Le Donne Di Klimt

March 27, 2019 | Author: megrafik | Category: Gustav Klimt
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n° 334 - marzo 2008 2008 © Tutti Tutt i i dir dirii ttttii so sono ri servati Fonda Fondazi zione oneI nternazionale Menaririni ni - è vi vietata la ririproduzi produzione oneancheparzi rzia ale dei tes testiti e delle fot fotogra ografifie e D i rettore Re Resspo pons nsabi abill e Lucia Aleotti - Redazi Redazione one, cor r i spo pondenza  ndenza : «Minuti» Via Sette Santi n.1 - 50131 Firenze - www.fondazione-menarini.it

Ledonnedi K limt I l dup dupll i ceas asppetto del l a fifi gur uraa fe femmi ni nill edo dom mi na nel l ’ ar arttedel pi ttor eaus austtr i ac acoo Ladonna fatale

K l i mt ritra ri trae e mol te donne: be belllezze aririsstocratiche, forme delicate e conturbanti, visi languidi gui di dallatorbi torbida dasensualità. Donne fatali che assumono vale valenze simsimboliche e racchiudono riferimenti ai sogni, all’angoscia, alla morte. Lafemmefat ricorrente atal ale  e ricorrente nella cultura occidentale, la tentatrice sensuale e distruttiva, una donna pe perri col colos osa a pe perr l’uomo proprio in virtù dell suo pot de potere di seduzion zi one e. E cheK limt dedescrive: corpo sensuale che ch esi avv vvii ngh nghiia flflututtuando in spazi liquidi; musadal vol voltto eni nigma gmatico e dallo sguardo inquietante: pelle bianchisssi chi sim ma, chi chiom oma a corcorvina vi naoramata, rossosorrisso am ri ambi biguo guo,, mentr ntre e l’ororirico copredappert rtutt utto o lacarne, gl glii sfond fondii, i colori. Bella, affascinante, crudelle, br de bra amataeodi odia ata, la donna, protagonista ricorrente, è la personififica ni cazi zione onedellasessualità, l’emblema dell’amore carnale, della passione e dell’istinto, di un’area dell’anima dovenonregnanopiù piùla la ragione e la luce dell’intelllett te tto o, mal’i’irra rrazi zion ona alità tà,, le l epu pullsi oni is i sti tinntuali, la notte arcaica. Lafemmefat atal ale  e è protagoni go nisstadell’i’ico cono nogra grafifia a dell’età del Decadentismo. Espressi sione one, come èsta stattodetto,di unanaturache,«non «nondominata compl com ple etame ment nte e dal dal -

l’uomo, cre creamaanche distrugge, dietro di lei si na nasc sconde ondeil fant nta asma di una potente Grande Madre primordiale che, al l o st stess sso o tempo tempo bebenevollaecru nevo crude delle, com come e lei affasci cina naeanni nnie ent nta a». N el 189 1899 9 Si Si gm gmund und Fre Fr eudscri scrive vel’Interpreta-  zi one de deii Sogni in cui emergeuntrattodicultura sessuofobica in cui la donna è pericolo: incarnailil “di “dissordi ordine ne”nanaturale, è custode di segreti ancestrali, è natura infida, sensuale in cui si fondono“fasci cinum num”(pi ”(pia acereesteti stetico) co)e“tr “tremendum”(sensazi zioni oni ne nega ga-tive): così contemporaneamente alle richieste dell’emanci ncipa pazi zione onefemmini nille, nellasoc ociietàancora cor apermeatadaun anacroniistitico cron copuri puritan tane esimo si sviluppa un inconfessatosensodi paura. K limt re rende nderà ampi pia ament nte eomaggi ggio o aquesta visione della donna Giuudi tta I epoi nella nellaGi II. Gi Giuudi tta I altera,sprezzante ed eni enigma gmaticaè d’o d’om mbra. K limt la l adistata sce cell ta da K l i mt pinse nel 1890, per la quale soggetto simbolo de decorazi corazione onede delllo sca scadella punizione inflitta lonedel K un unssthi thisstori tori-dalladonnaall’uomoche schesMuse Museumdi Vienna. egl glii de deve veespi spia are con con la la È la Donna, con gli ocmort rte e: èladonnatagl gliia- chi segnati dallaperve rverrtrice di teste nella quale sion one edellavi vita, ta,chesi fa si ricongiungono Eros  gioco dell’uomo, anzi se eThanatos  . ne nutre gareggiando Il pri prim missimo acc cce ennoa con lui in astuzia e cruquesst’i’inten que ntenzi zion one e nel - deltà e vincendo grazie l’ambito della pittura all’arma invincibile della klimtiana si trova nella seduzione. L’inventore Fanci ul ulll a di Tanagra  Tanagra , con di questo prototipo prototipoèproil suoabit bito oafifio ori sti tilliz- babilmente Procopio, zati, la chioma preraffa- cro croni nissta biza bizanti ntino no che che nekdo kdott a racellita e l’occhio cerchiato nei suoi A ne

