Impara a Disegnare VE.RA.DI.
Giovanni Spinicchia Simone Casu
Giovanni Spinicchia - Simone Casu
Ti piacerebbe saper disegnare correttamente? Vuoi imparare a farlo, ma pensi di non esserne capace? Credi di non possedere il talento artistico? Da oggi, leggendo queste pagine, capirai che imparare a disegnare è davvero facile!
Questo corso di disegno è rivolto a: • • • • •
Adulti, che non hanno mai disegnato e che desiderano imparare a farlo, anche solo come un piacevole passatempo; Studenti che frequentano scuole artistiche, facoltà di Architettura nei diversi indirizzi e scuole professionali di grafica, video, moda, disegno industriale come l’ISIA; Insegnanti di scuole di ogni ordine e grado ad indirizzo artistico; Artigiani che utilizzano il disegno in fase progettuale, come falegnami, orafi, arredatori, vetrinisti e a tutti coloro che, disegnando, possono esprimere meglio i loro progetti e mostrare con immediatezza i suggerimenti della propria clientela; Professionisti che elaborano progetti al computer senza conoscere nulla o poco del disegno a mano libera o che, nonostante la loro professione, sentono di avere ancora delle lacune (designer, architetti, arredatori, modellisti, grafici editoriali e pubblicitari, web-designer, animatori in 2D e 3D, ecc. ). Ma non solo… il corso si rivolge anche a tutti coloro che, senza alcun limite di età, vogliono capire e superare tutte quelle situazioni emotive e pratiche che li hanno portati ad affermare “non so disegnare”.
Il metodo VE.RA.DI., semplice e efficace, ti permette di apprendere il disegno allo stesso modo in cui ciascuno di noi ha imparato a leggere, scrivere e fare i conti. Giovanni Spinicchia, formula ed elabora il metodo VE.RA.DI. a partire dagli anni ’60 e lo applica didatticamente nelle scuole di ogni ordine e grado e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Attualmente è impegnato a sperimentare questo metodo con gli studenti della Facoltà di Architettura Disegno Industriale di Firenze.
Impara a Disegnare
Grazie al metodo VE.RA.DI., frutto dell’esperienza didattica di Giovanni Spinicchia e Simone Casu, potrai infatti realizzare bellissimi disegni, utilizzando semplicemente un foglio di carta e una penna.
Gruppo Editoriale Macro 1987-2011: 25 anni
e 24,00
Macro
www.macroedizioni.it
edizioni
Simone Casu, insegna discipline artistiche specializzandosi nello sviluppo della spiritualità nell’arte e fondando l’Istituto ESTETRA. Conosce il metodo VE.RA.DI. nel 2004 quando dirigeva una scuola privata a Firenze. Da questo incontro con Giovanni Spinicchia è nato il libro, in cui il metodo viene organizzato e sistematizzato, per renderlo finalmente fruibile a tutti.
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Vedere / Ragionare / Disegnare
Capitolo 0
Introduzione
Finalità del testo Se è vero che la parola scritta e i numeri sono conoscenze indispensabili, non meno indispensabili sono le conoscenze relative al disegno. La tecnica proposta attraverso l’innovativa metodologia VE.RA.DI. è davvero accessibile a tutti, e sfata la falsa convinzione che il disegno sia una disciplina adatta solo ai pochi naturalmente dotati. Le motivazioni di questi equivoci vanno ricercate innanzitutto in certi processi formativi. Spesso il disegno, per mancanza di un suo codice di apprendimento, suscita negli stessi docenti della materia l’idea che le ore dedicate alle attività espressive siano da intendersi solo come momenti liberatori, le cui caratteristiche fondamentale sono “la spontaneità e la liberta d’espressione”. Obiettivi di tutto rispetto ma che ben poco hanno a che vedere con una didattica strutturata, così come sono invece strutturate la grammatica che studiamo per imparare a scrivere o le regole numeriche che applichiamo quando facciamo di conto.
Lasciare gli studenti al loro destino è un po’ come mettere dei bambini in una stanza con colori e matite, sperando che acquisiscano da soli la capacità di disegnare, o come dare loro delle lettere sperando che imparino a leggere e a scrivere, o ancora dei numeri sperando che sappiano poi da soli fare sottrazioni e addizioni. La conoscenza del disegno viene spesso affidata al presunto “talento”, mentre invece dovrebbe essere innanzitutto acquisita attraverso un codice di apprendimento. Da qui nasce l’idea di questo volume, il quale si rivolge a tutti coloro che sono convinti di non saper disegnare, così come a tutti quelli che durante gli anni della scuola elementare e della scuola media hanno “subìto” la mancanza di un insegnamento del disegno fondato sui principi di una grammatica e di una didattica specifiche. Le conseguenze di questa situazione si evidenziano anche fra i giovani che intraprendono studi ad indirizzo artistico. Nessuna meraviglia che molti di loro si sentano demotivati e che, pur essendo approdati felicemente alla conclusione dell’iter scolastico, non riescano a mettere a frutto in ambito professionale la loro passione artistica.
Una volta che sarete entrati in possesso di tutti gli elementi “grammaticali” contemplati in questo testo, sarete in grado di disegnare.
