Mauro Giuliani - Sei Ariette
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PREFAZIONE
Le composizioni per chitarra sola di Mauro Giuliani (Bi sceglie 1781 - Napoli 1829) comprendono generi diversi: sonate, variazioni, danze, rondô, pot-pourris, studi, fan tasie, trascrizioni di musiche vocali e strumentali dell'epoca. Egli ha trattato anche la chitarra come strumento solista in tre importanti concerti con l'orchestra, facendola inoltre dialogare in pagine cameristiche, in duo con il violino, il flauto, la voce, il pianoforte, e con una seconda chitarra. In queste opere Giuliani ha realizzato compiutamente la sua magistrale conoscenza dello strumento, di cui era ec celso esecutore, tramite brani che vanno dai facile impe gno aI piu alto virtuosismo, ma tutti con l'impronta di una fertile creatività. Tra i musicisti deI suo tempo egli non va riconosciuto soltanto come uno dei piú grandi nell'ambiente dell a chitarra, ma anche tra i piú rappresentativi in quella cerchia che fece coro na ai sommi compositori dei primo romanticismo. Se poi vogl iamo considerare Giuliani quale esponente della scuola italiana, egli puô definirsi uno dei pochi, insieme a Paganini e a qua\che altro personaggio minore dei mondo chitarristico, a possedere le qualità per mantenere viva la tradizione strumentale negli anni che vedevano l'egemonia deI melodramma. Nella vasta produzione di M auro Giuliani le opere per voce e chitarra comprendono una parte rilevante, ma, se si esc\u dono raccolte come L e Troubadour du Nord, L e Chanson nier du ! our, ed altre ancora, dove l'intervento di Giuliani era limitato alia realizzazione dell'accompagnamento stru mental e di arie celebri, possiamo definire originali sol tanto te seguenti: Trois Romances op . 13, Trois R omances op. 22, Romance de Marie Louise op. 27, Sei Cavatine op. 39, Cavatine (( Di tanti palpiti" variée pour le chant op. 79, Sechs L ieder op. 8 9, Sei Ariette (Poesíe di Metastasío) op. 95, Pastorale a due voei con accom pagnamento dí flauto e chitarra op. 149, R omance (( Pres d'un volcan" op . 151, Ode di Ana creonte op. 151 bis. All'infuori deIle op. 13 e 151, le ri manenti prevedono an che l'impiego deI pianoforte o deI c\avicembalo (op . 27), in eventuale sostituzione della chitarra. I numeri delle op . 149, 151 e 15 1 bis, pubblicate postume, sono stati proba bilmente attribuiti dali 'editore R icordi. La profonda cono
scenza deI mezzo vocale e avvertibile in tutte le composi zioni, scritte con assoluta maestria e dotate di fresca creati vità. Giuliani alterna abilmente brani brillanti ad altri teneri e malinconiçi, esprimendosi con I'estroverso stile italiano, mentre nell 'accompagnamento si attiene Ild un semplice sostegno mediante accordi in genere arpeggiati. Le Sei ariette op. 95 sono state composte su testi di Pietro Metastasio (1698-1792), il famoso poeta che collaborô in malte occasioni con i piu celebri compositori deI suo tempo, come Caldara, Porpora e H asse. Le ariette fanno parte di a!cuni suoi lavori, già musicati nel secolo XVIII, di cui diamo i principali riferimenti: i personaggi che le interpre tavano, i titoli delle opere, le date di rappresentazione, i nomi dei compositori. Ombre amene: Licori nella serenata Angelica e Medoro, 1720, musica .di Nicolô Porpora. Fra tutte te pene: Egle nel dramma Zenobia, 1740, musica di Luca Antonio Predieri, rappresentato in occasione deI compleanno dell'imperatrice Elisabetta, moglie di Carlo VI. Quando sarà quel di: Vitellia nel dramma La clemenza di Tito, 1734, musica di Antonio Caldara, rappresentato in occasione dell'onomastico di Carlo VI. Le dimore amor non ama: Cleanto (recitativo) nella festa teatral e Partenope, 1767, musica di Johann Adolph H asse, rappresentata per celebrare il matrimonio tra Ferdinando IV di Borbone e Maria Giuseppa arciduchessa d' Austria. Ad altro laceio: Palemone nella cantata Gli Orti Esperidi, 1721, musica di Nicolô Porpora. Di due bell' anime: Marte nella cantata Gli Orti Esperidi. 11 titolo dell'opera e il seguente: SEI ARIETTE / POESIA DI METASTASro / coll'ac compagnamento di / Piano-Forte o Chitarra, / com poste, ed umilissimamente dedicate / A SUA MAEST À LA PRINCIPESSA IMPERIALE / MARIA LUIGIA / AR CIDUCHESSA D'AUSTRIA, / Duchessa di Parma, Pia cenza, e Guastalla, / da / Mauro Giuliani. / Suo Divotis simo Servidore, e Virtuoso Onorario di Camera. / Op. 95. / Publicate a Vienna presso Artaria e Comp. [W 2568]. Nella revisione e stata aggiunta la diteggiatura alla parte di chitarra. Ruggero Chiesa
