Josè Silva & Robert Stone - Guarisci Te Stesso

January 28, 2017 | Author: Gennaro Esposito | Category: N/A
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La via positiva

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Sono usciti nella stessa collana:

Autostima di Ursula Markham Il coraggio di cambiare di Ursula Markham Due cuori, un’anima di Bob Mandel La terapia dell’amore di Bob Mandel Il bambino interiore di Charles L. Whitfield Colora d’amore la tua vita di Sondra Ray Il gioco della vita di Florence Scovel Shinn Il potere della parola di Florence Scovel Shinn OPERE di Louise L.Hay Ama il tuo corpo Ama te stesso Guarisci il tuo corpo Meditazioni per guarire la tua vita Pensa in positivo Pensieri del cuore Il potere in te Puoi guarire a tua vita Sì, puoi farcela! Il valore delle donne L’amore senza condizioni VIVERE! Guarire dalle vecchie ferite di Gabriele Stoger & Wilfried Reiter Insegna solo amore di Gerald G. Jampolsky Libera la tua vita di Erhard e Gudrun Freitag Ottimisti e vincenti di Phyllis George

Meditazione e salute di Eric Harrison Perché la mente guarisce di Joan e Miroslav Borysenko Il potere della volontà di Paul C. Jagot Puoi avere ciò che vuoi di Julia Hastings Come proteggersi dalle energie negative di William Bloom OPERE di Eckhart Tolle • IL POTERE DI ADESSO • COME METTERE IN PRATICA IL POTERE DI ADESSO • PAROLE DALLA QUIETE Rebirthing - Respirare per rinascere di Milena Screm Rompere le catene di Phyllis Krystal OPERE di Vera Peiffer IL potere dell’ottimismo Il potere del pensiero positivo Le trappole del dovere Vivere in positivo di Come vincere lo stress OPERE di Norman Vincent Peale Volere è potere Il pensiero positivo oggi Puoi se vuoi Il pensiero positivo Il sì che guarisce di Niro Markoff Asistent VIVERE NELLA LUCE di Shakti Gawain e Laurei King

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GUARISCI TE STESSO

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Dedicato a mia moglie, Paula, a mia figlia, Josefina, a mio fratello, Juan, e a tutti i miei figli: José Silva, Jr. Isabel Silva de las Fuentes, Ricardo Silva, Margarita Silva Cantu, Antonio Silva, Ana Maria Silva Martinez, Hilda Silva Gonzàlez, Laura Silva, Delia Silva Pérez, Diana Silva. José Silva

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José Silva e Robert B. Stone

Guarisci te stesso

ARMENIA

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ISBN 978-88-344-0549-9 Titolo originale dell’opera: You the Healer Traduzione di Raffaella Merlini, Italia Brancaleone, Barbara Lassandro Copyright © 1989 by José Silva Copyright © 1993 Gruppo Editoriale Armenia, Pan, Geo S.p.A. Copyright © 2007, Gruppo Editoriale Armenia S.p.A. Via Valtellina, 63 - Milano e-mail: [email protected] sito web: www.armenia.it Stampato da Print Duemila S.r.l. per conto del Gruppo Editoriale Armenia S.p.A

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PREFAZIONE

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Non siete obbligati a vivere una vita di sofferenza. Non siete obbligati a morire di malattia. La vostra condizione naturale è quella di essere sani. Avete diritto di vivere in perfetta salute fino al giorno in cui morirete per cause naturali. In questo libro appassionante e innovativo José Silva riporta i risultati delle sue ricerche, iniziate nel 1944, riguardanti le cause e le cure psicosomatiche delle malattie, campo questo in cui egli è un vero e proprio pioniere. L’opera descrive numerosi casi clinici di soggetti che, dopo essere stati sofferenti per anni, sono riusciti a guarire in poco tempo, impiegando i poteri straordinari della loro mente. Il testo illustra varie tecniche di pronto soccorso, realmente utilizzate nella vita quotidiana, che hanno permesso di guarire rapidamente ferite causate in incidenti. Ma, soprattutto, insegna ad evitare malattie e incidenti ed a vivere, di conseguenza, un’esistenza sana, felice e lontana dai pericoli. Tutto ciò è veramente possibile? Dal 1966 ad oggi milioni di persone in settantadue paesi diversi hanno appreso e messo in pratica il Metodo Silva per lo sviluppo della mente e il controllo dello stress, manifestando gratitudine agli Autori per i miglioramenti ottenuti nella loro esistenza. Questo libro è effettivamente in grado di cambiare la vostra vita se, leggendolo, ne seguirete le istruzioni facili e dettagliate. I risultati straordinari che consente di ottenere vi convinceranno presto dell’efficacia del metodo e vi porteranno a chiedervi perché il mondo intero non lo abbia già adottato! Prima o poi ciò accadrà! Oggi è il giorno giusto per iniziare a utilizzare le tecniche descritte, che vi permetteranno di vivere felici e sani ogni istante della vita.

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INTRODUZIONE

11 INTRODUZIONE

Un soggetto si siede comodamente su di una sedia, chiude gli occhi e respira profondamente tre volte. Nessuno sa che alla prima respirazione, l’uomo ha immaginato tre volte il numero tre, che, alla seconda, ha visualizzato tre volte il numero due e che, alla terza, ha fatto lo stesso con il numero uno. Non si può neanche sapere che il soggetto ha contato da dieci a uno evocando, quindi, un’immagine dotata di elevato potere curativo. Se si potesse sbirciare nella mente di tale individuo, si scoprirebbe che quest’ultimo si raffigura nell’atto di massaggiarsi la zona del gomito destro, dove da tempo sente dolore, con un unguento immaginario. Facendo ciò, egli visualizza un braccio in condizioni perfette. Tra pochi istanti terminerà questo esercizio mentale e aprirà gli occhi; tra poche ore sarà in un campo da tennis e giocherà una partita brillante, senza più avvertire le «proteste» del gomito. Il soggetto è un diplomato Silva, istruito a raggiungere un livello di coscienza in cui è possibile controllare la mente al fine di influire beneficamente sul proprio corpo. N.L. era affetto da artrite alle articolazioni delle dita, malattia questa che ne comprometteva la professione da geometra. Egli si rilassava periodicamente e visualizzava le protuberanze delle dita; immaginava, quindi, di passare un aspirapolvere sulle medesime e di risucchiare così l’artrite, simile ad un mucchio di polvere. L’uomo visualizzava, poi, le dita senza protuberanze e se stesso libero dal dolore, nuovamente intento nel lavoro. N.L. impiegò questa tecnica quotidianamente, dedicando ogni volta tre minuti alla visualizzazione della cura della malattia e al raggiungimento di uno stato di perfetta salute.

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Nell’arco di una settimana, i tre minuti investiti quotidianamente iniziarono a fruttare: il gonfiore e le protuberanze sulle sue dita diminuirono, infatti, visibilmente. Nell’arco di tre settimane, N.L. era guarito. R.S. soffriva di dolori al torace; il medico curante gli diagnosticò un’angina pectoris e gli spiegò che il problema era dovuto all’indurimento delle arterie, che una placca, chiamato ateroma, si stava formando in queste ultime e che le coronarie erano già parzialmente ostruite. Gli prescrisse quindi una dieta povera di colesterolo e grassi e ricca di fibra alimentare suggerendogli, inoltre, di praticare esercizio fisico leggero, ad esempio, di nuotare o di fare passeggiate. R.S. seguì le istruzioni per quanto riguardava dieta ed esercizio ma, alla terapia, aggiunse un’altra componente: la programmazione. Egli si rilassava e visualizzava le coronarie parzialmente ostruite; immaginava, quindi, di disoccluderle con uno scovolino da pipa e, mentalmente, vedeva una coronaria priva di placche. Mise in pratica la tecnica quotidianamente: nell’arco di un mese i dolori al torace si ridussero notevolmente; nell’arco di due mesi scomparvero del tutto e, anche a distanza di anni, non ebbe più recidive. Per gran parte della sua vita, M.D. aveva accusato forti dolori mestruali; la donna decise così di «parlare» sistematicamente per due minuti al giorno al suo corpo e di immaginarsi libera dal dolore una settimana prima della data presunta di inizio della mestruazione. Secondo M.D., il dolore che accompagnò le mestruazioni successive a tali sedute terapeutiche si era ridotto della metà rispetto al solito. Con la pratica, la donna riuscì a controllarlo ulteriormente. ESISTE UN MODO Se conosceste un modo per liberarvi dal dolore usando le facoltà mentali, lo mettereste in pratica? Se conosceste un modo per addormentarvi usando le facoltà mentali, fareste a meno dei sonniferi? Se conosceste un modo per aiutare voi stessi e i vostri amici a sconfiggere la maggior parte dei disturbi che vi tormentano, lo utilizzereste? Finalmente anche la classe medica ha iniziato a rendersi conto del fatto che la mente è corresponsabile dell’insorgenza delle malattie e che può essere «istruita» a guarirci. Il Metodo Silva sfrutta questa intuizione con grande successo da numerosi decenni. Cari Simonton, M.D., oncologo presso la Base dell’Aeronautica Militare di Travis, California, ha adottato parte del Metodo Silva per

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curare pazienti affetti da tumori maligni, incrementando così considerevolmente i casi di remissione. Dopo aver seguito un corso dedicato al Metodo Silva, chiamato all’epoca «Dinamiche Mentali», il dott. Simonton ne frequentò uno successivo, di livello avanzato; in seguito mise a punto la tecnica che egli oggi adotta, il cosiddetto Metodo Simonton. Mentre era ricercatore presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Harvard, il Prof. Dean Ornish, M.D., ideò metodi di rilassamento e visualizzazione per pazienti affetti da patologie cardiache; decise, quindi, di verificare l’efficacia di tali tecniche, combinate con la dieta e l’esercizio, in uno studio controllato ed ottenne risultati positivi: la maggioranza dei soggetti studiati riportò, infatti, una riduzione marcata del dolore toracico secondario alla patologia cardiaca e molti di essi dichiararono, addirittura, di non accusare più alcun dolore. Dati gli effetti benefici osservati, l’utilizzo delle tecniche di rilassamento e di visualizzazione mentale da parte di coloro che trattano i malati terminali è sempre più diffuso. Nel 1983 un articolo di «Time» sul Metodo Simonton riportò una citazione del Prof. Sanford Cohen, psichiatra presso l’Università di Boston: «Per quanto possa apparire bizzarro, questa tecnica ha permesso ad “un numero rilevante di pazienti terminali di sopravvivere per un periodo di tempo superiore ad ogni aspettativa”». Da quando il Dott. Simonton venne a conoscenza del Metodo Silva e lo integrò nel suo programma di tirocinio famoso in tutto il mondo, centinaia di medici e migliaia di infermieri hanno potuto apprenderlo e metterlo in pratica. Nel 1973, l’astronauta Edgar Mitchell fondò l’Institute of Noetics Sciences, ponendosi lo scopo di «ampliare la conoscenza della natura, della potenzialità della mente e della coscienza e di impiegare tali conoscenze al fine di aumentare il benessere e la qualità della vita sul pianeta». Inizialmente, si riteneva che Simonton fosse sostenuto unicamente da fonti alternative, se non, addirittura, eccentriche; oggi, tuttavia, il Noetics Institute stesso riferisce che i seguenti concetti, precedentemente giudicati poco credibili, sono stati ormai comunemente accettati dalla medicina «ufficiale»: 1. Un individuo è capace di controllare i propri processi fisiologici in misura di gran lunga maggiore di quanto si riteneva in passato. 2. La guarigione è attribuibile sia alla mente che al corpo, nonché all’entità che molti chiamano lo spirito. 3. Le emozioni negative possono avere effetti psico-fisiologici sfavorevoli.

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4. Le emozioni positive possono avere effetti psico-fisiologici favorevoli. 5. La mente dispone di molte vie di accesso al corpo; alcune di esse sono in grado di determinare la guarigione di una malattia. Il cambiamento di atteggiamento e di opinione verificatosi a partire dalla fine degli anni sessanta, epoca in cui per la prima volta divulgai il Metodo Silva, è motivo di grande gioia. L’approccio rigidamente allopatico, tipico delle terapie mediche di quel tempo, ha consentito raffermarsi della teoria secondo cui la visualizzazione mentale è in grado di ottenere risultati concreti e soddisfacenti. Per migliorare capacità e resistenza, gli atleti oggi si allenano immaginandosi mentre giocano una partita perfetta o mentre svolgono una corsa perfetta. Non è un caso che i giocatori di golf dilettanti, quando si accingono a tirare, guardano furtivamente gli ostacoli sul campo — lo stagno a sinistra e il boschetto a destra — e si programmano così per un colpo malamente tirato. I giocatori professionisti, invece, concentrandosi solo sulla bandierina presso la buca, si programmano per un colpo perfetto. Le immagini create nella mente influenzano il corpo: le immagini positive producono effetti desiderabili, quelle negative, effetti indesiderabili. Una delle scoperte più importanti del ventesimo secolo è rappresentata dalla capacità della mente di generare malattie o, viceversa, di guarirle. Un numero sempre maggiore di persone inizia a comprendere che, modificando il proprio atteggiamento mentale, è possibile usare la mente per mantenere un aspetto sano, un sistema immunitario efficiente e un livello di energia elevato. E possibile impiegare la mente per liberarsi in breve tempo di fastidiosi problemi di salute, quali raffreddori, mal di testa e dolori cronici di vario genere. Se si conosce la tecnica approfonditamente, è possibile utilizzare la mente per aiutare il proprio medico curante e sconfiggere malattie gravi quali i tumori maligni. La mente può essere impiegata anche per aiutare gli altri, a distanza e, addirittura, senza che se ne accorgano. Sembra forse incredibile? Si tratta però di fatti scientifici! La scienza ha riconosciuto che la mente, tramite l’intelligenza, è in grado di proiettarsi all’esterno e di esercitare un’influenza sulla materia. Recentemente, in un laboratorio del Texas, alcuni soggetti sono riusciti ad aumentare ed a diminuire volutamente Fattività elettrica cutanea di altri che si trovavano in una stanza diversa, a venti metri di distanza; non si trattava di esperti, bensì di persone comuni, di varia estrazione.

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In un laboratorio della Fondazione Baxter di San Diego, California, i ricercatori hanno dimostrato (in presenza di uno degli Autori, Robert Stone) che un soggetto ha la capacità di influenzare con la mente le cellule di un altro, presente nella stessa stanza, sul lato opposto. Tali esperimenti dimostrano che tutti possono vivere una vita più lunga, felice e sana se sono in grado di controllare la propria mente. Ed è esattamente questo che il presente libro vi insegnerà! Milioni di esperti Silva provenienti da settantadue paesi diversi impiegano la mente non solo per mantenere uno stato di buona salute, ma anche per controllare l’intuito, per incrementare la creatività, elevare il quoziente di intelligenza e aumentare la capacità di risoluzione dei problemi. Da questo libro apprenderete tutto ciò che vi servirà per recuperare la salute, mantenervi sani e aiutare sia i vostri familiari che i vostri amici. IL COMPUTER MENTALE CONTROLLA IL CORPO Il Metodo Silva vi insegna a utilizzare i poteri cibernetici della mente per migliorare lo stato di salute e potenziare le funzioni mentali. Dopo aver letto il libro, saprete come evitare l’insorgenza di malattie causate dalla mente, come proteggervi dallo stress, come guarire i disturbi di cui soffrite e come aiutare il vostro medico a curarvi. Tutti impariamo ad ammalarci da bambini; veniamo addirittura programmati allo scopo tramite messaggi quali: «Se ti bagni i piedi, prenderai un raffreddore». I neuroni cerebrali accettano tale programmazione come fosse un comando, un ordine a cui obbedire; in questo modo il messaggio diventa una profezia che si avvera da sé. Vediamo gli altri ammalarsi e immaginiamo che ciò succeda a noi: tale fenomeno si chiama preoccupazione. La preoccupazione è un’altra forma di programmazione; anche le immagini contenute nella mente rappresentano, infatti, ordini a cui obbedire. Pensieri e parole si trasformano in programmazione; i pensieri e i sentimenti negativi diventano programmazioni negative o indesiderate. I pensieri o sentimenti positivi si trasformano in programmazioni positive o desiderate. La programmazione negativa produce infelicità, fallimento e malattia; quella positiva è sinonimo di felicità, successo e buona salute. Se siete programmati a pensare in modo negativo, siete imprigionati in schemi negativi e, se non cambierete la vostra programmazione, rimarrete sempre nella stessa condizione. Questo spiega perché molte persone, desiderose di essere sane, affollano cliniche e ospedali: esse hanno in realtà bisogno di riprogrammarsi. Vincere la vostra pro-

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grammazione è una battaglia molto dura; potete cambiare temporaneamente, ma, a meno che non modifichiate il programma, sarete costretti, prima o poi, a tornare ai vostri schemi comportamentali programmati. Per cambiare è necessario riprogrammarsi: ad esempio, è possibile cambiare le nostre abitudini alimentari, seguendo un nuovo regime dietetico ossia, come si dice comunemente «mettendosi a dieta». Ma sono poche le persone che riescono a stare a dieta permanentemente; quasi tutti noi, quando interrompiamo la dieta e ritorniamo alle abitudini alimentari programmate, riacquistiamo immancabilmente il peso perduto. In questo caso è necessario riprogrammare le abitudini alimentari; ogni programmazione negativa che determina malattia può essere bloccata da una programmazione nuova, di carattere positivo. LE TECNICHE-FORMULA DEL METODO SILVA Con il Metodo Silva viene attuata la riprogrammazione per una salute migliore tramite l’uso di immagini mentali formate in uno stato mentale, ovvero a un livello di coscienza, chiamato alfa. A tale livello la frequenza delle onde cerebrali diminuisce di circa la metà rispetto ai valori normali della veglia. Quando siamo pienamente svegli, emettiamo quattordici - ventuno pulsazioni di energia mentale al secondo: gli studiosi designano lo stato di veglia normale con il nome di livello beta. Quando, la sera, andiamo a letto e ci addormentiamo, queste pulsazioni cerebrali rallentano. L’elettroencefalografo, un apparecchio che misura tali pulsazioni, dimostrerebbe che, quando un soggetto è disteso a letto in condizioni di rilassamento e con gli occhi chiusi, le pulsazioni cerebrali vengono ridotte del 50 per cento. Gli studiosi definiscono tale condizione di veglia rilassata e sonnolenta, caratterizzata da sette - quattordici pulsazioni al secondo, livello alfa. Addormentandosi, le pulsazioni cerebrali rallentano ulteriormente. Lo stato di sonno leggero, in cui si hanno quattro - sette pulsazioni al secondo è denominato livello teta; quello di sonno più profondo, caratterizzato da meno di quattro pulsazioni al secondo, livello delta. La figura 1 illustra i quattro livelli. E importante notare che il livello alfa profondo, definito di base, rappresenta la frequenza alfa più bassa che viene utilizzata dal Metodo Silva. Esso è, in sostanza lo stato naturale, di benessere, tranquillità e rilassamento che percepiamo quando ci addormentiamo la sera e quando ci svegliamo la mattina. Il presente libro vi insegnerà a conservare tale stato e utilizzarlo al fine di riprogrammarvi e di guarire voi stessi e gli altri.

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Che relazione vi è tra il livello alfa e gli effetti benefici ottenuti sulla salute qui descritti? I ricercatori che si occupano di biofeedback hanno scoperto che, quando la mente si trova al livello alfa, si verificano effetti favorevoli sul corpo: organi e apparati sottoposti a stress si ristabiliscono e recuperano la loro funzione, la pressione sanguigna si normalizza ed il polso si stabilizza. A Laredo, Texas, sono state condotte ricerche mirate ad ottimizzare l'uso della mente, grazie a cui è stato scoperto che, al livello alfa, i soggetti acquistano il controllo di funzioni precedentemente non controllabili. Tali studi hanno dimostrato che determinate facoltà considerate prettamente inconsce possono diventare consce, che le abitudini possono essere influenzate consciamente e persino le funzioni involontarie dell’organismo diventano maggiormente controllabili. Oggi le facoltà più straordinarie della mente umana, quelle che solo di tanto in tanto ci consentono di avere barlumi di intuizione, possono essere stimolate a comando al livello alfa per risolvere problemi. UNA PANORAMICA DEL TRAINING SILVA La mente è già programmata per dirigere gran parte della vita. Ci alziamo la mattina, ci vestiamo, ci allacciamo le scarpe, ci spazzoliamo i denti, guidiamo L’automobile: il tutto senza pensarci due volte. Con il Metodo Silva acquisirete gli strumenti per controllare consciamente la vita tramite la mente al fine di: — Addormentarvi quando volete; — Svegliarvi a qualsiasi ora, anche senza l’uso della sveglia; — Riuscire a restare svegli quando vi sentite assonnati; — Liberarvi dal mal di testa; — Risolvere i problemi tramite i sogni; — Smettere di fumare; — Diminuire di peso; — Memorizzare con facilità lunghi elenchi; — Studiare con maggiore concentrazione ed aumentare le capacità mnemoniche; — Trovare soluzioni a problemi complessi; — Raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissati; — Liberarvi dal dolore in qualunque parte del corpo esso sia localizzato; — Correggere eventuali malformazioni fisiche; — Controllare entrambi gli emisferi cerebrali; — Divenire più creativi e percettivi; — Guarire disturbi di salute degli altri.

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Vi sarà possibile acquisire le sedici facoltà summenzionate impiegando le cosiddette tecniche-formula; per «formula» si intende qui una serie di operazioni mentali semplici («Prima fate questo, poi questo, poi quest’altro») da eseguire, quasi sempre, al livello alfa. Gli oltre otto milioni di diplomati Silva di circa settantadue paesi diversi si sono sottoposti ad almeno trentadue ore di training. I partecipanti eseguono dieci ore di rilassamento controllato allo scopo di guarire disturbi, quali, stanchezza cronica, insonnia, mal di testa causato da stress ed emicrania. Nella parte iniziale del corso gli allievi apprendono a raggiungere il livello alfa rapidamente e con facilità, nonché ad usare tale livello di coscienza sia per controllare l'energia e la vitalità che per risolvere problemi senza alcuno sforzo o stress. Nella fase successiva del corso viene incrementata la facoltà di controllo delle funzioni psicologiche e fisiologiche tradizionalmente considerate inconsce, ossia non soggette alla sfera d’influenza della coscienza. In tale fase si apprendono, inoltre, le tecniche atte a sviluppare le capacità mnemoniche e di concentrazione, le tecniche di pronto soccorso capaci di eliminare dolori cronici ed acuti, quelle che consentono di sradicare le abitudini indesiderate e, infine, i modi per sfruttare una porzione maggiore della mente al fine di risolvere problemi. La terza e quarta parte del corso prevedono l’effettuazione di una serie di esercizi di visualizzazione con cui si stabiliscono determinati punti di riferimento utili allo scopo di controllare le funzioni soggettive. L’emisfero cerebrale sinistro è orientato verso il mondo fisico, quello destro, verso il mondo spirituale e creativo. In sostanza, i punti di riferimento identificati nel corso degli esercizi conferiscono all’emisfero destro le facoltà caratteristiche dell’emisfero sinistro consentendo, in tale maniera, alla coscienza di controllare maggiormente il processo con cui l’individuo raggiunge una consapevolezza ed una creatività superiori ed uno stato di salute ottimale. In questa fase del corso gli allievi visualizzano il loro corpo e immaginano di apportarvi correzioni, avvertendo immediatamente gli effetti benefici ottenuti con tale tecnica. Nelle ultime ore del corso, i partecipanti procedono alla verifica empirica delle loro capacità di «sentire» persone sconosciute, di individuarne le malattie e di guarirle. IL MANUALE: ISTRUZIONI PER L’USO Per poter trarre beneficio delle trentadue ore di training descritte nel libro, è necessario dedicare preventivamente un certo tempo alla lettura degli esercizi riportati ed alla pratica. Seguendo fedelmente le istruzioni contenute nella Prima Parte

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del testo, otterrete gli stessi risultati delle sedute dal vivo e godrete dei primi benefici già dal giorno successivo a quello dell’inizio del training; nell’arco di sei settimane, avrete acquisito il pieno controllo del Metodo. A tale scopo, è utile che vi esercitiate per pochi minuti ogni mattina, al risveglio: a quell’ora, infatti, siete rilassati e l'esercizio risulta più proficuo. Con la pratica riuscirete a rilassarvi ulteriormente, fino a raggiungere il livello alfa; dati gli effetti terapeutici propri del rilassamento, ogni qualvolta inizierete gli esercizi, il vostro corpo ritroverà comunque subito vigore ed energia. Successivamente, a mano a mano che imparerete a rilassarvi profondamente in tempi brevi, potrete usare lo stato alfa per programmare il cervello — come se si trattasse di un computer — affinché elimini i sintomi patologici e determini la guarigione di ogni disturbo fisico. Se lo desiderate, leggete dapprima tutto il libro, dall’inizio alla fine, quindi, rileggetelo ed effettuate le quaranta sedute descritte, una al giorno, per quaranta giorni. Terminato questo periodo, avrete acquisito la capacità di guarire sia voi stessi che gli altri. Il training dal vivo è più rapido di quello eseguito tramite il libro poiché prevede la presenza di un esperto che segue i partecipanti, aiutandoli a rilassarsi tramite la lettura a voce alta di lunghi brani e l’impiego di varie tecniche idonee allo scopo. Utilizzando il libro, invece, siete obbligati a tenere gli occhi aperti per leggere gli esercizi, fatto che interferisce con il rilassamento. Nonostante tale inconveniente, le quaranta sedute mattutine sono sufficienti affinché possiate raggiungere un rilassamento tale da permettervi di programmarvi positivamente e di sconfiggere le malattie.

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PARTE PRIMA LE QUARANTA SEDUTE GIORNALIERE

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SEDUTA

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IL RILASSAMENTO È DETERMINANTE

Nell’aprile 1975 M.B., un uomo di trentaquattro anni, veniva sottoposto alla procedura preoperatoria in un ospedale di Filadelfia. I medici gli avevano riscontrato un tumore del midollo spinale, localizzato al tratto cervicale della colonna vertebrale; la malattia aveva determinato, due mesi prima, l’insorgenza di una paralisi progressiva degli arti. L’intervento non ebbe però successo: a causa dell’entità dell’interessamento del midollo spinale, non era stato infatti possibile asportare il tumore. Esso era inoltre maligno e non avrebbe consentito al malato di vivere più di uno,due anni. A distanza di un anno dall’intervento, M.B. si sottopose ad una visita di controllo: il medico non identificò alcuna traccia del cancro. Lo stesso medico che, tempo prima, gli aveva comunicato la terribile diagnosi gli disse, in quella occasione, che probabilmente si era sbagliato. Che cosa era successo nel frattempo a M.B.? Il paziente aveva seguito il Metodo Silva. Circa dieci mesi dopo l’intervento M.B. venne, infatti, a conoscenza del metodo Silva e frequentò un corso apposito. Quando si recò alla suddetta visita di controllo, praticava le tecniche apprese solo da due mesi. Tre volte al giorno (al risveglio, dopo pranzo e prima di coricarsi), per circa quindici minuti, M.B. si rilassava profondamente, impiegando una tecnica graduale e concentrandosi prima sul capo, poi sul collo, quindi sulle spalle e, progressivamente, su tutto il resto del corpo fino alla punta dei piedi. Una volta rilassato, visualizzava il corpo e il tumore: immaginava la remissione della malattia, la cui estensione diminuiva di seduta in seduta. Si immaginava anche i globuli bianchi,

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che inseguivano ed annientavano le cellule tumorali, e si ripeteva che queste ultime venivano eliminate dal corpo ogniqualvolta andava in bagno. M.B. si dava pure istruzioni positive, ripetendo più volte, mentre si trovava in stato di rilassamento, le parole: «Ogni giorno, la mia salute migliora progressivamente. Migliora, migliora!» Quando M.B. descrisse al suo medico gli esercizi mentali, quest’ultimo, indignato, uscì dalla stanza. Non conosceva per nulla la tecnica effettuata dall’uomo e, come molti, non accettava facilmente il fatto di poter controllare il corpo tramite la mente: tale interazione non viene, infatti, studiata in nessuna facoltà di medicina. Proprio per proteggere i diplomati Silva da situazioni imbarazzanti dovute allo scetticismo di alcuni, abbiamo scelto di identificare i protagonisti di molti casi di guarigione citati nel libro solo con le loro iniziali. Ogni tanto riceviamo, tuttavia, testimonianze scritte di diplomati Silva, desiderosi di rendere pubblico il successo del loro operato al punto da autorizzare la pubblicazione del loro nome per esteso. Dato che testimonianze simili vengono spesso confermate ufficialmente da testimoni, in tal caso riveliamo volentieri nomi e cognomi. ATTIVARE UNA PORZIONE MAGGIORE DELLA MENTE È chiaro ormai che la chiave del Metodo Silva sta nel rilassamento. Il rilassamento che qui viene insegnato non è, tuttavia, di tipo passivo, bensì attivo: sia il raggiungimento che l’utilizzazione di questo stato sono, infatti, processi dinamici. L’impiego delle facoltà mentali al fine di rilassarci e visualizzare immagini positive comporta l’attivazione della funzione cerebrale creativa, funzione, questa, caratteristica dell’emisfero destro, solo di rado coinvolto nelle funzioni consce. In parole semplici il Metodo Silva permette di controllare consciamente i livelli mentali profondi e rende possibile l’impiego di onde cerebrali relativamente lente (alfa) al fine di accrescere la consapevolezza e la capacità di risoluzione dei problemi. Quelli di salute sono i più facili da risolvere poiché è possibile controllare direttamente il fattore che li ha provocati. PROGRAMMARE IL COMPORTAMENTO TRAMITE PAROLE E IMMAGINI Il corpo è predisposto per l’auto guarigione: siamo noi ad interferire con i suoi processi naturali, reagendo con atteggiamenti di preoccupazione e stress; questa interferenza può, tuttavia, essere bloccata rispondendo agli eventi esterni con un comportamento rilassato. Tutti noi abbiamo, inoltre, la capacità di impiegare l’energia gua-

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ritrice creando immagini mentali e formulando istruzioni mentali positive. Il Metodo Silva che mira ad ottenere una salute migliore si fonda sulla ripetizione di istruzioni mentali positive in uno stato di rilassamento. Il Metodo, semplice e facile da seguire, diventa più efficace con la pratica; anche i principianti possono però raggiungere risultati sorprendenti. Convinzioni e aspettative positive danno «il via libera» ai neuroni cerebrali affinché questi migliorino le condizioni del corpo. È arrivato il momento di decidere: volete assumere il controllo della vostra vita? Se la risposta è affermativa, i benefici si faranno sentire non solo a livello del fisico, ma pervaderanno ogni altro aspetto della vostra esistenza. I neuroni cerebrali, ch‘e agivano prima in maniera inefficace, se non addirittura nociva, inizieranno improvvisamente ad operare allo scopo di farvi stare meglio sotto ogni punto di vista. Dato che è impossibile leggere e, contemporaneamente, rilassarsi adottate questa strategia: leggete prima le istruzioni, quindi posate il libro, chiudete gli occhi ed eseguitele. Eccone la prima serie: 1. Sedete comodi su una sedia e chiudete gli occhi. 2. Fate un respiro profondo e, mentre espirate, rilassate il corpo. 3. Contate lentamente da 100 a 1. 4. Evocate un luogo riposante di vostra conoscenza. 5. Ditevi mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 6. Ditevi che, al numero tre, quando aprirete gli occhi, sarete completamente svegli e vi sentirete meglio di prima; al numero tre, ripetetelo e, quando aprite gli occhi, affermatelo ancora una volta: «Sono completamente sveglio e mi sento meglio di prima». Leggete ancora una volta le istruzioni, posate il libro ed eseguitele. Avete appena sperimentato la programmazione. La capacità di programmarvi migliorerà con la pratica: in tal modo riuscirete progressivamente a raggiungere uno stato più profondo di rilassamento in tempi sempre più rapidi, sarete in grado di attuare visualizzazioni più verosimili e rafforzerete convinzioni e aspettative, fattori che migliorano sia quantitativamente che qualitativamente i risultati ottenuti. Vi condurrò gradatamente per tutto il cammino: al termine del corso saprete da soli cosa fare per acquisire una buona salute e per usare l’energia mentale al fine di aiutare gli altri a distanza.

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SEDUTA

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CONTROLLARE IL CORPO TRAMITE LA MENTE 1. Sedete comodamente su di una sedia e chiudete gli occhi. 2. Fate un respiro profondo e, mentre espirate, rilassate il corpo. 3. Contate lentamente da 100 a 1. 4. Evocate un luogo riposante di vostra conoscenza. 5. Ditevi mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 6. Ditevi mentalmente che, al numero 5, quando aprirete gli occhi sarete completamente svegli e vi sentirete meglio di prima. Al numero 3, ripetetelo. Quando aprite gli occhi, affermatelo ancora: «Sono completamente sveglio e mi sento meglio di prima». Al fine di controllare il corso, è necessario controllare la mente; a tale scopo, è necessario controllare il livello alfa tramite lo stato di rilassamento. E a questo punto interessante ricordare la storia di M.R., ufficiale dell’Aeronautica americana: Non molto tempo fa accadde qualcosa che mise in pericolo i miei otto anni di carriera nell’Aeronautica: un giorno ebbi, infatti, un breve episodio di aritmia cardiaca dovuto ad una reazione allergica ad un farmaco. L’esame condotto presso il Centro Medico Militare di Brooke rivelò un prolasso della valvola mitrale. Si tratta di una malformazione congenita diagnosticabile solamente per mezzo di apparecchiature sofisticate. Il regolamento dell’Aeronautica prevede che i soggetti con tale malformazione non vengano ritenuti idonei al volo. Due esami successivi confermarono la diagnosi: il mio caso sembrava ormai chiuso. Di lì a tre settimane era prevista un’altra visita presso l’Istituto

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Aerospaziale della Marina. Sebbene non fossi stato molto costante nella pratica degli esercizi Silva, mi ricordai che grazie ad essi era possibile ricorrendo regolarmente al livello alfa e immaginando un cuore in condizioni perfette, privo di malformazioni. Mi ripetevo sempre di avere un cuore perfetto: tale pensiero mi accompagnò giorno e notte finché mi convinsi che era realmente così. Tre settimane più tardi, fui visitato da tre medici dell’Aeronautica e non mi fu riscontrato alcun prolasso! Dopo trentatré anni la malformazione congenita era scomparsa! Tutti gli esami clinici e di laboratorio effettuati successivamente confermarono che il mio cuore era in condizioni perfette e, di conseguenza, fui dichiarato nuovamente idoneo al volo. Oggi credo fermamente al fatto che abbiamo il potere di migliorare l’esistenza. M.R., quindi, si rilassava e immaginava il cuore in condizioni perfette. La mente crea ciò che visualizza, se... Il «se» è determinante: la mente crea ciò che visualizza, a condizione che si trovi alla frequenza alfa. Il cervello è un organo che pesa circa un chilo e che si trova racchiuso nello spazio ristretto della scatola cranica; la mente, sebbene abbia portata illimitata dipende comunque da esso. Al livello alfa il cervello e, in particolar modo, l’emisfero destro, che controlla la sfera del pensiero, delle sensazioni e delle emozioni, inizia ad operare a nostro favore. M.R. visualizzava un cuore sano e parlava a se stesso proprio quando il cervello agiva a tale frequenza. Le immagini mentali e le istruzioni verbali rappresentano gli strumenti per mezzo dei quali, quando si è al livello soggettivo, o alfa, è possibile apportare modifiche funzionali al corpo. L’impiego di detti strumenti viene definito programmazione. Al livello alfa M.R. immaginava di avere un cuore perfetto programmando, in tal modo, il computer mentale a renderlo effettivamente tale. Dato che la mente comanda il cervello, il quale, a sua volta, comanda il corpo, quest’ultimo obbedisce alla programmazione. La chiave sta nel livello alfa: a tale livello, infatti, ci si allontana dal mondo oggettivo e fisico per avvicinarsi a quello soggettivo, causale o creativo, ossia al livello responsabile della creazione del mondo fisico. In esso si ha la meravigliosa sensazione di essere soli con se stessi; per quanto si rimanga perfettamente consci degli avvenimenti esterni, non vi si partecipa attivamente. Tale distacco determina una sensazione di completo agio, sia fisico che mentale.

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“SENTIRE” IL LIVELLO ALFA La pratica quotidiana vi avvicina progressivamente al livello alfa: una volta raggiunto tale stato, essa vi aiuterà ad arrivare ad un livello alfa più profondo senza però che dobbiate «lasciarvi andare», riaddormentandovi, per esempio. In tale condizione potrete utilizzare il livello alfa allo scopo di migliorare la vostra salute e quella degli altri. Barbara Brown, la famosa ricercatrice che si è occupata di biofeedback, ha addestrato alcune persone a controllare il livello alfa facendo in modo che associassero l’esperienza a sensazioni positive. Il co-autore del presente libro, istruttore Silva alle Hawaii, usa la parola hawaiana «aloha» per designare il livello alfa. Nelle sue lezioni Robert Stone spiega che «aloha» significa unione, concetto simboleggiato dalla lettera «o» al centro della parola. Immaginate di accedere a tale stato di unione trasformando idealmente la vocale «o» in una sorta di maniglia; egli illustra graficamente il concetto alla lavagna, applicando una «maniglia» alla «o» di aloha e trasformando la parola «aloha» in «alpha». Il livello alfa offre realmente sensazioni meravigliose forse perché, accedendovi, ci si allontana dal mondo fisico per accostarsi a quello interiore, leggermente più vicino al paradiso. Quando si raggiunge il livello alfa non si odono però né campane né sirene, né vi è alcuna voce che annuncia: «Questo è alfa!» semplicemente, vi sentirete bene! UN ATTEGGIAMENTO MENTALE POSITIVO Il Metodo Silva insegna, essenzialmente, a mantenere l’attenzione cosciente anche a frequenze cerebrali basse al fine di ottenere effetti benefici. Tale controllo permette a chi lo esercita di potenziare al massimo la propria costruttività e la propria capacità di risolvere i problemi. Supponiamo, tuttavia, che durante il training vi convinciate che, a differenza degli altri, non riuscite a far funzionare il metodo. Anche tale atteggiamento mentale costituisce una programmazione: equivale, infatti, a predisporre i neuroni cerebrali affinché ignorino i nuovi messaggi e mantengano lo status quo. O supponiamo invece che, al termine del ciclo di sedute, vi convinciate che il metodo non può esservi utile allo scopo di eliminare lo

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specifico problema di salute che vi tormenta: anche in questo caso, le aspettative di insuccesso costituiscono una programmazione capace di annullare quanto avete ottenuto con il training e di prolungare lo stato di malattia. Il desiderio, la convinzione e le aspettative positive costituiscono la fede, cioè Panello di congiunzione tra mente e cervello; quest’ultimo, in particolare, dato che opera sia nella sfera oggettiva che in quella soggettiva, è responsabile dell’esecuzione dei programmi. Prendiamo l’esempio di uno studente universitario brillante. Il padre, avvocato, vorrebbe seguisse le sue orme; il figlio dapprima non ne vuole sapere ma, in seguito, su incoraggiamento del padre, che ha uno studio legale di successo e che si è guadagnato il rispetto di tutta la comunità, diventa avvocato. Pensate che, in tal modo, godrà dello stesso successo del padre? La risposta è no, perché l’avrà fatto di malavoglia e tale atteggiamento influenzerà negativamente tutta la sua carriera. Non sarà altro che un avvocato mediocre. Paragonate il desiderio del figlio con la motivazione del padre: quest’ultimo, da giovane, bruciava dal desiderio di divenire un avvocato di successo e, malgrado le difficoltà economiche e i vari ostacoli, ha studiato e lavorato con una determinazione tale che, alla fine, è stato premiato. Il desiderio, la convinzione e le aspettative positive spianano la strada del successo in entrambi i mondi, sia in quello oggettivo sia in quello soggettivo. Quando il Dott. Carl Simonton riceveva per la prima volta un paziente, gli mostrava alcune immagini di altri pazienti fotografati «prima e dopo la cura» commentandole, ad esempio nel modo seguente: «In questa immagine il tumore maligno si vede; in quest’altra invece non lo si vede più». Non faceva ciò per vantarsi né per attrarre clienti, ma perché il paziente eliminasse aspettative e convinzioni negative quali «Sono condannato», trasformandole in altre di carattere positivo come «Anch’io posso guarire!». Egli mostrava di norma le immagini, quasi sempre diapositive, a più pazienti contemporaneamente ed insisteva, inoltre, che anche i loro familiari fossero presenti alla visione: questo, con l’intento di indurli a modificare le aspettative e convinzioni circa la prognosi e a riprogrammarsi con l’aiuto dei loro cari. La convinzione attiva il computer mentale informandolo che «la programmazione è in arrivo». Inoltre, quando visualizziamo il risultato finale, essa fa in modo che proviamo entusiasmo, il quale, a sua volta, intensifica il flusso di energia capace di attivare il computer mentale. Visto che le sue facoltà analitiche hanno dato l’autorizzazione a procedere, il cervello elabora quindi il messaggio ricevuto dalla mente.

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Quando un paziente a cui era stato trapiantato il secondo cuore artificiale riuscì a portarsi in posizione seduta nel suo letto d'ospedale a Louisville, i medici furono felicissimi. Secondo la «Associated Press» uno di essi affermò che «l’atteggiamento mentale positivo [del paziente] costituisce un fattore non solo molto importante, bensì determinante, nella ripresa». PROCEDURA DÌ RINFORZO La mente controlla il corpo e, di conseguenza, noi stessi, tramite aspettative e convinzioni possiamo attuare favorevolmente il controllo mentale determinando, in tal modo, il successo. 1. Domani mattina al risveglio, andate pure in bagno se ne sentite il bisogno; poi però ritornate a letto e regolate la sveglia perché suoni di lì a quindici minuti. 2. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia (a circa 20 gradi). Lo studio attento del processo di visualizzazione mi ha permesso di determinarne le modalità ottimali di funzionamento. Pensate a come le persone volgono spesso gli occhi verso l’alto per cercare la risposta ad una domanda, come se questa fosse scritta sul soffitto o in cielo. Ho notato che tale azione fa sì che venga attivato il ritmo cerebrale alfa; allo stesso modo, quando si sfuoca il campo visivo, si ha l’effetto di attivare maggiormente l’emisfero destro. LO SCHERMO MENTALE I vantaggi derivanti dal controllo della mente sono potenziati quando lo sguardo si trova circa venti gradi al di sopra del piano orizzontale; tale zona viene da me designata con il nome di «schermo mentale». L’uso dello schermo mentale al livello alfa costituisce un mezzo importante per migliorare la nostra salute. Tenendo a mente tali spiegazioni, continuate l’esercizio iniziato poco prima: 3. Contate mentalmente, da 100 a 1, lentamente ed in silenzio, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. 4. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi radiosi, giovani, sani e attraenti. 5. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente».

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6. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 5 a 1. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 8. Continuate a contare. Al numero 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e sono in perfetta salute. Ed è proprio così». OTTO PUNTI CHE, IN REALTÀ, NON SONO CHE TRE! La spiegazione degli otto punti dell’esercizio vi sarà utile per comprenderne lo scopo e memorizzarne la sequenza: 1. La mente non può rilassarsi profondamente se il corpo non si trova in tale stato. E meglio, quindi, andare innanzitutto in bagno per evitare qualsiasi sensazione di disagio e per svegliarvi nel caso non lo foste. Tuttavia, se non vi sentite sufficientemente lucidi da rimanere svegli, coricatevi e fate suonare la sveglia di lì ad un quarto d’ora in modo da non iniziare la giornata in ritardo. 2. Come spiegato in precedenza, l’atto di volgere gli occhi verso l’alto di circa 20 gradi stimola i ritmi cerebrali alfa e attiva l’emisfero destro. Quando dovremo creare immagini mentali, lo faremo con gli occhi rivolti verso l’alto, a questa angolazione. Nel frattempo, tale movimento viene utilizzato più semplicemente per attivare il ritmo alfa. 3. Contare alla rovescia è rilassante; l’atto di contare normalmente è, viceversa, stimolante. Contare 1, 2, 3 equivale a dire: «Pronti, ai vostri posti, via!»; contare da 3 a 1 ha effetti calmanti e ci induce ad esplorare il profondo del nostro essere. 4. Rilassatevi, immaginatevi come vorreste essere: l’immagine così creata formerà la base della programmazione. Gli ipocondriaci, rilassandosi e immaginandosi malati, causano spesso l’insorgenza di sintomi indesiderati. Voi farete il contrario: la vostra immagine mentale determinerà condizioni fisiche desiderate, di giovinezza, salute e di bellezza. 5. La ripetizione mentale di parole in stato di rilassamento è in grado di creare i concetti espressi dalle parole; le immagini, associate alle parole, programmano la mente affinché quest’ultima le attui nella realtà. 6, 7, 8. Questi ultimi tre punti servono semplicemente a portare

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a termine la seduta contando da 1 a 5. Come riportato in precedenza, l’atto di contare è stimolante. E, tuttavia, utile darsi alcuni «comandi» in modo da sentirsi attivi e lucidi una volta giunti al numero 5. Impartitevi tale ordine prima di iniziare la procedura, ripetetelo durante quest’ultima e anche al momento di aprire gli occhi (al numero 5). Quando, domani mattina, dopo il risveglio, vi appresterete ad eseguire l’esercizio, troverete che, in realtà, gli otto punti non sono che tre. Sempre volgendo gli occhi verso l’alto di circa 20 gradi: 1. Contate all’indietro da 100 a 1. 2. Ritraete un quadro mentale che vi raffiguri sani e affermate di essere in buona salute. 3. Contate da 1 a 5, affermando di essere in buona salute e completamente svegli. I QUARANTA GIORNI CHE POSSONO CAMBIARE LA VOSTRA VITA Ora sapete che cosa dovete fare domani mattina. Ma, per il futuro? Ecco il programma: — Contate da 100 a 1 per dieci mattine. — Contate da 50 a 1 per dieci mattine. — Contate da 25 a 1 per dieci mattine. — Contate da 10 a 1 per dieci mattine. Dopo quaranta mattine di esercizi di rilassamento basate sulla tecnica del conto alla rovescia, iniziate a contare all’indietro solo da 5 a 1 ed utilizzate il livello alfa per ottenere effetti benefici sulla salute. Tale tecnica verrà spiegata in seguito. Continuate a leggere anche mentre vi esercitate: potrete, infatti, trarre vantaggio per la salute persino prima dei quaranta giorni prefissati. In tal modo: — Potrete modificare la vostra immagine mentale mattutina per risolvere problemi specifici di salute. — Sarete in grado di aiutare gli altri. — Comprenderete meglio ciò che la mente può fare per risolvere i problemi e raggiungere gli obiettivi che vi prefiggete in ogni campo della vita.

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— Potrete rafforzare convinzioni ed aspettative migliorando, di conseguenza, la vostra capacità di guarire. I quaranta giorni di esercizi descritti vi permetteranno di controllare la mente al livello alfa. Può sembrare forse infantile l’idea di contare alla rovescia in posizione supina: tuttavia, ogni volta che si esegue l’esercizio, si raggiunge un punto di riferimento da cui partire la volta successiva agendo, in tal modo, sempre più profondamente sul rallentamento delle onde cerebrali. Queste ultime vengono così da voi «controllate». Tale espressione indica (1) l’intenzionalità del processo e (2) il fatto che, durante il medesimo non ci si addormenta. Il controllo, quindi, serve a condurvi e a mantenervi al livello alfa, senza lasciarvi «sprofondare» ulteriormente. E bene non variare le modalità di esecuzione degli esercizi: la mattina eseguite gli stessi punti, alla stessa ora e nello stesso luogo. L’unica variazione prevista è rappresentata dal numero di partenza del conto alla rovescia: nella prima decade si parte da 100, nella seconda, da 50 e, quindi, via via, da 25, 10 e 5. Apportando ulteriori variabili, si rischierebbe di perdere di vista il punto di riferimento e di compromettere così i risultati finali. Quali saranno i risultati al termine dei quaranta giorni? Sedendo su di una sedia e contando da 5 a 1 con gli occhi rivolti verso l’alto, sarete in grado di programmarvi al fine di ottenere: — Maggiore energia; — Maggiore entusiasmo; — Una giornata costruttiva; — Uno stato di salute ottimale; — Un atteggiamento ottimistico.

