Giapponese a Fumetti Intro
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Giapponese a Fumetti Intro...
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Prefazione all’edizione italiana
Nel 1998, su una nota rivista spagnola di manga e animazione, fu pubblicata la prima lezione di un corso di giapponese che aspirava a insegnare la lingua in modo divertente, utilizzando esempi tratti dai manga giapponesi, per far sì che lo studio fosse il più piacevole possibile. Il successo degli articoli mensili sulla rivista permise, nel maggio 2001, di riunire tutte le lezioni in un libro, Il giapponese a fumetti, che fu di nuovo accolto a braccia aperte da migliaia di lettori e spinse l’autore a realizzare un secondo volume. Ora, Il giapponese a fumetti si è trasformato in un’autentica opera internazionale. Dopo le versioni inglese, tedesca, francese, catalana e portoghese, giunge adesso l’edizione italiana, che per me personalmente rappresenta una grande felicità. Non avrei mai immaginato che ciò che cominciai come un gioco, un piccolo incarico per una rivista, si trasformasse in qualcosa di così grande: questo fenomeno non cesserà mai di sorprendermi. La reazione più stupefacente è, senza dubbio, quella dei lettori: molti di loro mi hanno scritto per raccontarmi la loro storia con il Giappone e il giapponese; i loro messaggi di sostegno, così come i loro suggerimenti per migliorare il metodo, sono sempre stati utilissimi per me. Grazie a loro e a quelli che mi scriveranno d’ora in avanti, il metodo Il giapponese a fumetti va crescendo, migliorando ed evolvendosi. A tutti voi, grazie di cuore. I miei ringraziamenti vanno anche a Verònica Calafell, che è sempre al mio fianco e mi appoggia continuamente durante i duri mesi di lavoro che richiede la creazione di questi libri, oltre a rivedere il contenuto degli stessi e a darmi validi consigli. Non posso, poi, tralasciare di menzionare Alberto Aldarabí per le sue correzioni e i suoi consigli; Itsue Tanigawa, che ha corretto le parti in giapponese, né Paola Ieie, l’efficiente e simpaticissima traduttrice in italiano di quest’opera. Per concludere, vorrei ringraziare sinceramente la Norma Editorial, che ha dato il nullaosta al progetto e ha creduto dal primo momento in qualcosa di apparentemente tanto strano come un corso di giapponese attraverso i fumetti, che adesso sbarca in edizione italiana. A tutti gli studenti di lingua italiana, infine, benvenuti a Il giapponese a fumetti. Sono sicuro che vi tornerà utile, così come lo è stato per moltissime persone in tante altre lingue. Arigatõ! Marc Bernabé 30 settembre 2005 Osaka (Giappone) Prefazione all’edizione italiana
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Indice
Prefazione ............................................................................................. 5 ............................................................................. Indice ......................................................................................................... 6 ................................................................................... Saluto, da Yoshito Usui............................................................. 7 ............................................ Introduzione ...................................................................................... 9 .................................................................. Glossario delle abbreviazioni ............................................. 13 ............................................................................ Lezione 1: Hiragana ..................................................................... 16 ................................................. Lezione 2: Katakana .................................................................... 26 ................................................. Lezione 3: Kanji ............................................................................... 34 ............................................................. Lezione 4: Espressioni di base ........................................... 40 ............................................ Lezione 5: Numerali .................................................................... 46 ............................................................. Lezione 6: Mesi e giorni ........................................................ 52 ........................... Lezione 7: Pronomi personali ........................................... 58 ............................................ Lezione 8: Katakana speciale .............................................. 64 ...................................... Lezione 9: Grammatica di base ........................................ 70 ................................................. Lezione 10: Stagioni dell’anno ........................................... 76 ...................................... Lezione 11: Sostantivi .................................................................. 82 ....................................................... Lezione 12: Che ore sono? ..................................................... 88 ................................. Lezione 13: Aggettivi in -i ....................................................... 