Le frasi di osho più belle

April 3, 2018 | Author: Mari Costantino | Category: Rajneesh, Meditation, Love, Liberty, Truth
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Perle di saggezza di un grande pensatore...

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Di fatto, un guaritore non è veramente un guaritore, perché non c'è niente che lui faccia. La guarigione accade attraverso di lui, lui deve solo annullarsi. Essere un guaritore significa proprio non essere. Meno ci sei tu, meglio la guarigione può accadere. Più ci sei tu, più il passaggio è bloccato. È Dio, o il Tutto, o comunque tu preferisci chiamarlo, il guaritore. È la Totalità a guarire. Una persona malata è semplicemente qualcuno che ha creato dei blocchi tra sé e il Tutto, c'è una sconnessione. La funzione del guaritore è di riconnettere, di ricreare quel collegamento. Ma quando dico che la funzione del guaritore è di riconnettere, non intendo che il guaritore debba fare qualche cosa. Il guaritore è solo una funzione, chi fa è Dio, è il Tutto... ...Entra in quel contesto con profonda umiltà: abbi un profondo rispetto per il paziente. Mentre lo curi, metti a disposizione tutto il tuo sapere e diventa semplicemente un tramite per l’Energia di guarigione del Divino. Allora guarire diventa quasi un'esperienza di preghiera, un'esperienza di Dio, dell'Amore, del Tutto.

Osho

meditazione La meditazione non e' altro che un ritorno a casa, un semplice riposo interiore. Non e' il canto di un mantra, non e' neppure preghiera: e' un semplice ritorno a casa per riposarsi un poco. (Osho)

essenza Siamo nati dalla luce, siamo parte della luce infinita, non siamo altro che raggi di un sole infinitamente lontano. (Osho)

l'amoreL'amore e' una comprensione profonda del fatto che l'altro ti completa, ti rende un cerchio perfetto ... L'amore conosce solo il dare, il ricevere diviene una conseguenza.... Apriamo il nostro cuore. (Osho) L’AMORE Cio' che all'interno ricerca spazio, vuole una cavita', desidera un vuoto - che non gli viene dato per poter uscire, per poter affiorare. Se un pozzo e' ostruito dalla sabbia e dalle pietre, basta togliere questi ostacoli perche' l'acqua sgorghi verso l'alto. Lo stesso vale per l'uomo: e' ricolmo d'amore, ma l'amore richiede spazio per venire alla luce. E fino a quando il tuo cuore e la tua anima dicono "io", sei come un pozzo ostruito da sabbia e pietre, il fiume dell'amore non potra' affiorare in te. (Osho) GUARDARSI DENTRO Osserva, esamina con occhi diversi la tua vita. Nessun altro ti aiutera'. Sei dipeso dagli altri cosi' a lungo? Adesso prenditi cura di te, assumiti le tue responsabilita'. Lo devi a te stesso: devi guardare in profondita' dentro di te, per capire cosa stai facendo della tua vita. Nel tuo cuore c'è poesia? Se non c'è, non perdere tempo: aiuta il tuo cuore a filare e a tessere poesia. Nella tua vita c'e' un po' di romanticismo? Se non c'e', sei già morto, sei gia' nella tua tomba. Esci da quella tomba! Fa' in modo che nella tua vita ci sia un po' di avventura. Esplora! Ti attende un'incredibile varietà di bellezza. (Osho)

osho OSHO (già noto con il nome di Bagwan Shree Rajneesh) è stato un maestro illuminato dei nostri tempi. I suoi insegnamenti comprendono l'essenza di tutte le grandi religioni, pertanto egli non appartiene a nessuna di esse. Egli afferma, infatti che la religione non è qualcosa di separato dalla vita, ma è la vita stessa; vivere in maniera religiosa è vivere la vita nella sua pienezza, celebrare la propia esistenza come un rito sacro. (post. da Claudio Z.) Visita il sito in italiano

il dolore importante L'uomo che ha accettato con tutto il cuore l'oscurita' scopre che essa e' diventata luce. E chi accoglie il dolore a braccia aperte scopre che per lui esiste solo felicita'. (Osho)

Meditazione e’ aprire gli occhi, meditazione e’ vedere. Meditazione significa rilassarsi nel momento, nel presente. Meditazione e’ essere semplicemente deliziati della tua stessa presenza. Meditazione e’ un deliziarsi nel tuo stesso essere. La meditazione fa crescere le tue facolta’ intuitive. La meditazione e’ sensibilita’ totale. Io non sto dicendo che la meditazione risolva i problemi della vita. Io sto semplicemente dicendo che se sei in uno stato meditativo i problemi spariranno. Non c’e’ bisogno di risolvere un problema perche’ in primo luogo il problema e’ creato da una mente tesa. (Osho)

senza nessun desiderio Sii vuoto e comprenderai... non c'e' altro modo per comprendere. Sii una persona ordinaria, sii nessuno: senza nome, senza identita', senza un potere da imporre sugli altri, senza lo sforzo di dominare, senza il desiderio di possedere. Sii semplicemente una non-entita'. Prova e vedrai come ti sentirai pieno di traboccante energia. (Osho, "And the Flowers Showered")

Il divino e' lo stato di non mente. Dio non e' un pensiero ma l'esperienza di assenza del pensiero. Non e' un contenuto nella mente; e' l'esplosione che accade allorche' la mente e' priva di qualsiasi contenuto. Non e' un oggetto che si possa vedere; e' la capacita' stessa di vedere. Non e' la cosa vista ma colui che vede. Non e' simile alle nuvole che si addensano in cielo, ma il cielo stesso allorche' non vi e' nuvola alcuna. E' quel cielo vuoto. (Osho)

Dopo un po' impari la sottile differenza tra tenere una mano e incatenare un'anima. E impari che l'amore non e' appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non e' una sicurezza.

