La Gazzetta Dello Sport 11.08.11

January 7, 2017 | Author: NeXr0x | Category: N/A
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www.gazzetta.it giovedì 11 agosto 2011 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB M LANO

ITALIA

n anno 115 ­ Numero Anno 188

CALCIOPOLI PRESENTATA LA STRATEGIA JUVE: 4 ESPOSTI E IL RICORSO AL TNAS

il Commento

Agnelli all’attacco con 5 mosse «2006? Scudetto dei prescritti»

CONVINCENTE, MA...

Nel mirino c’è la Figc. Anche una richiesta danni. Moratti: «Andrea vada in vacanza» GRAZIANO, OLIVERO, PICCIONI E TAIDELLI PAGG. 12 E 13

3 Andrea Agnelli, 35 anni, presidente della Juve SYSTEM

L’ARTICOLO A PAGINA 12

MERCATO L’INTER DEL FUTURO

UN ITALIA CHE PIACE

Dopo Eto’o con Tevez o Lavezzi

A sorpresa Buffon ha deciso di regalare la fascia al milanista: «Anche con 2 3 chili in più, visto che non sono finito...». Prandelli soddisfatto: «Abbiamo avuto personalità e coraggio».

L’INTERVISTA IL TECNICO COMPIE 44 ANNI

ALLE PAGINE 2­3­5­6

«Milan devi crederci. I favoriti siamo noi. Si può aprire un ciclo. Ci serve solo un sostituto di Pirlo, ma non a 50 milioni». Fabregas vicinissimo al Barça

ESAME PASSATO di LUIGI GARLANDO

LAUDISA, KUDINOV, MALFITANO E TAIDELLI ALLE PAGINE 14­15

3 Samuel Eto’o AFP

PASOTTO ALLE PAGINE 16­17

3 Massimiliano Allegri AFP

Ci mordiamo la lingua per non farci scappare: «La Spagna siamo noi!». Non avrebbe senso per un’amichevole di agosto, con tante assenze tra le Furie Rosse (da Xavi in giù) e un doppio RealBarça all’orizzonte.

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

w

Gaffe della Pellegrini. A chi le diceva che rivincerà l’oro olimpico a Londra 2012 ha risposto: «Faccio le corna».

L’ARTICOLO ALLE PAGINE 2­3

La Germania dà lezioni al Brasile (3­2)

DAVANTI A SUOI TIFOSI FANTANTONIO: UNA SERATA DA CAPITANO

ARCHETTI E LICARI A PAGINA 10

3L

LE ALTRE FRANCIA­CILE 1­1

Il camerunese ha dato il suo ok ai russi. Le società trattano

Allegri: «Tricolore e finale Champions»

l’Analisi

9 771120 506000

«Lo scudetto non degli onesti ma dei prescritti». Il copyright è di Andrea Agnelli, l’Inter è la desti­ nataria ma la dichiarazione ufficiale di guerra ora è rivolta alla Federcalcio.

NAZIONALE A BARI GRANDE ENTUSIASMO CONTRO I CAMPIONI D’EUROPA E DEL MONDO

Capitan Cassano trascina gli azzurri all impresa con la Spagna (2­1) Gol di Montolivo e Aquilani. Rigore generoso per il pari momentaneo

10 8 1 1>

DI RUGGERO PALOMBO

abbraccio con Montolivo dopo l 1­0

FOCUS STORIA PAZZESCA

Austin, il cestista sopravvissuto a 2 tragedie aeree ORIANI A PAGINA 47

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

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NAZIONALE L’AMICHEVOLE

I campioni siamo noi Italia da applausi La super Spagna va al tappeto I gol di Montolivo e Aquilani piegano i fenomeni Belle azioni, tanto pressing e molto coraggio

quilini più nobili del pianeta. Venivamo da anni di triste improvvisazione, ora abbiamo una Nazionale dall'identità precisa. Sappiamo cosa aspettarci e lo vediamo in campo. Non è una conquista da poco.

DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI GARLANDO BARI

Ci mordiamo la lingua per non farci scappare: «La Spagna siamo noi!». Non avrebbe senso per un'amichevole di agosto, con tante assenze tra le Furie Rosse (da Xavi in giù) e un doppio Real-Barça all'orizzonte che sconsigliava sperperi di energie. Però è stata davvero una bella Italia, cresciuta ancora nel gioco e nelle individualità. Fatte tutte le legittime tare, il valore della vittoria contro i campioni del mondo (2-1) resta pesante. Siamo belli, possiamo diventarlo ancora di più, sappiamo giocare la palla anche noi, anche noi abbiamo professionalità di livello assoluto (Rossi) e altri che stanno per diventarlo (Montolivo). Luna Un anno fa, a Londra, l'esordiente Prandelli mandava in campo contro la Costa d'Avorio azzurri che si muovevano impacciati come astronauti sulla luna. Dovevano avventurarsi su un pianeta nuoto: quello del palleggio e del possesso; del centrocampo di qualità e dei terzini alti; del gioco imposto senza attese per ripartite. Un anno dopo quel pianeta è casa nostra. Lo abitiamo senza l'imbarazzo degli intrusi. Lo abbiamo dimostrato davanti agli in-

L’Italia è cresciuta e Prandelli comincia a raccogliere i frutti del suo lavoro

Bel gioco Il centrocampo rotan-

Che bel pubblico a Bari! ARCIERI

te, per esempio. Pirlo perno basso, tra De Rossi e Thiago Motta, con Montolivo finto trequartista, che si abbassa spesso a soccorrere il palleggio e lascia varchi per i tre che si inseriscono a turno e scambiano posizione tra loro, togliendo riferimenti. Tutti e quattro sanno toccare bene la palla. Ricamando corto costruiamo quattro occasioni

La continuità di Montolivo, le progressioni di Rossi e l’impegno di Cassano

nitide nel primo tempo. La gente applaude spesso una manovra che sgorga facile. Gli esterni appoggiano di continuo, l'ottimo Criscito, soprattutto, che stampa un palo già al 5' e detta in verticale all'11' per Montolivo che segna con un pallonetto di velluto. Gol programmatico del calcio di Prandelli: un terzino alto e la gemma di un centrocampista di qualità. Tanto Montolivo Primo gol azzurro di Montolivo che sta trovando una continuità mai provata prima. Sempre più protagonista. Molto bene anche l'altro leader incoronato da Prandelli: Pepito Rossi che ha fatto balla-

re Piqué più di Shakira. Sempre pronto ad attaccare la profondità, ha firmato un paio di progressioni impressionanti con altrettanti assist limpidi. Cassano, compagno di reparto, viaggiava in senso contrario, accorciando verso il portatore per far sponda o ricevere per dettare l’assist. Ci ha messo l'anima e ha fatto benino Fantantonio, premiato con una fascia discutibile: i gradi di capitano c'entrano con la carriera e gli atteggiamenti, non con la sede della partita o il momento cupo di un giocatore. Altrimenti è destinata a passare di braccio in braccio. E invece dev’essere un punto fermo, un messaggio di valori.

il Film È calcio d’agosto ma al San Nicola il pubblico si è divertito

11’ PRIMO TEMPO Il pallonetto di Montolivo Un bel lancio di Criscito per Montolivo che controlla e supera Casillas in uscita con un preciso pallonetto: così gli azzurri passano in vantaggio

36’ PRIMO TEMPO Xabi spiazza Buffon Il pareggio della Spagna arriva per un rigore generosamente concesso dall’arbitro dopo un contrasto Chiellini-Llorente. Segna Xabi dal dischetto

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ITALIA

SPAGNA

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(4-3-1-2) Buffon; Maggio, Ranocchia (Bonucci dal 32' s.t.), Chiellini, Criscito; De Rossi (Aquilani dal 21' s.t.), Pirlo, Thiago Motta (Marchisio dal 1' s.t.); Montolivo (Nocerino dal 29' s.t.); Cassano (Balotelli dal 20' s.t.), Rossi (Pazzini dal 20' s.t.). PANCHINA Sirigu, De Sanctis, Ogbonna, Cassani, Balzaretti, Palombo, Giovinco. ALLENATORE Prandelli.

(4-3-3) Casillas (Valdes dal 1' s.t.); Iraola (Alcantara dal 1' s.t.), Piqué (Busquets dal 46' p.t.), Albiol, Arbeloa; Martinez, Xabi, Iniesta (Villa dal 1' s.t.) ; Silva, Torres (Llorente dal 15' p.t.), Cazorla (Mata dal 35' s.t.).

ESPULSI nessuno.AMMONITI Chiellini per gioco scorretto, Balotelli c.n.r..

AMMONITI Arbeloa per gioco scorretto.

PANCHINA Reina, Rodriguez, Negredo. ALLENATORE Del Bosque. ESPULSI nessuno.

4 «Ho 2-3 chili

I NUMERI

81

con Antonio Cassano i giocatori che hanno indossato la fascia di capitano della Nazionale maggiore.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1

79

MARCATORI Montolivo (I) all'11, Xabi (S) su rigore al 36' p.t.; Aquilani (I) al 39' s.t. ARBITRO Brych (Ger) NOTE Spettatori 50.000, incasso 673.397,00. In fuorigioco 4-1. Angoli 7-3. Recuperi: 2' p.t.; 3' s.t. POSSESSO PALLA

ITALIA 44%

PASSAGGI

SPAGNA 56%

TIRI IN PORTA

IIIIII ITALIA 6

ITALIA 346

SPAGNA 484

TIRI FUORI

III IIIII SPAGNA 3

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 5' Gran sinistro di fuori di Criscito: palo. c GOL! 11' Montolivo riceve in verticale da Criscito e supera Casillas con un pallonetto. 16' Rossi per Cassano che perde l'attimo. c GOL! 36' Rigore di Xabi per fallo di Chiellini su Llorente. 38' Diagonale di Cassano, salva Casillas.

ITALIA 5

II SPAGNA 2

SECONDO TEMPO 20' Llorente ciabatta da ottima posizione. 23' Xabi calcia dalla distanza: Buffon si salva. 24' Balotelli si libera bene e calcia alto. 38' Punizione di Pirlo, Valdes in angolo. c GOL! 40' Aquilani dal limite, una deviazione di Albiol spiazza Valdes. 46' Silva alza di poco davanti a Buffon.

L’abbraccio ad Aquilani: 2-1 IPP Cresce la Spagna Senza la som-

ma regia di Xavi, con Martinez anarchico, il centrocampo della Spagna ha sofferto parecchio nel primo tempo. L’attacco ha perso presto Torres (commozione cerebrale) e ha faticato a mettere in azione Silva e Cazorla. Sono partiti dalla panca Busquets e Villa. Pedro non è entrato. Quattro del Real titolari e due soli del Barça, per la gioia di Mourinho... Raggiunto il pari con un rigore discutibile di Xabi, la Spagna è cresciuta grazie alla spinta di Silva e Villa. Abbiamo sofferto, e qui si è visto perché la Spagna è ancora davanti a noi: loro nella sofferenza hanno mantenuto equili-

brio, noi l’abbiamo perso. C’è da lavorare. Prandelli ha sostituito l’attacco bonsai con quello di peso: Pazzini, Balotelli. Peccato però non aver visto insieme Pepito e Mario, che resta la nostra migliore ipotesi di futuro. Abbiamo rischiato di perdere e alla fine abbiamo vinto con un tiro di Aquilani baciato dalla sorte. Ci mordiamo la lingua per non dire che la Spagna siamo noi. Meglio volare bassi e pensare a Far Oer e Slovenia, che ai primi di settembre dovranno darci la certezza di Euro 2012. Però non battevamo la Spagna da 17 anni (Usa '94). E solo a dirlo, suona bene. © RIPRODUZIONE RISERVATA

39’ SECONDO TEMPO Deviazione decisiva: raddoppio azzurro Il gol della vittoria della Nazionale arriva negli ultimi minuti. Il tiro di Aquilani è deviato da Albiol e Valdes è spiazzato. La partita si decide così

la Moviola di M.B.

Un po’ generoso il rigore contro gli azzurri Molti dubbi sul rigore fischiato contro gli azzurri per il gol del momentaneo pareggio spagnolo. È vero che Chiellini trattiene Llorente, ma il primo a strattonare l’avversario, per liberarsi in area sul cross partito dalla fascia sinistra, è proprio l’attaccante spagnolo. Sfortunatamente per Chiellini, l’arbitro deve aver visto solo la parte finale del duello fisico fra i due giocatori. Un duello che nel secondo tempo costa al difensore anche un cartellino giallo, quando, contendendo a Llorente un pallone di testa, Chiellini allarga un po’ troppo il braccio colpendo l’avversario. Un’ammonizione anche per Arbeloa, che tocca da dietro Maggio e lo fa cadere dopo che questi lo aveva saltato in velocità. Nel primo tempo Cassano finisce a terra in area spagnola per un contatto con Piqué, ma l’intervento sembra del tutto involontario.

le fasce di capitano per Fabio Cannavaro, il primatista di sempre; seguono Paolo Maldini con 74, Facchetti con 70, Zoff con 59, Tra i giocatori in attività il primatista è Buffon con 10 "fasce".

21

anni e 61 giorni l’età di Bruno Nicolè quando diventò il capitano più giovane della nazionale; nato il 24.2.1940 indossò la fascia il 25.4.1961 in Italia-Irlanda del Nord 3-2.

in più, ma non sono finito» Capitan Cassano nella sua Bari: «La fascia? Pensavo a un errore...» DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI BARI

Nella notte in cui il mondo si ribaltato — quella che ha visto l’Italietta del «siamo piccoli ma cresceremo» battere la Spagna campione di tutto — c’era una sorta di logica nel vedere Antonio Cassano entrare in campo con la fascia da capitano al braccio. Una scelta controcorrente almeno come il modo d’indossarla da parte dell’attaccante - sul braccio destro e non sul (troppo) convenzionale sinistro - che denota ancor di più come la gestione prandelliana della Nazionale sia emozionale come le giocate del suo pupillo. Tornando a casa Nell’eterno bal-

lottaggio se sia più efficace l’uso del bastone o della carota nella gestione del talento più grande e più autolesionista degli anni recenti, stavolta Antonio — davanti alla sua gente — è parso avere tra le mani un carotone gigante che neppure Bugs Bunny ha osato mai sgranocchiare. L’impressione è che sia servita, perché Cassano è stato così protagonista da far pensare che abbia voluto giocare non solo per Bari, ma anche per mostrare alla Spagna quello che la sua dissennatezza gli aveva vietato nei grassi anni del Real Madrid. D’altronde, una felice definizione scovata nel «Corriere del Mezzogiorno» portava alla ribalta lo stato d’animo del cassanista doc, un innamorato «sospeso tra l’esaltazione mistica e il masochismo più estremo». Nessuna meraviglia, perciò, che lo striscione dedicatogli dal suo scopritore Tonino Rana abbia un tenore da cuore infranto: «Meglio che ti imparavo zappatore» «Non muoio mai» «Voglio ringra-

ziare il c.t. e Buffon per il gesto che hanno fatto - ha spiegato invece un raggiante Antonio -. Ho trovato al mio posto la fascia e pensavo si fossero sbagliati. Mi sono emozionato per il regalo immenso, davanti alla mia

Antonio Cassano, 29 anni, con la fascia di capitano della Nazionale nella sua Bari INSIDEFOTO

gente». E Buffon ha duettato così: «Sono gesti naturali, in questa squadra ci sono tantissimi capitani. Se posso dare questo onore ad altri sono ben felice. A Brescia l’avrei data a Pirlo. Nemmeno Cassano sa il valore che ha, ma deve essere il primo a non buttarsi via per farci fare un grande Europeo». E il protagonista replica così. «È stata la mia partita più bella. Anche se ho 2-3 chili in più e tanti mi dicono che sono finito non è vero. Io non muoio mai, ne so una più del diavolo. Il Mondiale? Ora ci sono io, è stata una parentesi sfortunata. Ringrazio Riva e Prandelli, che con me non avrà mai problemi. Attacco di piccoletti? Il c.t. sa quello che fa, l’importante è che faccia giocare me». Lo sberleffo è servito, ma la prima volta di «capitan Cassano» partorisce un settenario che suona bene. Per sapere se sarà l’inizio di una vera poesia oppure solo un verso sciolto fine a se stesso, dovremo solo attendere che il futuro lo emozioni ancora così, allo stesso modo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

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NAZIONALE L’AMICHEVOLE

«Personalità e coraggio: cresciamo sempre di più» Prandelli si gode il successo e il gruppo «Questo Cassano è stato il migliore della mia gestione. Promuovo Balotelli»

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO BARI

Cesare Prandelli è stato di parola. Se l’è giocata a viso aperto, petto in fuori, puntando sulla qualità, con personalità e anche spavalderia. Per lunghi tratti, nel primo tempo, la parte di gara tecnicamente più significativa, la sua Italia ha messo sotto i campioni di tutto. Senza Xavi, Puyol e Ramos, sia chiaro, ma pur sempre guidati dal fenomeno Iniesta, dall’imprendibile Silva e dal «saggio» Xabi Alonso, con Llorente scomodo colosso in mezzo all’area. Vietato illudersi Una vittoria

che fa morale, ma in casa Italia i piedi restano saldamente per terra: «Il pareggio era più giusto — dice il c.t. azzurro —. La differenza fra loro e noi è anco-

ra evidente. La Spagna gioca a memoria, non perde mai l’equilibrio, anche quando le vengono a mancare molti uomini chiave. Detto questo, non abbiamo sfigurato. Prendiamo quindi il successo nel modo giusto, godendoci un primo tempo molto buono e analizzando attentamente il calo di tensione successivo. Finché abbiamo avuto gambe e lucidità la nostra partita è stata ottima, poi però è venuto a mancare l’ordine tattico e qualcosa abbiamo subito. Quest’ultima fase ci deve far riflettere». Cresce l’Italia di Prandelli, a centrocampo la palla gira che è un piacere. Banditi gli «scarponi», spazio a piedi raffinati e menti veloci. La nuova via piace, convince «e cresciamo gara dopo gara anche a livello di personalità e coraggio. Anzi, forse in alcuni frangenti abbiamo pure esagerato», sorride Prandelli.

Cassano e Balo E’ stata una sera-

ta speciale per Cassano, esaltato dalla sua gente. «Sì — dice Prandelli —, mi è piaciuto. Non ha dato punti di riferimento, si è inserito con i tempi giusti, ha fatto tutto ciò che serviva. Il miglior Cassano della mia gestione». Convincente pure Balotelli, al quale è mancato solo il gol. Giocate importanti, quando serviva tenere gli spagnoli lontano da Buffon. «Prestazione ottima quella di Mario. Si può essere decisivi anche se si gioca per pochi minuti. Sono felice in generale. Però non ci monteremo la testa». Fa invece montare la testa l’amore della gente per questa Nazionale: ieri l’ambiente era da «notti magiche»: 50.000 spettatori, cori e colori da brividi e quegli applausi convinti all’inno spagnolo per zittire i fischi di pochi imbecilli. Cesare Prandelli, 53 anni LIVERANI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle

di SEBASTIANO VERNAZZA

ITALIA SUPER CRISCITO

7

La Spagna per una sera siamo noi e l’autostima cresce

SPAGNA PIQUÉ SOFFRE

L’allenatore Prandelli

7 h Montolivo Il migliore

«Sì, se puede», per dirla con uno slogan in spagnolo. Si può battere la Spagna sul suo terreno, che è quello della manovra, della palla mai buttata, ma sempre giocata. Avanti così.

Gol bello e importante, ma la palma del migliore va a Montolivo per altre ragioni, per come interpreta il ruolo di centrocampista che fa tutto e in ogni luogo (Nocerino s.v.)

7

6

Spagna quasi B, ma pur sempre amante del gioco

L’allenatore Del Bosque

6,5 h Iniesta Il migliore

Prove tecniche di nuova Spagna, ma senza Xavi, Fabregas e altri è dura. Giovani interessanti, però acerbi. Il fatto è che vincere tutto toglie la fame e mina la fama...

«Orfano» di Xavi, con assistenti promettenti, ma un po’ spaesati (Martinez). Però è bello a vedersi come sempre (Villa 5,5: avevamo in mente un Villa più pungente)

6

6

5,5

6

5,5

7

6

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5

5

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6

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Buffon

Maggio

Ranocchia

Chiellini

Criscito

De Rossi

Casillas

Iraola

Piqué

Albiol

Arbeloa

Martinez

Parare, ma non trattenere. È un po’ la cifra del Buffon anti Spagna. Diverse parate in due tempi, che non è un bel vedere, però non si è preso gol e va bene così

Insolito Maggio, col freno a mano tirato. Sarà la condizione, che d’estate è sempre precaria. Sarà che la Spagna sulla sua corsia non fa tanti sconti. Maggio non va

La Spagna dà Llorente come riferimento in area, per il resto è una girandola di inserimenti. A volte gli si para davanti Iniesta. Ranocchia resiste (Bonucci s.v.)

Abbocca all’amo dello spilungone Llorente, che sul rigore sgomita a più non posso. «Chiello» ci casca e all’arbitro resta negli occhi l’ultima trattenuta, la sua

Primo tempo importante, da terzino sinistro padrone del ruolo. Scuote un legno, serve a Montolivo la palla dell’1 0. Cala un po’ alla distanza. La Russia gli ha giovato

Prestazione oscura, si potrebbe dire con linguaggio d’altri tempi. Al servizio della squadra. Un De Rossi più utile che brillante, che si spreme nei raddoppi

Parate fondamentali su Rossi e Cassano. «El gran capitan» fa il possibile, e si arrende all’«impossibi le» Montolivo (Valdes 6: beffato dal 2 1, ma decisivo su Balotelli)

Il lato debole della difesa spagnola. Dal suo lato si passa, come l’1 0 dimostra. Non è un caso che Del Bosque all’intervallo ribalti la difesa. Morale: dove sei Puyol?

Rossi gli fa ballare la waka waka più di una volta, ma Pepito non è biondo né piacevole come Shakira. È raro vedere un Piqué così ballerino, però la Spagna non è il Barça

Si veda sopra. Se Piqué non fa il Piqué, pure Albiol ha qualche problema. Il dinamismo dei piccoletti azzurri lo manda fuori giri. Sfigato sul tiro di Aquilani

Tra i meno peggio del reparto arretrato di Del Bosque. Presidia la fascia sinistra e dalle sue parti gli azzurri non fanno sfracelli. Del Bosque lo tiene fino all’ultimo

Pennellone errante della mediana. Tampona, attacca. Nella ripresa finisce difensore centrale e s’arrangia. Fa vedere delle doti, ha bisogno di un’identità

6,5

5

6,5

7

6

6

6

6,5

s.v.

6

6

5,5

Pirlo

Thiago Motta

Cassano

Rossi

Aquilani

Balotelli

Xabi Alonso

Silva

Torres

Cazorla

Busquets

Thiago Alc.

Di lotta e di governo. Un mese di cura Conte produce già effetti. Visto un Pirlo tessitore e però tosto nel recupero palla, nel mettere la gamba in scivolata

Passo lento, pensieri banali. E in tribuna stampa i giornalisti spagnoli si chiedono perché l’Italia abbia bisogno di lui. (Marchisio 6: il manifesto dell’applicazione tattica)

Cerca il gol, ma non lo trova. Casillas gli dice no. Vivace, per quanto possa esserlo uno alla perenne ricerca della forma. Se il fiato fosse proporzionale al genio...

Accelerazioni notevoli, che percuotono la Spagna. Ruba tempo e spazio. Unica pecca: un tiro egoista, c’era Cassano in mezzo (Pazzini 5,5 Non gli arriva mai la palla giusta)

Ha il merito di scoccare il tiro della vittoria. Con il vecchio «regolamento» la rete sarebbe stata archiviata come autogol. Non incanta, ma incide

Un tiro a giro, finito alto forse causa vento. Una sgommata che si infrange su Valdes. Solita impressione di uno che se volesse spaccherebbe il mondo

In teoria dovrebbe fare lo Xavi. In pratica è freddo sul rigore. Soffre da morire il movimentismo di Montolivo, che appare e scompare in continuazione dal suo radar

Viene fuori quando gli cambiano fascia. Da destra a sinistra, tutto un altro Silva. Nella ripresa smanetta dalle parti di Maggio, entra in area e mette in mezzo più di un pallone

All’ospedale per una botta in testa (F. Llorente 5,5: pennellone astuto nel cercare Chiellini che è più basso. A metà ripresa però si mangia un gol fatto, poi ne «sventa» uno di Mata...)

Se Maggio resta inchiodato nella linea a quattro, buona parte del merito va attribuita a Santi Cazorla, che non a caso pennella il cross del rigore (Mata s.v.)

Dove lo metti sta. Fa il terzino destro e a un certo punto si trova davanti Balotelli. Barcolla, ma non molla, e regge l’urto con SuperMario, che va di corsa e di forza

Il ragazzo si farà, i mezzi non mancano, però ha le guanciotte e gli manca l’attitudine a certe platee. Con Marchisio alle caviglie fa quel che può. Rivedibile

TERNA ARBITRALE Brych 5,5 Il rigore alla Spagna assomiglia a un regalo, Chiellini trattiene ma Llorente non sta a guardare. Vede bene sul penalty non concesso a Cassano. (Borsch 6 - Schiffner 6)

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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NAZIONALE L’AMICHEVOLE

Aquilani & Montolivo «L’azzurro ci fa felici» Chiellini: «All’Europeo aspettiamo la Spagna in finale» Pepito: «Al mio ritorno mi faranno i complimenti...» DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI BARI

«

Abbiamo fatto grandi progressi Che chiacchiere attorno al mio futuro: io aspetto ALBERTO AQUILANI CENTROCAMPISTA

«

Non saremo mai come il Barcellona ma abbiamo qualità nelle ripartenze RICCARDO MONTOLIVO CENTROCAMPISTA

do». De Rossi è tattico: «Nel primo tempo ci dicevamo di non giocarla lunga a calcioni, altrimenti ci avrebbero battuto». Chiosa sul rinnovo con la Roma: «Non ne parlo qui. Non è una cosa rapida. Magari qui posso dire che firmo e poi non lo faccio. Pensiamo all’Italia». Proprio quello che hanno fatto Montolivo e Aquilani. Eppure Riccardo è ai margini di quella Fiorentina che gli ha tolto la fascia, mentre Alberto — bocciato dalla Juve — cerca spazio nel Liverpool. Giusto perciò che la copertina sia loro. «Sono contento — spiega il viola — è stata una gran partita, un’amichevole per modo di dire. Ringrazio Criscito per la sua gran palla, poi ho fatto lo scavino a Casillas e così ho segnato il mio primo gol in azzurro. Questa squadra mi dà serenità, visto il momento che sto vivendo nella Fiorentina. Il Milan? È un grande club, ma io ho un contratto fino al 2012. Ora però mi godo l’Italia. Non saremo mai come il Barcellona, ma abbiamo qualità nelle ripartenze». Futuro Se Criscito parla della

«forza della concentrazione», Aquilani benedice così il ma-

I NUMERI

10

vittorie dell’Italia sulla Spagna in 29 partite giocate. Per il resto, il bilancio è di 11 pareggi e 8 sconfitte degli azzurri

7

Lo ammettiamo: alla fine ci siamo dati di gomito come fossimo all’interno di un piccolo sogno. L’ultima volta che avevamo battuto la Spagna era il 1994. Quell’anno Schumacher vinceva il suo primo mondiale di Formula Uno e Sinatra si esibiva nel suo ultimo concerto dal vivo. Adesso invece è (era?) l’estate di Piqué e Shakira, del Barcellona «mas que un club». Invece i titoli di coda sono firmati da due ragazzi — Riccardo Montolivo e Alberto Aquilani — che misteriosamente il nostro mercato non riesce a piazzare in squadre nobili, rivelando così come, se è vero che il nostro calcio sia declassato da ristorante di lusso a pizzeria, la colpa sarà anche di qualche gestore. De Rossi & Co. Prima di andare ai protagonisti, però, coriandoli sparsi sull’impresa. Chiellini è sfrontato: «Rigore dubbio, ora all’Europeo ci aspettiamo la Spagna in finale per batterla». Pirlo è cauto: «Saranno loro la squadra favorita, ma questo successo fa bene all’autostima». Rossi è patriottico: «Adesso che torno in Spagna me la go-

4

anni che l’Italia non segnava contro gli spagnoli: l’ultimo fu Vieri a Genova il 28 aprile del 2004 (1-1), da allora 243’ di digiuno

0

Duello a centrocampo tra Riccardo Montolivo, 26 anni, e Andres Iniesta, 27 PIERANUNZI

tch: «La Puglia mi porta fortuna — dice — visto che i tre gol nell’Italia li ho segnati tutti qui (2 a Lecce, ndr). In generale si vede che abbiamo fatto dei grandi progressi. Ci stiamo avvicinando alla Spagna e questo successo ci dà una spinta in più. Il mio futuro? Si sono fatte tante chiacchiere. Non sono fuori rosa. A me piacerebbe fare il pro-

tagonista al Liverpool, ma il mercato è aperto fino al 31. Se arrivasse una grande offerta dall’Italia la prenderei subito in considerazione». Il Milan li corteggia entrambi, la Fiorentina vorrebbe Alberto proprio per sostituire la partenza di Montolivo. La pizzeria Italia è pregata di affrettarsi nelle ordinazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

sconfitte per l’Italia nelle nove partite giocate a Bari, in cui tra l’altro gli azzurri sono sempre andati in gol, per un totale di 21 marcature

GLI AVVERSARI I COMPLIMENTI DELL’ALLENATORE

Del Bosque: «Rossi e Cassano stupendi Ma la Spagna è ok» FILIPPO MARIA RICCI BARI

Chissà come gli è venuto in mente a quei pochi cretini. La banda parte con l’inno spagnolo e una minoranza rumorosa inizia a fischiare. È durata poco, perché passati alcuni secondi necessari a riprendersi dallo stupore tutto lo stadio ha coperto i fischi con applausi indignados. Un gesto che capitan Casillas e i suoi uomini hanno apprezzato visibilmente e hanno ricambiato con un ringraziamento sentito. Real e Barça Dopo giornate di polemiche legate alle assenze di Sergio Ramos e Xavi, infortunati, e con il Clasico Real-Barça, andata di Supercoppa in programma domenica, Del Bosque non ha fatto scelte politically correct: è partito con quattro del Madrid (Casillas, Arbeloa, Albiol e Alonso) e due del Barça (Piqué e Iniesta) e non ha sostituito i tre giocatori di campo di Mourinho. In compenso Piqué è uscito acciaccato prima di arrivare al 45’ ed è stato sostituito da Busquets. Sembrava che fosse andata peggio a Torres che ha preso un colpo in testa e dopo 14’ è uscito ed è partito per l’ospedale: la Tac non ha rivelato nulla di grave e il basco è tornato a casa coi compagni. Alla fine Del Bosque ha usato 5 gio-

Del Bosque, 60 anni PIERANUNZI

catori blaugrana, dando spazio dopo l’intervallo a Villa e Thiago. Il debutto L’atteso debutto del fi-

glio di Mazinho non ha portato le scintille previste. Il ragazzo nato a San Pietro Vernotico (Brindisi) ha mostrato personalità anche eccessiva ma non ha mantenuto il livello mostrato in questa sua magica estate. «Per me questa resta sempre come una serata indimenticabile, però certo avrei preferito debuttare con una vittoria». Avrà tempo di rifarsi, intanto restano le statistiche: quinto brasiliano nella storia della Spagna, 23˚ straniero. Parole dolci L’analisi di Del Bosque è lettura piacevole per gli occhi nostrani: «L’Italia ha cominciato con molta più intensità di noi, la mobilità di Rossi e Cassano ci ha frastornato e inizialmente è stata molto superiore a noi. Poi col tempo siamo migliorati e complessivamente me ne vado contento per il comportamento dei miei giocatori e per l’aggressività mostrata nella gara. Curiosamente abbiamo pareggiato nel nostro peggior momento e perso nel secondo tempo quando siamo stati superiori all’Italia. Sono le contraddizioni del calcio». Sorpreso dall’Italia? «No, hanno giocatori di qualità, si associano bene, toccano la palla in maniera eccellente, poi davanti ci sono Rossi e Cassano, due tipi rapidi ed efficienti, hanno giocato in maniera stupenda dando all’Italia la profondità necessaria». La chiusura è per il pubblico: «Correttissimo. E poi visto come ha giocato Cassano, saranno felicissimi». La Spagna è stata battuta, i fischi seppelliti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic DOPO 17 ANNI BATTUTI GLI IBERICI ANCORA PER 2-1 Dopo 17 anni l’Italia ha battuto la Spagna con lo stesso punteggio dell’ultima vittoria azzurra: 2-1 come nei quarti del Mondiale Usa (9 luglio 1994). Curiosamente, anche nel 1994 a Boston ci fu la stessa sequenza di reti di ieri sera con il vantaggio dell’Italia (segnò Dino Baggio), il pareggio della Spagna (autorete di Benarrivo) e il gol della vittoria di Roberto Baggio all’88’.

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UNDER 21 L’AMICHEVOLE

Borini alla Sheva Un capolavoro salva gli azzurrini Tiro-cross della punta del Parma: Svizzera presa «Posso dire di averci provato anche io...» ITALIA U. 21 SVIZZERA U. 21

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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Drmic (S) al 26’ p.t.; Borini (I) al 36’ s.t. ITALIA (4-4-2) Pinsoglio; Santon (dal 16’ s.t. Donati), Mori (dal 1’ s.t. Capuano), Caldirola, Crescenzi (dal 21’ s.t. Sini); D’Alessandro (dal 1’ s.t. Soriano), Bertolacci (dal 1’ s.t. F. Rossi), Marrone, Fabbrini (dal 1’ s.t. Macheda); Paloschi (dal 16’ s.t. Gabbiadini), Borini. PANCHINA Colombi, Bardi, Faraoni, Saponara, Florenzi. ALLENATORE Ferrara. SVIZZERA (4-2-3-1) Burki; Feltscher, Affolter, R. Koch, Daprelà (dal 1’ s.t. P. Koch); Buff (dal 1’ s.t. P. Toko), Abrashi; Wuthrich, Kasami (dal 12’ s.t. Prijovic), Zuber (dal 12’ s.t. Wiss); Drmic (dal 24’ s.t. Hajrovic). PANCHINA Deana, Rodirguez. ALLENATORE Tami. ARBITRO Delferiere (Bel). ESPULSI nessuno. AMMONITI Feltscher, Abrashi, Daprelà (S), Soriano (I) per gioco scorretto. NOTE spettatori. 1.200 circa. Angoli 1-3. Tiri in porta 6-3 (1 palo). Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 6-1. Recuperi: 1’ p.t., 2’ s.t.

Al centro Fabio Borini, 20 anni, festeggiato dopo il gol dell’1-1 IMAGE SPORT DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI VARESE

Tra le qualità di Fabio Borini, c’è anche un certo sense of humor. È lui che agguanta nel finale una bella Svizzera in fuga con un gol tra il capolavoro e il casuale, una velenosa palla di destro scagliata dalla linea di fascia dell’area che coglie il portiere Burki fuori dai pali e un po’ accecato dal sole. Poi, in-

tervistato sul campo a fine gara, sorride mentre dice: «Una volta Shevchenko ha fatto un gol del genere e ha detto che l’ha cercato. Allora anch’io dico che l’ho cercato». Comunque sia andata, Borini ha ricevuto la giusta ricompensa per una grande partita. Si vede che il neo attaccante Parma è cresciuto dentro il calcio inglese. I piedi buoni come lui, in Italia se la tirano, non fanno molti passi più del necessario. Fabio

invece ci dà dentro come un gregario, insegue le caviglie degli avversari, e solo una volta che ha la palla gioca di fino. E’ il nostro piccolo Rooney.

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PROSSIMI IMPEGNI

Grande ripresa Borini può esse-

re preso a modello di quest’Under che ha assimilato il carattere del suo c.t. Ferrara, che in 11 amichevoli ha perso una sola volta, un’Under non molla mai nelle difficoltà. E dire che qui a Varese ne ha avute parecchie contro la Svizzera più avanti nella preparazione (già giocate 4 giornate di campionato) e tecnicamente dotatissima: in squadra c’erano mondiali under 19 (Kasami, Buff) e reduci dalla finale dell’Euro under 21 di giugno persa con la Spagna. Nel primo tempo hanno giocato solo loro, con lo stantuffo (del Parma) Feltscher, i piedi buoni Abrashi e Kasami e la rivelazione Drmic, che debutta nell’Under con un bel gol e un palo che poteva chiudere la partita. Invece nella ripresa Ferrara è stato bravissimo a cambiare i piani e ribaltare la sfida: visto che le fasce con d’Alessandro e Fabbrini funzionavano poco, ha spostato tutto il gioco in mezzo. Tre centrocampisti centrali (dentro Rossi e Soriano con Marrone) e Borini dietro le due punte: Paloschi prima e Gabbiadini poi con Macheda. Nonostante i tantissimi cambi, gli azzurri hanno mantenuto grande ordine, e stavolta sono stati loro a creare occasioni annullando gli elvetici. Dopo il pari, ancora Borini e Gabbiadini hanno sfiorato la vittoria. Sarebbe stato troppo. E Ferrara è soddisfatto così: «I ragazzi ci hanno messo impegno e dedizione alla maglia in un test impegnativo: era ciò che volevo». Da settembre, si fa sul serio: esordio europeo con l’Ungheria. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 6 settembre cominciano le qualificazioni all’Europeo 2013, l’Under si radunerà i primi del mese presso La Borghesiana di Roma. Di seguito il calendario con gli appuntamenti ufficiali degli azzurrini di Ferrara per il 2011

le Pagelle

di F.B.

Bertolacci gioca da leader ITALIA U. 21 6,5

6 OTTOBRE LiechtensteinItalia

PINSOGLIO 5,5 Più che sul gol, si fa sorprendere sul traversone di Feltscher che Drmic devia sul palo. SANTON 6 Capitano senza fronzoli, limita le discese con giudizio. Una volta però non recupera. DONATI 6 Spinge bene a contribuisce alla rimonta. MORI 5 Fa una fatica del diavolo con Drmic, troppa, anche se lo slavo svizzero è davvero forte. CAPUANO 6,5 Va meglio con Drmic, e Prijovic. CALDIROLA 5,5 Mister preciso, stavolta si smentisce. Lanci fuori misura e qualche chiusura sbagliata. Appesantito dalla preparazione? CRESCENZI 6 Il più duro e in palla là dietro, ma non è una novità. Ostacola Feltscher anche per Fabbrini. SINI 6 Esordio diligente, senza problemi. D’ALESSANDRO 5,5 Vivace negli spunti ma impreciso nell’ultimo passaggio. SORIANO 6 Entra con la voglia giusta e si fa sentire. BERTOLACCI 6,5 Esordio più che buono: contrasta tosto e imposta dolce. F. ROSSI 6,5 Ottimo geometra del centro. MARRONE 6 Bada a tenere unita la squadra. FABBRINI 5,5 Due serpentine danno l’idea di cosa può fare, ma è leggero, nel fisico e nelle intenzioni. MACHEDA 5 Più che il Macheda dell’Under sembrava quello della Samp. Sempre bloccato. PALOSCHI 6 Nel primo tempo, il pericolo è solo lui. GABBIADINI 6 Regala profondità e non trova nessuno quando mette un pallone in mezzo.

11 OTTOBRE Italia-Turchia

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11 NOVEMBRE Turchia-Italia

Ha le stimmate del calcio inglese. Anche se è da catalogare tra i piedi buoni, lotta come un gregario. Regala due palloni d’oro, poi ci pensa da solo col tiro (cross, pallonetto?) del pari.

6 SETTEMBRE Ungheria-Italia

15 NOVEMBRE Italia-Ungheria

IL MIGLIORE

7 BORINI

All. FERRARA 6,5 Le fasce non funzionano? Allora indirizza la squadra al centro. Nonostante i cento cambi, bravo a tenere coesa la squadra.

SVIZZERA U. 21 6,5 Burki 5,5; Feltscher 7, Affolter 6, R. Koch 6 (P. Koch 5,5), Daprelà 6; Buff 6,5 (Toko 5,5), Abrashi 7; Wuthrich 6, Kasami 7 (Prijovic 6), Zuber 6,5 (Wiss 5); Drmicn 7 (Hajrovic 5,5). All. Tami 6.

GLI ARBITRI DELFERIERE 6 Minimo uso dei cartellini. De Neve 5,5; Cremers 5,5

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LE ALTRE AMICHEVOLI GERMANIA BRASILE

Pagelle

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MULLER PERICOLOSO GANSO TROPPO FRAGILE

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Schweinsteiger (G) su rigore al 16’, Götze (G) al 22’, Robinho (B) su rigore al 26’, Schürrle (G) al 35’, Neymar (B) al 47’ s.t.

GERMANIA 7

GERMANIA (4-2-3-1) Neuer; Träsch, Hummels (dal 43’ s.t. J. Boateng), Badstuber, Lahm; Schweinsteiger (dal 41’ s.t. Rolfes), Kroos; Müller, Götze (dal 43’ s.t. Cacau), Podolski (dal 1’ s.t. Schürrle); Gomez (dal 1’ s.t. Klose). PANCHINA Wiese, Höwedes, Aogo, Gündogan, Reus, S. Bender. ALLENATORE Löw.

NEUER 5,5 Non vede la botta di Neymar al 92': sa fare di meglio. TRÄSCH 6 Enorme generosità, non altrettanta qualità. Però gli errori sono compensati da una spinta che, dai e dai, si sente. HUMMELS 6,5 Un solo black out tra tante belle chiusure e tanti anticipi. Sempre a testa alta. (Boateng s.v.).

BRASILE (4-2-3-1) Julio Cesar; Dani Alves, Lucio, Thiago Silva, Andrè Santos (dal 41’ s.t. Luiz Gustavo); Ralf, Ramires; Fernandinho (dal 24’ s.t. Ganso), Neymar, Robinho (dal 41’ s.t. Renato Agusto); Pato (dal 32’ s.t. Fred). PANCHINA Victor, Maicon, Dedè, Elias, Lucas Silva, Jonas. ALLENATORE Menezes.

BADSTUBER 6 Meno appariscente del collega, ma ordinato. LAHM 6 Potrebbe approfittare di Fernandinho, si limita al «compitinho». Bel tiro da fuori, inutile il rigore su Dani Alves. SCHWEINSTEIGER 7 Padrone in mezzo: segna dal dischetto e toglie di forza la palla ad A. Santos inventando il 3 1. (Rolfes s.v.)

ARBITRO Kassai (Ung).

KROOS 7 Partenza distratta, poi sventra Ralf, si procura il rigore e «inventa» il 2 0 di Götze con un assist al millimetro.

AMMONITI Ganso (B) per gioco scorretto. NOTE spettatori 54.767. Tiri in porta 7-4. Tiri fuori 5-4. Fuorigioco 3-0. Angoli 6-6. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

T. MULLER 6,5 Sempre pericoloso quando parte in velocità: gioca solo in verticale. Rifiata nel finale. GÖTZE 7 Con il Brasile chiuso non fa vedere gli inserimenti di Dortmund. Appena le maglie s'allargano, entra nel vivo e firma il 2 0 (primo centro in nazionale) bruciando T. Silva. (Cacau s.v.).

Mario Götze, 19 anni, segna il gol del raddoppio della Germania battendo il portiere brasiliano Julio Cesar in uscita EPA

Grande la baby Germania Brasile k.o. dopo 17 anni

PODOLSKI 5 Quasi più dannoso che inutile. IL MIGLIORE h 7,5 SCHURRLE Altra storia, entra e cambia la partita: imprendibile a destra e sinistra, segna il terzo gol. GOMEZ 5 Non riceve (letteralmente) un pallone. KLOSE 6,5 I palloni va a cercarseli: c’è in 2 gol su 3. All. LÖW 7 La sua Germania è giovane, ordinata e ha ricambi: non spreca un pallone e ha anche qualche lampo di genio.