Vedere / Ragionare / Disegnare
Introduzione
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Vedere / Ragionare / Disegnare
Capitolo 0
Introduzione
Struttura del testo Questo testo è una guida al disegno inteso come una grammatica delle linee e delle forme. È organizzato per fasi semplici che accompagnano il lettore ad affrontare gradualmente argomenti e disegni sempre più complessi. Ad ogni capitolo si acquisiscono gli elementi necessari per imparare a disegnare. In ogni capitolo si invita a disegnare una “porzione” di realtà e si rendono espliciti gli obbiettivi formali che potranno essere valutati dallo stesso lettore che viene messo in condizione di acquisire gli elementi necessari all’autovalutazione. Abbiamo cercato il più possibile di chiarire le zone in “ombra” presenti in molti testi e manuali di disegno, con l’idea di non far sentire la necessità di avere presenti gli Autori per chiarire i concetti e gli esercizi illustrati nel manuale.
Abbiamo, dunque, cercato di fornire tutte le informazioni necessarie alla risoluzione dei problemi del disegno della copia dal vero, in modo tale che il lettore possa proseguire con chiarezza e rilassatezza senza dubbi e insicurezze. Nelle parti che abbiamo chiamato “dialogo interiore” portiamo in luce i pensieri problematici tipici del disegnatore che si trova di fronte ad un compito a lui sconosciuto, rassicurandone le ansie comuni a chi si appresta a disegnare, e che, se considerate, sono facilmente superabili.
Introduzione
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L’esecuzione pratica dei disegni è invece affidata ad un altro dialogo che accompagna il lettore in tutte la fasi necessarie all’apprendimento. Un simpatico avatar, guida il pensiero, l’occhio e la mano al corretto atteggiamento di chi vuole tradurre sul foglio ciò che vede.
Infine, per aiutare i lettori a guidare il proprio avanzamento, si educa a valutare i propri lavori grazie a dei percorsi analitici illustrati che riportano esempi in cui si analizzano tutte le caratteristiche peculiari che è necessario soddisfare per ottenere un disegno corretto, e per passare così, al capitolo sucessivo.
Il testo è strutturato in maniera da non lasciare dubbi sulle diverse problematiche tipiche di chi non crede di saper disegnare. Problematiche queste legate alla scoperta di quei segni suggeriti dalla forma che si trasformeranno in disegno, che prima di essere estetiche sono mentali ed emotive. Vedere / Ragionare / Disegnare
Sommario
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Finalità del testo.............................................................................................................. pag. 003 Notizie Autori................................................................................................................... pag. 005 Introduzione al metodo................................................................................................ pag. 011 1. Ogni essere umano disegna prima di imparare a leggere e a scrivere .. pag. 013 Disegni di bambini dai 18 mesi ai 6 anni.............................................................. pag. 015 Disegni di bambini dai 6 ai 10 anni......................................................................... pag. 019 Disegni di bambini dagli 11 ai 13 anni................................................................... pag. 022 Disegni di adulti............................................................................................................... pag. 028 Conclusione....................................................................................................................... pag. 033 2. Riconquistare la fiducia perduta................................................................... pag. 035 Entrare in armonia con se stessi............................................................................... pag. 037 Divertimento e riconciliazione................................................................................... pag. 042 Che cosa s’intende per realtà da riprodurre.................................................... pag. 045 Il bello degli errori...................................................................................................... pag. 045 La preziosa raccolta dei tuoi elaborati............................................................... pag. 046 La “cartella clinica”..................................................................................................... pag. 046 Esercizio: lasciare la mano libera.............................................................................. pag. 047 Prima Parte
Oggettistica 3. Il segno, la linea e la forma ........................................................................... pag. 057 Cosa sono il segno, la linea e la forma.................................................................. pag. 061 Perché un foglio A4................................................................................................... pag. 065 Perché la penna a biro.............................................................................................. pag. 065 Analisi dei ragionamenti sulle linee................................................................ pag. 071 4. Impariamo a conoscere una forma e capire perché sbagliamo.......... pag. 079 Cosa considerare nel disegno.................................................................................... pag. 084 La bellezza degli oggetti quotidiani......................................................................... pag. 084 Disegnare un oggetto per volta................................................................................ pag. 086 La forma.............................................................................................................................. pag. 087 Analisi dei ragionamenti sulla forma............................................................. pag. 093 5. Armonizzare i movimenti della mano......................................................... pag. 099 Relazione tra movimento ed emozione................................................................. pag. 102 Movimento e rigidità..................................................................................................... pag. 103 Gestualità circolare........................................................................................................ pag. 104 Gestualità verticale, orizzontale, obliqua, spezzata.......................................... pag. 105 Gestualità oltre la forma.............................................................................................. pag. 107 Linee comunicanti virtuali-visive............................................................................. pag. 108 Trasparenze........................................................................................................................ pag. 110 Leggerezza......................................................................................................................... pag. 112 6. Proporzione e rapporti di misura.................................................................. pag. 113 Che cosa è le proporzione........................................................................................... pag. 115 Una linea e la sua conseguenza................................................................................ pag. 117
