Guida all'allevamento delle Galline - terra biodinamica
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in un'agricolitira che rispetta i cicli naturali e lì asseconda sapientemen- te, l'allevamento occupa una posi-...
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Etologia ed avicoltura
GUIDA ALL'ALLEVAMENTO DELLE GALLINE ED ALLA COSTRUZIONE DEL POLLAIO D.W. Folsch in collaborazione con: A. Benelli, E. Brunner, Ch. Burckhardt, H.P. Pfirter, P. Stahel, M. Zullig
RINGRAZIAMENTI
INDICE
La produzione di questa cartella è stata realizzata grazie alla donazione generosa degli stabilmenti Drager, Lubecca, alla fondazione "Oekologischer Landbau", Kaiserslautern. Questa donazione è stata investita in favore dell'allevamento secondo i principi etologici, nell'ambito di una agricoltura ecologica. Per il contributo ringraziamo inoltre: Klingentalmùhle AG, Kaiseraugst; Konsumentenarbeitsgruppe zur Fòrderung tiergerechter Nutzung von Haustieren in der Schweiz (KAG), Oberhofen; Lega Svizzera per la Protezione della Natura (LSPN), Basilea; Schweizerische Gesellschaft fùr biologischen Landbau (SGBL), Fehraltdorf ; Stiftung zur Fòrderung tiergerechter Haltungsf ormen von Nutztieren, Berna; Verwetungsgenossenschaft fùr Eier und Geflùgel (SEG), Berna. Federazione delle Società Migros, Zurigo; Sig.ra H. A. Bùhrler, Zurigo.
Introduzione 1. Caratteristiche dei pollaio e dellJ superficie all'aperto | a) Il pollaio b) La superficie all'aperto e Densità animale I 2. Costruzione del pollaio a) Fondamenta e pavimento b) Pareti I e) Soffitto e tetto I tt) Aerazione e) Finestre f) Altri consigli per la costruzione I
3. Strutture inteme di un pollaio razionale . a) Posatoi [ b) Fossa delle deiezioni e) Lettiera | Potete inviare i vostri consigli per migliorare l'informazione di questo d) Nidi e) Nidi individuali | opuscolo al seguente indirizzo: D. W. Fòlsch, CH-8433 Weiach. f) Nidi collettivi g) Mangiatoie h) Mangiatoia per il foraggio vi i) Cassette per il calcare (grit) Realizzazione e testi l) Abbeveratoi
D.W. Fòlsch, Dr. med. vet., CH-8433 Weiach. P. Stahel, Arch. H T L , CH-8433 Weiach.
Traduzioni: Amos Benelli, CH-6834 Morbio Inferiore. Tutti i diritti di riproduzione, parziale o totale, sono riservati. ©Copyright: Dr. D.W. Fòlsch, CH-8433 Weiach.
4.Parchetti. a) Forchetti b) Lettiera di ghiaia e) Superficie erbosa d) Concimaia e) Bagno di sabbia f) Ombreggiamento g) Ripari contro il vento h) Superfici non recintate. 5. Rimonta 6. Alimentazione
Prima edizione tedesca, 1979; ISBN 3-85 983-021-X. Prima edizione francese, 1979: ISBN 3-85 983-022-8. Casa editrice: Wirz AG, CH-5001 Aarau. Prima edizione italiana: Terra biodinamica n. 16, 1984 Impaginazione dell'edizione italiana: Gabriele Visco-Gilardi Casa editrice: Terra biodinamica, via Pergolesi 26, 20124 Milano.