Rigore di Schweinsteiger, poi gol di Götze e Schürrle (39 anni in due) La Seleçao è lenta e prevedibile: si salva solo l’interista Julio Cesar DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI STOCCARDA (Germania)

Malgrado il passato, Germania e Brasile non sono più l’unità di misura del valore calcistico mondiale: hanno otto coppe del mondo in tasca però restano incantate e sottomesse dalla Spagna. L’operazione recupero della supremazia passa anche da amichevoli come questa: i tedeschi, secondi all’Europeo e terzi al Mondiale — sempre battuti dagli spagnoli — hanno esigenze più immediate (a fine stagione c’è di nuovo il torneo continentale) e un gruppo già costruito che abbonda di giovani e valide alternative mostrate anche qui. La storia del match viene cambiata da Schürrle e Götze, 39 anni in due, riserve di Özil e Podolski. Sono i ragazzi che portano freschezza e velocità, oltre a un gol a testa nella ripresa con 5 reti, e fanno crepare d’invidia chi ha vivai aridi, con i club che devono comprare all’estero per allestire delle junio-

di FABIO LICARI

L’attaccante del Brasile, Neymar, 19 anni, autore di un gol inutile nel recupero AFP

res decenti. Se pensate all’Italia, ci avete preso. Dopo 17 anni La Germania non

batteva il Brasile dal 17 novembre 1993: Mario Götze aveva un anno, adesso è destinato a dare la svolta generazionale; appena maggiorenne e già in nazionale per tentare di replicare Messi o copiare Thomas Müller. L’intenzione dichiarata (da Schweinsteiger) è di arrivare al calcio perfetto durante il torneo 2012, però nel primo tempo la sua banda è lontanissima dal proposito, ma è pur sempre agosto. Nella ripresa, i tedeschi sono quasi sempre avanti di due gol grazie a tagli, sprint e spallate che affettano. Anche il laziale Klose, che dà il cambio a Gomez nel 4-2-3-1, ci mette del suo: un colpo di tacco fa nascere il rigore spezza 0-0 (Schweinsteiger), un’intrusione intelligente porta al bis di Götze. Senz’altro il migliore fra tutti gli «italiani»: dall’altra parte si salva solo Julio Cesar, mentre a Robinho

I due under 20 regalano ai tedeschi velocità e freschezza oltre a un gol a testa Il c.t. brasiliano Menezes in 13 partite non ha ancora battuto una grande non basta il penalty del 2-1. Affanno Seleçao Il Brasile, fre-

sco di umiliazione alla Coppa America (fuori ai quarti, una vittoria su quattro) punta al sorpasso nel 2014, quando ospiterà il torneo mondiale, ma non possiede, per predisposizione storica, la pazienza triennale nei confronti della Seleçao. La materia prima è abbondante, ma gli allenatori sono sempre a rischio e Mano Menezes, successore di Carlos Dunga, viene descritto come un condannato perché in un

BRASILE 5

anno (13 gare) non ha mai battuto una grande. Ora accampa scusanti come la stanchezza della Coppa America, il volo, il fuso e tanti altri dettagli: ma dimostra anche qui che l’impianto ancora non è solido. Strano che per un’ora il possesso sia molto tedesco e il contropiede dei giocolieri sudamericani. Il mancato sbocco nell’emozione del gol è dovuto all’approssimazione delle conclusioni di Pato (fallisce due chance) e Neymar, mai velenosi abbastanza per stangare sulla ripartenza. Il 4-2-3-1 di Menezes è spesso 4-4-2 senza palla, perché Neymar, teorico trequartista, non rientra e lascia spazio al palleggio di Schweinsteiger, indisturbato. Il promesso sposo del Real è tecnico ma fragile nonché anarchico tatticamente. E’ colpevole nello scarabocchio che manda al vantaggio i bianchi. La sassata con cui entra fra i marcatori è nel recupero, quando la Germania è già convinta di essersi avvicinata alla Spagna, anche se non alla perfezione.

JULIO CESAR 6 Non può niente sui tre gol.

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IL MIGLIORE

6 D. ALVES

Sarebbe più giusto dire: il meno peggio. Affonda se ha spazio, si prende il rigore, non cede. LUCIO 5 Entra in ritardo su Kroos e fa rigore: è la svolta. T. SILVA 5,5 Meglio del compagno di banco, però sul 2 0 si fa «tagliare» da Kroos. A. SANTOS 4,5 A ogni discesa corrispondono due amnesie. Nel finale disastro si fa strappare la palla in area: 1 3 (L. Gustavo s.v.). RALF 5 Mauro Silva si starà rivoltando... sul divano di casa. RAMIRES 5,5 Qualche idea, leggerino però contro i panzer. FERNANDINHO 5 Tanta copertura, ma in avanti dov'era? GANSO 5 Rende solo più fragile il centrocampo. NEYMAR 5,5 Due bei tocchetti ma fuori dal gioco, trequartista o esterno, fino al gran gol (ma episodico) finale. Deve crescere. ROBINHO 5 A sinistra, poi al centro scambiandosi con Neymar: infila il rigore, un paio di affondi ma poco altro. (R. Augusto s.v.). PATO 5 Il più attivo lì davanti, ma sbaglia due gol. (Fred s.v.) All. MENEZES 5 Le ultime parole famose: «Non abbiamo mai subito». Non c'è gioco. E ora rischia il posto.

TERNA ARBITRALE: KASSAI 7 Esagera solo il «giallo» a Ganso. Eros 6-Vamos 6,5

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LE ALTRE AMICHEVOLI LA MACEDONIA VINCE CON UN GOL DI PANDEV. DILAGA (3-0) IL GIAPPONE DI ZACCHERONI

SCOMMESSE ILLEGALI

Francia, solo un pari contro il Cile

Troppi rigori: due terne arbitrali squalificate a vita

A segno anche gli «italiani» Kucka, Kharja e Rudolf ALESSANDRO GRANDESSO

Finisce 1-1 l’amichevole tra Francia e Cile, ma i bleus infilano comunque l’11˚ risultato utile consecutivo, indice di maturità per la squadra di Blanc. Primo tempo tutto francese contro i vari Isla (Udinese), Vidal (Juve) e Carmona (Atalanta) ancora vacanzieri. Così Benzema si prende la scena al 19’ con l’assist per il tuffo di testa di Remy. L’ex Udinese e neoblaugrana Sanchez gli soffia il ruolo nella ripresa

scardinando al 31’ la difesa di casa con l’assist per Cordova (Brescia) che trova l’incrocio. Bonus inatteso: i bleus avevano sfiorato il 2-0 tre volte (traversa e due gol in offside). Nelle altre amichevoli, a segno anche Goran Pandev: il gol dell’attaccante interista permette alla Macedonia di battere 1-0 l’Azerbaigian. La Slovacchia di Hamsik si è imposta per 2-1 a Klagenfurt contro l'Austria. Il genoano Kucka e Jez gli autori delle marcature per gli slovacchi, mentre nella ripresa l'austriaco Hoffer (ex Napoli) ha accorciato le distanze per i padroni di casa. Sempre di marca rossoblù i gol di Marocco e Ungheria.

Nella vittoria del Marocco contro il Senegal per 2-0 c’è lo zampino del genoano Houssine Kharja, mentre il successo (4-0 contro l’Islanda) della nazionale magiara porta la firma di Rudolf. Euro 2012 Ieri si è giocata anche una gara valida per le qualificazioni a Euro 2012: per il gruppo C Nord Irlanda-Far Oer 4-0 (Hughes al 5’ p.t., Davis al 21’ s.t., McCourt al 26’ e 43’ s.t.). Le gare delle europee Azerbaigian-Macedonia 0-1 (Pandev al 13’ s.t.), Irlanda-Croazia 0-0, Scozia-Danimarca 2-1 (aut. Kvist al 22’ p.t., Eriksen al 31’ p.t., Snodgrass al 44’ p.t.), Russia-Serbia 1-0 (Pogrebnyak al 8’ s.t.), Litua-

nia-Armenia 3-0 (Klimavicius al 9’ p.t., Cesnauskis al 29’ s.t., Beniusis al 32’ s.t.), Lettonia-Finlandia 0-2 (Hämäläinen al 13’ s.t., Furuholm al 42’ s.t.), Bielorussia-Bulgaria 1-0 (aut. Stoyanov al 33’ p.t.), Cipro-Moldova 3-2 (Avraam al 13’ p.t., 6’ s.t. e 44’ s.t., Armas al 23’ p.t., Ovsyannikov al 45’ p.t.), Costa d’Avorio-Israele 4-3 (Y.Toure al 44’ p.t., Yà al 45’ p.t., Kone al 24’ s.t., Shechter al 31’ s.t., Melikson al 34’ e 43’ s.t., Drogba al 36’ s.t.), Ungheria-Islanda 4-0 (Koman al 32’ p.t., Rudolf al 45’ p.t., Dzsudzsak al 22’ s.t., Elek al 43’ s.t.), Albania-Montenegro 3-2 (Bogdani al 33’ p.t., Savic al 40’ p.t. e al 2’ s.t., Lika al 19’ s.t., Salihi al 24’ s.t.), Ucraina-Svezia 0-1 (Hysén al 45’ s.t.), Liechtenstein-Svizzera 1-2 (Derdiyok al 15’, aut. Stocklasa al 34’ p.t., Ritzberger al 6’ s.t.), Austria-Slovacchia 1-2 (Kucka al 21’ p.t. Jez al 30’ p.t., Hoffer al 17’ s.t.), Malta-Rep. Centrafricana 2-1 (Mifsud al 2’ e 44’ p.t., Momi al 25’ p.t.),

Polonia-Georgia 1-0 (Blaszczykowski al 36’ p.t.), San Marino-Romania 0-1 (Herea al 28’ s.t.),, Turchia-Estonia 3-0 (Belözoglu al 8’ p.t., Kazim al 28’ e 36’ p.t.), Galles-Australia 1-2 (Cahill al 44’ p.t., Kruse al 15’ s.t., Blake al 37’ s.t.), Slovenia-Belgio 0-0, Bosnia-Grecia 0-0, Norvegia-Rep.Ceca 3-0 (Abdellaoue al 22’ p.t. e 43’ s.t., Riise al 27’ s.t.). In Asia Giappone-Corea del Sud 3-0 (Kagawa al 35’ p.t. e 8’ s.t., Honda al 7’ s.t.), Cina-Giamaica 1-0 (Zhao al 9’ p.t.), Kazakistan-Siria 1-1 (Sabagh al 15’ s.t., Katriev al 25’ s.t.), Oman-Bahrain 1-1. In Africa Senegal-Marocco 0-2 (Kharja al 10’ p.t., Arabi al 25’ p.t.), Sudafrica-Burkina Faso 3-0 (Mphela al 14’ p.t. e 7’ s.t., Tshabalala al 19’ p.t.), Gambia-Congo 3-0, Niger-Togo 3-3, Gabon-Guinea 1-1, Zimbabwe-Zambia 2-0, Botswana-Kenya 1-0. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lettonia Bolivia 2 1 ed Estonia Bulgaria 2 2, due partite giocate ad Antalya, in Turchia, il 9 febbraio scorso. Cosa c’è di strano? Tutte le sette reti erano state segnate su calcio di rigore. Un fatto che aveva insospettito la Fifa, che successivamente ha aperto un’inchiesta per presunti legami tra arbitri e guardalinee in questione e alcuni gruppi di scommettitori. La federazione internazionale ha così squalificato a vita le due terne arbitrali, una proveniente dalla Bosnia e l’altra dall’Ungheria, per presunti legami con gruppi di scommettitori.

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CALCIOPOLI IlCommento di RUGGIERO PALOMBO

E’ una strategia convincente Ma i danni dove sono? «Lo scudetto non degli onesti ma dei prescritti». Il copyright è di Andrea Agnelli, l’Inter è la destinataria ma la dichiarazione ufficiale di guerra ora è rivolta alla Federcalcio. Quella di ieri, commissario Guido Rossi, e quella di oggi, presidente Giancarlo Abete. Un redde rationem che arriva dopo la «non decisione», come la chiama il presidente della Juventus, del Consiglio federale del 18 luglio, dichiaratosi non competente a stabilire se lo scudetto 2006 assegnato ai nerazzurri fosse o meno da revocare dopo le ormai celebri 72 pagine di j’accuse post-intercettazioni bis del procuratore federale Palazzi. Strategia Conferenza stampa romana, «perché è qui che d’ora in avanti si gioca la partita», e Juventus schierata in forze, con relativi legali (Briamonte e Chiappero) e tanto di professore amministrativista (Landi). Tutto o quasi molto chiaro, tanta sostanza e un po’ di concessione all’enfasi e alla teatralità. Strategia convincente, anche perché la strada che viene individuata è giuridicamente corretta: passaggio al Coni, con ricorso già presentato al Tnas (Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport) e poi, se occorre, al Tar del Lazio e infine al Consiglio di Stato, nel rispetto della legge 280/2003. Ad affiancare questo percorso, quattro esposti che presto verranno consegnati alla Corte dei Conti, al Ministero dell’Interno, al magistrato che sovrintende ai bilanci del Coni (ma forse sarebbe stato meglio rivolgersi a quello che cura Coni servizi) e all’Uefa, individuati a diverso titolo quali vigilanti sull’attività della Federcalcio. E’ la parte più «muscolare» dell’attacco, ma anche quella che molto difficilmente produrrà risultati significativi. Dal ministro Maroni a Michel Platini (del quale per inciso Abete è vicepresidente), chi avrà voglia di mettere bocca? Ricorso È il cuore dell’operazione. Sono «provvedimenti illegittimi» lo scudetto assegnato nel 2006 all’Inter e la mancata revoca del Consiglio federale ventiquattro giorni or sono. Da cui l’istanza di arbitrato nei confronti di Figc e Inter in ordine al rigetto dell’istanza di revoca del 18 luglio». Per chi come la Gazzetta dello Sport ha da subito sostenuto che quel titolo doveva restare vacante e poi, sopraggiunte le nuove intercettazioni e le valutazioni di Palazzi, lo ha ribadito, l’azione della Juventus, al netto degli ovvi veleni che purtroppo si porta dietro, è condivisibile. I legali di Agnelli si sono spinti oltre: «...con conseguente prudente apprezzamento dei danni» hanno scritto al Tnas. Nella conferenza stampa della prudenza si è persa traccia e sulla richiesta di danni, invero piuttosto bizzarra visto che comunque con quello scudetto la Juve, fino a prova contraria e sentenze della giustizia sportiva patteggiate e passate in giudicato, non c’entra niente, si è ascoltato un po’ di tutto. Il più persuasivo è stato l’avvocato Chiappero, «perché la disparità di trattamento è una presa in giro che finisce col procurare un danno d’immagine», ma anche qui l’impressione prevalente è quella di una piccola prova di forza, tesa a far tremare (non si sa quanto) i conti correnti dei consiglieri federali, di Abete e di Rossi, «che dovrebbero pagare in proprio il danno patrimoniale arrecato». Autunno Sarà lungo e caldo. Il tavolo della pacificazione (per informazioni oltre alle frasi di Agnelli guardare alla reazione di Moratti, iersera) è andato a farsi benedire e inevitabilmente, anche se così non dovrebbe essere, le strade della giustizia sportiva e di quella penale, con la sentenza di Napoli prevista per ottobre, finiranno con l’incrociarsi. Proprio per questo, dopo avere sentito di tutto a proposito di Inter, Juventus e scudetti contesi, ci sarebbe piaciuto sapere da Andrea Agnelli se secondo lui in calciopoli Inter e Juventus sono ugualmente colpevoli o sono ugualmente innocenti. Ma il bonus domande era esaurito.

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HANNO DETTO

S Briamonte Non c’erano motivi per non assegnare all’Inter lo scudetto 2006? I fatti dimostrano il contrario e gli anni trascorsi sono un’aggravante

S Chiappero La non decisione del consiglio federale del 18 luglio ha prodotto per la Juventus un danno d’immagine da "presa in giro"

S Landi Sia la decisione dell’allora commissario Guido Rossi sia quella di cinque anni dopo del consiglio federale sono provvedimenti illegittimi

Il presidente federale Giancarlo Abete, 60 anni IPP

VALERIO PICCIONI ROMA

Dalle quattro punte di Antonio Conte in campo ai cinque esposti, anzi un ricorso e quattro esposti, presentati da Andrea Agnelli per chiedere la revoca dello scudetto 2006. Alla Juve di questi tempi piace attaccare. Il presidente lo ha fatto ieri a Roma perché «è qui che si gioca questa partita e questo è il luogo più adatto per comunicare le nostre strategie». Una frase che chiarisce la prima delle controparti, con uffici a meno di un chilometro dall’albergo di via Veneto dove va in scena la conferenza stampa bianconera, quel «sistema che ha lapidato la Juve cinque anni fa e che ora si scopre garantista e incompetente a decidere sul famoso scudetto degli onesti, che ora potrà essere al massimo quello dei prescritti». Dunque, dito puntato contro la Federcalcio. «Che ha deciso di non decidere». Su uno scudetto che «qualcuno s’è visto recapitare sulla scrivania, mentre noi avevamo vinto sul campo». Agnelli è telegrafico, lapidario, quasi chirurgico. Liquida di fatto la famosa idea del tavolo pacificatore, o meglio pone delle condizioni categoriche perché questa idea del rasserenamento non può vedere favorevole la Juve «se serve a lavare le coscienze sporche e a insabbiare».

Agnelli contr

Cinque punte Ma l’attacco da po-

litico diventa giuridico. Una brevissima nota per la stampa tira la volata ai successivi interventi degli avvocati. Il primo punto dell’attacco via codici, è il «ricorso al «Tribunale Nazionale Arbitrale per lo Sport», presso il Coni. Ma insieme con l’ultimo percorso della giustizia sportiva, arrivano quattro esposti: «Al Procuratore Regionale Lazio presso la Corte dei Conti»; «al Prefetto di Roma e al Ministero dell’Interno»; «al Delegato sul Controllo della Gestione presso il Coni»; «all’Executive Committee dell’Uefa». Dunque, un’offensiva su più fronti con addirittura la promessa di possibili supplementi: «Queste azioni non sono tutte le azioni», dice l’avvocato Michele Briamonte. «Regalini» Proprio Briamonte sottolinea i tre dati «incontestabili». «La carenza del presupposto dell’assenza di motivi» per non assegnare quello scudetto. Il riferimento ai «comportamenti poco limpidi», la frase del parere dei saggi nel 2006, contenuti nelle censure di Palazzi all’Inter. «Regalini e borse da ritirare», li chiama Briamonte con riferimento ad alcune intercettazioni bis uscite a Napoli. Infine, il decorso del tempo che però per l’istituzione è «aggravante e

«2006: scudetto dei prescritti Rivogliamo tutto» La Juve chiede i risarcimenti: 4 esposti e il Tnas . E all’Inter: «Macché titolo degli onesti» non esimente». Anche perché all’«enorme potere della Federcalcio devono corrispondere delle responsabilità individuali». Danni E qui arriva il professor Piero Landi che si muove sul versante del diritto amministrativo. «Sia la decisione di Guido Rossi sia quella di cinque anni dopo del Consiglio federale sono provvedimenti illegittimi». E il punto 20 del parere dei saggi dava alla Federcalcio il «potere discrezionale» di decidere. Di

MERCATO LE STRATEGIE BIANCONERE

Perotti più di Farfan Elia tolto dal mercato Storari, pista Chievo DAL NOSTRO INVIATO

VINOVO (Torino)

Tutto fermo. Beppe Marotta e Fabio Paratici passano la giornata a Vinovo, telefonino incollato all’orecchio, ma l’impressione è che ci siano molti contatti e nessuna trattativa ben avviata, almeno in entrata. In uscita, invece, qualcosa potrebbe muoversi prima. E se per Amauri la società e il giocatore stanno vagliando le varie soluzioni tra Palermo, Marsiglia, Parma, Genoa e Fiorenti-

na, si apre una nuova pista per Marco Storari. Il portiere piace al Chievo, che prima di cedere Sorrentino al Palermo vuole trovare il sostituto. Ci sono tre problemi: il primo è che Storari non prenderà in considerazione nessuna ipotesi di trasferimento fino a quando la Juve non manterrà la promessa, riformulata di recente, di rinnovargli e adeguargli il contratto. Secondo: Marco non sarebbe felicissimo di giocare per la salvezza. Terzo: dopo il rinnovo con la Juve il suo ingaggio si aggirerà sui 2 milioni (premi com-

qui i presupposti della prima tappa, il ricorso al Tnas. «Il Tnas e non l’Alta Corte proprio perché l’Inter ci possa essere», spiega l’avvocato Luigi Chiappero. Un ricorso con «prudente richiesta di risarcimento danni». Danni di cui risponderebbero individualmente i singoli consiglieri. O le loro assicurazioni. «Danni anche erariali», cioè a danno dello Stato, ed ecco il chiamare in causa i controlli della Corte dei Conti. E persino il ministero dell’Interno. Più intrigante, per la

verità, la corsia internazionale, cioè l’esposto all’Uefa, che «può avere un po’ il ruolo dei caschi blu», parole di Briamonte. Qui non sono in discussione, da quello che si è capito, solo i due provvedimenti «Rossi 2006» e «Consiglio federale 2011», ma anche lo spazio temporale in mezzo per capire, per esempio, «se si siano utilizzati mezzi di prova in grande ritardo». Il dubbio Ma le carte hanno una

specie di quinta, neanche trop-

presi), quindi i bianconeri dovrebbero accollarsi almeno metà dello stipendio, extra-budget per il Chievo. Oggi, intanto, nuovo incontro con i Philadelphia Union per Grosso, dopo quello infruttuoso della settimana scorsa. Stop tedesco L’Amburgo ha pubblicato sul sito una nota per togliere dal mercato l’esterno Elia: «Resterà con noi — dice il d.s. Arnesen —, non abbiamo l’intenzione né il bisogno di venderlo». Forse si spiega anche così l’esagerata richiesta di 15 milioni formulata qualche giorno fa a fronte di un’offerta della Juve di 7 milioni. Per il ruolo di esterno il prescelto è sempre Diego Perotti del Siviglia e resta in corsa Jefferson Farfan dello Schalke. Vargas non convince e può arrivare solo con uno scambio conveniente.

L’esterno Diego Perotti, 23 anni EPA

gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Storari, 34 anni LAPRESSE

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

ro la Figc

LA REPLICA IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE

Abete: «Sono più preoccupato per il crollo in Borsa» «Rispetto il club ma si deve guardare al futuro e non con lo specchietto retrovisore» DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO BARI

Andrea Agnelli è pronto a ricorrere alla giustizia ordinaria ed entra a gamba testa sulla Figc. Coerente con quanto già espresso e annunciato la sera del 18 luglio, giorno in cui il Consiglio federale si era dichiarato «incompetente» sulla revoca dello scudetto 2006 all’Inter. «E la cosa incredibile è che si è dichiarata incompetente la stessa istituzione che ha lapidato la Juventus nel 2006. Lo stesso sistema che oggi è diventato anche garantista», ha detto appunto ieri a Roma il presidente della Juventus.

rissimi. E Abete che dice? Parla a Bari, nell’intervallo di Italia-Spagna. E sembra prendere tempo, evitando di alimentare uno scontro ormai già accesissimo con il club di corso Galileo Ferraris, senza però negare una frecciatina ad Agnelli: «Bisogna guardare al futuro e non con lo specchietto retrovisore». Probabile che nei prossimi giorni arrivi un’alisi più meditata, studiata a tavolino. Per il momento Abete manifesta «rispetto per le decisioni che assume il club bianconero. La conferenza stampa di Andrea Agnelli era annunciata, già prima della decisione del consiglio federale del 18 luglio si era manifestata la volontà della società di andare avanti. Come presidente della Federazione sono concentrato sulla partita della Nazionale, che sta giocando al calcio contro i campioni del mondo...». Per poi chiudere appunto con un «come cittadino sono più preoccupato per la situazione economica e il crollo in Borsa». Alla prossima puntata.

Replica Figc Concetti duri, du-

Andrea Agnelli, 35 anni EIDON

po nascosta. Sopra Agnelli ci scrive una frase: «Non siamo ancora nella condizione di poter chiedere indietro due scudetti». Seguito però da diversi «ma» e «se». Il confine fra il tutti colpevoli e il tutti innocenti, il giudizio su calciopoli e su quella stagione. Qui si capisce che è meglio dare almeno un colpo di freno. «Dobbiamo attendere il processo di Napoli, così capiremo se e in che modo chiedere gli scudetti». Però anche qui c’è scudetto e scudetto. Perché, men-

tre il 2004-2005 è legato a doppio filo agli esiti del processo penale, il «2005-2006 - parole di Agnelli - è slegato da Napoli, e la revoca potrebbe essere il primo passo». Insomma, ne vedremo ancora tante. Ma quante? Quando finirà questa storia? Dipende da tante cose, risponde Agnelli, ma poi spiega: «Metterò la parola fine nel giorno in cui riporteremo quei due scudetti nella nostra bacheca. Sono nostri». Più chiaro di così.

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IL RICORSO È ARRIVATO AL CONI

C’è il dubbio Alta Corte Poi la palla passa al Tar (v.p.) Poche righe sul sito del Coni: «Il tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport comunica che è stata presentata oggi istanza di arbitrato da parte della Juventus FC SpA, nei confronti della Figc e del F.C. Internazionale Milano, in ordine all’atto del Consiglio Federale del 18 luglio 2011 di rigetto dell’istanza di revoca dell’assegnazione dello scudetto della stagione sportiva 2005 2006, con conseguente prudente apprezzamento dei danni». Insomma, ecco il fischio di inizio della nuova partita. Occhio però perché l’arbitro non è scontato. Le questioni dell’ultimo grado di giudizio sportivo ballano infatti fra Tnas e Alta Corte di Giustizia del Coni. Quindi il presidente del Tnas, Alberto De Roberto, dovrà prima di tutto decidere la sua competenza. Può dire sì, tocca a me, o no da solo, oppure chiedendo un parere al

presidente dell’Alta Corte, Riccardo Chieppa. Il dilemma Tnas/Alta Corte determina anche la composizione del collegio arbitrale. Nel primo caso, qualora la partita fosse solo Juve Federcalcio, ci sarebbe un arbitro per uno e il presidente scelto insieme (o nominato dal presidente del Tnas). L’improbabile coinvolgimento di un terzo, l’Inter, darebbe invece al presidente del Tnas il potere di nominare il collegio senza passare per le parti. L’Alta Corte ha invece una composizione interna: il collegio viene definito fra i suoi membri. Nel caso di un lodo per lei non soddisfacente, la Juve ha il diritto (legge 280/2003) di ricorrere al Tar del Lazio ed eventualmente al Consiglio di Stato. Che dovranno prima di tutto decidere sulla legittimità dell’interesse del soggetto Juve alla materia del ricorso.

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L’APPUNTAMENTO CON LA TRADIZIONE OGGI ALLE 17 IL TEST IN FAMIGLIA TRA PRIMA SQUADRA E PRIMAVERA

Elkann con Agnelli a Villar Perosa Sarà presentato il neo arrivo Vidal Dubbi sui nazionali DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

Una volta a Villar Perosa si facevano tanti allenamenti, la prima amichevole estiva e una lunga processione: quella dei giocatori della Juve che venivano convocati da Giampiero Boniperti per parlare del loro contratto. In realtà, i giocatori ascoltavano il presidente, prendevano la penna e firmavano alle sue condizioni. Un altro calcio. Che oggi, in piccolis-

sima parte, torna a vivere con la tradizionale partitella della Juve a Villar Perosa. Amichevole in famiglia, si dice, e la definizione è calzante perché Villar Perosa è il feudo degli Agnelli e oggi saranno presenti il presidente Andrea e il cugino John Elkann.

intercontinentali. A Villar Perosa, però, continua a succedere sempre qualcosa di significativo. L’anno scorso da qui partì il durissimo attacco di John Elkann all’Inter di Moratti e cominciò l’avventura di Milos Krasic. Oggi si presenta Arturo Vidal.

Tappa significativa Quando da

I nazionali La partita, in un clima di festa familiare, è l’ultima cosa che conta. Dovrebbero scendere in campo la Juve A contro la Primavera, ma ancora non si sa se e per quanto tempo saranno utilizzati i dodici nazionali tornati a Torino nel cuore della notte. Conte valuterà le condizioni di ognuno prima di decidere la formazione, anche perché nonostante

quelle parti si apriva davvero la stagione bianconera con il ritiro precampionato e la prima amichevole, sulla panchina a bordo campo non mancava mai l’Avvocato. Era una festa, un appuntamento irrinunciabile che pian piano è stato fagocitato dal calcio moderno fatto di ritiri sponsorizzati, triangolari televisivi e tournée

le amichevoli (sabato con il Betis a Salerno, il 18 il Trofeo Tim con Milan e Inter, il 21 il Berlusconi con i rossoneri) continuano gli allenamenti duri. Anche a Villar Perosa c’è la televisione (diretta su Sky Sport 1 alle 17), ma quasi a voler sottolineare che qui una volta il calcio era una cosa diversa la Juve giocherà con i numeri progressivi e senza i nomi sulle maglie. Non succederà, ma sarebbe bello se con Andrea Agnelli e John Elkann spuntasse anche Giampiero Boniperti. Per i contratti ormai potrebbe fare ben poco perfino lui, ma qualcuno dal parrucchiere lo manderebbe di sicuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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INTER LA REAZIONE DEL PATRON

LE VIE LEGALI

S CONI Il Tribunale nazionale arbitrale per lo sport è l’ultimo grado della giustizia sportiva. La Juve si è rivolta al Tnas anziché all’Alta corte di giustizia perché chiede un risarcimento economico. E in più perché c’è la possibilità per l’Inter di intervenire. Se il lodo sarà negativo, il club bianconero si rivolgerà alla giustizia ordinaria: Tar del Lazio e Consiglio di Stato. La società ha anche presentato un esposto al delegato al controllo per la gestione presso il Coni

S CORTE DEI CONTI Sarà presentato un esposto al Procuratore regionale del Lazio presso la Corte dei conti per chiedere i danni erariali nei confronti della pubblica amministrazione a carico dei soggetti federali coinvolti nelle decisioni su Calciopoli

S PREFETTURA Esposto pure alla Prefettura di Roma, che fa capo al ministero dell’Interno, visto che i soggetti federali sono soggetti al vaglio del Viminale

S UEFA Esposto all’Executive Commitee per valutare se i comportamenti tenuti della Figc tra il 2006 e il 2011 siano conformi ai principi dell’Uefa (parità di trattamento, lealtà, ecc)

Il patron dell’Inter Massimo Moratti, 66 anni IMAGESPORT

Moratti ironico «Vada in vacanza così si rilassa» Zanetti: «Non posso credere che siano fatti certi discorsi Avanti per la nostra strada» LUCA TAIDELLI MILANO

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli da Roma annuncia ricorsi vari dopo la non decisione del Consiglio federale sull’esposto contro l’assegnazione all’Inter del titolo 2006 che definisce «scudetto non degli onesti, ma dei prescritti». Da Massimo Moratti non ti aspetti una risposta, visto che l’Inter nell’ultimo periodo sull’argomento ha scelto la linea del silenzio. Invece il numero uno nerazzurro una battuta se la lascia scappare. «Spero solo che Andrea Agnelli prima o poi vada in vacanza, così si rilassa». Il precedente di gennaio Detto che riconosce al «rivale» il merito di lavorare molto, Moratti non è nuovo a risposte intrise di ironia. Anche all’inizio dell’anno (era il 29 gennaio scorso) infatti la polemica a distanza era vissuta sul tono stizzito del dirigente juventino e sullo sfottò del presidente dell’Inter. Agnelli allora aveva accusato in conferenza stampa l’omologo nerazzurro: «Le parole di Moratti (il patron interista aveva dichiarato che Calciopoli è stata una cosa veramente volgare oltre ad una fregatura economica, ndr.) iniziano ad annoiarmi». Rapida la dotta risposta di Moratti: «Andrea Agnelli? Ah, mi dispiace di aver annoiato il giovin signore...». Con riferimenti letterari aulici a «Il giorno», componimento in endecasillabi sciolti del poeta Giuseppe Parini. Zanetti Questo invece il commento di Javier Zanetti, affidato a Sky: «Sinceramente non posso ancora credere che vengano fatti certi discorsi: noi proseguiamo per la nostra strada». E la Juve farà lo stesso. Alla prossima puntata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LO SCONTRO CON I CALCIATORI

Lega A pronta all’assemblea per il consiglio Figc del 24 Un commissario? «Inutile» (a. cap.) I presidenti della A concederanno di mettere l’accordo collettivo all’ordine del giorno dell’assemblea del 19 agosto (e se occorresse in una da convocare in occasione del consiglio federale del 24 agosto), ma concluderanno che la delibera con cui si è deciso di aspettare per la firma la definizione dei punti sugli allenamenti e i pagamenti non sarà cambiata. «Prima la trattativa con l’Aic che finora si sottrae e l’accordo su quei punti e poi l’assemblea per la firma», dice il presidente di Lega Beretta. La Lega accetterà di firmare aspettando che il presidente federale Abete emani il regolamento sulla preparazione a condizione che lo faccia entro 48 ore dalla firma e che il testo sia concordato in fase di accordo. Abete potrebbe nominare un commissario. La Lega lo ritiene «inutile perché comunque il commissario dovrebbe portare il proprio lavoro in assemblea per l’approvazione. Mica il commissario firma per noi... Lo porteremmo immediatamente in tutti i tribunali».

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MERCATO E SE LI METTESSE IN FILA COSI’?

LA CLASSIFICA CON IL NUOVO INGAGGIO L’ATTACCANTE CAMERUNESE VINCEREBBE PER DISPERSIONE

Paperone Samu con 20 milioni l’anno può doppiare Ronaldo e Messi Solo con i 20 milioni di euro all’anno sganciati dal signor Kerimov, Eto’o squarcerebbe la solita classifica di Forbes degli atleti più pagati al mondo. Poi, con gli sponsor personali, il camerunese potrebbe puntare dritto alla Top Five. Intanto si "accontenterebbe" di diventare il

calciatore più pagato del pianeta. Lasciando Cristiano Ronaldo otto milioni dietro a quota 12 milioni: una misera mancetta da un milione al mese. Poi arriva il fenomeno vero del pallone, Messi, che con 10,5 milioni sembra appartenere quasi a un altro mondo; quasi come se fosse

ancora il suo primo contratto firmato con i blaugrana nel lontano 14 dicembre 2000 su un tovagliolo in una caffetteria di Rosario. Invece si tratta di quello in essere prolungato nel 2009 fino al 2016. A quota 10 Torres (Chelsea) e Touré (Manchester City), il primo della classifica che

attaccante non è e che ha lasciato la squadra dei sogni, il Barcellona, per un ingaggio da sogno. Sotto la doppia cifra arrivano Rooney (9,5) che così si è potuto permettere serenamente il rinforzo alla capigliatura, Kakà e Ibrahimovic a braccetto (9), Adebayor (8,5) nell’ultimo anno tra Real e City e infine, nella ristretta elite, a quota 8 Ribery e Tevez. Non è che l’Apache prenderà il posto di Eto’o nel listino dei bonifici morattiani? m.b.

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Eto’o dice sì E’ pronto a diventare lo zar nero

I NUMERI

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le presenze di Eto’o nell’ultima stagione in nerazzurro: 35 in campionato, 10 in Champions, 4 in Coppa Italia, 2 nel Mondiale per club e 1 in Supercoppa italiana ed europea. In totale le gare giocate con l’Inter sono 102

I russi dell’Anzhi hanno l’accordo con il giocatore e offrono 22 milioni all’Inter. Oggi si può chiudere a 28 CARLO LAUDISA LUCA TAIDELLI MILANO

Samuel Eto’o è sempre più lontano dall’Inter e più vicino ai russi dell’Anzhi. Dopo il vertice allargato di martedì nella sede nerazzurra, la vera svolta della trattativa è arrivata nella notte, quando la delegazione inviata a Milano dal miliardario Sulejman Kerimov ha incontrato il giocatore. La vera proposta Soltanto dopo

aver ottenuto il sì di Eto’o («Abbiamo di fatto raggiunto l’accordo con il club russo» ha detto il manager del camerunense, Claudio Vigorelli), gli uomini di Kerimov infatti hanno formalizzato un’offerta all’Inter. Ecco perché ieri a fine mattinata l’intermediario Vlado Lenic (in compagnia dell’agente Fifa Peppino Tirri) si è recato con il direttore dell’area tecnica Marco Branca e con il direttore sportivo Piero Ausilio negli uffici del «ministro del Tesoro» nerazzurro Rinaldo Ghelfi. Un incontro, durato meno di un’ora, in cui Lenic ha proposto 22 milioni per il cartellino di Eto’o. L’Inter ha ribadito la richiesta di 40, con l’idea che 30 milioni andrebbero bene. A 27/28, in-

somma, si potrebbe chiudere. In giornata è attesa l’offerta formale dalla Russia che può sbloccare tutto. Oggi la svolta Lenic infatti ha lasciato i dirigenti nerazzurri con la promessa che oggi, dopo le opportune valutazioni con lo stesso Kerimov, farà sapere all’Inter di quanto si può alzare l’asticella dei russi. Eto’o non ha insistito per un quadriennale, accontentatondosi di un vincolo di tre anni a 20 milioni netti a stagione. E ciò fa gioco all’Inter. Risparmiando sulla mostruosa cifra dell’ingaggio, così l’Anzhi può dare qualche milione in più all’Inter. L’ufficialità comunque non arriverà prima dell’inizio della prossima settimana. Anche perché Eto’o, volato ieri in Camerun, non tornerà prima di domenica. Moratti aggiusta il tiro I neraz-

zurri comunque tengono salda posizione. Tanto che dopo le frasi di grande apertura di martedì («Offerta intelligente e congrua»), Moratti ieri ha preso tempo. «Trattativa conclusa - ha detto il presidente nerazzurro -? Figuriamoci. E’ solo una proposta. E poi dobbiamo vedere noi che cosa fare».

La trattativa Sulle prime pagine della Gazzetta

Lunedì il primo affondo «Aria di svolta a Milano» Le prima pagina con cui la Gazzetta ha annunciato l’offerta dell’Anzhi per Eto’o: «Il camerunese ci pensa»

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rò il presidente l’ha già deciso. Dopo avere più volte dichiarato incedibile il 30enne di Nkon, infatti Moratti ha cambiato idea, non soltanto perché a fine mese, Eto’o era andato a battere cassa malgrado prenda già 10,5 milioni all’anno più i premi. Il vero punto è di bilancio: con questa cessione l’Inter può fare cassa, abbattere il monte ingaggi e forse evitare di privarsi anche di Sneijder. Sneijder L’olandese infatti ha staccato per qualche giorno sapendo che le piste che portano a Manchester si sono raffreddate. Malgrado le voci olandesi e inglesi che vorrebbero lo United prossimo a fare un’offerta da 35 milioni, i Red Devils sono defilati. Se invece come sembra il City chiuderà per Nasri, è improbabile che investa quelle cifre su un giocatore simile, ma di tre anni più vecchio.

Mr. Kerimov il miliardario 4o in campionato

GIORGIO KUDINOV

Tutti pazzi per Eto'o e per l'Anzhi: non si parla d'altro in Russia. Il miliardario Sulejman Kerimov sta mettendo sottosopra l'intero mondo calcistico russo. Appena sopra la zona retrocessione l'anno scorso, prima che arrivasse Kerimov, l'Anzhi è oggi quarta in classifica in piena zona Europa League. Il campionato poi è lungo, finirà solo nel maggio 2012, quindi c'è tempo addirittura per migliorare la classifica e dare fastidio al Cska Mosca, allo Zenit di Spalletti e alla Dinamo Mosca che sono davanti. Nessuno oggi può permettersi le spese alla portata dell'Anzhi e se il leggendario Roberto Carlos è arrivato in Russia per chiudere la carriera, tanti altri sono in piena attività agonistica. A partire da Yuri Zhirkov (nella foto Afp il giorno della presentazione), appena preso dal Chelsea di Abramovich. In più si parla di Timoshchuk del Bayern Monaco, di Lazovic dello Zenit e di Arshavin dell'Arsenal. Scatenato Il patron dell'Anzhi è sfrenato: cerca

anche un allenatore straniero di spessore per sostituire il russo Gadzhiev. Si vocifera che una delle candidature sia quella di Advocaat, attuale tecnico della nazionale russa. Con Eto'o la squadra farebbe un vero salto di qualità. Mentre la qualità di vita dei giocatori c’è già ed è molta. Giocatori pellegrini I giocatori vivono e si allena-

la idea che due simboli della squadra che ha vinto tutto possano andarsene ha scatenato i tifosi su Facebook. All’orizzonte non si vedono giocatori dello stesso valore. Ma nemmeno con lo stesso stipendio, pensa Moratti. Che guarda avanti e scommette sui giovani.

no a Mosca e si fanno vedere allo stadio della città di Makhachkala solo nei giorni delle partite casalinghe. La città di Makhachkala è a rischio permanente, con microcriminalità diffusa e atti terroristici da far paura, mentre a Mosca si sta da dio. Ecco, Eto'o sarà accolto come Dio, sia per l'ingaggio sia per i suoi meriti sportivi. Le aspettative sono troppe e l'ingaggio è senza precedenti. Sta adesso al camerunese dimostrare che oltre alla montagna di soldi acquisita riuscirà anche a produrre un sacco di gol. Se non lo farà, sarà un flop senza precedenti.

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La rabbia dei tifosi Eppure la so-

Fastidio e bilancio Cosa fare pe-

le reti segnate da Eto’o l’anno scorso in nerazzurro di cui 21 in campionato, 8 in Champions League, 5 in Coppa Italia, 1 al Mondiale per club, 2 in Supercoppa italiana. In totale, i centri in nerazzurro sono invece 53

VIAGGIO INTORNO ALL’ANZHI

VERSO UN MODELLO NUOVO DOPO LA RICHIESTA VIOLA DI SUPPORTO, SI APRE LA STRADA PER UNA MAGGIORE COOPERAZIONE CON LA CITTÀ

Renzi-Della Valle sempre più vicini «Ci vedremo, ma niente Cittadella» Il sindaco parlerà coi proprietari della Fiorentina: «A fine mese andrò dalla squadra»

ALESSANDRA GOZZINI BORGO SAN LORENZO (Firenze)

Dopo il confronto via telefono, le parti si vedranno di persona. Da aggiungere c’è poco, ma è sempre bene ricordarsi l’unità di intenti, il desiderio di collaborazione, e la volontà di impegnarsi in progetti comuni

(difficilmente però si riparlerà di Cittadella). Dopo il colloquio telefonico di domenica sera, presto verrà fissato un appuntamento tra Matteo Renzi, sindaco di Firenze, e Andrea e Diego Della Valle, proprietari viola. Incontro affrettato anche dalla lettera-sfogo di ADV (ieri altri gruppi del tifo organizzato hanno mandato il loro sostegno via web, e oggi ripren-

derà l’argomento Cognigni, presidente-esecutivo, che dirà la sua anche sul fronte Figc-Prandelli). «Appena Andrea tornerà dalle ferie andremo insieme a salutare la squadra, come l’anno scorso», spiega Renzi. Che poi aggiusta il tiro: «Anzi, visto che l’anno scorso non è andata benissimo, ci andrò dopo la prima partita di campionato».

Niente Cittadella All’appello del presidente-onorario, il sindaco aveva risposto lunedì; ieri è tornato sul tema: «Con la famiglia Della Valle, Firenze può fare un’operazione seria, di qualità, oltre a impostare un modello nuovo di gestione di una società di calcio. E anch’io credo che ci sia bisogno di un modello nuovo». Parole graditissime alla proprietà viola. Ora le parti si vedranno di persona («a breve», conferma Renzi) semplicemente per confermarsi direttamente quanto già espresso in pubblico. Possibile che si parli di nuovi progetti comuni, difficile che per ora venga riproposto l’argomento Cittadella: an-

che in questo caso c’è armonia di pareri. Per la Fiorentina il discorso è chiuso, Renzi è altrettanto netto: «Non ripartiamo sempre con le solite chiacchiere. Sulla Cittadella è stato messo il punto sei mesi fa da Della Valle». Ieri intanto amichevole contro la Fortis Juventus. © RIPRODUZIONE RISERVATA

FORTIS JUVENTUS-FIORENTINA 0-4 MARCATORI: Lazzari al 7’ p.t., Gilardino al 26’ e al 31’ p.t.; Cerci al 4’ s.t. FIORENTINA (4-3-3) Boruc (dal 1’s.t. Neto, dal 39’ s.t. Pazzagli), De Silvestri (dal 1’ s.t. Romulo), Gamberini (dal 1’s.t. Kroldrup), Natali (dal 1’s.t. Felipe), Pasqual; Munari (dal 1’s.t Gulan), Salifu, Lazzari (dal 1’s.t. Romizi); Cerci, Gilardino (dal 1’s.t. Babacar), Marchionni.

