La Legge e La Promessa (Neville Goddard)
April 13, 2021 | Author: Anonymous | Category: N/A
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La Legge e la Promessa di Neville Goddard E adesso, vai, scrivilo prima di loro in una tavola, e imprimilo in un libro, potrà essere una testimonianza per il tempo a venire. — Isaia 30:8 Voglio esprimere il mio sincero apprezzamento alle centinaia di uomini e donne che mi hanno scritto, raccontandomi del loro uso dell’immaginazione per creare un più grande Dio per gli altri oltre che per sé stessi; noi possiamo fare questo reciprocamente, incoraggiando la fede gli uni con gli altri. Una fede che era fedele alla realtà invisibile dei loro atti immaginali. Il limite di spazio non permette la pubblicazione di tutte le storie in questo volume. Nel difficile lavoro di selezione e organizzazione di questo materiale, Ruth Messenger e Juleene Brainard mi hanno fornito un’assistenza inestimabile. Neville
Sommario Capitolo 1 "La Legge": Immaginare crea la realtà ........................................................ 3 Capitolo 2 Abitare ......................................................................................................... 7 Capitolo 3 Torna indietro ............................................................................................ 13 Capitolo 4 Non c’è finzione ........................................................................................ 19 Capitolo 5 Invisibili fili ............................................................................................... 25 Capitolo 6 Fantasia visionaria ..................................................................................... 28 Capitolo 7 Stati d’animo .............................................................................................. 33 Capitolo 8 Guardare attraverso il vetro ....................................................................... 37 Capitolo 9 Entrare dentro ............................................................................................ 43 Capitolo 10 Cose che non appaiono ............................................................................ 47 Capitolo 11 Il vasaio.................................................................................................... 49 Capitolo 12 Atteggiamenti .......................................................................................... 54 Capitolo 13 Tutte sciocchezze ..................................................................................... 58 Capitolo 14 L’istante creativo ..................................................................................... 62 Capitolo 15 "La promessa": Quattro Esperienze Mistiche ......................................... 66
Capitolo 1 "La Legge": Immaginare crea la realtà "L’uomo è immaginazione. Dio è l’uomo, esiste in noi e noi in Lui... L’eterno corpo dell’uomo è l’immaginazione, cioè, Dio, sé stesso" — Blake Lo scopo della prima parte di questo libro è quello di mostrare, attraverso storie vere e attuali, come l’immaginazione possa creare la realtà. La scienza progredisce attraverso ipotesi provvisorie testate e poi accettate o rifiutate in base ai risultati degli esperimenti. L’asserzione che l’immaginazione crea la realtà non necessita di più spiegazioni di quelle consentite dalla scienza. Si dimostra in termini di risultati. Il mondo nel quale viviamo è un mondo immaginario. Infatti, la vita stessa è un’attività dell’immaginare; "Per Blake”, scrisse il professor Morrison dell’università di St. Andrews, "il mondo ha origine da un’attività divina identica a quella a noi nota come l’attività dell’immaginare", il suo compito è "aprire gli occhi immortali dell’uomo verso i mondi interiore del pensiero, verso l’eternità, l’immaginazione umana in continua espansione nel seno di Dio." Nulla appare o continua ad essere in ragione di una forza esterna. Gli eventi accadono perché attività immaginative stabili li hanno creati, gli eventi continuano ad essere solamente fintanto che continuano a ricevere questo supporto. "Il segreto dell’immaginare", scrive Douglas Fawcett, "è il più impegnativo tra i problemi alla cui soluzione il mistico aspira. La suprema potenza, la suprema saggezza, il supremo piacere restano lontano dalla soluzione di questo mistero." Quando un uomo risolve il mistero dell’immaginazione, avrà scoperto il segreto della causalità, e cioè: Immaginare crea la realtà. Quindi, l’uomo che è consapevole di ciò che sta immaginando sa quello che sta creando; si rende conto sempre di più che il dramma della vita è immaginario, non fisico. La base di tutte le attività è l’immaginazione. Una immaginazione risvegliata lavora con uno scopo. Crea e conserva il desiderabile, mentre trasforma o distrugge l’indesiderabile. L’immaginazione umana e l’immaginazione divina non sono affatto due cose disgiunte, ma una sola cosa. Ciò che distingue la prima dalla seconda immaginazione non consiste nella sostanza, identica, ma nel diverso grado di potenza col quale opera. Agendo energicamente l’azione immaginata diventa immediatamente un fatto oggettivo. Agendo debolmente l’azione immaginata è realizzata all’interno di un processo che richiede tempo. Ma in entrambi i casi, immaginazione forte o debole, è il finale, essenzialmente la non oggettiva realtà, dalla quale gli oggetti sono emanati come improvvise immaginazioni". [Hermann Keyserling, Count, "Il diario di viaggio di un filosofo"]. Nessun oggetto è indipendente da una qualche immaginazione presente su uno o più livelli. Qualunque cosa nel mondo deve le proprie caratteristiche all’immaginazione di uno tra i suoi livelli. "La Realtà oggettiva", scrive Fichte, " è prodotta esclusivamente attraverso l’immaginazione". Gli oggetti sembrano così indipendenti dalla nostra percezione di loro che siamo inclini a dimenticare che loro debbono la loro origine alla nostra immaginazione.
Il mondo nel quale viviamo è un mondo immaginario, e l’uomo, attraverso la propria immaginazione, crea le realtà e le circostanze della vita; fa questo sia consciamente che inconsciamente. L’uomo dedica troppa poca attenzione a questo inestimabile dono, l’immaginazione, questo dono praticamente è inesistente a meno che non vi sia coscienza di possederlo e la disponibilità a usarlo. Tutti gli uomini possiedono il potere di creare la realtà, ma questo potere dorme come morto, quando inconsapevolmente esercitato. Gli uomini vivono nel cuore della creazione, l’immaginazione umana, sebbene non siano consapevoli di ciò che succede in essa. Il futuro fondamentalmente non sarà differente dalle attività immaginative dell’uomo, pertanto l’individuo che può evocare a piacimento qualsiasi attività immaginativa e al quale le visioni della sua immaginazione sono reali come le forme della natura, è padrone del suo destino. Il futuro è l’attività immaginativa dell’uomo nel suo cammino creativo. L’immaginazione è il potere creativo, non solo del poeta, dell’artista, dell’attore e oratore, ma dello scienziato, dell’inventore, del mercante e dell’artigiano. L’abuso sfrenato ovviamente produce sgradevoli immagini, ma una eccessiva repressione genera sterilità che priva l’uomo della ricchezza reale dell’esperienza. Immaginare nuove soluzioni per problemi sempre più complessi, è di gran lunga più nobile che fuggire dai problemi, la vita è la continua scoperta delle soluzioni di un continuo succedersi di problemi. Immaginare crea eventi. Il mondo, creato dall’immaginazione degli uomini, comprende innumerevoli credenze in conflitto, quindi, non vi potrà mai essere uno stato perfettamente stabile o statico. Gli eventi di oggi confinano col disturbo provocato dagli ordini stabiliti ieri. L’immaginazione degli uomini e delle donne immancabilmente turba la preesistente pace della mente. Non inchinarti di fronte al diktat dei fatti e accetta la vita svincolandoti dal mondo. Afferma la supremazia del potere della tua immaginazione sui fatti e sottometti tutte le cose al potere di quest’ultima. Aggrappati all’ideale della tua immaginazione. Niente e nessuno può rubare il tuo ideale, tranne l’incapacità di persistere a immaginare l’ideale realizzato. Immagina solamente quegli stati che per te hanno valore o quelli che promettono bene. Tentare di cambiare le circostanze prima di modificare la vostra attività immaginativa equivale a lottare contro la natura stessa delle cose, non vi può essere alcun cambiamento esterno fintanto che non vi è un cambiamento nell’immaginazione. Tutto ciò che fate senza l’accompagnamento di un cambiamento immaginativo è un inutile lavoro di aggiustamento della superficie. Immaginare il desiderio soddisfatto porta ad una unione con quello stato, durante questa unione il tuo comportamento diviene in linea con la modifica immaginata, questo dimostra che un cambiamento immaginativo si tradurrà in un cambiamento di comportamento. Tuttavia, nelle alterazioni ordinarie della tua immaginazione come il passaggio da uno stato a quello successivo non si riflettono in trasformazioni perché ad ogni tuo pensiero ne succede rapidamente un altro che va nella direzione opposta.
Ma ogni volta che uno Stato cresce così stabilmente da diventare il tuo costante stato d’animo, il tuo atteggiamento abituale, allora quello stato abituale definisce il tuo carattere ed è, diventa una vera e propria trasformazione. Come ottenerlo? Autoabbandono! Questo è il segreto. Devi abbandonare mentalmente il tuo desiderio soddisfatto nel tuo amore per quello stato, facendo così vivi nel nuovo stato e non più nel vecchio stato. Non ci si può impegnare in ciò che non si ama, così il segreto dell’auto impegno è la fede: più amore. La fede consiste nel credere ciò che è incredibile. Impegna te stesso nel sentimento del desiderio esaudito, nella fede che questo atto di auto-impegno diventerà una realtà. Deve diventare realtà perché immaginare crea realtà. L’immaginazione è sia conservativa che trasformativa. E’ conservativa quando si costruisce il suo mondo da immagini fornite dalla memoria e dall’evidenza dei sensi. E’ creativamente trasformativa quando si immagina le cose come dovrebbero essere, costruendo il mondo da generosi sogni fantasiosi. Nella processione delle immagini, quelle che hanno la precedenza, naturalmente, sono quelle legate ai sensi. Tuttavia, l’impressione suscitata da un senso è solo un’immagine, e nella natura una immagine proveniente dalla memoria non differisce da quella di un desiderio. Ciò che rende l’impressione di un senso così oggettivamente reale è l’immaginazione individuale in esso e il pensiero che parte da esso; mentre, in una immagine in memoria o in un desiderio, l’immaginazione individuale non funziona in esso e il pensiero non parte da esso. Se tu volessi creare una immagine nella tua immaginazione, allora dovresti sapere cosa significa trasformare creativamente: così dovresti realizzare il tuo desiderio e allora dovresti essere felice. Ogni immagine può essere realizzata. Ma fino a che tu stesso non riuscirai a inserire l’immagine e a pensare partendo da essa, questa non potrà nascere. Quindi, è il livello di follia di aspettarsi il desiderio realizzato attraverso il mero passaggio del tempo. Ciò che richiede il possesso dell’immaginazione per produrre i propri effetti, ovviamente non può essere effettuato senza tale possesso. Non puoi essere in una immagine senza subire le conseguenze di non essere in un altra. L’immaginazione è sensazione spirituale. Inserisci l’immagine del desiderio esaudito, poi dalle vividezza sensoriale e toni della realtà agendo mentalmente come si agirebbe se fosse un fatto fisico. Questo è ciò che io intendo per sensazione spirituale. Immagina che tu stia tenendo una rosa tra le tue mani, annusala. Avverti l’odore delle rose? Bene, se la rosa non c’è, perché la sua fragranza è nell’aria? Attraverso la sensazione spirituale, cioè, attraverso l’immaginazione visiva, suoni, odori, gusto e tatto, puoi attribuire all’immagine vividezza sensoriale. Se fai questo, tutto cospirerà per aiutarti a raggiungere il traguardo e riflettendo vedrai quanto erano sottili i fili che ti collegavano allo scopo. Non avresti mai potuto immaginare i mezzi che la tua attività immaginativa ha impiegato per esaudire la tua richiesta. Se hai tempo per sfuggire dalla tua fissazione del presente, per trasformare la tua vita presente in un sogno di ciò che potrebbe essere, hai bisogno di immaginare ciò che vuoi essere, hai bisogno di sentirti nella maniera in cui ti sentiresti se fossi già in tali circostanze.
Come un bambino quando con la propria immaginazione ripercorre il mondo che è dentro il suo cuore, crea il tuo mondo di sogni e di fantasia. Mentalmente entra dentro il tuo sogno; fai mentalmente quello che adesso vorresti fare, come fosse fisicamente vero. Scoprirete che i sogni si realizzano non attraverso la ricchezza, ma attraverso la fantasia. Niente si frappone tra te e la realizzazione dei tuoi sogni, solo i fatti, e i fatti sono le creazioni della tua immaginazione. Se modifichi la tua immaginazione, modificherai i fatti. L’uomo e il suo passato sono una struttura continua. Questa struttura contiene tutti i fatti che sono stati conservati e operano ancora al di sotto della soglia della sua mente superficiale. Per lui è solo storia. Per lui sembra inalterabile, un passato morto e inalterabile. Ma per sé stesso è vivente, è parte del presente. Egli non può lasciare alle spalle gli errori del passato, non scompaiono. Tutto ciò che è stato esiste ancora. Il passato esiste ancora, e dà — e ancora dà — i propri risultati. L’uomo deve tornare indietro nella memoria, cercare e distruggere le cause del male, sebbene esse si trovino molto indietro. Questo andare nel passato e riprodurre una scena del passato nell’immaginazione come avrebbe dovuto essere per la prima volta, io la chiamo revisione, e la revisione si esprime nella cancellazione. Cambiare la tua vita significa cambiare il passato. Le cause di ogni male presente stanno nelle scene non rivedute, non corrette del passato. Il passato e il presente formano l’intera struttura dell’uomo, portano in sé tutto il contenuto. Qualsiasi alterazione dei contenuti si tradurrà in una modifica nel presente e nel futuro. Vivete bene, cosicché la mente possa memorizzare un passato degno di essere richiamato. Se non riuscirete a farlo ricordate, il primo atto di correzione o di guarigione è sempre "rivedere". Se il passato è ricreato nel presente, il passato "rivisto" è creato nel presente così, oppure anche le richieste... sebbene i tuoi peccati siano di colore rosso, essi diventeranno bianchi come la neve [Isaiah 1:18]... è una menzogna. E non è bugia. Lo scopo della trattazione delle storie che seguono è quello di collegare il più velocemente possibile i temi distinti ma non scollegati dei quattordici capitoli nei quali ho diviso la prima parte di questo libro. Sarà, spero, come una sorta di "filo" di un pensiero coerente che collega tutto a riprova di quanto afferma! Immaginare crea la realtà. Affermare ciò è semplice. Dimostrare questo nell’esperienza degli altri è molto più impegnativo. Indurti ad usare la "Legge" in maniera costruttiva nella tua vita è l’obiettivo di questo libro.
Capitolo 2 Abitare "Mio Dio, ho sentito oggi, che nessuno costruisce un’abitazione maestosa, ma lui ha intenzione di abitarvi. Quale casa più maestosa è mai esistita, o può esistere, che l’Uomo, la cui creazione di tutte le cose sono in decadenza" — George Herbert Avrei voluto che fossero veri i nobili sogni dell’uomo ma purtroppo, l’eterno costruire e il rimandare l’abitare la "casa", sono i più comuni errori dell’uomo. Perché costruire una casa maestosa, a meno che tu non intenda abitarla? Perché costruire una casa dei sogni e non "abitarla"? Questo è il segreto di coloro che si trovano svegli a letto mentre sognano cose vere. Loro sanno come vivere nei loro sogni finché, nella realtà, i fatti si manifestano. L’uomo, per mezzo di un controllato sogno ad occhi aperti, può predeterminare il proprio futuro. Questa attività d’immaginazione, di vivere nel sentimento del desiderio esaudito, conduce l’uomo attraverso un ponte che conduce alla realizzazione del sogno. Se noi viviamo nel sogno — Pensando da esso, e non ad esso — allora il potere creativo dell’immaginazione risponderà alla nostra fantasia avventurosa, e il desiderio soddisfatto irromperà su di noi e ci prenderà di sorpresa. L’uomo è tutto immaginazione; quindi, l’uomo deve essere dove lui è nell’immaginazione, per la sua immaginazione è lui stesso. Realizzare che l’immaginazione non è qualcosa di legato ai sensi o racchiuso nel confine spaziale del corpo è più importante. Sebbene l’uomo si muova nello spazio attraverso il movimento del proprio corpo fisico, non è così limitato. Può muoversi anche attraverso un cambiamento di consapevolezza. Tuttavia nella scena reale sulla quale si basa la vista, l’uomo può essere testimone di qualcosa di mai sperimentato. Egli può sempre rimuovere la montagna se riesce a ribaltare il proprio concetto di ciò che la vita dovrebbe essere. Questa abilità di spostare mentalmente le cose da come sono a come dovrebbero essere, è una delle scoperte più importanti che l’uomo possa fare. Essa manifesta l’uomo come centro di immaginazione, con poteri d’intervento che gli permettono di alterare il corso degli eventi osservati, passando di successo in successo attraverso una serie di trasformazioni mentali della natura, degli altri e di sé stesso. Per anni un medico e la propria moglie hanno sognato la loro dimora signorile, ma fino a quando non hanno immaginato di vivervi, non l’hanno manifestata nella realtà. Questa è la loro storia: "Una quindicina di anni fa, la signora M. e io acquistammo un appezzamento di terreno su cui costruimmo un edificio di due piani che ospita il nostro ufficio e la nostra abitazione. Abbiamo lasciato un ampio spazio nell’appezzamento di terreno per costruire un appartamento, se e quando le nostre finanze lo avrebbero permesso. In tutti quegli anni noi eravamo impegnati a pagare il nostro mutuo e alla fine di quel periodo non avevamo soldi aggiuntivi per la nostra tanto desiderata costruzione. E’ vero che avevamo accantonato un ampio risparmio che significava sicurezza per il nostro lavoro, usare una parte di esso per la nuova costruzione avrebbe significato mettere a rischio la nostra sicurezza.
"Ma il tuo insegnamento risvegliò in me un nuovo concetto che coraggiosamente ci suggeriva che avremmo potuto avere quello che più desideravamo attraverso l’uso controllato della nostra immaginazione, questo realizzando un desiderio nella convinzione di non avere bisogno di aggiungere soldi. Decidemmo di testare dimenticando i soldi e concentrando la nostra attenzione sulla cosa desiderata in questo mondo, la costruzione del nuovo appartamento. "Con questo principio nella mente, noi mentalmente costruimmo il nuovo edificio così come lo volevamo, disegnando realmente i piani fisici così da poter meglio formulare la nostra immagine mentale della struttura completa. Non dimenticando di pensare alla conclusione (nel nostro caso, l’occupazione dell’edificio), abbiamo fatto molti viaggi fantasiosi nel nostro appartamento, affittando le unità ad immaginari affittuari, esaminando nel dettaglio ogni camera e godendo la sensazione di orgoglio per aver ricevuto le congratulazioni per avere realizzato una progettazione unica. Abbiamo portato dentro alla nostra scena immaginaria un’amica in particolare, chiamerò lei signora X, una signora che non vedevamo da tempo, socialmente ci aveva abbandonato perché trovava il nostro nuovo modo di pensare un po’ particolare. Nella nostra scena immaginaria, abbiamo parlato con lei dell’edificio chiedendole se le piacesse. Sentendo la sua voce distintamente, abbiamo avuto la sua risposta, "Dottore, penso che sia bello". "Un giorno, mentre parlavamo insieme del nostro edificio, mia moglie parlò di un imprenditore che aveva costruito molti appartamenti nel nostro quartiere. Sapevamo di lui solo per il nome che compariva sui cartelli adiacenti agli edifici in costruzione. Poi realizzammo che se noi stavamo vivendo il "finale" non avremmo dovuto cercare un imprenditore, e così prontamente abbiamo dimenticato questo aspetto. Continuando con questi esercizi d’immaginazione quotidiana per diverse settimane abbiamo avvertito queste due cose, ci eravamo fusi col nostro desiderio e avevamo vissuto con successo il finale. "Un giorno uno sconosciuto entrò nel nostro ufficio e identificò sé stesso come l’imprenditore menzionato settimane prima da mia moglie. Scusandosi disse, non so perché mi sono fermato qui, io di solito non cerco le persone, solitamente è la gente che viene da me. Ci ha spiegato che era passato spesso dal nostro ufficio e si chiedeva come mai non ci fosse un appartamento nell’angolo dell’appezzamento di terreno. Gli abbiamo detto che ci sarebbe piaciuto molto avere quell’edificio ma che non avevamo soldi per il progetto, non avevamo nemmeno le poche centinaia di dollari che sarebbero stati necessari per disegnarlo. La nostra risposta negativa non lo turbò e apparentemente sembrava come costretto nel ruolo, iniziò ad immaginare ed escogitare strade e mezzi per effettuare il lavoro, senza che noi gli chiedessimo qualcosa o lo incoraggiassimo. Dimenticato l’episodio, siamo rimasti piuttosto sorpresi quando pochi giorni dopo questo uomo chiamò, informandoci che il piano era completato e che l’edificio proposto ci sarebbe costato trentamila dollari! Lo abbiamo gentilmente ringraziato ma non abbiamo accettato. Sapevamo di avere vissuto con l’immaginazione la fine dell’edificio completato e che l’immaginazione avrebbe assemblato l’edificio perfettamente senza nessuna assistenza esterna da parte nostra.
Così, non ci siamo sorpresi quando l’imprenditore ci ha chiamato ancora il giorno dopo per dirci che aveva trovato una serie di progetti nei suoi archivi che si adattavano perfettamente alle nostre esigenze con poche modifiche. Di questo, venimmo informati, ci avrebbe risparmiato l’onorario dell’architetto per i nuovi progetti. Ringraziammo ancora ma ancora una volta non accettammo. "La logica avrebbe suggerito che una risposta così negativa da parte nostra avrebbe completamente messo fine alla questione. Invece, due giorni dopo, l’imprenditore chiamò ancora annunciando la novità, cioè che aveva individuato una società finanziaria disposta a coprire il prestito necessario, a eccezione di poche migliaia di dollari. Suonò incredibile, ma noi non accettammo ancora. Ricordavamo che l’edificio sarebbe stato costruito e affittato, e nella nostra immaginazione non avevamo speso un soldo per la costruzione. Il seguito di questo racconto assomiglia alla storia di "Alice nel paese delle meraviglie", l’imprenditore venne il giorno dopo nel nostro ufficio e disse, presentandolo come un dono, state per avere la nuova costruzione comunque. Ho deciso io stesso di finanziare il prestito. Se vi fa piacere, il mio avvocato redigerà le carte, e voi mi pagherete attraverso gli utili degli affitti. Questa volta accettammo! Firmammo i fogli e iniziammo immediatamente la costruzione. La maggior parte delle unità abitative furono affittate prima del completamento dell’edificio, e al termine dei lavori tutti tranne uno furono occupati. Eravamo così eccitati dagli eventi apparentemente miracolosi degli ultimi mesi che per un po’ non abbiamo capito questo apparente "difetto" nel nostro quadro immaginario. Ma sapendo quello che avevamo già compiuto attraverso il potere dell’immaginazione, abbiamo subito pensato a un’altra scena immaginaria. Questa volta, al posto di vedere gli incontri nelle abitazioni e sentire le parole "ok, lo prendiamo", abbiamo immaginato le visite agli affittuari che stavano già negli appartamenti. Abbiamo permesso loro di mostrarci le stanze e abbiamo ascoltato i loro commenti di contentezza e soddisfazione tre giorni dopo che l’appartamento è stato affittato. Il nostro scenario immaginato in origine si era oggettivato in ogni dettaglio tranne uno, e quell’uno divenne realtà quando, un mese dopo, la nostra amica, la signora X, ci sorprese con una visita attesa da tempo, esprimendo il suo desiderio di vedere il nostro nuovo edificio. Glielo mostrammo volentieri e al termine del giro abbiamo sentito lei pronunciare quanto avevamo immaginato molte settimane prima, con enfasi su ogni parola ha detto: "Dottore, penso che sia bello". "Il nostro sogno di quindici anni fu realizzato. E noi sappiamo, adesso, che avrebbe potuto essere realizzato in qualsiasi momento in questi quindici anni, se avessimo conosciuto il segreto dell’immaginare e del come "vivere la fine" del desiderio. Ma ora è stato realizzato, il nostro unico grande desiderio ha preso forma senza spendere un solo centesimo dei nostri soldi". Dr. M. Per mezzo di un sogno – un sogno ad occhi aperti controllato – il dottore e sua moglie hanno creato la realtà. Hanno imparato a vivere nella loro casa dei sogni, e adesso la vivono nei fatti. Anche se apparentemente l’aiuto è venuto dal di fuori, il corso degli eventi è stato determinato dall’attività immaginativa del Dottore e di sua moglie. I partecipanti sono stati coinvolti nella scena immaginaria perché era strettamente necessario che ci fossero. La loro struttura immaginale richiedeva lo loro presenza.
