Guida allo studio. Il metodo. Quando, quanto, come, dove e perché studiare, di Mario Pilito

February 2, 2017 | Author: Zewale Il Pro-VocatoRe | Category: N/A
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INTRODUZIONE Le prediche, i rimproveri e le punizioni non sono efficaci per far studiare. Sono necessarie, invece...

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Dedicatoagli studentiche vogliono scoprire e Bustare il piacere di studiare

Introduzione

L'obiettivo di questolibro b quello di fornire alcuneinformazioni sul metododi studio. ."*IJn proverbiocinesedice: "Non dare un pesce ad un affamato, ma forniscilo di un amo da pesca;se gli dai un pesce,mangerdper un giorno, se \. gli fornisci un amo, mangerdtutti i giorni." ..-.-/ Con questolibro desiderosuggerirele caratteristichefondamentalidel metododi studio,per continuaread apprendere autonomamente,dopo aver imparato a "pescare"le iplognazioni utili per la vita e nutrieptiper 14mgnte(veditavolan. I ).

Tav. L Analogia tra metodo di studio ed amo per pescare.

INTRODUZIONE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

I'apprendimentod gratificante,soddisfala curiosith,amplia gli oizzonti della mente,aumentaI'autostima.Il metodo di studio trasformalo studio in una esperienzapiacevolee produttiva (vedi tavolan. 2). In altri termini, studiared gratificantesolo se si possiedonoun buon metododi studio ed una appassionata voglia di imparare. Questolibro aiuta: a liberarsidegli approccisbagliatied improduttivi verso lo studio,

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Tav. 2. Vantaggi del metodo di studio.

Un buon metodo di studio d utile, perch6insegnaa risparmiare tempo e ad evitare sfg&i sterili ed improduttivi. Un efficace metododi studio b indispensabile,se si tendeall'eccellenza o se si vogliono raggiungerele vette del sapere. Piaceapprendere,ma, talvolta, non piace studiare. Non piace studiareperch6lo studio d intrecciatoalla difficoltd, alla fatica, allo sforzo. Ma piace apprendere,perch6

a programmareefficacementeil proprio tempo di studio, definendo,in particolare,quandoe quanto studiare,dove e come studiare, ad affrontaregli esami senzaansieth, gli argomentidi esame. a ripassareaccuratamente In breve,I'obiettivodi questolibro d quello di insegnarea studiareefficacemente,grazieal supportodel metodo. Leonardoda Vinci (1452-1519)affermava: "Lodare la ragione 2 facile, dfficile d ragionare bene;facile 2 invocareI'esperienza, dfficile i organizzareesperienT.e sistematiche." Allo stessomodo, d facile lodareil metododi studioe riconoscerneI'importanzae l'efficacia;ma d difficile riusciread applicarlocon costanzafino ad acquisireuna stabileabitudine metodologica.L'esercizio,perd,d la via piD sicuraed efficace per collegare,come un ponte,la teoria sul metodoalla pratica quotidianadello studio(vedi tavolan. 3). Studiarecon metodo significa scoprireil piaceredi studiare.

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

1 I fattori del metododi studio

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Tav. 3. L'esercizio come ponte tra teoria e pratica.

I fattori fondamentalidel metodo di studio, a mio parere, sonocinque: I. il metodo, 2. la motivazione, 3. le abilitd cognitivee metacogniliye, 4. le strategiee le mnemotecniche, 5. lo studio. ll successoscolasticoe il raggiungimentodegli alti gradi della cultura sono garantiti solo quando questi fattori essenziali sonotutti presenti. Analizziamoli brevementee rimandiamo ai prossimi capitoli una loro descrizionepiir ampia.

1. Il metodo Il metodo b la conoscenzadella stradapii effi pida e piD economicaper ottenererisultati Il metodo di studio comprendenumeroseabili

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Tra le piD importanti si possonoelencarele seguenti: C; .. :

saperecomeautomotivarsiverso Io studio;

La motivazioneb debole se b fornita dall'esterno("Se non studio, i miei mi ossessionano"),mentreb forte se nascedall'interno ("Mi piace imparare: mi sembradi allargare i confini della mia mente"). E forte quandonascedalla consapevolezzadi s6 e dei propri valori, e dal significatoche si attribuisce allo studio,alla scuola,alla cultura.

sapere progettare un piano di studio giornaliero, settimanale,mensile:

3. Le abiliti cognitive e metacognitive

s(tpere cosa 2 lo studio e cosa comporta; sapere gestire in modo fficace il proprio tempo di studio;

sapereverfficareed autovalutarei risultati del proprio modo di studiare; .

.

.

