Giuseppe Cosco - Segreti e Misteri

March 22, 2017 | Author: segreti_misteri | Category: N/A
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Giuseppe Cosco

SEGRETI E MISTERI

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Giuseppe Cosco nacque a Catanzaro nel 1950. Ricercatore, criminologo, grafologo, occultista, cittadino impegnato nel sociale, è stato uno dei più prolifici ed appassionati truth-seeker italiani della “vecchia guardia”. Prestò consulenza presso la procura della Repubblica di Catanzaro e diresse le sezioni locali dello IIP (Istituto Indagini Psicologiche) e della SIPS (Società Internazionale della Psicologia della Scrittura). Collaborò inoltre con numerose riviste specializzate nel campo del paranormale. Come si conviene a qualsiasi occultista, il suo lavoro fu oggetto di critiche a causa dello scetticismo sollevato dai suoi studi in tema di cospirazionismo, satanismo, società segrete e fenomeni misteriosi. La sua opera di ricerca e denuncia proseguì fino al 2002, quando a soli 52 anni fu improvvisamente stroncato da un malore fulminante. Questo libro raccoglie la produzione online di Cosco del sito www.cosco-giuseppe.tripod.com

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Esoterismo

4 LA VERA DATA DI NASCITA DI GESU'

Molti di questi dèi, una volta uccisi, discendono tutti nella tomba e il periodo tra la morte e la risurrezione è generalmente di tre giorni.

Della nascita di Gesù Cristo non venne rivelato il giorno e neppure il mese e l’anno. Il 25 dicembre è una data simbolica e più avanti capirete il perché. Gli antichi dotti, con astrusi quanto complicati calcoli, hanno assegnato varie date a questo evento. Génébrard, dopo un’infinità di incredibili considerazioni, si convinse che Cristo era nato nel 4090 dopo la creazione del mondo. Scaligero (figlio) si disse certo che Gesù era venuto al mondo nel 3948 dopo la genesi, mentre, secondo l’erudito Pico della Mirandola, nel 3958. E tanti altri, con analoghi calcoli strampalati, trovarono molte altre date. Se, come si è visto, vi è molta incertezza nello stabilire l’anno esatto di nascita di Gesù, la confusione è ancora maggiore quando si vuole ricercarne il giorno e il mese. Non è affatto vero che il Cristo è nato, come moltissimi credono e come si celebra, il 25 di dicembre. Per avere una pallida idea di quanto la questione sia complessa basti pensare che, nel passato, alcune sétte cristiane calcolarono, addirittura, centotrentasei date differenti. Lightfoot stabilisce che la data di nascita di Gesù fu il 15 di settembre; altri parlarono di febbraio e agosto. Due sétte, secondo quanto scrive Epifanio, celebravano la nascita di Gesù in due periodi diversi: una in giugno e l'altra in luglio. Clemente Alessandrino affermò che Gesù Cristo era nato il 25 Pachon, che corrisponde al 20 maggio o il 15 Tybri, cioé il 10 gennaio o l'11 Tybri, il 6 gennaio. Secondo San Cipriano la data esatta era il 28 marzo. Sant'Ippolito si disse convinto che il Cristo era nato il 23 aprile. La controversa e confusa questione fu risolta dal papa Giulio I, nell'Anno Domini 337, infatti, San Giovanni Crisostomo, nel 390, così spiegò quanto il papa aveva deciso: "In questo giorno (25 dicembre) anche la natività di Cristo fu ultimamente fissata in Roma...". Ancora oggi, tuttavia, alcune chiese cristiane, come la copta, l’armena e quella ortodossa, celebrano il Natale in un giorno diverso: il 6 gennaio. I cristiani, tra il III e IV secolo, scelsero il 25 di dicembre come nascita del Salvatore, nell’intento di sovrapporre una festività cristiana alla celebrazione pagana del sole commemorata quasi dappertutto. Stabilirono, così, la data del Redentore il giorno dopo il solstizio d’inverno (24 dicembre), giorno durante il quale si festeggiava solennemente, presso i romani e non solo, la rinascita del Sole, il Dies Natalis Solis Invicti (Il giorno natale del Sole Invincibile), che riprendeva il suo cammino. Il sole del solstizio, infatti, ha raggiunto il punto più meridionale della sua orbita, cosicché, alle latitudini del settentrione si registra il giorno più corto dell’anno. Da questo momento inizia, lentamente, a riprendere il suo tragitto in direzione delle latitudini settentrionali e le giornate, a poco a poco, si allungano. Scrive Cattabiani che il Sol Invictus era una: "divinità solare di Emesa introdotta dall’imperatore Aureliano (270-275), che aveva costruito anche un tempio in suo onore nel campus Agrippae, l’attuale piazza San Silvestro". Nel culto del Sol Invictus confluirono la Mastruca celtica e il germanico Yule (ruota), con esplicito riferimento al sole. Nigel Pennick spiega: "Lo stesso termine Yule (Anglo-Sassone Geola) significa Giogo dell’Anno, vale a dire il punto d’equilibrio esistente oltre il declino della luce del sole. (...). Il periodo dello Yule inizia quindici giorni prima del solstizio d’inverno con la festa di San Niccolò, che è associato alla figura sciamanica dello stesso Odino". La nascita di Cristo, come si è detto, venne sostituita al giorno dedicato al

5 culto solare perché, come scrive Gibbon in Decadenza e caduta dell’Impero Romano: "I Romani (Cristiani) ignorando... la data reale della sua (di Cristo) nascita, fissarono la festa solenne al 25 Dicembre, il solstizio d’inverno o Brumale, quando i pagani celebravano, ogni anno, la nascita del Sole". La Chiesa delle origini sovrappose le celebrazioni cristiane alle vecchie ricorrenze pagane. Per fare pochi esempi: la festa di San Giorgio ha rimpiazzato l'antichissima festività della Parilia; i festeggiamenti di San Giovanni Battista hanno sostituito la festa dell'acqua, che era celebrata a mezz'estate; la festività dell'Assunzione della Vergine ha preso il posto delle celebrazioni di Diana. Halloween diventò la festa di Ognissanti e via di seguito. Ritornando al 25 di dicembre, ben pochi sanno che quasi tutti i popoli della terra hanno sempre celebrato, intorno a questa data, la nascita di un dio. In Egitto si festeggiava la nascita del dio Oro, all'epoca corrispondente al nostro Natale. Il padre di Oro, Osiride, si credeva fosse nato, pure, nello stesso periodo. In Babilonia si celebrava, il 25 di dicembre, il dio Tammuz, "Unico figlio" della dea Istar, rappresentata col figlio divino tra le braccia e con, intorno al capo, un'aureola di dodici stelle. Sempre al solstizio d'inverno, in Persia, nasceva il dio Mithra, noto anche con l’appellativo di Salvatore. Le più antiche testimonianze di questo dio sono databili, all’incirca, a 1600 anni fa e sono contenute nei Rgveda o Veda della Lode, testi sacri indiani scritti in sanscrito fra il 1600 e il 600 a. C.. A Roma il culto di Mithra fu portato dalle legioni romane e assunse delle caratteristiche proprie, a tal punto che si può, senza tema di errare, parlare di una religione dei Misteri mitriaci romani. Nell'antico Messico, alla stessa data, era nato il dio Quetzalcoatl. Nello Yucatan veniva celebrata la nascita del dio Bacab, che si credeva messo al mondo da una vergine di nome Chiribirias. Pure al solstizio d'inverno nasce il dio atzeco Huitzilopochtli. Gli scandinavi festeggiavano il dio Freyr, figlio di Odino e di Freya. Sempre un 25 dicembre nascono Bacco in Grecia e Adone in Siria. Williamson, nella "Legge suprema", scrive: "...alcuni dei primi Padri della Chiesa Cristiana asseriscono che la grotta di Betlemme, in cui si celebravano i misteri di Adone, fosse quella in cui era nato Gesù". E' impossibile, a questo punto, non rimanere, quantomeno, sorpresi di come quasi tutti i popoli hanno fatto nascere la loro divinità più importante in questa data. Il 25 di dicembre fu, fin da lontanissimi tempi, celebrato come sacro; basti pensare che la nascita del dio semitico Shamash veniva fatta cadere un 25 dicembre di tremila anni prima di Cristo. C’è ancora da dire che oltre alla nascita è simile la morte e la resurrezione del dio o uomo divino. Scrive Williamson: "…noi troviamo che Krishna, Osiride, Tammuz, Adone, Mitra, Ati, Bacco-Dioniso, Baldur, Quetzalcoatl e Gesù discendono tutti nella tomba (ed alcuni nelle regioni infernali) e che il periodo tra la morte e la risurrezione è generalmente di tre giorni, mentre la risurrezione avviene di regola all’equinozio di primavera, o a pochi giorni di distanza da esso". Qualche esempio. Mitra, nato come Cristo, il 25 di Dicembre, fu pianto nella tomba dai suoi discepoli nel periodo che corrisponde alle festività pasquali. Essi gioiendo affermavano: "Rallegratevi… Iniziati; il vostro dio è risorto dalla morte. Le sue pene e le sue sofferenze saranno la vostra salvezza" (Dupuis, Origine di tutti i culti, vol. V). Il dio Ati, che era celebrato nell’antica Frigia con gli l’appellativi di "Figlio unigenito" e di "Salvatore", era simbolizzato con un agnello. Frazer scrive: "Ati era per la Frigia, quello che Adone era per la Siria. Come per Adone… la sua morte e risurrezione erano, ogni anno in primavera, commemorate con una festa. (…). Le

6 cerimonie celebrate alla festa di Atis non sono perfettamente conosciute… sembra che la celebrazione della sua risurrezione seguisse immediatamente quella della sua morte" (Golde Bough, vol.I). In Irlanda, la religione dei Celti celebrava il dio Samhein di cui si racconta che risorse dalla morte dopo tre giorni. Il dio Bacco, ucciso dai Titani, veniva fatto risorgere da Giove, dopo tre giorni. Analogamente sotto le altre sue sembianze di Dioniso è detto: "…subito dopo la sua sepoltura, egli risuscitò dalla morte e salì al cielo" (Macrobio, Commentarium in Somnium Scipionis. Origine, Contra Celsum). Infine scrive ancora W. Williamson: "Nel Nord abbiamo Baldur il bello, il dio bianco, giusto e benefico, che i missionari cristiani trovano rassomigliare a Gesù. Egli muore ucciso da una freccia scoccata dal cieco Hoerder, dio delle tenebre. Questa freccia era fatta con legno di vischio. Baldur giace morto per 40 giorni, …alla fine di questo periodo si risveglia e regna. (…). La rozza e superficiale allegoria qui è abbastanza chiara: a 68 gradi di latitudine il sole è morto per 40 giorni, ucciso dalle tenebre dell’inverno. La freccia di legno di vischio era il primo indizio di una nuova vita proveniente dalla morte stessa (e attraverso la soglia di essa), poiché il vischio era chiamato del pari ed il . Baldur era anche chiamato . (…). …egli risorse, come era stato profetizzato dalla terza Sibilla del Volospa: ".

7 IL SIMBOLISMO ESOTERICO DEL DOLLARO

Avete mai fatto caso a quel singolare disegno che figura sul dorso dei biglietti americani da un dollaro? E’ denominato "The Great Seals" e si compone da una Piramide tronca sul cui vertice figura un triangolo con dentro un occhio. Tutt’intorno è scritto "Annuit Coeptis" e "Novus Ordo Seclorum". 72 mattoni formano la Piramide, disposti su 13 livelli. E’ il simbolo degli Illuminati e fu "stampato sul dollaro per ordine del Presidente Roosevelt massone del 32esimo grado". Così scrive Barry R. Smith a pag. 83, nel suo libro Warning (Wright and Carman LTD, Nuova Zelanda). La scritta "The Great Seal" (Il Grande Suggello) non sta certo ad indicare che si tratti del simbolo dell’America che, come sappiamo, è rappresentato dall’aquila. Qual è allora il significato occulto di questo simbolo che è presente finanche nella Sala della Meditazione del Palazzo dell’O.N.U. a New York? La valenza di questo simbolo è satanica. Infatti, "il simbolismo dell’occhio è connesso al demonio attraverso la sua affinità con la lettera ebraica Ayin, il numero 70 che, come 7 x 0, rappresenta l’aspetto più materiale del numero sette (Sevekh, Venere)", spiega Kenneth Grant che di diavoli se ne intende. L' "Ordine degli Illuminati" (Illuminaten Orden) fu fondato dal principe Jean Adam Weishaupt (1748-1830) l'1 maggio del 1776 all'età di 28 anni. Il simbolo dell'Ordine fu costituito da un "punto tracciato in un Cerchio" (rappresentante il simbolo del Sole e del dio Horus). Weishaupt, incredibile a dirsi, fu educato dai Gesuiti e, all'età di 20 anni, fu nominato professore di Diritto Canonico a Ingolstadt, città in cui era nato. In quegli anni l'Ordine dei Gesuiti si trovava sotto l'effetto di una bolla papale di scioglimento che verrà revocata molto più tardi. Weishaupt organizza una potente società segreta, col fine occulto di distruggere un mondo fondato sulle ingiustizie sociali, per poi riorganizzarlo. La regola principale di Weishaupt era che "Ogni uomo capace di trovare in sé stesso la Luce Interiore... diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re...". L'insegnamento segreto che veniva impartito agli adepti asseriva che: "...tutte le religioni si fondano sull'impostura e le chimere, che tutte finiscono per rendere l'uomo debole, strisciante e superstizioso, che tutto, nel mondo, è materia e che Dio e il mondo non sono che un'unica cosa". Weishaupt ancora spiegava che "per raggiungere la società ideale si deve passare, per parecchie generazioni, attraverso l'esperienza della società autoritaria". Sui suoi appunti verranno trovate frasi come questa: "Dobbiamo distruggere tutto, senza riguardo per alcuno, pensando solamente questo: il più possibile e il più presto possibile". Cadet-Gassicourt nel suo libro "Le Tombeau de Jacques de Molay" (1797) trascrive il terribile giuramento degli Illuminati che, tra l’altro, recitava l’impegno di: "... sterminare tutti i re e la razza dei Capeti; di distruggere la potenza del papa; di predicare la libertà dei popoli... di fondare una repubblica Universale...". Haugwitz e Wollerner denunceranno il "vasto complotto degli Illuminati contro le Monarchie e contro le Chiese". Gli Illuminati sarebbero pericolosamente attivi ancora oggi, almeno così assicurano molti studiosi. Ted Gunderson, l’ex funzionario dell'FBI di Los Angeles, nella trasmissione televisiva "Arcana", del giornalista Giorgio Medail, andata in onda su Canale 5, affermò che gli Illuminati: "Sono presenti a livello internazionale, in tutto il mondo, ma sono presenti soprattutto qui negli Stati Uniti. Qui da noi c'è una rete satanica in tutto il paese...".

8 Nella stessa trasmissione, Doc Marquis, ex sacerdote di Satana, nel corso dell'intervista rispose che: "... gli Illuminati sono la più potente organizzazione sotterranea che sia mai esistita... Il capo del movimento, a livello mondiale, si trova in Scozia...". Marquis, che vive nascosto perché teme di essere ucciso per le sue terribili rivelazioni, disse, tra l'altro, che: "I gruppi satanici ricevono ordini dagli Illuminati...". E, nel più assoluto segreto, quest'Ordine, il cui catechismo raccomanda: "La nostra forza sta nel segreto...", sarebbe arrivato fino ai nostri giorni, perfettamente organizzato e pericoloso per il mondo. Hutin osserverà che: "Questa ipotesi di una gigantesca congiura, ordita a livello europeo, doveva farsi strada. E, come abbiamo visto, pare non si tratti di un mito, ma piuttosto di una realtà". Nel XVIII secolo Jean Adam Weishaupt rivelava: "che gli Illuminati erano più una Corrente che un Ordine ed avrebbero potuto agire più efficacemente sotto altra veste -sotto altri nomi ed altre occupazioni-. ...gradualmente, assunsero il controllo di tutti gli Ordini più importanti, sino a creare una rete illuminizzata di società segrete". I simboli di questo pericoloso Ordine sono impressi nella banconota del dollaro USA. L'Ordine degli Illuminati comprende 13 gradi suddivisi in due categorie: l'Edificio Inferiore e l'Edificio Superiore. L'Edifico Inferiore comprendeva i gradi di Novizio, Minervale, Illuminato Minore, Illuminato Maggiore. Scrive Hutin in "Governi occulti e società segrete" che: L'Edificio Superiore comprendeva: "i gradi di Apprendista, Compagno, Maestro, Scudiero Scozzese, Epopte, Principe, Filosofo-Mago, ed infine il grado supremo di Uomo-Re". Tutti questi simbolismi ed altri ancora, dell'Ordo Illuminatorum, sono chiaramente presenti nella banconota americana da un dollaro. Le tredici iniziazioni sono così simbolizzate: - Nel bagliore, a forma di cerchio, sopra l'Aquila vi sono 13 stelle; - Le strisce sullo scudo sono 13. - Nell'artiglio destro dell'Aquila è stretto un ramo d'olivo con13 rami e 13 olive. - Con l'artiglio sinistro l'Aquila tiene 13 frecce. - La scritta "E Pluribus Unum" è formata da 13 lettere. - La piramide è costituita da 13 strati di pietre. - L'altra scritta "Annuit Coeptis" contiene pure 13 lettere. L'occhio (dentro la piramide) è la rappresentazione figurata, Spiega K. Grant, del "Punto dentro il Cerchio, simbolo degli Illuminati, è .... il gerogramma del Sole e del dio Horus (figlio di Iside e Osiride, ndA)", che ritroviamo connesso all'antico culto sumero degli Yezidi che, nella Mesopotamia meridionale, adoravano il diavolo. É un simbolo satanico. La scritta "The Great Seal" (Il Grande Suggello) sotto il cerchio che, racchiude la piramide, non è comprensibile, in quanto il simbolo dell'America è l'Aquila, ma diventa subito chiaro se si considera che la piramide è, anche, un simbolo degli Illuminati. La scritta "Annuit Coeptis", sopra la piramide, significa che "La divinità ha acconsentito", come dire che è d'accordo sui disegni dell'Ordine degli Illuminati.

9 Come non pensare allo scrittore di successo di science fiction, Philip Josè Farmer, autore del libro "InsideOutside"? Egli scrisse che "... potenze super-umane dirigono, dalla sommità della piramide dei governanti visibili ed invisibili, l'evoluzione dei sistemi stellari e planetari e di tutti gli esseri che in essi vivono, uomini compresi". L'aquila è un altro simbolo di Horus, rappresentato, frequentemente, nei geroglifici egiziani con la testa di falco, della famiglia dei rapaci e di conseguenza appartenente alla famiglia dell'aquila. La scritta "E pluribus Unum" (Da molti, uno), impressa sul nastro che l'aquila stringe col becco significa che il verbo degli Illuminati sarà diffuso a tutte le nazioni per costituire un governo mondiale. Sotto la piramide l'iscrizione "Novus ordum seclorum" significa, infatti, "Nuovo ordine mondiale". La data MDCCLXXVI (1776), inscritta alla base della piramide, è l'anno in cui Jean Adam Weishaupt fondò l'Ordine degli Illuminati. Del perché la banconota americana sia così pregna di simbolismi esoterici è presto detto: l'uso del potere finanziario per la realizzazione del grande complotto è uno dei metodi utilizzati dagli Illuminati. Anche sull’emblema del Senato U.S.A., scrive Epiphanius nel suo libro "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia" si può ben osservare che "…la simboligia massonica è evidente: dal berretto frigio dei seguaci del culto di Mithra, adottato dai rivoluzionari francesi, ai 13 pentalfa dello scudo, ai fasci littori, simbolo etrusco" il cui significato esoterico è molto complesso. Caroll Quigley, professore all'università di Georgetown nel volume "Tragedy and Hope" rivela il programma di una potente lobby segreta consistente, tra l'altro, nel "Creare un sistema internazionale finanziario di controllo per dominare il sistema politico di ogni paese e l'economia del mondo nel suo insieme". "La proposta di stampare il suggello degli Illuminati sul dollaro americano" scrive Barry R. Smith nel suo libro "Warning" a pag. 83 "fu fatta dai presidenti Benjamin Franklin, John Adams e Thomas Jefferson. Quest'ultimo era un Illuminato. Ma il suggello fu stampato sul dollaro nell'anno 1933 per ordine del Presidente Roosvelt". Per meglio capire è necessario, a questo punto, dire due parole sul "Council for Foreign Relations". Esso è un organismo che ha lo scopo, tra gli altri, di unire il Giappone, il Canada, gli Stati Uniti e i Paesi del Mercato Comune Europeo in un solo governo. É finanziato da gruppi della Secret Fraternity bancaria internazionale. Il C.F.R. ha come obiettivo primario di arrivare a controllare, tramite la finanza, l'economia e la politica di tutti i paesi del mondo. Leggete a tal proposito, quanto Paul Scott, cronista del Washington Post, scriveva di un noto personaggio politico membro del C.F.R.: "Kissinger crede che controllando gli alimenti si può controllare il popolo e controllando l'energia, il petrolio, si possono controllare le nazioni e i loro sistemi finanziari. É convinto che mettendo il cibo e il petrolio sotto un controllo internazionale e istituendo un nuovo ordine monetario internazionale è possibile che un governo mondiale, almeno agli inizi sotto l'egida delle Nazioni Unite, diventi una realtà....". Fantapolitica? Niente affatto. Nel 1951 Carl Schmitt, il grande filosofo del diritto tedesco e allievo di Max Weber, "Si riferisce appunto a questa meta politica. Schmitt parla dell'ONU, germe dell'utopia di un governo mondiale, su cui si concentrano le speranze di pace degli uomini. Ma Schmitt.... non può non vedere nell'utopia della 'Unità del Mondo' sotto un unico governo il Regno dell'Anticristo prossimo venturo". Così scrive Maurizio Blondet nel suo libro "Gli della dissoluzione".

10 Rivoluzioni preparate come per il passato. E continua Blondet: "É già accaduto: ogni Rivoluzione - la francese, la bolscevica, quella rivoluzione dei costumi che fu il '68 - sono state a lungo preparate...". Sembrerà strano ma questi stravolgimenti si attuano, anche, con manovre destabilizzanti non solo politiche ma con un certa "cultura" propagata con libri, musica e strane ideologie, serve a creare nuovi paradigmi di pensiero, sentimenti collettivi e miti; in fondo, ciò che oggi chiamiamo evento culturale, in magia, era conosciuto come "l’evocazione delle potenze dell'aria". E scrive bene Giulio Setti sul n. 15 della rivista "Oltre" (Agosto 1997), quando asserisce che scopo finale del "Governo occulto", "che avrebbe avuto tra le sue fila, personaggi di spicco come Margareth Thatcher, George Bush, Ronald Reagan e quasi tutti i direttori della Cia, sarebbe provocare una crisi economina su tutto il pianeta… e sostituire tutti i governi con un Nuovo Ordine Mondiale, retto da una Sinarchia, cioè da un governo unico composto da banchieri ed economisti". Maurizio Blondet ci informa, a tal riguardo, quanto David Rockefeller ebbe a dire quando "credendo di parlare a orecchie fidate, nel ‘91... ha ammesso: 1) che una cospirazione esiste ; 2) che essa ha lo scopo di instaurare nel segreto e dei banchieri; 3) che il nemico dei cospiratori è ". Eresie del Nuovo Ordine Mondiale e strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale. Si percepisce, a questo punto, con una certa chiarezza un disegno luciferino che vuole realizzare sulla Terra l’ "adveniat regnum viri" (la venuta del regno dell’uomo) al posto dell’ "adveniat regnum tuum" di Dio nel Pater Noster. Pochi hanno fatto caso che nella Repubblica di San Marino, da alcuni anni, girano monete da 500 lire con al centro raffigurato un tronco d’albero spezzato (forse a significare la fine del cristianesimo?) dal quale si erge un nuovo virgulto (il simbolo della nuova era che si ergerà dalle ceneri dell’era cristiana?). Fatto sta che tutt’intorno alla moneta metallica da 500 lire campeggia la scritta "Venga il regno dell’uomo". Nell’aula del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York, troneggia una strana opera pittorica costituita da grandi tavole. In una di queste si può osservare una piccola colomba bianca inseguita da tre corvi minacciosi e in fondo la firma del pittore e una scritta molto piccola che dice: "L’uomo trionferà su Dio" (v. "Sous la bannière" n. 55, settembre – ottobre 1994, Villegenon, Francia).

Note bibliografiche:

-Barruel A., Mémoires pour servir à l’historie du Jacobinisme, Chiré-en-Montreuil 1974. -Blondet M., Gli della dissoluzione, Milano 1994. -Blondet M., Complotti I. I fili invisibili del mondo. Stati Uniti, Gran Bretagna, Milano 1995. -Blondet M., Complotti II. I fili invisibili del mondo. Europa, Russia, Milano 1996. -Cosco G., Il ritorno di Satana. Il culto del diavolo dalla politica alla letteratura, dal cinema alla musica rock, Udine 1995. -Cosco G., Politica magia e satanismo, Udine 1997. -Cosco G., Il serpente e l’arcobaleno. La storia occulta del New Age. Udine 1998.

11 -Grant K., Il risveglio della magia, Roma 1973. -Hutin S., Governi occulti e società segrete, Roma 1973. -Lepper J. H., Les Sociétés Secrètes. De L’Antiquité a nos jours, Paris 1936. -Vannoni G., Le società segrete dal Seicento al Novecento, Firenze 1985.