"Tutte le cose per Legge Divina si mescolano le une dentro le altre." [Percy Bysshe Shelley, "Love’s Philosophy"] La storia che segue illustra il modo in cui una signora ha preparato la sua "abitazione signorile" attraverso l’immaginazione dormendo in essa – o dimorando in essa. "Qualche mese fa, mio marito decise di mettere la nostra casa in vendita. Lo scopo principale dello spostamento che avevamo discusso più volte era quello di trovare una casa abbastanza grande per noi due, mia madre e mia zia, oltre a dieci gatti, tre cani e un pappagallo. Che ci crediate o no, è stata un’idea di mio marito, lui amava mia madre e mia zia e siccome io ero a casa loro la maggior parte del tempo pensai, perché non vivere insieme e pagare così una sola imposta fiscale? L’idea mia piaceva tremendamente ma, dato che insistetti particolarmente sulla questione della privacy di tutti gli interessati, sapevo bene che questa nuova casa avrebbe dovuto avere posizione, disposizione e dimensioni davvero eccezionali. Dunque al momento ero indecisa se vendere o meno la nostra attuale casa, ma non ci ragionai, perché sapevo abbastanza bene per esperienza nell’immaginazione che la nostra casa non sarebbe stata venduta fino a quando non avessi smesso di "dormirvi dentro". Due mesi e quattro o cinque agenti immobiliari, mio marito aveva "abbandonato" la vendita della nostra casa e lo stesso fecero gli agenti immobiliari. A questo punto convinsi me stessa di volere il cambiamento e così per quattro notti, nella mia immaginazione, andai a dormire nel tipo di casa che avrei voluto possedere. Il quinto giorno mio marito ebbe un appuntamento a casa di un amico e mentre era lì, incontrò uno sconosciuto che era alla ricerca di una casa in collina. Ovviamente gli fu mostrata la nostra casa e lui, dopo averla attraversata una volta, disse "la comprerò". Questo fatto non fu gradito dagli agenti immobiliari, ma per me era tutto a posto, e così fui contento di tenere il mandato in famiglia! Ci siamo trasferiti in dieci giorni poi siamo stati con mia madre durante il tempo necessario per trovare la nostra nuova casa. "Abbiamo elencato le nostre esigenze solo ad ogni agente del Sunset Strip (perché non avrei voluto abbandonare la zona) e ognuno di loro, senza eccezione, ci ha detto che eravamo due folli. E’ del tutto impossibile, dicevano, trovare una casa più vecchia in stile inglese con due soggiorni indipendenti, appartamenti separati, una biblioteca, costruita su una collinetta pianeggiante con un terreno sufficiente per collocare un recinto per cani di grossa taglia, in più situato in una zona particolare. Quando abbiamo detto loro il prezzo che avremmo voluto pagare per questa casa loro si rattristarono. "Dissi che non era quello che andavamo cercando. Volevamo pannelli di legno in tutta la casa, un grande caminetto, una magnifica vista e possibilmente isolato, senza vicini in prossimità. A questo punto l’agente donna ridacchiava nervosamente ricordandomi che una casa simile non esisteva e se ci fosse stata, il proprietario avrebbe preteso una somma cinque volte superiore a quella che avremmo voluto pagare. Ma io sapevo che quella casa esisteva perché la mia immaginazione, là ci avevo dormito, e se io sono la mia immaginazione, allora là io sono stato a dormire.
"La seconda settimana visitammo cinque uffici immobiliari, il signore del sesto ufficio stava guardando in maniera leggermente strana quando uno dei suoi soci che non aveva parlato fino a quel momento disse, "Perché non mostrare loro il posto su King’s Road?". Un terzo partner in ufficio sorrise con amarezza e disse: "Questa proprietà non è nemmeno elencata. E poi la vecchia signora ti butterebbe fuori dalla proprietà. Lassù ha due acri e sai bene che lei non vorrebbe dividerli." "Beh, io non sapevo che non li avrebbe divisi, ma il mio interesse suscitò dal nome della via perché quella particolare area mi era sempre piaciuta più di tutte le altre. Così io chiesi di dare uno sguardo per curiosità. Andammo su per una strada puoi ci fermammo in una strada privata, ci avvicinammo a una grande casa a due piani costruita con legno di sequoia e mattoni in stile inglese, circondata da alberi ad alto fusto, situata in disparte e distaccata dalla propria collinetta, con vista sulla città sottostante da tutte le sue molte finestre. Sentivo un’emozione particolare mentre camminavamo verso la porta, poi siamo stati accolti da una donna deliziosa che gentilmente ci ha fatto entrare. "Credo di non avere respirato per un minuto o due quando entrai nella stanza più raffinata che mai avessi visto. Le solide mura di sequoia e il mattone di un grande camino che saliva a un’altezza di 8,5 metri, terminante in un soffitto a volta tenuto insieme da enormi travi di sequoia. La camera era fantastica, quasi potevo sentire le canzoni di Natale provenienti dal balcone della sala da pranzo al primo piano che dava sul soggiorno. Una grande finestra dava la visione del cielo, montagne, e la città lontana al di sotto, le bellissime mura di antiche sequoie risplendevano alla luce del sole. Ci mostrarono poi un ampio appartamento al piano inferiore con libreria collegata, ingresso indipendente e cortile interno separato. Due scale conducevano in alto in una lunga anticamera che si apriva verso due separate camere da letto e relativi bagni, e alla fine dell’anticamera c’era, sì, un secondo soggiorno aperto verso un secondo cortile interno recintato da alberi e sequoie. "Costruito su due ettari di splendidi giardini, iniziai a capire cosa volesse dire l’agente immobiliare affermando che la proprietaria non voleva dividere il terreno, perché su un acro c’era una grande piscina completamente separata dalla casa principale ma senza dubbio appartenente ad essa. Sembrava, infatti, essere una situazione impossibile perché non volevamo due acri di proprietà fortemente tassabili e in più una piscina isolata dalla casa. "Prima di andarcene camminai attraverso quel magnifico salone, andando ancora una volta sulla scala nel balcone della sala da pranzo. Mi voltai e guardando in basso vidi mio marito in piedi davanti al camino, la pipa in mano, con un’espressione di perfetta soddisfazione sul suo volto. Misi le mani sulla ringhiera del balcone e lo guardai per un attimo. "Quando tornammo nell’ufficio immobiliare i tre agenti stavano per chiudere, ma mio marito li trattenne dicendo, "Lasciaci fare un’offerta comunque, potrebbe dividere la proprietà. Che abbiamo da perdere?" Un agente lasciò l’ufficio senza dire una parola. Un altro disse, "l’idea è ridicola". L’agente col quale inizialmente parlammo disse, "Lascia perdere, è un sogno".
Mio marito non si irrita facilmente ma quando accade non esiste persona più caparbia di lui. Ora era davvero irritato. Si sedette, sbatté la mano sulla scrivania e tuonò, presentare offerte è il vostro compito, non è vero? Loro concordarono che era così e promisero di presentare la nostra offerta alla proprietaria. "Ce ne andammo e quella notte, nella mia immaginazione, mi trovavo su quel balcone della sala da pranzo e guardavo mio marito che stava in piedi davanti al caminetto. Lui mi guardò e disse: "Beh, tesoro, ti piace la nostra nuova casa?" Io risposi, "mi piace". Continuai a guardare la bella camera e mio marito dentro essa e "sentii" la ringhiera del balcone stretta tra le mie mani fino a quando non mi addormentai. "Il giorno dopo, mentre eravamo a cena in casa di mia madre, il telefono squillò e l’agente, con voce incredula, mi informò che avevamo appena acquistato una casa. Il proprietario aveva diviso là proprietà a metà, dandoci così la casa e l’acro relativo per il prezzo che avevamo offerto." ...J.R.B. "... i sognatori spesso si trovano a letto svegli, mentre sognano cose vere" [William Shakespeare, "Romeo e Giulietta"] Bisogna adottare o la via dell’immaginazione o la via dei sensi. Nessun compromesso o la neutralità è possibile. "Chi non è con me è contro di me" [Matteo 12:30, Luca 11:23]. Quando l’uomo alla fine si identifica con la sua immaginazione piuttosto che con i suoi sensi ha finalmente scoperto il nucleo della realtà. Sono stato spesso messo in guardia da sedicenti "realisti", sul fatto che l’uomo non potrà mai realizzare il suo sogno semplicemente immaginando che sia già qui. Eppure l’uomo può proprio realizzare il suo sogno semplicemente immaginando che sia già realtà. Questo è esattamente ciò che questa raccolta di storie dimostra. Se solo gli uomini fossero disposti a vivere l’immaginazione nel sentimento del desiderio soddisfatto, avanzando con fiducia nel loro sogno lucido, allora il potere dell’immaginazione risponderebbe alla loro fantasia avventurosa e il desiderio esaudito irromperebbe su di loro e li prenderebbe di sorpresa. Niente è più bello delle cose che accadono ogni giorno all’uomo che dispone di immaginazione sufficientemente lucida da realizzare i suoi prodigi . Osserva la tua attività immaginativa. Immagina il meglio del meglio che puoi e crea un mondo migliore per te stesso e per gli altri. Vivi come se il desiderio fosse già esaudito anche se deve ancora accadere, così facendo accorcerai il tempo di attesa della realizzazione del desiderio. Il mondo è immaginazione, non meccanicistico. L’attività immaginativa – e non un cieco destino - determina il corso della storia.
Capitolo 3 Torna indietro " Oh, lasciate che la vostra immaginazione faccia girare la grande ruota all’indietro, fino a trovare Troia non bruciata." [— (Sir) John Collings Squire, "The Birds"] "Tutta la vita è, in ogni età, nient’altro che la soluzione continua di continui falsi problemi." — H. G. Wells Lo stato perfettamente stabile o statico è sempre irraggiungibile. Il raggiungimento del fine, oggettivamente, realizza sempre qualcosa che va al di là del fine che l’individuo inizialmente si era prefissato. Questo, a sua volta, crea una nuova situazione di conflitto interiore, che necessita di nuove soluzioni che forzano l’uomo lungo il sentiero dell’evoluzione creativa. "Il suo tocco è infinito e dona realizzazione a tutto." [George Meredith, "Hymn to Colour"] Gli eventi di oggi sono destinati a turbare l’ordine stabilito ieri. L’immaginazione immancabilmente attiva creativamente, turba una pre-esistente pace della mente. Ci si può chiedere come sia possibile cambiare ciò che sembrano essere inalterabili fatti del passato, per esempio rappresentando altri a noi stessi come migliori di quello che realmente erano, riscrivendo mentalmente una lettera per renderla conforme ai nostri desideri, rivedendo la scena di un incidente o il colloquio con il datore di lavoro e così via. Ma ricorda le mie affermazioni inerenti l’immaginazione: immaginare modifica la realtà. Ciò che si può fare, si può disfare. Costruire una vita partendo da immagini fornite dalla memoria non è solo conservativo ma è anche creativamente trasformativo quando si altera una situazione che è già in essere. La parabola dell’amministratore disonesto [Luca 16:1-8] dà la risposta a questa domanda. Siamo in grado di cambiare il nostro mondo per mezzo di una pratica "illegale" d’immaginazione, per mezzo di una falsificazione mentale dei fatti - vale a dire, per mezzo di un’alterazione, di una modifica intenzionale nell’immaginazione di ciò che abbiamo vissuto. Tutto questo viene fatto nella propria immaginazione. Questa è una forma di menzogna che non solo non è condannata, ma è approvata nel Vangelo. Per mezzo di tale menzogna un uomo distrugge le cause del male e acquisisce amici, la potenza di questa correzione si esprime attraverso gli alti elogi che l’ingiusto amministratore ricevette dal proprio padrone, meritando la sua fiducia. Siccome l’immaginazione crea la realtà, noi possiamo apportare modifiche alla fine e rivedere una scena che altrimenti sarebbe stata inaccettabile. Impariamo a distinguere tra l’uomo – che è tutta immaginazione – e gli stati in cui può entrare. Un amministratore disonesto, vedendo il pericolo in un altro, rappresenterà l’altro a sé stesso come lui avrebbe dovuto vederlo. Se avesse avuto lui stesso il bisogno avrebbe dovuto fondere il sogno nella propria immaginazione, immaginare quello che lui avrebbe visto, come le cose gli sarebbero sembrate e come la gente avrebbe agito. Poi in questo stato si sarebbe dovuto addormentare provando, sentendo nel modo che si sarebbe aspettato da tali circostanze. Vorrei che tutte le persone del Signore fossero amministratori disonesti, che falsificassero mentalmente i fatti della vita così da consegnare sempre nuove persone, affinché il cambiamento mentale vada avanti finché il nuovo modello non sia completamente realizzato.
Il nostro futuro è la nostra attività immaginativa nella sua marcia creativa. Immagina il meglio che poi immaginare. Rivedere il passato significa ricostruirlo con un nuovo contenuto. Bisognerebbe quotidianamente rivivere il giorno così come si sarebbe voluto viverlo, rivedendo le scene per renderle conformi ai propri ideali. Per esempio, supponiamo che la posta di oggi abbia portato cattive notizie. Rivedi la lettera. Riscrivila mentalmente e rendila conforme alle notizie che avresti voluto ricevere. Poi, nell’immaginazione, una volta letta e riveduta la lettera più e più volte si risveglierà la naturalezza e le azioni immaginate diverranno fatti non appena ci sentiremo naturali nell’azione. Questa è l’essenza della revisione, la revisione che si esprime nella negazione. Questo è esattamente ciò che fece F.B.: "Verso la fine del luglio scrissi a un agente immobiliare del mio desiderio di vendere un pezzo di terra che per me era un peso finanziario. Nella sua risposta negativa elencò tutte le ragioni per cui le vendite erano a un punto morto in quella zona, previde un periodo di depressione economica fino alla prima parte dell’anno. "Ricevetti la sua lettera martedì, e, nella mia immaginazione, la riscrissi con parole indicanti che l’agente era impaziente di prendere il mio annuncio. Lessi la lettera rivista più e più volte, estesi la scena immaginata usando il tuo tema delle Quattro Potenze Uniche della nostra immaginazione. Dal tuo libro "Semina e Raccolto" il Produttore, l’Autore, il Direttore e l’Attore. Nella mia scena immaginale io suggerii il tema, "Il lotto viene venduto per un profitto". Come autore scrissi questa semplice scena per il mio implicito soddisfacimento: in piedi nell’ufficio immobiliare, tesi la mano all’agente il quale disse: "Grazie, signore", e lui rispose: "E’ stato un piacere fare affari con voi". Come direttore feci le prove a me stesso come attore finché quella scena non diventò vivida reale e sentii il sollievo che sarebbe stato mio se il fardello fosse stato rimosso. "Tre giorni dopo, l’agente al quale inizialmente scrissi mi telefonò dicendo che aveva un acconto per il mio lotto al prezzo che avevo specificato. Firmai i fogli nel suo ufficio il giorno dopo, mi tese la mano e disse, "Grazie, signore". L’agente replicò, "E stato un piacere fare affari con voi". "Cinque giorni dopo costruii e recitai una scena immaginata, diventò realtà fisica, precisamente parola per parola, esattamente come nella mia immaginazione. La sensazione di sollievo e di gioia arrivarono, non tanto dalla vendita di proprietà, ma dalla prova incontrovertibile che la mia scena immaginata aveva preso forma."...F.B. Se la cosa compiuta era tutto, che futilità! Ma F.B. scoprì un potere dentro di sé che consapevolmente può creare circostanze. Falsificando mentalmente i fatti della vita l’uomo si sposta dalla reazione passiva alla creazione attiva; questo blocca la ruota delle ricorrenze e costruisce un futuro cumulativamente espansivo. Se l’uomo non sempre riesce nel proprio intento di creazione è perché non riesce ad essere fedele alla propria visione, oppure pensa a quello che vuole piuttosto che al proprio desiderio soddisfatto. L’uomo è una straordinaria sintesi, in parte legato dai propri sensi e in parte libero di sognare che i propri conflitti interni siano perenni. Lo stato di conflitto dell’individuo si esprime nella società.
La vita è un’avventura romantica. Per vivere creativamente, immaginando nuove soluzioni a problemi sempre più complessi è di gran lunga più nobile che reprimere o uccidere il desiderio. Tutto ciò che è desiderato può essere immaginato all’interno dell’esistenza. "Vorresti essere in un sogno, senza tuttavia dormire?" [John Bunyan, "Il Progresso del Pellegrino"]. Prova a rivedere il tuo giorno ogni notte prima di addormentarti. Cercate di visualizzare con chiarezza ed entra nella scena riveduta che sarebbe la soluzione immaginaria del tuo problema. La struttura immaginaria rivista può avere una grande influenza sugli altri, ma questo non deve preoccuparti. L’"altro", influenzato nella storia che segue è profondamente grato per questa tua influenza. L.S.E. scrive: "Lo scorso agosto, durante un "appuntamento al buio" ho incontrato l’uomo che volli sposare. Questo a volte succede, ed è successo a me. Lui aveva tutto quello che desideravo da un marito. Due giorni dopo quella incantevole serata, a causa del mio lavoro si era reso necessario cambiare il mio luogo di residenza, e quella stessa settimana l’amico comune che mi aveva presentato a questo uomo si allontanò dalla città. Mi resi conto che l’uomo che avevo incontrato probabilmente non sapeva del mio nuovo indirizzo e, francamente, non ero sicura che conoscesse il mio nome. "Dopo la tua ultima lezione ti ho parlato di questa situazione. Nonostante abbia avuto altri incontri non dimenticai quest’uomo. La tua lezione era basata sulla revisione della giornata; e dopo avere parlato con te decisi di rivedere il mio giorno, ogni giorno. Quella notte, prima di andare a dormire, sentii di essere in un letto diverso, nella mia casa, come una donna sposata, e non come una ragazza single che lavorava condividendo un appartamento con altre tre ragazze. Immaginai di rigirare nella mia mano sinistra una fede nuziale, dicendo più e più volte a me stessa, "E’ meraviglioso! Io sono davvero Mrs. J.E.!" e un attimo prima mi sono lasciata andare ad un sogno ad occhi aperti. "Ripetei questa scena immaginaria per un mese, notte dopo notte. La prima settimana di ottobre lui mi trovò. Nel nostro secondo incontro capii che i miei sogni erano stati creati correttamente. Il tuo insegnamento ci dice di vivere la realizzazione del nostro desiderio fino a che quest’ultimo non diventa un fatto compiuto, così sebbene non sapessi cosa lui provasse per me io continuai, notte dopo notte, a vivere il sentimento del mio sogno realizzato. "I risultati? In novembre lui si propose. In Gennaio annunciammo il nostro fidanzamento e in maggio ci sposammo. La parte più bella di tutto questo, tuttavia, è che sono più felice di quanto avessi mai sognato; e nel mio cuore sento che lo è anche lui." ...Mrs. J.E. Usando la sua immaginazione profondamente invece che in modo tradizionale, costruendo il suo mondo di puri sogni di fantasia piuttosto che utilizzare immagini fornite dalla memoria l’hanno portata alla realizzazione del suo sogno. Il buon senso avrebbe suggerito di usare immagini fornite dalla memoria, ma così facendo avrebbe perpetuato l’elemento "mancanza" della sua vita. L’immaginazione ha creato quello che lei desiderava con la fantasia nel suo sogno.
Ognuno deve vivere completamente a livello d’immaginazione, questa azione deve essere consapevolmente e ponderatamente intrapresa. "...Amanti e pazzi hanno cervelli ribollenti, sono tali forme di fantasia che percepiscono di più della fredda logica della comprensione." [William Shakespeare, "A Midsummer Night’s Dream"] Se il nostro tempo dedicato alla revisione sarà speso bene non dovremo preoccuparci dei risultati, le nostre speranze più care saranno realizzate. "Arte tu reale, Terra? Sono io? Nel sogno di chi esistiamo?..." [approx., Frank Kendon, "Il Pezzo di Tempo"] In qualsiasi cosa non c’è nulla di permanente. Entrambi, presente e passato, continuano a esistere solo perché sostenuti da "immaginazione" a qualche livello; e una trasformazione radicale della vita è sempre possibile attraverso la revisione da parte dell’uomo della parte indesiderata. Nella sua lettera, Mr. R.S. parla dell’aspetto influenza: "Durante la tua serie di incontri sono emerse difficoltà nelle riscossioni in una delle mie deleghe. La sicurezza, una casa e il terreno, erano trascurati e malandati. I proprietari apparentemente spendevano i loro soldi nei bar mentre le loro due piccole bambine, di età nove e diciassette anni, furono notevolmente trascurate. Tuttavia, dimenticando le apparenze, iniziai a rivedere la situazione. Nella mia immaginazione guidai mia moglie oltre la proprietà e le dissi, "non è bello il giardino? E’ così ordinato e curato. Queste persone veramente mostrano il loro amore per la loro casa. Questo è un contratto del quale non ci dovremo preoccupare. "Io volevo "vedere" la casa e tutto il resto così come avrei voluto vederlo — un posto tanto piacevole, mi ha dato una calda sensazione di piacere. Ogni volta che il pensiero di quella proprietà mi giungeva, la scena immaginata si ripeteva. "Dopo avere praticato questa revisione per un certo tempo, la donna che viveva nella casa ebbe un incidente d’auto; nel frattempo che si trovava in ospedale suo marito scomparve. I bambini furono curati dai vicini. Io fui tentato di visitare la madre nell’ospedale per fornirle assistenza, qualora fosse necessaria. Ma come poteva essere accaduto dato che nella mia scena immaginaria lei e la sua famiglia erano felici, avevano successo ed erano contenti? Così io non feci nulla tranne la mia revisione quotidiana. Poco dopo avere lasciato l’ospedale, anche la donna e le sue due figlie scomparirono. I pagamenti furono inviati alla proprietà e alcuni mesi dopo lei riapparve con un certificato di matrimonio e un nuovo marito. Mentre scrivo tutti i pagamenti sono già stati eseguiti. Le due bambine sono ovviamente felici e ben curate, e una stanza è stata aggiunta alla proprietà dai proprietari dando al nostro deposito ipotecario sicurezza aggiuntiva. "E stato bello risolvere il mio problema senza minacce, parole poco gentili, sfratto, e senza preoccuparsi delle bambine, ma nella mia immaginazione c’era qualcosa che aveva inviato quella donna in ospedale?" ...R.S. Qualsiasi attività immaginativa che acquisisca intensità attraverso la nostra attenzione concentrata alla chiarezza del risultato desiderato tende a traboccare in regioni al di là di dove ci troviamo; ma dobbiamo lasciare che si prenda cura di tale attività immaginativa.
E’ meravigliosamente pieno di risorse di adattamento e di mezzi di regolazione per realizzare se stesso. Una volta che pensiamo in termini di influenza piuttosto che di chiarezza del fine desiderato, lo sforzo di immaginazione diventa uno sforzo di volontà e la grande arte di immaginare è snaturata in tirannia. Il passato sepolto solitamente è più in profondità di quanto la nostra mente di superficie possa scandagliare. Ma fortunatamente, per questa signora, lei ha ricordato e provato che il passato "fatto" può anche essere "disfatto" attraverso la revisione. "Per trentanove anni ho sofferto il mal di schiena. I dolori andavano e venivano ma non mi hanno mai lasciato completamente. La situazione migliorava nel momento in cui usavo il trattamento medico costantemente; il dottore avrebbe voluto posizionare l’anca nella posizione giusta per il movimento ma il dolore non se ne voleva andare. Una notte sentii te parlare di revisione e chiesi per me stesso se una condizione presente da circa quarant’anni fosse rivedibile. Ricordo che all’età di tre o quattro anni caddi indietro da una grande altalena e quella volta mi feci molto male a causa di un serio infortunio all’anca. Da quel momento io non fui mai completamente libero dal dolore e pagai molti soldi per migliorare la condizione, senza però trarne profitto. "Quest’anno, durante il mese di agosto, il dolore si fece più intenso e una notte decisi di testare me stesso di tentare di rivedere l’antico incidente che è stato la causa di tanto dolore e costose spese mediche nella maggior parte della mia vita adulta. Molte notti prima sentii me stesso indietro nell’età del gioco infantile. Riuscii. Una notte, realmente sentii me stesso su quell’altalena avvertii il vento, come se l’altalena fosse salita più in alto. Non appena l’altalena scese, io saltai in avanti atterrando solidamente e facilmente sui miei piedi. Nell’azioni immaginata i corsi verso mia madre e insistette nel venire a vedere cosa io stessi facendo. Così lo feci ancora, saltando giù dall’altalena e atterrando in sicurezza sui miei piedi. Ripetei questa azione immaginata molte volte fino a che non caddi nel sonno. "In due giorni il mio mal di schiena e all’anca iniziarono a regredire in due mesi il dolore per me non esisteva più. Una condizione che mi aveva afflitto per più di 39 anni, che era costato una piccola fortuna nel tentativo di curare, non esisteva più." …L.H. E’ al colpo di forbici della revisione che dobbiamo l’eccellenza del risultato. L’uomo e il suo passato sono una struttura continua. Questa struttura contiene tutto del passato che è stato conservato e tuttora opera al di sotto della soglia dei suoi sensi per influenzare il presente e il futuro della sua vita. Il tutto sta portando tutti i suoi contenuti con sé stesso; qualunque alterazione del contenuto produrrà un’alterazione nel presente e nel futuro. Il primo atto di rettifica o di cura è sempre "Rivedere". Se il passato può essere ricreato nel presente, alla stessa maniera può essere ricreato nel presente il passato rivisto. E così il passato Rivisto appare nel cuore della sua vita attuale; Non destino, ma un passato rivisto ha portato la sua fortuna. Ottiene risultati e compimento il test cruciale della vera immaginazione, e la tua fiducia nel potere dell’immaginazione di creare la realtà crescerà gradualmente attraverso i tuoi esperimenti con la revisione confrontata con l’esperienza. Solo con questo processo, con questo esperimento tu puoi realizzare il potenziale, la potenza della tua immaginazione risvegliata e controllata.
