Marie Claire Maison Italia Febbraio 2018

July 29, 2022 | Author: Anonymous | Category: N/A
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EDIZIONE ITALIANA - FEBBRAIO 2018  

ARREDO

 Patt  Pattern ern &tendenza  colori  colo ri  che fanno  A RT E Frida Kahlo  David  Dav id Goldb Goldblatt latt Kiki Smith

ENGLISH TEXT

 life  li fest style  yle  RICAMI DI BRINA PER UN GIARDINO DEL SOMERSET LUGANO INEDITA

IN EDICOLA DAL 20 GENNAIO 2018

CASE LUXURY  ELEGANZA ECLETTICA E DETTAGLI GIOIELLO  A NE NEW W YOR YORK K , BEI BEIRUT, RUT, MON MONTE TEV V ID IDEO EO

 

S O M M A R I O

Febbraio N. 138 – 138 – In copertina, il soggiorno di un grande appartamento appartamento su Park Avenue, a New York, curato dall'interior designer Monica Ballesio. Inondato dalla luce naturale, è un tributo al made in Italy. Foto di Gianni Franchellucci, da pag. 84.

23

Editoriale La Editoriale  La casa interiore. Il valore della lettura, anche tra le mura domestiche.

EVENTI

25

4 7 

News Esposizioni, libri, inaugurazioni, opening News Esposizioni, nel ricchissimo calendario di questo mese. E focus su Marie Claire Maison, che a Palazzo Reale cura per Homi una mostra sull'art de la table.

71

DÉCOR 

47

Carte vincenti Geometrie, foglie e fiori, tra citazioni vintage e atmosfere orientali. Cinque modi irresistibili per dire wallpaper.

DESIGN

59

Triangolazioni Simbolo Triangolazioni  Simbolo di perfetta armonia, il poligono a tre lati crea effetti caleidoscopici su oggetti e piccoli

68

arredi. Giocando con tinte a contrasto e forme scultoree.

63

Teorema estetico este tico La  La rigorosa autorevolezza dei grafismi incontra l'esuberanza del colore, ecco gli abbinamenti cromatici che Marie Claire Maison ama di più nel 2018.

 A R T E

71

La dea Kahlo Il Kahlo Il Mudec di Milano celebra Frida, regina dell'autoritratto, tra pittura e fotografia.

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Denuncia silenziosa Il Centre Pompidou dedica un'antologica al fotografo David Goldblatt.

79

Corpi celesti A Monaco, opere magnetiche ricreano l'universo onirico della discussa artista Kiki Smith.

66 59

15

 

S O M M A R I O

LE CAS E

84

Glamorama Mirabile assolo della progettista romana Monica Ballesio su Park Avenue, in un appartamento che è un tributo al made in Italy. Manhattan First Class Nuance Class Nuance confortevoli

94

e sofisticati dettagli. Una town house in posizione prestigiosa svela i suoi intriganti segreti.

102

Eclettismi L'energia Eclettismi  L'energia speciale del Sudamerica irrompe in una residenza a Montevideo di ironico gusto massimalista, mitigato dal design europeo.

110

Luce d'Oriente A d'Oriente A Beirut, un mood squisitamente francese incontra i bagliori dorati del Mediterraneo. In una rilettura solare del motto "less is more".

 A R R E D O

119

Palette romantica Rosa romantica Rosa poudre, oro, ruggine, ottanio. Le cromie di tendenza sfoderano la loro personalità, vestendo gli interni più esclusivi.

LIF ESTY LE

130

119

Lugano oltre confine Viaggio confine Viaggio nella città ticinese

146

che condivide con l'Italia eleganza e amore per l'arte.

140

Come in una fiaba In Inghilterra, un parco coperto dalla brina si trasforma in pura magia.

146

Le magnifiche 10 Lobby a 5 stelle. Perché la prima impressione è davvero quella che conta.

MAISON SELECTION

155

 Toni delicati e materiali carezzevoli Suite Dreams Dreams Toni

 

al tatto vestono di poesia la stanza da letto.

RUBRICHE

166

Party Con Raw e Tiffany&Co.

168 171 178

Savoir-vert American Dream. Primafila Musica. Cinema. Teatro. Lettura.

110

Eclectic Portrait. Portrait.

INDIRIZZI

174

Dove trovare i mobili e gli accessori di questo numero di Marie Claire Maison.

ENGLISH TEXT

179

Le traduzioni degli articoli principali.

25

 AP PU NTA NTAME ME NT O DAL 2 MARZO CON IL PROSSIMO NUMERO DI

14 0

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VIA R. BRACCO, 6 20159 MILANO 

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Fotogra󿬁 Matteo Carassale, Simone Fiorini, Gianni Franchellucci, Stephan Julliard/ Tripod Agency, Lynn Keddie/IB Agency, Lorenzo Pennati, Giorgio Possenti.

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FEDERAZIONE

ACCE RTAMENTI 

ITALIANA  EDITORI  GIORNALI

ISSN 1722-2702

DIFFUSIONE STAMPA CERTIFICATO ADS N° 8270 D EL 03/02/2017

 

EDITORIALE

LA CASA INTERIORE di CINZIA FELICETTI

  r   e   y   o    f   o    t   o    h    P    /    t   u   a   c    i    l   u   o    B   e    L   e    l    l   e   a    G  ,   o    t   o    F

«Una stanza senza libri è come un corpo senz anima» ’

Marco Tullio Cicerone

E V E N T I

 

MOSTRE󰀬 LIBRI󰀬 ANTICIPAZIONI󰀬 PROGETTI󰀬 DEBUTTI󰀮 C A L E N D A R I O D E G L I A P P U N TA TA M E N T I D A N O N P E R D E R E Q U E S T O M E S E di DANIL O ASCANI, BENEDETTA BERNASCONI, PATRIZ IA PICCININI

FAIR LADY

GLI EMERGENTI E I BIG DELL’ARTE DELL’ ARTE SI INCONTRANO A MILANO PER L’AFFORDABLE  AR T FA IR , D OV E L A BE L LE Z Z A È ALL A PORTATA PORTATA DI TUT TI

Dagli astri nascenti ai grandi nomi della scena contemporanea, come Takashi Murakami, Maurizio Galimberti e Christo. L'ottava edizione di Affordable Art Fair chiama a raccolta ottantacinque gallerie e propone il cui costointernazionali non superi i seimila euro.opere Al centro della scena anche la mostra The New Beautiful , che punta i riflettori – tra le altre – sulle foto di Justine Tjallinks (qui, Diver  Diver- sity, serie Modern Times Times, 2017). Affordable  Art Fair . Superstudio Più, Milano. Dal 26 al 28/1. affordableartfair.com/fairs/milan   y   r   e    l    l   a    G   e   e   r   a    M   e    i    h   p   o    S   y   s   e    t   r   u   o   c   ;   s    k   n    i    l    l   a    j    T   e   n    i    t   s   u    J      ®

 

E VE NTI

CINTURA NERA Pezzo forte󿬁rmata della nuova collezione Venini è Black Belt, linea di vasi in cristallo attraversati da righe nere irregolari. Di diverse fogge e nuance, tutti in edizione limitata, sono creazioni di Peter Marino, acclamato artista/architetto americano. venini.com/it 

EMOZIONI A NUDO ALL HUMAN: BACON, FREUDLIFE ANDTO A CENTURY OF PAINTING Tate Britain, Londra. Dal 28/2 28 /2 al 27/8 

Ritratti dallo sguardo intenso, pose sensuali, ambienti dall'atmosfera rarefatta. Si spazia da Paula Rego a Francis Bacon, per approdare a Lucian Freud, che qui – con Girl with a White Dog, 1950-51 – ritrae la sua prima moglie incinta, ispirandosi al maestro francese Ingres e alla sua La grande odalisca. tate.org.uk

DI M OR A I M PE R I A LE Un resort protetto da un'antica foresta di canfora, al cui centro svetta il millenario albero dell'imperatore. E un nome poetico, che in cinese vuol dire "nuvola foriera di vita" (questo il senso delle parole Yang Yun). Yun). L'Amanyangyun di Shanghai è un nuovo eden a cinque stelle costituito da ventisei ville antiche (nella foto) e ventiquattro suite dotate di ampi cortili privati. Completano l'offerta una Spa di quasi tremila metri quadri e tre ristoranti (il cinese Lazhu, il giapponese Nama e l'italiano Arva, a bordo lago). aman.com

WELCOME HOMI!

  e    t   a    T      ©

26

Nuovi trend dell'abitare, arredo tavola e cucina, creazioni di designer emergenti, artigianato d'alta gamma, ma anche fashion & jewels. Sono i protagonisti di Homi, il salone degli stili di vita che, dal 26 al 29 gennaio, torna negli spazi di Rho-Fiera Milano. homimilano.c  homimilano.com om

 

E VE NTI

ALTA SOCIETÀ QUICKSILVER VER BRILLIANCE: ADOLF DE MEYER PHOTOGRAPHS QUICKSIL The Met Fifth Avenue, New York. Fino al 18/3

Come in un album d'epoca, nelle sale di questo museo scorrono le iconiche immagini del barone Adolf de Meyer (1868 – 1946), illustre fotografo di moda che il grande Cecil Beaton de󿬁nì "il Debussy della macchina fotogra󿬁ca". In mostra, fra gli altri, i ritratti della cantante  Joséphine Baker, del ballerino Nijinsky e del conte Étienne de Beaumont (sopra). metmuseum.org 

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  r   e    t    l   a    W  .    F    l   u   a    P    f   o    t    f    i    G  ,    t   r    A    f   o   m   u   e   s   u    M   n   a    t    i    l   o   p   o   r    t   e    M   e    h    T

 

E VE NTI

SOTTO LA LENTE Tra le pagine pa gine di questo libro scorrono le tele di Pieter Bruegel il Vecchio Vecchio (1525 – 1569), come il noto  Paesaggio invernal invernale  e , opera del

  e   z   n   e   r    i    F  ,    i   z    ffi    U    i    l   g   e    d   e    i   r   e    l    l   a    G   e    l    l   e    d   o   c    fi   a   r   g   o    t   o    f   o    t    t   e   n    i    b   a    G    ©

SUL TAVOLO VERDE Carta vincente della collezione Colosso – edizione limitata del designer francese Francesco Balzano – è lo scultoreo tavolo in marmo C1. Realizzato dagli artigiani di Ateliers Saint-Jacques in dodici esemplari, si distingue per le sue pregiate venature bianche. A completare la linea, anche sgabelli e coffee table di diverse dimensioni. francescobalz  francescobalzano.com ano.com

MANIFESTO D’AR D ’ARTE TE Sinuose linee circolari che ricordano le opere di Sonia Delaunay, come Rhythm Colour no. 1076 e Prismes électriques n. 41. Sonja è la nuova wallpaper disegnata da Antonio da Motta per Alexander Lamont. Realizzata a mano in 󿬁bra di paglia e ispirata proprio al tratto gra󿬁co dell'artista ucraina, è disponibile anche nei toni verde e giallo. alexanderlamont.com 30

1565 che spicca sulla cover. A commentarle, Till-Holger Borchert, storico dell'arte tedesco. Pieter Bruegel Bruegel de Oude , pp. 56. lannoo.com

 AUR  AU R A M I S T I C A  RAFFAELLO E L'ECO DEL MITO GAMeC, Bergamo. Dal 27/1 al 6/5  Le tele di Pietro Perugino (qui, Santa Maria Maddalena,

1500 circa)Questa e le opere opmostra ere di Picasso, Francesco Vezzoli,della Vanessa Vanessa Beecroft. si sofferma sull'in󿬂uenza pittura di Raffaello nell'arte, dal Rinascimento a oggi.  gamec.it 

 

E V E N T I

CADUTA LIBERA GEORG BASELITZ Fondation Beyeler, Basilea. Dal 21/1 al 29/4  In occasione dei suoi ottant'anni − che compie il 23 gennaio − Georg Baselitz (Kamenz, 1938) diventa protagonista assoluto di una mostra ricca di inediti e opere molto note. Tra queste ultime spicca Fingermalerei – Adler : tela del 1972 in cui l'artista rappresenta un'aquila, per alcuni metafora di una Germania ferita. Al centro della scena anche il discusso Modello per una scultura, che suscitò scalpore durante la Biennale di Venezia del 1980. fondationbeyeler  fondationbeyeler.ch .ch

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   K    E    H    T    O    T    R    A   −   o    k    t    i    M    &   r   e   y   a    B  ,   o    t   o    f   ;    8    1    0    2  ,    t   z    i    l   e   s   a    B   g   r   o   e    G    ©

 

E V E N T I

PLEASE, COME IN! Riportata all'antico splendore in seguito a un lungo restauro, 18 Stafford Terrace – residenza londinese di Edward Linley Sambourne – apre al pubblico con tour di guide in costume e visite a lume di candela. Dalla morning room all'atelier, sarà come calarsi nella giornata del fumettista vissuto tra il 1844 e il 1910, che disegnò per la rivista satirica  Punch. rbkc.gov.uk

  n   o    t   r   a    B   n    i    t   s   u    J    ©

SCATTI RÉTRO

  n   n   o   e   B  ,   n    t   r   s   e    d  n   u   o    K    M    r   d    l    i    ü    f    B    G   m   u   V   e   /   s  r   u   u   t    k   m   e   s   t   e   i    h    d   n  c   a  r    L   A  ,   e   d    i   r   n   u   e    l   e   a   fi    G  a   e  r    h  g   o   c   t   s  o    i   n   F    i    l  ,   r   t   e  s    B  n   u    ©    K

RAOUL HAUSMANN PHOTOGRAPHIES 1924 – 1936  Jeu de Paume, Parigi. Dal 6/2 al 20/5  In scena le più belle immagini di Raoul Hausmann (1886 – 1971), artista inventore del fotomontag fotomontaggio. gio. Tra le opere spiccano paesaggi e nudi femminili, come questo scatto del 1931, in cui ritrae di spalle Vera Broïdo: sua musa e amante. jeudepaume.org 

I SOGNI NEL CASSETTO

I RUGGENTI ANNI 󰀲󰀰 Viaggio nell'universo della haute couture con incursioni nel prêt-à-porter, che nasceva in Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti tra il 1919 e il 1929. In questo libro Martin Pel, fashion curator  al  al Brighton Museum, racconta i cambiamenti avvenuti nella moda dopo il primo conflitto mondiale. 1920s Jazz Age , pp. 160, €21. unicornpress.org 

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L'ultima creazione di Nika Zupanc evoca un mondo onirico, popolato di ricordi e amuleti preziosi. «Questa cassettiera vuole essere il testimone silente delle nostre memorie», svela la designer. Alto due metri e composto da centoquarantaquattro cassettini, il Tower Cabinet è realizzato in legno e sfoggia piccoli pomelli in ottone. nikazupanc.com

 

E V E N T I

  n   o    d   n   o    L  ,   y   r   e    l    l   a    G    i    h   c    t   a   a    S   y   s   e    t   r   u   o    C

REALISMO IN TECHNICOL TECHNICOLOR OR PHILIP PEARLSTEIN: PAINTINGS 1990 – 2017  Saatchi Gallery, Londra. Fino al 25/3 Nudi femminili, volti dallo sguardo introspettivo, oggetti insoliti. Otto tele di formato maxi del pittore Philip Pearlstein (qui, Two Models, Rooster Weathervane, Weathervane, Luna Park Lion and Blow-up  Dinosaur , 2016) raccontano il suo viaggio tra Espressionismo astratto e Realismo. Nato nel 1924 a Pittsburgh, l'artista iniziò la carriera a New York con Andy Warhol. saatchigallery.com 36

 

E V E N T I

Vista sull'affascinante Appartamento del Principe, all'interno

di Palazzo Reale (a Milano). Il progetto venne realizzato nella seconda metà degli Anni 30 dell'Ottocento sotto la direzione dell'architetto Giacomo Tazzini, con i migliori artigiani, tappezzieri e decoratori lombardi.

INVITO PRINCIPESCO    i    t   a   n   n   e    P   o   z   n   e   r   o    L  ,   o    t   o    F

MARIE CLAIRE MAISON INTERPRETA PER HOMI L’ART DE LA TABLE.  AP PU NT NTA A ME N TO A PAL A ZZ O RE A LE , DA L 2 5 GE NN AI O d i R I T A F E R R AU T O

E V E N T I

 

   i    t   a   n   n   e    P   o   z   n   e   r   o    L  ,   o    t   o    F

il prestigioso Appartamento del Principe, dal geometrico rigore neoclassico, il palcoscenico di Conviviando  – L'arte della tavola tra passato e futuro: la mostra organizzata da  Marie Claire  Maison per Homi, in calendario a Palazzo Reale dal 25 gennaio al 15 febbraio. Patrocinata dal Comune di Milano, l'esposizione è un viaggio multisensoriale alla ricerca delle affascinanti assonanze tra arte, società e storia della mise en place . Un invito a palazzo, tra sfarzi di corte e raf󿬁nate stilizzazioni contemporanee, per scoprire quanta bellezza, passione e artigianalità eccelsa esprima l'art de la table nel corso del suo lungo cammino. L'allestimento del desco si con󿬁gura come rappresentazione di sé, scenogra󿬁a dell'essere, gioco perpetuo tra concretezza e idealità. Innovativo o legato ai riti del potere, essenziale o sfarzoso, in questo excursus si racconta attraverso tre secoli e una raccolta di 󿬁lm-capolavoro che hanno segnato il nostro immaginario. Inizialmente la tavola appare come il teatro in cui il sovrano assoluto celebra vanitosamente la propria grandezza. In età

È

Sopra, alzata in porcellana decorata Corbeilles, in stile Luigi Filippo, Francia, 1stdibs. A sinistra, primo piano su Anna Mouglalis, protagonista di Coco

barocca è opulenta, fantasmagorico giardino delle meraviglie,   o    t   o    h    P    k   c   o    t    S   y   m   a    l    A    /    d    t    L   n   o    i    t   c   e    l    l   o   c   e   r   o    t   s   e    i   v   o    M

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Chanel & Igor Stravinsky 

(2009), diretto da Jan Kounen. Sotto, Kirsten Dunst nelle vesti regali di Marie Antoinette (2009), regia di Sofia Coppola.

 

A sinistra, uno scorcio dell'Appartamento del Principe di Palazzo Reale. Sotto, Claudia Cardinale e Alain Delon sul set de Il Gattopardo (1963), capolavoro diretto da Luchino Visconti, vincitore della Palma d'oro come miglior film al Festival di Cannes. In basso, vaso di gusto Rococò, in porcellana dipinta a mano, 1875 circa, 1stdibs.

   /    C    G    S   o    /   t   a  o    h   m   e   P   n   k    i    C   c   o   e   t    S    h    t   y   a    P  m   a   e   l    l    l   A   e   /   v   u  e   o   v    i    N    h   c    é    t   r    é   A    i   c   t   o  n   a    S  r    /   G   s   d   u   l   n  a   a  n    t    i   o    T    R

IN EPOCA RO COCÒ LA PORCELLANA DIVENTA TESORO NAZIONALE DI FRANCIA , AT TRAVERSO LE CREAZIONI DELLA MANIFATTURA MANIF ATTURA DI SÈVRES

  o    t   o    h    P    k   c   o    t    S   y   m   a    l    A    /    H    b   m    G   s   e   v    i    h   c   r    A    d   e    t    i   n    U

 

E V E N T I

tra tripudi di ortaggi e bagliori di metalli preziosi. In epoca Rococò diventa una sensuale dichiarazione di sensibilità estetica, per avviarsi verso la sua vera rivoluzione: l'oblio del servizio "alla francese" − disposizione 󿬂amboyant di tutte le pietanze − a favore di una disinvoltura "alla russa" (introdotta dall'ambasciatore dello zar a Parigi, Alexander Kurakin), che delega ai camerieri il compito di servire le vivande. È il 1810 e la tavola, libera dalle audaci costruzioni gastronomiche dei periodi precedenti, accoglie apparecchiature di rigore cartesiano, pura geometria di piatti, posate e bicchieri. Fanno il loro ingresso trionfale anche menu e segnaposto, per ritmare una partitura complessa subordinata alle regole della nuova convivialità. L'Ottocento adotta la formula "meno sfarzo, più etichetta". Nasce la mensa borghese: le forme si sempli󿬁cano e avanza a vanza la funzionalità, senza tradire l'eleganza, che si esprime − 󿬁nalmente decontratta − con l'incursione di raf󿬁nate decorazioni 󿬂oreali. In seguito, l'amore vittoriano per la policromia si stempera nelle rigorose linee Art Déco, rivive nell'eclettismo Sixties e nella personalizzazione contemporanea. Fino ad aprirsi un futuro in il cibo c ibo − forse sempre più le − saràsupresentato nelcui segno della stilizzazione piùimmateriaestrema. O

   i    t   a   n   n   e    P   o   z   n   e   r   o    L  ,   o    t   o    f   ;   a   v   a    N   a   n    i    t   s    i   r    C  ,   g   n    i    l   y    t    S

IL VENTESIMO SECOLO PREDILIGE FORME DINAMICHE E FUNZ IONALI. LESS IS MORE: LE LINEE SI FANNO LEGGER E, NEL SEGNO DELL’ELEGANZA 

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A sinistra, un'inquadratura de Il Grande Gatsby (2013), premio Oscar per i migliori costumi; il film, fil m, firmato da Baz Luhrmann, vede protagonisti Tobey Tobey Maguire e Leonardo DiCaprio (nella foto). Sotto, uno dei saloni dell'Appartamento del Principe di Palazzo Reale, a Milano. In basso, posate placcate oro Golden Pompei, di Stanley Roberts, 1960 circa, in vendita su 1stdibs.

   i    t   a   n   n   e    P   o   z   n   e   r   o    L  ,   o    t   o    F

  o    t   o    h    P    k   c   o    t    S   y   m   a    l    A    /   e   v    i    h   c   r   a    F    A

Sotto, Julianne Moore e Colin Firth in una scena di A Single Man (2009), film d'esordio alla regia dello stilista Tom Ford. A lato, lo charme di una tavola d'ispirazione orientale, circondata da preziosi paraventi in seta jacquard. Più a sinistra, coppa in argento e cristallo creata dall'antica manifattura francese di Choisy-le-Roi, anni Trenta, 1stdibs.

  o    t   o    h    P    k   c   o    t    S   y   m   a    l    A    /    d    t    L   n   o    i    t   c   e    l    l   o   c   e   r   o    t   s   e    i   v   o    M

 

D É C O R FORME󰀬 TEXTURE󰀬 COLORI󰀮 LE TE NDENZE C H E R E N D O N O P I Ù A F F AS C I N A N T E E P R E Z I O S A L A N O S T R A C A S A

A parete, wallpaper Doric Quartz, Villa Nova, distr. Romo, €111/rollo m 10x0,68h; applique Gioielli 01, in vetro di Murano e ottone, Giopato & Coombes, €2.928. Consolle ST21M, in rame brunito, di Laurameroni, cm 161x50x80h, €8.137; sopra: vaso Case with Vase Odeon, Vista Alegre, €719; portaoggetti Ananas, da Ricerca; vaso ovale, da Home Collection Milano, €630; scatola da Ricerca, €80; cristallo del Brasile, €2.247, e, piccolo, del Madagascar, €3.800, di Objet de Curiosité.

CARTE CAR TE V INCENTI GEOMETRIE, FOGLIE, FIORI TRA CITAZIONI VINTAGE E ATMOSFERE GEOMETRIE, ORIENTALI. CINQUE MODI IRRESISTIBILI DI DIRE WALLPAPER  WALLPAPER  d i B R U NO T AR SI A - f o t o SI MONE F I OR I NI - h a c o l l a b o r a t o CR I ST I NA B I S OG NI N

 

D É C O R  

Sullo sfondo, carta da parati Alizarine, di Casamance, €99/rollo m 10x0,53h, e tappeto Frame II, in lana himalayana e seta, di Illulian, cm 300x246. Da sinistra, coppia di tavolini Bauta, Rubelli Casa, cm 55x25x41h, €1.230, e cm 55x25x51h, €1.340; sopra: posacenere in cuoio e ottone, da Ricerca, €80, e portacandela Vitreus, di AYTM, €40. Dormeuse Maurice con cuscino rollo, di Twils, cm 170x60x45h, €2.483; appoggiato: cuscino in tessuto Banderas Tobacco, Tobacco, di Zinc Textile, distr. Romo. Lampada da terra in ottone e vetro Molecola, di Il Fanale, cm 31Øx164h, €768. Contenitore modulare Court Yard, in rovere con vani a giorno, Lema, cm 160x32x87h, da €2.174; sopra: vasi in ottone, €60 l'uno, e portacandela in teak, €90, da Mauro Bolognesi; scatola in pelle, da Ricerca, €280; libri vintage in vendita da Raw. Specchio in ottone Cusp, di Rubelli Casa, cm 81x81, €6.400. Poltroncina Efea, Fendi Casa, cm 51x46x63h, da €1.850.