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SEDUTA 3 INIZIATE AD AIUTARVI 1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. Contate lentamente da 100 a 1 in silenzio — vale a dire mentalmente — lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo sia la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così». Buongiorno! Vi sentite meravigliosamente rilassati al numero 1? D’ora in poi, a mano a mano che farete pratica, vi sentirete sempre più rilassati, prenderete sempre più dimestichezza con la tecnica, che eseguirete naturalmente; vi sentirete, in sostanza, del tutto a vostro agio, sentimento questo che sta alla base del rilassamento. L’esercizio di rilassamento mattutino diverrà gradatamente un processo automatico; dopo dieci giorni, contando da 50 a 1 otterrete gli stessi risultati di quando contavate da 100 a 1. Dopo trenta gior-

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ni, sarete diventati «professionisti del rilassamento» capaci di controllare il livello alfa, dove l’immaginazione è creativa. Potrei ora elencarvi tutti i modi di impiego del Metodo Silva per normalizzare alterazioni fisiche tramite l’immaginazione: ad esempio, per cancellare ombre polmonari, curare la tosse, eliminare un calcolo renale figurando di schiacciarlo con le dita, per poi espellerlo dalle vie urinarie la mattina seguente, far scomparire il gonfiore provocato dall’artrite visualizzando di rimuoverlo dalle articolazioni delle dita come fosse un mucchio di polvere. In questa fase però le mie parole non avrebbero probabilmente alcun effetto: preferisco quindi illustrare la storia di Tag Powell, proveniente dalla Florida; dall’epoca dei fatti descritti egli è diventato uno dei migliori istruttori Silva. LA STORIA DÌ TAG POWELL Mi ammalai di osteomielite all’età di quattordici anni: si tratta di una malattia che, pur non essendo un vero e proprio tumore maligno dell’osso, è comunque molto simile ad esso. Nel mio caso la patologia aveva interessato il ginocchio, per cause che, tuttora, restano un mistero: forse il fattore scatenante fu un intervento chirurgico eseguito in condizioni poco sterili, forse no. Mi prescrissero una terapia antibiotica molto forte che, nonostante si dimostri in genere efficace per curare l’osteomielite, su di me non ebbe alcun effetto positivo. Ogni tre anni dovevo sottopormi ad un intervento: i chirurghi esponevano la zona interessata, rimuovevano i tessuti malati e richiudevano la ferita. L’effetto dell’operazione durava solo due o tre anni; poi dovevo sottopormi ad un altro intervento. Mi proposero, allora, la radioterapia; per eliminare i tessuti malati irradiarono il ginocchio, ottenendo però risultati soddisfacenti unicamente per due anni. In seguito, combinarono la chirurgia con la radioterapia, effettuando due trattamenti alla settimana per due mesi, ma invano. Posso veramente dire di aver sperimentato ogni cura conosciuta per l’osteomielite. Decisi, allora, di seguire il corso Silva. Circa sei mesi dopo essermi diplomato, il ginocchio iniziò a gonfiarsi, raggiungendo le dimensioni di un palloncino e costringendomi ad usare le stampelle per camminare. Per controllare il dolore utilizzavo le tecniche Silva; tuttavia, quando una parte del corpo si gonfia notevolmente, succede immancabilmente di urtare per distrazione contro qualcosa (specialmente se lavori in spazi ristretti come facevo io all’epoca) e di provocare dolori lancinanti. Andai dal medico, che mi propose di ricoverarmi al Centro Medico dell’Università della Florida, a Gainesville: lì avrebbero rimosso la

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rotula, l’avrebbero sottoposta a termoterapia per ventiquattro ore e, quindi, congelata per 30 giorni. Dopo tali procedure l’avrebbero riposizionata. Ricordo che il medico mi disse: «Forse, funzionerà». Forse! Come potrete immaginare, con tale debole speranza non ebbi certo voglia di farmi operare. La tecnica che il dottore descrisse viene usata solo in caso estremo, generalmente quando il paziente rischia di perdere la gamba. Gli chiesi quindi di prescrivermi altri antibiotici come palliativo e gli risposi che ci avrei pensato. Tornai a casa. Stavo a letto, perché non potevo muovermi: il ginocchio era diventato gonfio come un pallone ed io non riuscivo nemmeno ad infilarmi i pantaloni. Una notte, mentre ero a letto, iniziai a pensare: «Credo veramente al Metodo Silva? Dato che è così, lo potrei utilizzare per il mio problema». Eravamo nel 1978, a circa sei mesi di distanza dal conseguimento del diploma di base del Metodo. Quella notte raggiunsi così il livello alfa e mi ricordai che i globuli bianchi erano in grado di sconfiggere l’osteomielite. Eseguii la visualizzazione che avevo appreso al corso e richiamai i globuli bianchi dalle varie parti del corpo: iniziando dalle dita dei piedi, li diressi tutti mentalmente verso il ginocchio. Stavo reclutando un vero e proprio esercito e visualizzavo il suo arrivo sul campo di battaglia! Quando l’intero esercito fu radunato nell’anca destra, immaginai di dotare i suoi guerrieri di cavalli, scudi e spadoni bianchi. Quando furono pronti, urlai loro mentalmente: «Carica!». Feci finta che i combattenti si scagliassero ad ondate nella zona interessata, uccidendo con gli spadoni tutte le cellule malate; immaginai queste ultime piccole e di colore scuro, dotate di spade e di scudi minuscoli e, generalmente, poco efficaci. Inviavo i miei guerrieri a ondate successive; ero completamente immedesimato nella visualizzazione. Ad un certo momento ebbi l’impressione che, per quanto resistessero bene, non riuscissero a sopraffare il nemico. Pensai allora: «Che cosa fa il chirurgo? Rimuove l’infezione asportando i tessuti malati». Immaginai, dunque, un raggio laser, proprio come quello di «Guerre Stellari», e lo programmai perché colpisse solo le cellule infette, risparmiando i globuli bianchi. Posizionai il laser nell’area in questione e lo puntai sulla parte malata. Mi ero immedesimato così profondamente che mi aspettavo di sentire dolore nel momento in cui il raggio avesse colpito, ma non fu così: avvertii solo un leggero calore. Ruotai il raggio, alzando il ginocchio come avrebbe fatto un chirurgo; poi, terminai la procedura. Ero talmente esausto per il dolore e lo sforzo che mi addormentai subito. La mattina seguente mi svegliai e, sul ginocchio, vidi una forma-

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zione di pus grande quanto una palla da golf; a mezzogiorno circa, essa si ruppe e il pus fuoriuscì. Il ginocchio continuò gradatamente a migliorare e, dal quel giorno, non ebbi più alcun problema. Durante Testate, dopo l’esperienza psichica, o l’operazione Silva, comunque la si voglia chiamare, uscii con un gruppo di amici e giocai a pallavolo per la prima volta in vita mia; se avessi fatto ciò in precedenza, sarei finito certamente all’ospedale! Passai l’intera giornata a giocare e la sera, quando tornai a casa, avevo la gamba e, in particolare, il ginocchio dolenti. Era una sensazione stupenda: erano, infatti, i muscoli a dolere, gli stessi muscoli che non avevo più usato dall’età di quattordici anni! Il ginocchio migliorò sempre di più; oggi sono in grado di assumere posizioni yoga e, dato che riesco a salire e scendere dalla macchina con facilità, mi sono persino comprato un’automobile, una bellissima Sunbird rossa. Ma ho avuto la vera dimostrazione dell’efficacia della cura l’anno scorso, quando sono andato in Egitto e mi sono arrampicato fin su in cima alla grande Piramide. Prima, non vi sarei mai riuscito. Quando siamo arrivati in cima, ero fisicamente sfinito, ma il giorno seguente mi sentivo bene. La programmazione ha richiesto circa trenta o quarantacinque minuti; quando operai la visualizzazione desiderio, convinzione ed aspettative avevano raggiunto la massima intensità. Con la prospettiva di farmi congelare il ginocchio per trenta giorni la situazione era per me diventata di vita o di morte. Non potevo più rimandare! La ragione per cui riuscii a guarire in una sola seduta è probabilmente il fatto che mi resi conto che dovevo assolutamente farlo in quel momento. Non si trattava semplicemente di «tentare»: dovevo guarire e basta. Non era questione di «sperare» che la tecnica funzionasse: se non fosse stato così, mi avrebbero rimosso parte della gamba. Il desiderio, il bisogno di sopravvivere, ci conferisce l’energia per riuscire a ottenere quasi qualsiasi cosa. Se trovate il modo di generare tale desiderio, raggiungerete l’obiettivo che vi siete prefissati; lo affermo con certezza dal momento che io stesso ci sono riuscito. Combinando il desiderio con la tecnica Silva descritta, eseguita al livello alfa, ho avuto risultati incredibili. DISCENDERE LA SCALA DELLE FREQUENZE CEREBRALI Il caso di Tag Powell non è unico: ogni giorno migliaia di persone ottengono gli stessi risultati usando il Metodo Silva. La capacità di guarire i disturbi di salute sia nostri che altrui migliorerà a mano a

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mano che le sedute di rilassamento mattutine diverranno più efficaci. Il cervello, deputato al controllo delle funzioni corporee, è un organo dotato di capacità curative; troppo spesso però le sue facoltà vengono impiegate per generare malattia. I piccoli inconvenienti e le gravi crisi della vita quotidiana fanno sì che l’esistenza su questa terra sia influenzata da numerosi fattori stressanti in grado di generare malattia. Il fatto di non riuscire ad identificare l’avvenimento stressante responsabile dell’insorgenza di una data patologia non significa che sia impossibile eliminarne i sintomi. Pur non avendo individuato la causa della malattia al ginocchio, Tag Powell è riuscito ugualmente a guarire usando il potere della mente. La pratica farà sì che acquisirete, con il tempo, un riflesso automatico: di fronte ad avvenimenti stressanti, vi isolerete e risponderete in maniera più flessibile, cosicché essi abbiano un’influenza sempre minore su di voi. Grazie alle immagini mentali riuscirete a bloccare il meccanismo che genera i sintomi della malattia da cui siete affetti, ma non solo: riuscirete probabilmente anche ad eliminare altri sintomi indesiderati. CREARE IMMAGINI TRAMITE L’OCCHIO DELLA MENTE: IL DONO PIÙ GRANDE Il soggetto A si immagina debole e indifeso di fronte alle malattie: teme che ogni batterio ed ogni virus stiano in agguato ed ha la certezza che, prima o poi, ne cadrà vittima. Detesta, inoltre, l’idea di invecchiare. Il soggetto B si immagina sano e forte: invece di coltivare immagini mentali di malattia, si vede perennemente giovane e attraente. B tenderà a vivere secondo le sue immagini mentali e, tra i due, sarà quello che avrà più probabilità di godere di una buona salute. A, l’ipocondriaco, tenderà pure a vivere secondo le sue immagini mentali: esse ne influenzeranno la funzionalità corporea procurandogli sintomi, tutt’altro che immaginari, di malessere e malattia. La facoltà mentale di creare immagini è una funzione creativa: nessuna creazione umana potrebbe, infatti, esistere se la mente non l’avesse concepita in precedenza. Un magnifico roseto viene creato dall’immaginazione di un giardiniere; un quadro, da quella di un pittore; la stessa sedia su cui sedete è stata prima concepita nella mente dell’ideatore, quindi progettata e, finalmente, costruita. Provate a chiedervi chi abbia concepito mentalmente i vestiti che

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portate, prima che fossero disegnati e prodotti, oppure l’edificio dove vi trovate, prima che venisse effettuato il progetto, che fossero scritte le specifiche e che fossero presentate le offerte di appalto. La capacità di immaginare è il potere creativo di cui dispone ogni uomo ed è un frutto della sua mente. Nikola Tesla, un inventore americano vissuto agli inizi del secolo ed un vero pioniere nel campo dell’elettronica, visualizzava con grande precisione ciò che avrebbe successivamente creato. Dal momento in cui concepiva l’invenzione a quello in cui la realizzava, trascorrevano meno di due mesi; questo valeva per ogni tipo di motore e di congegno da lui progettato. «I pezzi delle macchine che progetto», scrisse Tesla, «mi appaiono reali e concreti in ogni minimo particolare, fino alle tracce di usura incluse». L’immagine concepita da Tag Powell dell’esercito di globuli bianchi era reale e concreta, come lo erano le immagini di Tesla; quando egli attivò il raggio laser, si aspettò perfino di sentire dolore! L’atto di immedesimarsi nell’immaginazione e di sentire come reali i prodotti delle proprie visualizzazioni è una componente importante ai fini del successo della cura. Quando, nel corso delle sedute mattutine, si arriva al numero 1 e ci si vede pieni di vita e di salute, si è pronti a creare ciò che la mente immagina. Il ritratto mentale che eseguite di voi stessi rappresenta la vostra vera essenza; la salute cagionevole di cui godete al momento non costituisce la norma, bensì l’allontanamento da essa. Per sconfiggere il male, è importante desiderare di essere se stessi, credere nel fatto di poter recuperare se stessi e di poter trasformare il modo di essere attuale in un più positivo. Prima della visualizzazione è forse necessario fare grafici o schizzi? Niente affatto! Anzi, è vero il contrario: la visualizzazione precede necessariamente eventuali grafici e schizzi. Tesla disse di aver notato con grande piacere di essere in grado di visualizzare con estrema facilità: egli riusciva a concepire mentalmente le sue invenzioni in modo realistico. Ognuno di noi ha una riserva di creatività a disposizione; rallentando le onde cerebrali, possiamo attingervi. In tal modo viene, infatti, attivato l’emisfero destro, la nostra «via di accesso» alla sfera creativa: esso viene così impiegato per visualizzare l’oggetto desiderato. Si ha pertanto un atto creativo.

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SEDUTA 4 LA PREVENZIONE 1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. Contate lentamente in silenzio da 100 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo sia la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così». L’immagine mentale evocata nelle sedute mattutine vi raffigura sani: tuttavia, se in futuro avrete problemi di salute, potrete comunque utilizzare tale visualizzazione al fine di impiegare l’energia creativa di cui disponete per guarire il disturbo, proprio come ha fatto Tag Powell. Nel frattempo è utile perfezionare la tecnica di rilassamento, in modo da raggiungere facilmente il livello alfa al momento di dover ideare le immagini mentali. Gli esercizi stessi, inoltre, vi aiutano a mantenervi in buona salute: se ripeterete quotidianamente l’immagi-

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ne mattutina che vi raffigura sani, otterrete già alcuni risultati. Essa è, infatti, di per sé una medicina potente. Così racconta la signora L.W., madre di due adolescenti: L’anno passato fu molto negativo per me. Successe di tutto: cambiai umore, diventando negativa e depressa, fatto che comunque cercai di mascherare; diventai insicura in ogni campo, e, per compensazione, iniziai a mangiare in modo eccessivo, aumentando conseguentemente di peso. Presi quindi sia lassativi che anoressanti, ma invano. Ebbi, inoltre, un abbassamento dell’udito e fui costretta ad usare un apparecchio acustico. Mi preoccupavo per mio marito, ma non sapevo cosa fare; con i miei figli perdevo la pazienza e li sgridavo per un nonnulla. Ero in pensiero soprattutto per nostro figlio dodicenne, affetto da dislessia «e con molti problemi. Un giorno lessi un annuncio per un corso Silva e lo mostrai a mio marito, che si recò alla riunione preliminare. Ne tornò entusiasta e io, seppure ancora scettica, acconsentii a frequentare il corso. Trovai così la risposta alle mie preghiere. Ora posso dire di aver ritrovato me stessa: sono positiva, ho trovato la pace interiore e la consapevolezza di me stessa senza stress né l’aiuto di farmaci. Seguo una dieta equilibrata, faccio molto esercizio fisico, sono dimagrita e mi sento veramente bene. Sono felicissima che l’udito sia migliorato e che presto potrò fare a meno degli apparecchi acustici; mi dimostro più paziente con i ragazzi e sono convinta che la mia salute migliora di giorno in giorno. Quale vita avrebbe avuto la signora L.W. se non avesse frequentato il corso Silva? L’aumento di peso, i disturbi intestinali e l’abbassamento dell’udito indicavano chiaramente che L.W. stava compromettendo la sua salute: lo squilibrio delle funzioni corporee avrebbe inevitabilmente causato in futuro ulteriori disturbi fisici. Con il Metodo Silva, lo stress a cui era sottoposta diminuì riequilibrando conseguentemente le funzioni fisiologiche. Le sedute mattutine hanno la stessa funzione di un ricostituente: controllando lo stress, è, infatti, possibile gettare le basi per ottenere uno stato di salute e di benessere migliore. Il cervello è composto approssimativamente da trenta miliardi di neuroni, simili ai componenti di un computer. Il nostro cervello-computer è programmato per regolare le funzioni del corpo e per creare un archivio di esperienze, nozioni e comportamenti appresi a cui possiamo attingere in caso di necessità. Alcuni studi hanno dimostrato che, alla nascita, il nostro computer mentale è dotato di circa duemila

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programmi atti a organizzare il corpo in maniera ottimale. Gli eventuali difetti che questi programmi — di per sé perfetti — presentano talora, sono dovuti all’accumulo di stress, che inizia fin dalla nascita. La prima esperienza «stressante» avviene circa al terzo giorno di vita quando, ad esempio, la madre si assenta all’improvviso, causando al bambino un senso di ansia. Ansie ulteriori provengono, in seguito, dallo stimolo della fame non appagata o dal bruciore al sederino dovuto al pannolino sporco. L’ansia è sinonimo di stress; quanto più perdura, tanto più interferisce con il funzionamento dei programmi, finendo con il danneggiarli: essi si deteriorano e, sia gli organi che gli apparati dell’organismo, iniziano a funzionare in modo difettoso. LO STRESS, IL GRANDE COLPEVOLE Potete rivolgervi al vostro medico ma, dopo averlo fatto, utilizzate comunque il Metodo Silva al fine di eliminare lo stress e riprogrammarvi positivamente. Cinquanta anni fa alcuni medici scoprirono che il sentimento di rabbia aveva provocato alterazioni cromatiche della mucosa gastrica di un paziente sottoposto ad intervento chirurgico; recentemente è stato dimostrato che lo stress sopprime l’attività dei globuli bianchi; partendo dall’idea che la preoccupazione sia responsabile dell’insorgenza di ulcere nel tratto digerente, si è ora giunti alla convinzione che quasi ogni disturbo sia dovuto ad atteggiamenti, sentimenti o emozioni stressanti. Soffrite di raffreddori, mal di testa o dolori di diverso genere? Avete mai preso il morbillo, la pertosse, gli orecchioni o altre malattie cosiddette infettive? O ancora, siete affetti da qualche malattia più dolorosa e grave — cancro, i calcoli alla colecisti, patologie cardiache, artrite? Tali malattie sono quasi sempre causate dallo stress. So che non reagirete bene a ciò che sto per dirvi, anche se è vero: voi siete i responsabili delle vostre malattie. Non dovete però giudicarvi male per questo: ogni uomo ha commesso qualche errore, incluso quello di non aver imparato ad impiegare la mente al fine di eliminare lo stress, di mantenere attivo il sistema immunitario e di garantire la funzionalità degli apparati vitali. IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE INVISIBILI Anche se, nel corso delle sedute mattutine, vi raffigurate perfettamente sani, la programmazione negativa che interferisce con la vo-

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stra salute perdurerà fino a che non verrà sostituita da una nuova, positiva, tramite un processo che voi stessi potete accelerare: individuando la vecchia programmazione, vengono pure individuate le cause della malattia, che verranno rimosse assieme a tale programmazione. Vengono qui descritte le fasi da seguire allo scopo di eliminare lo stress che influisce negativamente sulla vostra salute. Durante la seduta mattutina, in stato di rilassamento, prima di visualizzarvi sani, chiedetevi: «Perché ho questo problema di salute?». Lasciate vagare la mente: prima o poi vi soffermerete a pensare a qualcuno, sorella, partner, avvocato, coniuge, figlio che sia. Quasi ogni stress trae origine dai rapporti interpersonali. Se riuscite ad identificare il rapporto che vi sta «alterando» avrete scoperto anche la causa e la cura della malattia da cui siete affetti. Una volta che avrete fatto ciò, raffiguratevi mentre stringete la mano o abbracciate la persona che avete visualizzato. Immaginate, inoltre, che tra voi vi siano sentimenti di riconciliazione e di perdono reciproco. Mentre evocate tali sentimenti, superate le barriere invisibili che vi separano dallo stato di salute; dissolvendo l’attrito mentale attraverso le immagini create, ne dissolverete anche le manifestazioni fisiche. Passate ora al quarto punto dell’esercizio: esso prevede la visualizzazione del vostro stato di salute e la ripetizione della seguente affermazione mentale: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». Fatto ciò contate da 1 a 5 e aprite gli occhi. Le affermazioni aggiuntive qui riportate sono utili per rinforzare il punto 3 dell’esercizio mattutino: 3a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?». Quindi, lasciate vagare la mente. 3b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. 3c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. Troverete che, grazie al cambiamento indotto ed alla rimozione della barriera invisibile, anche il rapporto reale con tale persona migliorerà.

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RAGGIUNGERE UN LIVELLO ALFA PROFONDO TRAMITE IL RILASSAMENTO MUSCOLARE Il livello alfa è stato definito come lo stato caratterizzato da sette - quattordici pulsazioni cerebrali al secondo: quando di mattina vi rilassate, chiudendo gli occhi, volgendoli leggermente verso l’alto e contando da 100 a 1, diminuite la frequenza delle onde cerebrali fino a raggiungere la banda alfa. Alcuni raggiungono questa banda in poche sedute, altri impiegano tempi più lunghi: nel primo caso non vi sono problemi, nel secondo invece il successo della cura risulterà ritardato. Tale inconveniente può tuttavia essere evitato: per accelerare i tempi del rilassamento, è utile applicarsi più sistematicamente alla pratica del rilassamento, eseguendo ad esempio un esercizio aggiuntivo prima del conto alla rovescia, che vi aiuterà a distendervi progressivamente. Si tratta di dirigere la propria attenzione verso i diversi gruppi muscolari e di rilassarli uno alla volta partendo, di norma, dal capo e procedendo gradualmente verso le caviglie, i piedi e, infine, le dita di questi ultimi. Tenendo il libro in mano, leggete le istruzioni ed eseguite il rilassamento progressivo; domani mattina sarete in grado di farlo senza libro. Innanzitutto, concentratevi sul cuoio capelluto: «sentitelo» come se ne foste all’interno, siate consapevoli della sua presenza. Tale consapevolezza può manifestarsi sottoforma di formicolio o di calore, sensazioni date dalla circolazione sanguigna nei tessuti, che viene stimolata dal rilassamento muscolare. Procedete quindi allo stesso modo con la fronte; siatene coscienti e rilassatela. Rilassate gli occhi, sentitene le componenti acquose; rilassate la mandibola e la bocca, lasciando che la lingua assuma una posizione comoda e naturale. Rilassate il collo, le spalle, le braccia; facendo ciò è possibile che la posizione in cui tenete il libro venga modificata. Continuate in ogni caso a leggere. Focalizzate l’attenzione sul torace e sull’addome: rilassateli, distendendo anche i muscoli della schiena. Continuate in questo modo, prendendo coscienza di ogni parte del corpo, rilassando ogni gruppo muscolare a mano a mano che procedete: i fianchi, le cosce, le gambe, le caviglie, i piedi e le dita dei medesimi. Anche se siete ancora mentalmente attivi ed assorti nella lettura, dovreste comunque riuscire a sentire il rilassamento fisico appena indotto. Domani mattina saprete raggiungere tale stato, tramite la tec-

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nica di rilassamento progressivo, prima di iniziare il conto alla rovescia. Tale procedura viene qui definita punto 2a e, dato che la sua esecuzione richiede alcuni minuti, essa è considerata facoltativa. Domani mattina eseguitela con certezza; in futuro, fatelo solo se avrete tempo e voglia, tenendo comunque sempre presente che si tratta di una tecnica sicura per potenziare l’efficacia di quelle terapeutiche. Il punto 2a può essere così riassunto: 2a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete.

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SEDUTA 5 AIUTARE IL MEDICO 1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. Contate lentamente e in silenzio da 100 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e godo di perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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CURARSI DA SE NON SIGNIFICA FARE A MENO DEL MEDICO La fiducia nel proprio medico e l’atteggiamento rilassato e ottimistico nei riguardi della guarigione sono fattori determinanti ai fini del recupero della salute. Più avanti, a tali fattori si assocerà anche la capacità di guarire i disturbi per mezzo delle tecniche mentali; queste ultime, tuttavia, non devono essere intese come sostitutive delle terapie mediche, bensì come strumenti atti ad assistere il medico nella cura. Qualora si utilizzino le tecniche Silva per curare problemi di salute, è opportuno che ciò avvenga sempre sotto il controllo del medico: quest’ultimo, infatti, opera sulla sfera oggettiva, il Metodo Silva, viceversa, su quella soggettiva. L’intervento sulla sfera soggettiva è necessario poiché nessun fattore tangibile potrà mai correggere uno squilibrio chimico se, responsabile di quest’ultimo, è una causa intangibile; nel corpo umano, le cause intangibili sono date dai sentimenti, dai comportamenti e dalle emozioni indotte da stress, come ricordato in precedenza. Il rilassamento e i pensieri terapeutici sono efficaci e necessari per ripristinare l’equilibrio: tuttavia, finché uno stato mentale positivo non sostituisce i sentimenti stressanti, il medico potrà solo alleviare i sintomi. In un uomo d’affari ansioso lo stress causa la formazione di ulcere gastroduodenali: le ulcere possono essere trattate ed il dolore alleviato, ma, finché il soggetto non modificherà il suo comportamento ansioso, continuerà a soffrire di ulcere. Anche se siamo nelle mani di uno specialista esperto, il nostro stato di salute dipende sotto molti aspetti da noi: noi e i nostri medici, insieme, formiamo una squadra! COME AIUTARE IL MEDICO I farmaci che i medici prescrivono agiscono dall’esterno verso l’interno e hanno un ruolo attivo nel processo di guarigione; la mente, invece, agendo nella direzione opposta, assume una funzione soggettiva. Quando prendete una medicina, sarebbe utile che vi portaste al livello alfa per visualizzare l’azione terapeutica della stessa: tale procedura, infatti, prepara il livello interno affinché risponda armonica- mente a quello esterno, accettando cioè che il farmaco svolga il suo compito e accelerando conseguentemente la guarigione. I livelli interno ed esterno si trovano, in tal modo, a collaborare per guarirvi dalla malattia. Inoltre, quando siete malati, il solo fatto di raggiungere il livello

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alfa ha effetti terapeutici: in tal caso, è bene farlo tre volte al giorno e rimanere in tale stato per quindici minuti. Le ore più adatte a questo scopo sono quelle mattutine, dopo il risveglio, quelle dopo pranzo e la sera, prima di addormentarvi: in questi momenti della giornata è, infatti, più probabile che siate già rilassati. Pertanto, l’azione del farmaco sarà più efficace. Per un medico il paziente ideale è quello mentalmente e fisicamente rilassato, che si trova nello stato alfa; tale paziente, infatti, non essendo apprensivo, teso né iperattivo, risponde a qualsiasi farmaco in modo ottimale. I VOSTRI PROGRESSI In questa fase del corso apprenderete a controllare sia l’attività fisica e cerebrale che l’attenzione perfezionando la capacità di individuare i disturbi di salute per mezzo della visualizzazione e di guarirli con l’ausilio dell’emisfero destro. Quando siete malati, lo stato di coscienza alfa vi permette di trasferire la malattia dal mondo visibile del corpo a quello invisibile della mente. L’immaginazione apporta correzioni nella sfera invisibile che si manifesteranno, in seguito, anche in quella visibile, o corporea. La salute si può ottenere controllando il livello alfa ed utilizzando l’immaginazione, capacità questa che potete acquisire già ora, eseguendo gli esercizi di conto alla rovescia e di visualizzazione. Una volta assunto il controllo del vostro pensiero, sarete in grado di rilassarvi sia fisicamente sia mentalmente e vi ritroverete nel centro dello spettro delle frequenze cerebrali, dove mente e coscienza si sintonizzano con l’emisfero destro, sede dell’immaginazione e dell’energia creativa. Operando nella sfera interna, apportate modifiche a quella esterna: procedete, in sostanza, dal mondo soggettivo a quello oggettivo. Domani mattina, quando chiuderete gli occhi e li volgerete verso l’alto, contando alla rovescia, innescherete la seguente reazione a catena: — Il corpo si rilassa; — La mente si rilassa; — La frequenza cerebrale rallenta; — L’emisfero destro si attiva. In seguito, quando vi visualizzerete sani, intraprendendo il viaggio immaginario all’interno del vostro corpo e raffigurandovi il funzionamento perfetto di ogni organo e apparato, verrà innescata un’altra reazione a catena:

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— L’immagine mentale viene percepita come una necessità; — La mente soggettiva determina una variazione nell’energia corporea; — La modifica dell'energia corporea si manifesta nel corpo fisico; — L’immagine mentale si concretizza e diviene reale. Solo al livello alfa, nello stato di rilassamento mentale in cui vengono emesse sette - quattordici pulsazioni al secondo (in media di dieci), la mente è in grado di sintonizzarsi con entrambi gli emisferi cerebrali. Al livello beta, ossia al livello di veglia, tale processo è impossibile. Nello stato alfa, la mente ha grandi poteri: identifica i problemi di salute, anche prima che essi si manifestino nella sfera fisica esterna beta e sa intuitivamente che qualcosa richiama l’attenzione. L’emisfero destro, operando a livello causale, precede quello sinistro, che opera invece al livello degli effetti, nell’identificazione dei problemi di salute. Potete, quindi, aiutare il vostro medico ad aiutarvi, suggerendogli eventuali misure preventive. Non è detto che egli confermerà l’opportunità di tali misure ma, quando gli comunicherete che siete convinti della loro efficacia, è possibile che acconsenta a sperimentarle.

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SEDUTA 6 VINCERE LO STRESS 1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. Contate lentamente e in silenzio da 100 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?». Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo sia la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e sarò in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima Ed è proprio così».

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L’AFFERMARSI DELL’ESIGENZA DÌ CONTROLLARE LO STRESS Il mondo fisico esterno è fonte di stress, quello interno mentale è fonte di tranquillità e pace. L’emisfero destro comunica con la sfera interna e, pertanto, ha qualcosa di molto prezioso da offrire a quello sinistro: gli strumenti per controllare lo stress. Recentemente la Conferenza Episcopale Cattolica degli Stati Uniti ha commissionato la prima indagine approfondita sullo stato di salute del clero americano, basata sulla compilazione da parte dei partecipanti, circa 2.600 sacerdoti, di questionari di auto valutazione. E risultato che i membri del clero, pur essendo affetti dagli stessi disturbi di salute di cui soffre il resto della popolazione, lavorano più ore per un maggior numero di anni, prendono meno permessi per malattia, vivono più a lungo e godono di uno stato di serenità negli anni della vecchiaia. I sacerdoti, in effetti, meditano, e tale attività li protegge dagli attacchi dello stress. LO STRESS E LA FREQUENZA DÌ INCIDENTI Lo stress è la causa più frequente dei problemi di salute, nonché degli incidenti. Allo stress non si sfugge: nessuno riesce a coesistere con questo stato mentale. Coloro che fanno esperienze fortemente stressanti sono spesso, in seguito, vittime di incidenti stradali, cadute o altre disavventure; vivendo permanentemente in condizioni di stress, infatti, si viene spesso coinvolti in gravi incidenti. La casalinga che prepara la cena in fretta si taglia un dito con un coltello; l’adolescente che detesta tagliare l’erba del giardino si ferisce una mano con la lama della macchina; il marito in collera con la moglie sbanda con la macchina e si schianta contro un palo. Lo stress riduce serenità e consapevolezza; queste possono, tuttavia, essere recuperate tramite il livello alfa. In tal modo, il coltello non scivolerà più di mano alla casalinga e il marito non uscirà più di strada con l’automobile. COME LIBERARSI DAI DISTURBI ORGANICI Lo stress causa problemi di salute di ogni genere. La cura dell’ansia è più utile di quella per i calcoli renali: è, infatti, preferibile risolvere il problema alla radice piuttosto che lasciarlo evolvere in un più grave, di tipo fisico, che dovrà essere comunque eliminato. Chi, per lavoro, è costretto a prendere decisioni determinanti vive momenti di stress molto intenso ed è soggetto a forte ansia; non è

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un caso, infatti, che tra gli uomini che svolgono professioni impegnative l’incidenza di malattia, depressione ed altri disturbi sia in costante aumento: i controllori di volo, gli agenti di polizia, gli uomini di governo, vivono livelli di stress tali da avere problemi sia sotto il profilo delle capacità decisionali e produttive che sotto quello della vita familiare e personale. Quando si è «sotto tiro» non è sufficiente sapersi rilassare: vi è sempre la possibilità di venire «colpiti» e, pertanto, è necessario usare il livello alfa per curare le ferite, rappresentate dalle malattie che, oggi, sono molto frequenti. Prima di poter guarire è necessario sviluppare la capacità di focalizzare l’attenzione su un problema di salute specifico: il genere di concentrazione richiesto in tal caso non implica grandi sforzi intellettuali. Il Metodo Silva aiuta, infatti, ad usare la concentrazione necessaria a mettere a fuoco un problema in condizioni rilassate; tale stato permette il coinvolgimento di una parte più ampia della mente ed affina, nel contempo, la capacità di trovare una soluzione ad un disturbo particolare. Il Metodo Silva insegna ad accettare le esperienze soggettive, a far tesoro delle intuizioni, delle immagini dei sogni e di ogni altra via di cui dispone l’intelligenza per mettersi in comunicazione con noi in tema di salute. La tragedia dell’uomo moderno è di essere troppo occupato per trovare il tempo di rilassarsi e riflettere. Quando, nella sua clinica in Texas, il Dott. Simonton iniziò la cura per malati di tumore, arrivarono pazienti da ogni parte degli Stati Uniti per farsi aiutare; quando, tuttavia, alla riunione introduttiva, molti di essi vennero a sapere che dovevano rilassarsi ed usare l’immaginazione, decisero di tornare a casa, rifiutandosi di assumere un ruolo nella loro guarigione. Fortunatamente, voi non condividete il loro atteggiamento; altrimenti, avreste già abbandonato la lettura da tempo! Voi siete invece disposti a spendere qualche minuto ogni mattina per eseguire l’esercizio di conto alla rovescia, che vi porterà al livello alfa. Se tutti noi usassimo l’emisfero cerebrale destro per meditare, come fanno i religiosi, vivremmo certamente una vita lunga e produttiva; le ore dedicate alla meditazione, alla preghiera e alla contemplazione potenziano, infatti, il livello alfa. Il tempo impiegato ad aiutare gli altri favorisce l’attività dell’emisfero destro. Nel mondo vi è oggi un barlume di speranza proprio perché un Maggior numero di persone si dedica alla meditazione, alla contemplazione e alla preghiera e riconosce i benefici della vita interiore. Ciononostante, l’emisfero destro non ha ancora ricevuto l’attenzione che merita.

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Il controllo dello stress è oggetto di un numero sempre maggiore di convegni sponsorizzati da industrie, centri professionali, ospedali e gruppi di privati. Tali convegni, basati su conferenze e proiezioni di filmati sullo stress, lanciano tutti un messaggio comune: «A piccole dosi lo stress può aiutare, ma a dosi elevate può uccidere». Ai partecipanti vengono spesso somministrati questionari di carattere psicologico che vengono valutati e confrontati con alcuni profili-tipo elaborati dal computer: tale approccio è di grande interesse per comprendere e analizzare il fenomeno dello stress, ma non è certo valido a scopo curativo. L’aspetto terapeutico dei convegni è rappresentato dagli esercizi atti a eliminare la tensione mediante respirazione profonda e rilassamento; in alcuni casi, vengono anche previste attività di visualizzazione, in cui i partecipanti si immaginano sereni e passivi, ed altri esercizi in cui vengono effettuate affermazioni positive in stato di rilassamento. Il Metodo Silva ha probabilmente avuto un ruolo nella diffusione di tali convegni: non si può negare l’influenza che cinque milioni di persone capaci di controllare lo stress hanno esercitato sul resto del mondo, influenza che, auspicabilmente continueranno ad esercitare. In un futuro prossimo verranno organizzati convegni sull’auto guarigione, sulla guarigione degli altri per mezzo dell’emisfero destro creativo e sulle facoltà di quest’ultimo che garantiscono il controllo dello stress e la guarigione. MISURE PREVENTIVE PER ARGINARE LO STRESS L’indebolimento del sistema immunitario è una delle maggiori cause di malattie gravi e spesso incurabili quali i tumori maligni, l’AIDS e la leucemia. Ogniqualvolta si abbia indebolimento di tale sistema, la vita del soggetto è in pericolo. A che cosa è dovuto detto fenomeno? Una delle risposte formulate in proposito è stata confermata da più fonti: detto fenomeno è dovuto allo stress. Le tre cause principali dello stress sono: 1. Il senso di colpa. Quando sapete di fare qualcosa di sbagliato, o che la società ritiene tale, e persistete provocate una diminuzione delle difese immunitarie. Ciò può forse essere connesso con il fumo? 2. Una perdita grave. Quando perdete per sempre qualcosa o qualcuno a cui eravate molto legati subite un forte stress, capace di compromettere il sistema immunitario.

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3. Lavorare o vivere in un ambiente che detestate. Si tratta, in questo caso, di stress cronico, che, è noto, compromette le difese immunitarie. Vi sono molti altri fattori, capaci di causare stress e di avere un impatto sul sistema immunitario, che possono essere più o meno pericolosi, a seconda della durata e dell’intensità dell’esperienza stressante. Se state andando al lavoro e siete in ritardo, ogni minuto di attesa alla fermata dell’autobus può essere stressante; quando però, dopo qualche minuto, il mezzo arriva, lo stress scompare e difficilmente lascerà tracce sulla vostra psiche. E stato sostenuto che se una persona vi deve mille dollari, è un problema (ed uno stress) suo; ma che se la stessa persona ve ne deve un milione, allora diventa anche un problema (ed uno stress) vostro. Quanto più grave è il problema, tanto maggiore è, infatti, lo stress. Conoscendo le cause, che cosa potete fare contro lo stress? La risposta più ovvia è: adottare comportamenti che non vi facciano sentire in colpa, accettare le perdite in modo filosofico, fare di tutto per vivere e lavorare in ambienti congeniali e risolvere i problemi subito, prima che diventino seri. Tali consigli, è vero, sono facili da dare, ma non altrettanto da accettare o da attuare: la vita non sempre è sotto il nostro controllo. Le nostre menti però lo sono o, perlomeno, dovrebbero esserlo. Con il Metodo Silva potete modificare i comportamenti indesiderati, programmandovi al livello alfa in modo da accettare le perdite e sviluppare un rapporto più profondo sia con gli oggetti che con le persone ed a risolvere i problemi, grandi o piccoli che siano. In attesa dei risultati della programmazione, portatevi al livello alfa tre volte al giorno per quindici minuti e godetevi la serenità, la tranquillità e una «vacanza» dallo stress rafforzando, nello stesso tempo, il vostro sistema immunitario. GLI EFFETTI DÌ IMMAGINI MENTALI NEGATIVE Se, un giorno, vi siete mai trovati davanti un cobra velenoso, sarà sufficiente rievocare l’esperienza perché aumentino il tasso di adrenalina, la sudorazione e il battito cardiaco. Se avete in passato dovuto affrontare un coniuge geloso, un capo furente o un agente di polizia in collera, la sola visualizzazione dell’esperienza, o il pensiero che l’episodio possa ripetersi, sono in grado di accelerare le funzioni dell’organismo tramite gli ormoni, proprio come in una situazione di emergenza reale; i polmoni richiedono una quantità di aria maggiore, la

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pressione arteriosa ed il battito cardiaco aumentano e l'azione dei globuli bianchi, l’esercito di difesa contro gli attacchi delle malattie, viene soppresso. Quanto più fantasticate sulle vostre paure e preoccupazioni, tanto più danneggiate il corpo. In una pubblicazione su pazienti affetti da patologie cardiovascolari, il Dott. Dean Ornish della Facoltà di Medicina dell’Università di Harvard dice: «Quando si è in collera, preoccupati o spaventati, sia la pressione arteriosa sia la frequenza cardiaca possono aumentare molto marcatamente; le arterie, inoltre, tendono a restringersi e le piastrine a formare trombi che andranno a ostruire i vasi sanguigni». Ecco alcune immagini mentali molto comuni in grado di creare reazioni fisiologiche indesiderate nel vostro organismo: — Perderete il lavoro e non avrete alcun reddito. — Sarete colpiti da infarto o da tumore maligno o da qualche altra patologia grave. — Subirete un’aggressione notturna per strada. — I ladri svaligeranno la casa. — Il coniuge vi sarà infedele. — Vi perderete. — Vi sarà una guerra nucleare. — Rimarrete soli nella vecchiaia. — Qualcosa di terribile accadrà a un vostro caro. — I vostri investimenti perderanno parzialmente o completamente valore. Se siete affetti da ansia cronica, la lista summenzionata si allungherà. La reazione del corpo a tali immagini ansiogene è programmata dalle esperienze passate e, in particolare, dall’effetto che queste hanno avuto su di voi. L’incapacità di far fronte allo stress provocato da fantasie di pericoli potenziali, associate a sentimenti di impotenza nei riguardi di tali pericoli, può determinare: — Depressione. — Riduzione dell’efficienza cerebrale. — Soppressione del sistema immunitario.

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— Insorgenza di patologie. In un numero della nostra pubblicazione, «Silva Newsletter», uno dei ricercatori Silva, il Dott. Richard E. McKenzie, ha spiegato il meccanismo per mezzo del quale il Metodo Silva è in grado di bloccare tale catena di eventi: «Provvede alla crescita e allo sviluppo della consapevolezza ai fini di individuare stress e tensioni. Permette di istituire un sistema di verifiche cognitive e percettive atte ad evitarne il sentimento di impotenza e a modificare le risposte emotive negative, quali la depressione. Infine, dovesse rendersi necessario l’intervento medico, è in grado di potenziare l’efficacia della terapia prescritta». CONVINZIONE E ASPETTATIVE DÌ MALATTIA Coloro che ritengono di aver fatto qualcosa che possa determinare l’insorgenza di una patologia sono effettivamente in grado di ammalarsi. Vi è forse stato detto che, stando in una corrente d’aria, prenderete il raffreddore, affermazione questa che avete accettato come un dato di fatto, una certezza da integrare nelle vostre convinzioni: se vi capiterà di esporvi a correnti fredde, tale certezza attiverà le aspettative di raffreddore, con conseguente ammalamento; all’esperienza successiva, dato che avrete rafforzato la certezza di un rapporto causa-effetto tra corrente e raffreddore, sarete fortemente convinti di ammalarvi e ciò, inevitabilmente, accadrà. Virus e batteri, sempre presenti, sono «tenuti a bada» dal sistema immunitario, la cui attività è regolata dalla mente. La professione medica, pur sapendo da decenni che la mente ha il potere di farci ammalare, solo adesso inizia ad accettare l’idea che essa è anche in grado di guarirci. Le aspettative negative determinano malattia, quelle positive, la buona salute, secondo un meccanismo analogo che viene potenziato ad ogni occasione di rinforzo. Tale rinforzo può essere effettuato sotto forma di affermazioni verbali sentite o pronunciate, di esperienze vissute e di visualizzazioni e fantasie. Un soggetto si reca dal medico il quale lo ascolta, lo visita e prepara una ricetta; il paziente compera la medicina in farmacia ed inizia a Prenderla, seguendo fedelmente le istruzioni. Al termine della cura il paziente è guarito. Ma quello che egli non sa è che il medico, non essendo riuscito ad identificare alcun segno di malattia, gli ha prescritto

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un placebo. Il paziente, convinto del fatto che si tratti veramente di un farmaco, che il medico gli abbia prescritto la cura più adatta e che tale medicina abbia certamente effetto, comunque guarisce. Questo è il cosiddetto «effetto placebo»: il medico prescrive un preparato che non ha effettive proprietà terapeutiche, ben sapendo che sarà la mente del paziente a determinare la guarigione, fenomeno che puntualmente si verifica. Anche voi avete la facoltà di controllare i poteri curativi della mente al fine di aiutare sia voi stessi che gli altri.

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SEDUTA 7 GUARIRE GLI ALTRI 1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. Contate lentamente e in silenzio da 100 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo sia la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e sarò in perfetta salute. Mi sentirò certamente Meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e sono in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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Il Dott. Rupert Sheldrake, uno dei numerosi studiosi che si occupano di auto guarigione, ritiene che esista un campo di intelligenza a cui tutte le menti appartengano, che egli designa con il nome di campo morfogenetico e che ricorda, per molti versi, l’inconscio collettivo di Jung. Che sia forse l'entità da molti chiamata Intelligenza Superiore? I primi esperimenti hanno confermato l’esistenza di tale campo, la possibilità che possa essere programmato dall’esperienza umana e che possa, a sua volta, programmarla. Quest’ultima attività corrisponderebbe a quella mentale di guarigione. Ecco un semplice esercizio mentale che potrete effettuare per guarire: 1. Portatevi al livello alfa. 2. Rafforzate mentalmente e verbalmente la volontà. 3. Sostenete tale atteggiamento con la visualizzazione e l’immaginazione. Esaminiamo ora in dettaglio i tre punti della tecnica. Primo, chiudete gli occhi, volgeteli leggermente verso l’alto e contate da 100 a 1. Secondo, affermate mentalmente la vostra volontà. Se si tratta di voi, riaffermate la vostra volontà di guarire; nel caso si trattasse di un amico o di un parente, riaffermate la volontà che questi guarisca. Quindi, affermate mentalmente che ciò avverrà, o meglio, che stia già accadendo. Terzo, immaginate mentalmente la guarigione in atto, in due fasi: 1) visualizzate la zona del corpo interessata. 2) immaginatene il ripristino delle condizioni normali. Portate a termine la seduta. Non vi è nulla di più semplice! Portarsi al livello alfa, affermare la propria volontà con convinzione e aspettative positive, visualizzare il disturbo e immaginare la guarigione in atto: l’intera procedura vi richiede due minuti e non vi costa nulla. Non sarebbe forse il caso di insegnarla alla scuola materna? RICAPITOLAZIONE DELLE FASI CAPACI DÌ DETERMINARE UNO STATO DÌ BUONA SALUTE Si è sempre saputo che mantenendo un atteggiamento mentale negativo, si producono condizioni fisiche negative; è stato inoltre scoperto che, adottando un atteggiamento mentale positivo, si è difficilmente soggetti a malattie. Ma in che cosa consiste esattamente un atteggiamento mentale positivo? Le risposte possibili a tale domanda

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sono molteplici: vi sono numerose strategie da seguire perché la vita appaia più bella: ad esempio, se amate divertirvi, significa che avete un atteggiamento mentale positivo. Pur ammirando ogni strategia ottimistica, ritengo che non tutte siano compatibili con il Metodo Silva: la filosofia di quest'ultimo prevede, infatti, tre livelli specifici di pensiero positivo — la volontà, la convinzione e la certezza della riuscita — i quali costituiscono il quadro mentale necessario per il successo della terapia. I DUE METODI Il Metodo speciale Silva di guarigione viene utilizzato per i disturbi localizzati in una zona ristretta del corpo, il Metodo standard Silva di guarigione, per quelli più generali o persistenti. Il primo fa parte delle tecniche che prevedono r«imposizione delle mani»; nessuno dei due è, tuttavia, riconosciuto dalla medicina scientifica. Eppure, le tecniche di guarigione non ortodosse, popolari od olistiche, stanno avendo, nel mondo intero, grande successo da quando si è diffusa la notizia che alcune malattie non curabili con le terapie convenzionali guariscono, invece, grazie ad esse. Le leggi in proposito variano da stato a stato; quindi, prima di far uso del Metodo speciale Silva, accertatevi che nel luogo dove intendete operare non esistano impedimenti legali. Un giorno, tenni un corso di tecniche olistiche per diplomati Silva a Buenos Aires e, mentre mi accingevo a fare una dimostrazione pratica su un soggetto, uno dei presenti mi avvertì che, in Argentina, l’imposizione delle mani era illegale. Annunciai, allora, che la seduta sarebbe terminata alle sette e mezza e che mi sarei fermato per insegnare tali tecniche solo ai medici. Ventisette medici, presenti nell’aula, rimasero ad apprendere i metodi e, al termine della lezione, uno mi disse: «Nove mesi fa sono stato vittima di un incidente stradale e, da allora, soffro per il colpo di frusta subito. Ho fatto tutte le cure mediche conosciute, ma il dolore non è passato: lo sento anche adesso. Pensi che tali tecniche funzioneranno nel mio caso?» Risposi che era il momento giusto per scoprirlo; un altro medico si offri subito di applicarle. Ripetemmo i passaggi insieme e l’uomo effettuò quindi l’imposizione delle mani per tre - cinque minuti. Quando ebbe terminato, chiesi al medico-paziente di auto esaminarsi, cosa che egli fece con molta cura, eseguendo tutta una serie di manovre finché esclamò: «Il novanta per cento del dolore è sparito. Ti dirò: funziona davvero!»

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Ora prima avevamo già discusso sul fatto che l’imposizione delle mani sfrutta la stessa energia utilizzata da Uri Geller per piegare i cucchiai con la mente; ricordai, quindi, al medico che il cucchiaio continua a piegarsi anche dopo che Geller lo ha posato: «Non ti sorprendere se, domani mattina, scoprirai che il dolore è scomparso del tutto!» La mattina seguente, non appena ci ritrovammo tutti nell’aula, il medico si alzò e disse: «Il dolore è effettivamente scomparso!» Il pubblico applaudì. Né il dolore, che sia cronico o acuto, né la malattia, di qualunque genere sia, fanno parte del nostro retaggio; questo, infatti, prevede solo la buona salute, che abbiamo il diritto di rivendicare. La capacità di ammalarci di cui siamo dotati è stata ampiamente sfruttata: gli ospedali sono sovraffollati, le case farmaceutiche sono in continua espansione, i costi per i cittadini e per gli stati sono elevatissimi. La capacità di guarire e di mantenerci sani, tuttavia, è stata a malapena impiegata. Solo da poco tempo la situazione sta cambiando; i milioni di diplomati Silva rappresentano una goccia nell’oceano dell'umanità. E indispensabile, quindi, che ognuno si renda conto pienamente delle capacità che possiede e che può utilizzare per guarire sia se stesso sia gli altri.

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SEDUTA 8 L’UOMO, IL GUARITORE 1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. Contate lentamente e in silenzio da 100 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?». Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo sia la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e sarò in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e sarò in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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A mano a mano che, nel corso delle sedute, apprendete a raggiungere il livello alfa, imparate pure a controllare la frequenza cerebrale di dieci cicli per secondo, che equivale ad un livello mentale in precedenza ritenuto inconscio: state, in pratica, imparando ad utilizzare l’inconscio in modo cosciente. Dalle mie prime ricerche appresi che tale stato di coscienza, che costituisce anche la dimensione psichica, o di chiaroveggenza, è dominato dall’emisfero destro, la parte intuitiva, creativa e psichica del cervello. Solo il venti per cento circa dell’umanità è dotato di chiaroveggenza. Coloro che hanno la facoltà di utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali fanno di ciò uno stile di vita: diventano «profeti e uomini saggi», in grado di «curare gli infermi, resuscitare i morti, curare i lebbrosi e cacciare i diavoli». Voi vi state addestrando a diventare guaritori. Tutti noi abbiamo l’esigenza di aiutarci l’un l’altro; quando si aiuta il prossimo, si è maggiormente in grado di aiutare se stessi. Vi sono due metodi di guarigione che, mentre siete in fase di addestramento, potete adoperare al fine di aiutare una persona affetta da un disturbo di salute; sebbene entrambi prevedano l’uso del livello alfa per ottenere risultati ottimali e voi non abbiate ancora terminato il corso, siete già in grado di portarvi ad un livello di coscienza abbastanza profondo per aggiungere la vostra energia guaritiva a quella di una persona sofferente. Tale somma di energia potrebbe essere determinante nel passaggio da sofferenza a guarigione. IL METODO SPECIALE SILVA DÌ GUARIGIONE I metodi di guarigione menzionati innanzi, che comportano l’imposizione delle mani, sono illegali in Argentina, ma non in Brasile: a Brasilia, infatti, potei dimostrare il metodo speciale su una ragazza che non riusciva a flettere la gamba sinistra come quella destra; dopo tre minuti di applicazione il grado di flessione raggiunto dalla gamba sinistra era identico a quello della gamba destra. A Puerto Alegre, in Brasile, la stessa tecnica fu applicata di fronte ad un folto gruppo di diplomati Silva su una donna che aveva riportato una lesione al collo in seguito ad una caduta; per un anno e mezzo la paziente aveva portato un collare ortopedico, senza il quale la testa si fletteva in avanti o di lato, non riuscendo a rimanere in posizione eretta. Dopo l’applicazione del Metodo speciale Silva di guarigione, il collare fu rimosso e alla malata fu chiesto di verificare i risultati: la donna esegui alcune flessioni del capo in direzione posteriore, anterio-

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re e laterale. Il pubblico applaudì ed ella esclamò, a voce alta, perché tutti sentissero: «Ora potrò anche guidare l’automobile!». A Guayquil, in Ecuador, in un’occasione simile, un diplomato si fece avanti per farsi guarire con tale tecnica; un medico, allievo del corso, si offri di applicarla. Il paziente era stato vittima di un incidente in cui aveva riportato lesioni a tre vertebre lombari; a seguito di ciò era stato sottoposto ad un intervento nel corso del quale i chirurghi avevano saldato le tre vertebre, procedura che da quel momento gli impedì di compiere flessioni anteriori del corpo maggiori di trenta centimetri. Tuttavia, dopo l’applicazione della tecnica da parte del medico, l’uomo riuscì a flettersi fino a toccare terra. Quando gli applausi si affievolirono, il dottore annunciò: «Sarebbe impossibile ottenere risultati analoghi con la medicina convenzionale!». Come già ricordato, vi è la possibilità che le tecniche che vi apprestate ad imparare siano illegali nel vostro paese: controllate, pertanto, le leggi in proposito prima di impiegarle. Qui di seguito e nel capitolo successivo vengono descritti il Metodo speciale Silva di guarigione e il Metodo standard Silva di guarigione: il primo viene utilizzato per disturbi di salute localizzati in una zona relativamente ristretta del corpo, il secondo, per disturbi di salute più generali o per quelli persistenti. FREQUENZA SPECIALE DÌ VIBRAZIONE DELLA MANO GUARITRICE Perché possiate apprendere il Metodo speciale Silva di guarigione, è necessario imparare la tecnica di vibrazione della mano: essa prevede un movimento rapido, di dieci vibrazioni per secondo, che può essere imparato con l’ausilio di un tavolo e di una scrivania. Tenete la mano in modo che la punta delle dita tocchi la superficie del mobile e fatela vibrare a circa dieci cicli per secondo (CPS), mantenendo sempre il contatto con il tavolo. Contate le vibrazioni usando, come riferimento, la lancetta dei secondi del vostro orologio e cercate di effettuarla con ritmo regolare. La tecnica di vibrazione della mano aiuta il guaritore ad operare ad una frequenza cerebrale di dieci cicli per secondo: essa è, infatti, in grado di influenzare pienamente quella del cervello; l’encefalo, a sua volta, fa vibrare il campo energetico del corpo, o aura, alla stessa frequenza di 10 CPS. Se, all’interno di tale campo energetico, si trova anche un’altra persona, è possibile far vibrare «per solidarietà» la sua aura alla stessa frequenza. Quando sarete in grado di far vibrare le mani ad una frequenza di dieci cicli per secondo, potete considerarvi pronti ad applicare il Metodo speciale Silva di guarigione.

