Manuale Omeodinamica

May 2, 2017 | Author: alessandro_fe | Category: N/A
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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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L’associazione “l’Albero della Vita” nasce a Trieste nell’aprile 1991 come struttura autonoma del “Gruppo per la Rigenerazione della Semente” che operava dal 1987 all’interno dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica di Milano. Il lavoro sulla rigenerazione della semente ci ha permesso di studiare le intime leggi di sviluppo delle piante per poi – grazie anche allo studio delle leggi planetarie e zodiacali che regolano lo sviluppo del mondo vegetale – utilizzarle al fine del miglioramento varietale. Per conseguire ciò è stato oltremodo utile approfondire lo studio dei preparati biodinamici ed il loro utilizzo. In questo lavoro ci siamo trovati dinanzi alla necessità sia di specializzare ulteriormente l’azione dei preparati, sia di svincolare l’agricoltore dal troppo rigido collegamento con le leggi macrocosmiche già citate, collegamento che avveniva attraverso l’utilizzo del Calendario Agricolo Astronomico. È così nata l’applicazione dell’omeopatia al mondo vegetale. Ed è a questo punto che è sorta la nostra Associazione, dato che oramai la strada intrapresa manifestava sviluppi sempre più vasti e pertanto era pronta per diventare autonoma. In questi anni di studi, ricerche e sperimentazioni il campo degli interessi si è via via allargato ed ora – come si può vedere nell’allegato elenco dei campi di ricerca – si spazia dai prodotti depuratori di piante e terreni, ai repellenti per parassiti e infestanti, agli stimolatori per le principali funzioni della pianta, ai bagni seme per stimolare particolari impulsi nelle piante, ai prodotti microclimatici per aiutare le piante sottoposte a stress meteorologici, ecc. In questo lavoro l’Associazione è andata sempre più internazionalizzando la sua azione: al momento sono attive collaborazioni in Slovenia, Croazia, Spagna, Grecia, Svizzera. Nella sua attività di divulgazione l’Associazione organizza corsi e seminari per trasmettere il metodo omeodinamico in agricoltura. Analogamente svolge attività di consulenza e progettazione per i propri Soci. 2

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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& 1) Omeopatia ed agricoltura omeodinamica; 2) Che cos’è l’agricoltura omeodinamica. , && # &* % *& 1) L’organismo agricolo; 2) L’origine della vita e il Calendario Agricolo Astronomico; 3) La vita nella pianta; 4) La vita nel terreno; 5) La concimazione; 6) Utilizzo del cumulo a seconda delle coltivazioni e della maturazione; 7) Interventi di fondo e aiuto alla concimazione; 8) La stimolazione del terreno alla produzione delle sostanze carenti; 9) L’irrigazione; 10) Le lavorazioni; 11) Il seme e la riproduzione gamica; 12) La riproduzione agamica; 13) Gli aiutatori delle piante; 14) Come rendere sensibili le colture agli interventi omeodinamici; 15) Avversità; 16) L’animale, l’ape.

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, ) & 1) I trattamenti a sostegno del ciclo vegetativo; 2) Le malattie; 3) Per migliorare la conservabilità. * 1) La specificità della vite; 2) I trattamenti a sostegno del ciclo vegetativo; 3) Le malattie; 4) La qualità del vino. # 1) Premessa; 2) L’organizzazione del campo; 3) La concimazione; 4) La qualità delle olive; 5) Alternanza di produzione; 6) Interventi di fondo; 7) Difesa antiparassitaria; 8) Semina, riproduzione e miglioramento varietale; 9) Cure al semenzaio ed al piantonaio; 10) Considerazioni generali; 11) L’acidità dell’olio.

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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% & 1) La rotazione; 2) Frumento, orzo, segale, avena; 3) Il mais; 4) La soia; 5) L’erbaio. , & & 1) L’impostazione dell’orto; 2) Tecniche colturali; 3) L’orto e le 13 Notti Sante; 4) Il sarchiatore a ruota; 5) Il decorso stagionale; 6) Consigli su piante particolari. , )& 1) La coltivazione in ambiente protetto; 2) La monocoltura e la consociazione; 3) I trattamenti omeodinamici; 4) La concimazione; 5) Apertura serre; 6) La fioritura; 7) La conservabilità del fiore; 8) Protezione fitosanitaria. - & & () )) & 1) Floricoltura; 2) Piante da appartamento e da giardino.

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/0 % 1 )& & * & 1) Premessa; 2) La discesa; 3) Le 13 Notti Sante; 4) Intervento con i prodotti omeodinamici; 5) Cosa fare fuori dalle 13 Notti Sante. ,

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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L’agricoltura non è una semplice attività economica, come l’industria. Da un punto di vista “utilitaristico” possiamo vedere che l’agricoltura (in cui includiamo anche l’allevamento) è la condizione base per la sussistenza dell’umanità, una delle principali fonti di materie prime e di nutrimento, ed in ciò dovrebbe anche saggiamente occuparsi del mantenimento degli equilibri ambientali. Ma noi consideriamo ancora estremamente riduttiva, o meglio, “egoistica”, questa caratterizzazione meramente “economica” dell’agricoltura. L’agricoltore lavora direttamente nelle leggi della Vita. Egli non ha alcuna sicurezza del fatto che tutti i semi che ha seminato nasceranno, o che il clima non ostacolerà il suo faticoso lavoro, proprio perché la Vita non è una variante trascurabile o prevedibile. Forse per questo tra gli antichi persiani, ossia tra coloro che hanno fatto nascere l’agricoltura nella storia dell’umanità, solo ai più alti iniziati veniva insegnata l’agricoltura: solo a coloro in grado di comprendere le leggi della Vita e di rapportarsi ad esse con sacralità veniva insegnato il giusto modo di interpretarle e quindi coltivare.

L’agricoltura ed il suo compito

Normalmente noi non consideriamo le leggi della Vita celeste, ma quelle dell’esistenza terrestre, ossia della Vita confinata nella materia. Per conoscere la Vita e dialogare con essa serve un nuovo tipo di agricoltore, un uomo nuovo, che con la sua coscienza possa discernere non in base al suo interesse (da cui il conseguente sfruttamento della Terra), ma il bene della Terra stessa e di tutti i suoi figli dal punto di vista della Vita cosmica. La Terra, inoltre, deve essere considerata come ben più di un supporto dove far crescere ciò che coltiviamo, substrato che spesso ostacola il nostro lavoro ospitando i più svariati tipi di infestanti o di parassiti. La Terra è un essere vivente, una madre che amorevolmente e generosamente concede all’uomo di nutrirsi dei suoi frutti, una creatura che per sopravvivere deve mantenere un proprio equilibrio che l’uomo, attraverso l’agricoltura chimicizzata e l’inquinamento, sta alterando profondamente.

Vita ed esistenza

$ $ La Terra e le piante sono legate intimamente all’uomo, più di quanto non immaginiamo. Quando l’uomo si guarda attorno, scopre ben presto in tutta la Natura il tessere di un ordine, un ordine che si esprime con Saggezza, Economia, Vita. Questo ordine, che potremmo chiamare “ordine naturale”, per noi è un dato di fatto, ma quando l’uomo passa dal ruolo di “osservatore” della Natura al ruolo di “collaboratore” della Natura, ossia di agricoltore, deve necessariamente chiedersi l’origine di questo ordine naturale, al fine di potere egli collaborare correttamente al suo essere ed al suo divenire. La risposta riguardo all’origine di questo ordine naturale, per chi ha una visione spirituale della vita, deve necessariamente ricondurci a Dio, all’Ente Supremo 5

La Terra come essere vivente

Il rapporto tra Uomo e Natura

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

che tutto ha generato, creato, formato. Se approfondiamo ancora di più il nostro pensiero, ci dovrebbe essere chiaro che anche l’uomo era inserito nell’ordine primigenio, però se ne è discostato, allontanato, separato, con il processo conosciuto come “Caduta dal Paradiso terrestre”, con il “mangiare” all’Albero La Caduta e della Conoscenza del Bene e del Male. Sia la Genesi, sia la scienza dello spirito l’ordine morale antroposofica elaborata da Rudolf Steiner, trattano di questi eventi: la prima in forma più immaginifica, la seconda con metodo scientifico. Prima della Caduta l’uomo era inserito in un ordine che potremmo caratterizzare come “morale”: l’uomo infatti obbediva alla volontà di Dio, non aveva un corpo fisico materiale (la sua sostanza più bassa era un insieme di correnti vitali) e aveva accesso ai frutti dell’Albero della Vita, quindi lui e la Natura erano immortali. Nella Genesi si racconta anche che Dio diede all’uomo il compito e la responsabilità di “nominare” le piante e gli animali. Con ciò il Creatore ha riconosciuto nell’uomo la facoltà di riconoscere la realtà spirituale presente in ogni creatura e, con il fatto di “nominarla”, di “prenderla in sé” per aiutarla nella sua evoluzione spirituale. Con la Caduta luciferica, ossia con l’entrata in lui delle forze egoistiche, l’uomo si è separato dall’ordine morale, dalla Vita cosmica intesa come dono divino (che i greci chiamavano Zoe) ed è caduto nel piano dell’esistenza fisico – materiale (che i greci chiamavano Bios), nella Terra, sperimentando così la morte. Tutte le piante, gli animali, e gli esseri che li sostanziano, avevano piena fiducia La fiducia nell’uomo nell’uomo, nell’uomo che li “nominava”, e quindi, senza colpa, hanno seguito da parte della Natura l’uomo in questo suo processo di discesa nel piano fisico–materiale, sperimentando così anch’essi la morte. Da quanto detto dovrebbero emergere due cose: primo, la responsabilità Responsabilità umane dell’uomo nei confronti della Natura, responsabilità causata dall’egoismo umano; secondo, il dolore della Natura che attende dall’uomo il riscatto, la liberazione dalla morte, l’aiuto per la sua evoluzione spirituale. Per dare un esempio possiamo pensare alla seguente situazione: un gruppo di Un’immagine persone si trova in un deserto, allo stremo delle forze. A dieci chilometri c’è un oasi, con la conseguente possibilità di aiuto. Cosa faranno quelle persone? Individueranno il più forte del gruppo, gli daranno parte della loro riserva di acqua e viveri affinché raggiunga l’oasi per poi ritornare con gli aiuti e salvare tutti gli altri. Ecco, il gruppo sono i Regni naturali, ed il migliore è l’uomo il quale però, raggiunta l’oasi, si è “dimenticato” dei suoi compagni di viaggio (grazie ai cui viveri è giunto all’oasi) che ancora attendono da lui la salvezza. Cercare di agire per portare questa salvezza è il compito dell’agricoltura omeodinamica.

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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L’omeopatia è una pratica terapeutica conosciuta già dai greci e dagli egizi che si basa sul principio per cui il simile cura il simile. In pratica si tratta di ricercare una determinata sostanza – che può essere di origine minerale, vegetale o animale – la quale, somministrata ad un organismo sano, induce in esso gli stessi sintomi di una determinata malattia. Conseguenza di ciò sarà il fatto che quando questa sostanza verrà somministrata in piccolissime dosi ad un organismo portatore di quella patologia, stimolerà in esso il processo della guarigione. Come detto “il simile cura il simile”.

Il simile cura il simile

L’omeopatia è stata “riscoperta” circa 200 anni fa dal dr. Samuel Hahnemann, e da allora si è notevolmente ampliata, sia nei campi di applicazione, che di diffusione. Mai però essa si era occupata in modo sistematico del settore agricolo. Il nostro lavoro tende a coprire questa lacuna in modo da dare all’agricoltore – e al fruitore dei prodotti della terra – un prodotto sano, vitale, armonico e nutriente.

S. Hahnemann

Per realizzare questo proposito ci siamo basati su quello che è il metodo agricolo eco-compatibile più completo: il metodo biologico-dinamico i cui fondamenti sono stati dati da Rudolf Steiner nel 1924 e che ora attendono il necessario ampliamento al fine di poter meglio rispondere ai problemi dell’agricoltura e dell’ambiente.

Rudolf Steiner

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

L’agricoltura biodinamica

I preparati biodinamici

Il metodo omeodinamico

I vantaggi che ne conseguono

Come accennato l’agricoltura omeodinamica nasce dallo sviluppo degli impulsi dati dallo scienziato antroposofo austriaco Rudolf Steiner (1861-1925) per una nuova agricoltura che nel mondo intero è conosciuta e diffusa come agricoltura biologico–dinamica o “biodinamica”. L’agricoltura biodinamica si basa su tre principi fondamentali: ο

il potenziamento della fertilità del terreno, grazie al corretto apporto di sostanza organica opportunamente compostata;

ο

l’organizzazione dell’azienda come un vero e proprio “organismo vivente” nel quale i vari organi (terreno, acque, seminativo, orto, frutteto, bosco, pascolo, animali, ecc.) interagiscono armonicamente tra loro sotto la guida dell’agricoltore che ne rappresenta il capo, la coscienza organizzatrice;

ο

l’uomo, infatti, e questo è il terzo aspetto, cura il rapporto tra la pianta ed il cosmo grazie all’oculata scelta del momento per la semina, i trattamenti, le potature, le lavorazioni del terreno, la raccolta dei frutti, ecc. (vedi nostro “Calendario Agricolo Astronomico”). Maggiori indicazioni sull’agricoltura biodinamica si possono trovare anche nelle nostre dispense “Nove incontri con l’agricoltura biodinamica” e “Quattro aspetti dell’organismo agricolo” le quali costituiscono i testi base del nostro approccio all’agricoltura.