 

D É C O R  

A parete, wallpaper Delft Flower Charcoal, di Designers Guild, €114/rollo m 10x0,68h. Da sinistra, Vanity desk Dimitri, in rovere nella finitura ebano, cm 152x50x75h, €10.702, e specchiera Ornella, con struttura in ottone, cm 59x53h, €2.887, Opera Contemporary; sul piano: pennello Pinceau Poudre N°1, Chanel, €53; scatola Bac, in legno e pelle, di GioBagnara , cm 16x22x7h, €201; quaderno in pelle, di GioBagnara , €101; eau de parfum Lady Million, di Paco Rabanne, ml 50, €57; portacappelli in legno, del primo Novecento, Novecento, da Raw, con toque in lapin rosa, di Marzi Firenze, €297. Pouf Couture, di Lorenza Bozzoli Design, cm 30x30x45h, d a €937. €937. Lampada Sound STL5, Masiero, cm 46x10x225h, €2.135. Dormeuse Febo, in velluto, con impunture tono su tono, coll. Maxalto di B&B Italia, cm 174x96 x79h, da €4.210; specchio double-face in ciliegio, di Portego, €130. Tappeto Frame, in lana hymalaiana e seta, Illulian , cm 350x277.

 

D É C O R  

Wallpaper Appaloosa, di Élitis, m 10x1h, €21,30/mq. Da sinistra, pouf Albert, con cuscino imbottito in piuma, Twils, cm 60x60x45h, €836; sopra: vassoio in ottone JJJ, G LAB Milano, cm 32x2x2h, €210, e coppia di notepad Holder, in pelle scamosciata, di GioBagnara,  cm 24x33, €210, e cm 19x23, €135. Libreria Sixty, in metallo nella finitura rame, Rimadesio, cm 44x44x166h, €3.947; sopra, dall'alto: sculture in ceramica, da Mauro Bolognesi, e, in ottone, di G LAB Milano; scatola cubica, scultura in teak e sfera in ceramica, da Mauro Bolognesi, libri da coll. privata. Poltroncina Leslie, con rivestimento in tessuto, di Minotti, cm 58x63x85h, €1.620. Scrittoio in rovere Jacob, Minotti, cm 1 55x78xh7 55x78xh74, 4, €6.690; sul piano: quaderno Luxor, di Pinetti; mappamondo, da Ricerca, €125; orologio Stilla, di AYTM, €135; lampada F4004 da tavolo, di Stilnovo, €994; business bag in vitello, di Ermenegildo Zegna, €1.995. Tappeto Frame, di Illulian .

 

D É C O R  

A parete, wallpaper Sya, di LondonArt, €89/mq. Da sinistra, poltroncina Opera, di Rugiano, cm 69x82x70h, €2.690. Sospensioni Muse, in acciaio e vetro, Tooy, €198 cad. Tavolino Calle Stella, di Rubelli Casa, cm 40Øx52h, €2.320; sopra: vasi anni Settanta, da Mauro Bolognesi, €70 l'uno. Letto in rovere Ceylon, Bolzan Letti, cm 170x225x210h, da €3.972, con completo letto in raso Clara, €228 il set; quilt tinta unita City, €310; quilt jacquard Bajkal, €286; plaid in lana merino Madrid, €190, tutto Mirabello Carrara; cuscino Kea, in lino con raso nero, Élitis, cm 50x50, €85; cuscino crema Bajkal, Mirabello Carrara, cm 40x40, €58; in misto cotone Fusain, Casamance , cm 142h, €82/m. Sul baldacchino, tessuto Lino Magic, Christian Fischbacher, cm 310h, €81/m. Pouf Smith, Fendi Casa, cm 50x50x50h, €2.730; con vassoio Vitta, AYTM, e teiera in ottone, da Mauro Bolognesi. Tappeto Frame II, in lana e seta, di Illulian , cm 300x246.

 

D E S I G N QUANDO IL P ROGETTO DIV ENTA FILOSOFIA DI V ITA󰀬 IN UNA SINTESI ARMONIOSA DI FUNZIONALITÀ ED ESTETICA

Sul tappeto 002 in lana, cm 190x250, tavolini 117 con struttura in bronzo e top a specchio rosa e bronzo, cm 25x 29x40h, tutto Dimorestudio ; forma piramidale da Mauro Bolognesi; accanto, tela The Geisha’s painting, Paolo Gonzato  (courtesy of Apalazzogallery). Pareti rivestite con la ciniglia cangiante Palma Green e da forme triangolari ricoperte con la ciniglia Palma Salmon; tutto Jane Churchill, cm 140h, €71/m.

SIMBOLO DI PERFET TA ARMONIA, IL POLIGONO A TRE LATI CREA EFFETTI CALEIDOSCOPICI SU OGGETTI E ARREDI. GIOCANDO CON TINTE  A CO N TR AS T O E FO RM E SC UL ULTO TO RE E

TRIANGOLAZIONI d i CR I ST I NA NAV A - f o t o L OR E NZ O P E NNAT I h a c o l l a b o r a t o SI L V I A P OZ Z I

  

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1. Tela The Geisha’s painting (parte di un dittico, 2013), Paolo Gonzato, cm 40x60. 2. Vassoio Tip Top, a maglia triangolare in acciaio traforato nella finitura oro rosa, design Richard Hutten, Ghidini 1961, cm 20x17,5, €180. 3. Piastrella in gres p orcellanato nei colori Calacatta e Nero Marquina, coll. Evolutionmarble, Marazzi, cm 60x60. 4. Cornice in edizione limitata Hocus Focus, in legno di faggio rosa, Dozen Design, €66. 5. Libro Il triangolo, di Bruno15Munari, Corraini Edizioni. 6 e 8. Mosaico in ceramica Diamantino, decorato decorato 16 a mano con smalti tradizionali, BottegaNove, cm 9,5x4,5. 7. 7. Piatto Aurea, in porcellana con motivo triangolare, design Gio Ponti, Richard Ginori, cm 18x11, €45. 9. Notebook con disegno di Alexander Girard, Vitra, da La Rinascente, cm 21x14,8, €12. 10. Piatto Equinox, 60

   

D E S I G N

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in ceramica; è realizzato a mano in edizione limitata, collezione Copius, design Vincenzo D’Alba per Kiasmo, cm 27Ø, €95. 11. Piatto Tribalala, in ceramica, di Darkroom, online su Yoox, cm 35Ø, €83. 12. Lastra triangolare della serie One to One, in vetro, con strato in argento e dalle forme retrostampate che riproducono il marmo, Armando Bruno, cm 80x70h. 13. Piastrelle Corrispondenza, dipinte a mano, in gres bianco smaltato nella finitura opaca, in tre dei sette decori disponibili, design Dimorestudio, Ceramica Bardelli, cm 20x20, €330/mq. 14. Sfondo realizzato con ciniglia cangiante Palma Green, Jane Churchill, cm 140 h, €71/m. 15. Fermalibri dalla forma triangolare, linea Equilibre d’Hermès, con struttura in acero massiccio naturale rivestito in pelle, Hermès, cm 14x12x14h, €820. 15

 

D E S I G N

TEOREMA ESTETICO LA RIGOROSA AUTOREVOLEZZA DEI GRAFISMI INCONTRA LA VITALE ESUBERANZA DEL COLORE. INEDITI E INTRIGANTI: SONO GLI  ABB  A BB I NA ME N TI CR O MA TI CI CH E MA RI E CLAIRE MAISON AMA DI PIÙ IN QUESTO MOMENTO  .

      n       a         i         l       u         l         l        I

  r   e   p   o    i    d   u    t   s   e   r   o   m    i    D   n   g    i   s   e    d  ,    I    I    I    i   n   o    i   z    l   a   e    t   s   o    C   o    t   e   p   p   a    T

d i P AT R I ZI A P I C C I NI NI

D E S I G N

A sinistra󰀬 luce a sospensione Celeste Lustre󰀬 in vetro scanalato realizzato a mano󰀻 fa parte della linea Zoffany󰀬 di Heathfield & Co󰀬 Co󰀬 cm 󰀳󰀲󰀬󰀵Øx󰀲󰀴󰀬 €324󰀮

 

Tappeto in lana mohair Landscape󰀬 Christopher Farr󰀬 Farr󰀬 cm 󰀲󰀰󰀰x󰀳󰀰󰀰󰀻 sopra󰀬 cuscino Embassy󰀬 con righe dégradé󰀬 Zinc  Textile Zinc Textile󰀬󰀬 cm 󰀵󰀰x󰀵󰀰󰀬 €1 77.

&

CURRY  PORPORA 

Sopra󰀬 borsa iconica in coccodrillo󰀬 Dionysus Bamboo󰀻 Bamboo󰀻 chiusura gioiello con teste di tigre󰀬 tracolla staccabile󰀬 manico in bambù󰀬 Gucci󰀬󰀬 €19.000. Gucci

Colpo di fulmine! Primari e complementari , giallo e viola sfoderano la capacità di esaltarsi  a   a vicenda

In alto a sinistra󰀬 vaso Nocturna󰀬 in vetro󰀬 di Cyan Design󰀻󰀻 sopra󰀬 Design contenitore per miele Honey Jar Jar󰀬󰀬 William Yeoward Crystal󰀬󰀬 da 󲂬󰀹󰀵󰀮 Crystal

Sopra, divano modulare con rivestimento in velluto Solatium,, linea Apta, di Antonio Solatium Citterio, coll. Maxalto di B&B Italia,, cm 342x218x68h, €1 2.917 Italia 2.917󰀮󰀮

Sopra, poltrona dallo schienale ricurvo Laura Laura,, con rivestimento in velluto, Hamilton Conte Paris, Paris, misure cm 82x100x80h, prezzo da €3.535󰀮

Sopra󰀬 bicchiere in vetro specchiato Mirrored󰀬 di Michael Anastassiades󰀬󰀬 €99; Anastassiades a sinistra, set di tre pezzi Tea Garden Blackberry & Apple, Wedgwood,, €85. Wedgwood

Sopra, mobile con ante a rilevo, gambe di ottone e interni in acero; su un progetto di Paolo Buffa degli anni Quaranta, Eredi Marelli, Marelli, cm 102x39x108h󰀮

D E S I G N

 

Sopra󰀬 tazzina da caffè Eden󰀬 Roberto Cavalli Home󰀻 Home󰀻 a destra󰀬 piatto in porcellana Behind the 󰀵󰀬 diScenes󰀬 Thayse Theme Viégas per Casa Canvas󰀮 Canvas󰀮 A sinistra, tappeto grafico Kleopatra, in lana e seta, di Rug󰀧Society Rug󰀧Society󰀬󰀬 cm 󰀲󰀰󰀰x󰀳󰀰󰀰󰀬 da €5.780; sopra, sospensione Comb, utu utu,, cm 74Øx60h󰀮

Sopra, cuscino in misto seta Castello, di Frette Frette󰀬󰀬 €140󰀻 sotto󰀬 rivestimento Windsor Blue󰀬 in marmo Calacatta e vetro oro󰀬 di Mosaïque Surface󰀮 Surface󰀮

&

CERULEO ORO Gradazioni sussurrate per un binomio molto romantico: il celeste dell’infanzia illuminato da bagliori soft golden

A lato󰀬 zuccheriera in fine porcellana Rêveries󰀬 Christian Lacroix󰀬󰀬 da €146󰀻 Lacroix sopra󰀬 portabiglietti da visita Rockstud󰀬 in pelle󰀬 di Valentino Garavani󰀬󰀬 €󰀲󰀰󰀰󰀮 Garavani

Sotto, madia Ottimista, dalle ante complanari nella finitura foglia oro e interno laccato con ripiani in vetro, Erba,opaco Erba,  cm 220x55x78h, €12.󰀱󰀵󰀸.

A sinistra󰀬 Baxter T-Arm Sofa firmato Jonathan Adler󰀬 Adler󰀬 cm 󰀲󰀵󰀶x󰀱󰀰󰀰x󰀸󰀵h󰀬 €3.300󰀻 a destra󰀬 tavolino City con top dipinto da Marta Bontempi󰀬 Cantori Cantori󰀮󰀮

D E S I G N

 

A sinistra󰀬 poltrona sfoderabile Larsen󰀬 di Verzelloni Verzelloni󰀬󰀬 cm 󰀹󰀲x󰀹󰀰x󰀷󰀹h󰀻 a destra󰀬 lampada da tavolo Tip󰀬 in alluminio󰀬 design Jens Fager per Muuto Muuto󰀬󰀬 da €󰀲󰀶󰀹󰀮

CIPRIA   MALACHITE

Sopra󰀬 vassoio in alluminio󰀬 di Bloomingville Bloomingville󰀻󰀻 in alto, piastrella in gres smaltato Corrispondenza, Dimorestudio per Ceramica Bardelli. Bardelli.

Il verde più altero e sontuoso duetta con la  fem  femmin minile  ile   soavità del rosa. In un tandem virtuoso, di grande attualità

A lato󰀬 ispirazione anni Cinquanta per il tappeto James James󰀬󰀬 taftato a mano in lana e pura seta󰀬 di Rug󰀧Society Rug󰀧Society󰀬󰀬 misure cm 󰀲󰀰󰀰x󰀳󰀰󰀰󰀬 prezzo da €4.900󰀮

&

Sopra󰀬 vaso Smoke Glacier󰀬 in cristallo󰀬 di David Wiseman per Artěl Artěl󰀬󰀬 €2.900; a destra, paravento Unfold, in Mdf, di Ferm Living, Living, cm 150x180h, €1.219.

Sopra󰀬 divano rivestito in velluto Senza Fine󰀬 di GioPagani GioPagani󰀬󰀬 €16.958; a sinistra󰀬 décolleté in velluto Iriza󰀬 di Christian Louboutin󰀮󰀮 Louboutin

Qui, tavolo 005 Progetto Non Finito, in metallo verniciato, Dimorestudio󰀻󰀻 a sinistra󰀬 pouf Dimorestudio Geo󰀬 di Paolo Grasselli󰀬 Saba󰀬󰀬 cm 󰀷󰀵Øx38h󰀬 €󰀶󰀸󰀰󰀮 Saba

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RIFLETTORI PUNTATI SULLA CREATIVITÀ. PITTURA, SCULTURA E ARCHITETTURA, T R A N O M I C E L E B R I E TA TA L E N T I D A S C O P R I R E

IL MUDEC CELEBRA FR IDA, REGINA DELL’AUTORITRATTO. E NOI VE LA RACCONTIAMO IN UN DIALOG O SERRATO TRA PITTURA E FOTOGRAFIA

L A DEA KAHLO di BENEDETTA BERNASCONI

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In Autoritra  Autoritratto tto con collana di spine (1940), Frida si raffigura come una martire cristiana. Realizzata subito dopo il doloroso divorzio da Diego Rivera e la fine della relazione con Nickolas Muray, la tela esprime la sofferenza della pittrice. Gli animali rappresentati sono una scimmia (simbolo del male), una pantera (la morte) e un colibrì (portafortuna messicano). Farfalle e libellule presagiscono la futura risurrezione. In apertura, una celebre fotografia del 1939 che porta la firma di Muray.

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 A R T E

 

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In alto da sinistra, Frida immortalata nel suo giardino di cactus; recuperando la memoria iconografica precolombiana, afferma le proprie origini amerinde sfoggiando abito e acconciatur acconciatura a tradizionali; qui sopra, La colonna rotta, dipinto nel 1944, quando le fitte alla schiena la bloccano a letto. A sinistra, Viva la vita, angurie, 1954; sotto, l'artista con il cerbiatto  Granizo.

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ei suoi quadri ha riversato amori e patimenti, trasformando la pittura in un potente strumento di autoanalisi. Eppure sosteneva convinta: «Ho dipinto poco, senza il minimo desiderio di gloria, solo per trarne piacere». Frida Kahlo (Coyoacán, 1907 – 1954) è ancora oggi l'artista più amata al mondo, come testimoniano i luoghi pronti a celebrarla nel 2018: dal V&A di Londra (che dal 16 giugno analizzerà l'importanza dell'icona messicana dal punto di vista fashion, con un'esposizione dedicata al suo originale guardaroba) 󿬁no al Mudec, con la rassegna Frida Kahlo. Oltre il mito. Dall'1 febbraio al 3 giugno, infatti, Milano ospita alcune tele di rilievo provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection assieme ad altri prestiti eccezionali, come Il suicidio di Dorothy Hale  (1939),  (1939), nella pagina seguente. L'ambizioso progetto porta la 󿬁rma del grande esperto Diego Sileo, che commenta: «Ho voluto raccontare esclusivamente

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 A R T E Sotto, per la prima volta in Italia, Il suicidio di Dorothy Hale ale,, del 1939, l'ex voto realizzato da Frida Kahlo in  ricordo della famosa attrice statunitense morta suicida  lanciandosi nel vuoto da un grattacielo; un dipinto  drammatico,  in cui la protagonista giace in una pozza  di sangue con gli occhi spalancati. A destra, uno  scatto di Kahlo e Rivera  con una maschera  antigas.     7    1    0    2    E      A    I    S     y

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Sotto,  La mia balia e io io,, del 1937; qui Frida si raffigura  al seno di una nutrice indiana, a indicare l'importanza  per lei di continuare  a ricevere  alimento dai suoi antenati.  A destra, I l  l   cervo f erito erito, in cui la pittrice si mostra  come una cerbiatta trafitta mortalmente  da tormenti fisici  e delusioni sentimentali. Nella pagina accanto,  il suo  ritratto più celebre,  vestita con abiti tradizionali  tehuana.

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l'interprete, enfatizzando il suo ruolo straordinario nella storia  della  pittura».  Con  uno  stile  paragonabile  a  quello  del " Doganiere" Henri R ousseau,  Frida  sviluppa  un  linguaggio  so󿬁sticato, mix virtuoso di artwork popolari messicani, mitologia  azteca e avanguardie europee. «Autoritratti dal forte impatto  simbolico  e  molto  innovativi; nessuno  aveva  mai  esibito  prima il proprio corpo in maniera cos ì drammatica per parlare di  malattia, dolore 󿬁sico e psicologico», riflette il curatore.  Temi  che  Kahlo  tratta  con  crudezza  disarmante,  svelando  l'esperienza   della  sofferenza   unita  a  un'inesauribile  energia  vitale.  Ne  è  un  esempio  emblematico  il  dipinto  del  1944   La  L a colo colonn nna a rotta (nella pagina precedente: uno dei masterpiece in mostra), in cui la pittrice si rifà all'iconogra󿬁a religiosa e,  in particolare, al martirio di San Sebastiano. Nonostante  il busto  squarciato   e  i  chiodi  con󿬁ccati   nella  carne,  lei  si  ritrae  orgogliosamente  a  seno  nudo  per  rivendicare  la  propria  󿬁sicità.  Forza e 󿬁erezza esibiti senza paura, al limite della sfrontatezza. Caratteristiche di un'intrepida  donna amazzone. O

 

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 A R T E

 

rofondamente convinto che una fotogra󿬁a possa  fare la differenza, da oltre sessant'anni il maestro  dell'obiettivo   David  Goldblatt  (Randfontein,  1930) denuncia discriminazioni  e ingiustizie  della società sudafricana. Il risultato ? Un'amara narrazione per immagini attraverso un'epoca che va  dal secondo  Dopoguerra (ovvero  dall'istituzione   dell'Apartheid)   󿬁no  ai  giorni  nostri.  Ora  questi  lavori  sono  al  centro di una mostra-evento a lui dedicata. Dal 21 febbraio al  7 maggio, il Centre Pompidou di Parigi ospita una retrospettiva che ripercorre – con più di duecento opere – la carriera del  provocatorio artista, vincitore di premi prestigiosi come l'Hasselblad Award e l'Henri Cartier-Bresson Award, nonché primo  autore nato in Sud Africa consacrato al MoMA di New York.  In scena c'è tutto il suo universo: scatti celebri, documenti  inediti  tratti  dagli  archivi  personali  e  foto  giovanili  (tra  cui  i  poetici  scorci  realizzati  sulle  banchine   del  porto  di  Cape  Town). Ritratti "ruvidi" svelati lungo il percorso espositivo da  titoli  󿬂uviali,  introdotti  –  a  sorpresa  –  da  Goldblatt  stesso,  la  cui voce risuona nelle sale del museo. L'excursus  si trasforma 

P Sopra, l'opera Old  m  mill   f oundations, oundations,  tailing wheel   and   sand  tailings  dum p,  W it  it w  watersrand  a   tersrand  D  Deep  Gold  M   M ine, ine, Ger miston,    August  1966   1966 (4_0378); (4_0378);  a destra, Woman with pierced ear, Joubert  Park, Johannesb urg,

1975. Nell'altra pagina,   A rail w  wa   y  shunter  wh  who dreamed  of a  garden  w atered  atered  by  by his dam ,  K ok   soord, Rand f  fontein, o   ntein,   T ransvaal  (3_4206).  (3_4206).

cos ì in uno spettacolo struggente, dove ogni personaggio non  è  più  il  soggetto   anonimo   di  un'opera,  ma  il  protagonista   assoluto della storia che l'interprete ha deciso  di condividere.   E  sono  proprio  i  dettagli  a  testimoniare  il  suo  talento.  Il  deus ex machina, infatti, non riprende  mai scene brutali, piuttosto rende visibile − con straordinaria empatia − la drammatica  complessità  della  vita  nei  luoghi  prescelti.  Lasciandosi  ispirare  dal  quotidiano,  cattura  tate  e  bambini,  pendolari  addormentati   sui  bus,  donne  in  chiesa ; l'accusa  è  appena  sussurrata, eppure: «Anche dove sembrava  non accadesse  niente,  ribadivo  le  disparità,  irritando  l'establishment»,  rivela.  Come  nell'iconico  A  A rail way ay s  s hu  hun nter  w ho  w ho   dreamed   o f a g arde  arde n watered  w atered   b  y  y   hi  s dam dam,, Ko ks  ksoord  oord , Rand  f ontei n, n, T ransv ransvaal  aal , 1962 (nell'altra  pagina),  della  serie  S   S ome  ome  Af   Af ri  ri  k  ka aner  s p hoto p hoto g ra ra p hed :  :   una  raccolta  che immortala uomini bianchi − discendenti  da coloni  olandesi o tedeschi − accesi sostenitori del Partito Nazionale.  Accanto  a  questi  masterpiece, spicca  poi un  ciclo  più  intimo e delicato:  P  P articular  articular   s, di cui è parte W oman oman with with p  pierced  ierced  ear ,  J oub  oub ert  ert  P   P ar  ar  k, J ohann ohanne  e  sb ur  ur  g, 1975  (nella foto a sinistra). Una collezione di close-up, comunque evocativa delle estreme divisioni  sociali,  economiche,  culturali. P erché con  la  consapevolezza  di  chi  può solo raccontare, Goldblatt esclude ogni violenza  per cristallizzare  l'essenza più profonda dell'essere umano. O

DENUNCIA SILENZIOSA IL   CENTRE CENTRE    POMPIDOU POMPIDOU    DI   PARIGI PARIGI   DEDICA    UN’ANTOLOGICA    A   DAVID DAVID    MA RE Z Z A   GOLDBLATT, GOLDBLATT,  CH E   DOCUMENTA    SESSANT’ANNI SESSANT’ANNI    DI   SUDAFRICA, SUDAFRICA,    TR A   LIRISMO LIRISMO    E   A  AMA di   B E NE D E T T A   B E R N A S C O N I

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 A R T E

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CORPI CELESTI MONACO RENDE OMAGGIO A KIKI SMITH E AL SUO UNIVERSO ONIRICO, POPOLATO DI SIRENE, ANIMALI FANTASTICI E SIMBOLI ANCESTRALI di BENEDETTA BERNASCONI

 

 A R T E

stuzia, forse addirittura malizia. Certamente c'è la volontà di scioccare. Le donne rappresentate da Kiki Smith sono potenti, evocano le creature primordiali di Leonora Carrington, attualizzate per ò  nelle dimensioni (sono a grandezza naturale) e nei materiali poco ortodossi (non disdegnano sangue e capelli veri, crine di cavallo e cera d'api). È un universo surreale quello che emerge dalle sue installazioni, ora al centro di un'esposizione all'Haus der Kunst di Monaco. Curata da Petra Giloy-Hirtz, la retrospettiva  P rocession rocession (dal 2 febbraio al 3 giugno) ripercorre la carriera dell'artista statunitense di origine tedesca, nata a Norimberga nel 1954. Un so󿬁sticato percorso tra arazzi e disegni su preziosa carta nepalese, dove spicca − protagonista nelle sale del museo −  il repertorio completo di sculture dalla femminilità esasperata e fortemente

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Una carrellata drammatica. di anatomie convulse, che richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica su temi cruciali quali aborto, malattia e discriminazione sessuale. Alla base c'è la fatale attrazione di Smith per il corpo, incarnazione dei desideri dell'essere umano e delle sue debolezze: «Da sempre in primo piano nella mia opera, è il mezzo principale per fare esperienza della

Dall'alto, Jacquard  Guide, datato 2012, raffigurante una coppia di aquile: uno dei simboli di Zeus secondo la mitologia greca; intestino in ferro (scala 1:1) per Digestive S   y   stem, 1988; a sinistra, Untitled, 1995, corpo di donna in carta avana, metilcellulosa e crine di cavallo. In apertura, l'arazzo S ky  ky , del 2011, in cui una figura femminile vola fino a raggiungere il cielo.

