Guida Orto Leroy Merlin
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+PFKEGN 1TVQ &KϋWUKQPGFGNN¶1TVQ 5 #VVTG\\KPGEGUUCTKCNN¶QTVKEQNVWTC 6 2TGRCTC\KQPGFGN6GTTGPQG5GOKPC 10 %QPEKOC\KQPG 12 +TTKIC\KQPG 16 %QNVKXCTGNGFKXGTUGURGEKGFCQTVQUWNNQUVGUUQVGTTGPQ 18
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1ODTGNNKHGTGQ#RKCEGG86
Pomodoro ................................ 22
Prezzemolo.............................. 88
Peperone .................................. 26
Carota ....................................... 92
Patata ........................................ 30
Finocchio ................................. 96
Melanzana ............................... 34
Sedano ....................................100
%WEWTDKVCEGG38
.GIWOKPQUGQ2CRKNKQPCEGG Q(CDCEGG 104
Zucchino .................................. 40 Cetriolo .................................... 44
Pisello .....................................106
Melone...................................... 48
Fagiolo....................................110
Cocomero ................................. 52
%JGPQRQFKCEGG114
#UVGTCEGGQ%QORQUKVCG56
Spinacio ..................................116
Carciofo .................................... 58 Lattuga ..................................... 62
2KEEQNKHTWVVK 120
Cicoria e radicchio ................. 66
Fragola ...................................122
.KNKCEGG 70
#TQOCVKEJG Basilico e origano.................128 Rosmarino e salvia...............129 Erba cipollina e menta ........ 131
Aglio ......................................... 72 Cipolla ...................................... 76
%TWEKHGTGQ$TCUUKECEGG80 Cavolfiore ................................. 82
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NC&KϋWUKQPGFGNN 1TVQ La coltivazione dell’orto ha radici antichissime, da sempre l’uomo coltiva la terra per raccoglierne i frutti e, nel caso dell’orto, tale coltivazione era praticata in piccole aree spesso vicine alle abitazioni. Nel corso dei secoli sono poi nati in ogni villaggio, paese o piccola città orti botanici volti a diffondere l’arte della coltivazione delle piante orticole agli abitanti. Negli ultimi tempi si è assistito ad una riscoperta dell’orto anche da parte di giovani che per passione o per integrare la propria dieta si sono avvicinati al mondo dell’orticoltura.
Al giorno d’oggi l’orto non solo viene coltivato in campagna a ridosso delle cascine o delle masserie e ai margini delle città ma sempre più spesso molte persone iniziano a prendere confidenza con questo hobby sui terrazzi e balconi cittadini. La coltivazione dell’orto, è spesso citata da medici e terapeuti come attività benefica e salutare poiché permette di passare alcune ore al giorno all’aria aperta, ad eseguire operazioni manuali, spesso dimenticate, che favoriscono la salute fisica e psichica delle persone che vi si dedicano.
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INK#VVTG\\KPGEGUUCTKCNN¶QTVKEQNVWTC Origine e storia: Per la coltivazione e la cura dell’orto si rende necessaria la disponibilità di diversi attrezzi che possono variare in funzione dell’ampiezza dell’orto e delle colture coltivate ma in linea generale alcuni di essi dovrebbero essere sempre disponibili come ad esempio: la vanga, il rastrello, la zappa, il forcone, la paletta e infine le forbici. Generalmente chi desidera prendersi cura personalmente del proprio giardino, potrà decidere se utilizzare attrezzi manuali oppure attrezzi che riducono i tempi e migliorano la qualità del lavoro (attrezzi motorizzati).
#VVTG\\K/CPWCNK Vanga:
coltura. Nella scelta dell’attrezzo conviene optare per prodotti di qualità in quanto la vanga è soggetta a forti sollecitazioni fisiche. Meglio quindi scegliere una vanga caratterizzata da lama in acciaio inossidabile, con gli spigoli appiattiti per favorire la spinta del piede in fase di escavazione e infine un robusto manico fortemente saldato alla lama.
è un attrezzo fondamentale nell’orto in quanto utile per lavorare il terreno, piantumare nuovi alberi e arbusti, mescolare concimi o materiali di drenaggio, spostare le foglie. La sua principale funzione è quella di agevolare la lavorazione del terreno prima della preparazione del letto di semina. Con la vanga infatti si provvede a ribaltare il terreno facendo in modo che, una volta rivoltata la zolla di terra, la parte di suolo sfruttata e quindi depauperata delle sostanze nutritive dalla coltura precedente vada in profondità mentre la terra fertile sottostante venga riportata in superficie per accogliere la nuova
Rastrello è formato da un robusto manico in legno o in acciaio al quale è saldata una barra in metallo provvista di numerosi denti appuntiti. Il rastrello è molto utile per livellare il terreno dopo la vangatura, per frangere le zolle e sminuzzarle e per preparare
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il letto di semina. Risulta utile anche per pulire il terreno da foglie, per rimuovere il manto di erba secca nel prato e per rimuovere le erbacce. Per queste ultime funzioni esistono diversi tipi di rastrello in commercio adatte alle più particolari operazioni come ad esempio la scopa in metallo che ha un’utilità soprattutto di pulizia.
Sarchiatore è un attrezzo utile per estirpare le erbe infestanti alla base e poterle rimuovere più agevolmente evitando l’impiego di diserbanti.
Forbici in commercio è possibile trovare numerosi tipi di forbice che si distinguono per la forma e la dimensione delle lame, per l’impugnatura e per accorgimenti che rendono il taglio più agevole (martinetti). La più comune è la classica forbice da giardinaggio a lame fisse che si può universalmente impiegare per più attività. Vi sono anche disponibili forbici ad ingranaggio o martinetto, accorgimenti atti a rendere il taglio più agevole anche su rami di medie dimensioni e forbici a doppio battente. Vi sono poi forbici con lame appuntite e sottili, adatte solitamente per la raccolta degli ortaggi e per recidere i fiori.
Zappa è uno strumento utilissimo per frangere le zolle, arieggiare la terra, rimuovere le erbe infestanti e per consentire di lavorare vicino alle piante già messe a dimora, con l’obiettivo di aggiungere fertilizzanti o sostanza organica. Di norma è costituita da una lama rettangolare affilata posta perpendicolarmente al manico. Esistono anche zappe di piccole dimensioni, chiamate zappette, che vengono impiegate per le piccole lavorazioni in aiuole o vasi.
Pala o paletta in funzione della dimensione è un attrezzo molto importante per tutte le operazioni di impianto e di espianto e per il rinvaso.
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#VVTG\\K/CPWCNK Nebulizzatore o pompa per difendere le piante dall’attacco di insetti o funghi nocivi, talvolta si rende necessario eseguire dei trattamenti con prodotti fitosanitari. In questi casi occorre disporre di una pompa che nebulizzi la soluzione con il fitofarmaco per poter vaporizzare al meglio i prodotti chimici sulle piante evitando gocce eccessivamente grandi; le pompe in genere sono a pressione e possono essere piccole, contenenti un paio di litri di soluzione (nebulizzatore o spruzzino) o da portare a spalla, con relativa lancia, per soluzioni maggiori generalmente dai 5 ai 20 litri. La scelta del nebulizzatore a mano o a spalla è da prendere in funzione dell’estensione del nostro orto e di conseguenza dell’ampiezza della superficie da trattare.
