

variabilità

zone ioniche meridionali

Completa: temperature massime: ................................................... al Nord, ................................................... al Centro, ................................................... al Sud.

69

Unità 5

8.

Questa pubblicità consiglia dei trattamenti solari. Che cosa ci promette se li useremo? .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... «Tanto di cappello!» è un’espressione italiana che forse hai già sentito o che sentirai. Che cosa significa secondo te? .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

C OME

si

D I C E

Si è laureato con 110 e lode! È stato bravissimo! Tanto di cappello!

Avete avuto un’idea veramente geniale! Tanto di cappello!

70

In questo ristorantino abbiamo mangiato del pesce veramente squisito! Tanto di cappello al cuoco!

Il futuro

PIERO CHIARA (Luino, 1913 - Varese, 1986) Ha esordito nel romanzo nel ˚62, quasi cinquantenne, col mirabile Il piatto piange: acuto ritrattista, ha popolato la sua provincia (Luino e il lago Maggiore, con incursioni in altri territori: la vicina Svizzera, o la Parigi de Il cappotto di astrakan) di personaggi bellimbusti, seduttori attempati, perdigiorno, piccoli impiegati, giocatori, zitellone, donne sensuali alle prese con amori di straforo ed intrighi da seminterrato. Da La stanza del vescovo (1976), da molti considerato il suo capolavoro, è stato tratto l’omonimo film di Dino Risi con Ugo Tognazzi e Ornella Muti (1977).

ll’una portai Valentine, passo passo, fino all’Albergo delle Due Scale e mi misi a tavola con lei senza più tornare sull’argomento. «Ci penserai» mi disse alzando il bicchiere «e mi darai una risposta». Alzai anch’io il bicchiere, non so se a lei o a che cosa, e risposi: «Ci penserò, in questi giorni, appena tu sarai partita. Poi, tra un paio di settimane e comunque prima della fine del mese, verrò a Parigi e parleremo».

A

Piero Chiara, Il cappotto di astrakan, Milano, Mondadori, 1980

mettersi a tavola sedersi a tavola per mangiare

alzare il bicchiere brindare, festeggiare paio coppia, due (qualche volta indica una certa approssimazione)

Al lavoro! 9.

Rispondi alle seguenti domande: Dove vanno a pranzo i due personaggi? .............................. ................................................................................................................................. Quando darà una risposta a Valentine? ................................ ................................................................................................................................. Quando andrà a Parigi? ..................................................................... ................................................................................................................................. Che cosa faranno? ................................................................................ .................................................................................................................................

10. Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: alzare il gomito .......................................................................................... alzare gli occhi al cielo ........................................................................ parlare al vento ......................................................................................... parlare sul serio ......................................................................................... parlare con il cuore in mano ...........................................................

71

Unità 5 SAI CHE COS’È… il tempo futuro? Il futuro semplice è il tempo che indica un’azione o un fatto successivi al momento presente. Si usa per fare promesse, progetti, per formulare previsioni, proponimenti, presentimenti, per esprimere una condizione, una probabilità, per rimandare a tempo indeterminato. Si trova spesso accompagnato da avverbi di dubbio come forse, probabilmente, chissà e altro. Esempio: «Se il tempo sarà bello, faremo la festa in giardino» «Chissà se potrò fare l’esame?» «Quando ti decidi a lasciare la casa dei tuoi genitori? – Eh, lo farò, lo farò!» Nell’italiano corrente si usa spesso il tempo presente per indicare un’azione futura imminente o un’azione futura che il parlante sente già come realizzata. Esempio: «Domani vado al mare»; «Finalmente l’anno prossimo mi laureo»

Il futuro anteriore, invece, indica un’azione posteriore al tempo presente, ma anteriore al tempo futuro semplice. Si trova di solito in proposizioni dipendenti. Dopo che Appena Quando Se

11.

avrò finito gli esercizi,

andrò a prendere una boccata d’aria

Completa con i verbi al futuro: 1. Quando (tu venire) ......................... in Italia, (potere) ......................... apprezzare le bellezze naturali e artistiche del nostro Paese. 2. – A che ora (voi tornare) ......................... dalla gita? – (Noi essere) ......................... qui per l’ora di cena. 3. – Come (andare) ......................... a finire questa storia, secondo te? – Mah! Chi (vivere) ........................., (vedere) .........................! 4. – Quando (tu decidersi) ......................... a cambiare la tua vecchia auto? – La (io cambiare) ......................... dopo che (avere) ......................... un aumento. 5. Appena (io finire) ........................ questo lavoro, (prendersi) ......................... una settimana di vacanza: (andare) ....................... in montagna e (riposarsi) ....................... . 6. – Che cosa (tu fare) ......................... quando (ritornare) ......................... in Germania? – (Io cercare) ......................... un lavoro. 7. Il documento che Lei ha richiesto (essere) ......................... pronto fra tre giorni, (dovere) ......................... venire a ritirarlo di persona. 8. La prossima settimana (esserci) ......................... l’Aida all’Arena di Verona. Se (voi volere) ........................., (potere) ......................... prenotare i biglietti. 9. – (Tu ricordarsi) ......................... di passare da me stasera? – Stai tranquillo, non (io dimenticarsene) ......................... . 10. Quando (tu sapere) ......................... i risultati dell’esame scritto? Li (sapere) ......................... lunedì prossimo. 11. Quando le (noi dire) ......................... la novità, (lei cadere) ......................... dalle nuvole. 12. (Noi andare) ......................... alla sagra paesana, (mangiare) ......................... piatti tipici e (bere) ......................... del buon vino rosso.

72

Il futuro

13. 14. 15. 16. 17. 18. 19.

Sta’ tranquillo, non (io dire) ................................... niente, (io essere) ................................... muto come un pesce. Il professore, quando (terminare) ............................... ......................... la spiegazione, ci (dare) ......................... molti esercizi. Ecco il residence! Se ci (voi stare) ............................... bene, (potere) ............................... fermarvi fino alla fine del mese. I documenti? Li (io tenere) ...................................... in cassaforte così (essere) ......................................... al sicuro. I nostri ospiti (rimanere) ............................................ da noi fino alla fine di questa settimana. Maria ha scritto delle favole per bambini che (tradurre) .............................................. anche in inglese. Non so fino a quando (io sopportare) .............................................. la sua maleducazione. Prima o poi gliene (io dire) .............................................. quattro. 20. È la partita di calcio decisiva per vincere la coppa del mondo! (Giocare) ...................................................... i calciatori più bravi e famosi.

RICORDA CHE… l’uso del futuro anteriore non è strettamente obbligatorio. Possiamo riformulare la frase (pag. 72) nel modo seguente: «Finirò gli esercizi e poi andrò a prendere una boccata d’aria»; «Finiti gli esercizi, andrò a prendere una boccata d’aria»; «Dopo aver finito gli esercizi, andrò a prendere una boccata d’aria».

Il futuro anteriore può essere sostituito anche da una frase nominale come negli esempi seguenti: «Partirò dopo che avrò cenato / Partirò dopo cena»; «Dopo che il film sarà finito, andremo in pizzeria / Dopo il film andremo in pizzeria»; «Verrò da te quando avrò fatto gli esami / Verrò da te dopo gli esami». Il futuro semplice e il futuro anteriore possono perdere il loro valore temporale per assumere il valore modale di incertezza, di dubbio o di approssimazione rispettivamente nel tempo presente o nel tempo passato. Analizziamo i seguenti esempi: «Paolo non è a lezione questa mattina! Dove sarà? – Mah forse dormirà ancora, stanotte avrà fatto le ore piccole». «Dove sarà andato Luigi? Che fine avrà fatto? – Figuriamoci! Starà davanti alla TV come al solito» «Il mio orologio non funziona bene! Che ora sarà? – Mah… saranno più o meno le sette». Il futuro semplice può essere usato come un imperativo quando esprime un comando, una preghiera o una minaccia. Esempio: «Ora dirai tutta la verità!»; «Fai come dico io o la pagherai!»

73

Unità 5 tanno suonando al citofono. «Chi è?» «Sono Gianni Marchese, prof. Se ha da fare me lo dica pure che non sto a salire.» «Sali, ti apro.» Cosa vorrà mai? È venuto soltanto un paio di volte a casa mia «Entra. C’è qualcosa che non va?» «Si vede così tanto?» «Forse. C’entra Eleonora?» «Esatto. È andata come pensavo io. Oggi ci siamo visti e mi ha detto che è finita, che si è innamorata di un altro.» «Ti dico una cosa, anche se magari non la prenderai molto bene: che in amore una delusione è indispensabile. Insegna a non sentirsi onnipotenti . Ce l’hai sempre la bici?» «Sì, ma che c’entra?» «C’entra che magari telefoni a Loris e gli proponi una bella sgroppata in bicicletta. Le previsioni danno bel tempo: vi portate dietro qualche panino e

S

una bibita e macinate un bel po’ di chilometri, fino a sentirvi le gambe di piombo. Poi diventa di piombo anche la testa ed è quello che ci vuole.» «Domani c’è la verifica di inglese.» «Domani la Rivetti non farà nessuna verifica, le dirò che io ho assolutamente bisogno della sua ora. Siccome è giovedì e al mercato viene il suo scarpaio di fiducia, farà salti di gioia all’idea di poterci andare. E poi tu e Loris continuate a darci dentro con la bici, anche dopo al pomeriggio. Farà bene a tutti e due, a te per via di Eleonora, a lui per mettersi su un po’ di muscoli. Hai voglia di fermarti a mangiare con noi?» «Sì, ma non vorrei …» «Disturbare?» «Esatto.» «Non disturbi per niente. Prima mi aiuti a preparare qualcosa, poi mi insegni una volta per tutte come si fa a comprare libri su Amazon senza combinare guai.» adatt. da Margherita Oggero, L’amica americana, Milano, Mondadori, 2005 MARGHERITA OGGERO È una donna amante delle avventure, anche quelle … sanguinarie. Prima di scrivere gialli, insegnava lettere nei licei torinesi, dal suo primo libro La collega tatuata Luciana Litizzetto ha tratto la sceneggiatura per un film.

onnipotente (persona) che può tutto sgroppata (nel ciclismo) corsa per allenarsi verifica a scuola, test di controllo scarpaio venditore ambulante di scarpe

12.

Spiega, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: non la prenderai molto bene ................................ ......................................................................................................... macinare un bel po’ di chilometri ........................ ......................................................................................................... sentirsi le gambe di piombo ................................... .................................................................................................................................. sentirsi la testa di piombo .................................................................. .................................................................................................................................. mettere su un po’ di muscoli............................................................. ..................................................................................................................................

74

Il futuro

13.

Rispondi alle seguenti domande: Qual è il problema di Gianni? .......................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................. Che cosa gli consiglia la sua prof.? ............................................................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................................................................................................. Come risolveranno la situazione? ................................................................................................................................................................................................ ..................................................................................................................................................................................................................................................................................

14.

Il testo che hai letto è un dialogo fra una professoressa di liceo (scuola che accoglie i ragazzi dai 14 ai 18 anni) e un suo studente. Racconta brevemente la situazione: .................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................

15. Che tipo è la professoressa? Descrivi la sua personalità: .................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................. Ti è simpatica o antipatica? .................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................. Perché? .................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................

16. Che tipo è lo studente? Descrivi la sua personalità: .................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................. Ti è simpatico o antipatico? .................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................. Perché? .................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................

17.

Rileggi attentamente il testo e riscrivi i tempi futuri, definendone il valore temporale o modale: valore temporale: ...................................................... ......................................................

................................................................... ................................................................... ................................................................... ...................................................................

...................................................... ......................................................

................................................................... ................................................................... ................................................................... ...................................................................

valore modale:

75

ca

t Sin

e si

le

Unità 5

i grammat

Futuro semplice

Quando

riposare mi riposerò ti riposerai si riposerà ci riposeremo vi riposerete si riposeranno

essere

avere

sarò sarai sarà saremo sarete saranno

avrò avrai avrà avremo avrete avranno

in vacanza

leggere

dormire

leggerò leggerai leggerà leggeremo leggerete leggeranno

dormirò dormirai dormirà dormiremo dormirete dormiranno

dei buoni libri e

molto tempo libero

il più possibile

Futuro anteriore sarò sarai sarà saremo sarete saranno

Appena

Quando

Dopo che

Quando

76

avrò avrai avrà avremo avrete avranno

tornato/a a casa, la baby sitter potrà andare via tornati/e

pagato

il biglietto, l’agenzia prenoterà il posto

Il futuro • Sintesi grammaticale

Forme iregolari Bere

Venire

Tenere

Volere

Rimanere

Tradurre

Porre

berrò berrai berrà berremo berrete berranno

verrò verrai verrà verremo verrete verranno

terrò terrai terrà terremo terrete terranno

vorrò vorrai vorrà vorremo vorrete vorranno

rimarrò rimarrai rimarrà rimarremo rimarrete rimarranno

tradurrò tradurrai tradurrà tradurremo tradurrete tradurranno

porrò porrai porrà porremo porrete porranno

Occhio… ai verbi andare, potere, dovere, vedere, sapere, avere, vivere, cadere, che perdono la e della desinenza:

andpotdovvedsapavvivcad-

e

rò rai rà remo rete ranno

… e ai verbi fare, dire, dare, stare: Fare farò farai farà faremo farete faranno

Dire dirò dirai dirà diremo direte diranno

Dare darò darai darà daremo darete daranno

Stare starò starai starà staremo starete staranno

77

1. Quanti film ci sono in programmazione? Di quale genere? .................................. ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... 2. Quale film consiglieresti a chi ama il genere poliziesco? ......................................... ....................................................................................... ....................................................................................... 3. Quale programma a chi è appassionato di calcio? .................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... 4. E a chi è appassionato di musica classica? ................................................................. ....................................................................................... ....................................................................................... 5. E a chi vuole conoscere le previsioni del tempo? ............................................................ ....................................................................................... ....................................................................................... 6. Quali programmi musicali sono previsti? ........................................................................... .......................................................................................

T ES T

programmi televisivi

Dopo aver letto rapidamente i programmi televisivi del 14 giugno, rispondi alle domande:

SEI VIDEODIPENDENTE?

1.

Quante ore al giorno guardi la televisione? a Meno di un’ora. b Una o due. c Più di due.

4.

Ti piacciono le imitazioni dei personaggi televisivi? a Non capisco a chi si riferiscono. b Non molto. c Sì.

7.

Discuti mai sul programma TV da guardare? a Non mi capita. b Qualche volta. c Sempre.

2.

Parli spesso di quello che hai visto in TV? a Mai. b Raramente. c Abbastanza spesso.

5.

Hai la TV in camera? a No. b No, ma mi piacerebbe averla. c Sì.

8.

3.

6.

Ti trovi in vacanza in un bellissimo posto dove non c’è la TV a Sto benissimo. b Un po’ mi manca. c Non mi è mai successa una cosa del genere.

Quando non sai che fare: a chiami al telefono un tuo amico. b dai un’occhiata ai programmi TV, per vedere se c’è qualcosa di interessante e poi eventualmente spegni. c accendi la TV.

Ti capita di fare colazione, pranzo o cena davanti alla TV? a No. b Raramente. c Spesso.

9.

Lo sport: a lo pratichi. b vai allo stadio a guardare le partite. c lo guardi in TV.

7. Quale canale trasmette più cartoni animati?.................................................................... ....................................................................................... 8. Quale rubrica è dedicata al cinema? ....................................................................................... ....................................................................................... 9. Quale è l’ultimo telegiornale? ............... ....................................................................................... .......................................................................................

LAVO R O

A C O PPI E

A turno scambiatevi informazioni su questi argomenti: Quali sono i canali televisivi nel tuo Paese? Esistono canali di proprietà pubblica (dello Stato)? La loro programmazione si differenzia in qualche modo ? Esistono canali specializzati? Quale genere di programmi preferisci e perché?

T ES T

10.

11.

La sera dopo cena: a vai a letto. b leggi un libro. c guardi la TV. Accendi la TV la mattina prima di uscire? a No, mai. b Qualche volta. c Sì, che c’è di male?

Calcola il tuo punteggio: quante volte hai dato la risposta a ................... b ................... . c .....................

Leggi il tuo profilo Se nelle tue risposte prevale la lettera A: sei un videoindipendente La tua vita può fare tranquillamente a meno della TV. Ma esisti davvero? La TV fa parte della nostra vita, ha i sui pregi parla un linguaggio che tutti parlano e comprendono. Potresti rimanere isolato. Se nelle tue risposte prevale la lettera B: sei a rischio di videodipendenza Un po’ come tutti, godi della facilità con cui si può fruire del mezzo televisivo: non si fa fatica, c’è ampia possibilità di scelta, ce n’è per tutti i gusti. Basta non esagerare. Se nelle tue risposte prevale la lettera C: sei un vero videodipendente La tua vita dipende da quello che vedi in TV. Molto spesso dicono che non c’è niente di male, ma, guarda, caso lo dicono in TV. Riduci un po’ il tuo vizio, ci sono molte cose interessanti a cui dedicarsi.

Unità

I verbi riflessivi

6  Strutture grammaticali 

Verbi riflessivi (morfologia e uso) Particelle pronominali riflessive Funzioni comunicative Comunicare una notizia Scrivere e rispondere a un SMS

Il 24 novembre mattina...

Il 24 novembre mattina fuori c’erano almeno quaranta centimetri di neve, e mio fratello ha telefonato per dirmi che nostro padre era morto. Quando mi ero svegliato e avevo aperto gli scuri della finestra ero rimasto a guardare il bianco che copriva in modo uniforme alberi e campi e boschi e case lontane, fino all’orizzonte dove le ondulazioni delle colline si confondevano con il grigio molto chiaro del cielo. Avevo ascoltato il silenzio, inspirato l’aria gelata fino in fondo ai polmoni, soffiato fuori vapore. (…) mentre mi vestivo con molti strati di cotone e lana, in cucina avevo messo a bollire del tè e preparato del porridge di avena, avevo fatto flessioni sulle gambe e sulle braccia per scaldarmi. Poi ero andato a controllare il telefono, ed era perfettamente muto. Me l’aspettavo, perché i fili corrono per qualche chilometro attraverso un bosco, basta un temporale o qualche folata di vento o appunto la neve a far cadere la linea. Ogni volta ci vogliono giorni prima che qualcuno venga a ripararla, ammesso di avere la pazienza di sollecitare il servizio guasti più volte al giorno. D’altra parte restare isolato non mi dispiaceva: mi faceva sentire al riparo (…). Ho tirato fuori il mio cellulare dalla tasca del giaccone in cui lo tenevo, vicino all’ingresso: mi ero dimen-

8080

I verbi riflessivi

ticato di ricaricarlo, il simbolo della batteria lampeggiava sul minuscolo schermo. C’era anche il simbolo “chiamate perse”, ma prima che potessi controllare di chi erano, la suoneria è partita con la musichetta pseudocaraibica che avevo scelto per esclusione tra le opzioni disponibili. Mi sono infilato gli stivali alti di gomma e sono uscito nella neve davanti a casa, verso l’albero dove si riceve il segnale. Affondavo a ogni passo, era come camminare su un altro pianeta.

ANDREA DE CARLO È nato a Milano (1955). Il suo primo romanzo, Treno di panna, è pubblicato da Einaudi con una introduzione di Calvino. Ha vissuto molti anni all’estero (Stati Uniti e Australia). Ora vive in un casolare nella campagna umbra (Gubbio). L’ultimo suo romanzo Mare delle verità (2006) racconta, attraverso le avventure famigliari del protagonista e intrecci di politica e di religione, i problemi del mondo di oggi.

Mio fratello era più concitato del solito: ha detto “Lorenzo, è da ieri che provo a chiamarti, sul fisso e sul cellulare”. Ho detto “Il fisso è guasto per la neve, e il cellulare non riceve dentro casa”. “Papà è morto” ha detto lui. Andrea De Carlo, Mare delle verità, Milano, Bompiani, 2006

scuri (della finestra) le imposte applicate alle finestre che consentono la completa oscurità dell’ambiente folata (di vento) soffio forte, raffica di vento lampeggiare accendersi e spegnersi con intensità luminosa affondare sprofondare, immergere concitato che parla con ritmo incalzante (insistente), con tono nervoso

Al lavoro! 1.

Formula un titolo alternativo.

2.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: ascoltare il silenzio ........................................................................................................................................................................................................... fare flessioni sulle gambe e sulle braccia ..................................................................................................................................................... il telefono era perfettamente muto ...................................................................................................................................................................... la neve ha fatto cadere la linea ..............................................................................................................................................................................

3.

Completa con le informazioni richieste: Data Stagione Condizioni meteorologiche Come si veste Lorenzo Che cosa fa per scaldarsi Perché Lorenzo non può usare il telefono cellulare a casa Quale notizia riceve dal fratello

..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .....................................................................................................................................

81

Unità 6 4.

Completa il seguente testo con i verbi al passato prossimo, imperfetto e trapassato:

Quella mattina di novembre, appena Lorenzo (svegliarsi) .................................., (accorgersi) .................................. che la notte (nevicare) .................................. molto. Lorenzo (fermarsi) .................................. a guardare fuori dalla finestra il bianco che (coprire) .................................. alberi, campi, boschi e case fino all’orizzonte, dove le dolci forme delle colline (confondersi) .................................. con il grigio chiaro del cielo. Prima di vestirsi Lorenzo (scaldarsi) .................................. con del tè bollente e (fare) .................................. flessioni sulle gambe e sulle braccia. (Controllare) .................................. il telefono fisso che, come al solito, quando (esserci) .................................. la neve o un temporale non (funzionare) .................................. . Non (dare) .................................. molta importanza alla cosa, anzi, senza telefono (sentirsi) .................................. al riparo dalle preoccupazioni. (Dimenticarsi) .................................. anche di ricaricare il cellulare che in quel momento (stare) .................................. suonando. Per poter rispondere Lorenzo (uscire) .................................. fuori, con la neve alle ginocchia, perché in casa il telefonino non (ricevere) .................................. il segnale. A quel punto (sentire) .................................. la voce concitata del fratello che gli (comunicare) .................................. che il loro padre (morire) .................................. .

SAI COSA SONO… i verbi riflessivi? Sono quelle costruzioni verbali in cui l’azione o il fatto espressi dal verbo si riflettono sul soggetto stesso. Esempio: «Lorenzo si sveglia (= sveglia se stesso), si veste (= veste se stesso) con vestiti pesanti». Quando il verbo riflessivo è seguito da un complemento oggetto, come nelle seguenti frasi: “si mette vestiti di lana”, “ si infila gli stivali”, le particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi svolgono la stessa funzione di complemento indiretto nel senso di ‘Lorenzo mette i vestiti a se stesso’, ‘infila gli stivali a se stesso’. Per questa ragione la forma verbale non è una forma riflessiva vera e propria ma riflessiva apparente o transitiva pronominale. Quando il verbo riflessivo esprime una reciprocità di azione, uno scambio, la forma riflessiva è detta reciproca. Esempio: «Lorenzo e Fabio si sono sentiti al telefono»; «I due fratelli non si vedono spesso» «Ciao, ci vediamo domani»; «Ci incontriamo sempre alla stessa ora». I verbi riflessivi sono accompagnati sempre dalle particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi che si collocano prima delle forme verbali dei modi indicativo, condizionale e congiuntivo, dopo le forme verbali del modo imperativo e dopo le forme infinitive seguendo la stessa regola della posizione dei pronomi atoni (vedi pag. seg.). Se i verbi riflessivi sono preceduti dai verbi modali dovere, potere e volere le particelle pronominali si collocano prima del verbo modale o dopo l’infinito del verbo riflessivo. Esempio: «devo alzarmi presto» ➜ «mi devo alzare presto» «può svegliarsi tardi» ➜ «si può svegliare tardi» «vogliamo divertirci» ➜ «ci vogliamo divertire» Il passato prossimo dei verbi riflessivi si forma con l’ausiliare essere e l’accordo del participio nel genere e nel numero del soggetto. Esempio: «mi sono svegliato/a con la neve alta 40 centimetri»; «ti sei vestito/a con vestiti molto pesanti»; «si è dimenticato/a di ricaricare il cellulare»; «ci siamo scaldati con un tè bollente»; «vi siete infilati gli stivali»; «si sono sentiti per telefono»

82

I verbi riflessivi

lla sera, quando si accendono le luci e quindi la mia strada è quasi buia, arrivano gli innamorati. Gli innamorati si riconoscono perché sono sempre in due. Gli innamorati non ridono mai e si nascondono sotto i portoni e tra gli alberi e si tengono stretti per paura che qualcuno li porti via. Ma la guardia notturna fa finta di non vederli perché tanto sa che non sono ladri. Anche il mio papà e la mia mamma prima di sposarsi erano innamorati.

A

Aurelio Pellicanò, La strada della felicità, Milano, Mondadori, 1975

Al lavoro! 5.

Scrivi le domande alle seguenti risposte: .............................................................................................................................................................................................................................................................................. ? Quando la strada è quasi buia e si accendono le luci. .............................................................................................................................................................................................................................................................................. ? Perché sono sempre in due. .............................................................................................................................................................................................................................................................................. ? Perché hanno paura che qualcuno li porti via. .............................................................................................................................................................................................................................................................................. ? Perché (la guardia notturna) sa che non sono ladri. .............................................................................................................................................................................................................................................................................. ? Anche loro erano innamorati.

6.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: non ridere mai........................................................................................................................................................................................................................ tenersi stretti ......................................................................................................................................................................................................................... fare finta di .............................................................................................................................................................................................................................. essere innamorati............................................................................................................................................................................................................... si tengono Gli innamorati camminano

stretti abbracciati per mano

83

Unità 6 A t t enz i one

Occhio… alla funzione dei verbi riflessivi apparenti quando il complemento oggetto che segue il verbo riflessivo si riferisce ad una parte del corpo umano o a qualcosa ad esso relativo. In questo caso la costruzione riflessiva pronominale risulta necessaria per indicare l’appartenenza di quella parte, che nella lingua italiana non è determinata dall’aggettivo possessivo, come invece può verificarsi in altre lingue. Esempio:

«Mi lavo le mani» «Ti metti la giacca» «Si mangia le unghie»

!

Le forme riflessive apparenti molto usate nel linguaggio parlato, possono svolgere una funzione enfatica: le particelle pronominali esprimono l’affettività del soggetto in senso positivo o negativo nei confronti del fatto o dell’azione espressa dal verbo. Esempio:

«Mi mangio una bella pizza» «Che caldo! Mi bevo una birra fresca!» «Si è comprato una Ferrari!» «Ti sei mangiato una scatola di cioccolatini?! Che vergogna!» «Ieri sera faceva freddo: mi sono preso/a un raffreddore!» In questo caso la forma pronominale riflessiva non è obbligatoria, in quanto le stesse frasi potrebbero essere espresse nella forma transitiva attiva: mangio una bella pizza, bevo una birra fresca, ha comprato una Ferrari, ho preso un raffreddore ecc.; però perdono il valore espressivo di cui abbiamo parlato sopra.

Osserva le seguenti pubblicità:

Le italiane si piacciono.

Gli italiani si voltano.

IL ROSSETTO CHE «SI FISSA» SULLE LABBRA

e so cosa mi mepttrao?

una sahariana se xy

una giacca glam our

84

un blouson chic

I verbi riflessivi

RICORDA CHE… le particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi fanno parte integrante di quei verbi intransitivi pronominali come vergognarsi, accorgersi, pentirsi, arrabbiarsi, che non esistono sotto altra forma (vergognare, accorgere, pentire, arrabbiare). Alcuni verbi transitivi come svegliare, alzare, offendere, muovere e altri, coniugati con le particelle pronominali, assumono valore intransitivo: svegliarsi, alzarsi, offendersi, muoversi.

TUTTI I VERBI TRANSITIVI POSSONO ASSUMERE LA FORMA RIFLESSIVA PRONOMINALE.

7.

Dopo aver osservato attentamente la pubblicità della crema di ricotta, completa le seguenti frasi:

per

il nuovo cellulare ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................

di

...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... questo paese ...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................

Ho preso una cotta Ho perso la testa Vado pazzo

Mi sono innamorato/a

85

Unità 6

Il DDT(o il Drogato Da Telefonino) Siamo tutti pazzi per il telefonino. Passiamo ore e ore a parlare al cellulare, a spedire SMS, a guardare se ne sono arrivati. Una vera mania Quale migliore occasione per uno scrittore umorista che farsi quattro risate sulle manie dei patiti del telefonino? Ma il drogato da telefonino esiste davvero? Basta guardarsi intorno. Creatura recentemente apparsa ma ormai tristemente nota. Il suo dramma non è il cellulare, ma la dipendenza, cioè il non saper rinunciare al telefonino nei luoghi più improbabili e nelle situazioni più scomode. Per questa ragione è detto DDT, ovvero Drogato Da Telefonino. Ad esempio, il DDT è appena entrato nel bar e il cellulare trilla mentre sta bevendo il cappuccino. Il DDT continua a bere con la destra e risponde con la sinistra, oppure intinge il cellulare nella tazza e si attacca una brioche all’orecchio. Il DDT risponde in qualsiasi situazione, posizione, e occasione. Ma sono soprattutto due le situazioni in cui la nevrosi del DDT esplode in tutta la sua violenza. La prima è quando è a una tavolata di ristorante e ha lasciato il cellulare nel cappotto. Udendo il trillo fatidico balza sul tavolo e parte come una belva verso l’attaccapanni e raggiunge il cellulare non appena questo ha smesso di trillare. A questo punto lo porta con sé sul tavolo, parcheggiandolo vicino al piatto. Un altro evento che mette in crisi il cellularista DDT è quando si accorge che nel locale il telefonino non riceve il segnale. Questo lo atterrisce come se gli si fermasse lo stimolatore cardiaco . adatt. da Stefano Benni, Bar Sport duemila, Milano, Feltrinelli, 1997

STEFANO BENNI È nato a Bologna nel 1947. Giornalista, scrittore e poeta, collabora con numerose testate (la Repubblica, II Manifesto). È autore di numerosi romanzi di successo, tutti caratterizzati da una forte satira della società italiana degli ultimi decenni.

mania inclinazione eccessiva, quasi morbosa, idea fissa patito fanatico intingere bagnare in un liquido fatidico fatale, stabilito dal destino balzare saltare, sussultare stimolatore cardiaco generatore di impulsi elettrici che si applica al malato di cuore per permettergli un battito più regolare

Al lavoro! 8.

Dopo aver letto attentamente il testo presentato rispondi alle seguenti domande: Chi è il DDT?................................................................................................ ................................................................................................................................. Perché è dipendente dal telefonino? ...................................... ................................................................................................................................. In quali situazioni risponde al telefonino?............................. .................................................................................................................................

86

Quando diventa nevrotico? ............................................................. ................................................................................................................................. Dove tiene il cellulare, di solito, quando è al ristorante? ....................................................................................................................... ................................................................................................................................. Come si sente quando il cellulare non riceve il segnale? .............................................................................................................. .................................................................................................................................

I verbi riflessivi

9.

Osserva attentamente i seguenti verbi riflessivi e riscrivili nella griglia in base alla loro tipologia: farsi quattro chiacchiere – guardarsi intorno – attaccarsi una brioche (all’orecchio) – accorgersi – fermarsi – parlarsi al cellulare – mandarsi un SMS – farsi quattro risate riflessivi

riflessivi apparenti

riflessivi reciproci

............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ...............................................................................

......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... .........................................................................................

................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ...................................................................................

C OME Ciao, ti richiamo dopo. Qui non c’è campo.

Ti ho chiamato ieri ma non eri raggiungibile.

si

D I C E

Mi hai chiamato? Ho trovato il tuo numero fra le chiamate perse.

Scusami, ho il telefonino scarico, ci sentiamo domani.

10. Hai fatto la gavetta. Hai fatto carriera. Hai fatto dei figli. Adesso puoi anche non fare niente per una settimana.

Dopo aver osservato attentamente il testo pubblicitario, descrivi con alcuni aggettivi la donna rappresentata nella foto: La donna è ................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

11. Scegli Sea-Club di Francorosso. Te lo meriti. È arrivato il momento di essere egoisti. Per una volta, pensa solo a te stesso e parti con Francorosso. Dedicati un soggiorno all’insegna del relax, della cultura e del divertimento firmato Sea-Club: raffinati, esclusivi, a un passo dal mare, i nostri Sea- club sono in grado di offrirti tutto il comfort che ti meriti. Concediti un sogno. Con Francorosso è più facile di quel che pensi. Soprattutto se giochi d’anticipo, con la promozione “Prima prenoti, più vantaggi hai”. Scopri subito tutti i dettagli nella tua Agenzia Viaggi e sui cataloghi Francorosso-estate.

Scrivi: che cosa fa ................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. perché si merita una vacanza ....................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

www.francorosso.it

87

Unità 6 RICORDA CHE… se il verbo riflessivo apparente è preceduto dai pronomi accusativi atoni lo, la, li, le, e dalla particella pronominale ne, il participio passato si accorda con i pronomi e non con il soggetto a cui il verbo si riferisce. Esempio:

«Ho comprato un bel gelato e me lo sono mangiato» «Ho preso una birra fresca e me la sono bevuta» «Ha comprato due pacchi di biscotti e se li è mangiati tutti» «Ha preso due fette di torta e se le è mangiate tutte» «Ha comprato una scatola di cioccolatini e se ne è mangiati dieci». Le particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi prima di lo, la, li, le, ne, cambiano la i in e.

12.

Completa le seguenti frasi con il pronome riflessivo: Questa donna ha faticato molto, ha fatto la gavetta per avere successo nel lavoro, si è occupata dei figli e oggi si merita una vacanza, ...................................................................................... la merita! Finalmente si regala un sogno, .................................................................................. lo regala! Si dedica un soggiorno in un club esclusivo, ....................................................... lo dedica! Che bella giornata: .................................................................. la godo!

13.

Completa con le preposizioni: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.

Andiamo ............ centro ............ vedere le vetrine ............ negozi. Sono andata ............ tabaccaio ............ comprare un pacchetto ............ sigarette. Gli studenti vengono ............ Università ............ piedi. Domani sera Paolo verrà ............ casa mia ............ guardare la televisione. Maria ha portato un mazzo ............ fiori ............ sua madre. ............ finestra ............ mia camera vedo i tetti ............ case. Luca è andato ............ mangiare ............ suo fratello e poi è andato ............ sarto. Sabato scorso sono partita ............ Roma ............ il treno. – Quando tornerai ............ Milano? – Partirò ............ Milano ............ il treno delle nove precise e sarò .............. Perugia ............ diciassette. Che cosa fai questa sera? Vado ............ cena ............ mia amica. Offri qualcosa ............ bere ............ ospiti. ............ festa di Maria eravamo ............ venti. Sabato andrò ............ stazione ............ aspettare mio zio. Quando sei arrivato a Perugia? Sono arrivato ............ fine di dicembre. Abbiamo l’abitudine ............ scrivere le lettere ............ macchina. Il treno era pieno ............ gente, e così ho fatto il viaggio ............ piedi. Il portalettere va ............ casa ............ casa ............ consegnare la posta. Quest’estate andremo ............ mare ............ un albergo ............ lusso. Oggi è molto ............ moda ............ Italia fare un viaggio ............ estero. Aveva fame, ma non c’era niente ............ mangiare.

88

I verbi riflessivi

PC

Le tecno-fobie IPOD 1 Scaricare da Internet almeno un file MP3 al giorno 2 Toccarsi continuamente la tasca per essere sicuri di non averlo perso o che sia stato rubato

1 Controllare 2 Controllare più volte al 3 Scrivere nelle e-mail incessantemente giorno che in parole in codice la posta elettronica Rete ci siano per paura di cadere per paura di non aggiornamenti nella rete vedere un messaggio di software di Echelon importante da scaricare

CELLULARE 1 Controllare di 2 Mettere il cellulare 3 Dormire con continuo se il nelle tasche il cellulare acceso nelcellulare ha campo anteriori dei le vicinanze per paura di non pantaloni per paura per paura delle onde essere raggiungibile delle onde elettromagnetiche elettromagnetiche nei punti sensibili

LE SUPERSTIZIONI Mai cambiare la tasca dove si inserisce l’iPod: la giornata potrebbe prendere una piega sbagliata

Non usare il PC, se già acceso, quando si arriva in ufficio: per tutta la settimana si dovrà fare gli straordinari

Mai appoggiare il cellulare con lo schermo in giù sul letto: arriveranno brutte notizie

Stress e ansia da sms Le nuove tecno-fobie IPod, cellulare, pc: un italiano su due è “malato” Lo psichiatra: dalle paure si arriva alla superstizione I sintomi sono quelli di una sindrome molto diffusa e nuova: si chiama stress da nuove tecnologie; ne è affetta quasi la metà del popolo italiano (…) per intenderci: se il segnale del telefonino vi tormenta anche nel sonno,

probabilmente anche da svegli i vostri occhi saranno inchiodati allo schermo magico per avere la certezza di essere raggiungibili. (…) Sia chiaro: “Tutto nasce da vecchie patologie che si sono adeguate all’accelerazione dei tempi,

sindrome insieme di sintomi che caratterizzano una malattia

inchiodato fissato con i chiodi, fig. occhi inchiodati = occhi fissi

14.

spiega il neurologo e psichiatra Luigi De Maio, conduttore del programma di Radio 1: “È che cellulari, computer e iPod sono diventati estensioni del nostro corpo. Perdere il telefonino, con gli sms memorizzati e i numeri segreti, è un po’ come perdere la nostra identità. Avere il computer in tilt è come fare i conti con la nostra anima a pezzi”. Insomma: “Da oggetti sono diventati simboli. E insieme amuleti scaramantici su cui polarizzare il bene e il male (…)”. Corriere della Sera, 2 luglio 2006

affetto colpito da malattia amuleto oggetto che protegge dai mali scaramantico che tiene lontano la sfortuna

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: essere raggiungibili telefonicamente ................................................................................................................................................... fare i conti con qualcosa o con qualcuno ........................................................................................................................................... polarizzare il bene e il male ...........................................................................................................................................................................

89

Unità 6 15. Dopo aver letto attentamente l’articolo presentato, completa il seguente testo con i verbi dati all’infinito: Molti italiani (ammalarsi) ............................................... di tecno-fobie, sono così dipendenti dai loro cellulari, iPod e computer e non (accorgersene) ............................................... . Ormai questi mezzi tecnologici sono diventati un’estensione del nostro corpo, per cui perdere il telefonino e gli sms memorizzati è come perdere l’identità. (Noi sentirsi) ............................................... male se il computer non funziona e non possiamo accedere a internet. Da qui nascono le paure e le superstizioni. I tecnofobici (preoccuparsi) ............................................... di essere sempre raggiungibili e tengono spesso due cellulari: se uno (rompersi) ............................................... o non funziona, rimane sempre l’altro.

A t t enz i one

!

alle particelle pronominali riflessive quando precedono ne o altri pronomi atoni: mi preoccupo ti preoccupi

del

si preoccupa

mio cellulare

me

tuo cellulare

te

suo iPod

se

ci preoccupiamo vi preoccupate

ce ve

del cellulare

si preoccupano

preoccupo preoccupi ne (= preoccupa di esso) preoccupiamo preoccupate

se

preoccupano

Nel verbo intransitivo pronominale andarsene, la particella pronominale ne ha valore avverbiale di luogo e il verbo assume il significato di «andare via da questo o da quel posto». me te se ce ve se

90

ne

vado vai va andiamo andate vanno

in vacanza a casa subito con gli amici

I verbi riflessivi

TEST

Sai mantenere i benefici delle vacanze?

Rispondi sinceramente alle domande (poco = 0; così e così = 1, molto = 2)

1.

Durante le vacanze ho stravolto i miei ritmi abituali (sonno-veglia, modo di mangiare ecc.) poco/così così/molto

2.

Mi sono subito immerso nei miei ritmi consueti con mille cose da fare ogni giorno poco/così così/molto

3.

Al rientro mi viene da rinnovare subito propositi, organizzare e pianificare il mio futuro poco/così così/molto

4.

Non bado alle regole della vita sana come lo stare all’aria aperta, praticare attività fisica, alimentarmi in modo corretto poco/così così/molto

5.

Vivo la vacanza come una fuga dai miei problemi di sempre poco/così così/molto

6.

Sono tornato e mi sono ritrovato immerso in occupazioni impegnative poco/così così/molto

7.

Le mie responsabilità lavorative e/o familiari mi hanno coinvolto da subito con responsabilità poco/così così/molto

8.

9. 10. 11.

L’indomani del rientro ho ripreso la mia vita abituale con orari e ritmi molto diversi dalla vacanza poco/così così/molto Non riesco a trovare il tempo per un po’ di relax poco/così così/molto Mi è impossibile abituarmi gradualmente alle abitudini quotidiane poco/così così/molto Sto prolungando alcuni stravizi della vacanza (eccesso di alcol, fumo, cibo) poco/così così/molto

12.

In vacanza mi sentivo libero, adesso mi sento appesantito da obblighi e regole poco/così così/molto

13.

Il rientro è stato traumatico poco/così così/molto

14.

Tornare ha voluto dire ritrovare cose, situazioni o persone non desiderate e/o non scelte di cui non ho sentito la mancanza poco/così così/molto

PROFILI Fino a 6 punti Ritornare ad una vita gratificante prolunga il benessere Con una serie di accorgimenti che prevedono ritmi soft per riadattarsi alla vita quotidiana è possibile prolungare gli effetti salutari da vacanza e ovviare a malesseri da rientro. Da 7 a 13 punti Adattarsi per gradi per avvalersi dell’energia accumulata Dopo la pausa il ritorno alle abitudini e ai ritmi consueti può risultare difficile e creare stress. Da 14 punti Rischio di tornare alla quotidianità senza nuove energie Riprendere bruscamente il solito tran tran rischia di annullare tutti i possibili benefici della vacanza.

Dopo aver fatto il test ed esserti assegnato un punteggio, scrivi a quale profilo appartieni: Punti: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Profilo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

91

Unità 6 16. Completa le seguenti frasi:

ca

t Sin

e si

le

1. Tutte le mattine (noi svegliarsi) .................................. presto perché (dovere recarsi) .............................. all’Università. 2. – (Tu accorgersi) .............................. del forte aumento dei prezzi? – Eh sì! (Io accorgersene) ..............................! 3. È stata una vacanza stupenda! (Noi divertirsi) .............................. un mondo. 4. Mi dispiace, non posso darti un consiglio su questo argomento: non (intendersene) .............................. affatto. 5. Dopo un fidanzamento durato dieci anni, finalmente Maria e Paolo (sposarsi) .......... .............................. . 6. Ho comprato una sciarpa morbida e calda, (io mettersela) .............................. quando fa molto freddo. 7. Ieri sera siamo andati al ristorante e (mangiarsi) .............................. un bel piatto di «penne» ai funghi. 8. Ho visto una borsa che mi piace tanto. Uhm! Quasi quasi (comprarsela) .................. ..................... . 9. Scusami, non (io ricordarsi) ........................................ di riportarti il libro, (dimenticarsene) ............................................... completamente! 10. – Dove (voi conoscersi) ..............................? – (Noi conoscersi) .............................. in montagna: (incontrarsi) .............................. per caso in un rifugio. 11. Lo dico per il tuo bene, non (tu dovere offendersi) .............................. . 12. Non ho voglia di stare a casa: (vestirsi) ..................................., (truccarsi) ............... ........................ e (andarsene) .............................. a spasso. 13. Mentre uscivamo dalla palestra, è cominciato a piovere e (bagnarsi) .............................. dalla testa ai piedi. 14. Ha fatto un grave errore e, quando (rendersene) .............................. conto, era troppo tardi. 15. Acquistare quella casetta in montagna mi sembrava un ottimo affare, ma ora (io pentirsi) .............................. . 16. In questa città non c’è vita! (Noi annoiarsi) .............................. da morire. 17. Se non c’è silenzio non (io potere concentrarsi) .............................. . 18. Quando lo ha saputo, (arrabbiarsi) .............................. moltissimo. 19. Hanno litigato e ora non (salutarsi) .............................. più. 20. Con questo tempaccio, (io prendersi) .............................. un bel raffreddore.

i grammat

Alzarsi mi alzo ti alzi si alza ci alziamo vi alzate si alzano

92

mi sono alzato/a ti sei alzato/a si è alzato/a ci siamo alzati/e vi siete alzati/e si sono alzati/e

O 6 QUAND O? T TORNA OCI, M A VEDI O MARI TI N ? O N VO N HÉ VI I U IA C X AI AM UC F AND L M MS, S

, hi nc i, ma mam Mi ia ch vb t

Ecco il mio nuovo amico! XXX

PETTO TI AS , R AL BA MO 4 A FACCI HIERE, C C A I H C TO R E ALB

Facciamo quattro chiacchiere? Dei nuovi mezzi tecnologici, quale utilizzi di più? ....................................................................................................................... Perché? ................................................................................................. In quale momento della giornata? ................................... ....................................................................................................................... Che cosa pensi della tecno-fobia? ................................. .......................................................................................................................

Scrivi un SMS utilizzando anche le abbreviazioni qui elencate. ....................................... .......................................

Destra = dx Domani = dom Dove = dv Dove sei? = d6

.......................................

Fai quello che vuoi = faqkev Felice di vederti = fdv

.......................................

Interessante = int

....................................... ....................................... Aperitivo = axitivo A presto = ap A proposito = ap Aspettami caro/a = ac Avanti = ava Buonanotte = hagn (dall’inglese: have a good night) Capito = cpt Cellulare = cel Che = ke Ci sei? = c6 Ci vediamo dopo = cvd Ci vediamo poi = civepo Comunque = cmq

GRA Z X L’ IE AIU TO

Mi dispiace = midi Msg = messaggio Non = nn Numero = nm Occhi belli = ob Parlare = bla Per = x Perché = xché, xké Per favore = pls (dall’inglese: please) Per ora = xh Però = xò Perso = xso Più o meno = +oQualcuno = qlc Qualcosa = qls

Rispondimi = risp Rispondimi subito = ris Settimana = se# Sinistra = sx Soldi = $ Telefono = tel Ti sposerei = tisp Ti telefono + tardi = t tel + trd Vengo dopo = vng dp

93

Unità

Il passato remoto

7  Strutture grammaticali 

Donna di Porto Pim. Una storia

Passato remoto Trapassato remoto Funzioni comunicative Descrivere e raccontare una storia Trarre conclusioni

La incontrai una domenica sul porto. Vestiva di bianco, aveva le spalle nude e portava un cappello di trina . Sembrava scesa da un quadro e non da una di quelle navi cariche di persone che fuggivano nelle Americhe. La guardai a lungo e anche lei mi guardò. Le detti il buongiorno e le chiesi se potevo esserle utile. Mi indicò una valigia che stava ai suoi piedi. «Portala al ’Bote’», mi disse nella mia lingua. «Il ‘Bote’ non è un luogo per signore», dissi io. «Io non sono una signora», rispose, «sono la nuova padrona». La domenica seguente scesi di nuovo in città. Il ‘Bote’ a quei tempi era un locale strano, non era esattamente una locanda per pescatori, e io vi ero entrato solo una volta. Mi sedetti a un tavolo e ordinai la cena. Verso le nove lei entrò, c’erano altri avventori, mi vide e mi fece un saluto distratto, e poi si sedette a un angolo dove c’era un vecchio signore coi baffi bianchi. Solo allora sentii quanto fosse bella, di una bellezza che mi faceva bruciare le tempie , era questo che mi aveva portato lì, ma fino a quel momento non ero riuscito a capirlo con esattezza. Passai la sera a fissarla, coi pugni appoggiati alle tempie, e quando uscì la seguii a distanza. Lei camminava leggera, senza voltarsi, come chi non si preoccupa di essere seguito, attraversò la porta della muraglia di Porto Pim e cominciò a discendere la baia. Dall’altra parte del golfo, dove termina il promontorio , isolata fra le rocce, fra un canneto e una palma, c’è una casa di pietra. Lei abitava là, allora era una casa bianca con riquadri azzurri su porte e finestre. Entrò e chiuse la porta e la luce si spense. Io mi sedetti su uno scoglio e aspettai. Antonio Tabucchi, Donna di Porto Pim, Palermo, Sellerio di Giorgianni, 1983

9494

Il passato remoto

ANTONIO TABUCCHI Nato a Pisa nel 1943, è considerato una delle voci più rappresentative della letteratura europea. Autore di romanzi, racconti, saggi, testi teatrali. I suoi libri sono tradotti in quaranta lingue .

trina merletto locanda modesto locale dove si può mangiare e dormire avventore frequentatore di un pubblico locale tempia parte della testa laterale alla fronte muraglia muro imponente e solido promontorio sporgenza della terra verso il mare con rilievi più o meno alti canneto terreno dove crescono canne in abbondanza

Al lavoro! 1.

.................................................................................................................................

Descrivi i personaggi protagonisti della storia:

........................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................

5.

2.

Quando lui la (incontrare) .............................................. ne (rimanere) ............................... subito affascinato. (Vestire) ......................... di bianco e (portare) .......................... un cappello di trina. (Sembrare) ......................... il personaggio di una favola o di un quadro, tanto (essere) ......................... bella! Quando lei (scendere) ...................................... dalla nave, i loro occhi (incontrarsi) ......................... a lungo, poi lui la (salutare) ......................... e le (chiedere) ......................... se (potere) .......................... esserle utile. Lei gli (dire) ............................ di accompagnarla al ‘Bote’, perché (essere) ........................... la nuova padrona del locale. Lui (andarci) ......................... solo una volta, perché quel locale non gli (piacere) ............. ..................................., ma per rivederla ancora, quella sera (tornarci) ............................................. e (ordinare) ................................................. la cena. Quando lei (arrivare) .................................... lo (vedere) ...................................... e lo (salutare) ............................ distrattamente. Lui, affascinato dalla sua bellezza, (passare) ........................................... la sera seduto a fissarla e, quando lei (uscire) ..........................................., la (seguire) ........................ a distanza. Lei (camminare) ...................... leggera e non (voltarsi) .............................................. mai. (Discendere) .................................... la baia e (arrivare) .......................................... fino all’altra parte del golfo. Lì, isolata tra le rocce, (esserci) ....................................................... una casa di pietra. (Essere) ....................................................... quella la casa dove lei (abitare) .................................................. . (Entrare) ................................ e (chiudere) .................................................... la porta. Lui (sedersi) ...................................... su uno scoglio e (aspettare) ................................................... .

Formula un titolo alternativo:

........................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................

3.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti frasi presenti nel testo: sembrava scesa da un quadro ............................. ......................................................................................................... le detti il buongiorno ..................................................... ......................................................................................................... non è un luogo per signore ..................................... ......................................................................................................... una bellezza che mi faceva bruciare le tempie ................................................................................................

4.

Rispondi alle seguenti domande: Dove si incontrarono i due protagonisti della storia? ................................................................................................................................. Com’era vestita la donna? ............................................................... ................................................................................................................................. Che cosa andava a fare al «Bote»? .......................................... ................................................................................................................................. Che cosa fece il protagonista appena entrato nel locale? .................................................................................................................. Quale emozione provò quando lei entrò al «Bote»? ..... ................................................................................................................................. Che cosa fece lui quando lei uscì? ............................................ ................................................................................................................................. Dove abitava la donna?....................................................................... ................................................................................................................................. Che cosa fece lei appena entrò in casa?..............................

6.

Completa il seguente testo con i tempi giusti (passato remoto, imperfetto, trapassato prossimo):

Immagina una conclusione della storia della donna di Porto Pim. Scrivila usando i tempi passati (passato remoto, imperfetto e trapassato prossimo). ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

95

Unità 7 SAI CHE COS’È… il passato remoto? È il tempo passato che esprime un’azione o un fatto anteriore al momento in cui si parla o si scrive, che non ha nessun legame con il tempo presente. Il passato remoto esprime un’azione ben delineata nel tempo, ne marca l’inizio e la fine, «lo stacco rispetto al presente» (Serianni, pag. 397). Esempio: «Fu ministro della Sanità nel 1978»

La stessa frase espressa con il passato prossimo: «È stato ministro della Sanità», lascia indeterminati i contorni dell’azione che probabilmente ha ancora qualche effetto sul presente. Col passato remoto si esprime un’azione che non ha nessun riferimento col presente. Non sempre, infatti, il passato prossimo indica un’azione più vicina nel tempo e il passato remoto un’azione più lontana; la scelta dipende esclusivamente dalla ‘rilevanza attuale’ di quella azione passata o dagli effetti che perdurano. Nell’uso dell’italiano contemporaneo parlato si tende ad usare sempre di meno il tempo passato remoto, mentre il suo uso rimane saldo nelle regioni meridionali. Nella lingua scritta della letteratura, dei trattati storico-biografici l’uso del passato remoto è ben radicato. L’unica alternativa, come abbiamo già visto nell’Unità 1, è il presente storico (o narrativo). Le frasi «Dante nasce a Firenze nel 1265», « Un giorno una volpe incontra un lupo…», «Un giorno torna all’accampamento Duca» si potrebbero rendere con «Dante nacque a Firenze nel 1265»; «Un giorno una volpe incontrò un lupo…»; «Un giorno tornò all’accampamento Duca». Nella narrazione delle favole e delle fiabe si preferisce l’uso del passato remoto in quanto le azioni, i luoghi, l’ambiente si riferiscono ad una realtà ‘remota’ nel tempo e nello spazio, spesso più vicina al mondo della fantasia che a quello della realtà. L’alternanza fra i vari passati: presente storico, passato prossimo e passato remoto produce particolari effetti stilistici. Si rileva non soltanto nel linguaggio letterario, ma anche «nella letteratura di consumo e nella lingua giornalistica» (Serianni, pag. 397).