E inizi a imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse. E cominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta e con gli occhi aperti e la grazia di un adulto, non con il dolore di un bambino. E impari a costruire le tue strade oggi perche' il terreno di domani e' troppo incerto per fare piani. E impari che il sole scotta se ne prendi troppo percio' pianta il tuo giardino e decora la tua anima invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori. E impari che puoi davvero sopportare, che sei forte davvero, che vali davvero. (Osho)

Avere un Maestro:"Il mio messaggio è semplicemente questo: non esiste alcun messaggio! Io non sono qui per trasmettervi un messaggio, perchè qualsiasi messaggio diventerebbe conoscenza. Io sono qui per trasmettere qualcosa del mio essere. Non è un messaggio, è un dono. Non è una teoria, non è una filosofia. Io voglio semplicemente che voi prendiate parte al mio essere. Questo non può essere ridotto a un dogma. Non potrete tornare a casa e dire alla gente cosa avete appreso stando qui, nel mio ashram: non sarete in grado di farlo. Se avrete imparato qualcosa, non sarete in grado di riferirlo a nessuno, ma il vostro intero essere lo rivelerà. Non sarete in grado di parlarne, potrete solo mostrarlo: i vostri occhi lo riveleranno, il vostro viso risplenderà, la vostra intera energia avrà una vibrazione diversa. In questo posto, io non agisco come un insegnante. Questa non è una comune scuola, io non vi insegno niente. Voglio semplicemente che partecipiate con me, al mistero che in me è accaduto. Armonizzatevi con la mia energia, vibrate, pulsate con me e conoscerete qualcosa che va oltre le parole, e che nessun messaggio potrà mai contenere." Essere un discepolo: "Che bisogno c'è di diventare un discepolo? Perchè mai poni questa domanda? Senti che la tua vita non ha senso, e che hai bisogno di un significato? Senti che la tua vita è vuota e vorresti sentirti appagato? Senti di vivere nell'oscurità e vorresti essere luminoso? Tutto dipende da te. Se sei soddisfatto così come sei, se così come sei non ti manca nulla, non è necessario che tu diventi un discepolo. Perchè creare fastidi a un Maestro, e perchè mai mettersi alla ricerca, se ne puoi fare a meno? Ma se ti senti vuoto, insignificante, ansioso, angosciato, confuso, vittima dell'oscurità; se senti che la tua vita non è altro che infelicità, in questo caso diventare un discepolo è una cosa semplicissima. Vuole semplicemente dire: entrare in contatto con qualcuno che sia appagato, a cui non sia rimasto più un solo interrogativo, il cui essere non è altro che una risposta. Il discepolo è un interrogativo. Il Maestro è una risposta." Espedienti: "Una pietra posta lungo il sentiero può essere un ostacolo che frena il cammino, oppure un trampolino di lancio che aiuta a elevarsi lungo il sentiero. La pietra è la stessa, ma la sua funzione dipende dall'uso che ne fai tu.

Gautama il Buddha ha definito la verità "ciò che funziona"; strana definizione, ma molto profonda. L'importante non è stabilire se una cosa eè una bugia o non lo è; bensì vedere se la bugia è una freccia che indica la verità oppure che allontana dalla verità." Paura: "E' il rischio più grande che esista nella vita. Stando con me, prima o poi perderai te stesso. Questo produce una paura inconscia. Tutte le storie d'amore sono pericolose, in quanto ci si perde. Da lontano sono meravigliose. Gli amanti pensano a un'infinità di cose da dirsi quando incontreranno l'amato. Ma quando poi si incontrano, diventano muti di colpo! La vicinanza da sola provoca il cambiamento: il chiacchierio della mente ammutolisce e si ha paura. Se l'amore è autentico, è inevitabile avere paura. Quando ti avvicini a un Maestro, le cose diventano ancora più difficili. Stare con un Maestro significa essere pronti a morire; morire per ciò che si è, per rinascere come si dovrebbe essere. Tu non sai cosa sarai dopo morto. Sai ciò che sei, ed è più che naturale che ti ci aggrappi: chi può dire se rinascerai o no? Non esistono garanzie..." Responsabilità: "La responsabilità è sempre il primissimo passo dell'essere liberi. Gettare la responsabilità su qualcun altro, significa buttare via un'occasione per essere liberi. Le due cose sono inseparabili. E' vero che la responsabilità è tutta del discepolo - il Maestro non è altro che un agente catalitico, una scusa - ma occorre coraggio per accettare quella responsabilità: tutti vogliono essere liberi, nessuno vuole essere responsabile. Il guaio è che le due cose sono inseparabili. Se non vuoi essere responsabile, in un modo o nell'altro sarai schiavo." Libertà: "Pochissima gente ha scelto la libertà. Ma si deve capire una cosa:la libertà porta con sè la responsabilità. Nell'istante in cui scegli di essere libero, sei responsabile di ogni tua azione. Sei responsabile di tutta la tua vita. Sei responsabile della tua infelicità o della tua estasi; del tuo restare addormentato o del tuo svegliarti." Gratitudine: "La gratitudine del discepolo resta inespressa. E' uno di quei misteri che possono essere sperimentati ma non si possono spiegare. Ti sembrerà strano che io dica che più il discepolo si avvicina all'illuminazione, e più difficile diventa per lui esprimere la sua gratitudine, perchè ora tocca un livello mai conosciuto in passato. Per tutto il cammino il discepolo è stato riconoscente, ma l'illuminazione, l'esperienza dello schiudersi del proprio essere, è travolgente. Puoi semplicemente piangere oppure danzare, ma sono cose inutili: dimostrano la tua intenzione, non la tua riconoscenza. L'abisso e la vastità della gratitudine sono tali che nessuna parola può esprimerla, nè la può esprimere un'esperienza. Ma in un certo senso, l'illuminazione si avvicina a un segno di gratitudine verso il Maestro: hai appagato il suo sforzo, il suo sforzo privo di sforzo. La sua presenza non è andata sprecata, hai dimostrato di che tempra sei fatto. Meglio sarebbe dire che non sei stato ingrato, non lo hai tradito. Tra alti e bassi, attraverso mille oscure notti dell'anima, hai continuato ad avere fiducia, ad amare, non hai mai dubitato un istante: la tua illuminazione è una prova. Ma non è necessario esprimere gratitudine. La cosa importante è diventare gratitudine; in quel caso non sarà più necessario essere riconoscenti al Maestro. Quando tu stesso diventi gratitudine, sei grato all'intera