#VVTG\\K/QVQTK\\CVK emergere le frese. E’ un attrezzo utilissimo in quanto rivolta e sminuzza il terreno assolvendo contemporaneamente al compito di vanga e rastrello e diminuendo notevolmente lo sforzo fisico. Vi sono in commercio motozappe elettriche per orti di piccola ampiezza e motozappe a motore a scoppio 4 tempi per orti di maggiori dimensioni fino a 3000 mq. La larghezza di lavoro oscilla tra i 30 e gli 80 cm mentre la profondità di lavorazione può arrivare ai 30 centimetri.
Motozappa la motozappa non ha le ruote montate ma porta semplicemente sui due semiassi due frese scoperte che servono per la lavorazione del terreno. E' una macchina più economica di un motocoltivatore ma anche più faticosa da usare poiché poggia direttamente sugli organi lavoranti che vengono direzionati e gestiti dalle braccia dell’operatore. Per lavorare più o meno in profondità il terreno occorrerà regolare lo sperone posteriore per fare affondare o
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lavorare più ampie superfici con un dispendio inferiore di energia fisica. Ha lo svantaggio di essere meno maneggevole per il maggiore ingombro e quindi nell’orto impedisce di lavorare molto vicino alle piante. Vi sono in commercio motocoltivatori esclusivamente a motore a scoppio con potenze che variano dai 5 ai 12 CV. La larghezza di lavoro oscilla tra i 40 e gli 80 cm mentre la profondità di lavorazione può arrivare ai 20-30 centimetri.
Motocoltivatore il motocoltivatore invece è provvisto di ruote azionate dal motore; dietro l’asse degli pneumatici, sono posizionate frese coperte simili a quelle montate sui trattori. La caratteristica degli pneumatici azionati dal motore ne rende l’uso sicuramente meno faticoso. Ha un costo decisamente più alto di una motozappa ma è molto più efficiente e consente di
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2TGRCTC\KQPGFGN6GTTGPQG5GOKPC La preparazione del letto di semina può iniziare da un terreno incolto nel periodo autunno invernale. Le prime operazioni da effettuare sono l'eliminazione delle erbacce più voluminose e il dissodamento (asportazioni delle grosse pietre). Gli organi vegetali asportati possono essere bruciati oppure compostati, previa triturazione, per poi essere usati come concime.
fase primaverile verranno lavorate superficialmente per produrre un letto di semina. Se la superficie supera le dimensioni di 40 m2 ipotizzare di ricorrere a mezzi meccanici. Per affinare il suolo si consiglia in sequenza l'utilizzo prima di una zappa per rompere e muovere le ultime zolle e dopo un rastrello nella fase finale per spianare e affinare. Occorrerà evitare, in questa fase, di produrre dossi o affossamenti dove ristagnerebbe l'acqua. Una volta preparato il letto di semina avviene la deposizione del seme nel suolo. La semina può essere fatta in tre modi:
La successiva operazione è una vangatura profonda (30cm) in modo da rimuovere parte dei semi delle infestanti interrandole in profondità. Se il terreno è compatto ed argilloso, conviene ‘tagliare’ il terreno in zolle non troppo spesse (circa 5 centimetri) perché sarà più facile frantumarle in un secondo momento. In fase di vangatura è opportuno apportare della sostanza organica per migliore la struttura e incrementare la dotazione di nutrienti nel suolo.
A spaglio: il seme viene sparso omogeneamente sul suolo lanciandolo con un movimento braccio-mano. Successivamente viene interrato con una lavorazione superficiale. È utile in questo caso, specialmente se il seme è piccolo, mescolare il seme con la sabbia. Questo accorgimento consentirà di vedere meglio dove i semi si depositeranno sul terreno.
Più si lavorerà il suolo, migliore sarà la vita dell'orto e meno faticoso il lavoro negli anni successivi. Il freddo dell'inverno faciliterà la disgregazione delle zolle che in
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con del terriccio all’interno, che permette di far germogliare i semi in condizioni climatiche più favorevoli rispetto all'ambiente esterno. Il semenzaio ospita le giovani piantine fino all’emissione del secondo palco di vere foglie. Alla dimensione desiderata le piante vengo trapiantate nell'orto dove proseguiranno il loro ciclo di crescita.
A file: il seme viene posto in modo ordinato lungo un solco aperto nel suolo. La profondità di semina dipende dalle caratteristiche del seme. In linea generale: più piccolo è il seme meno profonda dovrà essere la profondità di semina.
A buchette: più semi vengo posizionati all'interno di una buca Per facilitare la copertura del seme occorrerà effettuare una rastrellatura molto superficiale e successivamente, per permettere un miglior contatto tra terreno e seme, rullare il terreno con un rullo o spianarlo con una pala. Dopo la semina si dovrà procedere con una irrigazione abbondante con getto fine per evitare di fare solchi e rovinare la superficie e di spostare i semi appena messi a dimora. L'epoca di semina dipende dal calendario che ogni agricoltore segue nel proprio orto e dalle caratteristiche varietali (esigenze termiche, ciclo vegetale). Alcuni coltivatori seguono l'influenza delle fasi lunari.
Il semenzaio può essere a letto freddo o a letto caldo. Con letto freddo si intende la semina diretta su terriccio e sabbia mentre con letto caldo si intende un semenzaio nel quale si usa uno strato di letame sotto il terriccio che fermentando sviluppa calore e accelera la germinazione. Il trapianto consiste nell’operazione di traslocare le piantine, allo stadio di 3°o 5° foglia, dal semenzaio al terreno dell'orto.
Per consentire la germinabilità dei semi ed evitare di dover sostituire eventuali fallanze nell'orto, è prassi utilizzare il semenzaio. Il semenzaio, in termini semplici, consiste in un qualsiasi tipo di contenitore di piccola superficie,
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la Concimazione Le piante necessitano di elementi nutritivi per sviluppare i singoli organi vegetali e compiere il proprio ciclo vitale. Gli elementi nutritivi sono asportati grazie alle radici che esplorano le micro porosità del suolo. Il sottile strato di umidità che circonda le particelle del suolo permette la creazione di una soluzione acquosa ricca di sali minerali che la pianta assorbe in base alle sue esigenze. Gli elementi
nutritivi principali che condizionano lo sviluppo vegetativo e la qualità del raccolto sono azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) detti anche macro nutrienti. I nutrienti assorbiti in quantità limitate sono detti micronutrienti (manganese, boro, ferro…). Normalmente il terreno ne è provvisto a sufficienza. L'attività di apporto di macro
Concimazione
e micro nutrienti al suolo avviene tramite la concimazione. La concimazione può avvenire con l'apporto di concime di tipo organico e/o minerale. Al primo gruppo appartengono tutti i concimi di origine animale (letame, sangue secco, cornunghia, pollina,...) e vegetale (compost, residui vegetali indecomposti, ecc.) detti anche genericamente sostanza organica. La sostanza organica ha come primaria funzione quella di migliorare la struttura del suolo (effetto ammendante) e in secondo luogo di apportare gli elementi nutritivi. I concimi minerali sono invece tutti quei prodotti che apportano i macro-micro nutrienti in forma minerale non condizionando la struttura del suolo.
