Gennai o
February 14, 2017 | Author: Anonymous NKGMQv9 | Category: N/A
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RAYMOND CHARLES BARKER – ERNEST HOLMES
UNA VITA PIÙ RICCA OGNI GIORNO DELL’ANNO METODO QUOTIDIANO PER IL SUCCESSO ATTRAVERSO IL CORRETTO PENSIERO SPIRITUALE
GENNAIO
© 2016 Area51 Publishing s.r.l., San Lazzaro di Savena (Bologna) Prima edizione ebook Area51 Publishing: © dicembre 2016 Titolo originale: © 365 days of Richer Living by Ernest Holmes and Raymond Charles Barker (1953) Cover e sviluppo ebook: © Area51 Publishing– Marienrica Caravita Questo ebook è solo per uso personale. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o memorizzata in sistemi d’archivio, o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo, noto e futuro, senza l’autorizzazione scritta di Area51 Publishing e a eccezione di brevi passaggi per recensioni. Se intendi condividere questo ebook con un’altra persona, ti chiediamo di acquistare una copia per ogni persona a cui lo vuoi far conoscere. Se stai leggendo questo ebook e non lo hai acquistato, ti chiediamo, se ti piace, di acquistarne anche una copia a pagamento, al fine di poterci permettere di far crescere il nostro lavoro e di offrirti una qualità sempre migliore. Grazie per il tuo aiuto e per aver rispettato il lavoro degli autori, del traduttore e dell’editore di questo testo. ISBN: 978-88-9331-360-5 Segui Area51 Publishing su: Facebook Twitter YouTube Instagram www.area51editore.com www.area51editore.com/blog
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Premessa La Scienza della Mente, come presentata nel corso di queste affermazioni, deriva dalla fede spirituale e dalla conoscenza dei fatti psicologici. La fede spirituale che le persone hanno avuto nel corso dei secoli è stata forse il fatto più rilevante di ogni esperienza umana. Prima che la scienza prendesse il sopravvento, la Presenza di Dio era molto sentita. Prima che ogni azione e reazione mentale fosse analizzata, la storia era piena di esempi di uomini e donne che avevano avuto l’esperienza di Dio, la cui coscienza aveva trasceso la vita di tutti i giorni e aveva raggiunto qualche nuovo piano di attività. La scienza della psicologia è relativamente nuova, ma l’esperienza mentale dell’universo invisibile è antica quanto la storia dell’uomo. Anche la scienza della mente è nuova, in quanto per la prima volta nella storia dell’umanità si stanno facendo tentativi definiti per mettere insieme tutti i risultati che contribuirebbero alla creazione del rapporto dell’uomo con l’universo e all’applicazione della sua comprensione spirituale ai problemi quotidiani della vita. Questa scienza inizia necessariamente con l’affermazione che viviamo in un universo spirituale, governato dall’armonia, e che l’uso di idee giuste è l’applicazione della sua legge. Noi, come individui, ci risvegliamo in un universo di legge e d’ordine, di intelligenza assoluta e di perfetta manifestazione. La Scienza della Mente è costruita sulla teoria che c’è una Mente Infinita che, per necessità, include tutto ciò che è intelligente, che questa intelligenza sia nell’uomo, nell’animale o in quella Presenza invisibile che chiamiamo Dio. In essa impariamo ad avere un senso spirituale delle cose. Essere in grado di discernere l’idea spirituale che sta dietro al suo simbolo fisico è utilizzare la mente, cosa che faceva Gesù. La Scienza della Mente è una cosa intensamente pratica perché insegna a usare la Mente per scopi definiti, come aiutare chi è malato, povero o infelice, e ognuno di noi dovrebbe imparare a praticare quest’arte, a dimostrare i suoi princìpi, a usarne consciamente il Potere. Una delle prime cose che impariamo è che il potere esiste già, ma la mera esistenza del potere non ha alcun valore particolare per noi finché non lo utilizziamo. Non dobbiamo solo essere consapevoli del Potere, ma dobbiamo esserne attivamente coscienti. Le persone che sempre più numerose dimostrano quotidianamente questo principio, ci potrebbero far credere di stare di fronte alla realtà più intensa che la mente umana abbia mai concepito. La pratica di questa scienza è l’applicazione di una tecnica definitiva, la giusta legge del pensiero, della vera comprensione spirituale. La Scienza della Mente rivela che ogni uomo è un potenziale Cristo. Ogni uomo ha insito il Potere di Dio in sé. E come potrebbe questo potere divino essere utilizzato se non attraverso il pensiero? Dal momento che sarebbe impossibile per un uomo agire come essere intelligente se non fosse prima in grado di pensare, l’idea stessa dell’uomo presuppone un centro di coscienza, di attività del pensiero. La Scienza della Mente rivela che questo centro dell’attività di Dio dentro di noi è una manifestazione completa e unica della Mente Suprema; e rivela che il potere di Dio esiste realmente nell’uomo. L’universo, correttamente interpretato, è un sistema spirituale governato dalla Legge di Causa ed Effetto, che è fondamentalmente mentale. È chiaro quindi che viviamo in un universo spirituale e mentale e che le cose vengono risolte tramite il pensiero. Questo è il fondamento su cui deve essere stabilita ogni pratica scientifica e quando siamo in grado di stabilire questa premessa, nel nostro pensiero, ci ritroviamo dotati di uno strumento con cui possiamo cambiare la nostra realtà. Le pagine che seguono contengono parole testate e comprovate, che aiutano migliaia di persone nella loro ricerca di una vita più ricca. Pronunciandole tutti i giorni, sia silenziosamente dentro
di te che a voce alta, scoprirai abilità interiori, vera ispirazione, salute più florida, prosperità e pace della mente.
Ernest Holmes & Raymond Charles Barker
Gennaio
1 gennaio Sono deciso a vedere il bene in ogni persona e in ogni evento della mia vita
Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l’iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? – 2 Corinzi, 6:14 Domanda: È l’ignoranza prodotta da qualcosa? Risposta: No, affatto. L’ignoranza è senza inizio… L’origine del dolore può essere fatta risalire all’ignoranza e non cesserà fino a quando l’ignoranza non sarà completamente dissipata, il che avverrà soltanto quando si realizzerà pienamente l’identità del Sé con Brahma (lo Spirito Universale) – Raja Yoga Rabbi Ismael risponde: “Non Dio ma voi stessi, siete i creatori e i sostenitori dei mali morali” – Il Talmud La luce non può avere unione con il buio; il male non può avere affinità con il bene. Se il bene è la grande Realtà, mentre il male è la grande negazione o rifiuto del bene, da ciò allora consegue che noi dobbiamo vedere il bene e il buono in ogni cosa, e riconoscere il male apparente semplicemente come un astratto opposto del bene. Non c’è e non ci può essere Dio più qualcos’altro. Lo Spirito Divino abita l’eternità; sotto la sua ala accoglie ogni cosa, inclusi gli eventi umani; abita la nostra anima, e viene dispiegato dalla nostra azione. Vedere il bene come il male significa offuscare la nostra visione, ostacolare la strada dei nostri progressi e gettare un’ombra sotto il sole della rettitudine che, come dice Swedenborg, è sempre a un angolo di quarantacinque gradi nei cieli. Questo Sole Spirituale è la Stella che ha guidato i Re Magi al luogo in cui si trovava il bambino Gesù. Cioè, nel luogo della nostra anima dove si trova il bene – o alla presenza di Dio al centro dell’essere di ogni uomo e di ogni donna. L’umiltà della mangiatoia dov’è nato Gesù è il luogo ordinario della vita di ogni uomo. È qui, nel luogo ordinario in cui viviamo, che dobbiamo trovare il bene, e quando lo troviamo qui, comprendiamo e realizziamo che il più grande bene e le più vaste aree di esperienza del bene che possiamo raggiungere nella nostra vita riposano sotto la stessa ala del bene che possiamo scoprire nella vita ordinaria. Sono deciso oggi a vedere il bene in tutto e in tutti, in ogni persona e in ogni evento. Invoco il bene e rifiuto di accettare che qualcosa di diverso dal bene possa venire nella mia esperienza. In questo modo pregherò per il bene meditando su di esso.
