I Punti Chiave Di Ho-oponopono

March 25, 2017 | Author: Laura Robinson | Category: N/A
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I Punti Chiave Di Ho-oponopono Josaya...

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I PUNTI CHIAVE di

HO-OPONOPONO

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Ripuliamo le memorie con Ho-oponopono. Siamo sempre in attesa di risolvere i nostri problemi cercando di cambiare le cose al di fuori di noi stessi. L’unico luogo in cui possiamo trovare la pace è in noi stessi e allora si estenderà a tutto ciò che ci circonda. Tutto e tutti sono solo le nostre memorie. A volte abbiamo esperienze turbolente, paure, ansie, possiamo pulire queste memorie. Possiamo lasciarle andare, sapendo che sono solo ricordi. Giocando. Troveremo la pace in noi quando ci prenderemo la responsabilità al 100% di tutto ciò che accade nella nostra vita. Amare noi stessi è il giusto modo di migliorarsi e nel contempo migliorare il mondo. Quale meraviglioso potere abbiamo nelle nostre mani? Quando veramente riusciamo a capire che stiamo creando ogni singolo pezzo della nostra esistenza, dalla più piccola molecola fino al grattacielo più alto, dall’Amore più meraviglioso all’odio più lancinante, realizziamo che possiamo cambiare ognuna di queste cose visto che siamo i responsabili del fatto che esistano. www.josaya.com

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Lo possiamo fare semplicemente mostrando gratitudine per tutte quelle cose della nostra vita di cui siamo felici e che vogliamo che crescano. Chiedendo perdono invece per tutte quelle che vorremmo mandare via o diminuire in modo da trasmutarne l’energia. Tutto il bene, tutto il male e tutto quello che sta in mezzo è una nostra creazione derivante dalla nostra percezione. Con Ho-oponopono possiamo imparare a comprendere la nostra gratitudine e la nostra capacità di perdonare. Quando si avvia la pulizia saremo in grado di apprezzare la vita, ciò che siamo e tutto quello che abbiamo.

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Indice I punti chiave di Ho-oponopono............................................pag. 6 Noi esistiamo come Sè Divino..............................................pag. 14 Il mantra Ho-oponopono.......................................................pag. 16 Grazie....................................................................................pag. 21 Perdonami.............................................................................pag. 26 Mi dispiace............................................................................pag. 31 Ti amo....................................................................................pag. 33 Agisci come se fossi Amore...................................................pag. 37

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I punti chiave di Ho-oponopono • L’universo manifesto è la realizzazione dei nostri pensieri. • Se i nostri pensieri sono negativi creano una realtà negativa. • Se i nostri pensieri sono percepiti come perfetti, essi creano una realtà in perfetto Amore. • Noi siamo al 100% responsabili nel creare il nostro universo così come è. • Noi siamo al 100% responsabili dei pensieri negativi che manifestano una realtà indesiderata. • Niente esiste autonomamente al di fuori di noi. • Tutto esiste prima qui dentro come pensiero nella nostra mente.

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Ho-oponopono è un modo di vivere di origine hawaiana che permette di trasmutare le percezioni che ci fanno soffrire. Prevede i seguenti presupposti: • Accettare e assumere il 100% della responsabilità di ciò che accade. • Essere disposti a lasciare andare la razionalità • Non avere aspettative sul risultato. • Essere consapevoli che ogni problema che si manifesta è un’opportunità di evoluzione. L’essere umano è formato da tre Sé intimamente connessi: Il Supercosciente (Io Superiore) è la nostra parte spirituale che possiamo chiamare Padre, Dio o Divino in noi. Il Cosciente (ego) è la nostra razionalità, quella che sceglie se avere il controllo della situazione o lasciar fare al Divino in noi. E’ la parte che accetta di assumersi il 100% di responsabilità della manifestazione della realtà che ci circonda. Il Subcosciente (bambino interiore) è la nostra parte emozionale. Registra e archivia tutte le nostre esperienze. Lo stato ottimale dell’essere umano è quello allineato, cioè quando nessuno dei tre Sè prevale su un altro. Una volta raggiunto questo equilibrio saremo in grado di stabilire anche razionalmente il contatto con la nostra parte divina e di affidarci all’Ispirazione che guiderà le nostre azioni.

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Abitualmente la parte mentale ignora il bambino interiore assumendo il comando e trascurando le esigenze del subconscio, ma in questa situazione l’Ispirazione guida non può arrivare. Grazie a Ho-oponopono e alla pulizia interiore possiamo entrare in contatto con il nostro Io Superiore, riequilibrare i nostri tre Sè e recuperare la gioia e la pace interiore che sono lo stato naturale dell’essere. Con Ho-oponopono possiamo intervenire sulla causa che ha creato il problema, trasmutandola. Fare pulizia tramite Ho-oponopono vuol dire trasmutare in noi stessi quelle memorie (formate da ricordi, emozioni, sensazioni, immagini) che continuano a ripetersi, che manifestano una realtà che ci fa soffrire, che bloccano la nostra crescita e ci impediscono di evolvere fluidamente. Per fare pulizia Ho-oponopono ci mette a disposizione diversi strumenti, il più immediato è il mantra ti amo, mi dispiace, perdonami, grazie. Tutto quello che succede nella nostra vita accade perché noi lo permettiamo, perchè corrisponde a qualcosa presente nella nostra interiorità e perchè è comunque la via migliore da seguire date le premesse in cui ci troviamo. Con Ho-oponopono possiamo fare in modo di non percepire più i problemi come ostacoli ma di riconoscerne la perfezione. La tecnica Ho-oponopono è una sorta di richiesta, la cui risposta è automatica. Dobbiamo solo sapere quello che stiamo facendo, ma a volte non è necessario nemmeno questo. L’atteggiamento ideale è non avere aspettative, niente suggerimenti, solo con fiducia totale. www.josaya.com