Per realizzare ciò, l’agricoltura biodinamica utilizza, tra l’altro, i cosiddetti “preparati biodinamici” costituiti da sostanze naturali come minerali, piante officinali e deiezioni bovine poste a maturare sotto terra in specifici organi animali nelle stagioni opportune. Questi preparati agiscono da “stimolatori organici” per far fluire nuove forze cosmiche sulla terra che portano vita nell’azienda, nelle piante e nei prodotti. Il metodo omeodinamico fa tesoro di queste indicazioni e, proprio per la sua specificità, permette di utilizzare questi preparati – potentizzati tramite la dinamizzazione omeopatica – ad un livello di efficacia e precisione di gran lunga superiore. Per fare un esempio, è come se ad un tubo in cui scorre acqua, noi collegassimo una turbina, per cui l’acqua assume una velocità superiore, permettendo così una maggior portata e gittata che consentono a loro volta una maggior precisione di utilizzo. Questo nuovo metodo presenta inoltre tre indiscutibili vantaggi dovuti: ο ο

l’assoluta assenza di residui indesiderati nel terreno e nelle piante; il costo molto limitato, data l’alta diluizione cui la sostanza base viene sottoposta; ο la praticità operativa. L’agricoltura può così fare un ulteriore passo avanti nel senso qualitativo (maggior aroma, valore alimentare, conservabilità), quantitativo (maggior produttività conseguente al miglior adattamento alle condizioni meteorologiche estreme), ma soprattutto nel senso dell’armonia e salute delle piante (maggior vitalità e vigoria per resistere ai parassiti ed alle malattie in generale) per dare così 8

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all’uomo un prodotto il più completo possibile per il nutrimento di tutto il suo essere. Per maggiori indicazioni riguardo al metodo omeodinamico si rimanda alla nostra dispensa “Le basi per una nuova Omeopatia”.

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La nostra visione dell’agricoltura considera di fondamentale importanza l’impostazione dell’azienda agricola secondo le leggi che governano la vita degli organismi naturali. Nel nostro caso si eviteranno tutte le situazioni tendenti alla monocoltura (ossia il coltivare solamente una specie vegetale) e si cercherà di impostare l’azienda sulla base della molteplicità di indirizzi produttivi.

la monocoltura

Un’azienda così impostata prevederà pertanto il frutteto, il seminativo, la stalla, le siepi, il bosco, lo stagno, le api, ecc. il tutto proporzionato e organizzato (concimazioni, rotazioni, consociazioni, lavorazioni, ecc.) dall’agricoltore secondo le specificità del posto, cioè sulla base del terreno, delle precipitazioni atmosferiche, del contenuto di humus, delle esigenze colturali e delle richieste di mercato. In questo modo le nostre piante cresceranno più sane e produttive riparandoci anche dal rischio conseguente da particolari avversità (gelate, siccità, ecc.), dati i molteplici indirizzi produttivi che fanno sì, anche nei casi malaugurati di calamità, che non tutta la produzione sia colpita allo stesso modo.

l’organismo agricolo

In questa sede non possiamo addentrarci nei particolari per la realizzazione dell’organismo agricolo e pertanto si rimanda alla già citata dispensa “Quattro Aspetti dell’Organismo Agricolo”, a “Le consociazioni vegetali su base zodiacale”, a “Principi di frutticoltura secondo il metodo agricolo omeodinamico”, a “Coltivare i cereali con il metodo omeodinamico”, a “Coltivare la vite con il metodo omeodinamico” e “Coltivare le officinali con il metodo omeodinamico”.

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La visione unitaria che noi abbiamo della Terra (con i suoi regni naturali), dell’uomo e del Cosmo, ci porta ad affermare che la vita può nascere solamente dalla vita e non certo dal morto minerale (o da un sacco di fertilizzante chimico). Cercando un’origine della vita possiamo solamente ipotizzarla là dove “tutto origina”, ossia da Dio. In questa manifestazione divina troveremo nei pianeti e nelle stelle dei gradini intermedi tra le condizioni di esistenza terrestre e la Vita (spirituale) macrocosmica. 9

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Astronomia spirituale

I bagni semente

Da ciò nasce lo studio dell’azione sul vivente (piante soprattutto) delle stelle e di pianeti a seconda della loro reale posizione nel cielo. Questa non è e non vuole essere una forma di astrologia applicata alle piante, ma la precisa conoscenza delle situazioni astronomiche reali e del loro molteplice agire sul vivente. Per l’agricoltore ciò è racchiuso nel nostro “Calendario Agricolo Astronomico” che viene elaborato ogni anno. Tutte le operazioni agricole (semine, trapianti, lavorazioni, potature, adacquamenti, prelievi, raccolti, innesti, trattamenti, ecc.), sono intimamente legate a questo fluire di forze di vita, la cui osservanza è indispensabile per il pieno successo delle varie operazioni e trattamenti. Settanta anni di studi e prove sperimentali, uniti alla plurimillenaria pratica agricola, ne hanno dimostrato l’importanza. Come vedremo più avanti, l’uso dei BAGNI SEMENTE con prodotti omeodinamici che richiamano queste forze macrocosmiche, permette di inserire un elemento di libertà nella rigida schematicità del Calendario.

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La legge della polarità nella pianta... ...e la triarticolazione Calcare, silice ed argilla I tre terreni fondamentali

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Giunti a questo punto, è indispensabile trattare brevemente di quelle che sono le funzioni principali tramite cui si sviluppa la vita nella pianta. Ciò è stato già più volte trattato sia nel lavoro “Nove incontri con l’agricoltura biodinamica” che nel “Calendario Agricolo Astronomico”; ne daremo pertanto solo gli accenni fondamentali. La pianta, innanzitutto, si articola in due poli: l’inferiore – dove sviluppa la radice legata al geocentrismo ed alle forze terrestri in generale – ed il superiore, dove manifesta il fiore/frutto legati all’eliocentrismo, cioè al Sole, con le sue forze di luce e calore, ed al macrocosmo. Intermedia a questi due poli, si può inserire la funzione della foglia, che con la sua superficie tendente all’orizzontalità, ci ricorda la tendenza dell’acqua a creare superfici parallele all’orizzonte terrestre. Se ora vogliamo cercare in natura ciò che aiuta e sostiene la pianta in queste sue funzioni, troveremo, nell’ordine, tre sostanze fondamentali: il calcare (polo inferiore), la silice (polo superiore) e l’argilla (funzione mediana) Possiamo perciò arguire che un terreno calcareo (fino a pH 6) tenderà a sviluppare maggiormente il polo inferiore della pianta, favorendo le radici fascicolate; un terreno siliceo (pH maggiore di 8) favorirà invece la formazione del fiore/frutto. Il terreno argilloso sarà equilibrato fra i due ed in esso si svilupperà il prezioso humus. Ciò è di enorme importanza per tutta l’impostazione del lavoro agricolo (individuazione della vocazione del posto, scelta delle coltivazioni, delle varietà, prevenzione delle malattie, redditività). Ovviamente in tutti quei casi in cui ci si allontana dalla situazione ottimale o sufficiente per la vita sana della pianta, bisognerà provvedere ad aiutarla con interventi o biologici o dinamici (uso dei prodotti omeodinamici). Proseguendo nella nostra ricerca, troveremo una corrispondenza nella vita della pianta anche con i quattro elementi già sviluppati dalla filosofia greca. Più precisamente, troveremo il rapporto tra l’elemento Terra e la formazione dei tessuti più ricchi di mineralità, quali la radice ed il fusto; in una parola potremo rapportare l’azione di questo elemento con la formazione di sostanza secca. L’elemento Acqua lo ritroveremo nella foglia e nella funzione della 10

La quadr nella

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

vigoria ad essa collegata. L’elemento Aria, invece, lo riscontreremo nel fiore, con il suo mondo di aromi, profumi e nel principio della forma. Il Fuoco, infine, lo troveremo massimamente nella maturazione del frutto/seme, come donatore del valore nutrizionale che sarà alimento per gli altri regni della Natura. QUALITA’

silice

Fuoco

frutto VALORE NUTRIZIONALE

Aria

fiore

Acqua

foglia

Terra

radice

FORZE VEGETATIVE Calcare QUANTITA’

Le funzioni vitali nella pianta Con quanto esposto abbiamo colto – anche se sommariamente – tre immagini della pianta. La prima riguardava il suo sviluppo tra i due poli del “sotto” e del “sopra” (geocentrismo ed eliocentrismo). La seconda, tra i processi del calcare (forze centripete raccolte dal terreno), della silice (forze centrifughe irradiate verso la periferia) e dell’argilla (forze di mediazione e di equilibrio). Infine, la terza immagine riguardante il collegamento delle quattro funzioni della pianta con i quattro elementi. In generale possiamo dire che un terreno calcareo stimolerà maggiormente la produzione quantitativa (sostanza secca propria dell’elemento Terra unita alla vigoria dell’Acqua), mentre un terreno siliceo stimolerà maggiormente tutti i processi qualitativi. L’eccesso dei due poli determinerà l’insorgere di patologie legate ai funghi (eccesso calcareo) ed agli insetti (eccesso siliceo). E’ chiaro che la giacitura, l’esposizione, la piovosità ed umidità, la ventosità, ecc. saranno delle variabili da tenere in considerazione riguardo alle scelte agricole in quanto andranno a rinforzare l’uno o l’altro dei due poli. Nel nostro Calendario Agricolo, come negli altri testi citati, si trovano corrispondenze tra queste azioni e gli impulsi planetari e zodiacali. La pianta sarà tanto più in armonia – e quindi si dispiegherà al massimo tra quantità e qualità, mantenendosi contemporaneamente sana – quanto maggiormente equilibrate saranno queste forze e funzioni in essa. E questo è il compito primario dell’agricoltore.

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Per praticare con successo qualsiasi tipo di agricoltura ecologica, è indispensabile che il terreno contenga almeno il 2% di humus. Per 11

Tre aspetti della pianta

Gli eccessi

L’ambiente

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

raggiungere questo risultato bisogna intervenire con tutti i mezzi disponibili per aumentare la sostanza organica nel terreno e stimolarne il processo di humificazione. Questi mezzi sono: ο la concimazione con letame compostato, ο la concimazione con sostanza organica vegetale compostata, ο il sovescio degli erbai (meglio se di graminacee). Praticando questi metodi si può ipotizzare di incrementare l’humus dell’1% in 5/7 anni. Ben diverso risultato si ottiene usando anche i preparati omeodinamici, sia quelli da cumulo che quelli da irrorare sui campi. Si può così raggiungere lo stesso risultato in 1-3 anni.

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La ”pelle” del cumulo

Piccoli cumuli

Il preparato omeodinamico

Nel caso di grandi masse da compostare si allestirà il cumulo direttamente con il carro spandiletame sistemando posteriormente ad esso 2 paratie laterali (ripieghevoli) sagomate in modo che scaricando il letame con il distributore, esso assuma già la forma tronco – conica desiderata. Se poi sopra la parte posteriore del carro (dove si scarica il letame) si sistemerà una tramoggia di legno larga quanto il carro, e se in questa tramoggia si porranno i vari ammendanti già citati, e se con un dispositivo meccanico si faranno cadere questi ammendanti in modo regolare, allora avremo il cumulo già fatto come forma e come componenti. All’agricoltore resterà solo il compito di introdurre i preparati biodinamici, o ponderali o omeodinamici. Allestito così il cumulo esso andrà rivestito con una “pelle” che sarà costituita da alcuni centimetri di terra nel caso di zone asciutte, o da paglia nelle zone più piovose. Nel caso di orti familiari può essere utile utilizzare dei contenitori molto semplici per allestire il cumulo quali delle reti da recinzione alte 1 m ed avvolte a cilindro con diametro di 80-100 cm, oppure parallelepipedi allestiti con tavole di legno (che permettono sempre il passaggio dell’aria), ecc. Si sceglierà il tipo in base all’esposizione che esso avrà: se al sole si preferirà il tipo più “chiuso” (tavole di legno), se in ombra si preferirà il tipo “aperto” (rete di recinzione). Giungiamo così al momento più importante, cioè l’inserimento in esso del nostro prodotto PREPARATO UNICO PER CUMULO (cod. B 42). L’azione del preparato è fondamentale per la corretta trasformazione della sostanza organica. Il preparato omeodinamico è disponibile in bottiglietta chiusa da 60 ml e si inserisce nel centro del cumulo. La durata della sua azione è circa di 3 anni, ragione per cui non è necessario rivoltare il cumulo, ed è riutilizzabile. Con esso si riducono notevolmente i tempi del compostaggio e la qualità del compost migliora. Nei macerati e nei colaticci va appeso sopra la botte ed immerso fino a metà altezza del liquido. 12

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

Come già visto durante la fase di compostaggio aerobico si può inserire nel cumulo, oltre al preparato omeodinamico che ne dirige le fasi in modo armonico (PREPARATO UNICO PER CUMULO cod. B 42), una bottiglietta chiusa contenente il prodotto PRO AZOTO (cod. B 61) o il PRO POTASSIO (cod. B 63) o il PRO FOSFORO (cod. B 62), a seconda delle necessità. Esse irradieranno attraverso il vetro e indirizzeranno i processi di maturazione nel senso di aumentare gli elementi relativi (vedere punto 8).

Disposizione del preparato in una botte per macerati Il nostro PREPARATO UNICO PER CUMULO (cod. B 42) è costituito dal “500 preparato” di A. Podolinsky e dal preparato di Argilla preannunciato da R. Steiner nel suo Corso di Agricoltura. Il preparato omeodinamico che viene così ottenuto deve essere utilizzato inserendo una sola bottiglia al centro del cumulo ogni 25 m3 di sostanza organica. Un altro vantaggio di questo preparato consiste nel fatto che si può fare a meno di distribuire gli ammendanti nel cumulo, essendo sufficiente la presenza dell’1 – 2% di buona terra.

Il potenziamento delle sostanze del cumulo

Un nuovo preparato per il cumulo

Nel caso si utilizzasse la pollina pellettata (o altro prodotto similare)

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Resta ora da dire qualcosa a proposito del tipo di concimazione in relazione al tipo di coltivazione. Nel frutteto e nel vigneto è preferibile usare – come linea generale – compost di origine vegetale, nel seminativo e nell’orto il compost di origine animale. Nei terreni siccitosi utilizzare il compost derivante dall’allevamento dei lombrichi. Ciò è in relazione alle forze specifiche con cui essi sono in relazione.

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Tipi di compost e loro uso

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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NOTA: tutti i prodotti hanno un giorno o un periodo ottimale di utilizzo, che vengono indicate nel testo e sui flaconi stessi. Qualora, per vari motivi, non fosse possibile rispettare queste indicazioni, si può quasi sempre ottenere lo stesso risultato aumentando le dosi del prodotto di circa il 10-30%, a seconda di quanto ci si allontana dalle condizioni ottimali.

