Impianti Antincendio Idranti

March 31, 2023 | Author: Anonymous | Category: N/A
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IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI

 

IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI NORMATIVA DI RIFERIMENTO:  DM 20-12-2012

(GU n.3 del 4-1-2013)

 Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro gli incendi installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi

 

IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI  DM 20-12-2012

Disciplina la progettazione, la costruzione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti di protezione attiva contro l'incendio. Gli impianti di protezione attiva costituiscono accorgimenti intesi a ridurre le conseguenze degli incendi .

 

IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI  DM 20-12-2012

Impianti di protezione attiva o Sistemi di protezione attiva contro l'incendio. per impianti di protezione attiva contro l'incendio o sistemi di protezione attiva contro l'incendio si intendono: • gli gli im impian pianti ti di ri rive vela lazi zion onee inc incen endi dio o e segn segnal alaz azio ione ne allarme incendio; • gl glii impi impian anti ti di est estin inzi zion onee o contr control ollo lo del dell' l'in ince cend ndio io,, di tipo tipo automatico o manuale; • gli gli impi impian anti ti di cont contro roll llo o de dell fum fumo o e del del cal calor ore; e;

 

IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI  DM 20-12-2012

Disposizioni per le reti di idranti • Per la proge progetta ttazio zione ne,, insta installa llazio zione ne ed eser eserciz cizio io delle delle reti reti di iidra dranti nti può essere utilizzata la norma UNI 10779. Per le caratteristiche dell'alimentazione dell'alimentaz ione idrica (singola, singola singo la superiore o doppia) la norma UNI EN 12845 128 45 (per attività normate). • Nel DM sono sono ripor riportat tatee disposiz disposizion ionii iinte ntegra grativ tivee risp rispett etto o a quel quelle le sta stabil bilite ite dalla norma UNI 10779. •

Per Per le at atti tivit vitàà non reg regola olame ment ntat atee da spe speci cifi fich chee di dispo sposi sizi zion onii di prevenzione incendi, la necessità di prevedere l'installazione di una rete di idranti, la definizione dei livelli di pericolosità e le tipologie di protezione, nonché le caratteristiche dell'alimentazione dell'alimentazione idrica, ai fini dell'applicazione della norma UNI 10779, ove applicabile, sono stabilite dal progettista sulla base della valutazione del rischio d'incendio di cui alla normativa vigente.

 

IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI  DM 20-12-2012

Disposizioni per gli impianti SPRINKLER • dei Per Per sistemi la p prog roget etta tazi zion one, e, iins nsta llaz azio ione netipo em man anute utenz nzio ione ne automatici a tall pioggia, sprinkler, può essere utilizzata la norma UNI EN 12845. • 12845 Il rico ricors rso a nor norme me div diver erse se dall dallaa norm naorma a UNI UNI EN èoammesso limitatamente quelle pubblicate da organismi di standardizzazione, internazionalmente riconosciuti nel settore antincendio.

 

IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI  DM 20-12-2012

Disposizioni per gli ALTRI impianti di protezione attiva contro l’incendio. • UNI UNI 9795 9795 per per gli imp impia iant ntii di rive rivela lazi zione one e seg segna nala lazi zion onee al alla larm rmee



incendio; UN UNI I EN 1500 15004 4 e UNI UNI 1128 11280 0 per per gli gli impi impian anti ti che che uti utili lizz zzan ano o age agenti nti estinguenti gassosi; UNI UNI 9494 9494 per per gli gli iimp mpia iant ntii di contr controll ollo o del del fum fumo o e del del ca calo lore re;;

•• • •

UN UNI E 1 65-2 -2 per glii im gli impi anti ti spol ium m UNIII EN UN EN EN N 135 13565 124 2416 16-2 -2 pe perrr gl pe gli impian im pian pi anti ti aa sch pchiu olve vere re,a; , UNII CEN UN CEN/T /TS S 1497 14972 2 per per gl glii imp impia ianti nti ad ac acqua qua ne nebu buli lizz zzat ata; a; UNII CEN/ UN CEN/TS TS 148 14816 16 pe perr gli gli imp impia iant ntii spra spray y ad ad acqu acqua; a;