I FATTORI DEL METODO DI STTJDIO

saper utilizzare i suggerimenti offerti dalle leggi dell'apprendimentoe della memoria,per elaborareef.ficaci piani di studio ed ingegnosemnemotecniche; sapere elaborare strategie per prendere erypunti, per costruire schemi e mappe, per leggere e per produrre un testo; sapere migliorare il proprio metodo di studio, imparando sia dai propri errori che dalle strategie che hanno avuto successo.

2. La motivazione La motivazioned la spintaa raggiungerecib che si ritiene importante.La motivazionedd valore e significatoa cid che si fa.Le sueradici a$qndanonelle aspettiiive,nei valori e negli scopidello studente.

E necessariodistingueretra " cognizione" e " metacognizione". La cognizioneiguarda il conoscere,la metacognizioneriguardala riflessionemetodologicasul modo in cui si conosce. La cognizioneriguardail "cosa" si conosce,la metacognizione riguardail "come" si conosce. Le abilitd metacognitiveriguardanola consapevolezzadel modo in cui le informazioni sono acquisite,elaborate,memorizzate ed applicate.Le abilitl metacognitiveriguardano la capacitddi riflettere e controllarei propri processicognitivi, per renderli piD efficienti e piD affidabili. Tra le abilitd metacognitivegenerali,ricordiamo le seguenti: .

guidare l'attenzione;

.

adottare strategie di apprendimento;

.

conoscerele leggi della memoria;

.

elaborare strategie di recupero delle informazioni gid acquisite;

.

rielaborare le informazioni in mappe cognitive;

.

trasferirele informazioninella pratica o nell'acquisizionedi altre informazioni.

Senzamotivazionetutto appareinutile ed improduttivo. Per studiareefficacementeb necessariocoltivare in se stessi forti motivazioniintrinseche, rispondendoin modo convincentee significativoalla domanda'."Perchdsto studiandoques,tamateria?". La motivazioned la condizioneindispensabile dello studio.

GUIDA ALLO STUDIO:IL METODO

4. Le strategie e le mnemotecniche Lq. slratpgiedi pp{io sono dei piani sequenzialidi operazioni che favorisconoI'assimilazione,l'elaborazione,la memorizzazione,il recuperoe I'applicazionedei contenutidi apprendimento. Tra le strategiedi studio generaliricordiamo le seguenti: Io . . .

le strategieper leggere, le strategieper la lettura veloce, le strategieper apprendere,memoriT2are,ripassare, le strategie per produrre un testo.

I FATTORIDEL METODODI STUDIO

5. Lo studio Lo studio b la quantitd e la qualitd di investimentodella propna energlaper lmparare. Il metododi studio d, invece,il modo migliore per assicurare un "buon investimento"di tale energiao risorsepersonali. Lo studio senzametodo b disordinatoe improduttivo. Lo studio senzamotivazioneb noioso ed insopportabile.

6. Visualizzazione dei cinque fattori del metodo di studio

Tra le strategiedi studio specifichericordiamo le seguenti: . . . .

il sottolineare, il prendere appunti, Io schematizzare, l'archiviare le informazioni.

Le mnemotecnichesono delle tecnicheper raggiungerela completapadronanzadi una materiadi studio. Tra le mnemotecnichepiD importanti, applicabili allo studio, si possonoindicarele seguenti:

Per ricordare pit facilmente questi cinque fattori b utile presentarlisottoforma di uno schemagrafico (vedi tavola n. 4). Uno schemagrafico pub esserecostruitoin vari modi: una lista di parolechiave(vedi tavolan.4a), uno schemaspaziale (in questocaso a piramide) con le parole chiave collocateai (a-)

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le mnemotecnichedella organizzazione logica (schemie mappe),

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le mnemotecnichedei "luoghi", le mnemotecnichedelle immagini, le mnemotecnichedelle associazioni,logiche efantastiche, gli acronimi e gli acrostici, le rime e le filastrocche.

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Tav. 4. Visualizzazionedei cinquefattori del metodo di studio.

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

I FATTORI DEL METODO DI STUDIO

Anahzziamo,tra le tante possibili, la seguentetraduzione dei concetti astrattiin immasini concrete.

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L Tre tipi di percorsi;possonorappresentaretre metodi: (a) uno veloce e diretto allo scopo,(b) uno lento e tortuosoe (c) uno confusoed inefficace;essipossonoaiutarea visualizzareconcretamente il concettodi metodo,che b la strada pii breve per raggiungereuno scopo.

2. Un omino spinto da alcune freccedi diversa ampiezza(a) forte, (b) media, (c) debole,pud rappresentareil concetto della forza della motivazioneversoun obiettivo.

3. Un omino con un'aureolaintornoalla testapub rappresen-

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taregraficamente I'ampliamentodellevarie abilitdcognitive e metacognitive,necessarieper raggiungererisultati eccellenti.

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4 . L'immagine di una scalinatapud aiutarea visualizzareil concettodi percorsoe di strategieoperativeper conseguire un risultato.