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Sostanze e Macrocosmo

L’azoto

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Nel terreno esiste una capacità naturale di auto rigenerazione. Dal nostro punto di vista questa capacità è strettamente collegata alle influenze del macrocosmo (stelle e pianeti) sul terreno. Si può ipotizzare che nel terreno esista una componente minerale “stabile” ed una “labile”, cioè suscettibile di profonde ed intime trasformazioni. Comparando le analisi chimiche dello stesso terreno eseguite in mesi diversi, si nota che allo stesso mese di ogni anno avviene un aumento di una precisa sostanza chimica. Ad esempio ogni mese in maggio si riscontra nel terreno un aumento del contenuto di azoto. Dal nostro punto di vista – conoscendo la relazione che vi è tra la costellazione del Toro e l’elemento azoto – è grazie all’azione irradiante del Toro che nel terreno si riscontra questa maggior presenza della sostanza (l’azoto) ad esso collegato. Più precisamente ciò avviene nel mese di maggio (o ai primi di giugno) quando il Sole si trova a percorrere nel cielo lo spazio avente come sfondo la costellazione del Toro. Nei giorni in cui anche la Luna transita davanti alla costellazione del Toro, l’effetto di trasformazione nel terreno risulta maggiormente esaltato dato che i vari pianeti (o corpi celesti mobili della sfera planetaria), sono come dei “ponti” per la discesa di queste forze zodiacali. Per questa visione le varie sostanze sono come degli “ambasciatori” di queste azioni sottili sulla terra. Sappiamo che molti sorrideranno al leggere questa ipotesi, da parte nostra anni di verifica hanno dimostrato la sua validità. Questi processi sono verificabili anche con un riscontro chimico – analitico.

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

12 COSTELLAZIONI ZODIACALI

ARIETE TORO GEMEL. CANCRO LEONE VERG. BILANC. SCORPIO. SAGITT. CAPRIC. ACQU. PESCI percorso del SOLE in un anno (365 giorni)

ALOGENI

OSSIGENO

ARGILLA

MAGNESIO

CARBONIO

CALCIO

POTASSIO

IDROGENO

FOSFORO

ZOLFO

AZOTO

SILICE

percorso della LUNA in un mese siderale (27,3 giorni)

PARTE LABILE

COMPONENTI Azione delle costellazioni nella componente minerale del terreno MINERALI DEL I nostri studi al riguardo ci hanno permesso di elaborare dei prodotti che TERRENO PARTE STABILE aiutano questa capacità insita nei terreni. Questi prodotti vanno irrorati di sera una sola volta all’anno quando il Sole si trova nella costellazione di riferimento (v. Calendario), ed in un giorno corrispondente a tale costellazione. Si irroreranno invece ogni cambio stagione – oppure ogni mese per un massimo di 3 volte – quando solo il giorno corrisponde alla costellazione di riferimento. I prodotti attualmente elaborati sono: ο PRO AZOTO (cod. B 61 – in relazione con la costellazione del Toro); ο PRO FOSFORO (cod. B 62 – in relazione con la costellazione del Cancro); ο PRO POTASSIO (cod. B 63 – in relazione con la costellazione della Vergine); ο PRO SILICE (cod. B 64 – in relazione con la costellazione dell’Ariete); ο PRO CALCIO (cod. B 65 – in relazione con la costellazione della Bilancia); ο PRO ARGILLA (cod. B 66 – in relazione con la costellazione del Capricorno). Seguendo lo stesso principio vi sono prodotti per togliere l’eccesso di dette sostanze dai terreni. Essi sono: ο REPEL AZOTO (cod. B 71); ο REPEL FOSFORO (cod. B 72); ο REPEL POTASSIO (cod. B 73); ο REPEL SILICE (cod. B 74); ο REPEL CALCIO (cod. B 75); ο REPEL ARGILLA (cod. B 76).

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La stimolazione del terreno

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

5 Il problema dell’acqua

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Il problema dell’acqua sta sempre più diventando il fattore limitativo per lo sviluppo agricolo. Soprattutto nelle zone mediterranee, per non parlare di quelle tropicali o di quelle già semi desertiche, la possibilità di reperimento di una quantità sufficiente di acqua onde permettere la vita delle piante è di fondamentale importanza. A nostro avviso il problema va inquadrato in due aspetti: quello quantitativo e quello qualitativo. ?

Acqua piovana e di sorgiva

I tubi avvolti a spirale

$ ? Resta ora da dire qualcosa sulla qualità delle varie acque. Innanzi tutto l’acqua deve essere il più possibile viva, cioè ossigenata. In questo senso l’acqua piovana è la più ricca e quindi stimolerà soprattutto la nutrizione nella pianta. L’acqua di sorgente – o di pozzo – avrà invece più capacità di sostenere il polo della qualità alimentare nella pianta. Questo polo è legato alla luce ed al calore, fattori generalmente già presenti nel caso di siccità. Si ricorda che lo far scorrere l’acqua dentro tubazioni (bastano poche decine di metri) riduce in essa la preziosa capacità vitale, per ovviare a ciò può essere sufficiente avvolgere a spirale in senso antiorario l’estremità del tubo irrigante su di un legno o altro; tre giri sono sufficienti ad aumentare la capacità bagnante dell’acqua.

Spirale ottenuta con tre giri di tubo attorno ad un bastone Le spirali energizzanti

Un sistema più evoluto prevede di sistemare delle spirali energizzanti lungo l’impianto di irrigazione (metodo del “vitalizzatore d’acqua agricolo”): su quest’ultimo intervento le prove sino ad ora effettuate consentono un risparmio di acqua del 70% e più. Questi tubi si basano sul principio del campo prodotto da una spirale energizzante. 3 SPIRALI VITALIZZANTI

Azione del vitalizzatore

Il vitalizzatore agricolo ha dimostrato di possedere numerose caratteristiche qualitative: riesce a proteggere dalle sostanze nocive presenti nell’acqua (permettendo l’irrigazione con acqua leggermente inquinata), agisce purificando la componente astrale presente nell’acqua (disarmonie, cattivi odori, ecc.), aumenta la germinazione fino al 333%, e la sua azione di armonizzazione generale aiuta la prevenzione delle parassitosi. 16

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Per quanto riguarda le lavorazioni del terreno – senza entrare nel dettaglio delle varie operazioni per le quali si rimanda alle dispense “Quattro aspetti dell’organismo Agricolo” e “Coltivare in aridocoltura con il metodo omeodinamico” – valgano alcuni concetti generali a cui attenersi. Il primo riguarda la profondità delle lavorazioni; queste non dovrebbero mai superare i 20-30 centimetri, in quanto rivoltando gli strati più profondi si porterebbe in superficie lo strato morto del terreno, dato che le fascia dell’humus raramente supera i 20-25 cm. L’esperienza ha dimostrato l’estremo giovamento derivante dall’irrorare il prodotto ORO PERDONO (cod. B 79) sia su terreni che hanno subito lavorazioni o scavi profondi oppure sbancamenti o livellamenti. L’azione di questo prodotto è di riarmonizzare le forze e gli esseri legati alla vita.

Diverso è quando si lavora con i ripuntatori (o rippers); essi hanno la caratteristica di “sollevare” il terreno e non di rivoltarlo: In questo modo la struttura del terreno viene frantumata ma gli strati non vengono rovesciati. A nostro avviso questa è la lavorazione che il terreno gradisce maggiormente, infatti la vita vuole ricevere l’apporto benefico dell’ossigeno che la stimola, mentre ogni 17

“Sollevare” il terreno

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

rivoltamento provoca la morte della stragrande maggioranza della micro vita presente in esso.

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Una “rivoluzione” in agricoltura

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Se qualche agricoltore volesse prodursi della semente si ricorda la semplice regola generale di raccogliere i semi delle piante migliori e seminarli (genericamente dal punto di vista puramente biologico) prima della Luna Piena per dar loro vigoria, forze vegetative e di riproduzione, e seminarli l’anno successivo in Luna Nuova per ottenere valore nutrizionale, resistenza ai funghi, profumi, aromi e conservabilità nel raccolto. Per queste pratiche diventa indispensabile fruire del vantaggio che danno i BAGNI SEMENTE, in quanto permettono di indirizzare lo sviluppo della pianta e di collegarsi alla vita diffusa cosmica.

VERSARE IL SEME E IRRORARE FINEMENTE

TENERE ERMETICAMENTE CHIUSO PER ALMENO 24 ORE

Il bagno della semente I BAGNI SEMENTE sono composti da sostanze naturali che opportunamente omeopatizzate, riescono a “dialogare” con la sfera planetaria e zodiacale. Irrorati finemente sul seme, portano ad esso le forze della sua matrice cosmica. I BAGNI SEMENTE base sono: ο BAGNO SEMENTE GENERICO PROTEZIONE (cod. S 00), favorisce il processo di depurazione del seme dai residui colturali precedenti (convenzionali, biologici e biodinamici) ed eleva la capacità di resistenza ai parassiti; ο BAGNO SEMENTE GENERICO PRODUZIONE (cod. S 01), è il Bagno Seme fondamentale in quanto agisce ristabilendo il collegamento del seme, e quindi della futura pianta, con le forze del suo Principio Individuale di Specie; ο BAGNO SEME ANTI – SICCITA’ (cod. S 06), favorisce la resistenza della pianta alla mancanza di acqua; ο BAGNO SEMENTE ANTIPARASSITARIO (cod. S 08), favorisce la resistenza ai parassiti (funghi, batteri, virus, insetti). 18

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

Normalmente il Bagno Semente va irrorato in ragione di 3 ml per kg di seme ed immediatamente chiuso (ermeticamente) in un contenitore per 24 ore. Questa operazione permette di inserire nel seme le forze eteriche desiderate, di cui il DNA è il supporto fisico. Nel caso di BAGNI ripetuti (ossia quando si vogliono inserire impulsi diversi), bisogna lasciare aperto il contenitore per 72 ore prima della seconda irrorazione. In questi casi il primo Bagno seme sarà sempre quello che ricollega la pianta al suo Principio Individuale di specie (o Io di Gruppo).

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La riproduzione agamica (cioè senza l’ausilio del seme) è sempre sconsigliata in quanto non permette il collegamento della pianta con il suo Io di Gruppo; ciò non toglie che in alcune situazioni la si debba praticare.

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Il ritirarsi degli Io di Gruppo delle piante (o Principi Individuali di Specie) dalla sfera planetaria a quella zodiacale, unito alle mutate condizioni vitali della Terra, ci impongono una nuova visione delle consociazioni delle piante. Mentre il concetto relativo alla consociazione, e cioè l’aiuto vicendevole che determinate piante si offrono quando sono coltivate seguendo le leggi della loro specificità e della loro armonia, rimane immutato, risulta modificato il “livello” della ricercata nuova armonia che passa dalla sfera dei pianeti a quella dello Zodiaco. In questo scritto purtroppo non possiamo ampliare concettualmente i motivi che sostengono ciò1, ora possiamo elencare i prodotti, con le modalità di somministrazione, che permettono di portare alle piante le forze relative alla consociazione zodiacale di cui abbisognano. L’utilizzo di questi prodotti è quanto mai importante per una buona riuscita delle coltivazioni. ♦ Piante erbacee da orto, da seminativo e arbusti, interventi per sostenere la produzione: ♦ Piante arboree, interventi per sostenere la produzione: ♦ Piante erbacee essenziere (da olio), interventi per sostenere la produzione: ♦ Piante erbacee tintorie e aromatiche, interventi per sostenere la produzione:

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Vedere la dispensa “L’agricoltura come via di spiritualizzazione della Terra”. 19

Il ritirarsi degli Io di Gruppo

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

♦ Piante erbacee medicinali, interventi per sostenere la produzione:

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& I due prodotti “apriporta” ai trattamenti omeodinamici

Affinché le piante ed i terreni possano diventare ricettivi agli interventi omeodinamici è indispensabile che si intervenga su di essi con il prodotto ARMONIZZATORE E DEPURATORE (cod. A 01) per 3 volte per coltura o 1 volta ogni cambio stagione per stimolare i processi di decadimento delle sostanze dannose e riarmonizzare la vita nel campo. L’agricoltore sceglierà la maggior intensità dei trattamenti proporzionalmente all’incidenza dei seguenti fattori dannosi: residui di trattamenti chimici, piante deboli, poco vitali, piante coltivate in modo scorretto, terreno troppo povero. A tal fine leggere il capitolo AVVERSITA’. Si ricorda ancora l’importanza del prod. ORO PERDONO (cod. B 79) per i terreni che hanno subito pesanti lavorazioni o livellamenti (v. punto 10).

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) @ $ L’esperienza ha dimostrato che una pianta disarmonica (a causa ad es. di una scelta sbagliata del momento della semina, o di un trapianto troppo profondo, di debolezza genetica, ibridazione, disaccordi tra porta innesto ed innesto o di avversità atmosferiche e stagionali), viene più o meno velocemente, ma inesorabilmente, eliminata dalla Natura. Ciò avviene “grazie” a due “aiutanti”: i funghi e gli insetti. E’ pertanto un controsenso volersi accanire contro questi parassiti, dato che intervengono per svolgere il compito che gli è stato affidato dalla Natura e di cui spesso l’agricoltore è il vero elemento scatenante. Da quanto esposto, consegue che una pianta può definirsi sana ed avere uno sviluppo armonico unicamente se è collegata alla sua matrice spirituale, da noi denominata Principio Individuale di Specie o Io di Gruppo.

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Trattare preventivamente

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2 $ @ 9 Ricordiamoci che è fondamentale trattare preventivamente le piante; ciò richiede una attenzione e partecipazione particolare da parte dell’agricoltore. Esiste un sottile collegamento tra l’agricoltore, la pianta, l’ambiente ed i parassiti. Spesso questi ultimi non sono altro che lo specchio esteriore di qualcosa di non armonico che vive in noi. 20

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

Questo tema è molto delicato e lo abbiamo trattato nella nostra dispensa dal titolo “Comprendere e Curare le Parassitosi” nella quale questi collegamenti sono stati evidenziati. Da ciò scaturisce la possibilità di controllare la presenza dei parassiti anche con la sola nostra azione di coscienza rispetto alla disarmonia interiore ed esteriore.