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Samuel Eto’o, 30 anni IPP

GDS

La tango Inter

sta soluzione la vede con favore e potrebbe anche accettare un sacrificio economico a patto d’allungare il contratto. Ma questo è un discorso successivo. Intanto ieri il suo agente era a Londra per parlare con il Tottenham. E anche il Wolfsburg pensa a lui. Dietro c’è il Genoa, legato alle trattative per Palacio e Kucka.

Tevez resta il preferito C’è l’offerta per Lavezzi

L’attesa Nel frattempo l’Inter sta

giocando le sue carte, puntando sempre l’occhio verso Manchester. il d.t. nerazzurro Marco Branca ha da tempo preso contatto con Carlitos Tevez e il suo entourage, mentre Moratti ha strappato a Mancini più di una promessa su questo argomento. E non è un mistero che il club nerazzurro attenderà il fotofinish per strappare Tevez al City in prestito. Una soluzione che evidentemente comporterebbe un costo importante per l’ingaggio, ma attutirebbe i rischi di un’operazione

Sprint argentino: pressing sul City per il prestito. Moratti al Napoli: Pandev e 15 milioni per il Pocho, ma irrompe il Chelsea IL CAPITANO 38 ANNI IERI

Zanetti: «Carlitos un grande, l’Inter resterà al top» MILANO (lu.tai.) Trentotto anni e non sentirli. Javier Zanetti festeggia il compleanno parlando a Sky della nuova Inter di Gasperini: «Il mister è una persona e un allenatore molto intelligente, con le idee ben chiare. Il rapporto con lui è ottimo e la squadra lo segue, ci vuole solo un po’ di tempo per assimilare al meglio il suo calcio». Zanetti, sul possibile addio di Eto’o e Sneijder, glissa: «In tutti questi anni, la società è sempre rimasta competitiva. Poi questo è il mercato, il club deciderà. Stiamo parlando di due grandi giocatori che hanno dato tantissimo». Infine una battuta su Tevez: «E’ un grande campione, ma sarà il club a fare le scelte». Ieri intanto è tornato Yuto Nagatomo dopo il consulto in Giappone alla spalla destra infortunata il 30 luglio. «Le lezioni di italiano vanno meglio: capisco tutto, ma parlare è sempre difficile. Sto meglio e ho preferito non operarmi. Oggi (ieri, ndr.) è andata bene, ho fatto riabilitazione e un po’ di bicicletta». Con lui alla Pinetina si sono allenati anche Eto’o Cambiasso, Jonathan, Milito e gli altri infortunati Rivas, Viviano e Di Gennaro.

E’ sprint Tevez-Lavezzi per il dopo Eto’o. Nonostante manchi ancora l’intesa con l’Anzhi, ieri ’Inter non è rimasta con le mani in mano. Una telefonata tra Massimo Moratti e Aurelio De Laurentiis ha aperto ufficialmente la trattativa per portare Ezequiel Lavezzi in nerazzurro. Il presidente interista s’è detto disposto a mettere sul piatto una quindicina di milioni e il cartellino di Goran Pandev. Il numero uno azzurro non ha chiuso il discorso, ma non ha certamente accettato. Di sicuro vuol riflettere. Anche perché all’orizzonte c’è sempre il Chelsea e proprio di questo De Laurentiis ieri stesso ha parlato nel successivo faccia a faccia con Alejandro Mazzoni, agente dell’attaccante che, va ricordato, ha una clausola rescissoria da 31 milioni di euro. E il Napoli prova a difendere il più possibile questo prezzo, anche se i recenti scricchiolii nel rapporto lo hanno già fatalmente eroso. Non a caso radio-mercato già parla di una quotazione più realistica tra i 20 e i 25 milioni. E Moratti ha fatto riferimento proprio a questa valutazione nella sua proposta di ieri. Ma attendiamoci degli aggiornamenti a stretto giro.

Rinforzo belga Nelle strategie nerazzurre c’è anche un obiettivo

DUE IPOTESI DI INTER SENZA ETO’O

per la difesa. A Gasperini serve un alternativa per il centro-sinistra. E’ il candidato più accreditato per questo ruolo è il capitano dell’Ajax Jan Vertonghen, 24 anni, nazionale belga, al quale hanno fatto un pensierino anche la Juve e la Roma. Per ora la richiesta è di 12 milioni, ma nei prossimi giorni vanno messi in preventivo nuovi assalti nerazzurri con l’obiettivo di ottenere un sensibile sconto. Mariga nella Liga Ieri importante

incontro in sede per il futuro di McDonald Mariga. I dirigenti della Real Sociedad si sono presentati al gran completo a Palazzo Saras. Il presidente Joaquin Aberray era in compagnia del suo vice e del direttore generale. Hanno parlato a lungo con Branca e l’agente del centrocampista keniano, Federico Pastorello. I baschi con un pagamento pluriennale sono pronti a spendere circa 6 milioni. Siamo a buon punto. Si può fare.

Il feeling In questa vicenda può

avere un peso il ruolo di Walter Mazzarri, noto estimatore di Goran Pandev. Se il tecnico spinge per questa soluzione De Laurentiis potrebbe dare il là ad un’operazione che deve tener conto anche dell’ingaggio del macedone, legato ai nerazzurri sino al 2014 e con uno stipendio annuale da 3,5 milioni netti: una cifra fuori dal budget dei campani. Ma Pandev que-

I NUMERI

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i gol segnati da Carlos Tevez nelle 66 partite di Premier League giocate nelle due stagioni con il Manchester City

Spunta un obiettivo anche per la difesa: è Vertonghen, il capitano dell’Ajax

Da sinistra, il 27enne attaccante argentino del City Carlos Tevez; il connazionale e coetaneo Ezequiel Lavezzi; il 24enne esterno belga dell’Ajax Jan Vertonghen EPA/SPORTIMAGE/NOVOSTI

4

29

le reti realizzate da Lavezzi nelle 126 partite di campionato disputate con la maglia del Napoli, dove è arrivato nel 2007 15 i gol di Vertonghen nelle 121 gare giocate di Eredivisie con la maglia dell’Ajax, che indossa dal 2008

c.lau.-lu.tai. GDS

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RINFORZI PER MAZZARRI CON IL DOPPIO IMPEGNO IN CAMPIONATO E CHAMPIONS, SERVE COMUNQUE UN GIOCATORE IN AVANTI

Napoli su Rossi: attacco in 10 giorni Lucarelli non basta, e Derdiyok... De Laurentiis sarà in Spagna tra due weekend. Come vice-Cavani piace sempre lo svizzero

DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta)

Dunque, il Napoli è sul mercato per potenziare l’attacco. L’idea annunciata da Aurelio De Laurentiis di trattare l’eventuale ingaggio di Giuseppe Rossi è stata accolta con entusiasmo dall’ambiente. So-

prattutto dopo la telefonata che il presidente ha fatto ieri con Massimo Moratti: i due hanno discusso di un possibile passaggio di Ezequiel Lavezzi in nerazzurro. Ma il Napoli è impegnato a trovare l’alternativa a Edinson Cavani, perché Lucarelli non è ritenuto all’altezza dei compiti che attendono il club.

Suggestione Rossi De Laurenti-

is ritenterà di aprire una trattativa col Villarreal alla fine della prossima settimana, quando il Napoli andrà in Spagna per affrontare il Barcellona nel trofeo Gamper. In pratica, il presidente vorrebbe provare a stringere i tempi, a presentare l’offerta alla società spagnola, anche in considerazione della probabile cessione di La-

vezzi: l’operazione con l’Inter si concluderebbe soltanto se il Napoli riuscisse a trovare l’alternativa al Pocho. E Giuseppe Rossi lo sarebbe, eccome. Ritorno per Derdiyok C’è un’altra situazione che il club sta seguendo, a prescindere da Rossi, e riguarda Eren Derdiyok, l’attaccante del Bayer Leverkusen. Gioca in Germania da due stagioni e ha realizzato 16 reti in 57 partite disputate. Già due stagioni fa il suo nome fu accostato al Napoli, ma il Bayer la spuntò offrendo una cifra superiore. Adesso, il giovane attaccante della Nazionale svizzera è ritornato d’attuali-

tà. Per la statura fisica e per le caratteristiche che ha, potrebbe essere la punta ideale per sostituire Cavani o, addirittura, giocare assieme a lui se Mazzarri spostasse l’uruguaiano sull’esterno. Ipotesi, ovviamente, che prescindono dall’interesse del Napoli per il giocatore. Mazzarri ha voluto la riconferma di Cristiano Lucarelli, ma il giocatore ha 36 anni e potrebbe non reggere lo stress di una stagione lunga e intensa. E, dopo averlo visto in azione contro Peñarol e Siviglia, De Laurentiis s’è convinto che un rinforzo per l’attacco è davvero necessario. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

L’INTERVISTA

identiKit & CARRIERA

v

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTO LIVORNO

Un proficuo scambio di doni. Se Massimiliano Allegri ha regalato la Supercoppa a Galliani per i 67 anni, il suo amministratore delegato gli regalerà il rinnovo contrattuale per la 44esima candelina. Insomma, giorno più giorno meno. Intanto Galliani ieri sera ha festeggiato il suo allenatore a Forte dei Marmi, con taglio della torta allo scoccare della mezzanotte, quando Allegri si è lasciato alle spalle l’anno più felice della sua vita professionale. La conquista della Supercoppa è stato il modo migliore per iniziare la nuova stagione o, come preferisce dire lui, di chiudere la vecchia. Che salto Rientrato dalla Cina,

ha trascorso i tre giorni liberi fra Livorno e l’Abetone, assetato di clima mite dopo l’umidità torrida di Pechino. I suoi 44 anni, trascorsi a pranzo della vigilia da Oscar, affezionato ristoratore livornese, sono l’occasione per tracciare un bilancio soprattutto degli ultimi tredici mesi. Quelli che prima lo hanno catapultato dalla provincia al grande palcoscenico. E poi hanno chiarito che la scelta del Milan non è stata un azzardo.

Vado al Max «Bis scudetto ed eurofinale Milan credici» Il tecnico compie 44 anni, Galliani gli regalerà il rinnovo fino al 2014: «È iniziato un ciclo»

« «

Allegri, ci racconti il suo compleanno.

«Semplice: è il più importante della mia vita, professionalmente parlando».

Mister X? I nostri club non possono più spendere 50 milioni di euro per un giocatore La rosa va bene così, al massimo può servire un sostituto di Pirlo. E Cassano resta MASSIMILIANO ALLEGRI ALLENATORE MILAN

Da Galliani per regalo preferisce il rinnovo contrattuale o Mister X? «Se per Mister X in-

Meglio il contratto fino al 2014, allora. Che effetto le fa? «Pre-

messo che non ho ancora firmato nulla, sarebbe un grande motivo d’orgoglio. Comunque non credo ci saranno problemi in proposito. Sarebbe un bel segnale di continuità».

«Certamente. E’ una strategia che mi trova d’accordo perché motiva maggiormente i giocatori».

Affiancandolo praticamente tutti i giorni immaginiamo gli avrà dato qualche indicazione di mercato.

Una sicurezza che le deriva dalla Supercoppa?

Intende dire che è partito un nuovo ciclo?

Galliani ha già chiarito che anche il prossimo anno eventuali rinnovi saranno affrontati solo a fine stagione. Condivide?

«No, assolutamente. Il Milan fattura 250 milioni l’anno, e per arrivare a quella cifra occorre un’esperienza pazzesca, che Galliani possiede in quantità. A me è sufficiente stargli vicino, perché sono un curioso e mi piace conoscere le dinamiche di mercato o di marketing».

«Io sono in perfetto accordo col club: se arriva qualcuno, dev’essere un acquisto sensato, non tanto per comprare. E’ andato via Pirlo, in caso servirà un giocatore di qualità in quel ruolo. Comunque non intendo superare i 25 elementi in rosa. Al momento stiamo bene così».

tende un big, è un dato di fatto che i club italiani non possono più mettere mano al portafogli spendendo 50 milioni».

«Direi di sì. Io sono un allenatore giovane, e la squadra per otto undicesimi è sotto i trent’anni. Sotto la mia gestione è iniziato un lavoro di programmazione, a prescindere dalle scadenze contrattuali».

scrivania: lei sembra l’aziendalista perfetto. Velleità da manager per caso?

« «

L’Inter è sempre la rivale più pericolosa, ma i favoriti per il titolo siamo noi Non ho mai visto Ibra così sereno e rilassato, lo gestiremo in modo diverso MASSIMILIANO ALLEGRI ALLENATORE MILAN

Oltre al campo anche un po’ di

«Un successo importante perché è a ridosso del campionato, ci fa stare più tranquilli e sereni da qui a fine agosto. E’ stato bello vincerla in un derby: per me ha avuto la stessa intensità di quelli di campionato. La cosa che più mi è piaciuta a Pechino è stata la voglia di rimettersi in gioco dei ragazzi». Significa che tutti la seguono.

«E’ una delle cose che avevo chiesto espressamente: rimettersi in gioco. Credo di piacere ai giocatori perché ho instaurato il rapporto sulla chiarezza e sul rispetto».

con una rilassatezza e serenità che l’anno scorso non aveva mai avuto. Lo gestiremo diversamente: preferisco averlo tra il 60 e l’80% tutta la stagione piuttosto che al 100% per sei mesi. Vedrete che farà un’annata equilibrata». Servirà un vice Ibra?

«No, abbiamo già Pato, che da prima punta è migliorato molto. Si muove meglio, è più cattivo. Ora lasciamogli fare le vacanze fino al 25 assieme agli altri sudamericani. Però, se qualcuno ha voglia di tornare qualche giorno prima, non potrò che compiacermene...». Se lei rinnova fino al 2014, dal momento che Galliani vuole la seconda stella, sa che può permettersi di fallire un solo campionato? «(ride, ndr) L’Inter ri-

marrà la nostra avversaria più pericolosa, ma i favoriti per il titolo restiamo noi. Credo che due scudetti in tre anni possano essere fattibili, abbiamo motivazioni fortissime». Basteranno, in Champions?

«Faremo senz’altro molto meglio. La finale di Monaco non è fantascienza, però per andare avanti in Champions occorrono tanti incastri: arrivare al momento giusto con la squadra giusta e un po’ di fortuna nei sorteggi». Potrete contare su Cassano?

«Per quanto mi riguarda, resta con sicurezza, e per la prima di campionato sarà in ottima condizione». Ma lei per quanto tempo si vede sulla panchina del Milan?

La stupisce il magnifico inizio di Ibrahimovic?

«Spero di essere un allenatore da lungo periodo. Mi piace pensarlo. Chiaro che quando si vince, è più facile...».

«No, perché si è ripresentato

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in Vetrina DAL DEBUTTO AL DERBY DI PECHINO: UN ANNO DI TRIONFI

29 AGOSTO 2010

14 NOVEMBRE 2010

7 MAGGIO 2011

6 AGOSTO 2011

L’esordio in campionato

Il primo derby

Lo scudetto

La supercoppa

È IL 29 agosto, l’esordio di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan in campionato: il 4-0 rifilato al Lecce è il primo passo verso lo scudetto ANSA

Un’immagine suggestiva: «uno», come il primo derby in campionato e la prima vittoria con l’Inter (1-0) IMAGE

Allegri annaffiato con lo champagne da Cassano all’Olimpico: il pari con la Roma ha regalato il tricolore al Milan REUTERS

Il bacio alla Supercoppa appena conquistata a Pechino nel derby con l’Inter: è il secondo trofeo BOZ

Massimiliano Allegri, 44 anni compiuti oggi, è alla seconda stagione sulla panchina del Milan. Ha appena conquistato la Supercoppa LIVERANI

Sup

legri

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

Il Barça a Londra per chiudere Sogno Fabregas verso l’addio Missione mezzala: ora Galliani pensa più ad Aquilani che a Montolivo «Boateng? Ha caratteristiche e qualità per fare la mezzala come si deve, in futuro, ma adesso sta andando molto bene da trequartista, quindi per ora rimarrà lì». Allegri, per il momento, blinda il nazionale ghanese dietro le punte e questo autorizza a pensare che entro la fine di agosto al Milan sbarcherà la fantomatica mezzala sinistra. Anche ieri il tecnico rossonero ha ripetuto il consueto mantra di Galliani: «Non c’è fretta, mancano ancora molti giorni alla fine del mercato». E proprio l’a.d. rossonero, giunto in serata al ristorante «Il Fortino» di Forte dei Marmi per festeggiare il compleanno del tecnico, ha commentato la prestazione di due azzurri in

Cesc Fabregas, 24 anni IPP

particolare dopo la partita Italia-Spagna: «Cassano l’ho visto bene, s’è mosso bene: sono contento che abbia giocato una buona gara. Montolivo? Ha fatto un bel gol».

di quello di Aquilani, anche perché di milioni ne costa 6, e poi ha ricevuto l’investitura direttamente da Galliani («ci può interessare, discorso possibile») prima di partire per Pechino.

Differenze di prezzo Galliani, invece, ha fatto l’assist al mercato, perché una mezzala di qualità serve. Le piste portano ai due nomi che circolano da tempo. Montolivo, appunto, la più datata, ma la Fiorentina continua a non volerci sentire. O almeno, pare che non siano arrivate offerte. Comunque, non all’altezza, visto che il ragazzo non sarà ceduto per meno di 10 milioni. Il club viola, ufficialmente, vuole tenerlo. Il nome al momento più gettonato resta quin-

Addio Cesc È ormai sfumato il

sogno proibito: l’accordo tra Fabregas e il Barcellona, dopo un tira e molla durato un’eternità, è imminente. Un dirigente del Barça è partito ieri pomeriggio per Londra alle 17, e Darren Dein, il procuratore di Cesc, è stato a lungo in riunione con l’Arsenal. L’affare si dovrebbe concludere per una cifra inferiore rispetto alla richiesta iniziale (40 milioni di sterline). m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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UDINESE FLORO FLORES K.O.

Champions, a rischio la gara con l’Arsenal per gli scontri a Londra: domani la decisione TOLMEZZO (m.m.) Domani si saprà se Arsenal Udinese, preliminare d’andata di Champions, si giocherà regolarmente martedì 16 a Londra: l’Emirates Stadim, infatti, si trova nella zona degli incidenti che hanno sconvolto la capitale. «Solo domani avremo un’idea più chiara della situazione», ha dichiarato un portavoce di Scotland Yard. I dirigenti dell’Arsenal hanno però manifestato ottimismo a quelli friulani. Ieri, intanto, nel corso dell’amichevole vinta con il Tamai a Tolmezzo per 12 1, Floro Flores è dovuto uscire dopo 15 minuti per un risentimento ai flessori della coscia destra. Oggi gli esami. UDINESE-TAMAI 12-1 MARCATORI Abdi al 4’, Surraco al 10’, Denis al 21’ e al 23’, Abdi al 46’ p.t.; Denis al 5’, Sissoko all’8’, Abdi al 12’, Nonis (T) su rigore al 24’, Abdi al 26’ e al 29’, Denis al 31’, Battocchio al 45’ s.t. UDINESE (4-1-4-1) Belardi (dal 1’ s.t. Koprivec); Basta (dal 20’ s.t. Cudicio), Ekstrand, Piccoli (dal 1’ s.t. Danilo, dal 24’ s.t. Battocchio), Domizzi (dal 1’ s.t. Pasquale); Doubai; Surraco, Pinzi (dal 1’ s.t. Badu), Abdi, Armero (dal 1’ s.t. Sissoko); Floro Flores (dal 15’ p.t. Denis) All. Guidolin. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

TUTTE LE TRATTATIVE COSÌ IN CAMPO LE 20 DI A PER OGNI SQUADRA, GLI OBIETTIVI E QUELLO CHE MANCA PER COMPLETARE LA ROSA. NEI CAMPETTI EVIDENZIATI I NUOVI ACQUISTI

ATALANTA

BOLOGNA

Peluso

4-3-2-1

442

Bonaventura

Morleo Della Rocca

Marilungo LUCCHINI

Carmona

Consigli

GILLET Capelli

Barreto

Mudingayi ANTONSSON

MORALEZ A. MASIELLO

Ramirez

Portanova

Di Vaio DIAMANTI

Perez

Padoin

CRESPO

All. Colantuono

All. BISOLI

ACQUISTI Schelotto (c, Catania fp), Gabbiadini (a, Cittadella), Ardemagni (a, Padova fp), Caserta (c, Cesena, fp), Lucchini (d, Samp), A. Masiello (d, Bari), Moralez (c, Velez). CESSIONI Delvecchio (c, Catania, fp), Dalla Bona (c, Napoli fp), Amoruso (a, fine contratto), Ruopolo (a, Padova), Talamonti (d, Rosario Central), Pieroni (a, Targu Mures), Defendi (c, Bari). OBIETTIVI Cigarini (c, Siviglia), Denis (a, Udinese), Cacia (a, Piacenza), Trezeguet (a, Hercules), Kozak (a, Lazio). COSA MANCA Bisogna sfoltire, specie in attacco, e inserire una prima punta prolifica.

ACQUISTI Rodriguez (a, Genoa), Gillet (p) e Pulzetti (c, Bari), Rickler (d, Piacenza), Vantaggiato (a), Agliardi (p) e Crespo (d, Padova), Antonsson (d, Copenaghen), Vitale (d, Napoli), Acquafresca (a, Cagliari), Taider (c, Grenoble), Diamanti (c, Brescia), Raggi (d, Bari). CESSIONI Lupatelli (p, Genoa), A. Esposito (d, Lecce), Meggiorini (a) e Radovanovic (c, Novara), Viviano (p, Inter), Buscé (c, Empoli), Britos (d, Napoli), Ekdal (c, Juve), Mutarelli (c) e Moras (d, f.c.). OBIETTIVI Sorensen (d, Juve), Almiron (c, Bari), Capuano (d, Pescara), Tissone (c) e Dessena (c, Sampdoria), Caserta (c, Cesena). COSA MANCA Dopo Raggi, un centrocampista e forse un altro esterno mancino.

CAGLIARI

CATANIA 433

4312 Agostini

Il Chievo torna su Gazzi: è testa a testa col Siena Lazio, per Zarate spunta lo Spartak Mosca Lecce: Bertolacci martedì, Osasuna su Mesbah ak (D. La Coruna).

BIANCHIN-CALVI-STOPPINI

Capuano IBARBO

Nenè

Astori Agazzi

L’Atalanta sogna Trezeguet Colpo Cesena: preso Rodriguez

Lodi

LANZAFAME

PAGLIALUNGA

Maxi Lopez

Biagianti

Gomez

Bellusci Conti

Cossu

Andujar

Canini

Spolli Nainggolan

EL KABIR Alvarez

Pisano All. Donadoni

All. MONTELLA

ACQUISTI El Kabir (a, Mjallby), Sivakov (c, Wisla Cracovia fp), Ibarbo (c, Atletico Nacional), Avramov (p, Fiorentina), Gozzi (d, Modena). CESSIONI Acquafresca (a, Bologna), Missiroli (c, Reggina fp), Pelizzoli (p, fine contratto), Marchetti (p, Lazio), Lazzari (c, Fiorentina). OBIETTIVI Parolo (c, Cesena), Frison (p, Vicenza), Poli (c, Sampdoria), Bacinovic (c, Palermo), Cacia (a, Piacenza), Ardemagni (a, Atalanta), Ekdal (c) e Giandonato (c, Juve), Kone (c, Brescia). COSA MANCA Un altro difensore, un attaccante. ma soprattutto un centrocampista che non faccia rimpiangere Lazzari.

ACQUISTI Moretti (c, Ascoli), Delvecchio (c, Atalanta fp), Barrientos (c, Estudiantes fp), Terracciano (p, Nocerina), Keko (c, Girona), Lanzafame (a, Brescia), Paglialunga (c, Rosario Central). CESSIONI Schelotto (c, Atalanta fp), Pesce (c, Novara), Bergessio (a, St. Etienne fp), Terlizzi (d) e Carboni (c, fc), Morimoto (a, Novara), Martinho (c, Cesena), Silvestre (d, Palermo). OBIETTIVI Galeano (d, Independiente), G. Rodriguez (d, Peñarol), Almiron (c), Okaka (a) e Alvarez (c, Bari), Mouche (a, Boca), Gonzalez (a) e Milanovic (d, Palermo). COSA MANCA Partito Silvestre per Palermo, urge un sostituto.

CESENA

CHIEVO 4-3-3 CANDREVA

3-5-2

Jokic

Lauro Andreolli

Giaccherini

CRUZADO

Pellissier

M. ROSSI Antonioli

Colucci

MUTU

Parolo

EDER

Sorrentino

L'Atalanta vuole ribaltare il -6 in classifica e, logicamente, cerca un numero 9. Alla ricerca di un bomber, l'idea più ambiziosa si chiama Trezeguet, che tornerebbe in Italia a un anno dai saluti con la Juventus. Una trattativa non sarebbe semplice, si valutano le alternative Kozak (se la Lazio lo presta) e R. Bianchi (ma ha costi elevati), mentre il sì di Denis resta vicino. Affari Chievo Il ds Sartori a cac-

cia di due centrocampisti. E’ tornata calda la pista Gazzi: ieri Bari e Siena hanno avuto un contatto interlocutorio e si sono aggiornati a oggi, i veneti sono tornati in pressing offrendo De Paula più soldi (proposta simile a quella dei toscani, che mettono sul piatto Mastronunzio). Sempre in piedi la trattativa per Kone (al Brescia offerto Bentivoglio, continua a piacere Caracciolo), vivo l’interesse per Vacek (Sparta Praga). In difesa si monitora il centrale De-

Mosse Lazio Le sirene arrivano dall’estero. Dopo il Benfica, che segue Floccari, sondaggio dello Spartak Mosca per Zarate. La Lazio aspetta una proposta concreta e non si schioda dalla richiesta di 20 milioni. Mercato in entrata bloccato, da scartare l’ipotesi Lugano. Punto Lecce Martedì il Lecce finalmente potrà contare su Bertolacci, da tempo promesso dalla Roma: tornerà in prestito così come Muriel (dall’Udinese), che però è ancora impegnato al Mondiale U20. In uscita, per Mesbah si è mosso l’Osasuna (il Lecce lo valuta sui 2 milioni), su Cacia ci sono Atalanta e qualche team di B.

Suazo-Novara, si decide entro fine settimana Jeda e Rudolf le alternative

Altre trattative Il Cesena ha chiuso con Guillerme Rodriguez: il centrale ieri si è aggregato, arriva dal Penarol in prestito oneroso con diritto di riscatto, ora i romagnoli per tesserarlo devono liberare un posto da extracomunitario (dovrebbe partire per l’estero Bogdani). La Fiorentina sprinta per Bovo: trattativa avviata, si cerca il prestito con diritto di riscatto. Palermo alla ricerca di un portiere: Sorrentino prima scelta, ma se la pista si affievolisce probabile un blitz per Rafael (Santos), piace sempre Tzorvas (Panathinaikos). Passi avanti del Novara per Suazo, entro fine settimana si decide: in alternativa c’è Jeda (Lecce) e spunta pure Rudolf (Genoa). Catania e Juve presto parleranno di Almiron e Sorensen. Per il ritorno di Marrone a Siena manca ancora l’accordo tra Juve e Genoa per la comproprietà. Il Parma per l’attacco continua a sperare in Amauri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rigoni

Cesar

Von Bergen PALOSCHI

HETEMAJ ACERBI

COMOTTO

Sardo All. DI CARLO

All. GIAMPAOLO ACQUISTI Mutu (a, Fiorentina), Rennella (a, Grasshopper), M. Rossi (d, Bari), De Feudis (c, Torino, fp), Eder (a, Brescia), Gilnics (d, Athl. Fc), Comotto (d, Fiorentina), Candreva (c, Parma), Guana (c, Chievo), Martinho (c, Catania), G. Rodriguez (d, Peñarol). CESSIONI Appiah (c, f.c.), Caserta (c, fp) e Pellegrino (d, Atalanta fp), Dellafiore (d, Novara), Santon (d, Inter fp), Gorobsov (c, Torino, fp), Felipe (d, Fiorentina fp), Jimenez (c, Al Ahli). OBIETTIVI Alvarez (c) e Ghezzal (a, Bari), Insua (d, Liverpool), Frison (p, Vicenza), Pudil (c, Genk), Narciso (p, Grosseto). COSA MANCA Preso Rodriguez, mancano un vice Antonioli e un terzino sinistro. E, forse, un attaccante.

ACQUISTI Acerbi (d, Reggina), A. Bassoli (d, Foligno), Hetemaj (c, Brescia), Bentivoglio (c, Bari, fp), Carretta (c, Andria), Dettori (c, Triestina fp), Fatic (d, Cesena), Cruzado (c, J. Aurich), Franco (c, Salernitana), Paloschi (a, Genoa). CESSIONI Constant (c, Genoa), Bogliacino (c, Napoli fp), Marcolini (c, Padova), Mantovani (d, Palermo), Guana (c, Cesena), Fernandes (c, St. Etienne fp), Granoche (a, Novara), Tallo (a, Roma). OBIETTIVI Caracciolo (a) e Kone (c, Brescia), Sammarco (c, Cesena), Rubinho (p, Torino), N’Doye (a, Copenhagen), Bogliacino (c, Napoli), Vacek (c, S. Praga). COSA MANCA Dopo il colpo Paloschi, il ds Sartori vorrebbe altri due centrocampisti. E forse un’altra punta.

FIORENTINA

GENOA

INTER 4-3-1-2

4312 Vargas

PRATTO

Samuel

Montolivo

LAZZARI

FREY

SEYMOUR

Julio Cesar

BIRSA

Dainelli

Gamberini Behrami

Kucka

Gilardino

Palacio

All. Mihajlovic ACQUISTI Nastasic (d, Partizan), Felipe (d, Cesena fp), Papa Waigo (a, Grosseto fp), Romulo (d, Atletico Paranaense), Bariti (d, Triestina), Munari (c, Lecce), Lazzari (c, Cagliari). CESSIONI Donadel (c) e Santana (c, Napoli), Mutu (a) e Comotto (d, Cesena), Avramov (p, Cagliari), D’Agostino (c, Siena), Seculin (p, Juve Stabia p), Frey (p, Genoa). OBIETTIVI Kharja (c, Inter), Bianchi (a, Torino), Arouca (c, Santos), Ramirez (c, Bologna), Floccari (a, Lazio), Damiao (a, Internacional), Bacinovic (c) e Bovo (d, Palermo), Santiago Silva (a, Velez). COSA MANCA Un centrocampista e un altro attaccante: un big se parte Gilardino, altrimenti un giovane da lanciare.

Lucio

Pazzini Sneijder

Marchisio

All. MALESANI ACQUISTI Ze Eduardo (a, Santos), Birsa (c, Auxerre), Pratto (a, U. Catolica), Jorquera (c, Colo Colo), Seymour (c, U. Chile), Kharja (c, Inter fp), Ribas (a, Digione), Merkel (c, Milan), Lupatelli (p, Bologna), Granqvist (d, Groningen), Constant (c, Chievo), Escobar (a, D. Calì), Frey (p, Fiorentina). CESSIONI Criscito (d, Zenit), Destro (a, Siena p), Rodriguez (a, Bologna), Boakye (a, Sassuolo), Paloschi (a, Chievo), Rafinha (c, Bayern), Floro Flores (a, Udinese fp), Konko (c, Lazio), Eduardo (p, Benfica), Chico (d, Maiorca), Milanetto (c, Padova). OBIETTIVI Gilardino (a, Fiorentina), Amauri (a, Parma), Cassano (a, Milan). COSA MANCA La ciliegina sulla torta: un centravanti.

Matri

Buffon VUCINIC

Bonucci PIRLO

ALVAREZ

Ranocchia

Pepe

Chiellini

Maicon

Rossi

De Silvestri

Eto’o Cambiasso

Kaladze

Natali

ZIEGLER

Zanetti

CONSTANT

Jovetic

4-2-4

343

Antonelli

Pasqual

Boruc

JUVENTUS

LICHTSTEINER All. GASPERINI

ACQUISTI Castaignos (a, Feyenoord), Muntari (c, Sunderland fp), Santon (d, Cesena fp), Viviano (p, Bologna), Jonathan (d, Santos), Caldirola (d, Vitesse fp), Alvarez (c, Velez). CESSIONI Kharja (c, Genoa fp). OBIETTIVI Casemiro (c, San Paolo), Tevez (a, Man. City), Ramirez (a, Bologna), Palacio (a) e Kucka (c, Genoa), Mata (a) e Banega (c, Valencia), Guarin (c, Porto), M’Vila (c, Lilla), Lavezzi (a, Napoli). COSA MANCA Due centrocampisti, magari dopo aver ceduto Mariga e Muntari, poi un attaccante. E con Eto’o in partenza, dovrebbe trattarsi di una stella assoluta.

Krasic All. CONTE

ACQUISTI Pirlo (c, Milan), Ziegler (d, Sampdoria), Pazienza (c, Napoli), Amauri (a, Parma fp), Lichtsteiner (d, Lazio), Pasquato (a, Modena fp), Almiron (c, Bari), Ekdal (c, Bologna), Vidal (c, Bayer Leverkusen), Vucinic (a, Roma). CESSIONI Salihamidzic (d, Wolfsburg), Rinaudo (d, Napoli, fp), Aquilani (c, Liverpool, fp), Traorè (d, Arsenal, fp), Felipe Melo (c, Galatasaray p), Sissoko (c, Psg). OBIETTIVI Bastos (c, Lione), Vargas (c, Fiorentina), Lugano (d, Fenerbahçe), Alex (d, Chelsea), Perotti (c, Siviglia), Elia (c, Amburgo). COSA MANCA Mancano un difensore centrale e un esterno sinistro d’attacco.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

IL CASO

Ramirez non gioca: con il Bologna è rottura

A

David Trezeguet, 33 anni, la scorsa stagione 12 gol nella Liga con l’Hercules AFP

LECCE

LAZIO 4231 Radu

NEL MIRINO

Mauri

MARCHETTI

Hernanes

KLOSE

CISSÉ

Corvia

Giacomazzi

CUADRADO

Tomovic

S

S

STRASSER

ESPOSITO Ledesma

Gazzi Sul mediano del Bari è tornato il Chievo, che offre De Paula: adesso è testa a testa con il Siena

Di Michele

JULIO SERGIO

Biava

Rodriguez L’ultimo colpo del Cesena: il difensore arriva dal Penarol in prestito oneroso con diritto di riscatto

Piatti CARROZZIERI

Dias

KONKO

Dopo un mese di tregua armata, deflagra il caso Ramirez al Bologna. L’uruguaiano non gioca l’amichevole coi rumeni del Bihor causa un problema muscolare. Ma la versione ufficiale diventa una coperta corta quando il club autorizza il giocatore a parlare in conferenza stampa. Invece Ramirez si nega ai cronisti come la sera prima aveva fatto con il presidente Guaraldi. L’attaccante non ha risposto al telefono alla chiamata del numero uno di Casteldebole mentre giorni prima aveva avuto un acceso scambio di vedute col vicepresidente Setti. Il giocatore sente di aver chiuso col club: «Il problema è un altro, non ha voluto giocare l’amichevole perchè non ha più la testa nel Bologna - argomenta il suo agente Betancourt -. Setti ha rotto un patto d’onore, Gaston vuole rispettare il silenzio ma non ha più fiducia nel Bologna e se non si troverà una via d’uscita è pronto a tornare in Uruguay». Betancourt è diretto: «Guaraldi ha fatto un gesto distensivo proponendo l’aumento di stipendio ma il mio assistito è arrabbiato e molto confuso. Una soluzione c’è, la Fiorentina ha formulato una proposta scritta per l’acquisto del giocatore a 8,5 milioni». Ma il Bologna smentisce: «Le trattative si fanno tra società. La Fiorentina non ha ci detto nulla e comunque 8,5 milioni non bastano - argomenta il dg Zanzi -. Ramirez ha il mal di pancia? Gli passerà...».

4-3-3 Brivio

Matuzalem

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI SESTOLA (Mo)

All. DI FRANCESCO

All. Reja ACQUISTI Klose (a, Bayern), Lulic (d, Young B.), Cavanda (d, Torino fp), Konko (d, Genoa), Cana (c, Galatasaray), Marchetti (p, Cagliari), Carrizo (p, River Plate, fp), Stankevicius (d, Valencia), Cissé (a, Panathinaikos). CESSIONI Bonetto (d, fine contratto), Meghni (c, Umm Salal), Lichtsteiner (d, Juventus), Muslera (p, Galatasaray), Berni (p, Braga), Manfredini (c, Sambonifacese), Bresciano (c, Al Nasr). OBIETTIVI Parolo (c, Cesena), Kone (c, Brescia), Yebda (c, Napoli), Koch (d, Zurigo). COSA MANCA A rosa sfoltita, forse, un centrocampista di qualità.

ACQUISTI A. Esposito (d, Bologna), Cacia (a, Piacenza), Carrozzieri (d, Palermo), Strasser (c, Milan p), Diamoutene (d, Pescara fp), Cuadrado (c, Udinese p), Obodo (c, Torino p), J. Sergio (p, Roma p). CESSIONI Coppola (c, Parma fp), Munari (c, Fiorentina), Bertolacci (c, fp) e Sini (d, Roma fp), Rosati (p, Napoli), Rispoli (d, Samp), Giuliatto (d, fine contratto), Chevanton (a, Colon), Fabiano (d, Shandong), Vives (c, Torino). OBIETTIVI Loria (d) e Greco (c, Roma), Muriel (a, Granada), Gessa (c, Pescara), Coulibaly (d, Metz), Crescenzi (d, Crotone). COSA MANCA Un centrale, un esterno sinistro, un centrocampista e forse un altro attaccante.

MILAN

NAPOLI 4312

3421

TAIWO

Dossena Seedorf

Ibrahimovic

Lavezzi

BRITOS

Thiago Silva Abbiati

DZEMAILI Van Bommel

Boateng

De Sanctis

Cavani

Cannavaro

Nesta

INLER Gattuso

Pato

Hamsik

Campagnaro

Abate

Maggio All. Allegri

S Suazo Dopo il Cagliari, su di lui c’è il Novara: si decide a breve, intanto il ds Pederzoli non molla Jeda e tratta per Rudolf

All. Mazzarri

ACQUISTI Mexes (d, Roma), Taiwo (d, Marsiglia), Zigoni (a, Genoa), El Shaarawy (a, Padova), Comi (a, Torino). CESSIONI Pirlo (c, Juve), Jankulovski (d, Banik), Sokratis (d, Genoa fp), Merkel (c, Genoa), Didac (d, Espanyol p), Albertazzi (d, Getafe), Verdi (a) e Oduamadi (a, Torino), Legrottaglie (d, fine contratto), Beretta (a, Ascoli), Strasser (c, Lecce). OBIETTIVI Ganso (c, Santos), Hamsik (c, Napoli), Kucka (c, Genoa), Montolivo (c, Fiorentina), Aquilani (c, Juventus), Balotelli (a, Manchester City). COSA MANCA Mister X, la famosa mezz’ala sinistra invocata da Allegri.

ACQUISTI F. Fernandez (d, Estudiantes), Donadel (c) e Santana (c, Fiorentina), Dzemaili (c, Parma), Bogliacino (c, Chievo, fp), Mannini (c, Sampdoria), Rosati (p, Lecce), Cigarini (c, Siviglia, fp), Rinaudo (d, Juve, fp), Britos (d, Bologna), Inler (c, Udinese), Dalla Bona (c, Atalanta, fp), Colombo (p, Triestina). CESSIONI Pazienza (c, Juve), Blasi (c, p) e Santacroce (d, Parma), Yebda (c, Benfica fp), Cribari (d, Cruzeiro), Iezzo (p) e Gianello (p, fine contratto), Vitale (d, Bologna), Dumitru (a, Empoli), Sosa (a, Metalist). OBIETTIVI Floccari (a, Lazio), Amauri (a, Parma), Vazquez (c, Belgrano), Ramirez (c, Bologna). COSA MANCA Un vice Cavani, e soprattutto sfoltire la rosa.

NOVARA

PALERMO 4312

3421

Gemiti

Balzaretti Rigoni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MANTOVANI

MORIMOTO

Ilicic Nocerino

DELLAFIORE Porcari

Ujkani

MAZZARANI

Benussi

Hernandez

SILVESTRE Migliaccio

PACI GIORGI

MEGGIORINI

CETTO

ZAHAVI Cassani

Morganella All. Tesser

ROMA

PARMA RUBIN

VALDES

442

Perrotta

Giovinco A. Lucarelli

STEKELENBURG

Mirante Paletta

SIENA

UDINESE

Del Grosso

Totti

All. Colomba ACQUISTI Pellè (a, Az Alkmaar), Borini (a, Chelsea), Sansone (a, Bayern), Coppola (c, Lecce fp), Danilo (c, Aris fp), Brandao (d, Siena p), Blasi (c, p) e Santacroce (d, Napoli), Biabiany (a, Sampdoria p), Valdes (c, Sp. Lisbona), Fabio Nunes (a, Portimonense), Rubin (d, Torino). CESSIONI Angelo (d, Siena), Amauri (a, Juve fp), Dzemaili (c, Napoli), Paci (d) e Galassi (c, Novara), Bojinov (a, Sp. Lisbona), M. Pisano (d, Vicenza), Candreva (c, Cesena). OBIETTIVI Floro Flores (a, Genoa), Floccari (a, Lazio), Nemeth (a, Olympiacos), Wiss (c, Lucerna), Mehmedi (a, Zurigo). COSA MANCA Un centravanti di peso.

ACQUISTI Crescenzi (d, Crotone), Okaka (a, Bari), Cicinho (d, Villarreal), Curci (p, Samp), Bertolacci (c) e Sini (d, Lecce fp), Bojan (a, Barcellona), Nego (d, Nantes), Angel (d, Sporting G.), Lamela (c, River), Heinze (d, Marsiglia), Stekelenburg (p, Ajax), Tallo (a, Chievo). CESSIONI Mexes (d, Milan), Castellini (d, Samp), G. Burdisso (d, Arsenal S.), Loria (d, fc), Riise (d, Fulham), Doni (p, Liverpool), Menez (a, Psg), Julio Sergio (p, Lecce p), Vucinic (a, Juventus). OBIETTIVI Ramirez (c, Bologna), Nilmar (a, Villarreal), Van Persie (a, Arsenal), Trezeguet (a, Hercules), Dempsey (c, Fulham). COSA MANCA Almeno due pedine tra centrocampo e attacco.

DANILO

Asamoah

Di Natale

Vergassola

Benatia

Pinzi

FLORO FLORES

Basta

Isla

DESTRO BELMONTE

All. LUIS ENRIQUE

Armero

Handanovic

LAMELA

Cassetti

BIABIANY

D’AGOSTINO

BRKIC Rossettini

Taddei

Domizzi Calaiò

CONTINI De Rossi

442

442

Sestu

BOJAN

Juan

Morrone Crespo

Zaccardo

ACQUISTI Gonzalez (a, Novara fp), Zahavi (c, Hapoel TA), Labrin (d, Huachipato), Milanovic (d, Lokomotiv), Simon (c, Haladas), Pisano (d, Varese), Cetto (d, Tolosa), Di Matteo (c, Vicenza), Di Chiara (c, Reggiana), Mantovani (d, Chievo), Lores (c, Defensor), Silvestre (d, Catania). CESSIONI Liverani (c, f.c.), Paolucci (a, Siena fp), Darmian (d, Torino), Carrozzieri (d, Lecce), Garcia (d, Novara p), Kasami (c, Fulham), Goian (d, Rangers), Sirigu (p) e Pastore (c, Psg), Kurtic (c, Varese). OBIETTIVI Sorrentino (p, Chievo), Tzorvas (p, Panathinaikos), Rafael (p) e Arouca (c, Santos), Yacob (c, Racing). COSA MANCA Mancano il portiere e un centrocampista. E la sorpresa...

HEINZE

Galloppa

All. PIOLI

ACQUISTI Paci (d, Parma), Meggiorini (a, Bologna), Mazzarani (c, Modena), Morimoto (a) e Pesce (c, Catania), Granoche (a, Chievo), Coser (p) e Giorgi (c, Ascoli), Massaccesi (c, Rimini), Garcia (d, Palermo), Dellafiore (d, Cesena), Radovanovic (c, Bologna). CESSIONI Gonzalez (a, Palermo fp), Gheller (d, Pavia), Parola (c), Strukelj (p), Drascek (c, fine contratto), Bertani (a, Sampdoria), Gigliotti (a, San Lorenzo). OBIETTIVI Jeda (a, Lecce), Gonzalez (a, Palermo), Pasquato (a, Modena), Suazo (a, Inter), Rudolf (a, Bari). COSA MANCA Manca solo un altro attaccante di movimento.

