Le Corbusier

September 12, 2017 | Author: Emanuele Meloni | Category: Reinforced Concrete, Foundation (Engineering), Architectural Design, Concrete, Structural Engineering
Share Embed Donate


Short Description

Le Corbusier...

Description

IUAV, Clape A.A. 2008-2009 Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Le Corbusier

I cinque punti dell'architettura moderna da Vers un architecture, 1923 

1.            I Pilotis.



2.            I Tetti Giardino.



3.            Il Plan Libre.



4.            La Fenetre En Longeur.



5.            La Facciata Libera.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi



1.  I Pilotis. “Risolvere un problema in maniera

scientifica significa innanzi tutto distinguere i suoi elementi. In una costruzione si possono senza dubbio separare le parti portanti e non. Al posto delle primitive fondamenta, sulle quali poggiavano setti murari, il cemento armato permette di usare fondamenta puntiformi e al posto dei muri pilastri. I pilotis sollevano la casa dal suolo, gli spazi vengono sottratti all’umidità del terreno e hanno luce ed aria. La superficie occupata dalla costruzione rimane al giardino che passa sotto alla casa, il giardino è anche sopra la casa, sul tetto.”

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi



2. I Tetti Giardino. “Il tetto piano richiede un utilizzo logico ai fini abitativi: tetto-terrazza, tettogiardino. Il calcestruzzo richiede una protezione dagli sbalzi termici, per assicurarne una maggior durata. Il tetto-terrazza soddisfa anche quest’esigenza, adottando come misura particolare di protezione la sabbia ricoperta di lastre spesse di cemento, a giunti sfalsati seminati con erba. L’effetto ottenuto è quello di una massa termoregolatrice, radici e sabbia lasciano filtrare l’acqua lentamente. I tettigiardino diventano opulenti permettendo il riscatto di tutte le superfici edificate.”

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi



3. Il Plan Libre. “I muri portanti, partendo dal sottosuolo, si sovrappongono formando il pianterreno e gli altri piani, fino al tetto: la pianta è schiava. Il sistema dei pilastri porta i solai, i tramezzi sono posti a piacere secondo le necessità e nessun piano è vincolato all’altro. Non esistono più pareti portanti ma solo membrane solide a piacere, ne consegue l’assoluta libertà di configurazione della pianta, che consente una grande economia di volume costruito e un rigoroso impiego di ogni centimetro quadrato, che compensano i maggiori costi di una costruzione in calcestruzzo armato.”

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi



4. La Fenetre en Longeur. “I pilastri formano, con i solai, vuoti rettangoli in facciata, attraverso i quali luce ed aria entrano abbondantemente. La finestra corre da un pilastro all’altro, e sarà quindi una finestra in lunghezza. Gli spazi in tal modo sono illuminati uniformemente da parete a parete. Il cemento armato rivoluziona la storia della finestra. La finestra può correre da un angolo all’altro della facciata. Il calcestruzzo armato offre per la prima volta con la finestra in lunghezza la possibilità di massima illuminazione”.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi



5. La Facciata Libera. “Giacché si fanno aggettare i piani rispetto i pilastri portanti l’intera facciata si sposta all’infuori rispetto alla struttura. Essa perde quindi la qualità portante, e le finestre possono essere estese in lunghezza a piacere, senza diretta relazione con la suddivisione interna. Così la facciata ottiene una configurazione libera.”

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

1914-15: Progetto per semplici case economiche deriva dalla necessità di coniugare l'economia con la tecnica (cemento armato) e produce i progetti per il tipo di casa Domino (da domus e innovation), in cui il sistema di strutturaossatura è indipendente dalla pianta. Questo concetto si ispira alla Cité industrielle di Garnier e allo stile minimalista di Loos.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Maison Domino, piante e struttura

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

1922 progetto al Salon d'Automne, caposaldo per tutti i futuri studi urbanistici CITTA' PER TRE MILIONI DI ABITANTI LE CORBUSIER 1 pianta del piano per la città 2 pianta tipo dei grattacieli 3 vista della stazione centrale,la pista automobilistica passa sotto l'aeroporto

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Le Corbusier, P. Jeanneret, Villa “Le Lac” a Corseaux, 1923-1924.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Corseaux, villa “Le Lac”, schema funzionale (Le Corbusier, Précisions, Paris, 1930, p. 129)

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Corseaux, villa “Le Lac”, la finestra sull'orizzonte.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Corseaux, villa “Le Lac”, pianta.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Corseaux, villa “Le Lac”, sezione longitudinale.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Corseaux, villa “Le Lac”, veduta della finestra a nastro della «petite maison ». Fotografia d’epoca pubblicata da Le Corbusier nel suo “Almanach d’architecture moderne”, Paris, 1926, con la legenda: « La fenêtre a 10,75 m de long. En hiver, le site "est là" comme si l’on était au jardin. Alors les jours ne sont plus tristes; de l’aube à la nuit, la nature déploie ses métamorphoses.»

