Impianti Climatizzazione

March 31, 2023 | Author: Anonymous | Category: N/A
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IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE: SALUTE E SICUREZZA NELLE ATTIVITÀ DI ISPEZIONE E BONIFICA

2017

COLLANA SALUTE E SICUREZZA

 

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE: SALUTE E SICUREZZA NELLE ATTIVITÀ DI ISPEZIONE E BONIFICA

2017

 

Pubblicazione realizzata da Inail Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) Consulenza tecnica per l’edilizia (Cte) Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) AIISA Associazione italiana igienisti sistemi aeraulici autori Patrizia Anzidei1, Federico Brizi2, Raffaele Caruso3, Claudio Galbiati3, Liliana Frusteri1, Vanessa Manni4, Antonella Mansi4, Federica Venanzetti1 1 2 3 4

Inail, Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione Inail, Consulenza tecnica per l’edilizia Associazione italiana igienisti sistemi aeraulici Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale

per informazioni Inail - Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione Via Roberto Ferruzzi, 40 | 00143 Roma [email protected] www.inail.it © 2017 Inail ISBN 978978-88-7 88-7484484-567567-55 Gli autori hanno la piena responsabilità delle opinioni espresse nella pubblicazione, che non vanno intese come posizioni ufficiali dell’Inail. Distribuita gratuitamente. gratuitamente. Vietata la vendita e la riproduzio riproduzione ne con qualsiasi mezzo. È consentita solo la citazione con l’indicazione della fonte.

Tipolitografia Inail - Milano, settembre 2017

 

Indice

1. Introduzione

5

2. Scopo

6

3. Im Impi pian anti ti di di cond condiz izio iona name ment nto o

7

3.1 Lav Lavor orare are in sic sicur urez ezza za

7

3.2 Sicurezza delle attrezzature di lavoro

8

3.3 Normativa e prassi operative di riferimento

8

4. Ispezione visiva e tecnica

11

4.1 Ispezione visiva

11

4.2 Ispezione tecnica

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5. Sanificazione

16

5.1 Unità di trattamento dell’aria

18

5.2 Condotte

18

5.3 Componenti di linea

19

5.4 Terminal erminalii aeraulici

19

5.5 Unità locali

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6. Dispositivi di protezion protezione e individuale (DPI)

21

6.1 Generalità

21

6.2 Requisiti dei DPI

21

6.3 Criteri di scelta dei DPI

23

6.4 Indicazioni di scelta scelta dei DPI per le attività di di ispezione ispezione e/o e/o pulizia pulizia degli impianti di climatizzazione

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Schede sui rischi Ergonomia e movimentazione manuale dei carichi

38

Lavoro in altezza e caduta di materiali/oggetti dall’alto

40

Polveri e fibre

42

Rischio biologico

44

Rischio chimico

46

Rischio elettrico

48

Rischio da rumore

50

Utilizzo di attrezzature e contatto con oggetti

52

Schede sui DPI Ispezione visiva e tecnica

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Pulizia e sanificazione Pulizia del cantiere - facchinaggio - trasporto

57 58

In caso di emergenza

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

1. Introduzione

Gli impianti aeraulici sono utilizzati per controllare le condizioni termo-igrometriche degli ambienti di vita e di lavoro, per assicurare un adeguato ricambio d’aria e per abbattere le concentrazioni di polveri e altre particelle aerotrasportate; tuttavia, se non sono adeguatamente gestiti, possono diffondere nell’ambiente inquinanti di varia natura: microrganismi patogeni patogeni,, allergeni allergeni,, polveri polveri,, fibre e agenti chimici chimici.. Pertanto, l’impianto può divenire una fonte di rischio per gli occupanti e per i tecnici impegnati in eventuali operazioni di manutenzione e pulizia. Per mantenere gli impianti in buono stato di conservazion conservazionee e puliti è necessario controllarli regolarmente per accertarne lo stato igienico, manutenerli ed eventualmente sanificarli. Durante qualsiasi tipo di intervento, in considerazione dei rischi specifici effettivamente o potenzialmente presenti, è necessario adottare tutte le misure preventive e protettive utili a garantire la salute e la sicurezza degli operatori.

L’opuscolo, organizzato in schede, permette di identificare tutti i rischi connessi alle singole fasi di lavoro effettuate durante: • l’ispezione l’ispezione visiva • l’l’ispezione ispezione tecnica • la bonifica e per ogni rischio associato alle diverse fasi, fornisce indicazioni circa i comportamenti,, le attrezzature e i dispositivi di protezione da adottare. menti Inoltre, sono fornite delle schede di sintesi relative ai DPI da utilizzare per ognuna delle fasi di lavoro e una scheda per le emergenze sulla quale annotare nomi e numeri utili da contattare in caso di emergenza. Tutte le schede possono essere scaricate e stampate singolarmente dal sito www.Inail.it.

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

2. Scopo

L’opuscolo ha lo scopo di fornire agli operatori del settore indicazioni utili a favorire la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali correlabili alle attività di ispezione e/o pulizia degli impianti di climatizzazione; intende, inoltre, contribuire alla riduzione dei rischi lavorativi attraverso la promozione di comportamenti sicuri e del corretto utilizzo di attrezzature e dispositivi di protezione collettiva e individuali, fondamentali per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Per consentire l’associazione dei rischi alla specifica fase operativa viene fornita una descrizione di massima delle diverse fasi che caratterizzano gli interventi di controllo e rispristino dei sistemi aeraulici. Esula dagli scopi dell’opuscolo l’indicazione di procedure operative per la pulizia e sanificazione degli impianti; per eventuali approfondimenti in merito alle molteplici modalità di intervento, si rimanda alla consultazione della documentazione dedicata.

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

3. Impianti di condizionamento

L’uomo è naturalmente esposto a molti agenti chimici e biologici differenti attraverso l’aria inspirata, il contatto con superfici contaminate e l’ingestione di cibi e bevande; esso stesso è fonte di contaminazio contaminazione ne microbiologica attraverso attraverso fluidi biologici, mucose ed epidermide. La maggior parte delle sostanze e dei microrganismi microrganismi con cui veniamo in contatto sono innocui per la salute ma a volte negli ambienti chiusi si possono diffondere aerosol contaminati da agenti patogeni e composti tossici o allergizzanti. I microrganismi naturalmente presenti nell’aria e nell’acqua, possono approfittare delle favorevoli condizioni microclimatiche (elevata umidità e temperatura) e delle eventuali fonti di nutrimento (depositi di residui organici e inorganici) all’interno dell’impianto di climatizzazione per moltiplicarsi e diffondersi sotto forma di aerosol durante il normale funzionamento dell’impianto. Le polveri, le fibre e i residui organici organici che superino i corpi filtranti dell’Unità di trattamento dell’aria (UTA) o che siano generati all’interno degli edifici o dell’impianto stesso (ad esempio per usura di coibentazioni interne ai canali), possono depositarsi sulle componenti dell’UTA e nelle condotte, o essere trasportati all’interno degli ambienti climatizzati. La corretta gestione dell’impianto e gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono i mezzi con cui assicurare la buona qualità dell’aria fornita agli ambienti serviti.

Durante qualsiasi tipo di intervento, è necessario garantire la salute e la sicurezza dei tecnici addetti alle operazioni di verifica e ripristino.

3.1 Lavorare in sicurezza I rischi cui sono esposti i lavoratori del settore sono molti e di diversa natura: quelli per la salute sono dovuti alla possibile esposizione a polveri, fibre, agenti chimici e biologici in grado di indurre l’insorgenza di una malattia, mentre quelli per la sicurezza sono da correlarsi all’utilizzo di apparecchiature elettriche, manipolazione di og-il getti taglienti, ai lavori in altezza, agli ambienti confinati chealla possono determinare verificarsi di infortuni. 7

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e di d i quella delle persone sulle quali possono ricadere gli effetti delle proprie azioni.

Il lavoratore deve collaborare all’adempimento degli obblighi di legge osservando le disposizioni e le istruzioni fornite dal datore di lavoro, deve utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione collettiva e individuali messi a disposizione e non deve modificare attrezzature e dispositivi o compiere alcuna azione che possa compromettere la sicurezza propria e altrui. Deve inoltre, segnalare immediatamente eventuali mal funzionamenti o deficienze di attrezzature e dispositivi adoperandosi direttamente, nel limite delle proprie competenze e possibilità, in caso di emergenza. 3.2 Sicurezza delle attrezzature di lavoro Il d.lgs. 81/08 definisce l’attrezzatura l’ attrezzatura di lavoro come qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto (inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo) destinato a essere usato durante il lavoro. Le attrezzature devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto; prodotto; in assenza di specifiche disposizioni devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all’allegato V del d.lgs. 81/08.

La conformità alle direttive comunitarie di prodotto è attestata, mediante apposizione della marcatura CE da parte dei fabbricanti e consente la libera commercializzazione dei prodotti marcati entro il mercato europeo. Il simbolo CE sta per "conformità europea" e indica che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali previsti dalle direttive in materia di sicurezza, sanità pubblica, tutela del consumatore, ecc.