433

ANGEL

19

MANNINI All. SANNINO

ACQUISTI Tziolis (c, Racing fp), Angelo (c, Parma), Codrea (c, fp), Belmonte (d, Bari), Paolucci (a, Palermo fp), Sansone (c, Fros.), Destro (a, Genoa, p), Brkic (p, Vojvodina), Grossi (a, AlbinoL.), Angella (d, Udinese, p), D’Agostino (c, Fior.), Pesoli (d, Varese), Mannini (c, Samp), Contini (d, Saragozza), Acosta (a, Boca Juniors). CESSIONI Coppola (p, Torino), Brandao (d, Parma p), Cacciatore (d, Samp fp), Coulibaly (a, Tottenham), Kamata (a, rescissione). OBIETTIVI Valdifiori (c, Empoli), Bentivoglio (c, Chievo)m Domizzi (d, Udinese), Marrone (c) e Rinaudo (d, Juve), Portanova (d, Bologna), Gazzi (c, Bari). COSA MANCA Un centrocampista di sostanza.

All. Guidolin

ACQUISTI Danilo (d, Palmeiras), Fabbrini (c, Empoli), Barreto (a, Bari), Floro Flores (a, Genoa fp), Doubai (c, Young Boys), A. Sissoko (c, Troyes), Neuton (d, Gremio). CESSIONI Beleck (a, Aek Atene), Corradi (a, fine contratto), Angella (d, Siena p), Zapata (d, Villarreal), Romero (c, Granada), Inler (c, Napoli), Sanchez (a, Barcellona), Cuadrado (c, Lecce p). OBIETTIVI Ramirez (a, Bologna), Andreolli (d, Chievo), G. Dos Santos (a, Tottenham), Piriz (c, Nacional), Rudolf (a, Bari), Maxi Lopez (a, Catania), El Hamdaoui (a, Ajax). COSA MANCA Un centrale, un mediano e un paio di attaccanti.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

MERCATO

Virata Roma Osvaldo se non arriva a Nilmar Lo vuole De La Peña, ma sull’argentino ex Fiorentina c’è anche l’Atletico ALESSANDRO CATAPANO ROMA

«Keep an eye on As Roma». È il consiglio che il New York Times dà ai lettori del blog: tenetela d’occhio, insieme a Juventus, Psg, Liverpool e Malaga, cinque possibili protagoniste della prossima stagione calcistica. Rischi Ma i romanisti ci credono? Sedotti da Luis Enrique, ma in attesa di capire quanto competitiva sarà la squadra. Perché sarà pure finita sul Nyt — e in effetti motivi di fascino ce ne sono: la filosofia di Luis Enrique, il ringiovanimento della rosa, la crescita del talento —, ma i margini di rischio restano alti per la nuova Roma: Luis Enrique è alla prima panchina «adulta» della carriera, i giocatori ne sono affascinati tatticamente ma fisicamente li ha già sfiancati. Poi, la squadra è ancora incompleta e l’allenatore non perde occasione per ricordarlo alla dirigenza. Ma il budget è limitato.

Pro e contro Per fortuna che le idee su come sfruttarlo sono tante, a volte pure troppe. Ad esempio, chi della Roma ieri ha pensato all’olandese Van Persie, prossimo capitano dell’Arsenal, attaccante da 25-30 milioni di euro? Era solo un’idea o un tentativo di depistare i media? E Pablo Osvaldo, l’argentino naturalizzato italiano dell’Espanyol, chi lo vuole davvero, Sabatini, Luis Enrique o De La Peña, che in effetti spinge parecchio per l’ex compagno? In Argentina ieri lo davano fatto alla Roma per 18 milioni. In Spagna definivano la trattativa ben avviata, ma suggerivano di tenere ancora d’occhio l’Atletico Madrid, che di milioni ne avrebbe offerti 16. E la dirigenza della Roma, che diceva? Che la pista è buona, ma pure lui costa assai (dagli iniziali 30 l’Espanyol è sceso a 20) e a certe cifre, oltretutto senza aver ceduto Borriello, converrebbe ritentare per Nilmar, anche se il Villareal non scende dai 23 milioni dell’ultima richiesta. Senza contare che soldi vanno spesi anche per il rinforzo di centrocampo, che sia Fernando o Guarin. Oltretutto, Osvaldo caratterialmente ispira poca fiducia a Sabatini. Intanto ieri sera il d.s., cui è stato offerto lo svincolato Trezeguet, era a Ginevra a vedere Costa D’Avorio-Israele. Chissà... Contro i tifosi Se non altro,

Osvaldo è comunitario. Per cui nel suo caso non ci sarebbe bisogno di sbattere fuori da Trigoria Barusso. La Roma ieri ha pubblicamente stigmatizzato le aggressioni subite martedì dal ghanese e da Okaka. Una presa di posizione senza precedenti, va giustamente sottolineata. L’attaccante Pablo Osvaldo, 25 anni REUTERS

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I NUMERI

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gli anni di Osvaldo quando si rivelò nell’Huracan, con 11 reti nella B argentina

4

le squadre italiane nelle quali ha giocato: Atalanta (primi sei mesi del 2006) e Lecce (2006-07) in B, Fiorentina (dal 2007 al gennaio 2009) e Bologna (dal gennaio 2009 al gennaio 2010) in A

8

i gol in A: 5 con la Fiorentina, 3 col Bologna

13

le reti con l’Espanol nel 2010-2011

MONDIALE UNDER 20 IN EVIDENZA IL GIALLOROSSO

Lamela decisivo Argentina avanti Contro l’Egitto trasforma due rigori e gioca bene. Stanotte tocca a Coutinho DAL NOSTRO INVIATO

MANLIO GASPAROTTO BOGOTA’ (Colombia)

Un piattone mancino violento a incrociare il palo nel finale del primo tempo, un sinistro violento nell’altro angolo a metà del secondo. Un gol per tempo, entrambi su rigore, contro l’Egitto. Erik Lamela si carica l’Argentina sulle spalle e la trascina ai quarti di finale del mondiale Under 20. Carattere Martedì notte Erik ha stretto i denti, perché il ct Perazzo lo aveva già tenuto a riposo nella terza partita del girone. Ha giocato, ha tenuto palla, ha dato spettacolo con un paio di dribbling, ha ricevuto qualche colpo, si è fermato ed è ripartito, ha messo in area qualche ottimo pallone (come quello che Ferreyra ha mandato a sbattere sul palo) e ci ha provato su punizione (forte ma imprecisa) e quando è servito ha dato una mano in copertura. A tre minuti dal riposo è andato a prendersi il pallone, l’ha appoggiato sul dischetto e sbattuto in porta con un tiro teso e violento, non angolatissimo (Elshenawi l’ha raggiunto) ma imparabile. Stessa scena nella ripresa, al 19’. Ma stavolta il calciatore della Roma ha cambiato angolo e

Erik Lamela, 19 anni REUTERS

spiazzato il portiere egiziano (terzo centro per lui in questo mondiale) chiudendo in pratica la partita prima di salutarla a 7 minuti dalla fine, saltando la sceneggiata dei compagni che insultavano quegli spettatori che li avevano fischiati tifando per gli egiziani. La polizia ha tra l’altro riferito che i calciatori argentini hanno poi sfogato la loro rabbia danneggiando gli spogliatoi. Ora ci sono i quarti contro il Portogallo a Cartagena ma la presenza di Lamela è a forte rischio per quella caviglia sinistra che non gli dà pace. Gli altri «italiani» Erik non è l’unico protagonista della prossima A ad andare avanti, anche Muriel timbra un altro gol pesante (il primo nel 3-2 della Colombia, e sono 4 sinora) e approda ai quarti dopo una fortunosa vittoria sulla Costa Rica ottenuta su rigore a tempo scaduto. E stanotte tocca a Coutinho © RIPRODUZIONE RISERVATA

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AltriMondiESTATE 2

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RISSA A MONZA: 18ENNE UCCISO A BOTTIGLIATE

DA LONDRA LA RIVOLTA SI SPOSTA VERSO NORD

IL TORMENTONE ESTIVO: DOMINA DANZA KUDURO

Una rissa a Monza finisce in tragedia: muore un 18enne. Il killer è un ecuadoriano di 17 anni (a pagina 2 dell’inserto)

Da Londra gli scontri si sono spostati a nord: tre morti a Birmingham. Oltre mille gli arresti (a pagina 3 dell’inserto)

«Danza Kuduro» in testa nel sondaggio sulla hit dell’estate. Resistono Mr Saxobeat e Jovanotti (a pagina 4 dell’inserto)

Il fatto del giorno DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected]

_la crisi infinita

Le Borse sembrano impazzite Ma cosa mai è successo ieri? Tutti i mercati giù sull’onda delle voci di un possibile declassamento francese. Nessuno, però, è andato male come Milano (- 6,6%), mentre l’incontro tra governo e parti sociali è stato aria fritta «Le vendite stanno diventando indiscriminate» scriveva ieri alle 16.38 il sito di Repubblica e, a chiusura, quello del Corriere titolava: «Panico a Piazza Affari». E in effetti: Milano ha perso il 6,65%, la peggiore piazza d’Europa in un pomeriggio che definire drammatico è poco: Parigi -5,45, Francoforte -5,13, Londra -3,05. In termini di «capitalizzazione», cioè del valore totale delle azioni ieri sera rispetto a martedì, i numeri sono altrettanto impressionanti: Piazza Affari ha perso 22 miliardi di euro, l’Europa (indice Stxe) 174 miliardi, il mondo, compresa Wall Street (che ha chiuso a -4,65%), alle sei e mezza di ieri sera 600 miliardi. Il crollo di Milano ha tolto ogni valore agli aumenti di capitale varati nel primo semestre 2011 e che a questo punto è come non fossero mai avvenuti. L’oro ha intanto superato i 1800 dollari l’oncia, il franco svizzero quota praticamente come l’euro e le autorità di Berna stanno pensando di agganciare la loro moneta alla nostra, con l’intenzione di fermarne l’apprezzamento. Non parliamo della disperazione del Giappone, incapace di moderare l’ascesa dello yen, il cui valore troppo alto rende ancor più difficili le esportazioni di un Paese già colpito dal terremoto.

corda quello che abbiamo detto l’altro giorno: «una quota di ricchezza deve trasferirsi dai creditori ai debitori...». Nessuno vuole restare col cerino in mano. Per assurdo, è più probabile che affondi l’euro.

4 Ieri il governo ha incontrato le

1Che cosa ha innescato questa

parti sociali.

valanga? La Bce ha smesso di comprare i nostri titoli?

La Bce continua a comprare, e infatti il differenziale tra Btp e Bund, anche se risalito, sta ancora a 290 punti. Inoltre l’asta dei Bot è andata benissimo, con una richiesta doppia rispetto all’offerta e interessi assai bassi. Sapremo con esattezza la settimana prossima quanti soldi sta impegnando la Banca centrale: dovrebbe trattarsi di una decina di miliardi al giorno. Per non creare inflazione, Trichet ha fatto sapere che quantitativi analoghi di liquidità verranno sottratti al mercato. La Banca è in realtà sotto accusa per il tasso di sconto troppo alto: due punti e mezzo contro lo zero che la Fed ha promesso fino al 2013. Il nemico perenne della Bce non è però la crisi economica, ma l’inflazione.

2 E allora? Questi crolli di ieri? S’è diffusa la voce che fosse prossimo un declassamento della Francia, che ha ancora la tripla A. I risultati dei titoli francesi sono paurosi: Société Générale ha perso il 20%! Ieri circola-

Un operatore finanziario «preoccupato» alla Borsa di New York AP

vano le voci più strane: che le banche francesi fossero a corto di liquidità, che stessero vendendo oro sotto costo… I fondi americani, che muovono una massa di 2.400 miliardi di dollari, stanno affrontando i riscatti vendendo adesso Francia e Germania. Soprattutto Francia: il loro differenziale con i Bund, che stava a 85, ieri ha sfiorato quota 100. Non c’è nessuno che può stare tranquillo: le banche tedesche e francesi sono piene di robaccia, a fronte della quale i nostri Btp sono oro. Ai bei tempi hanno giocato tutte alla grande con i derivati e ora il conto viene presentato anche a loro. La sfiducia nella ripresa (il pe-

trolio continua ad andar giù) colpisce anche i tedeschi, che campano di esportazioni.

3 Se si mettessero insieme i debiti di tutti e si creasse una struttura europea che ne risponde? Questa sarebbe l’integrazione economica, quindi anche fiscale e finanziaria.

Sarebbe bello. Bisogna però che ciascuno ceda una quota della sua sovranità e questo è un discorso che Berlino e Parigi non vogliono neanche sentire. E poi noi abbiamo il debito più alto di tutti e i tedeschi non vogliono prenderselo in carico. Ri-

Sì, Berlusconi con Tremonti, Letta e quasi tutti i ministri. Non hanno praticamente detto niente (ma dell’incontro parliamo più diffusamente qui a fianco). Tremonti ha annunciato la «ristrutturazione della manovra», Berlusconi ha ribadito le misure già annunciate nella conferenza stampa di venerdì scorso. La Camusso s’è lamentata per la genericità delle comunicazioni e ha ammonito: non si tocchino lavoratori e pensionati, ci vuole una patrimoniale.

5 S’è capito qualcosa di quello che vogliono fare?

Ci sarà un consiglio del ministri tra il 16 e il 18 agosto. La cosa sicura è l’intervento sulle pensioni. Le donne impiegate nelle imprese private andranno a casa solo a 65 anni. Altre accelerazioni sono previste per le pensioni di vecchiaia degli uomini. Bossi è contrario, i sindacati pure. E però… Quanto alla patrimoniale, cioè alla tassa sulla ricchezza (leggi: soprattutto casa), Berlusconi ha detto che piuttosto si dimetterebbe. Secondo lui «la patrimoniale è roba di sinistra».

IL VERTICE A PALAZZO CHIGI

Marcegaglia «Chi ha di più ora deve dare un po’ di più» Un consiglio dei Ministri tra il 16 e il 18 agosto nel quale sarà varato un decreto che conterrà le misure per affrontare la crisi. Si riassume in questa comunicazione il succo dell’incontro, il secondo, tra Governo e parti sociali avvenuto ieri a Palazzo Chigi. La presidente di Confindustria Marcegaglia e i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Bonanni e Angeletti, si aspettavano forse di conoscere i contenuti del decreto che invece restano «segreti». All’incontro è stata molto propositiva Emma Marcegaglia: «Dobbiamo fare in fretta, vogliamo vedere tagli alla spesa e provvedimenti sulla tracciabilità dei

Emma Marcegaglia, 45 anni REUTERS

contanti, per rafforzare la lotta contro l’evasione fiscale». Poi ha aggiunto: «Credo sia giusto che in questo momento di emergenza per il Paese chi ha di più possa dare un po’ di più». Infine, escludendo l’ipotesi di una patrimoniale, la chiusura: «Occorre lavorare su crescita, liberalizzazioni e privatizzazioni». Terminato il faccia a faccia a Palazzo Chigi, il premier Berlusconi si è spostato a Palazzo Grazioli dove ha incontrato il ministro dell’Economia Tremonti (che oggi parlerà alla Camera in un’informativa sulla crisi), il leader della Lega e ministro delle Riforme Bossi e il segretario del Pdl Alfano.

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ALTRI MONDI ESTATE

IL TROTA ALL’UNIVERSITÀ

Bossi junior al Cepu Ma lui dice: «Falso» Delle difficoltà che ha avuto per passare l’esame di maturità sappiamo tutto. Dopo due bocciature e un ricorso al

notizie Tascabili Torino, gioielliere «fredda» un rapinatore

Roma: minacce a chi «invadeva»

I vigili urbani stroncano il racket dei gladiatori: 20 fermi e 9 denunce

I gladiatori posano con i turisti in visita a Roma CIOFANI Venti fermi e 9 denunce: è il bilancio di un’operazione di ieri dei vigili urbani di Roma contro il «racket dei gladiatori». In decine si spartivano le aree davanti ai monumenti, vestiti da antichi romani, chiedendo soldi ai turisti per fare le foto e minacciando chi invadeva la propria zona. Per incastrare i finti gladiatori, i vigili si sono travestiti da antichi romani e da netturbini. Tutto era partito dalle denunce delle agenzie turistiche impossibilitate a lavorare.

Rimarrà «Falcone-Borsellino»

Parco Sandra e Raimondo A Parma si fa retromarcia Dopo le polemiche e le proteste dei cittadini e di diverse associazioni antimafia, il Comune di Parma fa retromarcia sulla decisione di intitolare un parco a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, cancellando la precedente intitolazione a Falcone e Borsellino. «La commissione da me presieduta aveva solo proposto di intitolare ai due attori recentemente scomparsi una parte del parco attualmente senza nome», ha precisato l’assessore comunale alla toponomastica Fabio Fecci.

spese sarebbero sostenute dal patron dell’istituto, Francesco Polidori, che già offrirebbe i corsi a tre «olgettine» (Iris Berardi, Aris Espinosa e Ioana Visan), le ragazze del condominio milanese diventato famoso con il caso Ruby. Secondo il settimanale, «il Cepu ha pescato

A Rissa tra ragazzi

BRUCIATO UN GATTO: 3 IN CELLA

Arrestato il complice della vittima

Tentata rapina con il morto a Torino, dove un gioielliere ha sparato a due uomini, uccidendone uno. È successo nel quartiere San Salvario. Due italiani armati, con il volto mascherato e, pare, con due pistole giocattolo, sono entrati nel negozio. Il proprietario ha estratto una pistola e ha esploso almeno un colpo contro i due ladri, colpendone uno. I malviventi hanno quindi tentato la fuga, ma sono stati fermati subito dai carabinieri. Il ferito è morto pochi minuti dopo sul posto nonostante le cure del 118.

Tar per superare l’esame di Stato, ora Renzo Bossi (nella foto Cavicchi), figlio del leader della Lega, deve passare lo scoglio degli esami di Economia all’università: per lui il Cepu avrebbe organizzato lezioni a domicilio, gratis. In più — come rivela «Vanity Fair» — tutte le

S A Olbia: 6 mesi di prigione Il tribunale di Tempio Pausania ha condannato ieri a 6 mesi di carcere, senza sospendere la pena, tre operai edili di Guspini e San Gavino Monreale (Medio Campidano), che nel 2006 a Olbia diedero fuoco a un gatto, morto dopo 3 giorni di agonia. Niente condizionale per i tre perché, per il giudice monocratico della Sezione di Olbia, Riccardo De Vito, «la condotta dimostra assenza di scrupoli e pericolosità sociale»

Ucciso a bottigliate Stavano giocando a carte in piazza in Brianza: la vittima ha 18 anni, il killer è un ecuadoriano di 17

la Trota», visti gli impegni politici del giovane Bossi, consigliere regionale lombardo. Renzo ha però smentito: «Faccio un corso di inglese con Cepu e l’insegnante lo incontro, per comodità, nella sede della Lega. Non è vero che non pago. Ho un conto che saldo ogni sei mesi».

to, il raptus omicida: Lorenzo è stato soccorso ma gli oltre 30 minuti di massaggio cardiaco non sono bastati. Dopo l’identificazione dell’aggressore, i carabinieri di Biassono hanno interrogato come testimoni i quattro amici della vittima. Dai primi accertamenti del medico legale la ferita letale sarebbe molto profonda. Reazioni Di fronte al luogo del delitto, vicino alla biblioteca comunale di Sovico, poco dopo l’uccisione del ragazzo si so-

DAVIDE ROMANI

Ucciso con il vetro di una bottiglia. Dopo Mykonos, dove alcune settimane fa perse la vita il lodigiano Stefano Raimondi, anche a Sovico (Monza-Brianza) l’arma del delitto non cambia. Lorenzo Cenzato, 18 anni, è stato ucciso con un coccio di bottiglia che gli ha reciso la carotide al termine di una discussione con un ragazzo ecuadoriano di 17 anni, subito fermato e interrogato. Nella confessione ai carabinieri, l’aggressore avrebbe ammesso ogni responsabilità: «L’ho fatto perché mi aveva offeso». L’episodio è successo ieri poco dopo le 15. Lorenzo si trovava con quattro amici nel centro del paese, in piazza Arturo Riva, di fronte al municipio, su una scalinata che porta a un parchetto. Al gruppo si è avvicinato un ragazzino sudamericano a bordo di uno scooter, e i ragazzi, che già si conoscevano, hanno iniziato una partita a carte. A un certo pun-

L’omicida, subito fermato, rivela: «L’ho fatto perché sono stato offeso» no radunati amici e parenti. Lorenzo Cenzato aveva da poco finito gli studi superiori, stava preparando l’esame per la patente di guida e si era iscritto a un corso di Agraria. Distrutti i familiari, con il padre Renato che non riesce a darsi pace: «Siamo sconvolti, non conosciamo ancora le dinamiche dell’accaduto. C’è tanta rabbia. Ora non è il momento del perdono». In serata, poi, gli amici di Lorenzo sono andati davanti alla caserma di Biassono dove era in corso l’interrogatorio dell’ecuadoriano. Temendo un tentativo di linciaggio, i carabinieri sono più volte usciti dall’edificio per provare a calmare gli animi. La scena del crimine a Sovico, in provincia di Monza-Brianza NEWPRESS

IL DRAMMA CON IL CAMION È FINITO IN UNA VORAGINE

La strada sprofonda: muore autista a Napoli

Un improvviso salto nel buio e poi la morte. È successo a Casalnuovo di Napoli. Raffaele Di Monda, 42enne autista di un camion per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, si è trovato davanti una voragine profonda una decina di metri. Inutile il tentativo di frenata, il mezzo è precipitato nel vuoto. Di Monda non ce l’ha fatta, gli altri due passeggeri sono rimasti feriti: uno è ricoverato in prognosi riservata, l’altro è stato medicato per ferite guaribili in 7 giorni. La voragine non è stata causata dal passaggio del mezzo, ma si era aperta poco prima e aveva portato anche all’interruzione dell’elettricità. Nel buio, dunque, il camion non è riuscito a fermarsi in tempo. Sulle cause e le eventuali responsabilità dell’accaduto è stata aperta un’inchiesta della procura di Nola.

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A sinistra il camion tirato fuori dalla voragine; sopra il mezzo distrutto dopo l’incidente ANSA

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

ALTRI MONDI ESTATE

TABLET IN GUERRA NELL’UE

La Apple blocca le vendite dei Galaxy Guerra tra i tablet. Il tribu nale di Duesseldorf, in Germania, ha bloccato le vendite dei Galaxy, di Samsung, in tutti i Paesi

dell’Unione Europea tranne l’Olanda, accogliendo il ricorso di Apple contro i rivali sudcoreani. L’azienda americana guidata da Steve Jobs (nella foto Reuters) sostiene infatti che la linea di cellulari e tablet Galaxy «copi» sia l’iPhone sia l’iPad. Samsung ha già annunciato che farà ricorso.

L’ATTACCO DI OBAMA

«Siria posto migliore se Assad lascerà» Mentre continua la sangui nosa repressione in Siria, dove ieri il regime ha ucciso ancora (almeno 70 le vittime), il presiden

La guerriglia in Inghilterra risale al Nord: altri 3 morti Londra respira, il caos arriva a Manchester, Birmingham e Liverpool Oltre mille arresti nella Capitale. Cameron: «Sconfiggeremo i violenti» STEFANO BOLDRINI LONDRA (Inghilterra)

SI COMINCIA SABATO

La Premier League parte al completo? Oggi la decisione

La violenza che sta sconvolgendo da sei giorni la Gran Bretagna risale verso Nord, travolge Manchester e Liverpool, provoca tre morti a Birmingham e c’è il timore che possa coinvolgere la Scozia, già attraversata dal vento dell’autonomia, fino ad inghiottire l’Irlanda del Nord, dove l’atmosfera non è mai rilassata. È questo il timore del governo, che anche ieri, con il premier David Cameron, ha parlato al Paese: «Le misure che abbiamo adottato si stanno rivelando efficaci. Sconfiggeremo i violenti. Non permetteremo che la cultura della paura domini nelle nostre strade». Cameron ha annunciato che la polizia ha avuto il via libera per l’uso di manganelli e proiettili di gomma, mentre nelle prossime ore dovrebbero essere messi a disposi-

Un poliziotto: «Ho visto le scene più disgustose di tutti i miei anni di carriera» zione anche i cannoni ad acqua. Dalla Scozia sono invece in arrivo 250 agenti per sostenere i colleghi inglesi. I morti Londra ha dormito spa-

ventata, martedì, ma tranquilla. Lungo le vie un’atmosfera surreale: chiusi ristoranti, cinema, teatri. L’esercito dei 16 mila poliziotti si è rivelato un buon deterrente, ma la violenza non si è fermata. Si è spostata. Ha travolto Birmingham, dove sono morti tre uomini: Harron Jahan, Shazhad Ali e Abdul Musavir, di 21, 30 e 31 anni. Componenti della comunità islamica, sono stati investiti da un’auto. Il guidatore è sta-

la lotteria

Trovare lavoro, di questi tempi, è un po’ come vincere alla lotteria. È vero, la fortuna influisce. Ma in alcuni casi può diventare addirittura una regola. Come è successo ieri a Bari. Gli organizzatori della Fiera del Levante, infatti, hanno scelto il sistema del sorteggio per reclutare 242 addetti, tra hostess, steward e impiegati, per la prossima edizione della fiera campionaria, la più importante del Mezzogiorno, in programma dal 10 al 18 settembre. Le domande presentate sono state oltre 9 mila anche se ne sono state accettate solo 8.702. La prima fortunata a essere stata sorteggiata è stata

Nella foto grande, un giovane fermato a Enfield, a nord di Londra; nelle altre, uno degli arrestati esce dal tribunale; alcuni messaggi degli abitanti di Peckham; poliziotti al lavoro a Birmingham EPA/AFP/ REUTERS

to arrestato e il padre di una vittima ha lanciato ieri sera un appello in tv per chiedere la fine delle violenze. Anche Manchester, dove sono state fermate 103 persone, ha vissuto una notte da incubo. Un responsabile della polizia, Garry Sheman, ha dichiarato: «Ho assistito alle scene più disgustose della mia carriera». Scontri e incidenti a Liverpool, Nottingham, Salford e sempre le gang di giovanissimi protagoniste. Bilanci Ieri è stato il giorno del primo bilancio: 805 arresti e 251 condanne solo a Londra. Anche i giovani di 11 anni sono stati processati. I danni supera-

no i 100 milioni di sterline. Per proteggere case e negozi, si stanno mobilitando eserciti di volontari. Il sindaco di Londra, Boris Johnson, ha dialogato con la gente, che rimprovera alle autorità di non essere intervenute con decisione, e ha chiesto al governo di ripensare alla politica dei tagli per le forze dell’ordine. E la Gran Bretagna comincia ad interrogarsi su se stessa. Il dibattito imperversa nelle televisioni. Il premier Cameron ha ammesso che «bisogna chiedersi perché una cultura marcia abbia attecchito tra i giovani». La risposta non può essere solo la repressione.

LONDRA — Oggi sapre mo se la Premier partirà al completo: la decisione sarà presa dopo una serie di consultazioni con il governo, la Metropolitan Police e i 20 club. Fino a martedì sera la situa zione era critica a Londra e tre gare (Tottenham Everton, Fulham Aston Villa e QPR Bolton) sembravano destinate a essere rinviate, ma adesso che gli incidenti si sono spostati in altre città l’attenzione si è concentrata su Manchester (il giorno di Ferragosto il City ospita lo Swansea), Liverpool (sabato i Reds affrontano il Sunderland) e Birmingham. Il problema non riguarda solo la Premier, ma coinvolge gli altri campionati: Championship, League One e League Two. Solo a Londra, nel fine settimana sono in programma 9 gare: oltre alle tre di Premier, giocano in casa Crystal Palace, Millwall, Watford, Leyton Orient, Barnet e Daghenam. I contin genti di polizia più consistenti sono impiegati in Premier: la media è di 450 agenti a gara, con il contributo di 850 steward e di 10 uomini delle unità cinofile. I club hanno mostrato la disponibilità ad accettare qualsiasi decisione, ma c’è una voce fuori dal coro. Bernie Ecclestone, boss della Formula 1 e proprietario del QPR, è contrario al rinvio delle gare: «Sarebbe un messaggio terribile al resto del mondo. Io non sono assolutamente d’accordo. Non credo che per il QPR giocare rappresenti un problema. Non possiamo farci condizionare dai violenti». bold © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Novemila richieste per 200 posti A Bari si lavora per sorteggio una ragazza di quasi 30 anni, di Reggio Calabria: per i dieci giorni della fiera farà la hostess in cambio di 450 euro lordi. Fortuna «Alla crisi noi rispondiamo in modo trasparente: che sia la fortuna a decidere», ha commentato il presidente della Fiera, Gianfranco Viesti, dopo il sorteggio, effettuato all’interno del palazzo della Fiera. L’insolito «casting» si è svolto con una procedura di generazione di numeri casuali, tramite il sito Random.org, con tanto di notaio. E con una regola da rispettare, la par condicio: metà dei posti è andata agli uomini e l’altra metà alle donne. Ma

la lotteria delle hostess e degli steward non è piaciuta a tutti: «Nella valanga di candidature, per pochi giorni di lavoro e con una retribuzione nient’affatto eccezionale, si vede un chiaro sintomo della difficoltà economica e lavorativa in cui versano i giovani a causa della crisi», ha detto Giovanni Forte, segretario della Cgil Puglia. Ma il sindacalista ha aggiunto: «Il sorteggio non è certo il sistema migliore perché non valorizza le competenze specifiche di cui sono portatori i singoli candidati, ma è comunque da preferire alle logiche clientelari». s.an. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIOVANI SENZA IMPIEGO Presentata ieri l’indagine del centro di ricerche «Datagiovani» sul lavoro in Italia: preoccupano i dati sulla disoccupazione degli under 35

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te degli Usa, Obama, attacca il governo di Damasco. Attraverso il portavoce Jay Carney, Obama ha detto: «Si starebbe meglio senza il presidente Assad. Gli Usa continueranno a chiedere al governo di rispettare il popolo siriano e di dare risposta alle loro chiare domande».

Gazza

ladra

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Pisa: vendere torri falliche costa una cifra

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Le migliaia a casa Sono 427 mila gli under 35 che si sono ritrovati senza il lavoro, che avevano nel 2009. È il 20% del totale dei disoccupati

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Le migliaia di inattivi Sono 686 mila gli under 23 che stanno cercando lavoro da più di un anno: male il Sud, un po’ meglio il Nord

-9%

Il calo più forte La miglior performance regionale è quella della Liguria: i disoccupati sono diminuiti del 9% rispetto al 2009

Piazza dei Miracoli, a Pisa AP

P isa: A Pisa venditori di Torri in forma di fallo sono stati multati con 500 euro. N omi: Adesso in Australia è vietato mettere ai figli nomi strani, tipo Lucifero o Benson and Hedges o Fermatadellautobusnumero 16. È anche vietato inserire nel nome delle virgole o dei punti esclamativi. Beckham e la moglie, che hanno battezzato hanno battezzato l’ultima figlia Harper Seven (un mese fa), l'hanno fatta nascere a Los Angeles. T angenti: Guido Marchese, commercialista indagato nell’inchiesta sul deputato Pdl Marco Milanese, aveva nascosto125 mila euro in una scatola di scarpe; Milko Pennisi, ex consigliere comunale milanese, teneva una mazzetta nascosta in un pacchetto di sigarette e altri soldi in un calorifero del bagno di una libreria; Mario Chiesa, durante l’inchiesta Mani Pulite, aveva buttato i soldi di una tangente nel water; Giovanna Pesce, figlia del costruttore ligure, è stata fermata alla frontiera con 273 mila euro negli slip; Antonia Mattei, funzionaria del ministero delle Infrastrutture, è stata arrestata con 4.500 euro di tangenti nel reggiseno, ecc. mumble

BOOM A FERRAGOSTO

Benzina record: tolti agli italiani 100 milioni di euro Ferragosto bollente. Oltre che per le temperature, il fine settimana italiano sarà caldo anche per i prezzi della benzina. Il mancato calo di 10 centesimi colpirà i turisti per un importo pari a 100 milioni di euro. Per questo il Coda cons ha chiesto ad oltre cento procure «il sequestro dei depositi dei grossisti e delle pompe di benzina, ipotizzando il reato di aggiotaggio». L’azione nasce perché le compagnie petrolifere non hanno adeguato verso il basso il prezzo della benzina, che ieri oscillava tra 1,626 e 1,638 euro al litro, nonostante il calo del prezzo del petrolio.

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ALTRI MONDI ESTATE LA CANZONE DELL’ESTATE VOTATE IL SONDAGGIO SUL NOSTRO SITO

Il tormentone della Gazza In testa «Danza Kuduro» Il brano tamarro ha staccato tutti: resistono soltanto Mr. Saxobeat e, dietro, Jovanotti STEFANIA ANGELINI

Ha già un anno di vita e mesi di permanenza in classifica, prima negli Stati Uniti e poi in Europa. In Italia, è stata per settimane la canzone più scaricata su Internet. Eppure Danza Kuduro continua a spopolare. Ce lo confermano i nostri lettori, che già consegnano al brano di Don Omar & Lucenzo lo scettro di canzone dell’estate. La hit, infatti, sta stravincendo

nel sondaggio del nostro sito realizzato in collaborazione con Radio 105. Come la Lambada nel 1989 e un po’ come il Waka Waka dell’anno scorso, il ballo angolano ha tutti gli ingredienti per divertire: mescola i ritmi africani e caraibici, la dance e l’hip-hop. «Su le mani, muovi solo i fianchi fai mezzo giro. Non stancarti adesso abbiamo appena iniziato, muovi la testa», insegnano, alla maniera un po’ tamarra, Omar e Lucenzo. E anche il video è un’esplosione d’estate, con spiagge, belle ragazze, macchine decappottabili e yacht da sogno. Classifica Dietro a Danza Kuduro, nella classifica provvisoria del nostro sondaggio, c’è un altro pezzo da ballare, quello della sexyssima Alexandra Stan,

Mr. Saxobeat, seguita, al terzo posto, da Jovanotti, con Il più grande spettacolo dopo il big bang. Il remix della Carrà fatto dal deejay Bob Sinclar, A far l’amore, per ora si piazza solo quarto, prima di Michael Franti & Spearhead che — con Jovanotti — cantano la spensierata The sound of sunshine. Chiudono i giochi Shimbalaiè di Maria Gadù, I need a dollar di Aloe Blac, Ready to go di Martin Solveig, The Golden Age di The Asteroid Galaxy Tour e infine (Vivere) Riviera life di Caro Emerald con Giuliano Palma. Ma per cambiare la classifica c’è tempo: andate su www.gazzetta.it, ascoltate le 10 canzoni, selezionate e votate. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il portoricano Don Omar e, in secondo piano, il francese di origini portoghesi Lucenzo: cantano «Danza Kuduro»

Insieme a Radio io 105 105 abbiamo scelto 10 canzonii dell'estate: ascoltatele e votatele su

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Ragazzi, torna Grease E il film diventa karaoke Il musical di culto con Travolta e la Newton-John da domani in sala dopo 33 anni: stavolta il pubblico potrà cantare con i protagonisti Horror Ma il nuovo Grease

MAURO CASADIO

Sembra finita l’epoca del cinema con spettatori silenziosi, tutti presi a seguire il film di turno sgranocchiando pop corn, cercando di non fiatare per paura che il vicino di poltrona pronunci la fatidica «sssst». Nella nuova era del 3D, ormai probabilmente anche inflazionato, debutta un nuovo modo di andare al cinema. Semplice, ma allo stesso tempo coinvolgente ai massimi livelli: cantare tutti insieme sulle note delle colonne sonore più famose. Da domani l’esperimento «Sing-a-Long» prende corpo con Grease, un classico delle pellicole musicali interpretato da John Travolta e Olivia Newton-John, che spopola da tempo — in tutto il mondo — nella versione live in teatro. Durante la proiezione del film, che torna dopo 33 anni, gli spettatori (intonati o stonati) possono esibirsi sulle note di You’re the One That I Want o Summer Nights. Le parole delle canzoni, che scorrono sullo schermo, aiutano i profani del genere a cantare in co-

turista a chi?

j

di ROMY PADOVANO e GUIDO PRUSSIA

DORME CHI NUOTA Per dormire nell’hotel Jules Undersea Lodge di Key Largo, in Florida, gli ospiti si devono tuffare in mare e raggiungere l’albergo nuotando in apnea. Alla camera si arriva infatti con una immersione a circa 7 metri di profondità

«Sing-a-Long» non è l’unico progetto che prova a coinvolgere direttamente il pubblico dei cinema. L’anno scorso, all’estero è stata la volta dell’horror Last Call, una pellicola-esperimento sviluppata dal canale tv tedesco 13th Street, in cui la protagonista chiama gli spettatori in sala per chiedere aiuto. All’entrata, al pubblico viene chiesto il numero di cellulare. I dati finiscono in un database, che ne sceglie uno a caso. Il telefono del «fortunato» squilla durante il film: lo spettatore, a questo punto, deve iniziare a consigliare la protagonista sulle scelte da compiere. Teatro E sono innumerevoli le

Olivia Newton-John e John Travolta in Grease: il film è uscito nel 1978

ro brani che hanno fatto ballare milioni di persone ovunque. Il divertimento è garantito il coinvolgimento totale. Il trailer è su YouTube. I cinema che hanno aderito al progetto sono 141 in 17 regioni (mancano all’appello Val d’Aosta, Molise e Calabria): l’elenco completo è disponibile su nexodigital.it.

la Foto Una sopra l’altra Le tartarughe... si divertono così Le tartarughe giganti di Aldabra sono una delle attrazioni dell’Artis Zoo di Amsterdam e in questi giorni di vacanze danno il meglio di sé per i tanti visitatori (come testimonia la foto Reuters). Questa tartaruga (detta anche delle Seychelles) è originaria dell’atollo di Aldabra, a cui deve il nome. Il maschio può raggiungere i 250 chili di peso. La maturità sessuale, invece, arriva ai 20 anni

Gli spettatori saranno aiutati: tutti i testi scorreranno sullo schermo

rappresentazioni teatrali che coinvolgono il pubblico. E non potrebbe essere altrimenti, visto che gli attori e gli spettatori sono fisicamente vicini. Uno degli ultimi esempi di teatro interattivo è lo spettacolo «Io doppio - Dè Show» dell’ex vj di Mtv Paolo Ruffini, in scena fino allo scorso maggio. Ruffini, nello show, chiama sul palco il pubblico a doppiare film famosi in chiave comica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GLI ARANCINI DI MONTALBANO

UNA BRAVA FIMMINA DI CASA «Commissario! Beati gli occhi che la vìdino!» esclamò Clementina Vasile-Cozzo isando le braccia per stringere a sé Montalbano e per ricevere il rituale, affettuoso bacio sulle guance. «Questo dove lo poso?» spiò il commissario mostrando il pacchetto di dieci cannoli freschissimi. «Lo dia a me. Intanto venga a conoscere la mia ex allieva e amica di cui le ho parlato per telefono.» Si mosse spedita con la seggia a rotelle sulla quale stava inchiovata da anni, si diresse verso il salotto. «Il commissario Montalbano. E questa è Simona Minescu.» «La ringrazio per la sua cortesia» fece la fìmmina stringendogli la mano. Montalbano non se l’aspettava. Va’ a sapìri pirchì se l’era immaginata diversa. Simona Minescu era alta, bruna, snella, grandi occhi nìvuri intelligenti. Ma c’era in lei, e si vedeva da come si muoveva e da come parlava, un’ariata di brava fìmmina di casa che contrastava con la prepotenza del suo fisico. A tavola, le due parlarono picca e nenti, la signora Clementina doveva avere struìto la sua amica sul fatto che, mentre mangiava, Montalbano evitava di parlare e gli faceva piacìri non sentir parlare. La cammarèra della signora Clementina aveva preparato, al solito so’, un ottimo pranzo, a malgrado che il commissario non gli facesse tanto sangue. «Il cafè ce lo pigliamo in salotto» fece la signora. Ancora non era stata detta una parola sulla ragione per la quale la signora Clementina aveva voluto la conoscenza e Montalbano principiava a sentirsi tanticchia curioso. «Contagli tutta la storia» disse la signora Clementina doppo che la cammarèra si riportò in cucina le tazzine. «Ma il signor commissario ha tempo?» spiò la sua amica, taliàndo negli occhi Montalbano. Al quale quella taliàta non dispiacque. «Ho tempo, tutto quello che vuole.» «Non so da che parte principiare» fece esitante Simona Minescu. «Allora principio io» tagliò corto la signora Clementina. «Lei ha sentito parlare dell’omicidio di Antonio Minescu che abitava a Fela?» «No» disse Montalbano. «Suo marito?» «Mio marito, ringraziando Dio, è vivo e vegeto. No, si tratta di mio padre.» «L’hanno ammazzato a Fela? La signora Clementina m’ha detto che lei vive a Fela.» «È vero, ma mio padre è stato ammazzato a Roma.» «Allora non è vero che abitava a Fela?» «Sì, però era andato a Roma.» «Mi perdoni una curiosità. Lei è siciliana?» «Sì. Perché?» «Mah, non so, con quel cognome...» «Papà era romeno. Poi ha avuto la cittadinanza italiana. Si è sposato qui, a Vigàta, e doppo si è trasferito a Fela. Dove sono nata io.» «Non è meglio se tu, Simona, conti la cosa a modo tuo?» intervenne saggiamente la signora Clementina. «Ci provo. Dunque, commissario, deve sapere che mio padre era un cattolico praticante. Tanticchia bigotto, a mio modo di vedere, bonarma. Un giorno sì e un giorno no andava al camposanto a trovare la mamma, che è morta dieci anni fa. Ma ogni giorno andava in chiesa, tanto che il parroco gli aveva affidato la contabilità.» «Che faceva suo padre?»

«Era ragioniere. Si era diplomato nel 1948, dopo quattro anni che era arrivato in Sicilia. Nel ’50 ebbe un’offerta di lavoro da un commerciante di legnami di Fela. Ha accettato e ci è rimasto fino a quando è andato in pensione.» «Viveva da solo?» «Sì e no. Quando mamma è morta, mio marito gli ha trovato un appartamentino allato al nostro. Mangiava con noi. Era molto affezionato ai nostri due figli, Antonio, che ha quindici anni e porta il suo nome, e Mario che ne ha dieci. Stravedeva per loro, li viziava. Abbiamo macari litigato perché ha avuto la bella pensata di regalare un motorino ad Antonio. Aveva risparmiato all’osso i soldi della pensione.» «Ma perché è andato a Roma?» «Ecco vede, mio padre aveva un sogno: vedere il Papa. Aveva giurato a se stesso che non avrebbe perso l’occasione del Giubileo. Però, l’anno passato, gli è venuto un piccolo infarto. Una cosa da niente, ha detto il medico, bastava riguardarsi. Senonché lui s’è messo in testa che al Duemila non ci sarebbe arrivato. E ci ha indovinato, pòviro papà, ma la cosa è andata diversa da come la prevedeva lui.» «Che età aveva?» «Settantatre anni. Era nato nel 1925. Don Cusumano, il parroco, visto che mio padre era sprofonnato

«INTANTO VENGA A CONOSCERE LA MIA EX ALLIEVA DI CUI LE HO PARLATO PER TELEFONO» nella malinconia, gli propose un viaggio a Roma con una comitiva di parrìni della provincia di Montelusa che dovevano essere ricevuti dal Papa. Lui accettò e partì felice.» «In treno?» «No. In pullman. Mi chiamò appena arrivato. Stava benissimo. Mi disse il nome e mi diede il numero dell’albergo dov’era alloggiato con gli altri. Mi fece macari sapere che il pomeriggio sarebbe andato in giro per Roma, sempre con la comitiva, e che la mattina appresso, alle undici, sarebbero stati ricevuti dal Papa. Mi promise che m’avrebbe telefonato dopo l’udienza. Ma quella telefonata non mi è mai arrivata.» E questa volta non si tenne. Grosse lacrime le colarono sulla faccia.

