MASSAGGIO ROLFING

April 6, 2017 | Author: ohananlb | Category: N/A
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MASSAGGIO ROLFING

Il cosiddetto Massaggio Rolfing© è uno dei metodi più adatti ed efficaci per migliorare la postura attraverso un training che si sviluppa in 10 sedute di base; ciascuna di queste comprende una parte dedicata alla manipolazione delle mio-fasce, quel particolare tessuto che riveste i muscoli, per mezzo di un massaggio lento e profondo ed una parte di rieducazione posturale che mira a stabilire armonia ed equilibrio nella struttura corporea. ?Alla base di questo lavoro vi è l’indagine e l’analisi delle azioni che la persona è abituata a compiere quotidianamente con maggiore frequenza e di come essa si organizza per effettuare il proprio movimento. ?In particolar modo vengono presi in considerazione quei gesti abituali che interessano in particolar modo l’attività lavorativa: stare seduti al computer, suonare uno strumento, eseguire dei lavori stando prevalentemente in piedi etc..., così da definire e localizzare con precisione eventuali blocchi e rigidità. Tutte queste situazioni avvengono in presenza della forza di gravità a cui il corpo è costantemente soggetto, sotto il cui effetto, però, può venire a mutare, in modo profondo, l’equilibrio naturale dei diversi segmenti corporei. Il corpo, perciò, dove adattarsi attivando una serie di compensi o spesso deformazioni con ispessimenti delle fasce muscolari, con conseguenti algie e dolori e difetti posturali.. Secondo i principi del Rolfing la forza di gravità da “antagonista” diventa elemento di riorganizzazione e mezzo con cui bisogna agire lavorando al corretto allineamento delle diverse parti (testa, busto, bacino, gambe), imparando a percepire il proprio movimento e coordinarlo nel modo più efficace in relazione alle richieste.

L’origine della pratica si deve alla Dottoressa Ida Rolf, laureata in Biochimica alla Columbia University nel 1920, la quale approfondì le conoscenze del corpo umano attraverso la ricerca e lo studio nell’ambito della chimica organica presso il Rockfeller Institute. Dopo aver esaminato diversi approcci corporei come lo Yoga, l’Osteopatia e l’Omeopatia la Dott.ssa Rolf assimilò il principio di unità del corpo e della mente. Questi aspetti, abbinati alla sua

formazione scientifica, alla sua innata curiosità, all’esperienza manipolatoria fatta come osteopata, la avviò verso la comprensione dell’importanza dell’equilibrio nella struttura corporea in relazione alla forza di gravità. ?Da qui si sviluppò una particolare tecnica che ella chiamò Integrazione Strutturale e che fu ribattezzata dai suoi allievi Rolfing. ?All’epoca della sua morte, 1979, vi erano più di 200 praticanti di Rolfing© nel mondo, oggi sono stimati in oltre un migliaio. Alla base del Rolf Movement vi sono esercizi (di movimento attivo, rilassamento, di percezione, di respirazione etc…), la manipolazione, la verbalizzazione e l’ascolto. A seconda del tipo di necessità si sceglieranno i diversi strumenti a disposizione e quelli più opportuni ad accompagnare la persona verso la riscoperta di una modalità di azione attraverso la quale poter esprimere armonia, grazia e facilità di espressione.

Il Rolfing agisce sul sistema osseo-muscolo-legamentoso che è la struttura di sostegno. Le ossa poste in combinazione tra loro attraverso le articolazioni favoriscono il movimento; i legamenti garantiscono stabilità e mobilità; esse sono anche in grado di informare il Sistema Nervoso Centrale (SNC) ed Autonomo (SNA) dell’azione che il corpo sta mettendo in atto. I muscoli, grazie alla propria qualità elastica, compiono il lavoro. Le fasce che avvolgono i muscoli ed i tendini che collegano i muscoli alle ossa, sono anch’essi forniti di recettori in grado di informare il SNC e il SNA. Ecco dunque che ogni azione che viene compiuta è conservata in una mappa che va a formare lo Schema Corporeo il quale identifica ogni persona e la caratterizza. ?È proprio agendo sulla “rete di informatori” (i recettori) che è possibile portare un cambiamento anche strutturale. La manipolazione effettuata col Rolfing modifica lo stato di tensione, di rigidità e densità delle fasce, dei tendini e dei legamenti, inviando nuove informazioni al SNC e al SNA i quali si “riprogrammano” aggiornandosi sulle modifiche avvenute. Da ultimo occorre sempre che avvenga anche un riconoscimento di queste nuove possibilità di azione, ciascuna persona dovrà considerare i benefici derivati dalle nuove capacità e renderli propri. Uno degli obiettivi di questo approccio, sia dal punto di vista della manipolazione sia del movimento, è favorire la possibilità che ciascuna persona possa muoversi in modo libero e che possa mantenere un corretto allineamento del corpo senza sforzo. ?Dopo il ciclo di sedute di base di Rolfing le persone riescono a “sentire” meglio il proprio corpo, mantenere una postura eretta senza tensioni e fastidi muscolari, respirare in modo profondo senza interruzioni, muoversi con maggiore naturalezza e armonia. Il rolfing principalmente concentra sulle fasce e li vengono usate le dita, le nocche e anche i gomiti al fine di applicarvici una forte pressione. Tutte queste azioni sono volte a favorire una maggiore flessibilità e alla miglioria generale e l'allineamento verticale del corpo.

Le 10 sedute di Rolfing©: 1. In questa prima seduta si va ad agire sulla gabbia toracica rendendola più elastica aumentando la possibilità di volume per favorire una migliore ossigenazione di tutto l’organismo. Vengono trattate,

inoltre, le articolazioni delle spalle e delle anche, per liberare la colonna vertebrale e gli arti da movimenti rigidi migliorandone la facilità di esecuzione. 2. Nella seconda ci si occupa dei piedi e delle gambe per favorire uno “scarico” migliore del peso a terra e per alleggerire il lavoro della schiena. 3. Posizionandosi sul fianco, per consentire una migliore organizzazione spaziale del movimento in senso antero-posteriore, si va a migliorare la coordinazione tra braccia e gambe, condizione indispensabile ad esempio durante il cammino o la corsa. 4. Nella quarta seduta si va a manipolare la parte interna delle gambe, dal piede agli adduttori, garantendo ulteriore scioltezza agli arti inferiori. Si tratta poi anche la schiena dalla posizione seduta. 5. Manipolazione delle fasce profonde addominali e pelviche. Vengono sollecitati i muscoli addominali, superficiali e profondi, che sono elemento importante per una maggiore simmetria. 6. Nella settima prevale la manipolazione di tutta la parte posteriore del corpo, dai talloni all’occipite. Si trattano le catene muscolari che più di tutte accumulano tensioni soprattutto nella stazione eretta. 7. In questa seduta si raggiunge un maggior equilibrio nelle mio-fasce di tutto il corpo perché si manipola anche l’area della testa, i muscoli della masticazione e della mimica facciale. 8.e 9.In queste due sedute si manipola il corpo dal bacino fino ai piedi, introducendo un lavoro profondo su mani e braccia. 10. Infine si cerca, nell’ultima seduta, di portare il massimo di uniformità di movimento possibile nelle articolazioni principali, proseguendo l’integrazione dinamica dell’organismo nell’insieme. Ovviamente va precisato che questa serie di sedute varia in funzione di ogni persona e non rappresenta un modello standard. Viene calibrata e personalizzata secondo le esigenze individuali.

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