UNII ISO UN ISO 157 15779 79 pe perr gli gli im impia piant ntii ad ad aer aeros osol ol co conde ndensa nsato to



 

IMPIANTI DI ES ESTINZIONE

Reti di idranti

 

ESTINZIONE IMPIANTI DI ES

Reti di idranti

 

Idranti soprasuolo

 

Idranti sottosuolo

 

Argomento dell’incontro Impianti di estinzione • Crite riteri ri di pr prog oget etttazio azion ne • Crite riteri ri di in insstall allazi azione one • Eser Eserci cizi zio o de degl glii im impi pian anti ti iidr dric icii an anti tince ncend ndio io

 

Impianti di estinzione Norma UNIVVF 10779/luglio 2007 Impianti di estinzione incendi: reti di idranti Progettazione, installazione ed esercizio

Norma UNIVVF 11292/Agosto 2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio Caratteristiche costruttive e funzionali

 

Attenzione !!! • La norm normaa UNI UNI non non indi indica ca i cas casii in cu cuii gl glii impianti devono essere realizzati e quale tipo di protezione deve essere adottato • A tal tal pr prop opos osit ito o si si de deve ve ffar ar rrif ifer erim imen ento to al alle le regole tecniche ovvero alle valutazioni del rischio

 

Attenzione !!! • La norm normaa UNI UNI si appl applic icaa aaii n nuo uovi vi im impi pian anti ti ovvero agli impianti che debbano subire una estensione esten sione superi superiore ore al 5 50% 0% (n° apparec apparecchi chi ovvero superficie protetta) • Negl Neglii al altr trii casi casi llaa norm normaa si si appl applic icaa sol solo o al alla la parte di impianto da realizzare, senza alcun obbligo di adeguamento dell’esistente

 

L’AGENTE ESTINGUENTE “ACQUA” facilmente reperibile e trasportabile non tossica

 

PERICOLI CONNESSI CON UTILIZZO DELL’ACQUA L'acqua non deve essere usata per lo spegnimento di incendi, quando : 1.

le mater aterie ie con con le qual qualii ve verr rreb ebbe be a co cont ntat atto to possono reagire in modo da aumentare notevolmente di temperatura o da svolgere gas infiammabili o nocivi.

2.

in pross ossimi imità di di co cond ndu uttori ori, mac maccchine e apparecchi elettrici sotto tensione.

 

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Utilizzo dell’acqua negli impianti di estinzione incendi Reti di idranti

 

Rete Idranti: cosa è Impossibilevisualizzarel'immagine.

Sistema di tubazioni fisse in pressione, sulle quali sono derivati uno o più idranti antincendio (o naspi)

Idrante

Pompe

 

Composizione degli impianti Impossibilevisualizzarel'immagine.

Le reti di idranti comprendono i seguenti componenti principali: 1.

alimentazione id idrica;

2.

rete rete di tuba tubazi zion onii fi fiss sse, e, pref prefer erib ibil ilm mente ente chiu chiuse se ad anel anello lo,, permanentemente in pressione, ad uso esclusivo antincendio;

3.

attacco/i di mandata pe per autopompa;

4.

valvole di di in intercettazione;

5.

idranti e/o naspi

 

Alimentazione idrica • E’ amm ammes essa sa l’ l’al alim imen enta tazi zione one pro promi misc scua ua per per le le aree aree di livello 1 • In li linea nea gene genera rale le,, le le pom pompe pe di alim alimen enta tazi zione one devono essere ad avviamento automatico e a fermata manuale • Per Per le ar aree ee di li live vell llo o 1 e 2 è acce accett ttat ataa una una indisponibilità dell’erogazione d’acqua da rete per un massimo di 60 ore/anno (dichiarazione ente)

 

Alimentazione idrica • Non Non è amme ammess ssaa ll’al ’alim iment entaz azio ione ne da po pozzo zzo (UNI 12845) • In cas caso od dii ris riser erva va iidr dric icaa d dii capa capaci cità tà ri rido dott ttaa con rincalzo, il volume minimo è almeno il 50% di quello richiesto

 

Gruppi di Pompaggio

 