3.3 Normativa e prass prassii operative operative di riferimento riferimento Di seguitoche è riportato linee guida, internazionali , leggi regionali nazionali trattanol’elenco specificidiaspetti della standard gestione einternazionali, manutenzione degli impiantie aeraulici. 8

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

ASHRAE 2007. ANSI/ASHRAE standard 62.2.Ventilation 62.2.Ventilation and acceptable indoor air quality in low-rise residential buildings. Atlanta, American society of heating refrigerating and air conditioning engineers. CTI - 0500073–- Generalità, Revisione UNI 10339 (bozza settembre 2008)per - Impianti aeraud’offerta, aeraulici lici a fini di benessere classificazione e requisiti - Regole la richiesta ordine e fornitura. Decreto del presidente della giunta regionale n.8/reg. del 16 aprile 2003 - Regolamento Regionale recante: Regolamento di attuazione della legge Regionale n.24 del 2 luglio 2002 (Disciplina per la costruzione, installazione, manutenzione e pulizia degli impianti aeraulici). aeraulici). Bollettino ufficiale della regione Liguria n.8. Decreto n. 1751 del 24 febbraio 2009 - Linee guida per la prevenzione e controllo della legionellosi in Lombardia. - regione Lombardia. Lombardia. Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 - Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Deliberazione della Giunta regionale n.1115 del 21 luglio 2008 – Approvazione Deliberazione Approvazione Linee guida per la sorveglianza e il controllo della legionellosi. - Bollettino ufficiale della regione Emila-Romagna n. 147. Determinazione n.109 del 4 marzo 2008 – Approvazione “Raccomandazioni per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle polmoniti polmon iti da Legionella nelle strutture sanitarie piemontesi pubbliche e private” - regione Piemonte. ISO 11731:1998 Water quality — Detection and enumeration of Legionella. Legge regionale n.24 del 2 luglio 2002 - Disciplina per la costruzione, installazione, manutenzione e pulizia degli impianti aeraulici. - Bollettino ufficiale della regione Liguria n. 11. Legge regionale n.45 del 23 dicembre 2008 - Norme in materia sanitaria. sanitaria. - Bollettino ufficiale della regione Puglia n. 202 suppl. Legge regionale n.15 del 13 luglio 2011 - Norme per la prevenzione della diffusione delle malattie infettive. - Bollettino ufficiale della regione Molise n. 19 del 16 Luglio 2011. Ministero della salute. Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenMinistero zione predittiva sugli impianti di climatizzazione. GU n. 256, 2006. Procedura opera9

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

tiva per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria 27 Ministero della salute. Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi. Approvate dalla Conferenza stato regioni il 7 maggio 2015 NADCA (National air duct cleaners association) 2006 . Assessment, cleaning, and restoration of HVAC Systems, 1:44. Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria. Approvata dalla Conferenza stato regioni il 2 febbraio 2013 Protocollo operativo AIISA per l’ispezione e la sanificazione degli impianti aeraulici. Novembre 2013, AIISA (Associazione italiana igienisti sistemi aeraulici) UNI EN 13098:2002 Linee guida per la misurazione di microrganismi e di endotossine aerodispersi. UNI EN 13779:2008 Ventilazione degli edifici non residenziali - Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e di climatizzazione. UNI EN 15251:2008 Criteri per la progettazione progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione ed all’acustic all’acustica. a. UNI EN 15780:2011 Ventilazione degli edifici – Condotti – Pulizia dei sistemi di ventilazione. Standard ACR 2013 della NADCA (National air duct cleaners association)

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

4. Ispezione visiva e tecnica

L’Ispezione visiva e tecnica sono fasi fondamentali per predisporre un progetto di bonifica efficace. L’ispezione visiva serve ad accertare lo stato di conservazione e di pulizia di alcuni componenti dell’impianto ed evidenziare eventuali problemi meritevoli di analisi più approfondite da effettuarsi durante l’ispezione tecnica mediante l’esecuzione di campionamenti e misurazi misurazioni. oni. Le ispezioni prendono in considera considerazione zione i seguenti aspetti: 1) Im Impi pian anto to:: • VISIVA VISIVA - caratte caratterist ristiche iche cost costrutt ruttive ive dell’i dell’impia mpianto, nto, cond condizio izioni ni ambien ambientali tali ester esterne ne e relativo posizionamento posizionamento delle prese dell’aria, dell’aria, stato di conservazione conservazione degli apparati filtranti, filtranti, manutenibilit manutenibilitàà degli impianti. • TECNICA - efficienza efficienza degli appar apparati ati filtr filtranti anti e delle delle batterie batterie,, mantenimen mantenimento to delle delle portate d’aria 2) Contaminaz Contaminazione ione micr microbiolo obiologica: gica: • VI VISI SIV VA - pr pres esen enza za di mu muff ffee • TECNI TECNICA CA - livelli livelli di contami contaminazi nazione one micro microbica bica,, presenz presenzaa di agenti agenti pato patogeni geni 3) Deposi Depositi ti di di parti particol colato ato • VISIV VISIVA A - condo condotte, tte, pre prese se d’aria, aria, batteri batteriee di scam scambio bio termi termico co e filtr filtrii • TECNI TECNICA CA - misur misurazio azione ne del part particol icolato ato depos depositat itato o nelle nelle condotte condotte e aer aerodiodisperso dagli impianti nell’ambiente indoor. 4.1 Ispezione visiva Durante l’ispezione visiva è necessario accedere alle varie componenti oggetto del controllo; i rischi per la salute e la sicurezza durante lo svolgimento delle diverse fasi operative sono: Ispezione della presa dell’aria esterna -- LAVORO E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI UTILIZZOIN DIALTEZZA ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTIDALL’ALTO - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 11

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

Ispezione delle sezioni interne dell’UTA (impianto spento) - POLVERI E FIBRE - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Ispezione delle condotte aerauliche - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - POLVERI E FIBRE - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - RISCHIO ELETTRICO - RISCHIO BIOLOGICO - RISCHIO DA RUMORE - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

4.2 Ispezione tecnica Durante le operazioni relative all’ispezione tecnica, tutto il personale operativo deve indossare i DPI previsti. Questi sono indicati nelle specifiche schede di rischio ma la loro scelta deve essere di volta in volta valutata in funzione della classificazione dell’edificio e di eventuali condizioni particolari di contaminazione, come risultanti dal sopralluogo soprallu ogo effettuato in precedenza precedenza.. I rischi per la salute e la sicurezza durante lo svolgimento delle diverse fasi operative sono: Video-ispezione a) Raccolta di documentazione documentazione fotografica fotografica e/o filmata filmata rappresenta rappresentativa tiva delle delle condizioni igieniche dell’impianto dell’impianto:: - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - POLVERI E FIBRE - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Campionamenti microbiologici di superficie a) Campi Campioname onamenti nti delle delle superfic superficii interne interne delle delle UTA: UTA: - POLVERI E FIBRE -- RISCHIO UTILIZZOBIOLOGIC DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI BIOLOGICO O - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 12

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

b) Campionamenti delle superfici interne delle condotte aeraulic aerauliche: he: - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - POLVERI E FIBRE -- RISCHIO BIOLOGICO O UTILIZZOBIOLOGIC DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI c) Campionamenti Campionamenti delle superfici superfici intern internee delle unità unità di condizio condizionament namento o locali (unità locali a pavimento, soffitto e/o canalizzabili): - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - POLVERI E FIBRE - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI

Le operazioni di prelievo devono essere effettuate a impianto spento

Campionamenti microbiologici dell’aria a) Campi Campioname onamento nto dell’aria aria immessa immessa dai termina terminalili di diffusione diffusione - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - POLVERI E FIBRE b) Campionamento dell’aria in corrispondenza corrispondenza della presa presa dell’aria dell’aria esterna esterna - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI

Le operazioni di prelievo per aspirazione vanno effettuate a impianto acceso

Campionamenti microbiologici dell’acqua a) Campionamenti microbio microbiologici logici dell’acqua di umidificazion umidificazione/condensa e/condensa - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 13

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

b) Campionamenti microbiol microbiologici ogici dell’acqua dell’acqua della torre torre di umidificazione umidificazione - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Le operazioni di prelievo dell’acqua vanno effettuate a impianto spento

Prelievo del particolato a) Campionamento del particolato particolato depositato all’interno delle condotte condotte aeraulich aeraulichee - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - POLVERI E FIBRE - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Le operazioni di prelievo del particolato vanno effettuate a impianto spento

c) Campionamento del particolato particolato aerodisp aerodisperso erso in corrispond corrispondenza enza dei terminali di diffusione e in corrisponden corrispondenza za della presa dell’aria esterna - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - POLVERI E FIBRE Ispezione funzionale degli impianti a) Misuraz Misurazione ione della portata dell’aria in corrispondenza corrispondenza dei dei terminali terminali di diffusione diffusione - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - POLVERI E FIBRE b) Misurazione Misurazione della della differenza differenza di portata portata a monte e a valle delle delle batterie batterie di scambio scambio termico - POLVERI E FIBRE - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

