La Dieta Del Gruppo Sanguigno

May 12, 2017 | Author: emanuela | Category: N/A
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La dieta del gruppo sanguigno

La dieta del gruppo sanguigno è stata ideata dal naturopata americano Peter J. D'Adamo. Si basa sulla suddivisione della popolazione in base al gruppo sanguigno: ogni gruppo avrebbe un organismo più adatto a digerire e metabolizzare nutrienti diversi, e quindi ognuno dovrebbe adattare la propria alimentazione in base al suo gruppo sanguigno.

La teoria della dieta del gruppo sanguigno Il gruppo sanguigno è una delle caratteristiche di un individuo geneticamente determinata alla nascita. Viene determinato dalla presenza o assenza di alcuni antigeni sulla membrana cellulare dei globuli rossi, e di alcune agglutinine nel plasma sanguigno. Un antigene è un recettore presente sulla membrana dei globuli rossi che può riconoscere e legarsi a specifiche agglutinine, quando questo legame avviene il globulo rosso viene distrutto con un processo denominato agglutinazione. Questo processo è alla base dell'incompatibilità tra i diversi gruppi sanguigni. Gli studi di Karl Landsteiner, all'inizio del secolo scorso, hanno portato dapprima alla suddivisione del sangue nei vari gruppi sanguigni del sistema ABO e, successivamente, alla scoperta di altri fattori che distinguono i diversi tipi di sangue, quale ad esempio il fattore Rh. Secondo D'Adamo i gruppi sanguigni sono comparsi durante l'evoluzione. Il gruppo 0, ancora oggi il più diffuso, sarebbe il più antico, composto da cacciatori abili e astuti che si cibavano prevalentemente di carne. Successivamente comparve il gruppo sanguigno A, insieme alla coltivazione di cereali e ad un'alimentazione, onnivora, completamente diversa. Secondo D'Adamo questo stadio evolutivo consentì un cambiamento del sistema digestivo e immunitario per tollerare e assorbire le sostanze nutritive contenute nei prodotti agricoli. Il gruppo sanguigno B si sviluppò a partire da popolazioni nomadi asiatiche, si è diffuso dal Giappone, alla Mongolia, alla Cina, all'India, fino agli Urali. Resta infine il gruppo AB, il più raro e di recente formazione, che si sarebbe sviluppato dalla mescolanza del sangue di tipo A con quello di tipo B, ed è oggi presente in meno del 5 per cento della popolazione. Secondo D'Adamo i globuli rossi non sarebbero distrutti (agglutinati) solo dalle agglutinine ma anche dalle lectine, proteine contenute negli alimenti. Dunque ogni gruppo sanguigno non tollererebbe gli alimenti contenenti le lectine che causerebbero l'agglutinazione dei globuli rossi: tali cibi andrebbero eliminati dalla dieta, pena lo scatenamento dei sintomi tipici delle intolleranze alimentari. Dieta del gruppo sanguigno: analisi critica Cosa c'è di vero in tutto questo? Ben poco. D'Adamo parte da considerazioni scientificamente accettabili, ma come spesso accade a chi vuole costruire un modello alimentare che faccia scalpore, le conclusioni pratiche sono errate. La scienza ha ampiamente dimostrato che le lectine non causano agglutinazione del sangue se non in rarissimi casi, dunque la probabilità che i problemi di salute che la dieta del gruppo sanguigno vorrebbe eliminare siano causate dalle lectine che agglutinano i globuli rossi è bassissima. In pratica, la dieta del gruppo sanguigno assomiglia molto a quella delle intolleranze alimentari, solo che invece di eliminare gli alimenti tramite un test di laboratorio, si eliminano con un test molto più semplice, basta conoscere il proprio gruppo sanguigno. Geniale. Viene da chiedersi perché la dieta del gruppo sanguigno funzioni in alcuni casi. Il motivo è lo stesso delle intolleranze alimentari: la maggior parte di coloro che si rivolgono a queste diete stanno male a causa del loro stile di vita sbagliato: sedentarietà, cattiva alimentazione, sovrappeso, indeboliscono l'organismo e causano i piccoli problemi digestivi, la stanchezza cronica, ecc. Come in tutte le diete basate sulla eliminazione di interi gruppi di alimenti, si ottiene subito un dimagrimento (per forza, riduco le calorie!), e con esso un miglioramento dello stato di forma. Va da sè che, una volta stabilizzata le situazione, i miglioramenti scompaiono e si torna più meno con i problemi di sempre. D'altro canto, è la stessa statistica che condanna la dieta del gruppo sanguigno: se fosse vero che i soggetti di gruppo 0 non tollerassero i cereali, dovrebbero TUTTI avere dei problemi, invece ci sono persone che stanno benissimo pur contravvenendo alle regole di D'Adamo. Idem per coloro che dovrebbero seguire una dieta vegetariana, quelli del gruppo A.