Ogni elemento nutritivo ha una funzione nello sviluppo della pianta:
Azoto (N): favorisce lo sviluppo degli organi verdi e consente l’aumento delle dimensioni delle piante
Fosforo (P): favorisce lo sviluppo degli organi di riserva e la radicazione
Potassio (K): favorisce lo sviluppo fiori e la qualità/colore dei frutti Ogni concime organico porta in etichetta la concentrazione di macro e di micro elementi, la percentuale di sostanza organica e il tasso di umidità. Nei concimi minerali viene indicato il rapporto azoto-fosforo e potassio (N, P, K) tramite l’utilizzo di numeri (titolo del concime) che corrispondono alla percentuale in peso di ciascun elemento sul peso totale del concime. Ad esempio 10 kg di un concime NPK dal titolo 20-15-10 conterranno 2 kg di azoto, 1,5 kg di fosforo e 1 kg di potassio. In caso il concime contenga un solo elemento si definisce concime semplice (l’urea, ad esempio, possiede solo azoto) mentre nel caso ne contenga due (N-P o P-K) o tre (N-P-K) si definisce complesso (binario o ternario).
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Nell'orto il concime organico per eccellenza è il letame. L'origine può essere bovina, equina o degli animali di corte. Per essere maturo il prodotto deve aver stagionato almeno 9-12 mesi. Il motivo per cui si utilizza sostanza organica ben compostata o letame maturo è perché la maturazione garantisce un più elevato grado di igienizzazione del prodotto, neutralizza la capacità di germogliamento dei semi delle infestanti in esso contenuti, riduce la carica microbica e stabilizza le caratteristiche chimiche (minor contenuto di elementi minerali nelle forme più aggressive). La qualità del prodotto è valutabile dal colore (marrone scuro), uniformità del prodotto, limitata frazione liquida e untuosità al tatto (“burro nero”). Un’alternativa al letame è il materiale composto casalingo. Deriva dalla decomposizione aerobica
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di diversi tipi di sostanza organica (foglie, erba, scarti vegetali di cibo, ecc.) insieme ad una percentuale di terra. Un fattore importante per la valutazione della materia compostata è il rapporto carbonio/azoto (C/N) il quale indica il rapporto tra le sostanze ricche di carbonio (cellulosa, amidi) e quelle ricche in azoto (proteine) che condizionano la vita dei microrganismi. Le concimazioni possono essere effettuate in tre periodi:
impiegati alla dose di un terzo del letame.
Concimazione d'impianto Permette di integrare con concimi minerali la dotazione di macro e micro nutrienti presenti nel suolo. I concimi vengono localizzati nella parte superficiale del suolo in prossimità del seme. Lo scopo è facilitare la radicazione e la disponibilità immediata dei minerali vicino alle radici. Occorrerà evitare concimi a pronta cessione e privilegiare concimi a cessione programmata.
Concimazione di fondo La concimazione di fondo si effettua nel periodo invernale con l'impiego di sostanza organica (letame, compost, terricciato). La sostanza organica deve essere interrata nei primi 30 cm. La funzione è migliorare la struttura del terreno e apportare nutrienti. Prendendo riferimento il letame maturo la dose da apportare è di circa 3-6 q ogni 100 m2. L’utilizzo di sostanza organica risulta molto utile nei terreni troppo sciolti (sabbiosi) o troppo pesanti (argillosi). È possibile anche utilizzare concimi organici essiccati (pellettati) e le dosi dipendono dal tasso di umidità del prodotto; mediamente vengono
Concimazione di restituzione Patica di concimazione che assolve lo scopo di rifornire di nutrienti la pianta durante il proprio ciclo per far fronte alle necessità della pianta. L'apporto viene frazionato in base alla coltura e alla lunghezza del ciclo vitale. E’ possibile utilizzare concimi a pronta cessione. Nei terreni sciolti bisogna evitare forme di azoto prontamente disponibili, come ad esempio i concimi nitrici ed ammoniacali, che potrebbero essere dilavati dall’acqua di percolazione.
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N +TTKIC\KQPG Vi sono diversi sistemi per fornire acqua alle nostre piante da orto. I più comuni sistemi di irrigazione che potrebbero essere utilizzati sono: l’irrigazione a pioggia e l’irrigazione a goccia o irrigazione localizzata. risparmio di acqua e l’automazione dell’operazione per contro invece vi sono alcuni svantaggi che ne limitano l’impiego sull’orto; l’irrigazione per aspersione infatti genera un ambiente umido a livello della superficie della coltura in quanto foglie, fusti, fiori e frutti sono adacquati dall’alto da minuscole goccioline. Questo ambiente umido favorisce la comparsa di numerose malattie soprattutto fungine che ostacolano la normale crescita della coltura. E’ un tipo di irrigazione più adatto alle colture da pieno campo come i seminativi (cereali, soia, girasole) oppure per l’irrigazione del prato.
Irrigazione a pioggia Il sistema di irrigazione a pioggia (detto anche per aspersione) è una tecnica di distribuzione dell'acqua sotto forma di piccole goccioline che vengono spruzzate dall’alto da appositi erogatori. Vantaggio principale è il notevole risparmio di acqua rispetto ai sistemi tradizionali di irrigazione per scorrimento. Può essere adottato su ogni tipo di terreno, non richiedendo particolari prerequisiti. Nel caso di impianti fissi, si ha un notevole risparmio di manodopera in quanto gli impianti stessi sono facilmente automatizzabili. Il vantaggio dell’irrigazione a pioggia o per aspersione è, come accennato, il
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Irrigazione goccia a goccia o localizzata E’ senza dubbio il miglior sistema di irrigazione dell’orto in quanto l’acqua viene fornita alle piante tramite tubi di gomma gocciolanti a livello delle radici e senza bagnare la superficie vegetale sovrastante. E’ un sistema facilmente automatizzabile che permette di variare il flusso dell’acqua di zona in zona nell’orto permettendo una bagnatura differenziata delle diverse colture in funzione delle loro esigenze e permettendo un notevole risparmio di acqua in confronto ad altri sistemi irrigui. Negli ultimi anni sono stati sviluppati numerosi sistemi di irrigazione goccia a goccia tra i più comuni possiamo annoverare i tubi gocciolanti provvisti ad intervalli regolari di gocciolatori e i tubi porosi che forniscono acqua attraverso micropori. I volumi di adacquamento sono facilmente gestiti tramite centraline elettroniche di facile programmazione che permettono di utilizzare l’acqua al meglio su tutto l’appezzamento destinato all’orto. Un ulteriore vantaggio di questo sistema di irrigazione è la possibilità di fornire costantemente poca acqua per volta dando alle radici il tempo necessario per poterla assorbire evitando inoltre shock idrici al sistema radicale.
