glossario ferroviario
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INDICE Numeri; ……………...…………3 A; ............................................4 B; ............................................9 C; ..........................................13 D; ..........................................22 E; ..........................................25 F; ...........................................27 G; ..........................................30 H; ..........................................32 I; ............................................32 J; ...........................................36 K; ..........................................36 L; ...........................................36 M; ..........................................38 N; ..........................................41 O; ..........................................42 P; ..........................................43 Q; ..........................................49 R; ..........................................49 S; ..........................................54 T; ...........................................62 U; ..........................................67 V; ..........................................68 W; ..........................................70 X; ..........................................70 Z; ...........................................70
Numeri a)
b)
2P 303
Individuano i rotabili con la classificazione del tipo e la matricola. Per i mezzi di trazione vedere ad esempio: - F. Cherubini, “Materiale motore FS 2005”, ed. ETR, 2005 - G. Cornolò, “Locomotive a vapore”, Ermanno Albertelli Editore, 1998 Per le carrozze e i carri indicano anche le caratteristiche tecniche secondo la codifica internazionale stabilita dall’UIC. Individuano i convogli in base al tipo ( passeggeri, merci, ordinari, straordinari, … ) e alla direzione: quelli verso est e sud hanno numeri dispari mentre quelli verso ovest e nord, numeri dispari. Sigla che indica "2 Piani", cioè un tipo di carrozza per treni regionali con posti su due piani e quindi con grande capacità di carico ( circa 200 persone ) Ufficio che organizza i turni di lavoro dei macchinisti, le sostituzioni, … e dove costoro ricevono la descrizione del servizio da effettuare o le eventuali variazioni di quello previsto.
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A Lettera che individua: 1) una carrozza passeggeri di 1^ classe. 2) una delle due testate di un mezzo di trazione o di un ETR. Riduzione forzata del livello del codice della "Ripetizione Segnali" Abbattimento di captato a bordo del mezzo di trazione. Può essere impostato al fine di codice garantire specifiche misure di sicurezza, tramite operazioni degli agenti di manutenzione. Abbracciare gli aghi Impegnare un deviatoio di punta quando entrambi gli aghi non sono completamente accostati ai rispettivi contraghi. Provoca lo svio del rotabile. Sigle per: AC 1) "Apparato Centrale" di sicurezza di una stazione per il controllo e il comando centralizzato dei collegamenti di sicurezza. E' composto del banco di manovra, il quadro luminoso, le apparecchiature costituenti la logica di funzionamento ed il sistema di collegamento tra gli organi di cabina e gli enti di piazzale. 2) "Assenza Codice": sulle linee con blocco elettrico a corrente codificate indica la mancanza di qualunque codice della "Ripetizione Segnali". Sigla per "Alta Capacità / Alta Velocità" che indica il sistema di nuove AC/AV linee per potenziare in modo significativo la rete ferroviaria italiana. Togliere un rotabile dal servizio perché nel breve o medio periodo è in Accantonare eccedenza al fabbisogno. Resta disponibile per un possibile rientro. Antica definizione di treno con caratteristiche attualmente Accelerato classificabile "Regionale" e quindi a marcia lenta ( nonostante il nome! ). All'epoca era però corretta in quanto più veloce di altri con servizio misto (Omnibus). Insieme di prese fisse e mobili sulle testate dei rotabili per consentire Accoppiatore collegamenti flessibili sia elettrici che pneumatici. Accoppiatore 13 o 78 Accoppiatori per il collegamento tra locomotore e carrozza pilota attraverso il convoglio che permette il telecomando per la guida. Si poli differenziano per il numero di fili elettrici ( 13 o 78 ) Accoppiatori del cavo REC. Accoppiatore REC Ridurre il grado di introduzione del vapore nei cilindri spostando la Accorciare la leva leva che ne regola la quantità. Sigla per "Apparato Centrale Elettrico", cioè impianto che permette di ACE comandare scambi, segnali. passaggi a livello singolarmente da un banco presso l'ufficio del Dirigente Movimento o una cabina mediante comandi elettrici. L'impianto effettua anche automaticamente i controlli per impedire manovre incompatibili. Sigla per "Apparato Centrale Elettrico a Itinerari". Permette di ACEI predisporre, dopo verifica, il percorso di un treno selezionando solo i punti iniziale e finale di questo itinerario che viene gestito automaticamente. Gli scambi vengono "liberati", cioè sono di nuovo utilizzabili per altri itinerari, appena sono stati utilizzati. A
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ACI
ACS Addolcitore Aderenza Aderenza artificiale Aderenza naturale AFA Affumicare la gente Agente di guardia Ago di deviatoio Ala semaforica
ALb Albero / asse cavo
Albero a gomito Albero di natale ALe Alesare Alesatore
Sigla per "Apparato Centrale Idrodinamico", cioè impianto che permette il comando centralizzato a distanza degli scambi tramite la pressione di un liquido opportuno inviato mediante tubi da un serbatoio in cui è premuto da contrappesi. Ora non è più in uso. Sigla per "Apparato Centrale Statico". Realizza le funzioni di un ACEI utilizzando computer che effettuano tutti i controlli necessari e non mediante blocchi elettromeccanici. Apparecchiatura per correggere le caratteristiche dell'acqua da utilizzare nelle caldaie delle locomotive a vapore, per ridurre le incrostazioni dovute a depositi di calcare. Attrito tra la ruota e la rotaia che impedisce alla ruota stessa di slittare (ruotare troppo velocemente) o pattinare ( scivolare perché bloccata ). Sistema meccanico, normalmente a cremagliera, per aumentare la pendenza che può essere superata dai treni. Una particolare soluzione è il sistema Fell. Fenomeno meccanico per cui le ruote di acciaio dei rotabili ferroviari rotolano senza slittare sulle rotaie di acciaio. Sigla per "Autostrada Ferroviaria Alpina", tipo di "autostrada viaggiante" in servizio tra Italia e Francia. Non impedire l'eccessiva produzione di fumo a locomotiva ferma in stazione. Persona presente nelle stazioni disabilitate ( cioè senza DM ) ma comunque presenziate. Parte mobile dello scambio presente sempre in coppia. Questi, spostandosi, determinano uno dei due istradamenti possibili. Lamiera a forma rettangolare di un segnale che indica ai macchinisti la possibilità di procedere (se abbassata o inclinata) oppure di arrestarsi (se orizzontale). Può anche essere di un segnale di avviso ed in tal caso ha una estremità a forma di coda di pesce. Di notte è associata ad una luce di colore opportuno. Sigla per i rotabili del tipo "Automotrice leggera a benzina"; attualmente non più in uso. Tipo di trasmissione del movimento dal motore alle ruote che permette di tenere sospeso il motore stesso su molle evitando che questo ed i binari vengano danneggiati dalle oscillazioni. Il nome deriva dal fatto che l'asse che unisce le ruote, passa all'interno di un "albero cavo". Albero che trasforma il moto alternato di un insieme di pistoni in un moto rotatorio: è formato da tanti "gomiti" ai quali si collegano le bielle dei pistoni. Usato nei motori a scoppio. Soprannome del segnale a cinque luci (due verdi e tre gialle) che indica al treno la chiusura o meno delle barriere di uno o più passaggi a livello automatici successivi. Sigla per i rotabili del tipo "Automotrice Leggera elettrica". Ingrandire un foro, ad esempio per infilare un tubo a fumo nella piastra. Attrezzo di vario tipo e dimensione per alesare.
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1) Cavo di rame che collega la SSE ( sottostazione elettrica ) di alimentazione, ai punti della linea di contatto. 2) Apparecchiatura elettrica di varia potenza per fornire tensione ai motori e alle locomotive per le prove in officina. Tipo di alimentazione della linea di contatto in cui la SSE si trova ad Alimentazione a un estremo del binario. sbalzo Denominazione dei collegamenti ferroviari diurni e notturni tra Italia e Allegro Austria via Tarvisio. Sigla per i rotabili del tipo "Automotrice Leggera a nafta", cioè con ALn motori diesel. Azienda francese con produzioni diversificate, dal settore ferroviario Alstom (con TGV e locomotori) a quello delle navi da crociera. Attuale proprietaria della antica Officine di Savigliano, poi FIAT Ferroviaria. Alzare la ribalta per Alzare la ribalta in lamiera posta come pavimento tra locomotiva a vapore e tender per migliorare la circolazione dell'aria in cabina respirare durante i percorsi in galleria e non respirare il fumo. Termine per indicare una locomotiva a vapore a due assi accoppiati American con un carrello anteriore di guida pure a due assi ( rodiggio 2-2-0 o 2B ). Parte mobile dei relè. Ancora mobile Sistema di collegamento tra l'albero cavo e l'asse mediante un anello Anello danzante ed elementi elastici come molle e parti in gomma permettendo l'oscillazione delle ruote. Segnalazione ad una stazione, effettuata da apposito rilevatore, che Annuncio treno un treno si sta avvicinando alla stessa. Dispositivo presente sui mezzi di trazione per controllare ed Antincendio estinguere automaticamente eventuali incendi nel caso in cui il mezzo è telecomandato, quindi senza personale a bordo. Apparecchiatura che confronta le velocità di rotazione degli assi: se Antipattinante / qualcuna è diversa, l'asse sta slittando o pattinando e quindi si antislittante interviene opportunamente. Sigla per "Alta Pressione". Indica i cilindri dove il vapore viene usato AP ad "alta pressione" prima di passare in quelli a "bassa pressione". Apparato centrale a Apparato centrale in cui i comandi a distanza sono realizzati mediante fili e contrappesi. filo Apparato centrale di Impianto che permette il comando centralizzato a distanza degli scambi e dei segnali. Realizza anche i controlli di sicurezza per sicurezza impedire operazioni che possono presentare situazioni di pericolo. Apparecchiatura che interviene se l'operatore ( es. il macchinista ) Apparecchiatura non è "vigile", cioè attento ad intervenire prontamente quando vigilante necessario. Aprire la seconda apertura della valvola del regolatore di immissione Aprire la seconda del vapore dalla caldaia nei cilindri. Disporre a via libera un segnale. Aprire un segnale Soprannome dei locomotori diesel da manovra D 145, a causa del Aragosta loro colore arancione. Parte superiore del pantografo che porta gli elementi "striscianti" Archetto contro la linea di contatto. Moderno treno di verifica delle caratteristiche del binario e della Archimede catenaria per poter controllarne lo stato e prevedere la manutenzione. Alimentatore
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Meccanismo per il movimento delle barriere dei passaggi a livello a filo. Soprannome dell'elettrotreno ETR 250. Arlecchino Contenitore metallico di varia forma e dimensione per contenere Armadio apparecchiature elettriche. Insieme delle rotaie, delle traverse, degli attacchi delle rotaie alle Armamento traverse e dei deviatoi. Grosso chiodo che veniva usato anticamente per fissare le rotaie alle Arpione traverse di legno. Società italo-francese ( Trenitalia-SNCF ) per gestire i trasporti Artesia passeggeri internazionali diurni ( con i TGV Parigi-Milano ) e notturni tra le due nazioni. Aspetti di un segnale Tutte le possibili indicazioni che può presentare un segnale fisso. Nei segnali luminosi può essere V ( = verde ), G ( = giallo ), GL ( = giallo lampeggiante ), R ( = rosso ) e combinazioni di questi colori. Soprannome del locomotore elettrico trifase gruppo E 331 a causa Assassino della scarsa protezione delle apparecchiature elettriche AT interne. Asse di un mezzo di trazione che riceve il moto dall'asse motore Asse accoppiato tramite la biella di accoppiamento. Arganello
Asse cavo Asse falso Asse motore Asse portante Assetto variabile Assile Assuntore Asta di manovra Asta di trazione AT ATC
Atlantic ATO
Sinonimo di albero cavo. E' un asse senza ruote messo in rotazione da un motore idraulico od elettrico; all'esterno è visibile solo il contrappeso e il perno della biella che mette in moto gli assi veri. Asse di un mezzo di trazione collegato ai motori e che contribuisce al movimento del mezzo.. Asse di un mezzo di trazione non collegato ai motori su cui si scarica parte del peso del veicolo. Posizione variabile della cassa dei vagoni rispetto ai carrelli per poter aumentare la compensazione della accelerazione laterale nelle curve. Realizzata nei "Pendolini". Insieme di due ruote unite dall'asse. Era presente nelle stazioni di una linea gestita con il Dirigente Unico ed eseguiva semplicemente gli ordini ricevuti dal DU o dal capotreno del treno in stazione. Tratto di binario che termina con un paraurti e che serve per manovrare gruppi di vagoni o locomotive senza impegnare i binari di linea. Barra che collega organi diversi trasmettendo gli sforzi di trazione, ad esempio tra un carrello motore e la cassa del veicolo oppure tra il gancio e il veicolo stesso. Sigla per "Alta Tensione". Sigla per "Automatic Train Control", cioè la gestione automatica del movimento dei treni, fino eventualmente alla marcia completamente senza macchinista come ad esempio nelle metropolitane VAL. E’ composta da ATP, ATS e ATO. Termine per indicare una locomotiva a due assi accoppiati con un carrello anteriore pure a due assi ed uno posteriore ad un solo asse ( rodiggio 2-2-1 o 2B1 ) Sigla per "Automatic Train Operation”, sistema di guida automatica dei convogli con controllo dei motori e della frenatura.
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Sigla per "Automatic Train Protection": ogni convoglio impedisce automaticamente che altri treni possano entrare in collisione con lui. Sigla per i rotabili del tipo "Auto Treno Rapido", convoglio a ATR composizione bloccata e a trazione diesel. Sigla per "Automatic Train Supervision”, sistema automatico ATS centralizzato di gestione della marcia dei treni. Ancoraggio della rotaia alla traversina; può essere: Attacco 1) diretto: vecchio metodo realizzato avvitando nella traversina una "caviglia" la cui testa stringe la suola della rotaia. 2) indiretto: la rotaia è ancorata ad un sistema di piastre a loro volta fissate alla traversa: questo metodo permette maggiore stabilità. Passaggio pedonale nelle stazioni che attraversa i binari al loro Attraversamento a stesso livello per raggiungere i vari marciapiedi. raso Apparecchiature necessarie al funzionamento della locomotiva non Ausiliari interessanti direttamente la trazione. Le principali sono i compressori, i ventilatori dei motori e dei circuiti di potenza ( reostato, circuiti elettronici, … ) ed i carica batterie. Piccola locomotiva diesel da manovra. Automotore Carrozza dotata di motori e cabine di guida avente anche posti per i Automotrice passeggeri. Può circolare da sola, accoppiata con altre e trainare rimorchi. In sigla Aln. Carrello motorizzato di servizio con scala o balconcino per Autoscala manutenzione della linea aerea. Definizione del sistema di trasporto di autotreni su carri ferroviari Autostrada speciali che hanno un piano sufficientemente basso per contenere viaggiante tutto il camion senza superare la sagoma limite ( che deve comunque essere stata ampliata ). Sullo stesso convoglio viaggiano anche gli autisti in una apposita carrozza. Sigla per "Alta Velocità". AV Avviatore automatico Dispositivo elettrico od elettropneumatico che provvede all'esclusione automatica del reostato ed al collegamento dei motori nelle varie combinazioni possibili. ATP
Automotrice FS Aln 668 ( da www.trenitalia.com )
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B B BA BACC
Badoni Baffone Bagna Bagnacarbone Banalizzazione Banco di guida Banco di manovra
Barenatura Bareno Bariletto Barretta di scappamento Bastone Bastone pilota
Battere la pala Batterie Battipala B-B-B
Lettera che individua: 1) una carrozza passeggeri di 2^ classe. 2) una delle due testate di un mezzo di trazione o di un ETR. Sigla per "Blocco Automatico". E' un sistema di blocco per proteggere la marcia dei treni mediante il comando dei segnali, realizzato automaticamente dal treno stesso senza intervento umano. Sigla per "Blocco Automatico a Correnti Codificate". Particolare blocco automatico per la protezione dei treni in linea che utilizza correnti a frequenze determinate. Permette inoltre la trasmissione di informazioni a bordo delle locomotive ( Ripetizione Segnali Continua ) Soprannome delle locomotive diesel di manovra. Il nome deriva dalla ditta costruttrice di molti di essi. Soprannome del locomotore diesel FS D 442 a motivo del fregio frontale in alluminio. Termine del dialetto piemontese per indicare la tensione di linea. Significa "Sugo". Manichetta per bagnare il carbone quando è troppo polveroso. Sistema di esercizio di una linea a doppio binario che permette la circolazione anche sul binario di destra e per entrambe le direzioni mediante segnali sui due binari e nei due sensi.. Insieme delle leve e degli strumenti per guidare un mezzo di trazione. Banco di comando di un Apparato Centrale: contiene le leve o i pulsanti di comando dei segnali, degli scambi, degli itinerari, …e può essere associato ad una tavola verticale che descrive geograficamente i binari e i vari enti controllati mediante segnalazioni luminose. Operazione simile alla tornitura effettuata sui cuscinetti degli assi cavi della trasmissione dei motori elettrici o dell'albero a gomiti dei motori diesel. Attrezzo per la barenatura. Serbatoio per l'aria compressa direttamente collegato al rubinetto di comando del freno per meglio regolare la frenatura. Barretta a forma di lama per calibrare il tiraggio forzato della caldaia della locomotiva a vapore. Parte dei contattori che comanda il movimento del contatto mobile. E' un "sistema di blocco" per controllare che due treni non entrino nella stessa sezione di linea. Un macchinista può entrare in una sezione solo se ha ricevuto dal Dirigente Movimento ( capostazione ) il "bastone" della sezione. Urtare opportunamente la pala contro il battipala, per spargere il carbone lanciandolo sulla griglia dove serve. Accumulatori per il funzionamento dei circuiti BT dei rotabili. Struttura in ghisa che contorna la boccaporta del focolare della caldaia. Rodiggio di un locomotore avente tre carrelli a due assi motore ciascuno. Gli assi di ogni carrello sono collegati meccanicamente tra loro. Es. locomotori dei tipi FS E633, E632, E652.
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Sigla per “Blocco conta assi”, sistema di distanziamento elettrico in cui la libertà di una sezione di blocco viene determinata contando gli assi dei rotabili in ingresso e in uscita. Barra di acciaio che collega le ruote mosse direttamente dallo Biella di stantuffo, tramite la "b. di trazione", alle altre ruote per renderle accoppiamento / anch'esse di trazione. di trazione Documento per poter viaggiare: può essere di vario tipo. Biglietto - di corsa semplice, - di andata/ritorno con una riduzione; non più in uso, - di prenotazione del posto, - di gruppo e con contromarca, - integrato, - a fasce chilometriche, - da 3000 km ( utilizzabile per viaggi successivi e per più persone fino al totale ), non più in uso, - di abbonamento, - di supplemento ( rapido, cuccette, ... ) Parte della sospensione con molle a balestra di alcune locomotive Bilanciere ( es. E626 ). Complesso delle 2 rotaie su cui rotolano le ruote dei veicoli ferroviari o Binario tranviari. Binario di stazione con percorso il più possibile rettilineo per i treni in Binario di corsa transito. Binario di stazione per ricoverare i treni che devono lasciare libera la Binario di precedenza / incrocio linea per precedenze o incroci. Binario tronco anticamente presente nei tratti di linea in forte discesa, Binario di caratterizzato da una elevata contropendenza. Su di questo venivano salvamento instradati i treni con frenatura a mano che non erano riusciti a fermarsi prima della stazione evitando gravi incidenti. Linea caratterizzata dalla presenza di un binario per ogni senso di Binario doppio marcia. E’ il binario di destra sulle linee a doppio binario, non attrezzate con la Binario illegale banalizzazione e viene utilizzato solo in caso di interruzione (accidentale o programmata ) di quello normale di sinistra. E’ il binario utilizzato normalmente sulle linee a doppio binario, cioè Binario legale quello di sinistra ( in Italia i treni viaggiano a sinistra ). Binario di stazione che termina su un paraurti. E' anche chiamato Binario tronco binario morto. Linea caratterizzata dalla presenza di un binario usato Binario unico alternativamente per entrambi i sensi di marcia. Attrezzo manuale o motorizzato a movimento meccanico o Binda oleodinamico per il sollevamento di particolari molto pesanti. Biellette che sostengono il peso della caldaia dalla parte del focolaio e Biscottini della ne permettono la dilatazione. caldaia Carrello portante di locomotiva dotato di un solo asse e di opportuni Bissel richiami elastici per facilitare l'iscrizione in curva. Punto di diramazione dei binari di una linea da un'altra. Bivio Operazione per cui gli scambi che realizzano un itinerario non Bloccamento possono essere manovrati fino al passaggio del treno. Bca
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Termine usato per indicare il sistema di distanziamento dei treni in linea ovvero l'insieme di impianti che realizzano le condizioni di sicurezza della circolazione dei treni, effettuando il "blocco" dell'inoltro di un treno in una tratta di linea. Può essere telefonico o elettrico. Sistema di blocco elettrico in cui ogni treno si protegge disponendo Blocco automatico opportunamente i segnali delle sezioni da cui proviene. I segnali vengono comandati in modo automatico da circuiti elettrici. Sistema di blocco elettrico automatico in cui la libertà di una sezione Blocco conta assi di blocco viene determinata contando gli assi dei rotabili in ingresso e in uscita: tanti assi sono entrati nella sezione quanti ne devono uscire. Blocco di fondazione Blocco di cemento che fa da fondamenta ai pali della linea aerea o ad altri sostegni. Definizione di: Blocco elettrico 1) sistema di blocco di linea di vario tipo basato su circuiti elettrici. 2) sistema per comandare la chiusura / apertura dei contattori e di altre apparecchiature sulle locomotive. Sistema di blocco elettrico in cui le operazioni non sono automatiche Blocco manuale ma realizzate da un operatore, il "guardiablocco". Moderno sistema di blocco reso possibile dall’ERTMS: la lunghezza Blocco mobile delle sezioni di blocco dipende dalla velocità del convoglio e non ha bisogno di sezioni di lunghezza fissa con relativi impianti a terra. Dispositivo che segnala in cabina di guida se tutte le porte del Blocco porte convoglio sono chiuse o se anche solo una è aperta o comunque non ben chiusa. Sistema di blocco automatico in cui le comunicazioni terra-treno sono Blocco radio realizzate mediante apparati radio GSM. Sistema di blocco in cui il Dirigente Movimento controlla che la Blocco telefonico sezione in cui inviare un treno sia libera scambiando messaggi telefonici registrati con il dirigente della stazione all'altro capo della sezione. Sigla per "Berner Lotschberg Simplon", società ferroviaria svizzera BLS che gestisce l'asse ferroviario indicato dal nome ed altre linee intorno a Berna. Rodiggio di un locomotore avente due carrelli a due assi motore Bo+Bo ciascuno. Gli assi di ogni carrello sono indipendenti tra loro perché ciascuno dotato di un motore. Es. tipo FS E424, E444, E 464, D145, D443. Rodiggio di un locomotore avente tre carrelli a due assi motore Bo+Bo+Bo ciascuno. Gli assi di ogni carrello sono indipendenti tra loro perché ciascuno dotato di un motore. Es. tipo FS E626, E636, E646, E645, E656. Bobina elettromagnetica posta di norma tra le due rotaie per Boa trasmettere in cabina di guida informazioni di marcia. Parte dell'IR che mantiene chiuso il contatto mobile dopo la prima Bobina di ritenuta chiusura avvenuta pneumaticamente. Parte del circuito del "telefono terra treno" per separare la corrente di Bobina di trazione da quella che porta la trasmissione. sbarramento Parte dei contattori elettropneumatici che produce un soffio magnetico Bobina di soffio che attira verso il caminetto l'arco elettrico che si forma all'apertura dei contatti favorendone lo spegnimento. Blocco
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Apertura del forno verso la cabina di guida per l'inserimento del carbone sulla griglia. Scatola di ghisa o acciaio contenente i cuscinetti degli assi dei veicoli Boccola ferroviari e tranviari. Trasmette il carico al perno di estremità degli assi ferroviari e tranviari. Parte del cerchione avente un diametro maggiore della ruota di un Bordino veicolo a rotaie. Serve a guidarlo nel binario. Apertura per l'accesso a parti di rotabili normalmente chiuse: serve Botola per la manutenzione. Bottone di manovella Perno posto su una ruota e su cui è articolata una biella. Percorso compreso in un solo compartimento o comunque non superiore Breve percorrenza Boccaporta
a 250 Km totali, per un massimo di 3 compartimenti
Altro nome del cuscinetto a strisciamento di supporto all'asse. Sui rotabili moderni è sostituito da cuscinetti a sfera o derivati. Fondere la parte superiore delle griglie del forno per troppa cenere Bruciare le griglie sotto di esse oppure fusione delle scorie del carbone scadente al di sopra e conseguente insufficiente circolazione dell'aria attraverso le griglie stesse. Sigla per "Bassa Tensione", per circuiti percorsi da tensioni di poche BT decine di Volt. Togliere dalla griglia il carbone acceso quando vi è il pericolo di Buttare il fuoco rimanere senz'acqua sopra il cielo del focolaio ( p.e. tender vuoto ). Buttare giù la piastra Cattiva condotta del forno che provoca perdita di acqua dai tubi bollitori fissati alla piastra che si affaccia sul lato opposto alla boccaporta. Bronzina
Schema del banco di guida del locomotore FS E 656.
