Lezioni Di Basso-Pratica
November 19, 2022 | Author: Anonymous | Category: N/A
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L'IMPOSTAZIONE DELLE MANI
L'argomento è piuttosto delicato, come e dove mettere le mani sullo strumento? Plettro o pizzicato? Pizzicato Pizzicato a due o a tre dita? E il pollice come va posizionato? Ecc., ecc… Diciamo subito che dogmi non ce ne sono, esistono pro e contro per ogni situazione, ed esistono le persone, con le loro mani e le loro menti, ognuna diversa dall'altra. Speriamo che possiate trovare delle indicazioni e degli spunti utili al vostro sviluppo, non dimenticate però di praticare con disciplina e costanza.
1. L'impostazione "classica".
Cominciamo con l'impostazione l'impostazione che oserei definire classica in due sensi: uno nel senso proprio del termine, perché viene usata nella musica classica con strumenti quali il violoncello o la chitarra classica, l'altro perché è quella utilizzata da Pastorius -un grande classico del basso elettrico- e da altri virtuosi, ed è ormai comunemente accettata. In questo tipo di impostazi impostazione one la mano destra, ben sostenuta dal pollice, pizzica a due dita (indice e medio alternati), la mano sinistra si dispone in una posizione bene aperta, piazzando l'indice, il medio, l'anulare e il mignolo per semitoni sulla tastiera, mentre il pollice viene posto dietro il manico, in posizione centrale rispetto alle altre dita.
La mano destra.
E' la mano che produce il suono, timbro e intensità dipendono in gran parte dalla sua azione sulle corde, che possono essere carezzate o percosse in una grande varietà di sfumature. Per posizionare correttamente correttamente la mano destra occorre avere un solido appoggio per il pollice. I punti di appoggio più idonei sono i magneti o le corde stesse.
Il punto in cui viene posizionata la mano destra è molto importante perché determina il timbro del suono, infatti più la mano sarà vicina al ponte e più il suono sarà ricco di armonici alti, determinando quindi una timbrica più brillante, al contrario posizionando la mano verso il manico otteniamo un suono cupo e profondo.
Un altro punto di appoggio per il pollice può essere la parte finale della tastiera, otteniamo così un timbro estremamente povero di frequenze alte.
Poggiare il pollice sulle corde ha il vantaggio di assicurare una maggiore pulizia del suono, evitando che la corda a vuoto entri da sola in vibrazione, d'altra parte quando bisognerà pizzicare pizzicare la corda sulla quale è poggiato il pollice, il pollice stesso dovrà staccarsi dalla corda determinando uno spostamento della mano e la conseguente instabilità della sua posizione. Nel sei corde poggiare il pollice sulle corde è inevitabile, data la difficile gestione dell'alto numero di corde, nel cinque è possibile posizionare il pollice sulla quinta corda, avendo cura di stoppare la quarta con il mignolo e la terza con l'anulare (attuabile nel pizzicato a due dita), nel quattro corde, infine, si può piazzare il pollice esclusivamente sui magneti (naturalmente (naturalmente anche questo è relativo, nulla vieta di mettere il pollice sulla quarta corda o dove preferite).
Vediamo alcune mani destre. Sul quattro corde: Jaco Pastorius
Stanley Clarke
Flea
Stuart Hamm
John Entwistle
Victor Wooten
Sul sei corde: Alain Caron
John Patitucci
L'impostazione L'impostazio ne "classica" della mano destra prevede il pizzicato alternat alternato o a due dita (indice e medio), sarà bene praticare, con il metronomo, opportuni esercizi con le corde a vuoto e esercizi cromatici/diatonici , facendo molta attenzione ad alternare le dita.
La mano sinistra.
La posizione della mano sinistra, nell'impostazione nell'impostazione che abbiamo definito "classica", ricalca in qualche modo quella adottata da strumenti quali il violoncello e la chitarra classica classica:: Violoncello:
Chitarra classica:
Come potete osservare da queste foto, la mano è in posizione allargata, allargata, dando la possibilità ad indice, medio, anulare e mignolo di essere attivi sulla tastiera; il pollice fornisce, come per la mano destra, un punto di appoggio, e viene posizionato dietro il manico, approssimativamente approssimativamente all'altezza tra il medio e l'anulare.
Da notare inoltre la vicinanza delle dita alle barrette d'acciaio che delimitano i tasti (fret), è quello il punto dove si può controllare nel modo migliore la vibrazione della corda (tra l'altro posizionare le dita vicino alle barrette può fornire una buona introduzione tecnica al basso fretless). Osserviamo ora alcune famose mani sinistre: Jaco Pastorius
Alain Caron
Marcus Miller
John Patitucci
Victor Wooten
Stuart Hamm
Steve Bailey
Naturalmente, Naturalment e, come accennavamo all'inizio, ogni mano si può adattare a questa posizione in modo differente, vediamo come ad esempio il pollice di Pastorius tenda verso sinistra:
La posizione "naturale" della mano sinistra.
Prendendo con la mano sinistra il manico dello strumento, senza avere alcuna istruzione, si tende a piazzare il pollice sopra il manico, in questo modo la mano assume una posizione più comoda ma chiusa: l'allargamento a quattro dita diventa difficoltoso. La presa sul manico è più forte e sicura, particolarmente adatta per i bending o per posizioni particolari particolari.. Molti bassisti importanti, importanti, che hanno fatto la storia del basso, hanno questa impostazione. La posizione naturale ha un aspetto più istintivo, solitamente legato a bassisti di provenienza chitarristica chitarristica (rock, soul-blues), mentre quella classica è più tecnica, e dunque spesso tecnicistica, adatta a esecuzioni di brani particolarmente particolarmente difficili nell'ambito classico e jazzistico (fusion). Nulla impedisce di utilizzare, a seconda dei casi e del momento, sia l'impostazione l'impostazione classica, che la posizione naturale.
1 Paul McCartney 2 Paul McCartney 3 Donald "Duck" Dunn 4 John Paul Jones
1 Roger Glover 2 John Deacon 3 Victor Wooten 4 John Entwistle
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