Guida Per Principianti Alla Psicologia Quantistica

February 26, 2018 | Author: cannizzo45091 | Category: Narcissism, Vacuum, Psychology & Cognitive Science, Quantum Mechanics, Thought
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Guida per principianti alla Psicologia Quantistica STEPHEN H. WOLINSKY, PH.D.

••• ©2000 Stephen H. Wolinsky, Ph.D. 101 Grand Avenue #11 Capitola, California 95010 Phone: (831) 464-0564 Fax: (831) 479-8233 Cover Art: M.C. Escher’s The Rind ©2000 Cordon Art BV Baarn - Holland. All rights reserved.

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DALLO STESSO AUTORE

Trances People live: Healing Approaches in Quantum Psychology Quantum Consciousness: The Guide to Experiencing Quantum Psychology The Dark Side of the Inner Child: The Next Step The Tao of Chaos: Quantum Consciousness, Volume II Hearts on Fire: The Tao of Meditation The Roots of Quantum Psychology The Way of the Human, Vol. I: Developing Multi-Dimensional Awareness The Way of the Human, Vol. II: The False Core-False Self The Way of the Human, Vol. III: Beyond Quantum Psychology Intimate Relationships: Why They Do and Do Not Work I AM THAT I AM: A Tribute to Sri Nisargadatta Maharaj

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DEDICHE In memoria di Sri Nisargadatta Maharaj, il nonno della Psicologia Quantistica. In memoria del mio caro amico Christian che abbiamo affettuosamente chiamato “Voidian”

RINGRAZIAMENTI Per Oscar Ichazo, il Padre della Giornata Moderna Enneagramma che egli chiama la Enneagon. In memoria di Alfred Korzybski, il Padre della semantica generale. Per Allen Horne, per i suoi eccellenti servizi editoriali. Per la mia Divina Leni

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L'AUTORE Stephen H. Wolinsky, Ph.D., ha iniziato la sua pratica clinica nel 1974 a Los Angeles, California. Formatore e terapeuta Gestalt e Reichiano, ha condotto seminari in California del Sud. Si è altresì specializzato in Ipnosi Classica, Psicosintesi, Psicodramma/ Psicomotoria, e Analisi Transazionale. Nel 1977 si recò in India, dove visse per quasi sei anni studiando la meditazione. Trasferitosi nel New Mexico nel 1982, per riprendere la pratica clinica, iniziò a formare terapeuti in Ipnosi Ericksoniana e Terapia Familiare, conducendo inoltre corsi di formazione della durata di un anno dal titolo: “Integrazione dell’Ipnosi con la Psicoterapia”, e “Integrazione dell’Ipnosi con la Terapia Familiare”. Il Dr. Wolinsky è l'autore di “Trances People Live: Healing A p p r o a c h e s i n Q u a n t u m P s y c h o l og y ® ” , “ Q u a n t u m Consciousness: The Guide to Experiencing Quantum Psychology®”, “The Tao of Chaos: Quantum Consciousness Volume II”, “The Dark Side of the Inner Child, “Hearts on Fire: The Roots of Quantum Psychology”. Ha recentemente completato una trilogia, “La Via del Umani: il taccuino della Psicologia Quantistica”. Egli è il fondatore del Quantum Psychology ® e vive a Capitola, California. Il Dr. Wolinsky può essere raggiunto per informazioni e workshop chiamando (831) 464-0564 o via fax al (831) 479-8.233.

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Indice •••

INTRODUZIONE .........................................................................8

PRIMA SEZIONE: IL CONTESTO DELLA PSICOLOGIA QUANTISTICA ...........9

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L’ADVAITA VEDANTA...................................................10 IL QUANTUM..................................................................17 IL BUDDISMO.................................................................19 LA BIOLOGIA.................................................................20 LO SVILUPPO MULTIDIMENSIONALE DELLA CONSAPEVOLEZZA..........................................21 IL FALSO NUCLEO – FALSO SÈ...................................26 LE VIE DEL FALSO NUCLEO – FALSO SÈ................69

SECONDA SEZIONE: LE DIMENSIONI DELLA MANIFESTAZIONE IN PROFONDITÀ.............................................................................93

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LA DIMENSIONE ESTERNA.........................................94 LA DIMENSIONE DEL PENSIERO...............................97 LA DIMENSIONE EMOZIONALE...............................105 LA DIMENSIONE BIOLOGICO-ANIMALE...............111 5

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L’ESSENZA....................................................................123 L’IO SONO......................................................................140 ARCHETIPI E INCONSCIO COLLETTIVO.................167 IL NON-IO-IO.................................................................179 IL VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA......................................................193 L’INNOMINATO ASSOLUTO.......................................199 EPILOGO........................................................................206 OLTRE............................................................................211

BIBLIOGRAFIA........................................................................212

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Una persona può essere tre cose: ciò che egli pensa di essere, ciò che gli altri pensano che lui sia e ciò che egli è veramente Anonimo

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Introduzione ••• Nel corso degli ultimi anni, sono state molte le richieste per un libro che rendesse la Psicologia Quantistica più accessibile ai lettori poco informati sull’argomento. Ho subito pensato alla possibilità di scrivere un testo elementare o forse qualcosa sulla falsariga di una “Guida all’illuminazione per l’uomo pigro”. Questo mi sembrava giusto, dal momento che per parecchi anni le persone mi chiamavano pigro. La mia risposta è sempre stata: “Io non sono pigro, sono maturo”. In poche parole, la Psicologia Quantistica riguarda la maturità, ovvero essere abbastanza maturi per guardare a noi stessi e assumersi la responsabilità delle nostre decisioni con le loro conseguenze, per andare al di là di noi stessi e di ciò che pensiamo di essere. Queste richieste mi hanno dato la possibilità di scegliere, tra circa 3000 pagine di materiale pubblicato, ciò che era essenziale e doveroso, omettendo le informazioni meno importanti e i dettagli estranei. Una sorta di Greatest Hits della Psicologia Quantistica. Il progetto non è stato difficile, trattandosi di una panoramica sugli aspetti pratici. Il mio obiettivo era quello di semplificare la Psicologia Quantistica, il cui scopo è la realizzazione di Chi Sei, per renderti conto che tu stai al di là di qualsiasi cosa pensi o immagini sia te stesso e, infine, renderti conto che non esiste un “io” o un oltre. Quindi, NULLA sarà risolto. Goditi il viaggio. Con amore tuo fratello, Stephen Settembre 1999

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PRIMA SEZIONE ••• IL CONTESTO DELLA PSICOLOGIA QUANTISTICA

Scoprire CHI SEI non ha lo scopo di essere di più, fare di più, avere di più, manifestarsi di più, creare di più, essere il meglio che puoi, trovare la tua missione, il tuo scopo nella vita od ottenere successi finanziari. Scoprire CHI SEI, è la consapevolezza che tutto è fatto della stessa sostanza e che TU SEI QUELLA SOSTANZA.

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1 ••• L’ADVAITA VEDANTA IL CONTESTO DELLA PSICOLOGIA QUANTISTICA In India, ci sono due principali approcci alla realizzazione del sé, Advaita e Vedanta. Advaita, o consapevolezza non-duale, significa che c’è solo una sostanza, non due o più sostanze, in altre parole, non-dualità. La definizione più realizzabile di Vedanta invece, può meglio essere espressa come, rendersi conto che si sta per scartare tutto ciò che pensi o immagini sia te stesso. In breve, non questo/non quello o neti-neti in Sanscrito. I Veda sono considerati i testi più sacri dell’India. Vedanta significa la fine dei Veda.

LO SCOPO DELLA PSICOLOGIA QUANTISTICA La Psicologia Quantistica è diversa dalle altre forme di Psicologia moderne, perché ha uno scopo, un obiettivo diverso e cioè quello di scoprire CHI SEI. Le fasi preliminari e preparatorie, sono state sviluppate per demolire (neti-neti) quello 10

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che viene chiamato il tuo “Falso Nucleo-Falso Sè”, acquisendo consapevolezza multi-dimensionale. Discuteremo del significato di questi termini andando avanti. La Psicologia Quantistica non intende renderti migliore, più virtuoso, o insegnarti come avere ottimi rapporti, come fare più soldi; non ha lo scopo di rendere più confortevole la nostra vita. Piuttosto, si occupa di sviluppare conoscenze in modo da poter scoprire Chi Sei, anche al di là della stessa consapevolezza. La consapevolezza multidimensionale è lo sviluppo della coscienza di otto dimensioni o manifestazioni di sensibilizzazione. La Psicologia Quantistica ritiene che lo sviluppo della coscienza multidimensionale potrebbe aiutare nel processo per scoprire CHI SEI. Per inciso, io dico sempre che può, perché non ci possono essere garanzie. Ho vissuto in India per sei anni dove ho studiato con molti insegnanti, guru e maestri di meditazione. Nel 1979, ho incontrato Sri Nisargadatta Maharaj, che sarebbe diventato il mio maestro e mentore spirituale. Secondo lui, “L’unico modo per scoprire Chi Sei è scoprire Chi non Sei” (neti-neti). Il più elementare dei principi della Psicologia Quantistica di Nisargadatta Maharaj è stato: “Tutto ciò che pensi di essere, non sei”. Mentre era in vita, solo uno dei suoi libri è stato pubblicato, “Io Sono Quello”, che potrebbe forse essere definito uno dei più importanti testi spirituali di questa generazione. Seguiva gli insegnamenti dell’Advaita-Vedanta e dell’Jnana Yoga. Jnana Yoga è il termine sanscrito per definire il percorso della conoscenza. In realtà è il PERCORSO PER DISIMPARARE (neti-neti), come in Star Wars, quando Yoda (l’insegnante) dice a Luke Skywalker (lo studente): “Devi disimparare tutto quello che hai imparato”. Advaita sostiene che c’è un’UNICA SOSTANZA, che tutto è fatto che di quest’UNICA SOSTANZA, non due o più sostanze, e questa spiritualità è realmente la realizzazione che tu sei quest’UNICA SOSTANZA. Secondo Maharaj: 11

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In principio non c’era NULLA, assolutamente. L’IO SONO apparve (condensato) all’interno di tale NULLA. E un giorno l’IO SONO scomparirà (riducendosi, dissolvendosi) e non ci sarà NULLA di nuovo e questo è tutto ciò che è.

PSICOLOGIA QUANTISTICA E NISARGADATTA MAHARAJ “La personalità è una falsa identità” Nisargadatta Maharaj A causa dell’influenza di Nisargadatta Maharaj, la Psicologia Quantistica si diresse verso la ricerca e lo smantellamento di chi tu pensi o immagini sia te stesso. Il processo è organizzato attraverso un’attività di indagine. In Psicologia Quantistica, vogliamo ridurre la quantità di consapevolezza immessa e consumata dalla vostra psicologia, in modo da liberare la vostra consapevolezza fino al ricercatore e al consapevole, che scompariranno da soli nella non-dimensionalità della sottostante unità dell’UNICA SOSTANZA. La Psicologia Quantistica è quindi un sottoprodotto, una continuazione di Nisargadatta Maharaj e di ADVAITA VEDANTA, con i seguenti principi di base: ADVAITA: LA LINEA DI FONDO C’è un’UNICA SOSTANZA. Non due o più sostanze. VEDANTA: IL PROCESSO NETI-NETI (non questo-non quello)

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IL NUCLEO DELLA PSICOLOGIA QUANTISTICA I Nove Principi della Psicologia Quantistica di Nisargadatta Maharaj: 1. C’è solo un’UNICA SOSTANZA. 2. Quello che conosci di te è arrivato da fuori di te, quindi scartalo. 3. Metti in discussione tutto, non credere a niente. 4. Per scoprire Chi Sei, devi prima scoprire Chi non Sei. 5. Per lasciare andare qualcosa, devi prima scoprire cosa sia. 6. Lo sperimentatore è contenuto all’interno della stessa esperienza. 7. Qualsiasi cosa pensi di essere, non sei. 8. Sostieni l’IO SONO, staccati da tutto il resto. 9. Tutto quello che sai di te, non può essere. Questi nove principi costituiscono il nucleo della Psicologia Quantistica.

L’ IO SONO Ora, prima di andare avanti, vorrei darvi una spiegazione di ciò che Nisargadatta intendeva quando disse: “Sostieni l’IO SONO, staccati da tutto il resto.” Prima del sorgere di ogni pensiero, i “voi” erano lì, in stato di non-stato di IO SONO. Da quando nacquero i pensieri, i sentimenti, o qualsiasi altra cosa, questo non-stato è ancora lì. Quando i pensieri e le associazioni se ne vanno, lo stato non-stato

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è li. Questo è il significato di “Sostieni l’IO SONO, staccati da tutto il resto.” Per verificare questo, lasciate che i vostri occhi si chiudano e notate ciò che avviene: se non usate i vostri pensieri, i ricordi, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni il vuoto precede il pensiero. Quando Nisargadatta Maharaj disse: “Qualsiasi cosa ti credi di essere, non sei”, intendeva che tu esisti “prima” dei tuoi pensieri, della tua memoria, delle tue emozioni, associazioni, percezioni, attenzione o intenzioni, in uno Stato senza Stato o Stato Non-Stato del nonverbale IO SONO. Per poter entrare in contatto con questo stato, è necessario portare l’attenzione lontano da come di consueto accedi alle informazioni. Non utilizzando i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, puoi accorgerti di un vuoto che è naturalmente lì. All’inizio si può essere in grado di provare questo vuoto per un istante dal momento che tutto ciò che si utilizza solitamente, viene messo da parte. Quanto più spesso sei in questo Stato senza Stato, più profondi e più lunghi saranno questi istanti in cui l’Io Sono si verificherà. Per ora, è più importante cominciare a notare ciò che esiste prima del nostro pensiero, della memoria, delle emozioni, delle associazioni, delle percezioni, dell’attenzione, o delle intenzioni.

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Esercizio, L’ Io Sono: il primo passo (Chiedete ad un amico di guidarvi nel percorso) Lascia che i tuoi occhi si chiudano per un momento. Senza usare i tuoi pensieri, i ricordi, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, sei un uomo, una donna, o nessuno dei due? Senza usare il tuo pensiero, la memoria, le emozioni, le vostre associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, sei limitato, illimitato o nessuno dei due? Senza usare il tuo pensiero, la memoria, le emozioni, le vostre associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, sei definito, indefinito o nessuno dei due? Senza usare il tuo pensiero, la memoria, le emozioni, le vostre associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, che cos’è la guarigione? Senza usare il tuo pensiero, la memoria, le emozioni, le vostre associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, che cos’è che ha bisogno di essere guarito? Senza usare il tuo pensiero, la memoria, le emozioni, le vostre associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, che cosa significa esistenza o non-esistenza? Hanno qualche significato?

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Senza usare il tuo pensiero, la memoria, le emozioni, le vostre associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, nota il suono di una mano sola che applaude. Ora, tra un momento ti chiederò di riaprire gli occhi e di fare ritorno nella stanza, mentre lascerai parte della tua consapevolezza nello Stato Non-Stato di assenza di pensiero, memoria, emozione, associazione, percezione, attenzione, intenzione. Quando riaprirai gli occhi, parte della tua consapevolezza potrà percepire lo Stato Non-Stato di assenza di pensiero, memoria, emozione, associazione, percezione, attenzione, intenzione; mentre un’altra parte della tua consapevolezza tornerà indietro, in questa stanza. Così, quando sei pronto, apri gli occhi..

Benvenuto nello Stato Non-Stato di

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2 ••• IL QUANTUM

L’osservatore non può essere separato da ciò che è osservato. Werner Heisenberg Tutto è vuoto, la forma è vuoto condensato. Albert Einstein Il nulla è la struttura dell’universo. John Wheeler L’universo è un tutto interconnesso. David Bohm Non ci sono cause locali. John Stuart Bell Duecentocinquanta anni prima di Einstein, il quale affermava che tutto era fatto di VUOTO, e che la forma è VUOTO 17

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condensato, il Buddha scrisse nel Sutra del Cuore che “La forma non è altro che vuoto; il vuoto non è nient’altro che forma”. Ma che cosa significa e come possiamo comprendere tutto ciò? Immaginate di essere in grado di guardare nel mondo quantistico. Se si potesse, non si vedrebbero sedie o persone solide, o altre cose che riteniamo scontate nel mondo che percepiamo con i nostri sensi fisici. Al contrario, si vedrebbe VUOTO, con un paio di particelle che sembrano essere in sospensione. Per illustrare quanto vuoto c’è, immaginate che un elettrone, in orbita attorno al nucleo di un atomo, sia la terra e il nucleo attorno al quale gira, il sole. Se così fosse, lo spazio tra l’elettrone e il nucleo potrebbe essere molte volte maggiore della distanza effettiva che si trova tra la terra reale e il sole vero. Questo è quanto VUOTO c’è. Quindi, anche se tutto appare solido attraverso il nostro normale “obiettivo” visivo di tutti i giorni, grazie al nostro sistema nervoso, in realtà le cose sono molto, molto vuote. Allo stesso modo, scoprire Chi Sei, scoprire l’unità di fondo di quel vuoto, si spera possa essere aiutata attraverso lo smantellamento delle montature, delle lenti di riferimento e dei concetti con i quali visualizzi il mondo e te stesso. E in questo modo, l’unità di fondo di quell’UNICA SOSTANZA, ovvero Chi Sei, può quindi essere realizzata.

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3 ••• IL BUDDISMO Come si inserisce il buddismo nella Psicologia Quantistica? Forse questo capitolo dovrebbe essere intitolato: “Tutto ciò che avreste voluto sapere sul Buddismo, ma non avete mai osato chiedere?”. Come potrete vedere in seguito, vi è una grande sovrapposizione tra la Psicologia Quantistica e il Buddismo. Ecco alcune premesse fondamentali del pensiero Buddista: 1) “Il vuoto non è altro che forma; la forma non è nient’altro che vacuità." 2) Colui che cerca il Nirvana è ignorante; colui che cerca il Samsara è ignorante. Perché? Perché poiché vi è un’UNICA SOSTANZA, il Nirvana è Samsara / Samsara è Nirvana. 3) Non vi è alcun individuo, anima separata che trasmigra o che si incarna di vita in vita. Perché? Perché vi è un’UNICA SOSTANZA, quindi, non anime o sé individuali separati; solamente un’anima o sostanza.

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4 ••• LA BIOLOGIA PERCHÉ NON OTTENIAMO UN’UNITÀ DI FONDO CON IL VUOTO La ragione per cui il mondo sembra essere solido è perché il sistema nervoso fa apparire le cose in quel modo. Moshe Feldenkrais disse: “Lo scopo del sistema nervoso è quello di organizzare il caos”. Il sistema nervoso prende il presunto caos del VUOTO e lo organizza in ciò che noi vediamo come il mondo e noi stessi. Ma prima di questa organizzazione, tutto è vuoto; la forma è vuoto condensato e vi è un’UNICA SOSTANZA. La Psicologia Quantistica non è una soluzione rapida per curare tutto, non ci sono garanzie. Non è per tutti. Ci sono alcune persone per le quali in realtà, funziona davvero. Per altri non è così. Essa spera che la consapevolezza multi-dimensionale, come un veicolo, possa aiutare a scoprire Chi Sei. Si noti che possa è sottolineato dal momento che non ci sono garanzie, né possono esserci alcune promesse che questo possa avvenire. In definitiva, anche l’individuo che fa il processo scompare, insieme alla stessa consapevolezza, mentre trova Chi è trovando Chi Non è. In questo modo anche il chi evapora. 20

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5 ••• LO SVILUPPO DELLA CONSAPEVOLEZZA MULTIDIMENSIONALE LE DIMENSIONI DELLA MANIFESTAZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA SEMPLIFICATE Dimensione Esterne | Dimensione del Pensiero | Dimensione Emozionale | Dimensione Biologico-Animale ESSENZA | IO SONO | 21

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INCONSCIO COLLETTIVO | IL NON - IO - IO *************************************************** VUOTO | L’INNOMINATO ASSOLUTO | OLTRE

OTTO DIMENSIONI Come un passo iniziale e un eventuale aiuto nella scoperta di Chi Sei, la Psicologia Quantistica punta la sua ricerca innanzitutto verso la liberazione della coscienza, attraverso lo sviluppo della consapevolezza multidimensionale. Per parafrasare il noto maestro Sufi Idries Shah, non puoi diventare libero fino a quando non ne fai una scelta volontaria, sulla quale si posiziona la tua consapevolezza. Se la tua consapevolezza è inconsapevolmente fissata sul rivivere, rafforzare, resistendo o ricreando attraverso il Falso Sé nel tentativo di superare il Falso Nucleo, può essere difficile sperimentare la libertà (di cui parleremo in seguito) in particolare nel caso della spiritualizzazione, che è una difesa in cui situazioni vengono viste come “spirituali”, in modo da evitare di affrontare sentimenti indesiderati o pensieri su ciò che sta realmente accadendo. Sviluppare la consapevolezza delle otto dimensioni di manifestazione e apprezzare ciò che ogni livello fa, la sua funzione e il suo scopo, è essenziale per la liberazione della coscienza e l’esperienza soggettiva di libertà. Nei capitoli che seguono, ci sarà una descrizione di ogni dimensione con una spiegazione approfondita che comprende esempi ed esercizi. Queste otto dimensioni della manifestazione 22

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saranno discusse in tutto il libro in quanto forniscono un fondamento per la comprensione della Psicologia Quantistica Ci sono otto dimensioni di consapevolezza e tre livelli che sono al di là della coscienza: 1) la Dimensione Esterna; 2) la Dimensione del Pensiero; 3) la Dimensione Emozionale; 4) la Dimensione Biologico-Animale; 5) L’ESSENZA 6) L’IO SONO; 7) l'INCONSCIO COLLETTIVO; 8), il NON - IO - IO. I tre livelli al di là sono: 1) il VUOTO; 2) l’INNOMINATO ASSOLUTO 3) l’OLTRE. L’insegnante della Quarta Via, G.I Gurdjieff, una volta disse al suo noto allievo, PD Ouspensky (1949): Quando faccio attenzione al mondo esterno, io sono come una freccia che punta verso l’esterno. Quando chiudo gli occhi e sprofondo in me stesso, la mia attenzione diventa una freccia che punta verso l’interno. Ora, se cerco di fare entrambe le cose contemporaneamente puntare la freccia dentro e fuori allo stesso tempo - scopro immediatamente che questo è incredibilmente difficile. Dopo un secondo o due, dimentico entrambi e sprofondo in un sogno ad occhi aperti, o dimentico me stesso e vengo assorbito in quello che sto guardando. Gurdjieff chiamava questo “ricordo di sé”. La Psicologia Quantistica chiede che si impari a concentrarsi su tre o più dimensioni simultaneamente. Per fare questo, è necessario comprendere le qualità intrinseche di ogni dimensione e come queste qualità funzionano nella tua vita.

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CONFONDERE I LIVELLI Un Maestro Sufi era in visita a un villaggio e uno dei suoi studenti decise di vederlo. Lo studente guidò per chilometri attraverso il deserto fino a raggiungere il piccolo villaggio. Ma quando arrivò, non riusciva a trovare un posto per legare il suo cammello. Era così ansioso che lasciò semplicemente il cammello e andò dove il guru alloggiava. Parlarono per un paio di ore fin quando giunse per il guru il tempo di andarsene. Poi, rendendosi conto che il cammello dello studente non si vedeva in nessun posto, il maestro Sufi gli chiese: “Dov’è il tuo cammello?”. “Non riuscivo a trovare un posto per legarlo, così l’ho lasciato a Dio che si prendesse cura di lui”, rispose lo studente. Il maestro Sufi riprese: “Va bene, dovresti lasciare tutto a Dio. E legare il tuo cammello”. Questo è un classico esempio di confusione, cercando di utilizzare una dimensione (il VUOTO) per gestire un’altra dimensione (il mondo esterno). Quindi, sì. Lascia tutto a Dio. Ma non dimenticare di legare il tuo cammello. Ciascuna delle otto dimensioni ha una funzione diversa. Lo scopo della mia mano destra è quello di scrivere, lo scopo della mia bocca è quello di mangiare. Non riesco a digerire il mio cibo tenendolo in mano. E non riesco a scrivere mettendo la penna in bocca. Non è funzionale. In questo modo, è necessario conoscere la funzione di ogni dimensione. In poche parole, più dimensioni di consapevolezza riusciamo a gestire, maggiore è la nostra esperienza soggettiva di libertà. Meno dimensioni riusciamo a conoscere, tanto meno sarà la nostra esperienza soggettiva di libertà. Confondere un livello per un altro è un classico problema della New Age. Ad esempio, alcune persone immaginano che se visualizzano i soldi arrivare loro, il denaro apparirà magicamente. 24

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Non ho mai incontrato nessuno che realmente ha fatto i soldi in questo modo. Quando sono tornato dall’India, ho condiviso un ufficio con un uomo di Los Angeles che guidò gruppi di lavoro per la visualizzazione dei soldi. Il problema era che non poteva pagare l’affitto. In questo modo, confuse il mondo pensiero (il mondo delle immagini mentali) con il mondo esterno. Se io fantasticassi di essere un astronauta, non avrebbe nulla a che vedere con il mio esserlo nel mondo esterno. È una fantasia e anche se vera a livello di immagine-pensiero, a livello esterno non lo è. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Ciò che è vero ad un certo livello non è necessariamente vero ad un altro livello. Quando un livello di consapevolezza è confuso con un altro, può causare problemi.

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6 ••• IL FALSO NUCLEOFALSO SÉ Noi non abbiamo paura delle esperienze, abbiamo solo paura di ciò che concludiamo con esse, di cosa le esperienze significano. Stephen H. Wolinsky Prima di andare troppo oltre, cominciamo con la creazione di un contesto di dove stiamo andando. In altre parole, abbiamo bisogno di spiegare il Falso Nucleo - Falso Sè e come funziona nelle nostre vite. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Qualsiasi cosa ti credi di essere, non sei. Qualsiasi cosa pensi o immagini sia te stesso, tu sei al di là. Dare un nome a qualcosa non presuppone il fatto che tu lo conosca. Si conosce solo il nome assegnato. Allo stesso modo, le idee che si concludono su una cosa non sono la cosa a cui ti riferisci.

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Al fine di stabilizzare la consapevolezza, il Falso Nucleo - Falso Sè deve essere trattato, compreso, digerito e liberato. Il Falso Nucleo è un concetto, un presupposto che preme su di te, che organizza la tua intera psicologia. Esso rappresenta il “tu” che tu chiami te stesso, come vedi il mondo, come immagini di essere visto dal mondo, e come ti vedi. È la colla che tiene insieme questo “voi”. Il Falso Sé è come si tenta di nascondere, curare, e in una parola, compensare, per il Falso Nucleo. Qualsiasi tentativo di compensazione rafforza solamente il Falso Nucleo - Falso Sè che è olografico ed è una sola unità.

UNA PANORAMICA SUL FALSO NUCLEO Il Falso Nucleo è una conclusione che hai su te stesso, che tiene insieme tutta la tua psicologia e organizza non solo ogni tuo pensiero, emozione, azione, fantasia, e reazione, ecc., ma anche come ci si immagina ti vedano gli altri. In Trance People Live (1986), chiamo questo il Principio Organizzatore. Dal momento che il Falso Nucleo organizza la nostra visione del mondo, la nostra visione di noi stessi, e di come immaginiamo che il mondo ci vede, insieme ad una componente emotiva, vorrei iniziare questa sezione con alcune riflessioni generali sul suo significato. È fondamentale esplorare la conclusione sul Falso Nucleo perché se si crede in una falsa premessa, dunque tutte le premesse che seguono devono essere false. È come se si stesse costruendo una casa sulle sabbie mobili, cercando di compensare questo fondamento debole utilizzando i mattoni di una psicologia o la spiritualità, per renderla stabile. Poiché non è supportata solidamente nel terreno, sarà in difficoltà ad ogni minimo cambiamento meteorologico (contesto esterno).

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Secondo Freud, “Tutti i traumi sono in catene di precedenti eventi simili”. Questa affermazione suggerisce che tutto nella nostra struttura di personalità è organizzato e associato in quello che sembra essere simile a se stessa, creando così un modello. Si può dire che per motivi di sopravvivenza, il nostro sistema nervoso ha una funzione generalizzante. Ad esempio, “Tutti gli uomini riempiono il vuoto”, “Tutte le donne riempiono il vuoto”, “Tutti i rapporti riempiono il vuoto”, “Tutte le gare riempiono il vuoto”, ecc. Il sistema nervoso crea l’illusione che le cose, gli eventi o le persone siano simili e allora sovra-generalizza, facendole apparire le stesse quando non lo sono. Questo meccanismo di sopravvivenza è integrato nel sistema nervoso. Ricordate il famoso detto zen: Non si può mai mettere il piede nello stesso fiume due volte. . . . PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Le conclusioni del Falso Nucleo possono solo portare a conclusioni più false e a false soluzioni, perché le conclusioni e le soluzioni non si trovano nella realtà presente. E le soluzioni si basano su una falsa conclusione.

SMANTELLARE IL FALSO NUCLEO Per scoprire CHI SEI, potrebbe essere utile smantellare il Falso Nucleo - Falso Sè. La Psicologia Quantistica studia i Falsi Nuclei per dimostrare l’organizzazione della personalità che, a sua volta, ci porta a capire chi abbiamo pensato di essere ma non siamo. Ricordate, lo 28

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scopo della Psicologia Quantistica è quello di scoprire CHI SEI. Lo scopo di trovare il tuo Falso Nucleo - Falso Sé è di scoprire chi vi immaginate di essere, ma che in realtà non siete per poi disfarsene (neti-neti). In questo modo, come Nisargadatta Maharaj disse, “puoi scoprire chi sei, trovando prima chi non sei”. In questo processo, sviluppiamo le Otto Dimensioni della consapevolezza, essendo il VUOTO, l’INDICIBILE ASSOLUTO e l’OLTRE, al di là delle dimensioni e oltre la Psicologia Quantistica. Il Falso Nucleo è invisibile a voi perché pensate: sono io. Ad esempio, “mi sento sempre inadeguato” , ”mi sento sempre senza valore” o “mi sento sempre solo”, sono Falsi Nuclei che non sono mai in discussione, perché sono così intrecciati nel tessuto del “tu” e della “tua” vita che non li vedi. Sono trasparenti, come guardare attraverso un vetro di cui siete inconsapevoli. Allo stesso modo, voi vedete il mondo e voi stessi attraverso questo riquadro (dolore) di vetro, questo obiettivo o frame: pensate che sia voi ,senza rendervi conto che è una lente. Il Falso Nucleo è quel concetto, quella convinzione, quella conclusione, quella struttura, che hai attirato su di te. Organizza l’intera struttura psicologica. Si ha un solo Falso Nucleo, ma si dispone di un numero infinito di modi di difendersi contro di esso. Difendersi significa cercare di superarlo o resistergli in qualche modo. Il concetto semplice, eppure profondo di Freud delle catene di precedenti eventi simili è una pietra miliare della moderna psicologia. Si tratta di un concetto che la Psicologia Quantistica trova estremamente utile per trattare con il Falso Nucleo, questa tendenza della mente e del sistema nervoso di organizzare e sovra generalizzare eventi in simili categorie o modelli. In Psicologia Quantistica chiamiamo questa tendenza organizzativa la Trance Associativa. 29

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ORIGINE E SIGNIFICATO DEL FALSO NUCLEO ALL’INIZIO Come si sviluppa il Falso Nucleo? Per comprendere questo, possiamo usare le conoscenze della “Psicologia Psicoanalitica dello Sviluppo”, fermo restando che anche queste sono lenti in cui stiamo guardando attraverso, punti di vista, mappe o un modelli di ciò che è, anche se non sono ciò che è. Per spiegare, la ricerca psicoanalitica teorizza che i bambini appena nati credono di essere “uno” con loro madre, e che tra i 5 e i 12 mesi, inizino a rendersi conto che sono separati da essa. La Psicologia Quantistica teorizza che il Falso Nucleo è la falsa ragione o la falsa conclusione che i bambini disegnano per spiegare il perché sono separati. In questo modo, il Falso Nucleo fornisce al bambino una Falsa Causa. Una volta che si crede alla Falsa Causa, la mente crea una falsa soluzione o un Falso Sé per superare questa fantasticata Falsa Causa. Questo trauma della separazione è chiamato ferita narcisistica o danno narcisistico. L’IO SONO è così formato su questa consapevolezza di essere separato e la conclusione del Falso Nucleo fornisce una Falsa Causa per spiegare perché si è separati. La Psicologia Quantistica definisce il narcisismo come “Io sono la fonte e il centro dell’universo” , ”Mia madre e io siamo uno”, “io ho creato tutto questo”. Più tardi questo narcisismo può diventare: “Devo essere il riflesso di mia Madre”, “Io deve riflettere a lei quello che immagino lei voglia, così lei mi rifletterà (la mia riflessione)”. Questa conclusione della Falsa Causa è il Falso Nucleo. La soluzione a questo Falso Nucleo (Causa) si basa su una Falsa conclusione, quindi è una Falsa soluzione. E da questa 30

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conclusione del Falso Nucleo e Falsa Causa, emerge una soluzione di Falso Sè da nascondere, superare, trasformare, guarire, resistere, negare, e in una parola, superare o compensare per il Falso Nucleo. Una volta solidificato, il Falso Nucleo - Falso Sè sigilla il tuo destino psico-emozionale ed anche quello spirituale. IL FALSO NUCLEO-FALSO SE’ SEMPLIFICATO Quando ti rendi conto di essere separato da tua madre, vi è uno shock traumatico e l’IO SONO si solidifica insieme al Falso Nucleo-Falso Sé. Quindi passi il resto della tua vita entrando a patti con il tuo trauma, cercando di superarlo, guarirlo, resistergli, nasconderlo, risolverlo, trasformarlo o spiritualizzarlo. La conclusione o Falsa Causa tratta da questa separazione è quello che la Psicologia Quantistica chiama il Falso Nucleo, che si cerca continuamente di superare, in qualche modo. Ricordate sempre che il Falso Nucleo è un concetto, una Falsa Causa che credi sia reale; quindi ogni soluzione basata su una falsa conclusione non può che produrre ulteriori false conclusioni e false soluzioni. Per questa ragione, proprio perché il Falso Sè è un concetto che si verifica dopo il Falso Nucleo e si basa sulle precedenti False Cause o conclusioni, è più falso del Falso Nucleo stesso. Va notato che in psicologia, se un cliente entra con il problema di “io sono senza valore”, si presume che questo sia veramente il problema. Poi, si procede a lavorarlo all’esterno. In Psicologia Quantistica, il concetto di “io sono senza valore” è definito come una falsa conclusione sul perché è successo qualcosa che non può guarire perché è falso e falsa ne è la ragione. Dovrete vedere ed osservare la Falsa conclusione per quello che è - una falsa conclusione - e smaltirla.

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PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Qualsiasi trattamento volto a trasformare o cambiare il Falso Nucleo è organizzato dal Falso Sè e si basa sul credere nella Falsa conclusione. Quindi la terapia o la pratica spirituale non possono far altro che produrre risultali sterili se non nulli.

LA FERITA NARCISISTICA Quando i bambini vivono l’esperienza di se stessi come separati dalla madre, lo shock al sistema nervoso che ne deriva, provoca una ferita narcisistica. Al momento di questa scossa, il Falso Nucleo del bambino comincia a solidificarsi. Questo Falso Nucleo è la conclusione che egli ha su di se come individuo separato dalla mamma. Così la Falsa Causa si attribuisce a questo processo di separazione naturale. Gli esempi includono: “Io sono separato perché sono inutile”, “Io sono separato perché sono inadeguato”, “Io sono separato perché non esisto”, “Io sono separato perché sono impotente” e molti altri. Come risultato della loro conclusione legata ad un Falso Nucleo, la gente potrebbe passare il resto della loro vita a rappresentarlo cioè a comportarsi in modo tale da dimostrare che è vero oppure, se sono compensate da un Falso Sè, cercando di superarlo o dimostrare che non è vero. Come funziona il Falso Sè nel tentativo di resistere al Falso Nucleo? Il Falso Sè potrebbe tentare di superare il Falso Nucleo, guarendolo, nascondendolo, spiritualizzandolo, trasformandolo, o giustificandolo. Questi sono tutti tentativi gestiti dal vostro Falso Sé nel suo ruolo di compensatore. Anche se il Falso Nucleo solidifica nel realizzare lo shock da separazione, prima di questo, esisteva in una forma latente. Sembra avere una tendenza energetico-genetica, che corre nelle 32

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famiglie, come la malattia del cancro, il diabete e le disfunzioni del cuore. Non è una scelta coinvolta, interessata, perché ciò implicherebbe la possibilità di scegliere la propria propensione genetica. L’idea stessa di una simile scelta è narcisistica e riflette la grandiosità infantile dietro affermazioni come: “Ho creato tutto”, “Ho scelto i miei genitori”, “sono responsabile di tutto”. Questo predisposizione energetico-genetica può essere paragonato a ciò che la medicina omeopatica chiama un miasma. Se il nonno aveva la tubercolosi, per esempio, allora si dovrebbe avere una propensione verso questa malattia anche se i sintomi potrebbero essere solo un naso che cola quando piove. I medici omeopatici potrebbero provare a fare questo link analizzando il vostro lignaggio genetico. Allo stesso modo il Falso Nucleo-Falso Sé ha un lignaggio energetico-genetico. Il Falso Nucleo-Falso Sé è anche chiamato il Falso Nucleo Conduttore- False Sé Compensatore. Questo sottolinea i loro ruoli distinti, e cioè che il Falso Nucleo conduce la vostra psicologia, mentre il Falso Sé cerca di compensare i suoi errori come vostre mancanze.