2 gennaio Oggi sorveglierò i miei pensieri, facendo attenzione che nulla esca dalla mia coscienza eccetto ciò che è amorevole, costruttivo e salutare
Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! – Galati, 5:15 Colui che ferisce gli altri è sicuro di essere ferito da loro in cambio – Chuang Tzu Distruggo le tenebre dell’ignoranza innata con la lampada splendente della saggezza – Bhagavadgita Queste parole ci insegnano la lezione della Legge di Causa ed Effetto, il campo da gioco dell’anima. Nel lungo periodo, come ci dice Emerson, se cerchiamo di danneggiare l’altro, non otteniamo altro che danneggiare e picchiare noi stessi fino a sanguinare. Gli uomini e le donne che in ogni epoca hanno abbracciato la saggezza spirituale ci hanno insegnato che i nostri pensieri e le nostre azioni viaggiano sempre in cerchio, e che tutto ciò che inviamo ci ritorna e che le stesse azioni si ripeteranno e ripeteranno ancora fino a quando non ne avremo cambiato le cause, non avremo cioè superato la causa negativa che sta dietro, come motore di tali azioni. Questo è il motivo per cui ci hanno insegnato che dovremmo fare agli altri ciò che vorremmo che gli altri facessero a noi. È la vecchia legge dell’azione-reazione, della causa-effetto, del “si raccoglie ciò che si semina”. Poiché viviamo e agiamo sotto questa legge, soltanto noi stessi siamo in grado di portare vera giustizia a noi stessi, e attraverso la comprensione e realizzazione di questa legge possiamo arrivare a dire, con Robert Browning, “Tutta la Legge è Amore”. L’universo non ci impone né il male ne le limitazioni, né noi possiamo imporre il male o le limitazioni. Tuttavia, essendo esseri liberi, possiamo e anzi dobbiamo fare esperienza, almeno temporaneamente, degli effetti delle nostre azioni. Come ci insegna la Bhagavadgita, lo straordinario testo sacro induista, soltanto la lampada della nostra saggezza che splende nel buio dell’ignoranza può renderci liberi. Comprendendo e realizzando che l’universo mi ha concesso il diritto Divino di essere colpito dalla mia stessa azione, oggi devo sorvegliare tutti i miei pensieri, facendo attenzione che nulla esca dalla mia coscienza che non sia pieno di amorevole benevolenza, di costruttività e di energia salutare. Non mi preoccuperò delle conseguenze, perché esse già esistono nella Legge matematica di Causa ed Effetto. Questa Legge di Causa ed Effetto non è qualcosa che mi governa. Al contrario, si tratta di qualcosa che io governo. Se niente esce da me che possa far male agli altri, allora niente ritornerà a me che possa far male a me. La conoscenza di questo mi rende saggio. La coscienza del bene al centro del mio essere è il mio santuario.
3 gennaio Oggi io vivo
E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate – Apocalisse, 21:4 Pregate non affinché i peccatori muoiano, ma che il peccato stesso scompaia – Il Talmud Con la conoscenza di Dio (deva) tutti i vincoli (di ignoranza, infelicità eccetera) vengono distrutti – Upanishad L’uomo più saggio che sia mai esistito, Gesù, ci ha detto che la conoscenza della verità ci renderà liberi. Tutti i libri di saggezza spirituale ci hanno insegnato che non è colui che commette l’errore che noi dovremmo cercare di distruggere; è l’errore stesso che deve essere cancellato. Questo significa che il male non ha esistenza in sé, non ha storia. Non importa quali possano essere stati i pensieri negativi di ieri, le affermazioni di oggi possono sorgere e dominare trionfanti sopra di loro. Così tutti i mali del nostro ieri scompaiono nella loro naturale inesistenza. Se insistiamo e persistiamo nel vedere la bellezza invece che il brutto, la bellezza apparirà. Se ci ostiniamo nel vedere il vero invece che il falso, allora il vero apparirà. Dove sono il falso e il male quando la conoscenza della verità ci ha liberati di essi? I loro giorni sono come se non fossero mai stati; le cause che li generano vengono neutralizzate, perciò non ci sarà alcun effetto. Smettiamo allora di piangere sulle mancanze, sugli errori e sui mali dei nostri ieri, e con certezza e nobiltà fissiamo il volto della grande Realtà divina; scegliamo di camminare in quella luce dove non ci sono tenebre. So in modo definitivo che ogni condizione negativa del passato viene cancellata via dalla mia coscienza. Non penso più al negativo, non lo vedo più e non credo più in esso. Né credo che possa avere alcuna influenza o alcun effetto sulla mia esperienza. Ieri non è, domani non è, ma l’oggi, luminoso di speranza e pieno di promesse, è mio. Oggi io vivo.
4 gennaio Io so che il mio spirito è libero da ogni limitazione. Io so di aver compreso la verità su me stesso
Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sarai perfetto – Genesi, 17:1 Colui che conosce il Dio, che è senza inizio, senza fine, che in questo inaccessibile (mondo) è il creatore dell’universo, che è di forma infinita, costui è capace di penetrare nell’universo, e di diventare libero da tutti i limiti – Upanishad Il Tao produce (tutte le cose), le nutre, le conduce alla loro piena crescita, le cura, le matura, le completa, le mantiene, e le dispiega – Tao Te Ching Il testo sapienziale cinese del Tao Te Ching ci dice che il Tao, cioè lo Spirito, produce tutto, nutre tutto, cura, completa e mantiene tutto. Si dispiega su ogni cosa. Scorre attraverso ogni cosa ed è in ogni cosa. Perciò, essendo tutto ciò che è, non ci può essere nulla al di fuori di esso. Le Upanishad, il meraviglioso patrimonio di saggezza induista, ci dice che nell’esatta misura in cui noi comprendiamo Dio, che è lo Spirito che compenetra tutto l’universo, nella stessa misura diventiamo liberi. La Bibbia dice: “Cammina davanti a me e sarai perfetto”. Tutti e tre i testi (tutta la sapienza spirituale del mondo) ci dicono di riconoscere il Divino in ogni cosa; di parlare con il Divino in ogni cosa; di vedere il Divino in ogni cosa. “Sollevate la pietra e mi troverete, spezzate il legno perché lì sono io.” C’è una Presenza mistica che pervade l’universo. La fragranza della rosa; la bellezza della scintillante goccia di rugiada al sole sono manifestazioni della sua presenza e attività. Questa mistica presenza zampilla nella nostra coscienza, sempre più Si proclama come fonte di tutto. Questa Fonte, ci dice Ermete Trismegisto, per sempre proclama Se Stessa come “il Solo Tutto, poiché essendo fonte e radice di tutto, è in tutte le cose, come la radice e la fonte”. E le Scritture Cristiane ci dicono: “Io sono sopra tutto, in tutto e attraverso tutto”. Gli Illuminati di tutti i secoli ci hanno detto che è questo Dio dentro di noi che riconosce Se Stesso, in ogni cosa che noi siamo. So che il mio spirito è libero da tutte le limitazioni; che il mio corpo fisico e i miei eventi oggettivi riflettono e manifestano la perfezione che sento, l’interezza di cui sono certo, e la prosperità che mi appartiene di diritto.
5 gennaio L’infallibile giudizio dell’Intelligenza Divina guida la mia fede e rende semplice e perfetta la via davanti a me
Ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. – 1 Corinzi, 2:7-8 Gli abili antichi maestri (del Tao), con sottile e raffinata penetrazione, hanno compreso i suoi misteri, ed erano tanto profondi da sfuggire alla conoscenza degli uomini – Chuang Tzu Colui che è felice dentro, che gioisce dentro, che è illuminato dentro, quello Yogi, diventando l’Eterno, va nella Pace dell’Eterno – Bhagavadgita La saggezza nascosta di Dio è la conoscenza che noi siamo uno con l’Essere Divino. Questa sapienza, che resta a noi nascosta finché non percepiamo la nostra fondamentale unità con la Realtà, si rivela chiaramente quando cerchiamo l’Eterno in ogni cosa. Gli “abili maestri” che hanno penetrato il mistero della vita che così spesso sfugge all’intelletto (“alla conoscenza degli uomini”) sono coloro che con la massima semplicità hanno trovato diretto contatto con la Realtà Suprema al centro della propria anima. La Bhagavadgita ci dice che dobbiamo diventare l’Eterno se vogliamo entrare nella Pace dell’Eterno. Questo ha un significato identico all’insegnamento di Gesù secondo cui dobbiamo essere perfetti come Dio in noi è perfetto. Ciò richiede il riconoscimento dello Spirito come presenza interiore, come un’energia immanente in ogni individuo. La strada per la scoperta di sé spesso richiede di attraversare il bosco (la “selva oscura” dantesca) dell’ignoranza, della paura, della superstizione, e richiede inoltre un senso di isolamento che ci fa sentire che eravamo ciechi, smarriti, perduti. Nella divina provvidenza del (ciò che provvede eternamente al) bene, la salvezza non è necessaria, ma è necessaria la scoperta di sé. Noi non salviamo ciò che era perduto, noi semplicemente scopriamo ciò che dobbiamo trovare. So che Dio è dentro di me e so che questo Spirito Divino è perfetto. Entro nella Sua pace e mi sento al sicuro nella sensazione della sua protezione. L’Amore mi guiderà, e l’Intelligenza mi dirigerà. Il potere dell’Infinito mi sosterrà e difenderà, allo stesso modo in cui mi guiderà. Il giudizio infallibile dell’Intelligenza Divina guida la mia fede e rende perfetta e semplice la via davanti a me.