PREFACE
Mauro Giuliani (Bisceglie 1781 - Naples 1829) wrote works for the guitar in a wide variety of genres: sonatas, variations, dances, rondas , pot·pourris, studies, fantasies and transcriptions of vocal and instrumental compositions of his time. H e also used the guitar as the solo instrument in three important orchestral concertos as well as in cham ber works, including duos with violin, flute, voice, piano and second guitar. All these works, ranging from the technically simple to the most exacting tests of virtuosity, constitute the perfect expression of Giuliani's masterful knowledge of the instru ment, on which he was also an accomplished performer. A nd they all bear the stamp of his fertUe creative genius. Among the musicians of his day Giuliani must be acknow ledged no! only as one of the major composers for guitar, but also as one of the most representative in the current that ran parallel and contemporary with the greatest com posers of lhe early R omantic period. Moreover, if we consider Giuliani from the standpoint of his position as an exponenl of lhe llalian school, we ,l'ill realize that he was one of the fe w, along with Paganini and certain other minor guilar composers, endowed with the qualities neces sary 10 keep lhe instrumental tradition ative in Italy dllring lhe years Ihal witnessed the overwhelming primacy oÍ opera. Mauro Gillliani was a prolific composer, and works for vo;ce and 8Ullar account for a considerable portíon of his long catalogue. Bur if we exclude collections like Le Trouba dour du Nord, L e Ch ansonnier du Jour and others of this sort, in which Giuliani's actual contribution amounts to the mere realization of instrumental accompaniments to famous airs, his only truly original compositions are the following: TroÍs Romances op. 13, Trois Romances op. 22, Ro mance de M arie L ouÍse op. 27, Sei Cavatine op. 39, Cava tine "Di tanti palpiti" variée pour le chant op. 79, Sechs Lieder op. 89, Sei Ariette (Poesie di M etastasio) op. 95, PastoraJe a due voci con accompagnamento di flauto e chi tarra op. 149, R omance " Pres d'un volcan" op. 151, Ode di Anacreonte op. 151 bis. Wirh the exception of op. 13 and a,p. 151 , the others also suggest the piano or harpsichord (op. 27) as possible sub stitures for the guitar. The publisher Ricordi was probably resp onsible for lhe attribution of opus n um bers 149, 151 and J 5 J his, as these pieces appeared in print after Giulia
ni's death. The composer's profound knowledge of vocal technique is evident in all these pieces, written with com plete mastery of the "instrument" and characterised by a breath of fresh originality. Giuliani ably alternates between lively pieces and others in a more tender, melancholy vein; his style is straightforward and open - typically Italian, in short, whUe the accompaniments are kept simple, consisting of a supporting structure of chords, generally arpeggiated. The words to Giuliani's "Sei ariette", op. 95 are by Pietro Metastasio (1698-1792), the famous poet who wrote libretti for many of the most illustrious composers of his day, in cluding Caldara, Porpora and H asse. The six arias are ta ken from works by Metastasio first set to music in the eighteenth century; the salient information about the history of these pieces, the character who sings them, the tilles of the operas to which they belong, the dates of their first per formances and their composers, is given below: Ombre amene: Licori in the serenade Angelica e Medoro, 1720,' music by Nicolo Porpora. Fra tutte le pene: Egle in the opera Zenobia, 1740; music by Luca Antonio Predieri, performed for the birthday of Empress Elisabeth, the wife of Charles VI. Quando sarà quel di: Vitellia