Nikola Tesla 1901 Nuova Scoperta Di Tesla

August 16, 2017 | Author: danithebest91 | Category: Nikola Tesla, Capacitance, Earth, Electrical Network, Mass
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NUOVA SCOPERTA DI TESLA di Nikola Tesla The Sun, New York, 30 gennaio 1901 La Capacità dei Conduttori Elettrici è Variabile, e Non Costante, e le Formule Necessitano di Essere Riscritte – La Capacità Varia a seconda dell’Altezza Assoluta Sopra il Livello del Mare, dell’Altezza Rispetto alla Terra e della Distanza dal Sole. Nikola Tesla ha dichiarato ieri un’altra nuova scoperta nell’elettricità. Questa volta è una nuova legge e per questa ragione, afferma Mr Tesla, una vasta parte della letteratura tecnica necessiterà di esser riscritta. Fin da quando qualsiasi cosa è stata nota circa l’elettricità, l’uomo di scienza ha dato per scontato che la capacità di un conduttore elettrico è costante. Quando Tesla stava sperimentando a Colorado scoprì che la capacità non è costante – ma variabile. Si decise quindi a scoprire la legge che governa questo fenomeno. Lo fece, e tutto questo è stato spiegato nel The Sun di ieri. Qui c’è quello che ha detto: “Da diversi anni l‘uomo di scienza impegnato nello studio della fisica e nella ricerca elettrica ha dato per scontato che certe grandezze, entrando continuamente nelle loro stime e previsioni, sono fisse e inalterabili. L’esatta determinazione di queste grandezze, essendo di particolare importanza nelle vibrazioni elettriche, le quali stanno assorbendo sempre più l’attenzione degli sperimentatori di tutto il mondo, sembra sia importante per mettere al corrente gli altri di alcune delle mie osservazioni, le quali mi hanno finalmente portato ai risultati che ora attraggono attenzione universale. Queste osservazioni, con le quali sono stato a lungo familiare, mostrano che alcune delle grandezze cui ci si sta riferendo sono variabili e che, a causa di questo, una vasta parte della letteratura tecnica è imperfetta. Mi sforzerò di rendere la conoscenza di questi fatti che ho scoperto in linguaggio semplice, privo quanto più possibile di dettagli tecnici”. “E’ ben noto che un circuito elettrico si condensa (compacts itself) non appena una sorgente con una potenza (weight) è collegata ad esso. Tale sorgente vibra ad un ritmo definito, il quale è determinato da due grandezze, la duttilità della sorgente e la massa della potenza. Similmente un circuito elettrico vibra, e la sua vibrazione, pure, dipende da queste due grandezze, indicate come capacità elettrostatica e induttanza. La capacità del circuito elettrico corrisponde alla duttilità della sorgente e l’induttanza alla massa della potenza.”. “Esattamente come i meccanici e gli ingegneri hanno dato per scontato che la duttilità della sorgente rimane la stessa, non importa come sia collocata o usata, così gli elettricisti e i fisici hanno presunto che la capacità elettrostatica di un corpo che sta conducendo, dire una sfera metallica, la quale è frequentemente usata negli esperimenti, rimane una grandezza fissa e inalterabile, e diversi risultati scientifici della più grande importanza sono dipendenti da questa assunzione. Ora, ho scoperto che questa capacità non è affatto fissa e invariabile. Al contrario, è suscettibile a grandi cambi, tali che sotto certe condizioni può ammontare a diverse volte il suo valore teorico, o può eventualmente essere più piccola. Poiché ogni conduttore elettrico, oltre all’avere una induttanza, ha anche un certo valore di capacità, a causa delle variazioni della seconda, l’induttanza, anche, è similmente modificata dalle stesse cause che tendono a modificare la capacità. Questi fatti li scoprì diverso tempo prima di aver dato una descrizione tecnica del mio sistema di trasmissione di energia e telegrafia senza fili, il quale, credo, diventò noto prima attraverso i miei brevetti Belga e Inglesi”. Spiegai poi che, in questo sistema, nello stimare la lunghezza d’onda della vibrazione elettrica nei circuiti trasmittenti e riceventi, un dovuto riguardo deve essere dato alla velocità con la quale la

