January 7, 2017 | Author: filesonicer | Category: N/A
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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFER NO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno LXVII LXV I Numero n 35 Anno
PREMIER LEAGUE IL CHELSEA VINCE PER 31
RUSSIA
Drogba rischia la vita in campo
Solito Eto’o Subito in gol alla prima con l’Anzhi
Terribile scontro in volo con il portiere del Norwich Sviene, poi si riprende e va all’ospedale: trauma cranico
A Rostov entra nella ripresa e firma la rete del pari
3 Lo scontro di Drogba, poi a terra svenuto REUTERS
BOLDRINI A PAGINA 19
BIANCHIN A PAGINA 18
INTERVISTA ESCLUSIVA
AUTOGOL
VIDAL «
Oggi sciopero Lega e Aic verso l’accordo ponte Ora si vuol fare di tutto per giocare la seconda giornata. La proposta Galliani non convince i giocatori.
LA MIA JUVE DI FENOMENI »
IARIA, LAUDISA, PICCIONI, VERNAZZA ALLE PAGG. 141517
AL SAN PAOLO 31 CONTRO IL PALERMO
De Laurentiis show 60 mila col cardinale per il nuovo Napoli
«Questa squadra è il massimo. Ha fuoriclasse come Del Piero, Buffon e Pirlo. Prenderemo Milan e Inter» Mercato: piace il brasiliano Rhodolfo
MALFITANO ALLE PAGINE 89
ULTIME MOSSE K.O. COL CHIEVO (32)
Inter, Forlan a un milione Mancini: «Tevez resta» BREGA E TAIDELLI A PAGINA 5
SERIE B POKER DELLA REGGINA
Partenza sì per il Torino Brescia 20 al Vicenza
GRAZIANO ALLE PAGINE 2 E 3
3 Arturo Vidal, 24 anni, soprannominato guerriero ANDREOLI
DA PAGINA 20 A PAGINA 23
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
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9 771120 506000
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Poli è pronto per l’Inter. Ha già avviato le procedure per prendere la nazionalità argentina.
MOTORI GP F.1 (ORE 14) E MOTOGP (20)
ATLETICA MONDIALI: OGGI FINALE (13.45)
Freccia Vettel, Alonso è 8° Bolt è tornato marziano Sempre Stoner, Rossi cade Spaventa tutti in 20 metri DA PAGINA 24 A PAGINA 31
BUONGIOVANNI, MOLINARO, MERLO ALLE PAGG. 343537
IN EDICOLA DA DOMANI
Ecco «Speak easy» L’inglese in un attimo Dvd, cd, libro a € 2,99 più il prezzo del giornale
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
PRIMO PIANO
BOOM DI TESSERE
Nel nuovo stadio 24mila abbonati Ventiquattromila su 41.000: più della metà dei posti del nuovo stadio sarà sempre occupato durante le partite casalinghe della
identiKit & CARRIERA
v
Juventus. Lo rende noto il sito internet del club bianconero, sottolineando che «il fascino dello Juventus Stadium ha contribuito a far crescere il numero dei tifosi che hanno sottoscritto la tessera. Quasi il 60% in più rispetto ai 15.100 che si erano garantiti il posto all’Olimpico. Un numero
che potrebbe ancora salire. Se la vendita degli abbonamenti standard è chiusa, continua quella dei posti per il Premium Club. Per questo settore esclusivo, che offre servizi esclusivi e di ospitalità nel pre gara, intervallo e post partita, sono ancora a disposizione pochi posti».
60%
Gli abbonati della Juventus in più rispetto allo scorso campionato: da 15.100 ai 24.000 attuali.
guerriero
Vidal
«La Juve è il massimo Per lei posso fare la spalla di Pirlo» «Perché ho scelto i bianconeri e non il Bayern? Avevo voglia di calcio latino»
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
Arturo Erasmo Vidal Pardo è uno dei colpi più interessanti di questo mercato. La Juventus lo ha letteralmente strappato al Bayern Monaco. Impresa non da poco, visto che negli ultimi quattro anni il cileno ha giocato nel Bayer Leverkusen, in Bundesliga, proprio là dove regnano da sempre prestigio e «potenza» del club bavarese. Un blitz, quello di Marotta, che ha davvero spiazzato il Bayern, con un Rummenigge addirittura infuriato. «Vidal ci aveva promesso che sarebbe venuto qui, non ha morale...», le parole del dg dei tedeschi. Una reazio-
ne esagerata, figlia però della grande considerazione di cui gode questo autentico jolly. «Ha giocato ovunque, tranne che in porta», ha spiegato qualche giorno fa Conte. E non è una battuta. Oggi Vidal è considerato uno dei centrocampisti centrali più forti del mondo. Solo che nella Juve, là in mezzo, ci sono anche Andrea Pirlo e Claudio Marchisio. Problemi tattici con Conte? Possibili difficoltà di ambientamento? Arturo da Santiago del Cile risponde a tutto, senza «dribbling», con la freschezza dei suoi 24 anni e con la sicurezza di chi nel suo Paese è già considerato un simbolo, un esempio da seguire, un leader. Arturo Vidal, che effetto le fa?
«Bello, sto scoprendo un mon-
do nuovo per me. Sono felice della mia scelta. Qui è tutto perfetto, c’è una società all’avanguardia, grandi compagni e un allenatore davvero bravo». Già, Conte: che ne pensa di lui?
«E’ un lavoratore instancabile. In campo si fa sentire, parla molto con i giocatori, vuole la perfezione dal punto di vista tattico, pretende massima concentrazione in ogni allenamento. E’ un martello». E lei nel 4-2-4 di Conte potrebbe avere qualche difficoltà a livello di identità tattica? Il dubbio esiste.
«In effetti è qualcosa di nuovo, non ero abituato a un sistema simile, davvero molto offensi-
Il cileno Arturo Vidal, 24 anni, prima stagione alla Juve. Ha giocato con Colo-Colo e Leverkusen (15 gol in 117 partite di campionato) LIVERANI
vo. Però, allo stesso tempo, è stimolante dal punto di vista professionale. Il mister mi dedica molta attenzione e io non devo fare altro che mettermi a disposizione della squadra». Ma qual è la posizione che preferisce?
«Sono un centrale, per 4 anni in Germania ho giocato in mezzo, facendo il volante». Ruolo che nella Juventus è però ricoperto da Pirlo, un vero fuoriclasse.
«Uno dei miei modelli, oltretutto. Pirlo è un grandissimo, ma possiamo giocare insieme. Ho abbastanza forza e resistenza per fargli da spalla, la fatica
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PARTITELLA IN FAMIGLIA
Del Piero regala il solito show Giaccherini lo imita con una doppietta
Ieri doppia seduta per la banda Conte, con partitella in famiglia nel pomeriggio. E’ finita 3 3: per i «bianchi» a segno due volte Del Piero (su rigore e con un delizioso pallonetto dal limite dell’area) e Pepe; «verdi» in gol con Giaccherini (doppietta anche per il neo bianconero) e Quagliarella.
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Vinovo chiude ora per due giorni. La Juve (senza i vari nazionali) si ritroverà martedì per cominciare a preparare l’inaugurazione del nuovo stadio (l’8 settembre contro il Notts County) e l’esordio in campionato contro il Parma (10 o 11 settembre). In mattinata, sempre ieri, a
distanza di un mese e mezzo da quelli svolti nel ritiro estivo di Bardonecchia, Del Piero e compagni sono stati sottoposti a una serie di test funzionali, in collaborazione con il Centro Ricerca Mapei–Dipartimento Calcio. Tali prove, a guidare le quali sono arrivati da Castellanza due
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CHE TIPO LOOK E TALENTO 4
«E’ vero. Eravamo fra i favoriti in Coppa America, ma contro il Venezuela la palla non voleva proprio entrare. Siamo però tutti giovani e sapremo rifarci. Il Cile sta vivendo un grande momento a livello di talenti, siamo in parecchi a giocare in Europa, in campionati importanti. Il futuro è nostro». Se le dico Zamorano e Salas cosa le viene in mente?
«Penso a due grandi del calcio mondiale, due esempi per più di una generazione di calciatori cileni». E oggi chi sono gli «ambasciatori» cileni nel mondo?
«I più famosi siamo forse io e Alexis Sanchez: Juve e Barcellona hanno grande fascino per la mia gente».
«Ripeto, il meglio lo do in mezzo, è lì che vengono fuori le mie vere qualità. Poi, naturalmente, la squadra viene prima di ogni interesse personale, e l’allenatore saprà come utilizzarmi nel modo più utile». La voleva il Bayern Monaco, lei ha scelto la Juve: perché?
IL 4-2-4 di Conte? Non ero abituato a un sistema simile. E’ stimolante
Beh, anche il Bayern non scherza a livello di prestigio e di fuoriclasse.
«Ma la Juve è la Juve. E poi avevo voglia di ritrovare un calcio vicino alla mia cultura. E in Italia il calcio si vive con una passione simile al mio Cile. Siamo latini, no? (sorride, ndr)». E’ in arrivo il paraguaiano Estigarribia, oggetto misterioso per molti, non per lei, che lo ha affrontato in Coppa America. Che cosa ne pensa?
«E’ un’ala pura, un giocatore tecnico, bravo nel dribbling. Ha fatto bene in Argentina. Sì, è un eccellente calciatore». Chi ha deluso da quelle parti è stato invece il suo Cile.
Una bella responsabilità.
«Che non pesa, ma stimola. So che molti ragazzi del mio Paese ci guardano, ci studiano e magari cercano di imitarci. E la Juve mi aiuterà anche in questo. Qui posso diventare grande, qui posso rendere orgogliosa la mia gente». E’ una Juve già all’altezza di Inter e Milan?
«Parliamo del top del calcio italiano, dei tre club più importanti. Siamo forse un po’ indietro rispetto alle milanesi, però stiamo lavorando sodo per colmare la distanza. E ci riusciremo. Ai tifosi garantisco che lasceremo sul campo ogni energia per riportare la Juve dove la sua storia l’ha sempre collocata: più in alto di tutti».
Cileni bianconeri Vidal è il secondo giocatore cileno nella storia della Juventus. Il primo era stato l’attaccante Marcelo Salas tra il 2001 e il 2003 quando, in 32 gare ufficiali, segnò 4 reti.
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Cileni in A nel 2011-12 I giocatori cileni attualmente in rosa nelle squadre del prossimo campionato di Serie A. Oltre a Vidal, Carmona (Atalanta), Isla (Udinese), Jorquera (Genoa), Pinilla (Palermo), Pizarro (Roma), Seymour (Genoa), Valdes (Parma).
MERCATO ELIA PER AMAURI SI PUÒ
Marotta va deciso sul brasiliano Rhodolfo Piombano a Torino gli agenti del difensore del San Paolo e incontrano il ds Paratici MILANO
Siamo probabilmente a una svolta decisiva sul fronte difensori. Ieri, a Torino, summit Paratici-Conte (nel nuovo locale del tecnico) e lungo incontro fra il ds bianconero e gli agenti di Luiz Rhodolfo Dini Gaioto, per tutti semplicemente Rhodolfo, 25enne centrale del San Paolo. Sotto la regia di Beppe Marotta, collegato telefonicamente da Genova (dove risiede la sua famiglia), sono stati fatti passi decisivi a livello di ingaggio, molto importanti anche a livello di cartellino. Per il gigante di Bandeirantes (stato del Paraná, in Brasile), la Juve è pronta a sborsare circa 8 milioni di euro. Si capisce ora perché Marotta a un certo punto abbia mollato la pista Coates. Nelle prossime ore è previsto un contatto diretto con il San Paolo, club nel quale gioca anche Casemiro, altro oggetto del desiderio del calcio italiano. Da corso Galileo Ferraris trapela ottimismo e si parla di un 60% di possibilità di chiudere l’affare già lunedì. Sull’asse Torino-San Pietroburgo, si continua intanto a trattare lo scambio Bonucci-Bruno Alves con lo Zenit (congelato per ora Pepe), mentre Diego Lugano è un giocatore del Psg: oggi l’annuncio ufficiale. Elia sì, e Amauri... Ultimo sprint anche per quanto riguarda l’ala pura. Elia è in pole position, ancor di più dopo l’interessamento dell’Amburgo per Amauri. Ma sull’italo-brasiliano ci sono pure Galatasaray e Wolfsburg, occhio poi alla Fiorentina nel caso partisse Gilardino. Per non correre il rischio di restare a mani vuote, Marotta non perde di vista Perotti del Siviglia (ma costa 20 milioni), Afellay (finora il Barça non l’ha mai messo sul mercato) e Farfan dello Schalke 04. Entro martedì la Juve deciderà. In uscita Zdenek Grygera è ormai del Fulham: ieri visite mediche, oggi le firme. Potrebbe poi partire anche Reto Ziegler, che trova poco spazio con Conte e ha ricevuto proposte da Galatasaray (dove c’è Melo), Dinamo Kiev e Paris Saint Germain. m.gra.
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Nuovo Jeep® Compass Nuovo Jeep® Cherokee Nuovo Jeep® Wrangler
Jeep® è un marchio Chrysler Group LLC
C’È UNA STORIA CHE INIZIA LÀ D O V E F I N I V A NO LE STRADE E NON SI È PIÙ FERMATA. È LA STORIA DI JEEP.
«Perché la Juventus è un’istituzione, è il massimo per qualsiasi giocatore. Qui ho trovato gente come Del Piero, Pirlo e Buffon. Fenomeni che mi stanno aiutando e consigliando moltissimo. E’ una grande occasione poter giocare con loro, potrò crescere professionalmente, completarmi sotto tut-
«
Io in fascia? Faccio ciò che vuole Conte, ma è in mezzo che mi trovo meglio
J Jeep Ch Cherokee. Consumi: i 7 7,9 9 lit litri/100 i/100 K Km (cic i lo combi nato t ) . E mi ssi oni : CO2: da 206 06 a 208 g/Km. /K ® Jeep® Compass Compass. Cons Consumi: mi da 6 6,1 1a6 6,6 6 litri/100 Km (ciclo (ci combinato)). Emissioni n CO2: da 161 a 172 g/km.
E l’ipotesi di giocare in fascia?
«
ti i punti di vista».
Jeep® Wrangler. Consumi: da 7,1 a 12,4 litri/100 Km (ciclo combinato). Emissioni: CO2: da 187 a 288 g/Km.
non mi fa paura, sono un combattente».
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responsabili del centro (i dottori Rampinini e Pecci), sono servite per la verifica della condizione funzionale e dell’adattamento all’allenamento. Tre i test svolti: per la rilevazione dell’acido lattico; per la variazione della potenza muscolare; per valutare la capacità di recupero.
I NUMERI
La nuova vita di Vidal riassunta in pochi scatti 1 L’incontro con l’allenatore Conte LIVERANI 2 Con le cuffie mentre ascolta musica LIVERANI 3 Allo specchio si guarda i capelli con la cresta IPP 4 La traversa nel trofeo Tim contro il Milan LIVERANI
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MERCATO IL CASO DOPO IL FORFEIT DI GINEVRA, FUORI ANCHE IERI A MONZA. MA LA SUA SITUAZIONE DI MERCATO NON SI SBLOCCA
Buio Sneijder: assenze e l’offerta che non c’è DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE MONZA
Due indizi non fanno (ancora) una prova, ma come minimo dicono che sotto il cielo di Wesley Sneijder non tutto è sereno. E, al di là di rare schiarite, è così dall’inizio dell’estate. Ieri, a sei giorni di distanza dall’assenza di Ginevra (amichevole contro l’Olympiacos), Gasperini ha di nuovo dovuto fare a
meno dell’olandese: in permesso per non meglio precisate questioni personali domenica scorsa; out ieri per un non meglio definito fastidio al ginocchio. In Nazionale sì? Che Sneijder
avrebbe saltato Inter-Chievo di ieri sera si era già capito venerdì pomeriggio, quando aveva interrotto l’allenamento toccandosi il ginocchio ed era poi andato a Pavia per accertamen-
ti clinici. Ieri mattina un rapido salto alla Pinetina, prima di sgommare via senza allenarsi. Arrivederci a dopo gli eventuali impegni con la nazionale (che riguarderanno anche Pazzini, Ranocchia, Thiago Motta, Julio Cesar, Lucio, Stankovic, Alvarez, Obi, Muntari, Castaignos e probabilmente Santon, Faraoni e Caldirola), ovvero Olanda-San Marino del 2 e Finlandia-Olanda del 6 settembre: Wes risponderà alla convoca-
zione oranje, e ora resta la curiosità di vedere se il ginocchio, da qui a venerdì, gli consentirà di mettersi a disposizione del c.t. Van Marwijk. Non c’è offerta Risvolti di mer-
cato, dietro questo ulteriore forfeit? Il sospetto sorge, ma in realtà Sneijder non avrebbe nessun bisogno di forzare la situazione in questo modo, sperando in una cessione da qui a mercoledì: è il primo a sapere che
l’Inter non avrebbe problemi ad esaminare offerte all’altezza, ma il problema è che (finora?) nessuno si è fatto avanti con argomenti davvero convincenti. E se non ci sarà una svolta nei prossimi giorni («Sneijder resta, ma fino al 31 ci sono tante possibilità» ha detto ieri Moratti), il futuro per forza di cose nerazzurro in un modo o nell’altro andrà affrontato. Anche giocando. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tra Inter e Forlan c’è solo un milione Moratti lo aspetta: «Diego sta risolvendo i suoi problemi». Mancini: «Tevez resta con noi» biamo». Avendo speso 43 milioni per Aguero, il City però deve far quadrare i conti e un colpo di scena finale non è da escludere. Soprattutto se il City si rassegnasse al prestito oneroso con diritto di riscatto l’anno prossimo.
MATTEO BREGA LUCA TAIDELLI MILANO
Diego Forlan si farà al fotofinish, mentre Carlos Tevez sembra più lontano. La corsa dell’Inter per completare la rosa a disposizione di Gasperini registra un passo in avanti sul fronte dell’uruguaiano dell’Atletico Madrid, che non a caso non è stato convocato per la gara odierna contro l’Osasuna. Manca un milione L’incontro di ieri tra i dirigenti dei Colchoneros e l’agente di Forlan, Bolotnicoff, non ha portato alla fumata bianca, ma le posizioni si sono ulteriormente avvicinate. Dei 5 milioni che i biancorossi devono ancora corrispondere al giocatore tra stipendi e premi, ne sono stati riconosciuti 4. Manca insomma un milione ed è per questo che le parti si rivedranno domani. Entro martedì dovrebbe comunque chiudersi il fronte spagnolo, dando così il via libera per lo sbarco a Milano di Forlan. Che con l’Inter ha da giorni trovato l’accordo sulla base di un biennale da 4 milioni a stagione. L’altra buona notizia arriva appunto dalla non convocazione del Toro per la sfida odierna contro l’Osasuna. Come ha spiegato il tecnico Gregorio Manzano: «Diego è impegnato nelle sue trattative con l’Inter, che si risolverà nelle prossime ore. Forlan non farà più parte della nostra squadra, andrà all’Inter. Contro l’Osasuna voglio gente concentrata al 100%». Più chiaro di così... Tevez in famiglia Altrettanto chia-
ra la presa di posizione di Roberto Mancini sul fronte Tevez. Alla vigilia della sfida in casa del Tottenham, il tecnico del City ha spiegato che «la famiglia di Carlos adesso è qui e sono convinto che lui resterà con noi. È un buon momento per questo club, e Tevez è uno dei migliori giocatori che ab-
«Nessuna battuta e poi una cosa dipende da come la si chiede. Poi, direi un basta»
La replica a Della Valle Moratti sullo scudetto 2006
Zarate separato in casa Discorso
simile appunto per Mauro Zarate. Con Palacio in apparenza vicino alla Roma («L’Inter ha ritenuto esagerata la nostra richiesta» ha detto ieri Preziosi), Branca e Ausilio potrebbero fare un tentativo in extremis per arrivare al laziale in prestito oneroso. Una soluzione che Lotito ha più volte rifiutato, ma Zarate rimane un separato in casa Lazio. Da sinistra, Diego Forlan, 32 anni, attaccante dell’Atletico Madrid, capitano dell’Uruguay fresco vincitore della Coppa America; Carlos Tevez, 27 anni, attaccante argentino del Manchester City LIVERANI/REUTERS
Parla Moratti Dei quattro attac-
canti a di altro ha parlato ieri Massimo Moratti. «Forlan sta risolvendo i suoi problemi. Tevez e Zarate? Per il momento non sono nate queste possibilità. Palacio è molto caro. Sognare un grande colpo? Oltre a sognare, si deve realizzare. Può darsi che si debba fare qualche intervento». Chiusura per Diego Della Valle: «Non mi sembra proprio di aver fatto battute da bar e poi una cosa dipende da come la si chiede. Poi, direi un basta: è una polemica inutile, brutta in un momento come questo qui - guardando non solo al calcio - e poi spero che con buon senso reciproco si possa arrivare poi arrivare a essere più utili a tutto». . © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CENTROCAMPO
Visite mediche per Poli. Domani l’ufficializzazione
(lu.tai.) L’Inter lavora anche sul fronte centrocampo. Domani infatti sarà il giorno dell’ufficializzazione di Andrea Poli (foto ANSA). Il 21enne centrocampista della Sampdoria, attualmente fermo per uno stiramento al retto femorale destro, arriva proprio con la formula del prestito oneroso (1 milione) e diritto di riscatto fissato a 6, dopo 25 presenze in nerazzurro. Ieri il ragazzo ha svolto le visite mediche di rito. Del suo passaggio in nerazzurro ha parlato a Fcinternews.it il ds doriano Pasquale Sensibile: «Da almeno due anni Andrea piace tanto alla coppia Branca Ausilio. Lo lasciamo andare perché all’Inter non si può dire di no. Con i nerazzurri abbiamo fissato un’opzione per un giocatore del settore giovanile, che verrà definito prossimamente». Capitolo Kucka. L’accordo con il Genoa è già stato trovato. Possibilità che lo slovacco arrivi prima del giugno 2012? «Ne stiamo parlando» ha detto ieri Moratti.
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CALCIO D’ESTATE
L’Inter è in sciopero Il Chievo ne fa tre Moscardelli piega i nerazzurri. Gasperini prova varie soluzioni, ma mancano uomini adatti al suo gioco INTER CHIEVO
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PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Milito (I) al 3’, Thereau (C) al 6’, Moscardelli (C) al 25’ e al 48’, Pazzini al 49’ s.t. INTER (3-4-3) Julio Cesar (Castellazzi dal 1’ s.t.); Lucio (Ranocchia dal 1’ s.t.), Samuel, Chivu (Zanetti dal 1’ s.t.); Nagatomo (Santon dal 13’ s.t.), Thiago Motta (Stankovic dal 1’ s.t.), Cambiasso (Longo dal 36’ s.t.) , Obi (Faraoni dal 1’ s.t.); Alvarez (Crisetig dal 36’ s.t.), Milito, Castaignos (Pazzini dal 1’ s.t.). In panchina: Orlandoni, Caldirola. Allenatore Gasperini. CHIEVO (4-3-1-2) Puggioni (Squizzi dal 1’ s.t.); Sardo (Frey dal 1’ s.t.), Morero (Mandelli dal 1’ s.t.), Cesar (Andreolli dal 1’ s.t.), Jokic (Acerbi dal 1’ s.t., Dramé dal 30’ s.t.); Hetemaj, Rigoni (Vacek dal 1’ s.t.), Fatic (dal 31’ p.t. Thereau, dal 47’ s.t. Calliari); Sammarco (Uribe dal 30’ s.t.); Paloschi (Moscardelli dal 19’ s.t.), Pellissier (Cruzado dal 1’ s.t.). Allenatore Di Carlo. ARBITRO Gallione di Alessandria. NOTE Spettatori paganti 8000 circa. Ammoniti: Hetemaj per gioco falloso, Samuel per comportamento non regolamentare, Mandelli per proteste. Recuperi: 1’ e 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE MONZA
Calcio chiuso per sciopero? Buon per l’Inter: la sconfitta sarà anche bugiarda, come ha detto alla fine Gasperini, ma un altro campanello d’allarme è suonato e aveva il rumore dei fischi che hanno accompagnato i nerazzurri fino al finale: la squadra pare in ritardo, il gioco non decolla e insomma lo slittamento del campionato non è stato questo gran male. Alla fine ha sorriso soprattutto Di Carlo, che per mezzora, prima dell’uscita di Fatic, ha potuto sperimentare Sammarco trequartista alle spalle di Paloschi e Pellissier e ha avuto conferma della compattezza e dell’affidabilità della sua squadra, ieri anche cinica nel punire le sbavature nerazzurre. In definitiva ci poteva stare anche il pari, ma nel convulso finale prima Squizzi ha fatto un doppio miracolo - su Santon e poi su punizione di Stankovic - poi Cruzado si è divorato il 3-1, trovato poco dopo ancora da Moscardelli, quindi Pazzini ha ricucito in parte le ferite, timbrando il 3-2 su cross dalla sinistra di Santon. Esperimenti... Ancora senza
Interisti a testa bassa mentre i giocatori del Chievo festeggiano RATTINI
Sneijder, con Maicon infortunato, Jonathan fermo per un dolore al ginocchio da sovraccarico e Coutinho che rientrerà solo mercoledì o giovedì, Gasperini ha continuato con gli esperimenti, facendo con quello che ha: ovvero ancora non abbastanza, per il suo progetto di 3-4-3. E’ il sistema su cui il tecnico è partito anche ieri, ritrovando sulla fascia destra Na-
gatomo, alla prima dopo l’infortunio alla spalla del 30 luglio: dall’altra parte ancora Obi, dunque Zanetti in panchina, assieme a Stankovic (coppia centrale Thiago Motta-Cambiasso), Ranocchia e Pazzini, perché pare ormai assodato che al momento sia Milito il suo centravanti di riferimento e le tre punte il modulo offensivo privilegiato, perlomeno in partenza. ...ma senza veri esterni Il proble-
ma è che Gasp non ha ancora gli esterni offensivi che possono fare al suo caso: l’incisività dei tagli di Castaignos non è proporzionale alla frequenza, mentre Alvarez, che sia partendo da destra (prima) o da sinistra (dopo), pare ancora involuto, poco concreto. Senza la spinta di Maicon e la qualità di Sneijder, non è bastata la conferma del ritorno di Milito a buoni livelli, anche atletici: l’unico vero pericolo del primo tempo è stato creato da Nagatomo (traversa con un sinistro da 20 metri), mentre il Chievo si era fatto vivo subito con Paloschi e poi con Sammarco, murato da Lucio. Nella ripresa Gasperini ha cambiato le carte in tavola, esplorando altri percorsi: davanti la coppia Milito-Pazzini; Nagatomo (e poi Santon) a sinistra; Alvarez arretrato in posizione di interno, ma senza sostanziali miglioramenti a livello di efficacia; Zanetti ancora utilizzato come terzo centrale difensivo (con Caldirola in panchina per 90’). Milito ha trovato l’1-0 su assist dalla destra di Faraoni, ma un’incertezza di Castellazzi ha consentito a Thereau di rimettere subito le cose a posto, quindi Moscardelli ha lucidato il sinistro su punizione. Poi la rabbia Inter: più pancia che idee lucide, però. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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HANNO DETTO
S Gian Piero Gasperini Abbiamo giocato un’ottima gara, il risultato non è assolutamente veritiero. I loro gol sono arrivati su episodi. I ragazzi hanno fatto bene
NAZIONALE EURO-2012
Oggi la lista per Far Oer e Slovenia Oggi pomeriggio il c.t. azzurro Cesare Prandelli diramerà le convocazioni in vista del doppio impegno della Nazionale per le qualificazioni all’Europeo 2012. L’Italia giocherà venerdì 2 settembre alle isole Far Oer (20.45, diretta su Raiuno) e poi martedì 6 contro la Slovenia a Firenze (20.45, Raiuno). Due partite che potrebbero regalarci l’aritmetica qualificazione alla euro-rassegna dell’anno prossimo in Polonia e Ucraina. Abate o non Abate? Il terzino
S Mimmo Di Carlo Per la prima volta si è visto un Chievo concreto, contro un’Inter che quando accelera fa paura perché va in porta con tre passaggi
milanista è già in forma e potrebbe entrare nell’elenco dei convocati, anche se è possibile che il c.t. rimandi la sua chiamata alla tornata di metà ottobre, quando affronteremo Serbia e Irlanda del Nord. In attacco non ci sarà Matri perché infortunato, ragione per cui Gilardino dovrebbe ritornare nel gruppo. Trasferta con doppio volo Gli az-
zurri dovranno trovarsi a Coverciano entro le 12 di domani. Giovedì 1˚ settembre da Firenze si partirà per le isole Far Oer. Viaggio lungo, con scalo a Billund in Danimarca, perché sulle isole dell’Oceano Atlantico, a Nord della Gran Bretagna, atterrano soltanto piccoli aerei pilotati da comandanti con speciale brevetto. Venerdì si giocherà nello stadio Torsvollur di Torshavn. Sabato il rientro in Italia.
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il Film Maglia speciale per il Cardinale Poi passerella per Pandev
Il capitano e l’Arcivescovo L’omaggio a monsignor Sepe Capitan Cannavaro porge al cardinale Sepe, Arcivescovo di Napoli e grande tifoso della squadra, la maglia azzurra con il numero 1 e il nome impressi sulla schiena. C’è anche il sindaco De Magistris (di spalle) CUOMO
Il quarto tenore De Laurentiis applaude Pandev Goran Pandev fa conoscenza con il suo nuovo pubblico sotto gli occhi di De Laurentiis, che lo applaude, del tecnico Mazzarri e del compagno Cavani: con Hamsik e Lavezzi, ora, i tenori azzurri sono quattro CUOMO
Pande(v)monio Napoli d Bolgia San Paolo
HA DETTO
S De Laurentiis È soprattutto grazie al pubblico di Napoli se in sette anni siamo arrivati in Champions: ora dobbiamo rimanere stabilmente al vertice
S Sulla squadra Il Napoli dovrà essere un simbolo di cultura, creatività, e bellezza, ma anche di solida concretezza. Noi crediamo nel nostro lavoro
60.000 in festa con il Cardinale De Laurentiis presenta la squadra e il nuovo attaccante che saluta: «Sarò protagonista» Monsignor Sepe in campo: «Forza Napoli» MIMMO MALFITANO NAPOLI
La grande festa di Napoli è sugli spalti del San Paolo. La gente è tanta, sono in 60.000 i napoletani che hanno rinunciato all’ultimo weekend di agosto per la presentazione ufficiale della nuova squadra. Il delirio è totale, mentre Aurelio De Laurentiis invita il sindaco Luigi De Magistris e il cardinale Crescenzio Sepe, che al termine della presentazione benedirà la squadra e il popolo di Fuorigrotta («al grido di Forza Napoli»), a raggiungerlo a centrocampo. E’ la seconda benedizione che il Cardinale ha impartito al Napoli in un mese dopo quella dispensata a Dimaro, durante il ritiro precampionato. Saluto Pandev Il Pocho Lavezzi tiene banco, ma Goran Pandev
ha impiegato pochi istanti per rendersi conto di che cos’è la grande passione del San Paolo. Viene chiamato per ultimo, e a lui è riservato l’applauso più intenso. Il suo nome, tuttavia, non è inserito nell’elenco consegnato all’arbitro: Mazzarri ha preferito non rischiarlo dopo una giornata faticosa, vissuta tra visite mediche e il primo allenamento coi nuovi compagni. «L’atmosfera gioiosa di questo stadio ti prende dentro. Qui voglio essere protagonista», ha detto l’ex attaccante dell’Inter guardando la festa sugli spalti.
ne che mancava da molti anni. Ciò deve essere motivo d’orgoglio e di crescita per tutti noi, una preziosa occasione per consolidare il nostro progetto iniziato 7 anni fa. Sta per cominciare una stagione ricca d’impegni, l’affronteremo insieme, con umiltà e con la consapevolezza di chi crede nel proprio lavoro. Perché Napoli resti stabilmente nelle alte sfere del calcio internazionale che voi napoletani meritate. Il Napoli dovrà essere simbolo di cultura, creatività, bellezza, ma anche di solida concretezza», ha spiegato Aurelio De Laurentiis.
De Laurentiis Vuole essere pro-
tagonista in tutti i sensi. E ci riesce. Microfono in mano, s’improvvisa presentatore della serata e si rivolge direttamente ai tifosi presenti: «Grazie alla vostra passione, alla vostra energia siamo arrivati in Champions League, una competizio-
Ipotesi Astori Definito il prestito di Goran Pandev, ora le attenzioni di Aurelio De Laurentiis sono rivolte al reparto arretrato. L’infortunio di Britos (dovrebbe stare fuori un paio di mesi) ha consigliato al presidente di affrettare i tempi per
Spettacolo pirotecnico sotto la curva per salutare il nuovo Napoli e l’ultimo acquisto azzurro, Goran Pandev, in un San Paolo stracolmo: 60.000 gli spettatori che ieri hanno assistito gratuitamente alla festa e all’amichevole organizzata con il Palermo CUOMO
sostituirlo. Con Massimo Cellino, ha parlato di Davide Astori: l’operazione porterebbe a Cagliari Leandro Rinaudo rientrato dalla Juve, dov’era in prestito. La società, tuttavia, è interessata a Rafael Toloi, difensore del Goias, che con la Nazionale brasiliana ha vinto il Sudamericano Under 20, in Venezuela, nel 2009. Il suo cartellino appartiene per metà al Goias e per metà ad un gruppo d’investitori e costa 5 milioni di euro. «Ho alcune proposte - ha confermato Toloi -, ma il prezzo fissato dal Goias sta complicando tutto. Se non abbasseranno le pretese economiche, credo che sia molto difficile che qualcuno mi compri. Io provo a starmene tranquillo, anche se farò di tutto per convincere i miei dirigenti a lasciarmi andare». Intanto, la trattativa col Valencia per il ritorno di Victor Ruiz in Spagna, è stata
lI mercato Idee per la difesa: Toloi o lo scambio Astori-Rinaudo con il Cagliari congelata dal presidente del Napoli che vuole prima assicurarsi un altro difensore prima di lasciarlo libero di andare. Il presidente del Valencia, Manuel Loriente, ha ammesso che col Napoli il discorso è abbastanza avviato. «La nostra offerta è stata di 8 milioni di euro, ritenuta soddisfacente dal Napoli. Vediamo se riusciremo a concluderla in tempo utile». Qualche problema sarebbe nato anche per le modalità di pagamento. Ma, alla fine, l’operazione dovrebbe definirsi prima di mercoledì. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Le altre amichevoli PARMA 7-0
SIENA 4-0
NOVARA 9-0
CAGLIARI 5-0
CESENA 7-0
BOLOGNA 11-0
In beneficenza l’incasso con il Carpenedolo
Calaiò in forma con il Poggibonsi Terzi infortunato
Morimoto k.o. Zac è in ansia Oggi c’è il Como
Nenè è tornato: 3 squilli nel test con la Primavera
Show di Mutu Martedì senza quattro nazionali
Bisoli fa le prove Ramirez, due gol Gimenez ne fa tre
CARPENEDOLO Lo sciopero ha portato il Parma nella Carpenedolo di Tommaso Ghirardi (con l’incasso devoluto in beneficenza al Centro disabili Fondazione Carpenedolo). Il Parma ha battuto il Carpenedolo (serie D) 7 0. Interessanti esperimenti in avanti, con Crespo Pellè coppia d’attacco del primo tempo e Giovinco Borini nella ripresa. Bene soprattutto Pellé autore di una tripletta, oltre al solito Giovinco autore di due gol e di giocate strappa applausi.
POGGIBONSI (a.l.) Il Siena ha battuto il Poggibonsi 4 0 nell’amichevole che ha sostituito la prima di campionato. Apre Calaiò, poi a segno Brienza, Vergassola e Troianiello. Sannino ha confermato il 4 4 2. Problemi per Terzi, uscito per una distorsione alla caviglia destra. Assenti gli infortunati Angella, Contini e Grossi: gli ultimi due saranno pronti per il campionato. Siena di nuovo in campo martedì. Mercoledì amichevole a La Spezia.
NOVARA (g.m.) Il Novara ha battuto il Lecco 9 0. Con Morimoto bloccato da una contusione alla caviglia sinistra (rischia la Nazionale), è Jeda a fare da mattatore. Dopo il gol di Radovanovic su rigore, è il brasiliano a firmare la tripletta, intervallata dal gol del solito Pinardi, che vale il 5 0. Nella ripresa a segno anche Meggiorini mentre si rivede Lisuzzo: per lui 20 minuti di gioco e due reti. Oggi si replica contro il Como alle 16.30 al Piola, ingresso gratuito.
ASSEMINI (m.f) Il Cagliari di Ficcadenti accelera. Nel 5 0 rifilato alla Primavera di Festa, brilla Nené con una tripletta. Il brasiliano sembra aver archiviato l’infortunio alla caviglia che lo ha bloccato per 5 mesi. In gol anche Cossu e Canini. Il tecnico rossoblù ha tenuto a riposo per affaticamento Astori e Larrivey. Dentro i nuovi Ribeiro, El Kabir, Ekdal e Ibarbo. Sullo sciopero, è intervenuto Agazzi: «Siamo felici che Cellino si sia schierato con noi».
CESENA (a.b.) Brilla Mutu nel 7 0 del Cesena alla Primavera. Suo l’assist che ha permesso a Eder di firmare il 2 0, dopo il gol di Candreva, e il meraviglioso pallonetto del 4 0 dopo il tris su rigore. Giampaolo, che aveva schierato Meza Colli anziché Malonga, nella ripresa ha cambiato tutti. A segno sono poi andati Rossi, Livaja e Malonga. Martedì la ripresa: ci sarà anche Martinez, mancheranno i nazionali Bogdani, Von Bergen, Simoncini e Riski.
CASTELDEBOLE (m.j.l) Davanti a mille persone il Bologna ha superato il Zola Predosa (Eccellenza) per 11 0. Grandi applausi per Ramirez, autore di 2 gol, e Gimenez, 3 reti per lui. Completano il tabellino Di Vaio e Taider (2 rigori), Acquafresca, Diamanti, Paponi e Della Rocca. Bisoli aveva fissato la ripresa per mercoledì, ma i giocatori hanno chiesto di riprendere martedì. Mancherà Cherubin, k.o. per un problema muscolare: per il difensore un mese di stop.
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Brindisi Mazzarri Tris al Palermo nell’antipasto Gli azzurri divertono con la squadra di Pioli Maggio, gol in acrobazia. Ma si ferma Hamsik MIMMO MALFITANO NAPOLI
Barcellona è stata dimenticata. La vittoria contro il Palermo restituisce al Napoli un ruolo da protagonista. La grande prestazione di Maggio ed Hamsik ha reso ancora più godibile la serata di festa. Sarà pure un’amichevole organizzata all’ultimo momento, ma né Mazzarri né Pioli la ritengono tale, tant’è che Napoli e Palermo sono schierate nella formazione tipo. L’unico assente tra i napoletani è Britos: al suo posto c’è Aronica, mentre in porta agli avversari c’è Benussi e non Tzorvas, il portiere della Nazionale greca, ingaggiato da Zamparini, venerdì: problemi di transfer ne hanno impedito l’esordio. E’ più dinamico, il Napoli, che sta ritrovando la migliore forma di Cavani e sta cominciando ad apprezzare il grande lavoro che svolge Inler a centrocampo, supportato dalla qualità e dalla determinazione di Dzemaili. Christian Maggio, 29 anni, segna in sforbiciata il 2-0 del Napoli CUOMO Imprendibile Hamsik Nella fase
iniziale lo slovacco nemmeno si vede: dalle sue parti attacca Maggio con insistenza. Ma gli bastano appena dieci minuti per non smentire chi avrebbe puntato a scatola chiusa su di lui in questo mercato. E’ suo il primo gol, realizzato con un diagonale di sinistro (20’). Ed è lui a servire a Maggio (31’) il suggerimento per esaltarne le doti acrobatiche: l’esterno destro sorprende Benussi con una sforbiciata finita all’incrocio dei pali. Sembra imprendibile l’attaccante di Mazzarri, ma l’entusiasmo dura molto poco, perché Hamsik è costretto a lasciare il campo dopo un contrasto con Migliaccio: per lui, una forte contusione al quadricipite della coscia destra, che verrà valutata. Difesa distratta Sul piano del gioco, il Palermo non demerita, se la gioca alla pari, almeno nel
primo tempo. Ma in occasione delle due reti napoletane, Silvestre e Mantovani sono stati poco attenti. Ilicic, invece, continua a fare fatica, non entra mai in partita costringendo Pioli a sostituirlo, ad inizio ripresa, con Miccoli. A centrocampo, l’intensità non manca, Zahavi non si fa condizionare dalla qualità di Inler e ne viene fuori un confronto sostenuto. Lavezzi show Non segna, il Po-
cho, ma improvvisa ripartenze da brivido condizionando il giovane Pisano che lo bracca sin dall’inizio (ammonito). Brichetto, tuttavia, gli nega la soddisfazione del gol respingendo in angolo un paio di conclusioni dal limite. Pioli inserisce Miccoli per provare a pareggiare, ma è il Napoli a segnare, ancora con Maggio (21’), trovato da Cavani, con un diagonale da destra. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI PALERMO
3 1
MARCATORI Hamsik (N) al 20’, Maggio (N) al 31’, Migliaccio (P) al 44’ p.t., Maggio (N) al 21’ s.t. NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis (dal 19’ s.t. Colombo); Campagnaro (dal 30’ s.t. Grava), Cannavaro (dal 19’ s.t. Fernandez), Aronica; Maggio (dal 30’ s.t. Bogliacino), Inler (dal 19’ s.t. Gargano), Dzemaili (dal 1’ s.t. Donadel), Dossena (dal 1’ s.t. Zuniga); Hamsik (dal 38’ p.t. Santana), Lavezzi (dal 19’ s.t. Mascara); Cavani (dal 30’ s.t. Lucarelli).All. Mazzarri. PANCHINA Rosati, Dezi, Chavez. ESPULSI nessuno. AMMONITI Aronica per g.s. PALERMO (4-3-2-1) Benussi (dal 1’ s.t. Brichetto); Pisano (dal 35’ s.t. Aguirregaray), Silvestre (dal 35’ s.t. Munoz), Mantovani, Balzaretti (dal 19’ s.t. Cetto); Migliaccio (dal 19’ s.t. Acquah), Bacinovic, Nocerino (dal 35’ s.t. Bertolo); Ilicic (dal 1’ s.t. Miccoli), Zahavi (dal 30’ s.t. Lores); Hernandez (dal 35’ s.t. Hernandez). All. Pioli. PANCHINA Di Mattero. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pisano per g.s.. ARBITRO Baratta di Salerno. NOTE Spettatori 60.000 circa (ingresso gratuito). Tiri in porta: 7-2. Tiri fuori: 2-2. Angoli: 5-3. Fuorigioco: 2-3.
Taccuino GENOA
ATALANTA 1-1
Denis non brilla Ancora pari con la Tritium ZINGONIA (g.m.) L’Atalanta per la seconda volta in un mese si fa bloccare dalla Tritium. Stavolta finisce 1 1 nel giorno del debutto di Denis. Ma l’argentino, terminale del 4 3 2 1, non trova il guizzo e i nerazzurri faticano nel primo tempo quando la Tritium si porta avanti con Sinato. Meglio nella ripresa, grazie a un vivace Marilungo, che manda in gol Schelotto e ispira Gabbiadini e Tiribocchi. Paura per un tifoso punto da un insetto: niente di grave.
Si fa male Ze Eduardo: frattura da stress (a.d.r.) Brutta notizia per il Ge noa nell’ultimo allenamento a porte chiuse prima di due giorni di riposo. L’attaccante brasiliano Ze Eduardo si è fermato per una probabile frattu ra da stress a un piede: per lui alme no tre settimane di stop. Per il resto, ieri Malesani ha diretto una seduta mattutina: una parte atletica e una partitella in famiglia da due tempi di 40 minuti ciascuno. Per quel che ri guarda gli altri infortunati, Dainelli, vittima di un problema muscolare, migliora e potrebbe essere pronto per la partita con l’Atalanta; i tempi di recupero di Merkel, vittima come il collega di un malanno muscolare più grave, sono invece più lunghi. Ie ri, comunque, il difensore e il centro campista si sono sottoposti ad altri
cicli di fisioterapia. La squadra tor nerà in campo martedì.
TROFEO SCIREA 2011
Bene Parma e Novara Oggi Milan e Roma (m.l.) Continua a Cinisello Bal samo la 22esima edizione del «Me morial Gaetano Scirea Categoria Giovanissimi». Bene il Parma, che ha superato per 5 0 gli svizzeri del Team Ticino, e il Novara, 2 0 al Triti um. Oggi in campo la Roma, il Milan e gli olandesi dell’Ajax. Questi i risulta ti completi di ieri e il programma del la giornata: Parma Team Ticino (Svi) 5 0; Novara Tritium 2 0 (gioca te ieri). Oggi così in campo: Albinoleffe Pa via (ore 16,45), Varese Lecco (18), Roma Monza (19,15), Ajax (Ola) Rap presentativa Lombarda (20,30), Mi lan Tritium (21,45).