Durante l’ispezione tecnica tecnic a devono essere messe in atto misure idonee a prevenire la contaminazione degli ambienti e l’esposizione delle persone presenti: -

isolamento isolame nto dell della a zona zona di lavor lavoro o evita evitando ndo il pass passagg aggio io di person personale ale non autorizzato spegni spe gnimen mento to degli degli impiant impiantii durant durante e l’ispez l’ispezione ione (esc (esclude ludendo ndo la fase fase di campionamento dell’aria immessa in ambiente) copert cop ertura ura della della pavi pavimen mentaz tazion ione e e degli degli apparat apparatii presen presenti ti sotto sotto l’acl’accesso alla condotta tutt tu tto o quan quanto to ne nece cess ssari ario o ad ev evit itar are e la cross - contamination

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

5. Sanificazione

Con il termine “sanificazione” si intende il processo utile a rendere “sano” un oggetto o una superficie e comprend comprendee gli interventi di pulizia (o detersione) e di disinfezione. Nel caso degli impianti la pulizia è la rimozione meccanica del particolato depositato all’interno delle condotte o sulle superfici, la disinfezione è il successivo trattamento con appositi prodotti disinfettanti. I prodotti di uso comune sono:

Detergenti

Sanificanti

Anionici biodegradabili Molto acidi Molto basici

Soluzioni perossidiche Acido peracetico Sali di ammonio quaternario

Il personale addetto alla sanificazione di un impianto deve essere adeguatamente formato sulle procedure da adottare e sui relativi rischi per la salute e la sicurezza

Durante le operazioni di sanificazione è necessario mettere in atto misure idonee a prevenire la contaminazione degli ambienti, i fenomeni di cross contaminazione e l’esposizione delle persone presenti. Tali misure dovranno essere scelte in funzione del tipo di edificio servito dall’impianto (sanitario, (sanitario, commerciale, ricettivo ecc) e dello stato igienico rilevato durante l’ispezione tecnica. In funzione del rischio di esposizione a polveri, fibre o agenti chimici e biologici pericolosi dovranno essere previste misure di prevenzione e protezione più o meno cautelative. Tutti i prodotti chimici utilizzati devono essere dotati di Scheda di si-

curezza e questa deve essere a disposizione in cantiere.

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

A titolo esemplificativo sono sinteticamente riportate le misure di contenimento proposte dalla NADCA per la prevenzi prevenzione one della contaminazione degli ambienti (ACR 2013, al quale si rimanda per una trattazione trattazione più completa).

I Controlli di ingegneria ambientale si possono dividere su più livelli (come riportato dalle Linee guida NADCA ACR 2013) a seconda delle caratteristiche degli ambienti di lavoro: LIVELLO 1: Controlli ingegneristici minimi

Ambienti interessati: Residenziali, industriali, commerciali e marittimi ove non ci sia alcuna contaminazione accertata di muffe o contaminazioni biologiche. LIVELLO 2: Contenimento dell’area di lavoro senza unità di decontaminazione

Ambienti interessati: Tutti gli ambienti nei quali sia stata accertata la presenza di muffe o contaminazioni biologiche all’interno dei sistemi HVAC. LIVELLO 3: Contenimento dell’area di lavoro con unità di decontaminazione a camera singola

Ambienti interessati: Tutti gli ambienti nei quali siano stati accertati casi gravi di amplificazione microbica o sostanze pericolose all’interno dei sistemi HVAC. Tutte le strutture sanitarie (anche quelle non interessate da contaminazione microbiologica). LIVELLO 4: Contenimento dell’area di lavoro con unità di decontaminazione a camera doppia

Ambienti interessati: Tutti gli ambienti nei quali sia stata accertata la presenza di sostanze pericolose all’interno dei sistemi HVAC e nelle strutture sanitarie

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

5.1 Unità di trattamento aria (UTA) - Le operazioni di bonifica dell’UTA devono essere SEMPRE effettuate a impianto SPENTO .

Per evitare il rischio di accensione accidentale è necessario indicare, in prossimità dell’interruttore, il divieto di accensione o, se possibile, applicare un lucchetto

- È indispensabile, indispensabile, al fine di prevenire prevenire l’esposizione l’esposizione a sostanze chimiche chimiche tossiche tossiche e ad agenti biologici patogeni, indossare i previsti DPI in accordo con le norme sulla sicurezza del lavoro (per maggiori informazioni sui DPI prendere visione delle schede sugli specifici rischi). I rischi individuati per l'attività di pulizia dell'UTA sono: - POLVERI E FIBRE - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - RISCHIO ELETTRICO - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - RISCHIO CHIMICO - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 5.2 Condotte - La bonifica SPENTO delle condotte di distribuzione dell’aria deve essere SEMPRE effettuata a impianto SPENTO. . - Affinché possano essere adottare idonee misure di protezione collettiva che prevengano l’esposizione delle persone presenti, la cross contaminazione e la contaminazione ambientale è opportuno programmare la bonifica operando su parti dell’impianto isolate e trattate separatamente.

Una volta individuato il tratto di condotta sul quale operare, questo deve essere isolato e sigillato adottando le misure di contenimento previste nel progetto di bonifica secondo l’entità dei rischi rilevati

- Durante la la rimozione meccanica del particolato e dei depositi dalle superfici interne, questi devono essere aspirati, trattenuti e adeguatamente smaltiti.

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

- La disinfezione delle superfici interne delle condotte con prodotti disinfettanti deve deve essere effettuata seguendo le indicazioni di utilizzo e le precauzio precauzioni ni d’impiego riportate sull’etichetta e sulla scheda.

I disinfettanti utilizzati devono essere selezionati tenendo conto del tipo di superficie da trattare, delle possibili interazioni con altre sostanze, della volatilità e della tossicità

I rischi individuati per l'attività di pulizia delle condotte sono: - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - POLVERI E FIBRE - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - RISCHIO ELETTRICO - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - RISCHIO CHIMICO - RISCHIO DA RUMORE - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 5.3 Componenti di linea All’interno degli impianti di condizionamento possono essere presenti degli apparati, definiti “componenti di linea”, installati lungo le condotte di distribuzione ai quali è necessario prestare particolare attenzione durante la bonifica. La disinfezione dei componenti di linea deve essere svolta contestualmente alla disinfezione delle condotte. I rischi individuati per l'attività di pulizia dei componenti di linea sono: - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - POLVERI E FIBRE - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - RISCHIO ELETTRICO - RISCHIO BIOLOGICO - RISCHIO CHIMICO - ERGONOMIA E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 5.4 Terminali aeraulici - I terminali, se possibile, possibile, devono essere smontati, smontati, portati portati in un luogo idoneo, idoneo, puliti in ogni loro parte e disinfettati.

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

- La pulizia di questi apparati può essere svolta anche con l’utilizzo di appositi prodotti chimici che non lascino residui prestando particolare attenzione al risciacquo e all’asciugatura. I rischi individuati per l'attività di pulizia dei terminali aeraulici sono: - LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - POLVERI E FIBRE - RISCHIO BIOLOGIC BIOLOGICO O - RISCHIO CHIMICO 5.5 Unità locali - Le operazioni operazioni di bonifica delle Unità Unità Locali Locali devono devono essere essere SEMPRE effettuate a dispositivo SPENTO .

I rischi individuati per l'attività di pulizia delle unità locali sono: - POLVERI E FIBRE - UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI - RISCHIO ELETTRICO - RISCHIO BIOLOGICO - RISCHIO CHIMICO

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

6. Dispositivi di protezione individuale (DPI)

6.1 Generalità Il d.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 definisce le modalità d’uso e gestione dei Dispositivi di protezione individuali

Per Dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore, allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. Tali dispositivi devono essere usati quando I RISCHI NON POSSONO ESSERE EVITATI O SUFFICIENTEMENTE RIDOTTI DA MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE, DA MEZZI DI PROTEZI PROTEZIONE ONE COLLETTIVA, DA MISURE, METODI O PROCEDIMENTI DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. I DPI devono essere conformi alle norme di cui al d.lgs. 4 dicembre 1992 n. 475 e successive modificazioni.