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IL METODO Ponete la punta delle dita della mano destra sul lato sinistro del capo del paziente, allargando in modo che tocchino e ricoprano la zona corrispondente all’emisfero sinistro. Allo stesso modo ponete la mano sinistra sul lato destro del capo del paziente allargando le dita in corrispondenza dell’emisfero destro. L'atto di allargare le dita, oltre ad aumentare la superficie da esse ricoperta, fa sì che l’energia venga diffusa esternamente al corpo piuttosto che riassorbita all’interno. Quando le dita delle mani del guaritore sono a contatto con il capo del paziente, entrambi i soggetti devono chiudere gli occhi. Il guaritore inspira profondamente e, trattenendo il respiro china il capo e procede con la tecnica di vibrazione delle mani. Nell’atto, egli rievoca 10 stato di rilassamento e si concentra sul fatto che la vibrazione è finalizzata a correggere la causa del disturbo del paziente di cui egli è a conoscenza. La vibrazione viene proseguita finché il guaritore resiste a non respirare; espira e, quindi, prima di inspirare, rimuove le mani dal capo del paziente, apre gli occhi e si strofina delicatamente i palmi delle mani finché la respirazione non si normalizzi. Durante questa fase il paziente mantiene gli occhi chiusi. Una volta normalizzata la respirazione, il guaritore ripete la procedura ma, in questa fase, le punte delle dita della mano sinistra vengono poste lateralmente alla zona interessata dalla malattia; quelle delle dita della mano destra vengono, viceversa, poste sull’altro lato; 11 guaritore applica ancora la tecnica; quando deve respirare, rimuove le mani e le strofina delicatamente finché la respirazione non si normalizzi. Viene quindi ripetuta l’imposizione sul capo. Nel caso di disturbi localizzati al capo, quali il mal di testa, il guaritore impone le mani sul capo, stando in piedi di fronte al paziente. Come nel caso precedente, egli inspira profondamente e trattiene quindi il respiro; portandosi dietro al paziente, impone le mani dietro il capo di quest’ultimo. In questo caso, però, a differenza di quello precedente, trattiene il respiro dopo l’espirazione e non dopo l’inspirazione. Il guaritore continua a far vibrare le mani a dieci cicli per secondo e rievoca nuovamente la sensazione alfa di rilassamento. Per completare l’opera di guarigione egli procede ad una seconda imposizione anteriore effettuata con il respiro trattenuto a polmoni pieni. Quando il guaritore tocca il capo del paziente con la punta delle dita, egli inizia la vibrazione non appena chiude gli occhi. L’imposizione eseguita con i polmoni pieni d’aria è definita «imposizione positiva», quella effettuata a polmoni vuoti «imposizione negativa»; que-

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st’ultima viene attuata solo posteriormente al capo e, a differenza di quella positiva che viene usata per ogni genere di disturbo, è utilizzata solo per curare i disturbi localizzati al capo. Nell’eseguire le imposizioni, il guaritore deve sempre trovarsi in condizioni di rilassamento ed avere ben presente che sta applicando la tecnica per eliminare la causa del problema su cui è concentrato, vale a dire, il disturbo del paziente. Quando un guaritore fa vibrare le mani alla frequenza di dieci CPS, si verifica un effetto anestetizzante e sterilizzante; se deve curare un paziente con una ferita aperta e sanguinante, egli fa vibrare le mani al di sopra di essa e visualizza contemporaneamente l’arresto dell’emorragia ed il processo di guarigione. Allo scopo di rafforzare tali pensieri, è utile che egli affermi: «Nessun dolore, nessuna emorragia». Di norma, in tal modo si arresta l’emorragia e si allevia il dolore. RICAPITOLAZIONE DEL METODO SPECIALE SILVA DÌ GUARIGIONE Come detto precedentemente, questo metodo è utile per aiutare un’altra persona a guarire da un disturbo localizzato. Allo scopo, è preferibile, ma non indispensabile, portarsi al livello alfa per eseguirlo. 1. Rilassatevi e affermate la vostra volontà, convinzione e aspettativa di guarigione. 2. Ponete le mani al di sopra del capo del soggetto, la sinistra sopra l’emisfero destro e la destra sopra quello sinistro, allargando le dita. Fate vibrare le mani a dieci cicli per secondo. 3. Quando dovete respirare, fermatevi e strofinatevi le mani, mentre recuperate il ritmo normale di respirazione. 4. Ripetete le vibrazioni ponendo le mani lateralmente alla zona interessata dal disturbo. 5. Ripetete le vibrazioni sul capo del paziente, a sinistra e a destra, come spiegato nel punto 2. 6. Portate a termine il rilassamento. N.B.: Ricordatevi di strofinare sempre le mani, prima e dopo ciascuna imposizione. Nel caso di sanguinamento ed emorragia, fate vibrare le mani a distanza di circa sette centimetri dalla zona lesionata immaginando mentalmente l’arresto del flusso di sangue e dicendo ad alta voce: «Nessun dolore, nessuna emorragia».

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L’ETICA DELLE GUARIGIONI Sebbene il successo delle guarigioni ottenuto con le nostre tecniche giustifichi l'impiego delle medesime, veniamo talora criticati sotto il profilo morale e religioso. Vi sono persone che credono che la malattia ci insegni qualcosa e quindi che, curandola, ci priviamo di un’occasione per imparare; secondo quest’ottica, pertanto, aiutando un’altra persona a sviluppare le sue capacità guaritrici, la priviamo di tale esperienza. A detta di altri, il potere curativo della mente è di natura demoniaca; altri ancora ritengono che si stia sconfinando in una zona proibita. Le risposte a tali accuse si trovano proprio negli insegnamenti di Gesù Cristo: non sto cercando di convertirvi al Cristianesimo, ma neanche desidero che mi venga imposto di accettare le opinioni altrui. Il nostro Creatore è perfetto e onnipotente; le varie anomalie vengono create dall'uomo, che va contro la natura, e possono essere corrette solo operando in armonia con quest’ultima. Quando Gesù Cristo compiva guarigioni, le autorità religiose dei Suoi tempi dissero che aveva rapporti con il diavolo. Il suo apostolo Paolo faticò a lungo per indurre i fedeli a smettere di discutere su chi avesse più potere, chi fosse il migliore e chi avesse più ragione e a portare invece a termine il compito affidato loro da Gesù, ossia curare gli infermi, resuscitare i morti, cacciare i demoni e insegnare agli altri a fare lo stesso. Gesù disse: «Li riconoscerete dai loro frutti». I diplomati Silva si dedicano all’eliminazione dei problemi e alla creazione di un mondo migliore. Se i frutti dell’umanità fossero marci, essa non durerebbe a lungo. Invece, siamo ancora qui. Possiamo tutti vivere una vita più lunga e felice, impiegando una porzione maggiore della mente; tale pensiero è etico, morale e religioso. Eppure, il Metodo Silva non ha implicazioni religiose né magiche. Non vi è nulla di segreto nella sua organizzazione, nulla di teatrale: non abbiamo né riti né iniziazioni. Il Metodo Silva si propone solo di far conoscere il potenziale dell’intera persona e di mostrare come, utilizzando una parte maggiore della mente, sia possibile liberarsi da modi limitati di pensare e da abitudini controproducenti al fine di conseguire obiettivi elevati quali creatività, benessere e successo.

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SEDUTA 9 L’ENERGIA GUARITRICE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l'alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. Contate lentamente e in silenzio da 100 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo sia la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e sarò in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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IL METODO STANDARD SILVA DÌ GUARIGIONE Secoli fa Mesmer effettuava la cosiddetta imposizione mesmerica, magnetica o curativa, che consisteva nel passare le mani lungo il corpo, dalla testa ai piedi. Gli antichi «kahunas», i guaritori hawaiani, facevano uso di tali imposizioni per purificare l’aura. Oggi sappiamo che tali applicazioni comportano un trasferimento di energia, non solo ad opera delle mani stesse, ma anche della mente, che controlla e dirige il movimento della stessa. Puntate le dita della mano destra contro il palmo di quella sinistra, tenendole ad almeno trenta centimetri di distanza per evitare di sentire l’energia termica. Muovete lentamente le dita della mano destra in direzione verticale, tenendole sempre puntate contro la sinistra; il movimento deve essere lento onde evitare spostamenti d’aria. Sul palmo sinistro avvertirete qualcosa che si muove verticalmente: sembrerà aria o calore, ma non lo è. E energia, la stessa energia che viene utilizzata nella guarigione e che molti scienziati oggi definiscono psicotonica. Il Metodo standard Silva di guarigione prevede l’applicazione di questa energia fisica tramite il movimento delle mani. Tuttavia, poiché è la mente a controllarla ed a dirigerla, è necessario che essa si trovi in uno stato di rilassamento e che si focalizzi sul disturbo da guarire manifestando una sincera volontà terapeutica. L’effetto immediato sul soggetto è di tipo anestetizzante: il dolore, infatti, scompare. Si ha tuttavia anche un altro fenomeno: la zona interessata si sterilizza e le eventuali ferite non si infettano. La procedura di base prevede che il soggetto si sieda, o si distenda, e chiuda gli occhi. Il guaritore si porta al livello alfa ed esprime mentalmente la volontà che il soggetto guarisca; il guaritore fa scorrere le mani lungo il corpo del paziente. Ultimate tali procedure, il guaritore pone le mani al di sopra del capo del soggetto, una anteriormente e l’altra posteriormente, tenendole a qualche centimetro di distanza. Dopo qualche minuto egli cambia la posizione delle mani, portando queste, dapprima, lateralmente al capo e, quindi, sul torace e sul dorso. Concentra i suoi pensieri di guarigione sul sistema immunitario e, nel caso vi sia un disturbo localizzato, porta le mani sulla zona interessata indirizzandovi, allo stesso tempo, l’energia guaritrice. IL PUNTO DÌ VISTA SCIENTIFICO La rivista «Science Digest» (aprile 1984) pubblicò un articolo intitolato «La mente guaritrice» e incentrato sul seguente quesito: «Posso

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no i pensieri curare il corpo?». Nel lavoro vennero riportati i risultati degli studi compiuti da scienziati e ricercatori di enti e istituti che si occupano della salute quali i «National Institutes of Health», l’«Insti- tute for the Advancement of Health», l’Università George Washington e la Facoltà di Medicina dell’Università di Harvard. Tali indagini erano volte ad approfondire la comprensione del rapporto tra stress e indebolimento del sistema immunitario ed a esplorare il ruolo delle immagini mentali positive nell’attivazione della risposta immunitaria. I dati presentati da tali enti risultarono, tuttavia, piuttosto inconcludenti. Ma dobbiamo forse attendere i loro risultati per potere usare le tecniche mentali? Mi auguro proprio di no! Spero, anzi, che tutti coloro che leggano questo libro inizino ad usare la mente per curarsi e mantenersi in buona salute senza attendere un’approvazione da parte del mondo scientifico. In attesa di spiegazioni maggiormente fondate, propongo qui la teoria da me elaborata sul meccanismo tramite il quale le immagini mentali positive influiscono positivamente sulla salute. Ogni oggetto, incluso il corpo umano, irradia e trasmette energia; tutto ciò che è oggettivo, compresi i campi di energia, ha un corrispondente nella dimensione soggettiva, o inconscia. La radiazione degli oggetti, quindi, interagisce con l’energia chimica ed elettromagnetica della dimensione soggettiva. Quando l’uomo opera nella dimensione oggettiva (con una frequenza cerebrale di venti cicli per secondo) il suo pensiero modula solo radiazioni oggettive; se, invece, opera nella sfera soggettiva (con una frequenza di dieci cicli per secondo), le radiazioni modulate sono sia oggettive sia soggettive. La materia inanimata irradia un campo statico (fisso) globale, modificabile dalle radiazioni luminose o dalle aure umane modulate dal pensiero. Modulare un campo energetico, oggettivo o soggettivo che sia, significa aggiungere o sottrarre energia da un campo statico: questo implica che qualche oggetto, o qualche intelligenza, è presente nella modulazione del campo. La materia animata irradia un campo variabile, modificabile anch’esso dalle radiazioni luminose o dalle aure umane. GLI EFFETTI A DISTANZA DEL LIVELLO ALFA Quando l’uomo opera nella dimensione oggettiva al fine di influenzare la materia, organica o inorganica che sia, la sua azione è limitata dalla distanza a cui essa si trova; nel caso operi, invece, nella sfera soggettiva, o di chiaroveggenza, tale limite compromette solo la

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sua azione sulla materia inorganica. Il corpo umano funziona sia come divisore che come moltiplicatore di frequenze; indipendentemente dalla frequenza (venti o dieci CPS), e, quindi, dalla dimensione (oggettiva o soggettiva) e dall’emisfero impiegato per pensare, il corpo può, infatti, moltiplicare o dividere la frequenza di base. Una delle frequenze moltiplicate rientra nella banda infrarossa. L’uomo registra automaticamente informazioni in modo conscio o inconscio sulla materia organica o inorganica presente. E possibile apprendere la chiaroveggenza operando in modo conscio sull’inconscio; inoltre si può imparare a raccogliere direttamente informazioni sulla materia organica indipendentemente dalla distanza a cui essa si trova e sulla materia inorganica che si trova vicino al soggetto; è anche possibile, tuttavia, raccogliere informazioni sulla materia inorganica a distanza a patto, però, che vi sia una persona nell’ambiente lontano, che, fungendo da «ripetitore» possa far pervenire i dati. LA MENTE, GUARITRICE MIRACOLOSA I residenti di una piccola isola delle Fiji si consideravano, una volta, gli unici in grado di camminare sui carboni ardenti; oggi, tuttavia, si sa che l’impresa è alla portata di tutti. Migliaia di persone di ogni estrazione, livello di istruzione, razza e cultura l’hanno in effetti compiuta; essa viene utilizzata anche in corsi atti a migliorare il concetto di sé. Durante tali corsi si insegna ai partecipanti a camminare sui carboni ardenti in un solo giorno tramite l’uso di tecniche ipnotiche. Ma che cosa accade effettivamente quando si cammina sui carboni ardenti? In che modo può un atto mentale far sì che la pelle non reagisca al calore elevato? Il fenomeno, che sembra infrangere le leggi della fisica, non pare spiegabile scientificamente. L’unica risposta plausibile si basa sull’ipotesi che la mente sia capace di modificare la struttura molecolare delle cellule. Una famosa guaritrice, Olga Worrall, era in grado di modificare il profilo spettroscopico (la spettroscopia è un’analisi molecolare basata sul colore di un oggetto) dell’acqua, tenendone alcuni campioni in mano per dieci o trenta minuti. L’esperimento ha dimostrato la presenza di variazioni della struttura molecolare dell’acqua. Dato che il nostro corpo è composto per il settanta ottanta per cento di acqua, è

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evidente che una cellula malata può effettivamente essere guarita grazie ad un simile contatto. Molte domande non hanno risposta. Qual è il ruolo dell’energia in tali modificazioni? In che modo la mente controlla l'energia? Che ruolo hanno la convinzione, la fede, la preghiera? Vi sono altri fattori di cui non siamo a conoscenza? Dobbiamo seguire la nostra strada senza fare domande e lasciare che la gente chiami il nostro operato un miracolo? Molti anni fa, un mio amico mi venne a trovare in ufficio e mi disse che suo fratello, funzionario presso il comune, stava morendo. «Ma gli ho parlato solo due giorni fa!», obiettai. L'amico rispose: «Quella stessa notte si è sentito molto male ed è andato all’ospedale. Hanno riscontrato un blocco renale. Purtroppo, non sono riusciti a procurarsi un rene artificiale». All’epoca solo pochi ospedali erano, infatti, attrezzati per la dialisi. Mi disse che vi era un apparecchio apposito all’ospedale di Sant’Antonio, ma che era già prenotato per un altro paziente; il malato era, nel frattempo, già entrato in coma per avvelenamento urico. Appena il mio amico se ne andò mi recai all’ospedale; dato che si trovava a soli sei isolati dall’ufficio, arrivai in breve tempo. Entrai dal pronto soccorso perché, se un medico mi avesse visto all’ingresso principale, avrebbe chiamato subito la polizia per farmi buttare fuori; a quei tempi la professione medica, come vi spiegherò nel prossimo capitolo, non vedeva infatti molto di buon occhio i miei metodi! La madre del malato mi disse che i medici avevano ripetutamente tentato di risvegliare il figlio dal coma, ma senza successo. Le avevano detto che egli aveva poche speranze di sopravvivere. Quando finì di parlare le dissi: «Mi scusi, ora dirò le mie preghiere». In piedi vicino al letto, alla destra del paziente, mi portai al mio livello di meditazione-concentrazione (quello di chiaroveggenza) e immaginai che qualcuno stesse ascoltando ciò che dicevo mentalmente: «Quest’uomo ha trentaquattro anni, ha una costituzione robusta; c’è inoltre molto lavoro da fare su questo pianeta: non ritengo giusto che debba morire perché i suoi reni hanno smesso di funzionare. Tutti gli altri organi, ghiandole e apparati funzionano bene. Perché non dobbiamo avere la possibilità di curare i reni?» Mentre stavo facendo mentalmente queste domande, il malato si alzò a sedere nel letto, mi guardò con occhi da sonnambulo, ingialliti a causa dell’avvelenamento urico. L’uomo mi riconobbe e disse: «Ciao, José. Cosa fai qui?» «Cosa ci fai tu?», risposi. «Perché, dove sono?» mi domandò.

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«Sei nel posto giusto», risposi. «Chiudi gli occhi, e torna a dormire. Andrà tutto bene». Egli chiuse gli occhi e ricadde sul cuscino: sembrava fosse rientrato in coma. La madre pregò, allora, la figlia di andare velocemente a cercare il dottore e di riferirgli quello che era accaduto. Non appena disse ciò, ritenni che fosse meglio andarmene rapidamente. Dopo due ore, i reni ripresero a funzionare normalmente: tuttora, a distanza di anni, essi funzionano adeguatamente. RICAPITOLAZIONE DEL METODO STANDARD SILVA DÌ GUARIGIONE 1. Portatevi al livello alfa. 2. Affermate il desiderio, la convinzione e l’aspettativa che la guarigione si verificherà. 3. Mentre il soggetto è in posizione prona e con gli occhi chiusi, applicate le mani lungo il suo corpo, dalla testa ai piedi. 4. Per qualche minuto imponete le mani sopra il capo; la fronte, la nuca e le tempie del capo; spostatele, quindi, lungo il torace e la schiena (pensando al sistema immunitario), e lungo eventuali zone con disturbi localizzati, visualizzando ogni volta il disturbo e immaginandone la guarigione. 5. Portate a termine la seduta alfa. UNA TECNICA FONDAMENTALE PER AIUTARE SE STESSI E GLI ALTRI Questa tecnica a tre fasi si basa sui punti fondamentali di ogni atto di guarigione che impieghi il Metodo Silva. 1. Andate al livello alfa. 2. Rafforzate il desiderio, la convinzione e l’aspettativa che le affermazioni e la visualizzazione aiuteranno la guarigione. 3. Visualizzate il disturbo indesiderato e immaginate il ripristino delle condizioni normali. L’uso del Metodo Silva A qualsiasi punto siate degli esercizi di conto alla rovescia per raggiungere il livello alfa, potete ora programmarvi per ottenere successi ripetuti con il metodo Silva. Tale procedura comporta l’esecuzione della tecnica summenzionata, applicata non ai fini dell’auto guarigione, ma allo scopo di guarire gli altri. Prima, portatevi al livello alfa.

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Quindi, ricorrendo alle parole che vi vengono più spontanee, affermate mentalmente il vostro desiderio di possedere la capacità di guarirvi, di mantenervi sani e di aiutare gli altri a fare lo stesso tramite il controllo della mente. Infine, visualizzatevi mentre eseguite gli esercizi di conto alla rovescia, mentre fate vibrare le mani o mentre le imponete. Immaginatevi più sani e visualizzate altre persone che vi sorridono, mentre le aiutate a diventare più sane. Ora, eseguite l’esercizio.

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1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. Contate lentamente e in silenzio da 100 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?». Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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I FATTORI MIRACOLOSI: DESIDERIO, CONVINZIONE E ASPETTATIVA Siete in grado di cambiare la vostra vita, qualunque siano le condizioni in cui vi trovate; per convincervene, leggete la testimonianza di Ed Thiessen: Sei anni fa, se mi aveste detto che un giorno sarei stato sano e felice, non avrei neanche sorriso al pensiero: il mio stato di salute era, infatti, talmente disastroso che non riuscivo neanche ad immaginarmi sano. Ma questo succedeva prima che mi introducessero al Metodo Silva e ai poteri della mente. Quando nacqui, nel 1962, nessuno avrebbe detto che sarei sopravvissuto. Ma, così accadde. I medici prognosticarono l'insorgenza di gravi lesioni cerebrali e conseguente paralisi; esami clinici condotti in seguito dimostrarono anche la presenza di distrofia muscolare. Soffrivo di sordità parziale e di strabismo accentuato: per tale motivo fui legalmente riconosciuto cieco. Gli «esperti» non diedero molte speranze ai miei genitori circa la possibilità che imparassi a leggere, scrivere e a integrarmi nel mondo «esterno», in una realtà che non fosse quella di un istituto assistenziale. Anche per tali ragioni tutti sostenevano che non sarei sopravvissuto a lungo. All’età di due anni fui sottoposto al primo intervento chirurgico agli occhi per correggere lo strabismo. Dal 1967 al 1979 vissi in istituti e scuole speciali. In questo periodo fui operato molte volte alle gambe e agli occhi, ma invano; la vista, l’udito e la fonazione peggiorarono. Poi, agli inizi del 1978, un assistente volontario mi diede un libro che aveva letto. Mi piaceva sfogliare i libri per vedere quante parole conoscessi: leggendo e rileggendo più volte il vostro libro, imparai alla fine le tecniche. Qualche volta dormivo persino tenendo il volume vicino; lo usai così tanto che finii per consumarlo. I medici non capivano la causa dell’apparente miglioramento della mia salute; io, dal canto mio, non dissi niente di quello che stavo facendo, ossia della «programmazione». Cominciai dapprima a camminare; in poco tempo riuscii a muovermi senza gli appositi sostegni, a sentire meglio e, persino, a parlare. Mi avevano detto che avrei perso la vista: dopo aver ripetuto gli

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esercizi alfa tre-quattro volte al giorno, per un certo periodo, anche questa migliorò. Nei primi mesi del 1980, lasciai l’istituto per sempre. Qualche mese più tardi mia zia venne a conoscenza del Metodo Silva per il controllo della mente e pensò che potesse aiutarmi: non sapeva però quanto mi aveva già aiutato! Nel dicembre 1980 frequentammo insieme il corso. Le lezioni mi aiutarono ancora di più. La mia salute migliorò ancora: nel 1981 smisi di portare gli occhiali. Ora godo di una vista perfetta e sono in ottima salute. Nel 1982 sostenni Tesarne per il diploma di scuola secondaria, sbagliando una sola domanda, di trigonometria: l’errore fu, tuttavia, dovuto al fatto che non mi ero programmato per risolvere quel problema. In passato ero sempre stato costretto a comprare due paia di scarpe di misure diverse perché avevo un piede più grande dell’altro. L’anno scorso (1983) iniziai la programmazione per risolvere questo problema: ora i piedi hanno le stesse dimensioni: il più corto è cresciuto di ben tre numeri. Quale eredità del passato mi è rimasto solo un leggero zoppicamelo: anch’esso però passerà presto. Ho in progetto di eliminare tale anomalia nel 1984. Il mio successo non è un «miracolo», né sono riuscito ad ottenere i risultati che ho raggiunto perché sono una persona eccezionale: ognuno è in grado di fare ciò che ho fatto io. Ci vuole solo convinzione, un metodo (quello Silva) e tanto impegno! Un giorno la gente raggiungerà un tale grado di controllo della mente che sarà sufficiente il desiderio perché le aspettative di ognuno vengano realizzate. Non sarà più necessario ricorrere ad un metodo. E evidente che, nel caso del funzionario comunale, la guarigione è stata determinata in ugual misura dal mio desiderio che guarisse, dalle mie aspettative, dalla mia convinzione che sarebbe effettivamente guarito e dalla mia immagine mentale dell’avvenuta guarigione. Ma la scienza trova difficile accettare tali concetti: i pensieri, i sentimenti e le altre forme di attività mentale non sono valutabili con le procedure abituali e questo fa sì che non possano essere oggetto di studio e spiegazione scientifica. Tuttavia, volendo analizzare la parola «desiderio» dal punto di vista del significato, si potrebbe considerarla indicativa del processo di accensione di un computer; una volta acceso il computer, il termine «aspettativa» annuncia l’arrivo di una soluzione e la parola «convinzione», fondata sulle soluzioni ottenute

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in passato e sull’infallibilità della programmazione, produce gli effetti desiderati. E possibile che tali componenti pongano la mente in grado di funzionare e che, senza di esse, essa risulti bloccata. Le sedute mattutine vi conducono in modo facile e rapido al livello mentale creativo perché sentite fortemente il «desiderio» di migliorare la salute, la capacità di risoluzione dei problemi e le altre facoltà mentali. Eseguite gli esercizi perché sapete di poter sfruttare maggiormente la vostra mente e perché vi aspettate che il vostro desiderio si avveri. Quindi, i vostri esercizi non sono altro che una forma di programmazione: il vostro computer mentale è collegato e acceso (desiderio), ha i circuiti adatti per il compito da svolgere (aspettativa) e, poiché è riuscito ad avere risultati soddisfacenti in precedenza, produrrà, anche in questo caso, risultati positivi (convinzione). Siete sulla strada del successo: desideratelo, siate convinti che lo state raggiungendo e aspettatelo! LA GUARIGIONE E’ UN EFFETTO NATURALE DELLO STATO ALFA Se avete appreso a portarvi al livello alfa, siete in grado di aiutare una persona malata che non ha tale capacità: è come se aveste una corda da gettare ad una persona caduta in un pozzo. Chiameremo la persona sofferente A e la persona sana, in grado di portarsi al livello alfa, B. Supponiamo che B rientri nel campo di energia (con un raggio di circa un metro) di A. B giunge al livello alfa, pone le mani al di sopra della zona malata di A e immagina che la patologia si dissolva e che si ripristino le condizioni di buona salute. In quel momento, si verifica un trasferimento di energia, dalle mani di B al corpo di A, che cura il disturbo. Il metodo Kirlian, inventato in Unione Sovietica, permette di vedere tale scambio energetico: in una camera oscura, si pongono le mani su un foglio di carta fotosensibile, del tipo solitamente usato per le fotografie. Viene quindi brevemente attivato un campo ad alto voltaggio: intorno alle dita e alla mano durante lo sviluppo appare V immagine del campo energetico. Esso appare più debole immediatamente dopo una guarigione tramite imposizione delle mani ma, nell’arco di qualche secondo, ritorna ai livelli normali. E importante che le mani di B non si tocchino tra loro al momento dell’imposizione sopra il capo di A: ne risulterebbe una sorta di corto circuito che annullerebbe l’effetto terapeutico.

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SUGGESTIONI ALFA La forza maggiore dell’emisfero cerebrale destro al livello alfa rende più potente la visualizzazione, fenomeno che dirige l’energia per ripristinare condizioni di normalità. Mesmer, Braid, Freud, Adler e Coué credevano tutti nel potere della suggestione. Considerato una forma di magnetismo in azione da Mesmer, a cui si riconduce il nome di «mesmerismo», successivamente dato al fenomeno, e di ipnotismo da Braid, il potere della suggestione fu usato in modo diretto solo dallo psicologo francese Coué: egli diceva ai soggetti di guardarsi allo specchio ogni giorno e di ripetere la frase «Ogni giorno, in ogni modo, sto migliorando». La suggestione viene utilizzata per rafforzare le aspettative e la convinzione, compito che vi riuscirà meglio se vi trovate al livello alfa: l’attivazione di entrambi gli emisferi cerebrali, tipica di tale stato, è, infatti, in grado di farvi raggiungere agevolmente l’obiettivo. Al livello alfa, quindi, gli effetti potenziali della suggestione liberano una quantità di energia maggiore finalizzata ad un determinato scopo. Sebbene Coué non fosse a conoscenza della frequenza alfa del cervello, il metodo da lui elaborato ne prevedeva l’uso. Quando il cervello opera al livello beta, ossia non in stato di rilassamento, ad intervalli regolari (trenta volte al minuto) si verificano brevissime escursioni (della durata di pochi microsecondi) delle pulsazioni, che raggiungono pertanto quelle dello stato alfa: anche in stato di non rilassamento, quindi, il cervello opera al livello alfa per un totale di qualche secondo al minuto. Questo significa che le affermazioni del metodo Coué, se ripetute cento volte al giorno, venivano occasionalmente pronunciate al livello alfa, fatto che ne determinava l’efficacia. Il nostro obiettivo è riuscire a controllare il livello alfa senza affidarci al caso, come nella tecnica di Coué. Quando avete il controllo, potete mantenervi al livello alfa per tutto il tempo necessario a focalizzare la maggiore quantità di energia possibile su voi stessi o sugli altri. Tale livello viene raggiunto grazie al desiderio, alla convinzione e all’aspettativa; in detto stato potrete quindi visualizzare il disturbo, immaginare il ripristino delle condizioni normali di salute e concludere la seduta. Le suggestioni verbali di Coué sono adatte al livello beta che «vive» di parole, ma non a quello alfa, che necessita invece di immagini mentali. Il livello beta è adeguato al mondo fisico e oggettivo, all’«effetto», mentre quello alfa, alla sfera soggettiva e spirituale, alla «causa» dell’effetto: operando mentalmente al livello alfa, si crea l’effetto desiderato nel mondo fisico. Il desiderio, la convinzione e l’aspettati-

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va catalizzano la programmazione ed aiutano ad operare con maggior efficacia ai livelli alfa e beta, sia nella sfera spirituale della causalità che in quella fisica degli effetti.

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SEDUTA 11 EVITARE L’OPPOSIZIONE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi 2. Siete ora pronti a ridurre il conto alla rovescia da 100 a 1 a 50 a 1. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono com-

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pletamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così». Il fisico Eugene Wigner disse una volta: «Lo studio del mondo esterno ha indicato che i contenuti della coscienza rappresentano una realtà fondamentale». E noto che tali contenuti determinano la nostra salute che, per molti di noi, rappresenta la realtà fondamentale: senza di essa, infatti, veniamo privati delle gioie della famiglia, del lavoro, dei viaggi e di ogni benessere materiale; in caso di malattia ogni realtà piacevole cessa di esistere. Il mondo scientifico, dapprima riluttante ad accettare che la mente avesse un ruolo importante nel mondo reale, sta finalmente accettando tale possibilità. I primi medici a considerare seriamente la mente come un fattore determinante ai fini della salute furono gli psichiatri; ora, anche endocrinologi, biologi molecolari, odontoiatri ed ostetrici stanno giungendo alle stesse conclusioni. La rivista trimestrale di psicoimmunologia «Advances», di recente pubblicazione, tratta apertamente argomenti che, in precedenza, venivano volutamente ignorati. In un articolo è stato riportato il caso di alcune scimmie che, se separate dalla madre, mostravano una diminuzione delle capacità difensive nei confronti delle malattie; se invece venivano inserite all’interno di un gruppo di sostegno, il loro sistema immunitario si rafforzava. Un altro caso segnalato dalla rivista riguardava vedovi le cui mogli erano decedute di cancro ed il cui sistema immunitario risultava di conseguenza indebolito. E stato inoltre presentato uno studio condotto su un soggetto che utilizzava la visualizzazione in stato di rilassamento per ritardare la crescita del tumore da cui era affetto: l’indagine ha dimostrato che il tumore, dopo l’interruzione di tali esercizi, riprendeva a crescere. John Maddox, curatore della rivista «Nature», ha riportato che, secondo alcuni psiconeuroimmunologi, ogni stato mentale determina una condizione di immunità marcata (Brain/Mind Bulletin, voi. 10, n. 2). Lo studio ha dimostrato che un gruppo di soggetti asmatici osservati presso la Facoltà di Medicina dell’Università di California, a San Francisco, dopo aver effettuato un viaggio immaginario nel corpo allo scopo di portare aiuto alle cellule malate, ha presentato una necessità minore di farmaci e un netto miglioramento della respirazione. L’OPPOSIZIONE DELLA MEDICINA La campagna volta a stimolare una conoscenza più approfondita del ruolo che la mente ha nel nostro stato di salute non è stata indolore.

82 EVITARE L’OPPOSIZIONE

Negli Stati Uniti numerosi medici che hanno accettato tale fatto hanno subito pressioni da parte delle associazioni sanitarie locali, nonché dell’ente principale a cui queste fanno capo, la «American Medicai Association». Le autorità sanitarie hanno reso la vita difficile pure al Dott. Cari Simonton, uno dei primi ad integrare parte del Metodo Silva nelle sue terapie. Ancora oggi, se usate la mente in presenza di una persona malata al fine di guarirla, potrete venire accusati di pratica illecita dell’arte medica. Ho fatto molto per proteggere chi pratica le tecniche Silva da tali accuse. Immaginare che una persona recuperi la salute mentre si medita è un’attività talmente vicina alla preghiera, se non addirittura uguale; per tali motivi ho fondato un’associazione non a scopo di lucro, chiamata «Ecumenical Society» a nome della quale è consentito entrare nella stanza dei malati e praticare le tecniche di guarigione. L’idea mi venne tra il 1953 e il 1963, epoca in cui, a causa delle mie ricerche sul Metodo Silva, ero soggetto a pressioni da parte delle autorità. Un giorno ricevetti una telefonata del procuratore distrettuale che mi convocò nel suo ufficio; quando arrivai, la segretaria mi fece entrare. Il procuratore mi salutò cortesemente e mi invitò a sedere; ci conoscevamo dall’infanzia e ci chiamavamo, quindi, per nome. Tuttavia, nell’atmosfera austera di una simile circostanza, ogni confidenza sembra svanire all’istante. «José», mi disse, «sei stato querelato. Un medico ha dichiarato che hai guarito un suo paziente; sostiene che pratichi la medicina senza autorizzazione. Mi dici esattamente che cos’è che fai?» Gli spiegai, allora, che pregavo per il paziente. Dopo avermi ascoltato, egli mi rassicurò che il medico non aveva alcun elemento per farmi causa aggiungendo però che, se fosse stato il paziente a querelarmi, avrei potuto passare dei guai. Quest’ultimo, grato com’era della guarigione, non aveva alcuna intenzione di farlo! E pensare che neanche sapevo di questa guarigione prima che il procuratore distrettuale mi convocasse nel suo ufficio! Il medico aveva prescritto al paziente un ciclo di iniezioni (due alla settimana per un certo numero di settimane); durante tale periodo, il paziente aveva deciso di seguire le mie riunioni del venerdì e, un giorno, mentre partecipava agli esercizi mentali che facevo eseguire all’inizio delle sedute, il suo disturbo scomparve. Io però ignoravo totalmente sia il problema di salute dell’uomo che la sua guarigione. Il paziente smise, quindi, di andare dal medico; quando, tempo dopo, si incontrarono per caso, il medico gli chiese: «Perché ha smesso la cura?» «Perché mi hanno già guarito», rispose il malato, riferendosi al gruppo Silva. Fu allora che il medico decise di querelarmi.

83 EVITARE L’OPPOSIZIONE

Il procuratore stesso aveva alcuni parenti che frequentavano regolarmente le mie sedute del venerdì. Egli concluse il nostro incontro, consigliandomi alcuni modi per proseguire l'attività senza rischiare guai con la giustizia. Fui lieto di apprendere che, tra i nostri membri, vi erano i familiari di alcuni dei nostri funzionari municipali e provinciali e mi venne, allora, l’idea di fondare la «Ecumenical Society». L’OPPOSIZIONE DELLA CHIESA I medici non erano i soli a rendere la vita difficile a chi praticava le tecniche Silva: molti membri del clero locale, tra cui alcuni che conoscevano le persone da me aiutate, si rifiutarono a lungo di credere all’efficacia dei miei metodi. Un giorno, un sacerdote che avevo in precedenza assistito mi fece chiamare perché un altro sacerdote, suo amico, soffriva di diarrea e febbre alta dovute ad un tumore maligno dell’apparato digerente. Il religioso aveva già subito tre interventi chirurgici e, ormai sollevato dall’obbligo di esercitare le funzioni, viveva in una casa di riposo per sacerdoti. Il mio amico mi chiese di aiutarlo anche se il clero locale faceva di tutto per tenere lontano i fedeli dalle riunioni Silva, sostenendo che io operavo per il diavolo. Chiesi al mio amico sacerdote: «Vuoi dire che i sacerdoti mi lasceranno entrare nella casa di riposo per vedere il malato?» «Farò in modo che non ci sia nessuno a disturbarti», mi assicurò. Appena entrai nella stanza del malato, gli altri sacerdoti ci lasciarono soli. Sentii la mano del sacerdote, mi impressi bene in mente il suo viso e la sua voce; gli ordinai, quindi, di bere mezzo bicchiere di acqua la sera e mezzo la mattina, dicendogli che sarei ritornato tre giorni dopo per controllare i progressi. La sera, a casa, conclusi la programmazione a distanza (tecnica questa che verrà descritta in seguito). Tre giorni dopo tornai a trovarlo ed egli mi disse di avvertire un netto miglioramento: la febbre era diminuita, la diarrea era scomparsa e la peristalsi si era normalizzata. Ancor più notevole, però, fu il mutamento di atteggiamento sia da parte sua che degli altri sacerdoti. Furono necessarie ancora due sedute per guarirlo completamente; dopo le prime visite i sacerdoti che lo assistevano iniziarono a trattarmi con sempre maggior cordialità. Un mese più tardi, il sacerdote andò in vacanza in Spagna e, al suo rientro, fu assegnato nuovamente ad una chiesa. Mentre scrivo questo libro è ancora in vita.

84 EVITARE L’OPPOSIZIONE

Sono passati trenta anni, ma i medici si dimostrano ancora scettici nei riguardi del Metodo Silva. Ciò non vuol dire che non si siano fatti progressi: il clero e i fedeli, per esempio, invece di considerarci «creature del diavolo», ricordano ciò che fece Gesù durante la sua permanenza sulla terra, nonché le sue affermazioni in ordine ai poteri dell’uomo, e si chiedono: «E se fosse vero quello che Gesù disse?» La professione medica difende ancora con forza l’approccio strettamente allopatico; tuttavia, anche in tale ambiente vi è chi si chiede: «E se, in questo caso, usassimo la mente...?» Un tempo mia moglie veniva evitata dai vicini e i miei figli venivano derisi a scuola, ma ora tutto è diverso: la cittadina di Laredo, nel Texas, è oggi diventata famosa grazie anche al fatto di essere la sede internazionale del Centro Silva per il controllo della mente, che conta milioni di seguaci. Moltissime persone hanno tratto benefici dal Metodo sotto il profilo della salute. Con la pratica quotidiana, avete incrementato le vostre aspettative e la vostra convinzione nell’efficacia del Metodo: quanto più forte saranno, tanto meno vi sentirete di ostacolo e tanto più straordinario sarà il vostro successo. Il defunto Walter Russell, uno degli scopritori dell’acqua pesante (evento che determinò l’inizio dell’era atomica), che era inoltre architetto, scultore (scolpì le statue di tre presidenti), compositore e scrittore si sentì dire, un giorno, da un ammiratore: «Lei deve avere una fede straordinaria!» «Non ho nessuna fede», rispose Russell irritato. «Io so». Tra poco anche voi «saprete», avrete cioè il perfetto controllo del livello alfa; sarete in grado di aiutare il vostro organismo e quello di altre persone a guarire; in seguito potrete procedere a risolvere anche altri problemi. Centinaia di medici di ogni specializzazione e di infermieri si sono sottoposti al training Silva. Le industrie leader degli Stati Uniti hanno inviato i loro massimi dirigenti a frequentare il corso finalizzato all’impiego di una porzione maggiore della mente. Contabili, ingegneri, operai, insegnanti, genitori e bambini di ogni estrazione sociale stanno effettuando il training per potenziare l’intuito, la creatività e la capacità di risolvere i problemi. Il Metodo Silva vi aiuterà a risolvere numerosi problemi; partite, tuttavia, da quelli di salute, che rappresentano il modo più facile per fare pratica. La salute è fondamentale per i neuroni cerebrali e, quando la mente li programma affinché intervengano per migliorare la salute, essi rispondono prontamente.

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SEDUTA 12 ATTEGGIAMENTO E GUARIGIONE 1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?». Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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GUARIRE IL DIABETE Quando decise di frequentare il corso Silva, T.S., di venticinque anni, era affetto da diabete e dalle numerose complicazioni che tale malattia comporta. Viene qui riportato il suo resoconto: La ragione principale per cui frequentai il Corso Base Silva era rappresentata dal mio stato di salute: da vent’anni sono, infatti, affetto da diabete di tipo I (insulinodipendente). All’età di vent’anni iniziai a soffrire di varie patologie secondarie ad esso: ebbi inizialmente una retinopatia diabetica. In seguito un’emorragia all’occhio destro compromise gravemente la vista del medesimo: la vista dell’occhio sinistro subì invece una forte diminuzione. Fui pertanto sottoposto ad un intervento di laser chirurgia ad entrambi gli occhi che mi consenti, ma solo parzialmente, di recuperare la vista dell’occhio destro. Mi fu detto che, quale attività fisica, avrei potuto solo camminare ma non correre, piegarmi né sollevare pesi: per un atleta come me fu un trauma! Riuscivo solo a pensare: «Ma perché è successo proprio a me; ho solo ventuno anni!». Più tardi, quell’anno, cominciai a soffrire di pressione alta e fui così costretto a prendere dosi elevate di un farmaco ipotensivo associato ad un diuretico. Mi dissero inoltre che non avrei mai potuto interrompere l’assunzione di tale preparato poiché l’ipertensione, generalmente pericolosa per l’apparato cardiovascolare, costituiva, nel mio caso, una minaccia anche per la vista. A ventitré anni mi fu diagnosticata un’altra complicazione: la nefropatia; a quell’epoca, avevo già perso il cinquanta per cento della funzionalità renale. Ora, che ho venticinque anni, posso proprio dire che il Metodo Silva e Dio mi abbiano salvato la vita: dall’epoca del corso, il mio fabbisogno di insulina è diminuito di settimana in settimana, dal momento che mi sono programmato perché questo accadesse. Attualmente mi hanno impiantato una pompa per insulina che somministra tale sostanza a dosi variabili tre volte al giorno (è la cosiddetta terapia della progressione graduale). Mi sono così programmato perché il mio fabbisogno scenda per l’ora dell’assunzione. Anche il dosaggio del farmaco ipotensivo è stato ridotto e oggi mi programmo e prego affinché la mia vista migliori e, soprattutto, affinché le emorragie si arrestino. In precedenza, bastava che mi infuriassi per averne una! Oggi riesco a giocare a tennis e andare in bicicletta, anche se con molta attenzione. Per me il Metodo Silva è stato più di una coinci-

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denza. I medici, pur non riuscendo a spiegarsi i miglioramenti che ho presentato e che continuo a presentare, ripetono sempre: «Qualunque cosa tu stia facendo, non smettere!». Riuscite a visualizzare T.S.? Ritenete che pensi in modo positivo? La risposta è sì. E forse tormentato dalla paura, dall’ostilità e dall'insicurezza? Non si può certo dire che lo sia. Crede che il mondo abbia un fondamento spirituale? Sicuramente si. T.S. fu stimolato a seguire il corso dalla gravità delle sue condizioni fisiche (desiderio); si convinse di poter programmare a comando il suo fabbisogno di insulina, e vi riuscì; si aspettò che la sua programmazione avesse effetto, ed ebbe ragione. In altre parole, T.S. acquisì Patteggiamento mentale ideale per il successo e imparò a farne abitualmente uso. SUPERARE PENSIERI NEGATIVI Pensare in modo negativo causa problemi. Pensare in modo positivo consente di trovare soluzioni. Il pensiero negativo crea un clima favorevole per i disturbi alla salute, quello positivo, un clima favorevole per l’ottenimento e il mantenimento di uno stato di salute adeguato. Lasciate che vi aiuti a comprendere meglio tale concetto, descrivendo più approfonditamente entrambi i modi di pensare. Il pensiero negativo è alimentato da senso di colpa, preoccupazione, insicurezza, gelosia, diffidenza, odio, antagonismo, rabbia, disperazione, dolore e autocritica. Esso implica che non siete in armonia con le persone e con le cose che vi circondano. Il pensiero positivo significa amore, apprezzamento, ottimismo, sicurezza, coraggio, cooperazione, compassione, generosità, calore umano, pazienza, solidarietà e ambizione. Esso implica che siete in armonia con le persone e le cose che vi circondano. Ma questi sono solo esempi, e non certo molto esaurienti. Non è tuttavia necessario avere un quadro troppo preciso: a voi basta delineare i vostri pensieri, soprattutto quelli negativi. Considerate il senso di colpa: come ogni altro tipo di pensiero negativo, esso diviene abituale e, ogni qualvolta si manifesta, produce stress; questo, con il tempo, diventa cronico e può persino causare la morte del soggetto. Quando ritenete di non aver fatto abbastanza, quando giudicate sbagliato quello che avete compiuto o, ancora, quando pensate di non esservi impegnati a sufficienza, vi sentite in colpa. Continuando

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a provare tale sentimento, è possibile compromettere il sistema immunitario; a breve o a lungo termine, tale danno può infatti uccidere. Gli atteggiamenti negativi assunti per periodi prolungati causano trasformazioni chimiche nel corpo: quando si è sottoposti a stress, vengono immesse in circolo sostanze chimiche che alterano e indeboliscono il sistema immunitario, inibendone il funzionamento: in tali circostanze possono insorgere disturbi e malattie. La positività, riguardo a voi stessi e il compito che state eseguendo, che vi porta ad essere ottimisti piuttosto che pessimisti, contribuisce invece a garantirvi uno stato di buona salute. Tale atteggiamento è più proficuo non solo a tale fine, ma anche per quello della sopravvivenza. E anche bene che facciate ciò che sapete essere la cosa giusta, così da evitare i sensi di colpa. E come se Dio avesse istituito un sistema di ricompense: fate la cosa giusta e la vostra salute fiorirà; fate quella sbagliata, ed essa ne soffrirà. Se tuttavia, sentite un peso sulla coscienza per quello che state compiendo, fermatevi e portatevi ad alfa. Individuate l’azione che vi procura il senso di colpa, ripromettetevi di bloccarla e di non ripeterla più. Contate quindi da 1 a 5 e notate il miglioramento. Anche il solo pensiero di compiere un’azione non esattamente giusta, altruista, morale, legale o corretta è in grado di provocare stress: perfino la tentazione può farvi star male. Quando un pensiero illecito vi passa per la mente, volgete lo sguardo leggermente verso l’alto e dite mentalmente: «Annulla, annulla». Tale tecnica ha l’effetto immediato di disperdere la fonte di stress ed è pertanto impiegabile con successo ogniqualvolta vi si presentino pensieri negativi.

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SEDUTA 13 IL BISOGNO DÌ FEDE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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LE MOLTEPLICI VIE DELLA MALATTIA Nessuno è in grado di dire con certezza quali atteggiamenti mentali, o emozioni, siano responsabili di malattie quali sclerosi multipla, diabete e la Sindrome di Guillain-Barré. In tali patologie, infatti, l’emozione scatenante è spesso difficilmente identificabile, a differenza di quanto avviene in altre, in cui il rapporto causa-effetto è evidente. Può accadere che una donna perda l’udito poiché non vuole sentire qualcosa o un uomo, la vista, poiché si rifiuta di vedere qualcosa. Sono molte le vie tramite cui la malattia può sopraggiungere: per via ereditaria, tramite l’aria che respiriamo o l’acqua che beviamo. La patologia può essere presente nei conservanti alimentari o negli agenti inquinanti ambientali, o provocata da mancanza di sonno, moto, sostanze nutritive o vitamine: le cause, insomma, possono essere tante. Alcuni ritengono che la malattia serva ad insegnarci qualcosa e, addirittura, la considerano come una sorta di benedizione. Io, tuttavia, non sono di questa opinione: ritengo, infatti, che il Creatore ci voglia perfetti, a Sua immagine, e che ogni deviazione da tale perfezione abbia origine non nel cielo, bensì sulla terra. Personalmente, sono fermamente convinto che noi siamo responsabili dei nostri disturbi di salute. Altri però pensano diversamente come Madre Elisabeth Reis, un’istruttrice Silva: La Sindrome Guillain-Barré: un’esperienza strana, unica, una patologia di cui si sente parlare poco e si sa poco. Fino a quando non invade la tua vita. Da dove origina? Che cosa provoca? Che cosa possono fare la preghiera, le tecniche Silva, gli atteggiamenti positivi, il coraggio, la fede e la fiducia per guarirla? Il 23 agosto fui invitata al St. Mary Convent a Port Huron, nel Michigan, per iniziare a scrivere il mio libro «Biblical Reflections», che rappresentava il frutto di venticinque anni di insegnamento delle Sacre Scritture a livello internazionale. Dopo aver completato i miei primi due capitoli, mi si pose di fronte un problema: «Come impostare il seguito? Verità biblica o verità universale?» Non era una domanda facile: come cristiana e istruttrice del Metodo Silva ero stata, infatti, in più occasioni criticata per la mia scelta di vita: «Come si rapporta il Metodo Silva al messaggio di Gesù?», obiettavano molti.

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Mercoledì 25 agosto pregammo per trovare una risposta a tale domanda; il giovedì seguente mi svegliai e mi accorsi che vedevo doppio. Alle undici non riuscii più a camminare e, a mezzanotte, ero completamente paralizzata. Si trattava forse di una risposta alle mie preghiere? «Chiedi e ti sarà dato, cerca e troverai». Fui portata al Pronto Soccorso del Mercy Hospital di Port Huron e, alle dieci, in seguito ad una TAC al cervello e numerosi esami, mi fu diagnosticata la Sindrome di Guillain-Barré, una patologia virale che interessa l’apparato neuromuscolare e che si diffonde lungo i nervi della colonna vertebrale. Ogni muscolo del mio corpo aveva smesso di funzionare, a partire da quelli oculari: era forse un simbolo interessante, un passo verso la chiarezza interiore? Sei sorelle dell’ordine «Sisters of Joseph» ed altre persone amiche arrivarono da tutto il Michigan per formare una squadra di assistenza e preghiera attiva ventiquattro ore al giorno... sei persone dedite all’amore, alla fede e alla preghiera, tutte (con una sola eccezione) diplomate Silva e amiche da molti anni. Fui trasportata dalla loro energia e dalla loro presenza: neanche una volta sentii paura o dolore. Gli anni di preghiera e di addestramento Silva mi avevano insegnato a rilassarmi: di conseguenza, per tutta la durata dell’esperienza, la pressione arteriosa, la temperatura e il polso si mantennero ai livelli normali. Non ho avuto bisogno di programmarmi: grazie alla pratica continua, tale stato era diventato una realtà. Un giorno, un’infermiera mi misurò la pressione e notò che era bassa. Allora le dissi: «Mi dia un attimo e la misuri di nuovo». L’infermiera fece come le dissi ed esclamò: «Normale!» Dato che i muscoli del collo e della gola erano paralizzati, vi era il rischio che anche la respirazione venisse compromessa: i miei amici però mi fecero fare gargarismi ventiquattro ore al giorno cosicché anche questo pericolo fu evitato. Mi collegarono, inoltre, ad un dispositivo per la respirazione artificiale, ma non fui mai inserita in un polmone d’acciaio. Rispetto alla normale evoluzione della Sindrome di Guillain-Barré, il mio caso rappresentò un’eccezione: la guarigione da tale malattia, infatti, richiede in media sei - dodici mesi ma io, con grande felicità mia e sorpresa del medico, fui dimessa dall’ospedale dopo soli trenta giorni! Camminavo, correvo, volavo: un esempio vivente di ciò che José Silva chiama energia, visualizzazione e rilassamento e di ciò che una religiosa cristiana, quale sono io, chiama preghiera della fede. Amo ora definire questa meravigliosa esperienza di apprendimento e guarigione il mio «ritiro spirituale di trenta giorni». Per dieci giorni rimasi completamente paralizzata... aspettando

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che gli occhi iniziassero a muoversi. Una volta dimessa dall’ospedale, andammo in ambulanza a Borgess, il nostro ospedale presso Kalamazoo, dove feci fisioterapia per altri dieci giorni esatti. Arrivammo a Borgess il pomeriggio di domenica 5 settembre; il lunedì mattina iniziai le sedute fisioterapiche; la sera già muovevo le braccia e riuscivo a stare in piedi. Pensando a quello che un paziente soffre con tale malattia normalmente, apprezzai maggiormente i poteri del rilassamento, dell’energia e della preghiera. Dopo un rapido progresso, che lasciò sbalordito tutto il personale sanitario di Borgess, mi preparai a fare ritorno a Nazareth e all’infermeria di Fontbonne (presso la casa di riposo del nostro ordine). Altri «dieci giorni magici» di amore e cure, mi hanno messo in grado, insieme alla fisioterapia, di essere autosufficiente. Oggi ho ancora qualche problema alla vista: mi sento, infatti, come l’uomo del Vangelo che non distingueva gli uomini dagli alberi. Ad ogni modo, sono contenta e so che, con un po’ di pazienza... Mi domando però: «Che cosa ho imparato e in che modo posso condividere quanto appreso con l’universo?» Di sicuro il mio libro non sarà più lo stesso, come del resto anch’io non potrò più essere la stessa. Non fu una punizione di Dio, né un evento satanico. Avevo chiesto di poter comprendere il dolore fisico. Avevo sperimentato la sofferenza emotiva, mentale e spirituale, non trovavo difficoltà ad aiutare gli altri in questi campi. Ma la sofferenza fisica? Poiché ero sempre stata sana, ero spesso arrogante nei riguardi di coloro che erano fisicamente deboli. Ringrazio Dio per questa esperienza speciale: mi ha permesso di riconoscere che ognuno ha qualcosa da imparare. La guarigione non si verifica casualmente: è un flusso naturale che, quando viene liberato, svolge pienamente il suo compito, un flusso universale che può venire stimolato tramite la preghiera e i pensieri degli altri. Forse, la mia storia può servire a ricordarvi che nessuno di noi è solo: siete «i guardiani dei vostri fratelli». Voi siete i vostri fratelli. La vostra energia è anche la mia, perché proviene dalla stessa fonte; è un dono, oltre che una realtà. Io la chiamo Dio e, come cristiana, vi riconosco la «buona novella». LE MOLTEPLICI VIE DEL BENESSERE L’esperienza che Madre Elisabeth Reis ha vissuto e che racconta alle classi e al pubblico ovunque insegna e tiene conferenze, serve da ispirazione per molti.

93 IL BISOGNO DÌ FEDE

La fede in Dio è una via verso la guarigione ed il benessere. Quanto più ci sentiamo soli, tanto più stress proviamo: qualsiasi religione che riconosce resistenza di un'Intelligenza Superiore, allevia quindi il nostro stress. Per gli stessi motivi, anche l’amore di una famiglia rappresenta una via per giungere al benessere.