L’abbraccio - Vienna, Österreichische Galerie Belvedere

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conta i fasti dell’Imperatrice Teodora. Una ex ballerinacheGiustiniano, sovranodi Bisanzio,investedellaporporaimperiale facendola sua sposa. Nascono così le donnefatali dell’Impero d’Oriente: «misteriose nellosguardomagnetico chesaettadagli occhi; seducenti nellemovenze di uncorpoespertonelle più raffinate tecniche erotiche; spietate nell’eserciziodellacrudeltà, finalizzata a sostituirsi all’uomo per impadronirsi della cosa che più affascinaquestedonne tentatrici: il potere». Il parallelismo delle donne fatali fin desiè cle  con Teodora e le cortigianedi Bisanzio non è casuale: la danza, raffigurata attraverso l’immaginedel corposinuoso delladanzatrice,saràuno dei temi ricorrenti del movimentoArt Nouveau . Lafemmefatale èun’icona dellaSecessioneedell’Art Nouveau : avviluppante e insidiosa, di frontealei èimpossibile resistere:il suoèun“fascino fatale”. Un tema che diventa nella letteratura e delle arti visive tra il 1890 e il 1904 una veraepropriaossessione su cui indugia l’intelligenza europea. È il nuovoruolo delladonna nell’immaginario maschilenell’età in cui comincia il percorso dell’emancipazionefemminile, in una società ancora permeatadi puritanesimo. Questanuova percezioneavràlasua econell’artefigurativa, in cui la donna angelicata(ispirazionedei Preraffaelliti come Dante Gabriel Rossetti eBurne Jones) si trasformanella

fataledonna-viperaklimtiana. Questo tipo di donnaaffascinaintensamente Klimt e i suoi compagni secessionisti. L’etàdellaSecessione è “un’epoca di donne fatali”, in cui ledonne“peccatrici”, “dominatrici”, “seduttrici”nonsonopiù additate al pubblico e alla compassione della morentesocietàborghese dell’Ottocento, ma venerate come dee eidoli di una cultura nuova, più libera e insieme schiavadellesuegrandi passioni, in un’Europa che cambia volto. E ledonnedi Klimt sono uniche, ognunairripetibilenel suo fascino, sempre dotate di una forza, di uncarattereche leelevaadassoluteprotagoniste. Ladonna-madre, divinitàancestrale

Nell’arte e in letteratura è frequente la testimonianza dell’amore edel trasportoversolamadre: unamadrecheper tutto il Medioevo e fino al Seicentosi confondeedrappresentatacon l’immaginesacradellaMadonna. «Lapresenzadellafigura materna così insistente e costante, nella pittura chefino al Novecento ècampod’azioneprevalentedegli uomini, compresiicommittentiprincipi, cardinali, re e papi o anche ricchi borghesi, nonsi spiegasenoncon unapresenzaancestrale della madre nell’immaginario maschile». UnapresenzacheKlimt rielabora ed esplora attraversouna poeticaancoraunavoltatuttapersonale. Il doppio volto dell’archetipo materno, chelapsicoanalisi hade-