"Tu quanto devi al mio padrone?" Disse, "Cento barili d’olio". E lui gli disse, "Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta!" [Luca 16:5,6]. Questa parabola dell’amministratore disonesto ci spinge a falsificare mentalmente i fatti della vita, per modificare un tema già in essere. Per mezzo di tali falsità immaginate, un uomo "acquisisce gli amici" [Luca 16:9]. Quando ogni giorno finisce, rivedere mentalmente i fatti della vita e renderli conformi agli eventi degni di richiamo; il domani assumerà lo schema alterato e andate avanti a lungo fino a quando non siete giunti alla realizzazione degli obiettivi. Il lettore troverà proficuo seguire queste tracce, costruzione immaginaria di scene che implicano il desiderio adempiuto, e la partecipazione immaginativa in queste scene fino a quando i risultati nella realtà non sono stati raggiunti. Abbiamo a che fare con il segreto dell’immaginazione, in cui l’uomo è visto risvegliato in un mondo completamente soggetto al suo potere immaginativo. L’uomo può comprendere il susseguirsi di eventi abbastanza bene (la costruzione di un mondo a partire da immagini fornite da memoria) ma le cose rimangono come sono. Questo gli dà un senso di sicurezza nella stabilità delle cose. Tuttavia, la presenza in lui di un potere che si risveglia e diventa ciò che vuole, cambiando radicalmente la sua forma, il suo ambiente e le circostanze della vita, suscita in lui un senso di insicurezza, una terribile paura del futuro. Ora, "è giunto il momento di svegliarsi dal sonno" [Romani 13:11] e di porre fine a tutte le creazioni dell’uomo dormiente. Rivedere ogni giorno. " Lasciate che la vostra forte immaginazione possa far girare la grande ruota all’indietro fino alla città di Troia non bruciata." [— (Sir) John Collings Squire, "Gli uccelli"]
Capitolo 4 Non c’è finzione "La distinzione tra ciò che è reale e ciò che è immaginario è qualcosa che alla fine non può essere mantenuto... tutte le cose esistenti sono, in senso intelligibile, immaginarie." — John S. MacKenzie Non c’è finzione. Un’attività immaginativa può produrre effetti fisici, è essenzialmente immaginario. Per provare, verificare questo basta osservare le nostre attività immaginative e osservare per vedere se producono o meno corrispondenti effetti all’esterno. Se lo fanno, allora dobbiamo concludere che non vi è alcuna finzione. Il dramma immaginario di oggi — finzione — diventa il fatto di domani. Se abbiamo avuto questa visione più ampia di causalità, che cioè la causalità è mentale e non fisica, che i nostri stati mentali sono causa di effetti fisici, allora capiremmo la nostra responsabilità di creatore e immagineremmo solo il meglio che si possa immaginare. Una fiaba rappresentata nel palcoscenico della mente è ciò che causa gli eventi fisici della vita. Gli uomini credono che la realtà risieda nei solidi oggetti che lo circondano, che è in questo mondo che il dramma della vita prende origine, che gli eventi scaturiscano improvvisamente nell’esistenza, creato momento per momento di fatti fisici antecedenti. Ma la causalità non si trova nel mondo esterno dei fatti. Il dramma della vita si origina nell’immaginazione dell’uomo. Il vero atto di diventare avviene all’interno della fantasia dell’uomo, senza non è possibile. Le seguenti storie potrebbero definire la "causalità" come l’assemblaggio di stati mentali, che accadendo creano ciò che l’assemblaggio implica. La prefazione di Walter Lord’s "Una Notte da Ricordare" illustra la mia affermazione, "Immaginare crea realtà." "Nel 1898 un autore di nome Morgan Robertson, inventò un romanzo circa un immaginario transatlantico, molto più grande di qualsiasi che fosse mai stato costruito. Robertson ha caricato la sua nave con gente ricca e compiacente e poi ha distrutto la nave in una fredda sera aprile contro un iceberg. Questo in qualche modo ha dimostrato la frivolezza di ogni cosa, e in effetti il libro è stato chiamato "Frivolezza" l’anno in cui fu pubblicato dalla società di MF Mansfield. "Quattordici anni dopo, una compagnia di navigazione britannica dal nome della White Star Line, ha costruito una nave straordinariamente simile a quella del romanzo di Robertson. La nuova nave pesava 66.000 tonnellate; quella di Robertson era 70.000 tonnellate. "La vera nave era lunga 882,5 piedi, quella immaginaria era 800 piedi. Entrambe erano in grado di trasportare 3000 persone, entrambe avevano scialuppe di salvataggio solo per una parte dei passeggeri. Ma, questo non sembrava avere importanza perché entrambe le navi erano state classificate come "inaffondabili!"
"Il 19 aprile 1912 la nave reale lasciò il porto di Southampton per il suo viaggio inaugurale verso New York. Il carico comprendeva una copia di inestimabile valore del Rubaiyat di Omar Khayyam e una lista dei passeggeri per un valore di 250 milioni di dollari. Lungo la sua rotta nord urtò un iceberg e affondò in una fredda notte di aprile. "Robertson chiamò la propria nave Titan; la White Star Line chiamò la propria nave Titanic." Morgan Robertson sapeva che l’immaginazione creasse la realtà, che la fantasia di "oggi" sono i fatti di "domani", avrebbe scritto l’insolito "Frivolezza"? "Nel momento della tragica catastrofe", scrive Schopenhauer, "la convinzione che la vita sia un brutto sogno dal quale svegliarsi diventa più che mai viva" e i brutti sogni sono causati dall’attività immaginativa dell’umanità dormiente. Le attività immaginative possono essere distanti dalla loro manifestazione, quindi gli eventi non osservabili sono solo un’apparenza. Il nesso di causalità come si vede in questa tragedia è altrove nello spazio-tempo. Lontano dalla scena d’azione, invisibile a tutti era l’attività immaginale di Robertson, come uno scienziato in una camera di controllo che dirige il proprio missile guidato attraverso lo Spazio-Tempo. Chi dipinge, scrive un gioco o un libro Altri lo leggono mentre lui sta dormendo a letto Nell’altra parte del mondo, quando guardano La sua pagina il dormiente potrebbe anche essere morto; Che cosa ne sa della sua vita lontana non sentita? Cosa sa lui dei suoi pensieri che si stanno elevando, La sua vita è dare, o lottare Riguardo lui, un po’ cavillando, un po’ apprezzando? Eppure è più vivo, lui che dorme O il suo veloce spirito in qualche altro luogo, O il segno di altri posti, che tiene Attenzione fissa e il sonno dagli altri insegue? Qual è il "lui" - il "lui" che dorme, o "lui" Che il suo "lui" non può né sentire né vedere? — Samuel Butler Scrittori fantasiosi non comunicano la loro visione del mondo, ma i loro atteggiamenti che determinano la loro visione. Un po’ di tempo prima di Katherine Mansfield morisse, disse al suo amico Orage: "Nella vita ci sono tanti aspetti e atteggiamenti; gli aspetti cambiano con gli atteggiamenti... Possiamo cambiare il nostro atteggiamento, noi non dovremmo solo vedere la vita in maniera differente, ma la vita stessa dovrebbe divenire differente. La vita dovrebbe modificarsi perché noi stessi abbiamo subito un cambiamento nell’atteggiamento... La percezione di un nuovo modello è quello che io chiamo un atteggiamento creativo nei confronti della vita."
"Profeti", scrisse Blake, "nel senso moderno del termine, non sono mai esistiti. Jonah non era un profeta in senso moderno per la sua profezia di Nineveh fallita. Ogni uomo onesto è un profeta; egli si pronuncia sia su questioni private che pubbliche. Quindi: se farai così, questo sarà il risultato. Lui non dice mai, fai ciò che vuoi ma questa cosa accadrà. Il profeta è un veggente, non un dittatore arbitrario." La funzione del profeta non è quello di dirci cosa è inevitabile, ma dirci ciò che può essere costruito al di fuori delle attività immaginative che persistono. Il futuro è determinato dall’attività immaginativa umana, le attività nella loro marcia creativa, attività che possono essere viste nei "Vostri sogni e visioni di quando sei a letto" [Daniele 2:28]. " Tutto il popolo del Signore era profeta " [Numeri 11:29] nel vero senso della parola come questa ballerina che ora, dall’altezza del suo ideale realizzato, osserva punti più elevati che ancora devono essere scalati. Dopo che avrai letto questa storia capirai perché lui è così fiducioso di poter predeterminare ogni futuro che desidera e perché è altrettanto sicuro che altri daranno realtà a quello che altrimenti sarebbe un mero frutto della sua immaginazione, che nulla può esistere al di fuori dell’immaginazione ad un certo livello o ad un altro. Niente continua ad essere all’infuori di ciò che l’immaginazione supporta. "...La mente può produrre Sostanza, e la gente pianeti di loro stessi essendo luminosi come sono, dare respiro a forme che possono sopravvivere alla carne..." [Lord G. Byron] "La mia storia inizia così, all’età di diciannove anni ero un insegnante di danza, moderato successo, continuai così per quasi cinque anni. Al termine di questo periodo ho incontrato una ragazza che mi ha convinto a frequentare le tue conferenze. Il mio pensiero, dopo averti sentito dire che "Immaginare crea la realtà", fu che l’intera idea era ridicola. Tuttavia ho deciso di accettare la tua sfida e di provare a smentire la tua tesi. Comperai il tuo libro "Fuori da questo mondo" e l’ho letto molte volte. Ancora non convinto mi sono posto un obiettivo piuttosto ambizioso. La mia posizione attuale era quella di istruttore con l’Arthur Murray Dance Studio e il mio obiettivo ora era quello di possedere un franchising e di essere capo di un Arthur Murray studio! "Questa sembrava la cosa più improbabile del mondo, come franchising era estremamente difficile, ma oltre a questo fatto ero completamente senza i fondi necessari per iniziare una simile operazione. Ciò nonostante assunsi la sensazione del mio desiderio adempiuto notte dopo notte nella mia immaginazione, andai a dormire gestendo il mio studio. Tre settimane dopo un amico mi chiamò da Reno, Nevada. Lui ebbe il Murray Studio là e disse che per lui era troppo fare fronte a tutto. Mi ha offerto collaborazione e ne sono stato felice, così felice che a Reno sollecitai il denaro chiesto in prestito e immediatamente mi dimenticai di te e della tua storia sull’immaginazione! "Io e il mio partner lavorammo duro e ottenemmo successo, ma dopo un anno io non ero ancora soddisfatto, volevo di più. Iniziai a pensare a come ottenere un altro studio. Tutti i miei sforzi fallirono. Una notte, mentre andavo a riposare, ero inquieto e decisi di leggere.
Mentre guardavo la mia collezione di libri notai il tuo sottile libro, "Fuori da questo mondo". Pensai alle "sciocchezze" attraversate un anno prima, prima di ottenere il mio studio. OTTENERE IL PROPRIO STUDIO! Le parole nella mia mente mi elettrizzarono! Rilessi il libro quella notte e più avanti, nella mia immaginazione sentii la spinta per il buon lavoro che avevamo fatto a Reno e suggeriva l’acquisizione di un secondo studio siccome lui aveva una seconda locazione pronta per noi, se avessimo voluto espanderci. Ho rievocato questa scena immaginaria tutte le notti con successo. Tre settimane dopo la prima notte immaginativa, si materializzò quasi per filo e per segno. Il mio partner accetto il nuovo studio in Bakersfield e io ebbi il Reno Studio per me. In quel momento mi convinsi della verità del tuo insegnamento e non lo dimenticai più. "Ora volevo condividere questa meravigliosa conoscenza del potere dell’immaginazione col mio staff. Ho provato a raccontare loro le meraviglie che avrebbero potuto realizzare ma non fui ascoltato da molti nonostante uno straordinario avvenimento come conseguenza dei miei sforzi nel raccontare la storia. Un giovane insegnante mi ha detto che credeva alla mia storia, ma ha aggiunto che probabilmente tutto sarebbe comunque successo nel tempo. Insistette sul fatto che l’intera teoria non aveva senso ma affermò che se io avessi potuto dirgli qualcosa di incredibile che sarebbe successo e che lui avesse potuto vedere, allora lui ci avrebbe creduto. Accettai la sua sfida e così mi propose un test davvero fantastico. "Il Reno Studio è il più insignificante nell’ambito del Murray system a causa della scarsa popolazione della stessa città. Ci sono oltre trecento Murray Studios nel paese con popolazioni più numerose che forniscono quindi maggiori possibilità di affluenza. Questo era il mio test. Dissi all’insegnante che entro i successivi tre mesi, nel momento del convegno nazionale di danza, il piccolo Reno Studio sarebbe stato l’argomento principale di conversazione a tale convegno. Egli con calma dichiarò che questo era impossibile. "Quella notte, quando mi ritirai, sentii me stesso di fronte a un pubblico enorme. Stavo parlando della "Immaginazione Creativa" e sentii il nervosismo di essere davanti a un così vasto pubblico; ma provai anche la meravigliosa sensazione di una pubblica accettazione. Ho sentito un boato di applausi e come lasciai il palco vidi il signor Murray che si faceva avanti per stringermi la mano. Rievocai l’intera scena notte dopo notte. Cominciò ad assumere i "toni della realtà e capii che ero riuscito di nuovo! La mia scena immaginaria materializzata nei minimi dettagli. Il mio piccolo Reno Studio fu il "talk" della convention e io apparii sul palco proprio come feci nella mia immaginazione. Ma anche dopo questo avvenimento incredibile ma vero, il giovane insegnante che mi lanciò la sfida non si convinse. Disse che tutto era accaduto in modo troppo naturale! Disse che sarebbe accaduto in ogni caso! Non mi dispiacque il suo atteggiamento perché la sua sfida mi diede un’altra opportunità per provare, almeno a me stesso, che immaginare crea realtà. Da quel momento in poi, continuai con la mia ambizione di possedere il più grande Arthur Murray Dance Studio del mondo! Notte dopo notte, nella mia immaginazione, sentii me stesso accettare uno franchising studio in una grande città.
In tre settimane Mr. Murray mi chiamò e mi offrì uno studio in una città di un milione e mezzo di abitanti! Ora il mio obiettivo era quello di rendere il mio studio il più grande di tutto il sistema. E, certamente, ‘sapevo che sarebbe accaduto, attraverso la mia immaginazione’!" ...E.O.L., Jr. "Immaginare", scrive Douglas Fawcett, può essere difficile da afferrare, essendo come "argento vivo" svanisce in ciascuna delle sue metamorfosi e mostra così la sua magia di trasformazione. "Al di là del fatto fisico dobbiamo guardare all’immaginazione che lo ha causato. Per un anno EOL, Jr. si perse nella sua metamorfosi, ma per fortuna si ricordò le "sciocchezze senza senso" attraverso le quali era passato prima di ottenere il proprio studio... e rileggere il libro. Gli atti immaginativi a livello umano hanno bisogno di un certo intervallo di tempo per svilupparsi ma gli atti immaginativi, se indirizzati fuori o bloccati nel seno di un eremita, si realizzeranno in tempo. Mettiti alla prova, se non altro per curiosità. Scoprirai il che il "Profeta" è la tua immaginazione e scoprirai che "non c’è finzione". "Non dovremmo mai essere certi che non era una donna a pigiare il torchio che ha iniziato quel sottile cambiamento nella mente degli uomini... o che la passione, a causa della quale molti paesi sono stati dati alla spada, non ha inizio nella mente di qualche pastorello, illuminando i suoi occhi per un momento prima che corresse per la sua strada." — William Butler Yeats Non c’è finzione. Immaginando si compie in quello che poi nella nostra vita diventa. "E ora ve lo dico prima che avvenga, perché quando essa avrà luogo, voi possiate credere." [John 14:29] I Greci avevano ragione: " Gli Dei sono giunti a noi nelle sembianze di uomini!" [Acts 14:11]. Ma loro si sono addormentati e non si rendono conto del potere che esercitano con la loro attività immaginativa. "Reali sono i sogni di Dei, e agilmente passano. Il loro piacere è in un lungo immortale sogno." [John Keats] EB, un autore, è pienamente consapevole che "la narrativa di oggi può diventare realtà di domani". In questa lettera, scrive: "Una primavera completai un breve romanzo, lo vendetti e me ne dimenticai fino a che molti mesi dopo nervosamente confrontai alcuni "fatti" del romanzo con alcuni "fatti" nella mia vita! Si prega di leggere un breve riassunto della mia storia inventata e poi confrontarlo con la mia esperienza personale. "L’eroina della mia storia fece una vacanza a Vermont. Per la piccola città di Stowe, Vermont, per essere esatti. Quando lei raggiunse la sua destinazione lei si ritrovò di fronte a un tale comportamento sgradevole da parte del suo compagno al punto che dovette scegliere tra continuare tutta la vita facendosi dominare dal suo egoismo oppure rompere tutto e lasciare. Scelse di lasciare tutto e tornare a New York. Quando tornò (e la storia continua) gli eventi presero forma in una proposta di matrimonio che lei accettò felicemente. "Per la mia parte di questo racconto non appena i piccoli eventi sono evoluti iniziai a ricordare i dettami della mia penna significativamente. Questo è ciò che è successo a me!
Ricevetti un invito da un amica che mi offrì una vacanza nella sua residenza estiva in Vermont. Accettai in un primo momento senza sussultare quando ho saputo che la sua residenza estiva era nella città di Stowe. Quando sono arrivato ho trovato la mia padrona di casa talmente nervosa che realizzai che mi trovavo di fronte a una infelice estate, l’alternativa era tornare indietro. Mai in vita mia fui abbastanza forte da ignorare le regole di dovere e di amicizia, ma questa volta lo feci e senza troppe cerimonie tornai a New York. Pochi giorni dopo il ritorno a casa, anche io ricevetti una proposta di matrimonio. Ma a questo punto realtà e finzione si separarono. Rifiutai l’offerta! Lo so, Neville, la finzione non esiste." ...E.B. "Smemorato, solo gli dei ricordano eternamente... gli dei sono noti per la loro grande memoria." [George Meredith, "Ballads And Poems Of Tragic Life"] I fatti seguono fedelmente le loro immagini e così raccogliamo il frutto del fiore dimenticato. Nella vita gli eventi non escono sempre dove abbiamo sparso il seme, e così spesso non riconosciamo il nostro raccolto. Gli eventi sono l’emergere di una nascosta attività immaginativa. L’uomo è libero di immaginare qualunque cosa desideri. Questo è il motivo per cui, nonostante fatalisti e profeti di sventura fuorvianti, tutti gli uomini risvegliati sanno che sono liberi. Sanno che stanno creando la realtà. C’è un passaggio scritto a sostegno di questa affermazione? Sì: "E accadde che, come aveva interpretato, così è stato." [Genesis 41:13] W. B. Yeats scoprì che "non c’è finzione", dopo aver descritto alcune delle sue esperienze sull’uso consapevole dell’immaginazione, scrive: "Se tutti coloro che hanno descritto eventi come questo non hanno sognato, dovremmo riscrivere le nostre storie per tutti gli uomini. Certamente tutti gli uomini immaginativi lanciano continuamente incantesimi, stregonerie, inganni, mentre tutti gli uomini tranquilli, quelli che non hanno un potente ego sono controllati dal potere dei primi. I nostri pensieri più elaborati, elaborano scopi, precise emozioni, spesso sono come penso, non davvero nostre, ma avere un improvviso risveglio come se fosse uscito fuori dall’inferno o dal paradiso..." ["Idea di Dio e Diavolo"] "Non c’è finzione." Immagina il meglio del meglio di come sai fare.
Capitolo 5 Invisibili fili "...tutto ciò che contemplate; quello che appare al di fuori, è al di dentro; nella tua immaginazione, del quale questo Mondo di Mortalità è un Ombra." — Blake Niente appare o continua ad essere grazie al suo stesso potere. Gli eventi accadono perché una corrispettiva attività immaginativa li ha creati, e continuano ad essere in virtù di tali attività immaginative. La parte che gioca l’immaginare il desiderio adempiuto nella creazione è evidente in questa serie di storie. Vedrete come il racconto di una storia di successo nel ricorso all’uso dell’immaginazione possa servire da stimolo, possa spronare gli altri nel voler "provarlo" e voler "vedere". Una sera un signore del mio pubblico iniziò dicendo che non aveva alcun problema ma avrebbe voluto dirmi qualcosa. Questo è il suo racconto: Quando uscì delle forze armate dopo la seconda guerra mondiale ottenne un lavoro che gli diede retribuzioni di 25,00 dollari a settimana. Dopo dieci anni era a $ 600,00 al mese. A quel tempo comprò il mio libro "L’immaginazione Risvegliata" e lesse il capitolo "Le Forbici della revisione." Attraverso la pratica quotidiana della "Revisione”, come stabilito là, egli fu in grado di dire al mio pubblico che due anni dopo le sue entrate sarebbero stata pari a quelle del Presidente degli Stati Uniti. Nel mio pubblico era seduto un uomo che, per sua confessione, era economicamente fallito. Aveva letto lo stesso libro, ma improvvisamente si rese conto che non aveva fatto niente con l’uso della sua immaginazione per risolvere il suo problema finanziario. Decise che avrebbe cercato di immaginare se stesso come il vincitore dei 5-10 a Caliente Race Track. Nelle sue parole: "In questa gara, si cerca di selezionare i vincitori dalla quinta alla decima gara. Così questo è ciò che feci: nella mia immaginazione ho immaginato di avere e di mettere in ordine i 6 biglietti vincenti. Ho emanato questa scena più e più volte nella mia immaginazione, fino a sentire la "pelle d’oca". Poi ho "visto" la cassiera darmi una grossa somma di denaro che ho messo sotto la mia camicia immaginaria. Questo è stato il mio intero dramma immaginario per tre settimane notte dopo notte, ho emanato questa scena ogni volta cadendo nel sonno nel bel mezzo della scena. "Dopo tre settimane sono andato fisicamente al Caliente Race Track, in quel giorno ogni dettaglio del mio gioco immaginario effettivamente è stato realizzato. L’unico cambiamento nella scena era che la cassiera mi ha dato un assegno per un totale di $ 84.000,00 invece che moneta contante." ...T.K. Dopo la mia conferenza nella notte questa storia è stata raccontata, un uomo tra il pubblico mi chiese se pensavo fosse possibile anche per lui ripetere l’esperienza di TK. Gli dissi che avrebbe dovuto decidere le circostanze della sua scena immaginaria lui stesso, ma che qualunque scena avesse scelto, avrebbe dovuto creare una situazione che potesse essere naturale per se stesso poi immaginare la fine intensamente con tutto il sentimento di cui era capace, lui non avrebbe dovuto lavorare per lo scopo, ma vivere con fantasia, con sentimento il desiderio soddisfatto.
Un mese dopo mi mostrò un assegno di $ 16,000.00 che aveva vinto in un altro 5-10 allo stesso Caliente Race Track il giorno precedente. Quest’uomo ebbe una successiva interessante ripetizione di eventi simili alla buona fortuna di T.K.. La sua prima vittoria risolse i suoi problemi finanziari immediati, anche se lui voleva più soldi per la futura sicurezza della famiglia. Inoltre, e più ben importante per lui, voleva dimostrare che questo non era stato un "incidente". Pensò che se fosse stato possibile ripetere la sua buona fortuna una seconda volta consecutivamente, allora la cosiddetta "legge delle probabilità" avrebbe provato che le sue strutture immaginarie effettivamente hanno prodotto questa miracolosa "realtà". E così ha avuto il coraggio di mettere alla prova la sua immaginazione per un secondo test. E continuò: "Volevo un conto in banca consistente e questo, per me, significava "vedere" un grande equilibrio sul mio estratto conto bancario. Pertanto, nella mia immaginazione immaginai una scena in cui andavo in due banche. In ogni banca avrei voluto "vedere" un significativo sorriso di apprezzamento da parte del direttore di banca, essendo diventato suo cliente e avrei voluto "sentire" il cordiale saluto del cassiere. Avrei voluto chiedere di vedere il mio estratto conto. In una banca ho "visto" un bilancio di $ 10,000.00. Nell’altra banca "vidi" un bilancio di $ 15,000.00. "La mia scena immaginaria non finì lì. Subito dopo aver visto il saldo della mia banca rivolsi la mia attenzione al mio sistema di corse di cavalli che, attraverso una progressione di dieci passi, avrebbe portato vincite per $ 11,533.00 con un capitale di partenza di $ 200,00. "Avrei voluto suddividere la vincita in dodici pile sulla mia scrivania. Contando i soldi nelle mie mani immaginarie avrei voluto mettere $ 1.000,00 in ciascuna delle undici pile e le restanti cinquecento trentatré dollari nell’ultimo mucchio. Nella mia "contabilità fantasiosa" l’ammontare era di $ 36,533.00 compresi i miei averi bancari. "Ho immaginato l’intera scena fantasiosa ogni mattina, pomeriggio e notte per meno di un mese e, il 2 marzo, andai a Caliente di nuovo. Ho fatto i miei biglietti ma stranamente, e non sapevo perché l’avevo fatto, duplicai altri sei biglietti esattamente come avevo già fatto, ma nel decimo commisi un "errore" e copiai due biglietti due volte. Non appena uscirono i vincitori io avevo due biglietti da $ 16,423.50. Ho avuto anche sei premi di consolazione, ognuno da $ 656,80. L’ammontare complessivo era pari a $ 36,788.00. Nella mia immaginazione un mese prima avevo rappresentato un totale di $ 36,533.00. Vi sono due punti di interesse più profondi per me, erano che per un apparente caso avevo segnato due biglietti vincenti identici, e anche che alla fine della nona gara (che era uno dei principali vincitori) l’allenatore tentò di "ritirare" il cavallo, ma i Commissari Sportivi gli negarono questa richiesta". A.J.F. ... Quanto sottili erano i fili che lo hanno condotto al suo obiettivo? I risultati devono rispondere alla nostra immaginazione o davvero non stiamo immaginando quello che supponiamo. A.J.F. ha fedelmente immaginato lo scopo, e tutte le cose hanno cospirato per favorire il suo raccolto. Il suo "errore" nella copia di un biglietto vincente due volte, e il rifiuto del Commissari Sportivo di acconsentire la richiesta dell’allenatore sono eventi creati dal dramma immaginario per spostare il piano delle cose in avanti allo scopo di conseguire l’obiettivo.