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C C
Cabina di guida Cabina di manovra Cabina REC Cabina REP Cabraggio
CAC Cacciasassi Cadenzamento Caimano Cala-assi Caldaia
Calettare Cambio idraulico Camera fumo
Caminetto Camion
Lettera che individua: 1) una carrozza passeggeri di 3^ classe ( non più in uso dal 1956 ). 2) il rodiggio di una locomotiva ( di manovra ) avente tre assi accoppiati; es. gruppo FS 245, molto comune per le manovre nelle grandi stazioni. 3) Segnale a fianco della linea che individua un cantiere di lavoro. Scomparto ricavato nelle locomotive, nelle automotrici e nelle carrozze pilota con le apparecchiature per la guida del treno. Locale dove si trovano le apparecchiature per manovrare scambi, segnali, passaggi a livello, … con comandi a distanza. Cabina elettrica fissa per fornire alimentazione a più prese REC per il preriscaldo di convogli ancora senza locomotiva. Cabinetta elettrica fissa in grado di fornire alimentazione ad un’unica presa REP per il preriscaldo di convogli ancora senza locomotiva. Fenomeno dinamico per cui la forza che una locomotiva esercita al gancio di trazione tende ad alzarla anteriormente. Questo avviene anche per ogni singolo carrello determinando una minor aderenza degli assi anteriori che tendono a slittare. Sigla per "Centrotubo Assi Cavi", operazione periodica di regolazione della posizione degli alberi di trasmissione dell’asse cavo. Ferro posto davanti alle ruote del primo asse per spostare eventuali piccoli ostacoli posti sulla rotaia. Orario ferroviario in cui i treni arrivano / partono sempre allo stesso minuto di ogni ora. Questa organizzazione è molto facile da ricordare. Soprannome del locomotore elettrico FS E656 che è articolato, quindi con una certa similitudine con quelli definiti “coccodrilli”. Apparecchiatura di officina per smontare un asse, anche con il motore, di un rotabile abbassandolo: si tratta di un tratto di binario che può essere calato dopo aver scollegato l’asse fermo sopra di esso. Insieme delle attrezzature necessarie per aumentare la temperatura dell’acqua mediante la combustione con eventuale generazione di vapore. Le parti principali sono il focolare, i tubi bollitori, i contenitori dell’acqua e del vapore il camino e le apparecchiature per il rifornimento e la regolazione. Operazione per accoppiare un albero in un foro: può essere realizzata a freddo ( mediante una pressa ) oppure dilatando a caldo la parte più esterna. Apparecchiatura per variare la velocità dei mezzi di trazione diesel quali le automotrici. Parte anteriore della locomotiva a vapore dove arrivano i tubi che portano il fumo dal forno attraverso il corpo della caldaia pieno di acqua. In basso si depositano le ceneri e si trova lo scappamento del vapore che arriva dai cilindri, in alto si trova il camino. Parte dei contattori elettropneumatici che interrompono i circuiti elettrici AT. Quando i contatti si allontanano per aprire il circuito, si forma un arco che rimane contenuto nel caminetto. Soprannome poco elogiativo delle automotrici TEE Aln 442+448 alla fine della carriera, quando i motori diesel erano oramai “sfiatati”.
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Soprannome del locomotore elettrico trifase gruppo E 330 a causa della sua forma. 1) Per la linea di contatto è la lunghezza tra due supporti di sostegno: Campata può arrivare a 75 m. 2) Nelle rotaie è la lunghezza tra due punti di giunzione. Soprannome della coppia di locomotori elettrici da manovra E 321+ E Cani 322 inseparabili perché il secondo era alimentato e guidato dal primo. Termine che indica gli avancorpi delle locomotive elettriche E 428 ed Canile E 626: fa riferimento alla loro ridotta altezza. E’ l’insieme delle tracce orario che sono possibili su un tratto di linea. Capacità Responsabile di una parte di un Deposito Locomotive e del personale Capodeposito di macchina che le utilizza. Termine corrente per indicare il Dirigente Movimento di una stazione Capostazione ferroviaria e distinguibile per il caratteristico berretto rosso. Dirigente di officina o di una squadra di operai. Capotecnico Responsabile di un convoglio ferroviario. Capotreno Responsabile di un tratto di linea ferroviaria definito “tronco”: Capotronco Dispositivo posto sul carrello e che funziona come una antenna per Captatore ricevere informazioni trasmesse dal binario o dalle boe poste vicino ad essi. Serve per la ripetizione segnali in cabina. Trasferimento della corrente elettrica dalla linea di contatto al Captazione / pantografo: se non è buona si verificano delle fiammate tra i cavi e lo derivazione strisciante. Rappresentazione dei valori dello sforzo di trazione a seconda della Caratteristica di velocità per descrivere le possibilità di un mezzo di trazione. trazione Lamiere che racchiudono parti della cassa di rotabili per migliorare Carenatura l’aspetto estetico e aerodinamico ad esempio nella parte bassa: alcune devono essere mobili per permettere la manutenzione. Significa “carico merci” in ambito navale inglese ed ora anche termine Cargo per il trasporto merci in genere. Parte del peso di un rotabile che appoggia su di un asse. Carico assiale 1) Insieme di due o tre assi ferroviari uniti da un telaio su cui appoggia Carrello a sua volta il telaio del rotabile In questo modo il peso viene suddiviso su più ruote e si può raddoppiare la sospensione aumentando il comfort di marcia. 2) Veicolo di servizio per trasporto di personale e attrezzature. Carrello a cavaliere Gru a portale mobile su pneumatici, che solleva, sposta o sovrappone un contenitore. Carrello monomotore Carrello di locomotore in cui gli assi sono mossi da un solo motore elettrico. Carrello di un mezzo di trazione che non ha ruote motrici: serve Carrello portante soprattutto per suddividere il peso del mezzo e aiuta il movimento nelle curve. Particolare carrello anteriore di locomotiva a vapore formato da un Carrello Zara asse portante e da uno motore. Prende il nome dall’inventore. Veicolo ferroviario per trasporto merci. Carro Vagone contenente una caldaia per generare vapore ( in passato ) Carro riscaldo oppure un motore diesel accoppiato ad un generatore elettrico per riscaldare le carrozze passeggeri di un treno. Aggiunto al treno quando la locomotiva non è attrezzata. Cammello
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Carro merci vuoto inserito per allontanare rotabili che non possono essere vicini. ( es. tra la locomotiva e i vagoni che devono essere caricati su un traghetto, per non far salire la locomotiva pesante sul ponte mobile tra terra e nave ) Particolare carro per trasportare merci alla rinfusa che possono venire Carro tramoggia scaricate dal basso per gravità: ha pareti inclinate e aperture in basso. Veicolo ferroviario per trasporto passeggeri. Carrozza Carrozza per treni regionali in cui la sagoma possibile è sfruttata al Carrozza a doppio massimo con due piani sovrapposti. Una carrozza di questo tipo può piano portare circa 250 passeggeri in totale. In sigla DP. Tipo di carrozza passeggeri per treni regionali, in cui una parte del Carrozza a piano pavimento è più bassa per consentire la salita / discesa senza gradini. ribassato La parte più bassa si trova al centro perché vicino alle testate bisogna lasciare l’altezza necessaria ai carrelli. In sigla PR. Vagone con scompartimenti in cui si trovano letti a cuccette Carrozza cuccette sovrapposte in numero variabile. Vagone con scompartimenti dotati di letti e un piccolo servizio. Carrozza letti Carrozza passeggeri dotata ad una estremità di banco di guida. Priva Carrozza pilota di motore, comanda il locomotore situato dalla parte opposta del treno che quindi può anche spingere il convoglio. Carta per ottenere agevolazioni su biglietti ferroviari e altre iniziative; Carta Amicotreno non più in uso. Carta destinata a persone di età superiore a 60 anni per ottenere Carta d’Argento agevolazioni su biglietti ferroviari e altre iniziative; non più in uso. Carta destinata ai giovani per ottenere agevolazioni su biglietti Carta Verde ferroviari e altre iniziative; non più in uso. Carta Trenitalia in varie versioni per ottenere sconti e agevolazioni. Cartaviaggio 1) Lastra metallica rotonda o quadrata attorno alla luce di un segnale Cartella luminoso. 2) Parte della ruota di rotabile ferroviario che unisce il centro con il cerchione. Custodia metallica a protezione degli ingranaggi di trasmissione. Carter Sovrastruttura di un rotabile che appoggia sul telaio. Cassa Parte della locomotiva a vapore che contiene il forno dove avviene la Cassa a fuoco combustione. In basso si trova la griglia con il carbone, su un lato verticale sono inseriti i tubi a fumo e sul lato opposto c’è la boccaporta verso la cabina di guida. Altro soprannome del locomotore elettrico trifase gruppo E 331 a Cassa da morto causa della sua forma. Contenitore del motore per spostare gli aghi di uno scambio e dei Cassa di manovra controlli della sua posizione. Contenitore di dimensioni unificate per il trasporto di merce, costruita Cassa mobile in funzione ottimale delle dimensioni dei veicoli stradali e dotata di prese che ne consentono il trasbordo da una modalità all'altra, generalmente da un camion a un carro ferroviario. Contenitore della sabbia da "lanciare" sulla rotaia davanti alle ruote Cassa sabbia per aumentare l'aderenza; detta anche sabbiera. Cassetto distributore Organo di forma simile a quella di un cassetto per distribuire e dosare il vapore alternativamente sulle due facce del proprio cilindro. Carro scudo
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Contenitore di una parte del reostato di avviamento raffreddato da un ventilatore. Castello di trazione Struttura metallica per l'ancoraggio del sistema di ammortizzazione del gancio su cui si esercita lo sforzo di trazione. Linea di alimentazione elettrica dei treni dotata di un cavo che Catenaria sostiene mediante piccoli tiranti verticali il filo di contatto per avere una distanza dalle rotaie la più costante possibile . Vista lateralmente ricorda la forma di una catena. Pompa alternativa per alimentare le caldaie a vapore. Cavallino Apparecchiatura elettromeccanica che permette la modifica dei circuiti Cavallino / elettrici. Esempi: combinatore c. invertitore per la scelta del verso di rotazione dei motori elettrici e quindi il senso di marcia, c. shunt per modificare il campo elettrico dei motori e aumentarne la velocità. Cavo metallico che unisce la fune portante e i conduttori della linea di Cavallotto di contatto. continuità Vite a legno per assicurare le rotaie alle traverse. Caviglia Cavo ( con 13 o 78 conduttori ) che passa attraverso tutti i vagoni Cavo 13 o 78 poli passeggeri attrezzati per collegare la locomotiva con la cabina di guida della carrozza pilota. La differenza dipende da come vengono utilizzati i singoli conduttori. Cavo per l'alimentazione elettrica delle carrozze tramite il mezzo di Cavo REC tazione.. Cavetto in rame di lunghezza pari allo scartamento dei binari e con Cavo shuntaggio due calamite alle estremità per il fissaggio alle rotaie. Il collegamento binario ha lo stesso effetto della presenza di un treno e i segnali automaticamente si dispongono a via impedita.. Rodiggio di un locomotore avente due carrelli a tre assi motore C-C ciascuno. Gli assi di ogni carrello sono collegati meccanicamente. Sigla per "Controllo Centralizzato Linee", sistema automatico CCL informativo di supporto a Dirigente Centrale su linee a intenso traffico, che consente di presiedere al monitoraggio della marcia dei treni su una intera linea, in tempo reale. Sigla per "Circuito di binario". Cdb Sigla per “Certificazione Sicurezza Imprese Ferroviarie”, struttura di CE.S.I.FER. RFI che predispone le certificazioni tecniche. Ceneratoio / ceneraio Contenitore della cenere che cade attraverso la griglia. Tipo di carrozza passeggeri per treni regionali costruita dalla fine degli Centoporte anni Venti ( come 3a classe ). Il nome deriva dal fatto che ogni scompartimento ha una porta di accesso e quindi la fiancata ha tante porte. Centrare la colonna Fermare il treno nel punto esatto per rifornire d'acqua il tender dalla "colonna d'acqua". Regolare la corsa dei cassetti di distribuzione del vapore in modo che Centrare la le fasi siano uguali in tutti i cilindri che producono lo stesso lavoro distribuzione motore equilibrando le forze agenti sulle bielle. In campo ferroviario, macchina per l'applicazione del metallo Centrifuga antifrizione sui cuscinetti a strisciamento. Centro intermodale Altra definizione di Interporto. Cassone ventilato
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Infrastruttura intermodale, di dimensioni ridotte rispetto a un interporto, con attività prevalente nel deposito e nella manipolazione della merce. Con lo stesso significato viene usato anche il termine "piattaforma logistica". Parte centrale della ruota, calettata ( = forzata ) a caldo sull'asse. Centro ruota Nei freni che agiscono sui cerchioni è il dispositivo in ghisa che preme Ceppo del freno contro la ruota. Parte esterna delle ruote calettata ( = forzata ) a caldo sul centro Cerchione ruota. Ha una superficie conica di rotolamento che automaticamente tiene l'asse centrato all'interno del binario e un bordino che tocca eventualmente contro il lato interno della rotaia. E’ il documento che attesta la conformità agli standard in materia di Certificato di sicurezza della circolazione ferroviaria definiti dal Ministero dei sicurezza Trasporti. Sigla per "Chemins de Fer Fédéraux", cioè le ferrovie statali svizzere CFF in francese. Chiave di blocco per chiudere il contattore del circuito REC. Chiave a bandiera Chiave di sicurezza che si consegna all'addetto al collegamento del Chiave a bracciale cavo REC tra locomotiva e carrozze per garantirlo dal possibile errore di alimentazione del REC da parte del macchinista. La chiave normale per le serrature presenti sulle vetture e sulle Chiave di Berna automotrici. Chiave presente in varie forme sui mezzi di trazione che impedisce Chiave di blocco l'effettuazione di operazioni non corrette, incompatibili o pericolose come ad esempio impartire i comandi da due postazioni diverse oppure entrare nella cabina AT senza aver prima abbassato i pantografi. Chiave di comando La chiave che, nelle stazioni rette da assuntori, permetteva di sbloccare la serratura centrale e liberare le chiavi per l'azionamento dei deviatoi. La chiave normale per le serrature presenti sulle vetture e sulle Chiave quadra automotrici. Insieme di tre chiavi di servizio in dotazione al personale dei treni Chiave tripla comprendente ad esempio la chiave quadra. Azione che fa il macchinista quando sul mezzo di trazione avviene Chiedere riserva una avaria che non riesce a risolvere: chiede l'invio di un altro mezzo ( detto di riserva ). Locomotore di riserva durante le "corse prova" di rotabili nuovi o Chioccia appena usciti da revisioni in officina. Circuito elettronico che interrompe ad intervalli regolari una corrente Chopper continua in modo da regolarne il valore. La frequenza di lavoro può essere variabile. Parte del pantografo sulla quale sono fissati gli striscianti che vanno a Ciabatta contatto con la linea aerea di alimentazione. Avvisatore acustico di alcuni automatismi. Cicalina Tipo di manutenzione realizzata a scadenze prefissate di tempo, di Ciclica km percorsi, di passaggi di convogli, … Lamiera che chiude la parte superiore del forno, sopra la griglia. Cielo del forno Cilindro distributore Cilindro con pistoni che comanda il passaggio del vapore alternativamente alle due estremità del cilindro motore. Centro merci
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Cilindro dentro cui scorre un pistone mosso dall'aria compressa comandata dal rubinetto del freno e collegato alla timoneria del freno. Parte di un motore termico ( a vapore o a scoppio ) dentro cui si Cilindro motore muove alternativamente il pistone o lo stantuffo. Nelle locomotive a vapore può essere esterno al telaio, e quindi visibile, oppure interno e quindi nascosto tra i longheroni. Insieme delle regole riguardanti il contratto di trasporto internazionale CIM per ferrovia delle merci. Fanno parte della COTIF, la Convenzione relativa ai trasporti internazionali per ferrovia. Circuito elettrico formato dalle due rotaie di un binario isolate alle Circuito di via / estremità e collegate ad una sorgente di alimentazione elettrica. Il circuito di binario circuito viene chiuso dal contatto sulle rotaie delle ruote di un asse di un rotabile. Insieme dei conduttori percorsi dalla corrente elettrica che ritorna alla Circuito di ritorno SSE dopo aver attraversato i motori di trazione: normalmente è formato dai binari. Società italo-svizzera composta in compartecipazione da Trenitalia e Cisalpino dalle Ferrovie Federali Svizzere FFS con lo scopo di promuovere il trasporto ferroviario internazionale di viaggiatori tra Italia, Svizzera e Germania. Blocco di bronzo nell'iniettore, costituito da tre coni in successione. Clarinetto Ricorda la forma dello strumento musicale. dell’iniettore 1) Rodiggio di un locomotore elettrico o diesel avente due carrelli a tre Co+Co assi motore indipendenti. 2) Soprannome del locomotore diesel FS D 461. Soprannome di locomotive elettriche svizzere, tedesche ed austriache Coccodrillo formate da un corpo centrale con le cabine di guida e due avancorpi più bassi e parzialmente articolati. Segnale che individua inizio / fine di un tratto di linea "codificata", cioè COD in cui è attiva la "Ripetizione Segnali". Segnali posti sulla parte posteriore dell'ultimo rotabile del treno. Sono Coda del treno costituiti di giorno da una tabella a strisce rosse e bianche e di notte da due luci rosse. Codice ( 75,120, 180, Segnale inviato dai circuiti del Blocco Automatico al binario e captabili anche dalle apparecchiature della Ripetizione Segnali. I numeri sono i 270, assenza ) valori delle frequenze utilizzate per modulare la frequenza portante trasmessa attraverso le rotaie. Rapporto tra la velocità massima e quella minima alle quali un mezzo Coefficiente di di trazione può sviluppare la sua potenza elasticità Possibilità di passare da un mezzo di trasporto ad un altro con orari Coincidenza ravvicinati tra arrivo e partenza. Soprannome di un diffuso tipo di elettromotrice svizzera. Colibrì Parte dei motori elettrici a corrente continua sul "rotore" con strisce di Collettore rame che permettono il contatto elettrico con spazzole fisse. Gomito di un asse di trasmissione su cui è imperniata una biella Collo d’oca motrice. Si trova ad esempio nelle locomotive a vapore in cui i cilindri sono interni Impianto formato da una colonna e da un braccio orizzontale girevole Colonna d'acqua / che permette di versare acqua dentro ai serbatoi del tender. colonna idraulica Parte mobile di un interruttore manuale detto sezionatore. Coltello Cilindro freno
