Kandinsky - Lo Spirituale Nell'arte PDF
September 23, 2022 | Author: Anonymous | Category: N/A
Short Description
Download Kandinsky - Lo Spirituale Nell'arte PDF...
Description
_ _ :_ __ _ __ _ _ _:___
_._
È _ _ _ ¬ _ _
_______ _________ __
____ “ ___ ¬ _ _ m _ _“ _ u __
_ _ :nuTT____ _ _ _ _ ___. :nu TT____ _ ___ _______ _:¬_____ _
_ _ _ __ ____“ _h _ _ _ __ü_ «_ __ _ _ _ _ _ _ _ ? _ `
_ __ _ _
__ F
_ __ _
__ _ _ _ _ _J _ ¬ _ _` _ Ph _ _ _ _ _ ___ '¦__ __ a
____¬ ____ _ ¬ _ _ H_
__ _ h _ h _ _fi .r ì ` _ _ ___F* r
_ _ _ _____“_ _ _ __
ÉC
_ W _ _ _ _ _ u_ _ “_ _ _ .
_____ _ __ ' _____ _w_____ __ _fl___ ___ U___|_ì*_ _ l_ _ _ _ † _ _ _ ì
_. __'__ _
______
“______ ñ ä__ m_ _U _ ß__ __ u_ _ _ _ _ _ _ _ _
_______ __
1I
_ _ _ ____ _ .
È _
_ _ _ _ _ _ _ _ _
r ___ __à ______ __ ___ * __ ___:_ mù ____ _m___ _ _ _
_ __ _ _
_
I ____ _
_;_ _ _
_ __ _ _ _
_ ____
______
____
__ _ _ ___ _ _ _
___ _ _ __ :
_ __ _ _ _ _ _
_ _ _ ______
_ ___ ___
_`
_
__ _ _ _ _
_1
H __
Il
J
__'
l
_.
____
_h__ ____
_ _
_
_
'_
Y I _f _ ____ __
__,
¬l
__*
_____ I I __
J
R| _ E
__ __
|_
\ \ I
_ r.
IIJ
I:L
¬_
..,
...i
'
.,.
1 _ I
I *I r= r
.'.r í.« 1_
I lil
. _. 1 .r
1n.
_¬_ _ H.
Hr
_L
f1; ...,_
:*,
,.r
Iun
¬ _ J I
_,_
_In,
.
.
._
¦¦l:l1 . n_, 'H ¬, _ ~ _ ' 4› 1. 1.H',ìã'_ ? :_: ›.
_¬
;: _
r.__¬` _ u _ r _ _»_ n. ¬n.._ . _ .
\._
._;__ ...__ _ _ ~
t ' H
_
'
|_
..
:
f
I .
INTRUDUZJONE
Ogni o p er e r a d ””aa r t e e figlia d e l s u o tempo, e spesso è
d e i nostri sentimenti. madre ogni periodo culturale esprime u n a Analogamente, s u a arte, c h e n o n s i ripeterà m a i più. Lo sforzo di ridar vita a princìpi estetici d e l passato p u ò creare al massimo delle opere d'arte c h e sembrano bambini nati morti. Noi n o n possiamo, a d esempio, avere la sensibilità e la vita interiore degli antichi Greci. E s e in scultura tentassimo di adottare i ioro princìpi n o n faremmo c h e produrre forme simili alle loro, m a prive di anima. Come l e imita zioni delle scimmie. Esteriormente i movimenti delle scimmie sono p er e r f e tttt a m en e n te te u g u a lili a quelli dell°uomo. U n a scimmia s ta seduta, tiene in mano u n libro, lo sfo glia, assume u n atteggiamento pensieroso, m a a i suoi movimenti manca u n senso interiore. C ' è però, necessariamente, un`aItra somiglianza t r a l e forme artistiche. L a somiglianza del delll e aspi aspira razi zioni oni interio r i' e degli ideali (che u n tempo erano stati raggiunti e poi vennero dimenticati), l a somi somigl gliian anza za ci cioè oè f r a i climi cul turali di d u e epoche p u ò portare alla ripresa di forme c h e erano g ià state utilizzate in passato p e r esprimere le stesse tensioni. E nata così, p e r certi aspetti, la nostra simpatia e la nostra capacità d i c o mp m p re r e ns n s iioo ne n e p er e r i pri mitivi, c h e sentiamo così vicini. C o m e n o i, q u es e s titi artisti puri miravano alfessenziale e rinunciavano a i particolari esteriori. M a , p e r quanto importante, questo è solo u n punto di contt att con att o. La n ost o strr a an aniim a s i s ta risvegliando d a u n lungo periodo di rn rnat ater eriial aliismo, e racchiude in s é i germi di quella disperazione c h e nasce dalla mancanza di u n a fe fe d e , di u n o scopo, d i u n a meta. Non è ancora svanito l'incubo delle concezioni tnaterialiste, c h e consideravano l a vita dell'universo c o m e u n gioco perverso e senza p e s o . Lfanima s i s ta svegliando, m a s i sente a n c or o r a in preda all'i.ncubo. Intravcde solo u n a debole l u c e , c o m e u n
A
13
to sriniruais Neii.'›.xrt:
v i ù i
INTRODUZIONE
19
tengono viva la tensione come la chiav chiavee dell'acco1 dell'acco1dato datore re
pun punto in u n immenso cerchio nero. È . u n presentimento c h e no n h a il coraggio di approfondire, p e r paura c h e la luce sisiaa u n sogno, e il cerchio nero la realtà. Questo
tiene tese l e c oorr d e di uno stru strumen mento. to. L'affinamento e la diffusione della loro v o ccee n e l tempo e nello spazio ri† mangon man gono o però u n fatto soggettivo, c h e no n esaurisce le potenzialità dell`arte.
dubbio, e i traumi ancora vivi della filosofia materialisti
ca , c i dividono nettamen ettamente te dai < < primitivi › ›. Nella nostra anima c` è u na incrinatura che, se sf iior or ata, ata, r iisu su on a come u n vaso prezioso riemerso dalle profondità della terra e
ch e s i a , appunto, incrinato. P er questo il primitivismo attuale, quasi sempre d'accatto, durerà poco. Come si vede, questi d u e tipi di affinità tr a ar arte te n u ova ova
Un edificio grande, grandissimo, piccolo o m ed ed iioo d ii v iiss o in va ririe stanze. Alle pareti tele picco piccole, le, gra grandi, ndi, me die. Spesso, migliaia d i tele. S u d i e s s e il colore ha ripro dotto frammenti d i « natura ›› ; animali in luce e in orn bra, ch e bevono acqua, ch e stanno vicino al1'acqua,
diametra metralm lmen ente te opposti. opposti. Nel e forme del passato sono dia
primo caso s i tratta d i un'affinità esteriore e quindi s e n z a futuro. Ne l secondo d i un”affinità interiore, densa di po po tenzialità. L”anima, tramontata l'ep l'epoca oca de dellllaa tentazione materialista ( a c u i stava pe perr cedere, ma ch e ha superato
rocifissione e di di sdraiati nell'erba; accanto ad essi u na Crocifission pinta da un artista c h e n oonn c rree ddee in Cristo, fiori, figure
s eedd ut ute o in piedi o in mov movim imen ento to,, spesso nude, molte
proprio come s i s u pe p e ra ra u na n a tentazione) si ri risollev solleva, a, tem
donne nude (spesso viste in scorcio di s chie chie na na )),, me le e rigi gia a N., u n vassoi d'argento, il ritratto dell'eminenza gri tramonto, u na signora in rosa, u n volo d`anatre, il ritrat to della baronessa X, u n volo d'oche, u na signora in
prata d ai conflitti e dalla sofferenza. Sentimenti rozzi co co me paura, paura, gioi gioia, a, tri tristezz stezza, a, ecc., ch e nell'epoca della ten tazione potevano ancora costituire materia d'arte, inte
ress ressera erann nnoo più menodelicati, l'artista.senza L'artista sentimenti nome.cercherà La su a dèi suscitare u na vita complessa, relat relativame ivamente nte aristocrati aristocratica ca e le su e opere da da
bianco, vitelli all`ombra c on macchie abbaglianti di sole,
il ritratto d i su a eccellenza Y., u na signora in verde. Tut
to è accuratamente riprodotto in catalogo: i nomi de degl glii
rann ran no allo allo spettatore sensibile emozioni sottili, inespri
artisti, i titoli de i quadri. La gente tiene in mano i catalo
mibili a parole. Attualmente però lo spettatore è qua quass i s eemp mpre re inca nca
ghi, li sfoglia, legge i nomi p aass ssaa nndd o d a u na n a t e la la al.l'altra.
P oi s e ne va, povera o riricca cca com'e com'era ra ve venut nuta, a, ed è subito
pace di emozioni. Nell'opera d ”a ”a rtrt e c eerr ccaa u nnaa mera itni tazione della natura a scopo pratico (ritratti e simili), 0 urfinterpretazione, cioè u na pittura impressíonistica, o infine degli stati a' 'animo rivestiti diƒorme naturali, vale a dire un'atmosfera, u na Stimmungf S e queste forme sono veramente arte raggi raggiungon ungonoo lo scopo e diventano nutri mento spirituale, s ia ne nell primo caso, s ia soprattutto nel terzo caso, dove lo spe spetta ttator tore e s i immedesima c o n l'ope ra . Certo, Yimmedesimazione (o la contrapposizione) non deve essere vacua o superficiale: anzi, l'atmosfera dell'opera deve rendere più coinvolgente e visionaria latmosfera in cui cui è im imme merso rso lo spettatore. In ogni caso queste opere impediscono all'anima di involgaritsi, e ne
ì
riassorbita d a i s u o i in te te rree s s i c he no n hanno niente a c h e fare c o n l`arte. P er c hé è venuta? In ogn ognii quadro quadro è miste un'intera vita u na r iosamen iosamen ttee r aacc c hiu hiu sa vita, piena di d o
lore e di dubbi, d i ore or e d'entusiasmo e d i luce.
Dove va questa vita? Dove va l'anima dell'artista coin volta nella creazione? Cosa vuole annunciare? < < Illumi
n aarr e l a profondità de l cuo cuore re umano umano è il compito dell'ar
tista › › , d ic ic e S c h u m a nn nn . « Il pittore è u n uomo ch e s a di segnare e dipingere tutto ›› , dice Tolstoi. Tra le d u e definizioni dobbiamo scegliere la seconda, abbiam amo o descri escritt tto. o. Con se pensiamo alla mostra c h e abbi virtuosismo maggiore o min minore ore faci facilit lità, à, o brio, nascono sulla tela oggetti c h e hanno tra loro d e i rapporti pittorici più o m e n o sottil sottili. i. L'ar 'armon monia ia d`insieme è la strada ch e conduce all'opcra d'arte. Epp Eppu ure questbper questbpera a viene os servata c on sguardi freddi e indifferenti. I conoscitori
ul a d indicare le aspirazioni pm. ' Purtroppo anche di questa parola, ch e s ul
tiche di un artista, si E fatto un cattivo u s o , rendendola ridicola. È mai esistita
un a parola nobile c he he l a massa no n abbia subito cercato di sconsacinre?