12 IL DIO OCCULTO DEI TEMPLARI

All’inizio del XIV secolo cominciarono a correre strane voci sull’Ordine dei cavalieri del Tempio, che, ben presto, divennero accuse gravissime: apostasia, idolatria, sacrilegio, sodomia, stregoneria e omicidi rituali. Tra le accuse più gravi mosse ai Templari vi era anche quella di adorare orribili idoli dopo aver rinnegato Cristo, come attestano alcune delle dichiarazioni rese al processo. Un templare morente, Il 14 aprile del 1309, ad una commissione, dichiarò: (Jean Marquès-Rivière, Storia delle dottrine esoteriche, Mediterranee, Roma 1984). Pur se con delle varianti il tenore delle deposizioni continua in tal senso. Bisogna convenire con gli scrivani ecclesiastici del secolo XIV, tra i quali Angerius de Béziers, che i cavalieri del Tempio erano depositari di un misterioso culto ? Sembrerebbe ormai assodato che in seno all’Ordine si celebrassero rituali segretissimi. E’ anche certo "che i filosofi arabi abbiano influenzato i rudi soldati del Tempio... Se si dice influenza materiale, si intende impregnazione spirituale ed anche , in un certo senso" (Ibid.). Sicuramente l’Ordine accolse elementi dottrinari e rituali dell’esoterismo orientale. Subì l’influsso delle confraternite esoteriche musulmane insieme al disegno di un’unificazione del mondo e di un nuovo ordinamento sociale. Le altre gravi accuse, mosse contro l’Ordine, furono quelle di tenere "costumi deplorevoli" e di adorare i bafometi (teste ed immagini misteriose). Per quanto concerne questi strani idoli ecco quanto riporta l’accusa lanciata dalla corte romana: Art. 46 - In tutte le provincie essi possedevano idoli, teste con tre facce, con una sola o anche crani umani. Art. 47 e sgg. - Nelle loro assemblee e soprattutto nei grandi Capitoli, essi adoravano l’idolo come un Dio, come il loro Salvatore, affermavano che questa testa poteva salvarli, che concedeva all’Ordine tutte le sue ricchezze, e che faceva fiorire gli alberi e germinare le piante della terra. C’è da sottolineare che vi sono varie testimonianze e confessioni, sull’esistenza degli idoli. Questo è uno dei maggiori misteri dei Templari. Alcune testimonianze conservate nei "Documenti inediti della Storia di Francia", dimostrano che essi adoravano una . Jean Marquès-Rivière scrive: "Il fratello Jean Taillefer, della diocesi di Langres, dichiarò che al tempo della sua ammissione, gli era stato mostrato un idolo dalla figura umana. Ugo di Bures, fratello borgognone, parla di una testa contenuta in un armadio della cappella. Questo idolo era a suo parere d’argento, di rame o d’oro, e raffigurava una testa umana con una lunga barba che egli riteneva bianca. "Il templare Rodolfo di Gisi dichiarò di aver assistito ad un Capitolo generale tenuto dal fratello di Villers, nella diocesi di Troyes, durante il quale il fratello Ugo di Besancon appoggiò su un banco una testa d’idolo. A quel punto lo spavento del neofito fu talmente grande, che egli uscì dal Capitolo senza attendere l’assoluzione. Lo stesso Rodolfo di Gisi, nuovamente interrogato, confessò di aver visto una testa simile in sette Capitoli, e, a suo dire, l’idolo aveva un’aria terribile e demoniaca; ogni volta che appariva la testa, egli poteva a malapena guardarla, perché lo riempiva di terrore" (Jean Marquès-Rivière, Amuleti, talismani e pantacoli, Mediterranee, Roma 1972).

13 Altre confessioni sconvolgenti provano il culto diabolico praticato dall’Ordine ad una strana testa e ad un ancor più misterioso idolo. Marquès-Rivière precisa ancora: "Non bisogna confondere la TESTA dei Templari con la statua intera; Fratello Giovanni di Turn, tesoriere del Tempio di Parigi, confessò di aver visto l’immagine di un uomo, che a suo parere poteva essere un santo, su una tavoletta che gli avevano ordinato di adorare. Arnoldo di Goerte, della diocesi di Saintes, aveva udito parlare di un idolo contenuto nella casa del Tempio di Rupelle; la deposizione di Pierre Girald di Marsac è più dettagliata, egli afferma che il suo iniziatore, il fratello Thibault, estrasse dal suo abito una piccola immagine di donna e gli disse che tutto si sarebbe volto in bene se avesse avuto fiducia nell’immagine". Ai commissari incaricati di istruire il processo, Guglielmo Pidoye, amministratore e guardiano dei beni del Tempio, "…mostrò loro un grande idolo d’argento perfettamente dorato che raffigurava una donna. Il testo afferma (Doc. in., t. II, pag. 218) che su una stoffa rossa attaccata dietro il busto, un biglietto consumato recava la dicitura: Caput LVIII (58a testa). Matter, nella sua Storia dello Gnosticismo, scrive: . Presto si venne a creare una confusione fra la testa e l’idolo, e spesso l’una era scambiata con l’altro" (Ibid.). Va considerato dopo quanto detto, l’androginia dell’idolo chiamato Baphomet, in quanto, esso aveva la barba ma anche il seno femminile. Il suo nome è stato oggetto di diverse interpretazioni. Alcuni lo hanno considerato "una variante di Maometto (Mahomet, Machomet, Maphomet, Baphomet)" (Massimo Izzi, Il dizionario illustrato dei mostri, Gremese Editore, Roma 1989). Per altri è "una abbreviazione di AB PPHibus TEMplum, il Tempio (deriva il suo potere) dai serpenti" (Ibid.). Tra le numerose scuole e sette di gnostici derivate da i maestri principali della gnosi Simon Mago, Meandro, Saturnino, Carpocrate, Basilide, Valentino e Marcione, uno di questi gruppi, gli ofiti, veneravano il Serpente del Paradiso terrestre. Taluni studiosi, per questo ed altro, affermano che le dottrine templari procedevano dagli ofiti. La soterologia gnostica vede il mondo materiale come una prigione, l’aborto di un dio inferiore, il regno delle tenebre, quello della Materia-eterna che si contrappone a quello della Luce, il regno di Dio. Il mondo della materia, secondo loro, è stato creato dal dio demiurgo (l’artefice) del cosmo che era "o l’ultimo degli eoni, il più lontano dal Dio-Abisso, o un Demone che aveva rapito una scintilla della Pienezza divina - il Pleroma - onde animarne la materia" (Leone Cristiani, Breve storia delle eresie, Paoline, Catania 1957). Gli ofiti dei primi secoli cristiani praticavano gli stessi rituali di cui erano accusati i Templari. Secondo Origene bestemmiavano Gesù Cristo, praticavano la sodomia e celebravano un culto orgiastico di tipo fallico. L’orientalista Joseph Hammer affermò anche che: "la leggenda medievale del Santo Graal fosse di origine gnostica, e che i Templari avessero ripreso direttamente dagli gnostici certi atti di adorazione a cui si supponeva che la leggenda del Graal avesse dato origine. (…). Il Graal stesso era per Hammer un vaso gnostico, simbolo della conoscenza gnostica e senza alcun significato cristiano" (Peter Partner, I Templari, Einaudi, Torino 1993). Jean Marquès-Rivière, nel suo: "Amuleti, talismani e pantacoli", ancora a proposito del Baphomet, cita Porfirio, che nello Styx, riporta la descrizione di Bardesane di una statua che "si trovava ; questa statua ". Maschio e femmina erano questi idoli. Maurizio Blondet ci informa che "Gershom Scholem ci ha avvertito che già nella tradizione ebraica maggioritaria . E ci ha spiegato che, da questa paradossale androginia di Dio presa alla lettera, i seguaci di Sabbatai Zevi hanno dedotto le loro crude pratiche orgiastiche, " (Maurizio Blondet, Gli della dissoluzione, Strategie culturali del potere iniziatico, Ediz. Ares, Milano 1994). Val la pena di considerare anche che "Nel processo dei Templari si ebbero due testimonianze indipendenti e concordanti sull’origine del Baphomet. Questo sarebbe stato la testa barbuta nata miracolosamente dal coito contro natura di un nobile signore di Sidone con il cadavere di una fanciulla di cui era follemente innamorato. De Sede ritiene che questa testa la si possa identificare con quella celeberrima che si dice essere stata realizzata verso l’anno 1000 da papa Silvestro II, il dottissimo Gerberto d’Aurillac, testa che era in grado di rispondere affermativamente o negativamente a qualsiasi domanda" (Massimo Izzi, Il dizionario illustrato dei mostri, cit.). L’immagine di un essere barbuto con le corna è posta sul portale di due chiese, una si trova a Parigi, è la chiesa di Saint-Méry, l’altra a Provins, è la chiesa di Sainte-Croix. Il "mostro" è visibile anche su un edificio di Saint-Briss-Le-Vineux, nei pressi di Auxerre, appartenuto ai Templari. Quali segreti celava il misterioso idolo? Le supposizioni sono ancora tante ma il mistero rimane, assieme agli altri che avvolgono l’Ordine. Joseph Hammer nel suo "Mystery of Baphomet Revealed" identificò il dio bisessuale dei Templari come una divinità androgina, supponendo che riti sessuali e orge rituali ne caratterizzarono l’adorazione. I cavalieri del Tempio erano molto profondi nella magia e H. Cornelius Agrippa, nel XVI secolo, disse di loro che erano esperti maghi. E’ se il loro Baphomet fosse stato un talismano prodigioso che, nella sua androginia, celava l’unione fra le due grandi polarità del cosmo? Serge Hutin, a tal proposito, racconta la straordinaria ipotesi di Maurice Magre e cioè che: "i Templari fossero in possesso di una figura baphometica carica di magico potere, …loro sottratta nel corso di uno scontro armato tra i cristiani e i mongoli invasori" e per l’Ordine fu l’inizio della fine.

15 PSICOLOGIA ESOTERICA DELLA COPPIA

Oggi viviamo una conflittualità estrema tra il desiderio, l'ansia e la paura del rapporto con gli altri e una solitudine insopportabile, ma, sola via di scampo allo stress metropolitano e ai pericoli, che si celano nell'oscurità di una società disumanizzata. L'uomo e la donna vivono la tragedia della perdita della loro umanità isolandosi, sempre di più, in paradigmi di teoremi senza soluzione. La famiglia tende alla polverizzazione e la coppia, intesa come istituzione, si sfalda lungo il percorso. Sulla donna, tra l'altro, pesa una lunga catena di secoli d'oppressione. Le Sacre Scritture sanciscono la sua inferiorità come persona e affermano in molti testi la mentalità patriarcale e sostanzialmente antifemminista di tutto il mondo orientale. "Nella vita sociale (ma anche in quella familiare la donna israelita è in genere una sottomessa: prima delle nozze è subordinata al padre, dopo il matrimonio chiama il marito suo bà al, cioè padrone..."(). La donna è stata sempre vista come inferiore all'uomo, quasi creatura malefica o, al meglio, di scarto o mal riuscita. Figura di secondaria importanza, bestia o oggetto più che persona, così era considerata dalla Legge di Israele, a tal punto che l'Esodo sentenziava: "Non desidererai la casa del tuo prossimo, non desidererai la donna del tuo prossimo, il suo schiavo, la sua schiava, il suo bue, il suo asino e tutto ciò che è del tuo prossimo". La donna è, dunque, trattata da essere inferiore, bestia o, addirittura, cosa. San Tommaso affermò che: "La donna, sottomessa all'uomo come suo capo, non ha il diritto di sottrarsi alla sua autorità". Per Tertulliano la donna era la "porta dell'inferno" e Clemente d'Alessandria ammoniva: "Ogni donna dovrebbe essere oppressa dalla vergogna al solo pensiero di essere donna". Nel medioevo "streghe ed eretici furono il capro espiatorio di una umanità irrequieta e instabile... gli uomini si accanivano contro la realtà dell'incubo per dimenticare l'incubo della realtà"(2). In fondo quella fu un'epoca con forti coloriture misogine. Fabio Troncarelli coglierà, di quei secoli inquieti, un messaggio: "La donna è un pericolo... La donna riscoperta dall'amor cortese è il simbolo dell'instabilità, della vana curiosità, della sensualità, del disordine"(3). La donna, che si ribella alle norme e alle consuetudini, che cessa di essere donna angelicata, a vantaggio di una sessualità troppo libera, fece paura all'uomo, che scaricò sulla figura femminile pulsioni distorte di attrazione e repulsione, amore e odio, attrazione e repulsione-timore e, finalmente, un antifemminismo esacerbato e infarcito di un misticismo malato. Lo storico olandese J. Huizinga (1872-1945) riporta la violenta invettiva di Oddone da Cluny (c. 879-942) contro l’attrazione dei sensi e la bellezza del corpo femminile: "Se gli uomini vedessero quel che è sotto la pelle, così come si dice che possa vedere la lince di Beozia, rabbrividirebbero alla vista delle donne. Tutta quella grazia consiste di mucosità e di sangue, di umori e di bile. Se si pensa a ciò che si nasconde nelle narici, nella gola e nel ventre, non si troverà che lordume. E se ci ripugna di toccare il muco o lo sterco colla punta del dito, come mai potremmo desiderare di abbracciare il sacco stesso che contiene lo sterco?" (Cit. in J. Huizinga, L’autunno del Medioevo, Firenze 1961). Solo "quando saremo più progrediti e la società umana sarà liberata dai vincoli delle idee ereditate dalle ore selvagge, l'uomo e la donna non si calunnieranno più a vicenda, non si tormenteranno come nemici, non avveleneranno il loro cuore per il possesso e la gioia di vivere, con la ignoranza dei valori liberi della loro coscienza"(4). L'universo-donna fu ulteriormente incompreso dalle teorie freudiane. Nel 1932, nella 33esima lezione sulla femminilità, della Introduzione alla psicoanalisi, Freud affermava:

16 "Nella vanità fisica della donna ha la sua parte anche l'effetto dell'invidia del pene, dal momento che essa deve tanto maggiormente stimare le sue attrattive in quanto tardivo risarcimento per l'originaria inferiorità sessuale. Al pudore, che è ritenuto una qualità squisitamente femminile... noi attribuiamo l'originaria intenzione di nascondere il difetto del genitale". Più oltre, il padre della psicanalisi aggiunge: "Che l'antico influsso della mancanza del pene non abbia, ancora, perduto la sua forza appare evidente nella diversa reazione della madre alla nascita di un figlio o di una figlia. "Solo il rapporto con il figlio dà alla madre una soddisfazione illimitata...". Assolutamente antifemminista Freud riduce la donna ad uno scherzo della natura, sottomessa in tutto e per tutto all'uomo, detentore del potere fallico. Nei Tre saggi sulla teoria della sessualità il medico sottolinea la "natura maschile" della libido. La dottrina pansessualistica e fallocratica di Sigmund Freud ignorava una sessualità femminile. Ignorava, ancora, il fondatore della psicoanalisi che la donna non è un uomo che è stato evirato, ella è il complemento dell'uomo. Anche sul piano fisico c'è una situazione analoga, perché fisicamente ciascun sesso sembra essere il complemento dell'altro. Ogni uomo ha nel proprio corpo le caratteristiche omologhe della donna. Allo stesso modo la donna ha gli omologhi dell'uomo, così come, ad esempio, la clitoride corrisponde al pene. E' da osservare, ancora, che "come nel mondo visibile, cioè il mondo esteriore delle umane imperfezioni, così in ognuno di noi il corpo lunare fa la parte della femmina - ricettacolo di tutte le impressioni e di tutte le sensibilità che ci colpiscono, ci tormentano, ci conturbano,..."(5) e viceversa nella donna. L'istinto sessuale è, principalmente, il desiderio di fusione col polo sessuale opposto (un tentativo di "coniuncto oppositorum" proiettata all'esterno), e solo in parte l'urgenza di ridurre una tensione. Il rapporto sessuale tra due persone è un linguaggio per comunicare cose, che non si possono dire altrimenti. Insoddisfacente è, in certe situazioni e bisogni, la parola e ciò fa dire a Hegel che in fondo "Tutto il linguaggio è un limite: il parlante è il punto intermedio tra il dicibile e l'indicibile, tra la parola e il silenzio"(6). Allora, unica possibilità di comunicare resta il linguaggio del corpo, che è il solo a rendere soddisfacenti certe sottili e complesse relazioni. Ecco che una carezza, un abbraccio, lo stesso rapporto sessuale, assumono un'importanza straordinaria. Lowen sottolineò che la percezione dell'identità nasce dall'esperienza di contatto con il corpo. Ashley Montagu senza mezzi termini affermò che: "La semplice sensazione del tatto come stimolo è assolutamente necessaria per la sopravvivenza dell'organismo... è dimostrato inequivocabilmente che nessun organismo può sopravvivere a lungo senza stimolazione cutanea proveniente dall'esterno". Quanta importanza si scopre nella fisicità della comunicazione tattile! E' stato detto, del resto, che ogni tragedia, in ultima analisi, non è altro che un fallimento della comunicazione. La sessualità, in fondo, è un atto di comunicazione, pieno di significato, in una relazione umana profondamente complessa. In questo contesto la donna non può più essere considerata un aborto di uomo o un oggetto, ella è uguale e complementare all'uomo. L'amore può essere compreso solo in questa ottica, scrive Hegel: "...amore vero e proprio ha luogo solo fra viventi che sono uguali in potenza e che, quindi sono viventi l'uno per l'altro nel modo più completo e, per nessun lato l'uno è morto rispetto all'altro"(7). Questa è la sola condizione per poter dare sé stessi e fare dell'altro un essere che dà. L'amore non può, neppure, essere riconducibile esclusivamente al sesso come Sigmund Freud credeva.

17 Egli, infatti, riconobbe solo due istinti: quelli sessuali e gli istinti dell'Io. La psicoanalisi intende l'amore come la "specificazione e la sublimazione di una forza istintiva originaria che è la libido". Carl Gustav Jung, dissociatosi da Freud, ne criticò il concetto della libido, in quanto "il termine libido, secondo la concezione di Freud, indica un bisogno esclusivamente sessuale...". Jung per libido intese "l'energia psichica" che comprende, pure, le idee collettive, morali, religiose e magiche che vivono in un popolo. La sessualità ha una grande importanza nella psicologia junghiana, come un'espressione essenziale, ma non l'unica dell'intera psiche. Riduttivamente Freud spiegò l'istinto sessuale come l'espressione di una tensione, che si produce chimicamente in un corpo. La tendenza dell'organismo è, secondo il padre della psicoanalisi, quella di ridurre l'eccitamento tramite l'atto sessuale e questo è "il principio del piacere". Ma tutto ciò è assurdo perché, se il fine della soddisfazione sessuale è solamente la riduzione dell'eccitazione presente in un organismo, dovremmo concludere, ironicamente, con Erich Fromm (vedi di Fromm, citato più volte in questo articolo, i testi: "Avere o essere?", "Da avere a essere" e "L’arte di amare", Oscar Mondadori) che la "masturbazione dovrebbe essere la soddisfazione ideale". Freud non ha saputo riconoscere che lo stimolo sessuale è l'urgente necessità di fondersi con l'altro. Fondersi con l'altro è il desiderio di comunicare, di uscire dalla propria terribile solitudine, che è all'origine di ogni ansia. E', anche, conoscere il mistero della vita, in quanto l'amore è penetrazione attiva dell'altra persona "nella quale - scrive Fromm - il mio desiderio di conoscere è placato dall'unione. Nell'atto della fusione io la conosco, conosco me stesso... conosco nell'unica maniera possibile per l'uomo: attraverso l'esperienza dell'unione". L'amore, per essere vero, deve obbedire alla condizione che la persona ami dal più profondo del suo essere e senta l'altro nell'essenza del suo essere. Il solo desiderio fisico non è amore, e non potrebbe essere altrimenti. Ma da dove si origina l’amore? Le due sedi dell'amore sono il cervello e il cuore. L'amore che nasce dal "cuore, in cui il cervello non ha versata la nebbia offuscante della sessualità... Nasce come una effusione delle anime tra due creature che spiritualmente si completano"(8). Se diversamente, il solo soddisfacimento fisico porta la caduta dell'illusione, l'incomunicabilità assoluta; allora il sentimento di estraneità si fa più forte di prima e la solitudine torna nuovamente ad isolare le due persone che ora possono anche odiarsi perché "La causa di ogni disastro, di ogni pena, di ogni dolore, è l'amore impuro dell'egoismo"(9). Ciò che rimane, in questo caso, dopo l’atto sessuale, è solo il disgusto.

Note bibliografiche:

1 Aa Vv, Chiesa femminista e anti, Marietti, Torino 1977, p.16. 2 Troncarelli F., Le streghe, Newton Compton Editori, Roma 1992, pp.43-44. 3 Ibidem, pp.39-40. 4 Kremmerz G., La scienza dei magi, Mediterranee, Roma 1975, vol. 3, p.59. 5 Idem. 6 Carotenuto A., Diario di una segreta simmetria, Astrolabio, Roma 1980, p.52.

18 7 Hegel G.W.F., Scritti teologici giovanili, Guida Editori, Napoli 1972, p.529. 8 Kremmerz G., op. cit., vol. 2, p.277. 9 Cisaria D.U. (a cura di), Dizionario dei termini ermetici dell'opera omnia di Giuliano Kremmerz, Mediterranee, Roma 1976, vol. 4, p.26.

19 1999 IL RITORNO DEI ROSA + CROCE

E’ dunque in quest’anno che torneranno a manifestarsi pubblicamente i Rosa+Croce, dopo la scoperta di una tomba col suo segreto?

I fatti di Rennes-le-Château, che videro come protagonista don Berenger Saunière (1852-1917), un giovane prete di 33 anni, potrebbero nascondere tutt’altro di quanto finora si è detto e, perciò, celare un’altra incredibile verità. Ecco, prima di tutto, una sintesi dei misteriosi avvenimenti accaduti, tra il 1896 e il 1917, nel piccolo paese di Rennes-le-Château, posto su una collina, nel dipartimento dell’Aude, nella Linguadoca francese, ai piedi dei Pirenei orientali, in quella zona detta anche del Razès. Nel 1885 divenne parroco del villaggio don Berenger Saunière. Egli, benché fosse molto povero, dopo il suo arrivo riuscì, comunque, anche se con grandi difficoltà, a far iniziare i lavori di restauro della chiesa, che era ridotta proprio male. Durante questi lavori scoprì, sotto l’altare di pietra, ben celate, delle misteriose e antiche pergamene. Di queste, due erano del tutto incomprensibili. Saunière si recò a Parigi per farle decifrare. Il loro contenuto, gli fu detto dagli esperti ecclesiastici a cui si era rivolto, era di poco valore, tuttavia, da quel momento, il parroco iniziò ad arricchirsi oltre ogni immaginazione. Per spiegare l’improvvisa ricchezza del sacerdote, c’è chi ha dato una versione meno poetica e, cioè, che trafficasse con le messe. Ciò è da escludere categoricamente perché, in tal caso, i suoi parrocchiani avrebbero dovuto essere moltissimi e tutti possessori di ingenti patrimoni, mentre la gente del piccolo paese era piuttosto povera. E poi c’è anche da dire, come scrive lo studioso Dario Spada, che: "Una stima attendibile fissa quale per le messe celebrate dall’abate una cifra di 1500/2000 franchi l’anno" (da "Il Giornale dei Misteri", n. 246). Non vi è alcuna proporzione, come si può ben vedere, con le esorbitanti somme da lui maneggiate e, quindi, non si è potuto arricchire con le messe. Egli spese somme ingenti, tra l’altro, per l’acquisto di terreni, per villa Betania, per la torre Magdala, per mobili di grande valore, per i suoi continui viaggi, ecc. Per avere solo una pallida idea della sua improvvisa e immensa ricchezza basti pensare che il suo reddito annuo ammontava soltanto a 260 mila lire mentre lui ne spese circa 8 miliardi, corrispondenti a 23 milioni di franchi di oggi. Delle pergamene non se ne seppe più nulla e ci fu chi mise in dubbio la loro esistenza. Rimane, tuttavia, la testimonianza dei muratori che erano presenti quando esse furono trovate. Sul finire degli anni ’60 ecco entrare in scena un misterioso "Priorato di Sion", che attestava di risalire ai Templari e che affermò che era venuto in possesso delle pergamene originali. C’è chi sostiene che il Priorato di Sion era un ordine dei Templari segretissimo. Mistero nel mistero, che si infittisce sempre di più. Anche la morte di Saunière è avvolta nel mistero. Egli morì come era giunto a Rennes-le-Château, senza un soldo. Lo uccise un colpo apoplettico sopravvenutogli improvvisamente dopo la strana visita di una donna. Altro particolare lugubre e inquietante è che pare che la sua fidata compagna e governante, Marie Denardaud, una settimana prima, aveva comprato una bara. Si pensa che prima della morte il parroco rivelò il suo terribile segreto alla fidata governante perché Marie fece a Noel Corbu, che aveva comprato dei terreni da lei e che l’assistette nella vecchiaia, la promessa che prima di morire lo avrebbe messo a conoscenza di: .

20 Promessa, forse, non mantenuta in quanto Marie Denardaud, nel 1953, ebbe un ictus che le fece perdere la parola e le paralizzò entrambe le braccia. Corbù, anche se fu messo a conoscenza del segreto, non ebbe il tempo di sfruttarlo poiché, poco dopo la morte della Denardaud, perì tragicamente in un terribile incidente d’auto. Un velo nero di morte si stese così per sempre sul "segreto". Quel luogo è, per certi versi, inquietante. E’ come se vi aleggiasse sopra un sorta di energia maligna, che sopprime i profanatori imprudenti, che hanno voluto saper troppo e chi viola certi segreti. Visitatori hanno più volte affermato di aver avuto la netta impressione che una specie di potere occulto difende, con qualsiasi mezzo, segreti iniziatici che devono rimanere tali, anche con la morte degli incauti curiosi. Forse, alcune delle strane morti verificatesi in quei luoghi, hanno spiegazioni diverse da quelle date. Molti suicidi e incidenti mortali sembrarano essere l’estrema sentenza di un tribunale iniziatico. Non pochi si sono chiesti da dove piovvero tutti quei soldi al povero prete ma le domande, restate senza risposta, sono ancora tante altre. Chi era la misteriosa donna che fu l’ultima a vedere Saunière e che cosa gli disse? Esistono realmente quelle misteriose pergamene? E se sì, quale incredibile segreto esse rivelavano? Fino ad oggi sono state fatte solo ipotesi, alcune decisamente stravaganti. Henry Lincoln, Michael Baigent e Richard Leigh nel loro libro "The Holy Blood and The Holy Grall" (1982), tradotto nell’edizione italiana col titolo: "Il santo Graal", sostennero l’ipotesi che Gesù non era morto sulla croce ma, grazie all’aiuto dei suoi discepoli, riuscì a farsi credere morto e a scappare nel sud della Francia, dove si sposò con Maria Maddalena e visse fino a 74 anni; alla morte fu seppellito a Rennes-le-Château. Richard Andrews e Paul Schellenberger nel loro libro "The Tomb of God" (1996), tradotto in italiano col titolo: "Alla ricerca del sepolcro", si dicono certi di aver localizzato la tomba di Cristo. Essa si troverebbe vicino a Rennes, precisamente sul monte Cardou. Etimologicamente, Cardou dovrebbe essere, secondo Andrews e Schellenberger, la contrazione di "corps de Dieu" (corpo di Dio). C’è pure chi pensò che il sacerdote si fosse arricchito ricattando la Chiesa di Roma, minacciando di rendere pubblica la scoperta che Gesù non era morto come la tradizione insegna, ma che era sopravvissuto alla crocifissione, si era sposato e aveva finanche avuto dei figli dai quali, secondo l’ipotesi di Lincoln, Baigent e Leigh, sarebbe venuta fuori la dinastia francese dei Merovingi, considerati, sotto quest’ottica, i diretti eredi di Gesù. Il Graal, a questo punto, etimologicamente, verrebbe da "San Graal" errata copiatura di "Sang Real", il Sangue Reale di Cristo, designante, come si è detto, la dinastia merovingia. In questa lunga catena di misteri e segreti ecco che fa capolino anche il vescovo tradizionalista monsignor Lefebvre. Gli autori de: "Il Santo Graal" riportano alcune righe tratte da un libricino di poche pagine, dal titolo "Le cercle d’Ulysse", il cui autore è un oscuro Jean Delaude che scrive: "Che cosa sta preparando il Priorato di Sion? Non so: ma rappresenta una potenza in grado di confrontarsi con il Vaticano nei giorni futuri. Monsignor Lefebvre ne è un membro attivissimo e temibile, capace di dire: ". Molti ricorderanno come papa Paolo VI, nel 1976, doveva scomunicare monsignor Lefebvre, ma ciò non accadde. E’ oltremodo interessante, a questo punto, leggere il commento del "Guardian" (30 agosto 1976) sulla questione: "I preti che in Inghilterra si sono schierati con l’arcivescovo… ritengono che il loro capo spirituale abbia ancora una potentissima arma ecclesiastica da usare nella sua disputa con il Vaticano. Nessuno di loro è disposto a lasciar trapelare di cosa si tratta, ma padre Peter Morgan, leader di questo gruppo… sostiene che è qualcosa che ". Questo segreto aveva relazione con la tesi avallata da Lincoln, Baigent e Leigh? Non ci è dato di saperlo. Lefebvre, tuttavia, fu scomunicato da Giovanni Paolo II nel 1988 e nessun mistero sconvolgente fu rivelato.