Introduzione
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Che cosa è il rapporto di misura........................................................................... pag. 118 Rapporto proporzionale tra linea e linea.......................................................... pag. 119 Comporre una forma proporzionata....................................................................... pag. 120 Analisi dei ragionamenti sulle proporzioni.......................................................... pag. 126 7. Composizione di oggetti.................................................................................. pag. 127 Indicazioni per la disposizione di più oggetti................................................... pag. 130 Numero di oggetti...................................................................................................... pag. 130 Disposizione ordinata................................................................................................ pag. 130 Disturbi visivi................................................................................................................ pag. 130 Scoperta della linea di fondo................................................................................. pag. 131 Disegno di una composizione proporzionata...................................................... pag. 131 Analisi dei ragionamenti e relazioni tra forma e forma.................................. pag. 136 Composizione di oggetti e dell’ambiente circostante.................................. pag. 137 Recupero dello spazio attraverso gli oggetti................................................... pag. 137 Intuire lo spazio prospettico in cui vivono gli oggetti................................ pag. 138 Conclusioni per la prima parte................................................................................... pag. 144 Seconda Parte
Il paesaggio 8. Elementi di prospettiva intuitiva.................................................................. pag. 147 Vedere.................................................................................................................................. pag. 150 Punto di vista................................................................................................................... pag. 152 Osservazione centrale e laterale........................................................................... pag. 156 Cosa succede con la vista centrale o frontale............................................ pag. 156 Cosa succede con la vista laterale................................................................... pag. 156 Come si comportano le linee nei fatti prospettici............................................. pag. 159 Disegnare in trasparenza e linee virtuali............................................................... pag. 159 9. Gli ambienti architettonici.............................................................................. pag. 161 Copiare una stanza......................................................................................................... pag. 164 Come cambia una stanza dai diversi punti di osservazione..................... pag. 173 L’uso della fotografia nel metodo VE.RA.DI........................................................ pag. 178 10. Il paesaggio ....................................................................................................... pag. 179 I temi del paesaggio....................................................................................................... pag. 182 La copia di un paesaggio............................................................................................. pag. 183 L’esterno visto dalla propria finestra...................................................................... pag. 188 Disegnare una scalinata........................................................................................... pag. 190 Conclusioni per la seconda parte.............................................................................. pag. 196
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Terza Parte
La figura umana 11. L’anatomia umana............................................................................................ pag. 199 La genesi anatomica...................................................................................................... pag. 201 Il movimento circolare e il corpo umano.............................................................. pag. 205 Partire dal centro............................................................................................................. pag. 209 12. Il Volto Umano.................................................................................................. pag. 213 Caratteristiche del volto ............................................................................................. pag. 216 Disegnare il collo......................................................................................................... pag. 217 Disegnare i capelli....................................................................................................... pag. 218 Autoritratto: il proprio volto allo specchio.......................................................... pag. 225 13. La Figura Umana.............................................................................................. pag. 227 Il panneggio...................................................................................................................... pag. 230 Alcuni suggerimenti....................................................................................................... pag. 241 Conclusioni per la terza parte.................................................................................... pag. 242 Quarta Parte
Strumenti operativi 14. Elementi anatomici del volto umano........................................................ pag. 245 Gli occhi.............................................................................................................................. pag. 247 Occhio frontale............................................................................................................ pag. 247 Occhio laterale............................................................................................................. pag. 249 Il naso.................................................................................................................................. pag. 250 Naso frontale................................................................................................................ pag. 250 Naso di profilo............................................................................................................. pag. 251 La bocca.............................................................................................................................. pag. 252 Bocca frontale.............................................................................................................. pag. 252 Bocca laterale............................................................................................................... pag. 253 Le orecchie......................................................................................................................... pag. 254 15. Elementi formali del vestiario..................................................................... pag. 257 I movimenti del corpo che generano le pieghe.................................................. pag. 259 16. Le luci e le ombre............................................................................................. pag. 263 La luci e ombre = volume............................................................................................ pag. 266 La luce che crea le ombre............................................................................................ pag. 266 Gestualità in relazione al recupero delle ombre e delle luci......................... pag. 269 Disegnare il chiaroscuro............................................................................................... pag. 270 Prima fase di stesura: eliminare il bianco......................................................... pag. 271 Seconda fase di stesura: le prime differenze tonali..................................... pag. 272 Terza fase di stesura: la parte più scura............................................................ pag. 273 Quarta fase di stesura: rafforzare le differenze............................................. pag. 274 Le ombre e le luci in un panneggio......................................................................... pag. 275
Introduzione
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17. Conclusioni......................................................................................................... pag. 279 Ora sei in grado di…....................................................................................................... pag. 281 Continuare ad imparare a disegnare...................................................................... pag. 282 Disegnare, disegnare, disegnare…............................................................................ pag. 283 Il disegno come mestiere............................................................................................. pag. 284 Il disegno e il computer................................................................................................ pag. 286
Capitolo 0
Giovanni Spinicchia
Notizie sugli Autori 1937 - Nasce a Firenze. 1950 - Studi inferiori, superiori e Magistero d’Arte presso la Scuola d’Arte di Firenze (fino al 1958). Formazione in Affresco, Architettura, Arredamento. I suoi maestri sono: Renzo Grazzini, Onofrio Martinelli, Alberto Galigiani, Alessandro Parronchi. 1958 - Studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze per la sezione di Scenografia (fino al 1961) con Angelo Maria Landi e Bruno Mello. Dal 1954 al 1961 collabora come disegnatore con gli architetti Giovanni Michelucci, Leonardo Savioli, Sandro Pagnini, Ernesto Miniati, Carlo Casini. Si interessa e collabora come grafico pubblicitario e cinematografico. E chiamato al Teatro Tenda di Vittorio Gassman come aiuto scenografo per una rappresentazione in Firenze. 1959 - E ammesso agli esami al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. 1961 - Si trasferisce in Sicilia per insegnare disegno in scuole medie dei Peloritani: Acquedolci, Galati Mamertino, San Marco D’Alunzio, Longi, Frazanò. Comincia a dipingere soggetti e ambienti locali. 1961/66- Sicilia. Scuola media Educazione Artistica. Attestato di elogio dal Ministero della Pubblica Istruzione a seguito di controllo -1963- presso la scuola media di S.Marco D’Alunzio Messina- per i risultati conseguiti nella disciplina di Educazione Artistica per i primi tre anni sperimentali della scuola dell’obbligo e specificatamente annotati come “La luce di S.Marco D’Alunzio” 1963 - Un’altra fonte di ispirazione di lavoro la trova nella villa di Capo d’Orlando del barone Lucio Piccolo, cugino del Principe Tommasi di Lampedusa, nel cui palazzo ascolta la lettura dei Canti barocchi. Tali incontri costituiscono la fonte ispiratrice dei futuri ritratti. Classe XXXXIX: Abilitazione all’insegnamento del Disegno e Storia dell’arte. 1966 - Si trasferisce a Roma dove continua nell’insegnamento e frequenta gallerie. Partecipa a rassegne e si incontra con artisti quali Pino Pascali, Tano Festa. 1969 - In ottobre si trasferisce a Firenze. 1971/82- Firenze. Servizio a tempo indeterminato e successivamente in ruolo per Concorso presso le scuole ad indirizzo artistico: Liceo Artistico e scuola d’Arte a Pistoia e a Lucca. Classe 91: abilitazione in Discipline Pittoriche. 1972 - Frequenta l’Accademia di Salisburgo. Espone alla galleria fiorentina “Inquadrature 33”, diretta da Marcello Innocenti. Nello stesso anno, il Comune di Cesena fa espressa richiesta di una sua opera per la propria collezione. 1972 - Prima personale a Palazzo Ridolfi di Firenze dedicata ai temi della Sicilia, temi che presto abbandonerà. Influenzato da Gerhard Richter inizia a dipingere ritratti. 1975/82 - Risulta 1° nella graduatoria di Merito per concorso a cattedra in Figura ed Ornato Disegnato. In Ruolo presso la scuola d’arte Statale di Porta Romana a Firenze. 1980 - Raffaello Banchelli, titolare della Edi Grafica di Firenze, lo invita a far parte di un gruppo di artisti. Si interessano al suo lavoro Pier Carlo Santini, Giorgio Mascherpa, Darlo Micacchi, Mario Penelope, Elvira Cassa Salvi, Raffaele de Grada, Franco Solmi. 1983 - E invitato ad Assisi a realizzare un manifesto per la Pace. Lascia l’insegnamento per dedicarsi esclusivamente alla pittura. 1985 - Scompare Banchelli che aveva contribuito alla sua affermazione. La Cassa di Risparmio di Pistola e la Banca Nazionale del Lavoro di Milano acquistano sue opere. 1987 - La collezionista Marion Duteurtre acquista una produzione di 356 opere di oli e pastelli per il Centro “VAAS” a Vence. 1992 - Espone in una rassegna italiana {Libro d’Artista}, al MOMA di New York. E presente con un’opera realizzata nel 1975 per conto del Candelaio Edizioni di Firenze. 1993 - L’Accademia di Belle Arti di Firenze lo incarica di insegnare alla Scuola Libera del Nudo. In polemica con le strutture direttive, nel 1994 lascia l’incarico. 1997 - II Comune di Santa Croce sull’Arno lo invita alla collettiva Le figure delle passioni curata da Nicola Micieli. Con lui espongono Bodini, Carmassi, Caruso, T. Ferroni, Moreni, Pericoli.
Introduzione
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1998 – Espone per la prima volta il “Polittico di New York” dal titolo American Artist of the 80’s alla Palazzina Mangari a Fiesole, Firenze. 2005 – Espone nella tenuta di Montalcino dei Marchesi Frescobaldi a Castel Giocondo alcuni dei suoi ritratti. 2006 – Invitato al Centro Umanista di Espressione Artistica per insegnare col suo metodo. Inizia la collaborazione con Simone Casu per la stesura dei tre testi che illustrino i metodi e le esperienze didattiche.