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5. Alcune frecce di diversa amprezza(a) grande,(b) media, (c) debole,rivolte verso un libro, possonorappresentare il diversosradodi intensitddell'investimentoversolo studio. E opportuno,a questopunto,elaborareuna immaginementale, quasi una fotografia,visualizzandotale schemafigurativo, fino a vederlocon I'immaginazionein modo molto vivido.

Tav. 5. Visualizzazionespaziale e figurativa dei cinquefattori del metodo di studio.

Lo scopodi questosuggerimentod quello di stimolarenello studenteI'abilith di raggruppamento delle informazioniessenziali in schemigrafici e mappecognitive, cercandodi arricchirle di stimoli visivi concreti,come le immagini, che facilitano I'apprendimentoe la memorizzazione.

suoi vertici (vedi tavola n. 4b), uno schemaspazialecon le parolechiavee con l'aggiuntadi immaginiconcreteche aiutino a ricordaredi concettiastratti(vedi tavola n. 5). La traduzionefigurativadei concettidi metodo,motivazione, abilitd cognitive, strategie,studio, fornisce un grande sostegnomnemonico:una immagine,infatti, si ricordapiD facilmente di una serie di parole.

ii E gratificante,infatti, riuscirea padroneggiarecon una sola I immagine molte informazioni. I

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GUIDA ALLO STUDIO:IL METODO

In questo libro sard preso in considerazione il tema del metododi studio, mentrela descrizionedelle tecnicheJiriudio,(sottolineare'prendereappunti,schematizzare, archiviare) delle strategie(di lettura,di^comprensione e di produzionedi un testo),delle abilitd cognitive e metacognitivl zione, apprendimento,elaborazione, memoriziarion",latten r".;;;;", transfer)e delle mnemotecnicheapplicabili allo studio i;;" senraradall'autorein altri libri (vedi Bibliografi - -- - "u),.

2 Il metodo

Il metodo (parola greca che significa l.via,' o .,direzione verso una meta") b la consapevolezza della stradapit breve, pii veloce e piD economicaper raggiungererisultati soddisfacenti (vedi tavolan. 6). Il metodo d indispensabilequandouna materiad difficile. ll metodo,infatti, offre un orientamento,una guida, una map-

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Tav. 6. Visualizzazionedel concetto di metodo.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

pa. SpessoI'insegnanteoffre numeroseindicazionimetodologiche, quandointervienedicendo:,,Osservatequestoschema. Questoconcetto i un pilastro fondamentate dilla concezione di questo autore. seguite tare procedimentoper giungire a questi risultati." La consapevolezza del metodo si raggiungecon una accurata capacitddi "dialogo interiore", fatto di c-orretteautoistru_ zioni su cid che d megliofare,di autocontrollopassoper pas_ so su cid che si sta facendoe di valutazionifinali ru cid .i-," o statofatto (vedi tavolan. 7). Il metodod una strategiametacognitiva,inquanto fornisce una riflessione sul modo di conoscerr, oppr"niere e ricorda_ re. ll metodod la conoscenzadeile strategiedi conoscenza. Grazieal metodo, b possibileriflettere sui-modi di pensaree di agire, in riferimento all'economiciti dei mezzi. ull'"ffi.ucia dei risultati. Il metodo di studio parte dalra riflessionesul modo di apprenderee termina con I'elaborazionedi strategieper migliorare il modo di studiare. pud impararemeglio e piD rapidamente,se si impara il !i modo migliore di studiare.euindi, p.imu di studiared neces-

IL METODO

sarioimpararea studiare,ciod fornirsi di un valido ed efficace metododi studio. Non serve"studiare di piit", se non si studia con metodo. Il metododi studio suida e controlla il nostro modo di conoscere: .

ci avvertequandostiamoprocedendoin modochiaro o confuso, attento o distratto, corretto o erreto, produttivo o sterile,

.

ci stimola ad apprenderenel modo piir fficace, ci indica le strategiemigliori per rielaborare le informafioni, ci facilita l'assimilazionee la memorizzazione di cid che si va imparando,

. . .

ci spingeversocomportamentiintelligenti e creativi.

L'intelligenza, infatti, C strettamenteintrecciatacon il metodo di studio.Chi studiacon metodo.studiain modo intelligente e chi studia in modo intelligente,adotta un accurato metododi studio. Si ricordi, perb,che il metodosenzamotivazione,o voglia di studiare,d arido.

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Tav. 7. Dialogo interiore ed autoistruzioni.

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1. Il metodocomecapacitirdi autoistruzione Il metodopud esseredefinito come la capaciti di darsidelIe corretteautoistruzionisu cid che si intendefare, su cid che si sta facendoe su cid che si b fatto. La capacithdi autoistruzione consistenel controllarecontinuamenteil proprio modo di procederenella soluzionedi un problema.

