Il Potere Della Mente - A Cura Di Marco Alis

January 27, 2017 | Author: Alberto Zanellato | Category: N/A
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Traduzione: Alice Colombi (estratti da La Legge di Attrazione del Pensiero), Luca Martello (estratti da La Chiave Suprema, Il tuo potere interiore, Il Segreto per diventare ricchi, Il potere della concentrazione), Simone Bedetti (estratto da Usa la tua mente per cambiare la tua vita) Cover: Valerio Monego Immagine di copertina: © Thinkstockphotos © 2013 Area 51 s.r.l., San Lazzaro di Savena (Bologna) Prima edizione ebook Area51 Publishing: © maggio 2013 Se intendi condividere questo ebook con un’altra persona, ti chiediamo cortesemente di scaricare una copia a pagamento per ciascuna delle persone a cui lo vuoi destinare. Se stai leggendo questo ebook e non lo hai acquistato, ti chiediamo, se ti piace, di acquistarne anche una copia a pagamento, al fine di poterci permettere di far crescere il nostro lavoro e di offrirti sempre più titoli e una qualità sempre maggiore. Grazie per il tuo aiuto e per aver rispettato il lavoro dell’autore e dell’editore di questo testo. Gli autori e il curatore di questo ebook non dispensano consigli medici né prescrivono l’uso di alcuna tecnica come forma di trattamento per problemi fisici e medici senza il parere di un medico, direttamente o indirettamente. L’intento degli autori e del curatore è semplicemente quello di offrire informazioni di natura generale per aiutarti nella tua ricerca del benessere. Nel caso in cui usassi le informazioni contenute in questo ebook per te stesso, che è un tuo diritto, autori, curatore ed editore non si assumono alcuna responsabilità. Se per consultare questo ebook stai utilizzando un iPad, un Kindle, un Kindle Fire, un Nexus 7 o un altro tablet o ereader che supporti questa funzione, ti ricordiamo che con un doppio tap o un doppio click sulle immagini otterrai l’ingrandimento a tutto schermo.

ISBN: 978-88-6574-224-2

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(a cura di) Marco Alis

Il potere della mente Comprenderlo e usarlo con i maestri della Scienza del Pensiero Antologia ragionata di scritti di William Atkinson Robert Collier Charles Haanel Wallace D. Wattles

Introduzione on questo ebook inauguriamo un modo inedito per stimolarti a conoscere e mettere in pratica tematiche che riteniamo fondamentali per la crescita e l’evoluzione individuale e planetaria, come lo sviluppo delle nostre capacità mentali – e la comprensione dell’esigenza di un continuo “lavoro mentale” – per cambiare la nostra realtà, realizzare i nostri obiettivi e comprendere che ognuno di noi, sviluppando e mantenendo sempre attivo il proprio lavoro mentale, è veramente la “misura di tutte le cose”. Il nostro obiettivo editoriale (la nostra visione editoriale) è rendere disponibili a tutti gli strumenti più affidabili – ed economici – per la propria autoformazione e la propria, autonoma, ricerca. Ognuno di noi ha il diritto, e crediamo anche il dovere, di evolvere, di crescere, di migliorare, di raggiungere e conquistare una vita libera, ricca, felice. Ogni giorno anche noi, praticando lo stesso lavoro mentale che con i nostri ebook e audiolibri ti proponiamo, camminiamo al tuo fianco lungo la strada della crescita comune, ognuno nel proprio ruolo, ognuno compiendo la propria parte e cercando di esprimere, ogni giorno, il meglio di sé. Il lavoro individuale su noi stessi inevitabilmente condurrà, e ogni giorno già conduce, alla crescita di tutti, sociale e planetaria. Questo, secondo noi, significa fare cultura. Questo significa anche che tu sei il protagonista della tua vita. Sei tu che fai la differenza. Non ci sono deleghe, nel mondo del lavoro mentale, nessun altro può compiere il lavoro al posto tuo. Nella “giungla” delle moderne metropoli, nel mondo complesso di oggi i muscoli che ti servono sono quelli del tuo cervello. Solo la tua testa (e il tuo cuore) faranno la differenza. Non importa quale sia la tua condizione economica attuale o la tua posizione sociale: il risultato sarà sempre proporzionato al tuo impegno, al tuo lavoro quotidiano, alla tua determinazione, alla tua perseveranza. Alla tua fede, diranno i maestri della Scienza della Mente che leggerai in questo ebook. Con questa serie intendiamo offrirti, come abbiamo detto, nuovi strumenti per la tua conoscenza. Oltre al testo, infatti, dei contenuti di questo ebook avrai a disposizione la versione audio, letta da lettori professionisti, da ascoltare in streaming oppure da scaricare sul tuo computer e ascoltare quando vuoi con il tuo smartphone o il tuo lettore mp3. Integreremo inoltre il testo con video che riassumono in modo visivo, auditivo ed emozionale i contenuti, e soprattutto con le mappe mentali, strumento meraviglioso per fissare e conservare nella memoria quanto hai appreso. Noi ci impegniamo a darti i migliori strumenti possibili. Ora tocca a te usarli. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. L’Editore

C

Come utilizzare i contenuti multimediali ltre al contenuto testuale, questo ebook ti offre anche contenuti audio e multimediali. Ecco come utilizzarli. 1. In streaming. Puoi ascoltare e vedere i contenuti multimediali con il tuo browser, facendo touch o cliccando sui link che troverai nel testo. Sei naturalmente facilitato se per leggere l’ebook utilizzi un tablet. 2. Scaricando i contenuti sul tuo computer. Dal tuo computer, puoi scaricare tutti i contenuti multimediali dell’ebook in un unico file. Inserisci nella riga degli indirizzi del browser del tuo computer questo link: http://bit.ly/128GEYF. Scaricherai un file compresso (.zip) con tutti i contenuti (audio, video e mappe mentali).

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File e formati Il file .zip che scaricherai sul computer è di 825 Megabyte. Prima di scaricare accertati perciò di avere spazio sufficiente sul tuo computer. . I video sono in formato .mov; . I file audio sono in formato .mp3; . Le mappe mentali sono in diversi formati, per il migliore, più flessibile e autonomo utilizzo: in .mov, .jpg, .pdf e .ppt (presentazione Power Point). Nota Per la fruizione in streaming sei agevolato se il tuo tablet, ereader o smartphone dispongono di una connessione Wi-Fi. Il caricamento dei contenuti in streaming può richiedere qualche secondo di attesa.

Cominciamo il nostro viaggio alla scoperta del potere della mente con un brano tratto da “La Legge di Attrazione del pensiero” di William Atkinson. Un’introduzione eccellente e affilata, com’è tipico nel suo stile, al mondo del pensiero e alla capacità della mente di attivare la Legge di Attrazione.

William Atkinson Il mondo del pensiero e la Legge di Attrazione Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attore Fabio Farnè] facendo touch o cliccando qui.

è governato dalla Legge, una sola, suprema Legge. Le sue manifestazio L’ sonouniverso molteplici, ma rispetto al Fine Ultimo essa è unica e suprema. Alcune sue forme le conosciamo, di altre siamo pressoché all’oscuro. Tuttavia, iniziamo a comprenderle ogni giorno di più: a poco a poco stiamo svelando la verità. Ormai conosciamo tutti la Legge di gravitazione universale, eppure continuiamo a ignorare un’altra straordinaria manifestazione della Legge suprema: La Legge di Attrazione che governa il mondo del pensiero. Conosciamo bene quella meravigliosa forza che permette agli atomi di cui è composta la materia di attirarsi reciprocamente e restare uniti. Riconosciamo pienamente il potere di quella legge che attira i corpi verso la terra e mantiene i pianeti in orbita. Tuttavia, ci ostiniamo a non vedere quell’altra portentosa forza capace di attirare verso di noi ciò che desideriamo o di cui abbiamo paura e ciò che ci porta fortuna o rovina. Quando riconosceremo che il pensiero è una forza, una manifestazione di energia attrattiva come quella dei magneti, inizieremo a capire la ragione di molte cose che fino a oggi ci sono sembrate oscure. Niente ci potrà ripagare del nostro tempo e impegno quanto l’indagine di questo straordinario principio che governa il mondo del pensiero, la Legge di Attrazione. Quando pensiamo, attiviamo delle vibrazioni nella sostanza sottilissima che ci circonda, né più né meno reali di quelle attraverso cui si manifestano la luce, il calore, l’elettricità o il magnetismo. I nostri sensi non le percepiscono, ma ciò non dimostra che non esistano. Ci sono magneti che emettono vibrazioni talmente potenti da riuscire ad attrarre a sé pezzi di acciaio di cinquanta chili, eppure non siamo in grado di vederle, udirle o toccarle, né tantomeno di sentirne il sapore o l’odore. Neppure le vibrazioni del pensiero si possono vedere, gustare, annusare, udire o toccare; perlomeno non abitualmente. Tuttavia, non mancano casi documentati di persone particolarmente sensibili dal punto di vista psichico in grado di percepire le potenti onde del pensiero; e almeno una volta molti di noi hanno percepito chiaramente le vibrazioni del pensiero altrui, sia in loro presenza sia in loro assenza. La telepatia e fenomeni affini sono tutt’altro che fantasticherie. In realtà, le vibrazioni attraverso cui si manifestano la luce e il calore sono molto meno potenti rispetto a quelle del pensiero; è soltanto la frequenza a costituire la differenza. La scienza ha cose interessanti da dirci a riguardo. Spiega l’illustre professor Elisha Grey nel suo breve saggio I Miracoli della Natura:

Vi è ampio margine di speculazione in materia; basti pensare che esistono onde sonore e cromatiche che nessun essere umano può udire né vedere. Considerando la vasta e insondabile distanza che separa le quarantamila e i quattrocentomila miliardi di vibrazioni al secondo e l’infinito spazio che si apre al di là dei settecentomila miliardi di vibrazioni al secondo, che è il limite oltre il quale la luce cessa di esistere nell’universo in movimento, abbiamo ottime ragioni per dilettarci in congetture di ogni tipo.

M. M. Williams, nella sua opera dal titolo Brevi capitoli di scienza, afferma invece:

Non vi è alcun valore intermedio tra la velocità massima delle vibrazioni che percepiamo come suono e il valore minimo di quelle che percepiamo come calore. Eppure tra di esse vi è una distanza enorme, vasta abbastanza da racchiudere in sé un terzo mondo in movimento tra quelli che per noi sono il mondo del suono e il mondo del calore e della luce. E non vi è ragione alcuna per supporre che la materia non possa produrre attività intermedia, o che tale attività non possa a sua volta generare sensazioni intermedie, sempre che vi siano organi adatti a rilevarne il movimento e a trasformarlo in percezione.

Se ho menzionato le suddette autorità è solo per farvi riflettere sulle vibrazioni del pensiero, non per dimostrarne l’esistenza. Che esse esistano, infatti, è stato pienamente riconosciuto da numerosi studiosi dell’argomento e vi basterà una breve argomentazione per trovarne riscontro nella vostra esperienza quotidiana. Nonostante si senta dire spesso che i pensieri sono cose, questo assioma delle Scienza della Mente è pronunciato senza che se ne comprenda appieno il significato. Se comprendessimo a fondo il vero senso di queste parole e tutto ciò che ne consegue, capiremmo tante cose che ci sembrano oscure e saremmo finalmente in grado di usare la straordinaria forza del pensiero esattamente come utilizziamo qualsiasi altra forma di energia. Come ho già spiegato, quando noi pensiamo emettiamo delle vibrazioni che sono acutissime e non meno reali di quelle che caratterizzano la luce, il calore, il suono o l’elettricità. E quando comprenderemo le leggi che ne governano l’emissione e la trasmissione, saremo finalmente in grado di sfruttarne la forza nella vita di tutti i giorni, così come già facciamo con le altre forme di energia che conosciamo. Il fatto che le vibrazioni del pensiero non si possano vedere, udire, pesare o misurare non dimostra affatto che non esistano. Vi sono onde sonore che l’orecchio umano non è in grado di percepire, ma che alcuni insetti sentono e che sofisticate tecnologie riescono a rilevare. Lo stesso si può dire per le onde luminose: ve ne sono alcune che non riusciamo a vedere, ma che possiamo registrare con appositi apparecchi, e ve ne sono altre per cui non abbiamo ancora inventato gli strumenti adatti, ma che la scienza sta iniziando a comprendere.

È ben vero che ogni nuova invenzione riesce a registrare nuovi livelli e tipi di vibrazioni; questi però erano altrettanto reali anche prima che noi li scoprissimo. Supponiamo per un attimo che non vi fossero strumenti per registrare la straordinaria forza che è il magnetismo: in tal caso, potremmo negarne l’esistenza in base al fatto di non riuscire a sentirne il sapore o l’odore, di non poterla vedere o toccare, né pesare o misurare; ma continuerebbero ugualmente a esistere corpi magnetici capaci di attrarre a sé cinquanta chili di acciaio. Ogni forma di vibrazione richiede uno strumento di rilevazione adatto. Al momento pare che il cervello umano sia l’unico strumento in grado di registrare le onde del pensiero, sebbene alcuni studiosi sostengano che già in questo secolo riusciremo a inventare strumenti sufficientemente sofisticati da cogliere e registrare anche queste impressioni e, stando ai progressi della scienza, non manca molto al raggiungimento di questo traguardo. Tuttavia, per coloro che hanno praticato esperimenti nel campo della telepatia bastano i risultati ottenuti, senza dover ricorrere ad altre prove. Noi emettiamo costantemente pensieri di maggiore o minore intensità e ne raccogliamo il risultato. Le onde che azioniamo con il pensiero hanno effetto non solo su noi stessi, ma anche sul nostro ambiente: tramite il potere di attrazione, infatti, richiamiamo non solo pensieri altrui, ma anche cose, situazioni, persone o fortuna in sintonia con la natura del nostro pensiero predominante. Pensieri d’amore, per esempio, attrarranno non solo l’amore altrui, ma anche circostanze e situazioni corrispondenti e persone che la pensano come noi. Al contrario, pensieri di rabbia, odio, invidia, malizia e gelosia non ci porteranno altro che i frutti inquinanti di pensieri analoghi generati da menti altrui, così come circostanze che ci obbligheranno a manifestare questi pensieri vili e a subirli dagli altri, e così via. Se pensiamo a qualcosa intensamente o per lungo tempo, diventiamo il polo di attrazione di onde analoghe prodotte dal pensiero altrui. Nel mondo del pensiero l’attrazione agisce per affinità: ciò che semini raccogli. La persona colma di amore vedrà amore ovunque e attrarrà l’amore altrui. Al contrario, la persona con il cuore pieno d’odio riceverà tanto odio quanto ne può sopportare, e l’uomo con pensieri di guerra s’imbatterà in tutta la guerra di cui ha bisogno. E così via. Ognuno riceve esattamente ciò di cui ha bisogno e che attiva con il pensiero. L’uomo che non fa in tempo a scendere dal letto e già si sente di cattivo umore riuscirà a mettere tutta la famiglia di cattivo umore prima che sia finita la colazione. Ugualmente, la donna invadente e fastidiosa troverà il modo di subire la sua propensione all’invadenza nell’arco della giornata. La questione dell’attrazione del pensiero è della massima importanza. Se vi fermate a riflettere, capirete che siete voi a determinare ciò che vi circonda, sebbene spesso diate la colpa agli altri. Ho conosciuto persone che avevano compreso appieno la legge del pensiero positivo e che, di conseguenza, non erano minimamente toccate dalla disarmonia che le circondava: rimanevano calme e sicure nel bel mezzo della tempesta. Una volta appresa la verità di questa legge fondamentale, nemmeno voi sarete più alla mercé delle capricciose tempeste del pensiero. Dopo il passaggio dall’era della forza fisica all’era della supremazia della ragione,

stiamo ora entrando in un territorio nuovo e quasi sconosciuto: quello del potere della mente. Questo territorio è governato da leggi precise e dovremo imparare a conoscerle e riconoscerle. In queste pagine cercherò di chiarire i principi che governano questo campo di energia che la scienza sta finalmente scoprendo, affinché anche voi possiate esercitarne l’enorme potere a fini legittimi e meritevoli, nello stesso modo in cui oggi beneficiate del vapore, dell’elettricità e delle altre forme di energia.

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In questo secondo brano, tratto da “Il tuo potere interiore”, Wallace D. Wattles ci illustra i fondamenti del potere della mente, e ci avvicina alla pratica quotidiana del lavoro mentale.