96

-are

Quando lui la incontrò provò una forte emozione

-ere

Si sedé/ette su uno scoglio e aspettò

-ire

Quando lei uscì lui la seguì

Il passato remoto

Il re che doveva morire Una volta un re doveva morire. Era un re assai potente ma era malato a morte e si disperava: – Possibile che un re tanto potente debba morire? Che fanno i miei maghi? Perché non mi salvano? – Ma i maghi erano scappati per paura di perdere la testa. Ne era rimasto uno solo, un vecchio mago a cui nessuno dava retta, perché era piuttosto bislacco e forse anche un po’ matto. Da molti anni il re non lo consultava, ma stavolta lo mandò a chiamare. – Puoi salvarti – disse il mago – ma ad un patto: che tu ceda per un giorno il tuo trono all’uomo che ti somiglia più di tutti gli altri. Lui, poi, morirà al tuo posto. Subito venne fatto un bando in tutto il reame: – Coloro che somigliano al re si presentino a corte entro ventiquattr’ore, pena la vita. Se ne presentarono molti: alcuni avevano la barba uguale a quella del re, ma avevano il naso un tantino più lungo o più corto, e il mago li scartava ; altri somigliavano al re come un’arancia somiglia a un’altra nella cassetta del fruttivendolo, ma il mago li scartava perché gli mancava un dente, o perché avevano un neo sulla schiena. – Ma tu li scarti tutti! – protestava il re col suo mago – Lasciami provare con uno di loro, per cominciare. – Non ti servirà a niente – ribatteva il mago. GIANNI RODARI Una sera il re e il suo mago passeggiavano sui bastioni della città, e a un (1920-1980) Con le sue opere ha datratto il mago gridò: – Ecco, ecco l’uomo che ti somiglia più di tutti gli altri! to un grande contributo nel rinnovaE così dicendo indicava un mendicante storpio , gobbo , mezzo mento della letteratura per l’infanzia, dando spazio ai temi della vita d’oggi e cieco, sporco e pieno di croste. con personaggi e situazioni spesso – Ma com’è possibile! – protestò il re – tra noi due c’è un abisso. surreali. Ricordiamo in particolare: Fa– Un re che deve morire – insisteva il mago – somiglia soltanto al più povole al telefono, vero, al più disgraziato della città. Presto, cambia i tuoi vestiti con i suoi per un giorno, mettilo sul trono e sarai salvo. www.bdp.it/Rodari/scuola Ma il re non volle assolutamente ammettere di assomigliare al mendicannella pagina dedicata agli ascolti (da ascoltare) Gianni Rodari te. Tornò al palazzo tutto imbronciato e quella sera stessa morì, con la colegge tre filastrocche. rona in testa e lo scettro in pugno.

@

Gianni Rodari, Favole al telefono, Torino, Einaudi, 1989

mago personaggio delle favole con poteri soprannaturali bastione opera di difesa costituita da grosse muraglie bislacco stravagante, bizzarro bando avviso, manifesto contenente un annuncio mendicante persona che vive di elemosina pubblico storpio persona con grave difficoltà di muovere le gambe scartare rifiutare in base a una scelta gobbo con le spalle curve, con la schiena deformata neo piccola macchia, imperfezione della pelle

Al lavoro! 7.

Descrivi i personaggi presenti nella storia: 1. Il re ........................................................................................................... ..................................................................................................................... 2. Il mago ................................................................................................

3. Il mendicante ............................................................................... ................................................................................................................. 4. Altri personaggi ......................................................................... ................................................................................................................. .................................................................................................................

97

Unità 7 8.

C’era una volta .......................................................................................... ................................................................................................................................. Un giorno ....................................................................................................... ................................................................................................................................. Il mago ............................................................... e subito ....................... ................................................................................................................................. Da quel giorno ....................................................................................... ma ....................................................................................................................... Una sera ......................................................................................................... e ad un tratto .............................................................................................. Il mago allora .............................................................................................. Il re però non .............................................................................................. ............................................................... e così quella stessa sera .................................................................................................................................

9.

Una volta un re doveva morire. Era un re assai potente ma era malato a morte e si disperava: – Possibile che un re tanto potente debba morire? Che fanno i miei maghi? Perché non mi salvano? – Ma i maghi erano scappati per paura di perdere la testa. Ne era rimasto uno solo, un vecchio mago a cui nessuno dava retta, perché era piuttosto bislacco e forse anche un po’ matto. Da molti anni il re non lo consultava, ma stavolta lo mandò a chiamare.

C – Ma tu li scarti tutti! – protestava il re col suo mago – Lasciami provare con uno di loro, per cominciare. – Non ti servirà a niente – ribatteva il mago. Una sera il re e il suo mago passeggiavano sui bastioni della città, e a un tratto il mago gridò: – Ecco, ecco l’uomo che ti somiglia più di tutti gli altri! E così dicendo indicava un mendicante storpio, gobbo, mezzo cieco, sporco e pieno di croste.

D – Ma com’è possibile! – protestò il re – tra noi due c’è un abisso. – Un re che deve morire – insisteva il mago – somiglia soltanto al più povero, al più disgraziato della città. Presto, cambia i tuoi vestiti con i suoi per un giorno, mettilo sul trono e sarai salvo. Ma il re non volle assolutamente ammettere di assomigliare al mendicante. Tornò al palazzo tutto imbronciato e quella sera stessa morì, con la corona in testa e lo scettro in pugno.

Qual è la morale della favola? Scrivi che cosa ci insegna la storia: ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

11.

B

La narrazione fiabesca si riferisce ad una realtà fantastica. Indica quali sono, nella favola letta, i personaggi, gli oggetti, gli ambienti che si riferiscono a tempi ormai lontani o ad un mondo fantastico: I personaggi: ............................................................................................... ................................................................................................................................. Gli oggetti: .................................................................................................... ................................................................................................................................. I luoghi, l’ambiente: ................................................................................ ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

10.

loro che somigliano al re si presentino a corte entro ventiquattr’ore, pena la vita.

Riassumi la favola, usando le seguenti indicazioni:

Ricostruisci il testo letto ricombinando le varie parti date in ordine sparso:

A – Puoi salvarti – disse il mago – ma ad un patto: che tu ceda per un giorno il tuo trono all’uomo che ti somiglia più di tutti gli altri. Lui, poi, morirà al tuo posto. Subito venne fatto un bando in tutto il reame: – Co-

98

E Se ne presentarono molti: alcuni avevano la barba uguale a quella del re, ma avevano il naso un tantino più lungo o più corto, e il mago li scartava; altri somigliavano al re come un’arancia somiglia a un’altra nella cassetta del fruttivendolo, ma il mago li scartava perché gli mancava un dente, o perché avevano un neo sulla schiena.

1. 2. 3. 4. 5.

.............................. .............................. .............................. .............................. ..............................

Il passato remoto

Nata a Napoli più di 100 anni fa, è diventata un simbolo. Ora un libro ne raccoglie le gesta

Una canzone lunga un secolo le mille vite di “’O sole mio” ROMA – La canzone più famosa del mondo non è in classifica, non ha un video musicale, non gira nelle radio. Eppure la conoscono anche gli eschimesi. La canticchiava perfino Jurij Gagarin, nel buio stellato della sua navicella, in orbita per la prima volta nello spazio: “’O sole mio / sta ’nfronte a te!/ ’O sole, ’o sole mio / sta ’nfronte a te, sta ’nfronte a te!”. E chissà se dalla base gli avranno fatto il coro. “(…) ’O sole mio è stata la canzone più famosa del globo per decenni, con la voce di Caruso è arrivata in tutte le parti del mondo” racconta Paquito Del Bosco, direttore dell’archivio sonoro della canzone napoletana e autore di un brillante saggio in uscita nei prossimi giorni. (…) Questa specie di inno planetario ha una storia che merita un romanzo e il libro di Del Bosco quasi lo è, pieno di peripezie e colpi di scena. La canzone è del 1898, l’ha scritta Giovanni Capurro, poeta a tempo

globo mondo peripezie azioni complesse che si compiono per superare gravi ostacoli e difficoltà paroliere colui che scrive le parole di una canzone sbancare avere un enorme successo

perso e paroliere . La musica è di Eduardo di Capua, mandolinista e compositore. Di Capua scelse un bolero, un ritmo all’avanguardia per l’epoca. Ma sarà Caruso a dare alla canzone il successo internazionale, inserendola nel suo repertorio di canzoni napoletane. E, dopo Caruso, sarà Elvis Presley a far sbancare ’O sole mio. Nel ’59, durante il servizio militare in Germania, ne ascoltò una versione in inglese e la trasformò in una versione cha-cha-cha: la celeberrima It’s now or never. la Repubblica, 27 ottobre 2006

@

www.radio.rai.it/canzonenapoletana in questa sezione dedicata alla canzone napoletana puoi asscoltare più di 200 interpretazioni di ’O sole mio

12.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: un libro ne raccoglie le gesta ............................................................... ........................................................................................................................................ la conoscono anche gli eschimesi .................................................... ........................................................................................................................................ colpo di scena ................................................................................................. poeta a tempo perso .................................................................................. all’avanguardia ................................................................................................

99

Unità 7 13.

14.

Rispondi alle seguenti domande:

15. Completa con i verbi al passato remoto:

Di chi sono le parole di ’O sole mio? ....................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Di chi è la musica? ................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Chi l’ha fatta conoscere a tutto il mondo in napoleta . no? ...................................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Chi l’ha diffusa in inglese? .............................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

La canzone di Marinella

Dopo aver letto attentamente l’articolo proposto, scrivi i tempi presenti, i presenti storici, i passati prossimi, i passati remoti presenti nel testo.

Presente

............................................................................. ............................................................................. .............................................................................

Presente storico

............................................................................. ............................................................................. .............................................................................

Passato prossimo

............................................................................. ............................................................................. .............................................................................

Passato remoto

............................................................................. ............................................................................. .............................................................................

Questa di Marinella è la storia vera che (scivolare) ................ nel fiume a primavera ma il vento che la (vedere) ................ così bella dal fiume la (portare) ................ sopra una stella Sola senza il ricordo di un dolore vivevi senza il sogno di un amore ma un re senza corona e senza scorta (bussare) ................ tre volte un giorno alla tua porta Bianco come la luna il suo cappello come l’amore rosso il suo mantello tu lo (seguire) ................ senza una ragione come un ragazzo segue un aquilone E c’era il sole e avevi gli occhi belli lui ti (baciare) ................ le labbra ed i capelli c’era la luna e avevi gli occhi stanchi lui (porre) ................ le sue mani sui tuoi fianchi (Essere) ................ baci e (essere) ................ sorrisi poi (essere) ................ soltanto i fiordalisi che (vedere) ................ con gli occhi delle stelle fremere al vento e ai baci la tua pelle Dicono poi che mentre ritornavi nel fiume chissà come scivolavi e lui che non ti (volere) ................ creder morta (bussare) ................ cent’anni ancora alla tua porta Questa è la tua canzone Marinella che sei volata in cielo su una stella e come tutte le più belle cose (vivere) ................ solo un giorno, come le rose E come tutte le più belle cose (vivere) ................ solo un giorno, come le rose

@ www.youtube.com/watch?v=f_4MEA7KhBc In YouTube La canzone di Marinella nella versione a due voci, quelle di Fabrizio De Andrè e Mina

100

Il passato remoto

16. Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato dell’espressione presente nel testo: un re senza corona e senza scorta ................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... .........................................................................................................

17. FABRIZIO DE ANDRÉ Nato a Genova nel 1940. La sua è una normale gioventù da figlio di agiata famiglia della buona borghesia. A sedici anni compra la sua prima chitarra e il primo amplificatore e si mette a suonare jazz. Nel 1958 incide il suo primo 45 giri, Nuvole barocche, passato praticamente inosservato. Si sposa a ventidue anni. Il suo primo grande successo è La canzone di Marinella, brano che viene interpretato da Mina nel 1965 diventando subito un best seller. Nel 1966 esce il suo primo album, Tutto Fabrizio De André. Il suo primo concerto lo ha tenuto il 18 marzo 1975 alla Bussola di Focette, affiancato dai New Trolls. Da allora le sue esibizioni dal vivo sono state comunque rare. Mentre i suoi album continuavano a uscire, De André si rifiutava di fare televisione e di esibirsi in pubblico. Nel 1976 dopo aver incontrato la cantante Dori Ghezzi, sua compagna da allora, acquista un’azienda agricola in Sardegna, nella zona di Tempio Pausania. Il 28 agosto 1979 viene sequestrato insieme a Dori Ghezzi e per quattro mesi la coppia rimane prigioniera sulle montagne sarde. Muore a Milano l’11 gennaio 1999.

aquilone giocattolo di carta che, tirato contro vento, può mantenersi in aria fiordalisi piccoli fiori azzurri, comuni nei prati fremere tremare

Completa le frasi con i verbi al passato remoto: 1. Quello (essere) ......................... il momento più difficile della mia vita. 2. Dante (morire) ......................... in esilio, lontano dalla sua Firenze. 3. Poiché c’era lo sciopero dei trasporti, non (noi potere) ................................... andare a Parigi e (dovere) ......................... rimanere a casa. 4. I ladri (entrare) ......................... in casa da una finestra a piano terra. 5. (Io prendere) ......................... quella decisione dopo una lunga riflessione. 6. Cristoforo Colombo (scoprire) ......................... l’America nel 1492. 7. Stasera alla televisione c’è un vecchio film che (avere) ......................... molto successo negli anni Sessanta. 8. (Io chiedere) ......................... una spiegazione ma nessuno (sapere) ......................... darmela. 9. Ero stanco morto: (io andare) ......................... a letto, (spengere) ......................... la luce e (addormentarsi) ......................... . 10. – In che mese (tu andare) ......................... in Germania a frequentare quel corso di lingua? – Ci (andare) ......................... in marzo. 11. È inutile negare! (Essere) ......................... proprio voi a consigliarlo in modo sbagliato! 12. Quando (loro rendersi) ................................... conto delle difficoltà, (cambiare) ......................... programma. 13. Perché (lui decidere) ........................................ di non partire più? Non lo so! (Dire) ......................... di essere molto stanco. 14. La polizia (interrogare) .......................... a lungo un barbone che si trovava sul posto al momento del delitto, ma non (riuscire) ............................. a sapere niente di nuovo. 15. Mi (loro scrivere) ......................... per avere delle informazioni, io (rispondere) ......................... immediatamente ma poi non (sapere) ......................... più niente di loro.

i grammat

-are entrandarrivguardamaspett-

-ere

ai asti ò ammo aste arono

Quando la

venni venisti venne venimmo veniste vennero

A t t enz i one

-ire

mi seddovricevcredpottem-

ei (etti) esti é (ette) emmo este erono (ettero)

Vedere

Avere

vidi vedesti vide vedemmo vedeste videro

ebbi avesti ebbe avemmo aveste ebbero

Venire

La prima volta che

ca

t Sin

e si

Passato remoto

le

Unità 7

aprsentusccappartfin-

ii isti ì immo iste irono

subito una forte emozione

Essere

in questo paese

fui fosti fu fummo foste furono

contento/a molto contenti/e

!

al passato remoto: tutti i verbi, eccetto essere, stare e dare, sono regolari nelle persone tu, noi, voi; le irregolarità si rivelano nella morfologia della 1a persona singolare e della 3a persona singolare e plurale: io, lui (lei) e loro. I verbi in -dere, -ndere, -gere, -ngere, -cere, -gliere hanno la seguente flessione: prendere rispondere chiudere decidere scendere chiedere

➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞

piangere giungere dipingere convincere vincere cogliere togliere

➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞

102

(io) (lui/lei/Lei) (loro)

(io) (lui/lei/Loro) (loro)

prerispochiudeciscechiepiangiundipinconvinvincoltol-

si

(tu)

se

(noi)

sero

(voi)

si

(tu)

se

(noi)

sero

(voi)

prendrispondchiuddecidscendchiedpianggiungdipingconvincvinccoglitogli-

esti emmo este

esti emmo este

Il passato remoto • Sintesi grammaticale

Alla stessa maniera:

rimanere (io) (lui/lei/Lei) (loro)

rimami-

e si se sero

mettere (tu) (noi) (voi

esti emmo este

rimanmett-

Occhio… a scrivere, leggere, vivere, dire, muovere, distruggere (io) (lui/lei/Lei) (loro)

scrilevidimodistru-

ssi

(tu)

sse

(noi)

ssero

(voi)

scrivleggvivdicmovdistrugg-

esti emmo este

Forme irregolari Dare

Stare

Bere

Tenere

diedi (detti) desti diede (dette) demmo deste diedero (dettero)

stetti stesti stette stemmo steste stettero

bevvi bevesti bevve bevemmo beveste bevvero

tenni tenesti tenne tenemmo teneste tennero

Volere

Conoscere

Sapere

volli volesti volle volemmo voleste vollero

conobbi conoscesti conobbe conoscemmo conosceste conobbero

seppi sapesti seppe sapemmo sapeste seppero

RICORDA CHE… il trapassato remoto, ormai in disuso nell’italiano medio comune, ha lo stesso valore temporale del trapassato prossimo, nel senso che esprime l’anteriorità ad un’azione passata, in questo caso espressa dal passato remoto. Di uso raro e letterario, si forma con il passato remoto dell’ausiliare avere o essere e il participio passato del verbo e si trova in frasi temporali del tipo: «Dopo che il principe ebbe baciato la principessa, la bella addormentata si risvegliò». «Dopo che lei fu partita (…) mi buttai sul lavoro (…)» (Calvino in Serianni, pag. 398).

103

Mercoledì 5 settembre 18.30, Palazzo Ducale – Cortile della Cavallerizza, euro 4 Giovanni Sartori e Luciano Canfora con Gian Antonio Stella LE DIFFICOLTÀ DELLA DEMOCRAZIA, LA DISTANZA DELLA POLITICA La democrazia sembra vivere un periodo di grande sofferenza. In una realtà come la nostra, la distanza tra governati e governanti sembra aumentare ogni giorno di più e il suono della parola «democrazia» appare a volte ideologico a al servizio di finalità non sempre nobilissime. Come possiamo tornare a dare – soprattutto nella pratica politica – un significato virtuoso a questo antico e instabile concetto? Luciano Canfora e Giovanni Sartori ne discutono con il giornalista Gian Antonio Stella.

Giovedì 6 settembre 16.15, Palazzo della Ragione, ingresso libero La Crusca per voi SPORTELLO DI PRONTO SOCCORSO GRAMMATICALE Problemi al congiuntivo? Vertigini da reggenza? Niente paura. Per ristabilire la vostra salute grammaticale, l’Accademia della Crusca ha approntato un “pronto soccorso” aperto per un’ora al giorno, dove alcuni esperti risponderanno a dubbi, malesseri e curiosità relativi alla nostra lingua. Le domande potranno essere formulate sul luogo, recapitate nelle cassette presenti nei vari punti informativi, oppure – già prima dell’inizio del festival – via e-mail attraverso l’apposito indirizzo attivato sul nostro sito.

Risponde oggi Francesco Sabatini, presidente dell’Accademia della Crusca 18.30, Palazzo Ducale – Cortile della Cavallerizza, euro 4 Gian Luigi Beccaria con Beppe Severgnini COME PARLARE, COME SCRIVERE COME LEGGERE La parola domina, la lingua si svuota. Con il proliferare dei mezzi di comunicazione – ore e ore di trasmissioni radio-televisive, pagine e pagine di riviste su carta e on-line – anche l’italiano rischia di diventare sempre più piatto, insipido, medio. A suggerirci qualche efficace rimedio per salvarci da questa deriva sono Gian Luigi Beccarla e Beppe Severgnini

Sabato 8 settembre

10.00, Bosco Fontana Marmirolo, euro 4 9.00, Caffè Brasserie Stomp, UNA PASSEGGIATA CON DAVID GROSSMAN euro 8 Senel Paz con Cristiano Cavina Quando abbiamo chiesto a David Grossman: «Che cosa ti piaMANTOVA SI SVEGLIA cerebbe venire a fare a MantoE IL FESTIVAL È CON LEI. va?», lui ci ha risposto: «Vorrei Caffè bollente, croissant ancopasseggiare con i miei lettori ra caldi di forno, e una convernella natura». Detto fatto. Bosazione tranquilla seduti a tasco Fontana sarà teatro del privolino mo evento a passo d’uomo del Festival della letteratura. Al termine della camminata, Groswww.festivalletteratura.it sman leggerà alcune pagine scelte per l’occasione. informazioni: 0376.223989 [email protected] Biglietteria del festival Loggia del Grano via Spagnoli Orari dal 29 agosto al 4 settembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 dalle15.00 alle 19.00 dal 5 settembre al 9 settembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00

11.15, Salone Mantegnesco, università, euro 4 I QUATTRO ELEMENTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO: LA TERRA Luigi Mariani e Carlo Cacciamani Riscaldamento globale, riscaldamento locale Il cambiamento climatico irrompe quotidianamente nei nostri menù, negli armadi, sugli schermi televisivi. Dalle dinamiche atmosferiche alle secche del Po, come e quanto sono correlati i cambiamenti climatici a livello locale e globale? Ne parlano i meteorologi Luigi Mariani e Carlo Cacciamani

Festival della

QUESTA È UN’AMPIA SELEZIONE DEGLI EVENTI DEL FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI MANTOVA 2007

letteratura di Mantova Con un tuo compagno decidete quali vi interessano di più e a quali partecipare.

LAVO R O

A C O PPI E

Unità

8

L’aggettivo

 Strutture grammaticali

“Esploratrici e reporter di guerra, pantaloni coloniali e giacche militari”

CAVALLI SUL NILO

Per l’esploratrice chic, Cavalli crea sahariane per il giorno e abiti da sera con stampe decò e una mise da sirena in scaglie oro e bronzo.



Aggettivi qualificativi Aggettivi e pronomi possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi, esclamativi Aggettivi numerali Aggettivo sostantivato Funzioni comunicative Esprimere gusti e preferenze Scrivere annunci economici

FERRAGAMO, PER LA SERA

EMPORIO ARMANI, IN MINIGONNA

GUCCI, SULLE ORME DI LEE MILLER

Scarpe simili a sculture e abiti da sera da indossare con grandi pellicce. Ferragamo è espressione del massimo lusso.

Minigonne, giacche strette e cinture sotto il seno e tanti piccoli abiti da sera color verde acqua, rosa e glicine.

Da pioniera elegante con cappotti maschili stretti in vita da cinture ad abiti da sera da vera diva. È la nuova donna Gucci.

Sharon Stone attesissima ospite d’onore delle sfilate: “ Afrodisiaci , cervello e carisma . Ecco gli ingredienti se si vuole essere seduttivi”

Dive in sahariana, la moda è avventura Da Cavalli a Gucci, donne molto “speciali” sulle passerelle di Milano

ROCK È la Guitar bag di Hogan, una edizione limitata, interamente ispirata a leggendarie icone del rock. La borsa ricalca la cassa armonica della chitarra.

106106

MILANO. – Fotoreporter di guerra con le labbra rosso fuoco ed esploratrici chic in viaggio lungo il Nilo. Sono donne speciali quelle che la moda ha celebrato ieri. Da Gucci, Frida Giannini ha ricreato il guardaroba di Lee Miller, modella e fotografa, una pioniera degli anni ’40, che per i suoi servizi sul fronte di guerra non rinunciava a un trucco strepitoso e a impeccabili cappotti maschili

L’aggettivo

Al lavoro! 1.

BURANI, IMPERO

MARRAS, POIS

Pellicce e abiti impero per le donne vere della Burani.

Grandi abiti da sera e tocchi di colore per Antonio Marras.

Dopo aver letto attentamente l’articolo proposto ed aver osservato attentamente le foto della sfilata di moda, completa le seguenti frasi con l’espressione giusta fra quelle date: Secondo l’attrice Sharon Stone, la moda deve aiutare la donna ad essere .......................................................................... ................................................................................................................................. sportiva libera seduttiva Roberto Cavalli punta ad uno stile più ................................... ................................................................................................................................. sofisticato casual avventuroso creando sahariane e abiti ................................................................. ........................................................ in oro e bronzo colorati stampati preziosi Anche per Cavalli la donna deve essere .............................. ................................................................................................................................. snob sexy raffinata

NYLON

I piumini Moncler Gamma Rouge sono capolavori sartoriali in nylon e organza laccata e seta laminata con lavorazioni avveniristiche.

da aviatore, giacche militari in astrakan e pantaloni sexy molto aderenti (…) Altrettanto seduttiva, quanto raffinata, è la donna di Roberto Cavalli che, dopo essere stato il re degli eccessi, ora punta a un genere più sofisticato. Lei di giorno, affascinata dalle sahariane e i pantaloni di stile coloniale e di notte, splendente come una star, in abiti stampati in oro e bronzo. (…) L’eleganza fa da filo conduttore anche nella collezione Emporio Armani pensata per i giovani che amano la “couture” trattata con ironia. Le gonne sono mini, le giacche talvolta svelano il reggiseno e gli abiti dai colori rosa, glicine e verde acqua, sono in raso sostenuti da crinoline di tulle. Ferragamo sceglie la strada del lusso estremo. (…)

La stilista di Gucci, ispirandosi a Lee Miller, crea cappotti .................................................................................................................... ........................................................ da aviatore lunghi maschili larghi e giacche ....................................................................................................... militari eleganti femminili Armani crea uno stile ........................................................................... ................................................................................................................................. giovanile classico sobrio Ferragamo preferisce uno stile ................................................... ................................................................................................................................. tradizionale esagerato di lusso

la Repubblica, 22 febbraio 2007

afrodisiaco che ha l’effetto di aumentare il potere sessuale, la capacità di seduzione carisma fascino, prestigio passerella corsia sopraelevata in cui sfilano indossatrici e indossatori impeccabile senza irregolarità, senza difetti strepitoso clamoroso, straordinario puntare a seguire un obiettivo filo conduttore elemento che riassume e rappresenta lo svolgimento di un evento o di un ragionamento

2.

Scrivi l’aggettivo corrispondente ai seguenti sostantivi: seduzione ...................................................................................................... avventura ....................................................................................................... lusso .................................................................................................................. raffinatezza .................................................................................................. giovane ............................................................................................................ carisma ............................................................................................................ eleganza ......................................................................................................... fascino ............................................................................................................. maschio .......................................................................................................... femmina ..........................................................................................................

107

Unità 8

Quarantesimo compleanno per un impero industriale made in Italy venuto dal nulla a forza di buone idee e voglia di rischiare

Buon compl 108

enetton B , o ! eann

1971 1983 la salopette il golfino d’angora

1973 il giacchino jacquard

1968

1969

il golf di design

il maxi cardigan

3.

1992 il pull oversize

1989

Rispondi alle domande: Che cosa vuol dire il quarantesimo compleanno del marchio Benetton? ................................................................................ ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Chi è Benetton? ....................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Perché ha colorato il mondo? ....................................................... ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

Facciamo quattro chiacchiere?

il maglione a rombi Guardando i modelli presentati nella foto domanda al tuo compagno:

1999 l’abito tinto a spray

quale modello preferisce e perché ............. .................................................................................................. se ha mai indossato un capo firmato Benetton e che tipo di capo era .......................... .................................................................................................. quali sono gli stilisti italiani che preferisce ......................................................................................... ..................................................................................................

109

Unità 8 Martina modella per un giorno Rassicurante e classica al mattino, raffinata la sera. Ecco come ha scelto di posare la nostra lettrice, top model per gioco: solare ma anche nottambula. Un po’ come la sua terra, la Sardegna.

Toni sabbia per il giorno Se vuoi provare a posare davanti

Martina Loi ha 23 anni e abita in provincia di Cagliari. Vorrebbe lavorare nel turismo, ama gli animali e si tiene in forma andando a correre ogni mattina.

4.

all’obiettivo dei nostri fotografi, compila il tagliando. Potresti essere scelta e apparire su Donna Moderna come Martina. Eccola mentre indossa una giacca in pelle.

Collega ciascuna voce con il significato corrispondente: posare solare nottambulo compilare

festoso, luminoso assumere un atteggiamento per un ritratto, una foto chi passa le notti in giro a divertirsi scrivere ordinatamente (secondo le istruzioni)

il piacere di farti bella Hai voglia di vivere un giorno da top model? Noi stiamo cercando lettrici e lettori da fotografare per servizi di moda e di bellezza che verranno pubblicati su Donna Moderna. Per partecipare, compila il tagliando qui a destra. Se hai delle preferenze per il tipo di servizio, metti una crocetta sul quadratino corrispondente. E tieni presente che, per le foto di bellezza, potremmo chiederti di tagliare o cambiare colore ai capelli. In ogni caso, unisci al tagliando una tua foto a figura intera (sul retro scrivi nome e cognome) e invia a Donna Moderna - Modella per un giorno - Casella Postale 10582 - 28185 Milano. oppure vai al sito www.donnamoderna.com e mandaci una email completa di foto. Se verrete scelti vi avviseremo con una telefonata.

110

Cerchiamo lettrici e lettori da fotografare Cognome ........................................................................................................................................................ Nome ............................................................................................................... Età ...................................... Città ............................................................................................................... Prov. ...................................... Via ................................................................. N. ............... Cap .............................. Tel. ........................... vorrei essere fotografata: ❏ per un servizio moda ❏ per un servizio di bellezza ❏ non ho preferenze ❏ siamo un gruppo di donne che lavorano assieme

L’aggettivo

mi chiamo ...................................................................................................................................................................................... abito ................................................................................................................................................................................................... FOTO

vorrei lavorare ............................................................................................................................................................................ mi tengo in forma ................................................................................................................................................................... preferisco indossare ............................................................................................................................................................ perché sono ................................................................................................................................................................................

PICCOLA PUBBLICITÀ Abitazioni offerta affitto in bellissima villa sul mare, baia privata, affittiamo tre nuovissimi appartamenti indipendenti: elegante arredamento, patio, giardino, parco privato di pini, ginestre, rosmarino fino a una caletta riservata tra le rocce. Tel. … ISOLA D’ELBA,

Messaggi personali 48ENNE SERIO, aspetto piacente, riservato, amante tranquillità, benestante, comprensivo, conoscerebbe signora per amicizia e incontri nel tempo libero. Indispensabile telefono e residenza vicinanze. Scrivere a …

Lavoro offerte A.A.A. VUOI GUADAGNARE vendendo moda? Disponiamo campionari e abbigliamento di stagione, firmati, scontatissimi da rivendere.Tel. … ABBIAMO ABBIGLIAMENTO firmatissimo uomo/donna che proponiamo a signore desiderose entrare nel mondo della moda. Prezzi concorrenziali con arrivi continui da nuove griffes, vasta scelta, capi altamente qualificati, massima disponibilità. Tel. …

Matrimoniali 36ENNE CULTURA UNIVERSITARIA professionalmente affermato, alto, dinamico, ottimo aspetto, scopo amicizia, matrimonio, conoscerei donna fine, elegante, amante mare, viaggi. Tel. … 39ENNE, buon carattere, amante valori familiari, cerca ragazza meridionale molto carina, dolce, max 32enne, scopo matrimonio. Massima serietà. Scrivere a…

BANCARIO

L’angolo del mercatino C’è chi vende vestiti, chi cede pacchetti vacanze e chi offre corsi di autostima. Ecco una bancarella molto speciale. Claudia è una taglia small e ha parecchi capi d’abbigliamento seminuovi da vendere a prezzi stracciati ([email protected])

Al lavoro! 5.

Immaginando di voler comprare o vendere un qualsiasi oggetto, scrivi l’annuncio:

Bomboniere bellissime vendo causa a matrimonio rimandato b disapprovazione suocera c matrimonio all’estero con un altro (un’altra)

compra-vendita.......................................................................................... oggetti vari ....................................................................................................

6.

Cieco cerca cane fidato ed esperto per a aiutarlo negli slalom tra le cacche delle strade cittadine b andare a passeggio c avere compagnia

Completa nel modo giusto le seguenti frasi: Giusy oggi è: a b c

di buon umore arrabbiata stanca

6

Disoccupato cerca un posto qualsiasi anche a b c

alle poste a tavola in aereo

Specialista in neurologia cerca a b c

clienti ricchi persone sane veri pazzi

7.

Ascolta e rispondi: Quali degli annunci che hai ascoltato ti sembra più divertente? ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ Perché? ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

111

Unità 8 Il participio presente in -ante, -ente nella lingua italiana è frequentemente usato come nome (la cantante, lo studente) o come aggettivo (prestante, divertente).

8.

Scrivi tutti gli aggettivi che conosci con il suffisso -ante, -ente: ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................

9.

........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................

Scrivi tutti gli aggettivi che conosci con il suffisso -oso: ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................

10.

........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................

Scrivi il contrario dei seguenti aggettivi aggiungendo i prefissi in-, s- o dis-: pensabile - impensabile, gonfio - sgonfio

completo .......................................................................................................................................................................................................................................................... diretto ................................................................................................................................................................................................................................................................. sufficiente ...................................................................................................................................................................................................................................................... conveniente .................................................................................................................................................................................................................................................. contento .............................................................................................................................................................................................................................................................. mortale .............................................................................................................................................................................................................................................................. legale ..................................................................................................................................................................................................................................................................... reale .................................................................................................................................................................................................................................................................... soddisfatto......................................................................................................................................................................................................................................................... vantaggioso .................................................................................................................................................................................................................................................. mangiabile ......................................................................................................................................................................................................................................................... ordinato .............................................................................................................................................................................................................................................................. corretto................................................................................................................................................................................................................................................................. attento ................................................................................................................................................................................................................................................................. felice....................................................................................................................................................................................................................................................................... onesto ..................................................................................................................................................................................................................................................................

SAI CHE COS’È… l’aggettivo? L’aggettivo appartiene a quella classe di parole che si uniscono al nome per esprimerne una qualità (aggettivo qualificativo) o una determinazione (aggettivo determinativo), ossia una precisazione riguardo al possesso, alla posizione, al numero, alla quantità ecc. (ci riferiamo agli aggettivi possessivi, dimostrativi, numerali, indefiniti). Gli aggettivi sono quasi tutti variabili e concordano nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono. Esempio:

«un bravo ragazzo»; «una brava ragazza»; «dei bravi ragazzi»; «delle brave ragazze».

112

L’aggettivo

Occhio…

alle funzioni dell’aggettivo L’aggettivo qualificativo può svolgere due funzioni:

Funzione attributiva quando è direttamente collegato al nome. Se si trova prima del nome, la funzione attributiva dell’aggettivo è di carattere descrittivo. Esempio: «Abito in una piccola casa»; «Dall’alto vedo le piccole case del paese». Quando segue il nome, la funzione attributiva dell’aggettivo qualificativo è di carattere distintivo (o restrittivo), cioè indica una qualità che distingue o limita il nome a cui si riferisce. Esempio: «Cerco una casa piccola (= non grande)» «Nel paese stanno restaurando le case vecchie (= solo quelle vecchie)». Funzione predicativa quando si collega al sostantivo tramite il verbo. Esempio: «Queste case sono vecchie»; «Questa casa mi sembra piccola».

A t t enz i one

!

Una categoria particolare di aggettivi qualificativi è quella formata dai cosiddetti aggettivi di relazione (o relazionali), ossia quelli che derivano dai nomi tramite particolari suffissi: sindacale (da sindacato); annuale (da anno); mensile (da mese); finanziario (da finanza); ferroviario (da ferrovia); politico (da politica). I principali suffissi con cui si formano gli aggettivi di relazione sono: -ale (presidente➞presidenziale); -ico (ritmo➞ritmico); -ista, -istico, spesso collegati a sostantivi in -ismo (socialismo➞socialista, turismo➞turistico); -oso (noia➞noioso); -ano (mondo➞mondano, Italia➞italiano); -iano (Manzoni➞manzoniano, Fellini➞felliniano, Berlusconi➞berlusconiano). Questi aggettivi si trovano sempre dopo il nome, perché hanno un significato restrittivo, strutturalmente collegato al nome a cui si riferiscono; potrebbero infatti essere sostituiti da un complemento indiretto: un incontro sindacale (= del sindacato); una statua bronzea (= di bronzo); la riforma economica (= dell’economia).

RICORDA CHE… Gli aggettivi di relazione NON possiedono il grado comparativo (non è possibile una frase come «La mia rivista è più settimanale della tua»); NON possono essere soggetti ad alterazione come in «L’esame è annualissimo»; NON possono ammettere un uso predicativo come in: «L’incidente sembra automobilistico».

113

Unità 8 Nome + Aggettivo Oltre agli aggettivi di relazione seguono sempre il nome: • gli aggettivi che indicano colore: Ho comprato un vestito rosso; • gli aggettivi che indicano forma o materia: Luisa è una ragazza magra; Ho scelto un tavolo rotondo; È un Crocefisso ligneo; una strada stretta ecc.; • gli aggettivi composti e le locuzioni avverbiali usate come aggettivi: Camicia verde acqua; dispositivo antifurto; fari antinebbia; persona perbene ecc.; • gli aggettivi che indicano la nazionalità o la città: un ragazzo italiano; una ragazza milanese; • gli aggettivi alterati: una ragazza bellina; un bambino paffutello.

Occhio…

all’aggettivo bello quando assume il significato di:

«grande, grosso, notevole» (con valore affettivo, positivo o negativo); in questo caso precede sempre il nome. Esempio: «Accidenti! Hai preso proprio un bel raffreddore!» «Non ti vergogni? Sei davvero un bel maleducato» «Antonio ha cambiato lavoro. Adesso prende un bello stipendio» «Eh sì! Ho fatto proprio un bello sbaglio!» «Com’è bello morbido il mio divano!» «Vorrei una birra bella fresca, per favore!» «Hai visto com’è diventato bello grosso il suo gatto?». Bello si usa anche per segnalare un cambiamento improvviso di situazione nelle narrazioni. Esempio: «Un bel giorno, mentre camminava verso la scuola, incontrò un branco dei soliti compagni» (Collodi, Pinocchio) «Dunque vogliono farti la pelle? – gli dico un bel momento». (Pavese, Paesi tuoi) L’aggettivo femminile bella con valore assoluto può significare «la notizia» ed assume forte valore enfatico, come nelle seguenti frasi:

«Bella questa! Chi te l’ha raccontata!» «Vuoi sentirne una bella? Luigi si sposa!» «Ne ho sentite delle belle sul tuo conto!»

114

L’aggettivo

Al lavoro! 11.

Sostituisci le espressioni evidenziate con un aggettivo di significato corrispondente: Una lettera con tassa ........................................................................ ................................................................................................................................. Una persona con la testa fra le nuvole ............................ ................................................................................................................................. Un piatto difficile a digerirsi ....................................................... ................................................................................................................................. Una persona conosciuta per fama ....................................... ................................................................................................................................. Una lettura che appassiona ........................................................ ................................................................................................................................. Una persona che dice bugie ...................................................... ................................................................................................................................. Un uomo dal cuore d’oro ............................................................... ................................................................................................................................. Una persona alla mano .................................................................... ................................................................................................................................. Una persona che cammina senza scarpe ....................... ................................................................................................................................. Una persona che non socializza con nessuno ........ ................................................................................................................................. Una persona che studia molto ................................................. ................................................................................................................................. Una persona che dice la verità ................................................. .................................................................................................................................

12.

Riscrivi le frasi solo nel caso in cui gli aggettivi possono cambiare posizione: 1. Lo zio è un uomo ricco ............................................................. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 2. Silvia è una cara ragazza ........................................................ ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 3. Il gran coraggio che hai avuto è ammirevole .......... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 4. Sei veramente una brava ragazza ................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 5. Il nostro è un paese povero .................................................. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 6. Paolo è un uomo povero ......................................................... ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

7. Franco è per noi un vero amico ........................................ ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 8. Dobbiamo andarcene in gran fretta .............................. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 9. Tu e io siamo grandi amici ..................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 10. Facciamo un pic-nic all’aria aperta ................................. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 11. Siamo stati in alta montagna ............................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 12. Ci hai preparato una buona cena .................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 13. Ho avuto proprio un bello spavento ............................. ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

13.

Riscrivi le frasi mettendo l’aggettivo che è tra parentesi nella giusta posizione, prima o dopo il nome evidenziato: 1. Un giorno se ne andò e non tornò mai più (bello). ...................................................................................................................... 2. Francesco è un bambino (sveglio). .............................. ...................................................................................................................... 3. La tua è una affermazione (sbagliata). .................... ...................................................................................................................... 4. Subito si radunò una folla (piccola). ............................. ...................................................................................................................... 5. Elena è una ragazza (alta). .................................................. ...................................................................................................................... 6. Enrico è un meccanico (buono). .................................... ...................................................................................................................... 7. È un ufficiale della Marina (alto). .................................... ...................................................................................................................... 8. Antonio è un ragazzo (incontentabile). ..................... ...................................................................................................................... 9. Non mi piace impegnarmi senza un risultato (immediato)......................................................................................... 10. Vorrei notizie (sicure). ............................................................ ...................................................................................................................... 11. Marisa è una bambina (golosa). .................................. ......................................................................................................................

115

Unità 8 iovanna si svegliò di soprassalto. Un colpo di vento aveva spalancato le imposte della camera da letto, lasciando irrompere il sole del mattino. Guardò l’orologio sul comodino: segnava le otto. Ebbe un moto di disappunto. La domenica di solito si concedeva un paio d’ore di riposo in più. Si alzò insonnolita, scostò le candide tende e osservò, di là dai vetri, il cielo d’aprile intensamente azzurro. (…) infilò la vestaglia per andare in cucina a prepararsi un caffè. Sostò un istante davanti alla porta socchiusa della camera di Giny: sua figlia dormiva il sonno profondo dei giovani. L’appartamento era immerso SVEVA CASATI MODIGNANI nella quiete tipica delle mattine domenicali milanesi. È ormai autrice molto nota in Italia e alIl traffico quasi inesistente, alcuni vicini partiti per il l’estero. Dai suoi best-seller (Il barone, fine settimana, la domestica lontana per la giornaDisperatamente Giulia, Caterina a mota di riposo, il silenzio rotto solo dai rintocchi delle do suo) sono stati tratti alcuni film e sceneggiati televisivi di successo. campane di San Marco. Mentre il caffè filtrava dalla “napoletana”, riepilogò il programma della giornata: pranzo in casa con la figlia, pomeriggio a Como, con vestaglia veste da camera Stefania Maroni, la sua amica più cara, cena sul lago dai Minervini, antiquari come lei e la serata a Milano asta vendita al miglior offerente per un’asta importante. Una bella domenica, pensò, domestica collaboratrice fagustando il caffè, mentre si aggirava pigramente per miliare le stanze della casa. Si guardò fugacemente in uno fugacemente di sfuggita, suspecchio che le rimandò l’immagine di una bella perficialmente donna dai capelli ramati, gli occhi grandi, verdi, le efelidi lentiggini, piccole macefelidi bionde sull’ incarnato pallido.

G

chie sul volto Sveva Casati Modignani, Lezioni di tango, Milano, Frassinelli, 2000

incarnato carnagione, pelle

Al lavoro! 14.

Formula un titolo: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

15. Scrivi il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: di soprassalto ................................................................................................................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................................................................................................... moto di disappunto ................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

116

L’aggettivo

16. Completa nel modo giusto:

17.

Giovanna abita a: a Roma b Venezia c Milano

la “napoletana” è a una sua amica di Napoli b la donna delle pulizie c la caffettiera

Giovanna si sveglia presto perché a ha un forte mal di testa b il rumore del traffico la disturba c un colpo di vento ha spalancato la finestra

Giovanna ha i capelli a biondi b castani c rossi

è una giornata a nuvolosa b piovosa c serena

Giovanna fa a l’insegnante b l’antiquaria c l’artista

Completa il testo con gli aggettivi dati collocandoli nella posizione giusta:

Improvvisamente Giovanna si svegliò per il (forte) ................................... rumore ............................................. delle imposte che sbattevano a causa del vento. Era ancora insonnolita, perché di solito la domenica era abituata a dormire più a lungo. Guardò il (sereno) ............................... cielo ...................................... al di là delle (immacolate) .................................. tende ............................................. . Oltre la (socchiusa) ............................................. porta ............................................. vide sua figlia ancora addormentata. Quella (domenicale) ............................................. mattina ............................................. era molto silenziosa, perché il traffico non era intenso e la domestica aveva la (libera) ............................................. giornata ............................................. Giovanna pensava alla (bella) ............................................. domenica ............................................. che aveva davanti a sé: pranzo con la figlia, pomeriggio in compagnia di una (cara) ............................................. amica ...................................... e, dopo cena, un’ (importante) ........................................ asta ............................................. . Si guardò nello specchio e vide l’immagine di una (bella) .......................... donna ........................................ , con i (rossi) .................................... capelli ................................... gli occhi verdi e la (chiara) ...................................... carnagione ...................................... .

18. Prima o dopo il nome? Inserisci gli aggettivi tra parentesi al posto giusto. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11.

Ogni studente deve avere il (proprio) ............................................ libro ............................................ Va’ al cinema stasera: quello è un (unico) ............................................ film ............................................! Ma dai! È veramente una (incredibile) ............................................ storia ............................................ Marta ha un (geloso) ............................................ marito ............................................ Ti ringrazio, sei un (vero) ............................................ amico ............................................ Intorno a noi c’era un (grande) ............................................ silenzio ............................................ Ora ti rivelo un (piccolo) ............................................ segreto ............................................ Marco è un (incontentabile) ............................................ ragazzo ............................................, è proprio viziato! Posso avere un (ferroviario) ............................................ orario ............................................ per favore? La (presidenziale) ............................................ macchina ............................................ era scortata da quattro poliziotti. Abbiamo fatto una (turistica) ............................................ gita ............................................ in una città d’arte.

SAI CHE COS’È… l’aggettivo possessivo? È un aggettivo determinativo che individua l’appartenenza del nome a cui si riferisce. L’aggettivo possessivo, normalmente preceduto dall’articolo, si trova prima del nome. Esempio: il mio libro, la tua amica Si pospone al nome (senza l’articolo) nelle forme vocative e, in genere, quando si vuol dare all’espressione un carattere affettivo, enfatico. Esempio: Dio mio! Figlio mio! Mamma mia!

117

Unità 8 C OME Vado a casa mia!

Vado per conto mio!

si

D I C E

Non te lo dico: sono fatti miei!

Non lo sapevo. Ha fatto tutto di testa sua! Non è colpa mia, è colpa sua! Tanti auguri da parte nostra!

Occhio…

È bellissimo. L’hai fatto tu? Sì, è tutta opera mia!

all’aggettivo possessivo quando precede i nomi di parentela al singolare:

mia mio padre tuo fratello suo marito nostro zio vostro cognato

mia madre tua sorella sua moglie nostra nipote vostra cugina

la

mamma tua

ma: suo il

papà nostro

… all’aggettivo possessivo loro, che prende sempre l’articolo: la

madre loro

il

padre

RICORDA CHE… l’articolo diventa necessario quando il nome di parentela singolare è accompagnato da un altro aggettivo o diventa alterato:

il

mio caro

marito

il

mio

nipotino

la

mia cara

moglie

la

mia

sorellina

118

L’aggettivo

A t t enz i one

!

L’aggettivo altrui è invariabile e significa «di altri». Esempio: «Pensa ai fatti tuoi, non pensare ai fatti altrui!» L’aggettivo proprio (variabile nel genere e nel numero) rafforza i possessivi e può sostituire quelli di 3ª persona, per evitare ambiguità o ripetizioni. Esempio: «Viene a scuola con la propria macchina» «L’ha fatto con le sue proprie mani»

19. Volgi al plurale le seguenti frasi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

20.

Quando arriverà tuo zio? ............................................................................................................................................................................................................ Il mio amico greco si è trovato molto bene qui. ........................................................................................................................................................ Ho prestato il mio nuovo disco a Maria. ......................................................................................................................................................................... Ognuno è libero di esprimere la propria idea. ........................................................................................................................................................... Ragazzo mio, spero che capirai il significato di queste parole. .................................................................................................................... Da tanto tempo non vedo tuo figlio. Ormai sarà diventato grande! ......................................................................................................... Abbiamo apprezzato il tuo articolo. .................................................................................................................................................................................... Suo figlio gioca in terrazza. ........................................................................................................................................................................................................ È una nostra vecchia amica d’infanzia. ........................................................................................................................................................................... Vostro cugino è molto simpatico: sono contento di averlo conosciuto. ................................................................................................

Completa con l’aggettivo adatto (possessivo, dimostrativo, indefinito): 1. Paolo e Maria hanno comprato una casa in campagna: la .................................... casa è molto bella, spaziosa e con molto verde. 2. Ha telefonato Luisa, dice che non può venire perché la .................................... macchina è rotta. 3. Scusa, mamma, sai dov’è la .................................... sciarpa? 4. In questo periodo siamo molto occupati perché il .................................... capufficio ci ha affidato un importante incarico. 5. Ciao, Carla, saluta .................................... marito! 6. Guarda, .................................... quadro è proprio bello! 7. Hai visto .................................... documentario sul mondo degli animali martedì scorso? Era interessantissimo. 8. Il vino di .................................... anno non sarà molto buono perché c’è stato poco sole .................................... estate, invece è buonissimo quello dell’anno scorso. 9. Hai sentito ancora .................................... strani rumori di cui mi parlavi? 10. Signorina, ho provato .................................... camicia ma non mi sta bene, preferisco quella che mi ha fatto vedere prima. 11. Nell’esercizio ci sono .................................... errori. 12. Fra .................................... giorno sapremo il risultato dell’esame scritto. 13. Puoi comprare questo libro in .................................... libreria. 14. Darei .................................... cosa, pur di fare .................................... viaggio. 15. ..................................... studenti verranno alla gita, altri no. 16. Puoi chiamarmi in .................................... momento. 17. Quale penna vuoi? Va bene una ....................................? 18. .................................... gente! Non voglio fare tutta questa fila!

119

Unità 8 Osserva i seguenti titoli:

I programmi e i protagonisti del piccolo schermo

CHE COSA CI FARANNO VEDERE I GRANDI DELLA TV GLI ESPERTI rispondono

Il bello del ritorno in città

se scompare

ROSSO

IL FEMMINILE ci siamo emancipate per il bisogno di libertà. L’ultimo libro di Marina Terragni riflette sulla fatica di “tenere insieme tutto”: amore, figli, lavoro, soldi.

Va bene coordinare gli accessori, ma Maria Grazia Cucinotta esagera con tutto quel rosso, dal gioiello alle scarpe.

IL SENSO DI VANESSA PER IL NUDO

Le sue foto di ragazze in fila, senza vestiti, valgono 80mila euro. Vanessa Beecroft mostra in anteprima i suoi dipinti.

21. Dopo aver letto attentamente i titoli qui presentati scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato dei seguenti aggettivi che vi svolgono la funzione del nome. 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Gli esperti I grandi della TV ................................................................... Il bello ........................................................................................... Il nudo .......................................................................................... Il rosso ......................................................................................... Il femminile .............................................................................

= Le persone esperte = ......................................................................................................... = ......................................................................................................... = ......................................................................................................... = ......................................................................................................... = .........................................................................................................

RICORDA CHE… qualche volta l’aggettivo può essere usato con valore di sostantivo (aggettivo sostantivato). In questi casi è, di solito, preceduto dall’articolo e svolge tutte le funzioni del nome. Si adopera per indicare: • persone o cose nella loro particolare qualità i vicini = le persone che abitano vicino; i mondiali = il campionato mondiale di calcio) • al plurale, per indicare i nomi di popolo, gli abitanti di una regione, di una città ecc. gli italiani; i toscani; i milanesi • al maschile singolare, per indicare una lingua o un dialetto l’italiano, il romanesco; • al maschile singolare, con valore neutro, per esprimere un concetto astratto il bello = ciò che è bello.