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IL METODO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Chi possiedeun metododi studio si chiedecostantemente: "Come sto studiando?Come i la mia motivazionein questo momento?Comei la mia attenzione?Comeposso migliorare la mia capacitd di apprendimentoe di memorizzazione?"

2. Le caratteristiche del metodo riguardanoi Le caratteristichedi autoistruzionedel metodo seguentiaspetti(vedi tavola n' 8):

Si possonoadottareautoistruzionicome le seguenti: "Procedi gradualmentedal generale al particolare, da una visione globale di insiemead una visione analitica e dettagliata, dal noto all'ignoto, dal facile al dfficile, dal concreto all'astratto, da cid che D intuitivo a cid che 2 razionale.Scomponi cid che i complessoin piccole sequenzeo piccoli passi. Procedi lentamente: non essere impulsivo o frettoloso nelle conclusioni. Chiediti quali sono le cause e le conseguenze degli eventi. Sii attivo nello studio e cura il metodo di studio, organizzandole informazioni in schemie sistemidi conoscenze. Prima di studiare, riattiva la tua motivazionee le tue preconoscenze." In breve,il metododi studio equivalealla capacitddi darsi delle appropriateautoistruzioninel settoredell' apprendimento.

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Tav. 8. Curatteristiche del metodo.

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Ia Previsione,

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la progettazioneo pianificazione' l'automonitoraggiopassoper passo'

.

la valutaZionefinale.

2.1. LaPrevisione le numerose Prima di mettersia studiare,d utile prevedere seguenti: le sono variabili dello studio.Alcune di esse ' .

temPi(quando e per quanto tempo studiare)' scadenze(compiti, interrogazioni,esami)'

.materialiesussidi(tibri,appunti,Computer,videodo'umentari' corsi di registrazioni di films '.di istruzioneProSrammata)' . risorse(lezioni dell'insegnante'prerequisiti)' lungo scopi(obiettivi immediati'a medio termine'a ' termine), costi (sforzi,fatica), ' benefici(vantaggi,incentivi' gratificazioni)' ' successiva La capacithdi previsioned il presuppostodella capacithdi Progettazione' Si pud Procederein questomodo: disposizione? "Cosa devo studiare? Quanto tempo ho a d la mia situazionedi Quaii sono i miei irerequisiti? Qual

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CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

partenza in questa materia? euati obiettivi specffici posso propormi? Quali prestazioni effettive desidero raggiungere? Per quale scopo devo studiare oggi? Dovrd fare ii ,o"mpito scritto? Una interrogazione orale? Comeposso utilizzari nel modo migliore il mio tempodi studio? euali dfficottd incontrerd? Qual b il mio atteggiamentoemotivoveiso la materia? Mi piace? Possiedoun buon metododi studio?Seprocedo in questa direzione, quali conseguenzeprevedo? per .fare un buon t1ma su questo argomer.tto,di cosa ho bisogni? Dove possodocumentarmi?Comepossorendereronrrri e tangibi_ li i miei progressi nello studio di questamateria?,,. 2.2. La progettazione o pianificazione Dopo aver previsto le numerosevariabili dello studio,b necessariostabiliredelle prioritd e pianificaretempi, materiali e procedure. Per una progettazionepii dettagliata,si pud procederenel modo seguente: "Per.raqgiungeretale risultato devo organillarmi in que_ sto modo. E necessariostudiare dapprima questoorgo*into, che i basilare,e poi passerdai successivi,ordinati ii sequenza, secondoil grado di dfficoltd. Dopo svolgerd le eseicitazioni pratiche, per esserecerto di aver compresoin modo soddisfacentecid che ho studiato. per non airivare con l'acqua alla gola, all'ultimo momento,? meglio elaborare un piino orario delle ore di studio della settimana.E opportuno che io definiscail metododi studio piil appropriato'in questasituaz.ione.Devo esseresen,vibilealle mie condizioni psicofisiche, e, a tal fine, i indispensabileprevedere adeguaiepoirr, p", evitare di studiare quando non sono pienamente'fficiente. Devo organizzareil mio tempo di studio suila basi del mio ritrno di attenzionee sulla basedel mio ciclo veglia-ripo,co. se rie.scoa raggiungerebuoni risultati, mi premierd.',

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IL METODO

Dopo la progettazione,si passaalla fasedella realizzazione pratica. Si inizia a studiareconcretamente.In questafase d una buonacapacithdi automonitoraggio. necessariopossedere

2.3. L' automonitoraggio Il termine automonitoraggiosignifica autoverificaed autocontrollo. Significa fqfg e*tlsqgnante a-se stpsgi"S,ignifica i nteriori zzai;EifeSffi-iiare 1 ;Aodo ed ipp li carlo costantemente,come una abitudinedi studio (vedi tavola n. 9) E necessarioautomonitorarsipassoper passo,ciod,controllare passoper passoquello che si sta facendoe, soprattutto, "come" lo si sta facendo.Quandosi studiasenzaautomonitoun calo di attenzione.Quanraggio si verifica frequentemente passoper passo, do, invece,si studiacon l'automonitoraggio l'attenzionecontinuaa rimaneresvegliae vivace(vedi tavola n . l0 ) .