I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono attrezzature, equipaggiamenti, abiti, accessori o complementi, studiati e realizzati in modo da eliminare o ridurre al minimo le probabili probabilità tà d’infortunio o malattia professionale professionale di chi li utilizza. Secondo il d.lgs.475/92 e le successive modifiche e integrazioni i DPI devono possedere i “REQUISITI ESSENZIALI DI SALUTE E SICUREZZA “. 6.2 Requisiti dei DPI I DPI devono essere conformi alle norme di cui al d.lgs 475 del 4 Dicembre 1992: • essere adeguati ai rischi rischi da preveni prevenire, re, senza senza comportare comportare di per sé un rischio rischio maggiore • esse essere re adegua adeguati ti alle alle condizio condizioni ni esisten esistenti ti sul luogo luogo di di lavoro lavoro

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• tenere tenere conto delle delle esigenz esigenzee ergonomic ergonomiche he o di salute salute del lavora lavorator toree • poter eesser sseree adattati adattati all’ut all’utilizz ilizzator atoree secondo secondo le sue necess necessità ità

In caso di rischi multipli che richiedono l’uso simultaneo di più DPI, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere anche nell’uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio o dei rischi corrispondenti

Il DPI adeguato è il miglior compromesso possibile tra il più alto livello di sicurezza che si può raggiungere e il comfort indispensabile da assicurare. Il d.lgs 475/92 stabilisce la suddivisone dei DPI in tre categorie, in funzione della complessità e del tipo di rischio da cui proteggono i lavoratori: (la tabella che segue tiene conto del regolamento UE 2016/425) Categoria

Esempi

Comunicazione

I - Semplici: proteggono dal rischio di danni di lieve entità

• Effetti meccanici Informazione super󿬁ciali • azioni reversibili prodotti da pulizia • og ogge gett ttii cald caldii (100 • anticaduta • te tens nsio ione ne el elet ettr tric icaa

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6.3 Criteri di scelta dei DPI La scelta e la motivazione all’uso dei DPI deve essere parte integrante del documento di valutazione dei rischi, nel quale devono essere specificati i criteri adottati laddove le misure collettive, procedurali e organizzative non abbiano consentito di eliminare lo specifico rischio. L’indicazione del tipo di DPI da utilizzare è basata sul tipo di pericolo individuato per la specifica attività lavorativa e sul livello di rischio valutato. Per alcune tipologie di DPI è, inoltre, indispensabile riferirsi alle norme tecniche e alle linee guida che fornif orniscono il dettaglio dei requisiti minimi garantiti. 6.4 Indicazioni Indicazion i di scelta dei DPI per le attività di ispezione e/o pulizia degli impianti di climatizzazione Nella tabella che segue vengono riassunte le diverse attività oggetto dell’Ispezione visiva, Ispezione tecnica, sanificazione e rispristino del cantiere di bonifica e per ognuna sono identificati, in base ai potenziali pericoli individuati, individuati, i DPI più idonei. La tabella può essere d’ausilio in fase di valutazione dei rischi, ai sensi dell’art 28 d.lgs.81/2008, e orientare l’utilizzatore l’utilizzatore nella scelta dei DPI adatti. La relativa efficacia dovrà essere valutata di volta in volta in funzione della tipologia di lavoro/rischio presente.

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V    I    O    L    R    P    I    D    O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

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Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V   O    I    R    L    P    I    D    O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

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   B    2    4    3    4    :    s    E

   7    9    3    N    E

   8    8    3    N    E

   6    6    1    N    E

   e    n    o    i    z    e    t    o    r    p    i     d    o    t    t    e    m     l    E

   o    i     l    g    a    t    i    t    n    a    i    t    n    a    u    G      n    o    c    e    e    r    u    t    i    a    t    z    t    z    e    g    e    g    r    t    t    o    a    n    o   o    c    z    i    o     l    t    i    t    t    U   a    t

   a    r    e    i    s    i    V

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    P    F    F

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   8    3    N    E

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   e     l    a    u    n    a    m    e    n    o    e    i    z    a    a    i    t    i    n    m   e    h    c    o    i    n   v    m   a    i    r    o    c    g    r    o    i    E    m     d

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o    i     h    c    s    i    R

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   8    8    3    N    E

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   0    2    4    N    E    I    N    U

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   e    i    t    e    r    t    e    u    t    g    a    g    z    o    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o    t    t    z    i    a    t     l    i    t    n    o    U   c

   e     l     l    e     i    t    d   e    n    n    i    c    r    e    i    e    t    m   g    n    o     i    a    l     i    o   c    A    n    i    T    o    b    fi     i    r    U    p   o    e    r    e    l    c    p    l    m     i    a    u   e    C   m   s    d

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o    i     h    c    s    i    R

26

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V   O    I    P    L    R    I    D    O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

   I    P    D

   I    L    O    C    I    R    E    P    /    I    H    C    S    I    R

   E    N    O    I    Z    I    R    C    S    E    D

    À    T    I    V    I    T    T    A

   B    2    4    3    4    :    s    E

   8    8    3    N    E    o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G   -    i    a    t    h    c    n   i    e    r    a    m    i    c    v    i    o    d    e    m     l    e    a    u    a    i    n    m   a    o   m    n    o   e    n    g    r    o    i    E    z

   3    S    o    2    S

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   o     l    o    v    i    c    s    i    t    n    a    e    p    r    a    c    S

   3    S

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   e     l    a    t    n    u    p    n    o   o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   o    t    a    t    l    a    ’    u    l     d    l    a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    i    n    i    r    t    o    e    r    a    o    v    m    a    i    L    d

   e     l     l    e    e    e    d    h     l     l    c    e    e    i     i     l    t    d   n    r    u    n    i    a    c    e    e    i    t    r    e    n    m   g    o    i    a    a    l     i    o   c    e    n    i    t    o    b    fi    t     i    r    o    p   o    r    e    d    c    p   n    m    a    i    u   o    C   m   s    c

   B    2    4    3    4    :    s    E

   8    8    3    N    E    o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   e    i    t    e    r    t    e    u    t    g    a    g    z    o    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o   t    t    z    i    a    t     l    i    t    n    o    U   c

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o    i     h    c    s    i    R

   3    S

   0    2    4    N    E    I    N    U

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   o     l    o    v    i    c    s    i    t    n    a    e    p    r    a    c    S

   B    2    4    3    4    :    s    E

   3    S

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   e     l    a    t    n    u    p    n    o   o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   a    )    e    e    n    i     l     l    (    a    r    8    e    5    n    1    e    1    g    1    a    I     d    i    N   u    U   g

   a    t    u     d    a    c    i    t    n    a    i    m    e    t    s    i    S

   a    t    u     d    a    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    i    n    i    r    t    t    o    o    e    r    a    l    o    a    ’     l    v    m    i    a    a    L    d    d

   e     l     l    o    e     i    t    t    d   e    n    n    n    i    r    c    e    i    e    e    i    t    d   m    m   g    n    à    a    o    i    a    l    t    n     i    o    i    n    i    c    n    i    o    o     i     b    fi   u    i    z    i    r    p   o    e    d    l    r    e    l    c    p    l    n   a    m    a    i    u   e    o   c    o    C   m   s    d   c    l

   8    8    3    N    E    o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   e    e    r    u    t    a    z    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o    t    t    i    t

   z    t    i    a    e    t     l    g    i    t    n    o   g    U   c    o

27

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V   O    I    R    L    P    I    2    D    P    F    F

   O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

   I    P    D

   I    L    O    C    I    R    E    P    /    I    H    C    S    I    R

   E    N    O    I    Z    I    R    C    S    E    D

    À    T    I    V    I    T    T    A

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   2    P    F    F

   3    S

   3    S

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o    i     h    c    s    i    R

   0    2    4    N    E    I    N    U

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

    l    o    o    v    i    c    s    i    t    n    a    e    p    r    a    c    S

   e     l    a    t    n    u    p    n    o   o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   o    t    a    t    l    a    ’    u    l     d    l    a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    n   i    r    i    t    o    e    r    a    o    v    m    a    i    L    d

   a    i     l     i    r    a    a    n    ’     i     l     l    e    m     i    t    d   r    e    n    i    t    c    i    e    i    a   e    g    m   o    d    n    a    l    o     i    a    o   s    s    n    i    o    b   s    u     i    e    ff    p   o     i    r    c    m    m     d    a    i    m     i    C   m     i     d

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   2    P    F    F

   3    S

   3    S

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o    i     h    c    s    i    R

   0    2    4    N    E    I    N    U

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

    l    o    o    v    i    c    s    i    t    n    a    e    p    r    a    c    S

   e     l    a    t    n    u    p    n    o   o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   o    t    a    t    l    a    ’    u    l     d    l    a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    n   i    r    i    t    o    e    r    a    o    v    m    a    i    L    d

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    P    F    F

   8    8    3    N    E

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   0    2    4    N    E    I    N    U

   o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   e    i    t    e    r    t    e    u    t    g    a    g    z    o    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o    t    t    z    i    a    t     l    i    t    n    o    U   c

   a     i    r    a    a    ’     l     l    a    i    r    e    z    ’    a     i    t    d   n    l     l    n    i    e    c    d   e    e    i    n    d    m   g    a    o    a    l    o    s    p    o   s    e    n    i     i    o    b   r    r    a     i    r    p   n    p   o    a    r    r    o    l    c    c    l    e    m     i    a    e    t    s    n    d    C   m     i    e

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o    i     h    c    s    i    R

    i    t    n    i    c    e    i    m   g    o   a    a    l    o   u    n    i    o    b   q     i    c    p   o    a    ’    r    l    c    l    m     i    a    e    C   m     d

28

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V   O    I    R    L    P    I    D    O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