in the opera La clemenza di Tito, 1734; music by Antonio Caldara,' first performed on the name-day of Charles VI. Le dimore amor non ama: Cleanto (recitative) in the thea trical fête Partenope, 1767; music by Johann Adolph Hasse, performed to celebrate the marriage of Ferdinand IV of Bourbon to M aria Josepha, A rchduchess of Austria. Ad altro laccio: Palemone in the cantata Gli Orti Esperidi, 1721; music by Nicolà Porpora. Di due bell'anime: Marte in the cantata Gli Orti Esperidi. The original title of the work is as follows: SEI ARlETT E / POESIA Dl MET ASTA SIO / coll'ac compagnamento di / Piano-Forte o Chitarra, / composte, ed umilissimamente dedicate / A SUA MAESTÀ LA PRINCIPESSA IMPE RlA L E / MA R IA L UlGIA / AR CIDUCHESSA D'A US TRlA / Duchessa di Parma, Pia cenza, e Guastalla, / da / M auro Giuliani. / Suo Divotissimo Servidore, e Virtuoso Onorario di Camera. / Op. 95. / Pu blicate a Vienna presso Artaria e Comp. [N° 2568] . T he fingerings in the guitar part have been added by the editor. Ruggero Chiesa
PREFACE
Les compositions pour guitare seule de Mauro Gi uliani (Bisceglie 1781 - Naples 1829) comprennent des gemes dif férents: sonates, variations, danses, rondos, pot-pourris, études, fantaisies, transcriptions de musiques vocales et instrumentales de I'époque. Il a même traité la guitare en tant qu'instrument soliste dans trois importants concertos avec orchestre, en la faisant en outre dialoguer, dans la musique de chambre, en duo avec le violon, la Bute, la voix , le piano, et ave c une seconde guitare. Dans ces pages Giuli ani a réalisé d'une façon accomplie sa parfaite connaissance de l'instrument, dont il était un excellent exécutant, en composant des morceaux faciles à exécuter et d'autres qui demandent le plus grand virtuo sisme, mais qui présentent tous une créativité fertile . Parmi les musiciens de son époque on ne saurait le situer unique ment comme l'un des plus grands dans le domaine de Ia guitare, car il fut aussi I'un des compositeurs Ies plus re présentatifs de ce cercle qui iut le coroIlaire des pIus im portants compositeurs de Ia premiere période romantique. E n outre, si nous VOU1Ul1S considérer Giuliani en tam que représentant de I'école italienne, on peut voir en Iui I'un des rares compositeurs, avec Paganini, et quelques per sonnages mineurs dans le domaine de la guitare, qui possé daient les qualités nécess aires pour maintenir vivante la tra dition instrumentale dans les années ou Ie mélodrame était dominant. Les oeuvres pour voix et guitare jouent un rôle important dans la vaste production de M auro Giuliani, mais si I'on en exclut des recueils tels que: Le Troubadour du Nord, Le Chansonnier du ! our, et d' autres encore, ou I'interven tion de Giuliani se li mit ait à la réalisati on de l'accompa gnement instrumental d'airs célebres, seulement les suivan tes peuvent se définir originales: Tra is R omances op. 13, Trois Romances op. 22, R omance de Marie Louise op . 27, Sei Cavatine op. 39, Cavatine (( Di tanti palpiti" variée pour le chant op. 79, Sechs Lieder op. 89, Sei Ariette (Poesie di M etastasio) op. 95, Pastorale a due voei con accompagnam ento di flauto e chitarra op. 149, R omance (( Pres d'un volcan" op. 151 , Ode di Ana creonte op. 15 1 bis. A part les op . 13 et 151, les oeuvres restantes prévoient au ssi le piano ou le clavecin (op. 27), remplaçant éventuelle ment la guitare. Les numéros des op. 149, 151 et 151 bis, ouvrages posthumes, ont probablement été attribués par
l'éditeur Ricordi. Une profonde connaissance du moyen vocal se revele dans toutes les compositions, écrites avec une maitrise absolue et douées de frakhe créativité. Giu liani alterne habituellement les morceaux brillants à d'autres tendres et mélancoliques, s'exprimant dans le sty!e extra verti italien, tandis que dans l'accompagnement il se tient à un simple support fait d'accords généralement arpégés. Les Sei Ariette op. 95 ont été composées sur des textes de Pietro Metastasio (1698-1792), le célebre poete qui collabo ra en plusieurs occasions avec les plus fameux compositeurs de son époque, tels que Caldara, Porpora et