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Tipo di trasporto merci che utilizza più mezzi di trasporto. Dispositivo elettrico o elettropneumatico che determina le varie combinazioni dei motori elettrici di trazione. Apparecchiatura elettropneumatica per modificare i collegamenti dei Combinatore motori ausiliari delle locomotive per il funzionamento con la tensione 1500 / 3000 V ridotta delle stazioni di Modane e Ventimiglia comuni con la SNCF. Collegamenti possibili tra i motori elettrici di un locomotore per variare Combinazioni la tensione a cui sono alimentati e quindi le velocità di marcia. Fenomeno che fa variare i collegamenti elettrici nel "rotore" di un Commutazione motore elettrico a c. c. mettendolo in rotazione. Definizione delle suddivisioni territoriali delle Ferrovie dello Stato e Compartimento attualmente dell'unità territoriale del GI ( = Gestore dell'Infrastruttura ). Descrizione dell'insieme dei rotabili che formano un convoglio Composizione ferroviario. Treno formato da rotabili che normalmente sono sganciati o Composizione agganciati solo nelle officine. bloccata In inglese significa "composto" e nella trazione a vapore indica la Compound soluzione in cui il vapore viene utilizzato in cilindri piccoli ad "alta pressione" e poi in altri grandi a "bassa pressione". Macchina per la produzione dell'aria compressa necessaria al Compressore funzionamento di un treno ( freni, porte automatiche, … ) Compressore alimentato da batterie a 24V per l'aria necessaria ad Compressore I° alzamento pantografi alzare i pantografi quando i serbatoi principali sono vuoti. Gruppo di due scambi che permettono il collegamento di due binari Comunicazione attigui. Azione di guida delle locomotive. Condotta Tubo che, mediante collegamenti flessibili, percorre tutti i rotabili di un Condotta generale convoglio. Contiene l'aria compressa dell'impianto frenante di un treno. Condotta principale Tubazione rigida nel sottocassa e con collegamenti flessibili tra i rotabili, che percorre tutto il convoglio. Contiene l'aria compressa per servizi vari (azionamento porte pneumatiche, rubinetto comando freno delle vetture pilota, ecc.). Termine con due significati molto diversi. Conduttore a) cavo di materiale metallico che conduce energia elettrica. b) collaboratore del capotreno sui convogli a composizione maggiore. Cavo di rame sostenuto dalla catenaria e sotto il quale striscia il Conduttore di contatto del pantografo. contatto E' sagomato per poter essere bloccato da opportuni morsetti. Caratteristiche della marcia che dipendono dalle forze di inerzia, dalle Confort di marcia vibrazioni prodotte dalle ruote sulle rotaie e dai moti parassiti a cui è soggetto il rotabile. Inclinazione dei cerchioni delle ruote ferroviarie corrispondente a Conicità quella della superficie delle rotaie. Ciò favorisce il mantenimento della posizione degli assi tra le rotaie. Collegamento tra due sezioni di binario diverse: le sue caratteristiche Connessione elettriche permettono il passaggio della corrente di trazione ma non di induttiva quella del blocco elettrico. Insieme di tutti i collegamenti elettrici flessibili AT e BT tra le due Connessione semimacchine delle locomotive a cassa articolata. semimacchine Combinato Combinatore
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Antica denominazione del blocco telefonico che prima ancora era telegrafico. Il nome deriva dal fatto che i dirigenti movimento chiedevano e concedevano il “consenso” all’invio di un treno. Termine per indicare una locomotiva a quattro assi accoppiati con un Consolidation asse anteriore di guida ( Rodiggio 1-4-0 o 1D ) Termine generico indicante una cassa costruita per il trasporto di Container merci, sufficientemente solida per un uso ripetuto, generalmente sovrapponibile e fornita di elementi che ne permettono il trasbordo tra i diversi modi di trasporto (navale, ferroviario e stradale). Parti di apparecchiature elettriche attraverso cui passa la corrente Contatti quando sono uno contro l’altro. Apparecchio per chiudere ed aprire circuiti elettrici per lo più ad alta Contattore tensione mediante comando a distanza. Possono essere “di linea” per il locomotore nel complesso o “del reostato” per i singoli gruppi di resistenze. Contenitore a grande Contenitore a norma ISO, per quanto riguarda lunghezza e larghezza, ma con altezza superiore (9’6” – ossia 2,9 m – anziché 8’ – ossia 2,44 capacità m). I contenitori a grande capacità sono stati successivamente normati dall’ISO. Rotaia contro la quale si accosta l’ago di un deviatoio. Contrago 1) Zona intera nella ruota a razze delle locomotive in cui la Contrappeso trasmissione è effettuata con le bielle. Si trova (all’incirca) dalla parte opposta del bottone di manovella e serve ad equilibrare il peso della biella interessante quella ruota. 2) Serie di pesi applicati alla linea aerea di contatto per tendere opportunamente il cavo di alimentazione indipendentemente dalla temperatura e quindi dalla dilatazione. Termine per definire il sistema di tiro orizzontale dei cavi della linea di Contrappesatura contatto in modo che la loro tesatura non sia influenzata dalla dilatazione dovuta alle variazioni di temperatura. Controllare a vista che i due tappi fusibili del forno di una locomotiva a Controllare i tappi vapore, siano integri. Apparecchiatura per regolare la corrente elettrica ai motori di trazione. Controller Definizione comune di chi si occupa del controllo dei biglietti: il Controllore termine non è comunque corretto. Breve tratto di rotaia fissato parallelamente all’interno del binario, in Controrotaia posizione tale da guidare il bordino delle ruote in corrispondenza degli scambi e delle curve o contenere la pavimentazione del terreno all’interno del binario nei passaggi a livello. Metodo di frenatura delle locomotive a vapore. Si inverte il senso di Controvapore immissione del vapore nei cilindri, come per invertire il senso di marcia, quindi il vapore oppone resistenza al movimento dei pistoni realizzando una frenatura. Tipo di carrozza passeggeri per treni regionali costruita negli anni Corbellini Cinquanta caratterizzata da una doppia porta centrale. Il nome deriva dal cognome del ministro dei trasporti dell'epoca. Soprannome dei pantografi. Corna Il terreno di una linea ferroviaria privo del binario e della massicciata. Corpo stradale Corrente che circola fuori dei circuiti predisposti: di solito al posto Corrente vagante delle rotaie in tubi metallici interrati e nello stesso terreno umido. Consenso
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1) Viene riferito ad un deviatoio disposto per il ramo privo di curva. 2) Percorso, nell'ambito di una stazione, nel quale tutti i deviatoi sono incontrati per il ramo diritto e quindi non occorrono speciali riduzioni di velocità. 1) L'insieme degli itinerari ( principale ed eventualmente alternativi ) Corridoio che collegano due località tra cui viene scambiato un numeroso flusso di treni. 2) Passaggio interno delle carrozze passeggeri che unisce i vari scompartimenti. Treno per portare personale ferroviario da una stazione ad un Corsetta deposito o una officina; di solito effettuato con "materiale leggero". Sistema per aumentare l'aderenza realizzato con una rotaia centrale Cremagliera dentata su cui ingrana una ruota anch'essa dentata mossa dai motori della motrice. Segno formato da due pezzi di legno in croce posto su un segnale per Croce di indicare che è fuori servizio. annullamento Croce di Sant'Andrea Segnale stradale posto prima dei passaggi a livello incustoditi. In campo ferroviario, contenitore in ghisa o acciaio in cui avviene la Crogiolo fusione del metallo antifrizione. Sigla per "Centralized Train Control" o controllo centralizzato del CTC traffico dei treni. E' il sistema in uso sulle linee gestite con DCO che tiene sotto controllo un gruppo di linee decidendo mediante telecomando gli itinerari dei convogli. Soprannome della piccola locomotiva a vapore FS gruppo 800 Cubo caratteristica per avere una carrozzeria esterna con la forma del solido in questione. Punto più alto di un tratto di linea ferroviaria. Culmine Cuore del deviatoio Parte centrale dello scambio dove si incrociano due rotaie. Descrizione matematica della velocità da tenere per poter fermare il Curva di sicurezza treno entro i limiti di sicurezza. Dispositivo dentro cui ruota un perno qualsiasi ( es. asse di un rotabile Cuscinetto a ). La parte di contatto è formata da una lega metallica che riduce strisciamento l'attrito anche grazie ad un lubrificante. Cuscinetto a sfera / a Dispositivo come il precedente ma con un insieme di sfere o rulli in cui si verifica attrito volvente minore di quello strisciante. rulli Appoggio su cui si spostano gli aghi di uno scambio. Cuscinetto di scorrimento Corretto tracciato
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D Lettera che può indicare: 1) un locomotore diesel di potenza maggiore di 500 Kw, 2) un vagone di servizio a treni passeggeri ( bagagliaio, trasporto auto al seguito, … ). Fornire vapore al treno oppure alimentazione elettrica per scaldare le Dare il preriscaldo carrozze prima della partenza. Sigla per "Deutsche Bahn", cioè le ferrovie statali tedesche. DB Sigla per “Dirigente Centrale Operativo” ovvero il responsabile di un DCO tratto di linea importante o di un nodo che a distanza ne telecomanda tutte le stazioni. Sigla della linea "direttissima" Firenze - Roma. DD Definizione di vagone di prima classe che viene utilizzato per Declassato viaggiatori in possesso di un biglietto di seconda classe, quando ad esempio non sono disponibili posti in numero sufficiente. Struttura, normalmente in lamiera in grado di deviare un flusso d'aria: Deflettore 1) all'interno del focolare per migliorare la combustione. 2) sui fianchi di molte locomotive a vapore francesi e tedesche per creare una corrente d'aria che allontani il fumo dalla cabina di guida ("Spartifumo"). Rappresentante di una società ferroviaria presso la stazione di Delegato confine gestita da un’altra società per tenere i rapporti tra le due. Nome della centralina elettronica di controllo della regolazione Delfina dell’avviamento installata sui locomotori del tipo FS E 656. Strumento per misurare la densità dell'elettrolita degli accumulatori. Densimetro Termine francese che significa “risolvere il guasto”. Depannage Uscita delle ruote di un rotabile dalla posizione normale in cui i bordini Deragliamento sono interni alle rotaie. Percorso che comprende uno o più deviatoi incontrati per il ramo Deviata curvo e che richiede una adeguata limitazione di velocità. Apparecchiatura che permette di immettere un convoglio ferroviario o Deviatoio tranviario su un binario ( provenendo da un altro ) o che permette la convergenza di due binari. E' detto anche "scambio". Deviatoio in cui gli aghi sono tenuti in una data posizione da un Deviatoio a molla sistema di molle: è tallonabile. Deviatoio speciale inserito in una intersezione tra due binari obliqui. Deviatoio inglese Può essere semplice ( 4 aghi ) o doppio ( 8 aghi ). Rende possibile il passaggio dei treni tra due binari paralleli nei due sensi. Deviatoio tallonabile Scambio che può essere percorso nella direzione dove i due binari convergono anche se non è nella posizione giusta. I collegamenti tra gli aghi si spostano senza danneggiare il fermascambio. Operatore che manovra i deviatoi e i segnali. Deviatore Sagoma per il controllo delle dimensioni di fori necessaria ad esempio Dima nelle operazioni di inserimento dei tubi della caldaia o del cerchione di una ruota. Macchina elettrica generatrice di tensione continua per la ricarica Dinamo degli accumulatori. Punto di una linea ferroviaria dove ne inizia un'altra. Diramazione D
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Linea realizzata con molte "opere d'arte" ( ponti e gallerie ) per eliminare i passaggi a livello e non dover seguire montagne e vallate. La principale è la Firenze-Roma che in sigla è detta DD. Antica definizione di treno con fermate solo in poche stazioni del Direttissimo percorso e quindi elevata velocità. Antica definizione di treno con fermate solo nelle principali stazioni. Diretto Linea ferroviaria avente particolari caratteristiche di importanza per il Direttrice volume dei traffici e le relazioni di trasporto che su di essa si svolgono e che congiunge tra loro centri o nodi principali della rete ferroviaria. Modalità di gestione della circolazione realizzata da Dirigenti Dirigenza locale Movimento presenti nelle singole stazioni. In alternativa a Dirigenza Centrale. Dirigente movimento Agente responsabile della circolazione dei treni nell'ambito di una stazione distinguibile in quanto porta un berretto di colore rosso; anche detto "Capostazione" e in sigla DM. Disabilitata (stazione) Stazione dove manca temporaneamente la presenza del DM per cui non si possono effettuare manovre, precedenze o incroci. Cavo elettrico che arriva dall'alto ed è collegato alla linea di contatto Discesa di per la sua alimentazione. alimentazione Antico segnale formato da un disco rosso che poteva ruotare su un Disco asse verticale. Quando era visibile comandava l'arresto del treno, quando era di taglio, e quindi non visibile, indicava via libera. Distanza di frenatura Distanza necessaria per fermare il treno in condizioni normali. Distanziamento treni Consiste nell'operare in modo che, qualunque sia il regime di esercizio, su di una sezione di blocco non si possa inviare un secondo treno fino a quando la sezione non è stata liberata da quello precedente. Componente dell'impianto frenante di tutti i rotabili che serve a inviare Distributore del l'aria compressa nei cilindri-freno o nel serbatoio a seconda della freno pressione esistente nella "condotta generale" Meccanismo che regola l'invio del vapore alternativamente sulle due Distribuzione facce del pistone nel cilindro. Sigla per “Disgiuntore”, l’interruttore principale di protezione sui DJ locomotori con alimentazione elettrica in corrente alternata. Sigla per "Dirigente Movimento" che è responsabile del movimento DM dei treni in una stazione, in altri termini il capostazione. Sigla per "Driver Machine Interface": strumento di presentazione al DMI personale di macchina delle informazioni necessarie per la guida: è realizzato mediante un monitor su cui compaiono strumenti di misura e informazioni diverse. Quando il convoglio è mosso da due locomotive: può essere: Doppia trazione 1) "doppia in testa" quando le locomotive trainano entrambe il convoglio, 2) "simmetrica" quando sono una in testa e l'altra di spinta in coda, 3) "intercalata" quando la seconda è inserita in un punto intermedio del convoglio. Doppio istradamento Avviene quando un deviatoio incontrato di punta e già impegnato da un rotabile, anche solo parzialmente, viene manovrato per l'altra posizione. Provoca normalmente lo svio del rotabile. Direttissima
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Doppio segnalamento Dormitorio DOTE DTR DU Duomo
Sistema di segnalamento di una stazione costituito da un segnale di protezione e un segnale di partenza per ogni senso di marcia. Quelli di protezione sono preceduti da segnale di avviso e gli stessi segnali di protezione fanno anche da avviso per quelli di partenza. Fabbricato con camere per il personale viaggiante che non rientra per la notte alla propria sede e quindi deve poter dormire fuori casa. Sigla per "Dirigente Operativo Trazione Elettrica" che ha il controllo a distanza degli impianti fissi per la trasformazione e la distribuzione dell'energia destinata alla Trazione Elettrica. Sigla per "Divisione Trasporto Regionale", la sezione di Trenitalia che è suddivisa per regione e si occupa del trasporto regionale. Sigla per "Dirigente Unico" che regolava il movimento dei treni su una linea direttamente con l'uso del telefono. Elemento cilindrico posto sopra la caldaia da cui inizia la tubazione di prelevamento del vapore.
Distribuzione della locomotiva FS Gruppo 940.
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E E EC EDIP
Eiettore di camera a fumo Elefante Elettrificazione Elettrolita Elettromotrice Elettrotreno Elettrovalvola Elicoidale EN ERTMS
ES Italia Espresso EST ETCS ETR Euro domino EUROP
Lettera che indica: 1) una locomotiva elettrica. 2) un carro merci a sponde alte di tipo normale. Sigla per "Euro City", treno veloce in servizio internazionale. Sigla per "European Distributed Power control", cioè "Sistema Europeo di controllo della Potenza Distribuita" nei convogli soprattutto merci. Si realizza mediante più locomotive poste in vari punti del treno telecomandate dalla prima mediante collegamento radio. Dispositivo del tiraggio forzato situato nella camera a fumo: manda vapore in pressione per migliorare il tiraggio soprattutto a locomotiva ferma. Il termine corrente è "Soffiante". Soprannome della più grande e potente locomotiva a vapore C 5/6 svizzera. Essa fu sviluppata principalmente per l’esercizio sulle ripide rampe del San Gottardo. Installazione di una linea aerea di contatto per la trazione elettrica su una linea ferroviaria. Liquido che si mette nei contenitori degli accumulatori; può essere alcalino per le batterie Fe-Ni o acido per quelle al Pb. Automotrice dotata di motori elettrici: in sigla Ale. Treno composto da veicoli a trazione elettrica e rimorchi, con velocità e comfort elevati e per servizi diurni. In sigla ETR. Dispositivo elettromagnetico per comandare un circuito idraulico o pneumatico. Percorso, a volte totalmente in galleria, che ricorda il movimento di un'elica, perché compie un giro completo per portare la linea ad una quota diversa. Sigla per "Euro Night", treno veloce in servizio internazionale notturno. Sigla per "European Railway Traffic Management System", cioè "Sistema europeo di comando, controllo e coordinazione del traffico ferroviario" tramite tecnologie informatiche e di telecomunicazione unificate fra le reti. E’ l’insieme dei sistemi ETCS e GSM-R. Sigla per "Eurostar Italia", sistema di treni ad alta velocità di Trenitalia realizzato con materiale tipo ETR. Antica definizione di treno a lungo percorso con fermata solo in poche stazioni e quindi elevata velocità. Tabella che individua un segnale di protezione "esterno": nelle stazioni con un fascio di binari molto lungo. Sigla per "European Train Control System", sistema europeo unificato di controllo della marcia dei treni; permette l'interoperabilità dei mezzi di trazione. Sigla per i rotabili del tipo "Elettro Treno Rapido", convoglio a composizione bloccata e a trazione elettrica con prestazioni elevate. Tessera di libera circolazione sulla rete ferroviaria del paese prescelto tra 29 paesi europei più il Marocco, durante 3, 4, 5, 6, 7 o 8 giorni. Associazione tra società ferroviarie europee allo scopo di utilizzare in comune i principali tipi di carri merce evitando i viaggi di ritorno presso l'amministrazione proprietaria. Attualmente non più attiva.
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EUROFIMA Eurostar Eurostar Italia
Associazione tra società ferroviarie europee allo scopo di gestire i finanziamenti per l'acquisto in comune di materiali rotabili. Tipo di TGV per i collegamenti tra Parigi, Bruxelles e Londra attraverso il tunnel sotto il Canale della Manica. Sistema di treni ad alta velocità di Trenitalia realizzato con materiale tipo ETR.
Elettromotrice FS Ale 840.