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L’ego individua l’errore e l’Io Superiore lo trasmuta attraverso l’intervento dell’Intelligenza Divina con la quale è in constante contatto. Non spetta alla razionalità agire, intervenire, suggerire. Il compito della razionalità è solo quello di scegliere di fare pulizia. E’ un’intenzione, non un azione. Perché funzioni al meglio dobbiamo restare il più possibile puliti e centrati, finché per il nostro bambino interiore Ho-oponopono diventerà un atteggiamento automatico. Quando lo applichiamo per risolvere un problema, il subcosciente che lo ha creato resetta le credenze che hanno generato la percezione dell’errore in modo da farci comprendere che il problema come tale non esiste. L’errore non è mai qualcosa di oggettivo ma dipende sempre dalla nostra percezione limitata delle cose. Tutto quello che è, è sempre il meglio. Quando pratichiamo Ho-oponopono si producono dei cambiamenti positivi sia per noi che per gli altri. Non abbiamo la più pallida idea di dove sia nascosto il ricordo che crea il blocco da cui deriva il problema. Sappiamo solo che non possiamo fare affidamento soltanto sul subconscio che nasconde il ricordo o sul conscio che non è in grado di scovarlo. E’ solo l’Io Superiore che sa precisamente come e dove intervenire. L’alleanza della nostra triplice essenza (conscio, subconscio e Io Superiore) è l’autrice dei miracoli. A volte siamo proprio noi stessi i peggiori ostacoli nella nostra vita. La cosa migliore, perchè le cose fluiscano liberamente per il meglio, è farci da parte e lasciare agire gli esperti! La pratica di Ho-oponopono è molto semplice e allo stesso tempo difficile da accettare dalla mente razionale perchè è necessario mettere da parte giudizi e aspettative. www.josaya.com

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Ho-oponopono funziona sempre, che lo crediamo o no, anche se al momento non capiamo come funziona o non ne vediamo gli effetti. Poichè Tutto è Uno chi cura viene curato. Se io miglioro il mondo migliora. Ho-oponopono lo facciamo rivolgendoci a noi stessi per noi stessi, perchè Tutto è Uno. E’ necessario assumersi questa responsabilità, se Tutto è Uno, non c’è un altro responsabile al di fuori di noi di ciò che ci accade. Gli altri sono semplicemente il riflesso di noi stessi. Per questo non è necessario che nessun altro esegua questo processo, è sufficiente che lo facciamo noi in prima persona, e tutta la nostra realtà sarà perfetta (dato che già lo è anche se non ci sembra). Accettare di essere responsabili al 100% è una strada difficile da percorrere, perchè l’intelletto cerca sempre qualcuno o qualcosa su cui scaricare la colpa. Così continuiamo a cercare fuori di noi l’origine dei nostri “problemi”. Facciamo davvero molta fatica ad accettare che l’origine dei problemi sia dentro di noi e dipenda da noi. - Ihaleakala Hew Len Non abbiamo bisogno di farci aiutare da nessun altro, noi siamo sufficienti per raddrizzare tutto quello che sembra andare storto. Quando diciamo “Non posso”, “Non ce la faccio” o chiediamo a qualcun altro “Fai Ho-oponopono per me?” stiamo solo rinunciando e cedendo ad altri il nostro potere.

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Dobbiamo cogliere ogni occasione per ripulire, così eviteremo che il problema ritorni, anche se siamo consapevoli che va benissimo che si sia manifestato. Quando ripetiamo le parole ti amo, mi dispiace, perdonami, grazie dobbiamo sapere che stiamo ripulendo noi stessi e le nostre percezioni, perchè questa è la nostra intenzione. Ripetendo il mantra ti amo, mi dispiace, perdonami, grazie il nostro archivio di memorie viene ripulito semplicemente perchè abbiamo espresso l’intenzione di farlo. Non è importante utilizzare esattamente le parole ti amo, mi dispiace, perdonami, grazie, sempre tutte insieme o in quest’ordine, ma praticare con consapevolezza e costanza. Attraverso Ho-oponopono possiamo raddrizzare tutte le cose che non vanno per il verso giusto semplicemente cominciando col comprendere a livello di cuore che non c’è niente che non va. Possiamo trasmutare le nostre percezioni e accettare ciò che è come il meglio che può essere, qui e ora. Lo possiamo fare per noi e per il mondo, perché qualunque cosa di cui veniamo a conoscenza diventa parte della nostra realtà ed è una nostra responsabilità se si è manifestata. Quando qualcuno ci ferisce, o semplicemente qualcosa ci disturba, possiamo lamentarci e arrabbiarci colpevolizzando gli altri o le circostanze, ma in realtà quello che percepiamo e che ci fa soffrire, è sempre solo una proiezione di noi stessi.