120

Aggettivi e pronomi possessivi

le ca

t Sin

e si

i grammat

Aggettivi e pronomi dimostrativi

singolare

plurale

singolare

plurale

mio/a tuo/a suo/a nostro/a vostro/a loro

miei, mie tuoi, tue suoi, sue nostri/e vostri/e loro

questo/a

questi/e

codesto/a

codesti/e

quello/a

quelli/e

Aggettivi e pronomi indefiniti singolare

Aggettivi e pronomi interrogativi e esclamativi

plurale

uno/a alcuno/a alcuni/e nessuno/a molto/a molti/e parecchio/a parecchi/e tanto/a tanti/e poco/a pochi/e tutto/a tutti/e altro/a altri/e Invariabili: ogni, qualche, qualunque qualsiasi

(per indicare persona o cosa vicina a chi parla) (per indicare persona o cosa vicina a chi ascolta) (per indicare persona o cosa lontana da chi parla e da chi ascolta)

ognuno/a tutti/e

quanto/a

quanti/e

quale

quali

ciascuno/a

che

(quanti anni hai?) (quanta gente!) (quale libro/quali libri vuoi?) (quale felicità!) (che libro vuoi?) (che caldo!)

Aggettivi numerali Cardinali: Ordinali:

uno, due, tre, dieci, venti, ecc. primo/a, secondo/a, terzo/a, quarto/a ecc.

Sono invariabili: • i numerali cardinali: due, tre, venti ecc. (ma uno/a); • gli aggettivi possessivi loro e altrui; • molti aggettivi indefiniti (come qualche, ogni, qualunque, qualsiasi); • gli aggettivi qualificativi pari, impari, dispari; • l’aggettivo esclamativo o interrogativo che con valore di «quale», «quanto»; • gli aggettivi viola, rosa, blu, arancione e tutti gli aggettivi che indicano colore quando sono composti con un altro aggettivo o con un sostantivo (rosso cupo, verde mela).

121

Unità

I pronomi

9  Strutture grammaticali 

Una nonna si rivolge alla nipote attraverso un diario immaginario...

Pronomi personali soggetto Pronomi atoni diretti e indiretti Pronomi combinati Particella pronominale ci Particella pronominale ne Funzioni comunicative Saper scrivere una lettera Descrivere e raccontare

rtolina 992 a 1 c e a r n b u m a parte a, non ho tue 16 nove , i , s a e n i m c i e iv Op e da du ere ancora v dino, mi sono i s e m r ss ue ]. ta da d municavi di e attina, in gia tua rosa [… i t r a p i a m Se le mi co izie. Questa go davanti all iantata? Ave a u q a l nel not a lun iccolo iamo p fermata i quando l’abb avevi letto il P pree d Ti ricor nni e da poco galato io com ta ins a e vi dieci . Te l’avevo r ione. Eri rima aggi, i e n z Princip la tua promo ra tutti i perso ; non ti e r mio pe dalla storia. T osa e la volp , l’aviar e cantata eriti erano la ab, il serpent uosi che f b t tuoi pre o invece i bao vuoti e presun eti. Con n i SUSANNA TAMARO piaceva tutti gli uomin o minuscoli pia ione, hai z r Nata a Trieste nel 1957, il suo romanzo tore, né o seduti sui lo acevamo cola mia obief n Va’ dove ti porta il cuore (1994), è, con vagava attina, mentre ». Davanti alla risposto: due milioni e mezzo di copie vendute, il i libro italiano di maggior successo del sì una m oglio una rosa già tante ha voglio cusecolo, portato nel 1995 sul grande o V , schermo dalla regista Cristina Comendetto: « e ne avevam mia soltanto cini. h ia Susanna Tamaro vive attualmente in zione c lio una che s rande». campagna, ad Orvieto, circondata dai g 4 ldi, 199 suoi amatissimi animali, lontana dal«Ne vo rla diventare g e Casto i in ld a o, B l’ambiente letterario, per nulla interesa e, Milan rarla, f il cuor sata a frequentazioni mondane o appati porta rizioni televisive.

@

www.italica.rai.it nella biografia dedicata a Susanna Tamaro puoi ascoltare un’intervista tratta dal programma “Questa sera”.

122122

dove ro, Va’ a Tama Susann

I pronomi

Al lavoro! 1.

Rispondi alle seguenti domande: Da quanto tempo è partita la nipote? ......................................................................................................................................................................................... Che cosa comunicava con la cartolina?.................................................................................................................................................................................... Quando hanno piantato la rosa? ..................................................................................................................................................................................................... Chi le aveva regalato il Piccolo Principe? ............................................................................................................................................................................... Quali erano i suoi personaggi preferiti?..................................................................................................................................................................................... Perché la nipote voleva una rosa? .................................................................................................................................................................................................

2.

Scrivi il sostantivo corrispondente ad ognuno dei seguenti verbi, preceduto dall’articolo determinativo: partire ................................................................................................................................................................................................................................................................... regalare .............................................................................................................................................................................................................................................................. comunicare ...................................................................................................................................................................................................................................................... preferire .............................................................................................................................................................................................................................................................. fermarsi ............................................................................................................................................................................................................................................................... volere .................................................................................................................................................................................................................................................................... ricordare ............................................................................................................................................................................................................................................................. rispondere ........................................................................................................................................................................................................................................................ leggere ................................................................................................................................................................................................................................................................. curare ....................................................................................................................................................................................................................................................................

3.

Descrivi alcune caratteristiche della personalità della nonna: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

4.

Immagina e descrivi la personalità della nipote: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

5.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: mandare per posta............................................................................................................................................................................................... impostare ................................................................................................................................................................................................................... il mittente ................................................................................................................................................................................................................... affrancare .................................................................................................................................................................................................................. il destinatario ........................................................................................................................................................................................................... il recapito .................................................................................................................................................................................................................... il portalettere .........................................................................................................................................................................................................

123

Unità 9 Quando si scrive una lettera informale (a un amico e parente) di solito: • si preferisce scrivere a mano • ci si rivolge all’interlocutore usando il tu • si usa un linguaggio semplice e spontaneo, spesso vivacizzato da esclamazioni, punti esclamativi, interrogativi, come se si stesse parlando • si possono tralasciare il luogo, la data e l’indicazione del destinatario • le formule di inizio possono essere varie, ma sempre molto confidenziali: caro, carissimo, mio caro… Anche le formule di chiusura sono spesso affettuose: ti abbraccio, un bacio, bacioni, affettuosi saluti, cari saluti, seguite poi dal solo nome di battesimo. (Un esempio di lettera informale è il testo dell’esercizio 7). Nella lettera formale lo stile è invece molto diverso e codificato: • si preferisce scrivere con un programma di videoscrittura (così da conferirle maggiore chiarezza e ufficialità) • ci si rivolge all’interlocutore usando il lei • il linguaggio è ufficiale • si indica sempre chiaramente in apertura il destinatario, il luogo e la data, spesso anche l’oggetto (cioè l’argomento della lettera) • si usano delle formule prestabilite sia per la formula di inizio (Egregio Signore, Gentile Signora, Spettabile ditta) che di chiusura (Distinti saluti, Cordiali saluti, Ringraziando per l’attenzione, In attesa di un vostro gentile segno di riscontro) segue poi la firma completa di nome e cognome, chiaramente leggibile. Esempio di lettera formale: Rimini 28 maggio 20… Egr. Dott. Giovanni Corsano Via Pinetina 22 87075 Trebisacce Cosenza

destinatario luogo e data

OGGETTO: Prenotazione due camere matrimoniali 10-20 agosto Egregio dottor Corsano,

formula di inizio

La ringraziamo per la Sua lettera del 25 maggio u.s. Ci dispiace doverLa informare che presso la nostra struttura non disponiamo di camere libere nel periodo 10-20 agosto e che pertanto non possiamo soddisfare la Sua richiesta. Ci permettiamo di proporLe un’ottima sistemazione alternativa: due camere matrimoniali situate in una villetta adiacente all’albergo. Naturalmente tutti i servizi alberghieri saranno a Sua completa disposizione. In quanto nostro cliente abituale Le riconosceremo una riduzione del 10% sul prezzo dell’alloggio. Augurandoci che questa proposta possa essere di Suo gradimento e in attesa di un Suo cenno di risposta La salutiamo cordialmente

formula di chiusura

6.

Ettore Viani Direttore Hotel International Via Amerigo Vespucci 3 47900 Rimini tel. 0541 961035 fax 0541 960435 www.hotelinternational.it [email protected]

firma

Prova a scrivere una lettera formale per richiedere la prenotazione di una stanza all’Hotel International. ...................................................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................

124

I pronomi

SAI CHE COS’È… il pronome? È una parola variabile che generalmente sostituisce il nome conservandone il genere e il numero. Esempio: «Ho lasciato un messaggio ad Alessia, ma lei (= Alessia) non l’(= il messaggio) ha visto». Può sostituire anche un’intera frase. Esempio: «È tornato Antonio?»; «Non lo (= se Antonio è tornato) so».

I pronomi personali In ogni comunicazione i pronomi personali rappresentano la persona che parla (1a persona), la persona che ascolta (2a persona) e altre persone, animali o cose di cui si parla (3a persona). Pronomi personali 1ª persona 2ª persona 3ª persona

A t t enz i one

singolare io tu lui, egli, esso lei (ella), essa

1ª 2ª 3ª

plurale noi voi loro, essi esse

… alla 3ª persona del pronome soggetto

Egli, pronome singolare maschile, riferito solo a persona, è una forma propria dell’italiano scritto o di un parlato formale. Ella, pronome singolare femminile, riferito solo a persona, è una forma in disuso anche nella prosa letteraria. Lui e lei, riferiti a persona (più raramente ad animale), si trovano in qualsiasi varietà di lingua, parlata e scritta, formale ed informale. I pronomi esso, essa, riferiti ad oggetto (maschile o femminile), si usano sempre meno: o si ripete il nome o vi si fa riferimento tramite un sinonimo. Esempio: «Roma è una città molto turistica. Siccome la capitale (= Roma/essa) è abbastanza caotica, si consiglia di visitarla in agosto, quando i residenti sono in vacanza». Nella 3ª persona plurale maschile e femminile (riferito a persone ed animali) si usa il pronome soggetto loro; essi, esse si adoperano sempre più raramente: per riferirsi a cose o concetti si ripete il nome o si ricorre ad un sinonimo.

125

Unità 9 Occhio… alle funzioni dei pronomi personali

tu e ti rappresentano la 2ª persona singolare, ma tu è soggetto e ti è complemento.

I pronomi personali complemento hanno due forme: • la forma tonica, accentata nella pronuncia: «cercavi me?» • e la forma atona: «mi cercavi?» (cfr. Serianni) I pronomi atoni normalmente precedono il verbo, i pronomi tonici lo seguono. I pronomi personali diretti (o accusativi) svolgono la funzione di complemento oggetto e rispondono alla domanda chi?, che cosa?

Pronomi diretti atoni

Pronomi diretti tonici

Oltre a riferirsi alle “persone”, il pronome personale svolge diverse funzioni sintattiche e assume forme diverse a seconda che indichi un soggetto o un complemento. Nel seguente esempio: Io devo arrivare presto, ma tu vieni pure quando ti pare

mi

me

ti

te

lo, la, La

Paolo

ci

accompagna a casa

Paolo accompagna a casa

lui, lei, Lei noi

vi

voi

li, le

loro

ho comprato

il giornale la rivista i giornali le riviste

e

lo (l’) la (l’) li le

ho lett

ma non accompagna Maria

o a i e

Uso di ne come pronome partitivo Quanti francobolli hai comprato?

Quante sigarette hai fumato?

7.

Ne ho comprato uno Ne ho comprati alcuni Non ne ho comprato nessuno Ne ho fumata una Ne ho fumate molte Non ne ho fumata nessuna

Completa la seguente lettera di risposta:

Cara nonna, spero che tu .......... perdonerai se non ti ho scritto prima. Ho molte lezioni all’Università e devo frequentar .......... tutte. Inoltre sto preparando un esame; .......... darò fra due settimane, quindi posso tutto il giorno a studiare. Le tue lettere sono sempre bellissime, .......... leggo con tanto piacere; quest’ultima, poi, mi ha ricordato momenti della mia infanzia che avevo dimenticato. «Il Piccolo Principe»! Vorrei rilegger..........! La rosa! .......... desideravo tanto, .......... volevo una tutta mia, è vero! Quando .......... abbiamo piantat .......... mi sentivo felice e soddisfatta. Adesso devo lasciar .........., i miei libri .......... aspettano. ...............saluto con affetto, tua Lucia 126

I pronomi

Osserva le seguenti pubblicità:

8.

Completa con i pronomi e con le concordanze di genere e numero: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19.

Mario ha comprato un bell’appartamento in centro, ............... ha restaurato e adesso ............... deve arredare. È una mostra molto ben organizzata; ............... ho visitat ............... con calma e ho potuto apprezzar ............... . Paolo sembra sparito dalla circolazione, .......... ho cercat ......... a casa, in ufficio, ma non sono riuscito a trovar .......... . Non vedo Luisa da molto tempo; ............... ho solo sentit ............... per telefono. I tuoi compagni di corso sono ritornati, ............... ho incontrat ............... ieri sera in centro. Attento, se mi hai detto una bugia, prima o poi ............... scoprirò! A Carla piacciono i libri di Agatha Christie, ............... ha lett ............... e rilett ............... tutti. Ho visto da «Gucci» una bella borsa, ............... comprerò appena avrò preso lo stipendio. In estate la TV trasmette spesso vecchi film: ............... vediamo con piacere anche se ............... abbiamo già vist ............... e rivist ............... . Questa giacca ha le maniche troppo lunghe, ............... farò accorciare dalla sarta. Le mie cugine arriveranno domani pomeriggio da Londra; ............... andrò a prendere alla stazione e ............... accompagnerò in albergo. Quando si saranno riposate ............... porterò un po’ in giro per la città. Giovanni è molto geloso della sua fidanzata, ieri sera alla festa non ............ ha pers ............ di vista un solo istante. Ho preparato una bella torta di fragole e ho invitato Lucia e Marco a mangiar ............... ! Marco è molto goloso e ............. ha mangiat ............. con gusto, invece Lucia ............. ha assaggiat ............. solo un pezzetto perché è a dieta. – Sono contenta di fare questa partita a poker. Carlo, quante carte vuoi? – Uhm! ............... voglio tre. Quel libro è proprio una barba, ............... ho lett ............... poche pagine, poi ............... ho richius ............... e ............... ho rimess ............... a posto. Vengo a prender............... stasera alle otto. ............... prego, non far ............... aspettare. Ragazzi, per favore, ............... aiutate a spostare questo tavolo? – Subito, ............... aiutiamo volentieri. – Siamo in tre senza macchina, chi ............... può accompagnare a casa? – Posso accompagnar ............... io. Professore, possiamo invitar ............... a prendere un aperitivo con noi?

127

Unità 9 Osserva i seguenti titoli:

ce… a i p i M no! e m a …

RICORDA CHE… i pronomi indiretti dativi atoni rispondono alla domanda : a chi? Pronomi indiretti atoni

Pronomi indiretti tonici

mi

me

ti gli, le, Le

Paolo

ci

9.

te telefona

lui, lei, Lei noi

vi

voi

gli (loro)

loro

Completa con i pronomi: 1. Che posto meraviglioso, .......... sembra di sognare! 2. Chissà dove è Maria? .......... ho telefonato a casa ma non .......... ha risposto nessuno. 3. Paolino va matto per i cioccolatini, .......... piacciono moltissimo. 4. Luisa, .......... fai vedere la collana che .......... ha regalato Carlo? 5. I tuoi amici non sono ancora arrivati! .......... hai dato le indicazioni giuste? 6. Prendere questa decisione .......... è costato molto, ma adesso siamo soddisfatti. 7. Che ne dici? .......... sembra strano? Eppure è proprio così. 8. Sei un gran maleducato, .......... insegnerò io le buone maniere! 9. .......... scriverò quando avrò notizie da dar ..........

128

Paolo telefona a

ma non telefona a Maria

10. Bambini, se sarete buoni, .......... racconterò una bella favola. 11. Siamo andati a trovare Carla e lei .......... ha offerto una bibita fresca. 12. Ho chiesto ad Anna di venire con me a Firenze, ma .......... ha risposto di no. 13. Paolo si è laureato e i suoi genitori .......... hanno regalato un bel Rolex. 14. ArrivederLa, Professore! .......... scriverò una cartolina appena sarò arrivato nel mio paese. 15. Giorgio, guarda, ............ ho portato i dischi che .......... avevi chiesto. 16. Ragazzi, so che .......... dispiace rinunciare alla gita, ma purtroppo è necessario rimanere a casa. 17. Andrò da Luigi e .......... riferirò tutto. 18. Se vieni a cena con me, .......... racconto quello che è successo. 19. Quando cambieremo casa ............. servirà il tuo aiuto.

I pronomi

L’America ci restituisce un attore più maturo e un uomo più saggio

A Hollywood puoi impazzire, mi ha salvato la mia famiglia L o hanno visto nel 2003 in una particina in Under the Tuscan Sun (Sotto il sole della Toscana) e se ne sono innamorati. L’anno dopo l’hanno chiamato a Hollywood e lo hanno voluto in una serie tv di successo. Per gli americani il gioco sembrava riuscito: ecco un nuovo rubacuori latino come non se ne vedeva dai tempi di Rodolfo Valentino. Ma avevano fatto i conti senza l’oste, cioè avevano fatto i conti senza Raoul Bova. Dopo aver lavorato sodo per trasformarsi da bel ragazzo in bravo attore, figuriamoci se si lasciava ingabbiare di nuovo. « Sono grato a Ridley Scott che mi ha scelto per una miniserie tv» ci racconta Raoul, ce lo dice al telefono da Los Angeles dove sta vagliando varie proposte di lavoro. «Il mio idolo è George Clooney (e quando l’ho incontrato, gliel’ho detto): per me è un gran bell’esempio, dimostra che, se ci credi, le cose sono realizzabili. Puoi trionfare al botteghino con film di intrattenimento e puoi essere credibile con pellicole impegnate.» Raoul ha anche prodotto e interpretato (senza paga) l’opera prima di un giornalista tunisino, Mohsen Melliti dal titolo Io, l’altro, la storia di due pescatori, uno tunisino, l’altro siciliano. Il film è stato proiettato a Hollywood dove si presentava una rassegna di film italiani e ha riscosso applausi a scroscio. «Ci hanno contattato per distribuire il film in America. A prescindere dalla bellezza, è comunque una pellicola che ti fa riflettere, ti fa capire tanto. Vorrei andare nelle scuole, parlarne con i giovani!»

IL CARABINIERE IN IRAQ E IL PESCATORE PIENO DI SOSPETTI. A sinistra è un maresciallo dei carabinieri nella fiction di Canale 5 Nassiriya. Per non dimenticare; a destra è Giuseppe, pescatore di Mazara del Vallo.

ingabbiare mettere in gabbia, imprigionare essere grato essere riconoscente vagliare esaminare, considerare idolo persona molto amata, per la quale si professa una specie di culto, rispetto, stima

Oggi, 14 marzo 2007

10.

Spiega, con l’aiuto dl DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: rubacuori latino .............................................................................................................................................................................................. fare i conti senza l’oste ............................................................................................................................................................................ lavorare sodo ................................................................................................................................................................................................... figuriamoci ......................................................................................................................................................................................................... trionfare al botteghino .............................................................................................................................................................................. applausi a scroscio ....................................................................................................................................................................................

129

Unità 9 11.

Rispondi alle seguenti domande: Dove si trova al momento dell’intervista Raoul Bova? .................................................................................................................................................. Come avviene l’intervista? ................................................................................................................................................................................................................... Qual è l’attore che ama e stima di più? ..................................................................................................................................................................................... Perché? .............................................................................................................................................................................................................................................................. Dove è stato proiettato il film Io, l’altro? ................................................................................................................................................................................... Come è stato accolto il film? ..............................................................................................................................................................................................................

12.

Scrivi, preceduti dall’articolo determinativo, i sostantivi che derivano dai verbi presenti nel testo: trasformarsi ingabbiare scegliere dimostrare trionfare produrre

................ ................ ................ ................ ................ ................

.............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. ..............................................................

interpretare proiettare presentare distribuire riflettere

................ ................ ................ ................ ................

........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................

Campione nel nuoto, eroe al cinema er fortuna, un giorno il giovane Raoul Bova ha cominciato a perdere le gare, altrimenti oggi avremmo un ex campione di nuoto e un attore da esportazione in meno.

P

● 1991 Debutta nella fiction Una storia italiana sui fratelli Abbagnale, i canottieri. ● 1994 ”Fa il botto“ interpretando la Piovra. ● 1998 Ripete l’exploit con il televisivo Ultimo. ● 2003 Prima, grande affermazione al cinema con la Finestra di fronte, diretto da Ferzan Ozpetek (regista di origine turca, che vive e lavora a Roma). ● 2004 Sbarca a Hollywood come protagonista di Alien Vs Predator.

13.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: attore da esportazione .................................................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................... fa il botto .................................................................................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................................................................

130

I pronomi

14.

Dopo aver riletto attentamente l’articolo e le notizie che riguardano la carriera di attore di Raoul Bova e aver guardato le foto presentate, descrivi l’aspetto fisico e le caratteristiche della sua personalità : .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

Pronomi combinati mi ti ci vi

+

lo la li le ne



me te ce ve

lo la li le ne

gli le gli (loro)

+

lo la li le ne



glielo gliela glieli gliele gliene

Occhio… alla posizione del pronome e di altre particelle pronominali e avverbiali! Normalmente tutti i pronomi atoni precedono il verbo, tranne il pronome di 3a persona plurale loro. Esempio: «Ci annoiamo in questa città»; «Bello questo cappello, lo compro»; «Ciao! Ti scriverò presto»; «Il suo modo di fare non mi piaceva e gliel’ho detto»; «Ho incontrato i miei amici e (gli ho detto) ho detto loro di venire a casa mia» a a Gli stessi pronomi seguono i verbi nei modi indefiniti e nel modo imperativo (nella 2 persona singolare e nella 1 a e 2 persona plurale). Esempio:

«Salgo in camera mia per riposarmi un po’»; «Ha acquistato una nuova macchina pagandola a rate»; «Dammi un bicchier d’acqua, per piacere». Con i verbi potere, volere, dovere + infinito, i pronomi possono o precedere o seguire l’intera forma verbale. Esempio: «Domattina devo alzarmi molto presto» o «Domattina mi devo alzare molto presto». «Glielo voglio chiedere subito» o «Voglio chiederglielo subito». «Possiamo andarcene?» o «Ce ne possiamo andare?». I pronomi atoni precedono i verbi fare e lasciare quando questi sono seguiti da un altro verbo di modo infinito. Esempio: «Ora ti faccio vedere le mie foto»; «Mi lasci stare, per favore!».

131

Unità 9 15. Completa con i pronomi: 1. – Carlo, devi dirmi perché non sei più venuto ieri sera. – Adesso non posso, .......... .......... spiegherò poi. 2. Il medico aveva già espresso la sua diagnosi a Maria e, dopo le analisi, .......... ha confermata. 3. Vuoi sapere che cosa è successo? Adesso .......... .......... dico. 4. Non so se potrò accettare il tuo invito, .......... .......... farò sapere domani. 5. Le aveva chiesto dei soldi in prestito ed ora .......... ha restituiti. 6. Riferirò le vostre proposte al direttore, .......... riferirò quanto prima. 7. Ti prometto che non dirò niente a nessuno, .......... .......... giuro. 8. Ho visto un bel vaso di ceramica per Carla, voglio regalar .......... . 9. Le fotografie della gita? Appena saranno pronte .......... .......... spedirò. 10. Se c’è qualcosa che non va, .......... .......... devi dire. 11. Hai detto a Ida che domani sera ci sarà una festa? .......... hai detto? 12. Ho portato i bambini all’asilo, .......... .......... ho portati in macchina. 13. Non ti ho portato i libri, .......... .......... porto domani. 14. Dottore, prende una birra? .......... offro volentieri. 15. Ho comprato il libro per Giovanna, .......... manderò per posta. 16. Non vi permetto di parlare così di lui, non ................ ............ permetto. 17. Questo libro non è mio, .......... .......... ha prestato Giulia. 18. Vi racconto una barzelletta, .......... .......... racconto una divertentissima. 19. A Cecilia piacciono molto i Baci Perugina e così .......... ho regalato un sacchetto.

A t t enz i one

!

alla posizione della particella «ci» che precede sempre i pronomi atoni di 3a persona (lo, la, li, le), la particella«ne» segue sempre i pronomi atoni di 1a e 2a persona (mi, ti, vi). Osserva lo schema:

lo + li

ci

mi ti vi

+

132

la le ne

ci



ce



mi ti vi

lo + li

la le ne

ci

metto due

porta

Mario

DATEMI UNA DONNA

NE FARÒ UNA TOP Se lo dice lui, c’è da crederci. John Casablanca ha scoperto e lanciato le modelle più famose degli ultimi 30 anni. E non ha intenzione di fermarsi qui… Linda Evangelista, al top da 15 anni. Di lei Casablanca dice che è capricciosa, ma sa rendere magico ogni scatto fotografico.

Usi di Ci personale riflessivo complemento diretto complemento indiretto

pronome

Non ho ancora visitato Firenze, ci andrò sabato prossimo. Vivo a Perugia, ci vivo da vent’anni. Siamo stati molto bene in quel villaggio turistico, ci torneremo anche la prossima estate. Nell’armadio c’è un gran disordine! Maria partirà presto per l’Inghilterra e ci resterà per tre mesi. Quanto zucchero ci metti nel caffé?

particella avverbiale di luogo

– Chi pensa a comprare il regalo per Paolo? – Ci penso io. Non devi credere a tutto quello che dice, non devi crederci! Prova ad indovinare, su provaci! Riesce sempre ad ottenere ciò che vuole, ci riesce con grande facilità. – Mi farai questo favore? – Stai tranquillo, puoi contarci!

particella pronominale con valore dimostrativo

ci vuole ci vogliono

➞ ➞

Ci alziamo presto la mattina. Ci accompagna Enzo con la sua auto. Ci manderà una cartolina.

un’ora

Ci vuole

arrivare al centro

la carta telefonica

è necessario/a sono necessari/e Ci vogliono

due ore

per

5 euro

telefonare andare a Firenze comprare una carta telefonica

Quanto tempo c’è voluto per fare questo lavoro? C’è

Ci sono mi ti

un giorno intero

voluta

mezza giornata

volute

tre ore

voluti

due giorni

vuole vorrebbe

un caffè

vogliono vorrebbero

dei nuovi occhiali da vista

ci gli/le vi

voluto

ho/avrei hai/avresti



di un caffè bisogno

ha/avrebbe avete/avreste

di nuovi occhiali da vista

133

Unità 9 C OME – Hai il dizionario? – Sì, ce l’ho.

Scusami, sono nervoso, ma non ce l’ho con te.

Questa luce è troppo bassa, non ci vedo bene.

si

D I C E

Sono tanto stanco, non ce la faccio più! Gliel’ho chiesto e richiesto ma lui da quell’orecchio non ci sente!

Usi di Ne pronome partitivo

– Hai molti amici a Perugia? – No, purtroppo ne ho pochi.

particella pronominale con valore dimostrativo

Maria parla assai spesso di te, ne parla con molto affetto. Mia figlia ha superato l’esame ed io ne sono molto contenta. Hai capito il mio progetto? Che ne dici? Quello che dici è giusto, non ne dubito. Certo, è una situazione davvero difficile, me ne rendo conto. È inutile parlare con lui di musica moderna, non se ne intende affatto.

particella avverbiale di luogo

Basta, sono stanco, me ne vado. Entrò in casa e ne uscì dopo qualche minuto.

È un brutto libro, non perdere tempo a leggerlo, non ne vale la pena.

C OME

si

D I C E

Che persona noiosa! Non ne potevo più di ascoltare le sue chiacchiere!

16. Completa le seguenti risposte con i pronomi e con i verbi necessari: 1. 2. 3. 4 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13.

Quando compri il regalo a Maria?.............................................................................................................................................. oggi pomeriggio. Chi ti ha dato la bella notizia?.................................................................................................................................................................................. Paolo. Mi presti la tua macchina? No, non .......................................................................................................... perché sei imprudente. Quando ci farete vedere le foto del vostro ultimo viaggio? ................................................................. appena saranno pronte. Chi vi ha regalato questo bel quadro?..................................................................................................................................................... i nostri zii. Scusi signora, mi indica la strada per il centro? Certo, ................................................................................... subito. Quanti giornali mi hai comprato? .............................................................................................................................................................................. due. Perché me lo chiedi? ................................................................................................................................................................ perché sono curioso. Ecco i libri, quando me li restituirai? ...................................................................................................................................... appena possibile. Quando dovete restituire le chiavi dell’appartamento ai proprietari? ................................................................................ domani. Puoi dirmi quale è il tuo problema? No, non .......................................................................................................................................... . Mi consigli di fare questo viaggio? Sì, ......................................................................................................... caldamente. Quante cartoline hai scritto ai tuoi amici? .................................................................................................................................................... molte.

134

I pronomi

17.

Completa le seguenti risposte con i pronomi: 1. Quanti studenti ci sono in classe? .......... .......... sono molti. 2. Ti sei ricordato di comperare il latte? Certo, .......... .......... sono ricordato, ecco .......... . 3. Mamma, quando ci porti al circo? .......... .......... porto domani sera. 4. Puoi prestarmi 100 euro? Mi dispiace, non posso prestar ..............., sono al verde! 5. Hai parlato a Luisa dei tuoi progetti? Sì, .......... ho parlato proprio qualche giorno fa. 6. Chi ti ha regalato questo bel vestito di seta? .......... .......... ha regalato mia madre. 7. Chi mi accompagna a casa? .......... .......... accompagno io! 8. Perché vuoi andare via così presto? Voglio andar.......... perché sono stanchissimo. 9. Quante uova ci vogliono per fare questo dolce? .......... .......... vogliono due coppie. 10. Hai detto ai tuoi amici che hai organizzato una gita per il fine settimana? No, non voglio dir .........., sarà una sorpresa. 11. Pensi che quello che ha detto Paolo sia vero? Mah! Io non .......... credo! 12. Quando ci distribuiranno il nuovo orario? .............. ...................... distribuiranno domani mattina. 13. Ti sei accorta di essere stata troppo impulsiva? Eh, già, .......... .......... sono accorta troppo tardi.

19.

18. Completa con i pronomi: 1. Non ti ho riportato il libro, .......... .......... sono dimenticato. 2. Volete vedere la camera? .......... .......... accompagno subito. 3. Non sto bene qui! Voglio andar.......... . 4. Hai bisogno del dizionario? Adesso .......... .......... cerco. 5. Ci vuole tempo per finire questo lavoro, .......... .......... vuole ancora tanto. 6. Penso spesso ai bei giorni passati insieme, .......... penso con nostalgia. 7. Se non riesci a svitare la lampadina, posso provar.......... io. 8. Gianni è appassionato di pittura moderna, .......... .......... intende molto. 9. Non riesco ad immaginare questo mobile in casa mia, non .......... .......... vedo proprio. 10. Bella questa città, io .......... .......... trovo bene. 11. I miei amici canadesi resteranno ancora qualche giorno in Italia e poi .......... .......... torneranno nel loro paese. 12. È molto goloso: ha mangiato tutta la torta, .......... .......... è mangiata in un batter d’occhio. 13. Quanto sei lento! Quanto tempo .......... .......... vuole? 14. Vi spiegherò perché l’ho fatto, .......... .......... spiegherò al momento giusto. 15. Ho messo il passaporto nella borsa, .......... .......... ho messo prima di uscire.

Completa con i pronomi il seguente dialogo: Giulia Francesca Giulia Francesca Giulia Francesca Giulia Francesca Giulia Francesca Giulia Francesca Giulia Francesca Giulia Francesca Giulia Francesca Giulia

Ciao Francesca, come stai? Bene, grazie e .......... ? .......... benone! .......... hai riportato il libro che .......... avevo prestato? Certo che .......... .......... ho riportato. Volevo ringraziar.......... per la tua gentilezza. .......... hai letto? Sì, .......... ho letto e .......... è servito molto. Però non .......... ho letto tutto, ho consultato soltanto i capitoli che .......... interessavano e .......... ho fotocopiato alcune pagine. Vuoi un caffè? No, grazie, .......... ho già preso. Dai, prendi.......... solo un goccio, per far.......... compagnia. Va bene, grazie. Quanto zucchero? No, lo zucchero non .......... .......... metto. Io il caffè .......... prendo amaro. Che cosa .......... racconti di bello? Mah, niente di speciale, devo preparar.......... per l’esame che .......... sarà tra una settimana. Appena .......... avrai dato, .......... telefonerai? Va bene, dopo l’esame .......... chiamerò e poi .......... metteremo d’accordo per uscire una sera. Perché non .......... dici anche a Marta? Sarà felice di venire a mangiare una pizza con .......... . D’accordo, ................... dirò. Ciao, .......... vediamo. Ciao, Francesca.

135

Unità 9 Pronomi personali soggetto io tu lui lei Lei noi voi loro

riflessivi mi ti si ci vi si

i grammat

dativi (a chi?) mi ti gli le Le ci vi gli (loro)

= = = = = = = =

ca

le

t Sin

e si

a me a te a lui a lei a Lei a noi a voi a loro

accusativi (chi?) mi ti lo la La ci vi li/le

= = = = = = = =

me te lui lei Lei noi voi loro

indiretti di a da in con su per tra fra

me te lui lei Lei noi voi loro

RICORDA CHE… nella lingua italiana l’uso del pronome personale soggetto è generalmente facoltativo, a differenza di molte lingue europee. Deve però essere sempre espresso prima del verbo: • «per esigenza di chiarezza», quando cioè «una forma verbale valga per più persone» (Serianni, pag. 205), come nel caso del congiuntivo presente. Esempio: «Bisogna che (io, tu, lui o lei) sappia la verità» •

quando si succedono frasi con diverso soggetto. Esempio: «Tu esci, lui studia e io vado a lavorare»



per «accentuare la parte che una persona ha in una data azione» (Serianni, ibidem), anche in contrapposizione ad un’altra persona. Esempio: «Io lavoro, fatico tutto il giorno, e tu te ne stai lì a leggere, ad ascoltare la musica, a non fare niente, insomma!»; «D’accordo, tu cucini e io lavo i piatti».

Il pronome soggetto compare sempre collocato dopo il verbo, in quelle risposte la cui domanda è formulata con Chi (?). Esempio: «Chi ha preso i miei giornali? – (Li ho presi) io!» In questo caso il tema (il topic) del discorso non deve essere obbligatoriamente ripetuto nella risposta, mentre invece non si può omettere il pronome soggetto che costituisce l’elemento rematico, cioè l’informazione nuova. Esempio: «(Li ho presi) io» (e non lui o un altro); «Chi è stato? – (È stato) lui!»; «Pronto? Chi parla? – Sono io! – Io chi? – Io, Francesca! Non mi riconosci?» A volte la presenza ed anche la posizione del pronome soggetto può dipendere dall’enfasi della frase (vedi i titoli e la pubblicità nella pagina a fronte): Oggi cucino io; La più informata sono io; Dove mi vesto io; Noi donne di Sicilia. È normale porre il soggetto dopo anche e neanche (o nemmeno). Esempio: «Vengo anch’io? – No, tu no!»; «Non ci credo! – Neanch’io!»

I pronomi

Oggi cucino io Una crostata? Niente paura

Occhio… alla posizione dei pronomi!

eal. Sex appno? o Ce l’hai

QUELLI DI BERTOLUCCI LIV TYLER

La più

informata sono Noi, donne di Sicilia

donna

LA PAURA DEL PUBBLICO

Io l’ho superata. E io no Ludina Barzini, giornalista.

Rosetta Loy, scrittrice

DOVE MI VESTO IO. LineaCapital regala la guida ai negozi d’abbigliamento.

137

P schermo piccolo M schermo medio G schermo grande S schermo super

E C

I

M

★ da non perdere ■ da vedere ▲ si può vedere

A

N

SALA

FILM

ADRIANO SALA R UBINO via Romagnosi 46 055483607 (aria cond.)

PLANET TERROR di R. Rodriguez – F. Rodriguez, R. McGowan Horror, V14

S 16,30-18,35-20,40-22,45

ADRIANO SALA ZAFFIRO

20,15-22,30 E SPIAZIONE 16,30-18,20 S HREK TERZO

S

FIAMMA SALA 1 via Pacinotti 055588307

S 17,00-18,40-20,40-22,30



2 GIORNI A PARIGI J. Delpy – J. Delpy, A. Goldberg Commedia, V14TERZO



I S IMPSON - I L FILM di D. Silverman AnimazioneERZO

G 17,15-19,00-20,45-22,30

PIANO, SOLO di R. Milani – K. Rossi Stuart, J. Trinca Drammatico

G 16,00-18,15-20,30-22,45

LA RAGAZZA DEL LAGO di A. Molaioli – T. Servillo. V. Golino Drammatico

G 15,30-17,20-19.10-21-22,45

FULGOR SALA 1 M ERCURIO via Maso Finiguerra 0552381881

I N QUESTO MONDO LIBERO di K. Loach – K. Wareing, J. Ellis Drammatico

G 16,00-18,15-20,30-22,45

FULGOR SALA 2 MARTE



IO, L’ALTRO di M. Melliti – R. Bova, G. Martorana Drammatico

G 15,30-17,20-19.10-21-22,45

FULGOR SALA 3 G IOVE



M IO FRATELLO È FIGLIO UNICO di D. Lucchetti – R. Scamarcio, E. Germano Drammatico

G 16,00-18,15-20,30-22,45

ADRIANO SALA 2

FIORELLA ATELIER SALA CLAUDIO ZANCHI via G. D’Annunzio 15 055678123 (aria cond.) FIORELLA ATELIER SALA FIESOLE via G. D’Annunzio



★ ■



SERVIZI

C O PPI E A O R O V LA

Stasera andiamo al cinema. Dopo aver letto le recensioni, decidi con il tuo compagno quale film andare a vedere (motivandone la scelta), in quale cinema e a quale spettacolo.

MIO FRATELLO È FIGLIO UNICO

IO, L’ALTRO

Regia: Sceneggiatura:

Regia: Con Uscita:

Con:

Uscita:

Daniele Luchetti Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Daniele Lucchetti Riccardo Scamarcio, Elio Germano, Anna Bonaiuto, Angela Finocchiaro, Massimo Popolizio, Luca Zingaretti Italia, 2007

Mio fratello è figlio unico - ambientato a Latina, Roma e Torino tra gli anni ’60 e ’70 - è la storia di due fratelli dominati da uno strano modo di volersi bene: a schiaffi, a spintoni, a pugni. Accio (Elio Germano) e Manrico (Riccardo Scamarcio) sono diversi in tutto, uno fascista e l’altro comunista, uno moderato e l’altro estremista, uno chiuso nel bozzolo di un’ideologia che gli impedisce di vedere il mondo come è, l’altro disponibile a ammorbidire la propria visione del mondo a favore di una vitalità totale. A renderli vicini è una sorta di ‘energia’ che li porta a battersi l’uno contro l’altro, un’energia che è giovinezza, voglia di esistere, di essere considerati, di essere amati. Infatti, in questa famiglia dove ci si accapiglia su tutto, c’è un nucleo affettivo misterioso, poiché quei due fratelli che crescono in perenne conflitto, senza comprendersi, in realtà si amano disperatamente. E ci parlano di un Paese non riconciliato, non pacificato, ossessionato dalla ricerca di una identità che non riesce mai a diventare ascolto dell’altro, confronto vivo con chi è altro da noi. Accio e Manrico finiscono per riconoscersi simili solo nel finale, proprio quando si rendono conto di essere radicalmente e per sempre diversi l’uno dall’altro. Solo allora realmente si “toccano”. E mentre si perdono eccoli lì che si ritrovano, irriducibili eppure, per la prima volta, davvero fratelli.

Mohsen Melliti Raoul Bova, Giovanni Martorana Italia, 2007

Yousef e Giuseppe sono amici di lunga data. Lavorano insieme da più di dieci anni. Uno è tunisino e l’altro italiano. Dopo molti anni di sangue e sudore trascorsi a lavorare per altri, i due amici decidono di mettersi in proprio, acquistando un piccolo peschereccio usato che ribattezzano Medea. Ma per i due pescatori è difficile raccogliere i frutti del loro lavoro, dato che se la devono vedere con le ritorsioni economiche e pratiche, dell’ex ‘padrone’, che gestisce il mercato del pesce: in odore di mafia, oltre a stabilire il prezzo del pescato, smuove simpatie e antipatie nei confronti di chi non si sottomette alle sue regole. Intanto il mondo è sconvolto dall’ennesimo attentato terroristico; in Spagna un treno è saltato in aria uccidendo centinaia di persone. I due si trovano per una battuta di pesca in mezzo al mare quando la radio annuncia che stanno cercando un terrorista arabo che si chiama Yousef. Basta questo per scatenare un sospetto atroce e far precipitare il loro rapporto in un confronto drammatico e violento. L’uno contro l’altro. Sperduti in mezzo al mare i due uomini seguono con trepidazione le notizie alla radio di bordo, ritrovandosi uno contro l’altro, in un confronto drammatico e violento dove nulla sarà più come prima.

Unità

L’imperativo

10 Strutture grammaticali 

Imperativo (morfologia e uso) Imperativo (forma negativa) Imperativo e pronomi Funzioni comunicative Descrivere e raccontare, dare consigli, istruzioni, ordini, persuadere e dissuadere, individuare la funzione dei messaggi

Se una notte d’inverno un viaggiatore… tai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’ indistinto . La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!». Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!». Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: «Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!». O se non vuoi dirlo, speriamo che ti lascino in pace. Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato . Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf . Sull’ amaca , se hai un’amaca. Sul letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giù, in posizione yoga. Con il libro capovolto, si capisce. […] Bene, cosa aspetti? Distendi le gambe, allunga pure i piedi su un cuscino, su due cuscini, sui braccioli del divano, sugli orecchioni della poltrona, sul tavolino da tè, sulla scrivania, sul pianoforte, sul mappamondo . Togliti le scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettitele. Adesso non restare lì con le scarpe in una mano e il libro nell’altra. Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti.

S

Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Milano, Mondadori, 1994

@ www.teche.rai.it nella pagina dedicata all’archivio audio della RAI puoi ascoltare Calvino in una intervista impossibile a Montezuma. La serie delle interviste impossibili è stata realizzata dalla radio italiana negli anni Settanta. Sono dialoghi fantasiosi e coinvolgenti con grandi personaggi del passato, ricchi anche di riferimenti storici, ideati e realizzati da intellettuali prestigiosi (oltre a Calvino ricordiamo Sanguineti, Nelo Risi, Ceronetti, Umberto Eco) recitati dagli stessi autori e da famosi attori di teatro.

sfumare svanire, dissolversi l’indistinto l’indefinito raggomitolarsi rannicchiarsi, avvolgersi come un gomitolo coricarsi mettersi a letto, sdraiarsi pouf sgabello formato da un cuscino imbottito amaca rete o tela che si fissa tra due alberi e che serve per distendersi, per riposarsi mappamondo rappresentazione dell’intera superficie terrestre riportata su una sfera girevole (globo) sprofondarsi immergersi completamente, concentrarsi

L’imperativo

Al lavoro! 1.

Descrivi con poche parole l’argomento del testo: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

2.

Formula un titolo alternativo: ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

3.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: sto per leggere................................................................................................................................................................................................................ sto leggendo ..................................................................................................................................................................................................................... con tutto quel chiasso ............................................................................................................................................................................................... la sedia a dondolo......................................................................................................................................................................................................... si capisce ............................................................................................................................................................................................................................. lasciare in pace ...............................................................................................................................................................................................................

4.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il contrario delle seguenti parole: allontanarsi ................................................................................................... allungare ........................................................................................................ chiasso ............................................................................................................

5.

Collega ciascuna voce con il significato corrispondente: alzare la voce coricato senza scarpe capovolto raggomitolato sprofondarsi nella lettura

6.

togliersi ..................................................................................................................... comodo ..................................................................................................................... sollevare ...................................................................................................................

disteso concentrarsi nella lettura parlare più forte ripiegato su se stesso con la testa in giù scalzo

Completa il seguente testo con i verbi nel modo e nel tempo giusto: Lo scrittore (consigliare) ......................... al futuro lettore del suo libro di rilassarsi e allontanare ogni preoccupazione. Gli (suggerire) ......................... di chiudere la porta perché nell’altra stanza (esserci) ......................... la televisione sempre accesa e tutto quel chiasso (potere) ......................... disturbarlo. Se questo non (bastare) ........................., il lettore (dovere) ......................... gridare fino a quando nessuno lo (disturbare) ......................... più. Gli consiglia poi di prendere la posizione più comoda per leggere nel posto che lui (preferire) .........................: sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sull’amaca, sul pouf o addirittura sul letto. Se non (accontentarsi) .................................... di leggere seduto, sdraiato o disteso su un fianco, sulla schiena o sulla pancia, (potere) ......................... anche mettersi in posizione yoga. Trovata la posizione, l’autore (suggerire) ......................... ancora al lettore di togliersi le scarpe se (volere) ........................... distendere le gambe e allungare i piedi su un qualsiasi appoggio che (potere) ........................ essere il divano, il tavolino, il pianoforte o altro. L’ultimo consiglio (essere) ..................................... quello di regolare la luce per non far stancare la vista. (Essere) ............................ molto importante fare questo prima di cominciare a leggere, altrimenti dopo (essere) ......................... troppo tardi, perché (essere) ......................... difficile smuoversi una volta sprofondati nella lettura

141

Unità 1 0 Trasforma alla terza persona singolare: La sua vista ha un valore .................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. Osserva le seguenti pubblicità:

Londor9a,2 a d a r n a pendo a, imip m na si s uasi a o i q l a R è t i Cara lla capitale : sul Tamig

useo ia ne In med visitare un m er euro p tis ra g o tutt

Valle d’Aosta • Vallée d’Aoste I 1000 km di piste da sci della Valle d’Aosta sono tra i più divertenti d’Europa. Venite a vedere cosa c’è sotto. 142

L’imperativo

FACCIA LA ‘PROVA QUALITÀ’ DEI NOSTRI COMPACT DISC E PARTECIPI AL GRANDE CONCORSO «VINCI E VIAGGIA» LEGGA LE ISTRUZIONI PER PARTECIPARE AL CONCORSO E RISPONDA SUBITO! PUÒ VINCERE UN FAVOLOSO VIAGGIO! SCELGA 3 COMPACT DISC: RISPARMIERÀ IL 30% E RICEVERÀ IN OMAGGIO UN SET DI PENNE

COMPILI E SPEDISCA IL SUO BUONO ACQUISTO AF BUONO VALIDO PER L’ACQUISTO DI 3 COMPACT DISC COL 30% DI SCONTO

COGNOME COMPILARE IN OGNI PARTE NOME

SI PREGA DI SCRIVERE IN STAMPATELLO

NUMERO CIVICO

CAP

PROV.

INDIRIZZO PREFISSO

TELEFONO

OFFERTA VALIDA SOLO IN ITALIA Salvo accettazione della Casa

FIRMA (Per i minori firma di un genitore o di chi ne fa le veci)



Sì, speditemi subito i seguenti 3 compact disc (indichi il codice) 1. ............................ 2. ............................ 3. ............................ Parteciperò così al Grande Concorso «Vinci e Viaggia» Inviatemi inoltre gratis il set di penne.

NO FRANN CARE





Inumidire e piegare questo risvolto per chiudere la busta

Metta il Suo Modulo di A bbonamento

■ Stacchi ques ta busta, inum idisca il risvol ■ È pronta pe to e lo incolli. r essere imbu cata. Non occo rre affrancarl a

7.

Riscrivi i seguenti consigli pubblicitari nella forma del tu: (Affrancare) .................................. e (spedire) .................................. per ricevere gratis il tuo traduttore/agenda elettronica. (Staccare) .................................. e (incollare) .................................. il tagliando sul tuo Buono Prova gratuito. (Staccare) .................................. questa busta, (mettere) .................................. il tuo Modulo di Abbonamento, (inumidire) .................................. e (incollare) .................................. il risvolto. (Fare) .................................. la ‘prova qualità’ dei compact disc e (partecipare) .................................. al Grande Concorso «Vinci e Viaggia». (Leggere) .................................. attentamente le istruzioni per partecipare al Concorso e (rispondere) .................................. subito a questa straordinaria offerta! (Compilare) .................................. e (spedire) .................................. il tuo Buono Acquisto di 3 compact disc col 30% di sconto. Non (affrancare) .................................. . (Scegliere) .................................. 3 compact disc; (indicare) .................................. il codice.

143

Unità 1 0 SAI CHE COS’È… il modo imperativo? È il modo verbale che ha un solo tempo semplice: il presente. «Esprime direttamente la volontà che una cosa avvenga o si faccia. È quindi il modo del comando, del consiglio, della preghiera» (Fornaciari, pag. 183). A volte si usa semplicemente per dare istruzioni; in questo caso l’azione espressa perde quell’urgenza che caratterizza il modo imperativo e lo diversifica dagli altri modi verbali. La stessa funzione può essere espressa dal presente indicativo senza modificare la funzione comunicativa della frase. Così nelle indicazioni stradali. Esempio: «Prendi la superstrada e poi sul raccordo gira per la tangenziale, dopo una decina di chilometri troverai delle indicazioni», oppure (con il presente indicativo): «Prendi la superstrada, poi sul raccordo giri a sinistra e dopo una decina di chilometri trovi le indicazioni». Nelle ricette di cucina : «Per cuocere gli spaghetti, fa’ bollire dell’acqua in una pentola, mettici un po’ di sale grosso e poi buttaci dentro gli spaghetti. Quando sono cotti, scolali», oppure (con il presente indicativo): «Fai bollire l’acqua in una pentola, ci metti un po’ di sale grosso e poi ci butti dentro gli spaghetti. Quando sono cotti, li scoli». In questi casi, specialmente quando si tratta di istruzioni di carattere sociale, come per l’uso di una macchina, per la conservazione di un farmaco, per l’applicazione di una regola o di un divieto, è molto frequente il modo infinito usato impersonalmente. Esempio: Assumere il farmaco a stomaco pieno; Far bollire l’acqua e poi buttare gli spaghetti; Non gettare oggetti dal finestrino; Non toccare la merce; Non fumare; Non attraversare i binari, servirsi del sottopassaggio.

A t t enz i one

!

all’imperativo negativo della seconda persona singolare tu: parla più forte! prendi il caffè! dormi sul divano! sii paziente! abbi coraggio! va’ via! esci! vieni da solo, per favore! da’ quell’esame! sta’ zitto! fa’ presto! di’ la verità!

144

➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞

non parlare forte! non prendere il caffè! non dormire sul divano! non essere impaziente! non avere paura! non andare via, ti prego! non uscire! non venire da solo, per favore! non dare quell’esame! non stare zitto, parla! non fare tardi! non dire bugie!

Occhio… alla morfologia del modo imperativo L’imperativo ha tre voci: tu, noi, voi, che coincidono con le voci del presente indicativo. Solo la 2ª persona singolare della 1ª coniugazione (-are) non può essere confusa con l’indicativo: mangia, parla, canta, ecc. Le forme allocutive di cortesia di 3ª persona singolare e plurale Lei, Loro sono voci del modo congiuntivo presente, perciò sono morfologicamente diverse da quelle del modo indicativo: entri, entrino, venga, vengano, esca, escano, ecc. L’allocutivo di cortesia Lei risale all’epoca rinascimentale (a cavallo del ’400-’500) e ha convissuto con l’uso del Voi fino a quando, circa un secolo fa, è stato codificato come la forma di cortesia della lingua italiana d’uso, pur sopravvivendo l’uso del Voi in alcuni dialetti.

L’imperativo

Al lavoro! 8.

Completa le seguenti frasi con il modo imperativo, immaginando di dare dei consigli o dei suggerimenti ad un amico o ad un conoscente: 1. Se stai per cominciare a leggere un nuovo romanzo, .................................................................................................... ...................................................................................................................... 2. Se fanno troppo rumore e ti disturbano, .................... ...................................................................................................................... 3. Signorina, se vuole dimagrire, ............................................. ...................................................................................................................... 4. Ascolti il mio consiglio: ......................................... questa dieta e perderà tre chili in sette giorni. ........................ ...................................................................................................................... 5. Prego, .................................................................... pure! Si accomodi. 6. Se hai mal di testa, ......................................... un’aspirina. 7. Se vuole cambiare programma, signor Bini, .................................................. pure! 8. Non è prudente uscire da soli, Luisa, non ................. ...................................................................................................................... 9. Non ........................................................................ tanto, Le farà male!

9.

Trasforma secondo l’esempio: devi stare zitto



sta’ zitto!

1. Non dovete cambiare idea .................................................... ...................................................................................................................... 2. Signorina, Lei deve studiare di più! ................................ ...................................................................................................................... 3. Devi smettere di gridare così forte! ................................ ...................................................................................................................... 4. Non devi uscire con questo tempo o ti ammalerai ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 5. Non dovete fare tanti complimenti! ................................ ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 6. Deve fare piano: il bambino dorme! ............................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 7. Non dobbiamo prendere questo autobus, ma quello che va in centro ............................................................. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

10.

