Il libro della vita. Alla ricerca della consapevolezza dell'anima

April 13, 2017 | Author: Antonio Vaccarello | Category: N/A
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IL LIBRO DELLA VITA Alla ricerca della consapevolezza dell’anima

Antonio Vaccarello

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Copyright © 2009 Antonio Vaccarello http://www.illibrodellavita.com e-mail: [email protected]

Tutti i diritti letterari di quest’opera sono di esclusiva proprietà dell’autore.

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Ai miei genitori Paolo e Teresa per avermi donato la vita e la libertà di realizzare i miei desideri, e all’esistenza per avermi fatto incontrare Pinalba e dato Paolo e Valentina. Antonio

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INDICE

Prefazione

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Introduzione

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Cap. I Cap. II Cap. III Cap. IV Cap. V Cap. VI Cap. VII Cap. VIII Cap. IX Cap. X Cap. XI Cap. XII

Lo Spirito L'Etere Cimatica e Realtà La Costituzione dell'Uomo L'Uomo è un'antenna Dispositivi energetici Cervello, Mente e Coscienza Il pensiero Alimentazione e salute Vita, morte e reincarnazione Il continente Mu e la filosofia Huna Conclusioni

Bibliografia essenziale

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Prefazione Dedicato a tutti i Maestri di saggezza che con la loro presenza hanno illuminato il cammino sulla Terra

Questo testo nasce dal desidero di condividere con tutti i ricercatori spirituali, in maniera chiara e snella, la mia visione personale degli insegnamenti dei Maestri di saggezza, di ogni epoca e tradizione, che hanno in qualche modo interagito con la nostra umanità. Tenterò di passare in rassegna i principali temi che hanno sempre affascinano l’uomo nella speranza di fornire una visione unitaria della realtà. Vedremo come lo Spirito intelligente crea la realtà dimensionale e l’energia vitale, cercheremo di comprendere la vera natura dell’uomo e di spiegare fenomeni complessi come la mente e la coscienza, la vita e la morte. Particolare attenzione sarà rivolta all’alimentazione in quanto ritengo sia di fondamentale importanza per la salute e l’evoluzione dell’uomo. Nonostante questi temi siano universali, gli uomini hanno elaborato nei millenni un’infinità di teorie e definizioni che non fanno altro che confondere e scoraggiare chi si trova sul sentiero della ricerca. Purtroppo è assai difficile trovare due persone che si trovino perfettamente d’accordo su queste teorie in quanto ogni possibile interpretazione non fa altro che riflettere il grado di consapevolezza di ciascun individuo. Dal confronto tra le varie teorie, emerge un nuovo ed originale modello della realtà che comprende anche la vita, in cui convergono sia la visione orientale sia le teorie occidentali. Concetti di antica sapienza orientale, come prana, chakra, nadi e meridiani, vengono interpretati e spiegati alla luce delle teorie sull’energia vitale e dell’orgone, e concetti alquanto sfuggenti come quelli di mente e coscienza trovano una chiara definizione.

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Ad alcuni di questi uomini straordinari che hanno dedicato la loro vita allo sviluppo della consapevolezza umana e che quasi sempre bistrattati dai contemporanei hanno pagato per il loro ardire, ho voluto rendere omaggio ricordandone il nome ed il volto, affinché possano rimanere scolpiti per sempre nei nostri cuori e in quelli delle generazioni future. Mi auguro che anche voi, traendo spunto dalle innumerevoli teorie riportate nel testo, possiate elaborare un vostro personalissimo modello di realtà. Buona lettura Antonio Vaccarello

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INTRODUZIONE Di certo, quando si vuole essere completi e precisi, non è facile descrivere una città, con tutti i suoi contesti, storici, edilizi, logistici, umanitari e così via. Ci sarà qualcuno che si prenderà a cuore la storia, tralasciando la situazione attuale; un altro, invece, salito su un campanile, descriverà nel miglior modo possibile il panorama che gli si para davanti, senza considerare che esso sarà ben diverso da quello che avrebbe potuto vedere da un elicottero. Malgrado gli sforzi fatti, tutti coloro che si accingeranno a farne una descrizione, il più completa possibile, si troveranno legati dalle loro stesse limitazioni, dovute agli strumenti utilizzati ed alle idee personali; idee che tenderanno ad enfatizzare un aspetto piuttosto di un altro. La descrizione che ne uscirà sarà, purtroppo, alquanto incompleta. Se, invece di una città che rappresenta qualcosa di solido, concretamente reale, e ben definita nella sue costituzioni strutturali, si volesse descrivere l'uomo, si incontrerebbero delle difficoltà di gran lunga maggiori. L'uomo, infatti, ad esclusione del corpo fisico, che è tangibilmente visibile e passibile di uno studio che si basi su dati concreti, comprende nella sua struttura una serie di elementi energetici, pertanto invisibili, il cui studio diventa alquanto difficile. La loro interpretazione dovrà comunque dipendere dal modo di pensare dell'osservatore; un modo spesso tinto da informazioni precedenti che tendono, senza che lui se ne accorga, a deformare la realtà di ciò che ha osservato. Anche i chiaroveggenti, che possono analizzare i corpi sottili dell'uomo (doppio eterico, astrale, mentale, ecc.), non hanno gioco facile, perché ciò che vedono deve comunque essere interpretato e quindi espresso in parole. E non sempre il nostro vocabolario offre le parole adatte per trasmettere pienamente i concetti che si vorrebbero esprimere. Per dare un'idea di quanto le nostre idee limitino il modo di comprendere la realtà dei fatti, si pensi a come, tutti noi, 9

siamo stati istruiti ad usare il verbo essere ed avere. Ci hanno insegnato che quando ereditiamo, ci regalano o comperiamo una cosa, essa diventa nostra, ed è giusto definire il nostro rapporto con essa utilizzando il verbo avere. Ci hanno anche insegnato che se compriamo un insieme di parti, ad esempio un'automobile, dobbiamo utilizzare il verbo avere sia per ognuna di esse (io ho un volante, un motore, ecc.), che per l'insieme che vanno a costituire (io ho un'automobile). Perché, allora, utilizziamo il verbo avere per tutte le parti che compongono il nostro corpo (io ho una testa, due braccia, ecc.), per poi utilizzare il verbo essere per indicare l'insieme di tutte le parti (io sono Mario). Questo è un errore, un grande errore che dimostra come già nel linguaggio, l'uomo abbia perso la consapevolezza di avere un corpo e non di essere il suo corpo! È ovvio che partendo con questi presupposti, lo studio dell'uomo e della sua consapevolezza nei confronti delle sue parti (corpi) sottili si presenta molto, ma molto complesso. Se poi volessimo considerarlo come una creatura che nasce, vive e muore, volendo dare a questo ciclo un significato che superi quello tradizionale, offerto dall'antropologia, allora la ricerca si farebbe ancor più complessa, anche se potrebbe rappresentare qualcosa degno di essere fatto anche a costo di un duro lavoro e, magari, qualche sacrificio. Questo è il compito che si è proposto l'ing. Antonio Vaccarello che, dopo anni di studio ed esperienze, ha trovato le risposte che hanno riempito, sono le sue parole, quel classico senso di vuoto che attanaglia chiunque cerchi di comprendere lo scopo della propria esistenza. Puoi perciò comprendere come, a fronte di un duro lavoro, egli sia ora desideroso di aiutare chi, come lui, va cercando la chiave per rispondere alle domande più importanti che una persona responsabile si pone sulla sua esistenza ed il suo destino. Permettimi di suggerirti di intraprendere la lettura di questo volume considerandone il contenuto dal punto di vista 10

dell'autore. Egli aveva alcune domande senza risposta, ne ha trovato qualcuna che lo ha soddisfatto e te le propone a cuore aperto. Se tutte le sue risposte soddisfano anche te, hai trovato un libro che potrà realmente aiutarti a definire le pietre miliari del tuo cammino in questa tua vita. Se qualche sua risposta non riuscirà a soddisfare le tue domande, accetta quelle che le soddisfano, avrai così più tempo per fare una ricerca personale e trovare ciò che può appagare la tua fame di conoscenza. Per me questo libro rappresenta una fonte di consultazione rapida, che mi evita di dover sfogliare molti volumi per trovare l'argomento che vado cercando. E non solo rapida… anche completa! Buona lettura!. dr. Mario Rizzi

Mario Rizzi è un ricercatore che, come l'autore del libro, desidera condividere il frutto di tanti anni di studi e ricerca. Ha creato a tal fine alcuni siti, tra cui segnaliamo www.viveremeglio.org (tante idee per una vita migliore) e www.procaduceo.org (una proposta per una diagnosi olistica ed un cura valida e naturale).

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CAPITOLO I LO SPIRITO

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LO SPIRITO Sin dalla notte dei tempi, osservando un cielo stellato, l’uomo si è sempre chiesto chi abbia mai creato tutto ciò. Ma tale domanda purtroppo è talmente ardita, anche per le nostre conoscenze attuali, da continuare a rimanere senza risposta. Iniziamo il nostro cammino con un forte desiderio nel cuore, comprendere il mistero che avvolge l’origine della creazione e dell’uomo e, per fare ciò, leggiamo insieme alcune frasi assiomatiche che il grande Ermete Trismegisto ha inciso nella “Tavola Smeraldina” : “Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento”.

Ma cos’è questa “Cosa unica”? Quando analizziamo la materia ad una scala sempre più piccola, osserviamo che le energie in gioco aumentano enormemente. L’energia gravitazionale è molto più debole dell’energia elettromagnetica dell’atomo la quale a sua volta è molto più debole dell’energia nucleare. Andando su scale ancora più piccole emerge un mare di energia pressoché infinito. Questa energia non è immediatamente osservabile e fruibile, in quanto si trova allo stato di energia potenziale, essa è immobile e costituisce un campo scalare e per poterla utilizzare occorre metterla in movimento. Sebbene a scuola ci abbiano insegnato che l'universo sia fatto di materia inerte, dall’osservazione dello stesso emerge un ordine ed un’armonia tale da far pensare che ogni singola particella abbia intelligenza propria ed a questo principio creativo diamo il nome di Spirito. Allo Spirito usiamo sovente associare il nome

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Dio o Coscienza Cosmica. Secondo il più grande chiaroveggente del secolo scorso Edgar Cayce una parte del nostro Creatore sta nel profondo di ciascuno di noi e questa è la parte di noi che è fatta ad immagine di Dio. Questa è la parte di noi che chiamiamo “Spirito”. Lo Spirito è la sostanza di cui siamo fatti, l'essenza del nostro essere. Allen Wheelis ha scritto questa bellissima pagina sullo Spirito: “Lo spirito era fin dall'inizio, anche se quel principio è stato forse la fine di qualche inizio precedente. Se guardiamo abbastanza indietro, arriviamo a una nebbia primordiale in cui lo spirito è solo un'irrequietezza di atomi, il fremito di qualcosa che non vuole restare nell'immobilità e nel freddo [...] Noi siamo portatori dello spirito. Non sappiamo né come né perché né dove. Portiamo tutto il suo peso sulle nostre spalle, nei nostri occhi, nelle mani angosciate muovendo per regni brumosi verso un futuro sconosciuto, inconoscibile e in eterna creazione. Esso dipende interamente da noi, eppure non lo conosciamo. Lo facciamo avanzare lentamente con ogni battito del nostro cuore, gli dedichiamo il lavoro delle mani e della mente. Vacilliamo, lo passiamo ai nostri figli, posiamo le nostre ossa, veniamo meno, perduti, dimenticati. Lo spirito procede, ingrandito, arricchito, più strano, più complesso”. Per i mistici induisti Dio è coscienza ed energia, ma una simile affermazione introduce di per sé un dualismo in contrasto con l’unità dell’universo. Dio è spirito assoluto, è l’esistenza stessa, energia e coscienza non sono altro che manifestazioni e attributi dello Spirito. Se accettiamo che lo Spirito è la “Cosa unica” allora possiamo tentare di definirne i suoi principali attributi: • • • • •

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Lo Spirito è la sola cosa che esiste Lo Spirito è onnipervadente Lo Spirito è intelligente e cosciente Lo Spirito ha infiniti gradi di vibrazione Lo Spirito essendo Uno segue la Legge dell’Uno in ogni sua manifestazione

Abbiamo detto poco fa che lo Spirito giace immobile pronto a manifestare tutte le sue potenzialità. Così come i raggi di una ruota quando gira velocemente sembrano fermi, allo stesso modo lo Spirito vibrando ad una frequenza altissima sembra immobile. Così come l’uomo destandosi la mattina è pronto per plasmare la sua realtà, allo stesso modo lo Spirito primordiale destandosi ha plasmato il substrato della realtà assoluta, quel campo di energia potenziale infinita, che d’ora in poi chiameremo Etere, per creare infiniti spazi dimensionali. Quando lo Spirito si desta origina il movimento e con esso proietta le dimensioni, tra cui la nostra realtà fisica costituita dalle dimensioni di Spazio e Tempo. E' l'origine della dualità. Ogni forma di energia presente in ogni spazio dimensionale gli deriva dal movimento dell’Etere che lo compenetra. Nella Genesi sta scritto «Lo Spirito di Dio si muoveva sopra le acque» per vivificarla e darle forma. Senza lo Spirito che la anima, la materia rimane informe e vuota, ma quando viene animata ed organizzata dallo Spirito, tutte le possibilità che essa contiene cominciano a manifestarsi.

Omraam Mickhael Aïvanhov (1900 – 1986)

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Secondo il filosofo Aïvanhov lo schema della creazione può essere rappresentato con questa figura geometrica

Schema della creazione Il centro è lo Spirito e gli anelli concentrici sono la materia. Dal punto centrale lo Spirito proietta e dona se stesso mentre la materia prende ed accumula ciò che il punto dà. Tutta la creazione dell’universo è contenuta in questo schema. Questa legge può essere applicata anche alla vita interiore. Lo Spirito non smetterà mai di animarvi, esattamente come avviene per l'intero universo. La peggior cosa che possa capitare a un essere umano è di separarsi dal centro ovvero dallo Spirito.

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CAPITOLO II L'ETERE

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L'ETERE Sin dall’antichità in molti hanno creduto nell’esistenza di una quintessenza che permea tutto l’universo a cui spesso è stato dato il nome di Etere. Il concetto di Etere e la sua stessa esistenza sono molto controversi tanto che nel secolo scorso la scienza ufficiale in uno storico esperimento, non avendo potuto rilevarlo, sancì la sua inesistenza. Molto spesso l’Etere viene assimilato, nella tradizione esoterica orientale e occidentale ai concetti di Prana, Kundalini, Ki, Energia Vitale, Orgone, Forza Odica, Magnetismo Animale, Mana, ecc.. Visto la moltitudine di significati ad esso attribuiti, non sempre coerenti tra loro, cercherò in questo capitolo di riportare sinteticamente le scoperte degli autori più significativi e di trarne alla fine le dovute conclusioni. Franz Anton Mesmer (1734 – 1815)

Mesmer, medico e filosofo, credeva fermamente nell'astrologia. Studiò le interazioni dei corpi celesti sul corpo umano e a tal proposito scrisse: 21

“E' ovvio che non avviene praticamente alcun cambiamento nei corpi celesti che non influenzi le consistenze fluide e solide della nostra terra. Può quindi qualcuno negare che anche gli organismi animali siano sottoposti alle stesse influenze? Una creatura vivente è anch'essa parte della Terra e tale creatura consiste di componenti liquide e solide, le cui proporzioni ed equilibrio sono sottilmente alterati, in tal modo producendo degli effetti acutamente sentiti dalla creatura stessa.”

Possiamo riassumere i risultati delle sue ricerche nei seguenti punti :  Esiste un'influenza reciproca tra i corpi celesti, la terra e tutti i corpi animati  Il mezzo di questa influenza è un fluido diffuso universalmente (chiamato da Mesmer magnetismo animale), così continuo da non ammettere alcun vuoto, incomparabilmente sottile, e naturalmente suscettibile di ricevere, diffondere e comunicare tutte le perturbazioni motorie. Mesmer notò che avvicinando una potente calamita o le dita di una mano alla fiamma di una candela, la stessa si inclina verso la calamita o le dita. Secondo Mesmer, la malattia ha origine dalla carenza di tale fluido all'interno del corpo umano che può essere incanalato e convogliato verso altre persone utilizzando magneti naturali da applicare sulle parti del corpo da curare o mediante l'imposizione delle mani irradianti energie benefiche.

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Karl von Reichenbach (1788 -1869)

Il barone von Reichenbach scoprì che se alcuni sensitivi venivano posti all'interno di una camera buia insieme ad un potente magnete a ferro di cavallo, potevano osservare una luce emanante dai poli del magnete. Tale luce permetteva di vedere le persone all'interno della stanza buia, creava ombre e al soffio tremava come la fiamma di una candela. Effettuando l'esperimento con un cristallo di quarzo, al posto del magnete, si poteva osservare che “tutto il corpo del cristallo riluceva di una luce delicata, e dalla punta superiore emanava una luce azzurra, in costante movimento, a volte scintillante”. Reichenbach osservò che anche il suo corpo nell'oscurità emetteva la stessa luce che chiamò Od. Tale luce mostrava uno spettro di colori che variava dal rosso al violetto, andando dalla zona degli organi genitali verso la sommità del capo. Inoltre, “correnti di luce simili a fiamme di intensità relativamente maggiore scorrono dalla punta di tutte le dita, nella direzione in cui esse sono stese”. Le proprietà odiche dei materiali e del corpo umano risultavano amplificate se esposti direttamente alla luce solare.

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“L'Od è l'espressione di una forza dinamica che compenetra in modo sottile e scorre con irresistibile potenza attraverso tutto ciò che fa parte della natura [...] Questa forza non solo si manifesta al contatto ma anche a distanza, come dal sole, dalla luna e dalle stelle; così pure da tutta la materia.

Nikola Tesla (1856 – 1943)

Tesla, uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, ebbe a dire : "L'etere è portatore di luce e riempie ogni spazio, l'etere agisce come forza creativa che dà la vita. Viaggia in "turbini infinitesimi" ("micro eliche") prossime alla velocità della luce, divenendo materia misurabile. La sua forza diminuisce e arriva a terminare del tutto, regredendo in materia, secondo una specie di processo di decadimento atomico […] Ogni atomo ponderabile è differenziato da un fluido tenue, che riempie tutto lo spazio meramente con un moto rotatorio, proprio come fa in vortice di acqua in un lago calmo. Una volta che questo fluido - ovvero l'etere - viene messo in movimento, esso diventa grossolana materia. Non appena il suo movimento viene arrestato la sostanza primaria ritorna al suo stato normale [...] Può allora accadere che, se riesce in qualche modo a imbrigliare questo fluido, l'uomo possa innescare o fermare questi vortici di etere in movimento in modo da creare alternativamente la formazione e sparizione della materia. Dunque al 24

suo comando, quasi senza sforzo da parte sua, vecchi mondi svanirebbero e nuovi mondi entrerebbero nell'esistenza. L'uomo potrebbe così alterare le dimensioni di questo pianeta, controllare le sue stagioni, aggiustare la sua distanza dal sole, guidarlo nel suo viaggio eterno lungo l'orbita di sua scelta, attraverso le profondità dell'universo. Egli potrebbe far collidere i pianeti e creare i suoi soli e le sue stelle, il suo calore e la sua luce, egli potrebbe dare origine alla vita in tutte le sue infinite forme. Dare origine alla nascita e alla morte della materia sarebbe il più grande degli atti umani, cosa che darebbe all'uomo una conoscenza profonda della creazione fisica; tutto questo gli permetterebbe di compiere il suo destino ultimo”.

Secondo Tesla il campo gravitazionale terrestre è dovuto allo spostamento del pianeta attraverso l'Etere. “Quando la materia solida viaggia attraverso lo spazio, subisce il vento dell'etere e le differenze in potenziali elettrici provocano dei cambiamenti nel dislocamento elettromagnetico all'interno della massa e del vento dell'etere. Il campo elettrico della terra crea il dislocamento magnetico all'interno dell'etere e lo accumula all'interno del campo elettrico della terra. La differenza tra il dislocamento magnetico all'interno di una massa ed il dislocamento magnetico fuori della massa dell'etere è la gravità”. Tesla ha ottenuto circa 300 brevetti in tutto il mondo per le sue invenzioni, è stato l'inventore della corrente alternata, che ha contribuito alla nascita della Seconda Rivoluzione Industriale, e la Suprema Corte degli Stati Uniti gli ha attribuito la precedenza della scoperta della radio rispetto a Guglielmo Marconi. Alla sua morte il governo americano classificò i suoi scritti come Top Secret, privando l'umanità di un patrimonio scientifico di incalcolabile valore.

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Wilhelm Reich (1897 – 1957)

Reich, medico e Psicoanalista di fama mondiale, brillante allievo e collaboratore di Freud, abbandonò la psicologia per dedicare il resto della propria vita a studi sulla bioenergetica nel tentativo di dare una risposta a quella che per lui era la domanda fondamentale “Cos’è la vita?”. Egli osservò al microscopio che la materia inorganica e quella organica, dopo essere stata sottoposta ad un processo di sterilizzazione ad alta temperatura, si disgrega formando vescicole di materia (bioni) dotati di un movimento circolare a spirale e pulsante che emanano un colore verde-azzurro. Tali vescicole, unendosi tra loro, possono svilupparsi in organismi viventi. Reich riteneva che i bioni fossero carichi di una sorta di energia vitale, priva di massa, che chiamò orgone o energia orgonica. Queste vescicole di energia orgonica condensata, aggregata insieme a molecole organiche ed inorganiche, sono l’anello di congiunzione tra l’etere e la vita biologica di cui ne costituiscono l’elemento base “... sono strutture di transizione dal non vivente al vivente. Il bione è l'unità funzionale elementare di tutta 26

la materia vivente".

L’orgone giunge continuamente nell’organismo dall’aria e dal sole attraverso la respirazione, la pelle e i polmoni. Sulla base delle sue osservazioni Reich dedusse le seguenti proprietà dell'orgone:      

permea tutto lo spazio è caratterizzato da un movimento a spirale di tipo pulsante che avviene spontaneamente (non è imposto da cause esterne) emette o genera luce di colore verde-azzurro e tale radiazione è fredda ovvero non genera calore. è attratto e trattenuto dall’aria, dall’acqua e dalla materia organica I metalli prima lo attraggono e poi lo respingono ha la tendenza ad aggregarsi fluendo dai sistemi meno complessi a quelli più complessi (ad esempio, l’uomo trae energia vitale dal cibo e una pianta dall’atmosfera che la circonda).

Reich condusse indagini in diverse discipline scientifiche tra cui la medicina, la fisica, la cosmologia e la meteorologia. Uno degli aspetti più importanti della sua teoria è che le forme della materia vivente sarebbero il risultato di semplici sovrapposizioni o superimposizioni di flussi di orgone nello spazio. La tendenza dell'orgone ad accumularsi, a differenza di altre forme di energia, consentirebbe l'organizzazione della materia caotica in strutture complesse. I bioni prodotti dalla disintegrazione dei tessuti, a seconda del livello energetico di partenza, possono evolversi verso forme organizzate e originare organismi viventi oppure degradare in organismi piccolissimi, da lui denominati "bacilli T", che sarebbero la causa della biopatia del cancro. I bacilli T, oltre ad essere responsabili della disgregazione degli organismi più grandi, si opporrebbero alla naturale ricomposizione della materia disgregata innescando un processo distruttivo e 27

putrescente. Secondo Reich, certe forme di malattia sono la conseguenza di una patologia energetica dovuta all'impoverimento o al ristagno dell'energia orgonica all'interno del corpo. Realizzò accumulatori di orgone costituiti da strati alternati di materiale organico (lana) e metallo che usò nei suoi esperimenti. “Le irradiazioni di orgone possono essere applicate con gran vantaggio e senza nessun pericolo, neanche di eccessiva irradiazione” (anche se a scopo terapeutico raccomandava di non utilizzare accumulatori con più di tre strati), nelle seguenti condizioni: grave stanchezza, anemia, cancro, esclusi i tumori del cervello e del fegato, raffreddori acuti e cronici, artrite, ulcere croniche, ogni genere di lesione, abrasione, ferite, bruciature, sinusite e alcuni tipi di emicrania”. Una persona posta dentro una camera orgonica, dopo un po’, può osservare una luminosità bluastra, inoltre, muovendosi dentro la camera, si possono osservare chiaramente delle formazioni nebbiose e, permanendovi più a lungo, cominciano a comparire dei punti luminosi blu-violetti fortemente radianti. Quando la presenza dell’operatore avrà eccitato sufficientemente l’energia presente nella camera, le formazioni nebbiose si concentreranno dando luogo a lampi giallobiancastri. Molto interessante la similitudine con un fenomeno riscontrato all’interno della grande piramide di Giza. Gli egittologi hanno osservato che quando una mano è posta all’interno del sarcofago vuoto, ubicato al centro della camera del Re, la stessa appare circondata da una brillante luce violetta ed emana bagliori non appena viene scossa. La teoria di Reich avvalora l’ipotesi che vede le piramidi come accumulatori di energia vitale. Nel 1955 la Food and Drug Administration (FDA), con un’ordinanza, intimò a Reich di sospendere le sue ricerche, in quanto prive di valore scientifico, ma egli continuo le sue attività e venne condannato a 2 anni di reclusione per oltraggio

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alla corte e alla distruzione di tutti i suoi libri e apparecchiature. Nel 1957 morì in carcere. Anche se i risultati degli esperimenti di Reich erano sbalorditivi, vedasi i casi di cura del cancro, i suoi dispositivi avevano un aspetto negativo in quanto accumulavano indiscriminatamente ogni tipo di energia presente nell’ambiente, sia quella vitale denominata OR sia quella stagnante e cogesta denominata DOR. Se Reich ha il merito di aver scoperto come accumulare l’orgone, a Karl Hans Welz dobbiamo la scoperta di come generarlo. Negli anni 80 Welz scoprì che inglobando particelle di metallo in una massa di resina si ottenevano degli effetti di gran lunga superiori a quelli che Reich aveva ottenuto con i comuni accumulatori. Inoltre, tale dispositivo, che chiamò orgonite (1993), aveva anche la proprietà di trasformare le energie negative DOR in energie OR positive e benefiche per la vita. Il potere vitalizzante dell’orgonite poteva essere ulteriormente amplificato con l’aggiunta di cristalli di quarzo. Oltre all’orgonite anche i pianeti rotanti, come la Terra, producono energia orgonica.

Viktor Schauberger (1885-1958)

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Schauberger, guardia forestale, passò gran parte della sua vita ad osservare la natura, in particolare i torrenti di montagna, traendone importanti insegnamenti e gettando le basi per quella che potremmo definire la scienza dei vortici. Secondo Viktor Schauberger l’etere è l’energia primigenia, la quintessenza, da cui tutto ha origine, penetra in ogni dove e compone gli atomi di cui la materia è costituita. Ogni cosa, a qualsiasi livello, dalle particelle più piccole fino alle galassie, sono formate da innumerevoli vortici. Le cariche elettriche elementari costituiscono vortici primordiali d'etere e hanno simmetria assiale. Gli elettroni (o i protoni) si respingono tra di loro solo quando sono contrapposti i loro assi di flusso entrante d'etere (o di efflusso), ma sono pronti ad attrarsi se i loro assi sono affiancati come quando generano le correnti, sotto l'azione di un campo elettrico. La forza di attrazione non risiede nei corpi, non è propria della materia e la gravità non risiede nella massa della Terra. La forza è esterna, risiede ovunque nello spazio e solo gli aggregati di materia ne determinano l'azione. Le proprietà notevoli dell’etere sono la geometria del suo moto naturale e il livello di “affinità” nei confronti della materia. L’etere si muove attraverso le dimensioni seguendo una geometria ben precisa, la geometria a spirale o vortice, e tale geometria la ritroviamo ovunque in natura, nelle forme vitali, nei fenomeni naturali di grande potenza quali i vortici e gli uragani, nel moto dei corpi celesti e nelle galassie, come se questi sistemi conservassero l’impronta di questa forma primigenea.

Dissertazione sulla Spirale

La forma geometrica alla base di ogni cosa che esiste nell'universo è la spirale “phi” o sezione aurea di Fibonacci. Prendiamo la seguente sequenza di numeri, nota come sequenza di Fibonacci, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, …, in cui ogni

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numero è la somma dei due precedenti, possiamo vedere che il rapporto tra due numeri adiacenti tende al numero Φ = .6 8 …. Se adesso costruiamo dei quadrati aventi per lati i numeri della sequenza di Fibonacci e man mano che ne accostiamo uno al precedente effettuiamo una rotazione di 90°, possiamo vedere che unendo i quarti di circonferenza otteniamo la forma geometrica della spirale, che ovviamente può essere sia oraria che antioraria. Nella figura che segue possiamo vedere una spirale.

La costante Φ presenta delle proprietà notevoli ed è espressione dell’unità

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Johannes Kepler ci ha lasciato queste bellissime parole sulla sezione aurea: "La geometria ha due grandi tesori: uno è il teorema di Pitagora; l'altro è la sezione aurea di un segmento. Il primo lo possiamo paragonare ad un oggetto d'oro; il secondo lo possiamo definire un prezioso gioiello”.