NOTA: qualora l’intervento non desse i risultati sperati ricordiamo che il parassita è sempre una immagine esteriore di una nostra disarmonia; coscientizzata la disarmonia, e operando per la sua trasformazione, cessa questa ragione di manifestazione del parassita. In certi casi è anche opportuno agire in modo più articolato secondo le leggi spirituali della Vita che nella sua essenza è amore e non lotta. Ci si rivolgerà quindi all’Io di Gruppo del parassita affinché si liberi delle forze distruttrici ed aggressive che lo stanno cateterizzando. Al contempo ci si rivolgerà all’Io di Gruppo degli insetti antagonisti naturali affinché intervenga con i suoi “figli” sui parassiti che non vogliono rinunciare alla loro aggressività. Un terzo intervento consisterà nel formulare un pensiero di aiuto verso l’Io di Gruppo della pianta parassitata affinché aiuti i suoi “figli” a resistere al parassita ed a rigenerarsi. )

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$ Importanza del ritmo Alla base di quanto andremo ora a spiegare vi è la considerazione che la vita si basa sul ritmo (sistole – diastole, espansione – contrazione, giorni, stagioni, ecc.). Nel nostro lavoro agricolo già utilizziamo la forza del ritmo in diverse applicazioni: dinamizzazione dei preparati, cadenza settimanale o in giorni zodiacalmente interessanti per i trattamenti, ecc. Sorge la possibilità di scegliere il tipo di ritmo in base al tipo d’impulso che vogliamo portare: di aiuto (ciò vale genericamente per i prodotti cosiddetti “PRO”), o di allontanamento (per i prodotti “REPEL”). Per l’azione “PRO”, il ritmo di applicazione – prendendo spunto dalla metrica greca – sarà il Giambo, cioè breve – lungo (con accento sul breve). Una prima applicazione di ciò potrà essere: trattare una volta; seguono tre giorni di pausa; trattare; ancora tre giorni di pausa; trattare; tre giorni di pausa. Trattando con questa cadenza si aumenta l’effetto del trattamento di circa 10 volte. Si ricorda che l’azione repellente riguarda solamente i prodotti specifici contro i vari parassiti. Tutti gli altri prodotti sono da considerarsi “PRO” e quindi anche per gli antiparassitari ad azione generica bisogna eventualmente trattare in giambo.

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Il ritmo Giambo

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

Un nuovo modo per inserire il ritmo desiderato Esempi di applicazioni dei ritmi con l’irroratore (inserimento del ritmo mediante regolazione del getto): ♦

Infestanti: Se le infestanti sono in fase di riposo vegetativo è sufficiente trattare con il prodotto Y 02 con ritmo Giambo ed esse ridurranno l’impulso vegetativo. Qualora fossero già in fase vegetativa è bene effettuare una sarchiatura e trattare entro 7 gg. con: ο ARMONIZZATORE E DEPURATORE (cod. A 01) (in Giambo) a cui far seguire il giorno dopo il ο REPEL INFESTANTI GENERICO (cod. Y 02) (in Giambo, di Lunedì); ο ARMONIZZATORE E DEPURATORE (cod. A 01) (in Giambo, immediatamente dopo). NOTA: sarchiare possibilmente con Luna in CANCRO o CAPRICORNO.



Funghi:



Insetti:



Virus:



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L’animale è oggigiorno sempre più “uscito di scena” dall’azienda agricola. Motivi oggettivi hanno determinato ciò. La nostra visione rivaluta la presenza dell’animale, sia come produttore di carne, latte o di letame sia di lavoro. A nostro avviso l’animale può ancora svolgere il suo ruolo cardine nell’economia materiale e spirituale dell’azienda. Soprattutto nei trasporti interni, ma anche nelle lavorazioni del terreno, l’animale è stato troppo presto abbandonato per essere sostituto dal trattore. E’ chiaro che una rivalutazione del ruolo dell’animale prevede ormai una nuova forma di organizzazione del lavoro aziendale. Una volta la stalla era il lavoro del “nonno” (quanta esperienza era necessaria per accudire o “capire” le bestie?!), ma ora – abbandonata la famiglia patriarcale – nessuno (forse anche giustamente) si sente di vivere sacrificato nel legame con la stalla. Per reinserire l’animale è perciò necessario creare delle nuove forme sociali tra agricoltori. Delle specie di stalle sociali dove a turno vari agricoltori accudiscono il bestiame anche degli altri. Siamo maturi a ciò? 22

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

L’animale però svolge anche un’altra azione nell’azienda. Questa è un’azione molto sottile: esso “scarica” tutte le tensioni animiche dell’agricoltore attraverso di sé nella terra. Esso diventa quindi una specie di “sacrificato” per il bene e l’armonia aziendale e umana. Il tema dell’animale risulta essere così complesso che il presente manuale non può trattarlo; cenni sui vari tipi di letame che le varie specie producono, come cenni sul foraggiamento, si possono trovare nel lavoro “Quattro Aspetti dell’Organismo Agricolo”. Per aiutare l’essere dell’Ape sono stati elaborati due prodotti: il PRO FAMIGLIA APE (cod. Z 15), che protegge l’arnia durante tutto il periodo della covata, ed il REPEL PARASSITI APE (cod. Z 16), che rende l’ambiente attorno alle arnie sfavorevole alla proliferazione dei parassiti. Entrambi questi prodotti devono essere irrorati attorno all’arnia per un raggio di circa 10 m. Indicazioni più precise si possono trovare nelle dispense: “Comprensione ed allevamento degli animali secondo il metodo omeodinamico” ed “Apicoltura ed evoluzione dell’ape”. Qui possiamo solo dire che l’uomo ha il compito morale di aiutare l’evoluzione dell’animale, compito iniziato migliaia di anni fa con il processo dell’addomesticamento. Proseguendo in tale processo l’uomo dovrebbe ora far sì che l’animale possa vivere secondo i suoi istinti, secondo la sua natura, secondo le sue necessità: luce, aria e sole sono la vita dell’animale. Un nuovo rapporto con l’animale dovrebbe iniziare da una nuova strutturazione dei ricoveri, sia come forme, sia come materiali utilizzati, sia come illuminazione, che deve essere solare. L’animale deve potersi muovere liberamente nel recinto attorno al ricovero, dobbiamo rispettare l’indole e l’estro dei calori, la sua socialità, il suo desiderio di stare con l’uomo. È per tutti questi motivi che non tratteremo questo tema dettagliatamente, anche perché il “taglio” del presente lavoro tenderebbe a presentare l’animale soprattutto come “produttore” di letame; e questo, come accennato, sarebbe molto riduttivo. Quando parliamo di animale dal punto di vista agricolo non dobbiamo però pensare solo al bovino o al cavallo. La vita animale presente in un’azienda è enormemente più ricca; essa infatti comprende oltre agli animali da allevamento anche quelli liberi e quelli semi – liberi. Ci riferiamo alle api, alle formiche, ai lombrichi, agli insetti, agli uccelli, ai piccoli mammiferi, ecc. Ognuno di essi porta un impulso, una forza, un’azione nell’azienda. Ciò vale proprio per tutti questi nostri compagni. Martin Pfeiffer, nel suo libretto “L’Individualità Agricola Immagine dell’Uomo” (ed. Antroposofica), ha trattato magistralmente quest’ultimo argomento.

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Aspetti “sottili” della presenza dell’animale

Prodotti per l’apicoltura

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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La prima regola da seguire riguarda la scelta della pianta e le modalità di piantagione. Riguardo alla scelta raccomandiamo all’hobbista di preferire portainnesti “forti” o piante innestate sul “franco” che saranno più resistenti alle avversità (malattie, siccità, temperature, ecc.) e più longeve. Come aspetti negativi avranno il portamento alto (difficoltà di raccolta) e la ritardata entrata in produzione (anche 5/7 anni dopo). Riteniamo però che il bilancio totale sia sempre favorevole2. Riguardo alle modalità di piantagione non ci stancheremo di raccomandare che la zona del “colletto” della pianta (riconoscibile per la colorazione più scura) sia sempre fuori dal terreno. Ciò è della massima importanza in quanto nelle zona del colletto avviene l’incrocio tra i vasi linfatici delle radici e quelli del fusto e forse non tutti sanno che questi due tipi di fasci scorrono invertiti all’interno della pianta. Precisamente nel fusto la linfa sale internamente al cambio e scende esternamente. Nelle radici la linfa sale esternamente e scende internamente.

La scelta del portainnesto

Il trapianto

LINFA ASCENDENTE CAMBIO LEGNO COLLETTO

INVERSIONE LINFA DISCENDENTE

Zona del colletto e inversione dei fasci linfatici L’interrare la zona del colletto farà si che la pianta cacci delle radici avventizie sopra di esso determinando uno scompenso nella circolazione linfatica. Ciò porterà squilibri e malattie per tutta la vita della pianta. Un’altra regola da osservare nel trapiantare una pianta è di rispettare – al momento del prelievo – l’orientamento che essa aveva nel vivaio, bisogna 2

Per maggiori informazioni vedere la dispensa “Principi di frutticoltura secondo il metodo agricolo omeodinamico” 25

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

quindi segnare con un pennarello ad esempio il sud sul tronco della pianta, al fine di reimpiantarla rispettando l’orientamento.

LEGACCIO TUTORE

COLLETTO COMPOST SEMIMATURO

COMPOST ANIMALE MATURO

TAGLIO CORRETTO DELLA RADICE

Il trapianto dei fruttiferi La buca di trapianto dovrà essere grande proporzionalmente alla povertà del terreno, mentre in terreni buoni potrà essere anche di ridotte dimensioni. È buona norma preparare la buca anche 5/6 mesi prima del trapianto in modo che le pareti interne si possano vivificare al contatto dell’aria. Al momento del trapianto è bene porre una palata di composto animale maturo sul fondo della buca; ciò non tanto per l’effetto concimante, quanto per stimolare il collegamento con il suo principio archetipico. L’irrorare la buca con il PRE SEMINA (cod. B 11), come l’immergervi le radici per una decina di minuti, favorirà l’attecchimento.

) % ) & & ; La pasta per tronchi agisce sul cambio della pianta, ossia dove “l’idea” dell’albero si incarna e vive, dove le nuove cellule si formano e all’esterno del quale le due linfe scorrono.

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

La pasta va spalmata dalla base fino alle prime forcelle dopo aver ben ripulito il tronco in tardo autunno o in febbraio quando non vi è pericolo di gelate.

PULIRE IL TRONCO DALLA BASE ALLE FORCELLE SPALMARE 1 CM DI PASTA ALLA QUALE SI AGGIUNGONO I PRODOTTI OMEODINAMICI DEL CASO

La pasta per tronchi . Sugli alberi si può intervenire anche con un metodo estremamente pratico e risolutivo per i vari problemi. Questo consiste nell’interrare a 50 cm di profondità sotto il fusto di ogni albero, una bottiglia chiusa contenente la seguente miscela di prodotti omeodinamici: IO GENERICO (cod. Y 03)3; PRE SEMINA (cod. B11); REPEL PARASSITI GENERICO (cod. Y01); ARMONIZZATORE E DEPURATORE (cod. A01); REPEL LUCE (cod. E 03), REPEL CALORE (cod. E 05), REPEL UMIDO (cod. E 01), PRO LUCE (cod. E 04), PRO CALORE (cod. E 06), ECC.; PRO LONGEVITA’ ALBERO (cod. B29); PRO ACQUA (cod. E 09). Il prodotto agirà molto lentamente (inizia ad agire dopo che il sistema bottigliaalbero ha ricevuto l’influsso benefico delle 13 Notti) per circa 30 anni, grazie alla porosità del vetro, irradiando il suo messaggio alla pianta.

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Questo prodotto ha cinque versioni: Y03/a, per alberi da frutto, Y03/b, per alberi da fiore, Y03/c, per alberi da foglia, Y03/d per alberi da legno e Y03/e per arbusti da foglia. 27

Una tecnica nuova

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

L’esperienza raccolta dopo varie migliaia di interventi, dimostra una maggior vigoria dell’albero unita ad una aumentata resistenza ai parassiti, che può raggiungere il 50 – 70%.

CIRCA 50 CM

FORO PRATICATO CON UNA TRIVELLA E POI RICHIUSO

Modalità di inserimento di una bottiglia sotto l’albero Potatura e luce

L’innesto

La potatura è un’operazione complessa che deve tener conto di svariati fattori che purtroppo esulano dal presente manuale. Gli innesti vanno effettuati in Luna Ascendente sia per quanto riguarda il prelievo della marza che il suo innesto nella nuova pianta che avverrà con la Luna Ascendente del mese seguente, dopo che la marza è stata riposta in cantina in un secchio contenente sabbia umida (v. figura).

1) prelievo della marza con luna ascendente e con pianta in riposo vegetativo 28

2) conservazione delle marze in sabbia umida in cantina

3) Innesto della marza con luna ascendente del mese seguente

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

La gestione delle marze Resta da segnalare un buon metodo molto pratico e semplice per il monitoraggio o la cattura massiva degli insetti dannosi. In una bottiglia di plastica usata praticare un foro nella parete verticale nel terzo superiore di almeno 5 cm di diametro; riempire di 1/3 la bottiglia di acqua e crusca (30 %) e aggiungere aceto (10 %) per aumentare la fermentazione. Questa miscela attira le mosche che vi annegano. Una ricetta più efficace prevede l’utilizzo di 1 litro di acqua, ½ Kg di zucchero; il tutto si scalda con un po’ di cannella e chiodi di garofano in polvere fino a quando si ottiene uno sciroppo. Trappola per insetti nocivi Nella bottiglia andrà posto 1/3 di miscela ed 1/3 di acqua. Raccomandiamo di tenere lo sciroppo in frigo per evitarne la fermentazione. Questo preparato attira i lepidotteri, la cui fermentazione richiama successivamente anche le mosche.

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Una trappola per tutte le mosche

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Si ricorda che una corretta concimazione seguita da un appropriato uso dei prodotti di sostegno alla vita della pianta agisce già in senso benefico limitando la virulenza degli attacchi. Se poi l’agricoltore avrà impostato il frutteto consociando diverse specie di alberi ed avrà inserito l’ape e la rana, allora avrà fatto molto come misura di igiene contro la virulenza delle parassitosi. Si ricorda che è pressoché impossibile che una pianta abituata da molti anni a trattamenti chimici possa reagire immediatamente ai trattamenti omeopatici (che non uccidono ma – riportando armonia – allontanano i parassiti), per cui è bene il primo anno seguire un “doppio binario” di trattamenti alternando quelli biologici a quelli omeopatici. Sarà cura dell’agricoltore tenere sempre di scorta il vecchio prodotto convenzionale da utilizzare in caso di emergenza onde non rischiare di perdere il raccolto. L’uso del prodotto ARMONIZZATORE E DEPURATORE (cod. A 01) farà sì che il periodo di transizione si accorci notevolmente. Vediamo ora come si può intervenire nei casi principali. 22 22C

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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metodo biologico: Si ricorda l’importanza delle consociazioni al fine di aumentare la produttività e la salute dei fruttiferi. A tale proposito vedere la dispensa “Le consociazioni vegetali su base zodiacale”.

