La Fisica Della Mente - Luca Clun - Bruno Editore

January 18, 2017 | Author: AnnaBarletta | Category: N/A
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LUCA CLUN

LA FISICA DELLA MENTE

Imparare a Conoscere e Sfruttare i Benefici della Scienza Irrazionale 2 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Titolo “LA FISICA DELLA MENTE” Autore Luca Clun Editore Bruno Editore Sito internet www.brunoeditore.it

ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine di un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’Autore e dell’Editore. È espressamente vietato trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né a titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce alcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di avere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriato trattamento medico. 3 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Sommario

Introduzione

pag.

Giorno 1: Come vedere quello che non vedi

pag. 10

Giorno 2: Come verificare una realtà più grande

pag. 28

Giorno 3: Come vivere in una realtà olografica

pag. 62

Giorno 4: Come sviluppare l’intuito

pag. 91

Giorno 5: Come fare il salto quantico

pag. 135

Giorno 6: Guida alle possibilità della vita

pag. 169

Giorno 7: Come raddrizzare la rotta

pag. 211

Conclusione

pag. 242

4 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

5

Introduzione

Che cosa si intende per psicologia quantistica? È una particolare neuroscienza derivata dalla meccanica quantistica, una branca particolare della fisica. L’evoluzione della fisica sta infatti portando a scoperte a dir poco sconcertanti, in grado quasi di spiegare scientificamente la coscienza, facendo emergere una serie di rivelazioni fino a qualche tempo fa impensabili. Queste scoperte ci hanno portato a capire l’effetto della volontà umana sul mondo fisico, l’influenza che l’uomo ha sulla realtà e sulle vicende che accadono. È stato infatti scientificamente provato che la mente umana è in grado realmente di interferire sul mondo, addirittura il nostro DNA ha il potere di modificare fisicamente le cose. Le rivelazioni della meccanica quantistica hanno aperto nuove strade su una sempre più profonda conoscenza dell’uomo, della sua coscienza e dei “meccanismi” interiori che intervengono nella 5 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

nostra mente, partendo dall’interpretazione della realtà che ci circonda. Nel suo libro Il Tao della fisica, edito da Adelphi, il fisico Fritjof Capra scrive: «I concetti della fisica moderna presentano spesso una sorprendente corrispondenza con le idee espresse nelle filosofie religiose, in particolar modo quelle orientali. Queste, inizialmente, furono rilevate da alcuni grandi fisici quando vennero in contatto con le culture orientali nei loro giri di conferenze in India, Giappone e Cina.» Ancora: Werner Karl Heisenberg (uno di questi fisici) dichiarò: «Il grande contributo scientifico alla fisica teorica venuto dal Giappone dopo l’ultima guerra può essere un indice dell’esistenza d’un certo rapporto tra le idee filosofiche delle tradizioni orientali e la sostanza filosofica della teoria dei quanti.» Di sicuro molti degli studi ed esperimenti che sono tuttora in corso sono incentrati sulla ricerca di una verità più sottile rispetto a quella a cui siamo abituati. È una verità che arriva a spiegare fisicamente la struttura delle emozioni, dei pensieri, della 6 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

coscienza. L’incredibile somiglianza della fisica con le filosofie religiose, in termini di misticismo, meditazione o preghiera, ci conduce su un sentiero molto più elevato della solita materialità fisica, nel senso più stretto del termine, al quale siamo abituati. Molte teorie della fisica, infatti, sembrano riprendere dei concetti che diverse religioni esprimono dalla notte dei tempi. Un esempio eclatante (che svilupperemo anche in questo ebook) è quello dell’unione delle cose: nelle culture orientali, in particolar modo, viene espresso il fatto che ogni cosa sia legata a un’altra, dagli eventi alle persone. L’essenza delle filosofie orientali (che sia taoismo, buddismo o altro) è la consapevolezza dell’unità e della interrelazione tra tutte le cose. Una delle più importanti rivelazioni della fisica moderna è, incredibilmente, che tutta la materia, indipendentemente dallo spazio che la separa, è costantemente collegata e unita nel vero senso della parola. E più osserviamo il mondo micro fino al subatomico (ossia le particelle più piccole dell’atomo) e più questo legame è evidente.

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Pare dunque che qualsiasi strada si possa percorrere, che sia scientifica o religiosa, conduca a una meta comune: un livello di consapevolezza superiore! Da qui prende forma la psicologia quantistica, ovvero un concetto di psicologia che va oltre la realtà percepita. Se la meccanica quantistica arriva a esprimere la realtà in funzioni di probabilità, la psicologia quantistica applica questi criteri alla mente umana e alla realizzazione degli eventi che possono accadere, ragionando in termini di eventi probabili. Capire le basi della fisica quantica significa capire le basi della psicologia quantistica, poiché sono le medesime. Nel mare delle infinite possibilità che un evento possa avvenire in modi diversi, la psicologia quantistica fonda le sue basi su come ottimizzare le probabilità che una cosa accada come vogliamo noi. Questo ebook vuole avvicinarti a questa consapevolezza, portandoti fisicamente, concretamente, palpabilmente a cambiare la tua percezione della realtà. Ci porterà, cioè, a sentire, percepire, interagire e influenzare il mondo, la realtà che ti circonda, mostrandoti cosa si nasconde sotto lo strato di polvere

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della realtà, capendo che non è poi così necessario scavare tanto in fondo per trovare quello che cerchi. Rimane ovvio che crescere è possibile solo in funzione di quanto impegno ci metterai: con le giuste strategie e la giusta determinazione andrai incontro a cambiamenti tanto tangibili da stupirtene te stesso!! L’unico elemento che manca in questo ebook sei tu, la tua voglia di crescere, di cambiare o anche solo di capire. Senza un grande impegno da parte tua, puoi evitare di andare avanti con la lettura! Ti invito allora all’azione, che è l’unica cosa che fa la differenza! Per quanto leggere tu possa, senza azione, determinazione e impegno questo ebook rimarrà solo una lettura da passatempo! Dunque, buona lettura e… BUON LAVORO!!

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GIORNO 1: Come vedere quello che non vedi

Questo ebook vuole portarti ad avere una concezione del mondo e della realtà diversa da quella avuta finora, e vuole farti capire che, oltre a non essere parole al vento, non è poi così difficile come potrebbe sembrare. Voglio dimostrarti quindi sin da ora che non è necessario avere conoscenze particolari per poter sperimentare da subito certe esperienze, perché è già tutto intorno a noi, e noi stessi vi siamo immersi. Molte situazioni della vita si manifestano in modo strano. A volte non riusciamo a capire, altre volte non diamo loro il significato che dovremmo dare. Capita invece, magari in momenti particolari della nostra vita in cui la nostra sensibilità è più accentuata, che riusciamo stranamente a dare un significato a quello che succede. Chi è vicino alla religione interpreta il caso o la fortuna, e anche ciò che di brutto può accadere, come risultato di un disegno 10 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

divino, o come manifestazioni non casuali. Oggi pare che la scienza sia in grado di confermare queste credenze e che dia un valore specifico alle cose che accadono. La meccanica quantistica infatti, è in grado di spiegare come l’uomo sia causa di tutto quello che gli succede intorno, e non come spettatore o osservatore: non è la realtà che ci influenza, ma siamo noi che influenziamo in modo pratico la realtà, e non solo nelle vicende! SEGRETO n. 1: la realtà è semplicemente influenzata dall’uomo stesso, al contrario di quello che possiamo credere. L’uomo è in grado di modellare fisicamente la realtà. E come fare a capire velocemente se non in modo pratico e diretto, tramite l’esperienza? Al contrario dei soliti metodi, voglio darti la possibilità di poter capire che questo tipo di concetto è una cosa che vivi già tutti i giorni, senza esserne consapevole, o quantomeno non sempre. In modo anomalo rispetto ad un qualsiasi “manuale”, voglio farti partire dalla fine, ossia da

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un’esperienza pratica che potrà farti comprendere e vivere al meglio quello che leggerai! Voglio quindi farti sperimentare direttamente, ancora prima di approfondire il tutto, quanto possa essere semplice accedere a qualcosa di più elevato anche senza aver studiato e quanto sia sorprendentemente

semplice

accedere

a

tutto

questo.

È

un’esperienza importantissima che ti aiuterà a leggere questo scritto con un ottica completamente diversa. È un’esperienza affascinante e incredibile, tanto semplice quanto meravigliosa, alla portata di tutti! Questa semplicità è il segnale che ci fa capire quanto sia già tutto intorno a noi e di facile accesso: siamo immersi già in una realtà più profonda di quanto possiamo vedere, e basta semplicemente avere una visione diversa del mondo. SEGRETO n. 2: siamo già immersi in un modello di realtà molto più ampio e profondo di quanto possiamo percepire normalmente, ma cambiando punto di vista, anche la realtà ci appare diversa. 12 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

In questo esperimento collauderai cosa possa voler dire cambiare in modo pratico la percezione che hai della realtà. È un’esperienza reale, che tu possa credere o meno, che ti mostra un velo della realtà più nascosto di quello che vivi tutti i giorni. È un esperimento molto particolare, la sua importanza sta nel fatto che: 

è uguale per tutti (l’effetto è il medesimo per ogni individuo);



è semplice e accessibile a tutti;



sperimenti un’esperienza che riprende antiche concezioni.

Proverai un’esperienza abbastanza unica nel suo genere. In breve, in sei semplici fasi, sarai in grado di poter vedere fisicamente quel sottile strato d’energia che circonda il nostro corpo, un’energia non visibile in modo automatico tutti i giorni, ma che è costantemente presente in ogni cosa che facciamo e in ogni istante che viviamo, invisibile solo agli occhi di chi non guarda in profondità, energia che solitamente viene chiamata aura: 

fase 1. Poniti in un ambiente in penombra, una stanza che non sia troppo buia né troppo luminosa, in tranquillità. È

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importante che il tuo stato emotivo sia rilassato, evitando il più possibile disturbi esterni; 

fase 2. Poni la tua mano davanti al tuo sguardo utilizzando come sfondo il soffitto o una parete della stanza;



fase 3. Poni la tua attenzione in un punto preciso, un punto qualsiasi del muro o della mano. Se fissi il muro, la tua mano perderà attenzione da parte tua e l’effetto potrà essere più veloce. E non scostare lo sguardo, fissa quel punto. È importante che lo sguardo sia fissato su un punto fittizio, immaginato del muro. Questo perché, in questo modo, sei in grado di accedere a un modo di osservare che va oltre la fisicità delle cose. Ti è mai capitato di guardare uno di quei quadri tridimensionali? Sono dei disegni astratti dove, fissando intensamente un punto, si rivela un’immagine tridimensionale, perché cambi il modo di osservare. Ecco, l’effetto è lo stesso;



fase 4. Comincerai a intravedere uno strano alone molto sottile che circonda la tua mano: te ne accorgi perché è stranamente incolore e leggermente luminoso;



fase 5. Senza distogliere lo sguardo da quel punto, noterai che l’alone si allarga, fino a diventare più visibile e stabile. È 14 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

un alone luminoso che dà una sensazione soffice, calda ed “ovattata”, la stessa sensazione che potresti avere pensando ad un morbido e soffice cuscino; 

fase 6. Se la visione ti è chiara, ora prova anche a muovere la mano: noterai che addirittura lascerà una scia! Le prime volte potrai avvertire un po’ di pesantezza o affaticamento degli occhi, causato dallo sforzo dello sguardo, ma più pratichi, meno fatica sentirai, e più rapidamente potrai osservare questo effetto. Quando avrai una buona dimestichezza, prova con due mani: potrai osservare come la scia di un dito di una mano si unisca a quella dell’altra.

Quello che puoi vedere con questa esperienza è l’aura. Scientificamente può essere considerata come la quantità d’energia che le molecole del nostro corpo continuano a emanare, una quantità di fotoni (molecola di cui è composta la luce) spiegabili con la meccanica quantistica. Ogni corpo vivente emana questa energia, che sia animale o vegetale, e con il tempo, se la cosa ti affascina e vorrai approfondire, potresti essere in grado di vedere anche quella altrui.

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Ma è anche considerata un’esperienza dell’anima: cambiando il nostro modo di osservare la realtà siamo in grado di scorgere elementi molto più sottili. Metafisicamente parlando, infatti, questo velo sottile d’energia, può essere considerato come una manifestazione dell’anima. La tipica aureola dei santi nei dipinti è l’esempio pratico dell’aura di cui stiamo parlando. SEGRETO n. 3: la tecnica che ci permette di osservare la nostra aura ci dimostra già quanto sia semplice cambiare punto di vista e vedere cose che prima non vedevamo. Pensa: fin dai quadri dipinti centinaia d’anni fa, si parla di una cosa che hai appena sperimentato! E cosa può significare questo? Sarebbe bello poter pensare che forse nelle saggezze religiose è custodito molto più di una fede! Possiamo in effetti dire che dalle icone di Buddha, ai santi del Cristianesimo, a Maometto (la cui aura è una fiamma che gli circonda il corpo e sale al cielo in una lingua di fuoco) l’aura è un elemento che è passato in tutte le religioni. 16 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Capra scrive ancora: «Quanto più profondamente penetriamo nel submicroscopico, tanto più ci accorgiamo che il fisico moderno, al pari del mistico orientale, è giunto a considerare il mondo come un insieme di elementi inseparabili, interagenti e in moto continuo, e che l’uomo è parte integrante di questo sistema.» SEGRETO n. 4: il cammino della scienza ci sta di fatto portando a studiare un aspetto della vita finora predicato solo nelle religioni e nei misticismi. Ti è piaciuto questo esperimento? Ricordo la prima volta che lo feci io. Rimasi talmente affascinato da questa cosa che ci pensai tutta la notte. La cosa incredibile per me era il fatto che potevo ripetere l’esperienza tutte le volte che volevo: era semplice ed estremamente accessibile. Ricordo che pensai: «Caspita! Pensa se questa fosse l’anima!» Che lo sia o meno, la cosa più importante da trarre da questa esperienza è che il nostro modo di vedere le cose può davvero cambiare in modo drastico, tangibile e semplice.

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SEGRETO n. 5: il nostro modo di vedere le cose può cambiare in modo semplice, e questo ti porterà a vedere le cose in modo nuovo. Ma come avviene tutto questo? Com’è possibile che la scienza sia in grado di spiegare questi concetti? Come si può pensare che un percorso scientifico possa effettivamente spiegare alcuni eventi dell’anima? È necessario a questo punto iniziare dal principio, e indicare velocemente qual è stato lo sviluppo della fisica fino a ora. Innanzitutto: cos’è la fisica? Molto semplicemente possiamo considerare la fisica come una ricerca del mondo che ci circonda. Cerchiamo con questa scienza di spiegare e classificare tutto ciò che ci circonda, dalla natura all’astronomia. Insomma, tutto quello che è fisico, dagli elementi alle forze che governano l’universo, è compreso dall’uomo per mezzo della fisica. Possiamo però, ora come ora, considerare la scienza come una via, paragonabile perché no, a quella religiosa.

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Perché? Eppure nell’immaginario collettivo la scienza è una forza opposta alla religione! La frase: «Tra scienza e religione» è un chiaro riflesso del pensiero comune della gente e della società riguardo la divisione dei due movimenti. Ma andiamo per gradi e cominciamo a capire in modo semplice e veloce il cammino della fisica fino ad oggi, essenziale per capire il succo di questo libro. 1687 - Fisica di Newton Isaac Newton (nome sentito praticamente da chiunque) pubblica i principi fondamentali della dinamica: l’universo non è come diceva Aristotele un luogo dove tutto è fisso, ma è soggetto a leggi dinamiche. Nasce così la fisica (che ai giorni nostri è considerata la base della fisica classica). Chiunque conosce la famosa mela di Newton, l’illuminazione che lo portò a elaborare i presupposti della fisica moderna. Si dice che camminando per un giardino, Newton passò vicino a un albero, un melo per la precisione. Una mela cadde dall’albero vicino a lui… e lì la domanda: «Perché questa mela è caduta? Quale forza ha fatto cadere la mela a terra?» Una domanda… un’illuminazione!

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Chi è pratico di PNL, o psico coscienze simili, a queste quattro parole può dare un significato più che casuale! Le domande sono lo strumento per condurre la nostra vita nella direzione che vogliamo, e l’illuminazione non è di certo solo un caso… ma approfondiremo più avanti anche questi aspetti. Tornando a noi, la visione della fisica di Newton concepisce l’universo come un sistema in movimento, dove tempo e spazio hanno valori assoluti (ossia indipendenti l’uno dall’altro e fini a se stessi). 1867 - Fisica dei campi James Clerk Maxwell propone la teoria dei campi di forza. Capendo che alcune cose non potevano essere spiegate dalla fisica di Newton, elaborò una teoria, avvalorata da ricerche ed esperimenti, che esprime l’universo come un insieme di energie che interagiscono tra loro (come magnetismo e elettricità), e inserì nella sua teoria l’importanza della velocità della luce e della propagazione elettromagnetica sotto forma di onde d’energia (onde radio, raggi x ecc.).

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1900 - Fisica quantistica Il fautore di questo nuovo modo di valutare la fisica è Max Planck. In quest’anno viene pubblicata la teoria secondo cui il mondo e le cose sono frutto di una serie di microesplosioni d’energia che chiama quanti: gli elettroni, spostandosi da un’orbita a un’altra creano esplosioni d’energia, che sono alla base della realtà. Gli esperimenti condotti da Planck portano a verificare che la realtà è un insieme di probabilità e possibilità, di tendenze (termine utilizzato convenzionalmente) piuttosto che di eventi certi e sicuri. Negli anni venti il fisico Werner Karl Heisenberg riformula questi postulati come meccanica quantistica. La sua teoria conosciuta come principio di indeterminazione ci espone il fatto che l’osservazione del mondo micro, e quindi a catena del

mondo

macro, è inevitabilmente influenzato

dall’osservazione stessa, ossia dall’osservatore che agisce per misurare, e quindi la misurazione non può essere precisa. Tanto per chiarirci: non è possibile misurare il sapore di un cioccolatino senza

assaggiarlo,

ma

facendo

questo

modifichiamo

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irrimediabilmente il cioccolatino stesso che quindi cambia le sue caratteristiche. È questo un principio molto conosciuto e applicato ormai in tutti i campi. Nasce così il concetto di dualità onda-particella: non c’è distinzione tra onde e particelle, le onde si possono comportare come particelle e viceversa. Prende forma il principio di insieme di realtà probabili e possibili: la realtà si può manifestare in più modi, esistono più possibili manifestazioni in cui la realtà può avvenire (concetto che approfondiremo più avanti). E qui il primo barcollamento della certezza sulla realtà: forse la realtà non è così certa, solida e assoluta come si possa pensare! 1905 - Fisica della relatività E qui interviene la persona, il fisico moderno più conosciuto in assoluto anche da chi di fisica non capisce: Albert Einstein! In quell’anno questo personaggio, fino ad allora sconosciuto, un semplice impiegato dell’ufficio brevetti svizzero, pubblica una teoria secondo la quale il tempo e lo spazio non hanno valori assoluti, bensì sono legati in modo indissolubile.

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La famosa legge E=mc2 sta ad indicare che l’energia (E) di un corpo è direttamente proporzionale alla sua stessa massa (m) moltiplicata per la velocità della luce (c) elevato alla seconda. Senza entrare troppo nello specifico, significa che l’energia di un corpo varia in funzione della sua massa e al suo movimento: la massa varia in funzione dell’approssimarsi della velocità della luce. Ipotizzando che un corpo possa viaggiare alla velocità della luce, la sua massa diverrebbe infinita, e questo è il motivo per cui si teorizza che non si possa viaggiare a una velocità superiore a quella della luce. Da qui ne deriva che il rapporto tra tempo e spazio è praticamente inscindibile, e questo è il succo della famosa legge della relatività: il tempo è relativo alla massa di un corpo e allo spazio. «Spazio e tempo non sono condizioni in cui viviamo, ma modi in cui pensiamo» (A. Einstein). Per semplificare: il tempo per una formica scorre molto più velocemente che per un uomo. Dovendo quindi considerare a questo punto l’importanza della relazione tra

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tempo e spazio, nasce il concetto di quarta dimensione (appunto spazio/tempo). A questo punto si crea una discrepanza, una tra le più discusse nel mondo della fisica, oltretutto nello stesso periodo: le due teorie sono soggette a leggi diverse. Mentre nella fisica quantistica le cose accadono in funzione di probabilità, nella relatività, conseguenza diretta ed evoluzione della fisica classica e che ci ha portato a uno studio molto più approfondito dell’universo, si parla di leggi certe. Deve allora esistere una legge che possa accumunare i due postulati. Siamo davanti ad un paradigma: «Di ogni verità, è vero anche il suo opposto!» 1970 circa - Fisica delle stringhe di energia Si accenna in questo periodo a una teoria che può legare le due dottrine, ossia dell’esistenza di stringhe (sequenze o filamenti) di energia che, come una rete, collegano tutta la materia. Questa teoria pare che possa spiegare i fenomeni sia degli eventi micro che di quelli della realtà ordinaria. Nel 1984 la comunità scientifica accetta la teoria e concorda che questa può essere quella legge tanto cercata che unisce la due teorie. Penso sia 24 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

abbastanza e non vado oltre. Tutto questo è solo per introdurre e far capire che cosa si intende per fisica dei quanti. Infatti è stata proprio questa teoria che ha fatto barcollare l’intero concetto di realtà. Questa teoria parla dunque di come le particelle possano essere influenzate e possano mutare completamente i propri comportamenti. SEGRETO n. 6: il cammino della fisica ci ha portato, di fatto, a sviluppare il concetto che la realtà può essere espressa in termini di possibilità e non di assoluti. Senza soffermarci troppo sulla storia della fisica quindi, possiamo effettivamente osservare come si sia percorso un vero e proprio cammino verso la fisica di oggi. Un’evoluzione, un evento dopo l’altro, necessari ad arrivare dove siamo. Si è aperta una vera e propria porta che si affaccia su una serie di scoperte che ancora ci aspettano. Quando sembra d’aver raggiunto un punto di massima conoscenza ci si rende conto che non abbiamo cominciato a capire davvero neanche come siamo fatti.

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Aveva ragione Socrate quando diceva: «So di non sapere»! Questa è una frase che la dice lunga! La pretesa dell’uomo è sempre stata quella di capire tutto, e che tutto quello che non è compreso dalle sue conoscenze o dalla sua mente, tutto quello che non può essere concepito, non fa parte di questo mondo. Siamo davanti alla conferma scientifica che le cose sono ben diverse da ciò che si è sempre pensato.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 1: 

SEGRETO n. 1: la realtà è semplicemente influenzata dall’uomo stesso, al contrario di quello che possiamo credere. L’uomo è in grado di modellare fisicamente la realtà.



SEGRETO n. 2: siamo già immersi in un modello di realtà molto più ampio e profondo di quanto possiamo percepire normalmente, ma cambiando punto di vista, anche la realtà ci appare diversa.



SEGRETO n. 3: la tecnica che ci permette di osservare la nostra aura ci dimostra già quanto sia semplice cambiare punto di vista e vedere cose che prima non vedevamo.



SEGRETO n. 4: il cammino della scienza ci sta di fatto portando a studiare un aspetto della vita finora predicato solo nelle religioni e nei misticismi.



SEGRETO n. 5: il nostro modo di vedere le cose può cambiare in modo semplice, e questo ti porterà a vedere le cose in modo nuovo.



SEGRETO n. 6: il cammino della fisica ci ha portato di fatto a sviluppare il concetto che la realtà può essere espressa in termini di possibilità e non di assoluti. 27 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

GIORNO 2: Come verificare una realtà più grande

Ebbene, dopo una breve spiegazione della strada della fisica, cominciamo a entrare nei dettagli. Questo capitolo affronta una serie di “istruzioni” vere e proprie per cominciare ad interfacciarsi con tutto quello che ci circonda. Cominciamo! La meccanica quantistica è dunque quella branca della fisica che studia le micro particelle, ossia l’insieme delle forze che agiscono nel mondo dell’infinitamente piccolo. Molti, anche solo per sentito dire, conoscono la fisica quantistica come studio delle onde: le particelle sono troppo piccole per poter essere osservate o rilevate direttamente. Se ne studiano quindi gli effetti sotto forma di onda d’energia, ossia studiando l’influenza che le stesse hanno sull’ambiente circostante.

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Questo non è del tutto vero. Come accennato prima, infatti, lo studio delle particelle ha portato a verificare che le stesse possono comportarsi come onde: come è possibile che una particella si possa comportare in modo diverso dalla sua natura? Per meglio cominciare a capire cosa significhi ragionare in termini di psicologia quantistica, è opportuno che ti presenti alcuni tra gli esperimenti più importanti eseguiti in nome della meccanica quantistica. Ce ne sono quattro in particolare che meritano davvero la nostra attenzione. Esperimento n. 1: dualità particella-onda Uno dei primi esperimenti inspiegabili della fisica quantistica è stato quello che portò al concetto di dualità di particella-onda, ossia che una particella può diventare onda e viceversa, cambiando la propria struttura. Fu eseguito nel 1909 circa, ma nonostante siano passati un centinaio d’anni e sia stato riprovato più volte ottenendo sempre gli stessi risultati, è tuttora molto discusso e dibattuto.

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È conosciuto come esperimento della doppia fenditura (doubleslit experiment). Consiste nel “lanciare” una particella attraverso un acceleratore, un condotto attraverso il quale la particella viaggia da un punto di partenza a uno di arrivo. Le si fa attraversare una barriera con due fenditure, per poter misurare in che modo la stessa particella venga rilevata all’uscita. Come ci si potrebbe aspettare in natura, se una particella parte con una forma precisa, ci si aspetta che all’arrivo mantenga la stessa forma, ossia quella di particella. Tuttavia, l’esperimento dimostra ben altro. In un dato e imprecisato momento del tragitto si verifica un effetto diverso, inspiegabile e straordinario. Ponendo una fessura invece di due, all’arrivo la particella in questione attraversa semplicemente la fenditura mantenendo la propria forma di partenza, comportandosi secondo i risultati attesi. Ponendo due aperture invece, la particella si comporta in modo definito “impossibile”. Parte come tale, ossia come particella definita, ma arrivata alle due fenditure il suo comportamento risulta assolutamente 30 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

irrazionale e contrario a tutte le leggi fisiche di nostra conoscenza. Gli scienziati hanno scoperto che succede qualcosa di davvero misterioso: arrivata alle due fenditure, si verifica che la particella le attraversa entrambe, simultaneamente, come solo un onda è in grado di fare, e la misurazione che viene effettuata è lo schema tipico di un’onda di energia! Chiaramente la cosa risulta essere impossibile e irrazionale, per due motivi principali: in primo luogo, la particella cambia la propria forma e, secondariamente, in qualche modo essa ha coscienza che esiste una seconda fessura! Ovviamente, la povera molecola non può avere conoscenza consapevole di questa alternativa, e l’unica spiegazione plausibile è che, in qualche modo, sia la coscienza dell’osservatore ad influenzarne il processo. SEGRETO n. 7: ogni elemento, molecola, struttura della realtà può di fatto essere misurato in modi diversi. La coscienza dell’osservatore è di fatto in grado di influenzare la materia.

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Scientificamente si è coniato un termine per definire questo tipo di

eventi

“impossibili”:

bizzarrie

quantistiche

(quantum

weirdness), ossia eventi non spiegabili che avvengono solo nel mondo

quantistico!