Se è vero quanto asserisce Ermete Trismegisto “Ciò che è in alto è come ciò che è in basso”, allora tutto ci fa supporre che l’elemento costitutivo della realtà fisica materiale ed energetica deve essere collegato in qualche modo con la forma della spirale e che alla base dell’universo vi sia il movimento a spirale. In natura la costante Φ si trova in tutta la struttura ossea: la distanza tra le dita, la lunghezza delle falangi, la lunghezza degli arti, ecc.; ma la si trova anche nel regno vegetale ed animale. Praticamente Φ è una costante di tutte le strutture dotate di vita ed è presente anche nella forma di agglomerati di materia che esprimono visibilmente una grande potenza come i vortici, gli uragani e, a livello cosmico, le galassie a spirale. Vediamo adesso alcuni esempi tipici della spirale phi in natura:

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Vortice di acqua

Nautilus

Uragano

Galassia a spirale

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Fine della dissertazione. L’altra proprietà dell’Etere è in stretta relazione al modo in cui interagisce con la materia. Anche se l’Etere è l’aria che gli atomi respirano, ogni materiale lo assorbe o lo riflette in maniera differente. I materiali organici lo assorbono, il cemento e la plastica lo rallentano, i metalli prima lo assorbono e poi lo riflettono, i cristalli lo accelerano e vibrano alla sua stessa frequenza, infine, l’aria e l’acqua lo assorbono e ne memorizzano le frequenze. Le piante, gli animali e l’uomo essendo composti prevalentemente di acqua e sostanze organiche assorbono l’Etere. Considerando che l’etere è presente ovunque e in quantità infinita, viene da chiedersi: Cosa occorre fare per catturare quanto più etere possibile e concentrarlo in modo da sfruttarne l’energia? Occorre seguire il suo stesso movimento, infatti, solo imprimendo alla materia un movimento spiraliforme, possiamo caricarla con un surplus di energia. Mi viene naturale pensare alla danza turbinante dei Dervisci Rotanti quale metodo per raggiungere l'estasi mistica.

Schauberger, utilizzando un ugello a vortice, ovvero imprimendo all’acqua un movimento vorticoso, scoprì che le qualità dell’acqua miglioravano rendendola simile a quella di 34

sorgente che, scorrendo nei torrenti di montagna tra mille vortici, si carica di energia dall’etere. Ma da dove arriva l’Etere? Se consideriamo tutte le dimensioni materiali formate da Etere aventi ciascuna una determinate frequenza di vibrazione, è naturale pensare che l’etere arrivi nella nostra dimensione dalle dimensioni superiori a più alta energia di vibrazione. Viktor Schauberger, come tanti altri grandi scienziati in anticipo sui tempi, ci ha lasciato in eredità delle idee che ancora oggi non comprendiamo. Egli riteneva ad esempio che il cuore non è una pompa ma "è pompato", gli uccelli "non volano" ma "sono volati", i pesci non nuotano, ma "sono nuotati", il sole è probabilmente un corpo freddo e oscuro, ecc.

La fisica del XX secolo

Prima dell’avvento della fisica quantistica, si riteneva che gli atomi fossero costituiti da un nucleo centrale attorno al quale, ad una distanza “enorme”, ruotavano gli elettroni. Lo spazio tra il nucleo e gli elettroni era considerato vuoto e quindi la materia era sostanzialmente vuota, ma nella realtà le cose sembrano andare diversamente. Il premio nobel per la fisica Richard Feynmann ha calcolato che nello spazio vuoto pari ad una biglia vi è tanta energia da portare istantaneamente all’ebollizione tutti gli oceani della Terra. Hal Puthoff, della Cambridge University, ha verificato sperimentalmente che nello spazio vuoto, schermato dai campi elettromagnetici e alla temperatura di zero gradi kelvin, esiste una quantità enorme di energia, che è stata chiamata energia di punto zero in quanto allo zero assoluto non dovrebbe esserci alcuna energia.

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Nikolai Aleksandrovich Kozyrev (1908 – 1983)

L’astrofisico Kozyrev sostiene che tutta la materia è generata dal movimento di una sostanza invisibile e cosciente chiamata etere. Per Kozyrev ogni corpo materiale è immerso in un oceano di etere ed è assimilabile ad una spugna immersa nell’acqua. Seguendo tale analogia è possibile incrementare o decrementare la quantità di fluido (acqua o etere) assorbito, sottoponendo l’oggetto a varie azioni meccaniche e fisiche (strizzandolo, raffreddandolo, ruotandolo, ecc.) Riportiamo di seguito alcune delle più importanti scoperte sperimentali del Prof. Kozyrev:   

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Come un oggetto materiale genera il movimento quando viene immerso in un liquido, allo stesso modo genera onde di torsione nell’etere in cui è immerso. Le onde di torsione si propagano nell’etere seguendo la forma di una spirale tridimensionale e sono difficili da rilevare in quanto cambiano continuamente direzione. Per potere imbrigliare meglio l’energia di tali onde, occorre sottoporre gli oggetti a continui movimenti e vibrazioni.

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Facendo ruotare, vibrare o rompendo oggetti, il loro peso subisce piccole ma significative variazioni. Un corpo subisce un incremento quantizzato e costante del proprio peso quando viene fatto vibrare entro determinati intervalli di frequenza.

Diversi ricercatori hanno condotto esperimenti che confermano la teoria di Kozyrev. Il Dott. Bruce De Palma ha rilevato sperimentalmente che una sfera rotante lanciata verso l’alto sale più in alto e scende più velocemente di un’altra sfera uguale ma non rotante senza seguire la traiettoria prevista dalle leggi della fisica classica comunemente accettate dalla comunità scientifica. Il Dott. David Hudson ha osservato che quando un microcluster (una massa costituita da 10 a 1000 atomi) di iridio viene riscaldato il suo peso aumenta anche del 300% e alla temperatura di 850°C scompare per riapparire soltanto quando la sua temperatura ridiscende. A differenti livelli di densità di energia eterica corrispondono differenti realtà dimensionali o piani di esistenza. Secondo vari scienziati, tra cui Mishin, Aspden, Tesla e Keely, l’etere è suddiviso in 7 differenti livelli di densità e le varie manifestazioni di energia e materia hanno qualità differenti a seconda della densità di etere che li ha originati. In tale modo ritroviamo anche a livello di realtà dimensionale lo stesso schema dell’ottava che caratterizza le vibrazioni della luce visibile (i sette colori dell’arcobaleno) e del suono udibile (le sette note musicali). Anche le leggi della fisica variano al variare della densità dell’etere e quindi al variare della realtà dimensionale. Con l’avvento della fisica dei microcluster si è visto che gli atomi, costituiti da vortici di etere, si assemblano tra loro secondo numeri ben definiti, detti “numeri magici”, in modo da raggiungere la configurazione di un Solido Platonico. Alla luce del modello di Kozyrev gli atomi e le molecole avrebbero una struttura a strati di onde sferiche nidificate, a 37

cipolla, e l’effetto di quantizzazione del peso spiegherebbe la natura multidimensionale della materia. Quando un corpo aumenta di peso si ha un ingresso di energia a densità più elevata, quando diminuisce di peso una quota parte di energiamateria si sposta in una dimensione più alta a densità minore. Tutta la materia imbriglia onde di torsione per sostenere la propria esistenza. Kozyrev sosteneva che “tutte le forme di vita dovevano essere composte da una forma di energia invisibile a spirale”. L’energia eterica è in realtà l’alimento principale per la salute di un organismo ancora prima della respirazione, dell’ingestione e dell’esposizione ai raggi del Sole. Paramahamsa Tewari nella Space Vortex Theory asserisce che le particelle elementari non sono altro che vortici sferici di energia, sulla superficie di un oceano di etere avente energia infinita. A seconda del livello vibrazionale dell’etere, si ha la manifestazione di una determinata dimensione, si forma la materia più o meno densa, propria di quella dimensione, e tutti i campi energetici conseguenti al movimento della materia nell’etere. Ad esempio, nel caso particolare del nostro universo materiale il moto della materia crea dei vortici nel campo eterico generando i campi gravitazionale, magnetico, ecc. che sono alla base dei relativi fenomeni energetici. La più alta vibrazione dell’etere, che dà luogo ad un fenomeno osservabile, è quella che genera le onde luminose. Si tratta di onde che andandosi a infrangere contro la materia creano dei vortici nel campo eterico noti come fotoni.

Nel 1987 il chimico Helmut Hoegl ha ipotizzato che la materia, dall'elettrone in su, sia formata dall’aggregazione di fotoni. Isaac Newton aveva intuito l’esistenza di uno Spirito dell’Universo avente proprietà simile a quelle dell’Etere "... questa specie di spirito sottilissimo che penetra attraverso tutti i corpi e che è nascosto nella loro sostanza; è per la forza e l'azione di 38

questo spirito che le particelle dei corpi si attirano mutuamente alle più piccole distanze e che aderiscono allorché sono contigue; è per tale agente che i corpi elettrici agiscono a distanze più grandi tanto per attrarre che per respingere i corpuscoli vicini, ed è sempre col mezzo di questo spirito che la luce emana, si riflette, si rifrange e riscalda i corpi; tutte le sensazioni sono eccitate e le membra degli animali sono mosse quando la loro volontà lo ordina mediante le vibrazioni di questa sostanza spiritosa che si propaga dagli organi esteriori dei sensi lungo i filamenti solidi dei nervi, fino al cervello ed in seguito dal cervello ai muscoli. Ma queste cose non si possono spiegare in poche parole; non si fecero ancora sufficienti esperienze per poter determinare esattamente le leggi secondo le quali agisce questo spirito universale."

Se l'etere smettesse di ruotare, in modo intelligente e con un certo proposito, l’universo si dissolverebbe. Siamo ancora lontani dal comprendere tutte le proprietà dell’Etere, ma incomincia a farsi strada l’ipotesi che questo mezzo sottile possa essere intelligente e che possa avere a che fare con la nostra coscienza. Alcuni fisici d’avanguardia ritengono che una teoria unificata della fisica non possa fare a meno di comprendere i concetti di Etere e di Coscienza. Anche se non riusciamo a vedere l'Etere, non possiamo affermare che non esiste. Ci sono tante altre cose che non riusciamo a vedere ma che in qualche modo percepiamo come ad esempio la gravità che ci mantiene sulla Terra.

La spiritualità orientale

Nella tradizione spirituale induista si fa largo uso dei termini Prana e Kundalini. Per capire bene il significato e la differenza tra questi due concetti riporto le descrizioni che di esse ci ha dato Sri Govinda:

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“Il Prana è l'energia vitale che regola le funzioni dell'organismo, fa battere il cuore, muove i polmoni durante la respirazione, dà vigore fisico e tiene in vita il corpo. Esso produce nascita, crescita, salute, malattia, vecchiezza e morte”. “Kundalini è energia inattiva [...] è l'energia cosmica spirituale che ha creato l'universo. Ella pervade e sostiene tutte le cose animate e inanimate, pianeti, soli e galassie. L'esistenza è possibile solo grazie a questo potere infinito che è il supporto statico di tutta la materia, la base fondamentale della sostanza organica e inorganica. E' la sorgente di ogni forma di vita. Tutte le creature, piccole e grandi, a qualunque stadio si trovino e a qualunque piano appartengano – fisico, astrale o causale – devono a lei la loro esistenza. E' la Madre dell'intero universo. Questa meravigliosa e onnisciente energia è completamente libera e proietta la creazione di sua spontanea volontà, sebbene trascenda spazio, tempo e sostanza, rimanendo supremamente distaccata e mantenendo immutati la sua purezza e il suo stato divino. Tutte le forme di energia promanano da lei, che è auto luminosa e colma di beatitudine. E' l'essenza vitale che manifesta la diversità delle forme materiali dentro la propria unità spirituale”.

Akasha è un altro termine ricorrente correlato all'Etere e che si differenzia dagli altri visti in precedenza. Esso manifesta un altro attributo dello Spirito che è la sua infinita capacità di memorizzare e trasmettere informazioni. “Akasha”, che in sanscrito significa etere o spazio, è l’elemento base dell’intero universo. Akasha è l'onnipresente esistenza che pervade tutto, ha un effetto organizzatore sulla materia e costruisce le forme. L'akasha diviene il sole, la terra, la luna, le stelle, l’aria, i liquidi ed i solidi; forma il corpo umano, gli animali, le piante e ogni forma che vediamo, tutto ciò che percepiamo con i nostri sensi, tutto ciò che esiste. L'akasha non può essere percepito perché va al di là di ogni ordinaria percezione, si può vedere e toccare soltanto quando si condensa e prende una forma, fluisce attraverso di esse e le collega fra

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loro, inoltre, è sempre associata a una qualche forma di coscienza. Grandi sensitivi e veggenti come Edgar Cayce, Madame Blavatsky, Alice Bailey e Rudolf Steiner, hanno avuto accesso alle informazioni contenute in quelle che vengono chiamate cronache dell’Akasha, o Resoconti Akashici, cioè quella dimensione in cui è contenuta la memoria di ogni avvenimento verificatosi, di ogni pensiero e desiderio che ha attraversato la mente o il cuore di ogni individuo vissuto sulla Terra. Madame Blavatsky diceva: "L’Akasha, Luce Astrale, può definirsi come l’Anima Universale, la Matrice dell’Universo, il Mysterium Magnum dal quale tutto quanto esiste è nato per separazione o differenziazione. È la causa dell’esistenza; riempie tutto lo spazio infinito…è lo spazio”. La parola Akasha si utilizza per nominare un piano di coscienza cosmica che funge da archivio, nel quale, come si è già detto, si registrano tutte le situazioni, pensieri, emozioni, parole, intenzioni ed azioni di un essere, dalla sua separazione dalla Fonte o Dio, fino al suo ritorno definitivo al punto d’origine; contiene quindi l’intera storia d’ogni anima, sin dall’alba della Creazione. Quest’archivio ci connette tutti, gli uni agli altri, contiene ogni simbolo, archetipo o racconto mitologico che esiste e perciò diviene la fonte maggiore di conoscenza e verità che l’essere umano possa consultare; chiamato anche “Libro della Vita”, come lo si conosce nella Bibbia, lascia la sua impronta indelebile nella vita.

Conclusioni

Lo Spirito proietta il mezzo attraverso cui si manifesta l’universo, a cui diamo il nome di Etere. L’universo è multidimensionale e tutte le infinite dimensioni, che sono il risultato delle infinite vibrazioni dell’etere, coesistono in un unico universo. Quindi non vi sono infiniti universi, ma infinite dimensioni all’interno di un solo universo. 41

Lo Spirito, facendo variare lo stato di vibrazione dell'Etere, genera dei vortici e crea le dimensioni; inoltre, all'interno di ogni dimensione, facendo ruotare e combinare in vario modo i vortici, crea i mondi sottili, la materia e tutte le forme di vita. L'universo è immerso in un oceano di Etere, onnipervadente, che trasmette alle manifestazioni materiali le proprie vibrazioni fornendogli incessantemente energia. Questa energia intelligente regola le funzioni dell'universo e di tutto ciò che è in esso contenuto. Essendo questa energia alla base di tutti i fenomeni vitali dei regni minerale, vegetale ed animale, possiamo chiamarla energia vitale. A prescindere da quanto riportato dai vari autori presi in esame, è importante capire che l'Etere è il potere divino o spirituale, intelligente e onnipervadente, che quando viene attivato genera e dirige i campi energetici universali. Il concetto di Etere pertanto coincide con quelli di Kundalini e Aka. L'energia vitale che si ottiene per attivazione dell'Etere corrisponde invece ai concetti di Prana, Od, Orgone, Mana, ecc. Quando invece prendiamo in esame quel particolare attributo dello Spirito che concerne la capacità di memorizzare ogni avvenimento o informazione, allora è corretto assimilarlo al concetto di Akasha.

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CAPITOLO III CIMATICA E REALTA’

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CIMATICA E REALTA' Nel capitolo precedente abbiamo visto come ogni rappresentazione della realtà sia legata ad un particolare stato vibrazionale dell’Etere. Per meglio comprendere tale concetto, percorriamo adesso insieme alcune tappe fondamentali dell’uomo alla riscoperta di questa verità. Nel Vangelo secondo Giovanni si fa riferimento al Verbo come al costruttore dell'universo: In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

Pitagora (575 – 495 A.C.)

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Pitagora fu il primo uomo a chiarire le relazioni tra gli intervalli musicali. Utilizzando uno strumento molto semplice, chiamato Monocorde, formato da nervi di bue in tensione, osservò che se una corda veniva divisa in 2 parti uguali, la nota che essa produceva era di un’ottava più alta della nota prodotta dalla corda intera e così via. Studiate il monocorde e scoprirete i segreti dell’Universo Pitagora credeva che l’Universo fosse un immenso Monocorde, uno strumento con una sola corda tirata tra il cielo e la Terra. L’estremità superiore della corda era legata allo Spirito Assoluto, mentre l’estremità inferiore era legata alla Materia Assoluta. Egli pensava anche che i movimenti dei corpi celesti producessero un suono e che questa musica, che lui chiamava “Musica delle Sfere”, potesse essere percepita da chi si era preparato con coscienza. La geometria delle forme è musica solidificata Ernst Chladni (1756 - 1827)

Nel 1787 il giurista, musicista e fisico Ernst Chladni pubblicò Entdeckungen ùber die Theorie des Klanges (Scoperte sulla teoria dei suoni). Uno dei successi di Chladni fu quello di

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escogitare un metodo per rendere visibile quello che le onde sonore generano. Con l'ausilio di un archetto di violino che sfregava perpendicolarmente lungo il bordo di lastre lisce ricoperte di sabbia fine, egli realizzò gli schemi e le forme che oggi vanno sotto il nome di "figure di Chladni".

Figure di Chladni Chladni dimostrò una volta per tutte che il suono influisce sulla materia fisica creando schemi geometrici.

Hans Jenny (1904 – 1972)

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La scienza delle onde (Cimatica) non ebbe ulteriori impulsi fino a quando, intorno al 1960, il medico, fisico e musicista Hans Jenny riprese gli studi di Chladni e, con sistemi moderni, fissò con immagini fotografiche i risultati dei suoi esperimenti. Jenny, facendo vibrare diversi materiali (acqua, olio, grafite, ecc.), osservò la comparsa di forme aventi struttura tridimensionale che variavano al variare della frequenza e dell’intensità e dimostrò che le vibrazioni producevano forme geometriche, sfere, cristalli ed anche spirali simili a galassie.

Un interessante esperimento è stato condotto emettendo vocali e suoni di sillabe in Sanscrito antico o Ebraico arcaico. Mediante il tonoscopio questi suoni hanno indotto le polveri utilizzate a organizzarsi formando proprio la lettera corrispondente al suono pronunciato. Analogo esperimento condotto con i suoni delle lingue moderne, non ha dato alcun risultato.

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La Sacra sillaba OM OM è il mantra più sacro e rappresentativo della religione induista; è considerato il suono primordiale che ha dato origine alla creazione, la quale è interpretata come manifestazione stessa di questo suono.

Il Mandala “Sri yantra” Lo Sri Yantra è ritenuto l'immagine dell'OM, insieme sviluppano l'accordo della coscienza individuale con l'armonia della coscienza universale. Se emettiamo con un tonoscopio la sillaba OM, noteremo la sorprendente formazione dell'immagine dello Sri Yantra. Ciò dimostra, che in tempi assai remoti, le relazioni intercorrenti tra suono e forma erano già ben conosciute.

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I solidi platonici

Platone nel Timeo associa il tetraedro, l’ottaedro, il cubo e l’icosaedro rispettivamente a quelli che erano allora ritenuti i quattro elementi fondamentali: fuoco, aria, terra e acqua.

Tetraedro

Esaedro

Ottaedro

Dodecaedro

Icosaedro

Il dodecaedro era invece associato all’immagine del cosmo intero, realizzando la cosiddetta “quintessenza” (Etere) che si aggiungeva alle altre quattro essenze. Nel Fedone Socrate, poco prima di bere la cicuta, ebbe a dire: “L’Universo e la Terra hanno la forma di una palla con dodici facce colorate, di forma pentagonale e i corpi celesti sono sospesi all’interno”

La Cimatica ci mostra come i solidi platonici sono semplicemente rappresentazioni di formazioni d’onda in tre

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dimensioni. Ogni vertice dei solidi platonici tocca la superficie di una sfera nella zona, dove le vibrazioni si fermano per formare un nodo.

Bolla di sapone Il Dr. Hans Jenny, padre della Cimatica o Scienza delle Onde, ci ha offerto la possibilità di rendere visibile il sottile potere attraverso cui il suono struttura la materia, mostrandoci l’influenza e gli effetti che le vibrazioni e i suoni hanno su di essa.

L'Universo come manifestazione dell’Energia

Nell'universo tutto è energia in vibrazione. Secondo Max Planck: “La materia non esiste. Ogni cosa è composta da vibrazioni” Dopo aver visto come le vibrazioni generano le forme, vediamo ora come ogni forma è contenuta in una vibrazione e come ogni frammento di vibrazione contiene l'intera forma.

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L'universo Olografico

L’universo è una matrice di frequenze, dove tutto è contemporaneamente presente e interconnesso, inoltre, in ogni punto vi è l'immagine spazio-temporale del tutto. Questo modello costituisce la base filosofico - scientifica della nuova scienza olistica e del paradigma olistico che può essere così sintetizzato: “La parte nel tutto, il tutto nella parte” Per meglio capire questi concetti occorre prima comprendere cosa sia un ologramma. L'ologramma nasce dal laser. Nella produzione di un ologramma, un fascio laser puro è fatto passare in un semispecchio, che lo divide in due fasci identici. Il primo fascio resta puro e incontaminato mentre il secondo è proiettato sull’oggetto da "fotografare". Infine, i due fasci, quello puro e quello modificato, si riuniscono e impressionano la lastra olografica. Tra questi due fasci si viene a creare un fenomeno di interferenza che appare sulla lastra sotto forma di cerchi concentrici senza un senso apparente. Queste linee d’interferenza contengono tutte le informazioni tridimensionali dell'oggetto fotografato.

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Quando la lastra fotografica impressionata (ologramma) è fatta attraversare da una luce laser, si ricrea l'immagine originale. L'immagine è tridimensionale, cioè un osservatore può girarci attorno e vedere i particolari da diverse angolazioni

Al contrario di una normale pellicola fotografica, in cui ogni parte contiene una porzione dell'immagine, la lastra dell'ologramma contiene l’intera immagine in ogni suo punto, se la dividiamo in cento parti, ogni singolo pezzo conterrà l’intera immagine. Verranno persi particolari e dettagli, ma l'oggetto apparirà nella sua totalità e nella sua unità. Ogni punto dell'ologramma contiene quindi tutte le informazioni dell'oggetto, proprio come la cellula di un organismo contiene tutte le informazioni del sistema di cui fa parte.

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La non località

Secondo Niels Bohr "Tra due particelle [correlate] che si allontanano l'una dall'altra nello spazio, esiste una forma di azione-comunicazione permanente. [...] Anche se due fotoni si trovassero su due diverse galassie continuerebbero pur sempre a rimanere un unico ente ..." Nel 1982 un'équipe di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, ha condotto un importantissimo esperimento. L'esperimento prevedeva che una coppia di fotoni correlati (nati dalla "disintegrazione" di un atomo di Calcio) venissero separati e lanciati verso rivelatori distanti tra loro. Gli scienziati dimostrarono che allorquando uno dei due fotoni deviava, in seguito all’interazione con il cristallo posto lungo il suo cammino, istantaneamente deviava anche l’altro, benché si trovassero spazialmente separati e distanti tra loro tredici metri, una distanza enorme per particelle di dimensioni subnucleari.

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Aspect ed il suo team scoprirono che le particelle subatomiche, come gli elettroni, sono capaci di comunicare istantaneamente tra loro indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si trovino a 10 metri o a 10 miliardi di chilometri. È come se ogni singola particella sapesse esattamente cosa stessero facendo tutte le altre. Questo fenomeno può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente. Poiché la maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, l'ipotesi più accreditata è che l'esperimento di Aspect abbia dimostrato che il legame tra le particelle subatomiche sia effettivamente di tipo non-locale.

David Bohm (1917 – 1992)

Il fisico David Bohm, recentemente scomparso, sosteneva che il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto 55

indipendentemente dalla distanza che le separa, risiede nel fatto che la loro separazione è un'illusione. Egli credeva che, ad un qualche livello di realtà più profondo, tali particelle non sono entità individuali ma estensioni di uno stesso "organismo" fondamentale. Secondo Bohm se le particelle subatomiche ci appaiono separate è perché siamo capaci di vedere solo una porzione della loro realtà, esse non sono parti separate bensì sfaccettature di un'unità più profonda e fondamentale. Nonostante la sua apparente solidità, l'universo è in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato. Richard Feynman, premio Nobel per la fisica, asseriva che nello spazio di una biglia vi è tanta energia da far evaporare istantaneamente tutti gli oceani della Terra.

Partendo dalle immagini create con il tonoscopio, proviamo ad immaginare cosa può creare la vibrazione di questa potente energia e concludiamo il paragrafo sulla Cimatica con alcune bellissime immagini reali dell’universo riprese dal radiotelescopio Hubble.

Macchie su Giove

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Galassia Sombrero

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Interazione tra due galassie

Nascita di una stella

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Nebulose

Supernova

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La realtà

In natura ogni cosa, dalla più piccola alla più grande, dall'atomo alle galassie dell'universo, è in perenne vibrazione ed emette radiazioni, anche i nostri pensieri, la mente e la coscienza sono vibrazioni. Tutti gli Esseri senzienti, attraverso le radiazioni che percepiscono, si costruiscono un proprio modello di realtà. Ma se da un lato i nostri sensi ci consentono di godere delle meraviglie dell'universo, dall'altro costituiscono una forte limitazione in quanto sono in grado di percepire soltanto una piccolissima parte di queste radiazioni. I nostri occhi percepiscono nell’intervallo compreso tra 428 e 700 milioni di milioni di Hz, che corrispondono allo 0.05 % dell'intero spettro elettromagnetico, e le nostre orecchie percepiscono suoni compresi tra 16 e 16000 Hz. La nostra visione della realtà dipende quindi da quello che i nostri sensi riescono a percepire (cono di percezione) e da quello che ognuno di noi è in grado di comprendere (reti neurali). I nostri sensi ci consentono di vedere solo una minima parte della realtà e di noi stessi. Sono più le cose che non percepiamo/vediamo di quelle che vediamo, sono più le cose che non sappiamo di quelle che sappiamo. Il nostro corpo, come ogni altra cosa in natura, oltre ad essere composto da una parte materiale ha in se componenti sottili, non visibili con la vista ordinaria. Gustavo Adolfo Rol (1903 – 1994)

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Il Dott. Rol, sensitivo torinese, affermava: “Ciò che si riesce a percepire della nostra vita non è che una minima parte della realtà” Per Ramtha, un'entità canalizzata, siamo noi a creare il nostro mondo: “Quando apro gli occhi e mi guardo intorno, non è “il mondo” che vedo, ma il mondo che il mio equipaggiamento umano sensoriale è in grado di vedere, il mondo che il mio sistema di credenze mi permette di vedere, è il mondo che alle mie emozioni interessa vedere o non vedere”.

Il paradigma della realtà

Il nostro modello di realtà è un modello dinamico, così la realtà come era concepita duemila anni fa è diversa da quella di mille o cinquecento anni fa. Infatti, le scoperte scientifiche (microscopio, telescopio, ecc) e le nuove teorie fanno si che ad intervalli di tempo più o meno lunghi, ampliando il cono di percezione e diventando sempre più consapevoli, il nostro modello della realtà cambi. Ogni cambiamento del modello della realtà, così come ogni concezione veramente innovativa, prima di essere universalmente accettato deve, secondo Arthur Schopenhauer, attraversare alcune fasi che, quasi sempre, non sono affatto piacevoli per l'ideatore: Quando una cosa è nuova, si dice che non è vera Quando la sua verità è evidente si dice allora che non è importante Quando la sua importanza viene dimostrata si dice che non si era scoperto nulla di nuovo 61

Gran parte degli argomenti trattati in questo libro stanno contribuendo alla definizione di un nuovo modello di realtà e a cambiare il nostro modo di vedere la realtà e noi stessi.

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CAPITOLO IV LA COSTITUZIONE DELL’UOMO

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LA COSTITUZIONE DELL'UOMO

A questo punto abbiamo già qualche idea di cosa siano la realtà e l’universo e possiamo proseguire il nostro studio parlando del mistero più grande “l’Uomo” e della sua vera costituzione. Il corpo fisico

Il corpo umano, come noi comunemente lo conosciamo, è un composto chimico costituito mediamente per il 65% da acqua, 16% proteine, 13% lipidi, 5% sali minerali, 1% altro, ma è anche una macchina molto complessa ed articolata che su un’impalcatura ossea e muscolare riporta tutta una serie di sistemi molto elaborati quali, la rete dei vasi sanguigni e linfatici, la rete neurale ed altri; inoltre, può anche essere visto come una popolazione di circa 50 trilioni di cellule che, oltre ad avere un compito specifico loro assegnato, comunicano in qualche modo in tempo reale tra loro. Viene spontaneo chiedersi come sia possibile tutto ciò, cos'è che muove e tiene in vita questa meravigliosa macchina, la più complessa dell'universo conosciuto? Il fatto stesso che ci poniamo questa domanda significa che non ne conosciamo ancora la risposta, perchè l'energia che sottende ai principi vitali non appartiene a quelle cose che possiamo percepire con i nostri sensi ordinari o con le moderne apparecchiature.