L0 SP IR IT UA L E NELLAR'I'E
Z0
ammirano la fattura (come si ammira u n acrobata) e gu
s ta ta nnoo l a pittura (come si gusterebbe u na focaccia). Le anime aff aff amat amatee r est estan an o affamate. L a g ra ra nd nd e massa gira ira pe perr le s a l e e trova le tele « cari ne » e « meravigliose ›› . C h i poteva parl parlare are no nonn ha detto nulla e c hi poteva udire no nonn ha udito nulla. È questa « Part pour Part ›› . Questo ann annu ullare i suoni interiori, ch e sono la vita dei
§. ,
H i
1
u na p e s an an te te cro croce ce . Ma n oonn p uuòò . F ra scherno e odio tra scina in alto il pesante carro dell'umanità, ch e oppone resistenza e s i blocca fra i sassi. Poiché da tempo no c' è pi piùù traccia sulla terra de l nonn c'è su o ia corporeo, s i è cerca cercato to ostinat ostinatament amentee d i rappresen tarlo in scala monumentale c o n sculture di marmo, fer ro ro,, bronzo o pietra. Come s e fosse il corpo a contare in questi divini servitori dell`umanità, in questi martiri ch e disprezzarono la fisicità e servirono solo lo spirito In ogni caso la sc scel elta ta de l marmo dimostra ch chee molti sono oggii on onoriam oriamo. o. giunti dove er a u n tempo colui c h e ogg
inutile.' Lo spettatore s i allon allontana tana inesorabilme inesorabilmente nte da.ll'artista che, non no n avendo pe r scopo quest quest”ar ”arte te s e n z a scopo, colti
va altri ideali. Comprendere significa capire il punto di divista vista dell`arti dell`arti sta. S i è detto ch e l`arte è figlia d el su o tempo. Un'arte simile può solo riprodurre c iò ch e è già nettamente nel l'aria. L'arte c h e no n h a awenire, ch e è solo figlia d el s u o tempo ma non diven ivente terà rà mai mad adre re del futuro, È
un'arte sterile. H a vit a breve e muore moral moralmen mente te nel l`attimo in c u i cambia l'atmosfera ch e l`ha prodotta. Anche l'l'alt altra ra atte, suscettibile d i nuovi svi svilupp luppi,i, è ra nonn s i limita ad esserne dicata nella propria epoca, ma no
un'eco e u n r iiff lesso; stimolan nte forza lesso; p os os s iiee d e in vvee ce un a stimola
capace di esercitare un'influenza ampia e pro profetica, fonda. spirit itu ual ale, e, di cui cui l'art 'arte e è u na componente fon La vita spir
evangelico).
to della conoscenza. P u ò assumere varie forme, ma c o n ~ serva sempre lo stesso significato interiore, lo s t e s s o fine. No n sappiamo perché sentiamo il dovere d i andare
questa superiore capacità ch e pe r lu i costituisce s p e s s o
ghi sono la conseguenza di quest'arte materialistica e
finc si rivela una inutile dispersione di energie. La bellezza esteriore E una componente dellat dellatmosfera mosfera spiri spirituale. tuale. Ma . a l di là dei suoi meriti ( p e i d q é bd. lo = buono) ha il t oorr ttoo d i non sfruttare abbastanza i suoi talen talentiti [in [in s e n s o
tanto complesso quanto chiaro e preciso. É il movimen
Allora però arriva u n u oom m o, o, c h e c i assomiglia, ma h a in sé u na misteriosa forza « visionaria › ›. Egli vede e fa vedere. A volte vorreb vorrebbe be liber liberars arsii di
sentimento, l'artista cerca u n compe compenso nso materi materiale ale.. Vuole soddisfare la s u a ambizione e la su a aviclità. A un lavo lavoro ro comune e profondo subentra la lotta pe r arricchirsi. C i si lamenta della troppa concorrenza e della sovrappro duzione. Odio, faziosità, corporativismo, invidia, intri
' Anche le poche eccezioni, ch e comunque non contraddicono questo
l l
I
meta ta,, eliminati molti s a s s i pe gità e crisi. Raggiunta una me ricolosi dalla s ttra radd a, a, un unaa ma mano no invisibile e crudele getta su questa strada nuovi blocchi, rendendola irriconosci bile.
è « l`arte per l'arte ›› . P e r la su a abilità, per le s ue capacità d*invenzione e di
quadro disperatamente sconfoitante, sono costituite q ua si sempre da misti de aall e più alto ch e alla ch e credono nell`« art pour l`art ›› . Servono dunque u n i de
INTRODUZIONE
avan ava nti col « sudore della fronte › ›, tr a sofferenze, malva
nell vuoto le energie dell'artista colori, questo disperdere ne
damentale, è un movimento ascendente e progressivo,
ai
1
II
IL MOVLNIENTO
Un grande triangolo acuto diviso in sezioni disuguali, c h e s i rcstringono verso l"alto, rappresenta in modo
schematico, m a preciso, la vita spirituale. In basso, le s e zioni d e l triangolo diventano sempre più grandi e d este se.
Il triangolo s i muove lentamente, quasi impercettibil mentc, verso l'alto e dove < < oggi s c ' è il vertice, s doma ni »' c i sarà la prima sezione; quello cioè c h e oggi è comprensibile solo a l vertice, e p e r il resto d e l triangolo o r a u n oscuro vaniloquio, domani diventerà la vita, è a n c or densa di emozioni e di significati, della seconda sezione. Al vertice s ta qualche volta s o l o u n uomo. Il s u o sguardo è sereno come la s u a immensa t ririste stezz zza. a. E quelli c h e gl glii sono più vicini n o n l o capiscono. Irritati, lo deli niscono u n truffatore o u n pazzo. Così disprezzarono Beethoven, c h e visse d a solo, a l vertice? Quanti anni c i sono voluti prima c h e u n a sezione p iù larga d e l triangolo arrivasse dove e ra lui E nonostante tutti i monumenti in s u o onore,' sono veramente molti quelli c h e hanno rag giunto q u el e l p u nntt o ? i In ogni sezione d e l triangolo s i possono trovare degli artisti. Tra loro, c h i s a guardare a l di là della s u a sezione rr o inert ne rtee . S e invece è u n profeta e aiuta s muovere il c a rr n o n possiede quest`occhio acoto, s e p e r finalità e cause rheschinc l o c hhii u d e o n e fa cattivo uso, viene capito e c e lebrato d a tutti i compagni della s u a sezione. P iù grande ' « Oggi u c « domani w vanno intesi come i < † giorni» biblici della crea
zione.
2 W e be be r , a ut u t o r e d c lrlr'' fnrncn c a r r m r : › r c _ , diceva della .$c1'.I.r'mu Sinfonia d i Beethoven: « L e stravaganze d i questo genio hanno raggiunto il colmo; Bee thoven è pronto p e r il manicomio › › . A s c ol o l t a n do d o p e r la prima volta il passag g io emozionante, all`inízio d e llll a p rrii m a frase, in c u i s i ripete il « m i ß , |'ahate Stacller grido al s u o vicino: « Sempre mi l Non s a fare altro. questo idiota › › . [August Göllcrich, Beethoven, p. 1 , nella serie « D ic l"v1usik › › s i cura d i R.
Stmussi. l Molti monumenti son sono sol solo u na malinconica risposta a questa doman d n.
14
io sriiiiruriiis i~:ai.L`/iiiri;
è la sezione (cioè più in basso si trova), maggiore è la massa di chi capisce la parola di quell`artista. È chiaro
ch e ognuna d i queste sezioni ha consciamente o (più
IL MUVIMENTO
l j
no id e a llii e senso critico sono scherniti I pochi c h e h a n no considerati erati anorma anormali. li. Le rare anime ch e non sanno re 0 consid
stare avvolte nel sonno e sentono u n o sscc u rroo desiderio d i spiritualità, d i conoscenza e d i progresso, infondono un unaa
Èpesso) incon inconsciamente sciamente fame de l proprio pane spirituale. il pane c h e le danno i su oi artisti, e a c u i domani aspi
nota di tristezza e di rimpianto nel grossolano coro ma
rerà la sezione successiva.
`? .
Quest'esposizione schematica no nonn esaurisce ceno il quadro della vita vita spirit spirituale. uale. Fr Fraa l`altro, no nonn m os os ttrr a u n l a t o in o m b r a : u na grande macchia nera, s e n z a vita. Troppo spesso accade che ch e il pane spirituale nutra coloro ch e vivono già in u na sezione più elevata. P e r loro di
ve vent ntaa un veleno; pr pres esoo in piccole dosi, fa decad decadere ere lenta lenta pi ù alta a un mente l a ni nim a d a u na na sezione più unaa p iù b a s s a ; in dosi maggiori la porta a l collasso, facendola precipitare pi ù b a s s e . Sienkiewicz, in un su o ro in sezi sezioni oni sempre sempre più ro
v ; n¬. ›_t ; .
man zo zo parag parag on onaa la vita spiri spiritu tuale ale al nuoto: chi no n con tinua a lavorare e no nonn lotta pe r stare a galla, affonda ine sorabilmente. E allora l'ingegno, il « talento ›› (in senso
ciano a lamentarsi dellindifferenza de l pubblico. Poiché medio non h a bisogno di dire tempi si simi mili li l'artista med in tempi
molto e gli basta u n minimo d i « diversità › › p eerr fa rrss i n oo tare e osan osannar naree da certi gruppetti d i mecenatì c conosci tori (i(ill ch e pu ò compo comport rtare are grand grandii vantaggi materiali), u na gran massa d i persone superfi superficial cialment mentee dotat dotatee si
avvelenato. Ijartista ch e u sa la su a energia per soddisfare esigenze meno elevate, d à u n contenuto impuro a u na
forma apparentemente artistica, artistica, mescola elementi deboli
ad elementi negativi, fa ingannare gli uomini, e li aiuta a ingannare se stessi convincendoli c h e sono spiritualmen te assetati, e ch e possono soddisfare la loro sete ad un unaa
butta sull'arte, c h e sembra così facile. In ogni « centro artistico ›› vivono migliaia e migliaia d i artisti, la maggior
arte de i quali cerca solo un unaa man manie iera ra nuova, nuova, e crea mi mi lioni d i opere d'arte co l cuore freddo e l'anìma addor
sorgente pura. Opere come queste no n favoriscono il r n o v i m e _ n t o _ verso lalto,_ma lo frenano, soffocano il desi
meritata.
derio di migliorare e diffondono la peste.
rrluale. Le anime continuano a cadere dalle sezioni supe riori a quelle inferiori, e tutto il triangolo sembra fermo.
Sembra abbassarsi e arretrare. In queste epoc epoche he silenz silenzio io
se e cieche_gli uomini danno iinportanza solo al sumesso
Cätfrriorc. si preoccupano unicamente de i beni materiali . e salutano come iinaìgrande impresa il, progressg tecm._' c oo,, c he he giova e pu o giovar giovaree solo a l corpo. Le energie s p i ~ rituali vengono sottovalutate, se no n ignorare
licata c eerr c a u n contenuto n ell ell a mal er er ía ía dura. Deve sem
pre pr e riprodurre gl glii stessi oggetti. Il « ch e cosa » viene gg ipso men meno; o; ririman manee solo il problema d i « come » l'oggetto materiale debba e s s e r e riprodotto dall'artista_ Questo problema di dive vent ntaa un dogma. L'arte no nonn ha p iù anima. S u questa via de l « come ›› , l'arte procede. S i specia lizza e diventa comprensibile s o lloo a ggll i artisti, ch e coinin~
evangelico) maledizione, diventaremau na no n solo pe r lartista ch e pu lo opossiede, anche pe r ch i mangia il pane
I periodi in cui la laiit tee no nonn ha grandi uomini, in c u i manca il pane metaforico, sono periodi d i decadenza ;p,'_
piùù fifitt tta. a. Il grigiore s i te teri rial ale. e. La notte diventa sempre pi addensa intorno a queste anime tormentate e sfibrate da i dubbi e dalle paure, ch e s p e s s o preferiscono u n salto improwiso e violento nel buio piuttosto ch e u nnaa l eennta oscurità. L'arte, ch e in tempi come quelli ha vita misera, serve de solo a scopi materiali. E poic poiché hé non non conosce materia de
T
_ :
La « concorrenza » cresce. La caccia spietata al suc cesso rende la ricerca sempre pi piùù superficiale. I piccoli gruppi, c h e casualmente si sono sottratti a questo caos d i artisti e d i immagini s i triricerano nelle posizioni con quistate. Il pubblico, ch e e ririmast mastoo arret arretrat rato, o, guarda senza capire, n oonn l i a interesse per un'arte simile e le vol ta tranquillamente le spalle.