Volgi nella forma negativa: 1. Compra ancora qualche CD! ............................................... ...................................................................................................................... 2. Prenda ancora un po’ di formaggio! .............................. ...................................................................................................................... 3. Parla con qualcuno, per favore! ......................................... ...................................................................................................................... 4. La prego, faccia qualcosa! .................................................... ...................................................................................................................... 5. Prendiamo qualcosa da mangiare .................................. ...................................................................................................................... 6. Consegnino i documenti all’impiegato ........................ ...................................................................................................................... 7. Invita ancora Mario! ..................................................................... ......................................................................................................................

11.

Trasforma le seguenti frasi usando il modo imperativo: È bene studiare di più ➞ (tu) studia di più

1. Conviene scrivere subito. (Lei) .......................................... ...................................................................................................................... 2. Non è opportuno cambiare programma. (voi) ........ ...................................................................................................................... 3. Non è necessario comprare il pane. (tu) .................... ...................................................................................................................... 4. Bisogna continuare così. (voi) ............................................ ...................................................................................................................... 5. È importante fare in fretta. (Lei) ....................................... ...................................................................................................................... 6. Non occorre insistere. (noi) ................................................... ...................................................................................................................... 7. È preferibile portare l’impermeabile. (tu)..................... ...................................................................................................................... 8. È utile fare la richiesta prima possibile. (Lei) .......... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 9. Non è consigliabile uscire da solo dopo mezzanotte. (tu) ............................................................................................. ...................................................................................................................... 10. È meglio non invitare tanta gente. (tu) ........................ ...................................................................................................................... 11. Ragazzi, è ora di andare via. (voi) ..................................... ...................................................................................................................... 12. Conviene prenotare un tavolo. (Loro) ........................... ......................................................................................................................

145

Unità 1 0 12.

Completa le seguenti frasi con il modo imperativo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11.

Signorina (essere) .......................................................... gentile, mi (fare) .................................................. passare per cortesia! Per favore, Marco, (spegnere) ............................................ la sigaretta! Qui è vietato fumare. Se non vuole ingrassare, Paolo, non (mangiare) .............................. tutta quella pasta! (Voi) non (ascoltare) .............................. le stupidaggini di Marco: non sa quello che dice. (Noi prendere) .............................. un altro pasticcino, sono deliziosi! Lo sai che Antonio è sempre in ritardo. Su, (avere) .............................. un po’ di pazienza e (aspettare) .............................. cinque minuti. (Lei) (stare) ................................ calmo, per favore, e non (avere) .............................. tanta fretta! (Noi) non (perdere) .............................. tempo, (andare) ..............................! Signorina, per favore, (scrivere) .............................. questa lettera e poi la (spedire) ..............................! Se vuoi arrivare prima, (prendere) .............................. la prima strada a sinistra e poi (girare) ................................... subito a destra. (Voi offrire) .............................. qualcosa da bere al signor Rossi!

RICORDA CHE… il comando si esprime anche con il tempo futuro. Esempio: «Ora starai zitto e farai come dico io!»; «Tornerete a casa prima di mezzanotte» (vedi futuro, Unità 5).

Occhio…

alle frasi negative:

studia ancora

➞ non studiare più

prenda ancora quella medicina: Le fa bene

non prenda più quella ➞ medicina: Lei è guarito

aggiungi ancora un po’ di sale

non aggiungere ➞ più sale, basta così

se vuoi stare bene, mangia poco

se vuoi stare bene, ➞ non mangiare molto

parliamo ancora un po’ ➞ non parliamo più su, prendete ancora qualcosa

146

ora basta, non prendete ➞ più niente

L’imperativo

Al lavoro! 13.

Osserva attentamente i 10 consigli dell’Associazione farmacisti (Federfarma) per l’uso corretto dei farmaci e trasformali usando altri modi impersonali. Conserva integra la confezione ➞ bisogna / è bene / si deve conservare integra la confezione; Non gettare ➞ non bisogna / è vietato / non si deve / non è permesso gettare.

10 consigli del farmacista 1.

......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

2.

......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

Controlla sempre la data di scadenza prima di utilizzare il farmaco

3.

......................................................................................................................... .........................................................................................................................

5.

Ricorda che alcuni farmaci (colliri, sciroppi, gocce, spray), una volta aperti, scadono prima della data indicata sulla confezione

4.

......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

6.

Per ogni ulteriore dubbio chiedi consiglio al medico o al farmacista

5.

......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

1.

Nell’usare il farmaco rispetta la posologia (dose, modalità e tempo di somministrazione) indicata dal medico

2.

Non assumere più farmaci contemporaneamente senza il consiglio del medico o del farmacista

3.

Non interrompere arbitrariamente una terapia

4.

7.

Conserva integra la confezione senza gettare l’astuccio contenitore e il foglietto illustrativo

8.

Riponi i farmaci in luogo fresco e asciutto: non in bagno, non in cucina. In frigo se è espressamente specificato

6.

......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

9.

Tieni lontano i farmaci dalla portata dei bambini

7.

10.

Non gettare i farmaci nella spazzatura, ma negli appositi contenitori per la raccolta differenziata collocati all’interno o in prossimità delle farmacie

......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

8.

......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

9.

......................................................................................................................... .........................................................................................................................

10.

......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

147

Unità 1 0 Osserva I titoli e gli slogan pubblicitari:

NOVITÀ IN EDICOLA Il fidanzometro leggilo su «Tu» Il fidanzometro è una delle novità di Tu il settimanale Mondadori, che si presenta in edicola in una veste completamente rinnovata

Dustin facci un espresso Francesca e Carolina hanno voluto Hoffmann come testimonial per far conoscere il caffè di famiglia. Hanno aperto locali in tutta Europa e ora si preparano a sbarcare negli USA

Governo, facci sognare! Manca nell’azione di Prodi & C. una missione chiara per l’Italia e i suoi cittadini

Tenetele d’occhio Non chiamatela ginnastica Indifferenti alle calorie, l’approccio Trager e il metodo Feldenkrais educano a muoversi in modo corretto. Per curare corpo e mente. 148

L’imperativo

Rosalba esce dall’autogrill dopo una sosta durante una gita in pullmann Ah, eccoli, aoh, ma che fanno; aoh, ma che fanno, se ne vanno, ma … (telefona) 3667 … , ma quello ha cambiato numero, mannaggia. Guarda questi, mica si accorgono … (megafono) Attenzione, prego, la signora Rosalba Barletta è desiderata al telefono in cassa centrale. ROSALBA Sono io. Pronto? MARITO Ma dico io, è possibile, ma sempre tu devi essere... ROSALBA Ma siete stati voi ad andare via senza di me, Mimmo, io ero in bagno.. MARITO Ma che cosa hai fatto? Ma ti sei addormentata nel cesso? ROSALBA Ma che mi sono addormentata! MARITO Sai che giro dobbiamo fare per tornarti a pigliare ? ROSALBA Non lo so... MARITO Ci si sballa il programma di almeno due ore. ROSALBA Eh beh, ma che ci posso fare, scusa, potevate controllare prima di partire, no? MARITO Oh, adesso è colpa nostra!? Guarda che l’unica che non sta qua sei tu. Senti, fammi una cortesia, stai ferma là e non ti muovere almeno, hai capito? ROSALBA Eh, ho capito, sì. MARITO Ciao! ROSALBA Ciao! ROSALBA

dal film Pane e tulipani, 2000

a Cinem

Rosalba (Licia Maglietta) è una casalinga di Pescara in gita con marito (Antonio Catania) e due figli con una comitiva di compaesani. Durante una sosta in autostrada Rosalba si attarda alla toilette e il torpedone riparte senza di lei. Dopo il primo smarrimento la donna fa l’autostop e si ritrova a Venezia, dove non è mai stata. Decide di prendersi una vacanza dalla famiglia e dalla routine. Conosce un cameriere filosofo (Bruno Ganz) che le dà ospitalità, fa amicizia con la vicina di casa di lui (Marina Massironi), massaggiatrice, trova lavoro da un vecchio fioraio anarchico e bisbetico (Felice Andreasi), e infine trova posto in questa eterogenea compagnia di nuove amicizie e nuovi amori. Rosalba tornera, sì, a casa: ma per ripartire subito dopo per la sua nuova vita. Genere: commedia Regia: Silvio Soldini Sceneggiatura: Doriana Leondeff Fotografia: Luca Bigazzi Musiche: Giovanni Venosta Interpreti ROSALBA M IMMO G RAZIA FERNANDO COSTANTINO

Licia Maglietta Antonio Catania Marina Massironi Bruno Ganz Giuseppe Battiston

@ il trailer del film è disponibile su http://www.kataweb.it/cinema/scheda_film.jsp?idContent=115219

Al lavoro! 14.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: mannaggia ........................................................................... ........................................................................................................ che ci posso fare ............................................................ ........................................................................................................

15. Completa le frasi nel modo giusto: pigliare prendere sballare uscire dai limiti fissati

Quando l’autobus è partito Rosalba era a in fila alla cassa b in bagno c al bar

149

Unità 1 0 Per tornare a prendere Rosalba all’autogrill, il marito e gli altri partecipanti alla gita devono fare un giro a lungo b breve c di più di due ore Secondo suo marito Rosalba deve a prendere un taxi b aspettare c fare l’autostop

16. Scegli,

fra gli aggettivi proposti, quelli che ti sembrano adatti ai due personaggi del dialogo: gentile

distratto/a antipatico/a

arrabbiato/a paziente deluso/a aggressivo/a maleducato/a tollerante autoritario/a

brusco/a

Rosalba ........................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. marito ............................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

17.

Aggiungi altri aggettivi o modi di dire o espressioni riferibili ai due personaggi: ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

18. Scrivi il contrario, quando è possibile, degli aggettivi dati e aggiunti: ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

150

19. Racconta il dialogo e leggilo ai tuoi compagni: Durante una gita in pullmann ......................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................... Finalmente ............................................................... ................................................................................................................................. ........................................................................ Il marito .................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

20. Che cosa è successo, perché Rosalba è uscita in ritardo dall’autogrill? Esprimi, confronta e difendi le tue opinioni con i compagni: ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

21. Leggi

la trama del film e raccontala:

................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

22. Immagina un altro finale e raccontalo: ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

L’imperativo

Occhio… all’imperativo con i pronomi Ricordarsi si

si

A t t enz i one

ricordati ricordi ricordiamoci ricordatevi ricordino

prendere la medicina di

scrivere l’indirizzo pagare le tasse

!

Nella forma negativa dell’imperativo della 2ª persona singolare, il pronome può seguire o anche precedere l’infinito: ➞ ➞ ➞

Ricordati Prendila Vestiti

Non dimenticarti / Non ti dimenticare Non prenderla / Non la prendere Non vestirti / Non ti vestire

Analogamente le altre forme verbali dell’imperativo:

Francesca vuole sapere la verità

A t t enz i one

digliela gliela dica diciamogliela ditegliela gliela dicano



non

dirgliela/gliela dire gliela dica diciamogliela/gliela diciamo ditegliela/gliela dite gliela dicano

!

alle forme monosillabiche dell’imperativo dei verbi andare, fare, dire, dare, stare, che, quando si uniscono ai pronomi (o alle particelle pronominali e avverbiali), fanno raddoppiare la consonante dei pronomi stessi: Dimmi la verità, dimmela! Vacci pure! Stallo a sentire: canta molto bene.

Fa’ un caffè, anzi fanne due. Dammi il libro, dammelo!

Il pronome gli non raddoppia mai la consonante: daglielo, diglielo, faglielo, ecc.

23. Trasforma secondo l’esempio: Puoi pagare la tassa subito ➞ Paga la tassa, pagala subito! 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Non puoi parcheggiare l’auto qui! ➞ ........................................................................................................................................................................ Può parlare al direttore della mia proposta ➞ .................................................................................................................................................. Non potete mangiare tanti cioccolatini ➞ ............................................................................................................................................................ Potete prenotarmi una camera ➞ .............................................................................................................................................................................. Non possiamo dire ad Alberto quello che abbiamo saputo ➞ ............................................................................................................ Puoi chiedere l’informazione al vigile ➞ ................................................................................................................................................................ Non puoi chiedermi un sacrificio così grosso ➞ ............................................................................................................................................ Non può bere tanti caffè ➞ ............................................................................................................................................................................................. Puoi comunicare la data a Franco ➞ ....................................................................................................................................................................... Non può andare dal medico a piedi ➞ ...................................................................................................................................................................

151

Unità 1 0 24. Trasforma secondo gli esempi: ti Le vi

consiglio

di

fare

presto



fa’ faccia fate

presto

Ti consiglio di restituirglielo ➞ ............................................................................................................................................................................................ Le consiglio di sbrigarsi ➞ ..................................................................................................................................................................................................... Vi consiglio di portarle un regalo ➞ ................................................................................................................................................................................ Ti consiglio di non vendere quell’appartamento ➞ ............................................................................................................................................ Le consiglio di rispiegarcelo ➞ .......................................................................................................................................................................................... Vi consiglio di farlo visitare da un medico ➞ ........................................................................................................................................................... Ti consiglio di non parlare ad Antonio di questo problema ➞ .................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 8. Le consiglio di pensarci al più presto e di prendere provvedimenti ➞ .............................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 9. Le consiglio di non andare più in quel ristorante ➞ .......................................................................................................................................... 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

25. Trasforma le seguenti frasi nella forma del tu: 1. Prenda quel libro e me lo dia ➞ ........................................................................................................................................................................................ 2. Non vada a vedere quel film, non ci vada! ➞ .......................................................................................................................................................... 3. Mi faccia un caffè per favore, me lo faccia molto forte! ➞ .......................................................................................................................... 4. Si ricordi di riportare i libri in biblioteca, se ne ricordi! ➞ ............................................................................................................................... 5. Prenoti i posti, li prenoti con una telefonata ➞ ..................................................................................................................................................... 6. Mi faccia vedere i Suoi quadri, me li faccia vedere! ➞ .................................................................................................................................... 7. Non mi chieda quando tornerò, non me lo chieda, per favore! ➞ .......................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 8. Non mi nasconda la verità, non me la nasconda! ➞ .........................................................................................................................................

26.

Completa con l’imperativo e i pronomi le seguenti frasi, scegliendo fra i verbi dati sotto in ordine sparso come nell’esempio. (Lei) La lezione non è stata chiara: la ripeta per favore!

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

mangiare

riparare

andare

correggere

cercare

assaggiare

lavare

comprare

scolare

restituire

(Tu) Il frigorifero non funziona: ............................................................................................................................................................................................... (Lei) Non trovo il numero telefonico di Luisa: ........................................................................................................................................................... (Tu) Ho bisogno del dizionario che ti ho prestato: ................................................................................................................................................. (Lei) Quell’appartamento costa poco. È una vera occasione: ...................................................................................................................... (Voi) Questa macchina è sporca: ......................................................................................................................................................................................... (Tu) Gli spaghetti sono cotti: ................................................................................................................................................................................................... (Voi) La pizza è pronta: ................................................................................................................................................................................................................. (Noi) Quel film deve essere bellissimo: .......................................................................................................................................................................... (Tu) L’esercizio è sbagliato: ....................................................................................................................................................................................................... (Lei) Quel liquore è molto buono: ........................................................................................................................................................................................

152

L’imperativo

be

LA FILOSOFIA

flexible!

È un’esplosione creativa. Uno stile di vita per uscire dagli stereotipi e adattarsi a ogni situazione. Senza farsi piegare. Mai fugge a ogni definizione ma è sempre più richiesta. È la flessibilità. Una dote, una virtù, uno stile di vita. Per stare meglio con se stessi e con gli altri.

S

la fila in posta, i litigi con i figli:… in una giornata sono tante le situazioni difficili. Ma la forza per affrontarle (bene), è tutta nelle nostre mani. Ecco alcuni consigli:

USARE TESTA E CUORE Tensione in ufficio, il partner che preferisce la TV a una cena romantica. E ancora, l’ incubo del traffico,

PIÙ VERSATILI IN 4 MOSSE

stereotipo comportamento convenzionale incubo pensiero angoscioso

27.

• • • •

Coltivare il senso dell’umorismo. Evitando di prendere tutto sul serio. Fa bene allo spirito e alla salute. Lasciar spazio alla fantasia. Ascoltando il mondo dei sogni dell’immaginario: aiuta a uscire dagli schemi prestabiliti. Credere in sé. Alimentando la propria intelligenza: amplia la capacità di valutazione e di critica. Imparare ad amare. Accettandoi propri limiti, le proprie virtù e aprendo il proprio mondo agli altri. Valorizzando le diversità.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: esplosione creativa: ....................................................................................................................................................................................................... stile di vita: ............................................................................................................................................................................................................................. la forza è tutta nelle nostre mani: .......................................................................................................................................................................

Con l’imperativo possiamo esprimere un divieto, un comando, un invito, un consiglio, un augurio, una preghiera, una raccomandazione; possiamo dare un permesso o una istruzione.

28. Scrivi, accanto ad ogni frase, la funzione comunicativa espressa dall’imperativo, come nell’esempio: Resta qui, non te ne andare! ➞ preghiera

Dai, vieni a casa mia questa sera! Mi raccomando, non fare tardi. Torna prima di mezzanotte! Se vuoi mantenerti in forma, fai un po’ di ginnastica. Parla o finisci in prigione! Fumi pure, non mi disturba. Non parlare a bocca piena: è maleducazione! Entra, accomodati pure! Aspetti un attimo, il direttore ora è occupato. Per telefonare all’estero, faccia prima il prefisso internazionale e poi il numero telefonico. Via, sia gentile! Mi faccia uno sconto!

➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞

Funzione comunicativa ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ......................................................................................................

➞ ➞

...................................................................................................... ......................................................................................................

153

ca

t Sin

e si

le

Unità 1 0

i grammat

Imperativo -are

-ere

-ire

parla parli parliamo parlate parlino

prendi prenda prendiamo prendete prendano

dormi dorma dormiamo dormite dormano

più forte!

-ire finisci finisca finiamo finite finiscano

la posizione più comoda

essere di leggere il libro

subito quel lavoro!

sul divano pure

sulla poltrona sulla sedia a sdraio

avere

sii sia siamo siate siano

buono/a! comprensivo/a!

abbi abbia abbiamo abbiate abbiano

gentili! onesti/e!

fiducia! pazienza! coraggio!

Forme irregolari Andare

Uscire

Venire

Tenere

Rimanere

va’ vada andiamo andate vadano

esci esca usciamo uscite escano

vieni venga veniamo venite vengano

tieni tenga teniamo tenete tengano

rimani rimanga rimaniamo rimanete rimangano

Dare

Stare

Fare

Dire

Sapere

da’ dia diamo date diano

sta’ stia stiamo state stiano

fa’ faccia facciamo fate facciano

di’ dica diciamo dite dicano

sappi sappia sappiamo sappiate sappiano

154

Dal medico

LAVO R O

8 Ascolta e completa nel modo giusto:

A C O PPI E

Sei in vacanza in Italia, non stai bene e ti rechi nell’ambulatorio di un medico per farti visitare e curare. Puoi usare, per esempio, le seguenti parole: infermiere

termometro

febbre

tosse

temperatura

raffreddore

farmaco

radiografia

aspirina

fare un’iniezione

antibiotico

ferita

terapia

medicazione

sintomi

prescrizione

mal di gola

ricetta

mal di denti

sciroppo

mal di testa

capsula

dolore Controlla sul DIZIONARIO le parole di cui non sei sicuro del significato.

La signora Rossini si trova a nell’ambulatorio della dott.ssa. Micheli b all’ospedale c dal dentista La signora Rossini a ha un forte raffreddore b si sente stanca c ha sonno La signora Rossini ha la febbre a la mattina b il pomeriggio c la sera La signora Rossini ha a una banale influenza b una brutta tosse c mal di gola La signora Rossini deve a stare riguardata b stare a letto c andare a spasso La signora Rossini deve prende re a soltanto un’aspirina b alcuni farmaci c gli antibiotici

Unità

Comparativi e superlativi

11  Strutture grammaticali



Signori, l’uomo più felice del mondo Scoprite chi è. E come, secondo scienziati, economisti e sociologi, si misura la più grande utopia di tutti i tempi.

rancese, ateo, figlio di un grande intellettuale. Aveva intrapreso una carriera di scienziato. Poi, Matthieu Ricard decise di cambiare strada e seguire il Dalai Lama. E ora le sue onde cerebrali dimostrano che è molto soddisfatto. Quindici volte più del resto del mondo. Matthieu Ricard non possiede le cose che noi cerchiamo per essere un po’ più felici. Però, questo francese di 61 anni, biologo molecolare finché non decise di seguire la via di Buddha, è molto più felice di noi. Anzi, il più felice.

F

156156

I tre gradi dell’aggettivo Superlativo relativo Superlativo assoluto Grado comparativo e superlativo dell’avverbio Comparativi e superlativi organici Le parole alterate Funzioni comunicative Stabilire confronti

Cartoline dall’inverno (il più caldo degli ultimi due secoli) Tra poco arriverà la primavera, quella vera. E diremo addio a una delle stagioni più pazze che la storia del clima abbia mai registrato. Vedere per credere

KYOTO • 8 febbraio

I giardini intorno al Cremlino: invece della neve, un prato verde. San Pietroburgo ha registrato temperature di 10 gradi superiori alla media.

ATENE • 14 gennaio

La festa dei ciliegi che normalmente si svolge in aprile è in anticipo.

NEW YORK • 4 gennaio

In maglietta al bar

Riscaldamento nel Mediterraneo: tre gradi in più

MILANO • 27 febbraio

Al Nord, non solo l’inverno, ma anche l’autunno è stato il più caldo da 200 anni Al Nord l’inverno è stato fino a 3 gradi più caldo delle medie stagionali. Più vicini alla norma Sud e isole. Secondo i ricercatori, che hanno raccolto i dati registrati dalle stazioni meteorologiche italiane dall’inizio dell’Ottocento, si scopre che l’inverno 2006/2007 è stato il più caldo, che l’anno con meno pioggia è stato il 1849, e l’anno più piovoso il 1805. L’anno più caldo in tutte le stagioni? Il 2003.

Al lavoro! 1.

Rispondi alle domande: Chi è l’uomo più felice del mondo? ............................................................................................ Perché? ............................................................................................................................................................. Che cosa faceva prima di seguire il Dalai Lama? ........................................................... Com’è stata definita la stagione invernale del 2007? ................................................ .................................................................................................................................................................................. Com’è stato il mese di gennaio a New York? .................................................................... .................................................................................................................................................................................. E a San Pietroburgo? ........................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................. Qual è stato l’autunno più caldo dell’Italia del Nord? E dell’Italia del Sud? Qual è stato l’anno meno piovoso? E l’anno più piovoso? E l’anno più caldo in tutte le stagioni?.................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................

157

il Venerdì di Repubblica, 16 marzo 2007

MOSCA • 9 gennaio

Unità 1 1

EUROVESPA 2006

A 16 17 e 18 giugno Eurovespa 2006. Sessant’anni di un mito La più importante manifestazione internazionale del mondo Vespistico arriva in città. Tre giorni di festa ricchi di appuntamenti per gli appassionati provenienti da tutto il mondo, proprio in corrispondenza del sessantesimo compleanno del mito italiano a due ruote. È tempo di saltare in sella, a Torino la passione è più viva che mai.

2.

A Torino si celebra la due ruote più famosa del mondo. Tanti appuntamenti tra cui la mostra “Vespa. 60 anni di storia” e la sfilata per le vie del centro. 16-18 giugnoPiazza Castello

www.eurovespa2006.it

Completa:

La Vespa è il veicolo a due ruote più ........................................... del mondo. Nel 2006 ha compiuto 60 anni e, per l’occasione, a Torino si è svolta la più ................................................... manifestazione del mondo vespistico, perché la passione per la Vespa è più ........................................... che mai!

A 60 anni la Vespa vola al museo n museo a Pontedera (vicino a Pisa), firmato da Massimiliano Fuksas. La Piaggio festeggia così i 60 anni della Vespa, lo scooter più famoso del mondo, intramontabile mito italiano. Un successo senza precedenti che dal 23 aprile del ’46 (quando fu depositato il brevetto) ad oggi ha registrato la cifra record di ben 16 milioni di esemplari prodotti. I protagonisti della nuova avventura industriale del gruppo Piaggio hanno detto che ogni innovazione tecnologica sbarcherà sempre per prima su una Vespa, come sta per accadere con un prototipo con motore elettrico e a benzina, destinato a rivoluzionare il mondo delle due ruote. Proprio come nel lontano ’46.

U

158

La Vespa, un mito degli anni Sessanta, ritorna di attualità.

il Venerdì di Repubblica, settembre 2006

B

Festeggia 16 milioni di esemplari con un’esposizione firmata e tre nuovi modelli

Comparativi e superlativi

3.

Le seguenti informazioni riguardano i testi A e B. Scrivi la lettera A se l’informazione si riferisce al testo A, la lettera B se si riferisce al testo B: 1. Eurovespa è stata la più grande manifestazione internazionale sul veicolo a due ruote famoso in tutto il mondo. 2. Tanti appuntamenti e mostre per festeggiare i 60 anni della Vespa. 3. Il brevetto fu depositato il 23 aprile del ’46. 4. La Piaggio ha prodotto nel corso degli anni 16 milioni di esemplari. 5. Appassionati del mondo vespistico arrivano da tutto il mondo. 6. Tre nuovi modelli per festeggiare i 60 anni della Vespa. 7. “Vespa. 60 anni di storia” è il nome della mostra che si svolge a Piazza Castello. 8. È previsto, in un prossimo futuro, un modello con motore elettrico e a benzina.

SAI CHE COSA SONO… i gradi dell’aggettivo qualificativo Il grado comparativo dell’aggettivo qualificativo esprime un confronto che può essere di: maggioranza (più minoranza (meno uguaglianza (tanto (così

........................................................ di) ........................................................ di) ............................................ quanto) ............................................... come)

La mia macchina

Francesco

è

più meno

della tua

(tanto) (così)

ha viaggiato

veloce

più meno quanto come

quanto come

la tua

di

Mario lui

Il grado superlativo relativo «esprime il grado massimo o minimo di una qualità relativamente ad un gruppo di persone o cose» (Dardano, pag.135). Si distingue dal grado comparativo di maggioranza e minoranza per l’uso dell’articolo:

l’inverno più caldo L’inverno dell’anno 2007 è stato

degli ultimi due secoli il più caldo inverno

159

Unità 1 1

 cienza ECNOLOGIA

S

T

Sono gli olandesi i ‘giganti’ del mondo, seguiti da norvegesi, danesi e tedeschi. Migliori sistemi sanitari e alimentazione più sana avvantaggiano gli europei. Cibi spazzatura e sanità solo per ricchi gli Usa perdono il record dei più alti ROMA - Abituati da duecento anni ad essere considerati il popolo più alto del pianeta, gli americani si trovano ora scavalcati dagli europei. Non solo il primato gli è stato strappato dagli olandesi – più alti di ben 4,7 centimetri i maschi e 5,7 le donne – ma sono anche scivolati al quinto posto, dietro a norvegesi, danesi e tedeschi.

Cosa è successo? La statura ha uno stretto legame con il benessere e con le sane abitudini alimentari, dicono gli autori dello studio pubblicato sulla rivista «Annals of Human Biology», John Komlos, professore di storia economica all’università di Monaco e Benjamin Lauderdale, dell’università di Princeton, che imputano alla enorme diffusione del “cibo spazzatura” dei fast food il rallentamento della crescita dei cittadini statunitensi. Una moda che sta uniformando la scala sociale: per motivi diversi, sia i milioni di americani al di sotto della soglia della povertà che i ricchi tendono a diventare più larghi che alti. Resterebbe da spiegare perché, al contrario, gli olandesi siano oggi i più alti del pianeta, con i loro

160

184,2 centimetri di media. Il professor Komlos, una delle massime autorità in materia di storia antropometrica – una disciplina che studia le variazioni della statura in relazione a fattori sociali, economici e ambientali. – pensa che il fenomeno sia da attribuire agli ottimi sistemi sanitari dei Paesi del Nord Europa. Al contrario, dice il professore, negli States solo i più ricchi possono permettersi una sanità migliore. Dai dati statistici risulta infatti che il ritmo di crescita degli americani nati a partire dagli anni Cinquanta sia inferiore a quello delle precedenti generazioni. E non solo per i bianchi: anche la popolazione di colore si è fermata nella crescita. Durante la prima guerra mondiale, il soldato americano medio era più alto di qualche centimetro del tedesco, ma in un momento imprecisato intorno al 1955 la situazione ha cominciato a capovolgersi. avvantaggiare favorire scavalcare superare scivolare scorrere in basso storia antropometrica disciplina che studia le variazioni della statura in relazione a fattori sociali, economici e ambientali.

Comparativi e superlativi

Al lavoro! 4.

Completa nel modo giusto: I dati statistici dimostrano che a prima degli anni Cinquanta l’americano era più alto del tedesco b prima degli anni Cinquanta il tedesco era più alto dell’americano c dopo gli anni Cinquanta i norvegesi sono diventati i più alti del mondo Per cibo spazzatura si intende a il cibo che si butta via b il cibo inquinato c il cibo dei fast food Il rallentamento della crescita sembra causato a dal clima b dalla situazione economica del Paese c dalla diffusione dei fast food Gli olandesi sono i “giganti” del mondo a per l’ottimo sistema sanitario e il benessere sociale b per motivi genetici c per le attività sportive praticate Dall’indagine risulta che a i danesi sono più alti dei norvegesi b i tedeschi sono più alti dei danesi c i danesi sono più alti dei tedeschi

5.

Dopo aver individuato il grado comparativo, superlativo relativo e superlativo assoluto degli aggettivi evidenziati nelle seguenti frasi, scrivili nella griglia: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Oggi in Europa i sistemi sanitari sono migliori e l’alimentazione è più sana. Gli olandesi sono il popolo più alto del pianeta, sono altissimi. Gli americani tendono a diventare più larghi che alti. Negli States i più ricchi possono permettersi una sanità migliore. Dagli anni Cinquanta pare che il ritmo di crescita degli americani sia più basso di quello delle generazioni precedenti. Il fenomeno sembra dipendere dagli ottimi sistemi sanitari dei Paesi del Nord Europa. Durante la prima guerra mondiale il soldato americano era più alto del soldato tedesco. Il professor Komlos è una delle massime autorità in materia di storia antropometrica. comparativo

superlativo relativo

superlativo assoluto

........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ...........................................................................................

........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ...........................................................................................

........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ........................................................................................... ...........................................................................................

161

Unità 1 1 Occhio… a più… che!

Si usa che invece della preposizione di quando si paragonano tra loro due aggettivi, due verbi o due avverbi e anche quando si fa il confronto tra due complementi indiretti o tra due quantità. Questa borsa

comoda

bella

Quel cantante

famoso

bravo

Gli italiani bevono

caffè

è

più latte che

Viaggio

in macchina

in treno

Dormo

d’estate

d’inverno

Agisce

istintivamente

razionalmente

parlare,

grida

studiare,

si diverte

più

Luigi più che Antonio

Di o che?

6.

Completa le seguenti frasi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.

L’aereo è più veloce ...................................... treno. Il treno è più economico ...................................... aereo. I ragazzi leggono più fumetti ...................................... libri. La Ferrari è la macchina più famosa ...................................... mondo. Luisa mangia più verdura ...................................... carne. Il gioco del tennis è meno popolare ...................................... gioco del calcio. Paolo è meno alto ...................................... Antonio. Viaggio più comodamente in treno ...................................... in macchina. Più ...................................... dormire, mi sono riposata. Luigi è più intelligente ...................................... studioso. Venezia è la città più pittoresca ...................................... Italia. A Parigi, più ...................................... studiare il francese, mi sono divertito. Questo vino è migliore ...................................... quello che abbiamo bevuto ieri. Questo esercizio è pieno di sbagli: è peggiore ...................................... quello che hai fatto ieri! Francesca è la meno studiosa ...................................... classe. Paolo fa più sport ...................................... me. Luisa è più simpatica ...................................... bella. Esco più volentieri con Elisa ...................................... con Paola. Ho speso molti più soldi ...................................... te. Il mio professore è molto bravo, è il migliore ...................................... università.

162

Comparativi e superlativi

Osserva le seguenti pubblicità e i seguenti titoli:

IL MASSIMO AL MINIMO OLIO

DI

COME ESSERE FELICISSIMI RINUNCIANDO QUASI A TUTTO

O L I VA

à t i v o n

ACQUA NZANTE O R B B A R S U PE ANTI-SALE E T N A T A R ID R SO

CO C ON

Ottima idea. Quattordici milioni di piccoli troppo grassi in Europa. Il record è nostro. Dipende da un’idea diffusa. E sbagliata.

Risultati fulminei!

BELLI, CIOÈ PAFFUTI. L’ITALIA IN TESTA PER I SUPER-BIMBI

Veloci come un lampo, questi trattamenti derivano la loro efficacia dalla cronobiologia. Dei record

food

I FAST DI PAOLA LOALD A A CU R

gol r e p u s r no pe Un budi

del fortunactiiverba maxicru

STRAORDINARI!

osi

Sì a una pelle stupenda L’estate in Italia si vive alla grande 163

Unità 1 1 SAI CHE COS’È… il grado superlativo assoluto Il grado superlativo assoluto «indica il grado massimo di una quantità o di un concetto, senza istituire paragoni con altre grandezze» (Serianni, pag. 181). Si forma: • aggiungendo il suffisso -issimo/a/i/e all’aggettivo di grado positivo; • premettendo all’aggettivo gli avverbi molto, tanto, particolarmente, assai; • ripetendo l’aggettivo. bravissimo simpaticissimo altissimo buonissimo bravo simpatico alto buono

molto tanto assai

Quel ragazzo è

benissimo malissimo prestissimo Hai fatto molto bene tanto male assai presto

bravo bravo alto alto

Alcuni aggettivi possono formare il superlativo assoluto anche con i prefissi arci-, stra-, ultra-, super-, iper-, maxi-, mega-. Esempio: «È straricco, arcimiliardario!»; «Ha acquistato una cucina ultramoderna»; «È un’auto in alluminio superleggera»; «Ho comprato un maxischermo per vedere i campionati mondiali»; «Hai visto com’è grande la nuova discoteca? È una megadiscoteca» Ci sono inoltre degli aggettivi che hanno di per sé valore superlativo e non ammettono quindi l’alterazione. Esempio: splendido meraviglioso stupendo

enorme bellissimo

eccellente grandissimo

immenso

buonissimo squisito

Hanno valore superlativo anche le espressioni: innamorato cotto, bagnato fradicio, stanco morto, ricco sfondato. Molti avverbi formano il superlativo assoluto alla stessa maniera dell’aggettivo. Esempio: piano presto tardi

➞ pianissimo ➞ prestissimo ➞ tardissimo

➞ ➞ ➞

molto piano molto presto molto tardi

➞ ➞ ➞

piano piano presto presto tardi tardi

Altri avverbi (quelli che finiscono in -mente) formano così il superlativo. Esempio: chiaramente velocemente dolcemente

164

➞ ➞ ➞

molto chiaramente molto velocemente molto dolcemente

➞ ➞ ➞

chiarissimamente velocissimamente dolcissimamente

Comparativi e superlativi

Occhio…

al suffisso -issimo che si può talvolta applicare anche ad alcuni nomi. Esempio: «Ho due biglietti per il teatro, due poltronissime (due poltrone in prima fila)»; «Stasera grande festa per Valentino Rossi, il campionissimo»; «I filmissimi di Canale 5»

… e all’aggettivo tutto che, premesso ad alcuni aggettivi, dà valore superlativo e acquista il significato di «completamente». È tipico dell’italiano parlato e parlato-scritto. Esempio: «Il treno era tutto pieno»; «Ho visto Laura alla festa, era tutta elegante!»; «Tu sei tutto matto!».

A t t enz i one

!

Alcuni aggettivi formano il grado comparativo di maggioranza e il grado superlativo sul modello degli aggettivi latini come anche gli avverbi bene, male. Accanto a questa forma di comparazione che si definisce organica, questi aggettivi, a differenza degli avverbi bene e male, hanno anche le forme regolari di comparativo con più e di superlativo in -issimo.

Comparativi e superlativi organici Grado comparativo di maggioranza

Superlativo relativo

buono

migliore più buono

il migliore il più buono

ottimo buonissimo

cattivo

peggiore più cattivo

il peggiore il più cattivo

pessimo cattivissimo

grande

maggiore più grande

il maggiore il più grande

massimo grandissimo

piccolo

minore più piccolo

il minore il più piccolo

minimo piccolissimo

bene

meglio

ottimamente benissimo

male

peggio

(pessimamente) malissimo

Grado positivo

C OME

Oggi sto meglio di ieri.

si

D I C E

Meglio l’uovo oggi che la gallina domani!

È furbo come una volpe! E cammina, cammina, cammina, finalmente riuscì ad uscire dal bosco.

Superlativo assoluto

Vivo meglio in una piccola città che in una grande città.

È lento come una lumaca!

È veloce come il vento. Meglio soli che male accompagnati!

E mangia, mangia, mangia e bevi, bevi, bevi, alla fine della festa si sentì talmente male che dovettero riaccompagnarlo a casa.

Meglio tardi che mai!

165

Unità 1 1 7.

Volgi nel grado superlativo gli aggettivi e gli avverbi, scegliendo la forma più adatta ad ogni situazione: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16.

Federica parla bene l’inglese. ................................................................................................................................................................................................. Questo esercizio è facile. ........................................................................................................................................................................................................... Il cappuccino mi piace dolce. .................................................................................................................................................................................................. Dopo quattro ore di lezione siamo stanchi. ................................................................................................................................................................. Nell’ora di punta gli autobus sono sempre affollati. ............................................................................................................................................. Va tutto bene, c’è solo una piccola difficoltà. ............................................................................................................................................................. È un provvedimento da prendere con grande urgenza. .................................................................................................................................... Buona questa zuppa di pesce! .............................................................................................................................................................................................. Paolo è sempre gentile con me. ........................................................................................................................................................................................... Assaggia un po’ di questo vinello fresco. ...................................................................................................................................................................... Questa barzelletta è vecchia! .................................................................................................................................................................................................. È un attore noto in tutto il mondo. ...................................................................................................................................................................................... Abbiamo visitato un bel palazzo rinascimentale. ..................................................................................................................................................... Il nostro professore è bravo! Spiega sempre chiaramente. ............................................................................................................................ Ieri alla festa ci siamo divertiti molto. ................................................................................................................................................................................ Luisa è una ragazzina sensibile. ...........................................................................................................................................................................................

PAROLE ALTERATE E O CON L V A C O I OLO G TUNA DA PICC NINE. PER FOR I MACCH O CAMBIATO. SON Tra baby e sexy con shorts e magliette, sandaletti trasparenti con il tacco alto, borsine beauty e abitini stretch. Una moda che è una ventata di allegria. Giovane, solare e piena di colori…

La rivoluzione del piumino. polare

one po L’anno del romanz

e i 13 2 1 i ra eci t i d u s zzini . a g a r ette lefonino s a Dal giacc i l e one sportiv In Ita anno il t h i o a n c apo di an

tendenza

Poliuretano non è una parolaccia 166

Comparativi e superlativi

SAI CHE COSA SONO... le parole alterate? Sono quelle parole che acquistano diverse sfumature di significato tramite un tipo particolare di suffissazione. Nell’alterazione il significato della parola di base non cambia nella sostanza, ma soltanto in alcuni aspetti come la quantità, la qualità o il giudizio del parlante. Infatti, nell’uso degli alterati, «ha un ruolo fondamentale l’affettività, il sentimento di chi parla» (Dardano, pag. 334). Al valore diminutivo dei suffissi -ino/a, -etto/a, -ello/a, -uccio/a si aggiunge talvolta un valore positivo di affetto o di compiacimento. Per esempio «la mia cameretta» oltre che una piccola camera può indicare una camera graziosa, la stanza a cui sono più affezionato. Allo stesso modo il valore accrescitivo del suffisso -one oltre al valore di grandezza può richiamare un giudizio negativo (in senso estetico o morale): un palazzone si riferisce sicuramente ad un palazzo enorme ma esteticamente brutto, così un sapientone può indicare qualcuno che pretende di sapere tutto ed è perciò saccente. Acquistano valore sempre dispregiativo le alterazioni in -accio/a, -astro/a, -ucolo/a. Una parolaccia è una parola brutta, volgare; una stradaccia è una strada disagevole, un tipaccio è un tipo poco raccomandabi-

Occhio…

le; così un medicastro non è un bravo medico e il colore giallastro si riferisce non ad un giallo brillante, ma ad un giallo spento; allo stesso modo, con la parola professorucolo non ci riferiamo certo ad un grande professore. Negli alterati il significato generale della parola è valido in tutti i contesti e «per tutti i parlanti» (Dardano, pag. 334); è soltanto il significato occasionale che varia. Perciò…

A t t enz i one

... ai falsi alterati!

Con la parola portone non ci riferiamo a una grande porta, ma all’entrata principale del palazzo; il finestrino identifica specificamente il finestrino dell’auto, del treno, dell’autobus ecc.; con la parola spazzolino non ci riferiamo ad una piccola spazzola, ma a quello che serve per lavarsi i denti; il cavalletto non è un piccolo cavallo, ma lo strumento che sostiene la tela del pittore e i cavalloni non sono grandi cavalli, ma delle alte onde; il bottone non è una grande botte, ma serve per allacciare una giacca; così il mattone non è un grande matto, ma si utilizza per costruire le case.

al suffisso -one che può provocare il mutamento del genere: la borsa una donna la sala la scatola

➞ ➞ ➞ ➞

il borsone un donnone il salone lo scatolone

RICORDA CHE… l’alterazione può interessare, oltre al nome, anche l’aggettivo, il verbo e l’avverbio. Esempio: «La stanza era poco illuminata e le pareti sembravano grigiastre»; «Canticchiava una canzone»; «Come va tuo figlio a scuola? – Benino, se la cava». I verbi alterati (canterellare, girellare, fischiettare, dormicchiare, mangiucchiare ecc.) mantengono il significato generale di base: cantare, girare, fischiare, dormire, mangiare, ma esprimono un’azione che non si svolge nella sua pienezza o nella sua continuità.

167

Unità 1 1 8.

Se conosci qualche verbo alterato, scrivilo: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

9.

Ricerca, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti parole alterate: uomo: donna: libro: scarpa: povero: vecchio: mamma: professore: bacio: cavallo: bocca: dottore: tavolo: bene: male:

10.

omino, ometto, omone, omaccio donnina, donnetta, donnone, donnaccia libriccino, libretto, libraccio, librone scarpina, scarpetta, scarpone, scarpaccia poverino, poveretto, poveraccio, poverello vecchino, vecchietto, vecchione, vecchierello mammina professorone bacino, bacetto, bacione cavallino, cavalluccio boccuccia, boccaccia dottorino tavolino benino, benone maluccio

Scrivi le alterazioni possibili per ogni nome: ragazzo ............................................................................................................................................................................................................................................................... animale ............................................................................................................................................................................................................................................................... pagina ................................................................................................................................................................................................................................................................. casa ....................................................................................................................................................................................................................................................................... gatto ..................................................................................................................................................................................................................................................................... stanza ..................................................................................................................................................................................................................................................................

168

Gli italiani al volante Ascolta e completa:

9 incidenti

code

traffico intenso

.......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

Qual è il tempo di percorrenza dei seguenti tratti autostradali? Collega nel modo giusto: Pesaro – Riccione Faenza – Bologna Fano – Cattolica

75 minuti 45 minuti 35 minuti

Velocità, record di infrazioni Nel 2006 due milioni di multe Solo la Polizia Stradale ne ha elevate un milione. In Autostrada si corre di più che sulle strade statali Gli italiani al volante? Assetati di velocità. La denuncia arriva dalla Polizia Stradale che nel 2006 ha elevato più di un milione di multe per eccesso di velocità, con un incremento totale dell’11,5% rispetto al 2005 e del 20% in autostrada. Un vero record: messi tutti in fila i verbali arriverebbero dalle Alpi alla Sicilia. Ma non è tutto: “Alle 1.018.027 multe della sola Polizia Stradale vanno aggiunte almeno un altro milione di sanzioni per eccesso di velocità elevate da Carabinieri e Polizie locali, portando il totale ad una cifra impensabile fino a qualche tempo fa”. La Repubblica 19 gennaio 2007

Dopo aver letto i dati relativi alle infrazioni contestate agli automobilisti italiani, in classe discutete e confrontatevi su come guidano gli italiani. Secondo voi sono solo «assetati di velocità»? Raccontate le vostre impressioni ed esperienze.

Unità

I pronomi relativi

12  Strutture grammaticali Pronomi relativi  Funzioni comunicative Descrivere, argomentare

IL SONDAGGIO INDAGINE DEMOS-LA REPUBBLICA SU GIOVENTÙ E VECCHIAIA

Figli e lavoro: le tappe. I vecchi? Non esistono più. Adulti si diventa a 35 anni. E sopra i 64 solo la metà si definisce anziano

VIVIAMO in una società che non vuole invecchiare. Alla quale non piace l’idea che il tempo passi. Gli italiani tendono a definirsi giovani anche quando sono adulti, e adulti anche quando sono anziani. Vecchiaia è un termine tabù . I giovani, coerentemente, spostano in avanti le tappe verso la vita adulta. Solo la metà (54%) di chi ha più di 64 anni si definisce anziano. Il 41% preferisce dirsi adulto. Quattro su dieci tra coloro che hanno tra 35 e 44 anni si ritengono giovani; evidentemente ai quarantenni non piace crescere. Allora l’indagine Demos-La Repubblica ha chiesto agli italiani a che età si diventa adulti. Il dato medio indicato è 35 anni. Ma essere giovani o adulti, come spiegano gli studiosi, non è semplicemente una questione di età. Contano alcune tappe superate nella vita: 1) finire gli studi, 2) trovare un lavoro stabile, 3) vivere in una casa diversa da quella dei genitori, 4) sposarsi o convivere, 5) avere dei figli.

170170

I pronomi relativi

Al lavoro! 1.

Completa nel modo giusto: Gli italiani si definiscono giovani anche quando sono a vecchi b adulti c maturi Gli italiani si definiscono adulti anche quando sono a anziani b giovani c di mezza età «Vecchiaia» è un termine a proibito b brutto c che indica saggezza Gli italiani dicono che si diventa adulti a a 18 anni b 40 anni c 35 anni

Tutti passaggi che in Italia avvengono sempre più in là nel tempo. I giovani, quindi, rimangono tali più a lungo. Fatto comprensibile visto che la gioventù richiama anzitutto la parola spensieratezza (30%). Gli stessi punti di riferimento della vita sono molto diversi tra le generazioni: la religione e la politica contano meno per i giovani. Il lavoro, l’amore, l’avere figli pesano maggiormente nelle prospettive degli adulti e degli anziani. Forse, non è solo un effetto legato al ciclo di vita, ma è anche il segno di trasformazioni più ampie che interessano la società italiana. da www.repubblica.it 22 gennaio 2007

tabù (aggettivo) proibito, che non si può nominare spensieratezza qualità di chi non ha preoccupazioni

2.

Completa con i pronomi relativi:

Viviamo in una società ...................................................... non vuole invecchiare. Gli italiani sono un popolo a ...................................................... non piace definirsi «vecchio». Soltanto dopo i 64 anni l’italiano si definisce «anziano». Normalmente si considera vecchio ...................................................... ha superato gli 80 anni. Secondo l’indagine, i 35 anni sono l’età in ...................................................... gli italiani diventano adulti. Le tappe ...................................................... bisogna superare nella vita per diventare adulti sono 1) finire gli studi 2) trovare un lavoro stabile 3) vivere in una casa diversa da quella dei genitori 4) sposarsi o convivere 5) avere figli. Traguardi ...................................................... in Italia si raggiungono sempre più tardi. Si preferisce usare la parola «giovane», sinonimo di «spensierato» il più a lungo possibile. Facciamo quattro chiacchiere?

Agli italiani non piace l’idea che il tempo passi. Tu che ne pensi? ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ Nel tuo Paese a quale età si è considerati vecchi? ........................................................................................................................ Pensi che il modo di valutare l’età sia cambiato negli ultimi tempi? Perché? ........................................................................................................................ ........................................................................................................................

171

Unità 1 2 SAI CHE COS’È ... il pronome relativo? È il pronome che ha la funzione di mettere in relazione due frasi sostituendo un elemento comune. Nella frase: ho conosciuto un ragazzo tedesco che parla benissimo l’italiano; A

B

il pronome relativo che unisce la frase a) «ho conosciuto un ragazzo» con la frase b) «il ragazzo parla benissimo l’italiano» sostituendo la parola ragazzo. Che, forma invariabile, è la più usata sia in funzione di soggetto, come nell’esempio appena citato, sia in funzione di complemento oggetto. Esempio: «Il libro che ho letto, è molto interessante» lo studente

entra

gli studenti

che

la torta le torte

entrano è

i dolci la studentessa le studentesse

sono svedesi

sulla tavola

sono il dolce

è svedese

nell’aula

hai preparato che ho conosciuto ieri

sembra ottima sembrano ottime

è squisito sono squisiti è americana sono americane

L’altra forma invariabile dei pronomi relativi è cui. Preceduta dalle varie preposizioni, si usa per tutti i complementi indiretti ed è assolutamente sostituibile con la forma variabile: il quale, la quale, i quali, le quali: Il professore da cui (dal quale) vado a lezione è simpatico; La professoressa di cui (della quale) ti parlo è italiana; Gli spettacoli a cui (ai quali) ho assistito erano divertenti; Nelle città in cui (nelle quali) viviamo c’è molto traffico; Il ragazzo con cui (con il quale) studio è bravissimo; Non trovo il quaderno su cui (sul quale) avevo scritto i miei appunti; Ti ho spiegato i motivi per cui (per i quali) non sono venuto; Ieri sera ho rivisto i miei vecchi compagni di scuola fra cui (fra i quali) Paolo e Giovanna. Il quale si usa in alternativa a che solo in funzione di soggetto. Esempio: Ci sono studenti che / i quali non hanno la possibilità di continuare a studiare. Il suo uso può essere più opportuno di che, a volte necessario, per evitare equivoci. Nella frase: «Ho incontrato la sorella di Giacomo che ora frequenta il liceo» non è chiaro se a frequentare il liceo sia Giacomo oppure sua sorella; se sostituiamo che con il quale o la quale, il dubbio si chiarisce. (cfr. Serianni 2006)

RICORDA CHE… Cui, preceduto dall’articolo, sostituisce il complemento di specificazione riferito al nome della frase antecedente. Esempio: Si accorse subito di quell’uomo, il cui aspetto non prometteva niente di buono il cui aspetto = l’aspetto del quale = l’aspetto di quell’uomo

172

I pronomi relativi

Osserva le seguenti pubblicità e i seguenti titoli:

I L EO N I

FISH FACTOR, tutti gli Omega-3 che fanno bene alla pelle. 173

Unità 1 2 L’incontro ide, spezza il filtro di una Diana, se la infila tra le labbra e l’accende. Sul parquet brucia ancora il mozzicone di quella precedente, una sottile voluta di fumo si alza tra libri, fogli, disegni, stoffe, abiti non stirati, panni che da giorni attendono di finire in una misericordiosa lavatrice, scatole di gomma da masticare e paltò macchiati appesi a un unico tronfio trespolo che sembra un babbo natale impalato da qualche crudele ragazzino. Alda Merini è una delle più grandi poetesse italiane del Novecento. Di sigarette ne fuma settanta, a volte ottanta il giorno. “In manicomio ce le passavamo gli uni con gli altri. Stavamo in fila, a testa bassa, dentro i nostri camicioni, nel darci la cicca indugiavamo un po’ per accarezzarci le mani. Erano le uniche ricchezze che avevamo, la sola cosa da fare, il solo gesto umano che ci univa nell’illusione di un breve spazio di normalità”.

R Alda Merini Una poetessa italiana

ALDA MERINI Nata a Milano nel 1931 esordisce come autrice giovanissima, a soli 15 anni, nel 1947. Nel periodo che va dal 1950 al 1953 frequenta per lavoro e per amicizia Salvatore Quasimodo. Dal 1961 inizia un triste periodo di silenzio e di isolamento, dovuto all’internamento al manicomio “Paolo Pini”, che dura fino al 1972 (anche se intervallato da alcuni ritorni in famiglia). Si alterneranno in seguito periodi di salute e malattia che durano fino al 1979 quando ritorna a scrivere, dando il via ai suoi testi più intensi sulla drammatica e sconvolgente esperienza del manicomio. La Merini fa ritorno a Milano nel 1986 dopo aver sperimentato nuovamente gli orrori del manicomio di Taranto. Sono questi, per la Merini, anni fecondi dal punto di vista letterario e di conquista di una certa serenità. Negli anni seguenti diverse pubblicazioni consolidano il ritorno sulla scena letteraria della scrittrice.

