Le Sette Leggi Spirituali Dei Supereroi

September 26, 2017 | Author: Mario Russo | Category: Superheroes, Evil, Spider Man, Thought, The Force (Star Wars)
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a very good book...

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le sette leggi spirituali dei supereroi

Deepak Chopra con Gotham Chopra

Le sEttE LEggi spirituaLi dei supErEroi scopri i tuoi supErpotEri!

tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro pu˜ essere riprodotta tramite alcun procedimento meccanico, fotografico o elettronico, o sotto forma di registrazione fonografica; né può essere immagazzinata in un sistema di reperimento dati, trasmesso, o altrimenti essere copiato per uso pubblico o privato, escluso lÕ Ò uso correttoÓ per brevi citazioni in articoli e riviste, senza previa autorizzazione scritta dell’editore.

titolo originale: The Seven Spiritual Laws of Superheroes: Harnessing Our Power to Change the World deepak Chopra con gotham Chopra Copyright © 2011 by Chopra Media and liquid Comics llC. all rights reserved. published by arrangement with Harperone, an imprint of HarperCollins publishers.

Traduzione: Katia prando Editing: Enza Casalino Revisione: Marco Morra, sonia Vagnetti Copertina e Impaginazione: Matteo Venturi Stampa: Fotolito graphicolor snc Cittˆ di Castello (pg)

I Edizione: Ottobre 2011

© 2011 Edizioni My Life www.edizionimylife.it Via garibaldi, 77 47853 Coriano di rimini isBN 978-88-6386-155--6

IndIce Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 la legge dellÕ equilibrio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 La Legge della Trasformazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 La Legge della Forza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 la legge dellÕ amore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 la legge della Creativitˆ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 La Legge dell’Intenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 La Legge della Trascendenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Come attivare il cervello da supereroe . . . . . . . . . . . 149

Letture consigliate sui supereroi . . . . . . . . . . . . . . . . 159

Premessa

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o ricevuto il mio primo albo di fumetti quando avevo circa sei anni. Mio padre me lo pass˜ con le seguenti istruzioni: “Tieni, leggilo. La cosa più importante che puoi imparare • come raccontare storie meravigliose.Ó Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, dato il mio nome, quel fumetto non era Batman (gautam, gotama o gotham, secondo la grafia anglicizzata, è l’appellativo originale del Budda, e non ho idea di come abbia fatto a diventare gotham City), e posso testimoniare che solo di recente mio padre • diventato un fan del Cavaliere oscuro. in effetti, il primo giornalino che mi pass˜ raccontava la storia del dio Krishna, una delle divinità indù più amate. anchÕ io me ne innamorai. Nel corso degli anni, ogni volta che la mia famiglia faceva ritorno al nostro paese natale in india in visita ai nonni che vivevano lì, aggiungevo un nuovo fumetto indiano alla mia collezione. Ce nÕ erano centinaia che riportavano le storie meravigliose delle divinità indù, di re e regine, di invasori e liberatori, guerrieri e saggi e i miei cugini e io non ne perdevamo un nume-

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ro. Alla fine, alle soglie dell’adolescenza, fui rapito anche dai fumetti occidentali come Superman, Spider-man, X-Men e gli altri. studiai alan Moore e stan lee e altri pensatori visionari che lavoravano nel mondo relativamente oscuro della narrazione fumettistica. parecchi anni fa, con un mio caro amico ho persino messo in piedi una societˆ cavalcando lÕ onda dei fumetti, quando innumerevoli personaggi si vestirono di tutto punto e presero dÕ assalto Hollywood. Nel frattempo, mio padre si prodigava per far conoscere lÕ oriente in occidente, facendo entrare nel nostro linguaggio quotidiano termini come yoga e chai e idee come il karma e i mantra. ovviamente me ne accorsi. Come avrei potuto evitarlo? era ospite nel programma di Oprah. Elizabeth Taylor e Michael Jackson venivano a cena da noi. i suoi best seller servirono a pagare le rate della mia universitˆ . Col passare del tempo i nostri mondi iniziarono davvero a intersecarsi. in un corso universitario di cinema guardai di nuovo Guerre Stellari. “Usa la forza, Luke…” e mi si accese una lampadina. Lo stesso fece Morfeo nel film Matrix: Ò il mondo • unÕ illusione.Ó Più recentemente, Heroes, Lost, Il cavaliere oscuro e moltissimi programmi televisivi e film iconici hanno divulgato a tante persone le idee che hanno riempito i libri di mio padre negli ultimi ventÕ anni. ed • una strada a doppio senso. un paio di anni fa ho fatto da moderatore in un dibattito al San Diego Comic-Con tra mio padre e l’icona dei fumetti Grant Morrison; quando uno spettatore gli fece una domanda sulla “consapevolezza quantica”, lui si voltò e mi fissò con tanto d’occhi e un largo sorriso. Sapevo quel che stava pensando: quellÕ uomo era tra i suoi.

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tenendo presente tutto questo, di recente mentre eravamo in giro e discutevamo del trespolo traballante su cui il nostro pianeta sembra essere in bilico, mi venne in mente che era stato proprio lui a farmi conoscere i fumetti per primo, insieme allÕ esplicita annotazione che avrebbero giocato un ruolo fondamentale, in quanto erano la cosa pi• i mportante che avrei potuto imparare. Questa volta non avrei perso l’opportunità di scoprire perché.

Gotham Chopra

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IntroduzIone

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uando i miei figli, Mallika e Gotham, erano piccoli, avevamo un rituale prima che andassero a dormire. raccontavo loro una storia, di solito si trattava di qualche racconto mistico sul bene contro il male, sulla natura o su animali parlanti. Nel momento della suspense, quando la storia arrivava a un punto cruciale in cui il personaggio principale doveva fronteggiare una nemesi, o qualche prova terribile, oppure doveva compiere una scelta decisiva, mi fermavo e chiedevo loro di sognare il finale della storia con la massima teatralità possibile. Con queste istruzioni, andavano a letto sicuri di vivere una fantastica avventura. la mattina dopo, quando si svegliavano e si arrampicavano sul nostro letto, chiedevo loro di raccontarmi cosa avevano sognato. Ascoltavo pazientemente mentre narravano le vicende di cui erano stati protagonisti. ero ammaliato dalla loro fertile immaginazione e dai viaggi meravigliosi che vivevano nelle ore notturne. spesso le loro storie mi facevano tornare alla mente i grandi miti dellÕ umanitˆ , quei racconti epici del bene contro il male, di avventure e tragedie, di tradimento, fedeltà, conflitto, conquista, virtù e vizio, emozioni

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ed esperienze che non avevano ancora vissuto in prima persona nelle loro giovani vite. le loro menti innocenti stavano attingendo dallÕ immenso deposito dellÕ immaginario collettivo? Il grande psicologo svizzero Carl Jung ci ha fatto conoscere lÕ inconscio comune e i suoi simboli archetipi. i miti esistono in questo “campo dell’akasha”, o piano non-locale di esistenza, dove vengono immagazzinate le informazioni e da cui viene ricreato l’immaginario collettivo di generazione in generazione. Le leggende sono la forma con cui possiamo avvicinarci il più possibile alla concettualizzazione del non-concettuale e dell’indeterminabile. Sono la suprema espressione del finito e del tentativo di articolare l’infinito. Sono racconti primordiali che catturano il trascendente e lo mascherano con un inizio, una parte di mezzo e un epilogo. Spesso le storie si assomigliano, ma assumono maschere e costumi moderni. Hanno una trama semplice e personaggi affascinanti e dipingono lÕ eterna lotta tra bene e male, sacro e profano, divino e diabolico. i buoni continuano a vincere, ma in veritˆ non prevalgono mai una volta per tutte. i cattivi spesso vengono sconfitti, ma a volte danno l’impressione di aver avuto la meglio. in realtˆ , nessuna delle due parti vince o perde a tutti gli effetti, e la storia non finisce mai. Questa è la danza tra creatività e inerzia, evoluzione ed entropia. In seguito, quando i miei figli sono cresciuti, in occasione dei miei viaggi in india, il mio paese natale, portavo loro valige piene di fumetti locali che raccontavano le grandi storie epiche del nostro retaggio culturale. Naturalmente questo stimolava ulteriormente la loro immaginazione, dal momento che le vicende grandiose di innumerevoli divinitˆ , imperatori e conquistatori erano vividamente

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raffigurate nelle pagine di quei fumetti. Mi piace pensare che tutto questo abbia giocato un ruolo fondamentale nel fatto che sia Mallika che gotham, da adulti, siano diventati meravigliosi narratori. Malgrado alle superiori gotham non sia mai stato lo studente migliore in fatto di voti, la sua creativitˆ era notevole e questa tendenza è continuata all’università, quando si è iscritto alla Columbia university di New York. Come avevo sempre fatto, anche in quell’occasione, scelsi di focalizzare il mio supporto sulle aree verso le quali mostrava interesse piuttosto che preoccuparmi dei suoi voti nelle materie di cui era disinteressato. incoraggiai le sue esplorazioni accademiche su discipline quali la religione comparata, la letteratura e il cinema. dopo la laurea, lui e il suo amico sharad devarajan ebbero lÕ idea di reinventare alcune delle storie indiane riportate in quei vecchi albi a fumetti e di offrirle al mondo. Insieme iniziarono a reclutare giovani scrittori e artisti in India, uno dei quali si chiama Jeevan Kang e la sua originale opera riempie le pagine seguenti. Come Jeevan, questi anticonformisti erano per lo più ragazzi che altrimenti sarebbero finiti a lavorare come collaboratori esterni per grossi studi grafici occidentali. Invece erano entusiasti all’idea di flettere i muscoli della loro creativitˆ e fantasticare su nuovi personaggi e nuove storie. presto gotham e sharad contattarono sir richard Branson per un sostegno economico e insieme formarono la societˆ di fumetti chiamata Virgin Comics. Oggi, dopo anni di costruzione con i contributi del gruppo Virgin, l’azienda è in larga parte di loro proprietà e si chiama Liquid Comics (www.liquidcomics.com). gotham, sharad e i disegnatori che vi fanno parte producono meravigliosi miti

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moderni e sviluppano le loro storie oltre le pagine dei libri, nel regno del digitale, nei lungometraggi, nei video giochi e sfruttando molti altri supporti. alcuni dei loro progetti vedono la collaborazione di registi come Woo, Guy Ritchie, Shekhar Kapur, Wes Craven e altri ancora. Questo libro è l’amalgama, l’evoluzione e il culmine di quanto detto sopra. per certi versi lo considero un distillato delle mie stesse idee, investigazioni, ricerche sulla coscienza e invenzioni di miti, fuse insieme a quelle di Gotham e di una nuova generazione di creativi e narratori. ancora una volta, come molti anni fa, ho dato lÕ avvio a storie ricche di elementi e personaggi archetipi che mio figlio e altri in società con me hanno portato ad altissimi livelli, e ne sono orgoglioso. Tutto questo è in armonia con la mia convinzione che i miti reali e duraturi insieme ai personaggi che li popolano non sono mai generati da un solo creatore. sono attinti da quei campi universali frutto di una miriade di sogni, aspirazioni, paure e fantasie umane e sono in costante trasformazione ed evoluzione. Questo libro • la storia di nuovi miti e supereroi che trascenderanno l’identità nazionale ed etnica. Ne abbiamo un bisogno disperato per risolvere le nostre crisi in un mondo saturo di conflitti, terrore, guerre, distruzione ambientale e ingiustizie economiche e sociali. le caratteristiche e le qualitˆ descritte sono speciali e all’avanguardia; rappresentano la sintesi delle mie stesse riflessioni e, ugualmente importante, della comprensione di gotham e della sua generazione, che ha tratto ispirazione e ha emulato i grandi supereroi orientali e occidentali, da Budda a Batman. Le sette leggi spirituali dei supereroi trae ispirazione da Le sette leggi spirituali del successo. Ho cercato di estrapolarne lÕ es-

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senza applicandola alla futura generazione di ricercatori spirituali. Ma • anche un libro sul mio viaggio personale, su come ho fatto conoscere a gotham i supereroi indiani e su come lui, in cambio, mi abbia fatto conoscere quelli americani. Nel corso degli ultimi anni abbiamo partecipato spesso al San Diego Comic-Con in dibattito con altri meravigliosi creatori di miti, compreso il leggendario stan lee, creatore della Marvel Universe, e grant Morrison, lo scrittore più prolifico nell’attuale industria dei fumetti. i moderni supereroi devono esprimersi nella lingua dei nostri tempi e parlare a una nuova generazione, malgrado non possano essere posseduti o limitati da nessuno di noi. Viviamo in tempi difficili e ci troviamo di fronte a un bivio. Da una parte, rischiamo la nostra estinzione e quella del Pianeta che ci ospita, a causa della devastante combinazione tra antiche usanze tribali e tecnologie allÕ avanguardia che hanno la capacitˆ di annientare ogni essere vivente. dallÕ altra, siamo dotati di un sistema nervoso attraverso il quale l’universo sta diventando consapevole di sé. Ora più che mai, abbiamo i mezzi e le conoscenze per creare un nuovo mondo coraggioso nel quale il nostro attuale stadio di sopravvivenza può evolvere e basarsi sulla saggezza invece che sull’adattamento. La strada che decidiamo di intraprendere determinerˆ il nostro futuro. Questa scelta sarˆ dettata dalle caratteristiche a cui aspiriamo, qualità che possiamo identificare in alcuni grandi eroi ed eroine che hanno popolato le leggende e le storie della nostra civilizzazione fino ai giorni nostri. Non • un caso se oggi i supereroi hanno catturato lÕ immaginario culturale come mai prima. ovunque guardi, personaggi straordinari ed elementi sovrannaturali sono diventati una parte dina-

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mica della nostra comunicazione convenzionale. I supereroi sono dotati di poteri magici che sfidano le leggi dello spazio e del tempo e ci offrono la visione di un mondo che pu˜ cambiare. esplorano i confini dell’energia e della coscienza e ci permettono di capire meglio noi stessi e il nostro potenziale. Ecco perché, secondo la mia opinione, possono aiutarci a salvare il pianeta in un modo molto concreto e soprattutto, possiamo diventare supereroi noi stessi. Nelle pagine che seguono, cercher˜ di tracciare una linea che congiunga alcune tradizioni di antica saggezza, così come le ho recepite nel corso della mia vita, e i personaggi mascherati che riempiono il mito moderno. in Batman scorgo le stesse qualitˆ di Budda. in superman di certo ci sono caratteristiche che appartengono anche al dio shiva. inoltre, esistono nuove frontiere che ritengo debbano essere raggiunte. il nostro compito non consiste solo nell’individuare in una dozzina di personaggi le ambizioni che giacciono ancora assopite dentro di noi, ma anche nel nutrirle e allevarle con i portentosi ingredienti dell’intenzione, dell’attenzione e dell’azione, in modo da creare un nuovo gruppo di supereroi. Questi personaggi sono in contatto sia con il loro Sé-saggio, che con il loro Sé-ombra e sanno cogliere lÕ interconnessione di tutte le cose. se ci riusciamo, il risultato sarˆ una dettagliata carta stradale per vivere esprimendo il nostro pieno potenziale, scoprire il supereroe che abbiamo dentro e riscrivere la storia dellÕ umanitˆ .

Deepak Chopra

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1 La Legge deLL’equILIbrIo L’equilibrio è dato dall’interazione tra essere, sentire, pensare e fare. I supereroi integrano questi quattro livelli fondamentali dell’esistenza con la turbolenza del mondo e l’attività quotidiana e, così facendo, sono in grado di risolvere in modo fantasioso ogni prova che si trovano ad affrontare, creando un’atmosfera di potenziamento e amore ovunque vadano. Ne risulta che il supereroe è un maestro di arti marziali, una disciplina essenzialmente spirituale.

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i recente, ho scoperto che interrogare la gente su quale sia il suo supereroe preferito equivale a chiedere qual • il genitore che ama di più. È una domanda a cui è impossibile dare una risposta ed è irta di pericoli. Mio figlio mi ha informato che solo tra i due titani dellÕ editoria dei fumetti, Marvel e DC Comics, ci sono dai cinque ai diecimila personaggi tra cui scegliere. Ò Questa cifra comprende eroi buoni e cattivi, alcuni dei quali cambiano schieramento di tanto in tantoÓ mi ha spiegato. Ò Capita di frequente che certi personaggi diventino distruttivi e capaci di autodistruggersi.” Wolverine, il Punitore e Hulk per esempio. Ò Che mi dici di Batman?Ó ho chiesto io dando mostra delle mie limitate conoscenze del pantheon e cercando di dare un contributo alla conversazione. Ò Ha i suoi momentiÓ , ha annuito gotham. “Fammi un esempio”, l’ho incalzato. Ci ha pensato un poÕ su e poi ha cominciato. Ò Batman • denominato il Cavaliere Oscuro, perché anche se è un paladino degli oppressi, un sostenitore della giustizia e porta la luce in virtù del suo essere un supereroe, • guidato in larga parte dallÕ oscuritˆ , da ombre e paure. È il ricordo di un’infanzia travagliata e oscurata dalla tragedia, la paura di essere isolato e lÕ angoscia di non avere uno scopo a spingerlo ad agire. Non importa di quali atti dÕ eroismo Batman sia protagonista, il suo tragico passato continua a ossessionarlo e a provocare le sue azioni. Persino i suoi più grandi avversari, Joker e Riddler, riflettono il caos che ha dentro di sé.

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rappresentano le sue stesse paure e gli incubi incontrollati venuti alla luce, perché vibrano in lui alcune caratteristiche che, se lasciate a macerare, potrebbero sopraffarlo. rischia di diventare come loro. Si trova sul filo del rasoio, sempre in pericolo di cadere nellÕ oscuritˆ da cui • tentato.Ó “È consapevole di tutto questo?” gli ho chiesto impressionato. Gotham ha annuito. “È la sua angoscia a guidarlo.” era assorbito dallÕ argomento e ha continuato raccontandomi una delle sue storie preferite tratta dal mito su Batman. si intitola War on Crime [guerra al crimine]. Batman incontra un ragazzino che ha perso il padre a la madre nel corso di una violenta aggressione. gli ritorna in mente il suo tragico passato quando da bambino, nei panni del suo alter ego Bruce Wayne, fu testimone della sparatoria e dellÕ uccisione dei suoi genitori per mano di quello che sembrava essere un vagabondo in crisi di astinenza. Batman, ormai adulto, sa fin troppo bene che quel ragazzino ha dovuto affrontare scelte oscure, crescendo senza la guida dei genitori. Riflettendo sulla natura di quella oscurità, dai vicoli umidi di Gotham City agli uffici delle aziende dominati dallÕ aviditˆ e dalla cupidigia, Batman osserva il giovane orfano camminare lungo la sottile lama del rasoio: un passo falso pu˜ condurlo fin troppo facilmente a una vita fatta di crimini, conflitti e autodistruzione. “‘Non sono tanto le tragedie a definire le nostre esistenze’”, ha precisato gotham citando una famosa battuta di Batman in War on Crime, Ò Ô quanto le scelte che facciamo per affrontarle.Õ Forte, non trovi?Ó ha sorriso. Ò s“Ó , ho concordato. Ò Niente male.Ó

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e grandi storie dei supereroi rispecchiano le nostre. sono metafore delle prove e dei conflitti che affrontiamo quotidianamente e dei poteri, o della saggezza interiore, che dobbiamo tirar fuori per superare quelle difficoltà ed evolvere costantemente. le lotte che Batman deve combattere per le strade e i vicoli della sua cittˆ sono le stesse con cui ci misuriamo noi nelle nostre vite. Gli scenari, i personaggi e la trama concorrono alla creazione di storie mitologiche grandiose del bene contro il male, ma le battaglie di cui sono protagonisti questi eroi riecheggiano la nostra stessa esperienza. Ci appaiono sotto forma di conflitti emotivi con le persone che amiamo e con cui lavoriamo, dilemmi spirituali ed etici infiammati dallo scontro tra scienza e spiritualità, e angoscia esistenziale generata dalla tecnologia che ci circonda, in costante evoluzione. Tutti noi, meri esseri mortali, siamo soggetti ai flussi del cambiamento. In molti cercano di cogliere il “senso” della vita e di convogliarlo in una rigida e statica comprensione del mondo. Ma possiamo imparare dai supereroi che abbiamo creato insieme. Dalle avversità e dai trionfi, dai punti di forza e da quelli di debolezza, è possibile apprendere il modo giusto per rapportarci alle nostre battaglie quotidiane. se riusciamo ad acquisire le loro capacitˆ , amplieremo il nostro sapere e scopriremo una guida su come vivere, con profonde implicazioni relative alla trasformazione personale e globale. Queste abilità sono la chiave per mas-

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simizzare il nostro potenziale in quanto individui e collettività, migliorando il mondo un’azione alla volta. La Legge dell’Equilibrio • il punto da cui partire. I supereroi sanno che l’unico modo per risolvere qualsiasi sfida • guardarsi dentro. sono consapevoli che lÕ equilibrio • lÕ ingrediente fondamentale per identificare ogni loro potere, portandolo alla luce e permettendogli di esercitare il massimo effetto. Nelle antiche tradizioni di saggezza orientale c’è un detto secondo cui la misura dell’illuminazione di una persona è data dal livello di disinvoltura con cui affronta il paradosso, la contraddizione, la confusione e l’ambiguità. Friedrich Nietzsche conveniva: “Devi avere il caos dentro di te per generare una stella danzante.” Questo • quel che fanno i grandi personaggi. si connettono con la loro stessa consapevolezza e riconciliano i poli negativi e positivi delle loro esistenze. Raggiungono un punto di forza e di equilibrio dal quale partire. I supereroi prosperano quando c’è confusione e caos, perché a prescindere dalla follia che vortica attorno a loro, hanno radici che restano ben salde. Sanno per istinto che la vita è una confluenza di significato, relazioni e contesto. Hanno imparato che per trovare lÕ armonia bisogna mettere in equilibrio tutto quello che ci circonda. In breve, bilanciano le forze di luce e tenebra, odio e amore, sacro e profano dentro di loro e da l“ plasmano unÕ identitˆ potente e ricca di significato. lÕ equilibrio non deriva solo dalla fondamentale capacitˆ di scoprire l’armonia tra tutte le forze contrastanti dell’universo, ma anche dall’abilità di riconoscerle e addomesticarle. Il cosmo in sé è un insieme di energia presente nello spazio e nel tempo. Luce e

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oscuritˆ , bene e male, divino e diabolico, santi e peccatori e ogni altra serie di energie in conflitto che riempiono l’universo, costituiscono la linfa vitale che ci attraversa e anima le nostre azioni. È il flusso, e persino la collisione, di queste forze che genera la vita. La storia della civiltà umana non è altro che una testimonianza di questo fatto; riproduce i contrasti in seno all’umanità stessa. Per ogni gandhi cÕ • un Hitler. per ogni momento generato dallÕ odio che cresce e ha un impatto nel tempo, ce nÕ • uno virtuoso che fa da contraltare e lo contrasta. È questa frizione e il conseguente bilanciamento tra forze opposte che getta le basi della nostra esistenza in divenire. Noi stessi siamo un amalgama di queste energie e forze. Ti è mai capitato si sentirti talmente consumato dalla rabbia o dalla frustrazione da voler prendere a pugni il muro o gettare il telecomando all’altro capo della stanza? Allora hai provato la collera dell’Incredibile Hulk o di Wolverine. Hai mai sentito il bisogno di vendicarti contro qualcuno che ti ha fatto un torto? È lo stesso sentimento che muove Batman, daredevil o il punitore. se queste sono emozioni familiari, allora hai già interpretato fino in fondo la storia di un supereroe. adesso andiamo al livello successivo. Come possiamo mantenere lÕ equilibrio in modo consapevole dentro di noi e fare le nostre scelte a partire da questo stato di consapevolezza? Come possiamo agire partendo dall’intenzione ragionata invece che reagire al vortice di emozioni e richieste che ci circonda? Come possiamo trovare la pace nelle nostre vite quotidiane e fare in modo che si rispecchi nelle azioni? In che modo ci assicuriamo che il nostro cammino esistenziale sia evolutivo?

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L’inizio della risposta si ottiene mantenendo una certa moderazione. In questo caso, “moderazione” significa essere in equilibrio e avere una consapevolezza chiara e totale. Proprio come Batman prevede il futuro dellÕ orfano in War on Crime, essere radicato nella moderazione rafforza l’individuo a prendere decisioni valide ed efficaci. i supereroi non cedono mai a ci˜ che pu˜ diminuire la qualitˆ della loro consapevolezza. Non scivolano in stati di coscienza alterati che inficiano la lucidità di mente e corpo. Al contrario, restare sempre sobri ed emotivamente freschi e pieni di energia, permette loro di esistere in stati di coscienza espansi nei quali non un briciolo di disordine o agitazione riesce a disturbarli troppo a lungo. Si possono vivere vere e proprie esperienze di gioia, estasi e amore soltanto negli stati di coscienza espansi o superiori. È necessario essere connessi con il vero Sé, il Sé trascendente (di cui discuteremo in un capitolo successivo). le sue caratteristiche sono quelle della natura. lo stato naturale dellÕ universo deve essere in equilibrio, sia che si tratti dellÕ ecologia, sia che ci si riferisca ai corpi individuali e al loro metabolismo. se qualcosa esce dallo stato di equilibrio, la natura cerca spontaneamente di recuperarlo per poter continuare il proprio processo di evoluzione. La sola cosa che può fermare questa fase di restaurazione naturale è il nostro intervento inibitorio, quando introduciamo nel sistema elementi tossici artificiali. i supereroi vengono guidati da una luciditˆ totale. dal momento che lo stato di chiarezza è così importante per loro, fanno di tutto per nutrirlo e mantenerlo. assumono abitudini allÕ insegna della salute fisica e mentale. Coltivano il benessere del loro corpo con

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l’esercizio fisico regolare e una sana alimentazione, consapevoli di quali siano i cibi in armonia con il loro organismo, capaci di farli sentire forti e pieni di energia. di concerto con tutto questo, sono sempre sensibili al loro benessere mentale. Ciò significa che fanno il possibile per dormire bene e a fondo e per mantenere ai massimi livelli la coordinazione corpo-mente, raggiunta nel modo migliore attraverso la pratica delle arti marziali, dello yoga, della meditazione e delle tecniche di respirazione. anche il benessere emotivo • fondamentale per la difesa della consapevolezza totale. È sostenuta da relazioni salutari e dall’eliminazione delle tossine emotive, quali l’ostilità, il risentimento, la paura, la colpa e la depressione. Ecco più nel dettaglio di cosa si tratta. „ L’ostilità è il dolore che riaffiora insieme al desiderio di vendetta. „ La paura è l’anticipazione del dolore futuro. „ La colpa è il dolore autoinflitto quando biasimi te stesso. „ la depressione • lÕ esaurimento dellÕ energia come risultato di quanto scritto sopra. I supereroi non provano queste emozioni tossiche, non perché negano il dolore emotivo, ma perché sono in contatto con esso e lo superano. Capiscono che qualsiasi storia, compresa la loro, non può essere definita in termini di bene assoluto, dal momento che chiunque sia privo del contrasto fondamentale tra bene e male (la frizione tra virtù, luce e ombra) diventa banale ed è destinato 26

all’inerzia totale. Al contrario, i supereroi (o gli individui) più dinamici e potenti riescono a bilanciare le forze di luce e tenebra nel loro stesso essere, esplorano le regioni oscure delle paure, della rabbia e delle emozioni cupe canalizzandole in attività più costruttive e compassionevoli. Grazie alla loro lucida consapevolezza, i veri supereroi si assumono la responsabilità di tutte le esperienze dolorose senza mai giocare il ruolo della vittima. sono capaci di entrare in contatto con la sofferenza mediante l’acuta consapevolezza delle sensazioni fisiche, che riflettono gli stati emotivi. La capacità di localizzare nel corpo le emozioni e le sensazioni, di definirle, esprimerle a se stessi senza biasimare gli altri, di condividerle con gli amici più cari, di rilasciarle attraverso rituali consapevoli e di andare avanti godendo della libertˆ che deriva dal non restare aggrappati a esperienze dolorose del passato li affranca dallo stato di vittima. Infatti, sbarazzarsi della tossicità emotiva rilascia un’energia immensa, che i supereroi possono mettere a disposizione della propria evoluzione e di quella della comunità.