6 gennaio Oggi vivo consapevolmente nella presenza dell’Eterno
Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più – Matteo, 6:33 Perciò, in questo modo conosci Dio: tutte le cose sono in Esso come Egli è in Se Stesso, come l’Intero Cosmo È – Ermete Trismegisto Gesù disse: “E il Regno dei Cieli è dentro di voi; e chiunque conoscerà se stesso lo troverà. Sforzatevi perciò di conoscere voi stessi, e siate consapevoli del fatto che siete i figli del Padre; e comprenderete che siete nella Città di Dio, e che voi siete quella città – Frammenti di una Fede Dimenticata Dal momento che il regno di Dio è un regno di giustizia, e dal momento che è un regno che contiene tutto, allora diventa di primaria importanza cercare questo regno, che Gesù ha chiaramente affermato che si trova dentro noi stessi. Naturalmente non si riferiva al più piccolo sé (il nostro “io”), ma al più grande Sé, la parte spirituale di noi stessi, la nostra mente spirituale (o superconscia): quel nostro Sé dove è impresso il marchio dell’Eterno – il Sé di Dio. Il nostro vero Sé è inseparabile da Dio, perciò se scopriamo questo nostro Sé, scopriamo anche Dio, la causa del Sé. Naturalmente, tutto è sempre parte del Divino, tutto è sempre contemplato dal Divino e racchiuso nel Divino, e dal momento che anche noi siamo in Lui e che Lui è in noi, la vera scoperta di sé è la chiave dei misteri della vita. Ermete Trismegisto ci dice che Dio racchiude in se stesso ogni cosa in forma di pensiero; che l’intero cosmo è di per sé una forma di coscienza. Questa è la vera città di Dio, la città dei corretti pensieri e delle corrette azioni; la città dai quattro lati uguali – la lunghezza, la larghezza, l’altezza e lo spessore sono uguali –, la città perfetta. Questa è la città che anche sant’Agostino chiama la città di Dio e che così bene ha descritto nel suo scritto sulla relazione tra l’anima individuale e lo Spirito Universale. Tutti i saggi e i veggenti ci hanno chiaramente detto che abbiamo già camminato per le strade di questa città, ma come gli schiavi di Platone, la nostra visione è offuscata dalle ombre proiettate sulle pareti dell’esperienza umana. Confondiamo il male con le ombre, ma sono solo ombre, mentre la verità ci si offre quando apriamo gli occhi alla luce che dissipa le ombre. Il male non è né una persona, né un luogo, né una cosa reale. Oggi vivo consapevolmente nella Presenza dell’Eterno. Il Regno di Dio è dentro di me e io vivo nella Città di Dio. Io sono uno con tutti gli abitanti di questa metropoli celeste. Qui, nella vera comunione di Spirito, io trovo unità, pace e gioia.
7 gennaio Oggi mi ergo sulla cima del monte della mia anima e così la mia visione spirituale accresce la sua comprensione
Come un uomo è nel suo cuore, così egli è – Proverbi, 23:7 Quanto vasta la mente diventa, così vasto diventa il Cielo – Upanishad L’anima mia ha costruito per me una casa – Libro dei Morti Nota che il passo dei Proverbi non dice che l’uomo è ciò che pensa di essere – dice esattamente l’opposto. Dice che l’uomo è ciò che pensa. C’è una grande differenza. Una persona potrebbe immaginare se stessa come molto intelligente, pur rimanendo abbastanza mediocre, ma se il suo pensiero è brillante anche quella persona sarà brillante. “Come un uomo è nel suo cuore, così egli è.” Il cuore si erge al centro della coscienza, il punto da cui si irradia tutto ciò che siamo. È scritto che Mosè fu condotto dallo Spirito Divino su un alto monte, e gli fu detto che tutto il paese che la sua visione poteva contemplare i suoi piedi potevano calpestare. Questo alto monte è il sinonimo del punto più alto della coscienza. Fin dove la coscienza estende la sua visione si estende anche la possibilità della sua esperienza oggettiva. Ciò significa che noi possediamo oggettivamente ciò che soggettivamente comprendiamo e includiamo nella nostra coscienza. La nostra anima sta sempre costruendo una casa per noi, perché la coscienza ha sempre a che fare con la Causa Prima, con la Causa senza Causa, con Ciò che gioca con causa ed effetto come i bambini giocano con la palla. Emerson ci dice di abitare nella stessa casa con la Causa, per costruire e abitare la nostra casa. È meraviglioso rendersi conto che la nostra vera casa non è fatta con le mani, ma è eterna nei Cieli. Oggi mi ergo sulla cima del monte della mia anima e così la mia visione spirituale accresce la sua comprensione fino a includere sempre di più. Amplierò gli spazi della mia visione e spazzerò via le piccole, anguste stanze in cui la mia coscienza era imprigionata. La mia mente e il mio cuore avranno più spazio, la mia anima guarderà fuori e vedrà che tutto va bene. Sono pieno di pace, di gioia e di contentezza.
8 gennaio L’Immutabile resta con me. In mezzo alla confusione io resto calmo e in pace
Io sono il Signore, non cambio – Malachia, 3: 6 Il Tao, immutabile, non ha nome – I testi del Taoismo Immobile (è) Dio solo, e giustamente (Egli è) solo; Egli infatti è in Sé e per Sé e intorno a Sé, completamente pieno e perfetto – Ermete Trismegisto Dobbiamo comprendere che tutte le grandi scritture hanno insegnato un identico messaggio: l’unità del bene. Tutti i libri sacri sono stati ispirati dalla sola Mente. Ciascuno nella propria lingua ha raccontato la storia della Realtà. “Io sono il Signore, non cambio”, è stato rivelato al mistico ebraico. Dal grande saggio cinese è venuto lo stesso messaggio, “Il Tao, immutabile, non ha nome”, e secondo l’Ermetismo Dio è in sé, da sé, pieno e perfetto. Se siamo in grado di aggiungere a questa gloriosa concezione la consapevolezza che questo Essere Divino è il respiro del nostro respiro, onnipresente, per sempre dentro di noi, allora comprendiamo e realizziamo di vivere in una Mente eterna e perfetta. Un passo dai libri sacri sugli attributi di Dio dice: “Non vi è alcun mutamento in Dio poiché Egli è eterno, immortale e infinito. Mai egli è meno di Se Stesso, Colui da cui ogni trasformazione sorge”. Questo significa che, mentre viviamo nell’Eterno che non cambia, noi per sempre traiamo da Lui le molteplici espressioni che danno varietà all’esistenza e che rendono interessante la vita. So che l’Immutabile rimane con me. Resta con me. In mezzo alla confusione io resto calmo e in pace. So che nulla può muovere l’anima. Pace, infinita pace, è al centro del mio essere. Io vivo, mi muovo e ho il mio essere in Ciò Che È Perfetto, completo in Sé. Quel Sé è il mio sé.
9 gennaio Oggi sento di fondermi con l’Infinito
Credi tu di scrutare l’intimo di Dio o di penetrare la perfezione dell’Onnipotente? È più alta del cielo: che cosa puoi fare? Più lunga della terra ne è la dimensione, più vasta del mare – Giobbe, 11:7-9 Il Tao non può essere udito; ciò che può essere udito non è il Tao. Il Tao non può essere visto; ciò che può essere visto non è il Tao. Il Tao non può essere espresso a parole; ciò che può essere espresso a parole non è il Tao. Conosciamo l’Informe che dà forma alla forma? Allo stesso modo il Tao non riconosce di essere – Chuang Tzu Renditi conto che tu sei “Quello”: il Brahma, che è la cessazione di ogni differenziazione, che non cambia mai la sua natura ed è immobile come un oceano senza onde, eternamente incondizionato e indiviso – Raja Yoga Giobbe ci chiede se siamo in grado di trovare Dio con la ricerca. Intende dire che poiché Dio è ovunque, e poiché l’impalpabile essenza dell’Infinito è invisibile, non abbiamo bisogno di cercare fuori lo Spirito Divino; dobbiamo piuttosto riconoscerlo dentro, come il centro di tutta la vita. Ciò che vediamo è solo un riflesso di questa invisibile Presenza. Lo Spirito in Sé non può essere visto, ma può essere percepito, sentito. Così come non vediamo l’essenza della bellezza, ma ne percepiamo, ne sentiamo la sua presenza, allo stesso modo non vediamo Dio, ma possiamo sentire il divino in ogni cosa. Il Creatore si rivela nella Sua creazione. Ciò che è Senza Forma dà luogo alla forma. Dobbiamo unirci consapevolmente in noi stessi con questa essenza invisibile che pervade ogni cosa e che resta eternamente incondizionata e indivisa. Trovare questo significa trovare la completezza, il Tutto che è in ogni cosa. Oggi sento di fondermi con l’Infinito. Mentre sembra che ci sia un inizio e una fine in ogni particolare esperienza, non c’è né inizio né fine in me stesso. Il mio vero spirito è onnipresente in Dio, sicuro nel Bene, e perfetto nell’Essere Divino.
10 gennaio Io possiedo una visione spirituale dentro di me che vede un universo perfetto
Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente! – Apocalisse, 1:8 In verità tu non puoi vedermi con questi tuoi occhi; Io ti dono l’occhio divino – Bhagavadgita Non c’è che un solo Brahma, che è Verità di Sé. È dall’ignoranza dell’Uno che sono state concepite tante diverse immagini di dio – Mahabharata In quanto Causa Assoluta, lo Spirito è l’inizio e la fine di tutto. Se facciamo completo affidamento su questo Spirito come Causa, allora siamo senza dubbio in grado di fare completo affidamento su di Esso per la produzione dell’effetto desiderato. Quando effettuiamo un trattamento mentale spirituale noi stiamo utilizzando questa Causa Assoluta, l’Alfa. Da essa procede automaticamente l’effetto, l’Omega. Perciò il trattamento contiene la possibilità potenziale della propria risposta. Gesù disse: “Le parole che vi dico, sono spirito e sono vita”. Sapeva questo perché consapevolmente utilizzava la Causa Assoluta, e non aveva alcun dubbio circa l’effetto. La mancanza della comprensione e del riconoscimento che non esiste che un solo Potere finale ha dato origine alla credenza in molteplici dèi e divinità. Chiamiamo alcuni di questi “dèi” male, povertà, limitazione, sofferenza, morte. Dobbiamo fare il deserto nella nostra mente di questi dèi e riconoscere e fare nostro che non c’è altro che l’Uno, che è Verità di Sé. Ci viene anche detto che benché non siamo in grado di vedere l’invisibile Presenza con i sensi fisici, ci è stato dato “l’occhio divino”, il senso spirituale. Questo “occhio divino” ha lo stesso esatto significato delle parole di Gesù: le cose spirituali devono essere riconosciute in modo spirituale. Io possiedo una visione spirituale dentro di me che vede un universo perfetto. Ogni giorno questa visione mi guida al successo, alla felicità, alla prosperità, al benessere fisico e mentale. La mia visione spirituale è aperta, io mi risveglio alle possibilità più grandi.