La "Chance", ha scritto Belfort Bax, "può essere definita come quell’elemento che nella realtà, nel fluire degli eventi cambia, che è irriducibile alla legge o alla categoria di causalità". Per vivere con saggezza dobbiamo essere consapevoli delle nostre attività immaginative o, in ogni caso, sapere il fine al quale esse tendono. Dobbiamo fare in modo che sia lo scopo che desideriamo. Immaginare con saggezza significa immaginare attività che sono di valore o che promettono bene. Per quanto l’uomo sembra avere a che fare con un mondo materiale, egli in realtà vive in un mondo di fantasia. Quando scopre che non è il mondo fisico dei fatti, ma le attività immaginarie che modellano la sua vita, allora il mondo fisico non sarà più la realtà, e il mondo della fantasia non sarà più un sogno. "Il vento rende la strada faticosa, in salita? Sì, fino alla fine. Sarà il viaggio del giorno a prendere tutta la giornata? Dalla mattina alla sera, caro amico. " [Christina Georgina Rossetti, "Uphill"]
Capitolo 6 Fantasia visionaria "La Natura della Fantasia Visionaria, o immaginazione, è molto poco conosciuta, e la natura esterna e la permanenza delle sue immagini vengono ritenute meno stabili delle cose della Natura vegetativa e generativa; eppure la Quercia muore così come la lattuga, ma la sua eterna immagine e Individualità non muore mai, ma si rinnova con il suo seme; solo così l’immaginazione ritorna attraverso il seme del pensiero contemplativo." — Blake Le immagini della nostra immaginazione sono le realtà di cui ogni manifestazione fisica è solo l’ombra. Se abbiamo fede nella visione, l’immagine creerà la manifestazione fisica di sé essa, come ha diritto di fare. Parliamo della "realtà" di una cosa e intendiamo la sua sostanza materiale. Quest’ultima, la sostanza materiale, è ciò che una persona immaginativa considera "irrealtà" o ombra. Immaginare è sensazione spirituale. Entra nella sensazione del tuo desiderio soddisfatto. Immaginare è sensazione spirituale. Attraverso la sensazione spirituale. Attraverso l’uso della visione immaginativa, suono, odore, gusto e tatto darete alla vostra immagine la vivacità sensoria necessaria per produrre l’immagine nel vostro mondo esterno o mondo ombra. Ecco la storia di uno che è stato fedele alla sua visione. F.B. essendo un vero Immaginativo ricordò quello che aveva sentito nella sua immaginazione. Così scrive: "Un amico che conosce la mia predilezione per l’opera ha cercato la registrazione completa di Kirsten Flagstad di Tristano e Isotta per regalarmela a Natale. In più di una dozzina di negozi di dischi lui disse la stessa cosa: RCA Victor non ha in programma ristampe e non vi sono copie disponibili da giugno. Il 27 dicembre decisi di sperimentare il vostro nuovo principio per ottenere l’album desiderato così intensamente. Sdraiato nel mio soggiorno sono mentalmente entrato in un negozio di dischi chiedendo al venditore il cui viso e la cui voce potevo ricordare, "Ha Kirsten Flagstad?" Egli rispose: "Sì, ce l’ho." "Così si è conclusa la scena e l’ho ripetuto fino a quando per me non è divenuta reale. "Nel tardo pomeriggio sono andato in quel negozio di dischi per inscenare fisicamente la scena immaginata. Non un solo dettaglio fornito dai sensi mi aveva incoraggiato a credere che avrei potuto uscire da quel negozio con in mano quei dischi. Mi era stata raccontata la stessa storia che il mio amico sentì prima di Natale lo scorso settembre dallo stesso venditore nello stesso negozio. Avvicinandomi al commesso che avevo visto nell’immaginazione quella mattina, gli chiesi, "Hai Kirsten Flagstad?" Egli rispose: "No, non l’abbiamo." Senza dire nulla di udibile a lui interiormente ho detto, "Non è questo che ho sentito dire!" "Quando mi girai per uscire dal negozio, notai su uno scaffale in alto quello che pensai essere una pubblicità di questa serie di record e dissi al venditore, "Se non avete la merce, non si dovrebbe pubblicizzare." "E’ vero", ha risposto, e quando lo raggiunse per prenderlo giù scoprì che era un album completo, con tutti e cinque i record! La realtà non è andata esattamente come l’avevo pensata, ma il risultato ha confermato ciò che la mia scena immaginata aveva implicato. Come posso ringraziarti? "F.B. ...
Dopo aver letto la lettera di FB, dobbiamo convenire con Anthony Eden che "Una ipotesi, anche se falsa, se persistente, diventa un fatto. "La fantasia di FB, unita al campo del negozio di dischi, arricchita di aspetti di essa ha realizzato ciò che è stato percepito. Il nostro futuro è il nostro immaginare nella sua marcia creativa. F.B. ha usato la sua immaginazione per uno scopo cosciente che rappresenta la vita come egli desiderava che fosse, e perciò ha immaginato la vita invece di limitarsi a rifletterla. Lui era così sicuro che il suo dramma immaginario era realtà e l’atto fisico l’ombra che, quando il venditore ha detto: "No, noi non l’abbiamo", FB ha pensato mentalmente: "Non è quello che ho sentito dire!" Egli ha ricordato non solo ciò che aveva udito, ma lo stava ancora pensando ricordandolo. Immaginare il desiderio soddisfatto è la ricerca che trova la domanda che riceve, il bussare cui la porta si apre. Ha visto e sentito quello che lui desiderava vedere e sentire, e non avrebbe mai accettato per risposta "No, noi non ce l’abbiamo". I sogni immaginati durante la veglia. Egli non è il servo della sua visione, ma il padrone della direzione della propria attenzione. L’immaginazione controlla costantemente gli eventi nello spazio-tempo. Purtroppo, la maggior parte degli uomini... "Cambiano sempre come un occhio senza gioia Che non trova oggetto degno della sua costanza... " [Percy Bysshe Shelley, "To the Moon"] Anche la signora GR aveva sentito fantasiosamente ciò che voleva sentire fisicamente e sapeva che il mondo esterno doveva confermarlo. Questa è la sua storia: "Qualche tempo fa mettemmo la nostra casa in vendita, era necessario per comprare una proprietà più grande su cui avevamo messo un acconto. Diverse persone avrebbero comprato la nostra casa subito ma siamo stati costretti a spiegare che non avremmo potuto firmare nessun contratto fino a che non avremmo saputo con certezza dell’accettazione della nostra offerta alla proprietà che intendevamo acquistare. A questo punto, un mediatore ci ha letteralmente implorato di permettergli di mostrare la nostra casa a un suo cliente che desiderava questa posizione e sarebbe stato felice di pagare ancora di più di quanto avevamo chiesto. Abbiamo spiegato la nostra situazione al mediatore e al suo cliente; entrambi dissero che non era un problema aspettare la conclusione dell’accordo in corso. "Il mediatore ci ha chiesto di firmare una carta non vincolante in alcun modo, ma gli avrebbe dato diritto di priorità in caso di conclusione positiva dell’affare. Firmammo poi imparammo che nessuna legge avrebbe potuto essere più vincolante di quella in California sul Real Estate. Pochi giorni dopo il nostro accordo con la nuova proprietà fallì così avvertimmo il mediatore e la sua risposta fu: "Beh, lasciamo perdere". Due settimane più tardi ha presentato una denuncia contro di noi per la richiesta di millecinquecento dollari di provvigione. Stabilimmo così la data della causa in tribunale. "Il nostro avvocato ci assicurò che avrebbe fatto tutto il possibile ma che la legge su questo punto particolare era tanto rigorosa che non riusciva a vedere alcuna possibilità di vincere il nostro caso.
"Quando il momento del processo arrivò, mio marito era in ospedale e non poteva comparire assieme a me in nostra difesa. Non avevo testimoni ma il broker portò tre avvocati e un certo numero di testimoni in tribunale contro di noi, il nostro avvocato in quel momento mi disse che non avevamo la minima possibilità di vincere. "Mi rivolsi alla mia immaginazione, e questo è ciò che feci. Ignorando completamente tutto ciò che era stato detto da avvocati, testimoni e il giudice che sembrava favorire il querelante, ho pensato solo alle parole che volevo sentire. Nella mia immaginazione, ho ascoltato intensamente e ho sentito il Presidente della Giuria dire: "L’imputato non è colpevole". Ho ascoltato fino a quando non ho sentito che era vero. Ho chiuso l’orecchio della mia mente a tutto quanto detto in quell’aula di tribunale e ho sentito le sole parole, "l’imputato non è colpevole!" La giuria ha deliberato da mezzogiorno fino alle quattro e mezzo del pomeriggio e in quelle ore, seduto in aula, ho sentito quelle parole più e più volte nella mia immaginazione. Quando i giurati tornarono, il giudice chiese al portavoce di alzarsi e di leggere il loro verdetto. Il portavoce si alzò in piedi e disse: "L’imputato non è colpevole". La signora ... G.R. "Se ci fossero i sogni da vendere, quali vorresti comprare? " [Thomas Lovell Beddoes, "Dream-Pedlary"] Non vorresti comprare il tuo desiderio soddisfatto? I tuoi sogni sono senza prezzo, gratuiti. Bloccando la giuria nella sua immaginazione, sentendo solo quello che voleva sentire, ha chiamato la giuria all’unanimità a nome suo. Immaginando di essere la realtà di tutto ciò che esiste, con questo la donna ottenne il suo desiderio esaudito. L’affermazione di Hebbel che "il poeta crea dalla contemplazione" è vera per gli immaginativi. Loro sanno come utilizzare le loro allucinazioni audio-video per creare la realtà. Nulla è più dannoso del conformismo. Dobbiamo evitare di farci condizionare dai fatti. Cambia l’immagine, e poi il fatto cambierà. R.O. ha impiegato l’arte di vedere e di sentire per creare la sua visione nell’immaginazione. "Un anno fa ho portato i miei figli in Europa affidando il mio appartamento ammobiliato alla mia cameriera. Quando siamo tornati un paio di mesi più tardi negli Stati Uniti, non ho trovato ne’ la mia cameriera ne’ i mobili. Il custode dell’appartamento ha detto che la cameriera gli aveva riferito che i mobili erano stati spostati "su mia richiesta". Non c’era niente che potessi fare in questo momento, così ho preso i miei figli e mi sono trasferita in un hotel. Io, naturalmente, ho riferito l’accaduto alla polizia e, inoltre, ho coinvolto investigatori sul caso. Entrambe le organizzazioni investigative hanno studiato ogni società in movimento e ogni magazzino di stoccaggio a New York City senza alcun risultato. Sembrava che non ci fosse assolutamente traccia dei miei mobili né della mia cameriera. "Dopo aver esaurito tutte le fonti esterne, ho ricordato il tuo insegnamento e ho deciso di provare a usare la mia immaginazione in questo caso.
Così, mentre ero seduta nella mia stanza d’albergo ho chiuso gli occhi mi sono immaginata nel mio appartamento, seduta nella mia poltrona preferita e circondata da tutti i miei mobili. Ho guardato tutto il soggiorno e il pianoforte su cui tenevo le foto dei miei figli. Volevo continuare a fissare il mio pianoforte fino a quando l’intera stanza non fosse divenuta vividamente reale per me. Ho potuto vedere le foto dei miei figli ed effettivamente sentire la tappezzeria della sedia in cui, nella mia immaginazione, sedevo. "Il giorno dopo, appena uscita dalla mia banca, iniziai a camminare in direzione del mio appartamento invece che verso l’albergo. Raggiunto l’angolo e constatato il mio "errore" stavo per tornare indietro quando la mia attenzione è stata attirata da una coppia molto familiare di caviglie. Si, le caviglie appartenevano alla mia cameriera. Ho camminato fino a lei e le ho afferrato il braccio, lei era molto spaventata ma le ho assicurato che tutto quello che volevo da lei erano i miei mobili. Ho chiamato un taxi e mi ha condotto nel luogo in cui i suoi amici avevano conservato i miei mobili. In un solo giorno la mia immaginazione avevo trovato quello che un’intera grande città, forza di polizia e investigatori privati non riuscivano a trovare da settimane. R.O. ... Questa signora conosceva il segreto di immaginare già prima di chiamare la polizia, ma se ne era dimenticata a causa del fatto che l’attenzione si era fissata su fatti. Tuttavia, ciò che la ragione non è riuscito a trovare con la forza, l’immaginazione lo ha trovato senza sforzo. Niente va avanti, incluso il senso di perdita, senza l’appoggio immaginativo. Lei, immaginandosi seduta nella sua sedia, nel suo salotto, circondata da tutti i suoi arredi, ritirò l’appoggio immaginativo associato al suo senso di perdita, e per via di questo cambiamento immaginativo ha recuperato il suo arredo perduto e ripristinato la sua casa. La vostra immaginazione è più creativa quando immaginate le cose come desiderate che siano, costruendo una nuova esperienza in un di sogno di fantasia. Per costruire un tale sogno di fantasia nella sua immaginazione FG ha lavorato con tutti i sensi: vista, udito, tatto, olfatto e anche il gusto. Questa è la sua storia: "Fin da bambino sognavo di visitare luoghi lontani. Le Indie Occidentali in particolare hanno colpito la mia fantasia, e mi dilettavo nella sensazione di essere veramente là. I sogni sono meravigliosamente economici e da adulta ho continuato a coltivare i miei sogni, non avevo però i soldi o il tempo per avverarli. L’anno scorso sono stato portato in ospedale avendo bisogno di un intervento chirurgico. Avevo sentito il tuo insegnamento e, durante la riabilitazione, avevo deciso di intensificare il mio sogno ad occhi aperti dato che avevo molto tempo a disposizione. Ho scritto all’Alcoa Line chiedendo depliant turistici gratuiti per meditarvi sopra, ora dopo ora, scegliendo nave, cabina e i sette porti che desideravo vedere. Volevo chiudere gli occhi e, nella mia immaginazione, avrei camminato sulla passerella di quella nave sentendo il movimento dell’acqua spostata dal grande transatlantico. Ho sentito il rumore sordo delle onde che si infrangevano contro le fiancate della nave, il calore di un sole tropicale sul mio viso, e annusato e assaggiato il sale nell’aria come tutti coloro che hanno navigato.
"Per una settimana, confinato in un letto d’ospedale, ho vissuto l’esperienza libera e felice di essere veramente su quella nave. Poi, il giorno prima della mia uscita dall’ospedale, ho archiviato i depliant colorati dimenticandoli. Due mesi dopo ricevetti un telegramma da un’agenzia di pubblicità che mi comunicava che avevo vinto un concorso. Mi sono ricordato di aver depositato un coupon concorso alcuni mesi prima in un supermercato del quartiere, ma avevo dimenticato completamente l’azione. Avevo vinto il primo premio e, meraviglia delle meraviglie. era una crociera ai Caraibi sponsorizzato dalla nave Alcoa. Ma la meraviglia non si è fermata lì. La stessa cabina che avevo pensato in modo fantasioso mentre ero confinato nel letto d’ospedale mi era stata assegnata. A rendere la storia ancor più incredibile è stato navigare nella nave che avevo scelto, e in più aveva anche fatto tappa in tutti e sette i porti che avevo desiderato di visitare"... FG "Viaggiare non è privilegio dei ricchi, ma degli immaginativi." [Stephen Berrien Stanton, "The Essential Life", 1908]
Capitolo 7 Stati d’animo "Questa è un’epoca in cui gli stati d’animo decidono le sorti del popolo di più di quanto la fortuna decida gli stati d’animo" — Sir Winston Churchill Gli uomini considerano i loro stati d’animo troppo come effetti e non sufficientemente come cause. Gli stati d’animo sono attività immaginative senza le quali nessuna creazione è possibile. Spesso siamo felici quando abbiamo raggiunto il nostro obiettivo senza renderci conto che il processo funziona altrettanto bene nella direzione opposta, per questo motivo raggiungeremo il nostro obiettivo quando avremo assunto la felice sensazione del desiderio soddisfatto. Gli stati d’animo non sono solo il risultato delle condizioni della nostra vita, ma sono anche le cause di tali condizioni. In "La Psicologia delle Emozioni", il professor Ribot scrive, "Un’idea che è solo un’idea non produce nulla e non fa nulla, ma agisce solo se si ritiene, se è accompagnato da un efficace stato, se risveglia propensione, ossia forze trainanti." La signora della seguente storia sentì così con tale successo la sensazione del suo desiderio soddisfatto che ha costruito il suo stato d’animo nella notte, congelato in un delizioso sogno. "La maggior parte di noi leggono e amano le fiabe, ma tutti noi sappiamo che le storie di improbabili ricchezze e fortune sono solo per la gioia dei più giovani. Ma lo sono veramente? Voglio dirti qualcosa di incredibilmente meraviglioso che è successo a me attraverso la potenza della mia immaginazione, ed io non sono "giovane" come età. Viviamo in un’epoca dove nessuno crede ne’ alle favole ne’ alla magia, eppure tutto quello che ho potevo desiderare nei miei sogni ad occhi aperti sarebbe scaturito unicamente da quello che mi insegnavi, e cioè che immaginare crea la realtà e che sentire è il segreto dell’immaginare. "Nel momento in cui mi è successa questa cosa meravigliosa ero senza lavoro e non avevo una famiglia su cui contare come sostegno. Avevo bisogno di tutto. Per trovare un lavoro decente avevo bisogno di un’auto per cercarlo, e sebbene avessi una macchina questa cadeva a pezzi. Ero in affitto, non avevo vestiti adeguati per cercare un lavoro, non era divertente per una donna di cinquantacinque anni fare una domanda per un posto di lavoro di qualsiasi tipo. Il mio conto in banca era quasi esaurito e non c’era amico su cui poter contare. "Ma io avevo frequentando le lezioni per quasi un anno e la mia disperazione mi ha costretto a mettere la mia immaginazione alla prova. Anzi, non avevo niente da perdere. Era naturale per me, suppongo, iniziare immaginando me stessa con tutto ciò di cui avevo bisogno. Ma avevo bisogno di tante cose e in così breve tempo che mi sono trovata esausta quando finalmente ho finito l’elenco, e da quel momento ero così nervosa che non riuscivo a dormire. In una conferenza notturna ti sentii parlare di un artista che nella sua esperienza personale aveva catturato il "sentimento" o "parola", come tu lo chiamavi, dell’espressione "non è meraviglioso?!".
"Ho iniziato ad applicare questa idea per il mio caso. Invece di pensare e immaginare ogni articolo di cui avevo bisogno, ho cercato di catturare il "sentimento" che qualcosa di meraviglioso stava accadendo a me non domani, non la prossima settimana, ma in questo momento. Avevo detto più e più volte a me stesso quando mi addormentavo, "Non è meraviglioso! Qualcosa di meraviglioso sta succedendo a me ora!" Quando mi addormentavo mi piaceva di sentirmi nella stessa maniera in cui mi sarei sentito se tali circostanze si fossero avverate. "Ho ripetuto l’azione immaginaria e sentimento per due mesi, notte dopo notte, e un giorno nei primi di ottobre ho incontrato casualmente un amico che non vedevo da mesi che mi ha informato che era in procinto di partire per un viaggio a New York. Aveva vissuto a New York molti anni fa e così abbiamo parlato della città qualche istante e poi ci separammo. Dimenticai completamente l’incontro. Un mese più tardi, di giorno, questa persona mi ha chiamato a casa e mi ha consegnato un assegno a mio nome per 2500 dollari. Dopo aver superato lo shock iniziale di vedere il mio nome su un assegno di così tanti soldi, la storia che si stava svolgendo mi sembrava come un sogno. Si trattava di un amico che non avevo visto né sentito da in più di 25 anni. Appresi che l’amico del passato era diventato estremamente ricco in questi 25 anni. La nostra reciproca conoscenza che aveva portato a me l’assegno me lo aveva fatto incontrare quasi per caso durante il viaggio a New York il mese scorso. Durante la loro conversazione parlarono di me e per ragioni che non sapevo (fino ad oggi non ho saputo da lui nulla e non ho mai cercato di contattare lui) questo vecchio amico aveva deciso di condividere una parte della sua grande ricchezza con me. "Per i successivi due anni, presso l’ufficio del suo avvocato, ho ricevuto assegni mensili così generosi che non solo ho soddisfatto ogni mia esigenza nella vita quotidiana, ma ho potuto comprare tutte le cose più belle della vita: un auto, vestiti, un appartamento spazioso e, soprattutto, non era necessario guadagnare il pane quotidiano. "Il mese scorso ho ricevuto una lettera e alcuni documenti giuridici da firmare che prevedono la continuazione di questo reddito mensile per il resto della mia vita naturale!" T.K. ... "Se il pazzo potrebbe persistere nella sua follia Egli diverrebbe saggio." — William Blake Sir Winston ci invita ad agire partendo dal presupposto che possediamo già ciò che stiamo cercando, assumere una virtù che non abbiamo. [di William Shakespeare "Amleto"]. Non è questo il segreto di "miracoli"? Così all’uomo con la paralisi è stato ordinato di alzarsi, di sollevarsi dal suo letto e di camminare, di agire mentalmente come se fosse guarito. [Matteo 9:1-8; Marco 2:1-13; Luca 5:18-25; Giovanni 5:117]; e quando le azioni nella sua immaginazione corrispondevano con le azioni che avrebbe materialmente eseguito da persona guarita, allora la guarigione avrebbe avuto luogo. "Questa è una storia su cui qualcuno potrebbe dire che sarebbe successo comunque, ma quelli che l’hanno letto con attenzione proveranno meraviglia. Tutto inizia un anno fa quando ho lasciato Los Angeles per visitare mia figlia a San Francisco.
Al posto di trovarla di indole felice come era sempre stata la trovai in profonda angoscia. Non conoscendo la causa della sua angoscia e non volendo chiedere, ho aspettato fino a quando lei non mi ha detto che era in grande difficoltà finanziaria e che aveva bisogno subito di tremila dollari. Io non sono una povera donna, ma non disponevo di molto denaro. Conoscendo mia figlia, sapevo che non avrebbe accettato comunque. Mi sono offerta prestarle soldi ma lei ha rifiutato e invece mi ha chiesto di aiutarla "a modo mio"... intendeva che io usassi la mia immaginazione, perché le avevo spesso raccontato i tuoi insegnamenti e alcune delle mie parole devono aver colpito nel segno. "Ho subito trovato un’intesa su questo piano con la disposizione che lei mi avrebbe aiutato ad aiutarla. Abbiamo deciso per una scena immaginaria dove il denaro arrivava a lei da ogni parte. Abbiamo sentito inondazioni di denaro verso di lei da ogni angolo, fino a quando lei si trovava nel bel mezzo di un mare di soldi, abbiamo sempre fatto questo con la sensazione di gioia per chiunque fosse interessato e non abbiamo avuto alcun pensiero sui mezzi, solo la felicità per tutti. "L’idea sembrava infuocarla, e sapevo che era responsabile di quello che sarebbe successo pochi giorni dopo. Lei sicuramente era nuovamente felice, fiduciosa che era naturale per lei, anche se non vi era alcuna prova di denaro reale in arrivo al momento. "Quando sono arrivata a casa ho chiamato mia madre (una bella giovane signora di novantuno anni) che immediatamente mi ha chiesto di venirla a vedere. Volevo riposare un giorno ma lei non poteva aspettare, doveva essere adesso. Ci andai e dopo avermi salutato mi ha consegnato un assegno di tremila dollari intestato a mia figlia! Prima che potessi parlare lei mi ha consegnato tre assegni aggiuntivi per un totale di millecinquecento dollari effettuati a favore dei bambini di mia figlia. La ragione? Ha spiegato che il giorno prima aveva improvvisamente deciso di dare quello che aveva in contanti per coloro che amava, mentre lei era ancora "qui" per vedere la loro felicità nel ricevere! "Sarebbe successo comunque? No, non così. Non entro i giorni di frenetica ricerca di mia figlia, e poi la sua improvvisa trasformazione di uno stato d’animo di gioia, so che il suo atto immaginativo ha causato questo meraviglioso cambiamento. Portando non solo grande gioia al ricevitore ma anche al donatore ". "PS ... Ho quasi dimenticato di aggiungere che tra gli assegni così generosamente dati ce ne era uno anche per me, di tremila dollari!" M.B. ... Le sconfinate aperte opportunità riconoscendo lo spostamento del focus dell’immaginazione vanno oltre ogni aspettativa. Non vi sono confini. Il dramma della vita è un’attività immaginativa nella quale contano i nostri stati d’animo piuttosto che le nostre azioni fisiche. Gli stati d’animo guidano abilmente tutto verso ciò che essi affermano, per creare le circostanze della vita e per dettare gli eventi. L’umore del desiderio soddisfatto è l’alta marea che ci solleva i sensi arenati. Se siamo consapevoli dello stato d’animo e dei segreti dell’immaginazione, possiamo affermare che tutto ciò che il nostro stato d’animo afferma accadrà. La storia che segue è quella di una madre che è riuscita a sostenere uno stato d’animo apparentemente "giocoso", con risultati sorprendenti.
"Sicuramente avrete sentito il racconto di vecchie signore sulle verruche: che, se una verruca è pagata allora scomparirà? Sapevo di questa storia fin dall’infanzia, ma solo dopo aver sentito le tue lezioni mi sono reso conto della verità nascosta nel vecchio racconto. Il mio ragazzo, un giovane di dieci anni, aveva tante grandi verruche sulle gambe che causavano fastidiose irritazioni che lo tormentavano da anni. Decisi che la mia improvvisa intuizione avrebbe potuto essere usata a suo vantaggio. Un figlio ha molta fiducia nella propria madre, e così gli ho chiesto se gli sarebbe piaciuto di liberarsi delle sue verruche. Egli immediatamente disse, "Si", ma non voleva andare dal medico. Gli ho chiesto di giocare un po’ con me, che io gli avrei pagato una somma di denaro per ogni verruca. Disse che gli piaceva "non vedeva come avrebbe potuto perdere!" Siamo arrivati ad un prezzo equo, pensò e poi mi disse: "Ora, io ti sto pagando fior di quattrini per le tue verruche, non ti appartengono più. Siccome non si può mai tenere beni che appartengono a qualcun altro, allora quelle verruche non potranno appartenerti ancora a lungo. Scompariranno. Può necessitare un giorno, due giorni o un mese, ma ricorda che le ho comprate e che ora mi appartengono. "Mio figlio era contento del nostro gioco e i risultati suonavano come qualcosa di letto in vecchi libri di magia ammuffiti. Ma credimi, entro dieci giorni le verruche cominciarono a scomparire, e in un mese ogni verruca sul suo corpo era completamente scomparsa! "C’è un seguito a questa storia dato che io ho comprato le verruche da molte persone. Anche loro hanno trovato divertente accettare i miei cinque, sette o dieci centesimi a verruca. In ogni caso la verruca è scomparsa, ma realmente, una sola persona mi ha creduto quando gli ho detto che è stata la sua immaginazione ad eliminare le verruche. Questa persona è il mio giovane figlio." ...J.R. L’uomo immaginando se stesso in uno stato d’animo assume su di sé i risultati dello stato d’animo. Se egli non immagina se stesso nello stato d’animo, egli è sempre svincolato dal risultato. Il grande irlandese mistico, AE [George William Russell], ha scritto in "The Candle of Vision": "Sono divenuto consapevole di un veloce eco o risposta ai miei stati d’animo in circostanze che fino a quel momento sembravano immutabili... potevo profetizzare partendo dal sorgere dei nuovi stati d’animo in me stesso che, senza cercare, avrei presto incontrato persone di un certo carattere, e così li ho incontrati. Anche le cose inanimate erano sotto l’influenza di queste attrazioni. Ma l’uomo non ha bisogno di aspettare i nuovi stati d’animo, egli può creare stati d’animo felici a volontà.
