Libro Di Astrologia Gratis -Astrologia e Psicoanalisi - Giuseppe Galeota Al Rami

April 19, 2017 | Author: GiuseppeGaleotaAlRami | Category: N/A
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Giuseppe Galeota Al Rami Studi superiori di astrologia

Astrologia e psicoanalisi

Pubblicazioni del Novembre 2015 Tutti i diritti riservati ©

Due sono i principali paradigmi della psicologia: esiste un determinismo psichico; cioè tutti i fenomeni sono soggetti al principio di causalità, quindi ogni stato mentale è la conseguenza di antecedenti determinati che possono essere fisiologici o psicologici (anche se Jung si discosta da questa idea). Ciò riduce la nostra libertà, responsabilità e spontaneità. In astrologia abbiamo più o meno lo stesso determinismo; ma con la consapevolezza che la stessa posizione astrologica comporta più di una possibilità di espressione; o che la stessa può essere sintetizzata da posizioni astrologiche diverse. Questo determinismo lo riconduco alle caratteristiche del Toro che rappresenta la linearità e la regolarità di un pensiero che lavora con ordine e metodo ma pure con rigidità. Inoltre l'attività psichica è inconscia; non è legata alla sfera della consapevolezza e si esprime con manifestazioni non comprensibili con la logica deduttiva. Questo mi fa venire in mente l'impenetrabilità dello Scorpione che occulta, nasconde. I "viaggi" le esplorazioni all'interno della propria psiche sono infatti espressi dalla Casa 8^, sia nel proprio quadro astrologico e sia che consideriamo altri strumenti di interpretazione astrologica dell'avvenire. Sono concetti banali, risaputi, ma utili per i lettori a digiuno della materia. Il processo di indagine dei fenomeni psichici (che non sono rilevabili dal resoconto del soggetto) è detto "analitico" ed è un metodo catartico, cioè permette la liberazione da angosce e conflitti portandoli alla luce (ancora Scorpione); associativo in quanto consente di fare associazioni tra il vissuto del soggetto e i suoi sintomi; e interpretativo poiché ciò di cui veniamo a conoscenza ci parla solo indirettamente della causa. Se c'è da interpretare qualcosa allora la psiche non solo nasconde, ma ci informa di qualcosa che non è quel che sembra; e secondo quest'ottica possiamo certamente attribuire ai Pesci e a Nettuno questa caratteristica della mente, poiché Nettuno indica ciò che è confuso, poco chiaro, ambiguo.

Uno dei più grandi e straordinari pensatori della storia, relativamente alla tematica della psicoanalisi è Sigmund Freud perché ha portato alla materia contributi di inestimabile valore. Egli, sulla scia di Charcot e Breuer lavora sulle libere associazioni: proponendo uno stimolo (una domanda, una frase) viene chiesto al soggetto di esprimere tutti i pensieri che gli vengono in mente. Ognuno di questi pensieri necessariamente avrà attinenza col problema o con ciò che può rappresentare problematico per il paziente. L'astrologia, che è un metodo di indagine della personalità attraverso la lettura della posizione dei pianeti (nello zodiaco tropico al momento della nascita) non può fornire delle risposte attendibili se non si affronta il dialogo con il consultante secondo i dettami della psicoanalisi. Voglio dire che nessuna consulenza avrà mai validità se si suppone che il consultante possa riconoscere quali sono i propri limiti e quali sono le proprie potenzialità. Generalmente, infatti, il soggetto non ha mai la totale consapevolezza di chi è e del suo posto nel mondo poiché il proprio mondo soggettivo e conscio è solo una piccola e limitata rappresentazione esteriore di un mondo interno che è molto più vasto e sconosciuto persino a se stessi. Infatti, se avessimo completo controllo e conoscenza di noi, non saremmo guidati dal nostro inconscio e non commetteremmo azioni che sembrano avere poco a che fare con la logica. A questo punto diviene assurdo pensare che per confermare un'affermazione astrologica possa bastare il resoconto del soggetto.

Ma andiamo avanti. Freud si occupò principalmente di indagare quei fenomeni che la comunità medica di fine '800 catalogava come fenomeni di isteria. Il problema, per i medici era di tipo organico, cioè legato a una debolezza congenita; ma nessuno era capace di trovare una "cura" a tale disposizione. Relativamente a ciò Freud amava raccontare la storia di una paziente curata da Breuer sotto ipnosi: il medico aveva sentito la donna farfugliare alcune parole mentre lei era in stato di assenza. Il medico pensò che quelle parole potessero in qualche modo riguardare lo stato patologico di quella donna e allora egli decise di ripetergliele per ottenere qualche tipo di reazione. La invitò alle libere associazioni, a dire tutto quello che le veniva in

mente, e alla fine la donna si sentiva liberata ottenendo un senso di benessere che le durava qualche ora. Però certo il metodo non era sufficiente per produrre una guarigione definitiva. Comunque il medico scoprì che tutti i sintomi della donna erano il risultato di esperienze dal forte impatto emotivo. Doveva agire un po' come fanno i gamberi, a ritroso lungo i ricordi della sua paziente per risalire al primo evento; ma doveva chiarire i ricordi più recenti prima di accedere a quelli più vecchi. Questo mi ricorda il segno del Cancro che è legato al passato, alla memoria.

Riassumendo, abbiamo che la psicoanalisi riguarda la necessità di andare a scoprire quello che è celato nel nostro inconscio (Scorpione), che dipende dal nostro passato (Cancro) e che viene fuori solo in maniera indiretta, in maniera distorta e deformata tramite il sintomo (Pesci). Con tutta evidenza notiamo analogie con i tre segni d'acqua che la tradizione associa al mondo emotivo dell'uomo. Con il precedente articolo eravamo rimasti all'idea di Freud che i sintomi relativi a quella che comunemente veniva chiamata isteria erano esperienze cariche dal punto di vista emotivo e in qualche modo traumatizzanti. Egli le chiamò traumi psichici. Andando a ritroso nella sequenza dei ricordi si poteva risalire all'episodio che aveva generato tali conflitti. Studiando le esperienze di Breuer, Freud scopre che erano molto simili alle sue. Per esempio cita, in una sua conferenza, il caso di una sua paziente che presentava un tic nervoso quando si emozionava: la donna produceva uno schiocco rumoroso con un movimento della bocca. Andando a scavare nel passato di questa, Freud scopre che il problema era sorto quando un forte temporale spaventò i suoi figli. Desiderava fare il minor rumore possibile per non spaventarli ancora; ma come risultato ottenne quel tic nervoso che, paradossalmente di rumore ne faceva.

Quello di cui soffre una persona è generalmente un ricordo. Soffrono di reminiscenze afferma Freud e per spiegare bene la questione fa riferimento ai simboli mnestici. Parliamo di un qualcosa che serva a celebrare e tenere vivo nella memoria un episodio importante. Per esempio la costruzione di una statua che commemora i caduti in guerra. Serve a mantener vivo il ricordo perché simboleggia qualcosa di ormai superato affinché non venga dimenticato. Allo stesso modo, alcuni soggetti vivono immersi nel passato e non riescono a vivere la realtà del presente. Ovviamente bisogna distinguere tra una fissazione "sana" e naturale (come il dolore per la perdita di un caro) dalla fissazione che persiste per tantissimi anni, come appunto il tic della donna che durava da 15 anni, anche dopo che si è dimenticato l'episodio che ha provocato il problema.

Ma come avviene in pratica tutto ciò? Tutto dipende dalla repressione di un'eccitazione intensa; e la stessa carica emotiva che ha portato alla nascita del problema è paradossalmente, anche la soluzione al problema. In pratica abbiamo una carica emotiva repressa che non potendo venir fuori, perché troppo dolorosa, subisce un effetto deformante attraverso il sintomo. Sarebbe un po' come un fiume in piena che a causa di una frana (il desiderio di reprimere) rompe gli argini: l'acqua finirebbe per allagare le case vicine producendo grossi danni. C'è chi per esempio "scoppia" e chi invece somatizza e traduce il trauma in sintomo. Freud chiama questo processo "conversione isterica". Il sintomo però spariva se il paziente riviveva la stessa emozione che era stata controllata, e la viveva con lo stesso coinvolgimento emotivo che caratterizzò l'evento.

Secondo le ricerche di fine '800 la coscienza era intesa come una serie di raggruppamenti psichici relativamente indipendenti tra loro, un po' come i pianeti che posti all'interno del proprio quadro astrologico creano a gruppi, relazioni angolari tra loro. Uno di questi gruppi diviene la manifestazione

conscia della psiche; mentre le altre rimangono nell'inconscio. Potrei azzardare l'ipotesi che le posizioni dei pianeti nelle Case rappresentino la manifestazione inconscia della nostra psiche, mentre la posizione nei segni determinano la parte cosciente. Un po' come dire che, siccome ho il Sole nella IV Casa in Sagittario, a livello conscio sono Sagittario ma inconsciamente sono Cancro. Però sappiamo che la parte inconscia domina sulla parte cosciente ed è per questo che anche una volta dimenticato il trauma, o rimosso, continua a manifestarsi sotto forma di nevrosi o di sintomo (una paralisi per esempio). Ipotizzo questo poiché è molto più facile riconoscersi nelle inclinazioni date dalla posizione del Sole nei segni piuttosto che dal Sole nelle Case. Ma è anche vero che, col passare degli anni, ho imparato a riconoscere il peso della mia IV Casa, confermando così quanto afferma Ciro Discepolo (un mostro sacro del sapere astrologico nonché mio maestro) circa il fatto che la Casa solare ha più pregnanza rispetto al segno. Gli studi sulla psicoanalisi, con Freud prendevano sempre più piede a fine '800; ma i medici del tempo, P. Janet in prima linea, trattavano l'isteria ancora come un problema fisico più che psicologico. In sostanza, il sistema nervoso, composto da neuroni, subiva una degenerazione a causa di una debolezza congenita che nella pratica impediva all'isterico di coniugare le diverse manifestazioni psichiche. Freud non condivideva poiché notava, all'opposto, che l'isterico da un lato perde il contatto con la realtà ma dall'altro sviluppa alcune facoltà, come per esempio avvenne nel caso di una donna che sviluppò una grandissima capacità di fare traduzioni.