11 gennaio Oggi pronuncio la mia parola, sapendo che non mi tornerà indietro senza effetto
Ma egli è una sola mente, e chi mai può farlo cambiare? Ciò che egli vuole, lo fa – Giobbe, 23:13 La mente è Brahma; perché dalla mente sono in verità nati questi esseri; nella mente, quando nascono, essi vivono; alla mente si rivolgono, nella mente entrano – Taittariya Upanishad La Mente, dunque, non è separata dall’essenza di Dio, ma è unita a Esso, come la luce al sole – Ermete Trismegisto Giobbe ci dice che Dio è una sola mente, e Gesù chiaramente ci ha insegnato che questa sola Mente include il nostro modo di pensare. Emerson ci dice anche che “c’è una sola mente comune a tutti gli individui”. È questa eterna e perfetta Mente che usiamo. “Lasciate che questa mente sia in voi come era in Cristo Gesù”. La Mente di Dio deve essere pace, gioia e perfezione. Entriamo in questo stato divino di Essere nella misura in cui i nostri pensieri sono pacifici, gioiosi e perfetti. Praticare la Presenza di Dio significa praticare la presenza della Perfezione e dell’Interezza. Questa Perfezione e questa Interezza includono gioia, pace, e la realizzazione di ogni desiderio legittimo. Ermete Trismegisto ha detto che la nostra mente è unita all’essenza di Dio come la luce è unita al sole; ciò significa che siamo raggi individualizzati della Luce universale. E la Taittariya Upanishad dice che ogni cosa è nata dalla mente, vive in essa e da essa. “In Lui viviamo, ci muoviamo ed abbiamo il nostro essere”. Viviamo nella Mente e i nostri pensieri nella Mente trovano la loro pienezza. Questo è il principio di guarigione e di manifestazione della mente spirituale. Ogni essere umano individualizza questa Mente Universale in un modo peculiare, unico e personale. Questa è la nostra eredità divina. Ma l’abbiamo sottovalutata e presa alla leggera, non la comprendiamo, riconosciamo e realizziamo nella sua completezza come ha fatto Gesù, il significato illimitato della nostra relazione con l’Infinito. Dovremmo imparare più pienamente a entrare nella nostra unità divina. Oggi pronuncio con più forza la mia affermazione sul bene. Oggi pronuncio la mia parola, sapendo che non mi tornerà indietro senza effetto. Essa si deve compiere e deve prosperare, non grazie alla mia forza di volontà, ma grazie al fatto che io sono pronto a lasciare, a permettere, ad accettare, la guida, il potere e la pace della Mente Divina.
12 gennaio So che la verità è in me, perfetta e completa
Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna proviene dalla verità – I Giovanni, 2:21 O uomini, ricordate il favore che Allah vi ha concesso. All’infuori di Lui c’è forse un creatore che vi nutra dal cielo e dalla terra? Non c’è altro dio all’infuori di Lui. Come potete allontanarvi da Lui? – Il Corano, Sura XXXV Per quanto tu possa essere ansioso, non potrai mai salvarti da solo. Il saggio cerca in sé ciò che cerca, poi trova la risposta negli altri – I Testi del Taoismo Non vi è alcun potere, presenza o persona al di fuori del Divino. Dio non solo è, è anche Uno. La citazione dal Corano dice che esiste un solo Creatore, e che al di fuori di lui non ci può essere niente: ogni credenza opposta all’Uno non ha alcun potere, così come l’oscurità non ha alcun potere sulla luce. Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre. Credere nella Luce significa dissolvere il buio. La conoscenza del bene vince il male. La coscienza dell’abbondanza dissolve la penuria. Giovanni ci dice che non ci può essere menzogna nella verità. La verità non può contraddire se stessa; non ci nega mai il nostro bene; eternamente proclama la Presenza Divina in ogni cosa, attraverso ogni cosa e intorno a ogni cosa. Se Dio è Un Solo Tutto, allora non ci può essere alterità. I Testi del Taoismo ci dicono che l’ansia non ci salverà, perché l’ansia è incredulità. Gesù ci dice di non avere nessun pensiero ansioso per il domani. Il saggio cinese ci dice che gli uomini perfetti realizzano di avere già dentro di sé ogni cosa, dopo di che scoprono lo stesso negli altri. Ciò corrisponde all’insegnamento di Gesù che un cieco non può guidare un altro cieco. Dobbiamo conoscere la verità su noi stessi prima di poterla conoscere sugli altri. Questa è la lezione. So che la verità è in me, perfetta e completa. So che manifesto la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. So che la verità mi rende libero. Oggi mi libera dal peso della preoccupazione e dell’ansia. Ogni forma di paura, ogni peso che grava su di me è liberato dalla mia coscienza e io cammino sulla via della verità con leggerezza, con gioia.
13 gennaio Oggi riconosco che sono un essere perfetto, che vive sotto condizioni perfette
Tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste – Giovanni 1:3 Il suo essere è concepire e creare tutte le cose. Egli crea tutte le cose, in cielo, in aria, a terra, in profondità, in tutto il cosmo, in ogni parte che è e che non è di ogni cosa. Perché non vi è nulla, in tutto il mondo, che non è Lui – Ermete Trismegisto Non vi è nulla, di alcun tipo, che sia più elevato di me. Tutto questo è infilato in Me, come file di perle di una collana – Bhagavadgita Tutte le cose sono infilate nel Divino “come file di perle di una collana”. L’intuizione spirituale ci dice che la bellezza è alla base di tutto. La bruttezza è il suo presunto opposto. Dobbiamo percepire non il contrario, ma la Realtà. “Perché non vi è nulla, in tutto il mondo, che non è Lui”. Questo significa che Dio è in tutto e attraverso tutto. È questa Presenza Divina che siamo a riconoscere. Siamo a compensare e sostituire ogni apparente opposto con la realizzazione della verità di tale opposto. In questo modo compensiamo e sostituiamo con il senso spirituale che trascende la forma che il senso materiale ha creato. In questo modo si può guardare a, dentro e attraverso una difficoltà o una situazione difficile, finché non si percepisce la verità al centro del suo essere. Così il diavolo, cioè il male, cioè la falsa apparenza del male, è trasmutato in un angelo di luce, perché in realtà non vi è nulla oltre al Solo Bene, cioè a Dio. Se tutto ciò che è solido e vero proviene da Dio, il Creatore, allora possiamo essere certi che non importa quale sia l’aspetto che assume, la realtà è sempre perfetta. Questo è il motivo per cui Gesù ci dice di giudicare non secondo le apparenze, ma in modo corretto. Giudicheremo sempre con giustizia quando la nostra conoscenza si basa sulla certezza della Presenza Divina, perfetta al centro di ogni cosa. Oggi riconosco che sono un essere perfetto, che vive sotto condizioni perfette e sa che soltanto il bene è reale. Io so anche che soltanto il bene è l’unica cosa che ha qualsiasi potere di agire o reagire. Tutto quello che faccio, dico o penso oggi, sarà fatto, detto o pensato dal punto di vista spirituale, che riconosce che Dio è in ogni cosa.
14 gennaio Oggi sono deciso a vedere solo il bene
Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte, spezzò le loro catene – Salmo 107: 14 “Il peccato è un ostacolo nel cuore; l’incapacità di sentire e comprendere che tutto è nobile, vero e grande, e di prendere parte al bene”. Se l’uomo vuole essere libero dal peccato, la sua mente e il suo cuore devono essere aperti all’influenza dell’illuminazione – Il Talmud Nel mondo non c’è nulla di assolutamente cattivo. Sappiate, inoltre, che il male è solo relativo – Masnavi Noi tutti vogliamo essere condotti dalle tenebre alla luce. Per essere libera dalla schiavitù della paura, della superstizione e della sofferenza, la mente deve essere fissata sulla libertà. Il pensiero deve salire sopra la schiavitù. Se facciamo questo, allora siamo condotti dall’ombra delle tenebre alla luce della gloriosa libertà dei figli di Dio. Il Talmud ci dice che se vogliamo essere liberi dal peccato (cioè dall’errore), la mente e il cuore devono essere aperti all’illuminazione. L’ignoranza della verità è il grande peccato o errore da cui solo l’illuminazione spirituale può renderci liberi. Ma che cos’è l’illuminazione spirituale se non una crescente, volontaria capacità di diventare consapevoli della Presenza Divina come pace, gioia e armonia. Il Masnavi, sacro testo persiano, ci dice che “il male è solo relativo”. Questa è una garanzia benedetta che ci dice che non importa quale sia il cosiddetto male e quanto limitante possa sembrare, esso è solo un effetto, che ci offusca la visione e la strada a causa dell’ignoranza. Se vogliamo conoscere la verità che ci rende liberi, dobbiamo prima riconoscere l’essenziale nonrealtà del male come cosa in sé; dobbiamo poi, allo stesso tempo, riconoscere l’essenziale realtà assoluta del bene, non solo come Suprema Generosità, ma anche come Assoluto Potere. Perciò, oggi sono deciso a vedere solo il bene; e ogni volta che il male, sotto forma di mancanza, paura, dolore o incertezza, si presenta, mi sforzerò di riconoscere immediatamente la sua natura originaria di nulla e di conoscere che esso è sempre e solo relativo. Farò ogni sforzo per vedere attraverso questa limitazione ciò che è senza limiti e infinitamente libero. Proclamerò la buona novella della libertà del regno di Dio nella mia esperienza, e nell’esperienza di tutte le persone che sono con me.