esistenza. Il Maestro era una semplice porta verso il cielo infinito, e verso tutte le stelle al di là del cielo." Cambia te stesso:" Il mondo è di certo folle, e non è impazzito all'improvviso, è sempre stato pazzo. Io non sono un pessimista, nè sono un ottimista; sono semplicemente realista: so cheè¹ impossibile cambiare tutto questo folle mondo. Perfino sperare di poter cambiare la mia gente, i miei sannyasin, è già sperare troppo. Per questo, non voglio fare il missionario e cercare di cambiare dei pazzi. Cambia te stesso, e aiuta i tuoi compagni di viaggio, i sannyasin che si trovano sullo stesso sentiero, impegnati nella stessa ricerca. Incoraggiali, aiutali in ogni modo. Ci sono momenti di oscurità, momenti di sconforto, momenti in cui si ha la sensazione che non si sarebbe dovuto scegliere questo sentiero perchè va contro l'intera follia del mondo. Essere sani in un mondo di pazzi creerà inevitabilmente contrasti. Aiuta la gente che è in viaggio verso la salute dell'essere, e non chiedere mai l'impossibile. La cosa possibile è cambiare poche migliaia di sannyasin nel mondo. E forse, se alcune migliaia di sannyasin si trasformano, possono creare un magnetismo, una forza gravitazionale tale da attrarre milioni di altre persone. Ma devi iniziare con te stesso. Se riesci a trasformare te stesso, è fin troppo! E se sei in grado di aiutare quanti sono in viaggio sul sentiero, questo è sufficiente alla tua compassione e al tuo amore." Un viaggio senza fine: "L'illuminazione ha solo un inizio, non finisce mai. Nessuno lo ha mai detto, in precedenza. Tutti hanno detto che essa è perfetta, ma questo implicherebbe che non possa crescere. Una volta accaduta, ogni crescita, ogni evoluzione, si è conclusa. Ma, in base alla mia esperienza, posso dire, in piena autorità, che qualsiasi cosa in cui resti bloccato per sempre, non può restare estatica, non può conservarsi beata. Inizieresti a darla per scontata. L'illuminazione è solo un inizio, l'inizio di un'incredibile evoluzione, che non ha limite alcuno. Solo così puoi continuare a danzare e a cantare. E puoi restare eccitato a ogni istante, percheè non puoi mai sapere cosa ti porterà l'istante successivo: nuove intuizioni, nuove visioni, nuove esperienze. Non esiste limite a tutto questo. Non viene mai il momento in cui puoi dire che il viaggio è finito. Il viaggio inizia soltanto, non finisce mai. Noi viviamo sempre nel mezzo, cresciamo; si tratta di una crescita eterna, in tutte le dimensioni. L'illuminazione è la stessa cosa."

"Chi mi ascolta? Solo la tua mente? Se è così, il tuo essere non verrà trasformato. Se mi ascolti in silenzio, allora mi ascolti con il cuore: questo trasformerà il tuo essere. Il cuore coglie con semplicità il messaggio essenziale. La mente si limita a comprendere le parole, e il messaggio si trova tra le parole, solo il cuore lo può comprendere. E se vai ancora più a fondo, sarà presente il tuo essere. Il cuore è una soglia che si schiude sul tuo essere, e il tuo essere è una soglia che si schiude sull'essere universale. Non occorre ascoltare necessariamente un Maestro. Puoi ascoltare il vento

