I tarocchi
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Le carte numerate con le raffigurazioni costituiscono l’origine delle nostre carte moderne. La genesi di questi strument...
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I Tarocchi Le carte numerate con le raffigurazioni costituiscono l’origine delle nostre carte moderne. La genesi di questi strumenti, che spesso erano utilizzati con lo scopo di fare predizioni, è ancora molto incerta.
Genesi Esistono numerose tesi che affermano di conoscere la vera origine dei tarocchi: Gerard Encausse sostenne nel 1889 che “Gli zingari possiedono una Bibbia, si quel gioco di carte chiamato tarocchi che essi possiedono è la Bibbia delle Bibbie”, quindi egli ritenne che i tarocchi abbiano origine dagli zingari, che dall’Oriente erano emigrati in Europa diffondendo tali strumenti di predizione. Mentre Antoine Court de Gebelin, uno dei piu’ famosi esperti di tarocchi, sostenne che le loro origini erano egizie e che in un secondo momento furono diffuse in Europa dagli zingari.
C’e’ chi sostiene invece che siano state disegnate da cabalisti dell’Africa Settentrionale nel 1200 D.C. Un’altra ipotesi vuole attribuire la loro origine ad occultisti veneziani che impressero nelle carte simbologie della pratica alchemica. Un’altra teoria suffragata da testi storici, avvalora la tesi per cui i tarocchi sarebbero nati a scopo terapeutico, per mantenere desta la mente offuscata di Carlo VI di Francia (1368‐1422) ottenebrata dalle sanguinose guerre civili che dovette affrontare per mantenere l’ordine. Così la raffigurazione di vita quotidiana delle carte erano strumenti per mantenere vivo l’interesse dell’infelice sovrano.
Predizione Nel libro “La magia nera” di Richard Cavendish ha scritto “ C’e’ qualcosa di incredibilmente affascinante nei Tarocchi. Grazie ad essi si spalancano strane finestre su di un mondo nel quale le cose non sono mai esattamente quelle che sembrano; un paesaggio medioevale illuminato dal Sole e popolato di piccole figure che si muovono come meravigliosi giocattoli: Il Matto col suo berretto a sonagli
L’Imperatore e l’Imperatrice
La morte intenta al suo macabro falciare
L’eremita col bastone e la lampada. L’impiccato che pende dalla forca.
La bianca Torre cadente
Se si potessero apprendere a pieno –affermano gli occultisti‐ queste figure rileverebbero il meccanismo segreto dell’Universo, il ritmo nascosto della Danza della Vita”.
Carte da gioco Oggi il normale mazzo di tarocchi e’ formato da 56 carte: 4 semi ciascuno da 22 carte; questi costituiscono gli Arcani minori. Mentre gli Arcani Maggiori presentano 22 carte aggiuntive che raffigurano le Leggi Naturali, gli Elementi,le Virtù e i Vizi. La figura senza numero corrisponde al Matto che poi è diventato nell’odierno gioco delle carte il Jolly. Anche se vi sono numerose versioni dei tarocchi, quella più largamente accettata è: 0 il matto; 1 il giocoliere; 2 la papessa; 3 l’imperatrice; 4 l’imperatore; 5 il papa; 6 gli amanti; 7 il carro; 8 la giustizia; 9 l’eremita; 10 la ruota della fortuna; 11 la forza; 12 l’impiccato; 13 la morte; 14 la temperanza; 15 il diavolo; 16 la torre cadente; 17 le stelle; 18 la luna ; 19 il sole; 20 il giorno del giudizio; 21 il mondo.
Lettura tarocchi L’interpretazione delle carte, per quanto possono essere scritte trattazioni, è frutto della sensibilità di che legge e alle sue capacità nascoste. Nel suo libro “L’occulto” l’inglese Colin Wilson dice che l’indovino dovrebbe ricercare un’atmosfera medioevale, la sua mente dovrebbe creare immagini di cattedrale gotiche e di vetri decorati, “piccole città circondate dai campi e gli artigiani impegnati nel loro lavoro giornaliero”. Secondo un indirizzo comune dei chiromanti, nella procedura dell’uso dei tarocchi si devono distribuire 7 carte. Da qui in poi il significato attribuito ad esse diverge a seconda delle tendenze dell’occultista: il matto può essere interpretato come eterno simbolo della follia, il giocoliere o mago come una forza primitiva(o secondo la terminologia moderna, l’ego) e la papessa come l’equilibrio tra la femminilità e la mascolinità. La ruota a 7 raggi della fortuna viene spesso interpretata come simbolo di nascita e rinascita, il ciclo della natura che si rinnova sempre. La giustizia, figura femminile che regge la bilancia, non mostra né paura né favore. L’enigmatica figura dell’impiccato è stata oggetto di numerose interpretazioni da parte degli studiosi dell’occulto e pare come linea di tendenza comune che il significato possa essere riconducibile al tema del rinnovamento e della risoluzione piuttosto che alla macabra rappresentazione del disegno. C’e’ da precisare che in realtà la figura non rappresenta un impiccato nel vero senso della parola ma un appeso. L’immagine, infatti, rappresenta un uomo appeso per un piede ad una specie di forca e ha le mani legate dietro alla schiena; le gambe sono raffigurate come se dovessero riprodurre il disegno di una croce. Per fornire una qualche vaga idea sulle
origini del significato di tale simbolo possiamo aggrapparci all’ipotesi di echi di antichi sacrifici religiosi.
Posizione delle carte I tarocchi differiscono dalle normali carte da gioco per il fatto che la metà superiore ha un valore differente dalla metà inferiore; infatti a seconda del loro senso, presentano valore differente. Perciò Angus Hale, nel suo libro Signs of things to come (Segni di eventi futuri), da’ alla carta del Mondo la seguente interpretazione: quando esce diritta significa “conseguimento,mutamento definitivo,completezza, ammirazione degli altri,trionfo”. La stessa carta capovolta rispetto al cartomante viene interpretata come un simbolo di “imperfezione, limitatezza di prospettive, paura di finire ciò che e’ stato intrapreso”.
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