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MERCATO
A DiBenedetto
galleria
AFFARI IN SALITA
Prima in Svezia e poi a Bari: la doppia perla di FantAntonio S 14 agosto Malmoe-Milan In Svezia, Cassano realizza il primo gol rossonero nel 2-2 col Malmoe LIVERANI
18 agosto Trofeo Tim Antonio va a segno contro la Juve con un grande spunto personale ANSA
Cassano passa l’esame d’estate Ora il Milan è suo Sembrava vicino all’addio: gli sono bastate tre partite per riconquistare il rossonero MARCO PASOTTO MILANO
Kjaer Il difensore è tornato in Germania, grane sul contratto col Wolfsburg. Dopo il prestito, il Wolfsburg chiede il riscatto obbligatorio, la Roma non vuole
S Pjanic Il centrocampista bosniaco del Lione, 21 anni, è uno degli obiettivi di mercato della Roma. Il club francese ha chiesto dieci milioni
gela Totti: «Decide Luis» «Il tecnico ha il mio appoggio al 100%» La Roma punta Palacio, Diarra e Pjanic MASSIMO CECCHINI ROMA
Il Grande Equivoco adesso è dissipato. Il quesito era chiaro e (per la tifoseria) doloroso: Totti deve essere al centro del progetto (copyright Sabatini) con relativo trattamento oppure è uno come tutti (copyright Luis Enrique)? A rispondere è Thomas DiBenedetto, nuovo proprietario della Roma, e dubbi non ce ne sono più: il futuro presidente della Roma sta con l’allenatore. Non solo. Al di là delle belle parole di rito, anche il messaggio per De Rossi è deciso: noi vogliamo tenerlo, ma deve decidere lui se restare. Passo indietro Insomma bufera,
Lo sciopero gli ha negato il quarto atto dello spettacolo, ma anche senza l’ultima interpretazione Antonio Cassano ha ormai convinto il pubblico di via Turati: mantenendo questi standard di rendimento, disponibilità e testa giusta, il Milan avrà ancora bisogno di lui. Fino a un mese fa era uno dei tormentoni dell’estate rossonera: quarta scelta fra gli attaccanti, girovita generoso, Prandelli che gli ricordava la necessità di giocare per poterlo convocare, e lui che iniziava ad avere qualche (legittimo) mal di pancia. C’è stato un momento in cui l’addio di Antonio era sembrato inevitabile, e anche la soluzione più logica: rinunciare a qualche grado di nobiltà e aumentare il minutaggio nei tabellini. Un baratto doloroso ma proficuo. Esami superati Ad andargli in
soccorso ci ha pensato la sua Bari. Il 10 agosto Antonio si è presentato al San Nicola con la fascia da capitano stretta attorno alla maglia azzurra. L’incastro perfetto. E Cassano ha svoltato. Ci ha messo corsa (compatibilmente con le condizioni atletiche), classe (quella coi chili non c’entra nulla) e voglia. Troppo comodo in una situazione così, si dirà. Può darsi. E infatti i veri esami sono arrivati nei giorni successivi. Il Milan doveva affrontare nell’arco di due settimane Malmoe, Inter e Juve al Trofeo
S L. Diarra Il mediano francese del Real Madrid, 26 anni, pare essersi allontanato dal Tottenham e i giallorossi puntano a prenderlo in prestito
Antonio Cassano, 29 anni, al Milan da gennaio di quest’anno INSIDEFOTO
Tim, e ancora Juve al «Berlusconi». Il tutto senza Pato e Robinho, vacanzieri postumi. In altre parole: Cassano è stato titolare «obbligato» in tutte le partite e ha avuto la possibilità di riconquistarsi il Milan. Un’occasione tutta per lui, cose che non capitano mica tutti i giorni. Fine delle voci Un’opportunità che Antonio ha sfruttato bene. A Malmoe è stato il migliore in campo, segnando il primo gol rossonero, servendo l’assist per il raddoppio del piccolo Boateng e assistendo Ibrahi-
movic come il più premuroso dei papà; a Bari, contro la Juve, gli sono stati sufficienti dodici minuti per timbrare un gol da mettere nell’album dei più belli di questa estate; e a San Siro, nel Trofeo Berlusconi, non ha segnato ma ha interpretato bene il ruolo di prima punta, facendo salire la squadra come si deve e andando più volte al tiro. Dunque: tre prove, tre buone notizie. E come d’incanto, le voci di mercato sono scomparse. Cassano si è riconquistato il Milan, ora dovrà saperlo mantenere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PROGRAMMA MARTEDÌ POMERIGGIO LA RIPRESA
Aquilani: «In mediana posso giocare ovunque» El Shaarawy torna col gruppo: giovedì titolare a Como MILANO
Secondo giorno di lavoro, ma già nel vivo del gruppo. E’ stato un Aquilani molto tonico quello che ieri ha sostenuto le intense partitelle 4 contro 4
ordinate da Allegri sul campo esterno, sotto gli occhi dei tifosi. L’ex juventino ha confermato di essere in una buona condizione atletica e a Milan Channel ha ribadito la soddisfazione di vestire il rossonero: «Sono un ragazzo fortunato, perché giocare nel Milan non è da tutti e io ho questa grande occasione. Starà a me conquistare il club e la gente. Il modulo è favorevole alle mie caratteristiche. A centrocampo posso giocare
ovunque, sarà l’allenatore a decidere dove collocarmi». Poche punte Ieri ha finalmente svolto l’intero lavoro col gruppo El Shaarawy, che giovedì prossimo sarà quindi impiegato nell’amichevole di Como. Anche perché gli attaccanti scarseggiano: Pato e Robinho (oltre a Thiago Silva) mercoledì raggiungeranno il ritiro del Brasile, e anche Ibra e Cassano saranno impegnati in nazionale. Prince Boateng, invece, in condizioni fisiche non ancora ottimali, potrebbe saltare la doppia convocazione del Ghana. m. pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Rodrigo Palacio, 29 anni, al Genoa dal 2009 FOTOPRESS
anche se il mercato — incentrato tutto sulle piste Palacio, Pjanic, Diarra, Guarin e sul caso Kjaer (tornato in Germania) — sembra essere in ebollizione. Ma cominciamo da Totti. «Ammiro
Il patron: «De Rossi? Sceglierà lui se rimanere». Si riapre per Guarin, Kjaer salta Thomas DiBenedetto, 62 anni, patron della Roma ANSA
molto Francesco — dice DiBenedetto a Sky, in una intervista che andrà in onda oggi alle 16.15 — è uno dei più grandi giocatori degli ultimi 50 anni. È sicuramente importante per la nostra squadra, per il nostro progetto e anche per il tecnico. Ma è l’allenatore che decide chi e quando gioca. E io lo appoggio al 100%». Insomma, segnalato come Totti sia passato da essere il centro del progetto a farne solo parte, DiBenedetto magnifica Luis Enrique. «L’ho scelto per la sua filosofia di gioco, simile a quella del Barcellona. Non solo per lo stile di gioco ma anche per l’atteggiamento dentro e fuori dal campo. È la squadra che vince, non il singolo». Che dite, a Totti saranno fischiate le orecchie? Di sicuro, comunque, TDB non ha gradito le contestazioni al tecnico dopo la sostituzione del capitano. «È fondamentale che i giocatori ricevano energia da una tifoseria calorosa. Un atteggiamento negativo può fare molto male». Ultimatum Anche su De Rossi è chiaro. «È un grande, un valore aggiunto. Noi speriamo che possa giocare tutta la sua carriera a Roma. Speriamo che voglia farlo, ma la decisione spetta solo a lui». Come dire, l’offerta gli è stata fatta (circa 5,5 milioni con i premi), adesso scelga». L’obiettivo di TDB, in fondo, più che altro è creare nuovi Totti e De Rossi. «Penso che sia fondamentale cercare di far crescere il mag-
gior numero possibile di talenti locali e renderci attraenti agli occhi dei giovani e dei genitori che devono voler venire a giocare nella Roma» Ansia mercato Obiettivo nobile, ma di prospettiva. Il presente parla di mercato, per tutti i reparti. Difesa: Kjaer — fatte le visite e aver parlato già da romanista — torna al Wolfsburg. La spiegazione ufficiale è che nel contratto i tedeschi prevedevano dopo il prestito per 2 milioni, il riscatto per 7 obbligatorio, mentre la Roma voleva una clausola facoltativa. Impressioni? Nessun dramma, anzi, visto che l’uscita dalla Europa League rende la rosa fin troppo vasta. Per la mediana Gago perde quota, mentre salgono Diarra (che si allontana dal Tottenham e si vorrebbe in prestito dal Real Madrid), Pjanic (il Lione vuole 10 milioni) e Guarin (il Porto sta scendendo dalla sua prima richiesta di 20 milioni). L’attenzione alle spese, comunque, è grande, anche perché — se Borriello partisse — occorrerebbe anche un attaccante. Su questo fronte resta Palacio in prima fila, nonostante la corte dell’Inter. «La Roma lo vuole — ha confermato Preziosi — ma non vogliamo cederlo in prestito». I contatti tra i d.s. Sabatini e Capozucca non sono mancati, ma occorre spendere almeno 7 milioni. E allora? Molto ruota intorno a Borriello. Il Genoa lo vorrebbe in prestito («gli parlerò, è fortissimo», dice Preziosi), i giallorossi potrebbero essere d’accordo, l’attaccante non è convinto, anche perché piace al PSG. Risultato? Per attendere la soluzione del domino aspettare ancora. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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I NUMERI
29’
della ripresa: è il minuto in cui Luis Enrique ha sostituito Totti giovedì sera in Europa League contro lo Slovan, innescando le forti proteste dell’Olimpico
5,5
milioni d’ingaggio: è la cifra che offre la Roma a Daniele De Rossi per convincerlo a rinnovare il contratto per almeno altri quattro anni
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TUTTE LE TRATTATIVE COSÌ IN CAMPO LE 20 DI A PER OGNI SQUADRA, GLI OBIETTIVI E QUELLO CHE MANCA PER COMPLETARE LA ROSA. NEI CAMPETTI EVIDENZIATI I NUOVI ACQUISTI
ATALANTA
BOLOGNA
Peluso
4-3-1-2
4-4-2
Bonaventura
Morleo Della Rocca
Marilungo LUCCHINI
Carmona GILLET
Consigli Capelli
Mudingayi
DIAMANTI
Portanova
Barreto MORALEZ
A. MASIELLO
Di Vaio
ANTONSSON
ACQUAFRESCA Perez
CRESPO
Padoin All. Colantuono
All. BISOLI
ACQUISTI Schelotto (c, Catania fp), Gabbiadini (a, Cittadella), Ardemagni (a, Padova fp), Caserta (c, Cesena, fp), Lucchini (d, Samp), A. Masiello (d, Bari), Moralez (c, Velez), Denis (a, Udinese). CESSIONI Delvecchio (c, Catania, fp), Dalla Bona (c, Napoli fp), Amoruso (a, fine contratto), Ruopolo (a, Padova), Talamonti (d, Rosario Central), Pieroni (a, Targu Mures), Defendi (c, Bari). OBIETTIVI Cigarini (c, Siviglia), Pasquato (a, Modena), H, Postiga (a, Sporting). COSA MANCA Preso Denis, la priorità è sfoltire. Ma chissà che non arrivi la ciliegina sulla torta...
ACQUISTI Rodriguez (a, Genoa), Gillet (p) e Pulzetti (c, Bari), Rickler (d, Piacenza), Vantaggiato (a), Agliardi (p) e Crespo (d, Padova), Antonsson (d, Copenaghen), Vitale (d, Napoli), Acquafresca (a, Cagliari), Taider (c, Grenoble), Diamanti (c, Brescia), Raggi (d, Bari), Loria (d, Roma). CESSIONI Lupatelli (p, Genoa), A. Esposito (d, Lecce), Meggiorini (a) e Radovanovic (c, Novara), Viviano (p, Inter), Buscé (c, Empoli), Britos (d, Napoli), Ekdal (c, Cagliari), Mutarelli (c) e Moras (d, f.c.). OBIETTIVI Sorensen (d, Juve), Tissone (c) e Dessena (c, Samp), Caserta (c, Cesena). COSA MANCA Sistemata la difesa col tesseramento di Loria, arriverà qualcuno soltanto in caso di partenze.
CAGLIARI
CATANIA 433
4312 Agostini
Capuano EKDAL
Lodi
Nenè
Astori Agazzi
LANZAFAME
LEGROTTAGLIE Conti
Cossu
Andujar
Canini
ALMIRON
Maxi Lopez
Biagianti
Gomez
Spolli Nainggolan
THIAGO RIBEIRO Alvarez
Pisano All. FICCADENTI
All. MONTELLA
ACQUISTI El Kabir (a, Mjallby), Ibarbo (c, Atletico Nacional), Avramov (p, Fiorentina), Gozzi (d, Modena), Thiago Ribeiro (a, Cruzeiro), Ekdal (c, Bologna), Eriksson (c, Goteborg). CESSIONI Acquafresca (a, Bologna), Missiroli (c, Reggina fp), Pelizzoli (p, fine contratto), Marchetti (p, Lazio), Lazzari (c, Fiorentina). OBIETTIVI Parolo (c) e Bogdani (a, Cesena), Frison (p, Vicenza), Ardemagni (a, Atalanta), Floccari (a, Lazio), Rui Sampaio (c, Beira Mar). COSA MANCA Principalmente un attaccante, poi magari qualche aggiunta di talento.
ACQUISTI Moretti (c, Ascoli), Delvecchio (c, Atalanta fp), Barrientos (c, Estudiantes fp), Terracciano (p, Nocerina), Keko (c, Girona), Lanzafame (a, Brescia), Paglialunga (c, Rosario Central), Suazo (a, Inter), Legrottaglie (d, Milan), Almiron (c, Bari). CESSIONI Schelotto (c, Atalanta fp), Terlizzi (d, Varese), Carboni (c, fc), Morimoto (a) e Pesce (c, Novara), Martinho (c, Cesena), Silvestre (d, Palermo). OBIETTIVI Kone (c, Brescia), Mori (d, Empoli). COSA MANCA Oltre Legrottaglie, un altro difensore. E anche qualcos’altro a centrocampo.
CESENA
CHIEVO 4-3-1-2
433
DRAME
Lauro CANDREVA
MARTINEZ
VACEK
RODRIGUEZ Antonioli
PALOSCHI
Cesar Colucci
MUTU
Parolo
EDER
Rigoni
PUGGIONI
Von Bergen
ACERBI
COMOTTO
CALVI-DA RONCH-DI FEO
Il giro degli attaccanti passa dal Genoa. Dopo aver definito l’affare Kucka, Preziosi riflette sulla cessione di Palacio (circa 7 milioni dalla Roma) e nel frattempo continua a lavorare per Gilardino. Il dialogo con i viola continua a fari spenti, la distanza è di 2 milioni: i rossoblù oggi ne offriranno 10 più 2 di bonus, la Fiorentina con la stessa formula ne vorrebbe 12. Al Genoa al posto di Palacio piaceva Elia ma è a un passo dalla Juve, un altro nome è quello di Jurado (Schalke 04); su Veloso invece spunta il Lione. I viola intanto sono sempre vigili per Ramirez (Bologna) e Amauri (Juve, ci sono anche Psg, Parma e lo stesso Genoa) e intanto hanno chiuso per il centrocampista brasiliano con passaporto comunitario Campanharo (’92, Juventude). Affari Udinese I friulani pescano
in Argentina, e hanno praticamente definito con il River Plate l’ala sinistra Roberto Pereyra, classe ’91, nazionale Under20, detto El Tucumano: i dirigenti argentini sono in Italia per chiudere, l’affare si dovrebbe fare per 4 milioni con percentuale al River sulla vendita futu-
FIORENTINA
GENOA
FREY
4-2-4 De Ceglie
ALVAREZ
Chivu
Julio Cesar
BIRSA
Kucka
Palacio
Samuel
Milito Thiago Motta
All. MALESANI ACQUISTI Ze Eduardo (a, Santos), Birsa (c, Auxerre), Pratto (a, U. Catolica), Jorquera (c, Colo Colo), Seymour (c, U. Chile), Ribas (a, Digione), Merkel (c, Milan), Lupatelli (p, Bologna), Granqvist (d, Groningen), Constant (c, Chievo), Escobar (a, D. Calì), Frey (p, Fiorentina), Bovo (d, Palermo). CESSIONI Criscito (d, Zenit), Destro (a, Siena p), Rodriguez (a, Bologna), Boakye (a, Sassuolo), Paloschi (a, Chievo), Rafinha (c, Bayern), Floro Flores (a, Udinese fp), Konko (c, Lazio), Eduardo (p, Benfica), Chico (d, Maiorca), Milanetto (c, Padova). OBIETTIVI Gilardino (a, Fiorentina), Amauri (a, Parma), Borriello (a, Roma), Urretaviscaya (a, Benfica). COSA MANCA La ciliegina sulla torta: un centravanti.
VUCINIC
Buffon Matri
Bonucci PIRLO
Sneijder
Ranocchia
Pepe Marchisio
Chiellini
Maicon
Rossi
ACQUISTI Nastasic (d, Partizan), Felipe (d, Cesena fp), Papa Waigo (a, Grosseto fp), Romulo (d, Atletico Paranaense), Munari (c, Lecce), Lazzari (c, Cagliari), Kharja (c, Inter), Silva (a, Velez), Cassani (d, Palermo), Campanharo (c, Juventude). CESSIONI Donadel (c) e Santana (c, Napoli), Mutu (a) e Comotto (d, Cesena), Avramov (p, Cagliari), D’Agostino (c, Siena), Seculin (p, Juve Stabia p), Frey (p, Genoa). OBIETTIVI Arouca (c, Santos), Ramirez (c, Bologna), Floccari (a, Lazio), Damiao (a, Internacional), Bacinovic (c, Palermo), Maxi Lopez (a, Catania), Lopez (a, Nacional). COSA MANCA Un bomber coi fiocchi se parte Gilardino, ma in ogni caso la sensazione è che una sorpresa arriverà.
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Cambiasso
SEYMOUR
Cerci All. Mihajlovic
Tevez viene all’Inter? Chi è il mister X di Allegri? Chi farà il prossimo colpo? Su gazzetta.it, in tempo reale tutte le trattative di mercato, con la cronaca degli affari, le dichiarazioni e tutte le ultime novità.
Altre trattative Il Palermo ha de-
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PRATTO
Dainelli
CASSANI
AFFARI IN CORSO: SEGUI IL MERCATO IN TEMPO REALE
ste è legato alle cessioni, ma se riesce a sfoltire e fare cassa Lotito punterà con decisione a Biondini (Cagliari) e Kranjcar (Tottenham). In uscita, oltre a Zarate, anche Floccari (interessi di Parma e Fiorentina).
JUVENTUS
Kaladze
Natali
Behrami
Gazzetta.it
Zanetti
CONSTANT
Jovetic
Gamberini
finito la trattativa Vazquez con il Belgrano: è fatta per circa 4 milioni, ma El Mudo arriverà a fine dicembre, dopo la fine del torneo di Apertura (fallito il tentativo di averlo subito). L’Atalanta in difesa ha sondato Moras (svincolato dal Bologna) e segue una nuova pista a centrocampo: l’argentino Yacob del Racing, che ha passaporto spagnolo e seguito anche dai rosanero. Catania: dopo Almiron, a centrocampo dovrebbe essere il turno di Kone (in comproprietà dal Brescia) e Bergessio (risolti i problemi col St. Etienne), proseguono le trattative per Mori (Empoli). Martinez ha detto sì al Cesena: l’esterno arriva dalla Juve nell’ambito della trattativa Giaccherini, e martedì sarà a disposizione di Giampaolo; per la porta salgono le quotazioni di Calderoni. Stand by Cagliari per Rui Sampaio. Il Siena si prepara ad avere Gonzalez dal Palermo.
il feeling con la Juventus: in dirittura d’arrivo la trattativa per il prestito di Pasquato (già domani si può chiudere, intanto si marca a vista Foggia) e potrebbe riaprirsi uno spiraglio anche per Sorensen (resta avanti il Palermo, pronto a investire per la metà).
INTER
Antonelli
Pasqual
Gilardino
Mosse Lecce Il Lecce alimenta
4-3-1-2
433
Montolivo
Punto Lazio Mercato biancocele-
All. DI CARLO
ACQUISTI Acerbi (d) e Puggioni (p, Reggina), A. Bassoli (d, Foligno), Hetemaj (c, Brescia), Bentivoglio (c, Bari, fp), Carretta (c, Andria), Viotti (p) e Dettori (c, Triestina), Fatic (d, Cesena), Cruzado (c, J. Aurich), Franco (c, Salernitana), Paloschi (a, Genoa), Vacek (c, S. Praga), Drame (d, Sochaux), Sammarco (c, Cesena), Grandolfo (a, Bari). CESSIONI Constant (c, Genoa), Bogliacino (c, Napoli fp), Marcolini (c, Padova), Mantovani (d, Palermo), Guana (c, Cesena), Fernandes (c, St. Etienne fp), Granoche (a, Novara), Tallo (a, Roma). OBIETTIVI Caracciolo (a) e Zoboli (d, Brescia), Bradley (c, Borussia M.), Mannone (p, Arsenal). COSA MANCA Ancora un centrocampista. E magari un’altra punta.
Vargas
ra. Intanto vive le piste Gabriel Silva (Palmeiras), Parshivlyuk (Spartak Mosca) e Stefanatto (All Boys, proposto anche al Napoli). In attacco piace, ma da girare al Granada, il brasiliano Pedro Junior (Fc Tokyo), ai dettagli per il peruviano Polo (’94, Universitario).
Pellissier
ACQUISTI Mutu (a, Fiorentina), Rennella (a, Grasshopper), M. Rossi (d, Bari), De Feudis (c, Torino, fp), Eder (a, Brescia), Gilnics (d, Athl. Fc), Comotto (d, Fiorentina), Candreva (c, Parma), Guana (c, Chievo), Martinho (c, Catania), G. Rodriguez (d, Peñarol), Martinez (c, Juve p). CESSIONI Appiah (c, f.c.), Caserta (c, fp) e Pellegrino (d, Atalanta fp), Dellafiore (d, Novara), Santon (d, Inter fp), Gorobsov (c, Torino, fp), Felipe (d, Fiorentina fp), Jimenez (c, Al Ahli), Giaccherini (a, Juve). OBIETTIVI Ghezzal (a, Bari), Frison (p, Vicenza), Guarna (p, Ascoli), Benussi (p, Palermo), Rubinho (p, Torino). COSA MANCA Mancano un vice Antonioli e forse un difensore mancino.
Boruc
Fiorentina: Genoa a 2 milioni da Gila, preso Campanharo. Palermo: è fatta per Vazquez Atalanta su Yacob. Lecce-Pasquato: si fa
CRUZADO
HETEMAJ
Sardo
All. GIAMPAOLO
Martinez dice sì al Cesena Udinese: Pereyra
LICHTSTEINER All. GASPERINI
ACQUISTI Castaignos (a, Feyenoord), Muntari (c, Sunderland fp), Santon (d, Cesena fp), Viviano (p, Bologna), Jonathan (d, Santos), Caldirola (d, Vitesse fp), Alvarez (c, Velez), Poli (c, Sampdoria). CESSIONI Kharja (c, Fiorentina), Suazo (a, Catania), Mariga (R. Sociedad), Eto’o (a, Anzhi), Pandev (a, Napoli). OBIETTIVI Tevez (a, Manchester City), Palacio (a) e Kucka (c, Genoa), M’Vila (c, Lilla), Lavezzi (a, Napoli), Forlan (a, Atletico Madrid). COSA MANCA Preso Poli, due attaccanti. E con la partenza di Eto’o, uno dovrà essere un top player.
Krasic All. CONTE
ACQUISTI Pirlo (c, Milan), Ziegler (d, Sampdoria), Pazienza (c, Napoli), Amauri (a, Parma fp), Lichtsteiner (d, Lazio), Pasquato (a, Modena fp), Vidal (c, Bayer Lev.), Vucinic (a, Roma), Giaccherini (a, Cesena), Estigarribia (c, Newell’s Old Boys). CESSIONI Salihamidzic (d, Wolfsburg), Rinaudo (d, Napoli, fp), Aquilani (c, Milan), Traorè (d, Arsenal, fp), Felipe Melo (c, Galatasaray p), Sissoko (c, Psg), Grygera (d, Fulham). OBIETTIVI Alex (d, Chelsea), Bruno Alves (d, Zenit), Afellay (a, Barcellona), Farfan (a, Schalke 04), Elia (a, Amburgo). COSA MANCA Un centrale, e forse ancora un esterno d’attacco.
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
ALL’ESTERO LJUNGBERG IN GIAPPONE
laFaccianuova
Trezeguet vola ad Abu Dhabi Lugano al Psg Chelsea: Davila STEFANO BOLDRINI
TZORVAS ROSANERO Alexandros Tzorvas, 29 anni, è stato presentato ieri. Prelevato dal Panathinaikos, si è mostrato entusiasta della nuova avventura: «Palermo e l’Italia erano il mio sogno».
Oggi David Trezeguet parte alla volta di Abu Dhabi per andare a visionare le strutture del Baniyas, club degli Emirati Arabi Uniti che ha sottoposto una proposta concreta all’attaccante francese. Dopo il tour, Trezeguet e il suo entourage parleranno con i vertici del club e già domani potrebbe arrivare l’ufficializzazione dell’affare. Lugano è del Paris Saint Germain. Il difensore ha salutato il Fenerbahçe (il quale ha diramato un comunicato sul proprio sito) e si aspetta solo l’annuncio del club francese. Pagato 3,5 milioni, Lugano ne percepirà 2,5 all’anno. Italia sfiorata L’Arsenal pesca anche nel calcio asiatico: i Gunners stanno strappando al Lille il centravanti sudcoreano Park Chi-young, 26 anni, attaccante del Monaco dove in 91 gare ha firmato 25 gol. Sul giocatore si era mosso per primo il Lille e il sudcoreano aveva infatti effettuato un primo giro di visite mediche, ma all’improvviso è scomparso e solo ieri si è scoperto dove era finito: era su un aereo, destinazione Londra, dove nel giro di 24 ore dovrebbe siglare con l’Arsenal un contratto di 4 anni. Un vero atto di pirateria, quello di Wenger. Park è un nazionale: 53 presenze e 17 reti per la Corea del Sud. Costo del cartellino: 5 milioni di sterline. Lo Stoke City sta invece per prelevare dal Tottenham l’honduregno Wilson Palacios. Gioca negli Spurs dal 2009, ma in 65 partite ha segnato la miseria di un gol. Il difensore Richards ha prolungato il contratto con il Manchester City: accordo fino al 2015. Niente Italia per Emiliano Insua (Liverpool) che firma con lo Sporting Lisbona. Grygera piace al Fulham. Il Chelsea si è assicurato il mancino Ulises Davila, talentino messicano del Chivas (stessa scuola del Chicharito Hernandez) che si è messo in mostra nell’ultimo Mondiale Under 20: può fungere da ala o trequartista. Cambio d’aria Il Betis Siviglia è tentato da
Jorge Martinez, 28 anni, nell’unica stagione con la Juventus ha raccolto 14 presenze in Serie A ANSA
LECCE
LAZIO 4231 Radu
433 Mesbah
CISSÉ
Giacomazzi
Brocchi MARCHETTI
Hernanes
KLOSE
JULIO SERGIO
Ledesma Mauri
KONKO
ACQUISTI Klose (a, Bayern), Lulic (d, Young B.), Cavanda (d, Torino fp), Konko (d, Genoa), Cana (c, Galatasaray), Marchetti (p, Cagliari), Carrizo (p, River Plate, fp), Stankevicius (d, Valencia), Cissé (a, Panathinaikos). CESSIONI Bonetto (d, fine contratto), Meghni (c, Umm Salal), Lichtsteiner (d, Juventus), Muslera (p, Galatasaray), Berni (p, Braga), Manfredini (c, Sambonifacese), Bresciano (c, Al Nasr). OBIETTIVI Parolo (c, Cesena), Kone (c, Brescia), Koch (d, Zurigo). COSA MANCA A rosa sfoltita, forse, un centrocampista di qualità.
ACQUISTI A. Esposito (d, Bologna), Cacia (a, Piacenza), Carrozzieri (d, Palermo), Strasser (c, Milan p), Diamoutene (d, Pescara fp), Cuadrado (c, Udinese p), Obodo (c, Torino p), Julio Sergio (p, Roma p), Muriel (a, Granada). CESSIONI Coppola (c, Parma fp), Munari (c, Fiorentina), Sini (d, Roma fp), Rosati (p, Napoli), Rispoli (d, Samp), Giuliatto (d, fine contratto), Chevanton (a, Colon), Fabiano (d, Shandong), Vives (c, Torino), Jeda (a. Novara). OBIETTIVI Sorensen (d) e Giandonato (c, Juventus), Koulibaly (d, Metz), Pasquato (c, Modena). COSA MANCA Dopo Muriel e Bertolacci, ancora una pedina per reparto. Ma senza fretta: l’ossatura c’è.
MILAN
NAPOLI 4312
3421
TAIWO
Dossena Seedorf
Ibrahimovic
DZEMAILI Van Bommel
Boateng
De Sanctis
INLER Gattuso
Pato
A. Lucarelli
Maggio All. Allegri
All. Mazzarri
ACQUISTI Mexes (d, Roma), Taiwo (d, Marsiglia), Zigoni (a, Genoa), El Shaarawy (a, Padova), Comi (a, Torino), Aquilani (c, Juventus). CESSIONI Pirlo (c, Juve), Jankulovski (d, Banik), Sokratis (d, Genoa fp), Merkel (c, Genoa), Didac (d, Espanyol p), Albertazzi (d, Getafe), Verdi (a) e Oduamadi (a, Torino), Legrottaglie (d, Catania), Beretta (a, Ascoli), Strasser (c, Lecce). OBIETTIVI Ganso (c, Santos), Montolivo (c, Fiorentina), Balotelli (a, Manchester City). COSA MANCA Aquilani non è Mister X, ma la famosa mezz’ala sinistra invocata da Allegri.
ACQUISTI Fernandez (d, Estudiantes), Donadel (c) e Santana (c, Fiorentina), Dzemaili (c, Parma), Bogliacino (c, Chievo, fp), Rosati (p, Lecce), Cigarini (c, Siviglia, fp), Rinaudo (d, Juve, fp), Britos (d, Bologna), Inler (c, Udinese), Dalla Bona (c, Atalanta, fp), Colombo (p, Triestina), Chavez (a, San Lorenzo), Pandev (a, Inter p). CESSIONI Pazienza (c, Juve), Blasi (c, p) e Santacroce (d, Parma), Yebda (c, Benfica fp), Cribari (d, Cruzeiro), Iezzo (p) e Gianello (p, fine contratto), Vitale (d, Bologna), Dumitru (a, Empoli), Sosa (a, Metalist), Ruiz (d, Valencia). OBIETTIVI Vazquez (c, Belgrano), Ogbonna (d, Torino), Bocchetti (d, R. Kazan). COSA MANCA Un difensore mancino e soprattutto sfoltire la rosa.
NOVARA
PALERMO 4312
4312
Gemiti
Balzaretti Rigoni
MORIMOTO
Nocerino
DELLAFIORE
CETTO Porcari
MAZZARANI
STEKELENBURG
Mirante
SILVESTRE Migliaccio
MEGGIORINI
Paletta
PELLÈ Zaccardo
Taddei
LAMELA
AGUIRREGARAY
Cassetti
Valiani All. Colomba
Del Grosso
ACQUISTI Pellè (a, Az), Borini (a, Chelsea), Sansone (a, Bayern), Coppola (c, Lecce fp), Danilo (c, Aris fp), Brandao (d, Siena p), Blasi (c, p) e Santacroce (d, Napoli), Biabiany (a, Sampdoria p), Valdes (c, Sp. Lisbona), Fabio Nunes (a, Portimonense), Rubin (d, Torino). CESSIONI Angelo (d, Siena), Amauri (a, Juve fp), Dzemaili (c, Napoli), Paci (d) e Galassi (c, Novara), Bojinov (a, Sp. Lisbona), M. Pisano (d, Vicenza), Candreva (c, Cesena). OBIETTIVI Floccari (a) e Zauri (d, Lazio), Bianchi (a, Torino), Mehmedi (a, Zurigo), Musacci (c, Empoli), Trezeguet (a, Hercules). COSA MANCA Un centravanti di peso: la prima scelta è il ritorno di Amauri.
ACQUISTI Okaka (a, Bari), Cicinho (d, Villarreal), Curci (p, Samp), Sini (d, Lecce fp), Bojan (a, Barcellona), Nego (d, Nantes), Angel (d, Sporting G.), Lamela (c, River Plate), Heinze (d, Marsiglia), Stekelenburg (p, Ajax), Tallo (a, Chievo), Osvaldo (a, Espanyol). CESSIONI Mexes (d, Milan), Castellini (d, Samp), G. Burdisso (d, Arsenal S.), Loria (d, Bologna), Riise (d, Fulham), Doni (p, Liverpool), Menez (a, Psg), Julio Sergio (p, Lecce p), Vucinic (a, Juve). OBIETTIVI Dempsey (c, Fulham), Gago (c, Real M.), Palacio (a, Genoa), Tissone (c, Samp), Kjaer (d, Wolfsburg). COSA MANCA Servono un paio di centrocampisti.
3421
442
Brienza
Armero Calaiò
Domizzi
D’AGOSTINO
Asamoah Handanovic
BRKIC
DANILO
Vergassola
MANNINI All. SANNINO
ACQUISTI Tziolis (c, Racing fp), Angelo (c, Parma), Codrea (c, fp), Belmonte (d) e Gazzi (c, Bari), Paolucci (a, Palermo fp), Sansone (c, Frosinone), Destro (a, Genoa, p), Brkic (p, Vojvodina), Grossi (a, AlbinoLeffe), Angella (d, Udinese, p), D’Agostino (c, Fiorentina), Pesoli (d, Varese), Mannini (c, Samp), Contini (d, Saragozza), Acosta (a, Boca J.). CESSIONI Coppola (p, Torino), Brandao (d, Parma p), Cacciatore (d, Samp fp), Coulibaly (a, Tottenham), Kamata (a, rescissione), Mastronunzio (a, Spezia). OBIETTIVI Marrone (c, Juve), Gonzalez (a, Novara), Cacia (a, Lecce), Rudolf (a, Bari). COSA MANCA Un fiore all’occhiello per l’attacco: in cima alla lista c’è Gonzalez
Pinzi Di Natale
Badu DESTRO
BELMONTE All. LUIS ENRIQUE
All. PIOLI
UDINESE
Rossettini
Juan
Morrone
Hernandez
SIENA
CONTINI Totti
Ilicic
ACQUISTI Gonzalez (a, Novara fp), Zahavi (c, Hapoel TA), Labrin (d, Huachipato), Milanovic (d, Lokomotiv), Simon (c, Haladas), Pisano (d, Varese), Cetto (d, Tolosa), Di Matteo (c, Vicenza), Di Chiara (c, Reggiana), Mantovani (d, Chievo), Lores (c, Defensor), Silvestre (d, Catania), Aguirregaray (d, Penarol), Tsorvas (p, Panathinaikos). CESSIONI Liverani (c, f.c.), Paolucci (a, Siena fp), Darmian (d, Torino), Carrozzieri (d, Lecce), Garcia (d, Novara p), Kasami (c, Fulham), Goian (d, Rangers), Sirigu (p) e Pastore (c, Psg), Kurtic (c, Varese), Bovo (d, Genoa), Cassani (d, Fiorentina). OBIETTIVI Arouca (c, Santos), Yacob (c, Racing), Vazquez (c, Belgrano). COSA MANCA Manca un centrocampista. E forse una sorpresa...
BOJAN
De Rossi
Bacinovic
TZORVAS
Pinilla
ACQUISTI Paci (d, Parma), Meggiorini (a, Bologna), Mazzarani (c, Modena), Morimoto (a) e Pesce (c, Catania), Granoche (a, Chievo), Coser (p) e Giorgi (c, Ascoli), Massaccesi (c, Rimini), Garcia (d, Palermo), Dellafiore (d, Cesena), Radovanovic (c, Bologna), Jeda (a, Lecce). CESSIONI Gonzalez (a, Palermo fp), Gheller (d, Pavia), Parola (c), Strukelj (p), Drascek (c, fine contratto), Bertani (a, Sampdoria), Gigliotti (a, San Lorenzo). OBIETTIVI Aristeguieta (a, Caracas), Djokovic (c, Monza). COSA MANCA Rosa al completo. Ma se esce qualcuno, può arrivare un colpo giovane.
Burdisso
Galloppa
Hamsik
Campagnaro
Abate
433 Perrotta
Cavani
Cannavaro
Nesta
All. Tesser
Giovinco
Lavezzi
FERNANDEZ
Thiago Silva Abbiati
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ANGEL
Di Michele All. DI FRANCESCO
Morganella
442
STRASSER All. Reja
GIORGI
Modesto
Corvia
Tomovic
PACI
RUBIN
OBODO
ESPOSITO
Biava
Anelka che va in scadenza con il Chelsea e che piace anche all’Anzhi. Lo Shimizu S-Pulse, club giapponese, ha preso Ljungberg (Celtic).
ROMA
Piatti
CARROZZIERI
Dias
Ujkani
PARMA
13
TORJE
Basta Isla
All. Guidolin
ACQUISTI Danilo (d, Palmeiras), Fabbrini (c, Empoli), Barreto (a, Bari), Floro Flores (a, Genoa fp), Orellana (c, Granada fp), Doubai (c, Young Boys), A. Sissoko (c, Troyes), Neuton (d, Gremio), Torje (c, Dinamo Bucarest). CESSIONI Beleck (a, Aek), Corradi (a, fine c.), Angella (d, Siena p), Zapata (d, Villarreal), Romero (c, Granada), Inler (c, Napoli), Sanchez (a, Barcellona), Cuadrado (c, Lecce p), Denis (a, Atalanta). OBIETTIVI Padelli (p, Bari), G. Dos Santos (a, Tottenham), Carcela (c, St. Liegi), Hamouma (a, Caen), G. Silva (d, Palmeiras), Parshivlyuk (d, Spartak), Stefanatto (c, All Boys), Pereyra (c, River Plate). COSA MANCA Un centrale e un attaccante.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
SERIE A
Via con il 2˚ turno il 10 e l’11 settembre Ferma la A, il calcio continua con Serie B e Nazionale. 30-31 agosto: turno infrasettimanale di Serie B, in
d
HANNO DETTO
S Massimo Moratti, presidente dell’Inter: «È stato un errore da parte di tutti non giocare perché l’inizio del campionato è sempre una festa»
S
S Sandro Mencucci, a.d. della Fiorentina: «Vorrei che fosse la Lega come organo collegiale a esprimersi. L’accordo ponte va bene»
strada per l’Europeo. 10-11 settembre: tocca finalmente alla A, che inizia con la 2a giornata alla vigilia dell’avvio della Champions. Da decidere anticipi e posticipi, ma il Milan, impegnato martedì 13 a Barcellona, dovrebbe giocare sabato, come programmato
Dopo lo sciopero
anche per la prima giornata (a Cagliari) rinviata causa sciopero. Questo il programma: Catania Siena; Cesena Napoli; Chievo Novara; Fiorentina Bologna; Genoa Atalanta; Juve Parma; Lecce Udinese; Milan Lazio; Palermo Inter; Roma Cagliari.
Cancelli chiusi ieri al Sant’Elia per Cagliari-Milan. Solo un piccolo tifoso davanti allo stadio LINGRIA
Ora società e calciatori studiano come si fa pace Crescono i consensi tra i club per l’accordo ponte, il lodo Galliani non piace all’Aic. Apprezzamenti per la «Consob» proposta da Della Valle masi è sempre stato chiaro: «Finché non c’è la firma sul contratto non si gioca».
MARCO IARIA CARLO LAUDISA
Pietro Lo Monaco, a.d. del Catania: «L’articolo 7 è più parvenza che sostanza, la tassa straordinaria ancora non c’è»
campo per la seconda giornata. 2 settembre: l’Italia di Cesare Prandelli (foto ANSA), affronta in trasferta le Far Oer per le qualificazioni a Euro 2012. 3-4 settembre: ancora la Serie B, c’è la terza giornata. 6 settembre: a Firenze c’è Italia Slovenia, sempre sulla
Una cosa sembra certa: tutti (o quasi) i presidenti di Serie A vogliono evitare che anche la seconda giornata venga cancellata. L’ha detto pure Massimo Moratti ieri sera: « È stato un errore da parte di tutti non giocare perché l’inizio del campionato è sempre una festa. Credo che si troverà una soluzione prima dell’11 settembre». E allora sono scese in campo le diplomazie per partorire, in un modo o nell’altro, un armistizio con l’Assocalciatori in vista dell’assemblea di Lega di giovedì. Basta prove muscolari, pare stia davvero prevalendo il buon senso. E la mano tesa dall’Aic venerdì, poche ore prima dell’annuncio dello sciopero, può agevolare il percorso, anche se ci sono diversi distinguo e, come si sa, è difficile accontentare tutti. L’ipotesi dell’accordo ponte conquista sempre più consensi tra i club, a differenza del «lodo Galliani» lanciato sulla Gazzetta. L’a.d. del Milan, chiamando le parti a un passo indietro, ha contribuito a smorzare i toni ma sul piano dei contenuti l’idea di non firmare un nuovo contatto per questa stagione e prolungare il periodo di «vacatio» (in cambio della rinuncia dei club a inserire nell’accordo la postilla sul contributo di solidarietà) non scalda gli animi all’interno della Lega. Soprattutto, ha ricevuto la bocciatura - ed era prevedibile - del sindacato, che apprezza le parole concilianti di Galliani ma non accetta affatto l’idea che «dopo un anno e mezzo di trattative si getti la spugna». Tom-
Cos’è L’accordo ponte comporterebbe la firma da parte della Lega sul testo già sottoscritto a maggio dall’Aic, al termine delle riunioni moderate dalla Figc. Sarebbe valido fino al giugno 2012 e consentirebbe di tornare subito a giocare, mettersi al tavolo più serenamente e affrontare i nodi del sistema, inclusa la convenzione promo-pubblicitaria e lo sfruttamento dei diritti d’immagine, argomento che stuzzica parecchi club. Quell'accordo recepisce già alcune importanti conquiste della Lega: le multe libere, il tetto alla spesa sanitaria, i paletti alle attività extra degli atleti, il codice etico, la maggiore flessibilità salariale. Ma non le istanze presentate come ultimative dalla Lega negli ultimi giorni, cioè le integrazioni agli articoli 4 (contributo di solidarietà) e 7 (allenamenti differenziati). Per la verità, il ministro Calderoli ha dichiarato che la legge chiarirà chi dovrà pagare l’extra-prelievo, sempre che resista all’opposizione di larga parte della maggioranza; quanto ai fuori rosa, resta il testo interpretativo di Abete ultima versione, vale a dire senza limiti temporali ai gruppi separati. Cresce il fronte Favorevoli a
questa soluzione sono Roma, Napoli, Udinese, Palermo, Fiorentina, Cagliari, Parma, Siena, Bologna, Cesena, Catania. Lo stesso Galliani concede un’apertura: «Non sono contrario ma la vedo dura». L’a. d. viola Sandro Mencucci fa notare: «Vorrei che fosse la Lega come
La Gazzetta dello Sport
La Gazzetta dello Sport
27 agosto 2011
27 agosto 2011
LA PROPOSTA DI GALLIANI SERVE UN PASSO INDIETRO
LA PROPOSTA DI DELLA VALLE UNA CONSOB DEL CALCIO
«Passo indietro di Lega e calciatori. Ora non cambiamo, poi via alle riforme»
«Bisogna creare la Consob del nostro calcio entro un mese»
organo collegiale a esprimersi, a ogni modo l’accordo ponte è da preferire alla proposta di Galliani perché tiene conto di diverse richieste già incassate dalla Lega». L’Udinese lancia segnali di pace. «In linea di massima va bene l’accordo ponte spiega il vice presidente Stefano Campoccia - purché faccia fede il testo di Abete sugli allenamenti separati e ci sia chiarezza sul contributo di solidarietà». Si batte per un compromesso pure il Catania. «L’articolo 7 è più parvenza che sostanza - dice l’a.d. Pietro Lo Monaco -, la tassa straordinaria ancora non c’è. Un’intesa con l’Aic si deve trovare, poi riformiamo tutto il sistema, basta egoismi all’interno della Lega». E il vice presidente del Bologna Maurizio Setti bacchetta i falchi: «L’accordo ponte andava fatto
prima per evitare lo sciopero». Consob Guardando un po’ più
Tommasi LINGRIA
in là, ha fatto rumore pure l’idea di Diego Della Valle di creare un’authority indipendente del pallone. Igor Campedelli (Cesena) è d’accordo: «Lavoriamo a una ristrutturazione importante». Pure l’Udinese. «Serve più trasparenza. Un primo passo sarebbe quello di far funzionare il comitato di controllo interno alla Lega», l’analisi di Campoccia. Bocciatura da parte di Maurizio Zamparini: «Della Valle non si presenta in Lega da due anni e ora se ne esce così: vuol farsi pubblicità». Conciliante Massimo Mezzaroma (Siena): «Le società dovrebbero individuare una figura esterna e forte, capace di rappresentare tutti».
clic TOMMASI E BERETTA FACCIA A FACCIA OGGI IN TV SU SKY Oggi alle ore 19 su Sky Sport 1 HD e Sky SuperCalcio HD, appuntamento con un’edizione speciale di Sky Calcio Show, condotta da Ilaria D’Amico, con in primo piano i temi che hanno portato allo sciopero in Serie A. Ospiti il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi (in studio a Milano) e il presidente della Lega, Maurizio Beretta (in collegamento da Roma).
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DOMANI GIORNATA CHIAVE A ROMA PRIMI SCAMBI TELEFONICI DEL PRESIDENTE FEDERALE DOPO LA ROTTURA
Abete prova a ricucire, Petrucci vuole una soluzione In Federcalcio incontri separati con Beretta e Tommasi. Al Coni vertice giuridico VALERIO PICCIONI ROMA
Stavolta i telefonini erano tutti aperti già dalla prima mattinata, anche quello del presidente della Lega A, Maurizio Beretta. Così Giancarlo Abete ha potuto riaprire la trattativa saltata per aria qualche ora prima, dopo l’ultimo niet alla proposta dell’Assocalciatori per un accordo-ponte. Il pre-
sidente della Federcalcio, con il direttore generale Valentini, ha sentito a lungo le parti: Beretta e naturalmente anche Damiano Tommasi. La decisione è stata quella di prendersi qualche ora, guardarsi dentro casa con la speranza che il realismo trionfi, e rivedersi, per ora separatamente: Abete vedrà domani Tommasi e Beretta in sequenza a partire dalle 16, con l’obiettivo di una riunificazione a breve dei tavoli.
zetta, ma stoppato categoricamente ieri da Zamparini. La Lega A sembra tuttora lacerata, però è chiaro che immaginare un muro contro muro, cioè rischiare di saltare anche la seconda giornata e arrivare al primo turno di Champions - e che turno con Barcellona-Milan e Manchester City-Napoli! - senza una partita di campionato nelle gambe è un’ipotesi che anche tecnicamente mette i brividi.