15 gennaio C’è un potere sottile dentro di me – l’essenza dello spirito
Ecco colui che forma i monti e crea i venti, che manifesta all’uomo qual è il suo pensiero, che fa l’alba e le tenebre e cammina sulle alture della terra, Signore, Dio degli eserciti è il suo nome. – Amos, 4: 13 Da lui è il seme di tutte le cose, e su di Lui poggia la Terra con tutte le sue creature mobili e immobili – Mahabharata L’Atman (il vero sé) è permanente, eterno e ha la sua esistenza in Se Stesso – Raja Yoga Il grande profeta Amos ci dice che il Dio degli eserciti è il nome del Potere che forma i monti, crea i venti, e dichiara la sua Presenza nel santuario del nostro pensiero. Questa descrizione poetica dello Spirito ci porta un senso di leggerezza, di pace e di gioia trascendente. Riesce a sollevarci dal peso della vita nella sua affermazione che lo Spirito abita i luoghi più elevati della Terra. Questo pensiero trascendente di Dio dovrebbe essere sempre con noi, e, come Gesù, dobbiamo camminare sulle onde dell’agitazione umana piuttosto che essere sommersi da esse. Il Raja Yoga ci dice che ci dice che la Atman, che significa che il vero sé, è eterno e permanente, poi il testo ci offre la profonda osservazione che lo Spirito esiste in Se Stesso. Questo è un significato esatto per il concetto di manifestazione. La vita non dipende da qualcosa che esiste fuori di sé, ma subito si precipita nella nostra esperienza quando la riconosciamo. È questo riconoscimento divino che ci dà il potere trascendente e possiamo contare su questa legge perché è assoluta. “Volgetevi a me e sarete salvi, paesi tutti della terra, perché io sono Dio; non ce n’è altri” (Isaia, 45:22) C’è un potere sottile dentro di me – l’essenza dello spirito. Mi sostiene. Mi guida. Mi mantiene sulla via della pace, della prosperità e della gioia. Ogni atomo del mio essere è vibrante di vita, viva e immortale auto-esistenza. C’è qualcosa dentro di me oggi che canta una canzone celeste, che mi esalta. Questa canzone riecheggia in tutto quello che faccio, ridà l’udito ai sordi, la vista ai ciechi, e trasforma la paralisi della paura in vita e azione.
16 gennaio La pace e il potere del riconoscimento consapevole della Presenza Divina è con me oggi
Il Signore è lo Spirito e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà – Corinzi 3:17 C’è un originario e onnicomprensivo (principio) nelle mie parole, e un’autorevole legge per le cose (che faccio rispettare) – I Testi del Taoismo Il mio quinto nome è Tutte le cose belle create da Mazda, il discendente del sacro principio – Zend Avesta Tutti desideriamo fare esperienza della libertà, e comprendere che l’onnicomprensiva Mente e l’onnipotente Principio sono nelle parole stesse che parliamo. Lo Zend-Avesta, uno dei testi sacri dello zoroastrismo, ci dice che tutte le cose buone sono create da Mazda (il principio della luce). In questo passo si manifesta un concetto di libertà, di luce e di libertà che accompagna le nostre parole, un’Autorità Divina che imprime creatività al nostro pensiero. Il potere creativo dello Spirito è nella nostra parola nello stesso grado in cui diventiamo coscienti dello Spirito. Sappiamo che parole d’amore sconfiggono i pensieri di odio. Sappiamo che la pace guarirà il caos, e che un senso di potere supererà la credenza nella debolezza. Tutto il nostro lavoro dovrebbe essere costruito sulla supposizione che il bene vince il male, non combattendolo, ma trascendendolo. La non-combattività dello Spirito è il principio di ritorno della legge di nonresistenza che Gesù ci ha insegnato così chiaramente. Lo Spirito non ha opposti; È sempre gioioso, perfetto e libero. Non c’è differenza, in essenza, tra il nostro spirito e lo Spirito. Lo spirito dell’uomo è lo Spirito di Dio nell’uomo – i due sono uno. La pace e il potere della Presenza Divina è con me oggi. Perciò, cammino con calma, sapendo che sono avvolto nella Presenza Divina. Sono pienamente consapevole del fatto che la mia parola libera ogni schiavitù, sia che si tratti della mia o di quella degli altri. So che la mia parola è la legge del bene che automaticamente esegue se stesso, che irresistibilmente proclama se stesso, che inevitabilmente soddisfa se stesso.
17 gennaio So che vivo in una realtà immutabile
E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno – I Giovanni 2:17 E l’orda delle passioni malvagie non può rimanere lì, nemmeno per un istante – Inno di Fede Mahayana Tutto ciò che è con te passa via, ma tutto ciò che è con Dio perdura in eterno – Il Corano Né la volontà di Dio né la natura di Dio possono cambiare. La Realtà è la stessa “ieri, oggi e per sempre”. Ciò che era è, e ciò che è, resterà. La natura dell’uomo è spirituale. L’unica cosa di lui che può cambiare è ciò che non deve essere permanente. Siamo esseri immutabili che vivono in un mondo in mutamento. Così tutte le nostre esperienze sono tenute insieme da un filo di continuità che il poeta Robert Lowell chiama “il filo della Bellezza che Tutto Sostiene, che attraversa ogni cosa tutto unisce”. È meraviglioso sapere che qualcosa di permanente, di sostanziale ed eterno si erge nel mezzo del nostro essere, e, credo, guarda con gioia il cambiamento eterno in atto. Per lo Spirito questi cambiamenti sono solo variazioni di esperienza. Lo Spirito non è mai catturato o legato da essi. Bruttezza può sembrare esistere per un breve momento, ma la Bellezza, come la Verità, dura per sempre. Tutto ciò che è male passa; come recita l’Inno di Fede Mahayana, la più diffusa dottrina buddista, il male non può esistere nemmeno per un istante quando si trova di fronte alla Realtà Divina. Tutto quello che ora sperimentiamo oggettivamente cambierà, come deve essere, “ma tutto ciò che è con Dio (con il bene) perdura in eterno”. So che vivo in una realtà immutabile. Non sono disturbato dal passare del tempo, dal movimento intorno a me, né dalle variazioni di esperienza che attraverso ogni giorno. Qualcosa dentro di me rimane immobile e dice: “Resta intatto, integro, e sappi che io sono Dio.” Questo “Io Sono”, che è Dio dentro di me, è sostanziale, immutabile e perfetto.
18 gennaio So di comprendere come parlare la parola di verità
È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita – Giovanni, 6:63 E dove nome e forma sono entrambe cessate, dove si produce il perfetto nulla? La risposta è: “Nella coscienza invisibile e infinita di brillante splendore” – Testo sacro buddista Tutti gli oggetti nel mondo sono di uno stesso sapore, sono di una realtà, non hanno nulla a che fare con le modalità di specificazione, e non sono di carattere dualistico – Il Risveglio della Fede Queste citazioni ci dicono che il mondo oggettivo è vivificato dallo Spirito Intrinseco. Le parole di verità sono vita in tutte le forme che animano. Tutte le parole che vengono pronunciate in realizzazione della Natura Divina, sono parole di verità, e tutte queste parole danno vita. “È lo Spirito che dà la vita”. La lezione di oggi ci dice anche che tutti gli oggetti, cioè l’intero universo oggettivo, provengono da una sostanza. Questa sostanza è differenziata, cioè si manifesta in molte forme. Sembra perciò che la causa sia molteplice (duale) perché le forme sono tutte diverse, ma la lezione di oggi afferma chiaramente che non dobbiamo farci ingannare da questa illusione di carattere dualistico, ma, al contrario, di realizzare, cioè penetrare nell’Unità che è dietro ogni forma. Nel testo buddista, ci viene suggerita l’idea che ci sia un luogo dove sia il nome (che diamo alle cose) sia le forme (delle cose) cessano di esistere come cose differenziate. Quel luogo è la coscienza invisibile che irradia in tutte le forme. C’è perciò una coscienza invisibile che irradia in tutte le forme. Questo non significa rifiutare il mondo oggettivo quanto piuttosto affermare che esso è un effetto, una proiezione che proviene da, è creata da e appartiene a una causa trascendente che ha completo controllo su di esso. So di comprendere come parlare la parola di verità. So che il Potere Invisibile dello Spirito è con me. So che il mio mondo è popolato da forme di luce, irradiate dalla Radianza Divina. So di essere un essere perfetto, che vive sotto condizioni perfette con altri esseri perfetti in un Dio perfetto.