Wallace D. Wattles Fondamenti Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attrice Valeria Ianniello] facendo touch o cliccando qui.

l fine di ottenere ciò che si desidera è necessario agire. E per agire è necessario applicare una forza. È evidente che la forza che devi applicare in questo caso è dentro di te. Per utilizzare una forza esterna ne dovresti scegliere una che obbedisca al tuo volere e per imporre il tuo volere a quella forza devi comunque utilizzare una tua forza interna. Quindi, se cerchi la salute, la ricchezza, lo sviluppo, una posizione o la felicità, è necessario agire applicando la propria forza interiore e non in altro modo. La forza che hai dentro è capace di sostenere un simile compito? Sì, la tua forza interna è talmente potente che contiene tutte le potenzialità della vita intera. Tutta la vita possiede gli stessi poteri, le medesime possibilità, tutti gli elementi essenziali. Nessuno ha mai posseduto più talento di quanto tu non ne abbia, sia come facoltà sviluppate che come facoltà ancora da sviluppare. Nessuno mai ha svolto un compito che tu stesso non possa fare, tu non hai meno talento e meno energia di qualunque essere umano esistito prima di te. Poiché la perfezione assoluta dev’essere ancora raggiunta, si può sempre fare di meglio. È possibile per te superare Napoleone nell’arte della guerra, Cicerone nell’oratoria, puoi essere più inventivo di Einstein, perché il potere è lì, dentro di te, devi solo svilupparlo. Puoi mangiare anche un alimento molto piccolo e trarne nuova linfa per rinforzare la salute: bastano poche cellule per costruire un corpo intero nuovo. Il segreto è dirigere il potere costantemente nella giusta direzione. Tenendo conto che la forza dentro di te esiste, ciò che devi tenere in considerazione è come e dove dirigere questa forza. La forza può essere sufficiente per lavorare, però devi capire come utilizzarla in modo costruttivo. Dobbiamo tenere a mente che ogni atto di forza è costruttivo o distruttivo. La Natura opera sempre su queste due linee generali, integrando atomi, fornendo loro delle forme, e spargendo e disperdendo gli stessi atomi, dissolvendo le stesse forme. Nell’atto del costruire o del distruggere vengono impiegati gli stessi agenti, non troviamo diverse forze al lavoro. La natura, in collaborazione con la chimica della vita, con l’ossigeno e con le particelle di materia, costruisce un grande albero di quercia ma ogni sua cellula a un tratto muore e viene subito sostituita da altre tramite il medesimo meccanismo. Gli stessi agenti che hanno costruito ora distruggono le cellule morte, confermando il duplice ruolo costruttivo e distruttivo svolto sempre dagli stessi agenti. Seguendo lo stesso meccanismo, il nostro successo nella vita dipende sempre dallo stesso fattore che può, con uno stile di vita scorretto, condurci al fallimento. Nel nostro corpo, il processo di costruzione e distruzione delle cellule è continuo e inarrestabile. Quando il processo distruttivo in una zona supera quello costruttivo il solo modo per salvarci da morte certa è quello di riequilibrare i due opposti. L’azione

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costruttiva dev’essere uguale se non superiore all’azione distruttiva. Se c’è parità continuiamo a vivere e se l’azione costruttiva aumenta, di conseguenza ci rafforziamo: i nostri tessuti saranno più flessibili e il nostro aspetto sarà più giovanile. È evidente. Ed è fattibile. Per quanto riguarda il successo negli affari il principio è lo stesso. Il successo è una questione di mente e di fisico, c’è un rapporto da bilanciare fra questi due fattori. Per ottenere il successo dobbiamo avere contatti con certe persone e certe cose, combinarle insieme in una certa maniera. Quando troviamo l’equilibrio perfetto, la cosa è fatta. È come quando si costruisce una casa: il muratore prende i mattoni e il cemento e li combina in una certa struttura ben solida. Così accade nel mondo degli affari: si devono combinare le persone, le merci, il denaro e incastonare queste relazioni in una certa struttura. Se devi erigere questa struttura i tuo attrezzi saranno la gente, i beni e il denaro. La buona riuscita e la rapidità del processo dipenderanno da quanto è grande la struttura e da quanto le tue azioni sono costruttive. Un buon muratore può sprecare una grande quantità di tempo per fare molte cose che non sono essenziali per il suo lavoro. Può fumarsi una sigaretta o perdere tempo in altri modi. E il poveretto si ritroverà una costruzione imperfetta, una parte può addirittura crollare o può essere necessario buttare tutto giù e rifarla daccapo, passando dalla linea costruttiva a quella distruttiva. Il buon muratore è quello che non si perde in azioni irrilevanti e negative e, di conseguenza, non accede alla via distruttiva. È quello insomma che realizza il suo lavoro sempre e solo con fare costruttivo. Così si lavora anche negli affari, facendo un uso costruttivo di figure professionali e oggetti. Certo il muratore deve avere un’idea abbastanza chiara dell’opera prima di cominciare, deve sapere se vuol fare una casa quadrata o un camino circolare. E per costruire la tua struttura aziendale, devi sapere cosa vuoi. Le azioni possono essere costruttive ma necessitano di idee solide e soprattutto, ancora una volta, costruttive. Se vuoi costruire una casa di mattoni è inutile comprare un quintale di legna. Bisogna fare attenzione ai dettagli, anche i meno importanti; servono una completezza e una precisione che rendano preziosa ogni singola azione. Non voglio insistere troppo sull’argomento, ma è bene sapere sempre cosa si vuole fare e cosa si vuole diventare. Ci si può pure imbarcare senza una meta. Ma non è possibile lavorare in modo costruttivo se non si ha in mente ciò che si vuole costruire. Punta in alto ma sappi sempre con chiarezza ciò a cui stai puntando: non sparare per aria. Aggancia pure il tuo carro a una stella, ma sii certo di che stella si tratti e soprattutto sii certo che il gancio resista. Che razza di struttura vuol mai mettere in piedi un muratore che non sa se deve fare una casa quadrata o un camino circolare? Ho richiamato la tua attenzione su due aspetti fondamentali: primo, hai dentro di te il potere di ottenere ciò che vuoi; secondo, per usarlo in maniera costruttiva devi innanzitutto sapere che cosa vuoi veramente. Passiamo ora al terzo aspetto fondamentale: prima di poter agire in modo costruttivo, è necessario attivare un certo Stato Mentale. Esistono due stati generali della mente: chiamerò elettrico il primo e magnetico il secondo. Nel primo stato, quello elettrico, la tua personalità somiglia molto a un

conduttore di elettricità. C’è un flusso costante che emana energia in tutto il corpo, molte zone però sfuggono al controllo e l’energia si spreca. Gli oggetti vengono dapprima attratti violentemente e poi violentemente respinti. L’azione è improvvisa, potente, incostante, e spesso inefficace. L’estensione della forza va in ogni direzione ma non c’è continuità nello scopo. Nello stato magnetico c’è una costante attrazione verso alcune cose e una totale repulsione verso tutto il resto. L’azione è fissa, certa, e sempre rivolta in una sola direzione. Non c’è spreco di forza, nessuna perdita. Un magnete è un centro verso cui alcune cose si avvicinano, mentre altre se ne allontanano. Così accade fra gli uomini: una persona elettrica a volte attira e spesso respinge qualcuno magari per caso o per scopo di amicizia, mentre la persona magnetica attrae sempre chi vuole attrarre. Le azioni della personalità elettrica sono spesso distruttive; ogni atto della persona magnetica è invece un atto costruttivo. Dobbiamo perciò imparare a evitare lo stato mentale elettrico e coltivare lo stato magnetico. Come l’attrito fisico genera elettricità, l’attrito mentale scarica l’elettricità nello stato d’animo. La preoccupazione è l’attrito mentale, e l’unica energia che genera preoccupazione è la paura. Dove c’è paura, c’è anche preoccupazione. È saggio ripeterti quanto sia inutile preoccuparsi, quanto sia folle e sciocco, ma non puoi impedirti di preoccuparti se prima non lavori sul fattore paura. Finché nutri dei dubbi e delle incertezze, o ti preoccupi per la tua salute o per il lavoro, la paura non andrà via. Mentre dove è di casa la sicurezza per il futuro o per il successo, il timore non può attecchire. È necessario quindi eliminare nei tuoi pensieri lo stato elettrico, l’attrito mentale, che ti induce a commettere azioni distruttive. Puoi avere un po’ di incertezza per quanto riguarda i metodi, di volta in volta, ma è necessario non averne più quando li metti in pratica. Non puoi essere certo di avere successo oggi o la prossima settimana, ma devi essere sicuro e convinto che succederà. Ora, niente può eliminare i dubbi tranne la fede. E solo la certezza può vincere l’incertezza. Come puoi avere la certezza che quel che fai sarà un successo? Solo credendoci. E per crederci hai bisogno di una conoscenza dei fatti che ti dia la giusta certezza. Ecco il punto cruciale: tu detieni un potere che, se utilizzato correttamente, ti assicura salute perfetta e ricchezza. Dov’è adesso l’incertezza? Non ci sono dubbi sulla ricchezza che possiedi dentro. La tua forza può sviluppare qualsiasi talento e puoi imparare a usarlo in modo costruttivo. Sul suo sviluppo non esiste alcun dubbio. Ora. Hai la cattiva abitudine di pensare a queste cose con troppa incertezza. Perciò è assolutamente necessario sbarazzarsi di questa abitudine e sostituirla con un’altra che ti spinga a pensare positivo. Il solo modo per riuscirci è fare del potere un oggetto di costante meditazione, pensando a esso tutto il tempo. Tu sai che puoi ottenere ciò che vuoi. Continua a pensarci come un dato di fatto, finché nonsenti che puoi ottenere qualsiasi cosa tu voglia. Continua la meditazione pensando che puoi avere quanto desideri in tempi brevissimi e presto avrai la sensazione che indubbiamente otterrai quello che vuoi. Quando questo sentimento diverrà stabile, entrerai nello stato mentale magnetico. Non è sufficiente dire semplicemente di sì a quell’affermazione mentale che ripeti

durante la meditazione, devi proprio sentire di possederlo, questo potere, e ci riuscirai soltanto con una continua, concreta meditazione. Per un mese usa tutto il tempo che hai per riflettere sul fatto che dentro di te c’è una forza chepuò realizzare tutto ciò che vuoi. Non è una teoria né una supposizione, ma un dato di fatto. Pensalo come un dato di fatto finché non senti che è un dato di fatto. Allora avrai compiuto il primo grande passo avanti verso il pensiero e l’azione costruttiva.

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“La Chiave Suprema” di Charles Haanel, da cui abbiamo tratto il prossimo brano, è una delle opere più maestose e cruciali per comprendere e praticare la scienza mentale. In questo capitolo Haanel illustra come funzionano le due modalità fondamentali della mente, la parte conscia e la parte subconscia.

Charles Haanel Le basi della tua mente Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attore Fabio Farnè] facendo touch o cliccando qui.

e nostre difficoltà sono ampiamente causate dall’ignoranza. Perciò dobbiamo innanzitutto scoprire le leggi della natura, a cui dobbiamo adattarci. D’importanza fondamentale sono la lucidità del pensiero e la visione morale. Tutti i processi, inclusi quelli del pensiero, hanno sempre stabili fondamenta. Se vogliamo maggiore gratificazione in questa esistenza, è d’obbligo ottenere una più spiccata sensibilità, un giudizio più acuto, un gusto più delicato, sentimenti morali più raffinati, più elevate aspirazioni, un’intelligenza più sottile. Ecco perché ci gratifica lo studio di quanto di meglio sia mai stato scritto al mondo. Molto più che il progresso materiale o il successo economico, sono straordinari gli usi, i poteri e le possibilità della nostra mente. Il pensiero è energia: pensiero attivo è energia attiva, pensiero concentrato è energia concentrata. Il pensiero diventa potere quando lo concentriamo su un obiettivo ben preciso. La capacità di elaborare questo potere dipende dal saper riconoscere l’Energia Infinita che alberga in noi e che crea costantemente il corpo fisico e la mente. Un’Energia sempre pronta a manifestarsi tramite l’essere umano. L’uomo e la donna che riconoscono questa verità realizzeranno la loro capacità di plasmare la vita circostante. Le operazioni mentali hanno una doppia origine, conscia e subconscia. Il professor Davidson dice: “Chi pretende di illuminare l’intero ambito dell’azione mentale con la luce della propria coscienza, è come se tentasse di illuminare l’universo con una torcia”. I processi del subconscio si svolgono con una regolarità infallibile. La nostra mente ci fornisce le basi più importanti della cognizione, anche se ignoriamo il suo modo di operare. La mente subconscia è come un benefattore anonimo che lavora per noi, fa provviste, donandoci il frutto quando è maturo. È chiaro che l’analisi dei processi di pensiero ci conferma l’importanza del subconscio, teatro dei più importanti fenomeni mentali. È grazie al subconscio che Shakespeare ha immortalato senza sforzo le verità che consciamente i suoi studiosi leggono nelle sue opere, è grazie al subconscio che Raffaello ha dipinto le sue madonne, che Fidia ha scolpito le sue sculture e che Beethoven ha composto le sue sinfonie. Facilità e perfezione aumentano grazie al subconscio: suonare il pianoforte, battere a macchina o pattinare dipendono dai processi della mente subconscia. Riuscire in una brillante esecuzione al pianoforte mentre si conversa amabilmente è il risultato grandioso dei nostri poteri subconsci. Sappiamo bene quanto gli esseri umani dipendano dal subconscio. E tanto più i pensieri sono nobili ed eleganti, quanto più difficile diventa per noi capirne l’origine.

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D’improvviso sentiamo di essere dotati di fascino, o del senso del bello nell’arte, eppure siamo del tutto inconsapevoli dell’origine e del luogo in cui sorgano queste qualità. Il subconscio ha un valore inestimabile. Sa ispirarci, insospettirci, ci restituisce nomi e fatti ripescandoli dal magazzino della memoria. Orienta i nostri gusti e pensieri, riesce in compiti talmente difficili che nessuna mente conscia sarebbe in grado di superare, anche la più brillante. Quando vogliamo possiamo camminare, sollevare un braccio a piacimento, spostare l’attenzione su qualunque cosa ci interessi. Eppure, se pur volessimo, non possiamo fermare il battito cardiaco o la circolazione sanguigna, o aumentare di statura o allungare muscoli e ossa, o interrompere altri processi vitali. Se ci fermiamo a pensare a queste due categorie di azioni, volontarie e involontarie, guarderemo alla seconda con ammirazione, desiderosi che ci venga spiegato il suo mistero. Sono processi vitali della nostra esistenza fisica, e di conseguenza comprendiamo che queste funzioni chiave sono state sottratte al controllo del nostro volere cosciente e sottomesse a un nostro potere interiore permanente. Il potere esteriore è la cosiddetta “mente conscia” o “mente oggettiva”, coinvolta negli oggetti materiali; quello interiore è la “mente subconscia” o “mente soggettiva”. La mente subconscia, oltre al lavoro mentale, controlla le regolari funzioni vitali a livello fisico. Dobbiamo possedere una chiara comprensione delle loro rispettive funzioni sia sul piano mentale che su quello di alcuni princìpi basilari. Siccome agisce attraverso i cinque sensi fisici, la mente conscia controlla sensazioni e oggetti della vita materiale. Possiede la facoltà di selezione, ci mette in condizione di scegliere, di ragionare. E il ragionamento (sia esso induttivo, deduttivo, analitico o sillogistico) può raggiungere livelli di sviluppo molto marcati. Nella mente conscia risiede anche la volontà, con tutte le sue energie. La mente conscia può impressionare le altre menti ma sa anche indirizzare la mente subconscia. Così facendo la mente conscia diventa guardiana responsabile di quella subconscia. Qui sta la grande opportunità che può capovolgere completamente le condizioni presenti nella tua vita. Spesso la paura, la preoccupazione, la povertà, la malattia, la disarmonia e i mali di ogni genere ci manipolano a causa delle false suggestioni accettate da una mente subconscia non sorvegliata. Però la mente consapevole ben allenata può prevenire completamente questo fenomeno con un’azione protettiva. Possiamo immaginarla come il “guardiano della soglia” del grande territorio del subconscio. La principale distinzione tra le due fasi della mente è stata così descritta: “La mente conscia è volontà e raziocinio. La mente subconscia è desiderio e istinto, derivante da una volontà conscia che si è espressa nel passato”. Il subconscio trae conclusioni da premesse provenienti da fonti esterne. Se una premessa è vera, il subconscio arriva a una conclusione impeccabile, però l’intera struttura crolla se la premessa è ingannevole. La mente subconscia non si occupa di selezionare le cose; in quel caso si affida alla mente conscia, al “guardiano della soglia”, per restare al riparo da impressioni sbagliate. La mente subconscia, proprio perché prende per vero qualunque suggerimento, si