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Le consociazioni

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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La vite è una pianta che ha concluso il suo ciclo evolutivo e quindi è estremamente debole. Lo si vede dalla sua incapacità ad autosostenersi e nella sua incapacità a resistere alle varie patologie. Per questi motivi la coltivazione della vite con metodi eco-compatibili è estremamente problematica, se non impossibile. La nostra esperienza al riguardo ci permette di affermare che solamente combinando i seguenti casi si riesce nell’impresa: ο Quando si sistemano le bottiglie contenenti i prodotti omeodinamici di aiuto sotto le viti; ο Quando si tratta il tronco con la pasta liquida (vedi Parte Seconda, voce A) integrata con i prodotti omeodinamici; ο Quando si imposta l’organismo agricolo di sostegno alla vite; ο Quando si praticano 1-2 irrorazioni con prodotto a base rameica (è sufficiente metà principio attivo); ο Quando si effettuano i trattamenti con il DIFFUSORE. Detto questo vediamo come si può aiutare la pianta a mantenersi ed a produrre.

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0 Per quanto già detto la difesa dalle patologie parassitarie è estremamente difficile se non nei casi in cui si procede come visto. )

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2 9 $ 9 $ In genere si combatte solamente contro la seconda generazione in quanto la prima non crea molti problemi. metodo biologico: Si usa il BACILLUS THURINGENSIS nella dose di 100/150 g/hl. Trattare alla sera e ripetere dopo 5-7 giorni. Per aumentare l’efficacia si può aggiungere 4

Per ulteriori informazioni vedere la dispensa “Coltivare la vite con il metodo omeodinamico”. 32

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

200 g/hl di ZUCCHERO BIANCO. L’azione è massima se non c’è troppo caldo e l’aria non è secca. Con 20 mm di pioggia il prodotto risulta dilavato. metodo omeodinamico: Si utilizza il prodotto REPEL PARASSITI GENERICO (cod. Y 01) o REPEL PARASSITI E INFESTANTI (cod. Y 04) (con le relative meditazioni), irrorato sotto chioma con le modalità già dette. 2 $ ,

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@ 3 -$ 2 Non esistono rimedi biologici o convenzionali contro le patologie da virus. metodo omeodinamico: Si utilizza il prodotto REPEL PARASSITI GENERICO (cod. Y 01) o REPEL PARASSITI E INFESTANTI (cod. Y 04) (con le relative meditazioni) con le modalità di cui sopra.

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È allo studio un nuovo prodotto omeopatico da aggiungersi al vino nei tini al fine di aumentarne la qualità soprattutto nei casi di difetti di fermentazione. Per approfondire l’argomento vedere la dispensa “Coltivare le viti con il metodo omeodinamico”.

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Una nuova metodologia

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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A ragione si può dire che l’olivo è una pianta che vive di “aria”. Il detto antico recita che l’olivo per crescere abbisogna di tre “esse”: sole, sasso e silenzio. Predilige terreni calcarei, non troppo ricchi di sostanza organica, assolati, teme i geli e l’eccesso di acqua, esso è quindi la tipica pianta mediterranea. Spesso ci si trova davanti a condizioni estreme di siccità, povertà del terreno, calore. Nascono così problemi di produttività e l’alternanza di produzione diventa una realtà. Se invece è piantato in un posto troppo umido (umido per lui), allora la mosca vi si insedia stabilmente. Con le note che seguono vedremo di dare alcune risposte a questi problemi principali.

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La sostanza organica

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Nella coltivazione dell’olivo il problema tipico dell’agricoltura mediterranea si presenta nei suoi aspetti classici; infatti l’eccesso di calore e di aria determinano un’eccessiva ossigenazione nel terreno, ragione per cui la sostanza organica in esso contenuta si riduce rapidamente. Per questi motivi dovremo far sì che il terreno sia il più possibile coperto e, contemporaneamente, aumentare il contenuto di sostanza organica dello stesso. Per realizzare ciò agiremo sui due fronti: quello delle “perdite” con l’inerbimento del terreno e quello delle “entrate” con la concimazione. $$#

0 Il compostaggio delle sanse e ramaglie

La sostanza organica su cui fare affidamento è in genere molto scarsa. Ricordando che in terreni siccitosi il prodotto finale della lombricocoltura è forse l’ideale (i lombrichi possono essere alimentati con gli sfalci dell’erbaio), l’unica sostanza sicuramente disponibile è la sansa del frantoio. A ciò si aggiungono le ramaglie della potatura. Qui di seguito si daranno le indicazioni per compostare queste due sostanze in modo da poter poi concimare l’uliveto. Per l’allestimento del cumulo abbiamo già dato le indicazioni necessarie (vedere prima parte, voce A punto 5), vediamo ora come adattare il cumulo all’uso specifico per piante di olivo. Si procede stendendo uno strato di ramaglia triturata o trinciata compostata da almeno 4 –5 mesi (rami di potatura di olivo o siepi) . La ramaglia deve essere di almeno 4-5 mesi affinché tutte le componenti del cumulo possano procedere 34

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

contemporaneamente nella maturazione. Se non si ha a disposizione la ramaglia triturata si può utilizzare della paglia di frumento. Si sparge uno strato di terra vegetale buona o cumulo vecchio misto come base e si aggiunge uno strato di sansa. Si continua spargendo uno strato di sansa misto al 20 % di ramaglia trinciata (sempre già compostata da almeno 4-5 mesi). Lo spessore di ogni strato non deve superare i 20 cm. Ad ogni strato si aggiungono la terra e gli ammendanti. Si prosegue con altri strati fino all’altezza di 1,5/2 metri. Per ogni metro cubo di sansa (10 q) si impiega la seguente miscela di ammendanti da preparare prima dell’allestimento :

Gli ammendanti

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20 / 35 kg di BENTONITE ventilata , meglio se del tipo sardo; 10 kg di ALGHE LITHOTAMNIO e in mancanza di queste CALCE SPENTA 5 kg di CENERE DI LEGNA (ottima quella di faggio); 10 % (pari a 1 q) di TERRA BUONA ORTIVA o di compost maturo prelevato da un cumulo vecchio . Alla fine si copre con TERRA (per creargli la “pelle”). Se non si è riusciti ad allestirlo all’ombra si deve ombreggiarlo con tavole (ottime le persiane o gli avvolgibili vecchi). Ricordare sempre di inserire il PREPARATO UNICO PER CUMULO (cod. B 42). $ 2

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Irrorare con il prodotto FRUTTO PIÙ (cod. B 23) di Domenica o in giorni di Leone almeno 10 giorni prima della raccolta per avere maggiore resa in olio. Nel caso di autunni piovosi anticipare e ripetere l’operazione.

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L’alternanza si verifica quando vi è stress da temperatura e umidità; la temperatura ottimale per l’olivo e’ tra + 5 e + 35 gradi centigradi. ο Nell’anno di carica irrorare il prodotto PRO LUCE (cod. E 04) alla differenziazione delle gemme (due mesi prima della fioritura, cioè in gennaio – febbraio). Questo per differenziare la gemma a fiore. Irrorarlo di mattina, in giorni di Gemelli, Bilancia, Acquario o di Venerdì. ο Nell’anno di scarica irrorare il prodotto omeopatico PRO FIORITURA SUBITO (cod. B 20) all’inizio della fioritura e successivamente il PRO 35

I trattamenti

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

ALLEGAGIONE (cod. B 21) in piena fioritura per favorire l’allegagione. Dato che un’irrorazione ha effetto per una settimana, ripetere una o due volte. ο La potatura tardiva e ricca stimola la fruttificazione; quella precoce e povera stimola la formazione di vegetazione.

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La bottiglia sotto l’albero

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(vedere anche il capitolo sul frutteto) 2 9 2

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Non esistono possibilità di intervento reali con modalità biologiche (nemmeno convenzionali). metodo omeodinamico: Seguire le stesse modalità di intervento indicate per la Mosca.

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Poiché l’olivo è una pianta che ha bisogno di poco nutrimento per sopravvivere (vive “d’aria”), per aumentare la quantità di prodotto si deve agire sul polo calcareo della pianta. 36

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

Nei terreni a matrice calcarea ci saranno maggiori problemi di attacchi parassitari, quali cocciniglia e fumaggine, mentre sarà più facile avere abbondanti raccolti. Nei terreni a matrice silicea invece ci saranno più aridità e problemi legati alla infestazione da mosca; a compensazione, il prodotto sarà qualitativamente superiore .

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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L’ambiente

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Elemento fondamentale per la conduzione dei seminativi è l’impostare una corretta rotazione. Molti sono i fattori che la determinano, da quelli pedologici (tipi di terreno, franco di lavorazione, esposizione, pendenza, ecc.) a quelli climatici (temperature, piovosità, distribuzione della pioggia nel corso dell’anno, ventosità, ecc.), a quelli relativi all’approvvigionamento della sostanza organica per la concimazione (stalla, tipo di animale, sovescio, attrezzature in dotazione, richiesta di mercato, ecc.).

Una rotazione più completa potrebbe essere: ο mais (o bietola o girasole o patata); ο dopo la raccolta, semina sul sodo di avena + veccia + pisello per sovescio; ο soia (preceduta da una minima lavorazione con l’erpice a dischi); ο orzo seminato sul sodo; ο intersemina in primavera di trifoglio repens + violetto; ο set-aside coperto con trifoglio; ο 1 o 2 erpicature con l’erpice a dischi e poi semina di mais (o bietola o girasole). Ed ora alcuni consigli pratici: ο Per le intersemine distribuire il seme con l’ultima sarchiatura. ο Piuttosto che un’aratura è meglio effettuare 2 passaggi con l’erpice a dischi. ο Se non in casi particolari è sempre meglio il miscuglio che l’erbaio monofita. ο Anche i cereali da paglia traggono giovamento dalla mescolanza di più varietà.

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Per ulteriori informazioni vedere la dispensa: “Coltivare i cereali con il metodo omeodinamico”. 38

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Arare e concimare in tarda estate evitando la lavorazioni profonde. Il letame compostato và leggermente interrato. Eseguire queste operazioni con Luna Discendente preferendo giorni di Fuoco se si vuole stimolare la qualità nella granella, preferendo l’impulso della costellazione del Capricorno se c’è il reale pericolo di siccità. L’allettamento viene favorito da un’eccessiva concimazione, anche se organica. Altrettanto il far seguire il frumento ad un medicaio di 2 o più anni, induce il fenomeno dell’allettamento. La soia invece - pur essendo una leguminosa azotofissatrice - non apporta eccessivo azoto al terreno ed è quindi da considerarsi un’ottima coltivazione da far precedere al frumento. Nel caso di scarsa concimazione si può aiutare il terreno irrorando il PRO HUMUS (cod. B 12) e il PRE SEMINA (cod. B 11).

Il periodo che va dalla metà della maturazione cerosa a quella finale (verso i primi di giugno) è il momento in cui nel chicco inizia il processo di formazione del glutine (a cui è dovuta l’elasticità nell’impasto della farina). Questo processo si può favorire spruzzando 1-2 volte il prod. PRO GLUTINE (cod. B 24) di Giovedì.

Il frumento

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Il Glutine

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Anche l’orto deve essere impostato con un’accurata rotazione tra le parcelle. L’esperienza consiglia di dividere l’appezzamento, ad esempio, in 6 grosse parcelle che ospiteranno le seguenti piante: 1: grandi consumatori (porro, zucca bernoccoluta, sedani, cavoli) da concimare abbondantemente con compost di 5/6 mesi. Irrorare ripetutamente con PRE SEMINA (cod. B 11) e PRO HUMUS (cod. B 12). Irrorare anche con il PRO AZOTO (cod. B 61) in maggio. 2: medi consumatori (cipolla, zucchina, melanzana, paprica, patata, bieta, cicoria, rape rosse) da concimare mediamente con compost di 6/8 mesi. Irrorare con il PRE SEMINA (cod. B 11) e PRO HUMUS (cod. B 12). 3: deboli consumatori: (insalate, radicchio, carote, fagioli e piselli alti) usufruiscono dei resti di concimazione delle altre parcelle. Irrorare solo con il PRE SEMINA (cod. B 11). 4: risparmiatori (fagioli e piselli bassi, soia) a questi si aggiungono le aromatiche e le medicinali. Irrorare solo se necessario con il PRE SEMINA (cod. B 11) (ricordarsi del BAGNO SEMENTE AZOTOFISSAZIONE – cod. S 13). Queste quattro parcelle vanno poste in rotazione annuale in modo che alla 1 segua la 2, alla 2 la 3 e così via ogni anno.

ANNO I II III IV V VI VII VIII

n.1 n.4 n.1 n.2 n.3 n.4 n.5 n.5

ROTAZIONE DELLE PARCELLE n.2 n.3 n.4 n.5 n.3 n.2 n.1 n.5 n.2 n.5 n.4 n.3 n.3 n.5 n.1 n.4 n.4 n.5 n.6 n.1 n.1 n.5 n.6 n.2 n.2 n.1 n.6 n.3 n.3 n.2 n.6 n.4

n.1 = FORTI CONSUMATORI n.2 = MEDI CONSUMATORI n.3 = POCO CONSUMATORI

n.6 n.6 n.6 n.2 n.2 n.3 n.4 n.1

n.4 = RISPARMIATORI n.5 = POMODORI n.6 = FRAGOLE

Schema di rotazione delle parcelle 5: pomodori. Questa è una parcella che resterà stabile per 2 anni, al terzo entrerà nella rotazione prendendo il posto della n.3 che passerà ad ospitare i pomodori. I pomodori vanno trattati ripetutamente con il PRE SEMINA (cod. B 11) e con il PRO HUMUS (cod. B 12), se necessario anche con il PRO AZOTO (cod. B 61). 6

Per ulteriori informazioni vedere la dispensa “Orticoltura secondo il metodo omeodinamico” 41

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

6: fragole. Anche questa è una parcella che resterà stabile per 2 anni sfasati però rispetto alla 5, in modo che al quinto anno entrerà in rotazione al posto della 4 di partenza che andrà ad ospitare per quattro anni le fragole. Trattare con il PRE SEMINA (cod. B 11) e FRUTTO PIÙ (cod. B 23). Proseguendo nell’impostazione dell’orto si raccomanda la scelta di impostare la coltivazione su filare e non a parcella rettangolare. Ciò permetterà notevole risparmio nel lavoro di sarchiatura delle infestanti ed un più facile avvicendamento delle colture.