che fruscia tra i pini; con lo stesso silenzio puoi ascoltare la musica di Mozart o il canto degli uccelli. L'intero universo manifesta la Legge Cosmica, l'ascoltatore è assente!" Osho "Meditazione è semplicemente arte dell'ascolto con tutto il tuo essere. In questo preciso istante, in questo silenzio, i tuoi confini, le tue barriere, cadono; cade ogni difesa, tu diventi unità organica, totalità. In questo auditorium non sono più presenti diecimila persone, ma solo un unico vasto oceano di consapevolezza. Ascolta semplicemente con intensità così totale da scomparire e rimarrà solo ciò che in te è essenziale ed eterno." Osho Esistono milioni di stelle, e intorno a ogni stella ruota un'infinita' di pianeti, eppure solo su questo minuscolo pianeta Terra e' avvenuto il miracolo: non solo esiste la vita ma anche la consapevolezza. E non solo esiste la consapevolezza, esistono anche individui che hanno raggiunto l'apice supremo della coscienza dell'essere, come Gautama il Buddha, Socrate, Pitagora o Chuang Tzu. Se la vita scomparisse da questo minuscolo pianeta, l'universo diventerebbe incredibilmente piu' povero e occorrerebbero milioni di anni prima di ritornare allo stato in cui la coscienza dell'essere umano si possa illuminare. Non mi sento triste per me. Io sono assolutamente realizzato. La morte non puo' privarmi di niente. Mi sento triste per la situazione in cui si trova l'umanita' intera, perché per gli esseri umani, morire in questo modo, significa venire totalmente privati della possibilita' di illuminarsi, di trovare la beatitudine, di scoprire il significato della vita. Gli uomini finora hanno vissuto nell'oscurita', dovranno per forza anche morire nell'oscurita'? I politici hanno tutte le intenzioni di distruggere tutto e tutti. Prima che riescano a provocare un suicidio collettivo, almeno tu devi conoscere il Dio che esiste dentro di te. Non rimane piu' molto tempo e ci aspetta un lavoro enorme. Pero', se hai coraggio, puoi raccogliere questa sfida.

Dovete essere consapevoli di chi sono i veri criminali" Osho

Abbi fiducia, non occorre lottare: siamo tutti parte della totalità’.Sorgiamo come onde sull’oceano della totalità e di nuovo ci dissolviamo in quell’oceano.Per un istante godiamo la luce del sole e il vento e poi scompariamo.Ci ergiamo nella bellezza, nella gioia, nella danza e danzando ci dissolviamo nella bellezza e nella gioia. Vivi con gioia infinita e con gioia infinita muori. A questo ti invito a gran voce, ma tu devi uscire alla luce del sole, devi farti coraggio e uscire dall’oscura caverna del tempo, delle vecchie abitudini, uscire dal tuo lungo, lungo, lungo sonno.E quando ti sei svegliato la vita e’ una danza, un

canto, beatitudine, benedizione.(Osho)

È un processo di rinascita, di nascere due volte. La prima nascita ti dà solamente una possibilità, un potenziale, un’opportunità. La seconda nascita attualizza il potenziale, trasforma il possibile in reale. Solo la seconda nascita rende la prima significativa. Senza la seconda, la prima è solo un’opportunità mancata. Con la seconda, l’opportunità è presa. Hai colto l’occasione, Hai accettato la sfida della vita… (Osho, No man is an island)

La vita e' un mistero: piu' ti ci addentri e piu' si infittisce. Non puoi ridurlo a una formula, non puoi ridurlo a una teoria. Non diventera' mai una dottrina. Piu' scendi in profondita' in quel mistero e piu' ti senti ignorante; ma quell'ignoranza ha una bellezza assoluta, e' una benedizione, perche' in quel non-sapere il tuo ego muore. Quell'assenza di sapere e' la tomba per il tuo ego. Allora nasce la meraviglia...". Come sentirsi uniti all'esistenza, come essere felici, come entrare in sintonia con il vero scopo della vita, e ancora: quale atteggiamento avere di fronte alla morte, che cosa significa volgersi verso la dimensione interiore e che cos'e' l'illuminazione? Osho accompagna a comprendere la totalita' in cui siamo immersi, vivendo, e aiuta a eliminare tutte le barriere, i filtri e i pregiudizi che ci inibiscono il contatto con la nostra stessa sorgente di vita. Anche in quest'opera egli comunica intuizioni profonde che sciolgono veli e ombre permettendo di conoscere e comprendere la luce che la vita e'. Un altro sentiero che porta quietamente nelle profondita' dell'essere, in quella dimensione che ci appartiene e in cui difficilmente ci arrischiamo. Eppure e' li' che la nostra vita dimora in un perenne significato. Poiche' questo raro Maestro di Realta' si e' unito all'esistenza, la sua voce ha il respiro dell'universo, e la capacita' di far echeggiare quello stesso alito dentro di noi, aiutandoci a ricontattare l'essenza piu' intima del nostro essere, a cogliere il nostro vero volto. COME INIZIA... Qualcuno ha chiesto: Arrivera' mai un momento in cui riusciremo a sapere perche' le cose sono come sono? No, quel momento non arrivera' mai. Non puo' arrivare, saperlo e' impossibile. La vita e' un mistero: piu' ti ci addentri e piu' si infittisce. Non puoi ridurlo a una formula, non puoi ridurlo a una teoria. Non diventera' mai una dottrina. Piu' scendi in profondita' in quel mistero e piu' ti senti ignorante; ma quell'ignoranza ha una bellezza assoluta, e' una benedizione, perche' in quel non-sapere il tuo ego muore. Quell'assenza di sapere e' la tomba per il tuo ego. Allora nasce la meraviglia, lo stupore, un: "Oh !"... E una grande gioia. Il sapere uccide la gioia. Le persone colte non sono gioiose, le persone colte diventano serie. Sono gravate da un peso, il loro cuore non danza