Nonostante l'accecamento, il caos e la cacci cacciaa spietata, il triangolo spirituale pr oc ed ed e l eenn tamen tamen te, te, m a irresisti
bilmente verso l'alto.
J
LO SPIRITUALE NELLiAB NELLiAB'l'l ` E
26
Mo Mosè sè to torn rnaa d i nascosto dal mo mont ntee e vede danzare in
U
torno al vitello d'oro. Ma porta agli uomini u na nuova
SVOLTA SPIRITUALE
pito dall`artista che, dapprima inconsapevolmente, ri sponde all'intimo appello. Ne l problema de l « come › › s i nasconde la possibilità d el la la g u ari ari ggii on on e. E anche se nel ri l'insieme il « come » è un pr prob oble lema ma sterile, la s t e s s a ri
delle p iù amp ampiie sez sezio ioni ni inferiori ha raggiunto il livello
sapienza. Il su o linguaggio, inaccessibile alle m a s s e , è subitoca
›› , di « diversità o,ttidiremmo cerca d i « epersonalità scorgere negli egli ogge og»getti non solooggi, la cruda aspra mate fa
riria, a, ma an anche che qua qualc lcos osaa d i meno corporeo d i quelfogget
to realistico ch e s i voleva riprodurre « così com'è › › , « senza interventi della fantasia » .' S e poi il « come ›› coinvolge anche l'emotivitã dell`ar tista e s a esprimere le s ue ue p iù intime esperienze, l'a.rte si pone già sulla via dove più tardi ritroverà necessaria mente il perduto « ch e cosa » cioè il pane spirituale d el all'iiiiiiizio zio.. Questo « ch e cosa › › risveglio spirituale ora all'i iù il « ch e cosa » materiale, ogget no nonn s a r à p iù oggettiv tivoo dell'epo ca passata, m a u n c o nntt en en u to to a rtr t iiss ttiic o : sarà l'anima del può vive l'aite, senza la quale il corpo (il « come ››) non può re u na vita piena e s a n a proprio come u n uomo o u n po po polo.
Querlo « che ch e cora » è il contenuto c h e solo Parte pu ò cogliere e che ch e solo l'l'ar arte te,, coi mezzi che ch e le i :ola possiede,
può può erprilmere nitidamente.
Il triangolo procede
lentamente verso l'alto. Oggi u na
de i primi postulati de l «i dogma» ma mate teri rial aliistic stico. o. Da un punto di vista religioso vari suoi abitanti hanno nomi. S i chiamano Ebrei Ebrei,, Cattoli Cattolici, ci, Protestanti, ecc. In realtà atei ei,, com comee i p iù audaci (o i pi piùù limitati) d i loro riri sono at conoscon con osconoo apert apertame ament nte. e. Il «cielo» è vuoto. « Di Dioo è morto ›› . Politicamente sono democratici o repubblicani. La paura, il disprezzo e l'odio ch e u n t e m po po nutrivano per queste tendenze pol politi itiche che li hanno riversati oggi sul
l'anarchia, d i cu i conoscono solo il terribile nome. In
economia sono socialisti. Affilano la spada della giustizia
pe r vibrare il colpo mortale all'idra capitalista e tagliare
l a t e st st a a l m al ale . Poiché gl glii abitan abitanti ti di questa grande sezione d el trian golo non sono mai ma i riusciti a risolvere u n problema da soli e sono sem sempr pree stat statii traitiati su l carro dell'umanità
dai sacrifi sacrifici ci d i uomini migliori d i l o rroo , no nonn sanno nulla della spinta verso l`alto, ch chee hanno sempre visto solo da lontano. S'immaginano perciò ch e spingere il carro s ia facile e credono in ricette efficacissime e in cure infalli bili.
La sezione immediatamente inferiore è trascinata pas
sivamente in alto dalla sezione or oraa descrit descritta ta,, ma s i ag
g ra ra p ppaa a nncc o rraa alla vecchia p ooss iz iz io io ne ne p eerr p aauu rraa di ad e dreligioso D a u n punto sezioni superi dentrarsi nell`ignoto i e s s e r e leingannata superiori ori non d i vista
d'imma|. ma|.erialità erialità e di st stad adii intermedi, ' S i parla spesso qui qui di materialità, d'im
ch e vengono indicati come c più o meno » materiali La realta è solo materia? È solo spirito? Le differenze che notiamo tra materi materiaa e spirito non potrebbero e s s e r e gradazioni dell'una o d e l l ` a l t 1 o ? Anche il pensiero. ch e la scienza positi
va indica come prod prodotto otto dell dello o spirito, spirito, è materia, ma solo dei sensi sottili sottili pm. so no pcrcepirla. Quella c he to b r e e he l a manu non può toccare E spirito? In q u e s to ve scritto non è possibile approfondire lìrgomento e sarà suffieimtg non dgrg
defi definiz nizion ionii troppo troppo rigide.
no cie cie ca me menn te te aree, ma possono giustificare la lo solo s o no ro irreligiosita c on parole come, ad esempio, quel quelle le di Vircliow, così indegne di u no scienziato: « Ho sezionato molti cadaveri, n o n h o m a i trovato un'anima › ›. Politica mente sono per lo più repubblicani, conoscono le con venzioni patlamentari e leggono articoli di politica. In campo economico sono socialisti di sfumature diverse, e sanno sostenere le loro « convinzioni ›› c on parecchie c i
m
i.o sriiiiruatr N i a i . t ` , u i 1 r .
svona si›iim'U›\ua
tazioni (dalla E m m a di Schweitzer alia Legge ferrea di ., ec c .).) . La9S3u€› La9S3u€› 5H0 5H0 al çapzìale di Marx, ec cc., d llln q_ue_ste sezioni superiori appa appaio iono no gradua graduaim imeme eme
di professione c h e ricordano come tanti fatti, oggi am
23
19
In queste sezioni de l triangolo ci sono anche scienziati
messi e riconosciuti dalle Accademie, erano stati accolti
C C discipline ch e nelle sezioni precedenti mancavano, come la sci scien enza za e larte, a cu i appartengono anche lette. ratura e musica. In C3mPo scientifico sono positivisti e riconoscono s o
l0 QUfill0 C h e pu ò essere pesato, misurato. Il resto lo pongon pon gonoo fr fraa le sciocchezze, maga magariri dann dannose, ose, fra c u i fino
¢~ I T 5 .
3 le P ° 1 ' 1 € V fi n 0 _ l€ _ I€0fl¢ Oggi « dimostrate › › . In campo artistico sono naturalisti e , entro entro certi certi limiti ch e son sonoo stati stati posti da altri e in c u i perciò hanno un unaa fe. fe . d e incrollabile, riconoscono e anche apprezzano la per. sonalita, la singolarità e il temp temperame erament ntoo dell'art dell'artist istaa
i
_ In quest questee sezioni sezioni superiori, nonostante l'evidente or
dine, la sicurezza e i princìpi infallibili, s i avvertono la P 3 ' W a lflfemß, la confusione, la volubilità, lìnsicurezza ch e polssono s sono avere avere i viaggiatori d i un grande e solido
scomparsa transat nella tico co,, quand quando in alto mare, laanterraferma, soi addensano nebbia ant nuvole nere e il vento í i à s l p p a s o l l e v a s n e r e mcšntagne d i acqua. La c a u s a è la loro h zione. anno c e _ lo scienziato, lo statista, l'airisra C e oggi è venerato ieri era con consid sidera erato to un imbroglione, ““E"'1Pffffln0 de i « prodigi ›› . Vari scienziati, fr a c u i d ei mateiialisti puri, si dedicano all'ana1isi seie;iti fi c a di fa fatt ttii triisteriosi, ch e non si possono più ne ar e 0 nascondere' g , mùlå iêlšfa PU: S ta cšescendo anche i. l numero deg degli li u o _ _ _ e n o n a n n o d u c ia nei metodi della scienza ma . te"ah§UÉa qllfiflfiq è in gioco la « nonmateria ›› , 0 u na materiaa ina materi inaccessibi ccessibile le a i nostri sensi. E proprio come l`ar te chiede aiuto a i primitivi, questi uomini ricongno 3 tem ' ' Metodi peraltro an i compineuì mewdl' < 1 ' I H S 'I dimenticati. o presso popoli ch e dall alto delle nostre cono.
blemi dello spirito attraverso la conoscenza interiore. I loro loro metodi metodi s i contrappongono a quelli positivistici, par tono da premesse antiche e sono espressi co conn relativa K515 precisione?
La teoria teosofica, c h e è alla base di questo movi
mento, è stata elaborata dall dallaa Blav Blavatz atzlq/ lq/ come u n cate chismo chismo,, dove dove il discepoliieifoiuiì le ri risp spost ostee pr prec eciise del del teosofo alle su e domande' La Teosofia, secondo la Bla vatzky, coincide co conn l'etema verità. < < U n n u o vvoo apostolo della ve verirità tà trov troverà erà Puman Pumanititàà pre prepar parat ataa dalla Società Teosofica a ricevere il su o annuncio: c i s a r à un a forma espressiva a cu i potrà affidare le nuove verità, un'orga nizzazione ch e attende solo la su a venuta per sollevarlo
dagli ostacoli e dalle difficoltà materiali ›› . E a questo punto la Blavatzky afferma ch e < < nel secolo xxi la terra sarà u n paradiso in confronto a come è oggi » e conclu de così il su o libro.
In ogni caso, se anche la facilità di teo teorr izzazi izzazion on e d ei teosofi e la soddisfazione u n po' affrettata c on cui cui tro trova va no risposta ai grandi interrogativi eterni possono suscita re u n certo scetticismo, resta il fatto ch e questo ampio movimento spirituale è uno stimolo vigoroso, c he he r a gg giungerà c oom m e u n grido di liberazione qualche cuore di
, . di ch?g,uå1E;lvä '%,'l`:r:;" '%,'l`:r:;"É::šš;°ƒ:|§ì:e“l:_È'Sl É::šš;°ƒ:|§ì:e“l:_È'Sl _ ( l à l ' 0 < › : : e s ( L o n v d o n ) _ e c i , P iù u n _
alcuni alcuni anni fa le dichi dichiarazion arazioni. i. col ritmi: «1_i:)|l¢ ;;n§::tn . d1'P'angl h~ a nfçmo P _ l S 1) . Infine C. Lombroso. creatore del metodo antrošollcoiriläciš :1e¢lri|}1íPhq|uc
fâ;ìfåciüåì ° ° d E ä § ¦ _ P i fl _ Palladino a sedute spiritiche serie e ne di. si van vann no flrããco flrããco a tgš gge r êgåä š tš d sà
}I
riconëiìsiì:
ipnosi, osi, quella ipnosi negata ' Molto s p e s s o si u s a in questi c a s i la parola ipn co n disp disprezz rezzoo nella nella s u a p rriim a f oorm rmaa d i mesmerismo d a parecchie accademie.
per Fori , P'°P P'°Pr.í° r.í° E un sm'.
sltssi S c o p i W “ “Pio: La Société d e s Éiiitf: 313:? ive . ot sflfliwi _ oni . obiett , sui, risultati muml pftfim v ia 8 8 1` di nudi o per dare dare informazi informazioni obiettive
7 Cit. per esempio: La Tøoi Tøoio/ia o/ia di Rudolf Steiner, e i suoi articoli sulle vie
della conoscenza in « Lucifer Gnusß _ ' H.P. Blavaizky, la diwvc della della :coso :coso/ii /iiii,, Londra 1 8 8 9 e Leipzig, 1 9 0 7 .
l
31
Lu sPiR1TuAi.F. N£i.|_',\itn;
sperato, avvo avvolto lto nelle elle ten tenebr ebre e e nella notte; è l'appariie di u na mano c h e indica la via e offre aiuto.