«Scusatemi.» La signora Clementina si avvicinò alla porta, chiamò la cammarèra, fece portare un bicchiere d’acqua. Montalbano non sapeva dove posare gli occhi. «Naturalmente, verso l’una, non avendo avuto notizie, telefonai io all’albergo. Mi passarono il capocomitiva, monsignor Diliberto. Era molto preoccupato e non usò mezze parole. Mi riferì che mio padre, la sera avanti, era nisciuto dall’albergo senza dire nenti a nessuno e non era più rientrato. Mi disse che aveva avvertito la polizia. Non sapevo che fare, ero disperata. Verso le quattro di doppopranzo mi chiamò monsignor Diliberto. Non sapeva, mi disse, se la cosa che doveva riferirmi era un signale buono o tinto: fatto sta che mio padre non risultava ricoverato in nessun ospedale o istituto di carità.» «Soffriva di amnesie, macari leggere?» «Ma quando mai! Una memoria di ferro! Alle cinque tornò mio marito da Palermo. Io l’avevo avvertito della facenna col telefonino. È omo di decisioni rapide. Alle otto e mezzo di sira era in volo per Roma. Mio marito doveva appena essere atterrato, che mi chiamò nuovamente monsignor Diliberto. Mi disse, in modo ancora peggio del solito, che mio padre era stato trovato morto. Non mi volle spiegare altro. Riuscii finalmente a parlare con mio marito, gli contai la

IDEAZIONE DI MARCO RIZZO E DISEGNI DI LELIO BONACCORSO

bella novità. La mattina appresso accattai tutti i giornali che arrivano a Fela. Seppi accussì che il corpo di mio padre era stato scoperto da un passante mezzo seppellito da scatole di cartone vicino alla stazione Termini di Roma. Alle cinque del mattino, pensi!» «Non aveva più documenti?» «I documenti ce li aveva tutti. Come aveva il portafoglio. Non mancava un centesimo. Manco l’orologio d’oro gli hanno pigliato.» «E allora come mai hanno avvertito così tardi monsignor Diliberto?» «Questo me lo spiegò mio marito al ritorno. Il passante corse dai carabinieri, i quali telefonarono prima a Fela, a casa di mio padre, senza naturalmente ricevere risposta, e poi si rivolsero ai loro colleghi della stazione locale. Due di loro vennero a casa di mio

padre, suonarono senza risposta. Doppo tuppiarono macari da me, ma forse la sfortuna ha voluto che è stato quando io ero scesa a fare la spesa. Così passò la matinata. Nel doppopranzo i due carabinieri di Fela andarono in municipio, ma trovarono gli uffici chiusi. In serata fecero l’alzata d’ingegno d’andare dal parroco. E questi gli disse come e qualmente mio padre si trovasse a Roma e diede loro il numero di telefono dell’albergo. Così si misero in contatto con monsignor Diliberto. Mio marito doppo mi contò altre cose.» «Come l’hanno ammazzato?» «Un colpo di pistola. Uno solo. In faccia.» «E che le disse d’altro suo marito?» «Che i carabinieri gli hanno fatto domande tanticchia strane.» «Vale a dire?» «Se mio padre aveva certe tendenze. Perché dove l’hanno trovato pare che ci siano màscoli che...» «Ho capito, lasci perdere.» «Gli hanno macari spiato se si drogava. Capirà, un vecchio di settantatre anni! Poi hanno concluso che si era trattato di un tentativo di rapina andato a male. Mio padre deve aver resistito all’aggressione, quelli hanno perso la testa, hanno sparato e, pigliati dal panico, sono scappati senza portarsi via niente.» «È un’ipotesi ragionevole. Suo marito è riuscito a sapere qualche cosa dei risultati, mi perdoni signora, dell’autopsia? Che so, tracce di alcol...» «Non ce n’erano. Mio padre era astemio.» Tutte le belle qualità, aveva quel sant’uomo! «Ma perché se n’è uscito, invece di andarsene a corcàre come tutti gli altri?» spiò Montalbano quasi a se stesso. «È per questo che sono qua» fece Simona Minescu. «Oddio, signora, ma io non sono assolutamente in grado di... Mi perdoni, ma con così pochi elementi, che dico pochi...» «Io qualcosa ho saputo» fece frisca frisca la signora Simona. «Ah, sì? Ne ha parlato con i carabinieri?» «No, perché avrei dovuto? Loro considerano il caso chiuso.» «Beh, il mio collega di Fela potrebbe...» «Sono stata io a farle il suo nome» intervenne Clementina Vasile-Cozzo. «Crede che mi darebbero ascolto?» rinforzò Simona. «Va bene» arrisolvette Montalbano. «Che ha saputo?» «Quando monsignor Diliberto è tornato con la comitiva di parrìni, sono andata a parlare con loro a uno a uno. Don Pignataro e don Cottone mi dissero che mentre camminavano per via della Conciliazione mio padre li pregò d’aspettarlo perché gli era venuto un bisogno urgente. Lo videro trasìri in un bar. Doppo un bel pezzo che aspettavano, incominciarono a preoccuparsi. Andarono macari loro nel bar, che era pieno di stranieri, e videro a mio padre assittato a un tavolino, tranquillo, che se ne stava a leggere un giornale. Lo rimproverarono per la maleducazione, niscìrono, ma mio padre, mi dissero, pareva stonato, assente. E accussì rimase fino al momento della cena, tanto che si consigliarono tra di loro, convinti com’erano che papà non si fosse sentito bene. Decisero d’aspettare la matina appresso. Altro non seppero dirmi.» «Questa storia potrebbe avvalorare l’ipotesi di una momentanea amnesia.» Simona Minescu parse non averlo sentito. (1. continua) Gli arancini di Montalbano Andrea Camilleri Copyright © 1999 Arnoldo Mondadori Editore

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ALTRI MONDI ESTATE

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 5,5

Toro 8 (il migliore)

Gemelli 7

Cancro 5,5

Leone 6-

Vergine 7,5

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B

p

M

s

I

Qualche obbligo di troppo, nel lavoro o in vacanza, vi lega gli zebedei come capocolli. Apprezzate comunque ciò che di bello avete per le mani e non infuriatevi per ciò che non c’è. Sfighe suine.

Grande Luna, grandissimo Giove, grandi pianeti, per una giornata vacanziera o di lavoro che vi vedrà in pole. Le vostre prospettive di realizzazione si ampliano, l’amore soddisfa cuore e sudombelico.

Giornata adattissima a transare, investire, spendere per tutto ciò che procura vantaggi e goduria. Un imprevisto può fare la vostra fortuna, voi siete carismatici ed espletate suinamente in modo durevole. Wow.

I pianeti inversi sono parecchi, oggi. E voi non carburate. O, se carburate, dovete comunque relazionarvi con persone che fareste volentieri in salmì come le lepri. Calma, poi passa. Fornicazione assente o sfigata.

La giornata di vacanza sminuzza gli zebedei, il lavoro assorbe tutte le vostre energie benché il vostro organismo vi chieda cure e attenzioni. Non pignoleggiate, non spargete acido, cooperate. Anche suinamente.

Giornata dai grandi glutei. Perché la fortuna realizza un vostro sogno e sostiene ogni vostro progetto. Siete pure più creativi e piacevolmente loquaci. Le istanze suine vengono appagate molto ampiamente.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 5,5

Scorpione 7+

Sagittario 6,5

Capricorno 7+

Acquario 6

Pesci 7-

B u Il lavoro rompe. E pure la giornata vacanziera è una ciofeca. Fors’anche perché nel vostro mondo amoroso, familiare e suino qualcosa non gira per il verso giusto. Staccate la testa. Non quella di chi rompe, però.

Tutto è brio e successo, con la Luna odierna che vi lecca dalla testa ai piedi, fronte-retro e in diagonale. Una notizia vi pervade di entusiasmo, un incontro tira fuori il suino che c’è in voi: grandi!

J k JORGE LORENZO

Il pilota spagnolo della Yamaha è nato a Palma di Maiorca il 4 maggio 1987. Ha vinto 2 Mondiali in 250 e 1 in MotoGP

Le incertezze diventano certezze. E il bilancio economico si raddrizza. Inoltre voi spendete bene e investite meglio. La vacanza rilassa, l’amore rassicura, ma il sesso è una palla mortale. Ammesso che ci sia.

Alcune aspirazioni si possono realizzare grazie soprattutto al vostro fiuto. Che vi fa pure saltare addosso con tempismo su certe occasioni fortunate, forse inattese. Il sudombelico, intanto, si riprende.

o > Dovete fare tutto da soli. O, magari, sarete voi a sentirvi soli, senza ragione. Non atteggiatevi a sfigati, perché non lo siete. E poi, si preparano conferme e svolte! Il suino in voi, però, è opaco. E sfigato.

Gli amici vi aiutano, i progetti riescono, la giornata (vacanziera o lavorativa che sia) si delinea come un capolavoro. L’amore, però, è assente, benché il sudombelico sembri essere creativo e reattivo.

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

ALTRI MONDI ESTATE

CIELO

PREMIUM CINEMA

SKY CINEMA 1

PREMIUM C. EMOTION

Pga Championship

Max Payne

The Departed

20 sigarette

Baciami ancora

Lamela, che doppietta al Mondiale Under 20 Shakira sul green

Di G. Muccino, con V. Puccini (Ita, 2010) Carlo e Giulia si sono amati, odiati e traditi. A un certo punto si separano: Giulia trova un nuovo compagno, mentre Carlo ha tante donne, ma non riesce a incontrare l’amore... DRAMMATICO ALLE 21.15

Di J. Moore, con M. Wahlberg (Usa, 2008) Max Payne è un poliziotto del dipartimento di New York. Un giorno torna a casa e trova moglie e figlia assassinati da un gruppo di tossicodipendenti... AZIONE ALLE 21

Guardate il video con la doppietta dell’argentino Erik Lamela, neo romanista, al Mondiale Under 20. In più, Shakira golfista e Pippo Inzaghi con Alessia Ventura a Forte dei Marmi

Di M. Scorsese, con L. DiCaprio (Usa, 2006) Boston: Billy Costigan, appena entrato in polizia, viene infiltrato nella gang guidata dal mafioso Frank Costello con l’obiettivo di distruggerla dall’interno... THRILLER ALLE 21.15

Di A. Amadei, con C. Crescentini (Ita, 2010) Aureliano, precario nel lavoro e nei sentimenti, riceve l’offerta di partire subito per lavorare, come assistente del regista Stefano Rolla, in un film da girare in Iraq DRAMMATICO ALLE 21.10

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAIUNO

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

LA 7

7.00 TG 1 10.45 LA CRISI GLOBALE RISPOSTA DELL'ITALIA 13.30 TELEGIORNALE 14.10 VERDETTO FINALE 15.00 IL MARESCIALLO ROCCA 4 17.00 TG 1 17.15 HEARTLAND 17.55 IL COMMISSARIO REX 18.50 REAZIONE A CATENA 20.00 TELEGIORNALE 20.30 DA DA DA 21.20 SUPERQUARK Documenti 23.35 MAGNAGRECIA FILMFESTIVAL 0.40 TG 1 - NOTTE 1.20 SOTTOVOCE 1.50 RAI EDUCATIONAL

7.00 9.35 10.30 11.25 13.00 14.00 16.20 17.05 17.45 18.45 19.30 20.25 20.30 21.05

CARTONI ANIMATI TELEFILM TG2 - MEDICINA 33 TELEFILM TG 2 TELEFILM LAS VEGAS 90210 TG 2 COLD CASE SENZA TRACCIA ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 PRIVATE PRACTICE TeleFilm 23.25 TG 2 23.40 RAI 150 ANNI 0.45 CLOSE TO HOME 1.25 UNA DONNA ALLA CASA BIANCA

8.00 9.10 11.15 12.00 12.15 13.10 14.00 15.00 15.40 17.20 19.00 20.15 20.35 21.05

RAI 150 ANNI UN TRAM CHE SI... AGENTE PEPPER TG3 - RAI SPORT CHE SARÀ SARÀ LA STRADA PER LA... TGR - TG3 THE LOST WORLD SALVATE LA TIGRE GEOMAGAZINE 2011 TG3 - TGR - BLOB SABRINA VITA DA... UN POSTO AL SOLE SULLE TRACCE DEL CRIMINE TeleFilm 23.05 TGR - TG3 23.45 ZAUM 0.35 APPUNTAMENTO AL CINEMA 0.45 RAI EDUCATIONAL

8.00 8.50 9.00 9.30 10.50 11.00 13.00 13.40 16.20 16.50 18.50 20.00 20.40 21.20

TG5 - MATTINA MIRACOLI DEGLI... SOUTH PACIFIC LE ALI DI KATJA TG5 FORUM TG5 TELEFILM IL MAMMO E-MAIL D'AMORE LA STANGATA TG5 PAPERISSIMA SPRINT IL MIO WEST Film 23.15 TG5 NUMERI 23.45 IL SENSO DELLA VITA 1.10 TG5 - NOTTE 1.40 PAPERISSIMA SPRINT 2.20 TG5 NUMERI

6.40 TELEFILM 8.20 CARTONI ANIMATI 11.25 UNA MAMMA PER AMICA 12.25 STUDIO APERTO 13.00 STUDIO SPORT 13.40 CARTONI ANIMATI 15.00 TELEFILM 18.05 LOVE BUGS 18.30 STUDIO APERTO 19.00 STUDIO SPORT 19.25 C.S.I. MIAMI 20.20 STANDOFF 21.10 WHITE COLLAR Telefilm 23.00 THE CLOSER 0.45 POKER1MANIA 1.40 RESCUE ME 3.25 BLOODY PSYCHO 5.10 MALCOLM

7.00 TELEFILM 11.30 TG4 12.00 WOLFF UN POLIZIOTTO A BERLINO 13.00 DISTRETTO DI POLIZIA 13.50 FORUM 15.10 SQUADRA D'ASSALTO 16.15 SENTIERI 16.35 RAPIMENTO ALLA CASA BIANCA 18.55 TG4 19.35 TEMPESTA D'AMORE 20.30 RENEGADE 21.10 SORVEGLIATO SPECIALE Film 23.20 PROPOSTA INDECENTE 1.40 TG4 2.05 EMANUELLE NERA 3.30 IL LETTO IN PIAZZA

7.30 7.50 8.30 10.25 11.25 13.30 13.55

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Ieri ALGHERO

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ANCONA

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Il sole oggi MILANO

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Sorge

Tramonta

TRIESTE

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19

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VENEZIA

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25

Tanta musica di qualità nel programma presentato da Nick the Nightfly (nella foto)

EQUITAZIONE: NATIONS CUP SERIES Da Dublino, Irlanda

EQUITAZIONE: HORSE RACING TIME 10.00 CALCIO: BRASILE ARABIA SAUDITA 9.30

Virgin Radio 11.30 Rock in Translation

13.00 CALCIO: NIGERIA INGHILTERRA Mondiale Under 20. Da Barranquilla, Colombia

TENNIS: MASTERS 1000 MONTREAL 17.45 GOLF: BRIDGESTONE INVITATIONAL

Oggi Giulia Salvi (nella foto) traduce il testo della canzone degli Oasis «Cast No Shadow»

16.30 TENNIS: WTA TORONTO 0.15 TENNIS: WTA TORONTO

Domani

Dopodomani

Sempre alta pressione sul Mediterraneo con tempo stabile e soleggiato anche sull'Italia. Segnaliamo solo velature diffuse al Centronord e locali addensamenti con isolati rovesci sulle Alpi centro-orientali. Torna il caldo estivo ovunque.

Ancora alta pressione estesa sul Mediterraneo con tempo stabile e soleggiato sull'Italia. Velature sparse al Nord e locali addensamenti sulle Alpi ma senza precipitazioni. Ulteriore aumento delle temperature, massime anche fin oltre 30 °C.

Ancona

Firenze

14

27

22.00 Monte Carlo Nights Summertime

15 29

17 25

L'AQUILA

25

Rmc

Bologna Genova

GENOVA

PALERMO

La musica più bella in diretta dall’Aqualandia di Jesolo, con Daniele Battaglia (nella foto)

14 27

Molto forti

Calmi

8.30

9.00

Alta pressione ben estesa sul Mediterraneo con cieli sereni su tutta l'Italia salvo annuvolamenti sulle Alpi. Venti ancora moderati o forti da Nordest tra il basso Adriatico e lo Ionio. Temperature in nuovo aumento con clima gradevole.

Trieste

Milano 14 26

Coperto

Temporali

Amichevole

Trento Aosta

Forti

MARI

Serie A maschile

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24.00 0.10 0.15

14.00 Summer Non Stop

Mondiale Under 20. Da Barranquilla, Colombia

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Rovesci

Pioggia

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Amichevole

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A CURA DI

16.00 RUGBY: INGHILTERRA - GALLES

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Amichevole

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Anche i tre italiani Matteo Manassero (nella foto), Edoardo e Francesco Molinari sono in gara da oggi a domenica nel 93˚ Us Pga Championship, il quarto e ultimo major stagionale in programma a Johns Creek, in Georgia GOLF ALLE 20

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CALCIOSCOMMESSE IL CASO L’ALLENATORE DELLA NAZIONALE PARLA DELLA PENALIZZAZIONE. E SCATENA UNA NUOVA POLEMICA

«Atalanta, ingiusto il -6» E Abete zittisce Prandelli Il c.t. contesta la responsabilità oggettiva. La Figc: «Non è il momento per discuterla» «La sanzione inflitta all’Atalanta è sicuramente un castigo pesante: va assolutamente riletta e rivista la norma della responsabilità oggettiva. Dire che è una cosa ingiusta è poco». A dirlo non è il presidente nerazzurro Antonio Percassi, non è il sindaco di Bergamo, non è uno dei tanti tifosi ata-

IL RETROSCENA

Non c’è aria di sconti Nemmeno in appello Non tira aria di sconti. Lo dicono in verità gli stessi avvocati e l’impressione è che le decisioni del secondo grado del processo del calcio scommesse confermeranno il corpo delle sanzioni decise dalla Disciplinare. La Corte di Giustizia Federale ha ricevuto gli atti proprio nel momento in cui in Federcalcio è cominciata la sfilata dei ricorsi. Sono arrivate le 20 pagine dell’avvocato D’Onofrio, contro la radiazione di Signori, mentre il legale dell’Ascoli, Enzo Proietti denuncia un’eccessiva «rigidità dell’applicazione della responsabilità oggettiva». Ma è proprio qui il problema secondo ciò che si comincia a discutere in queste ore. Il totem è stato incrinato, d’accordo, però bisogna stare attenti a buttarlo giù. Che più o meno vuole dire: in un’altra epoca alcune squadre per responsabilità oggettiva sarebbero finite in serie B (se non C) senza scampo, ora qualcosa è cambiato, ma un’altra cosa è cancellare uno dei bastioni della giustizia sportiva. Insomma, difficile che ci siano sconti per le squadre. Anche se un’eccezione potrebbe essere rappresentata dalla Cremonese, che da meno nove è già passata a meno sei, ma è comunque la squadra che ha fatto scoppiare il bubbone, un’attenuante che potrebbe portare a un ulteriore abbuono di uno, massimo due punti. Per il resto, anche le condanne per i tesserati dovrebbero uscire confermate in attesa del terzo grado dell’Alta Corte di Giustizia del Coni, dove invece non si possono escludere colpi di scena. Quanto ai tempi, il 18 agosto si apre il dibattimento. Valerio Piccioni © RIPRODUZIONE RISERVATA

lantini furibondi per la penalizzazione. No, a dirlo è il c.t. della Nazionale, Cesare Prandelli, che a Bergamo ha cominciato la propria carriera di tecnico, proprio con Percassi presidente. Una dichiarazione d’affetto, quindi. Che però ha infastidito la Federcalcio, perché pronunciata da un c.t. che dovrebbe essere super partes. Il presidente Giancarlo Abete è subito intervenuto per mettere i puntini sulle «i»: «Discutere sulla possibilità di rivedere la responsabilità oggettiva? Non è il momento», ha dichiarato. Le parole di Prandelli sono state raccolte da Raisport.

Su Doni e Signori ha aggiunto: «Per loro è una mazzata terribile, noi tutti speravamo che uscissero indenni. Aspettiamo gli altri gradi di giudizio, per il momento sono loro molto vicino. Ora debbono pensare di poter superare queste difficoltà cercando di lavorare sui rapporti umani». La stoccata Abete, come detto,

non ha gradito che Prandelli abbia messo in discussione la correttezza della giustizia sportiva. «C’è da tempo un dibattito sulla responsabilità oggettiva — ha detto il presidente federale — ma è un punto di

riferimento, non soltanto dell’Italia, ma anche di tante federazioni internazionali. È un deterrente importante, non condiviso da molti». Abete ha aggiunto: «Di recente il presidente di una società inibita ha dichiarato che al momento di entrare nello sport era consapevole dell’esistenza di questa norma e del rischio di pagare per una responsabilità non diretta, e che dunque avrebbe continuato a lottare, per ridurre gli effetti delle pene inflitte. La responsabilità oggettiva è legata anche ad altre situazioni, come la violenza, e i giudici sportivi valutano sempre in base ai fatti. In ogni caso, non intendo invadere aree di competenza che non mi spettano. Ho rispetto per la giustizia sportiva, il procedimento sul calcioscommesse non è esaurito, c’è un secondo grado di giudizio». ro.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La rabbia di Doni «Non pagheremo le colpe di altri» Lettera ai tifosi: «Se avessi sbagliato, lo direi» Percassi: «Mi ribello a questa ingiustizia»

y Amichevoli

PROSSIME GARE

S OGGI LAZIO-Real Sociedad (a Roma, ore 21, diretta su Sportitalia) JUVENTUS AJUVENTUS B (a Villar Perosa, ore 17, diretta Sky Sport 1, Calcio 1 e Supercalcio) GENOA-Genoa Primavera (ad Acqui Terme, ore 18)

S DOMANI BOLOGNABologna Primavera (a Sestola, ore 17) LECCE-Carpi (a Fanano, ore 17.30) ArzachenaCAGLIARI (Arzachena, ore 18) MantovaCHIEVO (a Mantova, ore 20.30) PARMALevante (a Parma, ore 20.30) BellariaCESENA (a Bellaria, ore 20.45) Valencia-ROMA (a Valencia, ore 22)

S

In campo con le maglie dedicate agli amici squalificati I giocatori dell’Atalanta sono scesi ieri in campo, nell’amichevole con il Monza, con le maglie coi nomi di Doni e Manfredini, i compagni di squadra squalificati per lo scandalo scommesse MAGNI

ROBERTO PELUCCHI

Thomas Manfredini aveva scelto Facebook per esprimere, a caldo, la propria amarezza per la sentenza di condanna della Disciplinare: «E’ tutto uno schifo, ma questa è giustizia? Incredibile». Cristiano Doni ha atteso un giorno prima di «esplodere», ma pure lui ha preferito evitare il contraddittorio, affidando il proprio pensiero al sito per tifosi Atalantini.com.: «Sono deluso. Arrabbiato. E non posso stare in silenzio. La sentenza che condanna me e Manfredini mi ha lasciato a bocca aperta, leggendo le motivazioni ho trovato poche ed insufficienti parole. Vogliamo giustizia. Non vogliamo pagare con una condanna che sia d’esempio per gli altri: vogliamo che paghi chi ha sbagliato. Noi, in questa storia, non c’entriamo niente. Chi ha dichiarato di aver usato il mio nome millantando, non è stato ascoltato. Di tutti i personaggi coinvolti non conosco nessuno, eppure pago perché ero amico di Nicola Santoni». Santoni è il preparatore dei portiere del Ravenna che nelle intercettazioni con l’ex calciatore Parlato ha speso il nome di Doni come «referente» nella combine di Atalanta-Pia-

cenza. Al procuratore federale Palazzi ha confessato di avere millantato, ma neppure la Disciplinare l’ha ritenuto credibile. Nessuna prova «Se io fossi colpe-

vole, pagherei — ha continuato Doni —. Non andrei nemmeno avanti a difendermi. Solo l’idea che qualcuno a Bergamo, tra i

L’AMICHEVOLE ATALANTA-MONZA 1-1

MARCATORI Tiribocchi (A) al 1’ p.t., Ferrario (M) al 24’ s.t. ATALANTA (4-4-2) Consigli (1’ s.t. Frezzolini); Masiello, Capelli, Lucchini (1’ s.t. Ferri), Peluso (13’ s.t. Bellini); Schelotto (13’ s.t. Raimondi), Barreto, Padoin, Moralez (13’ s.t. Bjelanovic); Tiribocchi (1’ s.t. Ardemagni), Marilungo (1’ s.t. Bonaventura). All. Colantuono. MONZA (4-2-3-1) Marcandalli (17’ s.t. Sorrentino); Uggè (26’ s.t. Valagussa), Boscaro (17’ s.t. Cattaneo), Fiuzzi, Bugno; Zebi (26’ s.t. Poletti), Dokovic; Corradi (17’ s.t. Campinoti), Iacopino, Kyeremateng (17’ s.t. Lucente); Ferrario (38’ s.t. Parodi). All. Motta. ARBITRO Fanton di Lodi.

tifosi nerazzurri, possa pensarmi coinvolto in vicende che fanno del male all’Atalanta, mi ferisce dentro. In oltre dieci anni con questa maglia ho dimostrato tanto, l’Atalanta è la cosa a cui tengo di più. "A testa alta" non è solo un gesto di esultanza, ma uno stile di vita». Il presidente Antonio Percassi ha parlato attraverso il sito ufficiale, definendosi «deluso e sgomento». La sentenza «ha dato credibilità ad un teorema accusatorio basato su chiacchiere di persone esterne al mio club e non su inconfutabili prove di colpevolezza. Mi ribello con tutte le mie forze al pensiero che due nostri giocatori, che hanno scritto tante pagine importanti dell’ultima storia della nostra amata Atalanta, vedano la loro gloriosa carriera stroncata e infangata senza lo straccio di una prova. Così come mi rifiuto di pensare al mio club come protagonista di comportamenti poco chiari. Manifesto, comunque, ancora la fiducia che i successivi gradi di giudizio facciano svanire l’incubo che l’Atalanta ed i suoi tesserati possano essere ingiustamente condannati». I giocatori dell’Atalanta ieri contro il Monza hanno indossato maglie con le scritte «Doni» e «Manfredini» e i numeri 27 e 5. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SABATO triangolare ATALANTAChievo-Novara (a Bergamo, ore 20) Sporting Gijon-GENOA (a Gijon, ore 21.30) Sambenedettese-SIENA (a San Benedetto del Tronto, ore 18) JUVENTUSBetis Siviglia (a Salerno, ore 21) MaiorcaNAPOLI (a Palma di Maiorca, ore 22)

Il Catania è travolgente solo nel primo tempo Ottimo il trio d’attacco MILAZZO (a.d’u.) Catania bifronte: travolgente nel primo tempo, rilassato nella ripresa. Vincono i rossazzurri di Montella, eppure i padroni di casa erano riusciti a rimontare fino al 3 4 restando sempre in partita. Bene Barrientos, Gomez, Catellani. MILAZZO-CATANIA 3-5 MARCATORI Catellani (C) al 2’, Bellusci (C) all’11’, Gomez (C) al 12’, Barrientos al 37’ p.t.; Spilabotte (M) al 4’, Bucolo (M) all’11’ e, su rigore, al 20’ Keko (C) al 42’ s.t. MILAZZO (4-2-3-1) Pergamena (dal 12' s.t. Croce); N'Ze (dal 30’ s.t. Caputo), Cucinotta (dal 12’ s.t. Benci), Strumbo (dal 12’ s.t. Pepe), Di Pasquale (dal 21’ s.t. Llama); Cuomo (dal 23’ s.t. Simonetti), Bucolo (dal 35’ s.t. Malafronte); Proietti (dal 23’ s.t. Parachì), Fiore (dal 23’ s.t. Rasà), Quintoni (dal 23’ s.t. Ingemi); Spilabotte (dal 12’ s.t. Mangiacasale). All. Amura. CATANIA (4-3-3) Andujar (dal 30' s.t. Terracciano); Potenza (dal 12' s.t. Capuano), Bellusci (dal 12' s.t. Delvecchio), Spolli (dal 12' s.t. Sciacca), Marchese (dal 1' s.t. Alvarez); Ledesma (dal 1' s.t. Izco), Lodi, Moretti; Barrientos (dal 12' s.t. Keko), Catellani (dal 12' s.t. Lanzafame), Gomez (dal 1' s.t. Maxi Lopez). All. Montella. ARBITRO Intagliata di Siracusa.

Bologna, primi gol presi Acquafresca e Di Vaio ok Gran diagonale di Coda SESTOLA (a.to) Il Bologna con molte assenze (Ramirez, Diamanti, Vantaggiato acciaccati; Gillet e Krhin via con le nazionali) regola i rumeni del Bihor (serie B) ma deve incassare i primi gol in amichevole. Nel primo tempo, con la formazione base, il Bologna va sul 3 0 grazie ai gol di Acquafresca (doppietta) e Di Vaio. Nel secondo tempo, con tanti rincalzi, la squadra perde di intensità: un’autorete di Crespo e una papera di Agliardi riaprono la partita, chiusa poi da Coda nel finale con un gran diagonale di potenza. BOLOGNA-BIHOR ORADEA 4-2 MARCATORI Acquafresca (Bo) al 5’, Di Vaio (Bo) al 28’, Acquafresca al 39’ p.t.; Crespo (Bo) autorete al 2’, Petrache (Bi) al 19’, Coda (Bo) al 45’ s.t. BOLOGNA (4-3-1-2) Agliardi; Raggi (dal 1’ s.t. Crespo), Portanova, Cherubin (dal 20’ st Antonsson), Morleo (dal 30’ st Vitale); Pulzetti (dal 43’ st Casini), Mudingayi (dal 25’ st Taider), Della Rocca (dal 1’ st Casarini); Paponi (dal 16’ st Pasi); Di Vaio (dal 32’ st Gavilan), Acquafresca (dal 25’ st Coda). All. Bisoli.

Lecce, Di Michele ne fa 2 Sorprende Cuadrado: punge anche da terzino FANANO (Modena) (f.p.) Sgambata e gol per il Lecce contro il Città di Marino (serie D). In gran spolvero Di Michele. Sorprende Cuadrado, anche da terzino: una spina costante nella difesa avversaria. LECCE-CITTÀ DI MARINO 6-1 MARCATORI Corvia (L) al 20’, Jeda (L) al 32’, Di Michele (L) al 37’ e 42’, Grossmuller (L) al 45’ p.t.; autorete di Paolacci (L) al 4’, Angelilli (C) al 15’ s,t. LECCE P.T. (4-3-3) Benassi; Cuadrado, Ferrario, Esposito, Brivio; Piatti, Obodo, Grossmuller; Jeda, Corvia, Di Michele. LECCE S.T. (4-3-3) Gabrieli; Romeo, Carrozzieri, Ferrario (dal 24’ s.t. Esposito), Mazzotta; Giacomazzi; Grossmuller (dal 24’ s.t. Piatti), Falco; Chiricò, Ofere, Cacia. All. Di Francesco. CITTÀ DI MARINO (4-5-1) Perrotta (al 31’ s.t. Coi); Esposito V. (dal 15’ s.t. Gallinaro), D’Ambrosio, Scozzese (dal 1’ s.t. Paolacci), Buttarazzi (dal 7’ s.t. Restuccia); Giurdanella (dal 1’ s.t. Angelilli), La Ruffa (dal 24’ s.t. Saccavino), Kalambay (dal 1’ s.t. De Cristofaro), Sireno, Boncompagni (dal 38’ Quadrini); A. Esposito (dal 1’ s.t. Fanasca). All. Mobili.

Perugia, Mannini arriva e segna la sua prima rete La difesa regge ancora PERUGIA (a.l.) Esordio con gol per Mannini, arrivato da 4 giorni e subito titolare. Il Siena conferma i progressi degli ultimi tempi: bene Brienza e Destro e la difesa, che continua a non prendere gol. Oggi riposo, sabato amichevole a S. Benedetto del Tronto. PERUGIA–SIENA 0-3 MARCATORI Brienza al 23’, Mannini al 41’ p.t.; Destro al 33’ s.t. PERUGIA (4-2-3-1) Giordano (dal 1’ s.t. Despucches); Anania (dal 42’ s.t. Proietti), Pupeschi (dal 1’ s.t. Zanchi), Mocarelli (dal 1’ s.t. Giuliacci), Cacioli (dal 44’ s.t. Curti); Russo (dal 1’ s.t. Borghetti), Moscati (dal 19’ s.t. Moneti); Benedetti (dal 1’ s.t. Borgese), Gucci (dal 12’ s.t. Padovani), Clemente (dal 30’ s.t. Sansotta); Ferri Marini (dal 1’ s.t. Luchini). All. Battistini. SIENA (4-4-2) Brkic; Vitiello (dal 1’ s.t. Angelo), Rossettini (dal 19’ s.t. Pesoli), Terzi, Del Grosso (dal 19’ s.t. Rossi); Mannini (dal 21’ s.t. Sestu), Bolzoni (dal 4’ s.t. Codrea), D’Agostino, Reginaldo (dal 27’ s.t. Troianiello); Brienza (dal 12’ s.t. Destro), Calaiò (dal 29’ s.t. Paolucci). All. Sannino. ARBITRO Pasqua di Tivoli (Grispigni-Raparelli).

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

WORLD DREAM CUP IL TORNEO VIRTUALE DELLA GAZZETTA Gazzetta.it

IL CAMMINO VERSO LA FINALE

GUARDA TUTTA LA DREAM CUP SU GAZZETTA.IT Gli ottavi di finale della Dream Cup sono entrati nel vivo: oggi è in programma la seconda giornata degli incontri virtuali. Anche oggi, come al solito, sul nostro sito potrete vedere in streaming i due ottavi di finale in programma: alle 12 la Francia di Blanc sfida la Croazia del capocannoniere del torneo Ivica Olic, alle 16 invece il Portogallo di Cristiano Ronaldo gioca contro la Slovenia di Novakovic, una delle sorprese dell’edizione 2011 della Dream Cup. E per tutti coloro che si fossero persi qualcosa, su Gazzetta Tv è possibile rivedere gli highlights e le azioni salienti di tutte le gare della Dream Cup disputate a partire dal primo di agosto.

L’esultanza degli azzurri dopo il gol di Cassano che decide l’ottavo contro la Germania FIFA11/EA

La Germania è Kaputt! Gol di Cassano, Italia ai quarti Vittoria di misura ai supplementari dopo 90 minuti di sofferenza e grande equilibrio MARCO GENTILI

Non sarà stato il 4-3 del 1970, ma comunque qualcosa di epico ce l’ha avuta anche questa sfida tra Italia e Germania, due squadre che, quando si incontrano, non tradiscono mai le attese. Le analogie con la partita del secolo sono molte: entrambe le gare sono terminate dopo i supplementari, a decidere è stato un solo gol di scarto. E, cosa più importante, alla fine hanno vinto gli azzurri. Germania grintosa Al fischio

d’inizio è la Germania a partire con il piede giusto: Löw schiera una formazione ben bilanciata che, forte dell’azione di Podolski sulla destra, schiaccia gli azzurri nella propria metà campo.. Italia dove sei? E l’Italia? Piutto-

sto timida nell’approccio alla partita, mette in mostra una

Neuer, che però legge bene l’azione ed esce in modo provvidenziale. Prandelli rivede l’assetto tattico, togliendo uno spento Pirlo per Marchisio e Balzaretti per Criscito. Le contromosse di Low in vista dei supplementari non si fanno attendere: Klose lascia il posto a Gomez, Marin entra per Podolski.

Azzurri in crisi per 90 minuti, nei supplementari tirano fuori le energie vincenti bella intesa tra Cassano e Giuseppe Rossi, ma non riesce ad andare in profondità e le sue iniziative per vie centrali si infrangono contro la compattezza della difesa tedesca. Il risultato è che per tutto il primo tempo gli azzurri non arrivano mai al tiro, mentre sono sempre i tedeschi a impensierire la difesa azzurra: al 45’ si apre una falla nella difesa italiana, Klose si infila ma la sua conclusione è imprecisa. Nella ripresa i panzer tedeschi alzano il tiro: al 7’ Podolski serve a Klose un assist d’oro, ma la punta spreca di testa laddove Buffon non sarebbe potuto arrivare. Al quarto d’ora è Pazzini a farsi vivo dalle parti di

GERMANIA ITALIA

0 1

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Cassano al 15’ p.t.s. GERMANIA (4-2-3-1) Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boateng; Schweinsteiger, Khedira; Muller, Ozil (Kroos dal 1’ p.t.s.), Podolski (Marin dal 32’ s.t.); Klose (Gomez dal 22’ s.t.). ALLENATORE Löw

Decide Fantantonio Al secondo

La conclusione di Gomez sventata da Buffon al secondo minuto del primo tempo supplementare: una parata decisiva FIFA11/EA

minuto del supplementare la Germania va vicina al vantaggio: Gomez va via a Criscito e conclude, ma un super Buffon fa una parata che vale quanto un gol. Sembra l’inizio della fine, ma proprio quando sembra che l’Italia sia sulla strada di un lento declino, gli azzurri tirano fuori le energie che non ti aspetti: alla fine del primo tempino De Rossi lancia Pepito Rossi in profondità sulla sinistra, assist per l’accorrente Cassano che si affranca dalla marcatura di Boateng e gol che decide la gara. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PANCHINA Wiese, Bender, Riether, Westermann, Cacau Italia (4-3-1-2) Buffon; Maggio, Ranocchia, Chiellini, Balzaretti (Criscito dal 44’ s.t.); Montolivo, Pirlo (Marchisio dal 18’ s.t.), De Rossi; Cassano; Rossi, Pazzini (Balotelli dal 1’ s.t.s.). ALLENATORE Prandelli PANCHINA Sirigu, Criscito, Mauri, Aquilani, Matri. AMMONITI Nessuno ESPULSI Nessuno NOTE Corner 2-1, in fuorigioco 0-0. Recuperi 1’ nel p.t., 2’ nel s.t.

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

8 Come Godin TUTTI I GOL

GDS

le Pagelle

DI MARCO GENTILI

BUFFON INSUPERABILE PROMOSSO PODOLSKI ITALIA 7 BUFFON 7 Una sola parata impegnativa su Gomez, ma decisiva per il risultato finale. Una sicurezza. MAGGIO 6 Costretto sempre a contenere le scorribande tedesche e a tenere il baricentro basso

4 RETI Olic (Croazia), Pato (Brasile) 3 RETI Benzema (Francia), Cassano (Italia) 2 RETI Pazzini (Italia), Cavani e Forlan (Uruguay), Dos Santos (Messico), Ibrahimovic (Svezia), Messi (Argentina), Novakovic (Slovenia), C.Ronaldo (Portogallo), Xavi (Spagna). 1 RETE Aguero (Argentina), Arshavin, Bilyaletdinov, Dzagoev (Russia), Busquets e Fabregas (Spagna) Culina (Australia), Eto'o Camerun), Robben e Van Persie (Olanda), Nani, Quaresma e Meireles (Portogallo), Lucio, Robinho, Kakà (Brasile), Godin (Uruguay), Ozil e Muller (Germania), Necid (Rep.Ceca), Webò, Eto’o (Camerun).

Oggi in campo Francia e Portogallo

questo Uruguay Coi gol di Forlan e del difensore la squadra di Tabarez vola ai quarti: incontrerà l’Italia L’alchimia perfetta in una squadra si raggiunge quando, alla varietà di soluzioni offensive, si aggiungono anche i difensori capaci di andare a rete e una retroguardia insuperabile. Nella Dream Cup l’Uruguay di Tabarez, fresco vincitore della Copa America, sta vivendo questo stato di grazia. E tutti si augurano che questa condizione globale eccellente duri il più possibile. Soprattutto perché, col passare delle partite, la qualità degli avversari aumenta sempre di più. Dopo il girone con Olanda, Slovenia e Turchia, e l’ottavo brillantemente superato ieri, la prossima volta sarà il turno dell’Italia.

Proseguono gli ottavi di finale della Dream Cup, che dureranno fino a sabato 13 agosto. Saranno in campo alle 12 Francia e Croazia, mentre alle 16 giocheranno Portogallo e Slovenia. OGGI IN CAMPO Francia-Croazia (ore 12) Francia (4-2-3-1) Lloris; Abidal, Mexes, Rami, Sagna; Diarra, M'Vila; Nasri, Gourcuff, Ribery, Benzema. Croazia (4-4-2) Pletikosa; Corluka, Krizanac, Simunic, Pranjic; Srna, Vukojevic, Modric, Rakitic; Olic, Petric. Portogallo-Slovenia (ore 16) Portogallo (4-3-3) Eduardo; J.Pereira, Carvalho, B.Alves, F.Coentrao; J.Mutinho, Pepe, R.Meireles; Nani, H.Almeida, Cristiano Ronaldo. Slovenia (4-4-2) Handanovic; Brecko, Cesar, Suler, Jokic; Birsa, Bacinovic, Kirm, Ilicic; Novakovic, Matavz.

Nessun gol subito in quattro partite: la Celeste è una squadra imbattibile

LE GARE DI DOMANI Camerun-Olanda (ore 12) Camerun (4-3-1-2) Kameni; Ghomsi, Bassong, Chedjou, Assou-Ekotto; Makoun, Song, Enoh; Emana; Webo, Eto' o. Olanda (4-2-3-1) Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Anita; Van Bommel, Sneijder; Robben, Van der Vaart, Kuyt; Van Persie

Cavani ottimo in veste di suggeritore: non segna ma fa segnare Uruguay in forma La gara con la Repubblica Ceca, qualificatasi agli ottavi come una delle migliori terze, di fatto non ha mai storia. Al 5’ Suarez crossa in area per la testa di Cavani, Cech para a terra senza problemi. È il preludio a un assolo di 90 minuti, con un ispiratissimo Caceres che spinge sulla sinistra e un Cavani mobilissimo sul fronte offensivo, disposto a sacrificarsi e a reinventarsi in veste di assistman.

CHIELLINI 6,5 Tutte le palle alte in area sono roba sua. Sempre sicuro nei suoi interventi. BALZARETTI 6 Come il suo opposto Maggio, gioca sempre in ripiegamento e deve vedersela con Podolski e Klose (CRISCITO dal 44’ s.t. 5,5). MONTOLIVO 5,5 Contro il solido centrocampo tedesco convince poco e gioca una gara sottotono. PIRLO 5 Non entra mai in partita, viene sostituito nella ripresa (MARCHISIO dal 18’ s.t. 6). DE ROSSI 6,5 Poco reattivo nei primi 90 minuti, emerge sulla distanza: dai suoi piedi parte l’assist vincente CASSANO 7 La sua zampata da fuoriclasse è un gol che vale oro e dà all’ambiente la carica giusta per andare avanti.

Forlan mattatore Il gol del meri-

tato vantaggio arriva al 19’: cross di Cavani dalla destra, e Forlan che di testa anticipa il suo marcatore e segna. La Celeste amministra il suo vantaggio e lascia alla Repubblica Ceca ampio margine di manovra, anche se Rosicky e compagni non ne approfittano. Anzi, è l’Uruguay ad avere le occasioni più ghiotte, come al 45’, quando Caceres serve Cavani che lancia lungo su Forlan, ma

ROSSI 6,5 Le poche giocate illuminanti portano la sua firma. Continuo durante tutto l’arco della gara PAZZINI 6 Tiene in apprensione la difesa tedesca con risultati alterni (BALOTELLI dal 1’ s.t.s. sv)

GERMANIA 6,5 Neuer 6, Lahm 6, Mertesacker 6, Friedrich 6,5, Boateng 5, Schweinsteiger 6, Khedira 5,5; Muller 6.5, Ozil 6 (Kroos dal 1’ p.t.s. 5,5), Podolski 7 (Marin dal 32’ s.t. 6); Klose 6 (Gomez dal 22’ s.t. 6,5).