7. Manutenzione e assistenza 8. Deposizione e conservazione delle I uova 9. Alcuni dati economici a) Profitto b) Costi variabili e) Costi fissi d) Reddito del lavoro e) Durata del lavoro f) Conclusioni Indice degli indirizzi
In un'agricoli tira che rispetta i cicli naturali e lì asseconda sapientemente, l'allevamento occupa una posizione tutta particolare e ben delimitata. L'equilibrio ecologico è minaccialo sia da una concentrazione animale troppo elevata che da un allevamento estremamente specializzalo. Il sistema di allevamento avicolo all'aperto recentemente sperimentato che si basa su vecchi principi e su conoscenze ecologiche, si inserisce all'interno di questo equilibrio. L'allevamento delle galline non necessita di un eccessivo impegno fisico e può essere perciò accessibile anche a persone anziane oppure a bambini assistiti dai genitori, lì numero di galline di un allevamento ali aperto è in rapporto con la superficie del pollaio e del terreno circostante. Una gallina depone un numera di uova sufficiente per soddisfare il fabbisogno di 3 persone. Gli antenati delle nostre galline appartenevano alla razza Bankiwa, che si trova ancora oggi in India ed in Indonesia. I-a gallina è un animale sociale, allevato dall'uomo da innumerevoli generazioni in regioni climatiche molto differenti, in montagna ed in pianura. Essa non è legata ad un tipo particolare di clima e sopporta variazioni di temperatura con estremi al di sol lo dello zero ed al
di sopra dei 30 * C . La gallina vive normalmente in branchi di 60 - 80 capi, più un gallo, dove ognuna conosce le altre individualmente. Il nuovo sistema di allevamento permette alla gallina una vita diversificata, secondo le stagioni e le differenti condizioni atmosferiche e le lascia la passibilità di covare e allevare i propri pulcini. Quest'ultima occupazione richiede circa 3 mesi di tempo, durante i quali la gallina si separa dal branco e non depone le uova. La gallina in libertà si nutre di numerosi elementi trovati intorno
alla fattoria che noi non saremmo in grado di utilizzare in altro modo, come ad esempio i granelli di cereali rimasti sui campo dopo la mietitura e la trebbiatura, i granelli e resti di foraggio contenuti nello sterco di cavallo e nel letame, erbe e vermi, larve, formiche, mosche ecc.. La gallina in libertà si procura da sola la metà del cibo di cui necessita, facendo risparmiare all'avicoltore il 50% dellemiscele necessarie all'allevamento intensivo,questo vale anche per le razze ìbride di grande rendimento. Come allevare all'aperto
le
galline
Per la buona riuscita dell'azienda avicola, il pollaio è altrettanto importante che un nutrimento appropriato e un allevamento corretto. L'allevatore moderno sa che la salute e la produzione dei suoi animali è rinforzata se ripari adeguati attenuano le variazioni climatiche estreme o repentine. Sovente è possibile trasformare vecchi fienili, stalle, scuderie, porcili, stalle per pecore, apiari e altri fabbricati, in pollai adatti alle esigenze di un allevamento all'aperto. Per far ciò si possono utilizzare e adattare le istruzioni per la costruzione di un pollaio contenute in questo fascicolo. Nello scegliere edifici da trasformare bisogna in pri-
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In un'agricoltura che rispetta i cicli naturali e li asseconda sapientemente, l'allevamento occupa una posizione tutta particolare e ben delimitata. L'equilibrio ecologico è minacciato sia da una concentrazione animale troppo elevata che da un allevamento estremamente specializzato. Il sistema di allevamento avicolo all'aperto recentemente sperimentato che si basa su vecchi principi e su conoscenze ecologiche, si inserisce all'interno di questo equilibrio. L'allevamento delle galline non necessita di un eccessivo impegno fisico e può essere perciò accessibile anche a persone anziane oppure a bambini assistiti dai genitori. Il numero di galline di un allevamento all'aperto è in rapporto con la superficie del pollaio e del terreno circostante. Una gallina depone un numero di uova sufficiente per soddisfare il fabbisogno di 3 persone. Gli antenati delie nostre galline appartenevano alla razza Bankìwa, che si trova ancora oggi in India ed in Indonesia. La gallina è un animale sociale, allevato dall'uomo da innumerevoli generazioni in regioni climatiche molto differenti, in montagna ed in pianura. Essa non è legata ad un tipo particolare di clima e sopporta variazioni di tempera tura con estremi al di sotto dello zero ed al