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Colpevolizzare gli altri è un po’ come se, guardando un film, ce la prendessimo con l’attore e lo apostrofassimo dicendogli che è un cretino o ci mettessimo a discutere con lui sul perché del suo comportamento. Sarebbe piuttosto assurdo oltre che inutile. Nella vita reale è paradossalmente la stessa cosa. Tutto è una nostra proiezione sullo schermo tridimensionale della realtà. Se non avessimo delle credenze limitanti o delle memorie ostacolanti non potremmo manifestare determinate circostanze. Noi siamo responsabili al 100% di tutto quello che ci coinvolge, anche dei pensieri e delle azioni degli altri. Come dentro così fuori! Quando qualcosa appare nella nostra vita, anche se ci fa stare male, dobbiamo considerarla una fortuna perché quell’evento, per quanto nefasto, ci presenta l’opportunità, essendone noi i responsabili, di poter correggere la direzione dei fatti che dipende sempre da determinate memorie nel nostro subcosciente. Ho-oponopono funziona subito se mettiamo in primo piano l’Amore. Se l’effetto non è immediato dipende dal disallineamento dei nostri tre Sè (conscio, subconscio e Io Superiore). La cosa migliore da fare non è porsi degli obiettivi definiti, ma piuttosto mantenerci puliti e allineati, confidando che nella nostra vita si manifesterà tutto quello che è meglio per noi al di là di ogni più rosea aspettativa dell’intelletto. www.josaya.com

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Perché sempre quello che la ragione non conosce, lo conosce il cuore. E poiché tutta la realtà è parte da noi, quello di essere in pace in noi stessi è il più gran servizio che possiamo fare al mondo. Se abbiamo trascorso tutta la vita cercando soluzioni ai problemi, con Ho-oponopono scopriamo che non siamo noi a doverli risolvere, anzi, se continuiamo ad ostinarci non facciamo altro che metterci i cosiddetti bastoni tra le ruote. Perciò puliamo, puliamo, puliamo e godiamoci finalmente la vita. Essere felici è la scorciatoia migliore per ottenere il meglio ed è lo stato d’animo che accelera qualunque processo di attrazione consapevole. L’intelletto non può comprendere del tutto l’operazione di Ho-oponopono perché chi apre la connessione con il divino è il subconscio, il nostro bambino interiore, nella sua innocenza e ingenuità, al di là di ogni giudizio di merito, oltre ogni senso di colpevolezza o di peccato.

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Noi esistiamo come Sé Divino Noi come anime siamo preziose. Riconoscere l’identità del Sè è lo scopo di ognuno di noi come esseri umani incarnati sulla terra. Consapevoli o no, noi condizioniamo tutto quello che ci riguarda attraverso pensieri, parole e azioni. Ho-oponopono è un processo alchemico che trasmuta le energie che percepiamo come tossiche e fa in modo che la nostra parte divina operi per noi. Noi siamo qui solamente per portare pace nella nostra vita e se portiamo pace nella nostra stessa vita, tutto intorno a noi trova il suo posto adeguato, il suo ritmo e la sua pace. - Morrnah Simeona Per trovare una soluzione efficace ai problemi dobbiamo essere consapevoli di essere responsabili al 100% delle cause che li hanno provocati, perchè con i nostri pensieri, sentimenti ed emozioni errate siamo noi in realtà la fonte di quello che percepiamo come problema. Se qualche guaio ci coinvolge è perché noi condividiamo le stesse memorie del protagonista di quello che interpretiamo come guaio.

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Non è importante capire cosa c’è di sbagliato negli altri, bensì ripulire le nostre credenze e direzionare diversamente le nostre energie. Il potere che abbiamo è enorme ma possiamo usarlo solo su noi stessi. Tutte le esperienze e le situazioni che viviamo non accadano al di fuori di noi, se guardiamo in profondità scopriamo che tutto quello che percepiamo all’esterno è lo specchio della nostra interiorità. Con Ho-oponopono mettiamo in atto un processo di pentimento, perdono, gratitudine e Amore. Diamo il via a una vera e propria metamorfosi, trasmutando tutte le convinzioni errate su noi stessi e sulla nostra vita. Ripuliamo le nostre memorie, che sono la causa dei problemi, anche se riguardano gli altri, e simultaneamente puliamo le stesse memorie anche negli altri trasformandole in percezioni di puro Amore.

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Il mantra Ho-oponopono La tecnica di Ho-oponopono consiste nel ripetere il mantra ti amo, perdonami, mi dispiace, grazie il più spesso possibile in riferimento a un problema specifico, in maniera generica o per potenziare l’effetto energetico di una particolare gioia. Più lo ripetiamo, con fiduciosa costanza quotidiana, più il nostro bambino interiore (subconscio) lo assimilerà imparando a farlo autonomamente in qualsiasi circostanza. Recitare un mantra è una pratica antichissima presente in tutte le tradizioni buddiste e in tante antiche tradizioni, orientali e non. La recitazione di un mantra genera una grande carica interiore che trasmuta l’energia associata ai problemi in vuoto pronto a riempirsi di Amore divino. Il mantra ha un grande potere, mistico se vogliamo, che consiste nella fortissima influenza energetica derivante dalle qualità vibrazionali del suono che opera sugli eventi della nostra vita, indirizzandoli nella direzione migliore. Recitando ti amo, perdonami, mi dispiace, grazie mentalmente, a voce alta o a mezza voce, si mettono in moto risonanze sottili che interagiscono con l’Universo, con gli esseri viventi e con le situazioni che ci coinvolgono. www.josaya.com

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La mente, secondo la maggior parte delle interpretazioni antiche orientali, è vuota o interdipendente, ovvero per esistere deve dipendere da certe condizioni. Freud ha paragonato la mente umana a un iceberg, la piccola parte che emerge corrisponde all’ego, mentre quella sommersa, che è grandissima, rappresenta l’inconscio, il bambino interiore. Le vibrazioni prodotte dal suono mantrico attivano i poteri celati nel profondo di questa parte sommersa e misteriosa della mente umana, di cui la nostra razionalità è inconsapevole, dando vita a movimenti energetici che si manifestano nella realtà che viviamo. Per questo la pratica mantrica è conosciuta da sempre come la strada dell’energia che si muove seguendo le regole della legge universale di causa ed effetto. Nei Veda il mantra è considerato la fonte primaria da cui è scaturito l’Universo. Nella Bibbia, ‘all’inizio era il Verbo’, è la vibrazione primordiale presente in ogni cosa, il motore sonoro dell’Universo. L’utilizzo dei suoni a scopo spirituale è una tecnologia usata universalmente da sempre (cos’è la recitazione del rosario?) per entrare in armonia con il cosmo e con noi stessi. Quando recitiamo un mantra richiamiamo in noi e nell’ambiente che ci circonda una data qualità del Divino. La ripetizione di una o più frasi, anche senza consapevolezza, libera la mente da pensieri ricorrenti e negativi lasciando affiorare la parte più profonda di noi stessi.