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F Lettera che individua: 1) un carro merci a sponde alte speciale ( a svuotamento per gravità, ribaltabile, … ). 2) segnale per un punto della linea dove si deve avvisare acusticamente ( fischio o tromba ). Coltello degli interruttori aerei di alimentazione o sezionamento. Fantino Fascicolo contenente tutti gli orari dei treni previsti ( ordinari e Fascicolo orario straordinari ) per una determinata linea o gruppo di linee ed in dotazione a tutti i macchinisti e i capitreno. Attualmente non è più in uso. Gruppo di binari paralleli che si riuniscono mediante scambi: hanno Fascio un uso simile ( es. fascio arrivi / partenze di uno scalo merci ). Sigla per “Fascicolo Circolazione Linee” con tutte le informazioni FCL descrittive della linea. Inventore di un sistema di aderenza artificiale realizzato con una Fell rotaia centrale non dentata posta orizzontalmente contro cui premono coppie di ruote anch'esse orizzontali. Utilizzato per la ferrovia del Moncenisio. Fermarsi a regolatore Operazione da fare quando vi è poca acqua in caldaia per non scoprire il cielo del forno evitando quindi il suo danneggiamento. aperto Dispositivo di sicurezza che serve a bloccare uno scambio nella Fermascambio posizione voluta, impedendo movimenti fino a quando non viene volontariamente sbloccato. Punto particolare della linea destinato al servizio viaggiatori, senza Fermata impianti ferroviari per manovre di vario tipo. Trasporto combinato che interessa soltanto la modalità stradale e Ferroutage quella ferroviaria. Moderno fabbricato con camere per il personale viaggiante che non Ferrhotel rientra per la notte alla propria sede e quindi deve poter dormire fuori casa. Sigla per "Ferrovie Federali Svizzere", cioè delle ferrovie statali FFS svizzere. Scarica elettrica ad alta tensione che, dopo l'innesco, coinvolge altre Fioccatura d’arco apparecchiature poste nelle vicinanze per esempio del caminetto del contattore dove è iniziata. Bastone isolante con rampino metallico ad una estremità per Fioretto manovrare i coltelli AT. Fioretto di messa a Dispositivo costituito da un bastone isolato dotato di un gancio per appenderlo alla linea di contatto e da una trecciola di rame che in terra precedenza viene fissata alla rotaia. Quando è in opera provoca il cortocircuito della linea elettrica per la protezione del personale. Strumento in dotazione al capotreno e ai suoi aiutanti per segnalare a Fischietto distanza. Segnale acustico comandato dal macchinista e realizzato mediante Fischio l'emissione di aria compressa fatta passare attraverso un apposito strumento. F
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Tratto di binario che, con due curve opposte a largo raggio, collega tratti rettilinei aventi assi diversi ma paralleli, per esempio per evitare un ostacolo. Sigla per l’operazione di "pulizia dei Filtri dei Motori di Trazione". FMT Sigla per "Ferrovie Nord Milano Esercizio", società di trasporto FNME ferroviario che fa capo a Milano e con linee verso i laghi della Lombardia, l'aeroporto di Malpensa, Novara e tra Brescia ed Edolo. Ridurre eccessivamente il livello dell'acqua in caldaia scoprendo così Fondere i piombi / il cielo del focolaio per cui la temperatura di questo cresce troppo: i tappi alcuni elementi di piombo, che fondono a temperatura inferiore a quella dell'acciaio, si fondono lasciando entrare acqua sul fuoco spegnendolo per sicurezza. Messaggio trasmesso via telefono e trascritto su moduli cartacei Fonogramma secondo opportune regole per permettere la verifica successiva. Operazioni per comporre un convoglio avvicinando e collegando i Formazione rotabili. Soprannome della locomotiva a vapore FS gruppo 470 a causa della Forno crematorio cabina di guida chiusa. Particolari aperture tra i binari nel pavimento di officine e rimesse per Fossa di visita permettere la manutenzione del sottocassa. Nome di una coppia di tecnici italiani inventori di un sistema di Franco-Crosti "recupero del calore" per preriscaldare l'acqua da immettere in caldaia usando il calore residuo dei fumi destinati allo scarico. Le locomotive che usano questo sistema sono riconoscibili per la mancanza del camino anteriore e la presenza di strutture che affiancano la caldaia con camini in posizione laterale. Es. locomotiva FS 743 ottenuta da una FS 740. Incaricato di serrare il freno a mano di un carro nei treni merci di una Frenatore volta non dotati della frenatura pneumatica; doveva agire secondo ordini impartiti dal macchinista mediante un codice di fischi. Sistema di frenatura in cui i motori diventano generatori opponendo Frenatura elettrica resistenza al moto del treno. Può essere di due tipi a seconda dell'uso dell'energia prodotta: - a recupero, se viene inviata in linea per essere utilizzata da altri treni, - reostatica, quando viene dissipata in un reostato. Frenatura magnetica Sistema di frenatura realizzato mediante elettromagneti posti sui carrelli vicino alle rotaie, tendono ad essere attratti da queste generando una forza che rallenta il convoglio. Freno di rotabile comandato direttamente mediante un volantino. Freno a mano Attualmente si utilizza solo per lo stazionamento, mentre nei primi tempi della ferrovia era usato normalmente per frenare: era necessario che ci fossero i "frenatori" distribuiti su diversi vagoni. Particolare tipo di freno in cui anziché usare aria compressa, la Freno a vuoto locomotiva crea il vuoto nella condotta che percorre tutto il convoglio. La forza che agisce sui ceppi è dovuta alla pressione atmosferica. E' il comune freno utilizzato dai treni. Viene definito "continuo" perché Freno continuo agisce su tutti i rotabili che lo compongono e "automatico" perché in automatico caso di rottura della condotta dell'aria o di sgancio accidentale di un veicolo interviene automaticamente su tutto il treno. Flesso di binario
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Freno di binario Freno diretto
Freno moderabile FS Fuga di binario Fumaiolo Fune di guardia Fungo di rotaia Fuochista
Fusibile Fusione Fuso / fusello FV
Apparecchiatura posta accanto alle rotaie che serve a rallentare i rotabili che passano stringendo i cerchioni delle ruote. Utilizzato nelle stazioni di smistamento per regolare la velocità dopo la sella di lancio. E' un tipo di freno molto pratico nell'uso ma non automatico. Ne dispongono solamente le locomotive e viene usato quasi esclusivamente nelle manovre delle stesse. Si dice così perché funziona "direttamente" senza intervento del distributore. Altra denominazione del freno diretto. Sigla per "Ferrovie dello Stato", create nel 1905 fondendo società private precedenti. E' ciò che si presenta a chi osserva un binario rettilineo, con le due rotaie che diventano sempre più vicine fino a toccarsi apparentemente in lontananza. Camino per lo scarico dei fumi della combustione della caldaia e del vapore non più utilizzabile. Cavo metallico che unisce i pali di sostegno di una linea elettrica: serve a proteggere la linea stessa ad esempio dai fulmini. Parte superiore della rotaia, dalla forma a fungo, su cui appoggiano i cerchioni delle ruote. Aiutante del macchinista sulle locomotive a vapore incaricato del rifornimento del carbone sulla griglia del focolare e del suo controllo. Il lavoro può essere molto pesante perché il carbone deve essere spostato con la pala dal tender operando sul pavimento molto instabile delle locomotive. Apparecchiatura di protezione di circuiti AT e BT. Fondere in un crogiolo particolari leghe metalliche "antifrizione" per costruire i cuscinetti a strisciamento. Estremità dell'asse che sporge oltre la ruota e si infila nella boccola. Sigla per "Fabbricato Viaggiatori", in altri termini il fabbricato della stazione passeggeri.
Locomotiva FS Gruppo 743 sistema Franco Crosti con il caratteristico fumaiolo laterale.
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G Lettera che individua un carro merci coperto di tipo normale. Nome di derivazione francese indicante la sagoma limite ferroviaria. Sigla per "Gruppo Aziende Italiano" che definisce i prototipi di elettromotrici con regolazione elettronica e non più mediante reostato. Treno di servizio composto da due automotrici tipo ALn 668 per Galileo controllo diagnostico e con ultrasuoni alle rotaie. Parte centrale della rotaia che parte dalla suola e sostiene il fungo. Gambo Utilizzare il gancio da fuoco per spostare il carbone sulla griglia. Ganciare Gancio presente sulle due testate dei rotabili per il collegamento con i Gancio di trazione veicoli vicini tramite il tenditore; sul gancio si applica la trazione. Apparecchiatura per collegare tra loro i rotabili solo per compressione Gancio automatico senza l'operatore che pone la maglia sul gancio. Può anche realizzare tutti i collegamenti elettrici e pneumatici. Termine che indica le operazioni di ricovero di rotabili: deriva dal Garare francese “garage”. Garitta del frenatore Piccolo riparo sui carri merci dove viaggiava il frenatore. Tipo di rodiggio di locomotiva a vapore formata da due telai ciascuno Garratt con ruote e relativi cilindri e che portano uno le scorte di combustibile e l'altro di acqua mentre la caldaia unica è appoggiata su entrambi; in questo modo la locomotiva può percorrere curve di raggio ridotto. Sigla per "Grand Confort", tipo di carrozze passeggeri di sola 1a GC classe, con velocità di 200 km/h per servizi interni in Italia. Apparecchiatura elettrica montata sulle boccole che prende il moto Generatore d'asse dall'asse e genera una tensione utilizzata per misurare la velocità e quindi registrarla ( nel tachigrafo ), confrontarla con altre (dell'antislittante o antipattinante ) , … Sigla per "Gestore Infrastruttura", cioè delle linee e delle stazioni. GI Questi impianti possono essere utilizzati da treni di diverse società autorizzate e che pagano un "pedaggio". Operazioni svolte dal macchinista che deve spostarsi da una cabina Giro-banco di guida ad un'altra dello stesso convoglio. Ad esempio quando un treno navetta riprende il viaggio nel senso opposto. Operazioni per trasferire la locomotiva dalla testa alla coda del treno. Giro-macchina Antico regime di circolazione dei treni. Quando un treno arrivava in Giunto stazione il DM, mediante il telegrafo, comunicava a quello della stazione attigua che il treno era "giunto" nella sua stazione. La linea era quindi libera e, all'orario previsto, era possibile l'inoltro di un altro treno senza ulteriori formalità. Testa metallica per tubi pneumatici che possono venire collegati Giunto a baionetta rapidamente. Giunto di dilatazione Tipo di giunzione delle rotaie che ne permette la dilatazione dovuta all'escursione termica ad esempio lasciando un opportuno spazio. Viene usato in punti particolari quali all'inizio ed al termine di lunghi ponti metallici per evitare che le rotaie forzino sulle strutture del ponte alterandone l'assetto.. Collegamento flessibile in gomma tra i motori ausiliari e gli impianti Giunto elastico che vengono mossi ( compressori, ventilatori, … ) G Gabarit GAI
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Giunto idraulico Giunto isolante Glicole Glifo Grado di frenatura Grado di introduzione del vapore Graticola Griglia antighiaccio Griglia antineve Griglia del forno Grillo Gru a ponte
Gru classica Gruppo di appartenenza GS
GSM/R
GTO Guancialetto Guardalinea Guardiabarriere
Apparecchiatura idraulica per collegare il motore diesel e gli assi assorbendo le variazioni di velocità. Detto anche frizione idraulica. Collegamento tra rotaie che le isola elettricamente per realizzare circuiti di binario. Antigelo per il circuito di raffreddamento dei motori diesel. Parte del meccanismo della distribuzione di una locomotiva a vapore che ne comanda la variazione del grado di introduzione del vapore stesso ed il senso di marcia. Valore espresso in numeri romani ( da I a IX ) relativo alla pendenza in discesa della linea ( IX = massima pendenza ammissibile ). Misura della quantità di vapore prelevato dal duomo della caldaia e inviato ai cilindri. Altro nome della griglia del forno. Griglia montata davanti ai finestrini delle cabine di guida per protezione contro i candelotti di ghiaccio in galleria. Griglia montata daventi alle zone di aspirazione dell'aria per i ventilatori per impedire l'entrata della neve. Struttura in metallo a barre parallele presente nel forno della macchina a vapore su cui viene posto il carbone. Permette all'aria di attraversare questo strato favorendo la combustione. Soprannome di una vettura a tre assi attrezzata a salone e ufficio. Gru che consente di muovere il carico secondo le tre dimensioni (altezza, larghezza, lunghezza) muovendosi su sede propria o su rotaia o su pneumatici. Generalmente è destinata ad un'area di manovra limitata. Utilizzata per trasbordi strada/rotaia o nave/banchina. Gru tradizionale utilizzata per sollevare merci con un cavo tramite un braccio. E’ un numero di tre cifre che individua il tipo di mezzo di trazione ed è seguito da altre tre o quattro cifre che sono la matricola del singolo mezzo. In alcuni casi la numerazione segue regole che ne descrivono qualche caratteristiche ( numero di assi, numero di posti offerti, … ) Sigla per "Gruppo Statico". E' un convertitore elettronico posto su alcuni rotabili che trasforma la corrente della linea aerea in quella necessaria al funzionamento delle apparecchiature ausiliarie che è sull'ordine dei 300/500 Volt. Sigla per "Global System for Mobil communications / Railway". E' il sistema di radiotrasmissione digitale GSM utilizzato per tutti i tipi di comunicazione che interessano le ferrovie: fonia e dati, comunicazioni fra il personale a bordo dei treni e il personale di terra e controllo automatico a distanza. Sigla per "Gate Turn Off", tipo di semiconduttore di potenza utilizzato nei circuiti di trazione. Dispositivo avente la forma di uno sgabello elastico che, mediante fili di cotone a bagno nell'olio, lambisce la parte inferiore del fusello e la lubrifica. Si trova solo nelle boccole a strisciamento, quasi scomparse. Operatore che controllava lo stato della linea percorrendo a piedi il sentiero a fianco dei binari e osservandone le varie componenti. Agente incaricato della custodia dei passaggi a livello.
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Guardiablocco GV
Operatore che ha la responsabilità di utilizzo del "blocco manuale". Sigla per "Grande Velocità", antica definizione di una modalità di trasporto merci.
H Lettera che indica: 1) Una carrozza passeggeri attrezzata per trasporto degli handicappati. 2) Un carro merci coperto speciale ( a porte di testata, con aerazione supplementare, isolato termicamente, a pareti interamente apribili,... ). Nome del costruttore di un tipo molto diffuso di tachigrafo. Definizione di un particolare tipo di "autostrada viaggiante" in servizio fra Italia e Germania.
H
Hasler Hupac
I I I, II, III, IV IC
ICE ICI ICN IDP
IEA
IGBT IGR Illegale
Lettera che individua un carro merci con temperatura interna controllata, quindi refrigerante, isotermico o frigorifero. Tabelle che indicano i portali che sostengono le sezioni di alimentazione elettrica delle stazioni isolandole dalla linea; I e II sono prima della stazione e III e IV dopo. Sigla per: 1) "Inter City", treno veloce che unisce città di una stessa nazione, effettuando poche fermate. 2) "Indebolimento di Campo", metodo per variare le caratteristiche dei motori elettrici permettendo una velocità maggiore. Sigla per "Inter City Express", treno ad alta velocità delle ferrovie tedesche DB. Sigla per "Iniezione grasso Cuscinetti Ingranaggio intermedio" ( sulle E636 ) Sigla per "Inter City Notte", treno rapido in servizio interno notturno. Sigla per "Impianto Dinamico Polifunzionale", in cui sono svolte le attività di manutenzione, verifica tecnica, pulizia e preparazione dei servizi commerciali del moderno parco rotabili ( ad es. elettrotreni per l'alta velocità ). Sigla per "Impianto Elettrico Autonomo", cioè delle apparecchiature montate su un vagone che trasformano la corrente ricevuta dalla "linea treno" per l'utilizzo degli impianti quali riscaldamento, illuminazione, … Sigla per "Insulated Gate Bipolar Transistor", tipo di semiconduttore di potenza utilizzato nei moderni circuiti di trazione. Sigla per "Iniezione Grasso cuscinetti Rotori dei motori di trazione". Abbreviazione di "binario illegale".
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Imperiale Impianti di elettrificazione ( IE ) / traz. elettrica ( TE ) Impianti di luce e forza motrice ( IFM )
Tetto di un rotabile. Insieme di: Linee Primarie, Sottostazioni Elettriche di trasformazione e conversione, linee di Trazione Elettrica e Circuiti di Ritorno TE e Impianti di Luce e Forza Motrice. Cabine di trasformazione e insieme di impianti elettrici per l'illuminazione, la fornitura di forza motrice e l'implementazione di meccanismi speciali per utenze ferroviarie. Insieme degli impianti elettrici ed elettronici per il comando e controllo dei dispositivi di stazione e di linea, per la gestione della circolazione e della sicurezza dei treni.
Impianti di segnalamento e sicurezza della circolazione treni (IS) Impianti al servizio di vari settori ferroviari tra i quali i principali sono: Impianti di centrali telefoniche automatiche; sistemi ad alta frequenza e in radio telecomunicazioni ferroviarie ( TLC/TT ) frequenza; sistemi ad onde convogliate; di Telefonia operativa e di trasmissione dati; supporti trasmissivi in rame e fibra ottica; impianti ausiliari, tra i quali i sistemi informativi di stazione, e gli impianti di rilevamento TV. L’insieme delle attrezzature necessarie alla circolazione dei treni che Impianti fissi invece si muovono. Si verifica quando il pantografo tocca qualche componente della linea Impigliamento del aerea e quindi si rovina. pantografo E’ una impresa pubblica o privata con la necessaria licenza, la cui Impresa ferroviaria attività principale è il trasporto di merci e/o di persone per ferrovia e che garantisce almeno la trazione. Possibilità di entrare in un vagone senza salire alcun gradino, tipo Incarrozzamento a quanto avviene nelle metropolitane. raso Situazione in cui un treno su linea a binario unico, si ferma in una Incrocio stazione per lasciare transitare un altro treno nel verso opposto. Riduzione del campo magnetico di un motore elettrico al fine di Indebolimento di aumentare la corrente e quindi la coppia motrice. campo Indicazione associata ad una diramazione che, mediante un numero, Indicatore di indica la linea di inoltro iniziando da sinistra. direzione Indicatore di fermata Tabella nera e bianca che indica la posizione di una fermata in località senza segnali. Indicatore di velocità Tabella nera a fianco dei binari con scritti in bianco i valori delle velocità massime, per i ranghi A, B e C, consentite nel tratto massima successivo Individuazione della Controllare che il treno sia completo verificando a vista che sull'ultimo veicolo siano presenti i segnali di coda. coda del treno Insieme del binario ( massicciata, traversine, rotaie ), degli impianti di Infrastruttura alimentazione elettrica ( pali, mensole, isolatori, catenaria ) e del segnalamento. Infrastruttura satura Tratto di linea ferroviaria dove non è più possibile soddisfare le richieste di far circolare treni, anche solo in determinati orari. Ruota dentata posta tra il rocchetto fissato all'albero motore e la Ingranaggio corona dentata fissata all'asse. intermedio Dispositivo per introdurre l'acqua dal tender nella caldaia: deve Iniettore vincere la pressione presente in caldaia che tende a far uscire il vapore anziché lasciar entrare l'acqua.
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INT Integrazione
Interasse Interbinario Intercomunicante Interconnessione Intermodalità Interoperabilità Interperno Interporto
Interrail Interruttore Interruttore rapido Interruzione programmata in orario Intersezione Intervallo di orario Inverter Inviluppo IR
ISO Isolamento
Tabella che individua un segnale di protezione "interno": nelle stazioni con un fascio di binari molto lungo. Può essere: a) modale, quando più mezzi di trasporto possono essere utilizzati facilmente in collegamento tra loro ( es. treni ed autobus ) perchè gli orari sono in coincidenza e le fermate vicine; b) tariffaria, quando i "titoli di viaggio" ( = biglietti e abbonamenti ) sono validi su mezzi diversi anche di società diverse. Distanza tra gli assi di un carro a due assi o di un carrello. Spazio tra due binari adiacenti sia in linea che negli scali. Collegamento tra carrozze realizzato mediante pedane e protezioni di gomma per permettere il passaggio da una all'altra. Punto di collegamento tra due linee ferroviarie parallele ma con percorsi diversi ( p.e. linea lenta e direttissima sulla Roma - Firenze ) Definizione di un sistema di trasporto in cui sono utilizzate in maniera integrata almeno due differenti modalità. Ad esempio per i viaggiatori, quando si utilizzano le linee di trasporto urbano ed i treni. Possibilità di far viaggiare i mezzi di trazione al di fuori di una rete specifica, superando le differenze di alimentazione e di segnalamento. Distanza tra i punti, detti "perni", in cui un rotabile appoggia sui suoi carrelli. Insieme di impianti e servizi per lo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto: Comprende sempre uno scalo ferroviario di smistamento collegato a porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione e servizi ausiliari quali dogana, spedizionieri, piazzali di deposito, officine, ... Biglietto di libera circolazione valido in 28 Paesi europei più in Marocco. Il viaggiatore ha la scelta fra l'InterRail per l'intera Europa (Inter Rail Global) oppure per 1, 2 o 3 zone. Dispositivo mediante il quale si apre e si chiude un circuito elettrico. Interruttore principale delle locomotive elettriche in corrente continua. Periodo della giornata in cui il traffico su un binario è interrotto per consentire i lavori di manutenzione programmata. Incrocio tra due binari senza la possibilità di passare da uno all'altro. E’ sinonimo di “Interruzione programmata in orario”. Circuito elettronico che trasforma una corrente continua o alternata monofase in una trifase. Rivestimento esterno ai cilindri a vapore che crea un isolamento termico che migliora il rendimento della locomotiva. 1) Sigla per "Inter Regionale", treno pendolare che unisce città di regioni diverse. 2) Sigla per "Interruttore Rapido", cioè dell'interruttore di protezione principale di un locomotore alimentato in corrente continua. Sigla dall'inglese "International Standardizing Organization", ente per la standardizzazione mondiale. Prove con alimentatori portatili o fissi per verificare l'isolamento verso terra di un particolare circuito o di tutta la locomotiva.
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Oggetto di materiale isolante che serve a sostenere un conduttore e contemporaneamente impedire la dispersione della corrente elettrica. Percorso, predisposto mediante il comando di scambi e segnali, per Istradamento un treno in manovra in stazione. Istrumento di blocco Apparecchiatura del blocco elettrico manuale mediante la quale vengono richiesti e concessi i consensi per l'inoltro dei treni. Itinerari incompatibili Percorsi di treni che possono avere dei rischi di interferenze anche se non diretta ( es. eventualmente convergere in uno stesso punto ). Per sicurezza questi itinerari non possono essere contemporanei. Percorso, predisposto mediante il comando di scambi e segnali, per Itinerario un treno in arrivo, partenza o transito. Isolatore
Istrumento di blocco.
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J Treno policorrente svizzero ( RABe 1050 ) realizzato per effettuare treni TEE con tutti i sistemi di alimentazione elettrica.
Jolly
K Lettera che individua un carro merci pianale ad assi. Unità di misura della velocità. Sigla per "kiloVolt", unità di misura della tensione ( = 1000 V ). Sigla per "kiloWatt", unità di misura della potenza ( = 1000 W ).
K km/h kV kW
L Lettera che individua un carro merci speciale pianale ad assi ( per trasporto auto, a due piani, per container, per rotoli di lamiera, … ). Una volta era il deposito delle "lampade", cioè delle luci quando non Lampisteria esisteva ancora la luce elettrica e poi delle luci di fine convoglio. Spinta di un carro o di un gruppo di carri che sono inviati su un binario Lancio da una locomotiva che si trova in coda non agganciata. Lanterna di semaforo Luce posta su un semaforo che ne indica l'aspetto di notte ( di giorno si vede la posizione dell'ala ). Lato arrivi / partenze Zona di una grande stazione destinata ai passeggeri in arrivo o in partenza che hanno bisogno di servizi diversi ( es. biglietteria, … ) Sigla per individuare i rimorchi di automotrici elettriche. Le Campanella per segnalare l’apertura del segnale di protezione di una Leopolder stazione e quindi il prossimo arrivo di un treno. Maniglia per il comando a distanza dei deviatoi, dei segnali, dei PL, Leva ecc. negli impianti centralizzati non ad itinerari. Operazione effettuata quando un convoglio non occupa più una Liberazione sezione di linea e questa diventa utilizzabile per un altro treno. E’ il documento rilasciato dalle apposite autorità statali a un'impresa Licenza che ha sede nel territorio comunitario, con cui viene riconosciuta come "Impresa Ferroviaria" e autorizzata ai servizi internazionali per ferrovia. Autorizzare la partenza di un treno da parte del capostazione. Licenziare Sinonimo di "Linea di contatto". Linea aerea Insieme dei cavi di rame sospesi a circa 5 m. sopra le rotaie, sotto i Linea di contatto quali fa contatto il pantografo per alimentare i mezzi di trazione elettrici. E' detta anche in sigla LC. Circuito di conduttori che collega a terra parti di strutture metalliche Linea di terra che possono venire a contatto con le persone. L
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Linea ferroviaria
Linea primaria
Linea treno Littorina Livelletta LL Ln Località di servizio Locomotiva Locomotore Locomotore diesel-elettrico Locomotore diesel-idraulico Locopar Locotender
LRS
Lunghezza virtuale
Infrastruttura atta a far viaggiare treni o altri convogli ferroviari tra due località di servizio. Le linee possono essere: a semplice binario, a doppio binario o avere più di due binari. La linea ferroviaria è composta dalla sede ferroviaria, dalle infrastrutture tecnologiche e da impianti funzionali per servizi merci e viaggiatori. Linea elettrica aerea ( = elettrodotto ) o in cavo, in alta e media tensione, per il trasporto dell'energia elettrica in corrente alternata trifase dalle centrali elettriche di produzione alle SSE. E' detta in sigla anche LP. Collegamento elettrico che unisce i mezzi di trazione e quelli rimorchiati per alimentare e comandare le varie apparecchiature. Soprannome delle automotrici FS tipo Aln 56 e seguenti. Deriva dal fatto che sono state costruite nel periodo della fondazione della città di Littoria ( ora Latina ) nella bonifica pontina in Lazio. Breve tratto di linea con pendenza maggiore di quelli precedente e seguente. Sigla della "linea lenta" storica Firenze - Roma che segue la valle dell'Arno e poi del Tevere. Sigla per individuare i rimorchi di automotrici a nafta. Luogo per attività ferroviarie sia pubbliche ( come le stazioni per passeggeri o merci ) che non direttamente accessibili. Veicolo ferroviario con motori di elevata potenza ( più di 500 kW ) per il traino di treni in linea. Locomotiva dotata di motori elettrici o diesel. Locomotore diesel con trasmissione elettrica. Il motore diesel muove un generatore elettrico che produce la corrente necessaria per i motori elettrici che fanno muovere gli assi. Locomotore diesel con trasmissione idraulica: il motore diesel mette in pressione dell'olio che a sua volta fa ruotare gli assi. Nome di una apparecchiatura tachigrafica di registrazione degli eventi di guida. Locomotiva a vapore in cui le riserve di acqua e combustibile sono contenute in appositi serbatoi sulla locomotiva stessa e non sul tender. In questo caso è possibile la marcia nei due sensi perché il macchinista può guardare anche nella direzione opposta a quella normale che è con la caldaia in avanti. Sigla per "Lunga Rotaia Saldata". Oramai i binari non sono più fatti con spezzoni uniti da piastre laterali e bulloni, ma le rotaie prodotte dalle acciaierie sono poi saldate a formare tratti continui evitando i giunti di dilatazione. Lunghezza fittizia di una linea per paragonarla ad una in piano; tiene conto delle pendenze e della resistenza opposta dalle curve. Se il percorso è in discesa, il suo valore può essere minore di quello reale.