SVOLTA SPIKITUALE
33
ludi, vento, civette, ecc.) hanno un valore p iù ch e altro simbolico e servono s eem m m aaii c oom m e u n` n ` ec ec o interiore* Il mezzo fondamentale di Maeterlinlt è la parola.
interiore eriore deri La parola parola è un .tuono interiore. Il suono int
Quando vengono s c o s s e religione, scienza e morale iquest ultima dalla potente mano d i Nietzsche), quando i sostegni etemi stanno pe r crollare, l'uomo l'uomo dis distog togliliee lo 5 8 1 l fl f d 0 dall'esteriorità e lo rivolge a s e s t e s s o . La letteratura, la musica e l'arte sono i cam campi pi in cu i la piùù sensibilmen svolta spirituale comincia _ a manifestarsi pi te. Questi campi risp rispecchia ecchiano no la cupa imm immagi agine ne del prg. sente e preannunciano una gra grande ndezza zza ch chee all'inizio è s o piccoloo punto punto avvertito da pochi, e pe r la m a s s a lo u n piccol no nonn esiste. Rispecchiano u na gr gran ande de osc oscuri urità tà,, ch chee all'inizio si appena, ch e percepisce e emerge prepotentemente. E si
va in parte (0 soprattutto) clallbggetto, a cui cui la parola da
nome. Quando sentiamo il nome d i un oggetto, senza unaa rappresentazio vederlo, nella nostra mente si forma un ne astratta, un ogge oggettttoo smaterializzato, ch e c i dà imme diatamente un'emozione. Così l'albero v e r d e , giallo, r o s .r o ne nell prato è solo u n d aatto materiale, u na forma casual mente materializzata dell'albero ch e sentiamo in noi, quand qua ndoo udiamo udiamo la parola albero. L'uso intelligente (con sensibilità poetica) d i u na parola, la su a ripetizione inte riormente necessaria pu ò non no n solo dilatame il suono in teriore, m a a nc hhee metterne in luce proprietà spirituali sconosciute. Infine, u na parola ripetuta s p e s s o (gioco in fantile ch e p o i s i dimen dimentitica) ca) perde il su o s e n s o esteriore. significato Il dell'oggetto s i svuota, rivelando il puro suo no della parol parola. a. Quest Questoo suono « puro » lo sentiamo for s e inconsapevolmente anche nomínando u n oggetto rea
oscurano e si aggrondano anche loro. Intanto si allonta nano dalla ottusità della vita contemporanea e si rivolgo H O a i C o s e e ambienti ch e meglio corrispondono alle loro
aspirazioni ideali. U n _ o d i Questi poeti, in campo lerzemrio, è Maeterlink, ch e ci ha introdotti ne nell cosiddet cosiddetto to mondo della fantasia Princerre cerre Ma o, meglio, nel mondo sovrasensibile. I suoi Prin 1 € fl' : ' › lS¢”P l P T M C G S S H , Les Aveugler, ecc., no nonn sono uomi 2 1 0 € píissato, come gl glii ero eroii stili stilizza zzatiti da Shakespe Shakespear are. e. no soo anime ch e cercano nella nella nebbi nebbia, a, da mi ri. schiano d i e s s e r e sof soffo focate cate,, ani anime me s u c u i incombe un unaa potenza oscura e invisibile. Le tenebre spirituali, l'insi curezza e l a p au au ra ra derivata dall dall'ig 'ignoran noranza za formano formano il lo lo
3) ånondo. _Cosi.Maeterli_nk
le divenuto astratto. In quest'ultimo caso, però, il suono
puro è predominante e colpisce diret direttamen tamente te l'ani l'anima. ma. L' L'ani anima ma prova prova un`emozione senza oggetto, ch e è ancora vorrei rei dir diree « pi piùù sovrasensibile › › d i quel p iù complessa, vor la suscitata da i rintocchi d i una ca camp mpan ana, a, da l suono d i u na corda, dal rumore d e llll a c a dduu t a di un'asse. S i aprono
qu i grandi possibilità pe r la let lettera teratura tura futura. L a fo rz rz a della della parol parolaa è usata in parte già nelle Serrer c b a u d e s . In Maeterlinlt u na parola a p pa pa rree n te te m e nt nt e n e u trtr a h a u n
forse u no dei primi profe.
s u on on o c u po po . Una Una parol parolaa semplice, comune (ad esempio « capelli » ) detta co n intensità pu ò creare un'atmosfera d i sconforto, d i disperazione. É questo il me mezz zzoo che u s a
e l Pflm] scrirton, de i primi visionari d i quella deca d f e n z a a l c u i accennavamo prima, L`0scurarsi dell'atmo s eradspirituale, la mano ch e distrugge e guida e provoca u na _isperata paura, la via smarrita, la mancanza d i gui da, s i riflettono chiar chiaramen amente te nelle nelle su e opere' _ Questa atmosf atmosfera era s i affida soprattutto ai mezzi artisti C 1 , Perche i dati concreti (tetri castelli, notti d i luna pa
' Quando in Pietroburgo fumno messi in scena. sotto la su a regia, alcuni suo i drammi. Mneierlinlt in un a delle prove fece sostituire un a torre co n un
pezzo di tela. No n gli interessava cosiniire un o scenario che riproducesse il vero. Faceva come i bamb bambini ini,, gli e s s e r i più fantasiosi d i tutti tutti i tempi, ch e nei giochi chi prend prendono ono un bastone per un cavall loro gio cavallo. o. insformano mentalmente i
reggirn irnen enti ti di cavalleria. e c on on u nnaa piccola piega corvi di carta in regg piega nel corvo va lili er er e in u n destriero. (Kügelgen. Ricordi di u n vecchio). cambiano u n c a va
=.««››,i›i›.›=.iiM « m a « I « a i
h I _ ^ \ ql12_sti profeti della decadenza appartiene prima d i tutto A L E ; e d Kubin
dm
Quato modo di stimolare la fantasia dello spettatore E molto importante nel teatro contemporaneo. contemporaneo. A questo proposito ha molti meriti il teatro russo, che rappres rappresent entaa un passag passaggio gio necessario necessario dalla mnterialità alla spiritualità de l t e a
N C a s ia nei suoi disegni che nel su o romanzo 1_.`allro
tro futuro.
í í
LO SPIKITUAL SPIKITUALE E NIiLL`A NIiLL`A KTE
S V O L TA TA S P J R IITT U AL AL E
Maeterlink. Ci fa veder vedere, e, cioè, cioè, c h e il tuono, il lampo o la luna nascosta tra nuvole fuggenti s oonn o m ez e z zzii materiali esteriori, capaci al massimo di assumere sulla scena il ruolo c h e nella vita ha < < l'uomo nero ›› p e r i bambini. I mezzi interiori invece non perdono così facilmente effi c ac ac ia ia * La parola, c h e h a dunque du e significati u no immediato e uno in interi teriore ore è la materia prima della
Debussy è stato profondamen profondamente te infl influ uenzato dalla m u s ic ic a r uuss s a (Mussorgskij). Non deve sorprendere la su a
Qualche cosa di simile h a fatto in musica Richard Wa
lanciato ciato contin continuam uamente, ente, c oom m e u nnaa palla d a tennis, viene lan oltre la rete ch e divide le du e parti avve avverse rse:: la « bellez za » esteriore e la « bellezza ›› in interiore. teriore. Quesfu Quesfultima ltima se gu guee la legge della necessità interiore, e rinuncia alla d i
§4
affinità co n i gi giov ovan anii musici musicisti sti russi, soprattutto co n
Skriabin. Nel ellle loro oro composizioni s i avverte lo stesso suono interiore. E spesso si è disturbati dallo stesso er
im rore. A volte infatti i du e compositori s i lasciano im prowisamente allontanare dalle « brutture moderne › › e piùù o m eenno c on cedono al fascino d i u na « bellezza » pi on venzionale. Uascoltatore si sente s p e s s o of offe feso so pe perc rché hé
poesia e della letteratura, u na materia ch e solo quest`art quest`artee pu ò usare pe r parlare all'anima.
gner. Il su o famoso Leítmotiv è u n tentativo d i caratte rizzare l'l'ero eroee no nonn con co n apparecchi apparecchiature ature teatrali, teatrali, balletti e effetti di luce, ma con co n u n motivo preciso, determinato, cioè cioè con con u n mezzo puramente musicale. Il motivo è u na specie d i atmosfera spirituale espressa musicalmente,
nonn è abituato mensione mensi one esterior esteriore, e, convenzionale. C h i no
a lla lla b e llle lezz z a interiore, la trova naturalmente brutta, per c h é l'u l'uomo di solito è portato all'esteriorità (specialmen te oggil). La tot total ale e rinuncia alla bellezza convenzionale, l'amore pe r tutti 1 mezzi ch chee portano all'espressione del
c h e preannuncia l`eroe e c h e l'eroe di diffon ffonde de intorn intorno o a
sé?
I musicisti più moderni, come Debussy, s i affidano spesso a impressioni spirituali dettate dalla natura, trasfi gurando le immagini in forma puramente musicale. De De bussy viene infatti paragonato agli impressionisti perché come loro si ispira nelle su e opere a i fenomeni naturali ch e interpreta soggettivamente a grandi tratti. La verità d i questa tesi è u n esem esempi pioo del del fatto ch e nella nostra l`una epoca molte arti imparano dall'altra e spesso hanno gli stessi s c op o p ii.. S a r eebb bbee però azzardato affermare c h e questa definizione esaurisca l'impoitanza d i Debussy. Nonostante l 'an 'an al alog og iiaa c on impressionisti, la su a aspi razione all`interiorità è talmente intensa ch e nelle su e opere si riconosce imme immediat diatamen amente te l'anima l'anima del presente, co l su o suono incrinato, le s u e sofferenze strazianti e i suoi nervi a pezzi. De Dell resto Debussy non us a mai, nep pure nelle immagini < < impressionistiche › › , u na descrizio a program ne interamente materiale, come fa la musica ma , m a sfrutta il valore interiore di u n fenomeno. ' Lo si capisce chiaramente confrontando le opere di Maeterlink con
quelle di P ooee . E u n altro esempio dell`evn|uzione anche dei mezzi artistici dal materialità lità alläsiraz alläsirazion ione. e. la materia 1 Molti esperimen esperimenti ti hann hanno o dimostrato ch e questa atmosfera spirituale non circonda solo eroi ma ogn ognii uo uomo. mo. Ad esempio i sensiuvi non possono ri manere in un a stanza in cu cuii prima prima ci sia stata un a persona a loro spiritualmen te antipatica. anche se non lo sanno.
