LA GESTIONE DEL Tempo e Degli Obiettivi
Short Description
Download LA GESTIONE DEL Tempo e Degli Obiettivi...
Description
LA GESTIONE DEL TEMPO E DEGLI OBIETTIVI NELLE ORGANIZZAZIONI Università di Pisa 2° semestre 2011 – facoltà di Scienze Politiche
IL TEMPO Il tempo è una risorsa insostituibile in quanto non può esserlo con nessuna altra risorsa, ovvero:
IL TEMPO Il tempo è sostituibile solo con altro tempo: Con altro nostro tempo futuro Con il tempo di un altro individuo
IL TEMPO Il tempo è una risorsa limitata e deperibile: non possiamo conservarlo. Una parte di tempo risparmiata oggi non potrò usarla domani Essendo il tempo così speciale deve essere usato al meglio o, come si dice nell’ambito lavorativo, ottimizzato
Efficacia,efficienza e tempo Questi tre elementi presi insieme servono a misurare la “produttività” in quanto è legata al tempo a disposizione, all’organizzazione, all’impegno e all’umore
Efficienza e Efficacia Chi lavora molto è efficiente. Se, però, trascura l’essenziale non è efficace: fa solo un mucchio di cose. (Peter Drucker)
Produttività Siamo produttivi quando riusciamo a portare a termine tutte le attività nel tempo stabilito e con efficacia
Efficienza / Efficacia valore aggiunto Efficienza = Risultati/Costi È il rapporto tra i risultati che si ottengono e le risorse investite (tempo, denaro, impegno, energie fisiche e mentali, rinunce ecc.)
Efficacia = Risultati/Obiettivi È il rapporto tra i risultati che si ottengono e gli obiettivi che sono stati assegnati/definiti (se non si stabiliscono prima gli obiettivi non si può misurare l’efficacia)
Efficienza / Efficacia Possiamo dire che: L’efficienza è collegata alla quantità delle attività svolte L’efficacia è collegata al risultato che otteniamo
Efficacia operativa
BENE
Cose sbagliate
Cose giuste
fatte bene
fatte bene
Cose sbagliate fatte male
Cose giuste fatte male
cose fatte MALE
SBAGLIATE
GIUSTE cose fatte
Efficacia operativa 2 Cose sbagliate fatte male: organizzazione nel caos Cose sbagliate fatte bene: attività superflue ben fatte, quindi falsa efficacia. Ridefinire le attività da svolgere
Cose giuste fatte male: organizzare meglio il lavoro Cose giuste fatte bene: efficacia operativa e produttività
Efficienza e efficacia Spesso siamo preoccupati più dell’efficienza e meno dell’efficacia: Fare bene un lavoro anche se banale e delegabile piuttosto che fare bene un lavoro più appropriato, più importante definito dagli obiettivi Occorre fare attenzione in quanto spesso l’efficacia danneggia l’efficienza (caso di accentramento di attività a livello nazionale, internazionale e/o globale)
Efficacia L’efficacia, quindi, è frutto della pianificazione e della competenza: Competenza personale e organizzativa
pianificazione obiettivo
individuare
Cose Da fare
Ordine Cose da fare
stabilire
organizzazione
definiamo
strumenti idonei
utilizziamo
Tempo
gestiamo
Tempo Torniamo al tempo, per aggiungere un nuovo concetto, quello della negoziazione del tempo. Per poter negoziare il tempo occorre stabilire quale tipo di “tempo” stiamo trattando
Tipologie di tempo Il tempo che normalmente conosciamo è uno: tempo a disposizione. Però tutto ciò è relativo. Il tempo è variabile in funzione di chi lo stabilisce: 1) Tempo imposto dal sistema 2) Tempo imposto dagli altri 3) Tempo imposto da noi
Tipologie di tempo e negoziabilità Tempo imposto dal sistema
Negoziabilità bassa
Tempo imposto dagli altri
Negoziabilità Medio/bassa
Tempo imposto (stabilito) da noi
Negoziabilità alta:
(traffico, sistemi informatici, assenze ecc.) Usare massima flessibilità nella costruzione dell’agenda delle attività
(interruzioni, legame con attività di altri a monte della nostra, richieste estemporanee) Usare in modo pressante comportamenti relazionali Area della pro-attività, possiamo organizzarci come vogliamo in modo efficace.
Lavorare per obiettivi Lavorando per obiettivi: > diamo una direzione alle nostre attività > conosciamo lo sbocco delle nostre azioni > possiamo chiarire le nostre aspettative > innalziamo il livello delle prestazioni > miglioriamo efficacia e efficienza
Caratteristiche degli obiettivi NON DEVE ESSERE
DEVE ESSERE
generico
Specifico
Indipendente da risultati specifici
Misurabile
Svincolato da scadenze temporali
Attraente Raggiungibile Tempificato
Urgenza e Importanza Le attività si dividono in: Ø Urgenti Ø Importanti Ø Importanti ma non urgenti Ø Urgenti ma non importanti Nel corso del tempo le attività possono mutare la loro natura e comunque ogni attività ha insita una dose di urgenza e una di inmportanza
Urgenza e Importanza Ø Attività
urgente: quando la scadenza è imminente Ø Attività importante quando gli effetti e le conseguenze di farla o non farla sono determinanti
Importanza Come valutare se una attività è importante? 1. Valore personale 2. Valore aziendale 3. Benessere personale 4. Obiettivo lavorativo Stabilire se una attività è oggettivamente importante è una operazione quasi impossibile: l’importanza è relativa e soggettiva
Matrice di Eisenhower Matrice urgenza/importanza importanza
Importante
Non importante
Strategico Pro-attivo Lungo termine 10% del tempo Piccola entità Stress Alto livello di tentazione
Operativo Reattivo Breve termine 70/80% del tempo Richiesta esterna Hai un attimo Rumoroso
urgenza Non urgente
Urgente
Matrice U/I Come operare nelle varie situazioni Importante
Non importante
Pianifica Programma
Gestire
Non urgente
Focus e metodo “deve essere fatto”
Gestire Delegare Negoziare
Urgente
Definire le priorità Velocità Tutto è prioritario Spesso le priorità coincidono con il concetto di urgenza Per identificare le priorità possiamo considerare la variabile della criticità
Organizzare e pianificare Nella pianificazione e nella organizzazione occorre adottare il principio della “vista globale” Partire dall’alto con vista globale Scendere progressivamente fino al dettaglio delle attività operative
Organizzare e pianificare Possiamo anche parlare di “strategia del salame” per dare una immagine facilmente memorizzabile e comprensibile. Ogni obiettivo, dal più semplice al più difficile, è risolvibile con questa metodologia
La strategia del salame Partiamo sempre dalla vista d’insieme o dall’alto. Il salame intero è il problema Il problema va ridotto in sottoinsiemi operativi semplificati: le fette Ogni sottoinsieme del problema va affrontato e risolto singolarmente magari delegando l’operatività.