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di sopra dei 30° C . La gallina vive normalmente in branchi di 60 - 80 capi, più un gallo, dove ognuna conosce le altre individualmente. Il nuovo sistema di allevamento permette alla gallina una vita diversificata, secondo le stagioni e le differenti condizioni atmosferiche e le lascia la possibilità di covare e allevare i propri pulcini. Quest'ultima occupazione richiede circa 3 mesi di tempo, durante i quali la gallina si separa dal branco e non depone le uova. La gallina in libertà si nutre di numerosi elementi trovati intorno
alla fattoria che noi non saremmo in grado di utilizzare in altro modo, come ad esempio i granelli di cereali rimasti sui campo dopo la mietitura e la trebbiatura, i granelli e restì di foraggio contenuti nello sterco di cavallo e nel letame, erbe e vermi, larve, formiche, mosche ecc.. La gallina in libertà si procura da sola la metà del cibo di cui necessita, facendo risparmiare all'avicoltore il 50% delle miscele necessarie all'allevamento intensivo,questo vale anche per le razze ibride di grande rendimento. Come
allevare
le
galline
all'aperto Per la buona riuscita dell'azienda avicola, il pollaio è altrettanto importante che un nutrimento appropriato e un allevamento corretto. L'allevatore moderno sa che la salute e la produzione dei suoi animali è rinforzata se ripari adeguati attenuano le variazioni climatiche estreme o repentine. Sovente è possibile trasformare vecchi fienili, stalle, scuderie, porcili, stalle per pecore, apiari e altri fabbricati, in pollai adatti alle esigenze di un allevamento all'aperto. Per far ciò si possono utilizzare e adattare le istruzioni per la costruzione di un pollaio contenute in questo fascicolo. Nello scegliere edifìci da trasformare bisogna in pri-
mo luogo assicurarsi che la luce, l'aria ed il sole abbiano facile accesso al futuro pollaio. Il sole deve poter raggiungere il suolo, eliminando l'umidità e gli agenti patogeni. Per fabbricare un pollaio è necessario allestire un progetto. La sua localizzazione, come pure le sue dimensioni, e gli edifici circostanti devono essere disegnati in uno schizzo del terreno sul quale si costruisce. Se si
edifica indipendentemente da costruzioni già esistenti, è indispensabile orientare le finestre da sud a sud-est, per meglio esporle ai raggi solari durante l'inverno. Non bisogna inoltre dimenticare le prese per la corrente elettrica e le condotte dell'acqua. Il numero di capi alievabili si calcola in funzione della superficie libera del pollaio e dei parchetti, o dello
spazio esterno. Oltre che le razze di colore "selvatico" (ad esempio l'italiane color pernice) anche le galline brune e quelle bianche si adattano all'allevamento all'aperto. Le galline bianche sono più leggere, più vivaci e spesso più timorose di quelle brune: quest'ultime all'aperto si mimetizzano meglio e sono quindi più sicure dai rapaci.
Nutrimento L'avicoltura estensiva all'aperto è interessante nelle regioni agresti provviste di prati e di campi, di frutteti e di boschi. Le galline sono continuamente alla ricerca di nutrimento: per esse l'esplorazione degli spazi vicini ai pollaio e i più discosti, alla ricerca di piccoli organismi quali insetti, vermi, formiche, piccole lumache e altri, il dissotteirarii grattando il terreno, costituisce un'abitudine innata. Questi organismi forniscono una parte considerevole delle proteine necessarie al metabilismo della gallina e alla produzione continua dì uova. Beccano, inoltre semi di ogni genere, svariati germogli, particelle di terra, ma soprattutto piccole pietre che le aiutano, come una macina, a sminuzzare il cibo durante il processo digestivo. Anche i rifiuti dell'orto e della cucina, disposti regolarmente sopra una concimaia accessibile alle galline, che vi recuperano le foglie d'insalata, di cavolo e molte altre cose, sono bene acetti. Quanto più nutrimento le galline potranno trovare all'aperto, tanto meno miscela foraggera dovrà essere messa a loro disposizione. Durante la bella stagione, esse possono procurarsi da sole fino al 50% e più di