Capitolo 8 Guardare attraverso il vetro "Un uomo che guarda su vetro, Su di esso può rimanere il suo occhio; O se gli piacerà, attraverso esso passa, E poi intravvede il Paradiso. " — George Herbert ["L’Elisir"] Gli oggetti, per essere percepiti, devono prima penetrare in qualche modo il nostro cervello, ma non siamo, a causa di questo, intrecciati con il nostro ambiente. Anche se la coscienza normale è focalizzata sui sensi e di solito è limitata a questi, per l’uomo è possibile passare, per mezzo del suo senso di fissazione, dentro a qualsiasi struttura immaginaria che egli concepisce e la occupa così totalmente che la sensazione è più viva e più sensibile di ciò che i suoi sensi potrebbero "percepire". Se questo non fosse vero, l’uomo sarebbe un automa che "esegue" la vita senza influenzarla. L’uomo, che è tutta immaginazione, non è inquilino al cervello, ma padrone di casa. Non deve fermarsi all’apparenza delle cose, egli può andare al di là della percezione, attraverso il concetto di consapevolezza. Questa abilità, cioè quella di passare attraverso la struttura riflettente meccanica dei sensi, è la più importante scoperta che l’uomo può fare. Essa rivela l’uomo come centro dell’immaginazione, col potere d’intervento che gli permette di alterare il corso degli eventi osservati in movimento attraverso una serie di trasformazioni mentali in se stesso. Attenzione, la punta di diamante dell’immaginazione, può essere sia attratta dal di fuori come i suoi sensi, oppure diretta dal di dentro poi attraverso i sensi passare nel desiderio soddisfatto. Per passare dalla consapevolezza percettiva, o delle cose come sembrano, alla consapevolezza concettuale, o delle cose come dovrebbero essere, immaginiamo vividamente una rappresentazione il più possibile vicina a quello che vorremmo vedere, sentire e fare, essere fisicamente presenti, sperimentare fisicamente le cose come dovrebbero essere e partecipare a quella scena con l’immaginazione. La seguente storia racconta di una che è andata "oltre il vetro" e che ha rotto le catene che la legavano. "Due anni fa sono stato portato in ospedale con una grave trombosi che apparentemente aveva interessato l’intero sistema vascolare causando l’indurimento delle arterie e l’artrite. Un nervo nella mia testa era stato danneggiato e la mia tiroide ingrossata. I medici non erano d’accordo sulla causa di questo problema e tutte le loro cure erano completamente inefficaci. Sono stato costretto a rinunciare ad ogni mia piacevole attività e a rimanere a letto la maggior parte del tempo. Il mio corpo, dai fianchi alle dita dei piedi, lo sentivo come se fosse rinchiuso e legato con dei fili stretti, e io non riuscivo a mettere i piedi per terra senza indossare pesanti calze elastiche ai piedi.
"Sapevo che qualcosa del tuo insegnamento e cercai con molte difficoltà di applicare ciò che avevo appreso, ma come la mia condizione peggiorò e non potei più assistere alle tue lezioni, e così il mio sconforto divenne ancor più profondo. Un giorno un amico mi mandò una cartolina raffigurante la scena di una bella spiaggia in riva all’oceano. L’immagine era molto bella, ho guardato e guardato e cominciai a ricordare gli ultimi giorni d’estate in riva al mare con i miei genitori. Per un attimo la cartolina sembrò diventare animata e i ricordi di me che correvo liberamente sulla spiaggia hanno riempito la mia mente. Ho sentito l’impatto dei miei piedi nudi sulla sabbia bagnata dura, sentivo l’acqua gelida sopra le dita dei piedi e sentivo il rumore delle onde che s’infrangevano sulla riva. Questa attività immaginativa è stata così bella per me che ero a letto che ho continuato a immaginare questo meraviglioso scenario, giorno dopo giorno per circa una settimana. "Una mattina, mi spostai dal mio letto al divano e non appena seduta fui colta da un dolore straziante in tutto il mio corpo che è rimasto paralizzato. Non potevo né sedermi né sdraiarmi. Questa terribile dolore è durato per più di un intero minuto, ma all’improvviso ero divenuta libera! Sembrava che tutti i fili che legavano le mie gambe fossero stati tagliati. Un momento ero legato, un attimo dopo ero libera. Non per gradi, ma immediatamente! "... V.H. ... "Camminiamo con la fede, senza usare la vista." — 2Corinzi 5:7 Quando camminiamo con la vista conosciamo il percorso attraverso gli oggetti che i nostri occhi vedono. Quando camminiamo con la fede, noi ordiniamo la nostra vita con scene e azioni che solo l’immaginazione vede. L’uomo percepisce con l’occhio dell’immaginazione oppure attraverso il Senso. Due atteggiamenti mentali di percezione sono possibili, lo sforzo d’immaginazione creativa che poi incontra una risposta immaginativa, o il non immaginativo lo "stare alla visione dell’occhio", che semplicemente riflette. L’uomo ha in sé il principio della vita e il principio della morte. Uno è l’immaginazione costruendo le sue strutture immaginarie al di fuori dei generosi sogni di fantasia. L’altro è l’immaginazione costruendo le sue strutture immaginarie da immagini riflesse dal vento gelido del fatto. Il primo modo crea, il secondo perpetua. L’uomo deve adottare sia la via della fede che il senso della vista. Nella misura in cui l’uomo costruisce partendo da un sogno di fantasia è vivo e, quindi, lo sviluppo della facoltà di "passare attraverso" il vetro riflettente dei sensi è un aumento della vita. Ne consegue che limitare l’immaginazione al "vedere il riflesso" sul vetro dei sensi è una riduzione della vita. L’ingannevole superficie del "fatto" riflette piuttosto che svelare, deviando l’occhio dell’immaginazione dalla verità che rende liberi [Giovanni 8:32]. L’occhio dell’immaginazione, se non deviato, assomiglia a quello che dovrebbe essere, non a ciò che è. Tuttavia la scena su cui si regge la vista è familiare, ma l’"Occhio dell’Immaginazione" potrebbe contemplarne uno mai visto prima. E’ questo "Occhio dell’immaginazione" e solo questo che ci può liberare dalla fissazione del senso delle cose esteriori, che domina completamente la nostra esistenza ordinaria e ci tiene alla ricerca sul vetro riflettente dei fatti.
E’ possibile passare da "pensare a" a "pensare da", ma la questione fondamentale è "pensare da", esempio, sperimentare lo stato, che significa unificazione; poiché nel "pensare a" c’è sempre soggetto e oggetto, il pensare individuale e la cosa del "pensare a". L’abbandono. Questo è il segreto. Dobbiamo abbandonarci allo stato, nel nostro amore per lo stato e così facendo vivere la vita dello Stato e non più nostro stato presente. L’immaginazione coglie la vita dello Stato e dà a sé stessa l’espressione della vita di quello stato. Fede più amore è auto-impegno. Non possiamo impegnarci in ciò che non amiamo. "Non avresti fatto nulla se non avessi amato." ["Tu ami tutte le cose che sono, e non disprezzi niente di ciò che hai fatto: nulla avresti fatto, se odiato"," Libro della Saggezza " 11:24]. E per rendere vivo lo stato, occorre diventare esso. "Vivo, non io, Dio vive in me: e la vita che vivo nella carne la vivo nella fede del Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me." ["Sono stato crocifisso con Cristo: tuttavia io vivo, ma non io, Cristo vive in me: e la vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.", Galati 2:20] Dio ha amato l’uomo, il suo creato, e si è fatto uomo in fede che questo atto di autoimpegno avrebbe trasformato il creato nella creatività. Dobbiamo essere "imitatori di Dio, come cari figli" [Efesini 5:1] e impegnarci a ciò che amiamo, come Dio che ci ha amati ha impegnato sé stesso con noi. Dobbiamo ESSERE lo Stato che sperimenta lo stato. Il centro di coscienza immaginante può essere spostato e quelli che sono semplici auguri possono essere messi a fuoco in modo penetrante. Entrarvi ci impegna nello Stato. Le possibilità di tale spostamento del centro di coscienza immaginante sono sorprendenti. Le attività in questione sono del tutto psichiche. Lo spostamento del centro di coscienza immaginante non è legata a viaggi spaziali, ma a un cambiamento di consapevolezza. Il confine definito dal mondo dei sensi è una barriera soggettiva. Finché i sensi hanno il sopravvento, l’Occhio dell’immaginazione resta deviato dalla verità. Non andremo lontano a meno che non ci lasceremo andare. Questa signora "lasciarsi andare", con risultati immediati e miracolosi. "Grazie per la "chiave d’oro". Mio fratello venne rilasciato dall’ospedale, dal dolore e dalla morte probabile, poiché egli stava affrontando una quarta importante operazione con poche speranze di recupero, ero molto preoccupato e tentato di usare quello che avevo imparato sull’immaginazione, ho chiesto a me stesso quello che mio fratello veramente desiderava: "vuole continuare ad essere in questo corpo oppure egli desidera liberarsi di esso?" La domanda girava più e più volte nella mia mente e improvvisamente ho sentito che lui avrebbe voluto continuare a ristrutturare la sua cucina che aveva iniziato prima del suo ricovero in ospedale. Sapevo che la mia domanda era stata risposta e così ho cominciato a immaginare dal punto giusto. "Tentando di "vedere" mio fratello occupato nell’attività di ristrutturazione, improvvisamente mi sono ritrovato su di una sedia della cucina che avevo usato molte volte in cui era successo "qualcosa", poi improvvisamente mi sono ritrovato in piedi accanto al letto di mio fratello in ospedale .
Questo era l’ultimo posto dove avrei voluto essere, fisicamente o mentalmente, ma ci sono stato e mio fratello allungava una mano e stringeva forte la mia, ho sentito dire, "sapevo che saresti venuto, Jo". Strinsi una mano forte e sicura, la gioia che mi ha riempito e si è riversata nella mia voce e dissi: "Ora va tutto meglio." Mio fratello non rispose, ma sentii distintamente una voce che mi diceva, "ricorda questo momento". Mi sembrava di essermi svegliato a casa mia. "Questo ha avuto luogo la notte dopo che era entrato in ospedale. L’indomani la moglie mi telefonò dicendo: "E’ incredibile! Il medico non può spiegarlo, Jo, ma nessuna operazione è necessaria. Ha migliorato così tanto che essi hanno pensato di dimetterlo domani". Il Lunedi seguente, mio fratello tornò al lavoro e da quel giorno è stato perfettamente bene". JS ... Non fatti, ma sogni fantasiosi formano la nostra vita. Non aveva bisogno di una bussola per trovare suo fratello, né di strumenti per operare, solo dell’"Occhio dell’Immaginazione". Nel mondo dei sensi vediamo ciò che dobbiamo vedere, nel mondo della fantasia vediamo quello che vogliamo vedere, e vedendolo lo creiamo perché sia visto nel mondo dei sensi. Vediamo automaticamente il mondo esterno. Vedere quello che vogliamo vedere richiede uno sforzo immaginativo volontario e cosciente. Il nostro futuro è la nostra attività immaginativa nella sua marcia creativa. Il buon senso ci assicura che stiamo vivendo in un mondo solido e sensibile, ma questo mondo così apparentemente solido è, in realtà, immaginativo in tutto e per tutto. La storia che segue dimostra che è possibile per un individuo trasferire il centro immaginativo in qualche misura in una zona lontana, e non solo farlo senza muoversi fisicamente, ma può essere visibile agli altri che sono presenti in quel punto spaziotempo. E, se questo è un sogno, poi, "Tutto ciò che vediamo o sembra è un sogno dentro un sogno? " [— Edgar Allan Poe] "Seduta nel mio soggiorno a San Francisco ho immaginato di essere in Inghilterra a Londra nel soggiorno di mia figlia. Mi sono circondato così completamente con quella stanza che la conoscevo così intimamente che improvvisamente mi ritrovai in realtà in piedi là. Mia figlia era in piedi vicino al suo caminetto, il suo sguardo si allontanò da me. Un attimo dopo lei si voltò e i nostri occhi si incontrarono. Ho visto una tale sorpresa, un’espressione spaventata sul suo viso che anch’io mi sconvolsi e subito mi ritrovai nuovamente nella mia sala a San Francisco. "Cinque giorni dopo ho ricevuto una lettera via posta aerea da mia figlia che era stata scritta il giorno del mio esperimento immaginativo. Nella sua lettera scrisse che aveva "visto" me nel suo salotto quel giorno tanto reale come se fossi realmente là in piedi, in carne ed ossa. Ha confessato che si era molto spaventata e che prima che potesse parlare, io ero svanito. Il tempo di questa "visita", come lei scrisse nella sua lettera, coincideva esattamente con il tempo in cui avevo iniziato l’azione immaginativa tralasciando, naturalmente, la differenza di tempo tra le due città. Ha spiegato che aveva detto al marito di questa incredibile esperienza e lui insisteva sul fatto che lei mi scrivesse immediatamente dicendomi, "Tua madre deve essere morta o sta morendo". Ma io non ero "morta" ne’ stavo "morendo", ero molto viva e molto eccitata da questa meravigliosa esperienza. "... MLJ
"Niente può agire ma dove è: con tutto il mio cuore; solo dov’è?" — Thomas Carlyle L’uomo è tutta immaginazione. Pertanto, un uomo deve essere dove lui è con l’immaginazione, per via della sua immaginazione è se stesso. L’immaginazione è attiva e attraversa qualsiasi stato che è nella conoscenza. Se prendiamo lo spostamento di consapevolezza sul serio, vi sono possibilità incredibili. I sensi uniscono l’uomo in un matrimonio forzato e profanatore, dove egli con l’immaginazione si sveglia spezza questa unione. Non abbiamo bisogno di nutrirci di dati sensoriali. Spostare l’attenzione della consapevolezza e vedere cosa succede ma ci muoviamo poco mentalmente, dovremmo percepire il mondo con un aspetto leggermente modificato. La consapevolezza è di solito spostata su nello spazio tramite il movimento dell’organismo fisico, ma non deve essere così limitato. Può essere spostata da un cambiamento in ciò di cui siamo consapevoli. L’uomo manifesta il potere dell’immaginazione i cui limiti non sono definiti. Realizzare che l’Io Reale - Immaginazione - non è qualcosa di racchiuso entro i confini spaziali del corpo è l’aspetto più importante. La storia precedente dimostra che quando incontriamo una persona in carne ed ossa, che il suo vero Sé non ha bisogno di essere presente in uno spazio dove il suo corpo è. Essa mostra anche che la percezione sensoriale può essere fatta funzionare al di fuori dei normali mezzi fisici, e che i dati prodotti dai sensi sono dello stesso tipo di quelli che si verificano nella normale percezione. L’idea nella mente della madre che ha dato il via a tutto il processo è stata l’idea molto precisa di essere nel posto dove la figlia viveva. Se la madre veramente era in quel luogo, se la figlia era presente, allora avrebbe dovuto essere percepita da sua figlia. Possiamo solo sperare di comprendere questa esperienza nell’immaginazione, e non in termini meccanici o materialisti. La madre immaginava "altrove" come essere "qui". Londra era proprio come "qui", dove viveva sua figlia là a San Francisco era "qui" per la madre che era lì. Quasi mai attraversa la nostra mente il dubbio che questo mondo potrebbe essere diverso nella sostanza da quello che il senso comune ci dice che così "ovviamente è". Blake scrive: "Io non chiedo al il mio Occhio Corporeo o vegetativo più di quanto non chieda a una finestra con una vista. Io guardo "attraverso" esso, non "con" esso.» Questo guardare "attraverso" l’occhio sposta la coscienza non solo in altre parti di "questo mondo", ma anche in "altri mondi". Gli astronomi devono augurarsi di sapere di più rispetto al "guardare attraverso l’occhio", questo viaggiare mentale si pratica tanto facilmente. Io viaggio attraverso una terra di uomini, Una terra di Uomini & anche di Donne, Sento e vedo queste terribili cose Come freddi e sconosciuti vagabondi della Terra. [— William Blake, ‘Il viaggiatore mentale’]
Il viaggiare mentale è stato praticato da uomini e donne risvegliati fin dai primi giorni. Paolo afferma: "Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa, fu rapito fino al terzo cielo, se con il corpo o fuori del corpo non lo so, Dio lo sa." 2Corinzi 12 Paolo ci sta dicendo che lui è l’uomo e che ha viaggiato con il potere dell’immaginazione o Cristo. Nella sua prossima lettera ai Corinzi, scrive: "Mettete alla prova voi stessi. Non vi rendete conto che Gesù Cristo è in voi.?" [Corinzi 13:5]. Non abbiamo bisogno di essere "morti", al fine di godere dei privilegi spirituali. "L’uomo è ogni immaginazione e Dio è l’uomo." [William Blake, from "Annotations to Berkeley"]. Testate voi stessi come lo ha fatto questa madre. Sir Arthur Eddington ha affermato che tutti noi abbiamo il diritto di dire al mondo esterno è che si tratta di una "esperienza condivisa". Le cose sono più o meno "reali", secondo la misura in cui esse sono in grado di essere condivise con gli altri o con noi stessi in un altro momento. Ma non c’è una linea di demarcazione definita. Accettare la definizione di Eddington della realtà come "esperienza condivisa", la storia di cui sopra è "reale" come la terra o un colore condiviso tra madre e figlia. L’ampiezza dell’immaginare è tale che devo confessare che non so quali siano i limiti se ve ne sono, stanno unicamente nella capacità di creare la realtà. Tutte queste storie ci mostrano una cosa — che un’attività immaginativa che implica il desiderio soddisfatto deve iniziare nella fantasia mettendo da parte l’evidenza dei sensi in quel cammino che porta alla realizzazione del desiderio.
Capitolo 9 Entrare dentro "Se lo Spettatore entrasse in queste immagini della sua immaginazione, avvicinando ad esse il carro di fuoco del pensiero contemplativo, se potesse... essere amico e Compagno di una di queste immagini meravigliose, che sempre chiedono di lasciare le cose mortali (che lui deve sapere) allora lui si leverebbe dalla sua tomba, allora lui incontrerebbe il Signore, e poi sarebbe felice". — Blake L’immaginazione sembra non faccia nulla di ciò che desideriamo fino a quando non entriamo nell’immagine del desiderio soddisfatto. Questo entrare nell’immagine del desiderio soddisfatto assomiglia a quanto sostiene Blake "Vacante al di fuori dell’esistenza il quale, se inserito dentro, ingloba se stesso e diventa un grembo?" Non è questa la vera interpretazione della storia mitica di Adamo ed Eva? L’uomo e la sua emanazione? Non sono sogni dell’uomo la sua emanazione, la sua Eva nella quale "Lui pianta sé stesso in tutti i nervi di Eva, proprio come un marito il suo terriccio, e lei diventa la sua dimora e giardino fertile?" [William Blake, "Il viaggiatore mentale"] Il segreto della creazione è il segreto di immaginare - prima desiderando poi assumendo la sensazione del desiderio soddisfatto fino a quando il sogno di fantasia, "il Vuoto fuori dall’esistenza", è inserito dentro, ingloba se stesso e diventa un grembo, un luogo di dimora e il giardino fertile. Si noti bene che Blake ci spinge ad entrare in queste immagini. Questo entrare dentro le immagini fa "inglobare sé stesso e diventare un grembo." L’uomo, entrando in uno stato, lo impregna e lo induce a creare quello che l’unione comporta. Blake ci dice che queste immagini sono "nascoste a chi non abita in loro, semplici possibilità, ma per coloro che entrano in loro sembrano le uniche sostanze ..." Sulla strada per la West Coast, mi sono fermato a Chicago per trascorrere la giornata con gli amici. Il mio ospite si stava riprendendo da una grave malattia e il suo medico gli consigliò di trasferirsi in una casa a un piano. Agendo su consiglio del medico, comprò una casa a un piano adatta alle sue esigenze; ma ora si doveva confrontare con il fatto che non sembrava esserci nessun acquirente per la sua grande casa a tre piani. Quando arrivai era molto scoraggiato. Nel tentativo di spiegare la legge dell’immaginazione al mio ospite e a sua moglie, ho raccontato loro la storia di una nota donna di New York che era venuta a trovarmi in relazione all’affitto del suo appartamento. Lei aveva un grazioso appartamento in città e una casa di campagna, ma era assolutamente necessario che lei affittasse il suo appartamento se lei e la sua famiglia avessero voluto passare l’estate nella casa di campagna. [Neville Goddard, ―Il Potere della consapevolezza, Cap. 23, ― Cartelle Cliniche – 5] Negli anni precedenti, l’appartamento era stato affittato senza alcuna difficoltà all’inizio della primavera, ma nel momento in cui è venuta a trovarmi, la stagione per gli affitti estivi era apparentemente finita. Anche se l’appartamento fosse stato nelle mani di buoni agenti immobiliari, nessuno sembrava interessato ad affittarla. Le ho detto che cosa fare nella sua immaginazione. Lei lo ha fatto e, in meno di 24 ore, il suo appartamento è stato affittato.
Ho spiegato come lei, con l’uso costruttivo della sua immaginazione, aveva affittato il suo appartamento. Al mio suggerimento, quella notte nel suo appartamento in città prima di andare a dormire immaginò che lei era sdraiata nel suo letto nel suo paese d’origine. Nella sua immaginazione vide il mondo della casa di campagna piuttosto dell’appartamento in città. Sentì l’aria fresca di campagna. Fece questo in modo reale poi scivolò nel sonno con la sensazione di essere in campagna. Questo è accaduto una notte di Giovedì. Alle nove, il Sabato mattina, mi ha telefonato dal suo paese d’origine e mi ha detto che il Venerdì un inquilino desiderabile che aveva tutti i suoi requisiti, non solo ha affittato il suo appartamento, ma lo ha affittato da quello stesso giorno. Ho suggerito ai miei amici che costruissero una struttura immaginale come aveva fatto quella donna, di addormentarsi immaginando che fossero fisicamente presenti nella loro nuova casa, sentendo di aver venduto la loro vecchia casa. Ho spiegato loro la grande differenza tra pensare all’immagine della loro nuova casa e pensare dall’immagine della loro nuova casa. Pensare ad essa è la confessione che loro non sono in essa, pensare da essa prova che loro sono in essa. Entrare dentro l’immagine darebbe sostanza all’immagine. L’occupazione fisica della nuova casa sarebbe seguita automaticamente. Ho spiegato che ciò che il mondo sembra dipende interamente da dove l’uomo è quando fa la sua osservazione. E l’uomo, essendo "tutta immaginazione", deve essere dove lui è nell’immaginazione. Questo concetto di causalità li disturbava, perché sapeva di magia o superstizione, ma loro promisero che avrebbero provato. Partii quella notte per la California e la sera seguente, il conduttore del treno su cui stavo viaggiando mi consegnò un telegramma. C’era scritto: "Casa venduta la scorsa mezzanotte". Una settimana dopo hanno scritto e mi hanno detto che la notte stessa che lasciai Chicago si addormentarono fisicamente nella vecchia casa, ma mentalmente nella nuova, vedendo il mondo dalla nuova casa, immaginando come sarebbe "suonato" se questo fosse stato vero. Essi sono stati svegliati quella stessa notte dal loro sonno per sentirsi dire che la vecchia casa era stata venduta. Non fino a quando l’immagine viene inserita, fino a quando Eva è conosciuta, l’evento si manifesta nel mondo. Il desiderio soddisfatto deve essere concepito nella fantasia dell’uomo prima che l’evento possa evolvere al di fuori di ciò che Blake chiama "il Vuoto". La prossima storia dimostra che, spostando il focus della sua immaginazione, la signora MF è entrata fisicamente dove aveva insistito con la fantasia. "Subito dopo il nostro matrimonio, mio marito ed io abbiamo deciso che il nostro più grande desiderio comune era di passare un anno in Europa. Questo obiettivo può sembrare ragionevole per un sacco di gente ma per noi, legati da finanze limitate, sembrava non solo irragionevole, ma completamente ridicolo. L’Europa potrebbe anche essere stato un altro pianeta. Ma avevo sentito il tuo insegnamento, così ho persistito ad addormentarsi in Inghilterra! Perché necessariamente l’Inghilterra, non saprei, se non per il fatto che avevo visto un’attuale foto dell’area attorno a Buckingham Palace e mi ero subito innamorato della scena.
Tutto quello che feci nella mia immaginazione fu, come vidi il palazzo, restare tranquillamente al di fuori dei grandi cancelli di ferro e sentire le barre metalliche fredde afferrate saldamente tra le mani. "Per molte, molte notti ho sentito l’intensa gioia di "essere là" e mi addormentai in questo felice stato. Poco dopo mio marito incontrò un estraneo a una festa che, in un mese, fu determinante nel garantire lui una borsa di studio di insegnamento presso una grande università. Immaginate la mia emozione quando ho sentito che l’università era in Inghilterra! Legata a una ristretta sfera? Entro il mese successivo stavamo attraversando l’Atlantico e le nostre difficoltà, apparentemente insormontabili, furono sciolte come se non fossero mai esistite. Abbiamo passato il nostro anno in Europa, uno degli anni più felici della mia vita. "... MF Il mondo come sembra dipende interamente da dove e da quando l’uomo fa le sue osservazioni e l’uomo, essendo "tutto immaginazione", deve essere dove lui è nell’immaginazione. "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra angolare." [Psalm 118:22] Quella pietra è immaginare. Ti farò conoscere questo segreto e ti lascerò agire oppure re-agire. Questa è la famosa pietra Che volge tutto in oro: Attraverso questo Iddio tocca e possiede Non può essere raccontata di meno. — George Herbert ["The Elixir"] "La mia casa è vecchia ma è la mia. Volevo l’esterno dipinto e l’interno ristrutturato, ma non avevo i soldi per realizzare entrambi gli obiettivi. Tu ci hai detto di "vivere" come se il nostro desiderio fosse già una realtà e iniziai a fare questo, immaginando la mia vecchia casa con una nuova mano di vernice, nuovi arredi, nuove decorazioni e tutti gli ornamenti. Passai nella mia immaginazione attraverso le camere ristrutturate di recente. Camminai intorno, al di fuori della casa, ammirando la vernice fresca e, alla fine del mio atto immaginativo, consegnai al contraente un assegno per il pagamento di tutto. Ho inserito questa scena immaginaria fedelmente tutte le volte che potevo durante il giorno e ogni notte prima di addormentarmi. "In due settimane, ho ricevuto una lettera raccomandata da Lloyd di Londra, che mi diceva che avevo ereditato settemila dollari da una donna che non avevo mai incontrato! Avevo conosciuto lontanamente il fratello quasi 40 anni prima e avevo fatto un piccolo favore quindici anni fa per questa signora quando gli era morto il fratello nel nostro paese, e lei mi aveva scritto per chiedere particolari relativi alla sua morte che fui in grado di fornire. Non ebbi notizie di lei da allora. "Ora, qui c’era l’assegno di settemila dollari, più che sufficiente a coprire il costo del restauro della mia casa oltre a molte, molte altre cose che desideravo." ...E.C.A.