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M Lettera che indica una vettura motorizzata ( motrice ) all'interno di un treno a composizione bloccata di elettromotrici. Sigla del modulo cartaceo usato per comunicare disposizioni tra le M40 varie qualifiche di ferrovieri, ad esempio informazioni di marcia al macchinista. Denominazione in gergo del contrappeso del meccanismo manuale Macaco per manovrare gli scambi. Termine del dialetto piemontese per indicare le scorie di carbone che Maciafer restano sulla griglia dopo la combustione. In italiano "rosticci". Appellativo dato al macchinista nelle zone del Nord. In altre zone il Maestro termine è "Meccanico". Sono entrambe in disuso. Definizione di linea principale: termine poco usato in Italia. Magistrale Maglia (del tenditore) Parte dell'organo di trazione che si infila nel gancio. Particolare gancio per locomotive di spinta che al termine del tratto di Maglia sganciabile linea in cui sono necessarie ( es. culmine della galleria del Frejus ) vengono sganciate senza fermare il treno. Tipo di rodiggio di locomotiva a vapore in cui le ruote sono mosse da Mallet due gruppi di cilindri; in questo modo la locomotiva può percorrere curve di raggio ridotto. Forzare a tenuta le estremità dei tubi nella sede dei fori dei corpi Mandrinare i tubi collettori di acqua e vapore per rimediare all'aver "buttato giù la piastra", o dopo la sostituzione degli stessi. Altro soprannome della locomotiva a vapore gruppo FS 750 per la Mangiaterra possibilità di essere alimentata a torba. Maniglia di inserzione-esclusione del reostato e di cambio delle Maniglione combinazioni dei motori sulle locomotive elettriche tradizionali sprovviste di avviatore automatico. Tipo di palo per sostenere la linea aerea formato da tre sezioni Mannesman cilindriche sovrapposte di diametro decrescente. E' prodotto senza saldature e quindi non ha punti di possibile cedimento: usato di solito nelle stazioni. Il nome deriva dalla ditta costruttrice. 1) Movimento di veicoli nell'ambito di una stazione svolto per la Manovra formazione dei treni. 2) Comando della posizione di uno scambio, un segnale, … che deriva da quanto queste apparecchiature venivano "manovrate" appunto a mano. Tipo di manovra dei carri nella quale uno o più veicoli vengono spinti Manovra a spinta sganciati e che poi proseguono per inerzia anziché essere portati fin sul posto di destinazione dal mezzo di trazione. Struttura in tessuto piegato e impermeabilizzato che serviva Mantice anticamente per l'intercomunicazione tra due veicoli. Movimento del treno con una velocità che permetta l'arresto prima di Marcia a vista eventuali ostacoli in funzione della visibilità. Spesso diventa "a passo d'uomo". Situazione di una linea a doppio binario in cui due treni viaggiano Marcia parallela contemporaneamente sui due binari nello stesso verso. Marmotta o segnale E' un "segnale basso" ( vicino al binario ) usato per le manovre in stazione. basso M
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Utilizzare eccessivamente i ganci da fuoco. Lo strato di ghiaia che costituisce la sovrastruttura su cui poggiano e sono inserite le traverse di un binario: serve a distribuirne il peso. Mastodonte dei Giovi Soprannome della locomotiva a vapore doppia che per prima trainò treni sulla difficile linea dei Giovi tra Arquata S. e Genova. Termine generico per indicare i rotabili ferroviari. Materiale 1) Sigla per "Manutenzione Alta Velocità", cioè officina per la MAV manutenzione dei rotabili tipo Pendolino ed ETR 500. 2) Sigla delle ferrovie ungheresi. Sigla per "Minuetto Diesel"; MD Sigla per "Medie Distanze Vestiboli Centrali" indica un tipo di carrozza MDVC in cui le porte si trovano in posizione da permettere una più veloce distribuzione interna dei passeggeri. Sigla per "Medie Distanze Vestiboli Estremità" indica un tipo di MDVE carrozza in cui le porte si trovano alle due testate. Sigla per "Minuetto Elettrico"; ME Apparecchiatura di registrazione dei principali avvenimenti durante la Memocarta marcia di un treno. Barra metallica orizzontale ancorata al palo per sostenere la linea di Mensola contatto. Sono tutte quelle che possono rappresentare un pericolo per le Merci pericolose persone, gli animali e l'ambiente. Il loro trasporto per ferrovia è regolato dalla normativa internazionale RID. Mettere gli stoppini Inserire negli appositi fori gli stoppini in cotone per la lubrificazione ausiliaria dei fuselli. La rimozione di questi è opportuna per evitare speco di olio durante le soste prolungate. Mettere la macchina Mettere la locomotiva nella posizione in cui si possono lubrificare i cuscinetti delle bielle e delle ruote motrici. in posizione Autocarro speciale o macchina operatrice con braccio idraulico dotata Mezzo anfibio di ruote di gomma e di ruote ferroviarie per potersi spostare su strada/rotaia entrambi i tipi di strada. Soprannome delle automotrici FS tipo Aln 668. Micetta Soprannome delle automotrici Ale 501/502 ( elettrica ) e Aln 501/502 Minuetto (diesel), nuovi convogli a tre casse per trasporti veloci di tipo regionale. Sigla per “Man Machine Interface”: strumento di presentazione al MMI personale di informazioni sul funzionamento di una apparecchiatura: è realizzato mediante un monitor su cui compaiono strumenti di misura e informazioni diverse. Tipo di freno per le locomotive, che agisce solo sul mezzo e non Moderabile sull'intero convoglio. E' la massima lunghezza di un convoglio che può percorrere una linea Modulo della linea in funzione delle possibilità di incroci e precedenze nei binari di circolazione delle località di servizio. Documento cartaceo che attesta che il responsabile di un dato circuito Modulo di tolta elettrico ha effettuato le operazioni necessarie per rendere possibile il tensione lavoro senza pericolo di folgorazione. Termine per indicare una locomotiva a tre assi accoppiati con un asse Mogul anteriore di guida ( rodiggio 1-3-0 o 1C ) Martoriare il fuoco Massicciata
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Molatrice Molla a balestra Molla ad aria Moto di galoppo Moto di serpeggio
Motogeneratore diesel Motore doppio Mucca Mulo dei Giovi
Musetto Muso nero MW
Macchina speciale che elimina le ondulazioni che si formano sul piano di rotolamento del binario. Particolare molla costruita assemblando più foglie di acciaio e usata per le sospensioni primarie e secondarie dei veicoli. Parte della sospensione di alcuni veicoli ferroviari costituita da un serbatoio di aria in pressione che riduce le vibrazioni e permette la regolazione della altezza rispetto al binario. Movimento parassita della locomotiva che consiste in spostamenti alternati verso l'alto e il basso. E' causato dai movimenti alternati degli stantuffi quando questi sono inclinati verso l'alto. Movimento parassita della locomotiva che consiste in spostamenti alternati verso destra e verso sinistra come se ruotasse attorno ad un asse verticale. Anche questi sono dovuti al movimento alternato degli stantuffi. Gruppo autonomo per generare energia elettrica quando manca quella fornita dalla linea treno; soprattutto sulle carrozze letto. Gruppo di due motori elettrici raggruppati in una unica struttura metallica posta a cavallo di un asse; entrambi mettono in rotazione questo asse. Soprannome della locomotiva a vapore FS gruppo 670 per motivi non ben chiari. Soprannome della locomotiva elettrica trifase gruppo E 550 che sostituì i "Mastodonti" sempre sulla linea di valico di Genova. Era piccola rispetto ai predecessori ma molto più efficiente e "instancabile". Copertura apribile sulla punta dei moderni ETR per coprire gli organi di aggancio. Soprannome del macchinista. Sigla per "MegaWatt", multiplo dell'unità di misura della potenza ed equivalente a 1.000.000W.
Mensola con sospensione trifase in curva sopraelevata.
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N n ( minuscolo ) Nastratura Navetta
Nodo Non vedere l’acqua Nuovo mastodonte dei Giovi
Lettera per carrozze viaggiatori attrezzate per essere inserite in un "treno navetta". Rifacimento dell'isolamento di cavi AT mediante ricopertura dei conduttori con nastri di materiale isolante di vario genere Treno che ha una locomotiva, normalmente telecomandata, ad una estremità ed una carrozza pilota, con cabina di guida, all'altra estremità. In questo modo non è necessario invertire la posizione della locomotiva nelle stazioni di testa. Insieme delle linee convergenti e delle linee di unione tra queste, di solito in grandi città. Quando non si vede più l'acqua nel livello perché è scesa troppo in basso. Soprannome della locomotiva a vapore gruppo FS 750 che iniziò a trainare treni sulla difficile linea dei Giovi tra Arquata S. e Genova succedendo al "Mastodonte".
Carrozza a due piani per treni navetta. ( da www.trenitalia.com )
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O O OBB OBOE
Ocarina Occhiali Occupazione OGR Oliatore Omnibus OML OMR OMV Onde convogliate Opera d'arte Ora di morbida Ora di punta Orario cadenzato Orario di servizio Orario grafico
Orario reale Orario teorico ORE OTIF
Lettera che individua un carro pianale misto a sponde alte. Sigla per "Osterreichische BundesBahnen", cioè le ferrovie statali austriache. Sigla per "On BOard Equipment", un sistema di antenne e rete GSM per la ricezione e l’elaborazione di segnali GSM e GPS e coordinate geografiche. Utilizzato per comunicare ai passeggeri informazioni sulla posizione e sull'orario della marcia del treno. Soprannome di alcuni gruppi di elettromotrici costruite negli anni '30 del secolo scorso (p.e. ALe 790 -ALe 880). Tipico locomotore diesel di costruzione cecoslovacca, così chiamato per la caratteristica forma dei finestrini frontali. L'entrata di un convoglio su una sezione la "occupa" impedendo l'ingresso di un altro convoglio. Sigla per "Officina Grandi Riparazioni", impianto industriale dove vengono realizzate le revisioni principali dei rotabili. Piccolo recipiente posto sopra i punti di maggior attrito del meccanismo delle bielle. Antica definizione di treno con fermate in tutte le stazioni a marcia lenta. Sigla per "Officina Manutenzione Locomotive". Sigla per "Officina Manutenzione Rotabili". Sigla per "Officina Materiale Viaggiatori", dove viene realizzata la manutenzione dei convogli viaggiatori. Collegamento radio terra-treno in cui le onde sono inviate attraverso la catenaria della alimentazione elettrica. Struttura costruita per completare il corpo stradale: ponte, galleria, cavalcavia, pensilina, pozzetto, … Ora in cui il traffico raggiunge i livelli minimi. Ora in cui il traffico raggiunge il massimo. Orario ferroviario in cui i treni arrivano / partono sempre allo stesso minuto di ogni ora. Questa organizzazione è molto facile da ricordare. L’insieme di tutti i movimenti programmati dei treni e del materiale rotabile sull'infrastruttura di GI, durante il suo periodo di validità Descrizione grafica degli orari dei treni su una linea. L'orario di ogni convoglio è rappresentato da una riga tracciata su un "grafico cartesiano" avente sull'asse orizzontale il tempo ( le ore e i minuti ) e su quello verticale lo spazio ( i km e le stazioni ). Orario effettivo realizzato da un treno. Orario previsto per la marcia di un treno. Sigla per “Office Recherches et Essais”: ente dell’UIC che si occupa della ricerca e delle prove in campo ferroviario. Sigla dell'Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari. L'OTIF comprende attualmente 41 paesi, tra i quali: gli Stati d'Europa, Lituania e Lettonia, Iraq, Iran, Libano e Siria, Algeria, Marocco e Tunisia. La sede dell'organizzazione è a Berna.
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P P ( maiuscolo )
p ( minuscolo ) Pacific Padella Paletta (o pallet)
Paletta di comando Pancone Pantografo Pantografo monobraccio Papera Parallelo
Parasassi Parascintille
Paraurti Parco Pari / dispari
Lettera che indica: 1) combinazione "parallelo" per i motori di trazione di un locomotore elettrico. 2) segnale di blocco "permissivo", cioè che a certe condizioni può essere superato anche se rosso. Lettera per carrozze viaggiatori con cabina di guida per "treno navetta". Termine per indicare una locomotiva a tre assi accoppiati con un carrello anteriore di guida a due assi ed un asse posteriore ( rodiggio 2-3-1 o 2C1 ) Poco felice denominazione di una vela di un segnale luminoso. Piattaforma, generalmente in legno, sulla quale si dispongono le merci per facilitarne la movimentazione. Le dimensioni standardizzate più utilizzate in Europa sono: 1.000 x 1.200 mm (ISO) e 800 x 1.200 mm (CEN). Paletta del dirigente movimento per dare il via ai convogli: è la classica paletta verde del capostazione. Attualmente è usata solo in casi eccezionali. Trave di testata su cui sono fissati i respingenti, il gancio di trazione e le condotte dell’aria compressa Telaio articolato a forma di rombo montato sul tetto delle locomotive elettriche per realizzare la presa di corrente contro la linea di alimentazione elettrica. Pantografo che è formato da un solo braccio articolato anziché da un telaio a forma di rombo. Soprannome delle automotrici FS tipo Aln 668. Combinazione dei motori elettrici nella quale questi sono collegati in due o più gruppi in parallelo tra loro. Ad esempio nel locomotore FS E 636 ( che ha 6 motori ), si hanno 3 gruppi ( ciascuno di 2 motori in serie ) collegati in parallelo. Ferro posto davanti alle ruote del primo asse per spostare eventuali piccoli ostacoli posti sulla rotaia. 1) Sorta di rete di metallo che viene collocata alla base del camino nelle locomotive a vapore per evitare la fuoriuscita dei carboni incandescenti che quindi rimangono nella camera a fumo. 2) Lamiera a forma di parafango posta al di sopra delle ruote con freno a ceppi per evitare che le scintille della frenatura possano creare principi di incendio nel sottocassa, ad esempio ai motori di una locomotiva. Struttura in metallo o cemento dotata di due respingenti in grado di fermare il movimento di un rotabile che si muove a velocità moderata. Gruppo di binari di servizio per ricovero di rotabili. Numero che contraddistingue un binario in linea o un treno: - i dispari sono usati per le direzioni Ovest - Est e Nord - Sud, - i pari per le direzioni Est - Ovest e Sud - Nord.
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Parigina
Passante Passo di un carrello Passo rigido Pattinamento PBI PC
PdB PdC PdM Pedale Pedana / passerella Pendino
Pendolare Pendolino Per mille
Tratto di binario rialzato nelle stazioni di smistamento; è detto anche "sella" o "rampa di lancio" perchè è destinata allo smistamento dei vagoni merci che prendono velocità per la forza di gravità ( "lanciati" ) e vengono inviati ai vari binari dove si compongono i treni per uguali destinazioni. Linea che unisce stazioni da parti opposte di una città permettendo la realizzazione di viaggi diretti che non impongono cambi di treno in una stazione principale. Distanza fra gli assi delle ruote di un carrello. Distanza tra gli assi estremi non articolati di una locomotiva: limita il raggio delle curve che possono essere affrontate. Fenomeno che si verifica in fase di frenatura, quando le ruote perdono aderenza e si bloccano strisciando sulla rotaia ( danneggiandosi provocando una zona piatta sul cerchione ). Sigla per “Posto di Blocco Intermedio”, cioè punto di una linea ferroviaria tra due stazioni che crea una ulteriore sezione di blocco. Sigla per: 1) "Posto di Controllo", sede in cui un operatore ha il compito di organizzare la circolazione di un'area ferroviaria. 2) "Posto di Comando", cioè la località di servizio da cui il Dirigente Movimento, gestisce la stazione vicina impresenziata. 3) "Posto di Comunicazione", località non stazione su di una linea a doppio binario banalizzata dotata di deviatoi che permettono il passaggio dal binario di sinistra a quello di destra o viceversa. 4) "Pieno Campo", tipo di alimentazione normale di un motore elettrico. Sigla per "Personale di Bordo", in altre parole il capotreno ed eventuli altre persone il cui lavoro si svolge sui treni. Sigla per "Personale di Condotta", in altre parole "macchinista". Sigla per "Personale di Macchina", in altre parole "macchinista". Apparecchiatura elettro-meccanica o elettronica vicino alla rotaia che "sente" il passaggio di una ruota e può comandare ad esempio la chiusura o la riapertura di un passaggio a livello posto nelle vicinanze. 1) Basamento mobile per agganciatori da utilizzarsi in officina o rimesse per agganciare rotabili posti sulle fosse di visita. 2) Lastra di lamiera per passare da un vagone all’altro. 1) Organo dei veicoli ferroviari, a forma di piccola biella, che collega al telaio le estremità delle balestre delle sospensioni o i ceppi e le leve di comando dei freni. 2) Cavetto metallico che unisce "fune portante" e fune di contatto della catenaria per mantenere quest'ultima il più orizzontale possibile. Definizione del viaggiatore abituale su una data linea su cui va avanti e indietro come un pendolo. Elettrotreno ad assetto varibile in grado di inclinarsi in curva per poter affrontare la stessa a maggiore velocità senza alterare il comfort di marcia. ( Es. ETR 450, 460, 470 e 480 ) Misura della pendenza: indica un dislivello di 1 m su una distanza di 1000 m.