@

www. http://poesia.wikispaces.com/La+terra+santa Alda Merini su «videopoesia»: videoclip della poesia “La terra santa” regia Andrea Galli.

Pablo Picasso, Figure in riva al mare, 1931, Musée Picasso, Parigi.

cicca avanzo di sigaro o di sigaretta, mozzicone indugiare ritardare, rinviare straccio pezzo di stoffa consumato

174

Ha 75 anni, è una delle più grandi poetesse italiane del Novecento. Il «presunto premio Nobel», come lei stessa ironicamente si definisce, fuma 70 o 80 sigarette al giorno (buttandone i mozziconi, senza spegnerli, sul parquet della sua minuscola casa): «Mi hanno allungato la vita», dice. Da ragazzina tentò di entrare in convento, poi ebbe un marito, quattro figlie. Lavora ancora molto e commenta: «Ho avuto una bella vita»

I pronomi relativi

(…) Lascia cadere sul pavimento la sigaretta ancora accesa, ne prende un’altra dal pacchetto. Dice: “Ho avuto una bella vita. Sa qual è il più bel complimento che ho ricevuto? Me lo fece la mia vicina, una signora che non c’è più e che non dimenticherò mai. Mi raccontò che in Sardegna abitava nella stessa casa di Grazia Deledda e che io gliela ricordavo perché come lei non mi davo arie e stavo bene anche con uno straccio addosso. Io non ho più niente da dire. E lei, lei che mi dice?”.

3.

Completa nel modo giusto: Alda Merini è a una scrittrice b una scultrice c una poetessa

Alda Merini a si è fatta suora b non ha avuto figli c si è sposata

Alda Merini è a un’accanita fumatrice b un’igienista c una ex fumatrice

La poetessa italiana a ha vinto il premio Nobel b non ha vinto il premio Nobel c ha smesso di scrivere

Ha sofferto di malattie a cardiache b mentali c polmonari

La domenica di Repubblica 27 agosto 2006

Vorrei smettere di scrivere Non dire più una parola Ma la poesia è come un grillo Che canta nella mia testa E come un grillo astuto Ti graffia le pareti Vorrei smettere di dormire Correre sugli altipiani Ma appena scappo il mio grillo Torna a inseguirmi il cuore

4.

Spiega le espressioni presenti nella poesia: occhi penetranti ....................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. resistere a qualcuno ............................................................................ ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. cedere a qualcuno ................................................................................ ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

Destinati a morire, Poggibonsi, Lalli editore, 1980

5.

Leggi le poesie di Alda Merini e cerca, con l’aiuto dell’insegnante, di interpretarne il significato: ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

Mi guardi con occhi penetranti E dici che nessuno ti ha mai resistito E non capisci perché io ti resisto. Ma vedi, piuttosto che cederti, Io mi addormento Superba è la notte, Torino, Einaudi, 2000

6.

Scambia le tue opinioni con i compagni.

175

Unità 1 2 ivevamo in un piccolo appartamento che dava su un cortile nel quale giocavo con tre o quattro bambini coetanei. Nella bella stagione giocavamo fino all’ora di cena ma quando mio padre rincasava non c’era gioco tanto avvincente da trattenermi: gli correvo incontro e sentivo la sua mano avvolgere la mia . (…) Affidavo le mie mani a quelle paterne anche quando mi raccontava le favole, seduto di fronte a me, le mani nelle mani, o durante le lezioni di pianoforte che egli stesso mi impartiva (…) Ogni due o tre settimane papà andava a Milano per consegnare il lavoro e ritirarne altro. Nei pomeriggi nei quali erano previsti i suoi ritorni, io mi appostavo a una finestra della cucina da cui si dominava un certo tratto di strada; tenevo in mano un libro di Verne o di Dumas, e lo leggevo a brani fino a quando il libro rimaneva aperto sul davanzale mentre io correvo verso mio padre che scendeva dalla bicicletta per abbracciarmi. Queste e simili esperienze sono certamente comuni alla maggior parte delle persone a molte delle quali non è però accaduto di perdere il padre all’inizio dell’adolescenza. A pochi è toccata la sventura di una speranza che non è mai scomparsa: la speranza di veder ricomparire chi abbiamo amato.

V

GIUSEPPE BIANCHETTI Giuseppe Bianchetti, nato nel 1928, vive e lavora a Milano. Ha insegnato per decenni all’università e da alcuni anni ha lasciato la professione per dedicarsi a varie attività, soprattutto alla letteratura. La Dogana del Duca è la sua opera prima soltanto nel campo della narrativa: è infatti autore di due trattati di chimica organica, di pubblicazioni scientifiche e di articoli apparsi su riviste di diritto industriale. In gioventù ha inoltre tradotto una ventina di libri di ogni genere: antropologia, viaggi, arte e narrativa.

176

Giuseppe Bianchetti, La Dogana del Duca, Milano, Edizioni San Paolo, 2000

avvincente che attrae, affascinante

impartire dare

I pronomi relativi

7.

Completa nel modo giusto: I bambini giocavano fino all’ora di cena a in inverno b in estate c in autunno Il padre andava a Milano a ogni due mesi b una o due volte al mese c due volte alla settimana Dalla finestra della cucina si vedeva a il cortile b la strada c il bosco

8.

Descrivi il rapporto padrefiglio che emerge dalla lettura del brano: ............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ...............................................................................

9.

F

11.

Scrivi i sostantivi, preceduti dall’articolo determinativo, che derivano dai seguenti verbi: vivere giocare correre raccontare prevedere dominare

............... ............... ............... ............... ............... ...............

.............................. .............................. .............................. .............................. .............................. ..............................

dazioni: ciò che importa è dimostrare al prossimo (agli altri) di essere già al corrente di quanto il prossimo ancora non sa. Giuseppe Bianchetti, La Dogana del Duca

prediletto preferito dovizia abbondanza decesso morte emittente che dà notizie, messaggi

Scrivi il significato dell’espressione Essere al corrente: .................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

12.

Rispondi alle seguenti domande: Di che cosa parla volentieri la cugina Marta? ................................................................... .................................................................................................................................................................................. Perché? ............................................................................................................................................................ ..................................................................................................................................................................................

13.

Scrivi il contrario dei seguenti aggettivi presenti nel testo: spiacevole ...................................................................................................................................................... sgradevole ..................................................................................................................................................... incurabile ........................................................................................................................................................

Riscrivi le frasi del testo che lo dimostrano: ............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ............................................................................... ...............................................................................

10.

orse in tutte le famiglie esiste una cugina Marta, una persona la cui attività prediletta consiste nel comunicare ai parenti e agli amici, con sollecitudine e dovizia di particolari, le notizie spiacevoli: se possibile, quella relativa al decesso di qualcuno al cui funerale si dovrebbe partecipare. (…) In mancanza di decessi, l’ emittente di notizie sgradevoli si accontenta di malattie (possibilmente incurabili), incidenti d’auto, rottura di fidanzamenti, furti, incendi, inon-

14.

Scrivi altri aggettivi il cui contrario si forma con il prefisso s- o in-: .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

15. Descrivi con aggettivi e modi di dire la personalità della cugina Marta: .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

177

Unità 1 2 Completa le seguenti frasi: Il libro .......... ho letto non mi piace. La casa .......... .......... abito è molto grande. Non trovo più il foglio .......... .......... avevo scritto quel numero di telefono. Per fortuna ho ritrovato la penna .......... avevo perso. L’autobus .......... .......... vado al lavoro è sempre molto affollato. Stiamo ammirando il magnifico panorama .......... si vede da questa finestra. Sabato prossimo verranno a trovarci i ragazzi .......... abbiamo conosciuto questa estate al mare. Ecco il quadro ......... .......... ti parlavo prima. Luigi è una persona .......... .......... si parla volentieri. L’avvocato .......... .......... ti sei rivolto è bravo. Gli spaghetti .......... ho mangiato a pranzo erano squisiti. Il motivo .......... .......... avete litigato è sciocco. Pierino ha mangiato tutte le caramelle .......... gli hanno regalato. Il dentista .......... .......... vado abitualmente è molto gentile e paziente. Domani andiamo a pranzo al lago, in un ristorante .......... .......... si mangia del pesce freschissimo. L’appartamento .......... .......... ci trasferiremo si trova nella zona universitaria. Mi ha dato fastidio non tanto ciò che ha detto, ma il modo .......... .......... l’ha detto. Questi sono problemi .......... .......... è necessario discutere ancora.

t Sin

e si

Pronomi relativi

le

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18.

ca

16.

i grammat di

soggetto

a da

che

in

cui

(il/la quale)

con

(il/la quale)

(i/le quali)

su

(i/le quali)

per complemento oggetto

tra fra

Il pronome chi, invariabile, si usa solo per persone e ha il valore di pronome dimostrativo e relativo insieme. Esempio: «Devi ringraziare chi ti aiuta. = Devi ringraziare colui che ti aiuta / quelli che ti aiutano». «Chi tace acconsente. = Colui che tace, acconsente».

178

Un autore che piace ai giovani: Federico Moccia Federico Moccia (Roma, 1963) è figlio d’arte, suo padre Giuseppe Moccia infatti, è stato sceneggiatore cinematografico e regista di alcuni tra i maggiori successi commerciali della commedia all’italiana a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Nel 1992 ha scritto il suo primo romanzo Tre metri sopra il cielo, che in un primo momento si diffuse in fotocopia tra gli studenti dei licei romani, che si appassionavano alla lettura. Nel 2004, dopo il boom di diffusione tra le scuole della capitale, viene pubblicato da una grande casa editrice italiana e riscuote un grande successo nazionale a cui segue anche una riduzione cinematografica. Nel 2006 esce il suo secondo romanzo Ho voglia di te (Feltrinelli), da cui viene tratto l’omonimo film. Nel 2007 Scusa ma ti chiamo amore. Il personaggio di Federico Moccia è diventato celebre soprattutto tra i giovanissimi.

10 Dopo aver ascoltato attentamente l’intervista a Federico Moccia, indica la risposta giusta: Il successo vuol dire anche a rinunciare a un po’ di tempo b guadagnare tanti soldi c avere molti problemi

Tre metri sopra il cielo è un romanzo a d’avventura b storico c che racconta una storia d’amore

Per il casting del musical Tre metri sopra il cielo si sono presentati a settecento ragazzi b più di settecento ragazzi c meno di settecento ragazzi

Sono arrivati a una prima fase finale a più di trenta ragazzi b trenta ragazzi c meno di trenta ragazzi

Babi ha diciotto anni, è una studentessa modello, una figlia perfetta, ma soprattutto una ragazza romantica che aspetta ancora il suo principe azzurro. Passa il suo tempo tra la scuola e gli amici, sempre insieme a Pallina, la sua amica del cuore. Step ha diciannove anni e passa le sue giornate con un gruppo di teppisti. Se ne è andato di casa perché, a quanto pare, è un tipo violento. I due ragazzi, con i loro mondi così lontani, s’incontrano per caso e si innamorano. Regia: Luca Lucini Sceneggiatura: Teresa Ciabatti, Federico Moccia Fotografia: Manfredo Archinto Musiche: Francesco De Luca, ,Alessandro Forti Montaggio: Fabrizio Rossetti Anno: 2003 Nazione: Italia Durata: 101’ Data uscita in Italia: 12 marzo 2004 Genere: commedia, sentimentale Interpreti STEP POLLO PALLINA BABI

Riccardo Scamarcio Mauro Meconi Maria Chiara Augenti Katy Louise Saunders

a Cinem

Unità

La forma impersonale

13  Strutture grammaticali 

Una ricerca Usa riabilita il “break” anche in ufficio

Il pisolino dovrebbe durare almeno una ventina di minuti

Sarebbe preferibile “schiacciarlo” tra le 13 e le 15, comunque dopo pranzo

Secondo gli studi più accreditati la quantità ideale di sonno è pari a 8 ore e 45 minuti. In realtà si dormono in media non più di 7 ore

Si impersonale Si impersonale passivo Forme impersonali Funzioni comunicative Raccontare, argomentare

Nell’arco di 24 ore è consigliabile “pisolare” anche 1 ora ogni 8

L’Occidente stremato si dorme meno e si lavora sempre di più

I disturbi del sonno di varia entità riguardano circa il 15-20% della popolazione italiana

L’insonnia colpisce il 9% degli italiani

Le notti di riposo si sono accorciate: si calcola che negli ultimi 40 anni abbiamo perso tra un’ora e due di sonno

Sano, utile e gratis: la rivincita del pisolino GLI ANTICHI ROMANI Post prandium aut stabis aut lente deambulabis REGIMEN SANITATIS

“Dopo pranzo o si riposa o si passeggia lentamente”

180180

ROMA. Striscia quel senso di colpa quando a un certo punto, specie a metà giornata, gli occhi si chiudono e l’unica cosa che si vorrebbe è scivolare nel sonno. Mica per tanto, magari pochi minuti, ma basterebbero a rimetterti la voglia in corpo, la luce negli

La forma impersonale

occhi. E infatti è davvero così, lo dice la scienza: il pisolino aumenta le prestazioni fisiche e mentali, stimola la creatività, ci rende più produttivi. Lo sanno le aziende, quelle americane è ovvio, che agli impiegati mettono a disposizione poltrone e stanze di riposo. (…) Ma c’è anche chi è disposto a comprarselo un posto per la pausa: in cima all’Empire State Building di New York una poltrona per 20 minuti di break costa 14 dollari.(…) In Giappone è obbligatorio per contratto stendersi qualche minuto nella pausa pranzo e in Cina il tempo della siesta è protetto dalla Costituzione: 20-30 minuti di diritto inviolabile alla dormita quotidiana. (…) Si calcolano 50 milioni di americani che soffrono di fatica legata alla perdita di sonno. Ma in Italia non è che stiamo messi meglio: tutti insieme gli “ammalati di sonno” nelle sue varie forme e gravità sono tra il 15 e il 20% della popolazione. (…) Spegnere tutto e andarsene per un po’ mica ha prodotto opere o persone peggiori, del pisolino si ricordano illustri estimatori , da Napoleone a J.F. Kennedy, da Leonardo da Vinci a Michel De Montaigne, da Churchill a Clinton. E poi che bella quella sensazione di dire “no” almeno per una mezz’oretta, no alle bruciature del tempo. la Repubblica, 15 dicembre 2006

riabilitare rendere stima, apprezzamento

stremato indebolito dalla fatica strisciare avanzare a contatto di una superficie, sfiorare, toccare leggermente pisolino sonnellino estimatore colui che dimostra stima, ammirazione per qualcosa o qualcuno

Al lavoro! 1.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: schiacciare un pisolino ................................................................................................. i fan della siesta ................................................................................................................. diritto inviolabile .................................................................................................................

2.

Dopo aver letto attentamente l’articolo giornalistico, completa con i verbi dati in ordine sparso: bastano si calcola si dorme è obbligatorio si lavora si desidera si può è consigliabile si registra si passeggia si riposa

In Occidente ............................................. sempre meno e ............................................. sempre di più. A metà giornata l’unica cosa che ............................................. è chiudere gli occhi e scivolare nel sonno. ............................................. pochi minuti per rimettere in corpo la voglia di lavorare e recuperare le energie. Mentre in Giappone ............................................. riposarsi un po’ nella pausa pranzo e in Cina il tempo della siesta (20-30 minuti) è protetto dalla Costituzione, ............................................. che 50 milioni di americani soffrono per la fatica legata alla perdita del sonno e in Italia ............................................. che tra il 15 e il 20% della popolazione è “ammalata di sonno”. Le aziende americane hanno scoperto che schiacciare un pisolino rende più produttivi, perciò hanno messo a disposizione degli impiegati poltrone e stanze del riposo. In cima all’Empire State Building di New York ............................................. comprare una poltrona per 20 minuti di break al prezzo di 14 dollari. Fin dal tempo degli antichi romani che saggiamente consigliavano: “Dopo pranzo o ............................................. o ............................................. lentamente”, sono molti i personaggi di ieri e di oggi, secondo i quali ............................................. spegnere tutto e staccare i contatti col mondo almeno per 20 minuti.

Facciamo quattro chiacchiere?

Che cosa pensi della sentenza degli antichi romani? ........................................................................................................................................... Secondo te è utile “staccare la corrente” e chiudere i contatti con il mondo esterno per un po’ di tempo? Per quale ragione? .................................................................................................................... ........................................................................................................................................... Hai l’abitudine di riposarti un po’ durante il giorno? .............. ........................................................................................................................................... Sì, perché ................................................................................................................ No, perché ............................................................................................................... Quali sono le abitudini nel tuo Paese a proposito della siesta? ...............................................................................................................................

181

Unità 1 3 Osserva le seguenti pubblicità e i seguenti titoli:

B E LLE S I D I V E N TA Si può garantire una pelle stupenda

Prodotti e sistemi professionali per la bellezza

Così diventi segretaria di direzione

La figura più richiesta dalle multinazionali? È l’assistente. Che oggi ha maggiori responsabilità. E una preparazione specifica. Qui si impara Qui si trova un posto

In Italia si guida a orecchio Cresce il numero degli Italiani che guidano usando il cellulare senza il vivavoce o l’auricolare.

MATRIMONI IN CRISI PROFONDA Ci si sposa di meno e si divorzia di più 182

La forma impersonale

SAI CHE COS’È... la forma impersonale? Qualsiasi verbo transitivo o intransitivo può essere usato impersonalmente «premettendo il pronome atono si alla terza persona singolare di ogni tempo» (Serianni, pag. 359). Esempio: «Qui si mangia bene»; «A che ora si parte?»; «Si vedrà»; «Si pensava» ecc. Quando la forma impersonale di un verbo transitivo ha l’oggetto espresso, possiamo trovarci davanti ad una forma passivante. In una frase come: «In quel ristorante si mangia bene», si mangia è una forma impersonale, mentre nel seguente esempio: «In quel ristorante si mangia dell’ottimo pesce», si mangia è una forma passivante (= viene mangiato dell’ottimo pesce); così in «Il vino bianco si deve servire freddo», si deve servire (= deve essere servito) è una forma passivante. Nelle forme passivanti si può trovare la terza persona plurale; in questo caso esse sono facilmente distinguibili dalla forma semplicemente impersonale. Esempio: «In quella zona si affittano appartamenti a buon mercato»; «Qui si vendono libri usati»; «Non si può cambiare la merce in saldo».

Occhio…

alla forma impersonale dei verbi riflessivi e pronominali per i quali, avendo già di per sé la particella pronominale si, si ricorre alla particella ci. Esempio: «In Italia ci si sposa meno»; «In società ci si deve comportare civilmente».

A t t e n z i o n e … ai tempi composti! Tutti i verbi usati impersonalmente ricorrono all’ausiliare essere. In quelli che si coniugano regolarmente con l’ausiliare avere, il participio passato non si accorda: si è fatto, si è detto, si è camminato ecc. Se il verbo si coniuga con l’ausiliare essere il participio si accorda al plurale: si è partiti/e alle sei. Nei tempi composti della forma passivo-impersonale, il participio si accorda nel genere e nel numero: è Quest’anno

si sono

venduto

molto caffè

venduta

molta cioccolata

venduti

molti generi alimentari

vendute

molte pellicce

L’aggettivo che segue la forma impersonale è sempre al plurale (maschile o femminile): «Quando si è ricchi, si vive meglio»; «Usando questa crema, si diventa belle».

C OME Ciao, ci si vede domani. È meglio nascere fortunati che ricchi.

si

D I C E

Si vive una volta sola.

Belli si nasce, ricchi si diventa!

183

Unità 1 3

A Cronaca Ogni quattro minuti si sfascia una coppia, in dieci anni incremento del 59% In netto calo le unioni con rito religioso, resiste solo il Meridione

Matrimoni in crisi profonda ci si sposa di meno e si divorzia di più La nuova fotografia delle famiglie italiane nel rapporto dell’Eures ROMA Sempre meno matrimoni e un divorzio ogni quattro minuti. È quanto risulta dal rapporto Eures “Finché vita non ci separi… Caratteristiche ed evoluzione dei matrimoni in Italia”. In Italia, stabilisce la ricerca, i matrimoni sono diminuiti del 32,4 per cento. Più matrimoni al Sud. La Campania presenta l’indice più alto (5,3 ogni mille abitanti); ma è il Lazio l’unica regione d’Italia in cui il numero dei matrimoni abbia fatto segnare un incremento rispetto al 1995 anche per effetto del “turismo matrimoniale”: le coppie arrivano da mezzo mondo nella città eterna per convolare a nozze. L’età media del matrimonio, negli ultimi tre decenni, è salita di 7 anni tra gli uomini e di oltre 5 per le donne. Nel 2006 lo sposo aveva in media 33,7 anni, la sposa 30,6. Rito religioso in declino. In calo il matrimonio in chiesa, che nel 1975 veniva scelto dal 91,6 delle coppie, contro il 67,6 del 2005. Fa eccezione il Sud, dove otto coppie su dieci ancora vogliono andare all’altare (…) 10,5 la percentuale dei matrimoni con almeno un coniuge straniero: nella maggior parte dei casi (58,1%) l’italiano è lo sposo, mentre lei è straniera. Divorzi a ritmo frenetico. Ma quello che salta agli occhi è il dato delle separazioni e dei divorzi, saliti rispettivamente a +595 e +66 per cento negli ultimi dieci anni. In crisi già dopo tre anni. Il picco delle separazioni si registra tra il terzo e il quinto anno di matrimonio. E non ci si lascia più per colpa, ma per intolleranza reciproca, e consensualmente : la stragrande maggioranza dei divorzi è concessa a seguito di domanda congiunta dei coniugi. da www.repubblica.it 8 novembre 2006

3.

Unisci con le frecce le espressioni di significato corrispondente: matrimonio civile

matrimonio celebrato in munici .... pio

sfasciarsi andare in pezzi incremento aumento progres-

convolare a nozze

sposarsi

la città eterna

Roma

picco punto massimo intolleranza incapacità di sop-

matrimonio celebrato in chiesa

nozze religiose

senza controllo né sosta

a ritmo frenetico

portare

coniuge

marito e moglie

sivo

consensualmente di comune accordo

184

4.

Questo articolo illustra come il matrimonio sia ormai una istituzione in grande crisi in Italia e nel tuo Paese?

La forma impersonale

B Temi scottanti Bisogna avere la garanzia che se si perde un posto se ne trova un altro. Prima o poi diventeranno una ragione di scontro politico. Già ora però, i precari del lavoro e della società – gli instabili che affollano le fabbriche, gli uffici, le città italiane - dicono che senza certezze e senza stabilità non si può programmare la vita, la carriera, gli amori. Nemmeno il mutuo . Una condizione che uccide la speranza nel futuro. Si tratta dell’esercito di operai interinali nelle aziende private, di impiegati e impiegate a termine nel pubblico impiego, di contratti a progetto in un ufficio o in casa propria che fa funzionare l’economia, ma non è riconosciuto, ha pochi diritti, si sente senza prospettive.

5.

?

il lavoro NON FISSO ma stabile Si parla dell’Italia precaria delle donne e dei giovani, nata negli ultimi dieci anni, che non sa dove andare. (…) “La ricetta unica non c’è, ci si è illusi che esistesse il colpo magico che risolve i problemi ma non è così” dice il professor Stefano Liebman, che insegna Diritto del lavoro all’università Bocconi di Milano e preparerà la base di discussione al Forum organizzato dalla Bocconi e dal Corriere della Sera dal 9 al 12 maggio. IO donna, Corriere della Sera, 5 maggio 2007

Dopo aver riletto attentamente gli articoli presentati, inserisci nella griglia le forme impersonali, impersonali passive, le forme impersonali dei verbi riflessivi e pronominali presenti nei testi A e B: ci si sposa si divorzia si registra ci si lascia si perde se ne trova ci si è illusi si può programmare si tratta si parla

forma impersonale

forma impersonale passiva

forma impersonale dei riflessivi e pronominali

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

precario instabile, non fisso mutuo prestito a scadenza che prevede la restituzione in quote interinale temporaneo

185

Unità 1 3 6.

Volgi al passato le seguenti forme impersonali e impersonali passive: 1. Si parte alle 6 di mattina e si arriva nel pomeriggio. .................................................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 2. In classe si parla sempre italiano. ....................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 3. In quel ristorante si mangia bene, ma si spende troppo, ................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 4. Finalmente si vende la macchina! ....................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 5. Si risparmia poco, perché si spendono troppi soldi per le attività del tempo libero. ................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 6. L’esame si fa alla fine del mese. ........................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 7. Il vino bianco si serve freddo. ................................................................................................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 8. Per fare l’esercizio si usano i dizionari bilingui. ......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 9. È stato impossibile trovare un albergo: si dorme sulla spiaggia! .............................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 10. C’è lo sciopero dei mezzi pubblici: si torna a casa in taxi. .............................................................................................................................. ..........................................................................................................................................................................................................................................................................

SAI CHE COSA SONO... le forme impersonali? Per esprimere l’impersonale nella lingua italiana possiamo ricorrere, oltre al pronome si, ad altre modalità: possiamo usare la terza persona plurale. Esempio: «Hanno suonato alla porta, chi sarà?»; «Dicono che il tempo cambierà»; «In quella ditta assumono ragionieri». Possiamo «ricorrere ad un pronome indefinito come soggetto generico» (Serianni, pag. 360). Esempio: «Quando uno beve troppo, si rovina il fegato» o «Chi beve troppo si rovina il fegato». L’uso del tu in senso generico, del noi e del voi è tipico della lingua parlata e del parlato-scritto (pubblicità ecc.) in quanto esprime un maggior coinvolgimento da parte di chi parla e scrive. Esempio: «Se hai mal di testa, prendi l’aspirina»; «Usate questa crema ogni giorno e le rughe spariranno»; «Se mangiamo sano, riscopriamo la natura». La forma impersonale (e impersonale passiva) con l’uso del pronome atono si è più usata per esprimere abitudini o regole di carattere sociale, in particolare nel linguaggio tecnico, economico, burocratico. Esempio: Cercasi segretaria; Si affittano appartamenti; Si prega di attendere; Si accettano carte di credito; Non si accettano assegni; In questo negozio non si fanno sconti; Non si passa con il rosso; In questo locale non si fuma; Qui si parla italiano.

186

La forma impersonale

RICORDA CHE… alcuni verbi presentano soltanto la forma impersonale (3ª persona singolare): sono i verbi che indicano fenomeni atmosferici (piove, nevica, tuona, grandina) o locuzioni che si riferiscono ugualmente alla meteorologia (fa freddo, fa caldo, fa brutto tempo ecc.), i verbi di accadimento, come: accadere (accade), avvenire (avviene), succedere (succede), e quelle locuzioni verbali come: è chiaro, è evidente, è tardi, è presto ecc.

7.

Riscrivi lo slogan pubblicitario del Mulino Bianco Barilla «Chi mangia sano trova la natura», usando altre forme impersonali: Se (tu) .............................................................................................................. sano, ....................................................................................................... la natura. Se (noi) ............................................................................................................ sano, ....................................................................................................... la natura. Se (voi) ............................................................................................................ sano, ....................................................................................................... la natura. Quelli che ...................................................................................................... sano, ........................................................................................................ la natura Quando si ...................................................................................................... sano, si ................................................................................................... la natura Quando uno ................................................................................................. sano, ........................................................................................................ la natura

187

Unità 1 3 SPECIALE GIOVANI Sono i backpapers di nuova generazione. Viaggiano con zaino o valigie. In cerca dei cheap & chic. Dall’agriturismo alla barca, ecco i sogni possibili per la prossima estate.

LOW BUDGET Amsterdam Si vola lowcost e si sbarca in un’Amsterdam che ha puntato nel 2007 sul tema Dance&Music. Appuntamento con i migliori dj del mondo per la Notte Bianca (7 luglio) e la Notte Nera (14 luglio) di Sensation, grandiose kermesse di ballo da discoteca. Scozia Nel piccolo paese dove sono nati il folletto Peter Pan e il mago-bambino Harry Potter si può ancora viaggiare senza spendere una follia. Nelle isole Shetland, capanne di pescatori e ricoveri di attrezzi, alla fine della terra, in posizione isolata e spettacolare danno ospitalità agli ultimi romantici. Mar Tirreno Si veleggerà sul Tirreno da maggio, su rotte prestabilite. Il Peter Pan, primo sailing hotel del Mediterraneo, si candida a diventare uno degli ostelli più originali del pianeta. Salperà in aprile dal porticciolo turistico

8. Amsterdam

di Nettuno, sulla costa laziale, per navigare fino al 25 maggio in direzione di Ponza e Palmarola; nel mese di giugno è la volta di Ischia, Procida, Gaeta e il Circeo. Rotta su Capri, Amalfi e Ventotene fino al 30 giugno. Nelle settimane di piena estate si veleggia nell’arcipelago eoliano. Sardegna La Sardegna è tra le poche regioni ad aver salvato il suo patrimonio di strade bianche (mulattiere e sentieri di carbonai e minatori). Un fenomeno che ha promosso la creazione di una rete di alberghi, agriturismi, tour organizer e maison d’hotes votati ad accogliere, in tutta l’isola, biker e trekker. Gli alberghi di Sardinia Hike&bike hanno sempre un garage coperto per le bici, attrezzi per il pronto soccorso, armadietti, cartine e previsioni meteo. I tour operator del circuito propongono inoltre soluzioni fai-da-te e pacchetti tutto compreso con pulmini di scorta per il trasporto di bagagli, picnic al sacco, cartine ed accompagnatori.

Dopo aver osservato attentamente le promozioni low cost, consiglia ai giovani una vacanza nelle varie località presentate da Low Budget con le relative offerte, completando le seguenti frasi con l’uso delle varie forme impersonali: 1. Se ti piace la musica e il ballo da discoteca ............................................................ ....................................................................................................................................................................... 2. Per chi è romantico e non ama la folla e la confusione, ................................ ....................................................................................................................................................................... 3. Se vi piace andare a vela, ..................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... 4. Se si ama andare in bicicletta, alloggiare in agriturismi e trovare soluzioni fai-da-te, ................................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................

Mar Tirreno Scozia

188

Sardegna

CERCO LAVORO Il Curriculum vitae riporta il percorso scolastico e le esperienze lavorative di una persona e viene inviato come presentazione a aziende, uffici, enti per rispondere a un annuncio di lavoro o comunque perché si è interessati a un rapporto di lavoro. Deve contenere: • Cognome • Nome • Indirizzo, numero di telefono, indirizzo di posta elettronica

• Formazione scolastica (diplomi, con relative date e votazioni), postscolastica (eventuali master e corsi di aggiornamento), conoscenza lingue straniere e competenze informatiche • Esperienze professionali con i nomi delle aziende per cui si è lavorato, con le date e le posizioni occupate • Hobby e interessi È bene anche precisare se si è disponibili a trasferimenti. Esempio di curriculum:

Dati anagrafici Nome e cognome: Alessandra Rossi Luogo e data di nascita: Perugia 3 marzo 1980 Indirizzo: via Roma 31, 50125 Firenze Recapiti telefonici: 0556491421 (casa) 3337654321 (cellulare) Studi Diploma dell’istituto professionale alberghiero conseguito nell’anno scolastico 1997-98. Votazione finale 60/100 Esperienze professionali e formative Attualmente aiutante alla reception dell’Hotel Baglioni di Firenze 1996-98 animatrice in un villaggio turistico 1998-99 stage per 80 ore complessive presso Hotel international di Rimini Competenze linguistiche inglese e francese a livello scolastico Competenze informatiche Windows e Office Hobby e interessi Mi piace viaggiare in paesi esotici e giocare a tennis

SCUOLA PRIVATA cerca con la massima urgenza Docente di Lingua Italiana, con esperienza consolidata, per corsi aziendali, disponibile per zona Como. Inviare CV al numero di fax 039-6854580 o all’e-mail [email protected] specificando titolo di studio, esperienze e recapiti telefonici con orari di reperibilità, indirizzo di domicilio ed e-mail. Scrivi il tuo curriculum. Scrivi un curriculum per rispondere all’inserzione.

E A C O PPI O R O V A L

Ti presenti con il tuo curriculum al colloquio per la selezione dei candidati a ricoprire la posizione di docente richiesta dall’annuncio.

189

Unità

Il modo condizionale

14  Strutture grammaticali 

ntra la signora Collina. La conosco, viene almeno una volta a mese. “Buongiorno signora, come sta?” È bionda la signora Collina, e porta i capelli lunghi, a un’età in cui si consiglierebbe di portarli corti: questione di stile. Tailleur a quadretti, demodé. Grandi occhi azzurri, occhi color acqua, cioè color di nulla. Devo dirle i voti, per forza, è qui per questo. Abbassa gli occhi color del nulla. Dell’ultimo tre non sapeva. “Non so più cosa fare, mi aiuti lei.” Vorrei dirle tante cose. Vorrei dirle che suo figlio è alto almeno un metro e novanta, ben piantato che sembra un lottatore greco, bello e le ragazzine se lo mangiano con gli occhi, e anche intelligente perché quelle rare volte

E

190

Condizionale presente e passato (morfologia). Modo condizionale (uso) Funzioni comunicative Descrivere, esprimere desiderio, possibilità, fare richieste, esprimere ironia, meraviglia, indignazione

che riesco a farlo parlare dice delle cose intelligenti e le rare volte che studia non fa un errore e prende otto. Vorrei dirle che dovrebbe smetterla di stargli addosso, di sedersi vicina e rimanere quattro ore alla scrivania con lui; che dovrebbe smetterla di farglieli lei i compiti, di sentirgli la lezione, di chiedergli appena arriva “cos’hai da fare oggi” e “fammi vedere il diario”; che dovrebbe smetterla dopo cena di fargli ripetere la storia fino a che non la sa a memoria. “Signora, lei dovrebbe smettere di star dietro a suo figlio… ”. È troppo, già sbotta : “Ma se non gli sto dietro, lui non fa niente”. “È questo il punto, signora Collina: lei deve lasciare che suo figlio prenda quattro.” Spalanca i suoi occhi color del nulla, tanto che ho paura che le

Il modo condizionale

Al lavoro! 1.

ben piantato: .............................................................................................................. ................................................................................................................................................ se lo mangiano con gli occhi: ....................................................................... ................................................................................................................................................ stargli addosso: ........................................................................................................ ................................................................................................................................................ che razza di insegnante sono? .................................................................... ................................................................................................................................................

PAOLA MASTROCOLA Paola Mastrocola è nata a Torino nel 1956 e insegna in un liceo scientifico (scuola superiore che accoglie i ragazzi dai 14 ai 18 anni). Dopo la laurea ha insegnato Letteratura Italiana all’Università di Uppsala, in Svezia. Il suo esordio narrativo è avvenuto con La gallina volante. Nel 2004 vince il Premio Campiello con Una barca nel bosco, storia di un talento sprecato e pubblica La scuola raccontata dal mio cane, un saggio che fa discutere.

cadano. Cosa ho mai detto? Che razza di insegnante sono? Insisto: “Lo lasci cadere in basso, di lì si rialzerà. Si metterà a studiare, lui, senza che lei glielo dica.” “No, non è così. Se prende un quattro poi ne prende un altro e così via e non si rialza più.” “E allora studi lei per lui, signora, vorrà dire che lei saprà benissimo la storia, ma suo figlio? Alla fine ne avrà fatto un uomo?” “Io voglio solo che sia promosso.” Così mi risponde, la signora Collina, alzandosi dandomi la mano e portandosi via quei suoi buoni, cari, tanto materni occhi color del nulla.

2.

3.

spalancare aprire al massimo

La signora Collina veste in modo a elegante b casual c fuori moda

Il figlio della signora Collina è: a bello ma sciocco b bello e intelligente c brutto ma intelligente

La madre segue il figlio nei compiti a casa: a molto b poco c troppo

Secondo la professoressa, la soluzione ai problemi dello studente sarebbe di: a costringerlo a studiare b lasciarlo libero c seguirlo di più

Descrivi, con parole diverse da quelle del testo, l’aspetto fisico e la personalità della signora Collina: .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

4. sbottare rispondere in modo im-

Completa nel modo giusto:

La madre vorrebbe un figlio a felice b promosso c preparato per affrontare la vita

Paola Mastrocola, La gallina volante, Guanda, Milano, 2000

pulsivo

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo:

Completa con il modo condizionale:

La professoressa parla con la madre di un allievo non molto studioso. (Volere) .......................................................... dirle che (dovere) .......................................................... lasciare il figlio più libero. In questo modo lui (mettersi) .......................................................... prima o poi, a studiare seriamente, dal momento che ne ha anche le capacità. (Volere) .......................................................... dirle che è una madre troppo invadente e apprensiva e che, invece, (dovere) .......................................................... lasciar crescere suo figlio. Ma è tutto inutile perché la signora Collina desidera solo una cosa: che suo figlio sia promosso.

191

Unità 1 4 L’attrice, 79 anni, avrebbe dovuto sposare il quarantacinquenne Javier Rigau il 27 gennaio a Roma

La Lollo cancella le nozze “Ho rotto il fidanzamento per colpa della stampa” GINA LOLLOBRIGIDA Nata a Subiaco (Roma) il 4 luglio 1927, dotata di una bellezza esuberante e di un carattere capriccioso, ha segnato con il suo grande talento e la sua fortissima personalità il cinema italiano del dopoguerra. Trasferitasi a Roma nel 1945, studia all’istituto di Belle Arti, per mantenersi fa la modella fotografica. Per sbarcare il lunario lavora a Cinecittà come comparsa ed interpreta alcuni fotoromanzi. Nel 1947 partecipa al

5.

concorso di Miss Italia, classificandosi al terzo posto dopo Lucia Bosè e Gianna Maria Canale. Nonostante la “Lollo”, come verrà poi affettuosamente chiamata dagli italiani, non abbia vinto il popolarissimo concorso di bellezza, col suo carattere capriccioso e ribelle decide di entrare a tutti i costi a far parte del mondo del cinema. Nel 1949 sposa il regista Mirko Skofic, dal quale avrà un figlio. I due divorzieranno nel 1971. Nei primi anni ‘50 compare in tantissimi film, ma nell’immaginario collettivo resta la “bersagliera”, la popolana bella ed intra-

prendente di Pane, amore e fantasia, la pellicola del 1953 diretta da Luigi Comencini, in cui recita al fianco del grandissimo Vittorio De Sica. Questa parte la consacra star internazionale, aprendole le porte di Hollywood. Nel triennio successivo, gira La romana (1954) di Luigi Zampa, Pane, amore e gelosia (1954) di Luigi Comencini e La donna più bella del mondo (1955). Seguirono superproduzioni internazionali. Ritiratasi dal cinema nel 1975, si dedica attivamente al giornalismo, alla fotografia e alla scultura.

Completa con il condizionale passato:

L’attrice (dovere sposare) ..................................... ..................................... Javier Rigau il 27 gennaio. La città fissata per la cerimonia (essere) ..................................... ..................................... Roma. La Lollo ( rinunciare) ..................................... ..................................... alle nozze per colpa della stampa.

6.

Completa con i verbi al modo e al tempo giusto le seguenti frasi: 1. (Comprare) .......................................................... volentieri quel quadro, ma (essere) ................................ troppo caro. 2. (Rispondere) .................................................................................. volentieri alla lettera di Francesca, ma non mi (mandare) .......................................................... l’indirizzo. 3. Io (andare) ................................................................. volentieri a fare quella gita, ma quel giorno non (avere) ....................................... la macchina. 4. (Volere) ................................................... presentarti Maria, ma (partire) ................. già ...................................... . 5. Mi (piacere) .......................................................... tanto partecipare a quel concorso, ma i termini della domanda (scadere) .......................... già ................................... . 6. Mi (fare) .......................................................... tanto piacere venire con voi sabato scorso: perché non mi (invitare) ..........................................................? 7. (Potere) ......................................................... studiare di più: i tuoi voti non (essere) ......................................... tanto belli! 8. Ieri sera (tu dovere) ............................................. chiamare il medico: perché non lo (chiamare) .........................................................? 9. (Essere) ............................................................ bello partire tutti insieme! Purtroppo non (essere) ..................................................... mai possibile, perché ognuno (avere) .......................................... i propri impegni. 10. Non (tu dovere) ......................................................... dire quelle brutte parole, (fare) ..................................................... veramente una pessima figura. 11. Domenica scorsa (volere) ................................................. visitare il museo etrusco, ma (arrivare) .............................................. nostra cugina all’improvviso e (noi dovere) .......................................................... cambiare programma. 12. (Io volere) .................................................................... chiederti scusa, ma non me lo (permettere) .......................................................... .

192

Il modo condizionale

I ladri avrebbero asportato un blocco di marmo pesante quattro tonnellate con un’autogrù

«Rubato un pezzo di Colosseo» È giallo sul simbolo di Roma Ma la Soprintendenza smentisce «Non c’è stato alcun furto » Un giallo al Colosseo: dall’anfiteatro Flavio sarebbe stato rubato un blocco di marmo

asportare portare via arbitrariamente

La Stampa, 12 novembre 1995

7.

smentire dichiarare o dimostrare l’infondatezza di informazioni o notizie furto sottrazione indebita di oggetti altrui

Dopo aver letto il titolo di cronaca presentato, rispondi alle domande: Che cosa vuol dire «Giallo al Colosseo»? ............................................................................................................................................................................... Secondo te, questa notizia di cronaca è sicura? È vero che un pezzo di marmo del Colosseo è stato rubato? .................................................................................................................................................................................................................................................................................... Da che cosa si capisce che il furto non è una cosa certa? ......................................................................................................................................

8.

Completa con i verbi al modo condizionale (presente e passato): 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Secondo i giornali il Governo (firmare) ......................................................................... l’accordo sindacale. (Potere) ............................................................................ arrivare prima, no? Non sei mai puntuale. Questo vaso (potere) ....................................................... essere molto antico. Secondo alcune voci l’ereditiera (sposarsi) ..................................................... in segreto con il figlio di un noto industriale. Meno male che sei venuto a quella festa! Senza di te io (annoiarsi) ...................................................................................... . Mi (fare) .......................................................... un favore? Sta’ zitto! Scusi, (io potere) ....................................................... farLe una domanda indiscreta? Secondo le previsioni meteorologiche (dovere) .............................................................. arrivare un’ondata di gelo. Perché non me lo hai detto? (Potere) ............................................................ dirmelo e io ti (aiutare) ..................................................... . Scusi, (io volere) ............................................ sapere quanto costa questo dizionario.

193

Unità 1 4 SAI CHE COS’È... il modo condizionale? È il modo verbale che esprime un desiderio, un’eventualità, un’azione che non si realizza al momento (condizionale presente) o non si è realizzata nel passato (condizionale passato) per qualche «condizionamento per lo più indipendente dalla volontà del soggetto» (Serianni, pag. 401). Nella frase «Partirei, ma c’è lo sciopero dei treni», il soggetto dichiara la sua disponibilità a partire, ma l’azione è condizionata dallo sciopero di coloro che lavorano nelle ferrovie. Quando il condizionale esprime una potenziale azione non realizzata nel passato, può essere sostituito dall’imperfetto indicativo (vedi Unità 4). È questa una tendenza dell’italiano medio parlato e scritto. Esempio: «Avrei voluto (volevo) scusarmi, ma non me l’ha permesso»; «Se ti sentivi così male, avresti dovuto (dovevi) chiamare il medico»; «Sarebbe stato (era) veramente necessario andarci». Il modo condizionale può esprimere il dubbio di chi riferisce notizie o scrive informazioni di cui non ha la fonte certa. Si usa assai spesso nel linguaggio giornalistico. Esempio:

«L’assassino sarebbe fuggito dalle scale antincendio» (nessuno l’ha visto); «Secondo la difesa l’arma del delitto non avrebbe potuto appartenere all’accusato […]» (non c’è nessuna prova).

Occhio…

al futuro del passato che, nella lingua italiana, è espresso dal condizionale composto. È questo il tempo che indica posteriorità rispetto al tempo passato. Esempio:

«Ci telefonò che sarebbe arrivato in ritardo»; «Te l’avevo detto che sarebbe arrivato tardi!»; «Mi aveva promesso che mi avrebbe scritto».

Con riferimento al presente: Ci ha telefonato (stamattina) che arriverà in ritardo (per il pranzo di oggi). x

y

x passato prossimo

y futuro

presente

Con riferimento al passato: Ci telefonò (quella mattina) che sarebbe arrivato in ritardo (per il pranzo di quel giorno). x

y

x passato

194

y futuro del passato presente

futuro

Il modo condizionale

urante la settimana, negli incontri al Luxembourg, che lei aveva limitato al mercoledì e al venerdì, mi avvertì che sulle panchine di quel parco non avrebbe accettato le mie effusioni che erano da riservare alla domenica, o meglio a due domeniche al mese, quando saremmo andati in gita nei dintorni , a Versailles per esempio, a Fontainebleau, oppure in qualche piccolo paese lungo la Senna o la Marna, luoghi bellissimi che lei conosceva e che mi avrebbe mostrato.

D

Piero Chiara, Il cappotto di astrakan, Mondadori, Milano, 1980

9.

Rispondi alle seguenti domande: A quali giorni lei aveva limitato gli incontri? ....................... ................................................................................................................................. A quando erano riservate le effusioni? ................................. ................................................................................................................................. Dove sarebbero andati in gita? .................................................... ................................................................................................................................. Che cosa gli avrebbe mostrato? ................................................. .................................................................................................................................

10.

Scrivi, con l’aiuto del seguenti verbi:

DIZIONARIO,

il contrario dei

accettare ......................................................................... mostrare............................................................................ conoscere........................................................................

avvertire avvisare effusioni calde e cordiali manifestazioni di affetto dintorni la zona circostante

11.

Volgi al presente il brano presentato: Durante gli incontri al Luxembourg, che lei ha limitato al mercoledì e al venerdì, mi avverte che ....................... ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

195

Unità 1 4 12. Volgi le seguenti situazioni al passato: 1. La mia amica mi dice che quando arriverà la bella stagione andremo a fare qualche gita. Partiremo la mattina e ci recheremo in campagna o in qualche paesino caratteristico. Visiteremo luoghi suggestivi e faremo molte foto. La mia amica mi disse che .................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 2. Il professore ci ha avvertito che lunedì prossimo ci sarà un test di verifica. Ci ha detto che non ammetterà all’esame gli studenti impreparati. Il professore ci avvertì che il lunedì successivo (seguente) ........................................................................................ ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... Ci disse che ....................................................................................... ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

13.

3. Nella sua lettera Carlo mi scrive che tornerà per le vacanze di Natale e si fermerà dai suoi genitori per una settimana. Poi andrà a sciare in montagna e tornerà in Francia verso la metà di gennaio. Nella sua lettera Carlo mi scrisse che ......................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 4. Franca mi ha telefonato dicendo che domani non potrà venire alla festa di Elena. Mi ha detto che si scuserà personalmente con la festeggiata e le manderà un mazzo di fiori. Franca mi telefonò dicendo che l’indomani (il giorno dopo) ..................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... Mi disse che ...................................................................................... ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

Completa le seguenti frasi con il modo condizionale: 1. (Bere) ..................................................................................................... volentieri un caffè, ma poi stanotte non (riuscire) ................................................................ a dormire. 2. Ieri sera (andare) .......................................................................... volentieri a vedere l’ultimo film di Nanni Moretti, ma eravamo stanchi morti. 3. Maria ti (mandare) .......................................................................... un telegramma, ma non aveva il tuo indirizzo. 4. Forse (essere) .......................................................................... meglio non insistere. 5. (Avere) .......................................................................... una domanda da rivolgervi. 6. Per Natale quale regalo ti (piacere) .......................................................................... ricevere? (Preferire) .......................................................................... dei libri oppure un pullover? 7. (Io volere) .......................................................................... sapere con esattezza come sono andate le cose. 8. (Lui dare) .......................................................................... qualunque cosa per vedere i suoi figli soddisfatti. 9. Paolo, mi (dare) .......................................................................... una mano a portare in casa le borse della spesa? 10. Questa sì che (essere) .......................................................................... una bella idea! 11. Pensavo che prima o poi (tu accettare) .......................................................................... quel lavoro. 12. Non credevo che (tu rifiutare) .......................................................................... un’offerta così vantaggiosa! 13. Secondo te, questo (essere) .......................................................... un mobile del Settecento? Io non (dire) .............................................! 14. (Restare) .......................................................................... qui fino a domani, ma purtroppo dobbiamo andare via. 15. In quella situazione (bastare) ................................................................................................... un po’ di pazienza e (ottenere) ................................................................. ciò che desideravate. 16. Per favore, mi (portare) .......................................................................... il libro di italiano? 17. Mi (prestare) .......................................................................... i tuoi sci, se non ti dispiace? 18. Mi avevi detto che (tornare) ................................................................................ prima delle otto e così ti ho aspettato.

196

Il modo condizionale

Osserva le seguenti pubblicità:

RICORDA CHE… il condizionale presente è il tempo della cortesia, dell’attenuazione, cioè serve a rendere una domanda o una richiesta più cortese (o più formale), a rendere meno duro un dissenso, più gentile un rifiuto; si usa per prendere la parola o per interrompere educatamente chi parla. Esempio: «Ti dispiacerebbe essere sincero per una volta?»; «Scusi, potrebbe ripetere? Non ho capito bene»; «Mi presteresti 100 euro? Ne ho veramente bisogno»; «Secondo te chi ha ragione, io o lui? – Mah… direi che state sbagliando tutti e due»; «Scusate, posso parlare? Avrei anch’io qualcosa da dire!»; «Ad essere sincero, non sarei d’accordo: io farei diversamente»; «Vieni al cinema stasera? – Grazie, ma non posso, avrei un altro impegno». Anche l’imperfetto indicativo può esprimere una richiesta (cfr. l’imperfetto di modestia): con un maggior effetto attenuativo. Colui che parla può essere disposto anche a rinunciare alla realizzazione del suo desiderio. Osserva la vignetta: Il modo condizionale, presente e passato, può esprimere la grande meraviglia o anche la falsa sorpresa di chi parla o scrive. In questo caso si trova spesso in domande retoriche (di tipo interrogativo-esclamativo) di carattere ironico. «Allora ti sei messo davvero a studiare! Bravo! Non l’avrei mai immaginato!» «Il signor Geri vorrebbe parlare con me?! E chi sarebbe questo signor Geri? Non l’ho mai conosciuto!»

197

ca

t Sin

e si

le

Unità 1 4

i grammat

Condizionale presente Ti Le Vi

piacerebbe

Essere

vincere alla lotteria?