21 Ritornando all’arricchimento repentino di Saunière altri dissero che il parroco aveva scoperto il leggendario tesoro dei Templari e qualcun altro sostenne che, invece, era venuto in possesso di quello degli eretici Catari, detti anche Albigesi, che nel XIII secolo si erano rifugiati a Montségur, luogo molto vicino a Rennesle-Château. Prima di essere massacrati dalla chiesa di Roma, si racconta che misero in salvo il loro favoloso tesoro, di cui si è scritto come di: "pecunia infinita". I libri, con varie interpretazioni ed ipotesi sui misteri di Rennes, pubblicati fino ad oggi, sono tanti, basti pensare che dal 1960 sono state date alle stampe più di cinquecento opere in francese e un altro buon numero in inglese e italiano. Un’ipotesi alquanto interessante e degna di maggior approfondimento la fa Gérard De Sède, esoterista e scrittore francese, nel suo libro "Rennes-le-Château" (1988). L’autore ci chiede di prestare attenzione a certe date. La prima è il 1891, una data molto importante per il parroco. E’ in quest’anno che egli scopre una tomba che conserva un segreto. Nel suo diario appunta questa misteriosa frase: "L’anno 1891 portato nell’eternità con il misterioso frutto…". Perché quest’anno merita l’immortalità? E’ un rebus, uno tra i tanti che ci ha lasciato don Berenger Saunière. L’abate annota ancora: "Scoperta una tomba – La sera piove". De Sède scrive: "A proposito della scoperta della tomba e del suo segreto… Secondo la tradizione rosacruciana… la Rosa+Croce si manifesta pubblicamente ogni cento e otto anni con la scoperta di una tomba". Stupefacente! I Rosa+Croce fanno la loro prima apparizione pubblica nel 1614 con due opuscoli Riforma Universale e Generale del Mondo Intero e con la Fama Fraternitatis, o Confraternita del Celebre Ordine dei R.C. (RosaCroce), Messaggio indirizzato ai governi, ai nobili ed ai sapienti d’Europa. Essi, tra l’altro, rimproveravano alla Chiesa cattolica un modo di vivere smodatamente lussuoso. Il loro mito di fondazione è la scoperta di una tomba intatta, che contiene gli arcani della sapienza e del potere, di cui si parla molto nella Fama Fraternitatis. Christian Rosenkreutz è considerato come il fondatore della confraternita Rosa+Croce, ma il nome è simbolico. La tomba di Rosenkreutz era collocata sotto un altare centrale. Si racconta, in una breve storia dell’Ordine, che Christian Rosenkreutz, nella ricerca di una sapienza occulta, arrivò dove . In quel luogo tradusse dall’arabo in latino un libro misterioso dal titolo: M., considerato il più prezioso documento della confraternita dei Rosa+Croce. Nella chiesa di Rennes-le-Château le iniziali delle statue dei santi: Germana, Rocco, Antonio l’Eremita, Antonio da Padova, Luca, furono collocate da Saunière in modo tale che le prime lettere del nome di ogni santo, unite tra loro, dessero la parola: GRAAL e poste in modo tale da formare una M. Cosa voleva significare questa lettera? Poteva essere un’allusione al misterioso libro M? Christian Rosenkreutz, secondo la leggenda, visse cento e otto anni. Gérard De Sède ci ricorda ancora quanto assicura la tradizione rosacruciana: "la Rosa+Croce si manifesta pubblicamente ogni cento e otto anni con la scoperta di una tomba… (…). …quando si compie il ciclo dei cento e otto anni, durante i quali la Rosa+Croce si tiene nascosta nell’ombra, un adepto deve ripetere l’impresa di questo discepolo, scoprendo una tomba nascosta contenente dei documenti, dopo la Rosa+Croce è , vale a dire che entra in un nuovo periodo di manifestazione pubblica". Applichiamo tutto ciò agli accadimenti di Rennes seguendo ancora quanto pone in risalto Gérard De Sède, che in sostanza fa notare:

22 -Nel 1783, l’abate Antonio Bigou incide sulla tomba di Marie de Nègre d’Ables, signora di Hautpoul, un misterioso epitaffio che Berenger Saunière poi cancellerà. -Nel 1891, esattamente 108 anni dopo, Saunière scopre la tomba Hautpoul e il suo . Quest’anno per il curato sarà, come abbiamo visto, un anno importantissimo. Egli, sulla colonna visigota, posta nel giardino adiacente alla chiesa, il 21 di giugno del 1891, farà erigere una statua della Madonna di Lourdes e, su questa colonna, inciderà "PENITENCE-PENITENCE" e "MISSION 1891". A quale tipo di missione si riferisce? Non certamente a quella del suo sacerdozio. Il 1891 sarà anche un anno notevole per l’occultismo. In quest’anno, infatti, si registreranno tutta una serie di avvenimenti importanti. Muore Héléna P. Blavastky, ambigua fondatrice della Società Teosofica. La Blavatsky non godette di una buona reputazione. A Parigi verrà fondata la loggia Ahathor della "Golden Dawn" (Alba Dorata) e Joséphin Péladan, sempre nel 1891, fondò l’Ordine della Rosa+Croce, del Tempio e del Graal o della Rosa+Croce cattolica e dirà di aver "restaurato ufficialmente" la Rosa+Croce. Assistiamo così alla grande rinascita dell’Ordine. Si può ben dire che in quell’anno si assistette ad un vero e proprio risveglio di speculazioni esoterico-alchemiche rosacruciane. A tal riguardo, nella chiesa di Saunière, notiamo, non senza grande meraviglia, che il simbolo della Rosa+Croce è impresso nelle cornici che racchiudono i quadretti, che illustrano le diverse stazioni del Calvario di Gesù. Cosa decisamente insolita per una chiesa. La scoperta del parroco potrebbe riguardare dei segreti alchemici. Vi è più di una prova che Berenger Saunière praticasse l’alchimia e che fosse in contatto con riservatissimi circoli ermetici. Molti simbolismi nella chiesa parrocchiale lo dimostrerebbero. Vi è la statua del diavolo Asmodeo che, secondo la tradizione, vigilava sul tesoro. Egli regge l’acquasantiera e sopra si possono osservare delle salamandre e, infine, più in alto ancora, quattro angeli che si segnano con la croce. E’ il simbolo degli antichi quattro elementi (Terra, Acqua, Fuoco e Aria) importantissimi nella pratica alchemica. Quelle pergamene da lui trovate svelavano, forse, l’Arcano degli Arcani? In caso affermativo, chi furono i redattori di quei segreti alchemici? Non è assurdo supporre che, tra gli antichi alchimisti e filosofi ermetici, vi fosse un legame iniziatico da tempi molto lontani che comprendeva, tra le loro conoscenze, anche il mistero della Rosa e della Croce, oltre all’arte della trasmutazione dei metalli. La misteriosa confraternita si manifestò al mondo profano coi simboli di un insegnamento occulto. Se Saunière era un Rosa+Croce, ipotesi non del tutto peregrina, allora bisogna dedurre che fu affidato a lui il compito di preparare la manifestazione dell’Ordine al mondo profano. Egli, perciò, eseguì il rituale prescritto, il ritrovamento di importanti pergamene nascoste in una tomba. Questo era il segno, nei piani sottili, che qualcosa di importante stava per accadere. Dei Rosa+Croce Salmon parla in questi termini: . Il 1891, come si è visto, è stato un anno denso di sorprese. E’ l’anno in cui Saunière ha effettuato il rituale della scoperta della tomba col suo . Nel suo diario, alla data del 21.9.1891, come abbiamo visto, egli aveva annotato: "Trovata una tomba. La sera, pioveva" e consapevolmente, da adepto, aveva relegato quell’anno all’immortalità: "L’anno 1891 portato nell’eternità con il misterioso frutto…". Era consapevole dell’evento che si stava realizzando e della sua portata. Il suo compito si sarebbe esaurito nell’edificare i simboli a testimonianza di quanto in quel luogo sacro era avvenuto. Fatti inconcepibili e spaventosi per la mente profana, ecco perché all’ingresso della chiesa aveva posto la scritta: "Terribilis est locus iste" (questo è un luogo terribile).

23 Luoghi, per certi versi, sinistri, impregnati di presenze e antichi e rigorosi esoterismi. Qualcuno ha anche parlato di presenze infernali. Marco Massimiliano Lenzi sul n. 314 de "Il Giornale dei Misteri", ha scritto, in un interessante articolo suoi misteri di Rennes: "Taluni asserivano, con sicurezza, che in tutta la zona, da secoli, erano ampiamente diffusi riti e culti satanici; e che, addirittura, si potevano incontrare numerose vestigia a testimonianza di apparizioni del maligno, sparse ovunque". Luoghi pregni di energie arcane. I misteri relativi alle date non sono ancora finiti. Se al 1891, anno in cui si manifestarono per l’ultima volta gli enigmatici Rosa+Croce, si sommano i 108 anni di intervallo (1891+108) si ottiene 1999. E’, dunque, nell’anno in corso che torneranno a manifestarsi pubblicamente i Rosa+Croce, dopo la scoperta di una tomba col suo segreto? Non ci stupiremo, perciò, se un giorno qualunque, di un mese qualunque dell’anno 1999, troveremo affissi questi manifesti sui muri nelle nostre città: .

24 H. P. LOVECRAFT E LE PORTE DELL'ABISSO

La vita di Howard Phillips Lovecraft (1890-1937) fu tutta all’insegna di un’immaginazione sfrenata che, esasperata dall’odio verso l’esistenza banale di quel vivere che ignora, per fortuna, una realtà terribile, finì col trovare le porte segrete che si aprono su mondi di orrore dove: > (R. Sudre, Trattato di Parapsicologia, Astrolabio, Roma 1966). Uno studio approfondito sulle caratteristiche psicologiche della personalità di Lovecraft non mi risulta che sia stato mai approntato. Lo si può tentare ora. Vanno cercate nella sua vita date segnate da avvenimenti particolari, traumatizzanti o di grande sofferenza psicologica. Nel 1893 il padre dello scrittore, Winfield Scott Lovecraft, subisce un improvviso attacco di follia e, in seguito, anche di paralisi. Viene ricoverato al Butler Hospital di Providence. Il padre non si

26 rimetterà più e morirà in manicomio nel 1898. Lovecraft ha solo 8 anni, è ancora un bambino e questa brusca perdita della figura paterna assieme alla disperazione della madre non possono non aver inciso sulla sua psiche. La madre assume, lentamente, un atteggiamento iperprotettivo morboso che raggiunge il culmine quando comincia a imbottire e smussare gli angoli dei mobili per paura che Howard Phillips, che ora ha 10 anni, si possa far male. Il ragazzo, nel frattempo, cresceva nervoso, delicato, soffocato dalle eccessive premure materne. Si rifugia nella grande biblioteca della casa dei nonni e si perde in lunghe letture e altrettanto lunghi silenzi sempre in uno stato di . Isolato dal mondo vive totalmente immerso nella sua fantasia mentre compone i suoi primi lavori. Alla morte del nonno materno, Whipple Van Phillips (1833-1904), che aveva sostituito la figura paterna, Lovecraft deve fare ancora una volta i conti con un destino avverso. Nel 1905 la caduta da un’impalcatura gli produce una ferita alla testa con, forse, un trauma cranico. L’episodio colpisce Lovecraft che ne parlerà come di un nel suo epistolario. Nello stesso anno un esaurimento nervoso lo travolge con inaudita violenza obbligandolo a ritirarsi dalla scuola. Da quest’anno in poi, per tutta la vita, sarà tormentato da terribili mal di testa. Possono essere stati questi accadimenti, sommati alla perdita del padre, ad aver innescato certe facoltà proprio come sosteneva René Sudre: alla base dell’attivazione di strani poteri. Nel 1911 un rovescio economico travolse madre e figlio. Lovecraft per tutta la vita non uscirà più da una povertà angustiante. La madre inizierà da allora a peggiorare mentalmente e nel 1919 viene ricoverata nello stesso manicomio dove era morto il marito e anche lei non ne uscirà più. Prove tremende segnarono la vita dello scrittore, lo spinsero sempre di più a concepire una natura malvagia e distruttiva, celata dietro un mondo futile e banale popolato da una grande moltitudine di persone banali. Anche il suo matrimonio con Sonia Haft Greene, celebrato il 3 marzo del 1924, finì col naufragare dopo appena due anni. La sua salute psichica e fisica era sempre molto fragile, i più piccoli sforzi, da giovane, lo prostravano: . Aveva assunto le caratteristiche di un morto vivente: . Era l’unica possibilità che aveva di fuggire dal mondo che lo circondava, dalle illusioni di una vita banale e dalle ferite ancora sanguinanti che gli aveva inferto il destino, ciò che lo manteneva in vita. Insomma doveva ad ogni costo sottrarsi alla squallida e falsa realtà quotidiana e nello stesso tempo vendicarsene. In una lettera del 30 ottobre 1929 esprime perfettamente questo stato d’animo: da un mondo banale e allo stesso tempo pericoloso. E’ il lamento di un segregato in una società che disprezza, dove gli uomini consumano i loro giorni sempre affaccendati a ripetere le stesse cose, come i pesciolini rossi di un acquario. Così gli appare la quotidianità. E poi lo soffoca la piccola e angusta Providence, troppo stretta per lui ma che non riuscirà mai ad abbandonare. E’ legato mortalmente da un doppio legame di odio-amore a quel luogo dove: (lettera del 3 febbraio 1924). Ecco cosa lo spinge all’evasione. Infelice e geniale si sentiva a disagio nel mondo che sentiva intollerabile e irreale, come fosse un sogno e, la maggior parte della gente, prigioniera di quell’illusione. Doveva scappare, ad ogni costo, aprirsi varchi al di là dei confini del mondo dell’attualità. L’immaginazione lo proiettava, allora, verso confini misteriosi. La notte, nel sonno, la sua anima, finalmente, si separava dal corpo e valicava quei confini ed esplorava nuovi e terribili mondi. Solo così riusciva a sopportare la pena della vita il solitario esploratore di Providence. Poi negli ultimi 5 anni della sua vita, percepì che il flusso creativo si andava via via spegnendo. Non sentiva più le ebbrezze dei quei viaggi misteriosi. Forse ormai aveva deciso di recarsi stabilmente in uno di quei luoghi che visitava quasi ogni notte. Abbandonare per sempre le contingenze e le illusorietà di questo mondo futile e distruttivo. Agli amici diceva sempre con più insistenza che aveva smesso di scrivere. A marzo del 1937 gli viene diagnosticato un brutto male e alle sei del mattino del 15 muore. Dopotutto è vero che l’opera conclusa conclude. Così volava via quest’anima inquieta attraversando le stesse porte dell’abisso, come aveva fatto tutta la vita, ma questa volta per sempre.

28 DIMENSIONE MAGICA E AUTOIDOLATRIA OGGETTIVANTE

Il codice di Hammurabi, all'inizio del secondo millennio, nella Mesopotamia, comminava grosse pene a coloro che praticavano la stregoneria. Nell'Antico Testamento il Levitico (cap. XXII, v. 18) condannava a morte gli stregoni. La magia, invece, si può affermare che considera e fa proprie le stesse domande della religione senza perdersi in inutili speculazioni vertenti sulla esistenza e natura di Dio. Essa afferma il dogma della divinità e offre una serie di modi per giungere a Dio. Di conseguenza (N. Schiffers, Magia, su "Dizionario teologico", Cittadella editrice, Roma 1974). La Bibbia non è contraria all'uso della conoscenza magica, ma ad una condizione, non si deve scivolare nella stregoneria. La stregoneria consiste per la Bibbia in quel complesso di azioni che (Ibidem). Ed è questa concezione che, malauguratamente, è la mentalità informatrice del revival di pratiche satanicoluciferine che dilaga oggi nel mondo occidentale, che vive una nuova forma di mitologismo. Tale interesse, nel mondo moderno, non nasce da un niente, ma affonda le sue radici in una particolare concezione filosofica del mondo e dell'individuo. Vi è, nel complesso delle idee di intuizione del mondo, quella corrente di pensiero nota come idealismo tedesco, fondata da Fichte e Scelling e intesa come trascendentale o soggettiva o assoluta. E' trascendentale in quanto vi è collegamento col principio della conoscenza di Kant: . E' assoluta perché si contrappone alla riduzione della realtà ad un unico principio , come oggetto di Spinoza. E' soggettiva nel senso che, oltre l', non c'è altro. L'antecedente immediato del Romanticismo è lo "Sturm und Drang" (Tempesta e impeto), movimento letterario e filosofico che si ebbe in Germania verso la fine del 1700. Esso supera il limite dell'Illuminismo, fondato sulla ragione umana limitata, e da qui si oltrepassa (Romanticismo) il concetto di Kant su una ragione limitata, alla quale si contrappone il potere dell'esperienza immediata della fede, che ora traduce la ragione in forza illimitata e onnipotente (sostanza e forza del mondo). E' una coscienza che può tutto nel mondo. Il legame con la filosofia platonica è evidente, particolarmente con Plotino. Altro tratto saliente del romanticismo è l'irrequietezza, la voglia di evadere verso nuovi orizzonti, che si manifesta con l'attrazione verso le droghe, la morte, ecc. L'Io di Fichte è dotato di una forza infinita e intesa come un Principio spirituale avente potere creativo, da Schelling chiamato e da Hegel . E' questa la concezione di un "Io" capace di creare e limitare la realtà fin dove la comprende e farà dire a Hegel: . E' il titanismo, aspetto fondamentale del Romanticismo, con la sua espressione di ribellione contro ogni regola, che limita la sfida al finito e, perciò, non adeguato all'infinito. Abbagnano, di Hegel, scrive: > ed è facile scivolare, a questo punto, nella stregoneria o nel peggiore dei casi nel satanismo che, continua Pierini > (Ibid.). Nelle Scritture troviamo molti esempi di esercizio della magia; così quando Mosè e Aronne andarono dal faraone e questi gli chiese un prodigio: ( Esodo 7:10.). L'Arcangelo Raffaele si rivolge a Tobia alla vista di un grosso pesce, mentre il giovane era intento a lavarsi i piedi nel fiume e gli dice: (Tobia 6:3-4.). Quando il ragazzo chiese all'angelo le virtù magiche racchiuse nel fiele, nel cuore e nel fegato di quel pesce, Raffaele gli rispose: (Tobia 6:3-4.). Finanche dei papi ricorsero alla magia, particolarmente in epoca rinascimentale. Lo stesso Innocenzo VIII si rivolse a un mago per curare una sua malattia ribelle. In sostanza > (Massimo Introvigne, Il cappello del mago, SugarCo, Milano 1990). In sostanza, Jung asserisce che la fine del Cristianesimo sarà terapeutica. Egli, infatti, afferma: "oggi, rimossi dalla civiltà occidentale monoteista, , agiscono nell'inconscio come disturbi psichici" (Maurizio Blondet, Maurizio Blondet, Gli della dissoluzione. Edizioni Ares, Milano 1994, vedi nota 4). Jung predica che "il bene e il male sono principia. viene da prius, quel che era , quel che è > (James Hillman, Il demoniaco come eredità di Jung, in "Presenza ed eredità culturale di C. G. Jung", Cortina, Milano 1987). In fondo,quellodi Carl G. Jung, fu "Il sogno gnostico di ricostruire il pleroma originario, di integrare Apollo a Dionisio - il divino con la sua umbra, la sua parte maledetta per tornare nell'indistinzione-dissoluzione arcaica o fetale al -, fu questo il vangelo di Jung" (Maurizio Blondet, Gli ..., cit.).

32 IL NUOVO ESORCISMO PER IL DIAVOLO DEL 2000

Per la prima volta dal 1614 un nuovo manuale ha sovvertito parecchio il rituale di vecchia memoria. E’ un libricino, non più di 90 pagine, foderato in pelle, che è stato giorni addietro presentato in Vaticano. Sulla copertina è impresso: (Di ogni genere di esorcismi e suppliche). Un piccolo ritocco, tuttavia, era stato già apportato al rituale nel 1952 ma questa volta è una vera rivoluzione. Le innovazioni essenzialmente stabiliscono, prima di effettuare il rituale, se necessario, il ricorso ad altre figure specialistiche come quella dello psicologo e dello psichiatra, purché cattolici. L’esorcista, da ora in poi, . Il diavolo, beninteso, rimane lo stesso di sempre e, così, i segni della sua presenza nell’individuo che sono: . Si richiede, col nuovo rituale, agli esorcisti la prima di praticare l’esorcismo. L’antico nemico del genere umano sarà d’ora in poi affrontato in equipe e non verrà neppure disdegnato l’aiuto di Freud, prima avversato dalla Chiesa. L’esorcismo è il sacramentale istituito dalla Chiesa e può essere praticato soltanto da sacerdoti, che abbiano ricevuto un espresso mandato dal loro Vescovo. Il rituale esorcistico, secondo il presidente dell’Associazione internazionale esorcisti, padre Gabriele Amorth, consiste in . Ogni diocesi dovrebbe avere perlomeno un esorcista, nominato dal vescovo. La durata di un esorcismo è variabilissima; sempre secondo il settantaquattrenne padre Amorth, che ha all’attivo circa 40 mila esorcismi: . La Chiesa assicura che il demonio è un essere concreto che: . Il diavolo è sempre in agguato ed occorre essere sempre guardinghi. Il Concilio Vaticano II è chiaro al proposito: (Gaudium et spes, 37). Ma chi è il demonio e quanti diavoli ha al suo servizio? Questo fosco personaggio è chiamato Satana (dal greco satanàs) o Diavolo (dal greco diàbolos), termini che significano , e derivano dall’Antico Testamento. Altro suo appellativo è Demonio (dal greco daimònion). Nei documenti di Qumràn egli è o che, tradotto dall’ebraico, significa . Gli ebrei lo chiamano anche Belzebùb, che viene pronunciato più spesso, nella forma italiana, Belzebù che è la storpiatura di una divinità cananea. Satana, l’angelo decaduto, è, sia nel Nuovo che nell’Antico Testamento, sempre in contrasto a Dio e ai suoi progetti. Gesù lo chiama (Giovanni 12, 13). Egli dispone delle ricchezze del mondo che dona ai suoi adoratori: (Matteo 4, 9). Le Sacre Scritture affermano che gli Angeli del Signore erano e i diavoli secondo astrusi e complessi calcoli furono stimati altrettanto numerosi. Secondo il Talmud i demoni sono 7.405.926. Denis de Rougemont pessimisticamente lamentava: .

33 Il vescovo Alfonso de Spina, confessore del re Juan di Castiglia, nel XV secolo affermò che gli angeli ribelli corrispondevano a un terzo degli angeli di Dio, i quali erano, secondo lui, 400 milioni. Paolo VI, il 15 novembre 1972, parlò di molti diavoli sottoposti ad un capo: . Satana con le sue schiere abitava i cieli sopra le stelle, come svelò il profeta Isaia: (Isaia 14:1314). Nelle regioni dell'aria Satana ha affermato il suo potere con (Efesini, 5:2). Egli divenne > ("Graal", rivista di scienza dello spirito, anno IX, n.33, Roma 1991). Lo sfacelo che oggi regna nel mondo: il crollo di tutti i valori, l'imperversare della violenza, l'immoralità, la malvagità, insomma la morte di Dio nella nostra esistenza, è opera di queste intelligenze malvage. Stainer affermò che: (Ibid). La Madonna in una delle sue apparizioni a Bayside nello stato di New York, il 25 luglio del 1974, avvertì: (De Luca, Bayside: messaggi e visioni celesti, ediz. Dielle, Messina 1978). Nel messaggio di "La Salette", il 19 settembre del 1846, la Madonna aveva rivelato, tra l'altro, ai piccoli Massimino e Melania: . E gli uomini e le donne posseduti dai diavoli > (Sentenza del 29 dicembre 1959). Il fine dell'indagine grafologica-criminalistica, è, come scrive Bruno Vettorazzo: . L'accertamento si attua, tra l'altro, con la tecnica comparativa, cioé si effettua uno studio analitico basato sul raffronto tra i caratteri delle scritture oggetto di indagine. Il metodo per le operazioni di indagine peritale che offre un alto grado di esattezza è quello grafologico. La figura del perito calligrafo, più specificatamente, particolarmente in certe zone d'Italia, sta cedendo il passo ad una figura più specialistica e aggiornata di esperto: quella del perito grafologo. L'istituzione della Scuola Superiore di Studi Grafologici attivata nel 1977 presso l'Università di Urbino è porta bandiera di questo spirito innovatore, che conferisce sempre più dignità di scienza allo studio scientifico della scrittura. La giurisprudenza, del resto, oggi privilegia sempre più la perizia grafologica a quella segnaletico-descrittiva, da ciò si può dedurre che l'ambito oggettuale della perizia ha raggiunto una corretta dimensione epistemiologica. Una sentenza della Corte Suprema di Cassazione, a tal riguardo, stabilisce che la perizia grafica eseguita col metodo calligrafico non può considerarsi attendibile: Sez. 5 - Sent. 15852 del 29/11/90 Riv. 185897 Pres. Biliardo L. - Rel. Nicastro G. - Imp. Nagae >. Oggigiorno l'analisi grafologico-comparativa delle firme, eseguita dal perito, si basa principalmente sulla dottrina criminalistica propria delle Scuole di Polizia Scientifica, non prescindendo dalla metodologia morettiana che risulta essere la più agevole e precisa nel definire correttamente, sia dal punto di vista epistemiologico che etimologico, l'espressione scritturale del prodotto grafico in una scrittura. Le varie fasi dell'indagine grafologica, concludendo, in accordo alla metodologia criminalistica, possono così essere riassunte: Osservazioni preliminari; analisi e valutazione dei segni grafici dei grafismi autografi e di quelli in verifica; confronti e osservazioni; considerazioni conclusive e giudizio finale.