Ipotesi da brividi S’è fatto naturalmente un primo screening telefonico delle proposte in campo, le diverse potenziali fumate bianche, a partire dal «congelamento» per un anno della situazione lanciato da Galliani sulle pagine della Gaz-
Il Coni si muove Insomma, il pro-
Gianni Petrucci e Giancarlo Abete, presidenti di Coni e Federcalcio ANSA
blema è fare in fretta. Non crogiolarsi nel tempo concesso dalla sosta per la Nazionale. Anche perché se Abete si muove in direzione negoziale, Petrucci nelle stesse ore, anzi già in mattinata, riunirà lo staff le-
gislativo e giuridico per trovare tutti i percorsi possibili per risolvere, o con le buone o con le cattive, la questione. Il sostegno alla Federazione non è in discussione, non c’è la minima ipotesi di un commissariamento di Abete, ma si studieranno altre strade nel caso la fase dialettica, che avrà come dead line l’assemblea di Lega A del primo settembre, faccia ancora cilecca. Non è un mistero che al Foro Italico si discuta (e si discuterà anche domani) della nomina di un commissario ad acta, cioè con l’esclusivo compito di arrivare alla firma del contratto collettivo. Ma in Federcalcio lo scenario di un Consiglio federale che si sbrana sul sì o no al commissario è vista come fumo negli occhi.
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
FIORENTINA E STIPENDI
Giornata trattenuta I viola non ci stanno FIRENZE (a.g.) Spogliatoi vuoti e porte chiuse: due giorni fa la Fiorentina ha dettato la propria linea. Considerato lo
sciopero di cui parla la Figc, il club viola ha scelto di non far lavorare (dunque allenare) i propri tesserati; quello della società voleva essere un atto di rispetto nei confronti della Federazione che ha formalizzato la decisione, e nello stesso momento un atto di
rispetto verso il diritto allo sciopero dei calciatori (da qui anche il disappunto verso Aic e altri club che hanno approfittato dello stop per fare amichevoli). Non è tutto: l’intenzione è quella di trattenere la giornata dallo stipendio di giocatori e staff. La decisione verrà
definita al momento di stilare le buste paga, se ci saranno anche i presupposti legali: «Non abbiamo ancora deciso perché dobbiamo valutare la normativa» ha spiegato l’ad viola, Sandro Mencucci. Se la decisione di detrarre lo
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stipendio verrà ufficializzata, i giocatori viola sarebbero pronti a dare mandato ai legali dell’Associazione italiana calciatori al fine di vedere tutelati i propri diritti: loro, infatti, non parlano di sciopero e sostengono che lo stop non sia dipeso da loro.
la curiosità
Il Novara va lo stesso in campo però non chiamateli crumiri 55 anni di astinenza sono troppi SEBASTIANO VERNAZZA
Un momento atteso da 55 anni, più di mezzo secolo. Novara in Serie A: non succedeva dal ’56, l’anno della rivolta in Ungheria. Tutto rinviato, Novara-Palermo posticipata a data da destinarsi causa sciopero. E per via della sosta e del calendario la città dovrà aspettare altri 24 giorni prima di rivedere la Serie A. Domenica 4 campionato fermo perché c’è la Nazionale. L’11 e il 18 settembre trasferte a Verona (Chievo, 2ª giornata) e a Cagliari (3ª giornata). Festa spostata a mercoledì 21 settembre, in notturna, con l’Inter. Due amichevoli Forse per compensare la forzata astinenza, il Novara ha organizzato due amichevoli in casa. La prima ieri a porte chiuse, contro il Lecco, squadra di Seconda Divisione (per la cronaca 9-0 il risultato). La seconda oggi, inizio alle 16.30, contro il Como, club di Prima Divisione: a porte aperte e con ingresso gratuito.
Lo stadio «Silvio Piola» di Novara ha il campo in erba sintetica I krumiri sono di Casale Oggi, domenica, giorno consacrato allo sciopero, qualche squadra di Serie A si allena, le altre riposano. Nessuna gioca. Nessuna tranne il Novara, impegnato appunto nel test col Como. A rigore di logica si potrebbe accusare i giocatori del Novara di essere dei crumiri, ma questo è uno sciopero un po’ illogico e c’è l’attenuante dei 55 anni di attesa. Massimo De Salvo, proprietario e a.d. del club, ha fatto un comunicato sul sito: «I calciatori del Novara volevano giocare, ma quando si
fa parte di un'associazione ci si deve rimettere a voleri superiori. Mi dispiace per i tifosi e per tutte quelle persone che ogni giorno, sino a tarda sera, compreso il 15 di agosto, hanno lavorato per rendere idoneo lo stadio Piola». E poi, per precisione, i krumiri sono i biscotti tipici di Casale, gran rivale ai tempi del quadrilatero piemontese con Pro Vercelli e Alessandria. A Novara la specialità del banco dei dolci è il famoso biscottino, mille volte più buono di un pareggio tarocco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 28 AGOSTO 2011
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IL CSI
«I giocatori stiano vicino ai ragazzini» Lo sciopero è «un atto irresponsabile, una grande sconfitta del mondo del calcio» ma «un gesto simbolico può forse
attenuarne la gravità». Lo dice il presidente del Centro Sportivo Italiano (Csi), Massimo Achini (foto), che propone a calciatori di A e presidenti di «andare domani pomeriggio (oggi, ndr) nei campetti dove giocano e si allenano migliaia di ragazzi» per dare un segno di vicinanza e rispetto.
Un tam tam tra i tifosi «Ora scioperiamo noi»
L’INIZIATIVA
Derby di Milano con i senza lavoro Un derby Milan Inter tra cassintegrati e disoccupati con le divise rossonere e nerazzurre messe a disposizione delle due
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società si giocherà oggi alle 18 al centro sportivo Olmi di via degli Ulivi a Milano e sarà trasmesso da Telelombardia, che continua le sue iniziative in segno di protesta contro lo sciopero dei calciatori. Alla partita parteciperanno anche alcuni disagiati della comunità di Don Virginio Colmegna.
LA PROTESTA 1
Ancora nessuna iniziativa organizzata, ma monta la protesta «Dimostriamo che siamo noi il carburante del mondo calcio» ROBERTO PELUCCHI
E se scioperassero i tifosi? E’ una domanda che calciatori e presidenti di Serie A dovrebbero cominciare a porsi. L’allenatore del Vicenza, Silvio Baldini, se l’è quasi augurato: «Un giorno mi piacerebbe che decidessero di scioperare loro non andando più allo stadio e non facendo più l’abbonamento alle pay-tv: allora vorrei vedere che cosa succederebbe. Quando ho sentito che la Serie A non partirà ho subito pensato a quelle persone che guadagnano mille euro al mese e non sempre riescono a pagare tutto». In rete Il tam tam si sta diffon-
dendo tra i gruppi ultrà, c’è chi sta pensando a un segnale forte da mandare «ai miliardari del pallone», anche se di organizzato, per ora, non c’è nulla. L’indignazione corre in rete, sui social network. Su Facebook sono stati creati numerosi profili di protesta. Quelli che hanno
già ottenuto migliaia di «mi piace» sono: «Contro lo sciopero del calcio», «Vergogna, andate a lavorare», «Sciopero del calcio? Una barzelletta che non fa ridere». Un tifoso si è impegnato a trovare «100 mila persone contro lo sciopero», ma per ora le adesioni sono poco più di mille. C’è anche chi ha lanciato un appello sul sito www.petizionionline.it: «In questo momento dobbiamo essere uniti contro questi "lavoratori" viziati. Uniamoci tutti insieme per dare un segnale. Il giorno 1 settembre chi vuole aderire non deve acquistare nessun giornale sportivo italiano, vedere una trasmissione tv, consultare siti internet sportivi nè lasciare commenti. È il giorno successivo alla chiusura del mercato e quindi mediaticamente significativo. È solo un segnale per dimostrare alla categoria che noi siamo il carburante del motore calcio». Gli ultrà I primi a muoversi, con
un comunicato, erano stati venerdì i tifosi del Genoa, alcuni
Social network invasi da gruppi che contestano calciatori e presidenti di A Altri striscioni esposti a Firenze e Bergamo. Anche gli ultrà del Parma non ci stanno dei quali hanno anche perso i soldi del viaggio (saltato) per Napoli. Per loro è difficile «sopportare l’idea che un gruppo di giovanotti miliardari, con le loro luccicanti Ferrari e le mutande di Dolce e Gabbana» abbia avuto «l’alzata di ingegno di indire uno sciopero. Anzi, viene quasi un conato di nausea ad accostare la parola sciopero a persone che non hanno mai seriamente lavorato un giorno in vita propria. E’ un insulto alla nostra benevolenza». I Boys Par-
ma 1977 hanno rilanciato i concetti espressi con uno striscione in occasione di un’altra minaccia di sciopero (foto a lato). Quando si arriverà al punto di non ritorno, scrivono sul loro sito, «allora sarà davvero il momento di "scioperare" noi, ma non passando al divano e alle pay-tv, ma staccandoci da tutto quello che è calcio, dai giornali ai siti. Forse sarà la fine, forse un nuovo inizio, chi lo sa. Pensate che ridere se i calciatori o le società si trovassero a scioperare per riavere il tifo sugli spalti!». Continua, intanto, l’esposizione di striscioni di protesta. Ieri, durante l’amichevole Atalanta-Tritium, è apparso questo: «Davanti alla morte di Gabriele hai preferito giocare, per assurde pretese sei pronto a scioperare. No comment», riferito al mancato stop in occasione dell’uccisione del tifoso della Lazio, Sandri. A Firenze i rappresentanti di una sigla finora ignota hanno scritto invece: «Smettiamo di tifare per cog... coi milioni. Vergogna!». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 Lo striscione esposto dai tifosi dell’Atalanta ieri in occasione dell’amichevole con la Tritium. 2 Il lenzuolo sui cancelli dello stadio Franchi di Firenze (abbiamo oscurato la parolaccia). 3 La protesta dei tifosi del Parma per una vecchia minaccia di sciopero MAGNI
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MONDO
QUELLI CHE GIOCANO euro del biglietto o i 500 rubli (circa 12 euro) con cui i ragazzi comprano un abbonamento stagionale.
LA PARTITA DI SAMUEL ETO’O IN NUMERI
E’ MORTO IL PAPA’
Gravissimo lutto per il collega Luigi Garlando
Lo stadio Eto’o si è fatto vedere
Samuel Eto’o, 30 anni, in azione con la nuova maglia dell’Anzhi. A Milano con l’Inter ha giocato due stagioni KONOVALOVA
Eto’o idolo di Russia Ma dorme a Parigi Biglietti venduti con 24 ore di anticipo. L’ex interista debutta col 99. «Il Daghestan? Voglio vederlo» DAL NOSTRO INVIATO
LUCA BIANCHIN ROSTOV (Russia)
Il settimanale Futbol venerdì mattina si è giocato la copertina di impatto: fotone di Eto’o a braccia aperte e titolone con gioco di parole («E’ arrivato’o», più o meno). Tutto vagamente messianico. L’esordio di Eto’o nella Premier League russa è andato in scena a Rostov, città del Sud: un milione di abitanti, case basse, un centro nemmeno brutto e il Don a due passi. Glielo avessero detto sei mesi fa, Samuel non ci avrebbe creduto. Anche per questo, forse, ha segnato l’1-1 e quasi non ha esultato: a 10’ dalla fine, da fermo, ha deviato un cross basso da sinistra di Zhirkov. Troppo facile per un giocatore da 385mila euro a settimana. Samuel è partito in panchina, poi ha fatto il centravanti negli ultimi 40 minuti. Aveva il numero 99 e il cognome scritto in cirillico, con
la «e» trasformata in una specie di tre rovesciato. Il pubblico e i 500 rubli Lo stadio
Olimp-2 ha apprezzato: alla sostituzione ha applaudito e in pratica ha tifato per dodici giocatori. Gli undici del Rostov più Eto’o. Il Mar Nero è vicino e Grozny, la capitale della Cecenia, dista meno di 600 chilometri, ma l’atmosfera è europea, con un certo spirito polemico: in tribuna ci sono trentenni, uomini di mezza età e ragazze che vanno a scuola, ma l’Anzhi viene fischiato da tutti. Antipatia mista a invidia. Ai cancelli, ovviamente, hanno attaccato con lo scotch il classico foglio bianco: «Tutto esaurito». I biglietti sono stati venduti con 24 ore di anticipo, un po’ perché Eto’o ha il suo fascino, un po’ perché il secondo anello non lo hanno mai costruito: ci si ferma a 16.500 posti, e la sensazione è che molte altre decine di tifosi avrebbero speso volentieri i 6
una prima volta per il riscaldamento e ha preso applausi, poi si è messo in fila per una specie di torello. I tifosi dell’Anzhi, reattivi, hanno alzato uno striscione con la scritta «Eto’o», in cui l’ultima lettera era sostituita da una bomba. Goliardia. La curva del Rostov, infatti, ha risposto a tema: «Il calcio non è per i soldi». Kerimov, il magnate che ha creato tutto questo, ha altre idee. Intanto, l’altoparlante mandava canzoni inglesi, come in Italia, e l’inno russo per cui tutto lo stadio si è alzato. Striscioni a parte, l’atmosfera è stata tranquilla.
MINUTI
La partita Normale che il calcio sia passato in secondo piano. Nell’attesa di Eto’o, ci si è annoiati al punto che una rovesciata di Cocis – parabile anche da un portiere degli Allievi – ha scatenato una mezza ovazione. Dopo dieci minuti di secondo tempo, l’apparizione: Gadzhiev ha fatto alzare Eto’o che, senza nemmeno scaldarsi, è andato dal guardalinee per il cambio. Tempo dieci secondi, i tifosi dell’Anzhi sono partiti con il coro: «Samuel, Samuel». Peccato che sia arrivato il gol di Kalachev: una punizione a giro, cancellata nove minuti dopo dal tocco di Eto’o. Fine della serata, mentre in Russia si dice che anche Anelka sia vicino ad accettare una proposta dell’Anzhi. Moratti, a distanza, ha salutato il suo numero 9: «Con Eto’o c’è un grande affetto, anche per come si è comportato, da grande professionista. Rimane in contatto, con me, la società e i tifosi». Samuel, prima di scappare, ha risposto con frasi più e meno banali: «Forlan all’Inter? Non so, ma spero arrivino giocatori forti. Il Daghestan? Non ci sono mai stato, me ne hanno parlato ma voglio vedere tutto con i miei occhi». Ieri notte, intanto, ha dormito a Parigi. A 3.400 chilometri dall’inno russo e dai seggiolini gialli e blu dello stadio di Rostov.
UTILI
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Il nostro collega Luigi Garlando è stato colpito da un gravissimo lutto. Ieri, all’ospedale di Melzo, è deceduto il padre, Augusto. Aveva 82 anni. Data e ora delle esequie saranno comunicate appena definite (probabilmente il funerale si celebrerà martedì pomeriggio nella chiesa del Santissimo Nome di Maria in via Pitteri, nel quartiere di Milano-Lambrate). In questo difficile momento, la famiglia della Gazzetta dello Sport è affettuosamente vicina a Luigi e ai suoi cari.
GOL
1 TIRI
1 PASSAGGI
7 RIUSCITI
6 85% ASSIST
1 CONTRASTI
1 FUORIGIOCO
La Direzione, le Redazioni e le Segreterie de La Gazzetta dello Sport, Sportweek e Gazzetta.it partecipano con grande affetto al dolore di Luigi e dei suoi familiari per la scomparsa del padre
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Augusto - Milano, 27 agosto 2011.
FALLI FATTI
FALLI SUBITI
Partecipano al lutto: Sergio Gavardi. Lodovico Maradei. Marcia Matos. Rita Redaelli. Francesca Salsano. Edi Signati. Carlo Verdelli.
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Andrea Monti si stringe con sincera amicizia a Luigi e alla sua famiglia nel dolore per la perdita del caro papà
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Augusto - Milano, 27 agosto 2011. Gianni Valenti, Franco Arturi, Stefano Cazzetta, Ruggiero Palombo e Umberto Zapelloni sono vicini al caro amico Luigi nel dolore per la scomparsa del papà
Augusto - Milano, 27 agosto 2011. Pier Bergonzi, Diego Antonelli, Lorenzo Astori, Antonello Capone, Alessandro de Calò, Luca Gialanella, Erminio Marcucci, Nino Minoliti, Vito Schembari, Chicca Speroni abbracciano forte l'amico Luigi in questo triste momento per la scomparsa di
Augusto - Milano, 27 agosto 2011. Daniele e Daniela, con Valeria e Annibale, Manlio e Cinzia, con Erica e Irene, sono affettuosamente vicini a Luigi nel ricordo dell'adorato papà
Augusto e condividono il dolore della famiglia. - Milano, 27 agosto 2011. Caro Luigi, ti siamo vicini come sempre per la scomparsa di tuo papà
Augusto Ti vogliamo bene come sempre.- La "squadra" azzurra della Gazzetta.- Andrea, Fabio, Gaetano, Massimo, Maurizio, Mirko, Riccardo, Sebastiano. - Milano, 27 agosto 2011. Gb, Fabiana, Giulia e Gabriele abbracciano Luigi e famiglia per la scomparsa del papà
Augusto Garlando - Milano, 27 agosto 2011. La famiglia Velluzzi è vicina all'amico Luigi e ai suoi cari in questo momento di dolore per la perdita del papà
Augusto Garlando
© RIPRODUZIONE
Eto’o debutta con l’Anzhi al posto di Tardelli KONOVALOVA
- Milano, 27 agosto 2011.
RISERVATA
I Vice Presidenti Adriano Galliani e Paolo Berlusconi, il Consiglio di Amministrazione, i tecnici, i giocatori e il personale tutto dell'A.C. Milan partecipano, profondamente commossi, al dolore di Luigi Garlando per la perdita del caro papà
LA PARTITA IL CAMERUNESE GIA’ IN EVIDENZA AL DEBUTTO, PERO’ NON BASTA
Augusto Garlando - Milano, 27 agosto 2011.
Un pari per l’Anzhi Samuel subito gol grazie a Zhirkov Il russo ex Chelsea inventa per l’ex nerazzurro. Il treno dei primi si allontana DAL NOSTRO INVIATO
ROSTOV (Rus)
Ottanta minuti di noia, in attesa del gol di Eto’o. Rostov-Anzhi è stata una partita sotto il livello medio della Premier League russa. Due squadre con un solo attaccante che hanno fatto una gran fatica a costruire azioni pericolose. Anche per questo, ha stupito la for-
mazione dell’Anzhi: Gadzhiev ha scelto un 4-1-4-1 in cui Roberto Carlos e Zhirkov, famosi in Occidente per essere due formidabili terzini sinistri, hanno fatto il play davanti alla difesa e il centrale di centrocampo. Il Rostov, squadra modesta, 14ª in classifica, non ha fatto fatica a fare pari contro l’Anzhi che, dichiaratamente, punta alla Champions. Partita Nel primo tempo le azio-
ni da gol sono state inesistenti: qualche cross per l’Anzhi, qualche lancio verso Adamov per il Rostov. Il secondo tempo è stato interessante. Il Rostov ha rischiato di andare in vantaggio al 12’ con un colpo di testa di Adamov a centro area: traversa
ROSTOV ANZHI
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PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Kalachev (R) al 26’ s.t., Eto’o (A) al 35’ s.t. GIUDIZIO 77 ROSTOV (4-2-3-1) Pletikosa; Khagush, Okoronkwo, Salata, Kruglov; Cocis, Gatcan; Kalachev, Grigoryev, Cesnauskis (dal 23’ s.t. Papadopulos); Adamov. PANCHINA: Kochenkov, Elson, Kirichenko, Boussaidi, Smolnikov, Bairamyan. ALLENATORE: Balakhnin. AMMONITI: Okoronkwo. ESPULSI: nessuno.
Ecco Samuel Eto’o in percussione, marcato con attenzione KONOVALOVA
piena a Revishvili battuto. Un minuto dopo, è entrato Eto’o al posto di Diego Tardelli, brasiliano con un papà appassionato dell’Italia ’82, e la partita in qualche modo è cambiata. Il Rostov è passato con una punizione a giro di Kalachev ma ha resistito allo stupore solo 9’. Più che Eto’o, il pareggio lo ha costruito Zhirkov: il russo ex Chelsea, non certo il più amato da pubblico, ha accelerato sul cen-
tro-sinistra, se ne è andato in dribbling e ha crossato basso. Eto’o, al posto giusto sul primo palo, ha girato in porta e si è fatto abbracciare dai compagni. L’Anzhi rischia di perdere il treno dei primi. Con una partita in più, ha 37 punti, a -8 dal Cska Mosca e -6 dallo Zenit di Spalletti, che oggi giocherà in casa col Krasnodar, 9˚ in classifica. l. b. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ANZHI (4-1-4-1) Revishvili; Angbwa, Tagirbekov, Gadzhibeko, Agalarov (dal 40’ s.t. Kébé); Roberto Carlos; Boussoufa, Ahmedov, Zhirkov, Dzsudzsak (dal 1’ s.t. M. Gadzhiev); Diego Tardelli (dal 12’ s.t. Eto’o). PANCHINA: Makarov, Igonin, Kuzmichyov, Eliakwu. ALLENATORE: G. Gadzhiev. AMMONITI: Agalarov, Zhirkov.
Salvatore e Serena Lo Giudice partecipano con sincero affetto al dolore di Franco per la scomparsa dell'amata mamma
Marina Lubrano Carraro - Milano, 27 agosto 2011. Il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Giancarlo Abete interpretando i sentimenti del Consiglio Federale e dell'intera organizzazione calcistica italiana è vicino con affetto a Franco Carraro e alla sua famiglia e partecipa al dolore per la scomparsa della sua amatissima mamma
Marinella Lubrano Carraro - Roma, 28 agosto 2011. Il Presidente Maurizio Beretta, anche a nome del Vice Presidente, del Consiglio di Lega, del Direttore Generale, delle Società di Serie A e dell'intera famiglia della Lega Serie A, partecipa con intensa commozione al dolore dottor Franco Carraro per la scomparsa della mamma
sig.ra Marina Carraro - Milano, 27 agosto 2011. Franco Chimenti, a nome del Consiglio federale, del Segretario Generale e di tutto il golf italiano, partecipa profondamente commosso al grande dolore del Presidente Franco Carraro e dei suoi familiari per la scomparsa della adorata mamma
Marinella Lubrano Carraro - Roma, 27 agosto 2011. Il Presidente della Lega Pro Mario Macalli, unitamente ai Vicepresidenti Archimede Pitrolo, Salvatore Lombardo, al Direttore Generale Francesco Ghirelli e al Segretario Generale Sergio Capograssi partecipa al grave lutto che ha colpito il Dottor Franco Carraro per la scomparsa della cara mamma signora
Marinella Lubrano Carraro
ESPULSI: nessuno.
- Firenze, 27 agosto 2011.
ARBITRO Egorov.
Il Presidente Carlo Tavecchio ed il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti partecipano con profonda commozione al lutto che ha colpito Franco Carraro, già presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, per la scomparsa dell'amata madre
GUARDALINEE Drozdov-Volkov. NOTE spettatori 16.500.
Marinella Lubrano - Roma, 27 agosto 2011.
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MONDO QUELLI CHE GIOCANO
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LA SEQUENZA DEI MOMENTI DRAMMATICI 1
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TRE IN VETTA Questi i risultati e il programma della terza giornata di Premier League.
S 3 giornata Aston VillaWolverhampton 0-0; Wigan-Qpr 2-0; BlackburnEverton 0-1; ChelseaNorwich 3-1; SwanseaSunderland 0-0; LiverpoolBolton 3-1. Oggi NewcastleFulham; TottenhamManchester City; West BromStoke City; Manchester United-Arsenal.
LE ALTRE DI PREMIER
Il Liverpool fa sul serio Oggi il City con Nasri LONDRA
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1. Drogba anticipa di testa il portiere del Norwich, Ruddy, che lo colpisce con i pugni in piena faccia EPA 2. L’ivoriano perde i sensi e cade a peso morto con il volto sull’erba REUTERS 3. L’attaccante del Chelsea viene portato fuori in barella con un collare e l’ossigeno AFP
Drogba sviene Sette minuti di paura L’ivoriano si scontra con il portiere del Norwich: commozione cerebrale. Il Chelsea alla fine vince 3-1 CHELSEA NORWICH
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Bosingwa (C) al 6’ p.t.; Holt (N) al 18’, Lampard (C) su rig. al 37’, Mata (C) al 56’ s.t. CHELSEA (4-4-2) Hilario 5; Bosingwa 6,5, Ivanovic 5,5, Terry 6, Cole 5,5; Ramires 6, Mikel 5,5, Lampard 6, Malouda 5,5 (dal 22’ s.t. Mata 7); Torres 5 (dal 38’ s.t. Lukaku s.v.), Drogba 6 (dal 22’ s.t. Anelka 6). PANCHINA Turnbull, Ferreira, Alex, McEachran. ALLENATORE Villas Boas 5,5. NORWICH (4-4-2) Ruddy 6; Whitbread 5,5 (dal 30’ p.t. Pilkington 5,5), Tierney 6, De Laet 6, Barnett 5; Naughton 6, Johnson 6, Crofts 6, Hoolahan 5,5 (dal 15’ s.t. Morison 5,5); Holt 6,5, C. Martin 6 (dal 36’ s.t. Rudd s.v.). PANCHINA R. Martin, Fox, Bennett, Jackson. ALLENATORE Lambert 6. ARBITRO Jones 6. ESPULSO Ruddy (N) al 35’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Torres (C) e Crofts (N) per gioco scorretto, Bosingwa (C) e Naughton (N) per comportamento non regolamentare. NOTE spettatori 41.765. Tiri in porta 8-6. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 2-2. Angoli 8-6. Recuperi: 2’ p.t.; 11’ s.t.
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Didier Drogba ha rischiato la vita dopo uno scontro di gioco con il portiere del Norwich John Ruddy. Sette minuti di paura hanno ammutolito lo stadio Stamford Bridge e reso un incubo gli ultimi 34’ di una gara in cui il Chelsea ha sofferto più del previsto: il 3-1 finale (1-1 al momento dell’incidente a Drogba) e il bel debutto dello spagnolo Juan Mata finiscono doverosamente nel retrobottega di una partita che porta i Blues a quota 7. Trent’anni dopo era il 22 novembre 1981, partita Fiorentina-Genoa - abbiamo rivisto lo scontro di gioco Martina-Antognoni: il pugno alla tempia del portiere Ruddy in uscita alta, Drogba colpito che sviene e cade a terra a peso morto sbattendo la faccia
sul prato, il sangue, gli occhi spaventati dei giocatori, la maschera ad ossigeno, il silenzio rispettoso dello stadio quando la barella lascia il campo: sopra c’è il centravanti ivoriano con gli occhi chiusi. Sembrava davvero senza vita. Commozione cerebrale Negli
spogliatoi, Drogba ha ripreso conoscenza. Il centravanti ha chiesto che cosa fosse accaduto perché per lui il tempo si era fermato allo scatto al 67’ per lanciarsi sul pallone. Didier, 33 anni, ha risposto alle sollecitazioni dei medici, si è vestito ed è stato trasportato in ospedale per gli esami del caso: una Tac per verificare che non ci siano ematomi o fratture. La prima diagnosi, dopo le cure negli spogliatoi («I nostri medici sono stati bravissimi», ha raccontato André Villas Boas), parla di commozione cerebrale. I tempi di recupero
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HA DETTO
André Villas Boas (allenatore Chelsea) «I nostri medici sono stati bravissimi. La prima cosa che interessa adesso per Drogba è il recupero dell’uomo, poi viene tutto il resto»
SPAGNA IERI IL VIA DELLA LIGA DOPO LO SCIOPERO DELLA PRIMA GIORNATA scusa a chi si era offeso vedendolo festeggiare con la bandiera dell’indipendentismo catalano.
Pep famelico: 12 trofei Mou: Kakà in panchina FILIPPO MARIA RICCI MADRID
I record del Barça, le parole di Mou. Ieri i catalani sono rientrati a Barcellona con l’ennesimo trofeo. Mou è rientrato in sala stampa per presentare l’avvio della Liga bianca, oggi a Saragozza. Il Barça gioca domani in casa col Villarreal. Le due supercoppe (spagnola ed europea) hanno permesso a Guardiola, a Xavi e al Barça di riscrivere la storia. Numeri d’oro Pep è arrivato a 12
trofei in 3 stagioni e un pezzetti-
no, uno in più di Cruijff che però li aveva conquistati in 8 stagioni. Guardiola da quando allena ha vinto 13 competizioni su 16: la quarta serie col Barça B e poi 12 su 15 col Barça vero. Xavi ha superato Guillermo Amor (oggi direttore della cantera) nel numero dei tituli col club: 18 a 17. Il Barça è arrivato a 15 coppe europee (con 3 Coppe delle Fiere che la Uefa non riconosce), staccando Milan (14) e Real (12). Da Monaco sono rimbalzate due polemiche: Guardiola ha fermato i tifosi che avevano intonato «chi non salta è madridista», impedendo ad alcuni giocatori di unirsi al coro, Fabregas ha chiesto
Qui Valdebebas Mou, squalifica-
S Pep Guardiola, 40 anni, per la quarta stagione allenatore del Barcellona, con cui ha conquistato 12 trofei su 15 competizioni a cui ha partecipato. REUTERS
to e in polemica con la Uefa, non ha accettato l’invito della confederazione per la riunione con gli altri tecnici dell’elite europea. Poi ha abbracciato freddamente Kakà: «Si è allenato bene, dal primo giorno e senza perderne uno. Nelle amichevoli ha giocato molto, nelle gare ufficiali poco, a Saragozza andrà in panchina. Sono contento di guardarmi intorno e vedere un giocatore come lui». Ricky forse un filino meno del suo allenatore. 2a GIORNATA Ieri: Gijon-Real Sociedad 1-2; Valencia-Santander 4-3; Granada-Betis 0-1. Oggi: Atletico M.-Osasuna; Athletic-Rayo; Maiorca-Espanyol; Getafe-Levante; Saragozza-Real Madrid; Siviglia-Malaga. Domani: Barcellona-Villarreal.
non sono stati annunciati, ma ci vorrà almeno un mese. Come ha spiegato lo stesso tecnico portoghese, «la prima cosa che interessa è il recupero dell’uomo, poi viene tutto il resto». È stata una brutta scena, che ci ha riportato alla ginocchiata di Martina ad Antognoni o allo scontro, al Mondiale spagnolo del 1982, tra il portiere tedesco Schumacher e il difensore francese Battiston. Quest’incidente rispetto agli altri è sembrato più casuale, ma la paura è stata ugualmente grande. Virtù e vizi La partita ha invece
ribadito virtù (poche) e vizi (molti) del Chelsea di Villas Boas. Stavolta il portoghese ha scelto il modulo 4-4-2, schierando in attacco la coppia Torres-Drogba. I gol sono però arrivati da un difensore (Bosingwa) con un gran tiro da 20 metri, dal rigore firmato da Lampard (fallo su Ramires ed espulsione del portiere Ruddy), dallo spagnolo Mata che si è presentato benissimo di fronte al suo nuovo pubblico. A centrocampo continua però a mancare la luce di un giocatore di fantasia e dietro si è capito che l’assenza di Cech è un bel problema: Hilario è un portiere da guardiola condominiale, non da grande squadra. Il pareggio del Norwich, una rovesciata del capitano Holt, è stato figlio di un errore grossolano in uscita del portoghese.
S Classifica Liverpool, Chelsea, Wolverhampton 7; Manchester City, Manchester United 6; Aston Villa, Wigan 5; Newcastle 4; Bolton, Everton, Qpr 3; Stoke City, Sunderland, Norwich, Swansea 2; Arsenal, Fulham 1; West Bromwich, Tottenham, Blackburn 0.
Ci deve essere un’aria particolare a Newcastle: dopo le risse di Carroll (oggi felicemente al Liverpool) e le turbolenze di Joey Barton (77 giorni di carcere per rissa e protagonista di un’estate di polemiche a suon di twitter), ieri in prigione è finito il centravanti Nile Ranger, 20 anni, acquistato di recente dal Southampton. Ranger avrebbe aggredito un uomo di 33 anni, ritrovato svenuto vicino ad un pub con la sospetta frattura della mascella. L’episodio è avvenuto nel Groat Market di Newcastle, un centro commerciale in zona centrale. Liverpool vola Il Liverpool continua invece a prendere a sberle gli avversari: dopo il 2-0 rifilato all’Arsenal all’Emirates, ecco il 3-1 ad Anfield contro il Bolton, con i gol di Henderson (15’), Skrtel (52’) e Adam (53’). La rete di Klasnic (92’) è arrivata quando ormai i giocatori pensavano alla doccia. In tribuna, a godersi lo spettacolo, Steven Gerrard: tra un mese tornerà disponibile. I Reds sono a quota 7 punti e stanno rispettando i pronostici: quest’anno bisogna fare i conti con i ragazzi di Dalglish. Bene anche l’altra squadra di Liverpool: con un rigore di Arteta al 92’, l’Everton ha sbancato il campo del Blackburn (che di rigori ne aveva sbagliati due). Il Wolverhampton ha mantenuto l’imbattibilità pareggiando 0-0 in casa dell’Aston Villa, mentre il Wigan ha liquidato 2-0 il Qpr con una doppietta dell’argentino Di Santo. Lo Swansea continua a giocare bene e a non vincere: con il Sunderland è finita 0-0. City e United Oggi tocca ai club di Manchester. Il City gioca in casa del Tottenham (ore 14.30): Mancini dovrebbe lanciare dal primo minuto il francese Nasri. A stretto giro di posta, la replica del Manchester United. I Ferguson boys affrontano l’Arsenal, rivitalizzato dalla vittoria di Udine e dall’accesso alla fase a gironi della Champions. Wenger vuole un risultato positivo per affrontare bene gli ultimi giorni di mercato. bold
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FRANCIA
BUNDESLIGA
Montpellier k.o. Il Psg va a Tolosa
Difesa e Gomez: il Bayern vola
PARIGI (a.g.) In attesa del colpo Borriello, nel mirino di Leonardo, il Paris Saint Germain prova a sbancare Tolosa dei giovani Sissoko, Tabanou, Mbengue, Capoue. Big match per il Marsiglia a Lilla. Ieri il Lione ha fermato la corsa del Montpellier. 4a GIORNATA Ieri: Auxerre-Ajaccio 4-1; Evian-Digione 0-1; Lorient-Nancy 2-1; Nizza-Brest 0-0; Valenciennes-Bordeaux 1-2; Lione-Montpellier 2-1. Oggi: Rennes-Caen; Sochaux-St Etienne; Tolosa-Psg; Lilla-Marsiglia. CLASSIFICA Montpellier 9; Lione 8; Tolosa, St Etienne, Lorient 7; Caen, Digione 6; Auxerre, Bordeaux, Evian 5; Rennes, Sochaux, Brest, Lilla, Psg 4; Marsiglia 3; Nizza, Ajaccio 2; Nancy, Valenciennes 1.
La rivoluzione difensiva del Bayern per ora funziona: in 7 gare ufficiali, tra coppe e Bundesliga, gli eurorivali del Napoli hanno incassato una sola rete (errore di Neuer) nel k.o. al debutto con il Borussia Moench. A Kaiserslautern, nella 5a vittoria di fila, tripletta di Gomez: rigore, rigore sbagliato ma infilato sulla respinta, deviazione su assist di Müller. In testa con il Bayern c’è il Werder che passa a Hoffenheim. Oggi Hannover o Borussia M. possono sorpassare. Nello 0-0 tra Leverkusen e Dortmund, rosso a Kadlec e Götze. p.f.a. 4a GIORNATA Venerdì: Hertha-Stoccarda 1-0. Ieri: Amburgo-Colonia 3-4; Norimberga-Augsburg 1-0; Friburgo-Wolfsburg 3-0; Kaiserslautern-Bayern 0-3; Hoffenheim-Werder 1-2; Leverkusen-Borussia Do. 0-0. Oggi: Hannover-Mainz; Schalke-Borussia Moenc. CLASS. Bayern, Werder 9; Borussia Moenc., Hannover, Borussia Do., Leverkusen 7; Schalke, Mainz, Norimberga, Hoffenheim 6; Hertha 5; Stoccarda, Friburgo e Colonia 4; Wolfsburg 3; Augsburg e Kaiserslautern 2; Amburgo 1.
20
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
SERIE BWIN 1a GIORNATA
d
l’Analisi
HANNO DETTO
di NICOLA BINDA
Effetto Zeman contro dubbi e scioperi Quelli che giocano — nonostante siano senza accordo collettivo, meglio ricordarlo — soddisfano la voglia di calcio degli italiani delusi dalla Serie A. La B calamita tutte le attenzioni e non spreca l’occasione. Già si era capito dagli anticipi, a sciopero ancora incerto, che questo torneo ha voglia di giocare: il 2-2 tra Samp e Padova, poi la vittoria di Zeman a Verona. Le gare del sabato hanno confermato la sensazione: un solo 0-0, appena quattro squadre a secco, altri 25 gol (sono 32 in tutto: la stagione scorsa si era partiti con 23) e molte emozioni. Buona la prima, cara vecchia serie B. Il campionato ha bisogno di rifarsi l’immagine dopo l’estate delle scommesse, nella quale i pm di Cremona hanno parlato (riferendosi all’ultimo) di «torneo falsato» facendo sobbalzare sulla sedia il presidente Abodi. I fatti (le sentenze sportive, almeno) hanno poi detto ben altro. Anche per questo occorreva una partenza convincente. Ed è stato così. Nella speranza che certe «sensazioni» non trovino più terreno fertile, dopo la pulizia in corso. Per tutti questi motivi, se vogliamo trovare un simbolo di questo debutto, scegliamo Zdenek Zeman. Non solo per la vittoria del Pescara, ovvio. Perché lo spirito di calcio divertente e d’attacco del boemo sembra aver contagiato anche altre squadre. E’ l’inizio, certo, ma facciamo uno sforzo e proviamo a crederci. Zeman è uno che divide: o lo ami, o lo odi. Fa divertire i suoi tifosi e anche quelli avversari, le sue partite regalano sempre gol e spettacolo. Il risultato non conta: bestemmia o sacrosanto principio? La discussione resta aperta. Ma al calcio di oggi, è questa la filosofia che serve. Comunque vada a finire.
S Ventura (allenatore del Torino) Non sarebbe stato il massimo ma avrei accettato anche la sconfitta. Un anno fa questa partita il Toro l’avrebbe persa
QUELLI CHE GIOCANO ASCOLI TORINO GIUDIZIO 777
di F.BRA.
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Andelkovic (A) al 4’ p.t.; Bianchi (T) su rigore al 26’, Oduamadi (T) al 42’ s.t.
S
Di Donato (centrocampista dell’Ascoli) Contro un Toro che lotta per la promozione non abbiamo demeritato. E’ stato astuto Verdi sull’episodio del rigore
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GUARNA 6 Chiude la porta in un paio di occasioni pericolose, aiutato dal guardalinee sul gol fantasma.
h
IL MIGLIORE
7 ANDELKOVIC
Il gol in apertura cambia la storia della partita, imbriglia Guberti.
TORINO (4-2-4) Coppola; Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi; Basha, Iori; Verdi, Bianchi (Sgrigna dal 49’ s.t.), Ebagua (Antenucci dal 16’ s.t.), Guberti (Oduamadi dal 13’ s.t.). PANCHINA Morello, D’Ambrosio, Pratali, Vives. ALLENATORE Ventura.
GAZZOLA 4,5 Due ammonizioni in sei minuti, autolesionista. FAISCA 5,5 A proprio agio solo quando incrocia Ebagua. PECCARISI 6 Parte bene, perde Bianchi in un paio di occasioni ma è fortunato perché l’attaccante granata sbaglia mira.
ARBITRO Ciampi di Roma. ESPULSI Gazzola (A) 33’ s.t. doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto).
CIOFANI 5 Fatica a trattenere l’esuberanza del giovane Verdi.
AMMONITI Pederzoli (A) e Guberti (T) per comportamento non regolamentare.
PEDERZOLI 5,5 Piazzato a diga davanti alla difesa, rompe il giocattolo di Ventura. Una gamba di troppo regala il rigore. BERETTA 5,5 Si annulla sulla corsia con il collega granata Parisi.
Nnamdi Oduamadi, 20 anni, nigeriano, viene dal vivaio del Milan PIERANUNZI
SONCIN 5,5 Guerreggia con Glik, colpi duri ma senza costrutto.
E’ carattere Toro Decide Oduamadi
DI DONATO 6 Sgomita in mezzo al campo, osso duro con Basha.
L’Ascoli va in vantaggio e resiste un tempo Bianchi su rigore e l’ex del Milan per la vittoria DAL NOSTRO INVIATO
S
ASCOLI 6
ASCOLI (4-1-4-1) Guarna; Andelkovic (Gazzola dal 27’ s.t.), Faisca, Peccarisi, Ciofani; Pederzoli; Beretta (Soncin dal 23’ s.t), Di Donato, Parfait, Sbaffo; Romeo (Papa Waigo dal 16’ s.t.). PANCHINA Maurantonio, Capece, Marchionni, Giovannini. ALLENATORE Castori.
NOTE paganti 3.491, incasso di 48.929,27 euro; abbonati 1.000 circa, quota non comunicata. Tiri in porta 2-8. Tiri fuori 3-9. In fuorigioco 1-1. Angoli 2-8. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’.
Castori (allenatore dell’Ascoli) Una buona gara, ma siamo stati sfortunati. Senza il rigore non so se il Toro avrebbe vinto. Siamo stati un po’ ingenui
le Pagelle
1 2
FRANCESCO BRAMARDO ASCOLI PICENO
Beata gioventù. Dai e dai alla fine vince il baby Toro, con l’Ascoli in dieci dal 33’ della ripresa. Sei vittorie consecutive per i granata al Del Duca, ma non è stato facile, una rimonta sudata. Se non fosse stato per la freschezza e l’incoscienza di Verdi ed Oduamadi, due gioiellini di scuola Milan, il Toro di Ventura sarebbe tornato a casa scornato. Per la classifica è andata bene, per il gioco ci sarà tempo per migliorare. Un anno fa una partita come questa il Toro l’avrebbe persa a mani basse, la reazione, il tentare il tutto per tutto fino alla fine è già un buon segno. A parziale giustificazione per il Torino, c’è il gol in avvio di partita non visto dalla terna arbitrale. L’Ascoli si era illusa dopo il vantaggio iniziale, ma è rimasta con un pugno di mosche in una serata che aveva illuso i bianconeri. Ha avuto il controllo del
gioco per gran parte della partita senza soffrire ma anche senza mai pungere. Castori recupera Romeo in extremis. Ventura perde Stevanovic, caviglia ancora dolorante, il peso della corsia sulle spalle di Verdi. Il tecnico granata non si limita al cambio obbligato, a centrocampo riconferma Basha dopo la buona prestazione di Siena, in attacco Ebagua ha la meglio su Antenucci in coppia con Bianchi. Ghost Il Toro parte bene, al 2’
Verdi scodella un cross invitante per Bianchi che anticipa Peccarisi e indirizza di piatto verso l’angolo basso. Guarna è in ritardo, si allunga e respinge il pallone (dalle immagini tv è oltre la linea). Il collaboratore di Ciampi rimane immobile, mentre Bianchi protesta Guberti raccoglie la respinta corta ma questa volta Guarna para. Dal gol fantasma a quello vero passano due minuti: è l’Ascoli a passare in vantaggio, al 4’, complice un’uscita non perfetta di
Coppola su calcio d’angolo di Pederzoli, testa di Andelkovic con pallone che passa sotto le gambe del portiere granata. Il Toro si affida agli strappi di Verdi sulla corsia di destra, l’Ascoli al contropiede di Parfait, troppo impreciso al tiro. Baby in vetrina Nella ripresa di
scatena Verdi. Al 26’ si procura il rigore che Bianchi trasforma, nel finale prova la conclusione da solo. L’ingresso di Oduamadi per Guberti porta lo scompiglio nel reparto arretrato. Gazzola, già ammonito, viene espulso, al 42’ Odu scambia in area con Bianchi e a tu per tu con Guarna non sbaglia il gol partita. A tre giorni dalla chiusura del mercato granata ultimi tentativi per l’ingaggio di Rolando Bianchi e Ogbonna. Difficilmente il difensore lascerà Torino, più probabile la cessione di Bianchi ma per convincere Cairo i milioni dovranno essere tanti, non quelli offerti nelle ultime ore dal Maiorca.
PARFAIT 6,5 Il più pericoloso quando parte palla al piede, peccato per la mira. SBAFFO 6 Nulla di più che il suo, non riesce a sfondare né a inventare la palla gol per Romeo. ROMEO 5 Solo nella morsa della difesa non tocca palla. PAPA WAIGO 5 Non sta bene e si vede, anzi non si vede proprio. All. CASTORI 6 Si arrende solo di fronte all’ingenuità dei suoi.
TORINO 6,5 COPPOLA 5,5 Sul gol resta a metà strada. DARMIAN 6 Alle calcagna di Sbaffo sbuffa non poco. GLIK 6 Coriaceo, combattente, mette ordine. OGBONNA 5,5 Alterna giocate delle sue ad amnesie. PARISI 6 Addomestica Beretta, prende coraggio nella ripresa, sale a dar manforte. BASHA 6 Prova a innescare Bianchi, recupera palloni. IORI 5,5 Meno brillante che a Siena, fatica a dare ordine a centrocampo. MIGLIORE h 7,5 ILVERDI Imprendibile sulla corsia, scodella traversoni radenti, sfiora un paio di gol, si procura il rigore. BIANCHI 6 Un gol lo segna, un paio li divora, il suo zampino su entrambi le reti. EBAGUA 5,5 Si danna l’anima ma combina poco. ANTENUCCI 6 Si presenta con una rovesciata, costringe Gazzola al giallo. GUBERTI 5,5 Vita dura da ex, fischiato, non ha ancora la brillantezza per l’ultimo guizzo. ODUAMADI 6,5 Un gol bello e decisivo, meritato. All. VENTURA 7 Morde il freno, quando il Toro non va azzecca i cambi.