Dimensioni temporali Ø Anno,
mese, settimana, giorno, ora
Se si gestisce una sola delle dimensioni a cui sono legati gli obiettivi, si rischia di perdere di vista gli obiettivi di breve termine oppure gli obiettivi di medio lungo-termine
Gestire le perdite di tempo La sindrome del colibrì In ogni giornata la nostra concentrazione è ridotta a pochi minuti oppure, in casi fortunati poche ore (e-mail, sms, telefono, riunioni, incontri informali ecc.) Occorrono almeno 25 minuti, dopo una interruzione per poter riprendere la necessaria concentrazione
Gestire le perdite di tempo come organizzarsi Occorre imporsi alcuni comportamenti utili alla sopravvivenza: Ø Ø Ø Ø
Periodo prestabilito per telefonare e rispondere Periodo prestabilito per leggere e rispondere alla e-mail Valutare bene le riunioni a cui partecipare Saper dire: “No”
Gestire le perdite di tempo come organizzarsi La riduzione delle perdite di tempo dipendono da noi, ma proprio per questo il successo è molto più difficile: Dobbiamo sforzarci di aumentare il nostro Tasso di autodisciplina
Velocità e sinteticità Probabilmente abbiamo già detto che le moderne tecnologie hanno fatto collassare il tempo e lo spazio e con essi sono collassati i tempi della nostra vita lavorativa e privata
Tempi stretti Alcuni esempi li vediamo tutti i giorni: -Spot pubblicitari -Posta elettronica -Telefono cellulare Tutto ciò necessità di tempi brevi, quindi anche l’organizzazione di una azienda necessita degli stessi tempi
La delega nella gestione organizzativa La delega consiste nell’assegnare un compito, autorizzando l’esecuzione di attività e affidando responsabilità specifiche
La delega nella gestione organizzativa La delega non deve essere il tentativo di scaricare i compiti sgradevoli: - Fallo
tu! - Pensaci tu! - Sentili tu! Sono espressioni che fanno percepire l’attività delegata come voler scaricare “la rogna”
La delega nella gestione organizzativa La delega diventa inefficiente e/o inefficace se viene percepita come sovraccarico di lavoro per chi la riceve
La delega nella gestione organizzativa La delega come strumento di ottimizzazione del tempo proprio, altrui e dell’organizzazione Ottimizzazione proprio tempo
Ottimizzazione proprio tempo scarsa
Egocentrismo/ Massimizzazione propri interessi
Efficienza
Bassa maturità
Sacrificio
Ottimizzazione tempo altrui scarsa
Ottimizzazione tempo altrui
Cosa delegare e a chi Modalità Taglio dei costi
obiettivo
Aumentare gli utili
strategia
tattica
tagli
azione
Quali costi tagliare e come?
Cosa delegare e a chi La delega va affidata ai soli autorizzati, con capacità adeguate per le quali prevediamo possa essere accolta come motivante Abilità In grado
Non In grado
Non delegare (autorizzare)
Non delegare (formare e autorizzare)
delegare
Non delegare (formare)
Autorizzazione Non autorizzato
Autorizzato
Come delegare Possiamo riconoscere due tipi di delega: -Delega
del bisturi -Delega di responsabilità
Come delegare Ø
Delega del bisturi:
Non si tratta di vera delega, il delegante controlla e verifica tutto l’operato del delegato stabilendo tempi e metodi, rimanendo responsabile del risultato. Dannosa per il delegante (sovraccarico di lavoro) e per il delegato (solo operatività di basso livello senza responsabilità)
Come delegare Ø Delega
di responsabilità:
Vera delega, il delegante si concentra sui risultati. Il delegato sceglie il metodo ed è responsabile del risultato.
Come delegare Occorre ricordare che la vera molla per rendere la delega accettata e motivante è: La fiducia
I costi della gestione del tempo Ø Ansia
(tempo futuro/incertezza)
Ø Stress
(tempo presente/pressione)
Pochi consigli per i casi di stress Ø Fare
una breve pausa Ø Essere consapevoli che le sconfitte producono esperienza Ø Fare una attività “regolarizzante”, per esempio: mettere in ordine i cassetti o la scrivania
Pochi consigli per i casi di ansia Ø Prepararsi
ad affrontare il peggio che possa accadere Ø Imparare a dire “NO” Ø Pensare alla vecchia massima: se hai un rimedio perché preoccuparsi? Se non hai rimedio perché preoccuparsi? Ø Quando si ha una preoccupazione verificare la causa, prendere una decisione e agire
View more...
Comments