Locali destinati a gruppi di pompaggio ( UNIVVF 11292) • La norm normaa int integ egra ra la UNI UNI 1284 12845 5 e UNI 10 1077 779 9 • Si appl applic icaa alle alle nuov nuovee re real aliz izza zazi zion onii • In ord ordin inee d dii pref prefer eren enza za i loc local alii poss possono ono esse essere re di tipo isolato, in adiacenza o entro il volume dell’edificio • Acce Access sso od daa spa spazi zio o sco scope pert rto o o da inte interc rcap aped edin inee antincendio ad uso esclusivo o da percorso protetto

 

Locali destinati a gruppi di pompaggio ( UNIVVF 11292)

• Alte Altezza zza al alme meno no pa pari ri a 2.4 2.4 m, co con n rrib ibas assi si localizzati fino a 2.0 m • Larg Larghe hezz zzaa co corr rrid idoi oi 0.8 0.8 m, con con restringimenti puntuali fino a 0.6 m. • minimo Aera Aerazi zion one e alme alameno nomq pa pari ri a 1/ 1/10 100, 0, co con n un pari 0.1 • Illu Illumi mina nazi zion onee di di ssic icur urezz ezzaa p per er aalm lmen eno o6 60 0 min, con almeno 25 lux di illuminamento

 

Locali destinati a gruppi di pompaggio ( UNIVVF 11292)

• Deve Deve esse essere re ga gara rant ntit ito o il dren drenag aggi gio o di eventuale acqua presente nei locali interrati • Obbl Obblig igo o di in inst stal alla lare re un impi impian anto to di rilevazione acqua con allarme in locale presidiato • Deve Deve esse essere re ga gara rant ntit itaa una una te temp mper erat atur uraa d dii almeno almen o 15 C° all’i all’interno nterno del local locale; e; qu quindi indi il locale deve essere riscaldato

 

Tubazioni Pressione di progetto :

minimo di 12 bar (1,2 Mpa)

se fuori terra

Metalliche

se interrate

Metalliche + protette da corrosione, PEAD purchè sia garantita la resistenza a 12 bar

o

RETE PREFERIBILMENTE CHIUSA AD ANELLO (garantisce minori predite di carico e continuità del servizio anche in caso di rottura di un ramo)

 

Valvole di intercettazione • Devo Devono no es esse sere re d del el ttip ipo o ind indic ican ante te la posizione di chiusura/apertura • In pos posiz izio ione ne ac acce cess ssib ibil ilee e segn segnal alat ataa • Dist Distri ribu buzi zion onee in in man manie iera ra tale tale da n non on do dove verr escludere più del 50% degli idranti a seguito di intervento manutentivo

 

Attacco di mandata per autopompa • Disp Dispos osit itiv ivo, o, col colle lega gato to al alla la ret retee id idran ranti ti,, per per mezzo del quale può essere immessa acqua nella rete di idranti in condizioni di emergenza

 

Attacco di mandata per autopompa Costituito almeno da • Uno o p più iù at atta tacc cchi hi di im imm missi ission onee • Valv Valvola ola di si sicu cure rezz zzaa pe perr l’eve l’eventu ntual alee ecce eccess sso o di pressione dell’APS • Valv Valvola ola di non rit ritor orno no pe perr evit evitar aree fuori fuorius usci cita ta d’acqua dall’impianto in pressione • Valv Valvola ola di int inter erce cett ttaz azio ione ne,, norm normal alme ment ntee ap aper erta ta,, che consenta di manutenzionare i componenti senza vuotare l’impianto

 

ACCESSORI Attacco UNI 811

accessibile e segnalato

UNI EN 671-2 MANICHETTA

UNI EN 671-1NASPO

 

IDRANTE A COLONNA SOPRASUOLO

UNI 9485

 

TIPOLOGIA DELLE PROTEZIONI INTERNA: protezione dall’incendio PROTEZIONE INTERNA: con intervento ravvicinato ed utilizzabile da personale dell’attività Si effettua con Idranti a muro muro UNI 45 (portata 120 litri/min. P: 2 bar)– bar)– Nasp Naspii DN DN 25 25 (portata (portata 35 o 60 litri/min P: 2 o 3 bar rispettivamente per livello di pericolosità 1 o 2) 2) contro ESTERNA: : protezione PROTEZIONE ESTERNA l’incendio a distanza quando le dimensioni dell’incendio

non consentono l’avvicinamento, ma richiedono azione essenzialmente di raffreddamento raffreddamento e da parte di personale

specificatamente addestrato Si effettua con idranti UNI 70 (a colonna o sottosuolo) portata 300 litri/min P: 3 o 4 bar (livello pericolosità 2 o 3)