100 GRUPPO SANGUIGNO, TEMPERAMENTO PSICOBIOLOGICO E SCRITTURA

La psicologa Léone Bourdel (1907-1966) condusse negli anni ‘30 interessanti studi sulla personalità testando un gran numero di individui. La Bourdel li sottopose a svariati esami quali: il riflesso oculocardiaco, l'indice cefalico, la ricerca del gruppo sanguigno, ecc., che la portarono alla distinzione di quattro temperamenti: l'armonico, il melodico, il ritmico e il complesso. Jean-Charles Gille-Maisani precisa: "(...) Importanti lavori hanno dimostrato che esiste una predisposizione ereditaria legata al gruppo sanguigno, che appartiene a tale temperamento psicobiologico: gli individui del gruppo sanguigno A hanno la tendenza innata ad essere armonici, mentre quelli appartenenti al gruppo sanguigni 0 tendono ad essere melodici. I soggetti B, d’altro canto, sono tendenzialmente ritmici, mentre i soggetti AB risultano complessi. Si tratta di una scoperta di grandissimo interesse, tanto più che, rispetto all’influenza ambientale, il ruolo degli elementi innati nella formazione del carattere, nonostante sia ammesso da tutti, è poco conosciuto ed è stato assai meno studiato" (Jean-Charles Gille-Maisani, Temperamenti psicobiologici e gruppi sanguigni, Teda ediz., Castrovillari (CS) 1992). Questi studi, in un certo senso, avevano riesumato la teoria ippocratica sulla quale si fondavano i temperamenti di Galeno. Il fattore che definisce certe predisposizioni caratteriali sembra indissolubilmente legato al gruppo sanguigno. Importanti e successivi lavori hanno avvalorato la tesi che vi è in ogni persona una predisposizione ereditaria dipendente dal gruppo sanguigno. Il medico Paul Carton si domandò se il gruppo A corrispondeva al temperamento Sanguigno (Armonici), il B a quello Nervoso (Ritmici), lo 0 al Bilioso (Melodici) e il gruppo AB al Linfatico (Complessi o AMR). Nel 1932, in Giappone, apparve il libro di Takeji Furukawa che presentava i suoi esperimenti che confermavano la teoria della predisposizione caratterologica legata al gruppo sanguigno. Lo psicologo Karl H. Gobber, condusse altre interessanti ricerche su 102 volontari. Il problema è stato studiato, pure, sotto il profilo criminologico in diversi paesi tra cui la Francia dove R. O. Guidez condusse lo studio su 535 detenuti del carcere di Fresnes. I risultati appurarono che i furti e le truffe sono più frequenti negli individui con gruppo sanguigno 0. Il crimine passionale vede più numerosi i soggetti con gruppo sanguigno B. Le rapine e le truffe sono imputabili al gruppo AB. E’ interessante, a questo punto, soffermarci sulle patologie relative ai gruppi sanguigni. In campo psichiatrico si accertò la relazione tra psicosi maniaco-depressiva e gruppo 0; notevoli al riguardo gli studi di Parker, Theilie e Spielberger. Nelle nevrosi ossessive-compulsive e nelle schizofrenie si scoprì che andavano più soggetti individui con il gruppo A. Voglio ricordare gli importanti lavori di Buchanan e Higley del 1936, confermati da L. Ugelli, Lessa e Alarcao nel 1949, ecc. che, in base a un certo gruppo sanguigno, scoprirono significative probabilità di ammalarsi di ulcera duodenale o di tumore allo stomaco. I tedeschi G. Jorgensen e G. Schwarz osservarono che gli individui con gruppo sanguigno A sono più frequenti tra i ricoverati in reparti chirurgici a differenza di quelli aventi gruppo 0. Specificatamente, "l’affinità dell’ulcera duodenale con il sangue 0, che appariva già nei risultati del lavoro pionieristico di Buchanan e Hgley, fu segnalata per la prima volta in Italia, nel 1936, da L. Ugelli, venne successivamente riscontrata da Lessa e Alarcào nel 1949 e costantemente confermata, in seguito, dalle statistiche condotte nei paesi più diversi: i soggetti 0 hanno il 33% di probabilità in più degli altri di avere un’ulcera; i gruppi A, B, e AB hanno le stesse probabilità per quanto riguarda l’ulcera gastrica, il gruppo A

101 essendo favorito per l’ulcera duodenale rispetto ai gruppi B e AB (e, , rispetto al gruppo 0). Visto il carattere spesso psicosomatico dell’ulcera, soprattutto nella sua localizzazione duodenale, ci si può chiedere se, nei soggetti 0, tale fatto non possa essere in rapporto con la particolare vulnerabilità dei soggetti melodici a carenze relazionali o alla mancanza di attività sociale. Ad ogni modo, il problema non è semplice. Abbiamo mostrato come al gruppo sanguigno si aggiunga un altro fattore, ossia la secrezione (o no-secrezione) di antigeni A, B o H nella saliva: i soggetti 0 non-secretori presentono la massima frequenza di ulcere duodenali; i sogetti A secretori, seguiti dai B e dagli AB, la frequenza minima. D’altra parte, l’ulcera duodenale appare statisticamente ad un’età più avanzata nei soggetti 0". Così scrive Gille-Maisani nel suo citato testo. Lo studioso continua: "In compenso, il tumore allo stomaco è molto più diffuso nei soggetti A, come è stato dimostrato da Aird e Bentall in un importante studio... e come da allora in poi è stato sempre confermato". Il gruppo sanguigno influenza anche la scrittura dell'individuo e l'arte pittorica. Johan Kaspar Lavater, il grande studioso della scienza fisiognomica, che osservò e studiò l’analogia esistente tra il linguaggio, il modo di camminare e la scrittura, nella sua famosa opera: "Phisiognomische Fragmente zur Beforderung der Menschenkenntniss und Menscheuliebe", a tal proposito, affermò: "Ogni disegnatore o pittore si riproduce più o meno nelle sue opere; in esse possiamo rintracciare qualcosa della sua esteriorità o del suo spirito (...) Più confronto le varie scritture che mi passano sotto gli occhi, e più mi convinco del fatto che esse sono altrettante espressioni ed emanazioni del carattere dello scrivente". Dunque vi è un rapporto tra gruppo sanguigno, pittura e scrittura. Sei anni prima che l'abate Jean-Hippolyte Michon (1806-1881), illustre grafologo francese (il primo a dare un fondamento scientifico allo studio della scrittura e a coniare il termine "grafologia"), dette alle stampe il suo "Les mystères de l'écriture" (1866), J.B. Delestre osservò acutamente: "Se paragonate il talento di un pittore con la sua scrittura, troverete un'incontestabile conformità di procedimento, Inoltre, quando nel tempo un artista cambia stile, arriva a modificare in modo analogo anche la propria scrittura...". Questa geniale intuizione porterà alla nascita della scienza grafologica. Il grafologo Jaime Tutusan Lòvez, nel 1986, scriveva come dal fattore sanguigno si potevano scoprire le tendenze di base psicologiche, psicopatologiche e patologiche. Vi sono diversi studi in merito. Il collegamento tra scrittura e gruppo sanguigno è stato preso in considerazione a partyire dagli anni ’40. Jean-Charles Gille-Maisani riporta, al proposito, le osservazioni di Schaer:

- gruppo A: scrittura omogenea, scorrevole, regolare nella larghezza (spazio tra lettere e parole), ma disuguale nella pressione, ritmica. - gruppo B: scrittura omogenea e stabile, regolare nella larghezza (spazio tra lettere e parole), talvolta con rigidità; regolare nella pressione, costellata, tuttavia, di piccoli, improvvisi spasmi. - gruppi 0 e AB: scrittura variabile, irregolare nella larghezza e nella forma (talvolta fino alla imprecisione). Jaime Tutusaus Lòvez, grafologo spagnolo, dimostrò la correlazione tra gruppo sanguigno e scrittura. Questi studi sui temperamenti psicobiologici, i gruppi sanguigni e la loro espressione grafologica e artistica e le relative tendenze patologiche sono alquanto stimolanti per la vasta portata di applicazione che possono avere. Secondo il medico e psicologo Gille-Maisani: "La frequenza di molte malattie dipende dal gruppo sanguigno. Citiamo, in particolare: i tumori all’utero e alle ovaie, e l’anemia perniciosa, per le quali si osserva una frequenza maggiore del 30% nei soggetti A; i reumatismi articolari acuti, con le loro sequenze

102 cardiache, meno frequenti del 20% nei soggetti 0 che negli altri gruppi. Dal punto di vista cardiovascolare, il gruppo sanguigno 0 è quello maggiormente favorito, mentre il gruppo A è il più penalizzato per quanto riguarda l’infarto miocardico e le trombosi venose. Dal punto di vista psicopatologico questi studi hanno evidenziato, secondo il già citato autore, che nella depressione endogena "l’affinità della psicosi-maniaco depressiva con il sangue 0 è stata scoperta negli Stati Uniti da Parker, Theilie e Spielberger, nel 1961. Da allora è stata quasi costantemente verificata" (Ibid.). Ricerche interessanti che oggi sembrano essere state dimenticate.

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Mitologia e Religioni

104 IL MITO L'OPERA SEGRETA E LA RICERCA CELESTE

Il mito, inteso nella sua essenza, è, alla luce della vera Tradizione, quel tramite tra microcosmo e macrocosmo collegato ai grandi archetipi. Prima di tutto occorre, però, chiarire l’essenza unica del mito, la cui importanza, come si vedrà, è essenziale per la piena comprensione delle istanze metafisiche che sono del mito. Quando "Il mito… non era una escogitazione arbitraria e fantastica: scaturiva da un processo necessario, – scrive Julius Evola – ove le stesse potenze che formano le cose agivano sulla facoltà plastica dell’immaginazione parzialmente discioltasi dai sensi corporei, sì da drammatizzarsi in immagini e figure, che si insinuavano fra la trama dell’esperienza sensoriale e la completavano con un momento di " ("La Tradizione ermetica", Roma 1971). La ricerca compiuta da René Guenon è ampiamente sufficiente a dare l’esatta significazione di mito. Riporto da vari scritti del Guenon. "La parola mito prima di venire deviata dal suo significato, sino a designare solo un racconto fantastico, significava ciò che, non essendo suscettibile di espressione diretta, poteva essere suggerito unicamente mediante una rappresentazione simbolica, verbale o figurativa". ("Gli Stati Molteplici dell’Essere", Torino, 1965). "Si considera comunemente il termine mito come sinonimo di , intendendo semplicemente in tal modo una funzione qualsiasi, spesso rivestita di un carattere più o meno poetico". (Considerazioni sulla Via Iniziatica", Milano 1948). "Platone è ricorso all’uso del mito per esporre le concezioni che superavano la portata dei suoi abituali mezzi dialettici: e questi miti egli non ha affatto bensì soltanto , poiché portano il marchio incontestabile di un insegnamento tradizionale". (Ibid.). "Questi miti sono ben lungi dall’essere gli ornamenti letterari che vi scorgono i commentatori ed i critici moderni; essi rispondono invece a ciò che vi è di più profondo nel pensiero di Platone, di più libero dalle contingenze individuali e che egli non può, a causa di questa stessa profondità, esprimere che simbolicamente". (Ibid.). "Se il mito indica ciò che vuol dire, esso lo suggerisce per quella corrispondenza analogica che è il fondamento e l'essenza stessa di ogni simbolismo; si potrebbe dire che si serbi il silenzio pure parlando e da un tal fatto il mito ha ricevuto la sua designazione". (Ibid.). I livelli di lettura e d’interpretazione di un mito possono essere riassunti in quattro. L’Alighieri diceva a tal riguardo: "le scritture si possono intendere e deonsi esponere massimamente per quattro sensi" (Convivio, II, I, 2-15) e intendeva: il senso letterale, quello allegorico, il morale e l’analogico. Vi è un’interpretazione exoterica delle cose, che utilizza il senso letterale, sociologico e teologico ed una esoterica, che impiega il simbolismo tradizionale il cui fine, e qui bisogna intendersi chiaramente, è non la dissimulazione, ma l’esposizione della verità metafisica adattata ad ogni forma di comprensione. Il mito è sempre all’origine delle leggende e delle narrazioni popolari. La sacralità del mito si esprime nella constatazione che esso è antecedente allo stesso rito, in quanto mentre il mito è pura metafisica, il rito ne è già una specie di formulazione. L’interpretazione puramente psicologica è del tutto errata in quanto nasconde la pretesa puerile di svelare, attraverso l’inferiore, il Superiore. Platone nel "Gorgia" scrisse: "Forse queste cose ci sembreranno Miti da vecchie donne e le considererai con disprezzo. E non sarebbe fuor di luogo spregiarle se, con la ricerca, potessimo trovare altre cose migliori e più vere". Per Rudolf Steiner "Molto più profonde di quanto si creda giacciono nell’anima umana le sorgenti dalle quali sgorga la vera poesia delle fiabe, che ci parla magicamente, lungo i secoli, di evoluzione dell’umanità. (...). Nei tempi primitivi l’uomo vedeva meglio il suo rapporto con il mondo spirituale al di fuori di lui: egli vedeva come i fatti che si svolgevano nella sua anima, gli avvenimenti delle profondità dell’anima, stavano in rapporto con determinati fatti spirituali che vivono nell’universo. Egli vedeva questi fatti spirituali attraversare la propria anima e si sentiva così più

105 apparentato con le entità spirituali e animiche e con i fatti dell’universo. Questa era una qualità della condizione originaria chiaroveggente dell’umanità. Mentre oggi si può avere il seguente sentimento solo in condizioni speciali, in tempi più antichi lo si aveva sovente... (...). Così ogni fiaba può essere in fondo interpretata; ma si dovrà partire sempre dalla realtà spirituale che sta dietro a tutto il mondo fiabesco... " (1). "Il rapporto fra le fiabe e i grandi miti popolari è – continua Steiner – che si possono svelare i grandi miti dei popoli sulla base delle grandi e complessive connessioni del cosmo, mentre si possono svelare le fiabe conoscendo i segreti del popolo. Tutto nella fiaba sorge in modo che i diversi avvenimenti e le immagini altro non sono che narrazioni di esperienze astrali, come le avevano tutti gli uomini di una certa antichissima epoca. In seguito esse divennero sempre più rare e gli uni le raccontarono agli altri che le accoglievano e le portavano di luogo in luogo". (Ibid). Oggi l’uomo si è allontanato molto dal regno spirituale e ha perso ogni chiaroveggenza atavica. Quando volge il capo alla tradizione, non coglie niente altro che un significato oscuro e si muove a tentoni nelle nebbie delle tenebre inferiori. Ochwia Biano, capo degli indiani Pueblos, disse degli uomini bianchi: "Le loro labbra sono sottili, ...le loro facce solcate e alterate da rughe. I loro occhi hanno uno sguardo fisso come stessero cercando sempre qualcosa... sono sempre scontenti e irrequieti... Non li capiamo. Pensiamo che siano pazzi" perché "dicono di pensare con la testa... Noi pensiamo qui" e si toccò il cuore. Dice Lu-tzu: "Ogni trasformazione dello spirito dipende dal cuore" (2). La natura dell’uomo affonda le sue radici nel mito e nella fiaba e deve essere una natura che è "forza", quella stessa forza che, secondo Lu-tzu, deve essere armonizzata col cuore. Nel Nuovo Testamento apocrifo si legge "Perciò conoscete voi stessi, perché voi siete la città e la città è il regno"; anche Zosimo scrive dell’enorme potere che è nell’uomo. Nell’alchimia più tarda questa "forza" è simboleggiata dall’"albero", simbolo che ritroviamo nelle Upanishad e nei Veda, nell’Apocalisse Giovannea e in molte leggende. Ne "Le avventure di Gilgamesh" leggiamo di alberi che, al posto dei frutti, hanno pietre preziose. L’albero sovente è raffigurato capovolto e ciò significa che la "forza" risiede nel cielo. Il Guenon in "Simboli della Scienza sacra" (cit.) spiega che: "L’albero rovesciato non è solo un simbolo ‘macrocosmico’… è talvolta anche,… un simbolo ‘microcosmico’, cioè un simbolo dell’uomo; così Platone dice che ". Dante scrive di quest’albero nella "Divina Commedia", come: "dell’albero che vive della cima e frutta sempre e mai non perde foglia". Metafisicamente, l’albero manifesta la potenza della natura e, nella tradizione, si associa ad esso la natura femminile, la morte, draghi o serpi. In ogni tradizione, l’eroe deve, ora, conquistare i frutti dell’albero e per impossessarsene deve superare delle prove, rese difficoltose dagli ostacoli incontrati "...per penetrare in un - dominio vietato - che simboleggia sempre un territorio trascendente: il Cielo o l’Inferno. Tutte queste prove, queste sofferenze... si possono facilmente ricondurre alle sofferenze ed agli ostacoli rituali della - via verso il centro - " (3). Ciò fa pensare alla via verso il centro dei simboli "mandala", parola sanscrita che significa "circolo". Esso è la rappresentazione simbolica del cosmo nella tradizione religiosa dell’India. In particolar modo presente nel buddismo e nel tantrismo. Platone credeva che l’anima avesse forma di circolo e i Papua sacralizzano la crescita di un individuo, nell’interno del gruppo, facendolo passare attraverso un cerchio. Il cerchio esprime l’universo, il recinto sacro. Varrone scriveva che le colonie romane in origine erano dette "urbes" da "orbis" che significa circolo, il "Themenos" alchemico. Le prove che l’eroe deve superare stanno a significare le difficoltà dell’autorealizzazione. L’esperienza di trasformazione della psiche ha dei paralleli nella storia dell’uomo, esempi sono le pratiche yoga e i riti di iniziazione, ad un certo stadio dei quali il neofita si deve sottoporre a lavaggi rituali. Scrive Piantanida che,

106 prima dell’esperimento magico, fece "una doccia abbondante" (4). Anche nell’esoterismo dell’antico Egitto, l’adepto che aveva raggiunto il secondo grado, quello di "Néocoris", veniva "condotto in una assemblea in cui lo - Stolista - o portatore d’acqua" gli buttava "addosso dell’acqua" (5), e nella Scuola pitagorica il novizio "apriva il nuovo giorno con un inno ad Apollo, eseguendo una danza dorica; faceva poi le rituali abluzioni" (6). Nella stessa religione cattolica, il sacramento del Battesimo lava dal peccato originale e, nel Vangelo secondo Giovanni (III, 5), leggiamo "se uno non rinasce per mezzo di acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio". Simbolicamente, attraverso l’acqua che rappresenta il ventre della madre, "Senza l’acqua divina nulla esiste" (7), si ottiene una seconda nascita, una rinascita spirituale, che consente all’iniziato di procedere purificato. E’ la via femminile, lunare, umida, subconscia della mano sinistra, di cui dicono i filosofi ermetici; perciò essi parlano di "sette rettificazioni" o "sette distillazioni", volendo riferirsi esclusivamente ai "gradi dell’iniziazione" (8). Nella fiaba troviamo, nel suo pieno significato, questo rituale. Dove ancora non si è compiuta la rinascita, ancora il corpo funge da ostacolo. La figura del vecchio, che si presenta con una certa costanza nelle narrazioni popolari, simboleggia la saggezza dello Spirito. Il detto popolare: "Vecchio, più vecchio, vecchissimo" (9) cela il motivo che l’eroe della fiaba giunge fino al vecchio nestoreo, che detiene la sapienza, insomma, incontra un "guru". Zelenin, nelle sue "Fiabe russe del governatorato di Perm", racconta di un vecchio di cinquecento anni, che esce da una casa nella foresta. Il vecchio appare all’eroe, che si è smarrito in una foresta. Questo motivo è oltremodo ricorrente; è presente nelle "Metamorfosi" di Ovidio, nella "Eneide" di Virgilio, nell’"Inferno" di Dante Alighieri, etc. Secondo Erodoto "Vecchia d’oro" era il "nome attribuito...dai popoli che abitavano nei pressi dell’ Obi, nella Siberia, ad una dea che si identificava poi con la Terra" (10). Il vecchio, esotericamente, corrisponde alla IX carta degli Arcani Maggiori dei Tarocchi, raffigurante l’Eremita, che, con un lungo manto, protegge la debole luce di una lucerna dalle insidie della notte. Egli è un Maestro invisibile. Salomon afferma: "Ci si dice che essi spiritualizzano i loro corpi, che si trasportino in breve tempo in luoghi assai lontani, che possano rendersi invisibili quando a loro piace e che facciano molte altre cose che sembrano impossibili" (11). Un detto popolare dice che ogni uomo ha in sé la sua donna e viceversa. Il cerchio, il centro, il numero, sono le costanti dei mandala. Il numero, secondo i filosofi greci, è l’essenza di tutta la realtà. Pitagora sacralizzò i numeri. Egli è, senza dubbio alcuno, il padre dell’aritmosofia. Scrive la Martinengo che il misticismo dei numeri "è segno evidente che questa forma di entificazione deve avere radici profonde nella natura prelogica dell’uomo" (12) e il pensiero prelogico secondo Bacone è un pensiero spontaneo, spinto da un’urgenza improrogabile quanto inconscia, senza che l’intelligenza vi partecipi. LevyBruhl dice che la mentalità popolare scorge nei numeri una "individualità" e giunge, scrive Albergamo, alla loro "identificazione... con l’anima" (13). Nei miti si riscontra, sovente, l’elemento numerico. Nell’antichissima storia babilonese "Le avventure di Gilgamesh", che narra: "ogni qualvolta Humbaba esce e va in giro, si avvolge in ben sette strati di vesti differenti" (14). Nella leggenda "La danza dei Narti", il numero ha sembianze di una entità orrida e l’eroe "prese la spada e la abbattè sul collo del gigante, facendo cadere sei delle sette teste" (15). In particolare il numero sette, nel ricordo di tutte le tradizioni, racchiude i valori più importanti dell’uomo e dello Spirito. Il Buddismo attribuisce sette princìpi all’uomo: "Atma", che significa "scintilla divina", "Budhi" che è lo "Spirito", "Manas" l’"Anima", "Kama Rupa" gli "istinti", "Shtula Sarira", la "materia", "Linga Sorira" il "corpo astrale" e, infine, il "Prana", che è l’"essenza della vita", lo "Pneuma dei greci", lo "Spiritus" dei romani o il "K’i taoista". Questo numero ha un grande valore esoterico, infatti "l’età simbolica del maestro è di sette anni". A questo punto, è interessante sapere che nel museo Viennese esistono due medaglie, su

107 una è raffigurato l’Alighieri e sull’altra Pietro da Pisa, dietro ad entrambe vi sono incise sette lettere "F.S.K.I.P.F.T.". Secondo il Guenon, la scritta significa "Fidei Sanctae Kadosh Imperialis Principatus Frater Templarius", Dante era un Iniziato. Il sette è il numero sacro per eccellenza e abbonda nelle Sacre Scritture. Martinez de Pasqually spiegò che il "Sette è il numero dello Spirito Santo appartenente agli spiriti settenari... Il numero settenario è il numero perfettissimo che il Creatore impiegò per la emancipazione di ogni spirito fuori dalla sua divina immensità. La classe di spiriti settenari doveva servire da primo agente e da causa certa; per contribuire ad operare ogni specie di movimento nelle forme create nel cerchio universale...". Il numero, in particolare il sette, nel ricordo di tutte le tradizioni, racchiude i valori più importanti dell'uomo e dello Spirito. Vediamo solo alcune delle apparizioni del numero 7 nell'Antico e nel Nuovo Testamento: -La creazione del mondo: "Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro" (Genesi, cap.2 ver.2). -Dio punisce col diluvio l'empietà degli uomini e a Noè che aveva costruita l'Arca dice: "D'ogni animale mondo prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina... Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra... sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto" (cap.7 ver.2,4). -"Nel settimo mese, il diciassette del mese, l'arca si posò sui monti dell'Ararat" (cap.8 ver.4). -Noè prima di mandare nuovamente fuori la colomba, per la seconda volta "Attese altri sette giorni... -e la terza volta- Aspettò altri sette giorni... Nel secondo mese, il ventisette del mese, tutta la terra fu asciutta" (cap.8 ver.10,12,14). -Il sogno del faraone: "Al termine di due anni, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo. Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse... Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo, brutte di aspetto e magre... Ma le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò. Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle. Ma ecco sette spighe vuote e arse... Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene..." (cap. 41 ver.1-7). -Dalila toglie le forze a Sansone: "Poi Dalila disse a Sansone: -Ancora ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; spiegami come ti si potrebbe legare-. Le rispose: -Se tu tessessi le sette trecce della mia testa nell'ordito e le fissassi con il pettine del telaio, io diverrei debole e sarei come un uomo qualunque-" (Giudici, cap.16 ver.13). -Sette sono gli angeli davanti a Dio: "Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore" (Tobia, cap.12 ver.15). -Ciò che Dio odia: "Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio:" (Proverbi, cap.6 ver.16). -"La coscienza di un uomo, talvolta, suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare" (Siracide, cap.37 ver.14). -Daniele viene gettato nella fossa dei leoni: "Nella fossa vi erano sette leoni..." (Daniele, cap.14 ver.32).

108 -Gesù moltiplica i pani e i pesci: "Ma Gesù domandò: -Quanti pani avete?-. Risposero: -Sette, e pochi pesciolini-... Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene" (Matteo, cap.15 ver.15,37). -Gesù aveva liberato Maria di Màgdala da sette diavoli: "Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni" (Marco, cap.16 ver.9). -Quante volte bisogna perdonare: "Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: -Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?- E Gesù gli rispose: -Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette...-" (Matteo, cap.18 ver.21,22). L' Apocalisse di San Giovanni è un perpetuo settenario, il sette vi ricorre cinquantaquattro volte; anche in questo caso porto solo pochi esempi: -"Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa" (Apocalisse, cap.1 ver.11). -I sette candelieri d'oro e le sette stelle: "Ora, come mi voltai per vedere chi fosse colui che mi parlava, vidi sette candelabri d'oro (...) Nella destra teneva sette stelle... Questo è il senso recondito delle sette stelle che hai visto nella mia destra e dei sette candelabri d'oro, eccolo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese e le sette lampade sono le sette Chiese" (cap.1 ver.12,16,20). -"Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; sette lampade accese ardevano davanti al trono, simbolo dei sette spiriti di Dio" (cap.4 ver.5). "E vidi nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. (...) Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra" (cap.5 ver.1,6). -La bestia ha sette teste: "Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste..." (cap.13 ver.1). E ancora: Dio punisce le colpe dei padri fino alla settima generazione e maledice il peccatore settantasette volte sette. Dopo la distruzione della Torre di Babele i settanta (il sette decuplo) popoli della Terra si dispersero. Sette sono i peccati capitali. Sette le piaghe d'Egitto. Sette i doni che Gesù ha dato ai suoi discepoli e poi sette i principali primi padri della Chiesa di Cristo. Sette sono, nell' Apocalisse le trombe suonate dai sette angeli. Sette angeli versano da sette coppe sulla Terra l'ira del Signore, ecc. Del numero sette S. Agostino scrisse: "Anche della perfezione del numero sette si possono dire molte cose...: il primo numero intero dispari è tre, il quattro è un numero intero pari e dalla loro somma risulta il numero sette. Ecco perché si adopera spesso per indicare la totalità delle cose, come quando si dice: Il giusto cade sette volte e sette volte risorge; ossia cade ma non perirà, le sue cadute non sono peccati, ma imperfezioni che conducono alla umiltà. E sette volte ti loderò, espressione ripetuta altrove in questi termini: Avrò sempre la sua lode nella mia bocca. Nella sacra Scrittura si trovano molte altre frasi simili nelle quali il numero sette è usato per esprimere in tutte le cose l’universalità. Molte volte poi con questo numero viene indicato lo Spirito Santo, del quale il Signore ha detto: Egli vi ammaestrerà in ogni verità". Nella cosmologia asiatica vi sono sette regni sotterranei. Il Corano afferma che sette sono le porte dell'inferno.