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Utilizzare una superficie di terreno per la coltivazione dell'orto richiede oltre a prendersi cura del benessere delle piante (concimazione e difesa fitosanitaria) anche la necessità di prendersi cura del suolo; consideriamo suolo lo strato esplorabile dalle radici. Fondamentale è evitare fenomeni di "stanchezza dei suoli" allo scopo di mantenere intatta la fertilità del terreno e la capacità di ospitare le colture nel tempo. I risultati di suoli "stanchi" sono in primo luogo un calo delle produzioni e un minor livello qualitativo del raccolto. Il fenomeno si verifica con la coltivazione perpetrata nel tempo della medesima specie sullo stesso appezzamento (monocoltura). Le cause da cui dipende la minor fertilità sono legate a: Continua asportazione da parte di una specie degli stessi elementi nutritivi. Le radici esplorano ed assorbono macro-micro nutrienti sempre alla stessa profondità del suolo Produzione di essudati radicali o accumulo di sostanze derivanti dalla degradazione di sostanza organica che
possono risultare tossiche riducendo lo sviluppo radicale.
Sviluppo eccessivo di determinate malattie e parassiti e facilità trasmissione. Per attenuare tale effetti si pratica l'avvicendamento (o rotazione o successione) delle colture di anno e in anno. L'orticoltore alternerà la coltivazione di colture miglioratrici (leguminose ad esempio), con essenze sfruttatrici e a periodi si riposo del terreno. È utile l’alternanza coltivando in successione piante appartenenti a famiglie botaniche differenti, con sviluppo vegetativo differente (piante da tubero, da foglia, da frutto, ecc.) e piante che possiedono esigenze nutrizionali diverse. Si consiglia di iniziare la coltivazione di un'aiuola con colture da rinnovo (patata, pomodoro, ecc..) e ogni anno seminare essenze meno esigenti. Al quarto anno praticare il riposo del suolo o la coltura di piante biocide da sovescio (rafano, senape, rucola) o miglioratrici (leguminose). È anche utile oltre l'alternanza delle colture nel tempo sul medesimo suolo
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anche la coltivazione simultanea di più essenze. Questa pratica si chiama consociazione. Lo scopo della coltivazione mista è di esaltare l'interazione tra piante con effetto di stimolo e repulsione verso altre colture o parassiti. La coltura di più essenze simultaneamente può essere fatta investendo sulla stessa aiuola più colture (alternando file di diverse specie) o coltivando aiuole tra loro prossime.
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Pomodoro
Peperone
Patata
Melanzana
Il nome di questa famiglia suggerisce il fabbisogno di queste essenze in fatto di luce. Tutte le solanacee per crescere e fruttificare necessitano di un’esposizione diretta ai raggi del sole per lungo tempo.
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
il pomodoro, originario del centro America (Messico e Perù), fece la sua comparsa nel panorama europeo piuttosto tardi importato dalle Americhe dai conquistatori spagnoli.
è una pianta mediterranea, il freddo è il vero fattore limitante la sua coltivazione; temperature prossime allo 0 portano alla morte della pianta, mentre temperature sopra i 32° causano scarsa allegagione e decolorazione delle bacche. I fiori vengono scarsamente fecondati con temperature notturne inferiori a 12°C.
Descrizione vegetale: è una solanacea con fusto semilegnoso, con foglie composte ricche di peli ghiandolari che secernono un succo dall’odore caratteristico. E’ una pianta erbacea eretta o ricadente, alta più o meno un metro. L’infiorescenza è semplice o suddivisa con fiori a cinque petali di colore giallo. La fioritura è scalare e dall’allegagione (trasformazione del fiore in frutto) alla maturazione trascorrono circa 40-50 giorni. Il frutto è una bacca che può essere tondeggiante o di forma allungata. La colorazione del frutto maturo è dovuta alla presenza di sostanze come il licopene e i carotenoidi. Le varietà di pomodoro esistenti si possono raggruppare in due categorie: da tavola per consumo fresco e da industria per pelati e concentrati.
Terreno: Il pomodoro non è una pianta esigente, preferisce terreni profondi, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Evita assolutamente il ristagno d’acqua. Si adatta a terreni a pH leggermente basici o moderatamente acidi.
Preparazioni del terreno: esegui a fine estate una lavorazione superficiale (10-15 cm) per interrare i residui della coltura precedente. In autunno inverno esegui una lavorazione più profonda (30 cm) per interrare il concime e l’eventuale sovescio. Prima del trapianto effettua una lavorazione di finitura.
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l’irrigazione a scorrimento o a pioggia dentro i solchi laterali. Nei semenzali adotta un concimazione a base di effettua 2-3 interventi irrigui in modo letame in ragione di 3-4 q/100m2 che il terriccio di semina rimanga da effettuare in autunno ad una umido mentre nel corso del periodo profondità di 30-40 cm, più un buon caldo è importante non creare apporto di fosforo e potassio. stress. Dirada Semina o le adacquature Caratteristiche trapianto/epoca: durante nutrizionali l’epoca di semina maturazione. varia a seconda Mantieni il suolo Il pomodoro possiede un limitato del tipo di coltura, carico calorico (18 kcal/ 100 g), pulito dalle in inverno si fa un buon contenuto in minerali e infestanti con oligoelementi ed è dotato di tutte in semenzaio leggere zappature. le vitamine idrosolubili. su letto caldo I germogli che per trapiantare a si sviluppano marzo in tunnel all’ascella e anticipare la dell’attaccatura produzione, oppure fogliare devono da marzo a maggio essere asportati in semina diretta prima che nell’orto. Per un m2 superino i 3 cm di semenzaio sono E’ costituito principalmente per impedirne da acqua (94%), proteine (1%), necessari 3-4 g di un eccessivo grassi (0,2%) e carboidrati (2,8%). seme. La profondità Il pomodoro è un eccellente sviluppo in altezza di semina oscilla da attivatore della mobilità gastrica (le vegetazioni pochi millimetri fino e possiede una sensibile azione troppo folte disintossicante grazie alla buona a 2 cm. Le distanze determinano pochi presenza di zolfo. di impianto sono frutti). La cimatura comprese tra 70 e (rimozione del 100 cm tra le file e germoglio apicale) deve essere fatta tra 30 e 60 cm sulla fila. dopo la formazione del 4° palco di branche e serve per anticipare la Cure colturali/irrigazione: maturazione. predisponi dei tutori ai quali ancorare le piante. Evita durante l’irrigazione di bagnare le foglie cerca di adottare
Concimazione di fondo:
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pomodoro successivamente a chenopodiacee o cucurbitacee. Il pomodoro è una pianta da rinnovo e quindi va posta all’inizio della rotazione agraria, precede bene cipolle, spinaci e lattughe. Adotta la consociazione con sedano, prezzemolo, cavolo, spinacio, ravanello, lattuga, insalata, cicoria, aglio o fagiolino.
Raccolta: effettua la raccolta quando la bacca è totalmente rossa per i pomodori da sugo mentre rosata per quelli da verdura.
Consociazione e avvicendamento: ripeti al massimo per due anni di seguito la coltura sullo stesso terreno. Evita di piantare il
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC Afidi: piccoli insetti di colore verde o nero che succhiano la linfa producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: limita le concimazioni azotate oppure adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid o thiacloprid. Peronospora: Macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Phytophthora infestans. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma, adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di fosetyl di alluminio più rame o iprovalicarb + rame. Mosca bianca: piccoli insetti volanti di colore bianco che volano non appena si tocca la superficie fogliare. Lotta agronomica: provvedi a trapiantare le piantine ad una giusta distanza per non creare inutili infoltimenti che agevolerebbero lo sviluppo della popolazione di mosca bianca. Lotta biologica: impiega di prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di deltametrina.