Vedere / Ragionare / Disegnare
Simone Casu
1969 - Nasce a Cagliari. 1987 - Segnalato all’interno del Liceo Artistico di Cagliari, partecipa ad una performance di PLEXUS ART al Bastione Vittorio Emmanuele II di Cagliari, grazie all’appoggio dei suoi maestri Gaetano Brundu, Mario Olla, Giancarlo Marchisio e Luigi Mazzarelli. 1989 - Consegue la maturità artistica col massimo punteggio e si trasferisce a Firenze dove frequenta l’Accademia di Belle Arti nella scuola di pittura di Roberto Palumbo e successivamente di Adriano Bimbi. 1991 - Lascia gli studi accademici per dedicarsi ad una ricerca artistica non istituzionale. 1993 - Fonda il gruppo artistico “Spazio alla mente”. 1994 - Fonda col l’editore Nicodemo Maggiulli la casa editrice scientifica SEE di cui ricoprirà la carica di responsabile editoriale fino al 2004. In questi anni esegue anche centinaia di illustrazioni scientifiche con i massimi studiosi di medicina nazionali ed internazionali. 1996 - Fonda la scuola d’arte “Centro Umanista di Espressione Artistica” a Firenze. Scuola dove inizialmente si tengono solo corsi di disegno e pittura, fino a giungere nel 2006 a circa 25 proposte formative per adulti in differenti campi dell’espressione artistica, dalla musica al cinema, dalla scrittura al fumetto. 2000 - Intraprende con l’arch. Giovanni Liberti una proficua collaborazione di studio e ricerca sulla psicologia e la morfologia dell’immagine che lo porta a tradurre dallo spagnolo un testo fondamentale, Segni, simboli e allegorie, e a creare il sito www.morfologia.net, portale di interpretazione, studio e applicazione degli studi morfologici sui simboli e le allegorie. 2000/2006 - La sua ricerca lo porta ad allestire dei veri e propri spettacoli di interazione artistica col pubblico a Villa Strozzi a Firenze, dove crea un gruppo artistico, il CUEA STAFF, con il quale intraprende studi e applicazioni nel campo del pensiero creativo. Da essi nascono dei corsi di formazione per artisti. 2004 - Nasce la collaborazione col prof. Giovanni Spinicchia per la realizzazione di un testo di disegno in cui convergano le rispettive esperienze didattiche. Tali esperienze, sperimentate nell’ambito del Centro Umanista di Espressione Artistica, si indirizzano in una direzione diametralmente opposta a quella avviata grazie al celebre testo di Betty Edward, Disegnare con la parte destra del cervello. 2005 - Si dedica anche alla fotografia elaborata al computer ed espone alla Galleria del CUEA. 2006 - Fonda l’Istituto Internazionale di Arte Trascendentale ESTETRA che si occupa di formazione specialistica per lo sviluppo della spiritualità nell’arte (www.estetra.org) 2009 - Fonda, assieme a decine di studiosi e ricercatori di diverse nazionalità, il Centro Mondiale di Studi Umanisti. Partecipa alla costruzione del Centro Studi Umanisti Salavatore Puledda di Roma (www.csuroma.org), di cui è membro attivo. 2010 - Attualmente è impegnato nella promozione dei metodi didattici VE.RA.DI.© AS.PE.DI.© (ascoltare, pensare, disegnare) ed ES.TE.TRA.© (espressione, tecnica, trascendenza) e nella stesura di 7 libri che comporranno la collana di arte trascendentale che riguardano argomenti di estetica, psicologia dell’immagine, sociologia, critica, didattica ed educazione.
Capitolo 0
Introduzione al metodo VE.RA.DI. Il vostro scopo, almeno all’inizio, non sarà quello di imparare a disegnare, ma quello di imparare a pensare e a ragionare sulle componenti dell’oggetto che intendete trasferire sulla carta. Per mezzo di segni che chiamiamo “linee”, ricomporremo quell’oggetto sul foglio che abbiamo davanti. Il requisito principale per inoltrarsi in questa analisi è innanzitutto la fiducia in se stessi: solo in questo modo potremo allontanarci dalla crescente sensazione di ansia e inadeguatezza che ci prende non appena iniziamo a disegnare. La mancanza di talento naturale per il disegno, “non so disegnare”, non ha alcuna cittadinanza all’interno di questo testo. Il nostro volume non mira a farvi conseguire chissà quali risultati estetici ma a mettervi in condizione di ragionare sulle forme, e sulle linee che le compongono. Una delle caratteristiche più importanti della nostra metodologia, che chiama in causa la mente prima ancora che la mano, sta proprio in questo iter: educare l’occhio a vedere, la mente a ragionare su ciò che l’occhio vede e la mano a tradurre in segni ciò che l’occhio e la mente hanno elaborato. Dunque, saper “leggere” nelle sue componenti lineari una forma, qualunque essa sia, è lo scopo essenziale del metodo VE.RA.DI., un metodo – non lo ripeteremo mai abbastanza – che si rivolge più all’intelletto che alla mano.
La mano tradurrà sul foglio quei segni che, affidati esclusivamente all’occhio, produrrebbero un risultato disorganizzato e non corretto. Viceversa, una mente capace di analizzare con chiarezza tutte le linee che compongono una determinata forma sarà anche in grado di realizzare un buon risultato formale. Con esercizio, pazienza e costanza quel risultato potrà ulteriormente migliorare, accrescendo la vostra capacità di interpretare la realtà che vi circonda.
Introduzione
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Capitolo 0
Capitolo
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Le basi del metodo VE.RA.DI.
Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Capitolo 0
“Il nostro fine non è il frutto immediato, ma il vigore della crescita” Tratta da: Mario Lodi, Il Paese Sbagliato. Ed. Einaudi, 19
Questa breve estratto del libro VERADI, intende incoraggiarti a riprendere coscienza delle tue capacità di disegnare, assopite e messe in ombra per equivoci e pregiudizi. Ogni essere umano disegna prima di imparare a leggere e a scrivere, pur disconoscendo totalmente il significato del segno sulla carta, che diventa linea dalla quale dipenderanno tutte le forme.
Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Disegni di bambini
dai 18 mesi ai 6 anni Età 36 mesi. Disegno che non presenta nessuna forma relativa alla realtà. Gli spazi così predisposti sono riempiti con colore scarabocchiato. Il risultato espressivo è puramente legato ad un fatto emotivo.
Età 4 anni e 8 mesi. Le immagini si presentano composte nella loro completezza. La figura umana, presenta un viso, delle braccia, un corpo, delle gambe , dei piedi. Mancano le mani. Gli spazi sono colorati con disciplina. Significativo lo spazio bianco rispetto alle figure colorate.