vibrazione è propagata attraverso ognuno dei circuiti, essendo data questa velocità dal prodotto di lunghezza d’onda e numero di vibrazioni per secondo. Essendo il ritmo della vibrazione, comunque, come detto prima, dipendente dalla capacità e dall’induttanza in ogni ciascuno dei casi, ho ottenuto valori discordanti”. “Continuando l’investigazione di questo stupefacente fenomeno osservai che la capacità varia con l’altitudine da terra della superficie conduttrice e presto mi accertati della legge di questa variazione. La capacità aumentava quanto più la superficie conduttrice era innalzata, in spazio aperto, da metà fino a tre quarti dell’1 percento, per piede di altezza. Negli edifici, tuttavia, o vicino a grandi strutture, questo aumento spesso ammontava al 50 percento per piede di altezza, e solo questo mostrerà quale vastità di numerosi degli esperimenti scientifici registrati nella letteratura tecnica sono sbagliati. Nel determinare la lunghezza delle bobine o dei conduttori, così come per esempio ho impiegato nel mio sistema di telegrafia wireless, la regola che ho dato è, in considerazione di quanto appena detto, importante da osservare”. “Lontano dall’interesse per l’uomo di scienza, tuttavia, è il fatto che osservai in seguito, che la capacità passa attraverso una variazione annuale con un massimo in estate, e un minimo in inverno. A Colorado, dove continuai con i metodi migliori di investigazione cominciati a New York, e dove scoprì che la percentuale di aumento era leggermente più grande, osservai per di più che c’era una variazione diurna con un massimo durante la notte. Inoltre, scoprì che la luce solare causa un piccolo aumento nella capacità. Anche la luna produce un effetto, ma non lo attribuisco alla sua luce.”. “L’importanza di queste osservazioni saranno apprezzate meglio quando si dice che, dovuto a questi cambi delle grandezze presupposte essere costanti, un circuito elettrico non vibra ad un ritmo uniforme, ma il suo ritmo è modificato in conformità con le modifiche della capacità. Perciò un circuito vibra un po’ più piano ad una altezza di quando è ad un livello più basso. Un impianto oscillante, come usato nella telegrafia senza fili, vibra un po’ più velocemente quando la barca entra in porto di quando è in mare aperto. Tale circuito oscilla più velocemente in inverno che in estate, anche se è alla stessa temperatura, e una sciocchezza più velocemente nella notte che nel giorno, e particolarmente quando il sole sta splendendo”. “Valutando insieme i risultati delle mie investigazioni scoprì che questa variazione della capacità e conseguentemente del periodo di vibrazione è evidentemente dipendente, primo, dall’assoluta altitudine dal livello del mare, sebbene in piccoli gradi; secondo, dalla relativa altezza della superficie conduttrice o capacità in accordo ai corpi che la circondano; terzo, dalla distanza della terra dal sole, e quarto, dal relativo cambio del circuito rispetto al sole, causato dalla rotazione diurna della terra. Questi fatti posso essere di particolare interesse per i meteorologi e gli astronomi, poiché metodi pratici di indagine possono conseguire da queste osservazioni, i quali possono essere utili nei loro rispettivi campi. È probabile che perfezioneremo gli strumenti per indicare l’altitudine di un posto attraverso l’uso di un circuito, propriamente costruito e disposto, ed ho pensato ad un numero di altri usi ai quali questo principio può essere applicato”. “Fu nel corso delle investigazioni di questo genere a Colorado che notai prima certe variazioni negli impianti elettrici arrangiati in modi peculiari(1). Queste variazioni le scoprì prima calcolando da cima a fondo i risultati precedentemente annotati, e fu solo successivamente che le percepì realmente. Sarà quindi chiaro che coloro che si sono azzardati ad attribuire il fenomeno che osservai a comuni disturbi atmosferici hanno fatto una avventata conclusione”. Link Articolo Originale

Colorado Springs

Esperimenti per ulteriore accertamento dell’influenza dell’altitudine sulla capacità La bobina che si riferisce ad una precedente occasione fu finita con esattamente 689 avvolgimenti su di un tamburo di otto piedi di lunghezza e 14’’ di diametro. Il filo usato fu il filo elettrico n. 20 come detto in precedenza così che la stima approssimativa dell’auto-induttanza e altri particolari si mantengono buoni. La bobina sistemata diritta fuori dall’edificio ad una considerevole distanza per ridurre qualsiasi errore dovuto all’influenza delle parti in legno (woodwork) Dall’edificio si estendeva una struttura di pino secco ad un’altezza di circa sessanta piedi da terra. Questa struttura supportava, su un asse trasversale sporgente, una puleggia (in legno) con una corda per tirar su una sfera o altri oggetti a qualunque altezza desiderata entro i limiti concessi e questa trave proseguiva anche alla sua estremità e vicino alla puleggia c’era una resistente bottiglia di vetro dentro la quale era fissata un filo scoperto No. 10, il quale si estendeva verticalmente in giù verso la parte alta della bobina. La bottiglia era una comune bottiglia di Champagne, dalla quale era stato tolto il vino! e il fondo rotto dentro. Il collo era conficcato in giù in un foro perforato nella trave e assicurato inoltre con una corda. Un tappo affusolato di legno duro era conficcato nel collo e dentro questo tappo era assicurato il filo. La bottiglia fu finalmente riempita con cera fusa. L’intera disposizione è illustrata nello schizzo mostrato, nel quale b è la bottiglia con il tappo di legno p supportato sulla trave B che sostiene anche la puleggia p, sulla quale passa la corda per far salire l’oggetto, il quale in questo caso è mostrato come una sfera C. Le sfere usate erano di legno e vuote e ricoperte molto facilmente con lamierino di stagno e tutti i punti del lamierino erano pressati in modo tale da essere sotto la superficie della sfera… [Colorado Springs Notes, pp 235, 236]

Da parte del traduttore: inserisco non solo le due pagine cui rimanda l’articolo in chiusura, ma tutte le pagine dei test del 23 ottobre 1899 (1) NdT Vedere “The Free Energy Secrets of Cold Electricity di Peter Lindemann, nonché “The Final Secret of Free Energy” di Tom Bearden, nei quali a proposito di impianti “Free Energy” si parla non a caso di dover adottare particolari configurazioni, proprio come diceva Tesla.

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