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SEDUTA 14 RAGGIUNGERE LA PACE INTERIORE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?». Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

95 RAGGIUNGERE LA PACE INTERIORE

L’uomo diventa sempre più cosciente del fatto di possedere le capacità di generare stati di malattia o buona salute. Una volta era impensabile concepire lo studio dei tumori maligni in ottiche diverse da quella strettamente medicochimica; negli ultimi mesi del 1984 la «American Cancer Research Fund» promosse, tuttavia, una ricerca sul rapporto tra stress e incidenza di tumori. «Abbiamo stimolato l’effettuazione di tale indagine sulla correlazione fra stress e tumori a causa del numero elevato di studi che dimostrano una stretta associazione tra livelli di stress e probabilità di insorgenza di tumore» afferma un comunicato dell’ente, in cui vengono inoltre riportati i tre casi qui descritti. 1. Il Dott. H. Green dell’Università di Rochester ha condotto uno studio su tre coppie di gemelli; uno dei gemelli di ogni coppia aveva subito turbe psicologiche e sviluppato, a distanza di breve tempo, una forma leucemica (ossia una malattia neoplastica del sangue); l’insorgenza di tale patologia non è stata riscontrabile nell’altro gemello non sottoposto a stress. 2. In occasione del Terzo Simposio sulla Diagnosi e Prevenzione dei Tumori, il Dott. H.J. Baltrush riferì che, dopo aver studiato ottomila soggetti affetti da diverse forme tumorali, era giunto alla conclusione che, nella maggioranza dei casi, la malattia era insorta «in un periodo di grave stress, associato spesso a perdite, separazioni e altre esperienze dolorose». 3. Le ricerche indipendenti condotte dalla Dott.ssa Caroline B. Thomas del John Hopkins e dal Dott. René C. Castrovito del Memorial Sloan Kettering Cancer Center, hanno evidenziato un’incidenza maggiore di tumori tra coloro che tendono a «soffocare» le proprie emozioni. La professione medica sta accettando il fatto che la mente umana abbia la facoltà di causare benessere o malattia: la lentezza con cui ciò accade è, tuttavia, frustrante per coloro che, da tempo coscienti di questa realtà, operano da anni in tale prospettiva e colgono già i frutti del loro operato. Gli studiosi stanno rivalutando l’importanza dell’emisfero cerebrale destro: tuttavia, anche in questo caso, la lentezza che dimostrano è motivo di frustrazione. Un numero sempre maggiore di persone di estrazione diversa sta riconoscendo il valore delle tecniche di potenziamento della creatività, della percezione e dell’intuizione, basate sul controllo del livello alfa

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Mi auguro che tale corrente di pensiero si rafforzi e che il numero dei suoi seguaci aumenti incessantemente. COME DIMINUIRE LO STRESS E RAGGIUNGERE LA PACE INTERIORE N.B. era in macchina con il marito, che la stava accompagnando al lavoro; all’improvviso, la macchina davanti alla loro frenò bruscamente. N.B., che al momento stava mangiando cornflakes con il latte, racconta: «Urtai la testa contro il cruscotto e le labbra contro la scodella; i cornflakes finirono dappertutto, nei capelli, sulla borsa, sul mio vestitino a fiori...». L’automobile non subì alcun danno, ma la coppia dovette tornare a casa per ripulirsi gli abiti. N.B. telefonò in ufficio per avvertire del ritardo, ovviamente in stato di alterazione e di turbamento. Si portò al livello alfa con la tecnica del Metodo Silva e disperse le emozioni negative, sostituendole con altre, positive: «Sono grata di non essermi ferita, solo cose belle scaturiranno da questo contrattempo, perché questo è ciò che desidero. Avrò una splendida giornata, mio marito avrà una splendida giornata. I miei nervi si stanno calmando, mi sento sempre più tranquilla. Quando aprirò gli occhi al numero 5, mi sentirò meravigliosamente bene». Riemergendo dal livello alfa, sentì immediatamente la differenza: «Mio marito mi ha visto trasformata, non doveva più portarmi la borsa o aiutarmi in alcun modo, non doveva più sentire i miei lamenti, avevo superato la crisi. Era proprio fiero di me!». Al fine di disperdere gli stress momentanei, fate ciò che ha fatto N.B.: raggiungete il livello alfa e capovolgete la situazione. Adottate un atteggiamento ottimistico, ditevi mentalmente che beneficerete dell’esperienza, programmatevi per recuperare il vostro equilibrio mentale e per trasformare l’accaduto in un’occasione per migliorare. Prendete l’abitudine di eliminare lo stress e di sostituirlo con la tranquillità; rievocate le attività del giorno precedente e individuate ogni avvenimento stressante, concentrandovi soprattutto su quelli in cui vi siete comportati in modo non proprio generoso, etico, legale, giusto o sensibile verso gli altri. Al livello alfa, ripromettetevi quindi di correggere tale azione; nel caso in cui si sia trattato di omissione di aiuto verso gli altri, prendete la decisione di intervenire positivamente il giorno seguente. La sera, rievocate la giornata appena trascorsa: se eseguito regolarmente, tale esercizio produce uno stato mentale di serenità, requisito essenziale per una vita longeva.

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IL BIOFEEDBACK E IL CONTROLLO DELLO STRESS Le apparecchiature per l'analisi del biofeedback misurano gli stati fisici interni; dato che questi ultimi riflettono lo stato mentale, Fuso del biofeedback quale mezzo per apportare modifiche allo stato mentale e verificare il successo, ha avuto una diffusione sempre più ampia negli ultimi anni. Per mezzo del biofeedback, ad esempio, è possibile verificare di essere al livello di rilassamento più adatto per eliminare lo stress. Il termometro è uno strumento per valutare il biofeedback: pur non misurando direttamente il grado di rilassamento, rivela, infatti, la temperatura corporea. Esistono due mezzi per il biofeedback che sono in grado di quantificare direttamente il grado di rilassamento: uno misura la resistenza elettrica cutanea, l'altro, le frequenze cerebrali. Entrambi sono a disposizione dei partecipanti ai Corsi Silva: durante il rilassamento essi possono porre le dita sugli elettrodi di un reattore galvanico cutaneo, collegato 'è con le pulsazioni audio regolate ad una frequenza media, in modo da rilassarsi e, allo stesso tempo, monitorare il successo della tecnica impiegata tramite il feedback acustico. Sebbene l'apparecchio galvanico di sé non misuri direttamente la frequenza cerebrale e dia informazioni più qualitative che quantitative riguardo allo stato di rilassamento, è stato calibrato in modo che i segnali audio intermittenti più distanti tra loro corrispondano al massimo livello di rilassamento del soggetto. Per una misurazione accurata del livello alfa è necessario un apparecchio più complesso e costoso: l’elettroencefalografo. Gli elettrodi, in questo caso, vengono collegati direttamente al capo del soggetto e il raggiungimento del livello alfa viene segnalato visivamente, tramite un monitor, o acusticamente. Tali apparecchi consentono agli allievi di accertare che le tecniche utilizzate abbiano realmente un effetto rilassante sia sul corpo che sulla mente. Essi vi possono identificare, per esempio, la tecnica più efficace per il conto alla rovescia, stabilendo cioè se contare ad alta voce o se visualizzare i numeri; scoprire la scena che suscita maggiore tranquillità, quella di un lago magnifico o dell’altalena in giardino; il metodo di rilassamento progressivo più adatto, ovvero se comandare alle spalle di rilassarsi o muoverle finché non trovano una posizione naturale e comoda. La frequenza dei segnali fornisce ai soggetti le informazioni necessarie per appurare esattamente ciò che li rilassa. Ma, ancora più importante delle apparecchiature di biofeedback,

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è la possibilità di registrare in modo inconfutabile che il rilassamento si verifica realmente durante il conto alla rovescia; tale fatto permette agli allievi di evitare eventuali tensioni associate alla riuscita dell’esercizio di rilassamento, tensioni che ne comprometterebbero i risultati. Ciò rappresenta, forse, il maggior contributo del biofeedback al progresso degli allievi. Favorire il rilassamento significa contribuire al controllo dello stress, ma non ad eliminarlo del tutto. Il limite del biofeedback sta proprio nel fatto che, pur aiutandoci a limitare lo stress, non è in grado di prevenirlo. A questo scopo è necessario prendere le decisioni ed effettuare le correzioni del comportamento al livello alfa, descritte in precedenza.

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SEDUTA 15 DISPERDERE I PENSIERI NEGATIVI

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia, a circa venti gradi. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. Iniziando dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. Al numero 1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso o un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5. Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5, aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così.»

100 DISPERDERE I PENSIERI NEGATIVI

È stato riscontrato che la depressione acuta predispone i soggetti affetti all’insorgenza di cancro e di infezioni virali quale l’herpes e che il rischio al riguardo è correlato alla fase depressiva: quando essa termina, il sistema immunitario recupera le funzioni normali e il pericolo scompare. Tale fenomeno è attualmente oggetto di studio di numerose ricerche biochimiche e immunologiche. In quest’ottica è stato possibile stabilire una correlazione tra attività cerebrale e sistema immunitario. Pur non partecipando attivamente a tali studi, coloro che praticano il Metodo Silva non possono essere certo accusati di stare passivamente a guardare: consapevoli del fatto che la mente coordina le funzioni del corpo, essi intervengono, infatti, sulla medesima affinché regoli il sistema immunitario e gli organi vitali e determini, di conseguenza, uno stato di salute ottimale. Potete combattere la malattia tramite il controllo dell’umore. Non è necessario attendere che i ricercatori scoprano con esattezza i legami tra attività cerebrale e difesa immunitaria. E già possibile utilizzare il livello alfa al fine di migliorare il proprio umore e di vivere più a lungo. Uno dei fondamenti della mia filosofia è che il Creatore premia coloro che si adoperano al fine di correggere le imperfezioni della creazione. Siamo qui per assistere Dio nel mondo, siamo le uniche sue creature in grado di assumere il ruolo di co-creatori; solo noi possiamo rendere questa terra un luogo migliore. Se operiamo in tal senso la qualità della nostra vita migliorerà; saremo noi i primi a beneficiare della trasformazione dei nostri pensieri. Se renderemo costruttivi i pensieri distruttivi, e positivi quelli negativi vivremo una vita più sana e più lunga. Se, invece, continueremo a pensare in modo distruttivo, ad essere depressi o a denigrare gli altri, saremo allora i primi a soffrire a causa della nostra opposizione alla creazione: perderemo così ogni immunità nei confronti delle malattie e verremo sopraffatti da ogni batterio e virus. Il nostro pensiero distruttivo finirà per distruggerci. LA «PUNIZIONE» ADATTA ALLA «COLPA» La distruttività del pensiero spesso si manifesta proprio nel tipo di danno che questo arreca al corpo. Il pensiero di norma sceglie le parole e queste ultime comandano al corpo di obbedire; non sempre però servono le parole allo scopo.

101 DISPERDERE I PENSIERI NEGATIVI

L’irritazione continua, come quella causata dal bocchino della pipa sulle labbra di un fumatore accanito, può determinare la formazione di un tumore. Tale malattia può essere però indotta anche da altri tipi di irritazione, quale quella provocata dai rapporti interpersonali, ad esempio, con un capo prepotente o con una suocera «impossibile». E inoltre noto che, se ci si «consuma» di desiderio per un oggetto irraggiungibile, si può contrarre la tubercolosi, un tempo chiamata per l’appunto consunzione. Le frustrazioni segrete possono manifestarsi a livello cutaneo sotto forma di psoriasi, quelle inerenti ai propri progressi nella vita, come dolori ai piedi o alle gambe; le preoccupazioni relative al lavoro o l’ansia cronica, «colpiscono lo stomaco», sotto forma di ulcere. LA FELICITÀ PUÒ GUARIRVI È facile identificare il legame tra atteggiamenti ed emozioni negative e danni al fisico: la «punizione» (la malattia) spesso riflette la «colpa» (il pensiero negativo); possiamo così risalire ai pensieri negativi responsabili del disturbo di salute. Tale strategia si dimostra particolarmente utile per i principianti; coloro che hanno già sotto controllo il livello alfa sono invece in grado di identificare tali pensieri direttamente, non solo in se stessi ma anche negli altri, come verrà dimostrato nei capitoli successivi. L’ascolto della musica melodiosa, così come la gioia e il riso, rappresentano una via per raggiungere il benessere fisico. Molti psicoterapeuti conducono «corsi di sorriso» per i malati gravi. Norman Cousine, l’ex curatore del «Saturday Review», guarì da una malattia definita dai medici «incurabile»: uscì dall’ospedale e si ritirò in una stanza d’albergo dove fece una «cura di riso» intensiva basata su giornaletti, registrazioni ed altro materiale comico. Da quell’epoca la classe medica considera più attentamente la possibilità che il riso possa essere una sorta di «medicina». Potrei elencarvi altre vie per raggiungere il benessere fisico. Come la fede, l’amore, l’armonia e il divertimento, di cui si è già parlato, esse hanno però tutte un elemento in comune: la mente, entità controllabile tramite il livello alfa. Di che cos’altro potremmo avere bisogno? RICAPITOLAZIONE DELLE TECNICHE AGGIUNTIVE ATTE A GARANTIRE UNA BUONA SALUTE Vengono qui illustrate brevemente le tecniche principali atte a instaurare un «clima» mentale favorevole al miglioramento della salute: Contro la tentazione ed altre forme di negatività:

102 DISPERDERE I PENSIERI NEGATIVI

Fermatevi, chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto; respirate profondamente e ditevi mentalmente: «Annulla, annulla». Riaprite gli occhi. Per concludere un’attività negativa: Se vi capita di fare qualcosa che vi causa turbamento, fermatevi. Portatevi al livello alfa; Individuate l’azione discutibile; ripromettetevi di bloccarla e di non compierla più. Riemergete dallo stato alfa, contando da 1 a 5. Per eliminare lo stress quotidiano: Quando andate a letto, portatevi al livello alfa e rievocate le azioni della giornata: avete fatto qualcosa di non altruistico o etico, qualcosa che vi ha suscitato senso di colpa? Dite a voi stessi che, domani, correggerete lo sbaglio. Analogamente, se non avete compiuto un’azione che avreste dovuto fare decidete di agire domani. Quindi, addormentatevi; al risveglio, ripetete l’esercizio e riemergete dal livello alfa, contando da 1 a 5 e affermando il vostro benessere.

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SEDUTA 16 DOLORE E IPNOSI

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

104 DOLORE E IPNOSI

Alleviare il dolore, arrestare un’emorragia, accelerare il processo di guarigione: sono queste le operazioni che sarete in grado di effettuare una volta che avrete imparato a raggiungere il livello alfa e a usarlo in modo consapevole. Sapevate che una persona può influenzare la capacità dei batteri di sopravvivere o meno a un veleno? Sapevate che una persona può sedare un dolore seduta stante, anche se si tratta di un dolore cronico, che le ha causato sofferenza per anni? Sapevate che una persona può aiutarne un’altra, a distanza, a sentire meno dolore e a guarire da una malattia? Queste sono le capacità che svilupperete a mano a mano che acquisirete il controllo del livello alfa della vostra mente; queste sono le capacità che attiveremo nel presente capitolo. Procedendo nella lettura di questo libro, rimarrete sorpresi di fronte alle potenzialità della mente: è quest’ultima che può farci ammalare o mantenerci in salute. E proprio così. IPNOSI E MESMERISMO Oggi consideriamo del tutto naturale poter acquistare gli antidolorifici in farmacia, con o senza prescrizione medica; eppure, agli inizi del XIX secolo, tali farmaci non esistevano. Gli interventi di alta chirurgia venivano eseguiti con l’ausilio di una bottiglia di whisky e di quattro uomini robusti. Il paziente beveva l’alcolico, gli uomini lo afferravano quindi per le gambe e per le braccia in modo da tenerlo fermo e il chirurgo operava. Poco tempo dopo, un dottore inglese di nome Esdaile si recò in India con un gruppo di mesmerizzatori, per condurre una serie di esperimenti sui principi energetici di Mesmer. In India, il dott. Esdaile dimostrò che, quando i mesmerizzatori facevano passare le mani sul corpo del paziente a una distanza di circa otto centimetri, cominciando dal capo e procedendo fino ai piedi, il soggetto veniva anestetizzato. Il dottore fu così in grado di eseguire interventi di alta chirurgia, come le amputazioni, senza l’aiuto dei quattro uomini robusti né della bottiglia di whisky e senza introdurre anestetici chimici nel corpo del paziente. Un effetto collaterale delle applicazioni mesmeriche riscontrato dal dott. Esdaile è rappresentato dall’azione antisettica: esse provocavano una vera e propria sterilizzazione. Con le applicazioni mesmeriche l’incidenza delle infezioni si riduceva almeno del 5% rispetto a quanto si verificava con altri metodi. Studiando attentamente il processo,

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ho scoperto che, durante le applicazioni, la frequenza cerebrale del mesmerizzatore rallenta. L'energia trasmessa dalle mani di quest’ultimo, il cui cervello in tale momento funziona al livello alfa, penetra nel corpo del soggetto, a quanto sembra, stimolando ed eccitando le particelle subatomiche della materia e inducendo stordimento. Ho assistito ad alcuni interventi eseguiti da guaritori con questo metodo: in uno di essi un tumore fu asportato dal braccio di un paziente senza l’uso di anestetici chimici. Il paziente non avvertì dolore e, sebbene gli strumenti non fossero stati sterilizzati, non vi furono né emorragia né infezione. Il mesmerismo ha molto in comune con l’ipnosi. Dopo averla studiata e praticata per anni, sono giunto alla conclusione che l’ipnosi in stato di veglia possa essere utilizzata efficacemente come anestetico. Essa fu impiegata per la prima volta in ambito chirurgico in India. Osservando i fachiri che, distesi su letti di chiodi, non avvertivano alcun dolore, un dottore inglese elaborò una tecnica ipnotica che usò poi con successo sui suoi pazienti. Quando offri una dimostrazione della stessa a una commissione di medici, questi abbandonarono la sala e presentarono una relazione in cui negavano l’esistenza dell’ipnosi e sostenevano che i pazienti eseguivano unicamente quello che il dottore chiedeva. Erano, a quanto pare, pronti a tutto, pur di non accettare la realtà! IPNOSI, L’ANESTETICO SPECIALE DEL CERVELLO L’ipnosi è un perfetto anestetico: può essere impiegata per anestetizzare qualsiasi parte del corpo, senza che si manifestino reazioni allergiche né effetti collaterali, frequentemente connessi all’uso di altri anestetici chimici. E perfino possibile tracciare un cerchio su una parte del corpo del paziente con un dito e desensibilizzare così solo l’area circoscritta. L’ipnosi induce desensibilizzazione tramite il cervello; è su di esso, infatti, che le parole dell’ipnotizzatore agiscono come «comandi». Il cervello risponde attenuando la sensibilità di una determinata zona del corpo mediante l’invio di un anestetico chimico naturale, le endorfine, che eliminano il dolore e inducono un sentimento di euforia. Un’ora e mezzo circa delle 32 ore di corso sul metodo Silva è dedicata alla tecnica ipnotica, con la quale gli studenti apprendono a desensibilizzare una mano (la mano sinistra per i destrimani). Essi immaginano di immergere la mano in un secchio di acqua gelida; dopo avervela lasciata per alcuni minuti, la riappoggiano sulle gambe e procedono alla verifica, pizzicandola. La maggior parte degli studenti è in grado di

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indurre una vera e propria desensibilizzazione sin dalla prima volta. Coloro che percepiscono solo lievi cambiamenti sono invitati ad esercitarsi per migliorare i risultati. Una volta che la mano è desensibilizzata gli studenti scoprono la possibilità di spostarla su una parte dolorante del corpo per trasferirvi mentalmente l’insensibilità. Il transfer mentale avviene a livello fisico: il cervello produce le endorfine e il dolore cessa. Seguendo fin qui le istruzioni del libro, vi siete esercitati praticando il rilassamento profondo e l’immaginazione realistica. Siete pertanto in grado di controllare la desensibilizzazione della vostra mano nel modo appena descritto. Queste sono le fasi attraverso cui procedere: 1. Sedetevi su una sedia con lo schienale diritto, chiudete gli occhi, volgeteli leggermente verso l’alto ed eseguite il conto alla rovescia per raggiungere il livello alfa. 2. Approfondite il rilassamento, aumentando il conto alla rovescia; a tal fine potete contare da 100 a 1. 3. Abbassate la mano più debole (la sinistra, se siete destrimani) e immergetela in un immaginario secchio di acqua gelida, posto a lato della sedia. Sentite i cubetti di ghiaccio e richiamate alla memoria un’identica situazione da voi realmente vissuta. 4. Tenete la mano nel secchio immaginario di acqua gelida per cinque minuti, consapevoli che essa diventa sempre più fredda e sempre più insensibile. 5. Estraete la mano dal secchio immaginario e verificate se è realmente insensibile, pizzicandola con l’altra. 6. Ripristinate la sensibilità, massaggiando più volte la mano intorpidita a partire dal polso; facendo ciò, ripetetevi mentalmente: «Mano normale». 7. Ricordatevi che potete ricreare lo stato di desensibilizzazione semplicemente richiamando alla memoria questa esperienza e che potete trasferire l’insensibilità all’altra mano o a qualsiasi parte dolorante del corpo, semplicemente poggiandovi sopra la mano anestetizzata. 8. Emergete dal livello alfa, contando da 1 a 5; vi sentite meravigliosamente. IL METODO BETA PER ELIMINARE IL DOLORE Dal momento che nell’ipnosi vengono coinvolte le frequenze cerebrali teta, il Metodo Silva standard per le procedure di pronto soc-

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corso rappresenta un adattamento della tecnica ipnotica precedentemente descritta, impiegata per raggiungere il livello teta. Esiste, tuttavia, un altro modo per eliminare il dolore senza raggiungere i livelli alfa o teta; tale metodo è particolarmente indicato per i dolori cronici o persistenti. Attraverso il dolore, la natura vi segnala che qualcosa richiede la vostra attenzione. La procedura summenzionata di desensibilizzazione della mano è una misura di pronto soccorso impiegabile per attenuare il dolore, in attesa che uno specialista esamini la parte dolente. Questo metodo può essere anche usato qualora vengano prescritti alcuni farmaci. Se, tuttavia, una volta effettuata la visita e completati tutti gli esami e le terapie necessarie, il dolore permane, usate la procedura beta qui riportata: 1. Localizzate con esattezza il dolore. 2. Se il dolore potesse essere contenuto in un recipiente, quale sarebbe quello ideale? (una lattina, una bottiglia, una scatola, ecc.) 3. Se il dolore fosse colorato, che colore avrebbe? Sentite il dolore. Di che colore è? 4. Se il dolore avesse un gusto, quale sarebbe? Sentite il dolore. Di cosa sa? 5. Se il dolore avesse un odore, che odore sarebbe? Sentite il dolore. Di cosa odora? 6. Ripercorrete le fasi da 1 a 5, facendo attenzione ai cambiamenti di posizione, forma, colore, gusto e odore. 7. Se il dolore non è completamente scomparso, ripetete la sequenza (punti 15) anche più volte, finché è necessario, ovvero finché non riuscirete più a localizzare il dolore né ad avvertirlo. La signora L.W. soffriva di borsite da cinque anni. Dopo aver ripetuto per quattro volte la sequenza in questione, i movimenti della spalla non le causarono più alcun dolore. A distanza di settimane, il dolore non ricomparve. Una mattina, il signor R.B. ebbe un attacco di gotta. Si ritiene che il dolore causato da questa malattia sia tra i più intensi: coloro che ne soffrono sostengono, infatti, che la sensazione è quella di avere l’alluce serrato in una morsa che venga progressivamente stretta. R.B. si recò zoppicando a un seminario in cui veniva dimostrato il metodo succitato e si offri volontario per sperimentarlo; sempre zoppicando, si portò di fronte al pubblico. Dopo cinque minuti, tornò al suo posto, camminando normalmente e senza avvertire più dolore. Il signor A.R. soffriva di dolori cronici nella regione lombare. Egli

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ripetè scrupolosamente la sequenza due volte e, quando, all’inizio della terza, gli chiesero di localizzare il dolore, esclamò: «E scomparso!» Il dott. C.D., un medico che assisteva a una dimostrazione della tecnica, si offri volontario in quanto aveva il gomito del tennista. Terminati alcuni cicli, egli non provò più dolore, ma si rifiutò di ritornare al suo posto. «Non ci credo,» bofonchiò, flettendo il gomito per cercare un punto doloroso. Infine dovette tornare a sedere, scuotendo incredulo la testa. Non vi è nulla di magico in tutto ciò. Il dolore è una sensazione soggettiva, una funzione dell’emisfero cerebrale destro: se lo trasformate in «oggetto», conferendogli localizzazione, forma, colore, gusto e odore, il dolore diventa per l’appunto oggettivo. Il vostro cervello reagisce quindi inviando endorfine allo scopo di alleviarlo. Alcuni dolori ci accompagnano da così tanto tempo che finiamo col divenire possessivi nei loro confronti. Li chiamiamo «i miei dolori» e per tenerli ben stretti, attribuiamo loro una definizione ancora più precisa: «i miei dolori artritici». Il dolore cronico è un’abitudine. Perché soffrire? Liberatevi dalle aspettative e dalla convinzione che bisogna soffrirne. Sradicate l’abitudine. Se avete un dolore, eseguite il ciclo immediatamente.

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SEDUTA 17 AFFRONTARE LE EMERGENZE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

110 AFFRONTARE LE EMERGENZE

USARE ALFA IN UN’EMERGENZA Un giorno David Pelby, proveniente dalla regione di Winnipeg, nel Canada, si trovò in una situazione di emergenza, in una situazione di quelle in cui nessuno vorrebbe capitare. Due anni prima aveva seguito un corso di preparazione al Metodo Silva e aveva utilizzato le tecniche apprese per risolvere i piccoli problemi della vita quotidiana. Ma, nel marzo del 1980, subì un grave incidente. Così egli ha descritto l’accaduto: Stavo lavorando presso un impianto di trivellazione, nelle vicinanze del lago Wollaston, nel Saskatcheivan, in Canada. Mi trovavo nella torre, a circa sei metri dal suolo; ad un certo momento ricevetti l’ordine di uscire e di rimanere all’esterno, finché non fosse terminata la trivellazione. Mentre la sezione interna della trivella veniva abbassata, ero appoggiato alla ringhiera della torre; non mi ero accorto di avere le dita lungo la sua traiettoria e, prima che potessi fare qualcosa, la macchina mi tranciò le dita della mano sinistra. Pensieri quali «Stai calmo, resisti!» e «Non fa male!» mi attraversarono all’improvviso la mente. Mi feci forza e scesi dalla scala, continuando a dirmi: «Non fa male, nessun dolore, non sanguina.» Una volta a terra, applicai fisicamente la tecnica Silva contro il dolore. Non so quanto intenso questo avrebbe potuto essere altrimenti, ma so per certo di aver sentito più dolore battendo un ginocchio e di aver perso quasi la stessa quantità di sangue facendomi un piccolo taglio. Raggiunsi il livello alfa e programmai, ripetendo più volte: «Nessun male, nessun dolore, la ferita è guarita». Quello che accadde nelle otto ore successive si rivelò, tuttavia, più irritante del pensiero stesso dell'incidente: ci volle circa un’ora prima che il motore si riscaldasse e che l’aereo fosse pronto per il decollo. All’incirca un'ora e mezza dopo atterrammo in un aeroporto di fortuna, a Lynn Lake, Manitoba. Avrebbe dovuto esserci un'ambulanza già pronta; invece, a quanto sembrava, dovevo attendere un'ora; decisi così di raggiungere da solo l'ospedale. Giuntovi, chiesi al personale che fine avesse fatto l'ambulanza: mi risposero che, essendo stati male informati sulla gravità dell'incidente, non avevano ritenuto necessario inviarla. Dovetti aspettare un'altra ora e mezza perché arrivasse un dottore, solo però per sentirmi dire che non poteva far nulla per me. Mi informarono quindi che avrei dovuto andare a Winnipeg, ossia a circa mille chilometri più a sud. Udendo ciò, programmai che, in quella città, avrei avuto la migliore assistenza e che avrei raggiunto la mia meta al più presto; programmai anche di avere a mia disposizione uno dei migliori dottori. Dopo un'ora, arrivò da Winnipeg un Lear Jet su cui mi imbarcai imme-

111 AFFRONTARE LE EMERGENZE

dìatamente, insieme a un infermiera. Dopo aver percorso mille chilometri, a otto ore dall’incidente fui operato presso lo Health Sciences Centre di Winnipeg, nel Manitoba, in Canada. Durante tutto il viaggio non mi fu somministrato nessun analgesico, ne mi fu permesso di toccare cibo, per tutto il viaggio rimasi relativamente calmo e loquace. Cercavo di essere di buon umore, per quanto consentissero le circostanze. Dopo l’intervento, grazie a pensieri positivi di guarigione, alla migliore dieta che potessi avere in un grande ospedale, alle amorevoli cure e all'atteggiamento cordiale del personale del reparto H, migliorai rapidamente. Infatti, quattro giorni dopo, le ferite alle estremità delle dita si erano rimarginate quasi interamente. Il quarto giorno, il dottore tolse i punti e osservò che si trattava di uno dei rari casi in cui i risultati dell’intervento di chirurgia plastica erano veramente sorprendenti. Uno degli infermieri mi fece inoltre notare che ero stato fortunato: ero stato curato da uno dei migliori specialisti del settore. Rimasi in ospedale per un'altra settimana per effettuare la fisioterapia e, poi, fui dimesso. Tre settimane dopo l’incidente, ero già in grado di compiere azioni complesse, come aprire una porta girando il pomello della maniglia e abbottonarmi gli abiti. Ero colmo di gratitudine! Ben presto potei tornare a lavorare, pur svolgendo altre mansioni. Imparai che con una mente sana, pensieri sani e un corpo sano, ognuno può ottenere risultati eccezionali. David Pelby aveva usato il metodo Silva per due anni prima dell’incidente. Potreste, quindi, obiettare che era ormai esperto nel raggiungere il livello alfa. LA TECNICA DELLE TRE DITA PER ATTIVARE UNA PARTE MAGGIORE DELLA MENTE Quando raggiungete il livello alfa, una parte maggiore della vostra mente lavora per voi, in quanto avete attivato l’emisfero cerebrale destro. Tuttavia, in caso di incidente, persino un conto alla rovescia da 5 a 1 può risultare difficoltoso se il dolore è lancinante, se il sangue sgorga a fiotti o se attorno a voi c’è il caos. Avete bisogno in tal caso di una preparazione adeguata che vi permetta di raggiungere il livello alfa in modo più semplice e di attivare una parte maggiore della mente, affinché lavori per voi in caso di emergenza. A tal fine è utile apprendere la Tecnica delle tre dita. Essa consiste nell’unire il pollice e le prime due dita di ciascuna mano, segnalando con questo gesto ai neuroni di entrambi gli emisferi cerebrali che si ri-

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chiede un intenso lavoro di squadra. Una volta programmata la tecnica, le tre dita fungeranno sempre da attivatori del livello alfa per i problemi legati alla salute. Una volta programmata la Tecnica delle tre dita affinché agisca a vostro beneficio, potrete utilizzarla anche per operare a un livello di intelligenza più elevato, qualora, ad esempio, la situazione si facesse critica. Per programmare la tecnica, procedete nel modo seguente: 1. Chiudete gli occhi, volgeteli leggermente verso l’alto e iniziate il conto alla rovescia per raggiungere il livello alfa. 2. Unite il pollice e le prime due dita di ciascuna mano; quindi, ripetete mentalmente: «Ogni volta che unirò queste tre dita, la mia mente funzionerà a un livello più profondo di consapevolezza e guarirà qualsiasi tipo di lesione». 3. Contate da 1 a 5 per emergere dal livello alfa e aprite gli occhi. Vi sentite meravigliosamente. PREPROGRAMMARE PER QUALSIASI CASO DÌ EMERGENZA Questa programmazione può essere ampliata per permettervi di sfruttare appieno tutte le vostre potenzialità di recupero in situazioni di emergenza. Ciò richiede l’uso della Tecnica delle tre dita e di un nuovo principio relativo alla scelta del momento ottimale per la programmazione. Se state attraversando un incrocio stradale trafficato, non si tratta certo del momento migliore per programmarvi, in quanto le vostre frequenze cerebrali sono al livello beta. E consigliabile, invece, eseguire la programmazione quando le onde cerebrali sono già a una frequenza più bassa, cioè di notte. Ma in che momento della notte? Sarà il vostro cervello a deciderlo. Prima di addormentarvi, programmatevi per svegliarvi durante la notte al momento ottimale. Quindi, la prima volta che vi svegliate nel corso della notte, raggiungete il livello alfa e procedete nel modo prescritto. In questo momento sarete al livello alfa profondo e la programmazione sarà decisamente efficace. Se siete pronti a preprogrammarvi per affrontare un’eventuale situazione di emergenza, questa è la procedura da seguire: 1. Raggiungete il livello alfa subito prima di addormentarvi. 2. Quando siete a tale livello, datevi istruzioni al fine di svegliarvi automaticamente al momento migliore per la programmazione relativa ai casi di emergenza. 3. Quindi, addormentatevi.

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4. Quando, durante la notte, vi svegliate, ritornate al livello alfa. 5. Una volta in alfa, unite il pollice e le due dita di ciascuna mano. 6. Dite a voi stessi: «Ogni volta che in futuro mi troverò in una situazione di emergenza, tutto quello che dovrò fare è sfocare il campo visivo. Fissando semplicemente lo sguardo senza mettere a fuoco le immagini, accederò al livello alfa. Così facendo, attiverò una parte maggiore della mia mente e uscirò da situazioni di emergenza nelle migliori condizioni di salute». 7. Riaddormentatevi, senza emergere dal livello alfa. Questa preprogrammazione vi permetterà, indipendentemente dalle condizioni esterne, di raggiungere istantaneamente il livello alfa e di programmare guarigione e stato di salute. In tal modo eviterete lunghi conti alla rovescia e, semplicemente fissando lo sguardo nel vuoto, vi troverete al livello alfa.

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SEDUTA 18 PROCEDURE DÌ PRONTO SOCCORSO

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l'altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

115 PROCEDURE DÌ PRONTO SOCCORSO

A questo punto è importante introdurre un nuovo concetto riguardante la visualizzazione: il posizionamento del quadro mentale. Quando visualizzate un’immagine esattamente di fronte a voi, state programmando nel presente; spostando il quadro mentale verso destra, vi muovete nel passato, spostandolo verso sinistra, nel futuro. Nella vostra visualizzazione immaginate di essere rivolti verso sud: il sole morente — il passato — si troverà cosi alla vostra destra, e il sole nascente — il futuro —, alla vostra sinistra. Agli inizi delle mie ricerche ero solito sperimentare le tecniche elaborate sui miei figli: quando chiedevo loro di programmarsi per il futuro, ad esempio per ottenere migliori risultati a scuola, li facevo voltare leggermente verso sinistra. Anche nell’ipnosi si hanno spostamenti analoghi: i soggetti in tale stato si inclinano, infatti, verso destra quando regrediscono nel passato. Talvolta detta inclinazione è così accentuata che è necessario porli nuovamente in posizione eretta, perché non cadano dalla sedia. Quando, in seguito ad un incidente, ci programmiamo per accelerare il processo di guarigione della ferita, visualizziamo dapprima la situazione al momento presente, esattamente di fronte a noi. Quindi — fase questa molto importante — spostiamo l’immagine leggermente verso sinistra; rimaniamo cosi per dodici minuti, immaginando che la guarigione abbia luogo. Infine, spostiamo il quadro mentale maggiormente a sinistra e ci immaginiamo perfettamente guariti e sani. Questa è la procedura di guarigione da effettuare dopo un incidente; richiederà in tutto quindici minuti. 1. Fissate lo sguardo, sfuocando il campo visivo e raggiungete il livello alfa. 2. Visualizzatevi frontalmente, come se vi steste guardando in uno specchio capace di riflettere interamente la vostra figura. 3. Esaminate per due minuti la situazione, individuando i problemi più urgenti. 4. Spostate l'immagine leggermente verso sinistra. 5. Immaginate di guarire e osservate le ferite che cominciano a rimarginarsi per 12 minuti. 6. Spostate ulteriormente l’immagine verso sinistra. 7. Immaginatevi completamente guariti; fissate per un minuto l’immagine di voi stessi, perfettamente normali e sani. 8. Terminate la seduta contando da 1 a 5. Effettuate la seduta, della durata di quindici minuti, tre volte al giorno: la mattina, a metà giornata e la sera.

116 PROCEDURE DÌ PRONTO SOCCORSO

Fate in modo che l’immagine sia adeguata alla lesione: ad esempio, se avete subito una grave ustione che richiede un innesto cutaneo, immaginate la zona ustionata ricoperta dai tessuti sani, il liquido escreto dalla parte lesionata e i vasi sanguigni che si congiungono con quelli del lembo cutaneo innestato. COME ARRESTARE UN'EMORRAGIA Quando, a seguito di un incidente, si produce una lacerazione dei tessuti, il sanguinamento che si verifica conseguentemente ripulisce la ferita da eventuali fattori capaci di determinare infezione. Se, tuttavia, l’emorragia non si arresta, potrebbe rivelarsi indispensabile ricorrere alla mente. Sono stati riportati casi di interventi chirurgici nei quali, malgrado tutti gli sforzi del personale medico, non è stato possibile arrestare l’emorragia in corso. In tali circostanze, si è fatto spesso ricorso all’ipnosi. E risaputo che gli ipnotizzatori sono in grado di ordinare ai pazienti di arrestare l’emorragia, anche se questi ultimi sono sotto anestesia generale. Con grande stupore dei chirurghi — e, forse, degli stessi ipnotizzatori — il sanguinamento diminuisce drasticamente.* Nel caso di emorragia grave secondaria ad un incidente, eseguite tale tecnica mentale: 1. Raggiungete il livello alfa. 2. Immaginate che la zona lesa si raffreddi: sentitela diventare sempre più fredda. Immaginatela ricoperta di ghiaccio: siate consapevoli di tale fatto. 3. Procedete in tal modo finché l’emorragia non si arresti. Terminate, quindi, la seduta. Il corpo obbedisce alla mente: se fissiamo in quest’ultima l’immagine di freddo, i tessuti della zona sanguinante si raffreddano, si contraggono e comprimono la ferita, arrestando l’emorragia. RICAPITOLAZIONE DELLE PROCEDURE DÌ PRONTO SOCCORSO SECONDO IL METODO SlLVA Vengono qui riassunte sinteticamente le tecniche descritte nei ca* (Nelle pagine che seguono vengono descritti vari metodi per aiutare gli altri: i neuroni di soggetti diversi possono, infatti, comunicare tra loro nei casi in cui vi sia pericolo di vita. Lo scopo primario del presente libro rimane, tuttavia, quello di fornirvi i mezzi necessari per aver cura di voi stessi.)

117 PROCEDURE DÌ PRONTO SOCCORSO

pitoli precedenti allo scopo di fornire ai lettori una sorta di guida pratica alle procedure di pronto soccorso. PREPROGRAMMARE LA DESENSIBILIZZAZIONE DÌ UNA MANO PER CONTROLLARE IL DOLORE 1. Sedetevi comodamente su una sedia con lo schienale diritto e raggiungete il livello alfa. 2. Scendete al livello alfa profondo, contando alla rovescia. 3. Immergete la mano più debole in un secchio immaginario di acqua gelida. 4. Lasciate che la mano si raffreddi progressivamente per cinque minuti. 5. Estraete la mano dal secchio immaginario e poggiatela sulle gambe; pizzicandola, verificate se sia o meno insensibile. 6. Ripristinate la sensibilità, massaggiando la mano tre volte, cominciando dal polso e procedendo verso le dita. Ripetetevi mentalmente: «Mano normale». 7. Ricordatevi che è possibile indurre la desensibilizzazione ogniqualvolta sarà necessario, semplicemente desiderando che ciò accada, e che è possibile trasferire tale stato per contatto a una zona dolorante del corpo. 8. Terminate la seduta. IL METODO BETA, O METODO DELL'EMISFERO SINISTRO, PER ALLEVIARE IL DOLORE 1. Localizzate il dolore. 2. Individuatene forma e dimensioni, descrivendo il recipiente più adatto a contenerlo. 3. Identificatene il colore. 4. Identificatene il gusto. 5. Identificatene l'odore. 6. Ripercorrete le fasi da, 1 a 5, finché il dolore non sarà scomparso. PREPROGRAMMARSI PER ATTIVARE UNA PARTE MAGGIORE DELLA MENTE 1. Raggiungete il livello alfa. 2. Unite il pollice e le prime due dita di ciascuna mano. 3. Affermate mentalmente: «Ogni volta che unirò queste tre dita,

118 PROCEDURE DÌ PRONTO SOCCORSO

mia mente opererà a un livello di consapevolezza più profondo, al fine di guarire qualsiasi lesione». 4. Terminate la seduta alfa. PREPROGRAMMARSI PER RAGGIUNGERE IMMEDIATAMENTE IL LIVELLO ALFA IN CASO DÌ EMERGENZA 1. Prima di addormentarvi, raggiungete il livello alfa. 2. Comandatevi mentalmente di svegliarvi automaticamente al momento più adatto per programmarvi alle situazioni di emergenza. 3. Addormentatevi. 4. Quando, durante la notte, vi svegliate automaticamente, accedete al livello alfa. 5. Unite le tre dita di ciascuna mano. 6. Ditevi mentalmente: «Ogni volta che mi troverò in una situazione di emergenza, tutto ciò che dovrò fare sarà sfocare la visione per raggiungere alfa; ciò mi permetterà di usare una parte maggiore della mente per mantenere uno stato di perfetta salute. PROGRAMMARSI PER ACCELERARE LA GUARIGIONE DELLE FERITE 1. Raggiungete il livello alfa usando, se preferite, il metodo di sfocamento della visione. 2. Raffiguratevi come se vi steste guardando in uno specchio capace di riflettere interamente la vostra figura e, nell’arco di 2 minuti, identificate le vostre ferite. 3. Spostate il quadro mentale leggermente verso sinistra e immaginate il processo di guarigione: le ferite si rimarginano, l’emorragia si arresta, i tessuti si ricostituiscono, le ossa fratturate iniziano a saldarsi. Questo per dodici minuti. 4. Spostate ulteriormente il quadro mentale verso sinistra e immaginatevi guariti. Fermate tale immagine per un minuto. 5. Concludete la seduta alfa e ripetetela altre due volte, nel giorno stesso dell’incidente, e tre volte, nei giorni successivi fino al momento della guarigione completa. (I momenti migliori per effettuare la procedura sono la mattina, la metà giornata e la sera.) RALLENTARE EMORRAGIE IMPORTANTI 1. Raggiungete il livello alfa, impiegando, se preferite, il metodo di sfocamento della visione.

119 PROCEDURE DÌ PRONTO SOCCORSO

2. Immaginate che la zona dell’emorragia diventi sempre più fredda: sentitela fredda e immaginatela ricoperta di ghiaccio. 3. Procedete in tal modo, finché l’emorragia non si arresti e terminate, quindi, la seduta.

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SEDUTA 19 L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO E L’APPROCCIO POSITIVO

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e sarò in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

121 L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO E L’APPROCCIO POSITIVO

Il Metodo Silva ha una duplice funzione: potete, infatti, utilizzarlo sia per guarire voi stessi che gli altri. Entrambi i tipi di guarigione si avvalgono del pensiero positivo che si attua al livello alfa. I pensieri negativi sono in grado di influenzare negativamente l’ambiente circostante per un raggio di circa sette metri e mezzo; quelli positivi lo influenzano positivamente e non sono limitati nello spazio. I pensieri negativi ostacolano, distruggono, feriscono; quelli positivi aiutano, creano, guariscono. Per soccorrere coloro che si trovano nelle immediate vicinanze, è sufficiente che manteniate un atteggiamento mentale positivo: la vostra aura provvederà al resto. L'energia irradiata dal corpo umano è controllata sia dall’emisfero cerebrale sinistro che da quello destro. La maggior parte di noi ha tuttavia imparato a sopprimere le intuizioni relative a fenomeni remoti o futuri, ritenendole illogiche o inattendibili: per tale motivo, le voci del nostro emisfero cerebrale destro riescono difficilmente a raggiungerci se non, talora, sotto forma di illuminazioni, percezioni o intuizioni sporadiche, in altre parole sotto forma di ciò che chiamiamo informazione psichica e percezione extrasensoriale. Leggendo questo libro e mettendo in pratica i suoi insegnamenti, permetterete all’emisfero destro di svolgere un ruolo di maggiore importanza nella vita. In tal modo, i vostri desideri, le vostre convinzioni e le vostre aspettative vi renderanno persone più intuitive. Quanto più a lungo proseguirete in questo cammino, tanto più affinerete le vostre facoltà intuitive e percettive. Lasciate, dunque, che l’emisfero destro riprenda il suo legittimo posto accanto all’ emisfero sinistro, allo scopo di rendere migliore il mondo in cui viviamo. Raggiungete il livello alfa. Visualizzate la malattia da cui siete affetti e immaginatene la guarigione; le frequenze cerebrali e le immagini mentali da voi create fungeranno da strumenti terapeutici. La guarigione è oggettiva nei casi in cui viene ottenuta con mezzi fisici, soggettiva in quelli in cui viene raggiunta con le facoltà mentali. L’approccio ideale a tal fine sarebbe impiegare entrambe le tecniche: quella soggettiva, che procede dagli strati interni della materia verso quelli esterni, e quella oggettiva, che tratta dapprima gli strati esterni e, in seguito, quelli interni. Il Metodo Silva dovrebbe essere impiegato per integrare, piuttosto che sostituire, le cure mediche. INDAGARE NELL’INCONSCIO F.W.H. Myers, uno dei primi studiosi che si occuparono della coscienza, disse, che l’inconscio è «non solamente un mucchio di spazzatura, ma anche una miniera d’oro».

122 L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO E L’APPROCCIO POSITIVO

L’inconscio è in effetti, una fonte di reazioni conflittuali, di avversioni e di paure, di sintomi repressi e abitudini inveterate, ma è, nel contempo, la fonte dell’intuizione, della creatività, della perfezione fisica, dell’inventività e degli impulsi spirituali che arricchiscono la vita. Il livello alfa e lo Schermo Mentale, ci permettono congiuntamente di attingere all’inconscio e di controllarlo. Proprio sullo Schermo Mentale, situato venti gradi al di sopra del piano orizzontale e a grande distanza dal corpo, creiamo i quadri mentali. Quando ci raffiguriamo sullo Schermo Mentale mentre siamo in stato di rilassamento, proiettiamo il lato non fisico della realtà, ossia, la sua causa, o meglio, la sua forma di energia. Solo in un secondo momento ciò che proiettiamo si manifesta fisicamente. In tal modo, possiamo usare l’immaginazione per trovare una soluzione ad un problema ed aiutare il nostro medico a guarirci. Siamo noi stessi a guarirci! La medicina si occupa degli aspetti fisici della guarigione: al fine di combattere le malattie, essa ha sviluppato una vasta gamma di tecniche che richiedono l’acquisizione di una considerevole esperienza prima di poter essere impiegate. Il Metodo Silva si focalizza sugli aspetti spirituali della guarigione e, dal momento che opera a livello mentale e non fisico, non invade il campo della medicina. I medici, dal canto loro, utilizzano metodi fisici concreti per trattare i pazienti, e non sono soliti avventurarsi nella sfera dell’immateriale e dello spirituale. Fa eccezione solo il caso in cui il medico prescriva un placebo, sfruttando così il potere mentale del paziente: somministrando le medicine contenenti acqua e zucchero, il medico non fa altro che attivare le aspettative e la convinzione del paziente che la guarigione avverrà. E così accade. Pur valutando positivamente tali casi, coloro che utilizzano il Metodo Silva dispongono tuttavia di tecniche più precise ed affidabili di quella basata sul semplice uso del placebo. GUARIRE GLI ALTRI Il Metodo Silva non sostituisce, tuttavia, l’approccio medico, bensì lo integra. Tale concetto è importante e deve essere sempre tenuto a mente a mano a mano che si perfeziona la capacità di raggiungere i livelli profondi di alfa e di utilizzare lo Schermo Mentale per ottenere la propria guarigione e per aiutare gli altri a guarire. Quando aiutate gli altri a guarire, operando nella sfera non fisica, non invadete il campo; tuttavia, per evitare di essere accusati di esercitare la professione illegalmente, non operate mai su un’altra perso-

123 L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO E L’APPROCCIO POSITIVO

na in sua presenza. I milioni di diplomati che impiegano il Metodo Silva sono in grado di raggiungere rapidamente il livello alfa profondo, che consente di guarire gli altri a distanza. Essi possono inoltre individuare intuitivamente i problemi ed eliminarli nella loro immaginazione (ovvero, a livello spirituale), fatto che si rispecchia in seguito anche a livello fisico. Un diplomato, ad esempio, ha aiutato il suo vicino di casa a guarire da una dolorosa sciatica di cui soffriva da anni. Un altro diplomato ha aiutato una ballerina che, a causa dell’insorgenza di un tumore, rischiava di non poter più esercitare la sua professione. Un altro, ancora, ha aiutato un neonato a iniziare a defecare, evitando così il rischio di un intervento chirurgico esplorativo a cui sarebbe stato sottoposto. E gli esempi in proposito sarebbero innumerevoli. Quando riuscite a raggiungere il livello alfa profondo, siete già operatori esperti; la pratica vi permetterà quindi di accedere ai livelli profondi della consapevolezza, controllati non da alfa, ma dalle frequenze cerebrali teta (caratterizzate da quattro - sette cicli al secondo). Il livello teta presiede al sistema nervoso autonomo, attraverso cui cellule, tessuti, organi, e ghiandole rispondono ai messaggi mentali del livello alfa. Ciò significa che, a questo livello profondo, è possibile controllare mentalmente le cellule e gli organi sia del nostro corpo che di quello di un’altra persona (anche a distanza) e, se necessario, normalizzarne la funzione. Al livello alfa profondo la mente può esercitare un effetto benefico sulle singole cellule del corpo.