Età 3 anni e 6 mesi. Razionale e pensata appare la figura accompagnata dall’animale, così come la visione pseudo prospettica della strada, dell’albero e della casa e del profilo delle montagne. Il castello in primo piano si riconosce dai merli al di sopra dei quali regnano due figure incoronate. Il contenuto si presenta come un racconto.
Vedere / Ragionare / Disegnare
Capitolo 0
Si cresce, si studia, si diventa adulti ed il disegno sembra non interessare più la maggioranza dell’umanità, e soltanto ai pochi dotati sarà permesso proseguire gli studi ad indirizzo artistico, per diventare operatori d’arte. Per tutti gli altri la rassegnazione ed il rimpianto per non essere stati ritenuti idonei, ciò non è vero! Qui di seguito inviteremo tutti quelli che si sono ritenuti incapaci al disegno, di prendere coscienza sul pregiudizio sofferto e rendersi conto, per chiunque lo voglia, che si può imparare a disegnare allo stesso modo con cui si è imparato a leggere a scrivere e a fare di conto. A questo proposito è stato elaborato e codificato un testo rivolto a tutti coloro che sono convinti di non sapere disegnare o che non hanno mai disegnato. Il testo si rivolge anche a chi, pur avendo frequentato scuole ad indirizzo artistico, ritiene di non sapere ancora disegnare. Inoltre a tutti coloro che hanno sempre nutrito la passione per le cose dell’arte, e si sono applicati come autodidatti, i cui i risultati, in molti casi, documentano la scarsa conoscenza del disegno.
Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Il disegno, in apparenza complicato, è in realtà estremamente semplice e alla cui base esistono tre concetti chiari:
• segno
• forme delle linee
• linea
• forma delle cose
Il segno, una traccia informale sul foglio che si ordina e diventa linea, che assume una forma. Le linee così ordinate costituiscono la base strutturale da cui dipenderanno le forme delle cose. Vedere / Ragionare / Disegnare
Capitolo 0
Queste linee si riconoscono in 7 forme. 1 2
orizzontale
4
verticale
5
3
obliqua
ellissoidale
circolare
6
curva
7
semicurva
Di tutto questo è costituita la verità formale delle cose che ci circondano, a cui ci rivolgiamo per ricondurle al nostro sguardo, alla nostra mente ed alla nostra mano per essere tradotte in disegno. Le basi del metodo VE.RA.DI.
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obliqua
verticale
semicurva
curva
ellissoidale
circolare orizzontale
Così come il musicista può comporre una sinfonia sulla base delle 7 note musicali, il disegnatore può ricomporre una complessa realtà sulla base di 7 forme di linee.
spezzata
Vedere / Ragionare / Disegnare
Incontro di linee rette
ondulata
Incontro di curve
mista
Incontro di linee rette e curve
Capitolo 0 Le sette linee di base si arricchiscono di “composizioni” dovute alle loro combinazioni, principalmente in tre nature: spezzata, ondulata e mista Ognuna di queste combinazioni di linee illustra una realtà priva di senso se non quella di rappresentare una verità geometrica.
perimetro
Se uniamo tra loro queste linee formiamo una continuità grafica che può avere o non avere un senso. Se le unisco facendo convergere le estremità ottengo una forma chiusa ossia uno spazio determinato da un confine o perimetro ed uno spazio interno, che anche in questo caso può rimanere astratto o determinare una forma reale.
spazio interno Ma attenzione! Non sono forse tutte le cose degli spazi delimitati da un confine?
Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Ora sai che tutta la realtà di cui sei circondato può essere disegnata e recepita attraverso l’osservazione delle sette forme lineari da cui, e solo da questo e non da altro dipendono le forme di cui è composta la realtà che vuoi disegnare.
Tutte le situazioni che l’uomo affronta lungo i percorsi della vita quotidiana per il proprio benessere e per vivere in armonia con se stesso e l’universo entro cui abita, sono state conquistate con il tempo e la pazienza, con l’umiltà e l’impegno.
Il disegno non è nulla di così diverso! Vedere / Ragionare / Disegnare
Capitolo 0
Prova ora a disegnare un oggetto semplice come una bottiglia!
Non vi aspettate che la mano dia consiglio alla mente su cosa deve fare.
Iniziamo questo percorso entro cui fare convergere l’occhio che vede, la mente che elabora e ragiona su ciò che vede, la mano che disegna quanto l’occhio e la mente hanno elaborato, prendendo in esame un oggetto comune ed usuale come una bottiglia. • Poni la bottiglia davanti a te. • Prendi poi un semplice foglio da fotocopia (A4) e una penna biro. • Segui tutte le indicazioni che ti daremo per recuperare l’esterno (il perimetro) della bottiglia.
Il dialogo interiore Fai attenzione ai tuoi pensieri. Ascolta la tua mente. La mente non deve essere distratta da altri pensieri, se non quelli legati alla forma. Di fronte ad un oggetto qualsiasi, soprattutto a qualcosa che si considera complesso, hai paura di non riuscire a disegnarlo. Per questo vaghi con lo sguardo senza punti di riferimento. Il tuo occhio non si sofferma sulle componenti dell’oggetto. Hai fretta di concludere e vorresti disegnare in un colpo con due linee. Non sai da dove cominciare. Non avere paura di un risultato scadente, quanto ti sarà detto servirà per il momento a togliere queste paure e restituirti quella fiducia necessaria ad ogni comune impresa umana. Ciò che in questa fase operativa avrà valore, sarà conquistare la lettura attenta delle linee che compongono l’oggetto in causa, che analizzerai nella loro natura formale attraverso adeguati ragionamenti. Esse ti restituiranno col tempo un disegno corretto e molto vicino alla realtà.
Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Sei di fronte alla bottiglia?
Sì. Da dove inizio?
Da dove vuoi, non importa dove. Da un punto qualsiasi bisogna pur cominciare, ma se sei indeciso parti da sinistra in alto come nel senso di lettura.
Vedere / Ragionare / Disegnare
Capitolo 0
Deciso il punto di inizio osserva e ragiona sulla natura di questa linea: a quale natura corrisponde ?
È verticale e corrisponde al collo della bottiglia. Ecco il primo basilare ragionamento dal quale dipenderà la tua “formazione” intellettiva come indispensabile approdo ad un occhio sempre più attento per una mano sempre più sensibile ed articolata
Traccia una linea verticale lunga quanto pensi possa essere rispetto alla realtà. Una volta tracciata passa a quella successiva.
Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Non tenere conto per ora della proporzionalità di questa linea e di tutte quelle successive relative alla realtà della bottiglia per il momento affidati solamente al tuo istinto
Ti faccio vedere da vicino il punto da cui hai iniziato, perchè tu possa abituare l’occhio a vedere come una lente di ingrandimento le parti che vai disegnando.
Osserva bene: questa linea cambia la sua direzione e la sua natura. Che forma assume ?
Semi curva.
Vedere / Ragionare / Disegnare
Capitolo 0
Vai avanti. Procedi in questo modo senza saltare da una parte all’altra seguendo le linee come se fossero delle strade, domandandoti ad ogni variazione la natura del nuovo percorso. La mente elabora ciò che l’occhio vede e la mano traccerà il tuo pensiero, che con questo procedimento inizia ad avere un certo ordine.
Possiamo vedere come tutte le linee che compongono la bottiglia sono presenti nel disegno
Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Il dialogo interiore Hai fatto attenzione ai tuoi pensieri. Hai ascoltato la tua mente. I tuoi pensieri si sono soffermati sulla natura delle linee. I tuoi ragionamenti hanno calcolato le inclinazioni, le distanze, le lunghezze e le variazioni spaziali. Hai visto mondi che prima non vedevi. Vuol dire che ti sei rilassato. Hai perso la cognizione del tempo come se il mondo fosse quelle forme e non altro. La tua mente ha proceduto con ordine e non ti sei domandato se eri o non eri capace, ma lo hai fatto e basta.
Se così è stato hai ragionato sulla forma delle linee.
Se è successo tutto questo, bene! Stai iniziando a capire che il disegno richiede attenzione e identificazione totale con le forme della realtà da copiare e non con le proprie paure e preoccupazioni. Donna di 27 anni
Uomo di 54 anni
Vedere / Ragionare / Disegnare
Donna di 42 anni
Capitolo 0
Analisi dei
ragionamenti sulle linee Ora osservate il vostro disegno e attraverso l’analisi che segue cerchiamo di capire se la bottiglia è stata disegnata in tutte le sue fasi formali precostituita dalle sue linee che, se attentamente osservate, vi hanno restituito una realtà composta e ordinata. Leggiamo insieme attraverso uno schema l’esattezza formale di queste linee in relazione alla quale esse hanno assunto una propria natura, una propria quantità numerica. Rispettando l’ordine da cui è iniziato il tuo percorso di osservazione e di ragionamento hai ottenuto quanto segue:
1. Linea verticale - Collo della bottiglia 2. Linea semicurva 3. Linea curva 4. Linea verticale 5. Linea semicurva 6. Linea orizzontale. Questa linea nella maggioranza dei casi è intuita come linea orizzontale ma realmente corrisponde ad una linea semi curva (nel capitolo successivo
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troverai i motivi e le soluzioni a questo problema)
7. Linea semicurva 8. Linea verticale 9. Linea curva 10. Linea semicurva 11. Linea verticale 12. Linea obliqua. Piccola e quasi impercettibile ma necessaria e determinante per rispettare la coerenza con la realtà che corrisponde all’allargamento del diametro del collo 13. Linea verticale 14. Linea obliqua. Sempre a indicare lo spessore che cambia nuovamente. 15. Linea verticale 16. Linea semicurva. Linea che viene percepita orizzontale come la linea 6 situata all’estremità opposta 17. Linea verticale 18. Linea obliqua 19. Linea verticale 20. Linea obliqua. Linea che si collega alla linea verticale da cui è iniziato il tuo percorso
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Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Ciò che qui ho esposto vale per qualsiasi cosa al mondo, poniti di fronte ad un qualsiasi soggetto e guardalo come un modello da copiare.
Se vuoi imparare a disegnare è necessario seguire il codice VE.RA.DI. contenuto nella versione integrale del testo. Grazie per la lettura e... ringraziati per aver avuto fiducia in te stesso deciso a riprendere “mano” al disegno! Vedere / Ragionare / Disegnare
Capitolo 0
Giovanni Spinicchia - Simone Casu
Impara a Disegnare VE.RA.DI.