 

CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DIMENSIO NAMENTO TIPOLOGIE DI PROTEZIONE Protezione interna idranti a muro o naspi, installati in modo da consentire il primo intervento sull’incendio da distanza ravvicinata e, soprattutto, tali da essere utilizzabili dalle persone che operano all’interno dell’area. Un area si considera protetta se è raggiungibile con il getto di almeno un idrante UNI 45 o naspo UNI 25 ( si considera una lunghezza convenzionale del getto d’acqua pari a 5 metri). Attenzione!!!!! Ogni eventuale compartimento va considerato a se stante.

 

TIPOLOGIE DI PROTEZIONE Protezione esterna idranti a colonna soprasuolo e/o sottosuolo, con la relativa attrezzatura di corredo, installati in modo da consentire la lotta contro l’incendio quando le dimensioni e le caratteristiche dell’incendio stesso non consentonoe diun o’paezriaorn e e daesvsiecninzo meantreichd ieidornaoffruenddin erevnetn a distanza ia, lm atm ot; o la protezione esterna è destinata ad essere utilizzata da personale specif spe cifica icame mente nte addest addestrat rato. o. idranti sottosuolo o soprasuolo UNI 70 in ragione di un idrante ogni 60 metri di distanza (al massimo).

 

TIPOLOGIA DI PROTEZIONE • La prot protez ezio ione ne in inte tern rnaa eed d est ester erna na so sono no da considerarsi indipendenti tra loro • La nece necess ssit itàà di di ins insta tall llar aree llaa pr prot otez ezio ione ne esterna è stabilita dal progettista a seguito dell’analisi di rischio dell’attività

 

Installazione • Ancor Ancorag aggi gi,, final finaliz izzat zatii anc anche he ad eevi vita tare re rotture in caso di terremoto • Dren Drenag aggi gi ne neii p pun unti ti pi più ùb bas assi si • Protezione dal g geelo • Divi Diviet eto o di aatt ttra rave vers rsam amen ento to lo loca cali li ccon on car caric ico o incendio>100 Mj/mq Mj/mq se non protetti da impianto

 

Installazione • Inte Interr rro o ad alme almeno no 0.8 0.8 m di pr prof ofon ondi dità tà,, ovvero protezione meccanica • Tutt Tuttee le le ttub ubaz azio ioni ni devo devono no po pote terr eess sser eree ispezionabili in caso di guasto o per manutenzione

 

Posizionamento idranti e naspi Impossibilevisualizzarel'immagine.



Gli idranti e/o i naspi devono essere posizionati soprattutto in prossimità di non uscite di emergenza vie di esodo,, in posizione esodo tale da ostacolare, ancheo in fase operativa, l’esodo dai locali.

Nel caso di ubicazione in prossimità di porte resistenti al fuoco delimitanti il compartimento gli idranti e/o i naspi devono essere posizionati su entrambe le facce della parete sui cui è inserita la porta. Nel caso di filtri a prova di fumo di separazione fra compartimenti gli idranti e/o i naspi devono essere posizionati all’interno dei compartimenti ed all’interno del filtro.. filtro

 

Posizionamento idranti e naspi • Ogni Ogni p pun unto to del dell’ l’ar area ea p pro rote tett ttaa deve deve d dis ista tare re aall massimo - Da un idra idrant nte: e: 20 m+5m m+5m - Da un nasp naspo: o: 30 m+5m m+5m

 

Posizionamento idranti UNI 70 • Mass Massim imaa d dis ista tanz nzaa rrec ecip ipro roca ca:: 60 m • Ad un unaa dis dista tanz nzaa ccom ompr pres esaa tr traa i 5 m e i 10 m dalle pareti dell’edificio, e comunque in zona sicura

 

Criteri di dimensionamento degli impianti Livelli di pericolosità • Il liv livel ello lo d dii pe peri rico colo losi sità tà dev devee es esse sere re st stab abil ilit ito o secondo esperienza e valutazione oggettiva delle condizioni dell’attività