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ttraverso questo stato di consapevolezza, i supereroi possono integrare i quattro livelli principali dellÕ esistenza: essere, sentire, pensare e fare. La piena conoscenza di questi livelli permea ogni intenzione e azione intrapresa dai supereroi e permette loro di vivere al meglio. Il primo livello di esistenza, l’essere, significa consapevolezza bilanciata. Come quello dei supereroi, il nostro scopo • trovare

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la calma irremovibile dentro di noi in mezzo alla turbolenza e al caos dellÕ ambiente circostante. a prescindere dalla follia, dallo stress e dall’attività frenetica, sia essa fisica o emotiva, che infuria nel mondo, dobbiamo trovare il modo di connetterci con la pace che risiede in noi. Il secondo livello di esistenza, il sentire, significa essere molto precisi nelle nostre azioni senza lasciarci distrarre dagli impulsi tossici che ci depotenziano, come la rabbia, l’ostilità, il senso di rivalsa, la gelosia e la paura. C’è un pizzico di crudeltà in questo tipo di focalizzazione su di sé. Non vuol dire che non si è in empatia con gli altri, ma solo che cÕ • una precisione disciplinata nella percezione totale dei nostri stessi sentimenti. Essere in contatto con la nostra coscienza emotiva ci assicura che ogni intenzione proveniente da l“ ha le sue radici nella stabilitˆ e nellÕ equilibrio emotivi. “Sentire” significa anche eliminare il bisogno di avere ragione e di imporsi con presunzione. I supereroi non si sentono mai moralmente superiori agli altri. Il terzo livello di esistenza è il pensiero. La forma più elevata di pensiero è la creatività. Ciò significa che non esiste problema che non si possa risolvere con la fantasia. Questo pensiero dovrebbe essere allineato con i nostri ideali e valori supremi come la veritˆ , il bene, l’armonia e l’evoluzione spirituale. Quando le scelte vengono deliberate e messe in pratica a partire da questo baricentro emotivo, il risultato sarà positivo e porterà alla trasformazione. Il quarto e ultimo livello di esistenza è il fare. È il culmine dei primi tre stadi e consiste nell’emergere da quei livelli più riflessivi e nell’essere orientati all’azione. Ovviamente le azioni devono essere allineate con il nostro essere, sentire e pensare. Ci˜ avvie-

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ne in modo spontaneo quando siamo ricettivi ai feedback, determinati e pronti ad assumerci rischi calcolati. a livello intuitivo, quando il momento di agire incombe, sappiamo cosa bisogna fare e lo facciamo in modo impeccabile, orientati a raggiungere un bene maggiore e affrontando i risultati con distacco. Quando questi quattro livelli sono reciprocamente in armonia, le azioni, i comportamenti e l’esistenza stessa lo dimostrano. Ogni parte di noi, a cominciare dalla percezione del nostro essere, fino all’interazione con gli altri e al contributo che offriamo al mondo, si integra e si bilancia in modo spontaneo e gli effetti sono reali e sostanziali. Le decisioni fluiscono senza fatica. Le intenzioni personali sono in armonia con la nostra evoluzione. Ci portano a decisioni che sentiamo essere intuitivamente corrette e che generano sincronicità o coincidenze ricche di senso. L’intelligenza universale, ovvero quella più profonda e onnicomprensiva che anima tutta la natura, compresi gli esseri umani, fluisce attraverso di noi. Le nostre intenzioni sono identiche a quelle dell’universo. Se agiamo a partire da quella percezione calma e stabile di noi stessi, non incontriamo alcuna resistenza che non possa essere facilmente superata. i supereroi danno il meglio quando agiscono a partire da questo livello di consapevolezza bilanciata, dove le loro emozioni interiori (il sentire), anche se innescate da una sensazione intensa e fortemente radicata, sono inserite nei livelli di essere e pensare. il risultato • un superfare. Batman • il paladino di gotham City. superman protegge Metropolis. Fanno la cosa giusta, nel momento giusto e nel modo giusto per proteggere chi ne ha bisogno.

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emmeno loro sono sempre perfetti. i personaggi della grande mitologia, infatti, hanno dimostrato di avere avuto epici crolli di equilibrio. Come noi, nei momenti peggiori, possono essere bombe emotive sul punto di scoppiare. Zeus, il re degli dei e il più potente nel pantheon dell’antica Grecia, era leggendario per la sua ira e per la tendenza a scagliare fulmini verso chi lo irritava. il dio shiva, sua controparte indiana, era noto come il “distruttore dell’universo”; un suo batter di ciglia una volta caus˜ unÕ era di oscuritˆ molto simile allÕ apocalisse. E che dire di un “superessere” persino più familiare, Dio stesso, la cui rabbia e ira incontrollate sono note a tutti? NellÕ antico testamento, dio • descritto come un acerrimo nemico pronto al genocidio che pretende il sacrificio dai suoi seguaci più devoti (come abramo) e punisce molti altri (come saul) per offese apparentemente innocenti, persino discutibili. rimane il fatto, comunque, che il dio vendicativo e caustico dellÕ antico testamento • lo stesso signore compassionevole e pietoso del Nuovo. Con il dio cattivo, vendicativo, geloso e assassino del Vecchio testamento non ti fermeresti a bere nemmeno una tazzina di caffè, ma la sua versione nuova e migliorata nel Nuovo testamento • potente e buona, capace di comandare e accudire allo stesso tempo e di certo saresti felice di invitarlo a casa per cena. tutte le mitologie religiose e spirituali sono costellate di personaggi simili, divinità piene di paradossi e contraddizioni, la cui rabbia e ira non conosce limiti, ma che dÕ altro canto sono bene-

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voli e dispensatori di miracoli, capaci di redimere e illuminare. Perché? Perché Dio è come noi. È l’istinto supremo a conoscere noi stessi ed è una proiezione della coscienza umana. Come i supereroi, la sua imperfezione è la nostra. La sua ricerca di equilibrio • la nostra.

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am • lÕ antico supereroe al centro della grandiosa epica indiana, il Ramayana. È l’incarnazione di Dio sulla Terra in viaggio per salvare la moglie, la dea sita, dalle grinfie malefiche di Ravan. La manifestazione fisica di Ravan puzza di tenebra e vizio: la sua pelle in decomposizione è coperta di pustole; ha più teste e un volto orribile. Ha rapito Sita nella speranza che la sua fertilitˆ divina possa aiutarlo a rigenerare non solo il suo essere, ma anche lÕ ambiente apocalittico nel quale vive. per liberare la moglie, ram guida un esercito contro le orde di demoni di ravan. Ma prima dello scontro cruciale, i suoi consiglieri spirituali gli suggeriscono che, per assicurarsi la vittoria, deve invocare e domare tutti gli elementi e le forze dell’universo, così da poterle utilizzare in quella che senz’altro sarà la battaglia della sua vita. per farlo, continuano i consiglieri, avrˆ bisogno dell’esperto più erudito dotato di una coscienza espansa che lo guidi in un rituale. Non pu˜ farlo un uomo qualunque e nemmeno un ministro religioso, ma qualcuno che sappia davvero come chiamare la moltitudine di queste forze e che lo abbia già fatto da solo. in questo caso, individuano un solo essere capace di farlo: ravan. Non dovrebbe essere una sorpresa per ram che il suo

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nemico più acerrimo, l’essere maligno più potente nell’universo, è diventato tale proprio perché ha saputo padroneggiare tutti gli elementi e le forze dell’universo. Cos“ ram fa lÕ impensabile. prima della guerra, invita lÕ avversario a compiere il rituale per lui. ravan si presenta. in effetti, egli non solo è l’incarnazione di tutti i mali, è anche l’essere più sapiente, maestro dei sette chakra, origine del vero potere, sia fisico che spirituale. ravan accetta di compiere il rituale a una sola condizione. Ram è confuso, non solo perché il suo nemico sembra essere disposto ad aiutarlo, ma anche perché non ha idea di cosa potrebbe donargli in cambio dei suoi servizi. Il demone ha già sua moglie, Sita. Ram non ha più un regno e sta per andare in guerra contro la forza del male più grande dell’universo. Sembra che abbia poco da offrire. Ravan sorride. “Alla fine della nostra guerra”, dice “nel penultimo istante, tu e io ci affronteremo, il bene contro il male. Quando giungerà quel momento finale, promettimi che la freccia che colpirˆ il mio cuore proverrˆ direttamente da te. Voglio che sia Dio a uccidermi. Perché quel colpo finale sarà la mia redenzione. La tua giustizia bilancerà la mia rabbia. La tua moderazione bilancerˆ la mia follia. illuminerai la mia ombra.Ó ram acconsente.

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a zona oscura è la parte diabolica della nostra anima. Nella tradizione dei supereroi, spesso l’ombra appare come il personaggio malvagio, ma non farti trarre in in-

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ganno. in veritˆ il supercattivo non • altro che il supereroe sabotato da uno squilibrio del suo Sé interiore. Mentre l’energia divina dentro di noi cerca l’evoluzione, la creatività e una coscienza superiore, la forza diabolica dell’ombra è annientatrice, crea divisione e porta all’autodistruzione. i supereroi affrontano tutto questo sapendo che ciascuno ha un’ombra, anche loro. Sostenere di non averla significa negarne l’esistenza, oppure essere avvolti dalla totale oscurità, tagliati fuori dal mondo. se vivi nella luce, come fanno i supereroi, allora sarai sempre in grado di vedere la tua ombra. In virtù di questa consapevolezza, la luminosità intensa della coscienza superiore pu˜ vi gilare sullÕ oscuritˆ sabotatrice. L’ombra si piega raramente. Anche quando sembra sconfitta, in verità non ha fatto altro che ritirarsi come il più abile dei cattivi per ricreare la gang e mettere a punto un nuovo piano. Questo perché è nella sua natura annullare le condizioni grazie alle quali possa avvenire l’evoluzione. Così, se la ignori o credi di averla conquistata, crescerˆ forte e aggressiva. Non solo ti metterˆ in difficoltà, ma cercherà di distruggerti completamente. I supereroi caduti hanno permesso alla loro ombra di vincere. lÕ equilibrio tra le forze della luce e quelle delle tenebre è stato sovvertito per sempre e la decadenza dell’oscurità regna sovrana. La mitologia dei fumetti • costellata di racconti che lo dimostrano: eroi ed eroine corrotti dal loro stesso potere o contaminati dallÕ ego. a un certo punto un simbionte malvagio si attacca allÕ eroico spider-Man. Fa emergere in lui impulsi tenebrosi, lo rende arrogante, vendicativo ed egoista. anche il costume rosso e blu che lo contraddistingue diventa nero, mentre lui assume letteralmente i

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connotati della personalità ombra. Ma alla fine Spider-Man, attraverso la sua stessa consapevolezza, riesce a resistere a queste caratteristiche oscure e si libera del simbionte che va poi a infestare un altro essere, trasformandolo in uno dei nemici più acerrimi di spider-Man, conosciuto come Venom, che lo perseguita ricordandogli sempre quello che pu˜ diventare se cede alla parte buia del suo Sé. lÕ ombra • primitiva e misteriosa e vive nella vergogna e nel senso di colpa, appare e scompare furtivamente alla vista. si nasconde nei passaggi segreti, nei vicoli cupi, nei solai infestati dai fantasmi e nelle prigioni della nostra psiche. Condizioni estreme come la povertˆ , la scarsa leadership, la mentalitˆ Ò noi contro di loro”, la repressione, la privazione, l’ingiustizia sociale, la tortura, il moralismo di chi si crede superiore, la repressione del desiderio, la paura e il conflitto creano il terreno perfetto per la sua crescita e il suo sviluppo. Questo stato di decadimento e corruzione ha qualcosa in comune con i paesaggi urbani di Sodoma e gomorra, sin City e gotham City. Ma in veritˆ , non sono altro che territori solitari e inesplorati allÕ interno di noi stessi. i supereroi sono consapevoli di tutto questo e sanno sempre come evitare le situazioni che innescano l’energia dell’oscurità. riconoscono le loro ombre, entrano in contatto con loro, le abbracciano e addirittura le perdonano, usandole poi in modo creativo. infatti, sanno che se gestita bene, lÕ ombra pu˜ essere la loro migliore alleata. la maggior parte delle persone si sente in colpa e prova vergogna quando affronta il proprio lato oscuro e fa di tutto per rinchiuderlo e reprimere ogni segnale della sua esistenza. Questo atteggiamento ovviamente lo rende nostro nemico e

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lo sfida a emergere quando è meno desiderato. I supereroi, invece, vanno oltre questi tabù. Sanno che non ci sarebbe esperienza senza contrasto: caldo e freddo, piacere e dolore, luce e oscurità. Nel mondo di spazio, tempo e causalità (o relatività, come la chiamiamo noi) il gioco dei contrari è ciò che muove l’evoluzione dellÕ universo e di tutto quello che racchiude. Essendo diventati consapevoli della presenza dell’ombra e delle condizioni che possono turbarla, i supereroi affrontano le situazioni e si chiedono quale dono possano realmente riceverne. Basta giˆ questo atteggiamento a renderli meno propensi a condannare se stessi e gli altri, e li allontana dal melodramma e dal sensazionalismo associato al giudizio e al pettegolezzo. Il risultato, ancora una volta, è la sobrietà che li porta più vicino alla loro identitˆ ed energia spirituale. Cos“ facendo i supereroi usano lÕ ombra in modo creativo. per esempio, se qualcuno ha una personalità incline alla dipendenza, allora quell’individuo dovrebbe canalizzare l’energia verso qualcosa di positivo: esercizio o esplorazione creativa. Alcune delle forme d’arte più apprezzate della nostra civiltà, come quelle di Michelangelo e picasso, sono state il prodotto di geni che hanno abbracciato la loro ombra, focalizzandone l’energia in modo creativo. se il tuo lato oscuro • pieno di rabbia o collera, pensa a come canalizzarne la forza travolgente affinché sia più produttiva. Grazie alla moderazione conquistata attraverso la consapevolezza di te e della tua ombra, ora hai il potere di gestirla.

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a tradizione del fumetto e degli antichi miti di solito è inserita in un contesto difficile. Città corrotte infestate dal crimine e dalla povertˆ o regni di fantasia pieni di demoni e dal giudizio incombente, sono i mondi in cui entrano in azione i grandi eroi per svolgere la loro missione. Ed è l’ostilità tra queste forze a dare vita alla narrazione. Nelle storie migliori, il contrasto non ha mai fine poiché qualsiasi racconto, o personaggio, in cui il bene supera il male in termini assoluti, o in cui la vita vince la morte per l’eternità, rischia l’estinzione. la banalitˆ dellÕ espressione Ò da allora in poiÓ condannerebbe un eroe o una storia alla stagnazione definitiva. La ricerca di equilibrio tra mondi paradossali, in contraddizione e in conflitto rappresenta il viaggio del supereroe, ma anche il nostro. per questo motivo, lÕ equilibrio • la prima legge spirituale dei supereroi. Per realizzare la nostra ricerca di pace nella vita quotidiana e aspirare a una coscienza superiore, è fondamentale trovare e mantenere il fragile bilanciamento tra essere, sentire, pensare e fare. riconoscere e liberare la tua stessa ombra dalle prigioni della psiche, e poi usarla in modo creativo attraverso la moderazione consapevole, è il modo più efficace e utile di mettere in pratica la legge dellÕ equilibrio, che ha il potere di cambiare il nostro modo di pensare e di agire. siamo in grado di uscire dalla raffica di rumore che ci circonda e di scoprire il nostro potenziale per vivere in armonia con noi stessi e il mondo in cui ci troviamo. Se le nostre azioni, decisioni e pensieri sono equilibrati, iniziere-

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mo a vedere il mondo e il posto che occupiamo da una prospettiva completamente nuova. Come un supereroe seduto in alto, sopra la terra, che guarda in basso, improvvisamente avremo un nuovo punto di vista. Gli esercizi del supereroe che seguono ti serviranno per alimentare l’equilibrio. Diventa più consapevole della loro presenza nel tuo comportamento creando ogni giorno rituali specifici; studia come metterli in pratica in particolari momenti della giornata o in periodi prestabiliti. Alla fine diventeranno parte della tua normale esistenza. 1 . Impegnati per il benessere fisico ed emotivo. sii consapevole della tua forma fisica; inserisci nella routine quotidiana regolari esercizi per il potenziamento cardiovascolare. Fai attenzione anche alla dieta e a ciò che inserisci nel tuo corpo. allo stesso modo, riguardo alla sfera emotiva, sii consapevole delle reazioni e delle situazioni tossiche nelle quali ti trovi ed eliminale gradualmente dalla tua vita. 2 . Comprendi la tua ombra e mantieni con essa una relazione sana. individua negli altri le caratteristiche che creano stress, resistenza, repulsione, frustrazione e rabbia. Scrivile in un elenco e poi rifletti sulla loro presenza in te. La prossima volta che senti trapelare una di queste emozioni distruttive, non respingerla ma rifletti sulla sua origine. Non essere vittima delle tue emozioni. Riconoscile e pensa a come canalizzarle in qualcosa di più costruttivo. 37

2 La Legge deLLa trasformazIone La trasformazione è la vera natura di ogni essere e dell’universo stesso. I supereroi sono in grado di conoscere il loro Sé trasformazionale e tutte le diverse forze che agiscono dall’interno e percepiscono il mondo da un numero infinito di prospettive. Così facendo, non si trovano mai ad affrontare un conflitto o un avversario da cui sono intimiditi o con i quali non sono in grado di entrare in empatia.

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a falsa convinzione più importante condivisa da quasi tutti noi è che l’universo abbia dei confini. Il motivo per cui questa affermazione non è vera è che i confini si trovano solo nella nostra mente. la maggior parte di noi guarda lo specchio e vede riflessa l’immagine di ciò che pensa di essere. probabilmente a un livello sottile, sappiamo che ci˜ che vediamo è solo un assortimento di ricordi, esperienze passate sia buone che cattive e una proiezione della persona che riteniamo di essere. Questo riflesso rafforza l’idea che abbiamo di noi, che il più delle volte emerge nei nostri modelli comportamentali e si rivela attraverso un’identità personale rigida che ha difficoltà a evolvere nel tempo. tuttavia, i supereroi vedono unÕ immagine molto diversa. Quando guardano nello specchio, scorgono il loro riflesso ma anche gli ingranaggi che vi stanno dietro, i quali sono enormemente differenti. Non individuano solo le loro esperienze passate, ma anche quelle che non sono ancora accadute. Non vedono solo il loro passato e futuro, ma anche il tuo e il mio, quello dei loro mentori e protetti, dei loro alleati e avversari e di tutti gli altri. infatti, nel loro stesso riflesso colgono l’intera struttura del cosmo, con tutte le sue bellezze e brutture, la sacralità e la materialità, la luminosità del suo idealismo, lÕ oscuritˆ del suo ego e la vanitˆ della sua consapevolezza di sé. I supereroi hanno imparato a vivere senza i falsi confini tra ciò che è personale e universale. Troppo spesso ci identifichiamo solo

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con lÕ ego che si porta nel mondo una sacca fatta di pelle e ossa. Questo poi diventa una linea di demarcazione socialmente condizionata che porta a una percezione limitata del Sé. il vero io, il vero tu, • il tutto. Ò io sono lÕ universoÓ • il mantra dei supereroi. Considerano gli alberi come i loro polmoni. se le piante non respirassero, non lo farebbero nemmeno loro, e viceversa. alberi e polmoni sono un processo unico e unitario. sanno che la terra ricicla esattamente come il loro corpo, che i fiumi e i corsi d’acqua sono la loro circolazione, che l’aria è il loro respiro e che lÕ energia del sole e delle stelle • la stessa che anima le loro membra, dà forza al pacemaker del loro cuore e trasmette elettricitˆ al cervello. È un dato scientifico. Il corpo instaura un rapporto dinamico di scambio con tutti gli esseri viventi, comprese le piante e gli animali, con la terra, l’aria e l’acqua, attraverso la respirazione, la digestione, il metabolismo e i processi di eliminazione. Siamo tutti parte di un unico organismo. i nostri corpi sono tuttÕ uno con il campo di energia e di informazioni universale, che si manifesta sotto forma di pensieri nelle relazioni. Il nostro respiro è all’unisono con l’atmosfera del Pianeta Terra. Un solo soffio, un solo campo di energia e di informazioni, un solo corpo, una sola mente e una sola coscienza. In altre parole, a livello più profondo siamo tutt’uno. dissi tutto questo a gotham per capire in che modo potesse allinearsi con la sua conoscenza del mondo dei fumetti moderni. Ci rimugin˜ un poÕ sopra e poi si lanci˜. Ò Ho capito. stai parlando di tempesta degli X-Men. piogge monsoniche, bufere di neve, tornado, tsunami, uragani, nebbie fitte, perfino tempeste solari e cosmiche che sconvolgono il campo

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elettromagnetico del mondo: questi sono gli effetti del suo potere. È come il dio greco Zeus, che scaglia fulmini infuocati contro i suoi nemici, o suo fratello poseidone, capace di generare mareggiate negli oceani sui quali regna, o persino come il dio nella Genesi, che per il disgusto verso la debolezza dell’umanità manda un gigantesco diluvio per distruggere la terra. i superpoteri di Tempesta provengono dalla connessione con il Sé universale che è il potere stesso della coscienza. È la fonte della creazione e della dissoluzione, la verità al centro dell’universo da cui tutte le cose provengono e a cui fanno ritorno. un aneddoto attinto da questo mito racconta che un tempo, un avatar di un altro supereroe chiamato eternity abitava la coscienza di Tempesta. In casi simili, gli organismi ospiti non erano in grado di sopravvivere, sopraffatti dal potere letteralmente eterno di eternity. Ma per tempesta fu diverso. dal momento che discendeva da una sacerdotessa-strega africana che era tuttÕ uno con lÕ ecosistema nel quale viveva, coltiv˜ nel tempo un insieme di abilità che alla fine la trasformarono in una divinità; per questo non solo è in grado di opporsi all’infiltrazione mentale di Eternity, ma anche di arricchire la propria essenza con la sua immensità. C’è un enorme saggezza in questa identità empirica e lei lo sa: è molto di più che possedere semplicemente dei superpoteri. Essere [un supereroe] significa avere una forza di volontà e una personalitˆ che niente pu˜ s ovvertire.Ó

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er tempesta e molti altri supereroi il mondo • come uno specchio. ovunque guardano, anche nella natura, vedono se stessi. da ci˜ deriva la fondamentale comprensione che i limiti sono falsi e la rinnovata capacitˆ di andare al di là dei confini che ci siamo autoimposti. I supereroi sanno che si tratta di barriere concettuali che non hanno alcun fondamento nella realtà. Per esempio, i confini tra le nazioni (tra Canada e stati uniti, o tra stati uniti e Messico, per citarne due) sono una concettualizzazione dell’uomo. In natura non esistono linee che separano paesi o oceani. la terra • un organismo unitario ed espressione dell’Universo intero. Ogni circostanza nello spazio e nel tempo nasce dalla cospirazione di tutti gli eventi e ogni oggetto • il cosmo sottoforma di istantanea in un determinato momento e in un certo luogo. una rosa rossa, con il suo meraviglioso profumo, con i suoi petali vellutati e lo stelo spinoso • anche arcobaleno e raggio di sole, terra e acqua, vento e aria, il vuoto infinito e la storia del creato dall’inizio dei tempi. sapendo tutto questo, i supereroi rifuggono da ogni tipo di confine. Il loro senso d’identità non si riassume nella formula “Io sono questoÓ oppure Ò io sono quelloÓ , ma Ò io sono tutto e tuttiÓ e Ò io sono lÕ universoÓ . Ne consegue la capacitˆ di vedere il mondo nella sua interezza e di comprendere la vera natura di quello che ci circonda. Questa abilità è fondamentale per svelare il potenziale presente dentro di noi e nell’universo, senza il quale saremmo sempre limitati da un insieme di convinzioni. Una volta scoperta,

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la Legge della Trasformazione cambia letteralmente ogni cosa. Iniziamo ad attingere da una fonte istintiva e intuitiva di saggezza e potere che ha la capacità di trasformare ogni giorno, interazione e momento in un istante creativo ed evolutivo. Quando le persone sono connesse con il loro Sé supereroe, in contatto con la loro vera essenza, non solo hanno la capacità di cambiare il mondo, ma hanno anche il dovere di farlo. I supereroi sanno che nel momento in cui etichettano o definiscono se stessi, si limitano. Pensaci. Cosa definisce la tua esperienza riassunta nell’espressione “Io sono” o “Io esisto”? L’aria, gli alberi, il sole e la terra non sono indispensabili per la tua esistenza come il cuore, i polmoni, il fegato e i reni? Potresti vivere se non ci fossero? La tua esistenza e la connessione con l’ecosistema vanno al di là di frasi e parole raffinate; si tratta di un vero e proprio attributo del grande disegno dell’universo e, più sottilmente, del campo unitario della conoscenza. Dal momento che il vero Sé è il campo della coscienza, i supereroi comprendono che lÕ atto della trasformazione • la chiave per attingere davvero a questa consapevolezza e utilizzarla. La capacità di mettere in pratica la Legge della Trasformazione giova direttamente alla tua essenza, ti conduce in uno stato di innocenza che ti impedisce di restare intrappolato nei pregiudizi. È così che gli artisti vedono il mondo. Quando guardano gli oggetti, non si considerano indipendenti da essi. una coppa di frutta, un tramonto meraviglioso, una statua mozzafiato, prendono vita attraverso la loro interazione. Li portano alla luce con le loro percezioni. Questa è l’intricata natura dellÕ universo e quando ci rendiamo conto che ogni elemento della nostra vita esiste solo in virtù del rapporto che stabiliamo

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con esso, raggiungiamo un profondo senso di potenziamento. Di conseguenza, siamo i soli ad avere la facoltà di creare ciò che vogliamo e ci˜ c he non vogliamo nelle nostre vite.