I corpi sottili

Il corpo umano non è costituito solo dal corpo fisico, siamo provvisti di una serie di altri corpi costituiti di materia più o meno sottile che si compenetrano l'un l'altro. Questi corpi,

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invisibili ad occhio umano, sono visibili da coloro che hanno sviluppato particolari capacità come i chiaroveggenti ed i mistici di tutte le tradizioni spirituali. Esistono un’infinità di libri dove tali corpi sono descritti così come risulta dalla percezione di tali esseri, ciò nonostante, non vengono mai analizzate le cause che determinano la formazione di questi corpi. In questo capitolo vedremo i principali concetti inerenti i corpi sottili e tenteremo di fornire una nuova visione della loro formazione nonché del loro funzionamento, che sia congruente con le osservazioni sia dei maestri spirituali sia degli scienziati visionari degli ultimi secoli, di cui abbiamo già dato un sunto nel capitolo dedicato all’etere; cercheremo, inoltre, di comprendere cos'è l'energia vitale e come essa agisce all'interno del corpo umano. Prana, Orgone, Mana, Energia vitale, ecc. Prana in sanscrito significa soffio vitale, respiro o energia cosmica. Esso è costituito da piccolissime particelle generate dalla rotazione della Terra e del Sole attraverso l'Etere. Le particelle si aggregano tra loro e formano dei globuli più grandi che possono essere visti anche ad occhio nudo, guardando in una giornata di sole verso il cielo e mantenendo la vista sfocata, inoltre, in condizioni di penombra, possono essere catturati dalle moderne macchine fotografiche digitali in quanto danno origine a quell'insolito fenomeno che va sotto il nome di ORBS. La composizione del corpo umano, in base alle note proprietà dell'Energia Vitale, ha tutte le caratteristiche per attrarla. La grande quantità di acqua che lo compone, l'aria dentro i polmoni, i tessuti organici, sono tutti elementi in grado di attrarre il Prana, basti ricordare che il liquido cerebrale e il midollo osseo sono composti per il 99% da acqua, il sangue per l'85%, il cuore per il 79% ed il cervello per il 75%.

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Chakra

Quando il Prana viene attratto dal corpo umano si generano un'infinità di piccolissimi vortici di energia vitale che aggregandosi tra loro entrano nel nostro corpo. Questi vortici di energia vitale vengono chiamati dai maestri indiani con il nome di Chakra. Il termine Chakra, che in sanscrito significa ruota o vortice, è molto noto nella culturale indiana. Le dimensioni dei Chakra dipendono quindi dalla differente composizione delle varie zone del corpo che determinano la capacità di attrazione di energia vitale. In base alle dimensioni i Chakra si suddividono in principali, secondari, ecc. Questa visione, che vede i Chakra come raggruppamenti di vortici di energia vitale, coincide con quella dei maestri spirituali orientali secondo i quali i Chakra hanno diversi petali. Gli esseri umani, la maggior parte degli animali ed alcune piante hanno sette chakra principali.

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Chakra principali Il vertice di ogni chakra è orientato verso il corpo, in particolare nell'uomo, nello spazio della colonna vertebrale dove il prana viene incanalato. L’Energia Vitale viene assorbita dal corpo, metabolizzata, e quella in eccesso rilasciata verso l'esterno. In particolare, il sangue, essendo composto da sostanza organica e ferro, è un perfetto accumulatore di energia vitale ed è in grado di distribuirla a tutte le cellule del corpo. I canali energetici, corrispondenti alla rete di distribuzione del sistema vascolare, vengono chiamati nelle tradizioni orientali meridiani o nadi. Uno squilibrio a livello di un chakra determina uno squilibrio d'energia negli organi adiacenti. Kundalini

Il termine Kundalini deriva dalla parola sanscrita Kundala, che significa avvolto, arrotolato, spiraliforme. Secondo la tradizione induista, Kundalini è energia allo stato latente che giace addormentata alla base della colonna vertebrale. Quando quest'energia si sveglia, si alza alla stregua di un serpente, e avvolge la colonna vertebrale assumendo la forma di una spirale composta da tre spire e mezzo. Riportiamo di seguito due interessantissime raffigurazioni della kundalini

Bende sul cranio della mummia di Tut-Ankh-Amon 69

Caduceo – Bastone di Mercurio Per i maestri induisti, tale energia va risvegliata e dinamizzata con la meditazione e fatta fluire dentro lo spazio della colonna vertebrale fino a raggiungere la sommità del capo. L'innalzarsi di questa energia permette di sperimentare, in piena consapevolezza, nuovi stati di coscienza e porta il ricercatore al risveglio e alla realizzazione di Sè ovvero all'illuminazione. Se assimiliamo il tratto verticale della colonna vertebrale ad un tubo permeabile, possiamo immaginare che il flusso di energia vitale o Prana entri dalle pareti a 360° e segua all'interno del tubo un percorso ascensionale. Quando il bambino è nel grembo materno assorbe le sostanze nutritive attraverso il cordone ombelicale e gran parte dell’energia vitale gli deriva dal trovarsi all’interno del campo energetico vitale della mamma e immerso nel liquido amniotico, ovvero una bella massa di acqua in grado di assorbire energia vitale; inoltre, la percentuale di acqua del corpo è la più alta della sua vita. Altro particolare, il punto alla sommità della testa, chiamato fontanella, è molle nei primi 18 mesi di vita determinando l'apertura delle ossa craniche. Si tratta di condizioni particolarissime, che con il passare degli anni vengono meno. Il bambino si trova nelle condizioni favorevoli per attrarre una grandissima quantità di energia vitale, che è libera di fluire lungo la colonna vertebrale, di

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fuoriuscire dalla sommità del capo e di rientrare dalla base in corrispondenza del perineo. In questa configurazione il corpo umano, nella sua globalità, è un perfetto attivatore di Etere e genera attorno a sé un campo toroidale di energia vitale che lo mette in sintonia con il Tutto, con la Terra e con l'Universo. La grande quantità di energia che viene attivata, in questa particolare configurazione, è quella che i mistici orientali chiamano risveglio della Kundalini.

Attivazione della kundalini In questo movimento, di tipo toroidale, l'Etere va ad interessare importantissimi organi disposti lungo la colonna vertebrale tra cui le ghiandole endocrine, che hanno un'importanza vitale per il corretto funzionamento del corpo umano, e organi importantissimi quali il cuore ed il cervello. Il bambino si trova in uno stato di sintonia con il tutto, è come se vivesse in altre dimensioni, come se il mondo reale non gli importasse. Con la nascita, venendo meno alcuni fattori legati all'esistenza intrauterina, il flusso di energia vitale diminuisce e subentrano altre modalità d’apporto di energia vitale come la respirazione e l’alimentazione. Con il passare degli anni la conformazione del corpo subisce alcune variazioni e, non ultima, l'apertura del cranio si chiude determinando una resistenza al naturale fluire dell'etere. Questa resistenza separa il bambino dallo stato di beatitudine della coscienza cosmica e lo fa crescere in una realtà materiale, limitata e illusoriamente separata dal Tutto. Questa 71

resistenza viene chiamata dagli orientali “velo di Maya”. Aura

Il corpo umano è come una potente calamita in grado di mettere in movimento ed attrarre tutto quello che gli occorre sotto forma di frequenze di vibrazione dell’etere. A seconda del livello di attivazione dell'Etere, vengono a costituirsi, all'interno e tutto intorno al corpo, dei campi di energia vitale aventi frequenze vibrazionali differenti. Quando il corpo attrae il campo vitale si crea il corpo vitale (eterico), quando attrae il campo mentale si crea il corpo mentale e quando attrae il campo spirituale si crea il corpo spirituale. Questi tre corpi non sono localizzati in una precisa parte del corpo fisico, ma lo compenetrano totalmente permeando tutte le cellule del corpo. Tali campi si compenetrano l'un l'altro, in particolare, i campi più sottili, quelli che hanno una frequenza di vibrazione maggiore, compenetrano quelli più densi e tutti insieme costituiscono quello che viene chiamato campo aurico o aura. Così alla stessa stregua del campo gravitazionale e del campo magnetico anche i campi di energia vitale sono generati dall'interazione della materia con il campo scalare dell'Etere.

Aura umana

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I corpi che costituiscono l'Aura sono stati chiamati dagli esoteristi e dai maestri spirituali “corpi sottili”, in quanto più fini del corpo grossolano e normalmente non percepibili attraverso i comuni sensi materiali. Il campo aurico dell'uomo è costituito da un corpo energetico invisibile che lo avvolge a forma di uovo e può essere visto dai chiaroveggenti. Le aureole poste sul capo di figure sacre della cristianità e i vistosi copricapo piumati dei pellerossa non sono altro che raffigurazioni dell’aura ed in particolare del chakra posto alla sommità della testa. Per poter vedere i vari strati dell'aura dobbiamo essere sintonizzati o, come anche si dice, in risonanza con il livello vibrazionale di quel determinato campo energetico. Esiste tuttavia un dispositivo molto semplice che ci permette di sperimentarne l'esistenza, basta prendere una striscia rettangolare di cellofan di lati 20 x 4 cm e irrigidirla piegandola in due. Se al centro della striscia inseriamo un filo di nylon e lo appendiamo ad un lampadario, abbiamo realizzato un sensore sensibilissimo del campo vitale, in grado di rilevare le radiazioni emesse dal corpo umano fino a circa due metri di distanza, che punterà sempre in direzione del corpo. Se interponiamo uno schermo materiale, come una porta di legno, il sensore continuerà a seguire la persona a dimostrazione che l’energia vitale attraversa indisturbata la materia sia che si tratti di legno sia che si tratti di cemento. Il vetro, invece, scherma il flusso di energia vitale; infatti, se mettiamo il sensore dentro un vaso di vetro capovolto non ruota più. Se vogliamo misurare l’intensità della radiazione vitale bisogna mettere un ago magnetico ad una estremità del sensore. In questo caso più forte è il campo vitale e più il sensore si discosterà dal suo allineamento con il campo magnetico terrestre. La rotazione può essere misurata su una scala graduata.

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L’Aura contiene informazioni sugli oggetti e quindi anche sul corpo umano. Attraverso l’esame della conformazione dell’Aura possiamo avere importanti informazioni sullo stato di salute di una persona. Ad esempio, un’aura di forma ovale, grande, stabile, luminosa e pulita, indica uno stato di buona salute e una persona fondamentalmente in armonia con l’universo. Lo stress, la paura, i pensieri negativi, le malattie, l’abbigliamento diminuiscono il campo vitale. Gli abiti con colori scuri assorbono energia impedendo l’amplificazione dell’aura; ciò potrebbe essere la spiegazione del perché gli uomini vivono meno delle donne e perché invece certi uccelli maschi molto colorati vivono più delle loro femmine. L’aura intorno ad oggetti, come l’acqua ed i cristalli, è sostanzialmente fissa mentre quella intorno agli esseri viventi cambia. Nel 1939 Semyon Davidovich Kirlian, un riparatore di macchine fotografiche, scoprì casualmente che una scarica elettrica ad alta tensione e basso amperaggio era in grado di impressionare la carta fotografica determinando un particolare effetto fotografico noto come “Effetto Kirlian”. Per alcuni l'alone luminoso che si vede nelle immagini non è altro che l'aura dell'oggetto.

Foto Kirlian di una foglia Il Prof. Konstantin Korotkov, docente di fisica all’università di S. Pietroburgo, usando un dispositivo di visualizzazione a scarica di gas denominato GDV, ha scoperto che l’aura di un dito

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rispecchia quella del corpo intero avvalorando il principio olistico; inoltre, analizzando l’aura di persone morte ha potuto registrare i seguenti risultati :   

In caso di morte serena e naturale l’energia vitale, già a livelli abbastanza bassi, abbandona il corpo in circa 16 ore In caso di morte violenta, tipo incidente stradale, l’energia vitale abbastanza alta, abbandona il corpo in circa 48 ore In caso di morte tragica e innaturale, come nei casi di suicidio ed omicidio, l’energia vitale lascia il corpo in circa 72 ore.

Il corpo eterico

Il corpo eterico è costituito da tutta l'energia vitale assorbita dal corpo umano ed ha la funzione di energizzare e tenere in vita il corpo fisico. Dal momento della nascita il corpo è autosufficiente, infatti, ha una capacità ridondante di assorbire energia vitale, essa può entrare direttamente nel corpo tramite i chakra oppure tramite l'aria nei polmoni. I polmoni aspirano una grande quantità di energia vitale che, dopo essere stata trasferita al sangue, viene pompata dal cuore in tutte le parti del corpo, attraverso una rete fittissima di vasi, garantendo il mantenimento del livello energetico dell'entità. Le traiettorie dei vasi sanguigni, energizzati dal prana, danno origine ad una miriade di canali energetici conosciuti nella tradizione orientale con il nome di Nadi e Meridiani. Da questa breve descrizione risulta evidente come sia importante respirare grandi quantità di aria pura per energizzare il corpo umano.

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Esercizi per caricare il corpo di energia vitale stimolando tutti i chakra anche quelli piccolissimi

L’energia va dove va l’attenzione

Impariamo a sentire l’energia in qualunque parte del corpo sentendola formicolare, poi trasciniamo l’attenzione e con essa l’energia su qualsiasi altra parte del corpo. Esercizio n. 1

Poniamo attenzione ai piedi fino a sentirli formicolare. Quando sentiamo l'energia che aumenta facciamola salire lentamente lungo le gambe, fino alle cosce, potremmo sentire una pulsazione nel perineo. Continuiamo a farla salire lungo la colonna vertebrale, soffermandoci su tutti i chakra, senza farla mai uscire dalla colonna. Se incontriamo resistenza, facciamola scendere fino ai piedi e poi riproviamo nuovamente proseguendo verso la testa. Una volta arrivati alla testa, torniamo giù fino ai piedi e ripetiamo a piacere finché sentiamo la colonna libera. Continuiamo ora l’esercizio partendo da entrambe le mani contemporaneamente e andando fino al cuore, fino a sentirci formicolanti e carichi di energia, infine rilassiamoci e, se siamo a letto, dormiamo. Esercizio n. 2

Stando distesi e rilassati facciamo alcuni respiri profondi. Immaginiamo di avere in mano un pennello e passiamolo prima sulla punta delle dita dei piedi e poi attorno ad ogni dito, finché le dita non iniziano a formicolare. Continuiamo l’esercizio passando il pennello nella pianta dei piedi, nei lati, nel tallone e attorno alle caviglie, finché tutto il piede formicola. Proseguiamo fino alle ginocchia, lungo le cosce, poi facciamo un cerchio intorno agli organi genitali, per non eccitarli, e

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ricongiungiamo le pennellate sull’addome, quindi saliamo fino al petto. Facciamo adesso la stessa cosa partendo dalle mani. Spazzoliamo la punta delle dita, le dita, i palmi, i polsi e poi spostiamoci prima sui gomiti ed infine verso le spalle. Esercizio n. 3

Tramite questo esercizio potremo percepire i chakra e l'energia sottile. Impariamo a convogliare ed accumulare tutta l’energia che riusciamo ad attivare nel serbatoio di energia vitale che si trova due centimetri sopra l’ombelico. Dopo aver stimolato i chakra delle palme delle mani, dei gomiti, delle piante dei piedi e delle ginocchia cominciamo a stimolare il primo chakra e poi man mano tutti gli altri. Immaginiamo il chakra come un vortice che fuoriesce due dita dalla pelle, e iniziamo a toccarlo mentalmente con le dita. Afferriamone il bordo e stiriamolo, poi vi infiliamo un dito e lo muoviamo come se mescolassimo un liquido, infine, immaginiamo di infilarci un bastoncino e di farlo andare su e giù per circa un minuto. Immaginiamo ora di avere, al posto delle mani, delle pale traforate, capaci di immergersi nel corpo, toccare l'energia e spingerla dove vogliamo. Iniziamo infilando le mani nei piedi, spingiamo l'energia verso l'alto, lungo le gambe, poi dirigiamola verso la pancia senza passare sulla zona dei genitali, quindi facciamola confluire nel serbatoio subito sopra l'ombelico. Ripetiamo il tutto più volte, raccogliendo l'energia dalle gambe e mettendola nel serbatoio dell'ombelico. Facciamo ora la stessa cosa con l'energia delle braccia, facendola risalire dalle mani ai gomiti, poi alle spalle, e da qui giù lungo il tronco, fino a spingere anche questa nell'ombelico. Possiamo incrementare ulteriormente l'energia immagazzinata raccogliendola, con lo stesso metodo, dall'uovo aurico che circonda il corpo fisico. Quando ci sentiremo formicolanti in tutto il corpo potremo fare esperienze extracorporee o addormentarci.

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La nascita dell'uomo

L'Uomo, come ogni cosa esistente nell’Universo, è una manifestazione dello Spirito. L'esistenza non è nella materia, ma al di fuori di essa, crea il piano materiale e sperimenta attraverso di essa. Noi siamo tutti esseri invisibili e possiamo fare esperienza di noi stessi, in quanto esseri spirituali, solo attraverso la realtà materiale. Se l'esistenza non fosse fuori della materia, gli esseri viventi non potrebbero nascere o morire. E' l'entità che sta per nascere, che dai regni sottili, subito dopo il concepimento, proietta sul piano materiale il modello del proprio organismo nell'utero. Ciò avviene in modo del tutto automatico senza l'intervento della volontà. Come diceva Ermete Trismegisto nel Kore Kosmou “Ogni anima sarà in relazione con il corpo che più le compete”. Lo Spirito proietta e dirige la formazione degli organi e del corpo umano in modo da diventare un perfetto recettore di energia vitale. Le cellule cardiache se non fossero dirette dallo Spirito intelligente non potrebbero mai formare un cuore. Il corpo umano è lo strumento più perfetto che lo Spirito abbia mai creato per l’evoluzione della propria consapevolezza nel piano materiale.

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Conclusioni

Il corpo umano è una delle tante macchine, la più perfetta di tutte quelle che conosciamo, che lo Spirito ha creato per fare esperienze sul piano terreno. Io ho un corpo; ma, non sono il mio corpo. Il mio corpo può trovarsi in differenti condizioni, di salute o di malattia, può essere riposato o stanco; ma questo non ha niente a che fare con Me, il mio vero Io. Il mio corpo è il mio prezioso strumento di esperienza e di azione nel mondo esterno, ma è soltanto uno strumento. Lo tratto bene, cerco di tenerlo in buona salute, ma non è me stesso. Io ho un corpo, ma Io non sono il mio corpo. L'uomo è la macchina e lo Spirito il guidatore. Piccolo particolare: l'energia vitale che assorbiamo, e ci tiene in vita, è la stessa che viene assorbita e tiene in vita gli animali, le piante e ogni cosa che esiste nell'universo. Esiste un solo spirito ed è lo stesso in tutti gli esseri, in tutta l'esistenza. Ogni essere vivente è parte di noi, siamo tutti Uno, le differenze appartengono alle forme non allo Spirito e all'esistenza; come dicono i maestri spirituali “Siamo gocce dello stesso oceano”. Uccidendo un animale o disboscando una foresta terminiamo l'esperienza terrena di un frammento di Spirito intelligente, modificando la naturale evoluzione dell'esistenza. Il perfetto funzionamento del sistema energetico è sinonimo di buona salute. In condizioni di equilibrio, l'energia scorre ininterrottamente nei chakra. Ogni alterazione della configurazione strutturale del corpo umano e ogni sostanza estranea assunta, non fanno altro che ostacolare il naturale fluire dell'energia vitale creando uno squilibrio nei chakra che può provocare una situazione di carenza o di eccesso di energia che a lungo andare genera prima le malattie e poi la morte. Poiché l'energia che fluisce attraverso i chakra, e che alimenta i corpi sottili, è sostanzialmente la stessa, ne consegue che tramite i chakra essi sono collegati tra loro e ogni azione che si compie su uno di loro produce un effetto sugli altri, da qui il legame tra

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corpo, mente e spirito. Essendo lo Spirito che ci guida intelligente, il nostro sforzo maggiore deve essere quello di lasciarlo fluire abbondantemente e liberamente attraverso il corpo e cercare di sintonizzarci con esso. Man mano che l'energia intelligente fluisce in quantità sempre maggiore, i chakra appaiono più espansi e lo Spirito può circolare liberamente nel nostro corpo. In questo stadio l'essere umano lascia fluire coscientemente dentro di sé lo Spirito fino a raggiungere quel particolare stato di consapevolezza e di unità con lo Spirito/Coscienza Cosmica chiamato “illuminazione”, in cui percepisce che tutte le cose dell'universo sono una manifestazione dello Spirito unitario e che non vi è alcuna separazione tra sé e tutte le altre creature e cose dell'universo, è questa l'evoluzione spirituale. Namastè – mi inchino alla divinità che è in te.

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CAPITOLO V L’UOMO E’ UN’ANTENNA

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L'UOMO E' UN'ANTENNA Secondo la biofisica l'uomo non è soltanto un composto chimico regolato da reazioni chimiche. L’uomo come ogni altro organismo vivente emette e riceve radiazioni. Georges Lakhovsky (1870 – 1942)

L’ing. Lakhovsky riteneva che quello che noi attribuiamo all’istinto animale, come ad esempio il senso d’orientamento degli uccelli e dei pesci, sia il risultato dell’emissione e della ricezione di onde elettromagnetiche e in modo particolare delle radiazioni cosmiche. “Una cellula è schematicamente costituita da un protoplasma cellulare circondato da una membrana cellulare. Nel protoplasma è immerso il nucleo costituito da un filamento tubolare contenente liquido conduttore avvolto in sostanza cromatica isolante. Essa può essere considerata un circuito oscillante microscopico avente una determinata lunghezza d’onda assai corta. Il nucleo ricorda da vicino il circuito oscillante di Hertz poiché è un vero circuito elettrico dotato di Self induzione e capacità quindi suscettibile a oscillare e di risuonare con altissima frequenza. La bobina di induzione è rappresentata dalla spira 84

continua di filamento nucleare, il condensatore è dato dalla capacità tra i due estremi del filamento stesso.”

Tutti gli esseri viventi, in quanto costituiti da quegli oscillatori elementari che sono le cellule, sono assimilabili a circuiti oscillanti ad altissima frequenza in grado di emettere e ricevere radiazioni elettromagnetiche. In quest’ottica energetica egli sosteneva che le malattie sono causate dall’interazione dell’irraggiamento cosmo-tellurico con le cellule. Infatti, in base alle indagini statistiche effettuate, chi abita in prossimità di terreni argillosi é più soggetto ai tumori di chi vive su terreni sabbiosi in quanto un suolo impermeabile oltre a provocare un’intensificazione delle radiazioni dà anche luogo ad interferenze con il campo di radiazione naturale. L’ing. Lakhovsky sosteneva che la vita nasce dalla radiazione, è trattenuta dalla radiazione ed è soppressa dal disequilibrio oscillatorio. Se la cellula è costretta a vibrare ad una frequenza diversa da quella naturale, si danneggia e per guarirla occorre sottoporla ad una radiazione avente una frequenza tale da fornirgli l’energia necessaria per riportarla allo stato di salute naturale. Se per Pasteur era necessario uccidere i microbi, per Lakhovsky era sufficiente ripristinare l’oscillazione ovvero l’energia cellulare naturale mediante l’impiego di radiazioni aventi frequenze adeguate. Mosso da queste considerazioni, ideò alcuni dispositivi energetici costituiti da anelli aperti di rame e argento isolati e di dimensioni variabili in modo da ottenere bracciali, collane e cinture. Tali dispositivi erano veri e propri circuiti oscillanti aperti in grado di riequilibrare lo stato energetico delle cellule e di guarirle. Dal 1924 impiegò i suoi circuiti oscillanti nella battaglia contro il cancro, presso l’ospedale della Salpetriére a Parigi. Inizialmente condusse i suoi esperimenti su gerani affetti da tumore ottenendo le prime guarigioni e successivamente, spinto dal primario del reparto di oncologia, su malati terminali di cancro ricoverati presso l’ospedale, ottenendo la guarigione straordinaria di soggetti ritenuti dai medici incurabili. 85

Lakhovsky progettò e costruì un oscillatore a lunghezze d’onde multiple che, emettendo innumerevoli armoniche, era in grado di entrare in risonanza con qualsiasi gruppo di cellule del corpo umano. Con Lakhovsky è nata la medicina vibrazionale.

Royal Raymond Rife (1888 – 1971)

Il Dott. Rife, grazie ad un potente microscopio di sua invenzione, è stata la prima persona al mondo in grado di 86

vedere i virus. Nel 1920 riuscì ad identificare e isolare quello che definì il virus del cancro umano a cui diede il nome di bacillo X. Successivamente coltivò il virus e lo iniettò in 400 animali da laboratorio che si ammalarono tutti di cancro. Come se ciò non bastasse Rife inventò un dispositivo che attraverso l’emissione di onde elettromagnetiche era in grado di distruggere le cellule cancerose che si trovavano dentro il suo raggio d’azione. Nel 1931 quarantaquattro tra i più importanti medici d’America si riunirono in suo onore per festeggiare “la fine di tutte le malattie”.

Nel 1934, l’Università della Carolina del Sud sponsorizzò un Comitato di ricerca, composto da medici e patologi, per esaminare 16 malati terminali di cancro condotti presso la clinica di Rife. Dopo 90 giorni 14 pazienti su 16 risultarono completamente guariti e dopo altri 130 giorni, a seguito di una modifica introdotta nel trattamento, anche gli ultimi due pazienti guarirono. Il metodo usato da Rife per distruggere i virus consisteva nell’aumentare l’intensità della frequenza irradiata fino al valore della frequenza di risonanza del virus. E’ lo stesso principio utilizzato dai medici per disintegrare i calcoli renali e dalle cantanti per mandare in frantumi un bicchiere di cristallo quando una nota raggiunge la frequenza di risonanza del

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bicchiere. E’ da notare che tale frequenza non danneggiava i tessuti circostanti. Purtroppo, nel 1939 la maggior parte dei 44 medici che otto anni prima lo avevano osannato negarono persino di averlo mai incontrato. Alcuni incidenti quali la distruzione del suo laboratorio, l’uccisione di alcune persone a lui vicine e la distruzione di tutta la documentazione in loro possesso, convinsero Rife a porre fine alle sue ricerche. Dal 1939, pur di nasconderlo all’opinione pubblica, la stessa esistenza del Dr. Rife è stata messa in discussione. La D.ssa Hulda Clark ha ideato un dispositivo elettronico chiamato Zapper che emette, a basse tensioni (circa 7-9 volt), frequenze capaci di distruggere microbi, parassiti, muffe, ecc., creati nell’intestino o introdotti con gli alimenti. I parassiti dall’intestino, per mezzo del sangue, vengono trasportati in tutto l’organismo andando ad annidarsi nei punti del corpo dove il "terreno” è per loro più propizio. Questa sorta di “antibiotico elettronico” non ha controindicazioni per l’organismo umano e bastano poche applicazioni per eliminare parassiti, microbi e virus patogeni, dal sangue e dalle cellule degli esseri viventi. Poiché eliminando dei cadaveri dal corpo possono prodursi dei disturbi, occorre mettere in atto, contemporaneamente, un’adeguata terapia disintossicante. Il limite di questo tipo di terapie è dovuto al fatto che non si può avere vera guarigione se non si modifica il terreno su cui proliferano i germi patogeni.

La Bioenergetica

Il Prof. Walter Kunnen, da alcuni decenni si occupa dello studio delle complesse manifestazioni energetiche della Biosfera e delle sue influenze sulla salute ed il benessere dell'uomo. Secondo il Prof. Kunnen, il corpo umano è un'antenna e come ogni antenna emette e riceve frequenze. Inoltre, ha dimostrato 88

che ogni organo emette su una frequenza o lunghezza d'onda propria. Ne consegue che grazie alla sua funzione di antenna il corpo umano può nutrirsi delle energie presenti nella biosfera o subirne gli effetti nocivi. Analizzando le frequenze emesse dagli organi del corpo umano, mediante uno strumento molto sensibile noto come antenna Lecher, egli asserisce di riuscire ad individuare gli organi affetti da patologie.

Antenna Lecher Per Kunnen particolare importanza per la salute riveste la camera da letto (disposizione, materiali da costruzione, arredi, impiantistica elettrica ed idraulica, ecc.) dove il nostro corpo riposa durante la notte. Durante il sonno, infatti, il corpo rimanendo nella stessa posizione per diverse ore viene impressionato, come una lastra fotografica, da tutte le radiazioni emesse dall'ambiente circostante nel raggio di 150 m., realizzando un ologramma cioè un’immagine tridimensionale delle energie della biosfera. Così come i raggi luminosi creano all'interno di una sfera piena d’acqua l'immagine di una stanza, allo stesso modo i campi

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energetici esterni creano l'immagine olografica della biosfera nel corpo umano.

Ologramma della biosfera

Secondo Kunnen è possibile curare le diverse patologie semplicemente sanando, da un punto di vista energetico, l'ambiente in cui si vive a partire dalla propria abitazione e dall’ambiente in cui si lavora.

Radiestesia

Sin dall’antichità l’uomo ha sempre percepito l’esistenza di radiazioni invisibili ai sensi materiali, energie che possono essere positive o negative, nei sarcofagi egizi sono stati trovati pendoli e rametti a forcella. L'uomo ha ricercato queste energie per costruirvi insediamenti e luoghi di culto. Esempi di questi siti sono Stonehenge e Glastonbury in Inghilterra, la Cattedrale di Chartres in Francia, ecc.