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Per l’orticoltore hobbista, ma anche per il semi professionista, è quanto mai utile utilizzare il sarchiatore a ruota.

Il sarchiatore a ruota Il sarchiatore a ruota è un antichissimo attrezzo che permette di moltiplicare lo sforzo dell’uomo nei lavori agricoli. Ciò grazie alla ottimizzazione del sistema di forze uomo/ruota/terreno. caratteristiche ο costruzione in robusto acciaio zincato a caldo per evitare le corrosioni; 42

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

ο peso complessivo circa 10 kg; ο ingombro cm 1950x 60 di larghezza; ο stegole completamente piegabili in avanti per ridurre l’ingombro per il trasporto (cm 1150 x 40 x 40); ο stegole regolabili in altezza per adeguarsi all’operatore; ο stegole spostabili da ambo i lati per permettere di non calpestare il lavoro effettuato; ο ruota dura dal diametro di 30 cm e munita di lama pulisciruota (utile quando si lavora su terreni bagnati); ο tutti i bulloni per il montaggio e le regolazioni sono muniti di manopola di plastica al fine di non dover utilizzare chiavi meccaniche in campo; ο portattrezzi costituito da tre barre trasversali in acciaio a “U” da mm 30 x 3 x 600 con vari fori in modo da alloggiare gli attrezzi a diversa distanza tra di loro e dalla ruota; ο le barre possono ospitare altre tre barre (di sezione minore) al fine di allargare il fronte di lavoro (ad es. 5 sarchiatori per 4 file di carote o altro); ο il portattrezzi è fissato su due barre longitudinali in acciaio ad “U” da mm 30 x 3 al fine di poterle prolungare posteriormente e montare altri attrezzi per operazioni multiple (ad es. sarchiatore più seminatrice più ruota a rullo), ciò anche su più file; ο tutto il sistema portattrezzi è regolabile al fine di ottimizzare l’angolo di penetrazione degli attrezzi nel terreno; ο la piastra a cui sono collegate le stegole è dotata di apposita foratura supplementare per permettere portare in campo più attrezzi a seconda delle varie operazioni da farsi; ο in caso di terreni più compatti o di improvvise resistenze la barra trasversale che collega le stegole può diventare un terzo punto di spinta (oltre i manici delle stegole) tramite l’addome dell’operatore; ο analogamente nel caso di ostacoli ancor più resistenti l’operatore può aumentare lo sforzo puntando un piede sulla piastra di attacco delle stegole e spingendo l’attrezzo; ο si consiglia di operare con un movimento ritmico cadenzato sul passo. gli attrezzi ο tutti gli attrezzi hanno la parte operante nel terreno in acciaio INOX al fine di evitare corrosioni, perdite di affilatura e conseguentemente minor rendimento; ο tutti gli attrezzi sono facilmente montabili mediante due bulloni muniti di manopola per l’avvitamento senza dover utilizzare chiavi; ο gli attrezzi montabili sono: ο sarchiatori di diversa larghezza (15 - 20 -25 cm); ο ripuntatori con estremità a taglio (per fendere il terreno); ο ripuntatori con estremità a zampa d’oca ( per sollevare il terreno); ο assolcatore regolabile per l’esecuzione dei solchi di semina; ο seminatrice di precisione (in fase di ultimazione). Il motore È in fase di studio una versione motorizzata del sarchiatore.

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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' @ 22C La parte di queste piante che ci interessa ai fini alimentari è la foglia. Di questa foglia a noi interessa solo la parte bassa. Per sviluppare la parte bassa della foglia dovremo seminarli nella settimana dopo la Luna Piena dopo le 18 di sera (impulso alla formazione di foglie). Se ciò coincide anche con un giorno di Toro, avremo inserito un impulso alla formazione di “foglie basse". Si ricorda l’importanza di usare il BAGNO SEMENTE GENERICO PRODUZIONE (cod. S 01). Durante la crescita si provvederà a sarchiare regolarmente la pianta in giorni di impulso alla Vigoria in modo da trattenere in basso la formazione della foglia. Per evitare che i finocchi vadano in seme è necessario tenere in estate il terreno sempre umido.

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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L’ambiente protetto (serra, tunnel, ecc.) ha la caratteristica principale di isolare la coltura dal fluire delle forze cosmiche. Ciò non avviene solo nel caso della copertura in vetro, mentre negli altri casi (PVC, Polietilene, Vetril, Policarbonato, ecc.) l’isolamento sarà dell’80%. Conseguentemente a ciò bisognerà porre particolare cura nel rinforzare il collegamento della pianta con l’Io di Gruppo e con la Vita Diffusa del Cosmo. Per ottenere questo si può operare come segue: ο irrorazione con l’AIUTATORE PER PIANTE ORTIVE (cod. G 11) il 24/12 durante le 13 Notti Sante di Natale (un solo trattamento); ο irrorazione c.s. ripetuta durante il corso dell’anno (ogni cambio di stagione) quando la Luna si trova nella costellazione di riferimento; ο irrorare ogni mese con il prodotto specifico all’Io le piante nate da talea; ο effettuare il Bagno Seme con il prodotto S 01.

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La perdita di forze cosmiche

% L’unilateralità della monocoltura

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La somministrazione di prodotti omeodinamici può avvenire in vari modi: ο con irrorazione mediante lancia (diluire 1 a 4.000 e irrorare 4 l ogni 1.000 m2); ο attraverso l’impianto di irrigazione avendo cura di aumentare la dose del prodotto apportato a 7 ml di prodotto in 1000 litri ogni 1000 metri quadrati. Nel caso di un apporto di acqua di 10.000 litri per 1000 metri quadri la dose del prodotto deve salire a 12 ml. In ogni caso è bene che tra un trattamento ed un successivo adacquamento, o successivo trattamento, siano trascorsi almeno 7 giorni. Ciò vale anche per il prodotto migliorativo dell’acqua di irrigazione. In casi di necessità (es. funghi), ripetere il trattamento come da calendario. Sia la pompa che il circuito di erogazione non devono portare residui di trattamenti chimici e pertanto devono essere accuratamente lavati con soda caustica e ben sciacquati.

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Prodotti omeodinamici nel tunnel

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Compatibilmente con le colture, si raccomanda di scoprire le serre per il maggior tempo possibile in modo che ricevano la pioggia e le forze cosmiche.

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Le norme per una buona floricoltura possono così riassumersi: Il floricoltore, per ragioni di mercato, è sempre stimolato a “forzare” la sua coltura, ma nel caso di utilizzo dei preparati omeodinamici in sovradose si può determinare l’effetto contrario, ossia la pianta non riesce più ad assimilare gli stimoli causa proprio l’eccesso di stimoli ricevuti. In questo caso bisogna lasciar “riposare” la pianta per 20/30 giorni, irrorare una volta il prodotto ARMONIZZATORE E DEPURATORE (cod. A 01) e chiedere consiglio ad un tecnico dell’Associazione.

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Lo shock da eccesso di stimolazione

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Al di là della necessità di seguire le tecniche idonee alle varie specie coltivate, consigliamo un semplice accorgimento riguardo al loro habitat ideale. Le piante con bordo fogliare liscio preferiscono ambienti semi illuminati e abbondante apporto di acqua. Al contrario le piante con bordo seghettato (gesto della luce) od a aghi, preferiscono esposizioni in piena luce e scarso apporto di acqua. Un altro “trucco” consiste nell’utilizzare l’acqua (raffreddata) di bollitura delle verdure per innaffiare le piante. L’azione dei vari principi presenti (tra cui i sali minerali) avrà un effetto quanto mai positivo sulla salute e vigoria delle piante. In generale, per le piante d’appartamento, consigliamo di utilizzare i seguenti prodotti omeodinamici: ο CONCIME LIQUIDO (cod. D 01) una volta al mese, in aggiunta all’acqua di innaffiatura: esso sostituisce al 50-70% la concimazione organica; ο PRO FIORE RECISO (cod. D 02) da aggiungersi all’acqua nei vasi ad ogni cambio della stessa: allunga la freschezza del fiore del 30-50%; ο PRO FIORITURA (cod. D 03) per stimolare la fioritura. Si irrora finemente in fase di inizio di fioritura; ο REPELLENTE PARASSITI GENERICO (cod. D 04) prodotto generico repellente per tutte le principali avversità delle piante (funghi, virus, insetti, batteri); ο PRO TURGORE DELLA FOGLIA (cod. D 05) per stimolare una colorazione verde scuro della foglia. Si aggiunge all’acqua di irrigazione.

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Due piccoli “trucchi”

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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Per l’uomo odierno - con la sua razionalità legata alle leggi della materia quanto espresso qui di seguito può essere classificato come un cumulo di assurdità. Noi però crediamo fermamente nella validità dei concetti che andiamo ad esporre, anche perché oltre 10 anni di sperimentazione in Italia ed all’estero ne hanno confermato la validità. Lasciamo alla spregiudicatezza del lettore il cogliere in libertà queste nuove ipotesi, ricchissime di profondi risvolti pratici per l’agire agricolo. Io di Gruppo ed Archetipi

Dalla scienza dello spirito antroposofica apprendiamo che, nel periodo dell’anno che va dal 25 dicembre al 6 gennaio avviene la massima discesa, dalle sfere spirituali, degli impulsi propri dei Principi Individuali di Specie o Io di Gruppo o Archetipi del regno minerale, vegetale, animale e dell’uomo. Brevemente accenneremo al fatto che per Principio Individuale di Specie o Io di Gruppo si intende un’entità spirituale dotata del principio dell’autocoscienza (cioè dell’Io) e che perciò evolve al pari di tutte le altre entità dotate di tale principio (come ad es. gli uomini). Questa entità agisce dai mondi spirituali sugli esseri ad essa collegati e tramite essi procede nella sua evoluzione. Ad esempio l’Io di Gruppo delle solanacee agisce ed evolve attraverso appunto le solanacee, che ne diventano pertanto una sorta di organo di percezione, e lo stesso avviene per i vari tipi di minerali e di animali (i leoni, i gatti, i lombrichi, le aquile, ecc.). Vari Principi Individuali di Specie fanno riferimento ad un unico Archetipo: ad esempio leoni, gatti, leopardi, ecc. fanno riferimento all’Archetipo “felini"; topi, castori, ecc. fanno riferimento all’Archetipo “roditori". Questo Archetipo risiede nella sfera zodiacale. La combinazione dei vari aspetti planetari determina la qualità nella manifestazione di uno o dell’altro dei Principi Individuali di Specie Animali. Da ciò nasce la cosiddetta “indole". Si può però vedere un accorpamento ulteriore negli animali (o nei loro Io), accorpamento che possiamo trovare ad es. negli animali di “testa", o in quelli di “ritmo", o in quelli di “metabolismo". Questo ulteriore accorpamento è un altro aspetto dell’azione dell’Archetipo. Per le piante il discorso diventa un po’ diverso, infatti anche esse hanno l’Io di Gruppo nella sfera planetaria e l’Archetipo nella sfera zodiacale, che si manifesta nel fatto che tutte le piante (ossia la manifestazione di tutti gli Io di Gruppo 48

...

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

vegetali) si sviluppano seguendo le quattro fasi di radice – foglia – fiore – frutto. Se questo quadruplice aspetto è comune a tutte le piante significa che le abbraccia tutte e pertanto deve trovarsi nella sfera zodiacale, ossia nella sfera che avvolge il mondo dei pianeti. Resta il lavoro di ricercare la costellazione di riferimento dei vari animali e delle piante. Per quanto riguarda il regno minerale troveremo gli Io di Gruppo di questo regno in sfere più alte rispetto a quelli dei vegetali, che a loro volta sono più in alto di quelli degli animali.

...e minerali

Ne consegue che quelli umani (senso della tribù, del clan, ecc.) stanno più in basso di tutti, cioè più vicini agli esseri a loro collegati: in questo caso appunto agli uomini. Infatti è pressoché ultimato il processo evolutivo di questi Io con la loro individualizzazione, ossia con il frammentarsi in Io individuali perdendo il loro carattere collettivo: in altre parole siamo passati dal senso del gruppo (clan, tribù, famiglia) al sentirsi un essere proprio, individualizzato. Questa è stata l’evoluzione degli Io di Gruppo che aleggiavano sugli uomini fino a pochi secoli fa. Ovviamente vi sono popoli e situazioni diverse (età, cultura, esperienze, ecc.), da cui la molteplicità delle situazioni reali nel mondo. Quando un Io di Gruppo ha finito la sua evoluzione allora non ha più bisogno dei suoi organi di “esperienza” e le piante e gli animali ad esso collegati si ritirano e scompaiono dall’evoluzione.