109 Secondo i Daiachi marittimi le vie che portano al regno dell'oltretomba sono settantasette moltiplicato sette. Le ruote solari, dovunque vengano rappresentate, sono provviste sempre di 16 (1+6=7) o 34 (3+4=7) raggi, sono sempre dei sette. Questo numero fu considerato sacro anche dagli Etruschi. I tradizionali Hai-Kai del Giappone, le strutture degli antichi poemi sacri, comprendevano scrive Pierre Carnac: "tre versi e 17 sillabe suddivise nel modo seguente: cinque sillabe nel primo verso, sette nel secondo ed altre cinque nell'ultimo. Lo schema sillabico dell'Hai-Kai è: 5 - 7 - 5. Abbiamo qui un vero cosmogramma. E' la successione 5 - simbolo del centro, 7 simbolo del tempo in evoluzione, 5 - centrale... "Pertanto, esprimere l'uomo con i numeri 5 - 7 - 5 o 5 + 7 + 5 = 17 (progressivamente 5 - 12 - 17), significa nominarlo con il suo numero (essendo il 17 il numero della vita dell'uomo...). Ma questo 17 non è che una delle metà del 34. Ciò che dà più magnificenza al 34 è il fatto che in questo doppio 17 si nascondono anche due quadrati. Il 34 è la somma dei quadrati dei numeri tre e cinque (nove + venticinque= 34)" ancora sette. Sette erano i Maccabei, i savi dell'antica Grecia, gli eroi di Tebe, le città che assicuravano di aver dato i natali al poeta Omero. I filosofi ermetici parlano di "sette rettificazioni" o "sette distillazioni" riferendosi ai gradi dell'iniziazione. Evola ne "La Tradizione ermetica" (cit.), così riassume: "Il numero sette nell’ermetismo, conformemente all’insegnamento tradizionale esoterico, esprime forme trascendeti, non-umane di coscienza e di energia che stanno a base delle cose . La possibilità di un doppio rapporto rispetto ad esse spiega la dottrina dei due settenari, l’uno legato alla necessità, l’altro risolto nella libertà. Lo stato di corporeità fisica in cui si trova l’uomo è legato al mistero di questa differenziazione del settenario e, attraverso i , contiene altresì il doppio potere delle chiavi: dell’ e del , del solve et coagula ermetico. Purificazioni, distillazioni, circolazioni, denudamenti, calcinazioni, soluzioni, abluzioni, uccisioni, bagni, rettificazioni e via dicendo, in quanto direttamente o indirettamente collegate al numero sette, esprimono, nella letteratura tecnica ermetica, l’opera applicata ai poteri, per la loro trasposizione da un modo di essere ad un altro modo di essere, ". La scienza dei numeri non è il frutto di immaginazioni stravaganti ma è una vasta corrente teorica nella quale, inizialmente, si fusero quattro fonti distinte: la filosofia greca, la Gnosi, la mistica ebraica, in particolare la Cabala con la sua concezione delle Sefiròt, i dieci numeri considerati emanazioni dell’En-Sof e, infine, il cristianesimo. Il numero articola anche il simbolo mandala, nella sua espressione di totalità, comprendente la conciliazione degli opposti, come nel "Caduceo" (16) ermetico e nello "Yin-Yang" (17). Il circolo sanscrito rappresenta "l’ordine primordiale della psiche totale" e in oriente "la contemplazione meditativa delle immagini yantra a forma di mandala, ...ha per scopo appunto di creare un ordine interiore nella persona in meditazione". Budda ha insegnato "Se fissi il tuo cuore su un solo punto, nulla ti sarà impossibile". L’iniziato "è ora aperto alla libera azione delle sue forze guida interiori... (...). ...l’anima o la volontà vera, agisce sul corpo spirituale come un fermento o un lievito, cambiando e colorando la personalità, e trasformandolo in oro" (18). Ora il nostro rapporto con l’anima primordiale è svelato. Ciò significa la conquista del tesoro, è l’aurum non vulgi, il lapis dei filosofi, il Kintan o pillola d’oro dell’alchimia cinese. E’ evidente che il soggetto della trasformazione è l’uomo medesimo, "ars totum requirit hominem", dicevano gli alchimisti. L’eroe solare è un uomo totale, che si è posto sopra le passioni, fuori dal turbinìo dei venti "La forza non crollavali de’ venti, né l’igneo sole co’ suoi raggi addentro li saettava, né le dense piogge penetravan tra lor..." (Odissea, canto V, verso 619) e la sua completezza è rinnovamento dell’uomo, che ha acquisito una superiore coscienza in-dividuale.

110 I miti rivelano l’essenza dell’anima e la sua necessaria evoluzione; non per niente molte leggende finiscono con le nozze del protagonista e, nell’opera rosacruciana "Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz", vi è narrato tutto il viaggio iniziatico di Rosenkreutz che, alla sua conclusione, porta alla "Pietra d’oro", alla illuminazione della coscienza. Dice Lu-tzu: "Se l’uomo riesce a raggiungere quest’Uno, egli vive; se lo perde muore" (19).

NOTE BIBLIOGRAFICHE:

(1) Rudolf Steiner, La poesia delle fiabe alla luce della scienza dello spirito, Editrice Antroposofica, Milano 1981, pagg. 7, 13, 39. (2) Lu-tzu, Il mistero del fiore d’oro, Mediterranee, Roma 1976, pag. 72. (3) Eliade M., Trattato di storia delle religioni, Boringhieri, Torino 1976, pag. 143. (4) Piantanida D., La chiave perduta, Templari e Rosacroce, Atanòr, Roma 1972, pag. 133. (5) Gangi G., I misteri esoterici, Mediterranee, Roma 1978, pag. 26. (6) Ibidem, pag. 59. (7) Evola J., La tradizione ermetica, Mediterranee, Roma 1971, pag. 45. (8) Minguzzi E., Alchimia, Milano 1976, pag. 57. (9) Gaster T. H., Le più antiche storie del mondo, Mondadori, Verona 1971, pag. 62. (10) Tocci V., Dizionario di mitologia, E. L. I., Casalfiumanese (BO) 1974, pag. 508. (11) Evola J., op. cit., pag. 229. (12) Martinengo G., Feste e giochi magici, Dellavalle, Torino 1971, pag. 39. (13) Albergamo F., Mito e magia, Guida, Napoli 1970, pag. 290 (15,2,15). (14) Gaster T.H., op. cit., pag. 37. (15) Dumézil G., Il libro degli eroi, Bompiani, Milano 1976, pag. 210. (16) Verga alata con due serpenti attorcigliati, con cui Mercurio componeva le liti. (17) Il taoismo considera lo Yin e lo Yang come i due grandi poteri, i due poli fra i quali qualsiasi manifestazione ha luogo. L’aspirazione fondamentale taoista è quella di armonizzare lo Yn e lo Yang sia all’interno di sé che nel mondo esteriore. (18) Cavendish R., La magia nera, Mediterranee, Roma 1972, vol. I, pag. 215. (19) Lu-Tzu, op. cit., pag. 70.

111 INDAGINE SUL SATANISMO IN CALABRIA

Al diavolo crede, secondo un’indagine Ispes, il 34% degli italiani. Il satanismo nasce, principalmente, dallecorrenti dualistiche che, in periodo ellenistico, presero ad attecchire in ambienti ebraici e gnostici, perinfluenze manichee. Addirittura alcune dottrine gnostiche insegnarono che il creatore e il padrone delmondo fosse Satana. Esistono diversi tipi di satanismo, ma qui elencherò soltanto i più importanti. Il verosatanista è l’adoratore del demonio, ci si riferisce ovviamente al diavolo della Bibbia, che contamina i rituali della Chiesa per l’odio che nutre verso Dio. Questa forma di culto è detta satanismo occultista. Vi è, poi, un satanismo cosiddetto razionalista, in quanto considera Satana semplicemente il simbolo della rivolta contro ogni tipo di morale e, naturalmente, contro la religione cristiana. Esiste anche un satanismo, altamente più pericoloso perché dedito ad atti criminosi. Si origina dalle esaltazioni drogastiche di individui con scarse conoscenze di occultismo, ma convinti di vedere il demonio durante le allucinazioni, che l’esperienza psichedelica comporta. Sono organizzati in microgruppi. In ultimo, troviamo un satanismo o, più esattamente, luciferismo, di espressione gnostica. Gli "amici di Satana" non violano alcun codice per il culto celebrato al demonio. La nostra Costituzione concede il diritto a chiunque di professare il proprio credo religioso, nella forma ritenuta più opportuna, da soli o assieme ad altre persone, pubblicamente o in privato, finché non siano compiuti atti contrari alla morale. Il reato si profila soltanto quando una setta o un gruppo, satanico o no viola le norme penali, quali abusi rituali, elementi centrali dei culti satanici, che possono consistere in abusi psicologici, fisici o sessuali e arrivare fino all’omicidio. Sono queste le ipotesi che interessano gli investigatori di Catanzaro, in Calabria. Elementi di una certa importanza accaduti, recentemente e non, in città e provincia, giustificherebbero le indagini del Vicequestore dott. Roberto Coppola, dirigente della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Catanzaro e dei suoi uomini. Cerchiamo di fare il punto sulla questione. D.: R.:. D.: R.:. D.: R.:. D.: R.:. D.: R.:. Resta ancora da chiedersi il perché la nuova ‘religiosità’ del postmoderno ha un tale potere d’attrazione, perché le sette riescono a catturare tanta gente. Forse ha ragione Oswald Spleugh che nel "Tramonto dell’Occidente" scrive che la nostra società è in decadenza, vive una crisi di grande confusione spirituale, ormai, incapace di difendere i valori dell’autentica spiritualità. Una società impantanata in una solitudine cosmica, che cerca di risuscitarsi e invece precipita sempre più giù.

113 DOSSIER: IL SATANISMO IN ITALIA

In Italia è stato lanciato da tempo l’allarme. I pericoli derivanti dall’espansione incontrollata di alcune sette sono diversi, il Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, del Febbraio 1998, su: "Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia" sottolinea, tra l’altro, che: "…soprattutto in vista dell’anno giubilare, si è ormai diffuso il timore che singoli o gruppi incontrollati, in preda a qualche sacro delirio ed attribuendo un particolare significato simbolico allo scadere del secondo millennio, possano rendersi responsabili di atti cruenti o comunque di gravi devianze". La complessa e interessante indagine, costituente il Rapporto del Governo Italiano sui Nuovi Movimenti Religiosi, è stata inviata il 29 Aprile 1998, dal Ministro degli Interni, alla Commissione per gli Affari Costituzionali della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano. Accanto a una miriade di nuovi culti, molti dei quali non pericolosi, iniziano a proliferare, anche nel nostro Paese, pericolose sette. In Italia è oramai innegabile una realtà satanico-rituale. Studi, elaborati dalla Polizia di Prevenzione, dimostrano che in Italia, in questi ultimi anni, si è registrato un notevole incremento di sette sataniche. Viene spontaneo ora chiedersi: quanti sono i satanisti in Italia? E' difficile fare statistiche, tuttavia, il primato a livello mondiale di satanisti, pare, lo detenga Londra, subito dopo ci sarebbe Torino; vengono San Francisco, Chicago e Roma. Città legate tra loro da inquietanti geometrie esoteriche, come il "triangolo nero", che, a detta di taluni esperti, unisce la città del diavolo per eccellenza, Torino, a Londra, che diede i natali al satanico Aleister Crowley (1875-1947) e a San Francisco, dove Anton Szandor LaVey fondò la prima Chiesa di Satana, a mezzanotte del 30 aprile del 1966, data importante per i satanisti, è la notte di Valpurga (Walpurgisnacht). Altre date importanti del calendario satanico sono: -La Vigilia d'Ognissanti, il 31 ottobre, festa dei morti e di tutte le potenze delle tenebre; essa è detta Samhain o Halloween ed è, anche, il capodanno degli stregoni. La marea nera dell'inverno e della distruzione è nella sua piena. -Il Solstizio d'inverno (Yule), il giorno in cui il caos trionfa. La marea nera della distruzione raggiunge il suo culmine. E' la notte più lunga dell'anno. -La Candelora (Candlemas), il 2 febbraio, detta la Festa delle luci. Segna la fine del regno del Re dell'inverno, signore del caos. - L'Equinozio di primavera. Nel Nord Europa in questo giorno veniva festeggiato Thor, il dio delle tempeste e Frigg, dea dell'amore. - La notte di Valpurga (Beltane) che cade il 30 aprile alla vigilia del Calendimaggio. E’ la data di inizio dell’estate esoterica - Il Solstizio d'estate (Litha), che segna il culmine della marea luminosa. Questa è la notte delle streghe. - Lammas (Lughnassadh), il primo agosto. In questo giorno, secondo la tradizione, Lucifero fu precipitato dal cielo sulla Terra. Vengono, ora, sentiti i primi risvegli della marea nera. - L'Equinozio di autunno, in questo giorno la luce e l'ombra hanno durata uguale. Altre importanti date magiche sono quelle della Luna piena e della Luna nuova. Il "Centro studi sulle nuove religioni" (Cesnur) calcola che gli aderenti a sette, in Italia, sono all’incirca un milione. Secondo il rapporto del ministero dell’Interno (censimento del 1994) sul territorio nazionale proliferano 366 sette ufficiali, ma dati non ufficiali ne elencano più di 800. Il giro di affari è stato calcolato intorno ai 1000 miliardi l’anno. Queste organizzazioni sono più numerose a Torino, Roma e nelle città del Veneto. Quelle di matrice occultistica costituiscono il 30% dei culti alternativi, mentre quelli di indirizzo satanico il 9%. Nella sola città di Roma sarebbero operanti non meno di 44 sette dedite alla magia nera. Si scopre, così, un satanismo nostrano sconcertante. Il fenomeno inquieta non poco anche perché sempre più frequentemente si legge sui giornali di fatti efferati, molti dei quali potrebbero essere ispirati dal tetro mondo dei culti satanici. Molti delitti insoluti sembrerebbero essere stati compiuti da satanisti. Lo studioso di esoterismo Guido Guidi Guerrera, in

114 un’intervista in Appendice al libro di Danilo Arona e Gian Maria Panizza "Satana ti vuole" (Corbaccio, Milano 1995), parlando dei crimini satanici, afferma: "…in Calabria nove o dieci anni fa, mi sembra, …si sono susseguiti vari delitti verosimilmente d’impronta satanica" e aggiunge "Comunque esistono altri aspetti del satanismo criminale che si è portati a trascurare… spesso celati nella cronaca sotto forma di un apparente scoppio di follia. E invece dietro a tutto ciò si può intuire spesso la mano del Magus nero, che ha armato il neofita e lo ha trasformato in un assassino. Bisognerebbe prestare attenzione a un certo genere di notizie, quando ad esempio un uomo deve uccidere la moglie, perché ‘posseduta’ da Satana, o quando qualcuno si alza nel cuore della notte e massacra la famiglia". Ipotesi inquietanti. In Italia sarebbero più di quanto si crede i crimini satanici. Il più delle volte questi casi verrebbero addebitati a raptus improvvisi di follia o a delitti compiuti dalla malavita. Si presta poca attenzione alla eventuale presenza di "segni" e di simboli esoterici sul luogo del delitto. Nel nostro Paese il satanismo, a detta di taluni esperti, sembrerebbe essere alquanto diffuso in una miriade di cellule nere segretissime, ben celate ad occhi profani. Né questo deve stupire, ma far riflettere su quanto ha affermato il biografo di Anton Szandor LaVey e cioé che sono italiani i maggiori acquirenti dei libri del mago nero: La Bibbia satanica (1969) e Il rituale satanico (1972), che hanno venduto, in tutto il mondo, più di 300.000 copie. Questo la dice lunga su quanto, almeno una parte del satanismo italiano, deve a LaVey. Il fenomeno del satanismo moderno è, tuttavia, assai complesso. Nella vastità di correnti e pseudocorrenti magico-sataniche, che permeano la nostra epoca, diversi studiosi hanno già tracciato delle mappe dei soggetti che si muovono nei territori inferi. Marcello Truzzi, a cui molti si rifanno, distingue diversi tipi di satanisti che riporto di seguito (la classificazione è tratta dal libro di Michele C. Del Re, Riti e crimini del satanismo, Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, Jovene Editore 1994): 1) Isolati tradizionali (streghe e maghi che rivestono in società l’abito dello sciamano; sono , dotati di speciali legami con l’anti-dio, da consultare per ottenere fatture a morte, imprecazioni, etc... (La mammana, la , la strega, l’indovina dei nostri paesi si pone in questa categoria). 2) Isolati dediti a droghe, che godono (se così si può dire!) di visioni sabbatiche e infernali nel trip drogastico. 3) Isolati psicotici, sofferenti di follia religiosa a contenuto satanista. Tra gli associati, sarebbero satanisti in senso proprio, puri, cioè legati al Satana biblico. 4) I Gruppi di Satanisti tradizionali (messe nere, fede, sia pure distorta, nella religione cristiana). 5) I gruppi dediti a droghe (La famiglia Manson, ad es.). 6) Gruppi di trasgressori sessuali, con tendenze sadomasochistiche e/o tendenze orgiastico-naturalistiche. Sarebbero impropriamente satanisti (satanisti non puri), invece: 7) I seguaci di Baphomet (dio della sfera del divenire, contrapposto a Javè, dio dell’essere, della sfera celeste). 8) I carismatici, che credono nella rivelazione e nella venuta in terra di Satana, demiurgo buono, capace di riparare la creazione di Javè. 9) I razionalisti, che identificano il demonio con le forze compresse e represse della nostra civiltà, forze che devono essere rivalutate e portate alla coscienza.

115 Dall’opera del prof. Introvigne: "Il Cappello del mago" (SugarCo Edizioni, Milano 1990), sinteticamente, di seguito, riassumo la distinzione dottrinale delle "quattro correnti principali" di satanismo: I veri satanisti sono coloro che riconoscono e adorano un Satana personificato. È in questo caso il diavolo della Bibbia. Accanto a questo satanismo occultista ne vive un altro di tipo razionalista, che ha il suo maggiore rappresentante in Anton Szandor LaVey. Il satanismo razionalista si differenzia da quello occultista in quanto considera Satana semplicemente il simbolo della rivolta contro ogni tipo di regola e, essenzialmente, contro la religione considerata mera superstizione. Esiste anche un satanismo che nasce dalla sperimentazione delle droghe da parte di gruppi, con infarinature di occultismo, che raccontano di vedere il diavolo quando sono in preda all’esaltazione psichedelica. Infine si può parlare, ancora, di un "-luciferismo-, o satanismo di orientamento manicheo o gnostico, che traduce in miti e riti teologie in cui Satana o Lucifero è oggetto di venerazione all’interno di cosmogonie che ne fanno un aspetto , o comunque necessario del sacro e della divinità" (Ibidem). Ecco ora solo alcuni degli amici di Satana che pullulano in Italia. A Roma, due articoli pubblicati dal quotidiano "Il Messaggero" (19 e 20 Febbraio 1997), rivelavano l’esistenza della "Setta del Laterano" della quale farebbero parte circa 30 adepti, tra i quali, un personaggio importante del "Centro italiano di Psicologia e di Ipnosi Applicata" (Cipia). Scrive Alessandro Calderoni, che si è occupato di sette e magia per "Sette" del "Corriere della Sera", che questa come altre sette "acquistano bambini dell’Est d’Europa, o pagano donne perché consegnino i loro feti a fini sacrificali…" ("Night by Night", n.1 – Dicembre/Gennaio 1999). Sempre nella capitale sono presenti, come in altre città italiane (Milano e Firenze) gruppi assai pericolosi di "satanisti metropolitani", secondo alcuni, dediti al sacrificio umano. Vi è ancora la setta dell’"Orgasmo nero", i cui adepti sono stati accusati di utilizzare, durante i loro riti, droghe, sangue umano e di praticare la scarnificazione. Sempre a Roma vi è la "Chiesa Nera Luciferina" di Efrem del Gatto, organismo, che conta pochi aderenti, che fin dal Marzo 1984 è iscritto regolarmente presso il Tribunale di Roma. A Napoli troviamo la filiale italiana del "Tempio di Set", fondato da Michael Aquino nel 1975. Sono stati sospettati di aver organizzato, nei sotterranei dello stadio San Paolo, delle messe nere. A Bologna c’è la setta dei "Bambini di Satana", fondata nel 1982 da Marco Dimitri. In Piemonte troviamo i "Figli di Satana", dediti a profanazioni di cimiteri. La "Chiesa di Satana" di LaVey ha a Torino due filiali. I "Figli del Demonio" è una setta di Venezia, di cui si è appresa l’esistenza da un articolo pubblicato sul quotidiano "La Padania". A Pescara è presente un gruppo "Ierudole di Ishtar". Setta, molto misteriosa, formata da sole donne. A queste ed altre sette bisogna ancora aggiungere quelle di derivazione afrocubane che praticano: Macumba, Palo Mayombe, Voodooo, ecc. ecc. Calderoni, nella citata rivista "Night by Night", dei seguaci del mago italiano Giuliano Kremmerz, vissuto tra la fine dello scorso secolo e le prime decadi di questo, riferendosi ai kremmerziani, scrive: "Una branca della loro magia è detta avatarica e si occupa di uccidere una persona lasciandone in vita le funzioni corporee, delle quali prenderà possesso per trasmigrazione, la coscienza dell’iniziato che si appresta a compiere il rito. (…). …chi segue questa linea di pensiero parla a tratti di magia vampirica. Il sangue di un neonato, circa due litri, viene versato in un vaso di trenta centimetri di diametro ed esposto nel primo giorno di luna nuova a partire dal segno zodiacale di nascita dello stregone. Un’ora prima dell’alba si raccoglie solo la pellicola raggrumatasi in superficie e la si ingerisce. Il procedimento viene ripetuto altre volte, con altre vittime…".

116 Nel satanismo contemporaneo l’influenza del mago inglese Aleyster Crowley è molto forte. Crowley fu chiamato dai giornali: "Il re della depravazione", "L’uomo più perverso del mondo", "Una bestia umana", ecc. Egli stesso si definirà "La Grande Bestia dell’Apocalisse", "Satana" ecc. Era una uomo veramente malvagio. La stessa madre lo rifuggirà con orrore. Fu a capo della società esoterica "Ordo Templi Orientis" (Ordine del Tempio d’Oriente). Alfonso M. Di Nola, nel suo libro "Il diavolo", (Newton Compton, Roma 1987), scrive: "dal movimento di Crowley derivano attuali gruppi satanisti che ricorrono a pratiche eversive prevalentemente sessuali: la Fraternitas Saturni e la Church of the Final Judgement con sedi in Francoforte, Berlino, Amburgo, Monaco, Friburgo e Lubecca. Ma la Church ha raccolto un grande numero di adepti e di iniziati soprattutto in California ed ha influenzato Charles Manson (responsabile del brutale assassinio dell’attrice Sharon Tate, moglie del regista Polanski, ndA) che ha avuto contatti con la Devil House di San Francisco… Manson credeva di essere il ‘Figlio dell’uomo’ annunziato nell’Apocalisse, contemporaneamente, cioè il Cristo e Satana…". La magia di Aleister Crowley è anche pregna di satanica malvagità ed avversione verso Cristo. Egli si prefisse di distruggere la religione cristiana. Spiegando un suo rituale, affermò che il suo scopo era di: "preparare il tempo del Nuovo Eone di Horus", ma aggiunse che prima occorreva "…spazzare via completamente le macerie del suo predecessore. Perciò, l’operazione magica doveva servire a bandire (termine col quale Crowley indica il Cristianesimo storico, ndA)". L’Eone è un termine gnostico, usato dal mago inglese, per indicare la Divinità Suprema, ma, anche, ciclo di tempo indicante un periodo di circa 2000 anni. L’attuale Eone è quello di Horus iniziato nel 1904, che, secondo Crowley, annienterà il Cristianesimo gettando il "Dio morente" (Gesù Cristo) nell’abominio. Egli suggeriva, per affrettare tutto ciò, di usare riti sacrileghi e immondi. Per cercare di comprendere appieno il problema del satanismo non bisogna neppure dimenticare il fenomeno del New Age. C’è, infatti, da dire che il New Age è, sempre più frequentemente, accusato di diffondere il satanismo. Una prova del legame che esisterebbe tra questo e il culto del diavolo ci viene offerta dal regista Kenneth Anger, appartenente alla Chiesa di Satana. Anger, nella presentazione al suo film Lucifer rising (La videocassetta "Lucifer rising" (Lucifero che risorge), è distribuita da Jettisoundz Video England), ha dichiarato: . Così dice del demonio questo importante esponente del movimento della Nuova Era. Segni inquietanti dei tempi, dell’avvento del nuovo Millennio, che, nelle sue confusioni di nuove pseudo-religiosità, con le loro liturgie planetarie, ha smarrito l’autentico rapporto col sacro, nella pilotata e devastante diffusione delle più diverse forme di occultismo nero e "satanismo".

BIBLIOGRAFIA:

-Arona D. e Panizza G. M., Satana ti vuole, Milano 1995. -Cosco G., Il ritorno di Satana, Udine 1995. -Cosco G., Politica, magia e satanismo, Udine 1997.

117 -Cosco G., Il serpente e l’arcobaleno, Udine 1998. -Del Re M. C., Riti e crimini del satanismo, Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, 1994. -Di Nola A. M., Il diavolo, Roma 1987. -Introvigne M., Il cappello del mago, Milano 1990. -Introvigne M., Indagine sul satanismo, Milano 1994. -Norris J. e Potter J. A., Satanismo in USA, su "Penthouse", Ediz. ital., marzo 1987. -Russell J. B., Satana, Milano 1994. -Symonds J., La grande bestia. Vita e magia di Aleister Crowley, Roma 1972. -Tavard G., Satana, Milano 1990. -Wilson C., Aleister Crowley. La natura della bestia, Roma 1990.