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SEDUTA 20 SALVARE LA VOSTRA VITA CON L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. Contate lentamente e in silenzio da 50 a 1, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

125 SALVARE LA VOSTRA VITA CON L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO

DISTURBI PSICOSOMATICI E DISTURBI ORGANICI Come ricordato precedentemente, i pensieri negativi indeboliscono il sistema immunitario; apprensione, ansia, avversione e le fobie rappresentano una minaccia per la salute, esattamente come il morbillo, il colera, la tubercolosi e la malaria. Qual è la causa delle nostre inquietudini e dei pensieri negativi che deprimono le difese immunitarie? L’ansia nasce dalla rielaborazione mentale, che si verifica al livello beta, delle situazioni difficili e dei conflitti che viviamo. L’irrequietezza e le altre forme di pensiero negativo indeboliscono il sistema immunitario, compromettendo così la funzionalità degli organi vitali; in tal modo, i problemi di salute di origine psicosomatica, per i quali non è dato riscontrare cause fisiche, si tramutano frequentemente in malattie organiche vere e proprie. Prendiamo il caso di Brad Koblentz: egli aveva una fobia che avrebbe potuto causargli disfunzioni fisiche gravi. L’uomo, tuttavia, affrontò il problema al livello alfa e riuscì a guarire dal disturbo da cui era affetto. Ecco quanto avvenne in base alla sua stessa testimonianza: Mi sono diplomato seguendo le lezioni sul Metodo Silva di Judith L. Powell. Seguii il seminario soprattutto perché soffrivo di agorafobia da più di dodici anni, ossia avevo paura degli spazi aperti. Vivevo con il terrore di avere attacchi di panico, con tutto ciò che essi comportano: accelerazione del respiro, svenimento, morte. Alcune persone vivono confinate in un luogo sicuro, un luogo dove si sentano protette: la loro casa, il loro giardino, la loro città o qualsiasi altro posto dove siano in grado di mantenere il controllo di sé e dal quale possano allontanarsi rapidamente in caso di necessità. Io stesso rimasi confinato nella mia città natale, Brandon, per più di dodici anni per evitare, allontanandomi, di avere eventuali attacchi di panico. Non ero in grado di guidare da solo: qualcuno doveva essere sempre vicino a me. Avevo inoltre bisogno di portare con me in macchina alcuni oggetti della mia casa, per sentirmi a mio agio. Avevo paura di avere paura! Molti psicologi comportamentali ritengono che l’unico modo per superare questa paura sia quello di affrontarla: la parte più difficile del superamento dell’agorafobia è, tuttavia, proprio il primo passo. Stilizzando le Tecniche del Metodo Silva, sono riuscito a dire addio alle mie paure. Quando mi accingo a partire per un viaggio, immagino l’intera scena

126 SALVARE LA VOSTRA VITA CON L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO

e, come in uno specchio, vedo me stesso rilassato e al sicuro e programmo un viaggio riposante e stupendo. Inoltre, se si affacciano alla mente pensieri negativi o se la paura di avere attacchi di panico accenna a risvegliarsi mentre mi trovo al livello alfa, mi dico: «Cancella, cancella,» e mi reco in un luogo di svago immaginario. Se, durante il viaggio, comincio a fare pensieri negativi e se riaffiorano nella mente i soliti: «se...», mi dico ad alta voce: «Cancella, cancella» e, impiegando la Tecnica delle tre dita, mi reco nel luogo immaginario di svago. Tale tecnica ha funzionato e continuerà ad aiutarmi ogni qualvolta, in futuro, desidererò calmarmi e rilassarmi. Brad Koblentz avrebbe potuto sviluppare ogni tipo di disturbo psicosomatico che, a sua volta, avrebbe potuto causare disfunzioni fisiche gravi. Ad esempio, l’ansia cronica di cui soffriva avrebbe potuto produrre un’alterazione dei succhi gastrici e, quindi, un’ulcera peptica. Tuttavia, quando egli iniziò ad esaminare il problema nella gamma media delle frequenze cerebrali — al livello alfa — entrambi gli emisferi cerebrali furono chiamati a cooperare nella ricerca di una soluzione. Perché tali tecniche non ci vengono insegnate a scuola? Esse sono di estrema importanza per la salute dell’umanità intera! Sono così semplici, così efficaci e così rapide. I disturbi psicosomatici non sono frutto di fantasie, ma problemi concreti; possono aver origine nell’immaginazione ma, dal momento che quest’ultima ha potere creativo, essi diventano problemi reali. Spesso il medico non riesce ad individuarli, perché adotta un approccio oggettivo, che procede dall’esterno all’interno. Visto che possono essere di origine soggettiva, tali disturbi interessano talora gli strati interni della materia senza raggiungere subito quelli esterni. Un soggetto affetto da disturbi psicosomatici allo stadio iniziale è dunque il miglior terapeuta di se stesso. L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO PUÒ SALVARVI LA VITA Ricerche e test clinici evidenziano in misura sempre maggiore che tutte le malattie sono di origine psicosomatica e che, cambiando l’atteggiamento mentale, è possibile influenzare in positivo o in negativo lo stato di salute. Ma la frattura di una gamba o del cranio è veramente di origine psicosomatica? La risposta di numerosi ricercatori è affermativa. Un giorno, forse, tutto ci sarà più chiaro; nel frattempo però una

127 SALVARE LA VOSTRA VITA CON L’EMISFERO CEREBRALE DESTRO

serie di indizi psicologici, fisiologici e filosofici sembra indicarci che non esistono fenomeni come gli incidenti. Un automobilista ubriaco investe una famiglia che si sta recando in chiesa: muoiono tutti tranne lui, che non si fa nemmeno un graffio. Non si tratta, in questo caso, di un puro e semplice e, per di più, tragico incidente? Gli scopi e i fini dell’Intelligenza Superiore che governa l’universo rimangono per noi imperscrutabili; ciononostante, possiamo ampliare le conoscenze di cui disponiamo. Abbiamo, infatti, una linea diretta con l’Intelligenza Superiore, ossia il nostro emisfero cerebrale destro. Attivandolo, attiviamo al tempo stesso le facoltà intuitive e le sensazioni istintive. Perché decidiamo di non partire subito, ma di prendere il volo successivo quando, tempo dopo, leggiamo sui giornali che l'aereo su cui dovevamo viaggiare è precipitato? Perché decidiamo di prendere per una volta la strada più lunga quando, tempo dopo, scopriamo che il ponte del percorso più breve è crollato? Sensazioni, intuizioni, informazioni immesse nell’emisfero destro, la cui attività viene potenziata al livello alfa. Eseguendo gli esercizi di rilassamento mattutini, attivate già misure intuitive di sopravvivenza. Al termine di tali esercizi, un semplice conto alla rovescia da 5 a 1, eseguito con gli occhi chiusi rivolti leggermente verso l’alto, vi farà raggiungere il livello alfa, evitandovi di contare da 100 a 1 o da 50 a 1. Se vi siete programmati nel modo precedentemente descritto, sarete in grado di prendere decisioni intuitive più affidabili, usando la tecnica delle tre dita o sfuocando la visione. Il livello alfa può salvarvi la vita e tenervi lontani dai guai.

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SEDUTA 21 ELIMINATE I PENSIERI PERNICIOSI

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. Siete ora pronti a ridurre il conto alla rovescia da 50 a 1 a 25 al. Contate, dunque, lentamente e in silenzio, da 25 a 1, lasciando passare circa 1 secondo tra un numero e l’altro. I punti 2a, 3a, 3b, e 3c sono facoltativi. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5, al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

129 ELIMINATE I PENSIERI PERNICIOSI

IL POTERE NEGATIVO DEI PENSIERI DISTRUTTIVI Henry Thoreau scrisse che «la maggior parte degli uomini conduce una vita di pacata disperazione». Dicendo ciò, si riferiva probabilmente anche alle donne; in ogni caso, se all’epoca intendeva escluderle, non lo farebbe certo oggi! Gli uomini e le donne dei nostri giorni si trovano ad affrontare problemi e situazioni capaci di minare la loro voglia di vivere. Negli Stati Uniti, come in altri paesi, sono state attivate speciali linee telefoniche per soccorrere coloro che hanno tendenze suicide; per ogni chiamata effettuata vi sono, tra l’altro, migliaia di altre grida silenziose di pacata disperazione. Se ai propositi suicidi aggiungiamo quei pensieri che sono talmente negativi e distruttivi da produrre colpi apoplettici, infarti, lesioni auto-inferte, attentati e perfino assassinii, otteniamo un quadro completo dello squilibrio mentale che è responsabile della maggior parte dei problemi del mondo. La guarigione comincia però in ognuno di noi, nella nostra mente. Chi può sostenere di essere completamente libero da pensieri negativi? Anche il più piccolo pensiero distruttivo può rivendicare la sua parte di realtà! Tali pensieri devono pertanto essere sradicati sul nascere. Come? Lo sapete già. Se nella vostra mente affiora un pensiero distruttivo, rivolto verso voi stessi o verso gli altri, raggiungete il più rapidamente possibile il livello alfa e seguite queste istruzioni: 1.Al livello alfa, identificate il pensiero o i pensieri distruttivi apparsi nella mente. 2. Dite mentalmente a voi stessi: «Non ho bisogno di questi pensieri; non voglio fare pensieri simili; non li farò più!» 3. Concludete la seduta. Impiegando una variante del metodo, potete programmarvi in modo tale che, non appena un pensiero nefasto si presenta, ne sopraggiunge uno più piacevole e positivo. Al fine di effettuare tale sostituzione, è necessario selezionare un pensiero gradevole, di natura spirituale e, quindi, più creativa. Pensieri ideali a tal fine potrebbero essere quelli riguardanti Gesù, Buddha o Dio, a seconda della filosofia o della religione che professate. La procedura da seguire è la seguente: 1. Al livello alfa, identificate il pensiero o i pensieri distruttivi. 2. Dite mentalmente a voi stessi: «Non ho bisogno di questi pensieri; non voglio fare pensieri simili e da ora in poi, se dovessero af-

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facciarsi alla mia mente, li sostituirò pensando a (inserite la scèlta spirituale)». 3. Terminate la seduta. Al fine di potenziare entrambe le varianti, potete usare la Tecnica delle tre dita precedentemente descritta. Programmatevi in modo che, quando affiorano pensieri distruttivi, non dobbiate far altro che unire il pollice e le prime due dita di ciascuna mano, affinché svaniscano. In futuro, se farete ancora pensieri di natura distruttiva, basterà unire il pollice e le prime due dita di ciascuna mano perché tali pensieri diventino automaticamente positivi. Riportiamo qui la procedura per una simile programmazione: 1. Raggiungete il livello alfa e approfondite il rilassamento, effettuando un ulteriore conto alla rovescia da 10 a 1. 2. Identificate i pensieri distruttivi che desiderate eliminare. 3. Unite il pollice e le prime due dita di ciascuna mano. 4. Ripetete mentalmente: «Ogni volta che unirò queste tre dita di ciascuna mano, la mia mente funzionerà a un livello più profondo e positivo. 5. Terminate la seduta alfa. 6. Ogniqualvolta affioreranno pensieri negativi, unite immediatamente il pollice e le prime due dita di ciascuna mano. Potete programmare questa tecnica nel momento per voi più efficace, raggiungendo il livello alfa immediatamente prima di addormentarvi e programmando di svegliarvi automaticamente in tale momento. Dopo esservi svegliati nel corso della notte, ripercorrete le fasi da 1 a 4. Per combinare detta variante con la tecnica di potenziamento, alla fine del punto 4 aggiungete le seguenti parole: «e i miei pensieri si rivolgono a (inserite la vostra scelta spirituale)». AFFRONTARE I PROBLEMI NON APPENA INSORGONO I pensieri negativi non sufficientemente intensi da essere definiti distruttivi possono, ugualmente, alterare eventi e rapporti interpersonali; inoltre, se si radicano nella mente, possono dare origine a stati mentali perniciosi. Per eliminare questa tendenza, usate semplicemente la tecnica di base: raggiungete il livello alfa, identificate il problema, affermate che esso scomparirà non appena aprirete gli occhi, ossia al 5, e emergete da alfa contando da 1 a 5. Quanto più precocemente lo farete, tanto meglio sarà: indipendentemente dall’effetto fi-

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naie, sia esso un mal di testa, un attacco epilettico, un attacco d'asma o una lieve depressione, è comunque meglio bloccare il processo negativo sul nascere, ricorrendo alla programmazione non appena compaiono sensazioni o pensieri spiacevoli. LA TECNICA TIMICA Se non vi è possibile raggiungere il livello alfa o se non avete preprogrammato la Tecnica delle tre dita, potete ricorrere ad una procedura rapida ed efficace: battete con la punta delle dita l’area in cui si trova il timo e sorridete. Se avete già programmato la Tecnica delle tre dita, picchiettate semplicemente tale area con le tre dita unite. Il timo è situato tre, quattro centimetri al di sotto del punto di contatto tra il collo e lo sterno. I diplomati del Metodo Silva hanno appreso questa tecnica molto tempo prima che gli scienziati determinassero l’esatta funzione del timo, ovvero quella di impartire istruzioni alle altre ghiandole, agli apparati e agli organi del corpo. Alcune ricerche hanno recentemente dimostrato che, quando sorridiamo, ordiniamo al cervello di rilasciare alcune sostanze chimiche, le endorfine, che stimolano, a loro volta, il riso. In altre parole, l’effetto diventa la causa di se stesso. Quando vi sentite bene, ridete; e, quando ridete, vi sentite bene! Viene qui riportato un metodo istantaneo per ristabilirvi al livello beta: è di carattere oggettivo, in quanto si basa sul principio fisico di causa-effetto. E inoltre possibile rafforzarne l’efficacia, preprogrammando la Tecnica delle tre dita per ottenere una più profonda consapevolezza mentale. Con o senza tale tecnica, questa è la procedura da seguire: 1. Non appena avvertite la comparsa di uno stato mentale o fisico negativo, sorridete. 2. Unite il pollice e le prime due dita di ciascuna mano. 3. Picchiettate vigorosamente l’area corrispondente al timo con le tre dita di una mano per circa mezzo minuto. I problemi sotto elencati possono essere risolti con l’ausilio di tale procedura: — Capogiri — Affaticamento — Noia — Esasperazione

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— — — — — —

Depressione Malumore mattutino Apatia Impazienza Disorientamento Pessimismo

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SEDUTA 22 UN VIAGGIO FANTASTICO

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l'alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate da 25 a 1. Contate lentamente e in silenzio, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente.» 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5, al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima.» 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima.» 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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Eseguendo quotidianamente gli esercizi mattutini di rilassamento, vi avvicinate sempre più al livello alfa profondo. L'obiettivo finale è però raggiungere i 10 cicli al secondo (CPS ) — ovvero, la frequenza cerebrale conosciuta come livello di equilibrio, chiamata nel Metodo Silva, frequenza dei dieci CPS. E a tale livello che si attiva una parte maggiore della mente ed è, quindi, a tale livello che si ha una programmazione efficace. La mente viene, tuttavia, continuamente programmata dall’ambiente esterno, mentre siamo al livello beta (caratterizzato da una frequenza cerebrale di quattordici - ventuno cicli al secondo). Il processo avviene con certezza purché dati fenomeni avvengano ripetutamente. Veniamo programmati da eventi che si ripetono, da affermazioni udite insistentemente, da spot pubblicitari e da annunci commerciali, trasmessi regolarmente dai mass media. Ci programmiamo facendo ripetutamente qualcosa, ad esempio, battendo i tasti della macchina da scrivere: all’inizio siamo in grado di dattilografare dieci - venti parole al minuto, con la pratica, diveniamo sempre più veloci. Alla fine ci programmiamo per essere dattilografi; allo stesso modo possiamo programmarci per andare in bicicletta, per giocare a bocce, per guidare l’auto. La programmazione a livello beta si chiama apprendimento oggettivo, la programmazione a livello alfa, apprendimento soggettivo. Anche se non avete completato le vostre sedute mattutine, potete iniziare a programmarvi sin da ora per migliorare la vostra salute. Tale programmazione avverrà ad una data frequenza compresa tra beta superiore e alfa inferiore, a seconda della pratica acquisita e delle vostre capacità di rilassamento. Per essere efficace, la programmazione richiede la ripetizione; quanto più alta è la frequenza cerebrale, tanto più numerose saranno le ripetizioni necessarie. Sedetevi comodamente su una sedia, chiudete gli occhi, volgeteli leggermente verso l’alto e ripetete la frase degli esercizi mattutini: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente», fissando nella vostra mente un’immagine di voi stessi, in forma smagliante, forti e attraenti. Per ottenere lo stesso scopo è anche possibile intraprendere un «viaggio fantastico». Alcuni anni fa fece molto scalpore un film che portava lo stesso titolo in cui si raccontava l’avventura di un’équipe di ricercatori miniaturizzati, che iniziò un viaggio all’interno di un essere umano vivo.** * Nota del traduttore: CPS è l’acronimo inglese di Cycles Per Second. ** Nota del traduttore: Il film, intitolato nella versione originale «Fantastic Voyage», uscì in Italia con il titolo «Viaggio Allucinante».

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Immaginate di introdurvi nel vostro corpo e di trarre da questo «viaggio» giovamento per la vostra salute. Dove si trova la coscienza, si trova anche l’energia. Se sentite parlare di una malattia e fantasticate sull’idea di contrarla state già iniziando ad attirarla o, addirittura, a farla insorgere. Facendo ciò regolarmente, diventerete ipocondriaci: immaginando continuamente di essere malati, gli ipocondriaci possono realmente sviluppare i sintomi temuti. Il contrario è, tuttavia, ugualmente vero. Immaginatevi sani al livello beta e darete forma a ciò che immaginate. A questo livello è necessario un tempo maggiore per raggiungere l’obiettivo che a quello alfa; le immagini mentali sono comunque sempre creative. Immaginate di essere all’interno del vostro corpo: ammirate il cuore, che lavora ventiquattro ore su ventiquattro, il cervello, sorprendente computer o lo stomaco, ingegnosa fabbrica chimica, che digerisce ogni cibo ingerito. Ammirando questi organi, invierete loro energia positiva: essi «sanno» in tal modo che pensate a loro con affetto e lo «apprezzano», rispondendo positivamente. Non è necessario essere esperti conoscitori dell’anatomia umana per trarre vantaggio da questo esercizio mentale: il concetto che avete di cuore, fegato, o di rene è sufficiente ad identificare il dato organo in modo tale da consentirvi di stabilire un contatto. Il viaggio sarà più piacevole ed efficace se non dovrete soffermarvi a riflettere sul da farsi: il problema può essere risolto chiedendo a qualcuno di leggervi le istruzioni (riportate nella sezione seguente) oppure incidendo queste ultime su nastro, rilassandovi ed ascoltando. Questa è la procedura da seguire: 1. Sedetevi comodamente su una sedia, chiudete gli occhi, volgeteli leggermente verso l’alto e contate alla rovescia come fate il mattino. 2. All’1, accendete il registratore oppure chiedete alla persona che coopera all’esercizio di iniziare a leggere. 3. Al termine del viaggio immaginario all’interno del vostro corpo, contate da 1 a 5, come fate ogni mattina. ISTRUZIONI PER IL VIAGGIO FANTASTICO Rilassatevi ed inspirate profondamente; durante l’espirazione, rilassate il corpo e portatevi ad un livello più profondo. Concentrate l’attenzione sul cuoio capelluto e visualizzate i capelli

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che lo penetrano, facendo scivolare r«attenzione» lungo uno di essi. Vi troverete cosi in una foresta di radici: ringraziate i capelli per il fatto di ricoprire il capo e di coronare in tal modo la vostra bellezza. Ringraziate il cuoio capelluto per la protezione che offre; questo rivolgerà a sua volta una parola di ringraziamento a tutte le cellule cutanee per il grande servizio che rendono al corpo. Scendete quindi in profondità fino a raggiungere il cranio e ringraziatelo per il suo compito eroico. Fate in modo che il cranio esprima un ringraziamento a tutte le cellule ossee che costituiscono lo scheletro. Entrate nel cervello e rivolgete parole di sincero ringraziamento e di apprezzamento ad un meraviglioso organo, al computer che guida il vostro corpo e che vi fornisce i mezzi per esprimere i vostri poteri intellettivi. Penetrando ancora più in profondità, ringraziate gli occhi che vi permettono di vedere, il naso che vi permette di respirare e di percepire gli odori, la bocca e la lingua che vi permettono di gustare e di digerire i cibi. Immaginate di scivolare lungo la gola fino allo stomaco; ringraziate quest'ultimo per la sua funzione digestiva. Toglietevi tanto di cappello di fronte a questo grandioso laboratorio chimico capace di digerire tutti i cibi ingeriti. Lo stomaco è situato vicino al fegato, al pancreas, alla milza ed alla cistifellea: ringraziate tutti questi organi per il contributo che apportano alla digestione e ad altre funzioni organiche. Uscendo dallo stomaco, entrate nell’intestino tenue, quindi, nell’intestino crasso: il percorso sarà tortuoso e pieno di curve. Ringraziate l'intestino tenue per il lavoro che svolge nella digestione e nell’ assorbimento delle sostanze nutritive. Quando entrate nell’intestino crasso, o colon, ringraziatelo per la funzione di smaltimento delle sostanze di scarto, una funzione ingrata, ma di vitale importanza. Mentre vi trovate in questa regione del corpo, ringraziate pure i reni per l'azione depurativa e di eliminazione delle sostanze tossiche nel sangue; ringraziate gli organi genitali, i muscoli addominali e fate in modo che questi esprimano parole di ringraziamento e di apprezzamento a tutti gli altri muscoli e tessuti del corpo. Introducetevi quindi in una vena, o in un’arteria, seguendo il flusso sanguigno. Ringraziate sia le vene che le arterie per il fatto di rimanere pulite e di garantire così una buona circolazione del sangue in tutte le parti del vostro corpo. Ringraziate il flusso sanguigno, i globuli rossi e, in particolare, i globuli bianchi, i «poliziotti» del sistema circolatorio, che vi immunizzano dalle malattie. All'altezza dei polmoni, emergete momentaneamente dal flusso ematico e ringraziateli per il fatto di fornire ossigeno al sangue, di nu

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trire il corpo e di eliminare le sostanze nocive. Immergetevi nuovamente nel flusso sanguigno e giungete fino al cuore: ringraziatelo sinceramente per il fatto di lavorare senza sosta al fine di pompare il sangue. Proseguite il viaggio fino al cuoio capelluto; arrampicatevi su di un capello e uscite fuori dal vostro corpo. Contate come sempre da 1 a 5 ed aprite gli occhi. Vi sentirete bene, meglio di prima.

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SEDUTA 23 IL CONCETTO-DI-SÉ

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate da 25 a 1. Contate lentamente e in silenzio, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5, al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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IL CONCETTO-DI-SÉ, IL CORPO E IL COMPORTAMENTO Quando D.K. iniziò a seguire il Metodo Silva, era affetta da una forma grave di ansia associata a crisi ipoglicemiche che causavano svenimenti, capogiri, aumento del tasso di adrenalina. Nell’arco di due settimane, tali episodi iniziarono ad attenuarsi; dopo due mesi scomparvero completamente. Ma per D.K. la cosa più importante fu il fatto di ritrovare se stessa. «Da dieci anni sono alla ricerca della chiave spirituale che possa dischiudere i tesori della mia anima. ... Il Metodo Silva mi ha indicato la via e mi ha ridato fiducia». Test psicologici condotti sui diplomati del Metodo Silva hanno rivelato che questi ultimi accettano più facilmente il loro aspetto fisico, si ritengono maggiormente sani e in grado sia di occuparsi dei familiari che di instaurare rapporti positivi con loro e con gli altri. Che cosa avviene nella vita delle persone quando queste si ritengono maggiormente sane e capaci di lavorare con gli altri? Semplicemente, godono di una salute migliore e divengono più produttive sia a casa che sul lavoro. Cosa accade quando queste persone — Hanno una maggiore stima di se stesse? — Sono meno critiche e negative? — Si accettano con maggiore facilità? — Sono più creative? — Hanno una memoria migliore? Come risulta da test standard condotti all’inizio e alla fine del corso, il Metodo Silva accentua tutte queste facoltà. Gli studenti del corso hanno un concetto di se stessi più elevato, fatto che li rende umanamente migliori. IL METODO SILVA PER MIGLIORARE LA PERSONALITÀ Per quanto scientifico sia il Metodo Silva ha comunque implicazioni di carattere spirituale; è probabilmente per questa ragione che le scuole parrocchiali dell’isola di Guam hanno recentemente istituito corsi sul Metodo Silva per insegnanti e studenti. Tale iniziativa è stata stimolata dai risultati ottenuti nelle scuole parrocchiali degli Stati Uniti in seguito alla realizzazione di progetti analoghi. La supervisione di tali progetti è stata affidata al dott. George T. DeSau. Prima e dopo i corsi sono stati eseguiti test atti a valutare la personalità in maniera standardizzata: il Cattell 16 Personality Factors test per la popolazione adulta e l’HSPQ per gli studenti delle

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scuole superiori; i risultati sono stati pubblicati dall’Institute for Personality and Ability Testing. I dati ottenuti hanno permesso di trarre tali conclusioni: — In quasi tutti i campioni, i soggetti hanno presentato una netta evoluzione da uno stato di facile perturbabilità ad un «ego forte, maturo, realista e calmo». — La stabilità dei risultati è stata dimostrata da test di verifica eseguiti a quattro o cinque mesi di distanza dalla fine del tirocinio. Detti test hanno addirittura riscontrato un ulteriore incremento della forza dell’ego. Altri progetti di ricerca relativi al training Silva sono stati condotti ad Albuquerque, New Mexico, e nella Contea di Ottawa, Michigan. Vengono qui riportati i risultati più rilevanti: — Negli adulti è stato osservato uno spostamento dalla tipologia «apprensiva, esageratamente autocritica, ansiosa, inquieta» a quella «sicura di sé, placida, serena». — Lo sviluppo verso un’autoconsapevolezza maggiore ha eliminato i fattori inibitori dell’interazione sociale. Il Cattell 16 PF test condotto in un campione di adulti ha dimostrato un'evoluzione dalla tipologia «timida, insicura, timorosa» a quella «spontanea, estroversa». — La maggior parte dei test ha evidenziato uno spostamento dalla tipologia «tesa, frustrata, influenzabile, agitata» a quella «rilassata, tranquilla, appagata, serena». — Si è osservato uno spostamento dalla tipologia «riservata, distaccata, critica, schiva» a quella «espansiva, cordiale, socievole». — I test hanno dimostrato che i partecipanti al corso erano meno sospettosi, diffidenti e competitivi e più disponibili a lavorare con gli altri. — I risultati dei test hanno indicato uno spostamento da stati di depressione e pessimismo a stati di giovialità, entusiasmo e gioia di vivere maggiori, suggerendo un processo di liberazione da ansie e turbamenti interiori. L'elenco a sinistra riporta i tratti attenuati dal Metodo Silva, quello a destra, i tratti da esso accentuati:

141 IL CONCETTO-DI-SÉ

TRATTI ATTENUATI Facilmente turbabile Apprensivo Esageratamente autocritico Ansioso Insicuro Timido Timoroso Teso Frustrato Influenzabile Agitato Riservato Distaccato Critico Schivo Sospettoso Competitivo Depresso Pessimista

TRATTI ACCENTUATI Forte ego Maturo Realista Calmo Sicuro di sé Placido Sereno Spontaneo Estroverso Rilassato Tranquillo Appagato Disteso Espansivo Cordiale Socievole Pronto a collaborare Gioviale Entusiasta

Leggete l’elenco a sinistra: sono forse questi i tratti che ammirereste in voi stessi? Ora leggete quello a destra: tali tratti descrivono con maggior esattezza il modo in cui volete essere? I diplomati del Metodo Silva sottoposti ai test hanno dimostrato uno spostamento dalla colonna di sinistra a quella di destra. Eseguendo gli esercizi mattutini di rilassamento per quaranta giorni, anche in voi avverrà gradualmente detto spostamento. Quanto più userete il livello alfa, tanto più evidenti si faranno nella vostra vita quotidiana i tratti della personalità elencati nella colonna a destra.

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SEDUTA 24 GUARIRE SPONTANEAMENTE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate da 25 a 1. Contate lentamente e in silenzio, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l'altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un'immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5, al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

143 GUARIRE SPONTANEAMENTE

È possibile guarire imparando semplicemente ad accedere al livello alfa. G.S., una signora di circa sessantanni, disse un giorno ad uno dei nostri istruttori: «Se esco dalla stanza, non è perché sono annoiata: soffro da anni di colite e mi accade di sentire improvvisamente lo stimolo di andare in bagno.» «Capisco», rispose l’istruttore. «Ma non si sorprenda se questo non dovesse più avvenire». E così fu: semplicemente raggiungendo il livello alfa e programmando pensieri positivi durante le lezioni, la paziente guarì. Nel settembre del 1980 comunicarono a Louise Owen che non sarebbe vissuta a lungo; da più di un anno era affetta da un tipo di epatite che il suo medico non riusciva a debellare: la malattia aveva gradatamente compromesso molti altri organi. Un giorno Louise fu incuriosita da un libro che illustrava il Metodo Silva; lo lesse e cercò quindi sull’elenco il numero del centro e si iscrisse ad un corso che si sarebbe svolto in due fine settimana. Così scrive Louise Owen: Nella settimana intercorsa tra i due cicli di lezioni, andai dal medico per effettuare l’ennesimo esame del sangue. Quando questi ebbe l’esito, non riuscì a credere ai propri occhi: il sangue non presentava più segni di infezione. Feci quindi un secondo esame, i cui risultati confermarono quelli del primo test. Il mio medico non riusciva a capire come un malato terminale con epatite potesse essere guarito in una settimana! Eppure, dovette ammettere che ero nuovamente sana. Oggi, a più di un anno di distanza, godo ancora di ottima salute. La prima parte del training Silva comprende una decina di sedute di circa quindici minuti ciascuna, da effettuarsi al livello alfa. Accanto alle tecniche di approfondimento del livello alfa e di soluzione dei problemi, questi «cicli di condizionamento» affrontano disturbi specifici, quali l’insonnia, il mal di testa e la spossatezza. In che modo, quindi, tali cicli hanno contribuito alla guarigione di Louise Owen? Essi contengono affermazioni positive che insegnano a non contrarre determinate malattie; l’epatite non è, tuttavia, una di queste. Va però notato che una delle affermazioni positive che il Metodo Silva impiega è: «Manterrò sempre perfettamente sani sia il corpo che la mente».

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È importante sottolineare questo punto per ribadire l'importanza del livello alfa e della positività di pensiero. In moltissimi casi, disturbi e malesseri lievi sono scomparsi nel periodo di training, senza che il soggetto abbia utilizzato tecniche specifiche. Una donna affetta da alcuni anni da nevralgia cronica al viso comunicò alla classe, nel mezzo della lezione, di non provare più alcun dolore. Un assicuratore che, per tutta la durata del corso, chiedeva continuamente come curare l’artrite di cui soffriva e dimostrava ogni volta di non poter chiudere la mano a pugno, esclamò improvvisamente: «L'artrite è scomparsa!» e ne diede dimostrazione alla classe. Questo non significa che dobbiate dimenticare la tecnica e rimanere semplicemente al livello alfa; non arrendetevi solo perché la malattia sembra complessa o perché i meccanismi psicologici che ne hanno determinato l’insorgenza non risultano completamente chiari. Applicate sempre la tecnica specifica al vostro disturbo. Mettetevi all’opera e fate qualsiasi cosa sentiate di dover fare. Dedicate quindici minuti al rilassamento al livello alfa; visualizzatevi nella situazione presente; spostate l’immagine a sinistra e apportate le correzioni necessarie. Muovete ulteriormente l’immagine verso sinistra e immaginatevi perfettamente sani.

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SEDUTA 25 MIGLIORARE LA VISUALIZZAZIONE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate da 25 a 1. Contate lentamente e in silenzio, lasciando passare circa un secondo tra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare a una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo sia la mente». 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5, al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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PER OTTENERE RISULTATI PIÙ SODDISFACENTI A un recente seminario sulla visualizzazione e la guarigione, tenutosi nel quadro di un incontro annuale dell’Association for Humanistic Psychology, fu chiesto a Robin Casarjian, psicoterapeuta specializzatasi nel controllo dello stress presso l’Harvard Medicai Pian del Massachusetts General Hospital, se la visualizzazione implicasse l’auto-ipnosi. Rispose che quando visualizziamo, usciamo dallo stato d’ipnosi. E vero. Quando ci rilassiamo, attiviamo l’emisfero cerebrale destro; quando impieghiamo la visualizzazione, utilizziamo entrambi gli emisferi. In tal caso siamo più vigili e più attenti; abbiamo, in sostanza, un controllo maggiore della situazione. Durante il sonno ipnotico, avviene l’esatto contrario. Quanto più miglioreremo nella pratica del rilassamento e della visualizzazione, tanto più saremo in grado di guarire. E importante ricordare che non è necessario visualizzare in technicolor, su schermo panoramico, né nei minimi dettagli: non preoccupatevi di quanto profondamente vi rilassate e di quanto accuratamente visualizzate. Procedete, invece, con l’opera di guarigione. Con il tempo, migliorerete il rilassamento e le vostre visualizzazioni saranno sempre più dettagliate. Nel frattempo, perché non sfruttare le possibilità di guarigione offerte da tali tecniche, avvalendovi delle capacità finora sviluppate? Così facendo, non potrete che migliorare! Alcuni esercizi potranno esservi utili per affinare le capacità di visualizzazione. Dal momento che, per guarire, è essenziale visualizzare se stessi, dovreste allenarvi nei cosiddetti esercizi allo specchio. Guardatevi allo specchio, chiudete gli occhi e richiamate alla mente il vostro viso. Aprite, quindi, gli occhi per verificare se la visualizzazione sia o meno esatta. Se il naso, le labbra, le sopracciglia non erano perfette, esaminatele più attentamente allo specchio. Quindi, chiudete di nuovo gli occhi e visualizzate ancora il viso. Riapriteli e controllate: il risultato dovrebbe essere migliore, questa volta. Un altro esercizio, più generico, prevede la visualizzazione di un oggetto menzionato durante una conversazione o descritto in un libro: ad esempio, un vostro amico ha appena menzionato la sua macchina, immaginatela, raffiguratela mentalmente. Questo non vi impedirà di continuare la conversazione. Uno scrittore descrive una casa; immaginatela. Questo non interferirà con la vostra lettura. Quanto più vi abituerete a visualizzare e immaginare, tanto più svilupperete

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la creatività. In tal modo, sarete voi stessi a creare e creerete così la vostra salute. LA VISUALIZZAZIONE ATTIVA L’ENERGIA GUARITRICE Quando pensate di dirigervi verso una porta, non esprimete verbalmente detto pensiero. Vi è invece un istante in cui fissate la suddetta scena nella mente: immaginate, in sostanza, voi stessi mentre vi avvicinate alla porta. Tale istantanea funge da comando per il cervello che, come un computer, risponde calcolando l’energia che il corpo deve produrre per spostare il suo peso specifico, la distanza esatta che vi separa dalla porta e il movimento della gamba necessario per compiere l’azione. Ultimata tale procedura, esso trasmette gli ordini al corpo e, apportandovi le modifiche chimiche richieste, rende possibile il movimento muscolare desiderato. Se riflettiamo un istante su un atto così semplice, rimaniamo stupiti di fronte ad una facoltà così straordinaria. Guarire non ha nulla di prodigioso: anche in questo caso, trasmettiamo, infatti, un semplice ordine al cervello attraverso un’immagine mentale. Mentre visualizziamo il processo di guarigione, chiediamo al cervello-computer di effettuare le modifiche necessarie all’interno del corpo, perché tale processo avvenga. Siete in grado di dirigervi verso una porta. Cambiando semplicemente l’immagine mentale, potete sfruttare la stessa energia non per raggiungere una porta, ma un altro obiettivo: uno stato di buona salute. Quando volete raggiungere una porta, prendete la decisione all’istante, dando per scontato che, camminando, giungerete fino ad essa. Compite il movimento e vi ritrovate alla porta. Quando volete rimettervi in salute, prendete analogamente la decisione, dando per scontato che la vostra immaginazione al livello alfa vi aiuterà a ristabilirvi. Raggiungete il livello alfa e immaginate: siete già in via di guarigione. Quali sono i rapporti di causa-effetto nel processo in cui si visualizza e quindi si verifica la vittoria del sistema immunitario sui microrganismi responsabili della malattia? Lasciamo tale questione agli psiconeuroimmunologi. Raggiungete il livello alfa; visualizzate voi stessi ed il vostro problema. Visualizzare significa ricordare ciò che gli occhi hanno già visto o ciò che la mente ha già immaginato (al contrario di immaginare, che consiste nel raffigurare mentalmente ciò che non avete ancora visto con gli occhi o che non avete ancora immaginato). Avete visto il vostro corpo affetto dalla malattia, quindi non vi sarà difficile visualizzare, ovvero ricordare, l’aspetto di qualcosa che avete già visto.

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Il passo successivo prevede la correzione mentale del problema; se ciò comporta qualcosa che non avete mai visto prima, come un innesto cutaneo nel caso di un'ustione, la disintegrazione di un calcolo renale, o l'attacco dei globuli bianchi, cercate semplicemente di usare la vostra immaginazione: dal momento che non avete mai visto il fenomeno in questione, né lo avete mai immaginato, sostituite la parola «visualizzare» con «immaginare». In tal caso dovete fingere di conoscere il processo e creare comunque l’immagine. Anche se tale immagine non è anatomicamente corretta, la tecnica risulta egualmente efficace; il cervello capta il messaggio, proprio perché è il «concetto» di guarigione che esegue la programmazione. Le immagini mentali sono il linguaggio dei concetti. E impossibile trattare in questa sede tutte le immagini mentali applicabili ad ogni problema di salute. Tuttavia, una volta compreso il principio che sottende all'impiego delle immagini mentali ai fini della guarigione fisica, sarete in grado di affrontare qualsiasi situazione. IL POTERE STRAORDINARIO DELL'IMMAGINAZIONE Si è scoperto che, quando l’immaginazione crea qualcosa mai vista prima, questa assomiglia sorprendentemente alla realtà; in altre parole, usando l'immaginazione, siamo in grado di assumere informazioni esterne al nostro campo visivo. Ciò può apparire «bizzarro». Per più di dieci anni, presso il centro SRI International di Menlo Park, in California, sono state, tuttavia, condotte ricerche sulla «visione a distanza»; il progetto, costato milioni di dollari e sostenuto dal governo degli Stati Uniti, era finalizzato ad esplorare le tecniche che avrebbero reso più accurate e attendibili le facoltà percettive. Nell’ambito di queste ricerche e di studi analoghi, condotti nel quadro di un'infinità di altri progetti, i partecipanti imparavano a descrivere oggetti, edifici, aree geografiche e attività distanti migliaia di chilometri. L'accuratezza delle descrizioni fornite, persino da persone completamente inesperte, raggiungeva spesso l'80%. La conclusione principale emersa da tali studi è che l'esattezza delle descrizioni migliorava con la pratica. Quest'ultima costituisce un mezzo di verifica: con essa, infatti, si attiva il feedback. L'uomo ha potuto sviluppare le sue capacità solamente sottoponendole a verifica. Impara a camminare per tentativi ed errori; l'errore — la caduta — invia informazioni alla corteccia cerebrale e il cervello apprende così a non ripetere l'errore. Quando impara a parlare, sono le orecchie a fornire il feedback. Allo stesso modo, apprende a suonare uno

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strumento musicale solo esercitandosi: solo così, infatti, ottiene il feedback acustico. Nel suo ruolo di guaritrice la mente si avvale del feedback. Se, quando vi rilassate e create immagini mentali positive, non riuscite ad attivare il processo di guarigione, ripetete la procedura. Questa volta l’operazione vi riuscirà grazie al feedback: forse, la seconda volta vi siete rilassati in modo differente, o forse le immagini da voi create sono risultate più chiare, o avete dedicato più tempo all’esercizio. Qualsiasi cosa abbiate fatto differentemente durante il secondo tentativo, è diventata parte integrante delle vostre capacità grazie al feedback fornito dalla pratica. La verità sorprendente è che tutti noi siamo in grado di proiettare la nostra intelligenza a distanza e di venire a conoscenza di fenomeni che non abbiamo modo di apprendere attraverso i sensi. Il segreto è rilassarsi ed usare l’immaginazione. La spiegazione di ciò è riconducibile all’attivazione dell’emisfero cerebrale destro, procedura che trascende le limitazioni spazio-temporali oggettive. Non usiamo questa particolare facoltà dell’immaginazione per guarire noi stessi, ma per guarire gli altri. VISUALIZZARE «FILMATI» INTERIORI S.M. aveva 14 anni; da più di dieci soffriva di asma. Dato che la madre era infermiera diplomata ed il padre radiologo, in casa potevano disporre della quantità di adrenalina necessaria per tenere sotto controllo le crisi della figlia. Ciononostante, S.M. doveva essere frequentemente ricoverata e sottoposta a terapie d’emergenza. Il padre, che aveva sentito parlare del Metodo Silva, decise di aiutare sua figlia a guarire. La madre manifestò scetticismo, ma accettò l’idea del marito. Quando la ragazza ebbe l’ennesimo attacco d’asma, il padre effettuò la procedura qui descritta: Immagina di essere all’interno del tuo corpo. Immagina i tuoi polmoni: sono di un colore rosa pallido invece che di un colore rosa brillante. Non vi penetra abbastanza aria. Guarda, c'è un esserino nei tuoi polmoni. Tiene la mano su una leva. Da un lato c'è scritto «Malata», dall'altro «Sana». Ora la leva è sulla scritta «Malata». Questo esserino è un folletto giocherellone: giochiamo con lui! Fai un respiro profondo e osserva che cosa accade. (La profonda inspirazione fa tossire S.M.) Wow! L'aria l'ha divertito. Guarda. Ha spostato leggermente la leva verso la scritta «Sana».

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Vedi, i tuoi polmoni sono diventati di un rosa più brillante! Vediamo che cosa succede se fai tre profondi respiri. (S.M. tossisce dopo ogni inspirazione) vedi! Ha spostato ancora la leva verso la scritta «Sana». Guarda i tuoi polmoni: sono diventati di un colore ancora più intenso! A questo punto il padre lasciò la stanza, domandando a S.M. di continuare da sola. Ritornò dopo quindici minuti e le chiese dove fosse la leva. S.M. rispose che si trovava a tre quarti della distanza verso la scritta «Sana». Procedendo in questo modo per quarantacinque minuti, S.M. riuscì a riportare la leva su tale scritta. Andò quindi a letto e si addormentò subito. In tal modo si evitò un ricovero. Da allora S.M. usò autonomamente la tecnica di visualizzazione e di immaginazione. Ogniqualvolta sentiva sopraggiungere un attacco, si ritirava, ad esempio nella sua stanza, ed applicava la tecnica. Per riprendersi, le occorrevano di solito dai cinque ai dieci minuti. La tecnica si fonda in sostanza sull’idea di creare una sorta di filmato mentale che illustri il problema, la soluzione e il lieto fine. Una paziente impiegò la scena mentale di una squadra di calcio: i giocatori segnavano le reti e, ad ogni calcio del pallone, espellevano germi; un paziente raffigurava invece i suoi globuli bianchi come uomini rana che catturavano i batteri. Voi siete sceneggiatori, produttori e registi del film. Create quello che immaginate. Queste sono le fasi da seguire: 1. Portatevi al livello alfa. 2. Immaginate di essere all’interno del vostro corpo, nella zona interessata. 3. Azione! Il problema viene eliminato. 4. Il problema è scomparso. 5. Chiudete la seduta.

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1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d'assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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SPERANZE PER GLI ALCOOLISTI Su richiesta del direttore di un centro per il trattamento degli alcolisti, è stato effettuato recentemente uno studio su di un campione di quindici alcolisti in fase di guarigione. Un test standard della personalità (il 16 PF Cattell) è stato effettuato su tredici maschi e due femmine prima e dopo il corso di preparazione al Metodo Silva. Lo psicologo che ha somministrato il test — un questionario atto alla valutazione di sedici aspetti della personalità — ha anch’egli frequentato il corso assieme agli alcolisti. I risultati ottenuti hanno rilevato una correlazione fra le variazioni della personalità dei partecipanti e la forza del loro io. Tale fattore risulta estremamente importante in quanto è indicativo del successo o dell’insuccesso dell’approccio alle difficoltà della vita dei soggetti. Se l’io è moderatamente sviluppato, si ha spesso una patologia latente. Il test effettuato dopo il corso ha rilevato uno spostamento verso la presenza di un io più stabile, fatto questo indicativo di una percezione di sé maggiormente interiore che esteriore, nonché di salute mentale e stabilità emotiva buone. A causa della facoltà di scelta di cui beneficiano grazie alle aspettative che nutrono, i soggetti rivolti all’interiorità hanno maggiori probabilità di riuscire ad esercitare un auto-controllo sul proprio comportamento e sulla propria vita. Il secondo test ha rilevato pure uno spostamento da un comportamento vigile ed autosufficiente ad un atteggiamento più diretto, semplice e non manipolativo. Tutti i soggetti studiati hanno dimostrato una presenza maggiore di qualità caratterizzate da spontaneità, franchezza e schiettezza tali da rasentare quasi l’ingenuità. I partecipanti allo studio hanno dimostrato infine uno spostamento verso una maggiore fiducia in se stessi. Quest’ultima si è, infatti, sostituita alla dipendenza dal supporto esterno. Il gruppo di alcolisti in fase di guarigione ha dimostrato, in effetti, una maggiore fiducia in sé sotto il profilo della capacità di affrontare ogni difficoltà. Congiuntamente a tale variazione, ne è stata osservata una della percezione di sé da una condizione caratterizzata da «timidezza, inibizione e timore dei pericoli esterni» ad una caratterizzata da «maggiore senso dell’avventura e maggiore desiderio di contatti sociali». La paura dei pericoli esterni è talora d’importanza fondamentale ai fini della comprensione del comportamento degli alcolisti. E, infatti, altamente probabile che questi ultimi considerino l’alcool un mezzo per tentare di equilibrare il proprio sistema mentale con quello fisico. Un miglioramento del concetto di sé e della capacità di control-

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lare l’ansia risulterebbe pertanto un’alternativa valida all’abuso di bevande alcoliche. Per quanto riguarda le altre aree della personalità, lo studio ha rilevato uno spostamento significativo verso una «condizione di rilassamento, tranquillità e compostezza caratterizzata dall’assenza di frustrazione», che contrasta con la condizione pre-esistente «di tensione e frustrazione». Pertanto, la diminuzione del conflitto interiore indicata dalle risposte del gruppo alle singole domande del questionario suggerisce probabilmente la percezione da parte dei soggetti di un controllo maggiore dei processi interiori. Sei mesi dopo il corso Silva, è stata effettuata una valutazione di controllo sui quindici alcolisti in via di guarigione precedentemente esaminati. Nel suddetto intervallo dodici dei soggetti in esame non avevano fatto uso di bevande alcoliche; un soggetto aveva bevuto solamente un bicchiere di vino; due avevano ripreso a bere due volte riuscendo, però, a smettere prima d’intossicarsi al punto di essere ricoverati; un altro soggetto, infine, era stato ricoverato in ospedale per abuso di alcool. Per intervenire contro l’alcolismo non è pertanto sufficiente immaginare se stessi con un bicchierino in mano; è invece necessario potenziare i lati deboli della personalità che inducono a dipendere dal bicchierino. Ciò implica operare una programmazione positiva finalizzata al rafforzamento di fattori quali il concetto di sé e la fiducia in se stessi. E possibile attuare tale procedura facendo mentalmente affermazioni positive e visualizzando un’altra immagine: quella di voi stessi che rispondete a tali affermazioni: siete più sicuri, determinati, storcete il naso al sapore di liquore, i vostri occhi brillano di una luce diversa. Adesso siete pronti per la terza immagine: quella di una vita normale, non più dominata dall’alcool. Con ciò non s’intende affermare che sia semplice: non lo è affatto. Sarebbe preferibile che, una volta seguito l’intero corso, un alcolista adottasse un approccio olistico nei confronti di un problema olistico. Il problema può tuttavia essere affrontato anche nella maniera descritta. Cominciate da oggi. IMMAGINI MENTALI IN SITUAZIONI NON OGGETTIVE È più semplice immaginare un calcolo renale, mai visto, che visualizzare l’alcolismo, le cui manifestazioni vi sono ben note. Ciononostante, anche per l’alcolismo si ricorre alla medesima procedura di

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programmazione — la tecnica delle tre immagini a sinistra — usata per i calcoli renali. L’immagine tipica dell’alcolismo potrebbe consistere in una raffigurazione del sistema ematico saturo d’alcool, oppure di un fegato malato. L’immagine più facile da visualizzare risulta tuttavia una già vista in precedenza; quella di voi stessi barcollanti, perché il mondo sembra girarvi attorno, oppure quella di voi stessi seduti al banco di un bar ad ingurgitare un bicchiere dopo l’altro. Le suddette immagini identificano il problema, rappresentando immediatamente ciò che si profila nella vostra mente. A questo punto, spostate l’immagine leggermente a sinistra e cominciate a correggere il problema. Che cosa vedete adesso? La terza ed ultima immagine vi ritrae sobri, in un mondo stabile, privo di bar. Come si arriva a questo punto? Qual è la seconda immagine? Non esiste un alcolista uguale all’altro: ciò che risulta adeguato per uno, non lo è necessariamente per un altro. Nel test precedentemente descritto, gli alcolisti hanno seguito tutto il corso Silva, il quale prevede non solo gli esercizi descritti nel presente manuale, ma anche numerose tecniche terapeutiche non riportate in questa sede. ELIMINARE IL VIZIO DEL FUMO E GLI ECCESSI ALIMENTARI Esattamente come il vizio del bere, anche altri comportamenti errati possono minare la salute e, talora, portare alla morte. E un dato di fatto che i non fumatori hanno maggiori probabilità di vivere più a lungo rispetto ai fumatori. Viene qui illustrato un metodo basato sul livello Alfa per ridurre il numero di sigarette fumate o smettere del tutto. Le procedure di base usate sono le stesse di sempre; viene tuttavia introdotta una tecnica induttiva, analoga a quella delle Tre Dita. In termini semplici, essa consiste nella programmazione finalizzata all’induzione di un determinato risultato ogni qualvolta si compirà un’azione specifica semplice. Come ricorderete, la Tecnica delle Tre Dita induce una parte maggiore della vostra mente ad operare per voi. Ricordate il prete che ho aiutato? Vi ho promesso di spiegare perché gli feci bere l’acqua: tale atto rappresenta, infatti, una tecnica induttiva. In quel momento programmai che, ogniqualvolta avesse sorseggiato un po’ d’acqua, si sarebbe sentito meglio. Potete quindi programmarvi in modo che, dopo ogni bicchiere d’acqua che bevete, il vostro desiderio immediato di una sigaretta o di uno spuntino fra i pasti principali svanisca. In alternativa, potete programmarvi in modo che, dopo tre inspira-

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zioni profonde, il desiderio immediato di accendere una sigaretta o di aprire il frigorifero scompaia. Vi è tuttavia ancora qualcosa da aggiungere. Il vizio del fumo o gli eccessi alimentari, come l’abuso di alcool, rappresentano problemi che necessitano comunque di una soluzione olistica. Quest’ultima non sarà uguale per tutti; si è pertanto ritenuto opportuno riportare di seguito una lista delle soluzioni possibili. Provate a metterle in pratica, adottando quelle che ritenete più adatte al vostro caso. Le prime due fasi sono le più importanti in quanto sono propedeutiche all’applicazione di tutte le successive. FUMO 1. Raggiungete il livello Alfa ed analizzate il vostro vizio. Quand’è che esagerate? Come vi sentite in quei momenti? 2. Prefiggetevi un programma quotidiano atto al superamento delle debolezze della personalità descritte nel punto 1. 3. Adottate una tecnica induttiva — ad esempio, effettuate tre inspirazioni profonde o bevete un bicchier d’acqua — per arrestare il desiderio immediato di fumare. 4. Usate la tecnica delle tre immagini. Per il fumo, Figura 1. Siete un fumatore. Figura 2. State adottando le vostre tecniche induttive e di rafforzamento della personalità. Figura 3. Siete un non fumatore. Vi è un calendario affisso alla parete che riporta la data (è trascorso circa un mese da quando avete iniziato). 5. Programmate di fumare più tardi e di allungare gli intervalli fra una sigaretta e l’altra. Proseguite per gradi e supererete con successo le varie fasi. ECCESSI ALIMENTARI 1. Raggiungete il livello Alfa ed analizzate la vostra abitudine errata. Quand’è che esagerate? Come vi sentite in quel momento? 2. Prefiggetevi un programma quotidiano atto al superamento delle debolezze della personalità descritte nel punto 1. 3. Adottate una tecnica induttiva, ad esempio effettuate tre inspirazioni profonde, bevete acqua o mangiate una carota o un sedano per bloccare il desiderio immediato di uno spuntino. 4. Usate la tecnica delle Tre Immagini. Per gli eccessi alimentari, Immagine 1. Visualizzate voi stessi ed il vostro disturbo alimentare.

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Immagine 2. State usando le vostre tecniche induttive e di rafforzamento della personalità. Immagine 3. Avete il peso ideale. Immaginate la bilancia. Immaginate il calendario sulla parete raffigurante la data che vi siete prefissati per valutare i risultati della dieta. Immaginate quella che dovrebbe essere la vostra taglia ideale. 5. Programmate che i cibi a contenuto lipidico elevato (grassi, zucchero, carne salata) non vi attraggano più e che quelli più nutritivi vi soddisfino pienamente.

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SEDUTA 27 REVISIONE DELLA TECNICA DÌ GUARIGIONE CHE SI AVVALE DELL’EMISFERO CEREBRALE DESTRO

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d’assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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L’EMISFERO DESTRO, ORGANO VERSATILE Qualsiasi attività svolta sotto il controllo dell’emisfero destro sembra avere buon esito. Si tratta di una porzione cerebrale versatile, creativa non distruttiva che, una volta attivata per la risoluzione di un problema, consente di ottenerla. Fattori quali la musica, l’arte, il riso, l’amore e l’immaginazione attivano l’emisfero destro e possono aiutare a guarire. Il Metodo Silva consiste semplicemente nell’impiegare l’emisfero cerebrale destro allo scopo di beneficiare della sua attività risanatrice e creativa. Quest’ultima viene stimolata tramite una metodologia semplice di visualizzazione ed immaginazione. Il Metodo Silva funziona perfettamente: l’emisfero cerebrale destro risulta, infatti, versatile anche durante l’applicazione del suddetto metodo; anche variando dalle fasi specifiche previste, si trae comunque beneficio. Le componenti del Metodo Silva sono livello Alfa e desiderio, convinzione ed aspettativa di guarire. TECNICA SILVA DÌ GUARIGIONE 1. Immaginate di avere davanti ai vostri occhi l’immagine di voi stessi ed individuate il disturbo da cui siete affetti (uno o due minuti). 2. Spostate l’immagine mentale leggermente a sinistra e visualizzate l’azione terapeutica in corso (circa dodici minuti). 3. Spostate di nuovo l’immagine mentale leggermente a sinistra e visualizzate voi stessi privi del disturbo ed in perfetta salute (uno o due minuti). MIGLIORARE LA VISUALIZZAZIONE Le immagini mentali sono necessarie; non è tuttavia indispensabile — anche se è preferibile — ottenere immagini mentali nitide e precise. Vengono qui riportati alcuni suggerimenti: 1. Al fine di visualizzare meglio voi stessi, esercitatevi di fronte ad uno specchio. Memorizzate il vostro viso, chiudete gli occhi e visualizzatelo; aprite gli occhi e controllate il risultato. Ripetete l’esercizio finché non sarete soddisfatti. 2. Al fine di perfezionare la visualizzazione in generale, esercitatevi durante il giorno, soffermandovi a visualizzare o immaginare oggetti di cui leggete o sentite parlare.