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a trasformazione è una forza reale e un processo attivo nella nostra esistenza. Per esempio, la versione di te che legge queste parole proprio in questo momento non • la stessa che ha comprato il libro o che finirà con il voltare le ultime pagine quando arriverà al termine. Sotto l’aspetto fisico e atomico, il nostro corpo • in costante movimento, rifornendo e reinventando se stesso. Non • una struttura, ma un processo. lÕ attuale versione del tuo corpo • un modello riciclato di quella dellÕ anno scorso. a livello di molecole e atomi, reinventi continuamente te stesso, il che significa che hai una pelle nuova una volta al mese, un nuovo scheletro ogni tre, una nuova parete dello stomaco ogni cinque giorni e un nuovo fegato ogni sei settimane. il tuo dNa, che custodisce i ricordi di milioni di anni, viene riciclato ogni sei settimane nei suoi componenti fondamentali: carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto. Allo stesso modo, a livello emotivo, siamo in costante cambiamento per via della rete di ricordi, speranze, desideri, relazioni e interazioni nelle quali ci troviamo coinvolti. Ciascuno di questi elementi ci condiziona in una infinità di modi, dalle reazioni metaboliche che innescano dentro di noi, alle scelte verso le quali possono spingerci e che alterano il corso della nostra vita. la maggior parte delle persone non è consapevole di questo infinito stato di cambiamento, così

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la trasformazione non è un’evoluzione attiva, piuttosto cresce e diminuisce ed è vittima dei vortici e dei flussi dei nostri umori o del clima emotivo delle persone di cui ci circondiamo. il che significa finire intrappolati nei limiti che abbiamo creato. Le nostre azioni e convinzioni sono orientate in base alla prospettiva che adottiamo. Ci convinciamo delle nostre incapacitˆ , riteniamo di aver ragione, o pensiamo che il mondo ce lÕ abbia con noi. a prescindere da quali siano i confini specifici, il risultato finale è che senza la Legge della Trasformazione siamo bloccati e facciamo fatica a cambiare. in termini spirituali la metamorfosi non consiste solo nellÕ ottenere la consapevolezza di sé, ma anche nella combinazione di intuizione e maggiore conoscenza della fondamentale connettività di tutte le cose. Allora la trasformazione diventa la disponibilità a vedere e percepire l’universo da un numero infinito di prospettive. È la capacità di modificarlo non solo dal proprio punto di vista individuale, ma anche da ogni altra angolazione. Mentre nel mondo del supereroe la trasformazione può manifestarsi attraverso una palese metamorfosi fisica (Bruce Wayne si trasforma in Batman o il personaggio di tempesta si trasforma in un fulmine), nel nostro mondo è molto più sottile in apparenza, ma ugualmente potente nellÕ effetto che ottiene. Ora, cosa significa tutto questo in termini pratici? Come possiamo integrare nella nostra vita la capacitˆ di vedere e conoscere veramente lÕ universo attraverso la prospettiva di qualcun altro? i supereroi esplorano il cosmo attraverso la loro coscienza. Grazie alle intenzioni e all’immaginazione possono compiere salti quantici in qualsiasi punto dello spazio e del tempo. Il salto quantico ti

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permette di muoverti da un luogo all’altro senza coprire la distanza che vi sta in mezzo. Prova a fare questo esercizio. Chiudi gli occhi e ricordati di quando eri bambino. istantaneamente hai viaggiato nel tempo e ora stai osservando un corpo diverso e una differente personalitˆ . A un certo punto del passato, ti identificavi con questa persona, ma ora, molto probabilmente, non è più familiare per te di quanto lo sia un estraneo. Ora chiudi gli occhi e visualizzati tra dieci anni con un corpo e una personalità diversi, più maturi e più consapevoli di quanto lo siano oggi. È la stessa cosa. adesso esci dal tuo corpo e diventa unÕ aquila nel cielo. immagina come potrebbe sembrare il mondo dall’alto, fluttuando tra le nuvole. Oppure assumi la sembianza di un altro animale, un serpente che striscia nell’erba o un delfino che gioca nell’oceano. O ancora di un altro essere umano, un guerriero che si appresta alla battaglia, un alchimista che armeggia con la magia o una divinitˆ che sfrutta le forze dell’universo. Il modo in cui percepiamo il mondo plasma il criterio con cui interagiamo, le scelte che compiamo e infine ciò che riteniamo reale. CÕ • un detto in oriente che recita: Ò la realtˆ • un atto di percezione.” Quando diventiamo consapevoli di questo, otteniamo il controllo sul nostro mondo. la capacitˆ di guidare la nostra stessa percezione, o punto di vista, è l’arte di cambiare forma, abilità fondamentale dei supereroi e caratteristica di cui tutti noi siamo dotati.

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a mitologia e il mondo dei fumetti sono pieni di esseri mutanti. dalle divinitˆ greche come Zeus, che spesso cambiava forma per eludere la sorveglianza (e l’ira) di sua moglie era quando sgattaiolava alle sue spalle, ai lupi mannari e ai vampiri, penetrati nel mondo della cultura popolare, fino a una categoria di supereroi come l’Incredibile Hulk e Wolverine, gli eroi che si trasformano fisicamente sono forti ed eterni. L’atto della metamorfosi è un elemento cinematografico spettacolare e popolare, ma qual è il suo significato più profondo? due adolescenti, in preda alla curiositˆ tipica della loro etˆ e con gli ormoni a mille, cedono agli impulsi e le loro labbra lentamente si uniscono. per loro, persi in un abbraccio appassionato, nellÕ euforia del loro giovane amore, il tempo si ferma. poi, all’improvviso, il terrore. La ragazza va in panico quando si rende conto che l’altro si sta afflosciando nella sua stretta. Non per un calo di passione, ma per una rapida e inesplicabile perdita della vita. Questa è la prima manifestazione dei superpoteri dell’eroina di nome rouge [Ndt: facente parte del gruppo degli X-Men]. Nel tempo, impara a gestire questo dono, conquistando la consapevolezza che non ci sono confini tra lei e la persona che le sta accanto quando impone le mani sul suo corpo. in questi momenti, assorbe i ricordi, le emozioni, le capacità e i poteri dell’individuo che sta toccando. Più prolungato è il contatto più a lungo tratterrà per sé queste qualità. E se le trattiene a sufficienza, saranno permanenti.

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Nel corso della sua carriera di supereroina, rouge si lega con centinaia, persino migliaia di altre persone. durante una missione, combatte contro un nemico alieno sfruttando tutti i ricordi, i poteri e le emozioni assorbite nel corso della sua vita. L’alieno si accascia e muore. la volontˆ e il potere della collettivitˆ sono più di quanto un avversario singolo possa affrontare. Da sola, una persona può ottenere la grandezza. Ma insieme, si può cambiare completamente la coscienza.

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uesto aneddoto porta la trasformazione al livello successivo. Quella che potresti considerare la tua attuale identità è solo un ruolo che la tua coscienza ha scelto di giocare in questo particolare momento. tu non sei le parti che reciti, tu sei la coscienza infinita che ha scelto come destino quello di giocare un numero illimitato di ruoli. i supereroi conoscono la distinzione tra chi sono e i personaggi che interpretano. Questa è la differenza tra un’immagine di sé e il Sé. La prima è transitoria, effimera e caduca, come un filo di fumo che si perde nell’aria. Il Sé, invece, è eterno, penetrante, conosce ogni cosa e va oltre lo spazio e il tempo. Non riconosce i confini tra te e me. il mio trionfo • anche il tuo. la tua tragedia • la mia. e questo si estende al di lˆ di te e di me. tutto quello che ti circonda (le persone, la natura e il mondo in senso lato) • parte della tua comunitˆ , della tribù, della società, di tutta l’umanità e dell’ecosistema collettivo nel quale viviamo. i supereroi sono in armonia con questo unico organismo vivente invisibile che è la coscienza stessa.

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L’ambiente circostante esiste in virtù della tua partecipazione e interazione. Nel momento in cui smetti di interagire con le cose e mostri indifferenza o agisci persino in modo meccanico (sia che si tratti di una relazione, di un’attività o di un oggetto) ciò che hai trascurato comincia a diventare meno importante per la tua vita e a sbiadire. in ultima analisi, un approccio privo di passione in qualsiasi aspetto della vita genera banalitˆ , noia e lÕ eventuale morte emotiva e perfino fisica. Nella fisiologia umana, l’esempio migliore è la cellula cancerogena che ha smesso di reagire e rispondere alla comunitˆ di elementi e organismi circostanti. Questa morte cellulare ingolfa il sistema e porta a un danno generale più ampio e alla fine a una morte inevitabile. Come vedrai nelle prossime pagine, ciascuna legge sorge da quella precedente. Non può esserci trasformazione senza equilibrio. Quando vogliamo che la nostra coscienza sia all’erta, reattiva e “in sintonia” con ciò che ci circonda senza essere prigionieri dei ricordi e delle esperienze passate, ancora una volta abbracciamo la saggezza dell’incertezza. Ogni abilità che impariamo ci spinge più lontano lungo il sentiero che ci porterà a padroneggiare il nostro pieno potenziale. Nel processo che ci conduce verso la comprensione della legge della Trasformazione, conquistiamo un’agilità emotiva, psicologica e spirituale che ci rinvigorisce e ci potenzia. Ciò che più spesso ostacola questa consapevolezza fondamentale (con la quale, dopo tutto, siamo nati) è l’immagine di sé. Non si tratta solo del nostro rigido giudizio sul mondo circostante (e su chi lo popola); è il modo in cui qualifichiamo e percepiamo noi stessi e le nostre azioni.

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Torna allo specchio. Concentrati sul riflesso che ti guarda di rimando. a meno che tu non sia giˆ un supereroe o una persona illuminata, ciò che vedi è solo la percezione di chi pensi di essere. ora puoi capire che persino la tua immagine apparentemente statica in realtˆ • unÕ istantanea del vortice inarrestabile di trasformazione biologica e psicologica che infuria dentro di te. Non sei solo ci˜ che vedi, ma tutti i momenti e i ricordi personali della tua storia culminati nel momento presente, così come le speranze e i sogni che porti avanti in relazione a ciò che vuoi essere. Ma persino questa visione non raggiunge lo scopo di indicare chi sei veramente, perché in questo caso stai guardando l’immagine di te stesso. Definendo te stesso attraverso questa rappresentazione, il risultato è una ripetizione costante degli stessi schemi comportamentali. Se poi il riflesso non riproduce qualcosa che ti piace, ne consegue una scarsa autostima e la perpetuazione di una persona nella quale tu stesso non credi. lÕ unico modo per cambiare la situazione è spostare la prospettiva dall’immagine di sé al Sé. Il Sé è in contatto con gli ideali di verità e integrità più elevati, per la realizzazione sia personale che planetaria. Non si definisce né buono né cattivo, perché sa che entrambe queste qualità giacciono sopite al suo interno e che possono esprimersi in particolari circostanze. Tuttavia, la maggior parte delle persone rimane intrappolata in questi momenti statici. anche se istintivamente gli individui vedono il mondo attraverso la lente del loro stesso essere, in costante trasformazione, colgono solo la polvere che vi si deposita. Al posto di un mondo fresco e frizzante che è un concentrato incessante e infinito di energia, si attaccano a una rigida istantanea di quello che pensano di vedere. guardano fuori e

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vengono alternativamente affascinati e terrorizzati dalle cose; poi creano la loro realtˆ a partire da quello stato. i supereroi agiscono diversamente. dal momento che sanno di essere in costante trasformazione, si sentono a proprio agio in un mondo che rispecchia la medesima condizione. Vivono al di là delle etichette. A livello della coscienza, esiste una natura singolare che va oltre le definizioni che le imponiamo. Osservando e sperimentando il mondo da quello stato di coscienza, i supereroi superano le classificazioni e le loro intrinseche contraddizioni e sono in grado di agire da un luogo illimitato in termini di utilità. Le loro azioni vanno al di lˆ del bene e del male, di ci˜ che • divino e diabolico. i supereroi non sprecano tempo o energia in moralismi o giudizi bigotti sulla condotta degli altri. Evitano il modo di pensare basato sugli assunti Ò io ho ragioneÓ e Ò tu hai tortoÓ , che ha il suo fondamento nell’ego ed è radicato in una percezione ignorante e limitata del Sé. Procedono con cautela, a loro agio nell’ambiguità e nella contraddizione, ma non giudicano la rettitudine degli altri, attenti alle loro stesse azioni. i veri supereroi agiscono di concerto con il mondo circostante. anche quello che potrebbe sembrare come un atto distruttivo nella natura (l’incendio di una foresta, per esempio) alla fine genera fertilitˆ da cui pu˜ sbocciare un nuovo ecosistema. allo stesso modo, i migliori supereroi operano al servizio dell’evoluzione del pianeta e della societˆ , anche se ci˜ comporta isolamento personale o azioni che possono sembrare negative. Forti di questa consapevolezza e liberi dal pregiudizio imposto dall’immagine di sé, possono muoversi ovunque in ogni momento e sapere quel che sta accadendo attraverso la sola attenzione e intenzione.

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L’attenzione concentra la coscienza infinita in un punto preciso e l’intenzione le permette di sapere cosa sta succedendo considerando il significato e le relazioni che intesse con l’ambiente circostante. Questa forma di intelligenza è chiamata intuizione e va al di là della logica e della razionalità. È un’intelligenza contestuale, relazionale e olistica. Di norma viene percepita come una sorta di alchimia o di dono mistico, ma in verità è il risultato della consapevolezza onnicomprensiva praticata dai supereroi. Questo è il fulcro della Legge della Trasformazione. Liberi dai confini che limitano la nostra prospettiva e comprensione, scopriamo che la nostra consapevolezza è anche quella dell’universo, il nostro intelletto • parte dellÕ universale. siamo in grado di interrompere il nostro dialogo interiore e in quel silenzio, ascoltare la mente del cosmo. Ascoltare il Sé significa ascoltare l’universo, che è oltre lo spazio e il tempo. Non ha un orientamento io vinco-tu-perdi e la sua capacità di elaborazione va al di là di ogni pensiero razionale. Questo è il dono dell’intuizione. Quando riusciamo ad ascoltare il silenzio dell’universo, abbiamo accesso a un enorme potere che si esprime attraverso una raggiante sicurezza in sé, carisma e lucidità. I supereroi dimostrano queste qualitˆ attraverso la loro serena dignitˆ e umiltˆ . sono impeccabili e autentici nelle azioni che li vedono protagonisti. Anche il loro linguaggio, le parole che utilizzano per comunicare, riflettono la comprensione del potere dell’intenzione. Non hanno bisogno di esibire la loro levatura morale o di esprimere il loro idealismo. Non devono farlo. La loro onniscienza, onnipotenza e onnipresenza fa parte del loro modo di agire.

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ricorda che, proprio come noi, i supereroi non sono perfetti. Alle volte, possono combattere con l’immagine di sé, preoccuparsi della loro reputazione o di quello che pensano gli altri. Ma il punto • che sono consapevoli di questÕ altra dimensione e di come si differenzi dal Sé. Hanno imparato a sedare queste lotte intermittenti. Di conseguenza, sono consci che allineandosi con il punto di vista del loro vero Sé, non con la loro immagine, possono esprimere magnificenza in ogni istante del loro essere, pensare, sentire e fare. Tutto questo riecheggia il principio della tradizione cristiana secondo cui Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, non solo fisica ma anche metafisica. È simile alle grandi mitologie antiche e moderne, da Zeus a tempesta, nelle quali le divinitˆ si trasformano in uomini e donne. i nostri corpi sono costituiti da milioni di milioni di cellule (più delle stelle e dei pianeti presenti nell’intera galassia della Via lattea), ognuna delle quali, • stato valutato, compie allÕ incirca sei trilioni di azioni al secondo e ciascuna sa all’istante quel che fanno le altre. Questa • la magia, il mistero e lÕ alchimia dellÕ esistenza. Il grande poeta sufi Rumi lo riassume piuttosto bene: “Guarda! Quando vedrai il tuo riflesso, sarai l’idolo di te stesso!”. La Legge della Trasformazione è una parte fondamentale dell’arsenale dei supereroi perché permette loro, e a noi, di andare oltre la comune empatia e percepire veramente il mondo da un numero infinito di prospettive. Questa realtà che tu e io vediamo dinanzi ai nostri occhi non è altro che un accordo tra noi, la coalizione del nostro volere. Quando capiamo fino in fondo che i confini che ci separano sono solo concettuali e autoprodotti, allo-

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ra siamo in grado di superarli. essere capaci di vedere e comprendere appieno il mondo da un punto di interesse e compassione condivisi significa aprirci alla vera meraviglia dell’universo, dove la vita di tutti i giorni trova ispirazione e ogni prova viene accolta con fiducia e creatività. Per scoprire le implicazioni pratiche della Legge della Trasformazione, ecco qualche esercizio specifico. 1 . Individua e metti in discussione le tue convinzioni limitanti, qualsiasi esse siano. le hanno quasi tutti, allÕ infuori dei supereroi. devi capire che tutte le convinzioni sono limitanti. Se ne hai una, diventerà la tua realtˆ . per esempio: “Non perderò mai peso…” “Non raggiungerò mai il successo…” “Non troverò mai l’amore…” 2 . Il riflesso del Sé sulla natura illusoria delle convinzioni limitanti ti rende libero. a prescindere dalla convinzione limitante che hai, chiediti: Ò su quali basi credo che sia vera?Ó “È veritiera?” Ò Che cosa mi spinge a credere che sia cos“?Ó “In che modo questa convinzione limita le mie capacità?” Ò Come • nata?Ó Ò Mi serve?Ó Ò Come evolverei se non lÕ avessi?Ó

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3 . Espandi i tuoi confini. Il supereroe non si identifica con un determinato corpo o una particolare mente. riconosci i ruoli che interpreti (genitore, coniuge, fratello o sorella, dipendente, fan sportivo, appassionato di auto e cos“ via), ma comprendi anche di essere lÕ interprete eterno e nascosto che indossa maschere diverse in momenti diversi. il supereroe afferma: Ò io sono tutti i corpi e tutte le menti. io sono lÕ universo.Ó usa il mantra Ò io sonoÓ o Ò ah-humÓ per ricordarti di questa identitˆ permanente. Ò io sonoÓ non ha etichette ed esprime il potenziale di infinite possibilità. 4 . Esercita la trasformazione attraverso lÕ arte di mutare forma. decostruisci te stesso. lascia che il corpo e la mente si dissolvano nella tua immaginazione in una dorata sfera pulsante di pura potenzialità. Da essa, emergi in qualsiasi forma e con la coscienza di qualsiasi essere, reale o immaginario. diventa un re guerriero e prova comÕ • trovarsi in quei panni, averne lÕ aspetto, camminare e parlare come lui, guardare il mondo con i suoi occhi e ascoltarlo attraverso le sue orecchie. Meditando, esercitati a essere Mago Merlino, lÕ alchimista cosmico Krishna, il giovane salvatore Gesù o Budda, la dea greca della bellezza e della sessualità Afrodite, o la dea della saggezza Atena. Diventa vento o tempesta, albero, insetto, colibrì, aquila, delfino, ghepardo, leopardo o leone. Non c’è limite alle tue manifestazioni, perché sei il molteplice nell’uno. 56

5 . Sperimenta il tuo corpo leggero e luminoso. Calma la mente osservando il tuo respiro per qualche minuto. Ora focalizza l’attenzione sul corpo e percepisci le sensazioni così come emergono e si placano. Lentamente, introduci lÕ idea che il tuo corpo stia diventando più leggero e sottile. Non è più materia, ma sta diventando luce. Nel contempo, con gli occhi chiusi mantieni salda la tua consapevolezza e visualizzalo come un corpo di pura luce con la stessa forma di quello materiale. ogni volta che chiudi gli occhi per qualsiasi ragione, sperimenta il tuo essere di luce. subito sentirai il corpo fisico diventare meno pesante, più flessibile e ricco di energia.

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3 La Legge deLLa forza La vera forza va al di là della potenza muscolare. Attingendo alla forza dell’universo, i supereroi sono connessi al momento presente e collegati alla sorgente da cui deriva tutta l’esperienza, il sapere e l’esistenza. La Legge della Forza permette ai supereroi di essere immuni alle critiche, di non sottostare a nessuno, di non avere paura e di essere in grado di rafforzare gli altri attraverso i pensieri e le azioni.

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vunque tu sia, in india o a indianapolis, a pechino, Buenos aires o Boston, avrai sentito parlare di superman. potrai non conoscere i dettagli della sua storia dÕ origine o il suo pianeta natale, Krypton, o avere familiaritˆ con le migliaia di fumetti che hanno raccontato le sue avventure, ma senz’altro sai per cosa sta la grande S stilizzata impressa sullo scudo che porta al petto, e probabilmente riconosci il mantello rosso che ondeggia sulla sua schiena. superman • il supereroe per antonomasia. Non • soltanto unÕ icona della cultura popolare americana; ha una portata globale. È il precursore del moderno supereroe ed è il simbolo della forza in quasi tutte le culture. Rappresenta la realizzazione di ciò che è impossibile, non solo perché è dotato di poteri sovrannaturali, ma anche perché denota un’energia e una superiorità che spesso trascende quella degli altri supereroi e che infatti definisce il suo spirito. Sono in molti ad associare la forza di Superman con i suoi caratteristici tratti greco-romani: petto possente, mascella squadrata e muscoli grandi e poderosi. È un dio greco con indosso un mantello e una calzamaglia. Oltre a questo ci sono i suoi famosi superpoteri: la forza sovrumana, l’invulnerabilità, i sensi potenziati (come la vista a raggi X) e la capacità di volare. Ma la prestanza di Superman va ben oltre. La sua vera forza sta nel potere della presenza e nella padronanza dei sensi. Tuttavia, non è possibile ottenere queste capacità senza prima conoscere a fondo la Legge dell’Equilibrio e la Legge della Trasformazione.

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i supereroi non sono prigionieri di ci˜ che • noto. tutto quello che è conosciuto è già accaduto. Agire solo entro i confini di ciò che è risaputo crea attaccamento alla certezza e malgrado possa produrre una falsa sensazione di benessere e sicurezza, in verità inibisce l’evoluzione emotiva, personale e spirituale. L’ignoto esiste nel regno della possibilità. Infatti, è per definizione un potenziale infinito che si manifesta costantemente sotto forma di ci˜ che • noto in ogni istante del presente. Quindi, il momento attuale è il punto di congiunzione tra ciò che è sconosciuto e ci˜ che non lo • , tra ci˜ che non • manifesto e ci˜ che invece lo • . i supereroi sono radicati in quel punto: nella consapevolezza dell’istante presente che ha il proprio baricentro nella vita. Hanno la capacitˆ di intravedere lÕ ignoto, si sentono a loro agio con la sua incertezza e con il suo potenziale infinito e ne canalizzano la forza nel momento attuale. Letteralmente, questo è il potere della presenza: essere liberi dal passato e dal futuro e avere un’infinita flessibilità in ogni istante così come insorge e accade. Di conseguenza, i supereroi capiscono che il modo migliore per manifestare un futuro evolutivo • vivere allÕ apice della consapevolezza superiore, in quanto permette all’intelligenza universale di esprimere se stessa senza sforzo e in modo spontaneo. I supereroi sanno come lasciare che questa intelligenza universale fluisca attraverso di loro. Pensa agli atleti olimpionici, ai grandi artisti, ai ballerini, ai musicisti, ai poeti o ai leader: gente comune che è ascesa allo straordinario permettendo alla consapevolezza di fluire attraverso di loro. Per gli atleti, ciò accade quando scivolano nella “zona di appartenenza”, quel posto dove vogliono e hanno bisogno di essere, e ogni cosa sul campo di gioco rallenta.