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Abbiamo visto nei capitoli precedenti come ogni cosa in natura vibri ed emetta radiazioni aventi differenti lunghezze d'onda. Nonostante la maggior parte di queste radiazioni non sia percepibile con i comuni sensi materiali, ogni essere vivente sulla Terra, incluso le piante e gli animali, ha delle facoltà che gli consentono di percepirle. La scienza che studia la capacità di percepire radiazioni che si trovano al di sotto della soglia sensoriale viene chiamata Radiestesia. La radiestesia anticamente veniva chiamata Rabdomanzia ed era impiegata per la ricerca delle fonti d'acqua o dei metalli come l'oro. Il radioestesista è colui che utilizza per le sue indagini bacchette, pendoli o biotensor, strumenti che non hanno come alcuni credono poteri propri, ne tantomeno magici, ma servono esclusivamente ad amplificare le reazioni muscolari e nervose del radiestesista quando interroga la sua sensibilità extrasensoriale.

Biotensor

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Bacchette per rabdomanzia

Pendolini

Tramite la radiestesia si possono effettuare indagini su qualunque argomento di tipo fisco, mentale o spirituale, si possono fare domande su tutto ciò che fa parte della nostra vita e che ha una qualche influenza sulla nostra salute, su corsi d’acqua, alimenti, rimedi, abitazione, abbigliamento, arredamento, ecc. L’indagine può anche essere condotta su un’altra persona ed a distanza, nel qual caso ci si servirà di testimoni adeguati ovvero di oggetti che hanno una correlazione con la persona da esaminare come ad esempio capelli, foto, ecc.. La radiestesia è la capacità che ha ogni essere umano di ascoltare, sviluppando la propria sensibilità, il proprio Sé e l’ambiente in cui vive. Egli può ottenere risposte e scegliere cosa è meglio per lui, al di là dell’opinione altrui. Chiaramente non essendo possibile percepire radiazioni che devono ancora essere emesse, non sarà possibile interrogare e predire avvenimenti futuri. Affinché avvenga la comunicazione tra il radiestesista e

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l'oggetto o la persona in esame occorre che entrambi vibrino alla stessa frequenza detta frequenza di risonanza. La sede dell’apparato ricetrasmittente del corpo umano, nelle applicazioni radiestetiche, si trova nel plesso solare.

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Come usare il pendolino

Disegnate su un foglio di carta il seguente schema e ponetelo su un tavolo

poi prendete un pendolino, che può essere realizzato anche semplicemente con un filo di seta e un anello o un ciondolo, e senza poggiare il gomito sul tavolo formulate una domanda precisa al vostro Io inferiore (subconscio), vedrete che la risposta arriverà in breve tempo. In radiestesia la vitalità di un individuo, la qualità di un luogo o di una cosa si misurano in unità Bovis, in onore di Andrè Bovis lo scopritore dell'energia delle piramidi, a differenza delle cosiddette radiazioni fisiche che si misurano in unità Angstrom. Il corpo umano ha in media 6500 unità Bovis, quindi se da una misurazione con il biometer di Bovis risulta un valore più basso ci troviamo in un campo di bassa vitalità e in presenza di problemi di salute. Vi sono oggetti che emanano energia positiva e salutare e che ci ricaricano energeticamente come la croce di Atlantide, le piramidi, i mandala, la scritta Om, etc. I Biofotoni

Si è osservato che se in due bicchieri, posti uno a fianco all’altro senza che si tocchino, viene versato sangue fresco di animale e

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in uno dei due viene aggiunta una sostanza in grado di far reagire gli anticorpi del sangue, dopo un po’ di tempo è possibile rilevare la stessa reazione anticorpale anche nel sangue dell’altro bicchiere senza che vi sia stata aggiunta alcuna sostanza. L’informazione è passata dal sangue del primo bicchiere a quello del secondo, scatenando la stessa reazione anticorpale. Secondo il biofisico Fritz Albert Popp, ogni cellula vivente emette segnali specifici sotto forma di una debolissima luce laser (biofotoni) che ha la capacità di trasportare informazioni. Questa scoperta avvalora la componente energetica del corpo umano sia in fase di costruzione sia di guarigione. Il nostro corpo é costituito da 50 trilioni di esseri viventi cellulari che comunicano fra di loro alla velocità della luce, per organizzare la casa comune dell'organismo umano. In questa prospettiva la malattia appare sempre più come un’interruzione delle linee di comunicazione biofotoniche all'interno dell'organismo operata da batteri, virus, funghi, parassiti, sostanze inquinanti e tossiche, che nel loro complesso vengono chiamate "tossine". La medicina naturale ha come primo obiettivo l'eliminazione delle tossine e il ripristino delle corrette linee di comunicazione e quindi della salute, agendo sulla causa delle malattie e non solo sui sintomi come fa la medicina allopatica. Questa nuova visione energetica del funzionamento del corpo umano è avvalorata da un'altra importante scoperta scientifica. Il campo elettromagnetico del cuore

Quando un bambino viene concepito, il cuore inizia a battere prima che il cervello sia formato. Ciò ha portato i medici a chiedersi da dove provenga l’intelligenza necessaria ad avviare e regolare il battito cardiaco. Con sorpresa del mondo medico, gli scienziati dell’HeartMath Institute in California hanno scoperto che il cuore ha un cervello proprio composto all’incirca da quarantamila cellule; inoltre, hanno dimostrato che il cuore 95

umano genera il campo energetico più ampio e potente fra tutti quelli generati dagli altri organi del corpo, compreso il cervello all’interno del cranio. Hanno scoperto che questo campo elettromagnetico ha un diametro che si estende dai due metri e mezzo ai tre metri, con l’asse centrato nel cuore.

Campo elettromagnetico del cuore Il campo elettromagnetico generato dal cuore permea ogni cellula e, in maniera analoga all’informazione portata dalle onde radio, può agire da segnale sincronizzante per tutto il corpo. L’evidenza sperimentale dimostra che questa energia, non solo è trasmessa internamente al cervello, ma è anche recepibile da altri soggetti che si trovino nel suo raggio di azione. Il campo elettrico che viene misurato dall’elettrocardiogramma (ECG) è all’incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un elettroencefalogramma (EEG). La componente magnetica del campo del cuore, che è all’incirca 5000 volte più potente di quella prodotta dal cervello, non è ostacolata dai tessuti e può essere misurata fino ad alcuni metri di distanza con uno Strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID) basato su magnetometri.

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DNA

Il DNA, come sappiamo, ha la forma di una doppia elica avvolta su se stessa. Tale configurazione è tipica di un circuito oscillante in grado di trasmettere e ricevere informazioni. Grazie a questa caratteristica del DNA le cellule possono comunicare tra loro e con i campi energetici. Ogni cellula del corpo umano, contiene un microchip avente una capacità di memoria di 3 Gigabits, riceve dall’ambiente circostante informazioni di natura elettromagnetica, li immagazzina, li processa e a sua volta li trasmette. La frequenza naturale del DNA, in base alla sua conformazione, è di 150 megahertz e corrisponde alla frequenza della luce blu, il colore del cielo e degli oceani. Negli anni ’90 un equipe multidisciplinare di scienziati, diretta dal Dott. Pjotr Garjajev, ha fatto alcune importanti scoperte, ha messo in relazione la struttura del codice genetico con tutti i linguaggi esistenti o meglio ha visto che i linguaggi umani seguono la struttura e le regole del codice genetico; inoltre, ha scoperto che il 90 % del nostro DNA, che la scienza ufficiale si ostina a definire “DNA spazzatura”, in quanto non è in grado di spiegarne la funzione, viene impiegato per comunicare. Infatti, è stato osservato che cromosomi danneggiati dai raggi X possono essere riparati utilizzando il linguaggio modulato dalla luce laser e dalle onde radio. Mentre la scienza occidentale ricerca nuove medicine chimiche, traendo informazioni dalle ricerche sul genoma, gli scienziati russi seguono un approccio più olistico cercando di capire il funzionamento del DNA nella sua globalità e sviluppando dispositivi elettronici per la cura delle malattie che dovrebbero sostituire i costosi e pericolosi rimedi chimici della medicina allopatica. Era ben nota dalle filosofie orientali l’influenza dei suoni e quindi delle parole (mantra) sul funzionamento dei nostri organi, adesso è stato scoperto che il DNA reagisce al suono delle parole.

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Siamo immersi in un campo di energia intelligente che agisce sul DNA fornendogli le informazioni per la costruzione degli organismi viventi e l’energia necessaria per il corretto funzionamento delle cellule. Il DNA, tramite i biofotoni, comunica con tutti gli organismi interni ed esterni al corpo umano e con tutti i campi informati dell’universo. In realtà siamo una sorta di ricevitori che galleggiano in un caleidoscopico mare di frequenze. La ghiandola pineale o epifisi

La pineale è una piccola ghiandola endocrina, situata al centro del cervello, che svolge importantissime funzioni fisiologiche. Trattandosi di un’antenna sensibilissima il suo corretto funzionamento, in una società come la nostra bersagliata da ogni tipo di radiazione (segnali televisivi, cellulari, eccessiva illuminazione nelle ore notturne, ecc.) può essere compromesso. All’età di 12 anni la sua atrofizzazione, a causa della formazione di calcificazioni, inibisce la sintesi di ormoni come la melatonina e la pinolina, fondamentali sia per il benessere psico-fisico sia per accedere al fantastico mondo delle percezioni extrasensoriali (apertura del terzo occhio). Un metodo suggerito per la riattivazione della ghiandola pineale è quello di rimanere al buio per 72 ore e mangiare cibi ricchi di triptofano, sostanza base per la produzione della melatonina. Quando è attiva secerne un liquido, chiamato dagli orientali “amrita”, a cui vengono attribuiti poteri miracolosi tra cui la guarigione da tutte le malattie, l’immortalità e l'illuminazione.

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CAPITOLO VI DISPOSITIVI ENERGETICI

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DISPOSITIVI ENERGETICI Esistono oggetti e simboli sulla Terra che hanno il potere di attrarre, irradiare ed indirizzare l’energia vitale e che costituiscono veri e propri dispositivi energetici.

La piramide Tra tutti i dispositivi energetici, la piramide ha un fascino particolare forse perché la sua forma é legata alle misteriose costruzioni della piana di Giza in Egitto, costruzioni di cui ancora oggi sappiamo ben poco. Tutto ciò che concerne la Grande Piramide è circondato da un velo di mistero: la sua età, i suoi architetti e costruttori, le tecniche di costruzione utilizzate e lo scopo per cui è stata realizzata. Qualsiasi solido a forma di piramide sarebbe, secondo antiche teorie, un potenziale concentratore di energia cosmica, il problema è che per la scienza ufficiale, che tutto vuol misurare e catalogare, questa energia non esiste. Tuttavia alcune scoperte del secolo scorso hanno messo in evidenza particolari proprietà associate alla forma piramidale di cui diamo un breve cenno. André Bovis, negli anni ’30, notò che i cadaveri di alcuni animali trovati all'interno della Grande Piramide sembravano mummificati, in quanto non erano putrefatti e non puzzavano. Karl Drbal, negli anni ’50, presentò all’Ufficio Brevetti di Praga il suo “Congegno per mantenere il filo di rasoi e lamette di rasoio” costituito da un modello di piramide “tipo Cheope” di cartone all’interno del quale veniva riposta la lametta dopo ogni rasatura. Luis Alberto Rodriguez, negli anni ’70, osservò che gli effetti dell’energia della piramide non dipendevano dalla massa del materiale impiegato bensì dalla sua forma, in altre parole, una 101

piramide alla quale viene tolto materiale dalla superficie laterale fino a lasciare solo gli spigoli produce gli stessi effetti di una piramide avente la superficie laterale piena.

Piramide La piramide in figura ha i lati di 20 cm. e l’energia misurata è pari a circa 15.500 unità Bovis. L’Accademia Nazionale delle Scienze in Ucraina, negli anni ’90, condusse esperimenti su 17 piramidi, costruite in Russia, riscontrando che all’interno di esse si producevano i seguenti effetti :      102

Potenziamento di farmaci antivirali, anche ad alte diluizioni Benefici sulla salute bevendo acqua conservata nella piramide Aumento della risposta di guarigione per gli organismi (topi contagiati) Cambi nella resistenza elettrica dei materiali del 200% L’acqua a -38 °C non ghiaccia se non è disturbata

    

Aumento della produttività dei pozzi di petrolio del 30% Aumento della resa delle semenze agricole (dal 20 al 100%) Presenza di una colonna di energia sconosciuta sopra la piramide avente raggio fino a 300 km ed altezza di 2000 m. Presenza di un campo di energia sferica con centro nella camera della Regina L’energia assorbita aumenta facendo ruotare la piramide

Questi ed altri esperimenti condotti in tutto il mondo dimostrano empiricamente che esiste un’energia sconosciuta alla scienza ufficiale, legata a questa particolare forma geometrica, chiamata energia della piramide che :        

mummifica e disidrata la carne, le uova ed ogni altro elemento disidrata i fiori e li secca senza che essi perdano la loro forma e il colore affila le lame di rasoio e rimuove l’ossido dai metalli aiuta a conservare il latte fresco purifica l’acqua e migliora il gusto dei liquidi che vengono inseriti all’interno di essa accelera la crescita delle piante aiuta a raggiungere uno stato di completo rilassamento accelera la rimarginazione delle ferite, diminuisce i dolori di varia natura e annulla gli stati di tensione

Quando una luce illumina dall’alto l’apice di una piramide di vetro o di cristallo di qualsiasi dimensione, ma costruita in scala con la Grande Piramide, si forma una spettacolare Spirale luminosa composta dai sette colori dell’arcobaleno che dalla camera della Regina si muove verso la camera del Re. A causa della sua forma e dei colori, questa spirale viene chiamata “Serpente arcobaleno”.

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Molto interessanti risultano le similitudini con il movimento dell’energia vitale e della kundalini risvegliata. Secondo Tony Bushby il serpente arcobaleno, quando viene osservato da 22 direzioni differenti, dà origine a tutti i simboli del linguaggio sacro con cui è stata scritta originariamente la Torah.

La Torah è un linguaggio tridimensionale e il segreto della scrittura sta nel significato delle lettere di quello che è ora chiamato alfabeto ebraico. Non sono le parole nella Bibbia ad essere ispirate da Dio, è la forma delle lettere in cui quelle parole

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furono originariamente scritte che è divina. Girando ripetutamente le lettere del serpente arcobaleno o cantando la Torah, si possono avere delle visioni straordinarie che rivelano il segreto della creazione attivando i piani più alti di consapevolezza. Ogni lettera della Genesi contiene l’intero libro, perché tutte le lettere sono espressione di un unico simbolo tridimensionale “la spirale”.

Un tempio per la più alta iniziazione

Se le piramidi sono state costruite da esseri evoluti, sicuramente avevano una conoscenza ed una consapevolezza di Sé ben superiore a quella che hanno la maggior parte degli abitanti della Terra. E’ possibile che questi esseri abbiano costruito queste strutture per sperimentare livelli superiori di consapevolezza e abbiano trasmesso ad alcuni terrestri, i futuri Sacerdoti, queste conoscenze. La classe sacerdotale ha custodito gelosamente nei millenni queste conoscenze segrete trasmettendole solo a poche persone, tra cui Pitagora, Socrate, Platone e, secondo alcuni codici cifrati di Bacone, anche Gesù, i quali attraverso una prova di iniziazione dimostravano di essere pronti per riceverle. L’iniziato rimaneva per due giorni in uno stato di morte apparente nel sarcofago, chiamato anche camera della morte e resurrezione, posto nella Camera del Re, e il terzo giorno risorgeva a nuova vita, avendo egli vinto la morte. Sperimentava un viaggio nel regno dell’aldilà dove incontrava Dio e conosceva il mistero più nascosto “la continuazione dell’esistenza della vita dopo la morte fisica”. Platone nel Fedro descrive con queste parole tale esperienza “La parte più sublime della cerimonia era quando l’iniziato contemplava gli Dei investiti da una luce splendente”. Un ruolo importante in questo processo di iniziazione era ricoperto dal buio. Infatti, quando l’iniziato rimaneva al buio per tre giorni consecutivi, si riattivava la ghiandola pineale,

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controparte fisica del cosiddetto terzo occhio, consentendogli di esplorare mondi non percepibili attraverso i sensi fisici. Come costruire una piramide Per costruire un modellino in scala della Grande Piramide di Giza occorrono un foglio di cartoncino, un righello ed un compasso. Le formule che utilizzeremo servono per il calcolo della lunghezza dello spigolo inclinato “S”. a) Se vogliamo una piramide di lato alla base L S = L x 0,95 b) Se vogliamo una piramide di altezza H S = H x 1,49 dove H = L /1,57 Istruzioni per la costruzione

Con la punta del compasso al centro del foglio tracciare una circonferenza di raggio S. Aprire il compasso di una lunghezza L e dopo aver posizionato la punta su un punto qualsiasi della circonferenza staccare in successione quattro archi uguali. Ritagliare lungo le linee in grassetto e piegare lungo le altre linee.

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Per beneficiare degli effetti dell’energia della piramide occorre che essa sia posizionata con un lato parallelo alla direzione S-N del campo magnetico terrestre ovvero parallelamente all’ago della bussola. Alcuni impieghi della piramide

La piramide, come abbiamo accennato, ha la proprietà di accumulare e concentrare l’energia vitale. Tale energia può essere resa disponibile posizionandola, sempre avendo cura che un lato sia parallelo all’ago della bussola, su parti del corpo doloranti o ammalate per 15-30 minuti al giorno oppure sotto il letto in caso di insonnia. E’ possibile, inoltre, vitalizzare l’acqua contenuta in un bicchiere, alimenti o farmaci ponendoli dentro la piramide per qualche ora.

I cristalli I cristalli sono stati da sempre impiegati dalle popolazioni indigene dell'America e dell'Australia per scopi curativi. I cristalli di quarzo in particolare, grazie alla loro struttura cristallina ordinata e spiraliforme, hanno la proprietà di spiralizzare l’etere e generare energia vitale. I cristalli agiscono sui campi energetici (aura) del corpo umano apportando energia vitale pura là dove necessario ed innescando processi di guarigione nel corpo fisico. Dopo quanto detto nei due paragrafi precedenti, appare evidente che la Grande Piramide, con posizionata una piramide di quarzo in cima sulla parte mancante, non era altro che un enorme attivatore di etere e produttore di energia vitale per l’intero pianeta. Se poi fosse stato possibile anche informare quest’energia, allora si sarebbero potuti inviare messaggi nell’universo.

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Marcel Vogel (1917 – 1991)

Marcel Vogel è stato per 27 anni un ricercatore dell’IBM. Padre del floppy disc e dei fosfori a colori, ha ricevuti diversi brevetti tra cui il rivestimento magnetico usato negli hard disc. Nel 1985 va in pensione e mette su un proprio laboratorio per approfondire gli studi sulle energie sottili irradiate dal corpo delle forme viventi. Vogel ha osservato che facendo ruotare dell’acqua attorno ad un cristallo di quarzo, sintonizzato su una particolare frequenza cromatica, la conduttività ed il pH cambiano, le impurità diminuiscono e il suo gusto migliora. Tali caratteristiche variano al variare del cristallo utilizzato. Inoltre, un cristallo conficcato nel terreno fa crescere le piante più rapidamente proteggendole dalle malattie Secondo Vogel i cristalli di quarzo operano come trasduttori di energia, convertono le onde di pressione in energia e le onde sonore in luce ed hanno la capacità di immagazzinare, amplificare e trasferire informazioni. Poiché i pensieri sono energia, è possibile scambiare informazioni con i cristalli e comunicare da un luogo ad un altro utilizzando una coppia di cristalli uguali.

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Utilizzando diversi dispositivi radionici, tra cui l’Omega 5, riuscì a misurare i campi di energia attorno ai cristalli e quelli immagazzinati nell’acqua dai cristalli e ne studiò le possibili applicazioni terapeutiche. Nella metà degli anni ottanta Vogel iniziò a tagliare cristalli di quarzo di forma particolare che, apparentemente, ne aumentavano l’energia guaritrice.

Cristallo di Vogel I risultati degli esperimenti condotti da Vogel potrebbero far luce sul mistero dei condotti della Grande Piramide. Se immaginiamo un essere umano, dotato di poteri telepatici, all’interno della camera del Re o della Regina, i fori laterali potrebbero costituire un filtro direzionale per comunicare telepaticamente con altri esseri nell’universo senza ricevere i disturbi provenienti da tutte le altre direzioni.

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Condotti nella Grande Piramide Molto illuminante è vedere il simbolo che si ottiene quando proiettiamo su un piano la struttura cristallina a spirale del quarzo.

L’energia vitale di un cristallo di quarzo alto 35 mm., con una sola punta, è pari a circa 15.000 unità Bovis.

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L’orgonite L’orgonite è un dispositivo, usualmente, di forma tronco conica o piramidale costituito da trucioli di acciaio immersi in una sostanza organica, quale la resina epossidica, con al centro un cristallo di quarzo disposto con la punta verso l’alto.

Orgonite tronco-conica L’energia vitale dell’orgonite tronco-conica in figura è di circa 14.500 unità Bovis.

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Orgonite Piramidale

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Nell’orgonite vengono sfruttate le proprietà delle sostanze organiche di assorbire l’etere, dell’acciaio di assorbire e riflettere l’etere e del quarzo di spiralizzare ed accelerare l’etere per creare un dispositivo, potente e di facile impiego, capace di attivare l’etere e generare energia vitale. Vi sono delle varianti di orgonite che usano graniglia di quarzo al posto dei trucioli metallici, con o senza punta di quarzo al centro e con o senza resina. L’orgonite può benissimo sostituire la piramide nelle comuni applicazioni; può essere posata su parti del corpo doloranti o malate, messa in camera da letto o utilizzata per vitalizzare l’acqua posandovi sopra una bottiglia.

I simboli La svastica

In un'antichissima iscrizione Naacal sta scritto “In principio il caos regnava in tutto l'universo, che si trovava nelle tenebre e nel silenzio. Poi il Creatore, desiderando creare i mondi, comandò alle Quattro Grandi Forze di stabilire la legge e l'ordine nell'universo così da dare inizio alla creazione. Quando furono stabiliti la legge e l'ordine, il creato venne realizzato dalle Quattro Forze Sacre, secondo i suoi desideri e le sue indicazioni”. James Churchward nel suo libro “Mu il continente perduto” asserisce di aver trovato nelle scritture Naacal il simbolo antichissimo di una croce a quattro bracci di uguale lunghezza, risalente a settantamila anni fa, raffigurante le Quattro Forze Sacre. Tale simbolo ha subito varie modificazioni assumendo in alcune raffigurazioni la forma della svastica.

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Questo antico simbolo è stato ritrovato nelle culture di tutto il mondo generalmente con significati augurali o di fortuna. A Troia e nell’area dell’Egeo rappresentava l’idea della fertilità e della vita mentre nei testi dell'epica classica indiana, quali il Ramayana e il Mahabharata, due testi sacri dell'induismo, veniva usato come simbolo propiziatorio di benessere e fortuna. Lo giainismo, antica religione, fondata nel VI secolo prima di Cristo, ha come simbolo la svastica. L’odierna notorietà della svastica nel mondo occidentale è tristemente legata alla sua adozione da parte del partito nazionalsocialista tedesco e, successivamente, del Terzo Reich.

A causa delle differenze grafiche, sia nella piegatura dei bracci sia nella rotazione di 45°, i due simboli hanno energia molto diversa. La svastica dell'antichità fa registrare circa 1.000.000 di unità Bovis mentre la svastica nazista non arriva neanche a 1000 unità Bovis.

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La croce di Atlantide

Sin dall’inizio dei tempi gli uomini hanno sempre attribuito ai simboli un fascino ed un potere particolare tanto da crearne amuleti da indossare. Tra i popoli dell’antichità vi erano gli abitanti della leggendaria Atlantide che dopo la distruzione del continente si spostarono in Egitto portando con loro il simbolo di una croce.

Croce di Atlantide La Croce di Atlantide, che gli Egizi trasformarono nell’Ankh o croce della vita, era originariamente un simbolo di vita e immortalità e veniva impiegato per equilibrare ed armonizzare il campo energetico dell’uomo. L’Ankh è diffusamente raffigurato nei geroglifici e nelle decorazioni dei templi egizi.

Ankh

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Nell’immagine che segue la grande sposa reale di Ramesse II, la Regina Nefertari, riceve la vita (Ankh) da Iside.

L’energia vitale di una Croce di Atlantide alta 65 mm. è di circa 20.000 unità Bovis.

Il labirinto della Cattedrale di Chartres

Da sempre il labirinto simboleggia un percorso interiore attraverso il quale le anime si possono evolvere. Il centro del labirinto rappresenterebbe in questa visione lo Spirito. Uno dei labirinti più belli è stato realizzato nel medioevo sul pavimento della cattedrale gotica di Chartres in Francia. Ha un diametro di 12,87 m. ed un percorso interno di 261,5 m. 116

Il labirinto veniva percorso dai pellegrini in ginocchio e con un rosario al collo e, ai fini della salvezza della propria anima, sostituiva il pellegrinaggio in Terra Santa.

Dal punto di vista esoterico il labirinto è una sorta di percorso iniziatico il cui centro può essere raggiunto da colui che, attraverso le prove, avrà dimostrato di essere degno di accedere alla rivelazione misteriosa. Secondo gli alchimisti il percorso conduce all'interno di se stessi. Chi ha la forza di percorrere tutta la strada, arriva al centro dove avviene una vera e propria trasformazione dell'io, permettendo il passaggio dalle tenebre alla luce. L’energia che si rileva al centro del labirinto di Chartres è pari a circa 18.000 unità Bovis.

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CAPITOLO VII CERVELLO, MENTE E COSCIENZA

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CERVELLO, MENTE E COSCIENZA In questo capitolo parleremo di cervello, mente e coscienza, cercheremo di capire se si tratta di concetti diversi o dello stesso concetto, semplicemente espresso con parole differenti, se sono riferibili solo all'uomo o anche ai minerali, ai vegetali e agli animali, se sono localizzati in qualche parte del corpo oppure in tutto il corpo o fuori dal corpo. Non vi nascondo, cari amici lettori, che questo capitolo è stato di gran lunga il più difficile da scrivere. Dopo aver letto decine di libri e consultato centinaia di siti web su questi argomenti il risultato è stato abbastanza deludente e frustrante, infatti, sembra proprio di essere ancora molto lontani da risposte definitive e le teorie sono tante quanti gli scienziati e i filosofi che se ne sono occupati. Ogni tentativo di spiegazione risulta per lo più specialistico e non si perviene mai ad una visione chiara e unitaria. Quanto descritto di seguito rappresenta una mia visione, che può essere più o meno esatta, più o meno definitiva, più o meno condivisibile, spetta ad ognuno di voi sentirla in armonia con voi stessi oppure cercare altre spiegazioni. Iniziamo descrivendo la struttura più densa delle tre, il cervello, per passare successivamente alla mente e infine alla coscienza.

Il cervello Il cervello umano pesa all'incirca 1300 grammi ed è uno degli oggetti più complessi dell'universo conosciuto. E' costituito da circa 100.000.000 di cellule nervose chiamate neuroni ognuna delle quali ha da 1000 a 10.000 sinapsi, ovvero punti in cui si può connettere con altri neuroni formando vere e proprie reti neurali tra loro interconnesse.

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Rete neurale E' stato stimato che il numero delle possibili connessioni tra i neuroni del cervello umano supera di gran lunga il numero di particelle elementari dell'universo conosciuto. Il cervello ha il compito di controllare e dirigere il funzionamento del corpo umano elaborando tutte le informazioni provenienti dalle cellule e dall'ambiente esterno. E' diviso in due emisferi controlaterali, ovvero l'emisfero destro controlla la parte sinistra del corpo, mentre il sinistro quella destra. Questa inversione dipende dal fatto che i nervi si incrociano quando entrano nel cervello. Ogni emisfero comprende delle aree che sono specializzate nello svolgere specifiche funzioni come la comprensione del linguaggio, la lettura, la scrittura, ecc. Le principali funzioni del cervello sono quelle di : • • •

ricevere gli impulsi che arrivano dagli organi di senso e tradurli in sensazioni uditive, visive, olfattive, ecc. riconoscere e interpretare le sensazioni collegandole alle esperienze precedenti inviare impulsi motori ai muscoli per coordinare le attività motorie

Dal punto di vista energetico la superficie dell'encefalo è sede di potenziali bioelettrici spontanei che si modificano a seconda dello stato di riposo o di attività del soggetto. 121

Nel 1929 Hans Berger inventò l'elettroencefalografia, una tecnica in grado di registrare l'attività elettrica del cervello. Nel normale tracciato elettroencefalografico di un individuo si rilevano alcuni tipi di onde, mescolate fra loro in proporzioni diverse a seconda dell'attività mentale prevalente e al particolare stato di coscienza.

Elettroencefalogramma (EEG)

Attraverso l'EEG è possibile distinguere i seguenti quattro tipo di onde cerebrali:

Onde Delta sono presenti durante il sonno profondo senza sogni ed hanno una frequenza compresa tra 0.5 e 4 Hz. Rappresentano l’attività prevalente di un bambino nei primi due anni di vita e sono tipiche della mente inconscia. Vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione.

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Onde Teta si registrano durante la fase REM del sonno, cioè quando si sogna, e nella meditazione profonda. Hanno una frequenza compresa tra 4 e 8 Hz e rappresentano l’attività prevalente di un bambino di età tra i due e i sei anni. Sono tipiche della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione e ispirazione creativa e vengono associate anche alle sensazioni extrasensoriali.