dieta del gruppo sanguigno

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“Prendete un foglio di carta e strappatelo in piccoli pezzi. Ora quelli che avete in mano sono i frammenti di un foglio. L’intero foglio era la somma di tutti i frammenti. Avete compiuto una divisione. Lo spirito invece non si può distribuire individualmente. Ciò significa che si può manifestare in molte parti, in un numero infinito di individui ognuno dei quali contiene l’essenza del tutto. Ognuno è spirito e il tutto non perde la sua essenza per il fatto di essere stato suddiviso.” Erich Butterworth Così inizia il libro del dottor Peter J.D’Adamo ‘La salute su misura’, un magnifico saggio sulla scienza dei gruppi sanguigni. Ognuno di noi possiede un’eredità genetica dalla quale derivano particolari caratteristiche. Questo patrimonio genetico conserva al suo interno le memorie delle scritture passate che sono state ‘salvate’ come sull’hard disk di un computer per essere utilizzate in futuro. Questa registrazione è memorizzata nel DNA e uno dei pezzi ‘salvati’ è il gruppo sanguigno. Il gruppo sanguigno è determinato dagli alleli. Ogni individuo ha i suoi alleli i quali determinano il colore degli occhi, dei capelli e altri tratti distintivi. Esistono tre alleli differenti del gruppo sanguigno: A,B,0. I diversi geni non forniscono solo differenti caratteristiche come il colore degli occhi o dei capelli ma determinano profonde differenze e reazioni nei meccanismi della digestione. Esiste un ulteriore livello di classificazione del gruppo sanguigno chi è portatore di antigeni nelle secrezioni e chi non lo è. I portatori presentano più ‘energicamente’ gli antigeni del loro gruppo rispetto ai non portatori i quali manifestano questa condizione nella specifica configurazione del loro sistema immunitario con disfunzioni metaboliche. Lo status di portatore probabilmente è il risultato di un processo di adattamento immunologico. La capacità di secernere antigeni del gruppo sanguigno nella saliva, nei succhi gastrici e in altri liquidi corporali crea una barriera supplementare contro aggressioni ambientali come batteri, agenti inquinanti e altri invasori. I non portatori utilizzano una strategia differente: lasciano che l’invasore entri e poi lo sterminano dall’interno. Non possiamo definire se sia meglio essere portatori o no poiché esistono punti forti e punti deboli in entrambe le tipologie. Per esempio nel caso del gruppo 0, dove i livelli di coagulazione del sangue sono relativamente bassi rispetto agli altri gruppi, la condizione di non portatore aggrava ulteriormente la tendenza anticoagulante, aumentando la possibilità di eventi emorragici. Gruppo 0 I nostri antenati del gruppo 0 furono i primi a comparire sulla terra. Erano predatori abili e aggressivi, lottavano per prevalere senza provare alcuna pietà per i deboli e i malati. I loro comportamenti erano dettati dall’istinto, pensando a garantire la sopravvivenza della maggioranza della specie. Come in passato le peculiarità del gruppo 0 permisero all’umanità di imporsi nell’ambiente primitivo, anche oggi i gruppi 0 sono identificati come estroversi, energici e concentrati, adatti a ruoli di leadership. Sotto stress trasformano queste formidabili capacità in condizioni estreme come rabbia eccessiva, iperattività e squilibri biochimici fino ad arrivare a manifestazioni maniacali. Quando eccessivamente affaticate, depresse o annoiate le persone di gruppo 0 riversano in mania del gioco, ricerca di sensazioni forti, il piacere del rischio, abuso di sostanze. Il loro bagaglio genetico è costituito da enormi risorse fisiologiche. L’apparato digerente, il metabolismo e il sistema immunitario lavorano molto bene, ma quando questa potente struttura si incrina, facilmente sono esposte a resistenza all’insulina, bassa attività tiroidea, edema e tendenza all’ingrassare. Generalmente le persone di gruppo 0 hanno un sistema immunitario in grado di offrire una buona protezione naturale anche contro il cancro, ma in seguito a un suo squilibrio dovuto per esempio a una dieta inadeguata, può generare patologie infiammatorie, artrite e allergie di vario genere. Gruppo A Il gruppo sanguigno A comparve la prima volta sulla terra quando gli uomini preistorici, abbandonata la vita errante di cacciatori, presero ad aggregarsi e riunirsi in gruppi e comunità organizzate. Questi comportamenti dei primogenitori hanno creato la predisposizione ad una vita idealmente strutturata, condotta nell’ambito di una comunità concorde e protettiva, manifestando il risultato di una profonda evoluzione dal ruolo di cacciatore-raccoglitore a quello di produttore-coltivatore. Il fattore che innescò l’evoluzione del gruppo A va probabilmente individuato nella lotta alla sopravvivenza che si manifestò in tempi antichissimi quando calò bruscamente la disponibilità di carne a causa dell’eccessivo sfruttamento delle mandrie del continente africano. La necessità di utilizzare sostanze nutritive basate sui carboidrati attuò la trasformazione. Gli adattamenti biologici che ne derivarono sono tutt’ora riconoscibili nella struttura digestiva dei soggetti di gruppo A: molti saccaridi nell’intestino e poco acido cloridrico nello stomaco; situazione ottimale per la digestione dei carboidrati ma sfavorevole per la metabolizzazione di proteine e grassi animali. Il cortisolo sempre presente a livelli notevoli rende i soggetti di gruppo A più esposti al diabete, a cardiopatie e al cancro. Gruppo B I primi uomini di gruppo B si trovarono di fronte all’esigenza di equilibrare le forze del regno animale e quelle del regno vegetale. Il potenziale genetico scaturito da questa peculiarità consente alle persone di gruppo B una notevole flessibilità e capacità di distinguersi in situazioni di profondi cambiamenti. In loro è presente una forte sensibilità allo scostamento delle posizioni di equilibrio, e in situazioni di stress, producono più cortisolo della norma. Inoltre sono estremamente sensibili ad alcune lectine contenute in certi cibi che provocano infiammazioni e hanno una predisposizione a malattie autoimmuni. Tuttavia, malgrado la sua estrema sensibilità. Il soggetto di gruppo B in buona salute gode di condizioni psicofisiche più equilibrate rispetto agli altri gruppi sanguigni. Gruppo AB Il gruppo AB ha fatto la sua comparsa sulla terra solo un migliaio di anni fa circa. Solo il 2-5% della popolazione mondiale è di gruppo AB e le informazioni su questo gruppo sanguigno non sono del tutto esaudenti. Sappiamo che sono camaleontici, assumono tratti di ogni altro gruppo secondo le circostanze. Il profilo ormonale è simile a quello del