118 C’E’ UN LEGAME TRA EFFERATI OMICIDI SERIALI E LE IDEOLOGIE SATANICHE? FORSE SI.

L’America sforna il 75% dei serial killer viventi sulla Terra. I serial killer secondo statistiche dell’FBI sono aumentati, nell’ultimo decennio, di quasi il 500%. Uno dei dati più sconvolgenti è, sempre secondo l’FBI, che ben 3.500 efferati omicidi insoluti, su 20.000, sono stati compiuti da questi mostri. La misura di questi orrori ce la dà Piero Scaruffi (Piero Scaruffi, Il terzo secolo. Almanacco della società americana alla fine del millennio, Feltrinelli, Milano 1996, pagg. 188-189) che ci fornisce un elenco di questi mostri con i loro efferati crimini. Riassumo. Nell’epoca moderna il primo serial killer fu Ed Gein. Famosi film furono tratti dalla sua storia. Ricordo Psycho, Texas Chainsaw Massacre (Non aprite quella porta) e Silence of the Lambs (Il silenzio degli innocenti). Ed Gein compì i suoi spietati delitti nel Wisconsin a metà degli anni ’50. Charles Manson, colpevole della strage di Bel Air del 1969 in cui morì la moglie del regista Polansky, fu il più famoso di tutti, ma uccise solo sette persone. L’attrice 26enne Sharon Tate, moglie del regista Roman Polansky, incinta di otto mesi, seviziata e uccisa nella sua villa al numero 10050 di Cielo Drive, Bel Air, Los Angeles, California (USA), il 9 Agosto 1969 tra mezzanotte e le 2, dalla sètta del satanista Manson, che ebbe contatti con la chiesa di Satana di Anton Szandor LaVey (LaVey fondò, a San Francisco, la prima Chiesa di Satana, alla mezzanotte del 30 aprile del 1966, data importante per i satanisti, è la notte di Valpurga), sarebbe stata lei stessa una seguace del diavolo. Il settimanale "Rosa&Nero", nel numero del 14 Aprile 1995, sostiene che a dirlo è la stessa sorella di Sharon, Patty, che nel suo libro "Synonymous With Evil?", tra l’altro, racconta: . Una curiosità. "Helter skelter" è il titolo di una canzone dei Beatles che, pare, abbia ispirato la strage compiuta, nel 1969, dal satanista Charles Manson e dai suoi seguaci. Il movente, come confessarono, era accendere l’Helter Skelter, ossia scatenare il caos, dal titolo del brano dei Beatles. Manson affermerà che il testo in questione lo avrebbe ispirato. In ogni caso, agli atti del processo per la strage di Bel Air è allegata la convocazione, da parte della Corte, di McCartney e di Jonn Lennon. Negli anni tra 1976 e il 1977 ecco scatenarsi David Berkowitz, a New York si lasciò dietro sei morti. Sempre nel 1976, a Detroit, massacrò orrendamente sette bambini il "Babysitter", che non fu mai catturato. Poi, i numeri ebbero una vertiginosa impennata e iniziò la strage Henry Lee Lucas, che nel Texas, fra il 1971 e il 1983 soppresse qualche centinaio di persone, tra queste la propria madre. Henry Lee Lucas detiene il tragico primato mondiale per il numero di morti che lasciò dietro di sé. Il suo macabro record è insidiato solo da Donald Evans, un altro texano, che ha raccontato di aver compiuto una sessantina di omicidi, ma gli inquirenti hanno la netta convinzione che siano molti di più. Ted Bundy, un altro psicopatico, trucidò, dallo Utah alla Florida, almeno una trentina di donne e, in California, Edmund Kemper seviziò e uccise con infinita crudeltà moltissime donne. Si ignora il numero esatto delle sue povere vittime. Kemper letteralmente le faceva a pezzi e, poi, violentava i miseri resti. John Wayne Gacy a Chicago, nel 1980, eliminò 33 uomini. La prima serial killer donna fu la prostituta Aileen Wuornos, ammazzò 7 uomini. Dopo di lei salì alla ribalta della cronaca nera Virginia McGinnis, soprannominata per la sua crudeltà "Ice Lady" (La signora di ghiaccio) del Kentucky. In vent’anni di attività uccise con grande ferocia il secondo marito, la figlioletta di 3 anni e la propria madre. Tra il 1978 e 1l 1991 il

119 cannibale Jeffrey Dahmer, a Milwaukee (Wisconsin), assassinò con inaudita brutalità, fece a pezzettini e divorò 17 persone. Questa macabra lista di mostri e di orrori è ancora molto lunga. Statistiche dell’FBI stimano il numero dei serial killer, in libera circolazione nel 1993, non inferiore a 500. L’agenzia federale è convinta che, in USA, 3.500 feroci omicidi, dei 20.000 non risolti, sono opera di serial killer a tutt’oggi liberi, che, sicuramente, spargeranno altro sangue innocente. La cosa più incredibile è il constatare come questi mostri siano diventati dei veri e propri miti. Basti come esempio, di questo truculento businnes, quanto la Editrice americana "Eclipse Enerprise", nel 1993, ha avuto il cattivo gusto di fare. Ha stampato le foto di questi mostri creando figurine, come quelle dei calciatori, e lanciandole cinicamente sul mercato con tanto di pubblicità. Il successo è stato enorme. Mostruosità e mostri di questa nostra società, che, invece di innalzarsi, si annienta sempre di più nel pantano delle tenebre inferiori, nei cunicoli sotterranei, che conducono in terre infere, senza speranza e senza ritorno. Inferni. E non è fievole, come potrebbe sembrare, il legame che unisce questi crimini alle ideologie sataniche. Il satanismo, come scelta per il terribile, il ripugnante, il mostruoso, è presente più di quanto si creda, anche se con aspetti differenti, in tutto il nostro pianeta. Esistono innumerevoli prove che molti tra i satanici, come Manson, sono cellule oscure di una qualche congrega. Esseri demoniaci, che professano culti tremendi, che, non di rado, prescrivono omicidi rituali si muovono, nella nostra società, spesso accanto a persone comuni, che inorridirebbero se solo immaginassero i pensieri dei loro occasionali vicini. Nella sola America nel 1946, a quanto scrive R. Noblet professore all’Università del Sud-California, erano attive 10.000 congreghe sataniche che nel 1976 diventarono 48.000 e nel 1985 addirittura 135.000. I satanisti operanti negli USA, sempre secondo Noblet, sono attualmente più di un 1.135.000 (J.P. Bourre, Le sectes lucifériennes aujourd’hui, Paris 1978). Nella trattazione del satanismo criminoso non si può fare a meno di riportare quanto Aleister Crowley, nel liber legis, annotava, assicurando, sotto dettatura del demonio Set: . Michele Del Re, avvocato e professore universitario di diritto penale che ha girato il mondo per studiare i culti emergenti, in qualità di direttore di ricerca del C.N.R., osserva: e riporta dal "liber legis" di Aleister Crowley, pericoloso mago nero che in Sicilia fondò l’abbazia di Thelema: (Michele C. Del Re, Riti e crimini del satanismo. Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, Jovene Editore 1994, pag. 54). In questo nostro civile mondo si consumano, nel delirio dell’adorazione di Satana, delitti tremendi, molti dei quali restano impuniti. Il professore Michele C. Del Re, esprimendosi su una valutazione dei crimini satanici, tra l’altro,

120 scrive: >. Nella nostra società il satanismo è un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne parla abbastanza, oppure lo si fa nel modo sbagliato. Gli adoratori del diavolo sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano "Avvenire" del 5 settembre 1996 scrive: . Il fatto che più . Si è anche appreso che: >. In Inghilterra spariscono, ogni anno, circa centomila giovani. Scotland Yard, a Londra, deve occuparsi ogni giorno della sparizione di ben 2500 teenagers. I più vengono rintracciati, di alcuni non se ne saprà più nulla. Il giornalista Alfio Bernabei riporta altri fatti terribili accaduti a Londra: ("L’Unità", 9 agosto 1990). Sembra un’umanità impazzita. Negli Stati Uniti questi orrori sono ancora più frequenti. E’ Modesto, . >. Studiare questi spaventosi poteri indusse gli scienziati, forse per timore di ricevere critiche, ad inventare asettiche sigle come "Esp", "Psi" e "Pk". Essi, tuttavia, sapevano bene quanto afferma Ehrenwald e cioé che: . Viviamo, invero, in un mondo dominato dalla magia. Per quanto li si continui a negare, certi strani poteri continuano ad essere usati nella nostra società moderna. Non è assurdo, a questo punto, credere che queste oscure tecniche siano tenute in grande considerazione anche da parte di "scienziati sociali" identificabili. I risultati di alcune antichissime conoscenze occulte possono essere inauditi, micidiali. Anche l’ipnotismo, o magnetismo che dir si voglia, può diventare un’arma molto pericolosa perché, scrisse ancora Servadio: . Inquietante. E’ pure provato che i servizi segreti hanno particolarmente a cuore l’ipnosi e che, in questo settore, hanno fatto passi da gigante. Su certi possibili usi criminali della particolarissima tecnica ne parla G. H. Estabrooks nel suo libro "Ipnotismo". L’autore è, come lui stesso scrive, un ipnotista che presta la sua opera nei laboratori militari Top Secret degli USA. Lì vengono condotti esperimenti segretissimi relativi, anche, all’applicazione dell’ipnosi in vasti settori politico-militari. Ecco la domanda che Estabrooks si pone nella sua opera: . Il super esperto non ha dubbi al proposito e afferma: . Vengono i brividi. La maggior parte delle persone non ha la più pallida idea di ciò che si può attuare con certe particolari tecniche in mano ad "apprendisti stregoni". La gente comune non sa neppure che un soggetto può essere portato in trance profonda, senza saperlo e anche contro la sua stessa volontà e, come è stato dimostrato, costretto ad uccidere o a suicidarsi.

231 SATANISMO - INTERVISTA A MAURIZIO BLONDET

Di seguito l’interessante intervista che Cosco ha fatto al giornalista e scrittore Maurizio Blondet e che e’ stata pubblicata sulla rivista "Teologica", n.5, settembre/ottobre 1996.

Maurizio Blondet è inviato speciale di "Avvenire" e autore di diversi libri tra i quali: "Gli della dissoluzione. Strategie culturali del potere iniziatico" (Ares, Milano 1994), "Complotti. I fili invisibili del mondo. I - Stati Uniti, Gran Bretagna" (Il Minotauro, Milano 1995) e, per lo stesso editore, "Complotti. II Europa e Russia".

Domanda: Dott. Blondet, oggi da più parti si stanno lanciando gravi accuse alla musica Rock e tra queste, in particolare, quella di diffondere il culto del diavolo. Secondo Lei si può parlare di un rock satanico ? Risposta: Io non ho indagato molto su questo argomento specifico. Ho letto però qualcosa. Il settore più vicino di cui mi sono occupato, per un certo periodo, è quello dei centri sociali, come il Leoncavallo, dove producono anche musica. All’interno di questi centri circolano dei testi di origine americana, ne cito uno che ha un titolo particolare: "Zone temporaneamente autonome". L’ideologia dominante in questi testi è una specie di anarchismo mistico, ma di un misticismo rovesciato, naturalmente. In realtà ci sono dei centri, dei gruppi di potere, probabilmente, che dall’America cercano di trasformare questi centri sociali in luoghi di resistenza rivoluzionaria, ma, questo tipo umano dei centri sociali non riesce più ad essere utilizzabile per una rivoluzione, perché il rivoluzionario deve essere in grado di sacrificare il suo presente per il futuro. Questi gruppi di potere cercano di preparare, tra gli aderenti ai centri sociali, comunque, dei ribelli, predicando una specie di saccheggio continuo, di saccheggio permanente. Tutto ciò viene condito con forme di ritualità riferita ad esoterismi aberranti, tipo la "Setta degli Assassini", tipo certe pratiche tantriche e altre cose del genere, allo scopo di provocare la dissoluzione della mente. Questo lo so perché l’ho constatato, perché l’ho visto e l’ho letto in questi testi. D.: Lei sa che in certi testi di musica rock vengono inseriti dei messaggi subliminali, che vengono assorbiti dalla mente dell’ascoltatore e, in un secondo tempo, decodificati. Secondo alcuni studiosi del settore sono da intendersi come frammenti di un inquietante vangelo di tenebra. Lei è dello stesso parere ? R.: Direi proprio di si . La musica rock è animata da uno spirito di nichilismo, una specie di cultura della morte che si esprime attraverso essa e che cerca, anche, di colpire, attraverso certi particolari ritmi, e può introdursi e dominare molto profondamente la psiche umana. Questi ritmi sono, appunto, quelli tribali. Si può parlare di una forma di magia in qualche modo nera, perché la magia è una tecnica antica per influire sulla mente, ovviamente, è magia nera quando lo scopo finale è quello non di provocare uno stato mentale superiore, ma uno stato mentale inferiore. La musica rock, poi, contrabbanda, attraverso le parole stesse, non solo i messaggi subliminali di cui dice Lei, ma tutta una serie di concetti dissolutori, tipo il godere subito, la droga, la morte stessa vista come una fascinazione, la perdita dello stato di coscienza, insomma cose del genere. D.: Tutto ciò è anche alla base della creazione di "salti di paradigma", cioè l’induzione nella mente delle persone di valori nuovi?

232 R.: Indubbiamente si. Una intera generazione, quella degli adolescenti, vive per andare il sabato sera nelle discoteche e già questo è emblematico. Non fanno altro e non aspirano ad altro che a questo. D.: Un altro fenomeno che produce "salti di paradigma" è la filosofia della New Age... R.: Un vero e proprio supermercato delle religioni dove ognuno si crea la propria, prendendo un po’ qui e un po’ là, senza alcun impegno spirituale autentico. Ci sono dei banchi dove si prende un po’ di culto dei dischi volanti, un po’ di tantra yoga, reincarnazionismo, etc. Ciascuno si fa la sua religione personale. In America Latina questo tipo di ideologie sono diffuse, attraverso stampati e conferenze, dalla Fondazione Rockefeller. D.: Lei, nei suoi libri, fa riferimenti anche a strane politiche ONU. Quale ideologie diffonde questo Organismo ? R.: La classe di comando dell’ONU, a quel che ho visto in Jugoslavia, ha uno stampo massonico molto evidente. Cosa questi signori vogliono fare specificatamente, in realtà, non lo so. Di certo, tutti, condividono il progetto di superamento degli Stati nazionali in una ideologia mondialistica. D.: Eresie del Nuovo Ordine Mondiale ? R.: Si, in un certo senso si. Bisogna tuttavia stabilire che qui parliamo di massonerie che, però, non sono la normale massoneria. La massoneria, quella che conosciamo, è soltanto un vivaio, da cui vengono poi cooptate le persone fiduciarie per cerchie sempre più interne di cui non si sa assolutamente niente, solo ogni tanto viene fuori qualche notizia come, ad esempio, la società segreta di "Sckull and Bones" di Bush. In generale, quando si parla di massoneria non si deve intendere la massoneria che fa i comunicati sui giornali. D.: Quali rapporti ci sono tra la ricerca dei poteri magici, la rivoluzione culturale e il comunismo ? R.: Bisogna pensare alla rivoluzione, quella con la erre maiuscola, come ad un fenomeno storico che supera di molto il comunismo. Il comunismo non è che una fase della rivoluzione, in realtà lo scopo finale della rivoluzione è la sovversione "in interiora hominis". Nell’uomo esiste una gerarchia: intelligenza, volontà ed istinto. L’intelligenza domina la volontà, la volontà gli istinti; questo nell’uomo che è spiritualmente sano. L’ultima vera rivoluzione, dopo la rivoluzione sociale, che è il comunismo e che è comunque fallita, è la rivoluzione culturale, che promuove cambi di paradigma che devono servire a creare una nuova gerarchia all’interno dell’uomo, per cui, ad esempio, l’istinto, e specificatamente l’istinto sessuale, l’istinto di godere, diventa la guida di tutti i comportamenti umani e domina la volontà e l’intelligenza. Questa sovversione è, praticamente, la dannazione dell’uomo. La rivoluzione è un fenomeno metastorico che ha la sua origine forse in Lutero, forse, addirittura, nell’umanesimo e punta veramente al rovesciamento di tutti i valori come diceva Nietzsche, e alla dannazione dell’uomo. Questo sistema, attraverso l’ideologia che predica concetti tipo "l’uomo deve sempre godere e subito", porta alla morte dell’anima. L’autore vero della rivoluzione, intesa in questo senso, è Satana stesso, a cui non importa nulla della giustizia sociale e delle uguaglianze sociali. Io vedo il comunismo come una fase superata da questi pseudo-misticismi, da questa ricerca di poteri magici. D.: Solo in America, 50.000 persone, ogni anno, vengono sacrificate a Satana... R.: Queste cifre sono contestate. Non so se Lei ha letto i libri di Massimo Introvigne. Sono cifre che in realtà io spero che non siano vere.

233 D.: Si hanno dei resoconti fatti da testimoni oculari, ma, anche se le cifre di questi crimini fossero molto più basse, perché la stampa tace ? R.: La stampa appartiene ai centri di potere finanziari, internazionali o nazionali, non ha interesse a creare un allarme sociale. Lo sforzo di tutta la stampa, di tutti i mass-media è quello di far credere alla gente che viviamo in un mondo trasparente, dove non c’è nulla da nascondere. D.: Serge Hutin, nel suo libro "Governi occulti e società segrete", racconta che Jacques Berger gli ha confidato che "esiste una serie ben precisa di argomenti di cui la stampa ha assoluto divieto di parlare; l’elenco, redatto in una specie di piccolo libro nero, viene consegnato a tutti i direttori dei più importanti organi della stampa di informazione - qualunque sia il regime politico del Paese, poiché il divieto è d’ordine universale - siano essi al servizio del capitalismo o del comunismo". Quanto potrebbe essere vero tutto ciò ? R.: Non c’è bisogno di questo. I direttori dei giornali vengono cooptati tra le persone banali che non hanno il coraggio di cercare cose anticonformiste anche perché esiste tutto un sistema e io ne ho parlato in varie conferenze. La gente, comunque, pensa che il giornalista si va a cercare le notizie nel 99% dei casi, ma non è vero. Al contrario, sono le notizie che vanno a cercare il giornalista. Ci sono dei centri che diffondono le notizie, fondazioni culturali tipo Rockefeller e poi i governi. Questi centri hanno interesse a nascondere la complessità della realtà. Ai giornali le notizie arrivano, di fatto, con le agenzie di stampa, che sono cinque al mondo, e, praticamente, quasi tutte le notizie che appaiono sui giornali vengono da queste agenzie e non sono controllate direttamente dal giornalista. Questo è il meccanismo conformista che viene favorito dal sistema mediologico. In realtà il sistema mediologico non serve a far sapere la realtà, ma a creare un rumore di fondo omologante in cui tutti pensino allo stesso modo. D.: Nel Suo libro "Gli della dissoluzione" Lei parla di un ambiente tipico dell’ONU... R.: E’ gente che, tra l’altro, fa mercato di bambini. E’ provato, l’ha scritto Lucio Lami, per esempio, in Cambogia fanno mercato di donne e bambini. La maggior parte dei funzionari dell’ONU sono poi omosessuali. Non mi stupisco che in un simile ambiente fioriscano certi culti satanici perché sa, il primo gradino è quello, poi c’è l’aberrazione sessuale, dopo di che si cercano altre cose. D.: Per quanto riguarda la situazione politica italiana... R.: Le centrali internazionali volevano, già quattro anni fa, che andasse al potere qualche loro fiduciario, per fare le privatizzazioni quali programmi di austerità necessaria per prepararsi alla mondializzazione, alla privatizzazione, cioè alla vendita agli stranieri delle aziende di Stato sane. Noi siamo un’appendice di questo grande fenomeno che sta avvenendo nel mondo, per cui hanno deciso di trasferire i grossi gruppi industriali nei paesi dove la manodopera costa cento volte meno, tipo Cina, Vietnam, Sud Est Asiatico, etc. Questo significa che in Italia, nell’Europa in generale, tutti gli operai dovranno perdere il lavoro perché l’Occidente dovrà specializzarsi in certi tipi di servizi avanzati. Tutto ciò, naturalmente, creerà una struttura sociale diversa, una grande miseria in generale e pochi ricchissimi. Questo è il meccanismo che si innesca per arrivare al governo del mondo. Questi centri internazionali, come del resto nell’Est europeo, hanno deciso che è meglio far fare queste cose alle sinistre perché le sinistre tengono ferma, tengono calma, la manodopera. Il caso Berlusconi ha disturbato questo piano e quindi si sono messe in moto tutta una serie di forze nazionali ed internazionali per distruggere il governo Berlusconi. Adesso siamo tornati a quella "normalità" (tra virgolette). D.: Secondo Lei è ancora reversibile questa trasformazione della struttura sociale ?

234 R.: Io vorrei sperare che la gente se ne renda conto. E’ così rincretinita dal sistema mediatico che non sta ancora capendo, però, quando la situazione sarà disperata ci sarà, me lo auguro, una qualche forma di organizzazione politica che si opporrà. Bisogna stare attenti che queste forme politiche non vengano strumentalizzate ancora nel senso che la sinistra che gestisce l’austerità e l’arretramento non gestisca la protesta, magari in forma di criminalità, di terrorismo inutile, che crea poi, dei riflessi di ordine pubblico di cui loro possono avvantaggiarsi. D.: E’ possibile che per attuare certi piani, per sfaldare la mente della gente, si sia fatto ricorso e si ricorra anche a messaggi subliminali inseriti subdolamente, qua e là, in programmi televisivi ? R.: Non è escluso, ma, più frequentemente, sono cose molto più semplici e non c’è bisogno di pensarne altre più particolari. Per esempio, nelle discoteche, solo il livello del rumore ed il ritmo hanno una provata efficacia, senza bisogno di messaggi subliminali. Poi il sudore, un certo tipo di sudore, di sessualità animale, che viene fatta annusare fisicamente. L’antica magia degli odori aveva una capacità di ossessionare più di qualunque altra cosa e ciò va direttamente al subconscio. Basta questo per distruggere le generazioni giovanili ancora poco formate, poco strutturate. Come vede non c’è bisogno di pensare a cose particolarmente diaboliche per ottenere certi scopi. D.: Lei ha scritto, nei suoi libri, di magia nera praticata nel mondo dell’alta finanza. Si può spiegare meglio ? R.: Certi personaggi praticano strani riti su un’isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi "entourage" politici, di alto livello, si dice molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, etc. D.: I suoi libri hanno denunciato fatti inquietanti e gravissimi. Tutto ciò Le ha comportato dei fastidi ? R.: Per quanto riguarda "Gli della dissoluzione" il figlio di Raffaele Mattioli, il banchiere, che si chiama Maurizio Mattioli, che è un uomo sulla sessantina, proprietario ed editore della Casa Editrice "Ricciardi", è andato dal mio editore per lamentarsi del mio libro. Gli è stato detto che poteva scrivere una smentita sulla rivista della mia editrice "Studi Cattolici", ma Maurizio Mattioli rispose: "no, non faccio questo, però non distribuisca il volume". Il libro, difatti, non è stato praticamente recensito da nessuno. Le librerie lo accettarono all’inizio poi non l’accettarono più. Sono stato anche attaccato da una rivista americana molto importante "Village Voice", un mensile di New York molto chic, che ha stroncato il mio libro in inglese, un libro che il lettore americano non leggerà mai. Tutto ciò è molto strano, indica come "centri internazionali" siano stati allarmati da questo volume. Sono sicuro di aver colpito nel vero. La persona che parla, nella parte finale del mio libro, sono in realtà tre persone diverse, tra cui, un ex agente della CIA che ho conosciuto negli USA e che mi ha raccontato parte di quella storia che si riferisce a Bush. Sono sicuro di quanto ho scritto anche se tutti i tasselli non li ho potuti dimostrare.

235 MASS MEDIA KILLER E GUERRA PSICOLOGICA

La faccia occulta dell’informazione Ogni giorno un vespaio di notizie bombardano e sconvolgono i cittadini con efferatezze di ogni genere. Ci si è domandato se questa sequenza tragica di cronache di varia disumanità non produca altre vittime? E’ vero che suicidi, delitti e incidenti mortali di auto o aerei riportati in prima pagina e molto pubblicizzati fanno aumentare considerevolmente, dopo la loro pubblicazione, fatti analoghi? Sembrerebbe proprio di si. Nel 1844, Brigham, fondatore della prestigiosa rivista "American Journal of Insanity", scriveva: "Che i suicidi siano pericolosamente frequenti nel nostro paese è evidente a tutti. Come misura di prevenzione noi suggeriamo alle testate giornalistiche di non pubblicare i dettagli di tali avvenimenti. Non c’è nulla di scientificamente meglio dimostrato del fatto che il suicidio è spesso portato a compimento per effetto dell’imitazione. Un semplice paragrafo di cronaca giornalistica può suggerire il suicidio a venti persone. Alcuni particolari della descrizione sono in grado di accendere l’immaginazione dei lettori, fino al punto che la disposizione a ripetere quel comportamento può diventare irresistibile". Questa relazione emerge anche da uno studio del sociologo prof. Riaz Hassan, dell’università di Flienders (Australia). Il ricercatore ha analizzato circa 20 mila casi di suicidio, avvenuti tra il 1981 e 1990. Il risultato è stato sorprendente: "la media quotidiana dei suicidi sale di circa il 10 per cento nei due giorni successivi alla comparsa della notizia di suicidi sui principali quotidiani". E non c’è neppure da stupirsi troppo, altri lavori confermano tutto ciò. E’ risaputo, infatti, tra gli addetti ai lavori (pubblicitari, psicologi sociali, ecc.), che il linguaggio evocativo ha un grande potere nello spingere a comportamenti nuovi. L’eventuale scetticismo di qualche sprovveduto lettore, sulla forza suggestiva di questa particolarissima strategia persuasiva, è messo a dura prova dalla formulazione, da parte del sociologo David Phillips, dell’ (1974, 1979, 1980). Il libro "I dolori del giovane Werther" di Goethe, in cui si narra il suicidio del giovane protagonista, dopo una delusione sentimentale, riscosse un grande successo e la sua divulgazione fu seguita da un incredibile numero di suicidi in tutta l’Europa. Giorgio Nardone e Paul Watzlawick nel libro "L’arte del cambiamento" scrivono che "Il lavoro di ricerca di Phillips segue le tracce dell’ nei tempi moderni. La sua ricerca dimostra che, subito dopo un suicidio da prima pagina, aumenta vertiginosamente la frequenza di suicidi nelle zone dove il fatto ha avuto grande risonanza. Nelle statistiche relative ai suicidi negli Stati Uniti dal 1947 al 1968, nei due mesi successivi a un suicidio da prima pagina, in media si sono avuti 58 suicidi in più del normale andamento". E non è tutto, "ma dai dati anagrafici e anamnestici, appare un’impressionante similarità tra la condizione del primo, famoso suicida e quella di coloro che si erano successivamente suicidati, ossia se il suicida famoso era anziano, aumentavano i suicidi di anziani, se il suicida apparteneva a un certo ceto sociale o professione, aumentavano i suicidi in quei determinati ambienti"1. David Phillips ha, pure, dimostrato che l’ funziona anche per i delitti, gli incidenti aerei e di altri veicoli. A tal proposito lo psichiatra e psicologo sperimentale H. J. Eysenck del London University of Psychiatry, ritenuto uno dei principali esponenti della moderna psicologia comportamentale, riconsiderando il lavoro del sociologo, afferma: "Phillips (1978) ha indagato sull’effetto di diciotto delitti molto pubblicizzati negli Stati Uniti. Dopo i resoconti dei giornali relativi a questi delitti c’è stata una tendenza significativa all’aumento degli incidenti di aerei (privati), con un massimo tre giorni dopo il primo servizio giornalistico".