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la guida

Godin festeggia il gol del 2-0: l’Uruguay è ai quarti FIFA11/EA

RANOCCHIA 6,5 Timido nell’avvio, prende confidenza col passare dei minuti.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

URUGUAY REP.CECA

2 0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Forlan al 19’ p.t., Godin al 38’ s.t. URUGUAY (4-3-3) Muslera; A.Pereira, Lugano, Godin, Caceres, Gargano, Perez (Lodeiro dal 29’ s.t.), M.Pereira (Eguren dal 23’ s.t.); Suarez, Forlan (Hernandez dal 36’ s.t.), Cavani. ALLENATORE Tabarez PANCHINA Castillo, Victorino, Scotti, S.Gonzales, M.Fernandez. REP. CECA (4-1-3-2) Cech; Pospech (Grygera dal 36’ s.t.), Sivok, Hubnik, Kadlec; Hubschman; Plasil, Polak (Moravek dal 23’ s.t.), Rosicky; Necid (Kozak dal 45’ s.t.), Baros. ALLENATORE Bilek PANCHINA Lastuvka, Suchy, Pudil, Rajnoch, Hlousek AMMONITI Nessuno ESPULSI Nessuno NOTE Corner 5-0, in fuorigioco 0-0. Recuperi 2’ nel s.t.

l’attaccante dell’Atletico Madrid di sinistro coglie un clamoroso palo. Nella ripresa la musica non cambia: al 25’ Eguren ha sul piede la palla del raddoppio, ma il disperato recupero della difesa ceca gli impedisce di festeggiare. Il break della Repubblica Ceca è affidato al timido tentativo di Baros, che coglie l’esterno della rete. A otto minuti dalla fine è un prodigioso intervento di Cech a deviare in corner la bordata di Hernandez, che approfitta del taglio di Suarez. Terzini in gol E laddove non rie-

scono gli attaccanti, ci pensano i terzini: un minuto dopo Eguren batte il corner su cui Godin si avventa di testa, eludendo la doppia marcatura dei cechi, per il meritato gol del 2-0, che mette la parola fine a una partita in cui il risultato non è mai stato in discussione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Brasile-Svezia (ore 16) Brasile (4-3-2-1) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Thiago Silva, Marcelo; Sandro, Kakà, Hernanes; Robinho, Neymar; Pato. Svezia (4-2-3-1) Isaksson; Lustig, Antonsson, Majstorovic, Safari; Svensson, Wernbloom; Elmander, Tovonen, Bejrami; Ibrahimovic. LE DATE Oggi iniziano gli ottavi di finale: si sono qualificate Germania, Italia, Uruguay, Francia, Croazia, Portogallo, Brasile, Camerun, Olanda, Argentina, Spagna e Inghilterra, a cui vanno aggiunte le quattro migliori terze classificate (Repubblica Ceca, Slovenia, Svezia e Belgio). I quarti si giocano il 16 e 17 agosto, mentre le semifinali saranno il 18 e 19. Sabato 20 è in programma la finale. IL SOFTWARE La World Dream Cup è un torneo virtuale che viene giocato utilizzando Fifa 11 della Ea Sports, videogioco leader nelle simulazioni calcistiche, in modalità CPU contro CPU. A breve, verrà lanciata la versione 12 del celebre gioco. Tra le innovazioni, il Player Impact Engine (che fornisce interazioni reali nell’impatto fisico tra giocatori), e il Precision Dribbling, che fornisce agli attaccanti una fedele risposta al comando e al tocco.

COM’È ANDATA NEI GIRONI ELIMINATORI

gironeA

gironeB

gironeD

gironeC

gironeE

gironeF

Olanda Uruguay

0-2

Italia Russia

3-2

Inghilterra Australia

0-0

Argentina Rep. Ceca

1-0

Spagna Svizzera

0-0

Germania Sud Corea

Slovenia Turchia

2-0

Portogallo Cina

3-0

Brasile Messico

2-1

Usa Camerun

0-1

Croazia Svezia

2-0

Francia Belgio

1-1

Uruguay Turchia

1-0

Italia Portogallo

0-0

Brasile Inghilterra

1-0

Rep. Ceca Camerun

0-0

Svizzera Svezia

0-3

Germania Francia

0-1

Olanda Slovenia

2-0

Russia Cina

2-1

Messico Australia

2-1

Argentina Usa

1-0

Spagna Croazia

3-0

Sud Corea Belgio

1-1

Olanda Turchia

0-0

Italia Cina

2-0

Brasile Australia

4-1

Argentina Camerun

1-1

Spagna Svezia

2-0

Germania Belgio

0-0

Uruguay Slovenia

1-0

Portogallo Russia

2-0

Inghilterra Messico

2-0

Usa Rep. Ceca

0-1

Croazia Svizzera

2-1

Francia Sud Corea

1-0

CLASSIFICA

Pt G V N P Gf Gs

CLASSIFICA

Uruguay

9 3 3 0 0 4 0

Portogallo

Olanda

4 3 1 1 1 4 2

Slovenia Turchia

Pt G V N P Gf Gs

2-0

CLASSIFICA

Pt G V N P Gf Gs

CLASSIFICA

7 3 2 1 0 5 0

Brasile

9 3 3 0 0 7 2

Argentina

7 3 2 1 0 3 1

Spagna

7 3 2 1 0 5 0

Francia

7 3 2 1 0 3 1

Italia

7 3 2 1 0 5 2

Inghilterra

4 3 1 1 1 2 1

Camerun

5 3 1 2 0 2 1

Croazia

6 3 2 0 1 4 4

Germania

6 3 2 0 1 2 1

3 3 1 0 2 2 3

Russia

3 3 1 0 2 4 6

Messico

3 3 1 0 2 3 5

Rep. Ceca

4 3 1 1 1 1 1

Svezia

3 3 1 0 2 3 4

Belgio

3 3 0 3 0 2 2

1 3 0 1 2 0 3

Cina

0 3 0 0 3 1 7

Australia

1 3 0 1 2 2 6

Usa

0 3 0 0 3 0 3

Svizzera

1 3 0 1 2 1 5

Sud Corea

1 3 0 1 2 1 4

Pt G V N P Gf Gs

CLASSIFICA

Pt G V N P Gf Gs

CLASSIFICA

Pt G V N P Gf Gs

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

GAZZATRAINER LO SPORT PER CHI LO FA TRA POCO SI TORNA A GIOCARE

Freschi in «Zona Cesarini» Carminati, preparatore del City, ci svela i segreti per non sentire il calo del secondo tempo MANLIO GASPAROTTO

Come arrivare in fondo alla partita con una giusta scorta di energie? Come avere ancora il fiato utile a inseguire un avversario piuttosto che a saltarlo e seminarlo? Allenare la resistenza è uno dei principali obiettivi di qualsiasi seduta, perché il calcio diversamente da altri sport non può lavorare solo la resistenza. In una partita bisogna sapere e poter correre, ma sopratutto bisogna essere in grado di recuperare dopo una serie di scatti. Ma la difficoltà non è tutta lì, altrimenti basterebbe un buon maratoneta. Cercare di arrivare in fondo a una partita allenandosi a correre per ore è invece totalmente inutile, persino dannoso. Per questo i club professionistici, ma non soltanto, svolgono lavori diversi e indirizzati su un unico obiettivo: alzare la soglia aerobica di ciascun atleta. Il che significa allenarlo a correre frazioni di altissima intensità con brevi momenti di recupero. Ivan Carminati, preparatore atletico del Manchester City (nel suo curriculum anche Inter e nazionale inglese) mescola tre attività per raggiungere l'obiettivo: «Alcuni hanno qualità aerobiche specifiche abbinate a grande potenza muscolare: penso a Zanetti, per fare un esempio, che ha resistenza e sprint». Ripetute «Caratteristiche mi-

gliorabili attraverso lavori a grande intensità. Tra questi, le

ripetute brevi: 15’’ a tutta e altrettanti a recuperare prima dello scatto successivo, arrivando a 10-12 ripetizioni per blocco e ripetendo tre blocchi nel corso della seduta di allenamento. Questo lavoro è molto intenso ma utile. E si può alternare con 8-10 ripetizioni da 30’’ di corsa e 30 di recupero. Un giocatore medio in quei 15’’ saprà coprire una distanza di almeno 80-85 metri, a fine blocco avrà coperto circa un chilometro e a fine allenamento circa tre».

TRE MODALITA’ DI LAVORO

Radio corsa di LINUS

La lezione di Hitchcock agli attori del calcio

Intensità «Un lavoro altrettan-

to utile sono le partitine su campi ridotti 2 contro 2 oppure 3 contro 3, facendo in modo che la palla resti sempre in gioco: il gioco non deve mai arrestarsi per almeno 4-5 minuti. Ovviamente questo è un gioco più vicino alle esigenze anche tecniche della squadra, visto che si utilizza l'attrezzo in condizioni molto difficili». Palestra «Il lavoro dei calciato-

ri va poi rifinito sia in palestra con sovraccarico, sia in campo sotto forma di balzi, per esempio 8 counter movement più 8 rimbalzi più 6 su una sola gamba. Anche in questo caso con intensità, brevi pause tra le serie e ripetizione dell'esercizio». Non è finita: «Al lavoro sul campo, da agevolare con una corretta idratazione a base di acqua e integratori, si abbina sempre la vita privata, quindi giusta alimentazione e riposo, altrimenti tutto quel sudore è sprecato».

Sopra, La Juve in palestra a Vinovo. Disteso, Gianluigi Buffon LAPRESSE A sinistra, Cassano in azione durante una partitella a ranghi ridorri della Nazionale ARCIERI A destra, Carminati ai tempi dell’Inter: corsa lenta con Cambiasso e Oba Martins LIVERANI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

l’esperto

Nuove gelatine anti-calo di efficienza

di ENRICO ARCELLI*

perché nei muscoli dei calciatori si è esaurito (o quasi) il «carburante» che i muscoli stessi usano, il glicogeno. Per non incorrere in questa diminuzione di efficienza, è importante l'allenamento per la potenza aerobica, che, fra gli altri effetti, aumenta le scorte del glicogeno muscolare. Già in passato si era dimostrato che il calo finale era più contenuto se subito prima della partita e nell'intervallo i giocatori assumevano alcune decine di grammi di car-

Nell'ultimo quarto d'ora delle partite di calcio, i giocatori che sono in campo fin dall' inizio hanno un evidente calo nella quantità totale di corsa e nel numero di scatti e allunghi. A questo punto, di solito, i cronisti dicono che le squadre si sono «allungate». Questa flessione fisica c'è sempre, ma è più evidente a inizio campionato. I ricercatori hanno dimostrato che succede

NE INNOVAZUIOTA ASSOL

Ci sono zuccheri che vengono assorbiti senza dare fastidio e aumentano di qualche minuto l’autonomia dei giocatori

boidrati che, però, dovevano essere diluiti, in particolare in 500-600 grammi di acqua. Ma questo volume di liquidi provocava una ripienezza gastrica che disturbava i giocatori; per questo tale metodica non aveva avuto attuazione pratica. Nuovi sviluppi La ricerca ha di

gettivi anche se assunte 20-30 minuti prima dell'inizio del gioco o anche meno. Tali zuccheri, poi, vengono assorbiti in maniera modulata, fanno risparmiare glicogeno muscolare e aumentano di alcuni minuti l'autonomia del giocatore. * medico sportivo e dietologo

© RIPRODUZIONE RISERVATA recente permesso lo sviluppo di nuove gelatine di fruttosio e di isomaltulosio che attraversa- Domande all’esperto no rapidamente lo stomaco e, per scrivere al prof. Arcelli dunque, non danno fastidi sog- [email protected]

a

Poco tempo fa ha destato scalpore la notizia di un cinema bolognese che aveva proiettato il film di un regista di culto invertendo le due pizze (in pratica secondo tempo-titoli di coda-primo tempo...) senza che nessuno degli spettatori avesse niente da ridire, soggiogati com'erano dal pregiudizio positivo. Nel calcio ovviamente almeno questo rimane un po' difficile, forse neanche con Mourinho in panchina, ma la metafora cinematografica rende abbastanza l'idea. Il primo tempo serve a creare la trama, a disegnare i personaggi, a spargere gli indizi. Come diceva Hitchcock, «Se nel primo tempo c'è una pistola, nel secondo ci sarà un morto». Nel primo tempo si studiano i punti deboli e nel secondo si cerca di colpirli. Di tutte le partite che vi ricordate, quante cose sono successe nel primo tempo? Statisticamente pochissime. Avete visto la Pellegrini nei duecento e, soprattutto, nei quattrocento ai Mondiali? Ha fatto proprio così, li ha divisi in due parti distinte, contenendo nella prima e attaccando nella seconda. Nella maratona questo ha un nome preciso ed è «negative split», quando cioè si corre la seconda metà meglio della prima. A me, personalmente, non è mai successo, ma io faccio il disc jockey, mica l'atleta! Al massimo posso citare Pezzali e il suo «secondo tempo». Che vale ancor di più per la vita di tutti i giorni.

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE BWIN NEL TEST PRE COPPA ITALIA I GRANATA A VALANGA NEL PRIMO TEMPO, POI NELLA RIPRESA VENGONO FERMATI DALL’OMEGNA (18 milioni, ndr) compriamo al massimo un attaccante». A giorni è atteso l’incontro Branchini-Cairo, obiettivo il prolungamento del contratto del difensore, con una clausola rescissoria onerosa.

Toro a metà: segna tutti gli 8 gol in 45’ Ventura: «Il gruppo sta crescendo» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO BRAMARDO OMEGNA (VB)

«Una tirata di orecchie? Non ce n’è bisogno, lo hanno capito da soli». Giampiero Ventura non vuole infierire sul Toro che nel secondo tempo non è riuscito ad arrotondare il risultato dopo gli otto gol dei primi 45’ contro i rossoneri dell’Omegna (Promozione). Vero che era un semplice allenamento in vista della Coppa Italia di sabato, ma è anche vero che ci si allena a vincere. «Inizio a vedere i meccanismi, il gioco che ho chiesto alla squadra — dice

Ventura —, un gioco di squadra collettivo». Al termine del filotto di amichevoli la classifica dei marcatori granata vede 4 giocatori appaiati con 4 reti: Bianchi, Sgrigna, Antenucci e Oduamadi, con il capitano miglior uomo assist, anche contro l’Omegna. Un Toro anche quest’anno Bianchi dipendente? «Con tutto il rispetto per Bianchi, un ottimo giocatore, il calcio è un gioco di squadra, non è importante chi fa gol ma chi riesce a mandare in gol il compagno». A proposito del futuro di Bianchi, ieri a bordo campo era presente il fratello-agente Riccardo. Smentita del Valencia su Ogbonna: «A certe cifre,

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO-OMEGNA 8-0 MARCATORI Sgrigna 2’, Bianchi 7’e 12’, 29’ Guberti, 37’ Bianchi, 40’ Sgrigna, 42’ Stevanovic, 43’ Sgrigna p.t. TORINO p.t. (4-2-4) Coppola; Darmian, Glik, Pratali, Parisi; Basha, Iori; Stevanovic, Sgrigna, Bianchi, Guberti. All. Ventura. TORINO s.t. (4-2-4) Coppola (14’ Gomis); D’Ambrosio, Di Cesare, Pratali (32’ Chiosa), Parisi (14’ Zavagno); Vives, Suciu; Stevanovic (14’ Oduamadi), Ebagua, Antenucci, Guberti (32’ Pagano). OMEGNA (4-4-2) Trisconi (14’s.t. Ecchioni); Coppi (22’s.t. Dipietro), Mora (1’s.t. Guidetti), Job (1’s.t. Torricelli), Frambusto; Franzetti (14’ s.t. Tizzano), Gambale, Fantone, Appetito (22’s.t. Porino), Bogani, Comandini (1’s.t.Nobile). All. Bonan. ARBITRO Affatato di Domodossola.

Alessandro Parisi, 34, al debutto in granata LAPRESSE

Alvarez da Ventura: si farà. Il Varese chiede Martinetti Prima Divisione, il Pergocrema vuole Makinwa in prestito

Altre di B Alvarez al Torino si

farà: magari a fine agosto. Il Varese ha chiesto Martinetti al Sassuolo, ma sul giocatore c’è anche il Livorno; intanto per l’attacco i biancorossi sognano Cacia (Lecce) ma è dura, anche perché sulla punta c’è sempre il

Prima Divisione Lo Spezia può

Sergio Romero, 24 anni, è il portiere della nazionale argentina AFP

Padova. In entrata, invece, il Sassuolo è in vantaggio per Signori della Sampdoria. Sprint del Crotone per Guerra (Piacenza); i calabresi rivogliono Mazzotta (in comproprietà tra Lecce e Palermo). Il Pescara è interessato a Freddi (Grosseto), anche se dovrà restare fermo due mesi e mezzo per

pescare dal Varese: Eusepi o Cellini. Bacher torna all’Alto Adige dalla Cremonese, che oggi dovrebbe annunciare Samb (Chievo, ultimo anno a Monza). Il Pisa prende Marco Esposito (Portogruaro). Il Pergocrema vuole in prestito Makinwa (Lazio). Il Como ha l’accordo con Toledo (Cremonese). Ufficiale a Pavia un doppio colpo dal Lecce: Falco e Romeo. La Ternana prende Miglietta (svincolato dall’Atletico Roma) e si avvicina a Pisacane (Lumezzane) e Carteri (Cittadella). Al Latina piace Ingrosso (Lecce), seguito pure da Barletta e Taranto. Seconda Divisione Il Monza si as-

Cremonese, arriva Samb Abbuffata Fano: ufficializzati ben nove acquisti

sicura Torregrossa dal Verona. Materazzo lascia Todi e va al Savona. Adornato (Pisa) in prestito al Casale. Infine il Fano ha ufficializzato ben nove acquisti in un sol colpo: Orlandi, Amaranti, Mucciarelli, Misin, Urbinati, Morante, Marolda, Piccoli e Raparo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGA PRO DOPO LA DECISIONE DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA

Alessandria: «Non ci stiamo» Monza: «Premiati i nostri valori» MATTEO DELBUE NICOLA PILOTTI

Umori diversi ad Alessandria e Monza in seguito alla decisione della commissione disciplinare della Federcalcio. Qui Alessandria A due mesi dal-

la possibile promozione in B (sconfitta ai playoff con la Salernitana), l’Alessandria si ritrova in Seconda divisione per la

«responsabilità diretta» dovuta al coinvolgimento dell’ex presidente Giorgio Veltroni. C’è amarezza e rabbia in città per la sentenza, ritenuta «ingiusta e frutto di una valutazione contraddittoria di fatti tutt’altro che certi, come emerge dalle carte processuali», per usare le parole del neo presidente Paola Debernardi, che continua: «Perseguiremo tutti i gradi di giustizia sportiva ed anche di merito al fine di tutelare il buon nome della società e della città». Ma

ora tecnico e giocatori sono sotto choc: «È uno scandalo. — dice mister De Petrillo — Pensavo che nei confronti dell’Alessandria la Disciplinare potesse ristabilire un po’ di giustizia». Amareggiato il capitano Fabio Artico: «Una condanna assurda, nell’anno del Centenario». Qui Monza È un’estate caldissi-

ma per il Monza. Dopo l’amarezza per la retrocessione e la preoccupazione per la messa in vendita della società, questi so-

4

NUMERO

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i punti del Monza nell’ultima stagione di Lega Pro, nel girone A

A Empoli e Livorno i due derby toscani CARRARESE-LIVORNO 0-4 CARRARA (m.b.) Il Livorno subito avanti contro una Carrarese che tiene a riposo molti titolari in vista della storica sfida di Coppa Italia sabato a Reggio Calabria. Protagonista, con due sfortunate autoreti, il difensore di casa Trocar: il primo dopo appena 3’ su cross da destra di Perticone e il secondo dopo un lancio di Dionisi da sinistra. Bello il tris di Dionisi, stacco imperioso su cross da destra di Lucci. Nella ripresa il poker di Paulinho du punizione. MARCATORI Trocar (C) autorete al 3’ e autorete al 21’, Dionisi (L) al 24’ p.t.; Paulinho al 40’ s.t.. CARRARESE (4-2-3-1): Nocchi; Bregliano (dal1’ s.t. Vannucci), Trocar (dal 1’ s.t. Pasini), Anzalone, Bagnai; Conti (dal 20’ s.t. Corrent), Taddei (dal 1’ s.t. Donati); Ballardini, Giovinco (dal 1’ s.t. Pegollo), Orlandi (dal 1’ s.t. Vita); Merini. All. Sottili. LIVORNO (4-2-3-1) Mazzoni; Perticone (dal 24’ s.t. Rampi), Miglionico (dal 13’ p.t. Lambrughi), Knezevic (dal 18’ s.t. Bernardini), Pieri; Genevier, Barone (dal 27’ s.t. Remedi); Schiattarella (dal 24’ s.t. Rampi), Luci, Dionisi (dal 33’ s.t. Dell’Agnello); Paulinho. All. Novellino. VIAREGGIO-EMPOLI 0-3 VIAREGGIO (Lu) (g.l.) Gli attaccanti dell’Empoli, scaltri e cinici, fanno la differenza nella sfida contro il giovanissimo Viareggio di Agenore Maurizi: Tavano, Coralli e Cersaretti, approfittano degli svarioni difensivi dei bianconeri di casa, per disegnare il risultato finale, corroborato anche da buone indicazioni per l’allenatore Aglietti, in vista del debutto in Coppa Italia. Bene i due esterni difensisi Buscé e Regini anche nella fase propositiva. Proprio da un’iniziativa di Buscé è nato il primo gol di Tavano (22’), anche se c’è stato anche l’errore nel disimpegno di Fiale. Ripresa con Coralli (9’) che approfitta di un retropassaggio di Lamorte per il 2-0 e infine il gol di Cesaretti ispirato da un lungo lancio di Regini. MARCATORI Tavano al 22’ p.t.; Coralli al 9’, Cesaretti al 24’ s.t. VIAREGGIO (3-4-3) Merlano (dal 1’ s.t. Ranieri); Monopoli, Fiale, Brighenti (dal 1’ s.t. Lamorte.); Grieco, Carnesalini (dal 1’s.t. Cosentini), Maltese, Guerra; Elia (dal 20’ s.t. Palibrk), Scardina (dal 20’ s.t. D’Antoni, dal 43’ s.t. Remedi), Cristiani. All. Maurizi. EMPOLI (4-2-3-1) Pelagotti (dal 1’ s.t. Dossena); Buscé (dal 1’ s.t. Vinci), Stovini (dal 1’ s.t. Marzoratti), Tonelli, Regini; Valdifiori (dal 20’ s.t. Pucciarelli), Signorelli (dal 20’ s.t. Moro); Cesaretti (dal 33’ s.t. Castellani), Tavano (dal 33’ s.t. Camano), Lazzari; Mchedlize. All. Aglietti. MEMORIAL FELICE SALERI SALO’ (Bs) (l.b.) Il Brescia è bello d’estate. Altra vittoria nel Memorial Saleri con le concittadine Feralpi Salò e Lumezzane di Prima divisione. Scienza, punzecchiato in tribuna dal presidente Corioni («Vuole giocare come Guardiola ma in Italia non è possibile farlo»), deve rinunciare a quattro nazionali (Berardi, Daprelà, Cordova e Konè) oltre agli «epurati» Caracciolo, Mareco e Martinez. Nel primo incontro con il Lumezzane prova il 3-4-3 con lo spagnolo Ramos, in prova, sotto osservazione. Paura per Mollestam del Lumezzane: che esce dal campo e viene portato all’ospedale, dove tuttavia la tac esclude complicazioni. Nell’altra sfida, finisce 0-0 tra Feralpi Salò e Lumezzane, con la Feralpi che vince 4-3 ai rigori. LUMEZZANE-BRESCIA 0-1 MARCATORE Feczesin al 41’ LUMEZZANE (4-4-2) Rossi; Prevacini, Luciani, Emerson, Pini; Bradaschia, Finazzi, Dadson, Faroni; Ferrari, Gasparetto. All. Nicola. BRESCIA (3-4-3) Leali; De Maio, Zoboli, Magli; Zambelli, Paghera, Salamon (dal 28’ Budel), Mandorlini; Scaglia, Feczesin, Ramos. All. Scienza. BRESCIA-FERALPISALO’ 3-0 MARCATORI Varga al 22’, Jonathas al 23’ e 46’ BRESCIA (4-3-1-2) Arcari; Mandorlini, Kamal, Magli, Zambelli (dal 20' Scaglia); Vass, Budel, Martina Rini; Ramos; Varga, Jonathas. All. Scienza. FERALPISALO' (4-5-1) Branduani; Bonaccorsi, Leonarduzzi, Blanchard, Allievi; Bianchetti (dal 14’ Mantovani), Fusari (dal 14’ Sella), Muwana (dal 34’ Scioli), Castagnetti, Cortellini; Defendi (dal 34' Sala). All. Rastelli.

un’operazione alla spalla, ed è vicino a Ricci (Cesena). La Nocerina preleva dal Città di Sant’Arpino Mansour (’95).

BREGA-D’ANGELO-DI FEO

Sergio Romero, numero uno della nazionale argentina, è il nuovo portiere della Sampdoria. Manca solo da risolvere il rapporto con l’Az Alkmaar. L’accelerazione decisiva nella trattativa è avvenuta nelle ultime ore, quando il giocatore (al quale è stato ricordato come solo un anno fa la Samp fosse arrivata al preliminare di Champions) si è convinto della scelta. Il trasferimento si chiuderà sulla base di una cifra di poco inferiore ai 4 milioni: previsto un contratto triennale per Romero. Al portiere andrà quest’anno un ingaggio di circa 1,35 milioni (a salire), con l’aggiunta di una serie di incentivi legati ai risultati. Con questo acquisto è schizzata la febbre per gli abbonamenti: 2500 tessere solo ieri, in totale quasi 14mila.

identiKit & CARRIERA

v Samp, colpo Romero Numero 1 dell’Argentina

le amichevoli

no i giorni della speranza. Dopo il ko ai playout contro il Pergocrema, la dirigenza aveva annunciato la rinuncia a presentare domanda di ripescaggio. Una decisione sofferta e condivisa dallo stesso governatore ombra Clarence Seedorf. «I risultati sportivi non sono arrivati ma abbiamo sempre lavorato con lealtà e sportività: la possibilità di mantenere la Prima premia i nostri valori», spiega il d.s. Vincenzo Tridico. In attesa della decisione definitiva sul ripescaggio del Monza del Consiglio Federale del 24, si lavora per allestire una rosa giovane, capace di essere competitiva. Si riparte da mister Motta e da pochi reduci della retrocessione, capitan Iacopino su tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VIGOR LAMEZIA–CROTONE 2-2 LAMEZIA TERME (Cz) (f.c.) Crotone in rete dopo appena 4’: Caccavallo serve in area Djuric che sbuca tra Sinicropi e Gattari e infila di sinistro l’angolo alla destra di Forte. Nella ripresa il raddoppio di Caccavallo dopo un bel lancio in verticale di Galardo. Di Romero con un diagonale e di Visone, a tempo scaduto, di testa, i gol del Lamezia. MARCATORI Djuric (C) al 4’ p.t.; Caccavallo (C) al 15’, Romero (VL) al 30’, Visone (VL) al 50’ s.t. VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte (dal 23’ s.t. Calderoni); Cane (dal 1’ s.t. Rondinelli), Sinicropi, Gattari, Mercurio; Giuffrida (dal 36’ s.t. Martino), Mangiapane (dal 23’ s.t. Visone), Cerchia (dal 36’ s.t. Sbravati); Lattanzio (dal 1’ s.t. Erbini), De Luca (dal 23’ s.t. Romero), Mancosu. (Caffarelli, Quartaroli, Catalano, Montesanti). All. Costantino. CROTONE primo tempo (4-2-3-1) Bindi; Migliore, Terigi, Vinetot, Eramo; Colomba, Galardo; Caccavallo, Calil, De Giorgio; Djuric. All. Menichini. CROTONE secondo tempo (4-3-3) Bindi (30’ De Luca); Colomba, Tedeschi, Ligi, Terigi; Eramo, Galardo, Calil (23’ Bramati); Caccavallo, Djuric (16’ Broso), Ciano. OLYMPIA AGNONESE-GUBBIO 2-1 AGNONE (Is) (eu.gri.) L’Agnone (serie D) supera a sorpresa un Gubbio fatto di giovani. Il gol umbro al 17’ della ripresa con Mendicino su rigore. MARCATORI D’Ambrosio (OA) al 9’, Ricamato (OA) al 18’ p.t.; Mendicino (G) su rigore al 17’ s.t. GUBBIO (4-3-3) Donnarumma; Almici (dal 24’ s.t. Baldinelli), Montefusco, Brunelli, Bonifazi (1’ s.t Lauri); Fonjock, Raggio Garibaldi (dal 1’ s.t. Smacchia), Buchel; Bazzoffia (dal 1’ s.t. Kraus), Giannetti (dal 15’ s.t. Stirati), Mendicino. All. Pecchia. AGROPOLI–NOCERINA 0-6 AGROPOLI (Salerno) (d.f.) Auteri in partenza schiera per 8/11esimi la squadra che affronterà il Foggia in Coppa. Plasmati (non ancora al top) e Farias, infatti, si contenderanno il posto rispettivamente con Castaldo e Catania. MARCATORI Di Maio al 5’, Farias al 24’ e al 36’, Di Maio al 39’ p.t.; Castaldo al 12’, Caturano 16’ s.t. NOCERINA primo tempo (3-4-3) Gori; Pomante (dal 36’ Nigro), De Franco, Di Maio; Scalise, Bruno, De Liguori, Bolzan; Catania, Plasmati, Farias. All. Auteri. NOCERINA secondo tempo (3-4-3) Russo; Nigro (dal 22’ Ramaglia), Filosa, Alcibiade; Pepe, Marsili, Petrilli, Donnarumma; Caturano, Castaldo (dal 37’ Nigro), Negro.

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

MOTOMONDIALE GP REPUBBLICA CECA UNDICESIMA TAPPA IRIDATA

Pedrosa, l’infortunio è dimenticato Il trionfo in Germania e il 3o posto negli Usa hanno rilanciato Dani: la sua vittoria data a 3,5 IL CIRCUITO

la guida Domenica la gara in diretta su Italia1 a partire dalle 14 GLI ORARI Sabato le qualifiche alle 13.55 Domenica si corre il GP della Repubblica Ceca, 11ª prova (su 18) del Mondiale velocità (10a per Moto2 e 125) sulla pista di Brno (5.403 m). PROGRAMMA E TV Tutte le sessioni saranno trasmesse in diretta su Premium MotoGP e su internet (htpp://nettv.mediaset premium.it). Su www.gazzetta.it aggiornamenti e highlights in tempo reale. Domani: Libere: ore 12.40-13.40 la 125; 13.55-14.55 la MotoGP; 15.10-16.10 la Moto2. Sintesi all’1 su Italia 1. Sabato: Libere: 9-9.40 la 125; 9.55-10.55 la MotoGP; 11.10-12.10 la Moto2; Qualifiche: 13-13.40 la 125; 13.55-14.55 la MotoGP; 15.10-15.55 la Moto2. Diretta su Italia 1 dalle 13.55. Domenica: ore 11 gara 125 (19 giri per 102,657 km); 12.15 Moto2 (20 giri per 108,060 km); 14 MotoGP (22 giri per 118,866 km). Diretta dalle 11 su Italia 1.

CLASSIFICHE Dovizioso è terzo

ILLUSTRAZIONE DI MIRCO TANGHERLINI - INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT - FONTE HONDA

Peccato per l’infortunio di Le Mans che l’ha tenuto lontano tre gare. Perché, una volta rientrato, Daniel Pedrosa ha dimostrato di avere i numeri per lottare per il titolo: dopo aver faticato al Mugello, ha vinto in Germania ed è finito terzo negli Usa. Così lo spagnolo è dato tra i favoriti a Brno (3,25 e 3,5 le quote per pole e vittoria), assieme a Stoner (2.75 pole e vittoria) e Lorenzo (3,25 la pole, 3 il successo). Si sono alzate le quote di Marco Simoncelli dopo l’ennesima caduta a Laguna Seca: la pole è data a 10, la vittoria a 20. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MONDIALE MOTOGP

1,35 Stoner Australia-Honda 5 vittorie 2011

3 Lorenzo Spagna-Yamaha 2 vittorie 2011

25 Pedrosa Spagna-Honda 2 vittorie 2011

POLE MOTOGP PILOTA-TEAM CASEY STONER (HONDA) JORGE LORENZO (YAMAHA) DANIEL PEDROSA (HONDA) MARCO SIMONCELLI (HONDA) BEN SPIES (YAMAHA) ANDREA DOVIZIOSO (HONDA) VALENTINO ROSSI (DUCATI) NICKY HAYDEN (DUCATI) COLIN EDWARDS (YAMAHA) CAL CRUTCHLOW (YAMAHA) ABRAHAM (DUCATI) BAUTISTA (SUZUKI) ALTRO

VINCENTE MOTOGP QUOTA 2,75 3,25 3,25 10 10 25 25 100 150 200 250 250 200

PILOTA-TEAM JORGE LORENZO (YAMAHA) CASEY STONER (HONDA) DANIEL PEDROSA (HONDA) BEN SPIES (YAMAHA) MARCO SIMONCELLI (HONDA) ANDREA DOVIZIOSO (HONDA) VALENTINO ROSSI (DUCATI) NICKY HAYDEN (DUCATI) COLIN EDWARDS (YAMAHA) CAL CRUTCHLOW (YAMAHA) ALVARO BAUTISTA (SUZUKI) KAREL ABRAHAM (DUCATI) ALTRO

VITTORIA MOTO2 QUOTA 2,75 3 3,5 15 20 25 30 100 200 200 250 300 250

PILOTA-TEAM MARC MARQUEZ (SUTER) STEFAN BRADL (KALEX) ANDREA IANNONE (SUTER) ALEX DE ANGELIS (MOTOBI) JULIAN SIMON (SUTER) BRADLEY SMITH (TECH 3) THOMAS LUTHI (SUTER) YUKI TAKAHASHI (MORIWAKI) SIMONE CORSI (FTR) RANDY KRUMMENACHER (KALEX) MICHELE PIRRO (MORIWAKI) JULES CLUZEL (SUTER) ALTRO

CLASSIFICHE MotoGP: 1. Stoner (Aus-Ducati) 193 punti: 2. Lorenzo (Spa-Yamaha) 173; 3. Dovizioso (Ita-Honda) 143; 4. Pedrosa (Spa-Honda) 110; 5. Rossi (Ita-Ducati) 108; 10. Simoncelli (Ita-Honda) 60. Moto 2: 1. Bradl (Ger-Kalex) 167 punti; 2. Marquez (Spa-Suter) 120; 3. Corsi (Ita-Ftr) 84; 4. De Angelis (Rsm-Motobi) 82. Classe 125: 1. Terol (Spa-Aprilia) 166 punti; 2. Zarco (Fra-Derbi) 134; 3. Vinales (Spa-Aprilia) 122; 15. Grotzkyj (Ita-Aprilia) 19.

VITTORIA 125 QUOTA 2,1 3,25 9 11 13 16 16 16 25 30 40 40 11

PILOTA-TEAM NICO TEROL (APRILIA) MAVERICK VINALES (APRILIA) JOHANN ZARCO (DERBI) HECTOR FAUBEL (APRILIA) JONAS FOLGER (APRILIA) SANDRO CORTESE (DERBI) EFRAN VAZQUEZ (DERBI) SERGIO GADEA (APRLIA) LUIS SALOM (APRILIA) MIGUEL OLIVEIRA (APRILIA) DANNY KENT (APRILIA) ADRIAN MARTIN (APRILIA) ALBERTO MONCAYO (APRILIA) ALTRO

QUOTA 1,75 5 7 7 12 16 20 25 33 40 100 150 150 50

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MOTOMONDIALE GP REPUBBLICA CECA

Intrigo a Brno Honda taglia i costi Simoncelli è in bilico I giapponesi giocano al ribasso, Marco ducatista? Dovizioso troppo caro: Cecchinello pensa a Bradl se ci sarà anche il pilota di Coriano. Gresini spera di mettere a posto la situazione, altrimenti potrebbe seguire il progetto Simoncelli: Marco è tentato dalla Ducati e Fausto potrebbe gestire la moto, interrompendo così il vecchio e profondo legame con la Casa giapponese. A Simoncelli è stato garantito il supporto tecnico ma giocando al ribasso sul resto e senza proposte economiche. Marco è disposto a fare sacrifici ma fino ad un certo punto. Perché, anche se è una pista difficile, Marco una alternativa ce l’ha.

FILIPPO FALSAPERLA

Brno è un classico: crocevia del campionato ma anche del mercato. L’anno scorso proprio qui si celebrò il matrimonio del secolo, oggi in acque travagliate, tra Valentino Rossi e la Ducati. Quest’anno la situazione è apparentemente calma, con sei piloti ufficiali (quelli di Honda, Yamaha e Ducati) che hanno già il contratto. Ma, aspettando di capire se e come si evolverà il rapporto tra Vale e la rossa, resta incerto il futuro dei due italiani di vertice, Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli.

Attesa Dovizioso non è messo meglio. I suoi risultati fanno gola alla Honda, ma il Team Cecchinello, cui è destinato, non ha le spalle abbastanza forti per un pilota ufficiale a pieno titolo com’è ora il forlivese. Questa situazione sembra ancora più intricata e Cecchinello potrebbe guardare a un giovane della Moto2, tipo Bradl che molti vorrebbero in MotoGP per interessi commerciali. Per i due italiani ci sarà da sgomitare, in pista e fuori.

Discussioni Il fine settimana vi-

vrà anche nei motorhome, dove si discuterà il loro futuro. Shuhei Nakamoto, vicepresidente Hrc, arriva dal Giappone, dove è andato a verificare i budget Honda: il crollo delle vendite (soprattutto auto) causato dal terremoto, ha messo in ginocchio il bilancio e la politica è quella di contenere i costi. Così 4 piloti ufficiali alle dipenden-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche Gresini, che rischia di perdere pilota e sponsor, potrebbe vestirsi di rosso

I GUAI DI LORIS

S Loris Capirossi Quella in Repubblica Ceca sarà per Capirossi un’altra gara nella quale stringere i denti «Il problema alla spalla purtroppo persiste. Il dottore mi ha detto che sarebbe il caso di operarmi ma questa opportunità la prenderò in considerazione solo a stagione conclusa. Intanto faccio terapia tutti i giorni e spero di migliorare per Brno la mia forma fisica. Queste tre settimane di stop ci volevano proprio»

IL CONFRONTO TRA COMPAGNI DI SQUADRA

Duelli in famiglia Lorenzo-Spies 9-1 In gara Jorge ha demolito l’americano Qualifiche: Rossi e Hayden sono 5-5

Jorge Lorenzo, 24 anni (a sinistra), iridato 2010 e Ben Spies, 27 MILAGRO GIOVANNI ZAMAGNI

Il Mondiale riparte da Brno con una certezza: a contendersi il titolo sono rimasti Casey Stoner e Jorge Lorenzo. Per la verità Andrea Dovizioso non è troppo lontano (30 punti da Lorenzo e 50 da Stoner) ma non sembra all’altezza dei due, mentre il distacco di Dani Pedrosa è notevole: 83 punti. Nella sfida diretta, Stoner è arrivato davanti a Lorenzo sei volte, grazie a cinque vittorie e a nove podi, mentre l’iridato ha centrato due soli successi. E, a proposito di confronti, analizziamo quelli tra compagni di squadra o di marca.

Stoner-Pedrosa 4-3 Considerato che Dani ha saltato tre gare per infortunio, il paragone può essere fatto su 7 gare: ebbene l’australiano è arrivato davanti allo spagnolo «solo» 4 volte, anche se a Jerez era stato falciato da Rossi. La conferma che, senza l’incidente di Le Mans, Pedrosa starebbe lottando con il compagno per il titolo: un peccato perché la parte finale della stagione sarebbe stata più avvincente.

Dovizioso-Simoncelli 10-0

ze (anche se Simoncelli è appoggiato al Team Gresini) sembrano un’utopia. Il nodo è sempre quello dei soldi. La Honda vorrebbe tenere sia Andrea, sia Marco, ma chi paga?

Il confronto tra gli altri due piloti ufficiali Honda non ha storia: Dovizioso batte Simoncelli 10-0 in gara. Ma se si considerano solo le prove la situazione si ribalta perché Marco è sempre stato davanti a Dovizioso e ha pure all’attivo due pole.

Costi L’arrivo delle 1000,

che doveva calmierare i prezzi, ha fatto esplodere il leasing Honda a livelli inaccettabili e quasi insostenibili per un team privato. Sono 3 milioni di euro per la moto «base», altri 500 mila se si vuole la «top», quella col cambio veloce. La Honda può farne ancora 6, come ora, ma vuole entro fine mese la prenotazione ufficiale, accompagnata da una pesantissima fidejussione bancaria che difficilmente le attuali strutture possono permettersi. Poi c’è l’ingaggio dei piloti e i costi di gestione: nella penuria di sponsor, con la Dorna che ha stretto i cordoni della borsa, i 10 milioni di euro, budget di un team privato, che una volta sembravano tanti, rischiano di non bastare più.

La tentazione

Piloti A Brno si giocherà al tiro

Il futuro di Simoncelli è una Ducati?

alla fune tra Honda e squadre. Simoncelli ha detto che vuole restare con la Honda e con Gresini. Fausto ha confermato di essere legato indissolubilmente a Marco, anche perché la San Carlo darà l’appoggio al team solo

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Lorenzo-Spies 9-1 Passando alla Yamaha, ecco un altro confronto a senso uni-

co: Lorenzo ha battuto Spies 9 volte e nell’unica occasione che gli è arrivato alle spalle, ad Assen, dove peraltro l’americano ha vinto, non ha potuto giocarsela, perché costretto alla rimonta dopo essere stato travolto dalla moto di Simoncelli al primo giro. Insomma, Spies ne ha ancora da fare di strada per raggiungere il compagno di squadra.

Rossi-Hayden 7-3 Anche nel box Ducati le gerarchie sono ben delineate, con Valentino Rossi davanti al traguardo in sette occasioni, mentre è stato battuto in Spagna, dove però è caduto, in Gran Bretagna e in Germania. In prova, invece, il rendimento è stato equivalente: in cinque gare è stato davanti Rossi, in altrettante Hayden.

Edwards-Crutchlow 7-1 Qui il confronto è su otto gare, con un netto vantaggio di Edwards, che soltanto in una occasione, a Jerez, ha preso paga dal compagno di squadra, ma esclusivamente per un problema tecnico.

Capirossi-De Puniet 3-1 Un altro duello che per i rispettivi forfait è ridotto a sole quattro gran premi. In ogni caso, quando entrambi i piloti hanno corso, Capirossi ha preso paga da De Puniet soltanto in una gara: in Portogallo.

Barbera-Abraham 7-3 Un’altra sfida tutt’altro che entusiasmante, con Barbera che fa valere il secondo anno di esperienza in MotoGP e con la Ducati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino

Marco Simoncelli, 25 anni precede la Ducati di Rossi; Andrea Dovizioso, 24 anni, in alto (sotto il primo piano di Marco) è l’altro pezzo forte di mercato AFP-CANONIERO-MILAGRO

LA SEI GIORNI DI ENDURO

INDYCAR

Tris della Finlandia

Dixon 1o a Mid Ohio

(d.a.) Terza giornata di gara e terza vittoria della Finlandia alla Sei Giorni di Kotka Hamina (Fin), con i padroni di casa che nel Tro feo Mondiale ora precedono di 12’07" la Spagna e di 26"42 gli Usa. Solo 13ª l’Italia. Nel Trofeo Junior la Francia ha bissato la vittoria di mar tedì guadagnando altri secondi sul la Svezia, che resta però al coman do: il distacco dei francesi ora è pe rò di solo 1’02". L’Italia è 9ª a 47’48" dalla vetta. Miglior italiano nella ge nerale è Alessandro Botturi (Gas Gas), 9˚ nella E3. Gli altri azzurri del le generali: in E1 Andrea Beconi (Kawasaki) è 12˚; in E2 Edoardo D’Ambrosio (Honda) è 12˚, Giaco mo Redondi (Husqvarna) 25˚, Gianluca Martini (Beta) 32˚ e Jona than Manzi (KTM) 61˚. Nelle classifi che di Club, Maurizio Gerini (Hu sqvarna) è 2˚ nella C1, Nicolò Mori (TM) 6˚ della C2.

Il neozelandese Scott Dixon (Dallara Honda) ha vinto domenica il GP di Lexington a Mid Ohio, 12ª tappa della IndyCar. Dixon ha pre ceduto Dario Franchitti e Ryan Hun ter Reay. In classifica Franchitti guida con 428 punti su Will Power (366) e Dixon (335). Intanto Dan Wheeldon ha portato in pista per la prima volta la Dallara 2012 sempre a Mid Ohio.

FORMULA 1

Francia o Belgio Si sta trattando con Bernie Ecclestone per alternare in futuro i GP di Belgio e Francia (al Castel let?): lo ha rivelato ieri Etienne Davi gnon. presidente del circuito di Spa, presentando il GP di F.1 del 28. Per raggiungere il pareggio di bilancio bisogna vendere 65 mila bi glietti, per ora siamo a 38 mila.