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Il mantra è potentissimo, ricordatelo! Ti amo, perdonami, mi dispiace, grazie deve essere un incessante canto, un braccio al quale appoggiarsi o da cui lasciarsi cullare in una stretta amorevole e infinita. I miracoli iniziano da questo piccolo impegno quotidiano e costante.

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Divino Creatore, padre, madre, figlio, tutti in uno Se io, la mia famiglia, i miei parenti o antenati abbiamo offeso te, la tua famiglia, i tuoi parenti o antenati in pensieri, parole, fatti o azioni dall’inizio della nostra creazione fino ad ora, Io chiedo il tuo perdono Lascia che questo perdono ripulisca, purifichi, liberi, tutte le memorie, i blocchi, le energie e le vibrazioni negative e tramuti queste energie indesiderate in pura luce E così è Morrnah Nalamaku Simeona

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Ti do tutta la mia pace Ti lascio tutta la mia pace Non la pace del mondo bensì la mia pace La pace della mia essenza Dei tre Sè connessi e allineati Morrnah Nalamaku Simeona

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Grazie Vivere con gioia e gratitudine è il modo migliore per celebrare la nostra esistenza. E’ l’opportunità che ci è stata data per essere qui e ora, in questo immenso Universo, provare a noi stessi di averne colto il senso e poterne godere i frutti. Con Ho-oponopono (il mantra, l’Amore, la gratitudine e la gioia) si attraggono le vibrazioni in risonanza con noi. Non ci sono limiti per ringraziare e godere di ciò che siamo. Vivere felici e con fiducia è un diritto e allo stesso tempo un compito da imparare. Dobbiamo trasmutare il passato punitivo e depotenziante che in tutte le epoche ci è stato imposto da chi, per mantenere un ordine e una disciplina, ha ben saputo condurre l’ammaestramento, pur con il consenso inconsapevole di chi l’ha subito (responsabilità al 100%). Adesso è il momento di salire sul vero Io e condurci sulla via della prosperità e della pace. Quando sappiamo chi siamo e cosa vogliamo ci allineiamo percettivamente alla Sorgente che ci disseterà con i doni più inaspettati e preziosi che possiamo immaginare. E’ splendido ricevere corrispondenza dai nostri lettori che stanno avendo risultati sia materiali che in termini di pace, sentimenti, relazioni, gioia e senso della vita. Tutti i giorni tantissime, bellissime, emozionanti email ci riempiono la casella di posta elettronica e il cuore.

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Le innumerevoli domande come: “Affidarsi alla Legge di Attrazione o a Ho-oponopono?”; “Focalizzare o svuotare?”; “Avere obiettivi da raggiungere oppure no?” sono state per noi Josaya lo stimolo a creare tanti prodotti (libri, audio e video) su Ho-oponopono nei quali rispondiamo dettagliatamente a tutti gli interrogativi che ci eravamo già posti noi. Li trovate all’indirizzo www.josaya.com I frutti derivanti dalla pratica sono carburante per l’anima di tutti noi. Ogni successo del singolo è quello dell’intera collettività, essendo tutti sostanza della medesima energia. Solo quando si riuscirà a concepire un Tutto armonioso per tutti, diverrà sempre più facile che quella forma pensiero che crea e concretizza, divenga accessibile in modo naturale a ciascuno, senza più quei blocchi che le nostre memorie producono momento per momento. In pratica: fiducia in noi stessi e nel mondo. Dobbiamo dare molto spazio al nostro bambino interiore che non ha condizionamenti, non ha preconcetti, non è stato maltrattato dalla vita e dalle paure, dalle tossine e dallo sporco generati dal pessimismo e dallo sconforto. Iniziamo giocando, a fare Dio, e stiamo a vedere che risultati ci porta. Ogni giorno dovremmo dedicare un po’ di tempo a noi stessi, alla ricreazione (ma ci pensate cosa significa questa parola che si usa solo all’asilo e alla scuola elementare, la usano praticamente solo i bambini, i bambini che sono puri, intatti e potenti. Evviva la ricreazione!) e in questo spazio entrare in una dimensione dove tutto sia gioia e tutto sia plasmabile come quando si crea con la plastilina. www.josaya.com