LA DINAMICA DEL FALSO NUCLEO-FALSO SE’ In un modo molto semplice, possiamo dire che a livello neurologico, il cervello e il sistema nervoso organizzano nel seguente ordine: 1) Vi è una sensazione corporea. 2) Un’altra parte del cervello registra e riconosce la sensazione. 3) La sensazione è poi etichettata come tristezza, paura, felicità, rabbia, etc. 4) Poi, da un altro livello, il cervello dice: “La tristezza è cattiva”, o “La felicità è buona”. 5) In un altro livello, il cervello dice: “dovrei cambiare la tristezza in gioia, dovrei fare qualcosa”. 33

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Ogni volta che ci si sposta su un livello, ci si allontana sempre di più da ciò che è. Ci si allontana dalla sensazione di base, che è quello che è, a livello corticale del cervello, che sta definendo quello che è. In altre parole, come si passa dalla etichetta di sensazione (1) a quella di tristezza (3), milioni di stimoli vengono omessi e pochi sono selezionati dal sistema nervoso e dal cervello per disegnare questa particolare conclusione. In questo modo, ci si sposta più lontano da ciò che è, in quanto il sistema nervoso sceglie quali informazioni utilizzare e trae conclusioni più sul perché ciò che è, è. Inoltre, l’etichettatura della sensazione si verifica dopo che l’esperienza è già accaduta, e l’etichetta del sistema nervoso omette così tante informazioni e giustifica solo le sensazioni o le azioni tali da concludere ragioni su ciò che è, che non sono vere. La conclusione del Falso Nucleo, quindi, dal momento che omette molto più di quanto considera, nemmeno si avvicina a quello che realmente è. Si tratta di una mappa, un’idea di ciò che è, non ciò che è. A questo proposito, Alfred Korzybski, il noto padre della semantica generale disse: “La mappa non è il territorio”, “l’idea non è la cosa a cui fa riferimento”. I PRINCIPALI FALSI NUCLEI-FALSI SE’ Quello che segue è un elenco dei principali Falsi Nuclei-Falsi Sé. Ci potrebbe essere una tendenza a immedesimarsi e dire: “Questo sono io” oppure “Questo non è sicuramente quello che faccio”. Ma ci vuole tempo per capire il proprio Falso NucleoFalso Sé in quanto spesso è quello che non si sa a guidare la nostra realtà psicologica, al contrario di quello che pensiamo di conoscere.

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FALSO NUCLEO

FALSO SEʼ

1. “Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me”

Dimostra che non cʼè “qualcosa di sbagliato in me” e agisce “come se” fossi perfetto.

2. ”Sono inutile, non valgo”

Dimostra che non sono inutile e agisce “come se” avessi un valore.

3. “Non posso fare”

Dimostra o agisce “come se” fossi un super realizzatore.

4. “Sono inadeguato”

Dimostra che non sono inadeguato e agisce “come se” fossi eccessivamente adeguato.

5. “Non esisto”

Dimostra o agisce “come se” esistessi o fossi qualcosa.

6. “Sono solo”

Dimostra o agisce “come se” fossi collegato con gli altri.

7. “Sono incompleto”

Dimostra che non sono incompleto e agisce “come se” mi sentissi completo.

8. “Sono impotente”

Dimostra che non sono impotente e agisce “come se” fossi potente.

9. “Sono senza amore”

Dimostra che non sono senza amore e agisce “come se” fossi amabile.

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Si prega di notare che la Psicologia Quantistica usa la definizione “come se” in quanto, quello del Falso Sè, è un atto di integrazione, un far finta di e di conseguenza non è reale. COME IL FALSO NUCLEO-FALSO SE’ SI AUTOALIMENTA? Il tuo Falso Nucleo-Falso Sé è una lente, uno stato di trance, una cornice di riferimento attraverso il quale visualizziamo il mondo e noi stessi e anche come immaginiamo che il mondo ci veda. In questo modo, ad esempio, il Falso Nucleo del “sono senza valore” o “sono inadeguato”, interpreterà ogni situazione attraverso la sua lente.

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Ogni Falso Nucleo-Falso Sé interpreta la vita attraverso la sua particolare lente. Se tre persone fossero coinvolte in un incidente d’auto, una di queste potrebbe dire: “Io non valgo niente, ecco perché è successo”. Un altro potrebbe sentire un profondo senso di impotenza e ancora un terzo potrebbe sentire: “Cosa c’è di sbagliato in me? Forse dovrei prendere lezioni di guida”. In altre parole, ciascun Falso Nucleo ha interpretato lo stesso trauma attraverso tre diverse lenti, indicando tre motivi diversi, storie o giustificazioni, per quello che è accaduto. Se si potesse togliere la lente, senza avere un quadro di riferimento, o se si potesse smantellare il Falso Nucleo, sentireste la leggerezza, la semplicità e il flusso della vita e la naturale ESSENZA esperienziale dell’IO SONO. Per tentare di fare un ulteriore passo in avanti, mi viene spesso chiesto: “Perché l’ESSENZA e l’IO SONO non sono disponibili?”. Il motivo per cui passano inosservati o non sono stabilizzati nella nostra consapevolezza è perché la maggior parte della nostra attenzione è consapevolmente o inconsapevolmente focalizzata sul Falso Nucleo. Allo stesso tempo, stiamo continuamente cercando di superarlo in qualche modo attraverso il Falso Sè compensatore. Qualsiasi tentativo di riformare il Falso Nucleo, trasformarlo, ristrutturarlo, riassociarlo, prendere il buono e le parti sane e lasciare le cose cattive e malsane, girare i nostri vizi in virtù, ecc., sono tutte strategie del Falso Sé compensatore che cerca di superare, resistere e risolvere il Falso Nucleo. Come potete vedere, il Falso Sé può essere estremamente insidioso. Inoltre, è importante ricordare che il Falso Nucleo-Falso Sé è un’unità olografica, non si può avere l’uno senza l’altro. Il Falso Nucleo vince sempre e sempre si rinforza. In altre parole, se il tuo Falso Nucleo è “sono senza valore”, non importa quanto proverai a dare agli altri per cercare di sentire un senso di utilità o valore, in fondo ti sentirai sempre inutile. Se il Falso Nucleo è “sono inadeguato”, non importa quanto tenterai di 36

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dimostrare la tua abilità o adeguatezza, tanto in fondo “non andrai bene” e ti sentiresti ancora inadeguato. Ciò che compone il problema è che l’ESSENZA e l’IO SONO vengono coinvolti nello shock e si confondono con il Falso Nucleo. Dopo lo shock dovuto alla Realizzazione del trauma da Separazione, si concluderà che questo è stato causato dalla ESSENZA-IO SONO, che verranno poi “mal-etichettati”, e le loro qualità Essenziali di Spaziosità verranno viste come vuoto o come una mancanza. E così neghiamo e resistiamo alla nostra ESSENZA-IO SONO (lo Stato senza Stato, il Camminare non Camminando) perché essa si fonde con lo shock della Separazione e il Falso Nucleo, e quindi ce ne vogliamo liberare dandogli la colpa. Per crescere la consapevolezza dell’ESSENZA, si richiede di liberare la consapevolezza che è inconsciamente fissata sul Falso NucleoFalso Sé. Una volta che ci rendiamo conto che il Falso NucleoFalso Sé è un tentativo di organizzare e resistere al caos risultante dallo shock della Separazione, e siamo disposti a passare attraverso questo, la nostra ferita narcisistica comincerà a guarire, si sposterà tutto e la nostra fissazione sul Falso Nucleo-Falso Sè inizierà ad ammorbidirsi e l’ ESSENZA-IO SONO si muoverà nella nostra coscienza. Si tratta di un importante risveglio. A causa del Falsi Nuclei, i risultati delle terapie sono spesso poveri, perché crediamo in questa Falsa Causa e quindi si tenta sempre di curare una Falsa causa, una fantasticata ragione, una storia falsa che è stata inventata dal sistema nervoso per giustificare e organizzare lo shock dovuto alla Realizzazione del trauma da Separazione. Inoltre il Falso Sè è spesso rinforzato nella terapia, così come si rafforza anche nel resistere al Falso Nucleo. La “Terapia” è a volte centrata attorno alla creazione di un falso compensatore per tentare di nascondere, vincere, resistere, guarire, affrontare, gestire o trasformare questo errore, questa infantile conclusione dello shock della Separazione. In 37

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questo processo, l’ESSENZA è negata mentre, ironicamente, allo stesso tempo, il Falso Sè è costantemente alla ricerca di una falsa soluzione per risolvere il Falso Nucleo. Questa ricerca del Falso Sè rinforza solamente il meccanismo Falso Nucleo-Falso Sè, che deve essere vissuto come falso perché l’ESSENZA-IO SONO possa realizzarsi. Se questa lente, questa struttura di riferimento del Falso Nucleo-Falso Sè non si ferma, continuerà ad agire. Questo era il pezzo del puzzle che finalmente scoprii mentre vivevo in India. Supponiamo: mio padre è un alcolista e io cerco di trascendere ciò facendo mantra, yantras, e tantra o qualsiasi altra cosa. Posso avere una bella meditazione e una bella esperienza del VUOTO. Ma un minuto dopo apro gli occhi e torno al mondo esterno, sono nuovamente con le mie semenze crude (vedi sotto) e tutto ciò che esse comportano. Presto litigherò con mia moglie, litigherò con mio padre, ecc. SEMENZE CRUDE In India, la metafora dei semi è spesso utilizzata. Se ho dei semi e li pianto con dell’acqua, avrò presto una pianta che porta i suoi frutti. Ma se prima cuocio i semi in una padella e poi li pianto, non crescerà e non farà nessun frutto. In questo scenario, i semi sono i simboli della vostro materiale psicologico non trasformato, il Falso Nucleo-Falso Sè. La consapevolezza è il calore che cuoce le semenze crude (represse, non lavorate). Così, la Psicologia Quantistica, utilizza la consapevolezza per cucinare i semi crudi (credenze, cornici di riferimento, concetti, punti di vista, ecc..) in modo da non farli germogliare, evitando che producano i loro frutti velenosi, cosicché l’ESSENZA-IO SONO possa diventare più disponibile e l’attenzione non si ponga più inconsciamente sul Falso Nucleo-Falso Sé. 38

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Molte persone che stanno cercando di trascendere la loro psicologia sono in una negazione, in un rifiuto spirituale. Usano la meditazione come terapia perché non vogliono sentire le cose. In questo modo la trascendenza diventa una trance difensiva e una resistenza che giustifica filosofie spirituali. In poche parole: Non puoi meditare per allontanare il tuo Falso Nucleo-Falso Sè. Devi essere disposto a guardare e riconoscere ogni cosa che è lì, o come Nisargadatta Maharaj disse: “Non si può lasciare andare qualcosa finché non si sa cosa sia”. Senza smontare il Falso Nucleo-Falso Sè, non si può pretendere di stabilizzarsi nell’ESSENZA, IO SONO. QUALCHE ESEMPIO DI DIFFERENTI FALSI NUCLEI Diamo ora uno sguardo a tutto questo attraverso gli occhi di diversi Falsi Nuclei Conduttori e Falsi Sè Compensatori . Diciamo che all’età di cinque anni, un bambino viene molestato: un Falso Nucleo direbbe: “C’è qualcosa di sbagliato in me, questo è il motivo per cui è successo”. Un altro Falso Nucleo direbbe: “Sono inutile, anche lo zio Henry mi tratta come se fossi inutile”. Un altro Falso Nucleo probabilmente lo renderebbe completamente congelato e senza essere in grado di fare nulla. In seguito, attraverso il Falso Sè, potrebbe diventare superrealizzatore per cercare di compensare o guarire la sua paralizzata incapacità di fare. Un altro Falso Nucleo direbbe: “Sono stato molestato e significa che sono incredibilmente inadeguato; è colpa mia, ho rovinato tutto”. Un altro Falso Nucleo sarebbe dissociato. “Dopo tutto, non sono nessuno, non ho nulla, non esisto nemmeno, forse non è successo niente”. 39

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Queste false conclusioni producono una scissione, un’allontanamento dalla dimensione emozionale associata all’evento. In seguito potrebbero essere spiritualizzate. Un recente libro che è uscito, spiritualizza e re-inquadra le molestie come un dono di Dio, un’opportunità. Ma queste re-inquadrature spirituali negano il dolore delle molestie. Un altro Falso Nucleo potrebbe pensare: “Questo significa che sono solo”. Un altro Falso Nucleo potrebbe dire: “Io sono incompleto, non sono abbastanza. Se fossi abbastanza, avessi avuto più esperienze, allora non sarebbe successo “. Un altro Falso Nucleo potrebbe sentirsi impotente. È interessante notare che al Falso Nucleo “io sono impotente”, spesso si oppone il Falso Sé dicendo: “In realtà non ero molestato, ho sedotto zio Henry “. Un altro Nucleo Falso potrebbe dire: “Vedi, io lo sapevo che non c’è amore nel mondo”.

GUARIRE IL FALSO NUCLEO-FALSO SE’: CHI STA NEL SEDILE DEL CONDUCENTE? Nel processo per andare al di là del Falso Nucleo-Falso Sè, il Falso Sè cerca di superare il Falso Nucleo e la Falsa Causa o il motivo dello shock, ed è inoltre importante ricordare che questo processo non è lo stesso shock della Falsa Causa. È un tentativo subdolo del Falso Sè di guarire o trasformare il Falso Nucleo poiché è comunque sempre un tentare di superarlo o trasformarlo. Il Falso Sè fa parte del Falso Nucleo, ed emerge più tardi rispetto ad esso e visto che si basa o emerge dalla conclusione di un Nucleo Falso, è più falso di quanto non lo sia il Falso Nucleo stesso. È il Falso Sè che cerca di superare il Falso Nucleo. Perché 40

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il Falso Sè e incapace di guarire o superare il Falso Nucleo? Il Falso Nucleo-Falso Sè è una sola unità, come inspirare ed espirare, e non si può avere l’uno senza l’altro. Ecco perché preferisco le descrizioni di ogni Falso Nucleo-Falso Sè per focalizzarsi sul Falso Nucleo in quanto è meno compensato, più vicino all’esperienza, e dimostra ciò che guida la macchina della vostra psicologia. Alcune scuole psico-spirituali credono che il Faso Sè Compensatore sia più sano del Falso Nucleo. La Psicologia Quantistica sente che è vero il contrario, che il compensatore dà solo l’illusione di essere più sani o più socialmente accettabili, ma che in realtà è un sistema integrato di “regressione d’età” che usa insidiosamente il Falso Sè come una difesa contro il Falso Nucleo e contro la Realizzazione della Separazione. Fino a quando il Falso Sè e la sua seducente e insidiosa natura non verrà inteso come un’illusione ed una integrante “regressione d’età” ed il disagio non verrà sentito e vissuto, sarà difficile stabilizzare la consapevolezza nell’ESSENZA-IO SONO e nel NON-IO-IO. La gente risponde al Falso Nucleo attraverso il Falso Sè dicendo: “Se solo non mi sentissi di dover riempire un vuoto, tutto andrebbe bene”. In questo modo stanno sempre cercando di sbarazzarsi del Falso Nucleo per sovra-compensazione. Per esempio, per gestire il riempimento del vuoto, “mi faccio un altro amante. Farò più soldi così non sarò un riempimento del vuoto. Se avessi più esperienze, poi sarò abbastanza intelligente e non mi sentirò riempimento del vuoto”. Questi tentativi di sbarazzarsi di esso, guarirlo, e trasformarlo, sono fatte dal Falso Sè, e andranno solamente a rinforzare il Falso Nucleo, piuttosto che notare: “Ehi, eccolo qui il mio Falso Nucleo di riempire il vuoto, non è interessante? Ho organizzato tutta la mia vita attorno ad un concetto che non è vero!”. Se riesci a fare questo, vedrai presto che è solo un concetto; un concetto falso quale è. 41

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La difficoltà è che dobbiamo lavorare con il Falso Nucleo senza l’intenzione di sbarazzarsi di esso. Si lavora con lui per vedere cosa accade. La domanda frequente è: “Non ci deve essere un’intenzione di elaborarlo in primo luogo?”. No. Se i processi sono fatti da parte dello “Stato Senza Stato” o “Non Stato-Stato” di IO SONO, non c’è intenzione. Successivamente, studiarlo e smontarlo fino a che potrà cominciare ad cadere e allontanarsi. Potresti vederlo, osservarne le associazioni, risalire ad ogni pensiero, sentire e usare anche la fantasia per vedere come tutta la tua vita è stata organizzata intorno a questa cosa, e poi smantellarlo attraverso l’indagine. In definitiva, l’indagine continua fino a quando ti rendi conto che non sei ne l’indagatore, ne l’interrogante o colui che da le risposte. Ma questa comprensione si verificherà molto più tardi, quando si vedrà come tutto è organizzato attorno a quest’unica struttura. È allora che si potrà andare al di là della natura ossessivo-compulsiva della struttura concettuale del Falso Nucleo, liberando così la vostra consapevolezza. Molti sistemi spirituali tentano di affrontare il Falso Nucleo dicendo che può essere superato, guarito o trasformato. In tal modo, essi semplicemente fanno appello al Falso Sè del ricercatore. Questi sistemi finiscono per creare storie Archetipiche spiritualizzate, come la caduta dell’uomo, per spiegare e giustificare ciò che è un processo naturale di separazione biologica: lo shock della Realizzazione della Separazione. Non è che questi sistemi sono, per loro natura cattivi, ma possono rinforzare la diade Falso Nucleo-Falso Sè. Quando ero in India, ho trascorso qualche tempo con un insegnante popolare che aveva più di diecimila discepoli. Notai che diede lo stesso mantra a tutti, offrendo una sorta di “one size fits all” spirituale per tutti, una misura unica per tutti i suoi seguaci. Sentii allora e sento ancora oggi che non esistono due persone uguali e ogni individuo ha bisogno di qualcosa su misura 42

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per sé; o come cantava Paul Simon: “il soffitto di un uomo è terra di un altro uomo”. Molte persone sono confuse su “Cos’è che sta guidando la loro psicologia? Qual è il concetto che organizza tutto nella tua vita?” In Psicologia Quantistica, si impara a chiarire il concetto di Falso Nucleo, per poi tracciare tutti i tuoi comportamenti relativi ad esso. Si tratta di un processo interno in cui viene tracciato il vostro comportamento, le vostre azioni, i vostri sentimenti e in breve, tutto relativamente al vostro Falso Nucleo. Una volta arrivati lì, ci si dovrà sedere in esso. Non c’è nient’altro da fare. Non serve cercare di cambiarlo. Ogni volta che si tenta di cambiarlo o di sbarazzarsi di esso, lo si sta resistendo, che è una delle cinque strategie, o le cinque R del Falso Sè, vale a dire, Resistere, Ri-rappresentare, Ricreare, Rinforzare e Risolvere.. Dovete essere disposti a sedervi nel vostro Falso Nucleo e nello shock della Realizzazione della Separazione. Seduti nel vostro Falso Nucleo significa che siete “liberi di e liberi di non” ESSERE o NON-ESSERE lui, ma comunque di non credergli; solo per osservarlo senza cercare di sbarazzarsi di esso. Poi, per andare oltre, si impara ad essere in grado di rimanere nel non verbale IO SONO che sta prima di esso. Come detto in precedenza dalla Psicologia Quantistica, ogni movimento della tua mente è guidato dal Falso Nucleo e l’interazione tra il Falso Nucleo e il Falso Sè. Per parafrasare Nisargadatta Maharaj, “nota le contraddizioni in atto all’interno della mente (che è il Falso Nucleo-Falso Sè) e conosci quello che non sei”. I movimenti della mente sono fatti per evitare il dolore dello shock dovuto dalla Realizzazione della Separazione e il Falso Nucleo, che agisce come Causa Falsa, dona così al Falso Sè qualcosa da superare, in modo che possa fantasticare mantenendo un ipotetico controllo sui propri sentimenti e come altri lo sentono o lo vedono. Tuttavia, poiché la causa per la Realizzazione della Separazione è falsa, anche la sua soluzione deve essere falsa. Il 43

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Falso Nucleo-Falso Sè priva dell’esperienza del CHI SEI TU. La sua tendenza ossessivo-compulsiva cor rode la vostra consapevolezza dell’ESSENZA e IO SONO, (fantasticato) che sono accusati per la separazione. Una volta capito questo, si può cominciare a ricondurre tutto dal Falso Sè fino Falso Nucleo e rimanere lì fino a quando non si scioglierà.

INDAGINE DEL FALSO NUCLEO FALSO SE’ L’esempio che segue potrebbe aiutare a spiegare come il processo di tracciamento del nucleo potrebbe procedere. Diciamo che sono nella mia stanza a Oakland e sto fantasticando: sono incredibilmente ricco e vivo alle Hawaii. Mi chiedo dunque se questo sogno non si avverasse, quale sarebbe la cosa peggiore? Oppure, cosa ci sarebbe di male? Bene, mi rispondo che la cosa peggiore del non essere ricco e vivere in Maui è che mi sento inutile, senza valore. Poi, vorrei continuare con la mia indagine: “Allora, qual’è la parte peggiore o cosa c’è di così male nel sentirsi indegno, senza valore?”. Potrei rispondere: “Beh nessuno vorrebbe avere nulla a che fare con me e rimarrei da solo”. L’inchiesta Continua. Domanda: “Qual è la cosa più brutta nel rimanere solo?”. Risposta: “Beh, non avrei alcun amore.” Domanda: “Cosa c’è di così brutto nel non avere amore?”. Risposta: “Basta, fine del discorso”. L’indagine continuerà fino a quando non toccherò il fondo, dove in ultima analisi, non riuscirò più a dire nient’altro che “Basta! Fine del discorso”. Una volta che sai qual’è il tuo Falso Nucleo, vedrai che ogni tua fantasia - buona, cattiva o indifferente - e tutto ciò che stai facendo, risale ad esso. Ora, tra il Falso Nucleo e il Falso Sè c’è uno strato di amnesia, perché il Falso Sè non vuole sapere che il 44

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Falso Nucleo c’è. Ma, fortunatamente per noi, trance e amnesie non sono infallibili, così il Falso Nucleo fa quasi sempre trapelare qualcosa di sé. Così il Falso Sè non può mai superare il Falso Nucleo, non importa quali tecniche vengono utilizzate. Il problema, sono i tentativi di trasformare o di saltare i livelli andando in un’altra dimensione e sostituendo l’amore con la rabbia giocata nelle mani del Falso Sè, che sta facendo il lavoro. Un altro problema è che il Falso Sè è molto difficile, così difficile, infatti, che in realtà non ci rendiamo conto di cosa stia succedendo. Siete sedotti nel credere che questa volta le cose andranno in modo diverso (e si supererà il Falso Nucleo) ma, naturalmente, tutto si snoderà sempre ed esattamente allo stesso modo. RIESAMINARE COME ANDARE OLTRE IL DILEMMA DEL FALSO NUCLEO-FALSO SE’ 1) Riconoscere che il Falso Nucleo esiste. 2) Si noti dove è nel vostro corpo. È nel tuo petto? Il tuo cuore? 3) Osservatelo, abbiatelo, camminate in esso, siatelo al 100 per cento. Poi fate un passo fuori ed osservatelo. La chiave non è cercare di sbarazzarsi di esso. Se stai cercando di sbarazzarti di esso, sei nel Falso sé. Devi essere in grado di intervenire dentro e fuori di esso, e osservarlo senza cercare di sbarazzartene. Questo sviluppa l’essenziale qualità di accettazione. 4) Createlo qualche volta. 5) Restate nell’IO SONO (cioè senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni). 6) Cominciare a permettergli di smantellare.

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ANDARE OLTRE IL FALSO NUCLEO PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Durante lo shock nella Realizzazione della Separazione, il Falso Nucleo inizia a solidificarsi e simultaneamente si verifica una perdita di consapevolezza dell’IO SONO e dell’ESSENZA.

Nel rivedere e verificare, non si può andare al di là del Falso Nucleo fino a quando non lo riconosci, lo sei e ti siedi in lui totalmente. Quando sarai in grado di sederti nel tuo Falso Nucleo, allora potrai andare oltre e stabilizzarti nell’ESSENZA o nell’IO SONO. Ma bisogna sapere che cosa tira la catena di associazioni. Ho visto studenti che cercavano di superare i loro Falsi NucleiFalsi Sè attraverso la meditazione. Potrebbero essere in grado di sedere in meditazione e avere un’esperienza di ESSENZA, IO SONO o NON-IO-IO, ma quando aprono gli occhi e ritornano nel mondo, vengono colpiti in pieno volto. Per questo motivo, bisogna essere aperti per sedersi nel nostro Falso Nucleo e nello shock della Realizzazione di Separazione e solo sperimentare ciò che c’è. Se si tenta di uscirne è sempre attraverso la resistenza, che mantiene solo l’intero processo in corso. Tanti sistemi di spiritualità e psicoterapia cadono nella trappola del Falso Sè, sforzandosi di manovrarti via da questo Falso Nucleo, anche arrivando a chiedere di mantenere il positivo e lasciare il negativo. Il Falso Sè nel suo ruolo di compensatore può essere molto seducente, ma serve solo per aumentare la resistenza difensiva, la rievocazione, e il rafforzamento del Falso Nucleo. Ma se potete osservare il vostro Falso Nucleo-Falso Sè senza alcuna intenzione di sbarazzarvi di esso, allora non è un evitare. 46

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Basta chiedetevi: “Sto osservando il Falso Nucleo per sbarazzarmene, cambiarlo, curarlo, o trasformarlo? O sono nel Falso Nucleo solo per osservare e notare cosa succede?”. RIVELARE IL FALSO NUCLEO È davvero importante rendersi conto che quando il Falso Nucleo è rivelato, la vostra personalità, cioè i vostri pensieri e sentimenti continueranno, ma il vostro Falso Nucleo-Falso Sè e i vostri semi crudi non avranno più alcun effetto soggettivo su di voi. Quindi, anche se ci sono una quantità enorme di cose che accadono nel vostro pensiero esterno, nelle dimensioni emozionali e biologiche, quando il Falso Nucleo è rivelato anche in mezzo a paura, dolore e rabbia, ci si sente ancora inalterati con ciò che sta accadendo. PORTI SEMPRE CON TE IL TUO FALSO NUCLEO Osservando il comportamento esteriore di qualcuno, è facile immaginare di capire i loro Falsi Nuclei-Falsi Sè. Ma non è così facile. Dovrete capire le motivazioni dietro il loro comportamenti, e chiedervi che cosa guida la loro psicologia. Diciamo che qualcuno sta studiando biologia. Studiano perché “si sentono inutili e inadeguati?” O perché “non vogliono essere soli?” “Vogliono avere il potere?” o credono che “c’è qualcosa che non va con loro?” Queste sono difficili domande a cui rispondere, ed è per questo che è difficile conoscere il Falso Nucleo di un’altra persona. È sempre bene tenere a mente che il Falso Nucleo non sei tu, non è il tuo vero centro, ma un concetto attraverso il quale si vede il mondo e se stessi e con il quale si immagina che il mondo ti veda. E così, mettendo da parte il Falso Nucleo, senza l’intenzione di sbarazzarsi di esso, di guarirlo, o trasformarlo, è 47

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come de-etichettarlo e averlo come energia (di cui parleremo più avanti). La situazione è che, al fine di evitare la ferita della separazione, il sistema nervoso ricrea sempre del Falso Nucleo; e al tempo stesso, come risposta automatica di sopravvivenza, cerca di sbarazzarsi di esso oppure di compensarlo attraverso il Falso Sè. IL PROCESSO DI DE-COSTRUZIONE DEL NUCLEO Fase1. Riconosci che c’è un Falso Nucleo-Falso Sè Fase2. Possiedilo Fase3. De-possiedilo. Comprendi che non sei tu. Fase4. Smantellalo

IL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ E L’ESSENZA-IO SONO Come accennato in precedenza, la Spaziosità dell’ESSENZAIO SONO è scambiata per vuoto (come in una mancanza) e accusata dello shock nella Realizzazione della Separazione. In altre parole, la ragione o la Falsa Causa sul motivo per cui siete separati è perché l’ESSENZA-IO SONO riempie il Falso Nucleo. In questo modo, la qualità essenziale di Spaziosità è erroneamente presa per una mancanza e resistita a livello psicologico. Dato che l’ESSENZA-IO SONO è l'unico punto di riferimento prima della separazione, è erroneamente accusata di aver causato il trauma. Con questo concetto in mente iniziate a scindervi dall’ESSENZA-IO SONO pensando che sia il male. Diventa l’ombra rinnegata. E la Qualità Essenziale di Spaziosità è ora erroneamente etichettata come vuoto (come in una mancanza), e viene così compensata. Dopo che l’ESSENZA-IO SONO è scambiata per vuoto, il Falso Nucleo diventa il motivo e la Falsa Causa per la 48

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separazione da vostra madre, come ad esempio “Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me”, ecc. L’ESSENZA è ora vista come una mancanza, e rimane nascosta da voi. È necessario rendersi conto che il Falso Nucleo è l’etichetta posta sulla Spaziosità dell’ESSENZA-IO SONO. Una volta che l’ESSENZA è deetichettata, potrà sorgere la Qualità Essenziale di Spaziosità.

IL FALSO NUCLEO SI RIPRESENTA DOPO ESSERE STATO ELABORATO? La risposta è sì. In condizioni di stress il Falso Nucleo tornerà. Ma visto che sarete diventati familiari con lui, lo realizzerete e immediatamente lo scaricherete invece di recitarlo. Uno studente chiese una volta a Nisargadatta Maharaj: “C’è ancora qualcosa che nasce da voi?”. Lui rispose: “Ogni tanto salta fuori qualcosa ma mi rendo conto immediatamente che non sono io e lo scarto”. Quindi, è importante riconoscere il Falso Sè ed essere in grado di tracciare ogni pensiero, emozione e fantasia, alla sua fonte, il Falso Nucleo.

ENTRARE NELL’IO SONO Il passo successivo è quello di andare nel non-verbale IO SONO, che esiste prima del Falso Nucleo, in modo da poter vedere il Falso Nucleo e le sue associazioni come non voi. Quanto più il Falso Nucleo perderà il suo impatto su di voi, tanto più la vostra psicologia non verrà più a colpirvi. Da fuori altre persone potrebbero vedervi comportarvi in un certo modo e interpretare questo come voi che siete nel vostro Falso Nucleo. Ma internamente e soggettivamente rimarrete inalterati. C’è un vecchio detto nel Raja Yoga: “Quando un borseggiatore vede un santo, vede solo le sue tasche”. In questo modo, se qualcuno è nel

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proprio Falso Nucleo-Falso Sè, vede solo il proprio Falso NucleoFalso Sè e quello delle altre persone.

COME LAVORARE CON IL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ Come accennato prima, il Falso Sé si manifesta come una difesa contro il Falso Nucleo. Questa è la cattiva notizia. La buona notizia è che non sei uno di loro. Non sei il tuo Falso Nucleo o Falso Sé. Sono solo costrutti e concetti truccati. Sfortunatamente, la maggior parte delle persone crede che siano reali, identificandosi in essi. Ma pensateli in questo modo: prima di caricarti del tuo Falso Nucleo, tu eri lì in quello che era un “nonstato stato”, uno “stato senza stato” senza pensieri, memoria, emozioni, associazioni o percezioni. Quando smantelli il tuo Falso Nucleo e ti lascia, tu sarai ancora lì. Così, dunque, non puoi essere il tuo Falso Nucleo-Falso Sè e quando sarà andato, l’IO SONO sarà ancora lì. Fate attenzione a qualsiasi esperienza o pensiero che state avendo in questo momento. Ora, prima di caricare questi pensieri, semplicemente rimanete lì. Il motivo per cui il Falso Nucleo è così potente è perché tutta la vostra consapevolezza e attenzione è inconsapevolmente fissata su di esso, sempre alla costante ricerca di superarlo. Ora, quando si medita, si scende da qualche parte nell’ESSENZA-IO SONO. Quando apri gli occhi e torni, il Falso Nucleo-Falso Sè sarà ancora lì. Quando ho vissuto in India ho trascorso molto tempo con quasi sessanta diversi insegnanti, guru, e maestri di meditazione, ma ogni volta che andavo nell’ESSENZA-IO SONO o OLTRE, era solo temporaneamente. Poco dopo, tutta la mia roba, il mio materiale sarebbe tornato. Continuavo a chiedermi, dopo tutti gli anni che ho trascorso in India, perché continua a succedere questo? Il guru e gli insegnanti implicitamente o esplicitamente 50

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con i loro sistemi avrebbero dovuto gestire tutti i miei problemi in tutte le dimensioni, ma ciò non accadde. Mi resi conto che differenti terapie o forme di meditazione possono essere appropriate in una dimensione, ma inefficaci in un’altra. Ho capito che avevo a che fare con il Falso Nucleo-Falso Sé, che fu ovviamente più insidioso di quanto pensassi. Ero in psicoterapia all’inizio degli anni ‘70, prima di andare in India, e sapevo che dovevo tornare indietro e dare un’occhiata a quello che avrebbe gestito questa situazione. Finché il Falso NucleoFalso Sè era operativo, la consapevolezza dell’ESSENZA-IO SONO non si sarebbe mai stabilizzata. Giusto per illustrare, fino al primi anni ‘70, la maggior parte dei guru in India viveva una bella vita monastica. Essi abitavano in piccole grotte o ashram oscuri situati in mezzo al nulla, e le loro esigenze erano ridotte al minimo. Poi, vennero in America o in Europa, e il loro contesto esterno cambiò radicalmente. Ben presto, tutti i loro semi crudi si avvicinarono. Tutto ad un tratto, volevano i soldi, i centri di meditazione, la fama, e un sacco di giovani donne. Subito cercarono di spiritualizzare (usare la spiritualità per giustificare) i loro semi crudi dicendo che personalmente non volevano centri di meditazione o soldi, che erano in missione da Dio. Non era il sesso che personalmente volevano, era il Tantra. Tutto era usato spiritualmente per giustificare (spiritualizzazione) ciò che fu sconvolgente per gli studenti, perché c’era una bugia su ciò che stava realmente accadendo. Gli studenti poi hanno dovuto mentire a se stessi e regredire ulteriormente di età, perché non potevano gestire quello che il guru (papà o mamma) stavano facendo. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Ogni volta che cambia il contesto esterno, sorgono diversi aspetti del Falso Nucleo. 51

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ALLA SCOPERTA DEL FALSO NUCLEO Per determinare i Falsi Nuclei e il vostro Falso Nucleo “guida”, prendete nota di qualunque cosa viviate nelle vostre esperienze e poi risalite alla radice chiedendovi: “Qual è la cosa peggiore che possa capitare in questo o quello?”. Oppure “Che cosa c’è di male in questo o in quello?”. Quando si traccia indietro senza giustificazioni, alla fine avrete toccato il fondo di uno di loro. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Chi sei tu, va oltre al modo di fissare la tua attenzione. Il modo in cui fissi la tua attenzione e tutto ciò che chiami “io”, fanno parte del complesso osservatore-Falso Nucleo Guida-Falso Sè Compensatore auto difensivo.

TRAUMI Il Falso Nucleo ha una componente associativa che agisce come un filtro attraverso il quale si percepiscono e si ordinano tutti i traumi. Questi traumi vengono poi generalizzati per interpretare esteriorità differenti in modo che corrispondano ai Falsi NucleiFalsi Sè. Così il Falso Nucleo-Falso Sè agisce come una lente di interpretazione di ciò che il trauma significa per voi. In seguito lo schema verrà usato per interpretare tutte le esperienze successive per tutta la vostra vita. Soprattutto nei traumi, si verifica un collasso e una confusione dei livelli. Prima del trauma, tutto è in movimento, pensieri, ricordi, sensazioni, emozioni e movimenti del corpo. In realtà, per avere qualsiasi esperienza, i neuroni del sistema nervoso devono muoversi, ma quando si verifica un trauma, succedono tre cose: 1) cessa il movimento, 2) la memoria si blocca 3) i livelli collassano. A questo punto, il nostro meccanismo di sopravvivenza del 52

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sistema nervoso produce una generalizzazione di risposta: “Non lascerò che questo accada di nuovo”. Il dispositivo di scansione e di ricerca si rafforza, cercando pericoli reali o immaginari per assicurarsi che il trauma non si ripeta e una lotta o un congelamento di risposta viene evocata se appare (spesso erroneamente) che potrebbe accadere di nuovo. Ma, come ben saprete, la maggior parte di queste risposte sono nel tempo passato e quindi inesatte. Per quanto riguarda i livelli di collasso, quando i traumi sono ossessivo-compulsivi rivissuti, accade quanto segue: 1. Le dimensioni sono congelate, provocando un’immagine di memoria. 2. L’immagine di memoria crea una tendenza ossessivocompulsiva a rivivere il dolore, anche nel tentativo di riparare i torti di questa situazione passata ora proiettata sul tempo presente, (Freud chiamava questa “Coazione a ripetere”). 3. Se la memoria congelata è spiacevole, rinforzerà il Falso Nucleo Conduttore.