H asse. Les Ariettes font partie de quelques-unes de ses oeuvres, déjà mises en musique au XVIIIe s., dont nous donnons les prin cipales références: les personnages qui les interprétaient, les titres des oeuvres, les dates de représentation, les noms des compositeurs. Ombre amene: Licori dans la sérénade Angelica e Medoro, 1720, musique de Nicolõ Porpora. Fra tutte le pene: Egle dans le drame Zenobia, 1740, mu sique de Luca Antonio Predieri, représenté à l'occasion de l'anniversaire de l'impératrice Elisabeth, femme de Char les VI. Quando sarà quel dí: Vitellia dans le drame La clemenza di Tito, 1734, musique de Antonio Caldara, représenté à l'occasion de la St. Charles, fête de Charles VI. Le dimore amor non ama: Cleanto (récitatif) dans la fête théâtrale Partenope, 1767, musique de Johann Adolph H as se, représentée pour célébrer le mariage de Ferdinand IV de Bourbon avec Marie Joséphine, Archiduchesse d'Autriche. Ad altro laccio: Palemone dans la cantate Cli Orti Espe ridi, 1721, musique de Nicolà Porpora. Di due be{['anime: Marte dans la cantate CU Orti Esperidi. Le titre de l'oeuvre est le suivant: SEI ARlETTE / POESIA DI METAST ASIO / coll'ac compagnamento di / Piano-Forte o Chitarra / composte ed umilissimamente dedicate / A SUA MAEST À L A PRlNCIPESSA l MPERIALE / MARIA L UIGIA / AR ClDUCHESSA D'AUSTRIA, / D uchessa di Parma, Pia cenza, e Guastalla, / da / M auro Giuliani. / Suo Divotis simo Servidore, e Virtuoso Onorario di Camera / Op. 95 / Pubblicat~ a Vienna presso Artaria e Comp. [N° 2568]. Dans la révision on a ajouté le doigté pour la partie de la guitare. R uggero Chiesa
VORWORT
Die Kompositionen für Solo-Gitarre von Mauro Giuliani (Bisceglie 1781 - Neapel 1829) enthaIten verschiedene G attungen: Sonaten, Variationen, Tanze, R ondàs, Potpour ris, E tüden, Phantasien, Transkriptionen von Vokal- und /nstrumentalstücken jener Z eit. Er hat auch die Gitarre aIs Solisteninstrument in drei wichtigen Konzerten mit Orchester behandeIt und sie überdies Zwiesprache in Kam merwerken haIten lassen: aIs Duo m it der Vio/ine, der FIote, der Singstimme, dem K lavier und m it einer zweiten Gitarre. In diesen W erken hat Giuliani seine meisterhafte K enntnis des Instruments - er spielte es ja auch seIbst hervorra gend - ausgehend von leicht zu spielenden bis zu hochst virtuosen Sl ücken, aber alle mil dem Stempel einer frucht baren K reativitiít, vollstiindig ausgewertet. Unter den Mu sikern seiner Zeit darf er nicht nur ais einer der Grossten im gitarristischen M ilieu betrachtet werden, sondem man muss ihn zu den R eprasentativsten jenes M usikerkreises z.iihlen, der mil den grossten K om ponisten der frühen Ro mantik stark verbunden war. W ill m an Giuliani dann auch noch als Ve rtreter der italienischen Schule betrachten, so kann er, zusammen mil Paganini und einigen weniger emi nenten Personlichkeiten au f gitarristischem Gebiet, ais einer der wenigen im Besitz jener Qualitiiten bezeichnet werden , die notíg waren, um die Instrumentaltradition in jenen Jahren, in denen das Melodrama vorherrschte, lebendig zu. erhalten. Im umfangreichen W erk Mauro Giulianis sind die Werke tür Singstimme und Gitarte in betriichtiicher Anzahl ent halten. We nn man jedoch Sammlungen wie Le Troubadour du Nord, Le Chansonnier du l our und auch andere aus schUesst, in denen sich Giuliani nur auf die A /lsführung der Instrumentalbegleitung für berühmte Arien beschriinkte, konnen wir ais Originalwerke nur die folgenden bezeichnen: Trais Romances op. ] 3, Trais Romances op. 22, Ro mance de Marie Louise op. 27, Sei Cavatine op. 39, Cava tine "Di tanti palpiti" variée pour le chant op. 79, Sechs Lieder op. 89, Sei Arie te (Poesie di Metastasio) op. 95, Pastorale a due voei con accompagnamento di fl auto e chi tarra op. 149, Romance " Pres d'un volcan " op. 151, Ode di Anacreonte op. 151 bis. Mit Ausnahme der op. 13 und op. 151 sehen die übrigen auch die Verwendung des Klaviers oder des Clavicembalos (ap. 27) als eventuellen Ersatz für die Gitarre vor. Die Nummem der op. 149, 151 und 151 bis, posthum ver o ffentlicht, stammen wahrscheinlich vom V erleger Ricordi.