236 Eysenck continua: "E’ stata, inoltre, rilevata una correlazione statisticamente significativa tra l’entità della pubblicità fatta alla storia del delitto e il numero degli incidenti accaduti successivamente". Diverse e rigorose procedure di controllo applicate allo studio del sociologo portano a concludere che, anche nel caso degli incidenti aerei, "la pubblicità attraverso i giornali probabilmente provocava una certa quantità di suicidi mascherati da incidenti aerei" 2. Che dire dopo questi fatti dell’eccessiva ridondanza con cui i mass media descrivono fatti efferati e tragedie varie? Ma c’è dell’altro. Papa Wojtyla, in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 1994, nel suo messaggio del 24 gennaio su (Bollettino della Sala stampa della Santa Sede), tra l’altro, sottolineò che "La televisione può anche danneggiare la vita familiare: diffondendo valori e modelli di comportamento falsati e degradanti, mandando in onda pornografia e immagini di brutale violenza; inculcando il relativismo morale e lo scetticismo religioso; diffondendo resoconti distorti o informazioni manipolate sui fatti ed i problemi di attualità, trasmettendo pubblicità profittatrice, affidata ai più bassi istinti; esaltando false visioni della vita che ostacolano l’attuazione del reciproco rispetto, della giustizia e della pace" 3. Anche i serial televisivi (Sentieri, Dallas, ecc.) modificano la mente delle persone. Situazioni inverosimili vengono accettate dallo spettatore acritico, che si identifica nei personaggi fino a spersonalizzarsi. Su questo nulla erige il proprio progetto di vita. Il vissuto soggettivo interiore ne viene influenzato profondamente. Si accresce, così, il disagio dello spettatore che, rinunciando all’esperienza di crescita collettiva, sprofonda in un rapporto di solitudine con se stesso e il niente, che blocca le capacità personali, impedisce di elaborare obiettivi efficaci, fino a modificare la scala dei valori, riadattandola ad un diverso modo di concepire la realtà e la stessa vita. E’ questo processo che è all’origine della solitudine del nostro tempo. Queste acriticità e depersonalizzazioni provocano "salti di paradigma" (paradigm shifts), che creano nella società valori diversi, vuoti di ogni soggettività. Nel 1776 Adam Smith scrisse che pochissime delle nostre idee provengono da esperienze dirette, figuriamoci oggi. L’uomo di oggi rassomiglia sempre di più ad un automa, che ripete comportamenti ed è abbagliato da spot pubblicitari. Charles S. Clark in "La violenza in tv" scrive "Grazie alla televisione, un bambino americano assiste in media a 8 mila omicidi e a 100 mila atti di violenza prima di aver terminato le scuole elementari" e più oltre sottolinea che Brandon S. Centerwall, psichiatra all’università di Washington, nel mese di giugno 1992, sul Journal of the American Medical Association, ha riferito che: "l’arrivo della televisione in Sudafrica ha coinciso con un raddoppio del tasso di omicidi. Durante il della preadolescenza, ha spiegato lo studioso, l’esposizione alla violenza televisiva ha un impatto particolarmente profondo. "4. C’è, pure, da sottolineare, che le notizie truculenti che i mass media ogni giorno ci propinano determinano nelle persone uno stato di disagio continuo, di paura di tutto, di sfiducia totale nei confronti degli altri. E non pochi finiscono col barricarsi in casa, col terrore di un mondo di mostri. E non è, affatto, così. La realtà non è fatta solo di omicidi, stupri, stragi ed altri orrori vari, eppure, sono queste scelleratezze che più frequentemente occupano gli spazi dei giornali. Ci viene mostrato solo il lato peggiore delle cose. Ma perché i mass media danno tanto spazio ai fatti più orripilanti della nostra società, dimenticando tutte le buone azioni che si compiono nel mondo? Perché "forse fa comodo tenere il paese in continua apprensione" 5.

237 E se tutto ciò costituisse un disegno elaborato da forze occulte di potere, che hanno interesse a creare scenari nuovi e apocalittici, per provocare certi cambiamenti a loro più graditi? Ci troveremmo, in questo caso, ad essere bersagli indifesi, nel mezzo di una sottile guerra psicologica. Increduli? Ebbene, l’uso dell’informazione, come forza destabilizzante, è più diffuso di quanto vi sforziate di immaginare. In casi del genere i mass media sono usati come "mezzi persuasivi e/o costrittivi, tali da consentire l’ampliamento delle aree di controllo e supremazia e il conseguimento di scacchieri operativi totalmente immuni dall’insidia della critica e della riflessione attiva. Nel quadro internazionale la guerra psicologica assume un ruolo preminente..."6. In questo caso si comprenderebbe meglio ciò che si vuole instaurare nella gente, scagliandole contro una massa di notizie efferate, devastanti e brutali: paura, disperazione, grande insicurezza e di conseguenza "la sensazione di essere indifesi che produce vulnerabilità, l’obiettivo tattico della guerra psicologica attiva" 7. Col condizionamento si guida l’orientamento delle persone verso finalità programmate. Nella mente della gente si creano modi di essere e comportamenti differenti dai precedenti. Il processo è sottile e subdolo e "si estrinseca nell’azione o nell’atteggiamento provocati da un impulso o da una sollecitazione tali da indurre i soggetti stessi ad uniformarsi ad una linea preconfigurata, instillata precedentemente, educando i ricettori a reagire in una ben precisa direzione" 8. Il condizionamento progressivo, una volta realizzato, può essere utilizzato in diversi modi: "-per avallare delle scelte -per estendere il controllo -per accreditare immagini - per corroborare dottrine -per demolire situazioni e condizioni -per indirizzare reazioni e sentimenti a fattore comune -per esercitare pressioni -per fagocitare posizioni di resistenza e si tiene sotto controllo con l’azione psicologica..." 9. Cosa si vuole, esattamente, ottenere col condizionamento? E’ presto detto: assoggettare, annullare ogni reattività critica, incrinare la fiducia del cittadino nei confronti di ogni sicurezza acquisita, svuotandolo di coraggio e determinazione; bloccare o limitare l’imponderabilità di ciò che non è prevedibile nell’individuo e via di seguito, fino a modificarne la scala dei valori, riadattarla ad un diverso modo di concepire la realtà e la vita. Tutto ciò serve a creare emozioni o a inibirle, distrarle, orientarle, in conclusione, a controllare l’opinione pubblica. Una vera e propria guerra psicologica. Eccone la definizione: "L’insieme delle operazioni, delle azioni, delle iniziative tendenti a conseguire l’obiettivo di assumere e mantenere il controllo di grandi strati di masse e di pilotarne le opinioni, i giudizi e le conseguenti manifestazioni, agendo sulla ricettività istintiva, sull’emotività e sul processo formativo delle valutazioni..."10. Come è possibile, col terrore, realizzare certi obiettivi quali modificare un individuo, cambiarne il pensiero, azionare processi mentali diversi, ecc.? Ebbene, "Il rateo persuasivo aumenta più che proporzionalmente rispetto all’aumento dei mezzi di comunicazione utilizzati. Nella sostanza si tratta di convincere, di ottenere consensi... mediante un procedimento persuasivo graduato nel tempo, costante nell’intensità, crescente nella pressione per l’effetto combinato della forza applicata e della perdita successiva di opposizione/resistenza da parte dell’obiettivo ammorbidito dal trattamento. (...). "Lo sfruttamento della paura inconscia e della debolezza spirituale e intellettuale, l’assuefazione ad una determinata condizione e la latente minaccia di un mutamento repentino e irreversibile, passano attraverso la sollecitazione di tutta la gamma sensitiva, premendo, via via, sull’incertezza, sull’apprensione, sul timore, sull’intolleranza, sull’irritazione, sull’angoscia, sino al terrore e al panico intesi come proiezioni di una condizione teorica, ma ineluttabile, al verificarsi di determinate condizioni, prodotto della realtà raffigurata, rappresentata e iniettata mediante la tecnica dei riflessi condizionati..."11. I mass media hanno un peso considerevole in tutto ciò.

238 Ma vi siete mai chiesti chi controlla i giornali? Il giornalista e scrittore Maurizio Blondet, in un’intervista, mi ha detto: "La stampa appartiene ai centri di potere finanziari, internazionali o nazionali... In realtà il sistema mediologico non serve a far sapere la realtà, ma a creare un rumore di fondo omologante in cui tutti pensino allo stesso modo"12. Meravigliati? E perché mai? L’utilizzo della manipolazione psicologica, particolarmente nel settore politico non è una novità recente. Il sociologo David Riesman nel suo libro "La folla solitaria" scrive: "Come, in campo commerciale, la suggestione esercitata dalla confezione e dalla pubblicità di un prodotto si sostituisce alla convenienza del prezzo, così in campo politico, la suggestione esercitata dalla ‘confezione’ del candidato o mediante una tendenziosa manipolazione dei mezzi di diffusione di massa, si va sostituendo alla ricerca dell’interesse personale che determinava la scelta del tipo auto-diretto". Vance Packard ci informa che già "nel 1955, i due massimi partiti politici americani si servivano ormai correntemente di persuasori di professione per risolvere i loro problemi..." 13. Gli esperti di tanto in tanto fingono di dolersi di queste intromissioni nella mente altrui, ma, anche in casi del genere è molto probabile che stiano utilizzando nuove e più efficaci tecniche di manipolazione mentale. Ecco quanto disse W. Howard Chase, presidente della Public Relations Society of America, 1956: "La pretesa dichiarata di plasmare o influenzare la mente dell’uomo mediante le tecniche che applichiamo, ha creato in molti di noi un senso di profondo disagio morale". Parola d’onore di persuasore occulto. E così vengono adottate tecniche sempre più sofisticate ed efficaci, per insinuarsi nell’intimità della mente umana e manipolarla, dirigerne la volontà, le scelte, gli ideali personali e collettivi, fino a modificare il pensiero delle persone. Non crediate che quanto avete letto sia fantapolitica infarcita di teorie complottiste. Meditate su quanto scrisse Kenneth Bouldin, professore all’Università del Michigan: "oggi si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale, tuttavia, siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico".

Note bibliografiche: 1 Giorgio Nardone e Paul Watzlawick nel libro L’arte del cambiamento, Firenze 1990, pag. 68. 2 H.J. Eysenck. E D.K.B. Nias, Astrologia. Scienza o superstizione?, Roma 1983, pagg.. 43-44. 3 Karol Wojtyla, La potemza dei media, in Karl R. Popper e John Condry, Cattiva maestra televisione, Milano 1996, pag. 49. 4 Charles S. Clark, La violenza in tv, in K. R. Popper e John Condry, cit., pagg. 81, 88. 5 "L’Unità", 16 settembre 1984, pag. 4, Lettere. 6. Piero Baroni, La guerra psicologica, Roma 1986, pag. 186. 7 Ibidem, pag. 197. 8 Ibidem, pag. 268. 9 Ibidem, pag. 224. 10 Ibidem, pag. 55.

239 11 Ibidem, pagg. 57, 59. 12 "Teologica",cit., pag. 30. 13 Vance Packard, I persuasori occulti, Torino 1983, pag. 241.

240 I SEGRETI DI MAASTRICHT

Intervista alla studiosa Caterina Crociani a cura di Giuseppe Cosco Più di 370 milioni di individui si genuflettono ad un nuovo ordine mondiale, ignorandone completamente i risvolti segreti e più inquietanti. Un progetto economista attuato in sordina, per controllare il mondo, di ispirazione marxista, che evita accuratamente, nel Trattato di Maastricht, di scrivere la parola "religione". Eppure è impossibile pensare che gli autori abbiano dimenticato che, tra i più di 370 milioni di cittadini che il Trattato vuole regolare e controllare in ogni loro azione, molti di loro aderiscono alle principali religioni: cristiani cattolici, protestanti e ortodossi, ebrei e islamici. Perché meravigliarsene? Marx ed Engels consideravano le religioni mera irrazionalità. Fatti che riecheggiano le oscure trame dei Cavalieri Templari, che avevano come fine supremo quello di vendicare la morte del Gran Maestro Jacques de Molay, avvenuta il 18 marzo 1314, distruggendo, tra l’altro, "la potenza del papa; ...la religione cattolica... e di fondare una repubblica universale". La vendetta, poi, fu fatta propria dall’ "Ordine degli Illuminati", fondato l’1 maggio del 1776 dall’allora 28enne principe Jean Adam Weishaupt (1748-1830), educato dai Gesuiti e professore di Diritto Canonico a Ingolstadt. Il simbolo dell’Ordine fu un Punto tracciato al centro di un cerchio (rappresentazione del simbolo del Sole e del dio Horus). Ho intervistato sulla spinosa questione Caterina Crociani, una studiosa romana dei molti misteri della ‘storia occulta’, quella che non viene insegnata a scuola. La Crociani è laureanda in "Ingegneria elettronica" con indirizzo informatico.

L’intervista COSCO: Il piano per il dominio del mondo risalirebbe dunque ai Templari. Gli Illuminati, secondo molti, sono i continuatori dei disegni templari. Dopo la distruzione del loro Ordine, si infiltrarono nella massoneria ufficiale. La setta degli Illuminati fu considerata come la più pericolosa deviazione della massoneria iniziatica. Cosa predicava il loro credo? CROCIANI: L’insegnamento segreto di Weishaupt era che . Cadet-Gassicourt, nel suo libro "Le Tombeau de Jacques de Molay" (1719) trascrive il giuramento segreto dell’ "Illuminaten Orden" che, tra l’altro, minacciava di: . E non è affatto fantapolitica. COSCO: Ci sono indizi sull’attuazione dell’oscuro disegno degli illuminati? CROCIANI: Forse si. Guardi qui, è uno strano articolo apparso sulla "Gazzetta del Sud" di venerdì 4 Febbraio 1994, e racconta una misteriosa vicenda: scrive il quotidiano e spiega che: . Il giornale commenta che: . Il progetto europeo, con l’omologazione degli Stati e degli individui, è una vecchia idea che, come si è detto, risale a molti secoli addietro. In fondo, come si è visto, gli "indirizzi comuni" del Trattato di Maastricht derivano, anche se con un linguaggio diverso, da antichi disegni di dominio mondiale. COSCO: E’ possibile che alla maggior parte della gente sfuggano i pericoli insiti nel Nuovo Ordine Mondiale? CROCIANI: I veri scopi del Nuovo Ordine Mondiale sono ben nascosti dai governi. La falsificazione, infatti, si è attuata, come fa notare Ida Magli nel suo saggio "Contro l’Europa", relegando tutto ciò che riguarda l’Unione Europea negli atti della "politica estera" che, come dice la Costituzione, , per cui il gioco è fatto. C’è anche da dire che non è affatto vero che gli italiani siano entusiasti dell’Unione Europea, ma, addirittura, sono numerosissime le voci del dissenso, in particolar modo fuori dall’Italia e che, accuratamente, non vengono fatte filtrare. COSCO: Un altro caposaldo dell’Unione sbandierato con fervore è l’eliminazione delle diversità. Cosa vuol dire ciò? CROCIANI: Un esempio molto inquietante ce lo da la saggista Ida Magli che, al riguardo, ha scritto: . COSCO: Qual è secondo lei il fine ultimo dell’Unione Europea? CROCIANI: E’ la disgregazione dell’Io dei popoli. Vogliono arrivare a ciò disgregando l’Io delle persone. Il motivo è semplice. Solo in questo modo potranno dominare gli individui con una forma nuova di sudditanza. In altre parole: gli Stati Nazionali devono essere annientati per fare posto all’Impero Europeo. Strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale. Del resto era stato molto chiaro David Rockefeller quando credendo di parlare a orecchie fidate, nel 1991 aveva ammesso: 1) che una cospirazione esiste ; 2) che essa ha lo scopo di instaurare nel segreto e dei banchieri; 3) che il nemico dei cospiratori è ". E a proposito dell’esistenza e della pericolosità degli illuminati un fisico slovacco, l’esoterista Vladimir Terzinsky, in una conferenza negli Stati Uniti, ha recentemente affermato: ". Come vede il pericolo è reale e denunciato da più parti.

242 DALLA SKULL AND BONES AL NUOVO ORDINE MONDIALE

Intervista a Maurizio Blondet

COSCO: Dottor Blondet, per quanto riguarda la Skull and Bones, vuole dire qualcosa ai lettori, che non sanno nulla di questa misteriosa società segreta? BLONDET: E’ una società segreta studentesca fondata nel 1832, dove vengono cooptati alcuni studenti dell'Università di Yale, una delle maggiori università americane, diciamo del patriziato americano, in numero di dodici all'anno. Notoriamente, George Bush, l’ex presidente degli Stati Uniti, è stato membro e, prima di lui, suo padre e, naturalmente, anche suo figlio, ammesso che suo figlio sia in grado di seguire comunque le lezioni di Yale, perché questo è un po' dubbio. Ho il sospetto che il candidato repubblicano alla presidenza, non ne possieda le capacità. Però, sicuramente, fa parte di questa setta, anche se non in senso stretto, proviene indubbiamente da quell’ambiente. La famiglia Bush è, pure, vicinissima ai banchieri Harriman, che sono uno dei gruppi più potenti dell’establishment americano. COSCO: Si può dire che Skull and Bones sia stata ed è, in un certo senso, anche la CIA, perché Bush, come è noto, è stato anche direttore della CIA? BLONDET: Le cose non sono assolutamente uguali. E’ però vero che dei direttori della CIA sarebbero stati anche membri della Skull and Bones. In generale, lo scopo fondamentale di una società di questo genere è quello di costituire un gruppo di coetanei, ma, anche, poi, un gruppo intergenerazionale che si aiuta a vicenda, è ovvio. Si sa, anche, che, in generale, l'ideologia della confraternita è, per così dire, al di sopra sia della destra che della sinistra. Destra e sinistra, per loro, sono due elementi dialettici a cui si ritengono superiori. Sono un gruppo di gnostici dedicati, specificatamente, alla manovra politica, quindi destra e sinistra vengono utilizzate come etichette da queste persone, che ritengono di stare al di fuori di simili distinzioni. Non a caso, Harriman è proprio il banchiere che fu ambasciatore americano nell’Unione Sovietica e fu uno di quelli che, veramente, diedero un grande aiuto a Stalin e allo stalinismo, pur proclamando sempre di essere anticomunista. Fa parte di quel giro di banchieri di cui la gente non si ricorda più, banchieri americani, che hanno sostenuto, fino a Gorbaciov compreso, il sistema sovietico. COSCO: Sono ammessi all’Ordine dei Teschio e Ossa, oltre ad americani, anche personalità di altre nazioni? BLONDET: Non lo so questo, anche perché l'unica e sola fonte certa, su questa società segreta, è un libro apparso diversi anni fa e non mi risulta che ci siano stati altri lavori. Di questa potentissima confraternita ha scritto lo storico Anthony C. Sutton in "America’s Secret Establishment – An Introduction to The Order of Skull & Bones, by Anthony Sutton" (liberty House Press, Billings, Montana - 1986). Mi sembra comunque improbabile la presenza di personaggi di altre nazionalità. Potrebbero, forse, esserci dei britannici, ma non, per esempio, dei messicani o degli italiani, non credo proprio. COSCO: E la storia dell’Israele Britannico ha a che fare qualcosa con questa società segreta? BLONDET: Per quanto se ne sa i British Israelites non sono direttamente collegati alla Skull and Bones.

243 COSCO: La Skull and Bones è stata sospettata, fin dall'Ottocento, di essere una confraternita che pratica il satanismo. Una cosa del genere può essere vera secondo lei? BLONDET: Si può senz’altro sospettare una cosa del genere. Per quel che se ne sa viene fatto un rituale usando delle ossa, che si dice siano del capo indiano Geronimo e che sarebbero in possesso di questo gruppo, conservate in una sala normalmente non accessibile a chiunque, a Yale, dove, appunto, viene celebrato questo rito annuale di iniziazione. E’ un rito, sicuramente, di stampo massonico, come stile, perché l'adepto deve stare in una bara, quindi è un rito di morte e rinascita simbolica. L’iniziando deve anche rivelare cose di cui si vergognerebbe a parlarne normalmente, riguardano il suo modo di vivere la sessualità in primo luogo, è una specie di purificazione, una parodìa della confessione cattolica. COSCO: Viene dunque celebrata una ritualità esoterica? BLONDET: Chiaramente sì. Che sia satanica in senso stretto è difficile affermarlo. Si può, anche, sospettare, a un certo punto, l'immissione di una sacerdotessa donna nel gruppo che, lo ricordo, è esclusivamente composto da maschi. Questa donna ha un qualche tipo di ruolo in questa liturgia, ma non so con precisione dire quale. COSCO: Le risulta che il presidente Clinton ne abbia fatto o ne faccia parte? BLONDET: No, Clinton no. Clinton ha un'altra storia. Lui ha avuto una formazione specificatamente anglosassone. E’ stato in Inghilterra a studiare, tuttavia, pare, abbia una profonda ripugnanza per il mondo britannico. Tutt’altro tipo è invece Al Gore. La famiglia Al Gore, molto potente da sempre, al pari di quella di Bush, fa parte di un establishment rosso. Il papà di Al Gore è sempre stato vicinissimo e socio in affari di Hammer, quell’ebreo che, per primo, portò aiuti a Lenin. E’ morto ultranovantenne, qualche anno fa, ricchissimo, era un classico agente sovietico, lui stesso se ne vantava. Hammer era molto famoso, faceva affari sporchi con l’Unione Sovietica, allo scopo di sostenere questo mostro, ormai crollante. Non a caso Al Gore ha fatto un "errore" recentemente. Un anno fa il FMI prestò a fondo perduto, a condizioni ultrafavorevoli, alla Russia ormai di Eltsin, su richiesta e su subdole trame di Al Gore, mi pare, 7 miliardi di dollari, che finirono immediatamente all’estero, in Russia non entrarono mai. Quei soldi finirono sui conti dei cosiddetti oligarchi, cioè ex agenti del KGB ed altre personalità, diventati "imprenditori" della nuova Russia. COSCO: La Skull and Bones è stata definita da taluni come la risorgenza degli Illuminati di Baviera di Wheishaupt. Lei, cosa pensa al riguardo? BLONDET: E’ possibile, ma non credo che ci siano prove dirette di questo. È più probabile, invece, che stiano all’interno di un qualche cosa di più generale e più vasto, perché il profilo della Skull and Bones non è così rivoluzionario. È certo internazionalista, globalizzatore alla Bush, ma non così rivoluzionario. COSCO: Si potrebbe dire che questa sètta tenda alla realizzazione del nuovo ordine mondiale? BLONDET: Questo è il senso che ha dato Bush. Il Presidente Bush, ai tempi della guerra dell’Iraq, fu il primo a parlare apertamente di un nuovo ordine mondiale, che si stava instaurando con quella guerra. La vicenda, poi, non è andata esattamente come pensava lui. C’è un nuovo ordine mondiale in atto, però, non so, esattamente, quali possano essere le conseguenze a lungo termine. Il potere non è dietro la maschera dell’ONU, ma direttamente statunitense. L’America è l’unica superpotenza rimasta, che non si è nascosta dietro l’ONU.

244 COSCO: Qual è il vero volto del nuovo ordine mondiale, che molta gente considera come il massimo bene? BLONDET: Essenzialmente il nuovo ordine mondiale è anche la libera circolazione dei capitali, prima ancora che delle merci, che vengono in secondo luogo e degli uomini che vengono in terzo luogo, perché si sa che il libero movimento di uomini è limitato negli Stati Uniti. Alla frontiera col Messico, per esempio, ci sono centinaia di chilometri di reticolati e di filo spinato, però, i capitali sono ben accetti. In questo nuovo ordine mondiale si esplicano fenomeni diversi, non tutti da condannare, in realtà. Va un pò rivista la posizione ideologicamente negativa. Il capitalismo, anche globalizzato, funziona, sta funzionando e non sempre male, ci sono paesi che se ne avvantaggiano e non sempre sono paesi del giro di quelli che contano, ma sono paesi che hanno visto risorgere o rivalorizzare le loro peculiarità culturali profonde. Questo, probabilmente, non era previsto. Per esempio, l’India è diventato uno dei massimi esportatori di software, perché tutti i giganti del software indiani appartengono alla casta bramanica, nelle cui famiglie si impara il sanscrito, cioè una lingua classica e, anche, il pensiero matematico in astratto. Questi parlano l’inglese e costano un po’ meno sul mercato mondiale. Un altro paese, che si sta avvantaggiando, più di quanto si creda, è la Spagna. Anche qui per un fatto culturale preciso. La Spagna è un paese che per 500 anni ha avuto un impero. Attualmente ci sono 400 milioni di persone che parlano spagnolo. La Spagna sta diventando la potenza economica egemone sui mercati sudamericani. Banche spagnole si stanno comprando le banche argentine, venezuelane ecc.. La Spagna acquista, sempre più, la figura di madrepatria imperiale. Io sono stato in Spagna recentemente, fatto singolare, non esiste un atteggiamento culturale antiglobalizzazione, come esiste per esempio in Francia, in Italia e, in fondo, anche in Germania, ma guardi che non è un caso perché l'antiglobalismo oggi è la maschera dell'inefficienza dei governi di sinistra. Noi siamo contro la globalizzazione per le tradizioni e, improvvisamente, la sinistra riscopre le tradizioni nazionali, perché è perdente. COSCO: E gli aspetti negativi del nuovo ordine mondiale? BLONDET: Alcuni aspetti negativi sono già in corso, sono, soprattutto evidenti, nell’eccesso di libera circolazione dei capitali puramente speculativi. Appena c'è stato un momento di panico questi capitali se ne sono andati da un minuto all'altro, perché, appunto, la moneta elettronica adesso si muove in telecomunicazione, lasciando paesi a secco, in grave crisi economica, paesi che si erano indebitati, perché stavano crescendo, si sono visti, improvvisamente, mancare la liquidità. Ci sono, poi, fenomeni della finanza più speculativi, praticamente si rivelano, alla fine, delle enormi bolle di debito inaccertabili, cioè, non contabilizzati da nessuno. Si ravvisano, altresì, pure, fenomeni particolarmente malvagi e sinistri in certi paesi dell'America Latina; penso alla Colombia. Ogni paese deve specializzarsi nel suo vantaggio competitivo; chi sa fare bene le cravatte, come gli italiani, vende le cravatte e basta e non può fare aerei o cose del genere. La Colombia sa fare la coca. Un terzo del territorio colombiano è adesso controllato da un esercito guerrigliero, che esiste da sempre, di sinistra naturalmente. Sono dei narcotrafficanti con l'etichetta di sinistra e, nel luglio scorso, il capo della borsa di New York, che si chiama Richard Grasso, è andato a fare una visita a questi terroristi di fatto, che stanno veramente atterrendo la popolazione, uccidendo bambini, facendo cose degne della Cambogia di Pol Pot, per offrire loro di "investire" denaro sporco nella borsa di New York. Dietro questo interesse del mondo finanziario americano per i narcotrafficanti, c'è chiaramente anche l'idea di legalizzare le droghe pesanti. COSCO: Alcuni cattolici paventano, con la piena attuazione della globalizzazione, la scomparsa della religione cattolica, pensa che sia possibile una cosa del genere? BLONDET: Nei confronti del cattolicesimo c'è un'ostilità di questi ambienti, penso proprio a Bush. Sicuramente anche Al Gore. Vi è anche fastidio, rifiuto, ma sono fenomeni autonomi però, ed è difficile che

245 possano agire direttamente sulla religione cattolica, sul Vaticano. Il vero problema è, invece, una specie di cedimento finale del cattolicesimo clericale. L'alto clero del Vaticano stesso, manifesta sempre più una forma di nichilismo sorridente, che lo induce a sottacere i contenuti forti dell'ortodossia per provocare grandi eventi mediatici, che sono solo apparenza e pochissima sostanza. La cosa è a tal punto vera che l'anno scorso, a Natale, D'Alema, capo del governo, ha portato la moglie e i bambini alla messa di mezzanotte a Betlemme. C'è questo fatto, una persona che non crede a nulla porta la famigliola a vedere uno spettacolo spirituale suggestivo. In un certo senso, questo mi è sembrato un evento simbolico molto forte, come anche questo giubileo dei giovani, dove l'ultimo giorno, nelle poltrone destinate ai vip, si è visto, invitato o non invitato, praticamente tutto il centro sinistra. COSCO: Secondo lei la Chiesa è ormai diventata solo un grande e suggestivo spettacolo, che suggestiona le masse? BLONDET: Sì, è una chiesa spettacolo, che proprio per questo viene cooptata da questa specie di clericalismo istituzionale ateo, perché c'è anche un subdolo clericalismo ateo di sinistra. Certi comportamenti della Chiesa, come le continue richieste di perdono, lasciano i veri cattolici sgomenti e, invece, vengono accolti con consenso istituzionale dalla sinistra che non crede, ma che considera le masse, che noi non siamo capaci di mobilitare e loro invece si. Poi c'è l'organizzazione, la forza organizzativa che ormai la Cgil non ha più, che le parrocchie invece hanno ancora. Bisogna vedere se, poi, questi giovani saranno cristiani anche quando si tratterà, come ha ricordato il Papa, di pagare col sangue la propria fede; io non ci credo. COSCO: Secondo lei, il fatto di Al Gore di far candidare, come suo vice, un ebreo, cosa può significare? BLONDET: La lobby ebraica negli Stati Uniti è determinante, cosa stranissima ma è così, per il voto proprio. Da sempre gli ebrei, fin dal tardo 800, nel sistema elettorale americano, dove l'elettore si deve registrare per votare, controllano il voto. Nell’800 controllarono il voto del ceto popolare, operaio, erano molto di sinistra gli operai. L’avere un vice ebreo è in qualche modo un atto di audacia, certo, non credo che otterrà il voto dei negri per esempio, però, hanno fatto sicuramente i loro calcoli. I negri votano poco e gli ebrei, invece, sono capaci di mobilitare il voto e di finanziare i candidati. Inoltre, la cosa più preoccupante è che il tipo di ebreo che è lì non è più un ebreo di sinistra, laburista, ma un ebreo fondamentalista. Recentemente cosa è il "fondamentalismo ebraico" lo abbiamo visto con quel Rabbino, che ha detto che gli ebrei, morti nei campi di concentramento, erano delle reincarnazioni di ebrei puniti per i loro peccati. Siamo nel vaneggiamento più assurdo, la reincarnazione è una delle credenze occulte di gruppi cabalisti. Questo indica che sètte "religiose", prima marginali nell’ebraismo, stanno diventando l’ebraismo ufficiale. C’è, quindi, una estremizzazione nel mondo ebraico su sfondo religioso, che lo rende, secondo me, molto pericoloso. Sono stato in Israele e ho visto come i partiti cosiddetti laici, i cui capi vengono spesso apertamente minacciati di morte dai rabbini, non osano rispondere per le rime, è un vecchio riflesso ebraico, alla fine i rabbini più fanatici comandano sempre. COSCO: Un’ultima domanda. Come si colloca un Al Gore, dichiaratamente di sinistra, con l’ebraismo? BLONDET: Al Gore è di quella sinistra essenzialmente ecologista, che limita le nascite, meno uomini ci sono nel mondo meglio è, controllo demografico, sviluppo zero, ecc. perché se no le foche muoiono. Essenzialmente, oggi, sinistra liberale è essere questo, ecc. Al Gore è affiancato da un personaggio che è un ebreo di questo tipo qui, fanatico insomma. E le due cose possono andare insieme perché nell’ebraismo fanatico, gli altri uomini non ebrei sono sotto-uomini e, quindi, materiale umano che può essere utilizzato, ridotto, tagliato, clonato, ecc., insomma per loro quello che conta è il sangue di Abramo e la discendenza di

246 Abramo, che è la vera e unica umanità, gli altri non lo sono. Gli altri, per questa gente, sono solo merce di scambio.