94 ............................................ Lezione 14: Aggettivi in -na ..................................................100........................................... Lezione 15: Suffissi per nomi di persona ................. 106....................................................... Lezione 16: Particelle .................................................................. 112....................................................... Lezione 17: Particelle di fine frase .................................. 120................................................. Lezione 18: I verbi aru e iru ................................................. 126 ...................................... Lezione 19: Verbi (i) - forma -masu ............................ 132 ................................. Lezione 20: Verbi (ii) - forma semplice.................... 140................................. Lezione 21: La famiglia .............................................................. 148 ....................................................... Lezione 22: Avverbi ...................................................................... 154 ....................................................... Lezione 23: Parolacce e insulti ...........................................160............................................ Lezione 24: Verbi (iii) - forma in -te ..........................166...................................... Lezione 25: Classificatori ........................................................ 174 ................................................. Lezione 26: Parti del corpo ................................................... 182 ...................................... Lezione 27: Frasi fatte.................................................................. 188 ............................................ Lezione 28: Verbi (iv): naru .............................................. 194...................................... Lezione 29: Onomatopee ....................................................... 202........................... Lezione 30: Ordini ........................................................................ 208................................................. Appendice 1 Soluzioni degli esercizi ............................214........................................................ Appendice 2: Compendio di kanji ................................ 232................................................. Appendice 3: Lista di onomatopee ................................270........................... Appendice 4: Indice del vocabolario ...........................276............................................ 6
Il giapponese a fumetti
Il giapponese a fumetti
Prefazione di Yoshito Usui
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Saluto, da Yoshito Usui
Negli ultimi anni cresce sempre più la diffusione dei manga e degli anime, i fumetti e le animazioni prodotti in Giappone, non solo nei paesi asiatici, ma persino nel mondo occidentale. Mi permetterò il lusso di menzionare la mia opera Crayon Shin-chan come esempio. Il fumetto di Shin-chan è già stato tradotto in molte lingue e trasmesso da canali televisivi in tutto il mondo; mi rendo conto ora che è una serie conosciuta su scala internazionale. Per esempio, poco tempo fa sono venuti in Giappone, grazie a un concorso, tre miei lettori della regione della Catalogna, in Spagna, e ho potuto parlare a lungo con loro. L’occasione mi ha fatto comprendere quanto leggano e apprezzino la mia opera. A quel che sembra, dopo aver letto Shin-chan e altri manga e aver visto in televisione cartoni animati giapponesi, si è risvegliata in loro la volontà di visitare a tutti i costi il paese in cui ero nato e cresciuto e di saperne di più sulla nostra cultura e sulla nostra lingua. E grazie a quel concorso, il loro sogno si è realizzato. Conoscerli è stato realmente un piacere e ho imparato molto da quell’incontro. Credo che non dimenticherò mai i loro sorrisi. Senza dubbio, parlando con loro per un po’, ho scoperto che esiste un fenomeno a cui molti giapponesi stentano a credere. Non si tratta di qualcosa di isolato o esclusivo di quei tre ragazzi o di Shin-chan: molti manga e anime risvegliano la curiosità di un gran numero di giovani occidentali e li stimolano a imparare di più sul Giappone. Mi hanno raccontato che, nonostante questo piccolo “boom dei manga” che ha reso il Giappone sempre più popolare tra gli adolescenti, quasi tutti i libri sul tema sono troppo specializzati e noiosi per loro. Certamente, grazie alla recente apparizione di opere come Il giapponese a fumetti, del mio amico Marc Bernabé, questo vuoto sta iniziando a riempirsi. E adesso mi è stata offerta l’opportunità di presentare questo corso di giapponese che rispecchia la filosofia dell’“apprendere divertendosi”. Non ho alcun dubbio che, essendo stato scritto da una persona simpatica come Marc, chiunque trarrà profitto da questo libro. Leggetelo, imparate il giapponese e non fermatevi fino a quando non avrete visto realizzati i vostri sogni.
Yoshito Usui [Autore di manga, creatore tra l’altro di Crayon Shin-chan (Futabasha), 25 settembre 2003.]