TERNA ARBITRALE CIAMPI 6 Tradito dal guardalinee sul tiro di Bianchi con palla oltre la linea, poi se la cava. Stallone 5 - Posado 6
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SERIE B / 1ª GIORNATA RISULTATI
CLASSIFICA
MARCATORI RETI
PARTITE
ASCOLI-TORINO
1-2
BARI-VARESE
0-0
BRESCIA-VICENZA
2-0
REGGINA
CITTADELLA-ALBINOLEFFE
2-1
SASSUOLO
CROTONE-LIVORNO
1-2
EMPOLI-JUVE STABIA
2-1
GROSSETO-GUBBIO REGGINA-MODENA
SQUADRE
PUNTI
IN CASA V N P
FUORI V N P
G
TOTALE V N
3
1
0
0
0
0
3
1
0
0
0
0
0
1
1
0
1
1
BRESCIA
3
1
0
0
0
GROSSETO
3
1
0
0
0
0
0
1
0
0
1
2-0
CITTADELLA
3
1
0
0
4-1
EMPOLI
3
1
0
0
0
0
0
0
0
0
SAMPDORIA-PADOVA
2-2
LIVORNO
3
0
0
0
1
0
SASSUOLO-NOCERINA
3-1
PESCARA
3
0
0
0
1
VERONA-PESCARA
1-2
TORINO
3
0
0
0
PADOVA
1
0
0
Diff. Reti
P
IN CASA F S
FUORI F S
TOTALI F S
0
0
4
1
0
0
4
1
3
0
0
3
1
0
0
3
1
2
1
0
0
2
0
0
0
2
0
2
1
0
0
2
0
0
0
2
0
2
1
1
0
0
2
1
0
0
2
1
1
1
1
0
0
2
1
0
0
2
1
1
0
1
1
0
0
0
0
2
1
2
1
1
0
0
1
1
0
0
0
0
2
1
2
1
1
1
0
0
1
1
0
0
0
0
2
1
2
1
1
0
0
1
0
1
0
1
0
0
0
2
2
2
2
0
2 RETI Dionisi (2, Livorno); Campagnacci (Reggina). 1 RETE Regonesi (1, AlbinoLeffe); Andelkovic (Ascoli); Feczesin e Jonathas (Brescia); Gasparetto e Vitofrancesco (Cittadella); Florenzi (Crotone); Dumitru e Tavano (Empoli); Alfageme e Caridi (Grosseto); Danilevicius (Juve Stabia); Di Gennaro (Modena); Di Maio (Nocerina); Milanetto e Schiavi (Padova); Immobile (Pescara); Missiroli e Rizzato (Reggina); Bertani e Palombo (Sampdoria); Boakye, Sansone e Terranova (Sassuolo); Bianchi (1) e Oduamadi (Torino); Ceccarelli (Verona).
Top&flop IL TOP
Scienza merita un regalo Tre tecnici debuttanti in B hanno vinto. Rispetto a Pea e Ugolotti, però, la vittoria più pesante è stata quella di Scienza. Che sta conquistando Brescia, e si merita un regalo: adesso Corioni gli darà un rinforzo?
SAMPDORIA
1
0
1
0
0
0
0
1
0
1
0
2
2
0
0
2
2
0
2ª giornata Martedì 30 agosto, ore 20.45
BARI
1
0
1
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
VARESE
1
0
0
0
0
1
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
IL FLOP
ALBINOLEFFE-GROSSETO
ALBINOLEFFE
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
0
1
2
1
2
-1
GUBBIO-ASCOLI
VERONA
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
1
1
2
0
0
1
2
-1
Bergodi, poker pesante
LIVORNO-SAMPDORIA
NOCERINA
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
0
1
3
1
3
-2
PROSSIMO TURNO
MODENA-BARI
GUBBIO
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
0
0
2
0
2
-2
NOCERINA-BRESCIA
VICENZA
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
0
0
2
0
2
-2
PADOVA-REGGINA
MODENA
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
0
1
4
1
4
-3
PESCARA-EMPOLI
CROTONE (-1)
-1
0
0
1
0
0
0
1
0
0
1
1
2
0
0
1
2
-1
VARESE-CROTONE
JUVE STABIA (-1)
-1
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
0
1
2
1
2
-1
VICENZA-SASSUOLO
ASCOLI (-7)
-7
0
0
1
0
0
0
1
0
0
1
1
2
0
0
1
2
-1
Mercoledì 31 agosto, ore 20.45
Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
JUVE STABIA-VERONA TORINO-CITTADELLA
La peggior partenza è quella del Modena, squadra candidata ad essere protagonista ma bastonata a Reggio Calabria. Quattro gol sul groppone di Bergodi e martedì c’è subito un’altra gara dura: arriva il Bari...
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
SERIE BWIN 1a GIORNATA
Due gol dell’attaccante, una prodezza di Missiroli e Rizzato: crolla il Modena 4 1
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Campagnacci (R) al 21’ e al 42’ p.t.; Missiroli (R) al 7’, Di Gennaro (M) al 13’, Rizzato (R) al 29’ s.t. REGGINA (3-4-1-2) Kovacsik 6,5; Cosenza 6,5, Emerson 6,5, A. Marino 6,5; Adejo 6,5, De Rose 6, Barillà 6 (dal 21’ s.t. Castiglia 6), Rizzato 6,5; Missiroli 7; Bonazzoli 6,5 (dal 26’ s.t. Rizzo 6), Campagnacci 7,5 (dal 25’ s.t. Ceravolo 6,5). PANCHINA P. Marino, Carroccio, Bombagi, Sy. ALLENATORE Breda 7. MODENA (4-3-1-2) Caglioni 6; Turati 5, Perna 5, Carini 5, Rullo 5; Dalla Bona 5,5 (dal 12’ s.t. De Vitis 6,5), Petre 5,5 (dall’11’ s.t. Ciaramitaro 6), Giampà 5,5; Di Gennaro 6,5; Fabinho 5,5 (dal 30’ s.t. Bernacci s.v.), Greco 6. PANCHINA Guardalben, Milano, Bassoli, Spezzani. ALLENATORE Bergodi 5. ARBITRO Ostinelli di Como 6,5. GUARDALINEE Crispo 6,5 - Segna 6,5. AMMONITI Petre (M) per comportamento non regolament.; Bernacci (M) per proteste; Perna (M), De Rose (R), Cosenza (R), Rizzo (R) e Rullo (M) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.688, incasso di 23.465 euro; abbonati 3.667, quota di 22.687,33 euro. Tiri in porta 6-6. Fuori 6-3. In fuorigioco 5-0. Angoli 2-4. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA REGGIO CALABRIA
h 7,5 il migliore
Alessio Campagnacci, in tutto lo scorso campionato, aveva segnato solo 3 gol in 41 partite. Adesso ne fa subito 2, offre una grande prova e fa sapere che la Reggina non si è fermata all’ultimo secondo della semifinale playoff, quando fu beffata dalla prodezza di Rigoni a Novara: è ancora qui, pronta a fare un pensierino alla serie A. Certo, il Modena non appare un ostacolo duro, ma il bel gioco non è qualcosa che viene fuori solo dagli errori avversari. E questa Reggina, quando attacca, dà belle sensazioni, come dimostra anche il gol del 3-1 di Missiroli, una galoppata da metà campo, quattro avversari superati in dribbling e conclusione vincente.
CAMPAGNACCI (Reggina) Due gol in cui dimostra astuzia e velocità, ma fa anche un gran lavoro
già ricordata. Lui non c’era, ma sperimentava la stessa delusione con la Salernitana, per cui è l’uomo adatto a capire l’umore. E se non è rabbia, quella che si vede, sicuramente è velocità, determinazione, voglia di vincere. La conseguenza è un’azione costante che schiaccia il Modena. Entrambe le squadre puntano su un trequartista come creatore di gioco, Missiroli nella Reggina, Di Gennaro nel Modena, ma i calabresi aggiungono la partecipazione di Adejo a destra, di Rizzato a sinistra e soprattutto dei movimenti di Campagnacci e Bonazzoli.
La chiave Roberto Breda, alla vi-
gilia, dice che la Reggina deve ripartire dalla rabbia del 5 giugno, giorno dell’eliminazione
L’UNICO 0-0 LAMANNA SALVA TORRENTE
21
QUELLI CHE GIOCANO
La Reggina va in Campagnacci REGGINA MODENA
LA GAZZETTA SPORTIVA
Reggina scatenata Così, tutti i
prio la difesa, che ha perso i pezzi migliori della scorsa stagione, a far temere la Reggina. Invece, si dimostra una roccia. Con le spalle coperte, ci si può sbizzarrire in attacco, anche se serve un po’ di collaborazione della difesa modenese per passare. Al 21’, c’è un lungo rinvio di Adejo dalla propria metà campo, la palla va a finire a Campagnacci che segna con un tiro sotto la traversa. Un minuto dopo, ecco Bonazzoli che di testa sfiora il palo. E al 42’, è ancora Campagnacci che va in percussione contro Perna, vince il rimpallo, si presenta solo in area e batte Caglioni. Poi, la prodezza di Missiroli e il 4-1 con Ceravolo, entrato al posto di Campagnacci, che fugge sulla sinistra e passa a Rizzato per un diagonale senza pietà. Modena a passo ridotto Per vede-
re il Modena bisogna aspettare l’ultima mezzora, quando Bergodi, troppo tardi, si decide a cambiare qualcosa, soprattutto a mettere De Vitis che rivitalizza il centrocampo, dove Di Gennaro è malinconicamente solo. Per una volta si vede anche Fabinho, azione sulla sinistra, assist a Di Gennaro per il gol, Greco si dà da fare, Carini si vede respingere un colpo di testa da una grande parata di Kovacsik, ma è davvero poca cosa.
Alessio Campagnacci, 23 anni, seconda stagione a Reggio LAPRESSE
pericoli sono creati sotto una sola porta. E pensare che è pro-
VITTORIA IN RIMONTA / 1 LA SVOLTA NELLA RIPRESA
VITTORIA IN RIMONTA / 2 TUTTO NEL PRIMO TEMPO
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Bari, primi fischi Blitz Juve Stabia Con Boakye Pari stretto Poi è Tavano-gol il Sassuolo vola per il Varese e l’Empoli ride Nocerina k.o. BARI VARESE
0 0
GIUDIZIO 77 BARI (4-3-3) Lamanna 7; Masi 5,5, Borghese 6,5, Sini 6, Garofalo 6 (dal 32’ s.t. Defendi s.v.); Kopunek 5, Donati 6, Rivaldo 5 (dal 17’ s.t. Scavone 5,5); Caputo 5, Marotta 6, Forestieri 6 (dal 26’ s.t. Rivas 5). PANCHINA Zlamal, Stoian, Bellomo, Galano. ALLENATORE Torrente 6.
h 7 il migliore LAMANNA (Bari) Nella ripresa diventa un gigante, salvando il risultato con tre interventi
VARESE (4-2-3-1) Moreau 6; Pucino 6, Camisa 6, Figliomeni 6,5, Grillo 6 (dal 19’ s.t. Cacciatore 6); Corti 6, Kurtic 6,5; Nadarevic 6,5, Neto Pereira 5,5 (dal 12’ s.t. Damonte 6), Carrozza 6,5; De Luca 6,5. PANCHINA Milan, Filipe, Troest, Zecchin, Cellini. ALLENATORE Carbone 6,5. ARBITRO Calvarese di Teramo 6,5. GUARDALINEE Conca 6 - Raparelli 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Grillo (V) per proteste; Camisa (V), Kurtic (V) e Scavone (B) per gioco scorretto; De Luca (V) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.801, incasso di 38.938 euro; abbonati 3.886, quota di 24.707 euro. Tiri in porta 2-6 (con una traversa). Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 4-1. Angoli 3-10. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
DAL NOSTRO INVIATO
GIUSEPPE CALVI BARI
Quasi un’ora per inseguire la vittoria, poi il Bari s’affloscia e, tra i fischi, subisce passivamente il gioco di un Varese sempre più arrembante. Manca il gol, eppure tante emozioni marchiano questo pareggio che va stretto alla squadra di Benny Carbone, fermata dal portiere Lamanna, con almeno tre interventi decisivi nella fase finale dell’incontro. Struttura efficace, manovra sempre rapida che non dà riferimenti alla difesa avversaria, il Varese mantiene a lungo il pallino del gioco. Così, resta imbrigliata la formazione di Vincenzo Torrente, tanto generosa quanto limitata, in attesa (dopo gli acquisti di De Falco e De
Paula) di innesti fondamentali dal mercato, a giusta ragione invocati dall’allenatore. L’attuale Bari è un’incompiuta, non a caso l’azione, spesso, passa direttamente dalla difesa all’attacco, tanto è carente l’apporto sugli esterni e in «zona pensatori». Male accompagnato da Kopunek e Rivaldo, solo Donati prova a inventare, ma per il primo sussulto bisogna attendere (28’) l’unico guizzo di Forestieri per Marotta, arginato da Figliomeni. Caputo, incornata che è una carezza, e in avvio di ripresa, quando perde il tempo, manca comodi bersagli; subito dopo, Marotta lancia Forestieri, che non ci arriva. Flipper Varese Acceso nel pri-
mo tempo soltanto dai bagliori di Nadarevic e Kurtic, il Varese cambia poi passo soprattutto grazie ai furetti Carrozza (colpisce la traversa esterna, quasi da fondo campo) e De Luca, sul quale Lamanna abbassa, due volte, la saracinesca, tenendo in piedi il Bari che barcolla. Carbone può abbozzare un sorriso: «Ma certe partite si devono vincere». Incartato il pareggio, Torrente è obiettivo: «Per come siamo messi, è un punto guadagnato». © RIPRODUZIONE RISERVATA
EMPOLI JUVE STABIA
2 1
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Danilevicius (JS) all’11’ p.t.; Dumitru (E) all’11’, Tavano (E) al 32’ s.t. EMPOLI (4-2-3-1) Pelagotti 6; Vinci 6,5, Tonelli 5,5, Stovini 6,5, Regini 6; Valdifiori 6,5, Moro 6; Buscé 6,5, Tavano 7 (dal 36’ s.t. Musacci 6), Saponara 6,5 (dal 23’ s.t. Lazzari 6,5); Cesaretti 6 (dal 25’ s.t. Dumitru 6,5). PANCHINA Dossena, Chara, Signorelli, Mchedlidze. ALLENATORE Aglietti 7. JUVE STABIA (3-4-3) Seculin 6; Baldanzeddu 6,5, Fabbro 5,5 (dal 33’ s.t. Zaza 6), Scognamiglio 6; Dicuonzo 6, Davì 5,5, Scozzarella 6,5, Zito 5,5 (dal 18’ s.t. Biraghi 6); Mbakogu 6,5, Danilevicius 6,5, Savio 6 (dal 18’ s.t. Tarantino 5,5). PANCHINA Cerretti, Maury, Di Tacchio, Erpen. ALLENATORE Braglia 6. ARBITRO Di Bello di Brindisi 5,5. GUARDALINEE Manzini 5,5 - Gava 6. ESPULSI Valdifiori (E) al 36’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Seculin (JS) per c.n.r.; Zito (JS) e Vinci (E) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.372, incasso di 7.964,50 euro; abbonati 1.300, quota di 6.458,33 euro. Tiri in porta 5 (con un palo)-4 (con un palo e una traversa). Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 5-0. Angoli 2-4. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’.
GIACOMO CIONI EMPOLI (Firenze)
h 7 il migliore TAVANO (Empoli) Implacabile e sempre pericoloso: un avvio di stagione impressionante
guardare e si affacciano in avanti solo in contropiede. Che secondo tempo Ma nella ripresa è un altro Empoli. Subito occasione per Saponara. Poi arriva il pareggio: palla in mezzo di Regini, la difesa campana ribatte anticipando Tavano, interviene Dumitru al limite dell’area piccola e mette dentro. Al 32’ la più bell’azione della partita: Tavano allarga per Lazzari, cross per Dumitru, tocco dietro per Tavano che si sistema la palla e infila all’angolino. La gara praticamente finisce qui nonostante l’arrembaggio finale della Juve Stabia con l’Empoli che chiude in dieci per un’espulsione un po’ affretta di Valdifiori. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzetta.it
SASSUOLO NOCERINA
3 1
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-1 MARCATORI Di Maio (N) all’11’, Terranova (S) al 26’, Boakye (S) al 33’, Sansone (S) al 38’ p.t.
h 7,5
il migliore
BOAKYE (Sassuolo) Corsa da centometrista, un gran gol e tecnica da predestinato. Un incubo
SASSUOLO (4-3-3) Pomini 6; Laverone 6,5, Terranova 6,5, Piccioni 6, Longhi 6; Magnanelli 6,5, Valeri 6, Troiano 6,5 (dal 34’ s.t. Cofie s.v.); Laribi 6 (dal 26’ s.t. Consolini 6), Boakye 7,5 (dal 23’ s.t. Marchi 6), Sansone 7,5. PANCHINA Bassi, Rea, Cappelletti, Falcinelli. ALLENATORE Pea 6,5. NOCERINA (3-4-3) Gori 6; Pomante 5,5, De Franco 5, Di Maio 6,5; Scalise 5,5, De Liguori 6, Bruno 6 (dal 22’ s.t. Marsili 5,5), Bolzan 6 (dal 12’ s.t. Farias 5,5); Catania 5,5 (dal 12’ s.t. Plasmati 5), Castaldo 6, Negro 6,5. PANCHINA Russo, Nigro, Filosa, Caturano. ALLENATORE Auteri 5,5. ARBITRO Gavillucci di Latina 6. GUARDALINEE Carretta 6 - Paiusco 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Valeri (S) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.566, incasso di 11.551 euro; abbonati 930, quota di 2.964 euro. Tiri in porta 3–5 (con un palo). Tiri fuori 10-3. In fuorigioco 6-1. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
STEFANO FOGLIANI MODENA
dici di Pea che non a limiti difensivi comunque evidenti quando il Sassuolo prende ritmo e campo. Il tris che chiude la partita bagnando con tre punti il debutto di Pea in B arriva tutto tra la mezzora del primo tempo e l’intervallo. Al 33’ è Terranova a saltare più in alto di tutti e rimettere la gara in equilibrio, mentre il sorpasso lo confezionano Boakye – terzo gol in tre gare ufficiali - con un sinistro dal limite e Sansone che capitalizza, sottomisura, un cross di Laribi. Tutto nel primo tempo La gara
Rimonta perentoria. A segno i gioiellini dell’attacco. Con Coralli out per infortunio e Mchedlidze in panchina. L’Empoli si ripresenta alla serie B con un biglietto da visita più convincente rispetto a quello della scorsa stagione. La Juve Stabia saluta la cadetteria dopo 60 anni e lo fa dopo 11 minuti con un gol. Danilevicius gela il «Castellani» sulla ribattuta del palo a un colpo di testa di Mbakogu. Un avvio in salita per la squadra di Aglietti che però non si scompone e macina gioco. Si ferma Cesaretti per infortunio, entra Dumitru. Ma è Tavano a essere pericoloso colpendo un palo clamoroso su punizione. La Juve Stabia stanno a
SU GAZZETTATV LA SINTESI DELLE GARE DELLA SERIE BWIN Anche quest’anno, come già lo scorso campionato, su Gazzetta.it troverete gli highlights di tutte le partite del campionato di Serie B, con le sintesi di tutte le partite. Lo stesso, quando partirà, è previsto per le partite del campionato di A. Mentre per quanto riguarda i campionati esteri, potete gustarvi sin da oggi, le azioni della Liga, con le migliori giocate del torneo spagnolo.
Comincia nel migliore dei modi l’avventura del Sassuolo di Fulvio Pea. Il 4-3-3 degli emiliani ritrova lo smalto dei giorni belli e soprattutto una fase offensiva importante, grazie a Sansone e Boakye. Del ghanese — 19 anni a gennaio — ne sentiremo parlare: sono le sue accelerazioni, infatti, che spaccano ripetutamente la retroguardia campana, rendendo vano il vantaggio iniziale, realizzato da Di Maio che, da opportunista vero, sfrutta al meglio il primo corner battuto da Auteri. Per il quale il ritorno in B dopo trentadue anni coincide con una sconfitta legata più all’efficacia della fase offensiva dell’un-
finisce praticamente qua: Auteri cerca peso e fantasia in attacco con gli inserimenti di Plasmati e Farias, ma ottiene solo il risultato di allargare gli spazi, esaltando la velocità del Sassuolo, che sfiora, nella seconda parte della ripresa, il poker in almeno tre occasioni prima che Pea passi ad un assetto più guardingo complici gli ingressi di Consolini e Cofie. Ritorno amaro in B per la Nocerina, seguita al Braglia dal pubblico delle grandi occasioni ma in partita solo per la prima mezzora. Segnali importanti, invece, da parte di un Sassuolo atteso, martedì a Vicenza, alla prima conferma di stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
22
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
SERIE BWIN 1a GIORNATA
QUELLI CHE GIOCANO
Brescia multietnico Travolto il Vicenza Scienza fa funzionare una squadra con 8 stranieri Feczesin e Jonathas decisivi: subito k.o. Baldini BRESCIA VICENZA
2 0
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Feczesin all’8’ p.t.; Jonathas al 12’ s.t. BRESCIA (4-3-1-2) Leali 6; Zambelli 6, Zoboli 6, De Maio 6, Daprelà 7; Vass 6, Salomon 6,5, El Kaddouri 7 (dal 32’ s.t. Martina Rini s.v.); Juan Antonio 8 (dal 19’ s.t. Scaglia 6); Jonathas 7 (dal 45’ s.t. Berardi s.v.), Feczesin 7. PANCHNA Arcari, Magli, Paghera, Varga. ALLENATORE Scienza 7. VICENZA (4-2-3-1) Frison 7,5; Martinelli 4, Tonucci 5 (dal 31’ s.t. Alemao s.v.), Bastrini 5, Giani 5; Rigoni 5 (dall’8’ s.t. Braiati 5), Botta 5; Gavazzi 6, Tulli 5, Rossi 5 (dal 23’ s.t. Maiorino s.v.); Abbruscato 5. PANCHINA Acerbis, Zanchi, Paro, Soligo. ALLENATORE Baldini 5. ARBITRO Nasca di Bari 6,5.
4
Rigori di Dionisi 32 Così il Livorno ribalta il Crotone
I NUMERI DELLA B
le reti del debutto: l'anno scorso si era iniziato con 23 marcature
7
di attaccanti che sa integrarsi: i centimetri di Feczesin, la velocità di Jonathas. Con un centrocampo di lotta e di governo: Salamon play davanti alla difesa, Vass a recuperare palloni, El Kaddouri a spingere sulla sinistra dalle parti del frastornato Martinelli. La partita ha un solo padrone, e non è il Vicenza: lo si capisce sin dal primo tempo. Il gol: discesa di Juan Antonio che salta Martinelli, crossa basso in area, Tonucci non chiude, Feczesin mette dentro senza difficoltà. Poi il palo di Salamon (testa, al 15’). Poi le tre splendide parate di Frison, tutte sul secondo palo, due su El Kaddouri, una su Jonathas. Il Brescia dà una impressione di superiorità quasi imbarazzante contro
le reti straniere della prima giornata: autori Andelkovic, Oduamadi, Danilevicius, Dumitru, Boakye, Fecsezin e Jonathas
2
le doppiette del primo turno: di Dionisi (entrambi i gol su rigore) e Campagnacci
h 8 il migliore
NOTE paganti 1.000 circa, incasso non comunicato; abbonati 2.300 circa, quota non comunicata. Tiri in porta 8 (con un palo)-2. Tiri fuori 8-6. In fuorigioco 1-0. Angoli 7-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
JUAN ANTONIO (Brescia) Incontenibile e imprevedibile, soprattutto nel primo tempo
DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHI BRESCIA
Nella serata che spettava ai campioni d’Italia spazio agli habituè della B: sorprende il Brescia, 52 campionati in tutto, delude il Vicenza, undicesimo di fila. Una specie di premio fedeltà.
una squadra che vaga senza sapere cosa fare. Un’altra certezza è l’ottima condizione atletica, il calo del secondo tempo è fisiologico visto il calendario e comunque non provoca danni di nessun tipo. A un certo punto Scienza concede la standing ovation e prova l’alternativa di Scaglia dietro le punte.
2-1
Jonathas Cristian de Jesus Maurício, 22 anni, attaccante brasiliano arrivato a gennaio in prestito dall’AZ Alkmaar
Gavazzi fa qualcosa di più sulla destra, ma sono dettagli. Per tacere del povero Abbruscato, dimenticato in attacco. Baldini all’inizio della ripresa prova a metterci una pezza, toglie Rigoni e chiede a Braiati più ordine e più idee. Ma la sostanza non cambia, anzi poco dopo arriva il gol che chiude i conti: cross di Salamon da destra, Martinelli sbaglia il tempo del colpo di testa e Jonathas ne approfitta. Infine c’è la mossa della disperazione di Baldini: fuori Tonucci, dentro un attaccante (Alemao) a destra dietro Abbruscato, con Martinelli che va al centro e Gavazzi che scala a fare il terzino. Ma il Vicenza resta uguale a se stesso.
LAPRESSE
Allo sbando Il Vicenza del ritroAutorevole La multinazionale del debuttante Scienza (8 stranieri su 11) è un gruppo che parla una sola lingua, solido ed equilibrato, figlio di un mercato volutamente povero di soldi e di nomi. Ma diverte, e gioca bene. Ispirato da Juan Antonio, che fugge facile dalla gabbia di Rigoni-Botta. Con una coppia
vato Baldini (ultima partita con l’Empoli proprio al Rigamonti nella semifinale playoff 2010) fa una pessima impressione. Sbanda in difesa, lasciata scoperta dai due mediani che non riescono a frenare lo scatenato Juan Antonio. Pasticcia nella linea dei trequartisti: Tulli non costruisce, Rossi non si vede,
GROSSETO GUBBIO
2 0
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Alfageme al 20’, Caridi al 37’ p.t. GROSSETO (4-4-2) Narciso 6,5; Petras 6, Padella 6,5, Federici 6,5, Bianco 6; Mancino 6,5, Crimi 6, Consonni 6,5 (dal 1’ s.t. Zanetti 6,5), Caridi 7; Sforzini 6 (dal 29’ s.t. Gerardi 6), Alfageme 6,5 (dal 18’ s.t. Asante 6). PANCHINA Lanni, Formiconi, Giallombardo, Lupoli. ALLENATORE Ugolotti 7. GUBBIO (4-2-3-1) Donnarumma 6; Almici 6, Benedetti 6, Briganti 5,5, Farina 5,5; Boisfer 6, Buchel 6; Bazzoffia 5,5 (dal 13’ s.t. Mendicino 5,5), Ragatzu 5,5 (dal 1’ s.t. Caracciolo 5,5), Giannetti 5,5 (dal 24’ s.t. Kraus 5,5); Ciofani 5,5. PANCHINA Farabbi, Montefusco, Sandreani, Smacchia. ALLENATORE Pecchia 6. ARBITRO Giacomelli di Trieste 6. GUARDALINEE Bagnoli 6 - Di Francesco 6. AMMONITI Boisfer (Gu) per c.n.r.; Consonni (Gr), Buchel (Gu) e Benedetti (Gu) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.312, incasso di 18.857 euro; abbonati 1.155, quota di 17.016 euro. Tiri in porta 7(con un palo)-3. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 3-0. Angoli 6-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’.
MAURIZIO CALDARELLI GROSSETO
Il Grosseto apre la stagione del Centenario con un limpido successo a spese della matricola Gubbio. Ai ragazzi di Ugolotti per avere la sicurezza dei tre punti è bastato il primo tempo, con una serie di buone iniziative ed occasioni, contro un avversario che ha avuto solo un paio di lampi isolati e che non è riuscito a ripetere gli exploit di Coppa Italia. Trascinati da Consonni e Caridi, i toscani si sono presentati al via con la coppia Sforzini e Alfageme. Il bomber capitolino, ottimo nel crearsi spazi, ha trovato sulla sua strada il portiere Donnarumma in un paio di occasioni e su una sua deviazione è nato il gol dell’argentino, che ha sbloccato il risultato dopo 20’ con una zampata vincente in mischia. Al resto ha pensato un ispirato Tano Caridi, che prima ha mandato a sbattere la palla sul palo, poi, ha capitalizzato il lancio di Con-
il risultato più gettonato: ben 5 partite sono terminate così, due vittorie casalinghe e tre esterne
3
le vittorie in rimonta della giornata: le hanno conquistate Empoli, Sassuolo e Torino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA RICORRENZA ALFAGEME E CARIDI STENDONO IL GUBBIO
Grosseto brinda al Centenario
CROTONE LIVORNO
1 2
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Florenzi (C) al 12’, Dionisi (L) su rigore al 18’ p.t. Dionisi (L) su rigore al 41’ s.t. CROTONE (4-3-3) Belec 5; Correia 5, Vinetot 6, Tedeschi 6, Migliore 6; Florenzi 6,5 (dal 31’ s.t. Maiello 5,5), Eramo 6, Galardo 5,5 (dal 19’ s.t. Loviso 6); De Giorgio 6 (dal 25’ s.t. Caccavallo 6), Djuric 6, Ciano 6,5. PANCHINA Bindi, Colomba, Pettinari, Terigi. ALLENATORE Menichini 6. LIVORNO (4-2-3-1) Bardi 7; Perticone 6, Knezevic 6, Lambrughi 6,5, Pieri 6,5; Remedi 6 (dal 19’ s.t. Barone 6), Genevier 6,5; Bigazzi 5,5 (dal 6’ s.t. Bernardini 6), Dionisi 7,5, Luci 6,5; Dell’Agnello 5,5 (dal 32’ p.t. Belingheri 6,5). PANCHINA Mazzoni, Siligardi, Rampi, Salviato. ALLENATORE Novellino 7. ARBITRO Palazzino di Ciampino 6. GUARDALINEE Paganessi 6 - Ranghetti 6.
GUARDALINEE Tasso 6-Santuari 6. AMMONITI Vass (B), Salamon (B), Scaglia (B), El Kaddouri(B) e Rigoni (V) per gioCo scorretto; Jonathas (B) per c.n.r.
IL COLPACCIO NOVELLINO VA SOTTO E POI VINCE
AMMONITI Remedi (L) e Bigazzi (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.618, incasso di 27.100 euro (compresa quota abbonati); abbonati 2.174. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 0-5. Angoli 4-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BERARDINO CROTONE
Una vittoria da inserire nel manuale della B. Tre punti che il Livorno porta via da Crotone dopo una prova tutta grinta e piena di strategie. Novellino ha dato carattere e personalità ai toscani. Ci ha pensato poi Federico Dionisi a segnare i due gol (entrambi su rigore) per il successo in rimonta. La rete decisiva al 41’ della ripresa dopo una partita sfiancante segnala un animo vincente. È crollato alla fine il Crotone che sperava almeno nel pari per riazzerare la sua classifica. I calabresi hanno pagato la propria generosità: tante energie profuse nel primo tempo e il serbatoio vuoto in chiusura.
La chiave Menichini non può contare ancora sul miglior Loviso che parte dalla panchina, ma il centrocampo del Crotone si svela subito per la sua brillantezza. E l’innesto di Florenzi lascia il segno con il gol del vantaggio: l’ex romanista al 12’ chiude a rete con una capocciata un’azione insistita. Anche Novellino deve rimescolare la mediana: Barone non è al top, spazio al baby Remedi al fianco di Genevier. Indietreggiano sulle corsie esterne Bigazzi e Luci, così il centrocampo toscano ha un uomo in più in copertura. Il pari agganciato velocemente (18’) col rigore (mani di Eramo) trasformato da Dionisi evita ansie al Livorno. Il copione Senza l’infortunato Paulinho e con Dell’Agnello presto out (Dionisi in avanscoperta) Novellino non rinuncia a smanie offensive. Rinsalda la difesa Bernardini, sbrigliando Perticone e Pieri sulle fasce. Inoltre si gioca la carta Barone. L’obiettivo è sfruttare il calo del Crotone, che Menichini cerca di fronteggiare inserendo Loviso e Caccavallo. Il terreno bruciacchiato dall’estate e l’afa mangiano energie: le squadre si allungano col pareggio all’orizzonte. Ma al 41’ c’è la zampata fatale del Livorno: pasticciaccio di Correia, Belec cerca di rimediare, ma è in controtempo su Dionisi che viene atterrato dal portiere. Dal dischetto l’attaccante sigla la vittoria che però deve essere timbrata da una prodezza di Bardi su Caccavallo allo scadere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7,5 il migliore DIONISI (Livorno) La sua doppietta firma la vittoria. Trasforma due rigori e se ne procura uno
LE PICCOLE ALBINOLEFFE: REGONESI TRASFORMA UN RIGORE E SBAGLIA IL SECONDO sonni, con un tocco morbido, facendo entrare lentamente la palla in gol. «Abbiamo creato i presupposti per il terzo gol — sorride Ugolotti — ma non abbiamo avuto la precisione necessaria, ma va bene così». Nella ripresa il Grosseto, costretto a rinunciare a Consonni (ha preso una botta in testa), sostituito da un ottimo Zanetti, si limita a controllare i deboli tentativi del Gubbio, che non riesce però a mettere paura alla porta biancorossa, pur presentandosi con un approccio mentale diverso.
Cittadella segna e bacia Cordaz
Ora in trasferta Solo nel finale i
CITTADELLA (4-4-2) Cordaz 8; Vitofrancesco 6,5, Gasparetto 7,5, Pellizzer 6,5, De Vito 6; Bellazzini 6 (dal 35’ s.t. Martinelli s.v.), Baselli 5,5 (dal 27’ s.t. Magallanes s.v.), Schiavon 6,5, Job 5,5; Di Carmine 6,5, Maah 6,5. PANCHINA Pierobon, Di Roberto, Branzani, Marchesan, Busellato. ALLENATORE Foscarini 6,5.
maremmani, anche senza la brillantezza dei primi 45’, si mettono a cercare il terzo gol, con i guizzi dalla sinistra di Caridi, ma la difesa umbra riesce a salvarsi. Ai locali, che hanno messo in mostra anche una buona difesa, va comunque bene così, pensando alla doppia trasferta che li porterà da Bergamo a Reggio Calabria. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CITTADELLA ALBINOLEFFE
2 1
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Gasparetto (C) al 19’, Regonesi (A) su rigore al 44’ p.t.; Vitofrancesco (C) al 5’ s.t.
ALBINOLEFFE (4-4-2) Tomasig 6; Daffara 6, Malomo 5,5 (dall’11’ s.t. Luoni 6), Bergamelli 5,5, Regonesi 5,5; Laner 6 (dal 14’ s.t. Foglio 6), Previtali 6,5, Hetemaj 6,5, Girasole 7; Cocco 5,5 (dal 38’ s.t. Pesenti s.v.), Torri 6. PANCHINA Offredi, Salvi, Cristiano, Taugourdeau. ALLENATORE Fortunato 6. ARBITRO Irrati di Pistoia 5.
h 7 il migliore CARIDI (Grosseto) Imprendibile per la difesa umbra: prende un palo, poi firma il raddoppio
GUARDALINEE Evangelista 6 - Citro 6. AMMONITI Pellizzer (C), Previtali (A) e Daffara (A) per gioco scorretto. NOTE paganti 475, incasso di 3.520 euro; abbonati 1.283, quota di 6.460 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 4-1. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 3', s.t. 4’.
SIMONE PRAI CITTADELLA (Padova)
Primi tre punti per il Cittadella sull’AlbinoLeffe che nel finale poteva agguantare il pareggio. Il Cittadella si presenta al via con una rosa profondamente diversa rispetto a quella della stagione scorsa: nella formazione di Foscarini ci sono otto giocatori nuovi. I padroni di casa sfruttano bene gli esterni, e al 13’ Maah mette in mezzo un invitante pallone, Malomo calcia addosso a Di Carmine. Il vantaggio del Cittadella al 19’: punizione di Bellazzini e pallone sul secondo palo, Tomasig esce male e viene anticipato di testa da Pellizzer che appoggia al centro dove Gasparetto, supera Bergamelli e appoggia nella porta vuota. Proteste dei granata al 22’ per una trattenuta in area di Regonesi su Bellazzini, l'arbitro lascia correre. Ci prova Vitofrancesco alla mezz’ora, il diagonale finisce alto. Quasi
allo scadere l’AlbinoLeffe pareggia: Baselli scivola al limite della propria area e lascia campo aperto a Girasole che viene atterrato in area: rigore. Regonesi calcia forte, Cordaz non ci arriva. Spettacolo Avvio di ripresa
scoppiettante, con il Cittadella che si riporta subito in vantaggio: tacco di Di Carmine e tiro in corsa di Vitofrancesco, palla sotto l’incrocio. Neanche il tempo di esultare che Vitofrancesco entra in ritardo su Girasole in area, altro rigore: dal dischetto sempre Regonesi, stesso angolo del primo ma stavolta Cordaz parte in anticipo e respinge il tiro. Il Cittadella cala nel finale, l’AlbinoLeffe è padrone del centrocampo e sfiora due volte il pareggio, soprattutto con Cocco che calcia incredibilmente sul fondo sull' uscita di Cordaz. Il Cittadella soffre, stringe i denti, ma porta a casa il risultato pieno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 8 il migliore CORDAZ (Cittadella) Para un rigore a Regonesi e poi nel finale compie un vero miracolo su Torri
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE BWIN IL MERCATO
Verona punta tutto su Budan Problemi per l’arrivo di Cacia a Padova Lega Pro: Piacenza ceduto, Lanna d.s. BINDA-GRIMALDI
Parola d’ordine in casa Samp: sfoltire i ranghi. Trenta elementi in rosa sono troppi, ed ora il compito del d.s. Sensibile fino a mercoledì sarà quello di vendere. Sicuro il trasferimento di Poli all’Inter, in prestito (1 milione) con diritto di riscatto (7), sfuma quello di Gastaldello (dovrebbe rientrare a metà settembre). Il Brescia ha offerto Caracciolo in cambio di Maccarone: scambio rifiutato. In uscita dalla Samp anche i portieri (Padelli è a un passo dall’Udinese, per Fiorillo il Gubbio è in vantaggio sull’AlbinoLeffe) e Signori: Ascoli, Grosseto, Vicenza e Sassuolo lo vogliono.
Svolta Piacenza Dopo quasi
trent’anni la famiglia Garilli ha ceduto il Piacenza, ma resta un mistero l’identità dei nuovi proprietari. L’unica certezza è che Marco Lanna è il nuovo d.s., contrariamente a quello che sembrava nei giorni scorsi, quando era dato per favorito Salvatore Asmini. «Servono giocatori esperti e di qualità — ha detto Lanna, alla prima esperienza — spero di poterne portare almeno due». L’ad Riccardi è pronto alle dimissioni. Altre di Lega Pro Il Portogruaro
Altre di B Ci sono problemi per il
passaggio di Daniele Cacia al Padova, visto che con il Lecce dopo una lunga riunione non è stato trovato l’accordo: il Padova aveva detto ok alla comproprietà, il Lecce ha virato sul prestito con diritto di riscatto obbligatorio in caso di A. Anche il Verona cerca un attaccante: l’obiettivo è Budan (ex Cesena) del Palermo, l’alternativa è Babacar della Fiorentina, che piace pure al Vicenza. A proposito
di questo club, è saltato lo scambio con il Grosseto: a Vicenza doveva arrivare Allegretti in cambio di Minieri e Mustacchio. Tornando agli attaccanti, il Varese dovrebbe chiudere con Martinetti del Sassuolo. Il Pescara ha ufficializzato Brosco (ex Triestina) dal Parma e resta aperta una porta per Viviani della Roma. Tutto ok per il ritorno di Mazzotta al Crotone, che ha l’accordo con Lecce e Palermo. Infine il Torino che, in attesa degli sviluppi su Bianchi e Ogbonna, insiste con l’Udinese per Surraco (già promesso al Livorno insieme a Morosini) e Barreto, e non molla Alvarez con il Bari (per Gorobsov?).
Igor Budan (in alto), 31 anni, ex del Cesena, e Daniele Martinetti, 30 anni, attaccante del Sassuolo LAPRESSE-IPP
ha annunciato l’arrivo di Vastola dal Lanciano: potrebbe seguirlo Antonioli. L’Alto Adige ha preso Iacoponi (ex Foligno) dall’Empoli. Aya (fiorentina) torna alla Reggiana. Lo scatenato Frosinone ha ufficializzato l’arrivo di Bonvissuto (ex Sorrento) dal Bari, mentre oggi è il giorno di Ganci dal Pescara e Fautario dal Como, che in cambio prende Tavares. Bel colpo del Latina: arriva Fossati dal Milan. In Seconda, all’Alessandria arriva Daino (ex Bologna), mentre L’Aquila prende Simoncini (Pisa). © RIPRODUZIONE RISERVATA
PRIMA DIVISIONE
Coppa Italia Lega Pro Oggi c’è la quarta giornata: promossi se vincono Pavia, Treviso, Ternana e Andria Si gioca oggi la quarta giornata nella fase eliminatoria della Coppa Italia di Lega Pro, che sarà completata mercoledì con il quinto e ultimo turno. Sono ammesse alla fase finale le prime due di ogni girone più la terza meglio classificata (21 squadre). Ecco programma e arbitri (ore 17):
Gianfranco Motta, 61 LIVERANI
Festa Monza: il ripescaggio è già ufficiale La notizia era attesa per lunedì, ma è stata anticipata a ieri: il Monza è stato ripescato in Prima divisione al posto dell’Alessandria, retrocessa per il calcioscommesse. Il presidente federale Giancarlo Abete, visto l’esito favorevole dell’istruttoria supplementare della Covisoc, ha deliberato il ripescaggio, che così toglie le X dai calendari dei gironi A di Prima e Seconda divisione. L’Alessandria ha fatto ricorso al Tnas (in settimana la sentenza dell’arbitrato), ma al momento domenica i due gironi iniziano così: PRIMA A Avellino Foligno; Carpi Tritium; Como Pro Vercelli; Foggia Benevento; Lumezzane Taranto; Monza Sorrento; Pavia Reggiana; Spal Pisa; Ternana Viareggio. SECONDA A Alessandria Renate; Bellaria Entella; Casale San Marino; Cuneo Borgo a Buggiano; Lecco Valen zana; Mantova Giacomense; Poggibonsi Treviso; Pro Patria Santarcangelo; Rimini Samboni facese; Savona Montichiari.
GIRONE A Casale-Savona: Fanton di Lodi; Pavia-Cuneo: Valente di Roma; riposa Valenzana. Classifica: Pavia p. 6; Cuneo e Valenzana 4; Casale e Savona 1. GIRONE B Montichiari-Pergocrema: Ros di Pordenone; Monza-Pro Vercelli: Caso di Verona; riposa Renate. Classifica: Renate p. 7; Monza e Pro Vercelli 4; Montichiari 1; Pergocrema 0. GIRONE C Cremonese-Alto Adige: Chiffi di Padova; Sambonifacese-Mantova: Merlino di Udine; riposa Lecco. Classifica: Alto Adige p. 5; Lecco 4; Cremonese e Sambonifacese 3; Mantova 1. GIRONE D Spal-Giacomense: De Faveri di San Donà di Piave; Treviso-Rimini (ore 20.30): Peretti di Verona; riposa Bassano. Classifica: Treviso p. 5; Rimini e Spal 4; Bassano 2; Giacomense 0. GIRONE E Gavorrano-Viareggio: Marini di Roma; Entella-Borgo a Buggiano: Romani di Modena; riposa Poggibonsi. Classifica: Gavorrano p. 5; Poggibonsi 3; Borgo a Buggiano e Viareggio 2; Entella 1. GIRONE F San Marino-Fano (ore 20.30): D’Angelo di Ascoli Piceno; Santarcangelo-Bellaria (ore 20.30): Vallorani di San Benedetto del Tronto; riposa Perugia. Classifica: Bellaria e Perugia p. 6; San Marino 3; Santarcangelo e Fano 1. GIRONE G Chieti-Foligno (ore 18): Fabbri di Ravenna; Ternana-Giulianova: Ripa di Nocera Inferiore; riposa Celano. Classifica: Ternana p. 6; Giulianova 4; Chieti 3; Foligno 2; Celano 1. GIRONE H Campobasso-Isola Liri: Aloisi di Avezzano; Fondi-Normanna (ore 18.30): Verdenelli di Foligno; riposa Aprilia. Classifica: Aprilia p. 6; Campobasso 4; Fondi e Isola Liri 3; Normanna 1. GIRONE I Andria-Paganese (ore 20.30): Adduci di Paola; Neapolis-Arzanese: De Meo di Foggia; riposa Melfi. Classifica: Andria p. 6; Arzanese e Neapolis 4; Paganese 2; Melfi 0. GIRONE L Catanzaro-Vibonese: Melidoni di Frattamaggiore; Vigor Lamezia-Milazzo: Zivelli di Torre Annunziata; riposa Ebolitana. Classifica: Ebolitana e Milazzo p. 5; Catanzaro 4; Vibonese 1; Vigor Lamezia 0.
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FORMULA 1 GP BELGIO LA GARA IN DIRETTA SU RAI 1 ALLE 14
METEO: MOLTO VARIABILE, TEMPERATURA SUI 17˚
DAL NOSTRO INVIATO
I TEMPI QUALIFICHE 1 1. BUTTON 2. WEBBER 3. HAMILTON 4. VETTEL 5. ALONSO 6. BUEMI 7. ROSBERG 8. SENNA 9. PETROV 10. ALGUERSUARI 11. MALDONADO 12. BARRICHELLO 13. MASSA 14. SUTIL 15. PEREZ 16. KOVALAINEN 17. KOBAYASHI ELIMINATI 18. DI RESTA 19. TRULLI 20. GLOCK 21. D’AMBROSIO 22. LIUZZI 23. RICCIARDO 24. SCHUMACHER QUALIFICHE 2 1. ALONSO 2. HAMILTON 3. WEBBER 4. VETTEL 5. PETROV 6. ROSBERG 7. SENNA 8. MASSA 9. ALGUERSUARI 10. PEREZ ELIMINATI 11. BUEMI 12. KOBAYASHI 13. BUTTON 14. BARRICHELLO 15. SUTIL 16. MALDONADO 17. KOVALAINEN QUALIFICHE 3 1. VETTEL 2. HAMILTON 3. WEBBER 4. MASSA 5. ROSBERG 6. ALGUERSUARI 7. SENNA 8. ALONSO 9. PEREZ 10. PETROV
ANDREA CREMONESI SPA (Belgio) 2’01"813 2’02"827 2’03"008 2’03"029 2’04"450 2’04"744 2’05"047 2’05"091 2’05"292 2’05"419 2’05"621 2’05"720 2’05"834 2’06"000 2’06"284 2’06"780 2’07"194 2’07"758 2’08"773 2’09"556 2’11"601 2’11"616 2’13"077 2’02"768 2’02"823 2’03"302 2’03"317 2’03"466 2’03"723 2’04"452 2’04"507 2’04"561 2’04"625 2’04"692 2’04"757 2’05"150 2’07"349 2’07"777 2’08"106 2’08"354 1’48"298 1’48"730 1’49"376 1’50"256 1’50"552 1’50"773 1’51"121 1’51"251 1’51"374 1’52"303
Vettel Seb scappa Alonso spera nella rimonta Red Bull incredibile: 12a pole su 12! Hamilton 2o, Ferrari in difficoltà
la guida Oggi a Spa (7.004 m) si corre il GP del Belgio, 12a tappa (su 19) del Mondiale. Sono previsti 44 giri per 308,052 km. PROGRAMMA E TV Oggi: gara alle 14. Diretta dalle 13.40 su Rai1. Il GP è visibile in tutta Italia anche in alta definizione HD sul canale 501 del digitale terrestre. GAZZETTA.IT Sul sito la gara in tempo reale. CLASSIFICHE Piloti: 1. Vettel 234 punti; 2. Webber 149; 3. Hamilton 146; 4. Alonso 145; 5. Button 134; 6. Massa 70; 7. Rosberg 48; 8. Heidfeld 34; 9. Petrov 32; 10. Schumacher 32; 11. Kobayashi 27; 12. Sutil 18; 13. Buemi 12; 14. Alguersuari 10; 15. Perez 8; 16. Di Resta 8; 17. Barrichello 4. Costruttori: 1. Red Bull 383 punti; 2. McLaren 280; 3. Ferrari 215.