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Tav. 9. Automonitoraggio passo per passo.

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IL METODO

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Tav. 10. Studio ed automonitoraggio.

Una esemplificazionedettagliatadella tecnicadell' automonitoraggiopub esserela seguente: "In questomomento,la motivazioned alta o bassa?L'autostimai positiva o negativa?Le condizionipsicofisichesono ottimali? Ho riattivato i prerequisitiT Sonopronto? Va bene. Si parte. Adesso sto effettivamentestudiando. Come sto procedendo?Sto utilizzando bene il mio tempo? E adesso cosa sto facendo? Sto raggiungendoi miei obiettivi? Qui sto trovando dfficoltd e non so perch€. Adessoho capito: avevo trascurato questo aspetto.Devo stare piit attento. Talvolta sono troppofrettoloso e mi capitano delle sviste.A chepunto sono? Quanto mi manca per finire? Sento un po' di stanchezza.E megliofare una brevepausa. Perb, prima voglio finire questo paragrafo. Adessomi concedo una pausa. Penso che mi fard bene.Adesso riprendo. Come mi sento dopo la pausa? Come i il mio livello di attenzione?Questoargomentomi sta sembrando dfficile. Come posso renderlo piil accessibile? Ci sono delle strategiespecificheche posso utilizzare in questo caso?Potreifare, ad esempio,uno schemadei punti principali che ho sottolineato.Adesso che ho fatto questo schema,

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come mi sento?Mi sembra di padroneggiaremeglio I'argomento.Bene.Continuocosi. Mi sto awicinando all'obiettivo? Storaggiungendoil livello di prestazioneche avevostabilito? In questo momentosto incontrando una dfficoltd di comprensione. Cosafaccio? Procedo oltre, sperandodi ricevereulteriori informazioni dal testo o mi fermo finchd non ho compreso in modo soddisfocentequestopunto? Sonoconsapevoledel fatto che questo brano argomentativopresenta una elevata complessitdconcettuale?Comeposso schematizzarei dati, i concetti,i principi, le teorie?" L'automonitoraggioriguarda ancheil controllo passoper passodelle varie abilitd cognitive come le seguenti:la cono; scenza,lacomprensione,I'applicazione,I'analisi, la sintesie la valutazioneo capacitddi giudizio critico. "Cosa conoscodi questadisciplina? Conoscoi termini o le definizionipiil importanti?Ho compresoil significatodi questo concetto? Sono capace di ripeterlo o ridirlo con parole mie? Saprei spiegarlo ad un'altra persona? Sono capacedi individuare la catena di causa ed effetto di questo procedimento?Sono capacedi applicare questi concetti ad altre situazioni o ad altri contesti? Come posso scomporre, {iqt-inguere,discriminaregli elementidi questoinsieme?Comeposso metterli in confronto con questi altri? Comeposso-figg-ryporre questi vari elementi?Comepossoorganizzarli in un sistema coerente?Come posso integrare questenumeroseinformazioni? Comepossoprogettare questaricerca, ristrutturando da un altro punto di vista i dnti? Comeposso dare loro una nuova impostazione?Comeposso elaborare qualcosadi creativo in questosettore?Comeposso giudicare cid che ho fattofinora? Quali obiezionipotrei rivolgermi rispettoall'impostazioneo alle argomentazioni?Qual i la validitd e l'attendibilitd di questamia ricerca?"

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

IL METODO

2.4. La valutazione Dopo aver finito di studiare,d necessarioverificaree valutare subito il risultato raggiunto. Un esempiodi autovalutazionedettagliatapud esserela seguente: "Sono soddisfatto del risultato raggiunto? euanto mi ? costato?Quali vantaggiho conseguito?Il rapporto costo-benefici i accettabile?Quali argomentiho appresorapidamente e quali argomenti ho appreso lentamente?Forse dovrei studiare in modo attivo, ciod imparando, ad esempio,a sottolineare con accuratezza.Forse dovrei migliorare la mia capacitd di prendere appunti e di elaborare mappe. Cosa mi propongo di studiare la prossima volta? Finora, come posso definire il mio metododi studio? E accurato? Disordinaio? Sodiisfacente? Stimolante?Non sono soddisfotto di questa ora di studio, quindi devo rivedere Ie mie strategie di studio. E bene che riveda attentamenteil modo in cui ho studiatofino a questo momento.Oggi sono contentodel risultato del compito. euesta volta sono stato in gamba. Vedo che studiare in questo modo conducea risultati molto gratfficanti. Ho fatto fatica a comprenderequestocapitolo, ma poi ce I'ho fatta prendendo appunti. In questa materia ho un ritmo di apprendimentopit) Iento. Pensoche dovreifare in questomodo,per colmare le mie lacune in questo settore dello studio". La capacitddi valutazioneconsistenel giudicare : . ,