Janet partiva da ricerche di laboratorio mentre Freud era più interessato a trovare una soluzione al problema. Per questo usava il metodo catartico di Breuer descritto nel capitolo precedente, ma senza usare l'ipnosi. Non la riteneva efficace per ottenere dei risultati, e anzi, notava fosse controproducente. Per questo cominciò a usare il metodo di Bernheim che consisteva nel chiedere al paziente di ricordare le esperienze vissute, rassicurandoli che anche quando dicevano di non ricordare, nella realtà sapevano. Bisognava solo insistere perché i ricordi dimenticati non sono affatto perduti. Era solo che una forza sconosciuta impediva a questi ricordi di riaffiorare, di emergere, una resistenza. Per guarire bisognava superare quella resistenza che costringeva il paziente a vivere nella situazione patologica. Era questa resistenza ad aver provocato l'oblio, rimuovendo dalla coscienza le esperienze traumatiche. Nasce così il termine rimozione, per indicare qualcosa che viene espulso perché in netto contrasto con tutti gli altri desideri dell'individuo, incompatibile coi propri valori morali, etici.

Sarebbe un po' come vivere una battaglia dentro se stessi; come se alcune parti di noi entrassero in conflitto e che quindi è necessario eliminare qualcosa. Una delle due parti deve vincere perché un conflitto intenso è troppo doloroso da sopportare; allora subentra questo meccanismo di difesa che è la rimozione. Quasi certamente saranno gli aspetti astrologici dissonanti a parlarci dei nostri conflitti interiori, così la 12^ Casa, che in effetti rappresenta le prove della nostra vita. Ma che questi conflitti siano troppo dolorosi o meno, questo, almeno per il momento, non credo sia possibile stabilirlo con la lettura astrologica.

Freud racconta un episodio per farci capire il fenomeno della rimozione. Una donna sua paziente, durante il trattamento le racconta che aveva una certa simpatia per suo cognato, il marito di sua sorella. Quest'ultima muore e la donna, pensa che adesso il cognato è finalmente libero e può stare con lei. Il senso etico di questa, donna, il censore, il super io, il senso di moralità, (Saturno e Giove), era così forte che si vergognò immediatamente di aver fatto un pensiero del genere e dopo un brevissimo conflitto interiore, l'evento venne rimosso, dimenticò l'accaduto ma si ammalò d'isterismo.

Guarì quando Freud glielo fece rivivere con la stessa intensità con cui lo visse la prima volta. Egli fa un esempio per spiegare ancor meglio il fenomeno della rimozione. Durante una conferenza chiede al pubblico presente di immaginare la sala conferenza come la parte cosciente di sé. Chiede di immaginare un individuo che comincia a sbraitare e non permette al relatore di continuare a fare la conferenza. A un certo punto, dopo una breve colluttazione, due energumeni riescono a portare fuori dall'aula (nell'inconscio) questo disturbatore. E questa è la rimozione. Per evitare che il soggetto torni ancora a disturbare, viene messo uno sbarramento alla porta, e questo è la resistenza. Però, nonostante il tizio sia stato rimosso fuori dall'aula continua ancora a far baccano e anzi, forse ne fa ancora più di prima, battendo alla porta perché vuole rientrare. E questo è il sintomo, la malattia.

Se per Janet l'isteria era un problema congenito, fisico, per Freud invece era un problema che si spiega dinamicamente, un conflitto tra diverse parti. Con l'articolo precedente eravamo rimasti al fenomeno della rimozione: ciò che sembra essere incompatibile con i propri valori morali, etici, viene rimosso, accantonato nell'inconscio. In verità, però, nulla viene rimosso completamente poiché il desiderio continua a esistere ancora rinviando alla coscienza una forma sostitutiva di se stesso. Il desiderio rimosso viene rimandato alla coscienza in forma distorta, deformata, irriconoscibile, ossia il sintomo; ma più tollerabile rispetto al problema originario.

Il sintomo stesso, se poi scaviamo in profondità, è in analogia con il desiderio rimosso. Parliamo in pratica delle prime basi della psicosomatica. Mi viene in mente, per esempio, a episodi relativi a dolori che non riescono ad essere gestiti e trovano una via di sbocco attraverso la somatizzazione; e così avremmo per esempio un mal di testa cronico o un'ulcera. Io che ho per esempio il Sole in IV Casa, e le Case, come ipotizzato precedentemente riguardano la parte inconscia di noi, rimuoverò le mie esperienze inaccettabili ed esse saranno restituite alla mia coscienza attraverso forti dolori di stomaco. L'idea che qui descrivo è per il momento solo un abbozzo estemporaneo.

Il sintomo deve essere ricondotto all'idea rimossa, appunto perché esiste analogia tra le due cose; ed è questo il principio cardine dell'astrologia che appunto vede nelle posizioni astrologiche eventi correlati tra loro in via analogica, per somiglianza. Questo mi fa pensare che in effetti le leggi della psicoanalisi diano validità alle leggi astrologiche; e per questo, volendo dare conferma all'astrologia occorre semplicemente ricordare che la psiche in effetti funziona per analogie. Di conseguenza le regole astrologiche paiono essere naturali in effetti.

Comunque, se l'idea rimossa viene integrata nuovamente alla coscienza, il conflitto viene vissuto ancora ma in maniera aperta; però almeno poi si risolve il problema. L'astrologia in questi termini risulta essere uno strumento che permette all'uomo di conoscere meglio questa regola, direi, universale. Quel che emerge è doloroso, sì, ma viene fatto elaborare dal paziente, viene fatto accettare spiegandogli che in effetti non ha nulla da rimproverarsi. Tanto più è forte la resistenza e tanto più l'idea rimossa viene restituita attraverso un'eccessiva deformazione che infine è un allusione, un rimando indiretto a quel che ha scatenato il conflitto. Freud, per spiegare il discorso dell'allusione parla del motto di spirito, ossia di quelle battute che vengono dette per dire qualcosa senza tuttavia dirlo apertamente. Cioè, se volessi dire a due persone che sono dei ladroni, direi che tra loro due manca Gesù nel mezzo, perché questa immagine ricondurrebbe all'idea dei due ladroni crocifissi affianco a lui. Non direi chiaramente che sono dei ladroni, ma avrei fatto un'allusione, avrei pronunciato una frase che in qualche modo nasconde le mie intenzioni, o quantomeno le

rende ambigue. Corrisponde a un'omissione nella sostanza dei fatti. Allora, il sintomo non è altro che un'allusione. Vedete come in questo caso la figura di Gesù a prima vista sembra non c'entrar nulla con i due signori; ma giocando un po' con le analogie, si arriva a capire il senso dell'allusione. Lo stesso per il sintomo: all'inizio può essere difficile stabilire a cosa allude; ma se siamo abili nel ragionamento analogico, allora potremo più facilmente trovare a cosa si riferisce, cosa c'è sotto sotto.

Con il metodo delle libere associazioni di cui abbiamo parlato in precedenza, non emergerà nulla che non sia pertinente con quel che si vuole scoprire; e anche se il paziente dovesse riferire di trovarsi a un punto morto, nella realtà è perché respinge l'idea che gli è venuta in mente. Per questo è necessario avvisare il paziente di non avere alcun atteggiamento critico verso le idee che emergono alla coscienza, e di dire anche tutte quelle cose che non sembrano essere essenziali, pertinenti, o prive di senso. Questo, ricondotto alla consulenza astrologica mette in risalto le difficoltà che il consultante potrebbe avere nell'accettare alcuni lati di sé riferitegli dall'astrologo. Insomma, non è sufficiente chiedere a una persona di descriversi per poi confermare con l'indagine astrologica. Uno dei modi più efficaci, secondo Freud, per leggere nell'inconscio, è quello dell'interpretazione dei sogni. Secondo lui si diventa psicoanalisti con lo studio dei propri sogni: ci permettono di prendere dimestichezza con quanto riteniamo estranei alla nostra personalità visto che li dimentichiamo appena svegli. Inoltre, sembrano essere assurdi o inesatti rispetto alla nostra realtà e anche questo è un fattore da tenere bene in mente per comprendere l'inconscio.

Il bambino, generalmente sogna che vengano appagati i suoi bisogni, come l'essere accudito, l'essere nutrito, il fatto di trovarsi al sicuro tra le pareti domestiche assieme alla propria famiglia, o di giocare con un nuovo giocattolo. Nell'adulto sia ha la stessa cosa, ma il tutto è sottoposto a un processo deformativo così che nel contenuto onirico manifesto si evidenzia quello che ricordiamo ma che invece sono una deformazione di quel che è contenuto nell'inconscio. Questo significa che nella fase del sonno non accediamo al nostro inconscio che invece è qualcosa di ancora più profondo.

Infatti, anche nel sogno intervengono conflitti, seppur a un livello di coscienza e consapevolezza bassissimi. Allora i meccanismi di difesa che scattano automaticamente in difesa dell'io producono i sogni che derivano da pensieri onirici inconsci, deformati dalle resistenze che intervengono anche in questa fase di abbandono che è il sonno. E le resistenze a questo punto non fanno altro che celare dietro a un "travestimento" quel che sta dietro al sogno, cioè quel che ci vuole comunicare l'inconscio.