La

teoria

più

avvalorata

è

che,

presupponendo che la particella non sia munita di coscienza, è la coscienza dell’osservatore che permette questo tipo di risultato. Mentre nel primo caso le attese erano che la particella passasse per la singola fenditura, nel secondo, l’incertezza provocata dall’osservatore (o osservatori) ha portato la stessa a comportarsi secondo “l’indecisione” di chi osservava, passando per entrambe le fessure. E ora entriamo nel vivo della meccanica quantistica, che porta alla nascita della psicologia! Principalmente sono tre le teorie elaborate nel tentativo di spiegare queste bizzarrie, tutte comunque molto simili tra loro. a - Interpretazione di Copenhagen È la più riconosciuta. Secondo questa teoria l’intero Universo non esiste come insieme di fenomeni certi e indiscutibili (cioè che 32 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

succedono “così e basta”), ma bensì come insieme di infinite possibilità sovrapposte. Esse sono già tutte presenti e coesistono insieme, ma non hanno una posizione precisa nello spazio e mantengono una forma d’esistenza non precisa, diciamo sfocata, come fossero fatti di nebbia. Hai mai visto il film Sliding Doors? C’è una scena, quella chiave di tutto il film, dove la protagonista si trova in metropolitana nel tentativo di prendere il treno. Lì il film si divide in due: una possibilità che perda il treno, e una che lo prenda. Ecco, immagina la realtà come un’infinita sovrapposizione di fotogrammi di un film, con immagini sfocate e infinite possibilità di scelta che si sovrappongono. La realizzazione della realtà, la manifestazione della scelta di una di queste possibilità, è data dalla coscienza dell’osservatore: il focalizzare su una possibilità, uno dei fotogrammi del film, materializza l’immagine stessa del film. Nell’insieme di queste immagini sfocate e simultanee ne aumentiamo la focalizzazione solo su una, rendendola vera e facendo svanire le altre. In questo

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modo la realtà può chiamarsi tale solo in funzione di un osservatore. b - Interpretazione degli universi paralleli Molto similmente alla precedente, questa teoria avvalora il fatto che esistano più realtà fisiche allo stesso momento. La differenza sta nel fatto che l’insieme delle realtà possibili esistono già, non sono né annebbiate né sfocate, e vivono in uno spazio definito invisibile alle altre realtà, che vengono chiamate dimensioni. Immagina come prima, invece di un insieme di fotogrammi sovrapposti e sfocati, che la realtà sia un televisore e che sia diviso in un numero infinito di quadranti, e che in ogni quadrante sia proiettato lo stesso film che si evolve in maniera diversa. Ogni realtà esiste già come ben definita e indipendente, e in ogni momento si realizzano infinite possibilità. Queste infinite dimensioni vengono denominate Universi Alternativi. Capita a volte allora che la focalizzazione, la “concentrazione” della coscienza umana, che pare essere il legame tra queste dimensioni, ci faccia effettuare quello che viene 34 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

chiamato un salto quantico, ovvero un “saltino” da una realtà all’altra, scegliendo la dimensione che più “ci rispecchia” in quel dato momento. c - Interpretazione Penrose Molto similmente alle due teorie precedenti, il fisico Roger Penrose “aggiunge” un fattore in più, ossia il fatto che ogni realtà è fisicamente esistente e fatta di materia che “contiene” un quantitativo d’energia, cioè possiede un valore di gravità. Questo perché tutta la materia produce gravità: una cosa che molti non sanno è che, come la Terra ci attrae verso di sé per mezzo di questa forza, anche noi attraiamo lei verso di noi. Il fatto che la Terra sia infinitamente più grande di noi fa sì che siano i nostri piedi a essere ancorati a terra, poiché la sua forza è grandemente superiore. Se fossimo grandi quanto il nostro pianeta, la forza di gravità sarebbe identica e ci attrarremmo l’una agli altri. Semplificando al massimo il concetto, diciamo che i livelli di gravità sono diversi per ogni realtà.

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Le possibilità più probabili hanno un valore più basso e quelle più improbabili un valore più alto. Per poter mantenere la forza di gravità è necessario un dato quantitativo d’energia, e più energia viene richiesta, più il sistema, la realtà, risulta instabile. Avviene così che i sistemi più instabili, e quelli che hanno poca energia per potersi mantenere, collassano. Si annullano e si “schiacciano” in un unico spazio, dando forma a quello che utilizza il valore d’energia più “giusto”, quello che risulta più stabile, che percepiamo come realtà. Possiamo dire che, indipendente da quale sia quella più giusta, è un fatto che le realtà siano più di una, e che questa si può considerare la base della psicologia quantistica! SEGRETO n. 8: le realtà appaiono essere più di una e nello stesso momento più realtà simultanee esistono. La nostra coscienza si focalizza una di queste possibilità. Esperimento n. 2: divisone delle particelle Nel 1997 si è effettuato un esperimento che, secondo le leggi fisiche, non sarebbe potuto accadere. Fu pubblicato diffusamente, tra riviste scientifiche e non, in quaranta diversi paesi del mondo. 36 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

L’esperimento fu effettuato a Ginevra, in Svizzera, ed è incentrato

sulle

componenti

della

materia.

Oggetto

dell’esperimento: i fotoni, particelle elementari che compongono la luce. E già: anche la luce è costituita da particelle, o meglio, da onde che si comportano anche da particelle. In breve, l’esperimento consisteva nel suddividere un fotone in due metà identiche e con le stesse caratteristiche, e nell’osservare i movimenti dei singoli semifotoni. Ebbene, creata una struttura apposita per questo tipo di esperimento, i due semifotoni vennero isolati e sperimentati singolarmente. Collocati su diverse “piste” di fibra ottica molto distanti tra loro, i due vennero sparati in direzioni opposte. Alla fine del percorso, per entrambi, venne imposta una “scelta” arbitraria: la pista si divideva in due, in modo da poter osservare quale delle due alternative sarebbe stata “scelta”, se si fosse trattato di caso o quantomeno per studiarne i comportamenti.

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Si verificò un evento assolutamente inaspettato, che non era contemplato tra le opzioni possibili: i due mezzi fotoni si comportavano esattamente allo stesso modo. Quando uno girava da una parte, l’altro faceva la stessa scelta… e questo succedeva ogni volta che si ripeteva l’esperimento! La meta dei due percorsi era distante l’una dall’altra circa 22 km! Nacquero così diverse domande: 

Com’è possibile che i due si comportassero allo stesso modo?



Che cosa li teneva legati?



Potevano comunicare tra loro?



Potevano trasmettersi informazioni?

Per poter comunicare tra loro, viaggiando essi stessi alla velocità della luce (essendo questa la loro caratteristica) la trasmissione doveva avvenire a una velocità maggiore di quella della luce, cosa che la Legge di Einstein ritiene impossibile. L’unica alternativa era che i due non comunicassero in effetti, ma si comportassero allo stesso modo perché in modo istantaneo, senza il passaggio di una comunicazione; quindi, i due potevano

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rimanere in contatto. In breve: i due si comportavano come se non si fossero mai divisi, come se fossero ancora uniti! Il loro comportamento simultaneo risultava essere, infatti, non semplicemente frutto di una comunicazione che avrebbe potuto essere avvenuta tra le due metà, ma indicava di fatto che il comportamento

delle

due

metà

non

era

diverso

dal

comportamento che avrebbero avuto se fossero state ancora unite: sollecitando una ad avere un comportamento particolare l’altra, anche se non soggetta alle stesse influenze, si comportava egualmente. Quest’esperimento è anch’esso tra i più controversi della storia della fisica: se esistesse una comunicazione tra le due metà, significherebbe che la comunicazione avverrebbe a una velocità più alta di quella della luce, cosa che pare impossibile. Deve esistere allora un’interconnessione tra le due metà, che le mantiene ancora unite nonostante la loro divisione. Ma com’è possibile che esista una cosa simile? 

Che cosa le mantiene ancora unite?



Quale forza collega le due metà? 39 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



…e se non si fossero mai divise, in realtà?

Questo effetto viene chiamato entanglement quantistico. Rimane quindi un fatto che un fotone diviso in due si comporti comunque come un fotone intero: la divisione fisica non cambia assolutamente il comportamento della particella. È come se la stessa fosse ancora unita a un livello di realtà più profondo di quanto ci è possibile concepire, come se i due semifotoni fossero una proiezione, proprio come quella di una pellicola. Possiamo dividere in due il telo su cui si proietta la pellicola, ma la pellicola rimane intera. Allora com’è spiegabile di fatto un evento che non è soggetto a leggi? Si ripresenta nuovamente il concetto di bizzarrie quantistiche! Ma questa volta con una novità in più: gli scienziati sono stati in grado di verificare che lo stesso effetto si ha su pianeti o galassie, indipendente dalle loro dimensioni. In breve, questo esperimento a noi serve per capire che la visione convenzionale della vita, della realtà, ci porta a negare la possibilità che i due fotoni possano essere collegati o comunicanti, eppure la cosa è reale! 40 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

SEGRETO n. 9: esiste un collegamento tra le particelle, e quindi tra le cose , che va oltre la nostra comprensione. Ciò nonostante le cose sono intimamente collegate. Esperimento n. 3: l’influenza del DNA umano sui fotoni Questo esperimento è stato di un peso incredibilmente rilevante perché ha verificato quanto il nostro DNA (e quindi l’uomo) sia in grado di influenzare il movimento dei fotoni (e quindi della realtà). Una piccola parentesi: spesso stai ritrovando il termine fotone. L’importanza del fotone sta nel fatto che è considerato il “mattone” quantistico della vita. Quando avviene un salto quantico nell’atomo, ossia un elettrone cambia la propria orbita, si crea dell’energia, appunto un fotone, che è alla base della materializzazione della realtà. L’esperimento era orientato sull’approfondire il comportamento dei fotoni. Inizialmente è stato preso un cilindro ed è stato messo sottovuoto, ossia privato dell’aria ed ermeticamente sigillato. Per quanto svuotato di tutto, in realtà all’interno del cilindro qualcosa 41 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

rimane: i fotoni. In questo modo è possibile fare esperimenti solo su queste particelle. Ebbene, individuati i fotoni, si rilevò che, come da aspettativa, essi erano distribuiti nel cilindro in modo disordinato, come un gas per capirci, quindi non sul fondo o attaccati alle pareti o agglomerati. Nella seconda parte dell’esperimento si posero all’interno del cilindro sotto vuoto alcuni campioni di DNA umano. Ebbene, la disposizione dei fotoni cambiò. Il DNA aveva su di essi una qualche influenza che scuoteva il loro ordine casuale diffuso all’interno del cilindro. I fotoni si comportarono in modo assolutamente inaspettato, e nessuna delle leggi fisiche può di fatto dare una spiegazione a quello che avvenne: i fotoni si raggrupparono assumendo la tipica forma elicoidale della molecola di DNA. Crearono, di fatto, una copia precisa del filamento! Il DNA stava quindi influenzando i fotoni per mezzo di una qualche energia invisibile, forzandoli ad assumere - in qualche modo - una qualche forma ordinata.

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E non è finita! La cosa che più di tutto sconvolse e portò al controllo delle apparecchiature e allo sbalordimento generale fu che, togliendo i campioni di DNA dal cilindro, i fotoni incredibilmente non cambiavano la loro nuova composizione, mantenendola nel tempo. Si può tranquillamente parlare di un DNA di luce! Anche allontanando fisicamente fotoni e DNA, i fotoni continuavano a mantenere la forma del DNA. Quale forza interagiva dunque tra di essi? Il DNA aveva influenzato la materia quantica di cui è fatto il mondo! Nella necessità di elaborare una teoria, il fenomeno fu definito effetto fantasma del DNA (DNA phantom effect), definizione che sta a indicare che la materia vivente è in grado di influenzare fisicamente, se pur ad un livello subatomico, la struttura della realtà. Possiamo allora trarre due conclusioni molto importanti: 

esiste una tipologia di energia non dimostrata fin ora e che, a quanto pare, collega le cose le une alle altre;



il DNA, e quindi le cellule del nostro corpo, sono in grado di influenzare la materia per mezzo di questa energia.

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Questa rivoluzionaria dimostrazione del legame tra materia vivente e materia non vivente ha di fatto avvalorato il concetto di quanto la realtà possa essere meno assoluta di quanto possiamo pensare. Ipotizzando di poter allora influenzare la materia, anche il contatto con altre persone è influenzato reciprocamente. SEGRETO n. 10: l’organismo umano è in grado di influenzare fisicamente tutto il mondo che lo circonda in modo permanente. Esperimento n. 4: DNA a distanza Molti degli ultimi esperimenti hanno confutato quanto le nostre emozioni e i nostri sentimenti influenzino il DNA umano. Tra gli esperimenti più sbalorditivi, c’è stato quello di osservare fino a che punto il DNA potesse essere influenzato. In altre parole: 

I sentimenti potevano influenzare il DNA?



E l’effetto poteva avvenire anche a distanza?



Oppure il fenomeno era localizzato solo nell’organismo stesso?

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L’esperimento dunque consisteva nel prelevare un campione di DNA di un soggetto (che sia un tampone di saliva o un campione di sangue) e porlo a distanza dal soggetto in questione. Al soggetto venivano mostrati diversi filmati che potessero suscitare istintivamente forti emozioni, che fossero di paura, comiche o erotiche. Sollecitato il soggetto a provare sentimenti, veniva effettuata una misurazione del suo organismo in termini di impulsi elettrici. Ebbene, un altro risultato che non avrebbe avuto motivo d’essere: il campione di DNA prelevato reagiva allo stesso modo del DNA dell’organismo dal quale proveniva, reagendo ai picchi emozionali che il soggetto poteva provare! Raggiunti dei picchi d’emozioni, positivi o negativi che fossero, il DNA allontanato reagiva con gli stessi impulsi elettrici… fino ad una distanza di più di 500 km! E la cosa straordinaria è che l’effetto, secondo la misurazione di un orologio atomico, risultava essere simultaneo! Insomma: il DNA a distanza reagiva come fosse ancora parte dell’organismo! Sembra che, qualunque fosse il legame tra i tessuti viventi, non si trattasse di una semplice comunicazione, ossia di una 45 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

trasmissione di informazioni (che implica almeno un minimo di tempo di trasmissione), bensì di una connessione costante viva già nel DNA! Tante sarebbero le controversie legate a questi risultati, come ad esempio nell’ambito dei trapianti di organi: significa forse che gli organi trapiantati rimangono in qualche modo interconnessi con il donatore? Pare, in effetti, che questo collegamento sia verificabile in funzione della consapevolezza del donatore: se lui non lo sa, pare che il fenomeno abbia effetti praticamente nulli! Da

questo

esperimento,

oltre

la

conferma

dei

valori

dell’esperimento n. 2, emergono altri punti: 

le emozioni umane, a livello intenso, interferiscono direttamente sul DNA umano, il quale è in grado di influenzare la materia;



le distanze sembrano non avere importanza.

SEGRETO

n.

11:

i

sentimenti

umani,

manifestati

intensamente, influiscono sul DNA, che a sua volta influenza

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il mondo fisico. Le emozioni hanno il potere di modellare la struttura fisica delle cose. Approfondendo questi esperimenti, si è addirittura arrivati a valutare che tipo di modifica subisce il DNA in funzione delle emozioni che lo “influenzano”. Ossia: a intenzioni diverse, si hanno reazioni diverse e specifiche, costringendo la molecola di DNA ad avvolgersi o svolgersi! Insomma, siamo sempre stati abituati a considerare quest’ultima come un valore fisso, caratteristica della vita fin dalla nascita, codice della vita stessa e immutabile… e questi esperimenti stanno confermando proprio il contrario! Ma cos’è allora questa energia sottile che si ripresenta ad ogni esperimento,

che

collega

le

molecole

e

permette

un

interconnessione continua tra gli elementi? Che cosa c’è nel vuoto intorno a noi?

47 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

«La natura ci mostra solo la coda del leone. Non ho dubbi che essa appartenga al leone, anche se lui non può rivelarsi nella sua interezza, poiché la sua grandezza è illimitata» (A. Einstein). Un aspetto da considerare è come noi consideriamo il vuoto: all’inizio della fisica si considerava l’aria come spazio vuoto. Successivamente è stato ampiamente dimostrato che in realtà “l’aria”, ossia lo spazio vuoto che ci circonda, non è “vuoto” nel senso stretto del termine. Tra gli esperimenti più famosi possiamo indicare l’esperimento della piuma: lasciando cadere una piuma, questa ondeggerà lentamente fino a raggiungere terra. Ma se poniamo la stessa piuma in un contenitore sottovuoto, ossia privo d’aria, e lasciamo cadere la piuma come in precedenza, questa cadrà come un sasso, precipitando. L’aria è composta da molecole che creano una densità, e la piuma si appoggia a esse cadendo molto lentamente. Tutto ciò è stato poi confermato dai voli aerei che devono far conto con l’attrito dell’aria. Se l’aria fosse “vuota”, i paracadutisti cadrebbero come 48 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

sassi e addirittura il suono della nostra voce non ci sarebbe più: le onde provocate dalle nostre corde vocali fanno muovere le particelle nell’aria che si scontrano l’una contro l’altra, creando così l’effetto del suono. Allo stesso modo è possibile concepire lo spazio siderale o lo spazio presente negli atomi. Si stima che la distanza che c’è tra il nucleo di un atomo e gli elettroni che gli girano attorno è proporzionabile alla distanza che c’è tra il Sole e la Terra. O ancora, considerando il nucleo come una punta di spillo, gli elettroni sono ad una distanza pari alla Cappella Sistina. Com’è possibile che tutto questo spazio sia davvero vuoto? Come può esserci uno spreco tanto elevato di spazio? Tra gli ultimi esperimenti è emerso che l’uomo è in grado di poter vedere circa solo un quarto di ciò che è in verità: sembra, infatti, che gli atomi siano composti da qualcosa come dieci/dodici particelle, circa tre/quattro volte tanto quelle che conosciamo (elettroni, protoni, neutroni). Perché? Cosa sono queste particelle sconosciute? E perché non le vediamo?

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Innanzitutto, non le vediamo perché non riflesse dalla comune luce del sole. Possiamo dire che queste toccano un livello “dimensionale” diverso dal nostro. Esse sono infatti visibili solo attraverso uno spettro di luce diverso dalla luce solare (tipo raggi x, ultravioletti ecc.). Noi vediamo solo ciò che la frequenza della luce del sole ci permette di vedere. È allora plausibile anche solo pensare che esista un livello di realtà che non siamo in grado di scorgere, che non ci è dato di vedere! Il cosa siano e perché non riusciamo a vederle è tuttora oggetto di studi, ma il solo essere consapevoli che esista un livello di realtà che in qualche modo non ci è dato di vedere… be’, già questo ci fa barcollare. E non è un fatto intangibile o etereo: è provato scientificamente! Possiamo dire allora con certezza che esiste concretamente un livello di realtà più ampio di quanto siamo in grado di percepire! Gli studi e le ricerche effettuate su questa scia hanno trovato una più sorprendente scoperta: ci si è trovati di fronte a un tipo di energia molto sottile e completamente diversa da tutte quelle conosciute. Questa risulta essere addirittura una sorta di rete, con 50 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

dei filamenti d’energia intrecciati, che collega ogni singolo elemento, addirittura come se gli elementi fossero inseriti all’interno di questa rete (e qui interviene la fisica delle stringhe d’energia; vedi il Giorno 1). Hai mai visto in tv quelle ricostruzioni tridimensionali fatte al computer dove una rete disegnata sullo schermo assume delle forme tridimensionali? Di solito sono di colore verde. Ecco, questo è un concetto molto simile: immagina che ogni elemento, dalla singola particella alla Via Lattea, sia una sorta di distorsione di questo campo. Come un contenitore, questa energia è una fitta trama che unisce tutto. Addirittura possiamo immaginare la realtà, gli oggetti - da una penna alle galassie - come un’interferenza, un “disturbo” in questa rete. Immaginiamo un telo disteso: se lo pizzichiamo al centro, stropicciandolo o facendogli un nodo, questo gesto può essere inteso come un’interferenza, una distorsione. Ogni oggetto fisico può essere considerato uno di questi nodi.

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SEGRETO n. 12: il vuoto, come tale, non esiste. Tutto è immerso all’interno di una rete universale che unisce le cose, che addirittura ne è creatrice. Ma cosa può voler dire tutto questo in termini di psicologia quantistica? È facilmente intuibile, a questo punto, come si sia passati dalla fisica alla psicologia. Tutti gli esperimenti effettuati e riportati sopra confermano quanto la coscienza dell’uomo influisca sulla realtà! Riportiamo brevemente allora tutte le istruzioni che questi esperimenti hanno toccato, utilizzandoli in chiave di psicologia quantistica: 

la nostra coscienza è in grado di creare la realtà. L’effetto dell’esperimento double-slit ci conferma che esistono diverse realtà con le quali possiamo intercedere, e la nostra coscienza sembra essere lo strumento per comunicare e rendere più probabile il verificarsi di alcune situazioni

piuttosto

che

altre,

dipendendo

dalla

focalizzazione della coscienza stessa: la nostra coscienza è in grado di creare e rendere più probabile una realtà piuttosto che un’altra; 52 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



tutto

è

collegato.

Il

fenomeno

dell’entanglement

quantistico, ossia l’effetto delle due semiparticelle di fotone che si comportano come fossero ancora unite, conferma il fatto che esista un energia sottile che collega tutte le cose, dalla più piccola alla più grande. Ciò significa che esiste un collegamento inscindibile, e la nostra coscienza è il tramite che ci permette di interagire con esso; 

l’uomo modifica la materia. L’esperimento DNA fantasma ci riconferma l’esistenza di una connessione tra la materia. L’uomo è in grado di influenzare la realtà, la fisicità delle cose in modo naturale, perché questo è un effetto intrinseco e innato dell’universo. Anche il contatto con altre persone è influenzato reciprocamente, venendo “modificato” irrimediabilmente. La consapevolezza di questo effetto ci permette di focalizzare una mutazione della realtà: la coscienza dell’osservatore determina quindi il comportamento dell’energia e materializza la realtà che ci rispecchia;



la consapevolezza e le emozioni umane interferiscono e modellano la realtà. L’esperimento della reazione del 53 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

DNA a distanza ci dimostra come tutto quello che è collegato non può essere diviso, a patto che se ne sia consapevoli. Rimangono collegate, indipendentemente dalla loro distanza fisica. Inoltre le emozioni umane, quando manifestate intensamente, influenzano il DNA, il quale influenza la materia e la realtà. La nostra coscienza è il tramite. Queste quattro verità sono la base della psicologia quantistica e sono il primo passo per una consapevolezza più ampia della realtà che ci circonda e nella quale siamo immersi. Esiste un collegamento tra le cose e gli avvenimenti, e dipende tutto da noi. I nostri sentimenti e convinzioni più profonde costruiscono, mattone su mattone, tutta la realtà che ci circonda. La realtà non accade, siamo noi a realizzarla! Se hai assimilato bene tutto questo Giorno, hai già fatto il primo passo per entrare nel primo stadio della psicologia quantistica. Hai presente il film Karate Kid? Ricordi la frase: «Metti la cera, togli la cera»? Nelle scene dove il Maestro Miyagi insegna a

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Daniel, fa anche fare a questo una serie di lavori che lo portano inconsapevolmente all’acquisizione delle tecniche. Allo stesso modo, l’acquisizione di quello che hai letto ti ha già proiettato nella sfera della psicologia quantistica, radicando una serie di verità sperimentate. Tutto quello che hai letto è, di fatto, una serie di istruzioni per entrare in una concezione di realtà molto più ampia, dimostrandoti fisicamente la realizzazione delle cose. Hai la conferma fisica che tutto ciò che è stato affrontato in questo Giorno è reale e non soltanto immaginato! A questo punto, le cose pratiche da fare sono: 

prendi carta e penna e scrivi su un foglio le quattro frasi in neretto;



leggile ogni mattina;



comincia a vivere le situazioni che accadono come una manifestazione di ciò che stai creando, senza giudizi (che affronteremo più avanti), ma in maniera assolutamente neutra;



cerca di verificare come queste esperienze possano essere uno specchio di ciò che stai provando emotivamente nella 55 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

tua vita. Cerca il legame che esiste fra te e ciò che ti circonda e in che modo ciò possa essere il risultato di quello che stai creando. 

non pensare più in termini di fortuna o sfortuna, ma di specchi quantici, ossia di riflessi della tua coscienza e di quello che stai creando.

Seguendo

questo

semplice

tragitto

arriverai

ad

avere

un’incredibile veduta d’insieme delle cose e l’interazione che esse hanno. La tua visione cambierà allo stesso modo dell’osservazione di una pianta: se sei abituato a osservare una singola foglia, la tua percezione si allargherà e si eleverà, arrivando a vedere l’intero albero di cui la foglia fa parte. Scoprirai cose sorprendenti! Questa è dunque la prima fase: l’analisi e la verifica. Un’esperienza personale Diversi anni fa vivevo in Toscana. A un certo punto mio padre cominciò a star male e, non avendo al momento una compagna, decisi di mollare tutto e di tornare in famiglia a Milano.

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Vivemmo un anno in modo molto unito, ma mio padre venne a mancare da lì a un anno. Ora, la situazione che si venne a presentare era questa: io, mia madre e mio fratello. I miei genitori hanno sempre vissuto in affitto. La mia preoccupazione era dunque per mia madre. Davanti a me e mio fratello, di due anni più giovane di me, si presentava una vita intera, con tutto quello che ne derivava, e in particolare una casa nella quale vivere la vita futura: era normale considerare che entrambi avremmo vissuto, da lì a qualche tempo, in case indipendenti e con le rispettive famiglie future. La difficoltà era che, alla realizzazione di tutto questo, mia madre sarebbe rimasta sola, non potendo inoltre assolutamente affrontare l’onere di un affitto. L’idea allora fu questa: acquistare una casa, magari più grande, da poter dividere in tre soluzioni indipendenti. Le possibilità economiche non erano delle migliori, e la cosa risultava essere davvero ardua. Infatti, i prezzi delle case, anche essendo in tre a pagare un mutuo, erano davvero esorbitanti, e la 57 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

mia “compassione” nei confronti di mia madre era sempre più accentuata. A un certo punto, cercando e ricercando tra internet e annunci vari, trovai una casa che poteva fare al caso nostro, anche se non in città. Trovammo una villa in occasione, che rispecchiava tutte le caratteristiche che ci servivano: due appartamenti già fatti, sotto di 80 mq e sopra di 100 mq, una mansarda di 80 mq (anche se da sistemare), due box, e in più con terreno edificabile. Insomma, alla fine, ovviamente, acquistammo l’immobile, anche perché il suo costo era davvero incredibile: acquistammo il tutto alla cifra assurda di 150.000 € (e sto parlando dell’anno 2007)! Nessuno dei miei amici e conoscenti poteva credere a quello che stava accadendo, tanto meno io, pensando tutti ovviamente che ci fosse qualche cosa di strano. Mai avevo visto un prezzo talmente basso che poteva risolvere la nostra situazione. Di fatto, non c’era nulla che non andasse nella casa, e tuttora ci viviamo serenamente. E quando la guardo, la prima sensazione che provo è un’immensa commozione… ogni volta! Riprendendo 58 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

i concetti espressi in questo Giorno (in particolare, quelle quattro frasi in neretto), possiamo dire che, nel mare delle infinite realtà possibili: 

la mia coscienza ha creato una realtà, improbabile ma possibile;



il collegamento tra le cose mi ha permesso di interferire sul mondo circostante.

Seguendo i principi della psicologia quantistica, quindi: 

la mia coscienza ha influenzato il mio DNA, che ha influenzato la materia;



l’intensità delle mie emozioni ha dato un’intensa energia, un picco a questa realtà possibile, modellandola, manifestandola e portandola da possibile e probabile a certa.

Rimane il fatto che mai avrei pensato di trovare un risultato tale da rappresentare una caratteristica tanto corrispondente alle mie esigenze. Credimi: riuscendo ad acquisire i meccanismi della psicologia quantistica, facendoli davvero tuoi e credendoci

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davvero, con il giusto impegno, puoi davvero “modellare” tutto quello che ti circonda!

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RIEPILOGO DEL GIORNO 2: 

SEGRETO n. 7: ogni elemento, molecola, struttura della realtà può di fatto essere misurato in modi diversi. La coscienza dell’osservatore è di fatto in grado di influenzare la materia.



SEGRETO n. 8: le realtà appaiono essere più di una e nello stesso momento più realtà simultanee esistono. La nostra coscienza si focalizza su una di queste possibilità.



SEGRETO n. 9: esiste un collegamento tra le particelle, e quindi tra le cose, che va oltre la nostra comprensione. Ciò nonostante le cose sono intimamente collegate.



SEGRETO n. 10: l’organismo umano è in grado di influenzare fisicamente tutto il mondo che lo circonda in modo permanente.



SEGRETO n. 11: i sentimenti umani, manifestati intensamente, influiscono sul DNA, che a sua volta influenza il mondo fisico. Le emozioni hanno il potere di modellare la struttura fisica delle cose.



SEGRETO n. 12: il vuoto, come tale, non esiste. Tutto è immerso all’interno di una rete universale che unisce le cose, che addirittura ne è creatrice. 61 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

GIORNO 3: Come vivere in una realtà olografica

Più volte, nel capitolo precedente, abbiamo accennato e parlato di un qualche collegamento tra le cose. Ma, in fin dei conti, di che cosa stiamo parlando? Dagli esperimenti effettuati recentemente è stato in effetti rilevato che le molecole sono soggette a un particolare fenomeno definito non-locale. Cosa vuol dire questo? Nel 1982 un’équipe di ricerca dell’Università di Parigi diretta dal fisico Alain Aspect ha condotto uno tra i più importanti esperimenti che si possono considerare fondamentali per l’affermarsi della meccanica quantica, e quindi della psicologia quantistica, uno tra i più importanti del XX secolo! Aspect e il suo team hanno infatti scoperto che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche, come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente l’una

62 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

con l’altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di un millimetro che di centinaia di chilometri. È come se ogni singola particella sapesse esattamente cosa stiano facendo tutte le altre! Questo fenomeno può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente. Il termine non-locale sta a indicare il fatto che l’unione, il legame di queste particelle non è vincolato a un luogo (cioè al fatto che siano riunite in un determinato spazio), ma che il fenomeno è sempre lo stesso, indipendentemente dalla distanza che esse hanno, rendendo il fenomeno non localizzato in uno spazio definito, appunto non-locale, comportandosi come fossero sempre e comunque nello stesso luogo, unite. Poiché la maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, l’ipotesi più accreditata è che l’esperimento di Aspect sia la prova che il legame tra le particelle subatomiche sia effettivamente di tipo non-locale. 63 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Sembra che le molecole, quindi, siano di fatto collegate le une alle altre, assumendo comportamenti alquanto anomali. È come se ognuna avesse coscienza di quello che stanno facendo le altre, comportandosi in modo simile, o meglio: uguale! Insomma, pare che lo spazio o la distanza non vengano più prese in considerazione! Allora, se il collegamento è indipendente dallo spazio, che tipo di comunicazione può avvenire tra di loro? Se, di fatto, non possono comunicare a una velocità maggiore di quella della luce, può significare solo una cosa: che le stesse in realtà sono ancora nello stesso spazio, anche se apparentemente separate! Ecco che allora l’unica spiegazione possibile è concepire che gli elementi sono, in una realtà più sottile di quella che possiamo percepire, inseparabili tra loro, concepiti in un universo di tipo olografico. SEGRETO n. 13: le molecole sono collegate tra loro come se non fossero mai separate, come fossero la stessa unità.