Sebastian Vettel, 24 anni, concentratissimo e in azione sulla Red Bull RB7 EPA
Se si corresse su qualsiasi altra pista e le previsioni meteo avessero uno straccio di affidabilità, si potrebbe dire che Sebastian Vettel, dopo aver firmato la nona pole dell’anno — e per la Red Bull sono 12 su 12! — sta per sferrare un colpo mortale alle concorrenza che spera ancora di strappargli il secondo Mondiale. Ma siamo a Spa, un posto dove pioggia e squarci di azzurro si alternano con una frequenza frenetica. Di conseguenza, nessuno sa esattamente le reali condizioni nelle quali si correrà, anche se è previsto sole; e in quel caso si tratterà di capire chi ha davvero azzeccato l’assetto giusto, considerato che tra venerdì e sabato i giri sull’asciutto sono stati davvero pochini. Se a questo poi si aggiunge che nelle ultime quattro edizioni solo Kimi Raikkonen è riuscito a vincere partendo dalla pole (nel 2007 con la Ferrari) si può ben capire perché persino Fernando Alonso, dopo la peggior qualifica della stagione, possa ancora coltivare una flebile speranza di poter raddrizzare questa gara.
La classifica delle pole position di tutti i tempi
1. Schumacher
68 2. Senna
65 3. Clark
33 3. Prost
33 5. Mansell
32 6. Fangio
28 7. Hakkinen
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gnolo è comunque delicata, anche perché partire 8˚ vuol dire rischiare molto alla prima, stretta curva della Source. Ma come si è arrivati a questo? Si sa che freddo e pista umida costituiscono le peggiori condizioni per la 150 Italia, ma il risultato è stato peggiore del previsto, perché nei momenti decisivi Alonso è rimasto invischiato nel traffico. Cosa per altro non inusuale per la Ferrari, tanto che Fernando si è lasciato scappare un eloquente «ce la siamo cercata». Lo spagnolo si riferisce in particolare a Sergio Perez. Perché proprio il ragazzino sotto contratto con la Ferrari Driver Academy, «dopo essersi girato, è rientrato in pista davanti a me. Pensavo che mi lasciasse passare e invece non si è spostato. E alla fine mi ha rovinato tutti e tre i giri». Ma con molta onestà Alonso ha pure aggiunto che fare meglio di quarto — il piazzamento finale di Felipe Massa (lui sì pur rischiando di trovare la pioggia, ha atteso pista libera) — sarebbe stato impossibile. Basta fare i conti con il distacco rimediato dal brasiliano, per la seconda volta consecutiva davanti al compagno di squadra, nei confronti di Vettel (2"), Lewis
Rischio Insomma se non tornerà a splendere il sole il rischio concreto è che la gara si possa trasformare in una sfida tra i due piloti Red Bull e Lewis, che ha rischiato grosso, ingaggiando un rude duello con Maldonado nelle fasi finali della Q2. Nella foga di realizzare il tempo, l’inglese ha dato una «sportellata» alla Williams alla chicane che immette sul traguardo (con una manovra che ha ricordato un po’ quella che gli costò la vittoria nel 2008) e il venezuelano ha risposto dopo la Source (a bandiera a scacchi abbassata) rovinando l’ala anteriore e la fiancata della McLaren. Un danno fortunatamente riparabile, che ha consentito a Lewis di partecipare alla battaglia per la pole. Per questo incidente i due poi sono stati ascoltati dai commissari e mentre Hamilton se l’è cavata con una ammonizione, Maldonado ha perso 5 posizioni sullo schieramento (da 16˚ a 21˚). Aggressivo Velocissimo nelle li-
8. Lauda
24 8. Piquet
Errore La situazione dello spa-
Hamilton (1"5) e Mark Webber (1"1) per comprenderlo.
24 8. Vettel
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bere e nelle prime fasi di qualifica, Webber pregustava la pole che avrebbe reso perfetto il giorno del suo 35˚ compleanno, già impreziosito dal rinnovo con la Red Bull. Ma l’australiano, come spesso gli succede, ha spinto troppo presto le gomme ancora non in perfetta temperatura e si è dovuto accontentare del terzo posto. Ma un errore
11. Alonso
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Bene Massa 4o, male lo spagnolo 8o. Il tempo incerto di Spa promette altre sorprese più clamoroso lo ha commesso Jenson Button, vincitore in Ungheria e ieri solo 13˚ per una incomprensione con il muretto box che lo ha fatto rientrare con un giro d’anticipo. Luci e ombre In una giornata si-
mile acquistano ulteriore valore le brillanti prestazioni di Jaime Alguersuari (6˚, mai così in alto nello schieramento con la Toro Rosso), Bruno Senna (ottimo 7˚ al debutto con la Renault) e Perez (9˚, alla miglior prestazione in F.1). Sfortunatissimo invece Michael Schumacher, che ha perso la ruota posteriore destra quando era in pista da 67" nella Q1, un contrattempo che lo costringerà a partire ultimo come non gli era mai successo in carriera, proprio nella gara dove celebra i 20 anni dal debutto in F.1. Come spesso accade a salvare la Mercedes ci ha pensato Nico Rosberg: 5˚. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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20 ANNI DI F.1 TRA I REGALI IL COFANO DELLA ROSSA
Schumi festeggiato ma ultimo in griglia MARCO DEGL’INNOCENTI SPA
La festa c’è stata lo stesso. Nonostante la delusione per la qualifica rovinata dall’ultimo posto, non per colpa sua. Ma l’abbraccio del paddock a Schumacher, per festeggiare i suoi 20 anni di F.1, è stato bello, sincero e commovente. Brindisi con la Kolsch, la tipica birra di Colonia, che Michael ha spillato personalmente dalla spina. Poi il regalo della Mercedes, un quadro della prima vettura
sport prototipo con la quale Schumi iniziò la carriera, presentato da Norbert Haug e Ross Brawn. Stefano Domenicali, Fernando Alonso e Felipe Massa hanno invece portato in dono al loro ex compagno il cofano della monoposto con la quale aveva vinto l’ultimo mondiale nel 2004. Molti piloti si sono congratulati con il 7 volte iridato. Particolarmente bello il brindisi con Rubens Barrichello, il suo ex compagno-rivale alla Ferrari. Assente giustificato Sebastian Vettel, trattenuto dagli ingegneri.
A sinistra Domenicali con il cofano della F2004, sopra l’incidente, a destra il quadro della Mercedes-Sauber dell’esordio COLOMBO LAPRESSE
«I guai stavolta li abbiamo cercati»
ti a partire così avanti. Poi cercherò di rimontare e di lottare per il podio». Magari un aiuto gli arriverà anche dal ritorno alla sospensione posteriore messa da parte prima di Silverstone. «Alla fine la nuova non dava grandi vantaggi e qui, anzi, forse era anche peggio».
Fernando: «Dovevamo trovare pista libera» Il d.t. Fry: «Dura azzeccare il momento giusto»
Repliche Il primo a replicare ad Alonso è stato Perez: «Non credo di aver sbagliato. Stavo cercando di fare il massimo in quelle condizioni difficili e avevo messo un certo distacco tra me e lui. Non l’ho certo danneggiato di proposito, per far passare lui avrei perso un sacco di tempo io». Il secondo è stato il direttore tecnico della Ferrari, Pat Fry, che ha giustificato le scelte del team: «In queste condizioni è sempre difficile azzeccare il momento giusto per uscire in pista». Per quanto riguarda la sospensione posteriore, invece Fry ha precisato che entrambe le soluzioni «continueranno ad essere utilizzate nel corso della stagione».
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Poco prima dell’inizio dell’incontro con Fernando Alonso, autore della peggior qualifica dell’anno, solo 8o al via, un giornalista aveva previsto scherzando: «Più che una conferenza stampa, sarà una... sofferenza stampa».
del traffico se mi trovo in questa posizione. Sarebbe una scusa. Ce la siamo cercata noi, dovevamo allora fare in modo di trovare la strada più libera». Strategie Onesto fino in fondo, Alonso ha poi ammesso che «senza quei problemi avrei comunque chiuso quarto o quin-
to. Anche facendo dei giri buoni non sarei stato in grado di lottare per la pole position». Per il gran premio di questo pomeriggio, che dovrebbe venir risparmiato da ulteriori scrosci di pioggia, il ferrarista ha anticipato che farà «una gara all’attacco. Ma al via sarò prudente perché ho intorno piloti non abitua-
LA TECNICA TERMINALI DI SCARICO SDOPPIATI
Critiche D’altra parte, come ha
Fernando Alonso, 30 anni, deluso ai box dopo le qualifiche COLOMBO
confermato il pilota spagnolo deluso, «queste sono le condizioni peggiori per la Ferrari» che con il freddo fatica a mandare in temperatura le gomme. Per Alonso, però, non è tutta colpa del tempo. Il primo bersaglio è il messicano della Sauber, Sergio Perez (già pilota Ferrari). «Nel secondo e terzo giro lanciato me lo sono sempre trovato davanti — ha attaccato Fernando —. La prima volta rientrava in pista dopo essere finito nell’erba e credevo mi lasciasse passare. Invece, per non rischiare una penalità, ho dovuto rallentare io e far passare Webber». Il secondo bersaglio è proprio la sua squadra: «Non è stato certo colpa
Massa Se per Alonso il 4o posto
(g.p.) Molte novità sulle Ferrari in attesa delle soluzioni aerodinamiche più estreme che vedremo a Monza. La più interessante a Spa è l’introduzione di un nuovo abbinamento fra parte terminale degli scarichi e diffusore. In pratica è stata ripresa una soluzione provata con poco successo dalla Red Bull al GP di Spagna e scartata. Il collettore dello scarico termina con una bocca doppia mentre il fondo presenta una sorta di deviatore di flusso che divide l’aria calda: la parte interna soffia sopra il canale laterale del diffusore mentre quella più esterna nella parte inferiore.
era il massimo per Ferrari in qualifica, allora Felipe Massa, 4o, è stato bravissimo. «Ho fatto un buon giro e in gara spero di lottare con i migliori. Non abbiamo molti dati per capire il degrado delle gomme ma prevedo due, massimo tre soste». Il brasiliano ha poi dato ragione ad Alonso sulla scelta del momento di scendere in pista per il giro lanciato: «Su un tracciato così lungo è più facile non restare imbottigliati nel traffico. Così, quando ho visto che stavano entrando tutti insieme, ho aspettato un po’. Forse ho rischiato se avesse ripreso a piovere, ma almeno la mia strada era libera». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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FORMULA 1 GP BELGIO
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I NUMERI
32,4
Percentuale di pole di Vettel sui GP disputati. Davanti ha Fangio, Clark, Ascari e Senna
LA SORPRESA IL PILOTA RENAULT È 7O
Senna: «Non porto solo gli sponsor!» Il nipote del grande Ayrton: «Mia mamma Viviane sarà felice e orgogliosa di me»
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Per la 12ª volta quest’anno una Red Bull scatta in pole. Al centro Sebastian Vettel, al 9˚ centro. Ai suoi lati Mark Webber (a sin.), 3˚ e Lewis Hamilton AP
«Ho cambiato il mio stile per conquistare la pole» Vettel: «Sono fiducioso ma con il tempo a Spa non si sa mai» Lewis: «Che ragione aveva Maldonado di attaccarmi così?» MARCO DEGL’INNOCENTI SPA (Belgio)
La Wundertüte, per i ragazzini tedeschi, è un sacchetto colorato e infiocchettato, dentro il quale possono trovare qualsiasi tipo di sorpresa. Normalmente roba da poco. Assai raramente la sorpresa è di quelle che lasciano sbalorditi e fanno felici. Come stavolta per Vettel: «Sì, la mia pole è uscita proprio come dalla Wundertüte», sorride divertito il campione del mondo della Red Bull, dopo la nona pole position, 24a in carriera, strappata all’ultimo istante ad Hamilton. «Sarebbe potuto succedere di tutto, la sessione era davvero difficile. Nell’ultima libera della mattina non mi ero trovato a mio agio: in qualifica ho deciso di cambiare un po’ il mio stile di guida e ho cercato una nuova linea in pista. In un certo senso ho riscoperto Spa. Dopodiché mi sono accorto di essere tornato quello di sempre. E ora posso dire di essere superfelice». Rimonta Il circuito, racconta il tedesco, si asciugava in modo sorprendentemente rapido: «Così già nella seconda qualifica ho potuto fare un buon pas-
so avanti e nella terza era difficile con le gomme da asciutto, ma le condizioni della pista diventavano sempre migliori e nell’ultimo giro ci ho dato dentro il più possibile». Come al solito, Vettel mette le mani avanti sulla gara: «Non dovrebbe piovere, ma qui non si sa mai, meglio non sbilanciarsi. Ma ho tutte le ragioni per essere fiducioso». Sospiro Hamilton Anche Lewis
Hamilton alla fine è soddisfatto. E anche lui si è detto d’accordo con Vettel: «Una qualifica fantastica. Non si sapeva cosa
sarebbe successo, con la pista che cambiava tra bagnato e asciutto». Ma oltre ad essere felice di partire in prima fila, lo è anche per aver evitato una nuova penalizzazione per l’ennesimo incidente in cui è rimasto coinvolto. L’inglese della McLaren ha descritto così la sua collisione con la Williams di Maldonado, che poteva metterlo fuori combattimento in anticipo: «È stata piuttosto violenta ed è una fortuna che nessuno di noi, soprattutto lui, abbia avuto conseguenze gravi. Al termine del giro finale della seconda qualifica mi sono trovato davanti la
Williams, che era molto lenta e ho provato a superarla. Ho perso parecchio tempo e quando sono arrivato all’uscita della prima curva ho visto Maldonado che veniva verso di me velocemente. Mi è passato accanto, io non mi sono spostato e lui ha provato a sua volta a passarmi e mi è venuto addosso. Non so se l’abbia fatto apposta a no». Hamilton ha espresso, senza esagerare, la sua contrarietà per la manovra del venezuelano, che ha danneggiato l’ala anteriore della McLaren: «Quando la bandiera a scacchi è stata sventolata e la luce rossa è accesa, non c’è alcuna ragione di gareggiare l’uno contro l’altro». Fiducia Webber Alla fine, neppure Mark Webber è troppo deluso. Anche se avrebbe preferito festeggiare con la pole il 35˚ compleanno e l’annuncio del rinnovo del contratto con la Red Bull per un’altra stagione, firmato, per sua stessa ammissione, già la domenica del GP di Ungheria: «Credo di avere buone possibilità di poter festeggiare dopo la gara. Sono abbastanza davanti e sappiamo che qui può succedere di tutto. Le qualifiche sono state difficili, poteva andarmi come è andata a Button. Ma ho fiducia».
Il contatto tra Pastor Maldonado (a sin.) e Lewis Hamilton CANONIERO DA TV
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Le vittorie di Vettel partendo dalla pole: quest’anno ci è riuscito 5 volte e nelle altre 3 è arrivato 2˚
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I podi di Vettel partendo per 23 volte dalla pole. Nel 2010 è stato una volta 4˚, una 6˚, una 7˚ e due volte si è ritirato
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Partenze in prima fila per Vettel e Hamilton: eguagliati Alonso, Barrichello e Arnoux
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Le pole consecutive della Red Bull, terza migliore prestazione di sempre: 1a la Williams del 1992-93 (24), 2a la McLaren del 1988-89 (17)
a cura di Giovanni Cortinovis
Bruno Senna, 27 anni, ottimo 7˚ in qualifica AFP SPA
Sulla sua carta di identità c’è scritto Lalli. Bruno Lalli. Il cognome del padre, Flavio, morto nel 1996 in un incidente con la moto. Ma la mamma è Viviane Senna, sorella del grande Ayrton. «Meglio che torni a chiamarsi Lalli», avevano commentato i maligni dopo che l’anno scorso al suo primo mondiale in F.1, con la HRT, il brasiliano era arrivato 23˚. Dopo più di mezza stagione di attesa come terzo pilota Renault, a Spa è al posto del deludente Heidfeld. Perché porta in dote 10 milioni da sponsor brasiliani, hanno detto le malelingue. E quando venerdì è uscito di pista i sorrisini di compatimento si sprecavano. Sorpresa Il 7˚ posto in qualifica ha stupito tutti. Anche lui: «Sarebbe stato già un sogno arrivare nella terza qualifica. Ma sul bagnato andavo bene e ho spinto al massimo, pur senza rischiare: risultato fantastico». Per la gara Bruno si fa poche illusioni: «Il podio? No, anche andare a punti sarebbe un sogno. Il mio obiettivo è continuare ad imparare». Quanto alle malignità secondo cui guida solo perché porta soldi, risponde: «Guardate la mia tuta: non ci sono adesivi nuovi. E neppure sulla macchina. Certo, so di avere un buon potenziale commerciale. Ma la mia risposta è guidar bene». E fare onore al cognome Senna: «Mia madre e i miei nonni saranno felici e orgogliosi». m.d.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IRC RALLY
Kopecky guida nel Barum Ci sono 3 Skoda al comando (g.r.) Tre Skoda Fabia ai primi tre posti dopo la 1a tappa del Barum Rally, storico appuntamento ceco dell’Irc. Davanti, Jan Kopecky che precede di 19"7 Juho Hanninen e Freddy Loix in lotta serratissima fra loro per il secondo posto. Alle spalle del trio con le compatte dell’est, a 23"4, Bryan Bouffier (Peugeot 207) resta l’unico in grado di inserirsi nella lotta per la vittoria. Agrodolce il bilancio degli italiani: 18˚ Giandomenico Basso (Proton) e 35˚ Luca Betti (Peugeot). Oggi l’ultima tappa con 3 prove da ripetere due volte.
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FORMULA 1 GP BELGIO DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESI SPA (Belgio)
Le Ardenne non sono esattamente il posto ideale per trascorrere un fine settimana, anche se i paesi intorno a Spa sono punteggiati da una miriade di bed and breakfast che durante l’inverno ospitano i praticanti dello sci di fondo. Eppure non c’è pilota che non prepari la sacca da viaggio per il Belgio con il sorriso sulle labbra. Spa, ma sarebbe più corretto dire Francorchamps, perché da quando il circuito (accorciato) è rientrato nel giro iridato (1983) sfiora solo questa località, ha un fascino pari a quello di Montecarlo, Silverstone e Monza. «Tante cose sono cambiate in questi miei vent’anni in F.1 — dice Michael Schumacher, che è il primatista di successi su questo tracciato con ben 6 vittorie (e ne perse una a tavolino per il fondo scalinato rovinato nel 1994) — ma una cosa è rimasta intatta: questa pista è sensazionale».
Spaventosa Curve, pericoli, magie ecco la pista più amata Hamilton: «Qui vivo emozioni semplicemente fantastiche» Ma il Mondiale rischia di perderla perché il bilancio è in rosso IL CIRCUITO AI RAGGI X DALLA SOURCE ALLA BUS STOP CHICANE
lipe Massa — l’ha resa in sostanza un rettifilo». Sarà ma intanto la Fia per evitare guai quest’anno ha vietato l’uso nelle libere e in qualifica dell’ala posteriore mobile in quel tratto del tracciato. «Una decisione saggia — sostiene il d.t. McLaren Paddy Lowe — perché quella è una curva davvero estrema. Le corse sono rischiose ed è compito della Fia trovare il giusto compromesso tra spettacolo e sicurezza. E se in quella zona l’ala posteriore dovesse avere un comportamento anomalo si potrebbe verificare un incidente con gravi conseguenze». Abilità La Source, il lento tornante che si affronta superata la linea del traguardo, lascia
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Tante cose sono cambiate nei miei 20 anni di F.1, ma Spa resta sensazionale Michael Schumacher 7 volte campione del mondo
Fascino Le ragioni? «È uno dei
rari tracciato in calendario — spiega Fernando Alonso, che ancora insegue il suo primo successo qui in F.1 dopo essersi imposto in F.3000 — dove si può guidare sfiorando appena i freni. Ormai siamo abituati a correre su piste che costringono a un susseguirsi di frenate e accelerazioni, qui invece si riesce ancora a farlo con fluidità. Per affrontare le curve, si scalano le marce, si rallenta un attimo e si affonda di nuovo il piede sull’acceleratore. E poi il giro è lungo, visto che dura quasi due minuti». E con le condizioni del tempo assai mutevoli da queste parti non è difficile passare all’improvviso dall’asfalto asciutto a quello bagnato.
sempre con il fiato sospeso per il rischio di incidenti nelle fasi di partenza; la maggior parte dei sorpassi si vedono alla staccata di Les Combes (quello di Hakkinen a Schumi con il povero Zonta in mezzo nel 2000 è entrato di diritto nella leggenda delle corse); la velocissima Blanchimont, dove Luciano Burti finì letteralmente seppellito sotto le gomme con la Prost, va affrontata con accortezza. Ma Lewis Hamilton, che qui ha vinto l’anno scorso, ammette di avere un debole per Pouhon: «È incredibile perché si affronta con una aderenza precaria, devi essere molto cauto con l’acceleratore e cercare di non perdere troppa velocità lavorando sullo sterzo. Sensazioni semplicemente fantastiche».
Perla La perla di questa pista
che, malgrado la sforbiciata dagli originali 14 km resta la più lunga del campionato con i suoi 7.004 metri, è la curva dell’Eau Rouge, l’acqua rossa: una compressione che si affronta in pieno e che una volta faceva tremare i polsi (nel 1999 vi si schiantarono durante le qualifiche le Bar di Villeneuve e Zonta in una impressionante successione) ma che oggi è diventata scarsamente impegnativa: «L’evoluzione delle macchine — ammette Fe-
Futuro Eppure il campionato rischia di perdere una delle piste più amate dai piloti e dagli appassionati. Il bilancio dell’edizione 2010 ha presentato un rosso di 5,15 milioni di euro e per questa edizione i biglietti venduti (a venerdì sera) erano appena 45 mila. Meglio dell’anno scorso, ma non abbastanza per salvare il gran premio. GDS - FOTO COLOMBO - DISEGNO DI MIRCO TANGHERLINI
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LA CURIOSITÀ IL COMMISSARIO ITALIANO PAOLO LONGONI: «GRAZIE ALLA TECNOLOGIA NON CI SFUGGE PIÙ NIENTE»
GP2 OGGI GARA 2
Ora le sanzioni arrivano con l’iPhone
Vince Vietoris Grosjean, 3˚ posto che vale il titolo
Un’applicazione dà ai team le notizie sugli incidenti DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIA CRUCIANI SPA
Anche la Formula 1 ha il suo Collina. Dopo una quindicina d’anni, infatti, la Fia ha scelto un italiano per arbitrare i gran premi. Si chiama Paolo Longoni, 46 anni, imprenditore nel campo della refrigerazione professionale. In Belgio è uno dei quattro commissari che vigileranno sul corretto svolgimento della gara. Gli altri sono l’ex campione Nigel Mansell, Paul Gutjahr, presidente della Federazione svizzera, e il belga Yves Bacquelaine, indicato come al solito dall’Automobile Club che ospita la corsa. Carriera Cresciuto a tre km da Monza, Longoni ha ereditato la passione da papà Bruno, vicepresidente Csai e commissario
sportivo regionale e nazionale. Il figlio ha fatto meglio perché, proprio come per gli arbitri nel calcio, è cresciuto per meriti acquisiti sul campo. Dopo il debutto nel 2010 a Monza, scelto dalla Csai, Longoni è stato promosso a livello internazionale a Spa, suo secondo GP da arbitro. Tra due settimane sarà nuovamente a Monza. Organizzazione «Per prima cosa
— spiega Longoni — si analizza il materiale che ci invia Charlie Whiting, responsabile di tutto ciò che avviene sul circuito ad ogni gara. Al centro dei nostri lavori deve esserci sempre la sicurezza, come voluto dal presidente della Fia Jean Todt». Durante prove libere, qualifiche e gara i quattro commissari siedono attorno a un tavolo davanti a due maxischermi. Sul primo scorrono le immagini che vediamo anche noi in tv. Il secondo è un mostruoso sistema informatico multiscreen: «Ci permette di seguire la gara di ogni pilota e ci fa accorgere subito della minima anomalia.
Paolo Longoni, 46 anni, uno dei quattro commissari di gara a Spa COLOMBO
Riceviamo all’istante tempi e immagini. E tutto viene memorizzato in un file su cui possiamo lavorare anche in seguito». Sanzioni In caso di incidente, il sistema permette subito ai commissari di valutare e poi sanzionare o meno. Attraverso il computer, informano subito i team coinvolti se le vetture sono sotto investigazione e poi se sono
«
Con un mega computer seguiamo tutti i piloti in corsa e rileviamo subito ogni minima anomalia PAOLO LONGONI Commissario italiano a Spa
state penalizzate. Ma la sanzione deve essere firmata dai quattro e notificata per iscritto. Fino all’anno scorso qui entravano in scena i runners, ragazzi pronti a scattare e portare di corsa la lettera al muretto dei box; adesso una nuova applicazione per iPhone, studiata dalla Fia e messa a disposizione delle squadre, ha reso le operazioni molto più veloci. In caso di due contro due in un giudizio «si fa pesare doppio il voto del commissario presidente, in genere quello con la maggior esperienza, che qui è Gutjahr». A fine giornata si controllano le relazioni tecniche (dopo le verifiche sulle monoposto), effettuate dal delegato Fia Jo Bauer, mentre dopo il GP è la volta di analizzare eventuali reclami presentati dai team «ma solo se non sono stati già affrontati prima». Mentre Longoni parla, le monoposto scendono in pista. La tensione sale e la concentrazione è massima. Si lavora a 300 all’ora anche intorno a un tavolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Grazie al terzo posto in gara 1 a Spa, il 25enne franco svizzero Romain Grosjean (nella foto Pellegrini) è diventato il campione 2011 della GP2 con tre corse di anticipo. Ieri ha vinto il tedesco Christian Vietoris davanti al francese Jules Bianchi; 4˚ il nostro Luca Filippi. Spettacolare incidente per Stefano Coletti: il monegasco, tamponando il russo Aleshin, ha riportato una forte compressione alla sesta vertebra lombare ed è ricoverato all’ospedale di Liegi. Oggi gara 2 alle 10.30 su Rai 2: in pole il malese Fairuz Fauzy. Roberto Chinchero
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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MOTOMONDIALE GP INDIANAPOLIS LA GARA SU ITALIA 1 ALLE 20
METEO: SERENO, TEMPERATURA SUI 22˚
la guida Dirette tv dalle 17 Segui le corse su Gazzetta.it Oggi sul circuito di Indy (4.216 m) si corre il GP di Indianapolis, 12ª tappa del Mondiale (su 18) per la MotoGP e 11ª (su 17) per Moto2 e 125. PROGRAMMA E TV Tutto l’evento in diretta su Premium MotoGP e sul sito internet http://nettv.mediasetpremium.it. Su www.gazzetta.it aggiornamenti in tempo reale e highlights. Gare: alle 17 la 125 (23 giri per 96,900 km); alle 18.15 la Moto2 (26 giri per 109,616 km); alle 20 la MotoGP (28 giri per 118,048). Diretta su Italia 1 dalle 16.45. CLASSIFICHE MotoGP 1. Stoner 218 punti; 2. Lorenzo 186; 3. Dovizioso 163; 4. Rossi 118; 5. Pedrosa 110; 6. Spies 109; 7. Hayden 103; 8. Simoncelli 76; 9. Edwards 75; 10. Aoyama 70. Moto2 1. Bradl 183 punti; 2. Marquez 140; 3. De Angelis 95; 4. Iannone 91; 5. Corsi 91. Classe 125 1. Terol 166 punti; 2. Zarco 154; 3. Viñales 132; 4. Cortese 131; 5. Folger 110.
MOTO2 PILOTA (NAZ-MOTO)
TEMPO
1. MARQUEZ (SPA-Suter)
1’44"038 media 145,885 km/h 2. CORSI (ITA-Ftr) 1’44"039 3. IANNONE (ITA-Suter) 1’44"158 4. SMITH (GB-Tech 3) 1’44"344 5. LUTHI (SVI-Suter) 1’44"623 6. PASINI (ITA-Ftr) 1’44"732 7. P.ESPARGARO (SPA-Ftr) 1’44"785 8. AEGERTER (SVI-Suter) 1’44"794 9. RABAT (SPA-Ftr) 1’44"859 10. DE ANGELIS (RSM-Motobi) 1’44"864 11. REDDING (GB-Suter) 1’44"865 12. CLUZEL (FRA-Suter) 1’45"043 13. PIRRO (ITA-Moriwaki) 1’45"047 14. CARDUS (SPA-Moriwaki) 1’45"060 15. SIMON (SPA-Suter) 1’45"062 19. DE ROSA (ITA-Suter) 1’45"173 26. CORTI (ITA-Suter) 1’45"682 32. BALDOLINI (ITA-Pons Kalex) 1’46"247
125 PILOTA (NAZ-MOTO) 1. TEROL (SPA-Aprilia)
TEMPO 1’48"199 media 140,274 km/h 2. CORTESE (GER-Aprilia) 1’48"919 3. ZARCO (FRA-Derbi) 1’48"939 4. VIÑALES (SPA-Aprilia) 1’48"991 5. KENT (GB-Aprilia) 1’49"256 6. FAUBEL (SPA-Aprilia) 1’49"324 7. VAZQUEZ (SPA-Derbi) 1’49"490 8. FOLGER (GER-Aprilia) 1’49"608 9. GADEA (SPA-Aprilia) 1’49"919 10. MASBOU (FRA-Ktm) 1’49"994 11. OLIVEIRA (POR-Aprilia) 1’50"133 12. KORNFEIL (R.CEC-Aprilia) 1’50"345 13. GROTZKYJ (ITA-Aprilia) 1’50"549 14. MARTIN (SPA-Aprilia) 1’50"600 15. AJO (FIN-Aprilia) 1’50"604 16. MORCIANO (ITA-Aprilia) 1’50"859 17. SCHROTTER (GER-Mahindra) 1’50"906 22. MAURIELLO (ITA-Aprilia) 1’52"204 25. TONUCCI (ITA-Aprilia) 1’52"661
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Scatenato 33
I NUMERI
Le pole di Stoner L’australiano oggi scatta per la 33ª volta davanti a tutti, eguagliando Freddie Spencer in questa speciale classifica. È anche la 7ª pole 2011
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Le Yamaha in prima fila Oggi, per la prima volta nel 2011, due Yamaha partiranno in prima fila: sono quelle di Spies (2˚) e Lorenzo (3˚)
14˚
La posizione di Rossi Per il pesarese, il 14˚ posto sulla griglia di Indy costituisce la seconda peggior qualifica con la Ducati: peggio ha fatto solo in Germania dove era 16˚ a cura di Giovanni Cortinovis
Stoner martella Spies e Lorenzo all’inseguimento L’australiano super ma c’è il rischio asfalto Dovizioso 5o, Simoncelli 7o, Rossi cade: 14o
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA INDIANAPOLIS (Stati Uniti)
Sarà una gara delicata, quella che scatta questa sera all’ora di cena (20 italiane) sul Catino di Indy, fascinoso, accattivante, ma insidioso. Una gara tricky, direbbero gli americani, con tanti tranelli in agguato. Parliamo della pista che, riasfaltata per il GP dalla curva 5 alla fine, turno dopo turno ha trovato aderenza, ma solo nella stretta striscia ideale della traiettoria. Lì si riesce ad andare con tempi eccellenti — la pole di Casey Stoner è stata addirittura stratosferica — ma appena fuori il rischio caduta diventa quasi certezza. Scatto Ecco quindi che oggi al
semaforo occorrerà essere perfetti, perché poi rimontare sarà impresa da annali. L’altro problema sarà la scelta delle gomme. Perché in tanti (anche nelle categorie minori) hanno grossi dubbi con l’anteriore. La scelta più logica sarebbe la dura, ma su diverse moto dopo pochissimi giri si distrugge. La morbida sembra più a suo agio, ma si teme l’«effetto-Lorenzo»: il campione del mondo a Brno aveva fatto questa scelta ma dopo pochissimi giri si era trovato a «remare» con una Yamaha assolutamente inguidabile.
di problemi soprattutto all’anteriore (e il nuovo motore non gli dà una mano), mentre il suo compagno Ben Spies va come un treno e dimostra che la Yamaha qui funziona. Lo spagnolo è stato bravissimo in qualifica a raddrizzare la situazione e prendersi almeno la prima fila, ma il vero avversario di Stoner sembra proprio Spies, qui 2o l’anno scorso e veloce sin dal primo turno di libere. Ben, però, parte con il dubbio della spalla sinistra che si «addormenta» per un problema ai nervi. Di certo in questo trio c’è il nome del vincitore.
Guai Proprio il campione del
Pensieri Le qualifiche degli italiani sono tra le più deludenti dell’anno. Andrea Dovizioso ha chiuso 5o dietro al compagno Dani Pedrosa (che si è perso un po’ nel momento crucia-
mondo sarà l’osservato speciale numero 1. Il suo avversario nel Mondiale sembra inarrestabile, sia come velocità, sia come passo, lui arranca con gran-
Con questa grinta Casey Stoner, 25 anni, vola con la sua Honda verso la 7ª pole della stagione ANSA
le), mentre Marco Simoncelli (7o) non è riuscito a venire fuori da quei problemi che lo hanno bersagliato fin dai primi giri di venerdì. Addirittura disastrosa la qualifica di Valentino Rossi, che fino a pochi minuti dalla fine era penultimo. Valentino è scivolato subito e con la seconda moto, apparentemente simile alla prima, ha fatto fatica, risalendo, si fa per dire, fino al 14o posto (5a fila, un disastro con i problemi di sor-
LE ALTRE CLASSI ITALIA BRILLANTE IN MOTO2
Marquez su Corsi per un millesimo Iannone 3o, finalmente in prima fila Simone: «È la gara il mio vero obiettivo» Andrea: «Le mie gomme durano poco» INDIANAPOLIS
Un solo millesimo e la prima pole in Moto2 di Simone Corsi è svanita. È stato Marc Marquez a togliergli la soddisfazione di partire davanti a tutti. Ma Corsi può comunque gioire per una prestazione complessiva positiva. «Certo che dispiace aver perso il primo posto — si rammarica, ma non troppo —, ma sono più che soddisfatto di quanto fatto fino qui. Sono stato a lungo fermo ai box perché era rimasta
una sola gomma: è stata una scelta obbligata, ma che non mi ha penalizzato troppo. Sono pronto per la gara». Lo è, naturalmente, anche Marquez, alla 5o pole stagionale, la 4a consecutiva. «Ma è sabato, la gara sarà un’altra storia», dice lo spagnolo. Che oggi avrà una grande possibilità per recuperare punti importanti e riaprire il campionato: il capoclassifica Stefan Bradl partirà addirittura con il 22o tempo.
Imbattibile In 125 continua il
dominio di Nico Terol, imbattibile in prova: questa volta ha dato addirittura 0”720 a Sandro Cortese, con Johann Zarco terzo a completare la prima fila. Alberto Moncayo si è rotto la spalla destra nelle libere.
Prima volta Buon 3o posto per
Andrea Iannone: quest’anno
non era mai partito dalla 1a fila. «Abbiamo faticato un po’ a trovare l’assetto giusto — svela —, ma alla fine ci siamo riusciti. Resto un po’ preoccupato per la tenuta della gomma anteriore: così non riesco a finire la gara. Nel warm up servirà un ulteriore intervento». In complesso è stata una giornata positiva per i piloti italiani, con Mattia Pasini 6o, il sanmarinese Alex De Angelis 10o e Michele Pirro 13o. Raffaele De Rosa, al rientro con il team Forward, con il quale finirà la stagione, partirà 19o.
g.z.
Andrea Iannone (a sin.) e Simone Corsi MILAGRO
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INDY ROSA DUE RAGAZZE PROTAGONISTE
Elena sulla Suzuki di Bautista Shelina corre con le Harley INDIANAPOLIS
Indy, il tempio della velocità americana, fa un passo indietro sulla sua tradizione e diventa un po’ rosa. Giovedì, giornata di vigilia delle prove, Elena Myers, una promettente 17enne capace di vincere anche contro gli uomini (nella Supersport), ha provato la Suzuki MotoGP che abitualmente guida Alvaro Bautista. È sta-
La Myers (17 anni) prima donna su una MotoGP. Pochi giri a 20" dai migliori ta la prima volta di una ragazza in sella a una MotoGP, anche se il tempo fatto, in pochi passaggi, è risultato lontano una ventina di secondi dai tempi dei migliori.
Ma per la prima volta, lo Speedway dell’Indiana ha anche visto correre una ragazza in una gara motociclistica. Non nella classe regina, ovviamente, ma nel trofeo Vance&Hines XR 1200, con le Harley Davidson. Si tratta di Shelina Morena, che è la stessa protagonista dell’avventura «elettrica» a Laguna Seca con l’italiana Crp: in gara si è piazzata 20ª. f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Elena Myers ha provato la Suzuki di Bautista MILAGRO
Shelina Moreda partecipa al campionato AMA MILAGRO
A Casey: «Mai stato
HANNO DETTO
S Andrea Dovizioso «Il problema è sempre la gomma anteriore, ma sono fiducioso perché ho un buon passo. Posso lottare per il podio con Dani e Lorenzo»
S
passo...) a oltre 2 secondi. Giappone Situazione di stallo, intanto, per il GP previsto a Motegi il 2 ottobre. Il fronte dei piloti pare ricompattarsi (ieri hanno fatto una riunione «segreta») anche se il fronte del no si trova a sbattere il muso contro un muro di gomma. Una certezza è l’annullamento delle casse di cibo e beveraggi che le varie squadre avrebbero voluto portare dall’Europa per
ovviare ai pericoli di contaminazione nucleare: è stato vietato dalle autorità locali. Non è un buon segno. Ottimo è invece quello che arriva dalla Dorna: per fortuna qualcuno si è ricordato di cosa Claudio Castiglioni abbia rappresentato per questo campionato e oggi, dopo il warm up verrà rispettato un minuto di silenzio per ricordare il presidente di quella Cagiva che era stata una bella realtà in 500 a inizio anni ’90. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Loris Capirossi «Sono molto deluso. La squadra aveva lavorato bene e la moto era a posto, ma non sono riuscito a sfruttare la gomma morbida»
in forma come ora» Ben: «Il motore aiuta, però Stoner va troppo forte» Vale: «Con questo caldo non riesco proprio a guidare» GIOVANNI ZAMAGNI INDIANAPOLIS
Il verdetto è inequivocabile: Casey Stoner ha dominato le qualifiche del GP. Lo dice il mezzo secondo (0”523) di vantaggio su Ben Spies, lo conferma, meglio, il cronologico dei tempi: l’australiano della Honda ha infilato 6 giri più rapidi dell’1’39”373 di Ben Spies: 4 consecutivi. Insomma, se non cambia qualcosa, in gara si lotta solo per il 2o posto. «Non è stato facile prendere confidenza con questo tracciato — commenta Casey alla sua 7a pole stagionale —, perché all’inizio le condizioni dell’asfalto erano. Poi, sono migliorate: ho preso sempre più confidenza, ho fatto piccoli aggiustamenti alla moto e ho potuto guidare come mi piace». Molti piloti sono preoccupati per la durata dell’anteriore, ma Casey non ne parla. Piuttosto, sottolinea: «In carriera non sono mai stato così in forma». I fatti gli danno ragione. Due Yamaha Alle sue spalle due piloti Yamaha, con Ben Spies, per una volta, più veloce di Jorge Lorenzo. «La mia M1 è ben bilanciata — ha detto l’america-
no — riesco a guidare piuttosto bene. Ho anche usato il nuovo motore, che mi dà qualche chilometro di vantaggio: pochi, ma è più competitivo. Anche fisicamente sto piuttosto bene, quando sono in sella, mentre quando scendo dalla moto il braccio sinistro mi dà un po’ fastidio. Insomma se non sono riuscito a conquistare la pole è perché Stoner è andato troppo forte». Il 3o tempo, dopo libere disastrose, ha fatto tornare il sorriso a Lorenzo. Spiega l’iridato: «Abbiamo modificato l’assetto e, finalmente, freno meglio: dopo 3 turni infernali è un bel passo avanti. Partire dalla prima fila qui è importante: fuori traiettoria la pista è insidiosa». In affanno Chi invece ha fatto un grande passo indietro dopo le libere è Valentino Rossi, anche a causa di una caduta dopo 9 minuti. Ma più della scivolata, le qualifiche del pilota della Ducati sono state compromesse dall’innalzamento della temperatura. «Alla mattina — spiega — non andiamo male, ma con i 50˚ sull’asfalto del pomeriggio non riesco più a guidare. Abbiamo fatto una piccolissima modifica all’avantreno, ma quando sono arrivato alla 2a curva, mi è
Lo sguardo desolato di valentino Rossi, 32 anni, relegato in 5ª fila con una Ducati sempre in crisi IPP
bastato toccare appena il gas per perdere il controllo. La caduta ha naturalmente complicato tutto, ho anche dovuto utilizzare la gomma dura posteriore, che è quasi un suicidio su questa pista. Non potevo guidare, se spingevo più forte cadevo un’altra volta». Difficile trovare una soluzione. «Bisognerebbe correre alle 9 del mattino», ironizza Vale. Se non altro, non ha perso il buon umore. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCATO INCONTRO POSITIVO
Taccuino
Marco, un altro passo avanti con la Honda
ENDURO BENEFICO
Suppo: «Piano piano mettiamo a punto tutto». Idee più chiare prima di Misano
vicepresidente della Hrc, e Livio Suppo, suo consigliere e braccio destro: resta da stabilire i ruoli. Quello che è certo è che dopo un cazzotto arriva una carezza, poi un altro attacco, poi una retromarcia. E così via.
(d.a.) Il bergamasco Mirko Gritti (Suzuki) ha vinto la tradiziona le gara benefica di enduro di Gorle (Bergamo), precedendo Alessan dro Goldaniga (Suzuki) e Rudi Moro ni (Ktm). L’evento è stato organizza to dal cinque volte iridato enduro Giovanni Sala e dagli Alpini, per rac cogliere fondi da inviare alla missio ne di suor Isolina in Mauritania.
INDIANAPOLIS
Complimenti Dopo l’incontro burrascoso di Brno, ieri il nuovo contatto a Indianapolis è stato molto conciliante. «Piano piano stiamo cercando di mettere a punto tutto», ha commentato Suppo. Un altro incontro, più operativo, è andato in scena nella notte italiana: il tempo stringe e Simoncelli vuole avere le idee chiare prima della prossima settimana, quando si correrà a Misano.
Si balla sul filo. L’accordo per il 2012 tra Marco Simoncelli e la Honda resta un enigma di cui si cerca la soluzione. Sembra di vedere quei film con i due poliziotti, il cattivo che picchia e il buono che cerca di essere conciliante, a caccia del colpevole. Il pilota romagnolo si trova tra i due «poliziotti» Shuhei Nakamoto,
Marco Simoncelli con Shuhei Nakamoto, vicepresidente della Hrc MILAGRO Stop Sembra invece finita su
Problemi con Gresini: «Mi offrono un mezzo super ma il prezzo è troppo alto»
un binario accidentato, se non morto, la trattativa con Fausto Gresini, che dovrebbe gestire Simoncelli anche il prossimo anno. Il nodo del contendere, come sempre, è quello dei soldi. Il problema della seconda moto sembra essere risolto:
Gritti vince a Gorle
Gresini aveva pensato di utilizzare una moto Crt, con motore derivato dalla serie, della Aprilia, ma la Honda non voleva: il compromesso sarebbe utilizzare il propulsore di Tokyo ma ora ci si è arenati sul prezzo da pagare. «La Honda — dice Gresini — mi ha offerto un pacchetto molto competitivo, con Marco come pilota, ma il prezzo è decisamente alto. Io ho garantito lo stesso budget di quest’anno che non è poco, visto che i team privati non avranno più il contributo della Dorna (circa un milione di euro, ndr). La differenza è grande e sinceramente non sono troppo ottimista». Vedremo in questo tira e molla dove si andrà a finire. f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATAp
MINIGP
Rossi junior in pole Continua il dominio di Luca Marini, il fratellino 14enne di Valenti no Rossi, nella classe MiniGP 80. Lu ca, reduce da tre vittorie nelle tre gare fin qui disputate, ha firmato ie ri la pole nella 4ª tappa, a Viterbo. Nella Senior 70 pole di Enea Bastia nini, nella Junior 50 davanti c’è inve ce Nicolò Bulega, figlio di Davide, ex del Motomondiale anni 90 in 250.