Avere

sarei saresti sarebbe saremmo sareste sarebbero

molto felice e non molto felici

-are

-ere

comprerei compreresti comprerebbe un’auto nuova compreremmo comprereste comprerebbero

prenderei prenderesti prenderebbe prenderemmo prendereste prenderebbero

avrei avresti avrebbe avremmo avreste avrebbero

più problemi

-ire partirei partiresti un lungo periodo partirebbe di ferie partiremmo partireste partirebbero

per una bella vacanza

Condizionale passato sarei saresti sarebbe saremmo sareste sarebbero

avrei avresti avrebbe avremmo avreste avrebbero

198

rimasto/a molto volentieri alla festa, ma era tardi rimasti/e

perso

l’aereo, ma c’era lo sciopero dei piloti

Il modo condizionale • Sintesi grammaticale

Occhio…

ai verbi andare, potere, dovere, vedere, sapere, vivere, cadere, che perdono la e della desinenza…

… e ai verbi fare, dire, dare e stare: andpotdovvedsapvivcad-

e

rei resti rebbe remmo reste rebbero

rei resti rebbe remmo reste rebbero

fadidasta-

Forme irregolari Bere

Venire

Tenere

Volere

berrei berresti berrebbe berremmo berreste berrebbero

verrei verresti verrebbe verremmo verreste verrebbero

terrei terresti terrebbe terremmo terreste terrebbero

vorrei vorresti vorrebbe vorremmo vorreste vorrebbero

Rimanere

Proporre

Tradurre

rimarrei rimarresti rimarrebbe rimarremmo rimarreste rimarrebbero

proporrei proporresti proporrebbe proporremmo proporreste proporrebbero

tradurrei tradurresti tradurrebbe tradurremmo tradurreste tradurrebbero

199

LAVO R O

E A C O PPI

Parla con un amico : siete interessati a seguire la stagione operistica del Teatro Comunale di Firenze (il teatro lirico della città). Potete fare un abbonamento (quale formula di abbonamento scegliere, quali posti) oppure assistere solo a qualche rappresentazione (a quali opere siete interessati e perché? - leggete anche la scheda relativa – quale biglietto acquistare? per quale giorno?) Telefona poi alla biglietteria. Tutte le rappresentazioni si svolgono al Teatro Comunale Corso Italia, 16 Firenze zona Centro Storico telefono 899.666.805 - 055 2779350

www.maggiofiorentino.com

PREZZI ABBONAMENTI Stagione 2007-2008 FORMULA SILVER I settore euro 230 II settore 185 III settore 160

190 150 115

110 85 65

MAGGIOCARD Se hai meno di 26 anni acquista maggiocard a soli 10 euro e avrai diritto a sconti e agevolazioni in Teatro Biglietti per gli spettacoli euro 10 carnet 6 spettacoli a scelta euro 50 carnet 10 spettacoli a scelta (anche concerti) euro 80

PREZZI BIGLIETTI PRIME I settore euro 90 II settore 70 III settore 60

70 55 45

40 35 30

REPLICHE I settore euro 75 II settore 60 III settore 55

60 50 40

35 30 25

INFORMAZIONI 055 2779350 Tutti i giorni dalle 10 alle 18

Melodramma in quattro atti di Francesco Maria Piave Musiche di Giuseppe Verdi Direttore Regia

Zubin Metha Nicolas Joël

Siamo nella metà del secolo XVIII; in Italia Don Alvaro cerca di rapire donna Leonora;, ma viene sorpreso dal padre di lei, che non lo vuole come genero. Dalla pistola di Don Alvaro parte un colpo accidentalmente, che uccide il marchese; egli morendo maledice la figlia. Leonora si rifugia in un convento, dove nessuno potrà avvicinarla e riconoscerla. Don Alvaro, sotto falso nome, fa il soldato nell’esercito francospagnolo, convinto che Leonora sia morta. In battaglia, salva un compatriota: è Don Carlo (fratello di Leonora, che ha giurato di uccidere entrambi gli amanti per vendicare la morte del padre). Non riconoscendolo, stringe con lui un patto di amicizia. Ma scopre così l’identità del suo salvatore e, non appena il ferito si riprende, lo sfida a duello mortale. Ma il duello è interrotto dall’arrivo di una ronda. Nel convento tra i frati c’è un nuovo confratello, padre Raffaele, sotto le cui spoglie si cela Don Alvaro. Don Carlo lo rintraccia, e lo sfida nuovamente a duello. Ma il duello si risolve con la vittoria di Don Alvaro, che ferisce mortalmente l’avversario. Don Alvaro, cercando un confessore per il rivale, si avvicina al convento dove incontra e riconosce Leonora; l’uomo la mette al corrente dei tragici fatti. Leonora accorre al capezzale del fratello che, morendo, compie il suo giuramento e la trafigge con la spada. Alvaro la sorregge, mentre il padre guardiano le impartisce l’estrema unzione. SPETTACOLI

25-11-2007, ore 20.30 (P, G) 28-11-2007, ore 20.30 (S)

29-11-2007, ore 20.30 30-11-2007, ore 20.30 01-12-2007, ore 15.30 02-12-2007, ore 15.30 (PM, GM)

Tragedia giapponese in tre atti di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica Musiche di Giacomo Puccini

Tragedia in un atto di Hugo von Hofmannsthal Musiche di Richard Strauss

Direttore Regia

Direttore Regia

Roberto Rizzi Brignoli Pier Luigi Samaritani

Sbarcato a Nagasaki, Pinkerton, ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d’avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Ciocio-san, in inglese Butterfly , acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese; così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato. Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non solo: accompagnato da una moglie americana, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless, per portarlo con sé in patria. Soltanto di fronte all’evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all’uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si immerge un pugnale nel petto. Quando Pinkerton, sconvolto dal rimorso, entrerà nella casa di Butterfly per chiedere il suo perdono, sarà troppo tardi: la piccola geisha ha già terminato di soffrire. SPETTACOLI

15-01-2008, ore 20.30 (P, G) 17-01-2008, ore 20.30 (S) 18-01-2008, ore 20.30 20-01-2008, ore 15.30 (PM, GM)

22-01-2008, ore 20.30 23-01-2008, ore 20.30 25-01-2008, ore 20.30 26-01-2008, ore 20.30 27-01-2008, ore 15.30

Seiji Ozawa Robert Carsen

Elettra, sorella di Oreste e Crisotemide, è figlia del re di Micene Agamennone, partito per la guerra di Troia. La moglie Clitennestra e il suo amante, Egisto, uccidono a tradimento Agamennone al suo ritorno e fanno esiliare Oreste. Le due figlie, mal tollerate a corte, rappresentano psicologie contrapposte: Crisotemide, timorosa e femminile, vorrebbe continuare a vivere, sposarsi, avere dei figli; Elettra, apparentemente più decisa e audace, è a tal punto spezzata dal dolore da non vedere nella propria vita che la possibilità di vendicare il padre. La loro attesa è interrotta dal falso annuncio della morte di Oreste, il quale invece giunge assieme a un compagno per uccidere la madre indegna e il suo compagno. Compiuta la vendetta, Elettra viene meno dopo una folle danza di gioia.

SPETTACOLI

24-02-2008, ore 20.30 (P, G) 26-02-2008, ore 20.30 (S) 29-02-2008, ore 20.30

02-03-2008, ore 15.30 (PM, GM) 05-03-2008, ore 20.30

Unità

Il modo congiuntivo

15

 Strutture grammaticali

 La professoressa che parlava con la signora Collina è ora alle prese con un’altra mamma a signora Visconti è la moglie del signor Visconti. Cioè del Dott. Ing. Federico Visconti. Pare che questo signore, al momento dell’iscrizione del figlio in questa scuola due anni fa, avesse smosso mari e monti perché il figlio andasse nella sezione A, dove in effetti è. Pare che abbia chiesto e ottenuto otto incontri col preside e tre col vicepreside, che abbia fatto una ventina di telefonate (non ho capito a chi), che la moglie abbia portato una mezza dozzine di torte alle segretarie, non fatte in casa, ma quelle della Premiata Pasticceria Pastrenghi, e che infine i due coniugi uniti abbiano solennemente litigato con preside, vicepreside, segretarie e con la famiglia di un altro allievo (che ha perso ed è finito nella sezione G, dove personalmente spero che sia fe-

L

lice), e alla fine abbiano ottenuto quello che volevano. Perché poi la sezione A? Non certo perché ci sono io, visto che mi ci hanno assegnata due giorni prima dell’inizio dell’anno, così, per caso. Sono le solite voci: in ogni scuola c’è sempre una sezione che «si dice» sia la migliore, e in genere è la sezione A. Privilegio di iniziare l’alfabeto, forse. Entra la signora Visconti. Tailleur grigio ferro, un giro di perle, magrissima naturalmente. Cammina mettendo un piede esattamente avanti all’altro, come avesse una linea tracciata sul pavimento e guai a sgarrare . Si siede, voce bassa, «buongiorno», e con le ciglia abbassate come se le facesse un leggero orrore guardarmi in faccia, mi sussurra : «Sono la signora Visconti». Per colmo di disgrazia suo figlio va benissimo a scuola. Di quei «benissimo» devo dire molto costruiti. Ragazzo modello, taglio di capelli all’inglese, pullover di ca-

Modo congiuntivo (morfologia e uso) Congiunzioni che reggono il modo congiuntivo Congiuntivo ed enfasi Ordine delle parole Funzioni comunicative Esprimere un parere personale, un giudizio, i sentimenti Descrivere

chemire, camicia firmata, ricerche di storia una dietro l’altra, ogni tanto: «Scusi professoressa, ho letto che», «Scusi ho visto un documentario che», «Scusi mi sembra di ricordare che». Odiato dai compagni, ma non importa: «Sono esseri inferiori». «Suo figlio va benissimo, signora.» Se potesse abbasserebbe ulteriormente le ciglia. «Devo proprio dire che va benissimo: ottimi voti. Attenzione costante, studia molto, è sempre preparato, ha notevoli interessi…». «Sì, lo so». Lo so che lo sa, signora Visconti, che suo figlio è un genio . So anche che lei e suo marito pensate che non poteva che essere così, voi non potevate che avere un figlio genio, perfetto, bello, elegante e bene educato. Ma io non ho detto che suo figlio è un genio, signora Visconti. Ho detto che va benissimo a scuola. È diverso, sa? È in-fi-ni-ta-mente diverso! Il genio, mi creda, è proprio un’altra cosa.

sgarrare commettere errori, imprecisioni sussurrare dire a bassa voce, bisbigliare genio persona che possiede talento inventivo e creativo nelle sue manifestazioni più alte

Il modo congiuntvo

Al lavoro! 1.

Scrivi con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: smuovere mari e monti ........................................................................................................................................................................................... per colmo di disgrazia............................................................................................................................................................................................... ragazzo modello ...........................................................................................................................................................................................................

2.

Completa le frasi nel modo giusto: Il dott. Visconti desidera che il figlio frequenti a la sezione A b la sezione G c una sezione qualunque

3.

Il figlio dei Visconti è un ragazzo a molto moderno b molto elegante c ribelle

La signora Visconti è vestita a in modo originale b classico a sciatto

I Visconti pensano che il loro figlio sia a un genio b molto studioso c un po’ svogliato

Completa con il modo congiuntivo presente e passato: Per i signori Visconti la scelta della sezione scolastica per il loro figlio è stata un vero problema. Il ragazzo è molto studioso, loro pensano che (essere) ...................................... un vero genio e quindi vogliono che dal punto di vista culturale, (avere) ............................... il meglio. Sembra che (smuovere) ................................... ................................... mari e monti per farlo andare nella sezione A, quella che dicono (essere) ................................... la migliore. Sembra che (avere) ................................... .................................. molti incontri con preside e vicepreside, che (portare) .................................... .................................... torte alle segretarie e pare che, alla fine, (litigare) .................................... .................................... con tutti. Comunque, con le buone o con le cattive, hanno ottenuto ciò che volevano.

4.

Descrivi la personalità e l’aspetto fisico, quando è possibile, dei quattro personaggi del racconto scegliendo fra gli aggettivi proposti e aggiungendone altri: ironico/a simpatico/a prepotente bravo/a gentile autoritario/a elegante antipatico/a studioso/a intelligente formale spigliato estroverso/a tollerante disponibile grasso/a magro/a timido professoressa ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................

5.

sig. ra Visconti ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................

dott. Visconti ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................

ragazzo Visconti ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................

Descrivi con parole tue l’argomento del testo: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

6.

Esprimi la tua opinione sui quattro personaggi del racconto: penso che la professoressa ............................................................................................................................................................................................................... mi sembra che i signori Visconti ..................................................................................................................................................................................................... secondo me non è giusto che .......................................................................................................................................................................................................... spero che .......................................................................................................................................................................................................................................................... credo che il figlio dei Visconti ...........................................................................................................................................................................................................

203

Unità 1 5

FESTIVAL DI SAN REMO LA SERIE TV PIÙ REPLICATA L’EPISODIO DI TELEFILM PIÙ COSTOSO Per produrre l’episodio pilota di “Lost” nel 2004 sono stati spesi 12 milioni di dollari, di cui uno è servito a comprare un aereo Lockeed L-1011, farlo a pezzi e trasportarlo alle Hawaii. Denaro ben speso, considerato che oggi “Lost” è una delle serie più viste del mondo.

LA SOAP OPERA IN ONDA DA PIÙ TEMPO “Sentieri” è in onda sulle reti Mediaset (prima Canale 5, ora Rete 4) da 24 anni. Il suo debutto italiano, infatti, risale al 25 gennaio 1982. Trent’anni prima aveva debuttato negli Stati Uniti, sulla CBS.

204

Sono passati 29 anni (era il 7 luglio 1977) dalla trasmissione su Raidue (allora si chiamava Rete 2) del primo episodio di “Colombo”. Da quel giorno, il tenente interpretato da Peter Falk è sempre stato un protagonista dei palinsesti Rai e Mediaset in fasce orarie di grande ascolto. Ora va in onda su Rete 4 e FoxCrime.

Presentatori: Mike Bongiorno ha presentato 11 edizioni, come Pippo Baudo, che però nel 2007 batterà il record, a 39 anni dal suo primo Festival.

LA FINALE PIÙ VISTA DI UN REALITY Il 20 dicembre 2000, la serata finale del “Grande Fratello” registra una media d’ascolto mai più ottenuta da un reality show: 16 milioni di telespettatori. Quattro anni dopo, l’ultima puntata de “L’isola dei famosi 2” raggiunge quota 11 milioni di telespettatori.

Il modo congiuntvo

7.

Parliamo di televisione. Aspetti positivi La televisione informa velocemente raggiungendo un grandissimo numero di persone

Aspetti negativi Chi guarda molto la TV non comunica più con gli altri

Qual è la soluzione? a Non guardare mai la televisione b Guardare solo alcuni programmi c Guardare ogni tipo di programma Scrivi qual è la soluzione che ritieni giusta: ................................................................................................................................................................

8.

Immagina di dividere l’appartamento con un altro studente. Discutete insieme su che cosa vedere in TV e perché:

LAVORO A COPPIE

Secondo me, ................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................... perché ................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................... credo che .......................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... A mio parere, ................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................... perché ................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................... È meglio che.................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... Credo che la soluzione giusta sia ................................................................................................................................................................................................ Credo (penso) Suppone

il tempo cambierà che

Immaginiamo Ritengono

lui abbia sbagliato di

Mi sembra Pare

aver ragione arriverà la settimana prossima

che

Abbiamo l’impressione Dicono

il tuo discorso sia giusto

non sia facile affrontare questo problema lo abbiano fatto con tutte le buone intenzioni

di

averlo fatto con tutte le buone intenzioni farà

Spero (mi auguro) che

faccia

Speriamo

sia già arrivato

Temo

pioverà che

Ho paura Hanno paura

bel tempo

piova il treno sia arrivato in ritardo

di

essere in ritardo

205

Unità 1 5 Può darsi possibile È

probabile

dica la verità che

giusto Sarà

meglio bene

che

Lei stia tranquillo tu legga quell’articolo tu non possa venire stasera

che

ieri sera non vi siate divertiti

È una vergogna

dorma tutto il giorno

Voglio

tu vada via subito

Desidera Bisogna È necessario

9.

loro non abbiano voglia di venire abbiate espresso il vostro parere

Mi dispiace È un peccato

abbia fatto tardi

che

loro vengano al concerto Lei mi dia i documenti voi facciate presto 13. Spero proprio che anche voi (potere) .................... venire in Sicilia con noi. 14. Cosa vuoi che ti (dire) .............................., sono senza parole. 15. Temo che il maltempo (continuare) ....................... ancora per molti giorni. 16. Se tuo figlio desidera frequentare la facoltà di Medicina, non è giusto che tu glielo (impedire) .............................. . 17. Non dico che il quadro (essere) ..................................... brutto, dico solo che è caro! 18. Ho paura che tu non (capire) .............................. il mio punto di vista.

Completa le seguenti frasi con i verbi al congiuntivo presente e passato: 1. Penso che questo esercizio (essere) ............................ facile. 2. Devi raccontare tutto a Paolo, credo che lui (avere) ............................ il diritto di sapere! 3. Mi hanno telefonato i miei amici di Bologna, desiderano che (io passare) ................. il prossimo fine settimana con loro. 4. Spero proprio che tu (sapere) .............................. che cosa stai facendo. 5. Il professore vuole che gli studenti (parlare) .......................... sempre e solo italiano. 6. Uh! come è tardi! Bisognerà che io (cominciare) ........................ a preparare la cena. 7. Luca ancora non sa i risultati dell’esame, ma sembra che (fare) ................................ bene la prova scritta. Speriamo che (fare) .............................. bene anche l’orale! 8. È ora che (tu mettersi) .............................. a studiare seriamente. 9. Non è necessario che (tu andare) ................... personalmente, basta che (fare) .............................. una telefonata. 10. Credo che i signori Rossi (volere) ................... vendere la casa al mare. 11. È perfettamente inutile che tu mi (dire) ................. tante bugie! 12. I ragazzi sono tornati ieri dalla montagna. Spero che (divertirsi) ..............................

206

10.

Trasforma le frasi secondo il modello: Non vuole parlarne. Penso. ➞ Penso che non voglia parlarne. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Risparmia un po’ di soldi. È meglio ................................. Sta studiando. Spero ................................................................. Ha avuto l’influenza. Credo ................................................... È malato. Temo ............................................................................... È già partito. Mi pare .................................................................. Hanno litigato. Si dice ............................................................... Fai presto. È necessario .......................................................... Non ha superato l’esame. Mi dispiace molto .......... ...................................................................................................................... 9. Hai torto. Ci sembra..................................................................... 10.Non hai preso una buona decisione. Pensiamo ...... ....................................................................................................................................

Il modo congiuntvo

apprincipio non ho fatto caso al rumore. Veniva dal pianerottolo ed era come un lievissimo rosicchiare di topo. […]. Ho messo l’occhio allo spioncino e ho visto il mio illustre ex marito che trafficava attorno alla porta di casa. Golf di Missoni, pantaloni in velluto a coste, Timberland, abbronzatura U.V.A. Ho spalancato, mi è quasi caduto tra le braccia. Teneva in mano un minuscolo cacciavite . […]. “Riccardo! Cosa diavolo fai?” Speravo che gli venisse la faccia del ladro sorpreso a rubare. Niente. “Oh, ciao” ha detto. Disinvolto e quasi un po’ sorpreso che mi materializzassi sulla soglia di casa mia. “Prendevo la targa .” “Potevi suonare” ho detto […]. “Stavo per farlo”. Senza fretta ha svitato l’ultima vite e ha staccato la targa. Siamo entrati in casa. Mi ha firmato un assegno che comprendeva gli alimenti . […] La solita miseria. “Dovresti darmi un sacchetto di plastica” ha detto. Ci ha messo dentro la targa di ottone. “Stammi bene”. E ciao. Finita la scena. In tutto dieci minuti. Ho aspettato dietro la porta che l’ascensore se lo portasse via, poi sono uscita sul pianerottolo per guardare. Dove lui aveva svitato la targa di ottone c’era rimasto un segno ovale di vernice più nuova rispetto al resto della porta […]. Ho lasciato che le mie ginocchia si piegassero e sono rimasta non so quanto tempo seduta su uno scalino. […]. Mi girava la testa: nemmeno un nome sulla porta.

rosicchiare rodere, mordere a

D

poco a poco

spioncino piccola apertura che consente di guardare all’esterno, senza aprire la porta trafficare affaccendarsi, manovrare cacciavite arnese che serve per allentare o stringere una vite. disinvolto sicuro di sé, naturale, senza impacci o incertezze soglia il limite della porta d’ingresso materializzarsi comparire all’improvviso targa piastra in metallo (o in altro materiale), dove è inciso il nome e cognome, situata sulla porta di casa gli alimenti il denaro che un coniuge (il marito o la moglie) deve per legge all’altro coniuge dopo la separazione o dopo il divorzio

Al lavoro! 11.

Da dove veniva il rumore? ............................................................... Che tipo di rumore era? .................................................................... Che cosa stava facendo il marito? ........................................... Come era vestito? .................................................................................. Quale atteggiamento aveva? ........................................................ Che cosa ha fatto lei dopo che il marito se ne era andato? .................................................................................................................

12.

Rileggi attentamente il testo e scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: non ho fatto caso al rumore ................................... trafficava attorno alla porta di casa .................. sorpreso che mi materializzassi ........................... la faccia del ladro sorpreso a rubare ...............

13.

Formula un titolo:

Francesca Duranti, Effetti personali, Milano, Rizzoli, 1988

FRANCESCA DURANTI Francesca Duranti, nata a Genova, vive tra Gattaiola, nella campagna di Lucca, e New York. Dopo aver pubblicato i romanzi La bambina (1976 e 1985) e Piazza mia bella piazza (1978), si è affermata in Italia e nel mondo con il romanzo La casa sul lago della luna (1984). I suoi romanzi sono stati tradotti in diciotto lingue.

Rispondi alle seguenti domande:

................................................................................................................................ ................................................................................................................................

14.

Descrivi la personalità del marito: ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

207

Unità 1 5 15. Descrivi i sentimenti della moglie: .................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................

16. Scrivi con l’aiuto del DIZIONARIO, il contrario delle seguenti parole: infilare ................................................................................................................................................................................................................................... disinvolto ............................................................................................................................................................................................................................ spalancare ......................................................................................................................................................................................................................... minuscolo .......................................................................................................................................................................................................................... staccare .............................................................................................................................................................................................................................. rumore .................................................................................................................................................................................................................................. svitare ................................................................................................................................................................................................................................... miseria ..................................................................................................................................................................................................................................

17.

Scrivi delle frasi di senso compiuto con le seguenti espressioni: traffico cittadino .......................................................................................................................................................................................................................................... traffico di droga ........................................................................................................................................................................................................................................... traffico d’armi .................................................................................................................................................................................................................................................

18. Volgi al passato il seguente brano: Dapprincipio lei non presta attenzione al rumore che viene dal pianerottolo. Non immagina assolutamente che cosa possa essere; sembra quasi che un topo stia rosicchiando qualcosa appena fuori della porta di casa. Invece è il suo ‘illustre’ ex marito. Lei guarda dallo spioncino e lo vede trafficare con un piccolo cacciavite. Come sempre è abbronzato e veste in modo elegante: è ‘firmato’ dalla testa ai piedi. Quando lei spalanca la porta sperando che si senta impacciato come un ladro sorpreso a rubare, lui, calmissimo, quasi meravigliato che lei si presenti sulla porta della propria casa, le dice che sta prendendo la targa fissata sulla porta. Entrano in casa, lui le firma il solito assegno per gli alimenti e le chiede un sacchetto di plastica per metterci la targa. La saluta e se ne va. Lei aspetta che l’ascensore se lo porti via il più lontano possibile, e rimane a guardare la porta di casa senza targa. Le gira la testa, sente un senso di vuoto, le sembra che anche la porta sia rimasta vuota, con quel segno ovale di vernice più nuova rispetto a tutto il resto. Rimane immobile, non fa nulla per impedire che le sue ginocchia si pieghino e si lascia andare sedendosi su uno scalino: non le resta più niente, nemmeno il nome sulla porta.

208

........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................

Il modo congiuntvo

Osserva attentamente le seguenti frasi: Credevo (pensavo) Supponeva

il tempo sarebbe cambiato che

Immaginavamo Ritenevamo

il tuo discorso fosse giusto lui avesse sbagliato

di

Si diceva

avere ragione sarebbe arrivato la settimana successiva

Pareva

che

Mi sembrava

non fosse facile risolvere quel problema lo avessero fatto con tutte le buone intenzioni

Avevamo l’impressione

di

averlo fatto con tutta la buona volontà avrebbe fatto

Speravo (mi auguravo)

facesse Abbiamo sperato

che

bel tempo

fosse già arrivato

Temevo

sarebbe piovuto

Aveva paura

il treno fosse arrivato

Temevamo

Era

Era

di

fare tardi

probabile

dicesse la verità

possibile

avesse fatto tardi

incredibile

che

non si fosse divertito

meglio

stesse tranquillo

opportuno

avesse preso quella medicina

Mi è dispiaciuto

non potesse essere presente

un peccato

che

una vergogna

si fosse ubriacato in quel modo

Volevo Desiderava Bisognava Era necessario

non studiasse mai

tu invitassi anche Mario che

loro venissero con la macchina faceste presto Lei mi desse i documenti

209

Unità 1 5 SAI CHE COS’È… il congiuntivo? «È il modo dell’incerto, del dubbio, del possibile, della supposizione» (Rohlfs, pag. 502), in opposizione al modo indicativo, come modo di rappresentazione della realtà oggettiva, delle azioni certe. In base ad un’altra definizione classica, il congiuntivo viene considerato come «il modo della soggettività», secondo cui «anche un’espressione soggettiva di sentimento (gioia, felicità, tristezza, ammirazione) può, per essere legata a condizioni soggettive, personali ed emotive, richiedere il congiuntivo» (Rohlfs, ibidem). Per questa ragione il modo congiuntivo, che ha quattro tempi: presente, passato, imperfetto e trapassato, è il modo caratteristico delle frasi subordinate ed è vincolato o «largamente condizionato dal tempo della reggente» (Serianni, pag. 400). Se quest’ultima presenta una componente volitiva (verbi di comando, volontà, necessità), dubitativa (verbi di dubbio, supposizione, opinione) o potenziale (verbi di possibilità, probabilità), la frase subordinata richiede il verbo al modo congiuntivo. Quando il verbo della frase principale è espresso con il presente indicativo, la frase subordinata può esprimere la posteriorità rispetto alla reggente con il verbo al futuro indicativo o al presente congiuntivo, la contemporaneità con il verbo al presente congiuntivo o l’anteriorità con il verbo al passato congiuntivo:

Indicativo presente (Penso, speriamo che)

Futuro

(Carlo arriverà domani)

Congiuntivo presente

(Carlo arrivi domani)

Congiuntivo presente

(Carlo arrivi oggi)

Congiuntivo passato

(Carlo sia già arrivato)

Quando il verbo della frase principale è espresso con un tempo passato dell’indicativo (passato prossimo, passato remoto, imperfetto), la frase subordinata può esprimere la posteriorità rispetto alla reggente con il verbo al condizionale passato come futuro nel passato (vedi Unità 14) o al congiuntivo imperfetto, la contemporaneità con il verbo al congiuntivo imperfetto o l’anteriorità con il verbo al congiuntivo trapassato:

Indicativo passato (Abbiamo temuto, sperai, credevo che)

Condizionale passato

(Carlo sarebbe arrivato il giorno dopo)

Congiuntivo imperfetto

(Carlo arrivasse il giorno dopo)

Congiuntivo imperfetto

(Carlo arrivasse quel giorno)

Congiuntivo trapassato

(Carlo fosse arrivato il giorno prima)

In dipendenza da una frase espressa da verbi di comando, volontà, necessità (legati all’idea dell’urgenza), troviamo nella subordinata soltanto i tempi del congiuntivo che esprimono la contemporaneità rispetto alla principale: Voglio (pretendo) Bisogna

che

tu te ne vada

che

tu te ne andassi

È necessario Volevo (desideravo) Bisognava Era necessario

210

Il modo congiuntvo

Non tutti i verbi che reggono il modo congiuntivo ammettono il futuro indicativo e di conseguenza il futuro nel passato: meglio È

probabile

parta che sia già partito

un peccato probabile Era

meglio un peccato

che

Mi dispiaceva

partisse fosse già partito

RICORDA CHE… l’anteriorità rispetto a un presente o a un futuro può essere espressa: • con il congiuntivo imperfetto, «quando un fatto potenziale del passato ha valore durativo» (Moretti-Orvieto in Serianni, pag. 474). Esempio: «Penso che da bambino non fosse un bravo scolaro» • con il congiuntivo trapassato, quando il fatto potenziale del passato si riferisce ad un passato anteriore al contesto. Esempio: «Gli investigatori ritengono che l’assassino, che probabilmente ha compiuto il massacro sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, avesse avuto qualche occasione di conoscere (prima della strage) il prof. Aprile» (Serianni, ibidem). Nelle frasi subordinate in cui il soggetto coincide con quello della frase principale non si può usare il modo congiuntivo, ma il modo indicativo o il modo infinito:

Penso

Teme

che

mi iscriverò

di

iscrivermi

che

non ce la farà

di

non farcela

alla facoltà di Medicina

211

Unità 1 5 19. Completa le frasi con il congiuntivo imperfetto e trapassato: 1. Credevo che tu (essere) .............................................. sincero con me, invece non hai fatto altro che raccontare bugie! 2. Non sapevo che Maria (partire) .............................................., speravo che (rimanere) ............................... .................................. fino alla fine del mese. 3. Stamattina sembrava che (stare) ................................................................ per nevicare, invece è tornato il bel tempo. 4. Paolo voleva che (io andare) ............................................................................. a Roma con lui, ma proprio non ho potuto. 5. In quella situazione era necessario che tutti (dare) ........................................................... il loro aiuto. 6. Temevamo che tu (prendere) ........................................................................... una decisione avventata. 7. Credevo che Luigi non (ritornare) ....................................................... ancora dalle vacanze, per questo non l’ho invitato. 8. Speravo tanto che tu (potere) ......................................................... fare qualcosa per aiutarmi. 9. Pensavo che quel libro le (piacere) ..............................................................., invece lo ha trovato noioso. 10. Avevo paura che (tu dimenticarsi) ..................................................... del nostro appuntamento, perciò ti ho telefonato. 11. Speravo che quella nuova cura mi (fare) .......................................................... bene, invece sto peggio di prima! 12. Pareva che gli studenti non (capire) ....................................................................... quello che avevo spiegato. 13. Non credevo che (lui comportarsi) ........................................................................... in maniera così scorretta! 14. Pensò che quella (essere) ............................................................................... la soluzione migliore per i suoi problemi. 15 Non ho mai dubitato che (tu dire) ................................................................... la verità. 16. Mia figlia, quando era piccola, tutte le sere voleva che le (raccontare) ............................................................. una favola. 17. Non potevamo immaginare che Paolo (partire) ........................................................... senza aver salutato nessuno. 18. Dopo un lungo processo, i giudici ritennero che l’imputato (essere) ................................................ innocente.

20. Volgi al passato le seguenti frasi: 1. Temo che l’aereo parta in ritardo. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 2. Non credo che questo libro le piacerà. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 3. Penso che Luca stia benissimo. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 4. Ci auguriamo che l’esame sia andato bene. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 5. È preferibile che tu ci vada da solo. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 6. È meglio che cerchi un buon albergo. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 7. È veramente incredibile che tu faccia sempre tardi. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 8. Non so quando ritorneranno a casa. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 9. Dubito che voglia venire anche lui. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 10. Credo che vi siate stancati troppo. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 11. Speriamo che gliel’abbia detto. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 12. Mi sembra che non abbiano capito bene l’indirizzo. ..........................................................................................................................................................................................................................................................................

212

Il modo congiuntvo

Pietro non piaceva giocare a basket, né a pallavolo e ancora meno a calcio. Non è che non ci avesse mai provato. Ci aveva provato, eccome, ma tra lui e la palla doveva esserci un problema di comprensione. Lui desiderava che la palla facesse una cosa e quella faceva esattamente la cosa opposta. E secondo Pietro, quando capisci che c’è un problema di comprensione tra te e qualcosa, è meglio lasciar perdere. Poi lui aveva altre cose che gli piacevano. Per esempio la bicicletta. Adorava andare in bici nelle stradine del bosco. E adora gli animali. Non tutti. Certi. Quelli che la gente diceva che sono schifosi a lui piacevano moltissimo. Serpenti, rane, salamandre , insetti, questo genere di animali. Se poi vivevano nell’acqua, era ancora meglio. Tipo la tracina. D’accordo, fa un male bestiale quando ti pizzica , ha una brutta faccia e vive nascosta nella sabbia, ma il fatto che con quel pungiglione che contiene un veleno (che gli scienziati non hanno ancora ben capito di cosa sia fatto esattamemente) sia pronta a paralizzarti un piede, gli piaceva. Ecco, se lui avesse potuto scegliere tra essere una tigre o una tracina, avrebbe certamente preferito essere quest’ultima. E un altro animale che gli piaceva era la zanzara. Per quello aveva scelto di farci la ricerca di scienze insieme a Gloria. La malaria e la zanzara. E quel pomeriggio sarebbe andato con la sua amica a Orbano da un direttore amico del padre di lei a fargli un’intervista sulla malaria.

A

Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti porto via, Torino, Einaudi, 1999

21. Scrivi con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: lasciar perdere ............................................................................................................. fregarsene ...................................................................................................................... un male bestiale ..........................................................................................................

22. Dopo aver letto attentamente il testo proposto, descrivi quali sono gli hobby di Pietro: .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

NICCOLÒ AMMANITI Niccolò Ammaniti è nato a Roma nel 1966. I suoi libri sono stati tradotti in francese, tedesco, spagnolo, greco e russo. È del 1999 Ti prendo e ti porto via, mentre nel 2001 pubblica per Einaudi Io non ho paura. Niccolò Ammaniti ritorna al fumetto, genere che ha contribuito a formare lo stile narrativo dello scrittore. Fa un po’ male è il libro pubblicato nel 2004, che contiene tre brevi romanzi a fumetti sullo sfondo di una Roma minore, in una periferia pasoliniana ricca di storie e personaggi grotteschi.

paralizzare provocare una paralisi, una perdita della funzione muscolare salamandra anfibio della stessa specie della rana tracina pesce che vive nella sabbia, la sua puntura può essere pericolosa pizzicare pungere irritando la pelle malaria malattia infettiva causata da una zanzara, detta anofele

23. Completa il seguente testo coniugando i verbi dati all’infinito: A Pietro non (piacere) .......................................................... i giochi con la palla. Non è che non ci (provare) .......................................................... ma tra lui e la palla (esserci) .......................................................... incompatibilità e Pietro (preferire) .......................................................... lasciar perdere. Gli (piacere) ................................................................................ molto andare in bicicletta attraverso il bosco e (adorare) .......................................................... gli animali, specialmente quelli che la gente definiva “schifosi”, come serpenti e insetti. Era meglio che (essere) ................................................................................. anche un po’ pericolosi, come la tracina. Se Pietro (essere) .......................................................... un animale, avrebbe voluto essere una tracina, perché era possibile che, con il suo pungiglione velenoso, (paralizzare) .......................................................... il piede a qualcuno. Gli (piacere) .......................................................... anche le zanzare, tanto che, per la ricerca di scienze, (scegliere) .......................................................... “La malaria e le zanzare”. Affinché la ricerca (essere) ........................................................................... perfetta, quel pomeriggio sarebbe andato con la sua amica Gloria a intervistare un medico esperto di malaria.

213

Unità 1 5 Occhio… al congiuntivo!

Su cosa stai costruendo sogni? ❑ Sulla sabbia ❑ Sui Target Funds di Fidelity Qual è il tuo sogno più grande? Essere proprietario della tua casa, garantire un’istruzione migliore o andare in pensione un po’ prima? Qualunque sia il tuo sogno, i Target Funds di Fidelity possono aiutarti a pianificarlo per tempo, con serenità

Osserva attentamente le seguenti frasi: Benché Sebbene Nonostante Quantunque

sia molto stanco

lavorerò ancora

Ho comprato quel libro

sia stato malato

esco lo stesso

Ho preso un bel voto

Il professore perché gli studenti possano capire affinché parla lentamente per farsi capire meglio dagli studenti

214

Gli ho scritto quella lettera

benché sebbene

costasse molto

nonostante non avessi quantunque studiato molto

affinché sapesse tutto perché fosse informato per

fargli sapere tutto

Il modo congiuntvo

Voglio salutarli Volevo salutarli

prima

partano

che

purché

partissero

di

Uscirò

partire

a patto che

Devi farlo non lo dicessi a nessuno

Ha fatto quell’esercizio

a condizione che Ti telefonerò Ti ho chiamato

non piova

a condizione che

purché Te l’ho raccontato

a patto che

nel caso che

lui lo sappia senza che nessuno lo aiutasse nessuno lo avesse aiutato

venga anche Maria volessi venire anche tu

RICORDA CHE… richiedono obbligatoriamente il modo congiuntivo: • le frasi finali introdotte dalle congiunzioni: perché, affinché, in modo che, purché il loro soggetto non coincida con quello della frase principale. Esempio: «Gli manderò i soldi, perché compri i libri» o «Gli manderò i soldi per fargli comprare i libri» • le frasi concessive introdotte da: benché, sebbene, nonostante (che), quantunque. Esempio: «Benché sia stanco, vado a lavorare» • le frasi condizionali introdotte da: purché, a patto che, a condizione che. Esempio: «Ti presto il libro, purché me lo restituisca al più presto» • le frasi dipendenti da prima che, in attesa che o da un verbo che indica aspettativa, come aspettare, attendere, purché il loro soggetto non coincida con quello della frase principale. Esempio: «Aspettando che lui arrivi, beviamo un caffè?» o «Aspettando di parlare con lui, beviamo un caffè?» • le frasi esclusive introdotte da: senza che, a meno che, sia che… sia che. Esempio: «Lo faccio io, a meno che non lo faccia tu» «Sia che tu lo voglia, sia che tu non lo voglia, devi andarci (= sia che tu lo voglia o no)» • le frasi che seguono il superlativo relativo. Esempio: «Questo è il film più bello che abbia mai visto»; «È la ragazza più simpatica che conosca» • le frasi fortemente negative. Esempio: «Ti sei annoiato, vero? – No, non è che mi sia annoiato, è che morivo dal sonno» «Credi che la richiesta dei sindacati sia esagerata? – Affatto. Non ho detto che la richiesta sia esagerata, dico solo che la ditta non può concedere aumenti»

215

Unità 1 5 24. Completa le seguenti frasi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13.

14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26.

Voglio salutare i miei amici prima che (loro partire) .............................. . Il professore parla lentamente perché gli studenti (potere) ................................. capire bene le frasi. Maria è un’incosciente! Continua a fumare sebbene (stare) ........................................ aspettando un bambino! Ho capito, ho capito benissimo, senza che tu me lo (ripetere) .............................. un milione di volte. Benché (guadagnare) .............................. molto, è sempre al verde! Va bene, verrò con voi, purché lo spettacolo non (finire) .............................. troppo tardi e io (potere) ................................ tornare a casa presto. Sei la persona più simpatica che io (incontrare) ....................................................... . Ci avevo già pensato da solo, prima che tu me lo (chiedere) .................................. . È vero! Gli dissi tutta la verità, affinché (capire) .............................. con chi aveva a che fare. È stato molto gentile: mi ha ascoltato con pazienza sebbene (avere) .............................. molto da fare. L’anno scorso, in montagna, sciammo molto benché il tempo (essere) .............................. spesso brutto. Mi dispiace, non ho prenotato per Paolo; credevo che (essere) ................................... impegnato tutta la settimana. – Spero che quest’anno Maria (venire) ................................. in campeggio con noi! – Non contarci! Anche l’anno scorso pensavamo che (venire) .............................., ma all’ultimo momento ha cambiato idea. Sembrava che (essere) ................................ una persona tanto gentile e tanto per bene, invece si è rivelato un grande imbroglione! Tutti erano sicuri che la verità prima o poi (venire) .............................. a galla e che il colpevole (confessare) ................................... il suo delitto. È stata un’esperienza molto positiva, forse la più interessante e la più bella che io (fare) .............................. . Credevo che Valentina (essere) .................................... un’ottima studentessa, invece ha lasciato l’università. Penso che non (avere) .................................... più voglia di studiare. Siamo molto felici che anche voi (partecipare) ................................. a questa importante iniziativa! – Dove andava Paolo? – Non lo so, credo che (andare) .............................. all’università. – A che ora ha telefonato Luisa ieri sera? – Penso che (essere) .............................. quasi le 11. Ho paura che il tempo (cambiare) .............................., sebbene ieri le previsioni (essere) .............................. buone. Penso che ormai (essere) .............................. troppo tardi per andare al cinema. Bastava che tu me lo (dire) .............................. prima! L’orto aveva bisogno di essere annaffiato, benché (piovere) .............................. . Ci eravamo augurati che Mario (trovare) .............................. lavoro in quella ditta, ma non l’hanno assunto. Ero molto stanco, sebbene non (lavorare) .............................. molto. Nel caso che tu (decidere) .............................. di venire, telefonami prima!

25. Completa le frasi inserendo una delle seguenti congiunzioni: sia che… sia che, affinché, benché, senza che, prima che, nel caso in cui, purché, a meno che, perché, sebbene: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Ho telefonato al direttore ....................................................................... rimandasse l’appuntamento. Tornerò al lavoro domani, ....................................................................... non sia completamente guarito. Ha organizzato tutto da solo, ....................................................................... nessuno lo avesse aiutato. ....................................................................... decidessimo di venire, ti telefoneremo. Verrà con molto piacere, ....................................................................... non gli capiti un impegno improvviso. Va bene! Ti darò i soldi, ....................................................................... tu non li spenda tutti in cose inutili. È un viaggio faticoso, ................................................ tu lo faccia in auto ........................................................ lo faccia in treno. Metterò tutto in ordine, ....................................................................... arrivino gli ospiti. Ha fatto tutto quello che poteva ....................................................................... tutti fossero soddisfatti. È molto matura, ....................................................................... sia ancora giovane.

216

Il modo congiuntvo

26. Trasforma le seguenti frasi sostituendo alle parole in corsivo una congiunzione

+ il congiuntivo.

Partirò se il tempo non cambia Partirò purché il tempo non cambi. 1. Ti confiderò questo segreto solo se non lo riferirai a nessuno ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ ➞ ........................................................................ 2. Ti presterò la macchina, così sarai più libero di girare ................................................................................................................................................................................................................................................................ 3. Vuoi o non vuoi, devi fare quell’esame ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 4. Ha tradotto quella lettera senza l’aiuto di nessuno ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 5. Ci sono andato, anche se non ne avevo nessuna voglia ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 6. Ho telefonato a Paola per farle cambiare idea ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 7. Sono disposto ad iniziare questo lavoro, ma con l’aiuto di un esperto ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 8. Devo fare queste commissioni prima della chiusura dei negozi ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 9. Aspettando l’arrivo del treno, vado a prendermi un caffè ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 10. Si è perso, anche se gli avevo indicato la strada più volte ➞ ........................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................

A t t enz i one

!

A volte l’alternanza fra il modo indicativo e il modo congiuntivo «non riflette rigidamente l’opposizione tra certezza e incertezza, oggettività e soggettività», ma è solo una questione di stile. Considerando che il modo congiuntivo, per il suo aspetto elegante e letterario, si caratterizza come una scelta stilistica di alto livello tipico della lingua scritta, si tratta di «seguire o la tradizione letteraria o la popolarità dell’espressione» (Serianni, pag. 468). Osserva i seguenti esempi tratti dalla lingua scritta (letteraria e giornalistica): «Noi pensiamo che in tutto ciò ci sia della superficialità e che le parole sono più che altro dettate da qualunquismo» (C. Cassola, Una relazione) nello stesso romanzo troviamo: «Mi dispiace che ti sei voluto scomodare». Dal giornale: «È ingiusto, però, che il direttore […] quando lo sbattono fuori si ritrova solo» (E. Biagi). Nelle frasi interrogative indirette si alternano i vari modi verbali. Esempio: «… gli chiedeva quanti erano in casa, se avesse il padre e la madre, se era fidanzata» (C. Alvaro, in Serianni, pag. 482); «Non so quando le sarebbe comodo ricevermi» (L. Pirandello).

217

Unità 1 5 Congiuntivo ed enfasi Osserva attentamente i seguenti esempi: « – Che non sia bello è vero, – disse Corradino» (C. Pavese, Racconti). «Che fosse stanca si vedeva» (C. Cassola, Una relazione). I verbi della reggente è vero, si vedeva normalmente non reggono il modo congiuntivo. Infatti se poniamo la reggente nell’ordine naturale, cioè prima della subordinata, così risulterebbe. Esempio: La costruzione con la subordinata dislocata a sinistra è tipica dello stile parlato in cui colui che parla anticipa quei «È vero che è bello», «Si vedeva che era stanca»

fattori e quegli eventi che, a suo avviso, hanno una maggior importanza, un maggior peso comunicativo. La frase, che in questo caso richiede l’uso del congiuntivo, assume un’enfasi maggiore. Con l’uso del modo congiuntivo al posto dell’indicativo l’effetto semantico della subordinata risulta sicuramente più forte e l’intonazione (/ \) contribuisce, tramite un’interruzione, ad una maggior distinzione della frase. Esempio: Con la stessa enfasi e quindi con la stessa intonazione si pronunciano le frasi subordinate che aprono il discorso «Tutti erano convinti che era un imbecille (—)» o «Che fosse un imbecille tutti ne erano convinti (/ \)» con un aggettivo indefinito, un avverbio o un pronome indefinito che termina in -unque. Esempio:

«Qualunque cosa dicesse o facesse, ormai nessuno gli credeva più (/ \)», «Dovunque tu vada, ti seguirò! (/ \)». «Chiunque dovesse telefonare, io non ci sono per nessuno! (/ \)».

218

Il modo congiuntvo

Occhio… all’ordine delle parole!

Nella lingua di comunicazione, nel parlato ed anche nello scritto di livello informale, la struttura informativa della frase spesso non segue l’ordine canonico della struttura sintattica dell’italiano (soggetto>verbo>complemento), ma tende a disporre le parole a seconda del loro valore informativo secondo diversi criteri. Di regola il dato (topic), ciò che è già nella conoscenza degli interlocutori, precede il nuovo (comment), l’informazione nuova, e si trova di solito all’inizio della frase. Esempio: «Andrea ha comprato un altro paio di scarpe» Nelle risposte il dato (Andrea) si può omettere: A. «Che cosa ha fatto Andrea?» B. «Ha comprato un altro paio di scarpe». Nel caso in cui Andrea, che ha già tantissime scarpe, continuasse a comprarne ancora, B potrebbe rispondere: «Un altro paio di scarpe ha comprato!» comunicando la sua meraviglia e forse anche la sua indignazione nei confronti di questa ennesima spesa di Andrea. Nell’italiano contemporaneo, per evidenziare quegli elementi della frase che hanno maggior peso comunicativo per il parlante, si usa anticiparli all’inizio della frase (vedi la dislocazione della frase subordinata al congiuntivo) o anche alla fine. Si parla di dislocazione a sinistra, quando la frase si spezza, attraverso l’intonazione, separando un elemento (spesso un complemento oggetto) a sinistra e riprendendolo con un pronome atono. Esempio: «Il pesce, non lo mangio»; «Di questo ne parliamo domani»; «In quel ristorante non ci torno più». La dislocazione a destra è meno frequente; si usa quando si vuole recuperare un’informazione o quando si vuole essere più chiari. Esempio: «Allora non hai capito. L’ho già fatto l’esame!»; «Prendetevele comode le calze, dal momento che le scarpe hanno tacchi altissimi» (cfr. la pubblicità nella pagina seguente) Un altro modo per rendere una frase più comprensibile e più chiara è quello di “spezzarla” come se fossero due frasi attraverso il che . Esempio: «Queste acque fanno bene ➞ Queste sì che fanno bene»; «Quando torni? ➞ Quand’è che torni?» ; «Chi mi ha cercato ➞ Chi è che mi ha cercato?» Si può introdurre un elemento nuovo e metterlo in particolare evidenza a livello comunicativo con c’è, nella costruzione: c’è+topic+che, molto frequente nel parlato, come nel seguente esempio: A. (dopo aver sentito un gran rumore): «Che succede?» B. «C’è il vento che ha spalancato la finestra»

219

Unità 1 5 Osserva attentamente le seguenti pubblicità:

L’occhiale lo crei tu in pochi secondi. Con un semplice gesto puoi avere tantissimi colori e forme diverse. Try: in un occhiale tanti occhiali. ANZIA. I D I G A R noN N A 5 N IAT, C O utto il AD E IN F iamo messo t ttaglio b B R AVO. M b ci a ogni de eno la t r a a r e u r c c o a, d Per . Abbiam davvero italian zo di Sollievo, le nuove collant riposanti e r o m a stro n’auto un prez truire u mo dato è amore. ia b b per cos a sì che ori. E le tro e fu orarsi. Questo m cui inna

DOMANDA INCERTA

SCEGLI LA MIGLIOR RISPOSTA

C’È QUALCUNO CHE MI PUÒ CAPIRE VERAMENTE FORUM Aprile 2007

220

Il modo congiuntvo

Al lavoro! 27. Scrivi le domande per le seguenti risposte: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

................................................................................................................................? ................................................................................................................................? ................................................................................................................................? ................................................................................................................................? ................................................................................................................................? ................................................................................................................................? ................................................................................................................................? ................................................................................................................................?

Luisa canta. Li lavo io (i piatti). Canta Luisa Lo prendo amaro (il caffè). Hanno pagato loro. Hanno comprato una macchina nuova. Ci vado io (a ritirare il pacco). Ti ha cercato Francesco.

28. Scrivi, accanto ad ogni foto, uno slogan che pubblicizzi il prodotto rappresentato secondo il modello «OLIVETO E ROCCHETTA QUESTE Sì CHE FANNO BENE».

......................................................................................... .........................................................................................

........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ......................................................................................... .........................................................................................

......................................................................................... .........................................................................................

................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. .................................................................

221

e si

Congiuntivo presente

ca

t Sin

le

Unità 1 5

i grammat

Parlare

Scrivere

Sentire

Capire

parli parli parli parliamo parliate parlino

scriva scriva scriva scriviamo scriviate scrivano

senta senta senta sentiamo sentiate sentano

capisca capisca capisca capiamo capiate capiscano

Essere

Avere

io sia tu sia egli sia noi siamo voi siate essi siano

È giusto che

abbia abbia abbia abbiamo abbiate abbiano

gentile con lui e che gentili

molta pazienza

Congiuntivo passato sia sia sia

abbia abbia abbia abbiamo abbiate abbiano

andato/a

siamo siate siano

andati/e

capito

Forme irregolari Uscire

Venire

Tenere

Rimanere

esca esca esca usciamo usciate escano

venga venga venga veniamo veniate vengano

tenga tenga tenga teniamo teniate tengano

rimanga rimanga rimanga rimaniamo rimaniate rimangano

Andare

Dare

Fare

Stare

Dire

Bere

vada vada vada andiamo andiate vadano

dia dia dia diamo diate diano

faccia faccia faccia facciamo facciate facciano

stia stia stia stiamo stiate stiano

dica dica dica diciamo diciate dicano

beva beva beva beviamo beviate bevano

222

Il modo congiuntvo • Sintesi grammaticale

Dovere

Potere

Volere

Sapere

debba (deva) debba (deva) debba (deva) dobbiamo dobbiate debbano (devano)

possa possa possa possiamo possiate possano

voglia voglia voglia vogliate vogliate vogliano

sappia sappia sappia sappiate sappiate sappiano

Congiuntivo imperfetto Parlare

Scrivere

Capire

parlassi parlassi parlasse parlassimo parlaste parlassero

scrivessi scrivessi scrivesse scrivessimo scriveste scrivessero

capissi capissi capisse capissimo capiste capissero

Congiuntivo trapassato fossi fossi fosse fossimo foste fossero

andato/a

andati/e

avessi avessi avesse avessimo aveste avessero

capito

Forme irregolari Dare dessi dessi desse

Stare dessimo deste dessero

stessi stessi stesse

stessimo steste stessero

223

Unità

Periodo ipotetico

16 Strutture grammaticali 

Periodo ipotetico Magari Funzioni comunicative Esprimere desideri Formulare ipotesi possibili e impossibili Descrivere

Renzo Arbore

Ferzan Ozpetek

Giovanna Melandri

Elettricista

Cuoco

Filosofa

Renzo Arbore. Musicista e showman nella ex centrale Montemartini a Roma.

Ferzan Ozpetek. Regista, nella cucina del ristorante Paris a Trastevere.

Ero affascinato da fili e lampadine, mi sembravano il futuro (…) Poi mia madre mi regalò una fisarmonica e mi appassionai alla musica. Anche se ho cambiato idea e non ho fatto l’elettricista, la passione per la luce mi è rimasta. Basta venire di sera a casa mia, sembra una festa, perché ogni cosa è illuminata.

Cucinare era per me un lavoro da acrobata. Ancora oggi è ciò che amo di più. Non c’è dubbio, se non avessi fatto il regista oggi sarei cuoco con una predilezione per tutto quello che è salato: i primi piatti, che secondo me sono i più creativi, sono il mio forte.

1.

Completa con i verbi mancanti le seguenti frasi:

Giovanna Melandri. Ministro per le politiche giovanili e per le attività sportive, seduta a un tavolo della Biblioteca Angelica a Roma.

Mi appassionava la ricerca, ma poi mi prese il virus della politica. Volevo fare ricerca e chissà che, prima o poi, non riprenda gli studi. Quando mi sono iscritta all’università, alla filosofia ho preferito l’economia politica. (…)

Al lavoro!

1. Se non fosse stato Renzo Arbore, ........................................... un elettricista. Se sua madre non gli ................................................................. una fisarmonica, forse non sarebbe diventato uno showman. 2. Se Ferzan Ozpetek non .................................... .......................................... il regista, avrebbe fatto il cuoco. Se .................................................... il cuoco sarebbe diventato uno specialista dei primi piatti.

224

Periodo ipotetico

Cosa volevo fare da grande… Renzo Arbore (che a giorni compie 70 anni), l’elettricista. La ministra Melandri, la filosofa. Ferzan Ozpetek, il cuoco. Sogni di ex bambini. La ballerina. La filosofa. Il cuoco. Le aspirazioni infantili di alcuni personaggi che, nella realtà, sono diventati tutt’altro: registi, attori, giornalisti o ministri. Guardate chi sono e chi avrebbero voluto essere.

Lina Wertmüller

Emilio Carelli

Achille Bonito Oliva

Ballerina

Chirurgo

Agente segreto

Lina Wertmüller. Regista sulla terrazza della sua casa romana.