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Il fisico dell’Università di Londra scomparso recentemente, David Bohm è il primo a sostenere che quella realtà oggettiva alla quale siamo tanto abituati e assuefatti, dagli oggetti che vediamo fino alla luce stessa del sole, di fatto non esiste. L’universo, nonostante la sua apparenza certa e assoluta, ossia ancorata a leggi e strutturata in modo matematico, è in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato. SEGRETO n. 14: l’universo ha caratteristiche olografiche ed è come un fantasma, una proiezione di qualcosa di più profondo. Ma cos’è, di fatto, un ologramma? Avrai sicuramente visto la saga di Guerre Stellari almeno una volta nella vita! E avrai visto il messaggio che il robotino C-3PO registra nel primo film: un messaggio

tridimensionale

della

principessa

Layla,

una

proiezione come quella di una pellicola, ma in 3D! Da fantascienza davvero! Ebbene: questo è un ologramma! Non è semplice capire come si crea un ologramma. La sua natura è quella di una fotografia tridimensionale prodotta con l’aiuto di 65 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

un sistema di laser: in breve, per creare un ologramma, l’oggetto da fotografare viene prima immerso nella luce di un raggio laser; poi un altro raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo, e lo schema che esce dall’incontro dei due raggi viene fotografato sulla pellicola. Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intreccio di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser ancora, ecco apparire il soggetto originale tridimensionale. Ma non è tutto: un’altra caratteristica affascinante di un ologramma è che, se viene tagliato a metà e illuminato dal laser, si scoprirà che ciascuna metà riflette ancora l’intera immagine. Anche continuando a dividere le due metà, vedremo che ogni minuscolo frammento di pellicola conterrà sempre una versione più piccola, ma intatta, della stessa immagine intera. Ogni parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall’ologramma integro. Ogni singolo elemento, insomma, è sì parte dell’intera immagine, ma anche, preso singolarmente, già l’intera immagine. Non so se 66 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

ricordi, ma diversi anni fa erano stati prodotti dei segnalibri nei quali dove la faccia anteriore era di color metallo, o meglio: aveva un riflesso come se fosse fatta d’alluminio. Guardando questo riflesso, si vedeva che era inciso un disegno, che incredibilmente sembrava essere a tre dimensioni. Praticamente si poteva vedere la profondità del disegno. Quello era un ologramma che utilizzava la luce del sole invece del laser. Tagliando in due questo straordinario cartoncino, beh, risultavano due figure uguali. Il concetto che ci interessa di più, comunque, è quello che ogni singolo frammento di questa superficie, indipendentemente

dalla

sua

dimensione,

contiene

già

l’immagine intera. Insomma: ogni elemento dell’universo olografico contiene già in se l’universo intero! SEGRETO n. 15: una delle caratteristiche di un ologramma è che ogni suo elemento contiene incredibilmente l’immagine intera. Prova a pensare allora all’uomo come elemento di un universo olografico: se fosse così, significherebbe che l’intero universo è 67 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

già dentro ogni individuo, in tutta la sua integrità e immensità. E il suo potenziale, la sua creatività, la coscienza stessa avrebbero un senso diverso. È già tutto dentro di noi, perché noi siamo già il tutto, facciamo parte del tutto e il tutto fa parte di noi! SEGRETO n. 16: l’uomo, come elemento olografico, riflette l’immagine intera dell’universo. Facciamo parte del tutto e il tutto è dentro di noi. Che considerazione sconcertante! Tutto quello che le religioni e le filosofie mistiche hanno sempre predicato pare che stia per essere spiegato anche dalla scienza. Che il mondo della meccanica quantistica possa essere di fatto quel livello di realtà per comunicare con un’intelligenza superiore? A questo punto potrebbe avere un senso e ci potrebbe risultare più chiaro quanto le antiche saggezze, ad esempio buddiste, predicassero da millenni a questa parte. È di fatto necessario sconvolgere tutto quello che abbiamo sempre pensato della vita e dell’universo: esiste una coscienza superiore, forse l’insieme delle coscienze di tutti, al quale siamo 68 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

intimamente collegati… e che è già dentro di noi! Ma spieghiamo un po’ meglio questo concetto: in che modo possiamo concepire una realtà di questo tipo e come viverla tutti i giorni? Questa caratteristica degli ologrammi ci fornisce di fatto una maniera totalmente nuova di comprendere i concetti di certezza e assoluti. L’esempio migliore è quello espresso sempre da Bohm. Immagina un acquario contenente un pesce. Immagina che l’acquario sia visibile attraverso due telecamere, una posizionata in fronte all’acquario, una laterale rispetto all’acquario. Mentre guardi i due monitor, puoi pensare che i pesci visibili sugli schermi siano due entità separate: la differente posizione delle telecamere ci darà infatti due immagini diverse. Ma, se continui ad osservare i due pesci, man mano che passa il tempo, alla fine ti accorgerai che vi è un certo legame tra di loro: quando uno si muove, l’altro si muove; quando uno guarda di fronte a sé, l’altro guarderà di lato. Se fossimo all’oscuro del fatto che stiamo guardando lo stesso pesce da angolazioni diverse, e che i movimenti sono in realtà gli stessi, continuando a osservare le due telecamere potremmo arrivare a credere che in qualche modo 69 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

i due pesci stiano comunicando tra di loro istantaneamente e misteriosamente: i loro movimenti appaiono collegati in qualche modo. Diversi livelli di consapevolezza, diverse realtà! Il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto, indipendentemente dalla distanza che le separa, risiede nel fatto che la loro separazione è un’illusione, non esiste! Bohm sosteneva che, a un qualche livello di realtà più profondo, tali particelle non sono entità singole, ma estensioni di uno stesso “organismo” fondamentale. Il comportamento delle particelle subatomiche indica chiaramente che vi è un livello di realtà del quale non siamo minimamente consapevoli, una dimensione che oltrepassa la nostra. Se le particelle subatomiche ci appaiono separate è perché siamo capaci di “vedere” solo una porzione della loro realtà, solo quello che ci è dato di vedere! «Dio non gioca a dadi» (A. Einstein) Le particelle non sono parti separate, elementi singoli, ma proiezioni di un tutto più profondo e nascosto, alla base di tutto, 70 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

che sembra essere incredibilmente somigliante al modello di un ologramma. E poiché ogni cosa nella realtà fisica è costituita da queste “immagini”, ossia ogni elemento è la “proiezione” di qualcos’altro di più nascosto, ne consegue che l’universo stesso è una proiezione, un ologramma. In breve, la natura illusoria dell’universo, oltre ad avere le caratteristiche di una proiezione, assume altre caratteristiche stupefacenti: se la separazione tra le particelle subatomiche è solo apparente, ciò significa che, a un livello più profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate. «Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo.» (Anonimo). Tutto è uno, e uno è tutto! Sebbene l’uomo cerchi di classificare e suddividere i fenomeni naturali della vita e dell’universo, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e più si tenta di categorizzare, più ci si 71 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

allontana dalla verità: che tutta la natura non è altro che una immensa rete ininterrotta. «Più si vuole descrivere Dio, più ce se ne allontana!» (A. Einstein) SEGRETO n. 17: esiste un livello di realtà di base che ci lega alle cose. Come un proiettore che proietta delle immagini, allo stesso

modo

la

realtà

che

percepiamo

è

solo

un’interpretazione, una proiezione. Prova a pensare a un colore: in che modo potresti descriverlo a una persona che non l’ha mai visto, magari a un non vedente? O ancora, un profumo: come potresti descrivere un profumo a qualcuno? In che modo puoi far immaginare un aroma ad un’altra persona? Pensa addirittura che nella concezione di un universo olografico, persino il tempo non sarebbe più un principio fondamentale. Poiché i concetti come lo spazio vengono infranti in un universo dove nulla è separato dal resto, anche il tempo e lo spazio tridimensionale (come le immagini del pesce sui monitor TV) dovrebbero venire interpretati come semplici proiezioni di un 72 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

sistema più complesso e nascosto. Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma dove il passato, il presente e il futuro coesistono simultaneamente. SEGRETO n. 18: anche il tempo che scorre, come lo spazio, è una proiezione, una percezione e un’interpretazione umana. Comunque, tornando a noi, il modello di ologramma pare davvero sposarsi alla perfezione con le ultime scoperte quantistiche: in una realtà olografica, ogni bizzarria quantistica ha perfettamente motivo d’essere! Anche il nostro cervello pare che abbia una struttura simile all’ologramma! Il cervello è capace di conservare dieci miliardi di informazioni, fatto spiegabile solo con un modello olografico. Numerosi studi hanno dimostrato che i ricordi non risultano confinati in determinate zone del cervello. Dagli esperimenti nessuno però riusciva a spiegare quale meccanismo consentisse al cervello di conservare i ricordi, fin quando il neurofisico Pribram non applicò a questo campo i concetti dell’olografia.

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Pribram crede che i ricordi non siano immagazzinati nei neuroni o in piccoli gruppi di neuroni, ma negli schemi degli impulsi nervosi che si intrecciano attraverso tutto il cervello, proprio come gli schemi dei raggi laser di un ologramma. Quindi, il cervello stesso funziona come un ologramma e la teoria di Pribram spiegherebbe anche in che modo questo organo riesca a contenere una tale quantità di ricordi in uno spazio così limitato. Come detto prima, il cervello umano ha la capacità di immagazzinare circa dieci miliardi di informazioni nell’arco di una vita media, e si è scoperto che anche gli ologrammi possiedono una sorprendente capacità di memorizzazione. Infatti semplicemente cambiando l’angolazione con cui due raggi laser colpiscono una pellicola fotografica, si possono accumulare miliardi di informazioni in un solo centimetro cubico di spazio… ma anche di correlare idee e decodificare frequenze di ogni tipo. Anche la nostra stupefacente capacità di recuperare velocemente una qualsiasi informazione dal nostro cervello risulta spiegabile più facilmente se si suppone che esso funzioni secondo principi 74 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

olografici. Non è necessario scartabellare attraverso una specie di gigantesco archivio alfabetico cerebrale, perché ogni frammento di informazione sembra essere sempre istantaneamente correlato a tutti gli altri: un’altra particolarità tipica degli ologrammi. Un’altra caratteristica del cervello spiegabile in base all’ipotesi di Pribram è la sua abilità nel tradurre la valanga di frequenze luminose, sonore ecc. che esso riceve tramite i sensi. Codificare e decodificare frequenze è esattamente quello che un ologramma sa fare meglio. Così come un ologramma converte un insieme di frequenze prive di significato in un’immagine, così il cervello usa i principi olografici per convertire le frequenze ricevute in percezioni interiori. Per capirci, tutto - anche la materia - “vibra” e la velocità di vibrazione crea una frequenza; il cervello capta queste frequenze e le trasforma, convertendole in qualcosa che possiamo vedere o toccare o, ancora, ascoltare. Vi è una impressionante quantità di dati scientifici che confermano questa teoria. Recentemente questo modello è stato 75 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

anche applicato ai fenomeni acustici: perché gli umani possono localizzare la fonte di un suono senza girare la testa, abilità che conservano anche se sordi da un orecchio? È risultato che ogni nostro senso è sensibile a una serie di frequenze più ampia di quanto pensiamo. Ad esempio: il nostro sistema visivo è sensibile alle frequenze sonore, al suono, e persino le cellule del nostro corpo sono sensibili a una vasta gamma di frequenze. Queste scoperte semplicemente ci dicono che è solo in una condizione “olografica” della coscienza che queste frequenze possono essere considerate e convertite in realtà. In breve: la realtà? Non esiste, è solo un illusione, un interpretazione! Ma in modo pratico, quali considerazioni possiamo trarre? L’aspetto più sbalorditivo del modello olografico del cervello è ciò che risulta quando lo si unisce alla teoria olografica dell’universo. Se la consistenza del mondo fisico è solo una proiezione secondaria di una realtà che non vediamo e ciò che esiste non è altro che un insieme di proiezioni olografiche di frequenze, cosa resta della realtà oggettiva? 76 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

E se persino il cervello è solo un ologramma che seleziona alcune di queste frequenze trasformandole in percezioni sensoriali, cosa resta della realtà che viviamo tutti i giorni? Per dirla in parole povere: la realtà non esiste! Come avevano lungamente sostenuto le religioni o le filosofie orientali, il mondo materiale pare essere una semplice apparenza. Noi stessi pensiamo di essere delle entità fisiche che si muovono in un mondo fisico, ma tutto questo fa parte di un’incredibile illusione. In realtà, siamo una sorta di “ricevitori” e di “trasformatori” che galleggiano in un immenso mare di frequenze, e ciò che ne estraiamo lo trasformiamo magicamente in realtà fisica: una delle infinite realtà che sono presenti simultaneamente esistenti nell’universo olografico. SEGRETO n. 19: la realtà, di fatto, non esiste, e noi siamo dei “ricevitori”, “trasformatori” che convertono frequenze in realtà. Questo impressionante nuovo concetto di realtà è conosciuto come paradigma olografico. In un universo in cui le menti 77 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

individuali sono in effetti porzioni indivisibili di un ologramma e tutto è infinitamente collegato, i cosiddetti stati alterati di coscienza potrebbero semplicemente essere il passaggio a un livello olografico diverso. Se la mente è effettivamente parte di un qualcosa di molto più grande, collegata non solo a tutte le altre menti, ma ad ogni elemento, particella o vicenda che è o che sarà stata, allora tutte le teorie appartenenti all’autosuggestione (o al fatto che immaginare e credere fortemente a qualcosa, per quanto assurde o impossibili possano sembrare le vicende che vogliamo realizzare) assumono un significato diverso. Parlare di creatività e immaginazione diventa incredibilmente concreto ed è il primo passo che ci permette di interferire sul mondo… e crederci fermamente ci permette di rendere fisico ciò che abbiamo immaginato! In un universo olografico ogni singola particella riflette l’immagine intera dell’universo stesso! In un concetto di realtà olografica, quindi, possiamo concepire quanto la coscienza umana sia protagonista e non solo spettatrice.

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Partendo da questi presupposti si deduce allora che tutte le manifestazioni della vita “si materializzano” in funzione di cause comuni a tutte le cose, che includono ogni atomo dell’universo. Possiamo quindi sottolineare il fatto che, se la fisicità delle cose non è altro che un’illusione olografica, non potremo più affermare che la mente crea la coscienza. Al contrario, sarebbe la coscienza a creare l’illusione di un cervello, di un corpo e di qualunque altro oggetto ci circondi che noi interpretiamo come fisico. SEGRETO n. 20: la nostra stessa immagine fisica è la proiezione che la nostra coscienza crea in un livello di realtà più profondo. Ricordo che da piccolo vedevo una serie televisiva intitolata Galactica, forse lo ricordi anche tu. L’unico episodio che ho sempre ricordato era quello dove un essere alieno, dormendo, creava la realtà. Ricordo molto chiaramente il pensiero che la mia mente da bimbo mi suggeriva, una piccola domanda: «E se fosse tutto un sogno?» 79 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Certo, un bambino ha una fantasia molto accentuata, ma di sicuro non contaminata dalle convinzioni che la nostra vita ci impone. A pensarci ora questo ricordo ha un valore molto più significativo: potremmo anche dire, a questo punto, che è la dimostrazione di quanto anche il tempo sia sovrapposto e simultaneo, di quanto il passato e il presente coesistano. Questo ricordo è di fatto un pensiero che si sposa perfettamente con la realizzazione di questo ebook! Forse siamo tutti d’accordo su cosa esista o non esista, semplicemente perché quello che consideriamo realtà fisica è stato elaborato e formulato a un livello della coscienza umana nel quale tutte le menti sono illimitatamente collegate tra loro. In un universo olografico non vi sono limiti all’entità dei cambiamenti che possiamo apportare alla sostanza della realtà, perché ciò che percepiamo come realtà è soltanto una tela in attesa che noi vi si dipinga sopra qualunque immagine vogliamo. In senso pratico, nei precedenti Giorni, abbiamo toccato i primi punti per poter entrare nel mondo della psicologia quantistica. Riassumendo brevemente: 80 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



nel Giorno 1: sperimentazione diretta, vedere il mondo con occhi diversi attraverso la sperimentazione dell’aura;



nel Giorno 2: osservazione, analisi e verifica. Per poter cominciare a “utilizzare” la psicologia quantistica è necessario vedere tutto quello che ci circonda come un incredibile susseguirsi di causa ed effetto causati dalla nostra coscienza attraverso quattro passi, quattro verità di base: 1.

la nostra coscienza è in grado di creare la realtà;

2.

tutto è collegato;

3.

l’uomo modifica la materia;

4.

la consapevolezza e le emozioni umane interferiscono e modellano la realtà.

Vedere la vita e il mondo attraverso questi quattro concetti base ci permette di arrivare ad avere una visione completamente diversa, una visione complessiva e più ampia della nostra vita, arrivando ad avere una sorta di visione d’insieme. A un certo punto ti troverai a vedere quanto le cose siano davvero collegate: vedrai dei collegamenti tra gli avvenimenti della tua vita talmente ovvi che ti saranno chiari immediatamente.

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Immagina di essere effettivamente immerso in un’enorme boccia d’acqua: per ogni movimento che farai, creerai dei movimenti nell’acqua. L’acqua si muoverà e creerà delle correnti o dei mulinelli. Questa enorme boccia d’acqua è la nostra vita, o la nostra realtà: per ogni azione o movimento, l’acqua inevitabilmente si muoverà assecondando i nostri movimenti. La vita, come l’acqua, scorre in funzione dei movimenti e delle azioni che vi faremo all’interno, seguendo quei flussi nati dalle nostre azioni. SEGRETO n. 21: la vita è un flusso che scorre come l’acqua, e noi ne siamo parte attiva. Dopo aver collaudato una visione di una realtà diversa (aura) e aver cominciato a scorgere cosa si cela nella visione d’insieme della tua vita (Giorno 2), il prossimo passo è dunque cominciare a interagire con la realtà in modo consapevole. L’oggetto della nostra attenzione diventa realtà nel nostro mondo! 82 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Ponendo una visione d’insieme su tutto quello che hai letto, possiamo dire con fermezza che il nostro DNA è al centro di tutti gli esperimenti riportati precedentemente e i nostri sentimenti influenzano il DNA: i nostri sentimenti sono dunque la chiave. Essi sono quindi in grado, in modo diretto, di creare la realtà! Possiamo addirittura confermare che è la nostra coscienza, dalla quale arrivano le nostre emozioni e le nostre convinzioni, che la crea! La nostra coscienza crea! SEGRETO n. 22: la coscienza è quell’energia che dà origine e crea la materialità delle cose, la realtà stessa. Ma andiamo per ordine: 

esiste qualcosa là fuori che lega tutto e tutti, un campo, un’energia intessuta che è causa e principio di ogni avvenimento o manifestazione (e causa del risultato degli esperimenti);



il DNA, la struttura stessa dell’uomo, ci fa accedere a quest’energia, come un ponte che si affaccia da una sponda all’altra;

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le nostre emozioni sono la chiave per accedere al DNA e camminare sul ponte.

Ti invito ora, a fronte di quanto letto, a fare una semplice riflessione: quale problema o situazione intricata non potrebbe essere risolta se siamo in grado, effettivamente, di accedere a quell’energia da cui proviene tutto? Prova a farti queste domande: 

Cosa mi ha portato a essere come sono?



Cosa ho fatto, in cosa ho creduto fin ora per essere dove sono?



Ho creduto sempre in quello che facevo?



Perché succedono certe cose che voglio e certe che mi fanno paura?



Che cosa do al mondo, alle persone che mi stanno intorno?



Cosa faccio davvero per essere sereno?



Come mi comporto di fronte alle avversità?

Già tutti i giorni creiamo la nostra realtà in modo inconsapevole, inconsciamente, “materializzando” tutti i nostri sentimenti, nel 84 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

bene e nel male. I nostri stati emotivi ci portano a costruire tutto questo! E anche le nostre paure. Nella gamma delle nostre emozioni, la paura è considerata tra quelle più intense e, come tutte le emozioni quindi, anch’essa crea la realtà. Se vogliamo allora poter avere più “controllo” sulle cose che ci succedono, sulla realtà che ci circonda e nella quale siamo immersi, l’unica chiave possibile è la consapevolezza: essere consapevoli, sapere che abbiamo il potere di modellare tutto quello che ci circonda rende questa “tecnologia” un immenso potere, portandoci a vivere con consapevolezza, avendo il potere di avere la vita che desideriamo. Insomma, se so che avere paura di qualcosa può portarmi alla sua realizzazione, allora so che non devo avere paura. Questo effetto possiamo chiamarlo processo inverso: i sentimenti non sono effetto di quello che succede, ma ne sono causa! Il processo inverso ci dice che sono le emozioni, specie quelle intense, che fanno sì che un evento abbia più probabilità di avvenire.

85 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Solitamente la nostra abitudine è quella di provare un’emozione come conseguenza di un avvenimento. Se so che un’emozione è in grado di selezionare una realtà tra le infinite possibili, so che gli avvenimenti ne saranno ovviamente influenzati, rischiando così di entrare in un circolo vizioso. È pressappoco quello che succede a una persona che si reputa sfortunata o che passa la propria vita a compiangersi. La convinzione che ci creiamo in un dato periodo non può che aumentare le probabilità che la realtà si manifesti così come la vediamo noi, e più sono intense e profonde, più energia diamo alle possibile realtà di manifestarsi. Processo inverso Sono le nostre emozioni che, focalizzando un tipo di realtà possibile, la rendono probabile tendendo a manifestarla. SEGRETO n. 23: la consapevolezza è l’accesso al dominio della psicologia quantistica, e il processo inverso, ossia provare emozioni prima che la vicenda si manifesti, è lo strumento per attuare i cambiamenti. 86 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Ricordi la frase tormentone del venditore Guido Angeli, il televenditore dell’azienda Aiazzone? «Provare per credere!» Ecco, il succo del processo inverso è provare un emozione o una convinzione ancora prima che qualcosa avvenga, al contrario di quanto facciamo solitamente. Se vivi con paura, renderai più probabile che si manifesti una realtà legata alle tue paure; se vivi con serenità e fiducia, renderai più probabile la manifestazione di una realtà più serena e propizia. I sentimenti sono il canale attraverso il quale richiamiamo a noi la realtà più consona, rendiamo più probabile che si manifesti una realtà piuttosto che un’altra. E più abbiamo costanza nel provare certe sensazioni (più energia e intensità diamo loro), più aumentiamo le loro probabilità, fino a renderle certe. Il punto focale dei nostri sentimenti, diventa la realtà del nostro mondo! Vivere in una realtà olografica significa essere consapevoli che la realtà la facciamo noi, con tutto quello che proviamo, crediamo e immaginiamo. Significa sapere che ogni cosa è collegata e che 87 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

qualunque cosa possa succedere, succede a tutto quello che abbiamo intorno. Quello che siamo, il modo in cui viviamo la vita, le nostre convinzioni sono ciò che avremo dalla nostra vita, e più queste sono intense e costanti, più il loro effetto passerà da possibile, a probabile, a certo!

88 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

RIEPILOGO DEL GIORNO 3: 

SEGRETO n. 13: le molecole sono collegate tra loro come se non fossero mai separate, come fossero la stessa unità.



SEGRETO n. 14: l’universo ha caratteristiche olografiche ed è come un fantasma, una proiezione di qualcosa di più profondo.



SEGRETO n. 15: una delle caratteristiche di un ologramma

è

che

ogni

suo

elemento

contiene

incredibilmente l’immagine intera. 

SEGRETO n. 16: l’uomo, come elemento olografico, riflette l’immagine intera dell’universo. Facciamo parte del tutto e il tutto è dentro di noi.



SEGRETO n. 17: esiste un livello di realtà di base che ci lega alle cose. Come un proiettore che proietta delle immagini, allo stesso modo la realtà che percepiamo è solo un’interpretazione, una proiezione.



SEGRETO n. 18: anche il tempo che scorre, come lo spazio,

è

una

proiezione,

una

percezione

un’interpretazione umana.

89 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

e



SEGRETO n. 19: la realtà, di fatto, non esiste, e noi siamo dei “ricevitori”, “trasformatori” che convertono frequenze in realtà.



SEGRETO n. 20: la nostra stessa immagine fisica è la proiezione che la nostra coscienza crea in un livello di realtà più profondo.



SEGRETO n. 21: la vita è un flusso che scorre come l’acqua, e noi ne siamo parte attiva.



SEGRETO n. 22: la coscienza è quell’energia che dà origine e crea la materialità delle cose, la realtà stessa.



SEGRETO n. 23: la consapevolezza è l’accesso al dominio della psicologia quantistica, e il processo inverso, ossia provare emozioni prima che la vicenda si manifesti, è lo strumento per attuare i cambiamenti.

90 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

GIORNO 4: Come sviluppare l’intuito

Bene! Pian piano, un Giorno alla volta, stai acquisendo un livello di consapevolezza diverso. Dalla consapevolezza scientifica a quella interiore, stai entrando in una sfera di “modellamento” della realtà che ti rende protagonista di tutte le cose che ti accadono. Come i gradini di una scala, ogni Giorno ti innalza a qualcosa di più alto. Se non hai acquisito completamente i Giorni precedenti, ti chiedo di farlo nel miglior modo possibile prima di procedere. Se, invece, hai ben chiaro quanto letto finora, proseguiamo. È ovvio, a questo punto, fare una considerazione importante: la maggior parte delle “modifiche” che apportiamo alla realtà, avvengono in modo inconscio. Partendo dal fatto che le emozioni e le nostre sensazioni scaturiscono inconsciamente da valori profondi e radicati, è opportuno allora “aggiungere” un’altra chiave per utilizzare la psicologia quantistica: utilizzare il più consapevolmente possibile l’inconscio.

91 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

SEGRETO n. 24: la maggior parte delle modifiche che apportiamo alla realtà sono inconsce; è quindi necessario cominciare a interagire con l’inconscio. Molte sono le tecniche per arrivare a utilizzare in modo più coerente i meccanismi nascosti dell’inconscio, ma è bene a questo punto introdurre velocemente come funziona la nostra mente. Come forse sai, il nostro cervello è diviso in due emisferi: il destro e il sinistro. In generale, l’emisfero destro gestisce le “attività” creative e la parte sinistra del nostro corpo, quello sinistro la “logica” e il lato destro del nostro corpo. Emisfero sinistro

Emisfero destro

Lato sinistro

Lato destro

92 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Il nostro cervello “lavora” per frequenze elettriche, ossia la sua attività è contraddistinta da impulsi elettrici che hanno delle oscillazioni, appunto, frequenze, onde o cicli. L’unità di misura della frequenza è l’Hertz (Hz), ossia il numero di oscillazioni al secondo. Le onde cerebrali, quindi, sono dei tracciati grafici che evidenziano l’attività elettrica del cervello ottenuti tramite la registrazione dell’elettroencefalogramma. 21 Hz

Percezione Onde beta fisica, tempo

Azione

Consapevolezza esteriore

e spazio 14 Hz

Onde alpha Percezione non fisica, no tempo e

7 Hz

Onde theta 4 Hz

Sonno

Pensiero

Consapevolezza interiore

spazio Immersione

Onde delta

percezioni

Inconscio

inconsce 0,5 Hz

93 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Questa tabella è uno schema delle frequenze con cui lavora il nostro cervello. Tra i 14 e 21 Hz: onde beta Questa fase contraddistingue lo stato di veglia: il nostro cervello lavora relazionato alle sensazioni e percezioni esterne e puramente

sensoriali.

È

il

mondo

dell’azione

e

della

consapevolezza esteriore, del chi siamo fisicamente, della percezione dello spazio e del tempo. Tra i 7 e i 14 Hz: onde alpha È la fase del pre-sonno, la fase di passaggio, di transizione tra la veglia e la perdita di coscienza. Il cervello diminuisce la propria frequenza di lavoro introducendoci nel domino della percezione interiore: si perdono gli agganci esterni e la percezione esterna diminuisce drasticamente, ma pur sempre in stato di semiveglia. È considerato l’inizio del sonno. Il tempo e lo spazio perdono il proprio valore e non esistono più. È anche ritenuto il dominio del pensiero, dove i pensieri si materializzano nella nostra mente.