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possono percepire la prossima mossa dellÕ avversario oppure visualizzare dove potrebbe essere la palla e mettersi nella posizione migliore per colpirla. In sostanza, diventano il gioco stesso. per i ballerini, la musica si affievolisce, i suoi battiti e ritmi si fondono con quelli della natura e diventano tutt’uno con la danza. Questi pochi esempi mostrano persone in contatto con lÕ energia primordiale della coscienza. Tutti noi abbiamo le risorse per padroneggiare questa capacità e scoprire i doni della vera forza. in questo stato, prendere decisioni in modo spontaneo e compiere le azioni giuste sono impulsi naturali. “In modo spontaneo” significa che le scelte non sono condizionate dal peso dei ricordi o dalla previsione di una possibile reazione. Per i supereroi, è così che si arriva alla rivelazione: “Sono io a usare i ricordi, ma non permetto ai ricordi di usare me.Ó Quando permettiamo loro di usarci, • facile diventarne vittima. Molti di noi hanno demoni nascosti nel profondo che possono ostacolare l’avanzamento lungo il cammino spirituale o emotivo. Molto spesso si tratta di fantasmi del passato (relazioni venefiche, maltrattamenti, paura dell’incertezza emotiva) che ci scoraggiano dall’affrontare nuove sfide o dal gettarci in nuove relazioni in modo aperto e vulnerabile. Tuttavia, il nostro Sé supereroe non si lascia abbattere né demoralizzare da questa incertezza, ma piuttosto lÕ accoglie come unÕ opportunitˆ per sfruttare la creativitˆ e cercare la redenzione in ogni istante. Quando scegliamo e usiamo i ricordi, ma non ci lasciamo appesantire da essi né ci aggrappiamo a ciò che ne è scaturito come risultato, diventiamo creatori. sapendo questo, i supereroi fanno spontaneamente scelte evolutive che sono in sincronia con il

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cosmo e apportano pace, armonia e amore a tutti quelli che ne vengono influenzati. Essere allineati con le forze fondamentali dellÕ universo rende facile e naturale ogni decisione e permette di ottenere risultati potenzianti. I supereroi si muovono e agiscono con grazia ed energia. Sanno che il vero potere non necessita di forza, ma piuttosto di una esecuzione delicata, ben coordinata ed efficace. Quando sono al loro meglio, le azioni che compiono non incontrano resistenza e disperdono l’oscurità portando la luce che splende dentro di loro. se ci pensi, probabilmente riesci a ricordare qualche momento della tua vita in cui hai assunto le qualitˆ del supereroe. a me accadde all’inizio della mia carriera di medico, quando andai in america per la prima volta nei primi anni settanta. Non avevo molti soldi ed essendomi trasferito a Boston dove gli affitti sono piuttosto cari, per sbarcare il lunario facevo diversi turni in più ospedali, stando spesso per lunghi periodi senza dormire. Di giorno facevo il giro in reparto visitando i pazienti, compilando le cartelle e scrivendo prescrizioni, ma di notte facevo un secondo lavoro al pronto soccorso. la medicina l“ era diversa. era intensa e richiedeva unÕ agilitˆ e una reattivitˆ che non aveva eguali in nessunÕ altro aspetto del mio lavoro e della mia vita. una volta stavo facendo il turno di notte in un ospedale di un quartiere degradato, i cui abitanti appartenevano prevalentemente a un ceto sociale basso. Poco dopo la mezzanotte di quella che fino a quel momento era stata una serata relativamente tranquilla, due paramedici si precipitarono al pronto soccorso con una donna sanguinante sulla barella. Come dÕ abitudine, urlarono quale fosse

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la sua condizione e quali lesioni avesse riportato mentre l’affidavano allÕ infermiera e a me. aveva una orribile ferita al cranio, perci˜ risult˜ evidente che era stata colpita alla testa da un proiettile. Controllai i suoi parametri vitali. Non cÕ era battito cardiaco, le sue pupille non erano dilatate e non respirava. tecnicamente era giˆ morta e la sua unica possibilitˆ di Ò ritornareÓ in vita dipendeva dalla nostra capacitˆ di resuscitarla. purtroppo, non si trattava di uno spettacolo insolito in quella parte della cittˆ . Curare le vittime di maltrattamenti domestici e della violenza delle bande era diventato per me un avvenimento fin troppo abituale. tuttavia, unÕ occhiata alla donna rivel˜ un insolito dettaglio: era incinta. Subito la situazione si fece disperata. il grembo di una donna • un luogo profondamente protettivo dove, nel corso dei nove mesi, si nutre lÕ embrione, si costruisce una fisiologia umana e un sistema nervoso e si perfeziona il nuovo nato. Il ventre materno è davvero una delle creazioni più mirabili della natura e in quanto tale • equipaggiata per sopportare un’enorme pressione, stress e turbolenza. Detto questo, qualsiasi medico sa che la mancanza di ossigeno può avere effetti catastrofici sul cervello e sulla fisiologia del nascituro e, ovviamente, se l’assenza si prolunga può subentrare la morte. Valutando la situazione, capii istintivamente che c’era pochissimo tempo per salvare il bambino. in effetti non avevamo un minuto da perdere, perci˜ feci quel che dovevo fare. afferrai la madre e la deposi sul pavimento, agguantai un bisturi da un vassoio vicino e lo affondai nel suo addome. ti risparmio i dettagli più cruenti per dirti solo che dopo pochi secondi stavo estraendo un neonato prematuro dal ventre della madre ormai defunta. una

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delle infermiere prese il bambino che vagiva dalle mie mani, tagli˜ il cordone ombelicale e dopo pochi istanti lo mise nel respiratore, da cui traeva tutto lÕ ossigeno di cui aveva bisogno. Fissai il pavimento reso scivoloso dal sangue versato: due inservienti stavano rimuovendo il corpo della donna e un altro stava giˆ lavando a terra. Realizzai che avevamo perso una vita umana quella notte, ma ne avevamo salvata una nuova. Come dÕ abitudine a quei tempi, mi ritirai nella sala riservata ai medici, dove spesso mi rilassavo con una sigaretta e un caff• nero. Ma quella volta riuscivo a stento a stare seduto, senza parlare delle mani che continuavano a tremare. lÕ adrenalina pulsava nelle mie vene. Riflettendo su quanto era successo, ero combattuto: da un lato ero esaltato dalla gloria di aver salvato una vita, dallÕ altro ero tormentato dallÕ orribile tragedia di quella persa. sapevo che ciò che avevo fatto nel pronto soccorso (una combinazione perfetta di conoscenza, istinto, sicurezza, precisione e coraggio) era il frutto di qualcosa di primordiale dentro di me perché, anche quando l’adrenalina iniziò a calare, mi sentivo sempre più devastato dalla consapevolezza che il bambino che avevo salvato, con ogni probabilità, avrebbe dovuto affrontare una vita irta di difficoltà, senza poter conoscere la madre. Chi possiede le qualità della vera forza non ha bisogno di indossare una tuta in elastan né un mantello rosso per essere riconosciuto. Irradia sicurezza da dentro, riflettendola nel suo aspetto esteriore. Ne consegue che il potere • parte integrante della sua persona, non una caratteristica o un tratto che gli viene attribuito. Non sente l’impulso di flettere i muscoli, gonfiare il petto o dichiarare al mondo: Ò guardatemi!Ó . infatti, di soli-

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to questo tipo di atteggiamento • una copertura per nascondere l’esatto opposto: una insicurezza fortemente radicata che richiede costanti rassicurazioni. al contrario, chi • davvero forte e potente vive in uno stato di perenne calma. Non ha paura del futuro, ma si trova a proprio agio nell’incertezza ed è pronto ad affrontare qualsiasi momento con l’infinita gamma di possibilità a sua disposizione fornita dallÕ ignoto. Non si macera nel rimorso, non si sente in colpa per il passato, né si lascia intrappolare da situazioni e abitudini stantie. Ciò non significa che si tratta di individui poco riflessivi, ma che non sono preda di emozioni e circostanze passate che non possono più cambiare. Il linguaggio del corpo dimostra la facilità con cui interagiscono con il mondo. le persone forti sono a proprio agio con se stesse, sempre pronte ad affrontare ci˜ che si nasconde nell’istante successivo, fiduciose nella loro capacità di reagire con creatività e grazia a ogni situazione. Chi di noi non desidera fare propria questa abilitˆ ?

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ebbene il volto di superman possa risultare familiare a milioni di persone, la sua mitologia raccontata in migliaia di fumetti nel corso degli ultimi ottant’anni o giù di l“ • molto vasta. Chiesi a gotham se avesse una storia preferita dallÕ archivio tentacolare. Mi rispose senza esitare: “Whatever Happened to the Man of Tomorrow? [Che cosa mai succederˆ allÕ uomo di domani?] di alan Moore.Ó

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A dieci anni di distanza dall’ultima apparizione dell’iconico supereroe, un giornalista, tim Crane, cerca di scoprire cosa sia successo a quello che una volta fu il più grande paladino del Pianeta. le sue indagini rivelano che lÕ ultimo scontro di superman • avvenuto contro la sua nemesi di vecchia data, lex luthor, e una serie di antichi rivali del passato come Mogul, Bizzarro, il Giocattolaio, il Burlone e altri. temendo grandi pericoli a causa dei loro poteri diabolici, Superman porta alcuni dei suoi amici più stretti, soprattutto Lois Lane, nella sua fortezza, dove crede che saranno al sicuro. Ma persino lì, il male riesce a penetrare e alla fine lo spregevole manipolo di supereroi cattivi uccide diversi suoi amici. dopo tutta questa violenza, pieno di rabbia per la perdita degli amici e a causa della minaccia che incombe sui sopravvissuti, superman infrange il suo prezioso codice comportamentale che gli impedisce di uccidere, e distrugge uno dei cattivi. Capendo la portata di quel che ha fatto, entra di sua spontanea volontà in una stanza piena di criptonite dÕ oro (che lo priverˆ completamente dei suoi poteri) e vi rimane chiuso dentro, mentre sprofonda in una zona artica abbandonata, dove infine sparisce e dove si presume che trovi la morte. Ma non è qui che la storia finisce. Questo è il racconto che ne fa Lois (una dei sopravvissuti agli attacchi della fortezza). Quando il reporter se ne va, il marito di lois, un lavoratore della classe media, si rivela essere nientÕ altri che superman stesso. persi i poteri, ora vive sotto con il nome di Jordan Eliot e lavora come meccanico, felice di vivere il resto dei suoi giorni nei panni di un normale marito e padre di famiglia. Ò superman era sopravvalutatoÓ , dichiara. Ò troppo concentrato su di sé. Pensava che il mondo non ce l’avrebbe fatta senza di

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lui.” Jordan scuote le spalle, molto soddisfatto dei suoi trascorsi eroici e della monotonia del suo presente. Ai suoi piedi, il giovane figlio gioca con quel che sembra essere un pezzo di carbone. Batte le mani allegro, e quando le riapre, compaiono dei diamanti. Ah, la speranza rimane! Il bambino strizza l’occhio (marchio di fabbrica paterno) e sorride mentre i suoi genitori Ò vissero per sempre felici e contentiÓ .

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una grande allegoria. la criptonite di superman, in veritˆ , non • uno strano elemento incandescente verde proveniente da un pianeta sconosciuto (come viene descritto nei fumetti, nelle serie Tv e nei film): è il suo ego. Più che di una esagerata percezione di sé, qui si tratta di una smarrita percezione di sé che in ultima analisi lo porta alla distruzione. Superman rimane intrappolato nel suo stesso mito e perde di vista lo scopo e la profonda connessione con la vera fonte del suo potere. Ha lasciato che le cose diventassero personali e, quindi, annientatrici. In quanto individui, conviviamo con la coscienza che ci circonda. Nel momento in cui cominciamo a vedere noi stessi come entità separate da essa, disconnessi dal più grande ecosistema e dal processo di evoluzione collettiva, boicottiamo il nostro potere. È la nascita della disperazione, dell’impotenza e dell’inganno, e si tratta di una minaccia onnipresente, non solo nel mondo dei supereroi, buoni o cattivi che siano, ma anche nel nostro. la cappa creata da questo pericolo si inspessisce via via che perdiamo di vista la nostra autentica identità. La forza, d’altro canto, deriva

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dalla conoscenza del nostro vero essere, che non è separato dal resto. siamo avvinti a tutti gli altri esseri viventi, con il corpo e con l’intelletto. Le nostre menti si scambiano senso e significato attraverso le relazioni e li trasferiscono alle generazioni future tramite la cultura e l’educazione. Sapendo tutto questo, i supereroi esprimono il desiderio di un bene più grande. Non investono nel loro potere a livello personale, eppure ne sono l’incarnazione. Questa consapevolezza li rende invincibili. Facendo nostro il vero potere e riconoscendo lÕ energia dellÕ universo che pulsa attraverso di noi, possiamo iniziare ad agire e a pensare con precisione, grazia ed empatia. Emaniamo sicurezza e forza in tutto quello che facciamo.

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uesto potere vero o reale deriva dalla risposta a due domande fondamentali interconnesse tra loro.

„ Chi sei? „ Che cosa vuoi? solo sapendo chi siamo davvero, al di lˆ dei vari ruoli che assumiamo nella vita (genitore, figlio, marito o moglie, dipendente, capo ecc.), e identificandoci con quel Sé trasformazionale, possiamo cominciare a capire cosa vogliamo ottenere veramente. Molti supereroi possono rispondere a queste domande perché,

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prima di tutto, sono già in contatto con il loro vero Sé, che va oltre lÕ ego individuale e, in secondo luogo, operano per un bene maggiore al fine di ottenere un mondo più sostenibile e felice. Ma, come sottolineato da superman nellÕ aneddoto precedente, anche loro possono perdere la strada. applica tutto questo al tuo contesto. Molti di noi perdono di vista la propria reale identitˆ attribuendola alle cose materiali. Ci definiamo in base ai vestiti che indossiamo, all’automobile che guidiamo o alla casa in cui viviamo. Ci consumiamo nella ricerca quotidiana di espedienti per mascherare il nostro ego, facendolo sentire alternativamente destituito e pieno di falso coraggio e potere superficiale, a seconda della mancanza o dell’accumulo di cose materiali. In cambio, ci distacchiamo dalla parte più profonda di noi. Ci dimentichiamo della vera forza, del Sé trasformazionale nascosto in profondità e in contatto con i nostri ideali più elevati, sia personali che universali. possiamo trascorrere tutta la vita senza mai entrare in contatto con la parte più autentica di noi né con la fonte della nostra vera forza. Trascuriamo di chiederci cosa vogliamo davvero e, anche se lo facciamo, la maggior parte di noi non riesce ad andare oltre la più semplice delle risposte. Moltissime persone affermano che quel che vogliono davvero è un salario più sostanzioso o una macchina più bella o una casa più grande. Altre, forse un po’ più riflessive, dicono di voler mandare i figli nelle scuole migliori, circondarli di certezze e possibilitˆ e assicurare loro un futuro radioso. tuttavia, se come un bambino ti ostini a chiedere “perché” vogliono queste cose, alla fine risponderanno che desiderano ottenerle per essere davvero felici. la felicitˆ , in questo caso, • un senso di appagamento, se-

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renità, sicurezza e stima. Vedere che le persone che amiamo sono al sicuro, protette, soddisfate e contente ci appaga a nostra volta. In altre parole, la felicità è la chiave. È quel che cerchiamo, anche se per raggiungerla imbastiamo una elaborata caccia al tesoro. Sebbene oggetti materiali più grandi e costosi possano essere simbolo di realizzazione e successo, e frequentare le scuole migliori o avere posti di lavoro prestigiosi possa dare sicurezza, questi sono falsi surrogati della vera felicitˆ . le conquiste materiali e gli emblemi del prestigio sono gli antidoti che usiamo contro i mali che lÕ ego ci causa. la felicitˆ stessa e la sua ricerca, aiutando gli altri a ottenerla, sono qualità del Sé superiore. Attingendo a esso e ascoltandolo iniziamo a capire cosa vogliamo davvero. Ci ricordiamo che la felicitˆ • uno stato dellÕ essere che si raggiunge meglio quando alterniamo l’atto di dare, affinché gli altri siano felici, con quello di ricevere. Questo • il cuore di ci˜ che fanno i supereroi come superman. Considerano lÕ attaccamento a ci˜ che • noto come una falsa sensazione di affidabilità e riconoscono che la lotta per la sicurezza (la nostra comprensione tradizionale del potere), ironia della sorte, si basa sul suo contrario. i supereroi compiono il loro dovere in modo impeccabile, spinti dal desiderio di ottenere il bene maggiore e lasciano i risultati allÕ ignoto. si concentrano sull’azione, ma non sui frutti che essa darà. Si muovono nella vita con fluidità, visione e idealismo. Non vengono trattenuti da seccature di poco conto, fisiche o emotive che siano, e guardano sempre il mondo attraverso una prospettiva olistica più ampia. Sono queste qualità e un punto di vista simile a costituire le basi dei loro cosiddetti superpoteri.

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Come abbiamo detto, un superpotere • una capacitˆ molto particolare sprigionata quando si connettono con il loro essere più intimo, chiamato Sé. I supereroi realizzano che questo Sé individuale • il medesimo dellÕ universo. il fondamento del loro essere • lo stesso della realtˆ e di tutto ci˜ che esiste. agendo a partire da questo livello di esistenza, i supereroi non sono in balia dell’ambiente, ma anzi ne sono gli artefici. Nella mitologia classica, il fondamento della realtˆ spesso viene personificato da una figura divina. Personaggi come Zeus, Ercole, Atlante e, nella tradizione orientale, Visnù, intraprendono ricerche leggendarie nelle quali utilizzano i propri poteri per aiutare gli altri a superare gli ostacoli o a combattere il male. spesso, per sconfiggere i loro avversari, invocano poteri sovrumani, gli elementi e le forze della natura stessa, oppure doti mistiche. Nel contempo, malgrado il fardello della grazia divina, sono anche profondamente legati a noi a causa della loro umanitˆ . Nelle storie moderne dei fumetti, Wonder Woman e Thor sono esempi di supereroi che incarnano le antiche divinitˆ greche. di conseguenza, portano con sé responsabilità divine che risalgono a secoli fa e che derivano dai regni ultramondani, eppure sono anche fortemente radicati nel mondo degli umani, che li rende più vicini a noi. NellÕ antica mitologia greca, il dio atlante in realtˆ era un Titano predecessore di Zeus che resistette all’avanzata del nuovo re dellÕ olimpo il quale, per punirlo, lo costrinse a portare letteralmente il peso del mondo sulle spalle. lÕ immagine di atlante che sorregge il globo terrestre • diventata unÕ icona nel corso delle generazioni e si applica a tutti noi in un modo molto concreto. Coloro che aspirano alla grandezza, a diventare loro stessi dei

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supereroi, devono accettare anche una maggiore responsabilitˆ . Devono comprendere la fondamentale connettività tra Sé individuale e Sé universale. Senza dubbio è un bel peso da portare, ma rappresenta anche una fonte di grande potere e la possibilitˆ di cambiare la coscienza. Come Zeus nel Pantheon greco, Visnù è l’essere supremo nella tradizione hindu, responsabile della gestione delle politiche nel suo vasto regno, ma si reincarna costantemente sia come essere umano che divino, in modo da poter risolvere l’infinita sequela di problemi che affligge l’umanità. Tuttavia, non è solo quel che fa, ma anche come lo fa, a elevarlo a un livello superiore. Ci˜ che hanno in comune Zeus e Visnù non è solo il fatto che detengono un enorme potere, ma è il modo in cui lo usano per rafforzare gli altri, cambiare le coscienze e perpetuare l’evoluzione della loro specie. spesso, sia nella mitologia greca che in quella indiana, grandi demoni, piaghe o altre disgrazie si sollevano dagli oceani, esplodono dai vulcani oppure vengono generati tra la sabbia del deserto. Queste forze oscure minacciano di schiacciare l’umanità e la loro sola apparizione crea panico e caos. È in queste occasioni che entra in azione l’eroe: quando si rende conto che il Pianeta o la sua popolazione sono in pericolo, quella diventa la sua sfida personale. Non ci sono barriere tra il Sé individuale e il Sé universale, cos“ quando il secondo viene attaccato, il primo deve stringersi in difesa e mostrarsi all’altezza della situazione. È questo il materiale che compone la grande mitologia e le storie dei supereroi. Ma ha anche un’applicazione pratica. Quando si trovano di fronte a sfide mortali, mentre gli altri reagiscono con paura, essi sono spronati dal coraggio. La mancanza di paura,

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dopo tutto, • una qualitˆ che deriva dal trovarsi a proprio agio nell’incertezza. In questo modo non si viene intimiditi da quel che accade, raramente si prova timore e non si permette mai che questa sia l’emozione predominante su cui basare le proprie scelte. Qual è la cosa della tua vita che più temi? La maggior parte delle paure della gente nasce da traumi dell’infanzia, da sentimenti irrisolti di abbandono o vulnerabilitˆ . oppure si ha paura di fallire, di non corrispondere alle aspettative nel lavoro o nelle relazioni. In ogni caso, spesso il panico è il più grande ostacolo che ci impedisce di attingere alla vera sorgente del nostro potere. I supereroi lo sanno. Lanterna Verde, l’uomo senza paura; Daredevil, il cui padre gli ha insegnato a non temere niente e nessuno e Pugno d’Acciaio, la cui mancanza di paura è la caratteristica principale, sono la dimostrazione del potere che deriva dal riconoscere la cosa che temiamo di più, con la quale dobbiamo riconciliarci. se saremo in grado di trasformarla, riusciremo a estrarre la nostra forza in tutta la sua purezza. C’è un enorme potere nel coraggio: la possibilitˆ di sperimentare il mondo in modo autentico, così com’è, senza preconcetti e aspettative e senza il bisogno di convalidare ogni momento imponendo il nostro giudizio.

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i recente, gotham ha condiviso con me la storia di un altro supereroe che incarna la Legge della Forza. Un giovane, Matt Murdock, sta camminando per le strade di New York quando vede un vecchio cieco che sta per immettersi nel traffico che arriva dalla direzione opposta. Quando

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Murdock toglie via lÕ uomo dalla strada, il camion che stava per investirlo sbanda e un barattolo scivola giù dal rimorchio. Pieno di materiale radioattivo, il barattolo colpisce Murdock in pieno viso e, malgrado gli sforzi di diversi medici, il ragazzo diventa cieco. tuttavia, sebbene la vista sia andata perduta, gli altri sensi sembrano uscirne potenziati. Murdock riesce a percepire il mondo circostante come un organismo vivente, che pulsa e respira, e la sua realtà come una singola esperienza in divenire invece che una percezione predeterminata. Tutto questo si trasforma in un superpotere, un radar personale che delinea profili e ombre che Murdock pu˜ rilevare nellÕ ambiente circostante. Cos“ Matt Murdock, l’uomo senza paura, diventa Daredevil. la maggior parte delle persone • prigioniera della propria percezione; la loro realtà è una falsa promessa costruita su una premessa errata. per loro, vedere • credere. Ma non per daredevil. Ha risolto lÕ enigma. lÕ ignoto • la realtˆ . lÕ ignoto vive dentro di lui. Ogni istante fluisce attraverso il suo corpo che rappresenta il legame tra lÕ ora e il poi (il futuro). daredevil porta i superpoteri a un livello del tutto nuovo: pu˜ non essere in grado di vedere in senso letterale ci˜ che ha di fronte, ma riesce a sentire perfettamente cosa cÕ • dietro lÕ angolo. Come dice lui stesso (a un altro supereroe chiamato Bullseye): “Sei bravo, ragazzo. Te lo concedo. Ma io? io sono magico.Ó

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supereroi non devono comprendere il mistero dellÕ universo: sono loro stessi il mistero. È un potere interiore che, una volta integrato e compreso, si esprime in modo evidente a livello fisico. Questa forza nasce dalla conoscenza dei veri meccanismi dellÕ universo, dellÕ intrinseca interconnettivitˆ di tutte le cose. possiamo imparare a esercitarla solo quando facciamo nostra questa consapevolezza. La forza dei supereroi è quella dell’universo. È unica, inesauribile, pura ed eterna: da l“ proveniamo alla nascita e l“ torniamo quando moriamo, ed • ci˜ che risiede segretamente in noi per tutta la vita. Chiudi gli occhi e ritrova il silenzio tra i tuoi pensieri. Quel silenzio eterno è la verità al centro della creazione ed è la tua anima. Quando siamo in contatto con esso e lo consideriamo la nostra vera essenza, allora siamo potenti al massimo grado. In questo vuoto infinito e totale di tutta l’esistenza resta la possibilità di usare la forza più potente dell’universo: quella dell’amore e della compassione. Questa è la magia che caratterizza te, me, Daredevil e tutta la sua stirpe. Mentre i poteri di daredevil provengono dalla sua capacità di attingere alla sottile consapevolezza che lo circonda in ogni momento, quelli di Superman nascono dall’energia grezza del sole che alimenta la sua forza e il suo vigore. È connesso con una fonte superiore, anzi in questo caso con la fonte di tutta lÕ energia. Cos“ prende vita un personaggio che pulsa e irradia sicurezza, fascino, carisma e chiarezza. Superman agisce sempre

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con dignità e umiltà pacate perché non ha bisogno di dimostrare agli altri la sua bontà né quanto sia forte. determinate caratteristiche della personalitˆ diventano evidenti quando siamo in contatto con il nostro Sé universale. 1 . Siamo immuni alle critiche, ma ricettivi ai feedback . Ciò significa che a livello emotivo, psicologico e spirituale, non ci sentiamo né inferiori né superiori agli altri. Non vuol dire che siamo arroganti o saccenti, ma un pacato senso di sicurezza e dignità irradia da noi e risulta nel coraggio e nella tempestivitˆ con cui affrontiamo creativamente qualsiasi prova. Non siamo vittime della presunzione, perché sappiamo che la presunzione non è altro che una maschera dell’autocommiserazione. 2 . Rinunciamo al bisogno di approvazione e controllo . Ciò significa che le nostre azioni sono indipendenti dalle opinioni degli altri e svincolate da qualsiasi aspettativa. siamo motivati dal nostro potente istinto e dal suo esito evolutivo, non dal desiderio di essere ripagati. 3 . Rafforziamo gli altri permettendo loro di essere se stessi. Vuol dire che reagiamo alle persone senza preconcetti né congetture. Accettiamo gli altri per quello che sono e non li costringiamo a conformarsi ai nostri bisogni e alle nostre aspettative. Nel farlo, li autorizziamo anche a esprimere il loro pieno potenziale. 77

Il vero potere non appartiene né a te né a me. Non può essere contenuto nel corpo di una singola persone né esercitato attraverso mosse precise. È uno stato dell’essere. Fluisce attraverso di noi quando siamo connessi con il momento attuale, collegati alla fonte profonda da cui proviene tutta l’esperienza, il sapere e la vita e a cui fanno ritorno. È caos contenuto, un atto di compassione, grazia, empatia o assistenza che puoi offrire al prossimo in qualsiasi momento. Non cÕ • atto di maggior potere che risollevare gli altri da un momento di sconforto, guidandoli attraverso lÕ oscuritˆ e rafforzandoli con la speranza. Quando le persone accolgono il loro Sé supereroe ed entrano in contatto con la profonda sorgente interiore, inizieranno a manifestare spontaneamente certe caratteristiche che denotano forza e carisma. Ma prima di allora, deve avvenire una radicale trasformazione e possiamo avviare il processo riponendo la nostra attenzione su comportamenti speciali che favoriscono l’emergere del Sé supereroe. lÕ autenticitˆ è uno degli aspetti più importanti del vero potere. Nel loro linguaggio, nelle azioni che compiono e anche nei pensieri e nei propositi, i supereroi danno rilievo allÕ autenticitˆ sopra a ogni altra cosa. sono onesti e sinceri, dicono le cose in modo chiaro, senza doppiezza o ambiguità e agiscono in armonia con le loro migliori intenzioni. lÕ intenzione • unÕ altra qualitˆ fondamentale al centro del vero potere. la Bibbia lo dice a chiare lettere nel libro di giovanni, che si apre con il verso: “All’inizio era il Verbo…”. Allo stesso modo nelle scritture orientali, si crede che om sia il suono primordiale dell’universo, l’origine di tutto il creato. L’essenza di questi con-

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cetti è che le parole sono dotate di potere perché racchiudono i nostri propositi, che a loro volta guidano le azioni. Quindi, essere consapevoli delle parole che usiamo • una qualitˆ fondamentale per stimolare il nostro Sé supereroe. Quando siamo attenti e riflessivi circa le intenzioni che esprimiamo, le nostre azioni saranno allineate con il massimo bene. Volgere l’attenzione verso la persona che aspiri a essere ti farà gravitare verso quell’ideale. È molto facile. Viviamo in un’era di profondi conflitti, costellata di fanatici e sciovinisti che si fanno avanti avvolti da un manto di superioritˆ morale e concettuale. Si nascondono dietro alle tentazioni, nella sterile ricerca del materialismo e nella falsa promessa della mentalitˆ tribale e settaria e ci spingono verso lÕ ego, verso il mondo dellÕ Ò ioÓ e del Ò mioÓ , allontanandoci dalla profonda magia e dal mistero dellÕ universo che ci circonda. Nella tradizione dei supereroi, buoni e cattivi si battono ogni giorno per avere il controllo sul destino dellÕ universo. Nella vita reale, le nostre battaglie sono in scala minore, ma la veritˆ • che risiede un eroe trionfante in ognuno di noi, pieno di potere e pronto a reagire con precisione, grazia, compassione e sicurezza. Tutto quello che dobbiamo fare • permettergli di esistere diventando consapevoli di noi stessi e dei nostri sentimenti. La conseguenza sarà affrontare l’ignoto e conquistare la capacità di attingere forza dalla saggezza di ciò che è incerto. Non è un esercizio intellettuale né l’inizio di un processo psicologico decostruttivo. Infatti, può essere realizzato in pochi passi.