Anche in questo caso, il sogno è spesso un'allusione, un rimando ai contenuti dell'inconscio. Il sintomo è in analogia rispetto ai contenuti inconsci del soggetto e la stessa cosa è per il sogno. È evidente, a questo punto, che l'astrologia si presta benissimo alla lettura dell'individuo per mezzo delle analogie che dipendono da una precisa posizione astrologica o dall'insieme del tema di nascita; e come detto in precedenza anche relativamente al funzionamento biologico della psiche (clicca QUI), il cervello umano è strutturato proprio in funzione del riconoscimento degli oggetti e dei fatti sulla base delle somiglianze e delle differenze che sa scorgere in essi. Se il cervello opera su questi presupposti è facile comprendere che in maniera del tutto spontanea dovevamo costruire relazioni che potessero descrivere l'appartenenza a un gruppo con caratteristiche specifiche, fatto da persone con caratteristiche simili, e descrivere la natura allo stesso modo, inventando e costruendo un sistema di rappresentazione del mondo e dell'uomo (l'astrologia). Secondo questi termini, per me l'astrologia diventa una spontanea conseguenza dell'attività

cerebrale, sebbene la stessa abbia risentito anche di processi culturali (clicca QUI). Penso che qui stiamo compiendo una rivoluzione nel campo astrologico e spero che queste tematiche possano, in futuro, essere maggiormente sviluppate anche da altri colleghi.

Ricapitolando, il contenuto onirico manifesto, i sogni, è in realtà un travestimento di ciò che c'è ancora più in profondità, nell'inconscio; e l'interpretazione di questi ci fornisce indicazioni sul loro significato reale, ossia un desiderio inappagato che è stato rimosso e quindi deformato. Ciò che ha portato a questa deformazione è il lavoro onirico, che è infine la risultanza di una dissociazione tra raggruppamenti psichici diversi. A dirla tutta, secondo Freud, questi bisogni non appagati riguardano esperienze della primissima infanzia. Ovviamente qui ci riferiamo al contenuto dei sogni che riguardano che presenta un problema importante: non tutti i sogni infatti hanno a che fare con esperienze che riguardano l'infanzia e non è nemmeno vero che solo nell'infanzia possiamo trovare esperienze traumatiche. Però è vero che è nell'infanzia che si struttura il modus operandi della mente di ogni individuo.

Quindi, per certi versi attraverso il sogno il bambino che è nell'adulto continua a vivere, e conserva i suoi desideri, quelli che fu costretto ad abbandonare; e questo attaccamento al passato è naturalmente legato al bisogno di autoconservazione, anche se non sempre si dimostra vincente per la nostra evoluzione.

Ciò che è evidente in tutto questo discorso è che ciò che emerge alla coscienza non è mai quel che di vero alberga nell'inconscio; è sempre una manifestazione allusiva, simbolica che, sempre per i motivi di cui sopra prende forma nella costruzione dei miti e delle leggende. Ma non finisce qui: anche i famosi atti mancati, ossia le dimenticanze di cose che si conoscono (i nomi delle persone per esempio) i lapsus, gli oggetti smarriti, cioè tutte quelle cose che noi attribuiamo alla distrazione, in realtà sono anch'esse allusioni, che si riferiscono a ciò che viene rimosso dalla coscienza e possono essere visti come sintomi di impulsi rimossi. Questo serve a far comprendere che ogni manifestazione della nostra psiche, anche quelle più "normali" è caratterizzata dal fenomeno della rimozione.

In conclusione, qualcuno potrebbe chiedersi che non sia rischioso per il paziente che il terapeuta tiri fuori dalla coscienza i contenuti rimossi. Certo, Freud dice che spesso è necessario soffrire per ottenere una guarigione, esattamente come fa il chirurgo che per levare un male spesso è costretto a operare. Ma ciò che è più importante è il fatto che questi contenuti, una volta affiorati alla coscienza divengono meno lesivi poiché, come spiegato negli articoli precedenti, hanno più potere nell'inconscio dato che è questo ad avere il controllo sulla parte cosciente dell'individuo. Questo in qualche modo serve a comprendere che la consulenza astrologica che qualcuno potrebbe definire "terroristica" alle volte è proprio necessaria per sollecitare un cambiamento.

Lo studio dell'astrologia ci consente, come già spiegato nel mio libro astrologico L'amor che move il Sole e l'altre stelle", di stabilire parallelismi tra disposizioni interne ed esterne. La stessa posizione astrologica ci informa infatti del nostro mondo interiore, dei nostri bisogni; ma ci fornisce anche indicazioni su quel che comporta ciò nel mondo esterno. Esiste una tale correlazione tra questi due mondi dell'esistenza umana che l'uno può influire sull'altro. Secondo questa prospettiva possiamo affermare, come sostiene la medicina psicosomatica, che una disposizione interna può causare una malattia e viceversa una malattia è spesso causa di una disposizione interiore.

L'astrologia ci consente di collocare all'interno dello stesso settore cose che apparentemente sembrano non avere alcuna cosa in comune. Per esempio sappiamo che chi nasce col Sole in IV Casa incarna il bisogno di protezione dal mondo esterno e questo si traduce, nella realtà, con un forte legame nei confronti delle figure genitoriali spingendo il soggetto stesso ad avere un tale atteggiamento nei confronti del prossimo. Lo stesso settore però è sede delle patologie allo stomaco. Da qui poi si stabilisce un nesso cercando analogie, insomma cercando di dare una giustificazione alla corrispondenza.

Avere una direttiva attraverso l'analisi astrologica è utile al fine terapeutico perché ci consente di comprendere quali sono i bisogni non appagati che si nascondono dietro alla patologia, naturalmente se essa è di natura psicosomatica.

Riuscire a illuminare il soggetto sui propri reali bisogni (che è cosa diversa da quel che l'individuo crede di volere) è il primo passo verso la guarigione che deve avere come obiettivo quello di riuscire a ridurre i conflitti generati proprio da questa mancata conoscenza di se stessi. A tal proposito si rende necessario approcciare alla patologia considerando che essa non è mai disgiunta dal contesto e che quindi è necessario modificarlo per creare un cambiamento efficace. Voglio dire che è necessario lavorare non solo sulla sfera cognitiva, ma pure su quella emotiva e persino sul mondo attorno al soggetto.

Il fatto di "cambiare aria" è alquanto positivo se ciò avviene pure mentre cerchiamo di cambiare noi stessi: ogni elemento nuovo può essere utilizzato come "rinforzo" positivo al raggiungimento dei nostri obiettivi: bisogna immaginare l'essere umano come bisognoso di continui riferimenti a cui ancorarsi e su cui far poggiare le proprie convinzioni. Per esempio una carezza della mamma è il rinforzo positivo per il bambino che sa di aver fatto qualcosa di buono. Vivere l'esperienza del tradimento è il proprio rinforzo negativo all'idea che tutti gli uomini (o le donne) sono traditori (o traditrici). Conflitti del genere spesso trovano uno sbocco a livello fisico; e "curare" le nostre convinzioni può influire sulla risoluzione di un problema fisico.

La cosa è molto complicata perché spesso e volentieri la patologia stessa rappresenta una condizione vantaggiosa per l'individuo. Immaginiamo per esempio un soggetto che soffre di solitudine e si sente non abbastanza amato. Egli probabilmente svilupperà un patologia che gli permetterà di ottenere l'attenzione che gli manca; e sarà difficile risolvere la patologia dato che rappresenta (seppur inconsciamente) per l'individuo l'unica condizione utile per ottenere il vantaggio di essere accudito e amato.

L'elaborazione del proprio problema interno può aiutare. Per ottenere questi risultati esistono diverse soluzioni offerte dalla psicoterapia e dalla psicoanalisi come la pratica dell'EMDR di cui ho parlato più volte nei giorni scorsi. Io però ritengo che possiamo ottenere qualcosa di analogo usando un metodo alternativo che trae ispirazione dalle mie conoscenze astrologiche.

Già gli antichi avevano riconosciuto validità nella corrispondenza dei segni zodiacali a precise parti anatomiche. Inoltre, la ricerca degli astrologi moderni ha mostrato la possibilità di allargare ancora quelle conoscenze. Per esempio si è constatata empiricamente la corrispondenza tra problemi alla vista e l'asse Vergine/Pesci, così come i problemi alimentari al segno del Toro/2^ Casa. Queste stesse osservazioni inoltre

hanno portato a trovare i parallelismi tra segni e Case che invece, per alcuni autori, non esistevano. Per esempio, il fatto che sia la 2^ Casa che il segno del Toro riguardano le patologie alimentari o alla bocca/gola, mette in evidenza una stretta correlazione tra segno e Casa astrologica tanto che, per i più audaci come me, segno e Casa divengono più o meno la stessa e identica cosa, ma con la differenza che la Casa ha uno spettro di possibilità più ampio rispetto al segno, estendendo il suo range di significati pure a un preciso ambito dell'esistenza (e non solo a quest'ultimo come affermano tutti gli altri astrologi).

Non voglio certo prendermi il merito di tale conclusione: parliamo di osservazioni già verificate da Ciro Discepolo e che io ho il merito di aver provato a spiegare per mezzo delle mie conoscenze in sociologia e antropologia.