IL FALSO SÈ Il Falso Sè è una compensazione per difendersi contro il Falso Nucleo. Esso agisce come un cuscinetto nel modo in cui ci presentiamo al mondo, vale a dire, le nostre maschere socialmente accettabili. Il Falso Sè è una identità adattata che diventa automatica e con la quale operiamo per poter sopravvivere. Purtroppo, ci dimentichiamo che l’identità è falsa, è qualcosa che è stato costituito, una creazione. Con il passare degli anni, ci chiediamo perché ci sentiamo alienati e incompresi, senza renderci conto che è solo il risultato dell’essere bloccati nel complesso del Falso Nucleo-Falso Sè. Prendiamo, per esempio, una relazione sessuale 53

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in cui non possiamo dire di che cosa abbiamo bisogno, perché potrebbe essere considerato grezzo o poco cool. Così, invece di proporci, pretendiamo o facciamo finta. Creiamo una fantasia e nascondiamo i nostri veri sentimenti, nella vana speranza che in qualche modo otterremo ciò che vogliamo. Questa è la natura del Falso Sè, per difendersi contro i nostri impulsi, sentimenti e pulsioni, e per tamponare e nascondere il Falso Nucleo. Ci costringe a scinderci dalla nostra realtà somatica e animale, creando una immagine e nascondendo i nostri veri sentimenti. Ricorda un momento in cui ti sei sentito arrabbiato o turbato, e hai indossato una falsa facciata per nasconderlo al mondo, o un momento in cui ti sei sentito sessualmente acceso e hai fatto finta che non lo eri agendo come se ne fossi indifferente. Questi esempi sono il Falso Sè in azione. Il Falso Sé ci permette di negare o nemmeno sentire i propri sentimenti, i desideri o le esigenze. Il Falso Sè è un’immagine di cui ci innamoriamo, e cerchiamo di spingere gli altri a fare lo stesso. Ma questo è insoddisfacente, perché sappiamo che è Falso, e così nessun amore che riceviamo potrà mai essere preso in modo da dover dare amore in eccesso, dare agli altri per avere un valore, ecc. In questo modo, il Falso Sè non solo ci difende contro il Falso Nucleo ma nega le nostre sensazioni corporee e la nostra natura animale. Non si può dire troppo spesso: Il Falso Nucleo-Falso Sè non sei tu. Questo è il motivo per cui recitare una falsa identità ti lascia alienato, separato, incompreso, e ti fa sentire male. L’unico modo per sentirsi veramente in unità con un altro è l’ESSENZA IO SONO. Per fare questo, dobbiamo prima scoprire e smantellare il nostro Falso Sè, le nostre identità di compensazione e il nostro Falso Nucleo Conduttore.

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TRE PUNTI DA RICORDARE SUL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ Punto 1: La prima identità che è il Falso Nucleo è la più forte. Diciamo che il “non valgo” è la prima identità. Una persona che continuamente tenta di dimostrare il suo valore e di superare la propria inutilità. Ma nulla può essere superato con il Falso Sè perché tutti i tentativi di dimostrare la propria utilità sono guidati dall’inutilità. Per questa ragione, non importa quante volte la persona riesce o a successo nella vita. Nel profondo, si sentirà male di se stessa. Punto 2: Tu, l’IO SONO, eia lì prima di ogni identità. E mentre l’identità chiamata “non valgo” è lì e dopo che se ne sarà andata, lo stesso IO SONO è e ci sarà. Non si può essere la vostra identità. Spesso in terapia, per spingere un cliente a capire che era già lì prima della sua identità, gli dico: “Dimmi la differenza tra te e questa immagine, sentimento o pensiero chiamato riempire gli spazi vuoti.” Punto 3: L’”io” che chiami “tu” fa parte del complesso del Falso Nucleo-Falso Sè. Quando scompare non c’è nessun “io”. Nisargadatta Maharaj usava dire: “Chi è venuto prima, tu o questo “Io” (Identità)?” A differenza di altre scuole psicologiche o sistemi spirituali, La Psicologia Quantistica non suggerisce che alcune identità sono buone e altre sono cattive. L’obiettivo della Psicologia Quantistica è per le persone che vogliono scoprire chi sono prima del loro Falso Nucleo-Falso Sè, non per cercare di guarire un concetto Falso. Questo viene fatto attraverso lo smantellamento del Falso Nucleo-Falso Sè e delle altre identità, in modo che possiamo diventare consapevoli dell’ESSENZA, dell’IO SONO e oltre. 55

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COME SMANTELLARE IL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ 1. Notare la Qualità Essenziale di Spaziosità. 2. Notare come è stato etichettato il vuoto (come una mancanza). 3. Notare il Falso Nucleo-Falso Sè e le identità che sono state create per difendere e cercare di organizzarsi contro l’etichetta e lo shock della Realizzazione di Separazione. 4. Smontare queste identità. 5. Riassorbire le id e n t i t à e l ’ o s s e r va t o r e i n d i e t r o nell’ESSENZA. 6. Provate le Qualità Essenziali della vostra ESSENZA.

RIASSUNTO SUL DILEMMA DEL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ IL FALSO NUCLEO CONDUTTORE Il Falso Nucleo Conduttore è la conclusione di fondo, premessa, concetto, credenza, o idea che avete su voi stessi che guida tutta la vostra psicologia e tutto quello che pensi di essere. Per essere portato alla luce della coscienza e “sullo schermo”, possiamo imparare a confrontarci, investigare, domandare, indagare, smontare, ed andare oltre. Come diceva Nisargadatta Maharaj: “Al fine di lasciare andare qualcosa, devi prima sapere che cosa è”. Il Falso Nucleo Conduttore può essere paragonato alla mente inconscia. Il Falso Nucleo Conduttore corre da solo, come una macchina in automatico. La Psicologia Quantistica cercherà di aiutarti: 1) a fermare la macchina; 2) a indagare la sua rilevanza, pertinenza; 3) a smontarla; 56

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4) ad andare oltre. AMNESIA Risalire al tuo Falso Nucleo richiede che tu veda il rapporto tra il tuo Falso Nucleo Conduttore e il tuo Falso Sè Compensatore. Questo normalmente non si può fare perché c’è uno strato di amnesia, che separa il Falso Nucleo dal Falso Sè e che vi impedisce di sapere che essi sono correlati. Dal momento che il Falso Nucleo è difeso in modo così completo, tutte le esperienze indesiderate sono relegate ad esso. Le cose rimangono come una sola unità olograf ica inconsapevolmente fuse insieme dalla trance associativa, fino a quando la trance viene rotta. Questa amnesia può essere vissuta in molti modi diversi (come indicato in Trance People Live). Quando questa amnesia comincia a disperdersi, cioè, quando è passata attraverso e oltre alla realizzazione del rapporto tra il Falso Sè e il Falso Nucleo, è possibile “ottenere” l’intera unità olografica, ottenere il suo significato e in ultima analisi, andare oltre. Quando questo rapporto non è percepito, il Falso Nucleo Conduttore e il Falso Sè Compensatore vengono vissuti come scissi e separati gli uni dagli altri, piuttosto che come due facce della stessa medaglia. TRACCIARE LA VOSTRA STRUTTURA Più chiaro sei nell’analisi del Falso Nucleo Conduttore e del suo rapporto al Falso Sè Compensatore, così come nel conoscere le difese del Falso Nucleo e relativi distrattori, più facile sarà tracciare la vostra intera psicologia a ritroso, a questo unico Principio Organizzativo o Struttura. Quando vi ricollegate a quella struttura per lasciare andare le sue associazioni, la sua forza diminuisce e la qualità essenziale di Spaziosità, attualmente 57

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mal etichettata come vuoto (come una mancanza), si scioglie, rivelando le qualità essenziali dell’ESSENZA e lo stato non-stato di IO SONO e l’unità di fondo del NON-IO-IO, che quindi fa procedere avanti nella vostra consapevolezza. Per molte persone il Falso Nucleo è in primo piano e l’ESSENZA e l’IO SONO sullo sfondo in secondo piano. Quando il Falso Nucleo-Falso Sè sarà smantellato, tutto ciò sarà invertito e ESSENZA e IO SONO diventeranno in primo piano e il Falso Nucleo-Falso Sè inosservato, sullo sfondo. L’OSSERVATORE L’osservatore è parte del Falso Nucleo-Falso Sè. In questo modo l’osservazione in sé non produce liberazione, perché è parte del Falso Nucleo-Falso Sè. Pertanto, potrebbe essere scritto “Osservatore Falso Nucleo-Falso Sè”. Per andare al di là del Falso Nucleo-Falso Sè, è necessario anche andare oltre l’osservatore del Falso Nucleo-Falso Sè. TRACCIARE E SCOVARE IL TUO FALSO NUCLEO Nota terapeutica: Non importa quello che vi sta succedendo o la vostra storia passata. Se state di fronte a quello che state vivendo e risalite, troverete il Falso Nucleo. Egli è come un solco su un disco, che continua a suonare la stessa melodia di fondo più e più e più volte. I seguenti sono alcuni esempi per aiutare i partecipanti di un workshop a scoprire il loro Falso Nucleo.

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Esempio 1 Wolinsky: Qual’è la tua esperienza? Doris: Qual’è la mia esperienza interiore? È scollegata. Wolinsky: Quindi quando ti senti scollegata, qual’è la cosa peggiore? Doris: La solitudine. Wolinsky: Quando senti questa solitudine, è un qualcosa che sta sulla linea di fondo? È la cosa peggiore? Doris: Mi sembra di essere nello spazio senza il cordone ombelicale. Wolinsky: E cosa c’è di male nello stare nello spazio senza un cordone ombelicale? Qual’è la cosa peggiore? Doris: Non sono niente, non esisto. Esempio 2 Mike: Per me è come una morte sospesa. Wolinsky: Cosa c’è di male nel morire? Qual’è la cosa peggiore? Mike: Bè, quando mi chiedo questo, allora comincio a sentirmi più rilassato. Sento meno dolore. Nota terapeutica: Quando riconosci il tuo Falso Nucleo sarà così familiare che potrai rilassarti in esso. È per questo che la meditazione dovrebbe essere monitorata da qualcuno che capisce che il rilassamento non è lo scopo della meditazione anche se può essere un sottoprodotto. Il rilassamento può avvenire con la familiarità e il rafforzamento del Falso Nucleo, motivo per cui così tanti ricercatori rimangono bloccati. Lo scopo della meditazione è quello di aprire la consapevolezza del VUOTO, IO SONO e dell’ESSENZA. Se la 59

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meditazione è fatta dal Falso Sè, rafforzerà soltanto il Falso Nucleo. Wolinsky: Quindi, se dovessi morire, quale sarebbe la tragedia? Quale sarebbe la sensazione? Mike: Il mio respiro cambia. Mi sento molto più rilassato. Wolinsky: Così, se tu fossi morto, che cosa significherebbe? Mike: Che rimarrei da solo e la cosa peggiore è che non esisterei. Nota terapeutica: La cosa fondamentale è stare nell’esperienza, soprattutto quando è dolorosa. Seguite il dolore fino a quando inizierà a disfarsi. Mike: Ma il mio dolore torna sempre. Wolinsky: Qual’è la cosa peggiore nel riaverlo sempre? Mike: La cosa peggiore nel riaverlo è dimenticare cosa fare. Wolinsky: E se dimentichi cosa fare, cosa c’è di male? Mike: Poi rimarrei nel dolore. Wolinsky: E cosa c’è di male in questo? Mike: Sarei inadeguato (comincia a piangere) Esempio 3 Lewis: Mi sento impotente. Wolinsky: Qual’è la cosa peggiore dell’impotenza? Lewis: Accadrà qualcosa. Wolinsky: Che c’è di male in questo? Lewis: Ne sarò responsabile, non posso controllare. Wolinsky: Che c’è di male ad essere fuori controllo? Lewis: Mi sentirei inadeguato ed inutile. Wolinsky: Perché non ti siedi in una di queste sensazioni? Nota terapeutica: 60

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Si può raggiungere il Falso Nucleo seguendo i vostri sentimenti più profondi. Allo stesso tempo, provate a vedere come il Falso Nucleo sia pervasivo e quasi invisibile. Il significato dello sfilare l’intera catena di associazioni fino ad arrivare a ciò che sta al centro di essa è la cosa più importante da scoprire. Se si ottiene questo, tutto il resto avrà un allentamento, ma se non lo si fa, le cose rimarranno le stesse. Il Falso Nucleo è chiamato falso perché se sbucciate indietro verso l’interno, emergerà il vostro NUCLEO ESSENZIALE. Esempio 4 Ellen: Ho proprio intenzione di evitare queste esperienze inutili, dove ti senti senza valore, dove puoi perdere la faccia, dove stai totalmente esposta. Non sono sicura. Wolinsky: Cosa c’è di così brutto nel non avere valore? Ellen: Bè, chi vorrebbe stare con una come me? Wolinsky: Cosa ci sarebbe di male se nessuno vorrebbe stare con te? Ellen: Sentire l’inutilità, l’insignificanza, la solitudine. Wolinsky: Cosa ci sarebbe di male nel sentire impotenza e solitudine? Ellen: Non esisterei Wolinsky: Cosa c’è di male nella non esistenza? Ellen: Sarei sola. Essere sola, questo e quanto! Esempio 5 Ted: Mi sento solo. Wolinsky: Cosa c’è di così brutto nel sentirsi soli? Ted: In parte mi sento protetto in questa sensazione. È una cassaforte, così come credo sia un posto dei peggiori, da dove non potrò mai più uscire. Sarò sempre così. 61

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Wolinsky: Così sarai sempre isolato e solo. Cosa c’è di male in questo? Ted: Non avrei alcun amore. Wolinsky: È così? Ted: Si. Non ho avuto alcun amore.

ANDARE OLTRE IL FALSO NUCLEO ✭Step 1. Fare proprio il Falso Nucleo ✭Step 2. Essere il Falso Nucleo e osservarlo. Rendersi conto che guardi il mondo attraverso esso. ✭Step 3. Essere in grado di raccoglierlo (ESSERLO) o metterlo giù (NON ESSERLO) ✭Step4. Crearlo alcune volte e scegliere per lui di esserci.

LAVORARE CON IL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ Consapevolmente, coscientemente e volutamente creare un Falso Nucleo di solitudine, indegnità, ecc., e quindi creare una sorta di sovra-compensazione. In altre parole, se si è nel Falso Nucleo di inutilità, stateci dentro e consapevolmente, coscientemente ed intenzionalmente creare il suo compensatore o Falso Sè.

TEORIA DELLA FORZA IL FALSO NUCLEO CONDUTTORE Forza (Shock) → Controforza (Falso Nucleo) Falso Nucleo → (più controforza) Falso Sè

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Nella teoria della forza, un trauma può essere paragonato a una forza che viene verso di voi. Qualcuno potrebbe tentare di fare qualcosa per voi, in qualche modo. La domanda, dopo che i livelli sono differenziati è: “Cosa hai creato in risposta a questa forza?”. Se avete una forza che viene verso di voi, avrete quindi creato una controforza per contrastarla. Il passo successivo è allora: “Che cosa avete deciso a riguardo?”. PROCESSO DELLA TEORIA DELLA FORZA ✭Step 1. Un trauma (forza) vi viene addosso in modo forzato. ✭Step 2. Contrastate questa forza creando una risposta ad essa. ✭Step 3. Che cosa avete deciso a proposito? ✭Step4. Qual’è la cosa peggiore? ✭Step5. Andate nel verbale IO SONO prima del Falso Nucleo. ✭Step6. Andate nel non-verbale IO SONO prima del Falso Nucleo.

SMANTELLARE LE STRUTTURE, NON RINFORZARLE Non si possono coccolare le Identità, e decisamente non le Identità spirituali. In questo modo, si rafforzerà la filosofia del Falso Nucleo che è una difesa che rinforza il Falso Nucleo Conduttore e il Falso Sè Compensatore. È per questo che non si può giocare a lungo con loro, o flirtare con loro, o fare la pace con loro, e sperare che tutto andrà bene: non lo sarà mai. È necessario affrontare questi concetti spirituali. Paramahansa Yogananda disse: “L’ego spirituale è il più difficile da eliminare”; Nisargadatta Maharaj usava distruggere le strutture spirituali al fine di rendervi liberi da loro.

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La difficoltà è che c’è un senso di conforto quando sei nel Falso Nucleo. È un’abitudine, come fumare. Anche se fumare è autodistruttivo, ogni volta che fumi ti senti rilassato e confortato. La stessa cosa con l’alcol. Se vi piace bere, ci si sente davvero bene nell’acquistare una confezione di birra da sei e guardare la TV anche se non è così salutare per voi. Il Falso Nucleo Conduttore è altrettanto familiare. Ecco perché è così difficile da evitare!

SMANTELLARE IL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ IDENTITÀ: IL PROTOCOLLO Uno dei modi migliori per diventare consapevoli delle nostre diverse Identità è quello di affrontarle attraverso l’indagine, un processo che mi ha insegnato Nisargadatta Maharaj. L’inquisizione deve essere considerata pressoché come una minimeditazione. Lo scopo è quello di porsi una domanda e notare se qualcosa appare e poi riconoscerlo e scartarlo. Non si dovrebbero analizzare o cercare delle risposte. Basta notare ciò che appare. In questo modo, siamo in grado di percepire ciò che ha inconsapevolmente tirato la nostra attenzione, e liberarci dalla sua attrazione. Il Saggio indiano Meher Baba, vedeva l’ego o le Identità come un iceberg: il 90 per cento di esso è immerso sotto l’acqua. Una volta portato alla luce della consapevolezza, l’iceberg comincia a sciogliersi. La Psicologia Quantistica teorizza che l’ego (Falso Nucleo-Falso Sè) è sommerso (inconscio), e attraverso l’indagine è portato in superficie, liberando così la nostra consapevolezza. Qui di seguito elenco alcune linee guida generali da tenere a mente quando attraversate la vostra ricerca.

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GLI STEPS ✭Step 1. Notare dove l’Identità è localizzata nel vostro corpo nel tempo presente... ✭Step 2. Notare le dimensione e la forma dell’Identità. ✭Step 3. Togliete l’etichetta dall’Identità. Abbiatela come energia. ✭Step 4. Lasciate che l’Identità come energia si muova dal corpo del tempo presente in un altro spazio fisico nella stanza e che si solidifichi nuovamente. ✭Step 5. Tracciate la vostra esperienza indietro al Falso Nucleo Conduttore. ✭Step 6. Riconoscere come proprio il Falso Nucleo ed osservatelo. ✭Step 7. Riconoscere come non proprio il Falso Nucleo. Questo significa “ottenere” che il Falso Nucleo non sei tu e NON ESSERE il Falso Nucleo. ✭Step 8. Senza usare i tuoi pensieri, i ricordi, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, nota lo stato non-stato di IO SONO prima del Falso Nucleo. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Non potrai mai superare o guarire il tuo Falso Nucleo, ma potrai solo esserne libero realizzando che lui non sei tu.

IL FALSO SÈ SPIRITUALIZZATO INTERPRETAZIONE DELLO SHOCK NELLA REALIZZAZIONE DELLA SEPARAZIONE

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Spiritualizzazione: 1) Uno stato di trance in cui evitiamo il dolore di una persona, situazione o di un evento, lo rendiamo “spirituale” in qualche modo; 2) questo può accadere con i bambini come immaginano e creano in modo fantastico i loro genitori come dei o dee (vedi Wolinsky 1994, “The Dark Side of the Inner Child” ). TRANCE-PERSONAL TRANCE-FERENCE (TRASLAZIONE TRANSPERSONALE) Il mito della caduta da Dio (cioè la separazione da Dio) a causa di una cattiva azione (peccato originale), e il concetto di redenzione (fusione), sono spiritualizzati e in definitiva, metafore difensive che vengono utilizzate, nel primo caso, per spiegare lo shock della Realizzazione di Separazione e nel secondo caso, per giustificare la fantasia di ri-fusione con la mamma che ora è Dio. La spiritualizzazione si verifica quando i genitori sono trasferiti su Dio. Questa è una translazione transpersonale. Gli insegnanti, i terapisti e i guru, spesso implicitamente o anche esplicitamente, offrono promesse di fusione che innescano una regressione d’età nei clienti e nei ricercatori che poi trasferiscono mamma e papà su di loro. Queste promesse sono così potenti perché sono prerappresentazionali, infantili, e rimangono indiscusse per lo studente, il cliente o il discepolo. Rimangono indiscusse per due motivi: 1) sono talmente primitive che sono semplicemente accettate così come stanno le cose, e 2) come è disapprovante questionare con mamma e papà, così non è bene mettere in discussione le azioni degli insegnanti, dei terapisti, o dei guru. Sapevo di un discepolo il cui guru andava a letto con ragazze minorenni. Quando le ho detto che pensavo che questo era inappropriato, lei mi rispose dicendo: “Hai un sacco di questioni con questo insegnante”. “Vuoi dire che se mi chiedo se sia giusto per un uomo di 74 anni andare a letto con 66

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studenti di 13-15 anni, è un mio problema e non il suo?”. Lei non rispose. Per spiegare ulteriormente, prima dello shock della Realizzazione di Separazione, un bambino possiede una rappresentazione arcaica della fusione. Quando lo shock della Realizzazione di Separazione è spiritualizzato e mamma e papà vengono trasformati in dei e dee, anni dopo, da adulto, vi immaginate che siano spirituali cercando di fondervi con la madre o il padre guru (è interessante notare che in Hindi, Ammaji significa cara madre e Babaji significa caro padre). In realtà siete tenuti in una pre-rappresentativa esperienza di fusione infantile, che ora state inconsapevolmente recitando. Trattenersi in questa ri-fusione con la mamma/Dio/guru è il vostro modo di resistere alla shock della separazione. Un altro modo di vedere le cose è il seguente: C’è un’arcaica pre-rappresentazione del “tu” fuso con la mamma. Resisti allo shock della Realizzazione di Separazione e ti mantieni nella rappresentazione arcaica della fusione. Successivamente, ti coinvolgi con gli insegnanti, i terapisti, e i guru, che diventano come madri o padri per te. L’idea è di fondersi con loro in qualche modo, immaginando che è “spirituale”. In realtà, stai recitando la resistenza allo shock biologico e psicologico della Realizzazione di Separazione e definendola “spirituale”. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: I modelli Guru/Discepolo, insegnante/studente e terapeuta/ cliente sono, nella migliore delle ipotesi, un tentativo di affrontare e guarire e andare oltre lo shock della Realizzazione di Separazione e di stabilizzarsi nell’IO SONO. Nel peggiore dei casi, possono lasciare le persone in stati di dipendenza, stati regressivi, e in dolori ancora più grandi. 67

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SPIRITUALIZZAZIONE DEL NARCISISMO: CREAZIONE DEL PERCORSO O DEL MODO Cercate di notare se avete la fantasia di fondervi con Dio, un guru o i genitori e chiedetevi: spiritualizzo in qualche modo questo con dei Guru e Dio? In altre parole, se seguite il loro percorso, i genitori promettono il Nirvana, che, in questo caso, potrebbe essere una casa con 2 o 3 bambini. Più tardi la trance spiritualizzata prometterà il Nirvana, la beatitudine, ecc., che si potrebbe chiamare un edificio spirituale con 2 o 3 bambini. Il percorso del Guru, la promessa di illuminazione, in cui il dolore cessa e ti unisci con Dio (mamma) possono, ma non sempre rispecchiano le promesse implicite di fusione fatta dai genitori e che, anni dopo, diventano spiritualizzate e giustificate.

SOMMARIO Quindi, di nuovo, cos’è il Falso Nucleo? È quella convinzione, quel concetto, quell’idea o conclusione con cui ci si identifica e che organizza e conduce tutte le vostre catene di pensieri, emozioni, fantasie, ecc. Per questo motivo si può dire che il Falso Nucleo trascina la tua catena. E perché si chiama Falso Nucleo? Perché era un Falso presupposto, dal punto di vista di un bambino, che era (ed è) sulla base di una Falsa conclusione. È centrale perché costituisce il nucleo della vostra vita psico-emozionale. Cos’è il Falso Sè? È la Falsa soluzione alla Falsa conclusione del Falso Nucleo. Si tratta di un debole tentativo di superare o sovra compensare queste conclusioni del Falso Nucleo. Vi è, tuttavia, una buona notizia. NON SEI IL TUO FALSO NUCLEO-FALSO SÈ E SOTTO IL TUO FALSO NUCLEOFALSO SÈ RISIEDE IL VOSTRO NUCLEO ESSENZIALE E L’IO SONO. 68

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7 ••• LE VIE DEL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ In questo capitolo, verranno descritti e discussi alcuni dei vari Falsi Nuclei-Falsi Sè.

SONO IMPERFETTO FALSO NUCLEO CONDUTTORE Sono imperfetto. Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me. FALSO SÈ COMPENSATORE Devo dimostrare che non sono imperfetto, e che non c’è qualcosa di sbagliato in me. Devo essere perfetto. In questo caso, il Falso Nucleo Conduttore, “Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me”, “Io sono imperfetto”, come tutti gli altri Falsi Nuclei, basa la sua intera psicologia - pensieri, emozioni, associazioni, azioni, fantasie, sogni, desideri - su una 69

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falsa premessa e conclusione. Dal momento che questa premessa nasce e si solidifica abbastanza presto nella vita e resiste a causa della sua associazione e fusione con lo Shock della Realizzazione di Separazione, il Falso Nucleo ”Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me”, “Io sono imperfetto”, presuppone che la strada per il Nirvana si possa ottenere dalla fusione con la mamma. Più tardi, se psicanalizzata, la via di ri-fusione è vista come ottenere salute e ottenere ciò che nella vita si desidera. Se è spiritualizzato, il processo è visto come diventare illuminati; se relazionalizzata, la fusione è vista come realizzarsi trovando la relazione perfetta; e se è centrata sul lavoro, la fusione è cercata attraverso la perfezione del lavoro. Questa soluzione è falsamente immaginata, da realizzare attraverso il Falso Sè Compensatore che cerca di dimostrare che non c’è niente di sbagliato in me e/o che io sono perfetto. Il problema è che la prima conclusione formulata - in questo caso “Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me”, “Io sono imperfetto”, è il più forte e organizza e regola questo ciclo chiuso. Soggettivamente parlando, non c’è via d'uscita. Perché? Perché questa premessa del Falso Nucleo dimostra sempre se stessa. In altre parole, proverà soggettivamente e sempre che sono imperfetto e che ci deve essere qualcosa di sbagliato in me. Dal momento che resistiamo allo shock della Realizzazione di Separazione e alla sua premessa di accompagnamento “io sono imperfetto”, “ci deve essere qualcosa di sbagliato in me”, emerge una tendenza ossessivo compulsiva. Come per tutte le tendenze, che presentano la coazione a ripetere, la convinzione di fondo è: “Se riesco a farlo di nuovo, forse posso farlo bene e il risultato sarà diverso. Così, il Falso Nucleo “Io sono imperfetto”, “Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me” viene rimesso in scena, resistito, e ricreato come una coazione a ripetere, recitato ancora e ancora, nella speranza di avere un risultato migliore o addirittura perfetto. In questo modo, alcune “Nuove” terapie utilizzano il 70

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Falso Sè nel tentativo di creare un risultato diverso o perfetto. In ultima analisi, tuttavia, rinforzano solo il Falso Nucleo. Per contrastare questa premessa, la formulazione principale del Falso Sè compensatore è: “Devo essere perfetto o dimostrare che io non sono imperfetto o difettoso” o “Se solo le cose fossero state perfette - la fusione con la mamma, in seguito generalizzata al mondo, a Dio - avrei raggiunto il Nirvana”. È possibile che le “terapie” che ricreano il trauma e mettono un lieto fine, perfetto, o desiderato sulla storia passata o nella memoria aggiungano un certo grado di comprensione del problema. Ma in ultima analisi è il Falso Sè che pone la conclusione perfetta per la memoria, nel tentativo di superare il Falso Nucleo, quindi rinforzarlo. Questo in ultima analisi, rinforza la memoria utilizzando il Falso Sè Compensatore e la sua coazione a ripetere, che non tiene conto che la storia è stata creata dal sistema nervoso e viene neurologicamente dopo il fatto di giustificare se stessa. Non sto cercando di denigrare qualsiasi forma di terapia. Invece sto proponendo che se la nostra intenzione è di scoprire CHI SIAMO, questi sistemi psicospirituali devono essere analizzati per vedere se stanno aiutando nello sforzo. Da questo punto in poi scriveremo Identità come I-dentity per indicarla come un “I”, - dall’inglese Io - che a questo livello è una costruzione del sistema nervoso in quanto esso esiste più tardi rispetto all’esperienza originaria. La costruzione di una I-dentity viene utilizzata per organizzare, giustificare e dare una ragione alle esperienze, ai comportamenti o alle azioni indesiderate.

CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, c’è 71

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qualcosa di sbagliato in te, niente di sbagliato o nessuno dei due? 2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, sei perfetto, imperfetto o nessuno dei due? 3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significano anche perfezione o imperfezione? 4. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, cos’è il vuoto? Si noti lo stato non-stato, il non-verbale IO SONO che precede i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni.

SONO INDEGNO FALSO NUCLEO CONDUTTORE Non valgo, non ho valore, sono indegno. FALSO SÈ COMPENSATORE Devo dimostrare che non sono indegno e che ho valore. Anche questo Falso Nucleo Conduttore, con la premessa di “io sono indegno”, “Io non ho alcun valore”, descrive una conclusione che teoricamente ha iniziato a solidificarsi in una età compresa tra i 5-12 mesi. Ho usato la parola teoricamente, perché è praticamente indimostrabile. Ora, il Falso Nucleo di “Io sono indegno”, “Io non ho alcun valore”, utilizza il Falso Sè di “Io devo dimostrare che sono degno” o che “Io ho un valore”. Se questa strategia non funziona, la persona con questo Falso Nucleo cade in un “Io sono indegno”, 72

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“Io non ho alcun valore”. I tentativi di superare questa I-dentity indegna sono: diventare un iper donatore, rendendo gli altri dipendenti da esso; raccontando a se stesso o agli altri di come sia grande, bello o professionalmente dotato e di successo, per essere adulati e quindi sentirsi importanti. In questo modo si cerca di creare un’immagine degna, ricca e di valore. Tutti questi, naturalmente, sono solo tentativi di nascondere lo stato interno di inutilità, per ottenere dagli altri lusinghe, in modo che possano sentirsi come se avessero un valore. Il Falso Nucleo Conduttore e il Falso Sè compensatore sono olografici. Sono indissociabili l’uno dall’altro, come due facce di una moneta. Tutti i Falsi Nuclei Conduttori contengono al loro interno una profezia auto-realizzata, cioè, provano se stessi. Per ricapitolare: Il Falso Nucleo di “Io sono indegno”, “Io non valgo” ha come obiettivo: “Se solo potessi diventare meritevole e degno, con qualsiasi mezzo, sarò in grado di fondermi con la mamma, cioè , raggiungere il Nirvana, e possiamo essere di nuovo uno”. Ma questo non può accadere. Perché, come tutti i Falsi Nuclei-Falsi Sè, il disturbo ossessivo-compulsivo che tende a riparare il torto recitandolo attraverso la coazione a ripetere, non è nel tempo presente e serve solo a rigiocare la stessa vecchia storia o canzone, quindi rinforzare il Falso Nucleo-Falso Sè ancora e ancora. È come riprodurre una registrazione e in questo caso, la musica è sempre la stessa, sono solo le parole (gli eventi di oggi) che sembrano cambiare.

CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, sei indegno, degno di valore, privo di valore o nessuno dei tre?

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2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significano anche degno, indegno, valore o non valore? 3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significano anche vuoto o vacuità? Si noti lo stato non-stato, il non-verbale IO SONO che precede i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni.

Dalla momento che il Falso Nucleo Conduttore è fuso con lo shock della Realizzazione di Separazione, è parte del meccanismo di sopravvivenza del sistema nervoso. Lo shock e l’ “io sono indegno”, o qualsiasi altro Falso Nucleo se è per questo, non deve in nessun caso, accadere di nuovo, da cui la soluzione del Falso Sè. Stephen H. Wolinsky

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NON POSSO FARE FALSO NUCLEO CONDUTTORE Non posso fare, decidere o agire. FALSO SÈ COMPENSATORE Devo dimostrare che posso fare, decidere o agire, diventando un ultra realizzatore. Il Falso Nucleo del “non posso fare”, “Io sono incapace di fare” e “non faccio” sono ampiamente utilizzati e difesi, soprattutto nella cultura occidentale. Ho una cara amica che ha il più grande istituto al mondo nel campo della sua specialità. Ma lei si sente sempre come se non “facesse”. Per compensare, è diventata una super realizzatrice. Anche se chi ha un’alto rendimento è molto apprezzato nella nostra cultura, la mia amica ancora non riesce a trovare soluzioni significative ai suoi problemi. Questo perché lei è parte di un sistema chiuso nel quale non penetra una reazione di ritorno, quindi è alla mercé del suo Falso Nucleo-Falso Sè. C’è una vera e propria sensazione soggettiva inconscia e non riconosciuta di impotenza e talvolta, addirittura la paralisi. Questo Falso Nucleo di “incapacità di fare”, di “non posso fare”, è apparentemente basato su altri fatti, ma in realtà è una esperienza inconscia e soggettiva. Questo particolare Falso Sè Compensatore cerca di gestire la propria esperienza soggettiva di non fare con la vanità, che definiamo come guardarci attraverso gli occhi di un altro, per vedere quanto e come si sta facendo. In questo modo tu agisci inconsapevolmente per i tuoi genitori e in seguito generalizzato verso gli altri e vedi te stesso attraverso gli occhi di un altro per assicurarti che stai facendo abbastanza o stai facendo bene. La vanità è un modo per non essere nell’esperienza del tempo 75

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presente e in altre parole, io sono fuori di me vedendomi come tu mi vedi. Un esempio potrebbe essere non vestirsi per necessità o confort, ma in modo che la gente potrà pensare che sono ricco o chic. In questo modo, tu non sei né nel tuo corpo e neppure consapevole di esso. Una volta ho conosciuto una donna che lamentava mal di schiena, ma che continuava ad indossare i tacchi alti cinque pollici. Provai a spiegarle il probabile rapporto tra il suo mal di schiena e i tacchi a spillo, ma lei mi disse: “Mi piace indossarli per l’aspetto”. Questo Falso Sè Compensatore utilizza anche un auto-inganno che spinge gli individui ad esagerare nelle proprie capacità. Se si affacciano verso il lato del Falso Sé Compensatore, tendono a esagerare e diventare grandiosi sulla loro capacità di fare qualsiasi cosa. Se sono più fusi con il Falso Nucleo, sono più invischiati nell’auto-inganno, e ingannano se stessi su ciò che hanno fatto. Una donna d’affari che una volta mi vide per la terapia era solita dire: “Posso farlo accadere. Io lavoro 24 ore al giorno”. Lei non solo esagerava la sua capacità di fare, ma anche il suo cosiddetto orario di lavoro. Era più sul lato compensatore Falso Sé. Il suo auto-inganno stava esagerando i suoi successi e la sua capacità di fare, che è l’opposto della situazione precedente di non posso fare. Una volta conoscevo un uomo in terapia che aveva una relazione al di fuori del suo matrimonio che durava da anni. Quando sua moglie lo scoprì, ne rimase molto turbata. Ma quando mi parlò a proposito di questa relazione, l’uomo disse: “Io non ho fatto niente”. Questa è lo straordinario auto inganno del complesso Falso Nucleo-Falso Sè.

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CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, sei uno che fa, non fa o nessuno dei due? 2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significano anche fare o non fare? 3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa vuoto? Si noti lo stato non-stato, il non-verbale IO SONO che precede i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni.

SONO INADEGUATO FALSO NUCLEO CONDUTTORE Sono inadeguato. FALSO SÈ COMPENSATORE Devo dimostrare che non sono inadeguato, che sono adeguato, sveglio e che vado bene. La falsa conclusione di questo Falso Nucleo Conduttore è “Io sono inadeguato”. Come per tutti gli altri Falsi Nuclei Conduttori, “Io sono inadeguato” guida la macchina della vostra psicologia e le associazioni. In sintesi, il Falso Nucleo Conduce il Falso Sé Compensatore ossessivo-compulsivo a fantasticare di raggiungere il Nirvana (fusione con la mamma, poi psicologizzato come “salute” o spiritualizzato come Dio), diventando o attestando la 77

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propria adeguatezza. Questa tendenza del Falso Sè è più debole di quella del Falso Nucleo perché: 1) Il Falso Nucleo Conduttore è la prima conclusione e quindi, organizza e guida la soluzione Falso Sè come una macchina. In breve, no Falso Nucleo Conduttore - no Falso Sé Compensatore. 2) Il Falso Nucleo-Falso Sè è olografico ed è un circuito chiuso. 3) Il Falso Nucleo, in ultima analisi, lascia ogni Falso Sé Compensatore appesantito e frustrato perché non si potrà mai superare, guarire o trasformare attraverso compensazioni eccessive, poiché la soluzione deve essere falsa in quanto si basa su una falsa conclusione e una Falsa Causa. (L’effetto dell’osservatore come parte del complesso del Falso Nucleo Falso Sè sarà discusso più avanti.) Il problema con il complesso del Falso Nucleo-Falso Sè osservatore è che i tentativi psicologici e spirituali per guarire, trasformare e convertire i vizi (peccati) in virtù, passare dalla malattia alla salute, dal disintegrato all’integrato, rielaborare, riassociare, ri-decidere, sbarazzarsi di, andare oltre, arrendersi, superare, ecc., ecc., ecc., tutti questi sono opera del Falso Sé Compensatore e quindi, possono solo rinforzare il Falso Nucleo. Il Falso Nucleo Conduttore è semplicemente una Falsa conclusione, una premessa Falsa, un Falso presupposto, e una Falsa Causa. Il Falso Nucleo Conduttore è disinformazione su di sé e deve essere scartato. Il Falso Sè Compensatore è dunque destinato a fallire perché è una soluzione sulla base di una falsa conclusione. Il Falso Sè è un concetto che nasce dalla mente di un bambino all’età di 5-12 mesi. Non è qualcosa che ha bisogno di essere guarito, trasformato o reso al meglio, ecc. Diversamente, nella Psicologia Quantistica, la via d’uscita da questo dilemma è: 1. Essere consapevoli del Falso Nucleo Conduttore. 2. Osservare il vostro Falso Nucleo. 78

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3. Essere disposti a sentire il dolore del vostro Falso Nucleo Conduttore. 4. Tracciare le catene di associazioni e i comportamenti di ritorno dal Falso Sè Compensatore al Falso nucleo Conduttore, spezzando così il legame che lega loro e “voi”. 5. Riconducetelo al verbale IO SONO. 6. Entrare nel non verbale IO SONO (senza pensieri, memoria, emozioni, associazioni o percezioni, prima del Falso nucleo Conduttore e le sue rappresentazioni e formulazioni verbali). 7. Smantellare il vostro Falso Nucleo Conduttore e Falso Sè Compensatore. DIFESE PSICO-SPIRITUALI (NON LIMITATE AL FALSO NUCLEO-FALSO SÈ) 1) Dimostrare adeguatezza attraverso la difesa psicologica di essere ultra-analitico per evitare il Falso Nucleo. 2) “Patologizzare”: un’azione del Falso Sè proietta una patologia psicologica in un’altra, in modo da sentirsi meno inadeguato, e senza valore. L’Iper-vigilanza, la componente psicologica di ricerca di un meccanismo biologico, è radicata nel meccanismo sovrageneralizzato attacco/fuga del sistema nervoso. Questo processo non è effettivamente nel tempo presente dal momento che è stato organizzato dal bambino per gestire il caos esterno della mamma/ papà/società, ecc. Questa tendenza regressiva d’età è un tentativo di organizzare il caos (mal) percepito nel tempo presente e come tale, funziona in automatico. Quindi, il suo meccanismo di ultraanalisi e di ultra-categorizzazione rinforza questa tendenza alla regressione d’età.