}§
l'io, lasciano ancor ogg oggii iso isolat latoo il compositore viennese
Arnold Schönberg, noto solo a pochi appassionati. Que sto st o « suonatore d i grancassa ›› , « truffatore ›› , e « pastic
cione » dice nel ne l su o Manuale di armonia: « ogni a c cordo, cordo, ogni ogni sequenza è possibile. Ma già oggi sento ch e il fatto d i adoperare questa o quella dissonanza dipende da alcune condizioni » .' piùù gran Sc hönbe hönberg rg av avve vert rtee chiarament chiaramentee ch e anche la pi
_ ,
H
de libertà, c h e è il respiro libero e incondizionato del l'arte, non pu ò e s s e r e assoluta. Ogni e po po ca ca h a la su a par te d i libertà, e nemmeno la poten potenza za del genio pu ò o tre passarne i limiti. Questa parte, parte, però, però, deve e s s e r e usata e
infatti viene usata nonostante la resistenza ch e le viene opposta. Anche Schönberg vuole usarla e cercando la necessità già scoperto le miniere interiore nuova bellezza. La hamusica on d u cdella e in di Schönberg c i cd'oro u na regione nuova, dove le esperienze musicali non no n sono acustiche, m a puramente psichiche. Qui comincia la « musica de l futuro ›› . _ In pittura le tendenze impressioniste subentrano all'i dealismo e lo dissolvono. In forma dogrnatica e c on sco a. Estratto da llammmtle/:rc (Univers ' a Die Mur/ß › › . X , z, p . t o a. iversal al Edi Edi
tion).
36
i.o si›iiti'ru.u.E NELL'/ti1T|i
pi puramente naturalistici, sfociano nella teor teoria ia del neo
impressionismo, c h e coincide c o n l ''ast astrr az azii on on e: sec ond ond o questa teoria (che si d ef e f in isis c e u n metodo universale)
non no n s i d ev eve fis sar saree s ulla ulla tela tela un frammento qualsiasi, ma la natu atura ra nel s u o splendore
SVOLTA SPIRITUALE
37
Henri Matisse. Egli dipinge « immagini ›› e in queste « immagini › › cerca d i rendere il « divino » . ` P er riuscirei si serve solo dellbggetto (u n uomo o un'altra cosa) come punto di partenza e d eeii m eezz zi zi propri unicamente della
rappresentare tutta s u a luminosità'
e nella
pittura: colore 6 forma. Guidato d a qualità tutte personali, dotato, come fran
Quasi contempo contemporan raneame eament ntee notiamo trtree fenomeni completament completa mentee div diversi ersi:: 1. Rossetti e il su o allievo Bur co n neI neIon ones es con la loro schiera di s e g n i a c i ; 2 . Böcklin con lui deriva, e i loro seguaci; 3 . Segantinie i Stuck, ch e da lui suoi scialbi imitatori. tt e nomi perché sono emblematici H o sce sceltltoo quest questii tte della ricerca in campi no nonn materiali. Rossetti si vo lsls e a i preraffaelliti e tentò d i rinnovare le l or or o fo rrm m e astratte. Böcklin si addenttò nella sfera de l mito e della fantasia
c e s e , d i u no straordinario senso cromatico, Matisse dà la massima importanza al c o lloo rree . C o m e Debussy, non sem pre pr e riesce a liberarsi della bellezza convenzionale: l'im› pressionismo c e l'ha nel sangue. Così, in Matisse, fra fr a tanti tan ti quadri quadri di grande vital vitalità ità in interiore teriore e nati dall'urgen z a d i un”intima necessità, s e ne trovano alcuni nati s o prattutto d a un impulso o u no stimolo esteriore, (quante volte s i pensa a Manetl), dotati dotati,, soprattutto soprattutto o esclusiva mente, di u na vita esteriore. In essi la bellezza della pit tura, titipicame picamente nte francese, raffinata, attraente, melodica, r agg agg iu iu n g e g eli elid e altezze. A questa specie d i bellezza no n ind ndulg ulgee ma maii l'altro grande parigino, lo spagnolo Pablo Picasso. Picasso, sempre guidato e s p e s s o trascinato da l bisogno d i d ar
ma sempre sem pre crea creare apparentemente materiale, figu P er que quest sto, o, forse, orse, seppe è interiormente ilremeno re astratte. materiale. Sono questi i cercatori dell'interiorità nell`esteriorità. Cézanne, ch e ha cer cercat catoo una nuova legge della forma, ha affrontato lo stesso p rroo bl bl eem m a in un modo diverso, pi piùù vicino alla pittura pura. Sapeva trasformare un unaa tazza da tè in u n essere animato, o meglio sapeva riconoscere l'essere in quella tazza. Cézanne porta la « natura mor ta » a un'altezza in c u i le cose esteriormente morte di ventano interiormente vive. Le tratta come tratta l'uo m o, perché ovunque sa vedete la vita interiore. interiore. Dà loro urfespressi urfe spressione one cromatica, cromatica, cioè u na dimensione intima mente pittorica, e le chiude in u na forma trad tradu ucibi cibile le in forme astratte, spesso matematiche, c he diffondono ar monia. N o n rappresenta u n uomo, u na mela, un albe albero ro,, m a us a questo mat materia eriale le per formare qualcosa di intima mente pittorico ch e s i chiama immagine. Così definisce le su e opere anche u no dei pi più ù gran grand di ar arti tist stii francesi,
se p a s s a da alnproprio espressione io,supera audaceall'altro; fr a loro c 'è u abisso lo c onu nunmezzo salto, fra lo spavento della innumerevole schiera dei de i seguaci. S i
e, contrariamente a Rossetti, rivestì le su e figure astratte di forme corpo corporee ree for forteme temente nte accentuate. Segantini, ch e sembra il pi piùù materiale dei dei tre, tre, adottò forme naturali de minimi mi particol particolari ari (come catene finite, elaborate fin ne neii mini di montagne, pietre pietre,, ani animali mali,, ecc), e , nonostante la for
em p iioo : S i gn gn aacc , D e Delacmix au Nérirmpresrionlrme. ' Cfr. per e s em
erano ill illu usi di averlo finalmente raggiunto, e o ra devono
ricominciare il faticoso inseguimento. È n a to così l'ulti mo movimento « francese ›› , il cubismo, d i cui parl parler ere e mo ampi ampiamen amente te nella seconda parte d i questo libro. P i c a s s o tenta d i basare la composizione s u rapporti nume le p iiùù recenti o ppee rree ( 1199 1 ii)) giu nngg e logicamente rici. N eell le ad annullare la materia, non clissolvendola ma quasi
spezzandola nelle singole parti ch e poi ri ricom compon ponee nel
quadro. Se mb ra però stranamente ch e voglia conservare Papparenza dell della a materia materiali lità. tà. Picasso no n ha paura di
nessun mezzo, e s e il colore lo disturba in u n problema di disegno, lo butta a mare e dipinge il quadro in bru brun no e bianco. Questi problemi s oonn o a nncc hhee l a s u a forza. Ma tisse: colore. Picasso: forma. Du Due e grandi grandi vie p e r u na sola grande meta. l
' Cfr. i l s uuoo articolo in « Kunst und Künstler » 1909, fasc vin.
m
IV IA PIRAMIDE
Così, lentamente molte arti s i awiano a dire quello c h e hanno d a dire, c o n i loro mezzi specifici. E nonostante que quest staa separa separazi zion one, e, o grazie ad e s s a , le
arti non sono state mai tanto unite come in quest'ultima
fase della svolta spirituale. In tutte s i awerte l a t e nd n d eenn z a alläntinaturalismo, a l Pastrazione e a1l'inlerioritå. Consciamente o inconscia mente ubbidiscono al detto d i Socrate: «Conosci te stesso › › . Co Conn sciat sciatnn ent ent e o in consci consciam amen entte, g l i artisti s i occupano sempre p iù d e l loro materiale, lo saggiano, p e sano sulla bilancia spirituale il valore interiore degli ele menti creativit
Nasce così, naturalmente, u n confronto f r a g l i elemen ti delle diverse arti. I . n questo caso, il p iù ricco insegna~ mento viene dalla mu musi sica ca.. Salv Salvo poche eccezioni, la m u sica è già d a alcuni secoli l'arte c h e n o n u s a i suoi mezzi p e r imitare i fenomeni naturali, m a p e r esprimere la vita psichica dell'artista e creare la vita d e i suoni. U n artista c h e no com e fi n e ultimo l`imitazio nonn a b b ia com
n e , s ia pure artistica, della natura, m a s ia un creatore c h e voglia e debba esprimere il s u o mondo interiore, vede
c o n invidia c h e queste mete sono state raggiunte natu raln/1ente`e facilmente dall'aite oggi p iù immateriale, la compr pren ensi sibi bill e c h e s i volga ad e s s a e tenti d i musica. E com ritrovare l e stesse potenzialità nella propria a r t e . N a s ce ce
d i q u i l'attuale ricerca d i u n ritmo pittorico, di u na c o ~ struzione matematica astratta; nasce di q u i il valore c h e s i d à alla ripetizione della tonalità cromatica, a l dí.nami›
s m o d e i colori, ecc. Il
glii insegnamenti confronto fra i mezzi di varie arti e gl
c h e un'arte trae d a un'altra possono aver successo e d e s
s e n o n restano sere vengono in superficie, fruttuosi Un'arte deve imparare come ma un'altra approfonditi. arte u s a i ruoí mezzi p e r po pott er poi po i usare, analogamente ma in modo autonomo, i propri. In questo processo d'appren
í I
4o
L o si›uu'ru/t|.E Nettknre
dimento dimen to l'artist l'artista a non deve dimenticare ch e ogni mezzo u n u s o richiede specifico ch e va appunto individuato. Nelliuso della forma la musica può può ottenere risultati c h e l a pittura no n può può raggiungere. D'altra parte la m u sica è per molti aspetti inferiore alla pittura. Ad esempio h a a disposizione il tempo, la successione d el tempo,
mentre la pittura s e no nonn ha quest questoo vantag vantaggi gio, o, pu ò pre sentare in u n attimo allo spettatore tutto il contenuto dell'opera, cosa d i c u i la musica è incapace' La musica, ch e è indipendente d all allaa natur natura, a, no nonn ha bisogno d i
prendere in pre presti stito to for forme me esteriori p e r il s u o linguag
invece ce anco ancora ra quasi completamente le gio? La pittura è inve
..fait
›W .
h f
1 4
:
f.;+›, L
J,
.il
, .; › ff
_› ,; ; .' 4.
x
forme e tratt tratte e dal dalla la natura. atura. Il su o compito oggi è gata a form quello d i vagliare le su e forze e i suoi mezzi, d i conoscer li come la musica fa già da tempo e d i provare a impie garli in modo puramente pittorico a scopo creativo. Approfondire un'arte significa stabilire i s uo i limiti,
* fa ,'f f ,ls
mentre confrontarla co n le altre arti signi signififica ca sottolinear sottolinear
ne l'iclentica tensione interiore. S i vede così c h e ogni arte ha fo forze rze uni uniche che e insostiruibili. E s i arriverà così ad uni
re l e fo rrzz e d el el l e v a ririe a rrtt i. D a questa unità sorgerà c ol te tempo mpo l'l'art artee che già oggi possiamo presagire, la vera arie monumentale. C h i approfondisce i segreti tesori interiori della su a arte collabora ammirevolmente a costruire la piramide spirituale ch e giungerà al cielo.