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Io ho momenti di gratitudine di questo tipo. Non sogno di vivere in una villa in Costa Azzurra o di avere una Mercedes con autista (o quello che ognuno può desiderare per imitare i vip che danno la sensazione di vivere vite da favola anche per gli accessori di cui possono disporre). Se arriveranno anche queste cose ben vengano, ma sono sicura che non vibrerò per questo, non mi tremerà il cuore perché sul suddetto Mercedes capirò di più il senso della mia vita. Se avverrà sarà piacevolissimo ma le emozioni sono altre per me, e ognuno deve cercare quel proprio godimento profondo e trionfale dell’anima. Io cerco e ricreo ciò che a me dà godimento e assaporo la gratitudine di poter avere quando lo voglio un pane appena sfornato o l’acqua calda che esce dalla mia doccia ogni mattina. Non sono mistica o chiesaiuola, anzi, ma non è normale considerare tutto ciò ovvio, di diritto o ancor peggio banale. E se non ci fosse più la banale normalità a cui abbiamo la meraviglia di accedere e poterne disporre... sempre? Non si desidera mai ardentemente ciò che si desidera solo con la ragione. Francois de La Rochefoucauld E comunque so che si realizzeranno costantemente i sogni perfetti per me perché lascio fare all’Universo mentre io mi godo il viaggio ringraziando sempre solo per l’opportunità di poter partecipare. A me capita di piangere dall’emozione per avere la grazia di ‘sentire’ (e non mi devo impegnare per questo, è gratis per la mia mente). www.josaya.com

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Anche qui l’etimologia delle parole mica è a caso: ‘Gratis: voce latina divenuta italiana di gratia ossia grazia, favore, benevolenza; astratto di gratus: grato. Gratuitamente, di pura grazia, senza pagamento). Amore e gratitudine per tutto ciò che faccio, e più lo faccio più lo sento, e più lo sento più funziona, e più funziona più sono felice e grata. - Silvia Paola Mussini Certo capita a tutti la turbolenza, una paura, un disagio, uno squilibrio ma il nostro incessante ti amo, mi dispiace, perdonami, grazie ci pulirà e ci raddrizzerà istantaneamente consentendoci di non indugiare sui vecchi schemi di inutili e tossiche memorie stantie. Quei modelli che per tanto tempo ci hanno rovinato la vita per dar retta alla parte debole e/o razionale, quella affezionata all’idea romantica e intellettuale del dolore e della sfiducia oppure quella sopraffatta dalle aspettative e dall’ambizione sfrenata. Alleniamoci momento per momento. Impariamo a prendere confidenza ogni giorno con quelle piccole cose che si incastonano, come piccole pietre preziose, e a notare che vanno talmente per il verso giusto da lasciarci a bocca aperta. Perchè più le considereremo naturali e normali più accadranno, di conseguenza la nostra fiducia e il potere su noi stessi si espanderanno. E accederemo finalmente a un mondo nuovo, il nostro nuovo mondo. www.josaya.com

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Abituarsi ogni giorno ad allargare il nostro paese delle nostre meraviglie funziona! Quello spazio-tempo creativo nel quale giocare, gioire e godere piacevolmente della realtà totale, quell’area che è semplicemente la somma di quella che consideriamo reale e quella che ci sembra virtuale ovvero la zona del sottile. Riuscire a sovrapporre questi due mondi ci porterà direttamente nell’universo sciamanico, ma questa è un’altra storia che abbiamo approfondito in altri scritti. Sono saggi e veritieri gli antichi detti come “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”, e meglio ancora il più propositivo “Aiutati che il ciel ti aiuta”. Henry Ford scrisse parole illuminanti su questo tenore: Che tu creda di riuscirci o meno avrai comunque ragione. Crediamo in noi stessi e nel nostro potere e poniamo sempre attenzione alla nostra creazione e al Tutto, con gratitudine, Amore e fiducia accompagnati sempre dal mantra miracoloso di Hooponopono: ti amo, perdonami, mi dispiace, grazie.

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Perdonami • Perdonare per lasciare andare • Perdonare per aprirsi alla vita • Perdonare per fare entrare Amore nella nostra esistenza • Perdonare per guarire • Perdonare per essere liberi • Perdonare per essere felici In un Universo perfetto, originato dall’Amore che evolve in direzione di se stesso, il concetto di perdono ha una valenza molto diversa rispetto a quella che comunemente gli viene attribuita. Perdonare in Ho-oponopono significa semplicemente permettere la trasmutazione dell’energia che noi percepiamo come negativa. Fino a quando non risolviamo le ferite dell’anima esse rimangono aperte continuando a generare sentimenti di rabbia e frustrazione dannosi per il nostro benessere psico-fisico. Non perdonare non fa del male a coloro verso i quali serbiamo astio, fa male profondamente a noi stessi. Se continuiamo a farci carico di antiche ferite causate da rancori, l’anima che è la nostra parte energetica, il nostro magnete, viene appesantita dal vissuto che interpretiamo come negativo. Tutto questo influenza le nostre scelte e la nostra vita ed ecco che in questo modo attraiamo ciò che non vogliamo.

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La reale causa della ferita è celata nel profondo del nostro inconscio, quando diamo la colpa agli altri, e anziché guardarci dentro rimaniamo prigionieri del passato non risolto, intrappolati in situazioni che si ripetono nella nostra esistenza, che richiamiamo come una calamita e che ci fanno soffrire. Per vivere liberi dal passato e responsabili della nostra esistenza dobbiamo essere consapevoli delle ferite, chiedere perdono e lasciarle andare senza più preoccuparcene. Quale insegnamento possiamo trarre dalle esperienze di sofferenza? In cosa le esperienze difficili vogliono rafforzarci? Perché la nostra anima le attrae? Ringraziamo chi ci offre l’opportunità di crescere e lasciamolo andare, perdonandolo. Le persone per le quali proviamo rancore non hanno colpa, i responsabili della nostra sofferenza siamo sempre e solo noi. Abbiamo attratto noi quelle persone e quelle situazioni perchè potessero essere un mezzo per aiutarci a divenire consapevoli di qualcosa. Perciò è così importante ribaltare la percezione imparando a vedere gli eventi che viviamo da una diversa angolatura e ringraziare chi incarna l’opportunità della nostra evoluzione. Non esistono reali colpe ma solo interpretazioni della realtà che variano a seconda della visione soggettiva. Carnefici e vittime si fondono in un unico richiamo energetico e si scambiano i ruoli fino a quando non sono realmente liberi. www.josaya.com