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ESTREMAMENTE IMPORTANTE Come con tutti i Falsi Nuclei Conduttori, le ragioni e le cause sono falsamente attribuite a eventi come il perché mi sento riempire il vuoto, per giustificare i sentimenti e di offrire una via d’uscita. In questo modo si deve capire che voi (il sistema nervoso) ha messo a punto una ragione falsa, una Falsa Causa, per spiegare perché la separazione si è verificata. La Falsa conclusione è il Falso Nucleo che si è solidificato, in teoria, all’età di 5-12 mesi. Si tratta di una valutazione errata e imprecisa del naturale processo di separazione. La prima conclusione Falsa presuppone che se solo non fossi stato come un riempire il vuoto, o se solo fossi un riempire il vuoto, l’inevitabile separazione non sarebbe accaduta. Quello che stai facendo è cercare di risolvere il problema della separazione immaginando una ragione e attribuendo una causa sul perché è successo. Ma le vostre conclusioni e le cause per spiegare perché vi siete separati sono False. La Falsa conclusione è un tentativo di dare una ragione e la causa per l’inevitabile separazione. Il Falso Sè Compensatore deve quindi essere una Falsa soluzione in quanto si basa su una Falsa conclusione. In questo modo la Falsa soluzione è erronea e falsa perché si basa su una conclusione falsa ed erronea disegnata da un bambino shoccato della Realizzazione di Separazione. UN CONFRONTO ESSENZIALE Tutte le esperienze dei Falsi Nuclei Conduttori hanno una certa mancanza perché inconsapevolmente si stanno confrontando all’ESSENZA. In altre parole, “Io sono imperfetto”, “Io non valgo niente”, “Non riesco a fare”, “Sono inadeguato”, sono tutti inconsapevolmente comparati all’ESSENZA. 80

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Va inoltre osservato che la mancanza non può essere gestita a livello psicologico, perché l’I-dentity in un primo momento sembra essere rivolta verso il mondo esterno. Giudica se stessa contro gli altri, non raggiunge l’obiettivo, e si sente inadeguata. In realtà, le I-dentities sono rivolte verso l’interno, confrontandosi all’ESSENZA. La verità è che le I-dentities sono meno, o hanno una mancanza, rispetto all’ESSENZA. Per questo motivo, il modo di gestire la mancanza è quello di smantellare le I-dentities e poi riassorbire il Falso Nucleo Conduttore e il Falso Sè Compensatore indietro nell’ESSENZA, e poi fare esperienza delle QUALITÀ ESSENZIALI DELL’ESSENZA.

CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, sei inadeguato, adeguato o nessuno dei due? 2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa adeguato o inadeguato? 3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa vuoto? Si noti lo stato non-stato, il non-verbale IO SONO che precede i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni.

NON ESISTO FALSO NUCLEO CONDUTTORE Io non esisto, non sono nulla, non ho nulla. 81

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FALSO SÈ COMPENSATORE Devo dimostrare che io esisto, che sono qualcosa, che ho qualcosa. Il Falso Nucleo Conduttore “Io non esisto” è uno dei più interessanti e nei workshops di Psicologia Quantistica, uno tra i più frequenti. Ho trovato questo Falso Nucleo-Falso Sè frequentemente negli ashrams, nei gruppi di meditazione, nei gruppi di terapia, e nei gruppi spirituali. Dal punto di vista della Psicologia Quantistica, ci sono due ragioni di base a proposito: In primo luogo, in molti gruppi spirituali Orientali la filosofia del non-io, dell’osservare e guardare, rinforza la difesa più primitiva di questo Falso Nucleo Conduttore, che è la sovraosservazione. In secondo luogo, in accordo con Reich e Lowen, questo Falso Nucleo Conduttore può essere paragonato alla definizione di schizoide nell’”analisi del carattere”, che si sviluppa nell’utero. Ciò significa che questo Falso Nucleo si verifica non solo a livello energetico-genetico, ma può anche essere visto all’interno della struttura ossea di un individuo. Dal punto di vista della Psicologia Quantistica, questo significa che il Falso Nucleo inizia a solidificarsi non a 5-12 mesi, ma bensì nell’utero. A causa di tale sviluppo iniziale, la sua natura ossessivocompulsiva è ancora più profondamente radicata nel corpo di uno qualsiasi degli altri Falsi Nuclei-Falsi Sè. Così, la sottostante, nonverbale, pre-rappresentativa struttura di “Io non esisto” abita molto al di fuori della consapevolezza. Questo potrebbe spiegare il suo predominio in gruppi di meditazione, che cercano risposte nelle filosofie e religioni orientali. Allo stesso tempo, è importante differenziare questo Falso Nucleo Conduttore dal nonsé Orientale. In Oriente non c’è un sé perché C’È UNA SOLA SOSTANZA. In questo modo è vero a livello di VUOTO 82

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DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. A livello di biopsicologia, il non-sé o la non-esistenza sono falsi, e dolorosi. Tuttavia, poiché può essere confuso con il non-sé Orientale, è facile per il Falso Nucleo Conduttore “Io non esisto” confondere i livelli e scegliere il Buddismo (il non-sé) o l’Advaita (la nondualità), o un approccio non-Io che rinforza solo il Falso Nucleo Conduttore “Io non esisto”. Dal punto di vista della Psicologia Quantistica, insegnanti o guru che permettono agli studenti di rimanergli intorno e fare una pratica che rinforza il loro Falso Nucleo è come offrire ad un alcolizzato un altro drink. Questo suggerisce anche che le terapie cognitive, analitiche e di pensiero che supportano l’osservazione su di sé, spesso rinforzano la distrazione di pensare troppo e la difesa di eccedere nell’osservazione di questo Falso Nucleo Conduttore “Io non esisto”. La Psicologia Quantistica chiede ai terapisti e ai maestri spirituali di discernere chi sta di fronte a loro, e non rinforzare i Falsi Nuclei. Se necessario, si consiglia di non accettarli, indipendentemente da qualsiasi perdita economica. Mi pare di aver capito che, in origine, gli insegnanti nella tradizione Sufi indicavano agli studenti i luoghi adatti per le loro personali necessità. Ma a volte gli insegnanti non vedono i difetti dei propri sistemi. Forse è perché un maestro “Io non esisto” ha la sua propria struttura schizoide, barriera interiore, o armatura intellettuale. In questo modo, trattengono gli studenti quando in realtà il sistema è inadeguato per loro; attraverso il rafforzamento del Falso Nucleo Conduttore Osservatore-Falso Sè Compensatore, non percepiranno i limiti del proprio sistema o le loro carenze personali. Le I-dentities “distrattrici” del Falso Nucleo Conduttore “Io non esisto” sono “non so” e “ho bisogno di sapere”. Il Falso Nucleo Conduttore “Io non esisto”, tuttavia, accumula informazioni perché immagina che non è niente e che non ha nulla. Se avessi 83

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“qualcosa” (cioè informazioni e idee), “esisterei”. Per questo motivo vi è un disturbo ossessivo-compulsivo, una dipendenza dal conoscere e dall’accumulare informazioni per evitare il dolore della non-esistenza.

CONCLUSIONI Gli stati interni “distrattori” possono essere: non sento nulla, pensare troppo, una proiezione di “loro” mi potrebbe sommergere, ritirarsi in un silenzio spirituale difensivo. Le difese spirituali sono l’osservazione esagerata, non sono nulla, non c’è nessun sé, non c’è nessun io. Come per tutti i Falsi Nuclei: 1. Tracciatelo 2. Notatelo 3. Fate esperienza con esso 4. Senza credergli, sbucciatelo fino ad arrivare al Falso Nucleo (“Io non esisto”). 5. Fatene esperienza 6. Siate nel verbale IO-SONO 7. Siate nel non-verbale IO-SONO che precede il Falso Nucleo Conduttore, senza pensieri, memoria, emozioni, associazioni o percezioni.

CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, esisti, non esisti o nessuno dei due? 2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa esistenza o non esistenza? 84

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3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa vuoto?

SONO SOLO FALSO NUCLEO CONDUTTORE Sono solo. FALSO SÈ COMPENSATORE Non devo essere solo, devo connettermi. Il super connesso. Questo Falso Nucleo Conduttore conclude: “Io sono solo”. Come per tutti gli altri, questo Falso Nucleo adatterà filosofie spirituali e psicologiche per cercare di compensare, o giustificare, la virtù di essere solo, per esempio, perché così è più spirituale. La paura più grande di questo Falso Nucleo, più che rimanere da solo, è essere evitato. Il Falso Sè Compensatore, invece, ha una tendenza ossessivo-compulsiva a “ultra connettersi”, come fosse un modo per superare il “sono solo”. Come per ogni Falso Nucleo-Falso Sè, stare con l’ “Io sono solo” è più onesto, anche se più doloroso e de-compensato che stare con l’ossessivocompulsivo Falso Sè, che in questo caso è “Devo connettermi”. Al momento della connessione, c’è una spinta e un sollievo che proviene dall’“Io sono solo”, tuttavia, come per una tossicodipendenza, il Falso Sè Compensatore esige di essere indennizzato sempre di più per avere la stessa evidenza. Inoltre, la compensazione può spesso diventare così integrata, come in uno stile di vita, che la persona pensa: “Questo è il mio modo di essere”. Molti pratiche o tecniche psicologiche e spirituali, possono essere utilizzate anche per effettuare una connessione, e nei momenti di relax interiore, vi sarà un sollievo proveniente dal 85

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Falso Nucleo. Ma non appena cesserà la pratica, il dolore rifiorirà. Le discipline spirituali e psicologiche sono spesso inconsapevoli del Falso Nucleo-Falso Sè, e non sono in grado di gestire il dolore sottostante e inconsapevolmente rinforzano l’eccessivo collegamento. Per alleviare le sofferenze, i maestri spirituali potrebbero suggerire più mantra, yantras, o tantra. Oppure, nel caso della psicologia, più comunicazione, più feeling con i tuoi sentimenti, e in breve, più connessioni. Naturalmente, questo sembra naturale, ma la mia guida di psicologia, il Dr. Eric Marcus, una volta disse: “Quando qualcuno dice: ‘Bene, questo e proprio come sono’, sta riconoscendo la struttura del suo carattere”. In altre parole, non mettendo in discussione, ma supponendo che questo sia il modo in cui sono. Questi tipi di tecniche qualche volta rinforzano il Falso nucleo dal momento che è il Falso Sè Compensatore a fare la pratica spirituale o psicologica, vale a dire, cercare il Nirvana attraverso la connessione. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Le discipline psicologiche e spirituali spesso vengono intraprese dal Falso Sè Compensatore per superare il Falso Nucleo. Per questo motivo è impossibile stabilizzare o andare oltre il dolore, perché il Falso Nucleo-Falso Sè sono un tutt’uno.

CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, sei solo, connesso o nessuno dei due?

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2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa anche essere soli, connessi o evitati? 3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa vuoto? Si noti lo stato non-stato, il non-verbale IO SONO che precede i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni.

SONO INCOMPLETO FALSO NUCLEO CONDUTTORE Sono incompleto, non sono abbastanza, ci deve essere qualcosa che manca. FALSO SÈ COMPENSATORE Devo ottenere l’intero, essere completo, completato o pieno attraverso le esperienze.

LE DIFESE SPIRITUALI DEL FALSO SÈ Il Falso Sè utilizza difese spirituali e spiritualità per cercare beate esperienze di cuore come un modo per difendere e ridefinire il dolore in lezioni, soluzioni, motivazioni o possibilità per giustificare o superare il dolore del Falso Nucleo. Ma la realizzazione che questo Falso Sè cerca, non può mai essere trovata in maestri spirituali o in riquadri spirituali o psicologici. Proprio perché questo Falso Nucleo non è in grado di trattare con la sua incompletezza immaginata, questo Falso Sè va da un insegnante all’altro e da una psicologia all’altra, raccogliendo esperienze spirituali e psicologiche, senza mai andare in 87

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profondità in niente. Ho conosciuto molte persone con questo Falso Nucleo-Falso Sè che si sono distratti e hanno vissuto le regole di una rigida disciplina spirituale o psicologica, come se questo riuscisse ad avvicinarli a Dio, (mamma), e tenendoli lontano da “Io sono incompleto”. Il Falso Nucleo “Io sono incompleto” o “Ci deve essere qualche cosa che manca” cerca il suo Nirvana immaginato attraverso esperienze piacevoli e di conseguenza, diventano troppo sperimentatori. L’incompletezza profonda di questo Falso Nucleo produce una tendenza ossessivo-compulsiva a cercare esperienze piacevoli per riempire ciò che manca, o dove non si sentono di avere abbastanza. “Se solo potessi avere di più, ottenere di più, e scoprire quello che dovrei prendere e prenderlo, potrei riempire i pezzi mancanti e sentirmi completo”. “Se i pezzi mancanti dentro di me saranno riempiti, sarei in grado di raggiungere il Nirvana, l’illuminazione e, inconsciamente, l’unità con la mamma”. Un altro problema nello stare di fronte a questo Falso NucleoFalso Sè è che ciò che sale deve scendere. In altre parole, non importa quanto vola in alto, la gente ritroverà sempre se stessa nel loro Falso Nucleo. In realtà, vi è una dissociazione importante tra il dolore di questo Falso Nucleo e il falso ottimismo del finto felice Falso Sè. Questo perché il Falso Sè non sa nulla del dolore di incompletezza che spinge la sua ricerca del piacere. Uno strato di amnesia separa il Falso Nucleo dal Falso Sè, uno strato che, nella sua profondità e forza è un potente deterrente contro il conoscere o lo sperimentare il Falso Nucleo di “Io sono incompleto”. Questo Falso Sè cerca il piacere di sentirsi completo, non sapendo che è su un tapis roulant. Se il tapis roulant si ferma, anche solo per un istante, deve trovare ancora un’altra positiva e piacevole esperienza per superare l’incompletezza. È estremamente difficile per loro entrare in contatto con il loro dolore o autorizzare un’altra persona ad avere il loro dolore. Sono 88

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spinti a vedere sempre il lato positivo, o a montare le persone in modo che possano poi riportarli giù, come un modo per evitare e distrarsi dalla loro incompletezza che temono li possa sommergere.

CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, sei completo, incompleto o nessuno dei due? 2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa anche essere completi o incompleti? 3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa vuoto? Si noti lo stato non-stato, il non-verbale IO SONO che precede i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni.

SONO IMPOTENTE FALSO NUCLEO CONDUTTORE Sono impotente. FALSO SÈ COMPENSATORE Devo provare che non sono impotente recitando come se avessi potere. Questo Falso Nucleo-Falso Sè è la tendenza ossessivocompulsiva a cercare il potere e a resistere all’impotenza. La Psicologia dello Sviluppo suggerisce che il bambino vede la 89

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mamma come tutti i potenti e i maghi. In questo modo, il bambino cerca di fondersi con i poteri magici immaginati della mamma: onniscienza, onnipotenza, e onnipresenza. Questo può essere visto nel comportamento esteriore di leader religiosi, politici e coloro il cui principio generale motivante sembra essere il potere. Per il bambino questo è: “Entrerò nel Nirvana, cioè, mi fonderò con la mamma, se non sarò impotente, ma potente”. Si dovrebbe ricordare che è molto difficile determinare il Falso Nucleo di un’altra persona. Ma è facile determinare il Falso Sè Compensatore osservandone il comportamento esteriore. FALSO POTERE Il vero potere viene da dentro. Non c’è dubbio che i miracoli avvengono, ma dobbiamo capire che non è personale. Non c'è dubbio che i guru che sanno QUESTO potrebbero avere poteri, ma se essi sono veritieri, ammetteranno che non sono la fonte di quel potere, né consentirebbero ad altri di vederli in quel modo. Sono stupiti, attoniti e sorpresi da ciò che accade o potrebbe accadere intorno a loro. Ma a volte guru, terapisti e insegnanti vengono agganciati dall’adulazione che ricevono, a causa dei loro semi crudi di sentirsi impotenti.

CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, sei potente, impotente o nessuno dei due? 2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa anche essere potenti o impotenti?

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3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa vuoto? Si noti lo stato non-stato, il non-verbale IO SONO che precede i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni.

SONO SENZA AMORE FALSO NUCLEO CONDUTTORE Sono senza amore, non c’è amore. FALSO SÈ COMPENSATORE Devo provare che non sono senza amore. Devo essere amorevole. Il Falso Nucleo Conduttore “Sono senza amore, non c’è amore” compensa con una facciata di amore ed accettazione ciò che sta accadendo. Ma sotto questa maschera c’è un passivo, a volte aggressivo personaggio racchiuso in una corazza. Questo è il risultato della spiritualizzazione e la negazione del “Sono senza amore, non c’è amore”. In questo caso, il Falso Sè Compensatore recita eccessivamente il premuroso e cerca l’amore e la spiritualità. Ma non potranno mai recuperare nel tempo presente l’amore che non hanno ottenuto o che hanno concluso di non aver ricevuto, che è stato il motivo della separazione dalla mamma. Come per tutti i Falsi Nuclei, non otterranno mai ciò che vogliono e si sentiranno sempre senza amore o qualunque altro sia il Falso Nucleo. Questo culmina in una rabbia passiva-aggressiva come se la rabbia intorno alla separazione fosse generalizzata al mondo intero. Questa rabbia però non potrà mai uscire direttamente, a causa 91

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della paura prevalente che la conseguenza crea: gli altri ritireranno il loro amore. Tutto ciò spinge questo Falso Sè in uno stato di ultra-donatore di Falso amore per compensare ancora di più, in questo ciclo senza fine. Un altro modo di vedere le cose è: l’unione con la mamma equivale all’amore, la separazione equivale al non amore. Pertanto, la separazione deve essere evitata e resistita a tutti i costi. Esprimere rabbia o affrontare qualsiasi cosa direttamente potrebbe voler dire Nessun amore che farebbe scattare il ricordo della terribile scossa di separazione.

CONCLUSIONI ESPERIENZIALI (CHIEDI A TE STESSO O FATTI GUIDARE DA UN’ALTRA PERSONA)

1. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, c’è amore, non c’è amore o nessuno dei due? 2. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, sei amorevole, non amorevole o nessuno dei due? 3. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cos’è l’amore? 4. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa significa vuoto? Si noti lo stato non-stato, il non-verbale IO SONO che precede i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni.

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SECONDA SEZIONE ••• LE DIMENSIONI DELLA MANIFESTAZIONE IN PROFONDITÀ

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8 ••• LA PRIMA DIMENSIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA LA DIMENSIONE ESTERNA LA PRIMA DIMENSIONE: LA DIMENSIONE ESTERNA Questa è la prima dimensione. C’è il mondo esterno, c’è la mia casa, la mia stanza, sto parlando con te al telefono. Ci sono tutti gli oggetti e le persone nella mia vita, e tutte le regole della dimensione esterna. Se io rapino una banca e vengo arrestato, probabilmente andrò in prigione. In un primo momento questa dimensione sembra facile, perché, ovviamente, c’è una persona, c’è una macchina, c’è una banca, ecc. Eppure, tutti i nostri dialoghi interiori, trance, Falsi Nuclei-Falsi Sè, ecc., in realtà ci impediscono di realizzare pienamente e vivere il tempo presente esterno come tale. Ciò che è vero a livello esterno, potrebbe non essere vero in ogni altro livello. LE REGOLE DEL CONTESTO ESTERNO Diversi contesti o circostanze esterne mettono in luce diverse risposte interne e soprattutto questioni irrisolte. Cerco di 94

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illustrare con un esempio. Immagina che tutto vada bene nella tua vita. Non hai una relazione stabile, ma il lavoro, gli amici, lo stile di vita, tutto funziona e ti senti bene con te stesso. Presto incontri un partner e la relazione diventa di tipo sessuale. Tutto ad un tratto i tuoi problemi psicologici ed emotivi affiorano. Perché? Esterni diversi fanno apparire diversi interni irrisolti.

ESERCIZI PER LA DIMENSIONE ESTERNA IL MONDO ESTERNO ✭Step 1. Lentamente guardati intorno nella stanza: oggetti, persone. Nota le associazioni, le voci interne che affiorano automaticamente nella memoria. ✭Step 2. Ora, senza usare i pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, guardati intorno nella stanza. ✭Step 3. Nota le differenze tra lo Step 1 e lo Step 2. ESERCIZIO: STABILIZZARE LA CONSAPEVOLEZZA Lo scopo di questo esercizio è quello di guardare un oggetto nella stanza e poi ritirare la vostra energia da esso eliminando le conoscenze, le informazioni, il pensiero o le impressioni. (Vijnana Bhairava; Singh) ✭Step 1. In primo luogo, individuate qualcosa nella stanza. Ora, ritirate la vostra attenzione. In altre parole, l’attenzione si sta spostando in avanti mentre focalizzate un particolare oggetto, come il divano, per esempio. Bene, invece di andare avanti, ritirate la vostra attenzione. Appena si guarda l’oggetto, ritirate la vostra attenzione, prima di averne l’impressione. 95

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✭Step 2. Lasciate che i vostri occhi si chiudano per un secondo, poi riapriteli e stabilite un contatto visivo con una persona. Lasciate che la vostra attenzione si ritiri, prima di qualsiasi conoscenza, informazione, impressione o pensiero che si ha su quella persona. Rivolgi la tua attenzione all’indietro, disegnandola indietro. ✭Step 3. Quindi, chiudi gli occhi. Aprirli e stabilisci un contatto visivo con un’altra persona e di nuovo, delicatamente, ritira la tua attenzione prima di qualsiasi altro pensiero, impressione o informazione che hai su quella persona.

CONCLUSIONE Notate come sono differenti le esperienze del mondo esterno e delle persone senza pensieri o impressioni, ecc. Questo è l’esterno come esterno, sperimentato così com’è; è ciò che Suzuki Roshi chiamò mente del principiante, una mente in cui l’esterno è così, senza i nostri giudizi, valutazioni o significati prestabiliti.

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9 ••• LA DIMENSIONE DEL PENSIERO LA SECONDA DIMENSIONE LA DIMENSIONE DEL PENSIERO La dimensione del pensiero non contiene solo pensieri, convinzioni o valori, ma anche immagini, fantasie, ricordi, associazioni, e concetti, ecc. Ciò che è vero nella dimensione del pensiero potrebbe non essere vero in qualsiasi altra dimensione. SEMI CRUDI RIVISITATI Sappiamo tutti ormai che cosa sono i semi crudi. Bene, in Psicologia Quantistica, imparerete a cucinare i semi crudi della vostra psicologia nella padella della consapevolezza in modo che essi non possano più germogliare e portare i loro frutti velenosi. Ogni seme crudo che rimane sconosciuto ha il potere di germogliare, non appena il contesto (dimensione esterna) cambia, o non appena ci si sposta dalla dimensione esterna ad un’altra. 97

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La Psicologia Quantistica ci suggerisce di venire a conoscenza di quello che sta succedendo e di smantellare il nostro Falso Nucleo-Falso Sè il quale, anche se è radicato principalmente a livello emotivo, biologico e di pensiero, è innescato da variazioni esterne. In questo modo, i tuoi semi crudi non potranno più germogliare, cosicché la vostra consapevolezza non sarà più afferrata e tirata fuori dall’ESSENZA, IO SONO, NON-IO-IO, ecc. E il seme crudo Numero Uno della vostra psicologia è il Falso Nucleo-Falso Sè, perché guida l’intera macchina di ciò che voi chiamate voi.

ESERCIZI DI PSICOLOGIA QUANTISTICA Per avere un’idea dei pensieri come cose che vanno e vengono, molto gentilmente lasciate che i vostri occhi si chiudano e state seduti o sdraiati comodamente. Ogni volta che un pensiero attraversa la mente, notatelo e chiedetevi: “Dove si calma e si placa questo pensiero?”. Come potrete notate, l’attività nella vostra mente apparirà, in un primo momento, come un modello di pensieri. . . pensieri. . . pensieri. Ma proseguendo nell’esercizio, ben presto ci si renderà conto dello spazio tra loro. Quando si realizzerà questo spazio, state nello spazio tra due pensieri. ESERCIZIO ✭Step 1. Notate i pensieri o le sensazioni che avete in questo momento. ✭Step 2. Ritirate la vostra attenzione da pensieri o sensazioni e posizionatevi un passo prima di qualsiasi conoscenza o informazione su di essi. ✭Step 3. Visualizzate pensieri ed emozioni da questo spazio. 98

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✭Step 4. Notate cosa accade.

COLTIVANDO LA SECONDA DIMENSIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA ASPETTI DELLA COSCIENZA (Questo processo è stato originariamente scritto in Trance People Live-Healing Approaches in Quantum Psychology, 1986) La coscienza differenziata comporta la realizzazione di distinzioni. È quel qualcosa di sottile che fa la differenza. La coscienza differenziata ci fa conoscere la differenza tra un tavolo e una sedia, il braccio e la mia testa. (Si prega di notare che la coscienza differenziata possiede un “Io” separato che ha tutti gli aspetti psicologici delle preferenze, dei confronti, ecc.). La COSCIENZA INDIFFERENZIATA non ha o non conosce preferenze o confronti. La COSCIENZA INDIFFERENZIATA è più VUOTA del VUOTO stesso e non ha “Io” separati. Quindi, il patriarca Zen disse: “Il modo migliore è facile, ad eccezione di quelli che hanno preferenze”. Ad un livello più sottile, ci permette di conoscere la differenza tra un pensiero e un sentimento, un suono e una visione, un ricordo passato e presente. Purtroppo, però, la coscienza confonde spesso queste distinzioni, provocando il caos tra ciò che si sta verificando nel tempo presente e ciò che è avvenuto nel passato. Prima di poter apprezzare IL VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, potrebbe essere utile distinguere i diversi aspetti della coscienza e quello che sono. Ho discusso questo approccio in relazione alla trance in Trances People Live (1986) e The Dark Side of the Inner Child (1993). Come ho detto prima, Nisargadatta Maharaj una volta disse: “Al fine di rinunciare a qualcosa, è necessario prima sapere che cosa è”. 99

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Il nostro primo passo in questo processo è quello di individuare e definire gli aspetti della coscienza, che spesso agiscono come trance, in modo che possiamo cominciare ad avere chiaro il significato delle parole e notare come ci portano fuori dal tempo presente della realtà.

DEFINIZIONI Le seguenti definizioni sono state tutte tratte dall’American College Dictionary (1963). PENSIERO: L’atto singolo del pensare; un’idea o un concetto. DIALOGO INTERNO: In Trances People Live lo definisco come una suggestione post-ipnotica. Si tratta di voci interne che suggeriscono certi risultati. Per esempio, la voce interiore “Non funzionerà mai”, o “Lo so che stai rompendo con me, quindi mi staccherò e non mi farò coinvolgere”. INTUIZIONE: Una comprensione diretta indipendente da ogni processo di ragionamento. Una cognizione immediata di un oggetto non dedotto o determinato in precedenza. Nota Terapeutica Voglio dare un esempio di intuizione, dal momento che è spesso confusa con la formazione preconcetta. Diciamo che qualcuno viene da me per la terapia e dice: “Ho un problema con i rapporti”. Se dico: “Mi chiedo se questo ha qualcosa a che fare con i tuoi genitori”, questa non è una intuizione, è la formazione. Se io dico al cliente, “Hai avuto un cane di nome Fred che è morto quando avevi due anni?” e lui dice: “Sì!”. Questa è una intuizione. Per parafrasare Pir Vilayat, un maestro Sufi, l’intuizione esiste quando non c’era modo di saperlo. La formazione, d’altra parte, è ciò che vi è stato insegnato di sapere o di fare. 100

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MEMORIA: La capacità o la facoltà mentale di conservare e far rivivere le impressioni, o di ricordare o riconoscere esperienze precedenti. BLOCCO: L’atto di non vedere o ricordare un evento o una situazione. REAZIONE: Azione in risposta a una qualche influenza o ad un evento, l’azione causata dalla resistenza ad un’altra azione. DISSOCIAZIONE:La dissociazione è disperdersi, proseguendo con il pilota automatico o scomparire. CONFUSIONE: L’atto della creazione di uno stato di non sapere. Generalmente, questo è causato dal non sapere cosa fare o resistere un evento del tempo presente. FANTASIA: Un sogno creato, chiamato anche sogno ipnotico, che viene spesso utilizzato per tamponare se stessi contro il dolore del tempo presente. Per esempio, sentirsi soli e depressi e fantasticare qualcuno che venga a portarti via da tutto questo. ALLUCINAZIONE: Esistenti nell’immaginazione o nella fantasia, sono aspetti delle immagini mentali. Queste accadono quando le vecchie immagini come mamma o papà compaiono nella vostra consapevolezza, senza il vostro controllo. CREDENZA: Un pensiero solidificato che può diventare un valore, una valutazione di sé o del mondo. Può essere attitudinale se determina un modo di vivere. OSSERVAZIONE: L’atto di osservare un pensiero, un’emozione, un’associazione, sensazioni, persone, ecc. Fa parte del pensiero che associa se stesso, anche se appare come separata. Potrebbe sembrare di essere sempre lì, in uno stato di osservazione prima del pensiero stesso, quando nasce in realtà con esso e alcuni credono addirittura che è l’osservatore ad averla creata. È importante notare che spesso l’osservazione contiene giudizio (questo è buono o cattivo), valutazione (questo significa 101

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questo o quello), e il significato (questo è più importante di quello). TESTIMONIANZA: L’atto di accorgersi o di percepire (senza giudizio, valutazione o significato). Al di là della diade osservatore-osservato. Nota Terapeutica È estremamente importante notare che, in ultima analisi, l’osservatore deve cadere al fine di stabilizzarsi nell’ESSENZA IO SONO, NON-IO-IO, ecc. L’osservatore è parte della personalità e della mente (di cui parleremo più avanti). Per spiegare ulteriormente, la Psicologia Quantistica afferma che “Tutto ciò che sai, non si può essere”. Perché? Poiché ogni conoscenza appartiene ad un conoscitore separato, e tu sei al di là del conoscitore e del conosciuto. Pertanto, poiché si può essere consapevoli di chi osserva, non sei l’osservatore. L’osservatore può avere una tendenza dissociativa. Spesso l’osservatore può essere usato per rinforzare le difese contro i sentimenti indesiderati o altre dimensioni, soprattutto emotive e biologiche (di cui parleremo più avanti). Come accennato in precedenza nella Coscienza Quantistica, dobbiamo essere liberi di fonderci con e essere qualcosa o non essere qualcosa. Se non siamo liberi di essere, e non essere, non siamo liberi. Questa è l’Osservazione Quantica, che è differente dal solo osservare. CONDENSAZIONE: Una forma o uno stato condensato, l’atto di condensazione o contrazione verso il basso; l’atto di riduzione di gas o vapore in forma liquida o solida. Le Condensazioni sono tutto. Dal momento che “ogni cosa è fatta di vuoto e la forma è vuoto condensato”, allora tutto è condensazione di QUELL’UNICA COSCIENZA (Vedi Wolinsky, 1993, Quantum

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Consciousness: The Guide to Experien cing Quantum Psychology) Nota Terapeutica Questo è estremamente importante da capire. Einstein disse che “Tutto è vuoto e la forma è condensazione del vuoto”. In questo modo, è possibile iniziare a vedere tutte le manifestazioni come VUOTO condensato, incluso l’osservatore-conoscitore dei pensieri, delle emozioni, e degli oggetti. Questo è un passo importante nel passaggio dalla diade osservatore-osservato conoscitore-conosciuto, nel NON-IO-IO di pura consapevolezza o TESTIMONIANZA.

LAVORARE CON GLI ASPETTI DELLA COSCIENZA ESERCIZIO: USARE IL MENU ✭Step 1. Durante il giorno, con gli occhi aperti o chiusi, nota ciò che sta accadendo nel tuo processo psico-emozionale. ✭Step 2. Identificazione: scegli dal menu degli aspetti della coscienza uno o più termini che si adattano alla tua esperienza. Per esempio, se si dispone di un pensiero fastidioso, lo chiamiamolo un pensiero, o se hai una voce fastidiosa interna, chiamiamolo un dialogo interno. In questo modo, sarete in grado di distinguere tra i diversi aspetti della coscienza. ✭Step 3. Dialogo con l’aspetto. Chiedete all’aspetto, “A che cosa stai resistendo nel conoscere te stesso?”. Scrivete le vostre risposte fino a quando non arriva più nulla. ✭Step 4. Si noti che l’aspetto sta resistendo anche mentre si continua a indagare. 103

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✭Step 5. Rendersi conto a che cosa l’aspetto sta in definitiva resistendo, permettere all’aspetto di provare ciò che sta resistendo e poi notare il VUOTO intorno ad esso e vedere e/o provare il VUOTO e l’aspetto, come la stessa sostanza. ✭Step 6. Soggiorna nel livello non verbale IO SONO precedente l’insorgere dei pensieri e del JUST BE (di cui discuteremo in seguito). Questo è l’IO SONO che porta al NONIO-IO oltre l’osservazione (cioè oltre la diade osservatoreosservato). Questo esercizio si spera possa aprire la porta di entrata e contribuire a stabilizzare voi e differenziare la dimensione del pensiero dalle altre dimensioni.

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10 ••• LA DIMENSIONE EMOZIONALE LA TERZA DIMENSIONE LA DIMENSIONE EMOZIONALE DI MANIFESTAZIONE La dimensione Emozionale comprende i nostri stati emotivi come la rabbia, la tristezza, la paura, la gioia, ecc. Quando si verifica un trauma, se è grave, provoca una dolorosa esperienza, fissando la nostra consapevolezza e confondendo le diverse dimensioni della manifestazione. Le dimensioni collassano, si fondono in una sola, piuttosto che essere differenziate. Diciamo che qualcuno è stato molestato da Zio Bob. L’intensità dell’esperienza esterna crea una fusione di tutte le dimensioni, la dimensione esterna, la dimensione del pensiero, la dimensione emozionale, la dimensione biologica e forse anche l’ESSENZA; 105

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tutte collassano e si fondono divenendo indifferenziate e solidificate. Quando collassano e diventano solidificate, non c’è più alcun movimento. Il mondo esterno di oggi viene visto come il mondo esterno del tempo passato attraverso la sua lente di pensiero, emotiva e biologica.

LAVORARE CON LA DIMENSIONE EMOTIVA LA TRASMUTAZIONE DELL’ENERGIA La trasmutazione può essere definita sia come un cambiamento di condizione o alterazione e sia come cambiamenti di qualità o stati d’animo. In alchimia per la trasmutazione vedi Wolinsky Quantum Consciousness (1992) and Hearts on Fire respectivly (1984). PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Se stai cercando di sbarazzarti dei sentimenti, stai posizionando una valutazione, un giudizio e un significato su di essi e li stai resistendo.

La maggior parte delle forme di psicoterapia non si concentrano su più di una dimensione alla volta. I problemi sorgono perché confondiamo una dimensione con un’altra. La Psicologia Quantistica ci insegna a distinguere tra le dimensioni e a non cercare di risolvere i problemi di una dimensione utilizzando le risposte di un’altra dimensione. In poche parole: incontra il problema sul livello del problema stesso. Inoltre, la Psicologia Quantistica ci mostra come essere coscienti di tutte le dimensioni. Qui di seguito ci sono alcuni esercizi che ci permetteranno di liberare e differenziare la 106

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dimensione emotiva dalle altre dimensioni, liberando così la nostra consapevolezza.

ESERCIZIO QUANTICO LAVORARE CON LE TUE PAURE ✭Step 1. Ricorda di un tempo in cui hai sentito paura. ✭Step 2. Concedetevi di rivivere la paura. ✭Step 3. Notate dove la paura si sta verificando nel vostro corpo. ✭Step 4. Sganciate l’attenzione dalla storia o dalla memoria sul motivo per cui ci si sente impauriti. ✭Step 5. Ponete la vostra attenzione e concentratevi sulla paura stessa. ✭Step 6. Ora toglietele qualsiasi etichetta, vivetela come energia, e permettete all’energia di fare ciò che sta facendo, senza l’intenzione di sbarazzarsene. Quando ti senti impaurito, la tua mente ti dà molte ragioni per cui hai paura. Normalmente le persone focalizzano la loro attenzione sulla storia, sul perché hanno o avevano paura. In questo esercizio si sposta l’attenzione dalla storia e la si mette sulla paura stessa. Dove si trova la paura nel tuo corpo? Inizia a focalizzare la tua attenzione sulla paura stessa come energia.

ESERCIZIO QUANTICO LAVORARE CON LA TRISTEZZA In questo esercizio, esploreremo come lavorare con la tristezza. Inizia richiamando qualche situazione passata in cui hai vissuto la tristezza. Quando sarai entrato in essa, sposta l’attenzione dalla storia del perché sei triste, o del perché ti senti emotivamente 107

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instabile, all’energia della stessa tristezza. In altre parole, è sufficiente vivere la tristezza come una forma di energia, senza etichette e senza connetterla alla memoria o alla storia che l’ha prodotta. Vedere e vivere l’esperienza così com’è. ✭Step 1. Ricorda di un tempo in cui ti sei sentito triste. ✭Step 2. Concediti di rivivere la tristezza. ✭Step 3. Nota dove la tristezza si sta verificando nel tuo corpo. ✭Step 4. Sgancia l’attenzione dalla storia o dalla memoria sul motivo per cui ti senti triste. ✭Step 5. Focalizzati sulla stessa tristezza togliendo qualsiasi etichetta, in altre parole, non chiamandola tristezza e, invece, vederla/viverla come energia. Se appare qualche pensiero, impressione o memoria, togliete qualsiasi etichetta e vivetela come energia.