"Colui che non immagina qualcosa dalle caratteristiche più forti e migliori, e in una luce più forte del suo deteriorarsi e gli occhi mortali possono vedere, non immagina affatto. "Chi non immagina in lineamenti forti e migliori, e in più forte e meglio la luce del suo occhio perire e mortale può vedere, non immagina affatto." — Blake A meno che l’individuo stesso non immagini qualcun altro, o sé stesso da qualche altra parte, condizioni, circostanze i problemi della sua vita continueranno a ripresentarsi, tutti gli eventi si rinnovano a partire dalle loro costanti immagini. Da lui sono state create, attraverso lui continuano a essere, e attraverso lui possono cessare di essere. Il segreto della causalità sta nell’assemblare immaginazioni, ma vi do una parola di avvertimento, l’assemblaggio deve avere un significato. Deve implicare qualcosa altrimenti l’attività creativa non si forma: La Parola.
Capitolo 10 Cose che non appaiono "... ciò che si vede è stato fatto di cose che non appaiono." — Ebrei 11:3 "La storia umana, con le sue forme di governo, le sue rivoluzioni, le sue guerre, e di fatto l’ascesa e la caduta delle nazioni, potrebbe essere scritto in termini di ascesa e la caduta delle idee impiantate nella mente degli uomini. " — Herbert Hoover "Il segreto di immaginare è il più grande di tutti i problemi alla cui soluzione il mistico aspira. Il potere supremo, la suprema saggezza, suprema delizia e menzogna nella lontana soluzione di questo mistero. " — Douglas Fawcett Non riconoscere l’ invisibile potere creativo, l’attività immaginativa dell’uomo, è troppo grande per essere discussa. L’uomo, attraverso la sua attività immaginativa letteralmente "chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono" [Romani 4:17]. Attraverso l’attività immaginativa dell’uomo tutte le cose sono fatte, senza tale attività "niente di ciò che è stato fatto avrebbe potuto essere fatto". [Giovanni 1:3]. Tale attività causale potrebbe essere definita come un insieme immaginario di immagini che vengono in mente, e qualche evento fisico immancabilmente prende luogo. Dovremmo assemblare immagini felici e poi evitare qualunque interferenza. L’evento non deve essere forzato, ma occorrere permettere che questo accada. Se l’immaginazione è l’unica cosa che agisce, o "è", negli esseri umani (come Blake credeva), quindi "non dovremmo mai essere certi che non era una qualche donna che pressando il torchio del vino che ha iniziato quel sottile cambiamento nella mente degli uomini" [William Butler Yeats]. Questa nonna quotidianamente sta pressando il torchio per la sua nipotina. Lei scrive: "Questa è una di quelle cose che fanno sì che la mia famiglia e gli amici dicano: "noi non lo comprendiamo". Kim ha due anni e mezzo. Mi sono preso cura di lei per un mese dopo la sua nascita e non la vide di nuovo fino a un anno fa, e poi, solo per due settimane. Tuttavia, durante lo scorso anno, ogni giorno l’ho presa sulle mie ginocchia, nella mia immaginazione, l’ho coccolata e le ho parlato. "In questi atti immaginali, sorvolo su tutte le meravigliose cose di Kim: "Dio cresce attraverso di me, Dio ama attraverso di me", etc. Prima vorrei avere la risposta di un bambino molto giovane. Quando iniziai "Dio sta crescendo attraverso me" - lei rispondeva, "me". Ora, quando io inizio lei completa l’intera frase. Dopo mesi è successo che come io la prendo - nella mia immaginazione - la sento cresciuta, più grande e più pesante. "Kim non ha mai visto una mia foto nell’anno appena passato, al massimo potrei essere solo un nome per lei. Ora la sua famiglia mi dice che da un po’ di tempo ogni giorno lei inizia a parlare di me, solo a parlare. A volte va avanti per un’ora, oppure va al telefono e finge di chiamare. Nel suo monologo vi sono parole del tipo: "Mio Dee Dee mi vuoi bene. Mio Dee Dee vieni sempre a trovarmi tutti i giorni." "Anche se so bene che cosa ho fatto nella mia immaginazione questo mi ha provocato una grande meraviglia." U.K. ...
Tutti gli uomini e le donne immaginative gettano incantesimi, e tutti gli uomini e le donne passive, che non hanno la potenza dell’immaginazione, continuamente sono sottoposti al potere del loro incantesimo. Non vi è forma in natura che non sia prodotto da, e sostenuta da una certa attività immaginale. Pertanto, qualsiasi cambiamento nella attività immaginale deve comportare una corrispondente variazione nella forma. Per immaginare una immagine sostitutiva per qualcosa di indesiderato o difettoso basta crearlo. Se solo ci ostinassimo nella nostra attività immaginale e non ci lasciassimo andare a soddisfazioni più basse, la vittoria sarebbe nostra. Quando ho letto in "Semina e raccolta" la storia del maestro di scuola che, attraverso la sua immaginazione, nella revisione di ogni giorno, trasforma un allievo indisciplinato in una graziosa ragazza, ho deciso di "fare" qualcosa a un giovane ragazzo nella scuola di mio marito. Parlare di tutti i problemi in questione prenderebbe pagine, mio marito non ha mai avuto un bambino così difficile, nemmeno in qualità di genitore. Il ragazzo era troppo giovane per essere espulso, ma tutti gli insegnanti rifiutarono di averlo nelle loro classi. A rendere peggiori le cose la madre e la nonna erano letteralmente "accampati" nella scuola e questo creava problemi a tutti. "Volevo aiutare il ragazzo ma volevo anche aiutare mio marito. Così, ogni notte, ho costruito due scene nella mia immaginazione: uno, ho "visto" un bambino felice e perfettamente normale; due, ho "sentito" mio marito che ha detto, non posso crederci cara, ma sai R. ora si comporta come un ragazzo normale, in più è un paradiso non avere quelle due donne intorno. "Dopo due mesi di persistenza nel mio gioco immaginale, notte dopo notte, mio marito tornò a casa e disse: "C’è come il paradiso intorno a scuola". Non esattamente le stesse parole, ma abbastanza simili. La nonna era coinvolta in qualcosa che l’ha costretta a uscire fuori dalla città e la madre ha dovuto accompagnarla. "Nesso stesso periodo un nuovo insegnante aveva accolto la sfida di R. e lui stava procedendo meravigliosamente bene in tutto quello che ho immaginato per lui ". G.B. ... E ‘inutile conservare gli standard che noi non applichiamo. A differenza di Portia, che disse: "E’ più facile insegnare a venti cosa era bene fare piuttosto che essere uno dei venti che segue i miei insegnamenti." [William Shakespeare, "Il Mercante di Venezia"] G.B. ha seguito il suo insegnamento. E’ estremamente facile l’accettazione nella propria vita della fede immaginativa. "... Mi ha mandato a curare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, e ad aprire il carcere di coloro che vi sono dentro..." - Isaia 61:1
Capitolo 11 Il vasaio "Alzati, e scendi nella bottega del vasaio, e là ti farò udire le mie parole. Così, sono andato giù nella bottega del vasaio, e là stava lavorando alla sua ruota. E la nave di argilla che stava facendo fu rovinata nelle mani del vasaio, ed egli rielaborò l’argilla in un altro vaso, che al vasaio parve di fare bene." — Geremia 18:2-4 La parola "Vasaio" tradotta significa immaginazione. Materialmente altri avrebbero gettato via la nave perché inutile, un risvegliato invece rimodella l’argilla per come dovrebbe diventare. "O Signore, tu sei nostro padre, noi siamo l’argilla e tu sei il nostro vasaio; tutti noi siamo opera delle tue mani." Isaia 64:8 Questa concezione della creazione come opera di fantasia e il Signore nostro Padre come la nostra immaginazione ci porterà ulteriormente dentro il mistero della creazione più di ogni altra guida. L’unico motivo per cui la gente non crede in questa identità tra Dio e l’immaginazione umana è che non sono disposti ad assumersi la responsabilità per il loro spaventoso abuso di immaginazione. L’immaginazione Divina è scesa al livello di immaginazione umana al punto che l’immaginazione umana può ascendere all’Immaginazione Divina. L’8° salmo dice che l’uomo fu fatto un po’ inferiore a Dio - non di poco inferiore agli angeli - come la versione di Re Giacomo erroneamente traduce. Gli angeli sono le disposizioni emotive dell’uomo e sono quindi suoi servi - e non suoi superiori - come l’autore della Lettera agli Ebrei ci dice. (Ebrei 1:14.) L’immaginazione è l’Uomo Reale ed è uno con Dio. L’immaginazione crea, conserva e trasforma. L’immaginazione è radicalmente creativa nel momento in cui tutta l’attività immaginativa basata sulla memoria scompare. L’immaginazione è conservativa quando la sua attività è alimentata da immagini fornite principalmente dalla memoria. L’immaginazione è trasformativa quando si varia un tema già in essere, quando si altera mentalmente un fatto della vita, quando lascia il fatto fuori dall’esperienza ricordata o mette qualcosa al suo posto, se sconvolge l’armonia allora desidera. Attraverso l’uso della sua immaginazione, questa talentuosa giovane artista ha reso i suoi sogni realtà. "Da quando sono entrato nel campo dell’arte mi sono divertita nel fare schizzi e dipinti per le camere dei bambini, tuttavia sono stata scoraggiata da consiglieri e amici che erano molto più esperti nel lavoro di me. Hanno apprezzato il mio lavoro, ammiravano il mio talento, ma dicevano che non avrei avuto il riconoscimento né sarei stata pagata per questo tipo di lavoro. "In qualche modo, ho sempre sentito che avrei voluto, ma come? Poi, lo scorso autunno ho sentito le tue lezioni e ho letto i tuoi libri così ho deciso di lasciare la mia immaginazione creare la realtà che desideravo. Questo è quello che ho fatto tutti i giorni: ho immaginato che ero in una galleria provavo una grande eccitazione - sui muri appesi la mia "arte" - solo mia (uno show di una donna) - e ho visto stelle rosse su molte delle immagini. Questo avrebbe indicato che essi erano stati venduti.
"Questo è quello che è successo: poco prima di Natale ho fatto un mobile per un amico che lo ha mostrato a sua volta ad un suo amico che possiede un negozio di arte-importazione di Pasadena. Egli ha espresso il desiderio di incontrarmi, così ho preso con me un paio di esempi del mio lavoro. Quando ha guardato il primo dipinto ha detto che avrebbe voluto darmi in primavera un "show di una donna". "La serata di apertura, il 17 aprile un arredatore è venuto, mi è piaciuto e mi ha commissionato di fare un collage per la stanza di un ragazzino che apparirà nel numero di settembre di "Buon governo della casa per il 1961". "Più tardi, durante la mostra un altro decoratore è venuto e ha ammirato tanto il mio lavoro, mi ha chiesto se poteva organizzare per me e incontrare i giusti arredatori e i giusti proprietari di gallerie che avrebbero acquistato e mostrare il mio lavoro in modo corretto. Casualmente lo spettacolo fu un successo sia per il proprietario della galleria che per me. "L’aspetto interessante è che apparentemente questi tre uomini sono venuti da me di punto in bianco. Certamente, non ho fatto alcuno sforzo durante il tempo del mio "immaginare" per contattare qualcuno, ma adesso sto ottenendo il riconoscimento e ho un mercato per il mio lavoro. Ora so che senza ombra di dubbio che non vi è alcun "no" quando si applica seriamente questo principio che afferma che l’immaginazione crea la realtà."... GL Lei ha testato il Vasaio e ha dimostrato la sua creatività in termini di prestazioni. Solo una mente indolente, svogliata non riuscirebbe a far fronte a questa sfida. Paolo afferma, "lo spirito di Dio abita in voi" [1Cor. 3:16, Romani 8:9, 8:11, Giacomo 4:5], ora, "Esamina voi stessi per vedere cosa state tenendo nella vostra fede. Provate voi stessi. Non vi rendete conto che Gesù Cristo è in voi? A meno che davvero non riesci a superare il test! Spero che scopriate che non abbiamo fallito." 2Cor. 13:5,6 Se "tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui neppure una delle cose fatte sarebbe stata fatta" [Giovanni 1:3], non dovrebbe essere difficile per l’uomo testare se stesso e scoprire chi è il creatore in se stesso. Il test proverà all’uomo che la sua immaginazione è l’Uno, "che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono." Rom. 4:17 La presenza del Vasaio in noi è deducibile da ciò che fa lì. Non possiamo vederlo lì come Uno, non noi stessi. La natura del Vasaio - Gesù Cristo - è quella di creare e non c’è creazione senza di lui. Ogni storia annotata in questo libro è un test del genere come quello che Paolo chiese ai Corinzi di fare. Dio esiste veramente e realmente nell’uomo, in ogni essere umano. Dio interamente diventa noi. Egli non è la nostra virtù, ma il nostro Sé Reale - La Nostra Immaginazione. Le seguenti illustrazioni dal mondo minerale possono aiutarci a vedere come la Suprema Immaginazione e la Umana Immaginazione potrebbe essere uno e lo stesso potere, e tuttavia essere molto diverso nella loro creatività. Il diamante è il minerale più duro al mondo. La grafite, usata nelle matite è uno dei più morbidi. Eppure entrambi i minerali sono di carbonio puro. La grande differenza nelle proprietà delle due forme di carbonio si crede essere causata da una diversa disposizione degli atomi di carbonio.
Ma se la differenza è prodotta da una diversa disposizione degli atomi di carbonio, siamo tutti d’accordo sul fatto che diamante e la grafite sono una sostanza, carbonio puro. Lo scopo della vita è la realizzazione creativa del desiderio. L’uomo, privo di desiderio, non potrebbe esistere efficientemente in un mondo di continui problemi che richiedono continue soluzioni. Un desiderio è la consapevolezza di qualcosa che ci manca o bisogno di rendere la vita più piacevole. I desideri sono sempre legati nel vedere un po’ di guadagno personale. Maggiore è il guadagno previsto e più intenso è il desiderio. Non vi è mai alcun desiderio veramente altruista. Anche quando il nostro desiderio è per un altro stiamo ancora cercando di appagare un nostro desiderio. Per raggiungere il nostro desiderio noi dovremmo immaginare scene che implicano il compimento del desiderio, e mettere in atto la scena nella nostra immaginazione, anche se solo momentaneamente, con una gioia sufficientemente sentita entro limiti tali da renderla naturale. Come un bambino che si veste e gioca a "Regina". Dobbiamo immaginare noi in ciò che vorremmo essere. Dobbiamo giocare con l’immaginazione non come spettatore ma come attore. Questa signora fantasiosamente immaginata come "regina" poteva essere dove voleva essere nella sua immaginazione. Lei era il vero attore di questo teatro. "Il mio desiderio era quello di assistere ad uno spettacolo di un famoso pantomimo che attualmente recita in uno dei più grandi teatri della nostra città. Per via della intima natura di quest’arte volevo sedere in platea; ma non potevo permettermi nemmeno il prezzo di un biglietto in balconata. La notte ho deciso di provare questo piacere, nella mia immaginazione mi sono addormentato guardando il meraviglioso interprete. Nel mio atto immaginale mi sono seduto in un sedile centro-platea, ho sentito l’applauso quando il sipario si alzava, poi l’artista è giunto sul palco, ho sentito reale e intensa l’emozione di questa esperienza. "Il giorno dopo, quello dello spettacolo, la mia situazione finanziaria non era cambiata. Avevo esattamente un dollaro e trentasette centesimi nella mia borsa. Compresi che dovevo usare il dollaro per comprare il gas per la mia auto, che dunque mi avrebbe lasciato con trentasette centesimi, ma sapevo anche che avevo dormito fedelmente la sensazione di essere in quello spettacolo e così mi sono vestito per il teatro. Mentre spostavo gli oggetti da una borsa ad un’altra ho trovato una banconota da un dollaro e quarantacinque centesimi spiccioli nascosti nella tasca della mia borsa per le opere raramente utilizzata. Sorrisi tra me e me rendendomi conto che i soldi per la benzina li avevo trovati. Così il biglietto per il teatro sarebbe rientrato nel bilancio. Contenta ho finito di vestirmi poi sono partita per il teatro. "In piedi davanti alla finestra della biglietteria la mia fiducia diminuì quando vidi i prezzi e vidi 3,75 per i posti in platea. Con una sensazione di sgomento mi allontanai in fretta e attraversai la strada per andare in un caffè per una tazza di tè. Avevo speso sedici centesimi per il mio tè prima di ricordare di aver visto il prezzo dei posti per la balconata sulla lista nella finestra della biglietteria. In fretta ho contato la differenza e mi sono ritrovata un dollaro e sessantasei centesimi in meno. Correndo indietro verso il teatro ho comprato il biglietto più economico disponibile che costava un dollaro e cinquanta centesimi.
Con una sola monetina nella mia borsa ho attraversato l’ingresso e l’usciere ha strappato il biglietto a metà dicendomi: "Al piano di sopra, a sinistra, per favore". Lo spettacolo stava per cominciare, ma ignorando le istruzioni dell’usciere sono entrato nel bagno delle signore del piano principale. Ancora determinato a sedere in platea mi sono seduta, ho chiuso gli occhi e ho continuato nella mia vista interiore concentrata sul palco nella direzione della platea. In quel momento un gruppo di donne entrò nella toilette parlando tutte insieme, ma ho sentito solo una conversazione come di una donna che parla al suo compagno, ha detto, "ma ho aspettato e aspettato fino all’ultimo momento". Poi ha chiamato e ha detto che non poteva farlo. Avrei voluto ridarle il suo biglietto ma era troppo tardi ormai. Poi senza accorgermene consegnai all’usciere entrambi i biglietti che li strappò a metà prima che potessi fermarlo. Quasi ridevo ad alta voce. Alzandomi mi avvicinai a questa signora e le chiesi se potevo utilizzare il biglietto in più che aveva, al posto della balconata che avevo comprato. Era affascinante e gentilmente mi ha invitato ad unirmi al suo gruppo. Il biglietto che mi diede era nella platea, sedile centrale, a sei righe dal palcoscenico. Mi sedetti in quel posto pochi istanti prima che il sipario si aprisse su uno spettacolo che avevo visto la sera prima da quella sedia. Nella mia immaginazione "... JR Noi dobbiamo ESSERE, nell’Immaginazione. Una cosa è pensare alla fine, altra cosa è pensare dalla fine. Per pensare dalla fine; decretare la fine è creare la realtà. Le azioni interne devono corrispondere alle azioni che fisicamente effettueremo "dopo queste cose dovrebbe essere" [Edward Thomas, "La Nuova Casa"]. Per vivere con saggezza dobbiamo essere consapevoli della nostra attività immaginale e fare in modo che essa abbia la forma esatta di ciò che desideriamo. Il mondo è l’argilla, e la nostra immaginazione è il Vasaio. Dobbiamo sempre immaginare scopi che siano di valore o che promettano bene. "Colui che desidera ma non agisce percepisce il mondo come avverso." [William Blake] I flussi di eventi traggono origine da ciò che è stato immaginato. Le forme esteriori rivelano le immaginazioni dell’uomo. "L’uomo è la navetta, il cui movimento di ricerca e il passaggio attraverso questi telai. Dio ha ordinato il movimento, ma ha imposto nessun riposo." [Henry Vaughan] "Ho creato una piccola azienda di proprietà esclusiva, e pochi anni fa sembrava che la mia avventura sarebbe finita in un fallimento. Per alcuni mesi le vendite erano costantemente diminuite e mi sono trovato in un "ingorgo" finanziario insieme a migliaia di altri piccoli uomini d’affari perché in questo periodo abbiamo attraversato una delle recessioni minori del nostro paese. Ero messo male, avevo debiti e mi servivano immediatamente almeno tremila dollari. Il mio contabile mi ha consigliato di chiudere le porte e cercare di salvare quello che potevo. Invece mi rivolsi alla mia immaginazione.
Sapevo del tuo insegnamento ma concretamente non avevo mai tentato di risolvere un problema in questo modo. Francamente ero scettico sull’intera idea che l’immaginazione potesse creare la realtà ma ero anche disperata, e la disperazione mi ha costretto a testare il tuo insegnamento. "Ho immaginato il mio ufficio ricevere quattromila dollari inaspettatamente in rimesse dovute. Questo denaro sarebbe dovuto venire da nuovi ordini dato che la mia contabilità clienti era praticamente inesistente, ma questo sembrava inverosimile dato che non avevo mai realizzato molte vendite durante gli ultimi quattro mesi e oltre. Tuttavia ho tenuto saldamente nella mia immaginazione questa somma di denaro davanti a me per tre giorni. Presto, la quarta mattina un cliente che non sentivo da mesi mi chiamò al telefono e mi chiese di vedermi personalmente. Stavo per portare un precedentemente preventivo che gli avevo fatto per i macchinari necessari per la sua fabbrica. Il preventivo era vecchio di mesi ma l’ho estratto rapidamente dai miei archivi e quel giorno non persi tempo per arrivare nel suo ufficio. Scrissi l’ordine che poi ha firmato, ma non vidi nessun aiuto immediato per me in quella operazione, dato che per l’attrezzatura che voleva sarebbero trascorsi da quattro a sei mesi per la consegna della fabbrica e, naturalmente, il mio cliente non ha dovuto pagare fino al momento della consegna. "L’ho ringraziato per l’ordine poi mi alzai per andarmene ma mi fermò alla porta e mi consegnò un assegno di poco più di quattro mila dollari, dicendo: "Io voglio pagare per la merce ora, in anticipo per motivi fiscali, sapete. Non ti dispiace? No, non mi dispiace." Realizzai cosa era successo nel momento in cui ho preso tra le mie mani l’assegno. Entro tre giorni il mio atto immaginale aveva fatto per me quello che io non ero stato in grado di fare in mesi di disperata attività finanziaria. So, adesso, che l’immaginazione avrebbe potuto portare quarantamila dollari nei miei affari facilmente come quattromila. "L.N.C. ... "O Signore, tu sei nostro padre; noi siamo l’argilla, e tu sei il nostro Vasaio; tutti noi siamo opera delle tue mani". [— Isaia 64:8]
Capitolo 12 Atteggiamenti "Le Cose Mentali sono Solo Reali, ciò che viene chiamato corporeo, nessuno sa il luogo in cui dimora: è Credenza erronea, e la sua esistenza un inganno. Dov’ è l’Esistenza al di fuori della mente o del Pensiero? Dove si trova, nella mente di un folle? " — Blake La memoria, anche se difettosa, è adeguata all’esigenza di somiglianza. Se ricordiamo uno come lo abbiamo conosciuto, lo ricreiamo in quell’immagine, e il passato sarà rintracciato nel presente. Immaginare crea la realtà. Se vi è spazio per miglioramenti dobbiamo ricostruirlo con nuovi e differenti caratteristiche, dovremmo visualizzarlo come vorremmo che fosse piuttosto portare il suo peso nella nostra memoria. "Qualunque cosa sia possibile credere è un’immagine della verità." [— Blake] La storia che segue è di uno che crede che immaginare crea la realtà e che agire con questa convinzione cambia l’atteggiamento nei confronti di un estraneo e ha testimoniato questo cambiamento nella realtà. "Più di venti anni fa, quando ero un "verde" ragazzo di campagna appena arrivato a Boston per frequentare la scuola, un "mendicante" mi ha chiesto dei soldi per un pasto. Anche se i soldi che avevo erano insufficienti per le mie esigenze, gli ho dato quello che avevo in tasca. Poche ore dopo lo stesso uomo, ormai ubriaco barcollante, mi fermò di nuovo per chiedermi nuovamente soldi. Ero così indignato nel pensare che i miei soldi guadagnati faticosamente erano stati usati in quella maniera che feci promessa a me stesso che non avrei mai più accolto richieste di un mendicante di strada. Nel corso degli anni mantenni la mia promessa, ma ogni volta che rifiutavo, sentivo la mia coscienza pungere. Mi sentivo in colpa al punto di sviluppare un forte dolore allo stomaco, ma non riuscivo a lasciarmi andare. "Nella prima parte di quest’anno, un uomo mi ha fermato mentre camminavo col il mio cane e mi ha chiesto soldi per poter mangiare. Fedele alla vecchia promessa rifiutai. I suoi modi erano gentili nell’accettare il mio rifiuto. Ha anche ammirato il mio cane e ha parlato di una famiglia nello stato di New York che sapeva che allevava cocker. Questa volta la mia coscienza mi pungeva veramente! Siccome si presentò così decisi di modificare quella scena come avrei voluto che fosse stata, così mi fermai lì sulla strada, chiusi gli occhi per pochi istanti e immaginai la scena in modo diverso. Nel mio immaginario avevo lo stesso uomo che mi aveva approcciato, solo che questa volta ha iniziato la conversazione ammirando il mio cane. Dopo aver chiacchierato un attimo, mi disse "non mi piace chiederti questo ma ho davvero bisogno di qualcosa da mangiare. Ho un lavoro che comincia domani mattina, ma sono stato senza lavoro e stasera ho fame." Ho poi immaginato di infilare la mano in tasca, ho preso fuori un biglietto da cinque dollari e volentieri glielo ho dato. Questo atto immaginale sciolse immediatamente il senso di colpa e il dolore . "So dal tuo insegnamento che un atto immaginale è un fatto, quindi sapevo di poter assegnare a chiunque quello che aveva chiesto per fede nell’atto immaginale, che poi consente alla sua realtà di averlo.