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evitare le temperature sotto lo zero mentre temperature superiore ai 30° accompagnate da vento possono provocare l'aborto dei fiori. Per una fioritura ottimale si richiedono temperature sopra i 19° C.
Origine e storia: pianta originaria del continente sud-americano, molto utilizzata dagli Atzechi, i quali disponevano di diverse varietà. Importato in Europa nel sedicesimo secolo da Cristoforo Colombo si diffuse sia nel continente africano che in Asia.
Terreno: il peperone necessita di un terreno di medio impasto molto fertile, profondo e ben drenato.
Descrizione vegetale: il peperone ha fusto eretto e foglie alterne molto differenti nella forma in relazione alla varietà. Il frutto è una bacca carnosa di forma e dimensioni varie, con colori che vanno dal verde, al giallo al rosso fino al viola. I frutti verdi sono ricchi di clorofilla quelli gialli di xantofilla e quelli rossi di carotenoidi. Il sapore piccante di alcune specie è dovuto alla presenza della capsaicina; per incrementarlo si riducono le innaffiature due tre giorni prima della raccolta. Il ciclo è variabile da 150 ai 240 giorni.
Preparazioni del terreno: prepara il letto di semina o di trapianto nel periodo che va tra febbraio e maggio a seconda della zona, tramite leggera aratura.
Concimazione di fondo: adotta un concimazione a base di letame in ragione di 3-4 q/100m2 da effettuare in autunno ad una profondità di 30-40 cm, più un buon apporto di fosforo e potassio.
Semina o trapianto/epoca: a causa delle elevate esigenze termiche e del lungo periodo di germogliazione (15 giorni), la semina diretta è poco diffusa e sostituita dalla semina in
Caratteristiche climatiche: è una pianta che preferisce climi caldi, idonea a luoghi ben soleggiati, molto sensibile alle basse temperature. Da
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semenzaio. Nel semenzaio, posiziona i Cure colturali/irrigazione: semi a righe distanti 5-10 cm tra loro. le cure colturali contemplano Per ogni m2 di semenzaio occorrono irrigazioni moderate, eliminazione 2 g di semi e 1 m2 di semenzaio può delle infestanti nel sottofila e zappature coprire dai 100 ai 150 m2 di coltura in per arieggiare il terreno. Effettua la campo. La semina si esegue da febbraio rincalzatura per facilitare la creazione a marzo. Prima di solchi laterali per di trapiantare le l'irrigazione. Caratteristiche piantine irriga bene Per irrigare, nutrizionali il semenzaio. La usa acqua a semina in campo va il peperone è costituito dall'80% temperatura di acqua e 20% di sostanza secca eseguita con dueambiente. Utilizza (3% zuccheri, 3% estratti inazotati tre semi per posta tutori o fili per e 1% sostanze azotate). distanti 50 cm. sorreggere Il trapianto la pianta. Per si effettua tra ottenere bacche più febbraio e maggio grosse provvedi (a 40 giorni dalla ad una limitata semina) con piante soppressione dei alla quinta foglia fiori. (piantine di 20 cm, nei vasetti); la distanza tra le fila Presenta un elevato tenore è di 60 cm e sulla di vitamina A, B e C. Il suo fila di 40-50 cm. consumo favorisce l'attività digestiva e stimola la secrezione Al momento del gastrica. Sconsigliato a chi soffre trapianto, provvedi di iper-acidità e ulcera. ad interrare il colletto.
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KN2GRGTQPG
%CRUKEWOCPPWO
Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta va da giugno ad ottobre, è di tipo scalare, raccogli le bacche quando possiedono pezzatura e colore desiderato. In genere i peperoni verdi o bianco-giallo si raccolgono prima della completa maturazione, mentre quelli rossi e gialli a piena maturazione. La produzione si aggira intorno ai 2 kg al m2.
si associa bene a carciofi, insalate e cavoli. E’ sconsigliato ripetere per due anni di seguito la coltura sullo stesso terreno. Evita di piantare successivamente a chenopodiacee o cucurbitacee.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate o adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega di prodotti a base di imidacloprid o thiacloprid. Ragnetto rosso: piccoli ragnetti rossi della dimensione di mezzo millimetro che pungono le foglie causando ingiallimenti estesi e indebolimento della pianta. Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate. Lotta tradizionale: impiega un acaricida specifico a base di fluvalinate. Mosca bianca: piccoli insetti volanti di colore bianco (aleurodidi) che volano non appena si tocca la superficie fogliare. Lotta agronomica: provvedi a trapiantare le piantine ad una giusta distanza per non creare inutili infoltimenti che agevolerebbero lo sviluppo della popolazione di mosca bianca. Lotta biologica: puoi ricorrere all’impiego di prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: prevede l’impiego di prodotti a base di deltametrina.
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NC2CVCVC
5QNCPWOVWDGTQUWO Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
la patata veniva coltivata nelle Ande fin dal II millennio a.C., quando veniva essiccata e conservata per molto tempo. Introdotta in Europa con la scoperta delle Americhe è ormai diffusa in tutto il mondo.
è una pianta che preferisce climi caldi, idonea a luoghi ben soleggiati, molto sensibile alle basse temperature. Da evitare le temperature sotto lo zero mentre temperature superiore ai 30° accompagnate da vento possono provocare l'aborto dei fiori. Per una fioritura ottimale si richiedono temperature sopra i 19° C.
Descrizione vegetale: il prodotto edule è costituito dal tubero che si forma per ingrossamento dell'estremità distale dei rizomi (fusti sotterranei). I tuberi possono avere diverse forme e dimensioni; le parti verdi contengono solanina che può provocare intossicazioni. L'apparato radicale si approfondisce poco, il fusto è erbaceo; il fiore pentamero (costituito da 5 elementi) e il frutto che è una bacca verdognola non hanno nessuna importanza nella tecnica orticola. Le patate possono distinguersi per forma, colore (bianco o giallo) ed epoca di maturazione. Il ciclo può variare da 80-90 giorni a 150-160 giorni a seconda della cultivar che possono così distinguersi in: molto precoci, semitardive e tardive.
Terreno: richiede terreni ricchi di humus, di medio impasto o sciolti. Evita i terreni molto pesanti perché ostacolano l'ingrossamento del tubero. Per un prodotto di qualità il suolo deve contenere poco calcio, ma essere ricco in fosforo e potassio.
Preparazioni del terreno: vanga profondamente il terreno nell'autunno precedente alla piantagione per preparare un buon letto di semina.
