Musica e Teologia

 

MUSICA E TEOLOGIA

 

BOTTICELLI Arte

LA RIFORMA PROTESTANTE Storia religione

BACH musica

IL MAGNIFICAT Religione musica

 

«Musica e fede possono intrecciarsi fecondamente. feco ndamente. La spiritualità si abbellisce contatto contemplazione con la bellezza dei e l’arte attraverso la musica puòadiventare delsuoni trascendente»

 

 IL MAGNIFICAT

 

Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il

Signore

e il mioha spirito esulta in Dio, mio Perchè guardato l’umiltà della suasalvatore, serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno

beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente

e Santo e il suo nome:

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre Nei secoli dei secoli

di generazione in generazione la sua misericordia si stende a quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato ricolmato gli di umili; beni gli affamati ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, Ad perAbramo sempre»e alla sua discendenza

 

Magnifica Magnif icatt ( Lc 1,46-55 ) è la preghiera delle beatitudini. È la preghiera di Maria povera in spirito pura di cuore, mite, ricca di misericordia e affamata di giustizia. Il

Lo scopo immediato della preghiera di Maria è di rispondere all’elogio di Elisabetta: "Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore" .

Maria non rifiuta questo elogio, ma lo colloca nella giusta prospettiva. Ciò che sta

avvenendo in lei è puro dono della bontà di Dio: "L’anima "L’a nima mia magnifica il Signore e il mio Dio, apre mio salvatore, perché sottolineando ha guardatool’umiltà della suagrazia serva". Con spirito queste esulta parole inMaria la sua preghiera sottolineand il motivo della che

è tema costante di tutta la storia della salvezza la caratteristica più rilevante dell’agire di Dio.

La preghiera di Maria passa dal singolare al plurale, dal caso personale alla comunità e all’intera storia di salvezza. Anche questo è importante: in ciò che Dio compie in lei,

Maria scorge la traccia ciò percepire che egli compie in tutti. Il casodelpersonale assurge e diventa il luogo in cui sidipuò lo schema costante disegno di Dio. a tipo

 

Il quadro del Botticelli ci rappresenta visivamente la preghiera del Magnificat.

Tra i vari protagonisti si erge la figura di Maria con il Bambino seduto sulle ginocchia, mentre i due angeli staanno incoronando la Vergine, la quale sta scrivendo st con l’inchiostro su un libro la frase “Magnificat anima mea Dominum”, che tradotto in italiano vuol dire “L’anima mi magn estr ta da dall Va Vang ngel eloo di Luca emiadaema ttagnif dific aica llaa ilstSignore”, essa Mares ia trat a atta sant’Elisabetta, per ringraziare Dio per averla scelta come madre di Gesù. Gesù Bambino accompagna il braccio di Maria con cui sta st scri sc rive venndo do:d: i qu que sto esto simb mbol oleegg ggia ia la pe perrfe fezi zioone traa l’alleanza Meast riao egDes ioto. si

 

Il Ma Magn gnif , è ria, una un mera me vigl glia ia dell a sp spir ualialità tà. Can anti ticcific oicat dat, i Ma Mari a,a co con nravi ten te nut uto o ndell’arte el Va Vang ngeeelode dillaLu Luc cairit èitua una un de. llllee pa pagi gine ne po poeeti ticche pi piùù bellllee del Nuo be uovo vo Te Test staame mennto e vi vien enee int nteerpr preeta tato to da Bac achh con un unaa comp mpoosi sizzio ionne cara ca ratt tteeri rizz zzat ataa da potenza potenza,, tenerezza, umiltà e grandiosità grandiosità.. Il mistero dell’incarnazione e la vocazione di Maria sono resi proprio dall’unione di quest stii opposti. E’ un brano in cui la mus usiica spe pessso si traduce in pass ssii di danza palp lpiitante di gi gioi oiaa .

 

 Johann Sebastian Bach

Johann Sebastian Bach nasce a Eisenach, in Germania nel 1685 in una famiglia di musicisti. E’ uno dei compositori più importanti dell’intera storia della musica e

ha uno stile assolutamente personale. Le oltre mille composizioni testimoniano la sua creatività e la sua genialità sia nel genere sacro, sia in quello profano. Musicista di corte presso famiglie nobili, egli si dedica anche all’insegnamento.

Bach compose per la liturgia luterana la gran parte delle sue opere sacre. Muore a Lipsia nel 1750.