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vita, nonché l'elemento che accomuna tutti», spiega. Fulcro di appassionato interesse, il 󿬁sico viene perlustrato con la meticolosità di un biologo 󿬁no negli angoli più reconditi, come testimonia il famoso Di  g esti  esti ve  S  ystem  (in scala 1:1, nella foto sopra). Oppure si materializza nella versione full size in U ntitled , in cui il volto è coperto, la schiena segnata da profonde ferite e le mani croci󿬁sse al muro. Nei lavori più recenti, Mrs Smith ha cambiato lo stile − ora più intimo e spirituale − ma non il messaggio. Abbandonato il registro scandaloso, propende adesso per una dimensione quasi fantasy fantasy,, popolata di sirene, demoni e personaggi eterei accompagnati da animali fantastici. Ne è una testimonianza il masterpiece  Sk Sk y (nella pagina precedente). Ispirato alla cosmologia celtica, raf󿬁gura una dea 󿬂uttuante tra le stelle. Ki ki distrugge l'immagine erotica del corpo femminile, che nei suoi capolavori è sempre fragile (metafora della caducità dell'esistenza), affrancandolo dagli stereotipi e dalle convenzioni sociali. O

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LE CASE

 

COLTO󰀬 RAFFINATO󰀬 COSMOPOLITA󰀺 LO STILE MAISON DECLINATO NELLE DIMORE PIÙ ESCLUSIVE

In una penthouse a Beirut, l'azzurro delle sedie Beetle, Gubi, e dei vasi Pinnacoli, di Luciano Gaspari per Salviati, risplende sotto lo chandelier Cherry Bomb Fringe, di Lindsey Adelman.

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GLAMORAMA 

Il luminoso soggiorno di rappresentanza sfoggia le modanature originali di gusto georgiano. Tutto su misura: i sofà, i tavolini laterali con top in granito e il tappeto; sul fondo, i mobili gemelli in legno laccato con le specchiere. A sinistra, davanti alla finestra dai tendaggi in seta, di Sahco, scultura firmata da Tony Cragg.

 

MIRABILE ASSOLO DELLA PROGETTISTA ROMANA MONICA BALLESIO SU PARK AVENUE, IN UN APPARTAMENTO CHE È UN TRIBUTO APPASSIONATO AL MADE IN ITALY di ROBERT PAULO PRALL - foto GIANNI FRANCHELLUCCI testo FIAMMETTA BONAZZI

 



uando Audrey Gruss ha iniziato a pensare al restyling del suo appartamento di Park Avenue, a New York, aveva ben chiaro un obiettivo: una casa moderna, lontana dal mood classico che l'aveva ispirata negli anni Ottanta, periodo in cui si era trasferita qui assieme al marito Martin, 󿬁gura di spicco dell'alta 󿬁nanza statunitense. Filantropa di origini lituane, presidente della Hope for Depression Research Foundation (ente di ricerca e divulgazione sulla depressione, fondato nel 2006 in memoria della madre Hope), Mrs Gruss è una donna instancabile, attiva nei settori della cultura, moda e beauty. Alcuni anni fa ha avviato una partner-

ristrutturazione è stata dunque cromatica, tesa a esaltare tale contesto e allo stesso tempo ad attualizzarlo, alleggerendolo. Ha optato per una palette vellutata nei toni del bianco, che contribuisce a mettere in risalto pure l'importante collezione d'arte contemporanea dei padroni di casa. Sulla volta a cassettoni ottagonali del vestibolo ha fatto stendere una pittura chiara a effetto quasi bagnato, per rischiarare e dilatare i volumi. Dal momento che le 󿬁nestre dei locali di rappresentanza si affacciano prevalentemente a sud e a est, ogni angolo risulta inondato di luce e una vasta gamma di sfumature – dall'avorio al grigio cenere – concorre a de󿬁nire un'atmosfera di calda accoglienza. In altre stanze, l'impiego di nuance più scure ha lo scopo di produrre uno stacco con i candidi pro󿬁li ornamentali

ship tra le Terme di Saturnia e la catena americana dei Doral Hotels; in passato, dopo la laurea in biologia, ha lavorato nei laboratori di ricerca di Revlon oltre che per Elizabeth Arden. La signora, innamorata dell'Europa e soprattutto dell'Italia (è anche membro dell'advisory board  del   del FAI), per questo revamping ha voluto accanto a sé una partner speciale: la progettista romana Monica Ballesio, già chiamata a curare per lei una residenza a Londra e una villa a Palm Beach. L'abitazione in questione occupa seicento metri quadrati all'undicesimo piano di un prestigioso palazzo dell'Upper West Side, 󿬁rmato da Rosario Cande-

delle porte. Accade nella sala da pranzo dai muri foderati in alcantara ultrabrown, perfetto set per i tavoli (all'occorrenza accostabili a formare un unico grande desco), scintillanti sotto il maestoso lampadario in vetro di Murano fumé. I lavori sono durati cinque anni e l'esito è un layout articolato: un'immensa zona giorno con la hall, il soggiorno, la biblioteca e la dining room, tre camere da letto, quattro bagni, spogliatoi e cucina con ampia area di servizio. La dedizione di Monica è stata totale e appassionata: ha ideato tutto su misura, delegando la realizzazione a un team di artigiani rigorosamente italiani. Do-

la all'inizio del Novecento: «Nel 1927-28 per l'esattezza, al culmine del boom immobiliare. Tra Tra la Quinta Strada e Park Avenue, l'architetto di origine siciliana fu l'autore di diciannove edi󿬁ci destinati all'alta società», soci età», precisa Ballesio, che ha iniziato la carriera a Londra per poi consolidare l'esperienza a 󿬁anco di Toni Facella Sensi, con il quale ha seguito numerose iniziative a livello internazionale prima di inaugurare lo studio a Roma. Se per gli esterni e le facciate Candela privilegiava forme essenziali, negli interni dava libero sfogo allo slancio scenogra󿬁co creando scaloni, foyer monumentali e ambienti elaborati. Proprio su questa base aveva operato precedentemente il designer Mark Hampton su richiesta dei coniugi Gruss, mettendo in risalto il sontuoso apparato di stucchi, cornici e modanature di sapore georgiano, fondale perfetto per una sinfonia di mobili d'antiquariato e custom-made. «Del resto, sarebbe stato davvero un peccato cancellare i segni di quell'epoca, inestimabile valore aggiunto», commenta Ballesio. La sua prima scelta di campo nell'affrontare la recente

po il rifacimento degli impianti e dei controsof󿬁tti, ha previsto pavimenti in marmo nobile, beige e marrone, nei pattern che citano la tradizione georgiana; sopra, tappeti dai morbidi colori e texture. L'interior décor comprende circa cento pezzi personalizzati, di Ballesio, in un tripudio di laccature, essenze naturali intagliate e super󿬁ci lucide o in granito. Luci solenni accendono i dettagli in fusione di bronzo argentato e acciaio satinato. E se qualche brand è presente, viene comunque rivisitato: è il caso delle lampade da terra gemelle di Viabizzuno, che Monica ha completato con delle basi in metallo. Ogni particolare è stato discusso con l'esigente committenza. «Nel suo dressing privato, Audrey Gruss ha voluto una moquette in seta "a onde", per riprendere il motivo decorativo dei rivestimenti del bagno attiguo». E nell'ingresso trionfa la consolle più amata, impreziosita da un ripiano formato da una spessa lastra di quarzo generosa di riverberi: un'opera scultorea, citazione dell'affascinante stile Art Déco made in Italy. Biglietto da visita di una residenza all'insegna dell'unicità. O

L’ESCLUSIVITÀ SI DECLINA IN UNA RICCA COLLEZIONE D’ARTE  AM  A M B I E N TA TATA TA T R A A R R E D I DI CARATTERE E MATERIALI PRE ZIOSI

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Audrey Butvay Gruss, la padrona di casa, sfoggia un abito Carolina Herrera. Filantropa innamorata della cultura europea (italiana, in particolare), dal 2006 è fondatrice e presidente della Hope for Depression Research Foundation (hopefordepression.org), associazione ed ente di ricerca sulla depressione.

 

Il divano in tessuto grigio fatto realizzare in esclusiva (con cuscini Zinc Textile) e le poltrone, con rivestimento Sahco, sono di Monica Ballesio. Al centro, tavolini twin in legno tinto scuro e, sul fondo, side table dal top in marmo e base in acciaio satinato, con luci in perspex. A parete, dipinto di Joan Mitchell.

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Tavoli su misura con sedie di Artistic Frame; lampadario composto con i Tubes di Vistosi, su progetto di Ballesio. Al centro, opera Balance, di Adolph Gottlieb; a destra, serie Butterfly , di Damien Hirst. Sotto, coffee table di Ballesio;, di al centro, White Earth Anselm Reyle, e lampade da terra Viabizzuno.

 

L'ingresso che immette al vestibolo, con il mobile in legno lucido, design Monica Ballesio. A muro, Superficie argento, di Enrico Castellani (1997) e, a soffitto, scultura sospesa SXDF-NB1006 , di Tomás Saraceno (2014). Il pavimento è in marmo beige Malaga, con inserti geometrici in Africa e Imperial Brown.

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Nella camera padronale bespoke, la testiera del letto è a tutta altezza, con pannelli in alcantara; ai piedi, un mobile in lacca lucida contiene lo schermo TV ultrapiatto; sofà rivestito Rubelli. Il tessuto Loro Piana decora le pareti, rifinite in radica. La moquette in lana è stata fatta produrre da Tai Ping.

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A sinistra, le panchette in acciaio/pelle duettano con l'iconico specchio Untitled, 2010, di Anish Kapoor; sul lato opposto, consolle con ripiano in quarzo fumé; sul fondo, lampade Promemoria. Sotto, arredi e luci su misura; libreriasopra integrata nella boiserie; il camino, quadro Rome, di Willem de Kooning.

 

L'edificio in mattoncini rossi, all'angolo con The Metropolitan Museum of Art, ospita la casa realizzata dalla designer Lenka Soares. Nell'altra pagina, sofà Asymmetric, BassamFellows; tavolino bespoke decorato con una luce vintage. A muro risalta il pannello creato in ceramica dall'artista carioca Adriana Varejão.

 

MANHATTAN FIRST CLASS NITORE FORMALE, NUANCE CONFORTEVOLI E DETTAGLI RICERCATI. UNA TOWN HOUSE IN POSIZIONE PRESTIGIOSA SVELA I SUOI INTRIGANTI SEGRETI di BEBA MARSANO - foto GIORGIO POSSENTI

 

Divani Asymmetric, di BassamFellows; coffee table in vetro, da Suite NY, abbinato a un tavolino vintage in ceramica, da Maison Gerard. A sinistra, lampada Dalo, su 1stdibs, personalizzata con un paralume in lino scovato a Chinatown; lampadario Highwire, Apparatus. Floor covering in legno su disegno, di Aronson's.

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o󿬁sticata 󿬁loso󿬁a dell'abitare nell'Upper East Side di Manhattan, distretto simbolo del lifestyle newyorkese consacrato da pellicole cult come Colazione da Tiffany e dalla serie  Sex and the City . Qui si ergono i tipici edi󿬁ci in arenaria rossa – abitati da Michael Bloomberg, Woody Allen, Madonna – e si concentrano su un unico miglio le insegne del lusso, nonché i santuari dell'arte: dal Solomon R. Guggenheim Museum al Metropolitan, passando per la Frick Collection. E proprio all'angolo del Met si è stabilita, assieme ai suoi tre bambini, la coppia di San Paolo del Brasile che, con la complicità dell'architetto e designer carioca Lenka Soares, ha dato vita a una town house tutta leggerezza e pulizia formale. La residenza abbraccia un migliaio di metri quadrati, con centoventi di giardino, disposti su otto livelli (compresi interrati di servizio e rooftop). Si trova in un building del 1885, interessato negli anni Venti da un radicale restyling in stile neofederale per mano della Cross & Cross di John Walter ed Eliot Cross: i fratel-

S

li che forgiarono l'attuale volto urbanistico, autori del Tiffany & Co. 󿬂agship store sulla Quinta Strada, del Barclay Hotel e dell'RCA Victor Building (oggi grattacielo General Electric, monumento storico dal 2004). Grandi 󿬁nestre, alti sof󿬁tti e un respiro d'eccezione – garantito dai palazzi limitro󿬁 più bassi – caratterizzano gli spazi ordinatamente divisi. Le aree social si aprono ai primi piani (living, cucina, dining, biblioteca e studi), mentre le sette stanze da letto occupano quelli superiori. A ornare l'edi󿬁cio un giardino pensile, con affaccio sul cinematogra󿬁co skyline. Nessun eccesso turba questo rasserenante microcosmo, risultato di un calibrato ensemble di creatività sudamericana, pezzi mid-century e mobili italiani. Personalizzano gli ambienti gli artwork selezionati dalla raccolta di famiglia. L'ingresso è dominato da uno scatto del ciclo Biblioteche , di Candida Höfer, la fotografa tedesca capace di trasformare il reale in visione meta󿬁sica. In sala da pranzo si staglia un quadro di Anselm Kiefer acquistato ad Art Basel; quanto al soggiorno, sfoggia un carismatico pannello in ceramica azzurra 󿬁rmato Adriana Varejão, l'artista brasiliana più pagata al mondo: suo il record nazionale d'asta per un'opera battuta da Christie's nel 2011 a 1,8 milioni di dollari. Arredi e singoli oggetti decorativi, seppure di provenienza internazionale (Austria e Francia in particolare), sono stati acquisiti a New York, «in una costellazione di indirizzi prestigiosi, veri must per gli amanti del design d'avanguardia e del vintage da collezione», con󿬁da Lenka. Il tavolo da pranzo arriva da Hudson Furniture, quartiere generale dell'omonima griffe specializzata in produzioni d'ispirazione Neodéco, realizzate da un nutrito team di progettisti e artigiani sotto la guida del fondatore Barlas Baylar.

 

Seduta da Den Møbler, in tessuto di maharam; carrello bar, di Jorge Zalszupin; lume Amande, di Christian Liaigre. Nell'altra pagina, sopra, poltrona mid-century, da Wyeth. Sotto, tavolo realizzato da Hudson Furniture; sedie da 1stdibs, in tessuto Knoll; luce Trapeze, Apparatus; opera di Abraham Palatnik.

 

Le sedute anni Cinquanta, rivitalizzate da rivestimenti Knoll, e svariati accessori provengono invece dalla "shopping destination" del momento: 1stdibs, store online consacrato ai pezzi cult del XX secolo. La poltroncina in legno e pelle davanti al camino dello studio è di Wyeth, tempio del modernariato

e materiali nobili, dalla lacca all'ottone, in sensuali incontri materici. Numerosi, poi, i complementi dal ricco catalogo di Espasso, a TriBeCa, galleria interamente dedicata ai maestri del Brasile (in primis Carlos Motta) e alla promozione di talenti emergenti. La composizione 󿬁nale risulta di una rassi-

e meta prediletta di personaggi dello star system del calibro di curante eleganza senza tempo, in un meditato bilanciamento di proporzioni, morbide simmetrie e tinte neutre. Kate Hudson e del potente agente di Hollywood Bryan Lourd. Dallo showroom di Suite NY provengono il coffee taSporadiche, quanto fondamentali nell'insieme, le ideazioni su misura. Tra Tra queste, la libreria libreri a nel soggiorno, accanto al cable in vetro collocato al centro del soggiorno (sul quale poggia una piccola scultura della maison viennese Hagenauer) mino, disegnata da Lenka: un esemplare in noce, con divisori e l'imponente divano BassamFellows, brand sinonimo di rimetallici e pannello posteriore in pelle scamosciata, per raccogore lineare e impeccabile attenzione ai dettagli. «Partendo gliere libri, raf󿬁nate scatole e una variopinta collezione di cedalla sua particolare forma a L, ho voluto un intervento beramiche d'epoca, passione dei padroni di casa. I coniugi hanno voluto disporre gli amati tesori pure nella nicchia sopra la porta spoke, ovvero un tavolino di raccordo tra i due segmenti, sul quale ho posato una lampada d'antan con fusto in porcellascorrevole che divide kitchen e zona pranzo. La sala della conna e paralume di lino», prosegue vivialità accoglie inoltre sei lavoLenka. A parte quest'ultima e alri minimalisti di Fred Sandback, GLI ACCESSORI tre poche eccezioni, le luci sono una candida opera XL dell'uruSONO UN OMAGG IO A NEW una passerella dedicata ad Apguaiano Marco Maggi e una di paratus, del duo Gabriel HendiAbraham Palatnik, padre dell'arte cinecromatica. Simile a una prefar e Jeremy Anderson: punta di  YO  Y ORK E A I S UOI STORE DI TENDENZA, TRA diamante del light design ameziosa galleria privata, con focus ricano, con una serie di creaziosulle ricerche più avanzate dell'a AVAN  AVA N G UA R D I A E ni giocate su studiate geometrie strazione concettuale. O

MODERNARIATO DI PREGIO

 

Letto Flou, con testiera rivestita in bouclé Knoll; comodino da Restoration Hardware; Hardwar e; applique Cylinder, di Apparatus; a muro, due lavori del ciclo Monotypes, di Mira Schendel. Nell'altra pagina, il foyer d'ingresso dominato da una foto di grande formato, della famosa serie Biblioteche   firmata Candida Höfer.

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ECLETTISMI

 

L’ENERGIA SPECIALE DEL SUDAMERICA IRROMPE IN UNA RESIDENZA A MONTEVIDEO DI IRONICO GUSTO MASSIMALISTA, MITIGATO DAL DESIGN EUROPEO di BEBA MARSANO - foto GIANNI FRANCHELLUCCI

Nell'area living, in primo piano, la dormeuse Barcelona, di Mies van der Rohe, Knoll; sofà in pelle pezzata, di Juan Carlos Areoso, come il coffee table in cristallo fumé, al centro; dall'altro lato, divano Impero. Sul tavolino antico, qui sotto, lampada Tiffany; sulle colonne, copie in bronzo di busti romani.

 

a casa come rappresentazione del sé più autentico e creativo. È esattamente così per Juan Carlos Areoso, artista uruguaiano di successo: interior e light designer, scultore e pittore, che ha concepito la dimora di Montevideo a propria immagine e somiglianza, ovvero eclettica, cosmopolita, autocelebrativa. L'appartamento è ubicato in un elegante edi󿬁cio anni Cinquanta, dall'affaccio impareggiabile sul porto e sull'incantevole baia di questa capitale nel lembo estremo meridionale del continente americano. Panorama meraviglioso incorniciato da vetrate a tutta altezza, che lascia irrompere una luce piena, dionisiaca, stigma dei volumi d'ampio respiro interamente ripensati in chiave contemporanea dallo stesso Areoso, per il puro piacere di ospitare. «Del resto, che cos'è la vita se non la possibilità di realizzare idee e desideri?». Un'attitudine di puro edonismo, la sua. Spazio social per eccellenza è la vasta area living, dove uno specchio in sostituzione della parete di fon-

L

do una– citazione del tema del doppio caro– aquasi Borges ne moltiplica la profondità e glitanto accessori. Coinvolte nell'illusione teatrale s󿬁lano le icone del pensiero progettuale: la dormeuse Barcelona in pelle nera capitonné, di Mies van der Rohe, accostata alla chaise-longue LC4 di Le Corbusier e a un trasgressivo sofà in pelle pezzata, ideato dallo stesso  Juan Carlos Areoso. Il creativo 󿬁rma inoltre un grande coffee table in cristallo fumé, ingombro di bronzetti e libri di lifestyle, nonché una monumentale scultura trasparente, in cristallo e acciaio, ispirata alle orbite planetarie e alle fasi lunari. L'intero ambiente risulta rutilante, di straordinario carattere, eppure tenuto in funambolico equilibrio. La solare ironia – toni󿬁cata da un piglio ardito – si esprime in accostamenti di moderno e d'antan, epoche e stili diversi. Rarità orientali, lampade Tiffany, consolle ispirazione Impero, copie di busti romani solennemente issati su colonnine in legno rastremato, antiquariato, oggettistica ecclesiastica, velluti e tappeti vermiglio, per un cocktail avvincente.

 AU T O C E L E B R A Z I O N E DEL PADRONE PADRONE DI CASA, CASA , CHE INTORNO ALLE SUE OPERE ASTRATTE INVENTA PERSONALISSIMI MICROCOSMI DECORATIVI

 

La consolle stile Impero  dialoga con il pouf  capitonné e il quadro  di Juan Carlos Areoso.  Nell'altra pagina, sopra,  tavolo  Nomos, Norman  Foster, Tecno; sedute  gemelle Luigi XV; sedie  Tulip, di Eero Saarinen,   Knoll; chandelier XVIII  secolo. Sotto,  specchiera  del Settecento, da un'asta a Montevideo.

 

Dormeuse Barcelona, Mies van der Rohe, Knoll; a sinistra, chaise-longue LC4, di Le Corbusier, Cassina; lampadario inglese in cristallo, fine del XIX secolo. Tutti gli artwork sono di Juan Carlos Areoso: scultura trasparente, trasparent e, ispirata alle orbite e alle fasi lunari, a sinistra; quadri gemelli, sulla parete a destra.

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Sedia Luigi XVI; comò bombé con coppia di antichi candelieri liturgici  e una lampada vintage;  acrilico di Miguel Ángel  Guerra. Nell'altra pagina,  sopra, letto su disegno;  consolle Luigi XV; opere  di Juan Carlos Areoso.  Sotto,  l'iconica dormeuse  Barcelona, qui in bianco,  Knoll, duetta con una  tela sempre di Areoso.

 

NELL’AREA PIÙ PRIVATA PRIVAT A I TONI SCURI FAVORISCONO IL REL AX, STEMPERANDO LA SMAGLIANTE LUMINOSITÀ NATURALE

Il medesimo gioco prosegue nella sala da pranzo (collegata a una cucina superaccessoriata), dove sedie Luigi XV si alternano alle Tulip di Eero Saarinen, intorno al tavolo rotondo di Norman Foster. In anticamera, invece, è una coppia di antichi candelieri liturgici a dialogare con un comò bombé; in ricercato contrasto, l'acrilico d'astrazione geometrica di Miguel Ángel Guerra. Si tratta di una delle pochissime opere d'arte non riconducibili ad Areoso: le sue policrome tecniche miste su tela, nel solco della ricerca postinformale, vestono infatti ogni angolo dell'abitazione. Stanza da letto padronale contornata super󿬁ci nelle tonalità di uncompresa, profondo grigio fumo,dache attenuano – per sonni felpati e rasserenanti – l'impatto dell'impetuosa luce del Sud. Nella zona privata si stagliano anche un fastoso bagno a mosaico e un guardaroba da primadonna, rivelatore della natura dandy del padrone di casa. Strategico il concept dell'illuminazione. L'intensa luminosità proveniente dall'esterno, attraverso le immense 󿬁nestre e le terrazze piantumate, ha orientato la scelta su un sistema con pochi punti a terra; a questi si aggiungono sontuosi lampadari d'epoca (vedi l'esemplare inglese di 󿬁ne Ottocento nel soggiorno e quello a dodici bracci nella dining room), ai quali è af󿬁dato un ruolo più decorativo che funzionale, al pari di specchiere e dettagli dorati. «Ho lavorato con particolare cura sul contrappunto chiaro/scuro e luce/ombra. Quindi sulle singole scelte d'arredo, all'insegna di differenti tecniche e linguaggi, per de󿬁nire un'atmosfera domestica omogenea, rilassata e avvolgente, ma pure vibrante di uno spiccato dinamismo internazionale, al passo con il mio tempo», conclude Areoso. Se le presenze classicheggianti donano un'allure da vecchia Europa, preziose tele a soggetto religioso – in primis una magnetica Croci󿬁ssione – avvalorano il gusto sudamericano per la contaminazione tra sacro e profano. Così come squisitamente latinoamericana è la propensione a un certo divertito accumulo di oggetti. Un segno inconfondibile, che caratterizza varie dimore di personaggi illustri (per esempio, la Casa Azul di Frida Kahlo nel Barrio Magico di Coyoacán, a Città del Messico). Sono luoghi capaci di emanare un'energia speciale, calda e vagamente speziata. Con tutto il fascino della distanza da certe tendenze minimal e razionaliste tanto in voga nel mondo occidentale. O

 

Nell'angolo conversa conversazione zione intorno al camino, i sofà C sono stati disegnati per la Galleria Nilufar di Milano da Claude Missir, come i tavolini gemelli al centro, con top in vetro ornato da foglie d'oro. A parete, specchio scultoreo Voltige e coppia di applique Volubile, di Hervé Van der Straeten. Il tappeto è di Marcel Zelmanov Zelmanovitch. itch.