. ,

il proprio lavoro ("Ho lavorato bene!"), i propri risultati ("L'esame i stato soddisfocente". "Sono riuscito a organizzaredei buoni schemi e mappe concettuali!Ho fatto un buon tema!" ), il proprio ritmo ("Ho fatto molta fatica a capire questogruppo di concetti!"), il proprio impegno("Mi sono impegnatomolto!"),

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Tav. I L Aspetti cognitivi ed aspettimotivazionalidello studio.

. . '

le proprie abilitd ("Mi sentoun po' carentein questo settore!"), i propri limiti ("Dovrei colmare Ie lacunein questa materia!"), le proprie risorse ("Adesso possiedo delle buone mappeconcettualiin questadisciplina!").

La valutazioneriguarda sia gli aspetti cognitivi, sia gli aspettimotivazionali.Non semprei due aspettisonofacilmente separabili(vedi tavolan. 11). Quando uno studenteafferma: "Eureka! Ci sono riuscito! Ho risolto il problemal", esprime,da un lato, la soddisfazione cognitiva, ma, dall'altro, la soddisfazionepersonale.Si sta gratificandoed autorinforzando:("Sono capace-Sonoin gamba!"). La suaautostimacrescee stimolauna pii forte automotivazione:("Questamateria mi piace. Ottengodei buoni risultati. Mi sento caPaceed fficiente. Mi piace sentirmi cosi e voglio continuarea sentirmi cosi.").

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

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IL METODO

In altri termini, I'abilitd di automonitoraggio,o di autoie lo stistruzione,rendelo studentecapacedi autoregolazione mola ad esserepiD responsabileverso se stessoe piD autonomo nello studio. ln conclusione,il metodob lo strumentoindispensabilenel campo del saperee dello studio.Esso fa risparmiaretempo e fatica ed incrementanotevolmentei benefici ed i risultati.

OlrvQ UE. c' /reczto !-Tav. 12. Quadernodel proprio metododi studio.

3. II quaderno del proprio metodo di studio E utile predisporreun quadernoin cui raccoglierele proprie osservazionisul metodo di studio, segnandogiorno per giorno le difficoltd, ma anchele regoleempiricheche si ritengono efficaci ed adatteal proprio stile cognitivo (vedi tavola n. 12) Su tale quadernosi possonoannotare,ad esempio,le autoistruzionielaborateper svolgereun tema: "Quando devofare un tema la prima cosa a cui devopensare i se ho compresobene la richiesta contenutanel titolo. Dopo devo cercare di rintracciare nella memoria tutto cib che D pertinentecon l'argomento da trattare. E importantissimo abbozzareuno schemadelle varie parti del tema. Devo stare attentoa scriverein modosemplicemrt vivace,Devo curare l'equilibrio della composizionee l'architettura delparagrafo, ecc.". In questomodo si rendevisibile e tangibileil proprio metodo di studioe si d in gradodi correggerlo,migliorarlo e personalizzarlo.

24

25

3 La motivazione versolo studio

La motivazioned la spintache animae sostieneun'azione o un comportamento,per soddisfarei propri bisogni. Una forte motivazionestimola un comportamentodecisoe direttoallo scopo,mentreuna debolemotivazioneproduceun comportamento incertoe confuso(vedi tavola n. l3).

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Una forte motivazionefa riversarenello studio un forte interesse,una intensavoglia di apprendere,una solidatenaciadi fronte alle difficoltd. In definitiva, una forte motivazionerende piD probabileil successoe la gratificazionenello studio. La motivazionedeterminacid che si deve ricordaree cid che si pud dimenticare. Si ricorda piD facilmente cid che interessa,cid che piace, cib che d utile (vedi tavolan. 14). Si dimenticapiD facilmentecib che d noioso,cid che non piace,cib ched inutile.In altri termini,si dimenticafacilmente quandonon si b motivati a ricordare,perch6,in tal caso,le informazioni appreseperdonoimportanzae rilievo e vanno a finire sullo sfondodella nostramemoria.

27

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

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LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

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Tav. 14. lrt motivazione a ricordare.

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il desideriodi imparare e la conseguenteconsiderazionepositiva, o valorizzazione,dello studio,

.

il desiderio di fare bella figura e di impressionare gli altri,

.

il desideriodi competerecon se stessi("Sono in gambao no?"),

.

il desiderio di avere successoe di eccelleresugli altri, oppure il desiderio di dimostrare agli altri il proprio valore ("Vifard vedereio di cosasono capace"), il desideriodi compensarelefrustrazioni ("Non riesco in questocampo,ma riuscird nello studio"),

Tav. 13. Motivazioneed azionefficace.