Ma torniamo alla psicosomatica. Ciò che è determinante è l'accesso alle emozioni e alle sensazioni perché tutto è generato da lì. La storia personale del soggetto ovviamente non può che essere descritta solo simbolicamente dall'astrologo esperto che coglie da precisi simboli particolari connotazioni negative o positive. Per una possibilità di guarigione è necessario un colloquio e un contatto empatico che non può essere formalizzato ma che dipende dalla sensibilità del terapeuta. E questa capacità può essere anche acquisita con l'esperienza.

L'apporto dell'EMDR sta nel fatto di sollecitare le funzioni corticali adibite all'elaborazione del ricordo negativo o positivo, e questo avviene per mezzo di stimoli che non riguardano solo i movimenti oculari ma anche piccole percussioni alternatamente a sinistra e a destra del paziente. Stimoli uditivi dovrebbero sortire lo stesso effetto stando ai resoconti dei divulgatori del metodo. In pratica è necessario spostare l'attenzione a sinistra e a destra del nostro campo visivo, tattile, uditivo; ma la mia innovazione sta nel fatto che esistono luoghi precisi da stimolare e che non sono solo a sinistra e a destra del campo visivo.

Naturalmente occorre verificare se questo sia efficace per l'elaborazione del ricordo o per fissare meglio la nuova elaborazione. Solo la pratica potrà darmi ragione. DOMANDE E RISPOSTE iao Al. Ho subito un trauma tanti anni fa e non so se riuscirò mai a superarlo. Possiamo davvero guarire dal passato?

Negli anni '60 ci fu una vera e propria esplosione della corrente comportamentista con tutte le sue tecniche legate all'idea che fosse possibile modificare il proprio comportamento adottandone uno migliore per la propria esistenza. I comportamentisti affermano il determinismo psichico: se hai un problema questo è stato determinato da una esperienza dal forte impatto emotivo. Diciamo che è come un disco masterizzato. Ma è possibile riscrivere su questo disco? Ci vuole un lavoro lungo chiamato de-condizionamento. Esistono diverse tecniche tra cui le più famose sono quelle di vivere fisicamente il problema e a furia di riviverlo piano piano la carica emotiva diminuisce sino a scomparire. Ma qualcuno pensa sia troppo doloroso. Allora hanno pensato bene di immaginare solo il problema che attanaglia la propria esistenza, mentre si è in una condizione di massimo relax, in maniera tale da ridurre in questo modo la carica emotiva. La rappresentazione mentale del problema si fa più flebile; ma a quel punto bisogna attuare il

condizionamento: assegnando un premio ogni volta che si affronta il problema in maniera diversa. Insomma, bisogna gratificarsi dei successi ottenuti.

Ciao Al, nell'articolo precedente ho visto che usi il termine "pulsione". Scusa se ti può sembrare una domanda stupida ma mi puoi spiegare meglio cosa succede se non soddisfiamo le nostre pulsioni?

Bellissima domanda! Partiamo dal presupposto che la pulsione è qualcosa che si struttura nei primissimi mesi della nostra esistenza. Il bambino si sente angosciato dalla paura di morire o di essere abbandonato. Per questo c'è la madre che lo accudisce e lo nutre. Però non sempre essa potrà soddisfare le richieste del bambino nel momento in cui egli ne sentirà la necessità. Allora la pulsione del neonato, la necessità di trovare un sostegno, viene meno anche se momentaneamente. Per la sua mente il conflitto è troppo grave e allora decide di separare l'immagine della madre in due oggetti distinti: uno buono e uno cattivo. Se la cosa dura troppo a lungo allora quando diverrà adulto il soggetto reagirà sempre allo stesso modo: vedrà nel prossimo quello che non riesce ad accettare di se stesso. Quando era piccolo per lui era inaccettabile che non venissero soddisfatti i suoi desideri ed è per questo che attua una separazione dei due oggetti. Così per esempio abbiamo soggetti che perseguitano, che sono paranoici. Però potrebbe pure avvenire che nella stessa fase infantile avvenga il riconoscimento che l'immagine buona e cattiva coincidono con la stessa persona. Allora assumerà la posizione depressiva in cui il soggetto teme di distruggere, a causa del pensiero cattivo, anche la parte buona. E allora oscilla perennemente in due direzioni opposte. Nella realtà queste due soluzioni non necessariamente portano a gravi problemi: tutto dipende dalla fragilità della mente del bambino e da quanto la madre è stata capace di stargli vicino.

Ciao Astrologooo!!! Ho una domanda fresca fresca di psicologia per te. Ho sentito parlare di identificazione proiettiva. Che cos'è? Sai quando pensi che l'altra persona incarna certe caratteristiche positive o negative? In realtà potrebbero essere aspetti che ti riguardano ma che vedi nell'altro. Non ti rendiconto che un po' sono cose che ti rappresentano. Per esempio, il soggetto che punta il dita all'altro è quello che molto probabilmente truffa più di tutti. La questione è che in questo modo, puntando il dito sul prossimo si sperimenta un lato di se stessi, ma senza il pericolo di darsi colpe. Sarebbe come se io addito te per non additare me stesso, e punendo te insegno a me stesso come comportarmi. A questo punto c'è un secondo concetto importantissimo che si affianca a quello citato da te: l'identificazione introiettiva! Nel momento in cui il terapeuta o un'altra persona fa notare a chi proietta che in effetti sta proiettando, fa vedere la realtà, allora si può negare oppure accettare quanto messo in luce. Se si accetta allora ci si identifica fortemente con la nuova immagine di se stessi che ci è stata offerta dal terapeuta, amico, genitore, etc. etc.

Caro AlRami, ho letto con interesse dei tuoi studi in psicologia. So che sei molto impegnato e non vorrei disturbarti. Se vuoi rispondere alla mia domanda sono contenta. Mi è piaciuto quando hai parlato della pulsione. Puoi spiegare ancora meglio? Complimenti ancora!!!

Un oggetto che ci piace (anche la mamma è definibile con il termine oggetto in psicologia) è causa di una tensione se non possiamo possederlo. Ci piace mangiare? Ebbene, se non soddisfiamo questo desiderio allora viviamo in tensione sino a quando non soddisfiamo questo bisogno. Ecco la pulsione. Ma qual è l'oggetto delle nostre pulsioni? Beh, esistono mille cose su cui indirizzare la nostra attenzione, ma

l'astrologia ci dice in quale direzione manifestiamo maggiormente questa tensione. Per esempio, io che ho il Sole in IV Casa, sento irrefrenabilmente voglia di starmene rintanato tra le mura domestiche nonostante appartenga al segno del Sagittario. E questa mia pulsione libidica è più forte di tutte le altre presenti in me. Ognuno sceglie un oggetto diverso come richiesta pulsionale; ma questa scelta non è casuale. Astrologicamente è determinata. Per la psicoanalisi invece è un'idea non casuale, ma comunque molto vaga. Il bambino scarica la sua tensione per mezzo della sua pulsione nei confronti di un oggetto; e l'oggetto stesso è parte integrante della pulsione. Possiamo dire che la pulsione è legata alla scelta dell'oggetto e all'oggetto stesso. Chi non riesce a scaricare la propria pulsione viene pervaso da angoscia e questo nel bambino corrisponde a un gravissimo conflitto interno che se non sanato può portare a una posizione depressiva in cui lo stesso oggetto diviene il contenitore del nostro amore e del nostro odio. Ma si può amare e odiare la stessa cosa? Pensare che l'oggetto buono sia anche cattivo crea certo molti problemi nella mente di un infante: in qualche modo dispiace associare caratteristiche negative a qualcosa (o qualcuno) che ci è tanto utile e di cui non possiamo fare a meno. Per questo si cade nella posizione depressiva perché si viene pervasi dall'angoscia di aver distrutto anche la parte buona che rimaneva. Come viviamo le nostre pulsioni e come vengono soddisfatte ci informa del modo di strutturarsi del pensiero in condizioni analoghe, nella mente dell'adulto. Diciamo che l'Es vorrebbe distruggere la parte positiva; ma poi subentra il Super-io del bambino a far venire i sensi di colpa. In ogni caso l'oggetto della pulsione è il mezzo che usiamo per sperimentare una parte della nostra personalità: soltanto attraverso un legame di dipendenza con l'oggetto, con la fissazione verso di esso possiamo sperimentare i nostri valori, i nostri ideali. Chi perseguita, per esempio, lo fa solo per manifestare se stesso, per ricordare a se stessi come si è; ed è per questo che occorre l'altro, l'oggetto.

Potresti chiarire cosa è il transfert? Non sapevo fossi esperto di psicologia! Ti faccio i miei complimenti per la chiarezza espositiva!!!

Ti ringrazio, ma non sono ancora un vero esperto. Mi sento un principiante se penso al fatto che non è da molto che studio psicologia a livello universitario. Certo, ho sempre letto libri a tal riguardo; ma la formazione da autodidatta non può essere paragonata a una formazione universitaria. La stessa cosa per l'astrologia: tantissimi studiano per conto loro; ma avere un punto di riferimento che possa aiutare a chiarire i dubbi è assolutamente necessario. Cosa è il transfert? Quando interagiamo con persone con cui c'è un certo coinvolgimento affettivo, allora mettiamo in atto dei meccanismi ripetitivi che si "accendono" ogni volta che si instaura un rapporto simile. Diciamo che si tratta del modo abituale con cui interagiamo. L'interazione consiste nel sentirsi coinvolti nel rapporto, ma riversando sull'interlocutore affetto, ostilità, sentimenti vari. Quindi parliamo di modelli di relazioni, schemi tipici di comportamento in situazioni simili. Quando il consultante interagisce con l'astrologo e si crea un rapporto di stima e di affetto, allora si comporterà come si comporta con il padre per esempio, cioè con quella figura che in qualche modo rassicura. L'astrologo quindi coglie il modo con cui si relaziona il soggetto e quindi si fa un'idea delle sue caratteristiche affettive, emotive. Se l'astrologo (o lo psicologo) si interfaccia al consultante con empatia, allora avviene il contro-transfert: l'astrologo si comporterà come un padre o come un amico, insomma anche lui porterà nel rapporto il suo specifico modo di interagire nelle condizioni di coinvolgimento emotivo, per ricreare quel clima di fiducia e di tranquillità che occorre al consultante per aprirsi ancora di più e per farsi disponibile ad ascoltare i consigli dell'astrologo. Caro Al Rami, cosa pensi dei metodi moderni per capire il mondo?