Giovanni Spinicchia Simone Casu
Potete ordinare il testo del metodo VE.RA.DI. scrivendo all’indirizzo
[email protected] Per maggiori informazioni andate sul sito www.veradi.eu
Ti piacerebbe saper disegnare correttamente? Vuoi imparare a farlo, ma pensi di non esserne capace? Credi di non possedere il talento artistico? Da oggi, leggendo queste pagine, capirai che imparare a disegnare è davvero facile!
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adulti, che non hanno mai disegnato e che desiderano imparare a farlo, anche solo come un piacevole passatempo; Studenti che frequentano scuole artistiche, facoltà di Architettura nei diversi indirizzi e scuole professionali di grafica, video, moda, disegno industriale come l’ISIA; insegnanti di scuole di ogni ordine e grado ad indirizzo artistico; artigiani che utilizzano il disegno in fase progettuale, come falegnami, orafi, arredatori, vetrinisti e a tutti coloro che, disegnando, possono esprimere meglio i loro progetti e mostrare con immediatezza i suggerimenti della propria clientela; Professionisti che elaborano progetti al computer senza conoscere nulla o poco del disegno a mano libera o che, nonostante la loro professione, sentono di avere ancora delle lacune (designer, architetti, arredatori, modellisti, grafici editoriali e pubblicitari, web-designer, animatori in 2D e 3D, ecc. ). Ma non solo… il corso si rivolge anche a tutti coloro che, senza alcun limite di età, vogliono capire e superare tutte quelle situazioni emotive e pratiche che li hanno portati ad affermare “non so disegnare”.
il metodo Ve.ra.Di., semplice e efficace, ti permette di apprendere il disegno allo stesso modo in cui ciascuno di noi ha imparato a leggere, scrivere e fare i conti. Giovanni Spinicchia, formula ed elabora il metodo VE.RA.DI. a partire dagli anni ’60 e lo applica didatticamente nelle scuole di ogni ordine e grado e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Attualmente è impegnato a sperimentare questo metodo con gli studenti della Facoltà di Architettura Disegno Industriale di Firenze.
Impara a Disegnare
Grazie al metodo VE.RA.DI., frutto dell’esperienza didattica di Giovanni Spinicchia e Simone Casu, potrai infatti realizzare bellissimi disegni, utilizzando semplicemente un foglio di carta e una penna. QueSTo CorSo Di DiSeGno è riVolTo a:
Gruppo EditorialE Macro 1987-2011: 25 anni
e 24,00
Macro
www.macroedizioni.it
Edizioni
Simone Casu, insegna discipline artistiche specializzandosi nello sviluppo della spiritualità nell’arte e fondando l’Istituto ESTETRA. Conosce il metodo VE.RA.DI. nel 2004 quando dirigeva una scuola privata a Firenze. Da questo incontro con Giovanni Spinicchia è nato il libro, in cui il metodo viene organizzato e sistematizzato, per renderlo finalmente fruibile a tutti.
Per acquistare sul sito della Macro digita sulla copertina Le basi del metodo VE.RA.DI.
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Impara a Disegnare VE.RA.DI.
Giovanni Spinicchia Simone Casu
Giovanni Spinicchia - Simone Casu
Ti piacerebbe saper disegnare correttamente? Vuoi imparare a farlo, ma pensi di non esserne capace? Credi di non possedere il talento artistico? Da oggi, leggendo queste pagine, capirai che imparare a disegnare è davvero facile!
Questo corso di disegno è rivolto a: • • • • •
Adulti, che non hanno mai disegnato e che desiderano imparare a farlo, anche solo come un piacevole passatempo; Studenti che frequentano scuole artistiche, facoltà di Architettura nei diversi indirizzi e scuole professionali di grafica, video, moda, disegno industriale come l’ISIA; Insegnanti di scuole di ogni ordine e grado ad indirizzo artistico; Artigiani che utilizzano il disegno in fase progettuale, come falegnami, orafi, arredatori, vetrinisti e a tutti coloro che, disegnando, possono esprimere meglio i loro progetti e mostrare con immediatezza i suggerimenti della propria clientela; Professionisti che elaborano progetti al computer senza conoscere nulla o poco del disegno a mano libera o che, nonostante la loro professione, sentono di avere ancora delle lacune (designer, architetti, arredatori, modellisti, grafici editoriali e pubblicitari, web-designer, animatori in 2D e 3D, ecc. ). Ma non solo… il corso si rivolge anche a tutti coloro che, senza alcun limite di età, vogliono capire e superare tutte quelle situazioni emotive e pratiche che li hanno portati ad affermare “non so disegnare”.
Il metodo VE.RA.DI., semplice e efficace, ti permette di apprendere il disegno allo stesso modo in cui ciascuno di noi ha imparato a leggere, scrivere e fare i conti. Giovanni Spinicchia, formula ed elabora il metodo VE.RA.DI. a partire dagli anni ’60 e lo applica didatticamente nelle scuole di ogni ordine e grado e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Attualmente è impegnato a sperimentare questo metodo con gli studenti della Facoltà di Architettura Disegno Industriale di Firenze.
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Simone Casu, insegna discipline artistiche specializzandosi nello sviluppo della spiritualità nell’arte e fondando l’Istituto ESTETRA. Conosce il metodo VE.RA.DI. nel 2004 quando dirigeva una scuola privata a Firenze. Da questo incontro con Giovanni Spinicchia è nato il libro, in cui il metodo viene organizzato e sistematizzato, per renderlo finalmente fruibile a tutti.