Onde Alfa sono dominanti durante lo stato di rilassamento attivo ad occhi chiusi quando la mente non è impegnata in compiti particolari. Hanno una frequenza compresa tra 8 e 14 Hz e rappresentano l’attività prevalente di un bambino tra i sei e i dodici anni. Vengono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. Normalmente le onde alfa costituiscono il 15-20% del totale delle onde cerebrali. Se chiudiamo gli occhi questa percentuale passa al 25-35% e tramite tecniche di rilassamento può arrivare fino al 50%.

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Onde Beta si riscontrano in presenza di attività mentale causata da stimolazione sensoriale o da una semplice elaborazione mentale (calcoli, pensieri ecc). Hanno una frequenza compresa tra i 14 e i 30 Hz e rappresentano l’attività prevalente di un individuo dopo i dodici anni. Vengono associate alle normali attività di veglia e sono alla base delle nostre attività fondamentali, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo esterno e di sopravvivenza. Onde cerebrali Delta Teta Alfa Beta

frequenza

0,5-4 Hz 4-7 Hz 7-14 Hz >14 Hz

Attività mentale Inconscio Subconscio Transizione Conscio

Stato di coscienza

Sonno profondo Sonno Rilassamento Veglia

Età dell'uomo < 2 anni 2-6 anni 6-12 anni > 12 anni

Tabella di riepilogo

Ologramma cosmico

Come ci ha insegnato Walter Kunnen il corpo è un'antenna. Ogni singola cellula e ogni organo sono antenne in grado di ricevere e trasmettere continuamente informazioni sia verso l'interno sia verso l'ambiente circostante. In particolare, i due emisferi del cervello costituiscono una sorta di interferometro cerebrale, in grado di elaborare tutte le informazioni provenienti dal cosmo e creare un modello dinamico tridimensionale, seppur semplificato, dell'universo. Secondo il neuroscienziato Karl Pribram, ogni singola parte del 124

cervello, come un ologramma, contiene tutte le informazioni. Nonostante il nostro cervello riesca ad elaborare circa 20.000.000 di informazioni e/o stimoli ambientali al secondo noi siamo coscienti soltanto di un limitatissimo numero di informazioni pari a circa 40 stimoli al secondo. Per i neuro scienziati, l'emisfero destro, dove arrivano e vengono elaborati i 20.000.000 di stimoli al secondo, è la sede della mente inconscia, mentre l'emisfero sinistro, dove vengono processati 40 stimoli al secondo, è la sede della mente conscia. In definitiva possiamo dire che quasi tutta la mente risiede nel subconscio, e noi siamo in grado di utilizzarne coscientemente soltanto una parte infinitesima. Si è osservato che i due emisferi hanno qualità differenti: l'emisfero sinistro è orientato alle attività razionali, pratiche, sequenziali, logiche, lineari, analitiche, matematiche ecc. mentre l'emisfero destro alle attività emotive, creative, immaginative, intuitive, olistiche, ecc. Solo recentemente, con l’avvento della scrittura, l’emisfero sinistro ha preso il sopravvento su quello destro diventando dominante nell’uomo moderno. In ogni individuo le qualità di entrambi gli emisferi sono presenti in misura variabile e ciò determina i diversi tipi di personalità.

Brain Olotester

Il Dott. Nitamo Montecucco, utilizzando un elettroencefalografo computerizzato chiamato “Brain Olotester”, ha condotto una serie di esperimenti volti a rilevare la coerenza delle onde cerebrali dei due emisferi e a metterla in relazione allo stato di benessere psicofisico delle persone. Il Brain Olotester scompone le onde cerebrali in 64 bande di frequenza e le visualizza su un monitor a colori. Attraverso il Brain Olotester si è visto che:  Più alta è la coerenza delle onde, migliore è lo stato di salute. Ciò conferma quanto asserito dalla nuova 125

medicina e cioè “Quando la mente non è in armonia, il corpo sta male”.  Nello stato di meditazione profonda le onde cerebrali, oltre ad avere un'altissima coerenza, assumono una forma armonica sinusoidale tipica delle onde emesse dagli strumenti musicali. In tale stato è stata anche riscontrata, in gruppi di persone, una sorta di sincronizzazione collettiva come se i loro cervelli entrassero in risonanza alla medesima frequenza. Questi esperimenti dimostrano l'esistenza di un campo di coscienza collettiva che ci permette di spiegare fenomeni come la telepatia.

Neuroteologia

La neuroteologia studia l'interazione tra il divino e l'interfaccia neuronale dell'essere umano. Negli esperimenti condotti dal Dott. Andrew Newberg con la SPECT (tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli), si è visto che durante esperienze estatiche, quali la preghiera o la meditazione profonda, l'attività del lobo frontale del cervello è particolarmente attiva mentre quella del lobo parietale destro, legata alle nostre sensazioni spazio temporali, risulta fortemente diminuita in quanto risultano bloccati gli input sensoriali verso questa regione. In questi stati di coscienza la nostra percezione del corpo risulta 126

ridotta e l’Io inizia a percepire tutto il resto, a sentirsi eternamente intrecciato con il Tutto, il cervello trascende lo spazio ed il tempo e si sintonizza con lo Spirito assoluto (Dio). Il fatto di associare le esperienze spirituali a un'attività neurale non significa che siano mere illusioni neurologiche, precisa Newberg, sarebbe come attribuire a un'illusione il piacere che proviamo mangiando una torta.

Tecniche per cambiare la frequenza delle onde cerebrali

Quando sincronizziamo i due emisferi possiamo accedere ad un numero illimitato di informazioni. Abbiamo visto che lo stato di coscienza è strettamente legato all’attività del cervello, se quindi riuscissimo a cambiare a nostro piacimento la frequenza del cervello potremmo accedere all'immenso contenitore dell'inconscio ed ampliare enormemente la nostra visione della realtà, sintonizzandoci con realtà sconosciute. Vediamo adesso in breve alcune tecniche per variare la frequenza (tuning) delle onde cerebrali.

Frequenze Binaurali

Nonostante le onde cerebrali abbiano frequenze al di sotto della soglia uditiva, è possibile con una particolare tecnica elettronica stimolare il cervello e farlo entrare in risonanza con una frequenza piccola a piacere. É stato osservato che quando ascoltiamo, tramite una cuffia stereo, suoni aventi frequenze costanti ma differenti, il cervello percepisce la differenza delle frequenze. Così se ad esempio ascoltiamo da un orecchio un suono a 500 Hz e dall’altro un suono a 510 Hz il nostro cervello percepirà la frequenza di 10 Hz tipica delle onde alfa. 127

L’effetto di risonanza indotto dalle frequenze binaurali sull’attività elettrica corticale è stato dimostrato sperimentalmente nel 1973 dal Dr. Gerald Oster del Mount Sinai School of Medicine New York. Poiché tali frequenze alterano lo stato di coscienza, si raccomanda di non utilizzare questa tecnica durante le attività che richiedono molta attenzione come ad esempio la guida di autoveicoli.

Metodo Silva - Mind Control

Tra tutti i metodi naturali per il tuning delle frequenze cerebrali, un'attenzione particolare merita quello proposto da Josè Silva che permette di passare in pochi istanti al livello alfa. Come ogni cosa veramente importante, l'esercizio proposto da Silva è di estrema semplicità basta contare a ritroso da 100 a 1, tenendo gli occhi chiusi e puntando lo sguardo verso le palpebre e ripetere l'esercizio per 10 giorni. Poi, ogni 10 giorni, ridurre gradualmente i numeri da contare passando a 50, 25, 10 ed infine a 5.

Meditazione

I maestri spirituali di ogni tradizione iniziatica ci insegnano che tramite la meditazione possiamo mettere a tacere la mente, ampliare lo stato di coscienza ed accedere ai cosiddetti mondi sottili. Dalla coscienza del corpo e del mondo materiale che ci viene fornita dalla mente passiamo alla coscienza dello Spirito Uno e Infinito, in uno stato di assoluta assenza di sensazioni e quindi di mente. Per entrare nello stato meditativo possiamo utilizzare il Mind Control oppure le seguenti tecniche orientali basate sulla recitazione dei mantra So Ham (Io sono Lui) e OM: 128





Stando seduti con la schiena diritta e non appoggiata osservare il proprio respiro e sintonizzarsi con i suoni naturali “So” durante l'inspirazione e “Ham” durante l'espirazione. “So Ham” è l'unico mantra naturale, è il suono stesso della respirazione che ci accompagna per tutta la vita. Inspirare profondamente dalle narici, senza sforzo, ed espirare emettendo la sacra sillaba “OM”, mantenendo il tono basso. L'espirazione può essere divisa in due fasi : nella prima fase emettere la vocale “O” facendo vibrare il petto, nella fase successiva emettere la consonante “M” facendo vibrare le ossa del cranio, nel passaggio tra le due fasi fare vibrare la gola. Questo esercizio oltre ad acquietare la mente stimola in modo benefico le ghiandole endocrine superiori timo, tiroide, ipofisi e pineale.

Quelli che abbiamo appena descritto sono semplici esercizi preparatori, la meditazione vera e propria inizia quando la mente diventa calma. Allora, nel silenzio assoluto e mantenendo gli occhi chiusi, restiamo immobili fissando un unico punto davanti a noi.

La Mente La Mente è uno dei concetti più affascinante e difficile da afferrare. Vi sono due correnti di pensiero: la prima, coerente con la visione riduzionista della scienza ufficiale, sostiene che la mente sia un fenomeno puramente cerebrale e che ogni attività mentale abbia luogo in una precisa area del cervello; la seconda suggerisce che essa sia qualcosa di più sottile della semplice materia cerebrale e si estenda ben oltre il corpo fisico. I neuro scienziati e i fisici credono che mettendo in atto un'infinità di esperimenti tendenti a scomporre la materia e il

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cervello, si possa arrivare alla fine a comporre il puzzle di tutti i risultati parziali e spiegare sia la realtà fisica sia fenomeni complessi e poco tangibili come la mente e la coscienza. Secondo Karl Pribram ed altri la mente è un ologramma che registra la sinfonia complessiva degli eventi vibratori del cosmo. Il fisico Alain Aspect ha dimostrato sperimentalmente che le informazioni scambiate tra le particelle elementari sono di tipo non locale e avvengono ad una velocità superiore a quella della luce, perché allora non supporre che la stessa cosa possa avvenire anche per lo scambio di informazioni tra gli esseri viventi essendo anch'essi costituiti da particelle elementari? Per la D.ssa Candace Pert la mente non è localizzata nel cervello bensì in tutto il corpo in quanto ogni singola cellula è dotata degli stessi recettori neurali delle cellule cerebrali.

Rupert Sheldrake 1942

Il biologo Sheldrake asserisce che esistono campi d’informazione, chiamati anche campi morfogenetici, che si estendono nello spazio. Tutti gli esseri viventi possono accedere a questi campi attraverso il loro cervello. Poiché secondo questa teoria la Mente e la Coscienza sono campi non localizzati nel corpo, ai quali tuttavia è possibile accedere tramite organi materiali come il cervello, possiamo dedurne la loro

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indipendenza dal corpo e conseguentemente la sopravvivenza alla morte fisica. Secondo Sheldrake ogni stato mentale di un individuo può entrare in risonanza con quello di tutti gli altri esseri viventi e scambiare informazioni. Se tutti siamo collegati tramite i campi morfogenetici allora fenomeni extrasensoriali come la telepatia e la sensazione di essere osservati possono essere facilmente spiegati. E' possibile dire cosa sia la Mente ? Per Gregory Bateson : “La mente dopo aver spiegato tutto, è divenuta ciò che deve essere spiegato”. Secondo me, la soluzione di questo eterno enigma è più semplice e a portata di mano di quanto possa sembrare. Se come abbiamo visto nei capitoli precedenti nell'universo tutto vibra, allora la Mente non è altro che la somma di tutte le vibrazioni fisiche, la Mente non è altro che lo stesso universo. E’ questo il significato del principio del mentalismo che ci viene dato nel Kybalion, trattato sulla filosofia ermetica dell'antico Egitto e della Grecia: Tutto è Mente. L'Universo è mentale

Ogni vibrazione dell'universo ovvero la Mente viene percepita dal cervello che la trasforma nei modelli della realtà fisica e dei mondi sottili. La Mente è il campo informato dell'intera esistenza, è costituita da tutte le informazioni scambiate in ogni luogo e tempo da tutti gli esseri viventi, da ogni cosa conosciuta. L'uomo può accedere a questa immensa rete di informazioni coscientemente o inconsciamente a seconda del livello vibratorio dell’organo ricevente che, come abbiamo visto, può essere la singola cellula o un organo complesso come il cervello. Le informazioni in entrata e in uscita da un individuo costituiscono la mente o stato mentale di quell'individuo, mentre la somma di tutte le informazioni, condivise da tutti gli esseri viventi, costituiscono la mente universale. Tutti gli esseri 131

viventi hanno il potere innato di ricevere informazioni e percepire sensazioni. Nel 1966 Cleve Backster, dopo aver applicato gli elettrodi della macchina della verità ad una pianta, osservò che il segnale si impennava violentemente tutte le volte che lo scienziato pensava di compiere azioni distruttive, anche verso singole parti della pianta, come bruciare una foglia. Backster notò anche che tra le piante e le persone, che se ne prendono cura, si instaura un rapporto che prescinde dalla distanza a cui si trovano. Ad esempio ogni volta che una signora prendeva l'aereo la sensazione di paura, che provava durante l'atterraggio, veniva percepita dalle sue piante, anche se venivano schermate con lastre di piombo e si trovavano a diverse migliaia di chilometri di distanza.

La Coscienza All'inizio del capitolo abbiamo detto che la coscienza è il concetto più sottile da esaminare. Nelle filosofie orientali la Coscienza viene spesso confusa con Dio, ritenendo che Egli sia pura Coscienza Cosmica. La Coscienza, secondo tale visione, sarebbe una cosa o un’entità tanto potente da essere assimilabile al concetto di Dio. Per poter decifrare il significato della coscienza occorre riconsiderare che cosa sia lo Spirito. Lo Spirito è un campo di possibilità illimitato

Quando lo Spirito pervade un corpo si individualizza e diventa un’anima. L'anima è lo Spirito cosciente dentro di noi, il testimone immutabile dei cambiamenti del corpo, della mente e del mondo che ci circonda. Essa mantiene l'identità dell'uomo nonostante tutti i cambiamenti interni ed esterni e attraverso la lunga successione di nascite e morti.

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L’anima è tutto quello che l’entità è, è stata o può essere

Edgar Cayce L'anima, che sovrintende l'evoluzione materiale dal regno minerale a quello animale, conserva il ricordo di tutte le esperienze vissute e a questo archivio di informazioni diamo il nome di coscienza individuale. La Coscienza per me non è un’entità, separata e a sé stante, bensì un attributo dello Spirito, è quel parametro attraverso cui si misura il livello cumulativo di esperienza dello Spirito. Dove per cumulativo si intende dal momento in cui si è individualizzato, divenendo anima, fino al momento presente. Quando due o più anime tendono ad unirsi e fondersi tra loro il risultato è un’anima arricchita dalle esperienze delle singole anime. Poiché la coscienza cosmica è la somma di tutte le coscienze individuali, l’esperienza terrena non fa altro che accrescere la coscienza dello Spirito. Sebbene lo Spirito sia infinitamente intelligente e diriga coscientemente l’evoluzione dell’esistenza ad ogni livello della sua manifestazione, dall’atomo alla cellula, dalle galassie ai regni vegetale ed animale, non è tuttavia consapevole di Sé. Se per consapevolezza intendiamo quel livello di coscienza che si manifesta allorquando l’esistenza si pone la domanda “CHI SONO IO?”, allora l’essere umano è quel prototipo della creazione attraverso cui lo Spirito può diventare per la prima volta consapevole di Sé. Tutte le anime provengono da un unico essere e scopo della vita è diventarne consapevoli e attraverso l'esperienza terrena permettere alle altre anime incarnate di divenirne a loro volta consapevoli in modo da ritrovarsi alla fine tutte insieme. L'amore non è altro che la forza universale di attrazione tra le anime.

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Quando lo Spirito è in azione le sue vibrazioni danno origine alle forme materiali e quindi alla mente. La coscienza, essendo un attributo dello Spirito viene perciò prima della mente. Mentre la mente è una manifestazione energetica e quindi materiale, la coscienza è una manifestazione spirituale, appartiene allo Spirito, è la storia dell'evoluzione dello Spirito. Lo Spirito crea la realtà per divenire consapevole della sua esistenza. L’esistenza e l’uomo in particolare sono lo specchio dello Spirito. L'uomo è il tempio dello Spirito e quando l'uomo diventa consapevole di ciò, lo Spirito diventa consapevole di sé. Poiché la mente, essendo energia, ha il potere di interagire con le forme materiali e modificarle, l’uomo utilizzando questo potere innato ha di fatto la capacità di co-creare, insieme allo Spirito, l'universo. Ogni volta che la mente modifica la materia, agisce direttamente e ad un livello più profondo sull'anima modificandone la coscienza. Esiste quindi una relazione biunivoca tra Coscienza e Mente. La Coscienza dello Spirito primordiale è alla base della creazione della Mente e la Mente Conscia, con le esperienze che fa compiere al corpo e allo Spirito che lo sottende, contribuisce all'evoluzione della coscienza. Lo Spirito intelligente grazie alla coscienza crea forme sempre più complesse ed evolute ed è per questo motivo che non può mai reincarnarsi in forme di vita inferiori. Scopo dell’incarnazione dello Spirito è quello di evolvere la consapevolezza di Sé passando dalla coscienza del corpo e dell’universo materiale alla coscienza dello Spirito e della realtà spirituale.

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CAPITOLO VIII IL PENSIERO

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Il PENSIERO Tutte le cellule del corpo umano attraggono l’Etere ed i campi ad esso collegati, ricevendo energia e informazioni per il proprio funzionamento. In particolare, il cervello interagendo con il campo mentale genera i pensieri. I pensieri sono energia e hanno l’energia necessaria per perturbare l’etere e interagire con la materia; sono della stessa natura dell’energia e della materia. I pensieri sono pacchetti di energia che trasportano informazioni, viaggiano nell’etere come le parole viaggiano nell’aria creando una perturbazione tanto più forte quanto più intensi e prolungati sono nel tempo. Secondo Abraham Hicks “Qualunque pensiero trattenuto per più di 15 secondi lascia un'impronta in noi stessi e nell'Universo, con le conseguenze che questo comporta”.

Masaru Emoto (1943)

Il Dott Emoto ha pubblicato nel 1999 il libro “I Messaggi dall'acqua” nel quale illustra i risultati delle sue ricerche. Masaru Emoto ha dimostrato sperimentalmente che le vibrazioni della musica, delle parole e dei pensieri interagiscono con l’acqua; infatti, se facciamo congelare una goccia d'acqua si ottengono cristalli di ghiaccio aventi forme 138

geometriche la cui bellezza è in relazione all'armonia vibrazione a cui è stata sottoposta.

Ghiacciaio dell’Antartico

Acqua di Lourdes

Musica Heavy Metal

Bach – Air for the G string

Grazie

Ti ucciderò

della

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Diga Fujiwara Prima di una preghiera

Diga Fujiwara Dopo la preghiera

Se le nostre parole ed i nostri pensieri possono influire sul modo in cui si formano i cristalli di acqua, cosa possono fare allora al nostro corpo che come sappiamo è costituito per circa il 70% di acqua? L’acqua, come abbiamo visto nei capitoli precedenti, ha la caratteristica di attrarre le energie sottili, quindi è importante prestare attenzione a quello che diciamo e a cosa pensiamo in quanto potrebbero avere una grande influenza sulla nostra salute e sulla nostra vita, sia in positivo che in negativo. Masaru Emoto attualmente è impegnato nel progetto “Amore e gratitudine all'acqua” per la pace nel mondo. Egli sostiene che la vibrazione dell’amore e della gratitudine possono essere trasmesse intenzionalmente ai corsi d’acqua di tutti i paesi del mondo e che l’acqua, informata da questa altissima vibrazione di luce, armonizzerà la terra e coloro che la berranno. I pensieri essendo energia modificano la struttura del cervello (reti neurali) e si riversano nell’Etere-Akasha. Il processo è iterativo, ispira i sogni e le invenzioni, provoca l’attrazione o la repulsione tra gli esseri umani, modella e forgia i livelli della consapevolezza umana e conduce l'anima a gradi di coscienzaconsapevolezza sempre più elevati. La mente e il pensiero sono due cose ben diverse, non bisogna commettere l'errore di confonderli. La mente è la dimensione 140

eterica che ospita il pensiero. I pensieri arrivano in ogni punto dell'universo comunicando istantaneamente con tutta l'esistenza, con tutti gli esseri viventi e con tutte le cellule del nostro corpo e degli altri corpi. I pensieri sono cose, diceva Edgar Cayce, e possono creare crimini o miracoli La psichiatra Jan Kiecolt-Glaser e suo marito il professore di virologia all’Ohio State University Ronald Glaser hanno condotto un esperimento su 42 coppie di persone sposate, di età compresa tra i 22 e i 77 anni. Tramite un dispositivo di suzione, hanno creato otto piccole vesciche sulle braccia dei vari coniugi, monitorandone la guarigione nelle successive ventiquattro ore. Dall’analisi dei risultati, i Glaser hanno scoperto che normalmente le ferite impiegavano un giorno intero per guarire mentre nelle coppie litigiose e conflittuali occorreva il 40% di tempo in più. La produzione di citochina intorno alla ferita, elemento chiave del sistema immunitario per la guarigione, era molto inferiore quando i partecipanti litigavano con il coniuge. I risultati delle ricerche dei Glaser affermano che lo stato di salute di una persona affetta da conflitti psicologici è meno sano di quello di una circondata da relazioni amorevoli e di sostegno. I nostri pensieri e quelli di coloro che ci circondano ci guariscono o ci uccidono. Fortunatamente, in base al ben noto principio di risonanza, riceviamo soltanto quei pensieri che sono in armonia con la nostra attitudine mentale generale. I pensieri in disarmonia con essa ci influenzano ben poco, in quanto non risvegliano in noi alcuna risposta. Troviamo e vediamo solo quello che stiamo cercando

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Emile Coué (1857 – 1926)

Secondo il farmacista Coué, scopritore dell’effetto placebo, è l’immaginazione e non la volontà la prima facoltà dell’uomo. L’immaginazione può far ammalare il corpo, ma lo può anche guarire. Le cosiddette “guarigioni miracolose”, che mi vengono attribuite, sono opera dei malati che pensavano di essere malati.

Coué ha ideato un metodo, tanto semplice quanto potente, di autoguarigione che porta il suo nome. Metodo Coué «Ogni mattina, prima di alzarsi, e tutte le sere, prima di addormentarsi, chiudere gli occhi per meglio concentrare l’attenzione e ripetere 20 volte di seguito, con le labbra (ciò è indispensabile) e contando macchinalmente con una cordicella con venti nodi (uso rosario), la seguente frase: “Ogni giorno, da tutti i punti di vista, io vado di bene in meglio”, senza pensare a nulla, poiché le parole “da tutti i punti di vista” comprendono tutto».

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L’energia va dove va l’attenzione

Sembra che una delle caratteristiche principali della nostra mente sia la sua intenzionalità, cioè la sua necessità di pensare qualcosa, vedere qualcosa, credere qualcosa, immaginare qualcosa, sentire il profumo di qualcosa. Per via della mente la nostra attenzione è costantemente protesa verso qualcosa di diverso da noi. Quando riusciremo a far tacere le mente allora potremo rivolgere la nostra attenzione all’interno, e far fluire l’energia verso l’interno anziché disperderla in mille pensieri. Per Charles Haanel “C'è una grande differenza tra il semplice pensare e il dirigere il nostro pensiero coscientemente, sistematicamente e costruttivamente; quando facciamo questo noi poniamo la nostra mente in armonia con la Mente Universale, ci sintonizziamo con l'Infinito, mettiamo in moto le più potenti forze esistenti, il potere creativo della Mente Universale.” La nostra realtà è il frutto dei nostri pensieri. Tutte le cose che impariamo a scuola o che leggiamo nei nostri libri preferiti non sono la nostra realtà bensì la realtà di coloro che hanno pensato e compreso quegli insegnamenti. Quando mettiamo da parte tutte le nozioni e conoscenze acquisite da altri e dentro di noi facciamo il punto zero e iniziamo a tessere pensieri che sentiamo essere nostri, solo allora stiamo creando la nostra realtà. Pensare è creare “Pensare è creare è la chiave che ti aprirà le porte di tutta la sapienza, di tutto il potere nel Cielo e sulla Terra ed anche la porta del Regno dei Cieli e tu non avrai che da entrare per divenire coscientemente uno con me”. Conte di Saint-Germain

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Effetto Maharishi

Secondo il fisico e studioso vedico Maharishi Mahesh Yogi, il pensiero indirizzato di più persone lascia tracce persistenti nell'Etere/Akasha. Dall'inizio degli anni '80 sono stati effettuati una cinquantina di studi, utilizzando la tecnica della meditazione trascendentale, allo scopo di portare la pace in territori afflitti dalle guerre, come il Libano ed Israele, e dal terrorismo in generale. I risultati pubblicati, su importanti giornali, attestano una riduzione del 33% dei conflitti internazionali e del 72% degli attentati terroristici in concomitanza di assemblee di meditazione trascendentale. E' stato anche determinato che il numero di meditanti necessario per ottenere l'effetto voluto è pari alla radice quadrata dell'1% della popolazione interessata.

Erwin Laszlo (1932 ) e il Club di Budapest

Il Dott. Laszlo, filosofo dei sistemi, candidato al Premio Nobel per la Pace e presidente a vita del Club di Budapest, associazione internazionale fondata nel 1993 di cui fanno parte personaggi straordinari come il Dalai Lama, Mikhail Gorbachev, Vaclav Havel, ecc., ritiene che sia possibile affrontare

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i rapidi cambiamenti che stanno interessando il nostro pianeta modificando il nostro modo di pensare e i valori in cui crediamo. Secondo Laszlo stiamo attraversando una crisi economica, sociale e ambientale che può provocare il tracollo dell’umanità e abbiamo solo pochi anni per decidere di cambiare il nostro futuro, prima che la situazione diventi irreversibile. “Ogni individuo, ogni associazione è determinante in questo processo di evoluzione della coscienza globale. La sfida che ora dobbiamo affrontare è quella di scegliere il nostro futuro. La nostra generazione è chiamata a decidere il destino della vita su questo pianeta. A creare una società globale pacifica e cooperante, continuando così la grande avventura della vita, dello spirito e della consapevolezza sulla Terra".

Per operare questo cambiamento bisogna agire concretamente, adesso, adottando nuovi stili di vita. Laszlo chiama i protagonisti di questo cambiamento “Creativi culturali”. Essi hanno spirito critico, sono più attenti all'arte e alla cultura, sono consumatori consapevoli, vogliono case e alimenti sani, abiti comodi e hanno una grande considerazione per il loro tempo libero, per le dimensioni interiori e per i rapporti umani. Nel loro stile di vita non rientrano l'apparenza, la moda, l'intrattenimento di massa e il motto "il tempo è denaro". Il numero dei creativi culturali in tutto il mondo è in continua crescita e ciò fa ben sperare per il futuro dell’umanità

Il fenomeno della centesima scimmia di Lyall Watson

Nel 1952 alcuni etologi, al fine di fornire una spinta evolutiva ad una colonia di scimmie selvagge Macaca Fusata, gettarono patate dolci sulla sabbia dell'isola di Koshima in Giappone, ma nessuna scimmia dell’isola sapeva cosa farsene di patate coperte di sabbia. A un certo punto, Imo, una femmina di diciotto mesi, risolse il problema portando le patate giù verso il torrente e 145

lavandole prima di mangiarle. Nel 1958 tutte le giovani scimmie lavavano le patate prima di mangiarle. Poi successe qualcosa di straordinario: nell’autunno di quell’anno, un numero imprecisato di scimmie di Koshima lavava le patate dolci nel mare, perché Imo aveva fatto l’ulteriore scoperta che l’acqua salata non solo puliva il cibo ma gli dava anche un sapore interessante. Un giorno gli etologi osservarono che alle undici di mattina 99 scimmie erano sulla riva del mare per lavare le patate e quella stessa sera tutte le scimmie dell’isola avevano iniziato a lavare le patate. Non solo, ma il comportamento aveva in qualche modo superato le barriere naturali ed era apparso spontaneamente in colonie su altre isole e pure sulla terraferma, in un gruppo a Takasakiyama. Possiamo concludere dicendo che quando un certo numero di soggetti diventa cosciente di un determinato fenomeno, allora l'intera popolazione acquisisce la medesima consapevolezza. Rupert Sheldrake asserisce che se un certo numero di persone sviluppa alcuni comportamenti questi vengono automaticamente acquisiti da altri membri della stessa specie. Trasformare noi stessi è quindi il primo passo da fare per modificare l'umanità e l'intero pianeta. Siamo esseri senzienti in grado di provare sentimenti, di produrre pensieri e di creare, rendendo partecipe lo Spirito universale di tutte le nostre esperienze. E’ questo lo scopo dell’esistenza. Scopo della vita è scoprire chi siamo veramente

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Ti avverto, chiunque tu sia. Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh, uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli Dei.

Oracolo di Delfi

Per Sri Ramana Maharshi il pensiero “CHI SONO IO?” distrugge tutti gli altri pensieri, acquieta la mente e conduce all'Illuminazione.