 

LUCE

D’ORIENTE A BEIRUT, IL MOOD SQUISITAMENTE FRANCESE INCONTRA I BAGLIORI DORATI DEL MEDITERRANEO. IN UNA VERSIONE SOLARE DEL MINIMALISMO di IAN PHILLIPS - foto STEPHAN JULLIARD t e s t o SI L V I A I CAR D I

 

Tavolo bespoke, di Claude Missir, e sedute Beetle, di Gubi; lampadario Cherry Bomb Fringe, di Lindsey Adelman; sul fondo,di a sinistra, vasi Pinnacoli, Luciano Gaspari per Salviati; a destra, riflesso, specchio Yoko, di Hervé Van der Straeten. In primo piano, scultura Odore di Femmina – New York Beauty 2, di Johan Creten.

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na delicata magia aleggia in ogni stanza, con elementi coerenti abbinati in in󿬁nite varianti della stessa tavolozza: versioni diversi󿬁cate solo per pochi e puntuali dettagli. L'affresco risulta di armoniosa serenità, in contrasto con lo scenario all'esterno. Perché siamo a Beirut, affascinante città multiculturale, ma caotica e in convulso movimento. Il traf󿬁co impazza, la gente si riversa nelle strade e nei caffè, la vita notturna non conosce tregua. Eppure, da questo appartamento i rumori giungono attutiti e la metropoli mostra il suo lato più quieto. Dalle ampie vetrate risuona solo il moto uniforme e ipnotico dei marosi, che si infrangono lì sotto per poi bagnare, poco oltre, i Pigeon Rocks: gli iconici faraglioni della capitale libanese. Lungo il waterfront, i tavolini all'aperto e gli esclusivi beach club offrono tramonti struggenti vista faro (il Manara Lighthouse). La residenza sorge nel quartiere Ras Beirut – letteralmente "il capo", propaggine nord della penisola

U

su cuiuna si estende il centro urbano dell'abbigliamento – ed è di proprietà di coppia di imprenditori con tre bambini. Gli ottocentocinquanta metri quadrati su tre livelli svettano al quindicesimo piano della Carlton Tower, Tower, prestigioso complesso nato sulle roro vine dell'omonimo hotel, rara oasi di pace durante gli anni della guerra civile (1975 – 1990), nonché ritrovo di intellettuali, artisti e politici. «L'edi󿬁cio fa parte di quel programma di ricostruzione spregiudicato (e a tratti francamente discutibile), con cui – a partire dal 1992 – si è cancellato gran parte del patrimonio storico per promuovere una moderna city di stampo occidentale», spiega l'architetto Claude Missir, autore di apprezzati progetti sia in Europa sia in Medioriente e al quale è stato af󿬁dato in toto il restyling della penthouse. «I committenti desideravano una dimora lussuosa, di gusto squisitamente francese, funzionale e al contempo elegante», svela con discrezione. L'obiettivo è stato centrato con l'occhio infallibile e attraverso il tocco leggero di Missir, che – come spesso accade in questa zona di mondo – porta nel lavoro la sua pertinente biogra󿬁a. Figlio di madre libanese e padre nato in Francia, si è formato in interior design all'Accademia di Belle Arti e negli anni Novanta ha aperto lo studio, forte oggi di una trentina di collaboratori. «Papà era un impresario edile e 󿬁n da bambino lo seguivo nei cantieri. Quest'esperienza ha in󿬂uenzato il mio approccio, più pragmatico che teorico: quando prendo in mano la matita immagino sempre il disegno 󿬁nale, dall'impianto complessivo 󿬁no ai particolari sartoriali». Anche l'amore per l'arte, tratto costante negli interventi, deriva dal genitore, a sua volta grande appassionato. «Un modo per evadere dalla realtà angosciante dei con󿬂itti bellici, evocando la bellezza». 113 

 

Divano su misura, di Claude Missir, in velluto di seta Dedar; tavolini Mursi, di Piergil Fourquié; tappeto su disegno, di Claude Missir, realizzato a Parigi da Galerie Diurne. Serigrafie a muro, di Josef Albers (1888 − 1976); in primo piano, a sinistra, si nistra, l'installazione/scultura Necklace  è del francese Jean-Michel Othoniel.

 

Qui sotto, cucina di Poggenpohl con sedie CH20, di Hans J. Wegner per Carl Hansen & Søn. A destra, le scale con parete in marmo Fume Emperador. Emperador. In basso, coffee table Shift, Hervé Van der Straeten; paravento Calligraphie III, di Taher Chemirik.

I COLORI DELLA TERRA E DELLA SABBIA DELINEANO UNA TAVOLOZZA NEUTRA, INTERROTTA DA LAMPI DI AZZURRO

 

Nell'ingresso, il gioco delle geometrie è amplificato dalla parete a specchio. La consolle in bronzo, concepita da Eric Schmitt nel 2013, risponde al nome di Colonne; il piano fa da supporto a un vaso nero in porcellana, di Rosenthal. Il disegno a pavimento è frutto dell'incontro tra marmo Pierre de Tavel, Nero Marquina, travertin travertino. o.

 

Qui sotto, nella camera padronale, panca di Claude Missir; divanetto Nouvelle Vague, di India Mahdavi; tavolino Cesar, di Rodolfo Dordoni, Minotti. A destra, tavolo in legno wengé e foglie d'oro, di Missir, completato dalle sedie Platner Platner,, di Knoll.

La tensione estetica si articola qui in una gamma di toni neutri, interrotta sapientemente da inserti golden, bronzo e azzurro acqua, a richiamare i ri󿬂essi del sole

IL RESPIRO DEL MARE  AC  A CCAREZ ZA DOLCEMENTE GLI SPAZI, MENTRE DALLE IMMENSE VETRATE  AR  A R R I VA VAN NO I RIFLESSI PACIFICANTI DELL E ONDE

e il blu del Mediterraneo. Il mare è un ospite benvoluto, con accessori che ne interpretano il dinamismo 󿬂uttuante e l'energia cromatica: la scultura su piedistallo di Johan Creten e lo specchio in alluminio anodizzato nel living, le sedute danesi e i vasi Pinnacoli in vetro di Murano, di Luciano Gaspari, nella dining room. «Per i pavimenti e le pareti ho scelto invece i colori della terra e della sabbia, mentre lo sfavillio dei metalli richiama in modo esplicito la tradizione decorativa mediorientale». L'elemento che più forgia gli spazi resta comunque la luminosità. «In questa location sono stato davvero "viziato". La luce invade ogni ambiente e lo rende vivo, plasmando i volumi in un gioco di chiaroscuri», rivela Missir, che ha voluto ideare molti degli arredi, in uno stile all'insegna dei materiali naturali e delle 󿬁niture a mano, opera di piccoli artigiani. «Mi affascina la potenziale casualità del risultato di un manufatto, l'imprevedibilità che porta di volta in volta a un risultato diverso. Un blocco di marmo non sarà mai identico a un altro».

È il valore dell'unicità, espresso pure nei mobili da lui 󿬁rmati: i sinuosi divani e, all'opposto, il geometrico tavolo da pranzo, quindi il tappeto della sala principale

commissionato alla galleria parigina Diurne. In un approccio bespoke sostenuto dalla collaborazione con maestranze 󿬁date. I riferimenti formali sono ai grandi nomi del minimalismo, Tadao Ando e John Pawson in primis, maestri di pura essenzialità. Missir tuttavia arricchisce il décor di una calda matericità (molti i pezzi di Hervé Van Van der Straeten) e di complementi capaci di suscitare stupore, stemperando la severità attraverso un gioioso senso di accoglienza. Compone un insieme sobrio e procede per sottrazione inseguendo la linearità, lascia le pareti bianche e vuote. In󿬁ne, introduce so󿬁sticati colpi di teatro. È il caso di Calligraphie III, del designer franco-algerino Taher Chemirik: un paravento che, estrapolato dalla sua funzione originaria, diventa un carismatico artwork e trasforma la parete candida in una quinta scenogra󿬁ca. Danno ugualmente spettacolo l'installazione  Necklace  di Jean-Michel Othoniel, che ingioiella un corner, e il sontuoso lampadario di Lindsey Adelman. In una visione radiosa dell'abitare, densa di futuro. O 117  

 

ARREDO L A N O S T R A I N T E R P R E T A Z I O N E D E L L ’A ’A B I TA TA R E C H I C 󰀬 T R A A M B I E N T A Z I O N I E L E G A N T I S S I M E E D E T TA TA G L I S U M I S U R A

Da sinistra, tavolini in acciaio e vetro, Fendi Casa, cm 40Øx56h e cm 90Øx25h, €3.330 e €4.550; appoggiati: lampada da tavolo Bilia, FontanaArte, cm 20Øx43h, €623; vassoio di Christofle, da Robertaebasta, cm 31x19x2,5h, con tazza e piattino Contessa, Richard Ginori, €90 e €56; borsa Bamboo, Gucci; guanti in pelle, Hermès. A parete, foto dal volume James Moore. Photographs 1962-2006 , Nicolas Moore; tappeto Shadows, Golran, cm 307x246h, €6.600.

P ALETTE ALET TE ROMANTICA  ROSA POUDRE, ORO, RUGGINE, OTTANIO. OTTANIO. LE CROMIE DI TENDENZ A SFODERANO LA LORO PERSONALITÀ, PERSONALITÀ, VESTENDO GLI INTERNI PIÙ ESCLUSIVI d i CR I S T I NA NAV A - f o t o L OR E NZ O P E NNAT I - h a c o l l a b o r a t o G R E T A P R OMONT OR I O

 

A sinistra, in pr imo piano, tavolino Baba, Poliform, cm 50Øx54h, da €550; vaso in vetro Tank Vase Stem, Tom Dixon, da La Rinascente, cm 11x29h, €120; vaso in vetro e metallo Cube, di Vane Vanessa ssa Mitrani per Studio Dimore Collection, €380. Divano modulare in velluto Michel, di Antonio Citterio per B&B Italia, cm 317x228x71h, € 10.260 la composizione in foto; plaid linea Pop, in lambswool di merino australiano, Somma 1867, €99; cuscini in velluto, di Reevèr, cm 42x42, €19 l'uno; lampada da terra Spun Light, Flos, cm 50Øx177h, €1.480. Sulla parete di fondo, carta da parati bespoke in vinile Cherry Bomb, design GioPagani per Wall&decò, €110/mq. Sospensione in vetro di Murano e ottone 3-Lights Pendant, di GioPagani, cm 70Øx130/250h, da €4.025. Sul bancone bar di GioPagani, vassoio

 

in acciaio serie Lucy Inox, Sambonet, cm 50x37, €92, con bottiglia da whisky Plaid, Tiffany & Co., €240; caraffa e bicchiere Graphik, Christofle, €450 e €65; coppia di bottiglie in metallo, Studio Dimore Collection, €250. Sgabello in ottone con rivestimento in pelle Rendez-Vous, di GioPagani, cm 42x44x78h, da €2.355. Sul tappeto Sweet Pink, coll. Shadows di Golran, cm 358x250h, €7.950, tavolino Jacob, con piano in marmo Calacatta e gambe in rovere, di Rodolfo Dordoni per Minotti, cm 180x80x22h, €2.515; sopra: vasi in vetro, di Studio Dimore Collection, €120 cad; ciotola in vetro Volvi, AYTM, cm 25Øx11h, € 109; libri da coll. privata. Poltrona in velluto color corallo Avec Moi, di GioPagani, cm 61x62x80h, da €3.330, e poltrona Chelsea, design Rodolfo Dordoni per Molteni&C, cm 70x79x71h.

 

Da sinistra, tende realizzate con tessuto Keats, in velluto di viscosa cangiante, di Colefax and Fowler, cm 142h, € 145/m. Poltroncina Prince, con struttura in metallo e cinghie elastiche, rivestita in tessuto Satchi color zafferano, design Rodolfo Dordoni per Minotti, cm 89x87x89h, €3.100. A parete, foto tratta dal libro Richard Avedon. Un’autobiografia, a cura di Mary Shanahan, Edizioni Leonardo. Lampada da terra Captain Flint, design Michael Anastassiades per Flos, cm 32Øx154h, €1.250. Pouf cubico in tessuto Corinto grigio roccia, della collezione Play, Play, design Vittorio Prato per Poliform, €350; appoggiata: borsa Pannier Bag, in v itello effetto cavallino, cavallino, di Marni, €1.630. Questo servizio è stato realizzato nell'atelier-showroom dell'architetto dell'architetto Gio Pagani, in via Montebello 30, a Milano.

 

Sul tavolino con intarsi in marmo Senza Fine, GioPagani, cm 110x 110x38, €10.640, sono appoggiati, dall'alto: vassoio Mano, Fornasetti, cm 25x60, €570; scatola in legno con logo, Hermès, €355; scatola in lacca e rame, da Studio Dimore Collection, da €360, con coppia di portacandele in ottone Tête-à-tête, Paola C, €24; piatto Rosone, Fornasetti, €360. Vassoio in marmo e rame Full Moon, con ciotola in rame Red Moon, tutto Paola C, €457 e €109; decoro in marmo Fontane Bianche, Salvatori, €150, contenitore sferico in onice Onyx, Fendi Casa, cm 12x11h, da €1.940. Libro James Moore. Photographs 1962-2006 , con carré, di Hermès, €350, e occhiali da sole rosa, di Fendi, €310. Tappeto Design Costellazioni II, di Illulian, cm 302x250h.

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Da sinistra, cabinet in legno con base in ottone lucido Senza Fine, di GioPagani, cm 100x45x160h, €10.540; sopra: scultura in metallo nella finitura bronze shadow, di Fendi Casa, distr. Luxury Living Group, cm 25x25x10h, e bottiglia in metallo ottonato, di Studio Dimore Collection. Tappeto realizzato a mano in lana himalayana e seta D esign Costellazioni I, collezione Limited Edition, disegnato da Dimorestudio per Illulian, cm 361x269h. Quattro sedie in velluto Avec Moi, della capsule collection Fleurs du Mal, di GioPagani, cm 53x55x82h, da €1.720, e pouf Anya, in acciaio nella finitura canna di fucile, con rivestimento in tessuto ottanio, di Fendi Casa, cm 45x43x49h, €2.800. Tavolo Tavolo Long Island reso esclusivo dalla finitura palladio, con piano in marmo Calacatta, di Giuseppe Bavuso

 

per Rimadesio, cm 240x100x75h; sul piano: sottopiatti in argento, anni Sessanta, da Robertaebasta, cm 32Ø; piatti fondi in porcellana Bone Premium, linea Anmut di Villeroy & Boch, €24,90/cad; posate della coll. Neufaden Merlemont, di Villeroy & Boch; tovaglioli in lino, di Centrotav Centrotavola ola Milano, €18 cad; calici in cristallo, coll. Baronetto, di Richard Ginori, €104 la coppia. Vaso verde Hay, da Design Republic, €85; portacandele in marmo verde e metallo color oro Grasil, di AYTM, cm 14x8x44h, €159; alzatina in cristallo, di Tiffany & Co., €570. Paravento Paravento Chloé, in legno e metallo con basi in marmo, che alterna superfici a specchio e rivestite in stoffa, Galotti&Radice, cm 135x217h, €6.500. Tende realizzate in velluto di viscosa cangiante Keats, del brand Colefax and Fowler, cm 142h, €145/m.

 

Consolle con specchio Asja Beauty Desk, in legno Dark Rosewood, nella finitura lucida spazzolata e inserti bronze, di Fendi Casa, distr. Luxury Living Group, cm 106 x59x131h, €9.260; sopra: orologio da tavolo Cabochon blu, coll. Happy Sport, Chopard, €695; scatola in pelle Theca, AYTM, cm 24x9x5h, €79; guanti in pelle, di Hermès, €650; portafogli in pelle di vitello, Salvatore Ferragamo, €395; stilografica Meisterstück 149, in resina nera con pennino in oro lavorato a mano, di Montblanc, €780; profumo Soleil au Zenith, di Prada, €250; profumo Donna Noir Absolu, di Valentino, Puig, €146; portamonete a stampa geometrica Arenal, di Emilio Pucci, €320; vasi in ceramica Anni 60 e in argento Anni 70, da Mauro Bolognesi, €60 e €80.

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Sgabello in acciaio Frank, B&B Italia, da €878, con tazza e piattino coll. Burma, Richard Ginori, €112; occhiali di Jimmy Choo, €325; lampada da tavolo Juliette, in nichel, con base in marmo Marquina, Penta, €895 (anche a destra). Letto in pelle Moi Aussi, coll. Esprit Noir, di GioPagani, cm 192x219x90, €10.590; parure con federe jacquard di cotone e raso, coll. Charme, €290; trapunta in tessuto City, €295; plaid double-face Boston, in lana merino, €199, e cuscino decorativo, €50, tutto di Mirabello Carrara; due cuscini rosa e grigio, Reevèr, €19 l'uno. A parete, foto dal libro  James Moore. Photographs Photographs 1962-2006. Poltrona Eros, Fendi Casa, cm 84x82x74h, €3.700, con abito di Alberta Ferretti. Tappeto Black, coll. Shadows di Golran, cm 360x250, €7.950; appoggiato: portagioie di Gucci, da Robertabasta.

 

L I F E S T Y L E VIAGGI, GIARDINI E LUOGHI DI PURO EDONISMO. P R O TA TA G O N I S T A A S S O L U T O : I L P I A C E R E D E L T E M P O P E R S É

  e    l   a   s   s   a   r   a    C   o   e    t    t   a    M  ,   o    t   o    F

A Morcote (Lugano), l'Eretteo all'interno del Parco Scherrer, disegnato nel 1931 da Arturo Scherrer: commerciante commerciant e con la passione per l'arte e il giardinaggio.

 

LUGANO O LT LT R E C O N F I N E

PROGETTUALITÀ DAL TWIST INTERNAZIONAL E SULLE SPONDE SERENE PROGETTUALITÀ DEL LAGO. FOCUS SULLA CITT CITTÀ À DELLA SVIZZERA TICINESE, A UN PA PASSO SSO DALL’ITALIA, DALL’ITALIA, CHE CON IL NOSTRO PAESE CONDIVIDE ELEGANZA E AMORE PER L’ARTE L’ARTE di ELENA LURAGHI - foto MATTEO CARASSALE

Un'immagine dall'alto, per catturare tutto il fascino crepuscolare del luogo. Al centro si staglia imperioso il Monte San Salvatore Salvatore,, mentre a destra si snoda il centro abitato Paradiso: un nucleo residenziale che ospita il suggestivo hotel The View, progettato in posizione panoramica.

 

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Parte della Passione e crocifissione, affresco di Bernardino Luini nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. In senso orario, nel cortile di Palazzo Riva, il bronzo Cervo, di Nag Arnoldi; Carlotta Zarattini, presidente del interno Circolo Culturale Turba; della Palazzina indiana, in località Morcote.

 

ll Tempio del sole nel Parco Scherrer. Il layout si ispira all'Alhambra di Granada, con fontane in stile neobarocco e siepi di bosso. Arturo Scherrer (1881 − 1956), commerciante tessile, artista e firma del progetto, volle pure le statue di Mercurio e della Filatrice, come cenni autobiografici.

L I F E S T Y L E

 

L

a vegetazione color smeraldo, il velluto argentato del lago, le montagne che si perdono all'orizzonte sotto un cielo velato di bruma. È la magia di questo lembo di Svizzera meridionale: nebbie sottili e scorci improvvisi di luce con la neve che in inverno «si scioglie sul granito, scorrendo tra felci appassite e tronchi di betulle, le cime innevate e il clima mediterraneo», come scriveva l'architetto Max Frisch dal paesino non lontano da Lugano dove si ritirava in contemplazione. È proprio la natura esplosiva nella cornice dei pendii a fare da trait d'union tra la città delle banche (terza piazza 󿬁nanziaria della nazione) e il territorio. Sulle sponde lacustri s󿬁lano realtà cristallizzate in una di-

location, interamente sottoterra, dove Giancarlo e Danna Olgiati hanno raccolto in mezzo secolo un'imponente un'imponente collezione, dall'Arte povera all'Astrattismo, che in futuro lasceranno in eredità al Lac. Nelle sale, nomi importanti come Balla, Fontana, Boetti, Merz, Pistoletto, 󿬁no al vietnamita Danh Vo  ˉ  e il californiano Mark Grotjahn: «Percorriamo tutto il Novecento italiano, ma con la massima apertura verso i giovani talenti internazionali, sempre con un rimando alle avanguardie storiche europee», precisa orgogliosa la signora. Il puzzle creativo sta per arricchirsi di un ulteriore tassello: il Museo delle Culture, nei saloni appena restaurati di Villa Malpensata. In attesa dell'imminente vernissage, la pausa gourmet è al ristorante/galleria stellato Arté al Lago, dove lo

mensione tempo, quali Gandria e Morcote: chef Frank Oerthle inventa ricette da abbinare cromaticameneletto il piùsenza bel borgo elvetico, con le case patrizie quest'ultimo e il suggestite ai quadri alle pareti, tutti in vendita. Altra esperienza è "salivo giardino botanico voluto novant'anni fa da Arturo Scherrer, re" al The View – il lussuoso hotel di design sulla collina di Paradiso, con terrazze e vetrate che lasciano 󿬁ltrare la poesia del per stupire con maison arabe, templi greci e piante esotiche. Nel capoluogo distrettuale, ville neoclassiche duettano con panorama – per degustare menu di classe con vista mozza󿬁ato. Premiato come Switzerland's Lei building moderni 󿬁rmati dell'archistar ticinese Mario Botta; l'ulading Design Hotel ai World TraLA MONUMENTALIT MONUMENTALITÀ  À  timo suo capolavoro è il Fiore di vel Awards, è un insolito esempio DI IMPRONTA CLASSICA  di ospitalità nel segno della mopietra, sul vicino Monte Generoso. Quindi, innovazioni green, codernità estrema, in controtendenFA DA SFONDO za rispetto alla tradizione: spia di me il parco di Villa Ciani, che da  A U N PA PAE ESAGGIO URBANO qualche mese si è arricchito di un cambiamento emotivo dello scenario. A promuovere la conun'area wild con querce, tigli, plaCOSTELLATO DI tani, aceri e una bella spiaggia di vergenza di passato e presen AR R C H I T E T T U R E M O D E R N E te c'è infatti una generazione di sabbia 󿬁ne. Oppure il waterfront  A che da Castagnola giunge a Riva Paradiso, all'estremità opposta dell'abitato, dove prati e aiuole fanno da sfondo, a metà percorso, al nuovo layout di Piazza Bernardino Luini: un an󿬁teatro dalla pavimentazione chiara aperto sul bacino, ideale per conferire il giusto risalto monumentale alla chiesa tardoromanica di Santa Maria degli Angeli, custode di uno straordinario ciclo del Luini stesso, allievo prediletto di Leonardo. Lì vicino si staglia la silhouette del Lac, contenitore polivalente e principale fulcro culturale del cantone. In un'unica struttura racchiude una sala per concerti, un caffè e un museo. Nelle forme sposa la 󿬁loso󿬁a pragmatica del progettista Ivano Gianola: «Il "guscio" non deve offuscare la forza delle opere», sottolinea. Coerentemente, ha disegnato volumi geometrici, quasi ripetitivi, a eccezione della "scheggia" rivestita in marmo del Guatemala, che si stacca dal corpo centrale per protendersi verso la riva. Da qui, basta attraversare la strada per un'altra full immersion nella bellezza. Sigillato in una pelle d'intonaco candido, lo Spazio -1 è una so󿬁sticata 134

imprenditori under trenta, decisi a valorizzare le imprese di famiglia. Così, da un barber shop è nato Mauri Concept, hair stylist con Spa, prodotti beauty e bar/pasticceria. Accanto, la storica gastronomia Gabbani ha aperto un albergo mignon e una food hall (bar, enoteca, formaggeria), mentre lo store Aimo Room propone ecletticamente sculture, arredi, accessori e moda. C'è chi si spinge oltre, come il designer Kiko Gianocca. Dopo anni trascorsi all'estero (Australia, in primis), è tornato per ideare gioielli "imprevedibili": «Amo i materiali dif󿬁cili da plasmare e che di conseguenza mi impediscono di vedere in anticipo il risultato de󿬁nitivo. Per esempio, la cera delle candele fusa nell'alluminio e ricoperta d'oro». Sempre lui è l'anima di Arti󿬁cio, kermesse primaverile che mette in sintonia entità pubbliche e private, af󿬁nché gli autori emergenti possano esibire i propri lavori in posti prestigiosi, dalla Limonaia di Villa Saroli alle boutique di via Nassa. È il nuovo volto, assai affascinante e fecondo, della Svizzera. Ad appena settanta chilometri da Milano, subito al di là del con󿬁ne. O

 

Tr Tre e statue dell'Eretteo, nel Parco Scherrer Scherrer,, una copia in scala 1:4 del tempio omonimo sull'Acropoli di Atene. Oltre alle riproduzioni di monumenti iconici, questo giardino delle meraviglie sfoggia un tripudio di gioielli vegetali: cedri, palme, ninfee, bambù, glicini, camelie ed eucalipti.