finito come “un’immaginecentraledel nostro inconscio”,èiltemadel raccontovisivocheKlimt compone nel Fregio di  Beethoven del 1902: un cavaliere-artista che, incoraggiatodamuseprotettive, parteper raggiungere la Poesia rappresentatadaunamusicale fanciulla, ma prima devepassareattraverso il regnodel maleabitato da mostri edonne perverse. Il giardino finale, dovesi celebral’abbraccio tra il Cavaliere e la suadonna,èununiverso tuttofemminileabitato dafanciulle-fiore, dove l’eroe compie infine il suodestino:abbracciare la Poesia, ritrovare la donnadel suo cuore. Il tema della purificazione dellavitaattraversol’arte serve all’artista per costruire una nuova riflessionesul rapportouomo donna. Klimt ci dicecosì che dal femminilenullapuò prescindere, anzi, tutto procede: nasciamodalla Donna e in seguito, orfani dell’abbraccio materno, dispensiamoper conquistarlatuttalanostraenergiaelanostra capacità, inunconfronto conleforzedel Maleche hannoanch’esseformae origine femminile. Nel quadro I l Baci o  (1907-1908) inveceèfinalmenteladonnaadarrendersi alla passione dell’uomo, in una sorta di “riconciliazioneamorosa” tra i duesessi, un momento di abbandono ( per alcuni critici solamenteapparente)alungo attesoeposticipato. Nonsappiamoconcertezzaquandosi iniziò a venerare la DeaMadre (spessoidentificatacon

 Judith I - Vienna, Österreichische Galerie Belvedere

Speranza II - New York, Museum of Modern Art

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laTerrastessa), genitrice di tutte le creature e di conseguenzaanchedell’essereumano. È certo peròchevenivaadorata elevenivano dedicate cerimonie e fatte offerte votive come ringraziamento.Latestimonianza più antica che sia stata trovatadedicataalladea è una statuetta di pietra chiamatalaVeneredi Wil-  lendorf , il cui nome derivadal luogo nel quale vennerinvenuta.Unpiccolo monumento dell’Età della Pietra con ampi fianchi egrossi seni comeper indicare l’abbondanzaelagrandecapacità di procreare. Ma ci sono altri esempi di statuette della Dea Madreanchesenonantichi comelaVeneredi Willen-  dorf . Alcunestatuette antropomorfeche sembrano collegate alla dea sono quelletrovatedurante gli scavi archeologici in Bulgariain quel territorio cheera dei  Traci. «Lapresenzadi figuredai connotati simili in moltereligioni emitologieindical’importanzadell’immaginefemminile‘divinizzata’, in virtù principalmente dellesuecapacitàdi genitrice». Esequestasuggestione ancestrale per secoli avevapotutomanifestarsi inEuropasolo nellarappresentazione cristianadellaNatività e in scene di vita quotidiana, la riscoperta dell’arte primitiva scatena lafantasiaeleenergie creative degli artisti europei traOttocentoeNovecento. In un climaartistico che rielabora la figuramaterna in chiave di “divinità ancestrale”, nasconocosì operecome

Le cattive madri (1894) tema è una rivisitazione

di Giovanni Segantini, delle tre fasi della vita artistacheeserciteràuna femminile: l’infanzia, la certainfluenzasu Klimt. maternità e l’inevitabile Il tema dellaciclicità declino della vecchiaia, dellavitaèfondamen- descritte con figure talenelladefinizionedi asciutte, sinteticheecon ununiversomatriarcale: un decorativismo geonel corpo femminile si metricochesi materiaformalavitaedi conse- lizza in forme che ricorguenza si decide il de- dano oro, sete raffinate stinomortaledi unnuovo epietre preziose. Donne essere: lietasperanza e chesono gioielli. insieme caducità della maria siponta desalvia  vita. La figura della Il bacio - Vienna, Österreichische Galerie Belvedere donna-madreècelebrata daKlimt edagli artisti dellaSecessionein numeroseopere, ed è anzi lettacomel’unicasperanzain un mondoche attendedi essereannientato dal germedelladevastazione. Il dipinto noto come Speranza I  (1903) rappresentacon molto realismo una donnaincintanuda,accostataaunamostruosa creaturaserpentiforme, un drago terrificante e minaccioso. Il velo azzurrodietroladonnagravida e la striscia rossa dietro il dragosonosimbolici dell’acqua e del sanguecollegati allanascita, mentrenellafascia in alto uno spettro e altrecreaturedemoniache, le tre Parche, intonano il loro silenzioso spietato coro di morte. Klimt riprenderà più volte il tema della maternità, sia in dipinti d’ispirazione tradizionale, comenel caso di M adre con figli (1910), siainoperedal carattere altamente simbolista comeSperanza I I (19071908)masoprattuttoLe  tre etàdel l a donna , che forsesi può descrivere qualelasuamiglioreraffigurazione dell’ideale Le tre età della donna - Roma, stesso di Maternità. Il Galleria Nazionale d’Arte Moderna eContemporanea

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