ESERCIZIO QUANTICO LAVORARE CON LA RABBIA ✭Step 1. Ricorda di un tempo in cui ti sei sentito arrabbiato. ✭Step 2. Concedi all’energia di manifestarsi. ✭Step 3. Nota dove la rabbia si sta verificando nel tuo corpo. ✭Step 4. Nota la dimensione e la forma di questa rabbia. ✭Step 5. Sgancia la tua attenzione dalla storia e dal perché ti senti arrabbiato. ✭Step 6. Togli ogni etichetta dalla rabbia, vivila come energia e fonditi con essa. Con fusione intendo ESSERE LA RABBIA in modo che tu possa sentirti parte di essa.

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ESERCIZIO QUANTICO PRATICA PER PERSONE CON FANTASIE SESSUALI (PER DUE PERSONE O GRUPPI) ✭Step 1. Permettete a voi stessi di ricordare esperienze sessuali passate o presenti, o create una fantasia sessuale. ✭Step 2. Sganciate la vostra attenzione dalla storia e dal come mai vi sentite sessualmente attivi, e notate dove nel vostro corpo si verificano sensazioni sessuali. ✭Step 3. Provate la dimensione e la forma dei sentimenti sessuali. ✭Step 4. De-etichettate la sensazione sessuale e vivetela come energia e fondetevi con essa. ✭Step 5. Notate i confini della vostra pelle. ✭Step 6. De-etichettate i confini della vostra pelle e viveteli come energia a movimento lento o contratta. ✭Step 7. De-etichettate l’aria, la stanza, il pavimento, la sedia, il resto dell’universo compresi i vostri pensieri e abbiateli come fatti della stessa energia.

ESERCIZIO QUANTICO VIVERE IL DESIDERIO FISICO COME ENERGIA INVECE DI FOCALIZZARSI SULL’OGGETTO DEL DESIDERIO (VIJNANABHAIRAVA; SINGH) ✭Step 1. Ricorda un momento in cui hai sentito il desiderio di qualcosa o qualcuno, nel passato o nel presente. ✭Step 2. Sgancia la tua attenzione da essi e nota dove si verifica questo desiderio nel tuo corpo.

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✭Step 3. Nota la dimensione e la forma del desiderio e dei sentimenti associati ad esso. ✭Step 4. De-etichetta il desiderio e i sentimenti, e vivili come energia e fonditi con essa. ✭Step 5. Nota i confini della tua pelle. ✭Step 6. Senti i confini della tua pelle come fatti della stessa energia, uguale a quella del desiderio. ✭Step 7. De-etichetta l’aria, la stanza, il pavimento, la sedia, il resto dell’universo compresi i tuoi pensieri e vivili come fatti della stessa energia.

CONCLUSIONI Questi esercizi sono un deliberato tentativo di disordinare (differenziare) i livelli di manifestazione. In questo modo, possiamo liberare la consapevolezza con cui di conseguenza si spera di migliorare l’esperienza soggettiva di libertà.

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11 ••• LA DIMENSIONE BIOLOGICA O ANIMALE LA QUARTA DIMENSIONE Ciò che è vero nella dimensione biologica può non essere vero in ogni altra dimensione. Questa dimensione è la tua natura biologico animale di base, il cui carattere naturale fondamentale è la sopravvivenza. Un insegnante con cui ho lavorato in India, era solito dire che tutta la nostra vita è organizzata intorno a quattro bisogni fondamentali, ovvero mangiare, dormire, andare al bagno e fare sesso. Dunque fare abbastanza soldi in modo da poter trovare un posto migliore per esaudirli. La psicologia Quantistica aggiunge due altri pezzi al puzzle biologico: una naturale e biologica risposta di fusione e una naturale e biologica risposta di apprendimento.

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PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Un problema deve essere soddisfatto a livello del problema stesso, e non si deve sostituire un bisogno biologico con un’altra esigenza biologica (ad esempio, il cibo con la fusione). PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Quando un bisogno biologico è insoddisfatto e un volere psicologico viene sostituito per un necessità biologica, il risultato è una azione, un desiderio e una reazione ossessivocompulsiva, senza soddisfazione. Per esempio, sostituire l’approvazione (un volere psicologico) con la fusione (un bisogno biologico) PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Con la scissione e la dissociazione da ogni dimensione, c’è una corrispondente perdita di consapevolezza corporea del tempo presente e della dimensione esterna del tempo presente insieme con la perdita della potenzialità di stabilizzazione nelle unità sottostanti. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: La Psicologia è causata dalla dissociazione dal nucleo biologico.

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IL NUCLEO BIOLOGICO: LA MANIFESTAZIONE FISICA DELL’ESSENZA Lo sviluppo della consapevolezza del Nucleo Biologico sembra essere una delle più lente per due motivi: primo, perché è parte della materia fisica ed è più densa rispetto a un pensiero o un sentimento. In secondo luogo, le richieste del tempo presente nella nostra società industriale ci costringono a perdere la consapevolezza della nostra biologia e a spingerci oltre ciò che un corpo può fare. In breve, una combinazione della nostra psicologia e le sollecitazioni del mondo esterno ci costringono a superare le esigenze del corpo con voleri psicologici attraverso le dimensioni del Pensiero ed Emotive. Iperattivismo, aria tossica e acqua inquinata, cibo denaturato, per non parlare della difficoltà di socializzazione, ostacolano la nostra biologia e causano maggiore dissociazione. Le pressioni dei giorni moderni mettono più di un accento sulla psicologia e sulla realizzazione forzando una conseguente perdita di consapevolezza del corpo. Ma se focalizziamo la nostra attenzione sul nostro corpo, esso può fruttare una Realizzazione Biologica. Che cosa è questa Realizzazione Biologica? È la consapevolezza che il nostro corpo è fatto della stessa sostanza di cui è fatto tutto il resto e che non esiste un corpo separato individuale. Ma affinché questa consapevolezza venga stabilizzata, e non sia solo una sorta di esperienza che va e viene, sarà utile, per prima cosa, stabilizzare lo stesso Nucleo Biologico. Ma qual è il Nucleo Biologico? Secondo Ida Rolf, il fondatore del Rolfing, è il nucleo del vostro essere fisico che si estende dal cranio al pavimento pelvico e che contiene il vostro corpo. È la consapevolezza del Nucleo Biologico, la sensazione di consapevolezza del vostro essere biologico. L’allineamento tra 113

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l’attrazione gravitazionale del sole e della terra si incontrano attraverso il Nucleo Biologico e si uniscono per sostenere voi e il vostro corpo. Per la Psicologia Quantistica il vostro Nucleo Biologico è la manifestazione fisica e biologica dell’ESSENZA. IL FALSO NUCLEO E IL NUCLEO BIOLOGICO Come precedentemente affermato, uno dei principi della Psicologia Quantistica è il concetto del Falso Nucleo. Idee, concetti o fantasie che hai su te stesso circondano il Nucleo Biologico, e sono conosciute come il tuo Falso Nucleo. Il Falso Nucleo ha fondamenta all’interno del corpo che si rispecchiano nel collasso dei muscoli. Tuttavia, il Falso Nucleo è un’immagine che hai di te, che si tenta di superare psicologicamente e biologicamente, non sei tu. Si tratta di un “Io” pensato, che il sistema nervoso produce dopo il fatto, cioè, dopo che l’esperienza ha già avuto luogo. Perché non sei tu? La risposta è semplice: perché “tu” eri “là” prima che il pensato“Io” fosse sorto. Rolf usò la metafora del manicotto e del nucleo. Chiamò i muscoli esterni il manicotto, che potrebbero essere paragonati alle identità psicologiche compensatrici che cercano di sovracompensare il vostro Falso Nucleo. Tentiamo di trattenere strette queste identità piuttosto di permetterci di essere trattenuti dall’attrazione gravitazionale tra il sole e la terra attraverso il Nucleo Biologico. La Psicologia Quantistica definisce questa struttura di compensazione psicologica come Falso Sè Compensatore. Il manicotto Rolfiano (identità di compensazione) è in primo piano, e può essere fisicamente e biologicamente vissuto come dolori muscolari. Ma l’effettivo Nucleo Biologico rimane non vissuto, sullo sfondo. Tuttavia, quando ci si allinea con la gravità, il Nucleo Biologico passa in primo piano e il manicotto diventa lo sfondo. Cosa significa tutto ciò, così distante dalla nostra 114

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esperienza di vita? Si manifesta come un nostro vivere fuori dalla verità del Nucleo Biologico e dall’ESSENZA biologica. Si sta vivendo, a livello biologico, l’ESSENZA di tutti e la nostra ESSENZA come la stessa. La vita diventa un processo automatico per cui siamo tutti tenuti in su dalla gravità. Come un pesce che non si accorge dell’acqua in cui nuota, una volta che sei allineato con la gravità, il processo della vita passa inosservato e diventa senza sforzo. Ho incontrato Jack Donnelly, un “Rolfer” da circa 29 anni, e gli chiesi che cosa Rolf intendeva quando parlava a proposito del Nucleo Biologico. Secondo Jack, abbiamo a che fare con la gravità. Quando hai a che fare con la gravità, abbiamo a che fare con quello che Ida chiama il nucleo primario, che va dal pavimento pelvico fino a circa il plesso solare, e il nucleo alto che va dal cranio giù fino a circa il plesso solare. È qui che si incontrano. Secondo Donnelly, Rolf sentiva che la psicologia è stata formata da una rottura nel nucleo, che il nucleo primario e la gravità sono correlate alla terra, e che il nucleo alto è legato alla forza gravitazionale del sole, e che la linea di demarcazione tra il sole e la terra su un livello di gravità è la linea di Rolf. Nella Psicologia Quantistica suggeriamo che è il Nucleo Biologico (ed è un Nucleo Fisico, non solo energetico, come direbbe uno Yogi) che allinea la nostra biologia con la terra e il sole. Questo allineamento è a livello gravitazionale attraverso il veicolo del corpo. Lo scopo del sistema nervoso è quello di organizzare il caos. Moshe Feldenkrais

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Il Nucleo Biologico è la manifestazione fisica dell’ESSENZA. È il ponte tra la spaziosità dell’ESSENZA e la manifestazione della biologia tenuti insieme dalla forza di gravità. La realizzazione della connessione che passa attraverso la colonna vertebrale alla corteccia cerebrale e al di là, accende la realizzazione della spiritualità biologica (ad esempio, l’esperienza terrena che il corpo è fatto anche QUESTA UNICA SOSTANZA). Quanto più si è in contatto con il Nucleo Biologico, maggiore è la vostra esperienza di vitalità personale. Inoltre, se si è consapevoli del Nucleo Biologico, le decisioni più importanti da fare soggettivamente diventano un non-problema; la vita, un nonproblema e la vostra psicologia, un non-problema. Se sei leggero, le cose si verificano leggere. Il Nucleo Biologico è il veicolo per le dimensioni del pensiero e dei sentimenti. Quando sono allineati, vi è puro essere a livello biologico, vale a dire, ESSENZA e NON VERBALE IO SONO. Cosa frena l’essere consapevoli del nostro Nucleo Biologico? Per sperimentare il vostro corpo nel tempo presente, le immagini del corpo nel tempo passato devono essere sciolte. In questo modo, potrete avere la biologia del tempo presente senza essere fissati sul passato o sull’immagine del tuo corpo nel tempo passato. IL CORPO COME UN ANIMALE Quanto segue deve essere chiaro altrimenti si avrà sempre un problema. In sostanza, il corpo è un animale con tendenze animali. È biologico. La biologia animale di base e il suo contenuto è l’istinto di sopravvivenza. Mamma, papà, la società (tutto l’esterno) cercano di controllare e organizzare il comportamento di questa natura animale, sia per l’educazione all’igiene, cercando di farti mangiare in un certo tempo o di farti 116

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andare a letto quando non si è stanchi. In poche parole, i genitori o la società stanno cercando di regolare l’animale. Ma quando la nostra natura animale di base diventa socializzata, la repressione che ne risulta può essere estremamente inquietante. È a causa di questa malattia che molti dei nostri problemi psicologici si sviluppano. Non si potrà mai superare la nostra natura animale. Dovete liberare questa energia. Riconoscerla, permettendole di essere lì. È molto potente e di conseguenza la sua repressione ti può far impazzire. Maggiore è la repressione della vostra natura animale, maggiore è il Falso Nucleo e Falso Sé e le sue sostituzioni difensive. NON È UMANO REPRIMERE: LA SPIRITUALITÀ BIOLOGICA Attraverso la privazione biologica, i traumi e le scissioni che si verificano dalla storia dolorosa di quella che è una ferita narcisistica, si ottiene la psicologia. Quando la psicologia è aberrata e dissociata, si ottiene una percentuale elevata di quello che la gente chiama “spiritualità”, che il più delle volte è spiritualizzazione. Spiritualità biologica significa fare esperienza del corpo come fatto di QUELL’UNICA SOSTANZA, ma comunque appartenente alla terra. Attraverso la spiritualità biologica possiamo comprendere che il nostro corpo-mente spirito è un’unico pezzo intero. Non esiste un corpo separato, una mente separata o uno spirito indipendente. È tutta una unità. LIBIDO: LA RISPOSTA ALLA FUSIONE BIOLOGICA La Libido è la naturale risposta biologica alla fusione, l’unità di fusione, sia fisica che a livello di pensiero esterno, emotivo o essenziale. È stata molto fraintesa. Libido non significa sesso. Se qualcuno dicesse che la sua libido è bassa, questo verrebbe 117

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interpretato come se il suo desiderio sessuale fosse basso. Ma questo non è ciò che significa realmente. Come unità naturale biologica alla risposta di fusione, l’energia primaria della libido è in realtà una naturale energia di fusione-separazione. Come le maree, è naturale. Quando viene interrotta o bloccata, otteniamo la psicologia, storie e spiegazioni di come uscire dalla resistenza al naturale flusso di fusione-separazione. Inoltre, a causa della socializzazione e allo shock della Realizzazione di Separazione, resistiamo avendo sensazioni all’interno del nostro corpo e accettandole come sono. I FALSI NUCLEI BIOLOGICI I Falsi Nuclei biologici sono diversi e tuttavia simili a quelli psico-emotivi. Questi ultimi Falsi Nuclei sono le conclusioni tratte dalla realizzazione della separazione. Essi sono trattati tracciandoli a ritroso, stando in essi e smantellando l’associazione aberrata che li rinforza. Infine, è necessario smontare tutte le conclusioni del Falso Nucleo. I Falsi Nuclei biologici fanno anch’essi parte del sistema nervoso e in qualche modo sembrano essere più di base. Sono interpretazioni del sistema nervoso che sono state tramandate attraverso l’evoluzione e cablate in esso. Questo significa che sono le prime, biologicamente radicate, pre-verbali, e difficili da elaborare. Ma è possibile: 1. Slegare le catene più giovani delle associazioni che fanno scattare la biologia. 2.Riconoscere la differenza di dimensioni con la consapevolezza. Per esempio, supponiamo che io abbia una paura biologica all’influenza, per esempio, a fronte di una psicologica paura che il mondo mi distruggerà. Nel primo caso, la paura biologica è cablata nel sistema nervoso. Nell’ultimo caso, la paura psicologica è un'astrazione e una distorsione di una catastrofe che 118

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potrebbe accadere in futuro. Inoltre, è una fusione tra i livelli del pensiero, emotivo e biologico e non è nel tempo presente. IL RIMEDIO 1. Riconoscere tutte le dimensioni. 2. Interrompere la catena di associazioni che si fondono al Falso Nucleo biologico. 3. Andare nel non-verbale IO SONO prima del Falso Nucleo biologico e delle loro reti associative. 4. Respirate in questo stato e abbiate l’esperienza. CHI SONO IO? La spinta a sapere CHI SEI TU è una funzione innata, una spinta biologica, e una risposta di apprendimento. CHI SONO IO? è una funzione primaria di apprendimento biologico. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Gli stati di Trance sono il tentativo del sistema nervoso di ordinare il caos causato da uno shock. Il sistema nervoso utilizza emozioni, pensieri e trance spirituali tamponanti per processare e organizzare il caos.

IL FALSO NUCLEO BIOLOGICO #1 CONCLUSIONE DEL FALSO NUCLEO: “Non ho il controllo”. “Non c’è controllo nel mondo”. Sono fuori controllo”. COMPENSAZIONE DEL FALSO SÈ: “Devo controllarmi, controllare glia altri e controllare l’ambiente”. 119

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PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Una falsa conclusione di qualcosa non può che portare a una soluzione non corretta. E una soluzione non corretta non può risolvere i problemi in quanto si basa su una falsa conclusione.

CAOS Il caos si verifica quando cerchiamo di controllare le nostre spinte animali di base per seguire ciò che la società e/o la religione considera come inappropriato. In questo modo, l’esterno si fonde e, interiorizzato, cerca così di controllare la nostra biologia. In questo modo si manifestano il caos e i conflitti, fondendosi con la nostra natura animale.

IL FALSO NUCLEO BIOLOGICO #2 La seguente Falsa Conclusione biologica è formata dal cervello più recente: CONCLUSIONE DEL FALSO NUCLEO: “Sono pazzo” COMPENSAZIONE DEL FALSO SÈ: “Devo dimostrare che non sono pazzo. Devo essere sano di mente, chiaro, in salute, virtuoso, ecc.”

IL FALSO NUCLEO BIOLOGICO #3 CONCLUSIONE DEL FALSO NUCLEO: “Non sono al sicuro, non sento alcun supporto.” COMPENSAZIONE DEL FALSO SÈ: 120

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“Devo rendermi sicuro o creare sicurezza e dare sostegno agli altri così che gli altri daranno sostegno a me”. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: La psicologia personale è formata per difendersi dalla privazione biologica, assicurare la sopravvivenza, entrare a patti con il caos, e ristabilire l’equilibrio biologico.

ESERCIZIO STARE IN CONTATTO CON LE DIMENSIONI Questa è una pratica che aiuta a sviluppare la capacità di stare simultaneamente in contatto con il mondo esterno, il vostro mondo interiore psico-emotivo, e la vostra natura animale. Lasciate che i vostri occhi si chiudano e dividete la vostra consapevolezza in quattro direzioni: ¼ nella vostra dimensione animale ¼ nella dimensione esterna ¼ nella vostra dimensione dei pensieri ¼ nella vostra dimensione emotiva Nota Mentre attraversiamo le diverse dimensioni, è importante tenere a mente che vediamo i nostri problemi e le soluzioni attraverso la nostra limitata lente o la lente limitata della persona a cui stiamo chiedendo aiuto. Se ho un problema con il mio matrimonio e vado da un sacerdote, egli potrebbe dirmi che il problema è spirituale. Un ragioniere mi direbbe che è economico; un lavoratore invece può sostenere che “È nella mia struttura”; uno psicoterapeuta afferma che “Ha a che fare con mamma e papà”, e un terapeuta famigliare direbbe “È nel tuo contesto familiare”. Nessuno dei 121

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sistemi può gestire il problema per intero. I professionisti, non importa quale sia la disciplina, hanno bisogno di percepire il livello del cliente, ciò che gli serve per lavorare su se stesso e, quando opportuno, consigliare una persona competente. Questa è una parte fondamentale per essere un buon terapista o un maestro spirituale. Nella tradizione Sufi, un maestro indirizzava gli individui a diversi insegnanti in modo che potessero ricevere l’aiuto di cui avevano bisogno. Questo dimostra che non solo un sistema non funziona per tutti, ma che nemmeno l’insegnamento di un maestro funziona. I maestri Sufi fanno dei progressi dello studente il centro del loro approccio e del loro lavoro, e nulla gli importa del desiderio personale di insegnare. Si tratta di un lavoro centrato sullo studente o cliente. Purtroppo, oggigiorno quando la gente va da un maestro o da guru, troverà le stesse tecniche. Inoltre, insegnanti, terapisti e guru spesso necessitano (per motivi psicologici) o desiderano (per ragioni finanziarie) di mantenere i clienti e gli studenti, esortandoli a continuare a praticare. Questo “one size fits all” (misura unica per tutti) è tutto centrato sul gurumaestro-terapista e non cliente-studente.

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12 ••• L’ESSENZA L’ESSENZA è ciò con cui sei nato, personalità e ciò che acquisisci. G. I. Gurdjieff

LA QUINTA DIMENSIONE ESSENZA In Psicologia Quantistica, lo spazio interno dal quale il nostro corpo fisico prende forma e si organizza tutt’intorno, viene chiamato ESSENZA. L’ESSENZA è spesso definita come un’anima individuale, ma questo è un errore. L’ESSENZA è in realtà una condensazione dell’UNICA GRANDE ANIMA, il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. In altre parole, non c’è un’anima separata individuale, piuttosto c’è una sola anima. Va notato che la realizzazione di Gautama il Buddha, lo portò ad andare oltre il concetto di trasmigrazione, in cui una separata ed individuale anima o atma si incarna ancora e ancora, così come in India, una persona che è consapevole di

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quell’UNICA ANIMA o quell’UNICA SOSTANZA è chiamata MAHATMA: maha significa grande e atma significa anima. L’ESSENZA è la condensazione del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, avente le caratteristiche di quel pezzo particolare di coscienza con i suoi ricordi, le associazioni, e le coscienze. Per esempio, immaginate un cubetto di ghiaccio posto in una vasca da bagno: è ugualmente composto come l’acqua che riempie la vasca. Allo stesso modo, l’ESSENZA è come il cubo di ghiaccio e il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA è come l’acqua. Il cubetto di ghiaccio contiene le caratteristiche particolari che facevano parte di quella zona della condensa. E per un “Io”, il cubo di ghiaccio sembra essere una entità distinta, separata dall’acqua. Non sembra come l’acqua, non si sente come l’acqua. Ma tuttavia è fatta della stessa sostanza. Quando ci rendiamo conto dell’ESSENZA, ci rendiamo conto dei cinque diversi livelli di manifestazione: l’esterno, il pensiero, le emozioni, la dimensione biologica e l’ESSENZA stessa. A causa del Falso Nucleo-Falso Sè, l’ESSENZA appare inizialmente (mal)percepita e (mal)etichettata come vuoto, come una mancanza. Ma una volta che rimuoviamo etichette, e una volta che il Falso Nucleo-Falso Sè viene smantellato, potremo vedere che l’ESSENZA è in realtà PIENEZZA, un pieno di qualità essenziali, come l’amore senza oggetto, osservazione con nessun oggetto, pace, compassione, unità e SPAZIOSITÀ, ecc. Tuttavia, ciò che è vero a livello dell’ESSENZA non è necessariamente vero a qualsiasi altro livello. L’ESSENZA è la SPAZIOSITÀ dal quale il vostro corpo fisico si organizza intorno. Quando ci si renderà conto, questa SPAZIOSITÀ di ESSENZA non sarà più vuota (come in una mancanza), ma diventerà la PIENEZZA dell’ESSENZA. La confusione essenzialmente si verifica perché le persone confondono un livello con un altro, soprattutto l’ESSENZA. Per 124

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esempio, potremmo avere delle persone in una Comunità New Age che dicono: “Devi essere amore incondizionato”. Il fatto è che l’ESSENZA è sempre amore incondizionato, ma i vostri pensieri e i vostri sentimenti non lo sono, né forse lo dovrebbero essere. I problemi sorgono quando si tenta di spingere pensieri ed emozioni a comportarsi in questo modo. Non è possibile essere costantemente amore incondizionato a livello del pensiero o emotivo. L’amore incondizionato e la compassione sono le qualità dell’ESSENZA, non delle dimensioni del pensiero o delle emotività.

LA PERDITA DELL’ESSENZA Il trauma finale si verifica quando la personalità percepisce se stessa come separata dalla sua ESSENZA. Questa divisione porta ad un punto di biforcazione, dove la personalità si divide e si dissocia dall’ESSENZA e si difende ripetutamente contro l’esperienza. Ciò si verifica perché l’ESSENZA appare vuota per la personalità che si sente terrorizzata da se stessa, dai progetti e dagli altri, temendo di essere annientata. Qui abbiamo il doppio vincolo. La personalità ha paura di avere una relazione con gli altri e con l’ESSENZA e, allo stesso tempo, la personalità vuole le qualità dell’ESSENZA. Questo porta la personalità a cercare senza successo queste qualità nel mondo esterno, dove è impossibile “ottenerle”. È come la vecchia canzone “Alla ricerca dell’amore in tutti i posti sbagliati”. Inoltre, la personalità, è anche terrorizzata dai quanti, che significa pacchetti di energia accumulata durante questo shock traumatico di frammentazione, vedendo questi pacchetti di energia come travolgenti e caotici. Di fronte a questa energia, i clienti spesso si sentono così potenti, che potrebbero esplodere e distruggere loro e tutti quelli che gli stanno intorno. 125

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La difficile situazione della personalità è illustrata nella fiaba de Il brutto anatroccolo. Il brutto anatroccolo è trattato come brutto dal mondo esterno e pensa di essere brutto, fino a quando realizza, guardando in se stesso, che è un bellissimo cigno (L’ESSENZA). L’ESSENZA funge da pietra di paragone o ponte tra l’universo finale, risolutivo e quello fisico, in piedi tra ciò che il noto fisico David Bohm chiama ordine implicato (GRANDE Vuoto) e ordine esplicato (Vuoto condensato). Il paradosso è che per la personalità, lo spazio vuoto dell’ESSENZA sembra un caos. Per aiutare a capire l’ESSENZA, è necessario rendersi conto che la personalità è costituita da un accumulo di Identità create per garantire la sopravvivenza. Le Identità esistono in un modello congelato: sono congelate per ordinare il caos esterno e per resistere al mal-etichettato caos di vuoto interiore. In questo modo, le Identità della personalità, sono in un doppio legame congelate tra l’esterno e quello che equivochiamo come caos interno. In realtà, l’ESSENZA contiene tutte le qualità necessarie per organizzare il caos.

IL PROCESSO Prima di continuare, lasciatemi definire il caos: “L’infinità di spazio o di materia informe che si suppone abbia preceduto l’esistenza dell’universo ordinato”(Dizionario Webster, 1988, p. 79). Ho detto questo perché noi dobbiamo andare in questa infinità di spazio, che si sente ingiustamente una Identità come il caos, al fine di entrare nell’ESSENZA.

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PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: L’Essenza che è VUOTO condensato, contiene al suo interno non solo un pezzo del COLLETTIVO, ma è anche il VUOTO.

Potremmo immaginare che un’anima individuale esiste a livello dell’ESSENZA, ma è importante vedere che non c’è un’anima individuale. C’è solo un unico GRANDE VUOTO o il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, che appare come vuoto condensato di un “Io” (anche vuoto condensato). A questo proposito, la Psicologia Quantistica è d’accordo con il Buddismo che afferma che “Non c’è un’anima individuale che trasmigra o si incarna di vita in vita”. C’è solo quell’UNICA SOSTANZA, e quando muore un individuo, o quando il ghiaccio si scioglie, tornano alla fonte. Forse l’ESSENZA è l’ultimo stato che può essere definito in qualche modo “personale”, non nel senso di un’anima individuale, ma come un processo che ha alcune qualità specifiche. I neonati sono abbastanza incondizionati e quindi sono molto vicino all’ESSENZA. Se si guarda nei loro occhi che sembrano avere un senso di essenza - e ciò spiega anche il perché le persone rimangono stupite e affascinate alla loro presenza - la loro ESSENZA evoca l’apertura del cuore di un’altra ESSENZA. Durante lo shock della Realizzazione di Separazione, i bambini potrebbero avere una inclinazione energetico-genetica verso uno specifico Falso Nucleo o un altro. Ma al tempo stesso, quando lo shock si verifica, l’ESSENZA è la colpa e l’etichetta di un Falso Nucleo è posizionata su di esso. La mal etichettata ESSENZA è quindi percepita come problema. Va notato che la mal etichettata SPAZIOSITÀ dell’ESSENZA è vista come vuoto, nel senso di mancanza di qualcosa, piuttosto che ricca, completa e con Qualità Essenziali. Invece, è vista come una mancanza ed erroneamente incolpata per il dolore esistenziale di un individuo. 127

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Il dolore esistenziale è descritto come un senso di vuoto interno e etichettato come insignificanza, depressione, solitudine della vita, ecc. La ricerca del senso è in realtà il tentativo del Falso Sè di superare questa etichetta Falsa. Si può anche dire che le etichette poste sull’ESSENZA successivamente diventato il presunto archetipo, conosciuto dai Junghiani come l’ombra. Per ora, si consideri che tutte le cose che non vuoi sapere, cioè, tutte le associazioni dello shock della Realizzazione di Separazione, sono attribuibili all’ESSENZA o all’IO SONO, confusi con il vuoto (come in una mancanza). Il GRANDE VUOTO è parte dell’ESSENZA anche se non è percepito come tale. Questa mal-etichettata ESSENZA, con la qualità di SPAZIOSITÀ, è ora vuoto (come in una mancanza), che appare erroneamente come il deposito e la causa di tutti i nostri problemi. In questo modo, il Falso Nucleo Conduttore, che è l’etichetta, e le nostre Identità sono visti come “me”, ed ESSENZA, IO SONO, e il VUOTO, come “non me”. La crisi esistenziale, in cui si vede la vita come vuota e senza senso, è davvero un errore di identificazione. Essa descrive solo la targhetta posta sull’ESSENZA, che quando è de-etichetta, conduce nella coscienza la SPAZIOSITÀ dell’ESSENZA con altre Essenziali qualità. Quando l’ESSENZA è mal-etichettata, questo crea una crisi, che porta ad organizzare e dare una ragione falsa, una Falsa causa e una Falsa conclusione per il caos causato dalla scossa della Realizzazione di Separazione e la ferita narcisistica. Così, non si riesce a sperimentare la propria ESSENZA e la propria SPAZIOSITÀ perché sono fuse con il proprio Falso Nucleo. E così la tua ESSENZA è ora maletichettata come Falso Nucleo e come la ragione e la causa del perché si è verificata la separazione da vostra madre. Questo è alla fine trasferito a tutti gli altri, così come al mondo e a Dio.

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QUALITÀ ESSENZIALI La Psicologia Quantistica definisce le qualità Essenziali come pure, o come non aventi soggetto o oggetto. Puro essere, puro amore, pura osservazione o pura conoscenza, queste sono tutte le qualità Essenziali. CHE COSA SONO LE QUALITÀ ESSENZIALI? L’ESSENZA contiene le qualità Essenziali, come l’amore senza oggetto, l’osservazione senza oggetto, la SPAZIOSITÀ, la compassione, la pace, la libertà, ecc., oltre il quale c’è lo stato Non-stato di IO SONO. Purtroppo, mentre le identità si formano per facilitare la nostra sopravvivenza fisica, la consapevolezza dell’ESSENZA con le sue qualità essenziali, così come l’IO SONO, iniziano a diminuire notevolmente fino a quando non cominciano a passare inosservate. Gli osservatori si formano per permettere al corpo fisico di sopravvivere. Con la perdita delle qualità essenziali dell’ESSENZA, si perde l’accesso al nostro io più profondo. Il Falso Nucleo-Falso Sè e le identità tentano di catturare senza successo, esternamente (cioè, nella dimensione esterna), ciò che l’ESSENZA è e contiene: ciò che già siamo. Le identità del Falso Sè affacciate verso l’esterno, sono alla ricerca di cose come l’amore o riempire lo spazio vuoto nella dimensione esterna, ma sono destinati al fallimento in quanto il Falso Sé e le sue identità collassano le dimensioni. Queste identità stanno cercando di ottenere dalla dimensione esterna ciò che è contenuto all’interno nella dimensione Essenziale, alla ricerca di qualità Essenziali nel pensiero o nella dimensione emotiva. Ma queste altre dimensioni, come quella esterna o biologica, non possono sperimentare l’ESSENZA. Questa non è la loro funzione. L’ESSENZA è al di fuori della consapevolezza delle altre 129

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dimensioni. Solo quando siamo nell’ESSENZA possiamo sperimentare l’ESSENZA e le qualità Essenziali. Ma il Falso Sè prosegue su un percorso senza speranza, per cercare di guarire il Falso Nucleo. È solo quando il Falso Nucleo-Falso Sè sarà smantellato che questa ESSENZA potrà essere rivelata e stabilizzata. Per dimostrare la potenza del Falso Nucleo e la sua fusione con l’ESSENZA qui di seguito viene fornito un utile esercizio.

NELL’ESSENZA OLTRE IL FALSO NUCLEO Questo esercizio cercherà di guidare l’utente nell’ESSENZA attraverso il Falso Nucleo. IL NUCLEO ESSENZIALE Qual è il tuo Nucleo Essenziale? Il tuo Nucleo Essenziale è il tu prima del Falso Nucleo. Esso contiene le qualità Essenziali della tua anima. Oltre questo, c’è lo Stato di qualità inferiore o lo stato non-stato di IO SONO.

ESERCIZIO DELLA DIMENSIONE ESSENZIALE #1 (GUIDATO)

Esercizio di gruppo, possibilmente formato in modo da far ruotare la guida. Occhi chiusi. ✭Step 1. Entrate nel vostro Falso Nucleo. ✭Step 2. Notate la differenza fra voi e il vostro Falso Nucleo. ✭Step 3. Notate la dimensione e la forma del vostro Falso Nucleo (facendo un passo fuori dal Falso Nucleo). 130

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✭Step 4. Prendetevi un momento per notare le diverse catene di associazioni che sono associate con il Falso Nucleo. (Per esempio, se il Falso Nucleo è “Sono inadeguato”, allora nota tutte le diverse catene di associazioni che sono associati con esso.) ✭Step 5. Notate quanta energia e attenzione è legata al Falso Nucleo-Falso Sè. ✭Step 6. Si noti che è proprio questa energia che tira la vostra attenzione al suo interno, come una calamita. ✭Step 7. Notare il GRANDE VUOTO in cui il vostro Falso Nucleo sta galleggiando. ✭Step 8. Chiedete al vostro Falso Nucleo (e permettetegli di rispondere), “Che cosa è che si sta cercando più di ogni altra cosa al mondo”. (Ora, non si potrà ottenere una rapida risposta, ma voglio che rimaniate con lui per un pò. Cercate di ottenere il senso di che cosa il vostro Falso Sè sta davvero cercando.) ✭Step 9. Quando riceverete un senso di ciò che il Falso Nucleo sta cercando più di ogni altra cosa al mondo, chiedetevi: “E se sentissi queste qualità Essenziali, a quale si avvicinerebbe? Sperimentate questa qualità dell’ESSENZA. (Per esempio, se il vostro Falso Nucleo sta cercando la pace, vivete la pace.) ✭Step 10. Notate se succede qualcosa al vostro Falso Nucleo mentre siete nell’esperienza essenziale. ✭Step 11. Da dentro la vostra ESSENZA, notate le dimensioni e la forma del Falso Nucleo, così come il GRANDE VUOTO in cui il Falso Nucleo sta galleggiando. Da dentro la vostra ESSENZA, notare l’intensità del Falso Nucleo e le catene associative che contiene. ✭Step 12. Lasciate girare intorno il Falso Nucleo con le sue associazioni, in modo che possano “ottenere” che ciò che stavano cercando è nell’ESSENZA.

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✭Step 13. Togliete l’etichetta del Falso Nucleo e abbiatelo come energia e da dentro l’ESSENZA, notate che l’energia del Falso Nucleo e il GRANDE VUOTO in cui sta galleggiando sono fatti della stessa sostanza. ✭Step 14. Sentite questa qualità essenziale e il vostro NUCLEO ESSENZIALE. ✭Step 15. Dividete la vostra consapevolezza in tre modi: un terzo nel NUCLEO ESSENZIALE; un terzo solo per notare cosa sorge; e quando aprirete gli occhi, tra un momento, un terzo nella stanza. (Una volta che siete pronti, aprite gli occhi.)

ESERCIZIO DELLA DIMENSIONE ESSENZIALE #2 VEDERE L’ESSENZA IN OGNUNO DI NOI:

✭Step 1. Sperimentate la SPAZIOSITÀ nel vostro corpo fisico (il vostro NUCLEO ESSENZIALE). ✭Step 2. Siate “li”. Sperimentate la SPAZIOSITÀ di un’altro all’interno del loro corpo. ✭Step 3. Sperimentate la SPAZIOSITÀ del vostro NUCLEO ESSENZIALE e la SPAZIOSITÀ del loro NUCLEO ESSENZIALE come fatti della stessa sostanza.

STABILIZZARE LA CONSAPEVOLEZZA DELL’ESSENZA E DEL NUCLEO ESSENZIALE La consapevolezza dell’ESSENZA non può stabilizzarsi fino a quando ci sono bugie, sotto forma di materiale non riconosciuto all’interno delle Identità. Per esempio, se mio padre mi ha picchiato quando ero un ragazzino e mi dico: “Era un padre meraviglioso”, è una bugia che devo riconoscere e accettare cosicché la consapevolezza dell’ESSENZA possa essere 132

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stabilizzata. In caso contrario, l’esperienza resistita apparirà ancora e ancora, portando la consapevolezza al di fuori dell’ESSENZA-IO SONO, ecc., riportandola nel Falso NucleoFalso Sé. Le bugie coprono le cose e questo richiede energia, la cui perdita prosciuga il livello di consapevolezza e nasconde la consapevolezza dell’ESSENZA. Le bugie che racconti a te stesso possono portare la consapevolezza fuori dall’ESSENZA, così come la dimensione esterna porta a galla i tuoi semi crudi. Le cose devono essere riconosciute in modo da avere una stabile e ininterrotta consapevolezza. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Per lasciare andare qualcosa, devi prima essere disposto a averlo. Le bugie sono il fertilizzante (merda) che mantiene i semi crudi in germinazione. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Ogni volta che si crede ad un concetto, la consapevolezza dell’ESSENZA è diminuita.