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gruppo 0, la risposta chimica all’ossido nitrico è più simile a quella del gruppo B; dispongono di meccanismi digestivi simili a quelli del gruppo A ma prediligono la carne. Quindi il loro bisogno di un maggior apporto di proteine animali non è supportato dalla relativa acidità gastrica necessaria per digerirla. La carenza di fosfatasi alcalina intestinale crea una certa difficoltà a metabolizzare. L’individuo di gruppo AB è tendenzialmente intuitivo e spirituale, indipendente e portato a socializzare con facilità. Ricetta nel Dna L’appartenenza a un determinato gruppo sanguigno è un fattore determinato ereditariamente, cioè iscritto nel nostro DNA, il “codice segreto” che custodisce tutte le informazioni genetiche di ogni singolo individuo (POSSIAMO DARE UNA DEFINIZIONE PIU TECNICA DI DNA? Acido desossiribonucleico: acido nucleico presente nei cromosomi di tutte le cellule come portatore dell'informazione genetica). Poiché i geni sono stipati e “mescolati” l’uno accanto all’altro nel Dna, è inevitabile che tra queste diverse informazioni avvenga una forma di interazione. Questo spiega perché il gruppo sanguigno è un elemento che può condizionare molti aspetti fisiologici come la funzionalità ... di ormoni Le persone di gruppo A con famigliari affetti da malattie cardiovascolari, per es devono curare la dieta con particolare attenzione. Il loro sistema digerente, infatti, è scarsamente adatto ad assimilare adeguatamente cibi come le carni rosse, latte, lieviti e grassi saturi, che possono indurre un aumento di trigliceridi e colesterolo. Gli individui di tipo 0 sono invece molto sensibili alle lecitine contenute nel frumento che possono interagire con le cellule della mucosa intestinale scatenando infiammazioni più o meno gravi. Le persone di gruppo 0 che soffrono di Morbo di Chron, di colite o di Sindrome del colon irritabile, dovrebbero come confermano autorevoli fonti scientifiche come il Lancet, stare alla larga dal frumento... di enzimi ... le sostanze neurochimiche (come si possono definire semplicemente le sostanze neurochimiche. Neurotrasmettitori: sostanze chimiche definite amine piogene prodotte a livello delle terminazioni nervose e deputate alla trasmissione dell'impulso nervoso ) (per ognuno di questi punti è possibile indicare come si manifesta questo condizionamento? Per esempio, come può essere caratterizzato il livello ormonale? E cosa può cambiare a livello degli enzimi e delle sostanze neurochimiche) BOX GRUPPO 0 GRUPPO “0” E’ il gruppo sanguigno più antico, probabilmente apparso più di 40 mila anni fa in Africa. Oggi rappresenta il 40% della popolazione mondiale. Caratteristiche L’individuo di gruppo 0 è indicato come “cacciatore-raccoglitore”, per indicare che discende geneticamente da progenitori che si nutrivano di carne, radici e semi. Di questa antichissima origine, i soggetti di gruppo 0 conserverebbero: ... robustezza e coraggio ... scarsa capacità di adattamento ai mutamenti sociali, ambientali e nutrizionali ... ridotta tendenza alla cooperazione Da un punto di vista fisico, le caratteristiche salienti sono: ... apparato digerente efficiente con spiccata capacità secretiva acida salivare e gastrica il che consente a questi individui di tollerare meglio degli altri le carni rosse il che contribuisce inoltre a rendere il ... sistema immunitario molto attivo e vigile ... tendenza a un rallentamento dell’attività della tiroide, con conseguente facilità ad ingrassare ... benessere da attività sportiva particolarmente intensa I disturbi più frequenti ... disturbi della coagulazione che rendono il sangue più denso e più esposto a patologie a carico dell'apparato cardiocerebro vascolare (tipo, infarto, ictus, ecc.) (nel senso che il sangue non sii coagula o che è troppo fluido?) ... infiammazioni e dolori ... articolari ... ulcera gastroduodenale ... allergie A tavola