   I    P    D

   I    L    O    C    I    R    E    P    /    I    H    C    S    I    R

   E    N    O    I    Z    I    R    C    S    E    D

    À    T    I    V    I    T    T    A

   B    2    4    3    4    :    s    E

   3    S

   3    S

   8    8    3    N    E

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G    e     l    a    u    n    a    m    e    n    o    i    e    z    a    a    i    t    i    n    m   e    h    c    o    i    n   v    m   a    i    r    o    c    g    r    o   i    E    m     d

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    o     l    o    v    i    c    s    i    t    n    a    e    p    r    a    c    S

    l    a    e    t    n    u    p    n    o    o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   o    t    a    t    l    a    ’    u    l     d    l    a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    i    n    i    r    t    o    e    r    a    o    v    m    a    i    L    d

   o    t    a    t    l    a    ’    u    l     d    l    a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    i    n    i    r    t    o    e    r    a    o    v    m    a    i    L    d

   u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   o    t    a     l    e    o     h    c    c     i     i    t    e    l    r    l    a    l    u    p   e    a    r     l     d   e    e    o   a     d   n   e    o   r    t    t    v    e    o    e    t    d     i    n     l     i    ’    n    e    r    l     l    o    P   a    c

   B    2    4    3    4    :    s    E

   8    8    3    N    E    o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   e    i    t    e    r    t    e    u    t    g    a    g    z    o    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o    t    t    z    t    a    i     l    i    t    n    o    U   c

   B    2    4    3    4    :    s    E

   3    S

   0    2    4    N    E    I    N    U

   8    8    3    N    E

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o     h    i    c    s    i    R

   e     l    a    u    n    a    m    e    n    o    i    e    z    a    a    i    t    i    n    m   e    h    c    o    i    n   v    m   a    i    r    o    c    g    r    o    i    E    m     d

    l    a    e    t    n    u    p    n    o    o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   a    )    e    e    n    i     l     l    (    a    r    8    e    5    n    1    e    1    g    1    a    I     d    i    N   u    U   g

   a    t    u     d    a    c    i    t    n    a    i    m    e    t    s    i    S

   o    t    a    t    l    a    ’    u    l     d    l    a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    i    n    i    r    t    o    e    r    a    o    v    m    a    i    L    d

   o    t    i    e    a    e    n     l    o   a    o    d    i    c    a   s    z     i    z    u   n    t    r    n    ff   e    a    e    i     d    p     d   n     i    o     l     d    e    n    d   p    s    E     d   o    p    i     l     i    s    a    r    o    i    A    v    r    n   r    o   P     i    r    e    c    a     i     l    o     l    c    m    n    l    e    r     i    r    n   e    e    P    i    t    e    d

29

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V   O    I    R    L    P    I    2    D    P    F    F

   O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

   I    P    D

   I    L    O    C    I    R    E    P    /    I    H    C    S    I    R

   E    N    O    I    Z    I    R    C    S    E    D

    À    T    I    V    I    T    T    A

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s

   o    s

   u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o     h    i    c    s    i    R

   2    P    F    F

   0    2    4    N    E    I    N    U

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   6    4    3    0    2    O    S    I    N    E    I    N    U

   a    )    e    e    n    l    i     l    (    a    r    8    e    5    n    1    e    1    g    1    a    I     d    i    N   u    U   g

    l    e    a    t    n    u    p    n    o    o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   a    t    u     d    a    c    i    t    n    a    i    m    e    t    s    i    S

   a    t    u     d    a    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    i    n    i    r    o    t    t    o    e    r    a    l    a    ’    o     l     l    v    m    a    i    a    L    d    d

   e    n    o     i     i    n   e    s     i    a     d   u     l     l     i    a    ff    e    a     i    r     d   a    z     d    n    ’    e    l    e    i     l    n   e    d    d    o    d   n    i     l     i    z    a    o   a    p    i    a    r    t    s    n     i    u   a    t    s    r    r    r    m     i    o   o   r    M   p   c    e    t

   2    P    F    F

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s

   o    s

   u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o     h    i    c    s    i    R

   2    P    F    F

   0    2    4    N    E    I    N    U

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   0    2    4    N    E    I    N    U

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    P    F    F

   8    8    3    N    E

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o     h    i    c    s    i    R

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G    e     l    a    u    n    a    m    e    n    o    e    i    z    a    a    t    i    n   i    m   e    h    c    o    i    n    m    i    r    o   v    a    c    g    r    o    i    E    m     d

   a    e    a    t    l     l    o    a   e    i    a    t     b     l     d    r     l    o    e    m    e    p    l     l    a     d    i    c    e    d   a    s     i    n   a   v    a    o   z     d     i    e    o    z    n   e    i    a    c    e    r    e    r    t    r    i    u   e    n   e    t    s    ff   o   t    m     i     i    a    r    M     d   m     b   e    t

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

30

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V    I    R    L    O    P    I    2    D    P    F

   2    P    F    F

   F

   O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

   I    P    D

   I    L    O    C    I    R    E    P    /    I    H    C    S    I    R

   E    N    O    I    Z    I    R    C    S    E    D

    À    T    I    V    I    T    T    A

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   8    8    3    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   o    t    n    e    m    a    t    t    a    r    T     i     i    a     d   r     à    A    ’    t    l     i     l    n   e    U    d    E    N    O    I    Z    A    A    I    I    C    Z    I    I    F    L    N

   3    P    1    K    E    B    A    F    F

   e    i    t    e    r    t    e    u    t    g    a    g    z    o    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o    t    z    t    a    i     l    i    t    n    o    U   c

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    r    t    t    e     l    e    o     h    i    c    s    i    R

   o    c    i    g    o     l    o    i     b    o     h    i    c    s    i    R

   0    2    4    N    E    I    N    U

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   5    0    4    N    E

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    S    O    3    S

   3    S

   8    8    3    N    E

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   e    t    n    a    r    t     l     󿬁    e     l    a    i    c    c    a    F

   o    t    n   e    e    r    u    m   t    a    a    t    z    s    e    z    o    p   r    t     l    t    i    s    /    a    r    o   /    i    e    t    l    p   n   a    i    i    r    e    r    e    o    m   t    s    a    a    s    v    e    l    e    m    c    l    i    c    o   e    A   s    d

   o    c    i    m    i     h    c    o     h    i    c    s    i    R

   e     l    a    u    n    a    m    e    n    o    i    e    z    a    a    t    i    i    n    h    m   e    c    i    o    r    n    m    i    a    o    v    c    i    g    r    o   e    E    m     d

   o     l    o    v    i    c    s    i    t    n    a    e    p    r    a    c    S

    l    e    a    t    n    u    p    n    o    o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   o    t    a    t    l    a    ’    u    l     d    l    a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    i    n    i    r    e    o   a    r    t    o    v    m    a    i    L    d

   e     h    c     i     l    u    a    r    e    A    e    t    t    o     d    n    o    C

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    P    F    F

   8    8    3    N    E

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    i     l    g    a    t    i    t    n    a    i    t    n    a    u    G

   e    i    t    e    r    t    e    u    t    g    a    g    z    o    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o   t    z    t    a    i     l    i    t    n    o    U   c

   o    c    i    n    c    e    t    o    t    u    s    s    e    t    n    i    e    c    i    m    a    C

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   U   A    P   S

31

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T

   3    P    1    K    E    B    A    F    F

   V   R    I    O    L    P    I    D    O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

   I    P    D

   I    L    O    C    I    R    E    P    /    I    H    C    S    I    R

   E    N    O    I    Z    I    R    C    S    E    D

    À    T    I    V    I    T    T    A

   5    0    4    N    E

   i    c    i    r    t    t    e     l    e    i     d    i    t    n    a    u    G

   s    a    g    i    t    n    a    e    t    n    a    r    t     l     󿬁    e     l    a    i    c    c    a    F

   N    4    3    B    1    o    N

   B     d    0    2  .