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Rapporto tra il peso frenato complessivo di un treno ed il peso reale. Da questo valore è possibile ricavare, utilizzando apposite tabelle, la velocità massima possibile dalla frenatura, restando garantiti gli spazi di arresto. 1) Il tempo che impiega un treno a percorrere un determinato tratto di Percorrenza linea. 2) chilometri percorsi tra due revisioni programmate. Tipo di segnale che a certe condizioni può essere superato anche se Permissivo presenta un aspetto che impone l’arresto. Personale viaggiante Personale delle ferrovie che lavora sui treni: macchinisti, capitreno, conduttori, … Operazione in cui si pesano gli assi delle locomotive per ricavarne il Pesatura peso assiale e quindi la circolabilità sulle linee. Peso del mezzo di trazione che grava sulle ruote motrici: è il peso Peso aderente efficace per lo sforzo di trazione. E' la parte di peso reale di un rotabile che grava su un asse. Ogni Peso assiale linea ha un armamento che permette il transito di treni con un ben determinato peso assiale massimo che può valere fino a 22,5 t sulle linee principali. Peso teorico da considerare per la frenatura: esso rappresenta Peso frenato l'efficacia del freno e può essere minore, maggiore od uguale al peso reale del rotabile. Viene determinato sperimentalmente in funzione di norme internazionali. Peso ufficiale ed effettivo del rotabile. Peso reale Peso che viene attribuito ad una locomotiva inattiva per il suo traino. Peso virtuale E' sempre maggiore del peso reale in quanto tiene conto della maggior resistenza al moto dei suoi organi meccanici. Petardo anticamente usato per avvisare i macchinisti indicando Petardo particolari punti della linea. Venivano appoggiati sulla rotaia e fatti automaticamente scoppiare dal passaggio della prima ruota. Sigla per "Prefazione Generale all'Orario di Servizio": fascicolo con PGOS tutte le informazioni generali sui mezzi di trazione e sulle linee che fa da introduzione ai singoli Fascicoli Orario. Soprannome delle elettromotrici FS E 624 che iniziarono il loro Piacentine servizio nella zona di Piacenza. E' il piano di rotolamento delle ruote. Tutte le misure di altezza Piano del ferro (sagoma, linea di contatto, ecc.) partono da questa posizione. Piano su cui si trovano idealmente i conduttori della linea di contatto. Piano di filatura Piano di rotolamento Superficie superiore della rotaia, su cui rotola la ruota. Tracciato dei binari di stazione a disposizione del dirigente movimento Piano schematico per avere sotto controllo lo stato di occupazione dei binari stessi, la posizione degli scambi e dei segnali. Piantana / stante di Palo di sostegno dei segnali. segnale Piastre che guidano lo scorrimento verticale delle boccole mentre Piastre di guardia bloccano quello trasversale. Percentuale di frenatura
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Piattaforma girevole Piattaforma posta nei depositi locomotive e dotata di un binario su cui si fa salire il mezzo di trazione. La sua rotazione può servire per: 1) posizionare una locomotiva su un binario di ricovero della "rotonda", 2) soprattutto una volta, invertire la posizione del muso di una locomotiva a vapore non bidirezionale per poterla far ripartire in verso opposto. Zona di binari con utilizzazione omogenea, ad esempio di una Piazzale stazione, di un deposito locomotive, … Riferimento costituito di solito da uno spezzone di rotaia verticale Picchetto di curva posto all'esterno di una curva per verificarne le caratteristiche ( raggio, sopraelevazione, … ) Picchetto in cemento giallo/rosso posto a fianco del binario che indica PIcchetto di giunto il punto in cui vi è una interruzione elettrica della rotaia. isolante Palo a strisce bianche e nere vicino ai binari che indica il limite a cui Picchetto limite possono arrivare i movimenti di rotabili definiti come "manovre". Fare più fatica del normale per condurre il fuoco e nonostante questo Piccionare avere in caldaia una pressione ridotta. Piccola piccozza per spezzare i blocchi di carbone più grossi. Piccozzino Carrozza dotata di cabina di guida per telecomandare il locomotore Pilotina posto all'altra estremità del convoglio. Strumento in dotazione al personale che può verificare la validità dei Pinza biglietti: serve a lasciare traccia dell’effettuazione del controllo mediante perforazione e incisione di un numero di riconoscimento. Recipiente per rifornire gli oliatori. Pipa Rubinetto del freno portatile collegato alla testata della condotta; in Pistola uso al manovratore che si trova in testa ad una colonna di carrozze spinte sul binario di partenza da un locomotore. Il macchinista non può vedere il punto di arresto e quindi la frenatura viene fatta dal manovratore. Sigla per "Punto Chilometrico", posizione indicata in "km + m" lungo la pk linea, ad iniziare dallo "0" di quella linea che può non corrispondere alla stazione di partenza. Ad esempio lo "0" della linea Torino-Modane non è a Porta Nuova. Sigla per "Passaggio a Livello", punto dove i binari incrociano una PL strada al suo stesso piano. Sigla per "Politensione", per indicare un mezzo di trazione elettrico PLT che può essere alimentato con tipi diversi di tensione. Sigla per "Posto di Movimento", luogo lungo la linea ferroviaria dove PM possono essere realizzati per esempio dei passaggi da un binario all'altro o una precedenza. Sigla per "Posto Manutenzione Corrente" dei veicoli. PMC Definizione di un mezzo di trazione che può essere alimentato da Policorrente / diversi sistemi di elettrificazione e quindi ad esempio può viaggiare in Politensione diverse nazioni europee. Soprannome dell'elettrotreno ETR 220, dovuto all'unico finestrino Polifemo frontale, come l'unico occhio del personaggio mitologico. Posizionamento della linea di contatto con andamento alternato a Poligonatura / destra e a sinistra di una linea centrale in modo che l'archetto del poligonazione pantografo venga consumato in maniera uniforme entro una certa fascia e non solo al centro.
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Ponte a segnali Portale
Porte telecomandate e servoassistite Posto di … Potenza continua / continuativa Potenza nominale Potenza oraria / unioraria PP PR
Praire Praticabile Precedenza Precedenza dinamica Prefazione Generale all'Orario di Servizio Prericonoscimento Preriscaldatore Preriscaldo Prescrizione Pressione del vapore
Traliccio che sovrasta parzialmente o completamente i binari per sostenere i segnali relativi agli stessi. Insieme di pali uniti da una traversa per formare un cavalletto sopra i binari per la sospensione della linea aerea. 1) Presso le stazioni servono a creare delle zone elettriche che possono essere alimentate separatamente. 2) In piena linea servono a sostenere le attrezzature per la regolazione automatica. Porte delle carrozze che hanno dispositivi per l'apertura controllata e facilitata e la chiusura automatica. Indica il luogo dove si trovano persone o apparecchiature destinate a scopi specifici. ( usato in varie situazioni ). Potenza massima disponibile costantemente per un tempo illimitato senza danneggiare le apparecchiature. Potenza massima che un motore è in grado di dare per un breve intervallo di tempo. Potenza massima disponibile costantemente per un'ora, senza danneggiare le apparecchiature. Sigla che indica la combinazione "super-parallelo" per i motori di trazione di un locomotore elettrico dotato di quattro combinazioni (E 646 - 656) Sigla che indica "Piano Ribassato", cioè un tipo di carrozza per treni regionali in cui una parte del pavimento, tra cui le porte, è accessible senza dover salire gradini permettendo tempi rapidi di salita e discesa. Termine per indicare una locomotiva a tre assi accoppiati con un asse anteriore di guida ed un asse posteriore ( rodiggio 1-3-1 o 1C1 ) Parte della struttura di un rotabile in cui è permesso il passaggio del personale di condotta o della manutenzione. Situazione in cui un treno si ferma per lasciare transitare un altro treno nello stesso verso. Precedenza realizzata mediante la "marcia parallela" in cui il treno più veloce supera quello più lento che continua a viaggiare sul binario a fianco. Fascicolo con tutte le informazioni generali sui mezzi di trazione e sulle linee che fa da introduzione ai singoli Fascicoli Orario. Azionamento dell'apposito pulsante della ripetizione segnali prima dell'ingresso in un binario deviato o all'uscita temporanea dalla zona codificata. Apparecchiatura che sfrutta il calore rimasto nel vapore dopo l'uso per muovere gli stantuffi nei cilindri, per aumentare la temperatura dell'acqua da immettere in caldaia. Operazione per alimentare gli impianti di riscaldamento delle carrozze di un convoglio in attesa che venga agganciata la locomotiva titolare. Messaggio con cui sono indicate variazioni rispetto alla situazione normale ad esempio per la velocità. Misura l'utilizzabilità del vapore in caldaia o comunque nella zona dove si vuole misurare. L'unità di misura normale è rimasta il kg/cm quadrato.
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Peso del convoglio che una locomotiva può rimorchiare mantenendo la velocità prevista dall'orario. Dipende dalla pendenza della linea su cui deve viaggiare e dalla velocità che si vuole raggiungere. Operazione da effettuare prima di bloccare le rotaie alle traversine: Pretensionamento dipende dalla temperatura ambiente e serve a eliminare gli effetti delle rotaie della temperatura sulla lunghezza delle rotaie. Macchina operatrice per la manutenzione del binario che rifinisce il Profilatrice lavoro di sistemazione del pietrisco della massicciata. Andamento altimetrico della linea, misurato in "per mille". Profilo Operazione da effettuare quando viene modificata la composizione di Prova freno un convoglio con nuovi collegamenti della condotta pneumatica. Soprannome delle automotrici miste passeggeri e merci ALDn 32 a Pulcinaia causa della merce prevalentemente trasportata. Togliere le scorie dalle griglie. Pulire il fuoco Pulsante di itinerario Pulsante sul banco di comando del dirigente per preparare l'itinerario per un convoglio. La parte estrema degli aghi di un deviatoio e cioè quella che nella Punta degli aghi manovra ha il massimo spostamento e la cui larghezza è ridotta a 0. Parte del deviatoio dal lato in cui i binari convergono e dove si trova la Punta di deviatoio "punta degli aghi". Posizione centrale di una tratta di contrappesatura dove la fune Punto fisso portante è fissata alla linea di contatto. Posizioni estreme dello stantuffo dove il movimento deve invertirsi. Punto morto Per rendere possibile la continuazione del movimento si utilizzano i volani e possibilmente almeno un secondo stantuffo sfasato di 90°. Punto caratteristico di una linea dove viene rilevato l’orario di Punto orario passaggio dei treni. Barra metallica inclinata ancorata al palo per sostenere la linea di Puntone contatto. Sigla per: PV 1) "Piccola Velocità", antica definizione di una modalità di trasporto merci. 2) "Posto verifica" sede dei verificatori. Prestazione
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Q Sigla per "Quadro Luminoso", cioè tabellone con descritti i tracciati dei binari e segnalato il loro stato di libero, occupato, … ( con linee di colore diverso ). Sono indicati anche i segnali ed il loro aspetto.
QL
R Lettera che individua: 1) un carro pianale a carrelli, 2) una vettura rimorchiata all'interno di un treno a composizione bloccata di elettromotrici. Sigla per "Rete Adriatica", una delle grandi società ferroviarie italiane RA prima della creazione delle "Ferrovie dello Stato" nel 1905. Treno con fermate nelle stazioni di una data linea per lasciare i carri Raccoglitore merci aventi quella destinazione e raccogliere i carri in partenza. Raccordo ferroviario Linea secondaria, diramantesi da quella principale, che conduce a stabilimenti, magazzini o banchine portuali per facilitare il movimento del materiale e delle merci. Raccordo parabolico Tratto di binario che collega un tratto rettilineo ad una curva circolare: la forma a parabola rende meno brusco il passaggio tra i due tratti. Raggio di curvatura Raggio della curva di collegamento tra due tratti rettilinei. Per facilitare l'inscrizione nelle curve, queste sono realizzate con raccordi parabolici e cioè con raggio via via decrescente. Supporto che si trova sui carrelli e su cui appoggiano i perni della Ralla cassa. Riduzione di velocità a carattere temporaneo per superare ad Rallentamento esempio un tratto di linea in cui sono in corso dei lavori. Soprannome delle linee a scarso traffico che rendono meno di un Ramo secco certo valore: in passato si tendeva a chiuderle mentre adesso si cercano sistemi di gestione più economici. 1) Attrezzatura che permette ai veicoli stradali di salire o scendere da Rampa mobile un vagone con i propri mezzi. 2) Ponte con pendenza variabile per far salire/scendere rotabili dai traghetti superando i dislivelli dovuti al diverso carico e al diverso livello dell'acqua. Velocità a cui può viaggiare un treno su un tratto di linea a seconda Rango di velocità delle caratteristiche del materiale rotabile ( Rango A, B, C, P ) Frenatura con intervento il più veloce possibile ottenuta svuotando la Rapida condotta generale del freno. Viene realizzata anche azionando una delle maniglie poste nelle vetture passeggeri. Antica definizione di treno con poche fermate e marcia veloce. Rapido Attualmente viene definito Intercity. Utilizzato nelle locomotive elettriche, è il rapporto di trasmissione Rapporto di meccanico tra l'ingranaggio sull'asse del motore del locomotore e trasmissione quello sulla ruota cioè il rapporto tra il numero di giri della ruota e quello del motore. R
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Barra di metallo che unisce il centro della ruota con il cerchione nelle ruote delle locomotive a vapore e di alcuni locomotori da manovra. Sigla per "Regolamento per la Circolazione dei Treni". RCT Sigla per "Riscaldamento Elettrico Carrozze": collegamento elettrico REC tra il locomotore e le carrozze per fornire alimentazione per il riscaldamento ed anche il condizionamento. Apparecchiatura che sfrutta il calore rimasto nel vapore dopo l'uso per Recuperatore muovere gli stantuffi nei cilindri, per aumentare ad esempio la temperatura dell'acqua da immettere in caldaia. Azione del macchinista per azionare il dispositivo per il recupero Recupero AC dell'olio di lubrificazione degli assi cavi. Treno regionale, che collega stazioni in ambito regionale e con Reg fermate frequenti. Sistema per regolare la marcia dei treni in linea garantendo la Regime di sicurezza. circolazione Quantità di carbone ( in kg ) bruciato in 1 ora su di 1 m2 di griglia. Regime di griglia Soprannome della locomotiva a vapore FS gruppo 685. Regina Regolare il cavallino Far funzionare il "cavallino" ( per l'alimentazione dell'acqua in caldaia ) più adagio o più velocemente a seconda della necessità. Valvola che comanda la quantità di vapore che viene inviata ai cilindri. Regolatore Tesatura della linea di contatto mediante contrappesi che tendono i Regolazione cavi agli estremi di ogni campata. automatica Apparecchiatura elettromeccanica che serve a comandare la Relè posizione di un dispositivo mediante un impulso a bassa tensione. Sigla per " Red Nacional de Ferrocariles Espanoles", cioè le ferrovie RENFE statali spagnole. Insieme dei pacchi di resistenze metalliche che, mediante la loro Reostato graduale esclusione, permette l'avviamento dei motori elettrici senza superare la massima corrente ammessa. Su alcune locomotive è anche utilizzato per la frenatura elettrica. Organo formato da un "piatto" e da un sistema di molle posto sulle Respingente testate dei rotabili per ammortizzare gli urti con il rotabile vicino. Rettangolo di Berna Lo spazio, quasi rettangolare, che viene a formarsi tra i respingenti ed i ganci di trazione di due rotabili agganciati: serve a permettere le operazioni di aggancio e sgancio. Tratto di linea in rettilineo. Rettifilo Sigla per "Revisione Freno". RF Sigla per "Rete Ferroviaria Italiana", società che si occupa delle RFI infrastrutture ferroviarie statali in Italia. Sigla per "Riposo Fuori Residenza", quando una persona in servizio RFR sui treni ( macchinisti, capitreno ), deve dormire lontano da casa. Sigla per "Revisione Generale", insieme dei lavori di controllo e RG revisione che viene fatto sui rotabili dopo un certo numero di km percorsi. Sigla per "Revisione Generale Meccanica"; può essere di vario tipo a RGM secondo dei km percorsi e quindi degli organi da controllare. Razza
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RIC
Riconoscimento
Ricovero RID Ridondanza Riduttore Rilevato Rimessa Rimorchio Rincalzatrice
Rinfusa RIP Ripartitore Ripetizione dei segnali in macchina
Sigla per "Regolamento Internazionale Carrozze". Descrive le caratteristiche che devono avere le carrozze per poter circolare in ogni nazione di quelle associate nella UIC. L'aspetto principale riguarda l'alimentazione elettrica per il riscaldamento / condizionamento. Operazione effettuata dal macchinista quando l'apparecchiatura di "ripetizione segnali" indica che il segnale successivo ha un aspetto più restrittivo. Se non reagisce di conseguenza, l'apparecchiatura interviene automaticamente frenando il convoglio. Operazione di trasferimento di rotabili nei binari per la rimessa. Sigla per "Regolamento concernente il trasporto internazionale ferroviario delle merci pericolose" ( dalle iniziali in francese ) che classifica tali sostanze. Presenza di due apparecchiature uguali per garantire il funzionamento anche in caso di guasto di una di esse. Insieme degli ingranaggi per la trasmissione del moto dal motore alle ruote. Tratto di linea che si trova su un rialzo del terreno rispetto al livello circostante. Piccolo deposito per mezzi di trazione. Carrozza passeggeri predisposta per viaggiare unita ad automotrici a nafta oppure elettriche. Macchina operatrice per la manutenzione del binario che sistema il pietrisco della massicciata mediante martelli che penetrano tra le pietre; le loro vibrazioni fanno si che la massicciata blocchi le traversine nel modo migliore. Merce trasportata in appositi contenitori ma senza alcun imballaggio. Tabella che individua un segnale che ripete l’aspetto del segnale di partenza posto successivamente: si può trovare nelle stazioni con un fascio di binari molto lungo. Responsabile della gestione dei carri merci, decide come soddisfare le richieste provenienti dai clienti che devono realizzare dei trasporti di merce. Apparecchiatura che permette al macchinista di conoscere a distanza l'aspetto del segnale successivo mediante l'accensione di opportune luci su un apposito "cruscotto". In sigla RS. Può essere “continua” se trasmessa con continuità ( dal binario ) oppure “discontinua” se avviene solo punti particolari ( boe ).
Riserva calda / fredda
Insieme dei mezzi di trazione non in servizio ma pronti ad essere utilizzati velocemente oppure dopo un lavoro di rimessa in servizio. La definizione deriva dalle locomotive a vapore in cui il fuoco viene tenuto acceso al minimo oppure completamente spento.
RIT
Sigla per “Rail Inclusive Tour”: è un biglietto di andata e ritorno scontato per le maggiori città europee e rilasciato a chi acquista anche un servizio turistico aggiuntivo ( pernottamento in albergo o in ostello, … ).
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Macchina operatrice per la manutenzione del binario che: - toglie e sceglie il pietrisco già esistente sostituendo quello diventato troppo piccolo, - toglie e sostituisce le traversine, - toglie e sostituisce le rotaie. Queste operazioni sono fatte tutte contemporaneamente da una macchina che può essere lunga anche 100 m. a cui si aggiungono i carri per il pietrisco e le traversine. Riscaldamento degli Viene effettuato con sistemi elettrici o a gas per evitare che la neve depositata tra le parti mobili e fisse di uno scambio diventi ghiaccio scambi bloccandone il movimento. Insieme delle locomotive a vapore non più in servizio ma tenute Riserva fredda spente ancora in buono stato per riserva. Antico avvisatore acustico per individuare punti singolari della linea. Risuonatore Le ruote del treno, nel loro passaggio, azionavano una leva collegata ad un martello che batteva su di una lastra di lamiera o campana Sigla per "Regolamento Internazionale Veicoli". Descrive le RIV caratteristiche che devono avere i carri merce per poter circolare nelle nazione associate nella UIC. Sigla per "Rete Mediterranea", una delle grandi società ferroviarie RM italiane prima della creazione delle "Ferrovie dello Stato" nel 1905. Insieme degli assi portanti e motori di una locomotiva identificato con Rodiggio una sigla. Il numero di assi portanti è indicato da numeri arabi e quelli motori con lettere maiuscole il cui posto nell'alfabeto ne indica la quantità. Se gli assi motori sono indipendenti, cioè azionati ciascuno da un motore, alla lettera maiuscola si fa seguire il simbolo "o". Sigla per "Rollender Landstrasse", sistema i trasporto dei camion su RoLa carri ferroviari. Soprannome degli ETR 500 Y di pre-serie. Romolo Particolare dei caminetti dei contattori AT che interrompe l'arco Rompiarco elettrico che si forma quando i contatti si allontanano in fase di apertura. Striscia di colore rosso che i rotabili che si trovano in testa a convogli Rossetto devono avere non per motivi estetici, ma per poter circolare secondo le richieste di RFI sulla rete italiana. Sono i resti della combustione ad eccezione della cenere. Rosticci Tutti i veicoli ferroviari quindi: Rotabili - mezzi di trazione dotati di motori e adatti a trainare treni passeggeri e merci ( locomotive e locomotori ), - mezzi automotori, dotati di motori per muoversi autonomamente ed eventualmente trainare alcuni rimorchi, - mezzi rimorchiati ( vagoni passeggeri, carri merce ) - di servizio ( macchine speciali e carrelli per i lavori ai binari, carrelli con scale e cestelli per la linea di contatto, ... ) Profilato di acciaio laminato che costituisce il piano di rotolamento e di Rotaia guida delle ruote dei veicoli ferroviari e tranviari. Può arrivare ad un peso di 60 kg/m. Deposito locomotive in cui i binari di ricovero sono disposti a raggiera Rotonda attorno ad una piattaforma centrale rotante. Può essere coperta totalmente o parzialmente ( con la piattaforma all'aperto ). Risanatrice
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Rotore
Rostro spartineve RR RS 4 codici RS 9 codici
RTB
Roulotte Rumene Ruota motrice Ruota portante Ruota quadra
Parte mobile di un motore elettrico che si trova all'interno della sua carcassa e ruota creando il movimento. Di norma il termine si utilizza solo nei motori trifase, in quelli a corrente continua viene chiamato "indotto". Lama metallica montata sotto le testate delle locomotive per eliminare la neve dai binari. Sigla per "Riparazione Ridotta". Sigla per "Ripetizione Segnali a 4 codici": indica la ripetizione segnali normale in cui sono trasmesse le informazioni di "Verde", "Giallo", "Rosso", "Rallentamento per ingresso in deviata" e "Assenza codice". Sigla per "Ripetizione Segnali a 9 codici": indica la ripetizione segnali necessaria sulla linea DD Firenze-Roma. Qui per la velocità ( 250 km/h ) è necessario avere spazi di frenatura maggiori e quindi conoscere la situazione di un numero maggiore di segnali delle sezioni di blocco che sono davanti al treno. Sigla per "Rilevatore Termico delle Boccole", impianto per il controllo termico delle boccole dei rotabili in transito che interviene automaticamente, al rilevamento di anormalità dovute al surriscaldamento, sull'impianto di segnalamento per l'arresto del treno. Denominazione del rimorchio per automotrici a due assi (LDn) in uso come bagagliaio postale negli anni '50. Soprannome delle locomotive a vapore gruppo FS 645 che erano state costruite per quella nazione e poi a causa della I Guerra Mondiale rimasero in Italia. Ruota su cui agisce l’apparato motore per mezzo di una trasmissione come le bielle o un gruppo di ingranaggi, Ruota che sostiene il peso del rotabile senza partecipare allo sforzo di trazione. Comune definizione di una ruota con il piano di rotolamento deteriorato in seguito ad un pattinamento. Il termine corretto è "ruota sfaccettata".