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

CICLISMO NOVE GIORNI AL VIA DELLA CORSA SPAGNOLA Michele Scarponi, 31 anni, 2˚ al Giro BETTINI

y Brevi «Conquistare un grande giro: è il momento» È IL N˚4 AL MONDO

Il marchigiano si candida per la Vuelta: «È ideale per il mio modo di correre»

SCARPONI

CIRO SCOGNAMIGLIO [email protected]

SABATO 20 LA CRONOSQUADRE D’APERTURA

Nella Lampre ci sarà anche Petacchi Niemiec e Marzano per la salita È sostanzialmente definita la Lampre Isd per la Vuelta, capitanata da Michele Scarponi. Come previsto non ci sarà Damiano Cunego, reduce dal 7˚ posto al Tour, ma sarà al via Alessandro Petacchi. al 3˚ grande giro della stagione. Restano 7 posti, saranno assegnati tra questi 9: Francesco Gavazzi, lo spagnolo Perez Arrieta, Manuele Mori,

Daniele Righi, Alessandro Spezialetti, il polacco Przemyslaw Niemiec, Marco Marzano, Daniele Pietropolli e l’ucraino Oleksandr Kvachuk. Alla partenza di Benidorm (cronosquadre di 16 chilometri) mancano 9 giorni: già alla quarta tappa, il primo arrivo in salita, a Sierra Nevada. Una crono lunga (47 km a Salamanca), finale a Madrid l’11 settembre.

Prima di quest’anno, una grande corsa a tappe sul podio non l’aveva mai conclusa. Al massimo ci era andato vicino: 4˚ al Giro 2010. Michele Scarponi questa lacuna l’ha già colmata, chiudendo al secondo posto il Giro 2011 alle spalle del Contador migliore (forse) di sempre. Al marchigiano della Lampre-Isd continua a mancare però il successo pieno: e se l’occasione giusta fosse la Vuelta, che scatta sabato 20? «Magari. Potrei definirlo un sogno, ma allo stesso tempo anche un obiettivo». Scarponi, allora si sente davvero pronto a una vittoria che potrebbe segnare la definitiva svolta della carriera, a 31 anni?

«Sì. Andrò in Spagna per cercare di vincere il mio primo grande giro. Mi sto preparando bene. E avrò la stessa voglia e la stessa cattiveria agonistica del Giro, per correre una grande Vuelta». Al Giro di Polonia, però, al vero rientro dopo la corsa rosa, non si è fatto vedere molto.

«Non ho concluso l’ultima tappa, ma era una gara che mi serviva soltanto a ritrovare il ritmo dopo l’allenamento in altura a Livigno con i miei fedelissimi: Marzano, Niemec, Spezialetti e Righi. Nella tappa più dura sono stato con i migliori fino a 3 km dall’arrivo, poi mi sono sfilato. Tutto secondo i piani. Una competizione organizzata benissimo, peccato solo che le tappe finissero troppo tardi, anche dopo le 19».

d

HA DETTO ANCHE

S Sorriso «Se chiuderò il ritiro in altura con un sorriso, vorrà dire che sarò pronto a grandi risultati. Anche prima del Giro è stato così ed è andata bene»

S Agosto «Non sono mai andato forte ad agosto. Però è anche vero che non avevo mai avuto grandi obiettivi in questo mese dell’anno. Ora è diverso»

S Valigia «Non porto cose particolari, la faccio sempre all’ultimo momento. Però funziona, nel senso che non dimentico mai niente»

E adesso come si sta preparando?

«Niente più corse. Sono di nuovo a Livigno, dove rimarrò fino a Ferragosto, con i miei compagni. Poi un giorno a casa, e il 17 si parte». Che cosa sa della Vuelta 2011?

È andato a vedere qualche tappa?

«No, però mi sono fatto una cultura con le cartine: rispetto al Giro, mi sembra ci siano meno tappe miste. O facili, o difficili. L’Angliru? No, purtroppo non l’ho mai scalato. Anzi, se è così duro come dicono, è meglio così (ride, ndr)». E come stile di corsa, le piace il modo in cui si gareggia in Spagna?

«Sì. Si lima poco, c’è più selezione naturale, gli scalatori emergono. E poi le tappe non sono mai lunghissime, la cosa favorisce lo spettacolo. Peccato che finora l’abbia corsa soltanto due volte: arrivai 13˚ nel 2003 e 11˚ nel 2005 (in entrambe le occasioni fu il miglior italiano, ndr). Il fatto che non saranno al via i grandi protagonisti del Tour dovrebbe facilitare le cose, non crede?

«Non credo. Quelli che possono avere ambizioni sono tanti, e forti. In prima fila metto Nibali e Menchov, che hanno dalla loro la cronometro di 47 km. Poi ci siamo io, Rodriguez, Anton, Van den Broeck, Wiggins». Ha fatto caso al fatto che finora nel ranking Uci, che tiene conto di tutti i risultati nelle corse di prima fascia, la precedono soltanto Evans, Gilbert e Contador?

«Certo che lo so, sono anche l’unico italiano nei primi dieci. Quella classifica la guardano tutti i corridori. Significa che, quando conta, sono stato forte e costante. Dietro ci sono rivali agguerriti, come Sanchez e Rodriguez. Ma è anche vero che Evans e Contador correranno poco e niente. Quindi, voglio finire l’anno sul podio. Peccato che...». Che cosa?

«Quel Gilbert. Vince sempre. Altrimenti avrei puntato al primo posto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ENECO TOUR UNA VOLATA HA DECISO ANCHE LA SECONDA TAPPA

IN OLANDA E DANIMARCA

L’ottava di Greipel, Phinney resiste

Contador e Basso si danno ai Criterium

Bis del tedesco, già primo martedì. Il talento americano tiene la maglia Un’altra volata vincente di Andre Greipel all’Eneco Tour: 24 ore dopo il successo a Sint Willebrod, ieri il tedesco dell’Omega Pharma-Lotto ha concesso il bis sul traguardo di Ardooie, in Belgio, vincendo la 2ª tappa davanti a Farrar e Boasson Hagen (11˚ Damiano Caruso). Uno sprint in rimonta per il 29enne di Rostock, pro’ dal 2005 e arrivato alla vittoria numero 68 della carriera, ottava stagionale. In volata anche

ieri si è buttato pure il leader della corsa Taylor Phinney. Il 21enne americano della Bmc, vincitore lunedì del cronoprologo, ha chiuso al 6˚ posto, conservando la testa della classifica generale con 3" su Boasson Hagen e 8" su Millar. Oggi per lui ci sarà un esame difficile, perché la 3ª tappa, da Heers ad Andenne (191,2 km), prevede numerose cote e il passaggio anche sul Muro di Huy (ma a metà gara). Favorito d’obbligo l’idolo di casa Philippe Gilbert. «Sono molto curioso di vedere come mi comporterò nelle Ardenne — ha detto Phinney —: in ogni caso non mollerò la maglia facilmente». Diretta su Eurosport dalle 14.30 ni.li.

Andre Greipel, 29 anni, tedesco di Rostock, settima stagione tra i pro’: per lui già 68 vittorie BETTINI

Tempo di circuiti per Alberto Contador. Il 28enne spagnolo della Saxo Bank, re del Giro e 5˚ al Tour de France, ha vinto ad Emmen (Olanda) il Criterium Gouden Pijl. Domani Contador parteciperà a una kermesse in Danimarca, sulle strade di Herning, la città dalla quale scatterà il Giro d’Italia 2012. Intanto ieri, proprio in Danimarca, c’era Ivan Basso: il 33enne varesino della Liquigas Cannondale ha chiuso al nono posto il circuito di Horsens, vinto dal danese Kasper Klostergaard. Basso rientra oggi in Italia: martedì è atteso alla Tre Valli Varesine.

Michele Scarponi, professionista dal 2002, vanta 21 vittorie, fra cui 3 tappe al Giro d’Italia, una Tirreno-Adriatico, due volte la Settimana Lombarda e, quest’anno, il Giro del Trentino. Attualmente è numero 4 nel ranking mondiale dell’Uci alle spalle di Cadel Evans, Philippe Gilbert e Alberto Contador, che lo ha preceduto sul podio dell’ultimo Giro d’Italia. In carriera lo scalatore di Filottrano (Ancona) ha portato a termine nove volte un grande giro.

Cavendish a Sky Eisel lo seguirà Renshaw no

Si separano due fondamentali «vagoni» del treno di Mark Cavendish, cioè Mark Renshaw e Bernhard Eisel: dal 2009 erano insieme al capitano nella Htc, che però chiuderà a fine stagione. Mentre l’australiano, 28 anni, andrà nell’olandese Rabobank, il 30enne austriaco seguirà Cavendish a Sky. E in tanti del team di Bob Stapleton si stanno accasando: il tedesco John Degenkolb passerà alla Leopard, il bielorusso Siutsou andrà a Sky. il lettone Smukulis alla Katusha e il danese Rasmussen alla Garmin.

Nuovo team Weening va alla GreenEdge

2002 Giro d’Italia: 18˚ 2003 Giro d’Italia: 16˚ Vuelta: 13˚ (1˚ italiano) 2004 Tour de France: 32˚ 2005 Giro d’Italia: 47˚ Vuelta: 11˚ (1˚ italiano) 2006 Giro d’Italia: ritirato alla 17ª tappa

Continua a fare acquisti il team GreenEdge, la neonata e ambiziosa squadra australiana (quasi sicuramente nel 2012 avrà licenza di World Tour) che fa base a Gavirate (Varese). E dopo i quattro australiani — Bobridge, i fratelli Cameron e Travis Meyer e O'Grady — è stato ufficializzato il primo «straniero»: si tratta del 30enne olandese Pieter Weening (nella foto BETTINI), in arrivo dalla Rabobank. Quest’anno, al Giro d’Italia, ha vinto la tappa di Orvieto, indossando anche la maglia rosa poi ceduta quattro giorni dopo sull’Etna ad Alberto Contador.

2009 Giro d’Italia: 31˚ 2010: Giro d’Italia: 4˚ 2011 Giro d’Italia: 2˚ (1˚ italiano)

Chi si rivede Abdujaparov tecnico all’Astana Dopo 14 anni di assenza (si è ritirato nel 1997), Djamoldine Abdujaparov torna in gruppo con l’Astana. Lo sprinter uzbeko, stori co rivale di Cipollini, vestirà i panni del consigliere tecnico per i giova ni velocisti kazaki, proprio come Re Leone fa nella Katusha. Esordio previsto già alla Vuelta di Spagna. Intanto, la chiusura dell’Htc ha conseguenze anche sullo staff tecnico che deve trovare sistemazione: il direttore sportivo Valerio Piva, per il 2012, si è accordato con la stessa Katusha.

Giro dello Utah Henao sorprende i big americani Avvio a sorpresa al Giro dello Utah. A beffare i favoriti ci ha pensato il 23enne colombiano Sergio Luis Henao Montoya (Gobernacion de Antioquia) che nel cronoprologo di 2 km a Park City ha preceduto di 2" e 5" Francisco Mancebo e Oscar Sevilla, gli spagnoli coinvolti a sua tempo nell’Operacion Puerto. Poi Van Garderen (a 5"), Danielson e Leipheimer (a 7") e Vandevelde (a 8"). Primo italiano Davide Frattini, 31˚ a 21". Nella notte si è corsa la prima tappa in linea, con partenza e arrivo a Ogden.

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BASKET VARATO IL CALENDARIO DELLA SECONDA SERIE L’INIZIATIVA NON ESCLUSA L’IPOTESI DI UN MATCH DI CAMPIONATO IN MAGLIA FABI SHOES

Pozzecco torna. Per una gara Vacirca, gm di Montegranaro: «In campo all’All Star Game per beneficenza» Pozzecco torna a giocare. Ma solo per una partita. Quando c’è di mezzo il Poz le notizie prendono una vita loro e per un attimo ieri, è parso che l’ex play della Nazionale fosse pronto per scendere in campo «per qualche cameo»

in serie A, come recitava il comunicato della Sutor Montegranaro. Invece poi il rumor si è smorzato, riportato a dimensioni meno eclatanti da un secondo comunicato della Fabi Shoes: «Stiamo pensando all’eventualità di una partita di campionato, ma anche ad una candidatura per l’All Star Game, che sia legata ad uno scopo benefico e socialmente utile, legato all’incasso — ha spiegato il gm Gianmaria Vacirca — . Una canotta a tiratura limitata o cose del genere. Potrebbe essere un evento unico e speciale per la nostra

pallacanestro al quale stiamo pensando senza fretta e senza vincoli». Vacirca, un genio del marketing oltre che nella scelta degli americani, lancia quindi un’iniziativa che, oltre a far parlare di Montegranaro, farà anche del bene. Campionato L’idea del match di campionato, non ancora del tutto scartata, sarebbe suggestiva se coincidesse con la trasferta di Montegranaro a Varese, dove Pozzecco ha giocato per 8 stagioni, il 20 novembre. Ma l’ipotesi più probabile resta

quella della partita delle stelle, l’11 marzo 2012. Poz verrebbe tesserato dal Fabi Shoes e prenderebbe poi parte alla sfida. Pozzecco, che compirà 39 anni il 15 settembre, ha abbandonato l’attività nel 2008, disputando il suo ultimo campionato di serie A con la maglia dell’Upea Capo d’Orlando, che portò ai playoff chiudendo la stagione regolare con una media di 17.3 punti e 7.8 assist a partita. Nel 2009 ha giocato una partita ufficiale con la Servolana, serie C2, accanto al fratello e segnando 34 punti conditi da 10 assist.

Largo ai collegiali La nuova LegaDue promette spettacolo Si torna all’antico con tanti universitari americani Bonamico: «Sempre più spazio ai giovani italiani» ANDREA TOSI BOLOGNA

Ieri la LegaDue ha diffuso il calendario della sua undicesima stagione che presenta tante novità e tanti giocatori importanti da seguire. Il campionato scatterà il 2 ottobre. Lo sponsor è ancora Eurobet mentre Rai e SportItalia dovrebbero rinnovare i contratti tv. Una cessione di diritti (Ferrara a Effe Bologna), quattro ripescaggi (Verona, Piacenza, Ostuni e S.Antimo) e il ritorno di Brescia hanno cambiato la geografia della Lega presieduta da Marco Bonamico che non si è piegato alle difficoltà economiche trovando linfa nuova con tre piazze al debutto. Sponsor «Abbiamo rinnovato

lo sponsor che viene dal Palermo calcio, significa che il basket è ancora molto vivo sotto il profilo dell’interesse commerciale — dice Bonamico —. Ci sono club storici che ritornano e altri esordienti che portano entusiasmo. Il nostro obiettivo in campo è dare sempre più spazio ai giovani italiani. Ci tocca gestire l’obbrobrio della wild card, un esperimento che ha creato solo polemiche e scontento, sperando che a breve possa essere sostituita dal ranking. Peraltro la LegaDue punta al ripristino della doppia promozione senza sconti o scorciatoie per le retrocesse». Mercato intenso Le squadre devono ancora radunarsi ma il mercato è già molto intenso e oggi la griglia della seconda lega professionistica, che ha dovuto suo malgrado adottare da quest’anno il famigerato «premio di risultato» per adeguarsi al sistema della serie A (la 15a classificata potrà riscattare la salvezza pagando 250mila euro di indennizzo), vede quattro club davanti a tutti: Venezia, finalista per la promozione due mesi fa, Brindisi, retrocessa ma con l’ambizione di risalire subito, Barcellona che si è rinforzata molto, e Veroli, l’eterna outsider che vuole compiere il salto di qualità.

Austin Freeman, 22 anni, ala di Forlì, con Georgetown nell’ultimo campionato Ncaa AFP

La rinascita della Fortitudo Bologna avverrà in casa contro Verona

LA FORMULA Alla fine della regular season, le prime

8 andranno ai playoff. La 15a avrà la possibilità di accedere alla wild card (pagando 250.000 euro) e restare in LegaDue. La 16a invece retrocederà. PLAYOFF Due opzioni, legate all’attivazione o meno della wild card da parte della 15a classificata di serie A (500.000 euro). Nel caso di attivazione, una sola promozione in serie A e formula classica: quarti, semifinali e finali al meglio delle 5. In caso contrario, due promozioni in serie A e tabellone doppio, con primo turno (equivalente alle semifinali) al meglio di 7 partite: da lì usciranno le squadre che accederanno alle finali. Le due vincenti delle finali (sempre al meglio delle 7) saranno promosse in serie A. Playoff al via il 9 maggio: si concluderanno entro il 17 giugno (le date verranno definite in base alla formula).

Soprattutto la Sigma Barcellona di coach Cesare Pancotto vuole fare sul serio e dopo l’ingaggio del play Mike Green, finalista-scudetto con Cantù, Dordei e Piazza, sta trattando l’ex trevigiano CJ Wallace, fresco di passaporto albanese. Venezia ha preso gli specialisti Fantoni e Rosselli, mentre Brindisi con coach Piero Bucchi si è assicurata Mitch Poletti, l’amico del cuore di Gallinari, Simoncelli, Snap Hunter (ex Scafati) e l’oriundo Craig Callahan. Invece Veroli ha riportato in Italia il talento del minuscolo Rowe, con l’addizione di Lee, Colussi e Cortese. Riscatto Nel mezzo navigano club che cercano riscatto o rilancio. Per esempio la ripescata Verona che ha firmato Vukcevic e punta su Mario West. Poi Pistoia, che ha scelto Bobby Jones (ex Montegranaro e Forlì) e Mathis ed è vicina a chiudere con Jack Galanda. Quindi Reggio Emilia con Damien Filloy e Donnell Taylor (ex Casale). Occhio ad Imola che ricicla Erik Daniels (ex Biella e Roma) e Kotti, idem Scafati con James Thomas (ex Fortitudo) e Bologna biancoblù con Pecile, il ritorno di Blizzard, un giocatore caro a coach Markovski, e la scommessa Baldassarre, l’anno passato il lungo più migliorato di LegaDue. Matricole Tutte comunque si sono mosse, anche le matricole: Piacenza ha preso Anderson (ex Gottingen, vincitore della Fiba Cup), S.Antimo il folletto Campbell (ex Rieti). Da sottolineare il ritorno all’antico col reclutamento di tanti collegiali: tra questi segnaliamo Hardy (Pistoia), Brooks e McConnel (Jesi), Freeman e Easley (Forlì), A. Johnson (Ostuni, vicina anche all’ex udinese Jason Williams), Thompson (Brescia).

Coppa Italia

IL CALENDARIO

La stagione di LegaDue partirà il 2 ottobre con la prima giornata, che vedrà il ritorno della Fortitudo Bologna, al debutto in casa contro Verona.

Gianmarco Pozzecco, ultima stagione in A nel ’07-08 con l’Upea CIAM

COSÌ IL 2 OTTOBRE PRIMA GIORNATA BRINDISI-IMOLA BARCELLONA-BRESCIA PISTOIA-OSTUNI JESI-PIACENZA FORLÌ-SCAFATI REGGIO EMILIA-VENEZIA BOLOGNA-VERONA S.ANTIMO-VEROLI

Tifosi della Fortitudo CIAMILLO

A settembre c’è l’antipasto con gli ottavi Le Final Four di Coppa Italia si giocheranno il 3 e 4 marzo 2012 con sede da stabilire. Le qualificazioni prenderanno il via a settembre con gli ottavi di finale (21 e 25) e i quarti (1 novembre e 8 dicembre). Così gli ottavi (tra parentesi le teste di serie): Assi Ostuni (14)-Enel Brindisi (1); Tezenis Verona (13)-Umana Venezia (2); Giorgio Tesi Group Pistoia (6)-Prima Veroli (3); Morpho Piacenza (15)-Sigma Barcellona (4); Sant’Antimo (16)-Scafati (5); Marcopoloshop.it Forlì (9)-Fileni Jesi (7); Biancoblù Bologna (11)-Aget Imola (8); Centrale del Latte Brescia (13)-Trenkwalder Reggio Emilia (10). ALL STAR GAME L’All Star Game di Legadue si disputerà invece il 6 o 7 aprile con sede da stabilire. Gli appassionati potranno concorrere alla scelta delle stelle votando su legaduebasket.it.

A

DALLA NCAA

S Jeff Brooks Ala 22enne di Jesi da Penn State. Nell’ultimo campionato Ncaa ha viaggiato a 13.1 punti a partita con il 40% nel tiro da tre

Taccuino IN AMICHEVOLE

La Spagna vola Francia k.o. (pe.m.) La nazionale spagno la allenata da Sergio Scariolo, cam pione d’Europa in carica, ha battu to ad Almeria (Spa) la Francia 76 53 (P.Gasol 19, Navarro, Ibaka 9; Parker 15, Turiaf 10, Gelabale 9) nella prima partita di preparazione per l’Europeo in Lituania. Gli spa gnoli hanno dominato, toccando anche il +28 sul 70 42. Debutto con la Spagna per il congolese Serge Ibaka, ala pivot degli Oklahoma Ci ty Thunder, da luglio naturalizzato spagnolo. Brutto colpo per la Polo nia, che in Lituania dovrà fare a me no del suo miglior giocatore, Mar cin Gortat. Il centro di Phoenix non ha raggiunto un accordo con la fe derazione polacca per il pagamen to dell’assicurazione, non più a cari co del club Nba durante la serrata.

RIPESCAGGI EUROPEO

Il Portogallo S batte l’Ungheria

Aaron Johnson Guardia 22enne di Ostuni, uscito da Alabama Birmingham. L’anno scorso 11.8 punti e 7.7 assist a gara. Ha 11 fratelli e sorelle

S Ryan Thompson Guardia ala 23enne di Brescia, uscito da Rider nel 2010. L’anno scorso solo D-League con Utah (10.8 punti di media)

Prima partita del torneo di ri pescaggio (additional round) che qualificherà la 24a squadra dell’Eu ropeo 2011. Il Portogallo ha piegato l’Ungheria 71 66 (Miranda 18; Lo rant 16). Domani si gioca Unghe ria Finlandia.

MERCATO

Il Besiktas adesso ci prova con Durant Dopo la firma di Deron Wil liams, il Besiktas continua la cac cia ad altre star Nba. Dopo gli in contri dei giorni scorsi con l’agente di Kobe Bryant, il club turco sta ora puntando a Kevin Durant, sul quale «ripiegherebbe» qualora fallisse l’assalto alla star dei Lakers. Pare però che Durant abbia ricevuto of ferte anche da Spagna e Russia. Resta inoltre da vedere quanto le mosse del Besiktas non siano pub blicitarie più che spinte da un reale interesse, visto anche l’impegno economico che comporterebbero, anche se la trattativa coi turchi è stata confermata dall’agente di Du rant.

SERRATA NBA

Wade: «Non starò fermo tutto l’anno» Dwyane Wade, stella dei Mia mi Heat, ha detto che non starà fer mo per tutta la stagione nel caso che la serrata faccia saltare l’inte ro campionato pro’ 2011 12. «Capi sco l’ottimismo di LeBron — ha det to Wade riguardo alle dichiarazioni del compagno di squadra sull’inizio della stagione — Anch’io mi sto pre parando secondo il normale calen dario, come se il training camp ini ziasse ad ottobre. Ma essendo una trattativa, non sappiamo come an drà a finire. Comunque, male che vada, da qualche parte giocherò, anche se non ho ancora deciso do ve». L’agente di Dwyane ha smenti to di aver ricevuto offerte dalla Ci na.

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

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TENNIS CAPOLAVORO A TORONTO

NUOTO SCELTA TECNICA

Impresa Vinci K.o. la regina Wozniacki Roberta vince in due set: è la quarta italiana a superare una numero uno

RICCARDO CRIVELLI

Il giorno più bello di una vita porta sempre con sé una sfumatura che ti riempirà il cuore in eterno. Quando Roberta Vinci ripenserà a un mercoledì d’agosto in Canada, ricorderà quella brezza impetuosa che lei ha cavalcato con la splendida raffinatezza del suo gioco d’antan, mentre la Wozniacki, regina della classifica, perdeva la bussola e le granitiche sicurezze di un tennis trop-

po uguale a se stesso per domare le condizioni difficili. Impresa Che grande sei stata,

Robertina. Servivano braccio, talento e tranquillità per non farsi travolgere dalla furia di Eolo e mettere in un angolo la numero uno del mondo. La tarantina non aveva mai battuto una top five (0-17), ora festeggia l’impresa di quarta italiana (dopo Garbin, Pennetta e due volte Schiavone) capace di stoppare la prima della classe. Le basta un break sul 3-3 per

Roberta Vinci è nata a Taranto il 18 febbraio 1983. Alta 1.63 per 60 kg, è allenata a Palermo da Francesco Cinà. In carriera ha vinto 6 tornei AFP

conquistare il primo set, puntellato dai soliti tocchi di seta e dal rovescio tagliato che fa impazzire la danesina, spesso fuori misura. Il vento è un compagno d’avventura molto fastidioso e la capacità della Vinci di cambiare rotazioni si rivela un’arma dorata. Concentrazione Certo, l’azzurra non si può concedere pause, cali, errori gratuiti. Così, quando ad inizio secondo set il dritto e il servizio cominciano a fare le bizze e la Wozniacki trova finalmente il campo e non le tribune con le sue spingardate da fondo, la partita diventa un’erta faticosissima. La bella Caroline, che da Wimbledon ha giocato un solo match, peraltro senza concluderlo, contro la Arvidsson a Bastad, si issa sul 5-1 e lì si procura un set point, poi va 5-2 con altre due palle per allungare la sfida al terzo e girarla, forse definitivamente, dalla sua parte. Ma la nuova Vinci, che nel 2011 ha già infilato tre tornei, non è più soltanto la giocatrice elegante epperò senza la grinta da k.o.: «Ho pensato soltanto a rimanere concentrata, anche sul 5-1, anche sui set point: il vento dava fastidio, perciò dovevo pensare a fare un punto dopo l’altro senza preoccuparmi delle condizioni meteo e del gioco della Wozniacki». Formichina Come una formichina diligente, Roberta resta attaccata alla partita e poi sfrutta con gli interessi gli sciagurati regali della danese (alla fine 40 gratuiti), che tramortita dalle folate perde totalmente la misura del servizio e con due doppi falli concede il break quando serve sul 5-3 e poi riperde la battuta sul 5-5, violentando sistematicamente la rete con la prima. Al primo match point, un rovescio lungo della bionda di Odense segna l’apoteosi della numero 22 Wta. «E’ la più bella giornata della mia vita — sorride alla fine la pupilla di coach Cinà — e devo ancora rendermi conto della portata di questa vittoria». Con un ritrito luogo comune, sarebbe facile commentare che un anno fa, in una situazione come quella del secondo set, la Vinci avrebbe sbracato. Ora, invece, si può concedere addirittura una chiusura in bellezza: «Non era facile per entrambe rimanere dentro la partita con questo vento, ma io ho giocato bene. Bene, non benissimo». Sarà per la prossima volta, super Robertina: ora l’aspetta la serba Ana Ivanovic, già numero 1 del ranking nel 2008 e attualmente 16ª. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE ALTRE PARTITE: PERDE LA PENNETTA

UOMINI A MONTREAL

Schiavone avanti tutta La Clijsters s’infortuna

Djokovic non brilla ma batte Davydenko Passa anche Federer

Di fucsia vestita, Francesca Schiavone torna in campo un mese dopo Wimbledon e trova subito misura e convinzione. Centrata e concentrata, sbriga la pratica Makarova in un’ora: «Sono molto contenta del match che ho giocato, sono contenta della pausa che mi sono presa: ogni tanto un po’ di vacanza ci vuole. Le ho messo pressione e le ho impedito di attaccarmi». Ora trova la Safarova. Continua invece il momento d’ombra della Pennetta, sconfitta dalla qualificata kazaka Voskoboeva. Intanto il torneo canadese si caratterizza per la clamorosa serie di ritiri: il più pesante è quello della numero due Clijsters, che avverte una fitta all’addome e deve fermarsi per un brutto strappo muscolare che a questo pun-

Pur senza brillare, Djokovic e Federer avanzano al Masters 1000 di Montreal (2.430.000 $, cemento). Il serbo, numero uno del mondo, va sotto 4 1 nel primo set contro il nobile decaduto Davydenko e deve anche annullare un set point prima di imporsi 7 5 e poi involarsi nel secondo. Va a sprazzi anche Federer contro la wild card canadese Pospisil. Lo svizzero ora trova Tsonga nella rivincita dei quarti di Wimbledon vinti dal francese. Primo turno: Isner (Usa) b. Baghdatis (Cip) 6 3 6 4; Lopez (Spa) b. Stepanek (Cec) 6 4 4 6 6 4; Verdasco (Spa) b. Kamke (Ger) 5 7 6 3 6 3; 2˚ turno: Federer (Svi) b. Pospisil (Can) 7 5 6 3; Tsonga (Fra) b. Tomic (Aus) 6 3 7 6 (1); Wawrinka (Svi) b. Russell (Usa) 6 3 6 2; Berdych (Cec) b. Dolgopolov Jr. (Ucr) 4 6 6 2 6 3; Karlovic (Cro) b. Petzschner (Ger) 6 7 (0) 7 6 (2) 7 6 (6); Djokovic (Ser) b. Davydenko (Rus) 7 5 6 1; Monfils (Fra) b. Bogomolov Jr. (Usa) 6 2 7 6 (5); Gasquet (Fra) b. Bellucci (Bra) 6 1 6 4; Almagro (Spa) b. Stakhovsky (Ucr) 6 2 7 6 (5).

to mette decisamente in forse anche la partecipazione agli Us Open, torneo che la belga ha vinto negli ultimi due anni. Premier 5 Toronto (2.050.000 $, cemento). Primo turno: Dubois (Can) b. Wörle (Ger) 7-6 (4) 6-1; Benesova (Cec ) b. Cibulkova (Slk) 7-5 4-6 1-3 rit.; Wozniak (Can) b. Peer (Isr) 6-1 6-0: Martic (Cro) b. Hradecka (Cec) 1-6 6-4 6-4; S. Williams (Usa) b. A. Bondarenko (Ucr) 6-0 6-3; secondo turno: Zheng Jie (Cina) b. Clijsters (Bel) 3-6 2-1 rit.; Li Na (Cina) b. Peng Shuai (Cina) ritiro; Kvitova (Cec) b. Medina Garrigues (Spa) 7-6 (3) 6-3; Martinez (Spa) b. Hantuchova (Slk) 7-5 6-2; SCHIAVONE b. Makarova (Rus) 6-1 6-3; Safarova (Cec) b. Halep (Rom) 6-2 6-4; VINCI b. Wozniacki (Dan) 6-4 7-5; Stosur (Aus) b. Wozniak (Can) 6-3 6-4; Radwanska (Pol) b. Martic (Cro) 6-3 6-3; Kvitova (Cec) b. Medina Garrigues (Spa) 7-6 (3) 6-3; Voskoboeva (Kaz) b. PENNETTA 2-6 6-3 6-2; S. Williams (Usa) b. Goerges (Ger) 6-1 7-6 (7); Ivanovic (Ser) b. Benesova (Cec) 6-3 6-2.

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I NUMERI

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I tornei vinti quest’anno dalla Vinci. Barcellona e Budapest sulla terra, Rosmalen sull’erba. In carriera ne ha vinti 6

A VERONA

Pellegrini e Bonifacenti Oggi per il sì

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Le volte in cui una giocatrice italiana ha battuto la numero uno nell’era Open: Garbin su Henin al Roland Garros 2004; Schiavone su Mauresmo in Fed Cup 2006 e su Henin a Dubai 2008; la Pennetta sulla Jankovic a Zurigo 2008

Federica Pellegrini, 23 anni INSIDE

Oggi a Verona Federica Pellegrini dovrebbe definire i dettagli per la scelta tecnica: ci sarà l’incontro a tre con Federico Bonifacenti e il coordinatore tecnico della nazionale Marco Bonifazi. Verranno messi a punto gli accordi e stese le strategia per la stagione olimpica, la più impegnativa, e per la quale Federica, che ha chiuso l’esperienza tecnica con il francese Philippe Lucas, chiederà il massimo sostegno. Dopo la conferma dei due titoli iridati nei 200 e 400 sl, partirà una nuova sfida tecnica al centro federale di Verona e che vedrà in Bonifacenti nuovo referente della più grande campionessa italiana che il nuoto abbia avuto. Dopo ci dovrebbe essere l’annuncio, quindi tutti in vacanza. La ripresa è prevista il 12 settembre ad Ostia.

LO STUDIO IN SVIZZERA PRONTO UN NUOVO BLOCCO

Rivoluzione dorso La partenza è tutto COME SI PARTE ADESSO

COME SI PARTIRÀ IN FUTURO

Ivana Gabrilo, stacco attuale BOZZANI

La svizzera e il nuovo stacco BOZZANI

22

La posizione in classifica di Roberta Vinci, la migliore in carriera: è la seconda italiana del ranking dietro la Schiavone

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Le vittorie ottenute quest’anno sul circuito dalla Vinci a fronte di 19 sconfitte

Ecco nel disegno come vengono istallati i supporti sulla piastra BOZZANI

Dopo la rivoluzione dei costumi, e i congegni tecnici che verranno posti per le virate nella piscina olimpica di Londra, il nuoto studia una nuova partenza nel dorso, la specialità in cui il nuotatore gareggia «al contrario». E’ in Svizzera che hanno inventato il nuovo supporto, realizzato da Swiss Timing che si è rivolta alla federazione nazionale per effettuare i test da sottoporre poi all’approvazione della federazione mondiale per l’introduzione, considerata altamente probabile dopo le verifiche tecniche. E’ un po’ quello che è successo con gli appoggi nei blocchetti: il via libera sarà scontato, anche perché garantisce più spettacolo e, soprattutto, tempi più veloci. Collana In cosa consiste questa

svolta? Una collana di metallo viene posta intorno al blocchetto: i giudici inseriscono e tolgono dopo la partenza il supporto dall’acqua (per i primi 10 secondi la placca d’arrivo non è attiva, e devono essere più attivi e dinamici nel tirare fuori il supporto (per ora in metallo), che peserà sempre meno in questa fase sperimentale. Più esplosività Una partenza

più veloce presuppone una maggior esplosività ed agilità da parte del nuotatore, soprattutto per i 50 e i 100 metri. Dopo averla provata, la dorsista primatista svizzera, Ivana Gabrilo spiega che la velocità aumenta sino a 0,6-1 m/s (come

confermano ripetuti test) e che sui 25 metri i miglioramenti sono stati di diversi decimi. Posizione Le dita del nuotatore

si possono appoggiare meglio rispetto alla situazione attuale, e permettono di sfruttare al meglio il lavoro dei muscoli delle gambe. La velocità di punta senza supporto è calcolata su 2.6 m/2, mentre col supporto passerebbe a 3.2 m/s. La differenza di velocità media nei primi 20 metri passa da 0.2 a 0.5 m/s. Pochi ma significativi dati che aiutano forse a comprendere come la specialità che guarda il sole si avvia ad una vera e propria svolta. Touretski A dare assistenza a queste prove svizzera c’è Gennadi Touretski, il tecnico russo che a Tenero, sul lago Maggiore, sta allenando l’olimpionico australiano Ian Thorpe. Il dorso è la specialità che necessita forse più degli altri stili un rinnovamento non solo stilistico. E quest'opportunità di studio viene vista con favore dagli esperti, a cominciare appunto dagli allenatori che devono ingegnarsi per far passare i concetti di una partenza più efficace, più sparata. Prima il dorso era un problema solo di fase subacquea nei 15 metri iniziali, ora si può cominciare a pensare ad un nuovo modo di intendere la partenza. Visto che è l’unica ad essere effettuata da dentro l’acqua. Preparatevi alla svolta... s.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GOLF PARTE IL QUARTO MAJOR STAGIONALE

y Dolori e livori

Manassero con Scott Queste le principali partenze (ora italiana, Usa -7) nel primo giro del Pga Championship all’Atlanta Athletic Club di Johns Creek in Georgia, Usa (par 70).

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La Tigre ferita torna a caccia Woods riparte al Pga Championship «Gamba ok. Williams mi ha sorpreso»

PARTENZE ore 14.55 MANASSERO, Ishikawa (Giap), Scott (Aus); 15 E. MOLINARI, Dufner, Wenchong Liang (Cina); 15.15 Mickelson; 15.25 Donald (Ing); 15.35 Woods, Harrington (Irl); 15.45 B. Watson, Poulter (Ing); 16.05 Casey (Ing); 20.15 Kaymer (Ger); 20.25 Fowler; 20.45 McIlroy (N.Irl), Clarke (N.Irl); 20.55 Westwood (Ing); 21.15 Glover, Villegas (Col), F. MOLINARI

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Tiger Woods, 35 anni: vanta 14 Major vinti, con quattro edizioni del Pga Championship AP SIMONE BATTAGGIA

Gelido, come sapeva essere sul green qualche tempo fa. Ieri a Johns Creek, alla vigilia del Pga Championship, Tiger Woods ha speso pochi secondi per replicare a Stevie Williams, il caddie che l’ha accompagnato in 12 anni di successi prima di essere licenziato il 3 luglio. Domenica in tv, dopo il trionfo del suo nuovo datore di lavoro, l’australiano Adam Scott, il caddie aveva versato un po’ di bile sulla Tigre. «Se Stevie Williams mi ha sorpreso? Sì — ha detto Woods —. Ero felice nel vedere Adam e Stevie vincere, li considero miei amici. Alla fine del torneo ho anche mandato a Stevie un messaggino di congratulazioni. Non voglio commentare le sue parole, ha espresso le sue emozioni, è stata una sua decisione dire quello che ha detto». Parole piatte, dette con lo sguardo da squalo.

L’ex numero 1 gelido verso l’ex caddie. Molinari al via nonostante i dolori al polso Scommesse e dolore Ieri Williams si è

A destra Francesco Molinari, 28 anni: al Pga Championship 2010 di Whistling Straits fu 33˚, mentre nel 2009 a Hazeltine chiuse decimo LAPRESSE

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BEACH VOLLEY DOPO IL DIVORZIO DA NICOLAI

y Martino

Carriera divisa in 2

Matteo Martino, 24 anni, per entrare nella Nazionale di beach ha rescisso il contratto con Macerata e lasciato l’indoor.

S INDOOR Martino è stato titolare nell’Italia che è arrivata 4ª all’Olimpiade di Pechino 2008. Dopo che nel 2007 era stato migliore realizzatore e migliore attaccante ai Mondiali Juniores. Cresciuto a Cuneo, nelle ultime 3 stagioni è stato a Macerata, dove ha conquistato una Coppa Italia e una Challenge Cup.

l’«anarchico» a muso duro «Non andrò all’Olimpiade, ma non importa: sarò tra i migliori al Mondo»

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IN TV Diretta Sky Sport 3 dalle 20.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

scusato per non aver espresso gioia per la vittoria di Scott durante l’intervista — la cosa che più aveva fatto arrabbiare i golfisti —, ma senza aggiungere o togliere nulla alla polemica con Woods. Così in molti sperano che, sabato, il fato faccia giocare insieme proprio Woods e Scott, per vedere se rimettendo fianco a fianco Tiger e Stevie usciranno le scintille (un’agenzia quota l’abbinamento a 21). Oggi, però, a Tiger interessa soprattutto dimostrare di essere ancora competitivo. L’onda lunga dello scandalo sulla sua vita privata continua: ieri la

Tag Heuer ha confermato la fine della sponsorizzazione decennale, augurandogli di «riacquistare nuovamente piena credibilità con il pubblico». I dolori al ginocchio e al tendine d’Achille sinistri sembrano invece alle spalle, ma i tre mesi e mezzo di stop hanno influenzato la sua prestazione in Ohio, chiusa al 37˚ posto. «Gioco per una vittoria, ma la cosa che mi farà archiviare questa stagione come positiva sarà il fatto di stare bene — ha detto dopo aver provato la seconda metà del percorso —. Prima ero sempre indaffarato a bloccare il dolore, o a far finta di non sentirlo. È bello camminare su e giù per queste colline, senza doverle temere». Il polso di Chicco Fino a martedì sera, Francesco Molinari temeva di non poter prendere parte al torneo. Dopo il promettente 15˚ posto ad Akron, il dolore al polso destro era tornato a riacutizzarsi, tanto da impedirgli di fare pratica, lunedì e martedì. Alcune terapie lo hanno rimesso in sesto, e questa sera sarà al via. Il fratello Edoardo giocherà invece nel pomeriggio italiano, così come Manassero, inserito con il 19enne giapponese Ryo Ishikawa — quarto nello scorso weekend — e con lo stesso Scott. L’australiano è tra i favoriti con McIlroy, dato in forma smagliante, e l’inglese Luke Donald. Molti poi attendono uno dei ragazzi — da Fowler a Day, fino a Ishikawa — che hanno brillato ad Akron. Il fatto è che i pronostici, di questi tempi, hanno poca fortuna. Gli ultimi 14 Major sono andati a 14 golfisti diversi, e raramente si era fatto il loro nome alla vigilia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BEACH VOLLEY Nel 2010 è stato 5˚ alla tappa di Swatch World Tour all’Aia con Matteo Ingrosso, e poi con Nicolai è stato 2˚ ai Tricolori. Quest’anno, sempre con Nicolai, è stato 9˚ al Mondiale di Roma

Tutta la potenza di Matteo Martino, 24 anni: quest’anno 9˚ al Mondiale con Nicolai TARANTINI MARIO SALVINI

Parla Matteo Martino. Il talento, la promessa, l’uomo della provvidenza. Da prima ancora dell’Olimpiade di Pechino, dove ha giocato nella nazionale indoor, il modo della pallavolo lo ha definito così. Eppure, tre anni dopo resta incompiuto. Ha rinunciato a un contratto da nababbo a Macerata per darsi al beach. Al Mondiale di Roma, due mesi fa, era l’uomo immagine sui cartellone pubblicitari e con Nicolai è arrivato nono, non male. Ma poi i risultati allo Swatch World Tour sono peggiorati, ed è arrivato il divorzio da Nicolai. Martino resta in Nazionale, ma mentre Lupo-Nicolai sono all’Europeo, lui è al King of the Beach di Civitanova.

«Assolutamente no. Io e Paolo siamo amici, come fratelli. Solo non c’era chimica di gioco. Faccio beach seriamente solo da tre mesi, devo capire ancora come giocare. Ora so che per me è meglio il ruolo di muro». Ma indoor non era certo il suo forte...

«A uno sì. Quando mi lasciavano fare muro a uno ne ho sempre presi tanti». Separandosi da Nicolai esce dalla qualificazione e dice addio a Londra 2012. Non si poteva rimandare il divorzio?

Perché vi siete separati?

«L’Olimpiade non è la cosa più importante della vita. Viene prima la mia carriera. Ora è bene che io cerchi la mia strada. Sto giocando con Tomatis che può insegnarmi molto. Poi in autunno andremo in ritiro in California. Devo provare diverse opzioni per trovare il compagno giusto».

«Perché io voglio giocare a muro. Ho capito che per me è meglio. E quindi non eravamo più compatibili».

Ma così non ha l’impressione di perdere tempo e occasioni?

Si è parlato di dissidi, di litigi al torneo di Benevento...

No, in che senso? Io sto lavorando per crescere e per diventare uno dei tre migliori giocatori al mondo di beach».

EUROPEO IN NORVEGIA

Cicolari-Menegatti già alla seconda fase Lupo-Nicolai battuti (c.f.) Nella finale dell’Europeo, a Kristiansand (Nor), secondo successo e qualificazione alla fase ad eliminazione diretta garantita per Greta Cicolari e Marta Menegatti dopo il 2 1 a Saka Rtvelo (Geo). Oggi la sfida con Ukolova Khomyakova (Rus) per saltare i sedicesimi e accedere direttamente agli ottavi. Rammarico per Daniela Gioria e Giulia Momoli, sconfitte 2 1 (24 22 il 3˚ set) dalle n˚ 1 del tabellone Keizer Van Iersel (Ola) ed ora obbligate a battere Eritsland Treland (Nor) per andare avanti. Nel maschile falsa partenza per Paolo Nicolai e Daniele Lupo, superati 2 0 da Klemperer Koreng (Ger). Nel girone ora trovano Heuscher Bellaguar da (Svi) e Hoidalen Eithun (Nor).

«Non tornerò all’indoor: la pallavolo non mi piace e non sopporto tutte quelle regole che impongono i club» Ritornerà all’indoor?

«Assolutamente no. La pallavolo non mi piace. Più ci giocavo e più mi rendevo conto che non mi piaceva». Che cosa in particolare?

«Tutte quelle regole. Tutti che ti trattano come un bambino: bisogna fare quello, questo, quell’altro. Ed essere vestiti tutti uguali. E’ come se non si fidassero dei giocatori. A me non va». Ma in qualsiasi tipo di convivenza qualche regola è necessaria.