"Quattro mesi dopo, mentre stavo ancora camminando col mio cane, lo stesso uomo mi si avvicinò e iniziò la conversazione ammirando il cane. "Ecco un bel cane", ha detto. "Giovane, non credo che ti ricordi di me, ma tempo fa ti ho chiesto un po’ di soldi e molto gentilmente hai detto "no". Dico "gentilmente", perché se tu mi avessi dato soldi io te li chiederei ancora. Invece, ho trovato un lavoro la mattina dopo, e ora riesco a guadagnare e ad avere di nuovo un po’ di rispetto per me stesso." Sapevo che il tuo lavoro era un dato di fatto quando l’ho immaginato quella notte circa quattro mesi prima, ma non nego immensa soddisfazione per avermelo confermato di persona!" ...F.B. "Non possiedo né argento né oro, ma io darò quello che ho." atti 3:6 Nessuno è da scartare, tutti devono essere salvati, e la nostra immaginazione rimodella la memoria che è il processo attraverso la quale questa salvezza è portata a passare. Condannare l’uomo per aver perso la sua strada è punire il già punito. "O di chi dovrei avere pietà se non ho pietà del peccatore che ha smarrito la strada?"[William Blake, "Jerusalem"]. Non ciò che l’uomo è stato, ma ciò che può diventare dovrebbe essere nella nostra attività immaginale. "Non ti ricordi dolce Alice, Ben Bolt Dolce Alice che aveva i capelli così castani, Che ha pianto di gioia quando lei ti ha dato un sorriso, E tremò di paura al vostro sguardo? " [George du Maurier] Se immaginiamo non peggiore di lui più di quanto lui di se stesso, egli sarebbe passato come eccellente. Non è l’uomo al meglio, ma è l’esercizio immaginativo dello spirito di perdono che compie il miracolo. Immaginare con nuovi contenuti trasformati sia l’uomo che ha chiesto che l’uomo che ha dato. Immaginare non ha ancora avuto la sua radice nei sistemi sia dei moralisti che degli educatori. Quando accade, ci sarà "l’apertura del carcere per coloro che sono legati". [Isaia 61:1] Nulla ha esistenza per noi attraverso la memoria che abbiamo di esso, quindi dovremmo ricordarlo non come era a meno che, naturalmente, non sia stato piacevole, desiderabile, ma come desideriamo che sia. In quanto l’immaginazione è creativa, la nostra memoria di un evento promuove oppure ostacola, e rende più facile e rapida la sua strada verso l’alto o verso il basso. "Non c’è carbone così spento che non si illuminerà e non s’infiammerà se leggermente girato." La storia che segue mostra che immaginare può fare anelli, mariti, e spostare le persone "in Cina"! "Mio marito, figlio di una famiglia divisa e allevato dai nonni, non è mai stato "vicino" a sua madre, e nemmeno lei a lui. Una donna di sessantatré anni e una divorziata per trentadue di quegli anni, lei era sola e amareggiata; il mio rapporto con lei era teso dato che cercavo di "stare nel mezzo". Per sua stessa ammissione, il suo grande desiderio era quello di risposarsi per stare in compagnia, ma ha sempre creduto che ciò fosse impossibile alla sua età. Mio marito sarebbe spesso stato con me e quindi sperava fervidamente che lei potesse risposarsi e forse vivere fuori città!
Ho avuto lo stesso desiderio e, come dissi, forse di andare in Cina? Essendo cauto di carattere per questo tipo di desiderio, sapevo di dover cambiare il mio sentimento verso di lei nel mio dramma immaginale e al tempo stesso "dare" lei quello che voleva. Iniziai vedendo nella mia immaginazione una personalità completamente cambiata. Una donna gioiosa, felice, sicura e contenta di un nuovo rapporto. Ogni volta che avrei pensato a lei, l’avrei mentalmente vista come una donna "nuova". Circa tre settimane dopo, è venuta a casa nostra per una visita portando un amico che aveva conosciuto molti mesi prima. L’uomo era da poco diventato vedovo; aveva la sua età, sicuro finanziariamente ed aveva cresciuto figli e nipoti. Lo abbiamo apprezzato ed ero emozionato perché era evidente che gli piaceva. Mio marito pensava che fosse impossibile. Io no. "Da quel giorno in poi, ogni volta che pensavo a lei, vedevo lei porgere la mano sinistra verso di me; e ammiravo l’anello al dito. Un mese dopo, lei e il suo amico sono venuti a trovarci e camminato avanti per salutarli, lei con orgoglio tese la mano sinistra. L’anello era al suo dito. "Due settimane dopo si sposò e noi da allora non la vedemmo più. Lei vive in una nuova casa ... "fuori città" e siccome al suo nuovo marito non piacciono i lunghi viaggi in auto per venire a casa nostra, lei era come si fosse "spostata in Cina"! "J.B. ... C’è una grande differenza tra la volontà di resistere a un’attività e la decisione di cambiarla. Colui che cambia compie un’attività; mentre colui che resiste a un’attività, re-agisce. Uno crea; l’altro perpetua. Nulla è reale al di là dei modelli di realtà fantasiosi che costruiamo. Memoria, non meno del desiderio, assomiglia a un sogno ad occhi aperti. Perché fare un incubo a occhi aperti? L’uomo può perdonare solo se tratta la memoria come un incubo ad occhi aperti, e poi lo modifica dandogli la forma del desiderio del suo cuore. R.K. ha imparato che possiamo derubare gli altri delle loro abilità per mezzo dei nostri atteggiamenti verso di loro. Lui ha cambiato il suo atteggiamento e, quindi, ha cambiato un fatto. "Io non sono un usuraio né lavoro nel settore degli investimenti, ma un amico di lavoro venne da me per un prestito considerevole al fine di ampliare il suo impianto. Per via della personale amicizia gli ho concesso il prestito con tassi d’interesse ragionevoli e gli ho dato il diritto di rinnovo al termine di un anno. Alla scadenza del primo anno era indietro nel pagamento degli interessi e ha chiesto una proroga di trenta giorni. Gli ho concesso questa richiesta, ma alla fine dei 30 giorni era nelle medesime condizioni e mi ha chiesto una proroga supplementare. "Come ho detto in precedenza non faccio business prestando denaro. Entro venti giorni mi serviva il pagamento integrale del prestito per soddisfare i miei debiti. Ma ho acconsentito a una nuova proroga, anche se il mio credito era ormai in serio pericolo. La cosa più naturale da fare sarebbe stata quella di applicare la pressione legale per raccogliere e qualche anno fa avrei fatto proprio questo. Invece, mi sono ricordato il tuo avvertimento "non rubare agli altri le loro capacità", così mi resi conto che stavo derubando il mio amico della sua capacità di pagare ciò che doveva.
Per tre notti ho costruito una scena nella mia immaginazione in cui ho sentito il mio amico che mi diceva che ordini inaspettati avevano rapidamente inondato la sua scrivania, e ora era in grado di pagare il prestito in pieno. Il quarto giorno ho ricevuto una sua telefonata. Mi disse di quello che lui stesso definì un miracolo, aveva ricevuto tanti ordini, e anche particolarmente importanti, ora era in grado di rimborsare il prestito, inclusi tutti gli interessi dovuti e, in effetti, aveva appena spedito un assegno a me per l’intero importo. "R.K. ... Relativamente al segreto di immaginare la distinzione tra "immaginare" e "stato immaginato" è fondamentale. "Le Cose Mentali sono solo Reali ..." "Ogni cosa che può essere creduta è un’immagine della verità." [William Blake]
Capitolo 13 Tutte sciocchezze "La conoscenza generale è la conoscenza a distanza; nei particolari è ciò in cui consiste la saggezza. E anche la felicità." — Blake Dobbiamo usare la nostra immaginazione per raggiungere determinati fini, anche se gli scopi sono tutte sciocchezze. Siccome gli uomini non definiscono e immaginano in modo chiaro i particolari i risultati sono incerti, mentre potrebbero essere perfettamente certi. Per immaginare il particolare degli scopi occorre discriminare in maniera chiara. "Come facciamo a distinguere la quercia dal faggio, il cavallo dal bue, ma come fare con un contorno confinante?" [William Blake, La Divina forma umana] La definizione afferma la realtà della cosa particolare, contrariamente alle generalizzazioni senza forma che inondano la mente. La vita sulla terra è una scuola materna per la produzione di immagini. La grandezza o piccolezza dell’oggetto da creare di per sé non è importante. "La grande regola d’oro dell’arte, così come quella della vita, ha detto Blake, è questa: "la più distinta, tagliente e definita linea di delimitazione è la più perfetta opera d’arte, mentre il meno acuto e tagliente, il più grande è la prova della debole imitazione. Cos’è che costruisce una casa e le piante di un giardino, se non il preciso e determinato? ... lascia fuori questa linea e lascerai fuori la vita stessa." Le seguenti storie concernono l’acquisizione di cose apparentemente piccole, o "giocattoli" come li chiamo io, ma sono importanti perché sono le chiare immagini che hanno creato i giocattoli. L’autore della prima storia è quella di cui si è detto, "lei ha tutto". Questo è vero. Lei ha la sicurezza finanziaria, sociale e intellettuale. Lei scrive: "Come sapete, attraverso il suo insegnamento e attraverso la mia pratica di tale insegnamento, ho cambiato completamente me stessa e la mia vita. Due settimane fa, quando si parlava di "giocattoli", mi sono resa conto che non avevo mai usato la mia immaginazione per ottenere delle "cose" e ho deciso che sarebbe stato divertente provare. Hai detto di una giovane donna alla quale è stato dato un cappello perché semplicemente indossava il cappello nella sua immaginazione. L’ultima cosa che mi serviva al mondo era un cappello, ma ho voluto testare la mia immaginazione per "ottenere queste cose", così ho scelto un cappello nella foto di una rivista di moda. Ho tagliato la foto e l’ho messa sullo specchio del mio tavolino nella toilette. Ho studiato con attenzione la foto. Poi, ho chiuso gli occhi, e nella mia immaginazione, ho messo quel cappello in testa e "indossato" camminando fuori di casa. Ho fatto questo una sola volta. "La settimana seguente ho incontrato alcuni amici per pranzo e uno di loro indossava il cappello. L’abbiamo ammirato tutti. Proprio il giorno dopo ho ricevuto un pacco da uno speciale corriere. Il cappello era nel pacco. L’amica che l’aveva indossato il giorno prima mi aveva inviato il cappello con una nota dicendo che lei non aveva particolarmente a cuore il cappello e in primo luogo non sapeva perché l’aveva comprato, ma per qualche motivo ha pensato che sarebbe stato bene su di me, e avrei dovuto accettarlo!" ...G.L.
Il movimento da "sogni a cose" è ciò che guida l’umanità. Dobbiamo vivere interamente a livello di immaginazione. Questo deve essere consapevolmente e deliberatamente intrapreso. "In tutta la mia vita ho amato gli uccelli mi piace guardarli, sentire il loro chiacchiericcio, nutrirli; sono particolarmente affezionato al piccolo passero. Per molti mesi ho dato loro da mangiare briciole di pane il mattino, sementi per uccelli selvatici e qualsiasi cosa credevo avrebbero mangiato. Per mesi fui dispiaciuto nel vedere gli uccelli, in particolare grossi piccioni comandare la zona, inghiottire la parte migliore dei semi e lasciare le sole bucce per i miei passeri. "Usare la mia immaginazione per questo problema in un primo momento mi sembrava ridicolo, ma più ci pensavo e più interessante l’idea era diventata. Così, una sera mi sono messo a "vedere" i piccoli uccelli che entravano in piena condivisione del cibo quotidiano offerto, e avrei voluto dire a mia moglie che i piccioni non interferivano più con i miei passeri ma prendevano la loro parte come gentiluomini e poi lasciavano la zona. Ho continuato questa azione immaginaria per quasi un mese. Una mattina notai che i piccioni erano scomparsi. I passeri avevano la colazione tutta per loro per qualche giorno; in quei pochi giorni nella zona non era entrato un solo uccello più grande. Alla fine i piccioni hanno fatto ritorno, ma da quel giorno non hanno mai più violato l’area occupata dai miei passeri. Stanno tutti insieme, mangiando quello che ho messo per loro, lasciando completa la quota dell’area per i miei piccoli amici. E sapete... io in realtà credo che i passeri capiscano; non sembrano più avere paura quando cammino in mezzo a loro "... RK Questa signora prova che a meno che il nostro cuore non sia dentro al compito, a meno che non ci immaginiamo noi stessi proprio nel sentimento del nostro desiderio soddisfatto, non siamo lì. Dato che noi siamo tutta immaginazione, nell’immaginazione dobbiamo essere dove e cosa siamo. "I primi di febbraio io e mio marito eravamo nella nostra nuova casa da un mese, una bella casa difficile da descrivere, arroccato su una scogliera frastagliata con l’oceano di fronte al nostro giardino, il vento e il cielo per i vicini e gabbiani come ospiti. Siamo rimasti estasiati. Se avete sperimentato le gioie e i dolori di costruire la vostra casa sapete bene come questa cosa riempia di felicità e come svuoti il portafoglio: un centinaio di cose belle chiedevano a gran voce di essere comprate per quella casa, ma l’unica cosa che volevamo prima di tutte era la più inutile: una foto. Non una foto qualunque, ma una meravigliosa scena selvaggia del mare dominato da un grande veliero bianco. Questa immagine era stata nei nostri pensieri tutti i mesi della costruzione e così lasciammo una parete del soggiorno vuota per ospitarla. Mio marito montò le lanterne decorative rosse e verdi della nave sulla parete per incorniciare la nostra immagine, ma l’immagine in sé avrebbe dovuto aspettare. Tendaggi, moquette e tutti gli elementi pratici dovevano venire prima. Forse è così, ma questo non ci ha impedito di "vedere" quel quadro nel nostro immaginario, su quel muro.
"Un giorno, durante lo shopping, ho passeggiato in una piccola galleria d’arte e mentre camminavo mi fermai nella porta, così all’improvviso un signore che camminava dietro di me si scontrò contro un cavalletto. Mi scusai e indicai un dipinto appeso nella stanza ad altezza testa. "Questo è ciò che feci! Non vidi mai nulla di così meraviglioso!" Si presentò come il proprietario della galleria e disse, "Sì, è un originale da parte del più grande pittore inglese di velieri che il mondo abbia mai conosciuto". Ha continuato a parlarmi dell’artista, ma non lo ascoltai. Non Potevo staccare gli occhi da quella meravigliosa nave e improvvisamente ho sperimentato una cosa molto strana. E’ stato solo un attimo di tempo, ma la galleria d’arte sbiadì e ho "visto" quella pittura sul mio muro. Temevo che il proprietario mi pensasse un po’ stordito, ma ero io, poi finalmente sono riuscito a fare attenzione alla sua voce quando mi ha proposto un prezzo astronomico. Sorrisi e dissi: "Forse un giorno..." Ha continuato a parlarmi del pittore e anche di un artista americano che era l’unico litografo vivente in grado di copiare il grande maestro inglese. Ha detto: "Se siete molto fortunati, potrete ottenere una delle sue stampe. Ho visto il suo lavoro. Perfetto fino all’ultimo dettaglio. Molte persone preferiscono stampe a quadri". "Stampa o quadri, non sapevo nulla dei valori di entrambi e in ogni caso, tutto quello che volevo era quella scena. Quando mio marito tornò a casa quella sera, non gli parlai di nulla se non che mi sarebbe piaciuto visitare la galleria e vedere il dipinto assieme a lui. Forse potremmo trovare una stampa da qualche parte. L’uomo disse... "Sì" , interruppe, "ma sai che non possiamo permetterci nessuna pittura ora..." La nostra conversazione finì lì ma quella sera, dopo cena, mi trovavo nel nostro soggiorno e "vidi" quella foto sul nostro muro. "Il giorno dopo, mio marito aveva un appuntamento con un cliente che non voleva tenere. Ma l’appuntamento è stato mantenuto e mio marito non ha fatto ritorno a casa fino a dopo il tramonto. Quando entrò dalla porta principale ero impegnata in un’altra parte della casa e a voce gli feci un saluto. Pochi minuti dopo ho sentito martellare, andai in salotto per vedere che cosa stava facendo. Sul nostro muro aveva appeso la mia pittura. Nel mio primo momento di intensa gioia mi ricordai dell’uomo nella galleria d’arte , che diceva... "Se siete molto fortunati, potete trovare una delle sue stampe..." Fortunato? Bene, qui c’è la parte di mio marito di questa storia: "Facendo la chiamata menzionata è entrato una delle più povere, più umili casette dove fosse mai stato. Il cliente si è presentato e ha portato mio marito in una piccola sala da pranzo buia in cui i due si sedettero in un tavolo nudo. Non appena mio marito mise la sua valigetta sul tavolo, alzò gli occhi e vide la foto su un muro. Confessò che aveva fatto un’intervista molto sciatta perché non riusciva a staccare gli occhi da quella foto. Il cliente firmò il contratto e diede un assegno come caparra che, come mio marito volle a quel tempo, fu di dieci dollari a breve termine. Menzionando questo fatto al cliente, cioè disse che l’assegno era tutto quanto permettersi, ma ha aggiunto... "Ho notato il vostro interesse in quella foto. Era qui quando ho preso quel posto. Non so a chi appartenesse, ma io non la voglio. Se metti i dieci dollari per me, te la regalo".
"Quando mio marito tornò nell’ufficio principale della sua azienda apprese che era stato in errore circa la quantità. Egli non caricò dieci dollari. La nostra immagine è sul nostro muro. «E ci costò niente." A.A. ... Di RL, che scrive la seguente lettera, va detto: «Nella fede, signora, hai un buon cuore." [— William Shakespeare, "Tanta confusione per nulla"] "Un giorno, durante uno sciopero degli autobus, avevo bisogno di andare in centro città e dovetti camminare dieci isolati da casa mia prima di trovare una fermata bus attiva. Al ritorno, prima partire ricordai che non c’erano negozi alimentari su questa nuova rotta e non avrei potuto fare spesa per la cena. Avevo abbastanza per improvvisare un pasto di fortuna, ma avrei avuto bisogno di pane. Dopo avere fatto shopping tutto il giorno, i dieci isolati prima della linea dell’autobus era l’area dove potevo cercare, andare più lontano per acquistare pane era da escludersi. "Rimasi immobile per un attimo e permisi a una visione di pane di "ballare nella mia testa". Poi partii per la casa . Quando salii sull’autobus ero così stanco che mi sono messo nel primo posto disponibile, quasi seduto su una borsa di carta. Ora, su un autobus affollato di passeggeri stanchi raramente i passeggeri si guardano l’un l’altro, essendo io di natura curioso ho sbirciato nella borsa. Certo era piena di pane, non semplice pane, ma la stessa marca di pane che da sempre compravo! " ... RL Sciocchezze: tutte sciocchezze, ma hanno prodotto le loro curiosità gratuitamente. Immaginando queste cose compiute, realizzate senza i mezzi che invece solitamente sono reputati necessari. L’uomo stima la ricchezza in una maniera che non ha alcuna relazione con i valori reali. "Venite, comprate vino e latte senza denaro e senza prezzo." — Isaia 55:1
Capitolo 14 L’istante creativo "L’uomo naturale non riceve i doni dello Spirito di Dio, perché per lui sono folli, e lui non è capace di comprenderli, perché sono spiritualmente distinti." — 1Corinzi 2:14. "C’è un momento in ogni giorno dove Satana non riesce a trovare, né può trovare l’orologio dei Demoni, ma l’operoso trova questo Momento e lo moltiplica, e una volta trovato se opportunamente piazzato rinvigorisce ogni momento del giorno". — Blake Ogni volta che noi immaginiamo le cose come dovrebbero essere, piuttosto che come sembrano essere, è "L’Istante". Perché in quel momento, il lavoro dell’uomo spirituale è fatto e tutti i grandi eventi del tempo iniziano per plasmare un mondo in armonia col modello alterato di quel momento. Satana, Blake scrive, è un "reattore". Egli non agisce mai, lui reagisce solo. E se il nostro atteggiamento verso gli avvenimenti del giorno è "reazionario", non stiamo giocando la parte di Satana? L’uomo reagisce solo nel suo stato naturale o di Satana, egli non agisce mai o crea, lui solo re-agisce o ri-crea. Un vero e proprio momento creativo, un vero e proprio sentimento del desiderio soddisfatto vale più di tutta la naturale vita di re-azione. In un momento del genere, l’opera di Dio è fatta. Ancora una volta, possiamo dire con Blake, "Dio solamente agisce ed è, negli esseri esistenti o Uomini." ["Il Matrimonio di Paradiso e Inferno", 1793] C’è un passato immaginario e un futuro immaginario. Se, reagendo, il passato viene ricreato nel presente, esprimendo i nostri sogni di fantasia il futuro può essere manifestato nel presente. "Sento adesso il futuro in questo istante." [— William Shakespeare, "Macbeth"] Gli uomini spirituali Agiscono: per lui tutto ciò che vuole fare lo può fare e da fare in una sola volta, nella sua immaginazione, e il suo motto è sempre: "Il momento è adesso". "Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza." — 2Corinzi 6:2 Niente si frappone tra l’uomo e il compimento del suo sogno, solo fatti. E i fatti sono le creazioni dell’immaginazione. Se l’uomo cambia la sua immaginazione, egli cambia i fatti. Questa storia racconta di una giovane donna che ha trovato il Momento e, agendo sul suo sogno di fantasia, ha portato il futuro nel momento, non realizzando quello che aveva fatto fintanto che non era giunta alla scena finale. "L’incidente descritto dovrebbe apparire come una coincidenza per quelli che non conoscono il tuo insegnamento - ma io so bene che ho osservato un atto immaginativo prendere forma, forse, quattro minuti. Credo che sarete interessati a leggere questo racconto, scritto esattamente come è accaduto, ieri mattina pochi minuti dopo che è avvenuto.
"Stavo guidando la mia auto a est sul viale del tramonto, nella corsia centrale di traffico, frenando lentamente per fermarmi al segnale rosso di un incrocio a tre vie quando la mia attenzione è stata catturata dalla vista di una signora anziana, vestita di grigio che attraversava la strada davanti alla mia auto. Il suo braccio era sollevato, segnalava qualcosa al conducente di un autobus che stava iniziando ad andare via dal marciapiede. Lei stava chiaramente tentando di attraversare davanti al bus per tentare di ritardarlo. L’autista rallentò il suo veicolo e pensai che le avrebbe permesso di entrare. Invece, come lei saltò sul marciapiede, l’autobus si allontanò lasciandola in piedi nell’atto di abbassare il braccio. Si voltò e si diresse rapidamente verso una cabina telefonica vicina. "Non appena il mio segnale cambiò in verde e misi la mia macchina in moto, mi augurai di essere dietro l’autobus e di essere in grado di offrirle un passaggio. La sua agitazione era evidente anche da lontano. Il mio desiderio immediatamente si rappresentò mentalmente, e mentre mi allontanavo nella fantasia rappresentai la seguente scena... "... Ho aperto la portiera della macchina e una signora vestita di grigio entrò, sorridendo ringraziando profusamente. Era senza fiato per avere corso e disse: "Sto solo a un paio di isolati da qui. Devo incontrare amici e avevo paura che non mi avrebbero aspettato quando ho perso l’autobus". Ho lasciato la mia donna immaginaria fuori a pochi isolati più in là e ha avuto il piacere di osservare i suoi amici ancora in attesa di lei. Lei mi ha ringraziato ancora una volta poi me ne sono andato... " "L’intera scena mentale è durata il tempo che occorre per transitare attraverso un isolato ad una velocità normale. La fantasia soddisfò i miei sentimenti per quanto riguarda l’incidente "reale", poi subito ho dimenticato. Quattro isolati più in là ero ancora nella corsia centrale e di nuovo ho dovuto fermarmi per un segnale rosso. La mia attenzione in quel momento era rivolta verso qualcosa che ormai avevo dimenticato, quando improvvisamente qualcuno bussò alla finestra chiusa della mia auto e guardando in alto vidi una bella anziana signora con i capelli grigi, vestita tutto di grigio. Sorridente ha chiesto se poteva andare a pochi isolati dato che aveva perso il suo autobus. Era senza fiato come avesse corso. Ero così stordito dalla sua improvvisa comparsa nel bel mezzo di una strada trafficata alla mia finestra che per un momento ho potuto solo reagire fisicamente, senza rispondere si chinò e aprì la porta della mia auto. Salì e disse: è così fastidioso correre così tanto e poi perdere l’autobus. Non mi sarei proposta così ma dovrei incontrare alcuni amici a pochi isolati da qui e se dovessi camminare, non farei in tempo e li perderei. Sei isolati più in là, esclamò, "Oh , bene! Sono ancora in attesa di me." La lasciai fuori e lei mi ringraziò ancora una volta, poi mi allontanai. "Avevo paura di lasciarmi andare alla mia destinazione attraverso il riflesso automatico perché avevo pienamente riconosciuto di aver osservato un sogno ad occhi aperti prendere forma in un’azione fisica. Ho riconosciuto quello che stava accadendo, mentre stava accadendo. Non appena ho potuto ho scritto ogni parte dell’incidente e ho trovato una sorprendente coerenza tra il "sogno ad occhi aperti" e la successiva "realtà".