 

Di Umano 83 - n. 2 

(1983), olio e tecnica mista su tela, di Emilio Vedova, Vedo va, esposto allo Spazio -1. È uno dei pezzi della permanente di proprietà di Giancarlo e Danna Olgiati, che vanta importanti opere italiane del Novecento Novecento,, oltre a quelle dei nomi più rappresentativi della scena internazionale.

 

Il centro culturale Lac, dello svizzero Ivano Gianola, new entry sul lungolago. In senso orario, nello Spazio -1, Danna Olgiati con l'opera Feeling material  XXXIII  (2008),  (2008), firmata Antony Gormley, come, accanto, la scultura Standing Matter III   (2001); il designer di gioielli Kiko Gianocca.

 

Il portone intagliato della Casa araba, nel Parco Scherrer. Scherrer. In senso orario, il ristorante stellato Michelin Arté al Lago; il Fiore di pietra, realizzazione recente dell'architetto Mario Botta, sul Monte Generoso, vetta da 1.700 metri; il chiostro della chiesa di Santa Maria degli Angeli.

 

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CARNET DE VOY V OYAGE AGE

IN AGENDA: I LUOGHI PIÙ ESCLUSIVI, GLI INDIRIZZI DEL M OMENTO

VEDERE

FONDAZIONE GABRIELE E ANNA BRAGLIA

MANGIARE

LAC LA C

Dalla prima tempera di Mario Sironi, acquistata nel 1956, è nata la raccolta di disegni, acquerelli e oli, con focus sull'Espressionismo tedesco. Sfilano anche i principali esponenti del Bauhaus.

ARTÉ AL LAGO

Lungolago Riva Caccia 6/A,

Piazza Emilio Bossi 7,

Acronimo di Lugano Arte e Cultura, è un centro multidisciplinare, oltre che art gallery. L'architettur L' architettura a è del ticinese Ivano Gianola. Piazza Bernardino Luini 6, luganolac.ch SPAZIO -1

Open space dedicato alle avanguardie avangua rdie del XX e XXI secolo, con una straor straordinaria dinaria collezione di proprietà dei coniugi Giancarlo e Danna Olgiati, grandi mecenati. Lungolago Riva Caccia 1, collezioneolgiati.ch CHIESA DI SANT SANTA A MARIA DEGLI ANGELI

fondazionebraglia.ch

villacastagnola.com/it 

PARCO PARC O SCHERRER

GRAND CAFÉ AL PORTO

A dodici chilometri dal centro città si trov trova a questo giardino eclettico, una sorpresa a ogni angolo, nato dall'estro di Arturo Scherrer: amante delle arti e del verde, oltre oltre che commerciante commerciant e tessile.

Locale storico che ha visto il passaggio di Carlo Cattaneo e Giuseppe Mazzini. Cucina d'ispirazione italiana (solo lunch), merende e aperitivi.

Riva di Pilastri 20, Morcote, morcoteturismo.ch

In stile tardor tardoromanico, omanico, custodisce il meraviglioso affresco della Passione

FIORE DI PIETRA

e crocifissione, dipinto da Piazza Bernardino Luini, luganoturismo.ch/it 

Botta si raggiunge a piedi o in cremagliera da Capolago. È un belvedere con una sequenza di terrazze, grandi vetrate e un ottimo ristorante.

CIRCOLO TURBA

Monte Generoso, montegeneroso.ch

Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci.

Associazione interculturale: brunch e vini, esposizioni, jazz e reading. Suggestiva la location, nell'appartamento dove nel XX secolo visse il filosofo Romano Amerio. Via Cattedrale 11, turba.xyz 

Insegna stellata Michelin, dove lo chef Frank Oerthle si concentra sul pesce di mare e d'acqua dolce. A rotazione vengono esposte opere di autori internazionali.

In cima al Monte Generoso, la nuova architettura di Mario

MUSEO DELLE DOGANE SVIZZERO

Si arriva in battello in questo spazio di fronte al borgo di Gandria (aperto solo durante la stagione di navigazione), che con una permanente racconta la storia dei confini cantonali e del contrabba contrabbando. ndo. Cantine di Gandria, museodelledogane.admin.ch

Via Pessina 3,  grand gra nd-caf cafe-lu e-lugan gano. o.ch ch BOTTEGONE DEL VINO

Look da trattoria di lusso e ottime proposte, quali la tartare di manzo al tomino vodese. Fiore all'occhiello la carta dei vini, selezionati dal sommelier Rodolfo Introzzi.

AIMO ROOM

Modernariato e design vintage, bijoux, moda e arte. Nei due showroo showroom, m, i pezzi di Gio Ponti convivono con gli artwork firmati Keith Haring e Andy Warhol. Via Nassa 66, aimoroom.com MAURI CONCEPT

Da storico barbiere a tempio moderno dedicato all'hair styling & beauty. Si viene per un taglio, per acquistare un profumo o un trattamento nella Spa. Pausa pranzo o sweet treats nella pasticceria. Via Gerolamo Vegezzi 4, mauriconcept.ch CIOCCOLATERIA LÄDERACH

Dai cantoni svizzeri il brand è approdato a Tokyo. Cioccolatini di tutti i gusti

Via Massimiliano Magatti 3, ticino.ch/it/restaurants

e fogge, dai baci al cacao con deliziosa crema di schiuma bianca d'uovo alle tavolette fondenti ripiene alla fragola.

COMPRARE

Via Pessina 17, laederach.com

GABBANI

DORMIRE

Gastronomia blasonata, che Gastronomia c he accanto allo storico shop ha inaugurato un boutique hotel e una food hall con restaurant/bar restaur ant/bar e formaggeria. Via Pessina 12,  gabbani..com  gabbani

THE VIEW

Soltanto suite vista lago. Per regolare le luci e la doccia cromoterapica cromoter apica si usa l'iPad; tra i servizi, la Spa con corsi di yoga e la piscina. Si possono prenotare prenotar e gratuitament gratuitamente e le smart elettriche. Da €680. Via Guidino 29, theviewlugano.com

 

Rose e biancospini fanno da trait d'union tra il giardino e il bosco di aceri, dove svetta il campanile medievale della All Saints' Church. Intorno, il paesaggio del Somerset: contea nel Sud-Ovest del Paese, oggi meta di molte celebrità.

 

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COME IN UNA FIABA 

IN IN GHILTERRA, UN PARCO NATO NATO SU PROG ETTO DI U N’ N’ARTISTA ARTISTA TEDESCA ENFA ENFATIZZA TIZZA IL FA FASCINO SCINO DE LL’INVERNO. E COPERTO DALLA BRINA SI TRASFORMA IN PU RA MAGIA d i G AE T ANO Z OCCAL I - f o t o L YNN KE D D I E

 

Nelle stanze verdi ai lati della casa, tassi a piramide e lavande a sfera svelano il talento di Karên Watson, nota scultrice. Nella pagina accanto, il parco dietro l'edificio, dove i bossi topiari sistemati intorno alla fontana sfoggiano insolite forme organich organiche. e.

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asseggiare nel parco di Karên Watson a Nunney, nel Somerset, è come vivere una favola a occhi aperti. Oppure una di quelle storie fantasy alle quali si ispira la proprietaria per creare le sue opere in bronzo e ceramica. Questo romanzo d'inverno è ambientato in un sorprendente spazio formale articolato in diverse stanze verdi, proprio nella stagione in cui l'eleganza di un velo di brina esalta il rigore delle geometrie topiarie. Il percorso, infatti, vede protagonisti tassi, bossi e arbusti sempreverdi potati in forme inusuali, ma anche 󿬁gure fantastiche scaturite dalla creatività della scultrice tedesca. Nata a Francoforte sul Meno e formatasi all'Art Akademie di Düsseldorf, Lady Watson ha viaggiato a lungo in Cina e Oriente, per poi stabilirsi a Londra assieme al marito Alan Watson, noto politico liberaldemocratico e presentatore televisivo, nonché barone di Richmond. Quindi, nel 1990, la coppia ha acquistato questo rifugio nel Sud-Ovest dell'Inghilterra, oggi meta prediletta di molte celebrità, come Johnny Depp. «L'edificio, risalente alla metà dell'Ottocento, era avvolto da un'aura misteriosa e appariva attorniato da pascoli. Non esisteva un vero giardino, ma solo un grande melo dietro la casa», spiega Karên, che continua: «Affascinata da una visita alle al le straordinarie straordinar ie rovine di Ninfa, vicino a Roma, e dal Jardin de La Louve, in Provenza, desideravo anch'io circondarmi di un paesaggio idilliaco, ma ero completamente digiuna in materia di giardinaggio. Tuttavia, da artista, artis ta, immaginavo un ensemble maestoso maes toso che potesse ospitare ospi tare anche le mie sculture. scul ture.

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Sui prati trasformati in tele bianche dal gelo, i bossi topiari si st s taglia gliano no incisivi in cisivi com e inst ins tallaz allazion ionii art ar tist stich ich e 

 

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 Dal  D alll e sfe sferere fin f inoo all al l e ch c h iocc iocciol iolee, figur figuree sinuose sinu ose infond info ndoo no  moo vim  m vimen entto. Anc A nchh e al di d i sot so tto del d el lor l oroo ma m a n to ca ca nd ndido  ido  Istintivamente avevo escluso il classico layout all'inglese, ma ho interpellato comunque un celebre paesaggista, il quale ha escluso la possibilità di far convivere rarità botaniche con quattro pastori belga. A quel punto, ho deciso di fare da sola perché non avrei mai potuto rinchiudere i miei adorati cani in un recinto», rivela. Usando i prati come la tela bianca di un pittore, Karên Watson ha sviluppato un'ambiziosa coreografia di sculture vegetali organizzata in diversi ambienti, tutti proiettati sulla campagna circostante con ampi scorci panoramici. All'ingresso della tenuta le geometrie delle siepi di bosso fanno da contrappunto alla facciata, mentre ai lati dell'architettu dell'architettura ra tassi piramidali svettano tra lavande tondeggianti e una pergola incorniciata da olivelli spinosi in perfetta simmetria. In realtà, la palette è piuttosto ristretta: «Inizialmente ho usato solo cinque piante, ovvero le uniche che conoscevo – bossi, tassi, santoline, lavande e rose – giocando sulla ripetizione. Da autentica autodidatta, nel tempo ho arricchito le aiuole con alcune varietà; per esempio, ho portato avanti una ricerca approfondita su rose antiche, rugose, francesi e selezionato quelle molto resistenti per accompagnare i vialetti». Eppure, il punto di forza di questo eden privato rimane la virtuosa alternanza tra siepi di svariate fogge e originali topiari: dai coni alle corone, fino alle chiocciole. «Per questo giardino-gioiello ho puntato sull'armonia. Anzi, secondo un amico compositore, qui ho messo in scena le Variazioni Goldberg   di Bach, suonando la stessa aria in modi differenti», conclude. Per una sorprendente sinfonia d'inverno. O 144  

 

Pochi fiori e numerosi tassi potati. Il progetto della scultrice Karên Watson è pensato per valorizzare il layout architettonico architettonic o del giardino. Nella pagina accanto, il berceau incorniciato da due olivelli spinosi posti in maniera simmetrica.

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LOBBY A 5 STELLE  

LE MAGNIFICHE

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ESSENZIALI O SCENOGRAFICHE, LE HALL DEGLI HOTEL ACCOMUNATE DALLA STESSA CONVINZIONE: “LA PRIMA IMPRESSIONE È (DAVVERO) QUELLA CHE CONTA CONTA”” di DANILO ASCANI

al design so󿬁sticato o con un twist davvero insolito. Hall e lobby sono l'elegante biglietto da visita dei cinque stelle che risplendono nel 󿬁rmamento dell'hôtellerie. Se i preziosi marmi di Carrara e lo stile 󿬁rmato Deniot danno il benvenuto al Nolinski di Parigi, un purosangue impagliato accoglie gli ospiti del viennese Grand Ferdinand, quasi a voler suggerire una visita alla Scuola di Equitazione, nella splendida cornice del vicino Hofburg.

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Atmosfere da mille una notteaalMalaga, Royal Mansour Marrakesh e al Gran HoteleMiramar, con i lorodisaloni arabeggianti illuminati da romantiche lampade a olio. Più classici, invece, l'Eden di Roma e un'icona un'i cona come The Hay-Adams, a Washington: entrambi sfoggiano una livrea da  grande entrée . Poetici i giochi di luce dell'Aman Tokyo Tokyo – decorato con carta washi  –  – e le quinte rivestite in seta scelte per separare i salottini salotti ni del PuLi, indirizzo tra i più esclusivi di Shanghai. Quanto al Tivoli Mofarrej di San Paolo P aolo del Brasile, sfodera un fascino naturalistico con l'inserimento della reception nella serra in vetro che incornicia il giardino tropicale attorno alla struttura. Originale la parete dietro al desk del ricevimento nel milanese Senato Hotel, coperta di foglie in ottone di gingko biloba . Mentre in tutti brillano le chiavi d'oro appuntate sulla giacca dei concierge. O

 Marmm i pregiati  Mar pregiati e luc lu c i soffuse infond info ndoo no carat cara ttere agli  agl i  ambienti. E accolgono il cliente con uno stile d'altri tempi 

 

NOLINSKI

 Parigi  Il ricercato tocco à la française  dell'architetto Jean-Louis Deniot pervade questo cinque stelle fin dall'ingresso. Uno scultoreo desk in marmo di Carrara dà il benvenuto agli ospiti al momento del check-in, mentre oggetti décor di gusto neoclassico catturano l'attenzione tra design contempor contemporaneo. aneo. Conarredi le suedal quarantacinque camere e suite, il Nolinski occupa un edificio di sei piani a due passi dall'Opéra Garnier e dal Palais Royal, sul cui giardino si affaccia uno dei quattro ristoranti interni. Tra le altre oasi gourmet, la brasserie Réjane, il Grand Salon e il Réj. Fiore all'occhiello wellness: una piscina indoor e la Spa.  Avenue  Avenu e de l'O l'Opér péra a 16, 16, nolinskiparis.com

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L I F E S T Y L E

THE PULI HOTEL AND SPA

 Shanghai  Pareti rivestite in seta, oggetti d'antiquariato cinese e vetrate a tutta altezza con affaccio sulla rigogliosa vegetazione del parco Jing'An, oasi verde nel cuore di Shanghai. Primo resort urbano inaugurato inaugurato in Cina nel 2009, The PuLi occupa ventisei piani di un maestoso edificio e conta 229 tra camere e suite, oltre al pluripremiato ristorante Phénix, regno dello chef Michael Wilson. Asso vincente di questa struttura è l'Anantara Spa, eden dotato di attrezzature all'avanguardia, dove provare trattamenti a base di tè verde e bianco, rosa e crisantemi, tutti messi a punto appositamente per l'hotel. ChangDe Road 1, Jing'An District  lhw.com/pulihotel 

HOTEL EDEN

 Roma Curata nei dettagli dai progettisti Bruno Moinard e Claire Bétaille, la lobby di questo raffinato cinque stelle vanta un architettonico soffitto a cassettoni, pavimenti in marmo e una scenografica libreria dietro la quale si cela un bar dove concedersi cocktail classici, all'ora dell'aperitivo o dopo cena. A imprezio impreziosire sire gli ambienti attigui all'ingresso sono il banco del concierge e quello della reception, entrambi realizzati con una stele originale di epoca romana.

Via Ludovisi 49, dorchestercollection.com

 

THE HAY-ADAMS

Washington Boiserie in noce, décor in stile Tudor ed elisabettiano, accurate modanature sugli archi e sui soffitti. Ospitato in un palazzo costruito nel 1928 con elementi architettonici d'ispirazione rinascimentale, questo prestigioso hotel vanta una vista a tutto campo sulla Casa Bianca. Le sue centoventiquattro centov entiquattro camere e ventuno suite (rinnovate di recente) sono state arredate dall'interior designer Thomas Pheasant.

16th and H Streets, lhw.com/hayadams

ROYAL MANSOU MANSOUR R

 Marrakesh Un'oasi con cinquantatré riad e una hall dall'architettur dall'architettura a moresca. Progettata attorno attorno a una fontana, la lobby si distingue per un raffinato specchio d'acqua, sul quale si riflettono lampade marocchine in vetro soffiato. Sul soffitto, la luce dei lumi a olio fa vibrare un prezioso decoro nei toni dell'oro; a terra e sulle colonne spiccano le geometrie dello ze  zellig llige e, tipico disegno realizzato con piastrelle in terracotta smaltata. Gemma della collezione The Leading Hotels of the World, questo esclusivo resort ospita una Spa di 2.500 metri quadrati, tre ristoranti alla cui regia c'è lo stellato Yannick Alléno, una galleria d'arte e una sala per il tè del pomeriggio. Rue Abou Abbas El Sebti, lhw.com/royalmansour 

 

L I F E S T Y L E

Colonne d'ordine corinzio e un arco arabeggiante  incocorr n icicia  in iano no uunn ingres ing resso so da Mill Mil l e e una u na no n o tte 

GRAN HOTEL MIRAMAR

 Malaga Quasi come un arco di trionfo, l'ingresso di questo storico e lussuoso hotel ostenta un portale in stile arabeggiante arabeggiant e decorato con maioliche policrome e una coppia di piccole nicchie, dove risplendono alcuni lumini a olio. Più in là, due colonne dai capitelli d'ordine corinzio delimitano una grande lobby. lobby. La luce degli chandelier in cristallo e quella naturale, che filtra dal loggiato al primo piano, fanno risplendere i volumi. Progettato da Fernando Guerrero Strachan (1879 − 1930), l'edificio fu inaugurato nel 1926 dal re Alfonso XIII di Spagna. Monumentale, fu un ospedale durante la guerra civile spagnola e poi palazzo di Giustizia tra il 1987 e il 2007 2007.. Paseo de Reding 22, lhw.com/granmiramaragp

 

AMAN

Tokyo Con i suoi trenta metri d'altezza, la lobby di questo eden sembra un onirico teatro delle ombre, grazie alla luce naturale che filtra dalle griglie in legno e quella artificiale dietro i pannelli in carta washi . Nel gioco dei contrasti, il basalto delle pareti e del pavimento dà un tocco di eleganza agli interni. Progettato dallo studio Kerry Hill Architects di Singapore, l'Aman Tokyo conta ottantaquattro camere e suite, sorge alla sommità della torre Otemachi − grattacielo di trentotto piani − e vanta una vista impareggiabile sull'omonima foresta. Circondato da un engawa (cortile alberato tipico delle case giapponesi), ha tre ristoranti, Spa e cigar lounge.

1 − 5 − 6 Otemachi, Chiyoda-ku, amantokyo.com

GRAND FERDINAND

Vienna Posto su una scacchiera black & white, all'ingresso di questo originale hotel fa bella mostra di sé un cavallo dal manto scuro. Impeccabile tassidermia della maison Deyrolle − atelier parigino di rue du Bac − il purosangue arabo ruba la scena a uno chandelier Lobmeyr. Lobmeyr. Ma non è ancora tutto, perché accanto alla reception c'è un altro prezioso lampadario a candele della storica manifattura austriaca. Acceso ogni sera, come nell'Ottocento fa vibrare i cristalli delle vetrate che si affacciano sul maestoso viale. Schubertring 10 − 12,  grandferdi  grandf erdinan nand. d.com com

 

L I F E S T Y L E

TIVOLI MOFARREJ

 San Paolo Accogliente come un giardino d'inverno,, l'ingresso di questo d'inverno centralissimo hotel è arredato con comode sedute e poltroncine illuminate da lampade da lettura. Grandi vetrate aprono la vista su un giardino tropicale, un laghetto di piante acquatiche e una piscina outdoor riscaldata. Spaziosa e dal design sofisticato, la hall ospita spesso installazioni e opere di artisti contemporanei. Al ventitreesimo piano ci sono, invece, il ristorante SEEN − diretto dallo chef William Ribeiro − e il sushi bar, oasi gourmet di Massahiko Enohi. Da provare i trattamenti della Spa Anantara, parola che in sanscrito vuol dire "senza fine".

 Alameda  Alamed a Santo Santos s 1437 1437,, Jardi Jardins, ns, lhw.com/tivolisaopaulo

SENATO HOTEL

 Milano Una foresta esotica composta da foglie di gingko biloba in ottone lucidato: sono le quarantacinque lampade che illuminano la parete alle spalle della reception. Realizzate a mano da Bottega Gadda, fanno parte della collezione di luci disegnata da Carlo Giorgi sul finire degli anni Sessanta. Nella corte centrale della lobby, invece, c'è uno scenografico specchio d'acqua che esalta i volumi neoclassici dell'edificio. Questo signorile boutique hotel annover annovera a quarantuno camere e due junior suite. Via Senato 22,  senatoh  sena tohote otelmil lmilano ano.it  .it 

 

SELECTION

SUITE DREAMS TONALITÀ DELICATE E MATERIALI CAREZZEVOLI AL TATTO  VESTONO DI POE SIA LA ST STANZA ANZA DA LETTO s e r v i z i o d i C R I S T I N A N A VA VA - f o t o S I M O N E F I O R I N I h a n n o c o l l a b o r a t o P AT R I Z I A P I CCI NI NI e SI L V I A P OZ Z I

Letto Brighton, con ampia testiera in nabuk lavorata capitonné; fa parte della Luxury Collection, design Enrico Cesana per Dorelan, cm 180x200x185h, €6.710.

 

Letto imbottito Jill, rivestito in tessuto color malva e con una testiera avvolgente; è firmato dallo Studio Zanellato/Bortotto per Bolzan Letti, cm 201x235x103h, €2.125.

 

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1. Illustrazione Tulipe cultivée, dal libro Fleurs, di Pierre-Joseph Redouté, Bibliothèque de l'Image. 2. Trapunta verde salvia in piuma d'oca Light, di Cinelli Piume e Piumini, cm 180x260, €210. 3. Cuscino decorativo in raso color lime con profilo a contrasto, Reevèr, cm 42x42, € 19. 4. Copriletto in tessuto, coll. Bollicine, Liu Jo Casa, cm 270x270, €230. 5. Sottopiatto in lacca nera esagonale, Surimono, €18. 6. Piatto in porcellana con fiore rosa, bordo verde e profilo dorato, Untitled Homeware, da La Rinascente, cm 20Ø, €40. 7. Ciotola in porcellana Biscuit, con motivo Art Déco inciso e profilo nella finitura platino, Cartier, cm 12Øx6h, €200. 8. Federa di Minardi Piume, cm 50x50, €45 il set con cuscino decorativo. decorativo. 9. Federa in raso di cotone della parure letto Deco Jacquard, coll. Roberto Cavalli Home, di Mirabello Carrara, €370 il set. 10. Libro Troppi Fiori! di Jules Verne, Henry Beyle, €20. 11. Occhiale da vista in acetato, di Jimmy Choo. 12. Materasso anallergico singolo Supreme, con supporto anatomico e rivestimento ad alta traspirabilità, Simmons, cm 80x190x23h, €897.

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Letto con testiera decorata da profili metallici Amal; imbottito e rivestito in tessuto, è firmato da Carlo Colombo per Flou; misure cm 180x200x120h.

 

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1. Materasso singolo Move Up, con parte superiore termica e struttura centrale traspirante, traspirante, d'elite, cm 80x195x25h, €663. 2. Friulane in velluto di cotone, Larusmiani, €180. 3. Orologio da tavolo Happy Sport, nella finitura oro rosa, Chopard, €865. 4. Federa della parure di lenzuola in percalle di puro cotone Stage Diving, coll. Diesel Home, di Mirabello Carrara, €170. 5. Candela Home Candle Intense, Jo Malone London, €61. 6. Lampada da tavolo con diffusore in vetro soffiato Daruma, design Sergio Asti, 1968, FontanaArte, cm 23Ø, €335. 7. Plaid in fibra di bambù tinto e sfrangiato a mano, di Shuj, da €240. 8. Copriletto trapuntato in percalle di cotone double-face Sina, con imbottitura in puro cotone, Somma 1867, €186. 9. Coperta tricot in maglia, Minardi Piume, cm 145x170, €9.910. 10. Cuscino in velluto di Reevèr, cm 52x52, €25. 11. Lenzuolo matrimoniale in misto cotone e seta, di Shuj, €210. 12. Plaid in velluto di cotone con retro in seta Venezia, coll. Roberto Cavalli Home, di Mirabello Carrara, €790. 13. Libro James Moore. Photographs 1962-2006  1962-2006 , Damiani, €65.