 

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La vita La carriera e la grande famiglia Compositore e maestro Lo stile

 

 Magnificat anima mea Dominum L’anima mia magnifica iL

 Signore 

Nel primo brano che compone il Magnificat Bach mette in musica soltanto quattro paro pa role le ch chee so sono no ap appu punt ntoo «L’anima mi miaa ma magn gnif ific icaa il Si Sign gnor ore» e».. E’ un bra rano no rega gale le,, sc scrritt ttoo in un unaa to tona nalilità tà lu lumi mino nosa sa e mae aest stos osa, a, il Re ma magggi gioore re.. Me Mett ttee in imme nso di un unaa fa fannci ciul Dio hin ato per esa lta rla. Ievidenza l disc scoorsl’esultare o si apre im comen n un’introduzione oulla rclahesustcrui aleDi eo csionè ucnhi gnrat ano rpe ilireves o adlt aatrl o a.al timbro dellllee tr de troomb mbee, po poii il cor oro, o, gu guiidat atoo dal alle le du duee fi fila la di so sopr praani, si simb mboolo di Maria ia.. At Attr trav aveerso il co coro ro ve veng ngon onoo ra rapp ppre rese sent ntat atii la gioia e la gr gran ande dezz zza. a. Le pa parrol olee «an aniima mi miaa» ve venngo gono no inve vecce qu quas asii na nasc scoost stee per ind ndic icar aree la pr proofo fonnda in inti timi mità tà dell’anima in cui Dio è venuto ad abitare.

 

Et exultavit spiritus meus /in Deo salutari me0. E il mio spirito esulta in Dio mio  salvatore 

C’è un mo mome ment ntoo

di gr gran andi dios osaa tenerezza, il grande coro si ritira per far spazio ad una voce femminile acco ac comp mpag agna nata ta da daii so solili ar arch chi.i. Ma Mari riaa ca cant ntaa i su suoi oi se sent ntim imen enti ti di se sere rena na e pe perf rfet etta ta fe felilici cità tà in Di Dio. o. Il movimento è quello di una danza. L’atmosfera se sere renna vi vien enee dat ataa dall’orchestra me ment ntrre la pa parrola «spiritus» è resa da un movimento vivace e grazioso di semicrome che dipingono la leggerezza e ineffa ine ffabil bilità ità del dello lo spi spirit rito. o. La pa parrol olaa «s «saalu luta tari ri»» inv nveece vi vieene de desc scrrit ittta con un pe perrco cors rsoo to tort rtuo uoso so che in inddic icaa la fa fati tica ca dell’anima che cer erca ca in Di Dioo la sa salv lveezz zzaa an anch chee se i vi vioolilini ni mit itig igaano le di diff ffic icol oltà tà..

 

Et misericordia/ a progenie in progenies /timentibus eum. Di generazione in generazione la sua  misericordia si stende su quelli che lo temono.

Il testo di Bach è estremamente consolante. consolante. Il suono è quello dei violini con le viole che si mescola con la dolcezza dei due flauti a cui si aggiunge la scelta dei solisti, il contralto e il tenore (che hanno voci molto diverse per timbro ma molto simili per estensione). Si può riconoscere un passo di danza lenta, un’atmosfera pastorale ed intima.

Bach, attraverso un gioco di voci, sottolinea come la Grazia di Dio sia per tutti ma anche per ciascuno.

 

Fecit potentiam in bracchio  suo/  Dispersit superbos mente cordis sui Ha spiegato la potenza del  suo braccio Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore 

Alla dolcezza del brano precedente qui possiamo evidenziare il vigore ed il fascino di un grande spettacolo della natura. Tutto il coro e l’orchestra sono impegnati in un brano

grandioso e sfolgorante. Per indicare le parole Bach di usavocalizzi una musica possente colossale. Viene rappresentata la potenza di Diosopracitate da una cascata complessi. La e parola «dispersit» viene cantata in maniera tumultuosa e scomposta dando proprio l’idea della dispersione. Dalla musica si evince come il coro si domandi com’è possibile che l’uomo

non realizzi la propria finitudine e limitatezza. Subentrano poi la sofferenza e la

rassegnazione. essere occupatiBach da sesembra stessi ricordarci ricordarc per accorgersi i che non di Lui. è Dio a condannare i superbi ma sono loro ad

 

Gloria Patri, Gloria Filio, Gloria et Spiritui  Sancto Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito  Santo

Si tratta di un brano trinitario in cui la dossologia rivolta al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo si riveste di musica in una u na grandiosa architettura. La parola «Gloria» ripetuta 4 volte rappresenta dei piloni di un ponte e viene pronunciata da tutto il coro all’unisono in modo che la comprensione del testo sia facilitata.

 

 Sicut erat in principio et nunc et semper et in  saecula saeculorum Come era nel prinxipio e ora e sempre nei  secoli dei secoli.

Dopo lo spessore teologico del Gloria esplode di nuovo l’atmosfera di festa che aveva aperto il Magnificat. Con un’idea geniale Bach da’ all’intero brano una forma ciclica

utilizzando per questa conclusione la stessa musica che aveva composto per il primo brano del Magnificat, il coro iniziale. Un’apertura quindi caratterizzata da gioia e regalità ed una conclusione imponente ravvivata dall’orchestra e dai vocalizzi del coro.

 

Lambarena Bach  to Africa

 

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