Ero lanciata. Vincevo i premi di “boogie” in coppia con Sergio Corbucci. Guardavo i film di Ginger Rogers e Fred Astaire e volevo fare la ballerina. Per la mia famiglia, una famiglia di avvocati, molto borghese, dovevo andare a scuola. Ma ballare mi è sempre piaciuto. Dopo la guerra, io ed il mio amico Sergio Corbucci (anche lui diventerà regista) eravamo campioni di boogie. Poi per caso è subentrata la regia.

Emilio Carelli. Giornalista, direttore di Sky Tg24, fotografato al Policlinico romano Umberto I.

Avevo letto la biografia del dottor Schweitzer e decisi di seguire le sue orme. Volevo fare il medico fin dalle elementari, poi, quando in prima media lessi la biografia di Albert Schweitzer, che si era impegnato molto in favore dei bambini dell’Africa, rimasi folgorato e dissi: “Voglio diventare come lui”. (…) Ma a scuola me la cavavo abbastanza bene nelle materie umanistiche e così l’ultimo anno di liceo, tra le due facoltà, scelsi lettere. Fu una decisione molto sofferta, ma se rinascessi rifarei il giornalista, se avessi una seconda vita farei il medico.

Achille Bonito Oliva. Critico d’arte, nella sua casa con un ritratto dell’artista piemontese, Michelangelo Pistoletto.

Vedevo un futuro da spia. Poi mi misi a spiare le immagini degli altri. Alla domanda di mia madre: “Cosa vuoi fare da grande?”, la mia prima risposta fu: “Vorrei fare il bambino”. Quando mi spiegò che non era possibile, decisi che volevo fare la spia. Lavoro che mi permetteva di fantasticare.(…) Era, quello dell’infanzia, il mondo del sogno che poi, crescendo, si tramutò nell’amore per la poesia.

3. Se Giovanna Melandri non fosse stata ministro, ......................................................... una filosofa. Se non fosse stata affascinata dall’economia politica, ...................... ................................ la ricercatrice. 4. Lina Wertmüller avrebbe fatto la ballerina, se non ................................................ la regista. Se avesse fatto la ballerina, la sua famiglia, molto borghese, non .................................................... contenta.

225

Unità 1 6 5. Se Emilio Carelli ................................. ................................... il medico, sarebbe stato un chirurgo. Se fosse stato bravo in matematica, .................................. la facoltà di medicina, ma se rinascesse una seconda volta ..................................... di nuovo il giornalista. 6. Se Achille Bonito Oliva non ................................ ...................................... un critico d’arte, sarebbe stato una spia. Se non ........................................... ............................................ un grande amore per l’immagine e la poesia, non avrebbe scelto questa professione. Osserva attentamente le pubblicità e i titoli in questa pagina:

FRIGO O U T L I E S LARE… R A P E S S POTE E LUI! S S O F I C SE NON

Se per caso perdo il portafogli? Se non sono in Italia? Se mi fregano su Internet? Se mi clonano? Se non mi accorgo? Se non ho con me i contanti? Se per caso non mi sento sicuro?

226

Periodo ipotetico

2.

acquisti su Internet protetti fino alla consegna

Dopo aver letto i titoli e gli slogan pubblicitari, completa le frasi: 1. Se non ci fosse Nutella, ........................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 2. Se non ci fosse il frigorifero, ................................................ ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 3. Se il mio frigo potesse parlare, .......................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 4. Se fossi al posto della ragazza sdraiata a un passo dal mare, ....................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 5. Se mi svegliassi una mattina e trovassi la mia auto distrutta, ......................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 6. Magari andasse tutto liscio come l’olio! Se filasse sempre tutto liscio, ............................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 7. Se mia sorella al primo appuntamento non mi avesse prestato il suo vestito rosso, .............................. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 8. Se mia cugina per quel weekend non ci avesse prestato la casa al lago, ........................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 9. Se per caso perdo il portafogli e non sono nel mio Paese, .......................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 10. Se non posso pagare in contanti, .................................... ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

227

Unità 1 6 SAI CHE COS’È… il periodo ipotetico? È il periodo formato da due frasi strettamente collegate fra loro: una, la frase subordinata (protasi), esprime «la condizione necessaria per l’avverarsi di quanto è affermato nell’altra», la frase principale (apodosi) (Dardano, pag. 303). • Se la condizione (come anche la conseguenza) è reale, ci troviamo di fronte al periodo ipotetico della realtà: le frasi sono espresse rispettivamente nel modo indicativo oppure la subordinata nell’indicativo e la principale nell’imperativo. Esempio: «Se dice così, ha le sue buone ragioni»; «Se ha detto così, aveva le sue buone ragioni»; «Se vieni, mi fai piacere»; «Se verrai, mi farai piacere»; «Se decidi di venire, telefonami» • Se la subordinata esprime una condizione possibile e la principale una conseguenza possibile, il periodo ipotetico si chiama della possibilità: si riferisce ad una situazione presente o futura ed è espresso con il congiuntivo imperfetto (nella frase subordinata) e con il condizionale presente (nella frase principale). Esempio: «Se venissi, te lo farei sapere»; «Se potessi partecipare a quel concorso, sarei contento».

A t t enz i one

!

La frase principale può essere anche all’imperativo o all’indicativo:

«Se decidessi di venire, avvertimi in tempo»; «Se decidessi di venire, ci troveremo là» • Se la condizione è impossibile da realizzare e altrettanto impossibile ne risulta la conseguenza, siamo in presenza del periodo ipotetico dell’irrealtà. Quando si riferisce ad una situazione presente è espresso con il congiuntivo imperfetto e con il condizionale presente. Esempio: «Se fossi nei tuoi panni, non agirei così»; «Se fossi io il presidente, saprei come far funzionare la Compagnia» Se il periodo ipotetico si riferisce ad una situazione passata è espresso con il congiuntivo trapassato e con il condizionale passato. Esempio: «Se fossi stato al tuo posto, avrei fatto diversamente»; «Se non avessi bevuto così tanto, non mi sarei sentito tanto male» Il periodo ipotetico dell’irrealtà si può rendere anche con il congiuntivo trapassato, che situa l’impossibilità della condizione nel passato, e con il condizionale presente, che situa la conseguenza nel presente. «Se ieri sera non avessi bevuto così tanto, ora non mi sentirei tanto male»; «Se avessi accettato quel lavoro, a quest’ora sarei ricco» Nelle ipotesi della possibilità e della impossibilità, se ha il significato di qualora, nell’ipotesi che, casomai, nel caso che.

228

Periodo ipotetico

RICORDA CHE… Nel periodo ipotetico dell’irrealtà si può trovare, specialmente nella lingua parlata (ed anche parlata/scritta), l’uso dell’imperfetto indicativo. Esempio: «Se lo sapevo, non venivo» (= «se l’avessi saputo, non sarei venuto»)

3.

Completa con i verbi mancanti le seguenti frasi: 1. Vorrei fare una gita a Firenze, ma non ho tempo libero. Se ............................................... qualche giorno di vacanza, ci ............................................... sicuramente. 2. Avrei voluto rispondere subito alla tua lettera, ma sono stata molto occupata. Se non .............. ............. ............. , ti ....................... ..................... subito. 3. Mi piacerebbe visitare Venezia durante il Carnevale, ma non è possibile. Se ................................. realizzare questo sogno, ............................................... molto contento. 4. Non posso prendere le ferie, perché ho appena cambiato lavoro. Se non ................................. ................................ lavoro, non ................... ........................... nessun problema. 5. Mi piacerebbe molto fare delle belle gite con la mia amica durante l’estate. Se lei ............................................... la mia proposta, ne ............................................... felice. 6. Mi sono pentito di non aver dato quell’esame. Se lo ...................... ........................., ora ............................................... libero e ............................................... andare in vacanza. 7. Perché non mi hai detto che ti servivano dei soldi? Se tu me lo .................. ............................., te li ......................... ...................... volentieri! 8. Scusami se non posso accettare il tuo invito. Se io ..............................................., ............................................... con piacere, ma veramente non posso. 9. Peccato che tu non sia venuto al concerto. Se ..................... .........................., ti ..................... .......................... 10. Perché hai speso tanto? Se tu non .................... ........................... tanti vestiti, ora ............................................... i soldi per comprare i libri. 11. Accidenti, quanto sono aumentato di peso! Se ........................................... di meno, non ............................................. così grasso. 12. Mi dispiace che tu non abbia preso la medicina e che tu stia male. Se la ........................ ......................., ora ............................................... bene. 13. Lo studente non ha capito la domanda e non ha risposto. Se ........................ ......................., ........................... ...................................

4.

Ascolta e indica con una crocetta VERO e FALSO. ariete

È la giornata sbagliata per fare cambiamenti. VERO

FALSO

bilancia Devi pensare bene prima di fare qualcosa. VERO

FALSO

toro

gemelli

Riuscirai a ottenere risultati speciali.

VERO

FALSO

scorpione Ti sentirai stanco e triste.

VERO

FALSO

Non ci saranno novità.

VERO

FALSO

sagittario Devi guarire una ferita del passato. VERO

11 cancro È il momento giusto per scegliere la persona adatta a te. VERO

FALSO

capricorno Devi essere disponibile e non preoccuparti.

FALSO

VERO

FALSO

leone Devi andare avanti senza guardare indietro. VERO

FALSO

acquario Giornata leggera, senza impegni.

VERO

FALSO

vergine Non dare importanza a quello che succede davanti a te. VERO

FALSO

pesci Richiamerai l’attenzione di molte persone. VERO

229

FALSO

Unità 1 6 Occhio…

al congiuntivo imperfetto che, quando esprime possibilità o impossibilità, ha sempre valore di tempo presente: magari

venisse! fosse vero! fossi al tuo posto! tornasse il sole!

se almeno

Il congiuntivo trapassato esprime l’impossibilità riferita al tempo passato. Esempio: «Magari l’avessi saputo! Non avrei fatto quella brutta figura»; «Almeno mi avesse ringraziato! Non mi ha detto una parola» Quando il congiuntivo imperfetto si trova in dipendenza di un condizionale presente, tutto il periodo si colloca nel tempo presente: Sarei contento Mi piacerebbe Vorrei Sarebbe

mi presentassi la tua famiglia opportuno necessario meglio

che

smettesse di gridare comprasse un paio di occhiali tu studiassi di più

Bisognerebbe

Le stesse frasi, trasformate in ipotesi, conservano lo stesso valore temporale: Sarei contento se Mi farebbe piacerebbe

comprasse un paio di occhiali

mi presentassi la tua famiglia

Se smettere di gridare

5. Ti piacerebbe che Fiorello ritornasse in tv con una sua trasmissione?

Ti piacerebbe che Fiorello ritornasse in TV con una sua trasmissione?

Donna Moderna, 28 marzo 2007

230

Dopo aver letto l’articolo a fianco, completa le frasi: Se il famoso showman Fiorello tornasse a lavorare in TV tutti gli italiani ............................................................ contenti. L’82% dei telespettatori vorrebbe che il presentatore ......................................................................... a lavorare in video. L’85% delle donne intervistate nel sito di Donna Moderna sarebbe felice che Fiorello ............................................... una nuova trasmissione. Sarebbe opportuno che i lettori .................................................... la loro opinione via SMS.

Sì 82% No 18% Un trionfo. Domenica 8 ottobre, tra le 20,45 e le 21,30, otto milioni di italiani sono rimasti incollati a RaiUno. Tutto merito di Fiorello, che ha lanciato la nuova stagione del suo programma Viva Radio 2 con una puntata speciale in TV. I telespettatori vorrebbero che il simpatico presentatore tornasse in video con una trasmissione? Ecco il parere di 166 lettori via SMS.

sarebbe meglio

6.

Trasforma le frasi secondo l’esempio:

«Ti farei questo favore, ma sono troppo occupato» «Ti farei questo favore se non fossi troppo occupato» 1. Comprerei volentieri quel quadro, ma costa troppo. Comprerei volentieri quel quadro se .................... ......................................................................................................................

Periodo ipotetico 2. Sarei venuto anch’io, ma era troppo tardi. Sarei venuto anch’io se .......................................................................... 3. Te l’avrei detto, ma non lo sapevo. Te l’avrei detto se ............................................................................................................... 4. Mi piacerebbe fare delle gite, ma non ho la macchina. Mi piacerebbe fare delle gite se ....................... ...................................................................................................................... 5. Resterei ancora un po’, ma non ho tempo. Resterei ancora un po’ se .................................................................... ...................................................................................................................... 6. Sarei tornato prima, ma l’autobus era già partito. Sarei tornato prima se .............................................................. 7. Te l’avrei detto, ma non ti ho trovato. Te l’avrei detto se .................................................................................................

7.

7. Non ho potuto comprare i libri perché i soldi non sono ancora arrivati. Magari ....................................... domani! 8. ............................................................... utile che tu rimanessi in casa ad aspettarli. 9. Mi ................................................ che tu rispondessi a quella lettera appena possibile.

9.

1. Gradirei che anche tu (essere) ......................................... presente alla cerimonia. 2. Vorrei che i miei figli (studiare) ......................... di più. 3. Bisognerebbe che voi (andare) ..................................... in segreteria a chiedere le informazioni di cui avete bisogno. 4. Sarebbe necessario che anche loro (venire) .................................................... alla riunione. 5. Sarebbe stato opportuno che tu (accettare) .................................................... quell’invito. 6. Avrei desiderato che (lui parlare) ................................ di meno. 7. Saremmo felici che (partecipare) ............................ anche voi alla gita. 8. Eh lo so! Tutti vorrebbero che le vacanze non (finire) ......................................... mai. 9. Non avrei mai pensato che (lui potere) ...................... ....................... cadere così in basso! 10. Mi piacerebbe che anche tu la (pensare) ............ ................................ come me! 11. Sarebbe stato meglio che loro non mi (informare) ...............................................................! 12. Lei vorrebbe che io le (chiedere) ........................... scusa, ma non ho nessuna intenzione di farlo! 13. Forse converrebbe che anche i suoi genitori (dire) ....................................... la loro opinione.

Trasforma le frasi secondo gli esempi:

«Non ho la carta da lettere, altrimenti gli scriverei» «Se avessi la carta da lettere gli scriverei» «Senza fumare non resisterei» «Se non fumassi non resisterei» 1. Senza di te, ieri sera mi sarei annoiato. Se ............................................. ieri sera mi sarei annoiato. 2. Non avevo il suo numero, altrimenti lo avrei chiamato. Se ........................................................, lo avrei chiamato. 3. Senza il mio computer mi sentirei perso. Se ........................................................... mi sentirei perso. 4. Senza il vocabolario, non riuscirei a tradurre. Se .................................................. non riuscirei a tradurre. 5. Non ho la carta stradale, altrimenti lo troverei Se ............................................................ lo troverei. 6. Non mi sono annoiato alla tua festa, altrimenti te lo avrei detto Se ...................................., te lo avrei detto. 7. Non so come avrei potuto cavarmela senza il tuo aiuto. Non so come avrei potuto cavarmela se ............................................................. .

8.

Completa le seguenti frasi: 1. Speriamo che domani faccia bel tempo. Magari ............................................................... il sole! 2. Mi hanno detto che l’esame è andato bene. Magari ............................................................... vero! 3. Mi dispiace: se lo avessi saputo, te lo avrei detto. Magari ...............................................................! 4. Quest’anno non possiamo sciare: non c’è neve. Magari ...............................................................! 5. Ci piace molto quell’appartamento. Magari ............................................................... comprarlo! 6. Mi sono pentito di non aver accettato quel lavoro. Magari ...............................................................!

Completa con i modi e i tempi giusti:

10.

Completa le seguenti frasi coniugando i verbi dati in ordine sparso: volere andare risparmiare capire avvertire 1. È finito lo zucchero: bisognerebbe che tu .................. .................................. a comprarlo. 2. Mi piacerebbe molto fare una gita in campagna; .................................................... che tu venissi con me. 3. Hai speso troppo. Sarebbe opportuno che ........ ........................................................ un po’. 4. Preferirei che tu mi .................................................. quando decidi di cambiare programma. 5. Non vorrei che Franco .................................................. male: spiegagli meglio quale strada deve fare.

231

Unità 1 6

Atto II «Vorresti dire che non mi avresti sposato, se fossi stato povero?» GIULIANA: «Non lo so! Capisci che non lo so! Non l’ho ancora capito. Non ho avuto tempo di capirlo. Perché ci siamo sposati così di furia? Che furia c’era?» PIETRO: «Mi hai detto: sposami, per carità! Sennò se non mi sposi tu, chi mi sposa? Sennò finisce che mi butto dalla finestra. Non hai detto così?» GIULIANA: «Sì, ho detto così. Ma era un modo di dire. Non c’era mica nessuna necessità di sposarmi così di furia. Non ero mica incinta. Tua madre avrà magari creduto che mi sposavi perché ero incinta! Le hai spiegato che non sono incinta, a tua madre?» PIETRO: «Sì» GIULIANA: «Che furia c’era? Ci siamo sposati come se stesse bruciando la casa. Perché? Non era meglio riflettere un poco?» PIETRO: «Io ho riflettuto. Magari è stata una riflessione durata lo spazio di un minuto secondo. Ma non è detto che le riflessioni devono durare dei secoli. Una riflessione lucida, lampeggiante, di un minuto secondo può bastare». PIETRO:

NATALIA GINZBURG Nasce a Palermo nel 1916 da una famiglia di religione ebraica. Il padre, Giuseppe Levi, professore universitario e i suoi tre fratelli saranno imprigionati e processati con l’accusa di antifascismo. Natalia trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Torino, in stato di emarginazione e trova presto conforto nella scrittura. In quegli anni stringe legami con i maggiori rappresentanti dell’antifascismo torinese e in particolare con gli intellettuali della casa editrice Einaudi della quale il marito Leone Ginzburg, docente universitario di letteratura russa, era collaboratore dal 1933. Nel 1940 segue il marito, che era stato mandato al confino per motivi politici e razziali, in un paese dell’Abruzzo dove rimane fino al 1943. Nel febbraio del 1944, in seguito alla morte del marito, ucciso nel carcere di Regina Coeli, Natalia ritorna a Torino e al termine della seconda guerra mondiale comincia a lavorare per la casa editrice Einaudi. Nel 1950 sposa Gabriele Baldini, docente di letteratura inglese e direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra. Nel 1963 vince il premio Strega con Lessico famigliare che viene accolto da un forte consenso di critica e di pubblico. La Ginzburg si rivela inoltre autrice di commedie, tra le quali, Ti ho sposato per allegria del 1970 (da cui è stato tratto il film omonimo interpretato da Monica Vitti, con la regia di Luciano Salce).

232

Natalia Ginzburg, Ti ho sposato per allegria, Torino, Einaudi, 1976

@ http://www.radio.rai.it/radio3/terzo_anello/alta_voce/archivio_2005/eventi/2005_08_01_lessicofamigliare/index.cfm Puoi ascoltare dalla voce dell’attrice Anna Buonaiuto la lettura, in 22 puntate, di Lessico famigliare trasmessa dal canale del terzo programma della RAI nella trasmissione Ad alta voce.

Periodo ipotetico

Al lavoro! 11.

Descrivi brevemente l’argomento del testo: .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

12. essico famigliare è un libro profondamente autobiografico, in cui la voce narrante è proprio quella della piccola Natalia, ultima di cinque figli della famiglia Levi, una famiglia ebrea come quella dell’autrice. Ambientate a Torino tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, le vicende della famiglia Levi si dipanano in casa sullo sfondo del complesso contesto storico italiano di quel periodo: molte sono le figure degli intellettuali torinesi che frequentano il salotto di casa Levi, mentre si susseguono l’ascesa del fascismo, le leggi razziali, la guerra e la Resistenza. Ma, più di tutto, nel racconto c’è proprio il lessico famigliare, ovvero quel certo modo di parlare e di dire le cose che immediatamente ci fa riconoscere una somiglianza con l’altro, un senso di appartenenza, un vero e proprio richiamo verso le persone e i ricordi.

Formula un titolo: .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

L

13.

Descrivi con qualche aggettivo la personalità dei due personaggi: Giuliana è ...................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. Pietro è ........................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

14.

Completa il dialogo riscrivendo con parole tue le battute di Pietro: Pietro: ..................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................? Giuliana: Non lo so! Non ho avuto il tempo di capirlo. Ci siamo sposati così in fretta! Che fretta c’era? Pietro: ..................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. Giuliana: Sì che te l’ho detto, ma era solo un modo di dire. Non ero mica incinta. Forse tua madre ha pensato che mi sposavi perché aspettavo un bambino. Gliel’hai detto che non è vero, che non sono incinta? Pietro: ..................................................................................................................................................... Giuliana: Allora perché ci siamo sposati come se fosse una questione di vita o di morte? Non era meglio rifletterci più a lungo? Pietro: ..................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

233

Unità 1 6 Occhio…

a magari, quando è usato con il modo indicativo: in questo caso non esprime un desiderio impossibile da realizzare (come quando si trova con il congiuntivo), ma prende il significato di forse, anche, piuttosto o di forse anche contemporaneamente. Esempio:

Leggi attentamente cercando di interpretare il significato di magari e mica:

ese, inglese c n a r f a t t e Ric aliana? o magari it rati si scelga Sugli immig

«No, questo vestito non è adatto per la cerimonia, magari (= piuttosto) metti il tailleur nero»; «Sono settimane che non vedo Clara. Magari (= forse, probabilmente) mi avrà anche chiamato, ma ero sempre fuori città»; «Oggi ho deciso di farmi un bel pranzetto: mi preparerò un piatto di spaghetti al ragù, una bella bistecca con un contorno di patate fritte e magari (= addirittura / forse anche) un dessert!»

Magari, rispetto agli avverbi forse, probabilmente o a piuttosto e addirittura assume un valore soggettivo, legato alla personalità di chi parla o scrive; aggiunge un valore emotivo, una connotazione affettiva al significato del semplice avverbio di possibilità. Con valore assoluto, magari può introdurre un commento a quanto si è già detto conservando tutta la carica ottativa (del desiderio al limite della possibilità), come nel seguente esempio: «Verresti con me in Sardegna? – Magari! (fosse possibile!)»

oppure si trova nelle risposte affermative; in questo caso non si limita solo ad aderire a una proposta, ma aggiunge il significato di volentieri, perché no?. Esempio: «Vuoi un cognac? – Eh… magari…»; «Vieni a fare un giro? – Magari! Accetto volentieri».

234

Oggi è una delle giornate in cui capisci subito che le cose girano al meglio. Hai presente, no? Il cielo è sereno, l’aria è frizzante, la gente fuori è più contenta… Magari è solo una mia impressione. Sarà… ma che importa? Io oggi prendo il coupé.

Periodo ipotetico

Hanno 30 anni e conoscono tutti i ristoranti del mondo. Ma non ci vanno mica per mangiare

MICA FAC ILE UN MILIONSPOSARE ARIO

“Ti spiace mica se non lo mangio?” Luciana Littizzetto, Mai dire gol

Non puoi mica accompagnarmi a casa? Luciana Littizzetto, Mai dire gol

SAI CHE COSA SONO… i marcatori? Sono quelle particelle come magari, mica, pure, tanto, ecc. che, nella comunicazione, danno un’enfasi particolare alla frase in cui si ritrovano, a seconda dell’intonazione con cui vengono pronunciate, dei gesti da cui sono spesso accompagnate ed anche dei modi verbali o di altri aspetti linguistici presenti nel discorso. Esempio: A «Perché Marta non è venuta?» B «Non so… magari sarà già partita» Magari accompagnato dal futuro di dubbio sarà partita, esprime tutta l’incertezza di B; l’espressione potrebbe essere accompagnata da un’alzata di spalle da parte dell’interlocutore, che indica chiaramente che non sa cosa rispondere e azzarda un’ipotesi. Esempio: A «Scusi, mi sa dire dov’è l’Ufficio Reclami?» B «Non saprei, vada all’Ufficio Informazioni, magari le sanno dire qualcosa» In questo caso B, pur non sapendo rispondere, cerca di essere collaborativo ed usa magari nel senso di «forse è meglio andare ... » La particella mica, nel senso di affatto, per niente, (es: «non sono mica/affatto ricco») non si limita a negare, ma esprime il contrario di quanto l’interlocutore si aspetti o per lo meno presuma. Esempio: A «Bella quella macchina! È la tua?» B «Non sono mica così ricco!» Con la sua risposta B replica di essere molto meno ricco di quanto A abbia supposto. Mica contribuisce a dare un tono più cortese alle richieste. Esempio: «Non avrebbe mica una brochure?»; «Saprebbe mica indicarmi dov’è la segreteria?» La particella pure, quando segue il modo imperativo, ne attenua la carica direttiva; la funzione comunicativa del discorso non è più quella del comando, ma quella del permesso o della concessione. Esempio: A «Posso entrare?» B «Prego, si accomodi, venga pure!»

235

Unità 1 6 15. Sostituisci i termini in corsivo con altri termini o espressioni di significato corrispondente: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Verresti con me al mare il prossimo finesettimana? Magari! Devo lavorare. .................................................................................... Sono due settimane che non vedo Clara. Magari mi avrà chiamato, ma ero fuori città. ......................................................... Questo vestito non è adatto per la cerimonia, magari metti l’abito blu. ............................................................................................... Non dirai mica sul serio! Non ci credo. ............................................................................................................................................................................ Mica si sarà arrabbiato! ............................................................................................................................................................................................................... Non sono mica bugie, è la pura verità! ............................................................................................................................................................................ Un cioccolatino? Uhm…magari. .......................................................................................................................................................................................... Non posso mangiare dolci, perché sono a dieta, magari prenderò un caffè. ................................................................................... Mica male la ragazza, eh? .......................................................................................................................................................................................................... Mi daresti mica un passaggio a casa? ............................................................................................................................................................................

ca

le

t Sin

e si

Se

vincessi

cambierei vita

vincessi

faresti il giro del mondo

vincesse vincessimo

faremmo una lunga vacanza

vinceste

non lo direste a nessuno

vincessero

smetterebbero di lavorare

avessi

avuto i soldi,

avrei

comprato

la macchina

avresti

cercato

un altro appartamento

avesse

avrebbe

avessimo

avremmo

aveste

avuto la possibilità avreste

avessero

fossi

quell’investimento fatto

andato/a venuto/a

fosse

al concerto,

mi sarei

al cinema,

ti saresti

al teatro,

fossimo foste fossero

236

quel viaggio

avrebbero

fossi

Se

comprerebbe una casa

alla lotteria,

avessi

Se

i t a gramm

andati/e

sempre a lezione,

ora

divertito/a

si sarebbe saremmo sareste sarebbero

più preparati

C O PPI E A O R O LAV

Vuoi iscriverti a un corso di restauro del libro, telefoni alla segreteria alla scuola per ricevere tutte le informazioni necessarie.

Corso: Restauro del libro e della carta (corso biennale) Durata: 1.800 ore Da lunedì 8 ottobre 2007 a venerdì 19 giugno 2009 Orari di frequenza: la mattina 9.00 -14.00 per 30 ore settimanali Sede Il corso si tiene presso lo storico Palazzo Ridolfi, Via Maggio, 13 – 50125 Firenze MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE Per iscriversi ad un corso, lo studente deve inviare la Domanda di Ammissione, la quale sarà esaminata dalla Direzione dell’Istituto. Se la domanda è accettata, lo studente viene invitato a formalizzare l’iscrizione inviando alla Segreteria dell’Istituto (via Maggio,13, 50125 Firenze) la seguente documentazione: 1. Copia del Regolamento Amministrativo, debitamente firmata 2. Copia della ricevuta di versamento della prima retta di frequenza. 3. Fotocopia dei titoli di studio. 4. Fotocopia di un documento di identità. 5. 2 fotografie formato tessera.

Posti disponibili: 1 classe da 15 partecipanti (numero chiuso) Scadenza delle Iscrizioni: lunedì 1 ottobre 2007 Quota di partecipazione La quota di partecipazione al Corso in Restauro del libro e della carta (corso biennale), edizione 2007, è di: 8.000 Euro per il primo anno; 8.800 Euro per il secondo anno. da versare alle seguenti scadenze: Primo anno 2007-2008 1a retta, all’atto dell’iscrizione 2a retta, entro il 10 ottobre 2007 3a retta, entro il 10 gennaio 2008 4a retta, entro il 10 aprile 2008 Secondo anno 2008-2009 1a retta, entro il 30 luglio 2008 2a retta, entro il 10 ottobre 2008 3a retta, entro il 10 gennaio 2009 4a retta, entro il 10 aprile 2009 Tassa di esame (250 euro), entro il 10 aprile 2009. PRENOTAZIONE DEL POSTO Poiché il corso è a numero chiuso e la disponibilità dei posti è limitata, lo studente che desidera assicurarsi un posto nel corso potrà effettuare la prenotazione, anticipando per fax il Regolamento Amministrativo e inviando un acconto di 1.000 euro. Lo studente completerà la sua iscrizione inviando il saldo della prima retta e la restante documentazione entro il 30 settembre. QUOTA DI PARTECIPAZIONE La quota di partecipazione comprende: assistenza didattica; i principali materiali d’uso e lavoro comune; le dispense per le esercitazioni di gruppo; tutti i materiali e i dispositivi di protezione per i lavori di gruppo; il rilascio di certificati di frequenza; l’assicurazione Inail; l’assicurazione Infortuni e Responsabilità Civile con la compagnia Assicurazioni Generali; le visite mediche richieste dal medico di Istituto. La quota non comprende: le spese per libri; fotocopie; tasse d’esame; materiali, attrezzi e dispositivi di protezione personali; viaggio, vitto e alloggio per eventuali visite tecniche e/o esercitazioni, stage o tirocini individuali o di gruppo organizzati dall’Istituto presso strutture esterne italiane o straniere; nessuna altra spesa qui non contemplata. Tutti gli studenti possono utilizzare gratuitamente l’Internet Point interno all’Istituto negli orari stabiliti. Ogni studente iscritto riceverà una copia del Glossario delle Tecniche Artistiche e del Restauro e un camice griffato Palazo Spinelli.

237

Unità

La forma passiva

17 Strutture grammaticali 

Forma passiva (morfologia e uso) Funzioni comunicative Riferire su un argomento noto

a Ford Corona bianca e blu della polizia scese lentamente la rampa del Williamsburg Bridge e piegò a destra, lasciandosi alle spalle un piazzale pieno di autobus addormentati sui pneumatici. Quella zona era prevalentemente abitata da ebrei ortodossi ma a quell’ora non c’era in giro quasi nessuno. Le insegne dei negozi, delle macellerie e dei supermercati erano spente e le saracinesche erano abbassate. Manhattan con tutti i suoi colori era lontana quel tanto che bastava a farla sembrare un luogo inventato. Quella zona in quel momento era attraversata solo dai fari di poche automobili. L’agente Serena Hitckin, una bella ragazza di colore di ventinove anni, era al volante e Lukas First, il suo partner, era seduto al suo fianco. Lukas First era un ragazzo molto attraente e specialmente all’interno della divisa faceva una gran bella figura. Per passione, aveva frequentato con un certo talento tutta una serie di corsi di recitazione e ogni tanto gli succedeva di fare delle piccole parti

L

La forma passiva

come generico in qualche fiction. Al distretto tutti ricordavano ancora l’orgoglio con cui aveva annunciato la sua partecipazione a un film di Woody Allen. Aveva trascinato tutti al cinema, e quando era finalmente arrivata la scena in cui era stato inquadrato di schiena per due soli secondi, lo sfottimento era andato avanti per giorni. Lukas aprì un finestrino per accendersi una sigaretta. Per un tacito accordo con la sua compagna, gli era consentito di farlo solo in quel modo e quando nessuno li vedeva. Era una sera tranquilla, erano affiatati e contenti della loro vita e scherzavano fra di loro. Ma, all’improvviso, nella luce approssimativa dei lampioni, un uomo era uscito da un cancello aperto e si stava dirigendo di corsa verso di loro con le mani alzate. Giorgio Faletti, Niente di vero, tranne gli occhi, Baldini Castoldi, Milano, 2004

Al lavoro! 1.

Completa nel modo giusto: La zona del Williamsburg Bridge era a quell’ora a piena di gente b silenziosa c molto illuminata Lukas First è a un poliziotto b un attore della televisione c un attore del cinema Serena e Lukas a andavano d’accordo b si odiavano c si sopportavano

2.

Descrivi con aggettivi e espressioni l’aspetto fisico e la personalità dei due protagonisti: Serena Hitckin .......................................................................................... ................................................................................................................................. Lukas First .................................................................................................... .................................................................................................................................

3.

................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

GIORGIO FALETTI Giorgio Faletti è nato ad Asti il 25 novembre 1950. Artista poliedrico non ha mai smesso di dare prova della sua capacità di spaziare da un campo artistico all’altro. Il 2002 segna l’esordio in campo letterario. Il romanzo Io uccido balza immediatamente al vertice delle classifiche italiane e con oltre 3.500.000 di copie vendute diventa uno dei più clamorosi successi editoriali degli ultimi anni. Nel 2004 esce Niente di vero, tranne gli occhi che conferma il talento letterario di Giorgio Faletti con oltre tre milioni di copie vendute. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutti gli Stati d’Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e Stati Uniti . Nel frattempo non dimentica di essere anche un attore. Nel 2006 interpreta il prof. Martinelli in Notte prima degli esami, film campione di incassi con oltre 20 milioni di euro al botteghino.

sfottimento (da sfottere) deridere, prendere in giro qualcuno.

Descrivi l’ambiente in cui si svolge il racconto:

4.

Completa con i verbi alla forma passiva:

La zona di Williamsburg Bridge (abitare) ........................................ ................................................ da ebrei ortodossi; deserta e silenziosa, (attraversare) ......................................... .......................................... solo da poche automobili. La Ford Corona (guidare) ........................... ...................................... dall’agente Serena Hitckin, la quale (accompagnare) ..................................... .............................. dal collega Lukas First. Quest’ultimo era appassionato di recitazione: (chiamare) .............................. ........................ .............................. a comparire in un film di Woody Allen. Aveva trascinato tutti a vedere questo film in cui (inquadrare) .............................. .............................. di spalle per due soli secondi e per questo (prendere in giro) .............................. .............................. .............................. .............................. dai colleghi per lungo tempo.

5.

Rispondi alle seguenti domande: Chi sarà l’uomo che si dirige di corsa verso gli agenti di polizia? ........................................................................................................ Che cosa gli sarà successo? ......................................................... Che cosa vorrà? .......................................................................................

239

Unità 1 7 6.

Scrivi come, secondo te, potrebbe continuare e finire la storia: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

7.

Completa con le preposizioni opportune:

Il momento leggero era passato. Era già successo tante volte e sarebbe successo ancora. C’era sempre qualcosa che arrivava non chiamato ................................................. ricordare che cosa significava percorrere le strade ................................................. addosso una divisa blu ................................................. una macchina ................................................. la sigla NYPD. Mentre parlavano avevano piegato ................................................. destra e si trovarono davanti ................................................. insegna ................................................. Brooklyn Navy Yard. Oltre la rete di recinzione si intravedevano le sagome ................................................. vecchi vagoni ................................................. metropolitana ammassati ................................................. attesa ................................................. demolizione.

SAI CHE COS’È… la forma passiva? Tutti i verbi transitivi attivi che hanno l’oggetto espresso possono essere usati nella forma passiva. Per trasformare un verbo da attivo in passivo usiamo l’ausiliare essere allo stesso modo e allo stesso tempo seguito dal participio passato del verbo. Il complemento oggetto diventa il soggetto della forma passiva e il soggetto diventa il complemento d’agente (o causa efficiente), preceduto dalla preposizione da. Oltre al verbo essere, possiamo usare (soltanto nei tempi semplici) il verbo venire: • per sottolineare l’aspetto abituale e ripetitivo dell’azione. Esempio: «Il portone viene chiuso ogni sera alle ore 20», «La posta veniva consegnata alle dieci» • per privilegiare l’aspetto dinamico dell’azione. Esempio: «Quella città venne (fu) distrutta dal fuoco», «Il colpevole venne (fu) scoperto e venne (fu) condannato». Possiamo usare il verbo andare per esprimere un suggerimento, una prescrizione, un ordine. Esempio: «Il vino bianco va servito fresco»; «Questi documenti vanno distrutti immediatamente». Quando il soggetto della forma attiva non è ben definito, possiamo dare valore passivo alla frase usando il pronome si e la terza persona singolare o plurale del verbo. Esempio: «In quel ristorante si mangiano degli ottimi spaghetti al tartufo» Qualche volta questa forma esprime necessità o dovere, come nella seguente frase. Esempio: «Queste cose non si dicono = Queste cose non si devono dire». In alcuni casi l’infinito preceduto dalla preposizione da può assumere valore passivo, con l’idea di necessità o opportunità. Esempio: «È un libro da leggere = È un libro che deve/può essere letto»

A t t enz i one

! IEsempio: verbi servili non diventano mai passivi, ma diventa passivo l’infinito che segue.

«Dovete studiare questa poesia a memoria ➞ Questa poesia deve essere studiata a memoria»; «Tutti possono leggere questo libro ➞ Questo libro può essere letto da tutti»

240

La forma passiva

giovani II giovani contro ii danni danni dell’alcol dell’alcol contro iberi di bere, liberi di vivere! È uno slogan molto d’effetto lanciato di recente in un luogo cult per i giovani, la bar street di Milano Marittima, località romagnola molto in voga per la presenza di calciatori e veline e di migliaia di giovani che il sabato sera affollano la strada dei pub. Qui si è lanciata una vera sfida: quella di sostituire alle consumazioni di alcol le bevande bio a base di frutta e verdura. L’iniziativa è stata tenuta a battesimo dalla associazione di volontariato “Cervia Auxilia”, formata da medici, psicologi e dalla Croce Rossa locale. Le morti del sabato sera che fanno so-

L

8.

prattutto stragi di giovani sono documentate da numeri impressionanti. Questa iniziativa volontaria è già stata giudicata positivamente dall’Unione europea, dove la Direzione generale SANCO (Salute e Consumatori) sta preparando un “Alcohol Forum” che si svolgerà a Londra la prossima settimana. In essa si affronteranno tutti gli aspetti che riguardano la pubblicità, il marketing e la strategia di comunicazione di una campagna europea antialcol. Si tratta di un problema sociale molto complesso. Per questo la richiesta di iniziative di volontariato viene rivolta a tutte le parti inte-

ressate, compresi gli stessi giovani. C’è coscienza dunque della necessità di una strategia globale per ridurre da qui al 2012 i danni legati all’ alcol in Europa, con iniziative che coinvolgano direttamente il mondo dei giovani e non vengano sempre calate dall’alto da adulti con mentalità diverse e lontane dalla loro realtà. Occorre fare presto perché nella UE, nella fascia d’età compresa tra i 13 ed i 29 anni, il tasso di mortalità causata da consumo pericoloso di alcol è di oltre il 10% nelle ragazze e del 25% circa tra i ragazzi. Corriere della sera, 3 giugno 2007

velina show girl strategia abilità nel raggiungere lo scopo voluto calare far scendere dall’alto verso il basso

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: slogan d’effetto .............................................................................................................................................................................................................. lanciare una sfida ......................................................................................................................................................................................................... tenere a battesimo ....................................................................................................................................................................................................... fare stragi ...........................................................................................................................................................................................................................

241

Unità 1 7 9.

Scrivi il contrario delle seguenti parole o espressioni presenti nel testo: libero ...................................................................................................................................................................................................................................................................... di recente ........................................................................................................................................................................................................................................................... positivamente ................................................................................................................................................................................................................................................ prossimo.............................................................................................................................................................................................................................................................. complesso ......................................................................................................................................................................................................................................................... direttamente.....................................................................................................................................................................................................................................................

10.

Completa con i verbi alla forma passiva:

Lo slogan “Liberi di bere, liberi di vivere” (lanciare) .................. .................. .................. da poco tempo in una famosa località balneare della Romagna, Milano Marittima. Qui (decidere) .................. .................. .................. di sostituire le bevande alcoliche con bevande biologiche a base di frutta e verdura. Questa iniziativa (ideare) .................. .................. .................. da “Cervia Auxilia”, una associazione di volontariato che (formare) .................. .................. da medici, psicologi e dalla Croce Rossa locale ed (considerare) ................... ................... positivamente dall’Unione Europea perché si sente la necessità di una strategia globale affinché (ridurre) .................. .................. i danni legati al consumo di alcol. Le iniziative devono coinvolgere direttamente i giovani e non (dover imporre) .................. .................. .................. sempre da adulti.

11.

Rileggi attentamente il testo di pagina precedente e analizzando i participi passati nella riga sotto, scrivi la forma passiva completa: formata ......................................................... .................................................

12.

causata ........................................................ ..................................................

Rileggendo di nuovo il testo e analizzando il pronome si, completa la seguente tabella scrivendo altre forme passive equivalenti: si passivante

si riflessivo

.................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... ....................................................................................................................................

.................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... ....................................................................................................................................

Quella zona

è era sarà

attraversata

da poche automobili

Nel film Lukas

fu

inquadrato

per pochi secondi

Molti danni

sono erano saranno furono

causati

dall’alcol

Lo slogan

è stato

lanciato da

un’associazione di volontariato

L’iniziativa

è stata

ideata da

medici e psicologici

I giovani

sono stati

coinvolti

direttamente

242

La forma passiva

La vita

deve essere

assaporata

va

assaporata

si deve

assaporare

Che cosa vuol dire risparmio energetico L’ENERGIA È UN BENE INDISPENSABILE,

ciononostante un’ingente parte dell’energia prodotta viene sprecata, a causa dell’utilizzo di tecnologie non efficienti o di pratiche di consumo poco economiche o poco intelligenti. Un vero spreco, che crea un danno all’ambiente e una perdita enorme di denaro che potrebbe essere utilizzato per altri fini. Per questo accrescere l’efficienza e risparmiare energia è il mezzo più efficace per rispettare l’ambiente, risparmiare sulle bollette delle famiglie, ridurre la dipendenza dalle importazioni dall’estero.

MA ANCHE COSTOSO

gni anno viene consumato in Italia l’equivalente di circa 198 milioni di tonnellate di petrolio, di cui l’85% importato. Ovvero, ciascun italiano spende ogni anno (neonati inclusi) oltre 552 euro solo per importare l’energia dall’estero. Ma purtroppo i costi internazionali continuano ad aumentare, come pure i consumi degli italiani. E

O

13.

Completa nel modo giusto: L’energia è un bene a che non è necessario b di cui non si può fare a meno c inutile

Gli italiani, per importare energia, spendono a abbastanza b poco c moltissimo

Per rispettare l’ambiente è necessario a non sprecare energia b usare molta energia c spendere molti soldi

243

Unità 1 7 14.

Completa la seguente griglia: con il risparmio energetico ci guadagna

l’energia viene sprecata lo spreco crea a causa di

per aumentare l’efficienza e risparmiare energia è

................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................

................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................

................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................

Anche

................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................

tu puoi farcela

Ecco una buona occasione per chi ama il mondo della pubblicità: il consorzio Polidesign del Politecnico di Milano organizza il master annuale in art direction e copywriting. È previsto uno stage di tre mesi nelle agenzie. Le iscrizioni sono aperte fino al 24 aprile e il costo è di 13.000 euro. Ma fra chi si presenterà con questo articolo, verrà scelta una persona a cui sarà garantita una borsa di studio per metà delle spese.

15. Completa il dialogo con i verbi alla forma passiva: Paola Carla Paola

Carla

Carla, ho una bella notizia per te che ami il mondo della pubblicità. Ho letto che (organizzare) ............................ ............................... un master in art direction e copywriting dal Politecnico di Milano. Ti ringrazio ma lo sai anche tu che i master costano un sacco di soldi e io, al momento, sono abbastanza al verde! Fammi finire: questo annuncio (pubblicare) ...................................................... ................................................ ............................................. dal settimanale che leggo abitualmente: se ti presenterai con l’articolo del giornale, forse (poter scegliere) ...................................................... ................................................ ............................................. e ti (garantire) ...................................................... ................................................ una borsa di studio per metà delle spese. Splendido! Certo, se potessi pagare la metà delle spese, potrei farcela! E con un master nel mio curriculum (poter assumere) ...................................................... ................................................ ............................................. da una agenzia di pubblicità! Corro subito a informarmi. Grazie di aver pensato a me.

244

La forma passiva

COME FARE UN BUON CAFFÈ CON LA CAFFETTIERA “MOKA” Fare un buon caffè, non è un’impresa difficile, basta seguire alcune semplici regole:

1. Innanzitutto bisogna scegliere una miscela di

2.

3. 4. 5.

6. 7.

8.

qualità. Questa va conservata in un recipiente ermeticamente chiuso e lontano da cibi che emettano forti odori (tisane, formaggi,...) Dopo la miscela, l’acqua è il secondo fattore che determina il successo di un caffè (si dice che a Napoli l’acqua sia il segreto della sua «tazzulella»): impiegare acqua fresca e possibilmente povera di calcare. Riempire il filtro generosamente, senza pressare la polvere di caffè. Chiudere la macchinetta ben stretta e porla su un fuoco lento. Prima che il caffè sia completamente uscito, togliere la macchinetta dal fuoco (in pratica, qualche secondo prima che fuoriesca il vapore). Non lasciare mai bollire il caffè sul fuoco: questo lo brucerebbe, compromettendone la riuscita. Gustare il caffè caldo, appena uscito!. Per la manutenzione ricordarsi di lavare la macchinetta soltanto con acqua, senza usare mai saponi e detergenti. Rimuovere il calcare con aceto. Una macchinetta nuova oppure non usata da molto tempo deve essere messa in funzione una-due volte a vuoto, cioè soltanto con acqua, prima di fare un caffè da servire .

16. Riscrivi tutte le forme di necessità, opportunità nella forma passiva in tutti i modi possibili secondo l’esempio: per fare un buon caffè basta seguire ➞ si devono seguire/vanno seguite/devono essere seguite alcune semplici regole Innanzi tutto bisogna scegliere .................................................... La miscela va conservata ................................................................. È opportuno impiegare acqua fresca ..................................... ................................................................................................................................. È opportuno riempire il filtro generosamente .................. ................................................................................................................................. Bisogna chiudere la macchinetta ben stretta .................. ................................................................................................................................. È opportuno togliere la macchinetta dal fuoco prima che ......................................................................................................................

Non bisogna mai lasciare bollire il caffè sul fuoco ....... ................................................................................................................................. Bisogna lavare la macchinetta solo con acqua .............. ................................................................................................................................. e si deve rimuovere il calcare con aceto .............................. ................................................................................................................................. Prima di fare un caffè da servire, ............................................... ................................................................................................................................. la macchinetta nuova deve essere messa in funzione a vuoto .............................................................................................................

245

Unità 1 7 Osserva attentamente le frasi: si devono Per fare un buon caffè con la caffettiera Moka

vanno devono essere

17.

seguire seguite

delle regole

Volgi le seguenti frasi nella forma passiva: 1. Hanno venduto all’asta i mobili e i soprammobili di quel palazzo. ............................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 2. Mio padre acquistò questa casa diversi anni fa. ...................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 3. La Ferrari ha messo a punto un nuovo motore! Sarà una «bomba»! ....................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 4. Una equipe di medici francesi ha operato quel bambino. ............................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 5. Davvero credi che abbiamo scritto noi quella letteraccia? Ti sbagli! ...................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 6. Credo che Lucio Dalla abbia composto la canzone Attenti al lupo alcuni anni fa. ...................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 7. Speriamo che approvino il nostro progetto. ................................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 8. Se la Regione stanzierà i fondi, restaureranno questa bellissima chiesa gotica. ......................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 9. Dovresti pubblicare queste divertenti poesie in dialetto. .................................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 10. Meucci ha inventato il telefono. ............................................................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 11. Costruirono questo palazzo nel Settecento. ............................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 12. Il fiume è straripato e ha allagato la città. ..................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 13. I carabinieri hanno arrestato il ladro proprio mentre tentava di fuggire. ............................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 14. Solo dopo la morte, gli riconobbero i suoi meriti. .................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 15. 13 milioni di telespettatori avrebbero seguito il Festival della canzone di Sanremo. ................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 16. Uccidono brutalmente molti animali per confezionare pellicce. ................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 17. Johannes Gutenberg inventò la stampa nel XV secolo. ................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................

246

La forma passiva

C OME Maria, non mettere quella bottiglia in frigo: il vino rosso va servito a temperatura ambiente!

Ragazzi, si dice tutta la verità, non si dicono bugie!

si

D I C E

Non pensarci più, questa è una storia da dimenticare!

18. Volgi le seguenti frasi nella forma passiva: 1. Mi sembra impossibile che non ti abbiano avvertito. ................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................................................................................................. 2. Lo tradirono proprio i suoi amici. .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................. 3. Le sue teorie erano rivoluzionarie e molti le seguirono. ........................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................................................................................................. 4. Chi ti ha accompagnato? ............................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 5. Dopo tante false accuse, lo hanno riconosciuto innocente. .............................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................ 6. Chi vi ha informati? ............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................. 7. Quando entri in questura, devi consegnare un documento di riconoscimento che ti restituiranno all’uscita. .............................................................................................................................................................................................................................................................. 8. Sei sicuro di quello che dici? Chi te lo ha detto? ........................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................................................................................................. 9. Devi prendere questa medicina tutti i giorni prima dei pasti principali. ..................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 10. Ci sono molti problemi che il nuovo direttore dovrà affrontare. ...................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 11. Tutti sanno che è un malvivente, ma finché non troveranno le prove non potranno denunciarlo. ....................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 12. Hanno ritrovato i gioielli rubati in un cassonetto dell’immondizia. ................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................. 13. Non sai niente? Non ti hanno informato? ......................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 14. È uno spettacolo volgare e diseducativo: non dovrebbero trasmetterlo in TV. ................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 15. Non fate promesse che non potete mantenere! ....................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 16. Ve lo comunicheremo appena possibile. ........................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 17. Bella questa cravatta! Chi te l’ha regalata? ..................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................. 18. Ti piacciono questi fiori? Me li hanno mandati per il mio compleanno. ..................................................................................... ..............................................................................................................................................................................................................................................................

247

(io)

(noi)

(egli)

(egli)

i grammat

sono ero fui sarò

consigliato/a

da un amico

in quella situazione

siamo eravamo fummo saremo

consigliati/e

dai nostri amici

nel prendere quella decisione

è era sarà

stato/a

creduto/a

da tutti

stati/e

creduti/e

da tutti

sia stato/a

consigliato/a

siano stati/e

consigliati/e

essere

aiutato/a

dal suo amico

viene veniva venne verrà

trasmesso in TV

(essi) sono erano furono saranno

(io)

ca

t Sin

e si

le

Unità 1 7

credo che

deve può vuole preferisce

il concerto

deve essere il farmaco

va si deve

248

preso a stomaco pieno prendere

IN ITALIA

da non perdere Bologna

Brescia

Contemporaneo di Caravaggio, Annibale Carracci è un abile fotografo della realtà: le sue tele ci restituiscono intatti volti, giochi, scene di vita contadina, paesaggi, ma anche caricature e immagini sacre (nella foto Allegoria fluviale). I personaggi vivi ed emozionanti, così come la precisa documentazione di abiti e oggetti fanno della mostra di Annibale Carracci una splendida cartolina d’epoca a colori.

La natura è protagonista, grandiosa e seducente, della mostra Turner e gli Impressionisti. Il pennello di maestri d’atmosfera, da Cézanne a Van Gogh propone la luce della campagna francese, cipressi malinconici e ninfee colorate in una celebrazione, imperdibile, della pittura en plein air (nella foto Pioppi lungo il fiume Epte di Monet).

Dove e quando Museo civico archeologico, fino al 7 gennaio Quanto costa 9 euro Per informazioni tel. 0254915

Dove e quando Museo di Santa Giulia, dal 28 ottobre al 25 marzo Quanto costa 12 euro Per informazioni tel. 0422429999

www.annibalecarracci.it

www.lineadombra.it

C O PPI E A O R O V LA Parla con un amico: quale mostra preferite visitare? Telefona poi per prenotare i biglietti e una visita guidata all’esposizione.

249

Unità

Modi indefiniti

18 Strutture grammaticali 

Infinito presente e passato Gerundio presente e passato Participio presente e passato I modi indefiniti e i pronomi atoni Funzioni comunicative Raccontare, esprimere un’opinione, argomentare

Verso la fine d’aprile del millenovecentocinquanta, (…) pensai di portarmi a Parigi, senza programmi di alcun genere e solo per viverci qualche mese. (…) Andare a Parigi era a quell’epoca (…) come darsi ad un mestiere , ad una professione o ad un corso di studi. Vivere in quella gran città voleva dire imparare, capire il mondo, fiutare il vento . L’avervi passato qualche anno, e magari soltanto qualche mese, poteva dare gloria per tutta la vita anche ad un tipo qualunque, (…) perché nessuno poteva vivere a Parigi senza capitare dentro (…) vicende degne di venir raccontate. (…) Parigi doveva essere, a quanto avevo letto in alcuni libri, un paradiso dell’arte e delle lettere e soprattutto una specie di città libera, dove ognuno poteva andare e venire a suo piacimento, fare l’artista, il poeta anche con pochi mezzi, se era vero, come pareva, che Parigi doveva venir considerata la capitale della buona vita ma anche della bohème, cioè della vita povera, possibile a chiunque. Piero Chiara, Il cappotto di astrakan, Milano, Mondadori, 1980

portarsi recarsi, andare darsi a un mestiere intraprendere un lavoro, una professione fiutare il vento intuire i cambiamenti, le tendenze vicende serie di avvenimenti, di situazioni

Modi indefiniti

Al lavoro! 1.