Ritengo che la storia ci abbia insegnato che la conoscenza è un continuo andare avanti e indietro, recuperando e rivalutando ciò che dicevano gli antichi. La conoscenza si avvale di specifici filtri di lettura perché non possiamo avere una visione totale di come funziona il mondo: le nozioni e le informazioni sono così tante che dobbiamo scegliere un approccio. Esso descrive una parte della realtà. Tutto nacque col paradigma razionalistico nell'antica Grecia e in particolare con Cartesio che col suo "cogito ergo sum", pensò che forse l'unica realtà possibile era interna a noi visto che persino i dogmi della fede erano stati scardinati. Poi il pensiero cambiò radicalmente con Galileo: la conoscenza è data dall'esperienza. Le cause dunque sono esterne e l'uomo è un semplice osservatore. Infine, Con Russel si ripesca dal passato il paradigma deduttivo di Cartesio ma lo si alterna con l'esperienza induttiva dell'empirismo galileiano. Nasce la scienza come la conosciamo oggi.

Caro Al mi sento depressa e non riesco ad andare avanti... Non riesco a capire qual è il problema. Cosa posso fare?

Freud a fine '800 parlava delle libere associazioni. Prima di tutto capì che rimuoviamo dalla coscienza il vero problema quando è troppo difficile accettarlo. Allora per capire cosa ci fosse sotto, cosa fosse stato dimenticato, "curava con le parole"; cioè chiedeva al paziente di parlare di ogni cosa veniva in mente perché credeva che questo doveva per forza avere a che fare con quanto rimosso. Il tuo problema quasi certamente è relativo a una collera repressa che non hai saputo tirare fuori e che hai introiettato. Scarica la tensione in palestra. Non so se risolverà il problema, ma può aiutare.

Ciao. Mi vergogno un po' a fare questa domanda: ho la psoriasi e mi hanno detto che è un problema psicosomatico. Cosa ne pensi?

Molti dei nostri problemi di salute hanno una radice psicosomatica. Mi viene in mente l'intervento de "Le Iene" ad un seminario della dottoressa Mereu. Essa forse esagerò dicendo che tutto ha una causa che sta nella mente del soggetto e che la medicina ufficiale non serve a niente. Secondo il mio parere invece è necessario uno scambio costante tra diversi saperi e che bisogna affrontare il problema anche facendo convergere più teorie. In ogni caso, anche io ho letto che la psoriasi ha una radice psicologica. Se è così allora è il risultato di un ricordo rimosso. Freud fa l'esempio delle statue che servono a commemorare un episodio storico ed è come se si piangesse costantemente su quanto accaduto nonostante fosse accaduto secoli prima. Si parla di un affetto bloccato dalle resistenze psichiche. È un po' come se dentro di noi ci fossero due persone che lottano per la supremazia. In qualche modo bisogna ottenere un compromesso e allora viene fuori il sintomo, che è una deformazione del ricordo che ci fa stare male. Per esempio, le ferite sulla pelle possono essere come una specie di ferita del passato che non hai elaborato abbastanza.

Caro Alrami qualcuno dice che sono complessata. Sarà vero?

Secondo Jung il complesso è un insieme di idee, di pensieri, tutti con la stessa carica emotiva. Immagina come un fascio di fiori, tutti rossi. Ogni fiore è diverso dall'altro, ma è collegato all'altro per via del colore. Il colore sarebbe la carica emotiva, affettiva. Ognuno di noi ha più complessi e non necessariamente

dobbiamo intendere qualcosa di negativo. Diventa negativo quando ci si fissa troppo su certe idee. Fissarsi in modo maniacale su qualcuno o su qualcosa, corrisponde ad avere un complesso.

Gentile Al Rami cosa pensi dell'analisi dei sogni?

I sogni si nutrono della stessa linfa di cui si nutre l'astrologia: il simbolismo. Partiamo dal presupposto che esiste un lavoro che avviene mentre dormiamo: il cosiddetto lavoro onirico. Esso prende ciò che è contenuto nell'inconscio e lo trasforma, lo deforma, per darcelo in sogno. È come se nel cervello ci fosse la farina, che tramite la lavorazione del fornaio diventa pane. Ecco: esiste un processo, un nostro "fornaio interiore" che lavora nell'inconscio e ci fa sognare qualcosa che ha a che vedere con quanto abbiamo nell'inconscio; ma che tramite la lavorazione e la manipolazione, ha avuto una lievitazione e poi una cottura sino a diventare una pagnotta calda. Il risultato è qualcosa in analogia con quanto contenuto nell'inconscio. Il sogno è un rimando a qualcosa di più profondo e analizzandolo interpretiamo ciò che ci vuole dire l'inconscio. Spesso l'inconscio capisce le cose prima che le capiamo a livello conscio e che forse non capiamo perché non vogliamo capire.

Sono molto legato a mia madre. Ho un complesso di Edipo?

La fissazione su un genitore non è un problema se non compromette la tua sessualità e la tua vita di relazione. In realtà il complesso di Edipo riguarda la fissazione verso un genitore ma in età precoce, quando ancora non siamo molto consapevoli di noi, quando ancora non abbiamo idea di cosa sia la sessualità. Per Freud il bambino appena nato interpreta le attenzioni della madre in funzione sessuale perché tutto il corpo è una zona erogena. Quando apprende ciò allora scopre nel padre un rivale perché non riesce a spostare la sua attenzione su un altro oggetto diverso dalla madre. Avviene a quel punto un senso di pudore, di vergogna, che spinge il bambino a rimuovere tale pensiero dalla coscienza. Però a quel punto l'inconscio porta fuori un sintomo che è la perversione o l'infantilismo sessuale. Ecco: quei sintomi sono sinonimo di un complesso di Edipo.

Ciao Giuseppe! È vero che l'inconscio è più forte della nostra coscienza?

Ciao! Si parla di determinismo psichico, cioè del fatto che il nostro modo di agire è in qualche modo influenzato dall'inconscio. Ma cosa è l'inconscio? Parliamo di una memoria che potremmo chiamare automatica: ogni cosa noi facciamo con ripetizione, come guidare, camminare, leggere, scrivere, parlare, è legata a meccanismi che ormai sono diventati automatici. Tanto più è automatico e tanto più è inconscio. Il modo di comportarsi di ognuno è uno schema che l'individuo usa perennemente come modello per la lettura del mondo.

Caro Giuseppe, cosa è il transfert e il controtransfert? Può avvenire anche con l'astrologia?

Il Transfert è una quota di tenerezza mista ostilità che viviamo all'interno di una relazione e che riversiamo su di un'altra persona. Ognuno vive il transfert mettendo in atto dei meccanismi tipici che ci dicono come questo soggetto interagisce generalmente in certe situazioni. Quindi il paziente si comporta in un certo modo col terapeuta che reagisce di conseguenza col contro-transfert. Durante la seduta astrologica, l'astrologo deve reagire cercando di capire i meccanismi interni e relazionali del consultante, per poi comportarsi di conseguenza. Parliamo di empatia da parte dell'astrologo che immedesimandosi nel consultante reagisce investendo il suo modo personale di comportarsi. Il Transfert e il contro- transfert avvengono in qualsiasi contesto relazionale, anche in quello tra astrologo e consultante.

Ciao! Sono del segno dei Pesci e tu hai spesso detto che è un segno nevrotico. Ma io non sono nevrotica e invece dicono che sono molto calma.

Ciao! Benvenuta anche a te su questo blog! Ricordo una ragazza del segno dei Pesci che era la manifestazione della calma, la quintessenza della tranquillità... Nella realtà fumava moltissimo, e dentro covava un tormento interiore molto forte. Poi, ogni tanto aveva degli scoppi d'ira che duravano veramente una frazione di secondo. Poi tornava alla tranquillità come se niente fosse. Un caso davvero molto interessante direi... La nevrosi spesso sorge quando le nostre pulsioni libidiche o aggressive sono ostacolate dal mondo esterno e quando non siamo in grado di adattarci a ciò. Questa incapacità di adattamento crea una regressione e se non facciamo uscire la tensione sotto qualche forma d'arte, allora ne risentiremo noi stessi. Per sfuggire alla nevrosi è meglio sublimare la carica pulsionale in un'attività artistica, indipendentemente dal fatto che tu sappia fare arte o meno. E ricorda, che qualsiasi cosa tu farai,in qualche modo sarà sempre legata analogicamente al tuo problema. Ciao Al! Sono (...). Questi articoli sono bellissimi! Anche io ho una domanda! quali sono le regole più importanti di ogni psicologo? Ho capito che bisogna avere empatia e bisogna conoscere la tecnica.