Loro evoluzione

Fatta questa premessa possiamo vedere come agiscono ora gli Io di Gruppo e se l’uomo - che ha raggiunto l’Io individualizzato - può ora aiutarli nella loro evoluzione. Da quanto detto dovrebbe risultare chiaro che aiutarli nella loro evoluzione vorrà dire almeno due cose: aiutarli a manifestarsi e aiutarli affinché possano fare le loro esperienze in modo corretto. Il presente lavoro tratterà il primo punto, ossia come aiutarli a manifestarsi; il secondo punto è la pratica di una agricoltura e di un allevamento eco-compatibile. Con l’occasione ribadiamo il nostro convincimento che il miglior metodo in tal senso è quello biodinamico - omeodinamico, con alle spalle la scienza dello spirito così come data da Rudolf Steiner. Ci si potrebbe chiedere se questo procedere non è un interferire nella loro azione e che forse sarebbe meglio lasciare le cose come stanno. A questa domanda - peraltro eticamente corretta - si può rispondere che queste azioni spirituali hanno bisogno di condizioni meteorologiche “cosmiche” quali il freddo (e meglio sarebbe il gelo) per manifestarsi compiutamente. Ora è da tutti risaputo che gli inverni ormai da molti anni sono sempre meno freddi, che si assiste ad un riscaldamento generalizzato della Terra e quindi - in ultima analisi - ad un ostacolo oggettivo al loro agire. Anche le sempre maggiori avversità che colpiscono le nostre colture possono essere viste come una minor difesa delle stesse causata dal minor collegamento con la propria patria spirituale. Per chi volesse approfondire ulteriormente questo argomento, rimandiamo al lavoro di S. Prokofieff “Le 13 Notti Sante e le Gerarchie Spirituali” ed. Arcobaleno ed alla nostra dispensa “L’azione delle 13 Sante Notti nel piano fisico, eterico, animico e spirituale ”. 49

Azioni spirituali ed inverni rigidi

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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4 Tempo e Spazio

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Nel processo di omeopatizzazione si può variare il tempo ed il gesto della potentizzazione e si può così accedere alle leggi del tempo e dello spazio. Praticamente si può potentizzare con i tempi corrispondenti ad i vari pianeti ed alle varie costellazioni. Le tracce per questo lavoro si trovano nella 5° conferenza del Corso di Agricoltura di R. Steiner. Diventa così chiaro che una volta individuato il rapporto tra le principali piante e la sfera planetaria e zodiacale si può aiutare la discesa di un impulso spirituale specifico.

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Qualora non si fosse riusciti a trattare i campi o le piante, oppure qualora si desiderasse una risposta maggiore, si può effettuare lo stesso trattamento che si sarebbe effettuato durante le 13 Notti utilizzando nei mesi successivi il giorno corrispondente alla costellazione desiderata. In questo caso il trattamento sarà effettuato di seguito nelle sere corrispondenti alla costellazione che interessa. Al caso si può ripetere anche il mese successivo. Tre trattamenti eseguiti nel corso dell’anno equivalgono ad un trattamento effettuato durante le 13 Notti.

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)& L’obbligatorietà ad essere Soci

L’Associazione l’Albero della Vita, in assecondanza al suo Statuto, può fornire i prodotti delle ricerche dell’Istituto EUREKA e quant’altro precedentemente elencato, solamente ai propri Soci. 50

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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ARMONIZZATORE E DEPURATORE

A02 PURIFICATORE TERRENO E PROTEZIONE DAI PARASSITI A03 RIVITALIZZ. PIANTE RIGEN. PER SALMASTRO A 09 REPEL ASFISSIA RADICALE A19 REPELLENTE GASOLIO A20 REPELLENTE REFLUI CONCERIE A21 PRO COMBUSTIONE

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B06 PREVENZIONE AGGRESSIVITA’ PARASSITI B07 PRO CUTICOLA FRUTTO B08 RALLENTATORE CRESCITA (NANIZZANTE) B09 RINNOVAMENTO ALBERO B11 PRE SEMINA B12 PRO HUMUS B13 RADICE PIU’ B14 PRO RADICAZIONE TALEA B15 PRO ACCESTIMENTO B16 PRO LEVATA B17 REPEL ALLETTAMENTO B18 PRO LONGEVITA’ FOGLIA B19 PRO FIORITURA PER L’ANNO DOPO B20 PRO FIORITURA SUBITO B21 PRO ALLEGAGIONE B22 PRO FRUTTICINO B23 FRUTTO PIU’ B24 PRO GLUTINE B25 PRO RACCOLTA FRUTTO B26 PRO ERBAIO POLIFITA B27 PRO ERBAIO DI LEGUMINOSE B28 PRO FOGLIA VERDE 51

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

B29 PRO LONGEVITA’ ALBERO B30 PRO SAPORE B31 PRO ZUCCHERO B32 PRO FISSAZIONE OLIO E PRINC. ATTIVI B33 PRO ERBAIO DA HUMUS (GRAMINACEE) B34 STIMOLATORE DELL’APPARATO RADICALE B35 STIMOLATORE DELL’APPARATO FOGLIARE B36 STIMOLATORE DELL’APPARATO FIORALE B37 STIMOLATORE DELLA FRUTTIFICAZIONE B42 PREPARATO UNICO PER CUMULO B55 CICATRIZZANTE B56 PRO FISSAZIONE COLORE B57 PRO VITAMINA E (VITE) B58 PRO VITAMINA E (MELO) B60 AZOTO FISSAZIONE PER LEGUMINOSE B61 PRO AZOTO B62 PRO FOSFORO B63 PRO POTASSIO B64 PRO SILICE B65 PRO CALCIO B66 PRO ARGILLA B71 REPELLENTE AZOTO B72 REPELLENTE FOSFORO B73 REPELLENTE POTASSIO B74 REPELLENTE SILICE B75 REPELLENTE CALCIO B76 REPELLENTE ARGILLA B77 ORO PER CONFINAMENTO B78 ORO PER PROTEZIONE B79 ORO PERDONO B82 IMPREGNAZIONE PER DIFFUSORE (GENERICA) B84 IGIENE ALBERI B85 ORO PER FRUTTIFERI

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Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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C23 REPELLENTE UCCELLI C25 REPELLENTE VIRUS BATTERICO ALOE C29 REPELLENTE CANCRO PIU’ MAL DELL’INCHIOSTRO C34 REPELLENTE TOPO C35 REPELLENTE TAFANO C36 REPELLENTE TALPA C37 REPELLENTE CINGHIALE C39 REPELLENTE COCCINIGLIA C40 REPELLENTE GRAMIGNA C42 REPELLENTE ROMICE C43 REPELLENTE GRILLOTALPA C44 REPELLENTE CARBOCAPSA C45 REPELLENTE BALANINO C46 REPELLENTE ALTICA C47 REPELLENTE LEPRE C48 REPELLENTE RODILEGNO C49 REPELLENTE NUTRIA C54 REPELLENTE MOSCA DOMESTICA C56 REPELLENTE ZECCA DI CAMPO C57 REPELLENTE PULCE C58 REPELLENTE CIMICE C59 REPELLENTE GRAVONE (CALABRONE) C60 REPELLENTE CAMPI E.M. BASSA FREQ. (50 Hz – ELETTRODOTTI) C61 REPELLENTE CAMPI E.M. MEDIA FREQ. (100 – 1.000 Hz – RIPETITORI TV) C62 REPELLENTE C. E.M. ALTA FREQ. (MAGGIORI DI 1.000 Hz – CELLUL.) C70 REPELLENTE COCCINIGLIA ALLORO C71 REPELLENTE LUMACA C72 REPELLENTE MAGGIOLINO C73 REPELLENTE MOSCA OLIVO 53

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

% &

E)

)) &

F

D01 CONCIME LIQUIDO D02 PRO FIORE RECISO D03 PRO FIORITURA D04 REPELLENTE PARASSITI GENERICO D05 PRO TURGORE DELLA FOGLIA

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E

&

F

E01 REPELLENTE UMIDO E03 REPELLENTE LUCE E04 PRO LUCE E05 REPELLENTE CALORE E06 PRO CALORE E08 SOSTITUTO DEL BOSCO

% &

E/0

F

G01 APERTURA AGLI IO DI GRUPPO

13 NOTTI

G02 PRO ESSENZIERE (DA OLIO)

13 NOTTI

G03 PRO STRUTTURA TERRENO

13 NOTTI

G04 PRO MEDICINALI

13 NOTTI

G05 PRO HUMUS

13 NOTTI

G06 PRO AROMATICHE E TINTORIE

13 NOTTI

G11 PRO GRAMINACEE E CUCURBITACEE 13 NOTTI G12 PRO ORTIVE DA RADICE

13 NOTTI

G13 PRO ORTIVE DA FOGLIA

13 NOTTI

G14 PRO LEGUMINOSE E SOLANACEE

13 NOTTI

G15 PRO TUTTE LE FUNZIONI VITALI

13 NOTTI

G16 PRO VIGORIA

13 NOTTI

G17 PRO ALBERI FIORIFERI

13 NOTTI

G18 REPELLENTE SICCITA’

13 NOTTI

G19 PRO FRUTTIFERI

13 NOTTI

G20 PRO “GENERICO”

13 NOTTI

54

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

G21 PRO ALBERI DA LEGNO

13 NOTTI

G22 PRO ALBERI DA FOGLIA

13 NOTTI

G23 REPELLENTE INFEST. GAMICHE

13 NOTTI

G24 REPELLENTE INFEST. AGAMICHE

13 NOTTI

G25 REPELLENTE INSETTI TERRICOLI

13 NOTTI

G26 REPELLENTE INSETTI AEREI

13 NOTTI

G27 REPELLENTE FUNGHI

13 NOTTI

G29 REPELLENTE BATTERI

13 NOTTI

G32 REPELLENTE VIRUS

13 NOTTI

G33 REPELLENTE FREDDO

13 NOTTI

G34 ARMONIZZATORE E DEPURATORE

13 NOTTI

G35 PRO VEGETALIZZAZIONE TERRA

13 NOTTI

% &

E

& F

I02 AIUTATORE PER PIANTE ERBACEE ESSENZIERE (DA OLIO) I04 AIUTATORE PER PIANTE ERBACEE MEDICINALI I06 AIUTATORE PER PIANTE ERBACEE TINTORIE ED AROMATICHE I11

AIUTATORE PER PIANTE ERBACEE ORTIVE, CEREALI ED ARBUSTI AVENTI AGHI CHE CAPTANO LA VITA DIFFUSA

I12 AIUTATORE PRO IO PER PIANTE ERBACEE ED ARBUSTI I13 AIUTATORE PER PIANTE OFFICINALI CHE TRATTENGONO GLI IMPOND. I14

AIUTATORE PER LA MANIFESTAZIONE DELL’IO NELLA PARTE SUPERIORE DELLA PIANTA

I19 AIUTATORE PER PIANTE ARBOREE FRUTTIFERE I20 AIUTATORE PER PIANTE ARBOREE DA LEGNO I21 AIUTATORE PER PIANTE ARBOREE FIORIFERE (ORNAMENTALI) I22 AIUTATORE PER ARBOREE CON RICCO APPARATO FOGLIARE (LATIFOGLIE) I23 AIUTATORE REPEL FUNGO ESTERNO E INSETTO SUCCH. (TERAPIA) 55

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

I24 AIUTATORE REPEL FUNGO INTERNO E INSETTO MORSIC. (TERAPIA) I25 AIUTATORE PER RINFORZARE LA VIGORIA E IL METABOLISMO I26 AIUTATORE PER RINFORZARE LA PIANTA IN TUTTE LE SUE FUNZIONI

% &

E

F

L03 PRO NIGARI L10 ANTI SOTTOVUOTO L13 ANTI AGLIO E CIPOLLA L19 CIBO PLUS L20/1MIGLIORATORE PANIFICAZIONE – PRIMO E SECONDO IMPASTO L20/2MIGLIORATORE PANIFICAZIONE – TERZO IMPASTO L20/BPREPARATO PANE DI MICHELE L21 DEPURATORE PRE TRASFORMAZIONE ALIMENTARE L22 PRO QUALITA’ ALIMENTARE PER PRODOTTI TRASFORMATI L23 PRO CONSERVAZIONE VERDURE L24 REPEL OGM L31 REPEL RESIDUI TABACCO

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IO DI GRUPPO PIANTE GENERICO

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S00 BAGNO SEME GENERICO DI PROTEZIONE S01 BAGNO SEME GENERICO PRODUZIONE S02 BAGNO SEME PER RADICE S03 BAGNO SEME PER FOGLIA S04 BAGNO SEME PER FIORE S05 BAGNO SEME PER FRUTTO 56

F

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

S06 BAGNO SEME ANTISICCITA’ S07 BAGNO SEME ANTI GAS (SULFUR) S08 BAGNO SEME ANTIPARASSITARIO S09 BAGNO SEME ANTIUMIDITA’ S10 BAGNO SEME PROTEZIONE POLLINI (OGM) S13 BAGNO SEME AZOTO FISSAZIONE S33 BAGNO SEME PRO ERBAIO DA HUMUS S37 BAGNO SEME RIGENERAZ. II° ANNO S38 BAGNO SEME ANTI ALLETTAMENTO S39 BAGNO SEME RIGENERAZ. I° ANNO S40 BAGNO SEME PER OLIO NELLA RADICE S41 BAGNO SEME PER OLIO NELLA FOGLIA S42 BAGNO SEME PER OLIO NEL FIORE S43 BAGNO SEME PER OLIO NEL SEME

% &

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F

Y01

REPELLENTE INSETTI FUNGHI E VIRUS

Y02

REPELLENTE INFESTANTI

Y03/A

PREPARATO SOTTO ALBERO PER FRUTTIFERI

Y03/B

PREPARATO SOTTO ALBERO PER ALBERI DA FIORE

Y03/C

PREPARATO SOTTO ALBERO PER ALBERI DA FOGLIA

Y03/D

PREPARATO SOTTO ALBERO PER ALBERI DA LEGNO

Y03/E

PREPARATO SOTTO ALBERO PER ARBUSTI (NOCCIOLO)

Y03/F

PREPARATO SOTTO ALBERO PER ARBUSTI (SOLE, ROSACEE)

Y04

REPELLENTE GENERALE CON MEDITAZIONE

Y05

PROTEZIONE DA POLLINI

Y09

REPELLENTE FORZE LUNARI

Y10/A

BOTTIGLIE IGIENE ALBERI (SOTTERRATE) PER ALBERI DA FOGLIA

Y10/B

BOTTIGLIE IGIENE ALBERI (SOTTERRATE) PER ALBERI DA FRUTTO

57

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

Y10/C

BOTTIGLIE IGIENE ALBERI (SOTTERRATE) PER NOCCIOLO

Y11/A

INTEGRATORE PASTA PER TRONCHI PER ALBERI PICCOLI (VITI)

Y11/B

INTEGRATORE PASTA PER TRONCHI PER ALBERI NORMALI

Y11/C

INTEGRATORE PASTA PER TRONCHI PER ALBERI VECCHI

% &

E

F

H01A

CEMENTO SANO VERSIONE AMBIENTE

H01C

CEMENTO SANO VERSIONE CEMENTO

H01M

CEMENTO SANO VERSIONE MALTA

H01P

CEMENTO SANO VERSIONE PITTURA

H02A ARMONIZZATORE E DEPURATORE VERSIONE AMBIENTE H02C ARMONIZZATORE E DEPURATORE VERSIONE CEMENTO H02M ARMONIZZATORE E DEPURATORE VERSIONE MALTA H02P ARMONIZZATORE E DEPURATORE VERSIONE PITTURA H03A

REPELLENTE UMIDO VERSIONE AMBIENTE

H03C

REPELLENTE UMIDO VERSIONE CEMENTO

H03M

REPELLENTE UMIDO VERSIONE MALTA

H03P

REPELLENTE UMIDO VERSIONE PITTURA

H04A

REPELLENTE CALDO VERSIONE AMBIENTE

H04M

REPELLENTE CALDO VERSIONE MALTA

H05A

REPELLENTE FREDDO VERSIONE AMBIENTE

H05M

REPELLENTE FREDDO VERSIONE MALTA

H06A

PROTEZIONE DA HARTMANN

H07A

PROTEZIONE DA CURRY

58

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

H08A

PROTEZIONE DA FAGLIE

H09A

PROTEZIONE DA FALDE

H10A

PROTEZIONE DA FREM

H11A

PROTEZIONE GENERALE CASA (H01 + H02 + H23)

H11P

PROTEZIONE GENERALE CASA – VERSIONE PITTURA

H12P

RIVITALIZZATORE ARIA VERSIONE PITTURA

H12S

RIVITALIZZATORE ARIA VERSIONE SPRAY

H15A

REPELLENTE MUFFA VERSIONE AMBIENTE

H15M

REPELLENTE MUFFA VERSIONE MALTA

H15P

REPELLENTE MUFFA VERSIONE PITTURA

H21A

PROT. DA C.E.M. BASSA FREQ. (FILI-TRALICCI ALTA TENS.) VERS. AMB.