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S Lettera che individua 1) Un carro pianale a carrelli speciale ( a 8 assi, a copertura mobile, … ). 2) La combinazione "serie" per i motori di trazione di un locomotore elettrico. Mandare della sabbia sotto le ruote per aumentare l'aderenza con la Sabbiare rotaia nel caso di presenza di umidità, foglie, …. Metodo utilizzato in in avviamento ( per evitare lo "slittamento" ) ed eccezionalmente in frenatura ( per evitare il "pattinamento" ). Contenitore della sabbia da "lanciare" sulla rotaia davanti alle ruote Sabbiera per aumentare l'aderenza. Tipo di palo per sostenere la linea aerea formato da due ferri a C SAE collegati da due tondini di ferro saldato; usato di solito in piena linea. Il nome deriva dalla ditta costruttrice. Sagoma ferroviaria di Limite d'ingombro che deve rispettare l'insieme carro più UTI per inscriversi nel profilo delle opere d'arte delle linee ferroviarie percorse carico (ponti, gallerie, ecc.). Sono normalizzate UIC con le lettere A, B, B+ e C con altezze totali da 3,85 a 4,65 m larghezze totali da 2,56 a 2,90 m. 1) Equivalente di "Sagoma ferroviaria di carico". Sagoma limite 2) Dispositivo che permette di accertare che il rotabile da esaminare non ecceda nelle dimensioni ammesse dalla sagoma del materiale. Albero in acciaio sul quale sono montate le ruote. Sala Insieme delle ruote e dell'asse che le collega. Sala montata Il locale delle locomotive con motore diesel dove è ubicato il motore Sala macchine termico. Locale dove si trovano i relè per comandare a distanza scambi, Sala relè segnali, passaggi a livello e per realizzare i controlli. Saldatura a scintillio Metodo di unione tra due rotaie mediante la fusione parziale delle testate che vengono scaldate con un procedimento elettrico. Metodo di unione tra due rotaie mediante la fusione parziale delle Saldatura testate ed il riempimento dello spazio tra di esse colando una fusione alluminotermica di acciaio generata dall'incendio di una miscela contenente anche alluminio. Percorso con il quale un binario si affianca dal lato opposto di un altro Salto di montone attraversandolo con un viadotto anziché a raso. Storica azienda costruttrice di materiale ferroviario con sede a Savigliano Savigliano; prima proprietà della FIAT ed attualmente della Alstom. Principali prodotti: automotrici Aln 668 e Aln 663 e convogli "Pendolino". Sigla per "Schweizerische BundesBahnen", cioè le ferrovie statali SBB svizzere in tedesco. Scala su un carrello per lavori alla linea di contatto. Scala a carrello Insieme di resistenze elettriche per scaldare: Scaldiglia 1) la cabina di guida di un locomotore, 2) gli scambi per evitare l'accumulo di neve che gelandosi li blocca. S
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Scalo Scalo merci Scambio Scambio falso Scappamento Scaricare la caldaia Scaricatore Scarpa / staffa fermacarri Scarsetta Scartamento Scartare Scarto Scatola nera SCC Scharfemberg Scheda treno Schermo colorato SCMT
Scompartimento Scorie Secondo agente
Stazione di smistamento o parte di impianto per lo più dedicato al servizio merci (scalo merci); ad attività di manovra; a sosta e deposito dei veicoli ferroviari. Parte delle stazioni ferroviarie o marittime riservata alle operazioni di carico e scarico delle merci. Sinonimo di "deviatoio". Si dice di quando un deviatoio, incontrato nel senso della convergenza è disposto per l'altro ramo. Condotto di arrivo del vapore proveniente dai cilindri e oramai non più utilizzabile per la trazione; ma che serve ancora a creare un tiraggio forzato per i fumi proveniente dal focolare. Aprire la valvola di scarico per far uscire i fanghi prodotti in caldaia dall'acqua calda che può essere calcarea. Dispositivo elettrico che serve a proteggere i circuiti elettrici da tensioni troppo elevate, quali ad esempio i fulmini. Dispositivo da applicare su di una rotaia che serve a fermare od a mantenere immobilizzati veicoli ferroviari. Attrezzo per misurare l'altezza o la sagoma di determinate parti o livelli di un rotabile. Ad esempio per misurare il livello dell'olio negli oliatori. E' la distanza tra le facce interne del fungo delle rotaie; quello più usato nelle reti ferroviarie del mondo (circa 60%) è di 1435 mm. Sono presenti anche reti a scartamento ridotto o largo. Togliere un rotabile dalla composizione di un convoglio a causa di una avaria. Alimentatore che collega la SSE ad una sezione di linea di contatto della stazione o della piena linea. Definizione usata impropriamente al di fuori del mondo ferroviario per indicare l'apparecchiatura che registra i principali avvenimenti durante la guida. Sigla per "Sistema di Comando e Controllo" a disposizione di un Dirigente Centrale per controllare e coordinare la marcia dei treni. Nome di un tipo di gancio automatico che realizza contemporaneamente i collegamenti meccanici, pneumatici ed elettrici tra rotabili ( dal nome della ditta costruttrice ) Documento che descrive i dati caratteristici di un dato treno ( numero, peso, velocità, … ) e contiene l'orario di passaggio o fermata in tutte le stazioni del percorso. In dotazione al macchinista ed al capotreno. Vetro trasparente di colore rosso, giallo o verde che serve a cambiare l'aspetto di un segnale. Sigla per "Sistema Controllo Marcia Treno", tecnologia per la protezione della marcia del treno istante per istante rispetto alle condizioni imposte dai segnali, dalla velocità massima consentita dalla linea e da quella permessa dal materiale rotabile. La frenatura d’emergenza viene attivata in caso di superamento di qualcuno di questi limiti. Parte di carrozza viaggiatori racchiusa da pareti leggere che raggruppa 6/8 posti. Sono i resti della combustione del carbone ad eccezione della cenere. Persona che si trova in cabina di guida, accanto al macchinista titolare, e che lo aiuta nel riconoscere i segnali.
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Area in cui si svolge la circolazione ferroviaria, comprendente la sovrastruttura ferroviaria e il corpo stradale. Insieme dei segnali, degli strumenti e delle norme che regolano la Segnalamento circolazione ferroviaria per mezzo di segnalazioni automatiche, manuali, ottiche o sonore. 1) Indicazione ottica o acustica per dare ordini o avvertimenti per la Segnale marcia dei treni. 2) Apparecchiatura per dare queste indicazioni. Segnale a candeliere Segnale multiplo sostenuto da una apposita struttura unica che a sua volta sostiene tutti i segnali singoli. Si usa in precedenza a diramazioni od a stazioni di una certa complessità. Attualmente è in via di scomparsa. Segnale accoppiato Segnale di 1^ categoria che, oltre alle indicazioni di via libera od impedita, preavvisa dell'aspetto del successivo segnale e quindi è anche di avviso. Vecchio segnale di tipo meccanico. L’“ala” orizzontale indicava la Segnale ad ala fermata mentre inclinata verso il basso significava via libera. Segnale di manovra in stazione posto in basso vicino al binario Segnale basso anziché in alto come per quelli principali. Serve solo per i movimenti di manovra. Segnale che protegge un particolare punto della linea (stazione, Segnale di 1^ passaggio a livello, bivio in piena linea, dispositivo di protezione dalla categoria caduta di massi, sezione di distanziamento dei treni, ecc.), è posto immediatamente prima dello stesso e preceduto da avviso. Segnale sempre di tipo semaforico che protegge una stazione. Segnale di 2^ Non è mai preceduto da segnale di avviso e si trova ad una certa categoria distanza dalla stessa. Negli ultimi anni sono stati totalmente sostituiti da altri di 1^ categoria. Segnale posto in precedenza di uno di 1^ categoria che ne preavvisa Segnale di avviso l'aspetto ed eventualmente la velocità con cui questo può essere superato. Segnale che serve a proteggere una sezione di blocco elettrico e Segnale di blocco quindi a distanziare i treni fra di loro. Segnale di chiamata / Segnale posto sotto ad un segnale di protezione per ordinare l'entrata in stazione di un treno con marcia a vista anche se il segnale di avanzamento principale non si riesce ad aprire. Attualmente viene denominato "segnale di avanzamento". Tabella a strisce oblique bianche e rosse ( di giorno ) o luce rossa ( di Segnale di coda notte ) posta in coda all'ultimo rotabile del convoglio. Segnale di partenza Segnale per i binari di stazione: comanda la partenza dei treni. Segnale posto all'ingresso di una stazione o bivio per proteggere i Segnale di movimenti che si svolgono nella stessa. protezione Tabella rettangolare gialla con due luci posta al'inizio di un tratto di Segnale di linea da impegnare a velocità ridotta. La fine del rallentamento è rallentamento indicata da una tabella verde on una luce. Segnale luminoso a Segnale formato da una sola lampada bianca davanti alla quale si trova uno schermo colorato che ne indica l'aspetto. Questa soluzione schermo mobile è tipicamente italiana, in quanto in molte altre reti ferroviarie ci sono combinazioni di lampade diverse per significati diversi. Segnale permissivo Segnale di blocco automatico che può essere superato a certe condizioni anche se rosso. Sede ferroviaria
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Sella di lancio
Semaforo
Semiautomatico Semibarriera Semimacchina
Semirimorchio bimodale (stradarotaia) Serie Serie-parallelo
Serratura Servizi terminali Settebello Sezionamento Sezionatore Sezionatore a corna Sezione di blocco SFAI
Tratto di binario rialzato nelle stazioni di smistamento; è detto anche rampa di lancio o parigina ed è destinata allo smistamento dei vagoni merci che prendono velocità per la forza di gravità ( "lanciati" ) e vengono inviati ai vari binari dove si compongono i treni per uguali destinazioni. Vecchio tipo di segnale in cui gli aspetti diurni sono espressi dalla posizione di una lamiera colorata (ala). La posizione orizzontale indica sempre l'aspetto più restrittivo mentre quella inclinata indica la via libera. Su alcune reti ferroviarie, ma non nelle F.S., è anche possibile la posizione verticale. Apparecchiatura che realizza le sue funzioni in modo solo parzialmente automatico. L'operazione richiede comunque l'intervento umano. Sbarra di un passaggio a livello che ostruisce solo metà larghezza della strada: il passaggio a livello può essere superato in modo irresponsabile passando dalle due metà che rimangono aperte. Termine per definire le due metà di cui sono formate alcune locomotive elettriche italiane ( E636, E645, E646, E656 ). Le due parti sono collegate da una articolazione che permette il passaggio in curve di piccolo raggio. Semirimorchio stradale atto a circolare, senza nessuna modifica, sulle rotaie dopo una traslazione (orizzontale) su di un carrello ferroviario, e che può formare treni completi (treni blocco). Combinazione dei motori elettrici nella quale sono tutti collegati in successione. La tensione applicata a ciascun motore è quella totale divisa per il numero dei motori collegati. Combinazione dei motori elettrici nella quale questi sono collegati in due gruppi in parallelo tra loro. Ad esempio nel locomotore FS E 636 ( che ha 6 motori ), si hanno 2 gruppi, ciascuno di 3 motori in serie, a loro volta in parallelo. Meccanismo per bloccare una apparecchiatura ( leva, scambio, … ) in una data posizione. Le attività che vengono svolte nei terminal intermodali per trasferire le UTI da una modalità all'altra. Soprannome dell'elettrotreno ETR 300. Tratto di linea aerea di contatto in cui esiste una separazione elettrica tra le "sezioni" adiacenti pur mantenendo quella meccanica per il passaggio del pantografo. Apparecchiatura elettromeccanica che può separare due circuiti elettrici non sotto carico. E' dotato di due prolungamenti verso l'alto per realizzare lo spegnimento dell'arco elettrico: può quindi chiudere circuiti sotto tensione. Tratto di linea in cui si può trovare solo un treno per volta: è preceduta da un segnale "di protezione" o "di blocco". Sigla per "Società Ferrovie Alta Italia", una delle grandi società ferroviarie italiane prima della creazione delle "Ferrovie dello Stato" nel 1905.
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Forza esercitata dal mezzo di trazione per trainare il convoglio vincendo le resistenze meccaniche dovute all'inerzia, agli attriti, alla pendenza della linea, alle curve, alla resistenza dell'aria ed eventualmente per accelerarlo. Termine che indica l'indebolimento di campo realizzato per aumentare Shunt la corrente nei motori elettrici di trazione e quindi la loro coppia motrice. Treni merci completi per il trasporto di casse mobili e semirimorchi Shuttle che collegano senza fermate intermedie due scali ad una velocità massima di 120 km/h. Sigla per "Sistema Informativo di Bordo": nome dell'insieme di SIB apparecchiature e collegamenti per il comando e il controllo degli impianti dell'ETR 500. Sigla per "Simulatore Dinamico di Addestramento alla Condotta", SIDAC simulatore di guida grazie al quale una parte della formazione dei macchinisti può essere svolta senza l'uso di mezzi di trazione in linea. Soprannome delle locomotive a vapore gruppo FS 625 e FS 640. Signorina Sistema di comando Sistema di regolazione della circolazione ferroviaria delle Direttrici e dei Nodi, in cui le attività di comando, controllo, coordinamento e e controllo ( SCC ) comunicazione verso le stazioni controllate, sono realizzate presso il Posto Centrale. Modalità di distanziamento dei treni che può essere elettrico o Sistema di blocco telefonico ( adottato solo più in assenza di quello elettrico e consiste in dispacci registrati dai DM delle due stazioni vicine ) Il blocco elettrico può essere: - automatico: quando avviene senza l'intervento di operatori; - manuale: quando le varie operazioni sono effettuate da appositi agenti e vincolate da controlli elettrici al tratto interessato; - conta-assi: quando il controllo della libertà della sezione è realizzato da dispositivi che rilevano il numero di assi in entrata e ne consentono la liberazione quando lo stesso numero di assi ne è uscito. Insieme degli impianti per fornire energia elettrica ai mezzi di trazione. Sistema di I principali sistemi sono a corrente continua a 1500 V ( Francia, elettrificazione Olanda ), 3000 V ( Italia, Belgio, Slovenia, Polonia, Russia, … ) oppure a corrente alternata monofase a 15000 V 16,7 Hz ( Germania, Svizzera, Austria, Svezia ) o 25000 V 50 Hz ( Francia, Gran Bretagna, Croazia, ... ) Sistema di esercizio Tipo di organizzazione per regolare la circolazione dei treni: può essere di tipo “locale” o “centralizzato”. Sistemi di automazione della circolazione con controlli e comandi a Sistemi di distanza ( CTC, SCC, DOTE, ...). telecomando Fenomeno che si verifica in fase di trazione quando le ruote motrici Slittamento perdono l'aderenza alle rotaie e ruotano velocemente senza che il convoglio si muova in proporzione. Dispositivo che frena le oscillazioni indesiderate pur permettendole; Smorzatore ad esempio quelli montati tra cassa e carrelli migliorano il confort di marcia. Viene anche definito "ammortizzatore". Sigla della "Sociètè Nationale des Chemins de Fer": le ferrovie statali SNCF francesi, creata nel 1938. Sforzo di trazione
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SOCRATE Soffiante Soffiare i tubi Sogliola Sopraelevazione di curva Soppressione Sormonto di rotaia Sospensione
Sospensione per il naso Sospensione primaria Sospensione secondaria Sottostazione elettrica Sottostazione ambulante Sovrastruttura ferroviaria SP
Sigla per “Sistema Operativo di Comunicazione Ridondato per l’Automazione e il Telecomando di Elettrotreni” realizzato per gli elettrotreni ETR 500. Dispositivo che, posto all'interno della camera fumo, invia vapore al camino con lo scopo di creare il tiraggio forzato quando la locomotiva a vapore non è in trazione. Utilizzare vapore in pressione per pulire i tubi bollitori. Soprannome di alcuni gruppi di piccole locomotive da manovra ( automotori tipo 207, 208 e simili ) a 2 assi, caratteristiche per avere una cabina centrale alta e stretta. Posizione più alta della rotaia esterna di una curva rispetto a quella interna. In questo modo si compensa totalmente o parzialmente l'accelerazione laterale a cui sono soggetti i rotabili e quindi anche i passeggeri. Limitazione parziale o eliminazione totale della marcia di un treno. Quando il bordino della ruota sale sul fungo della rotaia. Può avvenire in caso di forte irregolarità del binario e provoca lo svio del rotabile. In campo ferroviario può avere due significati: 1) Insieme delle apparecchiature metalliche e isolanti per sostenere le condutture della linea di contatto. 2) Sistemi di appoggio dei pesi sugli assi o sui carrelli. Metodo per sostenere i motori elettrici di trazione: da un lato appoggiano direttamente sull'asse mentre l'altro lato è appoggiato su una trave del carrello o del telaio tramite molle. Metodo semplice ma utilizzabile solo su mezzi leggeri e relativamente lenti. Sospensione tra gli assi ( attraverso le boccole ) e il telaio del carrello; di solito è costituita da molle a elica, mentre oramai sono meno frequenti quelle a balestra. Sospensione tra il carrello e la cassa del rotabile che vi appoggia sopra. Di solito è formata da molle a elica oppure da "cuscini" di aria contenuta in serbatoi di gomma; i dispositivi sono completati da ammortizzatori idraulici. Impianto che riceve alimentazione elettrica da linee ad alta tensione, trasforma la corrente da alternata trifase a continua oppure monofase e alimenta la linea di contatto per la trazione dei treni. In sigla SSE. Tipo di SSE montata su carri ferroviari adatta ad essere spostata e collegata secondo le necessità. Insieme della massicciata, delle traversine e del binario
La combinazione "serie-parallelo" per i motori di trazione di un locomotore elettrico. Sigla per “Signal Passed at Danger”, cioè situazione di superamento SPAD di un segnale a via impedita, anche se non è successo nessun danno. Attrezzo per staccare le scorie dalla griglia. Spadone "Strappare" il gancio di trazione ( o il tenditore o l'asta di trazione ) tra Spezzare il treno due veicoli a causa di uno sforzo eccessivo. Le cause sono molteplici: usura del materiale, errori di condotta specialmente in caso di doppie trazioni simmetriche, brusca inserzione con veicoli di coda non completamente sfrenati, ecc. Spinottare un tirante Otturare il foro di un tirante del forno che si è rotto.
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Togliere il sigillo di piombo ad un particolare tasto di un apparato centrale per poter realizzare manovre normalmente impossibili. Si utilizza in caso di guasti per aggirare il problema che impedisce le attività normali. Organizzazione del servizio su una linea abbastanza breve mediante Spola l'impiego di un solo convoglio che va avanti e indietro; così non sono da gestire interferenze nel movimento di più treni. Scaricare da una tubazione o da un serbatoio sotto pressione Spurgo sostanze per lo più liquide estranee. E' tipico il caso dell'acqua negli impianti di aria compressa oppure dei fanghi dalla caldaia. Vecchia denominazione dell'OMV ( Officina Manutenzione Veicoli ) Squadra Rialzo che svolge piccoli interventi di manutenzione ai carri ed alle carrozze. Sigla per "Sotto Stazione Elettrica", cioè impianto che riceve SSE alimentazione elettrica da linee ad alta tensione, trasforma la corrente da alternata trifase a continua oppure monofase e alimenta la linea di contatto per la trazione dei treni. Può anche essere "mobile" o "ambulante" se montata su appositi carri. Macchina operatrice per assestare definitivamente il binario come se Stabilizzatrice fosse transito un certo numero di treni. È un cuneo di metallo che viene inserito sotto ad una ruota per tenere Staffa fermacarri fermo il carrello e di conseguenza il treno. Sinonimo di pistone, la parte mobile all'interno del cilindro di un Stantuffo motore a vapore o a combustione interna. Parte esterna di un motore elettrico contenente le bobine che creano Statore i campi magnetici che fanno ruotare il rotore contenuto al proprio interno. Il termine si utilizza di norma nei motori trifase, in quelli a corrente continua viene definito "induttore". E’ il tempo di sosta di un convoglio sui binari sia di stazione che in Stazionamento linea. Località di servizio con attrezzature e binari per svolgere traffico Stazione passeggeri, manovre, precedenze e, nelle linee a semplice binario, incroci. Stazione nella quale è presente il Dirigente Movimento per cui si Stazione abilitata possono effettuare manovre, precedenze o, sulle linee a semplice binario, anche incroci. Impianto all'interno del quale avviene lo smistamento dei carri merci Stazione di che vengono staccati dai treni in arrivo per formare i treni in partenza smistamento verso destinazioni comuni. Stazione disabilitata Stazione nella quale non è presente il Dirigente Movimento e pertanto non si possono effettuare manovre, precedenze o incroci. Stazione presenziata Stazione nella quale è presente oppure no un operatore. / impresenziata 1) Piastra di metallo forata che serve ad unire due spezzoni di rotaia Stecca mediante bulloni; 2) Tratto di materiale isolante della linea di contatto utilizzato per sezionamenti elettrici. Anticamente erano in legno paraffinato. Barra cilindrica che collega lo stantuffo alla biella motrice ( tramite la Stelo testa a croce ) e che normalmente prosegue fin oltre il coperchio anteriore del cilindro. Spiombare un tasto
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STI Stotz Strada viaggiante Strisciante Stubare Successione di scatto Suola di rotaia Superficie di griglia Superficie riscaldante Super-parallelo
Surriscaldatore
Svaporare in tender
Svio
Sigla per “Specifiche Tecniche di Interoperabilità”, cioè insieme delle condizioni a cui deve rispondere un mezzo di trazione per poter circolare in reti ferroviarie diverse. Interruttore automatico che protegge un circuito elettrico a bassa e media tensione. I(l nome deriva dalla ditta costruttrice. Trasporto ferroviario di tutto il mezzo stradale, accompagnato dall’autista. L’organo di presa di corrente che striscia contro la parte bassa della linea di contatto e sostenuto dal pantografo. Togliere i tubi di fumo da una caldaia. Sequenza ben definita di apertura dei contattori ( prima quelli del reostato e poi quelli di linea ) di una locomotiva elettrica in caso di intervento delle protezioni o di azionamento della frenatura di urgenza quando è inserita in trazione. Parte inferiore della rotaia che appoggia sulle traversine Superficie della griglia del focolare e quindi del fuoco nelle locomotive a vapore. Superficie totale in cui l'acqua è a contatto con i tubi di fiamma ed il forno. Combinazione dei motori elettrici nella quale questi sono collegati in quattro gruppi in parallelo tra loro. Ad esempio nel locomotore FS E 656 ( che ha 12 motori ), si hanno 4 gruppi ( ciascuno di 3 motori in serie ) collegati in parallelo. Sistema di tubi che convogliano il vapore preso nel duomo, all'interno dei tubi di fiamma per aumentarne la temperatura prima dell'invio ai cilindri per migliorare il rendimento termodinamico della locomotiva a vapore. Scaricare il vapore dalla caldaia nell'acqua del tender. Si utilizza per ridurre la pressione in caldaia in modo di evitare l'intervento delle valvole di sicurezza o, in caso di gelo, per prevenire il congelamento dell'acqua nel tender e nei tubi di collegamento alla locomotiva. Sinonimo di deragliamento: si verifica quando le ruote di un rotabile escono dalla posizione normale in cui i bordini sono interni alle rotaie.