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Concimazione di fondo:
Cure colturali/irrigazione:
è buona norma apportare 2 quintali di letame maturo ogni 100 m2 di terreno.
la patata teme la concorrenza delle infestanti, quindi occorre praticare delle sarchiature; effettua frequenti rincalzature al colletto fino al Semina o trapianto/epoca: momento in cui spunteranno i la semina avviene germogli allo generalmente tra scopo di facilitare Caratteristiche febbraio e marzo la tuberizzazione. nutrizionali utilizzando Irriga i tuberi che il tubero è ricco di amido ed abbondantemente vengono interrati è una delle poche piante con senza creare interi o tagliati le quali un uomo potrebbe ristagni idrici. vivere pur non avendo altro da in due tre pezzi mangiare. Raccolta: (almeno tre la raccolta giorni prima avviene tra luglio della semina e settembre e lasciandoli può avvenire all'aria); ogni per mezzo di pezzo deve avere un forcone; una 3-4 gemme, volta portati in "occhi". Traccia superficie i tuberi dei solchi I tuberi devono essere conservati è necessario profondi 10 cm in luoghi bui e asciutti per lasciarli asciugare nei quali potrai evitarne il rinverdimento e la all'aria. Per deporre il tubero germinazione che innalzano il verificare il grado alla distanza contenuto di solanina (sostanza tossica). di maturazione, di 30 cm uno strofina dall'altro. In energicamente la caso di più file, buccia di alcuni distanziale di 70 tuberi, se rimane attaccata sono cm. Utilizza circa 20 kg di tuberi-seme maturi. per 100 m2.
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NC2CVCVC
5QNCPWOVWDGTQUWO stesso terreno è sconsigliato. Evita di piantare la patata su un terreno che ha ospitato chenopodiacee o cucurbitacee.
Consociazione e avvicendamento: la consociazione più diffusa è con il fagiolo, che sembra utile per arginare gli attacchi della Dorifora (insetto coleottero che defoglia la vegetazione). Puoi coltivare la patata con successo dopo cereali, prato o barbabietola invece ripetere per due anni di seguito la coltura sullo
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate oppure adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: puoi ricorrere all’impiego di prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid. Peronospora: Macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Phytophthora infestans. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma, adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di fosetyl di alluminio più rame o iprovalicarb + rame. Dorifora: larve di insetti coleotteri di colore arancione che da adulti assumono un colore giallo con linee nere che divorano voracemente le foglie. Lotta agronomica: provvedi all’allontanamento manuale delle larve e degli adulti dall’orto. Lotta biologica: adopera prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: puoi ricorrere all’impiego di prodotti registrati a base di imidacloprid.
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NC/GNCP\CPC
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
la melanzana è originaria della Cina e dell'India, è stata coltivata in medio Oriente a partire a partire dal 1440 grazie all'attività delle popolazioni arabe e, in seguito, in Europa ad opera di alcuni Carmelitani.
la melanzana teme il gelo e l'umidità mentre predilige climi caldi. Non si sviluppa vigorosa nei climi umidi. Richiede temperature elevate: 15°C notturni e 24°C diurni. La crescita si arresta sotto i 12°C.
Descrizione vegetale:
Terreno:
pianta pluriennale, erbacea, ma nell'ordinaria coltivazione ha un ciclo annuale. Portamento eretto con altezza massima di 1 m, ha fiori violacei o bianchi e la fioritura dura due o tre mesi. Produce bacche generalmente oblunghe o rotondeggianti di colore violaceo, nero o bianco. I frutti contengono solanina e sono tossici e di sapore sgradevole, ma risultano commestibili e apprezzati dopo la cottura.
richiede terreno profondo, fertile ricco di sostanza organica e fresco. I terreni compatti sono sfavorevoli. Buoni risultati si ottengono nei terreni litorali poiché resiste ai venti salsi e alla salinità del suolo.
Preparazioni del terreno: interra abbondante concime o terricciato.
Concimazione di fondo: apporta circa 3-4 q di sostanza organica ogni 100 m2 la quale deve essere interrata durante la preparazione del terreno.
5QNCPCEGG
Semina o trapianto/epoca:
Cure colturali/irrigazione:
la semina avviene in inverno nel sudl'irrigazione deve essere costante, Italia e a febbraio-marzo al Nord, in innaffia 3 volte a settimana letto caldo o semenzaio ben riparato. prima dell'allegagione e riduci Per accelerare la germinazione successivamente fino ad un solo dei semi, conservali per 8 giorni intervento in pre-raccolta. Evita in un panno di bagnare le costantemente foglie. Rincalza Caratteristiche umido. Usa la melanzana nutrizionali 2 grammi di ogni 20-30 giorni la melanzana è ricca di vitamine seme per m2 di per arieggiare (A, B e C) e sali minerali (potassio semenzaio; le ed eliminare le e un modesto contenuto in piantine che se infestanti. Quando calcio e fosforo). ne ricavano sono le piante hanno sufficienti per superato i 25 100 m2 di orto. cm di altezza, Le piantine con asporta gli apici, altezza di 7 cm e i getti laterali e i con presenza della germogli ascellari quarta o quinta mantenendo per foglia possono ogni ramificazione essere piantate in 2-3 fiori. La melanzana non ha un elevato vasetti di torba potere nutritivo, possiede (ripiolatura); dopo un buon contenuto di fibra alimentare ed è quasi priva di due mesi di vita grassi. Possiede piccole quantità nei vasetti, mettile di proteine e di carboidrati. E’ a dimora nell'orto. ipotensiva e diuretica. Posiziona le piante alla distanza di 50 cm sulla fila e 70 cm tra le fila.
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NC/GNCP\CPC
5QNCPWOOGNQPIGPC
Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta viene fatta scalarmente (da primavera a fine settembre) appena le bacche hanno raggiunto una soddisfacente dimensione (polpa soda e semi non ancora evidenti). La produzione è di circa 3 kg ogni m2.
si consocia bene con insalata, finocchio e cavoli; succede generalmente al pomodoro o alla zucchina.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: limita le concimazioni azotate o adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: adopera prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega di prodotti a base di imidacloprid. Mosca bianca: piccoli insetti volanti di colore bianco (aleurodidi) che volano non appena si tocca la superficie fogliare. Lotta agronomica: trapianta le piantine ad una giusta distanza per non creare inutili infoltimenti che agevolerebbero lo sviluppo della popolazione di mosca bianca. Lotta biologica: adopera prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di deltametrina. Ragnetto rosso: piccoli ragnetti rossi della dimensione di mezzo millimetro che pungono le foglie causando ingiallimenti estesi e indebolimento della pianta. Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate. Lotta tradizionale: prevedi l’impiego di un acaricida specifico a base di fluvalinate.
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NG%WEWTDKVCEGG
Zucchino
Cetriolo
Melone
Cocomero
Il nome della famiglia trae origine dalle caratteristica dei fusti angolosi e striscianti o rampicanti. Deriva da "corb" una parola della lingua sanscrita che significa "attorcigliarsi" o "strisciare".
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NQ 30°C) nella fase di riempimento dei semi determinano un ciclo più breve con un prodotto di scarsa qualità meno dolce, duro e con tegumento più fragile.
Origine e storia:
Terreno: richiede terreni di medio impasto e ben drenati; evita terreni molto compatti e calcarei.
.GIWOKPQUG
nana, 40 cm x 40 cm semi-nane, 60 cm x 60 cm rampicanti, 90 cm x120 cm. La semina in semenzaio è sconsigliata.
Preparazioni del terreno: i piselli richiedono terreni lavorati in profondità; vangatura a 40 cm e lavorazioni di affinamento superficiali.
Cure colturali/irrigazione:
Concimazione di fondo: il pisello si giova della fertilità residua della coltivazione precedente. È consigliabile apportare fosforo e potassio tramite fosfati e ceneri di legna (5-10kg per 100m2).