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Tra i 4 e i 7 Hz: onde theta È la fase dove si comincia a sognare, la famosa fase R.E.M., dove si approfondisce la consapevolezza interiore. In questa fase si perde completamente il rapporto con l’esterno, perdendo la percezione del dolore. Tra i 0,5 e i 4 Hz: onde delta Qui si entra nella fase di sonno profondo e nel dominio dell’inconscio puro. Possiamo dire che nel sonno entriamo quindi in contatto con il nostro inconscio. Il cervello rallenta talmente tanto da non poter essere raggiunto in modo cosciente. SEGRETO n. 25: il nostro cervello lavora per frequenze che contraddistinguono i nostri stati di coscienza. Più la frequenza è bassa, più ci avviciniamo all’inconscio. È ovvio quindi che il dominio dell’inconscio risulta essere “difficilmente” raggiungibile in modo consapevolmente naturale, e non sembra un caso che ciò non si possa fare. Non ci è dato di accedere a questa sfera, e forse proprio qui dentro risiede quel

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famoso 90% circa del nostro cervello che apparentemente non usiamo. La mole di informazioni che l’inconscio elabora è infinitamente più alta di quella che può fare lo stato conscio (si parla di diecimila informazioni al secondo). La fase delle onde alpha è quindi l’obiettivo da raggiungere per poter avere un’influenza efficace nella nostra vita. In questa fase, a 10 Hz circa, si ha la massima potenzialità celebrale. Questa fase è il fulcro di ogni “tecnica” interiore, meditazione o ipnosi che sia, che ci permette di comunicare con noi stessi, quel punto d’incontro tra l’io profondo e il mondo che abbiamo intorno: è la fase che si ottiene con il rilassamento profondo. In questo dominio rallentiamo l’attività della nostra mente, effettuando il primo sganciamento dalle percezioni esterne. La nostra attenzione si focalizza principalmente sulle nostre attività interiori, il tempo e lo spazio non hanno più alcun valore, gli eventi esterni ci destano solo se intensi. Di fatto non perdiamo completamente la percezione dell’esterno, più che altro ne 96 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

diminuisce drasticamente la sensibilità: spostando su di noi l’attenzione, l’esterno passa in secondo piano. La meditazione o l’ipnosi sono tecniche che ci portano in questo dominio in modo consapevole. Se hai provato l’una o l’altra, sai benissimo di cosa sto parlando: la percezione di se stessi, nella vita di tutti i giorni (specialmente se le pratiche sono abituali) cambia completamente, avendo come la sensazione che nulla ci possa toccare o turbare, una sorta di alterazione di coscienza che cambia la nostra vita, donandoci una serenità e un equilibrio difficili da ottenere altrimenti. Molte delle tecniche di consapevolezza interiore risiedono “nell’uso” di questa fase. Entrare dunque nella zona alpha velocizza e permette un approccio più diretto alla percezione dell’io più profondo e al cambiamento: entrando di fatto in questo dominio siamo in grado di comunicare più efficacemente con noi stessi e, di conseguenza, di capire intimamente chi siamo.

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SEGRETO n. 26: le onde alpha sono la chiave per accedere al dominio dell’io interiore e per mezzo di alcune tecniche è possibile utilizzarle in modo consapevole. Ma dal 1999 in avanti si sono moltiplicati gli studi sulle frequenze del nostro cervello, visualizzando delle aree cerebrali coinvolte durante diversi esercizi meditativi. Questi lavori confermano alcuni dati noti, come l’aumento della frequenza e dell’ampiezza (larghezza delle onde) delle onde alpha e, al tempo stesso, aggiungono due stranissime novità: 

la comparsa di scariche di onde theta, soprattutto in fase di meditazione profonda;



la comparsa di onde anomale, dette onde gamma, durante esercizi di visualizzazione e non solo.

Il cervello è caratterizzato da una notevole attività elettrica, misurabile con l’elettroencefalogramma. Quasi cinquanta anni fa, per la prima volta, vennero individuate nel cervello delle onde a elevata frequenza, tra i 30 e 100 Hertz, battezzate “gamma”.

98 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Nell’ultimo decennio, queste onde hanno ricevuto una particolare attenzione

in

quanto

emergono

in

concomitanza

dello

svolgimento di vari compiti legati a stimoli sensoriali, ma anche ai circuiti dell’attenzione e della coscienza. In particolare, diversi studi hanno segnalato l’esistenza di una forte corrente di onde gamma nell’ippocampo, area fondamentale per la memoria. Ma dove è situato il generatore di queste strane onde gamma, e che rapporto c’è tra queste e le altre onde cerebrali? E, in definitiva, qual è il significato generale dell’attività elettrica oscillatoria del cervello? Una prima importante risposta è venuta dall’Università del New Jersey, da un gruppo di scienziati guidati dal Dr. Buzsáki, che ha dimostrato che una particolare area dell’ippocampo, denominata CA3, costituita da grandi neuroni cosiddetti “piramidali”, contiene il generatore del ritmo gamma. Questi neuroni sono davvero speciali e anomali: sono, infatti, dotati di notevoli ramificazioni e di una intrinseca capacità oscillatoria. Da essi parte un ritmo che, via via, pervade le altre 99 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

aree dell’ippocampo proiettandosi, a seconda delle necessità, in diverse direzioni. L’anno scorso lo stesso studioso aveva dimostrato che dalla medesima area CA3 si origina anche il ritmo delle theta. Qual è il rapporto tra i due ritmi cerebrali? È stato visto che, in assenza di ritmi theta, le onde gamma non scompaiono, ma sono disordinate e meno potenti. È evidente quindi che l’oscillazione theta regola e potenzia anche l’oscillazione gamma. Addirittura, alcune ricerche realizzate nell’Università del Messico dimostrano

che

è

possibile

registrare

una

notevole

sincronizzazione delle onde elettriche tra le menti di più persone sconosciute che entrano in risonanza, in comunicazione empatica silenziosa per mezzo della meditazione. Esperimenti iniziati su piccoli gruppi, prima, durante e dopo una seduta di meditazione collettiva, hanno evidenziato un aumento della coerenza tra le onde cerebrali di persone vicine durante la meditazione con punte elevatissime di sincronizzazione: tra il 60

100 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

e l’80%. In definitiva, dall’esame degli studi scientifici riportati, si può concludere che l’uso delle tecniche meditative produce: 

un rilassamento profondo che potenzia l’attenzione;



un maggior controllo dei “circuiti” interni;



una

maggior

coerenza

cerebrale

e

una

migliore

comunicazione e sincronizzazione tra i due emisferi del cervello. Le onde gamma quindi sembrano essere la chiave per la “comunicazione” con la realtà olografica e il collegamento tra le cose, ed è accessibile in modo consapevole per mezzo delle onde alpha e theta (ossia dal rilassamento, dalla meditazione o la focalizzazione del se profondo). Le

onde

gamma

rappresentano

quindi

lo

stadio

di

sincronizzazione dei due emisferi del nostro cervello, la parte creativa e quella logica, ed è il momento in cui i due “cervelli” lavorano alla stessa frequenza. SEGRETO n. 27: l’accesso all’intuito è contraddistinto dalle alte frequenze dette gamma, che si presentano in fasi di 101 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

rilassamento. Le onde gamma sono il risultato della sincronizzazione dei due emisferi cerebrali. È necessario a questo punto introdurre e sviluppare quella che viene definita intelligenza intuitiva, da non confondere con l’istinto. Una piccola distinzione tra istinto e intuito: l’istinto è una reazione immediata a un evento, in modo impulsivo, e a volte inappropriato,

in

reazione

a

una

causa.

L’intuito

è

un’illuminazione, un avvertimento o una sensazione senza apparente motivo, come una vocina che ci consiglia o avverte di qualcosa. Seguendo i postulati della psicologia quantistica, l’intuito è prettamente legato al concetto di tempo quantico, ossia alla sovrapposizione di passato, presente e futuro: la percezione che il tempo sia monodirezionale è puramente illusoria, una semplice interpretazione che tramutiamo in percezione. Come abbiamo detto precedentemente, lo scorrere del tempo, in un dominio quantistico, non esiste: tra il passato e il futuro non c’è distinzione, e la loro presenza è simultanea e sovrapposta, 102 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

diventando non più dei valori assoluti, ma assumendo anch’essi un valore di probabilità. L’intuito quindi sfrutta questo principio, “valutando” in modo parallelo il presente, il passato e il futuro. È di fatto in grado di poter vedere, diciamo così, le vicende non solo nel tempo presente, ma valutare le probabili realtà future. SEGRETO n. 28: l’intelligenza intuitiva è il dominio in cui il tempo viene valutato in chiave quantica. L’intuito è in grado di percepire la sovrapposizione del tempo. Pensa un attimo a quante volte nella tua vita, forse anche più volte al giorno, hai avuto la sensazione di sapere in anticipo qualcosa che a breve ti si sarebbe concretizzata davanti. Ti è mai capitato, ad esempio, di pensare a qualcosa come la voglia di vedere un film o cose simili, e che dopo qualche tempo il film è stato proiettato? Cosa significa questo? Prima cosa: che ognuno di noi è consapevole di aver provato spesso tale capacità, ma, pur 103 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

rimanendo sconcertato della corrispondenza, vi ha riflettuto poco considerandola solo una coincidenza. Seconda cosa: quasi sempre la razionalità interviene e offusca l’innata dote dell’intuizione, mischiando quello che la logica ci suggerisce (ossia una coincidenza o che non sia possibile), scontrandosi con quello che viene

considerato

importante

allora

l’irrazionalità evidenziare

i

dell’intuizione. due

momenti

Diventa principali

dell’intuizione: 

la percezione (oggetto dell’intuizione) diretta dei “segni”;



la loro interpretazione.

È necessario evitare nel modo più assoluto la sovrapposizione delle due cose! Non dobbiamo, nel momento in cui si percepiscono dei segnali intuitivi, cercare subito di interpretarli. Durante il flusso dell’intelligenza intuitiva, l’intervento del sé cosciente fa da filtro, poiché razionalizza ciò che razionale non è prima che il flusso in arrivo termini la sua ondata di simboli concernenti l’intuizione. Separare il momento interpretativo da quello percettivo è fondamentale poiché l’intuizione arriva attraverso un “canale” 104 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

non del tutto chiaro e definito, attraverso lo stato mentale delle onde gamma (alta frequenza), ma, come detto prima, subito dopo un precedente stato alpha (bassa frequenza), come se lo “svuotamento” prodotto dal rilassamento rendesse possibile l’innalzamento

della

consapevolezza...

diciamolo:

che

meravigliosa metafora! Allora è chiaro che se in tale processo interviene la razionalità del sé, ossia lo stato delle onde beta (frequenza di veglia), lo stato alfa in cui si manifestano le onde gamma si altera, eliminando e limitando lo stato delle onde gamma. SEGRETO n. 29: è necessario separare i momenti interpretativi da quelli percettivi, per far sì che l’intuito abbia la massima espressione e comunicazione. Questa fase è alla portata di tutti, bisogna imparare a riconoscerla come tale, a gestirla bene, prima di passare alla fase interpretativa. Dentro di noi ci sono tutte le risposte di ciò che vogliamo sapere. L’intelligenza intuitiva dunque affiora da queste

105 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

onde gamma, frequenza non-comune che innalza lo stato di coscienza comune ad un livello più alto. È da sottolineare come questo alto livello di frequenza cerebrale (quindi un innalzamento della nostra interpretazione della realtà) scaturisca dalle basse frequenze della zona alpha e theta (quindi da una percezione non più esterna, ma interna del nostro io). Per poter accedere all’intuito è necessario entrare in uno stato di coscienza interiore! Qui risiede l’intuito, o meglio: da qui scaturisce. Come capire allora l’intuito? Come sentirlo? La sua manifestazione è solitamente una sensazione o una “vocina” che ci dice qualcosa. Tanti sono i messaggi interiori, e non sempre è l’intuito: molte volte questi messaggi nascono da paure e timori o addirittura dall’ego della personalità. Questo non è intuito! L’intuito arriva dal profondo di ogni individuo e spesso accade così, all’improvviso. Per poter essere aperti a questa funzione è quindi necessario non essere influenzati da nessun tipo di emotività. Entrare nella fase alpha ci permette 106 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

di fatto di essere “puliti” da ogni inquinamento possa arrivare dall’esterno, e per inquinamento intendo ansie, paure e la stessa razionalità. L’intuito è un “messaggio” neutro che ci dice qualcosa. SEGRETO n. 30: le onde gamma sono il dominio dell’intuito, l’intuito è una sorta di messaggio neutro, non “contaminato” dall’emotività. Ma, a volte, l’intuito si manifesta come emozione, e allora come fare per distinguere ciò che arriva da dentro come avvertimento o messaggio, e ciò che arriva da fuori? La sfera nel quale agisce l’intuito è quella dell’equilibrio dell’universo, dell’armonia. Quando riconosciamo questa sfera nei messaggi che ci vengono dati, allora abbiamo la sicurezza che si tratta del nostro intuito. Purtroppo non è così semplice, perché è come se l’intuito fosse il sole dietro un cielo nuvoloso: a volte si vede, a volte no… e quando non si vede, non ci preoccupiamo di vederlo. L’intelligenza intuitiva comunica in risonanza con l’universo olografico, utilizzando quelle frequenze che ci portano a uno 107 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

stato di equilibrio e benessere spirituale, un equilibrio che ci porta alla consapevolezza che esiste qualcosa di più. Da un punto di vista emotivo e più concreto, l’intelligenza intuitiva si manifesta come “messaggio del cuore”, nella gamma dell’altruismo, del bene comune, della serenità e di tutto ciò che è “buono” (utilizziamo questa parola semplice ma efficace): per farla breve, consideriamolo come l’angioletto che ci sussurra sulla spalla. La capacità di interagire con l’intelligenza intuitiva non è cosa di tutti i giorni, spesso succede che avvenga inconsciamente, perché questa è la sua sfera, e non sempre si è capaci di comunicare con essa. Questo è dovuto alla natura stessa dell’uomo, la stessa limitazione che ci porta a vivere una realtà illusoria. Queste limitazioni, sono le nuvole dell’esempio di prima… Ma, di fatto, sappiamo che dall’altra parte il sole c’è! Come la presenza del sole è continua, anche l’intelligenza intuitiva è in continuo contatto con noi, comunicando continuamente, il lavoro

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da fare è sulle nuvole che si pongono tra noi e l’intelligenza intuitiva. Di fatto esse non si possono eliminare, ma possiamo ottenere un “dominio” su di loro, arrivando a metterci in comunicazione con esso quando ne abbiamo più bisogno. SEGRETO n. 31: l’intuito è in continua comunicazione con noi; la natura dell’uomo offusca questa comunicazione, ma è possibile avere più controllo di queste nuvole. Le nuvole scaturiscono dalle frequenze beta, quelle della veglia e delle percezioni esterne e superficiali. Le informazioni delle esperienze

vissute

vengono

“incise”

nella

nostra

sfera

emozionale, creando quella struttura che chiamiamo esperienze emotive. Questo bagaglio che ci portiamo dietro è, in larga misura, il fulcro delle nuvole: praticamente queste nostre esperienze annebbiano i messaggi dell’intuito o ne modificano le caratteristiche. Per semplificare: prendiamo in esempio una 109 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

persona che vive una rottura in un rapporto di coppia, e lo vive in malo modo. L’esperienza di certo mette alla prova questa persona ponendola in guardia da future relazioni. Se, trovata la persona “giusta”, l’intuito gli dice qualcosa, questo messaggio sarà offuscato dall’insieme delle esperienze negative, mischiando nella gamma delle emozioni il messaggio dell’intuito. Come fare dunque per ascoltare ed entrare in risonanza con l’intelligenza intuitiva? Qual e il segreto per risvegliare la forza dell'intuizione? La prima cosa da capire è che la somma dei singoli ha più valore dell’insieme dei valori dei singoli. Cosa vuol dire questo? Mi spiego meglio: diciamo che, nonostante quello che siamo abituati a pensare e considerare, “2+2” vale più del valore singolo di “4”, e riassumiamolo in una simpatica formuletta per ricordare velocemente il concetto: 2+2>4

110 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

che significa, appunto, che il valore di 2 + 2 è maggiore (>) del valore del singolo numero 4. Questo vuole semplicemente dire che l’interazione e le sinergie che esistono tra elementi singoli che “lavorano” o “collaborano” insieme, crea delle forze che possono essere considerate degli elementi che aumentano il valore dell’insieme degli elementi. SEGRETO n. 32: la somma dei singoli che interagiscono tra loro ha più valore dell’insieme dei singoli che possiamo riassumere nella formula 2+2>4. Aggiungo una piccola dimostrazione matematica che se vuoi puoi saltare, ma è solo per verificare matematicamente questa verità. Se è vero che 2 + 2 = 4, allora, cambiando punto di vista, è anche vero che √2 + √2 = √4. Dando il valore appropriato alle radici quadrate con una calcolatrice abbiamo che: 

√2 è uguale a 1,4142136;



√4 è uguale a 2.

Cambiamo allora i valori della formula precedente: 111 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

√2

+

√2

1,4142136 +

1, 4142136

=

√4

=

2 ?!

Che risultato ti viene? Il risultato è 2,8284271… ma dovrebbe essere semplicemente 2, che è la radice quadrata di 4! Fenomenale! Un esempio di matematica che esprime un paradosso! Consideriamo convenzionalmente i simboli grafici “2 + 2” come un insieme di tre simboli, dove il simbolo “+” è quel valore aggiunto che rappresenta quella forza che si aggiunge ai singoli, il legame che risulta come elemento aggiuntivo. Questa proprietà è che il tutto (quindi 2 + 2) è più della somma delle parti (quindi 4), ed è uno sviluppo della cosiddetta coerenza olografica. Analogamente, a livello cerebrale, vi può essere maggiore o minore coerenza neuronale. Se

ogni

neurone

che

elabora

l’informazione

opera

contemporaneamente agli altri, ma in maniera coordinata, vi è quello che possiamo definire uno stato di coerenza. Ci sono momenti in cui siamo più intuitivi ed efficienti. Questi stati sono caratterizzati da un’impressione di benessere e di potere. 112 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Noi siamo più efficienti quando siamo più sincronizzati e coordinati. Le persone più efficaci, ad esempio in uno sport, sono estremamente coordinate nei movimenti. Analogamente, un manager estremamente efficace è organizzato e coordinato nel suo lavoro. Il cervello è quindi una “macchina per coordinare”. Lo scopo del cervello può essere visto nel creare un coordinamento coerente dei vari sottosistemi delle funzioni che compongono l’essere. Quindi, ogni azione che facilita tale coerenza facilita il lavoro del cervello. Molto spesso la differenza tra chi ottiene successo e chi non lo ottiene nonostante lo sforzo è semplicemente nella coerenza o sincronizzazione mentale. SEGRETO n. 33: sviluppare coerenza olografica è uno dei punti focali per accedere all’intelligenza intuitiva. La correlazione, ossia il collegamento tra le cose e gli elementi di una realtà olografica, viaggia di pari passo con la coerenza, sia a livello

interumano

che

mentale.

La sincronizzazione, o

coordinazione, è quello che permette a un insieme di essere più

113 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

delle singole parti che lo compongono. Il segreto del successo di molti esercizi mentali è nel conoscerne il ritmo adatto. Il ritmo è una sincronizzazione del lavoro della mente. Il pensiero si sviluppa secondo certi ritmi che corrispondono a quei ritmi cerebrali citati finora. Le canzoni, le poesie, la simmetria e le arti in generale, esplicitano una necessità di ritmo, sincronia e coerenza del cervello. Varie ricerche propongono che tale sincronia aiuti a creare coerenza quantica. La coerenza quantica è quella che permette al nostro cervello di mettere in atto l’elaborazione quantica, migliaia di volte più potente di un’elaborazione semplice. In pratica: un insieme coerente non disperde l’informazione nell’ambiente perché ogni elaborazione coinvolge tutto. Un’organizzazione coerente è al contempo più capace di dare spazio al singolo. La mente funziona al meglio e più velocemente quanto più è unita e coerente. La sincronizzazione con ritmi specifici può aiutare in ciò.

114 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Per analizzare molti elementi contemporaneamente è importante che i vari neuroni funzionino in maniera correlata e contemporanea, all’unisono. La coerenza neuronale è da sola il punto centrale di tutte le applicazioni evolute. La ragione per questi miglioramenti è probabilmente negli effetti di una maggiore coerenza. Riassumendo: 

il tutto è maggiore delle parti;



un sé unito è meglio di un sé diviso;



un sé unito nasce dalla coerenza e coordinazione mentale.

La coerenza può essere sviluppata in varie maniere: a livello personale ha importanza la coerenza neurofisiologica, che può essere sviluppata per creare coerenza neuronale. È quindi importante la sincronizzazione tra i due emisferi cerebrali per l’analisi della realtà. Già nel percepire la realtà abbiamo bisogno di coordinazione mentale: la terza dimensione, ad esempio, la profondità, è costruita, nasce dall’integrazione degli emisferi cerebrali. Ogni occhio vede solo uno spazio bidimensionale: il cervello combina l’attività di ogni emisfero in maniera da creare l’idea di 115 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

spazio. Infatti ogni nostro emisfero analizza una parte della realtà. La sincronizzazione tra gli emisferi aiuta la coerenza cerebrale e il funzionamento del cervello. Stimolazioni alternative ai due emisferi permettono al cervello di funzionare meglio. Da qui probabilmente la considerazione che camminare aiuta a trovare soluzioni. Infatti camminando muoviamo alternativamente le gambe che sono ciascuna comandata da un emisfero (la parte sinistra dall’emisfero destro e la parte destra dall’emisfero sinistro). Il processo di visione e percezione della realtà richiede quindi la coordinazione degli emisferi… ma è più complesso di quel che può sembrare. Infatti, per creare la visione tridimensionale, vengono anche normalmente completati gli elementi mancanti. Questo può essere sperimentato facilmente. Ad esempio, un piccolo oggetto davanti a un occhio non impedisce la focalizzazione di entrambi gli occhi su di un oggetto più distante. Ciò significa che se manca un elemento in quel che viene percepito da un singolo occhio, il cervello lo ricostruisce. Un 116 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

esempio pratico è avere una mano davanti ad un occhio e guardare un oggetto: il classico effetto di vedere una mano “trasparente” è una conseguenza di questo principio. Ne consegue una nostra partecipazione alla costruzione del mondo, che percepiamo anche attraverso il ricostruire elementi mancanti. In altre parole l’oggetto più distante viene riconosciuto simile anche in mancanza di un elemento (la parte coperta), in quanto la mente ha supposto che fosse lo stesso oggetto. Molte illusioni ottiche si basano su tale concetto. Tale processo avviene anche a livello uditivo: l’uomo è bilaterale e le percezioni sia visive che uditive sono costituite in maniera simile. Il fatto che la nostra percezione dello spazio sia costruita è un fenomeno al quale non facciamo attenzione, ed è un evento quotidiano. Normalmente vediamo che il fenomeno si ripete a tutti i livelli mentali: i processi di più basso livello si influenzano reciprocamente, in combinazione con i processi di più alto livello. Il fenomeno viene anche definito “autopoietico”. In altre parole: noi creiamo la nostra realtà. Ovviamente non tutti gli stimoli 117 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

esistenti rispondono alla corrispondenza che esiste a livello di oggetti fisici. Ad esempio, le nostre immaginazioni e i nostri ragionamenti esistono solo nella nostra mente e non vi può essere un elemento fisico sul quale basarci. Questi stimoli vengono ugualmente trasformati velocemente in maniera tale da non soffrire di mancanza di elementi a livello di un emisfero o dell’altro. Questo è uno tra i modi con i quali costruiamo il nostro mondo e la nostra realtà soggettiva. Un emisfero, infatti, lavora più intensamente dalla causa all’effetto (deduttivo); l’altro, viceversa, dall’effetto alla causa (induttivo). Ne consegue che a volte cerchiamo le giustificazioni ai nostri operati e costruiamo un sistema coerente e autopoietico nella stessa maniera in cui quale conduciamo il processo di percezione. Se stiamo male, ad esempio, cerchiamo una ragione al nostro modo di sentirci. Tale partecipazione si estende anche alle immagini mentali, dove, mancando la possibilità di un riscontro fisico, l’integrazione di elementi mancanti a livello di un singolo emisfero è ancora più 118 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

facile. Il fatto che camminando si ragiona meglio è probabilmente legato alla stimolazione alternativa dei due emisferi cerebrali e alla loro sincronizzazione. A livello corporeo vi è un’unità percettiva. Gli esercizi di respirazione ritmica (come nello yoga) combinano il ritmo all’attenzione sul corpo, e forse questa è la ragione della loro efficacia. Il mantenimento di un ritmo aumenta di fatto la potenza mentale. L’idea è che il ritmo favorisce la coerenza mentale. Facendo molta attenzione ai propri ritmi, è possibile svilupparli al meglio. Il fatto che l’elettroencefalogramma sia così significativo del funzionamento cerebrale è infatti collegabile al fatto che rappresenta vari valori di coerenza cerebrale. Ad esempio, il ritmo beta è quello con cui normalmente siamo nella vita quotidiana. I

momenti

individuazione

di

“nuove

idee”

e

“nuovi

collegamenti”, che approfondiremo tra poco e che vengono chiamati insight, sono collegati al fenomeno della coerenza 119 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

quantica. In tali momenti si verifica infatti una coerenza maggiore a livello cerebrale. Il ritmo gamma è di particolare interesse perché ricerche sperimentali hanno mostrato come corrisponda a momenti di scoperta e di insight. Gli altri ritmi sono collegati a esperienze varie di rilassamento (alfa) man mano più profondo (delta e theta). SEGRETO n. 34: trovare il proprio ritmo permette di potenziare la coerenza olografica. Un’altra piccola parentesi: la definizione “intelligenza intuitiva” sta di fatto a indicare che questa è una forza con un’intelligenza, che va oltre la nostra volontà, un fattore che ci mette in collegamento con l’universo olografico e ci comunica qualcosa… Continuando il nostro cammino, si presenta ora un altro elemento fondamentale per l’approccio all’intuito, che viene chiamato insight.

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Che cos’è l’insight? L’insight può essere considerato un momento, un flash (quei momenti dove vediamo il sole dietro le nuvole) nel quale si sperimenta una “scoperta” improvvisa o un chiarimento intuitivo, che sia essa la soluzione di una situazione o un’idea fulminea. In pratica è mettere in atto il proprio “genio” intuitivo. È un fenomeno neurofisiologico che è stato analizzato anche a livello di elettroencefalogramma. È un elemento caratteristico delle onde gamma. È come se un messaggio improvviso o una soluzione ci venga data, la classica intuizione improvvisa che a volte avviene anche spontaneamente. Una sorta di illuminazione che ci coglie a volte anche alla sprovvista, e che è la soluzione a una situazione che stiamo vivendo. La famosa esclamazione: «Eureka!» nasce da un momento di insight. SEGRETO n. 35: l’intuito comunica per mezzo di momenti detti di insight, momenti di illuminazione che si manifestano come idee o soluzioni.

121 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Chiamiamo quindi momenti di “insight” quei momenti nei quali ci sembra di fare una scoperta. Questi momenti (chiamati anche in inglese ahah moments), sono momenti di illuminazione mentale. Recenti studi mostrano che i momenti di insight sono caratterizzati da un’alta frequenza cerebrale (onde gamma). Questo tipo di oscillazione probabilmente porta la mente a un alto stato di coerenza mentale. L’idea è che, in tale stato di coscienza, si crei una particolare coerenza a livello cerebrale che aiuta la creazione di nuove connessioni o correlazioni mentali. In pratica, il momento di insight permette la diffusione olografica dell’informazione. Riassumiamo

ora

gli

elementi

focali

per

“l’accesso”

all’intelligenza intuitiva: 

ritmo: trovare il proprio ritmo, in modo da entrare in contatto con se stessi, è lo stato necessario per sviluppare coerenza

e

ricevere

“informazioni”

dal

dominio

olografico; 

coerenza: sviluppare una coerenza mentale, ossia una sincronizzazione dei due emisferi cerebrali, ci porta a una coerenza olografica e a “captare” i momenti di insight; 122 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



insight: sviluppare e riconoscere i momenti di insight è il mezzo con cui il nostro intuito comunica con noi.

Questi tre elementi sono alla base dell’accesso all’intuito, tre condizioni da raggiungere. E per raggiungere questo risultato, data la capacità limitata della nostra mente, sono necessari alcuni passaggi mentali. Prima del momento di insight, quindi, ci sono altri due momenti: 

coscienza del problema: la definizione di quello che viene definito un “problema”;



riflessione creativa: questa parte può essere considerata come una riflessione creativa ed è accompagnata spesso da onde di tipo alfa. In altre parole: questa fase è caratterizzata dalla ricerca di nuove soluzioni.

Individuati questi cinque elementi, ti presento un modello da seguire passo passo per raggiungere consapevolmente i momenti di insight. Ti ricordo comunque nuovamente che, chi vuole cambiare, deve farlo volontariamente e con grande impegno!