19 gennaio Vedo Dio in ogni cosa; personificato in tutte le persone; manifestato in ogni evento
Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri – Filippesi 2:3-4 La loro era la pienezza del cielo e della terra; più davano agli altri, più avevano – Chuang Tsu Uno è il senso che è attivo in loro – la loro passione per ogni altro essere. È L’Amore In Sé che opera nella sola armonia di tutti. Così, perciò, cantiamo la lode di Dio – Ermete Trismegisto Gesù disse: “Date e vi sarà dato”. Tutte le grandi scritture hanno annunciato questa verità centrale e trascendente, realizzando che ogni atto implica una sequenza, che dall’effetto conduce alla causa. Questo è ciò che si intende per karma. Karma significa infatti “il frutto dell’azione”. Emerson ha chiamato questa stessa legge Legge della Compensazione, e Gesù ha proclamato la stessa legge quando ci ha insegnato che raccogliamo ciò che abbiamo seminato. Questo è il motivo per cui Chuang Tzu ci dice che più diamo agli altri più abbiamo. Il poeta Walt Whitman si riferisce alla stessa legge quando dice: “Il dono è per il donatore, e torna a lui soprattutto – non può fallire”. Tutto questo significa il ritorno del sé a se stesso. Il grande apostolo San Paolo nella sua Lettera ai Filippesi non ci ha detto di dimenticare se stessi, ci ha semplicemente detto di ricordare anche tutti gli altri. Questo è il punto: dobbiamo vedere noi stessi in ogni altra persona e dobbiamo vedere Dio in tutto. Ermete Trismegisto ci dice che quando realizziamo che l’Amore è la Grande Armonia, siamo tutti in grado di cantare la lode di Dio. Prima di poterlo fare, però, dobbiamo percepire questa armonia in ogni persona e in tutto. Così, tutto ciò che sembra separato diventa unito alla radice. “Su tutto, in tutto e attraverso tutto”, è la “Bellezza che sostiene” del “seme della perfezione”: così il poeta Robert Browning definisce questa Armonia come adagiata al centro del nostro essere. Vedo Dio in ogni cosa; personificato in tutte le persone; manifestato in ogni evento. Lo Spirito non è separato dalla persona o dall’evento; Esso unisce ogni altro a Sé, dando vita e rivitalizzando ogni cosa con l’energia del Suo Proprio Essere; creando ogni cosa attraverso la Sua Propria immaginazione divina. Anch’io sono uno strumento della Sua perfezione, e oggi riconosco la mia unione con ciò che è perfetto e completo.
20 gennaio Oggi scopro la perfezione che è in me in tutta la sua pienezza
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo – Matteo, 13:44 Il successo (nel raggiungimento degli oggetti) abbandona la persona il cui cuore è instabile, o che non ha alcun controllo sulla sua mente, o che è schiava dei suoi sensi – Mahabharata Senza fame né sete, al di là di ogni dolore (tutti) gioiamo nella casa del cielo – Katha Upanishad Chi non vorrebbe avere successo nel vero senso del termine? Perché non c’è nessun successo senza felicità e un senso di certezza. C’è qualcosa di eterno nel successo. Non vi è alcun dolore nel successo, perché chi ha veramente successo non è più triste. Sa che le cose di questo mondo non sono che temporanee. Il suo vero tesoro è in cielo. Gesù lo ha paragonato a un tesoro nascosto nel campo, e ci ha detto che dovremmo vendere tutto quello che abbiamo per poter acquistare questo campo e scoprire il suo tesoro nascosto. Questo tesoro, ci dice il Mahabharata, non può essere trovato quando si ha il cuore instabile, quando si è schiavi delle apparenze oggettive o quando ci manca il controllo sul nostro pensiero. Tutto ciò significa che il successo, anche nelle nostre imprese oggettive, dipende, prima di tutto, dalla stabilità della mente, dalla coerenza degli intenti e dalla concentrazione dello sforzo. Il regno dei cieli è già nascosto dentro di noi. Il campo che contiene questo tesoro nascosto è la nostra anima. Il tesoro senza prezzo è coperto dall’involucro indurito dall’esperienza. Dobbiamo imparare a vedere Dio al centro del nostro essere. Oggi scopro la perfezione che è in me. Nella sua pienezza rivelo il regno interiore. Guardo fuori, nel mondo dei miei affari, e so che lo Spirito in me rende la mia via immediata e semplice, perché so che “non sono io, ma il Padre che è con me compie le sue opere.”
21 gennaio Oggi entro nelle variazioni senza limiti che lo Spirito Divino ha proiettato nella mia esperienza
Poiché tutti i mortali sono come l’erba e ogni loro splendore è come fiore d’erba. L’erba inaridisce, i fiori cadono, ma la parola del Signore rimane in eterno – 1 Pietro, 1:24-25 Tutti i prodotti di Brahma, che è la realtà, sono a loro volta reali; e non c’è nulla di diverso da esso. Chi dice che c’è (qualcosa di diverso) non è libero da illusione, ma è come un uomo che parla nel sonno – Raja Yoga L’irreale non ha essere; il reale non cessa mai di essere – Bhagavadgita La Bhagavadgita ci dice che la irrealtà non ha esistenza, mentre la Realtà non può cessare di essere. La lezione di oggi afferma anche che tutti gli effetti dello Spirito sono essi stessi reali, e che non c’è nulla di diverso dallo Spirito Divino. Gesù ci dice di giudicare non secondo le apparenze. Tuttavia, non ci ha detto che le apparenze sono irreali. L’irrealtà delle apparenze non sta nella cosa in sé, quanto piuttosto nella nostra interpretazione di essa. Se vogliamo interpretare spiritualmente l’universo dobbiamo comprenderlo, entrare in esso, diventare un tutt’uno con esso. Dobbiamo riconoscere e vedere che l’uccello, la roccia, la montagna e il fiume sono manifestazioni spirituali della gioia della Mente Divina. L’illusione cerca di interpretarli come esseri separati dall’Infinito. Il filo d’erba può appassire, e i petali possono cadere dal fiore, ma l’idea, “la parola del Signore”, dura in eterno. Questa è una lezione molto interessante, perché ci insegna che non c’è solo un’unità fondamentale, c’è anche una varietà eterna. Senza questa varietà la vita diventerebbe stagnante. Oggi entro nelle variazioni senza limiti che lo Spirito Divino ha proiettato nella mia esperienza. So che tutte le cose sono buone quando usate in modo corretto. Percepisco che tutta l’esperienza è un gioco della vita su se stessa. Entro nel gioco della vita, poi, con gioiosa anticipazione, con entusiasmo spontaneo e con la determinazione di giocare bene il gioco e goderne.
22 gennaio Io sono vivo, sveglio e consapevole, i miei occhi spirituali sono aperti
Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto – 1 Corinzi, 13:12 O gente nata dalla terra, dal popolo, voi che avete dato a voi stessi l’ubriachezza, il sonno e l’ignoranza di Dio, siate sobri ora, cessate gli eccessi, cessate di essere stregati dal sonno irrazionale! – Ermete Trismegisto Se tu conoscessi Dio come dovrebbe essere conosciuto, tu cammineresti sui mari, e le montagne si sposterebbero alla tua chiamata – Kashf Al-Mahjub “Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa”: com’è familiare questo passaggio per tutti noi, ma cosa significa oltre al fatto che la nostra visione è offuscata dal senso materiale delle cose? Ermete Trismegisto ci dice che siamo sia ubriachi che addormentati, e che siamo ignoranti di Dio. Emerson ci dice che di tanto in tanto ci svegliamo dal nostro sonno e siamo in grado di percepire il mondo della realtà, ma troppo in fretta sprofondiamo di nuovo nel sonno. E da un altro antico testo qui citato, il Kashf Al-Mahjub, appartenente alla spiritualità persiana, ci viene detto che se conoscessimo Dio come dovremmo, saremmo in grado di camminare sulle acque, e che le montagne si sposterebbero alla nostra chiamata. È lo stesso insegnamento di Gesù quando ci dice che se avessimo la fede pari a un granello di senape, potremmo ordinare a un monte di spostarsi ed esso si sposterà, e nulla sarà per noi impossibile. La caratteristica del progresso è sempre il risveglio. Ogni nuovo fatto scientifico è una scoperta. Cioè un risveglio. È proprio vero che dormiamo per la maggior parte del tempo. “Svegliati tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti darà la vita”. È davvero “giunto il momento di svegliarci da questo sonno”. Ciò che si deve risvegliare è il proprio sé. Lasciamo che si risvegli, allora, facciamo ogni sforzo per risvegliare la mente alla realtà e per penetrare l’oscurità della paura e della superstizione; per mettere da parte dubbi e incertezze; per contemplare la luce che è eterna. Sono sveglio! Sono sveglio! Sono sveglio! Io sono vivo, sveglio e consapevole. I miei occhi spirituali sono aperti. Dal lungo sonno della notte, io mi sveglio!
23 gennaio Oggi io camminerò nella luce, la mia mente sarà illuminata
Il tuo sole non tramonterà più né la tua luna si dileguerà, perché il Signore sarà per te luce eterna; saranno finiti i giorni del tuo lutto – Isaia, 60:20 Chi usa bene la sua luce, tornando alla sua (fonte così) brillante, Dal suo corpo getterà vita tutta la ruggine – Tao Te Ching L’uomo virtuoso e ben guidato, maestà, è come una medicina che distrugge il veleno della corruzione umana; è come una pianta che con serenità guarisce la malattia della corruzione umana; è come l’acqua che ripulisce e fa scorrere via la corruzione umana; è come il magico gioiello che dona ogni buona fortuna agli uomini – Buddhism in Translations Ci sono così tante illustrazioni nei testi sacri del mondo relative alla Luce. Lo Spirito è pensato come l’essenza della luce. Dell’uomo si dice che è come la “candela del Signore”. “La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non la comprendono”. Così è: il buio non ha alcun potere sulla luce; la luce vince le tenebre, ma le tenebre non possono vincere la luce. Quando Isaia dice che “il Signore sarà per te luce eterna”, ciò significa che c’è una luce dentro di noi, la luce della Verità, dello Spirito, di Dio, che non può essere spenta, non può essere cancellata, non può essere dissolversi. La “candela del Signore” brucia per sempre perché il suo stoppino affonda in profondità nelle sorgenti di quella Realtà-Luce, di quella primavera, di quella sostanza a cui Gesù si riferisce quando dice, alla donna che va al pozzo a prendere l’acqua, “chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete”. Non c’è da meravigliarsi che la donna gli abbia risposto: “Signore, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua”. Oggi io camminerò nella luce, la mia mente sarà illuminata. I miei pensieri saranno guidati e la mia strada sarà protetta, perché so che nella mia luce non ci sono tenebre. In questa Luce Divina non ci sono ombre.