 

CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DIMENSIO NAMENTO UNI 10779

1. DEFINIZIONE D DEL EL LIVELLO DI RISCHIO RISCHIO DELL’AREA 2. DEFINIZIONE DEFINIZIONE DELLE TIPOLOGIA DI PROTEZIONE 3. DIMENSIONAMENTO VERO E PROPRIO

 

DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI RI RISCHIO SCHIO DELL DELL’AREA ’AREA Aree di livello 1 Aree nelle quali la quantità e/o la combustibilità dei materiali presenti sono basse e che presentano comunque basso rischio di incendio in termini di probabilità di innesco, velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell’incendio da parte delle squadre di emergenza. Esempi aree livello1: attività di tipo residenziale, uffici uffici

 

DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI RI RISCHIO SCHIO DELL DELL’AREA ’AREA Aree di livello 2 Aree nelle quali c’è una presenza non trascurabile di materiali combustibili e che presentano un moderato rischio di incendio come probabilità di innesco, velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell’incendio da parte delle squadre di emergenza. Esempi aree livello 2 Luoghi senza presenza di accumuli particolari di merci combustibili e presenza trascurabile di sostanze infiammabili infiammabili

 

DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI RI RISCHIO SCHIO DELL DELL’AREA ’AREA Aree di livello 3 Aree nelle quali c’è notevole presenza di materiali combustibili e che presentano un alto rischio di incendio in termini di probabilità di innesco, velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell’incendio da parte delle squadre di emergenza. aree livello 3 magazzini intensivi, areeEsempi con presenza di materie plastiche espanse o liquidi infiammabili, infiammabili, aree di lavorazione o deposito di merci ad alto rischio di incendio come cascami, prodotti vernicianti, prodotti elastomerici, ecc.

 

CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DIMENSIO NAMENTO DIMENSIONAMENTO Reti di idranti per aree di livello 1 pro otezione interna na.. Tipo ipo di prot protez ezio ione ne:: almeno rete per la pr

Rise Ri serv rva a idri idrica ca : ga gara rant ntit itaa per per almen lmeno o 30 minut inuti. i. nim ma di 120 litri/min. P: 2 bar consider derando simult ultaneamente Prestazioni: portata mini opeerativi i due op due idrant ntii in po possizione one idraulicamente più sfavor vorita. E’ ammessa l’installazione di soli naspi, considerando simultaneamente operativi almeno 4 naspi con portata minima di 35 litri/min. P: 2 bar di pressione residua.

 

CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DIMENSIO NAMENTO DIMENSIONAMENTO Reti di idranti per aree di livello 2 Tipo di prot proteezione ione:: rete per la protezione interna e, qu qual alor ora a nece necess ssar aria ia, rete per la protez prot ezion ionee estern esterna. a.

Rise Ri serv rva a idri idrica ca : ga gara rant ntit itaa per per almen lmeno o 60 minut inuti. i. Prestazi azioni rete interna: portata minima di 120 litri/min. P: 2 bar considerando simu simult ltan anea eame ment ntee oper operat ativ ivii i tr tree id idra rant ntii in posi posizi zion onee idra idraul ulic icam amen ente te più più sf sfav avor orit ita. a. E’ ammessa l’installazione di soli naspi, considerando simultaneamente operativi almeno 4 naspi con portata minima di 60 litri/min. P: 2 bar di pressione residua. Prestazi azioni rete esterna: portata minima di 300 litri/min. P: 3 bar considerando simultaneamente operativi non meno di 4 bocche UNI 70 nella posizione idraul idr aulica icame mente nte più sfavor sfavorevo evole le.. Non è richiesta contemporaneità tra protezione interna ed esterna.