piu', solo la loro mente continua a crescere a dismisura. E' una crescita simile a un cancro; i corpi scompaiono e le membra si rattrappiscono: in loro esiste solo la mente. Diventano persone dalla testa pesante. Quando il sapere scompare, ti senti assolutamente in pace con la vita e con l'esistenza. Il sapere divide. Lasciamelo ripetere: il sapere ti separa dall'esistenza. Poiche' il soggetto che conosce non puo' essere l'oggetto conosciuto, colui che conosce e' separato dall'oggetto conosciuto. Questa separazione e' la causa di una continua angoscia, di un'ansia perenne, di una sensazione costante che ti manchi qualcosa. Solo colui che non sa puo' sentirsi tutt'uno con la vita. Dunque, l'assenza di sapere unisce, il sapere divide. In uno stato di assenza di sapere, cominci a sentirti unito agli alberi, alle montagne e alle stelle. Non sai dove finisci tu e dove cominciano loro; non sai niente. Sei di nuovo il bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia. Sei di nuovo il bambino che coglie i fiori, fiori selvatici. Sei di nuovo un bambino con gli occhi colmi di meraviglia. Attraverso quella meraviglia, cominci a sentire che cos'e' l'esistenza: non un sapere, ma un sentire. Cominci ad amare tutto cio' che esiste: non ad avere nozioni, ma ad amare. E attraverso il sentire e l'amare, cominci a vivere per la prima volta. Chi si cura piu', chi si preoccupa piu' del sapere? Mi chiedi: Arrivera' mai un momento in cui riusciremo a sapere perche' le cose sono come sono? No, le cose sono come sono e non potrebbero essere differenti. Questo e' il loro unico modo di essere. E non esiste alcun "perche' sono cosi'", altrimenti sarebbe possibile conoscere quel perche'. Non c'e' una causa che determina il loro essere come sono, altrimenti sarebbe possibile decodificarla. La vita non ha alcun motivo per esistere. E' totalmente assurda, non dovrebbe esistere, non ha alcun motivo per esistere. Per quale motivo dovrebbero esistere alberi e stelle e uomini e donne; perche' mai? Per quale motivo dovrebbero esistere l'amore e la consapevolezza? Perche' tutto questo? Il perche' comincia a scivolare via da te. Piu' diventi silenzioso, piu' ti addentri nello stato di assenza di sapere e piu' i perche' scivolano via da te. Un giorno, all'improvviso non cerchi piu' le cause, le ragioni, i perche'. Cominci semplicemente a danzare. Non puoi rispondere alla domanda: "perche' stai danzando?", non esiste risposta. E tutte le risposte che sono state date sono false. Perche' ami? Perche' la musica ti emoziona? Perche' guardando un fiore al mattino, ti senti improvvisamente attratto, come fosse un magnete? Perche' alla sera sei tanto attratto dalla Luna? Perche'? Un bambino ridacchia e tu per un istante ti fermi, guardi il bambino e ti senti felice: perche' ti senti felice? Perche' hai voglia di celebrare? Perche' esiste la vita? Perche' l'esistenza esiste? Non c'e' alcun motivo. Se tu trovassi un motivo qualsiasi, sentiresti di nuovo l'urgenza di chiedere: perche'?

Avere un Maestro:"Il mio messaggio è semplicemente questo: non esiste alcun messaggio! Io non sono qui per trasmettervi un messaggio, perchè qualsiasi messaggio diventerebbe conoscenza. Io sono qui per trasmettere qualcosa del mio essere. Non è un messaggio, è un dono. Non è una teoria, non è una filosofia. Io voglio semplicemente che voi prendiate parte al mio essere. Questo non può essere ridotto a un dogma. Non potrete tornare a casa e dire alla gente cosa avete appreso stando qui, nel mio ashram: non sarete in grado di farlo.

Se avrete imparato qualcosa, non sarete in grado di riferirlo a nessuno, ma il vostro intero essere lo rivelerà. Non sarete in grado di parlarne, potrete solo mostrarlo: i vostri occhi lo riveleranno, il vostro viso risplenderà, la vostra intera energia avrà una vibrazione diversa. In questo posto, io non agisco come un insegnante. Questa non è una comune scuola, io non vi insegno niente. Voglio semplicemente che partecipiate con me, al mistero che in me è accaduto. Armonizzatevi con la mia energia, vibrate, pulsate con me e conoscerete qualcosa che va oltre le parole, e che nessun messaggio potrà mai contenere." Essere un discepolo: "Che bisogno c'è di diventare un discepolo? Perchè mai poni questa domanda? Senti che la tua vita non ha senso, e che hai bisogno di un significato? Senti che la tua vita è vuota e vorresti sentirti appagato? Senti di vivere nell'oscurità e vorresti essere luminoso? Tutto dipende da te. Se sei soddisfatto così come sei, se così come sei non ti manca nulla, non è necessario che tu diventi un discepolo. Perchè creare fastidi a un Maestro, e perchè mai mettersi alla ricerca, se ne puoi fare a meno? Ma se ti senti vuoto, insignificante, ansioso, angosciato, confuso, vittima dell'oscurità; se senti che la tua vita non è altro che infelicità, in questo caso diventare un discepolo è una cosa semplicissima. Vuole semplicemente dire: entrare in contatto con qualcuno che sia appagato, a cui non sia rimasto più un solo interrogativo, il cui essere non è altro che una risposta. Il discepolo è un interrogativo. Il Maestro è una risposta." Espedienti: "Una pietra posta lungo il sentiero può essere un ostacolo che frena il cammino, oppure un trampolino di lancio che aiuta a elevarsi lungo il sentiero. La pietra è la stessa, ma la sua funzione dipende dall'uso che ne fai tu. Gautama il Buddha ha definito la verità "ciò che funziona"; strana definizione, ma molto profonda. L'importante non è stabilire se una cosa eè una bugia o non lo è; bensì vedere se la bugia è una freccia che indica la verità oppure che allontana dalla verità." Paura: "E' il rischio più grande che esista nella vita. Stando con me, prima o poi perderai te stesso. Questo produce una paura inconscia. Tutte le storie d'amore sono pericolose, in quanto ci si perde. Da lontano sono meravigliose. Gli amanti pensano a un'infinità di cose da dirsi quando incontreranno l'amato. Ma quando poi si incontrano, diventano muti di colpo! La vicinanza da sola provoca il cambiamento: il chiacchierio della mente ammutolisce e si ha paura. Se l'amore è autentico, è inevitabile avere paura. Quando ti avvicini a un Maestro, le cose diventano ancora più difficili. Stare con un Maestro significa essere pronti a morire; morire per ciò che si è, per rinascere come si dovrebbe essere. Tu non sai cosa sarai dopo morto. Sai ciò che sei, ed è più che naturale che ti ci aggrappi: chi può dire se rinascerai o no? Non esistono garanzie..." Responsabilità: "La responsabilità è sempre il primissimo passo dell'essere liberi. Gettare la responsabilità su qualcun altro, significa buttare via un'occasione per essere liberi. Le due cose sono inseparabili.