Segnale ad ala.
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T T TAC Tachimetro / tachigrafo
TAF Tagliare il tender Tagliare il treno
Tagliare la linea TALGO
Tallonare un deviatoio Tallone di deviatoio Tappare i buchi del fuoco Tara Tariffa
Tartaruga Tastatore
Lettera che individua 1) un carro a tetto apribile, 2) un telefono all'interno di una cabina o di una "cuffia" vicino ai binari. Sigla per "Treno ad Alta Capacità", sistema ferroviario in grado di far circolare un elevato numero di treni. Apparecchio montato nelle cabine di guida che indica con precisione la velocità di marcia. Il "tachigrafo" registra tale valore e, in molti casi, i principali eventi della marcia, quali ad esempio l'aspetto dei segnali superati. La registrazione avviene su striscia di carta o in forma elettronica. Nella terminologia giornalistica corrente è chiamato "scatola nera" per analogia con l'apparecchiatura degli aeroplani ( che non è nera ). Sigla per "Treno ad Alta Frequentazione", convoglio a doppio piano realizzato per il trasporto pendolare in composizione bloccata M+R+R+M capace di trasportare un elevato numero di passeggeri. Scollegare il tender dalla locomotiva ad esempio per girare la macchina su una piattaforma girevole di lunghezza inferiore all'insieme. Sgancio di parte dei veicoli di un treno per ragioni varie tra le quali l'insufficiente sforzo di trazione della locomotiva a causa di avarie o perché occorre superare un tratto di linea che diviene in forte pendenza. Causare la fusione della linea di contatto, e quindi la sua rottura, in corrispondenza dello strisciante a causa di un arco elettrico formatosi perché si abbassa il pantografo mentre c'è passaggio di corrente. Sigla per "Tren Articulado Ligero Goicoechea Oriol", convoglio spagnolo progettato inizialmente dall'ing. Goicoechea e finanziato dal banchiere Oriol. Alcune versioni permettono di passare dallo scartamento "largo" spagnolo a quello europeo. Entrare su un deviatoio dalla parte del tallone e dal percorso diverso da quello predisposto. Se il deviatoio non è "tallonabile" si rompono i collegamenti di sicurezza che bloccano gli aghi. Parte degli aghi del deviatoio opposta alla punta dove, in quelli di vecchio tipo, si trovava la cerniera. Sostituire il carbone bruciato chiudendo le aperture createsi sulla griglia. Peso del veicolo senza carico. Costo da pagare per avere un servizio di trasporto. Può essere: a) “piatta” se non dipende dalla distanza. b) “articolata orizzontalmente” secondo i vari tipi di biglietti, abbonamenti, … c) “articolata verticalmente” al variare di distanze, zone, … d) “a zone” Soprannome del locomotore elettrico FS E444, primo rotabile italiano adatto al servizio a 200 km/h, dato in contrapposizione alle sue caratteristiche di velocità. Apparecchiatura che individua il tipo di alimentazione elettrica di un mezzo di trazione politensione.
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Tasto Tasto di soccorso Taurus TAV Tavola di orientamento TD
TE Telaio degli aghi TEE Telecomando TELOC TEN
Tender Tenditore Tensione di linea
Terminale Terna Terza rotaia
Tesatura Testa a croce
Sinonimo di pulsante per comandare scambi, segnali, … Tasto di un Apparato Centrale che permette di superare i vincoli imposti dagli automatismi di blocco: si utilizza sotto certe condizioni in caso di anomalie. Nome di una famiglia di locomotori elettrici politensione di costruzione Siemens adatti a tutti i 4 tipi di alimentazione esistenti in Europa. Sigla per "Treno Alta Velocità", società che si occupa della realizzazione delle linee ad alta velocità in Italia. Tabella a strisce bianche e nere posta in più esemplari in precedenza ai segnali in linea per avvisare il macchinista che si sta avvicinando ad essi. Sigla per: 1) "Trazione Diesel", 2) "Train Describer", cioè il sistema che descrive la posizione dei treni. Sigla per "Trazione Elettrica". Struttura del deviatoio che collega le parti mobili per creare i due percorsi possibili: principale e deviato. Sigla per "Trans Europe Express", rete europea di treni veloci di sola prima classe nata negli anni '60. Comando a distanza degli impianti ferroviari o delle locomotive ubicate in coda ai treni navetta. Nome di una apparecchiatura tachigrafica di registrazione degli eventi di guida. Sigla per: 1) "Trans Europa Notte", treni notturni di alta qualità, non più in uso. 2) "Trans European Network", rete transeuropea sia per i trasporti che per le telecomunicazioni e l'energia. Carro con le scorte di acqua e combustibile per la locomotiva a vapore a cui è agganciato. Congegno a vite che congiunge i due ganci e le aste di trazione di due vagoni agganciati. Grandezza elettrica che caratterizza l'alimentazione elettrica. E' di tipo continuo a 1500 V ( Francia e Olanda ) o 3000 V ( Italia, Spagna, Slovenia e Belgio ) oppure alternata a 15.000 V ( Germania, Austria e Svizzera ) o 25.000 V ( Francia, Gran Bretagna e linee nuove in Italia e Spagna ). Infrastruttura intermodale attrezzata per lo stoccaggio e il trasbordo delle UTI da una modalità all'altra. Insieme dei tre cavi o gruppi di conduttori che portano una corrente trifase su una linea primaria. Sistema per l'alimentazione elettrica ferroviaria realizzata mediante una terza rotaia posta a fianco dei binari. Non è più in uso nelle ferrovie italiane ma ancora utilizzato sulla tramvia Sassi-Superga, in linee metropolitane, ferrovie secondarie svizzere, ferrovie inglesi, ... Operazione di allineamento orizzontale della linea di contatto: è essenziale per un buon trasferimento di corrente attraverso il pantografo. Snodo tra lo stelo collegato allo stantuffo e la biella motrice delle locomotive a vapore: scorre su apposite guide o slitte.
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Valvola di presa del vapore contenuta nel duomo. La denominazione deriva dalla forma che ricorda vagamente un teschio. Sigla dall'inglese "Twenty-foot Equivalent Unit" cioè l'unità di misura TEU corrispondente ad un contenitore con lunghezza di 20 piedi (6,10 m), impiegata per indicare delle capacità o dei flussi di trasporto. Un contenitore 40 piedi corrisponde a 2 TEU. Sigla per "Train à Grand Vitesse", treno ad alta velocità delle ferrovie TGV francesi SNCF. Soprannome dei locomotori dei tipi FS E 633, E 632, E652. Tigre Soprannome del locomotore elettrico FNM tipo 620, derivato dal tipo Tigrotto FS E 633 ma avente solo 2 carrelli. Sigla per "TIcino LOmbardia", società di trasporto incaricata del TILO servizio regionale tra Ticino e Lombardia. Timoneria del freno Insieme di leve e tiranti che collega i cilindri del freno con i ceppi o ganasce moltiplicando la forza esercitata dai cilindri freno. Tipologia di servizio Dipende dal mercato a cui si rivolge e può essere: a) servizio viaggiatori locale e regionale ( anche i treni interregionali), b) servizio viaggiatori a media e lunga percorrenza, c) trasporto merci. Parte della sospensione della linea di contatto che impedisce Tirante oscillazioni orizzontali della linea di contatto e realizza la poligonazione. Azione del vapore uscito dai cilindri e scaricato nella camera a fumo; Tiraggio muovendosi verso il camino in alto, provoca un risucchio dei fumi dal focolare mantenendo viva la combustione. Sigla per "Tonnellata-chilometro", cioè unità di misura di trasporto per Tkm il traffico merci: corrisponde al trasporto di una tonnellata sulla distanza di un chilometro. Sigla per "Treno OK", categoria di treni low-cost di Trenitalia. Tok Unità di misura di trasporto per il traffico merci: corrisponde al Tonnellata/ trasporto di una tonnellata sulla distanza di un chilometro. Sigla tkm. chilometro Soprannome in piemontese della linea di contatto aerea, che sta Topia sopra il terreno in alto come un pergolato. Tornio particolare per rifare il profilo dei cerchioni delle ruote rovinato Tornio in fossa da slittamenti o pattinamenti. E' posto in una fossa sotto un binario di officina così non è necessario smontare l'asse e la lavorazione viene effettuata contemporaneamente sulle due ruote. Torre / gru / colonna Impianto formato da una colonna e da un braccio orizzontale che permette di versare acqua dentro ai serbatoi del tender. idraulica Descrizione del percorso di un convoglio secondo la sua posizione ed Traccia d’orario il suo orario. Sviluppo plano-altimetrico della sede ferroviaria. Tracciato Percorso sugli scambi sul "ramo" curvo che impone riduzioni di Tracciato deviato velocità. Gli scambi della rete F.S. possono essere percorsi sul "ramo deviato" alla velocità di 30, 60 o 100 km/h. Convoglio che collega due località dello stesso centro. Di solito è Tradotta trainato da un locomotore diesel da manovra. Macchinista che sposta i mezzi di trazione tra i binari di stazione e il Traghettatore deposito ( e viceversa ). Sistema per tenere sotto controllo la posizione dei convogli da parte Train describer dei dirigenti del movimento. Testa di morto
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Sistema per gestire la marcia dei treniCarro per il trasporto di pietrisco per la massicciata ferroviaria. Abbreviazione di "carro tramoggia". Operazioni per cambiare i collegamenti che realizzano le combinazioni dei motori. Trasferimento da un mezzo di trasporto ad un altro. Trasbordo Sistema per trasformare l'energia meccanica prodotta dal motore Trasmissione diesel, nel movimento delle ruote: il motore diesel è collegato ad un elettrica generatore elettrico, l'energia prodotta viene regolata e poi serve ad alimentare i motori elettrici collegati agli assi. Sistema per trasformare l'energia meccanica prodotta dal motore Trasmissione diesel, nel movimento delle ruote: il motore diesel mette in pressione idraulica / dell'olio che a sua volta fa ruotare gli assi. idrodinamica In questa trasmissione il motore diesel è collegato direttamente agli Trasmissione assi tramite una frizione. Utilizzata per piccole potenze, ad esempio meccanica sulle automotrici. Trasporto combinato Trasporto intermodale in cui la maggior parte del tragitto si effettua per ferrovia, vie navigabili o per mare, mentre i percorsi iniziali e/o terminali, i più corti possibili, sono realizzati su strada. Trasporto combinato Trasporto di un veicolo stradale completo, accompagnato dal conducente, mediante altra modalità quindi su di un treno o di una accompagnato nave traghetto. Trasporto combinato Trasporto di veicoli stradali o di loro parti mediante un'altra modalità, non accompagnato (ad esempio su di un treno o una nave traghetto) senza la presenza del conducente. Il trasporto di merci eseguito con carri ferroviari tradizionali. Trasporto convenzionale o tradizionale Trasporto di merce in un'unica "unità di carico", utilizzando due o più Trasporto mezzi di trasporto diversi, senza "rottura" del carico stesso, cioè intermodale senza togliere la merce dal contenitore. Trasferimento di una merce che utilizza almeno due modi di trasporto Trasporto diversi. multimodale Sinonimo di percorso tra due stazioni contigue. Tratta Campata della linea di contatto ai cui estremi si trovano i dispositivi Tratta di per la contrappesatura: di solito è lunga circa 1500 m. contrappesatura Parte di linea di contatto isolata dall'alimentazione, per separare Tratto neutro / sezioni diverse. tampone Traversa bianca posta tra due binari che si avvicinano ad un Traversa limite deviatoio; indica la posizione che non deve essere superata dai veicoli fermi su di un binario per consentire il passaggio sul binario confluente. Comunicazione tra i binari pari e dispari. Traversata Traversina / traversa Blocco parallelepipedo di legno, ferro o cemento che serve da appoggio delle rotaie del binario e che si incastra in una base di pietrisco opportunamente assestato. Ciascuno dei 18 fili singoli di cui è formata la fune portante della linea Trefolo di f. p. di contatto. Treno merci per un unico cliente Treno completo Train dispatcher Tramoggetta Tramoggia Transizione
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Treno di rinnovamento Treno in telecomando Treno staffetta TREVI
Trincea Trolley Tromba Tronchino Tronco Truman
TTT Tubare Tubi di fiamma / tubi di fumo Tubo di livello Tubo pescatore Tubo premente Turno
Tutankamen TV TVR
Treno costituito da macchine operatrici speciali, vagoni e locomotori di servizio per il rinnovo completo della massicciata, delle traverse e dei binari di una linea ferroviaria. Treno con locomotiva in coda comandata da carrozza pilota situata in testa. Treno che per motivi di sicurezza ne precede un altro importante ( per le persone trasportate o il carico), allo scopo di verificare che il percorso sia libero di ostacoli e pericoli. Sigla per "TREno Veloce Italiano" che è il consorzio tra le principali aziende costruttrici di materiale ferroviario italiano ( all'epoca del progetto: Breda, Ansaldo, ABB, FIAT Ferroviaria, FIREMA, … ) per la produzione del convoglio ETR 500. Tratto di linea che si trova in una fascia di terreno più bassa, scavata, rispetto al livello circostante. O pantografo: apparecchiatura sul tetto dei locomotori formata da un telaio deformabile che porta lo "strisciante" a contatto con la linea aerea per alimentare i motori elettrici. Segnale acustico comandato dal macchinista. Binario corto terminante con un paraurti: serve per le manovre delle locomotive. Parte in cui è suddivisa una linea ferroviaria. Soprannome del locomotore diesel FS D143 (in origine Ne 120) entrato in servizio in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale e fornito dagli Stati Uniti ( il cui presidente era appunto Truman ) come aiuto alla ricostruzione post-bellica. Sigla per "Telefono Terra Treno", primo sistema di comunicazione tra cabina di guida e dirigenti a terra: la trasmissione avviene attraverso la linea di alimentazione elettrica. Sostituire i tubi di fumo di una caldaia. Sono tubi interni alle caldaie nei quali passano i prodotti della combustione ed esternamente si trova l'acqua da riscaldare o da trasformare in vapore. Tubo in vetro verticale posto in cabina di guida: è collegato alla caldaia e quindi ne presenta il livello dell'acqua. Tubo inserito nella caldaia che porta ai cilindri il vapore prelevato nel duomo. Tubo che manda acqua in caldaia partendo dall'iniettore. 1) Insieme degli orari o dei servizi che il personale addetto alla circolazione dei treni deve svolgere in un periodo definito. In pratica è l'orario di lavoro, ed eventualmente i treni che deve effettuare, comprensivo dei giorni di riposo. 2) Successione di treni prevista al materiale rotabile. Soprannome della locomotiva a vapore FS gruppo 683 dovuto alla carenatura che la copriva parzialmente, simile ad un sarcofago egiziano. Sigla per "Trazione a Vapore", utilizzata in varie situazioni. Sigla per "Taratura Valvola Regolatrice" del rubinetto del freno.
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U U Ufficio Movimento UIC
UIC - X
Unità di carico Unità di trasporto intermodale Uomo morto
UTI UTMR US
Lettera che individua carri speciali ( silos per cereali, a piattaforma ribassata, … ) Nome corretto dell’ufficio del Dirigente Movimento. Sigla della "Union International des Chemins de Fer", associazione europea delle società ferroviarie che si occupa anche delle regole per rendere possibile la circolazione del materiale rotabile da una nazione all'altra mediante la stesura dei RIV e RIC. Tipo di carrozza passeggeri unificata a livello europeo, di 1a e 2a classe, interni a compartimenti da 6 posti anziché 8 e velocità 160 km/h, costruita in 3500 esemplari. Contenitore o cassa mobile. Contenitore, cassa mobile o semirimorchio utilizzabile per il trasporto intermodale. Antica definizione della "apparecchiatura vigilante", cioè del dispositivo di sicurezza che poteva essere presente nelle cabine di guida. Interveniva arrestando automaticamente il treno se il macchinista per un certo tempo non effettuava nessuna apposita operazione di presenza ( come se fosse morto ). Sigla per "Unità di Trasporto Intermodale". Sigla per "Unità Tecnologie Materiale Rotabile", cioè la struttura Trenitalia che si occupa della progettazione e della gestione dei mezzi di trazione e trainati. Sigla per "UltraSuoni", metodo strumentale per la verifica interna degli assi.
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V Lettera che individua un carro merci di servizio per i lavori in linea ( trasporto rotaie, pietrisco, … ) Sigla francese per “Veille Automatique par Contrôle du Maintien VACMA d’Appui” ora in uso anche in Italia: indica una “apparecchiatura vigilante”. Vagone dotato di un telaio mobile, equipaggiato con prese per la Vagone basket movimentazione verticale che consente il carico/scarico di semirimorchi o di autoveicoli con lunghezza non superiore a 12 m. Vagone con pianale ribassato per tutta la sua lunghezza che, Vagone per strada formando convoglio con altri, costituisce una "strada" viaggiante. viaggiante Vagone ferroviario equipaggiato con una tasca destinata a ricevere gli Vagone poche assali di un semirimorchio o, in alternativa, una cassa mobile. Vagone ferroviario speciale, il cui piano di carico è ribassato per il Vagone ribassato trasporto delle UTI. Valvola di sicurezza a forma di bilancia con un peso di valore Valvola a bilancia opportuno od una molla rigorosamente tarata. Quando la pressione del vapore in caldaia vince la resistenza del peso, o la forza della molla, la valvola si apre e quindi la pressione non aumenta oltre il valore di sicurezza. Particolare tipo di valvola di sicurezza per proteggere la caldaia da Valvola coale pressioni superiori a quella di lavoro ed evitare esplosioni: in caso di necessità lascia uscire il vapore. Antica valvola pneumatica dell'impianto frenante. Serve ad inviare Valvola tripla l'aria compressa nei cilindri-freno o nel serbatoio a seconda della pressione esistente nella "condotta generale". E' stata quasi totalmente sostituita dal "distributore". Soprannome delle elettromotrici FS E 623 / 624 che iniziarono la loro Varesine vita sulla linea Milano-Varese. Sigla per "Visita Connessioni Semimacchine": controllo dei VCS collegamenti tra le due parti di locomotive come le E636, E646 ed E656 formate da due parti articolate. 1) Lastra metallica rotonda o quadrata attorno alla luce di un segnale Vela luminoso. 2) Parte della ruota di rotabile ferroviario che unisce il centro con il cerchione. Velocità commerciale Velocità media di marcia di un treno, compresi i tempi per le fermate nelle stazioni e i conseguenti tempi per le frenate e le partenze a cui si aggiunge un tempo per poter recuperare eventuali ritardi. Operatore che verifica le condizioni dei veicoli rimorchiati. E' Verificatore caratterizzato dall'utilizzo di un martello con un lungo manico per battere contro le ruote e capire dal suono qual è lo stato del cerchione o della frenatura a ceppi. Vano di una carrozza viaggiatori in corrispondenza delle porte di Vestibolo ingresso. Espressione del capotreno, o del secondo agente, al macchinista per Via al blocco indicargli che può partire non appena si attiva la segnalazione "Blocco Porte" nei convogli dove è presente il dispositivo di controllo della loro totale chiusura. V
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Via impedita Viaggiatori/km Vicinale VIR Vite passaticcia Vivalto Vkm VM Voltino del forno Vomero VR
Indicazione di impossibilità di avanzare ( es. con segnale rosso ) Unità di misura per il traffico viaggiatori, espresse in chilometri percorsi da tutti i passeggeri. Sigla Vkm. Definizione delle carrozze "a piano ribassato" per servizi pendolari intorno alle grandi città. Carro con un generatore di vapore oppure elettrico per alimentare l'impianto di riscaldamento del treno. Usato se la locomotiva non è attrezzata. Vite che unisce le lamiere del forno con quelle dell'inviluppo. Soprannome delle nuove vetture a due piani per il trasporto regionale. Sigla per "Viaggiatori-Chilometro", unità di misura per il traffico viaggiatori, espresse in chilometri percorsi da tutti i passeggeri. Sigla per "Ventilatori Motori". Parte alta del focolare in materiale refrattario che protegge la piastra tubolare dalle fiamme del forno e migliora la combustione trattenendo più a lungo i fumi caldi nel focolaio. Lama metallica montata sotto le testate delle locomotive per eliminare la neve dai binari. Sigla per 1) "Ventilatori Reostato" di un locomotore elettrico tradizionale. 2) "Visita Rodiggio" per controllare le condizioni egli assi.
Carrozza vicinale a piano ribassato ( da www.trheingold.com )
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W Whestinghouse Wilson WL WR
Nome di un tipo di impianto frenante e della ditta costruttrice. Soprannome della locomotiva a vapore FS 735 entrata in servizio in Italia durante la Prima Guerra Mondiale e costruita negli Stati Uniti ( il cui presidente all'epoca era appunto Wilson ). Sigla per "Wagon Lits". Sigla per "Wagon Restaurant".
X Abbreviazione per Ventimiglia, importante stazione di confine con la Francia.
XXmiglia
Z Z ( maiuscolo ) z ( minuscolo ) Z1
Zampa di lepre Zampa di ragno Zampillare Zona Zona codificata Zona TE
1) Lettera che individua un carro cisterna. 2) Segnale che individua una zona di "ricovero" per i rotabili in una stazione. Lettera per carrozze viaggiatori a carrelli. Indicazione non più in uso. Tipo di carrozza passeggeri per treni a lungo percorso unificata a livello europeo UIC, di 1a e 2a classe, interni a compartimenti o salone unico e velocità 200 km/h. Parte della "controrotaia" a forma piegata come invito per il bordino della ruota. Si trova i prossimità del cuore dello scambio. Tirante laterale della linea di contatto, ne realizza la poligonazione. La denominazione deriva dalla forma che aveva nei vecchi impianti di elettrificazione. Utilizzare il soffiante per attivare il fuoco in mancanza del tiraggio forzato. Striscia di carta cerata su cui le apparecchiature del tachigrafo registrano le principali informazioni del viaggio. Tratto di binario in cui è attiva la "ripetizione segnali continua" con la trasmissione di un "codice" tramite una frequenza codificata. Tratto di linea di alimentazione elettrica la cui manutenzione è affidata ad una squadra di operai.
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