 

CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DIMENSIO NAMENTO DIMENSIONAMENTO Reti di idranti per aree di livello 3 Tipo di prot proteezione ione:: rete per la protezione interna e, qu qual alor ora a nece necess ssar aria ia, rete per la protez prot ezion ionee estern esterna. a. garranti antita ta per per alme lmeno 120 120 minuti nuti.. Rise Ri serv rva a id idri rica ca:: ga Presta Pres tazi zion onii ret etee in inte tern rna: a: portata minima 120 litri/min. ad una pressione residua non inferiore a 2 bar considerando simultaneamente operativi i 4 idranti in posizione idrau idr auli lica came ment ntee più più sf sfav avor orit ita. a. E’ ammessa l’installazione di soli naspi, considerando simultaneamente operativi almeno 6 naspi con portata minima di 60 litri/min. P: 2 bar di pressione residua Pres Pr esta tazzio ioni ni rete es este tern rna: a: portata minima di 300 litri/min. ad una pressione residua non inferiore a 4 bar considerando simultaneamente operativi non meno di 6 bocche UNII 70 nell UN nellaa posi posizi zion onee id idra raul ulic icam amen ente te pi più ù sf sfav avor orev evol ole. e. In presenza di impianto sprinkler interno l’autonomia può essere ridotta a 90 minuti e il numero delle bocche UNI 70 da considerare simultaneamente operative può essere ri rido dott tto o a qua quattro ttro..

Non è richiesta contemporaneità tra protezione interna ed esterna.

 

CRITERI DI DIMENSIONAMENTO

• In tu tutt ttii i casi, casi, in as asse senz nzaa d dii pro prote tezi zion onee esterna, ove sussistano compartimenti aventi superficie maggiore di 4000 mq, il numero di idranti/naspi contemporaneamente funzionante deve contemporaneamente essere raddoppiato

 

ogni parte dell’area protetta deve essere raggiungibile con il getto d’acqua di almeno un idrante o naspo

 

Esercizio e verifica dell’impianto • L’ut L’utent entee è rres espo pons nsab abil ilee del del m man ante teni nime ment nto o delle condizioni di efficienza dell’impianto • Deve provvedere alla – So Sorrvegli liaanza nza – Ma Manut nuten enzi zione one per perio iodic dicaa – Ve Veri rifi fica ca per perio iodi dica ca

 

Esercizio e verifica dell’impianto Sorveglianza Attività da svolgersi traaddetti manutenzioni periodiche, da parte di adue ddetti designati dal Datore di lavoro, finalizzata alla verifica dell’integrità, completezza e possibilità di accesso alle apparecchiature

 

Esercizio e verifica dell’impianto Manutenzione periodica • Alme Almeno no du duee v vol olte te l’an l’anno no,, d daa pa part rtee di di personale competente e qualificato

 

Esercizio e verifica dell’impianto Verifica periodica • Da pa part rtee di di tec tecni nico co abi abili littato ato • Acce Accert rtar aree llaa funz funzio iona nali lità tà e la co conf nfor ormi mità tà alla norma UNIVVF 10779 • Da ef effe fett ttua uars rsii se semp mpre re in oc occa casi sion onee di modifiche e/o ampliamenti dell’impiant dell’impianto o • Non Non v vie iene ne indi indica cata ta la pe peri riod odic icit itàà

 

Progettazione Documentazione e collaudo • Relazione tecnica • Relaz aziione di calcolo • Dise Disegn gnii d dii lay lay ou outt del dell’ l’im impi pian anto to Devono essere forniti tutti gli elementi necessari per il corretto dimensionamento ed installazione dell’impianto

 

Progettazione Documentazione e collaudo

• committente La dit ditta ta ins insta tall llat rice ce deve deve con conse segn aree aall laatri dichiarazione di gnar conformità e i relativi allegati obbligatori ai sensi del DM n.37/2008

 

Progettazione Documentazione e collaudo Per collaudo si intende • Veri Verifi fica ca risp rispon onde denz nzaa al al pro proge gett tto o • Veri Verifi fica ca con confo form rmit itàà com compo pone nent ntii aall llee norm normee • Verifica posa in opera

 

Progettazione Documentazione e collaudo Per collaudo si intende • Esecuzione prove – Esam same gen gener eral alee – Prov Provaa idrostat idrostatica ica tu tubaz bazioni ioni (1.5* (1.5* P. eserci esercizio) zio) per 120 min – Co Coll llau audo do al alim iment entaz azion ionii – Ver Verifi ifica ca rrego egolar laree fluss flusso o condu conduttur tturee – Ver Verifi ifica ca pre presta stazio zioni ni di proge progetto tto

 

Fine Grazie per l’attenzione

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