E' vero che la responsabilità è tutta del discepolo - il Maestro non è altro che un agente catalitico, una scusa - ma occorre coraggio per accettare quella responsabilità: tutti vogliono essere liberi, nessuno vuole essere responsabile. Il guaio è che le due cose sono inseparabili. Se non vuoi essere responsabile, in un modo o nell'altro sarai schiavo."

Libertà: "Pochissima gente ha scelto la libertà. Ma si deve capire una cosa:la libertà porta con sè la responsabilità. Nell'istante in cui scegli di essere libero, sei responsabile di ogni tua azione. Sei responsabile di tutta la tua vita. Sei responsabile della tua infelicità o della tua estasi; del tuo restare addormentato o del tuo svegliarti." Gratitudine: "La gratitudine del discepolo resta inespressa. E' uno di quei misteri che possono essere sperimentati ma non si possono spiegare. Ti sembrerà strano che io dica che più il discepolo si avvicina all'illuminazione, e più difficile diventa per lui esprimere la sua gratitudine, perchè ora tocca un livello mai conosciuto in passato. Per tutto il cammino il discepolo è stato riconoscente, ma l'illuminazione, l'esperienza dello schiudersi del proprio essere, è travolgente. Puoi semplicemente piangere oppure danzare, ma sono cose inutili: dimostrano la tua intenzione, non la tua riconoscenza. L'abisso e la vastità della gratitudine sono tali che nessuna parola può esprimerla, nè la può esprimere un'esperienza. Ma in un certo senso, l'illuminazione si avvicina a un segno di gratitudine verso il Maestro: hai appagato il suo sforzo, il suo sforzo privo di sforzo. La sua presenza non è andata sprecata, hai dimostrato di che tempra sei fatto. Meglio sarebbe dire che non sei stato ingrato, non lo hai tradito. Tra alti e bassi, attraverso mille oscure notti dell'anima, hai continuato ad avere fiducia, ad amare, non hai mai dubitato un istante: la tua illuminazione è una prova. Ma non è necessario esprimere gratitudine. La cosa importante è diventare gratitudine; in quel caso non sarà più necessario essere riconoscenti al Maestro. Quando tu stesso diventi gratitudine, sei grato all'intera esistenza. Il Maestro era una semplice porta verso il cielo infinito, e verso tutte le stelle al di là del cielo." Cambia te stesso:" Il mondo è di certo folle, e non è impazzito all'improvviso, è sempre stato pazzo. Io non sono un pessimista, nè sono un ottimista; sono semplicemente realista: so cheè¹ impossibile cambiare tutto questo folle mondo. Perfino sperare di poter cambiare la mia gente, i miei sannyasin, è già sperare troppo. Per questo, non voglio fare il missionario e cercare di cambiare dei pazzi. Cambia te stesso, e aiuta i tuoi compagni di viaggio, i sannyasin che si trovano sullo stesso sentiero, impegnati nella stessa ricerca. Incoraggiali, aiutali in ogni modo. Ci sono momenti di oscurità, momenti di sconforto, momenti in cui si ha la sensazione che non si sarebbe dovuto scegliere questo sentiero perchè va contro l'intera follia del mondo. Essere sani in un mondo di pazzi creerà inevitabilmente contrasti. Aiuta la gente che è in viaggio verso la salute dell'essere, e non chiedere mai l'impossibile. La cosa possibile è cambiare poche migliaia di sannyasin nel mondo. E forse, se alcune migliaia di sannyasin si trasformano, possono creare un magnetismo, una forza gravitazionale tale da attrarre milioni di altre persone. Ma devi iniziare con te stesso. Se riesci a trasformare te stesso, è fin

troppo! E se sei in grado di aiutare quanti sono in viaggio sul sentiero, questo è sufficiente alla tua compassione e al tuo amore." Un viaggio senza fine: "L'illuminazione ha solo un inizio, non finisce mai. Nessuno lo ha mai detto, in precedenza. Tutti hanno detto che essa è perfetta, ma questo implicherebbe che non possa crescere. Una volta accaduta, ogni crescita, ogni evoluzione, si è conclusa. Ma, in base alla mia esperienza, posso dire, in piena autorità, che qualsiasi cosa in cui resti bloccato per sempre, non può restare estatica, non può conservarsi beata. Inizieresti a darla per scontata. L'illuminazione è solo un inizio, l'inizio di un'incredibile evoluzione, che non ha limite alcuno. Solo così puoi continuare a danzare e a cantare. E puoi restare eccitato a ogni istante, percheè non puoi mai sapere cosa ti porterà l'istante successivo: nuove intuizioni, nuove visioni, nuove esperienze. Non esiste limite a tutto questo. Non viene mai il momento in cui puoi dire che il viaggio è finito. Il viaggio inizia soltanto, non finisce mai. Noi viviamo sempre nel mezzo, cresciamo; si tratta di una crescita eterna, in tutte le dimensioni. L'illuminazione è la stessa cosa."