Caratteristiche nutrizionali il seme contiene un elevato tenore di proteine (20%), inoltre, se consumato fresco, è ricco in ferro, potassio, fosforo e vitamine.
Semina o trapianto/epoca: la semina si effettua tra ottobre e giugno in base all'ambiente di coltivazione; si semina in solchi larghi 10 cm e profondi 5 cm. Disponi i semi distanti 5 cm uno dall'altro e ricoprirli con terra rastrellata. Facilita la germinazione tenendo a bagno i semi 48 ore prima di seminarli. Dirada alla 5° foglia. Il sesto d'impianto varia a seconda delle cultivar:
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quando le piantine raggiungono l'altezza di 15 cm predisponi i tutori (tranne per le cultivar nane). I piselli necessitano di irrigazioni accurate specialmente in pre-raccolta. Sono necessarie anche sarchiature ed eliminazione delle malerbe.
KN2KUGNNQ
2KUWOUCVKXWO
Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
i baccelli vengono raccolti in epoche differenti in base alle cultivar e alla destinazione d'uso. In generale si fa riferimento alla dimensione e alla turgidità del baccello.
consocia con carote, cavoli, sedano, patata e ravanelli. Evitare la monosuccessione e avvicenda con lattughe, cavoli, carote e spinaci.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC
Afidi: piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). La lotta agronomica prevede la limitazione delle concimazioni azotate o la consociazione con liliacee come l’aglio. In lotta biologica è previsto l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di imidacloprid. Ruggine: Fungo che si manifesta con pustole rossicce giallastre sulle foglie che in stadi successivi causano l’ingiallimento e la caduta delle foglie. La lotta agronomica prevede la semina ritardata per sfuggire al periodo in cui il fungo è più aggressivo. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di sali di rame. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti sistemici registrati sulla coltura.
.GIWOKPQUG
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KN(CIKQNQ
2JCUGQNWUXWNICTKU
Origine e storia:
Terreno:
le specie che attualmente si consumano sono originarie del Nuovo Mondo, in particolare del centro e sud America.
richiede terreni sub-acidi, di medio impasto, profondi e irrigui; evita i terreni calcarei che determinano un indurimento della cuticola del fagiolo.
Descrizione vegetale:
Preparazioni del terreno:
pianta annuale, con apparato radicale molto ramificato e fittonante; ha fiori a grappolo di colore biancorosa. Il fusto è cilindrico, eretto nelle varietà nane e volubile in quelle rampicanti. Il frutto è un legume (baccello) di dimensioni e colore variabile. La parte edule è il seme dentro al baccello.
dato che il fagiolo si giova della fertilità residua, effettua lavorazioni profonde per interrare la sostanza organica come una vangatura a 40 cm e lavorazioni di affinamento superficiali.
Concimazione di fondo: il fagiolo si giova della fertilità residua della coltivazione precedente. È consigliabile apportare fosforo e potassio tramite fosfati e ceneri di legna (5-10kg per 100 m2).
Caratteristiche climatiche: il fagiolo è una pianta dei climi temperati; germina con temperature superiori ai 10°C, e muore con temperature sotto lo zero; teme piogge prolungate. Temperature troppo elevate (> 32°C) determinano baccelli legnosi.
.GIWOKPQUG
Semina o trapianto/epoca:
Cure colturali/irrigazione:
la semina si effettua quando la le cure consistono in sarchiature, temperatura è di almeno 10°C (da eliminazione delle malerbe e aprile in avanti). La semina delle rincalzatura che serve anche per varietà nane si esegue su file distanti preparare il terreno a ricevere 60 cm e con una distanza sulla fila di l'irrigazione per infiltrazione laterale. 10 cm; la profondità Per le forme di interramento rampicanti bisogna Caratteristiche è di 5 cm. Per le predisporre i nutrizionali varietà rampicanti tutori. Predisponi i fagioli hanno un elevato si esegue in irrigazioni contenuto in proteine, vitamine postarelle (100 soprattutto nelle del gruppo B e PP e minerali cm x 20 cm) con fasi iniziali del ciclo (calcio, potassio e ferro). Inoltre tre semi per posta; e al momento della contengono fibre utili all'apparato digerente. lasciare in seguito formazione dei una sola pianta. baccelli.
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KN(CIKQNQ
2JCUGQNWUXWNICTKU
Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
i baccelli vengono raccolti manualmente e scalarmente. I fagioli da sgranare si raccolgono quando i baccelli ingialliscono, se il consumo è fresco invece si raccolgono quando i semi sono ingrossati e il baccello è tenero. I primi fagioli sono pronti già 60 giorni dopo la semina.
si possono consociare con numerosi ortaggi quali: lattuga, pomodoro, cavolo, santoreggia, bieta e ravanello; da evitare aglio, cipolla e piselli. Essendo una pianta da rinnovo apre il ciclo di coltivazione; evita la successione a piselli e cetrioli per evitare la trasmissione di marciumi e batteriosi.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC
Afidi: piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). La lotta agronomica prevede la limitazione delle concimazioni azotate o la consociazione con liliacee come l’aglio. In lotta biologica è previsto l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di imidacloprid. Ruggine: Fungo che si manifesta con pustole rossicce giallastre sulle foglie che in stadi successivi causano l’ingiallimento e la caduta delle foglie. La lotta agronomica prevede la semina ritardata per sfuggire al periodo in cui il fungo è più aggressivo. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di sali di rame. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti sistemici registrati sulla coltura.
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NG%JGPQRQFKCEGG
Spinacio
Il nome deriva da un aggettivo greco chenòpus/chenòpodos che riferendosi all'apparato radicale significa ‘dai piedi di papera’.
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NQ5RKPCEKQ
5RKPCEGCQNGTCEGC
Origine e storia:
Terreno:
lo spinacio è stato introdotto in Europa dagli arabi intorno all’anno 1000. Ad oggi è molto diffuso nel centro e nord Europa.
esige terreni freschi, fertili e sciolti con una buona dotazione di calcio.
Descrizione vegetale: lo spinacio viene distinto in base alla morfologia del seme, ci possono essere varietà a seme rotondo e angoloso. Le varietà a seme rotondo sono più produttive e di miglior qualità. La pianta è annuale con radice fittonante; foglie bollose riunite in rosetta. Il fusto è eretto, ramoso, di altezza massima di un metro; il prodotto edule sono le foglie, che però non possono essere più consumate dopo la fioritura.
Preparazioni del terreno: prepara il letto di semina tramite una media lavorazione del suolo e l'affinamento superficiale dell'aiuola
Concimazione di fondo: la concimazione deve essere prettamente minerale, perché vista la brevità del ciclo non è in grado di utilizzare le somministrazioni dirette di letame. In caso di apporti di sostanza organica matura conviene distribuirla alla coltura che lo precede.
Caratteristiche climatiche: pianta dei climi temperato freddi, non sopporta lunghi periodi di caldo e di siccità. Resiste bene a temperature sotto lo zero fino a -6°C per brevi periodi (lunghi periodi di gelo provocano ingiallimento delle foglie e la morte della pianta).