mette subito al lavoro nel campo del suo sterminato spettro di azione. La mente conscia può suggerirle una verità o una bugia. Nel secondo caso mette in pericolo l’intera persona. Per evitare pericoli, la mente conscia deve stare in guardia tutte le ore di veglia. Se il “guardiano” si fa trovare assopito, o se come spesso accade il suo senso del giudizio viene meno, allora la mente subconscia resta scoperta ed è vittima di ogni tipo di suggerimenti. In momenti di panico o di rabbia feroce o in altri momenti d’eccitazione, ci troviamo di fronte alle condizioni più pericolose. La mente subconscia innesca impulsi di paura, odio, egoismo, avarizia, depressione e altre energie negative. Si ha solitamente un risultato molto nocivo con effetti che si trascinano per molto tempo. Ecco perché è fondamentale proteggere la mente subconscia dalle false impressioni. Questa mente interiore ha come strumento di apprendimento l’intuito, quindi i suoi processi sono rapidi, scattanti: non deve inseguire alcun tipo di ragionamento; non può nemmeno usarlo. Non dorme e non si riposa mai, proprio come il cuore o il sangue nel corpo umano. È ormai appurato che ordinando con chiarezza certe finalità, la mente subconscia si mette in moto e ottiene il risultato desiderato. Ecco la fonte di potere che ci mette in contatto con l’Onnipotenza. Il funzionamento di questo processo è molto interessante. Se lo inneschi e se per esempio devi affrontare un colloquio che credevi difficile, ti accorgerai che è come se qualcuno ti avesse preceduto sul posto prima del tuo arrivo, cancellando ogni negatività. Ti accorgerai che tutto è cambiato, tutto è armonioso. Oppure, sempre innescando con la mente conscia il processo di giusto bilanciamento della mente subconscia, nel caso ti si presentasse uno spinoso problema di lavoro, ti accorgerai che ti puoi permettere di prendere tempo, e in te subentrerà qualcosa che ti suggerirà la giusta soluzione e farà in modo che le cose vadano per il meglio. Chi sa fidarsi del subconscio, sa di avere infinite risorse a disposizione. La mente subconscia è la fonte dei nostri ideali artistici e altruistici, dei princìpi e delle ispirazioni. Tutto ciò può essere ribaltato colpendo alle fondamenta, con un percorso graduale, i nostri princìpi innati. Il solo modo per combattere le impressioni negative impresse nella nostra mente subconscia è usare una forte contro-suggestione, ripetendola di continuo finché la mente non è costretta ad assimilarla: cementerai così nuove abitudini di pensiero e di vita. L’abitudine alberga nel subconscio. Tutte le azioni meccaniche sono subconscie, abitudinarie, automatiche. Quando un’abitudine è sana non possiamo lamentarci, me se è pericolosa il rimedio consiste nel riconoscere l’onnipotenza della mente subconscia e nel suggerirle di disfarsi del pericolo. E vista la sua vicinanza alla nostra sorgente divina, il subconscio obbedirà subito, come richiesto. In poche parole: fisicamente il subconscio si occupa dei processi vitali, della salvaguardia della vita e della cura di figli, con il suo istintivo desiderio di conservazione della vita. Dal punto di vista mentale è il magazzino della memoria. Qui albergano i meravigliosi messaggeri del pensiero, che non sono soggetti ai concetti di spazio e di tempo. Il subconscio è la sede delle abitudini, fonte dell’iniziativa pratica e delle forze costruttive

della vita. Dal punto di vista spirituale è fonte degli ideali, delle aspirazioni e dell’immaginazione. È il canale che ci conduce alla Fonte Divina, con cui riusciamo a comprendere la fonte del potere. Potresti chiedermi: “Come può il subconscio modificare le condizioni?”. Può perché fa parte della Mente Universale e ogni parte ha la stessa qualità del tutto a cui appartiene, solo una gerarchia di grado le separa. Come sai, il tutto è creativo e rappresenta il solo Creatore che esista, perciò anche la mente è creativa. E dato che il pensiero è la sola attività esercitata dalla mente, anch’esso deve essere creativo. Come vedremo c’è una grande differenza fra il semplice atto di pensare e la capacità di orientare il pensiero in modo conscio. E quando lo facciamo, mettiamo in sintonia la nostra mente con l’infinito e attiviamo la forza più potente che ci sia: il potere creativo della Mente Universale. Anche questo, come tutte le cose, è governato da una legge naturale chiamata Legge di Attrazione. Secondo questa legge la Mente è un’energia creativa e si pone in correlazione con il suo oggetto, realizzandolo. La scorsa settimana ti ho assegnato un esercizio per conquistare il controllo sul corpo fisico. Se l’hai svolto con successo, sarai in grado di proseguire il nostro cammino. Ora vedremo come controllare il pensiero. Torna sempre nella stessa stanza, sulla sedia e possibilmente nella posizione che hai assunto la scorsa settimana. Se non ti piace quella stanza, fai del tuo meglio per sfruttare le condizioni che hai a disposizione. Resta ancora perfettamente immobile e calmo. Poi inibisci tutti i tuoi pensieri: lascia che scivolino via dalla tua mente, non soffermarti su di essi. Semplicemente, lasciali andare. Questo esercizio ti servirà per riprendere il controllo su apprensioni, preoccupazioni e paure, permettendoti poi di concentrarti solo sui pensieri positivi. Continua finché non diventi totalmente padrone della tecnica. Anche se non resisterai per più di qualche minuto alla volta, l’esercizio è molto valido: è la dimostrazione concreta di quanti pensieri tentino di assaltare il tuo mondo mentale.

“Nel regno del pensiero, così come nel mondo delle cose materiali, cause ed effetti sono altrettanto assoluti e rigorosi. È la mente la grande tessitrice sia dell’abito interiore, ovvero del carattere, che di quello esteriore, ovvero delle circostanze.” (James Allen)

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Entriamo più nel dettaglio nei meccanismi di “condizionamento” da parte di ognuno di noi sulle circostanze esterne che possiamo attuare con il quotidiano lavoro mentale, e scopriamo cosa sono e come funzionano le onde del pensiero con questo capitolo di William Atkinson tratto da “La Legge di Attrazione del pensiero”.

William Atkinson Le onde del pensiero: cosa sono e come si riproducono Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attore Fabio Farnè] facendo touch o cliccando qui.

ome un sasso gettato in acqua, ogni nostro pensiero genera increspature che si propagano nel grande oceano del pensiero. Tuttavia, vi è un’importante differenza: in qualsiasi direzione vadano, le onde del mare si spostano in sequenza; le vibrazioni del pensiero, invece, s’irradiano in ogni direzione da un centro comune, come raggi di sole. Sul pianeta in cui viviamo, siamo circondati non solo da un grande oceano d’aria, ma anche dal grande oceano della mente. Le onde del pensiero viaggiano attraverso questo vasto etere mentale, irradiandosi in ogni direzione da ognuno di noi. E, man mano che si estendono, perdono d’intensità, a causa dell’attrito generato dalla connessione con l’immensa materia della Mente che ovunque ci circonda. Vi è un’altra differenza fondamentale tra le onde del pensiero e le onde dell’acqua: le onde che generiamo mentalmente hanno a loro volta la capacità di riprodursi. In questo senso, si comportano più come le onde sonore: come la nota di violino che fa “suonare” il bicchiere di cristallo, il pensiero intenso tende a innescare vibrazioni analoghe in altre menti pronte a coglierlo. Molti di quelli che chiamiamo “pensieri casuali” non sono altro che riflessi, o per meglio dire vibrazioni emesse in risposta a un pensiero intenso che proviene da qualcun altro. Tuttavia, se non si è mentalmente disposti a riceverlo, il pensiero altrui solitamente non sortisce alcun effetto. Quando creiamo pensieri di natura elevata o grandiosa, la nostra mente si sintonizza sulla frequenza principale corrispondente e, se riusciamo a mantenerla su quella frequenza, siamo in grado di cogliere le vibrazioni di altre menti accordate con lo stesso tipo di pensiero. Se invece, al contrario, ci abituiamo ad avere pensieri infimi, ci sintonizzeremo sulle frequenze delle migliaia di menti di persone che pensano nello stesso modo. Noi siamo in gran parte il prodotto di ciò che pensiamo ed è il nostro atteggiamento mentale predominante che determina sia il tipo di onde-pensiero che riceviamo dagli altri, sia la natura dei pensieri che pensiamo. In sostanza, riceviamo solo pensieri in armonia con il nostro stato mentale, mentre pensieri di natura discordante non risvegliano alcuna risposta e dunque hanno poco effetto su di noi. È improbabile che chi crede fermamente in se stesso e mantiene un solido atteggiamento positivo, caratterizzato da fiducia e determinazione, possa essere condizionato da pensieri avversi e negativi di sconforto e fallimento provenienti dalle menti di coloro in cui, invece, prevalgono proprio questi atteggiamenti mentali. Per contro, i pensieri negativi altrui non possono che peggiorare lo stato mentale della

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persona abituata a sintonizzare il proprio pensiero su una frequenza bassa: è come versare benzina sul fuoco che già la consuma o, se si preferisce, è come spegnere il suo focolare di energia vitale e attiva. Noi tendiamo ad attirare pensieri della stessa frequenza di quelli che emaniamo. Le persone che pensano al successo sono predisposte a entrare in sintonia con altre menti che sono sulla stessa lunghezza d’onda e costoro si aiuteranno a vicenda. Al contrario, chi si crogiola in pensieri di fallimento entra in contatto con altre menti-fallimento e insieme non faranno che tirarsi giù a vicenda. La persona che pensa che tutto sia male è portata a vedere il male ovunque ed entrerà in sintonia con altre persone che sembreranno dare conferma alla sua teoria. Invece, la persona che cerca il bene in ogni cosa e in ogni persona, attrarrà a sé cose e persone che corrispondono al suo pensiero. Troviamo solo ciò che stiamo cercando. Sarà più facile capire questo concetto se si pensa all’invenzione di Marconi, il telegrafo senza fili, che riceve vibrazioni solo dalle informazioni trasmesse da emittenti sintonizzate sulla stessa linea d’onda, ignorando le informazioni che viaggiano su altre frequenze. La stessa legge vige per il pensiero: riceviamo solamente messaggi che corrispondono alla nostra sintonia mentale. Se siamo in preda allo sconforto, significa che stiamo subendo l’influenza non solo dei nostri stessi pensieri, ma anche dei pensieri deprimenti emessi dalle menti di altri che ignorano la Legge di attrazione del mondo del pensiero. Quando invece ci capita di raggiungere le vette dell’entusiasmo e dell’energia, siamo subito raggiunti da pensieri coraggiosi, audaci, energici e positivi che irradiano da quegli uomini e quelle donne sintonizzati sulla nostra stessa frequenza. Per renderci conto di questa legge basta pensare a tutte le volte che entriamo in contatto con altre persone e ne percepiamo le vibrazioni mentali ed energetiche, deprimenti o rinvigorenti che siano. La mente ha molte tonalità: spaziano dalla più alta nota positiva alla più bassa nota negativa, con in mezzo tutte le altre, il cui timbro varia in corrispondenza della sua distanza dai due estremi. Quando la nostra mente segue linee positive, ci sentiamo forti, vivaci, brillanti, allegri, felici, sicuri e coraggiosi e siamo perciò in condizione di fare un buon lavoro, di perseguire i nostri propositi e di progredire nel cammino del successo. Inoltre, emaniamo un forte pensiero positivo che influenza gli altri, inducendoli a cooperare con noi e a seguire il nostro esempio, secondo le loro note mentali predominanti. Quando suoniamo sul lato più basso della nostra tastiera mentale, invece, ci sentiamo depressi, deboli, passivi, spenti, impauriti e codardi; non riusciamo a fare progressi né ad avere successo e l’effetto che abbiamo sugli altri è pari a zero. Finiamo così per lasciarci guidare, invece che fare da guida; e veniamo trattati come zerbini umani o palloni da calcio da persone più positive di noi. In certe persone prevale l’elemento positivo e in altre quello negativo. Ovviamente, ci sono vari gradi di positività e di negatività e può essere che B risulti negativo per A ma positivo per C. Generalmente, quando due persone si conoscono per la prima volta, scatta un silenzioso scambio mentale durante il quale le menti di entrambi mettono alla prova il proprio livello di positività e stabiliscono la loro frequenza reciproca. Per quanto

inconsciamente, questo processo avviene sempre. Ci si pone in modo positivo o negativo nei confronti di ogni persona con cui ci si relaziona. Ci si può porre in modo positivo verso i propri bambini e verso i propri impiegati e dipendenti e, al contempo, avere una disposizione negativa verso altre persone. Ovviamente, può sempre accadere qualcosa che ci rende improvvisamente più positivi rispetto alla persona nei confronti della quale prima avevamo un atteggiamento negativo. Accadono spesso casi di questo tipo; e man mano che la conoscenza di queste leggi mentali si diffonderà aumenteranno le persone in grado di cambiare e fare buon uso del loro nuovo potere. Non dobbiamo soprattutto dimenticare che abbiamo sempre il potere di portare il nostro atteggiamento mentale su una nota positiva, se solo facciamo uno sforzo di volontà. Per contro, essere indifferenti o passivi ci può indurre a cadere su note basse e negative. Oggi sono molte di più le persone che abitano il piano negativo del pensiero rispetto a quelle che abitano il piano positivo. Di conseguenza, sono di più le onde-pensiero negative che agiscono sul nostro ambiente. Fortunatamente, tutto ciò è controbilanciato dal fatto che un pensiero positivo è infinitamente più potente di un pensiero negativo. Perciò se riusciremo a elevarci su un tono mentale più alto, con la forza di volontà, allora potremo chiudere la porta in faccia ai pensieri deprimenti e accogliere solo quelle vibrazioni che corrispondono al nostro nuovo stato mentale. Questo è uno dei segreti delle autoaffermazioni e delle autosuggestioni impiegate dalle varie discipline della Scienza Mentale e dalle diverse correnti del Nuovo Pensiero. Le autoaffermazioni di per sé non hanno alcun merito, ma servono a un duplice scopo: 1. Tendono a produrre in noi nuovi atteggiamenti mentali positivi e favoriscono meravigliosamente quello che si chiama sviluppo caratteriale, ovvero la scienza dell’autotrasformazione. 2. Portano il nostro atteggiamento mentale predominante su note elevate, consentendoci così di trarre beneficio dalle onde positive emesse da altre persone sullo stesso piano di pensiero. Che ci crediamo o no, pratichiamo l’autoaffermazione di continuo. L’uomo che afferma che può fare e farà qualcosa e lo sostiene con piena intenzione, sviluppa qualità che lo aiuteranno a fare quella cosa e a farla bene e, al contempo, sintonizza la sua mente per ricevere tutte le onde-pensiero che lo possono aiutare nella sua impresa. Al contrario, colui che dice e sente che fallirà, non farà altro che soffocare i pensieri positivi che dalla sua mente subconscia arrivano in sua difesa e, al contempo, si sintonizzerà su tutto il pensiero di fallimento del mondo. E ve n’è in abbondanza, lo sappiamo bene! Non lasciatevi condizionare dai pensieri avversi e negativi di chi vi circonda. Salite ai piani superiori della vostra casa mentale e sintonizzatevi sulle frequenze più alte, lontano dalle vibrazioni dei livelli inferiori del pensiero. Se ci riuscirete, diventerete non solo immuni alle note basse, ma resterete in contatto con il vasto e intenso corpo del pensiero positivo emesso da chi è sul vostro stesso piano evolutivo. Il mio scopo sarà dirigervi e istruirvi all’uso corretto del pensiero e della volontà, affinché abbiate il pieno controllo di voi stessi e siate in grado di far risuonare una nota positiva in qualsiasi momento lo

riteniate utile. Non è necessario suonare la nota più alta in ogni circostanza. La cosa migliore è mantenersi su una frequenza che vi mette a vostro agio, che non richiede troppi sforzi, e avere a disposizione i mezzi necessari per “alzare la frequenza” quando richiesto dalle circostanze. Armati di tale conoscenza, non sarete più alla mercé dei meccanismi automatici della mente; ne avrete invece il pieno controllo. Lo sviluppo della volontà non è diverso da quello dei muscoli: è una questione di allenamento e rafforzamento graduale. All’inizio è stancante, ma ogni volta che ci si applica ci si rafforza, finché si raggiunge un livello permanente e oggettivo di forza superiore. Molti di noi si sono trovati ad adottare un approccio positivo in situazioni improvvise o in momenti di emergenza. Siamo abituati a “farci forza” quando le circostanze lo impongono. Tuttavia, attraverso la ginnastica mentale, diventeremo così forti che il nostro stato abituale corrisponderà a quello che adesso è il nostro “farci forza” e, quando ne avremo bisogno, saremo in grado di raggiungere un livello che ora non possiamo neppure immaginare. Non fraintendetemi, non sto perorando la causa di uno stato costante di “alta tensione”; ciò non è affatto desiderabile, non solo perché potrebbe richiedere uno sforzo eccessivo, ma anche perché a volte è appropriato e anzi necessario allentare la tensione e permettere alla mente di ricevere e assorbire impressioni esterne. Riuscire a rilassarsi fa bene, se si è in grado di tornare a uno stato più elevato quando e come si vuole. Chi si mantiene sempre su frequenze intensamente elevate, perde in divertimento e in piacere. Se si è positivi, si esprimono emozioni; se si è ricettivi, si raccolgono impressioni. Se si è positivi, si è maestri; se ricettivi, allievi. Non è buona cosa essere solo bravi maestri, altrettanto importante è saper ascoltare.