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Letto imbottito Rever, con ampia testiera che ricorda il bavero di una giacca, creato da Rodolfo Dordoni per Poliform; misure cm 197x239x112 197x239x112h, h, prezzo da €4.000.

 

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1. Cuscino in velluto grigio, Reevèr, cm 52x52, €25. 2. Trapuntino bianco e nero Kumi, Reevèr, cm 270x270, €165. 3. Materasso singolo in waterfoam Mathilde, d'elite, cm 80x195x31h, €1.903. 4. Materasso singolo Maestro 10, con imbottitura imbottitura in lana e cashmere sul lato invernale/lino invernale/l ino e seta su quello estivo, Magniflex, cm 80 x190x25h, €899. 5. Materasso singolo Multi-Air Performance, Epeda, cm 80x190 x26h, €817. 6. Day-bed in rovere massello, di Plinio il Giovane, cm 173x73x47h, €3.000. 7. Tavolino in palissandro con piano decorato da monete dorate e gambe in ottone, anni Sessanta, da Robertaebasta, cm 56x56x59h. 8. Coppia di vasi anni Cinquanta, da Mauro Bolognesi. 9. Ciotolina nella tonalità ocra, Surimono, €55/set. 10. Candelieri in ottone Candleholder, Republic of Fritz Hansen, €75 e €70. 11. Gres effetto rovere Treverkhome, Marazzi, piastrelle da cm 15x120. 12. Tappeto in seta e lana Shadow Brown, di Golran, cm 305 x265, €6.600, con libri da coll. privata. A parete, piastrella in ceramica Fornasettiana, Ceramica Bardelli, cm 20x20, €399 il set da 12. 161

 

Letto dalla vanitosa testiera in tessuto Capitonné Royal, con struttura in legno multistrato e sontuoso rivestimento in velluto, Conte, misure cm 274x213x145h.

 

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1. Materasso singolo sfoderabile Surf Ice Care, con fodera anallergica e fascia perimetrale ad alta traspirazione e sostegno elastico, Bultex, cm 80x190x24h, €817. 2. Trapunta color cipria Velour, Reevèr, cm 170x260, €110. 3. Plaid rosa in cashmere e lana Lar, coll. Alma, di Somma 1867, €186. 4. Copriletto matrimoniale in cotone Lory, Blumarine Home Collection, Svad Dondi, cm 265x270, €110. 5. Cuscino in velluto, Reevèr, cm 52x52, €25. 6. Slipper in pelle lamé argento sr1, Sergio Rossi, €550. 7. Federa in percalle d i cotone pettinato, colore Sand Check, coll. Original, di Hästens, €50. 8. Eau de parfum Gucci Bloom, di Gucci, ml 100, €119. 9. Fotografia vintage Vogue  Studio Fashion Fashion (1950), di Horst P. Horst. 10. Sottopiatto rettangolare in lacca nera, Surimono, €18. 11. Copriletto matrimoniale trapuntato leggero Sina, in puro cotone jacquard, Alma Collection, di Somma 1867, €126. 12. Plaid color cammello in seta con bordi a punto cavallo, di Shuj, €230. 13. Elegantissima mascherina da notte realizzata a mano in pura seta, in set con tappi antifrastuono, di Larusmiani, €220. 1

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Letto imbottito Elliot, con solida struttura in multistrato, piedini di legno e rivestimento sfoderabile, di Twils, cm 160x200x98h; da €2.280 compresi box contenitore e rete.

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1. Copriletto in raso di cotone, Blumarine Home Collection, di Svad Dondi, cm 1 80x270, €95. 2. Copriletto jacquard imbottito Tiger, coll. Roberto Cavalli Home, di Mirabello Carrara, €270. 3. Scatola in lacca, di Surimono, €133. 4. Cuscino in lana cotta Wolly, linea Trussardi Home, Mirabello Carrara, cm 30x50, €79. 5. Vassoio in lacca, di Surimono, €38. 6. Teiera in ghisa, di Surimono, €139. 7. Piccolo vassoio in lacca nera, di Surimono, €18. 8. Ciotolina con piattino in lacca, di Surimono, €15. 9. Lenzuolo in percalle di cotone New Stitch, coll. Trussardi Home, di Mirabello Carrara, €190 la parure. 10. Ciotolina in lacca, Surimono, €15. 11. Piattino di lacca, Surimono, €89. 12. Federa in cotone e lino, di Surimono, da €96 la coppia. 13. Federa in tela di cotone, linea Vitale, Magniflex, €99 il set. 14. Plaid in velluto di cotone stampato con retro in seta Venezia, coll. Roberto Cavalli Home, di Mirabello Carrara, €790. 15. Cuscino jacquard Layers, coll. Trussardi Home, di Mirabello Carrara, €89. 16. Materasso Platinum Essentiel Yearling, Yearling, Treca Paris, cm 200x90x33h, €4.279.

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LUSSO R AW  NELLO STRAORDINARIO CABINET DE CURIOSITÉS MILANESE󰀬 UN BRINDISI AL DÉCOR PIÙ CHARMANT

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l 30 novembre, in Corso Magenta 10, a Milano,  Marie Claire Maison ha festeggiato l'uscita del numero di dicembre/gennaio con un affollato brindisi nello store Raw&Co. Per l'occasione, il noto cabinet de curiosités ideato da Paolo Badesco B adesco e Costantino Affuso ha sfoggiato un allestimento speciale, dove alcuni prestigiosi brand di arredo e décor − tra cui Astier de Villatte, ILW, John Derian, Beija Flor, Schwung Home, Pineider e Wall&decò − hanno proposto le loro novità. Accompagnate dalle prelibatezze di T'a Milano, in ambienti decorati da installazioni e bouquet 󿬁rmati dal corner Fiori by Michela Pozzato, nei toni del rosso. A contribuire al successo dell'evento, Cantine Ferrari, partner esclusivo beverage della serata.

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16 1. Un dettaglio dell'allestimento, da Raw&Co. 2. Francesca Scarpelli con Valentina Beneventi e Luana Bescapé. 3. Cristina Bernasconi ed Elisabetta Bonacina. 4. Germano Acri, store manager di Raw&Co, con Valentina Spaziani, Claudia Sassi ed Eliana Zil iani. 5. Matteo Borsari e Roberta Battocchio, Battocchio, publishing director di Marie Claire Maison. 6. Costantino Affuso di Raw&Co, Paola Perani e Rosalba Acquaviva. 7. Cristina Colla e Klaus Bellavitis. 8. Cinzia Felicetti, direttrice di Marie Claire Maison Italia, con Paolo Badesco, titolare di Raw&Co. 9. Alessandro Saibene, Claudia Ardizzoni e Andrea Dolci. 10. Una composizione floreale di Fiori by Michela Pozzato. 11. Nicola Messina e Giuseppe Rossi. 12. Tiziana Berini. 13. Carolina Suez e Franco Ferrarese. 14. Laura Vaiani. 15. Un momento della festa. 16. Il brindisi con bollicine Ferrari. 17. Enrico Vecchi, direttore commerciale arredo di Hearst Italia. 18. Ilaria Toueg e Bruno Tarsia. 19. Gaetano Zoccali e Michela Pozzato. 20. Giuditta Sironi e Patrizia Piccinini. 21. Fulvia Farinaro. 22. Maria Velasca Alvarez con Chiara la Rotonda. 23. Irene Montisci.

 

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DINNER CON TIFFANY 

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CENA NATALIZIA DI SFAVILLANTE POESIA PER IL NOTO JEWELRY BRAND E MARIE CLAIRE MAISON

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esclusivo marchio di gioielleria Tiffany & Co. ha celebrato il Natale con  Marie Claire Maison, organizzando un Christmas Party unico, il 14 dicembre, nell'appartamento/showroom Casamilano. Per l'occasione, lo stylist Bruno Br uno Tarsia Tarsia ha reinterpretato gli ambienti della boutique milanese, per un viaggio estetico tra suggestiosuggestio ni nordiche e atmosfere festose. Protagoniste della scenogra󿬁a, le mise en place con i pezzi della nuova collezione Elsa Peretti di Tiffany & Co., ma anche alcuni oggetti di Amleto Missaglia, Arnolfo di Cambio, Bizzotto Homemotion, Henriette, MarinaC e i macaron di Ladurée. A contribuire al successo della serata, l'ottimo brindisi 󿬁rmato Berlucchi e gli amuse bouche di Longino & Cardenal.

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1. Veronica e Andrea Potsios. 2. Elena Brambilla. 3. Roberta Battocchio,, publisher Battocchio di Marie Claire Maison; Raffaella Scapolo. 4. Alma Perini; Vallero. 5. TittyLaura Pedone. 6. Elena e Anna Turati, proprietarie di Casamilano. 7. Stefano Citterio. 8. Maria Rosaria Mazzanti. 9. Virginia Ricci. 10. Marco Cancelliere, direttore pubblicità di Hearst Italia, con Cinzia Felicetti, direttrice di Marie Claire Maison.

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11. Primo piano sui vasi Daum, dal negozio Amleto Missaglia. 12. La mise en place con la collezione Elsa Peretti di Tiffany & Co. 13. Silvia Rivetti. 14. Da sinistra, Chiara Corridori, Barbara Varetto, Danilo Ascani, Mirko Cecchi, Franca Boccoli, Gaetano Zoccali, Patrizia Piccinini. 15. Elisabetta Padrin di Tiffan Tiffany y & Co. 16. Mattia Martinelli. 17. Laura Calevo, Cristiana Ceci, Valentina Giovando. 18. Filippo Pizzoni. 1 9. Roberta Arosio di Tiffany & Co. 20. Lo stylist Bruno Tarsia. 21. Raffaella Banchero, AD di Tiffany & Co. 22. Un momento del Christmas Party organizzato dal brand Tiffany & Co. con Marie Claire Maison nell'appartamento/showroom Casamilano.

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SAVOIR-VERT LA CULTURA DEL PAESAGGIO󰀬 TRA SEDUZIONI BOTANICHE E CHIC GARDENING d i G AE T ANO ZO C C ALI

Il giardino nipponico voluto da Nelson A󰀮 Rockefeller per la tenuta Kykuit󰀬 Pocantico Hills (NY)󰀮

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AMER ICAN DR EAM Un libro svela i parchi privati della famiglia Rockefeller, dove arte e natura coesistono in progetti di suggestione orientale ed europea

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ltre a creare una tra le più grandi fortune americane, la dinastia Rockefeller ha dato vita a giardini esemplari. Progetti ora svelati al pubblico dall'obiettivo del fotografo Larry Lederman, nel volume The Rockefeller Family Gardens (The Monacelli Press, pp. 208, €42). Un mosaico di spazi privati, che narra la visione filantropica di tre generazioni. A partire dalla poliedrica tenuta newyorkese Kykuit, dove – dal 1896 –  John D. D. Rockefeller Rockefeller ha ideato un parco in stile Beaux-Arts giocato su simmetrie architettoniche e panorami sul fiume Hudson, con diverse stanze a tema (Rose Garden, Italian Garden, Morning Garden, Palm House, Cutting Garden), una collezione di sculture del XX secolo e un'oasi poetica in stile giapponese. Per continuare con la proprietà di Eyrie, nel Maine, caratterizzata da un walled garden consacrato alla raffinata estetica asiatica. 168

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FIERA MILANO RHO MYPLANT & GARDEN

(󰀲󰀱-󰀲󰀳󰀯󰀲󰀮 Myplantgarden󰀮com)

Con oltre seicento espositori, torna a Rho l'International Green Expo, appuntamento che promuove l'intera filiera del verde: dai nuovi fiori recisi al décor e l'arredo per esterni, fino alle ultime frontiere del paesaggismo.

CALIFORNIA EVERGREEN

Volume Private Gardens of the Bay Area , di S. Lowry e N. Berner, The Monacelli Press, pp. 256, €51. Il paradiso dei giardinieri negli scatti della fotografa Marion trentacinque Brenner, che ha ritratto progetti privati della baia di San Francisco. Oasi ispirazionali concepite in un clima quasi mediterrane mediterraneo. o.

R. LLEWELLYN, J. MALOOF THE LIVING FOREST

(Timber Press󰀬 pp󰀮 󰀲󰀶󰀶󰀬 €󰀳󰀳)

Un'avvincente Un'avvincen te esplorazione della vita e della complessità del bosco condotta dalla biologa Joan Maloof e corredata delle spettacolari foto di Robert Llewellyn.

IL DÉCOR VOLA ALTO

L. IMPELLUSO, D. FUSARO I GIARDINI DEL LAGO DI COMO

(Electa󰀬 pp󰀮 󰀱󰀹󰀲󰀬 €󰀳󰀵)

Volatile décor Eames House Bird󰀬 limited edition Vitra󰀬 in ontano massello󰀬 cm 󰀲󰀷󰀬󰀶x󰀷x󰀲󰀷󰀬󰀸h󰀬 󲂬󰀱󰀶󰀹󰀮 Nato con la funzione di attira-corvi nell'Illinois e poi edito da Vitra nel 2007 come iconico oggetto decorativo in massello nero, è ora disponibile nella nuova edizione limitata in legno bianco con occhi verdi.

In questo coffee table book, le ville lariane private che, dal Settecento in poi, hanno affascinato i viaggiatori del Grand Tour. Raccontate dalle immagini di Dario Fusaro. GILLES CLÉMENT UN GRANDE GIARDINO

(Rizzoli󰀬 pp󰀮 󰀴󰀸󰀬 €󰀲󰀷)

Il celebre paesaggista e filosofo francese narra il pianeta Terra come paradiso da proteggere, in un inedito racconto per ragazzi. Accompagnato dai minuziosi disegni di Vincent Gravé.

ORIZZONTE LUMINOSO

BILL LAWS RACCONTI DAL CAPANNO DEGLI ATTREZZI

(Guido Tommasi󰀬 pp󰀮 󰀲󰀲󰀴󰀬 €󰀲󰀴󰀬󰀹󰀰)

In cinque capitoli relativi ad altrettanti di giardino, l'autorestili spiega perché ogni intervento richieda uno specifico strumento. Con aneddoti sugli attrezzi più amati dai grandi giardinieri.

Pannelli décor Golden Sunsets, Natural Curiosites, €3.350/pezzo. Quattro moduli decorativi (di cm 91,5x213,5h ciascuno) catturano l'emozione di un tramonto mozzafiato, con le palme stampate su un fondo a foglia oro. La resa, particolarmente luminosa, rimanda all'effetto di un quadro retroilluminato. Ciascun elemento è anche in vendita singolarmente.

RIFLESSI RAMATI

Centrotavola Florida Bowl, di Ghidini 1961, su Artemest.com, cm 38x35x10h, €420. Disegnato da Nika Zupanc, questo sofisticato portafrutta in rame fuso – lavorato artigianalmente a mano – regala agli interni il tocco esotico di una foglia di palma, nobilitata dalla lucentezza rosata del metallo.

 

PRIMAFILA 

MUSICA󰀬 LIBRI󰀬 CINEMA󰀬 SPETTACOLI󰀮 RECENSIONI MIRATE PER VIVERE LA CULTURA d i R I T A FE R R AU T O

IL FI L O NASCOSTO di Paul Thomas Anderson, con Daniel Day-Lewis, Vicky Krieps, Lesley Manville Cosa accade quando in una vita artistica cucita su misura un insospettabile filo nascosto fa crollare ogni certezza? Racconto sui tortuosi labirinti della creatività, ambientato in una sfarzosa fashion house della Londra anni Cinquanta. Il personaggio principale, ispirato a Balenciaga e alla sua ossessione per la perfezione, ha sedotto Daniel Day-Lewis, Day-Lewis, che si è entusiasmato al punto da annunciare di voler lasciare il cinema per la moda.

THE SHAPE OF WATER di Guillermo del Toro, con Sally Hawkins, Octavia Spencer, Michael Shannon Love story profondamente eccentrica, ritratto delle paranoie da Guerra Fredda, fantasy filosofico sull’esistenza: questo e molto altro è il film con cui Guillermo del Toro ha vinto il Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Inserviente muta ma dalla ricca vita interiore incontra nel laboratorio in cui lavora una misteriosa creatura anfibia. Amore e thriller andranno di pari passo, a suon di musical d'altri tempi e in un'atmosfera gotica dai cromatismi inediti: magia di verde alga, bruno dorato e profondo cremisi. cremisi. Con un'eccezionale Sally Hawkins nei panni dell'eroina anticonvenzionale. anticonvenzionale.

L'UOMO SUL TRENO di Jaume Collet-Serra, con Liam Neeson, Vera Farmiga, Sam Neill Pendolare dal monotono tran tran incrocia i suoi itinerari quotidiani con una donna misteriosa e una minaccia mortale. Un thriller che si rifà alle atmosfere hitchcockiane hitchcockiane (l'innocente coinvolto suo malgrado in giochi pericolosi), ma le dinamizza con l'adrenalin l'adrenalina a dei migliori action movie. A bilanciare i due estremi, la recitazione di Liam Neeson, perfetto nei panni dell’eroe per caso. Tra picchi di suspense si srotola tutto il repertorio di situazioni claustrofobiche: sequestro di ostaggi, momenti sospesi sospesi tra la vita e la morte, oltre al possibile possibile,, fatale deragliamen deragliamento to del treno. 171

 

THE CHAINSMOKERS 3 marzo, Bologna, Unipol Arena

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el 2016 hanno de󿬁nito una nuova musica pop; l'anno successivo sono stati consacrati da Something Just Like This con i Coldplay. Nel 2018 dovranno dimostrare di non essere solo il duo che può vantare una rapidissima ascesa sulla scena internazionale e 300 milioni di visualizzazioni su YouTube. Dalla sua, la band ha un feeling eccezionale con lo Zeitgeist   (ovvero, lo spirito del tempo). Infatti, il titolo dell'ultimo singolo cattura il fenomeno culturale del momento: il sel󿬁e. Proponendo un sound dance decelerato, sintonizzato su un'attualità meno euforica e più ri󿬂essiva. Non ci resta che attendere la prova del live.

JOAN AS POLICE WOMAN

BELLE AND SEBASTIAN

FRANZ FERDINAND

Damned Devotion

How To Solve Our Human Problems

Always Ascending

(PIAS)

(Matador)

(Domino)

È un album fatto di texture crude quest'ultimo quest'ultim o lavoro dell'artista statunitense. Testi duri e sound reso drammatico da un uso più sperimentale delle percussioni. Il risultato? Una raccolta di canzoni «selvagge e libere», perdutamente affascinanti.

Terzo episodio per la nuova fatica del gruppo, che ha deciso di cambiare il suo modo di proporre la musica e, nel giro di pochi mesi, ha lanciato un progetto in tre brani. In copertina, foto dei fan; all'interno, a ll'interno, l'ammaliante mix di gioia e malinconia tipica della band.

I Franz Ferdinand ripartono da zero, con una nuova formazione, un sound più propulsivo e sperimentale, oltre a un senso di libertà che li porta a costruire un universo rock in pieno slancio, spinto dalle emozioni e dalla dinamicità delle melodie. Un cd di pura accelerazione.

 

GOLDBERGVARIATIONEN

  z    t   e   n    h   c    S   r   e    t   e    P  ,   o    t   o    F  

coreografia di Heinz Spoerli, scene e costumi di Keso Dekker Sulle note di Johann Sebastian Bach, il Corpo di ballo scaligero porta in scena, per la prima volta, una sofisticata coreografi coreografia. a. Assoli, passi a due e corali si susseguono con incessante fluidità. Al pianoforte, il maestro ucraino Alexey Botvinov. Milano,

ROSELLA POSTORINO LE ASSAGGIATRICI

Teatro alla Scala, dal 25/1 al 22/3. teatroallascala.org

(Feltrinelli󰀬󰀬 pp󰀮 󰀲󰀴󰀰󰀬 €󰀱󰀶) (Feltrinelli

Da una storia vera, un'esplorazione avvincente del rapporto simbolico tra cibo, amore e morte. Protagoniste le dieci assaggiatrici dei piatti di Hitler. In un clima segnato da spietati rapporti di forza e legami indissolubili. indissolubili.

GISELLE coreografia di Marius Petipa, coreografia scene di John MacFarlan MacFarlane e Dai pas de deux  tra  tra Albrecht e Giselle (interpretati da Vadim Muntagirov Muntagiro v e Marianela Nuñez, nella foto) alle atmosfere drammatiche del secondo atto. Sulle musiche di Adolphe Adam, l'eterea coreografia enfatizza il pathos e la poesia del balletto romantico per eccellenza. Londra, Royal Opera House, dal 19/1 al 9/3. roh.org.uk D.A. 

D.A.

   6    1    0    2    H    O    R    ©  ,   n   o    t   n   e    K     m   a   r    t   s    i   r    T  ,   o    t   o    F  

SOIRÉE FRANÇAISE SANTIAGO GAMBOA RITORNO ALLA VALLE OSCURA (Edizioni E󰀯O󰀬 pp󰀮 󰀴󰀶󰀴󰀬 €󰀱󰀹)

Un console colombiano colombiano,, una donna dal passato doloroso e un intreccio rocambolesco. Romanzo cosmopolita teso tra Sud America ed Europa, con echi alla Rimbaud e atmosfera ricca di suspense.