123 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Infatti solo così è possibile possedere il cambiamento. Per mezzo di

questo

processo

è

possibile

ottenere

e

raggiungere

consapevolmente il dominio dell’intuito. Questo è un modello in quattro passi che ci permette di raggiungere gli stati di coscienza elencati sopra (ritmo, coerenza, insight). Sintetizziamo quindi schematicamente:

Coscienza di un problema Riflessione creativa Insight Azione Coscienza di un dilemma Focalizzare una situazione da risolvere o una condizione che vuoi cambiare è un atto caratterizzato da onde beta: in questo modo 124 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

creerai una matrice, un’immagine che porterai nello stato di riflessione. È necessario creare in modo più dettagliato possibile un’immagine della situazione che vuoi risolvere. Creare questa immagine in fase cosciente ti permetterà di tenerla nella mente e portarla con te. Questa immagine viene definita, appunto, “matrice”. Quindi crea una matrice prima di entrare nella fase di riflessione. Riflessione Con la matrice che hai creato rilassati, utilizzando se vuoi una tecnica di meditazione o ipnosi. Basta anche che ti porti soltanto in condizioni rilassate, in una posizione comoda che puoi mantenere nel tempo, senza disturbi esterni che possano distrarti. E concentrarti sul suono del tuo respiro. Appena senti di aver rallentato il tuo ritmo e di aver aumentato la percezione interna, riprendi e visualizza mentalmente la matrice che hai creato (semplicemente ricorda l’immagine della matrice che avevi pensato prima). In questa fase l’elettroencefalogramma mostra l’apparire di onde alfa: questo significa che gli stimoli 125 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

esterni sono stati esclusi per facilitare la focalizzazione sui processi interni. Insight Visualizzando la matrice, rilascia ulteriormente le tensioni che potresti ancora sentire, entrando interamente in uno stato di completo relax. Proietta la tua intenzione di risolvere il contenuto della matrice, senza pensare alla soluzione, lasciando che idee e intuizioni arrivino da sole. In questa condizione sei immerso nella fase alpha, ed è importantissimo non “pensare” alle soluzioni, perché questo ti porterebbe ad uno stato di “veglia”, aumentando la frequenza cerebrale, riportandoti alle frequenze beta. Lascia che lo scorrere dei flussi di pensiero ti portino una serie di idee, prenditi il tempo che serve, abituati in questa fase a non usare la volontà come mezzo di ricerca delle soluzioni, visualizza semplicemente l’intenzione di trovare una soluzione, ti porrai così nello stato giusto per “ricevere” le intuizioni giuste.

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Ricorda che stiamo parlando di un’intelligenza intuitiva che ti comunicherà delle idee, ed esse si manifesteranno con l’effettoEureka! In questa fase, l’elettroencefalogramma mostra un aumento nella zona delle onde gamma, associate con processi cognitivi complessi. Questo rappresenta un cambiamento nel circuito mentale. Si riscontra anche il rilascio di adrenalina e dopamina. Azione Esci dallo stato di rilassamento e appunta le idee che hai avuto. L’insight porta un’urgenza a breve termine di agire. Se hai praticato correttamente, avrai avuto una serie di flash, di idee che puoi considerare intuizioni. L’azione aumenta la densità dell’attenzione. La densità dell’attenzione approfondisce le connessioni mentali. Le nuove mappe sono infatti creature delicate che devono essere nutrite attentamente per divenire una parte di noi. SEGRETO n. 36: per accedere all’intelligenza intuitiva, ci possiamo avvalere di un modello in quattro fasi: coscienza > riflessione > insight > azione. 127 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Crea quindi un feedback positivo. Il cervello ha bisogno di una situazione serena o felice per cementare il circuito neuronale. I suoni positivi, ad esempio, aiutano a catalogare una sinapsi per la conservazione. Questa è una tecnica che può richiedere un pò di pratica, ma dal momento in cui pratichi, se rendi la cosa abitudinaria, ti basteranno dieci/quindici di pratica anche solo due volte a settimana. Noterai che il tuo ritmo, anche nella vita di tutti i giorni, rallenterà, le tue percezioni cambieranno e avrai intuizioni anche in stato quotidiano. Perché gli insight siano utili, devono essere generati dall’interno, da te stesso, e non influenzati dalle altre persone come conclusioni, consigli o opinioni. Il momento di insight è noto come un’esperienza positiva ed energizzante. Il cervello infatti funziona a momenti. È inutile quindi essere sempre in stato di insight. Ecco perché bisogna sapere come creare tale momenti di sincronizzazione cerebrale.

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Questa quantità di energia (procurati dai momenti di insight) può essere centrale nel facilitare il cambiamento: va oltre le forze interne o esterne che cercano di impedire che il cambiamento accada.

Nella

fase

di

insigth

abbiamo

accennato

alla

visualizzazione di un’intenzione. In breve: significa semplicemente focalizzare e indirizzare la nostra attenzione verso un atteggiamento. La nostra attenzione è guidata dalle nostre intenzioni inconsce o dalla nostra coscienza. Le intenzioni sono il frutto dell’incontro tra passato e futuro, ossia tra le esperienze vissute che la nostra mente elabora come valori, e le prospettive del futuro. Ne consegue che se abbiamo paura per il futuro, ci è difficile modificare la direzione dell’attenzione, in quanto la nostra mente pensa che rischia di mancare delle informazioni importanti. È quindi importante sviluppare un ambiente rilassato nel quale la persona possa prendere più confidenza con se stesso. È importante dominare l’intenzione per trasformare il bisogno in desiderio. Il bisogno procura tensione e rende difficile un buon 129 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

funzionamento della mente in quanto altera la visione del presente e impedisce di trovare nuove scelte fuori da un range ristretto. Il desiderio si muove invece nell’ottica delle possibilità e permette alla mente di funzionare più efficacemente. L’attenzione è quindi fondamentale per orientare l’intenzione e focalizzare la realtà possibile desiderata. Il termine densità di attenzione è utilizzato sempre più frequentemente per definire la quantità di attenzione data a una particolare esperienza mentale in un dato momento. Più alta è la concentrazione su una specifica idea o esperienza mentale, più alta è la densità di attenzione. SEGRETO n. 37: è importante sviluppare l’attenzione adeguata per attuare un cambiamento sull’intenzione, fondamentale per l’accesso all’intelligenza intuitiva. Con una sufficiente densità di attenzione, i pensieri individuali e le azioni mentali possono divenire una parte intrinseca dell’identità individuale, aumentando il valore della realtà che cerchiamo e che sarà utile per il prossimo Giorno, dedicato al salto quantico. 130 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

In questo Giorno abbiamo affrontato una serie di argomenti un po’ più impegnativi. Il concetto di intelligenza intuitiva è infatti una pratica che deve diventare abitudinaria: solo così è possibile effettuare dei veri e propri cambiamenti.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 4: 

SEGRETO n. 24: la maggior parte delle modifiche che apportiamo alla realtà sono inconsce; è quindi necessario cominciare a interagire con l’inconscio.



SEGRETO n. 25: il nostro cervello lavora per frequenze che contraddistinguono i nostri stati di coscienza. Più la frequenza è bassa, più ci avviciniamo all’inconscio.



SEGRETO n. 26: le onde alpha sono la chiave per accedere al dominio dell’io interiore e per mezzo di alcune tecniche è possibile utilizzarle in modo consapevole.



SEGRETO n. 27: l’accesso all’intuito è contraddistinto dalle alte frequenze dette gamma, che si presentano in fasi di rilassamento. Le onde gamma sono il risultato della sincronizzazione dei due emisferi cerebrali.



SEGRETO n. 28: l’intelligenza intuitiva è il dominio in cui il tempo viene valutato in chiave quantica. L’intuito è in grado di percepire la sovrapposizione del tempo.



SEGRETO n. 29: è necessario separare i momenti interpretativi da quelli percettivi, per far sì che l’intuito abbia la massima espressione e comunicazione.

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SEGRETO n. 30: le onde gamma sono il dominio dell’intuito, l’intuito è una sorta di messaggio neutro, non “contaminato” dall’emotività.



SEGRETO n. 31: l’intuito è in continua comunicazione con

noi;

la

natura

dell’uomo

offusca

questa

comunicazione, ma è possibile avere più controllo di queste nuvole. 

SEGRETO n. 32: la somma dei singoli che interagiscono tra loro ha più valore dell’insieme dei singoli che possiamo riassumere nella formula 2+2>4.



SEGRETO n. 33: sviluppare coerenza olografica è uno dei punti focali per accedere all’intelligenza intuitiva.



SEGRETO n. 34: trovare il proprio ritmo permette di potenziare la coerenza olografica.



SEGRETO n. 35: l’intuito comunica per mezzo di momenti detti di insight, momenti di illuminazione che si manifestano come idee o soluzioni.



SEGRETO n. 36: per accedere all’intelligenza intuitiva, ci possiamo avvalere di un modello in quattro fasi: coscienza > riflessione > insight > azione.

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SEGRETO n. 37: è importante sviluppare l’attenzione adeguata per attuare un cambiamento sull’intenzione, fondamentale per l’accesso all’intelligenza intuitiva.

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GIORNO 5: Come fare il salto quantico

Questo è l’argomento che personalmente mi affascina di più! In questo Giorno affronteremo il vero scopo della psicologia quantistica: il salto quantico! Ebbene, cos’è il salto quantico? Hai mai visto il film Matrix? Se non l’hai fatto, ti consiglio di vederlo… per quanto fantascientifico possa essere, è un perfetto parallelismo di tutto quello che rappresenta questo scritto. Se l’hai visto, c’è una scena dove il protagonista Neo viene addestrato dal leader Morpheus al combattimento nel programma chiamato Struttura. Ebbene, durante il combattimento Morpheus esclama: «Sei più forte di così! Non pensare di esserlo: convinciti di esserlo!» Accidenti!! Che dire di questa frase? «Non pensare… convinciti!» Be’, non saprei descrivere in modo migliore e con parole più semplici cosa possa essere il salto quantico e come puoi 135 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

realizzarlo. Questa frase sottolinea l’incredibile differenza tra pensare semplicemente una cosa e viverla direttamente: convincersi di qualcosa significa viverla già ancor prima che succeda. Cosa significa dunque fare il salto quantico? In un concetto di realtà olografica, sappiamo che molteplici e infinite possibilità di realtà coesistono nello stesso momento, dalle più improbabili alle più possibili. Ebbene, quello che in meccanica quantistica viene chiamato salto quantico è il salto che un elettrone fa da un orbitale a un altro, rilasciando un quantitativo d’energia, appunto, quanto. Dal punto di vista della psicologia quantistica, significa cambiare uno stato emotivo non in funzione di ciò che accade, ma di ciò che vogliamo che accada, indipendentemente dagli eventi. Significa avere piena consapevolezza e volontà di quello che si prova emotivamente. In ambito di realtà olografica, significa effettuare un salto da una realtà a un’altra. Sembra, in effetti, che questo tipo di pratica la 136 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

effettuiamo già diverse volte al giorno. Basti pensare, ad esempio, a tutte quelle volte in cui accade una serie di eventi (solitamente improvvisi) che cambiano l’andamento della nostra vita. SEGRETO n. 38: il salto quantico è il potenziale salto da una realtà all’altra, gestibile per mezzo delle emozioni. Diversi anni fa, ricordo, mi successe una cosa molto particolare. Ricordo che era il mese di marzo… nel giro di tre giorni la mia vita fu sconvolta da una serie di eventi praticamente improvvisi. Il 14 ebbi un litigio con il titolare dell’azienda dove lavoravo e mi licenziai; il 16 la mia ragazza mi lasciò dopo due anni; il 17, portando a spasso il mio carissimo cane per la passeggiatina, be’… mi morì improvvisamente tra le braccia… Insomma, nel giro di soli quattro giorni la mia vita diede una tremenda sterzata all’auto che stavo guidando, facendo crollare tutto quello che avevo di più caro e che consideravo “certo”. Ecco, questo è un salto quantico!

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L’esempio è magari molto drastico, ma serve a farti capire più chiaramente cosa si intende con il termine salto. Ai quei tempi ero già vicino a queste materie e, dopo qualche giorno per riprendermi, capii cosa stava accadendo (nel Giorno successivo approfondiremo il discorso). Di fatto i salti quantici avvengono tutti i giorni, in modo a volte impercettibile. Questo

perché

le

diverse

realtà

nelle

quali

saltiamo

quotidianamente sono molto simili, e l’energia necessaria per “saltare” è esigua. Molte delle realtà possibili, essendo queste un numero infinito, sono infatti molto simili tra loro: capita quindi che i cambiamenti a volte non vengano percepiti. I cambiamenti sono dunque un segnale di questi salti quantici, anzi, sono i salti quantici. I cambiamenti sono un cambio di strada improvviso, una sterzata all’auto che stiamo guidando. La cosa straordinaria è che di fatto possiamo effettuare questi salti in modo consapevole. «Non pensare di esserlo, convinciti di esserlo!»

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Per effettuare un salto consapevole, è necessario sentire e vivere una situazione ancora prima che essa esista. E questo è il richiamo: vivere a partire dalla risposta! SEGRETO

n.

39:

per

effettuare

un

salto

quantico

consapevole è necessario vivere la situazione attesa come se già fosse avvenuta. C’è una grande ma sottile differenza tra il protendersi verso un risultato e vivere all’interno di esso. Pensare di arrivare dove vogliamo, cercare di raggiungere un traguardo, mentalmente ci porta a perseguire un cammino, avvicinando i nostri pensieri a quelle frequenze di desiderio o di speranza. Fare un salto quantico non significa solo desiderare di arrivare o di essere. Significa creare l’immagine di una realtà diversa da quella attuale e viverci all’interno come se già fosse avvenuta, con le stesse emozioni e sensazioni. Vuoi la casa dei tuoi sogni? Immaginala, vivici già dentro, senti le emozioni che ti trasmette e vivi in modo naturale come se già ci vivessi.

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Questo è il vero salto quantico! L’intensità delle emozioni provate modellerà la realtà e gli eventi in funzione di quello che stai vivendo. E non dubitare mai! La costanza è un altro elemento fondamentale: più una sensazione è intensa e costante, più energia diamo al processo possibilità-probabilità-certezza:

CERTEZZA

PROBABILITÀ

POSSIBILITÀ Il diagramma qui presentato sta a indicare la mole di manifestazioni legate a possibilità, probabilità e certezza della realtà voluta. Il settore più in basso, quello delle possibilità, rappresenta l’insieme delle realtà olografiche. Graficamente è limitato da un contorno, ma sappiamo benissimo che la sua natura è infinita.

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Per poter passare al settore superiore è necessaria una focalizzazione intensa della nostra coscienza su situazioni definite, creando dei limiti nelle possibilità infinite, pescando insomma un insieme di possibilità simili tra loro che rispecchiano quello che cerchiamo. Il settore superiore, quello della certezza, impone una focalizzazione ancora maggiore, e quindi un’energia ancora maggiore da parte nostra. Questo ci porta a pescare nuovamente dalle probabilità una realtà specifica tra queste, rendendola certezza. Il mezzo che ci permette di fare questi passaggi è la nostra coscienza, la nostra immaginazione, la nostra costanza. Possiamo riassumere il tutto in quattro semplici valori che chiameremo flusso percettivo, ossia una serie di fasi interiori che tracciano un cammino: 

stato (consapevolezza): è l’essere consapevoli che la realtà è una conseguenza delle nostre emozioni. Questo ci permette di averne un maggior controllo;

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oggetto (immaginazione): è importante creare quelle situazioni che desideriamo nella nostra mente, e quelle emozioni legate a eventi che ancora devono avvenire. Così facendo, permetteremo di attirare a noi e rendere più probabile una realtà piuttosto che un’altra;



valore (intensità): più i sentimenti che proviamo rispetto a un evento che ancora deve accadere sono intensi, più la probabilità che si manifesti la realtà voluta diventa probabile;



durata (costanza): più le nostre sensazioni sono costanti nel tempo, più la probabile realtà avrà spazio per poter manifestarsi.

SEGRETO n. 40: il modello del flusso percettivo è lo strumento interiore per effettuare il salto quantico ed è diviso in quattro fasi: stato, oggetto, valore e durata. Immaginiamo la realtà che vogliamo come una persona che, camminando, ci deve raggiungere. Lo stato consiste nella consapevolezza, ossia nel fatto che sappiamo e siamo consapevoli

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che questa persona esista, cammini e che debba arrivare: siamo già certi che arriverà… è solo una questione di tempo. L’oggetto consiste nell’immaginazione, è la sua immagine che cammina, il suo avvicinarsi, la sua azione e la sua esistenza. La sua stessa esistenza dipende da noi, e più l’immaginazione è forte e chiara in noi, più la sua immagine e il suo cammino sarà vero. Il valore è l’intensità dei sentimenti provati, è il richiamo che diamo a questa persona, una serie di telefonate o di contatti che la attirano verso di noi. E più chiamate facciamo, più lei si avvicinerà. È il modo per farci sentire. La durata è la costanza nel provare queste emozioni, è la strada che la persona percorre per giungere da noi, la strada che costruiamo per lei. Se la costanza è forte, la strada rimane spianata; se diminuisce, la strada, il canale che lei ha per raggiungerci, si riempie di ostacoli rallentandone il cammino, o addirittura facendola franare.

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Un esempio calzante può essere quello degli atleti di arti marziali quando si accingono a spaccare un mattone o una tavola: l’immagine è quella della tavola o del mattone già spaccato. Gli atleti sono già proiettati in una realtà diversa da quella del momento che stanno vivendo, creando e vivendo già la realtà voluta. La loro grande fermezza nel credere in questo, la loro convinzione è tale da portarli a effettuare questo salto. Puoi quindi immaginare quanta energia “mentale” sia necessaria per realizzare questa realtà. Più la realtà voluta è diversa da quella attuale, più energia sarà necessaria per effettuare un salto quantico Immagina le diverse realtà come degli appezzamenti di terra separati da un fosso. Più le realtà sono simili, più i fossi da saltare sono stretti. Quando le realtà cominciano a essere particolarmente diverse e distanti tra loro, il fosso tra loro diventa più ampio, e l’energia necessaria per saltare è più consistente.

144 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Qualche tempo fa ho incontrato una persona, una ragazza che desiderava fortemente un cambio della propria vita professionale, desiderando di fare la rappresentante. Mai aveva avuto un’esperienza simile, ma ugualmente era ferma su questa scelta. Ricordo che andò a fare una visita medica. Le venne prima sottoposto un questionario da compilare e, tra le domande, una chiedeva la sua professione. In modo istintivo e naturale, lei scrisse: «Rappresentante». Pensa: tale era la sua proiezione in questa realtà, che già le sue sensazioni erano vive più che mai! Entrando per la visita, cominciò a conversare con l’addetta che, letto il questionario, le chiese che lavoro facesse. Lei spiegò che in realtà era in cerca, e incredibilmente l’infermiera le disse che il marito faceva già questo lavoro e che nella sua azienda stavano cercando una persona per coprire una zona che era rimasta scoperta poco tempo prima. Ebbene, il giorno dopo la ragazza fece il colloquio e cominciò a lavorare dal giorno successivo, oltretutto con un trattamento economico di tutto rispetto. 145 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Questo esempio mi sta particolarmente a cuore per due motivi: uno, perché è accaduto mentre scrivevo questo ebook, e l’altro è che questa persona mi è al momento a fianco nella vita. L’effetto suggestivo dunque è la chiave di tutto! Nel dominio olografico non è solo una suggestione. È in realtà un richiamo, è il modo di “selezionare”, per così dire, e materializzare quella realtà che vogliamo si manifesti. In realtà, dal momento stesso in cui viviamo una certa situazione, che sia una preghiera intensa o spinti da una motivazione molto forte, il salto quantico è già stato effettuato, e il processo per arrivare a ottenere il risultato voluto è già partito. Molti studi hanno dimostrato che nel momento stesso in cui si prega fortemente per qualcosa, si vive già in una realtà differente. Smettere di pregare, di fatto, ci fa effettuare un altro salto alla realtà precedente. Si è addirittura sperimentato che per effettuare un salto di coscienza basta l’intervento minimo dell’1% della popolazione: la “convinzione” di una persona è in grado di influenzare la realtà di circa cento persone.

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Questo è il quantitativo minimo d’energia richiesto dall’universo olografico per variare e focalizzare una realtà diversa. L’esperimento fu effettuato su un gruppo di persone (circa un centinaio) esperte di “meditazione”. Fu chiesto loro di meditare e di visualizzare momenti di pace e serenità. Fu riscontrato che gli effetti di questi esperimenti ripetuti avevano portato a un drastico calo della delinquenza della zona di riferimento. Ma quando l’esperimento terminava, le condizioni tornavano a essere quelle di prima. È chiaro da quest’esempio quale sia l’importanza della costanza in un dominio quantistico. Di certo non avverrà che la mattina ci si svegli e le cose siano stravolte. Più il cambiamento è rilevante, più il fattore tempo avrà un valore alto, ma di fatto rimane che il salto è stato effettuato. Tutto sta a non farne un altro magari spinto dallo sconforto… e qui subentra il flusso percettivo. SEGRETO n. 41: il salto quantico di fatto avviene già istantaneamente ogni qualvolta viviamo emozioni diverse da quelle che la realtà attuale dovrebbe farci provare.

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Una domanda potrebbe dunque essere: «Come si può vivere un’emozione per qualcosa che ancora non c’è?» Ad esempio: possiamo immaginarci all’interno di un’automobile da corsa mentre guidiamo mentalmente lungo un tragitto e, nel farlo, possiamo sperimentare e percepire direttamente le varie situazioni. Dobbiamo impersonare nella vita di ogni giorno ciò che decidiamo di sperimentare nel mondo, proprio quelle cose che scegliamo di vivere nella realtà. Se ogni elemento di un ologramma rispecchia l’ologramma intero, allora anche noi, in quanto elementi di una realtà e di un universo olografico, rispecchiamo tutto interamente. Abbiamo già dentro tutto, tutti gli strumenti e le risposte che ci servono, e tutto quello che proviamo è già giusto! A fronte di tutto questo, identifichiamo ora otto chiavi focali per il salto quantico. Chiave n. 1: essere – fare - avere «Prima di tutto, devi cominciare sapendo che sei già arrivato!» (Jonathan Livingston, Il Gabbiano).

148 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Il cuore del concetto quantico è quello che abbiamo espresso nel processo inverso: vivere già quello che vuoi essere prima ancora di esserlo.

ESSERE

FARE

AVERE

Questo schema rappresenta l’espressione massima del concetto quantico. Il cerchio esterno è la manifestazione ultima della realtà. Il cerchio più piccolo è la partenza, la base per poter manifestare una realtà piuttosto che un’altra.

149 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Essere significa porsi già nella condizione di vivere l’esperienza che vogliamo sperimentare. Modificando alla radice il nostro modo di essere, le azioni che ne scaturiranno saranno una diretta conseguenza della realtà che stiamo modellando. Avere è lo stadio conclusivo dove il tutto viene manifestato. La sfera dell’essere corrisponde a quella scelta che facciamo, come detto in precedenza, tra le infinite possibilità della realtà olografica. Scegliendo di essere in un determinato modo, focalizziamo la nostra coscienza su un numero di possibilità più limitate e simili tra loro rispetto a quelle infinite. Di conseguenza le nostre azioni avverranno in funzione di ciò che siamo in quel momento, scremando ulteriormente le possibilità di realizzazione della realtà ricercata. Infine, nella sfera dell’avere, il richiamo della realtà più probabile, più simile a ciò che stiamo sperimentando, tenderà a manifestarsi. Essendo l’insieme delle possibilità infinito, la realtà che mi serve c’è per forza, e più attuo il processo del flusso percettivo, più la realtà prenderà la piega desiderata.

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SEGRETO n. 42: la prima chiave di consapevolezza è esserefare-avere, essere qualcosa prima di averla. Chiave n. 2: chi dà riceve «Fai al tuo prossimo quel che vorresti sia fatto a te» È importante sapere (cosa che approfondiremo nel Giorno successivo) che quello che la vita ci manifesta sotto forma di realtà quantistica è una sorta di specchio: tutti i sentimenti che “diamo” al mondo, ci ritornano sotto forma di manifestazioni. Insomma: quello che diamo, riceviamo e la nostra responsabilità su quanto ci accade, a questo punto, risulta essere maggiore di quanto si possa pensare. La qualità della realtà che tendiamo a manifestare è dunque in funzione della qualità delle emozioni e convinzioni che diamo all’universo olografico. E anche le paure fanno parte della gamma di queste emozioni. Molte volte la vita ci mette davanti alle situazioni che più ci fanno paura. Avere coraggio non significa non avere paura, ma andare oltre.

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L’affrontare i problemi a viso aperto significa semplicemente eliminare questa sensazione rispetto a qualcosa. Se non decidiamo di affrontarla, essendo la paura un’emozione molto intensa, questi eventi ci capiteranno in modo sempre più accentuato. La soluzione sta nel “provare” sensazioni dentro di noi che eliminino il loro realizzarsi. In breve, davanti ad una situazione da risolvere, poniti emotivamente come già risolta utilizzando il flusso percettivo. È ovvio quindi pensare che i meccanismi quantici rispondono come specchi, e diventa importantissimo a questo punto valutare approfonditamente quali sentimenti doni al mondo e quali convinzioni sono alla base del tuo essere. Dona il tuo tempo, il tuo sorriso, i tuoi talenti, il tuo perdono, il tuo altruismo e tutto quello che puoi concepire come le cose più “buone” che possano esistere, incondizionatamente, solo per farlo. Non per avere in cambio qualcosa. Vivi e dai senza pensare che qualcosa ti debba tornare in dietro, avendo già la sicurezza che ti arriverà quello che hai dato.

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SEGRETO n. 43: chiave 2 - dare per ricevere è il motivo per cui ci accade ciò che accade, siamo più responsabili di quanto si possa pensare. Chiave n. 3: inizia con un sogno «L’immaginazione è più importante della conoscenza perché infinita» (A. Einstein). Che cosa immagini del tuo futuro? Qual è quella cosa, o quelle cose, che desideri che si realizzino? Cosa desideri cambiare della tua vita che ora non va? Come rispondi a queste domande? Ci saranno sicuramente delle cose o situazioni che vorresti cambiare. Ci sarà sicuramente una situazione che vorresti andasse meglio. Modellare la realtà è una funzione intrinseca dell’uomo, risultato di quanto si sta “scoprendo” dalla meccanica quantistica. Pensa a una situazione, a una realtà che vorresti si manifestasse. Comincia a sognare, a immaginare quello che vorresti. Crea un piccolo film nella tua mente. Cerca, anche per gioco, di riempire di dettagli l’ambiente o la situazione che stai immaginando.

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Questa immagine che stai creando viene chiamata matrice, è uno schema mentale. Questa metodica sfrutta il fatto che la mente non è in grado di far distinzione tra le informazioni che riceve da fuori e quelle che riceve da dentro (praticamente non fa distinzione tra realtà fisica e fantasia). Immergiti completamente in questo film, guardati mentre fai un’attività o scruta tutto quello che hai intorno rendendolo il più vero possibile. Dai libero sfogo a quello che ti viene in mente, e osserva quello che la fantasia e i tuoi desideri ti fan vedere. Fai molta attenzione a quello che stai provando in termini di emozioni, e cerca di esaltarlo e amplificarlo. Non pensare di dover raggiungere un obiettivo. La sottile differenza sta nel fatto che devi trarre energia da esso piuttosto che protrarti a raggiungerlo. Non pensare di arrivare, ma vivici già all’interno, sentendoti… comportandoti già in quel modo. Dal momento che fai questo, il salto quantico è già avvenuto. E più mantieni vivo il flusso percettivo, più vedrai - con tuo grande stupore - il manifestarsi di 154 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

ciò che stavi solo immaginando. Comincia così, con il vivere un sogno, una realtà diversa. Riversa al suo interno tutta quella gamma di emozioni positive che puoi trovare. Meglio se fai tutto questo dopo aver raggiunto un rilassamento profondo, e raggiunto la zona alpha, magari volontariamente, magari prima di dormire. Ricorda che la cosa più importante è immaginare! Da qui parte tutto: vedrai da lì a qualche tempo quello che succede…. e solitamente proprio quando meno te lo aspetti! SEGRETO n. 44: chiave 3 - iniziare con un sogno, immaginare, è lo strumento interiore che permette alla nostra coscienza di interagire con la realtà olografica. Tieni sempre presente una cosa importante: non sempre gli effetti di un salto quantico sono immediati. Potrebbe volerci del tempo prima di vedere i cambiamenti, specie se il cambiamento voluto è grande. Più il risultato voluto è diverso da ora, più energia viene richiesta per effettuare il salto.