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CICLISMO VUELTA, 8ª TAPPA
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FUGLSANG E’ TERZO
ARRIVO 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 177 km in 4.49', media 36,808, abb. 20"; 2. Scarponi a 9", abb. 12"; 3. Mollema (Ola) a 10", abb. 8"; 4. Van den Broeck (Bel); 5. Fuglsang (Dan) a 12"; 6. Anton (Spa) a 15"; 7. Roche (Irl) a 16"; 8. Menchov (Rus); 9. Martin (Irl); 10. Kessiakoff (Sve); 19. Wiggins (Gb) a 25"; 23. Nibali a 32"; 46. Sastre (Spa) a 1'33"
S CLASSIFICA 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha); 2. Moreno (Spa) a 32"; 3. Fuglsang (Dan) a 34"; 4. Nibali a 45"; 5. Scarponi a 51"; 6. Kessiakoff (Sve) a 54"; 7. Van den Broeck (Bel) a 56"; 8. Chavanel (Fra) a 1'; 9. Mollema (Ola); 10. Monfort (Bel) a 1'01"; 11. Bruseghin a 1'09"; 21. Wiggins (Gb) a 1'48"; 27. Menchov (Rus) a 2'40"; 31. Anton (Spa) a 3'28"
S OGGI 9ª tappa, Villacastin-La Covatilla, 183 km, arrivo in salita. Diretta su Eurosport, 16
Alla carica! DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO SAN LORENZO DE L’ESCORIAL (Spa)
Il traguardo è vicino, la strada s’impenna e alcune rampe sono in stile-garage. Se una corsa finisce più o meno così, solo Philippe Gilbert è più forte di Joaquin Rodriguez: ma il belga non è alla Vuelta. Così non è una sorpresa che a San Lorenzo de L’Escorial, un chilometro al 13% con tratti al 28, abbia vinto lo spagnolo della Katusha. Come a Valdepeñas de Jaén — finale simile —, anzi meglio, perché «Purito» è diventato anche leader della corsa in una giornata che ha fatto sorridere Michele Scarponi (2˚ a 9") e rabbuiato un pochino Vincenzo Nibali, 23˚ a 32". Abbuoni esclusi. Fiducia Già, perché il discorso degli abbuoni (20", 12" e 8" al traguardo, crono escluse), non è secondario. Le due vittorie di tappa sono valse 40" a Rodriguez, Nibali invece a Cordoba (ricordate il malinteso con Agnoli?) non ha incassato gli 8" per la terza piazza. In tutto 48", e Rodriguez ora in classifica precede il siciliano, 4˚, di 45"... «Ero venuto a casa del mio compagno Moreno, che abita qui vicino, a studiare questo finale — ha spiegato Rodriguez, 32 anni, 2 volte primo alla Tirreno-Adriatico a Montelupone e 2 volte secondo sul Mu-
Sfida al re rosso Da sinistra: Michele Scarponi, 31 anni, Vincenzo Nibali, 26, e il leader Joaquin Rodriguez, 32 BETTINI/REUTERS
Scarponi torna leone Nibali stringe i denti Lo spagnolo Rodriguez batte il marchigiano ed è leader Oggi ancora salita, domani crono di 47 km: giorni chiave
«
Per ora la Vuelta non ha un favorito. Ma spero che Rodriguez cali... MICHELE SCARPONI 5˚ IN CLASSIFICA A 51"
«
Ho fatto tanta fatica e le botte della caduta le ho sentite, ma non è una scusa VINCENZO NIBALI 4˚ IN CLASSIFICA A 45"
Su Gazzetta.it Speciale Vuelta sul nostro sito: diretta della tappa e gli audio dei protagonisti
ro di Huy alla Freccia Vallone —. Sapevo che era perfetto per me, non potevo fallire e non ho fallito. Lo so che lunedì a Salamanca, su una cronometro di 47 chilometri, prenderò una "paliza" (batosta, ndr). Intanto però comincio ad avere un certo vantaggio». Tra l’altro, ieri sono andati bene anche Van den Broeck (3˚) e Fuglsang (5˚), che a crono non sono fermi, mentre hanno dato segnali di ripresa Anton (6˚) e Menchov (8˚). Sorriso L’Italia che sorride ha la faccia di Michele Scarponi. Il 31enne marchigiano della Lampre-Isd ha affrontato lo strappo davanti, facendo lavorare a fondo Niemiec, e ha tentato anche l’azione per anticipare Rodriguez. «Era l’unico modo per cercare di batterlo — ha confessato al traguardo —, ma glielo avevano disegnato proprio per lui questo finale, è più esplosi-
LE ALTIMETRIE CI SONO PUNTE AL 16%
FONTE: LA VUELTA.COM
GDS
vo di me e lo ha dimostrato. Il mio bilancio è buono (è 6˚ a 51" in generale, ndr), in questa Vuelta finora ho sbagliato solo a Cordoba, non ero al posto giusto quando Nibali ha attaccato in discesa. Però mi sento in crescita, sono fiducioso. E’ ancora lunghissima». Botte Lo sa anche Vincenzo Nibali che Madrid è lontana (anche se ieri eravamo soltanto a 50 km dalla capitale...), ma all’Escorial il siciliano non ha vissuto la sua migliore giornata. «E’ stata una tappa dura, tirata, nel finale ho fatto tanta fatica e sono rimasto anche un po’ imbottigliato — ha detto il capitano della Liquigas-Cannondale —. Ma ci può stare, avevo messo in preventivo di perdere da Rodriguez su arrivi di questo tipo». Ma quanto è stato condizionato dalle botte a scapola, anca e gluteo destri rimediate nella caduta di venerdì a Talavera de la Reina? «Sì, forse un po’, era da mettere in conto, ma non voglio cercare scuse. Per la cronometro, comunque, conto di tornare al 100%». Sì, perché per il siciliano la prova contro il tempo di domani sarà cruciale, dovrà guadagnare e non poco su questo Rodriguez. Ma intanto oggi non può permettersi una defaillance. C’è un altro esame impegnativo: l’arrivo ai 1.970 metri di La Covatilla, che nel 2006 salutò la vittoria (in maglia Liquigas) di Danilo Di Luca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GIRO DEL COLORADO IL TALENTO DELLA LIQUIGAS-CANNONDALE CENTRA 4ª E 5ª TAPPA: GRAN LAVORO DEL SUO COMPAGNO OSS
SI CAMBIA ANCORA
Viviani, un cowboy vestito d’azzurro
Caso Contador, 21-24 novembre l’udienza al Tas
Straordinaria doppietta del veronese: sarà una delle nostre punte al Mondiale Basso va in fuga: ripreso ai 650 metri CLAUDIO GHISALBERTI
In Italia, Visconti, Ponzi, Gatto, Modolo e Belletti tengono allegro con le loro prestazioni Paolo Bettini. Ma in vista di Copenaghen, dove domenica 25 settembre si disputerà il Mondiale, una bella notizia per il c.t. arriva anche da Oltreoceano. Il 22enne Elia Viviani, uno dei sorvegliati speciali per l’azzurro, ha vinto in volata a Steamboat Springs la 4ª tappa del Giro del Colorado davanti a Morkov e Van Hummel, e ieri notte si è ripetuto nella dura frazione di Breckenridge, lanciato alla perfezione da Daniel Oss: una delle sue volate più belle, la sesta vittoria stagionale per il veronese. Una tappa nella quale è stato grande protagonista anche Ivan Basso, in
fuga per oltre 100 chilometri con Andy Schleck, Peterson e Ten Dam: il varesino è stato ripreso a 650 metri dall’arrivo. Leipheimer sempre leader. «Ho preso una bella mazzata nel prologo e ci sono rimasto male perché volevo far bene, ma mi sono ripreso alla grande. Del resto questa è una corsa molto particolare», aveva raccontato al telefono Elia subito dopo colazione, alla vigilia della 5ª tappa. Certo, perché le condizioni di corsa in Colorado sono estreme. «Sempre tra i 3.000 e i 3.500 metri d’altitudine. Se vai regolare non soffri tantissimo, ma quando fai uno scatto poi ti manca l’aria. Hai pochi colpi in canna e li devi sparare bene perché se sbagli tre scatti vai al gancio per tutto il giorno». Viviani è in altura in America dal 6 ago-
Slitta ancora l’udienza di Alberto Contador al Tas per il caso clenbuterolo del Tour 2010. L’ultima data del tribunale svizzero era dal 5 al 7 novembre: la nuova è dal 21 al 24, stesso mese. PLOUAY, ESAME PER PONZI
Oggi in Francia il Gp Plouay. Per Simone Ponzi un importante esame davanti a Gilbert, che insegue il primo posto mondiale, e Boasson Hagen. In gara anche l’iridato Hushovd, Cunego e Pozzato. VAL D’AOSTA, SHOW DI ARU
RITMO ROCK Elia Viviani esulta per la vittoria e, alle sue spalle, festeggia in stile rock il suo compagno Daniel Oss, che gli ha tirato la volata. Poi il veronese, 22 anni, riceve sul podio il cappello da cowboy BETTINI
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I chilometri del Mondiale professionisti che si disputa domenica 25 settembre a Copenaghen, in Danimarca
sto (prima ha corso il Giro dello Utah) e ci rimarrà altri due giorni. Anche in vista Mondiale questo potrebbe essere un bel vantaggio. «Chissà, io ci spero. Intanto nel circuito finale di Denver (stanotte, ndr) vorrei la terza vittoria». Elia Viviani è giovane e la con-
vocazione sarebbe un bel segnale per il movimento anche in vista di Londra 2012: «In pista ho già partecipato a 18 Mondiali. La responsabilità, così come la distanza, non mi spaventa, anzi mi dà ancora più grinta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
(f.boc.) La tappa regina del Valle d’Aosta dilettanti non ha tradito. A Torgnon, nel finale in salita, successo dell’ameri cano Dombrowsky, ma Fabio Aru ha staccato il leader Novikov (Rus) e oggi parte nella tappa conclusiva, la cronoscalata di 9,2 km a Champdepraz, con un ritardo di 30". Ottimo pure Cattaneo.
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DOMENICA 28 AGOSTO 2011
MONDIALI DI ATLETICA
L’ELIMINAZIONE
Asta: Hooker fuori nelle qualificazioni Clamorosa eliminazione dell’iridato di Berlino 2009 Steve Hooker nella qualificazione dell’asta. L’australiano, 29 anni, ha
A
LA SFIDA AL PODIO
S Johan Blake 21 anni, ha destato la miglior impressione in batteria. La corsa è rimasta sciolta sino al traguardo: 10"12 (-1.3)
PIERANGELO MOLINARO DAEGU (Sud Corea)
Forse, come lui ha detto in conferenza stampa, non sarà in grado di migliorare il primato del mondo (9"58), ma sembra quasi impossibile strappare il titolo mondiale dei 100 a Usain Bolt. Niente di eccezionale, 10"10 in batteria con un po’ di vento contrario (-0.7), ma sufficiente per rassicurare il mondo e spaventare gli avversari. Di certo, rispetto all’ultima uscita a Stoccolma di fine luglio il giamaicano è migliorato, ha aumentato la potenza e trovato ordine nella meccanica di corsa, quell’ordine che in passato ha sempre fatto la differenza.
Nesta Carter 25 anni, impressiona per la rapidità all’avvio. Non è un gigante e quindi è facile per lui trovare velocità
S
La corsa Allo sparo ha avuto un
Christophe Lemaitre 21 anni, ha la sua arma migliore nella punta di velocità che riesce a raggiungere
tempo di reazione normale (0.153), due passetti corti e radenti a testa bassa per trovare l’assetto e poi è partita la sua accelerazione. Per gli altri si è fatta notte dopo 20 metri, quando Usain ha cominciato ad alzare le ginocchia. L’azione dei giorni belli, con quella falcata lunga quanto una Smart. Ha smesso di spingere davvero a 25 metri dal traguardo quando si è accorto, guardando il tabellone dello stadio e con la coda dell’occhio le corsie a fianco, che il vantaggio era ormai incolmabile e la qualificazione al sicuro. E il suo «andare in folle» si è dimostrato veloce quanto quello dei giorni migliori, segno che i piedi funzionano: gli avversari non sono riusciti a recuperargli un centimetro. Conta poco il 10"10 finale con 0.7 metri al secondo di vento contrario. Conta il fatto che se aveva qualche dubbio che gli ronzava per la testa, Usain l’ha spazzato via nel modo migliore che poteva uti-
S Walter Dix 25 anni, e l’unico Usa nel lotto dei favoriti per il podio. In batteria (10"25) ha speso il minimo ma non ha impressionato
LA CONFERMA
800: Rudisha in finale senza forzare Obiettivo raggiunto per David Rudisha nella qualificazione degli 800: ha vinto in 1’46"29 davanti dal primo all’ultimo metro in
1’46"29 (52"55 ai 400). Più di lui ha speso l’avversario n.1, il sudanese Abubaker Kaki che ha stabilito il miglior tempo delle batterie 1’44"83 ed è apparso in palla. Vincente anche il russo Yuri Borzakovskiy (1’46"14) con la solita progressione finale, bene Lewandowski (Pol) e Aman (Eti).
DAL NOSTRO INVIATO
I preparativi Correndo nella sesta delle sette batterie, ha avuto mondo di vedere qualche avversario in azione dalla tv della sala d’appello. E’ entrato in pista come al solito con l’aria quasi scanzonata, ben diversa da quella degli altri sprinter che sembrano sempre sul sentiero della catarsi. Ancora con i calzoni della tuta (faceva freschino nello stadio di Daegu) ha fatto tre allunghi, tanto per richiamare il riscaldamento. Poi ha giocato ancora dietro ai blocchi prima di essere chiamato alla partenza. Si è accoccolato sui blocchi e ha lanciato un’occhiata fugace al rettilineo come per ripassare la lezione.
S
fallito i tre salti a 5.50, sua misura di entrata, chiusura di due stagioni difficili per problemi tendinei. Non è stato necessario salire ai 5.70 fissati per la qualificazione, sono bastati i 5.65 per selezionare i 12 finalisti di domani. Regale il favorito, il francese Lavillenie: due salti tranquilli a 5.50 e 5.65.
Bolt marziano
Spaventa i rivali in 20 metri Oggi finale a ora di pranzo Nelle batterie dei 100, Usain è partito con aria scanzonata scavando subito un abisso. Con 10"10 suo il miglior tempo: è di un altro pianeta! Usain Bolt, 25 anni, domina la batteria dei 100 in 10"10 senza forzare AFP
lizzare, in pista. Sino a Stoccolma era apparso attaccabile, con quella partenza così così, l’accelerazione che non arrivava, così come la punta di velocità. Certo era il primo turno, solo l’ex dopato britannico Chambers come avversario credibile, ma pure lui (10"28 in spinta) è parso di una categoria inferiore. Ora il giamaicano può avviarsi sereno verso la semifinale (stamane alle 11.30 italiane) e la fina-
le (13.45), quando in Italia sarà ora di pranzo. Gli avversari Sinceramente sembra azzardato dire che nel lotto c’è chi può batterlo, qualcuno potrebbe riuscirci, ma sono se Bolt sbaglia grossolanamente o si infortuna. Viene da chiedersi se con il miglior Powell la storia sarebbe stata diversa, ma ora è inutile. Il più vicino a Usain sembra il suo compagno di alle-
namento Johan Blake, non solo per il tempo, 10"12, il più prossimo con -1.3 di vento), ma soprattutto per la bella accelerazione che ha mostrato in pista. Una corsa sciolta come quella di Bolt, ed è normale visto che il maestro è lo stesso (Glen Mills). E’ piaciuto Carter (10"26), come sempre un furetto in partenza, l’uomo che avrebbe potuto batterlo al meeting di Monte-
carlo se non si fosse voltato per vedere dove era Bolt. Non è stata male la punta di velocità di Lemaitre (10"14) che però rischia, quando riesce a trovarla, di essere già a quattro metri da Bolt. Dix non ha impressionato, come l’altro statunitense Gatlin e il trinidegno Thompson. Forse si nascondevano, ma questo Bolt sembra davvero di un altro pianeta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MARTELLO A 37 ANNI, Il TOSCANO DOMANI IN LIZZA PER LE MEDAGLIE: I PRIMI OTTO RACCHIUSI IN DUE METRI
Nonno Vizzoni domani può puntare al podio Ottavo con 76.74, centra la quarta finale in 8 Mondiali «Tecnicamente posso migliorare» DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI DAEGU (Sud Corea)
Otto Mondiali (record azzurro), quattro finali: Nicola Vizzoni, dopo Siviglia 1999 (7O), Edmonton 2001 (4o) e Berlino 2009 (9o), è tra i migliori dodici del martello anche a Daegu 2011. Per il toscano, a 37 anni suonati (capello
sale e pepe e pizzetto bianco), è già missione compiuta. «Dico da giorni — afferma raggiante — che il primo obiettivo era entrare in finale. Ora proverò a farmi largo». Domani, alle 12.15 italiane, cercherà di sfruttare al meglio la lunga esperienza. Promosso con l’ottava misura del lotto (76.74), in qualificazione i valori sono apparsi molto omogenei. Il migliore è stato il giapponese Murofushi (78.56), seguito dal bielorusso Kryvitski (78.16) e dal tedesco Esser (77.60): ma tutti sono finiti in un fazzoletto. Tra gli esclusi eccellenti lo statunitense Johnson, il russo Litvnov e il campione europeo, lo slovacco Charfreitag. L’estate scorsa, a
Barcellona, fu l’unico a precedere Nicola... La gara La serata del finanzie-
re, facilitata dallo scendere in pedana nel secondo gruppo di qualificazione, quindi conoscendo i risultati del primo, è più complicata di quel che possa apparire. Giocata sul filo dei centimetri. «Siccome s’era accumulato ritardo — spiega — volevano farci fare un solo lancio di riscaldamento, cosa non regolamentare. Io, Kozmus e altri dei più anziani, abbiamo fatto fronte comune, un piccolo patto di sindacato e ci siamo imposti sui giudici. Poi sono stato il primo a entrare in gara. E la misurazione del tentativo, per problemi in-
metri dell’ammissione diretta.
«Non volevano farci scaldare: io e gli altri vecchi abbiamo dovuto farci sindacalisti» formatici, ha richiesto minuti. Mi han dato un 75.41, pensavo di essere arrivato più lontano». Vizzoni, nella classifica complessiva alla fine del primo turno, è 10o. Piazzamento confermato col secondo, pur essendo cresciuto fino a 76.30. Nel terzo arriva a 76.74 e, con un occhio attento alle prestazioni altrui, chiude appunto 8o. Per ora basta: solo in cinque sono andati oltre i 77
La giornata «Confermo — so-
stiene — che il lavoro degli ultimi anni col mio coach, Riccardo Ceccarini e gli amici del Team Hammer Throw continua a pagare. Volevo il risultato per le Fiamme Gialle che da poco mi hanno promosso vicebrigadiere. Sto bene e tecnicamente posso migliorare: bene la partenza, buona l’accelerazione, da rivedere il finale. Murofushi non mi sorprende, il favorito resta l’ungherese Pars. Lanciare alle 10 di sera? La giornata è stata lunga, ma seguendo i consigli del mio nutrizionista Gianni Montagna mi sono alimentato al meglio». E giù una risata... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nicola Vizzoni, 37 anni AP
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DECATHLON
Eaton è in testa Sebrle solo 13o Lo statunitense Ashton Eaton guida dopo la prima giornata la classifica del decathlon con 4446 punti davanti al connazionale
Hardee (4393) e l’ucraino Kasyanov (4310). Il primatista mondiale, il ceco Sebrle è tredicesimo a quota 4105 punti. Nelle qualificazioni del lungo femminile solo 5 atlete hanno superato i 6.75 richiesti, il miglior balzo è stato della brasiliana Maggi, con 6.86.
L’INFORTUNATO
Powell: «Forse in gara in staffetta» Asafa Powell chiarisce in conferenza stampa i motivi del suo abbandono. Ma non ci sono particolari novità rispetto a quanto
o a Daegu
emerso giovedì. La sua faccia però, triste e spenta, è eloquente: «Convivo con questo fastidio all’inguine da tutto l’anno — ha detto — e non sarei riuscito a reggere i turni. Avrei compromesso la stagione olimpica. La staffetta? Vediamo, magari una sola gara riesco a farla».
ANTIDOPING
Controlli del sangue per 1400 atleti Il 75% degli atleti che partecipano ai Mondiali di Daegu si è già sottoposto volontariamente a controlli antidoping del sangue. Lo
SPETTACOLO IN GARA E FUORI
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ha ufficializzato ieri la Iaaf («In più di 1.400 atleti hanno messo in atto un bel gesto di cooperazione»). Alla vigilia dei Mondiali la federazione mondiale aveva annunciato che per la prima volta avrebbe sottoposto gli atleti a test antidoping sul sangue durante le competizioni.
IL GIAMAICANO SODDISFATTO 1
«Ho rotto il ghiaccio con un buon avvio» DAL NOSTRO INVIATO
DAEGU (Sud Corea)
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Visto da vicino
Ha giocato a nascondino e può fare il record GIANNI MERLO DAEGU (Corea del Sud)
Erano tanti i dubbiosi circa la condizione fisica di Usain Bolt, lampo e cannibale, quest’anno, perché lui ha giocato a nascondino per tutta l’estate. Persino noi eravamo stati ingannati e avevamo azzardato che questo forse sarebbe stato l’anno di Asafa Powell sui 100. Invece adesso lo sprinter timido è in infermeria, e Usain scoppia di salute. Di diverso, rispetto al passato, ha solo un accenno di barba sotto il mento. Con-
tinua ad indossare una t-shirt abbondante come quelle, che si portano in spiaggia per stare comodi e freschi. Odia le tutine che dovrebbero fare scivolare meglio nei tunnel d’aria e corre come Dio comanda. La partenza Si diceva che il suo tallone d’Achille fosse la partenza, ieri sera è sembrato miracolato, perché si è messo in moto come Asafa Powell. E per gli altri tapini che animavano la sua batteria, si è spenta subito la luce. Bolt si è esibito per 60 metri con un‘azione da manuale. Zampate morbide che
Falsa partenza
gli facevano divorare la pista, poi ha sbirciato di fianco, ha visto che non c’erano ombre, e si è lasciato dolcemente andare in folle…. Ha finito guardando se stesso nel grande schermo. E’ giustamente narciso. Degli altri ci sono piaciuti il suo compagno di allenamento Blake, più ombroso di carattere, e la mosca bianca Lemaitre. Entrambi sono molto abili tecnicamente. Il francese sembra avere fatto quel salto di qualità che ci si aspettava da lui. E’ l’unico che può spezzare l’ondata giamaicana. Se no succederà, come nella maratona e nei 10000 donne, che nella premiazione salirà in alto una sola bandiera, quella giamaicana. Può fare un nuovo record del mondo? Se il vento dovesse cambiare direzione rispetto a ieri e deciderà di spingerlo alle spalle, e se lui non farà il gigione, può anche essere possibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Lo show di Usain Bolt prima e dopo la gara: 1. Saluta il pubblico all’annuncio del suo nome 2. Gioca con una telecamera 3. Alza gli occhi prima di posizionarsi sul blocco 4. Un po’ di manfrine prima della partenza
Lui, sempre lui. Per capire cosa sia per il mondo Usain Bolt bastava vedere ieri sera lo stadio di Daegu. Pieno dall’inizio pur in un giorno dal programma debole come tradizionalmente il primo dei Mondiali, si è svuotato di colpo dopo il suo sprint. Pace per Frater, che avrebbe vinto la settima e ultima batteria dei 100, pace per i martellisti impegnati nella qualificazione e per i decathleti alle prese con i durissimi 400. E la prima risposta è che Bolt c’è. E in gran spolvero. Gli è bastato alzare le ginocchia per salutare gli avversari e qualificarsi, dopo 25 metri in folle con un tranquillo (per lui) 10"10. Il dubbio «Sono contento — sono state le poche parole del campione giamaicano — cercavo di correre bene, di applicare quello che "papà" Mills mi ha continuato a dire in quest’ultimo mese. Finalmente ho azzeccato la prima buona partenza della stagione, significa che le cose cominciano a girare. Ho fatto quello che dovevo, rotto il ghiaccio». Poche parole per cancellare i dubbi. C’è chi al campo di allenamento l’ha visto muovere in modo strano la gamba sinistra. Qualche problemino? No, la solita sceneggiata, per dare un po’ di suspence a una gara che forse se l’è già giocata tutta. Usain sa di avere sempre le telecamere addosso, fa l’attore. Si pettina, spara, mima passi di danza. Ieri e mancata solo la freccia al cielo. Certo è che, visto che se lo può permettere, dovrebbe consultare uno sceneggiatore per cambiare un repertorio ormai vecchio di tre anni, dall’esplosione di Pechino. L’affetto E’ comunque certo che la gente non si è ancora stancata dei suoi teatrini, quasi li invoca. Irresistibile lo show al microfono della Rai di Elisabetta Caporale. Usain, fra una smorfia e l’altra, prima conviene di aver «disputato un’ottima batteria», poi risponde da par suo alla domanda se gli manca qualcuno dei rivali infortunati, da Powell in giù: «Non mi manca proprio nessuno, penso solo a me stesso. Sono concentrato sui 7 rivali che correranno con me la finale». Quindi manda un saluto ai fan italiani: «Vi avevo promesso a Roma che le cose si sarebbero messe a posto al momento giusto e così è stato». Ma poi è lui a chiedere di conoscere il tempo di frazione, che gli viene mostrato sul display: «Ho fatto 0.153. Ottimo!».
ANSA/LIVERANI/REUTERS/COLOMBO
Il fotofinish
Il fotofinish: Bolt in 10"10 anticipa di 18/100 il britannico Chambers e di 27 lo spagnolo Rodriguez. Mentre il giamaicano si è alzato ormai da 30 metri, gli altri spingono ancora
Le fan Davanti a Bolt anche le ragazzine coreane volontarie dei Mondiali hanno perso ieri la loro timidezza. Quando il giamaicano è uscito rivestito per accomodarsi sulla macchinina elettrica che porta tutti gli atleti in gara fuori, è stato circondato. Ed era solo una batteria... pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SUI 400 LA BERGAMASCA PASSA IL TURNO CON LO STAGIONALE, 51"95: «HO CORSO SULLA FELIX»
Milani, che combattente DAL NOSTRO INVIATO
DAEGU (Sud Corea)
Sorpresa nei 400 Squalificata la Ohuruogu Strana eliminazione nella batteria dei 400 dell’iridata di Osaka 2007, la britannica Christine Ohuruogu per falsa partenza. Qui è consolata da Shericka Williams REUTERS
Marta Milani è donna combattiva. Quando la posta in palio è alta, non fallisce. Lo ha dimostrato lo scorso anno agli Europei di Barcellona quando, all’esordio su un grande palcoscenico, nei 400 fu settima. Lo ribadisce ai Mondiali di Daegu. La 24enne bergamasca non era attesa a un compito facile: in una batteria (la prima) dalla quale sarebbero state direttamente promosse in semifinale le prime quattro, aveva il quinto tempo stagionale. Contro di lei gente del calibro della statunitense Allyson Felix e della giamaicana Novlene Williams. Ebbene: non solo con un’ottima
gestione tattica è stata quarta, ma con 51"94 ha migliorato lo stagionale di 8/100, rimanendo a 7 dal personale. Oggi, dalle 11.55 italiane, il secondo, quasi impossibile turno. La staffetta «Ma io — dice — so-
no arrivata qui con l’intenzione di disputarne quattro. Perché ai due individuali voglio aggiungere quelli con la 4x400. Siamo tutte in crescita e molto affiatate: possiamo arrivare in finale. Il nostro appartamento al Villaggio è diventato una sorta di casa del Grande Fratello: c’è chi fa le pulizie, chi da mangiare... Ci troviamo bene insieme e lo faremo vedere pure in pista». Intanto c’è da celebrare un primo exploit. «Per quanto assurdo possa apparire — svela
— ho fatto gara sulla Felix perché sapevo che non si sarebbe spremuta. Partendo in terza corsia e dovendo tenere a bada le ragazze nelle prime due, poteva diventare un bel riferimento. E così è stato. Per il resto ci ho messo del mio: ero un po’ agitata, ma all’ingresso nello stadio, di fronte a uno scenario così bello, mi sono tranquillizzata. Ho distribuito bene e così è arrivato un tempo ottenuto senza nemmeno faticare alla morte». Con un pensiero a famigliari ed amici che la seguirono a Barcellona: «Daegu è lontana — sorride — erano davanti alla tv a casa della famiglia Ferrari, mia compagna di allenamento». a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Marta Milani, 24 anni: ha un personale di 51"87 EPA
LE FINALI DI OGGI ORA 11.15
GARA lungo D
ITALIANI -
FAVORITI Reese (Usa), Klishina (Rus)
12.15 12.30
disco D 10.000 U
Meucci
Müller (Ger), Barrios (Cuba) Bekele (Eti), Farah (Gb)
13.15
decathlon
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Eaton (Usa), Hardee (Usa)
13.45
100 U
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Bolt (Giam), Carter (Giam)
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MONDIALI DI ATLETICA
LA REGINA DEI 42 KM
Inciampo e caduta al 38o chilometro La caduta di Edna Kiplagat intorno al 38˚ chilometro. Al penultimo rifornimento la battistrada taglia involontaria
Tripletta nella maratona, con il successo della Kiplagat 2h28’43" Addirittura prime quattro nei 10.000: vince la Cheruiyot (30’48"98) DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI DAEGU (Sud Corea)
Una cosa così non s’è mai vista. La prima giornata del Mondiale apre con due finali e tutte le medaglie (tutte!) finiscono dritte allo stesso Paese, il Kenya delle meravigliose gazzelle della corsa. Kenya sei-Resto del Mondo zero. Anzi, sette a zero: perché dopo la tripletta della mattina in maratona, nei 10.000 della sera arriva addirittura un poker. Pazzesco, inaudito. L’Etiopia — eterna rivale — è spazzata via. Gli altri non esistono. I maestri (le maestre, in questo caso) sono gli atleti dell’Altopiano. Eleganti, belle, armoniche, fluide, leggere, con gli occhi scuri e profondi che sembrano nascondere segreti. Kip Keino, bicampione olimpico oggi leader del compitato olimpico nazionale, alla vigilia era stato chiaro: «Miglioreremo il bottino di Berlino 2009». Quando il Kenya, con quattro ori, fece peggio solo di Stati Uniti e Giamaica. La squadra è giovane (più di metà dei 48 convocati ha meno di 25 anni) e le prospettive sono esaltanti. Gli ori vanno a Edna Kiplagat e Vivian Cheruiyot. Ma a Nairobi e dintorni è festa grande per tutti.
Lucisu AVVISTAMENTO DEL GIORNO
o Visto...Bolt seduto al campo di allenamento come se stesse guardando un film. Si fa smontare dal chiropratico, fa degli allunghi, sembra claudicante. Ma poi in gara si ricorda di essere un fenomeno.
USAIN BOLT AL CAMPO DI ALLENAMENTO di Lucilla Andreucci
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Triplette nei 10.000 Non è la prima volta che un Paese fa tripletta nei 10.000 donne: era già successo con l’Etiopia, a Edmonton 2001 e a Helsinki 2005
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ORE 4.30 (11.30 a Daegu) Edna Kiplagat, 31 anni,
ORE 14.33 (21.33 a Daegu) Nei 10.000 la keniana
vince la maratona femminile in 2h28’43", per lei è il primo titolo mondiale in carriera, davanti alle compagne di squadra Priscah Jeptoo, 27 anni, e Sharon Cherop, 27 AP
Vivian Cheruiyot, 28 anni l’11 settembre, mette in fila le tre connazionali Sally Kipyego, 25 anni, Linet Masai, 21 anni. Quarta l’altra keniana P.J. Cherono, 31 anni AFP
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Le medaglie keniane Sei le medaglie assegnate nella prima giornata, tutte delle atlete keniane tra 10.000 e maratona. In più il 4o posto di P.J.Cherono in pista
te lei, un sontuoso personale di 2h20’46" centrato in aprile col 3˚ posto di Londra — ma è successo niente». La Jeptoo, allenata da Claudio Berardelli e gestita da Federico Rosa, le finisce a 17", la Cherop, seguita dal manager Gianni Demadonna, a 31". Il trionfo nella Coppa del Mondo a squadre (su Cina ed Etiopia) è schiacciante. I 10.000 Lo sarebbe anche quello
nei 10.000 — poco dopo le 21 — se esistesse una classifica ufficiale per Nazioni. Anche qui è gara tattica, almeno fino al 7o km. Poi la campionessa uscente Linet Masai attacca decisa. Resistono tre connazionali e le etiopi Melkamu e Defar, che cede pre-
GLI AZZURRI IN GARA
Nella notte tocca a Doveri e Gentili La prima azzurra in gara nella sessione serale di oggi (pomeriggio in Italia) sarà Marta Milani, impegnata nelle semifinali dei 400 alle 11.55. Alle 12.30 italiane, Daniele Meucci correrà i 10.000 (finale), Nella notte italiana, all’inizio della terza giornata di gare, comincerà la fatica di Francesca Doveri nell’eptathlon: alle 3 i 100 hs, alle 4 l’alto. Alle 5.20, infine, Manuela Gentili affronterà le batterie dei 400 ostacoli.
sto. L’ultimo 400 è uno show: c’è gioco di squadra, la Melkamu è stritolata nel mezzo e la volata è da sballo. La Cheruiyot, iridata uscente dei 5000 e la più accreditata per com’è andata la stagione, è imprendibile: con 30’48"98 fa pure il personale. Sally Kipyego, la Masai e P.J. Cherono seguono a ruota. «L’en-plein delle maratonete ci ha ispirato — dice Vivian — avevano studiato un piano tattico e lo abbiamo eseguito al meglio dandoci cambi continui». Qui i precedenti di podio di un solo colore sono due, entrambi firmati Etiopia, a Edmonton 2001 e a Helsinki 2005. Ma l’impresa complessiva resta ciclopica.
clic PRIMO TRIS DELLA MARATONA A MONDIALI O OLIMPIADI L’en plein in maratona non ha precedenti, nemmeno in campo maschile (Olimpiadi comprese). Al femminile è la prima volta di un uno-due: il Giappone fece uno-tre nel ’93 (tra gli uomini uno-due di Spagna nel ’97 e Kenya nel ’09). Le medaglie femminili iridate keniane in maratona (3) erano della Ndereba
© RIPRODUZIONE RISERVATA
uvex
la guida
I NUMERI Lungo, Maggi 6.86
Le triplette keniane Oltre a quelle di ieri, nei 3000 siepi maschili ad Atene 1997 e a Osaka 2007
EN PLEIN
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mente la strada alla Cherop, che con il piede destro le arpiona il sinistro. La Kiplagat inciampa, cade di ginocchia e si salva mettendo avanti le mani. Un ruzzolone rovinoso, a cui l’ultima vincitrice di New York reagisce alzandosi come se nulla fosse per andare a chiudere in 2h28’43" IPP
Il Kenya delle meraviglie fa il pieno con le donne
La maratona Il primo exploit prende forma poco dopo le 11. La Kiplagat, 31enne caporale di Polizia, mamma di due bimbi di 7 e di 3 anni, si impone in maratona reagendo alla grande a una clamorosa caduta che, a 4 km dal traguardo, potrebbe toglierla di mezzo. La gara, complici le condizioni difficili (ma non impossibili) per l’umidità, è alla moviola fino al 32o km. Poi è bagarre. Nel quartetto che si invola ci sono tre keniane (comprese Prisca Jeptoo e Sharon Cherop) e l’etiope Kebede, la prima a cedere. E’ sfida in famiglia, con la Kiplagat a guadagnar metri. Al penultimo rifornimento però, intorno al 38o km, la battistrada inciampa ma riparte come nulla fosse. Anzi, più forte di prima. Fino a fare la definitiva selezione. Il 2h28’43" finale dice poco, i parziali di 16’11" tra il 35o e il 40o km e l’1h11’57" nella seconda mezza sono molto significativi. «Ho temuto il peggio — ammet-
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Oggi alle 12.30 i 10.000 di Meucci FINALI. Donne. 10.000: 1. Cheruiyot (Ken) 30’48"98; 2. Kipyego (Ken) 30’50"04; 3. Masai (Ken) 30’53"59; 4. Cherono (Ken) 30’56"43; 5. Melkamu (Eti) 30’56"55; 6. Eshete (Bahr) 31’21"57; 7. Flanagan (Usa) 31’25"57; 8. Felix (Por) 31’37"03; 9. Rhines (Usa) 31’47"59; 10. Augusto (Por) 32’06"68. Maratona: 1. E. Kiplagat (Ken) 2h28’43"; 2. Jeptoo (Ken) 2h29’00"; 3. Cherop (Ken) 2h29’14"; 4. B. Bekele (Eti) 2h29’21"; 5. Akaba (Giap) 2h29’35"; 6. Xiaolin Zhu (Cina) 2h29’58"; 7. Andersson (Sve) 2h30’13"; 8. Jiali Wang (Cina) 2h30’25"; 9. Barros (Por) 2h30’29"; 10. Nakazato (Giap) 2h30’52". Coppa del Mondo: 1. Kenya; 2. Cina; 3. Etiopia; 4. Giappone. Qualificazioni. Uomini. 100. Batterie. I (-1.7): 1. Collins (St.K) 10"13; 2. Kimmons (Usa) 10"32. II (-1.7): 1. Dix (Usa) 10"25; 2. Aikines-Aryeetey (Gb) 10"28. III (-1.0): 1. Lemaitre (Fra) 10"14; 2. Gatlin (Usa) 10"31. IV (-1.3): 1. Blake (Giam) 10"12; 2. Vicaut (Fra) 10"25. V (-1.2): 1. Carter (Giam) 10"26. VI (-0.7): 1. Bolt (Giam) 10"10; 2. Chambers (Gb) 10"28. VII (-1.2): 1. Frater (Giam) 10"26. 800. Batterie. I: 1. Symmonds (Usa) 1’46"54. II: 1. Borzakovskiy (Rus) 1’46"14. III: 1. Kaki (Sud) 1’44"83; 2. Aman (Eti) 1’45"17; 3. Yego (Ken) 1’45"50. IV: 1. Rudisha (Ken) 1’46"29. Asta: 1. Borges (Cuba), Filippídis (Gre), Lavillenie (Fra), Mesnil (Fra), Starodubtsev (Rus) 5.65; 6. Da Silva (Bra), Mohr (Ger) 5.65; 8. Didenkow (Pol) 5.65; 12. Wojciechowski (Pol) 5.50 (q.); Hooker (Aus) n.m. (el.). Martello: 1. Murofushi (Giap) 78.56; 2. Kryvitski (Bie) 78.16; 3. Esser (Ger) 77.60; 4. Pars (Ung) 77.21; 5. Ziolkowski (Pol) 77.19; 7. Shayunou (Bie) 76.74; 8. VIZZONI 76.74. Decathlon (dopo 5 prove): 1. Eaton (Usa) 4446; 2. Hardee (Usa) 4393; 3. Kasyanov (Ucr) 4310. Donne. 400. Batterie. I: 1. N. Williams (Giam) 51"30; 2. Felix (Usa) 51"45; 4. MILANI 51"94 (q.). II: 1. Yefremova (Ucr) 51"35; 2. Kapachinskaya (Rus) 51"43. III: 1. Whyte (Giam) 51"38; 2. Krivoshapka (Rus) 51"52; 3. Pyhyda (Ucr) 51"67. IV: 1. Montsho (Bot) 50"95. V: 1. Richards (Usa) 51"37; 2. S. Williams (Giam) 51"66. 3000 sp. I: 1. Uslu (Tur) 9’24"06; 2. Ghribi (Tun) 9’24"56; 3. Njoroge (Ken) 9’24"95. II: 1. Assefa (Eti) 9’32"48. III: 1. Chemos Cheywa (Ken) 9’35"61. Lungo: 1. Maggi (Bra) 6.86 (+0.3); 2. Mironchyk (Bie) 6.80 (+0.3); 3. Reese (Usa) 6.79 (-0.3); 4. Klishina (Rus) 6.77 (0.0); 19. Pusterla (Svi) 6.34 (+0.5, el.). Disco: 1. Müller (Ger) 65.54; 2. Yanfeng Li (Cina) 64.44; 3. Barrios (Cuba) 63.80. PROGRAMMA (ora italiana). Seconda giornata. Ore 9.30: decathlon, giavellotto. Ore 11: 800 uomini, semifinali. Ore 11.15: lungo donne, finale. Ore 11.30: 100 U, semifinali. Ore 11.55: 400 D, semifinali (Milani). Ore 12.15: disco D, finale. Ore 12.30: 10.000 U (Meucci). 13.15: decathlon, 1500 (finale). Ore 13.45: 100 U, finale. 3ª giornata. Questa notte. Ore 3. Eptathlon, 100 hs (Doveri). Ore 3.10, disco U, qual. gr. A. Ore 3.40: 3000 sp U, batterie. Ore 4: eptathlon, alto (Doveri). Ore 4.30: 400 hs U, batterie. Ore 4.30: disco U, qual. gruppo B. Ore 5.20: 400 hs D, batterie (Gentili). IN TV Su RaiDue; ore 11.25, 13,35, 3. RaiSport 1: diretta ore 9.15 e 2.55. Su Eurosport: dir. 9.15, diff. 17.45 e 1.30, diretta ore 3.
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Il bomber Tucker: «A Roma sarò un leader» Capocannoniere in A con Teramo nel 2008 «Ma il primo obiettivo stavolta è lo scudetto» MARIO CANFORA ROMA
Il pezzo forte arriva alla fine, tra l’incredulità dei presenti. Clay Tucker, alla domanda se si fosse posto come obiettivo di vincere nuovamente la classifica dei cannonieri come fece con Teramo nel 2008 (21 punti a gara pur giocando fino a fine gennaio per poi passare al Khimki), se ne esce così: «A Roma il mio primo obiettivo è lo scudetto, poi se verrà anche la vittoria nei marcatori, tanto meglio».
Tucker quest’anno se la vedrà in tv per l’harakiri romano. «So tutto della squadra, conosco alla perfezione la situazione: ci sono tre giocatori nuovi, come nuovo è il tecnico: darò non solo l’apporto tecnico che tutti si aspettano, ma farò anche spogliatoio». Per il tipo di squadra che Lino Lardo dovrà allenare, non dovrà portare un ventello a partita, ma anche tanta difesa. «Tranquilli, non sono soltanto un tiratore nè un mangia-
«
In questa città sembra di muoversi in un museo. Ecco perché l’ho scelta
palloni — racconta —, Messina e Molin lo scorso anno nel Real mi spedivano sempre sul tiratore avversario più pericoloso. Perché sono andato via da Madrid? Per una legge non scritta, chi non vince lì è destinato a fare le valigie. Potevo dare qualcosa di più, ed è questa pure una delle ragioni per cui ho scelto Roma. Qui sono sicuro di disputare una grande annata per riscattare quella di Madrid dove non va dimenticato che ho comunque raggiunto le Final Four di Eurolega e la semifinale in campionato». Golf A Teramo, lo descrivono come un ragazzo molto tranquillo, senza grilli per la testa. A Roma avrà modo di conoscere ancora meglio la città ma soprattutto di giocare a golf, la sua grande passione. Una puntata sui campi dell’Olgiata, insomma, è scontata. Intanto, la preparazione romana al Palatiziano (col parquet consumato e anche molto sporco) prosegue con i tre effettivi a disposizione di Lardo in attesa dei sei (Dasic, Gordic, Djedovic, Slokar, Maestranzi e Datome) impegnati all’Europeo: oltre al neo arrivato Tucker ci sono il capitano Tonolli e Crosariol più tutta una serie di giovani e meno giovani (come Joe Smith e Michele Cardinali) che si allenano e tengono in forma con la speranza di trovare al più presto un ingaggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Passeggiate Proprio così, non
abbiamo capito male. Vuole lo scudetto. Probabile che tra un po’ si faccia tutt’altra idea, fatto sta che la grinta è quella giusta. «Potevo andare in tante squadre di Eurolega — racconta — ma quando lasciai Teramo mi ripromisi di tornare a giocare in Italia. Farlo a Roma è motivo di orgoglio». E lo si capisce quando, parlandone, si fa scappare un sorriso grande così. Gli ricordiamo le sue passeggiate nella Capitale, ai tempi di Teramo. «All’Università feci uno studio su quale fosse al mondo la città da visitare al meglio — continua —: individuai Roma, la conobbi a fondo sui libri. E non mi sono sbagliato, solo passeggiando qui sembra di muoversi in un museo. Capito perché l’ho scelta?». Harakiri Un gesto d’amore,
quindi. Che dovrà però portare frutti in campionato e solo in quello, visto che l’Eurolega
MERCOLEDI’ L’EUROPEO
Azzurri in Lituania Solo oggi il c.t. decide se in 12 o 13 La Nazionale di Simone Pianigiani parte oggi per Siauliai, dove mercoledì debutta all’Europeo con la Serbia. Solo stamane il c.t. deciderà se portare 12 o 13 giocatori. La probabile esclusione di Vitali è legata alla forma di Mordente, che non si allena in gruppo da una settimana essendo stato vicino alla compagna che ha partorito nei giorni scorsi. Pianigiani ha tempo sino alla vigilia per presentare alla Fiba la lista dei 12 giocatori. BOLOGNA Per l’esterno che le manca, la Virtus pensa a Jermaine Taylor, 24 anni, 193 cm, l’anno scorso 7,1 punti ai Kings: sorpassato Thornton.