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Per coltivare la Legge della Forza, esercita i seguenti principi. 1 . Accogli ogni giorno come un nuovo giorno. un nuovo giorno significa libertà dal passato. Lascia andare quel che • stato e tutto il risentimento, le lamentele e il senso di colpa che comporta. sappi che provare rancore Ò • come bere del veleno e sperare che uccida il tuo nemicoÓ . ogni decisione • la scelta tra una lamentela e un miracolo. 2 . Stai attento alla tendenza a reagire in modo impulsivo . Quando vieni spinto dagli altri o dalle circostanze verso uno schema di reazione abituale, sia esso rabbia, testardaggine, paura o impazienza, fermati e tieni sotto controllo il tuo impulso a reagire fino a che non svanisce. 3 . Non cedere al lusso della distrazione. Fai attenzione alla realtˆ . ascolta e guarda con le orecchie e gli occhi fisici. Il tuo corpo è un computer collegato allÕ ingranaggio cosmico, o universo, e controlla tutto quello che sta accadendo attorno a te. ti offre segnali sotto forma di benessere e disagio. impara a decifrarli. Quando provi un malessere fisico, chiediti cosa sta succedendo e ascolta la tua voce interiore. la risposta • l“. Quando prendi decisioni spontanee volte al miglioramento, il tuo corpo sta bene, senza alcuna sensazione localizzata di disagio, si sente quasi illimitato e tuttÕ uno con lÕ ambiente, come un grande ballerino o un atleta. Ciò significa essere un buon osservatore. ascolta con il cuore. percepisci lo svolgersi degli 80

eventi. ascolta con lÕ anima. Fermati e chiediti le seguenti domande, lasciando che le risposte emergano in modo spontaneo. „ Che cosa vedo? „ Che cosa provo? „ Qual • il bisogno del momento?

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4 La Legge deLL’amore L’Amore, inteso anche come compassione, ha origine nella percezione di un essere universale e nasce dalla conoscenza empirica che tutta la sofferenza è connessa. I supereroi non credono alla falsa convinzione di un Io separato. Sperimentando l’amore, si fanno carico della sofferenza altrui, la comprendono e la riconciliano, e cercano soluzioni creative per respingerla con serenità ed equilibrio.

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er i supereroi, lÕ amore non • una pura e semplice emozione. È la verità suprema in seno alla creazione.

ormai conosci bene il principio su cui si basano le sette leggi spirituali dei supereroi, secondo cui non sei quello che credi di essere, soprattutto per quanto riguarda le tue idee e la tua storia personale scritta nelle ossa e nella carne. Al contrario, sei l’infinita superficie di consapevolezza che pulsa attraverso tutti gli esseri viventi, filtrata dal tuo punto di vista. Tu sei la veritˆ in seno alla creazione e i tuoi superpoteri traggono origine dalla capacità di esercitare le forze scaturite da questa consapevolezza. L’amore, infatti, può essere inteso come il superpotere più grande esercitato dai supereroi. Ò Non so nulla a riguardoÓ , rispose gotham, quando gli proposi l’argomento. Scosse la testa, perplesso. “Percezioni extra sensoriali, forza infinita, dominio degli elementi, capacità di vedere nel tempo, intendo dire, ci sono parecchi superpoteri semplici o esoterici, ma l’amore…?”. La sua voce si affievolì. sorrisi. Ò lo intendi in modo sbagliato. Non sto parlando dell’amore romantico, fatto di emozioni incostanti che, concordo con te, lo rendono effimero. Sto parlando di qualcos’altro. Qualcosa di molto più profondo.” i supereroi sperimentano lÕ amore come mistero ultimo di tutta l’esistenza. Per loro rimane un enigma anche quando lo sperimentano nella sua totale pienezza, perché sono loro quel mistero.

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sanno che, essendo liberi, gli esseri umani sperimentano lÕ amore in maniera graduale. “Ok…”, Gotham annuì col capo, incuriosito e disposto a seguire attentamente questo percorso. Mi resi conto di aver fatto breccia dentro di lui e decisi di parlare in modo schietto. gliene diedi prova citando un paio di storie di supereroi. Ma in questo caso, non feci riferimento ad alcun personaggio con mantello e calzamaglia, ma piuttosto a un paio di supereroi che probabilmente hanno influenzato profondamente il genere umano sin dalle sue origini.

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ome di consueto, dopo un giorno trascorso nel tempio, Gesù si ritirò su una collina chiamata Monte degli Ulivi. I suoi discepoli lo seguivano regolarmente, perché in queste occasioni era solito condividere con loro i suoi pensieri e i suoi insegnamenti; ma quella sera c’era qualcosa di diverso. Dopo un po’ Gesù si allontanò dal gruppo, s’inginocchiò e iniziò a pregare. Secondo le scritture, quella volta Gesù assunse una postura completamente diversa dal solito. generalmente gli ebrei recitano le loro preghiere in piedi rivolgendo lo sguardo al cielo. Inginocchiato, Gesù evocò un’urgenza e un’umiltà mai viste. poi, rivolse una preghiera a dio: Ò padre, se vuoi allontana da me questo calice; tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua.” Era la notte che precedeva la sua crocifissione ed egli era consapevole di quello a cui sarebbe andato incontro il giorno successivo. sentiva il peso del suo destino e temendo di non riuscire ad affrontarlo, ricercò l’aiuto di Dio per farsi forza.

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L’ultima notte di Gesù nel Giardino del Getsemani, sul Monte degli Ulivi, incarna la sua volontà di sacrificare la propria vita per amore dell’umanità. È il suo momento di “crescita” e di presa di coscienza di quello che è chiamato a fare per salvare il suo popolo e diventare l’eroe che era destinato a essere. È la Legge dell’Amore in azione, il potere che nasce da una compassione così profonda da richiedere un sacrificio. Gesù rinunciò alla propria vita per il bene dell’umanità. Budda abbandon˜ le sue pulsioni per diventare lÕ illuminato. Nelle tradizioni spirituali, lo scopo ultimo è la liberazione spirituale dalla contingenza e dal ciclo della sofferenza. In genere nella nostra cultura ci˜ • rappresentato dal monaco che medita allÕ interno di una caverna o che conduce una vita tranquilla in un monastero isolato, cadendo alla fine nell’anonimato. Ma per Budda non fu così. Budda, detto anche Ò lÕ illuminatoÓ dai suoi discepoli in quella fase della vita, suppose l’esistenza di uno stadio ancora più evoluto d’illuminazione, o di liberazione individuale dalla sofferenza. Consisteva nel condividere con gli altri la saggezza acquisita e l’esperienza di guida suprema portandoli al suo stesso livello. Compassione in azione. L’Amore inteso come potere supremo, conoscenza e consapevolezza di sé. Budda definì coloro che avevano raggiunto questo stadio di condivisione della veritˆ suprema, bodhisattva. Non a caso questo termine si traduce con “colui la cui mente è eroica” o più semplicemente Ò supereroeÓ .

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grandi profeti appartenenti alle diverse fedi religiose sono certamente annoverati tra i più potenti e influenti supereroi di tutti i tempi. Gesù, Budda, Mosè, Krishna e Maometto sono solo alcuni dei celebri ricercatori di veritˆ divenuti leggendari per il loro carisma, le loro intuizioni e la consapevolezza di sé. Tutti condivisero l’idea secondo cui i veri capi spirituali sono intimamente legati ai propri seguaci a livello emotivo e spirituale, e da tale accordo derivano i loro poteri. i supereroi non insegnano principi e non predicano dogmi ma vivono secondo gli ideali su cui si fonda il loro essere, veritˆ e bontà, amore e compassione, empatia e filantropia. Questi ideali sono strettamente connessi al loro essere e alle azioni che compiono, unitamente ai pensieri e alle intenzioni che li muovono e sono la dimostrazione vivente del loro altruismo. Avendo raggiunto una totale coscienza di sé, supereroi come Gesù e Budda costituiscono la più alta espressione della nostra civiltà. Sperimentando questa relazione olistica tra il proprio Sé e quello superiore, onnicomprensivo, possiedono sempre una piena consapevolezza di tutto ciò che li circonda. Questo scambio spontaneo di energia ed emozioni è permanente. i supereroi non provano compassione quando affrontano le avversitˆ o sÕ imbattono in qualcuno che soffre. Incarnano la compassione. per molti di noi, lÕ amore e la compassione sono sentimenti passeggeri ed emozioni altamente personali dettate da uno stato d’animo o dalle circostanze, ma alla fine l’empatia svanisce quando la situazione cambia. Non per i supereroi, perché percepiscono queste qualità in modo diverso; sono immersi nel flusso permanente di amore e compassione. Non sono sopraffatti dallÕ onda

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delle emozioni, dalla vista della povertà e dell’estrema sofferenza, o dall’euforia dell’adulazione e del successo. Per i supereroi tale impeto emerge da unÕ unica energia, la stessa che pulsa in loro. Sanno che l’energia è assoluta ma che l’esperienza, la memoria e il singolo contesto le fanno da filtro. A partire da questa consapevolezza possono sperimentare le stesse emozioni degli altri ma reagendovi con saggezza, moderazione e creatività. i supereroi sanno che anche un comportamento violento • una richiesta di attenzione e dunque di amore, perciò non indulgono nellÕ ipocrisia e non sentono il bisogno di giudicare. sono certi che ognuno fa del suo meglio in base al proprio livello di consapevolezza. Non cercano di evangelizzare o piegare gli altri al loro punto di vista. Al contrario sono capaci, senza alcuno sforzo, di comprendere la prospettiva altrui, di valutare le condizioni che la determinano e di cercare una soluzione alternativa. Per i supereroi l’ego è mancanza d’amore, poiché s’interessa solo della propria coscienza limitata, non lascia spazio al vero sentimento e non dˆ il giusto valore alla vita. Nel linguaggio comune e nei racconti di supereroi questo • generalmente il caso del cattivo. infatti in inglese la parola Ò maleÓ [evil] non • altro che la parola Ò vivereÓ [live] letta al contrario. il male • letteralmente la perversione dellÕ amore, la sua perdita e il disperato bisogno di ritrovarlo. I supereroi combattono il male? Decisamente sì, ma senza aspettarsi nulla in cambio. avendo rinunciato a qualsiasi tornaconto personale, sono guerrieri cosmici che si schierano con le forze della verità, della bontà, della bellezza, della compassione, dell’equilibrio e dell’armonia e sconfiggono il buio portando la luce. Pur dinanzi a eventualità enormi o impossibili, sanno che è

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implicito affrontare le sfide del mondo. Spezzano le catene della disperazione e fanno propri i problemi di chi li circonda. Non è per via di una bravata, per arroganza o per narcisismo autoalimentato, ma perché i supereroi sono strettamente connessi a ciò che li circonda. La compassione è un’emozione che vive, respira, vibra attraverso di loro e li rende una cosa sola con il resto del mondo. sono guide e in quanto tali comprendono se stessi e gli altri come se fossero una cosa sola. sono profondamente consapevoli che per evolversi deve esserci un equilibrio emozionale, una coordinazione e un’integrazione tra loro. Per considerare il mondo da un’altra prospettiva e comprenderlo pienamente, bisogna seguire le loro orme spirituali. Questo • il vero potere dellÕ amore. Compassione, coraggio e creativitˆ conferiscono potere ai supereroi e muovono tutte le loro azioni.

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i ho pensato suÓ , annunci˜ gotham nei giorni successivi. Ò potrebbe essere una bella scoperta questo concetto dellÕ amore come superpotere.Ó aveva spulciato nel mucchio di fumetti lasciati in giro per casa come faceva da bambino nella sua cameretta. Ò lascia che ti racconti la storia di silver surfer.Ó un giovane e coraggioso astronomo di nome Norrin radd stipula un accordo, sul suo pianeta nativo chiamato Zenn-la, con unÕ entitˆ cosmica onnipotente, galactus, che ha un appetito vorace per qualsiasi forma di energia, specialmente quella di mondi interi pieni di vita. per salvare Zenn-la dalla distruzione, Radd promette a Galactus di diventare il suo messaggero. Galactus gli concede una parte del suo potere infi-

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nito (conosciuto come Ò potere CosmicoÓ ) e gli conferisce lÕ incarico di vagare per lÕ universo su una tavola da surf (fantasia infantile di radd e origine del nome silver surfer) per cercare nuovi pianeti da divorare. Inizialmente, Silver Surfer non riesce a compiere perfettamente il compito richiestogli e offre al suo padrone solo pianeti desolati e abbandonati. alla vista di tutto ci˜ galactus interviene alterando la natura morale del suo messaggero: lo spoglia del suo senso di discernimento, gli conferisce una condotta ambivalente e, privandolo di qualsiasi riguardo per i cittadini dei numerosi pianeti che costellano lÕ universo, lo rende indifferente al loro destino. Come conseguenza, Surfer diventa abilissimo nel suo lavoro e trova un numero infinito di pianeti che il suo mentore pu˜ divorare e distruggere, facendone strage. insieme diventano unÕ autentica piaga per lÕ universo, perpetrando un genocidio dopo l’altro senza provare alcuna emozione. Ma le cose cambiano quando Silver Surfer approda sul Pianeta Terra; qui deve affrontare quattro supereroi (conosciuti come i Fantastici Quattro) e durante il combattimento (insieme a galactus che è giunto al suo fianco per potersi nutrire della copiosa energia terrestre) • colpito dalla loro nobiltˆ dÕ animo, dalla quale si lascia influenzare più del previsto. Silver diserta e si ribella al suo padrone che, per il momento sconfitto, fugge ma non prima di riuscire a bandire Surfer dal resto dell’universo, confinandolo nellÕ atmosfera terrestre. Intrappolato sul nostro pianeta, Surfer inizia a osservarlo a fondo nel suo intero splendore. pur avendo un potere smisurato, gli manca la conoscenza basilare del bene e del male, del sacro

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e del profano, veri paradossi dell’esistenza umana, finché conosce una scultrice cieca e interagendo con lei, grazie ai suoi modi gentili, inizia a sviluppare un senso profondo di compassione. Totalmente compenetrato nel mondo degli umani, Surfer inizia a scorgerne tutta la complessità e le contraddizioni come il male, la crudeltà, l’inganno e la disperazione così diffusi in ogni angolo, fianco a fianco a un’incredibile bellezza, gentilezza, cortesia e speranza; oltre a osservarle, decide di far sue tutte queste qualità. Si trasforma in esse. Viene potenziato da un profondo senso di compassione e diventa un supereroe di diversa specie, la cui missione • inclinare lÕ ago della bilancia verso la dignitˆ e la bontˆ , combattendo il male e l’ingiustizia. Il Dottor Destino e Mefisto, alleati di Galactus, diventano la sua nemesi eterna, ambigui e infidi criminali che complottano costantemente per tenere il mondo in un eterno Armageddon; ma Surfer non si arrende e raccoglie la sfida di questi avversari, riuscendo addirittura a convertire alcuni di loro. spronato da un inesauribile senso di compassione per coloro che soffrono, • un guerriero che lotta per il bene dellÕ universo, un vero supereroe che risponde soltanto alla veritˆ dellÕ amore che vibra in lui. Ò Cavalcher˜ i venti dellÕ eternitˆ ancora una volta e nessuno sarˆ mai il mio padrone!Ó .

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supereroi come silver surfer non attingono solo alle qualità di una coscienza superiore, ma le incarnano. Alla stregua dei grandi profeti, il loro altruismo è fatto dei più alti ideali

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su cui si fonda la civiltˆ . osservando il mondo e i suoi abitanti, si domandano: Ò Che cosa posso fare per renderlo migliore?Ó . Come abbiamo giˆ detto, il legame tra noi e i supereroi (compresi i grandi profeti) non è poi così inverosimile. Scientificamente parlando, in questo preciso momento, un milione di atomi che costituivano una volta il corpo di Gesù Cristo o di Budda sono parte di te; ma lo sono anche le particelle dei più vili criminali. se tracciassimo adesso gli atomi che compongono il tuo organismo con isotopi radioattivi, saremmo in grado di trovarne almeno un milione che ha viaggiato attraverso i corpi di gengis Khan o di osama Bin laden. una quantitˆ enorme di atomi che hanno attraversato il tuo corpo sono passati attraverso quello di altre specie viventi che oggi popolano il pianeta. Non • una metafora quella secondo cui tutto è connesso, ma un’effettiva realtà dell’esistenza. i supereroi comprendono intuitivamente questa veritˆ , perci˜ non percepiscono i problemi del mondo come separati da loro stessi. il loro corpo coincide con lÕ universo. radicati in questa consapevolezza, sanno che essere connessi al Sé significa esserlo con il mondo e i suoi abitanti. La sofferenza di tutti gli esseri viventi coincide con la loro. Questa intima unione ha i suoi effetti, uno zelo che i supereroi non possono ignorare. In pratica, i supereroi rappresentano la nostra coscienza. Li abbiamo creati come modello del nostro comportamento. la loro capacitˆ di provare compassione ed emanare amore costituisce il nostro sistema di convinzioni. Inoltre, tali abilità rappresentano un aspetto intrinseco delle nostre potenzialità di esseri umani. tutti noi siamo in grado di coltivare la legge dellÕ amore e capire come la compassione possa cambiare la nostra vita.

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Nessun altra specie vivente possiede la stessa magnifica potenzialità. Siamo gli unici esseri capaci di creare la poesia di Shakespeare o la musica di Mozart, di investigare i misteri profondi dell’universo, di allargare i confini della scienza e della tecnologia, di interrogarci sulle grandi questioni esistenziali ed esplorare lo scopo e il significato della vita. Ma paradossalmente siamo anche lÕ unica specie i cui individui si dichiarano guerra, perpetrano crimini terribili l’uno sull’altro, istituzionalizzano alleanze tribali (nel nome di Dio) e introducono innovazioni scientifiche e tecnologiche al servizio dei fini più diabolici. I supereroi considerano tutto ciò come nient’altro che l’incessante flusso di energia, l’unicitˆ che si esprime in mille modi diversi. eppure, il loro intervento non viene mai meno; affrontano di petto ogni sfida e conflitto, con umiltà e integrità. Senza preoccuparsi delle avversità e dell’entità della minaccia, i supereroi non si tirano indietro. Sfidano il futuro con coraggio, creativitˆ e soprattutto con compassione. Molte persone lo interpretano come un richiamo all’azione, una presa in carico dei problemi del mondo attraverso una sorta di attivismo incessante; ma qualsiasi tipo di evangelismo militante in realtˆ eserciterˆ lÕ effetto opposto di scoraggiare le persone. Al contrario, il vero cambiamento è qualcosa di più circoscritto. si ispira al principio del Mahatma gandhi: Ò sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.Ó in altre parole, se vuoi diffondere qualcosa agli altri (in questo caso compassione, bontˆ e amore) parti da te stesso e sistematicamente si propagherˆ su tutto ci˜ c he ti circonda, sortendo lÕ effetto desiderato. un atto di compassione pu˜ essere una semplice offerta dÕ aiuto al prossimo, stare ad ascoltare un amico che ti parla dei suoi

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problemi, fare un complimento a una persona che non conosci o recitare una preghiera per chi soffre. Questi gesti possono sembrare insignificanti, ma non lo sono, perché attivano il potere dell’intenzione che porta a risultati concreti. Ma cÕ • lÕ altro lato della medaglia: per fare in modo che tutto vada a buon fine, la compassione che provi e l’offerta che ne consegue devono essere genuine e prive di aspettative. Quando le tue buone intenzioni si realizzano, in qualche modo ti ritornano indietro. Questa • la natura infallibile dellÕ universo, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. premure, affetto e comprensione, modi alternativi di dimostrare compassione dovrebbero essere rivolti al prossimo in modo sincero; solo così saranno efficaci. I beneficiari di queste energie diventano immediatamente più forti, ossia più motivati nel viaggio personale per raggiungere il ruolo di supereroe, e lo stesso vale per te quando offri amore e aiuto agli altri. È l’ennesimo esempio di scambio dinamico del potere che risiede negli esseri umani. Quando inizi a integrare le azioni alle idee, impegnati ad essere consapevole delle tue qualitˆ , del grado di amore presente nella tua vita e di come tu possa esprimerlo al meglio. Attraverso il riflesso delle relazioni, i supereroi hanno sperimentato differenti gradi di compassione nella loro evoluzione. Considerano tutte le relazioni umane come lo specchio di se stessi. soffermiamoci su queste diverse fasi dellÕ amore e di come prendono forma nella nostra vita. il primo stadio che noi sperimentiamo • quello dellÕ attrazione e della repulsione . sappiamo, per certo, che ci attrae chi possiede peculiaritˆ simili alle nostre e, al contrario, respingiamo chi ha caratteristiche che non ci appartengono o che rifiutiamo. Partendo

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da questo presupposto, dobbiamo chiederci costantemente: Ò Cosa mi affascina? Cosa posso fare per essere in quel modo? Cosa non mi attrae?Ó . se riscontriamo in noi queste peculiaritˆ , siamo in grado di riconoscere anche il bene e il male che ci appartengono. Ora sappiamo che avere difetti non significa essere imperfetti, ma completi. il risultato della nostra onestˆ con noi stessi sarˆ l’emanazione di una semplice e genuina umanità che ci rende autentici e perciò più attraenti. Spostandoci dal primo al secondo stadio dellÕ amore acquisiamo la qualitˆ chiamata seconda attenzione . La prima attenzione è la capacità di vedere quello che vedono tutti. la seconda, invece, ci permette di andare oltre le apparenze e di capire intuitivamente che ogni relazione ha forme e livelli più profondi. Giungiamo a questo stadio solo coltivando lÕ arte dellÕ ascolto e della comprensione che consiste nel percepire sempre ci˜ che cÕ • di buono negli altri e dimostrando in cambio affetto e interesse profondi. La seconda attenzione ci permette di entrare nel terzo stadio dell’amore, quello della comunione . la veritˆ • che tutti gli uomini sono in grado di entrare in contatto spirituale con gli altri. in questo livello trattiamo tutti alla pari, mostrando onestà e integrità in ogni interazione. la comunione ci permette di entrare nel quarto stadio dellÕ amore, che • quello dellÕ intimitˆ con se stessi e con gli altri . Quando c’è confidenza, ci sono benessere e vulnerabilità, scomparsa della presunzione, consapevolezza del momento presente, senso dell’eterno e completa innocenza. Da tale intimità scaturisce un senso di distacco, dove lÕ amore assume una dimensione che va oltre lÕ individualitˆ . spariscono cos“ anche il bisogno di controllo, di manipolazione o di seduzione. La compassione ci fa irra-

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diare luce a tutti e a nessuno in particolare, come quella che si propaga da un fal˜. in questo distacco troveremo il sentiero per scoprire la vera passione. da qui si sprigionano nel nostro essere le primordiali energie maschili e femminili. Le qualità maschili sono azione, forza, iniziativa e potere; quelle femminili si rivelano sotto forma di bellezza, intuizione, cura, affetto e tenerezza. La singolare combinazione di queste energie alimenta il fuoco della passione che anima il nostro comportamento, rendendo possibile ci˜ che sembrava impossibile. Infine si passa al raro stadio della trascendenza . sperimentiamo una felicità fisica attraverso il piacere dell’esperienza sensoriale. Questo • il regno della leggendaria estasi, attraverso cui si entra a far parte della coscienza universale e ci si percepisce intimamente uniti alla divinità. È uno stato che va oltre la semplice conoscenza o esperienza della Legge dell’Amore in quanto, di fatto, ne diventiamo parte. possiamo dire: Ò sono la veritˆ , ossia lÕ amore.Ó La Legge dell’Amore è il regalo più grande che possiamo ricevere. Ne consegue che durante ogni stadio del cammino sopra citato, sperimenteremo i modi in cui la compassione trasforma i nostri pensieri e le nostre azioni. Per attivare immediatamente questa fusione di amore e compassione, ecco di seguito alcuni consigli pratici per risvegliarti. 1 . Sappi che tutte le relazioni sono un riflesso. pensa alle persone da cui sei attratto e per contro a coloro per cui provi repulsione. elenca le qualitˆ che scopri in loro e poi identificale in te stesso. Attraverso questo eser-

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cizio ti renderai conto che ognuno sta semplicemente condividendo la tua stessa consapevolezza e non sentirai più il bisogno di giudicare gli altri così in fretta. 2 . Tutti fanno del loro meglio a partire dal proprio livello di consapevolezza . la comprensione di questo concetto ti condurrˆ a essere distaccato e alla rinuncia del bisogno di controllo sugli altri. accetta gli altri per quello che sono e sii disponibile al perdono in qualsiasi momento. 3 . Prendi nota dei momenti di Ò massima esperienzaÓ che costituiscono la tua relazione con il divino . sono istanti di gioia e trascendenza, in cui si perde la cognizione del tempo. Si sperimentano tali momenti sia nella riflessione silenziosa (meditazione), sia nell’attivitˆ intensa (yoga, sport agonistico o sesso), quando ti fondi con l’esperienza e smetti di giudicare te stesso e ci˜ che stai provando. Fai in modo che questi momenti diventino la tua ancora.

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5 La Legge deLLa creatIvItà La creatività è una delle leggi più pratiche che possiamo padroneggiare. È la forza primaria che dà impulso alla vita. I supereroi conoscono l’importanza del cambiamento e dell’affrancamento da pensieri e comportamenti ripetitivi e distruttivi. Agendo in base a questo sapere, hanno la capacità di vincere qualsiasi sfida e ostacolo sul loro cammino.

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ebbene non mi sia mai considerato particolarmente religioso, mia madre lo era. ogni mattina pregava il dio hindu Ram affinché ci guidasse e desse benessere alla nostra famiglia. ogni volta che poteva, coinvolgeva me e mio fratello Sanjiv nei suoi rituali. Alla fine acconsentivamo e ci inginocchiavamo chinando la testa (ci guardavamo lÕ un lÕ altro con la coda dellÕ occhio, sorridendo compiaciuti) mentre mia madre recitava canti dal suono familiare. Quella fu la mia iniziale connessione con le divinità da bambino. Malgrado fossero sempre presenti nella mia vita (in india, come nella maggior parte dei posti nel mondo, è difficile percorrere un isolato, fare una corsa in taxi o intrattenere una conversazione senza che qualcuno menzioni Dio o la religione) non ho mai cercato negli dei una guida spirituale né un aiuto. sebbene mia madre non ci abbia convertito portandoci tra le fila dei fedeli, in effetti riuscì a trasformarci in ammiratori delle divinitˆ . Mi crogiolavo nella lettura delle fatiche di ram e cercai storie simili in altre culture, dalla grande tradizione greca e romana ai meravigliosi racconti persiani che riecheggiavano lo stesso genere di avventure eroiche. tra tutte le storie, due in particolare spiccavano: quella di Ram, grazie alla devozione di mia madre, e il mito greco di icaro. entrambi i personaggi erano avventurieri al massimo grado, incuranti sotto molti aspetti dei codici che regolavano il loro essere esploratori di frontiere che gli altri avevano solo osato sognare.