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È fondamentale avere una fortissima convinzione che le cose “saranno così” come vogliamo. Ed è altrettanto importante mantenere nel tempo questa certezza, senza cambiare le nostre convinzioni. Ti ribadisco quindi che il tuo apporto è fondamentale: grande impegno, determinazione e azione sono il fuoco che alimentano il motore! Chiave n. 4: assecondare la strada C’è una verità elementare che troppo spesso oscuriamo perché considerata di poco conto. Tutti noi abbiamo delle caratteristiche particolari, che ci rendono diversi gli uni dagli altri, e ci rendono unici. C’è da chiedersi: perché? Per quale motivo ogni persona ha delle caratteristiche particolari completamente diverse da quelle degli altri? Certo, le esperienze della vita influenzano i nostri modi di pensare, ma questo non basta. Le stesse esperienze, vissute da persone diverse, hanno effetti diversi. Questo significa che le caratteristiche della persona vanno ben oltre le semplici esperienze. E allora perché ci sono i geni, i matematici, gli artisti? Per quale motivo il pittore è spinto

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a dipingere e non a fare matematica, o viceversa? Tutti nasciamo con delle caratteristiche, delle passioni e dei talenti. Questi talenti esistono e sono soggettivi, esistono per un motivo. Il nostro posto nella realtà olografica è dato dai nostri talenti, e seguendo questi, seguiamo la nostra strada. È importante capire chi siamo, quali talenti ci contraddistinguono, quali sono le nostre qualità. Essere sinceri con se stessi è alla base di una vita realizzata. Ti propongo un piccolo esercizio da fare. È uno specchietto che può aiutarti a guardare a fondo dentro di te e a capire quali sono i tuoi talenti. Si tratta di una serie di domande che possono aiutarti a comprendere meglio certi meccanismi più nascosti: 

Quali sono le attività che più mi piacciono e mi soddisfano?



Qual è il mio desiderio segreto?



Per cosa mi fanno i complimenti?



In che cosa ho avuto successo nella vita?



Quali sono alcuni dei miei punti forti?



Cos’è che non farei mai?



Per cosa invece rischierei la vita? 157 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



Qual è il mio posto nel mondo?



In cosa posso contribuire per migliorare quello che ho intorno?

Queste domande seguono una linea precisa: 

le rosse, le tue passioni;



le blu i tuoi talenti;



le verdi i tuoi valori;



le viola le tue considerazioni su te stesso.

È importante seguire l’ordine delle domande, perché le risposte sono legate le une alle altre. Le ultime due domande rappresentano un po’ quelle che sono le conclusioni a fronte di quanto hai risposto alle altre. Tutto questo per capire verso cosa la tua vita è orientata. Riuscendo a capire meglio tutto questo, sarà più facile poter effettuare un salto quantico “ottimizzato”, ossia creare una realtà diversa da quella attuale in modo più veloce e consono alla tua persona: è molto più “semplice” cavalcare un cavallo seguendo la direzione che ha già preso. 158 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Fare un salto quantico in una realtà consona alla tua persona ti darà una forza e una voglia maggiore che si realizzi, e amplificando queste sensazioni, accelererai il processo del flusso percettivo. SEGRETO n. 45: chiave n. 4 - le nostre caratteristiche personali hanno motivi precisi per esistere. Capirli e assecondarli,

ottimizza

la

qualità

dell’evento

che

ci

attendiamo. Chiave n. 5: conosci già la risposta «Che tu possa pensare di farcela o di non farcela, hai comunque ragione!» (H. Ford). Vivere a partire dalla risposta: questa è l’essenza del salto quantico! Nel momento in cui ti fai una domanda, o accendi un desiderio, o preghi per qualcosa, hai già modificato la realtà. La domanda che ti sei posto o la preghiera che hai fatto, contengono già la risposta.

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Se chiedi qualcosa, significa che quel qualcosa esiste. E nel momento in cui vivi fortemente una situazione, hai già reso possibile l’attuarsi della realtà che cerchi. Il processo inverso sta a indicare proprio questo. SEGRETO n. 46: chiave n. 5 - per ogni domanda o preghiera che si possa fare, la risposta è già al suo interno e immediata. Chiave n. 6: adeguatezza «Se c’è soluzione, perché ti preoccupi? Se non c’è soluzione, perché ti preoccupi?» (proverbio cinese). Ecco un’altra chiave fondamentale: la qualità dei nostri sentimenti! Come abbiamo detto finora, il processo inverso, ossia vivere un’emozione per una realtà che ancora deve avvenire, è il primo elemento per effettuare il salto quantico. Allora si potrebbe dire che qualsiasi cosa io voglia, è possibile che si realizzi. Ad esempio: voglio essere ricco! Be’… non è proprio così. Come abbiamo visto prima dagli esperimenti effettuati, pare infatti che i “meccanismi” di un universo olografico siano effetto 160 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

di particolari sentimenti. Il concetto è quello di “utilizzare” sentimenti, emozioni e convinzioni che siano in risonanza con l’ologramma stesso. L’universo olografico utilizza, per così dire, delle frequenze che tendono all’equilibrio. Per potersi sintonizzare con esso, è necessario utilizzare al meglio le stesse frequenze, che emotivamente possiamo tradurre come armonia, altruismo e quella parola che tanto usiamo: amore. È quindi necessario essere adeguati riguardo ai sentimenti da provare nella nostra vita. Ad esempio: voglio essere ricco! Quali sono i sentimenti che puoi provare riguardo questa affermazione? Se lo vuoi per puro egoismo, la reazione che potresti avere potrebbe non essere quella desiderata. Se lo fai per migliorare la situazione della tua famiglia… già meglio! Ricordi l’esempio che ho fatto su di me nel Giorno 2? Quello sulla casa? Ecco, probabilmente l’emozione che più ha modellato la realtà è stata la tenerezza e l’istinto di protezione che avevo nei confronti di mia madre.

161 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Nel momento stesso in cui “lavoro” consapevolmente sulla realtà olografica, la stessa realtà funziona da specchio. Il collegamento tra le cose che costituisce l’essenza dell’universo olografico, mi porta a modificare le situazioni che ho intorno. Cambiando me stesso, modificherò anche tutte le cose che a me son collegate. Per capirci: se cucino una zuppa e cambio la temperatura dell’acqua, ogni ingrediente della zuppa modificherà le proprie caratteristiche. Nel Giorno successivo affronteremo meglio questo argomento. SEGRETO n. 47: chiave n. 6 - dalla qualità dei sentimenti che proviamo, dipende la qualità della realtà che si manifesta; è quindi importante avere sentimenti e convinzioni adeguate. Chiave n. 7: bussa e ti sarà aperto Chiedi e ti sarà dato; ti riporto in questa chiave una semplice citazione che puoi usare ogni qualvolta le tue paure ti creano dubbi, o la tua fede in quello che fai viene meno: «(…) fino a quando un individuo non si impegna, questi esita, rischia di tirarsi indietro, di rimanere sempre inconcludente. Esiste una sola verità, 162 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

molto semplice, in tutte le azioni protese a promuovere, l’ignoranza della quale distrugge innumerevoli idee e splendidi progetti: nel momento in cui una persona si impegna, interviene anche la provvidenza. Viene in aiuto un insieme cose che altrimenti mai sarebbero accadute. Dalla decisione scaturisce un fiume di avvenimenti, facendo sorgere a proprio favore ogni tipo di imprevisti, incontri e sostegno materiale, che nessuno potrebbe immaginare potessero accadere. Ho un profondo rispetto per il seguente distico di Goethe: ‘Qualsiasi cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, falla. L’audacia ha in sé genialità, forza e magia.’» (W.H. Murray, 1951) Penso che questa citazione basti e avanzi. Leggila ogni qualvolta ti serve! SEGRETO n. 48: chiave n. 7 - «Qualsiasi cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, falla. L’audacia ha in sé genialità, forza e magia.»

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Chiave n. 8: azione Cosa vuol dire allora vivere una realtà che vogliamo, ancor prima che essa esista? Innanzitutto: tutto ciò che succede, avviene in funzione di ciò che desideri. Se desideri cambiare lavoro, ad esempio, è importante capire che lavoro tu voglia fare, valutare i tuoi talenti e le tue passioni. Identificalo pienamente, come espresso nella chiave n. 4. Vivici, senti le sensazioni che esso ti fa nascere, amplificale. Guardati mentre lavori, guarda quello che fai, guarda l’ambiente e immagina più dettagli possibili. SEGRETO n. 49: comportati e sentiti nella vita di tutti i giorni nel modo in cui vuoi che la realtà si manifesti. A questo punto comportati di conseguenza: ti senti un poliziotto? Comportati da poliziotto, sentiti poliziotto! Personalmente ho cominciato a lavorare nel campo commerciale a circa venti anni. Il mio iter professionale mi ha portato quindi a lavorare con le persone e a gestirle. Lavorando sulle mie caratteristiche, ho capito chi ero nella mia vita professionale e cosa volevo fare: il formatore. 164 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Bene, ho cominciato a sentirmi tale comportandomi da tale. Nella mia mente mi sentivo formatore e come tale “mi comportavo”. Cominciarono allora, incredibilmente, a presentarsi delle situazioni diverse. Sopraggiunsero delle opportunità che mai erano accadute, arrivando io persino a scrivere degli ebook di formazione sulla crescita personale. Molte “coincidenze” avvennero: una volta ricordo che volevo contattare un’azienda di mia conoscenza per propormi come consulente… ma rimandavo, un po’ per impegni, un po’ per altro. Insomma: da lì a poco quella stessa azienda mi contattò, portando avanti una collaborazione di consulenza... inutile dire che rimasi a bocca aperta! Queste chiavi sono dei cardini d’atteggiamento, punti focali per ottimizzare il salto quantico. Per capire meglio immaginiamo l’uomo come il processo di un computer:

165 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Funzione

Computer

Uomo

Hardware

Cpu, stampante, ecc.

Realtà

Sistema

Windows, ecc.

Coscienza

Word, excel, ecc.

Sentimenti,

Operativo Software

Emozioni, Preghiere, Convinzioni Come un software che si interfaccia con il sistema operativo di un pc e ne gestisce l’hardware, allo stesso modo i nostri sentimenti e convinzioni si interfacciano con la nostra coscienza profonda che modella la realtà. SEGRETO n. 50: per cambiare la nostra realtà, dobbiamo cambiare i comandi di sentimenti, convinzioni, preghiere ed emozioni che “programmano” la realtà stessa.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 5: 

SEGRETO n. 38: il salto quantico è il potenziale salto da una realtà all’altra, gestibile per mezzo delle emozioni.



SEGRETO n. 39: per effettuare un salto quantico consapevole è necessario vivere la situazione attesa come se già fosse avvenuta.



SEGRETO n. 40: il modello del flusso percettivo è lo strumento interiore per effettuare il salto quantico ed è diviso in quattro fasi: stato, oggetto, valore e durata.



SEGRETO n. 41: il salto quantico di fatto avviene già istantaneamente ogni qualvolta viviamo emozioni diverse da quelle che la realtà attuale dovrebbe farci provare.



SEGRETO n. 42: la prima chiave di consapevolezza è essere-fare-avere, essere qualcosa prima di averla.



SEGRETO n. 43: chiave 2 - dare per ricevere è il motivo per cui ci accade ciò che accade, siamo più responsabili di quanto si possa pensare.



SEGRETO n. 44: chiave 3 - iniziare con un sogno, immaginare, è lo strumento interiore che permette alla nostra coscienza di interagire con la realtà olografica.

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SEGRETO n. 45: chiave n. 4 - le nostre caratteristiche personali hanno motivi precisi per esistere. Capirli e assecondarli, ottimizza la qualità dell’evento che ci attendiamo.



SEGRETO n. 46: chiave n. 5 - per ogni domanda o preghiera che si possa fare, la risposta è già al suo interno e immediata.



SEGRETO n. 47: chiave n. 6 - dalla qualità dei sentimenti che proviamo, dipende la qualità della realtà che si manifesta; è quindi importante avere sentimenti e convinzioni adeguate.



SEGRETO n. 48: chiave n. 7 - «Qualsiasi cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, falla. L’audacia ha in sé genialità, forza e magia.»



SEGRETO n. 49: comportati e sentiti nella vita di tutti i giorni nel modo in cui vuoi che la realtà si manifesti.



SEGRETO n. 50: per cambiare la nostra realtà, dobbiamo cambiare i comandi di sentimenti, convinzioni, preghiere ed emozioni che “programmano” la realtà stessa.

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GIORNO 6: Guida alle possibilità della vita È necessario a questo punto del cammino approfondire il concetto di tempo quantico. Da sempre l’uomo ha cercato di andare oltre il velo che nasconde dietro di sé il “significato del tempo”, ma esso è misterioso. Non ha soggettivamente sempre la stessa durata: ad esempio, nel sonno o in ipnosi possiamo apparentemente vivere in pochi istanti un tempo molto lungo. Il tempo, come soggettivamente percepito, nasce dall’interazione tra memorie e intenzioni, e dal loro confronto con la realtà che percepiamo coi sensi, alla quale diamo un’interpretazione. Come esseri olografici, quindi, semplicemente interpretiamo anche il tempo. Sono gli elementi legati alle memorie e alle nostre immaginazioni che intervengono continuamente, dandoci “l’idea”, la sensazione di un presente che va in una direzione (verso il futuro). Anche il concetto di tempo appare come un artificio personale.

169 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Così come la visione tridimensionale richiede l’uso di elementi provenienti dai due occhi, il tempo nasce dall’incontro tra elementi del passato (come le memorie) e avvenimenti del futuro, nell’interpretare e selezionare gli elementi sensoriali che percepiamo. Questo concetto esprime il fatto che l’interpretazione è data dall’incontro di un’onda temporale che viaggia verso il futuro e di un’altra onda che viaggia indietro nel tempo. Quest’incontro attualizza una possibilità nel presente:

Dal passato..

Presente

dal Futuro

Possiamo dunque considerare il momento attuale come l’attualizzazione, al presente, dell’onda proveniente dal passato, e 170 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

l’attualizzazione dell’onda di eventi possibili proveniente dal futuro. SEGRETO n. 51: il momento presente, in un dominio olografico, è l’incontro tra l’onda temporale del passato e quella che arriva dal futuro. L’incontro stesso delle due crea il presente, che nella nostra vita, con un po’ più di senso pratico, possiamo considerare come le nostre esperienze vissute (onda del passato) che si incontrano con l’insieme delle possibilità future (onda dal futuro). Possiamo pensare che il presente costituisce una misurazione del futuro condotta anticipatamente. Per

il

futuro

il

tempo

presente

rappresenta

quindi

un’informazione della forma che dovrà prendere, anche se ha un’esistenza autonoma. Ma da un punto di vista non umano, diciamo così, uscendo un po’ dai canoni del nostro modo di pensare, per l’onda che arriva dal passato, il presente rappresenta una conseguenza… ma lo è anche per l’onda che arriva dal futuro… 171 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Semplificando al massimo: il presente è anche una conseguenza dell’onda che arriva dal futuro. Seguendo la rappresentazione del grafico di prima le direzioni sono opposte, e il presente è in realtà una conseguenza di entrambe le forme d’onda… nella nostra percezione

limitante

sentiamo

e

viviamo

solo

quella

unidirezionale che arriva dal passato. In breve: nel presente possediamo delle informazioni che arrivano da momenti futuri! E qual è lo strumento che ci permette di sondare queste informazioni? Nel dominio olografico è: l’intuizione! Seguendo questo filone, essendo l’onda dal futuro un insieme di realtà possibili, il momento presente assume un valore molto più rilevante rispetto a quanto si pensa in modo comune: La misurazione del presente è già di fatto una misurazione del futuro. In questo contesto, parlare di salto quantico appare illuminante: saltare da una realtà olografica a un’altra significa saltare da una forma d’onda proveniente dal futuro a un’altra… e che già esiste!! È importante quindi permettere al futuro di esprimersi al

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meglio facendo sì che, come conseguenza di un salto quantico, scorra in modo autonomo. La visione che abbiamo tutti i giorni è quindi quella di un tempo lineare: in quest’ottica pare essere solo un illusione, frutto della nostra percezione, che può essere sostituita con un concetto di tempo geometrico. Secondo vari ricercatori, il fatto che percepiamo il tempo come una linea unidirezionale è dovuto alla differenza tra quello che possiamo considerare il tempo soggettivo (percezione del susseguirsi di una serie di eventi) e tempo geometrico (continuo, reversibile e multidirezionale). La relazione che sperimentiamo tra questi due tempi dipende dalla natura del nostro sistema conscio. Gli stati quantici sono come delle eternità, immersi in un concetto di tempo a più direzioni, e solo le nostre informazioni consce al riguardo corrispondono a fotografie di questi, apparentemente immerse in un tempo. A livello fondamentale non c’è qualcuno che possa misurare il tempo! C’è solo misurazione e percezione quantica, e questa crea 173 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

l’esperienza di un “io” che osserva e misura qualcosa. In questo dominio l’intenzione è fondamentale: mentre, infatti, la nostra percezione della realtà avanza in un certo modo, il suo incrociarsi con l’onda proveniente dal futuro ha effetto nell’evento mentale che percepiamo. La percezione soggettiva di questo evento è caratterizzata da un’intenzione, che dipende dall’incrocio tra questi due flussi. Riprendendo i colori del grafico precedente: Onda del passato + Onda del futuro = intenzione che ci guida nella percezione della realtà Questo significa che ogni nostra percezione soggettiva è virtuale, in quanto esiste solo nell’arco di tempo dell’incontro tra queste due onde. Lo svilupparsi del tempo può quindi essere visto come un modello tridimensionale piuttosto che lineare, immaginandolo come un cubo o una sfera piuttosto che una linea. All’interno di questo cubo il tempo non scorre in una direzione ma si diffonde come un gas, in più direzioni.

174 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

SEGRETO n. 52: il concetto di tempo lineare è il riflesso olografico

di

un

modello

di

tempo

geometrico

multidirezionale. L’incontro tra passato e futuro avviene nella nostra mente, attraverso la nostra coscienza che è in grado di “interfacciarsi” con il mondo quantico. Una piccola spiegazione tecnica Un evento D sveglia la memoria A. Seguendo l’onda che viene emessa dal passato, si propaga verso il futuro a partire dalla memoria A, finché non incontra un elemento di adattamento (una possibilità adeguata) futuro G che assorbe l’onda. A questo punto l’elemento G riflette l’onda emettendone una di risposta (come un radar, per intenderci), un’onda che torna indietro nel tempo fino alla memoria passata. Nel momento centrale del presente i due elementi sono sovrapposti. Cerchiamo di fare un esempio: sei in un fosso e devi uscire. L’idea di uscire è quindi uno stato futuro. Questa si

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incontra dapprima con l’onda del passato attraverso le memorie. Esperienze simili a questa sono uno stato del passato. L’incontro tra l’idea futura di uscire e le esperienze del passato spingono la tua attenzione a trovare una soluzione, magari chiamando aiuto o spostando la tua attenzione attorno, osservando gli elementi circostanti. Vedi una corda in terra. La corda stimola una sovrapposizione quantica contenente tutti gli usi passati della corda e le memorie corrispondenti. Questa sovrapposizione quantica si incontra con l’idea di uscire e decidi di provare a utilizzare la corda. In altre parole, il tuo stato di attenzione presente è il frutto dell’incontro tra lo stato del futuro e lo stato del passato. Anche l’esperienza del tempo che viviamo tutti i giorni, altro non è che il riflesso di un concetto di tempo molto più profondo. Possiamo quindi sostenere che di fatto il tempo lineare è una proiezione di un modello di tempo geometrico: in quanto proiezioni noi stessi, le nostre percezioni sono legate a questo livello d’esistenza. L’intuizione, lo sviluppo dell’intelligenza 176 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

intuitiva è quello stato di coscienza che è in grado di interfacciarsi con questo dominio profondo. Ponendo attenzione al momento presente, siamo già in contatto con il futuro, e ne riceviamo i messaggi attraverso l’intelligenza intuitiva. L’atteggiamento quantico affronta il concetto di potenzialità della vita. È importante comprendere il concetto di possibilità multiple, di possibilità nascoste e capire il significato e l’utilità che possono avere l’intuizione e l’atteggiamento nella nostra vita. Può essere la chiave per effettuare più salti quantici in modo naturale e automatico, senza dover attuare strategie particolari, facendo in modo che la piega della nostra vita scorra in modo spontaneo. La definizione sovrapposizione quantistica sta a indicare che ogni momento della vita è fatto di possibilità in sovrapposizione, ovvero sia: vi è certezza dell’incertezza. Uno dei valori più importanti che emerge dall’atteggiamento quantico è che è necessario operare con insiemi di probabilità piuttosto che con certezze, in quanto è impossibile conoscere tutti 177 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

gli aspetti della vita contemporaneamente. Accettare questo fatto apre la strada all’utilizzo di tecnologie mentali nuove e adatte a tale situazione. Non possiamo avere certezze sulle singole cose, ma possiamo infatti avere certezze sulle probabilità. L’atteggiamento quantico insegna quindi anche ad agire e pensare in modo da avere naturalmente più opportunità nella vita, nonostante i cambiamenti, e trarne più profitto. Insegna anche ad aprirsi a nuove dimensioni dello spirito non quantificabili materialmente e che portano l’accento su di una crescita personale basata sull’aspetto della nostra coscienza, cioè quella parte di noi che è dietro ad ogni nostra percezione. Questa sorta di “tecnologia” sviluppa la parte creativa della mente, e aiuta ad adottare l’atteggiamento più efficace. I due strumenti interiori da utilizzare per uno scorrere armonioso e autonomo della nostra vita sono l’attenzione al momento presente, da concepire come incontro tra passato e insieme di possibilità future, e l’intuizione, che ci “porta messaggi” dallo scorrere inverso del futuro verso di noi, dall’insieme delle possibilità che possono accadere. 178 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

SEGRETO n. 53: l’attenzione e l’intuizione sono gli strumenti interiori che ci permettono di comunicare con il modello di tempo geometrico. Il primo valore da considerare è la creatività L’insegnamento quantico ci porta all’attenzione della parte della mente che chiamiamo “creatività” e sapere come essere creativi per sviluppare possibilità. La creatività ci apre l’accesso al campo delle potenzialità: se è vero che le possibili realtà olografiche sono infinite, è allora anche vero che qualunque fatto o avvenimento si possa immaginare, per quanto possa sembrare fantasioso, è già dentro l’insieme delle realtà possibili. Questo infatti permette di individuare più vie di soluzione ai problemi. La creatività è naturale - e lo vediamo già nei bambini anche se l’educazione e un mondo pensato in maniera lineare tende a depotenziarla. Chi ha una sola linea d’azione possibile prima o poi rischia di fallire. Un esempio: se siamo in autostrada, e la nostra auto ha il volante bloccato, prima o poi rischiamo di uscire di strada.

179 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Quindi: 1.

per avere successo è importante avere nella mente più strategie possibili d’azione in contemporanea, e scegliere nel corso dell’azione quella più utile da mettere in atto;

2.

se vogliamo avere ancora più successo è utile che sia la parte della mente che è più adatta e capace di far ciò (la nostra mente inconscia) ad occuparsi dell’individuare le possibilità.

Infatti,

non

tutte

le

possibilità

sono

quantificabili razionalmente e ci sono sempre molti elementi non osservabili direttamente che influenzano la realtà. Può essere utile a questo proposito utilizzare una semplice tecnica chiamata brainstorming (letteralmente: tempesta cerebrale): prendi un foglio e comincia a scrivere tutte le idee che ti vengono in mente. Scrivi anche quelle più irrazionali o quelle più assurde. Può essere utile scriverne cinque o dieci ogni giorno. Nell’insieme delle idee scritte, ce ne saranno molte da cestinare e magari solo una che ci sarà utile: è quella che ci servirà! Questa tecnica ci permette di attivare la parte della mente che di solito

180 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

non lavora (la parte creativa). Le idee più utili saranno quelle che arrivano dopo aver scritto le prime! SEGRETO n. 54: il primo di quattro valori da considerare è la creatività, che ci permette di uscire dagli schemi mentali classici e di elaborare sempre strategie nuove. Il secondo valore è che il significato delle nostre azioni è dato dall’incontro con la realtà. La creatività deve sempre andare verso l’elaborazione di una pluralità di linee possibili, ossia verso un insieme di più possibilità. Ogni momento della nostra vita può essere infatti rappresentato come una sovrapposizione di possibilità che verifichiamo in una maniera o nell’altra. Definiamo un insieme di più possibilità in contemporanea, che divengono

attuali

solo

al

momento

dell’azione,

una

“sovrapposizione di possibilità”. In una sovrapposizione di possibilità mentale le possibilità esistono in ambito di “possibile”, e divengono osservabili solo quando arrivano alla nostra coscienza. 181 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Il fenomeno è più frequente di quanto si pensi: nel riconoscere un’immagine, ad esempio, le interpretazioni possibili possono essere in sovrapposizione quantistica fino al momento della loro attualizzazione. SEGRETO n. 55: il secondo valore è l’incontro con la realtà, che materializza gli eventi possibili derivati dalla creatività. Terzo valore: è utile sovrastimare le possibilità positive Nulla è assolutamente sicuro nella vita, e tutto è sempre rappresentato da una probabilità. Il termine probabilità è però un quasi sinonimo di possibilità. Questo modo di vedere ci fa abbandonare le false certezze di un mondo immutabile. Ma dall’altra apre la strada a vedere le possibilità e le opportunità del mondo in evoluzione permanente. Anche se pensiamo che non ci siano possibilità in realtà ne esistono. Ci sono sempre più possibilità di quelle che calcoliamo fisicamente. Molte possibilità dipendono infatti da noi stessi e non sono quindi calcolabili. In altre parole: paradossalmente nella vita è utile: 

sovrastimare il numero di possibilità che abbiamo; 182 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



mantenendo però un atteggiamento realistico in quanto si tratta di probabilità.

L’opinione sopra espressa è il frutto di varie ricerche statistiche: le persone che riescono di più nella vita sovrastimano le possibilità di riuscita rispetto al semplice calcolo. Una piccola nota: la sovrapposizione di più stati è un’altra maniera di vedere il fatto che lo stato quantico di un sistema sottolinea la “tendenza” di un evento di accadere, espressa sotto forma di probabilità, e l’evento quantico è il risultato di un’azione (una misurazione) specifica messa in atto sul sistema. SEGRETO n. 56: il terzo valore sta nel sovrastimare le possibilità positive; ciò è utile per aprirsi a un numero di possibilità e successi più elevato. Quarto valore: lasciare accadere tutto automaticamente L’uomo è fatto per poter gestire situazioni nuove e incerte. La mente inconscia

è istintivamente abile nel gestire tali

sovrapposizioni di possibilità che comprendono elementi non

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razionali. Infatti, tali insiemi di possibilità sfuggono normalmente al calcolo razionale. La nostra mente inconscia può gestire contemporaneamente tutte le potenzialità, mentre la nostra mente conscia in tale compito è limitata, poiché può cogliere un solo significato alla volta. Un esempio: quante volte avete cercato qualcosa senza trovarlo? Osserviamo le due modalità di funzionamento nel ritrovare un oggetto: 

se utilizziamo la mente conscia, passiamo in esame sequenzialmente tutti i posti dove potremmo aver lasciato un oggetto. Il processo impiega diverso tempo;



se utilizziamo la mente inconscia, passiamo attraverso un piccolo stato di rilassamento (caratterizzato da onde di ampiezza alpha) per poi arrivare di colpo a una soluzione (normalmente caratterizzata da onde di ampiezza gamma). La nostra mente inconscia ha cercato contemporaneamente tutte le possibilità!