V
; , , ` . `. › `_ ; é
1.
1,»
. E._ 2. ;~ 1' ¬
' Queste differenze, come tutto nel mondo, sono relative. ln un cer certo to s e n s o . la musica pu ò sottrar sottrarsi si alla successione del tempo e la pittura pu ò invece
.A1 ¬ {
si
fame uso. Come si è detto, tutte le affermazioni hanno solo val valore ore relat relativo. ivo. 1 Che estetiori, Che i tentativi di usare mezzi mu musica sicali li per riprodurre forme estetiori, dimostra tra la musica a programma. Anche ullirnl falliscano miseramente, lo dimos
voci dei pollai, lo mente si sono fatti simili sperimemi. Il gracidio di rane. le voci stri stridore dore dei coltelli arrotati sono adatti a u n te teaa trtr o d i varietà e posson possonoo costi tuire un allegro divertimento. Mn nella musiccaa seria seria questi a c c e s s i restano pu
ri e semplici esempi di com e non s i p o ssss a « imitare la natura ›. La natura ha il forza a irresistibile. È un lingu linguaggio aggio su o linguaggio, ch e ci raggiunge con forz
labile. Volet rappresentare musicalmente un pollaio pollaio,, per ricrearne Yatmosfera e farla rivivere al|'ascoltatore è un compito impossibile e inutile. Ogni arte pu ò creare questa questa atmosfera, non irnitandola irnitandola naturalmente. ma riproducendo
valore ore in interiore teriore.. ne il val
V
ISEF F E T T O D E L COLORE
S c s i osserva u n a tavolozza coperta di colori s i hanno d u e risultati: t. s i h a u n effetto puramente fisico, cioè l'occhio È : a f fascinato dalla bellezza c dalle qualità d e i colori. L'osser vatore p r o v a u n senso di appagamento, di gioia come u n buongustaio c h e g u sstt a u nnaa squisitczza. Oppure l'occhio viene stuzz st uzziicato, cato, come lo è il palato d a u n cibo piccante. O , ancora, p u o calmarsi e raffredclarsi, come quando u n dito tocca il ghiaccio. Sono tutto sensazioni fisiche, c h e i n q u an a n t o tali durano poco Sensazioni superficiali, d e l resto, c h e n o n fanno molta impressione a c h i E : insensibi l c . Proprio come, s e s i tocca il ghiaccio, s i prova solo u n a sensazione fisica di freddo, c h e svanisce quando il dito s i scalda, così, girato l o sguardo s i dimentica l'effct e l colore. E proprio come la sensazione fisica to f is iicc o d el d e l freddo d e l ghiaccio, quando è profonda, suscita altre profonde sensazioni e p u o provocare u n a intera serie di esperienze psichiche, così anche Pimprcssione superfi ciale d e l colorc p u ò diventare esperienza. Solo gl glii oggetti comuni hanno sull'uomo medio u n e f fetto superficiale. L e cose c h e incontriamo p e r l a prima volta c i f a nnnn o u n a profonda impressi mpression one. e. Cosi sperimen ta il mondo il batnbino, p e r il quale ogni oggetto È nuo v o . Vede la luce, n c è attratto, vuole afferrarla, s i scotta le :lita e inizia a d a v c r p a u rraa c rispetto p e r l a fiamma. Poi impara c h e la luce h a a n c h e effetti pos posit itiv ivi, i, ol oltre tre c h e negativi: dìssipa il buio, allunga il giorno, p u o scaldare, cuocere, essere u n o spettacolo piacevole d a vedere. Sommate que quest stee esp esper eriienze enze,, la conoscenza della luce è compiuta, c le nozioni re rell at atiiv e v engo en gono no immagazzinare nel cer cervv el elll o. l..'intcrcsse forte e i ` m.'en.t o sparisce, e l a spet
ott a cont cont ro Passoluta indifferen tacolarità della fiamma l ott za.. Così, a poco a poco, il mondo perde il s u o incanto. za S i s a c h e gl glii alberi danno ombra, c h e i cavalli corrono veloci e le automobili vclocissime, c h e i cani mordono,
to si›1a.rruai.r; ivsttäiars
i.'£FFE'i'ro DE L cotoiuz
ch e la luna e lontana. c h e la figura nello s p ec ec c hhiio n oonn è vera. Solo co n l'e l'e le le va va rs rs i dell'uomo si allarga la cerchia delle qualità c h e oggetti ed esseri hanno in s e . A u nnoo s ttaa di d io più evo evolu luto to questi oggetti e questi esseri acquistano u n valore interiore e infine u n .mon .monoo ester esterior iore. e. La stessa co s a avviene p e r il colore, ch e su c h i è poco sensibile h a solo u n effetto superficiale, destinato a sparire c on lo sparire dello stimolo. Ma anche anche questo questo semplicissimo ef attratto to da daii colori chiari, fetto è di diversi tipi. L'occhio è attrat
Ma no n e possibile sostenere a lungo queste teorie. Proprio riguardo al sapore d ei colori, si conoscono molti esempi ch e l e smenti smentisc sc on ono. o. Un medico di Dresda rac luii defi conta c h e u n s u o pazi pazient ente, e, da lu defin nito di < ~ : spirituali tà n o n comune ›› s e nntitiva va un a certa salsa sempre imman cabilmente di sapore < < azzurro ›› cioè come u n c ol o l o rree reb b e ipot ipotiz izzz are are u na teoria analoga e azzurro ››.* S i pot reb ma diversa, e cioè ch e nelle persone evolute la sensibilità è così sottile e le impressioni così immediate ch e Peffetto d e l g u sto sto c ol olpi pisc sc e subito l'aniina e si ripercuote sugli o r
4 .4
45
gani fisici (nel nostro caso sull'occhio). Sarebbe u na spe cie ci e di ec o o di risonanza, come quando certi strumenti musicali, senza essere toccati, suonano all'iinisono c on altri strumenti ch e sono stati percossi direttamente. Gli uomini ch e hanno un a profonda sensibilità sono come ottimi violini antichi ch e vibrano in tu tutte tte le fibre al m o contatto c on Farchetto. vista sia Questa teoria implica ch e la vista si a collegata no n s o lo c o l gusto, ma c on tutti gli altri sensi. E infatti È : così. aspet ettt o ruvido, pungente, men Alcuni colori hanno u n asp tre altri sembrano così lisci e vcllutati, ch e si h a voglia di accarezzarli (il blu oltremare scuro, il vetdecromo, la
soprattutto d ai più chiari e d a i più caldi: il rosso cinabro
ecciit a come come la fiamma, ch e ha semp sempre re af affa fasci sci attrae ,ed ecc nato luomo. Il giallolimone squillante ferisce a lungo om e u n acuto squillo d i t rroo m ba locchio, c om ba ferisce l'orec chio. L'occl1io diventa irrequieto, no nonn riesce a iissarlo, e cerca profondità o riposo ne nell b lu o ne nell ve verde rde.. Ma a u no stadio più evoluto questo effetto elementare ne provoca lqrfaltto, più profo profon ndo e coinvolgente. In questo caso s i a
2. l'altro fondamentale risultato dell'ossei¬Jazione d el colore, cioe il s u o effetto psichico. Emerge. allora la fmza he fa e m oz oz io io na na re re l 'a ni nim a . L a f or or za za psichicadel colore, c he fisiqaa "prima fisiq "primariria, a, element elementare are,, diventa la v ia d el el col or or e ver ver
di la differ lacca difzioni ferenz enz ai tsono ra toni ra caldich ee Anche freddi s i garanza). fonda su quest queste e sensazi sensa oni. . C colori sembrano liquidi (lacca di garanzal, colori ch e sono sempre così comparti (verde cobalto, ossido verde~ azzurro), da d ar aree l ''ii mpi mpie essi ssion on e di essiccarsi appena
so lanirna.
Resta ancora da stabilire s e questo secondo effetto sia realmente immediato, c ome sembrer sembrer ebbe ebbe dalle ultime ri ghe, o se si raggiunga per associazione. Poiché l ''ani anim ma è strettamente legata al corpo, e anche possibile ch e u na emozione mentale ne s u s c itit i p e r as.ro r.¬ i'azi'o ire u na corri spondente. A d esempio il rosso, rosso, essen essendo do il colore della fiamma, potrebbe provocare un`emozione mentale simi e alla fiamma. Il rosso fiamma ha u n effetto eccitante ch e puo perf perfin inoo provocare sofferenza, forse perché asso miglia al sangue. In questo caso risveglia il ricord ricordo o di u n elemento fisico ch e indubbiamente fa soffrire. S e foss ossee co così, sì, potremmo facilmente spiegare con co n l'as sociazi soci azione one mentale mentale anche gli altri altri effett effettii fisic fisicii d e l colore, quelli c h e agi agisc ono ono n on s ol o l o s u llll a vista, ma anche sugli ahi1 sensi. S 1 p u o supporreper esempio, ch e il giallo c iå r o, o, p e r associazione c ol limone, d ia l'm1pressiimr; di ac acii o.
spremuti d al tubetto.
Lfespressione « colori profumati ›› e molto diffusa. E infine la qualità musicale de i colori è così spiccata ch e no n c' è n eess s uno uno ch e abbi abbiaa c er ercc at atoo di r eenn d er er e c o n le ia lll l o s q u ilil note basse d el pianoforte Fimpressione d e l g ia lante p di definire voce di soprano l a l a cc cc a di garanza scura. ' Freudenberg, Spalrung dir Pirsü:iIƒcb›lrez't (Ubersinnliche Wdt, 1 9 0 8 . , N. 2 , pp . 6465). ln questo scritto s i par parla la anc anche he di qualità musicale de i colori lp .
65}:l'autote osserva ch e le tabell tabelle comp compara aratitive ve non fan fanno no legge. Cfr. L. Saba neev nel settimanale « Mit::vita ›› , Mosca, ron, N. 9 , dove si preannuncia con
sicurezza la futura fo rm ula ula z iioo ne d i un a legge. 2 in questo campo si è lavorato molto sia teoricamente che praticamente. Date le molteplici an alog o g ie ie (an (anche che tra vibrazioni f isis iicc h e d i aria e di luce) si vuol dare anche alla pittura la possibilità d i c o s ttrr u irir e un contrappimto. Dal ira parte. si è tentato con successo di far imparare a memoria una melodia a
Lo sriairuata i~¬iEi.i.`aa'r t:
45
M H q u es es ttaa teoria [che effettivamente nasce sempre p er associazione di idee) no n basta a spiegare 3 1 . ; u n j casi sentititoo parl parl are are di cromoterapia sa im impor portan tanti. ti. Chi ha sent c h e l a luce colorata pu ò avere parti particolari colari effett effettii sull'or ganismo. P i ù v ooll te te s i è tentato di adoperare la fmza d gl åqloiíe pe r curar curaree varie varie malattie nervose, e s i è osseivatg e a luce rossa ha u n effetto vivificante e stimolante anche su l cuore, mentre la luce azzurra pu o p o i t a i Q 3 una un a paralisi teiìgporanea. poiché questo effetto s i pu ò åiscontraiìe an c e negli animali e perfino nel nelle le piante, piante, ça .