24 gennaio Oggi diffondo l’essenza dell’Amore in ogni cosa
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima. Gli ordini del Signore sono giusti, fanno gioire il cuore; i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi – Salmo 18:7-9 Perché l’Uno auto-generato, il Padre-Mente, ha seminato la Sua Opera in tutti i legami di amore, affinché tutti possano continuare ad amare per un tempo infinito, e le Onde della Luce del Padre non si spengano mai – Oracoli Caldaici L’amore sarà il Dio di Misericordia donato a coloro che credono e compiono le cose giuste – Il Corano “La legge del Signore è perfetta”, e la Legge del Signore è l’Amore. Noi siamo resi perfetti nella Legge quando entriamo nella comunione di amore l’uno con l’altro e con l’invisibile essenza della Vita. L’amore è il compimento della Legge, perciò non possiamo fare un uso completo e perfetto della Legge fino a quando non la usiamo nel suo senso di Amore, con un sincero desiderio di esprimere l’unità, l’armonia e la pace. Come il vero artista si sposa con l’essenza della bellezza, assorbendo il suo spirito per poterlo poi trasmettere sulla tela, o risvegliarlo in forma vivente dal freddo marmo, anche noi dobbiamo sposarci con l’essenza dell’Amore, assorbirne lo spirito e trasmettere la bellezza in tutti gli eventi della nostra vita. Non dovrebbero mai esitare nell’esprimere il nostro apprezzamento per le persone, le cose e gli eventi. C’è troppo poco entusiasmo per la vita. Sacrifichiamo la speranza sull’altare dell’incredulità e del dubbio e non riusciamo a estrarre l’essenza della realtà dall’invisibile, perché rifiutiamo di gioire per i nostri rapporti umani apparentemente banali. L’amore rimane una cosa astratta. Il suo potere di trasmutazione in eventi umani ci giunge solo quando prendiamo la sua visione e la modelliamo in esperienza umana. Oggi diffondo l’essenza dell’Amore in ogni cosa. Ogni persona sarà amorevole ai miei occhi. La mia anima incontra l’anima dell’universo in ogni persona che incontro. Nulla è morto; tutto è vivo. Nulla è brutto; tutto è bello; tutto è importante e pieno di significato. Questo amore è un potere di guarigione che tocca ogni cosa e guarisce le ferite dell’esperienza con il suo balsamo divino.
25 gennaio Oggi io cammino nella luce dell’Amore di Dio
Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità – Giovanni 4:24 Io sono il Padre di questo universo, la Madre, il Difensore, il Grande Re, il Santo Uno, la Parola di Potere – Bhagavadgita Il Tao ha prodotto l’Uno; L’Uno ha prodotto il Due; il Due ha prodotto il Tre; il Tre ha prodotto Tutte le cose – Tao Te Ching La lezione di oggi ci dice che Dio è il Padre, la Madre, il Difensore, il Grande Re. Ci dice che dall’Unicità di Dio procedono la Legge, l’Essenza e la Parola. Poi ci dice che Dio è spirito. Meravigliosa è questa concezione dell’unità di tutta la vita, che Gesù ha proclamato nell’estasi della sua illuminazione. “Io e il Padre siamo una cosa sola”. Ogni causa e ogni effetto procede dallo Spirito Invisibile. L’uomo è un tutt’uno con questo Spirito e non può essere separato da Esso. La Sua parola ha potere perché la sua parola è l’azione di Dio attraverso il suo pensiero. Il potere è, noi lo usiamo, non lo creiamo. Cerchiamo di utilizzare il potere di questa parola più generosamente, con una maggiore idea della sua beneficenza, della sua abbondanza e della sua disponibilità. Quando impariamo a credere, è allora che la nostra credenza viene incrementata. Ricevendo molto, riceveremo ancora di più; più diamo, più in cambio riceviamo tutto. Dobbiamo essere disposti a morire al piccolo per risorgere nel grande. Questo è il vero significato dell’insegnamento che dice che dobbiamo perdere la nostra vita, al fine di trovare la Vita. Ciò significa che dobbiamo lasciar andare l’ignoranza se vogliamo acquisire la conoscenza; che dobbiamo smettere di camminare nel buio se vogliamo parlare nella luce. Oggi io cammino nella luce dell’Amore di Dio. Oggi sono guidato e la mia guida è moltiplicata. So esattamente cosa fare; esattamente come farlo. C’è una fonte d’ispirazione dentro di me che governa ogni atto, ogni pensiero, in certezza, convinzione e pace.
26 gennaio Io credo nella Guida Divina e so che sotto di me stanno le braccia eterne
Il Dio eterno è il tuo rifugio; e sotto di te stanno le braccia eterne – Deuteronomio, 33:27 Tutto questo universo ha la Divinità (Suprema) nella sua vita. Quella Divinità è Verità. Essa è l’Anima Universale – Chandogya Upanishad Ma Dio aumenterà la guida di colui che è già guidato – Il Corano Se Dio è il nostro rifugio, perché ci rifiutiamo di avvalerci di questa sicurezza divina? Il salmista ci dice che “il Signore è vicino a tutti quelli che lo invocano… nella verità.” Questo può avere un solo significato: non possiamo invocare Dio nella verità se non entriamo nella Natura Divina della verità, il che significa che non possiamo aspettarci che l’amore diventi odio, né che la pace diventi caos. Se noi invochiamo Dio nella verità, dobbiamo diventare come la verità. Questo è l’apparentemente insondabile mistero dell’infinito, l’Essenza invisibile che ci circonda. Gesù ci dice che se noi rimaniamo in Lui, allora le Sue parole rimarranno in noi, e allora potremo chiedere ogni cosa e ogni cosa che chiederemo ci sarà data. Le braccia eterne stanno sotto di noi, ma ci sorreggono solo quando entriamo nella verità. Il Corano ci dice che Dio aumenta la nostra guida una volta che abbiamo trovato la guida. Si tratta di un modo mistico (mistico non significa misterioso, significa percezione intuitiva) per dire che se crediamo nella Guida Divina allora saremo divinamente guidati. “Agisci come se io fossi, e io sarò.” “Tutte le cose che domandate pregando, credete di averle già ricevute, e le otterrete.” Oggi credo nella Guida Divina. Oggi credo che sotto di me stanno le braccia eterne. Oggi mi riposo in questa divina fiducia e in questa divina sicurezza. So che non solo tutto va bene nella mia anima, nel mio spirito e nella mia mente: tutto va bene anche nei miei affari.
27 gennaio Benedico ogni cosa e so che ogni bene si moltiplicherà nella mia esperienza
Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla – Giacomo 1:25 Esso (Dio) non è stato creato nel passato, né può essere annientato nel futuro; è eterno, permanente, assoluto; e da tutta l’eternità abbraccia nella sua essenza tutti i possibili meriti – Mahayana È quel Sé da cui tutte le cose dipendono, e da cui ogni trasformazione sorge! – Chuang Tsu Giacomo ci dice che dovremmo fissare lo sguardo sulla legge perfetta della libertà e seguire i suoi precetti: così saremo benedetti nelle nostre azioni. Ciò significa mantenere l’occhio centrato sulla Presenza, il Potere e la Ricettività dello Spirito. La Legge di Dio deve essere una legge di libertà, dal momento che la schiavitù non può venire dalla libertà esattamente come la morte non potrebbe nascere del principio della Vita. Spesso ci domandiamo il motivo per cui siamo così limitati, e troppo spesso proiettiamo la colpa dei nostri limiti sull’universo stesso. Questo è un trucco psicologico che giochiamo a causa dell’ignoranza dei fatti reali. La limitazione non ci è imposta dall’universo, ma dalla nostra ignoranza. Ogni scoperta nel campo della scienza dimostra questo: l’universo è potenzialmente illimitato, i limiti sono soltanto della nostra conoscenza e della nostra mente. Come dice Chuang Tzu, tutte le trasformazioni, cioè tutte le forme, nascono dall’invisibile e assumono forma temporanea nella nostra esperienza. Fortunatamente, nessuna di queste forme è permanente. Dovremmo perciò guardare a esse come al gioco della Vita con Se Stessa, e considerare che nella nostra esperienza siamo privilegiati dalla Saggezza Creatrice per diventare co-creatori nei nostri affari personali. Come dice la lezione di oggi, infatti, il Divino Spirito Creativo abbraccia ogni possibile azione. Nessuna libertà più grande è stata trovata né data, e dovremmo tutti i giorni aprire la nostra coscienza all’Influsso Divino, attendendoci una maggiore saggezza, una guida più definita e una più completa espressione di sé. Oggi, io innalzo la mia coscienza e ricevo una più abbondante espressione di Vita. Benedico ogni cosa e so che ogni bene si moltiplicherà nella mia esperienza. Mi aspetto il bene. Io vivo in uno stato di gioiosa anticipazione e di tranquilla realizzazione.