«Se quelle regole a me non stanno bene io lo dico, e se le cose non cambiano, valigie e ciao a tutti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

Due epoche dello sport

OWENS

Il primato del lungo dello statunitense Jesse Owens nel lungo (8.13) ad Ann Arbor stabilito il 25 maggio 1935 fu battuto solo dopo 25 anni e 79 giorni dal connazionale Boston (8.21)

SCHULT

Il tedesco Jurgen Schult ha stabilito il primato mondiale del lancio del disco (74.08) il 6 giugno 1986 a Neubranderburg e non è stato più avvicinato. Si era in piena era doping

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Ma la Kratochvilova resta imbattuta PRIMATI ATTUALI PIU’ VECCHI: ECCO GLI ALTRI SPECIALITÀ PRESTAZIONE ATLETA

DATA

800 D

1’53"28

J. Kratochvilova (Cec)

400 D

47"60

M. Koch (Ger E.)

6/10/1985

Martello

86.74

J. Sedykh (Urss)

30/8/1986

Peso D

22.63

N. Lisovskaya (Urss)

7/6/1987

Alto D

2.09

S. Kostadinova (Bul)

30/8/1987

26/7/1983

Schult batte Owens Sarà suo il record maschile più longevo

Il primato nel lungo (8.13) durò 25 anni e 79 giorni: il 25 agosto sarà superato dal 74.08 del discobolo ROBERTO L. QUERCETANI

Il 25 agosto, alla vigilia dei Mondiali di Daegu, Jesse Owens, l’atleta più noto del secolo scorso, perderà l'ultimo dei suoi record. Nel senso che il suo 8.13 nel lungo, che come limite mondiale rimase imbattuto per 25 anni e 79 giorni, cesserà di esser ricordato come il mondiale più longevo nella storia delle specialità olimpiche. Dal 25 agosto tale privilegio passerà infatti al discobolo tedesco Jurgen Schult, il cui lancio di 74.08, ottenuto nel 1986 e tuttora imbattuto, avrà raggiunto proprio in quel giorno una longevità di 25 anni e 80 giorni. Days of Days Due epoche e due

mondi diversi si rispecchiano nelle figure di Owens e Schult. Il primo, grandissimo velocista e saltatore, è noto agli appassionati soprattutto come l’eroe di Berlino '36, cioè per le 4 medaglie d'oro olimpiche (100, 200, lungo e 4x100) che seppe vincere, lui afroamericano, davanti ad un esterrefatto Adolf Hitler. Agli storici non è tuttavia meno noto quanto Owens aveva saputo fare un anno prima nel suo «Day of Days» (giorno dei giorni), il 25 maggio 1935 ad Ann Arbor, Michigan. In quella occasione Jesse migliorò tre primati mondiali e ne eguagliò un quarto in poco più di poco più di tre quarti d'ora. Fra le 15.15 e le 16 eguagliò il limite delle 100 yards (9"4) e strabilì i primati del lungo (8.13), delle 220 yards in rettilineo (20"3) e delle 220 yards hs in rettilineo (22"6).L'occasione per questa vendemmia gli fu offerta dai campionati delle dieci maggiori università del Middle West (Big Ten). Il suo primato del mondo nel lungo fu migliorato solo nel 1960 dal grande Ralph Boston (Usa) con 8.21.

Il vento Ben diversa la storia di Jurgen Schult, un discobolo della Germania Est. Come agonista questo lanciatore di buona stazza (1.93 per 110 chili) fu fra i più bravi, vincendo nella sua specialità ai Mondiali '87 e ai Giochi Olimpici '88, nonché agli Europei '90. Le sue misure non lasciavano tuttavia presagire quel che avrebbe fatto il 6 giugno 1986 a Neubrandenburg, una cittadina sulle rive del Mar Baltico dove Eolo, cioè il mitologico Re dei venti, l'ha fatta spesso da padrone (vedasi al riguardo la lista All Time del disco femminile). Dopo tre prove più o meno incolori, il 26enne Schult trovò appunto il vento giusto alla quarta e ne venne fuori quel famoso 74.08 rimasto a tutt'oggi insuperato e negli anni più recenti addirittura mai avvicinato (il miglior risultato del 2011 è inferiore ai 70 metri). Schult stesso ammise di essere stato aiutato «nel giusto modo» da Eolo ed ebbe il buon gusto di ammettere: «Non vi aspettate che io lo rifaccia presto». Parole sante: il secondo miglior risultato della sua carriera è stato solo di 70.46! Il doping E c'è dell'altro: dopo la caduta del Muro di Berlino vennero fuori rivelazioni importanti sull'uso di sostanze doping nella ex Germania Est. Brigitte Berendonk, nel suo libro «Doping - von der Forschung zum Betrug» (dalla ricerca all'inganno), fornisce dettagli sul pluriennale uso di sostanze dopanti da parte di Schult e molti altri assi della Ddr. Come si sa, la Iaaf introdusse i controlli a sorpresa solo nel 1990. Quanto basta per dolersi che in anni più vicini a noi un grande discobolo come il lituano Virgilijus Alekna non abbia mai detenuto il mondiale del disco, pur con una gran messe di risultati oltre i 70 metri ed un massimo di 73.88.

PARLA L’EX TEDESCO EST

«Spero che qualcuno migliori in fretta questo mio primato» Schult ora è capo dei tecnici dei lanci tedeschi: «Non voglio ricordare quel periodo» MARCO DEGL’INNOCENTI

«Ma è proprio vero?». E’ la prima reazione di Jürgen Schult, quando gli si chiede che effetto gli faccia essere sul punto di diventare il detentore del più longevo record mondiale nell’albo dell’atletica maschile. Al telefono da Potsdam, dove vive ed è capo degli allenatori dei lanci della federazione tedesca, sembra sorpreso, se non irritato. Come, non sa che il 25 agosto il suo primato mondiale nel disco avrà superato di un giorno, quanto a longevità, quello di Jesse Owens nel salto in lungo?

«No, non lo so». Quali ricordi ha di quel giorno a Neubrandenburg?

Il tedesco Jurgen Schult, che ora ha 51 anni, in azione negli anni d’oro

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i lanci oltre i 70 metri. Chi ne ha realizzati di più è il lituano Alekna (7) che detiene la 2ª prestazione mondiale: 73.88

69.50

è il mondiale stagionale del disco maschile, realizzato dall’unghesrese Zoltan Kovago il 30 luglio a Budapest

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«Mi scusi, chiedo la sua comprensione, ma ho deciso, per varie ragioni, di non dire più nulla sul record mondiale». Tra qualche giorno ricorreranno i 50 anni dalla costruzione del Muro di Berlino. Lei è stato un atleta della Germania Est, ne è rimasto cittadino fino alla riunificazione. Come ha vissu-

to il Muro, la sua caduta e la riunificazione in una sola Germania?

«Quando è stato costruito il Muro avevo solo un anno. Sono naturalmente cresciuto con il confine (tra le due Germania - ndr) e ci ho abitato anche molto vicino. Nel 1989 ho vissuto la riunificazione e per quello che ne è seguito ho trovato giusto che sia avvenuta». Sa che a Berlino c’è una mostra sugli atleti della ex Ddr fuggiti in occidente? Cosa pensa di quelle vicende?

«Quelli che allora sono andati in occidente hanno avuto le loro ragioni e quindi è giusto che sia stato così». Perché oggi nel disco, ma anche negli altri lanci non si raggiungono più quelle misure?

«Non è esatto. Se uno guarda le statistiche si vede che negli ultimi 20/30 anni al vertice delle prestazioni non è cambiato nulla. Ci sono pur sempre lanci di 68, 69 metri come anche di 71 metri». In un libro di una ricercatrice tedesca lei è stato anche accusato di doping.

«Su questo argomento non dico più nulla Nessun commento». Allora le auguriamo che il suo record resista ancora a lungo.

«Io spero invece che qualcun altro lo batta presto. Non ho alcuna voglia di mantenere quel record». © RIPRODUZIONE RISERVATA

VELA A WEIMOUTH IL TEST EVENT OLIMPICO

I fratelli Sibello convincono, oggi la Sensini In una giornata non brillantissima per gli azzurri, la coppia dei 49er al 3˚ e 4˚ posto LUCA BONTEMPELLI WEYMOUTH (GB)

Altra giornata di vento oltre i 20 nodi all’Olympic Test Event, stavolta con temperatura sotto i 15 gradi. Non brillantissima la vena dei nostri rappresentanti, seppur con qualche sprazzo. I migliori sono sta-

ti ancora una volta i fratelli Sibello che nei 49er hanno raccolto un terzo e un quarto posto. Restano però sesti in classifica con ancora 4 regate da disputare prima della medal race riservata ai primi 10 della classifica. Medal race In medal race entrano, giusto al decimo posto, Giulia Conti e Giovanna Micol nei 470. I 470 hanno infatti completato il loro programma con i nostri 2 equipaggi ben sotto le aspettative, con Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti14esimi, addirittura fuori. Tanto Zandonà che la Conti ieri hanno avuto momenti strepitosi, con passaggi in boa primi con

distacco o comunque tra i primissimi, nessuno dei due ha avuto la consistenza per sfruttare queste potenzialità per un salto in classifica. Come i 49er, anche Star, Laser e Finn hanno ancora regate in programma prima della medal race. Tra questi dovrebbe certamente entrare finale Negri-Voltolini nelle Star, ci spera ancora Filippo Baldassari nei Finn (ieri autore di una ottima prima regata) attualmente 14esimo, mentre per quanto in netto miglioramento nelle ultime prove, difficile che ci riesca Francesca Clapcich, attualmente 18esima. Aggiungendo la punta di diamante Alessandra Sensini

(ieri a riposo, oggi in medal race), l’Italia dovrebbe avere 4 classi in medal, 3 delle quali (RS:X femminile, Star e 49er) attualmente da podio. Il punto di riferimento solo le due medaglie (argento RS:X e bronzo Laser) dell’ultima Olimpiade. Siamo lì. 49er: 1. Outtridge-Jensen (Aus) 34 punti; 2. Martinez-Fernandez (Spa) 36; 3. Burling-Tuke (N.Zel) 43; 6. Sibello-Sibello (16-22-5-8-3-2-1-11-7-4-3) 60. Laser Radial: 1. Bouwmeester (Ola) 17; 2. Van Acker (Bel) 49; 3. Railey (Usa) 58; 18. Clapcich (15 - 34 - 11 - 22 - 26 - 23 13 - 4 - 5 - 6 - 16), 135. 470 F: 1. Mills-Clark (Gb) 37; 2. Kondo-Tabata (Giap) 38; 3. Westerhof-Berkhout (Ola) 47; 10. Conti-Micol (10 -20 -11 - 2 - 6 - 6 4 - 18 - 5 - 22), 82.

I fratelli Sibello impegnati ieri, nei 49er: un terzo e un quarto posto

470 M: 1. Leboucher-Garos (Fra) 32; 2. Belcher-Page (Aus) 49; 3. Kliger-Sela (Isr) 58; 14. Zandonà-Zucchetti (25 - 4 15 - 10 - 5 - 18 - 20 - 13 - 8 - 14), 107. Laser: 1. Murdoch (N.Zel) 48; 2. Slingsby (Aus) 49; 3. Van Schaardenburg (Ola) 50. 26. Regolo (13 - 8 - 26 - 32 - 32 - 33 - 24 - dnf - 26 - 24), 218. Finn: 1. Ainslie (Gb) 15; 2. Postma (Ola) 22; 3. Lobert (Fra) 26; 14. Baldassarri (13 - 15 - 11 - 13 - 12 - 21 - 6 - 19), 88. OGGI: RS:X uomini e donne, medal race (Sensini). Regate per 49er, Laser, Finn e Star.

COPPA AMERICA (r.ra.) Ieri a Cascais (Por) per la 1ª tappa dell’America’s Cup World Series, prime 3 regate di flotta valide come selezione per i match race. Questi i 6 team qualificati: Team New Zealand (N.Zel), Oracle (skipper Spithill) (Usa), Team Korea, Energy Team (Fra), Artemis (Sve), Oracle (Coutts) (Usa). Per mancanza di vento s’è disputato 1 dei 3 match race: New Zealand ha battuto Oracle per 1’37”. Oggi recuperi, regate di flotta e a seguire match race tra i primi 6) dalle 14.10 (15.10 in Italia) diretta su www.americascup.com

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Tiro EUROPEI A BELGRADO

Mazzetti è 5˚ Niente Londra

Riccardo Mazzetti, 27 anni UITS

Niente da fare. La sospirata settima carta olimpica, che avrebbe permesso alla nazionale di Valentina Turisini di eguagliare a Londra il record di partecipanti portati nel 2008 a Pechino, non è arrivata. Riccardo Mazzetti agli Europei di Belgrado ieri è entrato in finale della pistola automatica, ma si è fermato al 5˚ posto. I due pass disponibili sono andati all’argento, l’ucraino Bondaruk, e — beffardamente — al 4˚ classificato, il ceco Strnad, giacché il vincitore Klimov e il bronzo Reitz lo avevano già. Mazzetti (Esercito) era entrato in finale 5˚, con 581, non è riuscito a migliorare la posizione e per un solo posto non andrà a Londra (a meno di un cambiamento di destinatario delle carte a disposizione). Questa infatti per la pistola automatica era l’ultima chance. Oggi è il giorno dello skeet uomini con Ennio Falco, Luigi Lodde e Valerio Luchini (Cassandro, Grizi e Rossetti). Tiro a segno, Pistola Automatica Uomini: 1. Klimov (Rus) 585 - 30 (4 5); 2. Bondaruk (Ucr) 584 - 30 (4 4); 3. Reitz (Ger) 587 24; 5. Mazzetti 581 15; 21. Pizzi 569; 30. Maffei 563. Carabina 300 m 3 posizioni donne: 1. Friedel (Ger) 580; 2. Bucher (Svi) 576; 3. Jakobsen (Dan) 574; 9. Alviti 568

Boxe LA MADRE E’ L’EX JUDOKA MADDALONI

Russo è papà «Rosy è il mio nuovo sole» Un campione strafelice: Tatanka. Clemente Russo è diventato papà: la moglie Laura Maddaloni ha dato alla luce Rosy. «Ci siamo detti con mia moglie: Rosy è il nostro sole" e la bimba me la sono stretta sul petto tutto il pomeriggio» racconta raggiante il vicecampione olimpico dei massimi, l’ex campione del mondo dei massimi dilettanti, il qualificato ai Giochi di Londra grazie alle World Series. O, in breve, il divo del ring, che dopo l’Olimpiade pechinese nel 2008 è diventato una superstar anche

in Tv partecipando ad un reality. E, come se non bastasse, anche attore cinematografico. Uno che sul ring poteva diventare professionista, ma ha scelto la nuova sfida olimpica perché l’oro a cinque cerchi può ancora cambiargli la vita. Sorella d’arte Laura Maddalo-

ni è un’ex judoka, è sorella d’arte dell’olimpionico Pino, e già stava con Clemente prima che diventasse pugile di successo. Un amore suggellato nel matrimonio kolossal celebrato il 29 dicembre 2008.

Azzurri al lavoro con altre cinque nazionali estere (i.m.) Azzurri in raduno fino al 28 agosto per i Mondiali di Baku (Aze, 22 9/10 10). A Santa Maria degli Angeli (Pg) al lenamenti con Albania, Azerbai gian, Irlanda, Estonia e Ucrai na. Sicuri titolari Cammarelle, Picardi, Valentino, Parrinello, Mangiacapre, Creati e Fiori, bal lottaggio Cappai Ferramosca (49) e Podda Capuano (75).

Clemente Russo e Laura Maddaloni si sono sposati il 29-12-’08 CUOMO

Baseball RESISTEVA DA 34 ANNI

Van der Vorst a casa in bici

Liddi, record Ragazzi: sesta punti di Tacoma per Minicozzi

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s.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VERSO I MONDIALI

Disabili DALL’ITALIA ALL’ OLANDA

(c. arr.) «Le persone che mi conoscono sanno che a volte ho delle idee carine. Ma normalmente non sono realizzabili: gare, impegni, allenamenti. Ma quest’anno è differente: nessuna gara, nessun programma. Solo un obiettivo: diventare più forte». L’estate di Monique Van der Vorst, la campionessa mondiale di handbike olandese che mesi fa riprese a camminare dopo essere stata in carrozzina per 15 anni per una paralisi, sarà su una bicicletta. Niente di strano, visto che la Van der Vorst vuole diventare ciclista professionista, come lo era prima di riacquistare l'uso delle gambe. Ma in programma ci sono solo bici, libertà e Paesi da attraversare. «La cosa più bella per rilassarmi è stare in sella alla mia bicicletta. Per questo ho deciso di trascorrere le vacanze e tornare così dall’Italia in Olanda. La via più breve era di circa 1800 chilometri, ma è troppo corta. L'ho voluta allungare un poco, attraversando le Alpi passando dall’Alpe d’Huez». Ancona-Amstevel: oltre 3000 km in circa 20 giorni, oggi la partenza: «Il gps, il cellulare, due borse e me stessa sulla bici. Nulla più». Monique è arrivata in Italia poco dopo l’inizio di agosto, è stata qualche giorno nelle Marche partecipando a una gara: «Se qualcuno vuole può unirsi a me per fare insieme qualche parte della route», scriveva su facebook. Basta seguire Monique online (sul suo sito web www.moniquevandervorst.com, su twitter e su facebook) e capire dove la porta il gps…

Ora a questa coppia d’oro arriva questo raggio di luce, una bambina tanto attesa e dai cromosomi già della sportiva. Buon sangue non mente... Clemente potrà godersi qualche giorno in più da papà senza doversi sottoporre ai duri carichi di lavoro dei compagni che ad Assisi stanno preparando i Mondiali di Baku (dal 22 settembre), validi come qualificazione olimpica. Ma Tatanka comunque si allenerà insieme alla squadra azzurra, già dalla prossima settimana. Non vuole staccare del tutto perché sa che questi allenamenti servono anche in funzione della stagione olimpica. A casa Russo e casa Maddaloni sono giorni di festa grande per la neo arrivata. Un arrivo che completa il percorso di maturazione del pugile e della judoka che ha un ruolo discreto ma importantissimo per il pugile. Un ruolo protettivo cui partecipano anche i cognati Maddaloni. A Marcianise Rosy ha davvero portato ieri la gioia.

Alex Liddi, 23 anni domenica AP

Aspettando la chiamata in Mlb, che potrebbe arrivare dal 1˚ di settembre, con l’allargamento dei roster delle squadre (nel suo caso dei Seattle Mariners) a 40 giocatori, Alex Liddi è nella storia dei Tacoma Rainiers. Nella sconfitta 5-10 di lunedì a Round Rock a casa degli Express (Texas) ha battuto 1 (un doppio) su 4, ma soprattutto ha segnato 2 punti, arrivando a 108 in questa stagione e stabilendo così il nuovo record di punti segnati nella storia dei Tacoma Rainiers. Il precedente durava da 34 anni, dal 1977, stagione in cui Hosken Powell ne segnò 107, prima di approdare in Mlb, dove avrebbe giocato 6 stagioni (Minnesota e Toronto). Liddi, che domenica compirà 23 anni, è alla sesta stagione negli Usa, sempre sotto contratto con Seattle. Da quest’anno con Tacoma è nella Pacific Coast League, campionato di AAA, un solo gradino sotto la Mlb. Nessun italiano aveva mai giocato a un livello così alto. Quest’anno in 112 partite batte 263 (119/453) con 25 fuoricampo e 88 punti battuti a casa. Il suo tallone d’Achille sono gli strike out: ne ha subiti 141.

Risultati. Uomini: 400 mx (95-96) Tarocchi 4'33"01, (97) Minicozzi 4'41"74; 4x200 sl Scuola Nuoto Area 7'48"94 (Oriente 1'56"35, Poggiaspalla 1'57"52, Iacopini 1'58"65, Pendenza 1'56"42). Donne: 400 mx Varini 5'01"04; 4x200 sl Rari Nantes Torino 8'42"72 (Rei 2'11"73, Nata 2'09"16, Cristetti 2'11"23, Lanzilotti 2'10"60 - rec. it., prec. Rari Nantes Torino 8'42"75 del 2008). Classifica generale società: maschile Ispra Swim Planet 443.00, femminile Rari Nantes Torino 325.00.

Graziano Minicozzi, 14, di Paduli (Bn)

(si.g.) Nel meeting di Tallinn, record estone nell’alto di Anna Iljustsenko con 1.96. Yamilé Aldama nel triplo ha ottenuto il minimo B per Daegu, e col team britannico batterà il record di nazionalità diverse nella rassegna iridata: sarà la terza, dopo aver gareggiato per Cuba e Sudan. Uomini. Alto: Anischenkov (Rus) 2.26. Lungo: Chuva (Por) 8.34 (+1.8); Sdiri (Fra) 8.00 (+2.9). Disco: Kanter 65.46. Donne. Alto: Iljustsenko 1.96. Lungo: Proctor (Gb) 6.71 (+3.9). Triplo: Aldama (Gb) 14.20 (+1.7). RYBAKOV FUORI (a.l.) Brutta notizia per i russi alla vigilia dei Mondiali di Daegu (27 agosto/4 settembre). Il campione uscente dell’alto Yaroslav Rybakov soffre di un infortunio a un piede e non può prepararsi come deve. Problemi alla schiena invece per il leader stagionale del martello (81.73) Alexei Zagorny. Un avversario da medaglia in meno sulla strada di Vizzoni. PRIMATI GIOVANILI (si.g) Martedì a Cuxhaven (Ger), record europeo Under 23 del peso di David Storl, che ha lanciato a 21.05. A Sollentuna (Sve), miglior prestazione mondiale Under 18 dei 1000 metri, 2’17”44 del 16enne Hamza Driouch (Qatar).

Badminton ALLEGRINI OUT (m.l.) Si ferma alla soglia degli ottavi il Mondiale di Agnese Allegrini. L'azzurra è stata sconfitta ieri alla Wembley Arena Indoor Stadium di Londra (Gb) nel 2˚ turno (sedicesimi) dalla bulgara top player del ranking mondiale (già argento agli Europei del 2010) Petya Nedelcheva, vittoriosa 21-11, 21-12. In campo maschile si è registrata l'eliminazione del cinese Long Chen numero 5 del torneo battuto a sorpresa dal guatemalteco Kevin Cordon e il successo dell'indiano Ajay Jayaram sul Giapponese Kenichi Tago, numero 15 del torneo.

Baseball IN MAJOR Il confronto diretto tra le prime due della Central Division dell’Americam tra Cleveland (57-56) e Detroit (61-54) s’è concluso a basi piene solo 14˚ inning 3-2 per gli Indians: punto su colpito (l’esterno Kosuke Fukudome). Utilizzati 15 lanciatori. Nella National, Cliff Lee nel 2-1 di Philadelphia contro Los Angeles ottiene 10 strike out e 0 valide in 8 inning e batte un fuoricampo.

Boxe MONDIALE GIAPPONESE (r.g.) Prima difesa a Tokyo (Giap) del beniamino locale Kazuko Ioka (7) contro Juan Hernandez (Mes, 18-1) dei pesi paglia Wbc. Kazuko, 22 anni, è il campione mondiale più «rapido» della nazione. NATION’S CUP (i.m.) Alla Nation’s Cup di Porto Torres (Ss) vittoria per 5-1 (e un pari) anche nella seconda sfida fra Italia e Algeria. Nei professionisti rientro vincente ai punti in sei round dell’ex campione italiano del welter Nicola Conti contro Norbert Szekeres (Ung). Risultati: 49 Cappai b. Flissi; 52 D’Andrea b. Bousmaha; 56 Cipriano b. Benbaziz; 60 Cosenza e Oukil pari, C. Cirillo b.Kadache; 75 Podda b. Kadous; 81 Bechabla b. Rosciglione.

Nuoto I TRICOLORI A ROMA

(fe.pas.) Chiusi ieri a Roma i campionati tricolori ragazzi. Ultima prova individuale, i 400 misti, nella categoria 14 anni si è imposto nuovamente Graziano Minicozzi, che ha chiuso così la rassegna con 6 vittorie (100, 200, 400 e 1500 stile libero, 200 e 400 misti) e 4 record di categoria (200, 400 e 1500 sl e 200 misti). L’ultimo dei 12 record della rassegna lo sigla la Rari Nantes Torino nella staffetta 4x200 stile libero femminile. «C’è molta qualità — dice il c.t. della giovanile Walter Bolognani — questi campionati ragazzi hanno avuto numeri di tutto rispetto tra cui, oltre ai record, i quasi mille partecipanti. Stiamo monitorando molti atleti per una crescita multidisciplinare. Fenomeni a 15 anni non servono se poi a 20 anni si perdono».

Atletica Pallavolo Aldama ai Mondiali World Grand Prix per la terza nazionale Azzurre ad Almaty

Beach volley EUROJUNIOR (c.f.) Da oggi a domenica Vilnius (Lit) l’Europeo Under 18, con tabellone a 24 coppie. Per l’Italia i veneti Daniele Benotto-Fiorenzo Colarusso e le piemontesi Ilaria Fasano-Elisa Fragonas, vincitori un mese fa del Trofeo delle Regioni. RE E REGINE (c.f.) Gran finale oggi a Civitanova Marche per il King & Queen of the beach. Tra gli uomini ancora in corsa anche i gemelli Ingrosso e Martino. Tra le donne favorite Lo Re e Cavalluzzi.

Hockey ghiaccio PER ASIAGO (m.l.) L'Asiago tricolore ha ingaggiato il 25enne attaccante italo-canadese Jason Pitton con un passato in Ahl e Echl (arriva da Stockton). Tra amici: allo stadio Albert Pezzei di Corvara (Tn), Alleghe-Asiago 4-3.

Dopo un viaggio movimentato e diverse ore di ritardo, la nazionale femminile da ieri è ad Almaty, in Kazakhstan, dove da venerdì giocherà le gare del secondo week end del World Grand Prix. Le ragazze di Barbolini affronteranno nell’ordine le padrone di casa venerdì 12 alle 11.15 italiane, la Thailandia sabato 13 alle 14 e infine il Brasile domenica 14 sempre alle 14.

Europei uomini La lista dei 22 È sstata inoltrata alla Cev la lista dei 22 per l’Europeo di settembre in Austria e Repubblica Ceca. Oltre ai sedici atleti attualmente in preparazione a Monza (Travica, Boninfante, Lasko, Sabbi, Mastrangelo, Buti, Birarelli, Barone, Savani, Zaytsev, Della Lunga, Maruotti, Kovar, Parodi, Bari e Giovi), ne fanno parte: De Togni, De Pandis, Baranowicz, Rosso, Falaschi e Vettori. CALENDARIO A-2 DONNE Diramato il calendario della A-2 donne. Via il 9 ottobre, fine della stagione regolare il 29 aprile. La prima al termine della Regular Season direttamente in A1, l’altra dai playoff tra le squadre dal 2˚ al 5˚ posto (semifinale al meglio di 3, finale al meglio di 5). Retrocedono in Serie B1 le ultime 3. Prima giornata: Loreto-Soverato; Sala Consilina-Pontecagnano; Frosinone-Santa Croce; Mercato S.Severino-Matera; Forlì – Crema; Verona-San Vito; Fontanellato-Busnago; Casalmaggiore-Giaveno. MERCATO A-2 DONNE (f.c.) La 26enne nazionale argentina Leticia Boscacci è l’ultimo colpo di Soverato. La schiacciatrice è attualmente impegnata con la nazionale del suo paese al World Gran Prix 2011.

Rugby AIRONI VERSO MONZA (ales.s.) Ieri i dirigenti degli Aironi hanno incontrato il sindaco di Monza, Marco Mariani, per portare allo stadio Brianteo due partite di Heineken Cup, il 12 novembre col Leicester e il 17 dicembre con l’Ulster. Per il Clermont, si parla di Torino e Bologna. Per il mercato gli Aironi potrebbero cercare in Inghilterra un seconda linea vista la convocazione di Furno in azzurro e le condizioni da verificare di Del Fava. DAMASCO AUSTRALE L’arbitro italiano Carlo Damasco sarà guardalinee nelle ultime partite del Tri Nations, sabato a Durban per Sudafrica-Australia e il 20 a Port Elizabeth per Sudafrica-Nuova Zelanda. I BAFFI DI YAMANAKA Confermata la squalifica di due anni per Ryohei Yamanaka, apertura 23enne del Giappone, trovato positivo a uno steroide anabolizzante (metandriolo) durante un test fatto ad aprile. Il giocatore si è giustificato dicendo che il prodotto era contenuto in una crema per il rinfoltimento dei baffi. ESORDIO LAKAFIA Raphael Lakafia, 22enne terza centro del Biarritz, esordirà nella Francia sabato a Bordeaux, contro l’Irlanda.

Tamburello AZZURRI OK Nelle sfide Italia-Francia, sorta di finale di Coppa Europa per nazioni, en plein degli azzurri. Su 8incontri, 8 vittorie per le squadre italiane nelle categorie giovanili e iin serie A e B, maschile e femminile.

Varie FISTBALL (c.r.) Grazie al 3-0 (11-2, 11-6, 11-2) contro la Serbia, l’talia si è qualificata ai quarti dei Mondiali in Austria. Tutti i 10 giocatori della rosa italiana allenata dal c.t. Alexander Biason fanno parte del SSV Bolzano. Nei quarti l’Italia stasera sfida proprio l’Austria vincitrice degli ultimi mondiali nel 2007.

Su Visto

Ippica

Tuffi GRANDI ALTEZZE

Il ceco Navratil vince a Lanzada (al.f.) Nella diga di Lanzada (Sondrio), il ceco Michail Navratil (foto sopra) ha vinto la prima tappa italiana di coppa del mondo di tuffi dalle grandi altezze (24 metri) con 235.05 punti; sul podio anche l'ucraino Vyaceslav Polyeshchuk (234.15) e l’australiano Steve Black (224.15). Domani il circuito grandi altezze si sposterà a a Bardonecchia (Torino) presso la diga Enel di Rochemolles.

OGGI TARANTO QUINTE’ Al Paolo VI (ore 22) in 16 sul miglio. Scegliamo Impeto Lux (14), Gerione Dei (3), Gregory Rl (7), Lester Grif (6), Didimoz (11), Menelao Dei (16). ANCHE Gal.: Livorno (20.45). Tr.: Ferrara (16.45), Siracusa (18.39), Albenga (19.55), Garigliano (20.30), Follonica (20.25). MARTEDÌ QUINTÉ VARESE A Varese combinazione 12-1-6-4-14. Quinté e 94. 839,44. Quarté e 1122,04. Tris e 314,25.

Judo MONDIALI CADETTI Sono 592 gli atleti di 57 paesi che da oggi a domenica a Kiev disputeranno la II edizione dei Mondiali Cadetti. Guidata da Nicola Moraci, Laura Di Toma e Raffaele Toniolo, la squadra azzurra è composta da Huber nei 40 kg, Rainero e Romano nei 44 kg, Ravagnani e Venticinque nei 48, Raia nei 52, Corrieri nei 63, Peirano nei 70 e Stangherlin nei 78 tra le donne; Cavallo e Manzi nei 50, Bucci nei 55e Pozzi nei 90.

Nuoto SWIMMERS LEAGUE Valentina Zonno e Michele Malerba (Larus Nuoto) per la categoria Assoluti ed Eleonora Costa (Centro Nuoto Torino) e Martino Lucatello (Leosport) sono i 4 vincitori della prima edizione della Swimmers League, concorso dedicato ai giovani talenti ideato da Speedo e incentrato su 7 eventi.

Pozzo Cannavò «Anche un’unica sorgente può salvare centinaia di piccoli»: lo dice Antonio Di Pasquale, fondatore di una Onlus di Bolzano che in Etiopia ha seguito la creazione del pozzo intitolato a Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport. Sul settimanale Visto, un servizio (nella foto la moglie dell’ex direttore, Franca) riguardante l’emergenza siccità e le novità su raccolta fondi e iniziative per i popoli africani.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

1 Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet:

www.piccoliannunci.rcs.it

A SPA-FRANCORCHAMPS SI INFIAMMA LA STAGIONE DELLA FORMULA ACI-CSAI ABARTH Spa Francorchamps (BEL) 24 ore. È il tempo trascorso da Michael Heche (BVM) in testa alla classifica del Campio nato Italiano Formula ACI CSAI Abarth Selenia, poi Patric Niederhauser (Jenzer Motorsport) ha ripreso il comando, vin cendo gara 2 sul leggendario circuito di Spa Francorchamps.

oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/357400 fax 0341/364339 MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98184896 fax 06/92911648 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0342/200380 fax 0342/573063 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0332/239855 fax 0332/836683 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati.

Un weekend “fortunato” per i giovanissimi piloti della Formula propedeutica della federazione, che hanno sempre girato su una pista asciutta, situazione anomala sul tracciato belga. Nelle qualifiche del venerdì è Michael Heche ad otte nere la pole position, seguito da Niederhauser e Sirotkin, al l’esordio con Euronova e distante dall’elvetico solo di un millesimo di secondo. La prima gara di Sabato ha visto subi to uno scatenato Sirotkin andare a prendere la testa della cor sa e a legittimare la propria leadership nella classifica conti nentale. Sul traguardo Heche è secondo e l’incidente provo cato da Kuroda (Euronova) che coinvolge l’elvetico Nieder hauser, consente allo svizzero di BVM, Heche, di prendere la testa della classifica nel Campionato Italiano. Terza posi zione nella prima gara per Gerard Barrabeig (BVM), autore di una bella rimonta dopo essere sfilato dietro nelle battute iniziali. Appena fuori dal podio è l’Indonesiano di Eurointer national, Dustin Sofyan, mentre il primo tra gli italiani è Ric cardo Agostini (JD Motorsport), quinto.

TARIFFE PER PAROLA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,80; n. 1: euro 2,50; n. 2 - 3 14 : euro 9,50; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 5,60; n. 10: euro 3,50; n. 11: euro 3,90; n. 13: euro 11,00; n. 15: euro 5,00; n. 17: euro 5,50; n. 18 - 19: euro 4,00; n. 21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 5,30 sul Corriere della Sera; euro 2,00 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. n. 22: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,60 sulle due testate. n. 23: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. Gli importi sopracitati sono comprensivi di I.V.A. SERVIZIO CASSETTE POSTALI Le lettere indirizzate alle cassette dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni postali e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Non si assume responsabilità per quanto allegato alla corrispondenza. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.

Gara 2 è un susseguirsi di emozioni e grandi sorpassi, già a partire dallo spegnimento dei semafori. Nicolas Costa (Cram Competition) parte davanti a tutti e riesce a tenera la posizione, inseguito da Kuroda (Euronova), mentre alle loro spalle si scatena la bagarre per la conquista di un posto sul podio. Heche, terzo a metà gara, non riesce a controllare la propria monoposto alla Bus Stop e regala così la posizione a Patric Niedrhauser che parte all’inseguimento prima di Co sta, poi di Kuroda, passato in testa ai danni del brasiliano. Al traguardo è Patric Niederhauser a trionfare e a riprendere la testa della classifica tricolore.

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

TERZO TEMPO GazzaFocus

L’incredibile storia di un 16enne dell’Indiana, promessa del basket

E’ scampato a due tragedie aeree dove ha perso padre (pilota in entrambi i casi), madre, matrigna, fratello e sorella Solo la fede può salvare Austin Hatch. A cos’altro può aggrapparsi un ragazzo di 16 anni per spiegare come sia sopravvissuto a due disastri aerei? La promessa del college basket statunitense dell’Indiana è ancora in un letto d’ospedale. Se la caverà. Da solo, perché padre, madre, matrigna, sorella e fratello, sono tutti morti. Austin si rialzerà, ricordando l’amore e gli insegnamenti di chi lo ha lasciato. Il teenager ancora non parla, dopo il secondo incidente, quello del 24 giugno che gli ha tolto il padre e la «seconda mamma». Anche il primo crash, nel 2003, lo aveva risparmiato, assieme al papà, in entrambi i casi ai comandi del velivolo, strappandogli la 37enne madre Julie, il fratellino Ian di 5 anni e la sorella Lindsay di 11. Famiglia La storia della fami-

glia Hatch è quella di tante altre. Papà Stephen fa il dottore, si occupa di alleviare il dolore ai malati di cancro e agli ustionati. Il figlio è un talento con la palla a spicchi. Tanto da guadagnarsi una chiamata dall’Università del Michigan, che lo recluta per la sua squadra di basket. La sera dell’annuncio c’è una festa nella pizzeria dove gli Hatch sono di casa, a Fort Wayne, Indiana. Una tavolata con 22 persone, amici e parenti, per festeggiare l’evento. Una bandiera con i colori dei Wolverines, giallo e blu, ricopre la sedia di Austin. Appena il teenager entra nel locale, parte il fight song di Michigan. E’ il ritratto della perfetta famiglia americana. C’è chi dice che quando qualcuno muore, si tende sempre a parlarne bene. Non è certo il caso di Stephen e Kim Hatch, molto religiosi, amati da tutti, sempre pronti ad aiutare chi si trova in difficoltà, anche se si tratta di sconosciuti. La mela non cade lontano dall’albero, come si dice in America. E quindi Austin non può che essere figlio di quell’ambiente. Come dimostra la lettera che tempo addietro scrisse a un coetaneo in crisi, che poi prese

l’immagine

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Bianco e Nero A CURA DI ANTONIO DI ROSA Fax: 0262827917. Email: [email protected]

I «doveri» di Berlusconi e il mercato del Milan Vi prego di rispondere a una domanda che mi assilla. Il Milan era partito con Cristiano Ronaldo (solo una voce di giornale magari un tentativo di lanciare la campagna abbonamenti), poi è passato ad Hamsik che è rimasto al Napoli, a Pastore (finito al Psg), a Ganso (troppo caro), Fabregas (destinato al Barcellona) e Schweinsteiger (che costa almeno 30 milioni). Come mister X sono rimasti Montolivo e Aquilani che per me valgono meno di Pirlo. Ma il Milan li vuole gratis come ha fatto a gennaio con altri: con i giocatori a parametro zero non si vincono le Champions. Insomma le rivali si permettono di spendere decine di milioni e noi niente. E come la mettiamo con la sfilza di ultratrentenni che abbiamo in rosa - Abbiati, Roma, Zambrotta, Nesta, Oddo, Gattuso, Seedorf, Van Bommel, Ambrosini, Inzaghi - che l’anno prossimo avranno valore zero? Se Berlusconi non vuole più investire passi la mano. Luca Ambrogi Firenze

È vero, il Milan non è riuscito finora a trovare un fuoriclasse degno di Pirlo o addirittura migliore. A difesa di Galliani bisogna dire che i prezzi folli di questa campagna scoraggiano tutti, soprattutto i rossoneri. Durante una crisi economica devastante come quella attuale può il presidente del Consiglio Berlusconi tirar fuori decine di milioni per un giocatore di calcio? Certo, lo può fare ma cosa penserebbero i cittadini italiani a cui si chiedono grandi sacrifici?

Morte sotto il canestro Sopra, i resti del velivolo, che ha finito la sua corsa in un garage, sotto un canestro (nel cerchio). A lato, Austin Hatch

sotto la sua ala protettrice. Maturo ben oltre i suoi 16 anni.

IL DRAMMA

La rete tv Espn gli ha dedicato un lungo speciale

La tragedia di Austin Hatch (nella foto col padre e la matrigna) ha colpito tutti gli Stati Uniti. Espn gli ha dedicato un lungo speciale, mandando una troupe nei luoghi dei due incidenti. Il college basket non è purtroppo nuovo a drammi di questo tipo. Nel 2001, due giocatori e 8 membri dello staff di Oklahoma State morirono quando il loro aereo precipitò in un campo di grano in Colorado al rientro da una trasferta.

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected]

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LETTERE

Austin, il teenager sopravvissuto due volte MASSIMO ORIANI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

Festa Il 24 giugno scorso, la fa-

miglia decise che, per festeggiare la borsa di studio di Austin a Michigan, si sarebbe presa qualche giorno di vacanza nello chalet di sua proprietà sulle rive del lago Walloon, nel Michigan. Un viaggio come tanti altri. Kim era rientrata poche ore prima da Joplin, Missouri, dove si era recata per dare una mano ai sopravvissuti del tornado che aveva ucciso più di 100 persone. Dieci ore in auto, per tornare a casa e salire sul Beech A36, un piccolo aereo ad elica, accomodandosi sul sedile accanto al marito-pilota. Austin si piazza dietro, con l’adorato cane Brady. Gli Hatch decollano alle 17.30 dal piccolo Smith Field, uno dei più vecchi aeroporti d’America. Il maltempo costringe Stephen a cambiare due volte destinazione. Due ore e mezza più tardi, il velivolo precipita nella nebbia, finendo la sua corsa dentro il garage di una villa di Charlevoix, proprio sotto a un canestro. Stephen e

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Kimberly muoiono sul colpo. Austin ha gravi ferite alla testa, alle costole e alle gambe. Brady viene ritrovato, sano e salvo, il giorno dopo a sei isolati di distanza. Errore umano Anche otto anni

prima era stato uno sbaglio di Stephen a causare l’incidente mortale, nel quale solo padre e figlio erano sopravvissuti, un errore nel piano di volo che aveva fatto restare senza benzina l’aereo, anche se lui aveva sempre puntato il dito su un problema meccanico. Nonostante il dramma, Stephen aveva ripreso a pilotare. «Diceva che era come cadere da cavallo. Bisogna tornare in sella, andare avanti» ricordava un amico. «Coach, volare è il modo migliore di viaggiare» diceva invece Austin, che aveva 8 anni all’epoca del primo incidente, al suo allenatore di high school. Chissà cosa gli riserverà ora il destino. La bibbia che Kim portava sempre con sè, dice che il Signore non porrà su chi lo ama nulla che non possa sopportare. Ad Austin non resta che credere in quello.

Sapersi accontentare

Cosa insegna il calcio estero

Forse dovremmo aspettare un po’ per scoprire chi farà parte della rosa di Massimiliano Allegri, ma intanto alcuni indizi si addensano su via Turati. Certo, arriverà un centrocampista destinato a colmare il posto lasciato vuoto da Andrea Pirlo. I nomi più gettonati negli ultimi giorni, al centro dell’attenzione dei media e anche dei tifosi, sono quelli di Riccardo Montolivo e Alberto Aquilani. I due hanno in comune la rottura col club di origine. Partiamo da Aquilani: una stagione alla Juventus non brillantissima, guai muscolari frequenti e il Liverpool ha deciso di venderlo. L'altro, Montolivo, ha rotto con la società e con i tifosi. Se uno dei due andrà al Milan avrà grandi chance di entrare stabilmente nella Nazionale di Prandelli e disputare così l’Europeo 2012.

Troppo bello per essere vero, un derby così intenso, duro ma leale fino all'ultimo lo si vede raramente. Tanto calcio giocato in Manchester United-Manchester City con poche risse e numeri di alta classe. Stavolta è stato raggiunto il paradiso calcistico.

Luana Leo Taranto

Diciamo la verità: salvo smentita sul campo, Montolivo e Aquilani non sono più forti di Pirlo. Ma si tratta di giocatori con ampi margini di miglioramento. I tifosi si aspettavano qualcosa di diverso ma i due italiani sono preferibili a stranieri troppo giovani per diventare subito protagonisti in una grande squadra come il Milan. In certi momenti bisogna accontentarsi puntando sempre sulla qualità.

Enzo Bernasconi Varese

Nel Community abbiamo visto il Manchester United con una squadra rimaneggiata sconfiggere il Manchester City che quest'estate ha fatto acquisti sensazionali. Meno male che la formula spendere molto non assicuri la vittoria di tutto. E poi guardate il Psg comprato dagli arabi sconfitto in casa alla prima di campionato dal piccolo Lorient! Lo sport è bello perché accadono piccoli miracoli. Mauro Merighi

Le partite del campionato inglese o delle coppe britanniche non finiranno mai di stupirci. Altra cosa rispetto a tutti. Gioco, fair play, lealtà, intensità agonistica. Ripeto una opinione che esprimo da sempre: fare grandi acquisti non significa avere una grande squadra. Tu puoi comprare tutti i fuoriclasse che vuoi ma poi, come dice sempre Sacchi, bisogna assemblarli. Ricordate Maradona al Napoli? Vinse due scudetti perché aveva grandi compagni di squadra e tecnici superlativi come Bianchi e Bigon.

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La tiratura di mercoledì 10 agosto è stata di 538.444 copie

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011

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