247 LA GUERRA SISMICA

Provocare i terremoti I terremoti sono provocati dallo "scorrimento" l'uno sull’altro di due strati profondi della crosta terrestre. Secondo molti esperti, l'esplosione di una bomba atomica sotterranea nel punto di separazione dei due strati, potrebbe essere sufficiente a scatenare le energie necessarie per provocare il sisma. Oggi si sanno scavare pozzi profondi chilometri, ed è possibile raggiungere molte zone suscettibili di scatenare eventi catastrofici. Il problema dei terremoti è antico. Ne parla anche la Bibbia. Le modalità con le quali la crosta terrestre prende a scuotersi non sono affatto chiare. Un esempio tutto italiano riguarda i sei mesi di scosse sull'Appennino umbro-marchigiano, che ha ridotto al silenzio i cosiddetti esperti, che l'hanno definito un "fenomeno senza precedenti". La prima forte scossa si ebbe alle ore 2,33 del 26 settembre 1997 nei pressi di Colfiorito, piccolo comune dell'Umbria. La magnitudine fu di 5.6. Fu solo l'inizio di un sisma infinito, più di 8.000 scosse di varia intensità registrate fino ad ora, una media di circa 100 scosse al giorno, che delimitò quella zona dell' Appennino, che va da Gualdo Tadino e arriva a Preci. E fu l'inizio dell'inferno per quella gente. Sui terremoti si sa molto poco. Di sicuro, però, si può osservare grazie all'analisi dei vari dati, che alcuni di questi sembrano avvenire in concomitanza di esplosioni nucleari. Sarà una pura e semplice casualità? Non sembra, si può fornire una risposta inquietante a questa domanda. Certo è che il problema è degno di essere ancora studiato attentamente. La domanda si è fatta più perentoria in questi giorni. Riassumiamo gli avvenimenti. Sono recentemente ripresi i test nucleari. L'India fa detonare, nei giorni 11 e 13 maggio di quest'anno nel deserto del Rajasthan degli ordigni nucleari. La protesta del mondo è unanime. Il Pakistan, di risposta, ne ha effettuati cinque il 28 maggio di quest'anno e uno il 30 maggio. La "bomba islamica" è stata realizzata dal professor Abdul Qadir Khan, uno scienziato pakistano, che ha studiato e lavorato in Europa. Khan ha affermato di aver compiuto le cinque esplosioni usando uranio 235 e ha aggiunto: =6), hanno accompagnato i primi 5 decenni del nostro secolo, 68 all'anno. Non e mica una bazzecola. È illuminante, a tal riguardo, sapere, che nel 1958 e nel 1960 si verificarono pochissimi test nucleari e, di conseguenza, il numero dei terremoti, due anni dopo, di magnitudo >=6 precipitò a solamente 78 nel '62 e 83 nel '63. I terremoti più distruttivi, parlo di quelli che uccidono non meno di 1.000 individui, sono chiamati "killer quake". È molto impressionante, a questo punto, osservare che tutti i "killer quake", che hanno fatto sussultare la terra nell'anno ‘51, hanno chiare coincidenze con i test nucleari effettuati in quel periodo. C'è di più, tra gli anni ‘51 e ‘88 si verificarono ben 32 sismi distruttivi. Venti di questi terribili terremoti, su 32, si verificarono in uno periodo che andava dallo stesso giorno del test ai quattro successivi (come per il recente sisma che ha colpito l'Afghanistan). Esattamente: 12 terremoti assassini si ebbero nello stesso giorno del test, 3 nel secondo giorno, 2 nel terzo giorno e 3 dopo 4 giorni dagli esperimenti. Morirono più di un milione di persone. Un altro dato sconvolgente è appurare che, mediamente, i terremoti con intensità superiore a 6,0/6,5 (scala Richter) sono addirittura più che raddoppiati dalla data d'inizio dei test nucleari. Un esempio che valga per tutti, come dimostrazione della pericolosità e collegamento dei test nucleari con i terremoti assassini, è quello relativo agli esperimenti francesi effettuati, il 6 settembre del 1995 nell' atollo di Mururoa.

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Un dato sconvolgente è che dalla data d'inizio dei test nucleari i terremoti di intensità superiore a 6,0/6,5 della scala Richter sono in media più che raddoppiati. Se fosse vero il collegamento, dal 1951 al 1988 gli esperimenti atomici avrebbero provocato più di un milione di morti. Ebbene, due giorni dopo, l'8 settembre, si ebbero tre terremoti a sud est del Pacifico; il 9 di settembre un quarto sisma fece tremare il Cile settentrionale. Ci fa sapere il professore Whiteford, a pag. 14 della citata rivista, che la sola Francia . Guerra sismica I collegamenti diretti tra le sperimentazioni atomiche e i terremoti micidiali, che scuotono la terra violentemente, a distanza di pochi giorni della detonazione dell'ordigno, sembrano a questo punto cosa più che possibile. È ovvio, tuttavia, che altri studi devono essere condotti per confermare definitivamente o meno la tendenza che affiora da questi dati. La preoccupazione maggiore è quella che potremo essere tutti potenziali vittime di pericolosi esperimenti, che ormai si susseguono vertiginosamente. Ecatombi come quella dell'Afghanistan sono dietro l'angolo e la cosa non sembra preoccupare il mondo più di tanto. Dopo le proteste tutto torna nel dimenticatoio, cosi accade pure per i fatti di Mururoa. E se fosse davvero in atto una specie di "guerra sismica" di cui ci sfuggono gli occulti disegni?

250 ORRORI DI UNA SCIENZA ASSERVITA AL MALE

Il nostro è un mondo senza amore e senza pietà dove non si rispettano né i vivi né i morti. Vi sembra un’affermazione inverosimile? Leggete allora che tipo di esperimenti compiono scienziati-stregoni nel segreto dei loro laboratori: (Giovanni 17,9). Molti ministri di Dio sono diventati essi stessi motivo di scandalo: (Atti degli Apostoli

260 20,29-30). Prima ancora di Paolo, Gesù aveva profetizzato: (Matteo 24, 10-13). Questi nostri tempi sono stracolmi di dissolutezze, ma pure, di apparizioni della Vergine (Lourdes, Medjugorje, Kibeho, Schio, Carpi, Cittadella di Padova, Oliveto Citra, Flaminiano, Belpasso, Crosia, ecc. ecc.). Le numerose apparizioni della Madonna in questi anni, avverano la visione di San Giovanni: (Apocalisse 12, 1). E, a tal proposito, inquieta una profezia di Giordano Bruno, conservata negli Acta Sententiarum ac Testimoniarum del processo, a cui fu sottoposto dall’Inquisizione, prima di essere arso vivo il 17 febbraio del 1600, che dice: . Anche profezie extraterrestri delineano chiaramente verso cosa, il mondo, sta andando incontro: (M. A. De Mauro e O. Valenti, I giganti del cielo: Eugenio Siragusa, N.E.D.I.). Occorre un brusco cambiamento di rotta altrimenti sarà impossibile salvarsi dalla catastrofe. D.: Nel libro ‘Così parlò Padre Pio’ viene citato un colloquio del frate cappuccino con un suo figlio spirituale che gli domandava la sua opinione sulla possibilità che Dio avesse portato la vita anche in altri pianeti dell’universo. Padre Pio, nella sua maniera un po’ burbera, gli risponde che era più che normale che ci fossero altri pianeti abitati, visto che l’Amore di Dio non poteva certo limitarsi al nostro ‘piccolo pianeta’. Cosa pensa di ’quest’apertura’ alla vita nell’universo? Perché però esiste ancora una sorta di disinformazione a riguardo? La parola UFO o Extraterrestri provoca ancora diffidenza, perché, e se c’è, qual è la soluzione? R.: Innanzi tutto voglio fare una sintetica esposizione di una aspetto del carattere di Padre Pio, la scontrosità. Egli più volte fu definito burbero, irascibile e scortese. A riguardo lo stesso frate di Pietrelcina così rispose a queste accuse: . Padre Pio era inoltre un grande lettore dell’animo umano, conosceva i segreti più nascosti della persona che aveva dinanzi. Non di rado egli stupiva con affermazioni inconsuete per un piccolo fraticello senza istruzione. Tra queste, la convinzione che altri mondi fossero abitati. Potremmo dire che questa sua ammissione costituiva, anche se non chiaramente espressa, una sua precisa convinzione dell’esistenza di una vita extraterrestre. Del resto, alla vera santità, non sfuggono mai le realtà imperscrutabili del disegno divino. E’ solo uno stupido orgoglio quello che porta a credere che solo il nostro piccolissimo pianetino sia il solo ad essere abitato. C’è anche da aggiungere, riguardo agli UFO, che non vengono segnalati solo in epoche moderne, ma sono stati osservati anche in epoche antichissime. L’ambiguo comportamento dei governi, in relazione all’esistenza dei dischi volanti, rientra in quella che è stata definita, da molti esperti e studiosi del problema, come . I motivi di tale congiura sono stati ampiamente riferiti su riviste specializzate.

261 D.: Pensa che la scienza riuscirà ad andare di pari passo con la spiritualità etica? Quali sono i pericoli maggiori se, invece, prosegue per la sua strada? R.: Vi è, in certi santuari della scienza medica e non solo, un agire che, contraddicendo i dettami e il giuramento di Ippocrate, sacrifica vittime umane a teoremi di morte. Non vi siete accorti che alcuni aspetti di quella che chiamiamo scienza medica hanno un sottofondo di magia nera, compreso l’equivalente dei sacrifici umani rituali? Vangeli di tenebre che predicano la parola del marchese de Sade: >. Eugenetica come sacrificio necessario. Julian Huxley, uno dei fondatori della Società Eugenetica Britannica, propugnatore, tra l’altro, della teoria che neri e handicappati sono da intendersi come esseri inferiori, affermerà: . Nuovi razzismi che culminano in programmi di controllo che celano genocidi vari. Strategie del Nuovo Ordine Mondiale. Lungo questi percorsi si incontrano teorie strane, che evocano sinistre creazioni. Ritornano alla memoria inquietanti personaggi, come il Golem, a cui il rabbino Low donava la vita, e la tragica creatura di Frankenstein. Epoca, la nostra, di teologie di sterminio che predicano genocidi e stragi varie. Stermini preparati in ambienti militari o laboratori asettici, tra microscopi e provette. Un XX° secolo tutto da rileggere alla luce di laboratori di ricerca dove si gioca, disinvoltamente, con la vita e si studiano nuovi tipi di morte. In certi ambienti scientifici e militari top secret, si svolgono esperimenti, capaci di suscitare veri e propri flagelli. Oggi parliamo di virus e batteri mentre nel passato si diceva evocare un demonio Acush o i Diviahi caldei, che, si credeva, propagassero le febbri e altri morbi. Tragedie inaudite, scagliate su una povera e inerme umanità sofferente, La nostra in fondo è un’era di pericolosi angeli sterminatori o, se preferite, anticristi. Si attuano, altresì, nel mondo ricerche tenute segretissime, nel contesto di programmi messi a punto in ambienti insospettabili. Si combattono guerre invisibili per orientare, distrarre o suscitare emozioni, per arrivare al controllo dell’opinione pubblica. Guerre che usano l’azione psicologica per la (Alan Pujol). Eresie del Nuovo Ordine Mondiale. D.: Cosa si aspetta dal nuovo millennio? Paure e speranze. R.: Il mondo è diventato una polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro. La scienza ha perso ogni sua certezza ed è caduta sotto il peso di venti secoli di storia e di molti errori. La civiltà dell’occidente vive una crisi profonda. E’ un mondo suicida che va, sempre di più, verso la sua rovina piuttosto che verso realizzazioni gloriose. Viviamo in un mondo edonista. Il filosofo russo Vladimir Soloviev (1853-1900) autore de i "Tre dialoghi" seguiti da un "Breve racconto dell’Anticristo", scriveva che l’essenza del falso Agnello sta . Secondo Soloviev questo falso edonismo . Una società la nostra senza pace, che, pur avendo la forma della pietà, è priva della forza per realizzarla. Una società attaccata esclusivamente al mondo dei valori relativi, come l’amore per la natura, il pacifismo ecc. che, se non vissuti nel mistero di Cristo, conducono inevitabilmente al culto fondato sull’adorazione di idoli. La nostra società vive drammi, da quello nucleare all’inquinamento ambientale, dalla caduta dell’illusione di una scienza, che si credeva onnipotente, alla perdita di ogni valore, fino al disgusto per la stessa vita, come ammoniscono le Sacre Scritture: (Isaia XXVIII, 15). E’ necessario che l’uomo ritrovi al più presto la sua dimensione nel disegno della volontà divina. I nostri tempi sono bene descritti in un passaggio del Manavadharmasharastra (VII, 24) che ammonisce: . E’ indispensabile recuperare la propria autenticità in un futuro imminente inteso come con l’universo e con sé stessi nella luce di Cristo che ci avverte quando la via sarà quella giusta: (Matteo 24, 32).

263 GLI STATI UNITI E IL C.F.R. Potere magico e politico sembrano collegarsi più spesso di quanto si creda; manifestazioni di un connubio, lontano dai canoni intesi dalla gente comune, che pare derivare dalla linfa di remoti esoterismi. Ci si potrebbe chiedere: qual è il ruolo delle società segrete nei vari Governi? Vi sono esoterismi che delineano gli scenari del mondo? Col "Nuovo Ordine Mondiale", definizione coniata dall’ex presidente americano Geoge Bush, si vuole realizzare un occulto disegno? Prima di cercare di dare risposta a questi interrogativi occorre, però, rispondere alla domanda: . La maggioranza della gente risponderebbe: . William Cleon Skousen non era però affatto d’accordo con questa risposta. Ma chi era William Cleon Skousen? Un docente universitario della Brigham Young University, ex agente dell’FBI e scrittore; autore, tra l’altro, del libro Il capitalista nudo (traduz. italiana a cura di S. Vaselli, Roma 1978). La risposta esatta alla domanda, per Skousen, è: . (Maurizio Blondet, Complotti - I fili invisibili del mondo - I. Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano, II ediz., 1995, pag. 98). Il CFR fu costituito a Parigi (Gianni Vannoni, Le società segrete, Sansoni Editore, Firenze 1985). Ecco il proseguo degli eventi: (Maurizio Blondet, Complotti - I fili invisibili del mondo - I..., cit.). Il "Council of Foreign Relations (CFR)" fu fondato nel 1921. Di grande interesse è sapere che i fratelli Rockefeller ne sarebbero stati i maggiori finanziatori e, nel 1922, secondo Blondet, hanno fornito . Ecco, sempre secondo Blondet, una parte della lista dei finanziatori: (Ibid.).

264 Del CFR farebbe parte anche Il Presidente degli Stati Uniti Clinton, infatti, ("Nexus", ediz. italiana, n. 3, Gennaio-Febbraio 1996, pag. 23). Eppure la stragrande maggioranza della persone non sa neppure che esiste il CFR ed ancora meno è a conoscenza della storia equivoca di tale organizzazione. E’ incredibile il gran numero di importanti personalità politiche che sarebbero coinvolte, sebbene ("Nexus", ediz. italiana, n. 3, cit.). Il fatto, forse, più sorprendente è che (Gianni Vannoni, Le società segrete, cit.). Ci informa, a tal riguardo, Maurizio Blondet che: (Maurizio Blondet, Complotti - I fili invisibili del mondo - I.., cit.). A proposito del termine "vero Israele", Arnold Toynbee spiega: (Arnold Toynbee, Panorami della storia, Mondadori, Milano 1954, vol. II). Vannoni, sulle origini del CFR, racconta: (Gianni Vannoni, Le società segrete, cit.). Il recente rimpasto politico nel governo americano, lo ha detto Clinton, ("Avvenimenti", 18 dicembre 1996). Numerosi esoterismi, si è visto, si agitano, in un fitto reticolo di correnti incrociate, misteriose catene iniziatiche, tutte, sostenitrici dell’instaurazione di un Governo Mondiale. Ci si può chiedere, a questo punto, quali sono i reali rapporti tra politica, potere finanziario ed esoterismo e quanto questi connubi sono significativi, particolarmente, nel nostro secolo. La cultura e i miti ambigui del New Age, certamente, hanno una, non poco trascurabile, influenza nella nostra società e nell’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale. A proposito del New Age, in America Latina, le sue ideologie sono diffuse, attraverso stampati e conferenze, dalla Fondazione Rockefeller.

266 I FATTI DI FATIMA, LE ILLAZIONI ISLAMICHE E GLI ATTENTATI A GIOVANNI PAOLO II

La storia del Terzo Segreto ha inizio domenica 13 maggio 1917. I pastorelli e fratelli Francesco e Giacinta Marto, assieme alla loro cuginetta Lucia dos Santos, erano intenti a pascolare le pecore in un podere, Cova da Irìa, poco distante da Fatima. Improvvisamente si susseguono dei lampi accecanti e, davanti agli occhi dei tre ragazzi, appare una giovanetta che disse loro, come è risaputo, di essere la Madonna. Ebbene, secondo l’Islam, ad apparire ai tre pastorelli a Fatima, piccolo villaggio situato nel cristiano del Portogallo, non fu la Vergine ma Fatima, la figlia prediletta di Maometto e di Khadigiah. La giovane, divenuta sposa del quarto califfo Alì ibn Abi Talib, morì nel 633. Gli sciiti, in particolar modo, avvolsero questa donna in un’aura di credenze e la glorificarono successivamente alla sua morte. Secondo un documentario della televisione iraniana, quello di Fatima, in Portogallo, non fu un miracolo cattolico ma musulmano. Ad apparire ai tre pastorelli nel 1917 non fu la Madonna, afferma, infatti, la TV iraniana, ma la stessa Fatima, figlia del profeta dell’Islam Maometto. Louis Massignon afferma che Fatima è oggetto di una iperdevozione che corrisponde a quella che i cattolici hanno nei confronti di Maria. Altri autori associano L’Imam Occulto al Cristo Risorto. Si sa anche che, ciò che nell’imamismo si attesta di Fatima, fu detto dagli gnostici cristiani di Maria. Teheran, nel diffondere la sua "verità" per far credere al mondo musulmano che fu la ad apparire ai piccoli pastorelli e a svelare loro che la Russia si sarebbe convertita, ha inteso probabilmente fare un’enorme propaganda. La componente islamica, l’Iran shiita, che fondò il marito di Fatima, ha verosimilmente agito in questo modo per influenzare le popolazioni turche e musulmane dell’Asia Centrale e allontanarle dalla Turchia sunnita che raccoglie il maggior numero dei seguaci maomettiani. Il culto portato a Fatima è, più specificatamente, derivante da una gnosi di radice mesopotamica e persiana assieme, addizionata a misteriose corrispondenze, come, appunto, quella fra l’Imam Occulto e il Cristo e dovute sia all’influenza del cristianesimo sull’Islam, sia alla presenza di elementi archetipici comuni alle religioni medio-orientali. Il Vaticano non ha ad oggi commentato le illazioni islamiche, c’è stata forte protesta, soltanto da parte dei cattolici ultraconservatori. A questo punto c’è perlomeno da chiedersi se gli attentati a Giovanni Paolo II potrebbero essere stati ispirati da questioni legate a motivi "cultisti". L’ex magistrato Carlo Palermo scrive ne "Il quarto livello" (Editori Riuniti, Roma 1996): . Sottolinea ancora Palermo: . Il tentativo di uccidere il Papa, per quanto riguarda Ali Agka, avrebbe avuto come paternità l’influenza integralista islamica e, più particolareggiatamente, quella musulmano-sciita, che è operante nelle forme più virulente del Jihad islamico. Una curiosità: la sorella di Alì Agka, per uno strano caso, si chiamava Fatima. In relazione all’attentato perpetrato da Juan Fernàndez, invece, si evidenzierebbe una matrice coniugata con quell’interpretazione della storia che non riconosce il principio dell’autorità papale. Per quanto concerne la questione delle apparizioni di Fatima, interpretate secondo la visione musulmana, ricordo che il luogo in cui si verificarono quei misteriosi fatti, nel 1917, si trovava nella parte più cristiana del Portogallo. E’ utile a questo punto rammentare quanto scrisse Luigi Gonzaga da Fonseca, considerato come il più importante storico dei fatti misteriosi di Fatima: . Il Terzo Segreto, come è stato svelato, riguarda nei suoi punti più salienti l'attentato a Giovanni Paolo II nel 1981. Il Segretario di Stato Angelo Sodano ha, infatti, spiegato che: > (1 Giovanni II, 18) perché‚ (2 Tessalonicesi II, 3). Infine, prima della fine del mondo, gli ebrei si riuniranno nuovamente e si convertiranno in massa. Le Royer predisse che prima del manifestarsi dell'Anticristo . La veggente vede in una delle sue visioni profetiche . La Monaca di Dresda profetizzò tempi futuri nei quali . I terremoti in questo scorcio di secolo, effettivamente, si stanno susseguendo con inaudita violenza. In effetti, il nostro, è un secolo di sciagure. Padre Porthos Melbach, il solo zingaro che sia stato ordinato sacerdote cattolico, domenica 6 agosto del 1961 sconvolse i fedeli quando, durante l'omelia, affermò: . Le cinque principali religioni prevedono tutte la fine di questo mondo. Riassumendo i tempi della fine e della resurrezione dei morti, nella religione ebraica, il salmista dice: (Salmo, CI, 27) e (Ezechiele, XXXVII, 9). I rinati poi (Isaia, LXVI, 24). Nel cristianesimo, il premio e il castigo finale è più incisivo. Alla fine (Matteo XXV, 32) e ai salvati Gesù dirà: (Matteo XXV, 34, 41). Nella religione musulmana vi è, anche, la certezza di un universo che è destinato a finire trascinandosi dietro, nella sua rovina, i malvagi; mentre gli eletti rivivranno perché‚ >. 4 - Dove vivrà la sua adolescenza ? Sant'Anselmo, Rabano ecc. parlano delle due città maledette da Gesu' Cristo: Betzaida e Corozaim. 5 - Dove avrà inizio il suo regno ? Secondo San Girolamo e altri a Babilonia. 6 - Quanto durerà il suo potere ? San Girolamo, Sant'Ambrogio e altri parlano di soli quarantadue mesi di regno. La durata di tre anni e mezzo è attestata da otto passi delle Sacre Scritture che, sebben diversi, concordano tra loro: (Dn VI, 25; XII, 7; Ap XII, 14). (Dn IX, 27).

335 (Ap XI, 2; XIII, 5). (Ap XI, 2; XII, 6). Bisogna ricordare che l'anno ebraico è composto da trecentosessanta giorni, perciò tre anni e mezzo). Ippolito, morto martire, tra il 202 e il 204, scrisse quello che può essere considerato il più antico commento al libro di Daniele e, tra l'altro, redasse una biografia dell'Anticristo nella quale disse che il suo nome sarà Titan o Evanthas o Latinus. Da principio si manifesterà con falsa e ingannevole bontà (2 Tes II, 3-4). L'Anticristo e il suo numero riappaiono negli incubi della gente. Egli si presenterà in veste di agnello. Il 28 Agosto del 1991, al Meeting di Cl a Rimini, l'arcivescovo di Bologna, cardinale Biffi, citò il lavoro del filosofo russo Vladimir Soloviev (1853-1900) i "Tre dialoghi" seguiti da un "Breve racconto dell'Anticristo". Nel racconto, lo scrittore russo sottolinea che l'essenza del falso Agnello sta
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