La vita è la ricerca dell'anima; il corpo è lo strumento di ricerca; il Sé è ciò che bisogna trovare.

Sri Govinda

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CAPITOLO IX ALIMENTAZIONE E SALUTE

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ALIMENTAZIONE E SALUTE

Come già abbiamo visto, l’essere umano è costituito da diversi corpi che si compenetrano l’un l’altro. Ognuno di questi corpi per mantenersi sano ed efficiente ha bisogno di nutrirsi delle stesse sostanze di cui è composto. Così il corpo fisico ha bisogno di nutrirsi di energia fisica ovvero di cibi materiali, il corpo energetico di energia eterica ovvero come viene anche da alcuni chiamato di prana, il corpo mentale di energia mentale, come i pensieri e le emozioni, e il corpo spirituale di amore.

Alimentazione del corpo fisico Arnold Ehret (1866 – 1922)

Per il Prof. Ehret il muco, derivante da sostanze alimentari non digerite e non eliminate, accumulate fin dall’infanzia, crea ostruzioni nel corpo dando origine a malattie. Ogni malattia è costipazione, e se vogliamo guarire dalle malattie, dobbiamo innanzitutto curare il corpo tenendolo pulito ovvero libero da 150

rifiuti, muco e tossine. Mediamente una persona adulta ha più di 4-5 chili di feci non eliminate nell’intestino che avvelenano il sangue ed il corpo intero. Ogni cura dovrebbe iniziare con qualche giorno di digiuno. In natura gli animali digiunano fino a quando guariscono oppure muoiono. Ricordo che da bambino quando stavo poco bene il medico curante mi guardava sempre la lingua e l’iride. La lingua e l’iride sono due specchi magici che ci forniscono utili informazioni sullo stato di salute. Se digiuniamo per uno o due giorni, oppure mangiamo solo frutta, noteremo che la lingua si copre di una patina che ci fornisce un’accurata indicazione della quantità di tossine, muco e altri veleni accumulati nel corpo. Terminato il digiuno, è consigliabile ridurre l’abituale quantità di cibo e mangiare solo cibi privi di muco, come frutta e vegetali a foglia verde, per permettere al corpo di liberarsi del muco. La frutta e la verdura sono costituiti da elementi che sono superiori a quelli di qualsiasi altro cibo, sia per qualità che per quantità, e producono energia vitale. Nel libro di Bernard Jensen “Intestino Libero” sono riprodotte alcune immagini, veramente impressionanti, delle sostanze che fuoriescono dal colon, a seguito di un particolare e abbondante clistere chiamato “Colema”. Per ripulire l'organismo di una persona adulta occorrono da uno a tre anni, tra digiuni e dieta a base di alimenti poveri di muco. Il corpo umano non assimila un singolo atomo di alcuna sostanza alimentare che non sia derivata direttamente da frutta o verdura. Per sfatare il luogo comune relativo al fabbisogno di proteine, Ehret fa notare che il latte materno ne contiene circa il 2-3 % eppure riesce a sviluppare la struttura di un nuovo corpo, e la mucca, nutrendosi esclusivamente di erba, costruisce una massa corporea non indifferente oltre a produrre il latte. Se una persona onnivora passa troppo bruscamente ad una dieta di sola frutta e verdura cruda, mette a rischio seriamente la propria salute in quanto il corpo inizia ad immettere nel flusso 151

sanguigno una quantità di tossine tale da avvelenare l'organismo. E' quindi necessario adottare delle diete di transizione, per periodi più o meno lunghi, a seconda del livello di intossicazione della persona. Nella fase di transizione iniziale il prof. Ehret consiglia di passare gradualmente da una dieta prevalentemente a base di verdure ad una a base di frutta.

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Cenni di Iridologia

Un discorso a parte merita l’iridologia, la scienza che, attraverso lo studio dell’iride, riesce a fornirci importantissime indicazioni sullo stato generale di salute del corpo.

Sin dall’antichità l’occhio è stato considerato lo specchio del corpo e della mente. Nel 1954 il Dott. W. Lang scopre che anatomicamente esistono dei collegamenti nervali di tutte le parti del corpo con l'iride.

Iride Si tenga presente che il nervo ottico è formato da circa 1.200.000 fibre che collegano l'occhio al cervello e attraverso l’apparato nervoso vengono riflessi nell’iride le condizioni di ogni organo del corpo umano.

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Schema del collegamento delle fibre nervose

Diversi autori, esaminando l’iride, hanno individuato una corrispondenza tra gli organi e le varie zone dell’iride riportando i risultati delle loro osservazioni su apposite mappe.

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Mappa iride destra

Grazie alle potenti fotocamere digitali tutti, al giorno d’oggi, possiamo ritrarre e guardare l’iride. Quanto più l’iride è regolare tanto migliori saranno le condizioni di salute. Ogni deformazione, lacuna e macchia di vario colore riscontrata rappresentano chiari segni di malessere o malattia.

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Lacune

Melanoma Si è scoperto che illuminando una zona dell'iride e impiantando un elettrodo nell'organo corrispondente viene rilevato un segnale che varia al variare del colore utilizzato.    156

Il rosso ha un effetto stimolante sull'attività elettrica cellulare dell'organo interessato Il blu un effetto calmante Il verde un'azione stabilizzante

Da quanto brevemente riportato in questo paragrafo emergono interessanti considerazioni sull’influenza che la luce e le frequenze luminose possono avere sulla salute dell’individuo e sui danni che possono derivare da una scarsa esposizione al sole e dall’uso di occhiali protettivi. Passiamo adesso in rassegna alcune importanti scoperte scientifiche che possono farci cambiare radicalmente idea sull’alimentazione. Scoperta n. 1

Il Dott. Alexis Carrel, premio nobel nel 1912 per la medicina e la fisiologia, condusse uno dei più importanti esperimenti della storia della medicina. Per 29 anni ha tenuto dei pezzetti di tessuto cardiaco di embrione di pollo in una soluzione nutriente che sostituiva giornalmente per eliminare le sostanze secrete dal metabolismo cellulare. Le cellule morirono solo per la dimenticanza di un assistente di sostituire la soluzione inquinata. E' semplicemente il fluido nel quale la cellula galleggia che si degrada. Sostituendo il fluido, ad intervalli regolari, daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e, per quanto ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare indefinitamente. Carrel aveva dimostrato in laboratorio che le cellule sono praticamente immortali. Il corpo umano essendo formato da cellule, se nutrito adeguatamente e mantenuto internamente pulito, è immune da ogni malattia e può vivere in eterno. Scoperta n. 2

Nel 1937 il Dott. Paul Kouchakoff pubblicò i risultati di una importante ricerca, aveva scoperto che ogni volta che ingeriamo un cibo, che è stato sottoposto ad un qualsiasi trattamento di cottura, il nostro sistema immunitario reagisce producendo 157

globuli bianchi. Nonostante i millenni trascorsi, da quando l'uomo ha introdotto nella sua alimentazione i cibi cotti il suo organismo non si è ancora adattato ad ingerire tali alimenti provocando la “leucocitosi”. Tale reazione non avviene nel caso in cui mangiamo frutta o verdura cruda, a dimostrazione che l’essere umano è sempre stato vegetariano. L'uomo è l'unico animale che, cuocendo i cibi, anziché fornire energia al corpo umano gliela sottrae nell’inutile tentativo di assimilare alimenti privi di qualsiasi potere vitale. Scoperta n. 3

Gli enzimi sono proteine che svolgono una sorta di processo alchemico all'interno del corpo umano; essi infatti permettono l'attivazione di numerosissime reazioni biochimiche (finora ne sono state individuate 4038) che altrimenti non potrebbero avvenire. Per comprendere il significato di un processo alchemico basta citare un esperimento sulla trasmutazione degli elementi chimici all’interno degli organismi viventi, condotto negli anni ‘30 dall’ingegnere e biologo Corentin Louis Kevran. Kevran osservò che una gallina, quando veniva nutrita con alimenti privi di calcio, dopo tre giorni deponeva uova dal guscio molle. Se successivamente le veniva somministrato potassio al posto del calcio deponeva nuovamente uova normali. Ciò era dovuto ad una reazione di trasmutazione a bassa energia del potassio in calcio ad opera degli enzimi. Anche il magnesio e il silicio, attraverso analoghe reazioni possono essere trasmutati in calcio. Questa ricerca fornisce utili indicazioni per una dieta contro l’osteoporosi. Gli enzimi sono presenti nei cibi crudi e assenti nei cibi cotti in quanto oltre i 46 – 49 °C avviene la loro completa distruzione insieme a quella delle vitamine. Il Dott. Edward Hovell afferma che ogni persona alla nascita ha una dotazione limitata di enzimi e l’abitudine di cuocere il cibo, di lavorarlo con additivi chimici, l’utilizzo di alcool, droghe e

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farmaci quali gli antibiotici, di cibo spazzatura come patatine fritte e merendine, costringono il corpo ad esaurire rapidamente le proprie riserve di enzimi con conseguente indebolimento del sistema immunitario. Il corpo si ammala più facilmente e la durata della vita si accorcia in modo considerevole. Come conseguenza di queste tre scoperte possiamo affermare che il corpo umano ha bisogno di cibi nutrienti, che siano facilmente digeribili ed eliminabili in modo da lasciarlo pulito. Inoltre, i cibi crudi, chiaramente quelli in grado di essere mangiati, sono il naturale alimento dell'uomo, la migliore via per garantirsi uno stato di salute ottimale.

Una questione etica

Una considerazione a parte merita il cibarsi di carne. La costituzione europea ha definito gli animali “esseri senzienti”, quindi terrestri in grado di percepire con i loro sensi una realtà assai simile a quella in cui anche noi viviamo, di provare sensazioni di gioia e dolore e di avere uno spiccato senso di appartenenza come gruppo. L'uomo, bravo a dividere ogni cosa, ha catalogato i terrestri in uomini e donne, bianchi, neri, gialli e rossi, a seconda del colore della pelle, e un posto a parte ha riservato agli animali, dimenticando che siamo tutti creature viventi, con pari dignità e che stiamo solo percorrendo cammini evolutivi differenti. Se solo l'uomo comprendesse questo rispetterebbe ed amerebbe profondamente ogni forma di vita. “Siamo tutti foglie dello stesso albero” disse Seneca, la differenza sta solo nell'aspetto grossolano, esteriore e nel nome che attribuiamo alle creature, anche gli animali devono essere amati. Togliere la vita agli animali, per qualsiasi scopo, ci rende dei mostri della peggior specie. Stiamo girando sulla Terra il più sanguinario film dell'orrore che nessun regista abbia mai

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concepito e non ce ne accorgiamo, non riusciamo a vederlo e non ne siamo consapevoli. E’ tremendo! Tornando all'alimentazione, mangiare carne equivale a mangiare cadaveri in putrefazione e trasformare il nostro stomaco in un cimitero. Anche se per molti il concetto è difficile da “digerire”, la carne, decomponendosi, infetta il sangue e il corpo con tossine di ogni genere, causando la maggior parte delle malattie. Nel “Vangelo di pace” Gesù dice : “non uccidere” perché la vita è data a tutti da Dio e l’uomo non può sottrarre ciò che è dato da Dio. […] E la carne degli animali uccisi, nel suo corpo,diventerà la sua stessa tomba; perché vi dico, in verità, che chi uccide, uccide se stesso e chiunque si nutre della carne di animali uccisi mangia il corpo della morte. Perché nel suo sangue ogni goccia del loro sangue diventerà veleno; nel suo respiro il loro respiro diventerà fetore. […] Obbedite dunque alle parole di Dio (Gn 1,29) : Ecco, vi do per cibo ogni erba che produce seme e ogni albero da frutto che produce seme. E do per cibo ogni erba verde a tutti gli animali della Terra, a tutti gli uccelli dell’aria e a tutto ciò che sulla Terra si muove e ha in sé il respiro della vita. E vi do per cibo anche il latte di ogni animale che vive e si muove sulla Terra; come ho dato loro l’erba così do a voi il loro latte. Ma non mangerete la loro carne né il sangue che la vivifica e certamente io vi chiederò conto di ogni animale ucciso e delle anime di tutti gli uomini uccisi […]. I cibi crudi sono più vitali e nutrienti di quelli cotti

Una dieta fondata su cibi crudi, di origine biologica, può fornire all’umanità il ritorno ad uno stile di vita naturale e l’opportunità di ottenere, per la prima volta, il pieno controllo delle nostre vite. È l’unica dieta in grado di garantire non solo la salute e il benessere dell’umanità, ma anche dell’ambiente e di tutte le creature della Terra.

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Alimentazione dei corpi energetici

Come ogni cosa in natura anche gli alimenti emettono radiazioni. L’ingegnere Andrè Simoneton ha studiato a lungo le radiazioni emesse dagli alimenti, in relazione ai benefici per la salute del corpo umano, scoprendo che la radiazione media del corpo umano è di circa 6500 A e che sotto tale valore subentra la malattia. Per mantenere un livello energetico superiore ai 6500 A, rivestono particolare importanza la qualità degli alimenti, lo stile di vita (pensieri ed emozioni) e l’ambiente in cui si vive (radiazioni terrestri e solari). Simoneton suddivise gli alimenti in quattro categorie in base alle vibrazioni emesse. Alimenti con vibrazioni superiori a 6500 A

frutta fresca ben matura e relativi succhi, ortaggi e legumi crudi o cotti ad una temperatura inferiore ai 70 °C, grano, farinacei, farina e pane integrale, dolci fatti in casa, olive, mandorle, pinoli, noci, semi di girasole, nocciole, noce di cocco, soia e relativi oli, burro freschissimo di giornata, formaggi non fermentati, uova di giornata. Alimenti con vibrazioni comprese tra 6500 e 3000 A

latte fresco appena munto, burro normale, uova non di giornata, miele, zucchero di canna, vino, olio di arachidi e verdure scottate in acqua bollente. Alimenti con vibrazioni inferiori a 3000 A

carne cotta, salumi, uova dopo il 15° giorno, latte bollito, the, caffè, marmellate, cioccolato, pane bianco, formaggi fermentati.

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Alimenti senza alcuna vibrazione

conserve alimentari, margarine, pasticcerie e dolci fatti con farina raffinata e prodotti industriali, liquori e alcolici, zucchero raffinato. Le proprietà energetiche degli alimenti si degradano rapidamente con il passare del tempo e con l’aumentare della temperatura, superati i 70 °C tendono ad annullarsi. Probabilmente l’energia misurata da Simoneton non era dovuta agli alimenti in quanto tali bensì in relazione ai benefici che gli stessi avrebbero potuto arrecare al suo corpo. L’Ing. Simoneton rilevava il livello vibrazionale che quel cibo avrebbe indotto al suo organismo. Il corpo energetico in realtà si alimenta con l’energia vitale (prana) che assorbe direttamente dall’ambiente circostante tramite la respirazione e alcuni orifizi o porte energetiche chiamati chakra. Questa modalità di alimentazione è di ordine superiore a quella del corpo fisico vista in precedenza, ovvero una persona che ha raggiunto un elevato grado di consapevolezza può nutrire entrambi i corpi alimentandosi solo di prana. Tra i tantissimi casi, si stima che più di 30.000 persone sulla Terra si nutrono di prana, basta citare quello di Teresa Neumann che, durante un incontro con Paramansa Yogananda, disse: “vivo della luce di Dio” o quello dell’australiana Jasmuheen. Ottimi metodi per ricaricare di energia il nostro corpo sono una salutare doccia, una passeggiata al sole in un prato o nei boschi.

Alimentazione del corpo mentale

Il corpo mentale si nutre attraendo verso di sé la materia di cui è fatto il campo mentale universale o Akasha. Si tratta di tutti i pensieri, azioni, sentimenti, emozioni che in ogni tempo hanno sperimentato i terrestri. Così come i chakra trovano corrispondenza nelle ghiandole endocrine, allo stesso modo il campo mentale trova corrispondenza nel cervello. Nonostante si ritenga comunemente che il cervello sia la sede delle facoltà 162

mentali, oramai buona parte degli scienziati è propensa a pensare che le stesse siano distribuite in tutto il corpo umano.

Alimentazione del corpo spirituale

Lo Spirito, nella sua natura più profonda, non è né materia né energia, per cui non possiamo alimentarlo con il cibo. Infatti, ogni forma di alimento materiale, sia animale che vegetale, non ha vita, è cibo morto e non può nutrire lo spirito che invece è vita e pura consapevolezza. La materia non può produrre la vita, non può alimentare lo spirito. Così come il cibo sostiene il corpo materiale, lo spirito sostiene la vita che anima il corpo. Il corpo spirituale è troppo lontano dalla nostra comprensione ma tanti maestri spirituali ci hanno detto e continuano a dirci che il suo unico nutrimento è l’Amore.

Conclusioni

L'alimentazione è un aspetto molto importante della nostra vita, essa rappresenta lo specchio del nostro percorso evolutivo. Il segreto per stare bene di salute e per vivere a lungo senza acciacchi è una dieta sana ed equilibrata. Se proprio non possiamo farne a meno, mangiamo tutto quello che desideriamo stando attenti a non esagerare, benediciamo le pietanze e tutti coloro che ci hanno donato il cibo, e soprattutto mangiamo sempre lentamente, in serenità e con piacere. Se abbiamo raggiunto la consapevolezza etica che gli animali sono esseri senzienti come noi e che quindi hanno pieno diritto alla vita, allora lasciamoli crescere e vivere in pace ed eliminiamo qualsiasi tipo di carne dalla nostra alimentazione, diversamente facciamo uno sforzo per eliminare almeno le carni rosse, più tossiche, e mangiamo solo carni bianche e pesce. Se abbiamo scelto di non mangiare carne possiamo mangiare frutta di stagione, ortaggi, verdura, legumi, cereali, formaggi

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non fermentati, frutta secca, pane, pasta e riso integrali, questi alimenti contengono tutte le sostanze base di cui il nostro corpo ha bisogno, al resto penseranno gli enzimi. Quando raggiungeremo l'ultimo gradino nella scala dell'alimentazione materiale eliminiamo tutti i cibi cotti e mangiamo solo cibi crudi e freschi. Questo regime alimentare integra perfettamente l'apporto energetico fornito dalla respirazione e da una vita sana condotta in un ambiente pulito e carico di energia. Nella sfera mentale rivestono grande importanza i pensieri e le azioni che compiamo, manteniamo sempre un atteggiamento positivo, pensiamo e parliamo positivo. Un grande aiuto può venirci dalla lettura dei libri di grandi maestri e dal frequentare persone con le quali ci troviamo bene e in sintonia. Nella sfera spirituale non avremo più bisogno di mangiare, potremo attingere direttamente alla fonte inesauribile di energia che riempie tutto l'universo incluso il corpo umano.

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CAPITOLO X VITA, MORTE E REINCARNAZIONE

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VITA, MORTE E REINCARNAZIONE

Le particelle elementari della vita Così come i fisici sono costantemente alla ricerca delle particelle fondamentali della materia, i biologi dovrebbero andare alla ricerca delle particelle fondamentali della vita. Nei capitoli precedenti abbiamo descritto la composizione del corpo umano dal punto di vista energetico e accennato alle scoperte di Reich dei bacilli T e di Rife dei bacilli X. Poiché queste microscopiche particelle viventi sembrano avere un ruolo determinante nella genesi delle malattie, corre l’obbligo parlarne più diffusamente. Antoine Bechamp (1816 – 1908)

Bechamp, medico, chimico, naturalista e biologo, fu professore di chimica medica e farmaceutica presso la Facoltà di Montpellier, professore di biochimica e fisica all’Università di Parigi, e infine, Preside della libera facoltà di Lille. Nel 1870 Bechamp, contemporaneo di Pasteur, identificò alcune microscopiche particelle viventi, a cui diede il nome di 168

microzimi. I microzimi sono all’origine della vita e si trovano nell’uomo, negli animali, nei vegetali e nei microrganismi. Essi possono cambiare dimensioni e forma (polimorfismo), secondo lo stato di salute dell’organismo in cui vivono. Quando lo stato di salute è alterato (malnutrizione, intossicazione, stress, ecc.), il microzima si trasforma in germe patogeno. Rinforzando il terreno i microbi scompaiono e con essi la malattia

Nel 1980 alcuni batteriologi (Sorin, Sonea, Panisset, Naessens) hanno dimostrato che i batteri possono trasformarsi in virus in funzione di ciò che gli viene dato come substrato nutritivo confermando così definitivamente la teoria del polimorfismo batterico. Nonostante Bechamp sia stato uno dei più grandi scienziati del XIX secolo, la sua opera è quasi sconosciuta in quanto è stata sistematicamente screditata e falsificata a vantaggio degli interessi personali di Pasteur. Mentre per Pasteur era il microbo che provocava la malattia, per Béchamp era la malattia a generare il microbo.

Negli anni ’30 del secolo scorso Wilhelm Reich scoprì il bione, l'unità funzionale elementare di tutta la materia vivente. Il bione è un'unità energetica elementare composta da una membrana e da un contenuto liquido in cui è racchiuso un quanto orgonotico. A seguito dei suoi esperimenti sui bioni, ebbe a dire: “Un fatto ci sorprende: accanto alle vescichette grosse (circa un micron di diametro) vi sono corpuscoli rossi che a 300 ingrandimenti non avevamo visto. I più minuscoli tra loro sono al limite della portata del microscopio, essendo lunghi micron 0,2 (200 nanometri!). Essi si trovano raggruppati intorno alle vescicole più grosse, azzurre e rotonde e ai cristalli non tinti. Hanno forma allungata terminante a punta, simili a 169

infinitesime lance. Questi corpuscoli gramnegativi sono - com’è stato dimostrato da una lunga sperimentazione - di un’importanza grandissima. Si tratta dei cosiddetti “bacilli T” che hanno una parte preponderante nella canceropatia.”

Sia i bioni che i Bacilli T erano e sono sconosciuti alla scienza ufficiale di allora e di oggi. I bioni hanno la forma di vescichette pulsanti, luminescenti, di un forte colore scintillante azzurrino e presentano movimenti d'espansione e contrazione, di spostamento e moti interni del contenuto vescicolare. I Bacilli T, dove T sta per Todes ossia della morte, lunghi circa 0,2 - 0,5 micron, sono il risultato dei processi degenerativi dei tessuti biologici. Se prendiamo due campioni di sangue umano, il primo di un essere umano sano ed energetico e il secondo di un canceroso terminale, li distruggiamo sterilizzandoli a 120 gradi e poi li alimentiamo con del brodo, possiamo osservare al microscopio che il primo è composto quasi esclusivamente da bioni azzurri, scintillanti mentre il secondo è composto quasi esclusivamente da bacilli T.

Test dell’autoclave A sinistra sangue canceroso a destra sangue sano

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La cellula cancerosa sviluppata si differenzia infatti, all’atto della cottura, da quella tissutale normale in quanto non si disintegra in bioni azzurri bensì in bacilli T. E’ possibile determinare la predisposizione al cancro valutando la resistenza biologica del sangue e dei tessuti alla putrefazione. Tale resistenza è a sua volta determinata dal contenuto di orgone nel sangue e nei tessuti, dalla potenza orgonica dell’organismo. Dall’esame del sangue è possibile quindi diagnosticare precocemente i processi cancerosi. I bioni sono in grado di uccidere e immobilizzare i bacilli T. Mettendo insieme bioni e bacilli T, si può vedere come quest'ultimi sembrano diventare "inquieti", girano a vortice su se stessi, poi restano fissi in loco con tremori e infine diventano immobili. Secondo Reich il sangue combatte una lunga battaglia contro le cellule cancerose e i bacilli T tentando di distruggerli con un continuo apporto di bioni. È naturale che il sistema a bassa energia, che non si ricarichi più bene, alla fine soccomba. E’ appena il caso di ricordare che i globuli rossi del sangue, prodotti dal midollo osseo, sono minuscoli sistemi orgonotici in grado di portare l'orgone atmosferico dai polmoni ai tessuti del corpo. Esaminando l’espettorato di soggetti cancerosi, a 3000 e a 4000 ingrandimenti invece che a 2000, Reich osservò una quantità di corpuscoli lanceolati piccolissimi che avevano la stessa forma e lo stesso modo di muoversi dei bacilli T coltivati nel tessuto che si degenera, nel sangue che si decompone e nelle particelle di albume in via di putrefazione. Erano gli stessi corpuscoli avvistati nei preparati bionici a base di carbone o di tessuti cancerosi in coltura. Poiché i bacilli T sono il risultato della degenerazione tissutale e della decomposizione putrescente, era inevitabile concludere che nel tessuto polmonare era in atto un processo di putrefazione. Rimaneva a questo punto solo da accertare se la decomposizione dei tessuti produceva i bacilli T o

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era causata da essi. Dall’esame dei tessuti tumorali maligni si poteva osservare come, in una prima fase, la decomposizione in vescicole dava come risultato i due tipi fondamentali di bioni: gli azzurri e i lanceolati piccoli e neri chiamati bacilli T. Da queste vescichette bioniche di energia, attraverso molti stadi, si organizzavano le cancerocellule fino a diventare amebe unicellulari. Concludendo, il primo passo nello sviluppo di un tumore maligno è sempre e dovunque la dissoluzione vescicolare del tessuto. Royal Rife, contemporaneo di Reich, scoprì i bacilli X di cui abbiamo già accennato in precedenza e identificò 10 famiglie di microrganismi. All'interno di ogni famiglia, qualsiasi forma o membro può trasformarsi in qualsiasi altra forma. Rife osservò il complesso processo del pleomorfismo o polimorfismo dimostrando al di là di ogni dubbio che i batteri sono pleomorfici piuttosto che monomorfici.

Nel 1937 il prof. Arthur Arndt osservando una coltura di Dictostelium muconoides, un fungo alto pochi millimetri che cresce nei boschi, notò che quando questo era maturo la capsula scoppiava e le spore cadevano sulla coltura generando delle amebe. Se il brodo conteneva batteri questi venivano assorbiti dalle amebe le quali dopo averne fagocitate circa diecimila iniziavano a dividersi e moltiplicarsi. Non appena iniziava a mancare il nutrimento le cellule si dirigevano verso determinati punti di concentrazione, seguendo lo schema tipico di propagazione delle onde e iniziavano a differenziarsi e a costruire con il proprio corpo il fungo, dal piede fino alla capsula e alle spore. Mentre nella prima fase di questo esperimento operavano le forze centrifughe di moltiplicazione, che facevano proliferare le amebe, nella seconda fase le forze formatrici centripete dirigevano le amebe verso un centro e formavano il fungo con l’aiuto del materiale cellulare delle amebe. 172

Gaston Naessens (1924)

Nel 1949 Gaston Naessens, con il somatoscopio, un potente microscopio di sua invenzione, scoprì in vivo una forma sconosciuta subcellulare da lui denominata "somatide". I somatidi possono resistere all'esposizione a temperature di 200 C° e oltre (notare che Wilhelm Reich conduceva i suoi esperimenti sulla formazione dei bioni di carbonio a temperature superiori a 180°), sopravvivono all'esposizione di radiazioni nucleari di tale intensità da uccidere qualunque altro essere vivente e rimangono inalterati all'azione di qualunque acido o base a cui sono sottoposti. Naessens ha messo in relazione i somatidi a vari tipi di patologie degenerative come l'artrite reumatoide, il lupus, la sclerosi multipla e il cancro. Nel 1989 è stato arrestato e imprigionato in Canada. Grazie alle testimonianze di alcuni pazienti, ammalati di cancro e guariti con il suo trattamento, Naessens è stato assolto e il trattamento denominato 714X, in grado di rafforzare le difese immunitarie, è stato legalmente autorizzato in Canada. Nel 2004 la rivista “Famiglia Cristiana” pubblica un articolo, del famoso scienziato Antonino Zichichi, su un’importante scoperta ad opera di alcuni scienziati della Mayo Clinic di Rochester (Usa) diretti da John Lieske. Il gruppo del dottor Lieske afferma di avere scoperto, nel tessuto di arterie umane prelevate da 173

cadaveri, pezzettini di materia vivente, fra i 30 e i 100 nanometri, denominati “nanobatteri”. Tali corpuscoli non sono né virus né retrovirus, ma batteri. Un batterio è del tutto indipendente, non ha bisogno di una cellula per riprodursi. Il fatto stesso che queste particelle di materia riescano a riprodursi in coltura è la dimostrazione che si tratta di materia vivente. Il Dott. Reich affermava che le cellule cancerose non sono la causa della malattia bensì un prodotto secondario che scaturisce da un tentativo di difesa dell'organismo contro i processi morbosi. “I bacilli T, che sono i prodotti della decomposizione putrida della materia organica o vivente, stimolano altra materia organica o vivente alla formazioni di bioni azzurri […] Dai bioni azzurri si organizzano però strutture biologiche superiori, i protozoi, tra cui le cancerocellule. Adesso comprendiamo che la cellula cancerosa è in realtà un prodotto di molti bioni azzurri, scaturiti dalle cellule del sangue o del tessuto per la difesa contro l’autoinfezione T locale”.