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Gli individui di gruppo 0 traggono beneficio da una dieta particolarmente ricca di ... proteine (soprattutto provenienti da carni magre e pesce) ... frutta e verdura Al contrario, di solito tollerano con fatica: ... cereali, e innanzitutto quei cibi contenenti il glutine tipo pane e pasta ed altri ancora tipo patate ed olio d'oliva ... legumi ... latte e latticini ... tra le bibite, sono da eliminare quelle frizzanti e a base di cola e il caffè, perché inducono un aumento delle secrezioni dei succhi gastrici nello stomaco e del pancreas. Eliminando pane e pasta si ottiene si solito rapidamente un calo di peso. Gli integratori alimentari Le persone di gruppo 0 hanno alte probabilità di mantenersi in buona salute integrando la propria alimentazione con degli emoceutici (Emoceutic 0) adeguati. Emoceutico: sono dei supplementi confezionati in base al gruppo sanguigno, una sorta di mattoni fondamentali per l'edificazione di un idoneo piano nutrizionale individualizzato su delle basi genetiche personalizzate e su direttive convalidate nell'ambito di una seria indagine scientifica . contenenti : acido folico, vitamina B6, l. metionina e calcio. La metionina è un aminoacido solforato presente nella carne rossa e la sua carenza nella dieta, come si verifica nei soggetti di questo gruppo che si ostinano a seguire regimi vegetariani, espone il fegato alla degenerazione grassa (statosi epatica) ed all'aumento dell'omocisteina nel sangue, sostanza quest’ultima notoriamente correlata all'aumentato rischio di occlusioni delle arteriole terminali di organi nobili come cuore e cervello, laddove possono provocare patologie coronariche, aterosclerosi, dolori anginosi, infarto, ictus, ecc. Lo stesso quantitativo di carne rossa che può far venire la gotta ad una persona del gruppo A, è il toccasana corroborante per eccellenza per chi è del gruppo 0 D'altro canto l'ultilizzo delle carne rossa e di conseguenza della metionina nella dieta dei soggetti di emogruppo A (specialmente nella sottoclasse A1) può creare danni irreparabili essendo questi ultimi i candidati ideali alle diete tipo vegetariano. Gli alimenti da preferire sono: ... aglio ... zenzero ... cavolo ... spinaci ... broccoli ... prugna ... fico ... zucca ... prezzemolo ... cicoria

BOX GRUPPO A E¹ il secondo gruppo per anzianità: potrebbe presumibilmente essere apparso circa 15 mila anni fa, forse in Medio Oriente, in seguito al mutamento delle condizioni di vita determinate Dall’introduzione dell’agricoltura e dall’addomesticamento degli animali. Fa parte del gruppo A circa il 40% della popolazione mondiale. Caratteristiche Le persone di gruppo A sono solitamente ... poco aggressive (per esempio meno rispetto a quelle di gruppo 0) ... dotate di buona capacità di collaborazione e pianificazione Da un punto di vista fisico, le principali caratteristiche sono: ... diminuita capacità secretiva salivare acida rispetto al gruppo 0 il che renderebbe il suo ... apparato digerente piuttosto fragile ed il relativo ... sistema immunitario vulnerabile ... benessere da attività fisica rilassante (yoga, bicicletta, nuoto a ritmo blando, ecc.)