Entrambe le donne erano anziane, gentili nei modi di fare, vestite di grigio e senza fiato per l’inutile corsa nel tentativo di prendere un autobus. Entrambe dovevano incontrare amici (che per qualche motivo non potevano aspettare loro molto a lungo) ed entrambe hanno lasciato la mia auto dopo pochi isolati, dopo aver incontrato con successo i loro amici. "Sono stupito, confuso ed euforico! Se non vi è alcuna cosa come una coincidenza o incidente, allora ho assistito a come l’immaginazione diventi "realtà" quasi istantaneamente." ...J.R.B. "C’è un momento in ogni giorno dove Satana non riesce a trovare, né può trovare l’orologio dei Demoni, ma l’operoso trova questo Momento e lo moltiplica, e una volta trovato se opportunamente piazzato rinvigorisce ogni momento del giorno". Dalla prima volta che ho letto il tuo "Cerca", ho desiderato di sperimentare una visione. Da quando ci hai parlato della "Promessa" questo desiderio si è intensificato. Voglio raccontarvi della mia visione che è stata una risposta gloriosa alla mia preghiera, ma sono sicuro che non avrei avuto questa esperienza se non fosse per qualcosa che si era verificato due settimane prima. "Era necessario per me parcheggiare la mia auto a una certa distanza dal Palazzo dell’Università dove avevo programmato di condurre la mia classe. Non appena lasciai la mia macchina ero consapevole del silenzio su di me. La strada era completamente deserta, non si intravedeva nessuno. "Improvvisamente sentii una spaventosa voce che imprecava. Ho guardato verso il rumore e vidi un uomo che brandiva un bastone urlando, tra vili parole, "ti ammazzo, ti ammazzo". Continuavo mentre si avvicinava me, perché in quel momento ho pensato "Adesso posso testare ciò che sostengo di credere, se io credo che siamo uno, Il Padre, questo derelitto ed io, nessun danno mi può accadere." In quel momento non avevo paura. Invece di vedere un uomo che veniva verso di me, mi sentivo una luce. Lui smise di urlare, lasciò cadere il bastone e camminò quieto mentre gli passavo vicino. "Dopo aver testato la mia fede per un momento, sentivo me stesso più vivo di prima, fiori più luminosi e alberi più verdi. Ho avuto un senso di pace e della "unicità" della vita che mai avevo conosciuto prima. "Venerdì scorso guidavo verso il nostro paese, niente era insolito il giorno o la sera. Ho lavorato su un manoscritto e, non essendo stanco, ho cercato di non cadere a dormire fino verso le due del mattino seguente. Poi ho spento la luce e sono scivolato in quella sensazione di galleggiamento, non dormiente ma assonnato, come lo chiamo io, mezzo sveglio e mezzo addormentato. "Spesso in questo stato vedevo bei volti sconosciuti galleggiare davanti a me, ma questa mattina l’esperienza è stata diversa. Un volto perfetto di un bambino di profilo, poi si girò e mi sorrise. Era splendente di luce e sembrava riempire la mia testa con la sua luce. Ero raggiante ed emozionato e ho pensato "Questo deve essere il Cristo", ma qualcosa dentro di me senza suono ha detto, "No, questo sei tu". Sentivo che non sarei mai più stato lo stesso, e un giorno io possa sperimentare la "Promessa". "G.B. ...
I nostri sogni saranno tutti realizzati dal momento che sappiamo che Immaginare crea la realtà e agisce. Ma l’immaginazione cerca in noi qualcosa di molto più profondo e più fondamentale di creare le cose: niente di meno infatti che il riconoscimento della propria unicità con Dio, che ciò che fa è, in realtà, Dio stesso facendo nell’uomo e attraverso l’uomo, che è tutto immaginazione.
Capitolo 15 "La promessa": Quattro Esperienze Mistiche In quanto ho raccontato finora, con l’eccezione della visione del Bambino di GB – l’immaginazione era esercitata consapevolmente. Uomini e donne hanno creato rappresentazioni teatrali nella loro immaginazione, giochi che implicano la realizzazione dei loro desideri. Poi, immaginando loro stesse partecipare a questi drammi, hanno creato quella che i loro atti immaginali implicavano. Questo è l’uso saggio della legge di Dio. Ma "Nessun uomo è assolto dai peccati dalla legge ancor prima di Dio", Galati 03:11. Molte persone sono interessate all’Immaginazione come stile di vita, ma non sono affatto interessati alla struttura della fede, una fede che porta al compimento della promessa di Dio. "Io innalzerò tuo figlio dopo di te, chi uscirà fuori dal corpo ... Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio." 2 Samuele 7:12-14 La promessa che Dio porterà via dal nostro corpo un figlio che sarà "nato, non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio" [Giovanni 1:13] non li riguarda. Vogliono conoscere la legge di Dio, non la Sua Promessa. Tuttavia, questa nascita miracolosa è stato affermata con chiarezza come un punto forte durante tutta l’umanità fin dai primi giorni della fraternità cristiana. "Dovete nascere dall’alto", Giovanni 03:07. Il mio scopo qui è quello di affermare nuovamente e di affermarlo in un linguaggio e con un tale riferimento alle mie esperienze mistiche personali che il lettore vedrà che questa nascita "da sopra" è molto più di una parte di una sovrastruttura superflua, cioè è l’unico scopo di creazione di Dio . In particolare, il mio scopo nel registrare queste quattro esperienze mistiche è quello di mostrare quello che, "Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti" (Ap 1,5) stava cercando di dire circa questa nascita dall’alto. "Come possono predicarlo senza prima essere mandati?" (Romani 10:15). Molti anni fa sono stata presa spiritualmente da una società divina, una società di uomini in cui Dio si è risvegliato. Sebbene possa sembrare strano, gli Dei fanno veri incontri. Non appena entrai in questa società, il primo a presentarsi a me è stato l’incarnazione della Potenza infinita di Dio. Il suo era un potere sconosciuto ai mortali. Poi fui preso e portato a incontrare l’Amore infinito. Mi ha chiesto: "Qual è la cosa più grande del mondo?" Io gli ho risposto con le parole di Paolo, "la fede, la speranza e l’amore, questi tre, ma di tutte la cosa più grande è l’amore" [1 Corinzi 13:13]. In quel momento mi abbracciò e i nostri corpi si unirono diventando un solo corpo. Ero congiunto a lui e lo amavo come la mia anima. Le parole, "amore di Dio", così spesso una mera frase, erano ormai una realtà con un significato enorme. Nulla di mai immaginato dall’uomo potrebbe essere paragonato con questo amore che l’uomo sente attraverso la sua unione con l’Amore. Il più intimo rapporto sulla terra è come "vivere in celle separate" rispetto a questa Unione. Mentre ero in questo stato di suprema gioia, una voce dallo spazio fuori gridò: "Abbasso i sangui blu!" Dopo questo colpo, mi sono ritrovato in piedi prima di quello che mi aveva accolto prima, colui che incarna la Potenza Infinita di Dio. Mi guardò negli occhi e senza l’uso di parole o bocca sentii cosa mi disse: "È ora di agire".
Fui improvvisamente allontanato da quella Società Divina e, ritornato sulla Terra, mi sentivo tormentato dai miei limiti di comprensione, ma sapevo che in quel giorno la Società Divina aveva scelto me come compagno e mi aveva mandato per predicare Cristo, la promessa di Dio per l’uomo. Le mie esperienze mistiche mi hanno portato ad accettare letteralmente il detto che tutto il mondo è un palcoscenico, e credere che Dio gioca tutte le parti. Lo scopo del gioco? Trasformare l’uomo, il creato, in Dio, il creatore. Dio ha amato l’uomo, il suo creato, e si è fatto uomo in fede che questo atto di auto-Commissione avrebbe trasformato l’uomo, il creato, in Dio, il creatore. Il gioco inizia con la crocifissione di Dio nell’uomo, come l’uomo, e si conclude con la resurrezione dell’uomo, come Dio. Dio diventa come siamo, che possiamo essere come Egli è. Dio si fa uomo perché l’uomo possa diventare prima un essere vivente, e in secondo luogo uno spirito vivificante. "Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo ma Cristo vive in me, e la vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me". - Galati 02:20. Dio prese su di sé la forma di uomo e si fece obbediente fino alla morte, anche la morte in croce di uomo, ed è crocifisso sul Golgota, il cranio dell’uomo. Dio stesso entra in punto di morte (il cranio umano) e si corica nella tomba dell’uomo per rendere l’uomo un essere vivente. La misericordia di Dio trasforma la morte in sonno. Poi ha iniziato l’impensabile e prodigiosa metamorfosi dell’uomo, la trasformazione dell’uomo in Dio. Nessun uomo, senza l’aiuto della crocifissione di Dio, poteva varcare la soglia che ammette alla vita cosciente, ma ora abbiamo l’unione con Dio nella Sua auto crocifissione. Egli vive in noi come nostra meravigliosa umana immaginazione. "L’uomo è tutta immaginazione e Dio è l’uomo, ed esiste in noi e noi in Lui. Il corpo eterno dell’uomo è l’immaginazione che è, Dio, se stesso" [Blake]. Quando Egli sorge in noi, noi saremo simili a lui e lui sarà come noi. Allora tutte le impossibilità si dissolveranno in noi al tocco dell’esaltazione che il suo sorgere in noi impartirà alla nostra natura. Ecco il segreto del mondo: Dio è morto per dare la vita all’uomo e per liberare l’uomo, tuttavia Dio è a conoscenza della sua creazione, ma viceversa non ne consegue che l’uomo, creato con l’immaginazione, sia consapevole di Dio. Per compiere questo miracolo Dio ha dovuto morire e poi risorgere come uomo, e nessuno l’ha mai espresso così chiaramente come William Blake. Blake disse, o piuttosto Gesù disse: "A meno che io non muoia, tu non puoi vivere, ma se muoio io risorgerò di nuovo e tu con me. Avresti voluto amare uno che non fosse mai morto per te, o morire per uno che non fosse morto per te? E se Dio non fosse morto per l’uomo e non avesse dato Se stesso in eterno per l’uomo, l’uomo non avrebbe potuto esistere."
Così Dio muore, cioè, Dio ha liberamente donato se stesso per l’uomo. Deliberatamente, Egli si è fatto uomo dimenticando che Egli è Dio nella speranza che l’uomo, così creato, divenisse Dio. Dio ha così completamente offerto sé stesso per l’uomo al punto che Egli grida sulla croce dell’uomo: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" [Matteo 27:46; Salmo 21:1]. Ha completamente dimenticato che Lui è Dio. Ma dopo che Dio sorge in un uomo, l’uomo dirà ai suoi fratelli: "Perché ci troviamo qui, tremanti, chiedendo aiuto a Dio e non a noi stessi, in cui Dio abita?" [Blake] Questo primo uomo che è stato risuscitato dai morti è noto come Gesù Cristo, il primo frutto di coloro che sono morti, il primogenito dei morti. Per l’uomo Dio è morto; ora, da un uomo, è venuta anche la risurrezione dei morti. Gesù Cristo resuscita il padre morto, diventando padre. In Adamo, l’uomo universale, Dio dorme. In Gesù Cristo, il Dio individualizzato, Dio si sveglia. Nella veglia, l’uomo, il creato, è diventato Dio, il creatore, e può veramente dire: "Prima che il mondo fosse, Io Sono" [Adon Olam, Dogmatica ebraica]. Proprio come Dio nel suo amore per l’uomo così completamente si è identificato con l’uomo che ha dimenticato che egli era Dio, così l’uomo nel suo amore per Dio deve così completamente identificarsi con Dio che vive la vita di Dio, cioè, immaginativamente. Il gioco di Dio che trasforma l’uomo in Dio ci è rivelato nella Bibbia. E’ del tutto coerente in immagini e simboli. Il Nuovo Testamento è nascosto nell’Antico Testamento, e il vecchio si manifesta nel nuovo. La Bibbia è una visione della legge di Dio e della sua promessa. La Bibbia non è mai stata destinata ad insegnare la storia, ma piuttosto a condurre l’uomo nella fede attraverso le fornaci dell’afflizione per l’adempimento della promessa di Dio, per svegliare l’uomo da questo sonno profondo e svegliarlo come Dio. I suoi personaggi non vivono nel passato, ma in una eternità fantasiosa. Essi sono personificazioni degli eterni stati spirituali dell’anima. Essi segnano il cammino dell’uomo attraverso la morte eterna e il suo risveglio alla vita eterna. L’Antico Testamento ci parla della promessa di Dio. Il Nuovo Testamento non ci dice come questa promessa sia stata realizzata, ma come è realizzata. Il tema centrale della Bibbia è la diretta, individuale esperienza mistica della nascita del bambino, quel bambino di cui il profeta ha parlato"... ci è nato un bambino, un figlio ci è stato dato e il governo sarà sulle sue spalle; e sarà chiamato ammirabile Consigliere, Dio potente, Padre Infinito, Principe della pace. Della crescita del suo governo e della pace , non vi sarà mai fine... " Isaia 9:6-7 Quando il bambino si rivela a noi lo vediamo, lo sperimentiamo, e la risposta a questa rivelazione si afferma con le parole di Giobbe: " Ho sentito parlare di te per l’udito dell’orecchio, ma ora il mio occhio ti vede" [42:5]. La storia dell’incarnazione non è leggenda, non un’allegoria o qualche finzione escogitata per schiavizzare le menti degli uomini, ma realtà mistica. Si tratta di una personale esperienza mistica della nascita di sé fuori del proprio cranio, simbolizzata nella nascita di un bambino, avvolto in fasce, che giace a terra.
Vi è una distinzione tra sentir parlare di questa nascita del bambino e viverla sul proprio cranio, un parto che nessuno scienziato o storico potrebbe forse mai spiegare e, sperimentando la nascita, stringere tra le proprie mani e vedere con i propri occhi questo miracoloso bambino, un bambino nato al di sopra dal tuo cranio, una nascita contraria a tutte le leggi della natura. La questione si pone nel Vecchio Testamento, "Chiedi ora, e vedi, un maschio può partorire? Perché allora vedo tutti gli uomini con le mani offrire se stessi come una partoriente? Perché ogni faccia impallidita? "Geremia: 30:6. La parola ebraica "chalats", tradotto male "fianchi", significa: tirare fuori, consegnare, ritirarsi. Il disegno di sé stessi al di sopra del proprio cranio era esattamente ciò che il profeta previde come la necessaria nascita dall’alto, un parto che fece entrare l’uomo nel regno di Dio e la riflessione della percezione dei più alti livelli dell’Essere. Nel corso dei secoli, "Profondo chiama profondo" [Salmo. 42:7]; "Sveglia te stesso! Perché dormi, o Signore? Svegliatevi!" [Salmo. 44:23] L’evento, così come registrato nei Vangeli, effettivamente ha luogo nell’uomo. Ma il giorno e l’ora di quando verrà il tempo per l’individuo di essere consegnato è noto solo al Padre. "Non ti meravigliare se ti ho detto, dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e si sente il suono di esso, ma non sai di dove viene e dove va; Così è per ognuno che è nato dallo Spirito". Giovanni 3:7-8 Questa rivelazione nel Vangelo di Giovanni è vera. Ecco la mia esperienza di questa nascita dall’alto. Come Paolo, non ho ricevuto da uomo, né l’ho imparato. E’ accaduto attraverso la reale mistica esperienza di nascere dall’alto. Nessuno può parlare veramente di questa nascita mistica dall’alto, solo uno che ha sperimentato. Non avevo idea che questa nascita dall’alto fosse letteralmente vera. Chi, prima dell’esperienza, potrebbe credere che il figlio, il Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre Infinito, Principe della pace è stato intessuto nel suo cranio? Chi, prima dell’esperienza, avrebbe capito che il suo creatore è il suo marito e il Signore degli eserciti è il suo nome? [Isaia 54:5] Chi avrebbe mai creduto che il creatore si unisse alla sua creazione, l’uomo, e sapeva di essere se stesso, e che quell’ingresso nel cranio dell’uomo (unione di Dio e dell’uomo) portò alla nascita di un figlio fuori del cranio dell’uomo, che la nascita diede a quell’uomo la vita eterna e l’unione eterna con il suo creatore? Se ora io dico quello che ho vissuto quella notte non lo faccio per imporre le mie idee agli altri, ma per dare speranza a chi, come Nicodemo, chiede: "Come può essere nato un uomo quando è vecchio [Giovanni 3:4]?" Come può entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere? Come può essere? Questo è quanto è successo a me. Pertanto io ora "scriverò la visione" e "renderò tutto più chiaro scrivendo su tavolette, colui che leggerà lo potrà seguire. Per la visione attendi il suo tempo; questo sollecita lo scopo e non mentirà. Se vi sembra lento, attendetelo, certo verrà, non tarderà. Vedete, colui la cui anima non è retta in lui fallirà, ma il giusto vivrà per la sua fede" . Habakkuk 2:2-4. Nelle prime ore del mattino il 20 luglio 1959, nella città di San Francisco, un sogno celeste in cui le arti fiorivano fu improvvisamente interrotto da un’intensa vibrazione sopraggiunta alla base del mio cranio.
Poi un dramma, reale quanto quelli che vivo quando sono completamente sveglio, ha cominciato a dispiegarsi. Mi svegliai dal sogno di trovarmi completamente sepolto all’interno del mio cranio. Ho cercato di forzare uscendo attraverso la base del cranio. Qualcosa cedette e sentii muovere la testa verso il basso, attraverso la base del mio cranio. Mi compressi, centimetro per centimetro. Quando fui quasi fuori, afferrai quello che presi per piede del letto e tirai la restante parte di me dal mio cranio. Lì, sul pavimento, rimasi per qualche secondo. Poi mi alzai e guardai il mio corpo sul letto. Il volto era pallido e adagiato sulla parte posteriore e sofferente come fosse stato messo a dura prova . Mentre contemplavo il corpo, sperando che non cadesse dal letto, mi resi conto che la vibrazione che aveva iniziato tutto il dramma non era solo nella mia testa, ma ora stava provenendo anche da un angolo della stanza. Come guardai verso quell’angolo mi chiesi se la vibrazione avesse potuto essere causata da un vento molto elevato, un vento abbastanza forte da fare vibrare la finestra. Non mi rendevo conto che la vibrazione che ancora sentivo nella mia testa era collegata a quella che sembrava provenire da un angolo della stanza. Guardando indietro nel letto, vidi che il mio corpo era scomparso e al suo posto sedevano i miei tre fratelli più grandi. Mio fratello maggiore era seduto dove c’era la testa. Il mio secondo e terzo fratello sedevano dove c’erano i piedi. Nessuno sembrava essere a conoscenza di me, anche se io ero consapevole di loro e potevo scorgere i loro pensieri. Sono diventato improvvisamente consapevole della realtà della mia invisibilità. Notavo che anche loro erano disturbati dalla vibrazione proveniente dall’angolo della stanza. Il mio terzo fratello era il più disturbato e andò a indagare sulle cause del disturbo. La sua attenzione fu attratta da qualcosa sul pavimento e guardando in basso annunciò, "E’ il bambino di Neville". I miei altri due fratelli, con voci incredule, chiesero: "Come può Neville avere un bambino?" Mio fratello sollevò il bambino avvolto in fasce e lo depose sul letto. Io, poi, con le mie mani invisibili sollevai il bambino e gli chiesi: "Com’è la mia fidanzata? "Mi guardò negli occhi, sorrise e mi svegliai in questo mondo per meditare la più grande delle mie molte mistiche esperienze. Tennyson ha una descrizione della morte come un guerriero, uno scheletro "alto su un cavallo nero come la notte", che esce a mezzanotte. Ma quando la spada di Gareth tagliava il cranio, in esso c’era... " ... Il volto luminoso di un ragazzo fiorito fresco come un fiore appena nato." (Idilli del Re) Vi dirò di altre due visioni perché confermano la verità della mia affermazione che la Bibbia è un fatto mistico, che tutte le cose scritte sul bambino promesso nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi deve essere misticamente vissuto nella fantasia del singolo. La nascita del bambino è un segno e un prodigio, segnalante la resurrezione di Davide, l’unto del Signore, di cui Egli disse: " Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato", Salmi 2:7.
Cinque mesi dopo la nascita del bambino, la mattina del 6 dicembre 1959, nella città di Los Angeles, una vibrazione simile a quella che ha preceduto la sua nascita è iniziata nella mia testa. Questa volta la sua intensità era centrata nella parte superiore della mia testa. Poi sentii un’improvvisa esplosione e mi trovai in una stanza arredata modestamente. Lì, appoggiato al lato di una porta aperta c’era mio figlio Davide di fama biblica. Era un ragazzo nella sua prima adolescenza. Quello che mi ha colpito con forza in lui era l’insolita bellezza del suo volto e la figura. Era come viene descritto nel primo libro di Samuele — vivido, con gli occhi belli e molto bello [16:12, 17:42]. Non per un solo istante mi sentivo diverso da quello che sono ora, eppure sapevo che questo ragazzo, David era mio figlio, e lui sapeva che io ero suo padre per "la sapienza dall’alto è senza incertezze" [Ma la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, e facile da implorare, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità e senza ipocrisia, Giacomo 3:17]. Mentre me ne stavo lì a contemplare la bellezza di mio figlio, la visione svanì e mi svegliai. "Io e i figli che il Signore mi ha dato sono segni e presagi in Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Zion", Isaia 08:18. Dio mi ha dato Davide come figlio mio. "Io resusciterò tuo figlio, dopo che uscirà dal tuo corpo... sarò padre ed egli mi sarà figlio", 2 Samuele 7:12-14. Dio non è conosciuto in nessun altro modo che attraverso il Figlio. "Nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare", Luca 10:22. L’esperienza di essere padre di David è la fine del pellegrinaggio dell’uomo sulla terra. Lo scopo della vita è quello di trovare il padre di Davide, unto del Signore, il Cristo. "Abner, il cui figlio è questo giovane?" E Abner disse: "Come vive l’anima tua, o re, io non posso dire." E il re disse, "Domanda di chi è figlio il giovinetto." Quando Davide tornò dalla strage del Filisteo, Abner lo prese e lo condusse davanti a Saul con la testa del Filisteo in mano. E Saul gli disse: "Di chi sei figlio, giovane?" E Davide rispose: "Io sono il figlio del tuo servo Jesse di Betlemme", 1 Samuele 17:5558. Jesse è qualsiasi forma del verbo "essere". In altre parole, io sono il figlio di chi sono, io sono auto generato, io sono il Figlio di Dio, il Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola [Giovanni 10:30]. Sono l’immagine del Dio invisibile. Chi ha visto me ha visto il Padre. [Giovanni 14:9]. "Il cui figlio...?" Non si tratta di David, ma padre di David, che il re aveva promesso (1 Samuele 17:25) per rendere libero in Israele. Nota: in tutti questi passaggi (1 Samuele 17:55,56,58) la domanda del re non è su David ma sul padre di David. Ho trovato Davide, mio servo... Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza. Ed io gli farò il primogenito, il più alto dei re della terra". Salmo 89 [:20;26-27]. L’individuo che è nato dall’alto troverà David e saprà che lui è il suo stesso figlio. Poi lui chiederà ai farisei, che sono sempre con noi, "Cosa ne pensi del Cristo? Di chi è figlio?" E quando loro gli rispondono: "Il figlio di Davide", dirà loro: "Come mai allora Davide, nello Spirito, lo chiama Signore... Se Davide dunque lo chiama Signore, come può essere suo figlio? "Matteo: 22:41-45.
Equivoco dell’uomo nel ruolo del Figlio, che è solo un segno e un prodigio, ha fatto del Figlio un idolo. "Figlioli, guardatevi dagli idoli". 1 Giovanni 5:21. Dio si sveglia, e nell’uomo nel quale si sveglia diventa il padre di suo padre. Lui che era Figlio di Davide "Gesù Cristo, figlio di Davide" Matt. 01:01 è diventato padre di Davide. Non più griderò al "nostro padre Davide, tuo figlio", Atti. 04:25. "Ho trovato Davide" [Psalm 89:20, Acts 13:22]. Egli ha pianto a me: "Tu sei mio Padre", Ps. 89[:26]. Ora so di essere uno degli Elohim, il Dio che si è fatto uomo perché l’uomo diventi Dio. "Ottimo davvero, confessiamo, è il mistero della pietà", 1 Timoteo 03:16. Se la Bibbia fosse la storia, non sarebbe un mistero. "Aspetta la promessa del Padre", Atti. 01:04, cioè, per David, Figlio di Dio, che si rivelerà come il Padre. Questa promessa, dice Gesù, voi l’avete udita da me (Luca 24:44), e per il suo compimento nel momento nel tempo in cui piace a Dio di dare il suo Figlio come "la tua prole, che è Cristo", Galati 03:16. Un modo di dire figurale viene usato allo scopo di richiamare l’attenzione, sottolineando e intensificando la realtà del senso letterale. La verità è letterale, le parole usate sono figurative. "Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò e le rocce si spezzarono", Matteo 27:51. La mattina dell’8 aprile 1960, quattro mesi dopo che è stato rivelato a me che sono il padre di David, un fulmine dal mio cranio mi ha spaccato in due dalla sommità del mio cranio alla base della spina dorsale. Ero spaccato, come un albero colpito da un fulmine. Poi sentivo e vedevo come una luce liquida dorata in movimento lungo la schiena con un movimento tortuoso; non appena questa luce entrò nel mio cranio sentii vibrare come un terremoto. "Ogni parola di Dio prova il vero; egli è uno scudo per chi in lui si rifugia. Non aggiungere nulla alle sue parole, affinché lui non ti riprenda e tu non sia visto come bugiardo." [Proverbi 30:5,6]. "E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato", Giovanni 3:14. Queste esperienze mistiche aiuteranno a salvare la Bibbia dalle superficialità di storia, persone ed eventi, e di riportarla al suo vero significato nella vita dell’uomo. La Sacra Scrittura deve essere adempiuta "in" noi. La promessa di Dio si compirà. Avrete queste esperienze: "E mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Sa-ma-ri-a e fino alla fine della terra", Atti 1:8. Il cerchio si estende - Gerusalemme ... Giudea ... Samaria, la fine della terra - è il piano di Dio. La promessa sta ancora maturando nel suo tempo, nel suo tempo fissato, ma per quanto immense e forti saranno le prove da superare troverai Davide, tuo figlio, che rivelerà voi come Dio, il Padre. Era lungo da raccontare, ma la fine si approssima, non fallirà. Quindi attendi perché non vi sarà rinvio. "Qualunque cosa è troppo meravigliosa per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te, nella primavera, e Sarah avrà un figlio", Gen. 18:14.
Fine
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