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Il nostro cervello ha due emisferi cerebrali. Ognuno di essi è deputato a differenti funzioni; entrambi però registrano azioni e abitudini e le riproducono. In questo capitolo, tratto da “Usa la tua mente per cambiare la tua vita”, Wallace D. Wattles ci spiega la funzione degli emisferi cerebrali e ci illustra il significato concreto dell’espressione “cervello plastico”.

Wallace D. Wattles La funzione degli emisferi cerebrali n questo capitolo attingerò abbondantemente dalle tesi avanzate nel libro Cervello e personalità, scritto dal medico e ricercatore William Hanna Thomson. È un libro strettamente scientifico, non speculativo, e la sostanza delle tesi di Thomson è che la mente non è il prodotto del cervello, ma che la mente dà forma al cervello per i propri scopi. Thomson sostiene che il pensiero realmente fa la mente, invece di essere il risultato dell’azione del cervello. Chiama il cervello “l’organo fisico della mente”. È un fatto piuttosto noto ai più che l’esercizio di determinate facoltà dipende dall’azione di alcune zone del cervello. Che tali facoltà mentali corrispondano allo sviluppo di alcune parti del cervello è stata a lungo una credenza diffusa. La cosiddetta scienza della frenologia si fondava su questa idea, che nei fatti non è un’idea priva di fondamento. Non è sicuramente vero, come vedremo più avanti, che la forma del cranio o lo sviluppo di certe aree cerebrali fissino irrevocabilmente il carattere, le capacità e il destino dell’individuo. È invece un fatto che tutte le funzioni mentali siano dipendenti dalla integrità fisica di alcune definite e specifiche aree del cervello. C’è, per esempio, una zona cerebrale deputata al linguaggio parlato, e un danno a quest’area renderà una persona incapace di parlare, anche se potrà continuare a leggere e comprendere le parole come sempre. Separata e distinta da questa zona deputata al linguaggio parlato, c’è una zona del cervello deputata alla lettura, e un danno a questa zona renderà una persona incapace di leggere o di ricordare ciò che legge, mentre manterrà perfettamente intatta la sua abilità a parlare. Il nostro cervello è come un registratore su cui registriamo tutto ciò che ci serve utilizzare in seguito. Impariamo a parlare molto prima di imparare a leggere, perciò abbiamo una “zona di registrazione” distinta, un’area cerebrale appositamente creata per immagazzinare il suono delle parole. Quando impariamo a leggere, in un’altra area del cervello viene incisa e immagazzinata la nostra capacità di comprendere le parole stampate e scritte. La mente “prende” tutte queste cose e le “scrive” nel cervello, e un danno a una zona del cervello distrugge la registrazione impressa in quella zona, e paralizza l’abilità o la facoltà relativa che dipende per la sua esistenza dalla registrazione impressa in quella zona. Thomson cita numerosi casi, tra cui quello di una donna che aveva perso la capacità di leggere mentre aveva continuato a mantenere intatta la sua capacità di parlare e ascoltare perfettamente, e di un uomo “che aveva perso la capacità di parlare e anche quella di leggere. Era però capace di ascoltare e comprendere perfettamente le parole e, strano a

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dirsi, dimostrò che l’area delle cifre aritmetiche è localizzata in una zona del cervello diversa da quella delle parole, perché riusciva a leggere, a scrivere cifre e a fare ogni tipo di calcolo. Lavoro che svolse per i sette anni successivi in grandi aziende, senza mai essere in grado di pronunciare una parola o anche solo di leggere la propria firma.” Anche le note musicali sembra siano registrate in una zona differente del cervello. Si sono verificati diversi casi di musicisti che hanno perso la capacità di leggere la musica ma hanno conservato la capacità di leggere tutto il resto, e casi di persone che hanno perso la capacità di leggere ma hanno conservato la capacità di leggere la musica. Quando una persona diventa musicista, “semplicemente” incide un certo tipo di conoscenza in una certa area cerebrale. Su questo punto tornerò più avanti. Ogni differente “linguaggio” che impariamo è dunque registrato in una specifica area cerebrale. Thomson cita il caso di un inglese che conosceva il francese, il latino e il greco. Perse la capacità di leggere l’inglese, poteva leggere il francese in modo imperfetto, il latino un po’ meglio, e il greco bene come sempre. Il caso, dice Thomson, “dimostra che la sua registrazione dell’inglese era rovinata, quella del francese danneggiata, quella del latino parzialmente intatta e quella del greco completamente intatta.” Tutto questo non prova che il cervello altro non è che uno strumento di registrazione e trasmissione della Personalità dell’individuo? Sto cercando di portarti prove convincenti del fatto che il cervello non è la fonte del pensiero, ma semplicemente lo strumento di chi pensa, così come il pianoforte è lo strumento di chi suona. Da queste prove dobbiamo trarre le conclusioni appropriate. La teoria dei due emisferi cerebrali è ormai un fatto scientificamente accertato. L’emisfero cerebrale destro e l’emisfero cerebrale sinistro presiedono a diversi gruppi di specifiche funzioni. Usiamo per esempio solo metà cervello per pensare in modo razionale, mentre l’altra metà non è affatto coinvolta nel processo di pensiero o nella conoscenza. Il pensiero razionale, è stato rilevato, coinvolge l’emisfero sinistro del cervello, e tutta la conoscenza razionale è inscritta in quell’emisfero. Un danno all’emisfero destro del cervello potrebbe causare paralisi in alcuni muscoli della parte sinistra del corpo, ma non causerebbe perdita di memoria, incapacità di lettura, o nessun altro degli effetti che abbiamo citato poc’anzi. Utilizziamo l’emisfero cerebrale sinistro per il pensiero razionale, per l’immagazzinamento della conoscenza, e anche per controllare i movimenti della parte destra del corpo; utilizziamo invece l’emisfero cerebrale destro per controllare i movimenti della parte sinistra del corpo e per altre funzioni, ma non per il pensiero e la conoscenza. Per quanto riguarda i mancini, per molte funzioni le attività degli emisferi cerebrali sono invertite. La conseguenza che deduciamo da queste prove scientifiche è che siamo nati con due registratori (i due emisferi cerebrali) vuoti. Nessun bambino appena nato sa come parlare, o leggere, o pensare. Non è capace di parlare finché non incide una zona deputata al linguaggio nel suo cervello; non è capace di scrivere finché non incide una zona deputata

alla scrittura nel suo cervello. Fin dai primi giorni di vita si mette a plasmare un cervello attraverso il quale può esprimere se stesso. E, nella misura in cui le due metà del cervello sono ugualmente disponibili per lo scopo, egli utilizza spontaneamente, seguendo le connessioni fisiologiche, la metà con la quale inizia a muoversi nello spazio, a compiere gesti, etc., cioè tutto quello che gli serve per manifestare ed esprimere i propri desideri. L’inizio del linguaggio è gestuale, ed è perciò naturale che il centro del linguaggio si sviluppi in quell’emisfero cerebrale che il cervello utilizza per primo affinché l’intelligenza esprima se stessa con il movimento. Ecco spiegato perché i centri del pensiero sono situati nell’emisfero sinistro per i destrimani e in quello destro per i mancini. Fino a una certa età il cervello rimane plastico in modo tale che se viene danneggiata una zona il cervello stesso attiva altre aree cerebrali e altre connessioni per superare e “riparare” il danno. È accaduto in molti casi in cui bambini, adolescenti e giovani hanno perso alcune capacità o facoltà a causa di lesioni cerebrali, e successivamente le hanno recuperate sviluppando nuove aree cerebrali. Questa capacità plastica pare ridursi fortemente dopo i 45 anni, ma non per ragioni biologiche: accade nella maggior parte dei casi perché le persone, a causa del loro stile di vita sedentario e dedito all’eccesso di cibo, “intasano” il loro organismo e rendono sempre più difficoltoso il lavoro di plasticità del cervello, che impiega grandi quantità di energia, perché tutta la loro energia viene spesa o bloccata dai “rifiuti alimentari”. Se tutte le persone che superano l’età di 45 anni continuassero a vivere assumendo non più di 3,5 o 4 etti di cibo solido al giorno, scopriremmo presto che la capacità di elaborazione del pensiero e l’attività cerebrale di un uomo di 75 anni equivale a quella di un ragazzo di 15. Non potrai avere però questa capacità finché il tuo cervello sarà intasato da masse di rifiuti alimentari di scarto. Il miglior consiglio è di tenere il tuo registratore sempre pulito e oliato, perfettamente funzionante e attivo. Tutto questo getta nuova luce sul tema dell’ereditarietà e dell’apprendimento. Un bambino appena nato dorme placido nella sua culla, senza che alcuna registrazione sia ancora stata fatta nei suoi emisferi cerebrali. Sarà un musicista, un oratore, un poeta, un filantropo, un meccanico o un assassino? La risposta adesso è: dipenderà dalla misteriosa personalità che verrà scritta nelle aree del suo cervello. In quale direzione andrà? Ci sono alcune tendenze innate, ereditate dai suoi genitori e progenitori, che lo spingeranno in alcune direzioni, ma ora ci rallegriamo di sapere che non esiste una sola tendenza ereditaria che non possa essere superata dalla scrittura di nuovi “programmi”, dalla registrazione di nuove abitudini nel suo cervello. Il problema non è “formare” il bambino, o “sviluppare la sua mente”; il vero problema è se siamo o no in grado di renderlo capace di fargli eseguire il lavoro di costruire ogni giorno il “giusto” tipo di cervello. Se siamo in grado cioè di renderlo capace di utilizzare e scrivere i programmi giusti, di fargli fare le registrazioni corrette. Se costruisce in quella specifica area una zona per la musica, sarà un musicista, se costruisce un’area di capacità espressiva, sarà un oratore. Ciò che inciderà in quella data area quella data area registrerà e ciò che registrerà sarà ciò che sarà abile di esprimere, e

nient’altro. E mentre non vi è dubbio, e il senso comune ce lo indica, che per quel bambino sarà più facile scrivere certe cose rispetto ad altre, è altrettanto vero – e questo invece è assai meno accettato dal senso comune, ancora legato a un’idea materialista e determinista della mente – che nessun bambino nato con un cervello dalle normali capacità plastiche sia incapace di imparare alcunché in arte, musica, oratoria o meccanica. Tutte le cose sono possibili per coloro che credono nella capacità plastica del cervello. I fogli bianchi del cervello sono lì, a disposizione, pronti per essere scritti. Il bambino può scrivere tutto ciò che vuole. È tutta una questione di volontà: per lui, così come per te e per me.

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Come la mente conscia può fisiologicamente agire sulla mente subconscia: ce lo illustra Charles Haanel in questo eccezionale capitolo de “La Chiave Suprema”.

Charles Haanel Comprendere le proprie risorse mentali Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attore Fabio Farnè] facendo touch o cliccando qui.

ra sai che l’Individuale può agire nell’Universale e il risultato di questa interazione si traduce in un rapporto di causa ed effetto. Il pensiero è la causa, le esperienze della vita sono gli effetti. Capisci così l’utilità di smettere di lamentarti per disagi passati o presenti, perché cambiare dipende da te. Piuttosto concentrati per realizzare le risorse mentali da cui provengono le reali forme di potere. Insisti perché è impossibile fallire nel raggiungimento di qualunque scopo se si comprende il proprio potere e si lotta con costanza. Le forze mentali, nell’atto di tramutare i pensieri in azione, sono sempre pronte a soddisfare una volontà piena di talento. L’avvio di ogni funzione vitale e di ogni azione nasce dalla mente cosciente; le azioni abituali diventano invece automatiche. Infatti il pensiero che le determina appartiene al regno del subconscio. Un pensiero deve diventare automatico, in modo che la mente autocosciente sia libera di occuparsi d’altro. Allora le nuove azioni ripetute diventeranno dapprima abituali, poi saranno automatiche e alla fine del processo diventeranno subconscie, liberando la mente conscia da questo peso e lasciandola libera nello svolgimento di altre attività. Quando riuscirai a realizzare questo processo, saprai prenderti cura di qualunque situazione possa manifestarsi nella tua vita. L’interazione fra mente conscia e subconscia implica un’analoga interconnessione anche fra i corrispondenti sistemi nervosi. Dice Thomas Troward:

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“L’organo della mente conscia è il sistema cerebro-spinale mentre l’organo del subconscio è il sistema nervoso simpatico. Grazie al canale cerebro-spinale riceviamo le percezioni coscienti degli organi di senso e abbiamo il controllo sui movimenti del nostro corpo. La sua sede è il cervello”.

Il sistema nervoso simpatico ha il suo centro in un aggregato gangliare situato dietro lo stomaco, in una zona chiamata plesso solare, e indirizza l’azione mentale subconscia che governa le funzioni vitali del corpo. Il nervo vago collega i due sistemi: esce dall’encefalo, passa nel torace e si dirama verso cuore e polmoni. Nel diaframma incontra il plesso solare, creando così una connessione che rende l’essere umano una “singola entità”.

Come visto precedentemente, i pensieri arrivano al cervello e sono sottoposti al potere di ragionamento cosciente. Appurata la validità del pensiero, la mente oggettiva lo invia al plesso solare (o cervello della mente soggettiva), per oggettivarlo nella nostra carne, per trasformarlo nel mondo sotto forma di realtà. Perché la mente subconscia non sa argomentare, sa solo agire. Accetta le verità dalla mente oggettiva senza discuterla. Qualcuno ha sostenuto che il plesso solare sia quasi la totalità del corpo, vista la sua importanza nella distribuzione di energia. Infatti è una forma di energia molto importante e questo “Sole” è un sole davvero reale: distribuisce forza lungo tutto l’organismo attraverso i nervi, che sono reali. L’energia crea un’atmosfera radiosa che avvolge il corpo fisico. Quando la radiazione è abbastanza forte, si dice che la persona è magnetica, in grado di esercitare un immenso potere benefico. Le altre persone che entrano in contatto con lei riceveranno immediato conforto. Se il plesso solare è attivo, irradia di energia e vitalità tutto il corpo ed è così contagioso che la salute di cui gode trasmette sensazioni piacevoli a tutti coloro che sono intorno. Appena quest’attività viene meno, ecco l’arrivo di sensazioni sgradevoli. Il blocco del flusso energetico provoca il male, sia fisico che mentale che ambientale. Il male è fisico perché l’energia del “Sole” non giunge più nelle parti specifiche del corpo. Mentale perché la mente conscia non riceve più la vitalità da quella subconscia. Ambientale perché il collegamento tra la mente subconscia e la Mente Universale è stato interrotto. Il plesso solare è il punto d’incontro fra la parte e il tutto. Lì il Finito diventa Infinito, l’Increato Creato, l’Universale Individuale e l’Invisibile Visibile. È nel plesso solare che compare la vita, e una persona può generarne un’infinita quantità. Essendo un tramite fra tutta la vita e tutta l’intelligenza, è un centro onnipotente. Non c’è obiettivo che non possa raggiungere. Conserva in sé il potere della mente conscia, sa tradurre in realtà i progetti e le idee come suggeritole dal cervello. Il pensiero cosciente domina dunque questo centro solare, fonte di ogni energia. Dobbiamo far risplendere la nostra luce interiore. Maggiore è la nostra emissione di energia e più velocemente impareremo a trasformare le condizioni desiderabili in fonti di piacere e profitto. Ora cerchiamo di capire in che modo possiamo far risplendere la nostra luce. Il pensiero gradevole espande il plesso solare, quello sgradevole lo contrae. Se abbiamo pensieri di coraggio, fiducia, potere e speranza, essi diverranno realtà corrispondenti. Ciò che dobbiamo evitare come la peste, il nemico giurato del plesso solare che va assolutamente distrutto, è la paura. Un nemico semplicemente da annientare. Lo devi eliminare per sempre: è la nuvola che nasconde il sole e porta solo tenebre e oscurità. La paura è un demone che ti predispone a temere il passato, il presente e il futuro. Produce la paura di se stessi, dei propri amici e dei nemici, paura di tutto e tutti. Una volta distrutta la paura, vedrai come la tua luce interiore tornerà a risplendere, le nuvole si diraderanno e avrai fra le mani la fonte del potere, dell’energia e della vita.