   K    9    5    4    3    B    1

   6    6    1    N    E

   i    z    z    u    r    p    s    a    r    a    p    a    r    e    i    s    i    V

   N    I    M    R    N    S

   2    P    F    F

   6    6    1    N    E

   o     d    i    c    a    i    t    n    a    i     l    a    i     h    c    c    O

   0    2    4    N    E    I    N    U

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    r    t    t    e     l    e

   o    c    i    m    i     h    c

   o    c    i    g    o     l    o    i     b

   o    i     h    c    s    i    R

   o    i     h    c    s    i    R

   o    i     h    c    s    i    R

   i    z    z    u    r    p    s    a    r    a    p    a    r    e    i    s    i    V

   e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   2    5    3    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    c    i    m    a    C

   B    2    4    3    4    :    s    E

   8    8    3    N    E

   i    r    o    t    t    e    t    o    r    p    o    t    O

   o    t    n   e    e    r    u    m   t    a    a    t    z    s    e    z    o    p   r    t    t     l    i    s    /    a    r    o   /    i    e    t    l    p   n   a    i    i    r    e    r    e    o    m   t    s    a    a    s    v    e    l    e    m    c    l    i    c    o   e    A   s    d

   e    r    o    m    u    r

   e     l    a    u    n    a    m    e    n    o    e    i    z    a    a    t    i    i    n    h    m   e    c    i

   o    i     h    c    s    i    R

   o    n    m    r    c    v    a    o    i    i    g    o    e    r    E    m     d

   3    S

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   3    2    S

   4    3    0    2    N    E    I    N    U

   a    )    e    e    n    l    i     l    (    a    r    8    e    5    n    1    e    1    g    1    a    I     d    i    N   u    U   g

   e    a    o     l    t    a     l    u    o    t    n     d    v    i    u    a    c    p    c    s    i    i    t    t    n    n    n    o    o    t    a    c    a    a    i    e    e    z    r    m    p    p    o    e    r    r    f    a    a    n    t    s    c    c    i    i    S    S    r    S    o    t    a    t    l    a    ’     l    u    l     d   a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    i    n    i    r    e    o    r    t    o    a    v    m    a    i    L    d

   a    e    n     i     l     i     d     i    t    n    e    n    o    p    m    o    C

32

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V   R    I    O    L    P    I    D    O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

   I    P    D

   I    L    O    C    I    R    E    P    /    I    H    C    S    I    R

   E    N    O    I    Z    I    R    C    S    E    D

    À    T    I    V    I    T    T    A

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   8    8    3    N    E

   o    i     l    g    a    t    i    t    n    a    i    t    n    a    u    G

   e    i    t    e    r    t    e    u    t    g    a    g    z    o    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o    t    t    z    t    i    a     l    i    t    n    o    U   c

   3    P    1    K    E    B    A    F    F

   o    c    i    n    c    e    t    o    t    u    s    s    e    t    n    i    e    c    i    m    a    C

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   5    0    4    N    E

   e    i    c    i    r    t    t    e     l    e    i     d    i    t    n    a    u    G

   s    a    g    r    e    p    e    r    o    t    a    r    r    i    i    p   o    s    p    e    a    R   v

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   o    c    i    r    t    t    e     l    e

   o    c    i    m    i     h    c

   o    c    i    g    o     l    o    i     b

   o    i     h    c    s    i    R

   o    i     h    c    s    i    R

   o    i     h    c    s    i    R

   0    2    4    N    E    I    N    U

   8    8    3    N    E

   3    S

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   5    4    3    0    2    N    E    I    N    U

   a    )    e    e    n    i     l     l    (    a    r    8    e    5    n    1    e    1    g    1    a    I     d    i    N   u    U   g

   o    c    i    n    a    e     l    i    r    t    i    n    i     d    i    t    n    a    u    G

   o    s    u    o    n    o    m    e    c    i    m    a    C

   c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G    e     l    a    u    n    a    m    e    n    o    i    e    z    a    i    a    i    t    h    n   c    m   e    i    o    n    m    r    c    v    a    o   i    i    g    o    e    r    E    m     d

   o     l    o    v    i    c    s    i    t    n    a    e    p    r    a    c    S

    l    e    a    t    n    u    p    n    o    o    c    t    a    e    z    r    p    o    r    f    a    n    c    i    S    r

   o    t    a    t    l    a    ’    u    l     d    l    a    a    d    c    i    e    t    t    a    e    z    g    z    g    e    t    o    /     l    i    a    l    a    n   i    r    i    e    o    r    t    o    a    v    m    a    i    L    d

    i    c     i     l    u    a    r    e    a     i     l    a    n     i    m    r    e    T

   a    t    u     d    a    c    i    t    n    a    i    m    e    t    s    i    S

33

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V   R    I    O    L    P    I    D    O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

   I    P    D

   I    L    O    C    I    R    E    P    /    I    H    C    S    I    R

   E    N    O    I    Z    I    R    C    S    E    D

    À    T    I    V    I    T    T    A

   3    P    1    K    E    B    A    F    F

   2    P    F    F

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   B    2    4    3    4    :    s    E

   2    P    F    F

   8    8    3    N    E

   1    A    ;    9    4    1    N    E

   5    0    4    N    E

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

   s    a    g    i    t    n    a    e    t    n    a    r    t     l     󿬁    e     l    a    i    c    c    a    F

   o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   e    i    t    e    r    t    e    u    t    g    a    g    z    o    z    e    n    r    o    t    t    c    a    o    o    t    t    a    z    t    i     l    i    t    n    o    U   c

   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    P

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

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   o    c    i    n    a    c    c    e    m    o    i     h    c    s    i    r    i    t    n    a    u    G

   i    c    i    r    t    t    e     l    e    i     d    i    t    n    a    u    G

   s    a    g    i    t    n    a    e    t    n    a    r    t     l     󿬁    e     l    a    i    c    c    a    F

   o    s    u    o    n    o    m    e    r    o    t    a    r    i    p    s    e    R

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   e    r     b     󿬁    e    i    r    e    v     l    o    p    i     d    e    n    o    i    z    a     l    a    n    I

    i     l    a    c    o     l     à    t     i    n    U

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34

 

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica

   E    N    I    O   O    L    Z    L    E    E    T    V    I    R    L    O    P    I    D    O    T    N    A   E    M   M    R   I    R    O   E    N   F    I    R    I    D

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   3    S

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   t    s    e    o    z    p   r    t    t     l    i    s    /    a    r    o    /    i    e    t    l    p   n   a    i    i    r    e    r    e    o   m   t    s    a    a    s    v    e    l    e    m    c    l    i    c    o    e    A   s    d    e     l    a    u    n    a    m    e    n    o    e    i    z    a    i    a    i    t    h    n    m   e    c    i    o   i    n    m   a    r    o   v    c    i    g    r    o    e    E    m     d

   R    T    L    A

35

 

Schede sui rischi

 

RISCHI ERGONOMICI E DA MMC DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati Conservali in un luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione  

   

• Util Utilizza izza guant guantii per il rischio rischio meccan meccanico ico

• Uti Utiliz lizza za scarp scarpe e di prote protezio zione ne

• Utilizza Utilizza l’elmet l’elmetto to in caso caso siano siano movimen movimentati tati carichi sospesi

38

 

RISCHI ERGONOMICI E DA MMC FASI DI LAVORO

• Ispezioni visiva ✓ presa dell’aria esterna, sezioni interne dell’UTA, condotte aerauliche ✓

Raccolta di documentazione fotogra󿬁ca e/o 󿬁lmata

• Ispezioni tec tecn nica ✓ campionamento di super󿬁ci, acqua e aria ✓ Misurazione della differenza di portata a monte e a valle delle batterie di scambio termico • Ispezioni tec tecn nica UTA A ✓ UT ✓ condotte ✓ componenti in linea ✓ terminali aeraulici e in unità locali ATTENTO A

• Frequenza e durata dei movimenti e degli sforzi 󿬁sici • Attività caratterizzate da cicli lavorativi ripetuti • Durata prolungata di posture statiche o incongrue del collo-testa, tronco e arti LA TUA SICUREZZA IN PILLOLE

• Fai attenzione al carico, allo sforzo 󿬁sico necessario per movimentarlo, a sollevarlo maniera corretta se presenti, apposite maniglie (carrelli) o fasce • nella Per trasportare carichi utilizzando, pesanti utilizza opportuni ausili meccanici

• Adotta comportamenti e stili di vita salutari (attività 󿬁sica, esercizi esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo muscolare) 39

 

LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO  

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati Conservali in un luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione

  • Util Utilizza izza scar scarpe pe da lavor lavoro o antisciv antiscivolo olo

• Indossa Indossa l’elme l’elmetto tto in in caso caso di rischi rischio o di caduta di materiali o oggetti dall’alto

• Indossa Indossa la cintur cintura a di sicur sicurezza ezza e agganciati alla fune di ancoraggio se lavori su coperture senza parapetti o scale semplici • Se lavori lavori senza mant mantener enere e il conta contatto tto almeno con una mano sulla scala,

assicurati di essere ancorato con la assicurati cintura di sicurezza (tranne (tranne per le scale a libro o a castello)

40

 

RISCHIO LAVORO IN ALTEZZA E CADUTA DI MATERIALI/OGGETTI DALL’ALTO QUANDO

• Is Ispe pezi zion onii vi vissiv iva a di di:: ✓ presa dell’aria esterna ✓ condotte aerauliche • Ispezione tec tecnica:   ✓ videoispezione ✓ campionamento di super󿬁ci e aria ✓ prelievo particolato all’interno delle condotte aerauliche, dei terminali di diffusione e della PAE ✓ misura della portata dell’aria ai terminali di diffusione • Pu Puli lizi zia a e sa sani ni󿬁c 󿬁caz azio ione ne di di:: ✓ condotte ✓ componenti di linea ✓

terminali di diffusione ATTENTO A

Integrità, compattezza e scivolosità delle super󿬁ci nel posizionare la scala Presenza di parapetti adeguati a contenere l’eventuale scivolamento in caso di lavoro sulle coperture Corretto dimensionamento delle scale RICORDA Scale portatili – max altezza 15m e se più lunghe di 8m devono essere dotate di rompitratta Scale a libro – max altezza 5m LA TUA SICUREZZA IN PILLOLE