H21P

PROT. DA C.E.M. BASSA FREQ. (FILI-TRALICCI ALTA TENS.) VERS. PITTURA

H22A

PROT. DA C.E.M. MEDIA FREQ. (PC-TV) VERSIONE AMBIENTE

H22P

PROT. DA C.E.M. MEDIA FREQ. (PC-TV) VERSIONE PITTURA

H23A

PROTEZ. DA C.E.M. ALTA FREQ. (RIPETIT. TELEFONINO) VERS. AMBIENTE

H23S

PROTEZIONE TELEFONINO (SPRAY)

H24A

PROTEZ. DA ELETTROMAGNETISMO E RADIOATTIVITA’ VERS. AMBIENTE

H24P

PROTEZ. DA ELETTROMAGNETISMO E RADIOATTIVITA’ VERS. PITTURA

H25A

ORO PER PROTEZIONE – VERSIONE AMBIENTE 59

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

H25L

ORO PER IMPREGNAZIONE LETTO

H26P

ATTIVATORE VITALITA’ – VERSIONE PITTURA

H 30

REPELLENTE ACARI

H 31

REPELLENTE FORMICA

H 32

REPELLENTE MOSCA DOMESTICA

H 33

REPELLENTE SCARAFAGGIO

H 35

REPELLENTE TARLO LEGNO

H 38

REPELLENTE TOPO

H 39

REPELLENTE ZANZARA

H 41

REPELLENTE FARFALLA CEREALI

H 42

REPELLENTE PUNTERUOLO

H 43

REPELLENTE BLATTE

H 56

REPELLENTE ZECCA

Per maggiori dettagli sui prodotti si veda il Catalogo completo di

60

& G .

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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*& -

Di Rudolf Steiner: ο Impulsi scientifico-spirituali per il progresso dell' agricoltura (Corso di agricoltura); Ed. Antroposofica; ο ο ο

Teosofia, Ed. Antroposofica; L’Iniziazione, Ed. Antroposofica; La Scienza Occulta nelle sue linee generali, Ed. Antroposofica;

ο ο ο

Filosofia della libertà, Ed. Antroposofica; Gerarchie spirituali, Ed. Antroposofica; Uomo, sintesi armonica;

Di Ehrenfried Pfeiffer: ο La fertilità della terra, Ed. Antroposofica; Di Koepf, Petersson, Schaumann: ο Agricoltura Biodinamica, Ed. Antroposofica; Di Heynitz - Merckens: ο

L’orto biodinamico, Ed. Antroposofica;

Di Martin W. Pfeiffer: ο L’individualità agricola immagine dell’uomo, Ed. Antroposofica; Di Ernst Marti: ο

L’eterico (a cura del Gruppo Medico Antroposofico Italiano).

61

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

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*& & 1) Introduzione al metodo omeodinamico (pag. 41); 2) Nove incontri con l' agricoltura biodinamica: corso base (pag. 121); 3) Manuale di coltivazione omeo-dinamica: l' applicazione del metodo nelle varie colture (pag. 89); 4) Calendario Agricolo Astronomico: con le indicazioni degli aspetti planetari e zodiacali per le semine, lavorazioni e trattamenti (pag. 35 più 13 tavole aggiornate ogni anno); 5) La Concimazione: ovvero i modi per portare vita alla terra (pag. 39); 6) Quattro aspetti dell' organismo agricolo: le indicazioni per riconoscere e progettare un organismo agricolo secondo le sue esigenze (pag. 55); 7) Azioni delle 12 Sante Notti nel piano Fisico, Eterico, Animico e Spirituale (pag. 35); 8) Le Consociazioni vegetali su base zodiacale (pag. 41); 9) Coltivare i cereali con il metodo omeodinamico (pag. 24); 10) Principi di frutticoltura secondo il metodo agricolo omeodinamico (pag. 58); 11) Coltivare le officinali con il metodo omeodinamico (pag. 52); 12) Coltivare la vite con il metodo omeodinamico (pag. 23); 13) Coltivare in orto e serra secondo il metodo omeodinamico (pag. 63). 14) Coltivare in aridocoltura con il metodo omeodinamico (pag. 64); 15) Comprendere e curare le parassitosi: parte prima. Un percorso per comprendere i parassiti ed i mezzi di cura (pag. 41); 16) Comprendere e curare le parassitosi: parte seconda. Come affrontare il problema dei parassiti con la meditazione (pag. 53); 17) Il Giardino come Paradiso: indicazioni spirituali per la progettazione (pag. 131); 18) La rigenerazione della semente e dei fruttiferi con il metodo omeodinamico (pag. 148); 19) Comprensione ed allevamento degli animali secondo il metodo omeodinamico (pag. 57); 20) Apicoltura ed evoluzione dell' ape: una nuova visione dell' essere dell' ape, suo compito e sua cura. Con indicazioni per la costruzione dell' arnia esagonale. (pag. 45); 21) Il ciclo eterico della terra: indicazioni per un agire agricolo cosciente in armonia con le forze macrocosmiche (pag. 41); 22) Commento al Corso di agricoltura tenuto da Rudolf Steiner a Koberwitz nel 1924 (pag. 500); 23) L’agricoltura come via di spiritualizzazione della Terra: la cristianizzazione della natura (pag. 27); 24) Il diffusore per prodotti omeodinamici ovvero come favorire il fluire della vita dal cosmo alla terra (p. 31); 25) 26) 27) 28) 62

% % 3 %) & Glossario scientifico-spirituale: una pratica guida per chi si addentra nella terminologia antroposofica, di Fabio Montelatici (pag. 131); Lo sviluppo del pensiero terapeutico: metodo per l’educazione del pensiero al fine di riconoscere l’essenziale delle percezioni ed individuare il processo terapeutico (p. 130); Libertà e Amore: un approccio scientifico-spirituale alle mete dell' umanità (p. 112); Punto e sfera: aspetti individuali, sociali e spirituali nella relazione tra micro e

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

macrocosmo (pag. 18); 29) Meteorologia: un' indagine tra passato, presente e futuro, del rapporto tra uomo e macrocosmo e l' interagire con la sfera meteorologica (pag. 22); 30) Dall' Astrologia all' Astronomia in noi: una via verso l' interiorizzazione del mondo stellare (p. 32); 31) Esseri elementari: loro origine, azione e trasformazione (pag. 60); 32) Le Basi per una Nuova Omeopatia (pag. 60); 33) Indicazioni per la comprensione dei Vangeli (pag. 45); 34) Commento al vangelo di Giovanni: “Gesù appare al Mare di Tiberiade” (pag. 20); 35) Commento al passo del vangelo di Giovanni “Il Primato di Pietro” (pag. 34); 36) Commento ai tre giorni della Passione (pag. 80); 37) Testo commentato del Santo Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo (pag. 145); 38) Dalla terapia di Raffaele alla terapia di Michele (pag. 23); 39) Il mistero della nascita ed il mistero della morte, (pag. 56); 40) Le preghiere della cristianità: il Pater, l’Ave ed il Gloria (pag. 60); 41) Maria-Sofia: un’indagine scientifico spirituale sull’azione di Maria nella Terra e nel Cosmo (pag. 90); 42) Il ritmo della Terra fisica: come agire per stimolare la vegetalizzazione della Terra (pag. 24); 43) Il Natale come culmine dei Misteri del Tempo (in preparazione); 44) Preparazione alla Pasqua (pag. 54); 45) Uso giusto e sbagliato della conoscenza esoterica (Confraternite segrete) di Rudolf Steiner (pag. 31); 46) Il Vero, il Buono ed il Giusto: i tre ideali morali dell’umanità (pag. 42); 47) ) La venuta dell’Anticristo nella scienza dello spirito, nella sacra scrittura e nelle profezie (pag. 126); 48) Avvento e Natale: raccolta di leggende, storie, saggi, scritti e tradizioni per meglio vivere le festività (pag. 63). Autori vari. 49) Indicazioni per mamme e bambini di R. Steiner con commento di Enzo Nastati (pag. 28); 50) L’anno solare come simbolo dell’anno cosmico di R. Steiner (pag. 10); 51) Io Sono del Conte di St. Germain con commento di Enzo Nastati (pag. 112); 52) I quattro eteri di Ernst Marti (p. 25); 53) L’eterico di Ernst Marti (p. 136); 54) Silice, calcare, argilla: processi nel minerale, pianta animale ed uomo, diciassette indagini scientifico-spirituali di Benesch e Wilde (pag. 74); 55) Le forze di vita e morte che intessono nella Natura: un preludio alla scienza della Vita, di Enzo Nastati e Fabio Montelatici (pag. 88); 56) Le forze formatrici negli organismi viventi (le cristallizzazioni con cloruro di rame, un metodo per comprendere le trasformazioni biologiche delle sostanze vegetali), di Magda Engquist (pag. 151); 57) Il cammino di iniziazione moderno attraverso il Libro delle Forme, della Vita e delle Coscienze (pag. 44); 58) Entrare nel Libro delle Forme attraverso i pensieri di Michele e la forza di Maria (pag. 27); 59) Interpretiamo insieme le fiabe ed i miti: Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Perseo e Parsifal (pag. 78); 60) Antiche e nuove vie di Iniziazione: dall’antica India al Cristo Eterico (pag. 82); 61) I Sacramenti: misteri antichi ed Iniziazione cristiana, di E. Nastati e F. Montelatici (pag. 102); 62) La strada verso il fato: un esame scientifico-spirituale del “Signore degli Anelli”, di Fabio Montelatici (pag. 150); 63) Il riscatto del Sole: un’integrazione adeguata ai tempi all’interpretazione del “Signore degli Anelli”, di Fabio Montelatici (pag. 30); 64) Astronomia spirituale: un percorso scientifico-spirituale dalla Via Lattea allo Zodiaco e dai pianeti alla Terra (pag. 120), di Enzo Nastati, Fabio Montelatici e Achille Minisini; 63

Manuale di coltivazione omeodinamica (estratto)

65) Riassunto commentato di “Il corso dell’anno come via di iniziazione all’esperienza dell’entità del Cristo – un esame esoterico delle feste dell’anno” di S. O. Prokofieff, a cura del Gruppo di Trieste dell’Albero della Vita (pag. 114); 66) Igienistica dei 12 sensi dall’infanzia alla terza età, di Livio Casetti (pag. 198); & ; & 67) Azione del colore nell' abitare: con le indicazioni del come utilizzare il colore per risanare l' abitazione (pag. 39); 68) Azione delle forme nell' abitare: con le indicazioni del come utilizzare le forme per risanare l' abitazione (pag. 36); 69) Indicazioni scientifico-spirituali per progettare e costruire secondo coscienza: un’introduzione all’architettura in chiave spirituale (pag. 71); 70) Corso sulla qualità dell' abitare: 12 dispense con le indicazioni del come effettuare una analisi ambientale tra eteri, elementi e forze fisiche e sottonaturali e del come risanare l' abitazione utilizzando forme, colori e materiali appropriati (pag. 315). 71) Alimentazione cosmica e terrestre: nei quattro regni della natura secondo la teoria degli eteri e degli elementi (pag. 24); 72) La qualità nei trasformati alimentari: pane, vino, succo d’uva, tofu, seitan, marmellate (pag. 100); 73) Corso sulla qualità dell' alimentazione: dieci dispense per conoscere i regni naturali, gli alimenti. la nutrizione cosmica e terrestre nell' uomo, l' alimentazione per i sette corpi, l' azione di temperatura, pentole, materiali, le trasformazioni alimentari (pag. 306); 74) Alimentazione del bambino in preparazione. & & ; 75) Dossier Acqua: l’acqua, la sua memoria, la sua vitalizzazione nel passato e nel presente con particolare riferimento al vitalizzatore “Aqua Viva” ed alle prove effettuate su di esso dall’Istituto EUREKA in relazione a diversi tipi di tubazione (pag. 45). 76) Dossier Disinquinamento: i risultati ottenuti dall’Istituto EUREKA nell’ambito del disinquinamento ambientale (piombo, metalli pesanti, atrazina, cloro, desalificazione, gasolio, molecole di sintesi, derattizzazione, insetti dannosi, acqua salmastra, ecc.) e del miglioramento dell’acqua (pag. 39); 77) Dossier Agricoltura: alcuni risultati ottenuti dai nostri soci sull’impiego del metodo omeodinamico in agricoltura, tra cui recupero di danni da gelata e da grandine, stimolazione dell’azotofissazione nelle leguminose, rigenerazione delle piante, ecc. (pag. 65).

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64

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