Sì, l'empatia è necessaria e la tecnica pure; ma bisogna partire dall'idea che il mondo interno di ogni soggetto è unico e irripetibile. Se partiamo da questo presupposto allora si capisce come applicare la tecnica. Inoltre, altro concetto importante è che il sintomo è un riflesso dell'inconscio ed è una specie di adattamento alla situazione. Molto importante è anche la conoscenza topografica del cervello: se io credo in un inconscio ma non so nulla di memoria implicita, difficilmente capirò come applicare la tecnica. Altra regola importante è quella del determinismo psichico: l'inconscio determina certi comportamenti. Altra regola cardine è quella che le esperienze infantili sono determinanti; poi il concetto di transfert e controtransfert di cui ho parlato nel precedente articolo.

Ciao. Una mia amica dello Scorpione è una bugiarda patologica e si crede di essere più in gamba degli altri! Da cosa dipende? Lo scorpione è un segno bugiardo e arrogante?

Lo scorpione omette, nasconde più che mentire. Tradizionalmente è il Gemelli quello più bugiardo; ma io ritengo che invece la bugia sia un meccanismo difensivo legato all'infantilismo: Luna dominante, Cancro, Pesci, a mio parere sono i veri bugiardi. Ma per essere più democratico direi che ognuno mente per ragioni diverse. Cosa è un meccanismo di difesa? È un meccanismo inconsapevole, inconscio, che si attiva quando è in arrivo un pericolo. A protezione dell'autostima, per non essere giudicati, per non essere criticati, possiamo "giocare" ad armi coperte e scrivere da anonimi; oppure possiamo mentire spudoratamente

contro ogni evidenza. Ognuno di noi mette in pratica i suoi meccanismi di difesa e a dire il vero essi sono addirittura talmente necessari che organizzano la nostra vita psichica. Kernberg dice che questi meccanismi si evolvono in forme più patologiche quando il problema è importante.Per esempio si può passare dalla fase nevrotica a quella psicotica. Winnicot afferma che le difese sono interattive, cioè dipendono dalle interazioni, nascono in virtù delle interazioni e non sono qualcosa che accadono al soggetto senza una causa esterna. Quindi è l'ambiente che crea il manifestarsi di queste difese. Western e Lichtenberg affermano che i meccanismi di difesa dipendono dalla motivazioni di ognuno e comunque servono a nascondere la nostra vera natura. Bowlby aggiunge che le difese sono strategie per comportarci nella maniera più idonea alle diverse situazioni e che grazie a queste in realtà stiamo chiedendo un sostegno al prossimo. Una persona come la tua amica probabilmente sarà molto sensibile alle offese e per questo "mette le mani avanti" si difende mentendo e comportandosi un po' con arroganza.

Io e il mio ragazzo non riusciamo proprio a capirci. Ho visto che studi psicologia e vorrei un consiglio da te. Puoi aiutarmi?

Comunicare è forse la cosa più difficile ed è anche la cosa più naturale e spontanea che possa esistere. Persino non parlare, non dirsi niente è una forma di comunicazione a cui bisogna dare importanza. Certe volte non ce ne rendiamo conto, ma anche un nostro silenzio potrebbe essere frainteso. La comunicazione è anche un abbraccio, e spesso vale più di mille parole... È veramente impossibile non comunicare e ciò impone un comportamento da parte del prossimo: cioè se io affermo qualcosa, l'interlocutore si dispone in un certo modo. Quindi comunicare non è solo contenuto ma anche comportamento. Inoltre, durante la conversazione ognuno può usare una posizione diversa rispetto all'interlocutore; uno per esempio sempre dominante o entrambi nella stessa posizione. Altra cosa importante oltre alla volontà di farsi capire, sta nella "punteggiatura": cioè il momento in cui ai accede all'interno di una conversazione. Se per esempio il tuo lui entra nella tua conversazione in un momento tale da aver perso le premesse che sottostanno al tuo intervento, ecco che sarà difficile comprendersi.

Caro Al Rami, a mio figlio hanno diagnosticato un disturbo borderline mentre altri mi hanno detto che ha solo un disturbo dell'attenzione. Perché ognuno dice una cosa diversa? Cara lettrice, devi sapere che la diagnosi è solo un punto di partenza che occorre allo psicologo per stabilire quale dovrebbe essere l'intervento migliore per contenere o guarire ogni soggetto. Si tratta di una generalizzazione. Lingiardi afferma che il sintomo non dovrebbe essere analizzato considerando il singolo soggetto, ma considerando pure in quale contesto si manifesta, e il contesto è quasi sempre una relazione. Per questo è possibile che in contesti diversi il soggetto si comporti in maniera diversa e che quindi, che ogni psicologo riconosca certi elementi delle dinamiche del soggetto in maniera diversa dagli altri, proprio perché il rapporto che si instaura è diverso. Magari c'è chi riesce scorgere meglio di un altro quali sono le motivazioni interiori di tuo figlio; i suoi valori, il suo modo di percepire la realtà, chi riesce a comprendere sino a che punto è o non è consapevole delle sue azioni. In ogni caso, la diagnosi non è cosa semplice. Esiste per esempio anche la necessità di una conoscenza nomotetica del soggetto analizzato, ossia la consapevolezza che ogni individuo ha delle specificità. E poi una conoscenza nomotetica caratterizzata dall'idea che ogni individuo ha delle caratteristiche che ricorrono anche in altre persone. C'è chi ha bisogno di fare test, chi di interrogare i genitori per poi formulare la sua valutazione che come ho detto prima è sempre provvisoria in virtù del fatto che il disturbo non necessariamente è in una fase stabile e che quindi potrebbe regredire, se possibile. Il DSM-V è il manuale diagnostico dei sintomi usato dagli psicologi ed è la guida per un'analisi statistica dei disturbi; cioè ci informa di quanti e quali sintomi sono necessari per far

rientrare il soggetto in una data categoria. Siccome è cosa rara che il soggetto presenti tutti i sintomi legati a quella specifica patologia è molto facile collocare il disturbo in più categorie che hanno in comune gli stessi sintomi. Sta alla sensibilità dello psicologo identificare e dare un "nome" al problema; ma come ho scritto prima, ciò che conta è l'intervento da attuare.

Ciao, sono (...) ho letto l'articolo sulla teoria sistemica che hai scritto qualche giorno fa e so che ha qualcosa a che fare con le costellazioni familiari. Pensi sia un metodo valido?

Cara lettrice, in effetti hai ragione e penso che le costellazioni familiari siano un valido sistema per modificare le dinamiche all'interno di una famiglia; ma non ho esperienza per esprimere giudizi validi. Il mio è un semplice parere da "ignorante". L'idea è sempre quella che il sintomo è indice di una disfunzione del sistema di cui il soggetto fa parte. Per questo tipo di diagnosi occorre valutare l'asse verticale del soggetto, quello orizzontale delle relazioni e quello diagonale del tempo. Anche in questo caso è importantissimo il contesto, che secondo Minuchin è importante ricostruire per comprendere il problema. Nella terapia sistemica è fondamentale l'idea che cambiare l'organizzazione interna del sistema sia il modo per risolvere il sintomo, che è inteso come un problema che deriva da una scorretta comunicazione tra due o più individui. Anche in questo caso è importante usare il DSM; ma il riferimento vero e proprio è la relazione perché è lì che prende forma il problema. Allora se per fare diagnosi occorre osservare il sistema anche apportando il proprio supporto per vederlo agire, è ovvio che la diagnosi corrisponde anche alla terapia; poiché il fatto di far agire i comportamenti dei soggetti corrisponde già a un'azione terapeutica che costringe i soggetti ad applicare modelli di comportamento diversi da quelli che usa ricorrentemente. Qui parliamo della 2^ cibernetica, ossia di quella scienza che vede il terapeuta facente parte del sistema stesso e non esterno a esso. Cercando di scoprire la struttura nascosta, le dinamiche all'interno della famiglia, Minuchin agisce sul sistema stesso per valutare come i soggetti sanno cooperare e condividere.

Quali sono le fasi della terapia sistemica?

Una prima fase è detta associativa e concerne il modo mediante cui il terapeuta si interfaccia al singolo e alla famiglia in generale. Il modo di presentarsi e di interfacciarsi influirà sulla fiducia nelle sue capacità e nella sua autorità. In seguito lo psicologo si "accomoda" alle dinamiche della famiglia, non interviene a modificare nulla ma osserva pazientemente come i soggetti interagiscono. Successivamente chiede chiarimenti relativamente ai comportamenti messi in atto. Con la mimesi il terapeuta ricalca il temperamento di ogni componente della famiglia: se un soggetto è riservato di certo non è cosa adatta mostrarsi esuberante, ma è bene comportarsi alla stessa maniera, senza invadenza. È solo dopo che il terapeuta interviene per valutare il grado di flessibilità della famiglia a mettere in pratica nuovi comportamenti e nuove dinamiche relazionali. A quel punto la famiglia si accomoda allo psicoterapeuta che funge da regista, che sottolinea quel che loro non riescono a comprende, che sostiene, che guida, che assegna compiti, che modifica l'ambiente di interazione proprio per vedere come cambiano le dinamiche, perfino stabilire i confini che ogni individuo dovrebbe avere per manifestare la propria autonomia e individualità rispetto al gruppo.

Ciao Al! Mi chiedevo quale fosse il segreto per diventare un bravo psicologo. Grazie se vorrai rispondermi.

Il segreto per divenire un buon psicologo, secondo i manuali, è quello della creatività. È importante la teoria e la tecnica; ma ciò che fa la differenza è la propria sensibilità perché non si può applicare pedissequamente un sapere pensando che chi abbiamo di fronte sia solo un "numero". Egli è un essere umano con le sue peculiarità e unicità. Lo sguardo dovrebbe essere indirizzato alle proiezioni dell'individuo, ai suoi affetti; e solo se si ha empatia è possibile accedere al mondo interiore del soggetto, ma sapendo creare il clima di sicurezza favorevole al transfert.