PAOLO MAURENSIG IL DIAVOLO NEL CASSETTO (Einaudi󰀬 pp󰀮 󰀱󰀲󰀰󰀬 €󰀱󰀳)

Abitanti di un remoto borgo svizzero sarebbero disposti a tutto pur di godere di gloriaciletteraria. E il diavolo mette lo zampino… Un thriller esilarante, metafora caustica dei nostri tempi di esasperato narcisismo narcisismo..

coreografia coreografi a di Serge Lifar e Roland Petit, luci di Jean-Michel Désiré Al centro di un doppio programma, programma, le coreografi coreografie e di due icone della danza d'oltralpe: Serge Lifar e Roland Petit. Ad aprire la serata è Suite en blanc, poetica sequenza di otto temi montata nel 1943 da Lifar e qui ripresa da Claude Bessy, sulle note di Édouard Lalo. In chiusura la sorprendente carica espressiva di Pink Floyd Ballet , psichedelica creazione del 1972 firmata Petit e riadattata da Luigi Bonino, con le musiche della band inglese (nella foto, il primo ballerino Claudio Cocino). Roma, Teatro dell'Opera, dal 28/1 al 3/2. operaroma.it Danilo Ascani    a   m   a   y   e   g   a    K   o    k   u   s   a    Y  ,   o    t   o    F

I N D I R I Z Z I  

ALBERTA ALBERT A FERRETTI,

CHRISTIAN LACROIX,

EMILIO PUCCI,

GUCCI,

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EPEDA,

GUIDO TOMMASI EDITORE,

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guidotommasi.it

ALEXANDER LAMONT, alexanderlamont.com

APPARATUS, apparatusstudio.com

ARONSON’S,



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ĀRTĔL,

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ARTEMEST,

CHRISTIAN LIAIGRE, christian-liaigre.com

CHRISTIAN LOUBOUTIN,

ERBA, erbaitalia.it

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EREDI MARELLI,

CHRISTOFLE,

eredimarelli.it

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CHRISTOPHER FARR,

ARTISTIC FRAME,

CINELLI PIUME E PIUMINI,

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AYTM,

CLAUDE MISSIR,

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BASSAMFELLOWS, bassamfellows.com

B&B ITALIA, bebitalia.it

BIBLIOTHÈQUE DE L’IMAGE,

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CONTE, contebed.it

CORRAINI EDIZIONI, corraini.com

BD

bibliothequedelimage.com

BLOOMINGVILLE,

CYAN CY AN DESIGN, cyandesign.biz

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BULTEX, bultex.it

DARKROOM,

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DEDAR,

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D’ELITE,

CANTORI, cantori.it

CARL HANSEN & SØN, carlhansen.com

CAROLINA HERRERA,

C

carolinaherrera.com

CARTIER, cartier.it

CASA CANVAS, casacanvas.it

CASAMANCE, casamance.com

CASSINA, cassina.it

CENTROTAVOLA MILANO,

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F

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FERM LIVING,

HUDSON FURNITURE,

trend-house.it, ferm-living.com

hudsonfurnitureinc.com

FERRARI, ferraritrento.it

1STDIBS,

flos.com

FLOU, FONTANAARTE, fontanaarte.com

FORNASETTI, fornasetti.com

FRETTE,

available through Nicoletta Ferrara, [email protected], designersguild.com

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DESIGN REPUBLIC,

diurne.com

DOZEN DESIGN, dozen-design.com

centrotavolamilano.it

IL FANALE, ilfanale.com

ILLULIAN, illulian.com

I

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india-mahdavi.com

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HOMI,

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DORELAN,

HOME COLLECTION MILANO,

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FENDI CASA,

DEN MØBLER,

DIMORESTUDIO,

HERVÉ VAN DER STRAETEN,

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HERMÈS,

FENDI,

FLOS,

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BOTTEGANOVE,

HEATHFIELD & CO,

FELTRINELLI,

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DAMIANI,

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H HÄSTENS,

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COLEFAX AND FOWLER,

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ERIC SCHMITT, ERMENEGILDO ZEGNA,

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HAMILTON CONTE PARIS,

JANE CHURCHILL,

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JIMMY CHOO, jimmychoo.com

JO MALONE LONDON, jomalone.com

JONATHAN JONA THAN ADLER,

G J K  jonathanadler.com

GALERIE DIURNE,

GALLOTTI&RADICE, gallottiradice.it

GHIDINI 1961,

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KIASMO, kiasmo.it

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GIOPAGANI,

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LA RINASCENTE,

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LARUSMIANI MILANO,

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GOLRAN,

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ÉLITIS,

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L

LAURAMERONI, laurameroni.com

LEMA,

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LENKA SOARES, lenkasoares.com

LINDSEY ADELMAN, lindseyadelman.com

LIU·JO CASA, liujocasa.it

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LORENZA BOZZOLI DESIGN, lorenzabozzoli.com

LORO PIANA, loropiana.com

LUXURY LIVING GROUP GROUP,, luxurylivinggroup.com

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TRECA PARIS,

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RUGIANO,

TWILS,

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SABA,

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UNTITLED HOMEW HOMEWARE, ARE,

PAOLO PAOL O GONZATO,

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UTU,

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PIERGIL FOURQUIÉ, piergil-fourquie.com

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PLINIO IL GIOV GIOVANE, ANE,

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POGGENPOHL,

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MARZI FIRENZE,

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MAURO BOLOGNESI, maurobolognesi.com

MICHAEL ANASTASSIADES,

PORTEGO, PRADA, prada.com

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MINEHEART, mineheart.com

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MIRABELLO CARRARA, mirabellocarrara.it

MOLTENI&C, molteni.it

MONICA BALLESIO, monicaballesiointeriors.com

MONTBLANC, montblanc.com

MOSAÏQUE SURFACE, mosaiquesurface.com

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SOMMA 1867,

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REEVÈR, reever.it

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VERZELLONI, verzelloni.it

VIABIZZUNO,

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VILLA NOVA,

STILNOVO,

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VISTA ALEGRE,

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VISTOSI, vistosi.it

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VITRA,

SVAD DONDI,

distr. Unifor e Molteni&C, vitra.com

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REPUBLIC OF FRITZ HANSEN,

R  T  W  fritzhansen.com

RICERCA,

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RICHARD GINORI,

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RIMADESIO, rimadesio.it

RIZZOLI,

TAHER CHEMIRIK, taherchemirik.com

TAI PING,

WALL&DECÒ,

wallanddeco.com

WEDGWOOD,

houseoftaiping.com

distr. B. Morone, bmorone.it

TECNO,

WILLIAM YEOWARD,

tecnospa.com

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williamyeoward.com

WYETH,

n. verde: 800.822.005, lhw.com

wyeth.nyc

robertaebasta.com

THE MONACELLI PRESS,

ZINC TEXTILE,

ROBERTO CAVALLI HOME,

TIFFANY & CO.,

rcsmediagroup.it

ROBERTAEBASTA,

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robertocavalli.com

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ROSENTHAL,

TIMBER PRESS,

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sambonet.it, rosenthal.de

timberpress.com

NIKA ZUPANC,

RUBELLI,

TOM DIXON,

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NILUFAR,

RUBELLI CASA,

TOOY,

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tooy.it

N

valentino.com

The Romo Group, villanova.co.uk

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RAW,

VALENTINO,

gabelgroup.it

SUITE NY,

michaelanastassiades.com

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SALVATORI,

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unicornpress.org

The Romo Group, zinctextile.com

Z

175

 

 A N T E P R I M A 

OSPITI D’ONORE SONO I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA NUOVA “ULTIMA PAGINA”. PRONTI A SORPRENDERVI,  AL L’ I NS EG NA DE L DI VE RT I SS EM EN T Ritratti di nobildonne in crinolina solcati da pennellate 󿬂uo, dame rinascimentali rese irriverenti da un dettaglio inaspettato, animali in alta uniforme fieri delle medaglie appuntate sul petto. Ma anche surreali nature morte, che sovvertono i canoni estetici della pittura fiamminga. In questa eclettica galleria d'arte sfilano, tra le altre, opere di artisti come Chad Wys, Himitsuhana, Young & Battaglia, Angela Rossi. Impreziosite da cornici intarsiate (talvolta dipinte sulla tela, con un effetto trompe-l'œil), celebrano tradizione dei grandi della con un la tocco di misurata ironia.maestri Proposte dal pittura brand inglese Mineheart, sono un invito implicito a vivere in modo creativo e a non prendersi troppo sul serio. D.A.

 

ECLECTIC PORTRAIT

A una dama in abiti tardorinascimentali l'onore di celebrare il debutto di questa rubrica. The Orange Pencil   è l'ironica rivisitazione di un dettaglio di Giovane donna con suo figlio (1540 circa) – opera del Bronzino oggi custodita alla National Gallery of Art di Washington – secondo la visione di Young & Battaglia, creatori di Mineheart.  D.A.

 

E N G L I S H

T E X T

   i    t   a   n   n   e    P   o   z   n   e   r   o    L   o    t   o    f   ;   a    i   s   r   a    T   o   n   u   r    B   g   n    i    l   y    t    S

FEBRUARY  41/45 A PRINCELY INVITATION - 71/75 THE GODDESS KAHLO - 84/93 GLAMORAMA - 94/101 94/101 MANHATTAN  MANHATTAN FIRST CLASS 102/109 ECLECTICISMS - 110/117 ORIENT ORIENTAL AL LIGHT - 130/139 LUGANO, BEYOND THE BORDER - 140/145 LIKE IN A FAIRY-TALE

179

       

E N G L I S H

E V E NT I

EVENT I

È sull'affascinante Vista

Appartamento del Principe,all'interno diPalazzoReale (aMilano).Ilprogetto vennerealizzatonella secondametàdegli Anni30dell'Ottocento sottoladirezione dell'architettoGiacomo Tazzini, con i migliori artigiani,tappezzierie decoratorilombardi.

Asinistra,unoscorciodell'Appartamentodel Principe diPalazzoReale.Sotto,ClaudiaCardinale e Alain Delon sulsetde IlGattopardo (1963), capolavorodirettodaLuchinoVisconti, vincitore dellaPalma della Palma d'oro come miglior filmalFestival diCannes.In basso,vasodigusto Rococò, in porcellanadipintaamano, 1875 circa,1stdibs.

   i    t   a   n   n   e    P

ilprestigiosoAppartamentodelPrincipe, dal geometricorigoreneoclassico,ilpalcoscenico di Conviviando–L'artedellatavolatrapassato efuturo:lamostra efuturo :lamostra organizzatada  MarieClaire   Maison perHomi,incalendarioa PalazzoRealedal 25gennaioal 15febbraio.Patrocinatadal ComunediMilano,l'esposizioneè un viaggiomultisensorial eallaricercadelleaffascinantiassonanze traarte,societàe storiadella miseenplace  miseenplace .Uninvitoa .Uninvitoa palazzo, trasfarzidi corteeraf󿬁nate stilizzazionicontemporanee,per scoprirequantabellezza,passioneeartigianalitàeccelsaesprimal artdelatable  a ' rtdelatable  nelcorsodelsuo lungocammino.L'allestimentodeldescosicon󿬁guracomerappresentazionedisé,scenogra󿬁adell'essere,giocoperpetuotraconcretezza eidealità. Innovativoolegatoairiti delpotere,essenzialeosfarzoso,in questoexcursussiracconta attraversotresecolie unaraccoltadi󿬁lm-capolavorochehanno segnatoilnostroimmaginario. Inizialmentelatavolaapparecomeil teatro in cui il sovrano assoluto celebravanitosamentelapropriagrandezza.In età baroccaè opulenta,fantasmagorico giardinodelle meraviglie,

  o   z   n   e   r   o    L  ,   o    t   o    F

  o    t   o    h    P    k   c   o    t    S   y   m   a    l    A    /    d    t    L   n   o    i    t   c   e    l    l   o   c   e   r   o    t   s   e    i   v   o

   /    C    G    S   o    /    t   a  o    h   m    P   e   n    k    i   c    C  o    t   e    S    h    t   a  y   m    P  a   e    l    l    l    A   e    /   v   u  e   o   v    i    N    h   c    é  r    t    é    A    i    t   c   o  n   a    S  r    /    G   s    d   u    l   n  a   a  n    t    i   o    T    R

Sopra, alzata in porcellana decorataCorbeilles,in stile LuigiFilippo,Francia, 1stdibs.Asinistra,primo pianosu AnnaMouglalis, protagonistadi Coco Chanel&Igor Stravinsky   (2009),direttodaJan Kounen.Sotto,Kirsten Dunstnellevestiregali di MarieAntoinette  Antoinette (2009), regia diSofia Coppola.

IN EPOCA ROCOCÒ LA PORCELLANA DIVENTA TESORO NAZIONALE DI FRANCIA, ATTRAVERSO LE CREAZIONI DELLA MANIFATTURA DI SÈVRES

   M

   i    t   a   n   n   e    P   o   z   n   e   r   o    L  ,   o    t   o    F

T E X T

Victorian love of multiple colours is tempered by the stringent lines of Art Deco, before being revived by Sixties eclecticism and contemporary customisation. Ultimately opening up to a future in which food – perhaps increasingly intangible – will be presented using extreme forms of stylisation. O 

  o    t   o    h    P    k   c   o    t    S   y   m   a    l    A    /    H    b   m    G   s   e   v    i    h   c   r    A    d   e    t    i   n    U

INVITO PRINCIPESCO M A RIE C L A IRE M A IS O N INT E RPRE T A PE R H O M I L  ART ’ DE LA TABLE.  APPUNTAMEN TO A PALAZZ O REALE, D  AL 25 GEN NAIO di

RITA

FERRAUTO

42

 A

R

T

 A R T E

E

RIF LET T ORI PUNT AT I S ULLA C REAT IV IT À. PIT T URA, S C ULT URA E ARC HIT ET T URA T RA NO MI C E LE BRI E T ALE NT I DA S C O P RIRE

41/45 A PRINCELY INVITATION

In Autoritrattocon In  Autoritrattocon collanadispine (1940), Fridasiraffiguracome unamartire una martire cristiana. cristiana. Realizzatasubitodopo ildolorosodivorzio daDiegoRivera e lafine dellarelazione conNickolasMuray, la tela esprime la sofferenzadellapittrice. Glianimalirappresentati sonounascimmia (simbolodelmale),una pantera (la morte)e un colibrì (portafortuna messicano).Farfalle elibellulepresagiscono lafuturarisurrezione. In apertura,unacelebre fotografiadel1939che porta lafirmadiMuray.

Marie Claire Maison and

Homi celebrate the art de la table.  An invitation to the Palazzo Palazzo Reale from 25 January By  Rita

IL MUDEC CELEBRA FRIDA, R E GIN A DELL’AUTORIT RATTO. E NOI VE LA   RACCONTIAMO IN UN DIALOGO SERRATO TRA PIT TURA E FOTOGRAFIA

Ferrau to

The prestigious Prince’s Apartment, with their geometric neoclassical design, will stage Conviviando − L’arte della tavola tra  passato e futuro. This exhibition, organised by Marie Claire Claire Maison Maison  for Homi, will be held at the Palazzo Reale from 25 January to 15 February. Sponsored by the Municipality of Milan, it represents

BENEDETTA

BERNASCONI

  a    d    i   r    F

  a   r   e   v    i    R   o   g   e    i    D   o   c    i   x    é    M

  y   r   r   a    H   s   e   v    i    h   c   r

   A   o    t   o    h    P   y   a   r   u    M   s   a    l   o    k   c    i

  y   a   r   u    M   s   a    l   o    k   c    i    N    ©

   7    1    0    2    E    A    I    S   y    b  .    F  .    D  ,    t   s   u   r    T   s   m   u   e   s   u    M   o    l    h   a    K

  e    d   o   c   n   a    B    ©  .   n    i    t   s   u    A  ,   s   a   x   e    T    f   o   y    t    i   s   r   e   v    i   n    U   e    h    T     r   e    t   n   e    C     m   o   s   n   a    R

LA DEA KAHLO di

  s   e   v    i    h   c   r    A   o    t   o    h    P

  a    d   a    t    O   r   e    i   v   a    7    1    X      0   a    2   z    E   e    A    M    I    S    k    i   y   r    b    E  .   o    F  .    t   o    D  ,    F    t    /   s   o   u    d   r   e    T   s   m    l   m    O   u   s  e   e  s   r  u   o    l    M   o   o    D    l    h   o   a   e    K   s   u  a    M    d    i   r   o    i    F   v  a    i   r    h  e   c  v   r    i    A    R    ©   o   g   o   e    d    i   e    D   m   o    l   c    i    O   x   s    é   e   r    M   o    l   e   o    d    D   o   c   o   e  n   s  a   u    B    M    ©

Inaltodasinistra,Fridaimmortalata nelsuogiardino dicactus;recuperandolamemoriaiconografica precolombiana,affermale proprie originiamerinde sfoggiandoabito eacconciaturatradizionali;quisopra, Lacolonnarotta,dipintonel1944,quandole fitte alla schien alabloccanoa letto.Asinistra, Vivalavita, angurie ,1954;sotto,l'artistaconil cerbiatto Granizo.

  y   m   a    l    A  ,   o    t   o    F

N

ei suoi quadri hariversatoamori epatimenti,trasformando lapitturain un potentestrumentodi autoanalisi.Eppuresostenevaconvinta:«Ho dipinto poco,senzail minimo desiderio di gloria,solo per trarnepiacere». FridaKahlo (Coyoacán,1907 –1954) è ancoraoggi l'artistapiù amataal mondo,come testimonianoiluoghiprontiacelebrarla nel2018:dalV&Adi Londra(che dal 16 giugno analizzeràl'importanza dell'icona messicanadal punto di vistafashion, con un'esposizione dedicataal suo originaleguardaroba) 󿬁no al Mudec,con larassegna FridaKahlo.Oltreilmito.Dall'1 mito .Dall'1 febbraio al 3giugno,infatti,Milano ospitaalcune teledi rilievoprovenienti dal Museo DoloresOlmedodi Cittàdel Messico e dallaJacquesand NatashaGelmanCollectionassiemeadaltri prestiti eccezionali, come Il come  Il suicidiodi DorothyHale (1939),nellapaginaseguente. (1939),nellapaginaseguente. L'ambiziosoprogettoportala󿬁rmadelgrandeespertoDiegoSileo,checommenta:«Hovolutoraccontareesclusivamente

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  s   e   v    i    h   c   r    A   o    t   o    h    P   y   a   r   u    M   s   a    l   o    k   c    i    N    ©

71/75 THE GODDESS KAHLO The Mudec celebrates Frida, queen of the self-portrait.

a multisensory journey in search of fascinating links between art, society and the history of the mise en place. An authentic invitation to visit the palace, with its courtly splendours and elegant contemporary stylisations, and to discover the beauty, passion and craftsmanship of the art de la table over the course of its long history. The way the dinner table is laid lai d can, in fact, be perceived percei ved as a form of self-representation, a set design based on life, a perpetual game of substance and ideal. Whether innovative or linked to rituals of power, simple or luxuriant, it spans three centuries and is the object of a collection of 󿬁lm masterpieces that have left their mark on our imagination. The table initially rere sembles a theatre, a place for the supreme ruler to celebrate their greatness. During the Baroque period it is opulent, a phantasmagorical wonderland, with triumphs of vegetables and glimmers of precious metals. In the Rococo era it becomes a sensual declara-

 And we tell you about about her through a close-knit dialogue between painting and photography

tion of aesthetic sensibility, before progressing towards its true revolution: the discarding of service à la française , with its 󿬂amboyant array of dishes on display, in favour of service à la russe (introduced by the tsar’s ambassador in Paris, Alexander Kurakin), which employs waiters to serve the dishes. It is 1810 and the table, now free from the daring gastronomic constructions of earlier periods, is laid with wi th Cartesian stringency, with a geometric arrangement of dishes, cutlery and tinkling glasses. Menus and place cards also make their triumphant entry, beating the rhythm of a complex score designed to enhance conviviality. The 19thcentury adopts the “less pomp, more etiquette” formula. The middle-class table is born: forms are simpli󿬁ed and practicality becomes more important, without ever overlooking elegance, which is now more unrestrained and expressed through the introduction of re󿬁ned 󿬂oral decorations. Subsequently, the

host to some major canvases from the Museo Dolores Olmedo in Mexico City and from the Jacques and Natasha Gelman ColCollection, together with a number of other exceptional loans, such as The Suicide of Dorothy Hale   (1939). This ambitious project bears the hallmark of the leading expert Diego Sileo, who says: “I wanted to exclusively convey the interpreter, emphasising her extraordinary role in the history of painting”. With a style comparable to that of “Le Douanier”, Henri Rousseau, Frida developed a sophisticated language, a virtuous mix of Mexican naïve art, Aztec mythology and the European avant-garde movements. “Self-portraits with a strong symbolic impact and great innovation; no one who came before her had ever exhibited their body in such a dramatic way to illustrate disease, physical and mental pain”, re󿬂ects the curator. Kahlo tackles these themes with a disarming crudeness, disclosing the experience

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By  Bened etta

Bern asco ni 

She poured her loves and tribulations into her pictures, transforming painting into a powerful tool for self-analysis. And yet she claimed: “I have not painted much, and do not have the slightest desire for glory. I simply do it for my own pleasure”. Frida Kahlo (Coyoacán, 1907 − 1954) is still the most beloved artist in the world today, as demonstrated by the venues prepared to celebrate her in 2018: from the V&A in London (which, from 16 June, will analyse the importance of the Mexican icon in fashion terms, with an exhibition devoted to her original wardrobe), to the Mudec, with the Frida Kahlo. Beyond the Myth  exhibition. In fact, from 1 February to 3 June, Milan will play

 

of suffering together with a boundless vital energy. Her 1944 work, The Broken Column is an emblematic example of this, in which the painter refers to religious iconography and, in parparticular, to the martyrdom of St Sebastian. Despite the lacerated bust and the nails stuck s tuck in her 󿬂esh, she portrays herself proudproud ly with her bare breasts to lay claim to her physicality physicality.. Strength and pride displayed without fear, verging upon brazenness. Traits of an intrepid Amazonian woman. O

GLAMORAMA 

MIRABILE ASSOLO DELLA PROGETTISTA ROMANA MONICA BALLESIO SU PARK AVENUE, IN UN APPARTAMENTO CHE È UN TRIBUTO APPASSIONATO AL MADE IN ITALY d i R O B E R T P A ULO P R A LLtesto

FIAMMETTA

f o t o G I A N N I F R A N CHE LLUCCI

BONAZZI

Illuminososoggiorno dirappresentanzasfoggia lemodanatureoriginali digustogeorgiano.Tutto su misura: i sofà, i tavolini lateralicontopingranito e il tappeto; sul fondo, i mobili gemelli in legno laccatoconlespecchiere. A sinistra, davanti alla finestradaitendaggi in seta,diSahco,scultura firmata da TonyCragg.

84/93 GLAMORAMA The solo of a Roman virtuoso of design, Monica  Ballesio, in an apartment apartment in Park Avenue Avenue which passionately pays tribute to 󿬁ne Italian production By  Rober t Pau lo P rall   - Photos  Gianni   Gianni Franchellucci   Text  Fiam metta Bonaz zi 

When Audrey Gruss began thinking about restyling her apartment in Park Avenue, New York, she knew exactly what she wanted to achieve: a modern house, a long way from the classic mood that had inspired her back in the eighties, the period in which she had moved here with her husband Martin, a powerhouse in the high 󿬁nance sector in the US. A philanthropist originally from Lithuania, and Chairperson of the Hope for Depression Research Foundation (an organisation that aims to research depression and raise awareness about the condition, founded in 2006 in memory of her mother Hope), Mrs Gruss is a tireless woman, active in the 󿬁elds of culture, fashion and beauty.. Several years ago, she launched a partnership between beauty the Springs of Saturnia and the American Doral Hotels chain; in the past, after graduating in biology biology,, she worked in the research laboratories of Revlon, and for Elizabeth Arden. Head over heels in love with Europe and especially with Italy (she is also a member of the FAI advisory board), Audrey Gruss chose a special partner to help her revamp the property: the Roman designer Monica Ballesio, whom she had already commissioned to look after a residence in London and a villa in Palm Beach for her. This time, the house in question spans six hundred square metres on the eleventh 󿬂oor of a prestigious building on

the Upper West Side, conceived by Rosario Candela in the early 1900s: “In 1927-28 to be exact, at the peak of the property boom. Between Fifth Street and Park Avenue, the Sicilian-born architect put his name to no less than nineteen buildings destined for the high society”, explains Ballesio. Instead she had begun her career in London, before going on to consolidate her experience alongside Toni Facella Sensi. There she curated many international initiatives before opening her studio in Rome. Although Candela favoured basic forms for the exteriors and facades, when it came to the interiors, he let his 󿬂amboyant side shine through, creating grand staircases, monumental foyers and extremely elaborate environments. And it was on this same concept that designer Mark Hampton had worked previously upon the request of Audrey and her husband, highlighting the luxurious composition of stucco, frames and mouldings with a Georgian feel, the perfect backdrop for a symphony of antique and custom-made furniture. “Anyway it would have been a real shame to wipe out the signs of that era, a priceless added value”, comments Ballesio. Her 󿬁rst choice of the 󿬁eld on which to concentrate when tackling the recent renovation project wassame therefore colour, in a the bid here to enhance that settingit and at the time bring it into and now, making lighter. She opted for a velvety palette in shades of white, which also helps draw attention to the important collection of contemporary art of the owners. She had a light paint applied to the vaulted ceiling with octagonal coffers in the vestibule, creating an almost wet effect to illuminate and dilate the volumes. And as the windows in the lounges mainly look out to the south and east, each corner appears inundated with light; and re󿬁ned hues ranging from ivory to ash grey join forces to de󿬁ne a warm, welcoming atmosphere. In other rooms, the use of darker colours serves to generate a contrast with the white ornamental edges of the doors. This occurs in the dining room, the walls of which are lined with ultra-brown arti󿬁cial suede, a perfect match for the tables (which can be placed side by side if need be to create one large dining table), sparkling under the majestic lamp in smoked Murano glass. The works took 󿬁ve years and the result is a detailed layout: an immense day area with hall, living room, library and dining room, three bedrooms, four bathrooms, dressing rooms and a kitchen with a spacious service area. Monica threw herself heart and soul into the project, custom designing everything, and appointing a team of all-Italian craftsmen and women to bring it to life. Once the systems and false ceilings had been renovated, she laid 󿬂oors in 󿬁ne marble, in shades of beige and brown in patterns reminiscent of the Georgian tradition, covering these with rugs in soft colours and textures. The décor of the interior includes about one hundred personalised pieces, by Ballesio, in a triumph of lacquered effects, carved natural woods and shiny or granite surfaces. Subtle lights accentuate the details in a fusion of silvery bronze

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and polished steel. And any brands that may m ay have been present have now been revisited: like the twin 󿬂oor lamps by Viabizzuno, for example, which Monica has completed with metal bases. Every detail was discussed with the demanding principals. “In her private dressing room, Audrey Gruss wanted a carpet in “wavy” silk, to match the decorative pattern of the tiles in the adjoining bathroom”. And in the hall, the icing on the cake is her favourite console, glazed with a shelf made of a thick quartz slab with a generous sprinkling of re󿬂ections: a sculptural work that cites the enrapturing Italian Art Deco style. The business card of a home hot on the trail of uniqueness. O

L'edificioin mattoncini rossi,all'angolocon TheMetropolitanMuseum ofArt,ospitala casa realizzatadalladesigner LenkaSoares.Nell'altra pagina,sofàAsymmetric, BassamFellows;tavolino bespoke decorato con una luce vintage. A muro risalta il pannello creato in ceramica dall'artista cariocaAdrianaVarejão.