Non avrai più nulla da temere quando sarai davvero tutt’uno con il Potere Infinito. Grazie al potere del tuo pensiero supererai ogni condizione avversa della vita. La paura sarà scomparsa, distrutta, e avrai riconquistato un diritto che ti spetta per nascita. Le esperienze di tutti i giorni con le quali dobbiamo confrontarci sono determinate dal nostro atteggiamento mentale. Se non ci aspettiamo nulla, non avremo nulla. Se desideriamo tanto riceveremo altrettanto. Il mondo è impietoso solo con chi non si esprime affermativamente, le critiche sono dolorose solo per chi non sa imporre nel mondo uno spazio per le proprie idee. La paura di essere criticati ci impedisce di rivelare le nostre idee. Ma chi sa di avere un plesso solare non teme critiche di nessun tipo, è già troppo impegnato a irradiare il mondo di coraggio, forza e fiducia. Il suo atteggiamento mentale abbatte ogni barriera ancor prima che si presenti sul suo cammino, superando con decisione il baratro del dubbio e dell’incertezza costruito dalla paura. Presa consapevolezza della nostra capacità di irradiare consciamente la salute, la forza e l’armonia capiremo che non c’è proprio nulla di cui aver paura. Perché siamo in contatto con la Forza Infinita. Il solo modo per avere questa consapevolezza è mettere in pratica questi concetti. Le cose si imparano mentre si fanno. L’allenamento rende imbattibile l’atleta. Siccome l’affermazione seguente ha un’importanza centrale, la dirò in tre modi diversi, così caro lettore o lettrice non potrai non comprenderla. Se hai un animo religioso, ti dico: “Puoi far risplendere la tua luce”; se sei più materialista, ti dico: “Puoi risvegliare il tuo plesso solare”. Se sei più votato alla scienza, ti dico: “Puoi impressionare il tuo subconscio”. Ho già spiegato quale sarà il risultato finale. Ora è la messa in pratica che ci interessa. Hai già imparato che il subconscio è creativo e risponde alla volontà della mente conscia. Quindi, in che modo va eseguito il condizionamento? Devi solo concentrarti mentalmente sull’obiettivo che vuoi raggiungere. Così facendo provochi un’impressione sul tuo subconscio. Non è certo l’unico metodo, però è molto semplice ed efficace. Forse è il modo più diretto che ci sia, senza dubbio quello che dà più risultati. Sono risultati così straordinari che molti li scambiano per miracoli. Con questo metodo ogni grande inventore, uomo d’affari o statista ha saputo trasformare la forza invisibile del desiderio, della fede e della fiducia in cose reali della realtà quotidiana. Il subconscio è parte della Mente Universale e questa è il principio creativo dell’universo. Ricorda che una parte è fatta della stessa sostanza del tutto, per cui il potere creativo è illimitato. Non avendo precedenti di alcun genere, non ha uno schema preesistente a cui ispirarsi per eseguire il principio costruttivo. Inoltre abbiamo notato che la mente subconscia risponde alla nostra volontà consapevole, vale a dire che il potere creativo illimitato della Mente Universale è comunque assoggettato alla mente conscia dell’individuo. Non sarà necessario da parte tua cercare d’immaginare il modo con cui il subconscio produrrà i risultati che desideri. Devi semplicemente dire a te stesso ciò che desideri, non

come ottenerlo. Sei il canale attraverso cui ciò che è indifferenziato viene differenziato; è sufficiente che individui il pensiero e così facendo metti in moto il processo di causa-effetto. Questo avverrà perché l’Universale può agire solo attraverso l’Universale. Sono una cosa soltanto. Veniamo all’esercizio di questa settimana. Dovrai fare uno sforzo ulteriore: non solo restare perfettamente immobile e inibire il pensiero, ma dovrai anche rilassarti. Devi lasciarti andare e permettere ai tuoi muscoli di assumere la loro postura naturale. Così facendo scaccerai la pressione dai nervi, eliminando la tensione. Il rilassamento è un esercizio della volontà di cui potrai verificare la grande utilità. Aiuta per esempio la circolazione sanguigna. L’agitazione nervosa provoca un’attività mentale anomala scatenando preoccupazioni, ansie e paure. Capisci quindi che il rilassamento è una necessità assoluta per permettere alla nostra mente la completa libertà di azione. Ripeti l’esercizio con la massima cura possibile: devi imporre alla tua volontà di rilassare i muscoli e i nervi del corpo, finché non sei in pace con te stesso e con il mondo. Solo a rilassamento raggiunto il plesso solare sarà attivo e pronto a funzionare. I suoi risultati ti lasceranno a bocca aperta.

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Ora che abbiamo compreso le basi, le funzioni e i meccanismi della mente, è arrivato il momento di iniziare a metterli in pratica. Inizia a sviluppare la tua mente con questo capitolo di William Atkinson tratto da “La Legge di Attrazione del pensiero”.

William Atkinson Sviluppare la mente Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attore Fabio Farnè] facendo touch o cliccando qui.

uomo è in grado di sviluppare la propria mente e trasformarla secondo la propri L’ volontà. A dire il vero, passiamo ogni minuto della vita a sviluppare la nostra mente, consciamente o meno. La maggior parte di noi lo fa inconsciamente; ma chi sa scorgere qualcosa oltre il velo superficiale delle cose riesce a governare le redini di questo processo e diventare comandante della propria mente. Egli cessa di essere condizionato dalle suggestioni e influenze altrui e diventa padrone di se stesso, affermando con forza il proprio Io e obbligando le facoltà mentali subordinate a obbedirgli. L’Io è il sovrano della mente e ciò che chiamiamo volontà è il suo scettro. Ovviamente, l’Io è sorretto da qualcos’altro; la nostra volontà individuale, infatti, è su un piano inferiore rispetto alla Volontà Universale, seppure non così distante come si pensa. Ecco perché quando riusciamo a conquistare i livelli più profondi del nostro essere tramite l’affermazione dell’Io, entriamo in connessione con la Volontà Universale e siamo partecipi del suo straordinario potere. Ricapitolando, quando affermiamo il nostro Io e “troviamo noi stessi”, stabiliamo un’intima connessione tra la nostra volontà individuale e la Volontà Universale. Ma per esercitare questo grande potere che è a nostra disposizione, dobbiamo prima prendere il controllo di noi stessi. È assurdo che l’uomo pretenda di manifestare poteri quando è ancora schiavo dei bassifondi del suo pensiero e non li ha ancora dominati. Come si può pensare che chi è schiavo dei suoi umori, delle sue passioni, dei suoi appetiti e delle sue facoltà minori, rivendichi al contempo i benefici della Volontà Universale? Non sto certo predicando l’ascetismo, che anzi mi sembra un’ammissione di debolezza. Sto parlando dell’autocontrollo, l’imposizione dell’Io sulle facoltà subordinate del nostro essere. In realtà, ragionando a un livello più sofisticato, questo Io altro non è che il vero centro esistenziale di ogni uomo; tutto il resto è il suo non-io. Questo punto meriterebbe però una discussione a parte, perciò nelle pagine che abbiamo a disposizione le locuzioni “sé” e “se stesso” indicheranno la totalità dell’essere umano. Dicevamo che per affermare il nostro Io dobbiamo prima raggiungere il completo controllo delle parti inferiori di noi stessi. Quando impareremo a controllarle tutto andrà bene, mentre se sono quelle parti inferiori a controllarci niente andrà bene. Finché permetteremo ai nostri bassifondi di impartirci ordini, non saremo altro che schiavi. Solo quando l’Io salirà sul trono e alzerà lo scettro, l’ordine sarà stabilito e le cose entreranno nella giusta relazione. Non stiamo giudicando coloro che si lasciano attirare dalle parti basse del proprio essere: non ne hanno colpa, si trovano a uno stadio evolutivo inferiore e col tempo anche

loro cresceranno. Vorremmo però far notare a quelli di voi che sono pronti che il sovrano deve imporre la propria volontà e i sudditi devono obbedire. Gli ordini vanno dati e vanno eseguiti. Ogni ribellione va soffocata e la legittima autorità ribadita. E il momento di farlo è ora! Voi state permettendo che i sudditi riottosi impediscano al re di salire al trono. State permettendo che il regno mentale sia mal governato da facoltà irresponsabili. Siete stati schiavi di appetiti, di pensieri indegni, della passione e della negatività. In voi la volontà è stata accantonata e il vile desiderio ha usurpato il potere. È arrivato il momento di ristabilire l’ordine nel regno mentale. Voi siete in grado di imporre il controllo su qualsiasi emozione, appetito, passione o classe di pensiero; basta che imponiate la vostra volontà. Potete comandare alla paura di retrocedere, alla gelosia di congedarsi, all’odio di non farsi più vedere, alla collera di nascondersi, alla preoccupazione di smetterla di turbarvi, all’appetito sfrenato e alla passione di chinare il capo e diventare umili servi, invece di comportarsi da padroni; tutto ciò tramite l’affermazione dell’Io. Potete altresì godere della gloriosa compagnia del coraggio, dell’amore e dell’autocontrollo, sempre affermando il vostro Io. Potete insomma soffocare la ribellione e garantire pace e ordine nel vostro regno mentale; basta che pronunciate il mandato e insistiate che sia eseguito. Prima di marciare verso la gloria dovete quindi stabilire le giuste condizioni interne: dovete dimostrare che siete capaci di governare il vostro regno. La prima battaglia è la vittoria del vostro Vero Io sul vostro io minore. AFFERMAZIONE

IO sto affermando il controllo sul Vero Me Stesso

Ripetete queste parole in modo sincero e positivo nell’arco della giornata, almeno una volta ogni ora e soprattutto quando vi trovate di fronte a situazioni che possano indurvi ad agire sul piano dell’io minore invece che seguire la via dettata dal vostro Vero Io. Pronunciate queste parole con serietà nei momenti di dubbio ed esitazione e vedrete illuminarsi il cammino. Ripetetele più volte anche quando vi coricate per dormire. Soprattutto, queste parole devono essere animate dal pensiero, non semplicemente ripetute a pappagallo. Immaginatevi il Vero Io che impone il suo controllo sui livelli inferiori della vostra mente, sforzatevi di vedere il re sul suo trono. Se lo farete, diventerete consapevoli del fluire del pensiero attivo e ciò che prima vi sembrava difficile all’improvviso vi sembrerà molto più facile. Sentirete di avere un buon controllo su voi stessi e vi renderete conto che voi siete i padroni e non gli schiavi. Il pensiero che state trattenendo si manifesterà poi in azione e così man mano diventerete ciò che volete essere. ESERCIZIO

Tenete il pensiero ben fisso sulla dimensione più elevata dell’Essere e traetene ispirazione quando state per assecondare le sollecitazioni della sfera bassa della vostra natura. Siete tentati di esplodere per la collera? Affermate il vostro Io e vi troverete ad abbassare la voce. La collera non è degna del nostro Essere Evoluto. Vi sentite turbati e di cattivo umore? Ricordatevi ciò che siete e andate oltre. Quando provate paura, ricordatevi che il vostro Vero Essere non teme nulla e affermate il coraggio. Vi sentite istigati dalla gelosia? Pensate che vi è in voi una natura più elevata e fatevi una risata. E così via facendo, affermando il Vero Io che è in voi e impedendo alle forze inferiori dell’attività mentale di turbarvi. Esse non sono degne di voi e devono imparare a restare al proprio posto. Non consentite loro di dominarvi: devono essere al vostro servizio, non al vostro comando. Dovete prendere le distanze da questo stato e l’unico modo per farlo è tagliare il filo del pensiero inferiore. All’inizio potreste far fatica, ma se tenete duro proverete una soddisfazione enorme. Siete già stati schiavi troppo a lungo. È arrivato il momento di diventare liberi. Se farete questi esercizi con zelo, tra un anno sarete donne e uomini diversi e guarderete indietro a ciò che eravate con un sorriso di compassione. Tutto ciò richiede solo lavoro. Non è un gioco da ragazzi, è un compito per donne e uomini determinati. Voi siete disposti a fare questo sforzo?

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“Io sono integro, perfetto, forte, armonioso, amorevole, potente e felice”: Charles Haanel ci spiega il ruolo imprescindibile delle affermazioni per trasformare in senso positivo e in modo conscio la mente subconscia. Tratto dal supremo “La Chiave Suprema”.

Charles Haanel Le affermazioni e la tua mente Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attore Fabio Farnè] facendo touch o cliccando qui.

e hai intenzione di modificare qualcosa della tua vita, è innanzitutto su te stess che devi intervenire. Probabilmente i desideri, le ambizioni, le fantasie possono incorrere in molti ostacoli, ma non temere, i tuoi più reconditi pensieri vedranno la loro espressione. È assodato, così come il fatto che dal seme germoglia la pianta. Immaginiamo allora di voler cambiare le condizioni. Come fare? È presto detto: con la Legge della Crescita. Il meccanismo di causa ed effetto è valido sia nel regno del pensiero che in quello delle cose materiali. Concentrati e immagina la condizione che d esideri, fissala come se fosse già una realtà esistente. Questo ne indicherà il valore. Se la ripeti di continuo, diverrà parte di te. Così possiamo cambiare noi stessi, così facciamo di noi ciò che vogliamo. Il carattere non nasce dalla casualità, al contrario è il risultato di uno sforzo esteso. Se tentenni, se ti fai vincere dalla timidezza o dall’ansia, ricorda che “due cose non possono esistere contemporaneamente e nel medesimo luogo”. Accade lo stesso nella sfera spirituale e mentale, dove il primo passo per il successo consiste nella sostituzione di pensieri di paure, carenze, limiti con pensieri di coraggio, potere, fiducia. Il metodo più efficace e spontaneo è quello di scegliere un’affermazione che ti sembra adatta al tuo problema, così che il pensiero positivo cancelli quello negativo, con la stessa forza con cui la luce mette in fuga le ombre. Il risultato sarà assicurato. Ogni azione è figlia del pensiero e le condizioni non sono altro che il risultato di un’azione: hai sempre a disposizione gli strumenti per costruire te stesso, e riscuoterai gioie o dolori a seconda del modo in cui agisci con te stesso. Nel mondo esteriore esistono solo tre cose che fungono da oggetto del desiderio e ciascuna va ricercata nel mondo interiore. Il trucco per ottenerle sta nell’applicare il corretto metodo di contatto con l’Onnipotente. Queste tre cose, necessarie e desiderate da tutta l’umanità, sono: la salute, la prosperità e l’amore. La salute è essenziale; nessun individuo può dire il contrario, perché nessuno è contento del dolore fisico. Però non tutti approvano la necessità della prosperità. Le risorse sufficienti sono indispensabili e la natura ce ne offre in abbondanza, ma se alcuni ne ricevono troppe e altri non ne possiedono affatto allora si tratta di un errore umano di distribuzione, non di un difetto naturale. La prosperità, se ben distribuita, è disponibile per ognuno di noi. L’amore è la terza cosa necessaria e desiderata, anche se per alcuni andrebbe sistemata al primo posto fra gli elementi che garantiscono felicità. Chi possiede tutte e tre queste cose, Salute, Prosperità e Amore, ha trovato senz’altro la propria realizzazione. Abbiamo visto che la sostanza universale è già “ogni Salute”, “ogni Prosperità”, e “ogni

S

Amore” e che il meccanismo che ci permette di accedere a questa riserva infinita si concentra tutto nel nostro modo di pensare. Perciò, pensare correttamente indica entrare al “Riparo dell’Altissimo”. Ma cos’è che dobbiamo pensare? Appena lo scopriremo, conosceremo il corretto meccanismo per ottenere “tutto ciò che desideriamo”. Mentre lo esporrò potrebbe sembrarti piuttosto semplice, ma se avanzerai con la lettura ti renderai conto che rappresenta davvero la Chiave Suprema, una sorta di lampada di Aladino, e capirai che è la legge assoluta dell’agire legato allo star bene. Per agire correttamente dobbiamo conoscere la verità. Essa è il principio base da cui dipendono tutte le relazioni sociali, è una condizione da cui deriva la giusta azione. Sapere la verità dà fiducia e sicurezza, dona una soddisfazione senza pari. È l’unica certezza in un mondo afflitto dal dubbio e dal pericolo. Conoscere la verità equivale a essere in armonia con il potere onnipotente. Conoscerla, per te, è come connetterti con un potere irresistibile, che sa disfarsi di ogni errore, dubbio, disarmonia, contrasto.

