Laboratorio 1 La prova si articola in due parti:
Prima prova: calcolo del guadagno in ricezione di un’antenna Horn, inviando un segnale da un’altra antenna connessa a un generatore. Seconda prova: calcolo del diagramma diagramma di radiazione di un’antenna.
1 Strumentazione utilizzata e schema di collegamento
Figura 1. A sinistra lo Sweep Oscillator, in alto a destra il Selective Voltmeter Voltmeter e in basso a destra destra il Power Meter. Meter.
Gli strumenti utilizzati per questa prova sono i seguenti:
HP 8620C Sweep Oscillator (Generatore di Sinusoide) HP 432A Power Meter (Misuratore di Potenza) Antenna Horn FMI 16240-20 (Guadagno 20 dB, dimensioni 11x8 cm) HP 3581C Selective Voltmeter Attenuatore variabile 0 - 20 dB
Figura 2. Schema in trasmissione (prima prova)
Figura 3. Schema in ricezione (seconda prova)
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1.1 Dati e ipotesi di lavoro I dati del problema sono i seguenti:
= 10 → = 3
( ) = 20 → 100
( ) = 9,5 → 8,91
( ) = 20 → 0,01
( ) = 4
= 11 8
Le ipotesi sotto le quali la misura è stata effettuata sono:
Adattamento dei carichi
Perdite sui conduttori trascurabili
Regione di Fraunhofer.
Per verificare che l’antenna in RX sia effettivamente in regione di Fraunhofer è sufficiente utilizzare la seguente formula:
>
2
=
2 ∗ (0,14) 0,03
= 1,31
dove a posto di D è stata sostituita la dimensione maggiore dell’antenna, ovvero la diagonale. Si è verificato dunque che l’antenna RX si trova in regione di campo lontano secondo Fraunhofer, essendo distante 4 metri dall’antenna TX. 2
Prima prova: calcolo guadagno antenna ricevente
Utilizzando l’equazione di Friis è possibile calcolare il guadagno dell’antenna in ricezione:
Passando alle unità logaritmiche, si ottiene ≈ 15 .
Figura 4. Antenna in trasmissione Figura 5. Antenna in ricezione 2
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Seconda prova: diagramma di radiazione
Per questa prova, non disponendo di strumentazione adeguata, inviamo il segnale a 10 GHz modulato in ampiezza a 1 KHz. L’antenna trasmittente è fissa, mentre l’antenna in ricezione ruota in senso antiorario, così da captare il campo emesso dall’antenna trasmittente. In ricezione è presente un diodo connesso all’antenna (Figura 3) che, tramite la sua uscita non lineare, serve ad ottenere un segnale proporzionale al quadrato della tensione e quindi alla potenza ricevuta. I dati vengono poi inviati e acquisiti tramite PC. Il diagramma di radiazione ottenuto è il seguente.
Figura 6. Diagramma di radiazione antenna in ricezione
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