Facciamo un esempio: in un primo momento le identità sono in primo piano, mentre l’ESSENZA in sullo sfondo. Come già precedentemente descritto, meno attenzione è posta sul Falso Nucleo-Falso Sè, più questa si sposta e la consapevolezza dell’ESSENZA-IO SONO si muove in avanti, mentre la consapevolezza fissata sul Falso Nucleo allenta e si allontana. Quando questo accade, si perde interesse per la vostra psicologia personale, andate oltre e vi rendete conto che è semplicemente una lente attraverso la quale visualizzate il sé e il mondo immaginato. A questo punto, il Falso Nucleo Conduttore e il Falso Sè compensatore, passano in secondo piano o semplicemente

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spariscono. Infine, quell’UNICA SOSTANZA e il NON IO-IO passano al primo piano e sono chiaramente disponibili.

ESERCIZIO PER SPERIMENTARE L’ESSENZA E IL VOSTRO NUCLEO ESSENZIALE Senza utilizzare i vostri pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione, o le intenzioni, notate il non-stato stato di IO SONO. Ora notate ciò che emerge quando dico, “E se hai provato l’amore, come ci si sente? Com’è questa sensazione? E se ti sei sentito SPAZIOSITÀ, come ci si sente? Com’è questa sensazione? E se ti sei sentito compassionevole, come ci si sente? Com’è questa sensazione?” Notate cosa accade quando dico, e se hai provato la pace, come ci si sente? Com’è questa sensazione? In un momento ti chiederò di aprire gli occhi e tornare nella stanza. Si notino le qualità essenziali di amore, spaziosità e pace, ecc. L’ESSENZA DELL’ESSENZA Non c’è un Sè immaginato che è separato dalla lente in cui guarda attraverso. Il Sè è parte della lente, sorge e si abbassa con la lente ed è contenuto all’interno della lente stessa. L’IO SONO è al di là di questo Sè immaginato e la sua immaginata e separata lente. L’IO SONO è anche oltre il conoscitore del complesso Sè-lente. In questo modo si potrebbe dire che l’IO SONO è l’ ESSENZA dell’ESSENZA.

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L’ESSENZA Per stabilizzarsi nell’ESSENZA, il Falso Nucleo-Falso Sè deve essere de-costruito e riassorbito nuovamente dentro la vostra natura essenziale. Perché? Se fossimo, solo per rimanere nell’ESSENZA, il Falso Nucleo-Falso Sè funzionerà ancora. Questo è ciò che accade spesso ai meditatori. Un minuto e sono nell’ESSENZA, e il minuto dopo, come un tiro di fionda, sono nell’Identità. Per un mediatore lasciare l’ESSENZA ed entrare nel mondo è come uno schiaffo in faccia. Pertanto, de-costruiamo il Falso Nucleo-Falso Sè e le Identità in modo che possiamo stabilizzarci nella consapevolezza dell’ESSENZA.

CONCLUSIONI È importante capire come le coppie di base delle Identità, che si sono formate per organizzare il caos e resistere al trauma della perdita dell’ESSENZA, resistono e creano stati non voluti del suddetto caos. Ciò che va rilevato è che ogni tentativo di organizzare il caos è in realtà una resistenza ad uno stato indesiderato. Pertanto, è la tentata organizzazione del caos che spinge l’Identità ad una ricerca estenuante, per porre fine a questo stato spiacevole. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Ciascun Falso Nucleo è una strategia usata per resistere al trauma della perdita dell’essere e della mal etichettata SPAZIOSITÀ. Una personalità integra è formata attorno all’ESSENZA.

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“Per scoprire chi sei, devi prima scoprire chi non sei.” Nisargadatta Maharaj

IL PROCESSO SEMPLIFICATO ✭Step 1. Annota le Identità che resistono la tua SPAZIOSITÀ. ✭Step 2. Nota dove esiste la tua SPAZIOSITÀ nel tuo corpo. ✭Step 3. Entra nella SPAZIOSITÀ e percepiscila. ✭Step 4. Nota come la SPAZIOSITÀ sembri la morte delle Identità, ma dall’interno la SPAZIOSITÀ è calma, quiete, pace e serenità. ✭Step 5. Da dentro la SPAZIOSITÀ, chiedi a ciascuna delle Identità, “Cos’è che davvero vuoi più di ogni altra cosa al mondo?.” ✭Step 6. Qualunque cosa l’Identità risponda, senti questa qualità dello sperimentare la SPAZIOSITÀ dell’ESSENZA. ✭Step 7. Poi, lasciate che le Identità girino attorno e vengano riassorbite nella SPAZIOSITÀ che è ESSENZA. VARIAZIONE ✭Step 8. Guarda le Identità in primo piano, rimani sullo sfondo e nota le Identità galleggiare nel GRANDE VUOTO. ✭Step 9. Sperimenta e senti la qualità essenziale dallo sfondo. ✭Step 10. Guarda le Identità e il GRANDE VUOTO come fatti della stessa sostanza.

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CONSAPEVOLEZZA MULTIDIMENSIONALE: SMANTELLAMENTO VS. TRASCENDENZA LA QUESTIONE Le domande più frequenti sono: “Perché la Consapevolezza Multidimensionale - e in particolare, la consapevolezza dell’ESSENZA, IO SONO, ecc. - ci è sconosciuta? Perché non è disponibile?” La risposta sembra essere che se tutta la vostra consapevolezza fosse fissata sui pensieri e le emozioni che circondano il vostro Falso Nucleo-Falso Sè, (ad esempio, ”Sono inadeguato”, ecc.), allora non ci sarebbe consapevolezza per essere a conoscenza dell’ESSENZA, o IO SONO, ecc. In altre parole la nostra consapevolezza è divorata dalle nostre fissazioni e non può essere stabilizzata in una qualsiasi delle altre dimensioni. La consapevolezza che è fissata su una particolare dimensione non può essere liberata. Ma questa tendenza si sposta e la consapevolezza, che è cronicamente intrappolata, diventa liberata. Quando la tua consapevolezza è liberata, l’ESSENZA, l’IO SONO, il “NON-IO IO”, si fondono in modo naturale. Non si può lavorare sull’ESSENZA. L’Essenza è sempre lì; il VUOTO è sempre lì. Ma si può lavorare sullo smantellamento della vostra fissata consapevolezza.

UN RIESAME Come disse Nisargadatta Maharaj: “Non si può lasciare andare qualche cosa finché non si sa cosa sia”. I sistemi spirituali sono spesso più nella trascendenza, andando al di là delle cose che dovrebbero smantellare. In molte tradizioni spirituali vige l’idea che se ripeto il mio mantra abbastanza e medito a sufficienza, io trascendo l’ego o la mente, in modo da non essere più identificato 137

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con essa. Questa teoria spirituale asserisce che attraverso mantra, yantras o tantra, è possibile andare oltre la mente o in qualche modo cambiare la nostra vibrazione, al fine di stabilizzare la consapevolezza nell’ESSENZA, IO SONO, senza occuparsi di dover riconoscere come la nostra consapevolezza è cronicamente fissata. Come abbiamo già precedentemente discusso, raramente funziona, è confusa e inoltre, fa sì che tutte le dimensioni si fondano e collassino. La Psicologia Quantistica sa che per andare oltre la vostra psicologia e stabilizzare la consapevolezza nell’ESSENZA, IO SONO, potreste prima di tutto possederla, prima di poterla nonpossedere. Dovreste essere disposti ad esserla (“la vostra” psicologia) prima di non esserla, finché naturalmente la relativa consapevolezza stessa scompare. La liberazione dalla Consapevolezza avviene naturalmente. La consapevolezza può essere in qualsiasi dimensione, in tutte le dimensioni o in nessuna dimensione. Eventualmente la consapevolezza va oltre se stessa come il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA assorbe il “tu” che chiami “te stesso”. Poi il VUOTO finisce e l’INNOMINATO ASSOLUTO viene rivelato. La domanda nei circoli psico-spirituali è: “Perché tutta questa roba buona, di cui ho esperienza in meditazione, si sperimenta solo in quel momento? Perché non è sostenuta e stabilizzata?” “Io” ho meditato dalle tre alle cinque ore al giorno per 12-13 anni. Mi sedevo circa alle ore 6:00 (in India lo facevo alle 3:00 del mattino) e dopo un periodo di tempo, tutto divenne tranquillo e tutto ad un tratto questo bel VUOTO si sarebbe aperto e avrei potuto sperimentare il NULLA. Poi mi alzavo per andare a lavorare e in pochi minuti la mia vita e tutti i suoi problemi tornavano indietro, nuovamente. Poteva essere la mia ragazza che mi chiamava o il pagamento di un mutuo che era in scadenza. C’era sempre qualcosa. 138

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Quindi, tutto ad un tratto, la mia roba ritorna. Posso essere un pò più distaccato da essa grazie alla mia meditazione, ma inevitabilmente tornava. Così andavo a vedere i miei clienti. In New Mexico, lavoravo dalle 11:00 alle 16:30. Alle 17:30 mi sedevo di nuovo per la meditazione. Presto ci sarebbe stata una tranquilla SPAZIOSITÀ, ma la stessa roba poteva tornare una volta fuori dalla meditazione. La mia ragazza mi raccontava di qualche suo problema e tutta la mia roba sarebbe tornata. Bene, il motivo per cui tornava indietro era perché avevo ricevuto informazioni sbagliate. La meditazione è estremamente buona per dare un assaggio di ESSENZA, IO SONO, VUOTO, ma non ha nulla a che fare con l’esterno o con la psico-emotività. Questo non era evidente per me perché mi era stato detto che la meditazione poteva fare tutto. Ho cominciato a scoprire che non poteva fare tutto. Nessuna cosa può fare tutto. La psicologia formale non fa tutto. La spiritualità non fa tutto. Ogni tecnica ha alcuni punti forti e deboli, ma nessuna è “all-inclusive”. In Psicologia Quantistica “Io” spesso riferisco alla gente di ottenere ciò di cui hanno bisogno. Per esempio, la Psicologia Quantistica non tratta direttamente con il corpo fisico, e quindi lo riferisco ai clienti che lavorano con il corpo. Se veniste da me perché volete lavorare sulla vostra vita nel mondo esterno, direi che davvero avete un approccio sbagliato. La Psicologia Quantistica non ha alcun interesse in questo.

UN FINALE CHIARIMENTO IN MERITO ALL’ESSENZA L’ESSENZA è mal interpretata come un’anima individuale, che è parte del corpo sottile, un pezzo del VUOTO. Per andare al di là dell’ESSENZA, è necessario rendersi conto che è VUOTO condensato. L’IO SONO è l’ESSENZA dell’ESSENZA.

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13 ••• L’IO SONO: L’ESSENZA DELL’ESSENZA SENZA SISTEMI DI RIFERIMENTO NESSUN RIFERIMENTO AL SISTEMA LA SESTA DIMENSIONE IO SONO L’IO SONO è prima dell’ESSENZA. Ci sono due livelli di IO SONO: il verbale e il non-verbale. Il verbale IO SONO precede il Falso Nucleo-Falso Sè, è prima dell’IO SONO un riempire il vuoto, prima di qualsiasi definizione di sé. Non si può dire molto su di te senza il verbale IO SONO. Come Nisargadatta Maharaj dice: “L’unica cosa che puoi dire su di te è io sono”. L’IO SONO verbale è parte del cervello più recente e dal momento che esiste prima del vostro Falso Nucleo-Falso Sè, è la radice della vostra psicologia. In parole povere, no verbale IO SONO, no io sono un Falso NucleoFalso Sè.

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Il non-verbale IO SONO viene definito come puro essere prima dell’ESSENZA. È lo stato senza stato o No-Stato-stato, la radice o come Nisargadatta Maharaj dice, il seme della coscienza, senza il quale non ci può essere una psicologia individuale. Essa si verifica quando non si utilizzano i vostri pensieri, i ricordi, le emozioni, le percezioni, le associazioni, l’attenzione o le intenzioni. È l’ultimo seme crudo. L’IO SONO è il più profondo degli Archetipi dell’INCONSCIO COLLETTIVO. La differenza tra IO SONO e ESSENZA è che l’ESSENZA contiene le qualità essenziali mentre l’IO SONO consiste in no ricordi, pensieri, emozioni, associazioni, percezioni, attenzione, o intenzioni. Il non-verbale IO SONO potrebbe essere chiamato l'Essenza dell’ESSENZA, dal momento che è prima di qualsiasi qualità ed è uno stato senza stato o No-Stato-stato. Se non state usando i vostri pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni o le percezioni, si è in puro essere, o in ciò che Nisargadatta Maharaj chiamerebbe il non-Stato, lo stato senza stato del non-essere essere. Il non-verbale IO SONO non utilizza lenti o cornici, di conseguenza non ha sistemi di riferimento e non ha riferimenti al sistema. Ma la Psicologia Quantistica, cosa vuol dire con questo? La maggior parte del tempo, esaminiamo la nostra vita e il nostro mondo attraverso lenti diverse, sistemi di riferimento o mappe. Per esempio, discutere un comportamento utilizzando la psicologia dello sviluppo o la psicoanalisi Freudiana. Pensare ai problemi spirituali, in termini di teologia Giudaico-Cristiana o attraverso la reincarnazione Induista. La Psicologia Quantistica le considera mappe che non sono intrinsecamente vere, ma che potrebbero essere in grado di indicare dove una persona è bloccata psicologicamente. Tuttavia, rimangono mappe da scartare, a cui non credere. Se credi nella mappa, si prende la mappa per il territorio e, in definitiva, si perde la consapevolezza dell’IO 141

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SONO. Alla fine, tutte le montature, le lenti o le mappe devono essere eliminate. Ma nel caso del non-verbale IO SONO, non ci sono questioni nell’utilizzare le mappe o le lenti. L’IO SONO esiste prima di qualsiasi tipo di definizione del sé e non ci sono mappe, sistemi, o lenti. Nessun sistema di riferimento, nessun riferimento al sistema. Uno dei principi più importanti di Nisargadatta Maharaj era che avremmo dovuto mantenerci nel Non-Stato-Stato di IO SONO e di lasciare andare tutto il resto. Questo era il suo modo di tagliare con il Falso Nucleo-Falso Sè. Quando eri con lui, il non-verbale IO SONO e OLTRE sembrava palesemente trasmesso da “lui” a “te”. Il non-verbale IO SONO è il seme del verbale IO SONO: Nisargadatta Maharaj lo chiamava il “Seme della Coscienza”. La Psicologia Quantistica potrebbe anche essere chiamata la condensazione o il sottoprodotto del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. A questo punto si può dire che il verbale IO SONO è precedente al Falso Nucleo-Falso Sè e il non-verbale IO SONO è il seme da cui il verbale IO SONO e il Falso Nucleo-Falso Sè sorgono. No IO SONO - No Falso Nucleo. Senza il verbale IO SONO, non c’è il Falso Nucleo-Falso Sè e non c’è una psicologia individuale. Il verbale IO SONO non può esistere senza il non-verbale IO SONO. In molte tradizioni psico-spirituali uno dei due IO SONO è il punto finale. Nisargadatta Maharaj si rese conto che quando il non-verbale IO SONO diventa stabile, può agire come un passaggio o un portale che vi condurrà oltre la coscienza stessa.

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PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: L’IO SONO è il seme della “tua” coscienza. No IO SONO, no coscienza individuale.

“OTTENERE” L’IO SONO, QUALCHE ESERCIZIO GENERALE Un modo per “ottenere” l’IO SONO può essere quello di utilizzare esercizi “esperienziali” progettati per portarvi in contatto con esso. Nelle sezioni seguenti, offriremo alcuni esercizi e potrebbe essere che uno sarà più utile di un altro. Basta ricordare che in qualunque modo arriviate in contatto, anche fugacemente, con l’IO SONO, è l'esperienza che è importante piuttosto che i mezzi per entrarci. Inoltre, per rendere comprensibili alcuni dei principi astratti, li mostreremo sotto le spoglie di una storia o un’immagine. Ma alla fine non saranno immagini o storie. Infatti, se vi ricordate, le nostre storie e immagini esistono a causa del nostro Falso Nucleo. Ma basta pensare a come un fisico quantistico potrebbe descrivere qualcosa di indescrivibile, dicendo cose come, Immagina di essere in un razzo che viaggia alla velocità della luce. Una cosa del genere è impossibile, ma lui usa l’immagine o la storia per illustrare il suo punto e noi a volte faremo la stessa cosa nei nostri esercizi.

ESERCIZIO #1: PREPARAZIONE Si noti che ogni esperienza ha diverse fasi. Ramana Maharishi diceva che era importante rintracciare la fonte del pensiero “Io”. In Psicologia Quantistica ci sono quattro fasi del pensiero “Io”: 1) si presenta 2) si mantiene 3) finisce 4) “si quantizza”. Ecco un modo per “ottenere” queste quattro fasi. 143

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✭Step 1. Nota un’esperienza o qualcosa che tu conosci. ✭Step 2. Nota chi ha sperimentato l’esperienza, in altre parole, chi è lo sperimentatore o il conoscitore. ✭Step 3. Nota quale fase è e nominala (si presenta, si mantiene, finisce, si quantizza). ✭Step 4. Nota quel che succede quando dici a te stesso, “quale conoscitore sta conoscendo questo?” ✭Step 5. Nota che il conoscitore insieme al conosciuto scompaiono nel NULLA. Ovvero ti sembra di andare momentaneamente nel vuoto e sparire. Questa è la fase “si quantizza”. La Bhagavad Gita dice che è importante “conoscere il conoscitore del campo”. Quando il conoscitore o l’osservatore è indagato, il conoscitore o l’osservatore e l‘osservato o il conosciuto scompaiono, mentre il non-verbale IO SONO o l’OLTRE rimangono.

ESERCIZIO #2: IL PENSATORE È NEL PENSIERO ✭Step 1. Nota un pensiero passeggero. ✭Step 2. Cerca di trovare il sé che sta pensando il pensiero e nota che non c’è nessuno. ✭Step 3. Si noti che non c’è un pensatore o un tu pensante, che il pensatore è contenuto all’interno del pensiero stesso. Rendiamoci conto che c’è solo pensiero, che non appartiene a nessuno.

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L’OSSERVATORE È PARTE DELLA PERSONALITÀ ED È PARTE DELL’OSSERVATO Una parte fondamentale della teoria di Werner Heisenberg della fisica quantistica è il fatto che un’osservatore non può essere separato da ciò che sta osservando. Come state familiarizzando voi stessi con la Psicologia Quantistica è inizialmente importante sviluppare, osservare e capire che tu sei l’osservatore e non quello che si sta osservando in quanto non si può essere tutto ciò che si osserva. Ma il salto successivo nel processo è quello di “ottenere” che l’osservatore del Falso Nucleo Conduttore-Falso Sè Compensatore e ciò che si osserva, sono una solida unità. L’osservatore è parte di ciò che osserva, ma la Psicologia Quantistica non si ferma con l’osservazione. In definitiva, si va oltre il complesso osservatoreFalso Nucleo-False Sè e si entra nell’ESSENZA-IO SONO e nel NON-IO-IO. Il NON-IO-IO è al di là della diade osservatoreosservato, ma è pura consapevolezza che uno yogi chiamerebbe TESTIMONIANZA. Ora, chi è l’osservatore? L’osservatore è l’ego che osserva se stesso. L’osservatore è in realtà una parte della struttura che sta osservando ed egli stesso deve essere superato. L’osservazione, come attualmente viene insegnata da molti sistemi psicospirituali, erroneamente immagina che ci sia un osservatore che osserva ed esiste prima dell’osservato. Non “ottengono” che l’osservatore fa parte dell’osservato e che ci sono un numero infinito di osservatori che nascono e si placano con un numero infinito di osservati. In altre parole, ogni esperienza osservata ha un proprio osservatore-osservato e contiene al suo interno il suo osservatore proprio, che sorge e scompare con ogni osservato. In questo modo appare spesso come se i pensieri si presentassero 145

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tipo, “Io mi amo” o “Mi odio”, ma in realtà (e questa è la differenza principale nel lavoro Quantico) succede che sia l’osservatore che l’osservato sorgono e scompaiono insieme come singola unità. E poi nasce e scompare un nuovo osservatore e pensiero o esperienza, tutti sempre come una sola unità. Ci sono un numero infinito di osservatori che sorgono e scompaiono con ogni esperienza e ogni osservazione o esperienza contiene un osservatore diverso. LE ILLUSIONI SULL’OSSERVATORE Ci sono tre strutture di credenze o illusioni circa l’osservatore, o che l’osservatore ha di sé: 1) che l’osservatore è separato da ciò che sta osservando (non è vero), 2) l’osservatore immagina che crea ciò che sta guardando (l’osservato, ma non è così) 3) l’osservatore immagina di essere venuto prima o di esistere prima di ciò che sta osservando (che non è così). Come detto sopra, nella Psicologia Quantistica questa diade osservatore-osservato è solo un passo in un processo di consapevolezza multidimensionale, un passo che deve essere superato per due motivi. Primo, perché lo scopo è stabilizzarsi nell’IO SONO. Secondo, perché fino a quando l’osservatore è lì, continuerà a svolgere il suo ruolo anche il Falso Nucleo-Falso Sè, visto che anche l’osservatore è parte del Falso Nucleo-Falso Sè e parte della stessa unità olografica. Questo è il motivo per cui l’osservatore-Falso Nucleo-Falso Sè è scritto con i trattini invece che con parole separate: è una unità. Cercando di separare l’osservatore dal Falso Nucleo sarebbe come cercare di separare il profumo di una rosa dalla rosa stessa. Per riassumere, un individuo non potrà mai stabilizzarsi nell’IO SONO o andare oltre il Falso Nucleo-Falso Sè fino a quando ci sarà un osservatore che li osserva, perché l’osservatore è parte del 146

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sistema che osserva. Pertanto l’osservatore deve anche essere smantellato. ANCORA ILLUSIONI SULL’OSSERVATORE Vedete e trattate voi stessi nel modo in cui mamma e papà vedevano e trattavano voi. Quando l’osservatore è fuso con mamma o papà, comportamenti o emozioni sono visti come cattivi, come vizi o come peccati. Pensate che sbarazzarsi del male sia spirituale quando in realtà si tratta di una regressione d’età interiorizzata e rievocata come se mamma o papà fossero lì “fuori”, osservatori “esterni” ad osservarvi come un bambino che cerca di sbarazzarsi di ciò che etichetta come comportamenti indesiderati o peccati. Una volta che mamma o papà come osservatori “esterni” sono interiorizzati, vengono ora scambiati per l’osservatore che cerca di liberarsi del “cattivo” e mantenere il “buono”. ALTRE INFO SULL’OSSERVATORE E SULL’OSSERVATO L’osservatore è ancora rivolto verso l’esterno, verso i pensieri, i sentimenti, le immagini e le persone; l’osservatore è parte della personalità, anche se probabilmente, c’è qualcosa di più. Questo è un primo passo nel processo per andare oltre la personalità. L’osservatore è separato dall’ESSENZA e, in varia misura, cresce con lo sviluppo del corpo e della personalità. Questa attenzione fissa è una strategia per resistere al trauma della perdita percettiva dell’ESSENZA. L’osservatore e il gruppo di Identità chiamati personalità sono una unità, non sono separati. L’illusione è che l’osservatore attraverso l’osservazione può essere liberato della personalità. Il fatto è che l’osservatore viene creato come sviluppo per il corpo fisico e per la personalità. L’osservatore è effettivamente una parte della personalità. 147

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Questo è un concetto controverso, e dobbiamo chiederci se qualcuno ha mai potuto lasciare andare la propria personalità, semplicemente con l’auto-osservazione. Questo significa entrare nell’ESSENZA e nell’IO SONO e l’osservatore e l’osservato, che sono costituiti dalle Identità chiamate personalità, devono essere smantellati per stabilizzarsi nell’ESSENZA IO SONO. Quando questo accade, l’osservatore e la personalità scompaiono, e la qualità essenziale di osservazione con nessun oggetto, o quello che Gurdjieff chiamava coscienza oggettiva o IO SONO, rimane. Detto in altro modo, l’osservatore e il suo oggetto vengono riassorbiti nuovamente dentro l’ESSENZA, in modo che la qualità essenziale di osservazione con nessun oggetto (coscienza oggettiva) emerge. Come può esserci osservazione senza oggetto? Al livello dell’IO SONO, l’osservatore o il soggetto e il suo oggetto si fondono e diventano un tutt’uno. Più tardi, oltre tutto ciò, la diade osservatore-osservato scompare del tutto e solo un puro VUOTO e il TESTIMONE si congedano in ciò che la Psicologia Quantistica chiama NON-IO-IO. Per illustrare, immagina una ruota. Il mozzo della ruota costituisce l’asse centrale per i raggi. L’ESSENZA-IO SONO è proprio sotto questo mozzo che è il Falso Nucleo-Falso Sè e l’esperienza di base della personalità. Le Identità sono i raggi della ruota. Pertanto, se si può scoprire il mozzo della ruota (Falso Nucleo), che organizza il Falso Sé e le Identità, sarà più facile smontare l’intera ruota cosicché L’ESSENZA-IO SONO, che sta sotto il mozzo della ruota, sarà rivelata. Questa metafora della ruota, o fa scendere dalla ruota del ciclo di nascita e morte, o taglia via il nodo del cuore, fondamentale per la comprensione della tradizione Orientale. Per questo motivo, la Psicologia Quantistica esplora i grandi mozzi (Falsi Nuclei) della personalità, che ci impediscono di realizzare l’ESSENZA-IO SONO. 148

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Al fine di stabilizzarsi nell’IO SONO, la diade osservatoreosservato deve essere superata. Di seguito sono riportati esercizi esperienziali progettati per questo scopo.

OLTRE L’OSSERVATORE-OSSERVATO Lo scopo di questi esercizi è quello di rivelare il “tu”, al di là della diade osservatore-osservato.

ESERCIZIO #3 ✭Step 1. Nota un pensiero. ✭Step 2. L’osservatore pone l’attenzione sul pensiero, riceve attenzione dal pensiero o scambia attenzione con il pensiero?

ESERCIZIO #4 ✭Step 1. Nota un emozione. ✭Step 2. L’osservatore pone l’attenzione all’emozione, riceve attenzione dall’emozione o scambia attenzione con l’emozione?

ESERCIZIO #5 ✭Step 1. Nota un oggetto. ✭Step 2. L’osservatore pone l’attenzione all’oggetto, riceve attenzione dall’oggetto o scambia attenzione con l’oggetto?

ESERCIZIO #6 ✭Step 1. Nota una persona. ✭Step 2. L’osservatore pone l’attenzione alla persona, riceve attenzione dalla persona o scambia attenzione con la persona? 149

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Notifica in ogni circostanza se vi è un dare, un ricevere o uno scambio di attenzione. Questo primo passo ci permette di esplorare come l’osservatore utilizza l’attenzione in rapporto all’osservato: pensieri, sentimenti, eventi o altre persone. Possiamo notare che non solo gli osservatori pongono l’attenzione su un pensiero, un oggetto o una persona, ma il pensiero o l’immagine interna richiede attenzioni allo stesso modo. Lo scopo di questo esercizio è solo di andare oltre la diade osservatore-osservato. Andiamo avanti.

ESERCIZIO #7 ✭Step 1. Nota un’immagine. ✭Step 2. L’immagine da attenzione all’osservatore, riceve attenzione dall’osservatore o scambia attenzione con l’osservatore?. ✭Step 3. Si noti ad ogni circostanza se vi è un dare, ricevere o uno scambio di attenzioni. Si noti che per “essere consapevoli” e TESTIMONIARE la natura dell’interazione energetica tra l’osservatore-osservato, non si può essere l’osservatore o l’osservato.

ESERCIZIO #8 ✭Step 1. Nota un pensiero. ✭Step 2. Il pensiero da attenzione all’osservatore, riceve attenzione dall’osservatore o scambia attenzione con l’osservatore?. ✭Step 3. Si noti ad ogni circostanza se vi è un dare, ricevere o uno scambio di attenzioni. Si noti che per “essere consapevoli” e TESTIMONIARE la natura dell’interazione energetica tra 150

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l’osservatore-osservato, non si può essere l’osservatore o l’osservato.

ESERCIZIO #9 ✭Step 1. Nota un’emozione che stai avendo. ✭Step 2. L’emozione da attenzione all’osservatore, riceve attenzione dall’osservatore o scambia attenzione con l’osservatore?. ✭Step 3. Si noti ad ogni circostanza se vi è un dare, ricevere o uno scambio di attenzioni. Si noti che per “essere consapevoli” e TESTIMONIARE la natura dell’interazione energetica tra l’osservatore-osservato, non si può essere l’osservatore o l’osservato.

ESERCIZIO #10 ✭Step 1. Nota una persona. ✭Step 2. La persona da attenzione all’osservatore, riceve attenzione dall’osservatore o scambia attenzione con l’osservatore?. ✭Step 3. Si noti ad ogni circostanza se vi è un dare, ricevere o uno scambio di attenzioni. Si noti che per “essere consapevoli” e TESTIMONIARE la natura dell’interazione energetica tra l’osservatore-osservato, non si può essere l’osservatore o l’osservato.

L’ASPETTO CONOSCITORE DELL’OSSERVATORE In Quantum Consciousness (Vol. I), è stato sottolineato che l’osservatore è anche il conoscitore del conosciuto (pensiero). 151

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Allo stesso modo, come già detto, l’osservatore o conoscitore fa parte del conosciuto. Più semplicemente, l’osservatore-osservato o il conoscitore-conosciuto sono una unità e sono fatte della stessa sostanza. Questo è un salto quantico di maggiore comprensione in quanto l’esperienza può avvenire solo se l’osservatore o conoscitore delle esperienze e dell’osservato o conosciuto sono “visti” o sono “esperienziati” come differenti. Di solito facciamo esperienza di un osservatore che guarda l’osservabile come, “Io mi amo” o “Io odio me stesso” o come immagini dal passato che vanno e vengono. Appaiono come pensieri; c'è un osservatore o un conoscitore. Tuttavia, con ogni osservato conosciuto, vale a dire, “Io mi amo” o “Mi odio”, vi è un diverso e nuovo osservatore o conoscitore, che nasce con ogni nuovo osservato-conosciuto. IL CONOSCITORE O OSSERVATORE Per capire il conoscitore o osservatore e il suo impatto sulla attenzione e sulle esperienze, immaginiamo un muro con 10 diversi oblò (come gli oblò di una nave). In ogni oblò c’è un conoscitore diverso o osservatore che vede una versione diversa della realtà. Per esempio, immaginiamo di essere in un rapporto e il vostro partner si presenta 10 minuti di ritardo per il pranzo. Se si guarda attraverso l’oblò n°1, l’osservatore vede una persona sconsiderata che vi lascia in attesa. Se si guarda attraverso l’oblò n°2, l’osservatore vede un partner che è sempre in ritardo agli appuntamenti. L’osservatore dall’oblò n°3 prova paura che possa essere capitato qualche possibile incidente o addirittura una disgrazia. Se si guarda attraverso l’oblò n°4, l'osservatore vede un partner che probabilmente sta facendo una commissione che non volevi fare e dunque, ti senti sollevato. In ogni oblò c’è una diversa “visione” e quindi una diversa percezione della realtà. 152

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Ciò che diventa evidente è che ogni oblò contiene un differente osservatore o conoscitore che contiene al suo interno una limitata conoscenza osservata della sua realtà. L’apparenza è che ci sia un conoscitore singolo o un’unico osservatore che sta cercando attraverso tutti questi diversi oblò. Il fatto è che ogni diverso oblò ha un conoscitore diverso o un diverso osservatore. In parole povere, sembra che vi sia un conoscitore-osservatore probabilmente chiamato “te stesso”, che conosce tutti questi diversi oblò. Il fatto è che c’è un conoscitore-osservatore per ogni diverso oblò. Ogni conoscitore-osservatore può solo osservare e conoscere la propria conoscenza particolare e limitata. Ciò significa che il conoscitore-osservatore di “Io mi piaccio” conosce solo la conoscenza chiamata “Mi piaccio”. Un diverso conoscitore-osservatore conosce e osserva il “Non mi piaccio”. Entro i confini del conoscitore che conosce il “Mi piaccio”, non c’è conoscenza del “Non mi piaccio”. Allo stesso modo, il conoscitore che ha la conoscenza del “Non mi piaccio”, ha solo la conoscenza del “Non mi piaccio”, non la conoscenza del “Mi piaccio”. Detto in altro modo, ogni conoscitore ha conoscenze specifiche e limitate. Per andare oltre bisogna andare oltre l’osservatoreconoscitore per stabilizzarsi nell’IO SONO. Torniamo alla nostra metafora dell’oblò. Sembra come se ci sia un conoscitore che apre ogni oblò, ci guarda attraverso, vede e sperimenta una realtà particolare. In realtà ci sono numerosi conoscitori che appaiono e scompaiono, ognuno con conoscenze diverse o diversi saperi. L’osservatore e l’osservato, o il conoscitore conosciuto, sono una unità e sorgono e scompaiono insieme.

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PERCHÈ IL CAOS? Immaginiamo che ci sia un conoscitore o un osservatore che organizza guardando attraverso gli oblò della realtà per resistere al caos della scomparsa. In realtà, numerosi conoscitori con le loro conoscenze appaiono e scompaiono, come un'unità. Questi conoscitori con le loro conoscenze appaiono e scompaiono come quello che voi chiamate, apparire e scomparire. Non c’è nessuno separato dall’esperienza di te!! COSCIENZA Cos’è che ci dà l’illusione che ci sia un conoscitore permanente? La coscienza. La coscienza è la sostanza sottile che ci dice che cosa è realtà e cosa non lo è. Questa non è da confondere con la COSCIENZA INDIFFERENZIATA che è VUOTO/PIENEZZA. Questa è la coscienza differenziata. Anni fa, mentre ero in India, lavoravo con il mio maestro, Nisargadatta Maharaj. Un giorno, uno psichiatra e sua moglie vennero e gli fecero una domanda molto lunga sulle buone azioni, sulle cattive azioni, le vite passate, le vite future, ecc. Egli rispose: “Chi vi ha detto che voi esistete?”. Quando nessuna risposta arrivò dai due interlocutori egli disse: “La coscienza vi dice che voi esistete e ci credete; se comprendete solo questo, è sufficiente”. Quello che stava dicendo, era che ogni conoscitore e la conoscenza che possiede, è la stessa coscienza che conosce se stessa. La coscienza ti dice che c’è un soggetto chiamato conoscitore e un oggetto chiamato conoscente (IO SONO), e che in realtà la coscienza è sia colui che conosce, sia la conoscenza e l’IO SONO. Detto in altro modo, se il conoscitore comprende che esso e la conoscenza sono la stessa coscienza, allora il soggetto conoscente e conosciuto (Identità) scompaiono, perché può 154

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esserci solo un conoscitore e un’Identità fino a quando c’è una relazione o un contrasto soggetto-oggetto. Quindi, l’osservatoreosservato o il conoscitore-conosciuto è andato oltre e ciò che rimane è l’IO SONO, al di là della diade osservatore-osservato. Per provare questo fornisco i seguenti esercizi.

ESERCIZIO #11 Mondo Interiore ✭Step 1. Nota un pensiero. ✭Step 2. Nota l’osservatore del pensiero. ✭Step 3. L’osservatore pone l’attenzione al pensiero, riceve attenzione dal pensiero o scambia attenzione col pensiero?. ✭Step 4. Sperimenta l’osservatore e il pensiero come fatti della stessa coscienza.

ESERCIZIO #12 ✭Step 1. Nota un ricordo. ✭Step 2. Nota l’osservatore del ricordo. ✭Step 3. L’osservatore pone l’attenzione al ricordo, riceve attenzione dal ricordo o scambia attenzione col ricordo?. ✭Step 4. Sperimenta l’osservatore e il ricordo come fatti della stessa coscienza.

ESERCIZIO #13 ✭Step 1. Nota un’emozione. ✭Step 2. Nota l’osservatore dell’emozione. ✭Step 3. L’osservatore pone l’attenzione all’emozione, riceve attenzione dall’emozione o scambia attenzione con l’emozione?. 155

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✭Step 4. Sperimenta l’osservatore e l’emozione come fatti della stessa coscienza.

ESERCIZIO #14 ✭Step 1. Nota una persona. ✭Step 2. Nota l’osservatore della persona. ✭Step 3. L’osservatore pone l’attenzione alla persona, riceve attenzione dalla persona o scambia attenzione con la persona?. ✭Step 4. Sperimenta l’osservatore e la persona come fatti della stessa coscienza.

LO STABILIZZATO IO SONO L’IO SONO È PURO ESSERE Tutti gli stati di coscienza si diffondono attraverso l’IO SONO ed esistono solo perché la coscienza dice di farlo. In realtà, gli stati di coscienza e il conoscitore degli stati di coscienza sono la stessa coscienza. L’IO SONO è uno stato senza stato, un Nonstato stato e al di là della diade conoscitore-conosciuto. Senza dare importanza all’esperienza che stai avendo chiediti: “Quale conoscitore o osservatore sta osservando questo?”. La maggior parte delle persone vanno nel vuoto e nell’IO SONO per un attimo, perché “essi” vanno oltre la diade osservatoreosservato o conoscitore-conosciuto.

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ESERCIZIO #15 ✭Step 1. Nota uno stato di coscienza che stai vivendo, come confusione, rabbia, neutralità, ecc. ✭Step 2. Chiedi a te stesso, “Quale conoscitore conosce questo stato?”. ✭Step 3. Nota cosa accade durante la ricerca e chiediti, “Chi è il conoscitore?”.

ESERCIZIO #16 ✭Step 1. Nota la percezione di un oggetto, come una sedia, il letto, il divano, ecc. ✭Step 2. Chiedi a te stesso, “Quale conoscitore conosce questo oggetto?”. ✭Step 3. Nota cosa accade durante la ricerca del conoscitore?”.