Il danneggiamento di un tessuto, la comparsa dei corpuscoli T dalle cellule bioenergeticamente più deboli, la produzione di vescicole da parte dei tessuti sani come risposta difensiva all'invasione T e la riorganizzazione degli ammassi vescicolari in cellule cancerose con tutti i suoi stadi evolutivi, per quanto importanti, non spiegano del tutto il processo canceroso. Esiste in realtà un secondo aspetto anche più importante ed inverso al precedente che inizia con la morte delle cellule cancerose giunte al termine del loro ciclo vitale. Infatti, dalla loro morte si generano corpuscoli T che incrementano la putrefazione del sangue e dei tessuti, dando luogo ad una intossicazione generalizzata e totale dell'organismo. Per Reich non sono le cellule cancerose vive a provocare la morte dei pazienti bensì la putrida e massiccia decomposizione T secondaria che scaturisce dalla loro morte, quando giungono al termine del loro ciclo vitale. Quando il tumore, i tessuti ed il 174

sangue sono nella fase della decomposizione putrida, si forma una quantità così grande di corpuscoli T da rendere inutile ogni terapia. Si può ben comprendere come tutte le terapie che cercano o che cercheranno di uccidere soltanto le cellule cancerose, non solo non risolveranno il problema ma porteranno ad una accelerazione del processo sopra descritto. La difficoltà dell’orgonoterapia non sta nel distruggere il tumore, il tumore è facile da distruggere, bensì nell’espellere dal corpo i prodotti di decomposizione, da qui l’importanza della prevenzione e della lotta ai tumori nella loro fase iniziale. Secondo il biologo Üxküll “… la scienza è unicamente la somma delle opinioni dei ricercatori contemporanei […] Adagio, adagio tutte le opinioni vengono dimenticate, condannate o cambiate. Ecco perché alla domanda “Cos’è una verità scientifica?” non è esagerato rispondere : ”Un errore di oggi” […] Speriamo di passare progressivamente dagli errori più gravi a quelli più lievi”. Conclusioni

Da quanto appena esposto non possiamo non rilevare le profonde relazioni esistenti con quello che abbiamo detto nel capitolo sull’alimentazione. Le teorie sui bacilli T, che forniscono una spiegazione del degrado fisico del corpo, sono perfettamente congruenti con quelle che asseriscono l’importanza di mangiare cibi freschi crudi e vitali. Infatti, mangiando pietanze a base di alimenti in fase di putrefazione, crude o cotte, non facciamo altro che accumulare bacilli T, accelerare la distruzione dei tessuti del corpo umano ed originare le malattie.

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Morte e Reincarnazione La maggior parte delle persone non pensano quasi mai alla morte e quando ci pensano hanno opinioni molto diverse tra loro. C’è chi pensa che sia la fine di tutto, chi crede nell'esistenza del paradiso e dell'inferno e chi ritiene che questa sia solo una delle innumerevoli vite. La teoria della reincarnazione suggerisce che l'anima ritorna più volte sulla Terra in un corpo fisico attraverso il ciclo normale di nascita e morte per portare avanti il suo sviluppo personale. Più di un terzo della popolazione del pianeta, di tradizione prevalentemente induista, buddista e taoista, crede fermamente che la vita non inizia con la nascita e non termina con la morte. Sin dai tempi più antichi l’uomo si è sempre chiesto, con un senso di impotenza, cosa ci sia dopo la morte e tutte le religioni hanno fornito una risposta. Vediamo brevemente un sommario rappresentativo dei vari credi religiosi e filosofici sulla morte e sulla reincarnazione. Mahabharata (poema epico della mitologia induista) Giorno dopo giorno, ora dopo ora, gli uomini muoiono e i loro cadaveri vengono portati via. I vivi osservano, eppure non pensano che un giorno o l’altro anch’essi moriranno. Credono invece che vivranno per sempre. E’ questa la cosa più stupefacente del mondo.

Bhagavad-gita Per l'anima non c'è né nascita né morte. Esiste e non cessa mai di esistere. Non nasce, non muore, è eterna, originale, non ebbe mai inizio e non avrà mai fine. Non muore quando il corpo muore.

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Papiro egizio di Anana (1320 a.C., capo degli scribi e consigliere di Seti II) Gli uomini non vivono una volta sola e non se ne vanno per sempre. Vivono molte vite in molti luoghi, anche se non sempre in questo mondo. Tra ognuna di queste vite c'è un velo di tenebra. L'uomo si incarna molte volte, ma non sa nulla delle sue vite passate salvo quando, ogni tanto, un sogno ad occhi aperti o un pensiero lo riportano a un'incarnazione precedente. L'uomo non è comunque in grado di stabilire nella propria mente quando o dove tale situazione si sia verificata, sa solo che gli è familiare. Alla fine, però, gli verranno svelati i suoi passati. Gli spiriti, o anime, di una vita potrebbero ritrovarsi in un'altra vita ed essere attratti vicendevolmente come da un magnete, senza che nessuno ne conosca la causa.

Bardo Thodol (Il libro tibetano dei morti) Secondo il Bardo Thodol ogni fenomeno che si percepisce durante il processo della morte è illusorio. Le esperienze di visione di luce interiore, l'ascolto di melodie meravigliose, la sensazione d'essere fuori dal corpo non sono altro che proiezioni momentanee dell’ego del morente. Essendo, per il buddismo, l’ego la causa fondamentale della sofferenza umana il libro tibetano dei morti si presenta come un manuale su come portare avanti il processo della morte fino all'estinzione del sé individuale. Nel buddismo, infatti, la chiave per la liberazione non è tanto la salvezza dell'anima individuale, come nelle altre religioni, quanto la sua definitiva estinzione. I filosofi della Grecia antica I più grandi filosofi greci, Pitagora, Socrate, Platone, credevano nella reincarnazione. Platone nel Menone dice: "L'anima essendo immortale, essendo 177

rinata più volte e avendo visto tutte le cose che esistono sia in questo mondo che nell'altro, ha conoscenza di tutte”

Origene (185 - 253 d.C) Anche i padri del cristianesimo credevano nella reincarnazione. Secondo Origene, teologo e scrittore cristiano, uno dei più grandi padri della Chiesa : "L'anima non ha principio né fine. Ogni anima entra in questo mondo fortificata dalle vittorie, oppure indebolita dai difetti della vita precedente. Il suo posto in questo mondo, quasi dimora destinata all'onore o al disonore, è determinato dai suoi precedenti meriti. Il suo operato in questo mondo determina il posto che essa avrà nel mondo successivo” . Nel 553 d.C. l'imperatore bizantino Giustiniano bandì gli insegnamenti di Origene dalla dottrina della Chiesa Cattolica Romana in quanto le sue teorie, offrendo all’individuo la possibilità di salvarsi da solo, vita dopo vita, attraverso l'espiazione delle proprie colpe, indebolivano il potere della Chiesa; pertanto, tutti i riferimenti furono eliminati dalle scritture e fu sancito che le anime dopo la morte erano destinate ad andare in paradiso, in purgatorio o all'inferno. Lo Zohar (Il libro dello Splendore) Nello Zohar, uno dei principali testi cabalistici, è detto: "Le anime devono ritornare alla sostanza assoluta da cui sono emerse. Tuttavia, per raggiungere questo fine devono sviluppare tutte le perfezioni, il cui seme è già presente in loro; se non soddisfano questa condizione nel tempo di una vita, devono cominciare a viverne una seconda, una terza, e così via, finché non riescono ad acquisire la condizione che li rende idonei a riunirsi a Dio." Durante il Rinascimento ci fu un nuovo interesse per la reincarnazione ad opera del filosofo e poeta Giordano Bruno, che alla fine venne condannato al rogo dal tribunale 178

dell'Inquisizione. Giordano Bruno affermava che l'anima non è il corpo e che può essere in un corpo o in un altro, e può passare di corpo in corpo. A causa della soppressione di tale principio da parte della Chiesa, gli insegnamenti sulla reincarnazione diventarono clandestini e sopravvissero in Europa grazie a ordini esoterici come i Templari e i Rosacroce e alle società segrete come la massoneria che in qualche modo ereditarono l’insegnamento da questi ordini. In tempi recenti la teoria della reincarnazione è tornata alla ribalta in occidente grazie all’opera di Rudolf Steiner (1861- 1925), filosofo e fondatore della società antroposofica. Secondo Steiner con la morte il corpo fisico si dissolve, mentre quelli eterico e astrale accompagnano l'Io in un periodo di sonno profondo che precede le successive incarnazioni fino al ritorno allo spirito puro. Edgar Cayce (1877 – 1945)

Cayce, il più grande chiaroveggente del secolo scorso, durante una lettura psichica dell’amico Arthur Lammers tenuta nel 1923, fece per la prima volta riferimento al tema della reincarnazione riferendo di una sua precedente incarnazione. La cosa lasciò nello stupore sia Cayce sia l’amico in quanto Cayce, essendo di religione protestante, non credeva nella reincarnazione. Dopo questo episodio, Cayce produsse oltre 2500 letture vitali sulla reincarnazione a favore di oltre 1500 persone. 179

Secondo Cayce “Ogni entità sulla Terra è quello che è perchè è stata quello che è stata! ... Così un soggiorno sulla Terra è una lezione alla scuola della vita e dell'esperienza”. E’ l’anima individuale che dopo la morte decide il proprio futuro : "nessuna azione di nessun pianeta, né nessuna delle fasi del Sole, della Luna o di qualsiasi corpo celeste, supera la regola della forza di volontà dell'uomo, che ha il potere di scegliere per se stesso". Se l’anima non ha completato la propria lezione alla scuola della vita sulla Terra allora può scegliere di reincarnarsi nello stesso ambiente in cui ha vissuto : "Questi due individui sono sempre stati insieme ed hanno sperimentato ogni relazione immaginabile, da padre e figlia a datore di lavoro e impiegata, da madre e figlio a marito e moglie”. Benjamin Franklin scrisse: "Poiché esisto in questo mondo, credo che, in una forma o in un'altra, io esisterò sempre."

Parere di alcuni medici e studiosi occidentali

Il corpo umano è composto da circa 50 trilioni di cellule che attraverso un processo di morte e rinascita, chiamato apoptosi, si rinnova continuamente. Si stima che nell’arco di una vita tutte le cellule vengano sostituite da altre nuove circa 50 volte, ovvero mediamente ogni due anni abbiamo un corpo nuovo. Nonostante il corpo cambi molte volte nell’arco della nostra esistenza, qualcosa dentro di noi ci suggerisce che al di là degli atomi e delle molecole ci sia qualcosa in noi che rimane immutato, che siamo sempre la stessa persona. E’ proprio la consapevolezza di questo principio di un sé cosciente, distinto dal corpo fisico, che sta alla base del concetto di reincarnazione.

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Esperienze di pre-morte

Il Dott. Raymond Moody (1944) ha raccolto e analizzato sistematicamente le testimonianze di persone sopravvissute alla morte coniando per queste esperienze, cosiddette di pre-morte, l’espressione Near Death Experiences (NDE). Tutte le esperienze di pre-morte hanno in comune i seguenti punti:       

Impossibilità di comunicare con il mondo “reale” Scomparsa repentina di qualsiasi dolore fisico Uscita dal corpo e ingresso in un tunnel oscuro Uscita dal tunnel e incontro con esseri di luce che possono essere anche parenti o amici scomparsi Incontro e comunicazione telepatica con l’Essere Supremo di luce Riesame dettagliato di ogni azione della propria vita Rientro forzato nel corpo fisico

Uscita del tunnel verso la luce

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Il Dott. Sam Parnia esaminando diversi casi di persone sopravvissute ad arresti cardiaci, ha appurato che il 20% di essi erano rimasti coscienti ed erano in grado di vedere immagini nonostante il cuore avesse smesso di battere e il cervello non fosse più funzionante. Ciò dimostra che la coscienza, o se vogliamo l’anima, non risiede nel cervello.

Ricordo di vite precedenti

Il Prof. Jan Stevenson studia i casi di persone che affermano di aver avuto una vita precedente. Egli oltre ad analizzare i ricordi che vengono forniti da queste persone va anche alla ricerca, in ogni parte del mondo, di testimonianze al fine di verificare l’attendibilità di quanto riferito. I casi da lui esaminati sono più di 1600 e molti, tra cui il caso del bambino libanese Imad Elavar, sono stati ampiamente verificati riscontrando quasi tutti i particolari degli avvenimenti descritti. Il piccolo Imad all'età di soli due anni sosteneva di essere già vissuto un'altra volta nel vicino villaggio di Khirby come membro della famiglia Bouhamzy. Le prime parole che pronunciò furono "Jamile" e "Mahmoud", due nomi del tutto estranei nella sua famiglia e raccontava spesso di un incidente stradale nel quale un uomo era stato investito da un camion, aveva perduto tutte e due le gambe e poco dopo era morto. Nel 1962 il Prof. Stevenson incontrò Imad e dopo essersi fatto raccontare tutti i particolari della sua vita precedente andarono insieme a Khirby. Le affermazioni di Imad, su fatti e persone della sua vita precedente e la descrizione della casa, collimavano perfettamente con gli avvenimenti della vita di un certo Ibrahim Bouhamzy il quale aveva avuto un'amante di nome Jamile ed era morto di tubercolosi nel 1949, all'età di 25 anni. Nel 1943 suo cugino Said era stato investito da un camion e perse tutte e due le gambe; morì poco dopo un intervento chirurgico nel tentativo di salvarlo.

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Karma

Parlando di vita e di morte non possiamo non accennare al karma un termine che viene molto spesso usato nella cultura orientale. Il karma è costituito da tutte le esperienze e da tutti i sentimenti delle vite passate, rimasti attaccati all'anima nella forma sottile di energie e impressioni. Se i nostri pensieri e le nostre azioni non sono in armonia con l’universo ci ritornano indietro come un boomerang, procurandoci dolori, ferite e se persistiamo anche la morte fisica. Il karma non è nient'altro che l'universo che mantiene l'armonia al suo interno e la Legge del Karma è un'espressione dell'unità, dell'armonia e della bontà dell'universo. Chiudiamo questo capitolo con un pensiero di Ghislaine Gualdi per quando saremo in punto di morte. “Quando sentite che il momento è arrivato, in qualsiasi circostanza e luogo vi troviate, concentratevi, anche solo per tre secondi, e dite: “io sono quello, io sono lo spirito, io sono l’anima”. Al momento della dipartita vi sembrerà non di morire ma semplicemente di abbandonare l’involucro che è il corpo ed entrare in uno stato di coscienza superiore”.

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CAPITOLO XI IL CONTINENTE MU E LA FILOSOFIA HUNA

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IL CONTINENTE MU E LA FILOSOFIA HUNA In questo capitolo andremo alla ricerca delle origini dell’uomo e degli antichi insegnamenti perduti. James Churchward (1852 - 1936) e il continente perduto

Nel 1926 il colonnello britannico James Churchward, ha pubblicato il libro “Mu, il continente perduto” nel quale raccontava di essere venuto a conoscenza, durante una sua missione in India, dell'esistenza di antichissime tavolette di argilla cotta conservate presso gli archivi segreti di un tempio. Grazie all'aiuto di un sacerdote erudito riuscì a vedere e decifrare le tavolette che risultarono essere state scritte in Birmania dai Nacaal, una confraternita di sacerdoti inviati dalla madrepatria del mondo nelle colonie con il compito di divulgarne la cultura. Tutte le più antiche civiltà del mondo, l'Egizia, la Fenicia, la Babilonese, la Caldea, la Cinese e l'Indù si sarebbero formate grazie agli insegnamenti ed all'influsso della cultura di Mu. Gli scritti descrivevano la creazione del mondo e indicavano che l'uomo era apparso per la prima volta sulla Terra, circa duecentomila anni fa, in un continente situato al centro dell'oceano pacifico e chiamato Mu. La creazione del mondo è simile a quella narrata nella Bibbia per cui è facile intuire come questi insegnamenti siano passati prima dai Naacal alla colonia egizia e successivamente agli ebrei. Il creatore diede sette comandamenti e quattro forze sacre li eseguirono in sette giorni. Sin dall'antichità le quattro forze sacre sono rappresentate da una croce a lati uguali e dalla svastica. La conferma dell'esistenza di questo antichissimo continente si può riscontrare nel Ramayana, antico testo indiano scritto da Valmiki; nell'antico libro dei maya scritto nello Yucatan noto come “Manoscritto di Troano” e attualmente al British Museum; nel Codex Cortesianus altra opera maya conservata al Museo Nazionale di Madrid; nel manoscritto di Lhasa rinvenuto da 186

Schliemann in un antico tempio buddista; nelle duemilaseicento tavolette trovate da William Niven nel 1921 a circa 8 chilometri da Città del Messico e nel Tempio di Uxmal nello Yucatan sulle cui pareti sta scritto : ”Questo edificio è sorto a commemorare la memoria di Mu, il territorio dell'ovest, la terra di Kui, la culla dei nostri sacri misteri”. Nel tempio è stato trovato anche il primo libro del mondo, il “Diagramma Cosmico di Mu”, risalente a più di trentacinquemila anni fa nel quale viene descritto il processo di ascensione delle anime verso il Paradiso. Bellissima infine è l'ipotesi di Churchward secondo cui l'alfabeto greco non è altro che un poema epico a memoria dei propri avi che perdettero la vita durante la distruzione di Mu. Mu era un continente pianeggiante, dalla vegetazione tropicale che si estendeva dalle Hawaii alle Fiji e dalle Marianne all'Isola di Pasqua.

Era abitato da una popolazione prevalentemente bianca e pacifica di sessantaquattromilioni di uomini governati da un imperatore chiamato Ra-Mu, semplice rappresentante della divinità, quindi, da non venerare. All'apice della civiltà Mu fu colpito da due violenti cataclismi l'ultimo, intorno al 10.000 a.C., 187

provocò la sua distruzione facendolo sommergere dalle acque. Praticamente tutti i segni della civiltà scomparvero e rimasero solo pochissimi sopravvissuti su isolotti che altro non erano che le cime delle colline più alte. La distruzione di Mu è abbastanza simile a quella di un altro mitico continente “Atlantide”. Edgar Cayce, nelle sue letture psichiche, fa ben 700 volte riferimento ad un continente situato nell'Oceano Atlantico che a causa di tre violenti cataclismi avvenuti intorno al 50.000 a.C., al 28.000 a.C. e al 10.000 a.C. fu completamente distrutto. Il fatto che le date della distruzione di Mu ed Atlantide coincidano non deve indurci a considerarli lo stesso continente; infatti, le posizioni geografiche fornite dai due autori corrispondono una all'Oceano Pacifico e l'altra all'Oceano Atlantico.

La storia secondo la tradizione Kahuna

Prima di affrontare quest'argomento è opportuno dare un breve cenno al sistema delle Pleiadi. Le Pleiadi sono un ammasso stellare nella costellazione del Toro distanti 440 anni luce. Alcune, per il fatto di essere particolarmente luminose e visibili ad occhio nudo, sono conosciute sin dall’antichità. Vi sono riferimenti alle Pleiadi negli scritti di Esiodo dell'XI secolo a.C., nell'Odissea di Omero e nella Bibbia. Riferimenti alle Pleiadi si trovano anche nella cultura dei Maori della Nuova Zelanda, degli Indiani d’America, dei Greci, degli Aborigeni australiani, ecc.; in particolare i nomi assegnati alle stelle delle Pleiadi derivano dalla mitologia greca.

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Le Pleiadi I Kahuna, sacerdoti delle Isole Hawaii, sono i custodi dell'antico insegnamento segreto Huna. E' giunto il tempo che questo insegnamento, tenuto nascosto per timore di essere perseguitati, venga rivelato. Secondo i kahuna molto prima di Atlantide, vivevano sulla Terra esseri provenienti dal sistema delle Pleiadi. Questi esseri, che si stabilirono in un continente dell'Oceano Pacifico chiamato Mu, oltre ad essere tecnologicamente avanzati, erano dotati di poteri psichici come la telepatia. Con il passare degli anni si mescolarono alla popolazione originaria del pianeta e per comunicare con loro crearono una lingua semplice come il polinesiano, gli insegnarono la filosofia Huna e come utilizzare i poteri psichici. Commisero però un grave errore, ignorarono gli altri pleiadiani che insieme a loro erano arrivati nel nostro sistema solare ma su un altro pianeta e che più volte avevano chiesto un loro intervento per pacificare la situazione sul loro pianeta. Venne il giorno che la potenza distruttiva di questi altri pleiadiani fece esplodere il loro pianeta con terribili conseguenze sul sistema solare e sulla Terra. Il continente Mu sprofondò sotto le acque dell'oceano e gli unici che sopravvissero furono quelli che riuscirono a rifugiarsi sulle cime

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più alte. Il popolo di Mu fu ritenuto dagli abitanti della Terra responsabile del cataclisma e furono perseguitati e costretti a nascondersi. Insieme a Mu scomparve anche la loro civiltà e occorse parecchio tempo per riacquistare la tecnologia necessaria alla costruzione di grandi imbarcazioni per solcare l'oceano. Appena ciò fu possibile un gruppo si stabilì in Nuova Zelanda e costituì il popolo dei Maori ed un altro nelle isole Hawaii dove vivevano già altri discendenti di Mu. A partire dal XIII secolo a. C. le Hawaii furono oggetto di guerre fratricide che gettarono i discendenti di Mu in un terribile medio evo. “Billy” Eduard Albert Meier (1937)

Billy Meier è un contadino svizzero che afferma di avere avuto contatti con gli extraterrestri sin dall’età di 5 anni. Prima di compiere il sesto anno un uomo anziano di nome Sfath, proveniente da Erra un pianeta delle Pleiadi, gli trasmise un’enorme mole di conoscenze e quando terminò il suo compito Billy fu contattato telepaticamente da una giovane donna di nome Asket. Asket gli disse di provenire da DAL una sorta di universo parallelo al nostro, chiamato DERN. I due universi hanno avuto la stessa origine e non possono esistere uno senza l’altro. Gli abitanti di DAL conobbero i terrestri tramite i

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Plejariani, una civiltà con la quale erano venuti in contatto e con la quale avevano condiviso la loro tecnologia. Asket, nel periodo dal 1953 al 1964, completò l’istruzione di Meier iniziata da Sfath. Dal 1975 al 1984 Meier ebbe contatti con una giovane donna, di circa 400 anni, dalle conoscenze straordinarie di nome Semjase, con suo padre Ptaah e Quetzal. Nelle Pleiadi Ptaah presiede il pianeti Erra mentre Quetzal è il comandante dei plejariani nel nostro sistema solare.

Immagine di Semjase

I plejariani sono esseri umani che, a parte qualche piccola differenza anatomica come il lobo dell’orecchio un po’ più lungo, sono molto simili a noi terrestri. Vivono circa 1000 anni ed abitano sul Pianeta Erra, un pianeta più piccolo della Terra con 500 milioni di abitanti. Le Pleiadi di cui parla Meier, non sono le stesse Pleiadi che possiamo vedere in una notte stellata, esse si trovano a 80 anni luce al di là delle Pleiadi in una dimensione sfasata di meno di un secondo in avanti rispetto alla nostra.

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I plejariani si sentono in parte responsabili delle azioni compiute sulla terra dai loro progenitori e il vero scopo della loro missione è quello di riparare agli errori commessi in passato. Per causa loro la verità sulle nostre origini e sugli scopi della nostra esistenza è stata quasi completamente dimenticata e distorta. Poiché il loro livello evolutivo li spinge a non intervenire mai nell'evoluzione di un pianeta non ci salveranno mai dai nostri gravi problemi, come ad esempio le guerre, la sovrappopolazione, le carestie, ecc.. Alla stessa maniera non si presenteranno mai per interferire nelle nostre decisioni, giuste o sbagliate che siano, poiché siamo solo noi gli unici responsabili del nostro destino. Il loro compito è quello di insegnarci le regole dell'esistenza in modo che noi, ed esclusivamente noi, possiamo risolvere i nostri problemi da soli. Secondo le informazioni che Billy Meier ha ricevuto dai plejariani fino ad oggi lui è la sola persona che è stata da loro contattata.

Astronave di Semjase

Fin qui sembrerebbe una bella storiella fantascientifica se non fosse per il fatto che Meier, durante i numerosissimi contatti avuti con Semjase, ha avuto modo di viaggiare fisicamente per l’universo e raccogliere una mole incredibile di documentazione fotografica, audio e video di ottima qualità ed addirittura

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campioni dello stesso metallo con il quale sarebbero state costruite le astronavi. Tutto il materiale multimediale è stato esaminato da Jim Dilettoso, analista fotografo e consulente della NASA, mentre i campioni di metallo sono stati analizzati da Marcel Vogel, il famoso scienziato dell’IBM, detentore di 32 brevetti e padre del floppy disk, considerato anche uno dei maggiori esperti mondiali di strutture cristalline. Vogel disponeva di un laboratorio molto avanzato e di un microscopio a scansione elettronica. Egli notò che appena toccava i metalli ossidati, con un raschietto per metalli, il rivestimento di ossido scompariva. Un altro campione conteneva quasi tutti gli elementi del sistema periodico e tutti gli elementi, sebbene fossero legati tra loro, mantenevano ciascuno la propria struttura individuale. A 500 X rilevò il Tullio, un elemento molto raro ed estremamente costoso. A 1600 X si presentò ai suoi occhi uno spettacolo costituito da strutture dentro altre strutture e a 2500 X scoprì che il campione di metallo, era metallo e allo stesso tempo cristallo. Secondo Vogel “nessuna tecnologia a nostra disposizione ci consente di realizzare una cosa simile sul nostro pianeta e forse soltanto fra circa 150 anni la nostra metallurgia si sarà forse evoluta al punto tale da essere in grado di produrre leghe metalliche con quel tipo di tecnologia.” Tutte le analisi effettuate dagli esperti dei vari settori hanno fornito risultati positivi, dimostrando che non poteva trattarsi di falsi. Per il Colonnello Wendelle C. Stevens (uno dei maggiori esperti di UFO): ”Le centinaia di foto, insieme alle tracce di atterraggio, ai terreni e alla boscaglia bruciati, ai campioni extraterrestri di metallo e cristallo, alle riprese filmate in 8 mm e alle registrazioni sonore delle astronavi in volo accanto alle oltre 3000 pagine di appunti in formato A4 sui fenomenali incontri di Billy Meier con extraterrestri, così come i rapporti documentali delle esperienze e delle osservazioni di oltre dodici testimoni, sono tutte prove sufficienti degli avvenimenti svizzeri legati ai contatti, che potrebbero risvegliare in noi un gigante che

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dorme … il “gigante” sarebbe il pensiero che esiste altra vita umana, più sviluppata e comprensiva di noi stessi: quali mutamenti potrebbe portare la comunicazione con loro nel nostro futuro? In nessuna epoca della nostra storia è comparsa una montagna simile di prove conservate e documentate”. Ma ancora più importanti delle prove sulla loro esistenza sono gli insegnamenti spirituali dei plejariani. Per i plejariani non esistono Dei creatori bensì un unico principio creativo che si evolve per un periodo di 85 trilioni di anni al termine del quale l’universo cessa di esistere fino a quando non inizia una nuova Creazione. L’Idea creativa origina un substrato di energia sottile la quale a sua volta origina l’energia e la materia dell’universo materiale. L’evoluzione degli esseri umani sulla Terra avviene attraverso una sequenza di reincarnazioni, la cui durata varia da 60 a 80 miliardi di anni, al cui termine non si ha più bisogno di un corpo materiale, si diventa puro spirito e ci si fonde con la Creazione. Ogni essere umano viene tenuto in vita da un frammento dello Spirito Creativo la cui coscienza si evolve durante l’esperienza terrena. Un mondo dello spirito non esiste. Quando una persona muore il suo spirito lascia il corpo materiale per vivificare un altro corpo oppure raggiungere, temporaneamente ed in forma individuale, un mondo di materia energetica fino a quando non torna in un nuovo corpo ospite. In questo periodo lo spirito elabora i risultati delle esperienze delle vite precedenti e li archivia nel subconscio. Gli esseri umani sono discendenti dei plejariani. Gli antenati dei plejariani inviarono sulla Terra creature selvagge dall’aspetto umano che accoppiandosi con diverse specie di animali crearono nuove forme viventi, dalla scimmia all’uomo Africanus, dall’uomo di Pechino all’uomo di Neanderthal. L’attuale essere umano è stato generato dall’unione delle selvagge ed attraenti figlie dei primi esseri umani (Eva) con i plejariani.

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La Creazione, il principio creativo, è presente nell’essere umano nel suo Spirito immortale e tramite esso l’uomo è collegato a tutta la Creazione. Quando l’essere umano si renderà conto di ciò entrerà in sintonia con l’intera esistenza e riconoscerà le leggi della Creazione fondate su verità, conoscenza, saggezza e amore, allora per lui l’età non avrà più alcuna importanza e niente potrà renderlo infelice. Mentre l’essere materiale si identifica con il proprio corpo e con i beni materiali che possiede l’essere spirituale si identifica con l’intera esistenza e, ammirando la bellezza che traspare da ogni cosa dalla più piccola alla più grande, diventa sempre più consapevole della Creazione. La Creazione è in ogni essere umano e in ogni altra creatura e cosa, poiché tutto è parte di quella stessa manifestazione. Una volta che questo pensiero sia penetrato profondamente in una persona e che essa possa sperimentarlo, non esistono più paure e dubbi. Sapendo di essere in contatto con l’onnisciente, l’onnipotente Creazione, si gode di pace e tranquillità. E’ molto difficile convincere l’uomo terrestre della verità, deve scoprirla da solo, un giorno, e allora l’accetterà come conoscenza acquisita.