Ho sentito dire che ci sono psicologi che preferiscono farsi chiamare consulenti. Come mai?

Nel modello terapeutico di Murray e Bowen si afferma che è preferibile usare il termine consulente familiare anzicché terapeuta, medico o psicologo. Questo dovrebbe avere un effetto psicologico sulla mente del consultante/paziente, perché molte persone provano vergogna a pensare di rivolgersi a uno psicologo ed è più rassicurante pensare a un consulente che ci risolve un problema relazionale invece che a uno psicologo che ci cura in disturbo mentale.

Spesso i genitori che hanno problemi se la prendono con i loro figli. Come mai?

Si tratta di una dinamica ricorrente quella di proiettare su di un figlio l'infantilismo e la difficoltà a risolvere i conflitti dei due genitori. Questo meccanismi si chiama triangolazione e dipende in larga misura dal livello di coinvolgimento che i due genitori hanno nei confronti dell "io familiare". Questo significa che ogni individuo ha un diverso livello di fusione con la famiglia di origine e questo comporta in larga o in minima misura atteggiamenti irresponsabili che possono portare, nei casi peggiori persino alla criminalità. Il problema fondamentale è che quando l'identificazione con la massa indifferenziata dell'io della famiglia è troppo alta e viene proiettato il problema su di un figlio, anche esso trasporterà le stesse dinamiche nella famiglia che andrà a creare; e se il meccanismo si ripete ancora allora è probabile che si possa giungere, per trasmissione, a un problema di schizofrenia.

BIBLIOGRAFIA Sezione Psicologia:

L'uomo e i suoi simboli -C. G. Jung- Raffaello Cortina Editore La psicologia dell'inconscio -C. G. Jung- Newton Compton

Psicologia e alchimia -C. G. Jung- Bollati Boringhieri Ricordi, sogni, riflessioni -C. G. Jung- Bur Il libro rosso -C. G. Jung- Bollati Boringhieri La sincronicità -C. G. Jung- Bollati Boringhieri Gli archetipi dell'inconscio collettivo -C. G. Jung- Bollati Boringhieri L'interpretazione dei sogni -S. Freud- Mondolibri Complesso, archetipo, simbolo -J. Jacobi- Bollati Boringhieri Metodologia della ricerca psicologica -Pedon, Gnisci- Il mulino Oltre la coscienza ordinaria -V. Ampolo- Kurumuny 50 grandi idee di psicologia -A. Furnham- Dedalo edizioni Costruisci la tua intelligenza -M. Polito- Editori riuniti university press Dispense di Psicologia generale prof. Velardi (facoltà di Psicologia) EMDR -F. Shapiro, M. S. Forrest- Astrolabio Dispense di psicologia della comunicazione prof. Vannoni (facoltà Psicologia) Dispense di psicologia clinica prof.ssa Vegni (facoltà Psicologia) Dispense di fondamenti anatomo-fisiologici dell'attività psichica prof.ssa E. Russo (facoltà di Psicologia) Re-visione della Psicologia -J. Hillman- Adelphi Riza psicosomatica -AAVV- abbonamento giugno 2014/giugno 2015 Mente e cervello -AAVV- abbonamento maggio 2015/maggio 2016 A tu per tu con Raffaele Morelli -D. Mosca- edizioni Riza Corso pratico di autostima vol. 1, 2, 3 -R. Morelli, V. Caprioglio, K.Vignoli- edizioni Riza Dispense di psicologia dell'Handicap -nell'ambito del corso di sostegno per disabili LUMEDispense di psicologia dello sviluppo prof.ssa C. D'Ardia (facoltà di Psicologia) La nuova psicologia -S. Grof- Spazio interiore edizioni Educare oggi (libro+DVD) -P. Crepet- Enea edizioni La sindrome degli antenati -A. A. Schutzemberger- Di Renzo editore Il codice dell'anima -J. Hillman- Adelphi Anatomia della guarigione -E. F. Poli- Anima Edizioni I complessi -H. Dieckmann- Astrolabio Che cos'è la psicologia -P. Daco- BUR Rizzoli Che cos'è la psicanalisi -P. Daco- Bur Rizzoli La diagnosi in psicologia clinica -N.Dazzi, V.Lingiardi, F.Gazzillo- Raffaello Cortina Editore

Stati primitivi della mente -J. Van Buren/ S. Alhanti- Astrolabio PDM manuale diagnostico psicodinamico -AA- Raffaello Cortina Editore DSM-V manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali -AA- Raffaello Cortina Editore Dispense di psicologia sociale -S.Cellamare- (facoltà di Psicologia)

Sezione filosofia, logica ed epistemologia

Nulla succede per caso -R. Hopcke- Mondadori Intelligenza analogica -D. Frigoli- MB Filosofia -AAVV- 16 volumi- Biblioteca di Repubblica: Felicità, Libertà, Arte, Male, Uguaglianza, Bellezza, Mente, Morale, Potere, Pensiero, Violenza, Passione, Senso, Linguaggio, Scienza, Filosofia. Il fuzzy pensiero -B. Kosko- Dalai editore Dal mondo del pressappoco al'universo della precisione -A. Koyre- Einaudi Logica della scoperta scientifica -K. Popper- Einaudi Storia della filosofia della scienza -D. Oldroyd- Net

Non è vero ma ci credo -J. Brockman- Il saggiatore Idea di natura -E Cadelo- Marsilio Il vangelo secondo la scienza -P. Odifreddi- Einaudi Corso di logica -D. Palladino- Carocci La causalità -F. Laudisa- Carocci Logiche non classiche -Palladino- Carocci Pensare -Coliva, Lalumera- Carocci Ragionare con chiarezza -J. Canseco- Giunti Linguaggio e analisi filosofica -E Picardi- Patron Contro il metodo -P. Feyerabend- La Fletrinelli Pensiero e realtà -M. Dummet- Il Mulino Come ragioniamo -M. Frixione- Laterza Pauli e Jung un confronto tra materia e psiche -Tagliagambe, Malinconico- Cortina editore La logica delle scienze sociali -K. Popper- Armando editore L'arte di essere felici -L. A. Seneca- Newton compton editori Il Libro del Tao -Lao-Tze- Newton compton editori La filosofia delle origini -G. Bonomo, L. Zamperini- Demetra edizioni Buddha, i quattro pilastri della saggezza -K.E. Newman, G. De Lorenzo- Newton Compton Arthur Schopenahuer, l'arte di ottenere ragione -G. Giani- Newton Compton Aristotele -Le confutazioni sofistiche- Bur L'amicizia -Cicerone- Newton Compton Il mondo di Sofia (romanzo sulla filosofia) -J. Gaarder- Longanesi Pensieri superflui sullo spirito ai tempi di Facebook -T. Custodero- Pietre vive editore

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Astri e disastri -T. Neuberg- Fazi editore Gli usi della comparazione -A. Baldissera- Franco Angeli editore Il sentiero degi Indiani morti -M. perrin- Il saggiatore Babilonia -P. Brusasco- Raffaello Cortina Editore Ballando nudi nel campo della mente -K. Mullis- Dalai editore Pragmatica della comunicazione umana -P. Watzlawick- Astrolabio

Lo zodiaco -F. Cumont- Adelphi Storia dell'astrologia -Bold, Bezold, Gundel- Laterza Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere -Jhon Gray- Rizzoli L'arte della guerra -Sun Tzu- Newton compton editori Dèi e miti -AA VV- S. Di Fraia Editore Il segreto delle Ere -P. M. Ragone- Macro edizioni Dispense di Antropologia culturale Prof.ssa Cardinali (facoltà di Psicologia) Dispense di Informatica e capacità relazionali Prof.ssa Cardinali (facoltà di Psicologia) Dispense di Sociologia generale Prof.ssa Velardi (facoltà di Psicologia) Storia dell'astrologia -K. Von Stuckrad- Oscar Mondadori Ciro Discepolo, lo scienziato delle stelle -P. Gargano- Guida editori Mito e modernità -J. Campbell- Red edizioni Antropologia strutturale -C.L. Strauss- Il Saggiatore Il pensiero selvaggio -C.L. Strauss- Il Saggiatore Dispense di Economia aziendale -S. Testarmata- (facoltà di Psicologia)

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I livelli del pensiero -R. Dilts- NLP Cambia vita in 7 giorni -P. Mckenna- TEA Enneagramma e PNL -V. Fanelli- Macro edizioni La nuova legge di attrazione -G. Bruno, V. Grunet- Edizioni MyLife.it Reality Transurfing, lo spazio delle varianti -V. Zeland- Macro edizioni Ottieni il massimo dal tuo cervello -D. Perlmutter, A. Villoldo- BIS edizioni Genio in 21 giorni -G. Navone, M. De Donno- Sperling & Kupfer Implosione, la scienza segreta dell'estasi e dell'immortalità -D. Winter- Edizioni My Life.it Zero Limits -J. Vitale- Ed. il punto d'incontro La rivelazione ofenica -V. Bridges, Darlene, T. Burns- Ed Mylife.it Essere -L. Coit- Macro edizioni Dispense di comunicazione e marketing -nell'ambito del corso di formazione PFMLettura veloce 3x -G. Bruno- Bruno editore Memoria veloce 3x -E. Sigurtà- Bruno editore

Apprendimento veloce 3x -G.Ballarani E. Sigurtà- Bruno editore I fondamenti della scienza della mente -E. Holmes- Bis edizioni Sezione scienza, astronomia, fisica