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Sfatiamo un mito. Perdonare non consiste nel subire senza reagire. Vuol dire invece agire consapevolmente da un piano superiore, da una condizione di purezza, equilibrio, saggezza e unità dell’essere. È bello pensare che “porgere l’altra guancia” sia un invito a mostrare l’altro aspetto di noi stessi, quello consapevole, capace di amare; quello che ha il potere di risolvere ogni conflitto. Quando perdoni veramente non sei più motivato da collera, rabbia, frustrazione e ignoranza. Se il perdono è autentico le tue parole ed azioni esprimeranno solamente determinazione, chiarezza e comprensione. A spingerti non sarà più il senso di ingiustizia e di sopruso, né il desiderio di vendetta. Non ci sarà in te neanche l’ombra di questi sentimenti, ma solo chiarezza e consapevolezza. Le tue azioni avranno un peso e un obiettivo differente. Il frutto del perdono non sarà una reazione, ma un differente modo di agire. - Daniel Lumera Il rimedio per guarire è il perdono. Non esiste intervento migliore per sanare le ferite dell’anima, ma dobbiamo innanzitutto riuscire a perdonare noi stessi. Viviamo in una società in cui il senso di colpa per ogni caduta o disagio è la prima cosa che ci viene inculcata da piccoli. Tormentarsi non serve, per ogni decisione che abbiamo preso nell’arco della nostra vita esiste una motivazione e un insegnamento ai quali possiamo e dobbiamo essere grati. www.josaya.com

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Il senso di colpa abbassa la nostra autostima e l’Amore per noi stessi. Non lasciamoci ingannare! Un vecchio proverbio diceva: “Se c’è rimedio perché ti arrabbi? E se non c’è rimedio perché ti arrabbi?”. Possiamo sempre cambiare le scelte che riteniamo inadeguate momento per momento e dirigere la nostra vita verso la libertà emozionale. Ringraziamo le esperienze, lasciamole andare, e facciamole sciogliere come neve al sole. Non dobbiamo permettere alle nostre stesse emozioni di abbassare la nostra energia, invece che opportunità di consapevolezza diverrebbero uno spreco inutile e controproducente. Non preoccupiamoci di ciò che gli altri pensano di noi, di come gli altri vorrebbero che fossimo e dei loro comportamenti nei nostri confronti. Siamo noi a scegliere la nostra vita così come la desideriamo, indipendentemente da tutto e da tutti. Liberiamoci dalla trappola del senso di colpa e smettiamo di criticare noi stessi. Evitiamo anche di giudicare gli altri per le loro azioni, perchè se si sono comportati in un certo modo qualcosa in loro li ha mossi in una certa direzione di cui non possiamo sapere le motivazioni e se proprio non riusciamo a comprenderli, mandiamo loro amore e benedizioni. Ecco un piccolo esercizio: visualizziamo le parole Perdono e Amore, inviamole a noi stessi e a tutte quelle persone che pensiamo possano aver contribuito alla sofferenza e all’incomprensione. Il perdono è un processo amorevole, una continua crescita verso la libertà interiore. www.josaya.com

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L’Amore non è solo un sentimento. L’Amore è l’energia dell’Universo con la frequenza più alta e potente che porta in sé un potere illimitato. Patrizia Colomba Perdonare è ripulire, sgomberare, rimuovere macigni per lasciare spazio all’Amore. Sandro Flora Attraverso il perdono concedo a me per-dono la libertà di essere l’Essere che sono. Marilena Bernardini Va da sè il non giudizio. Se perdono è perché amo e non giudico. Le basi del segreto: perdono, gratitudine, non giudizio. In una parola: Amore. Giovanna Garbuio

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Mi dispiace Mi dispiace è una vera e propria dichiarazione di responsabilità. “Mi dispiace per aver creato questa situazione in cui percepisco negatività ed errore” è la frase che serve a individuare la propria responsabilità riguardo la situazione e a focalizzare l’energia sul problema. Nel momento in cui ci dichiariamo responsabili della nostra vita ci riconosciamo come parte olografica della Divina Intelligenza. Con Ho-oponopono ci assumiamo la responsabilità al 100% nella manifestazione della nostra realtà, come meccanismo divino regolato da leggi universali, ci liberiamo anche da qualunque senso di colpa perché distinguiamo chiaramente la responsabilità (reale) dalla colpa (illusoria). Attenzione, il fatto di essere responsabili di ciò che si è manifestato non significa in nessun modo essere colpevoli. Le preoccupazioni e i sensi di colpa sono memorie che si ripetono. L’Amore puro non prevede la colpa, l’Amore contempla solo l’Amore. Del resto il concetto di peccato e di colpa è una creazione culturale prettamente occidentale che ci conduce al continuo timore di essere inadeguati, sbagliati, colpevoli appunto, di non scegliere la strada giusta al momento giusto. La cosa giusta da fare è quella che stiamo facendo, per il semplice fatto che non esiste diversità tra giusto e sbagliato, l’Universo è Amore e tutto quello che è, è sempre il meglio. www.josaya.com

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Assumere la nostra responsabilità al 100% è l’operazione più saggia che possiamo compiere, è riconoscere la nostra divinità e la nostra onnipotenza. Se noi siamo responsabili di tutto ciò che accade abbiamo anche il totale potere di modificarlo. Ci stiamo rispecchiando nella perfezione della nostra interiorità liberando il flusso dell’Amore incondizionato verso noi stessi e verso gli altri. Pronunciando le parole mi dispiace l’ego individua intenzionalmente quello che percepiamo come errore e ammette la propria totale responsabilità a riguardo. Il subconscio registra l’intenzione e la invia all’Io Superiore che trasmuta la percezione con l’aiuto dell’Intelligenza Divina con la quale è in constante e privilegiato contatto, perché ogni elemento del creato è parte olografica del divino.