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3. Qualora non abbiate mai visto il vostro disturbo di salute, (nel caso interessi, ad esempio, gli organi interni) immaginate a che cosa possa assomigliare e fidatevi della vostra immaginazione. Qui di seguito viene riportata una tecnica che stimola la visualizzazione: VISUALIZZAZIONE ED IMMAGINAZIONE: UNA TECNICA PER FAVORIRE LA RISOLUZIONE DÌ UN DISTURBO A CARICO DÌ UN VASO CARDIACO 1. Raggiungete il livello Alfa. 2. Visualizzate voi stessi di fronte al disturbo cardiaco. Ricorrete ad un’immagine tipica, in cui possiate raffigurarvi mentre lamentate dolori toracici. 3. Spostate l’immagine leggermente a sinistra ed immaginate di assistere alla terapia. La placca che riveste internamente i vasi viene eliminata. 4. Spostate nuovamente l’immagine leggermente a sinistra e visualizzatevi in perfetta salute. Potete usare la medesima immagine del punto 2 anche se, in questo caso, non provate dolori toracici. 5. Concludete la seduta Alfa. 6. Ripetete la seduta tre volte al giorno. RICAPITOLAZIONE DELLE TECNICHE ATTE AD ELIMINARE ABITUDINI NOCIVE Si riassumono tre procedure descritte nel capitolo precedente. RAFFORZAMENTO DELL’IO IN CASO DÌ ALCOLISMO 1. Raggiungete il livello Alfa ed analizzate il vostro vizio. 2. Durante le sedute giornaliere in cui raggiungete il livello Alfa fate in modo di affermare valori positivi che riescano a sopperire alle debolezze della personalità (insicurezza, scarso concetto di sé, ecc) emerse nel punto 1. 3. Usate la tecnica base di guarigione descritta in precedenza. Immaginate voi stessi, dapprima intossicati dall’alcool e, quindi, mentre rispondete positivamente alle affermazioni volte a rafforzare l’io, descritte nel punto 2 (ripetete tali affermazioni più volte). State acquistando un nuovo aspetto. Nella terza immagine siete astemi, vi presentate e vi sentite ottimamente.

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LIBERARSI DAL VIZIO DEL FUMO 1. Raggiungete il livello Alfa ed analizzate il vostro vizio. Quando prendete una sigaretta? Come vi sentite quando l’accendete? 2. Fate a voi stessi affermazioni positive al fine di sopperire alle debolezze della personalità individuate nel punto 1. 3. Programmatevi al livello Alfa in modo che tre inspirazioni profonde blocchino il desiderio immediato di fumare. 4. Usate la tecnica base di guarigione. Nella prima immagine voi siete fumatori; nella seconda, state usando i punti 1 e 2. Nella terza immagine vedete sul calendario la data corrispondente a circa un mese dall’inizio dell’applicazione della tecnica. Siete non fumatori. 5. Programmate di fumare la prima sigaretta più tardi nella giornata e di lasciare trascorrere intervalli più lunghi fra una sigaretta e l’altra. Procedete fase per fase. LIBERARSI DALL’ABITUDINE AD ECCEDERE NELL’ALIMENTAZIONE 1. Raggiungete il livello Alfa ed analizzate le vostre abitudini alimentari. Quando consumate il vostro primo spuntino fra un pasto e l’altro? Come vi sentite in quel momento? 2. Fate a voi stessi affermazioni positive al fine di sopperire alle debolezze della personalità identificate nel punto 1 come, ad esempio «Ogni giorno acquisto sempre più fiducia in me stesso». 3. Programmatevi al livello Alfa in modo che alcune tecniche induttive blocchino il desiderio immediato di uno spuntino — effettuando, ad esempio, tre inspirazioni profonde, mangiando una fetta di mela o una carota. 4. Adottate la tecnica base di guarigione. Nella prima immagine siete sovrappeso. Nella seconda, state applicando i punti 2 e 3. Nella terza immagine siete magri; fate attenzione alla taglia dei vostri vestiti ed alla data del calendario. 5. Programmate che i cibi più calorici (grassi, dolci, carni salate) non vi attraggano più e, viceversa, che cibi più nutritivi vi soddisfino pienamente. L’USO DÌ «FILM MENTALI» Qualora la visualizzazione di disturbi interni o mentali risulti difficile, usate una procedura alternativa alla tecnica Silva di base: 1. Raggiungete il livello Alfa. 2. Immaginate voi stessi all’interno del vostro corpo, nel punto do-

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lente se si tratta di un disturbo interno, o nell’area cerebrale in cui origina un comportamento indesiderato, se si tratta di un disturbo mentale. 3. Ruotate la cinepresa: state assistendo alla proiezione di un film mentale ove il disturbo viene guarito. Immaginate, con la fantasia, di assistere alla guarigione definitiva. 4. Concludete la seduta Alfa. Ripetetela tre volte al giorno.

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SEDUTA 28 AIUTARE SE STESSI AIUTANDO GLI ALTRI

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d'assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

163 AIUTARE SE STESSI AIUTANDO GLI ALTRI

Trenta diplomati Silva ed i loro amici si riunirono in occasione di un meeting bimestrale presso un’abitazione residenziale nei dintorni di Honolulu, nelle Hawaii. Uno degli ospiti intervenne e, quando finì di parlare, venne tenuta una seduta di gruppo per aiutare a guarire la persona prescelta. Edward E. Kenney di Thunder Bay, Stato dell’Ontario, Canada, che segue attualmente l’University of Hawaii, propose il nome di sua sorella Colleen, di Thunder Bay, affetta da anni dal morbo di Crohn, una flogosi cronica dell’intestino tenue per la quale non è ancora nota una cura; anche in caso d’intervento chirurgico, vi è comunque il 50% di possibilità che la patologia si diffonda ulteriormente. Cinque anni prima Colleen era stata sottoposta alla rimozione di una porzione d’intestino tenue; la patologia aveva tuttavia continuato a diffondersi. La paziente soffriva periodicamente di attacchi caratterizzati dalla medesima gravità delle coliche appendicolari. La stessa entrava ed usciva dall’ospedale ed era pronta, all’epoca in cui si svolgeva il fatto, a sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico. «Colleen Marie Kenney, 31 anni, residente in Rossport, Ontario, Canada, morbo di Crohn» fu tutto ciò che Kenney disse ai presenti. Tutti raggiunsero quindi il livello Alfa profondo, pregarono in silenzio per un attimo e quindi, ognuno a suo modo, «fissarono» l’immagine di Colleen. Dopo nemmeno tre minuti fu proposto il nome di un’altra persona da guarire. Alcune settimane dopo, Colleen si recò ad Honolulu a trovare il fratello. «Sai una cosa, Ed?», esclamò un giorno mentre si trovavano a Waikiki, «non ho più il morbo di Crohn!». E Kenney la guardò, sorridendo. «Ho proprio la sensazione che la malattia se ne sia andata,» proseguì la donna. «Lo so e basta. So che se n’è andata!». Edward le spiegò quindi dell’incontro con i diplomati Silva. «Ti piacerebbe dividere con loro le tue sensazioni alla prossima seduta?». Colleen si dichiarò subito d’accordo. Alcuni giorni dopo, fu riconosciuto ufficialmente il potere terapeutico di alcuni membri del gruppo: si tratta di un potere universale che tutti noi abbiamo in realtà possibilità di impiegare. Un anno dopo, Kenney ci scrisse a Laredo, aggiornandoci sul caso: «Mia sorella gode sempre di una salute eccellente. Una volta non era in grado di lavorare ed usufruiva di un sussidio statale. L’anno scorso ha lavorato fuori casa per tutto l’inverno, a tempo pieno, presso un parco provinciale. Recentemente è stata assunta come co-direttore di un nuovo hotel». Le guarigioni a distanza rappresentano un evento comune per i diplomati Silva. Normalmente sono i singoli individui piuttosto che interi gruppi, come è avvenuto nel caso Kenney, ad aiutare gli altri e, ovviamente, i disturbi eliminati sono di solito più comuni.

164 AIUTARE SE STESSI AIUTANDO GLI ALTRI

Una volta appresa a fondo la tecnica del livello Alfa, sarete in grado di usare la mente per aiutare gli altri a guarire, persino a grandi distanze. Si potrebbe addirittura affermare che è più facile aiutare a guarire un’altra persona che guarire se stessi. Colui che guarisce se stesso è paragonabile, in un certo qual modo, ad un criminale che rimedia alle proprie colpe; coloro che aiutano un’altra persona si trovano invece in una posizione di neutralità. La tecnica base usata è la stessa ma, nel secondo caso, il tempo necessario è minore; per guarire se stessi occorrono quindici minuti a seduta, per guarire un’altra persona sono necessari tre minuti a seduta ed un numero totale di sedute minore. E tuttavia opportuno considerare un fattore molto importante: la scienza ha appena cominciato a far luce su tali tecniche di guarigione e, pertanto, la logica di detti processi non è del tutto chiara. La mente controlla il corpo di un individuo, determinandone lo stato di salute o di malattia; l’interazione fra la mente di un individuo ed il corpo di un estraneo non è però ancora stata compresa. Tale questione può costituire un ostacolo per la logica dell’emisfero sinistro e, a lungo termine, arrestare l’attività dell’emisfero destro. Ovviamente, quando riuscite a guarire un’altra persona, siete consci di averlo fatto e delle vostre capacità. In proposito è stata elaborata, ma non confermata, una spiegazione logica. Si consideri l’esempio seguente: Marge Wolcott di Port Isabel, Texas, si avvaleva del metodo Silva per aiutare gli altri e, così facendo, riuscì a guarire una patologia deformante da cui era affetta. Soffrivo di sclerosi multipla (SM) da quindici anni. Quando iniziai a seguire il corso Silva, portavo un busto ortopedico ed un collare e dovevo usufruire di una sedia speciale per potermi sedere. Ero molto fiduciosa, e la mia fiducia raddoppiò quando terminai le lezioni del corso base. Due mesi dopo il diploma, nel marzo del 1970, eliminai il collare', in maggio la parte posteriore del busto ortopedico — quella che sosteneva le spalle — si ruppe. Mia figlia, che aveva seguito il corso Silva con me, mi suggerì di non metterlo più, sapendo che ero stata già tentata di farlo. Seguii il suo consiglio e, da allora, non lo indossai più. Tempo dopo, un medico di Dallas, affetto da una patologia deformante e ormai in procinto di abbandonare la professione, venne a farmi visita: egli conosceva molte cose sulla SM che io, all’epoca, ignoravo e mi disse, successivamente, che ero guarita completamente dalla malattia! Venni poi a sapere che il medico aveva seguito il corso Silva, era guarito ed aveva ripreso la professione.

165 AIUTARE SE STESSI AIUTANDO GLI ALTRI

Successivamente alla mia guarigione, andai dal mio medico: egli commentò il mio caso dicendo solamente dì aver sentito dire che certi fatti possono succedere ma di essere per la prima volta testimone di uno di essi. Aveva sempre temuto che per me non vi fossero più speranze di guarigione: avevo, infatti, portato il busto per circa sette - otto anni. Illustro qui di seguito ciò che ho fatto: usando il metodo Silva, mi programmavo tre volte al giorno. Tante persone mi chiamavano e mi chiedevano di aiutarle: solevo pertanto raggiungere il livello Alfa tre volte al giorno, in modo tale da programmarmi per loro. Una volta che avevo finito tale procedura, mi programmavo anche per me stessa. Sapevo che i medici dubitavano delle mie possibilità di guarigione e, pertanto, io stessa nutrivo ben poche speranze. Desideravo guarire, naturalmente: non avrei certo pensato di iniziare a programmarmi se non avessi avuto qualche speranza. Non mi preoccupavo troppo però; mi fossi sentita meglio, sarebbe stato fantastico; non fosse stato così, avrei accettato comunque la mia condizione. Secondo la Bibbia, ciò che si fa per il prossimo ci viene restituito in misura dieci volte maggiore. Apparentemente, quando mi programmavo per gli altri aiutavo quindi anche me stessa. I pensieri di guarigione sembravano aver indotto la mia mente ad intervenire sul mio corpo. Sono passati dodici anni da quando mi sono diplomata seguendo il corso del Metodo Silva e, da allora, non ho più avuto problemi con la SM. Uno dei problemi più difficili che dovetti affrontare allora fu il dolore intenso che colpiva la mia muscolatura facciale. Quando sentii parlare della Tecnica di Controllo della Cefalea [illustrata in seguito nel presente manuale] fu come sentire una mano amica sulla spalla. Utilizzando la tecnica, il dolore scomparve e, da quell’epoca, non si è più manifestato. Non è possibile stabilire in che misura la guarigione di Marge sia attribuibile al suo intervento su se stessa e in che misura all’intervento su altre persone. Al livello Alfa — il livello dell’unicità — la distinzione fra noi e gli altri — ammesso che esista — si fa molto incerta. L’emisfero destro sembra essere collegato alla creatività ed alla causalità, da cui lo spazio, il tempo ed il mondo materiale emergono per congiungersi poi nel mondo fisico o reale. Nel regno della causalità non vi sono spazio e tempo; e, se lo spazio non esiste, allora non esiste neppure una distinzione fra noi e gli altri. Se guarite un’altra persona, guarirete voi stessi. Considerate l’atto di guarire gli altri come un’azione «egoistica» di cui siete il solo beneficiario. State in tal modo aiutando tutta l’umanità a cui appartenete a pieno diritto.

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SEDUTA 29 GUARIRE A DISTANZA

1 Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d’assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

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CINQUE CASI CLINICI N.S. aveva già subito il secondo intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore maligno all’intestino quando il suo caso venne sottoposto ad un diplomato Silva. Agendo al livello Alfa, quest’ultimo fece uso di un laser immaginario per eliminare dal corpo di N.S. tutte le cellule maligne. Mesi dopo, N.S. non presentava più nessuna traccia della patologia. Il diplomato aveva agito ad una distanza di più di 4.800 km. L.E. riportò telefonicamente ad un diplomato Silva che il figlio appena nato, di quattro giorni, non aveva ancora emesso le prime feci. L’ospedale non avrebbe dimesso il neonato finché ciò non fosse successo e, se il fatto non si fosse verificato nell’arco delle successive ventiquattro ore, sarebbe stato necessario effettuare alcuni test clinici. «Può fare qualcosa?» chiese il padre del bambino al diplomato. «Mi richiami fra dieci minuti» fu la risposta. L’ex-allievo raggiunse il livello Alfa, immaginò di vedere il neonato e ne visualizzò l’apparato digerente; avvertì la presenza di un disturbo e fissò l’attenzione su di esso. Alcuni minuti dopo, quando L.E. richiamò, questi rispose di aver risolto il problema. «L’intestino tenue era a posto, ma nel punto di congiunzione con l’intestino crasso si era creata una strozzatura che poco fa ho aperto. Ora, dovrebbe essere tutto a posto». La mattina seguente la moglie di L.E. chiamò dall’ospedale riferendo che, durante la notte, il bambino aveva finalmente evacuato e che sia lei che il figlio avrebbero lasciato l’ospedale di lì a poco. In questo caso, la distanza fra guaritore e persona guarita era di soli 3 km. Una coppia di New York si trovava a circa 9,5 km da casa quando sentì parlare di un gruppo che aveva seguito il corso Silva; i due si rivolsero al gruppo sottoponendo il caso della madre della signora, malata terminale di cancro e terribilmente sofferente, che viveva legata ad un filo da settimane. Il giorno seguente la signora telefonò a casa: la madre era deceduta alcune ore dopo l’intervento del gruppo. La signora chiamò quindi il direttore del gruppo per esprimere la sua riconoscenza. «La volontà di Dio è stata compiuta» disse. La prima parte della procedura prevista dal Metodo Silva per l’aiuto a distanza comprende un momento di preghiera. Sebbene non esplicitamente, tale preghiera esprime il concetto di «Sia fatta la volontà di Dio». L.S. venne colpita da una febbre improvvisa molto alta mentre, con il marito, si trovava presso alcuni amici riunitisi per discutere dei

168 GUARIRE A DISTANZA

poteri terapeutici della mente. L.S. venne immediatamente prescelta come caso. Le dieci persone presenti, nessuna delle quali aveva seguito il corso Silva, decisero di mettere alla prova le proprie capacità di rilassamento e di immaginare mentalmente l’intervento curativo per L.S. Il mattino successivo la febbre di L.S. era scesa da 40° C ad una temperatura normale. In questo caso la distanza non era considerevole: L.S. si trovava, infatti, nella stanza accanto. Un ex-allievo del corso Silva decise di far visita ad un amico in ospedale ricoverato per disturbi alla prostata. Quando, nel tardo pomeriggio, raggiunse l’amico nella stanza d’ospedale, questi gli raccontò che sarebbe stato probabilmente dimesso il giorno seguente e che gli era stato tolto il catetere per urinare; l’amico aggiunse che, sebbene gli fosse parso di aver urinato nel corso della giornata, apparentemente era come se ciò non fosse avvenuto. Stava pertanto soffrendo terribilmente; l’infermiera non era inoltre ancora riuscita ad ottenere il permesso del medico per reinserire il catetere. Il suo viso iniziò a solcarsi di lacrime. «Non ricordo di aver pianto da quando ero bambino», disse, «ma sto davvero male». L’ex-allievo del corso Silva sapeva bene che non sarebbe stato legale lavorare su di una persona ammalata in presenza della stessa, ma non avrebbe abbandonato l’amico in difficoltà. Sfuocò pertanto il campo visivo per raggiungere il livello Alfa ed immaginò di arrecare sollievo alla vescica dell’amico, potenziando al massimo le sue capacità. Quando tornò a focalizzare lo sguardo sull’ambiente circostante vide l’amico riposare come se fosse assopito. Subito dopo arrivò l’infermiera. Aveva finalmente trovato il medico ed avuto l’autorizzazione per inserire il catetere. La distanza in questo caso era di pochi metri. Da pochi metri o a più di quindicimila chilometri, la mente riesce comunque a guarire: la distanza non costituisce un limite.

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SEDUTA 30 CAMPI ENERGETICI

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l'alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d’assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

170 CAMPI ENERGETICI

Dal momento che l’universo è composto da energia e non semplicemente da materia fisica solida, è possibile agire sulle persone anche a grandi distanze. Persino ciò che nell’universo viene considerato normalmente materia solida è invece energia. La coscienza è energia, gli esseri umani sono energia: con un debito training è possibile percepire conformazione e significato di quest’ultima, nonché modificarla. L’aura umana e la possibilità di rappresentarla con il metodo fotografico Kirlian sono state menzionate in precedenza. In realtà, Paura costituisce solamente una parte dei campi energetici che emanano da e/o circondano il corpo e la coscienza umani. Esistono vari tipi di campi energetici: l’energia elettrica, ad esempio, può essere continua o alternata, può avere sessanta periodi o essere più veloce o più lenta, ma resta sempre elettricità. L’elettricità è una forma di energia oggettiva poiché è composta da elettroni che si muovono simultaneamente; per tale motivo è possibile identificarla e misurarla. L’energia elettrica è oggettiva, quella della coscienza e della vita sono, viceversa, soggettive. Potreste obiettare che queste ultime sono più «rarefatte», meno fisiche e più spirituali; esse sono, infatti, più simili all’energia primaria tipica dell’atto creativo stesso. Gli esseri umani irradiano energie sia soggettive che oggettive. E opinione corrente che i campi energetici oggettivi del corpo umano irradino un raggio energetico non inferiore a sette metri e mezzo; la distanza fino alla quale è possibile percepire tale energia dipende, naturalmente, dalla sensibilità degli strumenti di misurazione. Fra questi si ricordano i rivelatori di raggi infrarossi, che identificano solo una parte della radiazione percepibile dell’aura umana e le apparecchiature fotografiche ad infrarossi che identificano l’energia visibile. La radiazione umana oggettiva è limitata dalla distanza, a differenza di quella soggettiva. Alcune persone riescono a percepire visivamente una parte della radiazione umana oggettiva: si tratta dei cosiddetti lettori dell’aura. Grazie alla loro sensibilità essi sono in grado di percepire l’estremità inferiore dello spettro visivo, di circa settemila angstrom. Leggendo l’aura, alcuni di essi riescono a percepire persino problemi psicologici o fisiologici. Prima di mettere a punto il Metodo Silva, insegnavo a leggere l’aura al fine di stimolare l’attenzione nei confronti dei problemi altrui. Ciò era però possibile solamente in presenza della persona malata. Una volta elaborato il Metodo Silva, smisi di insegnare la lettura dell'aura poiché, impiegando tale metodo, un sensitivo può percepire i

171 CAMPI ENERGETICI

problemi, psicologici o fisiologici che siano, di una persona anche in assenza della medesima. Di fatto, i sensitivi che hanno seguito il corso Silva percepiscono i problemi di altri soggetti indipendentemente dal luogo in cui questi si trovino. Si ritiene che l’aura del corpo umano sia composta da sette «dimensioni» radianti, ciascuna delle quali è collegata ad una fonte spirituale, vale a dire una fonte non fisica. Il punto in cui ogni dimensione si unisce alla realtà fisica viene definito in sanscrito chakra. Nel corpo umano vi sono sette centri di energia vitale, disposti lungo la colonna vertebrale, dalla regione dell’osso sacro alla sommità del capo. Metà delle sette dimensioni radianti sono fisiche ed appartengono al mondo visibile del corpo; le altre sono spirituali ed appartengono al mondo invisibile della mente (si ritiene che siano controllate dall’emisfero destro). La prima dimensione è rappresentata dal campo energetico puramente spirituale, soggettivo ed immateriale; la seconda corrisponde al campo energetico subatomico, la terza a quello energetico atomico; la quarta, appartenente al campo energetico molecolare, è per metà fisica e per metà spirituale ed è controllata da entrambi gli emisferi cerebrali. La quinta, la sesta e la settima dimensione sono costituite dal mondo corporeo visibile e comprendono il campo energetico cellulare, quello dei singoli organi e quello dell'intero sistema organico (apparati circolatorio, respiratorio o digerente). Si ritiene che detti campi energetici dipendano dal controllo dell’emisfero cerebrale sinistro. Ciascun campo irradia energia in maniera diversa, che varia da individuo a individuo. La radiazione di ciascun campo energetico è rappresentata dalla somma totale degli effetti di numerose variabili, quali la linea di successione degli antenati, la trasmissione genetica e cromosomica, nonché la radiazione corporea oggettiva e soggettiva dei genitori. I campi energetici fisici e quelli spirituali controllati dall’emisfero cerebrale sinistro sono limitati dal fattore distanza, a differenza di quelli spirituali controllati dall’emisfero destro: sono questi ultimi ad essere attivati per guarire a distanza. Il funzionamento dei campi energetici fisici si basa su principi totalmente diversi da quelli dei campi energetici spirituali: i primi agiscono, infatti, sulla materia mediante forze di repulsione, dai livelli esterni a quelli interni; i secondi agiscono sulla materia per attrazione, dai livelli interni a quelli esterni della stessa. Le mente, controllata al livello Alfa dall’intelligenza, può agire su tutti i campi energetici, sia mediante l’emisfero destro che quello sinistro.

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Gli atti di visualizzazione e di immaginazione al livello Alfa possono alterare la funzione cerebrale che, a sua volta, modifica la radiazione energetica del corpo chiamata aura. L’origine di tale alterazione dipende dallo stato psicologico e da quello fisiologico della persona che trasmette l’energia. Per effettuare la guarigione occorre desiderare sinceramente di aiutare un’altra persona a correlare il disturbo di cui soffre con la convinzione che la vostra immagine mentale al livello Alfa è in realtà energia attivata. PUNTI DÌ RIFERIMENTO DELL’EMISFERO DESTRO Nella seconda parte del corso Silva di trentadue ore, viene eseguita l’attivazione dell’emisfero destro al fine di facilitare l’operato a distanza degli allievi. Tale processo consente di fissare determinati punti di riferimento in detto emisfero, esattamente come effettuato per l’emisfero sinistro. L’emisfero cerebrale sinistro orientato verso il mondo fisico viene dotato di migliaia di punti di riferimento; il primo di essi viene fissato il giorno in cui il neonato vede per la prima volta volti di persone diverse. Gli altri vengono stabiliti nei giorni successivi, via via che il neonato prova sensazioni gustative, uditive, olfattive e tattili differenti. Tale processo perdura per tutta l’età adulta dal momento che il soggetto conosce gradatamente nuovi luoghi, nuova gente, nuovi locali, nuovi abbigliamenti, nuove nozioni e nuove attività. Tali fattori rappresentano i nuovi punti di riferimento del mondo fisico controllati dall’emisfero sinistro. Per quanto riguarda l’emisfero destro, esso resta estraneo a qualsiasi forma di educazione, fatta eccezione per la musica e l’arte. Esso è paragonabile ad una landa desolata priva di segnali stradali o di punti di riferimento. Tale condizione viene rettificata nella seconda parte del corso Silva: analogamente a quanto avvenuto per quello sinistro, vengono forniti punti di riferimento pure per l’emisfero destro. Negli otto cicli di addestramento mentale — della durata di circa mezz’ora ciascuno — l’insegnante induce gli allievi, attraverso esercizi d’immaginazione mentale, a stabilire centinaia di punti di riferimento a tutti i livelli della materia, partendo da quella inorganica fino a quella organica. In questa sede non è tuttavia possibile fornire, per ovvi motivi di spazio, una descrizione appropriata del fenomeno di cui sopra. Una volta terminato tale processo sarete, dunque, in grado di aiutare gli altri impiegando il vostro emisfero destro. Aiutando voi stessi ed aiutando quindi gli altri, stabilirete nuovi punti di riferimento per

173 CAMPI ENERGETICI

l’emisfero cerebrale destro; l’area che una volta appariva come una landa desolata inizierà ad arricchirsi di riferimenti grazie al meccanismo di feedback, che controllerete con maggiore sicurezza a mano a mano che acquisirete pratica. Quanto più vi eserciterete nell’aiutare voi stessi e gli altri, tanti più punti di riferimento fornirete all’emisfero destro e tanto meglio riuscirete ad usarli. Esattamente come è stato necessario un certo tempo per acquisire il controllo del livello Alfa tramite la tecnica del conto alla rovescia mattutino, cosi vi occorrerà un certo tempo per acquistare un controllo sempre più efficace della salute degli altri. L’esito finale è comunque garantito. ORIGINE DELLA CAPACITÀ SENSITIVA Immaginate di presenziare ad una lezione finale del corso Silva: i partecipanti sono suddivisi in gruppi di tre persone ciascuno e lavorano a turno sui vari casi, ossia sulle persone malate o in difficoltà. L’allievo che conosce la persona malata in questione — definito allievo di contatto — ne riporta nome, indirizzo, età e sesso su di un foglio di carta. Sul retro del medesimo viene indicata la/le patologia/e ed una descrizione del soggetto analoga a quella indicata sulla patente di guida. L’allievo di contatto chiede quindi ad un altro studente di raggiungere il livello Alfa. L’allievo di contatto che presenta il caso viene chiamato orientatore e quello che lavora al caso psicorientatore. Un terzo allievo annota tutto quello che lo psicorientatore dice; al fine di facilitare a quest’ultimo il compito di identificazione dei punti di riferimento, le informazioni così raccolte vengono riesaminate in seguito. Quando lo psicorientatore raggiunge il livello Alfa, annuncia di essere pronto. L’orientatore, a questo punto, fornisce nome, indirizzo, età e sesso della persona malata, sconosciuta allo psicorientatore. Quest’ultimo esamina mentalmente il corpo del malato alla ricerca della patologia, riportando i risultati ottenuti all’orientatore il quale interviene quindi sui disturbi individuati usando la tecnica standard dell’immaginazione mentale positiva e conclude infine la seduta Alfa. Il caso viene infine discusso. La precisione dei dati riportati dallo psicorientatore è sempre sorprendente; anche l’orientatore dimostra tuttavia di possedere un livello analogo di precisione che fra gli allievi dei corsi Silva raggiunge in media l’80%. Sarete in grado di operare con altrettanta precisione quando agire-

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te in proprio grazie al contributo del presente manuale ed alla pratica. Il Metodo Silva porta alla luce capacità presenti in tutti noi: tutti voi siete psicorientatori e, come tali, potete sia ottenere informazioni che guarire a distanza.

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SEDUTA 31 TECNICA DÌ GUARIGIONE A DISTANZA

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d’assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

176 TECNICA DÌ GUARIGIONE A DISTANZA

Supponete che un vostro amico, avendo saputo che operate con il Metodo Silva, vi chieda di aiutarlo a risolvere un problema di salute. «Sicuramente», rispondete con cortesia, «Di che cosa si tratta?» «Scoprilo!» esclama l’amico. E una risposta eccessivamente arrogante che, probabilmente, non vi capiterà mai di udire; in un certo modo, però, la udite ogni qualvolta vi apprestate a curare una persona. L’amico potrebbe anche dirvi: «La mia schiena continua a darmi problemi», oppure, «Il mio medico dice che ho l’artrite», frasi che comunque significano entrambe: «Scoprilo!». I disturbi legati alla salute non sempre corrispondono a ciò che inizialmente sembrano. La diagnosi, come la scienza, è un’arte. La persona che lamenta un dolore allo stomaco potrebbe avere un’ernia localizzata diversi centimetri al di sotto dell’area dolente; inoltre, disturbi diversi fra loro presentano spesso sintomi analoghi. L’unica maniera per identificare con certezza il disturbo è quella di ottenere le informazioni direttamente, vale a dire tramite l’indagine sensitiva svolta attivando l’emisfero cerebrale destro. Da parte vostra, dovete semplicemente desiderare di conoscere l’origine del disturbo, nonché di guarire lo stesso attivando l’emisfero destro. Viene qui riassunta, fase per fase, la tecnica succitata. 1. Raggiungete il livello Alfa profondo, effettuando due conti alla rovescia; recitate quindi una breve preghiera. 2. Nella vostra indagine mentale alla ricerca del disturbo, esaminate tutto il corpo, pensando a quali potrebbero essere i disturbi possibili ed aspettandovi che l’area interessata richiami la vostra attenzione. 3. Una volta che la vostra attenzione viene attratta da una parte del corpo, procedete con la medesima tecnica di guarigione descritta in precedenza. Il punto 2 è paragonabile al processo di «scoperta» della patologia, descritto all’inizio del capitolo. D’altronde, nessuno stimolo sensoriale oggettivo può indurvi a trarre conclusioni; inoltre, per gran parte della vostra vita vi è stato insegnato che gli stimoli sensoriali oggettivi rappresentano l’unica soluzione razionale e che quelli di altra natura appartengono all’irrazionale. Coloro che vi hanno impartito tale insegnamento sono soggetti ad un’influenza maggiore dell’emisfero cerebrale sinistro; sarebbe opportuno non tenere eccessivamente conto di tale principio, tramandato appunto da persone maggiormente influenzate dall’emisfero cerebrale sinistro.

177 TECNICA DÌ GUARIGIONE A DISTANZA

Per guarire a distanza la tecnica indicata è la medesima descritta per guarire se stessi. 1. Raggiungete il livello Alfa. 2. Usate le tre immagini. Immagine 1. Visualizzate il disturbo. Immagine 2. Immaginate che la guarigione stia avvenendo. Immagine 3. Immaginate di aver eliminato il disturbo. 3. Concludete la seduta. Tuttavia, nel caso della guarigione a distanza, vanno tenuti presenti ulteriori fattori e vanno effettuate alcune modifiche. La guarigione degli altri implica un livello mentale maggiormente profondo rispetto a quello richiesto per guarire se stessi. E pertanto opportuno effettuare, dopo aver contato da 5 ad 1 (ossia, una volta raggiunto il livello Alfa), un conto alla rovescia aggiuntivo da 10 ad 1. Un livello mentale più profondo è maggiormente creativo: pertanto, quanto più profondo sarà, tanto maggiore risulterà la vostra capacità di apportare interventi correttivi in caso di anomalie. Il metodo di guarigione a distanza viene descritto solo ora poiché in questa fase siete sufficientemente esperti nell’impiego delle tecniche di rilassamento, visualizzazione ed immaginazione. Un neofita non ha ancora acquistato infatti quella sicurezza in se stesso necessaria per confidare pienamente nel potere della sua attività mentale. Una volta raggiunto un feedback positivo grazie all’attività esercitata su voi stessi, sarete pronti per operare sugli altri. Una preparazione adeguata allo scopo viene senz’altro fornita dal presente manuale; non esiste però nulla di meglio della pratica per raggiungere risultati eccellenti. Quando operate sugli altri, non è necessario trascorrere più di quindici minuti al livello Alfa; ciascuna delle tre immagini mentali richiede solamente un minuto o poco più. Per intervenire sugli altri vi è tuttavia un’ora più indicata. Quando agite su voi stessi, le ore migliori sono quelle del risveglio mattutino, del dopo pranzo e quelle precedenti il sonno: in tali momenti siete, infatti, maggiormente rilassati e preparati all’attività dell’emisfero cerebrale destro. Tuttavia, dal momento che non conoscete l’ora in cui un’altra persona si alza, pranza e si corica, al fine di ottenere risultati ottimali, è consigliabile effettuare la programmazione di notte. Tuttavia, dato che le onde cerebrali della persona da curare sono attive, vi sono ore ideali ed ore sconsigliate per attuare la programmazione. Per risolvere tale problema potete in ogni caso impiegare le tecniche conosciute:

178 TECNICA DÌ GUARIGIONE A DISTANZA

poco prima di andare a letto programmate di svegliarvi automatica- mente all’ora migliore per programmare l’altra persona. Quando ciò succede, raggiungete il livello Alfa ed adottate la tecnica delle tre immagini mentali. Le suddette fasi combinate costituiscono la tecnica di guarigione qui descritta: 1. Raggiungete il livello Alfa prima di addormentarvi e fate in modo di svegliarvi automaticamente all’ora migliore per programmare il soggetto su cui intervenire. Addormentatevi mentre vi trovate al livello Alfa. 2. Quando vi svegliate durante la notte, usate dapprima la tecnica del conto da 5 ad 1 per raggiungere il livello Alfa; effettuate, quindi, un conto alla rovescia aggiuntivo da 10 ad 1 per raggiungere un livello ancora più creativo. 3. Dal momento che, a tale livello, vi trovate più prossimi alla dimensione spirituale e quindi a Dio, soffermatevi per un attimo a pregare o a meditare in silenzio. 4. Visualizzate il soggetto esattamente di fronte a voi. Se non ne conoscete il disturbo, immaginate di individuarlo mediante la procedura descritta nel paragrafo precedente nell’arco di un minuto. 5. Spostate l’immagine mentale leggermente a sinistra ed immaginate di risolvere il problema. 6. Spostate l’immagine mentale ancora più a sinistra ed immaginate il soggetto ormai guarito ed in perfetta salute. 7. Addormentatevi, mentre vi trovate al livello Alfa. Benché sia ovviamente possibile svolgere l’attività di guarigione durante il giorno, è preferibile programmare di svegliarsi durante la notte. Qualora il disturbo metta in pericolo la vita del soggetto o qualora egli non risponda al vostro intervento, programmate di svegliarvi nuovamente per ripetere la procedura ad un’ora più adatta della notte. PROCEDURE DÌ CONTROLLO Nel momento stesso in cui si interviene soggettivamente su di una patologia dal proprio livello Alfa, si suppone che il soggetto stia guarendo. Tuttavia, in presenza di patologie che mettono a repentaglio la vita di quest’ultimo, la seduta Alfa deve essere ripetuta quotidianamente. Nel caso di malattie persistenti o croniche il guaritore necessita spesso di ripetere la seduta Alfa ogni tre giorni. In situazioni del genere, al fine di identificare eventuali variazioni della malattia, sarebbe opportuno effettuare feedback giornalieri.

179 TECNICA DÌ GUARIGIONE A DISTANZA

Durante il feedback, è consigliabile modificare la prima delle tre immagini mentali in base alle variazioni verificatesi. Nel momento in cui il soggetto diviene consapevole della guarigione e si dimostra pronto a collaborare, siete in grado di adottare una tecnica di sostegno. A tal fine si suggerisce il meccanismo del bicchier d’acqua, descritto di seguito: 1. Raccomandate al soggetto di riempire un bicchiere d’acqua prima di coricarsi e di bere metà dell’acqua, lasciando l’altra metà per la mattina seguente. 2. Impiegando la tecnica di guarigione al livello Alfa, immaginate, nella seconda visualizzazione mentale, di vedere il soggetto che beve e ne trae giovamento. Siete dotati sia di un emisfero destro'che di uno sinistro ed avete attivato quella parte dell’intelligenza nota come intuizione, istinto primordiale o percezione superiore. Ad un livello Alfa profondo è possibile «scoprire» le cause di problemi di lavoro, difficoltà, crisi nei rapporti interpersonali ed identificare il modo di mantenere una buona salute e di rendere il mondo migliore sia per voi stessi che per gli altri. Guarire gli altri equivale pertanto a qualcosa di più che intervenire semplicemente su alcuni disturbi: equivale, infatti, ad identificarli.

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SEDUTA 32 TECNICHE DÌ SOSTEGNO PER FACILITARE LA GUARIGIONE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d’assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

181 TECNICHE DÌ SOSTEGNO PER FACILITARE LA GUARIGIONE

TECNICHE DÌ GUARIGIONE DÌ LIVELLO AVANZATO: TECNICA DELLA CONFUSIONE La tecnica avanzata di guarigione — definita Metodo di Guarigione n° 3-C, deve essere necessariamente adottata in presenza del soggetto malato. Dal momento che nel vostro paese la pratica di tale tecnica potrebbe risultare illegale, è consigliabile limitarne l’uso ai membri della vostra famiglia. Secondo tale tecnica è opportuno che il soggetto da trattare si trovi in uno stato confusionale poiché, in tale condizione, la programmazione viene recepita più prontamente. Tale stato può essere creato alquanto facilmente iniziando un discorso analogo a quello qui riportato: «Ieri è piovuto. Tuttavia, se il sole non fosse stato così radioso non mi sarei bagnato. Probabilmente il tempo si rimetterà l’altro ieri. Sudo tanto quand’è così freddo!». Qualsiasi forma di discorso privo di logica confonderà rapidamente il soggetto, preparandolo così ad una programmazione efficace. Una volta indotto lo stato di confusione nel soggetto, il guaritore fa uso della tecnica delle tre immagini e di una di sostegno, se necessario, atta a correggere il disturbo al livello Alfa. Il metodo di sostegno più comune è quello del bicchiere d’acqua, descritto nel capitolo precedente. Per poter attuare tale tecnica, il guaritore deve essere molto esperto nell’impiego del metodo di raggiungimento del livello Alfa ad occhi aperti e della sfocatura del campo visivo. Una volta che il soggetto risulta confuso, il guaritore, con gli occhi aperti e lo sguardo fisso nel vuoto, visualizza dapprima davanti a sé il soggetto con il disturbo e, quindi, il soggetto mentre beve l’acqua e ne trae giovamento. A questo punto, il guaritore immagina il soggetto in perfetta salute. Il guaritore raccomanda pertanto al soggetto di continuare a bere acqua affinché il trattamento funzioni; se necessario, egli può inoltre continuare il discorso illogico e confondere nuovamente il soggetto, ripetendo così la programmazione al fine di rafforzarla. Qualora il soggetto inizi a porre domande nel tentativo di far luce sullo stato confusionale, pregatelo di non chiedere nulla fino al termine della seduta. METODO DELL’ASPETTATIVA Rispetto a quello precedentemente descritto, il Metodo di Guarigione N° 4-E si basa sull’induzione di uno stato di aspettativa. La differenza fra le due tecniche consiste nel fatto che, nel primo caso, il guaritore confonde il soggetto tramite un discorso illogico per pro-

182 TECNICHE DÌ SOSTEGNO PER FACILITARE LA GUARIGIONE

grammarlo, nel secondo, crea invece una condizione di aspettativa, programmando quindi il soggetto mentalmente. Al fine di creare una condizione d’aspettativa, il guaritore sceglie un argomento di conversazione molto interessante e, proprio nel momento in cui esso si fa più avvincente, interrompe la narrazione, lasciando il soggetto in una condizione di grande aspettativa. A questo punto, il guaritore sfuoca il campo visivo ed adotta la tecnica delle tre immagini, come in tutti gli altri casi. LA TECNICA DEL MECCANISMO DÌ SOPRAVVIVENZA Con il Metodo N° 5-ESM il guaritore stimola il meccanismo di sopravvivenza del soggetto da trattare. Una volta ottenuto ciò, impiegando adeguatamente il livello di sensitività e la tecnica delle tre immagini, è possibile programmare mentalmente il soggetto: il meccanismo di sopravvivenza viene stimolato nel momento in cui il soggetto viene spaventato, ferito, sottoposto a pratiche di agopuntura od iniezione di farmaci, o addirittura, in certi casi, esposto alla vista del sangue. Il Metodo di Guarigione N° 6-SBA funziona se il guaritore è in grado di rallentare l’attività cerebrale del malato; ottenuta tale condizione, è possibile programmare il malato sia soggettivamente che oggettivamente. Allo scopo di rallentare l’attività cerebrale, nel corso Silva avanzato viene insegnato uno speciale esercizio di rilassamento. Qualora un soggetto non reagisca ai tentativi di guarigione, è probabilmente opportuno impiegare anche una tecnica di sostegno o modificare quella già adottata. Se la patologia mette in pericolo la vita del soggetto, è opportuno effettuare sedute notturne; nei casi meno critici, è sufficiente predisporre intervalli di settantadue ore. Anche in tale caso, qualora, dopo tre sedute, non si manifesti alcun miglioramento, è opportuno ricorrere alla tecnica di sostegno secondo le modalità descritte: se si utilizza il metodo del bicchiere d’acqua, è bene sostituire quest’ultima con un’altra bevanda o con cibo. In tal modo potrebbero, infatti, verificarsi cambiamenti radicali della situazione. AIUTARE GLI ALTRI AD ABBANDONARE ABITUDINI SCORRETTE E A MODIFICARE ATTEGGIAMENTI DISTRUTTIVI Allo scopo di eliminare i disturbi di salute, ogni cibo o bevanda che il soggetto da trattare consuma più di una volta al giorno può fungere da meccanismo correttivo di sostegno. Tuttavia, l’intervento correttivo su qualsiasi altro genere di problemi, comprese eventuali abitudini

183 TECNICHE DÌ SOSTEGNO PER FACILITARE LA GUARIGIONE

dannose per la salute, può risultare estremamente difficile in caso di mancata cooperazione del soggetto. Scegliete qualsiasi azione o funzione che il soggetto svolge più di una volta al giorno: ad esempio, l’atto di accendersi una sigaretta, di leggere un giornale, o addirittura di camminare. Nel programmare la correzione non si predispone l’abbandono di una data abitudine da parte del soggetto, bensì il desiderio di liberazione dalla medesima. Una volta che il malato desidera fermamente liberarsi dell’abitudine errata, chiederà aiuto: il desiderio di smettere rende più semplice la risoluzione del problema dal momento che il soggetto è disposto a collaborare (per una trattazione completa sull’argomento, v. il Capitolo 42 dedicato alla motivazione ed alla comunicazione soggettiva atte a correggere comportamenti anomali). Nel momento in cui dovete guarire disturbi emotivi o mentali, nella prima scena visualizzate l’atteggiamento del soggetto nei confronti del disturbo; nella seconda scena, immaginate quindi il malato che applica il meccanismo prescelto di supporto ed il disturbo che viene affrontato. Infine, nella terza scena immaginate la persona priva del disturbo e di comportamenti errati. RICAPITOLAZIONE DELLE TECNICHE DÌ GUARIGIONE DÌ ALTRI SOGGETTI Vengono qui riassunte in breve le tecniche di guarigione precedentemente descritte: TECNICA DÌ BASE Si ricorda di adottare la presente tecnica solamente dopo aver svolto per quaranta giorni gli esercizi di conto alla rovescia, necessari per acquisire la capacità di raggiungimento del livello Alfa e dopo aver utilizzato soddisfacentemente lo stesso per guarire voi stessi. A questo punto sarete in grado di aiutare gli altri impiegando la tecnica base usata per voi stessi. 1. Raggiungete il livello Alfa. 2. Visualizzate la prima immagine e, quindi, le altre due — il soggetto e la patologia, la guarigione della patologia ed il soggetto sano — spostandole verso sinistra. 3. Concludete la vostra seduta Alfa.

184 TECNICHE DÌ SOSTEGNO PER FACILITARE LA GUARIGIONE

TECNICA SPECIFICA Nel caso si debba guarire un altro soggetto, la tecnica base presenta aggiunte o variazioni: 1. Raggiungete il livello Alfa durante la notte e programmate di svegliarvi automaticamente all’ora ideale per programmare il malato. 2. Una volta svegli, raggiungete il livello Alfa; quindi, approfonditelo contando alla rovescia da 10 ad 1. 3. Prima di procedere con la visualizzazione della prima immagine, pregate per qualche istante. 4. Visualizzate il soggetto ed il suo disturbo di salute (qualora non conosciate il problema, v. il paragrafo successivo). Dedicate un minuto a tale procedura. 5. Spostate l’immagine leggermente a sinistra e visualizzate l’eliminazione del disturbo per due minuti. 6. Spostate l’immagine ancora più a sinistra ed immaginate il soggetto privo del disturbo ed in perfetta salute. IDENTIFICARE IL DISTURBO DÌ UN SOGGETTO 1. Raggiungete il livello Alfa e recitate una breve preghiera. 2. Chiedetevi: «Dove si trova il disturbo?» e osservate quindi tutto il corpo del soggetto, finché la vostra attenzione non sarà attratta da una certa area. 3. Supponete di aver trovato il disturbo e procedete con la procedura di guarigione descritta in precedenza. FASI DÌ CONTROLLO • Nel caso in cui la vita, vostra o altrui, sia in pericolo, ripetete la tecnica di guarigione tutte le notti. Qualora la situazione non sia molto grave, ripetete l’attività ogni tre giorni. • In una situazione grave o nel caso in cui non si abbia nessuna risposta immediata, usate tecniche di sostegno basate sull’atto di bere acqua (tè o caffè) o di mangiare cibo, su qualcosa cioè che il soggetto ingerisce più di una volta al giorno. • Nelle fasi successive del processo di guarigione modificate l’immagine mentale negativa fino ad ottenerne una nuova, di buona salute.

185 TECNICHE DÌ SOSTEGNO PER FACILITARE LA GUARIGIONE

AIUTARE GLI ALTRI A LIBERARSI DA ABITUDINI ERRATE ED A MODIFICARE PENSIERI DISTRUTTIVI Programmate una tecnica di sostegno ispirandovi a qualsiasi atto comune che il soggetto effettua più di una volta al giorno. Quindi, seguite la tecnica di guarigione prestando attenzione al fatto che: 1. Le tre immagini non devono ritrarre l’eliminazione dell’abitudine, bensì il soggetto che desidera ardentemente liberarsi dalla medesima. 2. I soggetti con disturbi emotivi o mentali possono essere aiutati mediante la procedura standard delle tre immagini. Visualizzate le immagini seguenti: Immagine 1. Il soggetto affetto dal disturbo. Immagine 2. La correzione del disturbo. Immagine 3. Il soggetto libero dal disturbo emotivo o mentale.

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SEDUTA 33 COMUNICAZIONE SOGGETTIVA

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. A. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d’assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

187 COMUNICAZIONE SOGGETTIVA

Uno dei dati più importanti emersi dalle ricerche effettuate sugli emisferi cerebrali destro e sinistro riguarda il funzionamento dell’emisfero cerebrale destro, che avviene in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio. Che ciò possa accadere non solo in una dimensione atemporale, fatto già in sé straordinario ma, addirittura, oltre i limiti spaziali risulta oltremodo sorprendente. La capacità dell’emisfero cerebrale destro di operare indipendentemente dai limiti spaziali non solo accomuna gli esseri umani, rendendoli così membri della stessa grande famiglia, ma li rende anche parte di un unicum. Dal momento che, nell’emisfero cerebrale destro non vi sono scissioni, né relazioni causali, gli esseri umani condividono la medesima fonte causale. I corpi dei singoli individui non possono essere uniti fra loro nel regno fisico oggettivo; le menti umane, apparentemente distinte, sono invece collegate fra loro nel regno spirituale e soggettivo. La maniera in cui il Metodo Silva si avvale di tale connessione per guarire determinate patologie degli altri è stata illustrata in precedenza. In questa sede si focalizza l’attenzione sull’impiego di tale nesso al fine di guarire altri tipi di malattie altrui. Si consideri la figlia della Signora J.T., sposata da un anno. In tale arco di tempo la donna strinse nuove amicizie che, tuttavia, si rivelarono in seguito sbagliate. Si era allontanata sempre più dalla famiglia per frequentare un gruppo di persone, di cui faceva parte anche il marito, che viveva in maniera sregolata. Non vi era nulla che la Signora J.T. potesse dire o fare per aiutare la figlia; anzi, le sue parole non facevano che ampliare la frattura che si era creata. Fu a questo punto che la Signora J.T. iniziò a seguire il corso Silva impiegandolo immediatamente per risolvere il problema della figlia. J.T. raggiunse il livello Alfa, sostenne una conversazione immaginaria con la figlia e, quindi, concluse la seduta. Il giorno dopo decise di andare a trovare la figlia; quando questa aprì il portone le gettò le braccia al collo, e la abbracciò dopo mesi che non lo faceva. Dal quel giorno iniziò a cambiare vita. IL POTERE DELLE PAROLE SOGGETTIVE In che modo la conversazione immaginaria effettuata al livello Alfa ha consentito alla madre di ottenere risultati positivi? Che cosa si dissero le due donne? Vengono qui descritte le diverse attività e funzioni dei due emisfe-

188 COMUNICAZIONE SOGGETTIVA

ri cerebrali, studiate in indagini condotte presso istituti all’ avanguardia. Gran parte delle suddette ricerche è stata effettuata con l'ausilio di anestetici, solitamente amelobarbitale, che «disattivano» l'emisfero cerebrale destro o quello sinistro a seconda dell’arteria in cui vengono inseriti. Osservando il comportamento dei soggetti con uno dei due emisferi cerebrali disattivati, i ricercatori sono stati in grado di esaminare la funzione degli emisferi. Essi presentano tre differenze sostanziali: 1. L'emisfero cerebrale sinistro è rivolto al mondo materiale, ai sensi, al fisico; quello destro è orientato verso il mondo del pensiero, delle sensazioni e della percezione. 2. L'emisfero cerebrale sinistro è rivolto ai dettagli, all’essenza dei problemi, ad una visione particolare della realtà; quello destro è orientato normalmente ad una visione generale della realtà. 3. L’emisfero cerebrale sinistro è rivolto a dicotomie, polarità e conflitti; coglie le differenze. Quello destro sorvola le differenze per focalizzarsi sulle affinità; esso è rivolto ai denominatori comuni e coglie l’unicità. Queste caratteristiche, assieme a numerose altre, contribuiscono a formare l’intelligenza umana; i tre aspetti sopra riportati meritano tuttavia un’attenzione particolare; essi corrispondono, infatti, ai requisiti fondamentali di una comunicazione soggettiva soddisfacente. La prima caratteristica descritta implica l’abbandono del mondo fisico per quello dell’immaginazione (Alfa); la seconda sembra invitare a considerare gli altri come parte di un unicum, a superare le differenze terrene ed a considerare ogni individuo come una sorta di Io Superiore unito al nostro Io Superiore. La terza caratteristica dell’attività cerebrale implica l’abbandono di una visione dicotomica del mondo in «giusto» e «sbagliato», stimolando una visione di giustizia globale. Dette funzioni cerebrali sono alquanto semplici; in realtà, esse rappresentano l’esatto contrario dell’approccio alla comunicazione che adottiamo normalmente. Al fine di garantire la partecipazione dell’emisfero cerebrale destro in una conversazione immaginaria, è necessario conoscere approfonditamente i tre modi di pensare summenzionati. E importante ricordare che, senza la partecipazione dell’emisfero cerebrale destro, il messaggio non giunge a destinazione. CONTATTARE CON SUCCESSO ALTRE MENTI Si consideri un esempio tipico: a tre anni vostro figlio bagna ancora

189 COMUNICAZIONE SOGGETTIVA

il letto. Gli avete parlato, senza ottenere alcun risultato, decidete quindi di ricorrere alla comunicazione soggettiva. Raggiungete il livello Alfa e visualizzate il bambino. Ripetete mentalmente «Brutta peste! La prossima volta che bagni il letto ti ci metto la faccia dentro!». La tecnica non funzionerà mai perché avete infranto tutte le regole: l’unica azione corretta è stata raggiungere il livello Alfa. Di lì siete però probabilmente tornati al livello Beta e, in tale momento, avete espresso la vostra irritazione. Nel momento in cui avete detto «Brutta peste» avete interrotto la comunicazione ed avete creato una relazione superiore-inferiore, destinata ad annientare l’emisfero cerebrale destro. Infine, evocando una punizione, in cui voi siete l’esecutore ed il bambino l’oggetto della stessa, avete optato per la scissione, un tratto caratteristico dell’emisfero cerebrale sinistro; a questo punto l’emisfero destro esce di scena. E necessario che, al livello Alfa, il pensiero sia creativo, non distruttivo. Affinché la comunicazione soggettiva funzioni, è indispensabile accettare gli altri ad un livello paritario e far sì che soluzioni soggettive proposte apportino benefici materiali sia al mittente che al destinatario del messaggio. Un’altra regola della comunicazione soggettiva suggerisce di evitare i dettagli inutili, che sono di competenza dell’emisfero sinistro. Cercate pertanto di optare per una soluzione semplice senza «se» e «ma». Una volta che avrete osservato tali norme essenziali, sarete in grado di affrontare il problema di vostro figlio nella maniera seguente. Raggiungete il livello Alfa, visualizzate il bambino e ripetete mentalmente: «Tesoro, non sarebbe meglio, quando hai bisogno di urinare, che ti alzassi ed andassi in bagno? Il tuo letto sarebbe molto più comodo, dormiresti meglio ed io non dovrei lavare in continuazione le lenzuola». E una comunicazione semplice, reciproca ed efficace.