In breve,solo la motivazione,accompagnatadal metodoe da strategieefficaci, garantiscecon certezzail successonello studio. .

1. I fattori della motivazione verso lo studio Quali sono i fattori che creano una motivazione verso lo studio? Facciamouna brevelista:

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. .

il desideriodi riceveregratificazioni ambientali, il "dover" sostenereun esameo una interrogaTione (talvolta, senza lo stimolo di una interrogazioneo di un esame,si studia di meno o molto poco),

.

le abitudini di studio.

.

il precedentesuccessoo insuccessoscolastico,

29

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

.

la consapevolezza delle proprie attitudini ("Riesco bene in quasi tutte le materie"),

.

I'interessamentodella propriafamiglia,

.

la personalitd dell'insegnante ("E un insegnante che ti fa amare Ia materia che insegna"), l'organizzazionedidattica della scuola che si frequenta.

.

II

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

La motivazioneinternad intrecciatacon il desideriodi automiglioramento,con il piaceredi apprendere,con la curiosith di scoprirenuove soluzioni,con l'eccitazionedell'autocompetizione(sfidacon se stessi),con l'obiettivo dell'autorealizzaz\one.

Ognuno di questi fattori incide sulla motivazione di uno studente.in modi ed in eradi diversi.

La motivazioneesternad intrecciatacon la necessitddi evitarerimproverie punizioni,con la pressionea compiacere gli altri, con la bramosiadi esibirsie di fare bella figura,col bisogno di ricevere lode ed approvazione,con la smaniadi competerecon gli altri.

2. Motivazione intrinseca ed estrinseca

Di fronte alle frustrazionio alle distrazioni,la motivazione internad pii resistentedi quella esterna.

Si distinguonodue tipi di motivazione:quellainternao intrinsecae quellaesternao estrinseca. La motivazioneintrinsecascaturiscedai valori e dagli interessi dello studente;la motivazioneestrinsecascaturisceda stimoli esterni,che, spesso,coinvolgonosuperficialmente la personalithdi uno studente(vedi tavolan. l5).

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3. La forza della motivazione Una forte motivazioneb indispensabile, soprattutto,quando si incontranoostacoli,difficolte e frustrazioni.Le difficolth nello studiosonoinevitabili,perchdlo studioimplica la fatica, I'impegno e lo sforzo.Per affrontaretali difficolti si pud agire in due direzioni: migliorare il proprio metodo di studio e accenderela motivazioneo la voglia di studiare. E necessario chiedersi: "Quanto mi interessacib che stofacendo? E veramente importanteper me? Quanto b importante?" Solo se si riescea fare emergereuna forte motivazione,d possibileaffrontareagevolmentele difficoltd. Agendo sulla propria motivazione,si pud modificare il peso e la dimensionedelle difficoltd di studio: essepotranno sembrarepiD semplici e piD facili da affrontaree risolvere.

Tav. 15.Motivazioneinterna e motivazioneesterna.

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LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

borare un autocontrattodi impegno con se stessi,pianificare lo studio, automonitorarsipassoper passo,elaborareun piano per autorinforzarsi. 4.1. Curare I'autostima

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E"!?"r"/$ /) 4K Tav. 16. Motivazioneforte e motivazionedebole.

Con un'alta motivazione,le difficoltd sonopercepitecome risolvibili. Con una bassamotivazione,le difficolti sembrano insolubili,e sonoaccompagnate da sensazioni di sfiduciae di "Non ce la faccio! Non ce la fard mai" (vedi autosvalutazione: tavolan. 16).

"E necessarioche io mi liberi dalte immagini negativedi me stessocomepersona e di me stessocome studente.Devo cercare di sostituirle con immagini positive (vedi tavola n. l7). Devo curare la mia autostima:se i alta, mi sentocapace e cid aumenta la probabilitd di avere successo;se D bassa, sento che non ce la fctrb mai e che sono una frana e cosi allontano da me la probabilitii di avere successo.E necessario che io impari ad interrompere,con la tecnica dell'autoistruzione, il circolo vizioso del dialogo interno dell'insuccesso."

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In breve:non sonole difficolti che inibisconouna persona, ma lo scarsolivello di autostima,la debolezzadella motivazione e la povertddelle risorse. Quando si d motivati, le difficolti sono percepitecome opportunitddi automiglioramento, e non come minacciadi fallimento.

4. Alcune indicazioni per automotivarsi verso lo studio Come si pub raggiungereun'alta motivazione?

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Alcune indicazioniper automotivarsiversolo studio,con la tecnicadel"dialogo interiore" o capacitirdi autoistruzione, sonole seguenti:curareI'autostima,valorizzarelo studio,ela-

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Tav. 17. Curare l'autostima.