QUANDO LAVORI IN ALTEZZA LAVORA SEMPRE IN COPPIA • Tutte le scale portatili, ad eccezione di quelle a castello, devono essere utilizzate solo in modo occasionale, per raggiungere la quota o per brevissime operazioni, e non per lavori prolungati nel tempo per i quali è preferibile utilizzare attrezzature più stabili (trabattelli, impalcature) • Gli attrezzi utilizzati sulle scale DEVONO essere trasportati assicurati alla cintura o in borsa a tracolla • Durante il lavoro sulle scale si deve evitare il passaggio del personale a terra

• Nel caso si renda necessaria la presenza di personale che trattiene al piede la scale, questo deve indossare il copricapo antinfortunistico 41

 

     

POLVERI E FIBRE

  DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati Conservali in un luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione

• Veri󿬁ca Veri󿬁ca la compat compatibili ibilità tà con con altri altri DPI • Indo Indossa ssa e togli togli il dispo dispositiv sitivo o secondo secondo idonea idonea procedura procedur a per evitare la contaminazione delle aree esterne e del vestiario • Util Utilizza izza la tuta tuta per per tutte tutte le operazion operazionii di pulizia pulizia e sani󿬁cazione

• Sostituisc Sostituiscii i guanti monouso monouso frequentem frequentemente ente e non li riutilizza riutilizzare re • Lav Lava a le mani mani pri prima ma e dopo dopo l’us l’uso o • Util Utilizzal izzalii per le attivit attività à di pulizia pulizia e sani󿬁ca sani󿬁cazione zione

• Veri󿬁ca Veri󿬁ca la la compati compatibilit bilità à con altr altrii DPI (vie respiratorie) • Se indossi indossi occhia occhiali li da vista, vista, usa gli gli appositi appositi sovraocchiali protettivi • Util Utilizzal izzalii per tutte tutte le attività attività di di ispezione ispezione,, pulizia pulizia e sani󿬁cazione

• Ver Veri󿬁ca i󿬁ca la la compati compatibilit bilità à con altr altrii DPI • Indo Indossa ssa il dispos dispositivo itivo seguen seguendo do la procedu procedura ra e

veri󿬁ca la tenuta • Non lo indos indossar sare e sopra sopra a barba barba e/o baset basette te • Util Utilizzal izzalo o per tutte tutte le le attività attività di di pulizia pulizia e sani󿬁cazione 42

 

POLVERI E FIBRE QUANDO

• Is Ispe pezi zion onii vi vissiv iva a di di:: dell’UTA A ✓ sezioni interne dell’UT ✓ condotte aerauliche ✓ Impianti • Ispezione tec tecnica: ✓ video-ispezione degli impianti ✓ campionamenti microbiologici di super󿬁ci e aria ✓ prelievo del particolato • Pu Puli lizi zia a e Sa Sani ni󿬁c 󿬁caz azio ione ne di di:: UTA A ✓ UT ✓ componenti di linea ✓ condotte aerauliche ✓ terminali di diffusione ✓ unità locali ATTENTO A

• • • •

Polveri Fibre Residui organici Attività che prevedono il taglio, la rottura, la frammentazione di parti dell’impianto

LA TUA SICUREZZA IN PILLOLE

• Fai attenzione ai luoghi di accumulo delle polveri • Non fumare, bere o mangiare in prossimità degli impianti • Presta attenzione anche alle attività di pulizia del cantiere e al corretto smaltimento dei ri󿬁uti

Rimuovi la tuta monouso rovesciandola e smaltiscila negli appositi contenitori • Fai la doccia a 󿬁ne turno ATTENZIONE: rimuovi per ultima la mascherina di protezione delle vie aeree 43

 

RISCHIO BIOLOGICO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Controlla sempre l’integrità dei dispositivi - Conservali in un luogo dedicato e non utilizzarli se sono danneggiati - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione  

    

• Sostituis Sostituisci ci i guanti monouso monouso frequen frequentemen temente te e non li riutilizzar riutilizzare e • Lav Lava a le mani mani pri prima ma e dopo dopo l’us l’uso o • Util Utilizzal izzalii per tutte tutte le attività attività con con rischio rischio biologico biologico

• Veri󿬁ca Veri󿬁ca la compa compatibil tibilità ità con con gli altri altri DPI DPI (vie respiratorie) • Se indossi indossi gli gli occhiali occhiali da da vista, vista, usa gli apposit appositii sovraocchiali protettivi • Util Utilizzal izzalii per tutte tutte le le attività attività di di pulizia pulizia e sani󿬁cazione

• Veri󿬁ca Veri󿬁ca la la compati compatibilit bilità à con gli altri altri DPI • Indo Indossa ssa il dispos dispositivo itivo seguen seguendo do la procedu procedura ra e veri󿬁ca la tenuta • Non lo indos indossar sare e sopra sopra a barba barba e/o baset basette te • Util Utilizzal izzalo o per tutte tutte le attività attività di di ispezione ispezione,, pulizia pulizia e sani󿬁cazione

• Ver Veri󿬁ca i󿬁ca la la compati compatibilit bilità à con gli altri altri DPI • Indo Indossa ssa e togli togli il disp dispositi ositivo vo secondo secondo idonea idonea

procedura per evitare la contaminazione delle procedura aree esterne e del vestiario • Util Utilizza izza la tuta tuta per per tutte tutte le operazion operazionii di pulizia pulizia e sani󿬁cazione 44

 

RISCHIO BIOLOGICO QUANDO

• Is Ispe pezi zion onii vi vissiv iva a di di:: dell’UTA A ✓ sezioni interne dell’UT ✓ condotte aerauliche • Ispezione tec tecnica: ✓ videoispezione ✓ campionamento di super󿬁ci, acqua e aria ✓ prelievo particolato all’interno delle condotte aerauliche ✓ misura della portata dell’aria ai terminali di diffusione ✓ misurazione della differenza di portata a monte e a valle delle batterie di scambio termico • Pu Puli lizi zia a e sa sani ni󿬁c 󿬁caz azio ione ne di di:: UTA A ✓ UT ✓ condotte ✓ componenti di linea ✓ terminali aeraulici e in unità locali ATTENTO A

Polveri Zone umide con contaminazione di muffe Ristagni d’acqua Aerosol generato da getti d’acqua o durante la pulizia Ri󿬁uti, durante la raccolta e lo smaltimento LA TUA SICUREZZA IN PILLOLE

Indossa e rimuovi correttamente tutti i DPI

Veri󿬁ca che siano compatibili con gli altri DPI e con eventuali lenti correttive. Se non sono monouso, detergili e disinfettali dopo l’uso

Rimuovi la tuta monouso rovesciandola e smaltiscila negli appositi contenitori ATTENZIONE: rimuovi per ultima la mascherina di protezione delle vie aeree 45

 

 

RISCHIO CHIMICO

  DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE   Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati Conservali in un luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione

• Lava Lava le mani mani pri prima ma e dopo dopo l’us l’uso o • Se stai usando usando prodott prodottii contenenti contenenti acido acido peracetico peracetico utilizza utilizza guanti guanti in PVA, butile o equivalenti • Se stai usando usando soluzio soluzioni ni perossid perossidiche iche usa guanti guanti in butile butile • Util Utilizzal izzalii per le attivit attività à di pulizia pulizia e sani󿬁ca sani󿬁cazione zione

• Veri󿬁ca Veri󿬁ca la compa compatibil tibilità ità con con gli altri altri DPI DPI (vie respiratorie) • Util Utilizza izza la visier visiera a per le le attività attività di di pulizia pulizia e sani󿬁cazione

• Veri󿬁ca Veri󿬁ca la la compati compatibilit bilità à con gli altri altri DPI • Indo Indossa ssa e togli togli il disp dispositi ositivo vo secondo secondo idonea idonea procedura procedur a per evitare la contaminazione delle aree esterne e del vestiario • Util Utilizza izza la tuta tuta per per tutte tutte le operazion operazionii di pulizia pulizia e sani󿬁cazione

• Ver Veri󿬁ca i󿬁ca la la compati compatibilit bilità à con gli altri altri DPI

Indossa il disposit Indossa dispositivo ivo seguendo seguendo la procedu procedura ra e veri󿬁ca veri󿬁ca la tenuta • Non indos indossarl sarlo o sopra sopra barba barba e/o basette basette • Util Utilizza izza i 󿬁ltri 󿬁ltri adeguati adeguati al al tipo di prod prodotto otto usato usato • Util Utilizzal izzalo o per tutt tutte e le attivi attività tà di puliz pulizia ia e sani󿬁c sani󿬁cazio azione ne 46

 

 

  RISCHIO CHIMICO



    Puli Pu lizi zia a e sa sani ni󿬁c 󿬁caz azio ione ne di di:: ✓ ✓

UTA UTA condotte

QUANDO ✓ ✓

 

componenti di linea terminali aeraulici e in unità locali

ATTENTO A

DETERGENTI Detergenti anionici biodegradabili Detergenti molto acidi o basici per la pulizia di super󿬁ci incrostate

SANIFICANTI Soluzioni perossidiche Acido peracetico Sali di ammonio quaternario

LA TUA SICUREZZA IN PILLOLE I PERICOLI

I CONSIGLI

Detergenti anionici

P305 + P351 + P338 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.