%JGPQRQFKCEGG
Cure colturali/irrigazione:
Semina o trapianto/epoca:
le cure consistono in irrigazioni la semina si effettua da agosto ad da effettuare sin dopo la semina e ottobre per una raccolta primaverile lavorazioni superficiali per eliminare e da gennaio ad aprile per una le malerbe. Consigliabile pacciamare raccolta autunnale. La semina si per mantenere l'umidità del suolo e esegue a file distanti 25 cm alla bloccare lo sviluppo profondità di delle malerbe. 1cm. Distribuisci Caratteristiche 20 grammi di nutrizionali semi ogni 10m2 le foglie hanno un elevato di coltura. Per contenuto in ferro, magnesio avere una raccolta, e vitamina A; possono essere semina lo spinacio consumate crude o cotte. ogni 20 giorni.
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NQ5RKPCEKQ
5RKPCEGCQNGTCEGC
Raccolta: la raccolta avviene asportando le singole foglie o mantenendo integro il corpo centrale oppure tagliando l'intera pianta. La produzione annua è di 20 kg di foglie ogni 10m2.
Consociazione e avvicendamento: coltura intercalare che può essere avvicendata con piselli e fagioli mentre si consocia con cavolfiore, carota, patata e fagiolo. Evita le successioni con bietola.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC
Altica: è un piccolo coleottero detto anche pulce di terra della dimensione di circa 2mm; le larve vivono nel terreno dove svolgono il loro ciclo biologico per poi portarsi sulle foglie dove provocano evidenti rosure fogliari con ripercussioni sullo sviluppo. La lotta agronomica prevede il ritardo nella semina per sfuggire al ciclo dell’insetto e la riduzione delle concimazioni azotate. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti registrati a base di clorpirifos metile.
%JGPQRQFKCEGG
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Fragola
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NC(TCIQNC
(TCICTKCXGUEC
Origine e storia:
Terreno:
la fragola è originaria degli ambienti alpini dove cresce allo stato selvatico; conosciuta fin dai tempi dei romani deve il suo nome al termine latino "fragrans" che sottolinea il suo profumo intenso.
cresce bene in terreni leggeri con una buona dotazione di humus.
Preparazioni del terreno: lavora il terreno a 20 cm incorporando della sostanza organica ben matura.
Concimazione di fondo:
Descrizione vegetale:
apporta letame maturo o sostanza organica ben compostata in quantità di 3 q ogni 100m2 e interrala. Per orti domestici è molto diffuso l'apporto di terriccio ben compostato in spessori di 5 cm per evitare lavorazioni profonde (da apportare ogni anno).
la fragola è una pianta stolonifera che cresce prevalentemente a cespuglio; le foglie sono ovate e oblunghe. I fiori, a 5 petali di colore bianco, sono riuniti in racemi che producono un falso frutto, detto fragola, di colore rosso e polposo che porta sulla superficie i frutti veri e propri (acheni nerastri).
Caratteristiche climatiche: pianta dei climi temperati e ventilati; evita aree soggette a gelate tardive e troppo soleggiate.
2KEEQNKHTWVVK
Cure colturali/irrigazione:
Semina o trapianto/epoca:
evita la crescita delle infestanti tra la semina può avvenire in 3 modi: le piante ed effettua zappettature. tramite seme: a luglio metti a Pacciama per ridurre la crescita dimora nel semenzaio il seme e delle infestanti (paglia, telo nero...). trapianta in orto quando le piantine Evita i ristagni di acqua; innaffia con hanno 3-4 foglie regolarità dopo il per cespo: trapianto in estate, utilizza piantine Caratteristiche dopo la fioritura e sane e certificate nutrizionali poco prima della già pronte per maturazione. la fragola presenta un elevato il trapianto. Il contenuto in zuccheri é quindi un trapianto può frutto piuttosto calorico; inoltre è avvenire in ricca in vitamine (soprattutto C e qualsiasi momento A) e in flavonoidi. dell'anno con sesto di 40 cm tra le piante e 70 cm tra le file per stolone: preleva un ramo laterale, posto alla base dalla pianta madre, interrarlo leggermente e quando ha emesso radici staccalo dalla pianta madre
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NC(TCIQNC
(TCICTKCXGUEC
Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta avviene settimanalmente a partire da aprile-maggio e può protrarsi fino a settembre; cerca di staccare le fragole con il picciolo.
si consocia con fagiolo, cipolla, spinacio e lattuga.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC
Altica: è un piccolo coleottero detto anche pulce di terra della dimensione di circa 2mm; le larve vivono nel terreno dove svolgono il loro ciclo biologico per poi portarsi sulle foglie dove provocano evidenti rosure fogliari con ripercussioni sullo sviluppo. La lotta agronomica prevede il ritardo nella semina per sfuggire al ciclo dell’insetto e la riduzione delle concimazioni azotate. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti registrati a base di clorpirifos metile.
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NG#TQOCVKEJG
Basilico
Origano
Rosmarino
Salvia
Erba cipollina
Menta
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KN$CUKNKEQ
N 1TKICPQ
1EKOWODCUKNKEWO
1TKICPWOXWNICTG
Ciclo:
Ciclo:
Annuale o perenne nei climi caldi
Perenne
Clima:
Clima:
Mediterraneo
Mediterraneo
Terreno:
Terreno:
Asciutto e leggero; posizioni assolate
Asciutto e ben assolato
Semina:
Semina:
Primaverile
Fine inverno e primavera
Cure colturali:
Cure colturali:
Innaffiare frequentemente ed asportare le infiorescenze per prolungare il ciclo vegetativo della pianta
Innaffiare e mantenere pulito il terreno
Raccolta: Raccogliere le foglioline fresche e gli apici fiorali ancora teneri
Raccolta: Asportare le foglie quando sono ben sviluppate e utilizzarle fresche terreno (20 cm).è molto lenta conviene immergere prima della semina i semi in acqua e mantenere il terreno fresco con irrigazioni.
#TQOCVKEJG
KN4QUOCTKPQ
NC5CNXKC
4QUOCTKPWUQόEKPCNKU
5CNXKCQόEKPCNKU
Ciclo:
Ciclo:
Perenne
Perenne
Clima:
Clima:
Mediterraneo
Mediterraneo
Terreno:
Terreno:
Asciutto, leggero, sabbioso e ben assolato
Asciutto e ben assolato
Semina: Semina:
Si riproduce per talea
Si riproduce per talea e il trapianto avviene a fine estate
Cure colturali: Qualche innaffiatura di emergenza o post-trapianto e liberare il terreno dalle infestanti
Cure colturali: Qualche innaffiatura di emergenza o post-trapianto;potare prima dell'inverno
Raccolta: Raccogliere le foglie all'occorenza
Raccolta: Raccogliere i rametti all'occorenza
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#TQOCVKEJG
N 'TDCEKRQNNKPC
NC/GPVC
#NNKWOUEJQGPQURTCUWO
/GPVJCRKRGTKVC
Ciclo:
Ciclo:
Perenne
Perenne
Clima:
Clima:
Temperato
Temperato
Terreno:
Terreno:
Qualsiasi
Medio impasto, abbastanza fresco in posizioni soleggiate
Semina: Semina:
Primaverile o trapianto in aprile
Tramite talee, aprile
Cure colturali: Cure colturali:
Innaffiare dopo la semina e il trapianto
Innaffiare dopo il trapianto
Raccolta: Raccolta:
Asportare le foglie e utilizzarle fresche
Asportare le foglie e utilizzarle fresche
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