ESERCIZIO #17 ✭Step 1. Nota un pensiero. ✭Step 2. Chiedi a te stesso, “Quale conoscitore sta conoscendo questo pensiero?”. ✭Step 3. Nota cosa accade durante la ricerca del conoscitore?”.

RIESAME 1. L’Identità-osservatore dà, riceve, o scambia l’attenzione con i pensieri, le emozioni, i ricordi, gli oggetti, le persone, ecc. 2. Ogni Identità-osservatore possiede limitate e diverse memorie, associazioni, reazioni, percezioni, in una conoscenza breve. 3. Ci sono un numero infinito di conoscitori o osservatori. 157

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4. Ogni conoscitore ha una Identità che è una unità di conoscitore-Identità. 5. Ogni unità conoscitore-Identità nasce e scompare insieme. 6. Colui che conosce e l’Identità sono fatti della stessa sostanza, (COSCIENZA).

L’ATTENZIONE E L’UNITÀ CONOSCITORE-IDENTITÀ Spesso è difficile lasciar andare la stretta maglia dell’unità conoscitore-Identità. Perché? Il conoscitore dà, riceve, o scambia l’attenzione con il pensiero, l’emozione, la memoria, un oggetto o una persona. Questo scambio di attenzione è il collante che li tiene insieme e dà loro l’aspetto di essere fatti di sostanze diverse. Quindi per andare oltre questo, è utile per l’unità conoscitoreIdentità riconoscere la tensione che c’è tra loro.

ESERCIZIO #18 Mondo Interiore ✭Step 1. Nota un pensiero. ✭Step 2. Nota l’osservatore osservare il pensiero. ✭Step 3. Chiedi all’osservatore, “Stai dando attenzione, ricevendo attenzione o scambiando attenzione con il pensiero?”. Aspetta una risposta dall’osservatore. ✭Step 4. Ora sperimenta l’osservatore e il pensiero come fatti della stessa sostanza. ✭Step 5. Nota quel che accade.

ESERCIZIO #19 ✭Step 1. Nota una persona. 158

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✭Step 2. Nota l’osservatore osservare la persona. ✭Step 3. Chiedi all’osservatore, “Stai dando attenzione, ricevendo attenzione o scambiando attenzione con la persona?”. Aspetta una risposta dall’osservatore. ✭Step 4. Ora sperimenta l’osservatore e la persona come fatti della stessa sostanza. ✭Step 5. Nota quel che accade.

CONCLUSIONI STABILIZZARSI NELL’IO SONO Quando ciò diventa più chiaro e ti ritrovi in ogni stato a chiedere, “Quale osservatore sta osservando questo?”, potresti andare oltre la diade osservatore-osservato e nell’IO SONO molto rapidamente. Questi esercizi sono studiati per liberarvi dall’unità osservatore-Identità in modo che possiate essere nell’IO SONO. In ultima analisi, ogni conoscitore ha una conoscenza diversa. Non c’è un conoscitore stabile, ma molti conoscitori che hanno il movimento, cioè che appaiono e scompaiono. Se lasciamo che la comparsa e la scomparsa si verifichi naturalmente senza il presupposto di avere una posizione definita e di essere sempre stati qui (l’illusione del tempo), c’è solo l’IO SONO. Se noi resistiamo e insistiamo sul fatto che ci troviamo in una posizione particolare e che siamo un organizzatore-conoscitore stabile, proveremo dolore. Nello stato senza stato o Non stato di IO SONO, non ci si pone mai la questione del caos e dell’ordine. Questa comprensione della comparsa e della scomparsa dei diversi conoscitori e conoscenze come unità, che sono entrambi fatti di COSCIENZA, è qualcosa che non si può verificare improvvisamente. Rinunciare all’unità conoscitore-conosciuto, 159

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osservatore-osservato, che detiene la conoscenza del luogo, e per smontare l’attenzione tra la diade osservatore-osservato con il conoscitore che conosce la conoscenza della durata (il tempo), significa stabilizzarsi nell’IO SONO. Nel gennaio del 1979 ero in visita a Nisargadatta Maharaj. Stava parlando di nascita e morte e ho cominciato a rivedere immagini del passato, di quando ero un cliente in terapia, “vivendo” nascite e morti. Lui mi disse: “Chi è colui che conosce la conoscenza della tua nascita?” Pensai tra me e me: “Colui che conosce la conoscenza della mia nascita, che ha graffiato la mia testa”. Più tardi quel giorno, quando tornai a visitarlo dissi: “Ho un conoscitore della conoscenza della mia nascita, per cui se c’è stato un conoscitore mentre nascevo ci sarà un conoscitore quando morirò. Ci sono molti conoscitori diversi”. Lui annuì e disse: “Certo”. Ma non fu così per per molti anni, fino a quando questa realizzazione si stabilizzò. Ogni conoscitore ha una diversa conoscenza: uno che conosce la mia nascita, uno che conosce la mia morte. Ogni conoscitore appare e scompare e l’IO SONO è oltre ogni diade conoscitore-conosciuto o osservatore-osservato. Ci vuole tempo per integrare lo Stato senza stato o il Non-statostato di non-Essere Essere di IO SONO, che è anteriore alla COSCIENZA delle diversità.

RIESAME NON C’È UN OSSERVATORE Al fine di andare oltre l’osservatore e l’osservato, dobbiamo capire che ogni Identità è un osservatore. In altre parole, l’osservatore e l’osservato sono una unità. Sembra come se ogni “Io” nasca indipendente da un osservatore e che lo stesso osservatore osserva tutti questi diversi “Io”. In realtà ogni “Io” ha il suo proprio osservatore. Che cosa ci resta quando l’osservatore160

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osservato sono visti come una unità e fatti della stessa sostanza? Ci ritroviamo con quello che il saggio indiano, Ramana Maharishi, chiamava l’”IO-IO”. La quarta via di Gurdjieff viene chiamata “Io Reale”. Nella Psicologia Quantistica lo chiamiamo Stato senza stato o Non-Stato-Stato di IO SONO.

ESERCIZIO QUANTICO 1. Nota una Identità o una esperienza che sta accadendo. 2. Nota un osservatore osservare l’Identità. 3. Chiedi a te stesso, “Quale osservatore sta osservando l’Identità o l’esperienza?. 4. Nota quel che accade TUTTO CIÒ CHE SI FORMA FINIRÀ PER DIVENTARE VUOTO E SCOMPARIRE.

ESERCIZIO #20 ✭Step 1. Nota un pensiero o una emozione che stai provando. ✭Step 2. Nota il VUOTO che circonda il pensiero o il sentimento. ✭Step 3. Sperimenta il pensiero o l’emozione come VUOTO condensato.

PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Tutto ciò che è VUOTO finirà per diventare forma e tutto ciò che è forma finirà per diventare VUOTO.

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ESERCIZIO #21 DAL FALSO NUCLEO AL NUCLEO ESSENZIALE ALL’IO SONO

Chiudi gli occhi. (Con una guida). ✭Step 1. Entra nel tuo Falso Nucleo. ✭Step 2. Consapevolmente, coscientemente, intenzionalmente, credi al tuo Falso Nucleo. ✭Step 3. Intenzionalmente scegli per lui di essere li. ✭Step 4. Nota la sua dimensione e la sua forma e tutte le sue catene di associazioni. ✭Step 5. Nota la sua energia. ✭Step 6. Chiedi al tuo Falso Nucleo, “Che cosa stai cercando di più di ogni altra cosa al mondo?”. Nota ciò che emerge. Chiediti: “Se mi sentissi così, come mi sentirei?” Chieditelo fino a quando non emerge una esperienza essenziale. Quando sorge un’esperienza essenziale, siediti in essa per un momento. Riconosci questa come il tuo NUCLEO ESSENZIALE. Basta essere in esso. ✭Step 7. Si noti l’esperienza del NUCLEO ESSENZIALE che è emersa. Ora nota ciò che si verifica quando ti chiedi: “Senza usare i miei pensieri, i ricordi, le emozioni, le associazioni, la percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cosa è questa Esperienza Essenziale?”. Per esempio, se è emerso l’amore, senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, la percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cos’è l’amore? Si noti lo Stato senza stato o il Non-Stato Stato che è il non-verbale IO SONO. Quando sei pronto, puoi aprire gli occhi e praticare la conoscenza delle cinque dimensioni: l’IO SONO e il nucleo essenziale, il vostro corpo, i pensieri, i sentimenti e la dimensione 162

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esterna. Alla fine, “otterrai” che l’IO SONO è anche un concetto, un Archetipo universale, e quando scompare, c’è solo il NULLA.

ESERCIZIO #22 LA SCORCIATOIA DELLA PSICOLOGIA QUANTISTICA

✭Step 1. Nota una esperienza. ✭Step 2. Osserva l’esperienza. ✭Step 3. Notate cosa accade quando viene posta la domanda, “Quale osservatore sta osservando ciò?”. Nota che stai andando nel vuoto perché in quel “momento” stai andando oltre l’osservatore-osservato, il conoscitore-conosciuto, e la diade sperimentatore-esperienza, e nell’IO SONO. Questo, alla fine, potrebbe portare al NON-IO-IO.

ESERCIZIO #23 L’IO SONO

Da solo o con una guida. ✭Step 1. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, sei una personalità, la personalità appare dentro di te, o nessuna delle due? ✭Step 2. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, la personalità che appare dentro di te ha una forma, è informe o nessuna delle due? ✭Step 3. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, questa personalità è sempre li, va e viene o nessuna delle due?. ✭Step 4. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, i tuoi 163

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pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione e le intenzioni appaiono dal VUOTO, spariscono nel VUOTO, o nessuna delle due? ✭Step 5. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, che cos’è la personalità? ✭Step 6. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, che cos’è che ha mille occhi ma non può vedere? ✭Step 7. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, che cos’è che ha mille orecchie ma non può sentire?

ESERCIZIO #24 DALL’IO SONO AL NON-IO-IO

Da solo o con una guida. Tieni gli occhi chiusi. ✭Step 1. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, c’è qualcosa di sbagliato in te, niente di sbagliato o nessuno dei due? ✭Step 2. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, sei degno, indegno o nessuno dei due? ✭Step 3. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, hai abilità nel fare, non hai abilità nel fare o nessuno dei due? ✭Step 4. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, sei adeguato, inadeguato o nessuno dei due? ✭Step 5. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, esisti, non esisti o nessuno dei due? 164

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✭Step 6. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, sei solo, sei connesso o nessuno dei due? ✭Step 7. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, sei completo, incompleto o nessuno dei due? ✭Step 8. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, sei potente, impotente o nessuno dei due? ✭Step 9. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, sei senza amore, amabile o nessuno dei due? ✭Step 10. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, non c’è controllo, c’è controllo o nessuno dei due? ✭Step 11. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, che cos’è il controllo? ✭Step12. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, c’è salvezza, non c’è salvezza o nessuno dei due? ✭Step13. Senza usare i tuoi pensieri, le emozioni, la memoria, le associazioni, la percezione, l’attenzione, o le intenzioni, sei pazzo, sano o nessuno dei due? ✭Step14. Nota il non verbale IO SONO, il Non-Stato-stato. Ora, essendoci, permetti alla tua consapevolezza di muoversi sempre più indietro, in espansione. Nota il GRANDE VUOTO e come sembra non finire mai. Basta continuare a permettere alla consapevolezza di continuare ad andare sempre più indietro. Ora, permetti alla consapevolezza e al consapevole che si muovono

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sempre più indietro, di essere la stessa sostanza del GRANDE VUOTO. Quando sei pronto, puoi aprire gli occhi.

CONCLUSIONI Da qui possiamo capire che NULLA esiste se non a livello verbale o di pensiero. Il corpo e il sistema nervoso producono pensieri di un “Io”. Il corpo è una condensazione del VUOTO quantico, ed è quindi un evento Quantico. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cos’è l’amore, la pace, la compassione, la spaziosità. E senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, che cos’è l’IO SONO. Nota lo Stato senza stato o il Non-Stato-stato al di là dell’ESSENZA o dell’IO SONO.

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14 ••• ARCHETIPI E INCONSCIO COLLETTIVO LA PSICOLOGIA QUANTISTICA E IL COLLETTIVO In Psicologia Quantistica, l’Inconscio Collettivo e i suoi Archetipi sono visti come costituiti da una condensazione del VUOTO Quantico o VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. Da questa prospettiva, “prima” il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA si contrae per formare la Dimensione Fisica dell’energia, dello spazio, della massa, del tempo, la gravità, l’elettromagnetismo e le forze deboli e forti insieme a con la distanza e la posizione. Questo ci porta verso l’esperienza collettiva degli Archetipi, come “dei”, ricercatori della verità, crescita personale, illuminazione, anima-animus, ecc. In questo capitolo, esploreremo l’INCONSCIO COLLETTIVO e i suoi Archetipi visti dalla prospettiva della Psicologia Quantistica, e come influenzano e sono il “tu” che tu chiami “tu”. 167

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CREDERE SENZA INDAGARE: ASCESA E CADUTA DI CARL JUNG ARCHETIPI JUNGHIANI Per Jung, un Archetipo è costituito da resti arcaici della storia psichica della specie umana. Questi resti dell’esperienza umana formano le immagini primordiali che sono più che postulati intellettuali. Sono modelli da cui sono fatte tutte le cose dello stesso genere. In altre parole, un Archetipo è un modello universale o un motivo che viene dall’inconscio collettivo ed è il contenuto di base delle religioni, delle mitologie, le leggende e le fiabe. Emerge negli individui sotto forma di sogni, visioni e fantasie. Ogni archetipo, secondo Jung, ha la propria energia specifica ed è in grado di agire sul mondo. Secondo Jung, gli Archetipi, che sono un fenomeno di Dio, come dimensioni, sono vivi e funzionanti in tutto il mondo. Essi sono in grado di produrre una interpretazione significativa o di interferire in una data situazione. ARCHETIPI IN PSICOLOGIA QUANTISTICA Per la Psicologia Quantistica, l’Archetipo contiene naturalmente i resti della storia psichica con immagini primordiali. Ma la Psicologia Quantistica non separa l’Archetipo dalla persona in quanto entrambi sono creati dalla condensazione del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, che produce una creazione della dimensione Archetipico-Collettiva. Si tratta di una descrizione universale di un evento non separato sia dal personale o dal VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. In Psicologia Quantistica, gli Archetipi contengono diverse densità 168

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del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. In Psicologia Quantistica, archetipi non governano il mondo e non agiscono sul mondo, come Jung suggerisce, ma sono fatti della stessa sostanza come il mondo. Gli Archetipi provengono dalla stessa condensazione del VUOTO costituito dalla Dimensione Fisica che è ancora una condensazione di quell’UNICA SOSTANZA. In Psicologia Quantistica gli Archetipi sono modelli che descrivono fenomeni che sembrano verificarsi collettivamente all’interno della specie umana. Gli Archetipi non sono mistici, sebbene siano visti in questo modo dall’interno degli Archetipi stessi. Per esempio, tutti i Falsi Nuclei Conduttori-Falsi Sè Compensatori hanno le loro origini nei modelli Archetipici che provengono dalle esperienze universali all’interno dell’Inconscio Collettivo, che è una condensazione del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. SUPERSTRINGHE Il fisico Quantistico Michio Kaku scrisse a proposito della teoria delle stringhe: Secondo la teoria delle stringhe, se si potesse in qualche modo ingrandire una punto particella, potremmo realmente vedere una piccola stringa vibrante. Secondo questa teoria, la materia non è altro che l’armonia creata da corde vibranti. L’universo stesso, composto da innumerevoli stringhe vibranti, sarebbe quindi paragonabile a una sinfonia. (pp. 153-154) Le Superstringhe possono essere viste come una metafora e come una teoria perché uniscono, sotto un unico concetto, un 169

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modo per descrivere una teoria del campo unificato il cui ambito realizza il sogno di Einstein di una teoria del tutto. La Psicologia Quantistica non sta dicendo che la teoria delle Superstringhe è corretta, dal momento che se il concetto è corretto o no, non importa direttamente. Ciò che importa è che le Superstringhe comprendono tutte le forze e la Dimensione Fisica, tutti gli Archetipi e tutto ciò che tu chiami “tu”. Allo stesso tempo suggerisce anche un modo per “ottenere” di che COSA SIAMO FATTI. Inoltre, indipendentemente dal fatto che la teoria delle Superstringhe sia giusta o sbagliata, le forze delle Dimensioni Fisiche di energia, spazio, massa, tempo, gravità, ecc., ci sono e sono di grande importanza nella teoria della Psicologia Quantistica del tutto. Nei workshop di Psicologia Quantistica molto tempo viene speso nello smantellamento dei concetti tra i quali i più importanti e cruciali sono energia, spazio, massa e tempo. Perché? Perché secondo il noto fisico dottor David Bohm, nulla potrebbe esistere nell’universo fisico senza contenere queste quattro dimensioni. Restando ulteriormente con le conclusioni del dottor Bohm, possiamo vedere invece che ci sono altre dimensioni Fisiche e forze. C’è una dimensione elettromagnetica, una debole forza radioattiva (la terra), una forte forza radioattiva (il sole), la gravità, il suono, le realtà delle particelle, le onde, la luce e la materia oscura. Queste dimensioni Fisiche e forze esistono, così come ne esistono delle altre, alcune note, altre ancora da scoprire. Ma dato che la Psicologia Quantistica ha un piede nel mondo della fisica, è importante essere in grado di: 1) individuare le dimensioni fisiche e le forze che sembrano essere al di fuori di noi stessi (ma non lo sono) e sono in realtà tutto ciò che ci immaginiamo di essere; 2) consapevolizzare i concetti chiamati Archetipi, che ora risiedono al di fuori della consapevolezza e 3) smantellarli. Perché? Perché 170

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sono al di fuori della consapevolezza e influenzano ancora inconsapevolmente. GLI ARCHETIPI E LA DIMENSIONE FISICA La prima domanda è: perché questa sezione è in un capitolo sugli Archetipi e la Dimensione Collettiva?. La seconda domanda è: perché questa è una parte della Psicologia Quantistica? Come Nisargadatta Maharaj disse, “Non si può lasciare andare qualcosa finché non si sa cosa sia”. La risposta alla prima domanda è che abbiamo bisogno di smantellare i nostri concetti a proposito di cose che non sono le cose stesse, in modo da poter sperimentare ciò che è e andare oltre. La seconda questione riguarda l’Inconscio Collettivo con i suoi Archetipi, o meglio ancora, le Dimensioni Fisiche come fonte di ciò che chiamiamo Archetipi e ciò che chiamiamo “Io” personale. Per illustrare, immaginate di prendere una prisma e di far brillare una luce attraverso di esso. A seconda del tipo di luce e l’angolo del prisma, si formano colori diversi, creando un arcobaleno. Tuttavia, si può dire che l’arcobaleno è ancora fatto di quella stessa unica luce. In altre parole, i colori appaiono diversi, ma questa è un’illusione perché la luce contenuta all’interno dell’arcobaleno è quella di cui l’arcobaleno è fatto e tutti i colori sono fatti di TALE UNICA SOSTANZA, in questo caso la luce. Secondo la concezione della Psicologia Quantistica sulla fisica, prima del BIG BANG e della creazione dell'universo, tutto era NULLA o TALE UNICA SOSTANZA. Quando l’universo si raffreddò, si formarono diverse Dimensioni Fisiche. In poche parole possiamo immaginare energia, spazio, massa, tempo, gravità, elettromagnetismo, forze forti e deboli come parti del raffreddamento di TALE UNICA SOSTANZA che ora si differenziano esercitando una forza l’una sull’altra, interagendo l’una con l’altra. 171

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Ora, torniamo alla nostra metafora luce-prisma-arcobaleno e sostituiamo la luce con il NULLA, e il prisma con le Superstringhe come mezzo per formare la Dimensione Fisica. Potremmo allora dire che la luce era il NULLA, le superstringhe erano il prisma e l’arcobaleno le Dimensioni Fisiche. E così, si potrebbe dire che gli archetipi, così come il personale “me” o “voi”, sono in realtà costituiti da una diversa combinazione e interazione delle dimensioni fisica e delle forze che sono, in realtà fatte di NULLA o di TALE UNICA SOSTANZA. Nella nostra metafora del prisma (superstringhe) e della dimensione fisica (arcobaleno), potremmo dire che siamo un arcobaleno fatto di TALE UNICA SOSTANZA che si immagina di essere fatta di sostanze diverse. IL GIOCO DELLE DIMENSIONI FISICHE L’idea di un gioco o di una interazione delle dimensioni e delle forze non è nuova. Nella tradizione Yoga Indù, il mondo viene visto come un gioco di elementi dell’aria, della terra, dell’acqua, del fuoco ed dell’etere. Molto semplicemente, le forze, che essi chiamano gunas, contengono Tama Guna, che rappresenta la forza inerte Sattva Guna, la purezza, e Raja Guna, l’attività. Secondo lo Yoga Indù tutto, noi compresi, avviene attraverso il gioco degli elementi e dei gunas, ai quali, secondo la Bhagavad Gita, siamo tutti soggetti. Nisargadatta Maharaj una volta mi disse: “Anche la forma fisica del Guru è soggetta al gioco dei Gunas”. In altre parole, noi, i nostri corpi e tutto ciò che pensiamo di essere, è soggetto, fa parte ed è fatto da queste interazioni, ma alla fine, in realtà, tutto è fatto di un’ UNICA SOSTANZA. Data la loro limitata comprensione scientifica dell’universo fisico, gli Indù hanno descritto queste forze e questi elementi nel migliore e forse nell’unico modo che potevano conoscere migliaia di anni fa, attraverso l’uso della poesia, delle metafore e del mito. 172

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In questi ultimi anni, agli albori del 21° secolo, con l’aumento della nostra comprensione scientifica, possiamo chiamarle Dimensioni Fisiche e Forze piuttosto che elementi e Gunas. Fermo restando che il mondo e tutto ciò che chiamiamo noi stessi è formato da forze e che le Dimensioni Fisiche, che non sono fuori di noi (ma sono ciò di cui siamo fatti), interagiscono, giocano e ballano, come un balletto o una sinfonia, possiamo affermare che chiamarle in un altro modo, non ha in realtà cambiato molto le cose. Come Kaku (1993) spiega: La materia non è altro che l’armonia creata da corde, stringhe vibranti contenenti le Dimensioni Fisiche dell’energia, dello spazio, della massa, del tempo, della gravità, dell’elettromagnetismo, forze forti e deboli. Poiché vi è un numero infinito di armonie, che possono essere composte per il violino, vi è un numero infinito di forme di materia che può essere costruita con delle corde, stringhe vibranti... L’universo stesso, composto da innumerevoli corde vibranti, potrebbe quindi essere paragonato a una sinfonia. L’IO SONO, L’ARCHETIPO DELLA DIMENSIONE FISICA Come Nisargadatta Maharaj disse: “In principio c’era il NULLA ASSOLUTO, e sopra questo NULLA, l’IO SONO apparve (per condensazione), e un giorno questo IO SONO scomparirà e ci sarà il NULLA di nuovo”. Ciò significa che la base IO SONO, che è il seme di tutto ciò che noi chiamiamo noi stessi, è un Archetipo o una combinazione della Dimensione Fisica e delle forze che si manifestano attraverso le Superstringhe e che nascono da una condensazione del NULLA o VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. 173

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Come accennato in precedenza, se la teoria delle stringhe è giusta o sbagliata è irrilevante. L’importante è che c’è qualcosa di intermedio, prima della Dimensione Fisica e delle forze che formano ciò che chiamiamo “noi”, e per ora possiamo anche chiamarle Superstringhe. ARCHETIPI E DIMENSIONI FISICHE INTERATTIVE Il NULLA si contrae (raffredda) e forma le stringhe che fungono da veicolo per formare quelli che vengono comunemente chiamati gli Archetipi dell’Inconscio Collettivo. L’Archetipo finale è l’IO SONO. Per cercare di illustrare, i livelli potrebbero essere come nella rappresentazione che segue:

VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA O NULLA  Stringhe



Dimensioni Fisiche



Inconscio Collettivo-Archetipi



Inconscio Personale



Conscio Personale Le Dimensioni Fisiche precedono gli Archetipi; dunque per smantellare gli Archetipi, dobbiamo smantellare i nostri concetti delle Dimensioni Fisiche. Questo paradigma aiuta a chiarire i seguenti punti: 174

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1. Nella maggior parte dei casi, con rare eccezioni, il personale non può essere raggiunto o stabilizzato nel NULLA o VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, a meno che il percorso dal personale, all’inconscio, agli Archetipi Collettivi, alle Dimensioni Fisiche e Stringhe attraverso VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA venga azzerato (non esiste un percorso a questo livello, anche se per chiarezza useremo il concetto. Anche questo concetto scomparirà, così come tutto il resto, nel VUOTO, nell’INNOMINABILE ASSOLUTO e OLTRE). 2. Al nostro livello più profondo, il veicolo (sistema psicospirituale) che utilizziamo per sviluppare la consapevolezza si riflette negli Archetipi che si dimostrano punti bloccati nella Dimensione Fisica che si manifesta nel personale (di cui parleremo più avanti). Siamo tutti fatti di quantità variabili di Dimensioni Fisiche di energia, spazio, massa, tempo, gravità, elettromagnetismo, forze forti e deboli. Queste Dimensioni fungono da veicoli per le stringhe che a sua volta, manifestano le Dimensioni Fisiche e le sue forze, e diventano tutto ciò che pensiamo di essere. Ogni percorso psico-spirituale è fissato su Dimensioni Fisiche particolari. Ogni percorso è fatto di NULLA o VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA e poi diventa un mettere in scena inconsapevole con vari gradi di Dimensioni Fisiche (Arcobaleno). E così, anche se noi immaginiamo di scegliere un percorso, il percorso potrebbe specchiare e contenere quantità simili di Dimensioni Fisiche di cui noi, il selettore immaginato, siamo anche composti. La comprensione diventa allora chiara: I PERCORSI SPIRITUALI SONO ARCHETIPICI. Qui sta il problema.

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PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Non si può mai andare oltre un Archetipo utilizzando, recitando, credendo in un Archetipo, cioè, non si può mai andare oltre un Archetipo ATTRAVERSO L’ARCHETIPO STESSO. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Se state operando fuori da un Sistema Archetipico basato e organizzato da una Dimensione Fisica, si può solo recitare l’Archetipo.

Sapete perché si finisce da nessuna parte, spiritualmente? State recitando un Archetipo e un sistema archetipico, non può andare oltre se stesso. L’Archetipo condensato (Arcobaleno) può solo scegliere, reagire e rafforzare i propri modelli e convinzioni Archetipiche. In una parola, se stesso. Di seguito è riportato uno sguardo molto semplificato alla dimensioni e alle forze che si riferiscono a gli Archetipi spirituali e ai percorsi:

UN ARCHETIPO PUO’ SOLO RINFORZARE SE STESSO Esempio molto semplificato FORZE &DIMENSIONI Sistemi energetici

SISTEMI SPIRITUALI,etc.. Kundalini, Yoga,Agopuntura, Taoismo, Yoga Tantrico, Yoga Tibetano

Spazio

Buddismo

Massa

Sufismo di Gurdjieff (la quarta via)

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FORZE &DIMENSIONI

SISTEMI SPIRITUALI,etc..

Tempo

Religioni Pagane che praticano il culto delle stagioni, Ebraismo, tutte le religioni che sono organizzate intorno al tempo.

Forze Forti (Il sole) Dimensione della Luce

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1.Il Sole è Dio 2.Culto del Sole 1.Rituali attorno alla luce, luci ondeggianti, candele. 2.Esseri di luce. 3.Yantras

Forze Deboli (La Terra, vulcani)

1. 2. 3. 4.

Religioni Pagane legate alla Terra. Paganesimo. La Terra vista come Madre. La terra vista come un Nucleo Vulcanico Potente. 5. La Terra vista come Testimone.

Elettromagnetismo

1. Vedere le persone come macchine. 2. Gurdjieff e il suo concetto di Kundabufter

Suono

Mantra

Gravità

Rolfing, Feldenkrais

Il più grande Archetipo della psicologia è l’Archetipo della crescita personale. Da questo Archetipo è difficile uscirne perché non si può uscire da un Archetipo attraverso l’Archetipo stesso. Questi Archetipi Psicologici sono seducenti pozzi senza fondo che agiscono come trappole. L’Archetipo della crescita personale deve andare al di là per scoprire CHI SEI. La Psicologia Quantistica contiene due Archetipi che hanno bisogno di essere superati: 1) l’eterno smantellare, alla ricerca di qualcosa da smantellare; 177

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2) il concetto che quando tutto è smantellato, il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA o la sua controparte cristiana, il Regno dei Cieli in cui il dolore cessa e noi viviamo nel DEFINITIVO PER SEMPRE, deve essere superato.

CONCLUSIONE Perché esplorare gli Archetipi come manifestazioni della Dimensione Fisica? Perché gli Archetipi indiscussi, sia essi spirituali o psicologici, sono ancora condensazioni di quell’UNICA SOSTANZA. Per scoprire il primordiale “tu”, IL SE’, le rappresentazioni archetipiche che non sappiamo essere archetipiche, devono essere superate. Perché mettere in scena un Archetipo per scoprire CHI SEI? Perché l’“IO” che sta facendo e recitando l’Archetipo è parte dello stesso Archetipo e non può che rinforzare la propria sopravvivenza. TU sei al di là di tutti gli Archetipi o come Nisargadatta Maharaj disse: “Tutto ciò che pensi di essere, tu non lo sei.”

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15 ••• IL NON-IO-IO LA FINE DELLA PSICOLOGIA QUANTISTICA Cosa rende il NON-IO-IO diverso dall’IO SONO? Nell’IO SONO, non ci sono pensieri, memoria, emozioni, associazioni, percezioni, attenzione o intenzioni, però non c’è consapevolezza del GRANDE VUOTO, ma quando “tu” stai con l’ IO SONO, esso condurrà al di là dello Stato Senza Stato o No-Stato Stato dell’IO SONO che è il NON-IO-IO, dove si realizza la consapevolezza del GRANDE VUOTO. La Psicologia Quantistica lo chiama il NON-IO-IO perché tutto ciò che emerge è NON-IO, cioè la diade osservatore-osservato è NON-IO ed è PURA TESTIMONIANZA al di là della diade osservatoreosservato o conoscitore-conosciuto. La Psicologia Quantistica lo chiama IO perché c’è ancora un consapevole, che è un “IO” o eventualmente, ciò che Ramana Maharishi intendeva quando lo chiamò IO-IO, che è TESTIMONIANZA ed è consapevole. Pertanto la Psicologia Quantistica lo chiama il NON-IO-IO. Nel non-verbale IO SONO, non ci sono pensieri, memoria, emozioni, associazioni, percezioni, attenzione o intenzioni. Allo stesso tempo, non vi è la consapevolezza del GRANDE VUOTO. 179

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Nel NON-IO-IO, vi è la consapevolezza del GRANDE VUOTO, che è l’unificatore di tutte le dimensioni. Consapevolezze liberate tengono conto di tutti i livelli, mentre le consapevolezze non liberate collassano i livelli e la consapevolezza si fissa. Il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, che non è una dimensione, è al di là del NON-IO-IO ed è dove tutti i livelli nascono e si placano. Tuttavia non vi è ALCUNA CONSAPEVOLEZZA o Consapevole nel VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA (vedi capitolo 16). Per questo motivo, il NON-IO-IO è l’ultimo paragone prima del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. Il NON-IO-IO è dove finisce la Psicologia Quantistica. (Va notato non c’è né un “dove”, né una “location”, ma il linguaggio è limitante per spiegare ciò che non può essere descritto.) PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: L’osservatore e l’osservato sono uno e sorgono e regrediscono insieme come un pezzo unico, che può essere TESTIMONIATO nel NON-IO-IO.

IL TESTIMONE Andare oltre la diade osservatore-osservato ci porta al TESTIMONE. Il TESTIMONE è colui che è consapevole della diade osservatore-osservato e non è influenzato da essa. Si può dire che il TESTIMONE è il NON-IO-IO dal momento che non ha un identità, ma è pura consapevolezza. In altre parole, contiene ancora la consapevolezza della diade osservatore-osservato rimanendo inalterato da essa. Si tratta di un IO come pura consapevolezza, essendo consapevole del GRANDE VUOTO rimanendo inalterato dall’osservatore-osservato. Il NON-IO-IO appare più tardi, o è più solidificato, rispetto al VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, che contiene il non-me di 180

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Samadhi, che è “dove” la consapevolezza, e lo stesso TESTIMONE, si dissolvono. IL TESTIMONE RISIEDE NELLO SPAZIO TRA IL SORGERE E IL PLACARSI DELLA DIADE OSSERVATORE-OSSERVATO Il NON-IO-IO è l’ultima stazione secondaria per la consapevolezza. È il distruttore della separazione immaginata dell’osservatore dall’osservato o dell’illusione che l’osservatore è fatto di una sostanza diversa da quella osservata. È anche oltre il punto dove si immagina che l’osservatore sia sorto prima dell’osservato che crea l’illusione del tempo. L’osservatoreosservato si alzano e si abbassano insieme e nessuno si alza e si abbassa insieme. L’idea del prima è solo un’idea dell'osservatore. Nel NON-IO-IO e nel VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA non c’è un prima, tutto nasce e si abbasserà come un pezzo, non in un tempo presente, ma nel NON-TEMPO-TEMPO o NON-TEMPO-ORA.

NON-IO-IO ESERCIZIO #1 DA SOLI O GUIDATI

✭Step 1. Notate che cosa innesca il vostro Falso Nucleo. [In questa fase si usa l’innesco come un veicolo o punto di partenza per risalire.] ✭Step 2. Risalite e sedetevi nel vostro Falso Nucleo solo per un momento. Non credete al Falso Nucleo ma notatelo, sperimentatelo, e osservatelo simultaneamente. (Qui cominciamo ad andare un po’ prima di riconoscere che non è vero e non sono io.) 181

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✭Step 3. Si noti che cosa ha attivato il Falso Nucleo e risalite. Andare avanti e indietro qualche volta. Osservate questo Falso Nucleo che tira la vostra intera catena di associazioni. (Qui sviluppiamo la flessibilità, la capacità di essere e non essere il Falso Nucleo.) ✭Step 4. Ora, notate la differenza tra voi ed esso. (Qui si ottiene che esso non sei tu.) ✭Step 5. Quindi, andate nell’ESSENZA prima del Falso Nucleo e sentite le sue qualità essenziali. ✭Step 6. Notate il GRANDE VUOTO e che l’intera catena del Falso Nucleo e le sue associazioni fluttuano in esso. ✭Step 7. Notare l’energia che ha il vostro Falso Nucleo. (Qui notiamo il GRANDE VUOTO - il NON-IO-IO - dove il Falso Nucleo e le sue associazioni stanno fluttuando). ✭Step 8. Togliete l’etichetta dal Falso Nucleo e dalla catena mentre notate il GRANDE VUOTO e la catena stessa galleggiarvi dentro. ✭Step 9. Abbiate tutto ciò come energia. ✭Step 10. Apprezzate il fatto che il Falso Nucleo è solo un condensazione del GRANDE VUOTO. ✭Step 11. Visualizza l’energia ora e il GRANDE VUOTO in sé come fatti della stessa sostanza. ✭Step 12. Notate cosa accade. ✭Step 13. Mantenete questo livello di consapevolezza e dividetela in modo che una parte sia nel GRANDE VUOTO e un’altra parte possa TESTIMONIARE qualunque cosa possa o non possa emergere nella condensazione di questo VUOTO. In altre parole, se il VUOTO condensa verso il basso per diventare un pensiero o un sentimento, è sufficiente notarlo per ciò che è. Quando siete pronti, lasciate che i vostri occhi si aprano e abbiate parte della vostra consapevolezza qui in questa stanza. 182

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NON-IO-IO ESERCIZIO #2 PARTE 1

✭Step 1. Siate TESTIMONE, consapevole del GRANDE VUOTO. ✭Step 2. Notate l’osservatore di qualsiasi Identità e l’Identità stessa. ✭Step 3. Siate consapevoli del GRANDE VUOTO. Etichettate il GRANDE VUOTO e il TESTIMONE come non IO. ✭Step 4. Etichettate ogni Identità come IO. PARTE 2

✭Step 1. Siate TESTIMONE, consapevole del GRANDE VUOTO. ✭Step 2. Notate l’osservatore di qualsiasi Identità e l’Identità stessa. ✭Step 3. Siate consapevoli del GRANDE VUOTO. Etichettate il GRANDE VUOTO e il TESTIMONE come non IO. ✭Step 4. Etichettate ogni Identità come IO. ✭Step 5. Cambiate e abbiate il TESTIMONE e il GRANDE VUOTO come IO e l’osservatore e le identità come non IO.

OLTRE KORZYBSKI Questo esercizio si chiama “Oltre Korzybski” (da Alfred Korzybski, il padre di Semantica Generale), perché egli ha correttamente visto che il sistema nervoso organizza l’esperienza. Korzybski disse che il livello dell’evento (quantum) non è 183

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percepibile dal sistema nervoso e ciò fu anche corretto. Quello che non capiva, tuttavia, era che il sistema nervoso è anche VUOTO condensato e di conseguenza, un’astrazione del mondo Quantico piuttosto che il contrario. Metaforicamente e antropomorficamente parlando, il mondo Quantistico è un oceano e il sistema nervoso un’onda. L’onda (il sistema nervoso) è solo a conoscenza del mare dal suo punto di vista limitato. Korzybski non apprezzò che il sistema nervoso era un sottoprodotto del VUOTO quantistico condensato o VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. A causa di questa mancanza di comprensione riuscì soltanto nel 1933 ad affermare che il VUOTO non era corretta come definizione e avrebbe dovuto essere chiamato Pienezza o phelum. Il suo malinteso era in parte il risultato della mancanza di dati scientifici in quel momento. In realtà non è né VUOTO o PIENO, perché al fine di chiamarlo, non ci dovrebbe essere un “Io”, che è un sottoprodotto del sistema nervoso. Inoltre, non poteva sapere, per esempio, che l’eminente fisico Dr. Stephen Hawking avrebbe detto in A Brief History of Time, che in principio era il NULLA.