Irritante

Detergenti basici

Corrosivo

Irritante

In󿬁ammabile*

Sani󿬁canti sol. perossidiche

Corrosivo

Irritante

Filtri A2/P2

P260 Non respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol. P303+P361+P353 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia. P305+P351+P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. P305+P351+P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. P310: Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI/un medico.

Sani󿬁canti acido peracetico In󿬁ammabile

Irritante

 Filtri

AX o 

P301+P312 IN CASO DI INGESTIONE accompagnata da malessere: contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico. P304+P340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P370+P378 In caso di incendio: estinguere con schiume

universali



Sani󿬁canti sali quaternari

Corrosivo

Nocivo per l’ambiente

P304+P340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato

d’ammonio Corrosivo

Filtri B

Nocivo per l’ambiente

all aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P310: Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.

47

 

RISCHIO ELETTRICO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Controlla sempre  l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati Conservali in un luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione

 

• Utilizza Utilizza guan guanti ti isolan isolanti ti se se operi operi su su apparecchi ancora in tensione

 

• Uti Utiliz lizza za calzat calzatur ure e isolant isolantii

• Indossa Indossa l’elm l’elmetto etto in caso caso di di rischio rischio di caduta di materiali dall’alto o di colpi alla testa

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RISCHIO ELETTRICO  

QUANDO

• Is Ispe pezi zion onii vi vissiv iva a di di:: ✓ condotte aerauliche • Pu Puli lizi zia a e sa sani ni󿬁c 󿬁caz azio ione ne di di:: ✓ condotte aerauliche UTA A ✓ UT ✓ componenti di linea ✓ unità locali ATTENTO A

• Con Contat tatti ti dir dirett ettii con con ele elemen menti ti in ten tensio sione ne • Gua Guasti sti o difet difetti ti di di isola isolamen mento to (con (contat tatti ti indi indire retti tti))

LA TUA SICUREZZA IN PILLOLE

• Ve Veri󿬁 ri󿬁ca ca l’inte l’integri grità tà dell’i dell’isol solame amento nto dei dei cavi di di aliment alimentazi azione one • Opera Opera sull’impi sull’impianto anto solo quando fuori tensi tensione. one. Accer Accertati tati che che sia sia stato stato scolleg scollegato ato e che sia stata apposta speci󿬁ca segnaletica

49

 

 

RISCHIO DA RUMORE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE   Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati Conservali in un luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione

• Veri󿬁ca se sia dispositivo monouso o riutilizzabile e comportati comportati di conseguenza • Indo Indossa ssa gli otopr otoprotett otettori ori in manier maniera a corretta corretta

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RISCHIO DA RUMORE QUANDO

• Is Ispe pezi zion onii vi vissiv iva a di di:: ✓ condotte aerauliche • Is Ispe pezzio ion ni tec ecn nic ica a: ✓ videoispezione degli impianti • Pu Puli lizi zia a e sa sani ni󿬁c 󿬁caz azio ione ne di di:: ✓ condotte ✓ componenti di linea

ATTENTO A

• Nel caso caso sia sia a disposiz disposizione ione più più di una tipol tipologia ogia di otopr otoprotett otettori, ori, utiliz utilizza za quello quello adatto adatto alla speci󿬁ca attività lavorativa (la protezione dell’udito non deve impedire la percezione anche di un minimo rumore) • Ricorda Ricorda che esis esiste te una inter interazione azione ricon riconosciu osciuta ta tra tra rumore, rumore, vibr vibrazioni azioni e alcune alcune sostanze ototossiche (farmaci, solventi, metalli, fumo di sigaretta, alcool, …)

LA TUA SICUREZZA IN PILLOLE

• Possi Possibilmen bilmente te cerc cercaa di isol isolare are e scherma schermare re la sorgen sorgente te rumor rumorosa osa • Utilizza Utilizza otoprot otoprotettori ettori anche durante durante attiv attività ità in pross prossimità imità di di macchinari macchinari e attrezzat attrezzature ure rumorosi, specialmente in caso di emissioni impulsive

51

 

UTILIZZO DI ATTREZZ TTREZZA ATURE E CONTATTO CONTATTO CON OGGETTI   DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE  

Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati    Conservali in un luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione

• Indossa Indossa l’elme l’elmetto tto in in caso caso di rischi rischio o di caduta di materiali od oggetti dall’alto

• Utilizza Utilizza gli occhia occhiali li di prot protezion ezione e con ripari laterali • Se si indos indossano sano occhi occhiali ali da vista usa gli gli appositi sovraocchiali protettivi

• Utilizza Utilizza i guan guanti ti per la protezi protezione one dal dal rischio meccanico • In caso caso di di elettro elettroutens utensili ili veri󿬁ca veri󿬁ca che siano isolanti • In caso caso di utilizzo utilizzo pro prolunga lungato to di attr attrezzi ezzi a emissione medio-alta utilizza guanti antivibranti

• Utilizza Utilizza le calzat calzature ure di protezi protezione one adeguate, con suola antistatica e antiscivolo 52

 

RISCHIO DA UTILIZZO DI ATTREZZATURE E CONTATTO CON OGGETTI QUANDO

• Is Ispe pezi zion onii vi vissiv iva a di di:: ✓ presa dell’aria esterna dell’UTA A ✓ sezioni interne dell’UT   ✓ condotte aerauliche • Ispezione tec tecnica: ✓ videoispezione ✓ campionamento di super󿬁ci e aria ✓ prelievo particolato all’interno delle condotte aerauliche, ✓ misura della portata dell’aria ai terminali di diffusione • Pu Puli lizi zia a e sa sani ni󿬁c 󿬁caz azio ione ne di di:: ✓ condotte ✓ ✓

componenti di linea terminali di diffusione ATTENTO A

• Caduta di oggetti • Proiezione di particelle/materiali • Elettrocuzione/folgorazione • Vibrazioni • Oggetti taglienti o appuntiti LA TUA SICUREZZA IN PILLOLE

• Ispeziona visivamente l’utensile prima dell’utilizzo e veri󿬁cane l’integrità e il corretto funzionamento • Utilizza gli accessori corretti • Non utilizzare gli utensili per usi diversi da quelli per cui sono stati progettati

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Schede sui DPI

 

DISPOSITIVI DI PROT PROTEZIONE EZIONE INDIVIDUALE   ISPEZIONE VISIVA E TECNICA     Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati Conservali in un luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programma di manutenzione  

Utilizza scarpe da lavoro antiscivolo

Proteggi le vie aeree con un dispositivo 󿬁ltrante 󿬁ltrante FFP2

Utilizza guanti per il rischio meccanico per manipolare oggetti taglienti o appuntiti e in nitrile per manipolare oggetti o super󿬁ci potenzialmente contaminati, o di tipo misto

Utilizza i dispositivi di protezione dell’udito per le attività rumorose (>80 dB)

Indossa la cintura di sicurezza e agganciati alla fune di ancoraggio 56

 

DISPOSITIVI DI PROT PROTEZIONE EZIONE INDIVIDUALE SANIFICAZIONE E  E SANIFICAZION      PULIZIA

 

Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati -

 

Conservali luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programmain di un manutenzione

Utilizza scarpe antinfortunis antinfortunistiche tiche

Utilizza i dispositivi di protezione dell’udito (>80 dB)

Proteggi gli occhi e il viso

Indossa la tuta di protezione

Proteggi le vie aeree con un dispositivo 󿬁ltrante FFP2

Utilizza guanti adatti a seconda del tipo di detergente/ sani󿬁cante utilizzato

Indossa la cintura di sicurezza e agganciati alla fune di ancorag ancoraggio gio 57

 

DISPOSITIVI DI PROT PROTEZIONE EZIONE INDIVIDUALE         PULIZIA DEL CANTIERE - FACCHINAGGIO - TRASPORTO Controlla sempre l’integrità dei dispositivi e non utilizzarli se sono danneggiati -

 

Conservali luogo dedicato - Puliscili dopo l’uso, se riutilizzabili - Rispetta il programmain di un manutenzione

Utilizza scarpe antinfortunis antinfortunistiche tiche

Proteggi le vie aeree con con un dispositivo 󿬁ltrante FFP2

Utilizza guanti per il rischio meccanico per manipolare oggetti taglienti o appuntiti e in nitrile per manipolare oggetti o super󿬁ci potenzialmente contaminati, o di tipo misto

Utilizza guanti in crosta per le operazioni di facchinaggio

Indossa la cintura di sicurezza e agganciati alla fune di ancoraggio 58

 

IN CASO DI EMERGENZA Informazioni utili

OSPEDALE PIÙ VICINO

TELEFONO: ADDETTO ALLE EMERGENZE

TELEFONO:

ADDETTO ANTINCENDIO

TELEFONO:

ADDETTO PRIMO SOCCORSO

TELEFONO:

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