nutrimento: facendo il calcolo su tutto l'arco dell'anno, si arriverà sempre a risparmiare il 30% dei costi per l'alimentazione in confronto ad un allevamento intensivo. In più le galline sono delle eccellenti distruttrici naturali di parassiti. E tuttavia evidente che nei campi e nei frutteti, a causa dell'impiego di diserbanti, di fertilizzanti chimici e di pesticidi, non rimane più nutrimento per le galline. Nel pollaio, le mangiatoie automatiche devono sempre essere provviste di foraggio. Una gallina che depone dalle 200 alle 250 uova all'anno e che ha quindi un rendimento del 60-70% all'anno, necessita approssimativamente di 120 gr di foraggio al giorno che deve essere composto da 70-80 gr di farina per ovaiole (ricca specialmente di proteine) e da 40-50 gr di granella (carboidrati). Farina e granella si possono mescolare assieme oppure spargere nel pollaio e nei parchetti. Anche i cereali di scarto, somministrati in quantità corrispondente si addicono molto bene. Trifoglio, erba medica, tarassaco e giovani ortiche costituiscono un completamento di verdura raccomandabile, mentre, durante l'inverno, devono essere messe a disposizione delle galline anche rape, carote, barbabietole, appese ad un chiodo nel pollaio, come pure farina di fieno diluita in acqua calda. Le razioni devono essere adattate all'età, alla stagione ed alle prestazioni delle galline. Se il tempo è freddo le galline mangiamo più granella. Bisogna evitare di cibare le galline con dei farinacei diluiti nel latte, poiché essi fermentano allora molto facilmente e causano diarrea. Bisogna controllare tutti i giorni gli escrementi delle galline e di tanto in tanto verificare individualmente il loro stato nutrizionale.
Approvvigionamento idrico I-e galline devono sempre avere ; disposizione dell'acqua fresca. Pei un numero maggiore di 15-20 capi i consigliabile ingiallar!' nel pollaio UIì abbeveratoio fornito di un distributore speciale. Cova In un pollaio ampio, con spazio all'aperto, dove sia presente un gallo] per un numero di galline variabili da 1 a 50, è possibile allevare qualche pulcino per la rimonta. Da maggio ai settembre, circa il 10% delle galline si mettono a covare: esse si distinguono dalle altre per la loro tendenza a rimanere nel nido, per la loro cresta] afflosciata e pallida. Inoltre, esse| chiocciano se vengono accarezzale sulla schiena. Per poter covare convenientemente,! ia gallina ha bisogno di un nido al parte, ad esempio una cassetta o un'incavatura nel terreno, che deve essere in penombra e riparato dalle I altre galline, il fondo dovrebbe esse- • re ricoperto di paglia. Al calar della notte si installa la gal- _ lina che cova in questo nido isolato, I sopra a 8 o 10 uova (quante essa n e ' può coprire): a sua disposizione essa deve avere acqua e cibo. Nei giorni • che seguiranno, la gallina lascerà il I suo nido solo molto raramente, giusto per mangiare e per bere e eventualmente per fare un bagno di sab- • bia. Le uova sporche o rotte vanno I tolte dal nido. Rimonta Dopo circa 18-21 giorni le uova sotto la gallina si schiuderanno. Il nido deve essere posto al livello del suolo, senza nicchie nelle vicinanze o al disotto, che potrebbero venire scambiate per il nido dal pulcino. La
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chioccia si occuperà personalmente dei suoi pulcini, insegnando loro a beccare e a bere e proteggendoli dalle altre galline. All'alimentazione ordinaria andrebbero aggiunte, soprattutto nei primi giorni di vita, delle uova sode con guscio sminuzzate, della verdura, delle ortiche tritate fini, delle zollette di erba con la terra e del terriccio di bosco. La chioccia e la sua covata possono senz'altro dividere il panchetto con le altre galline; esse non faranno del male ai pulcini. M a bisogna prestare attenzione ai gatti, martore ed uccelli rapaci. Per questa ragione è raccomandabile far uso di parchetti mobili nei primi 2 - 3 mesi di vita. Costruzione del pollaio secondo criteri biologici Qualsiasi edificio abitato deve prima di tutto adempiere alle stesse funzioni che ha la pelle negli organismi viventi e il suo compito è doppio: 1. permettere la penetrazione dei principi essenziali necessari alla vita, provenienti dall'ambiente circostante. Mantenere le condizioni favorevoli ad una vita sana. 2. Eliminare le influenze negative dell'ambiente circostante, distruggere
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