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la storia di icaro comincia con il suo imprigionamento. il potente sovrano Minosse fa prigionieri sullÕ isola di Creta il grande architetto Dedalo con il figlio Icaro, punendolo così per aver rivelato i segreti del labirinto da lui stesso costruito. pronto a tutto pur di fuggire, dedalo mette allÕ opera la sua creativitˆ e, usando penne e cera, costruisce un paio d’ali per sé e per il figlio; in tal modo riescono a volare via dal labirinto e dallÕ isola. Ma prima di imbarcarsi in quel viaggio temerario, dedalo avverte icaro di non avvicinarsi troppo al sole, altrimenti la cera si sarebbe fusa e le ali si sarebbero spezzate. tuttavia, mentre volano, icaro non riesce a trattenersi: punta al cielo infinito sopra di lui, verso la luminescenza del sole apparentemente cos“ vicina. Nella vasta distensione di tutto ci˜ che lo circonda, egli ha lÕ impulso di mettere alla prova i propri limiti autoimposti, con il bruciante desiderio di esplorare lÕ ignoto. Malgrado gli avvertimenti del padre, abbandona la rotta lenta e sicura e vola più in alto. Naturalmente, proprio come temeva Dedalo, si avvicina troppo al sole e il calore fonde la cera che tiene insieme le ali, facendolo precipitare in una spirale fino al mare. Negli anni, la storia di icaro • diventata unÕ allegoria del caro prezzo che si paga quando si colgono occasioni estreme o si infrangono le regole. Volando letteralmente troppo in alto e violando le istruzioni del padre, Icaro causa la sua stessa morte. La saggezza tradizionale conclude che una vita di moderazione è la via migliore. Ma cÕ • anche un altro modo di leggere questa storia. icaro • simile a molti altri grandi eroi dellÕ antica mitologia, ram, ulisse, gilgamesh, per citarne solo alcuni, che hanno forgiato il loro stesso cammino, a volte correndo grandi rischi. icaro ha osato volare

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dove altri non hanno mai fatto, per ascendere alle alte sfere celesti e coglierne i misteri. Come dionisio, che si avventur˜ in foreste tenebrose, disobbed“ agli dei e si lasci˜ andare a leggendari giochi dÕ amore, icaro • vivace e pestifero, un anticonformista che • andato oltre i confini diventando leggendario. Nella mitologia indiana, la controparte di dionisio • Krishna, che da giovane indusse le voluttuose mandriane che lo adoravano in incantate danze amorose nella foresta. Persino dalle altre ricche divinitˆ , dionisio e Krishna erano guardati dallÕ alto in basso per la violazione di questi tabù e venivano emarginati come folli che agivano al di fuori delle normali convenzioni. Questo è ciò che fanno i grandi eroi. Vanno oltre i confini, mettono in discussione l’autorità e le regole e non solo violano i tabù, ma spesso li scardinano alla radice. Nel farlo, compiono qualcosa di rivoluzionario. Guardano ogni sfida con occhio creativo e comprendono il principio fondamentale esposto da albert einstein: Ò Nessun problema pu˜ essere risolto partendo dallo stesso livello di consapevolezza che lo ha creato.” einstein, galileo, leonardo da Vinci, il Mahatma gandhi, amelia earhart, thomas edison, eleanor roosevelt e Martin luther King hanno dimostrato la veridicitˆ di questo assioma. I supereroi vivono oltre il mondo convenzionale e pensano in modo anticonformista. Hanno la capacitˆ di risolvere i problemi e pacificare i conflitti non solo pensando creativamente, ma incarnando essi stessi la creatività. Propongono soluzioni alternative per ogni problema e possono creare situazioni e circostanze che non sono mai esistite prima. sono in grado di attivare un contesto completamente nuovo in cui si manifesta un mondo inedito.

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prima di andare avanti, cerchiamo di capire esattamente cosa sia la creatività. È un salto della coscienza che conferisce nuovi significati o contesti a problemi e situazioni. Emergono nuove soluzioni quando si cambia prospettiva. Considerare un problema come un’opportunità, rappresenta un cambiamento di significato. Un nuovo contesto è il risultato di una variazione nella comprensione dei rapporti che agiscono in una determinata circostanza. Un’opera di Shakespeare nell’era moderna può generare intuizioni rivoluzionarie sulle condizioni sociali. Quando cambiano entrambi (prospettiva e contesto) emerge qualcosa di nuovo e dinamico. i supereroi non si scompongono mai a prescindere dalla situazione. Dal momento che la parola “problema” non fa parte del loro vocabolario, vedono solo sfide e opportunità. Sanno che in ogni avversitˆ cÕ • il seme di qualcosa di meraviglioso. Non si preoccupano di cercare le risposte. Non ne hanno bisogno. Vivono le domande e poi gradualmente entrano nelle soluzioni. Non essendo legati ad alcun risultato, nel loro mondo, non cÕ • mai niente che vada storto. lo accettano cos“ come si manifesta davanti a loro, reagiscono con moderazione e poi si dirigono nella direzione desiderata. la legge della Creativitˆ • un elemento fondamentale dellÕ arsenale dei supereroi, perché è il potere più pratico a loro disposizione. Chi di noi non affronta ogni giorno delle prove al lavoro, nei rapporti interpersonali, con i soldi o persino in relazione alle proprie convinzioni? Quotidianamente, il mondo ci mette davanti a decisioni che possono cambiare tutto quello che pensiamo ci definisca come individui. Ma per lo più, quando ci troviamo di fronte a una sfida, a un conflitto o a una scelta, tendiamo a prende-

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re la stessa decisione di prima. ricadiamo nelle vecchie abitudini, terrorizzati all’idea dell’ignoto e di un futuro incerto. È uno strano fenomeno, e non è del tutto chiaro perché avvenga. da bambini, molti di noi possono ricordare momenti di grande stupore e fantasia: la costruzione di castelli di sabbia sulla spiaggia, la creazione di fortini con lenzuola e mobili, oppure l’invenzione di scenette con le bambole, gli orsacchiotti, i soldatini di plastica o i personaggi lego. Quando cresciamo, tuttavia, mettiamo da parte l’immaginazione sostituendola con le cosiddette regole e con i codici della responsabilitˆ . il nostro cervello perde la capacitˆ di espandersi, adattarsi, trasformarsi ed evolvere. Come risultato, ci condanniamo a un mondo fatto di ripetizione, noia e stagnazione. Reprimiamo la nostra stessa evoluzione e ci neghiamo la possibilità di raggiungere il nostro pieno potenziale.

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a creatività è la forza primaria che dà impulso alla vita, all’evoluzione e alla meccanica della scienza. Guardiamo più da vicino un esempio che lo dimostra. la maggior parte delle persone sa che i bruchi affrontano un processo di trasformazione che li porterà a diventare farfalle. Questa metamorfosi inizia a livello cellulare, scatenata da un particolare gruppo di cellule chiamate Ò immaginaliÓ . sono talmente diverse da tutte le altre presenti nel bruco da spingere il suo sistema immunitario a opporre resistenza. Ma da quel momento in avanti le cellule immaginali sono attive. Reagendo alla resistenza esercitata dalle cellule normali, ini-

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ziano a replicarsi e a diffondersi. All’inizio, l’attrito tra i due insiemi • quasi violento, un braccio di ferro per vedere quale delle due tipologie vincerà. Le cellule, come le persone, guadagnano forza con il numero, così quelle immaginali iniziano ad ammassarsi per raggruppare le forze e sopraffare le cellule originali. Stipate tutte insieme, cominciano a condividere energia e informazioni l’una con l’altra. Di conseguenza, iniziano a vibrare e a risuonare alla stessa frequenza, intensificando la loro forza. Immagina un esercito di soldati che fa tintinnare le sciabole, pronti alla guerra. Inizia lo scontro! la battaglia continua e le cellule immaginali che sono diventate più forti e potenti con la loro frequenza all’unisono, iniziano a sopraffare le altre. da qualche parte lungo il processo, la resistenza delle cellule normali cessa. Iniziano a raggrupparsi insieme a quelle immaginali e ne assumo la vibrazione e la frequenza. la crisalide nella quale sono ammassate diventa un ingranaggio ronzante dove tutte le cellule si muovono nella stessa direzione. È questo il momento in cui avviene la trasformazione vera e propria: il bruco compie il salto quantico e diventa qualcosa di nuovo e rivoluzionario, ovvero una bellissima farfalla. a uno sguardo esterno, ci˜ a ppare come un miracolo. sarebbe come portare la bicicletta al negozio per una riparazione e quando ritorni a ritirarla una settimana dopo, ti consegnano un jumbo jet. la creativitˆ della natura • radicale. ahim• , se ti fossi trovato nel negozio durante la settimana, avresti avuto la possibilità di osservare come avveniva il miracolo. I supereroi comprendono l’anatomia di questa trasformazione quantica e riconoscono che l’evoluzione è la meccanica della cre-

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azione stessa. L’universo ha avuto inizio 13,8 miliardi di anni fa, quando dal nulla è diventato un puntino più piccolo di quello alla fine di questa frase. Da allora in poi, fino a questo preciso istante, si è espanso non solo in direzione dell’infinito, ma anche attraverso le espressioni complesse e intelligenti di sé. L’apice di questo processo • il sistema nervoso umano, nel quale sperimenta la consapevolezza del proprio Sé. I supereroi ne sono a conoscenza e guardano a se stessi con gli occhi dellÕ universo che si osserva. proprio ora, in questo momento, hai lÕ opportunitˆ di trasformare la tua vita. Come la singola cellula immaginale che innesca la metamorfosi di un bruco in farfalla, anche tu, attraverso la creativitˆ , puoi dare avvio a un cambiamento radicale nella tua vita e in quella di chi ti circonda. Non • un semplice gioco mentale di Ò cambiare atteggiamentoÓ , ma • il risultato di una progressione metodica effettiva i cui passi possono essere scomposti e compresi. i supereroi sanno che la creativitˆ non • un impulso, ma un processo che controllano e che si esprime in nove passi. ecco in che modo puoi accedere alla legge della Creativitˆ nella tua vita. 1 . Risultato desiderato. devi avere una visione chiara del risultato desiderato. Che cosa vuoi realizzare? Immagina la tua creazione: che aspetto ha? Come ti fa sentire? Che sapore ha? Che odore ha? Che tipo di suono produce? i supereroi non permettono a idee incostanti di fluttuare e vagare nella loro mente; hanno obiettivi vividi, reali e multidimensionali che aspettano sulla soglia dellÕ ignoto per essere portati a compimento.

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2 . Raccolta di informazioni . raccogli tutte le informazioni che ti servono per quel preciso risultato desiderato. potrebbe trattarsi di uno stato dÕ essere, come la buona salute, o l’acquisizione e la manifestazione di una cosa materiale. i supereroi conoscono cosa significa l’espressione “Sapere è potere”. Sono consapevoli che con la giusta infusione di energia, attenzione e intenzione, le informazioni diventano saggezza. 3 . Analisi delle informazioni. pondera i pro e i contro di ogni scelta fatta in relazione al risultato desiderato. Ascolta e rifletti su ciò che ti dice l’istinto prima di agire. osserva lo svolgimento di ciascuno scenario davanti a te, senza giudicare né esprimere valutazioni. i supereroi sanno che ogni scelta • la porta per un futuro diverso e che hanno a disposizione un numero infinito di possibilità. 4 . Incubazione . “Incubazione” significa lasciare andare, cosa che viene fatta al meglio attraverso la meditazione, nelle sue diverse forme: la musica, la danza, la contemplazione, la poesia, il contatto con la natura, persino il sonno. i supereroi sfruttano a loro vantaggio il tempo trascorso a dormire. durante la fase dell’incubazione, permettono alla mente inconscia di elaborare le informazioni importanti per ottenere il risultato desiderato. Questa comprensione si rafforza quando si è padroni dell’arte dell’incertezza e del distacco. L’incubazione porta spontaneamente all’esperienza del “ah-hah”, o intuizione: un 107

salto quantico nella creativitˆ . se • autentica, porta all’ispirazione. 5 . Intuizione. L’intuizione è l’abilità di vedere oltre ciò che • noto. avviene quando i supereroi hanno assimilato il significato e il contesto e riescono a vedere in modo lucido la sequenza di eventi che deriva da una singola scelta. L’intuizione nasce anche da un luogo di non-giudizio. I supereroi riconoscono che la motivazione è mentale e perciò debole, ma l’ispirazione è spirituale e quindi inarrestabile. 6 . Ispirazione . Essere ispirati significa essere letteralmente Ò nello spiritoÓ , o in sincronia con lÕ universo. È l’unione tra noto e ignoto, equilibrio e armonia di tutte le forze del cosmo. I supereroi riconoscono il potere intrinseco di questa sinergia e ottimizzano la forza che ne deriva. 7 . Realizzazione. Quando alla fine i supereroi agiscono spinti dall’ispirazione, lo fanno con eleganza, tempismo, fiducia e intuizione. L’attivazione dell’ispirazione avviene con estrema sincronicità con ogni cosa nellÕ universo. 8 . Integrazione. Una volta realizzata la creazione, il passo successivo è l’integrazione, che significa portare l’esperienza a un nuovo contesto e significato. 9 . Incarnazione. Grazie a questo nuovo significato e contesto emerge l’incarnazione. Nasce una forma diversa, perché ci si trova in una situazione del tut108

to inedita. la creativitˆ • lÕ apice di questa catena di eventi: la morte del vecchio e la nascita di qualcosa di nuovo. Dal momento che il mondo è una proiezione delle nostre decisioni personali e delle vicende interiori, se ci ostiniamo a compiere sempre le stesse scelte, replicando le medesime storie, allora anche l’universo inizierà a riflettere quella prospettiva predestinata. albert einstein una volta ha detto che follia • Ò ripetere le stesse cose aspettandosi risultati diversiÓ . purtroppo, la storia della civiltà umana troppo spesso riflette questa verità. Le nostre guerre senza fine alla ricerca della pace eterna sono una triste contraddizione. Tuttavia, anche in mezzo al vortice della follia, ogni istante rivela una nuova opportunitˆ per noi di rilanciare il mondo come vorremmo che fosse. Qui e ora, ci viene offerta la possibilitˆ di reagire in modo creativo. Nella risposta creativa • racchiusa la chiave per il migliore futuro possibile: la bella farfalla che aspetta di nascere dal bruco in fermento. “È come Iron Man”, disse Gotham una mattina mentre stavamo discutendo della legge della Creativitˆ . Conoscevo il nome solo perché di recente avevo visto la pubblicità del film che mostrava quello che aveva tutta l’aria di essere un eroe, avvolto in una tuta lucente, presumibilmente di acciaio.

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uando il trafficante di armi Tony Stark, un tizio aggressivo, arrogante e di successo, va in Vietnam per vedere allÕ opera la tecnologia della sua societˆ , le cose si mettono male. lÕ esplosione di una bomba causa un incidente dalle conseguenze devastanti. Una scheggia di granata si conficca in profondità nel petto di Stark, impiantandosi accanto al cuore. Nel caos che segue, un signore della guerra vietnamita lo fa prigioniero. gli promette che avrˆ salva la vita solo se metterˆ allÕ opera la sua prodigiosa abilitˆ ingegneristica per creare per lui un’arma di distruzione di massa (ADM). Se rifiuta verrà ucciso. Ma tony stark • un problem solver. dove gli altri vedono dilemmi o ostacoli insormontabili, lui scorge opportunitˆ e mette a frutto la sua creativitˆ . davanti a questo aut aut, stark segna il suo cammino, letteralmente. Utilizza le sue capacità non per costruire una adM, ma per incarnarla lui stesso, creando una tuta dÕ acciaio che usa per liberarsi dalla prigionia durante una rocambolesca evasione. Quando ritorna a casa con grande pompa e sfarzo, per prima cosa mette a punto un elaborato dispositivo magnetico che gli assicuri la sopravvivenza, anche se ciò significa che la scheggia di granata dovrà rimanere conficcata nel suo corpo. Armeggia anche con la sua nuova invenzione, la tuta d’acciaio. Si trova di fronte a un altro dilemma: ottimizzare e armare la sua iconica tuta d’acciaio, assurgendo allo status di barone delle armi più potente (per non dire ricco) del mondo, o accantonarla definitivamente?

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Naturalmente sceglie un’altra opzione: fa di se stesso un potente supereroe la cui unica missione • combattere il male e le ingiustizie ovunque si annidino sul Pianeta. Lui è Iron Man.

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ome tutte le storie di supereroi, anche questa • una metafora esagerata del modo in cui consideri la tua stessa vita. Non hai bisogno di essere un fabbricante di armi che diventa un supereroe buono per piegare il potere della creatività. È molto più semplice di così. Oggi poniti questa domanda: Ò Come posso essere utile?Ó . Non hai nemmeno bisogno di rispondere, perché già solo chiedendotelo, pensandoci, otterrai la soluzione, che è tuttora una possibilità nello spazio e nel tempo. Se la risposta emerge in modo disinteressato, senza l’aspettativa di ricevere qualcosa in cambio (la Legge dell’Amore), allora mentre si rivela, vedrai in azione davanti a te la legge della Creativitˆ . parteciperai allÕ atto alchemico (la Legge della Trasformazione) e sarai testimone di come tu stesso hai il potere di manifestare la realtˆ attraverso scelte consapevoli. Quella che era solo una “potenzialità” nello spazio e nel tempo si mostrerˆ come realtˆ . Ò esci dal cerchio del tempoÓ , dice il poeta rumi, Ò ed entra nel cerchio dellÕ amore.Ó Come abbiamo giˆ detto, la legge della Creativitˆ • una delle più pratiche che possiamo imparare. Ogni giorno ci troviamo di fronte a sfide e ostacoli. Tuttavia, coltivando la creatività possiamo trasformare queste difficoltà in soluzioni reali. Per diventare un maestro in questo campo, apprendi e attiva i seguenti principi.

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1 . Stabilisci di cosa vuoi liberarti . Quali elementi della tua esistenza sono superflui e ne diminuiscono la qualità? osserva attentamente la tua vita e impegnati a eliminare tutto quello che ti sta frenando, comprese le abitudini, le relazioni, le sostanze e gli ambienti dannosi. 2 . Esercita la chiarezza nella visione. Che cosa vuoi creare? Chiediti cosa vuoi veramente e perché, e se manifestarlo servirà a uno scopo più alto per l’umanità. 3 . Segui i nove passi per accedere alla tua creativitˆ con impegno e distacco.

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6 La Legge deLL’IntenzIone L’intenzione è l’impulso fondamentale che attiva tutte le azioni. In quanto tale, la Legge dell’Intenzione è il principio attivo dietro alle altre norme. I supereroi non si lasciano distrarre dal disordine e dalla cacofonia delle loro emozioni o di quelle del mondo e sono in grado di attingere all’intelligenza collettiva che si rivela attraverso la sicurezza, la precisione, l’integrità, l’energia vitale e il carisma.

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ai papˆ Ó , cominci˜ gotham una mattina mentre bevevamo il caff• , Ò la tua storia • simile a quella del dottor strange.Ó Lo fissai perplesso. Era un complimento o cosa? Ò Conosci la sua storia?Ó chiese. scossi la testa. Ò te la posso raccontare se vuoiÓ , sorrise. ovviamente questo era il piano che aveva in mente. annuii e cominci˜.

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l Dottor Stephen Strange è uno dei medici più ricercati. È ricco e potente, un uomo con le doti chirurgiche più spiccate del pianeta, malgrado i suoi modi bruschi e sbrigativi. il suo unico difetto come medico • che cura le malattie, non le persone. per lui, ogni caso • un mistero che aspetta di essere risolto, e chi lo ospita (il paziente) non è altro che un personaggio secondario. tuttavia, la sua carriera medica in ascesa subisce una battuta di arresto quando un incidente danneggia i nervi delle sue preziose mani, rendendolo incapace di tenere il bisturi con fermezza. Utilizzando la fortuna che ha accumulato, viaggia per il mondo alla ricerca di una cura, cercando esperti acclamati, suoi pari nel campo della medicina e della scienza.

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Quando quellÕ odissea si dimostra infruttuosa, stephen rivolge la sua attenzione altrove, cercando medici, stregoni e sciamani che vantano di avere strane ma efficaci pozioni o di essere capaci di eseguire autentici miracoli. Ma anche questÕ avventura si risolve in un nulla di fatto. praticamente distrutto (a livello economico, emotivo e spirituale), il dottor strange termina la sua ricerca in tibet, dove incontra un guaritore chiamato lÕ antico. e cos“ ha inizio un nuovo viaggio, che andrà al di là della magia da salotto che dovrebbe restituire efficacia alle sue mani, fino a un mondo fitto di misteri e rivelazioni, dove s’intrecciano la medicina, le maledizioni, i miracoli e gli incantesimi e chi li conosce ha una enorme responsabilità. Grazie alle sue conoscenze e intuizioni e all’investigazione di scienza, stregoneria e mistero con le loro intricate veritˆ , stephen strange scopre i poteri di un regno mistico nascosto e diventa maestro dell’intenzione. È lo Stregone Supremo.

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onostante gotham mi avesse raccontato nuovamente le origini della storia del dottor strange, non ero ancora sicuro di come considerare lÕ analogia con me. Confesso che il mio viaggio personale nel campo della medicina, della scienza, del misticismo, del potenziale umano e, soprattutto, dell’esplorazione della coscienza è stata un’avventura straordinaria. la mia comprensione dei meccanismi della consapevolezza è collegata a dozzine di fonti, dall’antico testo indiano Vadanta alla moderna fisica quantistica. La curiosità riguardo alla natura dellÕ universo e alla nostra connessione con esso brucia da

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sempre dentro di me. È la ragione per cui sono entrato nel campo della medicina, tanto per cominciare. Ma • anche il motivo per cui l’ho abbandonato. Ho vissuto tutta la mia esistenza secondo il credo di einstein: Ò Voglio sapere come pensa dio: tutto il resto • un dettaglioÓ , e ci sono state volte in cui mi sono sentito al culmine di una rivelazione simile a quella di uno dei miei idoli, il poeta sufi Rumi, che dice: “Ho vissuto sull’orlo della follia, desiderando conoscere le ragioni. la porta si apre: stavo bussando dallÕ interno.Ó Nei capitoli precedenti, ho cercato di tratteggiare le leggi più potenti che ho osservato durante la mia odissea alla volta della comprensione della coscienza. Come ormai sai, alla base c’è il principio fondamentale dellÕ inseparabilitˆ di ognuna dalle altre. il processo inizia con la Legge dell’Intenzione, che non è l’energia mistica inesplicabile che molti credono, ma una vera forza della natura con meccanismi osservabili, da integrare e mettere in pratica nella nostra vita. L’intenzione è l’impulso principale che attiva l’azione. Tutto, in natura, è fatto di energia e informazione: dall’albero al fiore, da una goccia di pioggia a un delfino fino all’essere umano. Ciò che li differenzia è la combinazione dell’energia e delle informazioni. Insito nell’intenzione c’è il principio organizzativo che innesca la differenziazione. In altre parole, ciò che ti distingue da un albero o da un delfino non è la sostanza del tuo essere, che è fatta del medesimo ossigeno, idrogeno, carbonio e azoto di cui è composta ogni altra cosa, ma piuttosto il modo in cui quegli elementi sono stati combinati e il catalizzatore che ha innescato la costruzione, vale a dire l’intenzione.

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Ciò che ti differenzia dal resto nella natura è anche la coscienza. Il sistema nervoso umano è strutturato in modo tale da renderci consapevoli: possiamo osservare i nostri stessi pensieri, emozioni, sentimenti, convinzioni, desideri, motivazioni e istinti. Il risultato è come percepiamo, il mondo e cosa influenza la nostra valutazione. Nessun altro animale sulla Terra è dotato di questa sofisticazione né contempla, rimugina o analizza i propri pensieri, emozioni, sentimenti, convinzioni, desideri, motivazioni e istinti come facciamo noi. Coloro che sviluppano una certa consapevolezza di tutti questi impulsi e comprendono i meccanismi dietro l’intenzione, possono padroneggiare un grande potere: il potere della natura stessa. I supereroi lo possiedono perché sanno come obbedire alla Legge dell’Intenzione. Intenzione, libero arbitrio e scelta sono intimamente e indissolubilmente connessi lÕ uno allÕ altro. da migliaia di anni i filosofi, e più di recente gli scienziati, dibattono se sia l’autonomia decisionale o il determinismo a far funzionare gli essere umani. È vero che nella maggior parte dei casi il comportamento umano mostra poche tracce, o nessuna, del libero arbitrio. Molti esseri umani agiscono come se fossero un fascio di riflessi condizionati, costantemente innescati dalle persone e dalle circostanze per produrre risultati prevedibili. Se conosci bene qualcuno, sai esattamente quali bottoni schiacciare per ottenere la reazione desiderata. tuttavia, i supereroi, come abbiamo detto prima, si rendono conto che l’universo è diventato consapevole di sé attraverso il loro stesso essere e quindi sanno di avere dentro di loro il vero potere, perché hanno infranto le catene del condizionamento. Sono

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liberi di scegliere e quindi derivano qualsiasi risultato dal campo delle infinite possibilità. Non hanno dipendenze, attaccamenti e neanche preferenze. Sanno che l’azione migliore proviene da scelte fatte consapevolmente. L’intenzione sottile e libera dall’attaccamento al risultato è la più potente. La Legge dell’Intenzione e la Legge della Forza sono strettamente correlate perché sono entrambe il mezzo attraverso cui lÕ invisibile diventa visibile e ci˜ che non • ancora accaduto, accade. Senza intenzione non c’è forza e la forza che non viene consapevolmente canalizzata tramite l’intenzione è distruttiva e pu˜ c ondurre allÕ anarchia. i supereroi sanno anche che un risultato voluto orchestra i suoi stessi meccanismi. Ci˜ deriva dal principio in base al quale lÕ intenzione ha un infinito potere organizzativo. Significa che l’intenzione organizza in modo sincronico la partecipazione di diverse “onde di possibilità”, tratte da un numero infinito, per far emergere una precisa realtˆ . Nella teoria della evoluzione delle specie, ci sono persone che chiamano tutto questo teleologia. se accetti questa teoria, allora credi che le giraffe abbiano il collo lungo perché sono state progettate per raggiungere le foglie sugli alberi più alti. I cammelli hanno la gobba perché sono stati designati per attraversare il deserto con una scorta minima di acqua. e gli uccelli hanno le ali perché sono stati concepiti per volare e solcare il cielo. Sapendo che il loro Sé è sinonimo del Sé dell’universo, i supereroi capiscono che anche le loro intenzioni appartengono all’universo. Applicando l’attenzione (energia), innescandola con l’intenzione (impulso trasformazionale) e manifestando i loro de-

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sideri, comprendono il meccanismo che alimenta la natura intera. detto in termini molto concreti, quando le persone prestano attenzione alla loro vita, la vedono crescere in presenza e intensità. La cosa può essere sia positiva che negativa. Maggiore attenzione, ponderazione e sensibilità in una relazione porteranno a una più grande soddisfazione, tenerezza e affetto. Più frustrazione, resistenza e tensione possono deteriorare un rapporto e intensificare la rabbia, i conflitti e il desiderio di vendetta. Togliere del tutto l’attenzione genera distacco e di solito suscita un processo di devastazione che alla fine porta alla morte. Per quanto riguarda le relazioni, la totale indifferenza significherà in ultima analisi la disintegrazione del rapporto fino a che cesserà di esistere. Ora introduciamo l’intenzione nell’equazione. L’intenzione è il desiderio di portare nella relazione ponderazione e sensibilità o frustrazione e resistenza. In base al tipo di attenzione che verrˆ prestata si determina il modo in cui si svilupperˆ il rapporto. L’intenzione è il catalizzatore trasformazionale che stabilisce la realtà del futuro. È ciò che porta avanti la manifestazione di tutta l’energia. In altre parole, l’intenzione convogliata sull’oggetto dell’attenzione determina il risultato attivando e orchestrando tutti i dettagli che compongono il processo di mutazione. Questa squisita danza della coscienza ha una raffinatezza intrinseca. Un bruco ha un’intenzione che attiva l’orchestrazione della sua biologia e innesca la metamorfosi in farfalla. Tutta la natura funziona secondo questa sinfonia, dagli uccelli che migrano a ogni stagione, alle piante e alle coltivazioni che giungono a maturazione in un certo periodo dellÕ anno, agli animali che cacciano e vanno in letargo in base a specifici cicli stagionali. I supereroi riconoscono

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queste leggi naturali, le fanno proprie e le utilizzano per attivare le loro intenzioni e manifestare i loro desideri. Sanno anche che un’intenzione forte in una mente confusa è inutile. È come gettare un masso dentro a un oceano in tumulto. Non si vede alcun effetto. D’altro canto, un’intenzione fievole o sottile, quasi inconscia, in una mente serena e silenziosa è molto potente. È come gettare un sassolino in uno stagno immoto. Si forma un’increspatura ben definita che si diffonde sulla sua superficie anche se la pietruzza affonda lentamente nelle profonditˆ dellÕ acqua. i supereroi hanno imparato a gestire questo potere coltivando le intenzioni fievoli in una consapevolezza equilibrata e stabile. i loro propositi increspano il vasto oceano della coscienza, attraverso lo spazio e il tempo, fino all’universo intero e determinano la propria realizzazione. Il mantra operativo dei supereroi è “avere una debole intenzione”, poi “lasciare andare e fluire”, permettendo all’universo di badare ai dettagli. gli ostacoli non sono altro che opportunitˆ per la creatività. Ciò significa non perdere di vista il risultato desiderato, mentre ci si sente a proprio agio anche in uno stato di incertezza, lungo il cammino. i supereroi non devono risolvere tutti i misteri della vita perché lo sono essi stessi. In virtù di questa consapevolezza, imparano a fare meno e a realizzare di più e alla fine a non fare niente e a realizzare il massimo.