28 gennaio Oggi il mio cuore è senza paura; ho un’implicita fiducia nel Bene, nel Permanente e nel Vero
Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia – Salmo 26:3 Quando non si ha paura di nulla, quando non si è intimoriti da nulla, quando non si ha alcun desiderio, quando non si ha alcun odio, allora si è raggiunto lo stato di Brahman – Mahabarata La santità è il migliore di ogni bene. Beato, beato l’uomo che è santo in perfetta santità! La volontà del Signore è la legge di santità – Zend Avesta La paura è l’unica cosa di cui dovremmo aver paura. Non è l’esercito accampato contro di noi, né il caos della guerra intorno a noi ciò che dobbiamo temere; è soltanto la mancanza di fiducia nel bene che dovrebbe causare preoccupazione. Attraverso la visione interiore spirituale sappiamo che il male è transitorio, e che solo il bene è permanente. Sappiamo che il giusto, alla fine, dissolve tutto ciò che è contrario a esso. Con fiducia, poi, e con un senso di calma e di pace, sappiamo che la verità non manca mai di vincere su ogni problema. Il potere del bene è con noi. Il Potere dello Spirito primeggia su ogni antagonista. Perciò non dobbiamo sfiorare nessuna paura, e quando non abbiamo né paura né odio arriviamo a comprendere l’unità della vita; ed è allora, ci dice la lezione di oggi, che abbiamo raggiunto lo stato di Brahman (unione consapevole con Dio). Per questo il Zend Avesta ci dice che “la santità è il migliore di ogni bene”, e si premura di aggiungere che non vi è alcuna differenza tra la Legge di Santità (la Totalità) e la Volontà Divina. In altre parole, poiché la Natura di Dio è pace, allora la Volontà di Dio è verso la pace; e poiché la Natura di Dio è amore, allora la Volontà di Dio è verso L’amore – “Chi non conosce l’amore, non conosce Dio, perché Dio è amore”. Oggi il mio cuore è senza paura; ho un’implicita fiducia nel Bene, nel Permanente e nel Vero. Io entro in unione cosciente con lo Spirito. Sono felice, integro e completo nel mio Sé Divino. Pertanto, con gioia entro nelle attività della giornata e con fiducia guardo al domani.
29 gennaio Lo vedrò riflesso in ogni forma, dietro ogni volto, in movimento in ogni azione
Lo spirito di Dio mi ha creato e il soffio dell’Onnipotente mi dà vita – Giobbe 33: 4 Tu hai generato l’Uomo nella tua Mente auto-generata, nel tuo riflesso e nella tua idea. Egli è l’uomo generato dalla Mente, a cui il riflesso ha dato forma. Tu hai dato tutto all’Uomo – Frammenti di una Fede Dimenticata Abbiamo creato l’uomo: e sappiamo cosa la sua anima sussurra a lui, e noi siamo più vicini a lui delle sue vene del collo – Il Corano Dopo lunga meditazione e profonda riflessione, dopo aver attraversato il caos dell’esperienza umana, Giobbe finalmente è arrivato alla conclusione che lo Spirito di Dio era dentro di lui, e che il respiro di Dio era la sua vita. Noi tutti abbiamo viaggiato lungo questo stesso percorso di esperienza; e spesso una domanda ci assilla: che cos’è tutto questo? Ha senso la vita? Qual è il significato della nascita, dell’esperienza umana, e che cos’è il passaggio definitivo da questo piano, che noi chiamiamo morte? Da qualche parte lungo la linea della nostra vita anche noi finiamo per esclamare, con Giobbe, “Lo spirito di Dio mi ha creato e il soffio dell’Onnipotente mi dà vita!” Con il Corano dobbiamo renderci conto che il Divino è più vicino a noi perfino del nostro essere fisico. Nulla può essere più vicino a noi di quello che costituisce l’essenza del nostro essere. La nostra ricerca esterna dietro la Realtà culmina nella più grande di tutte le possibili scoperte – la Realtà che è al centro del nostro essere. La Vita procede da dentro a fuori. Non dobbiamo più giudicare secondo le apparenze ma, al contrario, dobbiamo basare i nostri giudizi sul presupposto che il Dio-Mente dimora dentro di noi; Egli afferma Se Stesso o Si riflette attraverso di noi in ogni nostra azione. Così la ricerca dietro la Realtà culmina nella realizzazione del bene sempre presente. La ricerca, a questo punto, dovrebbe cessare, e dovremmo immediatamente entrare nella nostra eredità divina, non più come ricercatori dietro la Realtà, ma finalmente come utilizzatori del più alto dono del cielo. Sento che la mia ricerca è finita. Sento che ho scoperto la Grande Realtà, e oggi affermerò questa Realtà in ogni esperienza che vivo. La vedrò riflessa in ogni forma, dietro ogni volto, in movimento in ogni azione.
30 gennaio So che ogni apparente morte è resurrezione, perciò con piacere muoio a tutto ciò che è diverso dal bene
Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza – Salmo 23:4 Infelice è colui che confonde il ramo per l’albero, l’ombra per la sostanza – Il Talmud Guadagnate per voi stessi, figli di Adamo, per mezzo di queste cose transitorie che non sono vostre, ciò che vi è proprio, e non passa – Frammenti di una fede dimenticata Ci viene detto che dobbiamo acquisire una conoscenza di ciò che non può passare. Il Talmud dice che le condizioni infelici sorgono quando confondiamo l’ombra dalla sostanza. Anche la valle dell’ombra della morte non ci provoca alcun timore quando arriviamo alla coscienza del salmista che, nell’esaltazione dell’enunciazione Divina, proclamò: “Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza”. Il bastone e il vincastro della verità sono la realizzazione della sostanzialità e della permanenza di ciò che non può cambiare. Siamo sempre rinnovati dal passaggio della Luce Divina attraverso la nostra coscienza. “Ecco, io rendo nuove tutte le cose”. Il rivitalizzante, rigenerativo potere di Spirito scaturisce dalla coscienza della totalità nel nostro organismo fisico e in ogni azione oggettiva quando favoriamo la realizzazione del libero passaggio della Divina Presenza attraverso il nostro pensiero. Emerson ci dice che in questi momenti siamo consapevoli che noi, come esseri isolati, non siamo nulla, ma che la Luce è tutto. Perciò invita a gettare il nostro “nulla gonfiato d’illusione” fuori da noi e dalla strada del Divino Circuito. Che meraviglia realizzare questa possibilità a cui Emerson si riferisce –la non resistenza e il senza peso. Impariamo perciò a lasciar scivolare i pesi dalle spalle della responsabilità personale e a entrare con entusiasmo nella nostra unione divina. So che ogni apparente morte è resurrezione, perciò con piacere muoio a tutto ciò che è diverso dal bene. Con gioia sono resuscitato in ciò che è bello, duraturo e vero. In silenzio passo dal meno al più; dall’isolamento all’inclusione; dalla separazione all’unità.
31 gennaio Lascio andare ogni tensione dalla mente e dal corpo
Oggi lascio andare tutti i pensieri di paura dalla mia mente. Oggi mi scarico del peso della responsabilità della vita per me stesso e per gli altri. Oggi rilasso ogni senso di tensione. Ricordo che Gesù disse: “Il vostro cuore non sia turbato”. Perciò, metto tutti i problemi da parte, cercando di guardare attraverso, oltre e sopra di essi; li stacco dal regno della Realtà, li separo da ogni coscienza che appartiene a me o a chiunque altro, indipendentemente da ciò che qualsiasi problema al momento sembra essere. Oggi io proclamo la mia eredità divina. Sono ricco, della ricchezza di Dio. Sono forte della potenza di Dio. Sono guidato dalla saggezza di Dio. Sono avvolto nella bontà di Dio. Mi alzo e torno alla casa di mio padre, sapendo che la Legge del Bene opera attraverso la mia parola, cioè attraverso il mio pensiero o fede: su questa mia aspettativa e accettazione di verità e bene parlo la mia parola. Mi allineo con i poteri di bontà e di corretta azione. Dimoro nella perfetta e totale fede in Dio come il mio bene sempre presente. Non impugno le armi per combattere il negativo. semplicemente volto le spalle a ogni paura e mi volgo con gioia e risolutezza alla fede, realizzando che la luce è immune al buio, che la notte non ha potere nel corso del giorno, che l’alba dissipa le ombre della mezzanotte. Rivolgo la mia attenzione alla Luce Eterna, senza lotta, realizzando che quella Luce, che splende attraverso i luoghi oscuri della mia coscienza, li dissiperà e che camminerò in quella luce in cui non ci sono tenebre. Non solo camminerò in questa luce, io La irradierò. La distribuirò agli altri. Ricorderò queste parole: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.” (Luca, 5:16). Ricorderò che il Padre che è nei cieli è in quel cielo che è dentro di me.
Nota biografica Raymond Charles Barker (1911-1988) è stato un autore del Nuovo Pensiero, il fondatore e il primo ministro della Chiesa di Scienze religiose a Manhattan. Inoltre è stato il presiden-te della International New Thought Alliance. Tra le centinaia di allievi che ha avuto, ricor-diamo i due autori best seller di crescita personale Stuart Grayson e Louise Hay. Di Raymond Charles Barker Area51 Publishing ha pubblicato, in ebook e audiobook, “La mente spirituale” e “La scienza del vivere con successo”. Ernest Holmes (1887-1960) è stato uno degli autori del Nuovo Pensiero e il fondatore della Chiesa di Scienza della Mente. Sin dalla giovinezza si occupa nella divulgazione del pensiero di Ralph Waldo Emerson, Phineas Quinby, Thomas Troward e altri esponenti del Nuovo Pensiero. Nel 1919 pubblica il suo primo libro “Creative Mind”, seguito da “Crea-tive Mind and Success” e infine “The Science of Mind” il testo fondamentale della Chiesa da lui fondata, tradotto in diverse lingue.
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