Clay Tucker, 31 anni, guardia, qui al tiro nella scorsa stagione con la maglia del Real Madrid CIAMILLO
Crittenton spara e uccide la persona sbagliata Javaris Crittenton, ex guardia dei Washington Wizards, è ricercato dalla Fbi per omicidio. L’ex prima scelta dei Los Angeles Lakers, che lo chiamarono con il numero 19 nel draft 2007, è accusato di avere ucciso a colpi di pistola una donna lo scorso 19 agosto ad Atlanta. Crittenton avrebbe però tragicamente colpito la persona sbagliata, visto che il giocatore, secondo quanto ha spiegato la polizia, intendeva sparare all’uomo che lo ha derubato di alcuni gioielli lo scorso aprile, finendo però col colpire la 22enne Jullian Jones, madre di quattro bambini, che camminava lì accanto con un gruppo di amici. «Secondo le prime rilevazioni — ha infatti confermato il maggiore Keith Meadows all’Atlanta Journal Con-
stitution — pare che il signor Crittenton, una volta individuato il presunto colpevole del furto, abbia deciso di farsi giustizia da solo, mentre la signora Jones ha avuto solo la sfortuna di trovarsi su quel marciapiede nello stesso momento». La donna è stata colpita all’anca da un proiettile ed è morta poco dopo il ricovero in ospedale. Sospetti Inizialmente i sospet-
ti si erano accentrati su un cugino del giocatore, poiché era stata identificata, parcheggiata vicino al luogo della sparatoria, un’auto noleggiata da Crittenton per il parente, ma la successiva investigazione ha invece confermato che a premere il grilletto è stato proprio Javaris, dal finestrino di un fuoristrada (Chevy Tahoe). L’ex giocatore di Georgia Tech al momento è ricercato e pare che si trovi nella zona di Los
Javaris Crittenton, 23 anni AFP
L’ex dei Wizards mirava l’uomo che lo aveva derubato: ha colpito una passante
Paola Cardullo, 29 anni, con il gesso che dovrà tenere per 3/4 settimane
Cardullo: «Recupero quasi impossibile Ho 4 viti nella mano» DAL NOSTRO INVIATO
VALERIA BENEDETTI MACAO (Cina)
Una notte di sonno in più non migliora le prospettive. Ma Paola Cardullo non è certo una abituata a lagnarsi. La mano destra raddoppiata da gesso e fasciatura, assiste all’ultima gara dell’Italia che batte (finalmente) la Cina al tie break e finisce questo Grand Prix al settimo posto. Miraggio Europeo La presenza
del libero azzurro in campo il 23 settembre con la Croazia è quasi esclusa: «Hanno parlato di 3-4 settimane di gesso — spiega Paola — quindi la vedo molto difficile. È stata solo sfortuna. Mi sono scontrata con Francesca (Piccinini, ndr) e ho sentito le dita piegarsi indietro. Poi con la fasciatura sentivo dolore ma pensavo fosse solo la botta. Nel dopo partita ci siamo resi conto che non era così. C’è una frattura scomposta, mi hanno fissato l’osso con quattro viti e ora bisogna aspettare». Paola non perde la speranza: «In Italia vedremo quanto ci mette a saldarsi l’osso, dipende tutto da quello. Aspettiamo, se c’è una minima speranza valuteremo». La fortuna ha parecchi debiti con Paola che ha subito diversi infortuni sempre in prossimità di grandi impegni della Nazio-
nale, l’ultimo l’anno scorso prima del Mondiale quando si rese protagonista di un recupero lampo. Paola rimarrà vicino alla squadra, magari dispensando consigli a chi dovrà sostituirla nel ruolo (Merlo o Leonardi): «Voglio stare vicino alle mie compagne e dare comunque il mio aiuto». Finale con vittoria Con il succes-
so di ieri intanto l’Italia ha almeno evitato di finire ultima la Final Eight che domani, nella finale Brasile-Stati Uniti assegnerà il titolo 2011. Le azzurre rientreranno domani in Italia e si ritroveranno sabato a Vicenza per iniziare l’ultima parte della preparazione in previsione dell’Europeo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Italia-Cina 3-2 (25-13, 14-25, 22-25, 25-16, 15-10) ITALIA Lo Bianco 4, bosetti 13, Anzanello 12, Gioli 23, Piccinini 14, Crisanti 8; Leonardi (L), Barcellini 1, Garzaro. N.e. Ferretti, Guiggi. All. Barbolini. CINA Yang j.J. 11, Yang J. 7, Wang Y. 20, Ma Y.W. 1, Wei Q.I. 3, Hui R.Q. 11; Shan D. (L), Xu Y.L. 10, Chen L. N.e. Mi Y., Qiu Y.N., Fan L.L. All. Yu J. ARBITRI Hafez (Egi) e Rodriguez (Spa). NOTE Durata set: 19’, 21’, 25’, 20’, 15’; totale 100’. Italia: b.s. 6, v. 7, m. 13, s.l. 4, e. 26. Cina: b.s. 7, v. 5, m. 8, s.l. 9, e. 26. Risultati Ieri: Finale 7o posto Italia-Cina 3-2; finale 5o Giappone-Thailandia 3-0 (25-14, 25-23, 25-23). Semifinali: Serbia-Stati Uniti 0-3 (22-25, 20-25, 21-25), Brasile-Russia 3-0 (26-24, 25-17, 25-23). Domani: finale 3o Russia-Serbia, finale 1o Brasile-Stati Uniti.
UOMINI MEMORIAL WAGNER
NBA NEL 2010 FU PROTAGONISTA DEL «DUELLO» IN SPOGLIATOIO CON ARENAS
MASSIMO ORIANI
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Angeles. «Speriamo che si costituisca al più presto» ha aggiunto Meadows. Crittenton l’anno scorso, dopo 5 partite in Cina ai Zhejiang Lions ha finito la stagione in D-League. La sua carriera pro’ è stata sin qui molto deludente: in tre stagioni con Lakers, Grizzlies e Wizards ha avuto una media di 5.3 punti a partita con un massimo di 23 contro i Knicks nell’aprile 2008. Precedente Il suo unico momento di fama era arrivato per motivi sbagliati: nel gennaio 2010 era stato infatti sospeso dal commissioner Stern per il resto della stagione per aver portato un revolver nello spogliatoio dei Wizards per «regolare» un debito di gioco con il compagno di squadra Gilbert Arenas (a sua volta fermato dalla lega). Pare che i due si fossero puntati le pistole addosso prima dell’intervento dei compagni di squadra che riuscirono a calmarli. Per quel crimine, Javaris fu condannato con sospensione condizionale della pena. Stavolta rischia invece parecchi anni di galera. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’Italia convince: battuta la Polonia Parodi c’è e si rivede pure Zaytsev (a.a.) Ancora una convincente affermazione per l’Italia maschile, al Memorial Wagner di Katowice, in Polonia. Ieri gli azzurri hanno piegato i padroni di casa dell’ex c.t. azzurro Andrea Anastasi per 3 1. E si tratta della seconda vittoria dei nostri a casa dei polacchi, dopo il 3 0 già rifilato loro nelle finali di World League, lo scorso luglio a Danzica. Ieri Mauro Berruto è partito con sei settimi della formazione che venerdì aveva battuto la Russia, unico cambio Birarelli al posto di Buti. Oltre al successo, tra le note positive ci sono la permanenza in campo di Simone Parodi, entrato sul 16 pari del terzo set e rimasto fino a mettere a terra il match ball, e il rientro anche di Ivan Zaytsev, dopo l’infortunio alla caviglia destra per il quale si era addirittura temuto che dovesse rinunciare all’Europeo, pericolo ormai scongiurato. Azzurri partiti benissimo, con un ottimo Lasko e un muro molto efficace, tanto da lasciare i polacchi a 15 nel 1˚ set. Nel 2˚ i nostri hanno accusato un break
pesante dal 5 6 al 5 12. Compromesso il parziale, l’Italia nel terzo è tornata a convincere, I muri di Parodi e Savani hanno propiziato il break che ha deciso il terzo set. Quindi, nel 4˚, un contrattacco di Lasko ha scavato il vantaggio cruciale. Oggi si chiude con la Repubblica Ceca. POLONIA-ITALIA 1-3 (15-25, 25-13, 23-25, 21-25) POLONIA: Nowakowski 14, Gruzska 6, Kosok 15, Kurek 15, Zygadlo 5, Kubiak 8: Ignaczak (L). Jarosz, Drzyzga, Swiderski, Ruciak, Mozdzonek. All.Anastasi ITALIA: Travica 6, Maruotti 4, Mastrangelo 7, Lasko 18, Savani 10, Birarelli 8; Giovi (L). Parodi 5, Boninfante, Sabbi 2, Zaytsev. N.e: Barone. All.Berruto NOTE Durata Set: 23’, 22’, 27’, 26’; tot. 98’. Polonia: b.s. 9; v. 3, m. 9, e. 27. Italia: b.s. 17, v. 3, m. 12, e. 26. Ieri: Russia R.Ceca 3 0 (25 17, 25 18, 25 14); Polonia Italia 1 3. Oggi: 14.30 Italia R.Ceca; Polonia Russia. Classifica: Italia 5; Russia 4; R.Ceca 3; Polonia 0.
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CANOTTAGGIO IL VIA IN SLOVENIA
JUDO
Un’Italia leggera va a caccia di podi mondiali Le nostre carte migliori sono quattro senza e doppio pl: «Paura di nessuno» RICCARDO CRIVELLI
Prendiamola con leggerezza. All’ombra del castello di Bled, in Slovenia, uno dei campi di regata più suggestivi del mondo, l’Italia si presenta ai Mondiali che qualificano per i Giochi con buone ambizioni, qualche incognita e due certezze: il 4 senza pl e il doppio pl. Se Lucerna come sempre non ha mentito, i secondi posti in
Coppa del Mondo di luglio certificano che sono queste le barche azzurre da mandare in missione per provare ad aprire il forziere delle medaglie tra i pericolosissimi predoni di una concorrenza sempre più ostica. Le regate del 4 senza, per esempio, saranno una tonnara: «Ci sono almeno 11 equipaggi in grado di arrivare a podio — analizza il capovoga lecchese Goretti, scuola Moto Guzzi, una garanzia — perciò non si potrà
MONDIALI A PARIGI
Fenomenale Riner: vince il quinto oro E’ record Il 4 senza pl: da destra, Martino Goretti, 25, Marcello Miani, 27, Andrea Caianiello, 23 e Daniele Danesin, 25 FIC
sbagliare nulla: ma noi non abbiamo paura di nessuno». Con Miani e Caianiello a far da motore a centrobarca, il prodiere Danesin si sente sereno: «Siamo un bel quartetto, nel raduno abbiamo perfezionato l’assieme, ora dobbiamo solo rimanere tranquilli e concentrati». Giganti Il peso di un argento da
difendere con i denti certo non opprime due talentuose lenze come Luini e Bertini, il doppio
leggero azzurro che deve continuare a tenere alta una tradizione di fasti luminosissimi. Bertini, toscano senza peli sulla lingua, ci crede: «Non vedo giganti attorno a noi, il lavoro di queste settimane ci è servito per abbassare i tempi di 2" e metterci al livello dei più forti». Chiuso il cerchio? Chissà, magari il 2 senza pesante di Carboncini e Mornati si esalterà nella battaglia e la coppia, recuperato Galtarossa e nonostante l’assetto varia-
Italia a zero: arriva tecnico giapponese
bile (Raineri è appena sceso dal quadruplo per il doppio, con Perino sulla barca lunga), riscoprirà antichi sapori come l’anno scorso. Per gli uomini, si qualificano all’Olimpiade le prime 11 barche di tutte le prove e le prime 7 dell’otto. Per le donne le prime 9 barche del singolo, le prime 8 del 2 senza, del doppio e del doppio pl, le prime 7 del 4 di coppia e le prime 5 dell’otto. Buon viaggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il francese Teddy Riner, 22 anni EPA
(r.c.) Al museo del judo la Francia espone la sua meraviglia. Sono venuti in 10.000, gente comune e vip di ogni sorta, per Teddy Riner, la statua della Guadalupa emigrato a Parigi a 5 anni e diventato in fretta, dopo aver provato con basket e calcio, un’inarrestabile macchina perfetta sul tatami. E lui li ripaga con una giornata leggendaria: non solo oro nei +100 kg, il 5o a un Mondiale, record che impressiona perché arriva a 22 anni, ma lezione di tecnica da enciclopedia, con 6 ippon su 6 e uno più ricercato dell’altro, come lo splendido o-soto gari in semifinale su Kim dopo 44". Paragoni Alto 2.04 per 130 kg
ma con una felina rapidità di esecuzione, Riner sta già riscrivendo la storia e non solo perché adesso, tra sponsor e stipendio del club, viaggia oltre i 500.000 euro di guadagni all’anno. Ovvio che in patria cominci a prendere corpo il paragone con il fenomenale Douillet, pure lui dominatore nei supermassimi: ma a Teddy manca ancora l’oro olimpico (fu bronzo, da favorito, a Pechino). Con lui e una squadra femminile formidabile, la Francia incamera 4 ori, uno in meno del Giappone, che scende dai 23 podi di Tokyo ai 15 di Parigi, in un medagliere con 23 nazioni e senza l’Italia. Contromosse italiane Assente
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Verde, l’unico nostro atleta da podio, sono emersi i limiti di un gruppo che vale più dei disastrosi risultati di questi giorni. Per il d.t. Mariani paghiamo «carenze tattiche, spesso abbiamo perso per le penalità», però in un judo diventato molto di posizione e difficile da interpretare perché consente meno prese, l’Italia è stata deficitaria nella tecnica, cioè nella capacità di uscire da situazioni complicate con il colpo da ippon. Per questo, fino all’Olimpiade, è stato assunto Ryosuke Machida, coach giapponese della Polizia (una delle tre scuole guida del Sol Levante), proprio per il lavoro sui dettagli tecnici. Intanto, attraverso i tornei, cercheremo di prenderci quei Giochi che i Mondiali hanno un po’ allontanato. RISULTATI Uomini, 100 kg: Khaybulaev (Rus) b. Rakov (Kaz) 100/000; 3˚ p.: Tsirekidze (Geo) b. Darwish (Egi) 010/000; Krpalek (Cec) b. Van der Geest (Bel) 010/001. +100: Riner (Fra) b. Toelzer (Ger) 100/000; 3˚ p.: Mikhaylin (Rus) b. Brayson (Cuba) 011/010; Kim Sung-Min (S.Cor.) b. Rodaki (Iran) 110/001. Donne, +78: Tong (Cina) b. Qin (Cina) 101/000; 3˚ p.: Sugimoto (Giap) b. Tachimoto (Giap) 001/000; Ivaschenko (Rus) b. Ortiz (Cuba) 101/000. Italiane: Cutro-Kelly (Usa) b. TANGORRE 100/001
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Tennis KNAPP E OPRANDI ALL’US OPEN
Schiavone eliminata Davis: Gonzalez c’è C’è voluta la numero uno al mondo, la danese Caroline Wozniacki, per negare a Francesca Schiavone la finale sul cemento di New Haven, ultimo torneo di avvicinamento all’Us Open. La Wozniacki ha vinto 7-6 (2) 6-3 in un’ora e 48 minuti, girando l’incontro sul finire del 1˚ set, quando la 31enne milanese ha avuto il servizio sul 5-4 e poi la palla break per andare 6-5 e servire per il set. Nel 2˚ set la numero 1 del ranking ha piazzato il break sul 5-3. Ieri la Wozniacki ha poi vinto 6-4 6-1 la finale (a lungo sospesa per pioggia) contro la ceca Petra Cetkovska. Sempre a New Haven, Sara Errani e Roberta Vinci hanno perso la finale di doppio 7-5 6-2 da Chia-Jung (Tai) e Govortsova (Bie).
liane Schiavone, Vinci, Pennetta, Errani e Brianti (che ieri a Dallas ha vinto il doppio in coppia con la rumena Cirstea, 7-5 6-3 sulle francesi Cornet e Parmentier). Nel 3˚ turno delle qualificazioni, la Knapp ha battuto Larcher De Brito (Por) 4-6 6-2 7-6(1), e sfiderà Medina Garrigues. La Oprandi ha superato 6-3 6-2 Edina Gallovits-Hall (Rom) e se la vedrà con Oudin (Usa). RISULTATI Donne. A New Haven (Usa, 618.000 $, cemento), finale: Wozniacki (Dan) b. Cetkovska (R.Cec) 6-4 6-1. Sem.: Wozniacki (Dan) b. SCHIAVONE 7-6(2) 6-3. A Dallas (Usa, 220.000 $, cem.), sem.: Rezai (Fra) b. Kerber (Ger) 6-2 3-6 7-5; Lisicki (Ger) b. Begu (Rom) 6-0 6-1. Uomini. A Winston Salem (Usa, 553.125 $, cem.), finale: Isner (Usa) b. Benneteau (Fra) 4-6 6-3 6-4. Sem.: Benneteau (Fra) b. Haase (Ola) 3-6 7-6(7) 7-6(6).
Davis «Mano di pietra», Fer-
nando Gonzalez, ex 5 al mondo, fermo l'anno scorso per problemi al ginocchio, ha deciso: ci sarà come singolarista il 16-18/9 a Santiago contro l’Italia allo spareggio per il tabellone del Gruppo Mondiale 2012, con Capdeville (singolo) e Massu (doppio). Us Open Mentre l’uragano Ire-
ne ha fatto decidere lo slittamento dell’inizio delle gare dalle 11 alle 13, Karin Knapp e Romina Oprandi hanno conquistato un posto nel tabellone principale dell’US Open, al via domani a New York, aggiungendosi così alle altre ita-
Golf IN SCOZIA
Francesca Schiavone, 31 anni AP
Baseball SERIE SCUDETTO SUL 2-0
Altro colpo Nettuno a casa di San Marino MAURIZIO CALDARELLI SAN MARINO
Il Nettuno vede lo scudetto dopo aver fatto il pieno nelle prime due sfide delle Italian Series al «Serravalle» di San Marino. I laziali, dopo il successo agli extrainning di gara-1, hanno fatto il bis in una gara dominata con un attacco devastante che non ha perdonato niente ai pitcher T&A con 16bv e ha difeso il vantaggio con un Richetti ottimo per 7 riprese. Il Nettuno, che avrà a disposizione tre partite casalinghe per chiudere nel prossimo weekend, ha costruito la seconda vittoria sfruttando una partenza non felice di Granados. La squadra di Bagialemani è volata sul 2-0, con le valide di Caradonna, Camilo (doppio) e Rosario, prima di confezionare il terzo punto sul doppio di Ambrosino e il singolo di «Speedy» Caradonna. I Titani (privi di Granato) hanno provato a riaprire i giochi al 3˚ con Avagnina, Vasquez e Chapelli, ma Richetti ha ripreso il controllo della gara. E poi Nettuno ha ripreso le distanze col singolo di Ambrosino e il doppio di Caradonna. Lo stesso Caradonna ha quindi ha battuto un triplo sul rilievo Martignoni, prima di segnare sulla hit di Retrosi, che all’8˚ inning ha anche battuto a casa i due punti che hanno chiuso il confronto che vale il 2-0 e potrebbe quindi cambiare la serie.
SAN MARINO-NETTUNO 3-10 NETTUNO: Caradonna 4 (4/5), Retrosi 8 (2/3), Camilo bd (1/5), Mazzanti 5 (1/5), Rosario 6 (1/5), K.Ramos 2 (1/5), Sparagna 9 (2/5), R. Imperiali 3 (1/4), Ambrosino 7 (3/4). SAN MARINO: Avagnina 7 (2/5), Pantaleoni 5 (0/4), Duran 8 (0/5), J.Ramos bd (3/4), Vasquez 6 (3/5), Chapelli 3 (1/5), F. Imperiali 4 (1/4), Suardi 9 (1/4), Albanese 2 (0/2)(Reginato 0/1). PUNTI: Nettuno 210.102.022: 10 (16bv-3e); San Marino 002.000.001: 2(10-0). LANCIATORI: Granados (p.) 5.2rl-6so-2bb-8bv, Martignoni 2.1-0-0-5, Palanzo 0.2-0-0-3, Stahely 0.1-1-0-0; Richetti (v.) 7-1-2-7, Pezzullo 2-0-0-4. NOTE: triplo Caradonna; doppi Suardi, Ambrosino, Camilo, Caradonna, Mazzanti, Sparagna, F. Imperiali. ITALIAN BASEBALL SERIES. San Marino-Nettuno 0-2 (11-12 al 12˚, 3-10). Serie: 1-2-3/9 a Nettuno; 9-10/9, se necessario, a San Marino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Mirco Caradonna (19), ieri 4 su 5
Sfortuna Azzurra Ma resta seconda (r.ra.) A Cartagena si è disputata la regata costiera (1,5 punti) del Trofeo Regione Murcia, 4a tappa dell’Audi MedCup. Vittoria di Quantum Racing (Usa) davanti a Bribon (Spa) e All4One (Fra-Ger). Grande sfortuna per Azzurra che a poche centinaia di metri dall’arrivo, con la vittoria in tasca, ha rotto la drizza della randa e si è dovuta accontentare del 4˚ posto. «Daremo battaglia — ha affermato il tattico Checco Bruni —, lotteremo fino alla fine e non intendiamo farci abbattere da questi colpi di sfortuna. Dopo 30 miglia è stato brutto rischiare il ritiro a pochi metri dalla fine». L’equipaggio dello Yacht Club Costa Smeralda resta saldo al 2˚ posto in classifica a 5 punti di distacco da Bribon. Soto 40: Ngoni resta 1˚. Oggi si chiude con gli ultimi due bastoni, partenza ore 13.
Beach volley Ottimo 5˚ posto per Lupo-Nicolai (c.f.) Ottimo quinto posto per Paolo Nicolai e Daniele Lupo, loro miglior piazzamento di sempre insieme, allo Swatch World Tour dell’Aja (Ola). Risultato molto importante in funzione del ranking mondiale, le cui prime 16 coppie si qualificano per l’Olimpiade (altri 4 posti attraverso la Continental Cup). Eppure resta anche un po’ di rimpianto, perché ieri mattina i 2 azzurri hanno battuto 2-1 (9-21, 21-11, 15-13) i polacchi Fijalek-Prudel, testa di serie n.1. Poi però, nel turno che valeva l’accesso alla semifinale, hanno ceduto 0-2 (16-21, 18-21) ai cechi Benes-Kubala.
Boxe SIGNANI (r.g.) Tutto esaurito nella piazza Andrea Costa di Cesenatico (Forlì) per la serata allestita dalla Cavallari Boxe. Il campione italiano medi, beniamino di casa, Matteo Signani (13-3-2) domina lo sfidante Lorenzo Cosseddu (27-6-5) sui 10 round, anticipando e colpendo con rapidità e precisione, ora punta alla cintura UE. Nei piuma, Alberto Servidei (31-0-2) batte Richard Szebeledi (Ung. 11-16) e Nicola Cipolletta (7) si impone su Salvatore Costarelli (6-4), entrambi su 6 riprese.
WBA (r.g.) Doppio mondiale WBA a Donetsk (Ucr). Il beniamino di casa Vyacheslav Senchenko (32) mantiene la cintura welter, battendo Marco Avendaño (Ven. 30-8-1) per ferita al 6˚ t. Per il vacante scettro supermedi, il mancino Karoly Balzsay (Ung. 23-3) supera il locale Stanislav Kashtanov (28-1) ai punti, unanime. VOTA VALUEV (r.g.) Il gigante russo Nikolai Valuev (50-2-0) alto 213 cm, il più alto campione del mondo dei massimi (2005-2009), fermo da 21 mesi, ha detto di voler intraprendere la carriera politica nel partito di Putin. Punta alla carica di governatore di Kemerovo, in Siberia.
Johnnie Walker Australia, Tri Nations dopo 10 anni Gagli ora è 8˚ All Blacks a terra: «Qualcuno pagherà»
Vela IERI HA CHIUSO QUARTA
LIDDI 28 Alex Liddi batte il 28˚ fuoricampo stagionale, al 3˚ inning, a casa dei Colorado Springs Sky Sox (Colorado), nella vittoria 12-10 maturata all’11˚ inning dei suoi Tacoma Rainiers (Seattle). L’azzurro ha chiuso a 2 su 7, con 2 punti battuti a casa. Con cui arriva a 99 in stagione, 5˚ di tutta la Pacific Coast League a -6 dal capolista LaHair (Iowa). Nella classifica dei fuoricampo Liddi è 3˚, a -8 da LaHair.
SERVODEO (r.g.) Il manager Sergio Cavallari ha concluso per l'ex campione europeo Alberto Servidei (31-0-2), la sfida al mondiale piuma IBF, fissata per il 18 novembre sul ring di Sydney (Aus) contro il locale Billy Dibb (32-1-1nc). Titolo conquistato il 29 luglio , alla prima difesa. Cavallari spiega: «Abbiamo tentato di allestire il match in Italia, ma la richiesta del campione era proibitiva per le nostre possibilità. Servidei ha accettato la trasferta, convinto di poter compiere la grande impresa. Opportunità che merita dopo dodici anni di professionismo ad alto livello».
Rugby 25-20 NELL’ULTIMO TEST PRIMA DEL MONDIALE
Chiudendo il terzo giro con 72 colpi (un birdie, un bogey), Lorenzo Gagli resta a -7 sul par (69 68 72) scende dal secondo all’ottavo posto del Johnnie Walker a Gleneagles, in Scozia (European Tour; par 72, mont. 1.600.000 e). Risale Edoardo Molinari: è 29˚ con -3 (74 70 69) grazie ai 5 birdie (2 bogey di ieri). Francesco Molinari è 58˚ a +2 (70 74 74): ieri due bogey. In testa Garrido (Spa) e Foster (Ing) a -11. Oggi 4˚ giro su Sky Sport 2 dalle 14.
Baseball
GRASSELLINI (i.m.) A Erfurt (Ger) il peso medio Gianmario Grassellini (19-5-2) perde per kot 8 contro l'imbattuto austriaco di origine spagnola Marcos Nader (12).
Equitazione Europei di completo Italia per ora sesta
Ippica COMMANDER: 1’08"8
Cade l’europeo di Varenne Non sarà grave, ma ne avrebbero volentieri fatto a meno. Gli All Blacks approcciano il Mondiale casalingo, al via il 9 settembre contro Tonga, sulla scia di due sconfitte. Dopo il k.o. di Port Elizabeth contro il Sudafrica, ieri a Brisbane è arrivato il 25-20 per l’Australia (nella foto REUTERS, la festa) nella «finale» del Tri Nations. I Wallabies, pur senza O’Connor — ha pagato l’assenza non giustificata a una sessione fotografica in settimana — sollevano il trofeo per la terza volta, la prima dal 2001. A differenza di quanto successo contro gli Springboks, ieri la Nuova Zelanda schierava il XV titolare, eppure nel primo tempo è andata sotto 20-3, soffrendo gli spunti di Genia e Cooper e la fisicità di Samo, devastante n.8 al rientro dopo 7 anni. Nella ripresa gli All Blacks hanno ricucito fino al 20-20, ma la meta di Beale al 61’ e un ultimo quarto di barricate hanno concesso ai Wallabies la vittoria. «Hanno avuto più voglia di noi — ha detto il c.t. neozelandese Henry, alle prese anche con gli in-
fortuni del n.8 Read e del flanker Thomson —. Qualcuno si pentirà di non aver sfruttato l’occasione di questa notte». Irlanda giù L’Irlanda va al Mon-
diale sull’onda di quattro sconfitte di fila. Ieri a Dublino, i Verdi — avversari dell’Italia nel girone C — vengono battuti dall’Inghilterra 9-20 e patiscono l’infortunio del flanker David Wallace (ginocchio, Mondiale addio). Partita intensa e molto fallosa (12 calci contro all’Inghilterra in un tempo), segnata dal predominio inglese in mischia. Seconda meta in due partite per Manu Tuilagi. si.ba. Australia-Nuova Zelanda 25-20 (p.t. 20-3). Per l’Australia mete di Genia, Samo, Beale; 2 c.p. e 2 tr. Cooper. Per la Nuova Zelanda mete di Carter e Nonu, 2 c.p. e 2 tr. Carter. Classifica: Australia 13; Nuova Zelanda 10; Sudafrica 4. Irlanda-Inghilterra 9-20 (p.t. 9-13). Per l’Irlanda 3 c.p. O’Gara. Per l’Inghilterra mete Tuilagi e D. Armitage; 2 c.p., e tr. Wilkinson. RUSSIA K.O. In un test in Inghilterra, Gloucester-Russia 47-7. I russi, al primo Mondiale, saranno nel girone dell’Italia.
Varennine a due facce. Se da un lato il quarto di Lisa America in Svezia nel Sundsvall Open Trot (m 2140) vinto da Joke Face (E. Adielsson) non è stato certo entusiasmante, dall’altra il secondo di Lana del Rio a Cagnes è stato strepitoso. L’allieva di Santo Mollo (che rientrava da quasi 4 mesi) ha corso da protagonista (in testa dopo 200 metri) un GP Conseil General (m 1609) storico, vinto da un missile di nome Commander Crowe (Ch. Martens, foto FORNI). Lo svedese allenato da Souloy lo ha dominato senza mai vedere la corda in 1.08.8, ovvero al record delle piste europee battendo nientemeno che l’1.09.3 di Varenne a Mikkeli 2002. Lana, 2ª in 1.09.1, ha eguagliato l’assoluto italiano del suo illustre papà. APRE SAN SIRO Oggi riapre San Siro galoppo (inizio alle 15.30) con la presenza del Derbywinner Crackerjack King nel Castellini (m 2200)
Peccato, Italia: la 2a giornata dell’Europeo di completo ci fa scendere dal podio. La prova di cross country non è andata bene: dalla 3a posizione che occupavamo dopo la prova di dressage scendiamo alla 6a. Male Susanna Bordone, che dal 17˚ posto individuale è precipitata al 47˚, mentre Stefano Brecciaroli è ottavo. Germania sempre leader sulla Gran Bretagna, però ora 3a è la Francia che precede Svezia, Irlanda e Italia. Nella classifica individuale sempre leader la tedesca Ingrid Klimke. Miglior azzurro dopo Brecciaroli è Luisa Palli, al 25˚ posto, ma la Palli non gareggia per la squadra. Oggi chiusura con la prova di salto ostacoli, preceduta dalla visita veterinaria.
Golf FEDEX CUP Dustin Johnson ha vinto il Barclays Classic di Edison (New Jersey), 1˚ dei 4 tornei della FedEx Cup, accorciato di un giro per l’arrivo dell’uragano Irene: per lo statunitense un -19 (66 63 65), due colpi in meno di Kuchar (63 65 68).
Hockey prato
QUINTÉ VENERDI A Cesena comb. 3-8-2-12-5. Quinté: n.v. Quarté: e 12.954,62. Tris: e 1.806,09. CAMPIONATO GUIDATORI Stasera a Montegiorgio la finale del campionato guidatori. Dieci i driver in lizza: Andreghetti, L. Baldi, Bellei, Buzzitta, Esper, R. Gallucci, Minnucci, Santo Mollo, Vp Dell’Annunaziata, R. Vecchione.
Lotta BRONZO CADETTO A Szombathely (Ung), ai Mondiali Cadetti, bronzo nei 49 kg per la napoletana Assunta Persico: 3-1 4-3 nella finalina su Muradzada (Aze). LUTTO Si è spento venerdì a Modena a Faenza Giuseppe Marcucci, 75 anni, azzurro di greco romana a Roma 1960.
Nuoto SPOFFORTH INFORTUNATA (al.f.) La britannica Gemma Spofforth, iridata nei 100 dorso a Roma 2009 e primatista mondiale, si è fratturata il naso e un dito del piede per una caduta dalla bicicletta. Le sono stati applicati 15 punti di sutura. DORSISTI SENSIBILI (al.f.) Il dorsista azzurro Mirco Di Tora ha partecipato alla 12 ore di nuoto ieri a Ferrara per raccogliere fondi per la sclerosi multipla. Anche Markus Rogan (Aus) protagonista per beneficenza della traversata del Danubio. CIELO E PEREIRA (al.f.) Il mistista Thiago Pereira si allenerà con Cesar Cielo a Rio de Janeiro entrando a far parte del progetto Pro 2016 lanciato dall’iridato dei 50 sl e farfalla. Entrambi, ai campionati brasiliani al via domani a Belo Horizonte, saranno seguiti da Albertinho.
Pallapugno SERIE A (c.f.) Completata in serie A la 5a e ultima di andata della poule scudetto. Risultati: Pro Paschese-Alta Langa 11-2, Canalese-Subalcuneo 4-11, Monferrina-Albese 4-11. Classifica: Subalcuneo 28; Canalese 27; Albese 19; Alta Langa 18; Pro Paschese 17; Monferrina 12. Nel 1˚ turno di ritorno playout: Monticellese-San Biagio Mondovì 6-11, Don Dagnino Andora-San Leonardo Imperia 11-4, Castagnolese-V.Langhe Dogliani (oggi).
Pallavolo PER MATERA (f.t.) La Master Group Matera (A2 donne) ingaggia Ivana Popovic, opposto serbo e la schiacciatrice polacca Magdalena Tekiel. AMICI (an.me.) A Verona la Marmi Lanza ha perso 1-3 con Segrate. La Ngm Santa Croce ha battuto a domicilio in amichevole per 3-1 la Gherardi Città di Castello.
Pesca sportiva MONDIALI AL VIA (f.cal) Questo pomeriggio (ore 16,30) all’ippodromo Visarno nel Parco delle Cascine a Firenze cerimonia di apertura dei campionati del mondo di pesca sportiva, in programma fino a domenica prossima. Sfileranno le delegazioni delle 56 nazioni partecipanti in rappresentanza di 2500 atleti di 134 federazioni, con 1100 tecnici e accompagnatori, 1500 commissari e giudici su 23 campi di gara in 14 capoluoghi (Ferrara, Firenze, R. Emilia, Pisa, Perugia, Viterbo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Genova, Roma, Grosseto, Bolzano, Arezzo). Emesso un francobollo ordinario dedicato.
Rugby AZZURRINI A Città del Capo, la selezione dell’Accademia di Tirrenia under 20 è stata sconfitta 15-11 dall’University of Cape Town. Meta di Nostran, due calci di Fontanesi. Tra gli under 18, a Béziers (Fra), Francia-Italia 26-6. Per gli azzurrini due calci di Buscema. TREVISO A LEZIONE A Londra, Wasps-Treviso 54-11 (p.t. 21-6) nell’ultimo test prima dell'inizio della Celtic League. Per Treviso meta di De Jager allo scadere, due c.p. di De Waal in apertura. GIAZZON AGLI AIRONI (i.m.) Gli Aironi prendono come permit player Davide Giazzon del Rovigo per sostituire Carlo Festuccia (dito fratturato, stop un mese e mezzo). Al posto del seconda linea Davide Cazzola (distorsione al ginocchio, stop un mese) come permit potrebbe arrivare l’azzurrino under 20 Luca Alfio Mammana (Amatori Catania).
Scacchi CARUANA IN COPPA Da oggi, il 19enne Grande Maestro azzurro Fabiano Caruana è impegnato a Khanty Mansijsk (Rus) in Coppa del Mondo, torneo a eliminazione diretta con 128 giocatori in tabellone, valida come selezione per il Mondiale assoluto: 1˚ avversario, tra oggi e domani, il Grande Maestro russo Pridorozhni.
RETROCESSIONE (gu.l.g.) Europei da dimenticare per l’Italia. A Monchengladbach (Ger) le azzurre hanno perso 1-4 contro l’Irlanda la sfida decisiva che decretava la permanenza nella Pool A europea. L’Italia, che non ha vinto nemmeno un match, viene retrocessa nella Pool B (si disputerà nel 2013), come l'Azerbaigian, battuto dal Belgio 1-3. Le campionesse uscenti dell’Olanda si sono confermate battendo in finale la Germania 3-0. Per le olimpioniche è l’8˚ successo continentale su 10 edizioni. Entrambe conquistano le due carte olimpiche a disposizione. Bronzo per l’Inghilterra, 2-1 sulla Spagna nella finalina. Per le azzurre ci sarà la possibilità di guadagnarsi l’accesso a Londra 2012 nei tre tornei che daranno altrettante carte olimpichein India, Belgio e Giappone entro maggio 2012.
EUROGIOVANI (m.l.) Agli Europei Eame Giovani di Dnipropetrovsk (Ucr), gli azzurrini hanno vinto finora 3 ori e 1 argento. Tra gli Under 14, Alice Bagnoli 1a in slalom e combinata, tra gli Under 17, Brando Caruso (15 anni) 1˚ in slalom (0.5 a 10.75) e 2˚ in combinata. Oggi le ultime finali di specialità: Alice Bagnoli (figure), Brando Caruso (figure), Gianmarco Pajni (figure e salto), Alessandro Paci (salto), Edoardo Berio (salto). Per l'Italia 3˚ posto di squadra (1. Bielorussia, 2. Francia).
Ippica
Snowboard
SI CORRE ANCHE Galoppo: Milano (15.30), Merano (15.20), Livorno (20.45) e Tagliacozzo (15.45). Trotto: Montegiorgio (17.15), Follonica (20.35) e Pontecagnano (19.05).
ESORDIO PIETROPOLI A Cadrona (N.Zel), Manuel Pietropoli - solo italiano volato in Oceania - si è qualificato per le semifinali della prima tappa di Coppa del Mondo di halfpipe, in programma oggi.
Sci nautico
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
L’INIZIATIVA SPEAK EASY
DA DOMANI IN EDICOLA
La prima lezione costa solo 2,80 euro Speak Easy è il corso di inglese multimediale della Gaz zetta, ideato dallo speaker radio fonico Clive con la partecipazione
QUALCHE CONSIGLIO
«Non dovete pensare in italiano» Prima di affrontare un corso d’inglese, è necessario superare alcuni peccati origi nali che non ci aiutano a impa rare (o, nel caso di principianti assoluti, di migliorare), la nostra capacità di parlare e capire la lingua. Ecco che cosa fare e cosa non fare, seguendo i consigli di Clive: Dimenticare l’italiano «Uno degli errori da evitare è quello di affrontare una nuova lingua con gli stessi schemi linguistici della propria», dice Clive. «Non bisogna pensare in italiano una frase che dobbiamo pronunciare in inglese. Richiede una doppia fatica e ci espone a commet tere errori gravi». Inoltre la sintassi inglese è diversa dalla nostra: pronunciare frasi che abbiano un senso per il nostro interlocutore serve a farci capire bene: «Molto spesso si sente dire che gli inglesi sono scortesi perché fanno finta di non capire le nostre frasi ma spesso è vero il contrario: noi pensiamo frasi che hanno un senso in italiano, ma che all’orecchio di un inglese non significano niente». Film e sottotitoli C’è chi pensa che guardare un film in lingua originale con i sottotitoli in italiano possa aiutare a migliorare il proprio inglese. Niente di più falso: «Guardare i film in lingua originale è utilissimo, se però visualizzia mo anche i sottotitoli in inglese. Così quello che sfugge all’orecchio, soprattutto i primi tempi, può essere catturato leggendo le scritte». Evitare l’hip hop Se per imparare l’inglese la musica è l’ideale, bisogna fare assolutamente attenzione al genere che si sceglie: «L’hip hop americano non è molto consigliato all’inizio perché gronda di espressioni slang che sono particolarmente difficili e spesso volgari. Inoltre la lingua del ghetto — conclude il «professor» Clive — è parlata solo in certi strati sociali, per cui è sempre meglio che chi deve imparare la lingua, la eviti».
Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet:
www.piccoliannunci.rcs.it
oppure tutti i giorni feriali a: MILANO (20122): Via SOLFERINO 22, tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 dal lunedì al venerdì 9.1517.45 orario continuato - e-mail
[email protected]. BOLOGNA (40126): via San Donato 85/a, telefono 051/42.01.711, fax 051/42.01.028 dal lunedì al venerdì 913/14-18. FIRENZE (50122): Lungarno Delle Grazie 22, tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34, dal lunedì al venerdì 9.00 — 13.00 / 14.00 — 17.30. BARI (70122): Via VILLARI 50, tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126, dal lunedì al venerdì 9-13 / 14.30-18. NAPOLI (80133): Vico S. NICOLA ALLA DOGANA 9, tel.081/497.7711, fax 081/497.7712, dal lunedì al venerdì 9-13 / 14.45-17.30. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.
parlare della quotidianità 2 Descrivere attività 3 Descrivere persone e gusti 4 Fare programmi 5 Parlare di se stessi 6 Raccontare eventi passati 7 Dare suggerimenti 8 Fare proposte e scelte 9 Esprimere opinioni
di Piero Chiambretti. La prima uscita è lunedì a 2,80 euro più il prezzo del quotidiano. Il corso, articolato su 14 uscite, sarà in edicola tutti i lunedì: il costo di ogni lezione (cd audio, dvd e libretto di esercizi) è di 12,90 euro. Ecco il programma: 1 Dare informazioni personali
Il prof d’inglese Clive: «La musica è formidabile per la lingua»
Clive, lei è una popolare voce radiofonica ma nasce come insegnante d’inglese. Qual è il problema degli italiani con la lingua di Sua Maestà?
«Il problema principale è la scarsa conoscenza generale della lingua, almeno rispetto alla media europea. Ci sono Paesi come l’Olanda dove le persone conoscono l’inglese come la lingua madre».
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mar.ge. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL GLOSSARIO I COSIDDETTI «FALSE FRIENDS»
Ai matrimoni tirano «confetti» Ma è uno scherzo dei falsi amici L’inglese non è soltanto una lingua che esporta — con successo e in grande quantità — termini in altri idiomi, ma prende in prestito parole da altre parla te, dando loro un significato
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«È un grosso vantaggio. Basti pensare che nell’italiano sono entrati nell’uso comune circa 3 mila vocaboli inglesi, in gran parte appartenenti al gergo sportivo: goal, corner, tackle, ring sono i primi che mi vengono in mente. Ma anche il linguaggio bancario e finanziario inglese è entrato nella nostra vita: abbiamo dimestichezza col leasing e il rating. Il problema non è nel vocabolario, ma nel modo di usarlo. In fondo parlare inglese non è difficile». Lo dice anche il nome del corso: Speak Easy.
Il suo metodo si basa sulla musica. In pratica, cosa vuol dire?
«Il corso è adatto sia per chi vuole migliorare la lingua, sia per chi la vuole imparare da zero. Quello che fa la differenza
IMPIEGATI
Essere amanti dello sport aiuta a imparare la lingua?
è il metodo. In Italia si insegna l’inglese come si fa con il latino, lavorando sulla grammatica e sui libri. Ma non siamo di fronte a una lingua morta, quanto a un idioma che per natura è uno strumento pratico, da usare tutti i giorni».
«I testi di molti artisti si prestano ad essere dei manuali d’inglese facili da digerire: contengono molte frasi fatte, modi di dire, espressioni colloquiali che sono di grandissima utilità quando si deve affrontare una conversazione».
E con «Speak Easy» possiamo migliorare il nostro livello di conoscenza dell’inglese?
VALGARDENA S.CRISTINA
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«Tutt’altro. Una delle band che mi piace usare più spesso sono i Black Eyed Peas. Il loro inglese americano è pieno di espressioni interessanti, ottime per un corso di lingua».
«Se fosse così, sarebbe troppo facile. La musica resta un mezzo formidabile per memorizzare, ma la grammatica è uno studio necessario per poter parlare la lingua. L’insegnante deve essere abile nel farla digerire allo studente nel modo più semplice».
Il livello medio parlato in Italia è molto più basso in relazione al resto d’Europa
Ci faccia un esempio.
«Forse è scontato, ma i Beatles sono perfetti per questo scopo. I loro testi sono semplici eppure densi di significato. Un’altra band che mi sento di suggerire sono i Queen. Nel corso utilizziamo Bohemian Rhapsody per spiegare l’utilizzo e il significato di una frase colloquiale molto usata in inglese, easy come easy go».
Basta la musica a imparare l’inglese?
In Italia l’inglese viene studiato come una lingua morta
«Quando si affronta lo studio di un linguaggio che non si conosce, il modo per apprenderne le basi in modo intuitivo ed efficace è proprio quello di utilizzare la musica».
Lei è insegnante ma anche un disc jockey cresciuto alla scuola di Videomusic. A suo avviso quali sono gli artisti che è meglio ascoltare per imparare l’inglese?
«Speak Easy» si basa dunque sui classici della musica?
La sfida del deejay: «Insegno la grammatica a suon di Queen, Beatles e Black Eyed Peas» Italiani, popolo di santi, poeti e navigatori. E, se sapete tradurre questa frase in inglese, fate parte anche di quella fetta di italiani che possono vantarsi di essere anche anglofoni. Una fetta di popolazione che, a dire il vero, è decisamente esigua e poco qualificata. Già perché il problema non è la mancata conoscenza dell’inglese, quanto il fatto che molti si sopravvalutano. «C’è chi pensa che sia sufficiente averlo studiato a scuola oppure in un istituto privato ma, alla prova dei fatti, capisce che questo non basta». Parola di Clive Griffiths, storico speaker di Radio Montecarlo e insegnante d’inglese nel corso Speak Easy: 14 uscite che da domani, ogni lunedì, accompagneranno i lettori della Gazzetta.
10 Descrivere oggetti ed esperienze 11 Descrivere azioni passate – discutere per prendere decisioni 12 Fare programmi per il futuro 13 Parlare di eventi possibili 14 Le basi per sostenere un’intera conversazione
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completamente diverso. A questo proposito, esiste un esempio di «prestito» dall’italiano all’inglese. A Manchester, ad esempio, quando si va a un matrimonio si usa tirare «confetti» sugli sposi in
segno di buon augurio. Ed è una usanza bizzarra, anche perché nessuno si fa male o si sporca. Tranquilli, perché è solamente una mutazione della lingua: non si tratta infatti di mandorle o di cioccolato ricoperti di zucchero, ma di coriandoli di carta. Che sono chiamati, appunto, «confetti»...
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DOMENICA 28 AGOSTO 2011
C’È PURE LA COMPILATION
Si parte con Shakira e i Tears for Fears «Speak Easy» è un corso di lingua basato sul metodo Clive, che si fonda sull’apprendimento dell’inglese attraverso la musica
Per questo motivo, tutte le lezioni hanno una colonna sonora che le accompagna. Nella prima puntata, così come nelle successive, la compilation pensata dal professore deejay Clive (e dal suo ospite, dj Rick) contiene hit notissime, classici del pop e del rock come successi
degli ultimi anni, da Shakira (nella foto Ap) a Shania Twain e Chris tina Aguilera. Ecco la selezione di brani che trovate nel cd allegato alla prima lezione, in edicola domani con la Gazzetta a 2,80 euro più il prezzo del quotidiano: Al Stewart Year of the Cat
«Ho iniziato da giovanissimo a fare il deejay nelle radio private di Torino, è quella la mia estrazione professionale. Maneggiare i vinili mi ha messo in contatto con i classici del pop, ma anche del funky e della disco di moda alla fine degli Anni 70. A forza di ascoltare musica ho migliorato la mia conoscenza dell’inglese. A modo mio, ho applicato con molti anni di anticipo il modello di insegnamento che oggi è proposto da Clive, cioè di una memorizzazione basata sull’ascolto della musica».
...e lo studente Chiambretti: «Ho imparato con Dylan»
Quali sono stati i suoi «insegnanti»?