“La verità è potente e trionferà”.

L’intelletto più umile sa che quando un’azione è fondata sulla verità, il suo effetto finale sarà quello giusto. E l’intelletto più raffinato sa che qualora il suo agire fosse mosso da false premesse non otterrebbe che fallimenti e smarrimento. Che scaturiscano dall’ignoranza o dalla premeditazione, tutte le azioni lontane dalla verità conducono alla discordia. La sconfitta è inevitabile e la gravità proporzionale alla sua portata. Come conoscere la verità dunque, per instaurare una comunicazione con l’Onnipotente? Una volta capito che la verità è il principio vitale della Mente Universale, non si potranno commettere errori. Faccio un esempio. Se è la salute ciò che desideri, l’avrai grazie alla natura spirituale del tuo Io, che è una parte del Tutto. La potrai ottenere perché ogni cellula dell’organismo umano manifesta la verità come tu la percepisci. Se tu pensi alla malattia, l’organismo la manifesterà, se ti concentri sulla perfezione, la realizzerà. L’affermazione “Io sono integro, perfetto, forte, armonioso, amorevole, potente e felice” ti farà realizzare condizioni positive. Questo accade perché l’affermazione è veritiera e quando la verità si fa strada ogni errore è inevitabilmente destinato a dissolversi. Sappiamo che l’Io è spirituale, quindi perfetto. Ecco che l’affermazione “Io sono integro, perfetto, forte, armonioso, amorevole, potente e felice” è scientificamente esatta. Il pensiero è un’attività spirituale e lo spirito è creativo. Ecco allora che trattenere nella mente il pensiero creativo non può che produrre condizioni armoniose. Se è la salute che desideri, sii consapevole che il tuo Io interiore è tutt’uno con la Mente Universale, che a sua volta è tutta la sostanza ed è onnipotente. Saperlo ti aiuterà nell’attivazione della Legge di Attrazione, che ti farà vibrare con le forze del successo in

grado di realizzare condizioni adatte affinché la tua affermazione diventi reale. Il meccanismo che ti serve è la visualizzazione. L’atto di vedere è un’operazione fisica, “oggettiva”, legata al mondo esterno. La visualizzazione è invece un prodotto dell’immaginazione, assolutamente “soggettivo”, appartenente al mondo interiore. Dunque possiede vitalità, può crescere. Quella cosa che hai visualizzato si manifesterà nella forma. È un meccanismo perfetto, prodotto del Supremo Architetto che “ha fatto bene ogni cosa”. A volte l’uomo è inesperto o inefficiente, ma con la pratica sa superare qualsiasi problema. Se richiedi amore devi essere consapevole che lo si ottiene solo dandone agli altri. Più amore dai più ne ricevi, fino a diventare un magnete, come ho spiegato in una precedente lezione. Chi è riuscito ad avvicinare le più alte verità spirituali alle piccole cose della vita ha davvero fatto suo il grande segreto del successo. Se si usa un approccio vicino a quello dei grandi uomini e delle grandi idee si hanno maggiori stimoli. Lincoln, per esempio, faceva un effetto strano a chi lo incontrava, quella specie di risveglio che si prova quando si è davanti a un’enorme montagna, una sensazione che conferma come sapesse afferrare concetti di natura eterna, quale il potere della verità. Alcune persone sono davvero riuscite a mettere in pratica questi princìpi. Una di queste è Frederick Andrews, di cui propongo una sua lettera. “Avevo circa tredici anni quando il dottor T. W. Maree, che oggi non c’è più, disse a mia madre: ‘Signora Andrews, purtroppo non ci sono speranze. Anche il mio bambino è morto per lo stesso male, e per lui ho fatto quanto umanamente possibile. Ho studiato attentamente questo caso e so che non c’è modo di guarire’. Lei si voltò e gli disse: ‘Dottore, se fosse suo figlio, cosa farebbe?’. E lui rispose: ‘Finché c’è vita lotterei’. Fu l’inizio di una lunga battaglia, tutti i medici non facevano che dire quanto il caso fosse senza speranza, eppure allo stesso tempo si sforzavano di tenere alto il morale. Alla fine, il miracolo: dal bambino storto, ricurvo e deforme che ero, eccomi diventato un uomo in salute e forte. Mi chiederete una formula, adesso, lo so, e io ve la darò nel modo più rapido e sintetico. Ho creato nella mia mente un’affermazione sulle qualità di cui avevo bisogno, e l’ho ripetuta senza sosta. Dicevo a me stesso: ‘Io sono integro, perfetto, forte, armonioso, amorevole, potente e felice’ e conservavo questa frase nella mente, sempre la stessa. Certe notti addirittura mi svegliavo sentendomi ripetere: ‘Io sono integro, perfetto, forte, armonioso, amorevole, potente e felice’. La pronunciavo alla sera prima di dormire e alla mattina appena sveglio. E non la dicevo solo per me. La indirizzavo anche agli altri, per chi sapevo ne aveva bisogno. È giusto insistere su questo aspetto: qualsiasi cosa desideri per te, augurala anche agli altri. Chi semina raccoglie. I pensieri di amore e salute ci torneranno indietro come quel pane gettato sulle acque nella Bibbia. I pensieri di paura, odio, rabbia, gelosia, anch’essi si ripresenteranno nella nostra vita.

Un tempo si diceva che un essere umano si ricostruisce integralmente nell’arco di sette anni, oggi gli scienziati hanno ristretto il campo a undici mesi. Ecco, abbiamo solo undici mesi di età. Se anno dopo anno persistiamo a gettare nel nostro organismo gli stessi difetti, gli unici da condannare siamo noi. Un essere umano è la somma dei suoi pensieri. Come ottenere solo pensieri positivi? In principio è impossibile impedire che i pensieri negativi si manifestino, però si può cercare di non concentrarsi su di essi. L’unica maniera per riuscirci è dimenticarli: ossia sostituirli con qualcos’altro. È in questa fase che subentrano le affermazioni personali fatte su misura. Quando un pensiero negativo fa capolino nella tua mente, inizia a ripetere la tua affermazione. È la luce che combatte l’oscurità, il calore che abbatte il freddo, il bene che scaccia il male. Per quel che mi riguarda il diniego non offre vantaggi. Affermate il bene e il male scomparirà.” (Frederick Elias Andrews). Se hai bisogno di qualcosa ricorri a questa affermazione. È perfetta. Usala così com’è, introducila nel tuo silenzio interiore finché non sarà penetrata nel subconscio, così da poterla usare ovunque: in auto, a casa, in ufficio. Sono sempre a portata di mano, è questo il vantaggio dei metodi spirituali. È sufficiente la consapevolezza dell’onnipotenza e desiderare ardentemente di riceverne i servizi. Le condizioni nell’ambiente esterno sono il riflesso del nostro atteggiamento mentale, che sia esso guidato dal coraggio e dalla gentilezza o da sentimenti negativi. Il pensiero è la causa, la condizione è l’effetto. In tal senso si spiega l’origine del bene e del male. Una legge di causa-effetto, una legge cosmologica – la Legge di Attrazione – fa sì che il pensiero creativo entri in relazione con il suo oggetto. Riconoscere questa legge, e applicarla, determina l’inizio e la fine. In ogni tempo questa legge ha fatto sì che la gente potesse credere nel potere della preghiera. Il verso del Vangelo “Va’, e sia fatto secondo la tua fede” è solo un altro modo per dire la stessa cosa. Questa settimana visualizza una pianta. Scegli il fiore che più ti piace, portalo dal regno invisibile a quello visibile. Prendi il suo seme e poggialo sulla terra, annaffialo, abbine cura, osservalo germogliare. È vivo. È in vita e inizia a cercare i suoi mezzi di sussistenza: guarda come le radici affondano nel terreno, si espandono ora in ogni traiettoria, sono cellule vive che si separano, si dividono e presto saranno milioni. Ogni cellula è intelligente e sa cosa vuole: sa come procurarselo. Osserva lo stelo, cresce e sale. Guarda come spunta dal terreno, si divide anche lui, si ramifica con perfezione geometrica, osserva le prime foglie con i loro piccoli steli che germogliano, senti che profumo nell’aria! È la fragranza del fiore, mentre un dolce venticello culla questa meravigliosa creazione che hai appena visualizzato. Quando saprai rendere chiara e limpida la tua visione, sarai in grado di penetrare lo spirito di una cosa. Essa diventerà sempre più reale e capirai come concentrarti. È sempre lo stesso metodo, valido sia per immaginare un albero che per concentrasi sulla salute, su una proposta d’affari o su qualsiasi altro problema della nostra vita. Ogni successo si raggiunge grazie alla persistente concentrazione sull’oggetto desiderato.

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Nel prossimo capitolo, tratto da “Il potere della concentrazione”, William Atkinson ci svela un altro segreto per accelerare lo sviluppo del nostro potere interiore: la Richiesta Mentale. Concentrati, focalizzati sul tuo oggetto, entra in connessione con la Coscienza Cosmica, allinea la tua mente conscia con la tua mente subconscia. Poi chiedi... e ti sarà dato.

William Atkinson La Richiesta Mentale Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attrice Valeria Ianniello] facendo touch o cliccando qui.

a Richiesta Mentale è una forza portante per il rendimento. L’atteggiamento mentale influenza l’espressione del viso, determina l’azione, cambia la nostra condizione fisica e regola la nostra vita. Non voglio qui tentare di spiegare tutti i dettagli della forza silenziosa e i suoi risultati. Tu vuoi sviluppare i tuoi poteri mentali in modo da realizzare il tuo desiderio, ed è questo che voglio insegnarti. C’è un potere meraviglioso nella Richiesta Mentale. Questa, come tutte le altre forze, è governata da leggi. Può, come tutte le altre forze, essere accresciuta in modo meraviglioso con uno sforzo sistematico. La Richiesta Mentale dev’essere diretta da ogni potere mentale e ogni possibile elemento dovrebbe essere usato per materializzare quanto richiesto. Puoi così desiderare intensamente una cosa ed evitare noiose distrazioni. Quando pratichi questa concentrazione fino al raggiungimento dello scopo, sviluppi una volontà capace di esaudire qualsiasi desiderio. Per troppo tempo hai fatto cose mediocri che non ti distinguono dalla massa. Ora puoi iniziare a fare cosa veramente grandi. Ma per farle devi cominciare dalle piccole cose. È semplice, se lo vuoi, ma devi concentrarti su ciò che desideri e metterci tutto l’impegno. Non è il corridore con le gambe più lunghe che arriva al traguardo, ma chi ci mette più impegno. Gli atleti partono nello stesso istante e gradualmente aumentano il desiderio di velocizzarsi. Chi detiene la massima intensità di desiderio vince. Uno può distanziarsi dall’altro anche solo per pochi centimetri, ma quel minimo spazio gli darà la gloria. Gli uomini che vengono additati come campioni non sono certo nati così capaci. All’inizio non erano considerati speciali ma hanno ottenuto il loro successo con risoluzione e determinazione, senza farsi scoraggiare. Nessuna difficoltà li ha piegati, nulla ha intaccato la loro forza di volontà. Non avendo mai perso di vista l’obiettivo, ce l’hanno fatta. In tutti noi c’è questa forza silenziosa. Questa è la Richiesta Mentale: individuare l’obiettivo che vogliamo raggiungere e attivare tutte le forze mentali per raggiungerlo. Se sviluppata, questa forza è in grado di superare qualsiasi condizione insormontabile. E costantemente ci spinge a una maggiore realizzazione di noi stessi. Migliora la nostra strategia di trionfo, accresce il nostro coraggio e il desiderio dentro di noi si espande lungo i canali più stimolanti. Nessuno può fallire se prende coscienza di questa forza interiore silenziosa che scrive il nostro destino. Ma senza la consapevolezza non si può avere una visione chiara di sé e le condizioni esterne non cederanno al potere della mente. È la Richiesta Mentale, e la determinazione che le fa seguito che rendono possibile il successo. Una volta che l’obiettivo è stato delineato non è consentito fermarsi prima della sua realizzazione. Per pianificare questo processo è necessario sfruttare ogni potere della

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tua mente. La pazienza, la perseveranza e tutte le forze combattive interne dovranno essere reclutate e utilizzate con la massima efficacia. La perseveranza è il primo elemento del successo. Perseverare vuol dire non mollare mai, quindi bisogna essere convinti del proprio lavoro. È importante concentrare i tuoi pensieri sul tuo impegno e investire su di esso ogni energia. Un lavoro fatto in fretta è spesso un lavoro fatto male. E ti costringe a nuovi sforzi futuri. La Richiesta Mentale sembrerebbe quasi un potere irreale, perché è una cosa immateriale, e invece è la forza più potente al mondo. Si tratta di un potere unico che nessuno può usare al tuo posto. La Richiesta Mentale non è una cosa fantasiosa, è una forza che non richiede nessun costo. Quando hai un dubbio, ti consiglia. Ti guida se sei incerto. Quando hai paura ti dà coraggio. È la forza motrice che alimenta le energie necessarie al raggiungimento dello scopo. La Richiesta Mentale trasforma le possibilità in realtà. Fornisce tutto il necessario per la realizzazione, seleziona gli strumenti e ti indica come usarli. Ti fa comprendere la situazione. Ogni volta che effettui una Richiesta Mentale, tu rafforzi i centri cerebrali tracciando le forze esterne dentro di te. Pochi si rendono conto della potenza della Richiesta Mentale. È possibile effettuare la tua Richiesta in modo così forte che puoi comunicare con un’altra persona senza bisogno di parlare. Ti è mai capitato, dopo aver deciso di discutere con un amico di una certa cosa, che lui iniziasse a parlarne prima di te? Ti è mai capitato di scrivere un messaggio a un amico e ricevere contemporaneamente lo stesso messaggio da lui? O andare al telefono per chiamare una persona e sentirlo squillare, scoprendo che dall’altra parte della cornetta c’è proprio lei? Non si tratta di incidenti o coincidenze, sono il risultato della Richiesta Mentale inviata da una grande concentrazione. La persona che non richiede ottiene ben poco. Chiedere risolutamente è il primo passo per ottenere quello che si desidera. Il potere della Richiesta Mentale è assoluto, la fornitura illimitata. La Richiesta attiva la materializzazione delle condizioni e delle opportunità necessarie a raggiungere lo scopo. Non penso di sopravvalutare il valore della Richiesta Mentale. Se utilizzata per scopi onesti, dona pienezza alla vita. Una volta che la Richiesta è effettuata, però, non si deve lasciarla vacillare. Se lo fai, quel legame che ti lega al tuo desiderio si spezza. Prenditi tutto il tempo necessario per costruire una solida base, per non permettere ai dubbi di insinuarsi in te. Proprio nel momento in cui concedi spazio, anche minimo, al dubbio, stai già disperdendo la forza della richiesta. E una volta persa questa forza, è difficile da recuperare. Per ogni Richiesta Mentale, ricorda di tenere duro e concentrarti sul tuo desiderio senza distrarti nemmeno per un secondo. Voglio ripeterlo ancora, perché il potere della Richiesta Mentale non è una fantasticheria. È la concentrazione di un potere unico e può essere usato proprio da te. Non è niente di soprannaturale, ma richiede uno sviluppo particolare dei centri cerebrali. Il risultato è sicuro quando si dimostra grande determinazione. Nessuna persona farà progressi se non prende coscienza della propria forza interiore. Se non guardi dentro di te non puoi avere il successo che speri. C’è “qualcosa” in tutti noi: questo “qualcosa” è il potere sottile che dà vita alla nostra personalità.