Scienza, i grandi protagonisti -AAVV- biblioteca di Repubblica: Pitagora, Tolomeo, Galileo, Newton, Darwin, Maxwell, Pasteur, Lavoisier-Mendeleev,

Gauss-Reimann-Pincarè-Hilbert, Curie, Einstein, Fermi, Godel-Turing, sul DNA,

Teoria dei Giochi, Genoma umano, Teoria dei numeri, Teoria delle stringhe. La fisica unigravitazionale -R. Palmieri- III M La grande storia del tempo -S. Hawking- Rizzoli Il tao della fisica -F. Capra- Adelphi Dio e la nuova fisica -P. Davies- Mondadori I Numeri dell'universo -J. Barrow- Mondadori Entanglement -M. Teodorani- Macro edizioni La sezione aurea -M Livio- BUR La strada che porta alla realtà -R. Penrose- BUR

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Astri e denaro -E. Acampora- Armenia Astrologia Karmica -D. De Bizemont- Armenia Mercurio -P. Tyler- Armenia Astrologia della coppia -R. Hand- Armenia L'interpretazione del tema natale -C. Discepolo- Armenia Giove -E. Jackson- Armenia Cicli planetari -B. Lundsted- Armenia Tecnica delle rivoluzioni solari -A. Volguine- Armenia I pianeti nelle case -R. Pelletier- Armenia Gli aspetti planetari -R. Pelletier- Armenia Rivoluzioni lunari e terrestri -C. Discepolo- Armenia Nuovo trattato delle rivoluzioni solari -C. Discepolo- Armenia I simboli planetari -C. Discepolo, M. Rossena- Armenia I fondamenti dell'astrologia medica -C. Discepolo- Armenia Putone -H. Paul- Armenia Nuovo trattato di astrologia -C. Discepolo- Armenia Astrologia attiva -C. Discepolo- Mediterranee Astrologia Lunare -A. volguine- Mediterranee I Nodi lunari -F. Capone- Capone Astrologia delle relazioni -S. Vanni- Alzani L'astrologia della personalità -D. Rudhyar- Astrolabio Gli aspetti planetari -T. Marks- Astrolabio Gli asteroidi -F. Mocco- Capone Il ciclo di lunazione -D. Rudhyar- Astrolabio Rivouzione solare e lunare -A. Guzzi- Nuovi orizzonti Studio astrologico dei complessi psicologici -D. Rudhyar- Astrolabio Lilith la Luna nera -C. Negri- Nuovi orizzonti Il significato astrologico della divina commedia -A. Leclaire- Alzani L'eco dei Feaci -AAVV-vol I-II-III 2008 Astro e geografia -C. Discepolo, A. Rossetti- Blu diamond Introduzione alla sinastria -C. Discepolo, F. Maggiore- Blu diamond Elementi di astrologia professionale -C. Discepolo, F. Maggiore- Blu diamond

Esercizi sulle rivoluzioni solari -C. Discepolo- Blu diamond Psicologia e astrologia -Dinacci, Tersani- Capone Le rivoluzioni solari -M. De Longchamps- Mediterranee Gli aspetti astrologici -F. Mocco- Capone Fratello Sole e sorella Luna -F. Mocco- Capone Farsi l'oroscopo -U. Lewis- Melita editore Astrologia e psicologia -H. Meyer- FK Astrologia trattato teorico pratico -N. S. Kurylo- Hoepli Chirone -P. Crimandi- Capone Il valore dell'astrologia -A. Barbault- Capone Astrologia e professione -A. BarbaultLa scienza dell'astrologia -A. BarbaultAstri e concepimento -E. Jonas, DiscepoloArchetipi, sincronicità, astrologia -E. Dinacci- Capone Osservazioni politematiche sulle ricerche Discepolo Miele -Discepolo, MieleAstrologia scientifica -P. Foglia- dal web Astrologia umanistica -AAVV- Albatros Per una rifondazione dell'astrologia -C. DiscepoloAstrologia si e no -C. DiscepoloQuattro cose sui compleanni mirati -C. DiscepoloRisonanze celesti -L. Marinangeli- Marsilio Guida ai transiti -C. Discepolo- Armenia Principi di astrologia medica -A. Cavadini- Hoepli Linguaggio astrale -AAVV- dal 150 al 159- Alzani Sestile -AAVV- dal 160 al 188- Alzani Le basi astronomiche dell'oroscopo -M. Gambassi- Capone Ricerca '90 - AAVV- dal 34 al 80- Edizioni Ricerca '90 Astrologia e amore -L. Greene- Astrolabio Il tuo oroscopo -Lyle, Aspland- tecniche nuove Venere e Marte -AAVV- Mir Noi e le stelle G. Melluso- Le dispense Lo zodiaco applicato alla psicologia -M. Senard- vol I, II- ECIG

Terapia familiare astrologica -E. Bauer- Mediterranee Transiti e rivoluzioni solari -C. Discepolo- Armenia Introduzione all'astrologia -L. Morpurgo- TEA Il convitato di pietra -L. Morpurgo- TEA La natura dei transiti -L. Morpurgo- TEA La natura dei segni -L. Morpurgo- TEA La natura delle case -L. Morpurgo- TEA La natura dei pineti -L. Morpurgo- TEA Nuova guida al'astrologia -C. Discepolo- Armenia L'astrologia rivisitata -C.Negri- Capone The love relationship formula - C. Rakele- Llewellyn Amore e discernimento -S. Berti- GE l'Espresso Dizionario astrologico -F. Capone- Capone I segreti dello zodiaco -R. Fleury- EDH L'oroscopo Cinese -R. Fleury- Cartedit Il libro astrologico della natura -E. Dinacci- Blu diamond Astrologia applicata -C. Dicepolo- Armenia Nuovo dizionario di astrologia -C. Discepolo- Armenia La relazione d'amore in astrologia -L. Livaldi Laun- Capone Le stelle fisse - I. Vorel- Capone Dizionario degli asteroidi -R. Baldini- Capone Le Case, i templi del cielo -D. Houlding- Capone Lo strabismo di Venere- M. Romagnoli- Gruppo editoriale L'Espresso I Cicli planetari nella storia mondiale -A. Barbault- Capone Le dodici Case -H. Sasportas- Mediterranee Manuale di astrologia -M. L. La Barbera- opuscolo di Astra. Astrologia -AAVV- Edizioni spazio interiore Astrologia e bioenergetica -A. Lavezzi, E. Restelli- Xenia edizioni. La chiave del tuo oroscopo -A. Leo- testo online Astrologia eretica -A. L'Eclaire- testo online Gli aspetti astrologici -C.E.O. Carter- testo online Tetrabiblos di Tolomeo -S. Feraboli- Arnoldo Mondadori editore

La ruota della vita -R.Ferrari- Reverdito edizioni Astrologia -tratto da "l'astrologo moderno"- Fratelli Fabbri editori I nostri simboli interiori -L. Fassio- Edizioni spazio interiore Trattato di Astrologia di Raimondo Lullo - a cura di G. Bezza- Mimesis Astrologia e mito -R. Sicuteri- Astrolabio Iniziazione agli amori karmici -P. Crimaldi- Edizioni Mediterranee L'astrologia e i quattro elementi -S. Arroyo- Astrolabio Astrologia -P. Quagliarella- edito in proprio con Amazon

Sezione mie pubblicazioni Risultati immagini per l'amor che move il sole e l altre stelle al rami L'amor che move il sole e l'altre stelle -G. Galeota- Gruppo editoriale l'Espresso Non sarà una bolla di sapone -G. Galeota- Gruppo Albatros il filo.

BIOGRAFIA -Nato a Fasano il 21 dicembre 1975 alle ore 21.58. Sagittario ascendente Vergine. -Astrologo ricercatore professionista.

-Non autodidatta ufficialmente riconosciuto da uno dei massimi astrologi al mondo (Ciro Discepolo).

-Inventore dell'escluisiva formula Wild Horse di biocosmologia motivazionale e studioso della psiche.

-Formazione astrologica dal 1997 alla scuola di Astrologia Attiva di Ciro Discepolo, il più grande esperto al mondo di rivoluzioni solari e lunari mirate.

-Responsabile per la provincia di Brindisi della scuola di Astrologia Attiva.

-Studioso di importanti testi di autori antichi e contemporanei. Ricercatore astrologico e fondatore del G.R.A.S il gruppo di ricerca di astrologia sperimentale per soli professionisti.

-Studioso autodidatta di testi di logica e fisica quantistica.

-Studioso di neuroscienze, sociologia, antropologia a livello universitario nell'ambito della facoltà di psicologia.

-Iscritto alla facoltà di PSICOLOGIA.

-Formazione artistica, teatrale e cinematografica. Qualifica di maestro di arte.

-Mi occupo di: Lettura del telma natale: le tue caratteristiche astrologiche. Affinità di coppia: Lei, Lui e la compatibilità matrimoniale. Astrologia elettiva: le date migliori per inaugurare un'attività o per sposarsi. Rivoluzioni Solari e Lunari mirate: il luogo migliore per festeggiare il compleanno e ottenere il meglio da un anno astrologico. Esorcizzazione del simbolo: come sostenere i transiti negativi. Rilocazione: il luogo migliore dove vivere. Metodo Wild Horse: come potenziare i propri punti forti facendo ricorso all'astrologia.

-Lavoro per radio, televisione e giornali.

-Autore del libro astrologico sui rapporti di coppia intitolato "L'amor che move il sole e l'altre stelle" e di un romanzo sul pensiero positivo intitolato "Non sarà una bolla di sapone".

-Si parla di me su molti siti di astrologia e non.

-Noto in molti ambienti astrologici.

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