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I disturbi più frequenti ... anemia ... malattie al fegato ... disturbi cardiocircolatori ... diabete A tavola Per molti aspetti, il metabolismo del gruppo A è l¹esatto opposto di quello del gruppo 0. Le regole per assicurarsi una buona salute sono: ... una dieta ricca di cereali e legumi, quindi sostanzialmente vegetariana ... evitare il più possibile carni rosse, specialmente per il gruppo A, legumi, latte e latticini Gli integratori alimentari L’alimentazione su misura per il gruppo A suggerisce di aumentare l’apporto di vitamina C, acido lipoico, zinco, vitamina B12 e selenio. Gli alimenti da preferire sono: ... bietola rossa ... pompelmo ... cavolo ... fico ... prugna ... prezzemolo ... cipolla ... carota ... aglio ... tè verde

BOX GRUPPO B Il gruppo B, a cui appartiene circa il 15 per cento della popolazione mondiale, potrebbe essere comparso forse 10 mila anni fa, tra le popolazioni mongoliche e caucasiche dell¹Asia centrale. Caratteristiche L’individuo di gruppo B è definito “pastore e nomade” e sembra essere caratterizzato soprattutto da ... equilibrio ... adattabilità ... creatività Da un punto di vista biologico, le sue peculiarità sono: ... apparato digerente efficiente ... sistema immunitario attivo ... facilità di adattamento nutrizionale e all¹ambiente ... benessere da attività sportiva equilibrata e moderata (bicicletta, nuoto, tennis, arti marziali) I disturbi più frequenti ... sindrome da affaticamento cronico (è veramente una malattia?) ... diabete ... malattie autoimmuni (si possono fare degli esempi?) A tavola Nel panorama complessivo dei gruppi sanguigni, il gruppo B caratterizza essenzialmente gli onnivori. L’alimentazione ideale è ... variata ed equilibrata, con presenza di latte e latticini ... povera di carne di maiale, salumi, frutti di mare, semi e frutta secca, cibi per cui si sviluppano facilmente intolleranze In generale il gruppo B non tollera le lecitine presenti nel glutine del frumento e del granoturco. In particolare, il grano produce un rallentamento del metabolismo, causando quindi la tendenza a ingrassare, spesso associata a senso di stanchezza e ritenzione idrica.

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Gli integratori alimentari Le persone di gruppo B traggono particolare beneficio da un¹ integrazione basata su emoceutici ricchi di acido lipoico, vitamina C, propoli, lecitina di soia e zinco. Gli alimenti consigliati sono: ... broccolo ... carota ... tè verde ... prezzemolo ... cavolo ... mirtillo ... papaia ... peperoncino

BOX GRUPPO AB E’ quello meno numeroso (rappresenta solo il 5 per cento della popolazione complessiva) ed è relativamente recente: si presume infatti che sia apparso per la prima volta meno di 1500-2500 anni fa. Caratteristiche L’individuo di gruppo AB, definito il ³moderno² o l¹²enigmatico² è caratterizzato dalla presenza contemporanea di tratti comuni sia al gruppo A sia al gruppo B. In particolare di solito si tratta di soggetti molto adattabili ad ... ambiente ... alimentazione ... aspetti socio-culturali Le sue caratteristiche biologiche sono: ... apparato digerente fragile ... sistema immunitario vulnerabile ... benessere da attività sportiva rilassante e moderatamente impegnativa (yoga, bicicletta, passeggiate, nuoto, tennis)

I disturbi più frequenti ... malattia cardiocircolatorie ... anemia ... neoplasie A tavola Gli individui di gruppo AB traggono beneficio da una dieta ... varia e mista, ma con moderazione ... assunzione molto limitata di carni rosse, pasta, fagioli e frutta secca, alimenti spesso causa di intolleranze alimentari Gli integratori alimentari Le persone di gruppo AB migliorano la possibilità di conservarsi in buona salute aumentando l’apporto di vitamina C e B12, zinco, selenio, ginseng, acido ellagico (presente nell’uva) ad azione anticancro. Gli alimenti consigliati sono: ... broccolo ... aglio ... ciliegia ... pompelmo ... uva ... pomodoro ... cavolo ... prezzemollo ... prugne ... frutti di bosco

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... pesce ... frutti di mare

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