184 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Se vogliamo dunque operare efficacemente nel mondo è bene individuare molte alternative efficaci in sovrapposizione quantica ed essere in grado di osservare la realtà come insieme di probabilità. Per operare in tale realtà è utile che parte del lavoro di ricerca delle alternative sia svolto da quella parte della nostra mente inconscia che ha natura quantica. È quindi fondamentale sapere come accedere a tale dimensione e come trasportarla nella nostra vita quotidiana. SEGRETO n. 57: il quarto valore è l’automatismo, ossia far si che le vicende si evolvano nel tempo, perché già esistono. Riassumendo: i due strumenti interni che dobbiamo cominciare a utilizzare sono attenzione e intuizione: nello schema successivo viene rappresentata l’interazione tra questi e i quattro valori espressi finora:

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Intenzione La creatività stimola la

Intuito L’intuito ci “avvisa”

visualizzazione di realtà per ogni possibilità

Creatività

Incontro con realtà = azione

diverse a seconda delle

che modelliamo con

nostre intenzioni

la creatività

L’azione è una diretta

Ci consiglia

conseguenza

riguardo cosa è

dell’intenzione che si

meglio fare, quale

incontra con la realtà

“realtà” scegliere

Sovrastimare

Sposta l’attenzione

Ci dice quale potrà

possibilità

verso atteggiamenti

essere il risultato

positivi

migliore

Stimolando

Trova le soluzioni e

l’attenzione verso ciò

le metodiche

che ci serve, la mente

autonomamente

positive

Automatismo

lavora in automatico

Questi valori vanno letti in chiave consecutiva, ossia il primo è alla base del secondo e così via. Diversamente dai precedenti Giorni, qui voglio spostare la tua attenzione verso una metodica di comunicazione con te stesso, per poter apportare un 186 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

cambiamento anche negli atteggiamenti di ogni attimo della tua vita. Il cambiamento più importante avviene in maniera discontinua, e l’origine non è predefinibile da parte della mente conscia: solo l’intuizione, cioè la nostra mente inconscia, può aiutarci nell’intuirlo. Anche quella che la maggior parte delle persone chiama “personalità” può essere rappresentata come una sovrapposizione di stati. Chi siamo? Un momento una persona è in un modo, il momento dopo in un altro. In ogni realtà la nostra personalità ha una certa probabilità di manifestarsi in un modo diverso. Cambiamo la situazione e cambia anche la distribuzione di probabilità della personalità. Lavorare su se stessi per incrementare la propria coscienza cambia in tal caso la personalità, e questo è uno degli effetti visibili del salto quantico: essere adeguati in ogni situazione! Le frasi come «È più forte di me» o «Non ce la faccio» o, ancora, «Io sono così» se inserite in un contesto quantico non hanno più valore! Se paragoniamo l’avvenire di certi elementi nella vita 187 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

come un’onda di probabilità, allora acquista importanza la capacità di sentire il flusso. Sentire il flusso significa riuscire ad adattarsi alle situazioni e sviluppare la parte del cervello che più di tutte è in grado di percepire l’insieme: la nostra intuizione. Il grande stilista di moda è in grado di sentire il flusso, ovvero sia di intuire le evoluzioni della moda; il grande artista è capace di sentire i movimenti della cultura; colui che ha successo nel marketing è in grado di sentire il mercato; o, ancora, il grande terapeuta può sentire il paziente. Poiché la realtà è analizzabile con algoritmi quantici, è pensabile che all’interno del nostro cervello esista un algoritmo simile. La nostra capacità di sentire il flusso delle cose è direttamente collegata alla capacità del nostro cervello di operare in maniera quantica. SEGRETO n. 58: sentire il flusso significa utilizzare questi strumenti ed entrare in risonanza con quello che ci circonda.

188 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

È chiaro che la nostra coscienza nell’universo riveste un ruolo fondamentale per l’espressione dei concetti quantici. Essa fa da ponte tra quella realtà più profonda e nascosta e quella comune che siamo abituati a vivere. Ma questa distinzione merita un approfondimento. Il fisico Bohm, di cui abbiamo già parlato, illustra due teorie molto importanti. La prima è detta funzionamento creativo di soggiacenti livelli di realtà, ossia ritiene che esistano (come accennato nei Giorni precedenti) piani di creazione più profondi ed elevati che custodiscono lo stampo di ciò che accade nel mondo: è da questi livelli di realtà che prende forma il nostro mondo fisico. La seconda concepisce l’universo come un unico sistema unificato, collegato secondo modalità non sempre evidenti: se riuscissimo ad avere un punto di vista “privilegiato” (non umano) probabilmente quello che vedremmo sarebbe che il nostro mondo, il nostro modo di concepirlo, altro non è che la conseguenza di eventi che accadono in un altro regno, uno stato di realtà più nascosto (come nell’esempio del proiettore).

189 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Per distinguere i due concetti di realtà, quella illusoria e quella profonda, li ha battezzati con le definizioni di regno esplicito e regno implicito. La prima sta a indicare tutto quello che viviamo tutti i giorni, dalla singolarità degli oggetti alla distinzione di singoli eventi come un tramonto, dalla percezione lineare del tempo e delle distanze. La seconda invece sta a indicare che, nonostante si possa toccare un sasso e vederlo come oggetto singolo, in realtà esso è collegato a tutto quello che lo circonda, in un unico sistema. Il tempo ha un modello geometrico e il concetto delle distanze si dissolve completamente. L’ordine implicito è quella forma di realtà che non ci è dato di scorgere, il proiettore da cui si proietta la nostra realtà. Insomma: tutto quello che accade e si manifesta come ordine esplicito, ossia nel nostro mondo, è segno che sta avvenendo qualcosa come ordine implicito. L’ordine esplicito è proiezione dell’ordine implicito. La continua oscillazione che l’universo ha tra dominio implicito ed esplicito, dà luogo al flusso dinamico della creazione ed è alla base del concetto di universo e realtà olografici e dei salti quantici.

190 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

SEGRETO n. 59: distinguiamo come ordine esplicito la realtà comune che percepiamo, e come ordine implicito quel livello di realtà più profondo nel quale tutto è unito. Riassumendo quanto espresso dai Giorni precedenti fino ad ora, questo ordine implicito, modello di un universo unificato per mezzo della nostra coscienza, ha per noi tre funzioni ben definite. 1.

la prima è un “contenitore”, perché ne siamo immersi e ne facciamo parte;

2.

la seconda un “ponte”, poiché il collegamento tra le cose (per mezzo di emozioni e convinzioni) ci permette di comunicare oltre la nostra realtà;

3.

la terza è uno “specchio” (che approfondiremo nel Giorno successivo) poiché essendo ogni cosa legata all’altra, tutto quello che succede in noi, succede a tutto ciò che è intorno a noi, manifestandosi come noi siamo in quel momento.

SEGRETO n. 60: la rete universale che tutto collega ha per noi un valore di contenitore, di ponte e di specchio.

191 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Per la nostra mente, possiamo definire ordine implicato e ordine esplicato come due processi di analisi. L’ordine esplicato è statico e diviso, e ci porta a supporre che esistano “cose”. L’ordine implicato è meglio rappresentabile come un “processo”, ovvero una trasformazione continua, dove tutto è correlato. I nostri pensieri sono un ordine esplicato, sono come onde sul lago della mente. Noi, la nostra coscienza, siamo un ordine implicato dietro i nostri pensieri. Il concetto di base è che ciò che è diviso a livello di ordine esplicato è unito a livello di ordine implicato. I pensieri sono una manifestazione di un noi più profondo e variegato: noi siamo l’ordine implicato dietro i nostri pensieri. Se osserviamo il mare e guardiamo le onde che si formano alla superficie, abbiamo l’idea di una serie di onde. Queste onde si spostano lungo la superficie del mare. Tuttavia, se ponessimo un tappo di sughero su queste onde, noteremmo come si alzerebbe e abbasserebbe al passaggio di ogni onda, ma in realtà non si muoverebbe. Il fatto che le onde si muovano come 192 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

fossero indipendenti è quindi un’illusione data dal movimento del mare. Bohm utilizzò una frase di Leonardo da Vinci per semplificare il concetto: «Il movimento dà origine alle forme, la struttura dà ordine al movimento» La frase sopracitata significa che la realtà, in continuo movimento, dà origine a quelle che chiamiamo forme. A sua volta queste forme dipendono dal tipo di struttura che creiamo e che ci “ordina” questo movimento. Nell’ordine implicato le distanze e le distinzioni esistenti tra gli elementi dell’ordine esplicato non esistono, sono date dal tipo di analisi effettuata, ossia dalla nostra percezione. Potremmo definire l’esplicato come la misurazione dell’implicato secondo i nostri metri di misura e di percezione delle frequenze. Dobbiamo quindi cominciare a pensare in termini di flusso e non più di eventi determinati e fini a se stessi. Possiamo vedere l’ordine implicato come il potenziale della nostra realtà dove tutto è contenuto. Esso non conosce il tipo di distinzioni della nostra realtà. La mente trasforma in realtà percepita tale potenziale introducendovi vari livelli di distinzioni. 193 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Anche se non è argomento di questo ebook, ti accenno che per riuscire almeno a trasmettere l’idea di trasformazione, Bohm si fece portavoce di un tipo particolare di linguaggio (che chiamò rheomode) incentrato sull’idea di flusso e non sull’idea di particella o cosa. Un altro esempio di ordine esplicato sono le nostre memorie: rappresentano un ordine esplicato statico rispetto alla realtà da noi vissuta effettivamente, che è in continua trasformazione. Possiamo notare che quello che noi vediamo diviso a livello di ordine esplicato è unito a livello di ordine implicato: ad esempio, la divisione che vediamo a livello di una carta politica non esiste più se osserviamo il territorio rappresentato direttamente. L’ordine esplicato rappresenta normalmente un sistema olistico Infatti le varie unità apparentemente divise sono interdipendenti, in quanto ogni modificazione di una si riflette sulle altre. L’ordine implicato è anche lo “spazio delle possibilità”. Infatti, ogni volta che ritorniamo all’ordine implicato possiamo in teoria ricreare un nuovo ordine esplicato:

194 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Accedere all’ordine implicato significa quindi accedere allo spazio dei potenziali. Questi potenziali possono essere di vario tipo: 1.

vitalità. Ad esempio: accedere alla percezione di base del corpo ci porta una sensazione di benessere, oltre a essere la base di molti processi terapeutici;

2.

creatività.

Accedere

alla

base

delle

nostre

rappresentazioni del mondo ci permette di sviluppare la nostra creatività; 3.

insight. Possiamo supporre che tutte le volte che abbiamo un nuovo “insight”, una nuova scoperta, stiamo andando al 195 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

di là della nostra rappresentazione esplicata del mondo ed accedendo all’ordine implicato; 4.

contatto umano. Quando tra due persone vi è un effettivo contatto umano, vi è la sensazione di un contatto più profondo del semplice accostamento delle rispettive mappe del mondo. Nasce una “creatività della relazione”;

5.

spiritualità. Di certo, la coscienza di ordine implicato e di accesso al campo delle potenzialità è anche la base per uscire da certe rappresentazioni mentali limitative ed eccessivamente materiali.

SEGRETO n. 61: accedere all’ordine implicato significa accedere al campo delle potenzialità che sono vitalità, creatività, insight, contato umano e spiritualità. 

Ma cosa c’è dietro tutto questo?



Qual è il segreto del feeling (o, in PNL, del rapport)?



Come mai certe persone sono in accordo più di altre in una relazione?



Come mai certe persone sembrano provare le stesse cose?

196 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



Come mai certe persone influenzano le scelte di altre persone o condividono gli stessi stati d’animo?

Il segreto in tutte queste situazioni è il concetto di correlazione. Correlazione indica che due entità, pur muovendosi, si trasformano mantenendo qualcosa di correlato. La comprensione del meccanismo della correlazione a livello umano è la chiave delle relazioni. Se ben compresa, può aiutarci a vivere una relazione più piena, completa e fluida. Al contrario, senza la percezione di questo elemento ci incamminiamo verso la sofferenza. Possiamo definire la correlazione come un contatto a livello di ordine implicato, in maniera tale che quello che sembra diviso in realtà è unito a un livello non immediatamente percepibile. Ricordi l’esperimento dell’entanglement quantistico? Questo esperimento ci propone il concetto di correlazione quantica: si riferisce alla possibilità che due elementi separati all’interno di un sistema abbiano una relazione tra di loro anche a distanza. Di conseguenza, il concetto stesso di tempo e spazio si 197 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

annullano. È come se, per utilizzare l’espressione di Bohm, la realtà esterna che percepiamo non fosse altro che il “livello esplicato” di un ordine più profondo, che chiamiamo “livello implicato”, dove tutto è unito. Un esempio molto pratico di correlazione è quello tra le persone. Due persone possono essere in correlazione, e lo stato dell’una si può riflettere su quello dell’altra a livello interpersonale. Cosa serve perché questo possa avvenire efficacemente? 

entrambe devono entrare in contatto;



bisogna che ci sia

possibilità

di

sovrapposizione

quantistica. Che vi sia possibilità di sovrapposizione quantistica significa che se entriamo in contatto con una persona con uno stato d’animo obbligato, non avremo possibilità di correlarci a lei. La libertà di avere più stati emozionali contemporaneamente permette di creare correlazione; giudizi o critiche invece riducono la correlazione.

198 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Chi è prevenuto non può creare facilmente correlazione. Infatti la correlazione non è basata sulla invariabilità, bensì sul movimento. Possiamo invece aumentare la correlazione con una direzione futura positiva proiettata a lungo termine. Infatti, incontrare una persona pensando che l’incontro sarà positivo e fruttuoso nel lungo termine estende anche alla direzione del futuro la correlazione. Quindi, per migliorare la correlazione quantica, a livello personale è necessario: 

eliminare dalla nostra mente ogni pregiudizio nei confronti di chi incontriamo;



mantenere la nostra mente la più aperta possibile;



manteniamoci aperti alla sincronicità emozionale, ossia a dire “teniamoci aperti al modo di sentire degli altri”;



aspettiamoci che le relazioni con gli altri possano essere fortunate e costruttive.

Creare correlazione con gli altri è dipeso solo ed esclusivamente da noi e da quello che creiamo: il salto quantico che effettuiamo ogni volta è una diretta conseguenza di quello che siamo e proviamo in quel momento.

199 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

SEGRETO n. 62: creare correlazione quantica significa creare i presupposti per entrare intimamente in contatto con gli altri e con le cose intorno a noi. Non serve aver paura di fidarsi o di lasciarsi andare quando siamo ben consapevoli che la vita sarà legata alle nostre credenze più profonde. Se dobbiamo aver paura di qualcosa, è solo di noi che dobbiamo averne… ma su di noi, se e quando vogliamo, ci possiamo lavorare tutti i giorni! Chiediti: «Qual è allora nella vita il mio atteggiamento verso gli altri? È sufficientemente aperto?» Più superi prevenzioni e pregiudizi e adotti un’aspettativa futura positiva nelle relazioni, più ne migliori il risultato. Se hai diffidenze nei confronti degli altri, pensa che spesso gli altri potrebbero pensare le stesse cose che pensi tu, e quindi appena si crea correlazione rischi di distruggere il lavoro fatto. Crea quindi più immagini positive possibili quando incontri gli altri! Anche vivendo in una realtà olografica non visibile, la differenza di qualità di vita la facciamo noi: quando viviamo la relazione tra le parti come “pezzi” collegati, e il tutto non è coerente, come in 200 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

un’automobile, il tutto è eguale alla somma delle parti (logica tridimensionale). In questo caso non vi è relazione olografica, bensì si tratta solamente di una relazione lineare, il valore di una parte singola si somma al valore singolo di un’altra parte. Se invece viviamo consapevolmente in modo geometrico, con tutte le sfumature di un dominio olografico, tutte le parti sono armoniche. Il tutto è più grande della somma delle parti, e questa è una proprietà della vita e di tutte le entità naturali dell’universo. Come in un concerto, la somma dei vari strumenti è qualcosa di più che ascoltare i vari musicisti suonare in successione. Ritornando

a

qualche

Giorno

precedente,

la

realtà

è

un’interpretazione della nostra mente: ogni, cosa persino i colori, hanno una frequenza. Basti pensare a come il colore nero si scaldi più velocemente del colore bianco: su uno stesso tessuto, le molecole del colore nero (le molecole dei colori vengono chiamate “pigmenti”) vibrano più velocemente del colore bianco quando vengono esposte alla luce.

201 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

La velocità di vibrazione aumenta il calore. È come quando sfreghiamo qualcosa, o ci sfreghiamo le mani: la sollecitazione che diamo alle molecole le fa vibrare più velocemente, sprigionando più energia e aumentandone il calore. Nella mente, ogni informazione è potenzialmente interconnessa alle altre e non possono essere distrutte. Poiché l’informazione è immagazzinata in forma vibrazionale, proprio come un ologramma, l’interconnessione può avvenire a vari livelli di risonanza. Il fatto che l’informazione sia diffusa nel cervello in maniera estesa, e non locale in punti precisi, spiega anche come l’accesso alla memoria possa essere istantaneo. Per riuscire a correlarsi in modo consapevole alle cose che ci circondano, e alle altre persone, è necessario creare una risonanza tra noi e gli elementi che ci circondano. La frequenza base dell’armonia è la frequenza fulcro dell’universo olografico. Ne consegue, quindi, che per entrare in risonanza con le cose è necessario trovare la frequenza in armonia con noi stessi, trovando il ritmo giusto.

202 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Ogni persona ha ritmi diversi, che si rispecchiano nel modo di vivere e nel modo di pensare: una persona che nella vita è iperattiva e vive freneticamente ha anche un processo di pensieri molto veloce, e spesso anche una respirazione veloce. Questo è il ritmo personale. È necessario quindi cominciare a entrare in risonanza con noi stessi che, essendo noi elementi olografici, ci permetterà di entrare in risonanza con tutte le cose. Questo perché, essendo tutto correlato come un unico sistema, in ordine implicito tutto vibra alla stessa frequenza. La cosa semplice da fare è quindi cominciare ad ascoltare il proprio respiro, sentire il suo ritmo, la sua frequenza e la sua velocità. Chiudendo gli occhi, rilassati e comincia con l’ascoltare concretamente il rumore dell’aria che entra ed esce dal tuo naso. Appena riesci a sentire il suo rumore (che sia subito o dopo qualche pratica) utilizza questa tecnica di respiro: 

inspira velocemente dai tre ai cinque secondi;



trattieni il respiro per lo stesso tempo;

203 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



espira rilasciando l’aria almeno per un tempo doppio (ad esempio dieci secondi per cinque inspirati). Più sarai lento nell’espirare, più ne sentirai la differenza.

Più pratichi, più l’inspirazione sarà breve e l’espirazione lunga: personalmente inspiro per due secondi ed espiro tra i trentacinque ed i quaranta secondi, rilasciando in modo continuo l’aria. Utilizzando questa piccola pratica due volte al giorno (dieci minuti mattina e sera) otterrai dei risultati sorprendenti: 

rallenterai il tuo ritmo, avvertendo eventuali tensioni che eliminerai con la pratica;



i tuoi pensieri avranno una qualità diversa, una velocità diversa legata al ritmo del tuo respiro;



l’intero ritmo del tuo equilibrio psico-fisico si stabilizzerà circa alla stessa frequenza, creando una risonanza tra mente e corpo che viaggeranno insieme;



la tua percezione degli oggetti intorno cambierà. Appena finito di praticare, l’effetto non svanisce subito, e potrai avvertire una stranissima e piacevole sensazione che io chiamo “ovattata”, avendo la sensazione che il tempo scorra più lentamente; 204 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



nel tempo, inoltre, raggiungerai uno stato di benessere che ti farà vivere le cose in modo più sereno, gli stessi problemi ti scivoleranno addosso proprio perché avrai una consapevolezza di qualcosa di più profondo, e vedrai i problemi come un qualcosa di superficiale;



praticando più volte entrerai in questo stato a occhi aperti e più rapidamente;



nel tempo, la tua percezione manterrà una lucidità sorprendente anche in stato di veglia di tutti i giorni.

Non è spiegabile a parole cosa voglia dire lavorare sul proprio ritmo, ma quelle sopra elencate sono una serie di conseguenze ottenute semplicemente concentrandoci sul nostro respiro. Rallentando il nostro ritmo e sintonizzando ogni nostro elemento sulla stessa frequenza, rallentiamo le frequenze mentali, entrando nella zona alpha. In questi momenti è anche facile che si producano onde gamma, e non è difficile che qualche “illuminazione” riguardo qualche situazione che stai vivendo si possa verificare: probabilmente avrai dei momenti di insight. 205 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

SEGRETO n. 63: per entrare in risonanza con l’ordine implicito è necessario lavorare sul nostro ritmo, che rappresenta la “frequenza” con la quale ci interfacciamo alla vita. A seconda delle nostre percezioni quindi, interpretiamo la realtà in modo soggettivo. I processi consci come la memoria, la percezione

e

l’immaginazione

costituiscono

una

lettura

“dell’ologramma realtà” e formano la nostra realtà soggettiva. In quest’ottica le rappresentazioni sensoriali soggettive hanno funzione di una misurazione basata su una “scelta”. Al momento della misurazione (cioè al momento di creare una realtà soggettiva) ogni senso funziona come la lente di un paio di occhiali, rifocalizzando e rielaborando i modelli d’onda percependo uno specifico modello o contesto. Togliendo le lenti rappresentate dai sensi, quel che resterebbe è un ologramma. Il sintonizzarsi delle frequenze delle onde nelle cellule della corteccia visiva primaria svolge un ruolo nell’immaginazione. Pribram ha scritto: «Quello che i dati suggeriscono è che esiste 206 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

nella corteccia un processo multidimensionale olografico che serve da attrattore, i quali la contrazione muscolare opera per raggiungere uno specifico risultato comportamentale.» Elemento di riferimento può essere un’esperienza precedente (della specie o dell’individuo) immagazzinata in forma olografica nella memoria. Come accennato precedentemente, il cervello ha una struttura molto simile ad un ologramma, una “rete” nervosa fatta di “interferenze” proprie di un ologramma. L’atto di immaginare crea contrazione muscolare, le cui operazioni sequenziali sono orientate alla realizzazione visiva dell’elemento immaginato, codificandolo in un’immagine. In pratica la creazione della nostra realtà mentale è intenzionale, e mette assieme lo stato emozionale e la rappresentazione mentale soggettiva. Ad esempio, se ho fame, noto ovunque insegne di ristorante, oppure soggettivamente mi vengono immagini correlate. Oppure: se compro un automobile nuova o ne ho l’intenzione, vedrò intorno a me quest’automobile molto più di quanto non la vedessi 207 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

prima. I sensi sono lo strumento per comunicare con l’esterno e hanno una funzione di adattamento. Uno schema del processo olografico dei nostri sensi è questo:

Le stimolazioni sensoriali creano delle frequenze di informazione che elaborano la realtà, e vengono trasmesse ai circuiti di risonanza della mente. I circuiti costituiscono un campo, che varia man mano che vengono aggiunte esperienze. Questo campo può essere paragonato alle tracce dell’interferenza sulla placca fotografica di una foto olografica.

208 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

RIEPILOGO DEL GIORNO 6: 

SEGRETO n. 51: il momento presente, in un dominio olografico, è l’incontro tra l’onda temporale del passato e quella che arriva dal futuro.



SEGRETO n. 52: il concetto di tempo lineare è il riflesso olografico

di

un

modello

di

tempo

geometrico

multidirezionale. 

SEGRETO n. 53: l’attenzione e l’intuizione sono gli strumenti interiori che ci permettono di comunicare con il modello di tempo geometrico.



SEGRETO n. 54: il primo di quattro valori da considerare è la creatività, che ci permette di uscire dagli schemi mentali classici e di elaborare sempre strategie nuove.



SEGRETO n. 55: il secondo valore è l’incontro con la realtà, che materializza gli eventi possibili derivati dalla creatività.



SEGRETO n. 56: il terzo valore sta nel sovrastimare le possibilità positive; ciò è utile per aprirsi a un numero di possibilità e successi più elevato.

209 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



SEGRETO n. 57: il quarto valore è l’automatismo, ossia far si che le vicende si evolvano nel tempo, perché già esistono.



SEGRETO n. 58: sentire il flusso significa utilizzare questi strumenti ed entrare in risonanza con quello che ci circonda.



SEGRETO n. 59: distinguiamo come ordine esplicito la realtà comune che percepiamo, e come ordine implicito quel livello di realtà più profondo nel quale tutto è unito.



SEGRETO n. 60: la rete universale che tutto collega ha per noi un valore di contenitore, di ponte e di specchio.



SEGRETO n. 61: accedere all’ordine implicato significa accedere al campo delle potenzialità che sono vitalità, creatività, insight, contato umano e spiritualità.



SEGRETO n. 62: creare correlazione quantica significa creare i presupposti per entrare intimamente in contatto con gli altri e con le cose intorno a noi.



SEGRETO n. 63: per entrare in risonanza con l’ordine implicito è necessario lavorare sul nostro ritmo, che rappresenta la “frequenza” con la quale ci interfacciamo alla vita. 210 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

GIORNO 7: Come raddrizzare la rotta

Finora abbiamo parlato di come interagire con il dominio della realtà olografica, ossia di come ottimizzare in modo consapevole il “modellamento” della realtà e gli atteggiamenti da “utilizzare” per approcciarsi a questa verità. Ma come fare per capire se quello che stiamo facendo è giusto? Come rendersi conto che quello che stiamo adoperando e gli atteggiamenti che stiamo migliorando siano quelli giusti? Insomma: come capire che la strada è quella giusta? Tornando al concetto di universo olografico, abbiamo di fatto capito che ogni singolo elemento è infinitamente collegato e in relazione a ogni altro elemento esistente, indipendentemente da forma, consistenza o dimensione. Ogni “modifica” che un elemento subisce si ripercuote sull’intero e su ogni altro elemento.

211 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Il concetto stesso di universo olografico sta a indicare che ogni singolo elemento contiene già l’immagine dell’intero. Quindi, ogni cambiamento, ogni alterazione o modifica di un qualsiasi elemento di un ologramma, si riflette sull’intero e su tutti gli altri elementi. Da questo postulato consegue che ogni azione che apportiamo per effettuare un salto quantico ha riflessi non solo verso di noi, ma in tutto il mondo: la stessa “modifica” che avremo su di noi, l’avremo anche intorno a noi. Se ogni cosa è collegata e tutto è uno e uno è tutto, allora ogni modifica di un elemento avviene su tutti gli altri. SEGRETO n. 64: nel dominio olografico, ogni modifica che apportiamo a noi stessi avviene anche su tutto il resto. Se vivi un sentimento di pace, intorno a te ci sarà pace. Se vivi sentimenti di orgoglio o vendetta, sarai circondato da atteggiamenti di questo tipo. Insomma, in senso pratico e nella vita di tutti i giorni, significa che ogni cosa che diamo, che facciamo, ogni nostra convinzione o atteggiamento, si riflette 212 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

come uno specchio nei nostri confronti: saremo circondati da realtà che saranno in funzione di quello che diamo. Questo è l’effetto ultimo del salto quantico. L’universo ci parla, noi parliamo e lui ci risponde attraverso gli eventi della nostra vita. La comunicazione avviene continuamente, a volte è molto sottile, altre volte è chiarissima. Semplicemente, l’universo rispecchia le nostre certezze più radicate e profonde, e questo è anche per i rapporti umani: ciò che accade nei rapporti interpersonali è un riflesso di noi stessi. I riflessi di noi stessi che scorgiamo negli altri sono i più difficili da accettare, ma sono forse la strada più semplice per migliorarci. Anche se non riusciamo a vedere cosa si cela nella realtà più profonda, abbiamo dei segnali, delle indicazioni su cosa accade, come riflessi, specchi nella vita quotidiana. Le nostre esperienze sono dei messaggi veri e propri, a volte sono diretti e molto chiari, a volte molto labili e possono essere fraintesi o, addirittura, ci possono sfuggire completamente.

213 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Spesso accade addirittura che la realtà fisica manifesti delle situazioni che a noi potrebbero sembrare strane, ma che sono di fatto “azionate” dai nostri stati emotivi. Infatti, oltre a parlare di unione delle cose, la nostra coscienza è in sintonia con il dominio fisico. SEGRETO n. 65: quello che ci accade è un messaggio che arriva direttamente da noi stessi, come in uno specchio, poiché siamo noi stessi a modellare la realtà. Ti è mai capitato, ad esempio, che passando sotto un lampione in strada questo si spenga? O, ancora, che cada qualcosa nel momento in cui stai passando vicino ad essa? Oppure, che un apparecchio elettronico abbia dei problemi a funzionare con te e non con altri (o viceversa)? O, anche, che un’automobile abbia meno (o più) problemi con te che con altri? A fronte di questo ci sono due concetti da approfondire: quelli che chiamiamo specchi quantici e le paure universali. I primi sono i “risultati” pratici dei salti quantici che effettuiamo, un modo per valutare quello che stiamo facendo: a seconda di quello 214 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

che ci “capita” siamo in grado di valutare come stiamo davvero in quel momento e su cosa è meglio lavorare, sono un metro di confronto e sono principalmente cinque. Le paure universali invece hanno un meccanismo più sottile: si manifestano in quanto già radicate intimamente nell’animo umano. Cominciamo con le paure. Poiché tutte le nostre convinzioni ed emozioni più profonde vengono riflesse costantemente, anche le paure radicate in noi hanno lo stesso effetto. Questi riflessi quindi ci mostrano, in modo anche crudo, il nostro io profondo, mettendoci davanti al nostro io più vero: possiamo anche mentire a noi stessi quanto vogliamo, ma i riflessi che avremo saranno sempre veri! Possiamo considerare letteralmente il mondo come un enorme specchio della verità, che ci permette di comprenderci e di capire chi siamo davvero. Esistono quindi delle paure non date dalle nostre esperienze, paure che fanno parte del nostro essere, che nascono dalla realtà profonda di quella rete universale che lega tutte le cose.