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SEDUTA 34 EQUILIBRIO E SALUTE

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d’assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

191 EQUILIBRIO E SALUTE

TROVARE L’EQUILIBRIO L’invenzione della ruota ha rappresentato uno dei maggiori progressi dell’uomo nel suo cammino verso la civiltà. Nonostante ciò, da un certo punto di vista è come se ancora oggi l’uomo dovesse inventarla e progredire verso una condizione di maggiore civiltà ed equilibrio. L’umanità sta tuttora imparando a mantenere l’equilibrio: essa è paragonabile ad una ruota che non essendo ancora perfetta, non funziona adeguatamente ed è caratterizzata da un movimento traballante o, in altre parole, eccentrico. Coloro che non hanno un equilibrio sono definiti eccentrici: tali soggetti non percorrono stabilmente la strada della vita ed il loro comportamento risulta, di conseguenza, squilibrato. Il modo di pensare di tali individui è bizzarro: tendono a sbandare facilmente seguendo istinti creativi o, viceversa, distruttivi. I soggetti perfettamente equilibrati pensano invece al livello Alfa: esso è, infatti, il centro dello spettro della frequenza delle onde cerebrali umane. Alcuni studiosi hanno scoperto che lo spazio compreso fra il pianeta terra e la ionosfera che lo circonda forma una cavità di risonanza, contenente energia elettromagnetica, che vibra ad una frequenza di dieci periodi al secondo — la metà del range Alfa delle frequenze cerebrali umane. Tali ricercatori ipotizzano che dette vibrazioni originino nelle profondità dell’universo. E possibile, tuttavia, che la frequenza di cui sopra non sia altro che quella media di miliardi di cervelli umani in attività sulla terra? I soggetti dotati di buon equilibrio presentano un numero maggiore di frequenze Alfa rispetto a quelli eccentrici; essi sono facilmente riconoscibili dal momento che sono più umani e più comprensivi. Essere più umani implica, inoltre, godere di uno stato di salute migliore e di una natura maggiormente spirituale. Tali caratteristiche vengono acquisite automaticamente, via via che si raggiunge un proprio equilibrio, grazie ad un’attività più intensa del pensiero nel centro dello spettro delle onde cerebrali, vale a dire, al livello Alfa a dieci periodi, frequenza questa analoga a quella dell’energia elettromagnetica che circonda il pianeta terra. A mano a mano che il vostro pensiero raggiunge l’equilibrio, grazie, dapprima agli esercizi mattutini di conto alla rovescia e, quindi, all’aiuto che fornite a voi stessi ed agli altri sotto il profilo della salute, migliorerete il vostro carattere e In tal modo il sistema immunitario, gli organi genitali, la mente creativa e l’intuito si rivitalizzeranno e voi diverrete pertanto più sa-

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ni, attraenti, pieni di risorse e soddisfazioni, più sicuri e perfettamente in sintonia con la realtà esterna. Rispetto ai soggetti eccentrici avrete minori probabilità di rimanere coinvolti in incidenti stradali e di proiettarvi in una realtà distorta, aberrante ed anomala. IL MONDO INTERNO E QUELLO ESTERNO Dal momento che deve vivere e sopravvivere in un mondo fisico, l’uomo ha sviluppato, del tutto naturalmente, il modo di pensare logico e razionale che lo caratterizza in misura molto maggiore rispetto a quello illogico ed irrazionale che consente di fantasticare e di immaginare. La priorità di pensiero viene quindi conferita al mondo esterno, fatto che ha sempre offuscato le capacità umane correlate al mondo interno. Una delle finalità del Metodo Silva è «risvegliare» il mondo interno: non si propone, tuttavia, di togliere la priorità di pensiero al mondo esterno e di conferirla a quello interno, bensì di porre i due mondi sullo stesso piano, di attivare l’emisfero cerebrale destro, organo dell’intelligenza del mondo interno, in modo tale da utilizzarlo al pari di quello sinistro, organo dell’intelligenza del mondo esterno. Alcuni critici sostengono che il mondo esterno sia l’unica realtà e definiscono irreale il mondo interno; affermando ciò essi ignorano però che tutti i risultati storici e culturali più importanti sono stati originati dal mondo interno. Un artista vede mentalmente un quadro e, quindi, lo dipinge; un compositore ode mentalmente un’intera opera e, quindi, la scrive. I testi sacri sono stati messi per iscritto grazie agli «scribi» del mondo interno. Gli inventori hanno immaginato le loro scoperte, i fisici hanno sognato le teorie elaborate e gli scienziati hanno confermato i lampi di percezione e d’intuizione nei dati oggettivi degli esperimenti. La facoltà creativa della mente umana è il punto di collegamento con il Creatore. I critici di tale teoria affermano, in pratica, che essere correlati a Dio sia uno sbaglio. Il vero errore sarebbe invece rappresentato dall’intenzione di negare tale legame. In tal caso, infatti: • perderemmo il potere di creare la realtà; • perderemmo la capacità di trattare lo stress, il dolore e l’ampia gamma di malattie; • perderemmo la capacità di eliminare i pensieri negativi e di sostituirli con quelli positivi; • perderemmo le capacità creative, intuitive e psichiche. L’uomo è stato dotato di un cervello suddiviso in due comparti-

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menti, o emisferi; si tratta però, in un certo senso, di una suddivisione imposta, in cui l’emisfero sinistro «revisiona» l’attività di quello destro, selezionandone gran parte degli stimoli immessi. Attivando l’emisfero cerebrale destro e dimostrandone la capacità a quello sinistro, dominante, beneficerete di un’attività cerebrale globale, più geniale, sana ed efficace. Attivando adeguatamente i due emisferi cerebrali sarete perfettamente equilibrati ed in sintonia con l’universo.

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SEDUTA 35 USO DÌ ALFA PROFONDO

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate lentamente ed in silenzio da 25 a 1, lasciando passare circa un secondo fra un numero e l’altro. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del vostro corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine di voi stessi giovani, radiosi, sani ed attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente» b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio o una stretta di mano, un sorriso e un cenno d’assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente». 5. Dite a voi stessi: «Conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene ed in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi ed affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene ed in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così».

195 USO DÌ ALFA PROFONDO

ALFA PROFONDO ED ALFA SUPERFICIALE Come avrete notato, in alcune tecniche descritte nel presente manuale si raccomanda di effettuare un conto alla rovescia aggiuntivo, finalizzato all’approfondimento del livello Alfa. Benché ciò risulti utile in numerosi casi, non viene comunque sempre raccomandato. E, infatti, nell’interesse del lettore che le tecniche descritte risultino quanto più possibile brevi e semplici. Un insegnante del Metodo Silva ha recentemente condotto presso un’università americana uno studio, a cui hanno partecipato diciotto diplomati. Dieci di essi hanno effettuato una procedura di potenziamento del rilassamento prima di raggiungere il livello Alfa; gli altri otto hanno invece adottato la tecnica standard. Ai soggetti è stato chiesto di rimanere ad occhi aperti, al livello Alfa, al fine di valutare la loro capacità di identificazione visiva a tale livello; sono stati mostrati loro alcuni oggetti solo per un decimo di secondo, e di confrontare poi tale capacità con quella caratteristica del livello Beta. I soggetti che avevano approfondito il livello Alfa con ulteriori procedure di rilassamento hanno identificato un numero inferiore di oggetti al livello Alfa rispetto a quello Beta. Tale esperimento risulta confermare una ricerca precedente, nonché l’ipotesi elaborata dagli Autori del presente manuale secondo cui i soggetti immersi in un livello Alfa più profondo tendono ad «accantonare» temporaneamente controllo cognitivo e percezione sensoriale automatica prestando, in compenso, un’attenzione maggiore al mondo interno. Ad un livello Alfa più superficiale l’attenzione rivolta all’esterno aumenta; esso viene pertanto raccomandato per la soluzione di problemi esterni al corpo ed alla mente — problemi d’affari, di denaro, comunque correlati al mondo materiale. Il livello Alfa più profondo raggiungibile tramite la tecnica del conto alla rovescia e del rilassamento progressivo, che diminuisce la frequenza cerebrale fino a valori inferiori ai dieci periodi, riduce la consapevolezza degli stimoli esterni migliorando, però, la capacità di conservare lo stato di benessere. La distinzione non è, tuttavia, drastica: non esistono, infatti, regole categoriche in proposito. Quando si presenta la necessità di aiutare voi stessi o gli altri, raggiungete il livello Alfa nella maniera da voi ritenuta più idonea. Sfuocate il campo visivo — se tale atto è tutto quello che potete fare — e sappiate che, ai fini del Metodo Silva la procedura è comunque efficace. Applicate quindi la Tecnica delle Tre dita — se è già stata programmata — ed otterrete lo scopo prefissato.

196 USO DÌ ALFA PROFONDO

Contate alla rovescia, partendo dal numero previsto dall’ultimo esercizio di addestramento mattutino appreso. Qualora abbiate già completato L’autoaddestramento, contate da 5 a 1: in tal modo raggiungerete un livello Alfa sufficientemente profondo ed otterrete risultati soddisfacenti per la vostra salute e per quella altrui. Contando ancora una volta da 10 a 1 raggiungerete un livello Alfa più profondo in cui la tecnica terapeutica adottata sarà ancora più efficace, sia per voi stessi, che per gli altri. In presenza di malattie gravi è opportuno raggiungere un livello Alfa profondo ogniqualvolta sia possibile; nei casi in cui ciò non sia fattibile, cercate di raggiungere il vostro livello Alfa più profondo: esso vi consentirà comunque di guarire con successo.

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SEDUTA 36 CONTROLLARE I PERICOLI AMBIENTALI

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate da 10 a 1. A. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi, giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio, una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente.» 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima.» 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così.» Finora non si è ancora parlato degli effetti dell’aria, dell’acqua o degli alimenti inquinati sulla nostra salute, né di come possiamo im-

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piegare il Metodo Silva per scoprire i disturbi che questi possono causare e per porvi, quindi, rimedio. Abbiamo appena visto che, a livelli alfa meno profondi, la capacità di intervenire nel mondo fisico risulta rafforzata; questo sembra, pertanto, il momento più appropriato per prendere in considerazione tali problemi. Prima di affrontarli, è importante però ricordare che i pensieri negativi ingigantiscono gli effetti negativi. Preoccuparsi delle sostanze chimiche somministrate con il cibo ad un pollo di allevamento può procurare più danni che mangiarlo; il senso di colpa provato dopo aver mangiato una coppa di gelato ricca di zuccheri può essere più dannoso del fatto di averla mangiata. Preoccupazione e senso di colpa producono stress che, a sua volta, può essere la causa di danni ancora più gravi di quelli prodotti da molti fattori ambientali. E, quindi, senza dubbio preferibile utilizzare una parte maggiore della mente allo scopo di fare scelte sensate — quando esiste la possibilità di scelta — piuttosto che crearsi preoccupazioni inutili. Se siete al supermercato e vi state domandando se sia meglio comprare carne di manzo o carne di maiale, fermatevi, distogliete la vostra attenzione dalla merce e chiedetevi: «Che cosa è meglio per me in questo momento: la carne di manzo o quella di maiale?»; liberate poi la mente da ogni pensiero e riprendete ciò che stavate facendo, cioè scegliere una delle due confezioni: muovete automaticamente la mano verso, ad esempio, la carne di manzo, che è più magra. Se avete programmato la Tecnica delle Tre Dita, utilizzatela per fare acquisti. Quanta più pratica farete col Metodo Silva, tanto più equilibrati diventerete; come si è già visto, essendo equilibrati, si hanno maggiori possibilità di prendere le decisioni giuste in ogni momento. Altre volte è più difficile rilevare la presenza di sostanze velenose, irritanti o inquinanti; in questi casi è opportuno portarsi al livello alfa e seguire la procedura per la soluzione dei problemi. Dal momento che essa riguarda esclusivamente il mondo fisico nel presente, non è necessario portarsi ad un livello alfa più profondo. L’ALLERGIA Il modo più saggio di sconfiggere un’eruzione cutanea, un disturbo della digestione, o reazioni allergiche ricorrenti, è sicuramente la prevenzione, non il semplice trattamento dei sintomi; quest’ultimo, effettuato attraverso la tecnica delle tre raffigurazioni mentali, può essere un buon punto di partenza. Tuttavia, l’obiettivo principale dovrebbe rimanere comunque la prevenzione. Per una soluzione perma-

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nente del problema sarebbe opportuno, in primo luogo, identificare la causa della reazione allergica e, in secondo luogo, evitare l’assunzione della sostanza, o dell’alimento, incriminati. Viene poi descritta la procedura da seguire: 1. Portatevi al livello alfa e, mentalmente, raffigurate voi stessi affetti da allergia ed anche un calendario. 2. Chiedetevi quando e perché l’allergia è comparsa; sfogliate all’indietro il calendario, pagina per pagina, e, nel frattempo, selezionate lentamente alcune raffigurazioni mentali partendo da destra (ovvero, dal passato). 3. Quando, nella vostra mente, affiora il ricordo di un episodio, lasciatelo rivivere davanti ai vostri occhi. 4. Concludete la seduta alfa e analizzate il ricordo che è appena affiorato. Cercate di comprenderlo, inquadrandolo nella prospettiva attuale. Il fatto stesso di riuscire a comprendere l’evento in una prospettiva attuale può addirittura determinare la scomparsa dell’allergia; se i sintomi dovessero perdurare, sarà probabilmente sufficiente impiegare la propria programmazione al fine di eliminarli, di guarire dal disturbo e di evitare la comparsa di sintomi nuovi, magari di natura diversa. Per un trattamento più dettagliato delle allergie, cfr il capitolo 49. INDIVIDUARE LA CAUSA DÌ UN’ALLERGIA Nel caso in cui la causa dell’allergia siano sostanze o alimenti conosciuti, effettuate la seguente procedura: 1. Al livello alfa, visualizzate di fronte a voi il vostro medico o uno specialista di cui abbiate stima. 2. Scegliete due sostanze, o due alimenti, e immaginate di domandare al medico quale delle due è più probabilmente la causa dell’allergia. 3. Uscite dal livello alfa e riflettete sul disturbo da cui siete affetti; la risposta all’improvviso affiorerà nella vostra mente. 4. Procedete in questo modo, confrontando la sostanza indicata dal medico con un’altra fino ad identificare quella «incriminata».

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TRATTAMENTO DELLE SOSTANZE INQUINANTI Diventando persone più equilibrate, tendiamo, in ogni occasione, a fare la scelta giusta per intuito. Quando siamo indecisi possiamo comunque portarci al livello alfa ed interrogarci relativamente al problema che ci tormenta; generalmente la prima immagine evocata è la più forte e la più adeguata al nostro caso. SCONFIGGERE LA TOSSICODIPENDENZA ED ALTRI TIPI DÌ DIPENDENZA La soluzione del problema è tutt’altro che semplice. Quando un soggetto sceglie di assumere stupefacenti, lo fa a causa di esperienze vissute nel passato. In questi casi possono essere applicate diverse procedure: 1. Il training Silva di trentadue ore. 2. La comunicazione soggettiva volta ad indurre il tossicodipendente a cambiare idea. 3. L’assistenza medica (che può essere conseguenza della fase n. 2).

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SEDUTA 37 PERCHÉ GUARIRE?

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate da 10 a 1. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi, giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio, una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente.» 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima.» 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così.» Scrive un medico: «Per intuito io credo che, fin dal momento della nascita, siamo consapevoli della vera natura della guarigione, cioè del

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fatto che non si tratta di un atto meccanico né di uno dovuto esclusivamente a principi farmacologici. Esempio tipico del suddetto fenomeno è la cosiddetta remissione spontanea di un tumore incurabile; a tale evento io darei pertanto un altro nome, ad esempio, guarigione creativa, o autoindotta, o miracolo generato dalla volontà. La stessa cosa farei io, caro dottore. Chi scrive è Bernard S. Siegei, M.D., autore, con la moglie Barbara H. Siegei, di «Spiritual Aspects of the Healing Arts» per The American Theosophist. Il dottor Siegei è anche autore di Love, Medicine, and Miracles1*, testo che è stato per lungo tempo un best seller. Assistent chemical professor di chirurgia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Yale negli Stati Uniti, nel 1978 il dottor Siegei, oltre ad esercitare privatamente la professione, elaborò una terapia di gruppo speciale per pazienti affetti da cancro, basata sulle raffigurazioni e sulle immagini create dai pazienti stessi. Secondo il dottor Siegei, il medico non dovrebbe essere soltanto un «tecnico della guarigione», ma anche un insegnante, in grado di stimolare i malati ad assumersi la responsabilità dei propri problemi di salute e a partecipare attivamente al processo di guarigione. Come ho già detto, sono d’accordo con lei, caro dottore: noi, tuttavia, andremo molto più in là. Perché consideriamo come una novità il fatto che la mente determini il nostro stato di salute o, viceversa, di malattia? Non dovrebbe questa essere invece una nozione di base? E certamente necessario insegnare ai nostri figli a dividere nove caramelle fra tre bambini, ma è altrettanto indispensabile insegnare loro a muoversi in un mondo di immagini mentali e ad intervenire nel mondo fisico per apportarvi correzioni, ad esempio, per liberarsi del mal di pancia dovuto alle troppe caramelle mangiate. GUARIRE È SBAGLIATO? Tale tecnica di guarigione viene sovente considerata come una violazione della privacy e, pertanto, messa in discussione; talora chi pratica il Metodo Silva viene inoltre accusato di inibire lo sviluppo del karma personale; secondo altri, Dio non gradirebbe l’interferenza dell’uomo in questioni simili. Io credo invece che noi siamo responsabili gli uni degli altri: se ci rendiamo conto che una persona soffre per un disturbo e non * 1 *

(Aspetti spirituali dell’arte terapeutica, n.d.t.) New York: Harper & Row, 1986. (Amore, medicina e miracoli, n.d.T.)

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può, di conseguenza, svolgere il proprio compito sulla terra, è nostro dovere eliminare tale disturbo, anche se il soggetto in questione non si accorge di nulla. Per quanto riguarda il karma, ritengo che esso si riferisca agli errori commessi nella vita e alle punizioni che conseguentemente subiamo. Molte filosofie orientali insegnano che il karma si trasmette da una vita all’altra. Io credo, tuttavia, che la punizione sia efficace solo nel momento in cui siamo consapevoli dell’errore commesso: solo in tal caso possiamo, infatti, correggere atti e comportamenti sbagliati ed imparare a non ripeterli. La punizione per errori di cui non siamo coscienti non ha valore né efficacia. Con il Metodo Silva io cerco di dimostrare a ognuno la relazione di causa-effetto che esiste tra il pensiero effettuato e quanto accade nella vita quotidiana, in modo che possa capire che cosa è necessario cambiare per essere felice, in buona salute e godere di uno stato di prosperità. Per quanto riguarda l’interferenza con la volontà di Dio, sono fermamente convinto che se Egli non gradisse il nostro operato non darebbe efficacia ai nostri sforzi, come invece avviene. Quindi, la possibilità che Dio non apprezzi l’interferenza umana non ci solleva dall’obbligo di cercare di risolvere eventuali problemi. Dobbiamo aiutarci vicendevolmente: persino nella giungla, dove vige la legge del più forte, gli animali si soccorrono in caso di necessità. Noi disponiamo a tal fine di ambulanze, di tecniche di pronto soccorso, di ospedali, di medici, paramedici, specialisti e terapeuti di ogni sorta, compresi quelli spirituali. Al di là di ciò, è comunque nostro dovere sviluppare le capacità terapeutiche della mente e impiegarle in caso di bisogno: siamo, infatti, su questa terra per uno scopo ben preciso, ossia per apportare un contributo alla creazione. IL RUOLO DELL’UMANITÀ NELLA CREAZIONE Per contribuire attivamente alla creazione, è necessario essere creativi, non distruttivi, prendere parte alla ricerca della soluzione, non all’elaborazione del problema, e percepire che creare è bene e distruggere è male. Se lo scopo della nostra missione fosse l’annientamento del pianeta, tale formula sarebbe invertita: proveremmo allora un sentimento positivo nel distruggere, e uno negativo nel costruire, nell’inventare e nel progredire. Si dice che siamo stati creati a immagine di Dio; tuttavia, il Creatore non ha senza dubbio un corpo, né due braccia, né due gambe. Non siamo fatti, pertanto, a immagine fisica del Creatore: siamo in-

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vece il riflesso della Sua immagine spirituale e mentale. Per fare in modo che la creazione continui, noi, in qualità di co-creatori, dobbiamo mantenere il contatto con Lui. Gli operai di un cantiere che non seguono le direttive del caposquadra cominciano presto a svolgere mansioni diverse in maniera scoordinata. La sopravvivenza del genere umano dipende proprio dal mantenimento del contatto con Dio, fatto che può essere garantito non mediante il corpo, bensì tramite la mente. Dobbiamo quindi imparare a sfruttare tutte le potenzialità mentali che Dio stesso ci ha conferito. La mente è la facoltà sensoriale dell’intelligenza umana: quest’ultima può operare anche a distanza. La consapevolezza, inoltre, non è fisicamente limitata né dal cervello né dalle barriere fisiche spaziotemporali. Nel momento stesso in cui spostiamo la nostra attenzione dalla dimensione fisica a quella non fisica, o spirituale, entriamo in contatto con Dio. Quando «spegniamo» il mondo esterno, chiudendo gli occhi, o distogliendo lo sguardo dalla realtà, meditando, entrando nel «regno interiore», «accendiamo» il contatto con Dio. In tale stato veniamo ispirati dal Creatore, operiamo giustamente, abbiamo intuizioni corrette, possiamo effettuare previsioni e, persino, guarire. Possiamo in sostanza migliorare il mondo in cui viviamo.

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SEDUTA 38 LA CHIAROVEGGENZA

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate da 10 a 1. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi, giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio, una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente.» 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima.» 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così.» Congratulazioni! Ancora due giorni, e avrete completato il corso!

206 LA CHIAROVEGGENZA

CHE COSA VI RENDE CHIAROVEGGENTI? Adesso avete il pieno controllo del livello alfa; potete impiegarlo per aiutare sia voi stessi che gli altri. Decidete così di aiutare vostro fratello, che soffre di calcoli biliari; anche se vive a mille chilometri di distanza, vi portate al livello alfa, lo visualizzate, e immaginate i calcoli nella sua cistifellea. Sentite due sassolini, li schiacciate con le dita e concludete quindi la seduta alfa. Il giorno successivo vostro fratello vi telefona ed afferma: «Volevo solo farti sapere che stamattina ho espulso un calcolo, sono guarito!». E voi rispondete: «Forse. Ma, secondo me, ne hai un altro che espellerai presto». Egli vi telefona di nuovo il giorno seguente ed esclama: «Avevi assolutamente ragione!». Riuscite a immaginare la felicità che si prova in tali circostanze, in circostanze in cui si impiegano facoltà mentali straordinarie? Ora tutti voi potete operare in tal modo, perché comprendete maggiormente voi stessi. Che cosa succede in verità? Siete forse diventati chiaroveggenti? Secondo i dizionari, la «chiaroveggenza» è: «la presunta facoltà di percepire cose che vanno oltre il dominio delle capacità sensoriali dell’uomo». In questi casi, in realtà, non interviene un organo di senso, bensì la mente. All’inizio provate il desiderio di sapere qualcosa di vostro fratello; attivate, quindi, una parte maggiore della mente e chiarite quello che intendete sapere, esprimendo tale desiderio mediante raffigurazioni mentali, parole e sentimenti, nella fattispecie, raffigurate mentalmente i due calcoli. I chiarudenti odono la risposta al loro interrogativo, i sensitivi la percepiscono mentalmente; in ogni caso l’organo di percezione non è rappresentato dagli occhi, né dalle orecchie, bensì dalla mente. La mente comprende tutti i sensi; dicendo «tutti» si intendono non solo i tradizionali cinque sensi, ma anche molti altri, non ancora riconosciuti come tali e, pertanto, privi di una definizione precisa. I chiaroveggenti usano tutti i sensi soggettivi; voi, in quanto tali, possedete ESP*, cioè la percezione extrasensoriale. Nel Metodo Silva tale sigla indica invece la proiezione sensoriale effettiva (effective sensory projection, n.d.T.). Riteniamo, infatti, che, nella proiezione effettiva extrasensoriale, non ci sia niente di «extra»: tutti la possediamo. Dal momento che si * (abbreviazione dall’inglese «extrasensory perception», N.d.T.)

207 LA CHIAROVEGGENZA

avvale dei sensi, non si tratta nemmeno di un fenomeno extrasensoriale: quando recepiamo un’informazione dalla dimensione soggettiva, lo facciamo, infatti, attraverso la cosiddetta ESP generale, che è costituita dall’insieme di tutti i sensi. Sarebbe, del resto, molto difficile riuscire ad identificare mentalmente un problema avvalendosi solamente di un organo di senso. Per ottenere un’informazione, basta desiderare di averla. Potete raffigurarla mentalmente, oppure esprimerla mediante parole, sentimenti o mediante qualsiasi altro mezzo vi aiuti ad assimilarla meglio: in ogni caso, tale informazione vi giungerà innanzitutto sotto forma di conoscenza mentale. POSSEDERE L’ESP SIGNIFICA ESSERE FUORI DAL COMUNE? Il fatto di saper raggiungere il livello alfa e di saper utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali vi pone in posizione di enorme vantaggio rispetto alla maggior parte delle persone, che segue lo sviluppo graduale del genere umano perdendosi nella massa. Siete, quindi, una persona fuori dal comune. Molti preferiscono non essere definiti in tale maniera perché, spesso, la straordinarietà viene associata alla stranezza; numerosi geni vengono, infatti, considerati strani. Ma possedere l’ESP non significa affatto essere fuori dal comune: tutti, infatti, la possediamo; voi, come molti altri milioni di persone. L’unica cosa che vi diversifica da queste è la capacità, che ora possedete, di controllare l’ESP e di impiegarla per risolvere problemi di varia natura. In questo senso siete fuori dal comune. Se però essere considerati tali vi mette a disagio, non rivelate il vostro operato: non vantatevi del fatto di essere riusciti a liberarvi di un dolore o di un disturbo in pochi secondi. Serbate tutto questo solo per voi stessi; e se qualcuno vi chiedesse come ci siete riusciti, consigliategli di leggere questo libro o di apprendere il Metodo Silva. Non vantatevi con gli altri di aver aiutato qualcuno a guarire: dovete, infatti, accontentarvi di tenere tutto questo per voi, ed essere consapevoli di aver dato il vostro contributo alla creazione. Lusingare l’amor proprio significa ricompensarvi in maniera sin troppo superficiale: meritate, infatti, di più. Dio premia i Suoi co-creatori in ben altro modo! Kahlil Gibran, l’autore de «Il profeta», consiglia i lettori di non invitare mai un ricco a cena a casa loro: quest’ultimo, infatti, può al massimo ricambiare l’invito. Gibran suggerisce invece di invitare un povero: anche se questi non potrà ripagare il vostro gesto, la ricompensa giungerà dall’universo. E sarà senz’altro grandiosa.

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SEDUTA 39 TROVARE UNO SCOPO NELLA VITA

1. Chiudete gli occhi e volgeteli leggermente verso l’alto, in direzione delle sopracciglia. 2. I punti 2a, 3a, 3b e 3c sono facoltativi. Contate da 10 a 1. a. A partire dal cuoio capelluto, focalizzate la vostra attenzione sulle diverse parti del corpo, cominciando dalla testa fino alla punta dei piedi e rilassandole a mano a mano che procedete. 3. All’1, formate un’immagine mentale di voi stessi, giovani, radiosi, sani e attraenti. a. Chiedetevi mentalmente: «Perché ho questo problema fisico?» Quindi, lasciate vagare la mente. b. Quando vi capita di pensare ad una certa persona, visualizzatela. c. Ritraete mentalmente una scena di perdono reciproco. Immaginate un abbraccio, una stretta di mano, un sorriso, un cenno di assenso e approvazione. Traetene un sentimento di benessere. 4. Ripetete mentalmente: «Manterrò perfettamente sani sia il corpo che la mente.» 5. Dite a voi stessi: «Ora conterò da 1 a 5; al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 6. Iniziate a contare. Arrivati al numero 3, ripetete: «Al numero 5 aprirò gli occhi, starò bene e in perfetta salute. Mi sentirò meglio di prima». 7. Al 5, aprite gli occhi e affermate mentalmente: «Sono completamente sveglio, sto bene e in perfetta salute. Mi sento meglio di prima. Ed è proprio così». Congratulazioni! Ancora un giorno, e avrete completato il corso!

209 TROVARE UNO SCOPO NELLA VITA

Potrete così mettere tutte le risorse che il Metodo Silva offre al servizio vostro, dei vostri amici e di tutte le persone che amate. RICONOSCERE IL PROPRIO SCOPO NELLA VITA È più salutare essere incostanti e privi di uno scopo nella vita, oppure porsi costantemente nuovi obiettivi da raggiungere? L’esperienza stessa insegna che i soggetti incostanti hanno minor interesse nei confronti dell’esistenza e minor voglia di viverla: essi sono quindi più predisposti all’infelicità, alla depressione e allo sconforto di quelli maggiormente determinati. Sono costantemente in fuga da tutto e, molto spesso, ricorrono alla bottiglia per risolvere i problemi. Questo, finché non giungono all’«ultima fuga», ossia alla morte. L’individuo che ha uno scopo nella vita è, viceversa, energico, dinamico, entusiasta e sano. Non è importante l’obiettivo in se stesso, quanto il fatto di cercare di raggiungerlo con fiducia e costanza. E utile (e consigliabile) fermarsi di tanto in tanto e ricordare a se stessi quale sia la meta da raggiungere. Le persone abituate ad impiegare anche l’emisfero cerebrale destro ritengono che l’umanità abbia perso il senso delle cose e che viva su questo pianeta come se fosse di passaggio. Interrogativi quali «da dove veniamo», «perché siamo qui», «qual è il nostro scopo», possono avere risposte sia interessanti che ovvie. Meditando seriamente su tali problemi giungiamo a comprendere che il Creatore ci ha destinati a questo pianeta affinché ce ne prendessimo cura. Se pensiamo al corso che la vita segue normalmente, segnato da tappe quali il matrimonio e la formazione di una famiglia, comprendiamo all’istante che il Signore stesso provvede alla sopravvivenza del genere umano. Analogamente, il desiderio che proviamo di godere di una buona salute e di evitare dolori e sofferenze garantisce la qualità elevata del nostro operato. Il desiderio di accumulare ricchezza è in armonia con il proposito di risolvere i problemi. Qual è il vostro ruolo nel processo creativo? State attualmente cercando di raggiungere il vostro obiettivo? Le risposte a tali domande possono essere ottenute al livello alfa: 1. Portatevi al livello alfa; e raggiungete quindi un livello più profondo. 2. Visualizzatevi. 3. Domandatevi qual è il vostro scopo su questo pianeta. 4. Lasciate vagare la vostra mente.

210 TROVARE UNO SCOPO NELLA VITA

5. Concludete la seduta alfa, ma continuate a riflettere sull’idea che vi si è presentata, anche in seguito. Ciò che avete appena sognato ad occhi aperti potrebbe rivelarsi più vicino al fine da perseguire del vostro operato quotidiano. Quando non fate quello che dovreste, tutto vi appare noioso e per nulla soddisfacente, condizioni, queste, che causano stress, e che possono, pertanto, influenzare la vostra salute. E, se così non fosse, tale fatto indicherebbe comunque che non siete energici, vivi né affascinanti come potreste.

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SEDUTA 40 LA PACE DELL’ANIMA È l’ultima mattina di training. Ormai conoscete la procedura. Contate da 10 a 1. Congratulazioni! Avete completato il corso! Adesso siete pronti per utilizzare il metodo standard 5-1 per raggiungere il livello alfa. Siete ora in grado di sorprendere anche un medico grazie alla capacità di guarire rapidamente da qualsiasi malattia, e, fatto di gran lunga più importante, alla capacità di evitare qualsiasi tipo di disturbo per godere di un perfetto benessere. CHE TIPO DÌ PERSONA SIETE «La visita della nonna determina l’incredibile guarigione di un ragazzo affetto da tumore» — titolava un articolo pubblicato sulla rivista United Press International. Al momento del ricovero presso l’ospedale di Los Angeles, il protagonista della vicenda, un bambino di nove anni, versava già in condizioni critiche: gli avevano diagnosticato un tumore cerebrale, esteso al punto da poterne causare la morte in qualsiasi momento. Un centro assistenziale raccolse il denaro sufficiente per permettere alla nonna del bambino di raggiungere Los Angeles e di andarlo a trovare. Il piccolo paziente stava talmente male che, secondo i medici, vi erano poche probabilità che sopravvivesse fino all’incontro con la nonna. Quando quest’ultima arrivò, un venerdì, egli era però ancora in vita. Poco tempo dopo il bambino cominciò a migliorare e, la domenica successiva, il suo nome fu tolto dalla lista dei malati terminali. Il medico curante affermò in quell’occasione che il tumore era effettivamente in fase di remissione.

212 LA PACE DELL’ANIMA

Il bambino aveva probabilmente bisogno di amore e, quando lo ottenne, cominciò a guarire. Nel 1959 due cardiologi, Meyer Friedman e Ray Rosenman, affermarono che esistono due categorie di persone, una delle quali è maggiormente soggetta ad attacchi cardiaci. I soggetti appartenenti a tale categoria (A) sono insofferenti, competitivi, ambiziosi e irritabili; quelli dell’altra categoria (B) sono, viceversa, rilassati e tranquilli. Naturalmente, gli individui della categoria A risultano maggiormente soggetti a malattie cardiache. In tempi più recenti queste ricerche sono state ulteriormente approfondite: è stato così dimostrato che l’ostilità è la caratteristica maggiormente rappresentativa dei soggetti appartenenti alla categoria A. La personalità di questi ultimi è risultata tendente al cinismo, alla diffidenza nei confronti della natura umana ed al disprezzo degli obiettivi che le altre persone perseguono nella vita. La categoria di persone a cui appartenete influisce sulla vostra salute; siete in grado di svolgere un lavoro di gruppo in armonia con i vostri compagni al servizio del Creatore? Se la risposta a questo interrogativo è negativa o incerta, è indispensabile ricorrere al livello alfa in modo da programmarvi per assumere un atteggiamento più positivo nei confronti degli altri. Vengono qui riportate alcune affermazioni che potete rivolgere a voi stessi per trasformare i sentimenti di ostilità e di cinismo in altri, basati sulla fiducia e sulla cooperazione: • Sono sempre più comprensivo, tollerante e indulgente con gli altri. • Ogni giorno acquisto fiducia sempre maggiore in me stesso e negli altri. • Mi riesce sempre più facile cooperare con altre persone. Tali affermazioni attivano pure un altro programma di natura subliminale: nel momento in cui le ripetete al livello alfa, vi convincete, infatti, che la vostra salute migliora di giorno in giorno. Ciò non riguarda il solo sistema cardiocircolatorio, perché le caratteristiche delle categorie A e B non si riferiscono soltanto ad esso. Nel corso di un’indagine sulla correlazione tra cancro e stress sono state poste domande quali: avete un hobby? Avete la tendenza a non manifestare i vostri sentimenti? Negli ultimi tre anni avete dovuto affrontare un divorzio o una separazione, un decesso in famiglia, oppure difficoltà finanziarie lavorative? Conoscete già il risultato dello studio: le situazioni sopra elencate possono provocare malattie, anche se non neces-

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sanamente di natura tumorale. Esse determinano, infatti, un indebolimento del sistema immunitario, rendendo così l’organismo vulnerabile nei confronti di qualsiasi patologia. Il soggetto apatico che ripete continuamente: «Io sono fatto così, che cosa volete farci!», emette così in molti casi la sua sentenza di morte. Ma voi ora, giunti al termine del corso, sapete come trasformare tale atteggiamento negativo in uno positivo! LA PACE MENTALE Per programmarvi in modo da cambiare il modo di essere e Patteggiamento da negativi in positivi e vivere, pertanto, più a lungo, è sufficiente che vi portiate al livello alfa. Se ad una lucertola viene tranciata la coda, dal moncherino ne ricrescerà presto un’altra. Noi esseri umani non abbiamo ancora sviluppato la capacità di rigenerare un nostro arto o organo; la strada per imparare a controllare il nostro corpo è, del resto, ancora molto lunga. Cancellando il senso di disperazione, risentimento, conflitto dai nostri pensieri, stiamo tuttavia imparando ad impedire definitivamente ai tumori o a qualsiasi altra malattia di svilupparsi. Inoltre, se questi pensieri negativi non ci abbandonano spontaneamente, possiamo allontanarli con la forza di pensieri positivi, vale a dire di amore e di perdono. Giungeremo così alla pace mentale. In tale stato, ogni singola cellula del corpo avvertirà la differenza: sarà come quando il sole torna a splendere dopo un temporale, facendosi largo tra le nuvole. In questo modo è possibile ripristinare le condizioni ideali per garantire un sano sviluppo della persona. Teilhard de Chardin scrisse: «Un giorno domineremo le forze dei venti, delle onde, delle maree e della gravità; allora, potremo imbrigliare le energie dell’amore al servizio di Dio. E, per la seconda volta nella storia del mondo, l’uomo scoprirà il fuoco». Nelle sale d’aspetto i medici vedono malattie, non uomini, donne, né bambini; come possono amare una malattia? Essi assomigliano più a tecnici che a persone amanti dell’umanità. Voi e le vostre famiglie dovete elargire quell’amore e quel perdono che arricchiscono la vita; dovete elargire amore, perdono, gioia, speranza, sorrisi e preghiere, che sono essenziali per la guarigione della niente. Quando avrete dato tutto ciò, non vi resterà altro che guardare il miracolo della guarigione svolgersi sotto i vostri occhi. Le tecniche Silva sono finalizzate a sconfiggere lo stress, a ristabilire l’ottimismo e la fiducia in se stessi, a comunicare in modo soggettivo il perdono e a programmare il pensiero positivo. Esse si basano su

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passi concreti, che potete compiere anche in questo stesso momento, per dimostrare la possibilità di guarire. RICAPITOLAZIONE DELLE IMPLICAZIONI COMPORTATE DALLA GUARIGIONE • Guarire è giusto; non lo è, invece, ignorare il nostro ruolo di guaritori di noi stessi e degli altri. • La capacità di guarire è insita nel ruolo assegnatoci di co-creatori del Creatore. • Portandoci al livello alfa e attivando l’emisfero cerebrale destro possiamo rafforzare le capacità di co-creatori. • In questo modo miglioriamo e rafforziamo la personalità, la salute, e la pace mentale. • La capacità di rilevare la presenza di disturbi anche a distanza è una funzione psichica normale dell’emisfero cerebrale destro. • L’uomo comincia finalmente a riconoscere la capacità terapeutica della mente umana. • Nella vita vi siete posti un obiettivo: se lo sentite dentro di voi e se tentate di raggiungerlo, la vostra esistenza vi è più agevole.

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PARTE SECONDA LA VISIONE SILVA

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CAPITOLO 41 IL MONDO DÌ DOMANI Riuscite ad immaginare come sarebbe il mondo se tutti fossimo in grado di impiegare entrambi gli emisferi cerebrali? Quali conseguenze si avrebbero nell’ottica della pace nel mondo se l’esistenza di differenze tra gli individui fosse riconosciuta solo a livello soggettivo e se i rapporti interpersonali fossero basati sulla comunicazione fra i vari Io Superiori? E se il problema essenziale fosse non tanto «chi ha ragione», quanto «che cosa è giusto»? Che cosa succederebbe se scienziati e geologi fossero in grado di determinare con precisione l'ubicazione delle risorse energetiche e minerali del pianeta impiegando i poteri della mente? Che cosa succederebbe nel campo dell’amministrazione aziendale se, grazie all’utilizzo di entrambi gli emisferi cerebrali, i dirigenti fossero in grado di prendere le decisioni giuste seguendo unicamente l’intuito? Quali cambiamenti avverrebbero all’interno della professione medica se gli «addetti ai lavori» concentrassero i propri sforzi non tanto sul trattamento delle malattie, quanto sul mantenimento di uno stato di perfetta salute dei pazienti, facendo uso a tal fine della propria mente piuttosto che di preparati e medicinali? Sarebbe senza dubbio un mondo migliore: l’uomo sarebbe, infatti, sulla strada giusta per creare un vero paradiso terrestre. La previsione di George Orwell in base a cui, nel 1984, il governo avrebbe avuto il controllo totale sui cittadini, si è rivelata essere proprio ciò che secondo l’autore stesso era: una finzione. Oggi non c’è, infatti, nessun Grande Fratello a dominarci; tuttavia, quando l’uomo sarà in perfetta armonia con la sua facoltà intuitiva, avrà un Padre «Grande», ma sotto altri aspetti! In questo capitolo esporrò la filosofia e il concetto intuitivo che ho elaborato in ordine al futuro.

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LA NUOVA FRONTIERA: LO SPAZIO INTERIORE Il fisico Rupert Sheldrake5 ha sviluppato una teoria atta a spiegare il funzionamento del processo di intuizione, basata sul principio di «causalità formativa». Secondo tale Autore, ogni forma di vita ha una mente superiore, capace di programmarla. Con la conoscenza acquisita vivendo e imparando, noi nutriamo questa mente superiore, definita da Sheldrake campo morfogenetico e simile, in sostanza, all’inconscio collettivo di Cari Jung. Allo stesso modo, Peter Russel considera il pianeta Terra come in grado di autoregolarsi attraverso un’intelligenza più vasta, il cervello globale. Fritjof Capra ritiene invece che la fisica moderna avvalori la saggezza dei filosofi dell’antica Cina, secondo i quali il mondo materiale possiede un fondamento spirituale. Attualmente gli scienziati che si stanno avventurando in un territorio inesplorato, ossia lo spazio interiore, sono maggiormente propensi a riconoscere l’importanza del ruolo che la coscienza riveste nella dimensione fisica. Fino a poco tempo fa essi si basavano su filosofie materialistiche e meccanicistiche, e si rifiutavano di accettare o, addirittura, ignoravano qualsiasi potere della coscienza. Ancora oggi, malgrado si siano dimostrati in vari modi gli effetti della coscienza sulla materia, molti scienziati si mantengono saldamente ancorati a tale posizione. Numerosi altri, tuttavia, che hanno il coraggio delle proprie convinzioni, stanno scoprendo nuovi approcci per meglio comprendere il mondo, fondati sul concetto secondo cui l’esistenza non è semplicemente la conseguenza accidentale di un Big Bang. Cominciamo finalmente a vedere il mondo sotto la nuova luce della coscienza e dell’intelligenza, fatto che potrebbe portarci alla massima illuminazione. Come si può condurre una vita in maniera più illuminata? Prima di esporvi le mie idee in proposito, permettetemi di ricordarvi che siamo ancora bambini in fasce: abbiamo raggiunto obiettivi importanti nella dimensione fisica e oggettiva, siamo esploratori veterani della terra, del cielo, del mare e dello spazio esterno, ma nella dimensione soggettiva siamo appena agli inizi. Persino i chiaroveggenti più dotati dei nostri giorni non sono altro che bambini se confrontati con quelli che nasceranno in futuro. Le capacità che l’uomo acquisirà impiegando entrambi gli emisferi cerebrali non avranno niente da invidiare ai sogni fantascientifici. 5

Autore di The Presence of the Past (New York: Time Books, 1968).

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TUTTI IMPARERANNO A PORTARSI A LIVELLO ALFA Solo il 10% dell’umanità è oggi in grado di utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali; il restante 90% è pertanto relegato allo status quo. Ricerche sull’intelligenza comune, chiamata da R. Sheldrake campo morfogenetico, hanno dimostrato la necessità di raggiungere una «soglia numerica» di soggetti coinvolti nell’atto dell’apprendimento prima di poter affermare che tutti «sanno» o «sono capaci». Non sappiamo ancora quantificare la soglia numerica nel caso degli esseri umani; è tuttavia indispensabile accelerarne l’addestramento, affinché una parte sempre maggiore del 90% di individui ancora ignari dei poteri dell’emisfero destro del cervello impari ad utilizzarli in modo intuitivo, percettivo, creativo e chiaroveggente. E opportuno istruire tutti i futuri genitori in modo che possano, a loro volta, educare adeguatamente i propri figli. Quando questo avverrà, tutti avremo una duplice capacità di pensiero. Le varie chiese e religioni dovrebbero incoraggiare l’impiego dell’emisfero destro: ignorando il consiglio di Cristo di entrare nel Regno dei Cieli e di divenire saggi e profeti in modo che tutto ci sia dato, abbiamo già perso duemila anni. L’istruzione deve essere mirata ad accelerare il processo di apprendimento attraverso l’attivazione dell’emisfero destro: imparando ad utilizzare le frequenze centrali (alfa) dello spettro delle onde cerebrali, gli studenti possono, infatti, ottenere un equilibrio mentale perfetto e impiegare entrambi gli emisferi allo scopo di apprendere più facilmente e velocemente, nonché di acquisire una capacità quasi geniale di risoluzione dei problemi. In tal modo sarà possibile unire musica e scienza, arte e matematica: le lezioni saranno volte a stimolare contemporaneamente le capacità di entrambi gli emisferi e i corsi di memorizzazione includeranno anche le tecniche di visualizzazione e di immaginazione. Sia la lettura e l’apprendimento veloci da un lato, che l’uso delle apparecchiature per lo studio del biofeedback, come quelle impiegate nei centri Silva, dall’altro, diventeranno procedure standard. Tali apparecchi sono in grado di attivare automaticamente un programma di apprendimento nel momento in cui lo studente raggiunge il giusto livello di concentrazione e di rilassamento e, viceversa, di disinserirlo quando lo studente si allontana da tale livello. Dal momento che un numero sempre maggiore di persone sarà in grado di utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali, il campo morfogenetico avrà un giorno un ruolo determinante nella nostra vita e verrà programmato per un funzionamento mentale duplice. L’umanità non si baserà più esclusivamente sull’emisfero sinistro, ma farà riferimen-

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to anche a quello destro e completerà in tal modo una nuova fase dello sviluppo di questo pianeta: avrà la capacità di riconoscere e di trasformare atteggiamenti mentali ed emozioni che possono essere causa di malattie. Sarà in grado di individuare i fattori di stress e di eliminarli per mezzo del livello alfa. In caso di malattia tutti noi sapremo come guarire grazie alla nostra mente e, se si renderà necessario l’intervento di un medico, sapremo contribuire attivamente al successo del trattamento. I medici in grado di ricorrere al pensiero duplice saranno molto più veloci ed accurati nella formulazione della diagnosi; inoltre, quando impareranno ad utilizzare la facoltà della chiaroveggenza al fine di individuare la natura di un disturbo, potranno evitare di sottoporre i pazienti ad esami molto costosi se non, addirittura, rischiosi. Sempre a scopo diagnostico la classe medica sarà presto in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’esercizio di tutte le facoltà mentali (come, ad esempio, dell’ipnosi). Gli psichiatri chiaroveggenti potranno entrare nei sogni dei pazienti per vivere le allucinazioni e per studiare il passato di questi ultimi da «spettatori» persino a distanza: in tal modo riusciranno a comprendere meglio i loro disturbi, sia di natura psicologica che organica. Medici e pazienti lavoreranno fianco a fianco per il successo della terapia: il medico, servendosi di immagini adeguate, illustrerà al paziente le manifestazioni del disturbo da cui è affetto, in modo tale che quest’ultimo possa applicare, per guarire, la tecnica della visualizzazione al livello alfa. Di conseguenza, i processi di guarigione necessiteranno di tempi di gran lunga inferiori rispetto a quanto avviene attualmente; i costi, tuttora ancora molto elevati, delle prestazioni mediche, risulteranno ridotti; la percentuale dei pazienti ricoverati diminuirà considerevolmente, fatto che semplificherà il compito del personale paramedico. Impareremo, in sostanza, ad evitare lo stress e ad essere sani. In questo modo anche la voglia di vita aumenterà. Sfruttando le potenzialità dell'intelligenza, saremo in grado di superare le barriere spazio-temporali e potremo, quindi, evitare di essere coinvolti in incidenti di vario tipo. Attivando l’emisfero cerebrale destro, acuiremo la facoltà di intuizione: impareremo così a muoverci e ad agire, scegliendo sempre il momento più opportuno per evitare ogni pericolo. E attraverso entrambi gli emisferi cerebrali che possiamo attuare una programmazione mentale efficace ai fini della sopravvivenza: pertanto, abbandoneremo per intuito qualsiasi abitudine che possa risultare dannosa o, addirittura, distruttiva per la nostra salute, come il fumo o l’assunzione di droghe. L’azione del sistema immunitario che verrà così potenziata, nonché la tendenza naturale dell’uo-

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mo a praticare l’esercizio fisico e a scegliere intuitivamente un’alimentazione corretta, un ambiente non inquinato in cui vivere, una vita caratterizzata dalle giuste ore di riposo, costituiranno un’ulteriore garanzia di sopravvivenza. Con ciò si intende, forse, che avremo vita eterna? No, non è così: ma, almeno, potremo trascorrere il tempo che ci è concesso senza le sofferenze e i disturbi di cui spesso soffriamo nell’età avanzata. COME POTREBBE ESSERE LA NOSTRA VITA? Quando tutti avremo imparato a portarci al livello alfa e a servirci di entrambi gli emisferi cerebrali, la nostra salute ne trarrà indubbiamente vantaggio; anche negli altri settori della vita avverranno però alcuni cambiamenti rilevanti. Il mondo del lavoro sarà molto diverso da quello attuale: i dirigenti, attivando le facoltà intuitive e chiaroveggenti, prenderanno le decisioni giuste: fallimenti e insuccessi diminuiranno così notevolmente se non, addirittura, scompariranno. I manager e i produttori sapranno valutare con esattezza i bisogni dei consumatori: risulterà, quindi, ovvio il fatto di produrre la cosa giusta al momento opportuno e nel luogo opportuno. I direttori del personale assumeranno le persone più qualificate per le varie mansioni; i direttori della produzione saranno in grado di controllarne la qualità, servendosi della comunicazione soggettiva e della chiaroveggenza; dirigenti e impiegati collaboreranno in armonia per il bene comune; gli industriali sapranno esattamente che cosa produrre per rispondere alle esigenze del mercato, riuscendo così a prestare un grande servizio all’umanità e, nel contempo, a rispettare l’ambiente. I giovani sceglieranno per intuito il tipo di lavoro più adatto a loro e, per di più, in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze spazio-temporali dell’epoca in cui vivono; saranno, inoltre, maggiormente attratti da fattori quali talento e produttività che dai miti di fama e ricchezza. Dato che impareremo a sopravvivere con ciò che abbiamo, non si verificheranno più momenti di penuria di risorse; scopriremo, anzi, risorse alternative e quelle di cui già disponiamo diventeranno più accessibili. I geologi sapranno esattamente dove scavare e trivellare per trovare i minerali e il petrolio necessari. Usando la chiaroveggenza, gli operatori agricoli alleveranno i capi di bestiame più appropriati e sceglieranno le colture migliori; acquisiranno un pensiero più equilibrato e svolgeranno quindi il proprio lavoro in maggior armonia con la Madre Terra: effettuando nel modo più adeguato le fasi di fertilizzazione del terreno, di trasporto, imma-

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gazzinaggio e distribuzione dei raccolti, saranno in grado di seminare nel luogo migliore e di mietere i frutti del loro lavoro al momento giusto. Le autorità preposte a garantire il rispetto della legge si serviranno delle capacità mentali per scoprire le attività illecite e arrestare i responsabili, ottenendo, così, una notevole diminuzione della delinquenza; i soggetti con tendenze criminali saranno identificati prima che possano compiere il reato e potranno così apprendere ed impiegare facoltà mentali superiori per migliorare la loro vita. I governanti saranno più aperti e sinceri: potranno proiettarsi con la propria mente nel futuro per meglio rispondere ai bisogni del proprio popolo e per prevedere le azioni dei governi degli stati confinanti. Le eventuali fonti di attrito saranno individuate precocemente e verranno risolte tramite la comunicazione soggettiva. Le guerre tra nazioni saranno prevenute, dal momento che mancherà il fattore sorpresa e i motivi di sfiducia reciproca saranno eliminati. Diventeremo più umani e avremo maggiore rispetto per ogni forma di vita; diventeremo gradatamente più uniti e saremo maggiormente pronti a comprendere e a perdonare. Sulla terra regneranno la pace, la salute e la felicità. Non è, forse, questa una ricompensa più che adeguata, per aver dedicato solo pochi minuti al giorno, per quaranta mattine, allo scopo di imparare ad utilizzare il livello alfa in ogni occasione? LA STRADA PER TORNARE AL SIGNORE L’umanità ha smarrito la via. L’umanità si è talmente abituata a vivere utilizzando unicamente l’emisfero cerebrale sinistro, correlato al mondo materiale, da perdere il contatto con quello destro, legato al mondo spirituale. Il primo passo falso è stato, forse, effettuato già nel Giardino di Eden, quando l’Uomo mangiò per la prima volta il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male: quest’ultimo rappresenta, in effetti, la polarità materiale su cui si basa l’attività dell’emisfero cerebrale sinistro. Il secondo passo falso è stato probabilmente compiuto ai tempi della Torre di Babele, in cui si parlava una moltitudine di lingue diverse, fatto che rifletteva un utilizzo maggiore dell’emisfero sinistro. Ancora oggi l’uomo opera principalmente attraverso tale emisfero, rimanendo, in tal modo, sordo alla voce del Signore che parla al suo cuore. Quando a Gesù, il più grande guaritore di tutti i tempi, veniva domandato quale fosse la fonte della Sua conoscenza, Egli rispondeva: «Il Padre». Egli non interruppe mai il contatto con il Padre. In tutti questi anni di applicazione del Metodo Silva, si sono verificate nume-

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rose «coincidenze» riguardanti la figura di Gesù, che mi hanno dato la certezza di essere sulla strada giusta. Ho scoperto che le persone che attivano l’emisfero cerebrale destro diventano più spirituali e più umane. Un essere umano non è soltanto colui che ne ha l'aspetto, ma è colui che agisce come tale: «Li riconoscerai dai loro frutti». Il livello alfa è la dimensione spirituale e la fonte dell’intuizione. L'intuizione è la manifestazione di un’Intelligenza superiore alla nostra: è la sorgente da cui attingiamo sentimenti di perdono, amore e fiducia, ossia l'insegnamento di Gesù. Egli ci ha esortato a vivere secondo i suoi precetti; ma come possiamo riuscirci se permettiamo all’emisfero sinistro, che si fonda sulla conflittualità e sull'ego, di dominare la nostra vita? Gesù ci ha esortato a ricercare il Regno dei Cieli dentro di noi (il livello alfa), ad agire nel rispetto della giustizia divina e a prenderci cura delle creature di Dio con atteggiamenti di perdono, amore e fiducia. Egli promise che, se avessimo seguito i suoi insegnamenti, ogni cosa avrebbe seguito il giusto corso. «E ogni cosa vi sarà concessa», affermò. E specialmente la buona salute. Alfa è, infatti, il contatto con Dio. Riuscite ad immaginare che cosa sarebbe successo sulla terra se il messaggio di Gesù fosse stato compreso fin dall’origine? Oggi vivremmo in un paradiso. Il nostro pensiero opererebbe ad una frequenza di dieci cicli e, non solo saremmo più vicini a Dio, ma anche più simili a Lui. Non è tuttavia troppo tardi per raggiungere tale meta: possediamo ancora la chiave per ottenere tutto ciò; se l'adopereremo, ogni cosa ci sarà concessa. Cinque.. .quattro... tre.. .due.. .uno...