NON-IO-IO ESERCIZIO #3 ✭Step 1. Osservate la vostra esperienza. Per esempio, se si tratta di un’esperienza di tristezza, togliete l’etichetta di tristezza alla stessa e di abbiatela come energia. ✭Step 2. Quindi, togliete l’etichetta di energia, (poiché l’ENERGIA È ANCHE UNA ETICHETTA). In seguito notate e tuffatevi nel vasto NULLA del NON-IO-IO e nella pura consapevolezza.

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IL NULLA COME COSCIENZA INDIFFERENZIATA Un altro modo di comprendere questo per esperienza è che il NULLA è pura COSCIENZA INDIFFERENZIATA.

NON-IO-IO ESERCIZIO #4 SPERIMENTARE LA SESSUALITÀ COME COSCIENZA

✭Step 1. Richiama il tempo in cui ti sei sentito eccitato. ✭Step 2. Nota nel tuo corpo dove hai sentito l’energia sessuale. ✭Step 3. Focalizza la tua attenzione sulla sessualità stessa come coscienza. ✭Step 4. Nota che sei l’osservatore-conoscitore di questa coscienza. ✭Step 5. Sperimenta l’osservatore-conoscitore e l’energia sessuale come fatti della stessa coscienza. ✭Step 6. Lasciate che i vostri occhi si aprano e sperimentate gli oggetti nella camera (ad esempio, tavoli, pareti, sedie, ecc.) come fatti della stessa coscienza dell’osservatore-conoscitore e delle sensazioni sessuali.

NON-IO-IO ESERCIZIO #5 SPERIMENTARE LA RABBIA COME COSCIENZA

✭Step 1. Richiama il tempo in cui ti sei sentito arrabbiato. ✭Step 2. Nota nel tuo corpo dove hai sentito la rabbia. ✭Step 3. Focalizza la tua attenzione sulla rabbia stessa come coscienza. 185

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✭Step 4. Nota che sei l’osservatore-conoscitore. ✭Step 5. Sperimenta l’osservatore-conoscitore e la rabbia come fatti della stessa coscienza. ✭Step 6. Lasciate che i vostri occhi si aprano e sperimentate gli oggetti nella camera (ad esempio, tavoli, pareti, sedie, ecc.) come fatti della stessa coscienza dell’osservatore-conoscitore e della rabbia. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Per scoprire chi sei, si deve anche sciogliere la stessa consapevolezza. In questo modo ci si pone al di là del CHI SONO IO e anche della stessa consapevolezza.

NON-IO-IO ESERCIZIO #6 LA CONSAPEVOLEZZA DELL’ESPERIENZA

✭Step 1. Riconoscete l’esperienza che state vivendo. ✭Step 2. Si noti che lo Sperimentatore o il conoscitore dell’esperienza e l’esperienza stessa sono fatti della stessa sostanza. Ogni volta che sorge un problema notate che lo sperimentatore del problema e il problema reale non hanno individualità separate o nature autonome. In altre parole, essi non sono separati l’uno dall’altro, sono fatti della stessa coscienza.

CAUSA ED EFFETTO Non ci sono singole cause separate producenti alcuni effetti individuali, piuttosto il concetto di una separata causa-effetto 186

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causanti un effetto separato sorgono e regrediscono insieme con l’”IO” o lo sperimentatore che li sperimenta. Detto in altro modo, quando si verifica che lo sperimentatore, l’esperienza e il problema sono la stessa cosa e che ogni cosa è interconnessa e fatta di TALE UNICA SOSTANZA, tutto sparisce o diventa quantico. A livello convenzionale, sembra che vi sia sempre un nesso di causalità, ma poiché la causalità implica una causa individuale separata ottenente un effetto separato, esso implica due o più sostanze. Per illustrare questo, vengono forniti gli esercizi di seguito:

NON-IO-IO ESERCIZIO #7 CAUSA ED EFFETTO

✭Step 1. Notate una causa immaginata. ✭Step 2. Notate il suo effetto immaginato. ✭Step 3. Osservate questa causa-effetto come una unità. ✭Step 4. Unire tutte le cause con i relativi effetti, o osservate causa ed effetto come una unità che nasce e si abbassa nel GRANDE VUOTO. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Poiché non esiste un sé separato e non esiste un oggetto separato, tutto quello che c’è è VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. Rivolgendo la vostra attenzione intorno, il sé scompare o viene quantizzato. In quel momento lo “schermo” è vuoto.

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NON-IO-IO ESERCIZIO #8 ACCORGERSI (CON UNA GUIDA)

✭Step 1. Osservate un oggetto. Togliete l’attenzione dallo stesso, abbandonandone tutti i concetti o le conoscenze. ✭Step 2. Notate il suo VUOTO dietro di voi. ✭Step 3. Si noti che il percettore è contenuto all’interno della percezione, e che non c’è un percettore separato dell’oggetto appena percepito. ✭Step 4. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o l’intenzione, la personalità che appare dentro di voi (come VUOTO) ha una forma, è senza forma o nessuno dei due? ✭Step 5. Senza usare i tuoi pensieri, la memoria, le emozioni, le associazioni, le percezioni, l’attenzione o l’intenzione, esiste davvero una personalità o è solo questi pensieri, la memoria, le emozioni, le sensazioni, le associazioni e le percezioni che galleggiano dentro e fuori di voi (il VUOTO)?

NON-IO-IO ESERCIZIO #9 IO SONO

✭Step 1. Siate l’IO SONO. ✭Step 2. Rivolgete la vostra attenzione intorno e notate che non c’è un sé che sta avendo l’esperienza di IO SONO. ✭Step 3. Si noti che il non-sé e l’IO SONO, sono fatti di TALE UNICA SOSTANZA. ✭Step 4. Forse, se sarete fortunati, il NON-IO-IO di pura consapevolezza scomparirà nel VUOTO. 188

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NON-IO-IO ESERCIZIO #10 SPERIMENTATORI, RAMANA MAHARISHI RIVISITATO.

Tutti gli sperimentatori e le esperienze hanno diverse fasi. Accorgendosi dello stadio, lo sperimentatore-esperienza quantizzano. Le quattro fasi: 1) Nascita, 2) Mantenimento, 3) Fine, e 4) Quantizzazione. ✭Step 1. Nota un’esperienza. ✭Step 2. Nota uno sperimentatore. ✭Step 3. Nota il suo stadio. ✭Step 4. Vivi lo sperimentatore e l’esperienza come uno. ✭Step 5. Nota che spariscono entrambi nel NULLA e che sono NULLA. IL PROCESSO DI COSCIENZA QUANTICA (CON GUIDA)

Il processo di Coscienza Quantica è uno dei punti salienti di questo approccio. Questi due processi, quando compresi e sperimentati, lasciano il praticante nello Stato senza Stato o Nonstato stato di non-essere essere di IO SONO ➝ NON-IO-IO. Pertanto, non solo non si verifica nulla; non c’è né essere né nonessere. Notate ciò che accade.

NON-IO-IO ESERCIZIO #11 DA FARE CON UN MEDIATORE O UNA GUIDA CHE LEGGE QUANTO SEGUE

✭Step 1. Chiudi gli occhi e nota che tu sei lo sfondo della tua esperienza. 189

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✭Step 2. Lasciate che il VUOTO si condensi in forma e diventi un’esperienza. ✭Step 3. Fai finta di non sapere che la forma è VUOTO condensato ✭Step 4. Siate consapevoli che la forma è sfondo o VUOTO condensato. ✭Step 5. Rivolgete la vostra attenzione intorno e notate ciò che, semmai, sta facendo questo.

NON-IO-IO ESERCIZIO #12 È CONSIGLIABILE UTILIZZARE QUESTO FORMATO DA UN MODERATORE DI GRUPPO. CON GLI OCCHI CHIUSI:

✭Step 1. Siate lo sfondo della vostra esperienza. ✭Step 2. Si noti che lo sfondo è VUOTO e il primo piano che state esaminando, sta per essere diradato a VUOTO. ✭Step 3. Fai finta di non sapere che lo sfondo è VUOTO, e il VUOTO in primo piano si sta diradando in forma. ✭Step 4. Lasciate che il VUOTO dello sfondo e il VUOTO del primo piano e il “tu” che sta notando che si tratta di esperienza, siano lo stesso VUOTO.

NON-IO-IO ESERCIZIO #13 DA LEGGERE AD ALTA VOCE DA UN MEDIATORE DI GRUPPO.

✭Step 1. Sperimentate “voi stessi” come sfondo di un’esperienza e l’esperienza come primo piano. ✭Step 2. Notate l’osservatore dell’esperienza. ✭Step 3. Notate che voi siete lo sfondo dell’osservatore. 190

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✭Step 4. Notate che l’osservatore e l’esperienza osservata è in primo piano. ✭Step 5. Condensato lo sfondo, farne l’esperienza in primo piano. ✭Step 6. Diradate l’osservatore rendendolo sfondo. ✭Step 7. Lasciare che qualsiasi “tu” vissuto in primo piano, si sposti sullo sfondo, diradandolo. ✭Step 8. Rivolgete la vostra attenzione intorno e notate che non ci sono “tu” che stanno facendo questo esercizio, solo VUOTO.

CONTEMPLAZIONI QUANTICHE I. Ci potrebbe essere un’esperienza se non ci fosse una coscienza che sa che quella è un’esperienza? II. Contemplare che il VUOTO è qualcosa diradato, e quel qualcosa è VUOTO condensato. III. Contemplare il NULLA divenire pensieri, sentimenti, immagini, sedie, ecc. IV. Contemplare il NULLA divenire questo “TU”, e il NULLA divenire questo non TU. V. Contemplate tutto (le esperienze, le azioni, il movimento degli occhi, gli odori, la comprensione) come fatto di e da quel VUOTO e che si verifica o non si verifica attraverso o dal VUOTO.

NON-IO-IO ESERCIZIO #14 (CON UNA GUIDA)

✭Step 1. Senza usare i tuoi pensieri, ricordi, emozioni, associazioni, percezioni, attenzione, o le intenzioni, sei un uomo, una donna, o nessuno dei due? 191

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✭Step 2. Senza usare i tuoi pensieri, ricordi, emozioni, associazioni, percezioni, attenzione, o le intenzioni, sei una personalità, non sei una personalità, o nessuno dei due? ✭Step 3. Senza usare i tuoi pensieri, ricordi, emozioni, associazioni, percezioni, attenzione, o le intenzioni, esisti, non esisti, o nessuno dei due? ✭Step 4. Notate lo Stato senza stato o Non-Stato stato di IO SONO. ✭Step 5. Consenti alla “tua” consapevolezza di muoversi o cadere o espandersi verso l’esterno e/o indietro, notando il GRANDE VUOTO. ✭Step 6. Notate come il VUOTO sembra andare avanti per sempre.

BENVENUTI NEL NON-IO-IO

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16 ••• IL VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA La non-località è la chiave della fisica quantistica. Niels Bohr

PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: La consapevolezza è una condensazione del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. È VUOTO condensato consapevole di se stesso. Quando la consapevolezza si assottiglia e scompare nel VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, tutte le idee o le esperienze e gli sperimentatori del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA scompaiono, inclusa la consapevolezza stessa e allora non c’è un “me”, definito in sanscrito SAMADHI.

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IL VUOTO La VACUITÀ del VUOTO è una caratteristica della maggior parte delle forme di Buddismo. Il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA come VACUITÀ, o “OGNI COSA” di cui tutto è fatto, è il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, ovvero non solo i pensieri, la memoria, le associazioni, le emozioni, le percezioni, l’attenzione o le intenzioni, ma anche le sedie, le persone e i corpi, ecc., e rappresenta il fondamento della “realizzazione” in tutto lo yoga. Il Sutra del Cuore Buddista dice, il VUOTO non è altro che la forma, la forma non è altro che VUOTO. Nello Yoga Tantrico si potrebbe dire che tutto è fatto di (INDIFFERENZIATA) COSCIENZA e la for ma è (INDIFFERENZIATA) COSCIENZA condensata. Einstein disse che tutto è fatto di VUOTO e che la forma è VUOTO condensato. Dalla dimensione di pura consapevolezza del NON-IO-IO, si può dire che il VUOTO o COSCIENZA INDIFFERENZIATA condensa e diventa forma e la forma si assottiglia e diventa VUOTO. Questo è il movimento o sono le pulsazioni che in sanscrito e in puro Tantra Yoga è chiamato Spanda che si traduce come la pulsazione divina o il palpito divino. Il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA è il fondamento dell’essere che è precedente agli archetipi dell’INCONSCIO COLLETTIVO, prima dell’energia, dello spazio, della massa, del tempo, della luce, della gravità, delle forze forti e deboli e di tutte le dimensioni e le forze psichiche, sia fisiche che non fisiche. Il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA è precedente alla superstringhe ed è il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA che appare come concetti e forme e ciò che noi chiamiamo il nostro universo fisico. 194

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Al fine di chiarire, la coscienza differenziata conosce se stessa e “IO” e “TU”, soggetto e oggetto. Il VUOTO è COSCIENZA INDIFFERENZIATA, non conosce se stesso. Il VUOTO non è una dimensione. Il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA è puro NULLA (anche se non è vuoto come potremmo “pensare” che egli sia) e “qui” anche la stessa consapevolezza scompare all’interno di esso. In questo modo non c’è un separato “Io”, “me”, “mio”, “sé”, o addirittura la consapevolezza stessa non c’è. Non vi è nemmeno la COSCIENZA nel VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, perché ci dovrebbe essere un separato “Io” per dirlo. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Non si può mai dire che cosa sia il VUOTO, si può solo dire ciò che non è. Quando chiesi, “Chi sei tu?”, Nisargadatta Maharaj rispose, “Niente di percepibile o immaginabile.”

Il VUOTO nel Buddismo è il Sé nello Yoga Hindu, COSCIENZA INDIFFERENZIATA in Kashmier Shavism, DIO nel mondo Giudaico-Cristiano e ALLAH nel mondo Musulmano. Il CHE (VUOTO, SÉ, COSCIENZA, DIO, ALLAH, ecc.) non ha volontà, preferenze, piani, lezioni, ecc. Questa comprensione della volontà, delle preferenze, dei progetti, dei desideri, ecc., è antropomorfa. Queste sono idee di un sistema nervoso proiettato su TALE UNICA SOSTANZA, che non ha un sistema nervoso.

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PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Il NON-IO-IO può essere consapevole del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, ma il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA non può sapere o essere consapevole di se stessa perché non c’è nessun “Io” o consapevolezza con cui saperlo. Questo è il motivo per cui la consapevolezza stessa scompare quando si tocca il VUOTO. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: L’intera realtà della mente e la presunta esistenza si basa su una spaccatura illusoria o inesistente tra il primordiale VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA (l’oceano) e l’”Io” pensiero (onda).

Va notato che questa “visione” di una contrazione e una e s p a n s i o n e d e l V U OTO D E L L A C O S C I E N Z A INDIFFERENZIATA è puramente una deduzione, o la descrizione dei fatti, sorta alla consapevolezza o all’Io. In realtà dal VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, non c’è né l’espansione o la contrazione, né la forma né il vuoto:

In realtà, NIENTE È. Nisargadatta Maharaj La Mente è priva di Mente. H. H. Dalai Lama

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PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA è la mente, la mente è il VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA.

IL VUOTO ESERCIZI GUIDATI IL VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA

Tieni gli occhi chiusi. ✭Step 1. Entra nel tuo Falso Nucleo. ✭Step 2. Coscientemente, consapevolmente ed intenzionalmente, credi al tuo Falso Nucleo. ✭Step 3. Intenzionalmente scegli per lui di essere lì. ✭Step 4. Si noti la dimensione e la forma del vostro Falso Nucleo e tutte le catene di associazioni. ✭Step 5. Si noti quanta energia c’è nel Falso Nucleo. ✭Step 6. Chiedi al tuo Falso Nucleo, che cosa stai cercando più di ogni altra cosa al mondo? Appena si ottiene una risposta al quesito, nota che esperienza emerge, continua a domandartelo e se senti qualcosa, che cosa è questa sensazione? Continua a chiedere fino ad ottenere un senso di qualcosa che emerge come ESSENZIALE e si siediti li per un attimo. Riconosci questo come nucleo essenziale. Sii solamente in questo. ✭Step 7. Nota il senso di IO SONO, senza l’utilizzo di memoria, pensieri, emozioni, associazioni, percezioni, attenzione o intenzioni. ✭Step 8. Permetti alla tua coscienza di muoversi, cadere, o espandersi sempre più “arretrata” e nota il GRANDE VUOTO, che sembra andare avanti per sempre. 197

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✭Step 9. Sii il consapevole del GRANDE VUOTO. Permetti alla tua coscienza e il GRANDE VUOTO di essere fatti della STESSA SOSTANZA. OPPURE ✭Step 9A. Variazione: Nota ciò che accade quando “Io” (la guida) dico: “Quale consapevole sta consapevolizzando questo?”

CONCLUSIONE LA FINE DELLA PSICOLOGIA QUANTISTICA La Psicologia Quantistica finisce nel NON-IO-IO. Nel VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA, non c'è un consapevole o la consapevolezza e quindi non c’è Psicologia Quantistica. Come “tu” vai nei livelli più profondi del VUOTO, non c'è nessun “Io” avente una psicologia e nessuna energia, spazio, massa, tempo, distanza, posizione, ecc. In breve, senza una dimensione fisica, non vi è alcuna Psicologia Quantistica perché tutto scompare. Con la scomparsa del consapevole e della consapevolezza, c’è solo UNA SOSTANZA. La cosa da ricordare è che in realtà non dipende da un “tu”, che non è personale e che no è un agente individuale separato. C’è solo TALE UNICA SOSTANZA che SIETE VOI.

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17 ••• L’INNOMINATO ASSOLUTO Non c’è nascitaLa morte non esisteNon vi è nessuna personaÈ tutto un concettoÈ tutta un’illusione. Nisargadatta Maharaj a Stephen Wolinsky, Giugno 1980 Quanto sopra scritto, è stata la dichiarazione più importante mai fatta da Nisargadatta Maharaj a “me”. Per apprezzare la sua profondità, esploreremo in primo luogo l’INNOMINATO ASSOLUTO, “OLTRE” il VUOTO. (Si prega di notare che questa discussione richiede l’utilizzo di frequenti virgolettate perché il linguaggio non riesce a spiegare, senza ‘utilizzo di “io”, “tu”, “noi” o “sé” e “altri”). In primo luogo, “mi” piacerebbe discutere su come l’INNOMINATO ASSOLUTO cominciò ad apparire a “me”. Nel 199

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1977 ho avuto l’opportunità di andare con Swami Muktananda a Shirdi, il sito del santuario Samadhi di Shirdi Sai Baba, morto nel 1918. Shirdi Sai Baba in India è considerato come uno dei più grandi Santi. Mentre ero lì, comprai un anello, che avevo benedetto al suo santuario. Indossai l’anello solo per la mia solita routine di meditazione. Sebbene “io” meditassi ogni giorno, inaspettatamente cominciai a sentirmi come se fossi risucchiato in un vortice a spirale. Rimasi senza fiato e oltre. Non sapevo cosa fosse, né c’era qualcuno che mi guidasse in quanto in quel momento storico i Guru non offrivano un siffatto orientamento individualizzato. Andai fuori di testa e diedi l’anello in dono a Swami Muktanada. Ma il ricordo di quella esperienza mi perseguitò per dodici anni e rimpiansi la mia decisione di dare via l’anello. Poi, nel 1990, questa esperienza cominciò a ripetersi. Improvvisamente riappariva per ore ogni volta e poi scompariva. Nessuna parola può anche solo cominciare a descrivere quello che succedeva perché in quello “stato”, anche il VUOTO stesso sembrava irrilevante. Ciò che “io” realizzai fu che non c’è un VUOTO, ma un numero infinito di universi VUOTI. Il Buddismo afferma che il VUOTO è forma e la forma è VUOTO, il che è vero in un universo VUOTO. Per andare oltre, bisogna andare oltre il numero infinito di universi VUOTI. Nel Buddismo gli universi VUOTI sono i campi del Buddha, o si può dire ogni universo VUOTO è un Buddha. Ogni identità ha il suo proprio universo VUOTO. Ogni esperienza ha un VUOTO in cui galleggia. In Fisica Quantistica, gli universi VUOTI possono essere paragonati a Universi Paralleli. Lo si può chiamare l’INNOMINATO ASSOLUTO la SUPREMA TESTIMONIANZA (se siete propensi allo Yoga Hindu), oppure i campi del Buddha (Se siete Buddisti), in quanto i VUOTI soggiornano dentro l’INNOMINATO ASSOLUTO. Ben presto i VUOTI scompaiono come i pozzi di petrolio in 200

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f iamme che sono contenuti all’inter no del deser to, (l’INNOMINATO ASSOLUTO) e solo l’INNOMINATO ASSOLUTO rimane. Lo spazio tra gli universi VUOTI è l’INNOMINATO ASSOLUTO. L’INNOMINATO ASSOLUTO, essendo al di là della consapevolezza o del VUOTO, è indescrivibile. Ma all’interno dell’INNOMINATO ASSOLUTO, compaiono un numero infinito di universi VUOTI. Alcuni universi VUOTI contengono le dimensioni Fisiche di energia, spazio, massa, tempo, distanza e posizione così come espansioni e contrazioni che creano l’IO SONO, altri no. L’INNOMINATO ASSOLUTO è al di là del VUOTO. È indistruttibile. “Io” sono solo in grado di parlarne come un colpo di fortuna, che è forse quello che è LA GRAZIA, l’INNOMINATO ASSOLUTO che rivela se stesso. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: L’archetipo più potente nel “nostro” universo VUOTO, è il concetto collettivo di IO SONO e di DIO.

Il concetto di Dio e di un cercatore di Dio o della verità sono Archetipi di tale portata che hanno un impatto su praticamente tutti, nel mondo. La maggior parte delle religioni si basano su un Dio onnipresente che governa in qualche modo l’universo. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: La quasi impossibilità di scoprire CHI SIETE è perché Guru/ discepolo e le religioni sono modelli di realizzazione. Questi modelli sono Archetipi contenuti ed esistenti all’interno di un solo universo VUOTO. Cercare Dio è recitare un archetipo all’interno di un universo VUOTO.

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ESERCIZIO L’INNOMINATO ASSOLUTO (GUIDATO)

Occhi chiusi. Nota un concetto che hai a proposito del VUOTO. Notane la dimensione e la forma. Lascia che la tua consapevolezza si espanda fino a quando il VUOTO finisce e nota il VUOTO e tale concetto che vi galleggia dentro. Lascia che l’etichetta chiamata VUOTO come VUOTO si dissolva e nota cosa succede. Rileva un concetto che hai di te stesso. Osservane la dimensione e la forma del concetto che hai di questo “tu” come un “sé”. Nota la VACUITÀ in cui quel concetto di voi come un sé, sta galleggiando. Estendi e nota la dimensione e la forma del VUOTO in cui sta galleggiando il concetto, finché il VUOTO raggiunge un fine. Lascia che l’etichetta chiamata VUOTO si dissolva e nota ciò che, semmai, c’è ancora sotto. Nota l’esperienza chiamata “Sto facendo qualcosa” o “io non sto facendo qualcosa”, e nota la dimensione e la forma di tale nozione. Osserva la dimensione del VUOTO in cui tale VACUITÀ o il concetto di fare o non fare sta galleggiando. Lascia che l’etichetta chiamata il VUOTO si dissolva e nota ciò che, semmai, c’è ancora sotto. Nota il concetto che hai circa la perfezione o l’imperfezione. Si noti l’universo VUOTO in cui tale concetto galleggia o sembra galleggiare dentro. Lascia che l’etichetta chiamata VUOTO, in cui il concetto di perfezione o imperfezione sta galleggiando, si dissolva e nota l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Nota il concetto chiamato inutile o degno o meno importante o non importante o molto importante e osservalo. Nota l’universo VUOTO in cui galleggia. Lascia che l’etichetta chiamata universo VUOTO si dissolva e nota l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Porta l’attenzione 202

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al concetto chiamato inadeguato o troppo adeguato. Osserva l’universo VUOTO in cui galleggia e permetti all’etichetta di sciogliersi. Si noti l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Nota il concetto chiamato esistenza o non-esistenza. Nota tale concetto e l’universo VUOTO in cui quel concetto galleggia. Consenti all’etichetta chiamata universo VUOTO di dissolversi e nota l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Porta l’attenzione al concetto chiamato solo o collegato o paura. Osserva il VUOTO in cui sta galleggiando. Lascia che l’etichetta chiamata VUOTO si dissolva e nota l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Nota l’universo VUOTO che contiene il concetto di incompleto o completo. Consenti all’etichetta c h i a m a t a u n iv e r s o V U OT O d i d i s s o l v e r s i e n o t a l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Porta l’attenzione all’universo VUOTO che contiene il concetto di potere o eccessivamente potente. Consenti all’etichetta chiamata universo VUOTO di dissolversi e nota l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Osserva l’universo VUOTO che contiene il concetto di senza amore o amorevole. Consenti all’etichetta chiamata universo VUOTO di dissolversi e notare l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Porta l’attenzione all’universo VUOTO che contiene il concetto di controllo, nessun controllo o fuori controllo. Consenti all’etichetta chiamata universo VUOTO di dissolversi e nota l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Porta l’attenzione all’universo VUOTO dove risiede il concetto di non sicurezza o di sicurezza. Lascia che l’etichetta si sciolga e nota l’INNOMINATO ASSOLUTO sotto di esso. Porta l’attenzione all’universo VUOTO dove risiede il concetto di “io sono pazzo” oppure “devo essere sano di mente”, sano o trasparente. Lascia che l’etichetta e l’universo VUOTO si sciolgano e diventino l’INNOMINATO ASSOLUTO. Porta l’attenzione all’universo VUOTO che contiene il concetto di 203

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osservatore o de-etichettatore. Basta consentire all’universo VUOTO di evaporare. In un attimo, ti chiederò di aprire gli occhi e tornare nella stanza. Quando l’IO SONO nasce, sorge il suo universo. Si tratta di una semplice bolla in cui l’IO SONO e il suo universo VUOTO risiedono. Tu non sei né l’IO SONO, né l'universo bolla. Tu sei OLTRE.

UNIVERSI PARALLELI O g n i u n ive r s o V U OTO c o n t e n u t o a l l ’ i n t e r n o dell’INNOMINATO ASSOLUTO è un universo parallelo (VUOTO). L’INNOMINATO ASSOLUTO è al di là dell’universo VUOTO che contiene i concetti di Superstringhe ed energia. L’INNOMINATO ASSOLUTO è al di là degli universi VUOTI che alla fine si unificano attraverso ed al di là dell’INNOMINATO ASSOLUTO. In ter mini descrittivi, questa è la differenza tra l’autorealizzazione e la realizzazione di Dio. La realizzazione del NON-IO-IO è la realizzazione del Sè. La realizzazione di Dio è oltre la realizzazione del Sè e anche del VUOTO DELLA COSCIENZA INDIFFERENZIATA. È l’INNOMINATO ASSOLUTO che cancella tutte le altre dimensioni tra cui il VUOTO e se stesso. Nell’INNOMINATO ASSOLUTO, anche il VUOTO è andato oltre. Qui di seguito viene illustrato un tentativo di questa decostruzione concettuale.

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CONCLUSIONE (SE SI PUÒ CHIAMARE COSÌ) Quando il VUOTO scompare, si entra in PARABRAMHA o in GOD-HEAD (testa di Dio). L’ u n i v e r s o V U O T O è u n c o n c e t t o a l l ’ i n t e r n o dell’INNOMINATO ASSOLUTO. Il VUOTO contiene gli stessi meccanismi di sopravvivenza di una qualsiasi delle sue condensazioni. Gli universi VUOTI non sanno che sono universi VUOTI (o anche COSCIENZA INDIFFERENZIATA) e non sono consapevoli di se stessi, perché se lo fossero, anche loro scomparirebbero e rimar rebbe solo l’INNOMINATO ASSOLUTO. Il VUOTO del VUOTO di Samadhi è quando il VUOTO scompare in sé (cioè, inverte il processo), e non sa più di se stesso; in altre parole, il VUOTO si SVUOTA. In questo caso, il VUOTO finisce. È come essere in mare e infine, raggiungete la riva. Il VUOTO si dissolve e l’INNOMINATO ASSOLUTO si rivela. Quando si raggiunge la fine del VUOTO, si entra nel PARABRAMHA , i l GOD-HEAD o INNOMINATO ASSOLUTO. Poi il VUOTO/I scompare/iono. Non accontentatevi del VUOTO. L’INNOMINATO ASSOLUTO è appena al di là. È possibile sviluppare consapevolezze multidimensionali, ma che vanno solo al NON-IO-IO che non comprende il VUOTO. Nel VUOTO, la consapevolezza si dissolve. Consapevolezze multi-dimensionali e la Psicologia Quantistica scompaiono nel VUOTO e OLTRE. Poiché lo scopo della Psicologia Quantistica è quello di trovare CHI SEI, a questo punto, le consapevolezze multi-dimensionali e la Psicologia Quantistica, con tutte le sue miriadi di idee interessanti, naturalmente, si SVUOTANO. Infine, anche l’INNOMINATO ASSOLUTO non c’è più. 205

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18 ••• EPILOGO ANDARE OLTRE E DESTARSI Cosa significa esattamente “Andare oltre”? Andare oltre significa destarsi, mettendo in discussione ogni stato di coscienza, ogni Identità, ogni credenza, continuando a sostenere, questa consapevolezza non sono io, alla fine io sono come UNICA SOSTANZA. Andare oltre significa passare attraverso e lasciar andare ogni attaccamento o fusione con gli stati, le consapevolezze o le esperienze. Quello che deve essere compreso è che questo presunto me o qualsiasi “Ah, questo sono io!”, NON È. Una volta ero con Maharaj e uno famoso professore Vipassana (meditazione interiore) entrò nella stanza in cui risiedevamo e gli raccontò la pratica spirituale che stava facendo, come aveva trascorso molti anni in Asia studiando e insegnando questo sistema. Maharaj gli disse: “Non è questo”. L’insegnante di Vipassana sembrava così sconvolto che il traduttore si chinò e disse: “Non ti preoccupare, non importa che cosa dite su cosa state facendo, Maharaj dice sempre “Non è questo”! “Lasciate andare sistemi e tecniche. E non credete che la Psicologia Quantistica sia quella giusta. Essa non è, ma piuttosto è 206

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l’archetipo dell’Eterno Demolitore che cerca qualcosa da smantellare. Andate Oltre”. Una volta che si è saldamente affermata questa consapevolezza, allora e solo allora saremo in grado di lasciar andare e andare anche oltre. D’altra parte, non rinunciamo alle tecniche troppo presto in quanto è stato detto: “Non rinunciare alla tua barca sul mare dell’esistenza finché non hai imparato a nuotare”. Questo era lo scopo della sviluppo delle consapevolezze multidimensionali. Questa comprensione può essere importante all’inizio dell’illusione di un percorso. La maggior parte delle scuole, religioni, tradizioni, psicologie e pratiche spirituali possono solo portare un ricercatore al massimo alla porta. Purtroppo, la maggior parte dei ricercatori, troppo spesso vengono lasciati con una nuova serie di concetti, una nuova serie di identità, e una nuova serie di norme e regolamenti spirituali che servono soprattutto a rinforzare le loro strutture. Ho sentito spesso ricercatori spirituali preoccupati a chiedersi se stanno facendo bene e perché non stanno vivendo l’illuminazione. Seguono percorsi pieni di norme, regolamenti e bagagli culturali e sono in costante condizione di paura di sbagliare, perdendo la loro direzione. Molti ricercatori sembrano essere sempre in attesa dell’ascia divina, che possa cadere sui loro terribili pensieri, sentimenti irrazionali o peggio ancora, perché hanno ceduto ai loro desideri. Spesso un ricercatore dice “alla fine sono qui solo per entrare nell’angoscia mentale, sempre di più”, solo perché non ha messo in dubbio il “chi” o l’“io” che stava avendo quell’esperienza. Lasciarsi andare e andare oltre significa andare al di là di quello che è stato detto, realizzando infine, che è anche una fede, un’idea, un concetto, un modello di verità, ma non la Verità. Basta mettere in discussione la premessa di base che tiene insieme il modello, vederlo per quello che è, vale a dire, solo un concetto. 207

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Se mai ci fosse un’istruzione delle più semplici e un principio dei più puri, è che l’”io” che sta cercando è l’“io” che deve essere lasciato andare. L’”io” che sta vivendo è proprio l’”io” che deve essere superato. L’”io” che va verso l’alto o verso il basso, veloce o lento, deve essere oltrepassato. L’”io” che cerca la felicità, l’amore o l’illuminazione deve essere superato. “Tu” hai bisogno di renderti conto che sei al di là di tutto quello che pensi sia te stesso o come Nisargadatta Maharaj disse quando gli chiesi: “Chi sei?”. Egli rispose: “Niente di percepibile o di immaginabile”. Ciò che resta, allora, è la SUPREMA TESTIMONIANZA, oltre lo stato senza stato, un essere-non essere, al di là delle qualità, degli attributi, COSCIENZA INDIFFERENZIATA o identità. Al di là persino dell’ESSENZA o della consapevolezza. Uno studente, una volta portò un regalo a Nisargadatta Maharaj. Quando lo studente vide che il maestro non l’aprì, chiese come mai e Maharaj disse: “Io so perché hai portato il regalo e so anche qual’è il dono. Non ho bisogno di nulla, non ho nemmeno bisogno del mio proprio io, ma faccio ancora arati (adorazione al mio Guru) ogni giorno, questo è un grande mistero”. PRINCIPIO DI PSICOLOGIA QUANTISTICA: Quando i No-io pensieri si identificheranno con la volontà, allora l’abisso del Grande VUOTO diventerà stabile e disponibile. E poi: No-Tu. No Abisso. No VUOTO.

OLTRE, non è né OLTRE, né non OLTRE il tempo, energia, consapevolezza, massa, Testimonianza, IO SONO, o Spazio. È anche al di là dell'Essere Non-Essere, dello Stato senza Stato. Questo libro è un viaggio personale che è diventato impersonale. È la storia di un “me” scomparso nell’universo VUOTO per poi riapparire nell’universo VUOTO, solo per scomparire e riapparire. Questo è il vero significato della 208

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reincarnazione, che non è la morte fisica e la rinascita. Piuttosto l’illusione della reincarnazione, della nascita e della morte è un processo continuo naturale e spontaneo che si verifica all’interno di un universo VUOTO, dove l’”io” sembra nascere e poi sembra morire, a partire dalla quale un nuovo “io” sembra essere nato appena un attimo dopo. Quando si va oltre l’apparenza della nascita e della morte dell’”io” stabilizzandosi nel VUOTO, riconoscendo se stessi come TALE UNICA SOSTANZA, allora si potrebbe davvero andare oltre. Poi, anche il grande VUOTO sparirà oltre. Uno studente una volta disse a un maestro Zen: “Il mio amico è sempre nella VACUITÀ, cosa dovrei dirgli?”. Il maestro Zen rispose: “Digli di rinunciare alla VACUITÀ”. DESTARSI Portare a termine questo scritto sembra strano eppure in qualche modo appropriato. Come svegliarsi da un sogno in cui “io” pensavo di essere e un giorno realizzai che “io” NON ero. Nisargadatta Maharaj soleva dire: “Il Guru entra nel vostro sogno a indicarvi che si tratta di un sogno. Ti racconta dell’Illuminazione e prova a svegliarti dal sogno di chi ti credi di essere”. Una volta che questo accade - la chiamano Grazia, o iniziazione - il processo, non può essere fermato. La pratica spirituale può e dovrebbe essere solo a questo proposito, ottenere che “tu” non è il “tu” che “tu” pensi di essere, insieme con i fenomeni di accompagnamento sia psicologici e spirituali, che vengono utilizzati per destarsi dal sogno di IO SONO. Anche le tecniche e le pratiche di illuminazione avvengono dentro il sogno-universobolla dell’IO SONO. Senza la comprensione che il “tu non sei” dovrebbe essere ripetuto più e più volte, le pratiche spirituali o psicologiche non possono che generare più pratiche spirituali e 209

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psicologiche. Quindi, il praticante inizia a crederci nel sogno della pratica psicologica e spirituale e che ci sia un “io” che la fa o che ci sia un “io” che raggiungerà l’illuminazione. Dopo questa constatazione, Oh!, ho pensato “io” ero (riempire lo spazio vuoto), che strano, IO NON SONO, il sogno e i fenomeni cessano. Per questo motivo anche la ricerca per rispondere alla domanda CHI SONO IO scompare, perché presuppone che ci sia un Tu che è qualcosa. Nel Buddismo Zen si dice che l’illuminazione è come svegliarsi da un sogno in cui sia la persona che è nel sogno e il sogno stesso (cioè le visioni oniriche) scompaiono. Così pure, l’ESSENZA, il NULLA e l’INNOMINATO ASSOLUTO scompaiono come il sogno e il sognatore. Perché è tutta MENTE e PARTE del sogno. Questo è il motivo per cui Ramana Maharishi disse che un sogno e la veglia sono uguali perché entrambi si verificano solo per il sognatore e nel sogno. Come un miraggio d’acqua che appare nel deserto e che sparisce quando ci si sposta verso di esso, così anche tutto scompare al momento del risveglio. Destatevi dal sogno e realizzate che tutto ciò che vedete, conoscete, ascoltate, capite e sperimentate, incluso il VUOTO, DIO, l’INNOMINATO, ecc., può essere li finché siete addormentati, immaginando di essere IO SONO-SVEGLIO. Quando vi desterete, voi, tutto questo e qualsiasi cosa scomparirà come per magia. Anche l’idea del sogno e del risveglio per l’IO NON SONO, fa parte del sogno-miraggio. Arrivederci per ora. Con Amore, vostro fratello Stephen.

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NON C’È NESSUN OLTRE!

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