"Il Tantra non parla mai di ideali... parla di tecniche. Dice come puoi diventare, non cosa. Il Tantra esiste a causa di quel "come". La parola stessa "Tantra" vuol dire tecnica. La sua attenzione e' su "come" puoi diventare, non "cosa". Quel "cosa" sara' dato dalla tua crescita. Usa semplicemente la tecnica, e a poco a poco il tuo potenziale interiore si realizzera'. La possibilita' inesplorata verra' alla luce, e man mano che cio' accadra' realizzerai che cos'e'. Nessuno puo' dirlo. A meno che non ti evolvi in essa, nessuno puo' predire cosa diventerai. Pertanto, il Tantra ti fornisce solo tecniche, mai ideali. In questo si differenzia da tutti gli insegnamenti morali. Gli insegnamenti morali ti danno sempre degli ideali, anche se parlano di tecniche, tali tecniche sono sempre finalizzate a ideali particolari. Il Tantra non ti da' alcun ideale: tu sei l'ideale, e il tuo futuro e' ignoto. Nessun ideale dal passato puo' essere d'aiuto, perche' nulla si ripete, e una cosa ripetuta non ha senso." Osho

"Non puoi essere veritiero, se non sei coraggioso. Non puoi essere amorevole, se non sei coraggioso. Non puoi essere fiducioso, se non sei coraggioso. Non puoi ricercare la realta', se non sei coraggioso. Pertanto, il coraggio e' al primo posto e tutto il resto ne consegue." Osho "La vita e' incerta: l'incertezza e' la sua natura intrinseca. Una persona intelligente rimane sempre nell'incertezza. La disponibilita' stessa a rimanere nell'incertezza e' coraggio. La disponibilita' stessa a rimanere nell'incertezza e' fiducia. Una persona intelligente e' quella che rimane vigile di fronte a qualsiasi situazione e risponde con tutto il suo cuore. Non sa che cosa le accadra', non puo' dire:

"Se faro' questo, mi accadra' quest'altro". La vita non e' una scienza, non e' una catena di causa/effetto. Se scaldi l'acqua a cento gradi, evaporera': questa e' una certezza; ma nella vita reale non ci sono certezze simili a questa! Ciascun individuo e' una liberta', una liberta' sconosciuta. E' impossibile fare previsioni, e' impossibile aspettarsi qualcosa; si deve vivere con consapevolezza e acquisire la capacita' di comprendere. Venite da me alla ricerca del sapere; volete da me delle formule prestabilite per potervi aggrappare a queste. Io non vi do nessuna formula. Di fatto, se ne avete qualcuna, io ve la togliero'! A poco a poco, distruggero' le vostre certezze; a poco a poco, vi rendero' sempre piu' insicuri e pieni di esitazioni. E' questo l'unico lavoro che si deve fare; e' questa l'unico lavoro che ogni Maestro deve fare! Lasciarvi nella liberta' totale. Quando sarete totalmente liberi, con tutte le possibilita' aperte, senza alcunche' di prestabilito... dovrete diventare consapevoli: non potrete fare altrimenti! E' cio' che chiamo comprensione. Se comprendete, vedrete che l'insicurezza e' una parte intrinseca della vita - ed e' bene che sia cosi': in questo modo la vostra vita diventera' libera e sara' un susseguirsi di sorprese. Non puoi sapere che cosa ti accadra': vivrai in uno stato di costante meraviglia. Non chiamarla incertezza: chiamala meraviglia. Non chiamarla incertezza: chiamala liberta'."

Che cos'e' il coraggio? All'inizio non c'e' molta differenza tra un uomo coraggioso e un codardo. L'unica differenza e' che il codardo ascolta le proprie paure e le asseconda; invece l'uomo coraggioso mette da parte le proprie paure e va avanti. L'uomo coraggioso entra nell'ignoto, malgrado le proprie paure. Il Tao del coraggio La vita non segue la tua logica e procede, indisturbata, per la sua strada. Tu devi ascoltare la vita; non sara' mai la vita ad ascoltare la tua logica, non la degna della benche' minima attenzione. La via del cuore La parola "coraggio" e' molto interessante: viene dalla radice latina cor, che significa "cuore"; quindi essere coraggiosi significa vivere con il cuore. La via dell'intelligenza L'intelligenza e' vitalita' e spontaneita', e' apertura e vulnerabilita' ed e' imparzialita'. L'intelligenza e' il coraggio di agire senza partire da conclusioni a priori. La via della fiducia La fiducia e' il livello di intelligenza piu' elevato. Perche' le persone non hanno fiducia? Poiche' non si fidano della propria intelligenza. Hanno paura, temono di essere imbrogliate. Hanno paura, ecco perche' dubitano: il dubbio sgorga dalla paura. La via dell'innocenza