Semjase

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L'insegnamento Huna viene svelato Costituzione dell'Universo

Secondo i Kahuna, Dio è in ogni cosa ed ogni cosa è in Dio. Vi è una sostanza fondamentale chiamata Aka che è alla base delle manifestazioni materiali. Aka è il potere divino che dà origine e contiene la manifestazione di energia vitale o Mana che permea l'intero universo e gli esseri viventi. Tale energia può essere accumulata, focalizzata e trasferita da una persona o da un oggetto ad un altro. Mentre la densità di Mana definisce i vari stati della materia, che conosciamo come materia fisica, eterica o astrale, le sue variazioni danno origine ai cosiddetti campi elettrici, magnetici e gravitazionali. La fonte principale di quest'energia è l'Io Divino o Io Superiore. L'Io Divino forma e sostiene sia l'universo che il corpo umano in quanto solo attraverso la nostra coscienza Dio può sperimentare la realtà fisica. Ogni cosa possiede un Io Superiore con il quale è possibile comunicare coscientemente. Il corpo fisico è visto come una forma pensiero dell'Io Divino intensamente energizzata ed espressa in forma fisica. Se l'Io Divino forma l'universo e conseguentemente anche il corpo umano, vi è un altro potere che sovrintende alla sua integrità ed al suo funzionamento chiamato Io Inferiore o subconscio. Tra le proprietà dell'Io inferiore vi sono quelle di ricevere le percezioni sensoriali e trasmetterle all’Io intermedio (mente cosciente), immagazzinare memoria, generare, conservare, distribuire e trasmettere energia, eseguire ordini. Nella scala della manifestazione materiale il corpo fisico ha un duplicato invisibile di sé detto corpo eterico, che occupa lo stesso spazio di quello fisico e costituisce il modello intorno al quale si forma il corpo fisico. E' grazie all'esistenza di questo

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modello eterico fondamentale che l'Io inferiore può guarire il corpo. La realtà

Tutti i possibili livelli di realtà coesistono in un unico universo multidimensionale e corrispondono ad altrettanti livelli di consapevolezza. Quindi gli esseri umani esistono contemporaneamente in tutte le dimensioni, soltanto non ne sono consapevoli. Il tempo, analogamente al suono ed alla luce, è considerato come una forma di vibrazione di energia avente determinate frequenze. In questa visione tutti i tempi avvengono simultaneamente ed è a causa della limitazione dei nostri sensi fisici che la nostra consapevolezza è ristretta ad un intervallo particolare di frequenze che chiamiamo presente. Secondo i Kahuna vi sono quattro livelli di esistenza: 

 



Il livello fisico è quello della realtà cosiddetta oggettiva con il quale interagiamo attraverso gli organi di senso e che ci lascia un senso di separazione fra individui, oggetti e avvenimenti Il livello psichico è quello tramite il quale possiamo sperimentare le tecniche mentali e modificare la realtà oggettiva Il livello relazionale è uno stato dell'essere in cui tutti i concetti diventano relativi. Materia, tempo, spazio, piante, animali ed esseri umani hanno significato solo se in relazione tra di loro Il livello mistico o coscienza cosmica è lo stato in cui prendiamo consapevolezza di essere tutti una sola cosa.

La costituzione dell’uomo

Per i Kahuna l'essere umano è composto da tre spiriti sottili distinti e separati : 197

Io inferiore (mente subconscia)

Raccoglie le informazioni percepite tramite i sensi e le trasmette all’Io intermedio (mente cosciente) affinché le valuti e decida se debbono essere accettate o meno. Si trova in corrispondenza del plesso solare ed è la sede della memoria e delle emozioni. Io intermedio (mente cosciente)

E’ quella parte dell'uomo, in grado di ragionare, che è consapevole della propria esistenza. Si trova in corrispondenza del cervello. Io superiore (mente superconscia)

Rappresenta la parte spirituale e più evoluta dell’individuo e si trova al di fuori del corpo fisico. I tre “Io” rappresentano tre diversi livelli di coscienza. Ognuno di essi ha un proprio corpo eterico, composto da una sostanza sottile chiamata Aka, e possono comunicare tra loro proiettandosi fili di questa sostanza. Quando sono in armonia e comunicano frequentemente tra loro il legame costituito dai fili di sostanza Aka si rafforza fino a costituire una vera e propria corda attraverso la quale vengono trasmessi l’energia vitale (mana) e le forme-pensiero. L’ Io inferiore assume il Mana dall’aria e dal cibo e lo accumula nel suo corpo eterico. Il surplus di Mana può essere messo a disposizione dell’ Io intermedio (volontà), per fare qualsiasi cosa si voglia, oppure può essere indirizzato all’Io superiore (preghiera) al fine di ottenerne un beneficio. Affinché una preghiera sia esaudita occorrono una grande quantità di Mana ed una forte forma-pensiero positiva e orientata al bene comune; infine, è importante visualizzare il risultato auspicato come se si stesse già realizzando.

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L'integrazione dei tre “Io” e l’unione con Dio rappresentano, secondo questi insegnamenti, la meta finale dell'uomo.

Libero arbitrio

L'Io superiore indica all'individuo tutto quello che può fare fornendogli tutte le informazioni necessarie senza mai cercare di forzare la sua mente cosciente per portarla a pensare o ad agire in un determinato modo. Il Diavolo è soltanto la personificazione dell'idea che gli uomini hanno del male. Un essere umano può fare del male per omissione, per eccesso o intenzionalmente e l'unico peccato universale è la violenza alla vita sia verso altri esseri umani sia verso i regni vegetale ed animale e verso la stessa Terra. Ogni essere umano è responsabile individualmente delle proprie azioni e delle loro conseguenze e non ci sarà mai nessuno che lo giudicherà, soltanto chi commette l'atto malvagio può giudicare ciò che ha fatto, in altre parole l'uomo è giudice di se stesso. Alimentazione e salute

Il corpo umano per poter funzionare ha bisogno di energia vitale che assorbe dall'ambiente attraverso la respirazione ed il cibo. I principali punti di interscambio dell'energia vitale sono lungo la colonna vertebrale. I kahuna mangiano tutto ciò che vogliono, tuttavia consigliano di consumare molta frutta e verdura fresca, poiché questi alimenti contengono elevati quantitativi di energia vitale. Tramite la respirazione è possibile aumentare coscientemente l'energia vitale disponibile. Tra tutti gli alimenti, l'acqua ha un notevole potere curativo basta infatti lasciarla per un'ora sotto i raggi del sole o

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indirizzare coscientemente verso di essa un'immagine di guarigione perchè si carichi di energia vitale. Un metodo semplice e potente per incrementare il livello energetico consiste nel visualizzare coscientemente l'energia vitale e immaginare che essa fluisca verso un oggetto o il proprio corpo. Secondo i kahuna la malattia non è causata da batteri, virus o agenti cancerogeni, bensì dalla tensione provocata da conflitti di pensiero ed energia emotiva. Se negli individui non vi fossero paura o tensione eccessiva, la malattia non esisterebbe, indipendentemente dalla presenza di batteri o virus ad essa associati. L'energia può essere indirizzata in molti modi, ma la tecnica più diffusa è quella del rilassamento che permette alle tensioni di dissolversi. Un metodo utilizzato per curare le malattie è la manipolazione con le mani delle parti del corpo in tensione. Oltre alla manipolazione il terapeuta utilizza anche la tecnica dell'imposizione delle mani a pochi centimetri dal corpo, in questo modo, con la forza di volontà e l'immaginazione, trasferisce il proprio mana al campo energetico del paziente. Purtroppo la maggior parte delle persone viene educata, sin da bambini, a credere che la materia sia più reale del pensiero, di conseguenza se deve fare ricorso a qualche cosa per migliorare la propria salute utilizza sostanze materiali come medicine, alimenti, aromi, amuleti, simboli, ecc. Alcune medicine, alimenti e oggetti caricati di energia interagiscono effettivamente con il metabolismo corporeo. Ma per i Kahuna se il paziente crede fermamente nell'autorità e nella capacità del terapeuta, può guarire anche senza medicine. Alcune metodologie materiali per il trasferimento del Mana sono: 

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L'inalazione diretta di aromi che agisce più velocemente di qualsiasi prodotto ingerito o applicato sulla pelle.

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I generatori di mana naturali o creati dall'uomo come i cristalli, le piramidi e gli oggetti energizzati che aiutano a rilasciare la tensione e a liberarsi dai sintomi. I simboli che, sebbene i Kahuna siano consapevoli non abbiano proprietà magiche, contribuiscono a stimolare la produzione di mana da parte del subconscio e a dirigerne il flusso nella direzione indicata dalla mente cosciente.

Per i Kahuna la guarigione non è nient'altro che il risultato di una comunione naturale con l'Io Divino che lascia fluire la sua energia secondo il modello originale impresso nel corpo eterico. Per ottenere ciò è necessario introdurre un cambiamento nella nostra vita e ricordare costantemente la presenza di Dio in tutte le cose, luoghi e persone. In ogni situazione, nei confronti di ogni cosa e di voi stessi, in ogni momento della giornata, ripetete la frase “Tu sei Dio” e credete in essa, questa è la migliore medicina, la soluzione di tutti i problemi e il modo migliore per sentirsi realizzati. La Mente

Siamo noi che attraverso le nostre convinzioni creiamo la nostra realtà. I kahuna insegnano che con la sola forza di volontà non si ottiene niente. Sono necessarie anche l'immaginazione per fornire lo schema del movimento , l'energia (mana) per fornire la forza e un mezzo reattivo (aka) attraverso il quale la forza possa lavorare. Essi credono che la sostanza di base (aka) possa essere formata e modellata attraverso il pensiero cosciente e inconscio. E' la mente che attraverso il mana o forza vitale influisce sulla materia originando tutto quello che i nostri sensi percepiscono, incluso le malattie. Più la mente è sana, più l'individuo è in grado di autogenerare il necessario apporto di vitamine e

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minerali, indipendentemente dal tipo di dieta seguita. Credere fermamente alla propria immunità è sufficiente per mantenere il proprio benessere. Se il paziente non possiede le motivazioni positive per cambiare e soprattutto non ha fiducia nel terapeuta o nel metodo terapeutico utilizzato, il kahuna generalmente non prova nemmeno a curarlo. Per i kahuna, è necessario che il paziente cambi le proprie abitudini mentali se vuole guarire, purtroppo molte volte, pur affermando di volere essere curato, i benefici psicologici, emotivi o fisici che trae dalla situazione in cui si trova superano a livello mentale i benefici che potrebbero derivare dalla cura. Ne consegue che una tecnica efficace che comporta un notevole rilascio di tensione è quella che induce la sostituzione e non la soppressione di pensieri, azioni e sentimenti negativi ed indesiderati con altri positivi che desideriamo realizzare. Con la mente possiamo trascendere i limiti fisici e divenire consapevoli di quelle parti del nostro essere che ora esistono in altri luoghi e tempi. Pensieri, emozioni e convinzioni

Per i kahuna, ogni pensiero genera un movimento di energia vitale e quando ciò avviene nel corpo umano genera un'emozione che risulta essere tanto più intensa quanto maggiore è la concentrazione di mana. Una convinzione è un'idea accettata come vera. Le convinzioni sono modelli, più o meno duraturi, incorporati nel corpo umano capaci di regolare il flusso di energia vitale e quindi di influenzare ogni comportamento fisico o mentale. E' possibile modificare le nostre convinzioni esplorando, comprendendo e incidendo sulle vite passate e su quella presente. Le idee conflittuali alterano il flusso di energia vitale provocando tensioni nelle varie parti del corpo e possono arrecare dolore o generare malattie.

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La telepatia

Dal plesso solare, sede del subconscio, si dipartono fili di sostanza aka verso il corpo eterico degli oggetti e delle persone con cui si viene in contatto che si rafforzano ad ogni collegamento successivo. E’ attraverso questi fili invisibili che il mana trasporta le forme-pensiero e rende possibili i fenomeni di telepatia e di guarigione a distanza. Secondo i kahuna tutti gli esseri umani hanno la capacità di comunicare telepaticamente, ciò che occorre fare è accumulare una buona dose di mana, focalizzare l'attenzione sulla persona con la quale si vuole entrare in contatto e indirizzargli un pensiero. La vita dopo la morte

La morte per i Kahuna non ha molta importanza, è solo un diverso stato dell'esistenza, quello che per loro conta veramente è l'esperienza di vita sulla Terra. La morte ci permette attraverso un riesame della nostra esistenza di evolverci ed andare avanti. Questo stato multidimensionale accompagna sempre l'esistenza fisica, è lo stato che esploriamo tutte le notti nei sogni, è lo stato dove dimora l'Io Superiore. E' l'Io Superiore che stabilisce quando porre fine all'esistenza materiale, tuttavia i Kahuna ritengono corretto continuare le cure fino all'ultimo respiro in quanto un cambiamento delle proprie convinzioni all'ultimo momento può modificare lo stato di salute di una persona. Al momento della morte l’Io inferiore, con il suo corpo aka, abbandona il corpo fisico portando con sé i ricordi. L'Amore

Amore significa crescere e prosperare insieme gioiosamente, condividere l'esperienza di vita ed essere felici insieme.

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Verrà il giorno in cui contemporaneamente vibreremo in sintonia con tutte le cose dell'universo, potremo sentire la loro voce e parlare con loro e capiremo che dietro ogni cosa c'è l'innominato dai molti nomi, l'IO SONO, a quel punto ci apriremo verso ogni cosa inviando amore a tutto l'universo.

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La filosofia Aloha

La filosofia Aloha è una sintesi della filosofia Huna che ci è stata rivelata da Serge Kahili King. Nella lingua Hawaiana “Aloha” si può tradurre con “condividere nel presente l’energia vitale con gioia”. Quando l’energia vitale viene condivisa si entra in sintonia con il Potere Divino che l'ha manifestata. E’ questo il segreto per ottenere salute, felicità, prosperità e successo. Per sintonizzarsi con il Potere Divino, basta utilizzare questa tecnica tanto semplice quanto potente: Benedite ogni persona e ogni cosa che rappresenti quello che desiderate!

La filosofia Aloha

IKE KALA MAKIA MANAWA ALOHA MANA PONO

Tu crei la tua realtà Tu sei illimitato Tu ottieni ciò su cui concentri la tua attenzione Il tuo momento di forza è nel presente Amare è essere felici con ... Tutto il Potere viene da dentro L'efficacia è la misura della Verità

Con la concentrazione della nostra mente possiamo stimolare la forza positiva creativa del Potere che è dentro di noi e permettere all’energia vitale di fluire verso l’esterno; ciò fa si che una maggiore quantità di Potere scorra attraverso di noi, ma la cosa più bella è che la benedizione che diamo agli altri aiuta tanto loro quanto noi. Poiché il modo più semplice per benedire è attraverso le parole, esprimiamo sempre gratitudine e lodiamo tutte le cose buone che esistono e che facciamo ed eliminiamo qualsiasi maledizione e ogni forma di biasimo, critica o dubbio. 205

C’è una tecnica praticata dagli sciamani Hawaiani per accrescere il potere di benedire e contemporaneamente aumentare l’energia personale. Si tratta di un semplice modo di respirare, che viene anche usato per equilibrarsi, centrarsi, meditare e curare. Non richiede speciali luoghi o posizioni e può essere fatto mentre si è in movimento o da fermi, occupati o a riposo, con gli occhi aperti o chiusi. La tecnica che in Hawaiano si chiama “pikopiko”, da piko che indica sia la sommità della testa che l’ombelico è la seguente:    



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Divenite coscienti del vostro respiro naturale. Esso potrebbe cambiare a causa della vostra attenzione, ma va bene ugualmente. Localizzate la sommità della vostra testa e il vostro ombelico attraverso la consapevolezza e/o il tatto. Ora, mentre inspirate, portate la vostra attenzione alla sommità della testa e, mentre espirate, spostate la vostra attenzione all’ombelico. Continuate a respirare in questo modo per tutto il tempo che desiderate. Quando vi sentite rilassati, centrati e/o energizzati, immaginate di essere circondati da una nube di luce invisibile o da un campo elettromagnetico e che il vostro respiro incrementi l’energia della nube o del campo. Mentre benedite immaginate che l’oggetto al quale vi riferite sia circondato della stessa energia che vi circonda.

Ho’ oponopono

Concludiamo questo capitolo con l’Ho’oponopono una tecnica semplice, potente e affascinante che a distanza di millenni torna alla luce. Ho’oponopono, che nella lingua originale hawaiana significa "correggere gli errori, fare le cose giuste", fa parte dei metodi di guarigione in senso lato dell’antica filosofia Huna. Vi sono diverse modalità di approccio a questo processo, alcune, secondo l’antica tradizione Huna, si basano sulla visualizzazione del risultato atteso mentre altre, più recenti, lasciano che sia l’Io Superiore a fare tutto. Ho’oponopono Huna

Pensiamo ad una persona con la quale non siamo in perfetto accordo. Immaginiamo una sorgente infinita di amore e salute posta sopra la nostra testa, apriamo la sommità della testa e lasciamo che la sorgente di amore e salute fluisca dall’Io Superiore all’interno del nostro corpo e lo riempia. Lasciamo che il flusso in eccesso esca dal nostro cuore e raggiunga quella persona. Perdoniamola e mentre la osserviamo allontanarsi da noi, se lo desideriamo, tagliamo la corda di sostanza aka che ci collega. Se alla fine del processo possiamo vedere o pensare a quella persona senza provare alcuna emozione negativa allora la tecnica ha funzionato, altrimenti, occorre ripetere il processo.

Invocazione di Morrnah Nalamaku Simeona, Kahuna Lapa’au

Pensiamo ad una persona con la quale non siamo in perfetto accordo e recitiamo la seguente invocazione:

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Creatore divino: Padre, Madre e Figlio in UNO: Se io, ____________________, le mie famiglie, parenti, e antenati abbiamo offeso te, __________________, le tue famiglie, parenti e antenati, in pensieri, parole e azioni dall'inizio della nostra creazione ad oggi, umilmente ti chiedo perdono per tutti i miei errori, rancori, sensi di colpa, odio, ferite, traumi o dolori, offese, blocchi, ecc, che io ho creato e accumulato dalle origini ai giorni nostri. Per favore perdonami! (Risposta) Sì, _________________, Io ti perdono! Lascia che questa acqua mi pulisca, purifichi e rilassi, peccatore e offeso dai legami spirituali, mentali, materiali, finanziari, e karmici. (Nota: L'uso di acqua reale non è necessario. Un gesto simbolico fatto con la mano sarà sufficiente a indicare una spruzzata d’acqua.) Tira fuori dalla Banca della memoria tutti i ricordi indesiderati, negativi e i blocchi che ci legano. Cancella e libera questi ricordi indesiderati e blocchi. Trasmuta queste energie indesiderate in "Pura Luce"! Riempi gli spazi occupati da queste energie con Luce Divina. Lascia che l'Ordine Divino, Luce, Amore, Pace, Equilibrio, Comprensione, Gioia, Saggezza e Abbondanza si manifestino per me attraverso il potere divino del Padre divino, creatore di tutta la vita, Madre e Figlio in UNO, in cui noi dimoriamo, riposiamo, e abbiamo il nostro essere... Ora e sempre di più. Amen.

Ho’oponopono dell’Identificazione del Sé (aggiornamento proposto dal Dr. Ihaleakala Hew Len)

La nostra società è basata sul sistema delle credenze ed esse sono responsabili di gran parte dei nostri comportamenti erronei. Le nostre scelte e le nostre azioni sono standardizzate in una sorta di coazione a ripetere che si protrae per tutta la vita e che trasmettiamo ai nostri figli senza sforzarci di capire se 208

quello che facciamo sia la cosa più giusta per noi e per l’umanità. Inoltre, al manifestarsi di qualsiasi problema cerchiamo sempre qualcuno o qualcosa su cui scaricare la colpa senza pensare minimamente di poter essere noi i responsabili. E’ bene ricordare che quando critichiamo, giudichiamo o reagiamo a quello che qualcuno fa, è perché lo stesso atteggiamento esiste dentro di noi, sono le memorie, l’energia che condividiamo con quella persona a provocare la nostra reazione e il suo comportamento. Purtroppo è molto difficile accettare che l'origine dei problemi sia dentro di noi. L’Ho’oponopono dell’Identificazione del Sé suggerisce un metodo semplicissimo per risolvere qualsiasi problema si possa immaginare e consiste essenzialmente nel ripetere il seguente mantra : Scusa Mi dispiace Ti Amo Grazie

Per tutto il tempo in cui ripetiamo, senza aspettative, queste parole dentro di noi cancelliamo e liberiamo le memorie nella Mente Subconscia (Io inferiore) di tutti i problemi passati che abbiamo avuto nei rapporti con gli altri e liberiamo la Mente Cosciente (Io intermedio) dall’incombenza di dover decidere cosa pulire. Questa è l’unica cosa che dobbiamo fare. Bisogna affidarsi all’Io Superiore, permettere che il divino che è in noi scelga cosa è meglio senza suggerimenti o consigli da parte nostra. Tutto dipende da noi e non è necessario che gli altri facciano qualche cosa, è sufficiente che lo facciamo noi e la nostra realtà sarà perfetta. Qualcuno potrebbe dire: essere responsabili di ciò che diciamo o facciamo è una cosa ma essere responsabili di ciò che dice o fa un altro è tutta un’altra cosa. Tuttavia, la verità è questa: se ci assumiamo la completa responsabilità della nostra vita, allora tutto ciò che vediamo, sentiamo, assaggiamo, tocchiamo o sperimentiamo in qualche

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modo è nostra responsabilità, perché è nella nostra vita. Questo significa che il terrorismo, la politica, l'economia, qualunque cosa sperimentiamo e non ci piace è in attesa che noi la guariamo. Il problema non sta nelle cose ma in noi e per cambiarle dobbiamo cambiare noi stessi. Non esiste niente al di fuori di noi, tutto esiste qui e ora dentro di noi come pensiero nella nostra mente=realtà e solo noi siamo responsabili nel creare il nostro universo fisico così come è.

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CAPITOLO XII CONCLUSIONI

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CONCLUSIONI L'essere umano è un'entità meravigliosa di cui ancora oggi sappiamo pochissimo. Con i nostri sensi materiali riusciamo a percepirne soltanto il lato materiale, sappiamo che è stato creato per essere la più perfetta struttura dell'universo conosciuto e che se vive in armonia con esso è praticamente immortale. Purtroppo nel mondo attuale siamo ben lontani dallo stato di perfezione originale ed ogni nostro sforzo deve tendere a riconquistare quello stato. Le due cose fondamentali a cui si deve prestare particolare attenzione, se si vuole stare bene, sono la respirazione e l'alimentazione.

La respirazione

Tra tutte la attività degli esseri viventi, siano essi animali o vegetali, la respirazione è la più importante, infatti, non possiamo vivere più di qualche minuto senza respirare, la vita dipende dalla respirazione, nasciamo con una inspirazione e moriamo con una espirazione. Si è visto che non tutti gli esseri umani respirano allo stesso modo. Le popolazioni ancora non civilizzate ed i neonati hanno un modo di respirare “completo” che coinvolge l’intero sistema respiratorio mentre le popolazioni civilizzate, per via delle abitudini o delle restrizioni imposte dal vestiario, respirano in modo parziale, che può essere prevalentemente addominale o pettorale. Tali modalità respiratorie oltre a non fare lavorare appieno i nostri polmoni determinano nel tempo una parziale atrofia delle parti inattive con conseguenti carenze respiratorie. La parziale attività dei muscoli che sottendono alla funzione respiratoria effettua una insufficiente azione di stimolo sugli organi interni quali, il fegato, lo stomaco e tutti gli organi addominali.

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Poiché la funzione biologica della respirazione è quella di ossigenare il sangue e fornire nutrimento a tutte le cellule del corpo, appare evidente come tale ossigenazione dipenda dalle dimensioni della cassa toracica, dalle modalità dell'atto respiratorio e dalla purezza dell’aria che inaliamo. Essendo l’aria un assorbitore di energia vitale, quando la inaliamo introduciamo tale energia nel nostro corpo vitalizzandolo. Chiaramente più aria inspiriamo più ossigeno e prana forniamo al corpo, da qui l’importanza di una respirazione che permetta di inalare una grande quantità di aria. La corretta inspirazione è quella nasale in quanto le narici costituiscono un importante filtro per gli agenti patogeni esterni. Le seguenti fasi determinano una respirazione completa :    

inspirare riempiendo prima l'addome e poi pian piano i polmoni dal basso verso l'alto sollevando con continuità il torace. trattenere il respiro per un tempo pari alla metà di quello impiegato per l’inspirazione Espirare svuotando prima l'addome e successivamente il torace abbassandolo gradualmente. trattenere il respiro per un tempo pari alla metà di quello impiegato per l’espirazione

Le prime volte per rispettare la durata delle varie fasi possiamo contare i battiti cardiaci poi con l'esercizio il tutto diventerà automatico.

L’alimentazione L’acqua

Il corpo umano ha bisogno di acqua per vivere. La percentuale di acqua che costituisce il corpo di un neonato è del 90% e 215

scende al 70% nella vecchiaia. Come l’aria anche l’acqua è un assorbitore di energia vitale e per avere un corpo sano e vitale dobbiamo bere parecchia acqua. Poiché l’acqua non è tutta uguale, se vogliamo caricare di energia vitale il nostro organismo occorre stare attenti a quello che beviamo ed utilizzare solo acqua pura e viva qual è l’acqua delle sorgenti naturali. Bere acqua in bottiglia equivale a bere acqua morta, priva di energia vitale. L’acqua delle sorgenti invece, per via del moto vorticoso, è carica di energia vitale. Se non abitiamo in montagna possiamo comunque rimediare utilizzando il Devajal, un dispositivo capace di vitalizzare l'acqua contenuta in una bottiglia imprimendogli un moto vorticoso, oppure posando una bottiglia d'acqua sull'orgonite, un dispositivo in grado di attivare l'etere e generare un campo di energia vitale. I cibi

La luce è il cibo più antico e importante del mondo. Le piante, tramite la clorofilla, riescono a produrre direttamente dalla luce solare quasi tutte le sostanze necessarie per il loro nutrimento. Gli animali e l’uomo, il cui metabolismo anziché sulla clorofilla è basato sull’emoglobina, non sono in grado di convertire la luce in cibo e, per nutrirsi, hanno bisogno di mangiare vegetali o altri animali. Mentre le piante possono esistere senza gli animali, gli animali e l’uomo sono dei parassiti per il regno vegetale, non possono esistere senza di esse ed è bene che l’uomo se ne ricordi ogni volta che si accinge a radere al suolo una foresta per puro interesse economico. Abbiamo infine visto come una sana alimentazione vegetariana, basata su frutta e verdura fresca, preferibilmente colorata e cruda, oltre a fornire gli elementi fisici necessari alla crescita e al mantenimento del corpo, lo carichi di energia vitale prevenendo la disintegrazione dei tessuti e la formazione delle malattie.

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Conosci te stesso

Se gli Iniziati di ogni epoca hanno tanto insistito sul bisogno di conoscere se stessi vuol dire che la conoscenza di sé è la strada maestra per l’evoluzione della consapevolezza dell’anima. Solo conoscendo la propria vera costituzione l’uomo può superare le limitazioni imposte dal corpo fisico, sintonizzarsi con lo Spirito e divenire Uno con esso.

Il futuro dell’uomo

L’uomo sta riscoprendo se stesso. Credo che in futuro, sviluppando le sue infinite potenzialità latenti, sarà sempre più in armonia e in sintonia con l’esistenza e potrà sperimentare e raggiungere la consapevolezza di essere parte integrante di una meravigliosa unità spirituale chiamata umanità. Quando ogni pensiero sarà condiviso e l’anima diventerà limpida e cristallina, l’individualità si trasformerà in collettività e l’uomo potrà finalmente operare esclusivamente per il bene comune, come già fanno ad un livello più elementare i 50 trilioni di cellule che compongono il suo corpo oppure le comunità assai evolute di delfini negli oceani. Lo Spirito evolvendosi come umanità avrà concluso il suo cammino sulla Terra e potrà proiettarsi verso nuove realtà alla ricerca di una consapevolezza universale che non è altro che la ricerca di Sé, fino a quando, dopo un cammino durato eoni, farà finalmente ritorno a casa.

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In materia di alimentazione e salute le metodologie, le tecniche, i rimedi suggeriti e quant'altro proposto nel libro sono una sintesi delle opinioni e delle esperienze di alcuni autori, senza alcun valore di indicazione terapeutica, per la quale deve sempre essere consultato il proprio medico o lo specialista. Pertanto non si assume alcuna responsabilità per eventuali danni o problemi, causati dall'utilizzo delle informazioni proposte, oppure da una formulazione di diagnosi o autodiagnosi i cui risultati sono risultati nocivi.

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Costituzione dell'uomo

Brennan Barbara Ann – Mani di luce. Casa editrice Corbaccio Sri Govinda – Coscienza Cosmica. Edizioni Mediterranee Sri Govinda – Illuminazione. Edizioni Mediterranee Alimentazione e salute

Ehret Arnold – Il sistema di guarigione della dieta senza muco. La Cassandra Edizioni Bernard Jensen – Intestino libero. Macro Edizioni Kelder Peter – I cinque tibetani. Edizioni Mediterranee Vita, morte e reincarnazione

Wilhelm Reich – La biopatia del cancro. SugarCo edizioni Lynn Elwell Sparrow – Edgar Cayce: Reincarnazione. Edizioni Mediterranee Il continente Mu e la filosofia Huna

James Churchward – Mu il continente perduto. Armenia Serge Kahili King – La terapia Kahuna. Armenia Eduard Meier – Messaggio dalle Pleiadi. Rizzoli

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