4.2. Visualizzarsi positivamente "Devo imparare a visualizzare c'on chiarezza i risultati positivi che mi aspetto ed imparare quasi a preguslarli: in questomodo,mi sentomnggiormente,notivatoa raggiungerli." 1a

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CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

4.3. Valorizzare lo studio

4.5. Pianificare te attivitir di studio

"Devo valorizzare lo studio, la scuola e la cultura. Solo se riesco a valorizzarli, riesco a concentrami e ad impegnarmi. Devo riuscire ad inserire il valore dello studio ail'interno dei miei valori esistenziali.Pertanto, non devo studiare solo per trovarmi un lavoro, ma devo studiareper scoprire il piacere di apprendere."

4.4. Elaborare un autocontratto "ln questasettimanami impegno(vedi tavola n. Ig) a studiare in questo modo, utilizzando questo tempo; voglio raggiungere questi risultati; se, alla fine della settimana, o alla scadenzadi questa data, sard riuscito a mantenerequesto impegno, mi premierd in questo modo. Se non manterrd fede a questo mio impegno, mi toglierb questopremio o beneficio. In questomodo mi ? piilfacile esercitareI'autocontrollo,concentrarmi nello studio, affrontare i conflitti di motivazioni, come,per esempio,il conflitto ta il volermi divertire e il do_ ver studiare."

"E utile pianificare le mie attivitd di studio. Devo fare una accuratadiagnosidei miei bisognidi studio ed eraboiarestrategie per soddisfarli. Devo fissare obiettivi realistici e devo verfficare i risultati. Devo stabilire delle prioritd. euali sono gli obiettivi immediati?Quali sonogli obiettivi a mediotermin.ee quali sono gli obiettivi a lungo termine o finali? Devo diventare consapevoledi tutto cib che comporta lo studio: investimentoaffettivo,metodo,materiali e strumenti,contenuti e strategie-Il fatto che sia io a gestire il mio tempodi studio, aumenta il sensodel controllo ed i gratificante perc'hdrni sento autonomo, responsabileverso me stessoe capace di prendere decisioni."

4.6. Automonitorarsi "La conoscenzaimmediatadei risultati del mio studio mi aiuta ad autoregolarmipiii rapidamentee rinforya i compor_ tamenti che hanno avuto successo.Devo usare l'autontonito-

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Tav. I 8. L'autocontratto.

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4A op fA,4/A HAUro OA Lc4 ft€ r.a = .9COBAql/At€/V4, Tav. 19. L'avvicinamento alla meta.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

raggio passoper passo.Devo controllare spessoil mio livello di attenzioneper studiarenelle condizionimigliori. Ogni tanto devofermarmi, per fare delle pause di riflessione e per verificare come sto procedendoil mio studio. E utile segnaresu unfoglio i passi di avvicinamentoalla meta: metterduna crocettaper ogni cinquepagine studiatee memorizzatefficacemente. Cosi vedrd concretamentecome sta procedendo il mio studio. Ho notato, infatti, che.studio di piil quando vedo che mi sto awicinando alla meta.E un rinforzo per me. Mi scoraggio, invece,quandoIa vedomolto lontana (vedi tavola n. l9)."

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4.7. Autorinforzarsi

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"Per tenere alta la mia motivazione devo predisporre un piano di autorinforzi: un autorinforTopassoper passo mentre studio ed un autorinforTofinale se ho ottenuti buoni risultati (vedi tavolan. 20). Seho successo,i giusto valorizzarmiripetendomi mentalmenteche sono stato in gamba e che posso esseresoddisfatto di me. Se ho un insuccessomi devo inco-

Tav. 21. Motivazionee successo.

raggiare. Con I'autorinforzopotrd affrontare fficacemente frustrazioni, insuccessie dfficoltit, e potrd acquisire stabil' menteun abito di costanzae di perseveranza.Possoelqborare tale piano di autorinforlo nell'autocontratto."

5. Motivazione e successo La motivazione crescequando si ha successoe decresce con I'insuccesso(vedi tavolan. 2l).

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ll successod un rinforzo positivo dell'autostima("Sono in gamba").L'insuccessod generalmente una minacciaper I'autostima ("Sono un fallito"). Il successocrea un forte legame passatadi successo tra I'esperienza e l'aspettativadi un nuovo una personae la stimosuccesso, che disponefavorevolmente la positivamenteverso successifuturi. L'insuccessocreauno circolo "vizioso" (vedi tavolan.22) tra situazionedi insuccesso-bassa autostima-disinteresse-nuopiDbassaautostima-nuovo insuccesso, ecc. vo insuccesso-una

Tav. 20. L' autorintbrzo.

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