Il problema reale non e' il coraggio, il problema reale e' questo: il conosciuto e' morto, l'ignoto e' il vivente. Aggrapparsi a cio' che si conosce significa vivere aggrappati a un cadavere. Liberarsi da quell'attaccamento non richiede coraggio; in realta', richiede coraggio continuare ad aggrapparsi a un cadavere. Capitolo secondo Quando il nuovo bussa alla tua porta, aprila! Il nuovo ti e' sconosciuto. Potrebbe esserti amico, potrebbe esserti nemico, chi puo' dirlo? Non hai modo di saperlo! L'unico modo per saperlo e' lasciare che ti accada. Da cio' nascono le apprensioni e la paura. Capitolo terzo Il coraggio di amare La paura non e' altro che assenza dell'amore. Fa' qualcosa in funzione dell'amore, dimentica la paura. Se amerai nel modo giusto, la paura sparira'. Non un rapporto, ma uno stato dell'essere L'amore non e' un rapporto, l'amore e' uno stato dell'essere che non ha niente a che fare con chiunque altro. Non si e' in amore, si e' amore. Naturalmente, quando sei amore, sei innamorato: essere innamorato e' una conseguenza, e' un sottoprodotto: non e' la sorgente. La sorgente del tuo innamoramento e' che tu sei amore. Questo dolce e' delizioso! L'amore e' rarissimo. Incontrare una persona nel suo centro, significa attraversare una rivoluzione perche', se vuoi incontrare una persona nel suo centro, devi permettere anche a lei di raggiungere il tuo centro. Devi diventare vulnerabile, assolutamente vulnerabile e aperto. Cio' e' rischioso. Un mondo senza confini L'amore e' un'apertura verso un mondo senza confini, verso un mondo infinito. L'amore inizia ma non finisce mai, ha un inizio ma non ha fine. Ne' facile ne' difficile, soltanto naturale L'amore e' uno stato naturale di consapevolezza. Non e' facile ne' difficile: non applicare all'amore questi due aggettivi. L'amore non e' uno sforzo, quindi non puo' essere facile ne' difficile. Amare e' come respirare. L'amore e' simile ai battiti del tuo cuore, alla circolazione del sangue nel tuo corpo. L'amore e' il tuo stesso essere... Capitolo quarto Togliti dalla folla! Meditazione e' il coraggio di stare in silenzio e da solo.

A poco a poco cominci a sentire in te una qualita' nuova, una nuova vitalita', una bellezza e un'intelligenza nuove: tutte cose che non hai preso in prestito da nessun altro, che stanno crescendo nel tuo essere e affondano le radici nella tua esistenza. Se non sei un codardo, fioriranno e daranno i loro frutti. La politica dei numeri La societa' ha una profonda aspettativa su di te: spera che ti comporti esattamente come tutti gli altri. Nell'istante in cui ti comporti in modo anche minimamente differente, diventi un diverso, uno straniero... e la gente ha un sacro terrore dello straniero. Ascolta il tuo intuito Un ragazzo si grattava continuamente la testa. Vedendolo, un giorno suo padre gli chiese: "Perche' ti gratti continuamente la testa?" Il ragazzo gli rispose: "Suppongo di essere il solo in grado di sentire i suoi pruriti!" Questo e' intuito! Liberta' da, liberta' per Non pensare mai in termini di liberta' da, pensa sempre in termini di liberta' per; la differenza e' grande, e' enorme. Non pensare di essere libero da, ma di essere libero per. Essere libero per Dio, essere libero per cercare la verita'. Scopri il tuo volto originale Sii semplicemente cio' che sei e non curarti affatto del mondo; in questo modo avvertirai un profondo rilassamento e il tuo cuore sara' avvolto da una pace profonda. Nello Zen questo e' chiamato "il tuo volto originale", lo stato in cui sei rilassato, privo di tensioni, di pretese e di ipocrisia, libero da qualsiasi presunta disciplina che ti dica come dovresti comportarti. Capitolo quinto La gioia di vivere pericolosamente I coraggiosi procedono, si tuffano a capofitto nella vita: cercano ogni opportunita' di pericolo. La loro filosofia di vita non e' quella delle compagnie di assicurazione. La loro filosofia di vita e' quella degli scalatori di montagne, dei volovelisti, dei surfisti. I coraggiosi non praticano il surf solo nei mari: lo praticano anche nei loro mari interiori. I coraggiosi non scalano solo i monti delle Alpi o dell'Himalaya: cercano di raggiungere anche le loro vette interiori. Vivere pericolosamente significa vivere! Se non vivi pericolosamente, non vivi affatto. La vita fiorisce solo nel pericolo; la vita non fiorisce mai nella sicurezza, fiorisce solo nell'insicurezza. Qualsiasi cosa tu faccia, la vita e' un mistero La mente ha qualche difficolta' nell'accettare l'idea che esistono cose

inspiegabili. La mente ha una profonda e folle pulsione che la riduce a credere che ogni cosa abbia una spiegazione... se non ha spiegazioni, che abbia almeno una ragione! Ogni perplessita', ogni paradosso, sconvolgono la tua mente. La vita e' sempre selvaggia L'ego ti circonda come una muraglia. Ti persuade che, circondandoti, ti proteggera': questa e' la seduzione dell'ego. Il coraggio supremo: nessun principio, nessuna fine Esistono molti tipi di paure ma, fondamentalmente, sono tutti rami dello stesso albero, sono tutti germogli della stessa, unica paura che si chiama morte. Puoi non essere consapevole che la tua paura abbia qualcosa a che fare con la morte, ma ogni paura e' correlata con la morte. Capitolo sesto Alla ricerca dell'assenza di paura una serie di domande e risposte su coraggio e paura seguite da alcune tecniche di meditazione utili per uscire alla vita... Tutti hanno paura, devono avere paura: la vita e' tale da suscitare paura nell'essere umano. Coloro che raggiungono la stato di assenza di paura non l'hanno raggiunto diventando audaci, spavaldi, poiche' l'uomo audace ha solo represso la sua paura, quindi non ha realmente raggiunto la stato di assenza di paura. Non e' un problema di audacia: devi solo osservare in profondita' i fatti della vita e comprendere che le tue paure sono naturali. Dunque le accetti!

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