Se vuoi tanto devi chiedere tanto. Una volta che richiedi, anticipi il compimento. Tutto dipende da te. Sarai premiato in base ai tuoi sforzi. Il potere della Richiesta Mentale può darti qualsiasi cosa. Perché ognuno di noi diventa ciò che la nostra determinazione ci permette di essere. Siamo noi a controllare il nostro destino. Scegli l’atteggiamento mentale più appropriato. E, in base alla tua capacità, ottieni il tuo successo. Trasforma l’uomo comune che c’è in te in una persona di successo, indipendente, libera da ogni preoccupazione, padrona di sé. Puoi scegliere fra due opzioni. Prima opzione: restare perennemente insoddisfatto di quel che fai e che hai fatto. Seconda opzione; convincerti che la parola “impossibile” non esiste. Costruisci nella tua mente la fede necessaria per esercitare il tuo potere. Qualcuno, magari un lettore più anziano, potrebbe domandare: “Come faccio ad avere fiducia in me stesso e nel mio cervello? Come posso io, dopo mesi e anni di sconforto, di fatica, concepire improvvisamente un’iniziativa che modifichi radicalmente la mia routine quotidiana? Come può un uomo abbandonare la strada di una vita che inesorabilmente lo sta conducendo alla tomba?”. La risposta è: non è mai troppo tardi per realizzare ciò che desideri. Milioni di persone lo hanno già fatto. Uno dei nomi più onorati fra i grandi francesi è quello di Émile Littré, il filosofo che scrisse un grande dizionario, un classico dell’insegnamento. Il suo posto fra i Grandi Quaranta Immortali di Francia è stato occupato da Louis Pasteur quando quest’ultimo è stato eletto dall’Académie française. Ebbene, Littré ha iniziato il lavoro che lo ha reso immortale alla veneranda età di sessant’anni.

Richiesta Mentale mappa mentale

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Concludiamo il nostro percorso alla scoperta del potere della mente con due brani, accompagnati da due video, che ci invitano e ci stimolano a entrare direttamente in azione, ad attivarci concretamente per il raggiungimento dei nostri obiettivi, a usare quotidianamente il potere del pensiero per restare centrati sulla nostra visione e trasformare, quotidianamente, la nostra vita e la nostra realtà. Il primo brano, meravigliosamente arricchito da citazioni bibliche, è tratto da “Il Segreto per diventare ricchi”, di Robert Collier.

Robert Collier Dai inizio a qualcosa! Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attrice Valeria Ianniello] facendo touch o cliccando qui.

“E l’ho riempito dello spirito di Dio, di saggezza, d’intelligenza e di perizia in qualsiasi lavoro; per concepire disegni da eseguire in oro, in argento e in rame; per incidere pietre da incastonare, e per intagliare il legno, per fare qualsiasi lavoro. E gli ho dato per compagno Ooliab, figlio di Achisamac, della tribù di Dan. Anzi ho pure infuso nell’animo di questi geniali artefici un aumento di abilità per eseguire tutte le cose che ti ho ordinate.” (Esodo, 31:3-6) n avventuriero spagnolo che insieme a migliaia di soldati riuscì a conquistare un Paese intero, sconfiggendo eserciti dieci volte più numerosi, espugnando città circondata di alte mura e catturando l’imperatore. Era Hernàn Cortés, conquistatore del Messico. Un altro spagnolo, Francesco Pizarro, con pochi seguaci, ha schiavizzato l’intero Perù, rubando tesori degli Inca, arricchendo a non finire la Spagna dell’epoca. Questi personaggi vissuti cinque secoli fa sono considerati degli eroi in patria e anche altrove. Ma altri uomini hanno svolto imprese impossibili. Pensiamo a Colombo, partito con sfiducia dall’Europa, accompagnato da tre caravelle piene di galeotti pronti a sbranarlo: è diventato il primo uomo europeo a percorrere l’America. Qual è il segreto di queste grandi sfide andate in porto? Non certo l’istruzione, perché non è per le loro lauree che hanno conquistato il mondo, né per l’esperienza, poiché nessuno di loro aveva fatto prima ciò che poi è riuscito a fare, meravigliando il pianeta intero. Allora cos’è? Questi uomini hanno solo una cosa in comune: il coraggio di iniziare. Se Cortés si fosse accontentato di restare a Cuba, se Colombo non avesse avuto il coraggio di sfidare la corona di Spagna, avrebbero comunque compiuto le loro gesta? Assolutamente no! Tu che leggi hai le loro stesse potenzialità. Attraverso il tuo Sacro Spirito non hai in te solo la saggezza di Salomone, ma quella di Dio stesso. Eppure la sola capacità non ti porterà da nessuna parte, se non ti decidi a cominciare qualcosa. Hai presente quei bellissimi castelli in aria che i giovani sono così bravi a fabbricare quando parlano del proprio futuro con la ragazza che amano? Ecco, tutte le ricchezze del vecchio Oriente non sono nulla se paragonate alla fortuna che loro vogliono donare alla propria bella. “Sogni a occhi aperti”, li chiamiamo. Eppure questi sogni sono estremamente reali per i due innamorati. E si possono avverare tranquillamente: se ciò non accade è solo perché con l’età le persone tendono a dimenticarli o a cambiare idea. Lo scoraggiamento è responsabile di questo fallimento, sminuisce l’entusiasmo e limita le ambizioni. Ai sogni si sostituisce la monotonia di ciò che siamo diventati e ciò che eravamo si è sfilato via quasi in silenzio, è scomparso lasciando solo la sua ombra senza

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più speranze. Quanti matrimoni infelici, quante promesse sincere che si trasformano in “illusioni”! Quante donne si sono arrese alla vita casalinga, appresso ai bambini e ai problemi culinari! Anche nelle grandi aziende oggi il problema è la mancanza di entusiasmo. I giovani ci entrano speranzosi e poi si adattano, senza passione. Ciò avviene perché l’entusiasmo è male indirizzato. Pensa alle cascate del Niagara. Per anni il Niagara ha attraversato le rocce con la sua forza dirompente. Era uno spettacolo per turisti e niente più. Con gli anni però l’uomo ha saputo sfruttarlo, sistemando la prima centrale idroelettrica che trasformava in luce la grande capacità delle sue acque. Così facendo l’intero stato di New York è diventato un autentico serbatoio di energia. Cos’è cambiato dunque? Non il fiume, che ha sempre la medesima potenza. Il cambiamento è nell’entusiasmo che l’uomo è riuscito a trasformare in pratica, indirizzando la potenza della natura per i propri scopi economici.

“Insegna al saggio e diventerà ancora più saggio. Ammaestra il giusto e accrescerà il suo sapere.” (Proverbi, 9:9)

Nelle Mille e una Notte c’è una fiaba che parla di un giovane re e dell’Isola Nera. Il re aveva intrapreso la sua missione pieno di ardore, ma una strega malvagia gli fece una magia, trasformandolo in marmo nero, dalla vita in giù. Era costretto a stare seduto al suo palazzo. Non faceva che piangere per la sua sorte, fin quando non giunse un altro re a sciogliere l’incantesimo. Gli ispirò grandi imprese, gli risollevò il morale e gli trasmise un’autentica gioia di vivere. Perché non c’è niente di peggio di un uomo che non comincia niente. È davvero un morto dalla vita in giù. È seduto, sogna, desidera, ma non arriva da nessuna parte. Il milionario Carnegie, cos’ha fatto per diventare così ricco? Ha saputo ingegnarsi per fabbricare l’acciaio e poi ha messo in pratica i suoi progetti. E Ford? Ha voluto che le auto fossero un bene comune per tutti e lo ha fatto davvero. Cerca di abbandonare la routine e migliora te stesso. Ci sono tantissimi modi per farlo. Se non ti muovi non riscuoterai mai un premio per il tuo operato. Le cose che non possono essere compiute Quando John MacDonald pensò di fare la prima metropolitana a New York, tutti lo presero in giro. I possibili finanziatori commentavano così: “Scavare sotto questi palazzi, con tutti i cavi elettrici, i tubi del gas e le fogne che ci sono? Ma è una follia!” Eppure non si scoraggiò. “Lei ha una cantina a casa sua?”, domandò a uno di loro. “Certo.” “E l’ha scavata senza difficoltà, no? Ecco, io credo di fare la stessa cosa, un tunnel lungo tutta l’isola. Farò una fila di sotterranei e poi li collegherò fra loro.” Alla fine riuscì a spuntarla.

“Tu lo supplicherai, ed Egli ti esaudirà, e tu gli pagherai i tuoi voti. Quando avrai

determinato di fare una cosa ti riuscirà sicuramente, e la luce risplenderà sopra la tua via.” (Giobbe, 22:27-28)

Anche al giorno d’oggi bisogna possedere un grande coraggio per dire a se stessi che niente è impossibile. Quante invenzioni, quante imprese sono ancora di là da venire! Perché non avviarne una anche tu? Non devi mica essere un ingegnere o un inventore. Pasteur non era medico, eppure ha dato alla scienza un contributo straordinario. Bell era un maestro di dizione e una volta disse di avere inventato il telefono benché non sapesse niente di elettricità. Morse era un ritrattista, non un elettricista. Il produttore di ruote Dunlop era un chirurgo veterinario, Gillette un commesso viaggiatore, Eastman un impiegato di banca eppure progettò la prima macchina fotografica. Ingersoll un meccanico, Gary un avvocato e Harriman un broker. Effettivamente buona parte dei grandi inventori non era del settore. Com’è possibile? Non sapendo che una cosa era impossibile da fare… la facevano! Doc Lane disse: “L’opportunità è come l’ossigeno: rara. Gli uomini la respirano in abbondanza e nemmeno se ne accorgono.”

“È scritto: ‘Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuore d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per coloro che lo amano.’ Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi tra gli uomini, infatti, conosce le cose dell’uomo, se non lo Spirito che è in lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio.” (1 Corinzi, 2:9-11)

Non serve una spinta degli altri per riuscire in qualcosa. Anzi, di solito questa ha l’effetto opposto e ci fa solo tornare indietro. Quello che ci serve è uno stimolo, dato dalla necessità. Molti di noi si limitano a procedere meccanicamente, senza ambizioni. Ma la sola salvezza è quel vento che soffia e ci sostiene, costringendoci a badare a noi stessi. Così continua Emerson:

“Quando un uomo si libera di ogni sostegno esterno e resta da solo, allora riesce. Il suo bastone, la sua stampella, non lo sostiene: lo indebolisce.”

Mai invidiare chi è spinto dall’esterno, anzi, quello è proprio un uomo da compatire. Si deve cominciare dal basso, non come certi figli di imprenditori che hanno già il loro posto da manager pronto ad aspettarli. Dai inizio a qualcosa, fosse anche una bancarella di noccioline alle fiere: fra qualche anno avrai maturato esperienza e senso degli affari. Il figlio di un banchiere potrà fare esperienza nella sua azienda già pronta, ma non imparerà niente. Buona parte delle aziende oneste hanno cominciato con un budget irrisorio, lo

sappiamo.

“Così dice l’Eterno: ‘Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime, perché la tua opera sarà ricompensata’.” (Geremia, 9:16)

Democrazia è uguaglianza. Non di luogo ma di opportunità. Chi nasce sulla Quinta Avenue non deve per forza morire lì. O chi vive nell’East Side non vuol dire che non possa trasferirsi in qualche altro quartiere. Al Smith, governatore dello stato, è un esempio fra i tanti. Ha lasciato i sobborghi e ha raggiunto un successo inimmaginabile. Frank Crane disse: “I veri leader provengono dalla gente comune. I fiori più belli crescono nei pascoli e non alla luce artificiale delle serre. Leonardo e Michelangelo non provenivano da famiglie aristocratiche, né Shakespeare o Paderewski, Socrate o Kant, Edison o Pasteur.” La Legge della Compensazione è sempre all’opera. Quando gli uomini dipendono troppo dalla fortuna che gli è stata donata, crollano appena questa viene meno. Se non imparano ad affidarsi a qualcosa di meno evanescente, non possono che fallire. Il salmista dice: “Non riporre la tua fiducia nei prìncipi.” Non perché i prìncipi non siano affidabili, quanto perché sono dei sottoposti (come me e te) del Re dei Re. Lascia stare la gerarchia, vai direttamente alla cima! Vai direttamente alla Fonte principale delle Risorse!

“Per mio mezzo regnano i re e i principi deliberano la giustizia. Per mio mezzo governano i capi, i nobili tutti i giudici della terra. Io amo quelli che mi amano, e quelli che mi cercano diligentemente mi trovano. Con me sono ricchezze e gloria, la ricchezza che dura e la giustizia.” (Proverbi, 8:15-18)

Siate Re nei vostri pensieri

Qualcuno disse: “Ogni uomo ha in sé il seme per diventare un grande santo.” Ognuno, dico io, ha in sé il seme per ottenere un grande successo.

Ho ricevuto una lettera da W. Bruce Haughton, dice così: “Meno di un anno fa ho avviato un’attività nel campo automobilistico, con 23 dollari in tasca. Ne ho spesi 14,40 di attrezzatura e ho affittato un garage di due posti. Ho presentato a parecchi uomini d’affari la mia attività e nell’arco di trenta giorni ho racimolato quasi 500 dollari. Poco più tardi ho dovuto cercare dei locali più grandi perché la mia attività si era notevolmente ampliata. E ora sono in cerca di uno spazio ancora maggiore nella parte più ricca della città, così da

allargare il servizio a clienti ancora più facoltosi.” Su un giornale ho letto di un tale di nome Palmer C. Hayden, un ragazzo di 33 anni, che ha lasciato il suo posto di fatica ed è andato a studiare pittura in Europa. Ha vinto una borsa di studio di 400 dollari con la Harmond Foundation: un altro chiaro esempio di qualcuno che ha avuto il coraggio di iniziare qualcosa. Ne conosco un altro che frequentava il college e poi un giorno, per caso, ha avuto un’idea. Si è gettato sull’abbigliamento delle pompe funebri aprendo un negozio centrale che rifornisse l’intero Paese. Si è fatto prestare pochi dollari e si è messo alla prova. Ebbene, è diventato milionario. Se solo riesci a comprendere di avere un posto preciso nello schema divino che il Padre ha costruito per te, ogni passo che compirai avrà la sua approvazione.

“Se vi conducete secondo le mie leggi, se osservate i miei comandamenti e li mettete in pratica, io vi darò le piogge nella loro stagione, la terra darà i suoi prodotti, e gli alberi della campagna daranno i loro frutti. La trebbiatura vi durerà fino alla vendemmia, e la vendemmia vi durerà fino alla sementa; mangerete a sazietà il vostro pane, e abiterete in sicurezza il vostro paese. Io farò sì che la pace regni nel paese; voi vi coricherete, e non ci sarà chi vi spaventi.” (Levitico, 26:3-6)

Ad ogni modo, bisogna imparare a camminare da soli se si vogliono fare progressi. Non si può dipendere sempre dal Padre. I cocchi di mamma non sanno cavarsela con le loro gambe. Il libero arbitrio è un grande dono. Il Padre lo dà ai suoi figli affinché sappiano acquisire la fiducia in se stessi in un mondo irto di trappole, così da diventare veri uomini e vere donne, degni figli del Signore. Attenzione: Lui ci controlla dall’alto. Ha le braccia sempre pronte per proteggerci. Ci consiglia con la Sua saggezza. Sta però a noi accorgerci della Sua presenza.

“Egli dà forza allo stanco, e accresce vigore a chi è senza forze.” (Isaia, 40:29)

Il Padre non s’impone su di noi, ci ha donato il libero arbitrio. Non vuole costringerci ad accettare il posto che ha tenuto da parte per noi nel suo disegno divino, vuole che ci arriviamo da soli con le nostre forze. Se impariamo a trattarlo come un Padre, se cominciamo a lavorare per Lui, se stiliamo i nostri progetti credendo nel Suo aiuto, allora si vedrà la differenza. Mai esitare se si ha intenzione di cominciare qualcosa di grande. Fiducia ed entusiasmo: ecco le chiavi per inaugurare una nuova fase della nostra vita, per affrontare una nuova sfida. Non mancheranno le difficoltà, ma saranno affrontate con la nostra volontà. Bisogna muovere i primi passi da soli, è opportuno cominciare qualcosa. Un certo M.D.C. di Capitola, in California, mi scrive: “Appena ho iniziato il suo libro ho

guadagnato oltre centomila dollari in meno di sei mesi, fondando un’azienda. Prima arrivavo al massimo a settemila e cinquecento dollari annui.” Ecco uno che ha dato inizio a qualcosa!

“Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e la osservano.” (Luca, 11:28)

Veniamo a te, adesso. Hai mai dato inizio a qualcosa? Vuoi farlo? Facciamo un paio di considerazioni. Innanzitutto, prova a elencare tutti i tuoi successi, anche i più insignificanti. Pensa alla tua infanzia: qual era il tuo gioco preferito? Un gioco di quelli che richiedeva molta attività mentale? Eri un tipo da squadra o un solitario? Il tuo carattere era di quelli che attraevano gli altri a sé? Per esempio, hai mai capitanato una squadra? I tuoi amici ti mostravano entusiasmo? Ispiravi lealtà e unione del gruppo? Sono qualità che puoi aver acquisito anche più tardi, ma se già da allora erano innate in te, adesso puoi svilupparle per dare davvero il massimo. Sarebbero un grande vantaggio per la tua attività. E adesso quali giochi preferisci? Quelli che ruotano attorno a te o i giochi di squadra? Si capisce tanto di una persona con un gioco. Conoscevo un tale assai perspicace, non creava mai una società se prima non faceva una partita a poker coi suoi componenti. Preferisci il gioco uno contro uno o il gioco di squadra? Non prendertela a male, non voglio sminuire il lavoro individuale, voglio solo spingerti a concentrarti su quale tipo di lavoro tu sia più adatto a svolgere. Se sei bravo a giocare da solo, ecco, punta tutto su un’attività che si basi su una semplice figura. Altrimenti prendi in considerazione il ruolo che la collaborazione può svolgere all’interno di una determinata organizzazione. Elenca le tue doti con sincerità. Le tue particolari abilità – possono essere l’apertura mentale, l’onestà, la socievolezza, il dinamismo, la costanza. Coraggio, prova ad analizzarti con sincerità e dopo una panoramica dei tuoi pregi reali, dei tuoi fallimenti e dei tuoi successi, scegli il lavoro più adatto a te. E fallo! Ovviamente non devi andare a caso, studia bene la cosa. Esistono dei testi davvero ben fatti su come affrontare questa fase. Cercali, leggili. Fissa un obbiettivo, progetta il piano. Una volta certo della sua fattibilità, credici e investi ogni tua risorsa e ogni tuoi pensiero. Non sprecare l’energia. Puoi usare sia il lavoro manuale sia quello mentale, ma per raggiungere il successo devi sempre tenere davanti agli occhi il tuo obiettivo.

“Nessun uomo può servire due padroni.” (Matteo, 6:24)

Dopo aver individuato il tuo obiettivo, concentra tutte le tue forze, le energie, in quella sola direzione. Lascia stare i falsi dèi, ignora gli irrilevanti effetti collaterali. Focalizza le energie sul tuo obiettivo e lo otterrai!

C’è un luogo che il Padre divino ha creato apposta per te. Un lavoro che ti aspetta. Prega il Padre così che possa aprirti gli occhi e le orecchie, che ti renda sensibile alla sua voce. Che tu possa trovare la via.

“Ti ammaestrerò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò il mio occhio su di te.” (Salmi, 32:8)

Dai inizio a qualcosa Video

Per vedere il video del capitolo fai touch o clicca qui.

L’ultimo brano che ti proponiamo è tratto da “Il tuo potere interiore”: Wallace D. Wattles ci invita a non dimenticare mai che tutte le opportunità sono intorno a noi e che sta solo in noi avere la capacità di coglierle: gli unici limiti che abbiamo sono solo quelli che noi stessi ci diamo. La nostra mente, e il nostro potere, invece, sono illimitati, infiniti. Liberiamo il nostro potere, usiamolo e affiniamolo ogni giorno, e niente, per noi, sarà impossibile.

Wallace D. Wattles Opportunità Puoi ascoltare l’audiolibro di questo capitolo [letto dall’attrice Valeria Ianniello] facendo touch o cliccando qui.

orse il limite più difficile da superare è capire che non esiste un limite alle proprie opportunità. Siamo così abituati a guardare il mondo degli affari come un cosmo sovraffollato, senza posti disponibili e guardiamo a noi stessi come soggetti privi di opportunità. E siccome la pensiamo così, la nostra fede è paralizzata e non riusciamo a trovare un modo per realizzare quello che vorremmo. Ecco, questa lezione parla proprio delle nostre illimitate opportunità. Abbiamo già visto che esiste una ricchezza sufficiente per tutti, quindi se attingiamo alla Fonte Naturale comprendiamo che le nostre occasioni non hanno alcun limite. Ti ho mostrato anche quali poteri tu abbia dentro di te e come risolvere la mancanza di talento. Ora ti mostrerò che le tue chance non ti vengono rubate dagli avversari e che esiste un potere al tuo servizio pronto a esaudire qualsiasi richiesta. È vero che in un certo senso alcune opportunità sono limitate: certe cose sono state realizzate così bene che il mondo non ha bisogno di tornarci su. Non ha alcuna utilità mettersi a scrivere un dramma alla maniera di Shakespeare, per esempio. C’è chi lo ha fatto e con risultati tremendi. Però puoi sforzarti di fare meglio di lui senza imitarlo. Ci sono poche opportunità per te di aprire un’azienda di successo in campo petrolifero che faccia degna concorrenza alla Standard Oil Company, è un ramo industriale in cui è impossibile mettersi contro certi colossi. Ma ci sono diecimila modi diversi per fare ogni cosa, perché nulla è stato fatto davvero alla perfezione e ci sarà sempre un modo migliore ancora da scoprire. Esistono tanti nuovi modi per riscaldarsi, per illuminare il mondo (con il gas, il petrolio, l’elettricità, l'acqua, il vento, le energie alternative), esistono migliori edifici da poter costruire, cibi più buoni di quelli conosciuti. Sono innumerevoli i regni da scoprire in Natura, un milione di volte più vasti di quelli che ora conosciamo. Finché non li scoviamo non possiamo arrenderci. Non cercare di imitare quello che gli altri hanno fatto, cerca dei nuovi sentieri non ancora battuti e vai in esplorazione. Alcuni settori sono in declino e su questi non c’è alcuna possibilità di avanzamento. Non imparare un mestiere obsoleto, pensa al futuro. Non guardare ai vecchi modelli di auto, non li vuole più nessuno, il design è in continua espansione. Non farti ingannare dalla “rispettabilità” di certe professioni: un attore che guadagna cinque centesimi è più degno di ammirazione di un medico famoso che detesta la medicina. Il campo come vedi è esteso, le opportunità sono illimitate. Torniamo al problema della capacità e del potere. Tu sai, da quanto appreso nelle pagine precedenti, che dentro di te esiste il potere di fare e sai anche che la mancanza di qualche speciale talento non è un vero problema, visto che puoi svilupparlo a piacimento. Tutto questo lo hai, o dovresti averlo, compreso a fondo.

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Ti ho detto anche che la Natura è una Intelligenza vivente e onnipotente ma forse non hai capito pienamente cosa significa per te. Ogni essere vivente ha un’intelligenza in base alla propria specie, ma esiste una Intelligenza Informe che avanza verso la vita di ognuno di noi. Questa Intelligenza è la fonte di tutte le cose, conosce la verità su qualsiasi argomento e quando si entra in contatto con lei avviene quel fenomeno chiamato percezione intuitiva della verità, che ti farà scoprire ogni cosa. Ogni cosa sarà chiara nella tua mente. Non sarà difficile per te pensare a nuovi metodi e a nuove cose da fare, come scritto in precedenza. E se assumi un atteggiamento mentale di fede e azione come ti ho insegnato, non dovrai arrovellarti il cervello pensando a cosa inventare. Non credere che concepire cose nuove o scoprire nuovi sentieri sia così difficile; i nuovi mondi sono già noti, devi solo raggiungerli. Tutto quello che ti serve è una fede assoluta e incrollabile e fare quel che devi adesso e muoverti il più possibile verso la vita. E non importa se non riesci a vedere quale sia la cosa più importante da fare, questa ti verrà mostrata al momento giusto perché c’è Qualcuno che lo sa per te. Abbi fede e vai. Non fermarti al primo ostacolo, non farti “schiavizzare”, non farti incastrare come un ingranaggio della grande macchina industriale, senza possibilità di salire di livello. Ogni difficoltà è solo apparente. Imposta la tua mente su quello che desideri, non solo con l’aspirazione ma con tutta la tua fede positiva, e inizia il tuo viaggio. Potresti non vedere dove conducono i tuoi passi ma se manterrai l’atteggiamento costruttivo della mente, parlando e pensando in maniera costruttiva, presto vedrai che il potere esterno ti sta venendo incontro. Nuove persone entreranno nella tua vita, nuove modalità di azione ti si materializzeranno, e avanzerai, sempre più rapidamente. Esiste un atteggiamento mentale fatale che consiste nel considerare se stessi vittime delle circostanze, condannati a una squallida routine da cui non si può scappare. Sciocchezze. I tuoi amici sono molto più numerosi dei tuoi nemici. La cavalleria ti è già venuta in soccorso: se apri gli occhi riesci a vederla. Non c’è niente di mistico in tutto questo. Il mondo è un continuo avanzare della vita, c’è una Legge del Progresso costante che possiamo vedere a partire dalle nostre cellule fino alla Mente Suprema. Questa Legge dimostra che ogni forza della Natura progredisce insieme all’anima, ed è un dato di fatto, e sapendo questo non puoi che trarne vantaggio. È un fatto che tutte le cose cooperino fra loro per il bene di chi avanza con fede verso nuova vita e di chi usa il proprio potere in modo costruttivo. Non c’è potere nel sistema industriale degli uomini che possa competere con quello della Legge Naturale. Perché è una legge universale che si applica a chiunque senza distinzione. Puoi obiettare che non tutti gli operai con questa Legge possano diventare capitalisti perché altrimenti non ci sarebbero più operai al mondo e che essi sono indispensabili. Io ti dico che appena un numero considerevole di operai eleva la propria vita in virtù del progresso tutto il sistema come lo conosciamo cambierà totalmente. Tutto ciò è necessario per il completo mutamento dell’ordine esistente, in modo che tutti possano vivere una vita come la desiderano. Questi sono concetti di base che è necessario tenere sempre a mente. Se mantieni

questa fede non importa quali siano le circostanze della tua vita, ti accorgerai che gli ostacoli sono soltanto apparenti. Quando una strada ti si chiude davanti è perché una migliore ti si sta aprendo altrove. Quando non ottieni quanto sperato, è perché stai per ricevere qualcosa di migliore. Non essere mai triste, ogni regresso apparente è il preludio a qualcosa di nuovo. Se impari tutto ciò che ti ho insegnato la vita diventerà una serie di dolci sorprese, perché otterrai sempre ciò che desideri. Ti faccio un esempio. Ho preparato un manoscritto con grande cura con l’intenzione di venderlo a un editore per una certa cifra. Appena spedito, la rivista mi ha rifiutato il mio articolo. Ho aspettato due anni e ho trovato una nuova casa editrice che mi ha acquistato il manoscritto a un prezzo quattro volte più alto. È bene tenere a mente che l’Intelligenza della Natura non fa preferenze. Avanza per tutti noi. Per essere in piena armonia con lei e con la sua legge è dunque opportuno aprirsi agli altri. Quello che vuoi per te, devi volerlo per tutti. Se il tuo obiettivo è semplicemente raggiungere il potere in modo egoistico, senza benefici per gli altri, puoi anche riuscirci ma non durerai a lungo. A meno che tu non sia in completa armonia con la Grande Intelligenza non avrai alcun successo nella vita. Però, se l’armonia c’è, allora la vita sarà una delizia. Lo studio e la contemplazione dei fenomeni naturali ti farà capire la portata di questa Intelligenza, che avanza verso la vita. Ma per capire hai bisogno della fede. Poi devi contemplare il fatto che questo stesso potere vive in te, fino a che avrai la stessa fede nel potere interiore ed esteriore. Il primo elemento essenziale per il successo è la fede che può darti la gloria, e certamente lo farà, perché essa obbedisce alla Legge. Devi sapere che la cosa che desideri fare può essere e sarà fatta grazie alla giusta azione costruttiva. Sai che l’azione costruttiva è in tuo potere, perciò puoi iniziare ad avanzare, anche di poco, ma già da oggi. Tieni bene a mente ciò che vuoi e appena vedi qualche opportunità non esitare ad approfittarne: niente è troppo elevato per te. Non cercare mai di rimandare a domani il lavoro che puoi fare oggi e fallo nel modo migliore e più efficace possibile. Sfrutta più che puoi il presente e non accontentarti se non del meglio assoluto. Ottieni il meglio per te e per gli altri ma non ti sacrificare mai. Devi aiutare il prossimo dando il massimo e non deluderti per nessuna ragione al mondo. Se non riesci in qualcosa vuol dire che, da qualche parte, si è già messa in moto una forza che vuole darti una migliore opportunità. La fede e l’azione costruttiva, come insegnato in questo libro, ti doneranno salute, ricchezza, amore e il potere della mente.

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Gli autori

William Atkinson

illiam Atkinson (1862-1932) è uno dei più noti e importanti esponenti del Nuovo Pensiero e della Scienza della Mente. Di formazione giuridica, praticò l’attività di procuratore e avvocato. Nel 1900, dopo una crisi personale, si avvicinò al movimento del New Thought, di cui divenne uno dei principali esponenti, affiancando alla sua professione l’attività di scrittore e fondando la Atkinson School of Mental Science. Lasciò il movimento nel 1920 per dedicarsi completamente alla riorganizzazione e aggiornamento delle proprie opere, che pubblicò con il proprio nome e con diversi pseudonimi, tra cui Theodor Sheldon, Magus Incognitus, Yogi Ramacharaka e Theron Q. Dumont. Della sua formidabile produzione Area51 Publishing ha pubblicato, in ebook, audiolibro e libro cartaceo, La Legge di Attrazione del pensiero, e, in ebook e audiolibro, Il segreto del successo e Il potere della concentrazione.

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Robert Collier

obert Collier è uno dei più importanti, noti e influenti esponenti del Nuovo Pensiero. I suoi scritti sono celebri in tutto il mondo e continuano a cambiare la vita di milioni di persone. La sua chiarezza, la sua capacità espositiva, la sua fede e la forza dei suoi insegnamenti ne fanno uno dei più importanti autori di auto-aiuto di tutti i tempi e hanno fortemente influenzato il documentario e libro The Secret di Rhonda Byrne, che ha contribuito negli ultimi anni alla riscoperta degli straordinari ed efficacissimi princìpi della Scienza della Mente.

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Charles Haanel

mprenditore, filosofo, uomo d’affari, saggio, industriale, scienziato della mente, capitalista, grande anima: la figura di Charles Haanel (1866-1949) integra nel modo più concreto e attivo i princìpi e lo spirito del Nuovo Pensiero, lo straordinario messaggio che ogni singolo individuo possiede la chiave spirituale per connettersi alla Mente Universale, e che ogni persona ha il potere – e anzi il dovere – di evolvere e di raggiungere i più alti traguardi, materiali e spirituali. Oltre a La Chiave Suprema, Charles Haanel ha scritto altri testi di grande successo, come Mental Chemistry (“La chimica mentale”) e The New Psychology (“La nuova psicologia”), tutti improntati alla ricerca di metodi pratici per cambiare concretamente la propria vita. La leggenda vuole (e il protagonista non ha mai smentito) che La Chiave Suprema sia stata scoperta in giovane età da Bill Gates, che nel metodo di Charles Haanel trovò l’ispirazione e la guida per realizzare il suo sogno da nuovo Henry Ford: portare un computer su ogni scrivania.

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Wallace D. Wattles

allace Delois Wattles (1860-1911) è, insieme a Thomas Troward, William Walker Atkinson, Emma Curtis Hopkins, Charles Haanel, uno dei più noti e importanti esponenti del New Thought (“Nuovo Pensiero”), movimento filosofico e spirituale nato nella seconda metà dell’Ottocento negli Stati Uniti e attivo ancora oggi. I suoi libri di maggiore successo (La scienza del diventare ricchi, La scienza del benessere, La scienza della grandezza) – che Area51 Publishing ha pubblicato integralmente in edizione digitale, in ebook e audiolibro – hanno cambiato la vita materiale e spirituale di milioni di persone e hanno ispirato il film e il libro The Secret dell'australiana Rhonda Byrne, che ha rilanciato nel mondo la grandezza e qualità dell’insegnamento del Nuovo Pensiero e della Scienza della Mente. Area51 Publishing sta pubblicando l’intera opera di Wallace D. Wattles in edizione integrale, in ebook e audiolibro.

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Il curatore arco Alis è impegnato da oltre quindici anni nella divulgazione del benessere e della motivazione mentale. Ha collaborato con numerose riviste del settore e curato come editor e traduttore numerosi testi. Dal 2013 collabora attivamente con Area51 Publishing come consulente, editor e autore. Sta scrivendo una serie di ebook su come far proprie con tecniche subconscie le affermazioni e le credenze di grandi figure del mondo della scienza, dell’impresa e dello spirito.

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