VI
IL LINGUAGGIO DELLE FORME E DE DEII COLORI
i
Q 2uesti Ia teoria ' a . s s o e 1 ha a g i 0un n ¢ _a c o t n f patti etamente fondata dimostrano comunque ch e silu l lcolore una forza, poco studiata ma immensa, ch e può influgnza influgnzafe fe 5 1 organismo ismo fifisico. sico. Corpo umano, come organ ` Siålfcšeoria associativa in questo caso no n basta, no n :I S o acente nemmeno pe r q uanto uanto riguar riguarda da l'effetto el colore sulla mente. In generale il colore è u n mezzo pe r in influenz fluenzare are direttament direttamentee Panima. Il colore è il iasm Locchio è il martelletto. Ijanima e u n piangfgne ,m ,mnn molte corde. L_artista e la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare lanima. È cbzìaro ch e fbrmomiz dei colori' É fondata mln H; u n pmxczpto: feƒficcice contatto co n fanima. Q U F É È U f C f 1 ' 1 C l fl fl ' 1 ¢ fl t ü si p u ò definire prz'nc:p:o della ne cessita interiore. I
Il s u on on o m u s icic aall e g iu iu n ge ge direttamente all'anima. E vi trova subito un'eco, perché l'uomo < < h a l a musica in
\
'i
tóümågëifiäcìläggtfnpflåìååotau, usando i colori iper esempig mn ilfjmj;_ ha inventato un metodo? ecial campo 'H Signum A' S?cham"`U"l'f°“kil* ch e tu r a d iP iP i l1 E e r eell fs fs u o i' f:f: È l p llll ec ec llm m p e r il trascmflc la musica 'lu Eolo' ri d e llll a n a tu udire rrJuri`ca1'r:ierr e 1 ' il ` I Cstoa mmmm' cmmallmmeme , da anni nellaI manie C” 0"' ” Q ue sto e ttoo d o :ledere c adottato sc la _ della s u a inveniiice ed è stato ricon riconosciuto osciuto validdoo dal Conservatorio di Pi un “š:“tl:;:I :tålUifllf_U :tålUifllf_U 1 a Composto in via sperimentale una tabellfrili __ musicali e tonalita cromatiche, ch e somiglia molto a guella, piu legata alla fisica, della signora Unlcovslcij. Sltiiabin ha applimm ¢{ cacemente 1 su o ririci i « . « MUZ}'kR sr Eli MOSCH. l g ç ,pffmmmeo ni lvcth la mhtll mhtlla a nel stunningle
L'uomo ch e non ha musica in s e stesso ch e l`arrnonia dei s u oonn i n oonn c o m mm m u ov ov e sa il tradimento, e la p e rfid rfid a fro fro d e . Le su e emozioni s oonn o u nnaa notte cupa i suoi pensieeriri un Erebo nero. Alla musica credi, non a lui. Shakespeare
sé › › . giallo, lo, l'ar l'arancione ancione e il rosso ispirano e « S i s a c h e il gial rappresentano un'idea di gioia, di ricchezza ›› (Dela croix).' Q uuee s ttee d u e citazioni dimostrano un`affinità fr a le arti fr a musica e pittura. D a questa singolare e in particolare fra he l a pittura affinità È certamente nata l'idea di Goethe c he debba avere il s u o basso continuo: utfaffermazion tfaffermazione e pro fetica ch e e u n p rree s ag ag io io d e llll a s itit u aazz io io nnee d e llll a pittura og gi. Siamo all'inizio di u n percorso ch e porterà la pittura, c on le s ue sole forze, a diventar diventaree un'arte un'arte astratta e a rea lizzare finalmente u na composizione puramente pittorica. P er giungere a questa composizione i mezzi sono due: 1 . il colore 2. la forma. Solo la forma, come rappresentazione di u n oggetto (reale o irreale) o come delimitazione astratta di u n o spazio, di u na superficie, ha u na su a autonomia. Il colore no. no . Il colore no n p u o espandersi all'infinito. Un rosso infinito p o ssss ia ia mo s o lo lo immaginario o vederlo c o n la mente. S e sentiamo la parola « rosso ›› , il rosso a cui cui pensiamo e illimitato, anzi dobbiamo fare u n o s fo fo rrzz o p er porgli dei limiti. Il r o ss ss o c he he no n vedi vediamo amo material material uniideaa in in mente m a c i raffiguriamo astrattamente, c i d à uniide sieme precisa e imprecisa, e ha u n suono pur am ent entee in in
í_. _ .,
I
t
l P . Signac, op. tfr. Cfr. anclie l`intcr¢:ssante articolo di K. S chef ffll er er,, Notr S m ' union', in « Deltoraiive K unst » , febbi'. igoi.
48
to seiairuatn NELt'.›ut'rE
in teriore 1 ch e n on on r iv iv el el a di p er s é nessuna particolare in clinazione pe r il caldo o p e r il freddo. Solo il pensiero pu può ò concepire l e s u e sottili gradazioni. P er q u es es ttoo p aarr liamo di u n a v iisi si oonn e spirituale imprecisa, m a nello stesso tempo prec prec isa, isa, perc perc he il suono interiore rimane puro, senza inclinazioni casuali o particolari pe r il caldo o pe r il freddo. il suono interiore assomiglia al suono di u na tromba o di u n o s tr t r u m eenn to to , come ce lo immaginiamo quando sentiamo la parola < < tromba ›› , senza altri parti colari. E senza le dif differ ferenz enz e dovut dovut e al fatto ch e il suono sia emesso all'aperto o al chiuso, da u no o più pi ù strumenti,
IL LINGUÀGGIU DELLE FORME E DEI COLORI
49
re. re . U n triangolo giallo, u n cerchio a zz zz u rrrr oo,, u n quadrato verde e, ancora, u n triangolo verde, u n cerchio gial giallo, lo, u n quadrato azzurro, ecc., sono diversissimi e hanno effetti diversissirni. È f a c ilil e notare c h e certi colori sono potenziati d a c er er te forme e indeboliti da altre. In ogni c as as oo,, i colori squil lanti si intensiiicano s e sono posti entro forme acute _ pe r esempio il gial giallo lo i n u n triangolo); i colori ch e amano la profondità sono rafforzati da f oorr m e t oonn d e (Pazzurro er esempio, da u n cerchio). È chiaro però che, s e un a iiiir m a è inadatta a u n c o lo lo rree , n oonn siamo di fronte a u na < < disarmonia ›› , ma a u na nuova possibilità, cioè a u na
ld a to to o da u n individuo. da u n s o ld S e pero questo rosso deve essere reso materialmente (come in pit pittu tura), ra), deve: 1 . avere u na certa tonalità scelta neil'iuii_nita gamma os s ii,, c iioo e deve essere pe r così dire caratterizzato d ei r os soggettivamente; 2. essere delimitato sulla tela da altri colori, c hhee s oonn o necessari e inevitabili. Grazie a questa delimitazione le caratteristiche soggettive si modificano (cioè ricevono u n involucro oggettivo) e s i r agg agg iiuu n g e u n accordo ogget tivo.
Queifa z `n et › i £a. Én `f e relazione fra colore e forma' tifa no or m aa,, anche s e È tare gli eflettz' della forma sul sul coiore_ L a f or completamente astratta e assomiglia a u na figura geome trica, h a u n suono interiore: è u n essere spirituale c hhee h a le qualità di quella figura. Ogn Ognii trian triangolo golo (sia acuto, ret tangolo o equilatero) ha u n su o profumo spirituale. P a ragonato ad altre forme questo profumo si differenzia, rimane mane fondamentalment fondamentalmentee acquista delle sfumature, ma ri immutabile, come il profumo della r ooss aa,, c he h e n o n si p u ò confondere c on quello della mammoia. Lo stesso accade p er il cerchio, il quadrato e tutte le altre forrnefi Allo stesso modo il rosso, citato prima, h a u na sostanza sog gettiva in u n involucro oggettivo. S i delinea c os contrapposizione zione fr fraa forma e colo os ì u nnaa contrapposi I li risultato e molto simile a quello ch e si ha nclf nclfee se rnpio rnpio , cit citaa t o più avanti, de1l”aI.å›cm dove pero è più importan importante te l'elemento materiale della rap presentazione. 3 È molto import importante ante anche Porientamento de l triangolo. cioe il su o movi
mento. In pittura è decisivo.
nuova armonia. S e il numero d e i colori e delle forme e infinito, sono infinite anche le loro combinazioni e i loro effetti. È u n
materiale in inesau esauribile. ribile.
confin inee t ra ra u na superfi La forma, in senso stretto, è il conf cie ci e e un'altra. Questa e la su a definizione esteriore. Sic come però tutto c io ch e è esteriore racchiude necessaria m eenn te te in s é un'interiorità (più o m eenn o palese), ogníƒor ma ba u n c oonn te te nnuu to to z } : r e r . t ` o r e _ ' La forma dunque ê Fe su ai biso spretstone vera interiore. Questa è la E qu definizioneddeall contenuto unto di vista delfinteriorità. qui gna ritornare ai aill ''eser esernn ppii o d el pianoforte, sostituendo il a colore ›› c on la < < forma ›› . L'artista È la mano ch e toc c a nd nd o q u es es to to o q u ei ei t aass to to ( ci cio è la forma) fa vibrare llani m a _ E chiaro cb cbee Z a r m o n z ` a delle forme è fondata solo .r u rm prt'rzcipio_' 1 'e )§ * i `ca ce contatto co n Fanima. Abbiam Abbiamo o defin definito ito questo principio il pr.i]vtt'pz`o deifa necessità z'r:terz`o re_ he i suoi sco Questi du e aspetti della forma s oonn o a nncc he pi. P er questo la delimitazione esteriore E : utile e oppor in tuna quando fa risaltare espressivamente il contenuto in teriore della forma? La forma esteriore, cioè la delimita ' Quando un a forma ci è indiliferente e , come si suol dire. a no n significa nulla ›› , non bisogna intendere queste parole alla lettera. No n c' c forma e in g e nerale_ no_ n_ c"è niente al mondo_ ch e no n si 3 " ifichi_ n u llll a . M a 9 u eei_ il o . ch e un a_ forma si iftca, s ss o no n ci co iinvo nvo lggee come ca it a u aann d o l l s i mficato ci indifferente te o, meglio. lntcmpesttvo. risulta appunto indifferen I L'avverbio t i cs ressivamentc › va inteso in modo corretto. A volte un a io:ma e e s ressrva ro no quando viene veiata Lomumca lessenziale uan do no n d ice co m p iut iut a rrne ne nt ntee . ma accenna e indirizza all”espresstone_ .
n
É
.