T E X T

󿬂agship store on Fifth Avenue, the Barclay Hotel and the RCA Victor Building (today the General Electric skyscraper, a historic monument since 2004). Large windows, high ceilings and an exceptional feeling of space – guaranteed by the lower surrounding structures – characterise the environments, which are laid out in an organised fashion. The social areas are located on the lower 󿬂oors (living room, kitchen, dining room, library and studies), whereas the seven bedrooms occupy the levels above. The building is topped by a picturesque roof garden, which looks out over the cinematographic skyline. No excesses disturb this cheerful microcosm, fruit of a calibrated ensemble ensembl e of South American creativity, mid-century pieces and Italian furniture. The rooms are personalised by artworks selected from the family collection. The entrance is dominated by a shot from the  Libraries cycle by Candida Höfer, the German photographer capable of transforming the real into a metaphysical vision. In the dining room, a painting by Anselm Kiefer purchased at Art Basel is silhouetted; instead, the living room 󿬂aunts a charismatic panel in light blue ceramic by Adriana Varejão, Varejão, the highest paid Brazilian artist in the world: she holds the national record for the

A sophisticated living philosophy reigns supreme in the Upper East Side of Manhattan, the symbolic district of life in the Big Apple, sancti󿬁ed by cult 󿬁lms like  Breakfast at Tiffany’ Tiffany’ss and by the TV series Sex and the City. This is where the city’s characteristic red sandstone buildings stand tall – home to Michael Bloomberg, Woody Woody Allen and Madonna, to name but a few – and

highest price achieved at million auction,dollars. when Christies of her pieces in 2011 for 1.8 Furnituresold andone single decorative objects come from abroad (Austria and France in particular), but have been purchased in New York, “in a galaxy of prestigious addresses, truly essential destinations for those who adore state-of-the-art design and vintage collectors’ pieces”, Lenka con󿬁des in us. The dining table comes from Hudson Furniture, headquarters of the brand specialised in productions with a neo deco feel, created by a substantial team of designers and craftsmen and women with founder Barlas Baylar at the helm. The 1950s style chairs, brought back to life with new Knoll coverings, and the variety of different accessories instead hail from the “shopping destination” of our age: 1stdibs, an online store dedicated to cult pieces from the 20th century. The little armchair in wood and leather in front of the 󿬁replace in the

it is also where the luxury fashion brands cluster together within a one-mile stretch, not to mention the sanctuaries of art: from the Solomon R. Guggenheim Museum to the Metropolitan and the Frick Collection. And it is precisely at the corner of the Met that a couple from São Paulo in Brazil have set up home together with their three children, creating a town house with a design full of light, breezy simple forms, aided by Rio de Janeiro-born architect and designer Lenka Soares. The residence spans about one thousand square metres, of which one hundred and twenty are its garden, and is laid out on eight levels (including the basebase ment service 󿬂oors and rooftop). It is located in a building that dates back to 1885, which underwent a radical neo-Federal style renovation in the 1920s carried out by the Cross & Cross 󿬁rm of  John Walter and Eliot Cross, the brothers who forged the current-day face of the city city,, being the authors of the Tiffany & Co.

study is by Wyeth, a temple of vintage modern pieces and a favourite with celebrities of the star system like Kate Hudson and powerful Hollywood agent Bryan Lourd. The glass coffee table in the middle of the living room (holding a small sculpture by the Viennese maison Hagenauer) and the impressive BassamFellows sofa, a brand which represents linear precision and impeccable attention to detail, both come from the showroom of Suite NY. “Starting from its unique L-shape, I wanted a bespoke intervention, that is a small table that would link the two segments, on which I placed an old-fashioned lamp with a porcelain stand and a linen lampshade”, continues Lenka. Apart from this piece and a few other exceptions, the lights are a runway dedicated to Apparatus, by duo Gabriel Hendifar and Jeremy Anderson: spearhead of American light design, with a series of creations played out on carefully-designed geometries and

MANHATTAN F I R ST CL ASS NITORE FORMALE, NUANCE CONFORTEVOLI E DETTAGLI RICERCATI. UNA TOWN HOUSE IN POSIZIONE PRESTIGIOSA SVELA I SUOI INTRIGANTI SEGRETI di

BEBA

MARS ANO

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foto

GIORGIO

POS S ENTI

94/101 MANHATT 94/101  MANHATTAN AN FIRST FIR ST CLASS  Simple forms, cosy colours and sophisticated details.  A town house in a prestigious prestigious location celebrates timeless elegance  By  Beba Mars ano  - Photos Giorgio Possenti 

 

󿬁ne materials, from lacquer to brass, in sensual textural encounters. Then there are also many furnishing accessories from the rich catalogue of Espasso, in TriBeCa, TriBeCa, a gallery entirely dedicated to the masters of Brazil (particularly Carlos Motta) and to the promotion of up-and-coming talents. The 󿬁nal composition oozes with a reassuring timeless elegance, in a well thought-out balancing of proportions, soft symmetries and neutral shades. Unique, bespoke creations appear sporadically in the home but play an essential role in creating the overall effect. These include the bookcase in the living room, alongside the 󿬁replace, designed by Lenka: a piece in walnut wood with metal dividers and rear panel in suede for holding books, elegant boxes and a multi-coloured collection of vintage ceramics, the passion of the homeowners. The couple have even placed some of their beloved treasures in the niche above the sliding door that divides the kitchen and the dining area. The sitting room also hosts six minimalist works by Fred Sandback, a white XL work by Uruguayan Marco Maggi and one by Abraham Palatnik, father of cinechromatic art. Similar to a precious private gallery, with a focus on the most advanced studies on conceptual abstraction. O

ECLETTISMI

L’ENERGIA SPECIALE DEL SUDAMERICA IRROMPE IN UNA RESIDENZA A MONTEVIDEO DI IRONICO GUSTO MASSIMALISTA, MITIGATO DAL DESIGN EUROPEO d i B E B A M A R S A N O - f o t o G I A N N I F R A N CHE LLUCCI

Nell'area living, in primo piano,ladormeuse Barcelona, diMiesvan der Rohe, Knoll; sofà in pelle pezzata, di Juan Carlos Areoso, come ilcoffee table in cristallo fumé, al centro; dall'altro lato,divanoImpero. Sul tavolinoantico,qui sotto,lampadaTiffany; sullecolonne,copie inbronzodibustiromani.

102/109 ECLECTICISMS  An explosion of South America’ America’ss special energy in a home in Montevideo built in an ironic maximalist  style, softened by European design  By  Beba Mars ano  – Photos Gianni Franchellucci 

A home can offer an authentic and creative portrayal of its owner. This is certainly true in the case of Juan Carlos Areoso, a successful Uruguayan artist: interior and light designer, sculptor and painter,, he designed his house in Montevideo in his own image painter and likeness, for an eclectic, cosmopolitan and self-celebratory result. The apartment is located in an elegant 1950s building with an incomparable view over the port and the enchanting bay of this capital in the southernmost strip of the Americas. Fullheight windows frame the breathtaking panorama and allow Dionysian bright light to 󿬂ood the home, characterising the spacious interiors redesigned throughout in a contemporary key by

Areoso himself, for the pure pleasure of hosting visitors. “What is life if not the possibility to put our ideas and wishes into practice?” His approach is one of pure hedonism. The vast living room is a quintessential social space, with the far wall replaced by a mirror − almost as if to cite the theme of the double so dear to Borges − multiplying its depth and accessories. A procession of designer icons feature in this theatrical illusion: the Barcelona couch with button-back black leather upholstery by Mies van der Rohe alongside the LC4 chaise-longue by Le Corbusier and a transgressive piebald leather sofa designed by Juan Carlos Areoso himself. The artist also designed the large smoked glass coffee table, laden with small bronzes and lifestyle books, as well as a monumental transparent crystal and steel sculpture, inspired by the planetary orbits and phases of the moon. The entire environment is sparkling and packed with character, yet possesses a taut sense of balance. The sunny irony − toned by the use of daring expression – is conveyed by combinations of modern and antique, different styles and periods. Eastern rarities, Tiffany lamps, Empire-inspired console tables, copies of Roman busts perched solemnly on tapered wooden columns, antiques, eccleecclesiastical objects, velvetscontinues and vermilion rugs create a winning blend. The same effect in the dining room (linked to a super-accessorised kitchen), where Louis XV chairs alternate with Tulip chairs by Eero Saarinen, around Norman Foster’s round table. Meanwhile, the antechamber houses a pair of ancient liturgical candelabras and a rounded dresser, contrasting with the geometric abstract acrylic painting by Miguel Ángel Guerra. This is one of the few works of art not by Areoso himself. In fact, his multicoloured mixed media canvases, in a post-Infor post-Infor-malism style, embellish every angle of the home. This includes the master bedroom, surrounded by surfaces in shades of deep smoky grey, which attenuate the impact of the impetuous southern light, for a soothing and calming sleep. The private area of the house also includes a luxuriant mosaic-clad bathroom and a walk-in wardrobe worthy of a prima donna, revealing the owner’s inner dandy. The lighting has been strategically designed. The brightness from outside, which enters through the huge windows and planted terraces, guided the decision to install a system with a few 󿬂oor points. These These are accompanied by sumptuous period chandeliers (see the late 19th-century English example in the living room and the twelve-armed version in the dining room), which play more of a decorative than a practical role, like the gilded mirrors and details. “I worked particularly hard on the contrast between pale/dark and light/shadow. My inindividual furnishing choices, characterised by different techniques and styles, create a homogeneous, relaxed and enveloping domestic atmosphere, but also one bursting with marked international dynamism, in step with my pace of living”, concludes Areoso. While the classical pieces offer the allure of old Europe, the beautiful religious canvases – 󿬁rst and foremost a

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magni󿬁cent Cruci󿬁xion – demonstrate the South American taste for combining sacred and profane. The propensity for accumulating a variety of fun objects is also exquisitely Latin American. An unmistakable characteristic, which pervades the homes of illustrious 󿬁gures (including Frida Kahlo’s Casa Azul in the Barrio Mágico of Coyoacán, Mexico City). These are places capable of emanating a special, warm and subtly spicy energy. Offering all the charm of distance from certain minimalist and rationalist trends that dominate the western world. O

Nell'angoloconversazione intornoalcamino,isofà C sono stati disegnati per la Galleria Nilufar di Milano da Claude Missir, come itavolinigemellial centro, contopinvetro ornato da foglie d'oro. A parete, specchioscultoreoVoltige e coppia di applique Volubile, diHervé Van der Straeten.Iltappetoè di Marcel Zelmanovitch.

LUCE D’ORIENTE A BEIRUT, IL MOOD SQUISITAMENTE FRANCESE INCONTRA I BAGLIORI DORATI DEL MEDITERRANEO. IN UNA VERSIONE SOLARE DEL MINIMALISMO d i I A N P HI LLI P S - f o t o S T E P HA N J ULLI A R D t e s t oS I L V I AI C A R D I

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of the civil war (1975 – 1990), and a meeting place for intellectuals, artists and politicians. “The building is part of that ruthless (and at times frankly questionable) reconstruction plan with which – from 1992 onwards – much of the historical heritage was erased to promote a modern city with a western imprint”, explains architect Claude Missir, author of successful designs in both Europe and the Middle East, who was appointed to completely restyle the penthouse. “The owners wanted a luxurious lu xurious home, in exquisite French style but one that would prove both functional and elegant at the same time”, he reveals discreetly. A case of fait accompli thanks to the infallible eye and light touch of Missir, who – as often occurs in this part of the world – brought his own, relevant biography to the project. Son of a Lebanese mother and a French father, he studied interior design at the Lebanese Academy of Fine Arts and in the 1990s opened his own studio, today successfully run by thirty or so workers. “My dad was a building contractor and as a boy I would follow him when he visited the sites. This experience in󿬂uenced my approach, which is more practical than theoretical: when I pick up my pencil, I always imagine the 󿬁nal design, from the entire

A delicate magic lingers in every room, with matching elements combined in a myriad of variants painted from the same palette: versions that are only diversi󿬁ed by a few, speci󿬁c details. The fresco created inside oozes with a harmonious tranquillity, in stark contrast to the scenario outside. Because we are in Beirut, a city that is fascinating and multi-cultural, but also chaotic and frenetic. The traf󿬁c whizzes by, the people spill into the streets and cafes, the nightlife dances until it drops. And yet, when the

structure right down toalso thepassed 󿬁nest,down tailor-made details”. father, a keen aesthete, his passion for artHis to his son. “Evoking beauty is a way of evading the distressing reality of the war”. Here, the aesthetics are drawn out in a range of neutral shades, carefully broken up using golden, bronze and light blue panels, to mimic the re󿬂ections of the sun and the colour of the Mediterranean. The sea is a welcome guest, with accessories that interpret its 󿬂uctuating dynamism and chromatic energy: the sculpture on a pedestal by Johan Creten and the mirror in anodised aluminium in the living room, the Danish chairs and the Pinnacoli vases in Murano glass, by Luciano Gaspari, in the dining room. “Instead, for the 󿬂oors and walls I chose the colours of earth and sand, while the glints of metal are an explicit reference to the decorative tradition of the Middle East”. But the element which sculpts the spaces the most is still brightness. “In

noises reach this apartment they are muf󿬂ed, and from here the metropolis shows the quieter side of its personality. From its large windows, the only sound that can be heard is that of the even, hypnotic rhythm of the waves, which break down below and then, a little further along, wash over Pigeon Rocks: the iconic stacks of the Lebanese capital. Along the waterfront, the tables in the open air and exclusive beach clubs offer heartrending sunsets with views of the Manara Lighthouse.The residence stands tall in the Ras Beirut district – literally “the tip”, the northern area of the peninsula in which the city centre sprawls – and it is owned by a couple of entrepreneurs from the clothing industry who have three children. Spanning a total of 850 square metres and three levels, it looks out from the 󿬁fteenth 󿬂oor of Carlton Tower, Tower, a prestigious complex built on the ruins of the Carlton Hotel, a rare oasis of peace during the years

this location I was truly “spoiled”. Light 󿬂oods into every environment and brings it to life, moulding the volumes in a game of chiaroscuro”, reveals reveals Missir, whose idea was to conceive much of the furniture in a style that accommodates natural materials 󿬁nished by hand, the work of skilled artisans. “I am fascinated by the potential randomness of manmade objects when they are 󿬁nished, the unpredictability that generates a different result each and every time. One block of marble will never be identical to any other”. He is referring to the value of uniqueness, also expressed in the furniture designed by him: the sleek, rounded sofas and, on the other hand, the geometric dining table, and the rug in the main room commissioned to the Parisian gallery Diurne. Everything comes together in a bespoke approach, sustained by a partnership with many trusted, highly skilled masters of their respective trades. The forms of the design closely

110/117 ORIENTAL LIGHT  In Beirut, exquisite French style meets golden golden 󿬂ashes of the Mediterranean, in a solar version of minimalism By  Ian Phil lips  - Photos Stephan Julliard   - Text Silvia Icardi 

 

follow in the footsteps of some of the big names in minimalism, Tadao Ando and John Pawson above all, masters of the pure and simple. However, Missir also endows the décor with a warm materiality (featuring many pieces by Hervé Van der Straeten) and furnishing accessories capable of arousing amazement, moderating the severity by introducing a joyous sense of hospitality. hospitality. He puts together a sober composition and then proceeds by subtraction, pursuing linearity and leaving the walls white and bare. Finally, he adds a few sophisticated coups de théâtre . One example is Calligraphie III, by French Algerian designer Taher Chemirik: a screen which, when extrapolated from its original function, becomes a charismatic artwork and transforms the white wall into the wings of a theatre set. Other, equally spectacular 󿬂ourishes include the  Necklace   installation by JeanMichel Othoniel, which drapes a corner in jewels, and the magni󿬁cent lamp by Lindsey Adelman. In a radiant vision of home décor brimming with glimpses of the future. O

LUGANO OLTRE CONFINE PROGETTUALITÀ DAL TWIST INTERNAZIONALE SULLE SPONDE SERENE DEL LAGO. FOCUS SULLA CITTÀ DELLA SVIZZERA TICINESE, A UN PASSO DALL’ITALIA, CHE CON IL NOSTRO PAESE CONDIVIDE ELEGANZA E AMORE PER L’ARTE di

ELENA

LURAGHI -

foto

MATTEO

CARASS ALE

Un'immaginedall'alto, per catturare tutto ilfascinocrepuscolare del luogo. Al centro sistagliaimperioso il Monte San Salvatore, mentre a destra si snoda il centro abitato Paradiso:un nucleo residenziale che ospita ilsuggestivohotel TheView,progettatoin posizionepanoramica. 131

130/139 LUGANO, BEYOND THE BORDER  Design with an international international twist on the peaceful peaceful shores of the lake. Focus on the city in Ticino, Switzerland.  Just a stone’s stone’s throw away from Italy, Italy, it shares two elements with our nation: elegance and a deep passion for art By  Elena Luragh i   - Photos  Matte o Carassa Ca rassale  le 

The emerald green vegetation, the silvery velvet of the lake, the mountains that disappear at the horizon, under a sky covered in a veil of mist. This is the magic to be seen in this strip of southern Switzerland: 󿬁ne haze and sudden glimpses of light with the snow in winter that “melts on the granite, running through withered ferns and birch trunks, the icy summits and the Mediterranean climate”, as architect Max Frisch wrote from the village not far from Lugano to which he would retire to meditate. And indeed, it is the area’s explosive nature against the backdrop of its slopes, which forms a trait d’union between the city of banking (the third largest 󿬁nancial marketplace in Switzerland) and the territory. Places crystallised in a timeless dimension, such as Gandria and Morcote, strut their stuff along the banks of the lake

− the latter was elected the most beautiful village in Switzerland, with its stately homes and the striking botanical garden commissioned ninety years ago by Arturo Scherrer – to amaze onlookers with its Arabic houses, Greek temples and exotic plants. In the capital city of the district, neo-classical villas duet with the modern buildings designed by Ticino-born starchitect Mario Botta; the last one of his masterpieces is his Fiore di pietra, on the nearnearby Monte Generoso. Introducing green innovations, such as the park of Villa Ciani, enhanced for a few months now by a wild area with oaks, lindens, plane trees and maples, not to mention a splendid beach of 󿬁ne sand. Or the waterfront that spans from Castagnola to Riva Paradiso, at the far end of the residential area, where half-way along the route, lawns and 󿬂ower beds provide the backdrop for the new layout of Piazza Bernardino Luini: an amphitheatre with light-coloured 󿬂oor open over the bay, ideal for adding the right monumental emphasis to the late Romantic church of Santa Maria degli Angeli, the guardian of an extraordi extraordi-nary cycle of works by Luini himself, Leonardo’s favourite student. Nearby, the silhouette of the Lac stands out, the multipurpose centre and main cultural hub of the canton. It encompasses akeeping concertwith hall,the cafépragmatic and museum in one building. Its forms areGiin philosophy of its designer Ivano anola: “The “shell” must not overshadow the strength of the works”, he underlines. Thus, he has created geometric, almost repetitive volumes, with the exception of the “splinter” covered in marble from Guatemala, which detaches itself from the central body, stretching out towards the shore. From here, one simply needs to cross the street to experience another full immersion in the local beauty. Sealed in a skin of candid plaster, Spazio -1 is a sophisticated location, entirely laid out underground, in which, in just half a century, Giancarlo and Danna Olgiati have assembled an impressive collection, with pieces ranging from Arte Povera to Abstract Art, which they will leave to this institution in the future. The rooms host important names such as Balla, Fontana, Boetti, Merz, Pistoletto, as well as Vietnamese conceptual artist Danh Vo  ˉ  and Californian painter Mark Grotjahn: “We cover all of the twentieth century in Italy, but are also very open to young, international talents, always with reference to the historical European avant-gardes”, avant-gardes”, the lady speci󿬁es with a certain degree of pride. The creative puzzle is about to blossom further with the addition of a new component: the Museum of Cultures, in the newly restored rooms of Villa Malpensata. While waiting for the imminent opening day, one gourmet stopover that must be made in the area is the Michelin star-winning restaurant/gallery Arté al Lago, where chef Frank Oerthle invents recipes in shades that match the colours of the paintings on the walls, all for sale. Another interesting experience involves “going up” to The View – the luxurious design hotel on the Paradiso hillside, with its terraces and windows that allow the poetry of the panorama to 󿬁lter through and where visitors can taste the 󿬁rst class menu

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while enjoying the breathtaking view. Having won the title as Switzerland’s Leading Design Hotel at the World Travel Travel Awards, it is an unusual example of guest accommodation in pursuit of an ultra-modern style, based on a concept that takes tradition to task: the warning light of an emotional change of scenery. Indeed, the hospitality business is now being b eing taken on by a whole generation of entrepreneurs under the age of thirty determined to exploit their family businesses and promote the convergence of past and present. This is the case of the barber shop which spawned Mauri Concept, a hair salon with Spa, offering beauty products and a bar/pastry shop. Alongside it, the legendary Gabbani grocer’s shop has opened a boutique hotel and a food hall (bar, wine shop, cheese shop), while the Aimo Room store offers an eclectic mix of sculptures, sculp tures, furniture, accessories and fashion. Then, there are those who push themselves beyond all limits, like designer Kiko Gianocca. After spending many years abroad (especially in Australia), he returned to design “unexpected”  jewels: “I love materials that are dif󿬁cult to shape and which therefore prevent me from seeing the end result before it is achieved. For example, candle wax melted into aluminium and

This winter novel is set in a surprising formal space divided into various green rooms, in the very season in which the elegance of a veil of frost enhances the precision of the topiary geometries. Indeed, the itinerary is lined with yew trees, boxwood hedges and evergreen shrubbery pruned into unusual shapes, but also fantastic 󿬁gures unleashed by the creativity of the German sculptress. Born in Frankfurt am Main, and having studied at the Art Akademie in Düsseldorf, Lady Watson Watson travelled extensively throughout China and the East before setting up home in London with her husband Alan Watson, a well-known Liberal Democrat politician and TV presenter, not to mention Baron of Richmond. Then, in 1990, the couple purchased this refuge in the south west of England, now a favourite area with many celebrities, such as Johnny Depp. “The building, which dates back to the mid-1800s, was enshrouded in a mysterious aura and appeared to be surrounded by pastures. There There was no real garden,  just a big apple tree behind the house”, explains Karên, who continues: “Charmed “Charmed by a visit to the extraordinary ruins of Ninfa, near Rome, and by the Jardin de La Louve, in Provence, I too wanted to surround myself with an idyllic landscape, but I was

covered gold”. He is also driving force the eventinheld in spring thatthe unites public andbehind privateArti󿬁cio, entities so that up-and-coming artists can exhibit their works in prestigious locations, from the Lemon Orchard of Villa Saroli to the boutiques of via Nassa. This city is the new, extremely extremely fascinating and fertile face of Switzerland. At just seventy kilometres from Milan, just beyond the border. O

an absolute novicea when it came to gardening. However, an artist, I imagined majestic ensemble that could also hostasmy sculptures. I had instinctively disregarded the classic Englishstyle layout, but in any case I sought the opinion of a famous landscape architect, who excluded the possibility of growing botanical rarities in a space also frequented by four Belgian shepherds. At that point, I decided to proceed on my own, because I could never have fenced my beloved dogs into a pen”, she reveals. Using the lawns as the blank canvas of a painter, Karên Watson developed an ambitious choreography of plant sculptures, organised in various environments, and all looking out to the surrounding countryside, affording generous glimpses of its panorama. At the entrance to the estate the geometries of the boxwood hedges provide a contrast to the façade, whereas, at the sides of the architecture, pyramid-shaped yew trees stand tall

Roseebiancospini fannodatraitd'union tra ilgiardino e ilbosco di aceri, dove svetta il campanile medievale dellaAllSaints'Church. Intorno,ilpaesaggio del Somerset: contea nelSud-Ovest del Paese, oggi meta di molte celebrità.

L I F E S T Y L E

COME IN UNA FIABA  IN INGHILTERRA, UN PARCO NATO SU PROGETTO DI UN’ARTISTA TEDESCA ENFATIZZA IL FASCINO DELL’INVERNO. E COPERTO DALLA BRINA SI TRASFORMA IN PURA MAGIA   di GAETANO ZOCCALI - foto LYNN KEDDIE

140/145 LIKE IN A FAIRY-TALE  In England, England, a park parades parades the charm of winter  for all to see. Fruit of the design by a German German artist, when covered in frost it turns into pure magic By Gaetano Zoccali   - Photos Lynn Photos  Lynn K eddi e 

Strolling through the gardens of Karên Watson in Nunney, in Somerset, is like experiencing a fairy-tale with your eyes open. Or one of those fantasy stories to which the owner would turn for inspiration when creating her works in bronze and ceramics.

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among roundish lavenders and a pergola framed by buckthorns in perfect symmetry. In fact, the palette is rather limited: “At the beginning, I only used 󿬁ve plants, which were the only ones I knew – boxwood, yews, santolinas, lavenders and roses – playing on repetition. Truly self-taught, as time passed, I embellished the 󿬂ower beds with other varieties; for instance, I studied the old garden, rugosa and French varieties of roses long and hard, selecting those that were ultra-resilient to line the walkways”. And yet the strength of this private Eden is still the harmonious alternation of hedges in many different shapes and sizes and original topiaries: from cones, to crowns and even spirals. “For this jewel garden, I focused on harmony. In fact, according to a composer friend of mine, here I have staged the Goldberg Variations by Bach, playing the same aria in different ways”, she concludes. Creating a surprising winter symphony. O

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