Piero Chiambretti, 55 anni
Il conduttore: «Me la cavo e ascoltare le canzoni di Bob è stato davvero utile» MARCO GENTILI
Uno dei suoi programmi in Rai, nei primi Anni 90, si chiamava Good bye Cortina!. Più di recente, quando ha prestato la sua voce alla pubblicità di un’automobile, ha chiuso tutti gli spot dicendo «bye bye», facendolo diventare col tempo una sorta di tormentone. Arrivando a oggi, nei dvd del corso di lingua Speak Easy (in edicola da domani con la Gazzetta, al prezzo di lancio di 2,80 euro più il prezzo del quotidiano) interpreta il ruolo dell’allievo di Clive alle prese con lo studio dell’inglese. Ed è questo il ruolo in cui Piero Chiambretti, anche se ha 55 anni, si sente ancora a suo agio. Chiambretti, nonostante l’età non più verde, è ancora uno di quelli che ha bisogno di un corso d’inglese?
«Purtroppo sì. Non sono un allievo solo nella finzione dei dvd girati con Clive, ma dovrei tornare a studiare l’inglese anche nella vita reale».
« «
Come giudica la sua conoscenza della lingua?
«Non certo ottima. Mi darei un cinque e mezzo, ad essere generosi un sei. Come molti italiani, conosco un inglese scolastico, forte anche di tutte le parole che hanno contaminato la nostra lingua nel corso degli anni, soprattutto nel linguaggio sportivo. In fondo,
«Il bello dell’inglese sta nel fatto di essere una lingua molto musicale, di avere un suono gradevole. "Bye bye" ha una sonorità che mi piaceva, così ho incominciato a usarlo per chiudere tutte le conversazioni. Ed è diventato così un mio tormentone: lo uso ancora oggi».
L’inglese è bello perché musicale. Il mio "bye bye" è diventato un tormentone
Nelle sue trasmissioni come se la cava con gli ospiti stranieri?
«Direi bene: ho un frasario di base che mi permette di scambiare quattro chiacchiere. Ma quando si tratta di fare sul serio, ho sempre al mio fianco un traduttore, a cui spiego anche lo spirito del dialogo che voglio avere col mio ospite. Nel nostro mestiere, che è quello di intrattenere, non posso correre il rischio di fare una battuta di spirito che magari viene male interpretata da chi mi sta ascoltando».
quando l’italiano va in vacanza, ha sempre bisogno delle stesse cose: mangiare, dormire, fare shopping. Ho un frasario di base che mi permette di cavarmela in modo egregio». E a scuola, come se la cavava?
Ecco, il solito scaricabarile.
«No, dico sul serio. Se conosco l’inglese lo devo più a me stesso, alla mia voglia di impararlo, che non agli insegnamenti dei miei insegnanti. Sono sempre stato allergico alle lezioni frontali, ai metodi d’insegnamento tradizionali». E allora, qual è stato il suo metodo da autodidatta?
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C’è la Regina per verificare la pronuncia Il metodo di insegna mento su cui si basa «Speak Easy», da lunedì in allegato con la Gazzetta dello Sport, non è quello del classico corso di inglese. Basta con le lezioni «frontali»: ci sarà una gram matica svincolata dall’applica zione nella vita reale. L’idea di «Speak Easy» è proprio quella di insegnare divertendo. Accanto alla grammatica, dunque, ci sarà anche tanto intrattenimento: nei panni dell’insegnante c’è Clive Griffiths, dal 2001 conduttore su «Radio Montecarlo» del programma chiamato «Speak Easy». L’allievo è interpretato da Piero Chiambretti, che viene guidato da Clive alla scoperta dell’inglese attra verso la chiave di lettura della musica, il metodo più efficace per memorizzare frasi in una lingua straniera. A verificare i progressi dell’alunno Chiambretti, e il livello della sua pronuncia, ci sarà nientemeno che la regina Elisabetta II. O meglio, una sua sosia perfetta (nella foto in basso, Chiambretti, la «Regina» e Clive) Per ogni uscita ci sono due contenuti extra: la video ricetta di un piatto della cucina inglese e una parola-chiave, illustrata con gli esempi più significativi.
NEL DIZIONARIO ITALIANO SONO 11 MILA I TERMINI «RUBATI» DALLE ALTRE LINGUE
Una parola straniera su tre viene dall’Inghilterra L’italiano è sempre stata una lingua aperta alle contami nazioni: a oggi (ma la cifra è in costante aumento) nel patrimonio della nostra lingua sono entrati circa 11 mila termini da idiomi stranieri. La parte del leone tra i «colonizzatori» la fa,
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«Ricordo con particolare affetto di Blowin’ in the Wind di Bob Dylan. Mi è stato più utile lui con le sue parole che non tutti gli anni passati a studiare inglese!». Il suo «bye bye», tormentone di una vecchia pubblicità, da dove salta fuori?
Aver lavorato nelle radio libere mi ha aiutato a migliorare la conoscenza
«Al liceo ero abbonato a prendere 4 in molte materie, e in inglese andavo solo leggermente meglio che nel resto della media. Ma la colpa era del mio professore».
Alesha Dixon The Boy Does Nothing Annie Lennox Why Barry White Can’t Get Enough of Your Love Black Eyed Peas I Gotta Feeling Christina Aguilera Beautiful Eric Clapton Wonderful Tonight Gnarls Barkley Crazy
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ovviamente, l’inglese. L’Accade mia della Crusca ha censito circa oltre 3 mila parole tratte dalla lingua di Sua Maestà. In pratica, quasi un termine su tre importato di quelli importati da altre lingue viene da Londra e dintorni. Il linguaggio sportivo ha
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un ruolo preponderante nella composizione del lessico «made in England»: ormai, infatti, alcune parole usate nel gergo calcistico come «offside» e «corner» hanno quasi soppiantato gli equivalenti italiani «fuorigioco» e «calcio d’angolo».
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_l’America in ansia
L’uragano Irene s’è indebolito Ma New York rischia ancora? La Grande Mela, lasciata da oltre 370 mila persone, aspetta per oggi la tempesta. Il sindaco: «Non andare via è da folli». Ieri anche un lieve terremoto L’uragano Irene, grande quanto l’Europa, arriva oggi a New York e, secondo le simulazioni, potrebbe sommergere la città sotto due o tre metri d’acqua. Impattando sulla costa della North Carolina ieri alle 7 (ora locale), s’è invece indebolito e adesso è degradato a uragano di forza 1, cioè con venti inferiori ai 144 km orari. Quando stava ancora sull’oceano, i suoi venti soffiavano a 160,9 km all’ora. La velocità a cui si sposta è pari a 22 km orari. Finora ha provocato almeno 5 morti, in North Carolina e Virginia: un uomo che lavorava in campagna è stato schiacciato da un albero abbattuto dal vento e un altro è morto d’infarto mentre stava attaccando pannelli di legno nella sua casa, il terzo ha avuto un incidente causato da Irene; in Virginia, due persone sono state schiacciate da alberi. Le ultime previsioni dicono che Irene si indebolirà. Giuliano Ferrara, in un articolo che uscirà sul Foglio dei Fogli di domani, prevede una brezza tesa, dato che — dice — non crede a quello che annunciano i media. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha fatto però evacuare 370 mila persone, i mezzi pubblici sono stati fermati, gli ospedali svuotati, i supermercati e i negozi chiusi, chiusi anche tutti e tre gli aeroporti, Boston chiuderà oggi, l’Alitalia ha cancellato tutti i voli da e per New York fino a domani. Ieri pomeriggio anche un lieve terremoto, 2.9 gradi Richter, con epicentro ad Albany.
1Possiamo dire che l’uragano ha
NELLA COSTA EST DAL MESSAGGIO ALLA VISUALE DALLO SPAZIO 1
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nelli della cucina. Se giriamo la manopola e alziamo la fiamma l’acqua bolle. Si crea vapore ed è questo vapore che determina la formazione di uragani».
4 Che differenza c’è tra uragano,
notizie Tascabili Roma: coinvolti 34 bimbi
Emergenza Tbc: dieci nuovi casi di «positività» Continua a Roma l’emergenza tubercolosi. Ieri altri 10 bambini (3 femmine e 7 maschi), entrati in contatto con un’infermiera malata, sono risultati positivi al test. Oltre ai 34 positivi riscontrati finora c’è il caso della bimba di 5 mesi ricoverata all’ospedale Bambin Gesù, le cui condizioni non destano preoccupazioni e la cui malattia però non è ancora collegabile con certezza all’infermiera del Gemelli. Domani verranno effettuati altri 170 controlli per un totale di 1.186.
ciclone e tornado?
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1. Una donna di Southampton, New York, scrive a Irene: «Non essere cattivo». 2. L’uragano visto dalla Nasa 3. Pioggia e vento a Ocean City, Maryland 4. Obama ieri durante un vertice a Washington AFP/AP
È tutta la stessa cosa. Si adoperano parole diverse per indicare gli stessi fenomeni. Nell’Atlantico e nel Pacifico settentrionale si dice «uragano», adoperando il nome caraibico del dio del male, «Hurican». Nel Pacifico occidentale il termine preferito è «tifone». In Australia vengono chiamati «willy-willy», nell’Oceano Indiano «cicloni». Sono classificati in base alla scala Saffir-Simpson, che si riferisce sostanzialmente alla forza del vento e prevede cinque classi. La classe cinque, quella peggiore, è quella con venti superiori ai 248 chilometri l’ora di media. Irene, come abbiamo visto, è appena di classe 1.
5 Perché gli dànno sempre nomi di donna?
indotto disastri da uragano in ogni caso, anche se si risolverà davvero in una «brezza tesa»?
No, Katrina nel 2005 a New Orleans ha fatto 1.800 morti. La differenza la fanno i morti. Su Katrina, secondo molti, Bush s’è giocato un bel pezzo della sua credibilità. Non rinunciò alle vacanze, lasciò che l’uragano devastasse quella città preziosa, fece una quantità impressionante di gaffes e diede sostanzialmente l’impressione di non essere all’altezza di quella tragedia. Obama e Bloomberg si sono dati molto da fare per non ripetere lo stesso errore o non comunicare le medesime sensazioni. Obama s’è fatto vedere alla Protezione civile americana («State facendo un grande lavoro ragazzi» ha detto badando bene che le telecamere lo inquadrassero), Bloomberg ha gridato in tutte le stazioni televisive
e radiofoniche: «Ignorare l’ordine di evacuazione sarebbe una follia».
2 Per New York è la prima volta? Sì, ed è singolare che anche mentalmente l’uragano non sia mai stato preso in considerazione come causa di un disastro scatenante nella Grande Mela. Il cinema ci ha fatto vedere New York messa in pericolo dalle eventualità più improbabili — dalle invasioni extraterrestri alle glaciazioni improvvise — ma l’uragano mai.
3 Che cos’è alla fine un uragano? Glielo spiego con le parole di Carlo Rubbia, il nostro premio Nobel: «Gli oceani sono come pentole piene d’acqua sui for-
DAL BASEBALL ALL’IPPICA
Weekend difficile Lo sport di NY è stato cancellato Tutto lo sport di NY è saltato. Baseball: la sfida doppia Mets Braves di ieri e oggi è stata rinviata (niente Phillies Marlins a Philadelphia ieri), Yankees Orioles slitta a data da destinarsi; Football: il derby Giants Jets si gioca domani. Golf: Dustin Johnson beffa Irene e vince il Barclays a Edison (New Jersey) ridotto a 3 giri; Ippica: ippodromi chiusi, oggi e domani; Tennis: l’inizio degli Us Open al Queens slitta dalle 11 alle 13 di domani, e forse di più, dipenderà da eventuali danni alle strutture.
No, si adoperano anche nomi maschili. I due peggiori uragani della storia degli Stati Uniti hanno nomi maschili: Andrew nel 1992 e Mitch nel 1998. I nomi si alternano: un nome maschile e poi un nome femminile e poi ancora un nome maschile. Questo dal 1979, e dopo una protesta delle femministe, dato che prima si adoperavano effettivamente solo nomi di donna. I nomi si prelevano da una delle sei liste approvate dal World Meteorological Organization, che le ha già pronte all’inizio di ogni anno. Si procede in ordine alfabetico. Dopo qualche anno le liste si ripresentano tali e quali. A meno che un uragano non sia stato così catastrofico da risultare memorabile. In questo caso, il nome non viene più ripetuto. Di Katrina, per intenderci, dopo il 2005 non ce ne saranno più.
SABATO INSOLITO SONO ARRIVATI ANCHE I SOLDATI: «IL TERRORISMO CI HA ABITUATO A PREPARARCI IN FRETTA»
Qui Manhattan: «Chiuso per paura»
Tredici milioni in viaggio
Code senza afa nel controesodo da bollino rosso
Controesodo meno afoso del previsto in questo ultimo weekend di agosto. Fra ieri e oggi si sono messe in viaggio 13 milioni di persone. Code si sono formate sulla A23: alle 13 la fila, fra Tarvisio e Udine, ha raggiunto 22 km. Critica la situazione sulla A22 del Brennero, dove si sono registrati 8 km di coda. Come fra Carpi e l’allacciamento con l’A1 vicino Modena. Il traffico è stato intenso sulla A3. Mentre sulla A14 e la A1 rallentamenti ci sono stati verso Nord. Oggi si replica, con il secondo giorno da bollino rosso.
In Pakistan
Blitz dei Seals: ucciso Al-Rahman il n. 2 di Al Qaeda La notizia è stata data ieri ma è del 22 agosto, quando in Pakistan, nella regione del Waziristan, è stato ucciso il numero due di Al Qaeda, Atiyah Abd Al-Rahman, per lungo tempo a capo delle operazioni della rete terroristica. A riferirlo un ufficiale dell’amministrazione Obama. Non si conoscono le circostanze del blitz condotto dai Seals, che già avevano ucciso Bin Laden. «È una perdita tremenda per Al Qaeda — hanno detto gli Usa — era di grande aiuto per il leader Ayman Al Zawahri».
Vittima torturata 12 ore DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI NEW YORK (Usa)
Non è come dieci anni fa per l’attentato alle Torri Gemelle. Allora, Manhattan era davvero una città triste, impaurita, disperata, nelle mani dell’esercito e del destino, con un odore di morte. Stavolta, per l’uragano Irene, è una città preoccupata, all’erta, assediata dai soliti turisti, e curiosamente abbandonata dagli otto milioni di pendolari, per lo più titolari delle attività commerciali. Che non potevano ritornare a casa per il blocco dei mezzi pubblici e temevano la
violenza della natura, attesa oggi pomeriggio. Silenzio Perciò, la città che non dorme mai vive un sabato 27 agosto 2011 davvero indimenticabile, sotto il solito cielo pregno di caldo e umidità: i notiziari tv mostrano a getto continuo cittadine evacuate, e vento e tempesta che, dal North Carolina costeggiano in parallelo lo Stato di New York e si spengono verso Nord; i locali s’accodano per ore a caccia di acqua, torce e cibo; gli stranieri fotografano tutto come i peggiori giapponesi; i politici fanno a gara per annunciare come prevengono il pericolo, dal sindaco Bloomberg al governato-
re Cuomo. E, tutt’intorno, nella Grande Mela, cade il silenzio più irreale: alle 12, si fermano bus e metropolitana, alle 12.20, dalla Grand Central Station, parte l’ultimo treno, destinazione Croton Harmon, prima dello stop fino a lunedì, mentre le strade rimangono insolitamente deserte. Dove sono finiti il brusio di sottofondo, ed elettricità, fumo, traffico e puzza? Dov’è New York? Taxi Chiusi gli aeroporti, chiusi i musei e le librerie, chiusi zoo e acquario, chiusi i teatri di Broadway, chiuse le grandi firme sulla Fifth Avenue (tranne Gucci, sembra), forse chiuderanno anche i ponti e tutte le
vie d’accesso alla città. Times Square si ribella agli scrosci di pioggia (violenti ma sporadici) e alla paura con il solito festival al neon e tutti i turisti che sono sbarcati prima della cancellazione di 8 mila e più voli; le formichine gialle, i taxi, sonnecchiano nello strano sabato senza lavoro, ma hanno già varato la «tariffa Irene» (20 dollari da Grand Central Station a Soho); la gente teme soprattutto il blocco dell’elettricità, e cioè frigo ed aria condizionata; tornano i soldati, con il sottotitolo: «La paura del terrorismo ci ha insegnato a mobilitarci in fretta». Chissà oggi New York come si sveglierà. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Delitto di Trieste: arrestato anche il secondo killer
La stazione del metrò di Times Square senza il solito caos: i treni sono stati fermati ieri AP
Secondo arresto per l’omicidio di Giovanni Novacco avvenuto venerdì a Trieste. A Cosenza è stato fermato Giuseppe Console, di 23 anni. Per lo stesso delitto era già stato arrestato Alessandro Cavalli di 34 anni. La vittima, legato mani e piedi a una sedia, ferito con un coltello in diverse parti del corpo e quindi bruciato, sarebbe rimasto 12 ore nelle mani dei suoi aguzzini. Per gli investigatori la morte sarebbe avvenuta (sarà l’autopsia a chiarirlo) verso l’una della notte tra giovedì e venerdì.
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d Marcegaglia:
Caos Libia tra crisi umanitaria e raid aerei Continua la caccia a Gheddafi: potrebbe essere in Algeria Bombe della Nato contro Sirte DAVIDE ROMANI
Gheddafi ha raggiunto l’Algeria. No, il rais è a bordo di una Mercedes blindata in un convoglio al cui inseguimento ci sono i ribelli. Macché, il Colonnello, secondo una sua ex guardia del corpo, «è a Tripoli» o «sulla strada per il Niger, dove delle famiglie possono proteggerlo». C’è anche il quotidiano inglese Daily Mail, che annuncia l’arrivo del rais nello Zimbabwe a bordo di un aereo messo a disposizione dal presidente Mugabe. Il mistero su dove sia attualmente l’uomo più ricercato al mondo s’infittisce e le presunte verità si susseguono tanto quanto le successive smentite. L’unica cosa certa è che gli scontri continuano con la Nato che bombarda Sirte (di-
strutti punti di osservazione militare e una quindicina di veicoli militari e blindati), città d’origine di Gheddafi, e obiettivi sensibili vicino Tripoli (colpiti un deposito militare e un lancia missili). Altri obiettivi militari sono stati distrutti vicino a Ras Lanuf, città petrolifera a 20 km da Sirte, ad El Assah, Okba e Al Aziziya. Mentre si combatte ancora sul campo, la diplomazia cerca di trovare una via d’uscita al conflitto libico. A La Valletta, Malta, sono in corso negoziati tra il Consiglio nazionale transitorio libico (Cnt) e i capi tribù della città di Sirte leali al Colonnello. Trattative che hanno lo scopo di ottenere la resa delle tribù che proteggono la roccaforte del regime. A questi negoziati hanno fatto seguito, sempre ieri, nuovi incontri al Cairo. Nel frattempo è giallo su tre italia-
lafrase DEL GIORNO
IL DECRETO ANCORA POLEMICHE
Un ritratto di Gheddafi su un muro di Tripoli crivellato di colpi AP
Mistero sui tre prigionieri italiani liberati a Tripoli dopo un mese passato in cella ni che, dopo un mese passato nelle carceri libiche, sono stati liberati tra domenica e lunedì scorso. I tre, secondo quanto si apprende, erano entrati in Libia dalla Tunisia ma sono stati arrestati dalle milizie lealiste che controllavano la zona. Non si conosce ancora con esattezza le motivazioni della loro presenza sul territorio libico e si sprecano supposizioni, che vanno dai semplici «contractor» con compiti di sicurezza per conto di un’azienda italiana o addirittura agenti dei servizi segreti. Oggi i tre, insie-
me ai quattro nostri giornalisti rapiti e liberati dopo una notte, faranno ritorno in Italia a bordo di una nave. Allarme Nel frattempo è stato lanciato un allarme umanitario. Che arriva dal capo del Consiglio nazionale transitorio Mustafa Abdel Jalil. Emergenza giustificata anche dagli ultimi «ritrovamenti». Ieri sono stati scoperti i corpi senza vita di 53 persone, apparentemente giustiziate all’inizio della settimana. Secondo testimoni, nello stesso luogo dove sono stati rinvenuti i cadaveri, un magazzino a sud della Capitale, tra martedì e mercoledì sono state uccise almeno 150 persone, quando i lealisti hanno perso il controllo della città. Le vittime sarebbero in grandissima parte civili.
CONTRO LA CRISI UN’AZIONE URGENTE «L’economia mondiale cresce, ma non abbastanza. È una fase pericolosa e rischiamo di vedere la ripresa deragliare. In Europa c’è bisogno di un’azione urgente e decisa per rimuovere le incertezze su banche e debiti sovrani» CHRISTINE LAGARDE DIRETTRICE FMI
«La Manovra è depressiva» La quadratura del cerchio è solo questione di ore. Nel pomeriggio di domani, l’incontro fra Pdl e Lega ad Arcore dovrebbe sciogliere gli ultimi nodi della Manovra. Ma le polemiche non si placano. Alle bocciature dell’opposizione, ieri si è aggiunta quella del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. A margine della consegna di un premio letterario a Capalbio, in Toscana, la numero uno degli imprenditori ha parlato di misure «in peggioramento» e di una «Manovra di tutte tasse»: «La crescita sarà ancora più bassa, è chiaro che una Manovra di questo tipo è certamente depressiva». E questo nonostante alcune limature, che dovrebbero ridurre il gettito fiscale e rendere meno pesante il pacchetto di misure. Vertice Esclusa l’ipotesi di modificare il regime pensionistico, l’incontro fra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi potrebbe sancire la riduzione del contributo di solidarietà, la contrazione dei tagli ai Comuni, il salvataggio delle Province e dei piccoli centri e la scomparsa della supertassa. Misure, queste, che dovrebbero essere compensate da un aumento dell’Iva. «L’intesa è vicina — assicura il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti —, e rispetta quei due paletti fondamentali che sono tempi rapidi e saldi invariati». Ad Arcore ci sarà anche Giulio Tremonti, che al meeting di Rimini, ieri, ha ribadito la necessità di introdurre gli Eurobond (i titoli di Stato a gestione comune europea), ma nel corso di colloqui con il leader del Pd, Pierluigi Bersani, e il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni — smentiti dal suo portavoce —, si sarebbe detto «deluso e sconfortato dal dibattito interno alla maggioranza». Intanto, l’Associazione nazionale dei comuni conferma la manifestazione di domani a Milano, alla quale hanno aderito 600 Amministrazioni.
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rapita nel 1997
È morta la Sgarella: 12 ore dopo l’arresto del suo carceriere Il nuovo e potente satellite KA-SAT di Eutelsat ti porta a casa internet ovunque a prezzi vantaggiosi.
DANIELA UVA
Si è spenta poche ore dopo che l’ultimo dei suoi carcerieri era stato assicurato alla giustizia. Una terribile coincidenza quella che ha segnato gli ultimi momenti di vita di Alessandra Sgarella Vavassori, l’imprenditrice milanese rapita dalla ’ndrangheta fra il 1997 e il 1998 e rilasciata a Locri, in Calabria, dopo nove mesi di prigionia. La donna, 52 anni, è morta venerdì notte in una clinica di Rozzano, nel Milanese, dove era ricoverata per una grave malattia. Proprio nel tardo pomeriggio di venerdì l’ultimo dei suoi rapitori, Francesco Perre, latitante dal 1999 dopo essere stato condannato a 28 anni di reclusione per il sequestro, e inserito dal Viminale nella lista dei ricercati più pericolosi, era stato arrestato mentre era intento a sistemare l’impianto di irrigazione della sua piantagione di marijuana in una zona dell’Aspromonte, fra Palizzi Superiore e Bova, in provincia di Reggio. La vicenda Alessandra Sgarella
fu rapita a Milano l’11 dicembre 1997 mentre parcheggiava l’auto nel box di casa. Era rimasta nove mesi nelle mani dei rapitori, nascosta nelle zone più impervie dell’Aspromonte. La donna, che all’epoca aveva 39 anni, era sposata con Pietro Va-
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Alessandra Sgarella, rapita dalla ’ndrangheta, è morta venerdì per una malattia: aveva 52 anni ANSA
vassori, proprietario di un’azienda di trasporti, appassionato di calcio e oggi patron della Pro Patria. Fu rilasciata dal commando di sette carcerieri il 4 settembre 1998, alla periferia di Locri. Nel 1999 sei rapitori furono arrestati. Riuscì a fuggire soltanto Perre, affiliato alla cosca Barbaro della ’ndrangheta. Fino a venerdì pomeriggio. Al momento della cattura ha detto solo: «Bravi, mi avete fregato». Parole di cordoglio per la scomparsa di Alessandra sono arrivate dal procuratore aggiunto della Dia di Reggio Calabria, Nicola Grattieri: «Dalla soddisfazione per l’arresto di Perre siamo passati a una profonda tristezza». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
ALTRI MONDI
La Signora in Giallo Ciao Rai, dopo 23 anni gli omicidi traslocano Il telefilm sulla scrittrice-detective da domani sarà su Rete 4: un usato garantito che all’ora di pranzo viaggia al 16% di share ELISABETTA ESPOSITO
Difficile trovare qualcuno che non riconosca quella musichetta, accompagnata dal ticchettio della macchina da scrivere. Una sigla quasi confortante, perché prima o poi ci siamo imbattuti tutti nelle avventure di Jessica Fletcher, La Signora in Giallo. E quel telefilm, che ha un che di patinato, può riportarti indietro nel tempo e magari farti sentire un po’ meno vecchio... «Ma cos’è, la signora Fletcher? Lo vedevo da bambino, quanto è passato? Dieci anni?». No, ne sono passati ventitré. Non proprio pochissimi. Dal 1988 sugli schermi Rai è stata una costante, prima ha cambiato fascia oraria anno dopo anno, poi ha trovato la collocazione perfetta all’ora di pranzo. Un gialletto digestivo, un’abitudine non proprio impegnativa ma neanche scontata come una telenovela brasiliana o una soap. Da domani però, se volete andare a caccia d’assassini con la scrittrice dalla faccia buona, dovrete abbandonare la tv di Stato e scegliere Rete 4. Scaduto il contratto con la Universal, Mediaset ha infatti strappato alla Rai lo storico telefilm americano e lo ha piazzato nell’orario in cui finora ha ottenuto maggiori successi, le 13 ovviamente. Piace a tutti Dopo anni di repliche in ordine più o meno sparso delle 12 stagioni della serie,
DI REINHOLD MESSNER
I 14 Ottomila di Gerlinde meritano un applauso
VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti
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[email protected] Stefano Cazzetta
[email protected] Ruggiero Palombo
[email protected] Umberto Zapelloni
[email protected] SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli
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Le nozze italiane della Ecclestone e della Coppola
S Da Petra a Bracciano Tanta Formula 1 per la figlia di Bernie Ecclestone, da Alesi a Jean Todt e Briatore. Immancabili Paris Hilton (nella foto) e la duchessa Sarah Ferguson. La musica della festa è stata affidata ai Black Eyed Peas
S Al centro Angela Lansbury, alias Jessica Fletcher in tutta la serie de «La signora in giallo», con i due ex «Happy Days» Tom Bosley, che qui interpreta lo sceriffo di Cabot Cove Amos Tupper, ed Erin Moran
NEGLI USA E IN ITALIA
La mitica Sentieri e Un posto al sole Due serie super «Sentieri» è la serie più longeva di sempre, «Un posto al sole» è la più lunga d’Italia. La prima è nata alla radio, è durata 72 anni e ha chiuso nel settembre 2009 dopo 15.762 puntate (che sono trasmesse ancora su Rete 4). «Un posto al sole», la soap ambientata e girata a Napoli, è nata nell’ot tobre ’96 su Rai 3 e ha da po co superato le 3.300 puntate.
la prima donna ad aver salito i 14 Ottomila senza far uso di ossigeno. La venticinquesima in assoluto a completare la raccolta delle montagne più alte della Terra. E fra meno di due mesi saranno proprio 25 gli anni passati da quando ce la feci per primo. Allora si parlava di «corsa agli Ottomila». Non era nelle intenzioni mie o di Kukuczka e Loretan, che furono il secondo e il terzo. Gerlinde ha confermato di essere la donna più forte fisicamente. Brava, un grande applauso. La Nord del K2, la sua ultima
S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI
[email protected]
GLI OSPITI FAMOSI
FIGLIE CELEBRI DALLA F.1 AL CINEMA
Petra Ecclestone con un autista speciale: Jean Alesi EPA
La sposa Sofia Coppola con il marito Thomas Mars ANSA
G erlinde Kaltenbrunner è
l’avventuroso
A
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi
per un totale di 264 puntate, domani si riparte dall’inizio. Puntata uno, stagione uno, come nel giugno del 1988 su Rai 1. I dati parlano di usato sicuro, con quel tocco vintage che evidentemente piace sempre. Nel 2010 lo share medio era del 16%, che saliva al 20,45% tra gli over 60 ma che manteneva buoni valori anche nelle altre fasce di età (13,25% tra i 4 e i 24 anni). Merito soprattutto del talento di Angela Lansbury, la signora Fletcher, attrice da tre nomination ai premi Oscar e 18 agli Emmy Awards, donna carismatica che a 85 anni ancora si diverte a lavorare (ha partecipato a I pinguini di Mr Popper con Jim Carrey).
Merito anche di un canovaccio piuttosto definito (omicidio, arresto di un innocente, indagine della nostra eroina e rivelazione finale) in cui però si trova sempre qualcosa di originale. Certo, che in un paesino immaginario del Maine — Cabot Cove — ci sia praticamente un morto al giorno non è del tutto verosimile. E nemmeno che ovunque vada la suddetta signora qualcuno venga ammazzato in circostanze misteriose (e viene spontaneo chiedersi perché si ostinino a invitarla in giro per il mondo...). Ma che importa? Muoiono tutti ma La signora in giallo non invecchia mai.
impresa, è una via molto impegnativa. Solo lei e i suoi compagni sono riusciti quest’anno ad arrivare in cima alla seconda montagna della Terra. E dalla via più ardua. Dalla via normale, lo Sperone degli Abruzzi, quello della prima salita degli italiani nel 1954, nessuno riesce a raggiungere la vetta dal giorno del 2008 che poi si concluse con 11 morti in discesa. Questo basta a dire quanto è difficile il K2. In questo quarto di secolo l’alpinismo sugli Ottomila è però cambiato. C’è sempre
tanta gente ovunque, il che rende quasi impossibile agire in stile alpino, cioè uscire dalla «pista» preparata dagli sherpa. Che anche Gerlinde ha seguito in quasi tutte le sue scalate, come le due donne che l’hanno preceduta: la coreana Miss Oh e la basca Pasaban. Per fortuna, almeno in Germania e in Austria nessuno più mette in dubbio il primato della coreana: lei resta la prima donna ad aver salito tutti gli Ottomila, l’austriaca ora è la prima senza ossigeno, al quale le altre due hanno fatto ricorso per salire le due montagne più alte.
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Da Sofia in Basilicata Più intimo il matrimonio della regista americana. Presenti oltre al padre Francis Ford Coppola (nella foto) anche la zia Talia Shire, l’Adriana di «Rocky», l’attore Johnny Depp e tutti i Phoenix, la band dello sposo, Thomas Mars
È il weekend dei matrimoni dei ricchi. L’Italia ha sempre il suo fascino così ieri a Bernalda, vicino Matera, si è sposata la regista Sofia Coppola, figlia della mente de Il Padrino Francis Ford, e a Bracciano, a nord di Roma, è toccato a Petra Ecclestone, la figlia del numero uno della Formula 1 Bernie. Sofia ha detto sì al francese Thomas Mars, voce dei Phoenix, in una sala di Palazzo Margherita, storico edificio fatto restaurare dal padre, davanti al sindaco di Bernalda Leonardo Chiruzzi. Indossava un vestito color glicine, mentre per lo sposo classico abito grigio, con un fiore all’occhiello. Tra gli ospiti, oltre alla famiglia della sposa (di cui fa parte l’Adriana di Rocky Talia Shire, sorella del regista) e la band del marito, anche George Lucas e Johnny Depp. A Bracciano, la bionda Petra si è presentata al Castello Odescalchi, che ha ospitato anche le nozze di Tom Cruise e Katie Holmes e quelle di Ramazzotti con la Hunziker, con un autista di eccezione, Jean Alesi. Quindi il sì all’uomo d’affari James Stunt. Tanti gli invitati vip, da Paris Hilton a Sarah Ferguson, da Flavio Briatore a Jean Todt. Il primo ballo degli sposi è stato accompagnato dalla voce di Eric Clapton e la festa si è poi animata con i Black Eyed Peas. Per la bella figlioletta, Bernie Ecclestone — che oggi sarà comunque a Spa — ha speso un milione e mezzo di euro.
LOTTO
SUPERENALOTTO
BARI
56 40 57 14 54
CAGLIARI
65 32 83 88 77
FIRENZE
38 32 56 43 68
GENOVA
68 42 80 24 16
MILANO
57 69 23 25 4
NAPOLI
51 77 2 59
PALERMO
61 6 78 4 44
ROMA
66 62 72 19 78
TORINO
19 21 33 25 87
VENEZIA
12 14 64 89 18
NAZIONALE
1
1 51 86 56 66
6 12 14 19 21 32 38 40 42 51 56 57 61 62 65 66 68 69 77 83
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Ariete 8
Toro 5,5
Gemelli 7+
Cancro 7
Leone 7-
Vergine 6
Vigore, ingegno e fortuna vi fanno stravincere su ogni campo. Siete pure fantasiosamente suini e la cosa verrà muy apprezzata.
Non è giornata. Perché gli intralci lievitano, il buonumore latita e certa gente è da gettare in pasto alle locuste. Sudombelico smunto.
Potete ottenere molto. Nel lavoro, in vacanza, in amore, dagli altri. Perché la vostra loquela incanta. E il sudombelico è very infervored.
La serenità aumenta. E certi progetti finora appena abbozzati cominciano a prendere la forma desiderata. Connivenza fra ormoni e papille.
Luna nel segno. Così voi fiutate, azzeccate, primeggiate. La temperatura amorosa, però, è bassa e quella suina ai limiti dell’ibernazione.
Gli impegni vanno selezionati. Perché la Luna stanca. E troppa carne al fuoco non si cuoce. Fornicazione melassata, forse troppo.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 7
Scorpione 5,5
Sagittario 7,5
Capricorno 5,5
Acquario 5,5
Pesci 7
Potreste cedere all’impulso del momento e pentirvene. Meglio ingoiare la lingua che la gente che vi stressa. Fornicazione elettrica.
Viaggiate serenamente. Ma anche restando stanziali, la domenica premierà amore, lavoro e sudombelico. Notizione vi s’appropinquano!
Guardarvi e sentirvi parlare sarà come assistere alla diretta del funerale di Lenin. Ussignùr, rinfocolate l’ottimismo. E niente azzardi!
Lanciare tegami, alabarde e accuse non risolverebbe i conflitti interpersonali paventati dalla Luna: meglio ragionare. Calo suino in the air.
Rigore e metodo vi fanno espletare a meraviglia ogni impegno. E se siete in vacanza potete davvero rigenerarvi. Anche suinamente.
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
MARIA SHARAPOVA
La complicità che vi lega agli amici, a chi amate, ai colleghi produce risultati ottimi. E vi dà conforto. Desolazioni suine, però: state su.
La tennista è nata a Nyagan (Rus) il 19 aprile 2001. Ha vinto 3 Slam: Australian Open (2008), Us Open (2006) e Wimbledon (2004)
alla Radio
TeleVisioni in chiaro RAITRE
CANALE 5
CARTONI ANIMATI FRANCO E CICCIO CARTONI ANIMATI TG 3 - SALUTE PRIMA DELLA PRIMA PASSEPARTOUT TG R - TG 3 SPAGHETTI HOUSE TG 3 UN GENIO, DUE... ARSENIO LUPIN TG 3 - TG R - BLOB PRONTO ELISIR NATI LIBERI Documenti 23.05 TG 3 - TG R 23.20 SPECIALE FESTIVAL 0.15 TG 3 - SALUTE 0.55 FUORI ORARIO. COSE (MAI) VISTE
7.55 8.00 9.05 10.00 11.00 13.00 13.40 14.10
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
LAGHI E FIUME: LA... MAGNIFICA ITALIA SANTA MESSA PIANETA MARE TG 4 MELAVERDE DONNAVVENTURA FRATELLI COLTELLI NAVIGARE INFORMATI IO E CATERINA TG 4 COMMISSARIO CORDIER 21.30 UFFICIALE E GENTILUOMO Film 23.55 FROST/ NIXON 1.05 TG 4 2.30 LA NOTTE DELLA DISCO MUSIC 4 3.50 CASA VIANELLO
7.00 7.30 7.50 9.45 10.40 11.40 13.30 13.55
RAIUNO
RAIDUE
TG 1 MAGICA ITALIA LINEA VERDE A SUA IMMAGINE SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE ESTATE F 1: GP BELGIO LA MIA FEDELE... IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TG 1 COLPO D'OCCHIO HO SPOSATO UNO SBIRRO 2 Fiction 23.55 SPECIALE TG1 1.00 TG 1 1.25 APPLAUSI SPECIALE LA VITA È SCENA 5.05 DA DA DA
7.20 8.05 9.55 11.25 13.00 13.35 14.30 16.00 17.30 18.05 19.35
Film sul Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
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IN DIRETTA
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20.30 21.00 22.30 23.20 0.25 0.45
MICHAEL PREMIUM CINEMA MATRIMONI E ALTRI... PREMIUM CINEMA UN DIVANO A NEW YORK MYA 4 AMICHE E UN PAIO... PREMIUM CINEMA UNA CANZONE PER TE PREMIUM CINEMA BATMAN E ROBIN STEEL SUL MARE PREMIUM CINEMA WILD CHILD PREMIUM CINEMA SHARM EL SHEIK UN'ESTATE... PREMIUM CINEMA LA PASSIONE PREMIUM CINEMA
ART ATTACK CARTONI ANIMATI GP2 BELGIO ATLETICA: MONDIALI TG 2 ATLETICA: MONDIALI HERCULES BASIL... TG 2 LA DOPPIA VITA DI... SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG 2 N.C.I.S. TeleFilm COLD CASE LA DOMENICA SPORTIVA TG 2 SORGENTE DI VITA
7.10 9.25 11.00 12.00 12.55 13.25 14.00 14.30 15.00 16.10 18.10 19.00 20.20 21.00
14.15 NOTTINGHAM FOREST WEST HAM The Championship Sportitalia
9.15
Bundesliga Sky Sport 3 e Sky Calcio 2
17.00 MANCHESTER UNITED ARSENAL Premier League Sky Sport 1 e Sky Calcio 1
20.00 SARAGOZZA REAL MADRID Liga Sky Sport 1, Sky Super Calcio e Sky Calcio 1
21.00 LILLA - MARSIGLIA Ligue 1 Sportitalia
22.00 SIVIGLIA - MALAGA Liga Sky Sport 1, Sky Super Calcio e Sky Calcio 1
2.00
Gara GP3. Da Spa-Francorchamps Eurosport 2
13.30 EUROPEO
ANCONA
20
32
AOSTA
18
23
BARI
23
37
BOLOGNA
27
32
CIELO
VENTI
CAGLIARI
22
29
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
21
32
Moderati
CATANIA
19
31
FIRENZE
20
28
Finale uomini. Dalla Germania Eurosport 2
Gara 125 Italia1 e MP MotoGP Gara Moto2 Italia1 e MP MotoGP
Torino 13 26
15 26
Venezia
Perugia
13 27
13 30
Coperto
Molto forti
L'AQUILA
18
28
MILANO
23
28
ROMA
NAPOLI
23
35
16 32
24
36
Neve
Mossi
PERUGIA
18
31
POTENZA Nebbia
Agitati
20
31
REGGIO CALABRIA
23
36
ROMA
22
33
TORINO
17
26
18
25
Il sole oggi MILANO
ROMA
TRENTO
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
6:39
20:08
6:30
19:50
25
32
VENEZIA
22
33
SKY SPORT 2
USA - BRASILE
8.00
F nale Grand Prix 2011. Da Macao La7d
GOLF: JOHNNIE WALKER CHAMPIONSHIP PGA European Tour. Dalla Scozia
Oggi Andrea Rock presen ta l’esibizione dei Pearl Jam (nella foto) con la loro «Alive Live On Ten Legs»
Domani
Dopodomani
Persistenza dei venti più miti dai quadranti settentrionali su tutta l'Italia, ma tempo ancora generalmente stabile. Qualche addensamento sull'arco alpino, verso le zone pedemontane nel pomeriggio e in Appennino. Caldo estivo.
Poche variazioni meteo-climatiche sull'Italia, cieli per lo più sereni o poco nuvolosi e temperature di qualche grado oltre la media. Addensamenti sulle Alpi orientali e l'alta Toscana con eventuali piovaschi. Massime intorno ai 30 °C.
Ancona
Firenze
28
PALERMO
SERBIA - RUSSIA Finale 3° posto. Grand Prix 2011. Da Macao La7d
19 29
19 27
23
Calmi
Serie B
Bologna Genova
GENOVA
Temporali
9.30 Virgin rock live
20 27
Forti
MARI
7.00
Virgin Radio
18 29
Rovesci
Pioggia
14.00 Music & Sports
13.30 CALCIO: BRESCIA - VICENZA
VOLLEY
La pressione resterà su livelli relativamente alti sull'Italia dove si potrà godere di cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi. Venti dai quadranti settentrionali moderati o localmente forti al Centrosud. Cessa il caldo intenso ovunque. Trieste
Milano
Rmc
Premier League
Da Furth, Germania. Eurosport
9.30
18.15 GP INDIANAPOLIS
14 27
Notizie, curiosità e tanta musica, per iniziare al me glio la vostra giornata con Kris & Kris (nella foto)
Serie B
11.45 CALCIO: BLACKBURN EVERTON
20.00 PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP
16.45 GP INDIANAPOLIS
Trento 11 24
10.00 CALCIO: BRESCIA - VICENZA
17.30 PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP
Oggi
Aosta
10.00 Summer Non Stop
Commenti e interviste, per condividere la passione di chi ama lo sport. Con Bragatto (nella foto) e Mancini
CALCIO: SAMPDORIA PADOVA Serie B
Da Furth, Germania Eurosport
MOTOCICLISMO
Campionato italiano Rai Sport 1
0.05
14.15 PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP
16.00 EUROPEO
22.50 TROTTO
Gara GP2. Da Spa-Francorchamps Rai 2
23.50 24.00
8.00
Da Furth, Germania. Eurosport 2
Finale 3° posto uomini. Dalla Germania Eurosport 2
EQUITAZIONE
GP BELGIO
26
PGA European Tour. Dalla Scozia Sky Sport 2
6ª tappa: Golden - Denver Eurosport 2
GP BELGIO
23
14.00 JOHNNIE WALKER CHAMPIONSHIP
22.00 GIRO DEL COLORADO
AUTOMOBILISMO
min max
GOLF
9ª tappa: Villacastín Sierra de Bejar. La Covatilla Eurosport
Da Daegu, Corea del Sud Rai 2 e Rai Sport 1
16.00 18.05 20.00 20.30 21.30
OMNIBUS TG LA7 NOI SIAMO DUE EVASI LA7 DOC L'ISPETTORE TIBBS ULTIME DAL CIELO TG LA7 UNA NOTTE CON VOSTRO ONORE CUORE D’AFRICA 4 PER CORDOBA TG LA7 CHEF PER UN GIORNO MISSIONE NATURA Documenti TG LA7 MOVIE FLASH UCCELLACCI E UCCELLINI
SKY SPORT 1
Gara MotoGP Italia1 e MP MotoGP
SNOOKER
MLB. Sky Sport 2
16.00 VUELTA
ALGHERO
Amichevole ESPN America
HOCKEY SU PRATO
MONDIALI
Ieri
OAKLAND RAIDERS NEW ORLEANS SAINTS
2.00
TEXAS RANGERS LOS ANGELES ANGELS
CICLISMO
8.20 9.20 10.00 11.00 11.30 12.00 13.50 14.45 15.35 16.45 18.55 19.35
20.00 GP INDIANAPOLIS
FOOTBALL
BASEBALL
Da Daegu, Corea del Sud Eurosport
A CURA DI
4.00
Indycar series. Dalla California Sky Sport 2
14.15 MONDIALI
9.50
23.50 1.40 3.35
22.30 GP SONOMA
MONDIALI
Da Daegu, Corea del Sud Rai 2
9.30
20.50 21.50
Formula 1. Da Spa-Francorchamps Rai 1
11.25 MONDIALI
2.55
20.00
13.10 GP BELGIO
Da Daegu, Corea del Sud Rai Sport 1 e Eurosport
15.30 HANNOVER - MAINZ
14.55 16.45 18.00 18.15
Da Spa-Francorchamps Eurosport 2
ATLETICA LEGGERA
CARTONI ANIMATI GRAND PRIX STUDIO APERTO TREMORS 3: BACK TO PERFECTION ROBIN HOOD GP INDIANAPOLIS 125 STUDIO APERTO GP INDIANAPOLIS MOTO2 GP INDIANAPOLIS MOTOGP FUORI GIRI RUSH HOUR - DUE MINE VAGANTI Film CONTROCAMPO TWIN TOWN UNA PUPA IN LIBRERIA UNA PUPA...
7.55 11.50 12.25 13.00
11.45 PORSCHE SUPER CUP
Campionato argentino (Apertura) Sportitalia
GazzaMeteo
Nuvolo
0.20 2.00 2.30 3.10 5.15
23.10 BOCA JUNIORS SAN LORENZO
CALCIO
Legenda
15.50 18.00 20.00 20.40 21.30
TRAFFICO TG 5 ZOO DOCTOR ZOO DOCTOR FORUM TG 5 IL MAMMO LE STAGIONI DEL CUORE INGA LINDSTROM LILLY SCHONAUER TG 5 BIKINI LO SHOW DEI RECORD Varietà PRIGIONE DI VETRO TG 5 BIKINI SGUARDO NEL VUOTO TG 5
Radio 105
23 28
L’Aquila 15 28
Campobasso
Bari
17 29
24 32
Napoli
Potenza
20 32
16 28
Cagliari
Catanzaro
18 27
21 31
Palermo
Reggio Calabria 24 32
22 30
Catania 24 30
Il sole domani MILANO
La luna ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
6:40
20:06
6:32
19:48
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
30 lug.
7 ago.
14 ago.
21 ago.
52
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 28 AGOSTO 2011