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PARTE TERZA APPLICAZIONI SPECIFICHE

Questa sezione intende essere una guida rapida a cui fare riferimento per impiegare alcune tecniche specifiche. Per facilitare il lettore, parte del materiale precedentemente illustrato nel testo viene qui rielaborato.

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CAPITOLO 42 COME CORREGGERE COMPORTAMENTI ANORMALI Quando si fa uso della comunicazione soggettiva per correggere comportamenti anormali, il soggetto interessato cambia effettivamente in maniera radicale: il vicino invadente assume un comportamento più cordiale, un lavoratore assenteista diventa più disponibile a cooperare, un cliente titubante decide di comperare; la «pecora nera» della famiglia si ravvede, il fumatore cerca aiuto per smettere. Quando viene impiegata nei confronti di un’altra persona, che ha comportamenti distruttivi o, addirittura, pericolosi per la sua vita, la comunicazione soggettiva sembra avere efficacia molto più rapidamente di quanto non avvenga in situazioni meno critiche. I neuroni cerebrali sono programmati per diversi scopi; quello prioritario in assoluto spetta però alla sopravvivenza: quando viene trasmesso un messaggio di sopravvivenza, esso viene, infatti, prontamente accettato. La trasmissione di tale messaggio avviene fra diversi Io Superiori: al livello alfa viene, in effetti, attivato l’emisfero destro, cioè il contatto con la fonte spirituale. Come possono quindi i neuroni ignorare un messaggio che provenga da tale direzione? Con la comunicazione soggettiva potete ottenere quanto è stato sopra descritto, e anche molto più. Non dovete però credere di aver così trovato il modo di aver successo in famiglia o sul lavoro; dovete, infatti, in ogni momento tenere presente che il requisito fondamentale affinché la tecnica funzioni è la reciprocità: non potete risolvere i vostri problemi, creandone a coloro che vi circondano! Potete, infatti, spingere una persona ad agire nella direzione desiderata solo se questa risulta essere la più appropriata: senza dubbio, convincere soggettivamente un fumatore a liberarsi dall’abitudine dannosa delle sigarette, significa stimolarlo a muoversi nella direzione giusta.

225 COME CORREGGERE COMPORTAMENTI ANORMALI

Siete in grado di programmare voi stessi in modo da smettere di fumare; le tecniche impiegabili allo scopo non possono però essere applicate direttamente ad un’altra persona poiché quest’ultima deve prendere da sola la propria decisione e, quindi, essere di per sé motivata a seguire le procedure necessarie. Abbiamo dimostrato l’efficacia dell’impiego di sequenze mentali per abbandonare le cattive abitudini personali; ma, per motivare altre persone, è necessario ricorrere alla comunicazione soggettiva. Illustriamo qui la procedura utilizzabile a tale scopo: 1. Portatevi al livello alfa. 2. Visualizzate il soggetto in questione. 3. Parlate mentalmente alla persona, in modo affettuoso; fatele presente che, ponendo fine alla sua cattiva abitudine (ad esempio, il fumo), trarrà giovamento per sé, per la sua famiglia e per i suoi colleghi di lavoro. 4. Concludete la seduta alfa. COME MOTIVARE UNA PERSONA A SMETTERE DÌ FUMARE La chiave per il successo di questa procedura è la scelta delle parole (fase 3). Non sarebbe giusto che ve le suggerissi io: esse dovranno, infatti, esprimere sentimenti sinceri e proprio dall’entusiasmo che rispecchieranno dipenderà il successo della tecnica. Tuttavia, per aiutarvi ad esprimere i vostri pensieri, vi elencherò una serie di frasi che potrebbero esservi utili allo scopo: • «Se smetterai di fumare, vivrai più a lungo. Ti vogliamo tutti molto bene e desideriamo che tu viva una vita lunga e sana». • «Il tuo alito sarà più profumato e questo è per me un beneficio; il tuo senso del gusto migliorerà; ricomincerai ad apprezzare i sapori e questo è un beneficio per te». • «Risparmierai ed eviterai di rovinare i mobili. Sia tu che la tua famiglia sarete più felici». • «Non avrai più i denti e le dita macchiate dalla nicotina; sarai più affascinante». • «Non sarai più schiavo del pacchetto di sigarette e sarai più facilmente accettato dagli altri». È necessario che tutto ciò venga espresso, e sentito, in modo amorevole. Ma cosa succede se nutrite antipatia nei confronti della persona in questione, magari al punto da considerarla la rovina della vostra

226 COME CORREGGERE COMPORTAMENTI ANORMALI

esistenza? Animosità, pregiudizi, risentimenti e rivalità provocano il distacco tra voi e il soggetto, fatto che può interrompere il contatto reciproco. Fate tabula rasa di ogni emozione negativa e perdonate. La procedura per il perdono, come abbiamo già visto, deve essere effettuata reciprocamente, al livello soggettivo; questo deve essere il primo passo della conversazione immaginaria, che potrebbe cominciare così: «Ti perdono per tutte le incomprensioni che abbiamo avuto in passato e, a mia volta, chiedo il tuo perdono». Immaginate quindi una stretta di mano, un abbraccio o qualunque altro segno di riconciliazione. I risultati della comunicazione soggettiva si manifestano, in genere rapidamente, sotto forma di desiderio, da parte della persona, di liberarsi della cattiva abitudine: il soggetto può, infatti, esprimere verbalmente la sua volontà, acquistare un libro o una musicassetta apposita, cercare assistenza medica, oppure iscriversi ad un corso per l’apprendimento del Metodo Silva. COME MOTIVARE UNA PERSONA A ELIMINARE QUALSIASI VIZIO Qualsiasi abitudine indesiderata, come l’alcolismo, la bulimia, il gioco d’azzardo, il rosicchiarsi le unghie, il giocherellare con i capelli, può essere corretta con la tecnica seguente: sostenete una conversazione soggettiva finalizzata a motivare la persona a sospendere l’abitudine; se questa lo vorrà, riuscirà a farlo. Tra il 1961 e il 1981, J.A. non fece altro che entrare e uscire di prigione; verso la metà degli anni sessanta divenne inoltre eroinomane. Così egli scrisse, commentando la sua situazione: «Ho tentato tutte le strade, dalla terapia individuale a quella di gruppo, sia in prigione che fuori. Nessun tentativo ha però avuto successo; senza dubbio, ora conosco meglio me stesso, ma il problema è rimasto». J.A. decise in seguito di apprendere il Metodo Silva; poche settimane dopo scrisse: «Fino al mese scorso non avevo nessuna speranza di riprendermi dalla malattia. Dopo il primo fine settimana dall’inizio del corso, non ho però più provato il benché minimo bisogno di assumere eroina né qualsiasi altra droga. Dal momento che sono passate solo poche settimane, potreste forse pensare che sia troppo presto per attribuire il

227 COME CORREGGERE COMPORTAMENTI ANORMALI

merito di ciò al Metodo Silva. Tuttavia, quando si vive sull’orlo dell’autodistruzione come ho fatto io per quindici anni e si sperimenta tutto l’orrore e il dolore che ne consegue, non si ha bisogno di aspettare anni per sapere che una terapia di riabilitazione ha successo. Mi assumerò il compito di illustrare il Metodo Silva a ogni tossicodipendente e a qualsiasi persona che sia in cerca di aiuto e sia disposta ad ascoltare. So che il Metodo Silva è ciò che può salvare la mia vita e quella di tante altre persone con problemi simili al mio». La tossicodipendenza è un problema di non facile soluzione. Esiste tuttavia una verità assoluta: cambiate il vostro atteggiamento mentale e cambierete la realtà intorno a voi. J.A. lo ha fatto, applicando il Metodo Silva, e la sua realtà è cambiata. L’assunzione di droghe comporta anche dipendenza fisica, che si manifesta con i sintomi caratteristici dell’astinenza; tuttavia — e questo è già noto — se cambiamo atteggiamento mentale, possiamo variare anche le proprietà chimiche del nostro corpo. La realtà di ogni persona va oltre il suo corpo: abbraccia, infatti, anche quello di altre persone, nonché le loro menti, l’ambiente circostante, la comunità, il paese, il mondo, l’universo, la Fonte; i semi di un comportamento portato all’eccesso possono germogliare in uno qualunque di tali «stadi». Non ci si può, quindi, meravigliare che non esista una risposta semplice alla tossicodipendenza da eroina o da qualsiasi altra sostanza: l’unica possibilità è rappresentata dalla modifica del proprio atteggiamento mentale. Tanto l’applicazione del Metodo Silva, quanto la comunicazione soggettiva effettuata da una persona sincera consentono di raggiungere tale meta. La comunicazione soggettiva dovrebbe essere finalizzata a motivare la persona a cercare assistenza; la conversazione dovrebbe attenersi accuratamente ai requisiti necessari ad attivare con successo l’emisfero cerebrale destro. Non credo si debba aggiungere che la procedura di base è efficace anche per combattere cattive abitudini che, pur non implicando l’uso di sostanze che provocano dipendenza e pur essendo di gravità minore, risultano comunque fastidiose, antisociali e pertanto indesiderate. E sufficiente in tal caso portarsi al livello alfa e sostenere una conversazione immaginaria con la persona interessata: se questa viene incoraggiata a modificare il proprio atteggiamento mentale, viene motivata a fare quanto indispensabile per variare il comportamento indesiderato.

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CAPITOLO 43 INSONNIA, MAL DÌ TESTA E STANCHEZZA

Se siete tormentati da mal di testa, dovuti a tensione, potete assumere analgesici, acquistabili in farmacia senza ricetta medica ed abbastanza efficaci. Milioni di persone lo fanno: tuttavia, coloro che fanno uso regolare di aspirina, lamentano spesso l'insorgenza di disturbi gastrici: l’aspirina, infatti, può danneggiare la mucosa dello stomaco, fino a determinare la formazione di ulcere. Farmaci analoghi possono invece provocare disturbi al fegato. Se siete depressi, potete assumere uno stimolante, se siete nervosi, un calmante; se non riuscite a dormire, potete ricorrere ai sonniferi. E stato stimato che, negli Stati Uniti, più di venticinque milioni di persone soffrono di insonnia e che più di cento milioni di dollari vengono spesi ogni anno per tali farmaci; eppure, ad un convegno su tali problemi, svoltosi a New York nel 1976, gli esperti rivelarono che la maggior parte delle prescrizioni era inutile e che molte delle terapie farmacologiche indicate, invece di curare l'insonnia, la causavano. I medici della Clinica per i Disturbi del Sonno presso l'Università di Stanford hanno riportato che più del 40% dei pazienti sofferenti di insonnia, avevano in realtà difficoltà ad addormentarsi poiché erano diventati dipendenti dalle sostanze contenute nei farmaci che assumevano per trattare il loro disturbo. Dopo una graduale disassuefazione, tali pazienti sono riusciti a dormire in media il 20% in più: molti di essi non hanno in seguito più lamentato alcun problema. L’approccio soggettivo ai disturbi che hanno una causa soggettiva è più diretto e non ha effetti collaterali. In caso di insonnia, programmatevi al livello alfa in modo tale che, ogni volta che vi porterete a tale livello e conterete lentamente fino al numero 1, opererete per ottenere un sonno normale e naturale; in seguito, ogniqualvolta giacerete

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a letto senza riuscire a prendere sonno, portatevi al livello alfa, cominciate a contare a partire da 200. Probabilmente non lo farete a lungo: la frequenza delle onde cerebrali scende, infatti, al livello teta, e quindi a quello delta, caratteristico dello stato di sonno profondo. Riassumendo, ecco la formula di base per liberarsi di atteggiamenti e condizioni fastidiose: 1. Portatevi al livello alfa. 2. Identificate il problema. 3. Affermate il suo contrario, cioè la soluzione. 4. Immaginate la soluzione in atto. 5. Concludete la seduta alfa. Vi presenterò alcuni esempi, cominciando dal problema del mal di testa dovuto a tensione; la tecnica da applicare è costituita dalle seguenti cinque fasi: 1. Portatevi al livello alfa, seguendo la procedura usuale (contando fino ad 1); in alcuni casi può essere utile scendere al livello alfa profondo, effettuando esercizi di conto supplementari o utilizzando la tecnica di rilassamento progressivo. 2. Identificate il vostro problema, ripetendovi mentalmente: «Non ho mal di testa; non voglio avere mal di testa». 3. Affermate la soluzione del problema, ripetendo mentalmente a voi stessi: «Quando concluderò la seduta alfa e aprirò gli occhi dopo aver contato fino a 5, il mal di testa sarà scomparso. Starò bene». 4. Visualizzatevi davanti a voi, come se vi guardaste in uno specchio tanto grande da riflettere interamente la vostra figura; avete mal di testa ed è evidente che state soffrendo. Spostate l’immagine mentale leggermente verso sinistra: il mal di testa sta svanendo. Spostatela ancora un poco a sinistra: immaginatevi liberi dal disturbo. 5. Contate fino al numero 5; quando raggiungete il numero 3, ricordate a voi stessi che, al momento di aprire gli occhi (al numero 5), il mal di testa sarà scomparso e vi sentirete bene. Quando giungete al numero 5, ripetetelo mentalmente ancora una volta e aprite gli occhi. Se il mal di testa non è scomparso del tutto, aspettate cinque minuti e ripetete la procedura. Talvolta, per trovare sollievo da forti emicranie, può essere necessario ripetere la procedura tre volte, a distanza di cinque minuti l’una dall’altra. La stessa formula può essere applicata per sconfiggere la stanchezza:

230 INSONNIA, MAL DÌ TESTA E STANCHEZZA

1. Portatevi al livello alfa, seguendo la procedura usuale (contando fino ad 1); scendete ad un livello più profondo. 2. Identificate il problema, esprimendolo mentalmente a parole: «Sono stanco e affaticato; non voglio esserlo; voglio essere pieno di energie, perfettamente sveglio e pronto ad agire». 3. Affermate la soluzione del problema, ripetendovi mentalmente: «Quando aprirò gli occhi, dopo aver contato fino a 5, la stanchezza sarà scomparsa; sarò pieno di energie». 4. Visualizzate voi stessi stanchi; spostate il quadro mentale verso sinistra: immaginate di recuperare gradualmente le energie; spostatelo ulteriormente verso sinistra: immaginatevi dinamici e attivi. 5. Contate fino a 5, ripetendo a voi stessi: «Sono perfettamente sveglio, pieno di energie, mi sento benissimo»; fatelo prima di cominciare, quando raggiungete il numero 3 e, di nuovo, al numero 5. Questa formula può essere applicata anche in casi di depressione; ecco le cinque fasi da seguire per modificare detta condizione indesiderata: 1. Portatevi al livello alfa; scendete ad un livello più profondo. 2. «Sono giù di morale e depresso; non voglio esserlo; voglio sentirmi ottimista, pieno di energie e di entusiasmo». 3. «Quando aprirò gli occhi, al numero 5, non sarò più depresso; mi sentirò al meglio». 4. Visualizzate voi stessi nella situazione di depressione in cui vi trovate; spostate il quadro mentale leggermente verso sinistra: immaginatevi più «vivi»; spostatelo ulteriormente verso sinistra: immaginatevi a testa alta, con le spalle dritte, pieni di vita e di entusiasmo. 5. «Quando aprirò gli occhi, al numero 5, mi sentirò benissimo». Ripetetelo al numero 3 e, di nuovo, al numero 5, ossia al momento di aprire gli occhi.

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CAPITOLO 44 DEPRESSIONE CRONICA GRAVE

La depressione è un problema serio, che può portare ad una forma di introversione sempre più marcata, se non, addirittura, al suicidio. Quanto più profonda è la depressione, tanto più profondo è il livello alfa necessario per sconfiggerla; quanto più positive sono le tecniche di programmazione che bisogna usare, tanto più frequentemente è necessario applicarle. Riteniamo opportuno, in questa sede, sottolineare che, per i casi di depressione, è necessario servirsi di tecniche sia oggettive che soggettive. Vengono qui illustrate alcune fasi di entrambi gli approcci che possono risultare utili. APPROCCI OGGETTIVI 1. Visualizzate il vostro medico nell’atto di prescrivervi una dieta o una terapia farmacologica. 2. Dedicate più tempo all’attività fisica, fate esercizio e lunghe passeggiate. 3. Siate creativi nel vostro lavoro; è possibile che, così facendo, riusciate a comprendere per intuito le cause della depressione. APPROCCI SOGGETTIVI 1. Portatevi al livello alfa; meditate sulla vostra condizione di depressione e identificatene la causa. 2. Applicate le cinque fasi basilari dell’esercizio descritto nel Capitolo 43, impiegando però la parola «depressione» nella formula, per tre volte al giorno.

232 DEPRESSIONE CRONICA GRAVE

3. La sera, prima di addormentarvi, portatevi al livello alfa, congiungete il pollice, l’indice e il medio di ciascuna mano e ripetetevi: «Domani sarò di ottimo umore tutto il giorno». 4. Quando vi sentite fisicamente esauriti, è opportuno che diate il meglio di voi; ciò può sembrarvi contraddittorio, ma spesso le situazioni della dimensione oggettiva possono capovolgere quelle della dimensione soggettiva; in quest’ultima, infatti, quanto più si dà, tanto più si riceve; quindi, aiutando gli altri, aiutate voi stessi. Per guarire dalla depressione, fatevi coinvolgere in attività che implichino il contatto con altre persone, anche se non una prevedono ricompensa in termini di denaro. Quando siete impegnati in attività costruttive e creative, capaci di migliorare il mondo, il vostro mondo diventa, infatti, più piacevole.

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CAPITOLO 45 PROBLEMI ALLA SCHIENA

Spesso i medici si trovano a trattare senza successo pazienti che lamentano dolori alla schiena; il caso della signora Barbara G. Parker di Oklahoma è indicativo: «Nel mese di agosto del 1983, dopo aver provato per due anni ogni altra strada senza successo, decisi di rivolgermi ad un chiropratico. Alcuni medici mi avevano suggerito di non muovermi dal letto, altri di usare le stampelle e di prendere antidolorifici, ma i dolori all’anca, alla spalla destra ed al collo, l’insonnia e i mal di testa, non accennavano a diminuire. Nel mese di agosto il chiropratico mi fece fare alcune radiografie e scoprì che era in atto un processo di degenerazione dei dischi intervertebrali. Riscontrò, inoltre, perdita della curva cervicale, alterazione della traiettoria rotazionale delle vertebre cervicali e curvatura del tratto dorsale della colonna. In altre parole, i dischi della parte inferiore della colonna vertebrale si stavano schiacciando, comprimendo i nervi e causando, di conseguenza, il dolore alla gamba. Dopo due mesi di terapia, il chiropratico mi suggerì di apprendere il Metodo Silva; egli lo aveva fatto pochi anni prima e sperava, in base alla sua esperienza, che avrebbe potuto aiutarmi. 'Ebbene, aveva proprio ragione! Il mio istruttore Silva mi diede ottimi suggerimenti per aiutarmi a visualizzare la mia schiena sana. Tre volte al giorno, mi portavo al livello alfa per programmarmi. In novembre cominciai già a migliorare. In gennaio le radiografie dimostrarono che le vertebre, prima in fase di schiacciamento, ora erano più distaccate che mai le une dalle altre. Oggi, riesco a dormire tutta la notte, e i dolori migliorano di giorno in giorno... » Di quale tipo di visualizzazione e immaginazione si è servita Barba-

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ra Parker al fine di aiutare il dottore ad aiutarla? In casi simili è possibile applicare due tecniche diverse: una generale, che prevede la raffigurazione mentale del corpo perfettamente sano, ed una specifica, che implica la visualizzazione del processo di distacco dei dischi. Mi sovviene, a questo proposito, la Tecnica Alexander, che l’attore australiano F. Matthias Alexander mise a punto nel 1894. Nel corso delle rappresentazioni, egli accusava frequenti cali di voce; un giorno scoprì che, quando poneva la testa in linea con il collo mentalmente e fisicamente, la voce tornava. Successivamente, egli si rese conto che, concentrandosi sia con la mente che con il corpo per effettuare altri cambiamenti posturali, riusciva a guarire numerosi disturbi da cui era affetto. La Tecnica Alexander viene oggi insegnata in molti continenti: essa si basa sulla raffigurazione mentale del collo libero di compiere qualsiasi movimento e della testa, capace di muoversi in modo da determinare l’allungamento della schiena. Perché il corpo si adegui, è sufficiente creare un’immagine mentale ed esprimerla con parole appropriate. Numerose altre tecniche si sono servite della raffigurazione mentale per intervenire sul corpo; il Metodo Silva ha, tuttavia, associato per la prima volta la visualizzazione al livello alfa: ciò permette a coloro che lo praticano di attivare una parte maggiore della mente, di ottenere così risultati migliori che con le altre tecniche di visualizzazione e di incrementare notevolmente il numero delle possibili applicazioni di queste ultime. Se avete problemi alla schiena, portatevi al livello alfa e immaginate la loro guarigione; per far ciò, usate tutte le conoscenze che possedete del problema. Ad esempio, se il medico vi dice che le vertebre si stanno schiacciando, come nel caso della signora Parker, immaginate che si distacchino gradualmente; immaginate di essere proprio voi a distaccarle. Visualizzatevi, come se vi guardaste in uno specchio tanto grande da riflettere interamente la vostra figura; in un altro specchio alla vostra sinistra raffiguratevi all’interno del vostro corpo, nell’atto di allungare la colonna vertebrale; correggete così qualunque altro problema della vostra schiena, in modo da lasciarla in condizioni perfette. Un medico deve immaginare il proprio corpo con precisione fisiologica: dato che conosce dettagliatamente la struttura della colonna vertebrale, deve impiegare a fondo tali nozioni. Voi non siete medici e, per le vostre raffigurazioni, non è necessaria una simile precisione; descrivete semplicemente il problema da cui siete affetti ai neuroni cerebrali così come riuscite a comprenderlo. Questo è tutto ciò di cui hanno bisogno per capire a che cosa vi riferite.

235 PROBLEMI ALLA SCHIENA

I medici effettuano le correzioni mentali come se le apportassero realmente ad un paziente sottoposto ad intervento chirurgico. Per voi è invece sufficiente immaginare la correzione con i mezzi di cui disponete; i vostri neuroni cerebrali riceveranno comunque il messaggio. Se pensate che vi possa essere d’aiuto, cercate nell’enciclopedia una figura che illustri la struttura della colonna vertebrale: questo sistema può esservi utile per qualsiasi parte del corpo che necessiti di un vostro intervento. Non pretendete però di ottenere immagini perfette: le raffigurazioni mentali, precise o meno, riflettono il nostro modo di afferrare i concetti mentali, che sono quanto serve per garantire il successo del Metodo Silva. Non è indispensabile che le visualizzazioni siano dettagliate né a colori: accettate le immagini che riuscite a creare per quello che sono. Alcuni ne ottengono di accurate, altri di più semplici; tutti, comunque, possono utilizzarle con successo per guarire. L’unico requisito è agire al livello alfa. Riassumendo, la procedura qui descritta è utile per eliminare qualsiasi problema alla schiena: 1. Portatevi al livello alfa. 2. Visualizzate voi stessi; dirigete la vostra attenzione alle varie parti del corpo, «sentendole» e giungendo infine alla spina dorsale. Visualizzate il disturbo. 3. Immaginate voi stessi nell’atto di guarirlo. Fate tutto ciò che è necessario (ad esempio, separare i dischi, allineare le vertebre). 4. Spostate la raffigurazione mentale leggermente verso sinistra e immaginate che la cura cominci a dare l’effetto desiderato. 5. Spostatela ulteriormente; immaginatevi in perfetta salute. 6. Concludete la seduta.

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CAPITOLO 46 CALCOLI RENALI E BILIARI

Come visualizzate un calcolo renale? L’immagine non è importante. E invece indispensabile visualizzare il rene malato, immaginare il calcolo renale come ritenete che sia, liberarvene e concludere la seduta. In che modo, esattamente, potete liberarvi di un calcolo? Ad esempio, sgretolandolo con le dita e immaginando che rimanga solo un mucchietto di polvere, che si diluisce nell’urina; usando il raggio laser ed immaginando che il raggio sottile lo disintegri. Oppure, se ritenete che un trattamento ad ultrasuoni possa dare risultati migliori, immaginando che il suono acuto lo frantumi e che la polvere prodotta si sciolga nell’urina, venendo così espulsa dal corpo in modo del tutto indolore. Ecco, punto per punto, la procedura da seguire: 1. Portatevi al livello alfa. 2. Visualizzate voi stessi; visualizzate i calcoli, ovunque si trovino e immaginate di schiacciarli con le dita. 3. Spostate leggermente verso sinistra la raffigurazione mentale e completate la polverizzazione mentale dei calcoli; immaginate che lascino, così, il vostro corpo, dissolvendosi nelle secrezioni della ghiandola o dell’organo malato. 4. Spostatela ulteriormente a sinistra e immaginate che i calcoli siano scomparsi; siete perfettamente sani. 5. Concludete la seduta. Ripetete la procedura il mattino, il pomeriggio e la sera. La procedura di base rimane la stessa: portatevi al livello alfa, iden-

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tificate il problema, visualizzandolo; immaginate di correggerlo, spostando gradualmente la raffigurazione verso sinistra, fino a raffigurarvi liberi dal problema; concludete la seduta. Esistono alcune varianti: • Potete raggiungere il livello alfa contando alla rovescia oppure sfocando il campo visivo. • Potete scendere al livello alfa profondo contando più a lungo, o usando la tecnica di rilassamento progressivo. • Potete individuare la causa del disturbo ponendovi una serie di domande; se nel processo è coinvolta un’altra persona, procedete con la tecnica soggettiva del perdono. • Potete immaginare di viaggiare attraverso il corpo oppure visualizzarvi di fronte a voi stessi. • Potete fare affermazioni mentali sul fatto che migliorate di giorno in giorno. L’opportunità di utilizzare o meno queste varianti è dettata dal tempo a vostra disposizione e da come vi sentite. La durata ottimale di ciascuna seduta è di quindici minuti; dedicate la maggior parte di essi a eliminare il problema e ad immaginare la soluzione in atto.

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CAPITOLO 47 MALATTIE DOVUTE A CAUSE SCONOSCIUTE

Come è possibile eliminare un problema complesso, o ancora poco chiaro, che rende difficile, se non impossibile, la visualizzazione? Il signor A.J. era tetraplegico da diciotto anni; un lato del suo corpo era totalmente paralizzato, l’altro aveva perso l’8% della funzionalità. I medici gli dissero che era affetto da sclerosi multipla, una malattia progressiva incurabile, e che avrebbe potuto morire entro pochi anni. A.J. decise di apprendere il Metodo Silva: già durante il primo giorno di esercizio egli notò che una delle dita stava riacquistando sensibilità; a metà del corso decise di interrompere il trattamento farmacologico. Alla fine dello stesso, aveva riacquistato la piena funzionalità del braccio sinistro. A.J. cominciò a programmarsi al livello alfa per raggiungere obiettivi specifici: desiderava poter fare a meno della sedia a rotelle ed essere in grado di guidare un’auto; due volte al giorno si portava al livello alfa per pochi minuti, creando un’immagine mentale in movimento di se stesso alla guida di un veicolo. Otto mesi dopo, egli raggiunse l’obiettivo: acquistò un furgone dotato di un meccanismo capace di sollevare la sedia a rotelle dal marciapiede e di sistemarla al posto di guida. Successivamente A.J. si prefisse l’obiettivo di riuscire a camminare e a salire le scale: a tal fine si servì di nuovo della tecnica dei filmati mentali ed immaginò ripetutamente se stesso nell’atto di salire le scale per accedere allo stadio comunale. A quattordici mesi di distanza dalla fine del training Silva, l’uomo fu davvero in grado di salire quelle scale. Molte altre persone affette da sclerosi multipla sono riuscite a guarire o, almeno, a fermare la progressione, grazie al livello alfa. Allo

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scopo non si sono però necessariamente servite della tecnica di visualizzazione della patologia di cui soffrivano. Poco si conosce di questa malattia e, anche quel poco che è noto, è troppo complicato, perché la persona di media cultura possa comprenderlo e, quindi, visualizzare la patologia. Per guarire da una tosse fastidiosa è facile visualizzare ombre nei polmoni e cancellarle, immaginando di avere polmoni sani; allo stesso modo, per trattare l’ipoglicemia è semplice visualizzare le aree malate del pancreas ed immaginarne la rimozione. Ed è altrettanto facile guarire un’ulcera visualizzando la lesione della mucosa gastrica ed immaginandone la cicatrizzazione. Non è, tuttavia, altrettanto facile utilizzare la tecnica della visualizzazione per eliminare molti altri disturbi, come, ad esempio, la sclerosi multipla; in questi casi, è più che altro importante immaginare il proprio obiettivo, seguendo l’esempio di A.J. In generale, esso è rappresentato dal desiderio di tornare a condurre una vita normale, non più compromessa dalla malattia. Quindi, piuttosto che visualizzare voi stessi nell’atto di guarire la parte malata del corpo, immaginate di alzarvi dal letto in gran forma, per tornare a godervi pienamente la vita. Eccezione fatta per questa modifica, la procedura da seguire in tali casi rimane invariata.

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CAPITOLO 48 PROBLEMI CIRCOLATORI

In caso di disturbi circolatori, capaci di influire negativamente sul cuore, la procedura da seguire è la seguente: 1. Portatevi al livello alfa. 2. Visualizzate voi stessi ed il problema da cui siete affetti. Provate forse dolori lancinanti al petto dopo aver salito le scale? Raffiguratevi in cima alle scale, con una mano sul petto, per uno o due minuti. 3. Spostate la raffigurazione mentale leggermente verso sinistra, di circa 15 gradi; immaginate la guarigione in atto: la placca, accumulatasi sulle pareti interne delle arterie, viene rimossa e si dissolve. Immaginate che ciò avvenga grazie ad una variazione della composizione chimica del sangue, oppure grazie ad un curapipe o ad un raggio laser; in qualsiasi modo avvenga la guarigione, i risultati sono comunque validi. La durata del procedimento deve essere di 12 minuti. 4. Spostate ulteriormente il quadro mentale di quindici gradi e, per uno o due minuti, immaginate che il sistema circolatorio funzioni regolarmente; i dolori al petto sono scomparsi: potete salire le scale, correre e svolgere tutte le attività. 5. Concludete la seduta. Noterete che, al punto 2 della procedura, abbiamo impiegato il verbo «visualizzare», mentre ai punti 3 e 4, «immaginare»: non siamo medici e, pertanto, non sappiamo con precisione come avvenga il processo di guarigione. Non avendolo mai osservato in un paziente, possiamo solo immaginare.

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CAPITOLO 49 COME IDENTIFICARE LE ALLERGIE

La vostra mente conosce la causa dell’irritazione cutanea da cui siete affetti, sa perché le cavità nasali si sono ostruite e perché avete la tosse. Essa, però, non può parlare né può rivelarvi la causa dell’allergia di cui soffrite. Per affrontare tali problemi, esistono diversi approcci. Ipotizziamo le seguenti tre situazioni. A. La causa è una sostanza conosciuta. B. La causa è una sostanza sconosciuta. C. La causa può essere una sostanza, ma anche un altro fattore. A. L’allergia dovuta ad un alimento, o ad una sostanza, è facilmente identificabile, dal momento che si manifesta in momenti ed in circostanze precisi. In casi simili, la procedura consigliata è la presente. 1. Portatevi al livello alfa. 2. Visualizzate il vostro medico, o, se preferite, uno specialista di cui abbiate stima. 3. Domandate alla persona autorevole, che vi sta di fronte, quale alimento, o sostanza, fra i due che nominerete, è più probabilmente la causa dell’allergia. 4. Distogliete l’attenzione dallo specialista e rivolgetela, invece, ai due alimenti, o sostanze, nominati: la risposta vi verrà data automaticamente. Accettatela. 5. Confrontate l’alimento così determinato con un terzo alimento, o sostanza, rivolgendo ancora una volta la domanda allo specialista. Distogliete quindi l’attenzione, ed attendete la risposta.

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6. Nel corso del procedimento, dopo aver confrontato tutti gli alimenti, o le sostanze, troverete quello (o quella) incriminato. 7. Concludete la seduta. B. Nell’arco di un anno ciascuno di noi consuma in media 650 chili di cibo, nei quali sono contenuti circa 4 chili di additivi chimici, alcune migliaia tra conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti e pesticidi. Ciascuna di queste sostanze chimiche è in grado di provocare reazioni allergiche. E innanzitutto necessario identificare la sostanza responsabile ed evitare l’assunzione della stessa o, eventualmente, dell’alimento che la contiene; solo successivamente, ci si può programmare per eliminare i sintomi dell’allergia che, altrimenti, possono ricomparire in forme anche più gravi. Se non si conosce l’alimento, o la sostanza, che provoca la reazione allergica, si consiglia la procedura seguente: 1. Portatevi al livello alfa. 2. Visualizzate il vostro medico, o, se preferite, uno specialista di cui abbiate stima. 3. Domandate alla persona autorevole, che vi sta di fronte, quale alimento, o sostanza, provoca l’allergia. 4. Distogliete l’attenzione e cercate di figurarvi la causa del disturbo. 5. La risposta vi verrà data automaticamente; accettatela. Potrete ricevere anche altri suggerimenti: generalmente, il primo è però quello più forte ed anche quello giusto. C. È possibile che l’allergene non sia né una sostanza né un alimento. Quando entrava in una stanza in cui c’era un mazzo di rose, il signor V.M. provava irritazione agli occhi ed al naso. Dato che il disturbo non accennava a scomparire nel corso degli anni, V.M. finalmente decise di consultare un medico: in questo modo, scoprì di essere allergico alle rose. Quando notò con stupore che anche le rose finte gli provocavano lo stesso effetto, capì che la vera causa dell’allergia era di natura psicologica. Successivamente, V.M. decise di apprendere il Metodo Silva e di utilizzare il livello alfa per tornare indietro nel tempo e scoprire in tal modo se, nel suo passato, fosse accaduto qualche fatto correlato alle rose. Si immaginò accanto ad un calendario e si interrogò sull’epoca in cui il disturbo era iniziato; sfogliò le pagine del calendario mese per mese, anno per anno, ripercorrendo la sua vita all’indietro. Si fermò al mese di febbraio dell’anno in cui aveva compiuto quattro anni ed

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assistette ad una scena che aveva già vissuto a quell’età. Un giorno suonò il campanello: entrò un fattorino, che consegnò a sua madre un mazzo di rose come regalo di S. Valentino; la donna le mise nel vaso più bello che possedeva, pose quest’ultimo sul pianoforte e andò in cucina. Prima d’allora V.M. non aveva mai visto una rosa: prese così una seggiola, vi si arrampicò e cominciò a toccare e ad annusare gli splendidi fiori. Improvvisamente urtò il vaso, il quale cadde a terra frantumandosi in mille pezzi. Udendo il rumore, la madre entrò di corsa nella stanza e, vedendo ciò che era successo, cominciò a sgridarlo. V.M., al livello alfa, riprovò ciò che aveva sentito allora, ossia un sentimento di panico. Sua madre non lo amava più: chi si sarebbe preso cura di lui, chi lo avrebbe nutrito? Scoppiò così a piangere e pianse per tutto il tempo che la madre impiegò a pulire la stanza e a sistemare le rose in un altro vaso. Finito il lavoro, la mamma gli si avvicinò, gli disse di non farlo più, lo accarezzò e lo baciò. V.M. smise pertanto di piangere. Una volta tornato al livello beta, V.M. si rese conto di quanto era successo: all’età di quattro anni la madre rappresentava per lui l’unica fonte di sopravvivenza. Nel momento stesso in cui, nella sua ottica di bambino, pensò di non essere più amato da lei, si ritenne in grave pericolo di vita. L’intero episodio delle rose era stato così immagazzinato nel settore cerebrale deputato ai meccanismi di sopravvivenza. Per questo motivo ogni volta che, anche negli anni successivi, V.M. si trovava in presenza di rose, scattava in lui lo stato di allarme. Nella sua mente è probabile che si susseguissero messaggi quali: «Vita in pericolo: rose». «Qual è stata la mia reazione la prima volta?» «Mi sono messo a piangere: ciò mi ha salvato la vita». «Farò lo stesso». Tali messaggi venivano poi trasmessi agli occhi e al naso. I sintomi dell’allergia venivano in sostanza utilizzati come meccanismo di sopravvivenza. V.M. decise di studiare il processo ed entrò in un negozio di fiori: si avvicinò ad un mazzo di rose esposto e ne annusò il profumo, aspettandosi la nota reazione che invece non si verificò. Scosse quindi il capo, sorpreso, e pensò: «E ridicolo! Mia madre non ha mai smesso di amarmi, la mia vita non è mai stata in pericolo; chiunque avrebbe reagito come lei nella stessa situazione». Comprendendo l’episodio sotto questa nuova luce, V.M. riuscì a modificare la programmazione negativa.

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Le rose erano probabilmente state archiviate nel settore cerebrale errato, ossia in quello deputato alla sopravvivenza. Quando lo sbaglio fu corretto, l’allergia scomparve.

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CAPITOLO 50 COME SCEGLIERE IL PARTNER

I rapporti di coppia migliorano notevolmente quando i partner sono in grado di utilizzare tutti e due gli emisferi cerebrali in modo equilibrato: due ruote equilibrate svolgono del resto un lavoro più armonioso e trasportano il veicolo più dolcemente di due ruote eccentriche. Tale equilibrio dovrebbe essere raggiunto prima ancora di scegliere il proprio compagno. A livello generale, l’accuratezza di questa scelta raggiunge solo il 20%; ecco perché si hanno tanti divorzi. Nel caso dei chiaroveggenti, detta percentuale aumenta invece fino all’80%. Non basta desiderare di convivere: spesso tale decisione viene, infatti, presa dal corpo, non dalla mente. Molte persone cambiano compagno finché non riescono — se sono fortunate — a trovare quello giusto. Persino numerose specie animali adottano un sistema migliore di questo! Le probabilità di compiere una scelta accurata aumentano anche se solo una persona all’interno della coppia potenziale conosce il Metodo Silva. A tale scopo è, infatti, possibile servirsi, al livello alfa, della seguente procedura: 1. Raggiungete il livello alfa e quindi il livello alfa profondo. 2. Congiungete il pollice, l’indice e il medio di ciascuna mano. 3. Raffigurate mentalmente voi stessi accanto al possibile compagno e ad un calendario dell’anno in corso. Immaginate il matrimonio in atto. 4. Spostate la raffigurazione mentale leggermente verso sinistra e spostate il calendario di tre anni nel futuro. Analizzate i vostri sentimenti reciproci. 5. Spostate ulteriormente il quadro mentale verso sinistra e il ca-

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lendario di dieci anni nel futuro; analizzate ancora una volta il vostro rapporto. Ora possedete tutti gli elementi di cui avete bisogno per prendere la decisione giusta, sia essa favorevole o contraria. L'utilità del livello alfa si svilupperà comunque nel tempo: il matrimonio rappresenta solo l’inizio.

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CAPITOLO 51 COME ESSERE BRAVI GENITORI

Qualunque coppia desidera un figlio normale e sano. Il Metodo Silva è equilibrato e in armonia con l’universo: non si basa su comportamenti smodati o vizi, né su pensieri negativi, ma sulla creatività. Tali fattori garantiscono di per sé la nascita di un figlio normale e sano. Ma una coppia che abbia appreso il Metodo Silva può andare oltre: può, infatti, programmarsi in modo che i figli siano destinati al successo. Quando marito e moglie decidono di avere un figlio, dovrebbero portarsi separatamente al livello alfa, cercando di capire quali siano le esigenze del pianeta per il futuro. Una volta appurate in tal modo le necessità del mondo di domani (che, ad esempio, può aver bisogno di medici, di scienziati o di altri esperti), marito e moglie dovrebbero portarsi al livello alfa insieme e chiedere al Creatore (ossia l’Intelligenza Superiore, Dio) di far sì che l’intelligenza penetri attraverso loro fino al bambino. Quest’ultimo potrà così dare il suo contributo alla soluzione dei problemi che il pianeta avrà nel futuro. Per maggiore chiarezza, la procedura viene qui descritta dettagliatamente: 1. Sia il marito che la moglie, raggiungono il livello alfa profondo separatamente. 2. Immaginano il pianeta di fronte a loro e si domandano: «Quale sarà la necessità più urgente nel mondo di domani?» 3. Spostano quindi la raffigurazione mentale leggermente verso sinistra e visualizzano il calendario a vent’anni di distanza, nel futuro, ricordando quello che appare di fronte a loro. 4. Spostando il quadro ulteriormente verso sinistra e avanzando di trenta anni nel futuro, ripetono la stessa procedura del punto 3.

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5. Concludono infine la seduta. Se, dopo numerosi tentativi, i futuri genitori non riescono a trovarsi d’accordo sulla priorità delle esigenze, ciascuno di essi dovrà effettuare separatamente la seduta, procedendo per esclusione fino a determinare la soluzione ottimale; successivamente, seguendo la procedura qui illustrata, la coppia raggiungerà congiuntamente il livello alfa e chiederà di avere un bambino che abbia i requisiti necessari per il mondo di domani. 1. Portatevi insieme al livello alfa; raggiungete quindi un livello più profondo. 2. Affermate ad alta voce: «Siamo pronti». 3. Chiedete mentalmente: «Intelligenza Superiore, se questo è il Tuo volere, fai che l’intelligenza penetri attraverso noi fino al bambino, in modo che possa contribuire a risolvere il problema (specificatelo) che il pianeta avrà in futuro. Amen». 4. Concludete la seduta, rispettando ciascuno i propri tempi.

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CAPITOLO 52 COME COMINCIARE L’EDUCAZIONE DÌ UN FIGLIO PRIMA DELLA SUA NASCITA

Dopo il concepimento la madre chiaroveggente comincia a scegliere il tipo di lezioni da impartire al feto, ossia gli argomenti correlati alla professione che il nascituro svolgerà da adulto. La madre chiaroveggente programma la mente del feto per assicurarsi che questa registri inconsciamente tutte le informazioni fornite; una volta nato, il bambino diventerà automaticamente consapevole di possedere tali informazioni. La procedura per effettuare tale programmazione, è la seguente: 1. A distanza di due mesi dall’inizio dello sviluppo fetale, la madre si porta al livello alfa e programma se stessa per svegliarsi al momento più opportuno per programmare il feto. 2. Quella notte, appena si sveglia, la madre si porta nuovamente al livello alfa e immagina il feto davanti a se; afferma quindi mentalmente «Più tardi, quando ne avrai bisogno, ricorderai ciò che ora io ti dirò»; quindi, raffigura se stessa nell’atto di leggere un libro ad alta voce al bambino. 3. La madre sposta in seguito la raffigurazione mentale leggermente verso sinistra. Il feto è cresciuto: il suo cervello è più grande e la madre lo immagina come un «magazzino» ricco di informazioni. 4. Sposterà ulteriormente il quadro; il figlio è nato da tempo ed è diventato un adulto. E un uomo che possiede tutte le conoscenze trasmessegli quando era ancora nell’utero materno. 5. Lascia, quindi, il livello alfa per tornare al sonno interrotto. La madre può cominciare a trasmettere le informazioni al nascituro, nel momento che le sembrerà più opportuno e può continuare a

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farlo anche dopo la nascita del bambino, prima che questi cominci a frequentare la scuola. La madre resta sempre il miglior insegnante ed il miglior programmatore di un bambino: la donna, più portata alla soggettività ed all’intuizione dell’uomo, è, infatti, in grado di comunicare con il bambino al livello alfa, in cui, indipendentemente dall’età, l’apprendimento ha luogo in modo molto più veloce e semplice che in quello beta. Quando un giorno tale procedura verrà effettuata comunemente, ci auguriamo che il sistema scolastico ne riconosca l’efficacia e che provveda pertanto a fornire ai giovani un programma di studi accelerato e più specializzato. E senza dubbio possibile che un bambino così programmato possa ottenere una laurea all’età di soli quindici anni! Alcuni contestano l’utilità di un apprendimento precoce, sostenendo che gli studenti finiscono spesso le scuole superiori senza avere ancora le idee chiare sul tipo di carriera che desiderano intraprendere; le madri, tuttavia, conoscono già intuitivamente la scelta che i figli effettueranno, e questo fatto costituisce di per sé una garanzia. Un bambino, che è stato programmato prima del concepimento apprezzerà l’indirizzo scelto dai genitori e, in seguito, troverà più agevole la comprensione delle materie correlate a tale professione. Del resto un adolescente che riesca a laurearsi all’età di quindici anni è comunque giovane abbastanza per poter imparare qualsiasi altra cosa desideri!

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CAPITOLO 53 INFLUENZARE IL TEMPO METEOROLOGICO

Dissipare la «nebbia» mentale che avvolge la nostra dimensione soggettiva è senza dubbio più facile che non sollevare la nebbia fisica caratteristica della dimensione oggettiva; malgrado le difficoltà, anche il secondo intervento è possibile. Ecco la testimonianza della signora Lucilie V. King, Istruttrice Silva nell’Idaho, che è riuscita a portare a termine tale intervento con successo: «La neve e la nebbia che quest’inverno hanno colpito l’ldaho settentrionale mi hanno riportato alla mente il ricordo di una mattina del 1970, in cui mio marito John ed io decidemmo di fare un viaggio a Dallas, in Texas. Coeur d’Alene dista 50 km dall’aeroporto internazionale di Spokane, recentemente definito il più nebbioso del mondo. Erano gli ultimi giorni di febbraio; riuscimmo a raggiungerlo sani e salvi, guidando con prudenza; l’aeroporto, tuttavia, era ancora chiuso per nebbia. Ci permisero di salire a bordo dell’apparecchio, dove aspettammo a lungo. Pur essendo solo agli inizi del training Silva, decisi ugualmente di impiegare il tempo della lunga attesa per applicare le tecniche apprese. Comunicai a John l’intenzione di raggiungere il livello alfa per cercare di dissipare la nebbia. E così feci: raggiunto tale stato, mi rivolsi alla nebbia, dicendole: «Sollevati!». Pochi istanti dopo il capitano ci comunicò che la nebbia si era alzata e che saremmo presto decollati. Appena superate le nuvole, il pilota ci rese noto che l’aeroporto di Spokane era stato nuovamente chiuso». Il dottor Robert B. Stone, co-autore del presente libro, racconta che, un giorno, mentre portava in giro alcuni amici nella zona di Kauai, raggiunse la cima del monte Kokee, da cui si godeva normalmente una splendida vista. In quel momento, però, la vallata era completamente immersa in una nebbia fittissima. Egli disse allora agli

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amici di andare a bere un caffè e di raggiungerlo più tardi; si portò quindi al livello alfa, visualizzando l’energia della sua coscienza nell’atto di riscaldare la nebbia e di scioglierla. Dieci minuti più tardi, quando gli amici tornarono, la nebbia si era dissolta: essi poterono così godere della meravigliosa vista. Noi creiamo il mondo in cui viviamo; anche voi potete raggiungere il livello alfa e sollevare la nebbia.

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INDICE Prefazione Introduzione Il manuale: istruzioni per l’uso PARTE PRIMA: Le quaranta sedute giornaliere. Seduta 1: Il rilassamento è determinante Seduta 2: Controllare il corpo tramite la mente Seduta 3: Iniziate ad aiutarvi Seduta 4: La prevenzione Seduta 5: Aiutare il medico Seduta 6: Vincere lo stress Seduta 7: Guarire gli altri Seduta 8: L’uomo, il guaritore Seduta 9: L’energia guaritrice Seduta 10: Desiderio, aspettative e convinzione Seduta 11: Evitare l’opposizione Seduta 12: Atteggiamento e guarigione Seduta 13: Il bisogno di fede Seduta 14: Raggiungere la pace interiore Seduta 15: Disperdere i pensieri negativi Seduta 16: Dolore e ipnosi Seduta 17: Affrontare le emergenze Seduta 18: Procedure di pronto soccorso Seduta 19: L’emisfero cerebrale destro e l’approccio positivo ... Seduta 20: Salvare la nostra vita con l’emisfero cerebrale destro Seduta 21: Eliminare i pensieri perniciosi Seduta 22: Un viaggio fantastico Seduta 23: Il CONCETTO-DI-SÉ Seduta 24: Guarire spontaneamente Seduta 25: Migliorare la visualizzazione Seduta 26: Liberarsi da abitudini indesiderate Seduta 27: Revisione della tecnica di guarigione che si avvale dell’emisfero cerebrale destro

8 10 19 22 25 33 39 45 49 57 61 67 74 80 85 89 94 99 103 109 114 120 124 128 133 138 142 145 151 157

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Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta Seduta

28: 29: 30: 31: 32: 33: 34: 35: 36: 37: 38: 39: 40:

Aiutare se stessi aiutando gli altri Guarire a distanza Campi energetici Tecnica di guarigione a distanza Tecnica di sostegno per facilitare la guarigione Comunicazione soggettiva Equilibrio e salute Uso di alfa profondo Controllare i pericoli ambientali Perché guarire? La chiaroveggenza Trovare uno scopo nella vita La pace dell’anima PARTE SECONDA: La visione Silva Capitolo 41: Il mondo di domani PARTE TERZA: Applicazioni specifiche Capitolo 42: Come correggere comportamenti anormali Capitolo 43: Insonnia, mal di testa e stanchezza Capitolo 44: Grave depressione cronica Capitolo 45: Problemi alla schiena Capitolo 46: Calcoli renali e biliari Capitolo 47: Malattie dovute a cause sconosciute Capitolo 48: Problemi circolatori Capitolo 49: Come individuare le allergie Capitolo 50: Come scegliere il partner Capitolo 51: Come essere bravi genitori Capitolo 52: Come cominciare l’educazione di un figlio prima della sua nascita Capitolo 53: Influire sul tempo atmosferico INDICE

162 166 169 175 180 186 190 194 197 201 205 208 211 216 224 228 231 233 236 238 240 241 245 247 249 251 253

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IL METODO SILVA IN ITALIA Dati della Direzione nazionale e nominativi degli istruttori certificati. Il Metodo Silva Direttrice Italia e Istruttrice: Vidheya Del Vicario Sede: Milano tel./fax 02.26260287s.t. cell. 335.6855484 s.t. www.ilmetodosilva.it [email protected] Istruttori Torino: Roberto Favro tel. 011.8112053 - fax 011.8112079 [email protected] Varese: Nadia Cardinale tel. 347.9458806 [email protected] Vicenza: Marianne Clement tel. 0444.513100 - fax 0444.513646 www.metodosilvaitalia.it

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