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Ti amo Ti amo, come tutte le altre del mantra, è sempre rivolto a noi stessi. Amare se stessi può essere difficile quando a livello inconscio sono presenti delle convinzioni limitanti. La maggior parte di questi messaggi sono stati registrati durante l’infanzia ma i loro effetti vanno ben oltre. In realtà ancora oggi siamo influenzati da tutte le cose che i nostri genitori o altre persone che abbiamo ritenuto autorevoli ci hanno detto o imposto magari decenni fa. Se per esempio qualcuno ci ha ammonito con un “Sei un buono a nulla!” o ci è stato sottolineato di essere poco intelligenti, qualche nostra cellula ci ha creduto almeno per un momento. Può essere che a livello inconscio ancora oggi ci crediamo, anche se molto probabilmente non ne siamo consapevoli. E’ possibile cancellare questi vecchi messaggi e rimpiazzarli con messaggi nuovi e più stimolanti? Si! Ecco 3 modi per cominciare: 1. Coccoliamoci Pensiamo all’ultima storia d’amore. Specialmente all’inizio sia noi che il nostro partner abbiamo dedicato molto tempo, attenzione e affetto l’uno all’altro e provato reciprocamente il cosidetto senso di farfalle nello stomaco.

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Uno dei modi più belli per imparare ad amarci è di mettere in moto un processo simile, ma con noi stessi. Trattiamoci come dei re o delle regine! Facciamo le cose che ci rendono felici, abbracciamoci, accarezziamoci, parliamoci dolcemente e affettuosamente. Passiamo del tempo dedicato solo a noi stessi perchè ce lo meritiamo. 2. Esploriamo le nostre convinzioni Se sospettiamo di avere ancora dei vecchi messaggi limitanti seppelliti da qualche parte dentro di noi, ma non sappiamo quali siano esattamente, è necessario indagare un po’. Cominciamo per esempio a scrivere un diario. Diamoci lo spunto con domande di questo tipo: “Il mio ricordo più vecchio di essermi sentito uno stupido risale a...”; “Mia madre mi ha sempre fatto sentire...”; “Mio padre mi ha sempre trattato come...” e così via. L’idea è quella di esplorare i ricordi del passato e cercare di rintracciare il momento in cui le convinzioni limitanti sono nate. Poi mettiamo alla prova quelle convinzioni. Sono vere? Sono mai state vere? Decidiamo noi quello che vogliamo che siano e cominciamo a rimpiazzarle. 3. Riconosciamo i nostri pregi Se abbiamo una bassa autostima, possiamo tendere a focalizzarci su tutto quello che c’è in noi che non va, dimenticando tutto quello che invece funziona alla perfezione. Cominciamo a cambiare questa abitudine tramite il dialogo interno, cercando di lodarci e incoraggiarci. Quando riusciamo a ottenere qualcosa, congratuliamoci con noi stessi. www.josaya.com

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Affermiamo cose del tipo, “Wow! Sono veramente fiero di me per quello che ho fatto. Non è stato facile ma sono riuscito a trovare le opportunità giuste e a fare del mio meglio.” Possiamo anche prendere un impegno con noi stessi di riservare un certo tempo ogni giorno per un dialogo interno positivo. Usiamo affermazioni come “Io sono una bella persona. Ho tantissimo da offrire al mondo. Ho talento e ho successo nella vita.” Più lo faremo, prima diventeranno nuove convinzioni alle quali credere! La fiducia in noi stessi è il più grande pregio che possediamo, facciamolo venire a galla. Noi siamo direttamente responsabili di ciò che proviamo a livello emozionale e sentimentale, nessun altro se non noi stessi può modificare ciò che sentiamo nel profondo. Sono le nostre scelte, non le circostanze, che rendono reale ciò che siamo oggi e di conseguenza ciò che saremo domani. Quello che ci rappresentiamo come realtà nella nostra mente, non è la verità, ma è la realtà vista dal nostro punto di vista, posizione definita da ciò che siamo, la cui responsabilità è da attribuire a tutte le nostre scelte passate che hanno determinato ciò in cui crediamo, i nostri principi di vita e i nostri valori più profondi. Potenzialmente siamo in grado di capovolgere la nostra vita in un attimo, solo decidendolo. Un altro esercizio: chiudiamo gli occhi e focalizziamoci su ciò che vogliamo ottenere, immaginiamo (immaginare = in me mago agere, in me il mago agisce) la persona che ci piacerebbe essere e percepiamo le emozioni che questa nostra nuova identità ci fa provare coinvolgendo anche tutti i sensi. www.josaya.com

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Sentiamo l’entusiasmo, la fiducia, la passione, la gratitudine, la gioia, l’Amore e la felicità che questo cambiamento genera in noi. Viviamo le sensazioni di questo essere nuovo, sentiamole nel nostro cuore, nel nostro cervello, nel nostro stomaco e nella nostra anima come se fossero già nostre. E poi carichiamoci di tutta la loro energia. Fatto questo apriamo gli occhi e iniziamo a comportarci come se fossimo l’essere nuovo che abbiamo immaginato perché in realtà noi lo siamo davvero.