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Il giapponese a fumetti
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Introduzione
È possibile che alcuni lettori di questo libro, non abituati al mondo dei manga e degli anime (fumetti e animazioni prodotti in Giappone), si chiedano perché siano state scelte le vignette dei fumetti per illustrare le lezioni. La prima ragione è che le lezioni che formano questo corso furono originariamente pubblicate su una nota rivista giapponese di fumetti e animazioni, in Spagna. Quando l’allora redattrice capo mi affidò la creazione di un corso di giapponese mensile, pensai che questo dovesse in qualche modo adattarsi alla sua tematica. Ispirandomi alle lezioni della defunta rivista americana Mangajin, in cui si affrontava tutti i mesi un tema linguistico con vignette di manga come esempio, trovai la formula, che consisteva nello svolgere un corso di giapponese con una struttura ben definita. La rivista conteneva una pagina di teoria, che includeva sempre riquadri di vocabolario e di grammatica per rendere lo studio più visuale e comodo per lo studente, e una seconda pagina di esempi, tratti direttamente da manga giapponesi, per illustrare e ampliare quanto detto nella teoria. Con mia grande sorpresa, l’idea funzionò molto bene e fece sì che il corso venisse pubblicato nella rivista ininterrottamente per trenta numeri (quasi tre anni) e che ricevesse numerose dimostrazioni di sostegno e suggerimenti durante questo periodo di produzione. Tutto ciò permise l’edizione di questo libro, una raccolta ampiamente migliorata dei contenuti della rivista. La seconda ragione per cui qui usiamo vignette per insegnare il giapponese è che il manga è un autentico fenomeno, non soltanto in Giappone, il suo paese di origine, ma anche nel resto del mondo, nel quale è andato pian piano estendendosi e divenendo sempre più popolare e accessibile. Il manga, con la sua varietà tematica, è lo strumento ideale per aprire una “finestra” attraverso la quale vedere la società e la mentalità giapponesi nel loro contesto. La parola “manga” significa letteralmente “disegno spontaneo, senza senso”, e si utilizza in Giappone per riferirsi al fumetto in generale. Per estensione, in Occidente ha assunto il significato di “fumetto giapponese”. Senza dubbio, la popolarità del manga in Giappone non si può paragonare a nulla di simile nei paesi occidentali. Forse un equivalente in peso specifico di tale fenomeno potrebbe essere il cinema o qualche sport popolare. Un autore di successo può guadagnare una vera fortuna e, di fatto, i più famosi sono tra le persone più ricche del Giappone. Vediamo alcuni dati illustrativi: a) Nel 2002, il 38,1% di tutti i libri e riviste pubblicati in Giappone erano manga, Introduzione
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ammontando al 22,6% degli utili totali dell’industria editoriale giapponese, secondo l’edizione 2003 di Shuppan Shihyõ Nenpõ (Indice editoriale annuale). b) Le riviste di manga settimanali hanno una tiratura impressionante. Nel mercato giapponese non è raro che queste riviste superino il milione di copie vendute a settimana. Per esempio, nel 2001, Shõnen Magazine e Shõnen Jump hanno venduto una media di 3,5 milioni di copie a settimana... Tuttavia, non si possono paragonare ai 6,5 milioni di Shõnen Jump nella sua epoca d’oro, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. c) Il manga, inoltre, ha generato industrie parallele che non si possono assolutamente ignorare: i disegni animati o anime, che trionfano nel mondo intero, ne sono un chiaro esempio. Esistono manga di tutte le tendenze, argomenti e stili artistici, così come per tutte le età ed estrazioni sociali. Tra i lettori di manga si contano bambini, adolescenti, signore mature, operai, impiegati, ecc. Ovviamente, esiste anche il genere erotico e pornografico. In Giappone il fumetto non è solo una cosa da bambini: tutti hanno letto o leggono manga e la loro cultura ne viene chiaramente influenzata. Il fumetto giapponese non è soltanto fantascienza, violenza e sangue, in realtà ce ne sono di tutti i tipi. Quando la prima ondata di manga arrivò in Occidente, senza dubbio, molte di quelle opere erano di tipo violento o ad alto contenuto sessuale. Questo contribuì a creare un’immagine distorta del fumetto giapponese. Non tutti i manga sono violenti, né tutti i manga contengono un’alta carica sessuale, né tantomeno sono graficamente uguali. Certo, molti fumetti sembrano essere disegnati secondo lo stesso modello di occhi grandi e brillanti, ma ce n’è anche una notevole quantità che esce da questo schema. I manga appaiono all’inizio in riviste settimanali, economiche, in carta grezza, in episodi di circa venti pagine (ogni rivista presenta circa 15 episodi). Quando una serie ha successo, di solito la si raccoglie, successivamente, in un volume di circa 200 pagine (che riunisce 10 o 11 capitoli apparsi in precedenza sulla rivista settimanale), chiamato tankõbon. Questa è la forma in cui il manga arriva abitualmente nelle mani dei lettori occidentali che lo leggono in versione originale. In definitiva, il manga è un fenomeno importantissimo in Giappone. Attraverso questi fumetti è possibile, con una certa prudenza e spirito critico, imparare la lingua giapponese e, cosa forse ancora più importante, è possibile apprendere moltissimo sulla cultura e lo stile di vita giapponesi. Questa è la parte più interessante. Leggete attentamente le pagine seguenti, per farvi un’idea di come funziona il metodo e qual è la struttura del libro. Spero che questo libro serva ad apprendere sia la lingua che la cultura giapponese; è un grande onore per me essere il vostro sensei.