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Corseaux, villa “Le Lac”, il soggiorno-studio.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Corseaux, villa “Le Lac”, il soggiorno-studio dall'esterno.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Corseaux, villa “Le Lac”, veduta dalla strada.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Ville Savoye, Poissy 1929-31

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Villa Savoye, scala interna a spirale

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Ville Savoye, Poissy, schizzo, sezione e prospetto

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Ville Savoye, Poissy, piante pt., Ip. e solarium.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Unité d'Habitation a Marsiglia 



Edificio di 18 piani realizzato a Marsiglia nel 1947-1952. Unité realizzata in cemento grezzo (béton brut) da cui il brutalismo. Cos'è: la sovrastruttura in calcestruzzo gettata in casseforme di legno grezzo, una rivelazione intenzionale del processo costruttivo che Le Corbusier avrebbe giustificato con motivazioni anche esistenziali. A parte questo, però, l'Unité era molto più complessa nella sua organizzazione del blocco della Ville Radieuse dell'epoca prebellica. L'Unité rivela la sua struttura cellulare grazie all'uso di balconi e sporgenze frangisole in calcestruzzo che aggettavano dal corpo principale dell'edificio.

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Proposta di urbanizzazione di La Rochelle-Palace, 1945-1946.

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Unité d'Habitation VS città giardino, ingombro

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Il tetto attrezzato (cinema, scuola materna piscina...)

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

La piscina sul tetto

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

I pilastri dalle esatte proporzioni del Modulor alludono all'invenzione di un nuovo ordine “classico”.

I pilastri contengono le condutture e i servizi.

Il materiale: cemento armato grezzo con i segni delle casseforme di legno.

Iuav, Clape,a.a. 2008-2009, storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

L'asse longitudinale è orientato Nord-Sud, le due grandi facciate sono a Est e a Ovest, quindi gli appartamenti ricevono la luce sia al mattino che al pomeriggio.

Iuav, Clape,a.a. 2008-2009, storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Le cellule: per realizzare un immobile di 15 e 20 m circa di spessore Le Corbusier prolunga l'appartamento in senso perpendicolare alle facciate, ottenendo così di attraversare in profondità lo spessore della costruzione.

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Scuola materna

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Strade interne

1. strada interna o corridoio 2. ingresso 3. soggiorno con cucina 4. camera da letto dei genitori con bagno 5. libreria, armadio, guardaroba, doccia bambini 6. camera da letto bambini 7. spazio vuoto comune

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Gli appartamenti tipo “E superiore” (per famiglie con 2 o più bambini) sono su due livelli e sono incastrati a cavallo delle “vie interne” (corridoi). L'altezza della cellula è calcolata sul Modulor: 2,26 m in altezza semplice mentre 4,84 per la doppia altezza. Nelle parti tecniche, l'altezza è stata ridotta a m 1,90.

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Gli appartamenti sono costituiti da elementi standard assemblati sul posto: le mura e i soffitti sono in calcestruzzo cellulare e fibre di legno con la superficie di gesso, mentre i tramezzi sono in piastre di gesso tranne per le zone dove passa l'acqua in cui è stato utilizzato il vetrocemento.

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

La cucina

A ciascuno livello la facciata dell'appartamento si prolunga all'esterno in una loggia, dando l'idea di essere in una villa sospesa. La facciata vetrata

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Il Modulor

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Marsiglia prototipo: altre Unités realizzate a RezéNantes (1952-57) Firminy (1960-65) Berlino (1956-57) Meaux e Briey-enForet (1960)

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Rezé, Nantes, planimetria generale

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Rezé, Nantes, accesso a livello di calpestio.

Bibliografia essenziale

Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi



















H. Allen Brooks (a cura di), Le Corbusier, 1887-1965, Milano, Electa, ©1993. W. Boesiger, O. Stonorov (ed.), Oevre complète, Basel, Boston, Berlin, Birkhauser, 1999, 8 voll.. B. Reichlin, "La Petite maison" à Corseaux, in Le Corbusier à Genève 1922-1932 , projets et réalisations, Editions Payot Lausanne 1987. A. Tzonis, Le Corbusier : la poetica della macchina e della metafora, Milano,: Rizzoli, ©2001. M. Risselada (ed.), Raumplan versus Plan Libre: Adolf Loos and Le Corbusier, 1919-1930; with contributions by Beatriz Colomina ... [et al.], New York, Rizzoli, 1988 M. Curti, La proporzione : storia di un'idea da Pitagora a Le Corbusier, prefazione di Paolo Portoghesi, Roma, Gangemi, stampa 2006. U. Bernhardt, Le Corbusier et le projet de la modernité: la rupture avec l'interiorite, Paris, L'Harmattan, c2002. E. Kaufmann, Da Ledoux a Le Corbusier : origine e sviluppo dell'architettura autonoma, Milano, G. Mazzotta, [1973]. Fondation Le Corbusier; ECOLE ATHENAEUM, Architecture & Design (T. Mikulas); Sito ufficiale dell’Unité di Marsiglia; Sito sull’Unitè d’habitation di Rezé;

View more...

Comments

Copyright ©2017 KUPDF Inc.
SUPPORT KUPDF