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Agisci come se fossi Amore Ora da essere nuovo possiamo vedere tutto da un’altra prospettiva, possiamo affrontare nuove e vecchie sfide con rinnovato vigore, maggiore sicurezza e autostima. Come ci sentiamo ora che tutti i problemi si trovano alle nostre spalle, brillantemente superati? Come ci sentiamo adesso che siamo diventati una persona positiva che supera in scioltezza tutte le difficoltà? I problemi non ci spaventano più, perché non possono sopraffarci. Noi siamo più forti perchè desideriamo semplicemente il meglio per noi stessi! Con questo atteggiamento possiamo affrontare anche tutti i tabù del passato, riviverli da una nuova posizione percettiva. Possiamo trasformare tutti i ricordi dolorosi in lezioni di vita che hanno contribuito con i loro insegnamenti a essere oggi la grande persona che siamo. Definiamo bene quali sono i nostri obiettivi, chiariamoli prima di tutto a noi stessi, manteniamo fiducia nelle nostre azioni, prendiamoci la responsabilità di quello che facciamo, siamo perseveranti, costanti e determinati. Puntiamo sempre al meglio! www.josaya.com

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Non dubitiamo mai di raggiungere i nostri obiettivi e restiamo sempre convinti, qualsiasi cosa accada, di essere sulla strada giusta. Se davvero lo desideriamo con tutto il cuore sarà così. Noi siamo più forti di qualunque sfida ci si possa presentare. Siamo noi quelli che ne usciranno sempre vincenti, quanto meno nei confronti di noi stessi su cui abbiamo pieno potere. La parola fallimento non fa più parte del nostro vocabolario, perché ogni esperienza che viviamo è un’esperienza che ci arricchisce di conoscenza, crescita, evoluzione, di insegnamenti sempre nuovi e necessari per il nostro futuro sempre più luminoso. Viviamo le difficoltà come stimoli per migliorarci, le sensazioni negative non sono altro che campanelli d’allarme che ci inducono a cambiare direzione per tornare sulla strada maestra e a crescere. Usiamo sempre tolleranza ed elasticità con gli altri, perché la maggior parte delle persone non sono quasi mai quello che sembrano, spesso non sono nemmeno quello che pensano di essere e in ogni caso non possiamo conoscere la strada che le ha portate a essere quello che sono diventate. Agiamo con il cuore, siamo sempre indulgenti e vedremo che ci sarà riservato il medesimo trattamento. Non spaventiamoci delle novità, accogliamo le nuove situazioni e non temiamo il cambiamento, perchè da queste esperienze non può che derivare arricchimento. La nostra vita è adesso, viviamola oggi, facciamo tutto ciò che sentiamo risuonare con il nostro vero Sè e non avremo mai più rimpianti domani. Allarghiamo tutti i nostri orizzonti e variamo spesso la nostra prospettiva, ne avremo un’enorme ricchezza spirituale, emozionale, culturale e cognitiva.

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Sappiamo sempre nel profondo del nostro cuore che siamo in costante crescita e miglioramento per rendere la nostra esistenza sempre più bella e di maggior valore. Noi siamo degli esseri meravigliosi e siamo l’esatta manifestazione dei nostri pensieri e delle nostri emozioni. Innamoriamoci di noi stessi e viviamo alla grande! Aïvanhov scriveva negli anni ’40: Pensate ogni giorno a ringraziare il Cielo, fino a sentire che tutto ciò che vi accade è per il vostro bene. D’ora in poi dite: Grazie Signore, Grazie Signore Ringraziate per ciò che avete e per ciò che non avete, per ciò che vi dà gioia e per ciò che vi fa soffrire. È così che alimenterete in voi la fiamma della vita. È una legge che bisogna conoscere: nulla può resistere dinanzi alla Gratitudine. Direte: ma come si fa a ringraziare quando si è infelici, malati, in miseria? Non potremo mai. Sì che potrete, ed è questo il più grande segreto: benché infelici, riuscire a trovare una ragione per ringraziare. Siete poveri? Siete malati? Ringraziate! Ringraziate! Rallegratevi nel vedere gli altri ricchi, in buona salute, nell’abbondanza, e vedrete… poco dopo, certe porte si apriranno e le benedizioni cominceranno a riversarsi su di voi. - Omraam Mikhaël Aïvanhov www.josaya.com

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Noi Josaya siamo sempre stati ottimisti, ma da quando siamo venuti in contatto con queste verità e abbiamo capito che le vere regole sono poche ma immutabili, le cose sono ulteriormente migliorate. Le regole sono: Gratitudine Sempre e comunque. Non giudizio E quando giudichiamo - siamo umani - osserviamoci e possibilmente raddrizziamo il tiro. Spirito di Aloha Parliamo e pensiamo bene di tutto e di tutti, da chi ha un bel carattere, a chi è ricco sfondato, da chi è sempre di buon umore, a chi sa usare cuore, etica e sensibilità, benediciamo tutto ciò che vorremmo avere, migliorare o essere. Agire come se fossimo Amore La più importante perché le comprende tutte.

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Aloha! Josaya

Josaya è lo pseudonimo di Giovanna Garbuio, Sandro Flora e Silvia Paola Mussini ottenuto fondendo le iniziali di Giovanna e Sandro e le lettere finali di Silvia. In sanscrito Jos Aya significa “luogo di gioia”. Insieme abbiamo fondato Josaya srl, società italiana che diffonde tramite i siti internet www.josaya.com e www.ho-oponopono.info un messaggio di pace e di consapevolezza interiore, ottenendo un grande seguito di lettori ed amici.

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