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Il giapponese a fumetti
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Utilizzo e struttura del libro Questo libro è orientato verso lo studio autodidatta del giapponese che si utilizza nei manga (giapponese colloquiale di tipo orale) affinché si possa giungere a capire un fumetto giapponese, una serie animata o un film per ragazzi, in versione originale, ovviamente con l’aiuto di un dizionario. Essendo obiettivo del corso la comprensione del giapponese dei manga, vi si troveranno molti aspetti della lingua giapponese che di solito non vengono spiegati nei corsi di lingua convenzionali, almeno in una fase iniziale. Studieremo alcuni tratti della lingua parlata, colloquiale, come, per esempio, i diversi pronomi personali (l.7), le particelle enfatiche di fine frase (l.17) o i verbi in forma piana (l.20) che in genere si affrontano solo in una fase più avanzata dello studio “ortodosso” della lingua. Il livello aumenta con l’avanzare delle lezioni, quindi, la cosa più sensata da farsi è studiare il libro secondo l’ordine dato e passare alla lezione seguente solo dopo che si è recepito il contenuto di quelle precedenti. Per facilitare lo studio abbiamo scelto di proporre sempre la trascrizione in alfabeto romano (rõmaji) di tutte le parole e frasi, anche se raccomandiamo di imparare quanto prima i sillabari (hiragana e katakana), per non acquisire impostazioni erronee che in seguito sarebbero difficili da correggere.
Le trenta lezioni Il corpo del libro è formato da trenta lezioni, strutturate in tre parti: a) Teoria. In questa parte si svolge una spiegazione teorica e dettagliata sul tema della lezione. Di solito presenta una o più tabelle grammaticali o di vocabolario che aiutano a sintetizzare e a capire meglio quanto spiegato. b) Esempi-manga. Esempi tratti da manga giapponesi originali, ridisegnati appositamente per questo libro, che servono per illustrare e ampliare quanto spiegato in precedenza nelle pagine di teoria. Il sistema utilizzato per analizzare ogni frase è il seguente:
Tenchi: kono hon wa totemo omoshiroi desu ne. questo libro ptm molto interessante essere pe.
Questo libro è molto interessante, vero? Prima riga. Seconda riga. Terza riga.
Trascrizione esatta dell’originale giapponese. Trascrizione del testo in alfabeto occidentale (rõmaji). Traduzione letterale parola per parola. Il significato delle varie abbreviazioni utilizzate si può trovare nel glossario. Quarta riga. Traduzione orientativa in italiano. c) Esercizi. Sono sempre in relazione con il tema affrontato nella lezione e le risposte si possono sempre ottenere o dedurre dal contenuto del testo. Le soluzioni degli esercizi si trovano alla fine del libro. Introduzione
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Le appendici Il libro comprende quattro appendici complementari molto utili: i) Risposte degli esercizi: dettagliate risposte di tutti gli esercizi inclusi nel libro, affinché lo studente possa controllare da sé se ha svolto bene l’esercizio. Essendo un metodo autodidatta, abbiamo cercato di ovviare all’handicap della mancanza del professore con tutti gli strumenti possibili, e questa sezione è utile a questo scopo. ii) Compendio di kanji: compendio di 160 caratteri giapponesi (kanji) di base, con cinque parole composte per ognuno. Lo studio di questi caratteri è fondamentale per ottenere una base molto solida per un futuro studio più approfondito della lingua. iii) Glossario delle onomatopee: utile strumento di consultazione per i lettori di manga in versione originale o di quei manga in italiano dove le onomatopee non sono adattate. iv) Indice dei vocaboli: un indice di quasi 1000 parole con tutto il vocabolario che appare nel libro, in ordine alfabetico.
Le traduzioni Nel libro vengono proposte varie frasi a titolo di esempio, e anche molti esempi-manga, con le relative traduzioni, parola per parola e in italiano. In alcune occasioni, le frasi presentate possono “suonare” poco naturali, poiché abbiamo preferito mostrare la parte letterale, al fine di farne comprendere meglio la formazione. Un buon esercizio può essere provare a tradurre in modo più naturale in italiano ogni frase: senza dubbio, questo aiuterà a consolidare i concetti, ad analizzare a fondo la frase giapponese e a pensarla come un insieme e non come a un mero raggruppamento di parole e strutture grammaticali. Potrebbe, inoltre, aiutare a scoprire la complessità del lavoro del traduttore. Detto questo, offriamo un glossario di abbreviazioni utilizzate in tutto il libro e incoraggiamo i lettori a cominciare. Benvenuti nel mondo del nihongo!!!
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Il giapponese a fumetti
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