4.

Formula un titolo: ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

2.

Lavorare stanca ➞ Il lavoro stanca.

Rispondi alle seguenti domande:

1. Mi piace leggere (..............................................................). 2. La domenica sera rientrare (............................................... .............................) in città è spesso snervante a causa delle lunghe file in autostrada. 3. Fumare (..............................................................) fa male. 4. Guidare (.......................................) senza la cintura di sicurezza allacciata è pericoloso. 5. Giocare (..............................................................) è vitale per il bambini. 6. Si consiglia di acquistare immediatamente (............. ....................................................) quella merce. 7. Viaggiare (.....................................) in treno mi stanca. 8. Ha frequentato un corso di aggiornamento per insegnare (.........................................) agli stranieri. 9. Ammetti di avere sbagliato (..........................................). 10. Ha tanta difficoltà nell’apprendere (.............................) questa lingua. 11. Sono straniero, conversare (...........................................) in italiano è faticoso per me. 12. Prima di partire (............................................) controlla le gomme e i freni dell’auto! 13. Dovete rientrare al calare del sole (.............................). 14. Andremo a pesca al sorgere del sole (......................... ....................................................).

Quando andò a Parigi il protagonista del racconto? .. ................................................................................................................................. Quali programmi aveva? .................................................................... ................................................................................................................................. Che cosa significava vivere a Parigi? ..................................... ................................................................................................................................. A chi poteva dare gloria l’esserci vissuto qualche tempo? ............................................................................................................ ................................................................................................................................. Perché? ............................................................................................................

3.

Completa con i verbi al modo infinito:

Nel 1950 il protagonista del racconto pensa di ..................... a Parigi senza .................................................. programmi, solo per ............................. qualche mese. Parigi era a quell’epoca la città di moda: non si poteva ................................................ a Parigi senza ...................................................... in situazioni degne di ............................................... ............................................ .

C OME

si

D I C E

Senza volerlo, sei capitato proprio al momento giusto.

Non preoccuparti, sono cose che capitano!

Facciamo quattro chiacchiere? Racconta un’esperienza interessante e piacevole che ti è capitata durante un viaggio all’estero: ................................................................................................. ................................................................................................. ................................................................................................. ................................................................................................. ................................................................................................. .................................................................................................

Sostituisci alle parole in corsivo la corrispondente forma nominale, secondo l’esempio:

5.

Trasforma secondo l’esempio: Ho visto Maria che usciva di casa ➞ Ho visto Maria uscire di casa. 1. Dalla finestra vedo Alberto che lava la macchina. ...................................................................................................................... 2. Sento Luisa che studia ad alta voce. ...................................................................................................................... 3. Ho sentito il gatto che miagolava fuori della porta. ...................................................................................................................... 4. Ascolto il vento che soffia fra gli alberi. ...................................................................................................................... 5. Udii Pietro che lo chiamava a gran voce. ...................................................................................................................... 6. Vidi la sua auto che si disperdeva nella nebbia. ...................................................................................................................... 7. In quel momento di paura ho sentito il sangue che si gelava nelle vene. ......................................................................................................................

251

Unità 1 8 SAI CHE COS’È… l’infinito? È un modo indefinito che ha due tempi: presente e passato; l’infinito presente indica un’azione contemporanea al verbo reggente, l’infinito passato indica un’azione anteriore. Come il gerundio, quando si usa in proposizioni subordinate, condivide la persona e il tempo del verbo reggente. Può avere valore: • soggettivo. Esempio: «È giusto dire con sincerità la propria opinione» • oggettivo. Esempio: «Carlo pensa di aver fatto bene l’esame» • finale. Esempio: «Ho fatto tutto il possibile per risolvere questo problema»; «Andiamo a prendere un tè al bar?» • temporale. Esempio: «Sono rimasta male nel vedere (= quando ho visto) tanta cattiveria!»; «Stai attento nello scrivere (= quando scrivi) il tema in classe, non fare errori!»; «Dopo aver fatto (= dopo che ebbe fatto) una telefonata, uscì» • causale. Esempio: «È stato arrestato per aver dichiarato (= perché aveva dichiarato) il falso»; «Si trova spesso in difficoltà, proprio per essere (= perché è) così generoso» In alcuni casi il modo infinito, che può anche essere preceduto da articolo o preposizione articolata, può avere valore di sostantivo. Esempio: «Mi piace ballare»; «‘Lavorare stanca’ è una famosa lirica di Cesare Pavese»; «Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare». Talvolta diventa un sostantivo vero e proprio e, pertanto, ha anche la forma plurale. Esempio: «Fa’ il tuo dovere»; «Ha perso al gioco tutti i suoi averi».

252

Modi indefiniti

Osserva le pubblicità e i titoli qui sotto:

PER RINFRESCARSI NIENTE DI MEGLIO DI UN GELATO

DI… E R E C IL PIA GIARE VIAG

film da registrare 253

Unità 1 8

Finalmente stavo bene. omunque inghiottii un’aspirina appena il cameriere ci portò le bottiglie dell’acqua e del vino. Avevo appetito; anzi, fame. Pensandoci bene non avevo mangiato granché sul treno e aspettando che ci servissero spiluccai un pezzo di pane, mi versai del vino e accennai un brindisi con Leonino. “Adesso ti riconosco”, disse picchiando il suo bicchiere contro il mio. […] Solo un altro tavolo era occupato e, in tutta la sala dell’albergo, dove, vista l’ora, avevamo deciso di pranzare, c’era un silenzio rilassante. “Questa sì che è vita”, disse inghiottendo l’ultimo boccone. Mentre lui terminava una sorta di frittellona impregnata di zucchero, sorseggiando un vino liquoroso che avevano servito con il dessert, arrivò alle mie spalle il portiere scusandosi dell’intrusione e porgendomi una busta.

C

Pier Carlo Rizzi, L’eredità dello zio Guido, Garzanti, Milano, 2005 Il libro Romanzo d’esordio di Pier Carlo Rizzi, L’eredità dello zio Guido: racconta con brioso divertimento il viaggio argentino e l’amicizia di una strana coppia, l’anziano Leonìno e il giovane Valerio, amico e nipote di Guido, sulle tracce della fotografia di una donna misteriosa e bellissima.

inghiottire mandare giù nell’esofago spiluccare mangiare sbocconcellando, a pezzettini picchiare dare, battere colpi

254

Modi indefiniti

6.

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni presenti nel testo: non avevo mangiato granché ............................................................................................................................................................................. adesso ti riconosco .................................................................................................................................................................................................... disse picchiando il suo bicchiere contro il mio ..................................................................................................................................... questa sì che è vita ..................................................................................................................................................................................................... una sorta di frittellona ..............................................................................................................................................................................................

7.

Completa nel modo giusto: Il protagonista a deve prendere la medicina b pensa che sia meglio prendere la medicina c non dovrebbe prendere la medicina Il ristorante dell’albergo era a tranquillo b pieno di gente c squallido Leonino a è contento di mangiare in quel ristorante b trova la cucina troppo pesante c preferisce mangiare in modo frugale

8.

Completa con il modo gerundio semplice e composto:

Due amici, (fare) ............................................................ ............................................................ un lungo viaggio in treno, si trovano finalmente al ristorante dell’albergo e aspettano di essere serviti (sbocconcellare) ............................................................ un po’ di pane. Il ristorante, (essere) ............................................................ quasi vuoto, offre un’atmosfera rilassante, così i protagonisti possono gustarsi il pranzo (mangiare) ............................................................ tranquilli e (sorseggiare) ............................................................ del buon vino. Verso la fine del pasto si avvicina al loro tavolo il portiere (chiedere) ............................................................ scusa per il disturbo e (consegnare) ............................................................ una busta.

9.

Racconta e poi scrivi che cosa c’è nella busta secondo te, immaginando un finale per questa storia: .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

C OME Non mi interessa il gossip, non ne so un granché. – Come stai? – Hum! Oggi non va un granché! Questo ristorante non è un granché, ne conosco di migliori!

si

D I C E

Come? Non vuoi mangiare? Sei a dieta? Non ti riconosco proprio più!

Incredibile! Questa si che è bella!

255

Unità 1 8 SAI CHE COS’È… il gerundio? È un modo indefinito, il cui soggetto, generalmente, coincide con quel verbo reggente. Esempio: «Ieri sera, passeggiando (mentre io passeggiavo) per il centro, ho incontrato Maria» Cambiando l’ordine delle parole, il gerundio è sempre riferito al soggetto. Esempio: «Ieri sera (io) ho incontrato Maria, passeggiando (= mentre io passeggiavo) per il centro» Il gerundio ha due tempi: presente e passato. Il gerundio presente indica un’azione contemporanea al verbo reggente; il gerundio passato indica un’azione anteriore. La frase con il verbo al gerundio può avere valori diversi, facilmente comprensibili sostituendo al modo indefinito il corrispondente verbo di modo finito, trasformando quindi la frase da implicita (modo indefinito) in esplicita (modo finito): • valore temporale. Esempio: «Andando a lezione (= mentre vado a lezione), guardo le vetrine dei negozi»; «Avendo finito (= dopo che ebbi finito) tutti gli esercizi, uscii a fare quattro passi» • valore causale. Esempio: «Lui ha ragione ma, comportandosi (= poiché si comporta) in modo così maleducato, passa dalla parte del torto»; «Essendo nato e vissuto (= poiché è nato e vissuto) in quel paesino, conosce tutti» • valore modale Esempio: «È arrivato correndo (= di corsa)»; «Mi raccontò piangendo (= con le lacrime agli occhi) la sua triste storia»; «Ha risolto i suoi problemi così, vivendo (= con il vivere) alla giornata» • vvalore ipotetico/modale. Esempio: «Certo, avendo (= se tu avessi) un po’ di fortuna, potresti trovare un buon lavoro»; «Lavorando (= se lavorerà) sodo, farà carriera» Il modo gerundio preceduto da pur(e) ha: • valore concessivo. Esempio: «Pur stando (= sebbene stia / anche se sto) continuamente a dieta, non riesco a diminuire di peso»; «Pur avendo studiato (= benché avesse studiato / anche se aveva studiato) tanto, non ha superato l’esame» Le perifrasi: stare + gerundio e andare + gerundio sono usate per indicare rispettivamente: l’aspetto durativo: «Che fai? – Non vedi che sto studiando?»; l’aspetto progressivo/iterativo: «Ma che cosa vai dicendo?!»

256

Modi indefiniti

Osserva attentamente i seguenti titoli:

dando n a o Stiam 10.

Rispondi alle seguenti domande usando il modo gerundio: Come si può dimagrire? .................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Come pensi di imparare bene la lingua italiana? .......... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Che cosa stai facendo in questo periodo? ......................... ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

C OME Pur essendo straniero, parla benissimo l’italiano.

È una ragazza dolce, simpatica e pure carina.

si

D I C E

Prego, si accomodi, entri pure!

Cosa sta succedendo 11.

Sostituisci al gerundio un verbo di modo finito: 1. Mangiando spesso fuori casa, soffre di mal di stomaco. ............................................................................................... 2. Passando sotto casa tua, ho visto tutte le luci accese. ........................................................................................................ 3. Essendo stata male, è rimasta un po’ indietro con lo studio. ............................................................................................... 4. Avendo perso un sacco di soldi a poker, non ha potuto comprare una macchina nuova. ....................... ...................................................................................................................... 5. Stai tranquilla! Tornerà chiedendoti perdono! ........ ...................................................................................................................... 6. Avendo vinto tutti quei soldi alla lotteria, partì per una lunga crociera. ...................................................................... 7. Essendo ubriaco fradicio, non ritrovava la porta di casa. .................................................................................................. 8. Avendo finito tutti gli esami, andarono in vacanza e si dettero alla pazza gioia. ................................................. 9. Pur parlando l’italiano in modo corretto, conserva ancora l’accento anglosassone. ........................................ ...................................................................................................................... 10. Il tabaccaio? Andando sempre dritto, lo troverà in fondo alla strada, a destra. .................................................... ......................................................................................................................

257

Unità 1 8 Osserva le pubblicità e i titoli seguenti:

15 film brillanti

Giochiamo con la carta vincente

258

Modi indefiniti

SAI CHE COS’È… il participio? È un modo indefinito che ha due tempi: il presente e il passato. Il participio presente si usa molto con valore di sostantivo e di aggettivo, poco con funzione verbale: • valore nominale. Esempio: «È un cantante famosissimo»; «Paolo si è laureato in farmacia e fa il rappresentante di medicinali» • valore aggettivale. Esempio: «Questa è davvero una notizia sconvolgente!»; «Ho letto un articolo sull’inquinamento veramente interessante» • valore verbale. Esempio: «Siamo in una situazione economica difficile! Queste sono le conseguenze derivanti (= che derivano) da una cattiva amministrazione». Il participio passato si usa con funzione verbale: con essere e avere per formare i tempi composti dei verbi, con essere, venire e andare, per dar luogo alla forma passiva. Esempio: «Siamo andate un po’ in giro»; «Avete finito di studiare?»; «È stato rubato un quadro di grande valore»; «Molti animali vengono uccisi brutalmente per confezionare pellicce»; «Questo lavoro va fatto subito». Spesso si può usare con valore assoluto. Esempio: «Fatte le valigie, partì»; «Partiti gli amici, si sentì un po’ solo»; «Presa la medicina, si sentì subito bene». Il participio passato, come il participio presente, ha inoltre spesso funzione di nome e aggettivo. Esempio: «Pensate ai fatti vostri!»; «È una persona molto educata»

Occhio…

alla posizione del pronome con i modi indefiniti: Voglio andarci.

Vorrei esserci andato.

È una bella commedia, guardandola ti divertirai.

Paolo parla bene l’inglese avendolo studiato per molto tempo. È dovuta tornare indietro, essendosi accorta di aver dimenticato l’ombrello. Accortasi della sua presenza, cambiò discorso.

259

Unità 1 8 12.

Trasforma le seguenti frasi esplicite nelle possibili frasi implicite: 1. È stato rimproverato perché aveva risposto male al professore ................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 2. Quando ebbe saputo la bella notizia, corse a congratularsi con loro ..................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 3. Se continui così, non combinerai mai niente di buono ....................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 4. Sebbene sia vicina ai cinquant’anni, è sempre una bella donna! ............................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 5. Ha tanto insistito affinché comprassi i biglietti per lo spettacolo di beneficenza ........................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 6. Riesce a mantenersi in forma anche se fa poco sport ...................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 7. Siccome ripete in continuazione le stesse cose, ottiene sempre ciò che vuole! .......................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 8. Non ho presentato la domanda in tempo perché l’ho saputo tardi .......................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 9. Mentre passeggiava sulla spiaggia, è stato punto da un insetto ............................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 10. La città era piena di slogan che inneggiavano allo sciopero ........................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 11. Se ne avessi la possibilità, lo aiuterei volentieri ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 12. Siccome avevo tanto lavoro arretrato, sono rimasto in casa tutto il giorno ....................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 13. Lo viziano troppo, dato che gli lasciano fare tutto ciò che vuole ................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 14. Se mangi troppi dolci, ingrassi!............................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 15. Ho incontrato Giovanni mentre andavo all’Università.......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 16. Dopo che si fu laureato, trovò un buon lavoro............................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 17. Quando ebbe finito tutti i soldi, dovette tornare a casa...................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 18. La ringrazio per il gentile invito e Le invio i più cordiali saluti ........................................................................................................................ ..........................................................................................................................................................................................................................................................................

260

le ca

t Sin

e si

i grammat

Infinito presente parlare

scrivere

dormire

Infinito passato andato/a aver parlato

essere andati/e

Occhio… ai verbi irregolari

bere (bevere)

dire (dicere)

(cfr. unità 4)

fare (facere)

porre (ponere)

tradurre (traducere)

trarre (trahere)

Gerundio presente (parlare) parlando

(scrivere) scrivendo

(dormire) dormendo

Gerundio passato andato/a avendo mangiato

essendo andati/e

Participio presente (parlare) parlante

(scrivere) scrivente

(udire) udente

(cadere) caduto

(udire) udito

Participio passato (parlare) parlato

261

Unità

Discorso diretto e discorso indiretto

19  Strutture grammaticali 

“Scusi, lei è la professoressa Palmiri?” E ora che vuole? Flora cominciò ad agitarsi. “Palmieri” mormorò guardando dentro il suo cappuccino. “Palmieri. Mi scusi. Professoressa Palmieri. Mi scusi. Volevo domandarle una cosa, se non disturbo…”. Lo guardò per la prima volta in faccia. Sembrava il corsaro dell’isola misteriosa, un protagonista di quel film a basso costo sui pirati che si facevano in Italia negli anni Sessanta. Con quei capelli ossigenati… e quei due orecchini d’oro… Poi non sembrava in gran forma, doveva aver passato la notte in bianco. “Dica.”

osso R r a M l Saluti da 262

Trasformazione dei verbi nel passaggio dal discorso diretto all’indiretto Trasformazione degli indicatori di spazio e di tempo Funzioni comunicative Raccontare Riferire una conversazione, un dialogo

“Ho un problema, ecco…”. Il coatto improvvisamente si bloccò come se il cervello gli fosse andato in panne ma poi si riprese. “Mi scusi, non mi sono presentato, mi chiamo Graziano Biglia. Non ci conosciamo. Sono il figlio della merciaia . E sono stato via parecchio… All’estero, per lavoro…”. Le tese la mano. Flora gliela strinse delicatamente. Sembrava che non sapesse come andare avanti. Flora voleva dirgli che aveva fretta. Che doveva andare a scuola. “Ecco, volevo chiederle un favore. Tra qualche mese dovrei andare in un villaggio turistico sul Mar Rosso. È mai stata sul Mar Rosso?”. “No.” Oddio, ma che vuole? Prese coraggio e sussurrò: “Ho un po’ di fretta…”. “Oh, scusi. Cercherò di essere veloce. Il Mar Rosso è un posto incredibile, con le spiagge bianche. Sono i pezzetti di corallo che fan-

Discorso diretto e discorso indiretto

no la spiaggia bianca. C’è la barriera… Insomma, è bellissimo. Io andrò a suonare al villaggio, sa io suono la chitarra e dovrò fare anche l’intrattenitore, organizzare giochi per gli ospiti. Insomma, per farla breve, mi hanno chiesto di mandare un curriculum. E lo vorrei scrivere bene, non il solito curriculum (…). Sa, a quel posto ci tengo molto…”. “Se lei fosse così gentile da aiutarmi, gliene sarei grato per sempre. Lo devo assolutamente spedire domani mattina. Sa, è l’ultimo giorno. Non ci metteremmo molto e se poi mi prendono, le giuro, che la invito al villaggio.” Ringraziando Iddio, aveva sputato il rospo. Non era capace di scriversi il curriculum. “L’avrei aiutata volentieri se fosse stato un altro giorno. Ma oggi sono molto occupata… non posso proprio.” “La prego. Non voglio insistere, ma per me sarebbe il massimo se mi aiutasse, mi farebbe talmente felice…”. Graziano lo disse con un tale candore infantile che a Flora scappò fuori una specie di sorriso, “Ah, finalmente sorride. Che bello, pensavo che non sapesse sorridere. Ci mettiamo dieci minuti…”. Flora rimase senza parole. Che doveva fare? Come poteva dirgli di no? Lo doveva spedire oggi e da solo, ne era certa, avrebbe combinato un disastro.

Al lavoro! 1.

.................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

2.

minuti per sartoria o abbigliamento corsaro pirata

Scrivi, con l’aiuto del DIZIONARIO, il significato delle seguenti espressioni: passare le notti in bianco .................................................................................... andare in panne ......................................................................................................... tenerci molto ................................................................................................................. sputare il rospo ........................................................................................................... candore infantile ........................................................................................................

3.

Completa nel modo giusto: Graziano Biglia fa: a la guida turistica b l’intrattenitore turistico c il musicista

Flora è: a nervosa b cordiale c calma

Flora Palmieri fa: a la scrittrice b l’agente di viaggio c l’insegnante

Graziano è: a ignorante b elegante c colto

Graziano ha i capelli a scuri b biondi c ossigenati

La conversazione tra i due si svolge: a sulla spiaggia b al bar c a scuola

Graziano si presenta a Flora perché: a vuole conoscerla b vuole conquistarla c vuole il suo aiuto

4.

Descrivi con alcuni aggettivi: - l’aspetto e la personalità di Graziano Biglia .................................................................... ................................................................................................................................................................................. lui è ....................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................. - la personalità di Flora Palmieri .................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. lei è ...................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................

Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti porto via, Mondadori, Milano, 1999

coatto ignorante, burino merciaio venditore di articoli

Formula un titolo:

5.

Immagina come finisce la storia e racconta: .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................

263

Unità 1 9 6.

Leggi attentamente il riassunto del testo presentato:

Graziano Biglia fermò la signorina Palmieri al bar, mentre stava bevendo un cappuccino. Si scusò e le chiese se lei era la professoressa Palmiri. Flora lo corresse dicendo che si chiamava Palmieri e si domandò che cosa voleva. Sembrava il corsaro di un’isola misteriosa con quei capelli ossigenati e quegli orecchini d’oro… Flora lo invitò a parlare ed egli disse che aveva un problema, poi si interruppe come se il cervello si fosse bloccato e si scusò dicendo che non si era presentato: si chiamava Graziano Biglia. Aggiunse che non si conoscevano e che lui era il figlio della merciaia, ma era stato all’estero per tanto tempo, per lavoro. Flora strinse delicatamente la mano che lui le tendeva e voleva dirgli che aveva fretta, che doveva andare a scuola, ma Graziano continuò dicendo che voleva chiederle un favore, disse che qualche mese dopo sarebbe dovuto andare a lavorare in un villaggio turistico, sul Mar Rosso, e le chiese se c’era (ci fosse) mai stata. Flora si domandò ancora cosa voleva (volesse) e disse che aveva un po’ di fretta. Graziano le chiese ancora di scusarlo e disse che avrebbe cercato di fare presto. Disse che sarebbe andato in quel posto bellissimo a suonare la chitarra, a fare l’intrattenitore turistico, insomma gli avevano chiesto di mandare un curriculum e lui avrebbe voluto scriverlo bene. Aggiunse che a quel posto ci teneva molto, se lei fosse stata così gentile da aiutarlo gliene sarebbe stato grato per sempre. Lo doveva assolutamente spedire la mattina dopo, era l’ultimo giorno; non ci avrebbero messo molto e le giurò che se l’avessero preso, l’avrebbe invitata al villaggio. Flora gli rispose che quel giorno era molto occupata, non poteva proprio, se fosse stato un altro giorno, l’avrebbe aiutato volentieri. Graziano la pregò ancora con l’ingenuità di un bambino, dicendo che non voleva insistere, ma per lui sarebbe stato il massimo se lo avesse aiutato, lo avrebbe fatto talmente felice! Quando la professoressa sorrise, lui, contento, le confessò che pensava che lei non sapesse sorridere E le ricordò che ci avrebbero messo dieci minuti. Flora non sapeva che cosa doveva fare, come poteva rifiutare, era sicura che se avesse fatto da solo, avrebbe combinato un disastro.

Osserva attentamente il cambiamento dei tempi verbali nel passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto, quando il verbo (dire, affermare, domandare, rispondere ecc.) è riferito al passato: Discorso diretto Presente Chiese: “Lei è la professoressa Palmiri?” Disse: “Credo che lei sia la professoressa Palmiri“

264

Discorso indiretto



Imperfetto Chiese se lei era la professoressa Palmiri. Disse che credeva che lei fosse la professoressa Palmiri.

Discorso diretto e discorso indiretto

Passato



Disse: “Mi hanno chiesto di mandare un curriculum.” Raccontò: “Rimasi all’estero per parecchio tempo”.

Disse che gli avevano chiesto di mandare un curriculum. Raccontò che era rimasto all’estero per parecchio tempo. Disse che sebbene avesse girato il mondo, l’idea di quel viaggio lo emozionava.

Disse: “Sebbene abbia girato il mondo, l’idea di questo viaggio mi emoziona”. Futuro (Presente = Futuro)



Disse: “Io andrò a suonare in un villaggio turistico, dovrò fare da intrattenitore”. Aggiunse: “Ci mettiamo (metteremo) dieci minuti”. Condizionale presente



Disse che voleva domandarle una cosa. Disse che pensava che lei non sapesse sorridere.

Confessò che aveva pensato che lei lo avesse riconosciuto.

Disse: “Ho fretta, se ne vada”. Il vicino di casa ci avvertì: “Smettetela. di far chiasso o chiamerò la polizia”.

A t t enz i one

Condizionale passato

=

Riconobbe che avrebbe dovuto dirglielo prima perché sarebbe stato meglio



La pregò: “ Se fosse così gentile da aiutarmi, le sarei grato per sempre”. Aggiunse: “Se mi prendono (prenderanno), la invito (inviterò) al villaggio”. Modo imperativo

Trapassato

=

Riconobbe: “Avrei dovuto dirtelo prima perché sarebbe stato meglio”. Ipotesi possibile/impossibile nel presente

Imperfetto

=

Confessò: “Avevo pensato che lei mi avesse riconosciuto”. Condizionale passato

Condizionale passato Annunciò che sarebbe dovuto andare a lavorare in un villaggio turistico qualche mese dopo

Disse: “Volevo domandarle una cosa”. Disse: “Pensavo che lei non sapesse sorridere”. Trapassato

Condizionale passato Disse che sarebbe andato a suonare in un villaggio turistico, che avrebbe dovuto fare da intrattenitore. Aggiunse che ci avrebbero messo dieci minuti.

Annunciò: “Dovrei andare a lavorare in un villaggio turistico tra qualche mese”. Imperfetto

Trapassato

Ipotesi impossibile nel passato La pregò dicendo che se fosse stata così gentile da aiutarlo, gliene sarebbe stato grato per sempre. Aggiunse che se lo avessero preso, l’avrebbe invitata al villaggio.



di + infinito (o congiuntivo imperfetto) Disse che aveva fretta e lo pregò di andarsene. Il vicino di casa ci avvertì che la smettessimo (o di smetterla) di far chiasso o avrebbe chiamato la polizia.

!

Le interrogative, passando dalla forma diretta a quella indiretta, cambiano spesso il modo indicativo con il modo congiuntivo: Graziano chiese: «Lei è la professoressa Palmiri?» Graziano chiese se lei era/fosse la professoressa Palmiri. Le domandò: «É mai stata sul Mar Rosso?» Le domandò se era/fosse mai stata sul Mar Rosso.

265

Unità 1 9 7.

Completa le frasi con il discorso indiretto: Graziano incontrò Flora al bar e le chiese se ...................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... Flora lo corresse dicendo che ......................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... Graziano le raccontò che ..................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... Flora non capiva che cosa voleva e pensò che .................................................................................................................................................................. Finalmente lui le chiese il favore che voleva, le disse che ....................................................................................................................................... ................................................................................................................... e le chiese di ............................................................................................................................. . Flora gli disse che non ........................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ma alla fine rimase senza parole, era sicura che .............................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

RICORDA CHE… quando il verbo (dire, domandare, rispondere ecc.) è al presente, al futuro o al passato prossimo (con riferimento al presente), nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto non si verifica nessun cambiamento dei tempi verbali.

vado

dice Mi

«Oggi ha detto poco fa

andrò andrei volentieri

va

dice a pranzo da Carlo»

Mi ha detto poco fa

che oggi

andrà andrebbe volentieri

a pranzo da Carlo

Nel passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto i pronomi (personali e possessivi) e le forme verbali cambiano nel numero: «Disse: – Io me ne torno a casa mia e non voglio più vederti –» «Scrisse: mi piacerebbe rivederti»

➞ ➞

«Disse che lei se ne tornava a casa sua e che non voleva più vederlo»; «Scrisse che gli sarebbe piaciuto rivedermi».

Tutti gli indicatori di spazio/tempo cambiano così: Discorso diretto questo qui ora oggi ieri domani la settimana prossima la settimana scorsa un mese fa fra un mese

266

➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞ ➞

Discorso indiretto quello lì allora quel giorno il giorno prima il giorno dopo (l’indomani) la settimana successiva (seguente) la settimana prima (precedente) un mese prima un mese dopo

Discorso diretto e discorso indiretto

8.

Volgi nel discorso indiretto le seguenti frasi: 1. Piero mi ha detto: «Ho preso in affitto un appartamento in centro e mi trovo molto bene, nonostante sia un po’ rumoroso». .............................................................................................................................................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 2. Telefonò al suo avvocato e gli disse: «Ho dei problemi con i miei vicini di casa, perciò ho necessità di parlare con Lei». ................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 3. Mi raccontò: «Ieri sera sono andata a cena in pizzeria e, al momento di pagare il conto, mi sono accorta che non avevo con me il portafoglio: lo avevo lasciato a casa». ............................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 4. Quando gli chiesi come si trovava nel suo corso, mi disse: «Le lezioni sono molto interessanti, posso capire quando il professore spiega, ma è difficile per me parlare». .......................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 5. Mi raccontò: «Stamattina presto sono andata al mercato e ho comprato delle bellissime ciliegie». ............................ .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 6. Entrai in quel negozio e chiesi alla commessa: «Avete camicie di seta?». Lei mi rispose: «Mi dispiace ma le camicie di seta della sua taglia sono terminate». ......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 7. Ci dissero: «La settimana prossima andremo a Venezia per visitare la mostra sulle Antichità Greche. Questa è un’occasione unica per vedere opere che vengono dai musei di tutto il mondo». ....................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 8. Il professore stamattina ci ha detto: «Farete l’esame alla fine del mese. Chi non lo supererà, lo ripeterà nella prossima sessione». ....................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................

9.

Completa con i verbi:

(Passare) .......... ................... qualche mese, anni fa in un posto sotto l’equatore, in un nazione che (chiamarsi) ........ ......................... Tanzania. Prima di andarci (imparare) .............. ......................... la lingua swahili che è mezzo di comunicazione buono per larga parte dell’Africa orientale. (Abitare) ....................... in un piccolo centro. Le ore della sera (trascorrere) ......... ........................... sotto un vasto mandorlo indiano (bere) ................ tè. (Parlare) ........................... con gli uomini, ma le più allegre conversazioni (essere) ..................... con delle suore locali dai nomi sereni: Melania, Leocadia. (Avere) ......................... un sorriso spalancato, pronto, (riuscire) ........................ senza sforzo a farle ridere raccontando di neve, spaghetti, terremoto. Melania (essere) ............. come me, in mezzo ai trent’anni. I denti sani (lucere) ......................... col bianco delle pupille, perché (ridere) .................. ad occhi aperti. (Camminare) ..................... (oscillare) ........................ per i piedi gonfi. Non le (vedere) ........... mai ................. i capelli, sempre dentro la cuffia azzurra. Erri De Luca, Il contrario di uno, Feltrinelli, Milano, 2003

267

Unità 1 9

»

VIAGGI PARALLELI SERGIO RUBINI

Sergio Rubini Nato a Grumo Appula (Bari) nel ’59. Sagittario. Attore bravissimo, un grande talento anche regista, da “La stazione” a “La terra”

«

Intervista a: MARGHERITA BUY Margherita Buy Nata a Roma nel ’62. Capricorno. Attrice versatile, straordinaria sia nei ruoli comici che drammatici. Spesso compagna di set con Rubini, in passato anche nella vita.

Il primo viaggio senza genitori. Dove e con chi? Dalla Puglia a Roma in bicicletta, a 14 anni, con degli amici

Con i boyscout in Svizzera a 11 anni. Sono tornata coi pidocchi

Le vacanze da piccolo con i tuoi? In Val di Fassa, sulle Dolomiti. Ma non sapevo sciare.

Bellissime. Andavamo all’isola d’Elba.

Il viaggio più pazzo che hai fatto? Con Depardieu, sul suo aereo, da una parte all’altra dell’Europa

Non sono un tipo pazzo

Il compagno di viaggio ideale? Salvatores. In America, a Ibiza, a Formentera.

Una persona che mi somiglia un po’, se no divento pazza

Hai vinto un viaggio a scatola chiusa, non ti dicono la destinazione, parti o rinunci? Parto

Rinuncio In cosa siete diversi?

In tutto

In quasi tutto Tratti in comune?

Il cinema

Quasi nessuno Un suo pregio?

Tutti. Nei miei film quando immagino una donna immagino lei

È molto intelligente

Un suo difetto in viaggio? Non viaggia ha paura dell’aereo. Andrebbe in America in nave.

Ha paura dell’ignoto, anche lui non si lascia andare

Cosa non manca mai nella sua valigia? Le pillole

Penso i libri Il viaggio più divertente fatto insieme

Le Eolie, dove lei è molto concreta. Raccoglie le olive, fa la contadina

A New York, per tornare non volevo più prendere l’aereo

Prossima partenza dove vai e con chi? A Katmandù, con un gruppo di amici

268

Se avessi tanto coraggio, me ne andrei da sola in Cina

Discorso diretto e discorso indiretto

Al lavoro! 10.

Dopo aver letto l’intervista, scrivi, usando il discorso indiretto, che cosa hanno dichiarato Sergio Rubini e Margherita Buy sugli argomenti elencati: lui

lei il primo viaggio senza genitori

ha raccontato che ................................................................................... .................................................................................................................................

ha raccontato che ............................................................................................. ...........................................................................................................................................

le vacanze da piccolo con i genitori ricorda che .................................................................................................... .................................................................................................................................

ricorda che .............................................................................................................. ...........................................................................................................................................

il viaggio più pazzo ha risposto che ......................................................................................... .................................................................................................................................

ha risposto che ................................................................................................... ...........................................................................................................................................

il compagno di viaggio ideale ritiene che ..................................................................................................... .................................................................................................................................

ritiene che ............................................................................................................... ...........................................................................................................................................

un viaggio a scatola chiusa ha affermato che ..................................................................................... .................................................................................................................................

ha affermato che ............................................................................................... ...........................................................................................................................................

la diversità fra loro ha detto che ................................................................................................ .................................................................................................................................

ha detto che .......................................................................................................... ...........................................................................................................................................

tratti in comune ha dichiarato che ..................................................................................... .................................................................................................................................

ha dichiarato che ............................................................................................... ...........................................................................................................................................

un pregio ha risposto che ......................................................................................... .................................................................................................................................

ha risposto che ................................................................................................... ...........................................................................................................................................

un difetto in viaggio ha confessato che .................................................................................. .................................................................................................................................

ha confessato che ............................................................................................ ...........................................................................................................................................

cosa non manca mai nella valigia ha detto che ................................................................................................ .................................................................................................................................

ha detto che .......................................................................................................... ...........................................................................................................................................

il viaggio più divertente fatto insieme ha raccontato che ................................................................................... .................................................................................................................................

ha raccontato che ............................................................................................. ...........................................................................................................................................

la prossima vacanza: dove e con chi ha detto che ................................................................................................ .................................................................................................................................

ha detto che .......................................................................................................... ...........................................................................................................................................

269

Unità 1 9 11.

Completa con le preposizioni semplici e articolate:

Sergio Rubini è attore e regista. Ultimamente ha riscosso molto successo .......................... la regia .......................... l’ultimo film La terra, .......................... cui ha ricevuto anche un premio. Margherita Buy è un’attrice molto famosa .......................... Italia, ha girato molti film .......................... ruoli comici e drammatici. I due personaggi cinematografici sono stati compagni .......................... vita e continuano ad essere compagni .......................... lavoro. Il giornalista li ha intervistati .......................... conoscere le loro abitudini .......................... viaggio: dove hanno viaggiato .......................... bambini, .......................... i genitori o .......................... soli, .......................... chi preferiscono viaggiare, che cosa non manca mai .......................... loro valigia, quali sono i difetti .......................... viaggio e quali sono i programmi .......................... la prossima vacanza. I due attori dicono di essere diversi .......................... tutto o quasi, ma ricordano .......................... piacere i viaggi fatti insieme; anche se la Buy ha paura .......................... volare, prende spesso l’aereo .......................... motivi .......................... lavoro e anche .......................... andare .......................... vacanza.

12.

Volgi nel discorso indiretto le seguenti frasi: 1. Maria dice: «Sono appena tornata dalle vacanze, mi sono divertita un mondo e non ho proprio voglia di ricominciare a lavorare!»........................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 2. ll medico mi disse: «Stia tranquillo, non è niente di grave; se seguirà i miei consigli guarirà in poco tempo». ................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................ 3. Alla mia richiesta, lui rispose: «Mi dispiace, non posso aiutarti. Se solo potessi, ti aiuterei!»...................................... ................................................................................................................................................................................................................................................................ 4. I ragazzi mi chiesero: «Possiamo andare al laghetto? Saremo prudenti e torneremo presto».................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................ 5. Quando l’ho incontrato, una decina di giorni fa, mi ha detto: «In questo periodo sono tanto impegnato: ieri sono stato a Roma, domani andrò a Milano. Comunque mi farò vivo appena possibile.»......................................... ................................................................................................................................................................................................................................................................ 6. Quando sono andata dai Signori Rossi come baby sitter, mi hanno detto: «Il bambino è già a letto, dorme: se si sveglia gli dia un po’ d’acqua, si riaddormenterà subito». ........................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................................ 7. Quando, arrabbiata, gli chiesi spiegazioni, mi rispose: «È inutile che Lei insista, farebbe meglio a non seccarmi più»....................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................................ 8. Irene mi ha detto: «Ti avvertirò quando verrà trasmesso in TV lo spettacolo a cui ho partecipato»...................... ................................................................................................................................................................................................................................................................

270

le ca

t Sin

e si

i grammat

discorso diretto

discorso indiretto imperfetto

presente indicativo

condizionale

passato prossimo e remoto imperfetto

indicativo

imperfetto

trapassato prossimo

trapassato prossimo

presente

passato

passato

condizionale

passato passato

imperativo presente

di + infinito

imperfetto trapassato

o congiuntivo imperfetto imperfetto

passato congiuntivo

trapassato prossimo

congiuntivo

trapassato imperfetto trapassato

ipotesi nel passato

ipotesi nel presente

A t t enz i one

!

L’imperativo si può trasformare anche nell’imperfetto di dovere o potere + l’infinito del verbo. Esempio: «Chiudi la finestra, per favore» – Disse che dovevo chiudere la finestra «Entra pure» – Disse che potevo entrare

271

Indice analitico

A

C

A 60 anni la Vespa vola al museo (da Il venerdì di Repubblica), 158 A Hollywood puoi impazzire mi ha salvato la mia famiglia (da Oggi), 129 Ammanniti Niccolò, 213 Auto, vestiti, mobili e hotel ecco la spesa formato low cost (da Repubblica), 18 Aggettivi dimostrativi, 121 Aggettivi esclamativi, 121 Aggettivi indefiniti, 10, 121, 218 Aggettivi interrogativi, 121 Aggettivi invariabili, 38, 119 Aggettivi numerali, 121 Aggettivi possessivi, 117, 119, 121 Aggettivo (funzione dell’), 113 Aggettivo (posizione dell’), 114 Aggettivo «pari» (e suoi composti), 38 Aggettivo qualificativo, 112, 113, 114 Aggettivo sostantivato, 120 «Altrui», 119, 121 «Andare» + gerundio, 256 «Andarsene», 90 Articolo, 43, 44, 45, 46 Articolo determinativo, 49 Articolo indeterminativo, 49

«Ci» (particella pronominale e avverbiale), 132-133, 134 500mania (da Repubblica), 4 Calvino, Italo, 8, 61, 140 Cartoline dall’inverno (da Il venerdì di Repubblica), 157 Che cosa vuol dire risparmio energetico (da Donna Moderna), 243 Chi mangia sano trova la natura (pubblicità), 187 Chiara, Piero, 71, 195, 250 Chic and Chocolate (da Gente), 26 Cibi e spazzatura e sanità solo per i ricchi gli USA perdono il record dei più alti (da Repubblica), 160 Cinema: Io, l’altro, 139 Cinema: Mio fratello è figlio unico, 139 Cinema: Pane e tulipani, 149 Cinema: Tre metri sopra il cielo, 179 Comparativi e superlativi organici, 165 Comparativo (grado) dell’aggettivo, 159 Comparativo e superlativo (grado) dell’avverbio, 164, 165 Compra-vendita e offerte di lavoro (da Donna Moderna), 111 Condizionale (forme irregolari), 199 Condizionale composto, 194, 197, 198 Condizionale presente, 194, 197, 198, 199 Congiuntivo ed enfasi, 218 Congiuntivo imperfetto (forme irregolari), 222-223 Congiuntivo imperfetto, 210, 218, 223 Congiuntivo passato, 210, 214, 215, 218 Congiuntivo presente (forme irregolari), 222-223 Congiuntivo presente, 210, 214, 215, 218. 222-223 Congiuntivo trapassato, 210, 211, 218, 223 Cosa volevo fare da grande (da Il venerdì di Repubblica), 224-225

B Be flexible (pubblicità), 153 Benetton così ho colorato il mondo (da Repubblica), 108 Benni Stefano, 86 Bianchetti Giuseppe, 176 «Bello» (aggettivo qualificativo), 54, 55

272

Indice analitico

D

H

De André Fabrizio, 100 De Carlo Andrea, 80 Discorso diretto e discorso indiretto, 264, 265, 266, 271 Dive in sahariana la moda è avventura (da Repubblica), 106 Donna di Porto Pim. Una storia (da Donna di Porto Pim, di Antonio Tabucchi), 94 Doppio plurale, 33 Duranti, Francesca, 207

Ho preso una cotta per la crema di ricotta (pubblicità), 85 Hai fatto la gavetta… (pubblicità), 87

E Effetti personali (di Francesca Duranti), 207

F Faletti Giorgio, 238 Favole al telefono (Gianni Rodari), 63, 100, 102 Femminile (casi particolari), 30, 36 Femminile (formazione del), 36-37, 38 Forma impersonale, 183, 187 Forma passiva, 240 Forma riflessiva, 82, 84, 85, 88 Formazione del femminile, 36-37, 38 Formazione del plurale, 35-36 Forme impersonali, 183, 186, 187 Funzioni dell’aggettivo, 113 Futuro anteriore, 72, 76, 77 Futuro imperativale, 73, 146 Futuro semplice (forme irregolari), 77 Futuro semplice, 72, 73, 76, 77

G Gerundio passato, 256, 261 Gerundio presente, 256, 261 Giallo al Colosseo (da La Stampa), 193 Ginzburg, Natalia, 232 Gita a Matera (da Bell’Italia), 65 Gli innamorati (da La strada della felicità, di Aurelio Pellicanò), 83 Gradi dell’aggettivo, 159, 164 Grado comparativo e superlativo dell’avverbio, 164, 165

I I giovani contro i danni dell’alcol (da Corriere della Sera), 241 Il 24 novembre mattina (da Mare delle verità di Andrea De Carlo), 80 Il cappotto di astrakan (Piero Chiara), 71, 195, 250 Il cioccolato nella storia (Nicoletta Negri), 30 Il DDT (o il drogato da telefonino) (da Bar sport Duemila di Stefano Benni), 86 Il lavoro non fisso ma stabile (da Io donna, Corriere della Sera), 185 Il re che doveva morire (da Favole al telefono di Gianni Rodari), 97, 98 Il tempo libero tra ristoranti e palestre (da Repubblica), 12 Imperativo (forma negativa), 144, 146, 151, Imperativo (forme irregolari), 154 Imperativo + pronomi, 151 Imperativo, 144, 146, 151, 154 Imperfetto indicativo (forme irregolari), 63 Imperfetto indicativo, 59, 60, 63 Indagine Demos-la Repubblica su gioventù e vecchiaia (da www. Repubblica.it), 170 Indicativo presente, imperfetto, ecc., vedi presente indicativo, imperfetto indicativo, ecc. Infinito passato, 252, 261 Infinito presente, 252, 261 Infinito sostantivato, 252 Intervista a Sergio Rubini e Margherita Buy (da Il venerdì di Repubblica), 268

J Jogging (da Se una notte d’inverno un viaggiatore, di Italo Calvino), 8, 61

L L’amica americana (da L’amica americana di Margherita Oggero), 74

273

Indice analitico L’eredità dello zio Guido (da L’eredità dello zio Guido di Pier Carlo Rizzi), 254 La canzone di Marinella (Fabrizio De André), 100 La Dogana del Duca (da La Dogana del Duca di Giuseppe Bianchetti), 176, 177 La salute vien mangiando (pubblicità), 187 La Sardegna (Ente Sardo Industrie Turistiche), 40, 41, 42 La signora Collina (da La gallina volante di Paola Mastrocola), 190, 202 La strada della felicità (di Aurelio Pellicanò), 83 Low budget (da Donna moderna), 188

M «Magari», 230, 234, 235 Martina modella per un giorno (da Donna Moderna), 110 Mastrocola Paola, 190 Matrimoni in crisi profonda: ci si sposa di meno e ci si divorzia di più (da www. Repubblica.it), 184 Merini Alda, 174 Mi guardi con occhi penetranti (di Alda Merini), 175 Moccia Federico, 179 Modi indefiniti e pronomi, 131, 259 Modo condizionale, 194, 197, 198, 199 Modo congiuntivo, 210, 211, 214, 215, 217, 218, 222, 223 Modo gerundio, 255, 256 Modo indicativo, 10, 14, 15, 16, 17, 21, 23, 54, 59, 61, 63, 72, 73, 76, 77, 96, 102, 103 Modo infinito, 252, 261 Modo participio, 259 Montalbano giro di boa (da Repubblica), 66

N «Ne» (particella pronominale e avverbiale), 90, 126, 132 Niente di vero, tranne gli occhi (da Niente di vero, tranne gli occhi di Giorgio Faletti), 238 Nome (formazione del femminile), 36, 37, 38 Nome (plurale del), 29, 30, 33, 35, 36, 38 Nome (proprio, comune, collettivo), 28 Nomi invariabili, 38

274

O Oggero Margherita, 74 Ordine delle parole, 219

P Pari (impari e dispari), 38, 121 Parole alterate, 167 Particelle pronominali e avverbiali (posizione delle), 131 Particelle pronominali e avverbiali, 90, 131, 132, 133,134 Participio passato (forme irregolari), 54 Participio passato, 259 Participio presente, 259 Passato prossimo (uso degli ausiliari), 54-55 Passato prossimo, 54 Passato remoto (forme irregolari), 103 Passato remoto, 96, 102, 103 Pellicanò, Aurelio, 83 Periodo ipotetico, 228, 229, 236 Piccola pubblicità (da Amica e da Gioia), 111 Plurale (formazione del), 35-36, 38 Plurale del nome, 29, 30, 33, 35,36, 38 Plurale doppio, 33 Posizione del pronome con i modi indefiniti, 131, 259 Preci (Perugia) (da I viaggi di Repubblica), 47 Preposizioni (esercizi), 20, 33, 49, 57, 88 Preposizioni articolate, 49 Presente abituale (o iterativo), 10, 15 Presente atemporale, 15 Presente indicativo (forme irregolari), 23 Presente indicativo, 10, 14, 15, 16, 17 Presente profuturo, 16, 17 Presente storico (o narrativo), 14, 15, 16 Pronome (posizione del), 131, 137, 259 Pronome partitivo, 126, 134 Pronomi combinati, 131, 132 Pronomi dimostrativi, 121 Pronomi diretti, 126, 131 Pronomi e modi indefiniti, 131, 259 Pronomi ed enfasi, 136 Pronomi esclamativi, 121 Pronomi indefiniti, 121, 218 Pronomi indiretti, 128, 131 Pronomi interrogativi, 121

Indice analitico

Pronomi personali soggetto (posizione dei), 136 Pronomi personali, 125, 126, 136 Pronomi possessivi, 121 Pronomi relativi, 172, 178 «Proprio» (aggettivo possessivo), 119

Q Quattro salti tra le stelle (da Gente), 52 «Quello» (aggettivo dimostrativo), 48, 121

R Riflessivi (verbi), 82, 84, 85, 88 Rodari, Gianni, 97 Rubato un pezzo di Colosseo (da La Stampa), 193

S «Si» impersonale passivo, 183 «Si» impersonale, 183 Sano, utile e gratis: la rivincita del pisolino (da Repubblica), 180 Sardegna, un mare di vacanze (Ente Sardo Industrie Turistiche), 40 Se una notte d’inverno un viaggiatore (di Italo Calvino), 8, 61, 140 Signori, l’uomo più felice del mondo (da Il venerdì di Repubblica), 156 «Stare» + gerundio, 17, 256 Stress e ansia da SMS. Le nuove tecnofobie (da Corriere della Sera), 89 Superlativo assoluto (grado) dell’aggettivo, 164 Superlativo e comparativo (grado) dell’avverbio, 164, 165 Superlativo relativo (grado) dell’aggettivo, 159

Ti ho sposato per allegria (di Natalia Ginzburg), 232 Ti piacerebbe che Fiorello tornasse in TV?, 230 Ti prendo e ti porto via (da Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammanniti), 213, 262 Torino è sempre più in festa (pubblicità), 158 Trapassato prossimo, 61, 63 Trapassato remoto, 103 Trasformazione dal discorso diretto al discorso indiretto, 264, 265, 266 Turismo? Gli stranieri votano Assisi. Bocciate Roma e Firenze (da Corriere della Sera), 48

U Un’ora di «jogging» ogni mattina (da Se una notte d’inverno un viaggiatore, di Italo Calvino), 8, 61 Un’unione poco felice (da Favole al telefono, di Gianni Rodari), 57 Una canzone lunga un secolo le mille vite di “’O sole mio” (da Repubblica), 99 Una festa in stile Olimpiadi e la reginetta scende sul Po (da Repubblica), 2 Una poetessa italiana: Alda Merini (da Repubblica), 174

V Va’ dove ti porta il cuore (Susanna Tamaro), 122 Vacanze (Sardegna, un mare di) (Ente Sardo Industrie Turistiche), 40 Valentine (da Il cappotto di astrakan, di Piero Chiara), 71 Verbi riflessivi apparenti, 84, 88 Verbi riflessivi e pronomi, 90 Verbi riflessivi, 82, 84, 88, 90 Volare oh, oh (da Repubblica), 6 Vorrei smettere di scrivere (di Alda Merini), 175

T Tabucchi, Antonio, 95 Tamaro, Susanna, 122 Tanto di cappello! (pubblicità), 70 Test: E tu che tipo d’atleta sei?, 11 Test: Sei un videodipendente?, 78

275

Bibliografia

ALTIERI BIAGI M.L., La grammatica dal testo, Milano, Mursia, 1991. DARDANO M., Manualetto di linguistica italiana, Bologna, Zanichelli, 1991. DARDANO M. - TRIFONE F., La lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 1986. DE MAURO T., Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Roma, ETAS LIBRI, 1993. FORNACIARI R., Sintassi italiana dell’uso moderno (edizione a cura di G. Nencioni), Firenze, Sansoni, 1974. LEPSCHY L. - LEPSCHY G., La lingua italiana. Storia, varietà dell’uso, grammatica, Milano, Bompiani, 1993. OLLER J.W., Language tests at school, Londra, Longman, 1979. MORETTI G. B. - ORVIETO G., Grammatica italiana.Il verbo, voll. I, II, III, Perugia, Benucci, 1979.

276

Note ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................

277

Dizionario Fondamentale della Lingua Italiana per Stranieri pp. 448, con schede grammaticali

Nato dall’esperienza pluriennale dell’Università per Stranieri di Perugia, il dizionario è composto di circa 5.000 lemmi scelti tra le parole di più alto uso e di assoluta “necessità” per gli studenti stranieri. Ogni lemma, seguito dalla trascrizione fonetica e dalle traduzioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, è corredato da una ricca fraseologia. L’ordine in cui le frasi sono collocate privilegia l’uso più frequente della parola, inserita in esempi tratti sempre dalla lingua comune, sia parlata che scritta: basterebbe leggere e studiare queste frasi per imparare e approfondire in maniera esauriente e piacevole la lingua italiana. Ampie Schede Grammaticali, di facile consultazione, chiudono il volume. I docenti impegnati nell’insegnamento dell’italiano come lingua straniera o L2, nella ricca fraseologia, tutta riferita a contesti della quotidianità italiana, potranno trovare spunti originali per la conversazione e stimoli per l’ampliamento del vocabolario personale dello studente.

View more...

Comments

Copyright ©2017 KUPDF Inc.
SUPPORT KUPDF