I
.
r
p
Q
1
E
q
1
D
í í í
L0 SPIRITUALE NELUARTE
50
zione ch e in ques ques to to c a so s o s i serve della forma come mez zo, pu ò essere molto varia. Ma nonostante tutte le possibiii diversità, la forma no nonn pu ò ev eviitare tare d ue estr estrem emii e cioè:
1 . o, in quanto delz'mitazione, serve a far stagliare un oggetto mat oggetto materia eriale le su u na superficie, cioè a disegnarlo; 2 . 0 ê a s ttra ra tta tta,, ci cioo è non rappresenta nessun oggetto
reale. Que Quest stii enti enti purame purament ntee astratti, ch e come tali han no vita ed ese eserci rcita tano no un effetto, sono il quadrato, il cer chio, il triangolo, il rombo, il trapezio c le innumerevoli altre forme sempre più pi ù complesse ch e n o n h an an no no un a denominazione matematica speciale. Tutte queste forme hanno uguale diritto di cittadinanza ne l regno dell'a strano. Fr a questi du e estremi c 'ê il numero infinito delle for me ch e contengono ent e entram rambi bi gl glii elementi, e in c uuii p r e vale quello m a te te rrii a llee o quello astratto. P eerr o r a queste forme sono il patrimonio da c u i l'arti sta attinge tutti gli elementi delle su e creazioni. Oggi l'arti l'artista sta no nonn pu ò usare solo forme astratte. Sono forme troppo imprecise. Accontentarsi dell'imprecisione significa privarsi di possibilità, escludere c iò c h e è pura mente umano e impoverire i propri mezzi espressivi. D'allra parte in arte nessuna forma è lotalmente mate può ò riprodurre esattamente u na forma m a riale. Non si pu teriale. Bene o male, lìzrìirta dipende dal su o occhio, dalla .ma mano, e questi dimostrano più senso artistico della su a anima, ch e si limita a degli obiettivi fotografici. L'ar consape sapevo vole le,, che no tista con nonn s i accontenta d i registrare lbggetto materiale, cerca invece di dar daree esp espre ressi ssion onee a quello ch e deve riprodurre, secondo un procedimento ch e prima si dicev dicevaa ideali idealizzare zzare,, poi stilizzare e domani sarà chiamato in u n altro modo ancora' L`in1possil:›ilità e Finutilità (in ana) d i copiare u n og ' Nell'« idealizzare ››, Yessenzialc è cercare di abbellire la lorma organica.
di renderla ideale È facile cadere nella schematizz schematizzszion szione, e, che indebolisce il
suono interiore di un elemento. La u stilizzaziont ›› è n at ataa in vvece ece nell'atea del l'impressionismo, e si propon proponeva non di ab abbel belli lire re la forma organica, ma di
mett metterla erla in risalto risalto elimimndone i particolari. Come procedimento cri origina lissimo. m a piuttosto esteriore. In futuro il modo di trattare c modificare la forma orga or m maa organica organica nica consisterà consisterà nel rivelame il suono mrmore. La f or non dipende più dal.l'oggeno, m a è un elemen elemento to del linguaggio divino. che h a bisogno dell'umano perché è espresso dagli uomini c si rivolge agli uomi.ni_
IL LINGUAGGIO lJF.l.l.E FORMF. E DE COLOR
SI
tram ame e gli elementi getto senza uno scopo, lo sforzo di tr
p iù espr espressiv essivi,i, sono il p u nt nto d i partenza pe r un ar artitiss ttaa ch e voglia procedere dalla colorazione « letteraria » del
l'oggetto ad esiti puramente artistici (cioè pittorici). Questa via porta alla composizione. La comp composi osizi zione one puramen puramente te pittorica ha du e proble m i d i forma: 1. la composizione d el quadro;
1 . la creazione delle singole forme, ch e s i dispongono
in combinazioni diverse, subordinate alla composizione d'insieme.* Così, ne l quadro i vari ogg oggetti etti (real (realii o anche unaa grande forma e si modi astratti) sono subordinati a un
ficano pe r adattarsi ad e s s a , pe r costituirla. In questo c a s o , la forma singola ha u n suono limitato e serve soprat tutto a costituire la grande fomia compositiva, d i cu i e parte integrante. Una singola forma è fatta in u n modo e unaa esigenza de l su o suono inte non no n in u n altro non no n er un riore, ma perché è tiestinata a servire da materia prima alla grande composizione complessiva. Il primo compito
c h e abbiamo citato, la composizione
de l quadro, è il su o scopo.: Così nell'arte sta lentam lentament entee emerge emergendo ndo Felernento
astratto, ieri ancora timido e quasi impercettibile, occul tato com'era dall dalle e aspi aspirazi razion onii mat materia erialis listich tiche. e.
Questa cresci crescita ta,, quest questaa definitiva prevalenza dell'a
stratto è naturale, perché più si elimina la forma organi ca più l”elt:mento astratto emerge e risuona.
ha , come si è detto, Anche l'e1ernenro organico però ha, u n su o suono interiore, ch e pu ò e s s e r e uguale a quello
' La grande compo composiz sizion ionee può consistere ovviamente di composizioni mi no norí rí com compi piute, ute, magari in con contr trast astoo mi loro, c he he s oonn o però ftu:zi ftu:zional onali alla grande composizione (proprio pe r questo contrasto). Queste composizioni
minori constano de dell lle e forme forme s i nngg o llee , a n cchh e di colore interiore diverso. Z Un esempio emblematico sono le Bugrmnrí di Cézannc, composizione a triangolo lil triangolo golo misti mistieol). eol). La costruz lil trian costruzione ione geometrica È un a tecnica umi
ca, che ultimamente era Céza degenerata em stata abbandonata formule rigidamente s e n zabban a s e n sdonata o e s e n zperché a anima. anima. Cézanne nne l`ha in rinnovata accademiche, accentuandone potentemente l'eltmento l'eltmento puramente pittoricocompositivo il
triangolo, qui, triangolo, qui, non E un mezzo per dare armonia al gruppo, ma è il fine ant dichiarato iarato.. Nel Nello lo stesso tempo la forma geometrica è u n mezzo composi stico dich
tivo: la c o s a fondamentale 6 la tensione puramente artist artistica, ica, carica di una lor
te ec o astratta. Per questo questo C éz an an n e alt alter er a giustamente le proporzioni umane. non è solo la figura figura in intera tera che tende verso il vertice del triangolo. anche le sin gole membra sono spinte v e rs rs o l ` aall ttrr › c o m e per un tumulto interiore, e diven tino sempre più leggere e dilatatt_
j2
LO SPIRITUALE NELUARTE
dell'altra componente della forma, cioè all'astratto, o di
natura diversa (combinazione complessa, e forse neces
sariamente disarmonica). Comun omunqu que e l'elemen l'elemento to organi co , anche messo in ombr ombra, a, fa s e n titi re re s e mp mpre re il s uuoo s uuoo no. no . P er questo e importante la scelta dellbggetto. Ne l
doppio suono (ac (accor cordo do spiri spiritual tuale) e) delle delle du e componenti della fo forma, rma, l'l'el eleme ement ntoo org organi anico co pu ò potenziare quello astra astrattttoo (per (per consonanza o dissonanza), ma anche inde bolirlo. Lbggetto a volte h a solo u n s uuoo n o c a ssuu a llee , c he si
pu ò sostituire s e n z a modificare sostanzialmente il suono fondamentale. Facciamo u n esempio. Una composizi composizione one romboidale è costituita da alcune figure umane, Un osservatore s e n
IL
LI LINGUA NGUAGGX GGXU U DELLE DELLE FORME E DEI COLORI
S3
mento c / J e crea il .tuono flelfarmonía della forma) dipende dalla su a capacità di contatto co n l'anz`ma. Anche l a s c e ltlt a clell'oggetto si basa sul sul principio della necessità interiore. Più è libero l'elemento astratto della forma, più è pu pu ro e originale il su o suono. S e in un unaa composizione l'ele mentoo fifisico ment sico è superfluo, s i pu ò anche tralasciarlo sosti
co n forme astratte, o co n forme organiche tuendolo con
astrattizzate. In entrambi i casi è il sentimento a decide re e a guidarci. E infatti pi piùù u n artista u s a forme astratte piùù ne assimila c approfondisce le ragio o ast astrat rattitizza zzate, te, pi ni. La s ttee ss ss a c os os a vale anche per lo spettatore che, gui dato dall'artista, conoscerà sempre meglio il linguaggio astratto, fino a padroneggiarlo completamente.
Or a ci chi chiedi ediamo: amo: dobbi dobbiamo amo ririnuncia nunciare re all'ogg all'oggett ettiv ivii
sibile si chiede chiederà rà:: le figure sono indispensabili alla com conn altre forme organi posizione o s i possono sostituire co ch e senza ch e il suono interiore fondament fondamentale ale della com suonoo cle clellll'og 'ogge gettttoo non non posizione ne risenta? S e è così, il suon solo no nonn favorisce il suono deIl'astratto, ma lo danneg gia: e s e è indifferente lo indebolisce. Questa osservazio ne è vera no ol o s ul ul piano piano log logico ico ma an anch chee sul piano nonn s ol artistico. Bisogna trov trovare are allora allora un ogge oggett ttoo ch e si adatti meglilioo (per meg (per consonanza o dissonanza) al suono interiore
tà, eliminarla e`gettarla al vento, mettendo a nudo la pu pu ra astr astrazi azione one?? E u na domanda legittima, a c u i si pu ò riri spondere considerando l'accordo c h e esiste frfraa le d u e componenti della forma: Foggettività e l'astrazione. Ogni
(albe lbero, ro, ci ciel elo, o, uomo), ci dà oggetto, come ogni parola (a un'emozione interiore. Privarsi di questa possibilità si
gnifica impoverire i pr prop opri ri mezzi espressivi. Il che, del quello c h e succede oggi. Ma oltre a questa rispo resto, è
sta, così attuale, c e n'è n' è un`altra: un unaa risposta ch e va sem ch e iniziano co l pr e bene, in arte, pe r tutte le domande che verbo « dovere ›› . No n c ` è nessun « dovere › › in arte.
lasciar aree astrat astratta ta tutta la composi dell'astratto, oppure lasci zione.
Torniamo all'esempio del del pia pian nofo oforte rte.. Sostituiamo il « colore » e la « forma › › con co n l'l'«« oggetto ›› . Ogni oggetto (non importa se creato dalla « natura ›› o nato dall dalla a m a no dell'uomo) h a u na su a vita e un s u o effetto. L'uomo subisce conti continuamente nuamente questi effetti psichici, ch e a volte s i annidano nell`inconscio (dove restano vitali e creativi), alla coscien coscienza za.. P u ò in part a volte giungono alla partee liberarsene solo rimanendo insensibile nei loro confronti. La « natu ra ›› , cioè il mutevole mondo esterno fa continuamente vibrare c ooii s uo uo i t as as titi (gli (gli ogg oggett etti) i) le corde de dell pianoforte s p e s s o (l'anima). Questi eff effett etti,i, che ch e ci sembrano caotici, sono sostanzialmente tre: fefletto del colore, fefletm del la forma e Fefletto dellbggelto, preso z ` n d z ` p e n d e n t e m e › z t e da colore e forma. Ora però alla natura si sostituisce ]'artista. ch e si vale degli stessi tre elementi. In breve: anche qui qui è decisiva l'efli l'eflicaa caa'a 'a.. È chiar chiaroo c h e la scelta dellbggetto (cioè dell'ele
L'arte è eternamente libera. Fugge il « dovere » come il
giorno la notte.
re aa Venendo al secondo problem problema a com composi positiv tivo, o, l a c re zione di ringo ringole le form forme e ch e servano alla composizione complessiva, bisogna osservare che, in condizioni uguali, u na forma h a sempre lo stesso suono. Dato però c h e l e condizioni variano sempre, si deduce ch e il suono ideale si modifica: I. combinandosi c on forme diverse; (perr qu quan anto to è possibile) 1. combinandosi c on forme (pe identiche, ma diversamente orientate*
Da uesta conseguenza s e ne deduce automati automaticamen camen te unäiltra. Non esiste niente di assoluto. In r eeaa ltlt à u n a triangolo lo orie orientat ntatoo verso ' Alludiamo qu i a l movimento; a d esempio. un triango
l'alt0 h a u n suono più calmo. immobile e statico dello stesso triangolo posato diagonalmente su l piano.
View more...
Comments