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n verità, il potere dell’intenzione è la legge principale che alimenta tutti i supereroi, non solo il dottor strange. il loro obiettivo è di mobilitare le forze del bene per sconfiggere il male. Sebbene la comprensione e la padronanza delle altre leggi spirituali, Equilibrio, Trasformazione, Forza, Amore, Creatività e Trascendenza siano il fondamento della loro estesa consapevolezza, è l’intenzione il potere galvanizzante che innesca le loro azioni. Ciò che differenzia i supereroi da questo punto di vista è il modo in cui lÕ attivano. il dottor strange appartiene a due mondi, in parte scienziato e in parte stregone. È la sinergia di questi due ambiti il vero laboratorio dove vengono creati i suoi poteri. Quando si trova davanti a un avversario malvagio, il dottor strange attinge la sua forza da un mondo invisibile di magia a cui può accedere in qualsiasi momento, grazie all’addestramento con il suo antico mentore. I fumetti lo dipingono come un luogo di portentose forze invisibili, dove le leggi della fisica si piegano e tutto è possibile. una volta che ha imparato a usare i propri poteri, il dottor strange non deve cadere in un profondo stato meditativo per viaggiare nel regno della magia e recuperarli. infatti, • ben presente nel mondo reale e interagisce con i suoi fratelli supereroi lottando contro i loro acerrimi nemici e avendo contemporaneamente la capacitˆ di accedere al mondo magico tutte le volte che ne ha bisogno. È così che funziona il potere dell’intenzione. Quando ne conosci i meccanismi e sai come connetterti con il campo infinito della coscienza attraverso l’atto della riflessione (che puoi rifinire con

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l’esercizio costante della meditazione), alla fine la sua presenza permea tutta la tua vita. Non c’è più bisogno del rituale perché ora il campo della coscienza è sempre dentro di te, anche se ti trovi nel bel mezzo di un posto come Times Square. In questa distesa silenziosa, infinitamente fertile, piantare il seme dell’intenzione e raccoglierne i frutti • un processo ininterrotto. Il miglior esempio è rappresentato dal più grandioso superpotere mai esistito: la creazione dell’universo stesso. Nel Vangelo di Giovanni, viene descritto così: “All’inizio era il Verbo e il Verbo era dio.Ó allo stesso modo, negli antichi testi indiani viene detto che il signore Brahma (il Creatore) Ò pronunci˜ la parola bhur, e fu la terra; bhuvah, e fu l’atmosfera; swar1 e fu lo spazio”. Da sempre i supereroi, dalle divinità greche fino a Harry Potter, nascondono le loro intenzioni dietro alle parole in forma di incantesimi, formule magiche, sortilegi, preghiere, affermazioni e persino maledizioni che attivano i loro poteri. Quando Billy Batson pronunciava la parola “Shazam”, si trasformava in Capitan Marvel e veniva dotato dei seguenti superpoteri:

S H A Z A M

La saggezza di Salomone La forza di Ercole [Hercules] La resistenza di Atlante Il potere di Zeus Il coraggio di Achille La velocità di Mercurio

1 . Ndt: le tre parole bhur, bhuvah e swar rappresentano rispettivamente la terra (materia), lÕ atmosfera (il piano vitale, il regno del divenire o del prana, del respiro) e lo spazio (il paradiso, il piano mentale, il regno dellÕ illuminazione) .

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Di conseguenza, non c’erano molte cose che Capitan Marvel non potesse fare. Come tutti i supereroi, con il potere dellÕ intenzione mettono in guardia l’universo. E se questi propositi emergono in modo altruista e disinteressato, mettono a segno la loro stessa realizzazione. L’universo si occupa dei dettagli. Tutti i supereroi hanno un’attenzione mirata. Ciò significa che, sebbene possano desiderare delle cose per il futuro, la loro attenzione è sempre rivolta al presente e questa è una componente fondamentale perché la loro intenzione si realizzi. Attenzione mirata significa che, a prescindere dai vortici e dai flussi delle emozioni, dalle attivitˆ o da qualsiasi cosa accada, la sua qualitˆ non viene mai meno. È inflessibile, profonda e stabile nella sua precisione e focalizzazione sul risultato desiderato. Ciononostante non è rigida o incapace di essere elastica; in verità è proprio il contrario. I supereroi considerano ogni sfida lungo il cammino che li porta verso il risultato desiderato come unÕ occasione per esprimere la propria creatività, senza però perdere di vista il risultato. Sanno che il percorso verso qualsiasi destinazione non è mai fisso e che la flessibilità, la creatività e l’assenza di pregiudizio garantiranno loro la via per il successo. tuttavia, su quella stessa strada, sono incrollabili nella loro visione della destinazione finale, non abbandonano mai la prospettiva generale secondo la quale ogni passo esiste allÕ interno di un contesto più grande. Come la Legge della Forza, anche quella dell’Intenzione si manifesta attraverso la sicurezza di sé, la precisione, l’energia vitale e il carisma, ma anche tramite lÕ onestˆ , lÕ integritˆ e la sinceritˆ . i supereroi sanno che ogni parola che pronunciano • infusa del po-

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tere dell’intenzione. Perciò le scelgono con saggezza e sono cauti nell’utilizzare termini dotati di forza distruttiva. Tendono a evitare il linguaggio volgare, le parole piene di rabbia e le ripetizioni. Il che significa che ora farei meglio a chiudere questo capitolo! Le caratteristiche pratiche della Legge dell’Intenzione sono straordinarie. impariamo a concentrarci, a chiarire i nostri scopi, ad agire correttamente e a manifestare la vita che vogliamo. esercitarla ci garantisce l’accesso diretto all’intelligenza della natura. Ci costringe a capire cosa vogliamo davvero e ci permette di ottenerlo. Per padroneggiare questo potere, non devi mai forzare l’intenzione. Piuttosto, esercitati come segue. 1 . Pianta il seme dellÕ intenzione interrogandoti con calma e lasciando che le risposte vengano da sé. siediti in tranquillitˆ . Concentrati sul cuore. placa la mente seguendo il ritmo del tuo respiro e poi chiediti: “Che cosa voglio?”. Ascolta la risposta che affiora spontaneamente, senza cercarla, e avrai seminato l’intenzione nelle profondità della coscienza. Devi solo chiedere e restare in silenzio per qualche minuto, dopodiché lascia andare la presa. Allora la vita si muoverˆ in modo naturale portandoti la risposta che desideri. pu˜ manifestarsi sotto forma di nuove situazioni, circostanze, relazioni, incontri fortuiti o salti dell’immaginazione, intuizioni, creatività. Questa è la coscienza magica. 2 . Non piantare mai il seme dellÕ intenzione con egoismo o forza . Come un bravo giardiniere, semina ponendo 126

una domanda e restando in ascolto, senza fare altro. I bravi giardinieri piantano i semi e li nutrono con lÕ acqua. Non smuovono il terreno ogni giorno per vedere come sta andando la crescita. Cos“, anche tu, pianta il seme nel cuore e nutrilo con l’esercizio del silenzio e della calma, certo del fatto che non solo • stato seminato ma anche che sta a germogliando. 3 . Distaccati dal risultato. i bravi giardinieri sanno che il seme fiorirà quando arriverà la stagione giusta. Allo stesso modo le tue intenzioni si manifesteranno al momento opportuno. in ogni seme cÕ • la promessa di migliaia di giardinieri, e in ogni domanda cÕ • la promessa di migliaia di manifestazioni. I supereroi hanno fiducia in se stessi e non dubitano mai. Se e quando hanno un dubbio, dubitano del dubbio. il mantra per esercitare il potere dell’intenzione è: “Esprimi la tua intenzione, distaccati, lasciala andare così seguirà il suo corso.Ó

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7 La Legge deLLa trascendenza La Legge della Trascendenza sta al centro della reale identità dei supereroi, e anche della nostra. La capacità di accedere al trascendente è il primo passo verso la conoscenza di te stesso e la realizzazione del tuo pieno potenziale. In questo modo, i supereroi possono entrare dentro di loro, superando i passaggi segreti e i solai della mente infestati di fantasmi, e raggiungere il silenzio puro, l’Essere. Non hanno bisogno di guardare il mondo e la sua confusione per poi ritirarsene. Al contrario, con la Legge della Trascendenza, affrontano il caos e capiscono di essere sia cittadini che padroni di quel disordine.

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al momento che mia madre era semi devota al dio indiano ram, le storie sulle sue numerose avventure erano onnipresenti nella mia vita durante la fase della crescita in india. lo status di ram nel pantheon delle divinitˆ indiane è molto elevato perché le persone possono rapportarsi a lui. sebbene abbia origini divine, la sua indole e le sue fatiche quotidiane sono decisamente umane. Nella sua ricca mitologia interpreta di volta in volta il ruolo di marito, fratello, padre e leader e in alcuni momenti • alle prese con ciascuno di essi. la sua ricerca epica per salvare la moglie Sita dalle grinfie del demone Ravan è la storia più simbolica della sua leggenda, un racconto intricato pieno d’azione, tragedia, teatralità, trionfo, fede, fratellanza, amore, romanticismo, tradimento e molto altro. tuttavia, la mia storia preferita • una molto meno spettacolare, almeno in superficie. Si sviluppa quando Ram è ancora ragazzino, erede al trono del regno dove vive. suo padre, il re, vedendo che il figlio si sente afflitto all’idea del grande fardello che un giorno gli spetterˆ in qualitˆ di principe, lo manda nella foresta a cercare il grande saggio Vasishta. sa che costui pu˜ insegnargli le vie del mondo. Ram, giudiziosamente, segue le istruzioni del padre e dopo qualche giorno trascorso a farsi strada nella fitta foresta, incontra Vasishta, che vive in una piccola caverna, passando la maggior parte del tempo in profonda meditazione. ram riconosce il vecchio e si getta ai suoi piedi. China il capo in segno di sottomissione e gli chiede di fargli da maestro. il sag-

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gio scruta il ragazzo e istantaneamente distingue in lui il divino. Ride di gioia e gli dice di alzarsi. Ò tu sei un dio, cosa potrebbe mai insegnarti un vecchio come me?!Ó esclama. Ram resta a terra, ma alza la testa e fissa Vasishta con rispetto. Ò la prego, signore, anche un dio ha bisogno di un maestro. devo ricordarmi chi sono.Ó Vasishta sorride. acconsente a fargli da maestro. per alcuni la conversazione che scaturì tra Ram e il suo guru durò anni, per altri, decenni e per altri ancora, secoli. Ci sono persone che credono che il dialogo tra i due continui ancora oggi e che l’esistenza del cosmo stesso sia l’argomento della loro conversazione. CÕ • un resoconto di una parte di questo colloquio, unÕ antica scrittura chiamata Yoga Vasishta . Nella cultura occidentale, lo yoga è conosciuto come esercizio fisico che richiede sia equilibrio che flessibilità, ma il vero significato di questa parola è “disciplina spiritualeÓ . lo scopo di tutte le discipline spirituali e dei vari tipi di yoga (bhakti, gyan, kama, karma ecc.) • la reale comprensione della coscienza. Quindi, lo Yoga Vasishta • a tutti gli effetti un trattato tra il dio e il suo maestro circa la natura della coscienza. È un manuale per Ram, un libro guida che lo istruisce su come fare ritorno dentro di sé per scoprire la propria anima e trovare tutte le più profonde verità sull’esistenza. Grazie a esso, il dio riesce a ricordare la sua vera identitˆ attraverso la quale pu˜ conoscere la sostanza autentica di ogni cosa. Il passo forse più famoso dello Yoga Vasishta recita: Ò io sono questo. tu sei questo. tutto quanto • questo. solo questo • .Ó se capisci veramente queste parole, hai compreso tutto quello che cÕ • da sapere.

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a Legge della Trascendenza sta al centro della reale essenza dei supereroi, del nostro vero essere. Non è tanto un potere da esercitare e nemmeno un catalizzatore che genera qualche forza esotica. È un pilastro nella natura dell’esistenza, il fondamento sul quale viene costruita ogni altra cosa. È anche la qualità più spirituale di tutte e l’approfondiremo mano a mano che procederemo con il capitolo. Owen Reece, uno scienziato dall’aspetto un po’ sfigato, crea per caso un supereroe quando accede a una realtˆ parallela conosciuta solo con il nome di Arcano. Forze ed elementi di questo regno iniziano a fondersi attorno a un solo essere che alla fine diventerà noto come l’Arcano. Inizialmente, questo “essere di energia” è al di là della distinzione tra maschio e femmina, bene e male e persino oltre lo status di eroe e antieroe, ma gradualmente conquista una certa comprensione nonché un’isolata consapevolezza o punto di vista. Anche quando inizia a prendere parte ai conflitti tipici del supereroe (si batte contro i cattivi e affronta le sfide poste dal mondo degli umani) ha sempre dentro di sé la consapevolezza del grande arcano e degli aspetti di pura potenzialità, coscienza espansa e guida superiore che esso comporta. Queste qualitˆ trascendono la dualitˆ e il paradosso in cui sono imprigionati tantissimi esseri umani e lo dotano di un superpotere ultimo e definitivo che è all’origine di tutti gli altri. la storia dellÕ arcano mi piacque subito, non appena gotham la condivise con me. Non solo perché egli stesso è una metafora

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perfetta del concetto di trascendente, ma anche perché la storia della sua origine • organicamente legata allÕ esperimento scientifico finito male. È proprio nella connessione tra spirituale e razionale che risiede davvero il trascendente. La realtà quotidiana è fatta di oggetti che esistono nello spazio e nel tempo. Hanno confini ben definiti, sono materiali, temporanei, soggetti alla caducità e risentono del flusso del tempo lineare nel quale ci sono relazioni fisse di causa ed effetto. Gli oggetti vengono osservati da esseri coscienti dotati di un corpo fisico. Questi ultimi rappresentano tutte le forme di vita, dagli insetti agli esseri umani che si trovano al vertice della gerarchia. Ci˜ che distingue gli uomini da tutte le altre creature viventi • il sistema nervoso che permette loro di essere consapevoli di se stessi. I supereroi sanno che l’aspetto materiale dell’esistenza è un’illusione, in quanto si tratta della proiezione dei livelli più profondi. sotto a quello materiale si trova il livello dellÕ energia. e ancora più in profondità c’è quello dell’intelligenza e della coscienza. Un pensiero nasce dalla coscienza, diventa energia sotto forma di parola o azione e alla fine si manifesta come realtà in una nuova esperienza nel mondo della materia. Come abbiamo visto, i supereroi si rendono conto che tutti gli oggetti fanno parte del campo sconfinato di energia che permea lÕ universo. anche il corpo e la mente dei supereroi sono inseriti in questo campo di energia e quindi hanno la capacitˆ di attingere a questa riserva infinita, diventando onnipotenti. Il livello di esistenza al di sotto del mondo degli oggetti e del campo di energia è il più importante e rappresenta la fonte della vita. Come abbiamo già detto, si tratta del Sé, ovvero un campo

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di coscienza trascendente. “Trascendente” significa eterno, che non esiste nello spazio e nel tempo. Il Sé non ha inizio né fine e nemmeno confini spaziali. Coscienza è il suo vero nome. Così come il DNA si differenzia nei miei occhi, nei capelli, nella pelle, nel fegato, nella milza, nei reni e in tutte le parti meravigliose che compongono il mio corpo, la coscienza si diversifica nei frammenti che formano la nostra realtˆ complessiva. Ci˜ che vedo, sento, odoro, gusto e tocco, i miei umori e le mie emozioni, il mio comportamento, il modo che ho di interagire e le relazioni interpersonali che ne derivano sono tutti aspetti diversi della coscienza. Potrebbero apparire come elementi distinti e separati, ma non lo sono. Questo campo trascendente è anche consapevole di sé e coincide con il suo conoscitore. A questo livello, spazio, tempo, energia e informazioni si dissolvono nella cosiddetta singolarità. In altre parole, diventano uno, pertanto esistono come pura possibilitˆ o puro potenziale. Questo livello di esistenza è tutto l’incommensurabile che fu, • e sarˆ . i supereroi sanno che questo campo di infinite possibilità è la loro vera identità e che possono accedervi in ogni momento e in qualsiasi circostanza. Lo fanno mantenendo il proprio equilibrio e vivendo al massimo delle possibilitˆ . Quello che ho descritto sopra in termini tecnici a volte assume un nome diverso, • un supereroe che ispira alternativamente timore reverenziale o disagio a seconda del tuo punto di vista. Quel nome è Dio. Se lo definisci come una figura paterna avvolta in una veste fluttuante seduta tra le nuvole, allora la mia descrizione non è uguale alla tua. Se sei a disagio con l’idea di Dio, allora puoi usare la frase “interrelazione non-causale, non-locale

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e meccanico-quantica” per identificare questo stato trascendente di consapevolezza. “Non-causale” perché è senza causa; “nonlocale” perché trascende lo spazio e il tempo; “meccanico-quantico” perché è un livello fondamentale di esistenza e “interrelato” perché ogni sua parte è interrelata e codipendente da ogni altra. Comunque tu voglia chiamarlo, questo • il mondo dove si nascondono i supereroi e dove troviamo i termini e le idee che cercano di rendere accessibili attraverso la propria anatomia e il proprio essere. se fatti bene, i grandi miti producono grandi metafore. Le leggende più grandi sono quelle create attorno ai personaggi che più idealizziamo, dall’Arcano a Batman, da Budda a Icaro, da Iron Man a Gesù fino a Jean Grey. Jean Grey, uno dei personaggi che Gotham ha voluto condividere con me, appartiene a un gruppo particolare di supereroi che, a mio avviso, come lÕ arcano, hanno davvero Ò capito tuttoÓ . dotata di poteri telepatici, fa parte della banda simbolo di supereroi, gli X-Men. durante una missione, per salvare altri membri della squadra che sono stati rapiti dalle sentinelle e imprigionati nello spazio cosmico, Jean si offre volontaria per pilotare la navicella usata per salvarli. La missione ha successo, ma Jean Grey non riesce a sopportare le radiazioni alle quali viene esposta durante la fuga rocambolesca. Malgrado sia consapevole di avere il destino segnato, è incrollabile e si sacrifica per la sopravvivenza dei suoi compagni. Ma mentre sta morendo, compare unÕ entitˆ cosmica nota come [Forza della] Fenice. Jean Grey si fonde con essa e ne assume il nome, mentre il suo Sé smette di essere individuale. Sotto queste nuove vesti, assorbe le caratteristiche del cosmo diventando un

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essere dal potere illimitato, dalla consapevolezza incontaminata e dal potenziale infinito. Il corpo di un singolo essere non può più contenerla. Ha fatto breccia nella natura della coscienza medesima, andando al di lˆ del bene e del male, del sacro e del profano, del divino e del diabolico. Rappresenta l’equilibrio infinito, eterno, non-locale, indivisibile e soggiacente in tutte le cose, radicato in ogni essere e in ogni cosa. Come viene detto di dio stesso nella sacra Bibbia, lei • lÕ Ò alpha e lÕ omega, il primo e lÕ ultimo, l’inizio e la fine”. Oppure, come dichiara Krishna sul campo di battaglia di Kurukshetra, • Ò il tempo inesauribile, il creatore le cui facce guardano in tutte le direzioni”. I più grandi supereroi come Jean Gray e l’Arcano trattengono frammenti dell’espansione infinita della coscienza dentro di sé. Sono in contatto con quel regno della consapevolezza che va al di là di ciò che è misurabile e che è l’incarnazione della pura potenzialità. La loro coscienza è pura, un campo di possibilità e infinita creativitˆ . da questo stato dellÕ essere, i supereroi agiscono con mente aperta e ogni decisione che prendono • in armonia con lÕ universo. sanno che le battaglie e gli scontri che intraprendono persino contro i più acerrimi nemici non sono altro che conflitti interiori, lÕ incessante vorticare e oscillare tra le energie luminose e oscure del loro stesso essere. Mi rendo conto che molte delle idee espresse qui sono un eco di quelle articolate nei capitoli precedenti. Non • un caso. le sette Leggi dei Supereroi sono strettamente connesse, perché sorgono da un’unica premessa: la realtà è la proiezione di una sola intelligenza che soggiace a tutta l’esistenza. Vale la pena ripeterlo continuamente, perché questo è il principio attraverso il quale pos-

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siamo comprendere e sperimentare ogni cosa. sebbene lÕ idea di un campo di coscienza infinita dal quale tutto deriva sia a tutti gli effetti un atto di flessibilità intellettuale, la verità è che lo sai già. Tu stesso ne sei un’espressione e la sua essenza pulsa senza posa attraverso di te. Vorrei tornare a questa rivelazione per un’altra via, esplorando le complicazioni del trascendente, il modo spontaneo con cui lo riflettiamo e come ci spostiamo al suo interno per raggiungerne la massima espressione. un corpo umano pu˜ pensare, suonare il pianoforte, uccidere i germi, eliminare le tossine e generare un bambino tutto contemporaneamente. Mentre lo fa, ritrova i cicli temporali fondamentali che governano la terra e lÕ universo nel quale si trova. essi comprendono i ritmi circadiani, vale a dire i battiti ciclici che misurano i processi biochimici, fisiologici e comportamentali di tutte le creature viventi sulla terra. Comprendono anche lÕ avvicendarsi delle stagioni che dipende dalla rotazione del Pianeta attorno al sole, e la regolaritˆ delle maree che deriva dai complessi effetti gravitazionali del Sole e della Luna (cicli lunari) e di altri corpi celesti sul nostro pianeta e le sue acque. esistono allÕ incirca un centinaio di ritmi di cui parlano i cronobiologi. tutti insieme, rappresentano la pulsazione che anima il nostro cosmo dandogli vita e respiro, dal movimento delle stelle e dei pianeti, al passaggio delle stagioni, dai flussi e riflussi degli oceani, a ogni altro elemento in natura. tutti questi ritmi sono intrecciati tra loro in una correlazione perfetta: l’unica spiegazione sensata per come tutto questo funzioni a meraviglia è l’esistenza di una intelligenza profonda che lo sostiene e lo coordina. esiste un direttore che comanda la sinfonia del cosmo ed • il trascendente.