215 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Queste sono chiamate paure universali, perché non sono legate alla soggettività delle persone (ossia paure singole e diverse per ogni persona), ma nascono nel concetto stesso di unione delle cose: pare dunque che l’origine della nostra coscienza (il proiettore che proietta la pellicola) sia ben consapevole di questa infinita unificazione, forse proprio perché il nostro essere non nasce da un singolo elemento che proietta un’illusione, ma è già una proiezione di quel tutto. Vivendo una singolarità come individui, ossia vivendo come persone singole, soffriamo in un certo modo la separazione dal tutto: il fatto stesso di vivere non uniti ci porta a sentire una sorta di “strappo”, dal quale scaturisce il sentimento di solitudine. Qualunque cosa si possa fare o vivere, questo è un bagaglio che non possiamo eliminare perché parte della nostra essenza. L’unica cosa che è possibile fare è quindi vivere queste paure come processo naturale e non con sofferenza, convivendoci in modo sereno: solo così è possibile andare oltre! Esistono degli schemi che agiscono nel profondo della nostra coscienza

216 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

collettiva, e sono talmente radicati e “dolorosi” che li nascondiamo accuratamente sotto metri di terra. Alcuni vivono ciò in modo quasi sereno, altri in modo accentuato, altri arrivano al suicidio… per come si possa vivere, conviviamo con queste paure universali comuni a tutti (appunto: universali). Queste paure nascono quindi da questo strappo nella singolarità. Esse si manifestano in tre modi: attraverso separazione e abbandono, bassa autostima e fiducia. Paura n. 1: separazione e abbandono Tutti, indistintamente, abbiamo la sensazione profonda di essere soli. Percepiamo vagamente nella nostra intima memoria, tra le nebbie dell’essere, una sensazione di solitudine. Nelle antiche tradizioni greche si dice che inizialmente l’uomo fosse asessuato, un essere completo, senza sesso e perfetto. Venne poi diviso dagli dei in due parti complementari: uomo e donna. Questo portò l’essere umano a una sensazione di solitudine e a una continua ricerca della sua metà, quella parte che l’avrebbe completato come essere integro. 217 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Nel buddismo l’illuminazione è lo stato di Buddha: Buddha, infatti, significa “illuminato”, ed è il raggiungimento di uno stato spirituale elevato che ci riporta allo stato di unione con l’universo e l’equilibrio delle cose, lo stato ultimo della meditazione. Nella religione cristiana, nella preghiera del Padre Nostro, si recita: «Padre nostro che sei nei cieli...». Secondo la mia personale lettura la traduzione occidentale della preghiera sta come a indicare l’enorme separazione tra noi e il nostro Creatore. Esiste anche una preghiera in aramaico, però, da alcuni considerata una delle versioni alternative a quella classica della religione cristiana, che è: «O radioso, tu risplendi in ognuno di noi e al di fuori di noi, perfino l’oscurità risplende, quando noi rimembriamo…». Addirittura, convertendo gli elementi che compongono il DNA umano con lettere dell’antico arabo o dell’aramaico (seguendo le indicazioni tramandate dal libro mistico del I secolo Sefer Yetzirà) e facendo le giuste sostituzioni, pare che il primo strato di DNA reciti testualmente: «Dio eterno nel corpo.»

218 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Indistintamente dalla persona, la sensazione di essere soli ci pervade, e la paura di restare soli o abbandonati spesso influisce sui nostri atteggiamenti. Spesso le nostre azioni, specie nelle relazioni di coppia, sono “contaminate” da questa paura, e più la viviamo, più essa si manifesterà. Molte volte ho sentito discorsi del tipo: «La lascio io prima che lo faccia lei», oppure: «Non ci provo neanche… Sai quel che lasci ma non sai quel che trovi…Mi va comunque bene così e non voglio rischiare…» Discorsi come questi sono un campanello d’allarme: la paura di rimanere senza sicurezze che ci fa sentire abbandonati o soli (nelle relazioni come nel lavoro), poiché emozione molto intensa, realizza un salto quantico in quella direzione. L’unica cosa da fare, quindi, per lavorare su questa paura e far sì che influenzi il meno possibile l’andamento della nostra vita, è quella di vivere l’abbandono e la solitudine come elemento naturale della vita. Non aver paura di rimanere solo, non aver paura di poter soffrire perché anche quella è una cosa solo tua. Non aver paura di affrontare la scelta di separarti o anche di cambiare lavoro: le tue

219 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

convinzioni profonde ti faranno effettuare un salto quantico nella direzione di quello che provi. SEGRETO n. 66: la prima paura universale è costituita dalla separazione e dall’abbandono, intima paura che deriva dallo strappo dall’ordine implicito. Paura n. 2: bassa autostima In tutte le culture si ha la vaga sensazione di non valere abbastanza. Chiunque, nella propria vita, ha vissuto una sensazione d’inadeguatezza nei confronti di una situazione particolare, che sia in una relazione, nel lavoro, nello sport o anche solo nella vita quotidiana. Quante volte ci capita di vivere questa paura quando ci si presenta una situazione nuova che consideriamo più grande di noi, oppure davanti a una scelta ci sentiamo impauriti della nuova soluzione perché non siamo in grado di affrontarla o, ancora, ci sentiamo fuori luogo in una situazione estranea a noi…

220 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Ogni volta che ci troviamo in queste situazioni, ogniqualvolta proviamo

una

sensazione

simile,

l’universo

rispecchia

prontamente quello che proviamo, manifestandolo nella realtà. E più

proviamo

queste

sensazioni

più,

ovviamente,

si

manifesteranno fino a quando non saremo in grado di “andare oltre”. Quante volte avrai sentito frasi come: «Chi ti credi di essere?» o «Non ce la farò mai, non sono mica come lui!» o ancora «È troppo per me!» O quante volte capita di adattarsi a situazioni che vorremmo cambiare per la convinzione di non essere all’altezza di cambiare! Sentirsi adeguato in ogni situazione è la risposta a questa paura. Non limitarsi a sentirsi piccoli piccoli ci farà andare oltre la paura di non essere all’altezza. Essere adeguati alle situazioni significa sapere che qualsiasi cosa ti possa accadere, non sarà mai più grande di te. Effettuando un salto quantico nella direzione delle paure, significa che le creiamo noi, e il fatto stesso che provengano da noi significa che siamo in grado di affrontarle!

221 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

SEGRETO n. 67: la seconda paura è la bassa autostima, che scaturisce dalla sensazione di non essere adeguati alle situazioni o alle aspettative. Paura n. 3: fiducia Questa è forse la paura più ostica! Quanto è difficile fidarsi di qualcuno (o anche di noi stessi) incondizionatamente? Sapere che la fiducia che poniamo in qualcuno può essere tradita può portarci a una sofferenza molto grande. Vivere la fiducia senza aspettarsi nulla in cambio, senza pretendere che sia ricambiata: questa è la risposta! Far sì che diventi un’abitudine piuttosto che un premio: fidarsi solo per farlo farà sì che la risposta che avremo sia più favorevole. In definitiva, il senso di fiducia nel mondo deve provenire dal senso di sicurezza che abbiamo dentro e percepiamo in noi stessi. Per raggiungere questo traguardo è necessario avere fiducia nell’intelligenza dell’universo, che permea ogni aspetto della nostra vita.

222 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Possiamo dire che questo atteggiamento di fiducia è il sunto e lo scopo di questo ebook: se abbiamo fede in tutto quello che qui viene espresso, be’… non servono altre parole! Il fatto che molte delle cose orribili che succedono al mondo facciano parte di una realtà, non significa affatto che facciano parte della nostra realtà! Sapendo che esiste un ordine implicito, un universo collegato e che funziona come uno specchio, dobbiamo essere sempre più consapevoli che un piccolo cambiamento in noi è sufficiente ad avere la stessa modifica su quello che ci circonda. SEGRETO n. 68: la terza paura è la mancanza di fiducia nell’equilibrio

dell’universo,

cosa

che

dipende

dall’individualità che viviamo tutti i giorni. Riassumendo, se non ci si “libera” - nel senso di “cominciare a cambiare qualcosa davvero” - di queste paure rischiamo di creare un circolo vizioso dal quale è difficile uscir fuori: più abbiamo paura, più queste si manifesteranno confermandoci che avevamo ragione ad avere paura, e quindi continueremo ad averne perché convinti che sia così. 223 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Per interrompere il processo è necessario attuare un cambiamento in noi. Questo ci porterà alla manifestazione di realtà più serene. Gli avvenimenti che accadranno saranno di conferma a quello che pensiamo, e facendo così attueremo lo stesso principio di un circolo vizioso rendendolo virtuoso e positivo. Le paure universali sono dunque un elemento che a priori è necessario modificare dentro di noi. Lavorando su di esse saremo in grado di migliorare la nostra qualità di vita. Per poter “visionare” quello che la nostra coscienza sta creando ci si avvale di uno strumento che chiamiamo specchi quantici. Specchi quantici Come messaggi da noi stessi, questi specchi ci mostrano nella realtà quotidiana ciò che abbiamo creato nel dominio delle nostre convinzioni. Talvolta sono ovvi e ci mostrano chiaramente quello che stiamo dando, altre volte ci sorprendono, riflettendo aspetti talmente profondi da essere quasi illuminanti o inquietanti: tutto quello che siamo viene riflesso incondizionatamente, portandoci saggiamente a riflettere su quale possibile convinzione ci abbia portato a vivere una determinata situazione. 224 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Le manifestazioni più importanti le abbiamo nei rapporti con le altre persone. Queste ci permettono di percepire noi stessi attraverso le altre persone: tutte ci mostrano qualcosa di noi stessi e riuscendo a comprenderle nel modo più corretto possibile, scopriremo le convinzioni che possono causare sofferenza nella nostra vita. La domanda è: «Riusciamo di fatto a interpretare correttamente i messaggi che ci mandiamo attraverso gli specchi olografici?» Questi si manifestano come schemi riconoscibili, secondo particolari metodiche, e sono cinque, i primi cinque riflessi più importanti: 1.

del momento presente;

2.

del giudizio;

3.

di ciò che abbiamo perso;

4.

notte oscura dell’anima;

5.

grande atto di compassione.

Questo elenco rappresenta, inoltre, l’ordine nel quale di solito li riconosciamo, uno dopo l’altro. I primi, i più evidenti, ci portano all’identificazione dei successivi, più sottili e profondi. 225 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Comprendendo i primi, la nostra attenzione ci porterà a comprendere e identificare anche quelli più profondi. Qualsiasi cosa succeda, essendo riflessi, ci ripropongono sia gli effetti positivi che negativi, sempre. La nostra natura ci porta di fatto a esaminare solo le situazioni negative, proprio perché non ci piacciono e non vogliamo che accadano. Specchio n. 1: riflessi del momento presente Questo è sicuramente il più evidente e il suo effetto è immediato. Rispecchia le nostre convinzioni attuali, ed è la reazione diretta a quello che siamo in quel dato momento. Riconoscerlo è semplice: esaminando gli avvenimenti, ciò che ci sta accadendo, cerchiamo di capire e trovare quali delle nostre convinzioni sono correlate a questi avvenimenti. Ad esempio: qualche tempo fa parlavo con una persona che mi diceva che, costantemente nella sua vita, tutte le automobili che aveva avuto si erano “fuse”, rompendosi il motore. Mi chiese cosa ciò potesse significare, secondo me. Gli risposi che non potevo saperlo io per lui, ma secondo me il riflesso che arrivava, 226 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

il messaggio da leggere, era quello di un’interruzione: qualcosa, un elemento della sua vita o anche una convinzione creava delle interruzioni nella sua vita. In più, l’auto poteva rappresentare qualcosa d’importante. Qualche giorno dopo lo risentii, mi disse d’aver riflettuto e aggiunse: «Effettivamente ho avuto due mogli, ora ho una compagna; due figli con una e l’altra moglie e le storie son sempre finite all’improvviso sempre per colpa mia. Non amo restare legato a una donna...» Be’, ogni persona fa le sue scelte, ma il messaggio dell’auto era fin troppo chiaro: «Qualcosa della tua vita deve cambiare, puoi farlo o non farlo!» Questo riflesso immediato, quasi fin troppo chiaro, è il primo specchio e spesso è direttamente collegato alle paure universali. Una volta riconosciuto questo schema, abbiamo la favolosa opportunità di poter cambiare in un attimo la condizione attuale: poiché il riflesso di questo specchio è immediato, prima cambiamo il nostro atteggiamento, più immediato sarà il cambiamento.

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SEGRETO n. 69: il primo specchio quantico è lo specchio del presente, che ci mostra quello che siamo emotivamente in quel dato momento. Specchio n. 2: riflesso di ciò che giudichiamo nel presente Questo specchio è riferito sempre al momento presente, ma nasce dagli elementi che giudichiamo nella nostra vita. L’insegnamento che l’universo ci trasmette per mezzo di questo specchio è che nessuno ci dà il diritto di giudicare, neanche il più nefando dei comportamenti. Essendo il giudizio una delle convinzioni più profonde dell’animo umano, ci viene rispecchiato in funzione di cosa giudichiamo. Se giudichiamo e critichiamo le persone disoneste o approfittatrici, queste si presenteranno nella nostra vita fino a quando non ci libereremo di questi pregiudizi. Come riconoscerlo? Se gli avvenimenti che accadono non rispecchiano le tue convinzioni attuali, allora l’analisi merita un approfondimento. Allora le domande da farsi sono: 

Cosa c’entra con me questa cosa? 228 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



Che cosa c’è di me in questi fatti che accadono?



Quali valori mi si stanno rispecchiando?

Se ciò che ti si sta proponendo dalla vita non rispecchia i tuoi sentimenti attuali, allora forse rispecchia i valori negativi che hai sempre criticato. SEGRETO n. 70: il secondo specchio è quello dei nostri giudizi che applichiamo nella vita di tutti i giorni. Specchio n. 3: riflesso di ciò che abbiamo perso Questo specchio comincia a essere più sottile. Ogni volta che entriamo in contatto con qualcuno, inevitabilmente cediamo qualcosa di nostro. Le esperienze della nostra vita ci portano a lasciare parti di noi: diventare adulti, ad esempio, ci porta a rinunciare alla parte di noi che dà spazio alla fantasia infantile. Dietro la scusa di crescere, scegliamo di sognare e fantasticare di meno, per evitare di soffrire sognando una cosa che potrebbe non realizzarsi o per sentirci più grandi. In particolare, le sofferenze che viviamo ci portano a vivere con più prudenza o, addirittura, a non vivere più quelle situazioni che ci hanno fatto soffrire. 229 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Facendo questo abbandoniamo, o permettiamo di farlo, quella parte di noi che ci ha portato a soffrire. Ad esempio: se amiamo fortemente qualcuno e questo ci tradisce, l’amore e la fiducia che abbiamo riposto in quel rapporto vengono meno, portandoci a non lasciarci più andare e abbandonando quei sentimenti che ci hanno portato a stare male. Per ogni cosa che abbiamo lasciato per arrivare a essere quello che siamo, è come se rimanesse un vuoto dentro di noi. In realtà, non abbiamo perso nulla. Abbiamo solo represso quegli atteggiamenti o sentimenti, indurendoci. Ti è mai capitato di incontrare, anche casualmente, una persona con cui hai avuto subito una conversazione molto naturale, quasi da sembrare di parlare con te stesso? O, addirittura, uno scambio di sguardi diverso dal solito, anche molto veloce ma che ti ha lasciato una traccia fortissima? Questo è il terzo specchio. Quando accadono cose di questo tipo, è perché riconosciamo qualcosa che abbiamo lasciato andare nella nostra vita. Quando riconosciamo qualcosa di nostro nelle 230 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

altre persone ne siamo particolarmente attratti, fino quasi a pensare di aver bisogno di esse, a volte fino a creare una sorta di dipendenza. Riconoscendo che cosa in queste persone ci attragga siamo in grado di capire cosa abbiamo perso nella nostra vita, e che in realtà ciò è solo assopito. Possiamo in questo modo ritrovare noi stessi e ci accorgeremo che, man mano che ritroviamo ciò che avevamo perso, l’attrattiva verso quella persona diminuisce fino a eliminare il condizionamento delle nostre mancanze. È questo uno specchio molto utile per la crescita personale: individuando negli altri le cose di cui abbiamo più bisogno, possiamo ritrovare noi stessi e aumentare la fiducia in noi stessi. La chiave del terzo specchio è quindi la capacità di saper riconoscere i nostri sentimenti verso gli altri per quello che sono, e non per quello che i nostri condizionamenti ce li hanno fatti apparire. Ci permette inoltre di capire quali sono le nostre lacune più nascoste e le nostre più grandi mancanze. Capire cosa ci stanno 231 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

comunicando realmente i nostri sentimenti può essere uno degli strumenti più determinanti per la nostra continua crescita. SEGRETO n. 71: il terzo specchio è il riflesso di quello che abbiamo perso nella nostra vita e che cerchiamo anche in modo latente. Specchio n. 4: riflesso della notte oscura dell’anima Questo può essere considerato lo specchio più forte in termini di esperienza vissuta. La sua definizione forse un po’ teatrale sta ad indicare il riflesso della nostra più grande paura. La frase notte oscura dell’anima ci indica infatti un passaggio della nostra vita in cui attraversiamo un momento doloroso o sofferente. Hai mai vissuto un cambio “violento” nella tua vita? Magari dopo aver raggiunto un buon risultato, del quale essere contenti, tutto improvvisamente sembra crollare, una cosa dopo l’altra, incredibilmente. Questo specchio, come detto prima, ti pone davanti alla tua paura più grande: per alcuni può essere la solitudine, per altri la compagnia… ognuno ha una paura che lo

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accompagna e fino a quando non la si affronta, questo specchio si ripropone. Come riconoscerlo? Quando questo specchio si presenta, viviamo di solito una perdita o uno strappo che ci fa piombare nella situazione che più ci spaventa. La prima cosa da fare è pensare che recuperare quello che abbiamo perso non è lo scopo di quello che stiamo vivendo, anche se l’effetto finale potrebbe essere quello. Una cosa importante è che quando ciò capita, siamo già pronti a riceverlo: come viene riflessa la nostra paura più profonda, anche la nostra capacità di reggere a questi eventi si riflette. È semplice da riconoscere proprio perché ci mostra la cosa che più temiamo. Il suo schema è individuabile rapidamente: solitamente avviene in momenti di picco della nostra vita, in cui stiamo vivendo una situazione di realizzazione. Il motivo per cui si manifesta questo specchio è che la situazione di benessere che stiamo vivendo è nata dalla necessità di nascondere quella paura che lo specchio ci mostrerà, quella maschera che dobbiamo rompere.

233 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Ad esempio: se una persona ha paura di restare sola rischia di trovare un partner solamente per riempire la lacuna della solitudine. Se questo accade, condurrà un momento della sua vita con questa persona (al quale potrà anche voler bene) molto positivo, ma intimamente il suo rapporto sarà alimentato dalla paura della solitudine. Se questo è vero, allora lo specchio si presenterà, facendo crollare la situazione. Se la “lezione” non viene percepita, rischiamo di ricadere nella stessa trappola, e lo specchio si ripropone fino a quando non affrontiamo e risolviamo questa nostra lacuna. È uno specchio molto diretto questo, ma ci permette, quando siamo pronti, di guarire dalle nostre paure. Solitamente la prima volta è la più forte, quella più dura, e rappresenta il più grande agente di cambiamento. Ma quando ne usciamo, questa è una di quelle esperienze che definiamo con la frase: «Se ho passato questa, non mi butta giù più nessuno»! SEGRETO n. 72: il quarto specchio è la notte oscura dell’anima, che ci mostra la nostra paura più grande. 234 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Specchio n. 5: riflesso del più grande atto di compassione Qual è il più grande atto di compassione che si può avere nella vita? È la compassione verso se stessi! Nell’universo olografico, ciò che proviamo verso noi stessi, ciò che pensiamo di noi, dal lavoro alla vita affettiva o anche solo l’aspetto, si riflette nella realtà tramite questo specchio. Questo specchio permette la guarigione più importanti di tutte: la gentilezza che riserviamo a noi stessi! Accettare se stessi è indubbiamente la strada giusta per l’automiglioramento, e questo specchio ci mostra intorno a noi quello che realmente pensiamo di noi stessi. È lo specchio più profondo e complicato di quelli elencati finora. Sono le nostre imperfezioni che ci rendono perfetti, e quando non le accettiamo lo specchio si manifesta. Il suo schema si ripropone ogniqualvolta avviene qualcosa legato alla percezione che abbiamo di noi stessi. È uno specchio molto sottile e riconoscerlo non è semplice, ma una volta individuato ci permette di riconoscerlo subito. Solitamente il suo manifestarsi è legato alla ricerca di una perfezione personale, che possa essere fisica o altro, scegliendo 235 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

una via sbagliata o ricercando un immagine di noi stessi diversa. Con un esempio: se non sono contento della mia pancia, posso andare in palestra o fare una liposuzione. Se scelgo la seconda, decido di sopprimere l’idea che per ottenere qualcosa è necessario guadagnarselo, eliminando ogni concetto di armonia o di scambio. Se continuo a volermi “cambiare” mi spingerò fino a ottenere dei risultati che prima o poi mi crolleranno addosso. Perché? La domanda più giusta da farsi è: «Perché voglio cambiare?» La risposta a questa domanda, la risposta più profonda che otteniamo, dà il via a questo specchio che si manifesta: se deciderai di andare in palestra e sei spinto dall’idea di lavorare sodo per ottenere qualcosa, allora lo specchio rifletterà i tuoi nobili propositi, portandoti serenità; allo stesso modo, se decidi per un operazione, verrà riflesso ciò che ti ha spinto a fare questa scelta! SEGRETO n. 73: il quinto e ultimo specchio è quello del più grande atto di compassione, che è l’accettazione di noi stessi.

236 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Non dimenticare che lo scopo principale degli specchi quantici è la guarigione. Essendo l’armonia la frequenza dell’universo, gli specchi ci mostrano ogni spostamento da questa frequenza. Solitamente creiamo delle maschere dietro le quali nascondiamo il motivo scatenante di questi specchi, e più la maschera che indossiamo ci è incollata addosso, più lo specchio sarà energico. Essendo questi il riflesso di quello che siamo, le cose che teniamo più nascoste sono quelle che più a fatica riconosciamo negli specchi: essi nascono e riflettono proprio perché tendiamo ad accumulare e a rimandare la guarigione dalle nostre paure, spesso girando le spalle. SEGRETO n. 74: lo scopo ultimo degli specchi quantici è la nostra guarigione. Per mezzo di loro possiamo capire come poter meglio lavorare su di noi. Non essendo in grado di gestirli o affrontarli in modo diretto, questi nostri lati rimangono latenti, ma continuano a esistere. Di certo queste emozioni non svaniscono e il fatto stesso di lasciarle in quel cassetto nascosto dentro di noi fa sì che la realtà rifletta 237 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

anche queste. E, per concludere, ti propongo uno specchietto che riassume velocemente gli specchi:

SPECCHI

SCOPO

SCHEMA

INTERVENTO

Riconoscere Quello che Capendo quello come ci avviene è che avviene intorno DEL PRESENTE stiamo simile ad a me, posso comportando un’emozione cambiare che sto immediatamente i vivendo in miei atteggiamenti quel dato momento Riconoscere Quello che Capendo la ed eliminare avviene se non corrispondenza tra DEL GIUDIZIO giudizi e corrisponde ai la realtà e i miei pregiudizi miei giudizi, posso atteggiamenti, eliminarli è il riflesso dei miei giudizi Riconoscere e Si manifesta Se riconosco quale colmare le nei rapporti caratteristica di DELLA nostre umani come quella persona mi PERDITA mancanze un feeling attrae, è quella la immediato caratteristica che ho nascosto dentro e che devo ritrovare 238 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

Riconoscere NOTTE qual è la OSCURA nostra paura DELL’ANIMA più profonda e affrontarla Riconoscere cosa pensiamo ATTO DI davvero di noi COMPASSIONE stessi

Una perdita Affrontare la paura violenta che più grande segue un momento di soddisfazione Segnali che ci Accettare se stessi indicano che in modo sereno e quello che migliorarsi stiamo secondo criteri facendo a noi armonici ed stessi è da equilibrati cambiare

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RIEPILOGO DEL GIORNO 7: 

SEGRETO n. 64: nel dominio olografico, ogni modifica che apportiamo a noi stessi avviene anche su tutto il resto;



SEGRETO n. 65: quello che ci accade è un messaggio che arriva direttamente da noi stessi, come in uno specchio, poiché siamo noi stessi a modellare la realtà.



SEGRETO n. 66: la prima paura universale è costituita dalla separazione e dall’abbandono, intima paura che deriva dallo strappo dall’ordine implicito.



SEGRETO n. 67: la seconda paura è la bassa autostima, che scaturisce dalla sensazione di non essere adeguati alle situazioni o alle aspettative.



SEGRETO n. 68: la terza paura è la mancanza di fiducia nell’equilibrio

dell’universo,

cosa

che

dipende

dall’individualità che viviamo tutti i giorni. 

SEGRETO n. 69: il primo specchio quantico è lo specchio del presente, che ci mostra quello che siamo emotivamente in quel dato momento.



SEGRETO n. 70: il secondo specchio è quello dei nostri giudizi che applichiamo nella vita di tutti i giorni.

240 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook



SEGRETO n. 71: il terzo specchio è il riflesso di quello che abbiamo perso nella nostra vita e che cerchiamo anche in modo latente.



SEGRETO n. 72: il quarto specchio è la notte oscura dell’anima, che ci mostra la nostra paura più grande.



SEGRETO n. 73: il quinto e ultimo specchio è quello del più grande atto di compassione, che è l’accettazione di noi stessi.



SEGRETO n. 74: lo scopo ultimo degli specchi quantici è la nostra guarigione. Per mezzo di loro possiamo capire come poter meglio lavorare su di noi.

241 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

CONCLUSIONE

Bene, siamo giunti alle conclusioni! Facciamo allora un resoconto molto veloce degli argomenti che abbiamo toccato. Abbiamo sperimentato nel primo Giorno, con la visione dell’aura, cosa possa voler dire vedere e sperimentare qualcosa che va oltre la visione classica delle cose, senza bisogno di fede, magia o cose simili. Nel secondo Giorno abbiamo visto una serie di esperimenti che ci fanno capire come la fisica ci stia introducendo a una visione della realtà e della nostra influenza su essa totalmente diversa rispetto a quella vissuta finora. Abbiamo preso visione del potere che il nostro DNA ha sull’ambiente e ci siamo posti in uno stato di analisi e verifica del mondo che ci circonda, cominciando a sperimentare una visione diversa da quella solita. Nel terzo Giorno abbiamo cominciato a introdurre il concetto di realtà olografica e il valore che noi stessi abbiamo all’interno di essa: come elementi olografici, rispecchiamo già l’intero universo 242 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

dentro di noi. Ne emerge che la realtà è illusoria, e lo è lo spazio quanto il tempo. La nostra influenza sulla realtà è data dai nostri sentimenti che modificano la materia: utilizzando il modello del processo inverso siamo in grado di “richiamare” a noi la realtà che desideriamo. Nel quarto Giorno abbiamo scoperto l’importanza dell’inconscio e dell’intuito e come utilizzarli meglio a nostro vantaggio. Abbiamo inoltre utilizzato il modello di “intenzione” combinato con l’intelligenza intuitiva, per poter sincronizzare conscio e inconscio. E qui abbiamo anche introdotto il concetto di insigth, ossia dei momenti d’illuminazione. Nel quinto Giorno abbiamo parlato dell’elemento più importante della psicologia quantistica, il salto quantico, ossia la capacità di saltare da una realtà all’altra. Esistono dei valori cardine da seguire e degli elementi propri del salto quantico che ci aiutano ad effettuare salti consapevoli. Nel sesto Giorno abbiamo approfondito il concetto di tempo geometrico, della sua influenza con l’intuito e di come poterlo 243 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

meglio usare per migliorare la nostra esistenza. Abbiamo inoltre introdotto la differenza tra ordine implicito e ordine esplicito e il legame tra essi. L’ultimo passo nel Giorno 7: abbiamo visto gli strumenti che possiamo utilizzare come segnali per migliorare il nostro cammino. Questi sono le paure universali e gli specchi quantici. Come dei riflessi, ci mostrano quello che siamo e quello che stiamo dando al mondo, facendoci capire davvero quello che stiamo facendo. In conclusione, possiamo dire che la psicologia quantistica è lo strumento che ci fa più di tutto capire cosa si cela dietro ogni evento o manifestazione della vita. Non è un arrivo, bensì un punto di partenza: come nelle arti marziali, la cintura nera non è la meta da raggiungere, ma il punto da dove cominciare. Tutto quello che hai letto in questo ebook può essere di fatto considerato un’introduzione a quello che è questa vastissima materia, ma è comunque un’ottima base per cominciare ad approcciarsi in maniera completa alla vita in modo più profondo, 244 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

sano e responsabile. Ci mette nella situazione di capire quanta responsabilità abbiamo nei confronti di noi stessi e di quello che ci accade. Sono incredibili, inoltre, le similitudini con le antiche religioni e con i movimenti filosofici: è come se la scienza fosse in grado di spiegare quello che le religioni ci vogliono comunicare da migliaia di anni! Ci stiamo velocemente incamminando verso un’unione

sempre

più

evidente tra

mistico

e

profano,

avvicinandoci anche scientificamente a quell’infinito mistero che è il più grande tra tutti: il senso del divino! Io ti ringrazio per l’interesse che hai mostrato verso questo scritto, mi auguro vivamente che queste nozioni ti possano essere d’aiuto sia per una comprensione migliore dei meccanismi che si celano dietro la vita, sia per ottenere sempre di più una vita realizzata.

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