Die gründliche K enntnis der stimmlichen Mittel ist in aUen Kompositionen spürbar, welche mit absoluter M eister schaft verfasst wurden und die voU schopferischer Frische sind. Giuliani liisst geschickt brillante mít zarten und melan cholischen Stücken abwechseln - wobei er ganz den extra vertierten italienischen Sti! zum Ausdruck bringt - , wiih rend er sich in der Begleitung an eine einfache Unterstütz ung durch meist im Arpeggio gespielte Akkorde hiilt. Die Sei ariette op. 95 sind auf Texte von Pietro Metastasio (1698-1792) , dem angesehenen Dichter, der bei vielen Ge legenheiten mit den berühmtesten Komponisten seiner Zeit - wie Caldara, Porpora und Hasse - zusammenarbeitete, komponiert worden . Die Arietten gehoren zu einigen seiner Werke, die schon im 18. lahrhundert vertont worden waren . W ir geben hier die wichtigsten Hinweise darauf an: die Per sonen, die sie interpretierten, die Titel der Werke, das Auf fühmngsdatum, die Namen der Komponisten. Ombre amene: Licori in der Serenade Angelica e Medoro, 1720, Musik von Nicolà Porpora. Fra tutte le pene: Egle im Drama Zenobia, 1740, Musik von Luca Antonio Predieri, aufgeführt anliisslich des Geburts tags der Kaiserin Elisabeth, der Frau Karls VI. Quando sarà quel di: Vitellia im Drama La c1emenza di Tito, 1734, Musik von Antonio Caldara, aufgeführt anliiss lich des Namenstags Karls VI . Le dimore amor non ama : Cleanto (Re zitativ) im fe stlichen Schauspiel Partenope, 1767, Mu sik von lohann Adolph Hasse, aufgeführt anLiisslich der Hoch zeitsfeierlichkeiten für Ferdinand IV von Baurbon und Maria losepha, Erzherzogin von dsterreich. Ad altro laccio: Palem one in der Kantate Oli Orti Espe ridi , 1721 , M usik von Nicolà Porpora. Di due bell'anime: Mars in der Kantate Oli Orti Esperidi. Der Titel des Werks ist folgender: SEI A RlETTE / PO"ESTA DI META STASIO / coll'ac compagnamento di / Piano-Forte o Chitarra, / composte, ed umilissimamente dedicate / A SUA MAEST À LA PRINCIPESSA lMPE RIALE / M ARIA LU/GIA / AR ClDUCHESSA D'AUST R IA , / Duchessa di Parma, Piacen za, e GuastaUa, / da / Mauro Giuliani. / Suo Divotissimo Servidore , e Virtuoso Onorario di Camera. / Op. 95. / Pu blicate a Vienna presso Artaria e Comp. [N° 2568]. Bei der Revision ist der Fingersatz für die Gitarrenstimme hinzugefügt worden .
Ruggero Chiesa
I OMBRE AMENE Ombre amene,
amiche piante,
il mio bene,
il caro amante
chi mi dice ove n' ando?
Zefliretto lusinghiero,
a lui vola messaggiero;
di che torni , e che mi renda
quella pace che non ho.
II FRA TUTTE LE PENE Fra tu tte le pene v'e pena maggiore? Son presso aI mio bene, sospiro d'amore e dirgli non oso: sospiro per te. Mi manca il valore per tanto soffrire, mi manca l'ardire per chieder merce. Fra tutte le pene
IV LE DIMORE
AMOR NON AMA
Le dimore amor non ama, presso a lei mi chiama amore, ed io volo ove mi chiama il mio caro condottier. Tempo e ben che l'alma ottenga la mercê d'un lungo esilío, e che ormai supplisca il eiglío agli umei del pensier. Le .limore amor non ama,
V AD ALTRO LACCIO Ad altro laccio vedersi in braceio in un momento la dolce amica, se sia tormento per me lo dica chi lo provo. Rendi a quel core la sua catena, tiranno amore , che in tanta pena viver non so .
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VI
QUANDO SARA QUEL Df
DI DUE BELL' NIME
Quando sarà quel d1,
ch'ío non ti senta in sen
sempre trema r cos1,
povero core?
Stelle, che crudeltà!
Un sol piacer non v'e,
che, quando mio si fa,
non fia dolore.
Quando sarà quel d1
1. Metastasio: nel dolce ardor
Di due bell'anime che amor piago, gli affetti teneri turbar non vuo, godete plaeidi nel sen d'amor. 1 Oh se fedele fosse cOSI quella crudele che mi feri , meco men barbaro saresti, amor . Di due bell'anime
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SEI ARIETTE op. 95 PER VOCE E CIllTARRA O PIANOFORTE Revúione e diteggiatura di Ruggero Ch iesa
MAURO GIULIANI (1781 · 1829)
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