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Il genio ultimo che muove i fili è la materia di cui sono fatti i più grandi supereroi (buoni e cattivi). Questa intelligenza esiste anche dentro di te, in attesa di essere scoperta e utilizzata. La puoi attivare attraverso l’esperienza sensoriale (vista, udito, olfatto, gusto e tatto). Mentre leggi queste pagine, concentra l’attenzione su chi sta eseguendo la lettura. Quel rumore che hai appena sentito provenire fuori dalla finestra: chiediti chi l’ha udito effettivamente. In ogni istante di interazione con il mondo circostante, valuta chi sta interagendo davvero. Quello • il tuo vero io, un frammento di coscienza che prende forma nel mondo. Quando cominci a vedere e a sperimentare il mondo cos“comÕ • , vale a dire sotto forma di flusso di energia e informazioni, tutto cambia. Contrariamente a quanto sostengono alcuni dei nostri grandi miti, lÕ universo non ha avuto origine una volta, tanto tempo fa, ma piuttosto viene costantemente creato e ricreato. i supereroi hanno la capacità di resistere in mezzo a questa tempesta di cambiamenti, di osservarla ed esercitare i poteri in grado di influenzarla. Abbiamo già analizzato alcune di queste leggi (Creatività, Forza, Intenzione), ma la capacità di esprimerle affonda nell’abilità di essere radicati nello stato trascendente della coscienza. Per comprendere il trascendente, pensa all’infinita improbabilità di circostanze, sincronicità, miracoli, energie sismiche immani ed eventi cosmici titanici che sono dovuti accadere per determinare questo momento, la tua esistenza racchiusa in esso e tutte le relazioni, esperienze e interazioni che ti compongono. tu sei il risultato e il culmine di ogni istante precedente a quello attuale: è una vasta cospirazione orchestrata dall’universo che ha generato la tua vita. È un pensiero alquanto sconcertante, eppure

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afferma il fatto che la tua esistenza non è altro che l’estensione del cosmo in generale. se uno qualsiasi degli istanti prima di questo fosse stato diverso, persino in minima parte, ora non saresti cos“ come ti conosci. Come giˆ detto, una delle caratteristiche del trascendente • la coscienza di sé. Prendendo ancora in prestito le parole di Krishna sul campo di battaglia di Kurukshetra, ecco come lo descrive al meglio quando dice al suo protetto arjuna: Ò sto per darti occhi divini, e quando lo far˜, vedrai il mondo comÕ • veramente.Ó abbiamo già evidenziato in precedenza che, sebbene tutti gli esseri viventi siano un’espressione della coscienza, la capacità degli uomini di avere consapevolezza di sé è una cosa straordinaria ed è un attributo del trascendente che si esprime solo attraverso di noi. Ci facciamo domande che nessunÕ altra specie si pone. „ Chi sono? „ Perché sono qui? „ la mia vita ha un senso e uno scopo? „ Che cosa mi succederˆ dopo la morte? „ esiste una divinitˆ ? e se • cos“, mi ama? Spesso queste domande vengono definite “interrogativi spirituali”. Germinano dall’esistenza della nostra anima, un altro sinonimo del trascendente. Ed è lì che risiede il più grande potere dei supereroi: la reale e intima connessione con la loro anima, quello stato di coscienza sotteso ai sensi, il burattinaio che muove i fili 139

e infonde la vita in quel sacco di pelle e ossa o nella tuta e nel mantello simbolici che indossano i supereroi. È quella presenza dentro di te che • sempre stata l“: quando eri un bambino, un adolescente e anche adesso. Quella presenza è davvero trascendente: era l“ prima ancora che nascessi e sopravvivrˆ alla tua morte. Nascita e fine non sono che parentesi nella presenza eterna della tua anima, che non appartiene né a te, né a nessun altro. È una caratteristica del regno universale di cui tutti facciamo parte. La tua anima non è una qualcosa di materiale. È il potenziale di tutte le cose. È onnisciente perché conosce le correlazioni, nel senso che contiene informazioni non come Wikipedia, ma in modo intuitivo. È la fonte dell’intuito, dell’intenzione, dell’intuizione, dell’immaginazione, della creatività, del significato, dello scopo e delle decisioni. la tua anima crea insieme a dio e contemporaneamente coesiste con tutte le Sue creature. In breve, è la fonte della coscienza. Le tradizioni spirituali indiane prevedono sette stati di coscienza. Il primo è lo stato di sonno profondo: anche in questo caso • presente una parte di coscienza. Se, per esempio, venissi da te mentre stai dormendo e gridassi che la tua casa sta andando a fuoco, tu ti alzeresti istantaneamente e ti metteresti a correre. Il secondo stato di coscienza è quello del sogno. anche qui • presente un certo livello di consapevolezza. Infatti, costruiamo un’intera realtà quando vi siamo immersi. per esempio, una volta ho sognato di trovarmi in pebble Beach a giocare a golf con Clint eastwood durante un torneo. segnai un punteggio fantastico e battei sia lui che tutti gli altri avversari, andando via con il trofeo. la mattina successiva, quando mi svegliai, capii che Clint eastwood, il trofeo, pebble Beach, io e tutti gli spettatori in tribuna non erano altro che un mio riflesso. Ero

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sempre io. avevo creato tutto di sana pianta. il mondo del sogno non • altro che unÕ ombra della realtˆ reale, a prescindere da quanto possa essere percepita e vissuta. Il terzo stato è quello di veglia. tuttavia, se vivi in modo incosciente, allora ti trovi in un Ò sogno a occhi apertiÓ . CÕ • una storia su Budda che ci aiuta a capire lo stato di coscienza che dovrebbe essere presente nella veglia. Budda è morente. Il suo discepolo più devoto, Ananda, va da lui, sperando di ottenere le ultime perle di saggezza dal suo maestro. Gli chiede di “dirgli chi sia veramente”. All’inizio, Budda resta in silenzio. dopo un istante, ananda chiede: Ò sei dio?Ó . Budda scuote delicatamente la testa e risponde: Ò No.Ó ananda chiede ancora: Ò sei un profeta?Ó . e Budda risponde: Ò No.Ó ananda continuna: Ò sei un messia?Ó . Budda scuote ancora la testa in segno di diniego. Ananda è sempre più frustrato. “Ti prego, dimmelo! Chi sei?”, lo supplica. Budda allora risponde: Ò sono sveglio.Ó Questo è tutto ciò che siamo davvero, un campo di coscienza che attende di essere svegliato. tuttavia, la maggior parte delle persone resta addormentata, allÕ oscuro della propria reale identità. Malgrado gli individui abbiano in sé il potenziale per essere veri e propri supereroi, passano l’esistenza bloccati nel loro alter ego, nel Clark Kent di superman. il quarto stato • la coscienza dellÕ anima. Walt Whitman, quando speriment˜ per la prima volta la sua anima, disse: Ò Non credo di es-

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sere sveglio, perché tutto mi appare come mai prima; oppure sono sveglio per la prima volta e tutto quello che • stato prima non era che mero sonno.” Siamo nel bel mezzo del “mero sonno” e ci viene chiesto di svegliarci se vogliamo intraprendere il cammino che ci porterà alla scoperta del nostro vero Sé. Questo stato di coscienza ci avverte che quelli precedenti non sono altro che illusioni. Iniziamo a percepire la realtà più profonda che orchestra il mondo fisico. Il velo che separa il regno materiale da quello spirituale si lacera. Cos“ come dobbiamo svegliarci dallo stato del sogno per poter sperimentare la coscienza vigile, dobbiamo destarci da quello che chiamiamo stato di veglia per intravedere il nostro spirito, il nostro Sé interiore. Questa fase si chiama intravedere lÕ anima ed essere in contatto con essa. Il quinto stato viene definito coscienza cosmica: lo spirito riesce a contemplare il corpo materiale. La tua consapevolezza va al di là del semplice essere sveglio fisicamente e intravedere l’anima. in questo caso sei desto e consapevole del tuo posto in quanto parte dello spirito infinito. Così si spiega il motto evangelico: Ò sono nel mondo ma non gli appartengo.Ó puoi contemplare il corpo mentre sogna e contemporaneamente osservare il sogno. lo stesso accade nello stato di veglia cosciente. La tua coscienza ha due caratteristiche, è locale e nonlocale allo stesso tempo. lÕ intuito, la creativitˆ , la comprensione aumentano. In virtù di tutto questo, cresce anche la frequenza delle cosiddette coincidenze. La coscienza cosmica porta al sesto stato, chiamato coscienza di Dio. Chi osserva diventa sempre più sveglio. Non solo percepisce la presenza dello spirito dentro di sé, ma inizia a sentirla in

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tutti gli altri esseri. se guardi un chicco di riso, non lo vedi solo per quello che • , ma vedi anche il contadino che lo ha prodotto e i suoi avi e i discendenti che faranno parte della ancor più grande orchestrazione che ha portato alla sua esistenza. In quel chicco di riso individuerai anche la luce del sole, la terra, lÕ acqua, il vento e lÕ aria che hanno cospirato per crearlo: lÕ intero universo si manifesta fuggevolmente in un solo granello. riconoscendo tutto questo, sei in grado di smascherare la realtà e sentire la presenza di Dio ovunque. In questo stato di coscienza, non è difficile trovare il Divino, anzi è impossibile evitarlo, perché non c’è posto in cui tu possa andare dove non ci sia anche lui. E infine, il settimo stato si chiama coscienza dellÕ unitˆ ed • noto anche come “illuminazione”. Lo spirito di chi osserva e quello insito nellÕ oggetto contemplato vengono percepiti come fusi in un tuttÕ uno. Quando ci˜ accade, vedi il mondo come unÕ estensione del tuo stesso essere e ti rendi conto che esiste un solo testimone di tutto: quel testimone sei tu. in questo stato, i miracoli sono all’ordine del giorno, ma non sono nemmeno necessari, perché il regno infinito delle possibilità è sempre a tua disposizione. Trascendi la vita. trascendi la morte. sei lo spirito che • sempre stato e sempre sarˆ . ricordo, molti anni fa in india, di aver assistito a un dibattito tra il grande maestro Jiddu Krishnamurti e un fondamentalista religioso. dopo un lungo botta e risposta, questÕ ultimo guard˜ Krishnamurti e dichiarò: “Sa una cosa? Più l’ascolto più mi convinco che lei sia un ateo.Ó Krishnamurti si grattò la testa e rispose: “Un tempo lo ero, fino a che non ho capito di essere dio.Ó

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Questa affermazione, ovviamente, infastidì il fondamentalista che restò senza fiato: “Allora lei nega la divinità di Krishna [lÕ equivalente hindu di Cristo]?Ó . Krishnamurti scosse il capo con forza: “Cielo, no! Non sto negando la sua divinità, né quella di nessun altro!”. Questo è lo stato che tutti noi cerchiamo. Il fine ultimo dei supereroi è raggiungere la coscienza dell’unità, non attraverso l’intelletto ma con l’esperienza. In essa sono racchiusi il potere infinito e la capacità non solo di guarire le ferite o di raddrizzare i torti, come è noto che facciano i supereroi, ma anche di influenzare le forze oscure e mantenere l’equilibrio di cui il cosmo ha bisogno per continuare a evolversi. i supereroi lo fanno smettendo di soffrire. sanno che esistono cinque ragioni fondamentali per l’umana sofferenza. 1. Ignorare la natura essenziale della realtà. 2. Aggrapparsi a ciò che è effimero, fuggevole e irreale. 3. Avere paura di ciò che è effimero, fuggevole e irreale. 4. Identificarsi con l’allucinazione socialmente indotta che • lÕ ego. 5. temere la morte. abbiamo trattato la maggior parte di queste ragioni nel libro, ma l’ultima dovrebbe essere quella più palpabile e familiare. Tutti noi, di tanto in tanto, ci guardiamo alle spalle e vediamo il principe della Morte alle costole. dallÕ ultima volta che lÕ abbiamo intravisto, sembra essersi avvicinato, accorciando lentamente le distanze. 144

Siamo tutti nel braccio della morte; l’unica incertezza è la modalità di esecuzione e la durata del suo rinvio. Così, molti di noi vanno in giro con questa paura atavica, che • la causa di tutte le altre: il terrore dellÕ ignoto. Ma cosa succederebbe se lÕ ignoto diventasse noto? Se riuscissi a trascendere questa esperienza di separazione e capissi che non cÕ • niente di cui avere paura? se ti conoscessi davvero per quello che sei in realtˆ ? Cosa accadrebbe allora? Ora più che mai dobbiamo essere in comunione spirituale con il nostro Sé trascendente: connetterci con l’anima e abbracciare il Sé supereroe. Non dobbiamo guardare il mondo, vederne il caos e arretrare. dobbiamo affrontarlo e comprendere noi stessi come cittadini di quella confusione e dominarla. Nelle pagine precedenti, con l’aiuto di mio figlio Gotham e attraverso il caleidoscopio di alcuni grandi creatori di miti e supereroi, ho tentato di identificare e descrivere alcune delle qualità principali che ci permettono di raggiungere il nostro potenziale più elevato. Ti suggerisco caldamente di leggere più volte queste pagine per raffinare la pratica delle leggi che abbiamo analizzato. È mia convinzione che questo sia il cammino verso un futuro più olistico e potente, un mondo che omero e altre menti simili non potevano che sognare. Come nelle grandi storie a fumetti, le conseguenze per non aver perseguito il nostro pieno potenziale potrebbero essere terribili. Chiudere un occhio su quale sia e su noi stessi rischia di frammentare la nostra anima collettiva. Questo • il baratro sul quale ci troviamo, il culmine di un Armageddon dell’anima. È in tempi come questi che emergono i grandi eroi capaci di guarire le nostre ferite collettive. ora conosci le abilitˆ che servono per essere uno.

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lo sarai? la capacitˆ di accedere al trascendente • il primo passo verso la conoscenza di te stesso e la realizzazione del tuo pieno potenziale. Significa andare dentro di sé, oltre i passaggi segreti, i corridoi oscuri e i solai della mente infestasti di fantasmi, fino a raggiungere il silenzio incontaminato, o l’Essere. Essere, dopo tutto, è la cosa più importante e precede l’atto di sentire, pensare e fare. Per “essere” e basta e sperimentare il campo infinito delle possibilità, coltiva il silenzio. 1 . Fai della consapevolezza una parte della vita quotidiana. sii consapevole del tuo respiro, delle sensazioni fisiche, dei suoni, dei sospiri, delle forme, dei colori, dei sapori e degli odori. in questo modo determinerai il risveglio di esperienze sensoriali potenti attraverso l’attenzione. La forma più elevata di intelligenza umana è la capacità di osservare te stesso senza giudicare. 2 . Medita in silenzio . La tecnica di meditazione “soham” è una delle più facili e profonde e puoi impararla da solo. “So-ham” significa “Io sono Lui”. Esercitandoti, non fai altro che ricordare a te stesso il tuo livello base di esistenza. Ecco alcune istruzioni per praticare la meditazione so-ham: „ siediti in una posizione comoda; „ appoggia le mani in grembo o sulle gambe, con i palmi rivolti verso l’alto;

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„ chiudi gli occhi e inizia a osservare il tuo respiro; „ osserva l’ingresso e la fuoriuscita dell’aria senza cercare di controllarla in nessun modo. potresti notare che la respirazione accelera o rallenta spontaneamente, si fa più superficiale o più profonda e potrebbe anche sospendersi per qualche secondo; „ osserva questi cambiamenti senza opporre resistenza né anticiparli; „ quando l’attenzione viene distolta dalla respirazione da un suono nell’ambiente, una sensazione del corpo o un pensiero nella mente, riporta delicatamente la tua consapevolezza sul respiro; „ introduci il mantra so-ham, che • il mantra del respiro. In modo naturale, il “so” si allineerà con l’inspirazione e l’“ham” con l’espirazione; „ gradualmente, e in modo naturale, sia il mantra che qualsiasi altro pensiero si allontaneranno e tu sperimenterai lo stato fondamentale della coscienza; „ prosegui la meditazione per 15, 20 minuti, o per il tempo che ritieni giusto per te, poi distaccati con delicatezza, prendendoti un minuto o due in più prima di riprendere le normali attivitˆ . 3 . Sii consapevole dellÕ intelligenza della natura e stringi con essa un legame profondo . L’intelligenza del creato è racchiuso in ogni cosa (nelle foglie e nei fiori, nelle piante e negli animali) e in ogni essere senzien147

te. Ciò non significa che devi conoscere la loro biologia. Limitati ad apprezzare la perfetta espressione delle leggi della natura e della sua intelligenza in tutto quel che esiste attorno a te. Fai una passeggiata nel parco. Vai in una zona selvaggia. È la tua fonte. Non analizzare, valutare, etichettare, giudicare o descrivere. Cerca solo di osservare ed essere. L’intelligenza della natura fluirà attraverso di te.

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come attIvare IL cerveLLo da suPereroe

N

el corso degli ultimi anni, cÕ • stata unÕ esplosione di nuove informazioni nel campo della neuroplasticità. Gli scienziati hanno scoperto che il cervello non è una struttura anatomica fissa quanto un insieme di processi fluidi e interconnessi tra loro che incarnano il flusso di energia e informazioni al nostro interno, e tra noi e il mondo esteriore. Il modo in cui pensi, senti, percepisci e ti relazioni influenza e altera costantemente la cosiddetta struttura del cervello. la ragione per cui la maggior parte delle persone sembra avere un intelletto predisposto geneticamente sta nel fatto che rinforza costantemente il legame con modelli di pensiero e di comportamento condizionati. ecco una rapida suddivisione del cervello. „ la corteccia prefrontale (la parte frontale del cervello subito dietro la fronte) ha la funzione di creare le rappresentazioni dell’intenzione e della riflessione (tra le altre cose).

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„ il cervello corticale, tra le altre cose, contiene la corteccia somatosensoriale che crea le rappresentazioni delle esperienze sensoriali. Qui si trovano regioni particolari dedicate, come le cortecce auditive e visive, dove togliere prendono forma suoni e immagini. „ la corteccia motrice (proprio davanti alla corteccia somatosensoriale) è responsabile dell’esecuzione dei movimenti volontari. „ il sistema limbico • il luogo dellÕ emotivitˆ . „ il cervello rettile o medio, che • una estensione del midollo spinale a forma di patata, • la sede di tutto ci˜ che ha a che fare con la sopravvivenza, comprese le reazioni di fuga o di combattimento, i cicli di sonno e veglia, la regolazione del respiro, l’equilibrio dei composti chimici e degli elettroliti, gli impulsi sessuali e altri istinti di base. In altre parole, per ogni esperienza, azione e modo di mostrare attenzione e intenzione, c’è una rappresentazione in una parte precisa del cervello. I supereroi sanno che le sensazioni, le emozioni, l’immaginazione e i pensieri ne scolpiscono e modellano la struttura. Possono attivare parti specifiche del cervello attraverso la consapevolezza cosciente. Quindi, sono sempre al corrente di quel che accade nella loro vita interiore, sapendo che non solo plasma l’attività del loro cervello, ma si riflette anche nella vita esteriore. Sanno che in ogni istante il mondo è un riflesso del loro stato dÕ essere.

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Attraverso diversi esercizi mentali e una vita consapevole, è possibile riprogrammare il cervello. i neuroni che si accendono insieme, si programmano insieme. per riassumere: „ provare gratitudine ha lÕ effetto di stimolare il cervello limbico e di stimolare le emozioni nutrienti che rafforzano i meccanismi di autoriparazione e guarigione. Tieni un diario dove esprimere riconoscenza, o semplicemente annotare le tue benedizioni e le tue fortune all’inizio o alla fine della giornata; „ meditare su atteggiamenti divini come amorevole gentilezza, gioia e serenità d’animo rafforza ulteriormente la capacità del sistema limbico di guarire e creare relazioni salutari; „ fare una scansione mentale del corpo concorrerˆ a dare stabilità al sistema somatosensoriale; „ visualizzare o immaginare diverse modalità sensoriali stabilizza differenti parti del cervello, rafforzando potenzialità e creatività sopite; „ l’esercizio fisico, compreso il trattamento cardiovascolare e il sollevamento pesi, migliora il funzionamento generale del cervello; „ lo yoga e le arti marziali rafforzano la coordinazione mentecorpo e risvegliano l’intuito e la creatività; „ la respirazione profonda e consapevole interrompe le reazioni condizionate.

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Facciamo un passo avanti. I seguenti esercizi ti permettono di riprogrammare il cervello in modo che tu possa vivere una vita intelligente e creativa, infusa di potere organizzativo e basata su valori platonici come l’amore, la bontà, la verità, la bellezza e l’evoluzione. Comincia con una meditazione quotidiana che ti farà sviluppare ulteriormente il cervello da supereroe. „ siediti tranquillamente su una sedia con i piedi ben saldi a terra e i palmi appoggiati in grembo. la schiena dovrebbe avere una posizione relativamente eretta per prolungare letteralmente il flusso di energia attraverso il corpo. „ Chiudi gli occhi. „ Inizia a contare mentalmente alla rovescia, da cento a zero. Ogni volta che ti distrai, ritorna al punto in cui hai smesso di concentrarti. potresti sentire suoni nellÕ ambiente circostante o provare sensazioni fisiche. Lasciali andare e riprendi a contare. „ Quando arrivi a zero fai una scansione del corpo: porta progressivamente la tua consapevolezza alla punta dei piedi, poi ai piedi, alle caviglie, ai polpacci, alle ginocchia, alle cosce, ai fianchi, all’addome, al torace, al collo, al viso e alla testa. „ in ciascuno di questi punti, soffermati per qualche istante e fai attenzione se nasce qualche sensazione. Se succede, chiediti quale sia il retroscena di queste sensazioni. Basta domandare. Non devi cercare le risposte. 152

„ una volta ultimata la scansione del corpo, rivolgi lÕ attenzione al respiro. Chiedigli lentamente di rallentare. „ Dopo 2 o 3 minuti, concentra l’attenzione sul torace e senti il battito del cuore prima come un suono, poi come una sensazione. Chiedi al tuo cuore di rallentare. „ Adesso, mantenendo la tua consapevolezza sul cuore, suscita le emozioni come segue: „ amore „ gioia „ pace „ serenitˆ dÕ animo „ armonia „ allegria „ esuberanza „ estasi „ potresti sussurrare mentalmente questi pensieri al cuore. Se emerge qualche immagine, prestale attenzione. „ Infine, mantenendo sempre la tua consapevolezza sul cuore, evoca le figure dei grandi supereroi che ammiri e osserva le loro gesta eroiche e compassionevoli nella tua immaginazione. „ dopo averlo fatto, rilassa il corpo e apri gli occhi.

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Nel corso della giornata, quando non ti senti in equilibrio, prendi coscienza delle sensazioni nel corpo oppure respira con gli occhi aperti. di tanto in tanto, concentrati sul cuore e chiedigli di rallentare. ricorda a te stesso che attivi diverse parti del cervello semplicemente prestando loro attenzione. Gradualmente, noterai l’attivazione del tuo cervello da supereroe. Puoi anche rafforzare le tue esperienze sensoriali facendo le seguenti cose. „ Pratica la meditazione so-ham per circa 5 minuti. „ immagina diversi suoni: il rumore del tuono, una cascata, il latrare di un cane, le campane di una chiesa, un colpo di pistola, le sirene, il pianto di un bambino. Più riesci a immaginare di sentire i suoni della coscienza, più i neuroni nella corteccia auditiva si attiveranno e si programmeranno. „ Immagina diverse sensazioni: toccare la ruvida corteccia di un albero, uno scialle di seta o un maglione di cashmere; affondare le mani nella terra; sentire la sabbia tra le dita dei piedi mentre cammini su una spiaggia; il bacio tenero o una carezza di qualcuno che ami. Non c’è limite alle esperienze mentali che si possono evocare. „ Visualizza diverse forme e colori: una rosa rossa, un tramonto arancione, girasoli gialli, un prato verde, un oceano blu, un cielo indaco. „ sperimenta i sapori con la mente: un limone aspro, fragole mature, cibo cinese allÕ aglio, gelato al cioccolato, le spezie indiane, la senape, l’arancia, lo zenzero. 154

„ sperimenta gli odori con la mente: la cucina di un ristorante, una foresta di pini, il profumo o la colonia preferiti, lo spogliatoio di una palestra. esercitandoti in questo modo, coltivi una forma di pensiero multisensoriale. Così facendo, potenzierai la creatività e l’intuito e renderai la tua vita più vibrante. Sarai sensibile alla ricchezza e alla multisensorialitˆ sia del tuo mondo interiore che di quello esteriore. Piacere dei sensi ed esperienze ottimali saranno più presenti in tutti gli aspetti della tua esistenza. Infine, ecco qui dieci principi da osservare nel corso della vita quotidiana che ti aiuteranno anche a plasmare il tuo cervello modificando il modo di percepire e di comportarti. „ Per ogni prova… Esercizio:… „ Per tutto… Esercizio:… „ Quando il supereroe si trova davanti a una prova, la soluzione è sempre quella di andare dentro di sé. Esercizio: Quando ti trovi di fronte a una sfida, non reagire. Fermati, entra dentro di te e chiediti qual • lÕ occasione creativa che ti offre la situazione in cui ti trovi. Ripeti la domanda fino a che non ti muovi spontaneamente verso la risposta. 155

„ per ogni cosa esistente esiste il suo contrario. Esercizio: Quando affronti un momento di crisi, individua i fattori o le caratteristiche che contribuiscono alla sua formazione. Concentrati sul loro contrario. „ La percezione del supereroe scansiona l’intera gamma dell’esistenza dalla cosa più piccola a quella più grande. Esercizio: Considera ogni oggetto nella sua totalitˆ . sappi che in esso • contenuto lÕ universo intero. „ Il supereroe non si lascia condizionare dall’opinione buona o cattiva degli altri. Esercizio: Comprendi che solo lÕ ego pensa in termini di superiore o inferiore. a livello dellÕ essere, non stai sotto a nessuno. „ Il supereroe non cede mai alla presunzione. Esercizio: Non lasciarti ferire dal comportamento delle altre persone. „ il supereroe si assume i problemi del mondo. Esercizio: Chiedi a te stesso come puoi aiutare, come puoi servire.

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„ Il supereroe è sempre allineato con l’impulso evoluzionistico. Esercizio: In ogni situazione, chiediti quale sia il bene maggiore. „ il supereroe agisce in modo impeccabile, ma • distaccato dal risultato. Esercizio: Concentrati sul processo, non sul risultato. „ Il supereroe esprime la perfetta combinazione tra atto dinamico e calma mentale. Esercizio: Persino nel mezzo del caos e della turbolenza, devi essere testimone vigile delle tue azioni e reazioni. „ il supereroe • il miglior ascoltatore del mondo. Esercizio: ascolta il tuo corpo. ascolta con il cuore, con la mente, con lÕ anima. Non esprimere alcun giudizio mentre lo fai.

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Letture consIgLIate suI suPereroI

C

hi legge fumetti sa che non • possibile venire a capo di un elenco definitivo delle migliori letture possibili. Ma • sempre divertente cercare di farlo. Quella che segue è una lista di una dozzina di fumetti moderni sui supereroi che hanno qualcosa da dire sulle leggi spirituali che guidano i loro grandi protagonisti. ti prego di tener presente che questo elenco si riferisce solo ai fumetti moderni occidentali e non sfiora nemmeno l’universo incredibilmente prolifico delle storie che provengono dal resto del mondo, soprattutto dal giappone. Significa che ci sarà un seguito al libro?

Deepak e Gotham Chopra

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Wolverine, di Frank Miller e Chris Claremont Persino i più grandi supereroi non sempre riescono a contenere le loro metˆ oscure. Silver Surfer, di Stan Lee e Jack Kirby il leggendario creatore di supereroi stan lee ha individuato silver surfer tra i suoi preferiti. anche se la storia dellÕ origine di surfer attraversa le galassie e trascende il tempo, • la sua umanitˆ che lo rende unico nel suo genere. Ex Machina, di Brian Vaughn e tony Harris Storia post 11 settembre che investiga l’etica, i conflitti e i principi che derivano dallÕ essere un supereroe, per non parlare gli aspetti politici. Batman: War on Crime, di paul dini e alex ross I momenti più neri rappresentano un crocevia tra autopotenziamento creativo e autodistruzione totale. Superman: Che cosa • successo allÕ Uomo del Domani? di alan Moore e Curt swan Che cosa potrebbe aver distrutto il supereroe più potente del mondo, superman? il suo punto debole, la criptonite? il suo acerrimo nemico, Lex Luthor? O il più pericoloso di tutti, il suo stesso ego? X-Men: La saga della Fenice Nera, di Chris Claremont con dave Cockrum e John Byrne I veri supereroi trascendono la loro stessa forma fisica. Non solo attingono al campo infinito del potere e della coscienza, lo incarnano. Hulk: World War Hulk, di Greg Pak e John Romita Jr. lÕ empatia e lÕ amore hanno il potere di popolare i pianeti. il sentimento di vendetta, invece, distrugge le galassie.

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LÕ invincibile Iron Man, di Matt Fraction con salvador larroca In un mondo intriso di corruzione e lotte, la creatività è l’arma più potente. Spider-Man: LÕ ultima caccia di Kraven, di J. M. DeMatteis e Mike Zeck Non è il ruolo che impersona il supereroe a definirlo, è colui che lo recita sotto il costume che indossa a renderlo tale. La morte di Capitan Marvel, di Jim Starlin Ironico come sia l’umanità di un supereroe di fronte alla più mortale delle morti a definire il suo più grande superpotere. All-Star Superman, di grant Morrison e Frank Quietly Nessuno conosce la coscienza quantica come Superman. Strange, di J. Michael Straczynski e Samm Barnes Il confine tra scienza e stregoneria è più sottile di quanto pensi.

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